Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Novembre 2010
SOLUZIONI PER INTERNET SUPER VELOCE  
 
Bruxelles, 9 novembre 2010 - Tutti gli utenti di internet prima o poi si sono lamentati per la lentezza della navigazione o per la noiosa attesa causata dal caricamento di un video. Un gruppo di ingegneri europei provenienti da Spagna, Ungheria e Svezia hanno deciso di affrontare questi problemi monitorando il traffico e adattando i servizi per soddisfare la domanda. Molte delle principali agenzie di comunicazione hanno già adottato la metodologia usata per le misurazioni del traffico sviluppata di recente. Eureka, la piattaforma europea per il finanziamento alla ricerca e allo sviluppo (R&s), ha supportato la ricerca. Internet è un "animale" complesso, composto da diverse reti che sono gestite da vari service provider, i quali gestiscono i dati che vengono inviati e controllano la quantità di traffico che viene usata. Quando il traffico di dati su una rete è eccessivo, si verificano dei colli di bottiglia che rallentano il trasferimento delle informazioni a un computer e portano a un utilizzo di internet più lento. Il progetto Tramms ("Traffic measurements and models in multi-service networks") ha provato a risolvere questo problema sfruttando le esperienze acquisite grazie al monitoraggio di reti internet in Spagna e Svezia per un periodo di tre anni. Questo ha fornito loro un´eccellente visione del comportamento degli utenti e li ha messi nella condizione di misurare accuratamente il traffico di rete, così in futuro i service provider sapranno quanta capacità è necessaria e potranno evitare qualsiasi ingorgo. Il team di ricerca ha sottolineato che il progetto ha avuto successo perché, contrariamente a quanto succede di norma, è stato loro consentito di accedere a dati molto sensibili riguardanti le misurazioni del traffico su internet. "Le misurazioni del traffico su internet sono molto difficili da trovare se non si è un operatore," ha detto Andreas Aurelius, coordinatore del progetto e scienziato anziano alla compagnia svedese di R&s Acreo, uno dei partner del progetto. Le precedenti ricerche in questo campo erano state normalmente limitate alle reti campus, e a una zona geografica limitata, ma il signor Aurelius ha sottolineato che questo studio ha utilizzato "dati in delle reti access, e non in reti campus". Il progetto ha monitorato il traffico (il flusso di dati su Internet) del protocollo di rete (Ip), le decisioni di instradamento (la selezione della via in cui mandare il traffico di rete), la qualità del servizio (dando la priorità a determinate applicazioni come quelle multimediali) e l´ampiezza di banda disponibile. In realtà, il team è riuscito a raccogliere un´incredibile quantità di dati, ben 3000 terabyte in un periodo di 3 anni. Questo è stato importante poiché ha permesso loro di studiare le tendenze e i cambiamenti per un lungo periodo di tempo in mezzo a un continuo flusso di informazioni. I ricercatori hanno usato le informazioni per sviluppare nuovi strumenti per misurare il traffico che hanno fornito un´immagine completa di una rete e renderanno quindi la navigazione su internet molto più veloce. "Per gli utenti comuni, questo significa migliore qualità per i servizi multimediali su Internet, come ad esempio lo streaming," ha detto il signor Aurelius. Ha inoltre affermato che il tempismo del progetto è stato in qualche modo di buon auspicio poiché coincideva con la flessione economica, ma sembra abbia avuto pochi effetti positivi a lungo termine. "Le recessione economica ci ha colpiti duramente, e molti partner hanno abbandonato o hanno rallentato la loro cooperazione," ha detto Aurelius, ma ha anche ammesso che "alla fine [il progetto] ha avuto grande successo, più di quanto potessimo immaginare". Il signor Aurelius sta ora lavorando a un progetto successivo intitolato Ipnqsis ("Ip network monitoring for quality of service intelligent support"), che si occupa della qualità dell´esperienza con i servizi in rete, come la voce tramite Ip (Voip), i video su richiesta (Vod) e la televisione Ip (Iptv). Questi sono settori in cui i network service provider prevedono grandi possibilità di guadagni. Per maggiori informazioni, visitare: Tramms: http://www.Celtic-initiative.org/projects/tramms/  Eureka: http://www.Eurekanetwork.org/    
   
   
E-GOVERNMENT: GRANDI OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE IN CINA  
 
Roma, 9 novembre 2010. Il Vice Presidente Vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Ennio Lucarelli, nel concludere la sessione sull’E-government del Forum dell’Innovazione Italia-cina ha fra l’altro dichiarato: “Le imprese italiane di Information Technology, molto attive nello sviluppo di sistemi per l’E-government, sono impegnate in un complesso processo di innovazione digitale, per rafforzare la loro capacità di competere e cooperare a livello internazionale in tutti i settori in cui il "Made in Italy e Made in Europe" sono in grado di produrre prodotti e servizi di eccellenza. In particolare, grande attenzione viene dedicata ai sistemi della sanità elettronica e ai sistemi di controllo delle emergenze sanitarie e ambientali. Queste applicazioni richiedono performance evolute, risposte in tempo reale, continuità del servizio, capacità di intervento in aree con un’alta concentrazione di popolazione: obiettivi, questi, che le aziende italiane sono pienamente in grado di conseguire. Sono fiducioso che la Cina nei prossimi anni aumenterà gli investimenti nei sistemi di e-Government e che ciò costituirà una grande opportunità per le imprese italiane, le quali sono in grado, fin da oggi, di offrire qualificati contributi, basati su best practices, know how tecnologico e sull’esperienza concreta realizzata in Italia negli anni più recenti. In questo senso mi sembra molto importante e utile l’iniziativa di aprire un Centro per le Pmi a Pechino, annunciata nei giorni scorsi dal Vice Presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, nell’ambito della “Comunicazione sulla politica industriale integrata nell’era della globalizzazione””.  
   
   
ROMA CAPOFILA DELL’INNOVAZIONE CON CORSO ON-LINE PER DIPENDENTI  
 
Roma, 9 novembre 2010 «Roma Capitale ha dato il via al primo corso-concorso interno in versione on-line per la progressione dei dipendenti dalla categoria C a D. Si tratta di una novità assoluta nella storia dell’amministrazione capitolina: finalmente il personale coinvolto nel corso di formazione non deve più assentarsi in orario di servizio per partecipare alle lezioni obbligatorie in altre sedi, come è accaduto in passato, ma può optare per la preparazione on-line senza spostarsi dal posto di lavoro oppure usufruendo delle ore disponibili e partecipare al corso da casa. Roma dimostra così di essere sempre più la Capitale della semplificazione e dell’innovazione tecnologica vicina e facilmente fruibile dalle persone, che siano impiegati o cittadini». Lo dichiara l’assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari. «Nel Xv Municipio - aggiunge Cavallari - su un totale di 612 dipendenti ci sono 98 unità impiegate nel corso-concorso interno per la progressione verticale: praticamente il 16,2% dell’organico. Si tratta della percentuale più bassa di tutta Roma Capitale tra municipi, dipartimenti, strutture di staff e di supporto. È bizzarro che sia proprio Gianni Paris a lamentare mancanza di personale: il presidente impari piuttosto a gestire le proprie risorse umane invece di fare dichiarazioni strumentali e di ergersi a paladino di un Pd ormai inesistente a Roma». «A chi lo avesse dimenticato – conclude Cavallari – ricordo che l’ultimo corso-concorso del Comune di Roma è durato ben tre anni. Oggi noi possiamo finalmente garantire al nostro personale un percorso innovativo e agevole che si concluderà in tempi da record senza snervanti lungaggini e attese».  
   
   
NASCE A COMO UN CENTRO DI SVILUPPO DELLA REALTA’ VIRTUALE  
 
 Como, 9 novembre 2010 - E’ stato ufficialmente firmato l’ 8 novembre a Parigi, nell’ambito del convegno Icc 2010 Innovation, Competitivité, Connaissance, l’accordo per la nascita di un Centro che si occuperà dell’introduzione delle tecniche relative alla realtà virtuale (Vr) ed alle tecniche di comunicazione interattiva 3D a favore dell’industria, del design e dell’istruzione in Italia e Svizzera presso Comonext il Parco Scientifico Tecnologico inaugurato a Lomazzo (Como) nel maggio 2010. La società, che si chiamerà Centro Sviluppo Realtà Virtuale s.R.l. (Csrv), è promossa e finanziata da Sviluppo Como, la finanziaria creata dalla Camera di Commercio di Como insieme a gruppi bancari (Intesa San Paolo, Credito Valtellinese, raggruppamento Bcc) e associazioni di impresa. Il centro utilizzerà tecnologie hardware e software della Eon Reality Inc di Irvine (California), società leader nel mondo nella fornitura di software relativi alla Realtà virtuale ed alla gestione di contenuti interattivi 3D, ed entrerà con il nome di Idc Italy (Interactive Digital Center Italy) nella rete di 18 centri creati da Eon Reality in tutto il mondo. I centri Idc sono quasi tutti presso istituzioni pubbliche, università, associazioni e sono distribuiti in 4 continenti. Eon Reality ha la sede principale negli Usa e sedi di sviluppo software in Svezia ed a Singapore; annovera tra i suoi clienti società leader mondiali, come Atlas Copco, Boeing, Bombardier, Exxon Mobil, Intel, Samsung, Suzuki, Siemens Medical, Toyota. Il Csrv-idc Italy ha come scopo lo sviluppo e la realizzazione di applicazioni e soluzioni nel settore della realtà virtuale e sarà un laboratorio innovativo, l’unico in Italia aperto all’industria, al design ed all’istruzione. Sarà dotato di attrezzature di visualizzazione 3D di grande dimensione, tra cui una Cave (Computer Automatic Virtual Environment): una sala dimostrazioni con grande schermo e attrezzature olografiche. Il Csrv, grazie all’utilizzo delle ultime tecnologie disponibili, offrirà una piattaforma e servizi per la creazione di progetti con l’uso di Realtà Virtuale a favore di molti settori: legno-arredo, moda e design, elettrodomestici, beni strumentali di consumo, macchinari per l’industria, la nautica, l’edilizia, l’architettura di interni ed esterni, l’aerospazio, la medicina, l’energia ed il settore automobilistico. Servirà anche il settore dell’educazione nello sviluppo di soluzioni interattive 3D. In tutte le applicazioni la tecnologia della Realtà virtuale migliora le possibilità di comunicazione, istruzione, progettazione. La nuova sensibilità del grande pubblico al tema 3D renderà più competitive le aziende che sapranno presentare prodotti adatti alle visualizzazioni 3D. Il Centro si propone anche di attrarre ricerca e sviluppo nel settore della realtà virtuale riferita al suono, al tatto ed alle applicazioni di Immersive Virtuality in cui si perfezionano le possibilità di interazione della persona nel mondo virtuale. Sia gli spazi che le attrezzature potranno essere noleggiati anche da aziende esterne al Parco Scientifico Tecnologico. Il Centro, che sarà il punto di riferimento sia per l’Italia che per la Svizzera, avvierà la sua attività a gennaio 2011, completando l’acquisto delle attrezzature nei primi mesi del 2011. Lo staff iniziale sarà composto da un manager e da 5-6 tecnici esperti. Il Consiglio di Amministrazione del Csrv- Idc Italy sarà così composto: Presidente, Giorgio Carcano; Amministratore Delegato, Filippo Arcioni; Consigliere, Piero Fraternali (docente di Sistemi Informativi e Basi di Dati al Politecnico di Milano); Revisore unico, Giulia Pusterla.  
   
   
TELECOM ITALIA: ACCORDO CON IL GOVERNO BOLIVIANO SU ENTEL  
 
Roma, 9 novembre 2010 Telecom Italia informa che il 5 novembre è stato raggiunto un accordo tra Eti (Euro Telecom International Nv), società controllata dal Gruppo Telecom Italia, il Governo boliviano e l´operatore telefonico Entel Bolivia per porre fine alla controversia sorta nel 2007 a seguito dell’espropriazione della partecipazione detenuta da Eti in Entel Bolivia. Sulla base degli accordi internazionali per la protezione degli investimenti stranieri, Eti aveva infatti avviato un arbitrato internazionale contro lo Stato boliviano, richiedendo il risarcimento dovuto per l´espropriazione. Il procedimento sarebbe entrato nella fase dibattimentale nel corso del mese corrente. A seguito dell´emissione di un Decreto Supremo del Presidente della Repubblica di Bolivia e del pagamento a Eti di un importo pari a 100 milioni di dollari, si è invece proceduto alla sottoscrizione di un accordo transattivo che prevede anche la rinuncia delle parti a qualsiasi altra pretesa reciproca e la chiusura immediata di tutti i contenziosi. L´importo percepito da Eti, oltre a indennizzare il Gruppo Telecom Italia per la perdita del valore della partecipazione, copre tutte le spese finora sostenute per i contenziosi intrapresi, consentendo di evitare definitivamente i lunghi tempi connessi all´ottenimento di un lodo favorevole. L’operazione ha un effetto positivo sul conto economico del Bilancio Consolidato del gruppo Telecom Italia pari a circa 30 milioni di euro. Le relazioni commerciali tra Entel Bolivia e il Gruppo Telecom Italia verranno comunque mantenute. I negoziati hanno infatti previsto l’impegno di Entel Bolivia ad acquistare dal Gruppo Telecom Italia Sparkle servizi internazionali wholesale attraverso contratti commerciali pluriennali per un valore cumulato di 16 milioni di dollari che verranno formalizzati nel corso dei prossimi giorni.  
   
   
TELECOM ITALIA: AGREEMENT SIGNED WITH THE BOLIVIAN GOVERNMENT ON ENTEL  
 
Rome, 9 November 2010 - Telecom Italia hereby informs that on 5 November an agreement was signed between Eti (Euro Telecom International Nv) - controlled by Telecom Italia Group - the Bolivian Government and the telecommunications operator Entel Bolivia, ending the controversy that arose in 2007 following the expropriation of the stake hold by Eti in Entel Bolivia. Based on international agreements aimed at protecting foreign investments, Eti had started an international arbitration against the Bolivian State, claiming reparation for the expropriation. The proceeding was to have entered the debate stage within this month. On the basis of a Supreme Decree issued by the President of the Bolivian Republic and the payment of Us$100 million to Eti, a transaction has instead been signed providing for the dismissal by both parties of any further claims and for the immediate closure of all legal proceedings. The amount received by Eti both compensates Telecom Italia Group for the value of its lost stake and covers all expenses so far sustained in connection with the legal activities undertaken, thus definitively avoiding the time consuming procedures necessary for reaching a favourable result in arbitration. The agreement will have a positive effect on Telecom Italia’s Consolidated Profit and Loss Statement of around €30 million. Commercial relations between Entel Bolivia and Telecom Italia will in any event continue. The negotiations concluded with a commitment by Entel Bolivia to acquire international wholesale services from Telecom Italia Sparkle Group through multi-year commercial contracts valued at Us$16 million that will be underwritten by the parties within the next few days.  
   
   
VIRGILIO: DIRETTA CALCIO PER WINDOWS PHONE 7  
 
 Milano, 9 novembre 2010 - Virgilio, il portale di Telecom Italia, presenta Virgilio Diretta Calcio, un’applicazione per tutti i cellulari dotati del nuovo sistema operativo mobile Windows Phone 7, che permetterà a tutti gli appassionati di calcio di avere aggiornamenti in tempo reale sulla partita della loro squadra del cuore. Disponibile in modalità gratuita sul Marketplace di Windows Phone 7, Virgilio Diretta Calcio consentirà a tutti gli utenti mobile di tenersi aggiornati, istante per istante, sulle partite di Serie A Tim e Champions League. Non solo. Grazie all’applicazione, infatti, sarà possibile, ovunque ci si trovi, controllare il calendario delle giornate successive, le statistiche aggiornate sulle precedenti partite e le probabili formazioni che scenderanno in campo. Caratterizzata da un’estrema semplicità e funzionalità, garantite dall’esperienza maturata da Matrix nel settore mobile, Virgilio Diretta Calcio permette un accesso rapido ai contenuti ricercati, fornendo informazioni preziose ai tifosi, ma anche ai “fantallenatori” e agli “scommettitori”. “Virgilio è da sempre molto attento alle evoluzioni che caratterizzano il mondo degli smartphone, un canale dove siamo considerati tra i precursori del mercato” ha dichiarato Gianfranco Baldinotti, Marketing & Content Manager di Virgilio. “Da oggi, con l’applicazione Diretta Calcio realizzata espressamente per il Marketplace di Windows Phone 7, sarà possibile seguire minuto per minuto la propria squadra del cuore direttamente dal cellulare, attraverso un servizio dedicato a tutti i grandi appassionati di pallone.” L’applicazione contiene inoltre spazi pubblicitari gestiti dalla concessionaria Niumidia Adv.  
   
   
"GENITORI DIGITALI" PER SUPERARE IL GAP TRA EDUCAZIONE E NEW MEDIA  
 
Bolzano, 9 novembre 2010 - Si svolgerà lunedì 15 novembre presso l´Istituto Rainerum di Bolzano il secondo appuntamento della serie "Genitori digitali: come superare senza timori il gap tra educazione e new media" organizzata dall´Associazione Juvenes in collaborazione con l´Istituto Salesiano dal titolo Rainerum e con il sostegno dell´assessore alla scuola, Christian Tommasini. Il ciclo di conferenze dal titolo "Genitori digitali", aperte a tutta la cittadinanza, vuole sviluppare il delicato argomento del rapporto tra educazione e nuovi "media". Parlare di "media", sia come spazio comunicativo che come nuova sfera relazionale, è sicuramente un argomento molto attuale che interessa da vicino sia i genitori che i docenti. Ecco il calendario dei prossimi due incontri: 15 novembre, sul tema "Social network: le nuove frontiere della comunicazione" con il dott. Vincenzo Varagona ed il 24 novembre sul tema "Emergenza educativa all´epoca di Internet" con don Fortunato Di Noto. Tutti gli incontri si svolgono, a partire dalle ore 20,45, nella Sala Don Bosco dell´Istituto Rainerum di Bolzano. L´initiativa è sostanuta dall´assessore alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini.  
   
   
VOLONTARIATO: ARRIVA ARCHIMEDEFACILE, NUOVO SISTEMA INFORMATICO CHE SEMPLIFICHERÀ LA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLE ASSOCIAZIONI, LIBERANDO TEMPO E RISORSE PREZIOSE PER LA LORO ATTIVITÀ SOCIALE  
 
Milano, 9 novembre 2010 - Mission: semplificare la vita alle associazioni e agli enti non profit, facilitandoli nella gestione della contabilità e delle pratiche fiscali. E’ questo l´identikit del nuovo sistema informatico promosso da Ciessevi, il centro servizi per il volontariato nella provincia di Milano, realizzato da Urbanet, azienda informatica esperta in contabilità del Terzo settore. Archimedefacile, che sarà presentato al pubblico l’11 novembre a Milano (sede Enaip, via Bernardino Luini 5), è un “alleato” degli enti non profit e associativi nella gestione della contabilità, dei progetti e dei dati sociali. Il nuovo software permette, tra l´altro, di elaborare il protocollo fatture con scadenze; i flussi bancari; la produzione di F24; sino a garantire uno scadenziario fiscale personalizzato. Con la comodità di accedere al sistema da qualsiasi postazione (tramite password) e con la sicurezza di non perdere i dati immessi. A Milano e provincia, solo le associazioni di volontariato, circa una migliaio, ogni anno raccolgono fondi, pubblici e privati, pari a circa 145 milioni di euro, il 40% dei quali proviene da enti pubblici, il resto da campagne di raccolta fondi, donazioni private. “L´aggravio di adempimenti richiesti alle associazioni per poter attingere alle agevolazioni, ai fondi, ai finanziamenti e alle donazioni pesa sulla operatività delle stesse, soprattutto di quelle di piccole dimensioni - ha detto in conferenza stampa il presidente di Ciessevi, Lino Lacagnina - e mentre le esigenze crescono, le risorse rimangono limitate. Ecco perché abbiamo realizzato Archimedefacile, un sistema informatico integrato che semplificherà le mansioni amministrativo-contabili e anche giuridico fiscali”. Ha aggiunto Davide Maggi, di Urbanet: “Dopo un’analisi di mercato ci siamo resi conto che non esistono prodotti analoghi. Archimedefacile è infatti modulato sulle specifiche tipologie associative, con un costante aggiornamento sulle nuove normative e un’assistenza permanente da parte degli esperti di Ciessevi. E´ inoltre implementabile: in stretta collaborazione con Ciessevi, raccoglieremo le richieste dell’utenza per svilupparlo sulla base delle necessità che emergeranno sul campo. L’utilizzo di software open source ci ha permesso di contenere il prezzo e le associazioni non dovranno nemmeno sobbarcarsi i costi di mantenimento di un server interno, poiché per accedere e utilizzare Archimedefacile sarà sufficiente disporre di una connessione internet.” Il costo (99 euro l’anno per chi ha contabilità semplice e 399 euro per chi ha contabilità a partita doppia) “si trasforma in guadagno - conclude Lacagnina - perché a fronte di questo piccolo investimento le associazioni potranno ottimizzare le loro risorse, in termini umani ed economici”.  
   
   
DNA DI UNA STARTUP: ECCO 10 I PUNTI CHE CARATTERIZZANO LE IMPRESE E GLI IMPRENDITORI INNOVATIVI CHE OGGI E DOMANI SI CONTENDERANNO L’ACCESSO ALLA SILICON VALLEY  
 
 Milano, 9 novembre 2010 - Giunta quest’anno alla sua terza edizione, Mind The Bridge è un’iniziativa che nasce dall’intuizione di un gruppo di imprenditori italiani radicati con successo nella Silicon Valley. Obiettivo mettere altri giovani nella condizione di replicare la propria esperienza - nello spirito del “give back” - lanciando un “ponte” tra la creatività italiana e i capitali americani, aprendo nuove opportunità ai talenti del nostro Paese dove abbondano creatività e spirito imprenditoriale ma difettano cultura e pratica del venture capital. 1. L’istruzione conta… Le startup 2.0 sono fondate da persone con alta formazione Solo il 5% non ha una laurea universitaria • Il 67% ha un background scientifico/tecnologico, mentre il 33% ha una formazione economica/umanistica • Il 42% ha un Ph.d o un Mba. 2.Ma studiare non basta L’esperienza conta tanto quanto la formazione Essere un imprenditore seriale è un Lavoro. La startup giusta non è mai la prima che si mette in piedi: Il 28% ha precedenti esperienze imprenditoriali 3. Aprire i propri orizzonti è fondamentale. Lavorare e studiare all’estero significa generare una rete di rapporti, di opportunità, di idee, di esperienze che alimenteranno la attività di impresa: Il 33% ha ottenuto il Phd all’estero. 4. Le one-man band non fanno molta strada: Il successo di una startup dipende dall’impegno di squadra • Il team dei fondatori è composto da 3-4 persone • Solo il 7% ha un unico fondatore. 5. Un ponte "rosa" Sono ancora poche le donne che si lanciano in iniziative imprenditoriali, abbattendo le barriere culturali ancora oggi presenti: L’86% è composto da uomini, solo il 16% da donne • Nell’edizione 2010 sono 3 le donne a capo di una startup semifinalista, su 15 • Mind the Bridge si propone di sostenere l’imprenditoria femminile. 6. Think Business: Gli scienziati solitamente faticano a pensare in termini di business e le università non incentivano i docenti a creare aziende (i cd. Spin-off). Si avverte la relativa scarsa esperienza degli uffici di trasferimento tecnologico e una scarsità di manager disponibili a entrare in queste neo nate realtà imprenditoriali. C’è quindi ancora bisogno di spin-off universitari. • Il 16% è incubato in un Parco Tecnologico • Il 20% è uno spin-off accademico. 7. Innovare non può essere una questione di geografia: Il 77% ha origine nel nord Italia, il 9% al sud, l’8% in Italia centrale e il 6% all’estero • 2 startup su 15 semifinaliste provengono dal sud (Sicilia, Sardegna). 8. Le esperienze pregresse contano. Un’iniziativa di successo è figlia di esperienze precedenti e di un percorso di studi e specializzazione che va oltre la laurea. L’idea giusta arriva spesso dopo i 30 anni • Il fondatore ha in media 35 anni. 9. Alla conquista del capitale Il successo richiede investimenti e di necessità la raccolta di capitali di rischio. Il 97% cerca un finanziamento • Il capitale iniziale di investimento è di €33k • Il 19% ha ricevuto qualche tipo di finanziamento esterno (per lo più borse di ricerca). 10.Chi fallisce ha una marcia in più Il fallimento non è un´onta ma un bagaglio fondamentale di esperienza.  
   
   
BOLZANO: IL “VIAGGIO NEL CLIMA”, LA NUOVA MOSTRA ITINERANTE PER LE SCUOLE  
 
 Bolzano, 9 novembre 2010 - L’assessore provinciale all’ambiente Michl Laimer ha presentato il 5 novembre a Bolzano nel corso di una conferenza stampa l’iniziativa “Viaggio nel clima“ organizzata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e rivolta alle classi terze, quarte e quinte elementari delle scuole di lingua italiana e tedesca. “Il viaggio nel clima rappresenta la nuova edizione della rinomata mostra itinerante sul clima, circolante negli ultimi dieci anni in Alto Adige. Esso porta gli alunni in un viaggio virtuale attorno al globo in diverse zone climatiche”, ha spiegato l’assessore Laimer. La mostra “Viaggio nel clima” si propone di spiegare ai bambini, in maniera chiara ed esem-plificativa, il complesso fenomeno del cambiamento climatico. Attraverso il gioco gli alunni imparano come sia possibile sopravvivere nelle diverse zone climatiche e vengono stimo¬lati a riconoscere le analogie tra gli ambienti scelti e la nostra situazione in montagna. Non si tratta di fare previsioni catastrofiche per il futuro ma di evidenziare gli effetti del cambiamento climatico. “Se la mostra riesce ad entusiasmare i bambini crescerà la loro motivazione a contribuire alla tutela del clima nella quotidianità” ha sottolineato l’assessore Laimer. La mostra si articola in tre fasi. Nella fase introduttiva viene spiegato il significato della parola “clima”. Gli alunni imparano la differenza tra effetto serra natu¬rale ed artificiale e sperimentano gli effetti del surriscaldamento sulla propria pelle entrando nella tenda effetto serra. La seconda parte conduce i bam¬bini in viaggio attorno al mondo. Partendo dall’Ortles, in piccoli gruppi visitano quattro differenti ambienti naturali: il deserto (Nigeria), la foresta tropicale (Camerun), l’Antartico (Terra della Regina Maud) e un’isola dell’Oceano Pacifico (Samoa). In ogni regione i piccoli visitatori vivono la cultura e l’ambiente di quei luoghi con tutti i sensi: avranno a disposizione l’abbi¬gliamento tipico, gli alimenti, gli oggetti di uso comune, musica, storie e immagini. In ogni tappa vengono mostrati gli effetti del cambiamento climatico e le ana¬logie con la nostra situazione. Alla fine gli alunni si riuniscono per con¬dividere e rielaborare insieme agli altri compagni le esperienze e le sensazioni provate durante il viaggio. Un referente qualificato guida i bambini attra¬verso la mostra. Le scuole altoatesine sono invitate a visitare la mostra nei seguenti comuni e nelle date prefissate: Merano, sala civica | 10–29 novembre 2010 • Brunico, vecchia palestra | 9–21 dicembre 2010 • Bolzano, palazzo provinciale 11 | 11–28 gennaio 2011 • Bressanone, scuola elementare "Rosmini“ | 02–16 febbraio 2011 • Dobbiaco, Naturparkhaus | 21. Febbraio–3 marzo 2011 • Vipiteno, Aula Magna "Vigil Raaber“ | 16-30 marzo 2011 • Malles, Sala delle associazioni | 04–12 aprile 2011 • Naturno, Sala civica | 28 April–12 maggio 2011 • Egna, Sala comunale |17–30 maggio 2011 Hanno preso parte alla conferenza stampa il direttore dell’Agenzia per l’ambiente, Luigi Minach, e le due responsabili dell’educazione ambientale per le scuole, Heidi Thaler e Johanna Berger. Le schede di lavoro e il materiale di approfondimento possono essere scaricati alla pagina www.Provincia.bz.it/educazione-ambientale    
   
   
GLI ARCHIVI ELETTRONICI COME STRUMENTO DI GOVERNO DELLA SANITÀ  
 
Milano, 9 novembre 2010 - La progressiva diffusione dei sistemi informatizzati nell´amministrazione pubblica ha reso possibile l´archiviazione elettronica di enormi quantità di dati di natura sanitaria su tutti i soggetti assistiti dal Sistema Sanitario; ciò consente di effettuare analisi basate sull´individuo piuttosto che sulla prestazione, ricostruendone la storia clinica. L´obiettivo del seminario è di porre la basi per un progetto di potenziamento del sistema informativo sanitario regionale, perché questo diventi sempre più funzionale alle esigenze connesse al governo della sanità. Università degli Studi di Milano-bicocca Facoltà di Scienze Statistiche in collaborazione con Irer. Mercoledì 10 novembre 2010 - ore 9.30 Aula “Marco Martini”, Edificio U6 - Piazza dell´Ateneo Nuovo 1, Milano. Programma Ore 9.30: Saluti iniziali Marcello Fontanesi – Magnifico Rettore - Università di Milano-bicocca. Ore 10.00: Introduzione Carlo Lucchina - Direzione Generale Sanità, Regione Lombardia, Giancarlo Cesana – Direttore Centro di Sanità Pubblica (Cesp) - Università di Milano-bicocca. Ore 10.15: Interventi Luca Merlino, Carlo Zocchetti – Direzione generale sanità, Regione Lombardia. “Stato, qualità e prospettive degli archivi elettronici sanitari lombardi”; Giorgio Vittadini – Università di Milano-bicocca. “L’efficacia degli ospedali lombardi”; Giovanni Corrao - Università di Milano-bicocca. “Farmacoutilizzazione di alcuni trattamenti cronici in Lombardia”; Lorenzo Mantovani - Università degli Studi di Napoli Federico Ii. “Valutazione dell´impatto economico delle prestazioni sanitarie”. Ore 12.15: Conclusioni Fulvio Moirano – Agenzia Nazionale per il Servizi Sanitari Regionali (Age.na.s); Vittorio Mapelli – Università degli Studi di Milano; Alessandro Colombo – Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia (Irer). La partecipazione è libera e gratuita  
   
   
ASSEGNATA LA PRIMA START CUP CNR – IL SOLE 24 ORE: TESSUTI CERAMIZZATI AUTOPULENTI, DISPOSITIVI PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE, SISTEMI PER LA RIGENERAZIONE DI TESSUTI A PARTIRE DA CELLULE STAMINALI: ECCO LE TRE IDEE DI IMPRESA PREMIATE A GENOVA NELL´AMBITO DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA  
 
 Roma, 9 novembre 2010 - Si è conclusa il 4 novembre, con una sfida tra i 15 team finalisti tenutasi nell´ambito del Festival della scienza di Genova, la prima edizione della Start Cup Cnr – Il Sole 24 Ore, la competizione volta a favorire le start up del Consiglio nazionale delle ricerche, cioè la nascita di imprese high tech a partire dai più promettenti risultati di ricerca. L´iniziativa è stata organizzata dall´Ente in partnership con la principale testata economica nazionale, in collaborazione con la società in-house di trasferimento tecnologico Rete Ventures, Pni Cube e Iban (Italian business angels network association) e con il supporto di Mediocredito e Intesa San Paolo quali sponsor ufficiali. La giuria, tenendo conto dei business plan e della presentazione svoltasi nella sala del Minor consiglio del Palazzo Ducale, ha decretato le tre idee vincitrici. Per il Nord Italia ´Tessuti ceramizzati´, presentata da ricercatori dell´Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici (Istec) del Cnr di Faenza, che consiste nella realizzazione e messa sul mercato di tessuti rivestiti da uno strato ultra-sottile di ossido di titanio in grado di ´autopulirsi´ alla luce del sole. Per il Centro ha vinto ´Quipu´, la società sviluppata da ricercatori dell´Istituto di fisiologia clinica (Ifc-cnr) e dell’Università di Pisa che ha realizzato un prodotto ad alto contenuto tecnologico per la diagnosi precoce del rischio cardiovascolare. Per il Sud ´Sm&t´, l´idea nata all’interno dell’Istituto Nanoscienze del Cnr di Lecce, che promette di realizzare innovativi sistemi microstrutturati per la rigenerazione di tessuti a partire da cellule staminali. Il progetto ´Sm&t´ ha ottenuto anche il Premio comunicazione del Sole 24 Ore, che riconosce la capacità dei progetti di ´arrivare al pubblico´, rilevata tramite il ´sondaggio´ pubblicato sul sito della testata, che ha contato in pochi giorni oltre 240.000 ´click´ e sulla base delle presentazioni rese dai 15 finalisti. I vincitori della prima Start Cup Cnr – Il Sole 24 Ore si aggiudicano ciascuno un viaggio studio finalizzato a incontrare imprenditori e investitori delle aree di riferimento, oltre alla possibilità di partecipare al Premio nazionale innovazione 2010, il ´campionato´ delle start cup italiane in programma il prossimo 3 dicembre a Palermo. Alla manifestazione parteciperanno anche i progetti secondi e terzi classificati, ovvero: per il Nord ´Ceramici trasparenti´ (Cnr-istec) e ´Tu.a´ (Ibba-cnr di Milano), per il Centro ´Magta´ (Ifc-cnr di Pisa) e ´I Care Mobile´ (Iit-cnr di Pisa), per il Sud ´Amolab´ (If-cnr) e ´Quantum Solar´ (Imbc-cnr). “Una competizione come questa è una formidabile occasione per valutare le buone idee che la ´nostra´ ricerca è in grado di offrire al Paese”, dichiara il Technology transfer officer del Cnr Manuela Arata. “Gli imprenditori e investitori qui presenti oggi hanno potuto constatare che il valore aggiunto delle start up del Cnr è quello di ´fabbriche intelligenti´ che creano posti di lavoro stabili e qualificati perché vogliono patrimonializzare competenze e persone”. "Nel mondo della ricerca e dell´economia italiana c´è un grandissimo capitale di talento e di creatività”, sottolinea il direttore del Sole 24 Ore, Gianni Riotta. “Lo dimostra il successo di questa ´Start Cup´: insieme al Cnr abbiamo fatto emergere progetti d´impresa concreti, con una solida base tecnologica e già pronti per generare business. Una mobilitazione di energie innovative che ha percorso tutta l´Italia da Nord a Sud. E che ha riscosso un enorme interesse, come dimostrano gli oltre 240 mila lettori che hanno votato online i migliori progetti sotto il profilo della comunicazione. L´augurio che rivolgiamo ai premiati è l´impegno a raccontare al più presto sul nostro giornale i loro successi imprenditoriali".  
   
   
TAGLI DEL GOVERNO ALLE UNIVERSITA’ : NECESSARI ULTERIORI MOMENTI DI COORDINAMENTO E SINERGIA TRA REGIONE E ATENEI MARCHIGIANI  
 
Ancona, 9 Novembre 2010 - La Giunta regionale incontrera` tra breve il Comitato regionale Universita` marchigiane (Crum) per ricercare insieme soluzioni integrate, momenti di coordinamento e programmazione comune, alla luce della pesante penalizzazione inferta dai tagli alle risorse che il Governo nazionale ha deciso nei confronti del sistema universitario e della Ricerca. Un´esigenza sollecitata dall´assessore regionale all´Istruzione e Diritto allo Studio, Marco Luchetti nella consueta seduta settimanale della giunta regionale e che l´esecutivo di Palazzo Raffaello ha pienamente condiviso. Luchetti ha infatti affermato che ´il sistema universitario svolge un ruolo strategico per lo sviluppo marchigiano e per la crescita sociale, civile ed economica della regione e che l´autonomia delle Universita` e` riconosciuta dall´art. 33 della Costituzione. Il processo di riforma costituzionale del titolo V, potenziando maggiormente l``autonomia delle Regioni, ha quindi assegnato ad esse forti responsabilita` in materia di sviluppo territoriale, di ricerca e di innovazione a favore del sistema delle imprese, di istruzione e formazione professionale e di diritto allo studio. Per questo il ruolo delle Universita` risulta fondamentale, come del resto definito dalla Legge quadro nazionale sul diritto agli studi universitari.´ ´In questo momento, inoltre- ha proseguito l´assessore - e` all´esame del Parlamento la riforma dell´Universita`. Occorre quindi trovare forme di raccordo tra l´autonomia delle Universita` e l´autonomia della Regione, ai fini della programmazione delle attivita` nel territorio regionale. Una riforma che dovrebbe migliorare l´intero sistema dello studio universitario , ma che invece deve fare i conti con i fortissimi tagli del Governo imposti per il 2011. Diventa allora un´ esigenza ottimizzare, evitare le duplicazioni e sviluppare settori che non trovano una soddisfacente risposta, ricercando tutte le sinergie possibili. Il potenziamento delle interazioni e delle sinergie tra i due sistemi delle autonomie, rispettivamente della Regione sul diritto allo studio universitario e delle Universita` nell´offerta formativa, sviluppate nella salvaguardia dei rispettivi ambiti di competenze e responsabilita`, puo` contribuire allo sviluppo delle Marche.´ Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Marche- Crum - istituito ai sensi del Dpr n. 25/1998, assume rilevanti funzioni, in particolare quella della programmazione mediante la razionalizzazione dell´offerta formativa degli atenei, al fine della qualificazione del sistema universitario.  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO AD EXPOSCUOLA 2010 “L’INNOVAZIONE DIDATTICA PER LA CITTADINANZA ATTIVA”  
 
Venezia, 9 novembre 2010 - La partecipazione del Consiglio regionale del Veneto ad Exposcuola 2010 rappresenta quest’anno non solo la dimostrazione concreta della continuità nell’impegno per la promozione dell’educazione alla cittadinanza attiva attraverso il Progetto Civil Life, ma anche un momento di svolta nell’intensità e qualità delle iniziative sul terreno della sperimentazione ed innovazione didattica. Nel stand saranno infatti visibili e discussi i risultati del lavoro portato avanti con il Laboratorio Didattico che ha visto protagonisti centinaia di docenti e migliaia di studenti e che confermano la giustezza della scelta di avviare una proficua collaborazione interistituzionale tra il Consiglio Regionale e l’Unione Scolastica Regionale con la condivisa consapevolezza che il coinvolgimento degli studenti rappresenta un investimento decisivo per il n futuro ed un percorso obbligato per riprogettare ed aggiornare le forme della convivenza sociale, ovvero il rinnovamento delle istituzione e la qualità della vita democratica. Di seguito viene presentato il programma delle iniziative che si svolgeranno nello stand del Consiglio ed un invito ai cconsiglieri ed amministratori, i rappresentanti del mondo della scuola, gli studenti e le loro famiglie, a prenderne visione e parteciparvi: verranno raccolti valutazioni, commenti e proposte al fine di consolidare ed arricchire la progettualità didattica e l’attività educativa. Programma: Giovedì 11 novembre ore 10,00 Inaugurazione Expo; ore 10,30-11,30 Tecnoclasse Apple - Lezioni di Classe 2.0: attività e corsi per studenti e insegnanti; ore 11,30 Presentazione del libro: "L’onda di Civil Life. Una nuova didattica della cittadinanza attiva" ed. Marsilio; ore 15-17 Workshop di presentazione "Laboratorio formativo su Multimedialità e Didattica": Democrattivati www.Democrattivati.ning.com/  - Cartoni Animati A Scuola www.Cartonianimati.ning.com. Venerdì 12 novembre: ore 9,30-12 Seminario: "Digital Divide ed intergenerazionalità a scuola: il Progetto Senior´s Forum”; ore 14,30-17 Workshop “Storia locale, identità e cittadinanza attiva” in collaborazione con Ansas Veneto; ore 10-17 Tecnoclasse Apple - Lezioni di Classe 2.0: attività e corsi per studenti e insegnanti; Sabato 13 novembre: ore 10-11.30 Presentazione del Progetto Civil Life per l’anno scolastico; 2010-2011 “Legalità, sicurezza e prevenzione”; ore 11.30 Presentazione del sito www.Linguaveneta.it; ore 10-17 Tecnoclasse Apple - Lezioni di Classe 2.0: attività e corsi per studenti e insegnanti. L’onda Di Civil Life: l’innovazione didattica della cittadinanza attiva Giovedì 11 Novembre dalle ore 11,30 alle ore 12,30 Intervengono: Clodovaldo Ruffato – Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Dino Bertocco – curatore della pubblicazione, Adriana Sartore, Renzo Scortegagna, Antonio Fossa, Franco Torcellan, Anna Agostini, Cristiano Buffa, Michele Sbrissa, Franco Rebellato - autori dei saggi Il rilancio dell’Educazione Civica nella scuola italiana, l’irruzione delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione nella didattica, il disagio giovanile che si manifesta nei processi di socializzazione, le difficoltà del sistema scolastico a fare i conti con la crescente domanda di rinnovamento degli strumenti e dei linguaggi con cui un corpo docente disorientato gestisce tradizionalmente l’offerta formativa: e tutto ciò dentro una fase o di razionalizzazione delle risorse dedicate all’istruzione e di un’annunciata riforma federalista centrata sull’autonomia scolastica. Questo è il contesto nel quale è decollato nel 2007 il Progetto Civil Life, promosso dal Consiglio regionale del Veneto, diventato oramai un Laboratorio Didattico in cui si affrontano i temi e le sfide dell’innovazione: attraverso la creazione e la divulgazione di tool multimediali, dai videogiochi ai cartoni animati, la realizzazione di Bandi-concorsi rivolti alle scuole impegnate in programmi di ricerca-azione nei quali gli studenti diventano protagonisti di una nuova didattica, la sperimentazione della valenza pedagogica del dialogo intergenerazionale. Il risultato è davvero incoraggiante: oltre cinquanta scuole coinvolte, migliaia di alunni, scolari ed allievi che partecipano a programmi di educazione alla cittadinanza attiva adottando e praticando il linguaggio multimediale. Con l’onda di Civil Life la scuola “comunità educante” recupera la sua vocazione e la sua funzione di soggetto decisivo per la crescita sociale e civile del territorio. Democrattivati: Laboratorio Formativo su Multimedialità e Didattica Giovedì 11 Novembre dalle ore 14,30 alle ore 17,00. Democrattivati si propone quale social network di aggregazione di tutte le competenze specialistiche (in materia pedagogica e multimediale) coinvolte nei diversi progetti promossi dal Consiglio Regionale del Veneto al fine di farle intervenire ed operare con una logica interprofessionale e multidisciplinare orientata alla costruzione di modelli e procedure per una didattica laboratoriale. L´oggetto dell’attività è la circolarità tra documentazione e didattica in ambienti e situazioni che prevedono il ricorso alla multimedialità e alle tecnologie del Web 2.0. Si propone dunque una documentazione fortemente legata alla didattica sia sul piano delle azioni che su quello del rapporto con gli allievi (documentazione in itinere, documentazione "partecipata" dagli allievi, tecniche per la documentazione trasferibili alla didattica, ...). L’iniziativa rappresenta la prosecuzione della progettualità di Civil Life Lab, e si fonda in particolare sulle esperienze di “Cartoni animati a scuola” e del Concorso-video “Democrattivati”. L’obiettivo è quello di sviluppare ricerca e sperimentazione, aggregando differenti competenze professionali attraverso opportuni accordi e proponendo pacchetti di formazione diversificati realizzati da vari soggetti, istituzionali o creativi, impegnati sul terreno della multimedialità e della didattica. Democrattivati: un network virtuale per le comunità scolastiche: - Cittadinanza attiva e digitale - Competenze digitali per le comunità che apprendono - Dalla documentazione alla didattica - Fare didattica costruendo cartoni animati - Tavola Rotonda: Esperienze e professionalità per un gruppo di ricerca, sperimentazione e formazione su tecnologie e didattica. Programma: Democrattivati: un network virtuale per le comunità scolastiche • Cittadinanza attiva e digitale: l´impegno del Consiglio Regionale del Veneto Claudio De Donatis – Dirigente Drai – Consiglio Regionale • Competenze digitali per le comunità che apprendono Umberto Margiotta - Presidente Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata Proposte di formazione e sperimentazione • Dalla documentazione alla didattica ... E ritorno: apprendimento e riesame con le tecnologie Franco Torcellan – Ricercatore Ansas • Fare didattica costruendo cartoni animati: dall´esperienza al making off Adriana Sartore - Coordinatrice del Laboratorio Didattico Civil Life Tavola Rotonda Esperienze e professionalità per un gruppo di ricerca, sperimentazione e formazione su tecnologie e didattica • Cristiano Buffa - Esperto di comunicazione • Margherita Gentile - Gruppo Formatori del Centro Interateneo Ricerca Didattica e Formazione Avanzata • Giuliana Lo Giudice - Rete Interistituzionale Epict • Fabio Ricci dei Jalisse • Antonella Turchi - Ansas Coordina: Franco Torcellan A Chi Si Rivolge: Il workshop si rivolge in particolare a: • i docenti iscritti a Civillifelab ed a Cartoni animati a scuola • i docenti vincitori e partecipanti al concorso Democrattivati • tutti i docenti coinvolti in progetti centrati sulla multimedialità e sulle tecnologie. Progetto Senior’s Forum: Digital divide e intergenerazionalità a scuola Venerdì 12 Novembre dalle ore 9,30 alle ore 12,00. In collaborazione con: Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Fondazione Mondo Digitale ed Associazione Progetto Formazione Continua. L’onda di Civil Life ha allargato la sua sfera di penetrazione con una nuova importante iniziativa: con Senior’s Forum il Consiglio Regionale del Veneto si è proposto di affrontare la questione del digital divide attraverso il dialogo intergenerazionale. Nell’ambito della strategia per la diffusione delle pratiche partecipative attraverso l’uso delle nuove tecnologie di comunicazione (vedi in www.Terzoveneto.it) si vuole contrastare il divario crescente tra chi vi ha accesso e possiede competenze e chi ne è escluso, in particolare in ragione dell’età avanzata, attualmente fattore di rischio di esclusione dall’opportunità di partecipare alla società dell’informazione e di usufruire dei servizi presenti nella Rete ed erogati dalla Pubblica Amministrazione online. La realizzazione di percorsi formativi di alfabetizzazione informatica per i senior costituisce quindi un impegno duplice: da un lato per evitare la marginalizzazione sociale e dall’altro superare le fratture relazionali e di comunicazione, in particolare tra giovani ed anziani. Il Progetto Senior’s Forum rappresenta una concreta e coerente traduzione delle linee guida previste dal Piano Nazionale di Sviluppo dell’e-government 2012 (Obiettivo 22: Rapporto cittadino-Pa). Programma: Saluto - Clodovaldo Ruffato – Presidente del Consiglio regionale del Veneto; Coordina - Dino Bertocco – Coordinatore del Laboratorio Didattico di Civil Life; Introduce - Rappresentante della Fondazione Mondo Digitale. Intervengono: Renzo Scortegagna – Presidente di Associazione Progetto F.c.; Dirigenti scolastici di alcuni Istituti padovani; Studenti ed anziani partecipanti alla sperimentazione del Progetto; Maria Luisa Faccin – Ricercatrice Ansas. Nel corso dell’iniziativa verrà proiettato il video “Il segreto della nonna” del regista arch. Marco Mion, realizzato per la promozione di Senior’s Forum. “Storia locale, identità e cittadinanza attiva” Venerdì 12 Novembre dalle ore 14,30 alle ore 17,00. Promosso dall’Ansas in collaborazione con il Laboratorio Didattico di Civil Life Il progetto ”Storia del Veneto, una Storia... Maestra” è stato affidato al Nucleo Veneto dell’Ansas dall’Agenzia Nazionale Scuola, che l’ha realizzato in collaborazione con quattro reti di scuole delle province di Venezia, Treviso, Padova e Vicenza. Sono state coinvolti 20 Istituti scolastici, 81 insegnanti e oltre 600 studenti di tutti gli Ordini, dalla Scuola dell’Infanzia ai Licei, che hanno prodotto 30 laboratori sulla storia del Veneto, affrontata attraverso nove tematiche chiave. Il progetto ha inteso sperimentare progettazioni e metodologie didattiche per l’inserimento dell’insegnamento della Storia locale nei programmi delle Scuole. In particolare sono stati considerati: - il laboratorio con l’uso di fonti; - il curricolo verticale delle competenze; - tecniche di apprendimento cooperativo; - inter e multidisciplinarità; - relazione fra scala locale della Storia ed altre scale; - formazione dell’identità personale e sociale. Gli esiti del lavoro, presentati a Venezia il 21 maggio scorso, hanno fornito importanti indicazioni e risposte nel merito degli aspetti indagati, ma hanno anche mostrato significativi collegamenti fra tre nuclei forti: storia locale, beni culturali e cittadinanza. Le positive collaborazioni con il territorio sono state attuate con le Università, gli Enti locali, i gestori di Bbcc, quali Musei e Archivi. La documentazione del Convegno: www.Indire.it/galleria/veneto/  Programma: “Cittadinanza e Costituzione” e Storia Locale prof. Annarita Mancarella – ricercatore Ansas e collaboratrice del Progetto; Perché occuparsi di Storia locale a Scuola? prof. Antonio Fossa – ricercatore Ansas e coordinatore del Progetto; Concretamente, come fare? Presentazione di alcuni laboratori significativi Itg “Belzoni” di Padova (proff.Sse Ester Antonelli e Floriana Ortolan); Circolo didattico 2° di Chioggia (ins.Letizia Frizziero); Its “Einaudi” di Montebelluna (prof. Guido Andolfato); Ic “Rezzara” di Carrè (prof.Ssa Antonella Zulian). Conclusioni - dott. Dino Bertocco – coordinatore del Laboratorio Didattico di Civil Life. Presentazione del Progetto Civil Life per l’anno scolastico 2010-2011: “Legalità, sicurezza e prevenzione” Sabato 13 Novembre dalle ore 10,00 alle ore 11,30 Programma: Saluto: Clodovaldo Ruffato - Presidente del Consiglio Regionale Illustrazione del Progetto: Dino Bertocco – Coordinatore del Laboratorio Didattico di Civil Life. Interventi: Franco Torcellan – Ricercatore Ansas • Luigi Galimberti – docente di tossicologia clinica e Psichiatria delle farmacodipendenze, Fondatore dell’Associazione “Genitori attenti” • Michele Sbrissa – Presidente Associazione Fram_menti. Breve scheda illustrativa: Alle scuole venete Civil Life proporrà di affrontare il tema "Legalità, sicurezza e prevenzione" in produzioni video che esplorino le sue principali problematiche nella fenomenologia emergente dei nuovi stili di vita degli studenti e dei giovani: - Sicurezza, legalità e prevenzione: la Rete “Essere buoni cittadini in rete”, “Comportamenti sicuri in rete”, “Le istituzioni e la tutela on line" - Sicurezza, legalità e prevenzione: il territorio “La gestione della sicurezza sul territorio” “Pianificazione urbanistica e legalità” - Sicurezza, legalità e prevenzione: le devianze da alcol e droga “Socializzazione e tempo libero” “Il bollettino di guerra degli incidenti stradali”. Sul Social Network Democrattivati ( www.Democrattivati.ning.com/ ) dovranno trovare spazio i materiali di studio e riflessione sul tema predisposti dai soggetti che parteciperanno alle iniziative e vi collaboreranno a vario titolo. Partecipazione: Studenti e giovani potranno partecipare al Progetto iscrivendosi a due categorie: • Categoria Scuola: studenti di scuole secondarie di secondo grado pubbliche o private della Regione Veneto aggregati in classi o gruppi coordinati da uno o più docenti. • Categoria Giovani: giovani dai 17 ai 22 anni, residenti nel Veneto, che si presentino autonomamente da soli o riuniti in gruppi. Caratteristiche dei Video: Video di durata non superiore a 5 minuti collocati su Youtube o Vimeo e inglobati nel social network Democrattivati al quale i partecipanti dovranno dunque iscriversi. “Lezioni Di Classe 2.0 Tecnoclasse Apple” 11-12-13 Novembre dalle ore 10,00 alle ore 19,00. Un tema, assai caro all’insegnante e alla scuola in cerca di soluzioni targate Apple: quello del contatto “diretto” con colleghi esperti che usano da tempo il Mac nella didattica. La “Tecnoclasse” offre un’occasione unica per potersi confrontare con altri insegnanti che hanno una visione globale della didattica con il Mac, una lunga esperienza alle spalle e sono disponibili per dare consigli e aiuto ai propri colleghi. Apple Distinguished Educator è una comunità di docenti entusiasti che collaborano fra loro proprio nell’utilizzo di strumenti della Mela, selezionati a livello internazionale da Apple. Quello Ade (Apple Distinguished Educator) è un progetto di largo respiro che comporta condivisioni di materiali, cooperazione in Rete, incontri, anche internazionali oltre che locali, durante i quali i docenti si scambiano informazioni ed esperienze, si decidono attività comuni, si riflette e si elaborano progetti didattici. Gli insegnanti Ade sono a disposizione dei colleghi per fornire informazioni su progetti, eventi e iniziative che hanno come tema “Strategie e strumenti per l’integrazione dei nuovi media nei processi di insegnamento”, sono disponibili ad effettuare dimostrazioni e organizzare incontri con gruppi di insegnanti nelle scuole. Gli Apple Distinguished Educator ad Expo Scuola: - Alberto Pian Torino Iis Bodoni Paravia http://www.Didanext.com/  arakhne@mac.Com  specializzazione: pubblicazioni didattiche e tutorial, video, podcasting, audio, programmazione applicazioni, progetti didattici - Cesare Benedetti Milano Istituto Comprensivo via Brianza di Bollate www.Icbrianza.it/  cesarebenedetti@mac.Com  specializzazione: montaggio video, podcasting, grafica web, fotografia - Antonella Brugnoli Manzano (Ud) Direzione Didattica di Manzano www.Ragazzidelfiume.it/  Antonellabrugnoli@me.com  specializzazione: video editing , podcasting, e apprendimento cooperativo in rete, progetti di rete tra scuole - Adriana Sartore – Bassano del Grappa (Vi) Direzione Didattica di Cassola (Vi) www.Scuoladibase.it/  http://web.Me.com/adrianasartore  adrianasartore@me.Com  specializzazione: cartoni animati, format tv, web tv, videocast, progetti multimediali Informazioni sull’attività degli Ade si trovano nella sezione Community del sito Education di Apple. Wiki Di Appoggio Agli Eventi http://consiglioregionaledelveneto.Pbworks.com/    
   
   
IL PROGETTO FORMATIVO OP.E.R.A. OPPORTUNITÀ EUROPEE PER REGIONI E AUTONOMIE, IL VIA AI LAVORI A TRENTO, DOMANI, LUNEDÌ 8 NOVEMBRE  
 
Trento, 9 novembre 2010 - Dall´8 al 12 novembre la Provincia autonoma di Trento sarà coinvolta nel progetto formativo Op.e.r.a. “Opportunità Europee per le Regioni e le Autonomie”. Si tratta di un´iniziativa ideata e promossa dal P.o.r.e. (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa), struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, in collaborazione con le Regioni Italiane. L´inagurazione è lunedì 8 novembre 2010, presso la sede del Seminario Maggiore di Trento, corso Tre Novembre 46; sarà presente anche un rappresentante del P.o.r.e. L’obiettivo del progetto Op.e.r.a è aumentare la capacità territoriale di produrre proposte progettuali sui programmi europei a gestione diretta, tramite l’approfondimento delle varie fasi di vita di un progetto, delle procedure e dei criteri di valutazione e delle norme amministrative per la gestione e la rendicontazione dei progetti. Il corso intensivo Operatori locali per l’euro-progettazione articolato in 5 giornate per 37 ore complessive di formazione, conterà sulla partecipazione effettiva di circa 40 soggetti selezionati tra Dirigenti, Quadri e Dipendenti di Regioni, Province e Comuni e all’interno della platea delle rappresentanze degli interessi territoriali. Op.e.r.a. Prevede inoltre, in una fase successiva, l’animazione di un network di progetto e l’erogazione a distanza di un help desk della progettazione sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti del web 2.0, con il preciso obiettivo di implementare un’attività  
   
   
UNIVERSITÀ, INCONTRO SU PROPOSTA ACCORDO PROGRAMMA DE FILIPPO: “DIECI MILIONI DI EURO PER I PROSSIMI TRE ANNI PER SOSTENERE L’ATENEO LUCANO”  
 
Potenza, 9 novembre 2010 - Un intervento ancora più incisivo della Regione per consolidare, in un momento di particolare difficoltà economiche per l’intero sistema nazionale, la presenza dell’Università della Basilicata sul territorio. La proposta formativa dell’Ateneo lucano tira, come dimostra il trend positivo delle immatricolazioni in controtendenza con l’andamento nazionale, ma i tagli della Finanziaria nazionale fino al 18 per cento delle risorse assegnate rischiano di compromettere il futuro dell’Università in Basilicata. Raddoppiare, perciò, gli aiuti che la Regione dal 2006 già concede all’Università, garantendo un fondo di dieci milioni di euro per il prossimo triennio, è una delle novità contenute nella proposta del secondo Accordo di Programma, presentato ieri mattina al Comitato paritetico tra Regione e Università. Fondi consistenti che consentirebbero di sostenere, se non accrescere, la qualità e l’attrattività dell’Ateneo lucano. Il documento, che dovrebbe avere una durata di quindici anni, dopo la discussione di oggi per verificare le opportune modifiche sarà sottoposto all’approvazione della Giunta regionale e del Senato Accademico e poi all’esame degli organi consiliari. “Continuiamo a sostenere la nostra Università – ha spiegato il presidente della Regione, Vito De Filippo – che si sta rivelando un’agenzia straordinaria di formazione e sviluppo sul territorio. Stiamo lavorando in una direzione più ampia sia in termini finanziari che temporali, perché i risvolti negativi che potrebbero determinare i provvedimenti nazionali, rischiano di mettere in difficoltà l’Ateneo lucano che ha notevoli potenzialità di crescita”. “Apprezziamo la sensibilità della Regione – ha commentato il rettore dell’Università, Mauro Fiorentino – che sta mettendo in campo ben 30 milioni di euro per i prossimi tre anni. Adesso l’obiettivo è quello di consolidare le lauree che collegano la formazione con il lavoro. Per il futuro, però, potremmo pensare a nuove facoltà in nuovi ambiti e rilanciare così ulteriormente l’Università della Basilicata”.  
   
   
PARMA: STARE IN REDAZIONE PER CONOSCERE LA DISABILITÀ UN PROGETTO DELLA POLISPORTIVA GIOCO PER LE SCUOLE, UN’ESPERIENZA A DIRETTO CONTATTO CON PERSONE DISABILI CHE PRATICANO SPORT E CON IL LORO GIORNALE SPORT-AL PARMA  
 
Parma 9 novembre 2010 – Un’esperienza professionale, solidale e di conoscenza della disabilità. E’ questa l’offerta che la Polisportiva Gioco Parma rivolge alle 4° e 5° delle scuole superiori attraverso il progetto “Studenti in redazione”. Il giornale in questione è il bimestrale della “Gioco”, Sport-al Parma, da tre anni impegnato a dare visibilità agli sport cosiddetti minori, accostando voci e immagini di persone e associazioni, con pari opportunità per disabili e normodotati. Con questa iniziativa la testata intende reclutare nuove energie non solo sul piano professionale ma per far conoscere da vicino il tema della disabilità. “La Polisportiva Gioco vi propone un grande viaggio dentro un percorso di formazione umana, di miglioramento delle relazioni fra le persone e di valorizzazione di tutto quel protagonismo che il mondo dei disabili oggi ci offre” ha detto Marcella Saccani assessore provinciale alle Politiche sociali che questa mattina è intervenuta nell’Aula Magna del Giordani, alla presentazione dell’iniziativa ai ragazzi e ragazze che frequentano il corso a indirizzo sportivo. L’incontro è stata una occasione utile per parlare della disabilità, “un tema su cui la scuola intende esserci e in modo aperto” come ha sottolineato la dirigente Lucia Sartori, ma anche per conoscere da vicino la storia della “Gioco”. Il presidente Marco Tagliavini ne ha riassunto le origini, quando un gruppo di ragazzi disabili, che stavano in un Istituto, hanno deciso di fare sport e farlo fare a tutti, fondando la Polisportiva Don Gnocchi. “Il messaggio che hanno lanciato è “noi possiamo fare tutto”. Ventotto anni dopo si è realizzato qualcosa ma la strada è ancora lunga” ha detto il presidente dell’associazione. E di risultati la “Gioco” ne ha raggiunti davvero tanti, non solo per la presenza di squadre nelle massime divisioni, come nel basket, ma con la presenza in tantissimi sport: dal nuoto all’hockey, alla bike. L’invito, che ha rivolto ai ragazzi Antonio Franceschetti autore del "Libro di Giò" (dedicato ai bambini delle elementari) è quello di “sperimentare di persona il rapporto con la persona disabile e la disabilità” magari frequentando di domenica la palestra del Giordani , ha suggerito, dove proprio lo scorso weekend ha giocato la squadra di basket della Polisportiva, perdendo con onore contro il Rieti 82 a 88, un punteggio che la dice lunga sulle possibilità degli atleti. “La disabilità a volte fa paura perché non sappiamo come affrontarla e comportarci” ha spiegato Marco Gerlando Lo Presti capo redattore, di “Sport-al Parma” illustrando le possibilità offerte ai ragazzi che parteciperanno al progetto. Oltre a vivere la redazione di Sport-al Parma, gli studenti andranno nei luoghi dove si svolge l’attività sportiva, a diretto contatto con le persone - istruttori, atleti, bambini, disabili e non - e sotto la guida dei responsabili e dei tecnici della “Gioco”. Il direttore responsabile Lorenzo Longhi ne ha tracciato le caratteristiche, raccontando di “un giornale trasversale, che pesca collaboratori da diverse testate locali, e che oggi vuole aumentarne il numero e chiede il contributo di risorse giovani”. Il progetto “Studenti in redazione”. È parte di una idea molto più ampia, dal titolo “Giò torna a scuola”, articolato su tre livelli (scuole Elementari e Medie, Superiori, Università); quello che si presenta oggi al Giordani è destinato a coinvolgere ragazzi e ragazze delle superiori, con un programma ben delineato: “Facciamo insieme il giornale: ascoltare, osservare, produrre”. Osservare, intervistare, scrivere, fotografare, titolare, impaginare, correggere bozze: questo e altro sperimenteranno gli studenti collaborando a tutte le fasi della costruzione del giornale. Il prodotto, foto e articoli, viene pubblicato sul periodico con il loro nome. Le varie fasi del lavoro di redazione mettono gli studenti a diretto contatto anche con persone alle quali la malattia o l’incidente ha ridotto alcune abilità, aumentandone però la voglia di vivere e di affermarsi, soprattutto attraverso attività sportive. Interessarsi a loro, raccontare la loro storia, significa affinare la propria sensibilità e capacità di rapportarsi con l’altro, approfondendo la conoscenza di sé. Ed è questo il valore aggiunto dell’esperienza proposta. A parità di requisiti con i colleghi di studio (conoscenze, abilità, intelligenza, interesse) lo studente con disabilità motoria può avere la precedenza nel progetto che può allargare le sue conoscenze specialmente sportive, offrendogli nuove opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sul piano fisico, relazionale e professionale. Agli studenti che aderiranno al progetto la redazione di Sport-al Parma offre in premio credito formativo. L’associazione Polisportiva Gioco, che gestisce il progetto, è da sempre affiliata al Cip (Comitato Italiano Paralimpico), autorizzato a rilasciare crediti. Concretamente. La redazione chiede di inserire nello stage della durata di 5 mesi per un totale di 50 ore, studenti del 4° e 5° anno che abbiano dimostrato capacità, interesse e passione per le attività proposte nel progetto. Saranno occupati in orario extrascolastico un pomeriggio ogni settimana negli uffici e il tempo necessario fuori dagli uffici per i compiti che verranno assegnati dalla redazione (interviste, ricerche, reportage, foto, immagini rielaborate, disegni, articoli di giornale, impaginazione…). Più dettagliatamente la redazione ricerca: operatori grafici, disegnatori, fotografi, articolisti. I lavori prodotti dagli studenti saranno pubblicati e firmati sui numeri che il periodico Sport-al Parma farà uscire durante lo stage. Un numero speciale potrà essere dedicato a fine corso ad alcune realizzazioni degli studenti su particolari tematiche proposte dalla redazione. I periodici con queste caratteristiche entreranno nelle scuole. La collaborazione degli studenti interessati potrà continuare dopo lo stage, in forma di volontariato o addirittura in un rapporto di lavoro da valutare in seguito.  
   
   
RICERCA, IN LOMBARDIA: CAPITALE UMANO LEVA PER FUTURO  
 
Milano, 9 novembre 2010 - La ricerca, le biotecnologie e il capitale umano sono stati gli argomenti centrali del convegno "Women and technologies", al quale ha partecipato il sottosegretario all´Università e Ricerca della Regione Lombardia Alberto Cavalli. "Il capitale umano - ha detto Cavalli - è per la Lombardia la priorità principale. Alle nostre imprese, ai nostri giovani e alle nostre famiglie sono rivolti l´impegno e l´attenzione della Regione". Regione Lombardia, i 12 atenei lombardi e lo Iuss (Istituto universitario studi superiori) di Pavia hanno sottoscritto un Accordo per lo sviluppo del capitale umano, investendo 61 milioni di euro per sostenere l´attività dei giovani ricercatori, sponsorizzare la loro permanenza all´estero per periodi di studio e formazione e promuovere progetti con le imprese. "La Regione - ha aggiunto Cavalli - sta anche sostenendo l´attività del Nerviano medical center, la struttura per eccellenza dove è possibile sperimentare una visione innovativa di creazione, sviluppo e produzione di nuovi farmaci oltre a portare avanti nuovi importanti progetti nel campo della ricerca medica". Tra questi vanno ricordati la nascita della Fondazione Centro europeo di nano medicina, che prevede il coinvolgimento di un´azienda leader nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni avanzate per la diagnostica precoce e lo screening di massa rispetto a patologie gravi e diffuse, e la Cittadella della salute, il nuovo complesso che sorgerà a Milano e che ha l´obiettivo di mettere a disposizione di tutti i cittadini strutture moderne e funzionali orientate alla ricerca, all´assistenza sanitaria e alla didattica, riducendo i costi ed evitando duplicazione di reparti di eccellenza. "Regione Lombardia - ha concluso il sottosegretario Cavalli - per lavorare ha scelto il metodo della collaborazione, cioè un´alleanza tra tutti i soggetti coinvolti per rendere sempre più attrattivo il nostro sistema territoriale di innovazione come un contesto dinamico e promettente dove poter lavorare e insediare nuove attività".  
   
   
45 ANNI ICTP: PER FVG È REALTÀ FONDAMENTALE  
 
Trieste, 9 novembre 2010 - Scienza, ricerca e trasferimento tecnologico sono in cima alla scala di valori di un Friuli Venezia Giulia che, sentendosi pienamente partecipe del circuito virtuoso creato dal Centro internazionale di fisica teorica (Ictp) Abdus Salam di Trieste, reputa fondamentale la presenza sul territorio di una struttura unica nel suo genere, voluta dall´Onu e dal Governo italiano per favorire l´interconnessione tra i Paesi avanzati e quelli in fase di sviluppo. Nel portare il saluto del presidente della Regione, Renzo Tondo, all´evento After 45, organizzato per celebrare il quarantacinquesimo anniversario di fondazione dell´Ictp, l´assessore alla Ricerca, Roberto Molinaro, ha evidenziato come si tratti solo di una tappa e non di un traguardo, una sorta di trampolino di lancio verso la completa valorizzazione della ricerca ai massimi livelli nell´estremo Nordest d´Italia. Non a caso, ha ricordato Molinaro, il Friuli Venezia Giulia si è dotato degli strumenti necessari per favorire il coordinamento fra i vari istituti di ricerca localmente presenti, creando anche un Welcome Office suggerito dagli stessi enti e sostenuto dalla Regione per venire incontro alle esigenze dei ricercatori provenienti da tutto il mondo. Allo stato attuale, ha riportato l´assessore, il punto di accoglienza ha già effettuato oltre 5.500 interventi a dimostrazione dell´apprezzamento riscontrato tra gli ospiti.  
   
   
GUIDO MARTINELLI DIRETTORE DELLA SISSA IL FISICO TEORICO DELLE PARTICELLE È ALLA GUIDA DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI DI TRIESTE  
 
Trieste, 9 novembre 2010 - Cambio al vertice della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Il nuovo direttore della Sissa è Guido Martinelli, fisico teorico delle particelle, non nuovo a incarichi manageriali nel mondo dell’università. Arriva a Trieste, infatti, dalla Sapienza di Roma, dove è stato presidente dell’Ateneo federato della scienza e della tecnologia, ha diretto il Dipartimento di fisica ed è stato componente del consiglio di amministrazione. «È con il massimo entusiasmo che inizio la mia attività di direttore della Sissa, uno dei maggiori centri di eccellenza per la ricerca e l’istruzione a livello internazionale». Così Martinelli ha salutato oggi i docenti, il personale tecnico amministrativo e gli studenti nell’assumere il timone della scuola di alta formazione e ricerca in fisica, matematica e neuroscienze, istituita nel 1978 con decreto del Presidente della Repubblica. Nato a Napoli 58 anni fa, Guido Martinelli si è laureato in fisica a Roma, lavorando con Nicola Cabibbo e Giorgio Parisi. La sua attività di ricerca lo ha condotto in giro per il mondo: ha insegnato infatti al Cern di Ginevra, a Madrid, a Pechino, a Parigi e negli Stati Uniti. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, è considerato tra i più autorevoli fisici delle particelle a livello mondiale. «Assumere la direzione della Sissa è un onore ma anche una sfida importante – ha ribadito- : mi prefiggo infatti di mantenere l’eccellenza raggiunta dalla Scuola in questi anni e di avviare nuovi progetti sulla base del monitoraggio e della valutazione periodica della produzione scientifica e dell’attività didattica svolta». In particolare il direttore intende creare nuove opportunità di ricerca per gli studenti di dottorato e i docenti, e migliorare le condizioni di lavoro per tutti coloro che operano nelle strutture del campus di via Bonomea. Uomo di scienza, appassionato di arte e attento agli aspetti della comunicazione, Martinelli riconosce il valore della Sissa anche come centro di divulgazione della cultura scientifica tra i giovani, gli insegnanti e il grande pubblico nel Friuli Venezia Giulia e oltre. «Dovremo continuare a impegnarci – ha sottolineato a tal proposito – per far conoscere al di fuori della comunità scientifica “l’utilità” sociale della nostra attività di ricerca ed educazione superiore e la nostra opera di diffusione di valori come l’alta qualità, la meritocrazia e le uguali opportunità». Impaziente dunque di iniziare il suo lavoro con il personale, gli studenti e i ricercatori provenienti da tutto il mondo, Martinelli ha espresso la sua personale gratitudine al direttore uscente, Stefano Fantoni, «per l’infaticabile impegno, operato con intelligenza ed efficacia, a favore della Sissa in questi sei anni».  
   
   
TRENTO: “PER LA PACE IN CAUCASO”, DIPLOMAZIA POPOLARE. PER PORTARE UNA SPERANZA  
 
Trento, 9 novembre 2010 - Giovedì prossimo a Trento di scena il convegno “Per la Pace in Caucaso”, organizzato dall´associazione Rondine. Proposte concrete per la costruzione della pace, nate dall´iniziativa degli studenti. Per la pace in Caucaso: un laboratorio di diplomazia popolare” è un seminario che nasce dalla collaborazione tra Associazione Rondine, Trentino Spa, Osservatorio Balcani e Università di Trento e porta nella società trentina l´attenzione per le tematiche della guerra, della solidarietà internazionale dei conflitti ancora aperti nel mondo. Circa un mese fa fu una firma su un protocollo d´intesa tra l´assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e il presidente Franco Vaccari a suggellare questa partnership tra Trentino e Cittadella della Rondine, un´associazione onlus con sede nell´omonimo borgo in provincia di Arezzo, che svolge un importante ruolo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato Internazionale, un progetto che permette a studenti provenienti da diverse aree di conflitto dell’Europa: Romania, Serbia, Bosnia Herzegovina, Macedonia, Kosovo, Federazione Russa (Russia, Inguscetia, Ossezia, Cecenia); del Caucaso del sud: Georgia (Georgia e Abcasia); del Medio Oriente (Israele, Palestina, Libano) e dell’Africa (Sierra Leone) di sperimentare una vita di convivenza, di formazione e di studio. Gli studenti frequentano corsi universitari o master presso le università di Firenze e di Siena. Nell´ambito di questa collaborazione sono previste una serie di iniziative. La prima è il convegno-seminario in questione, in programma a Trento giovedì 11 novembre dalle 11 alle 13 nell´Aula 3 della Facolta di Sociologia, dove al centro dei riflettori ci sarà il conflitto del Caucaso. Una guerra vera, di cui però poco si parla anche sui media, che si trascina da anni in una costellazione di piccoli stati ciascuno con una lingua o un dialetto diverso nati dal disfacimento dell´Urss: Cecenia, Dagestan, Inguscetia, Kabardino-balkaria, Nord Ossetia, Armenia, Azerbaijan e soprattutto Georgia. Nel convegno – ospitato dalla Facoltà di Sociologia del preside Bruno Dallago - verranno trattate tutte queste tematiche con la testimonianza di esperti di relazioni internazionali come il prof. Aldo Ferrari, docente in Storia moderna e contemporanea del Caucaso e dell´Asia Centrale presso l´Università di Cà Foscari a Venezia, l´ambasciatore Giuseppe Cassini, e Luisa Chiodi, direttrice scientifica di Osservatorio dei Balcani e Caucaso, oltre a persone che lavorano per portare speranze di pace in questi luoghi. Come ad esempio gli studenti dell´associazione Rondine, che hanno elaborato il “Documento dei 14 punti”, una specie di piccola road map per la risoluzione pacifica del conflitto, sottoposta anche all´attenzione delle autorità georgiane, il paese più coinvolto da questo conflitto, ricevendo grande attenzione e disponibilità. Un progetto sviluppato nell´ambito dell´iniziativa “Ventidipaceincaucaso: un progetto di diplomazia popolare” portato avanti dall´Associazione Rondine, per una pace che arrivi “dal basso” dalle persone, non in concorrenza ma ad integrazione dei normali canali delle relazioni internazionali. “Per la pace in Caucaso: un laboratorio di diplomazia popolare” fa parte di un percorso che vuole valorizzare la vocazione del Trentino quale “terra della pace”, caratteristica e peculiarità che ritorna nella propensione solidaristica di questa provincia, ma anche in simboli, carichi di storia e di significati, come ad esempio la Campana della Pace a Rovereto o il Sentiero della Pace.  
   
   
DECLINO DELL’EGEMONIA AMERICANA?  
 
Pavia, 9 novembre 2010 - “La governance globale e il declino dell´egemonia americana” è il titolo della V lectio Stoppino in programma martedì 9 novembre alle ore 15,30 presso l´aula Foscolo. La lectio su governance globale e declino dell’egominia americana è affidata al Prof. Alberto Martinelli dell´Università di Milano; interverranno inoltre il Prof. Fabio Rugge (Preside di Scienze Politiche), il Prof. Andrea Belvedere (Rettore del Collegio Ghislieri), il Prof. Giorgio Fedel e il Prof. Salvatore Veca. La Lectio Mario Stoppino, che ha cadenza annuale ed è ormai giunta alla quinta edizione, è una iniziativa ideata congiuntamente dalla Facoltà di Scienze Politiche e dal Collegio Ghislieri, che così hanno inteso onorare la memoria del Prof. Mario Stoppino, allievo di Bruno Leoni, a lungo titolare delle cattedre di Scienza politica e di Politica Comparata presso la Facoltà di Scienze politiche ed ex alunno del Collegio Ghislieri, invitando uno studioso insigne nel campo delle scienze politiche, giuridiche e sociali a presentare una lectio magistralis. La Lectio viene ospitata alternativamente dal Collegio Ghislieri o dalla Facoltà di Scienze politiche. A partire dal 2006, i relatori sono stati: il Prof. Sergio Fabbrini (Università di Trento), il Prof. Marco Cesa (Università degli Studi di Bologna), il Prof. Maurizio Ferrera (Università degli Studi di Milano), il Prof. Maurizio Fioravanti (Università degli Studi di Firenze).  
   
   
“CARNEVALE DELLA FISICA” CERCA GENI CREATIVI PER IL NUOVO LOGO (CROWDSOURCING)  
 
Torino, 9 novembre 2010. Le redazioni dei blog scientifici Gravità Zero e Gravedad Cero lanciano un concorso di idee per la realizzazione del logo istituzionale del Carnevale della Fisica, un evento di divulgazione scientifica a livello internazionale. E lo fanno ricorrendo al crowdsourcing, una metodologia del Web 2.0 basata sull´intelligenza collaborativa. L’obiettivo è quello di individuare un elemento grafico in grado di trasmettere in maniera immediata l’identità e il messaggio del Carnevale della Fisica, nato un anno fa proprio su iniziativa dei due blog scientifici, e ricorrendo all’uso delle possibilità collaborative offerte dalla rete Come partecipare? Il concorso è rivolto a grafici, designer, studi di progettazione e agenzie di comunicazione che potranno presentarsi in forma individuale o associata. Per partecipare è necessario iscriversi al sito www.Logotournament.com/  e seguire le regole lì descritte, che saranno riportate anche sul blog www.Gravita-zero.org/  e www.Carnevadellafisica.ning.com/  , e sugli omonimi spagnoli www.Gravedad-cero.org/  e www.Carnavadelafisica.ning.com/  La scadenza per presentare i lavori è fissata per la mezzanotte del 27 novembre 2010. Da quel momento in poi, una commissione formata dalle redazioni di Gravità Zero e Gravedad Cero valuterà le proposte presentate. Il giorno 29 novembre 2010, giorno della vigilia del primo compleanno del Carnevale della Fisica, sarà annunciato il nome del vincitore. Il miglior logo verrà utilizzato come simbolo di questa grande iniziativa di divulgazione scientifica internazionale e riceverà un premio di 300 euro! In occasione del primo anniversario del Carnevale della Fisica, i suoi ideatori hanno introdotto la novità del cro wdsourcing (dalle parole inglesi crowd, moltitudine, e outsourcing, esternalizzazione), un neologismo che indica come l´uso della rete possa moltiplicare e amplificare le opportunità per innovare, anche nell’ambito della divulgazione scientifica.  
   
   
SCAMBI CULTURALI: A MILANO LA WEP ORGANIZZA L’AUSTRALIA DAY PROGRAMMI DI SCUOLA, LAVORO E VOLONTARIATO IN AUSTRALIA  
 
Torino, 9 novembre 2010 - La Wep, organizzazione internazionale che promuove e organizza scambi culturali, educativi e linguistici nel mondo, apre oggi le porte della sua sede di Milano in via Statuto 18, dalle ore 16. Per una giornata informativa tutta dedicata all’Australia. L’open day si rivolge a tutti i giovani e gli studenti interessati a partecipare ai programmi proposti da Wep per il 2011/2012 nell’affascinante terra australiana. Tra questi il programma High School per gli studenti delle scuole superiori (14-18 anni) e i progetti di lavoro, stage e volontariato per i giovani dai 18 anni in su. All’incontro saranno presenti Jas Sanghera di Education Queensland International, Matteo Prato di Tourism Australia e Sarah Kemsat di Tourism Victoria, che forniranno tutte le informazioni necessarie di carattere tecnico e burocratico per scegliere progetto, destinazione e partenza, e condivideranno la loro esperienza in loco per approfondire i vari progetti. Durante l’incontro saranno presentati tutti i progetti di studio, stage, lavoro e volontariato all’estero, pensati per un’esperienza formativa diversa, da veri inside-traveller. Il programma di vacanza-lavoro permette visitare l’Australia, alternando periodi liberi con lavori di breve nel settore del turismo, della ristorazione, del commercio e dell’agricoltura. Per chi volesse, invece, vivere un’esperienza professionale all’interno di un’azienda è possibile scegliere lo stage, oppure lavorare in una fattoria in un Paese che offre uno degli scenari naturali più suggestivi al mondo. Per le ragazze è prevista la possibilità di trascorrere un periodo dalle poche settimane a un anno presso una famiglia con figli, in cui ci si impegna a fornire assistenza domestica e ai bambini in cambio di vitto e alloggio e, a volte, anche di un contributo settimanale per le altre spese. I progetti di volontariato ecologico riguardano attività di salvaguardia e protezione dell’ambiente nei grandi parchi naturali dell’Australia, oppure di cura, riabilitazione e alimentazione degli animali selvatici nei Wildlife Centres. Il programma High School si rivolge a quegli studenti delle scuole medie superiori che vogliano trascorrere parte della loro carriera scolastica all’estero, imparando in modo approfondito la lingua del posto, tipicamente l’inglese, ed entrando in contatto con una diversa realtà studentesca. Il periodo può coprire un trimestre, un semestre o un anno intero. L’australia è una delle mete più richieste tra i Paesi anglofoni.  
   
   
FVG: SETTIMANA UNESCO DI EDUCAZIONE ALLA MOBILITá  
 
Trieste, 9 novembre 2010 - È iniziata ieri , 8 e si protrarrà fino a domenica 14, la "Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile 2010 in Friuli Venezia Giulia: la mobilità". Le esigenze della mobilità, dentro e fuori le nostre città, possono conciliarsi con il rispetto dell´ambiente, della salute e della qualità della vita? Quale contributo può provenire dalle politiche dei trasporti pubblici, dagli strumenti di pianificazione urbana, dalla ricerca e dall´innovazione nel settore automobilistico, dai modelli di consumo e dalla gestione dei flussi turistici? È davvero possibile promuovere forme alternative e salutari di mobilità? A queste e ad altre domande cercherà di fornire delle riposte l´edizione 2010 della Settimana Unesco in Friuli Venezia Giulia: 70 eventi in 7 giorni, sparsi nel territorio e volti a indagare vari aspetti del problema. Promossa dalla Commissione nazionale italiana dell´Unesco, la Settimana è organizzata dalla Regione con Arpa e Larea (Laboratorio regionale di educazione ambientale). Ampio e diversificato il programma, che contempla momenti didattici come quelli svoltisi ieri a San Vito al Tagliamento ("La natura si colora!") e a Udine ("Aquilotti in bicicletta"), e altri di più rilevante attenzione sociale: come il convegno su "Sicurezza e salute vanno a scuola a piedi" che sarà dibattuto a Udine (Auditorium della Regione, mercoledì 10 novembre, dalle ore 9.30) o quello di giovedì 11 novembre sulla "Ristorazione scolastica". Altri temi che verranno trattati riguardano "Il primo pedibus partecipato di Trieste", "Il buon governo nel risparmio energetico e nella mobilità", "Piacere e salute, in cammino oltre i confini"; nonché esposizioni, visite didattiche alle latterie, dimostrazioni di soluzioni pratiche in mare, la mobilità e tecnologie per la mobilità, le piste ciclabili, i trasporti pubblici, l´energia sostenibile a scuola, vari aspetti legati a patologie varie dovute anche a scarsa mobilità o a scorretta alimentazione. Il programma completo della Settimana Unesco si trova nel sito della Regione: www.Regione.fvg.it/    
   
   
SETTIMANA UNESCO DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE - QUARANTA INIZIATIVE NELLE MARCHE DEDICATE AL TEMA DELLA MOBILITA`.  
 
Ancona, 9 Novembre 2010 - Un ricco programma di eventi dall´8 al 14 novembre caratterizzera` nelle Marche la Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Mostre, convegni, tavole rotonde, laboratori didattici, escursioni, dimostrazioni di soluzioni pratiche, sono le iniziative che animeranno la settimana dedicata alla mobilita` alternativa e sostenibile nelle cinque province della regione. La Settimana Ess giunge quest´anno alla sua sesta edizione e si inquadra nel Decennio di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014: la campagna mondiale proclamata dall´Onu e coordinata dall´Unesco allo scopo di costruire societa` piu` eque ed armoniose, orientate al rispetto del prossimo, del pianeta e delle generazioni future. Saranno circa 500 le iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale, una quarantina nelle Marche. Gli appuntamenti, che hanno ottenuto da parte della Commissione Nazionale il prestigioso riconoscimento Unesco, sono coordinati con il sistema Infea regionale e sono per lo piu` promossi dai Centri di Educazione Ambientale e dalle scuole. ´Queste iniziative ´ dichiara l´assessore regionale all´Ambiente, Sandro Donati ´ sono realizzate grazie all´entusiasmo e all´attivismo di tutti quei soggetti: istituzioni, enti locali, scuole, associazioni, universita`, impegnati a diffondere a ogni livello la `cultura della sostenibilita`´, intesa nel senso piu` ampio di istruzione, formazione, informazione, sensibilizzazione´. Inquinamento, pianificazione urbana, cambiamenti climatici, veicoli ecologici, aree pedonali e ciclabili, trasporti intermodali, pedaggi urbani, democrazia partecipata, sicurezza, consumi e alimentazione a ´chilometro zero´, salute, sono le tematiche affrontate dagli aderenti alla ´Settimana´ allo scopo di diffondere le competenze, le sensibilita`, le conoscenze e le capacita` necessarie per promuovere la cultura della mobilita` sostenibile. La Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile si svolge sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il sostegno di Poste Italiane.  
   
   
“PIEDIBUS DAY”: TUTTI A SCUOLA CAMMINANDO  
 
Parma, 9 novembre 2010 – Saranno “autisti” speciali ad accompagnare i bambini a scuola giovedì prossimo, autisti particolari non solo perché non guideranno alcun mezzo ma anche perché si tratta di sindaci e amministratori del Parmense. Si terrà giovedì prossimo, 11 novembre, il “Piedibus day”: un giorno in cui i bimbi di tutte le linee di Piedibus attive sul territorio andranno a scuola a piedi accompagnati appunto da chi amministra i comuni in cui vivono: un’iniziativa nata per riaffermare che una mobilità “dolce” è possibile e per sottolineare l´importanza che un gesto così semplice riveste nella nostra comunità, dal punto di vista ambientale ma anche della salute e della socializzazione. Il Piedibus day è organizzato dalla Provincia, insieme alla rete di Piedibus del territorio, in occasione della settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile, dedicata quest’anno al tema della mobilità, che si svolgerà proprio dal 8 al 14 novembre. “Sarà una giornata importante per portare all’attenzione di tutti il tema della qualità dell’aria, ma non solo - ha detto, presentando l’iniziativa questa mattina in Provincia, l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, affiancato da Giuseppe Boselli del Servizio Ambiente -. Sono infatti molteplici gli obiettivi del Piedibus: educare anche i più giovani alla mobilità sostenibile, far riscoprire l’importanza del camminare e il valore dello stare insieme. Non bisogna dimenticare che per tutelare l’ambiente non bastano buone leggi ma serve che ognuno di noi dia il proprio contributo anche attraverso semplici azioni quotidiane, proprio come il Piedibus”. Piedibus è infatti un mezzo di trasporto speciale, il sistema più sano, sicuro, divertente e soprattutto ecologico per andare e tornare da scuola. Piedibus ha la stessa funzione di uno scuolabus, perché è formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da due o più adulti “autisti” e “controllori”, con la differenza che tutti si muovono a piedi: rappresenta quindi un passo concreto nella direzione di un minore impatto ambientale e in generale contribuisce al benessere dei cittadini, anche diffondendo tra i bambini sane abitudini di vita. L’iniziativa inoltre è un’occasione per insegnare ai più piccoli a circolare autonomamente nei loro quartieri, rendendoli più sicuri di sé, sfruttando il tragitto casa-scuola come momento di socializzazione e divertimento. Un progetto che ha riscosso negli anni un grande successo, come dimostrano i numeri. Sono 500 i bambini coinvolti negli ultimi tre anni nei Comuni censiti (Collecchio, Colorno, Felino Fidenza, Medesano, Noceto, Parma, Salsomaggiore, San Secondo e Traversetolo) per un totale di 36mila Km o meglio “eco chilometri” percorsi e un risparmio di 12mila kg di Co2 che non sono stati immessi nell´atmosfera. Numeri destinati ad aumentare in futuro, visto che sempre più famiglie e sempre più comuni vogliono entrare nella rete Piedibus. Sono dieci i comuni che aderiscono al “Piedibus day”: Collecchio, Fidenza, Fornovo, Medesano, Noceto, Parma, Salsomaggiore, San Secondo, Unione Bassa Est Parmense (Sorbolo e Mezzani). “Il Piedibus non può più essere considerato solo un progetto ma un vero e proprio servizio che diamo alla cittadinanza - ha affermato il sindaco di Collecchio Paolo Bianchi -. Noi abbiamo iniziato cinque anni fa, ottenendo grandi risultati: ad oggi infatti il 20% dei bambini delle elementari partecipa al progetto”. Un’iniziativa che ha ottenuto un ottimo riscontro anche a Fornovo, come ha sottolineato il vicesindaco Paolo Valenti, accompagnato dall’assessore alla Scuola Graziano Cenci e dalla funzionaria Claudia Calderini: “L’iniziativa è stata accolta da tutti con grande entusiasmo. Sono 60 i bambini che utilizzano il Piedibus per andare a scuola, un servizio che abbiamo affidato all’Associazione Alpini ma a cui partecipano tanti volontari e nonni del nostro comune”. “Anche a Sorbolo non abbiamo faticato a trovare gli accompagnatori, a dimostrazione di quanto i nostri cittadini apprezzino il servizio – ha aggiunto l’assessore alla Scuola del Comune di Sorbolo Rita Buzzi -. Abbiamo cercato anche di incentivare la partecipazione di chi abita fuori paese, spingendo i genitori ad accompagnare i propri figli al capolinea del Piedibus: in questo modo limitiamo l’ingresso delle macchine in centro”. Per informazioni http://www.Ambiente.parma.it/page.asp?idcategoria=2395&idsezione=19458  www.Piedibus.it    
   
   
PARMA JOB DAY: IL LAVORO CHE VUOI  
 
Parma, 9 novembre 2010 – Finora oltre 700 persone candidate, 23 aziende tra le più importanti del territorio, un’ottantina di “posizioni lavorative aperte”, cioè posti di lavoro disponibili. Sono i numeri di Parma Job Day, una giornata interamente dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro nella quale le aziende del Parmense in cerca di personale incontreranno una rosa di candidati in linea con le loro richieste per un primo colloquio conoscitivo. L’iniziativa, che si svolgerà il 18 novembre dalle 10 alle 16 alla Camera di commercio, è organizzata dalla Provincia di Parma in collaborazione con il partner tecnico Monster Italia, e rientra nelle azioni messe in campo in questi mesi dalla Provincia per sostenere il mercato del lavoro in una fase estremamente delicata. L’idea di fondo è semplice: in un’unica giornata chi offre lavoro e chi lo cerca potranno incontrarsi e parlarsi in colloqui ad hoc. Non sarà, però, una giornata ad accesso libero, e questa è la peculiarità più rilevante del Parma Job Day: per parteciparvi, cioè per effettuare uno o più colloqui con le aziende in quella giornata, occorre innanzitutto candidarsi e in secondo luogo essere selezionati. Quelli del Parma Job Day saranno infatti colloqui mirati tra aziende che hanno manifestato precise esigenze di profili professionali e candidati in possesso delle competenze richieste, selezionati per l’occasione. “Pensiamo che per riuscire a tornare ai livelli occupazionali di prima della crisi sia necessario uno sforzo straordinario. Che sia necessario in particolare moltiplicare le occasioni di incontro tra le persone in cerca di lavoro e le aziende che stanno cercando personale. Parma Job Day va proprio in questa direzione”, ha spiegato nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alla Formazione professionale Manuela Amoretti, che ha sottolineato l’ampio ventaglio delle posizioni lavorative disponibili: “Si va da posizioni di altissima qualificazione a posizioni più tecniche e di base: lo spettro delle professionalità ricercate è molto ampio, e dunque molto ampia la fascia delle persone potenzialmente coinvolte”. Le aziende sono state contattate dai Centri per l’impiego della Provincia, che hanno selezionato quelle che da qui a sei mesi avranno almeno due “posizioni lavorative aperte”, cioè avranno la necessità di assumere almeno due persone. Proprio sulla base di queste esigenze, esigenze reali di posti effettivamente disponibili, si sono aperte le preselezioni: le persone che sono in possesso dei requisiti richiesti dalle aziende per le posizioni vacanti si candidano inviando domanda e curriculum; e i curricula raccolti vengono selezionati da un team composto da personale dei Centri per l’impiego e di Monster Italia, filiale italiana di Monster Worldwide, multinazionale leader mondiale nella ricerca e selezione del personale on line. “Abbiamo lavorato su più fronti, fornendo piattaforme tecnologiche e supporto nella fase di selezione”, ha detto Pietro Manenti di Monster Italia, che ha aggiunto: “Con un’iniziativa come questa la Provincia di Parma si è rivelata un’amministrazione all’avanguardia”. Grazie alla preselezione, ai colloqui del Parma Job Day accederanno i candidati in possesso dei requisiti più aderenti a quelli richiesti dalle singole aziende. Ed è importante sottolineare che ci si potrà candidare per più di una posizione, e si potranno effettuare colloqui con più aziende (naturalmente se selezionati). In questo modo le aziende avranno l’opportunità, gratuita, di svolgere in una sola giornata una serie di colloqui mirati, e i candidati potranno sostenere uno o più colloqui entrando in contatto con realtà che sono effettivamente alla ricerca di personale e mettendo a disposizione il proprio curriculum. “Per ogni posizione saranno selezionate al massimo 10-15 persone”, ha aggiunto il responsabile del Centro per l’impiego di Parma Rocco Rodolfi illustrando i dettagli tecnici dell’iniziativa. I curricula delle persone con competenze aderenti alle richieste ma non selezionate per quest’occasione rimarranno comunque a disposizione dei Centri per l’impiego e delle aziende loro clienti per le future segnalazioni relative a quegli stessi profili. Candidarsi ai colloqui di Parma Job Day è semplice: lo si può fare direttamente on line. Sul Portale lavoro della Provincia, www.Lavoro.parma.it/  si accede allo spazio dedicato al “Parma Job Day”, dove sono pubblicate tutte le offerte di lavoro: basta cliccare su quelle in linea con le proprie qualifiche professionali e inviare il curriculum per la valutazione. Chi non avesse la possibilità di accedere a internet può candidarsi depositando il proprio curriculum in appositi spazi allestiti nei Centri per l’impiego della Provincia di Parma. È possibile presentare le candidature fino al 12 novembre 2010, giorno di chiusura delle preselezioni.  
   
   
“GREEN JOB: QUALI OPPORTUNITÀ?” PARLIAMONE AL NUOVO APPUNTAMENTO DEGLI APERITIVI DELLA GREEN ECONOMY!  
 
Milano, 9 novembre 2010 - “Green Job: quali opportunità?”: questo il titolo del settimo appuntamento dedicato all’economia verde con cui continuano gli Aperitivi della Green Economy organizzati da e-gazette, Terre di mezzo Eventi e Legambiente. Il nuovo incontro è in programma per martedì 9 novembre, dalle 19, all’Atm Bar dei Bastioni di Porta Volta 15, a Milano (Mm2, fermata Moscova). L´economia “verde” è ormai un business e come tale produce anche nuovi posti di lavoro: nelle rinnovabili sono impiegate oggi più di 2,3 milioni di persone e le Nazioni Unite stimano che, entro il 2030, dalle rinnovabili possano derivare globalmente 20 milioni di posti di lavoro (fonte: State of Green Business 2009- Greenbiz). Per raccontare come i Green Jobs stiano trasformando il mondo del lavoro, creando nuove prospettive e nuovi professionisti, ne parleremo con Susanna Gonnella di progetto Gjusti e Matteo Plevato, fondatore di greenjobs.It. Modera Giovanni Petrini, responsabile Terre di mezzo Eventi. Il green new deal è la via indicata dagli Usa di Obama al mondo delle imprese proprio perché sono le prime protagoniste di questo profondo cambiamento: l´investimento delle varie nazioni è sempre crescente. Gli Usa, nel 2009, hanno investito circa il 13% del loro pacchetto di stimolo all’economia in crisi, la Cina ha destinato oltre il 35% a rinnovabili ed efficienza, il Brasile il 18% (fonte United Nation Foundation). Dopo il successo degli incontri precedenti, gli aperitivi verdi continuano con la consueta formula, rivolta soprattutto a professionisti, manager e giornalisti attenti al nuovo green business. Ma anche a studenti o semplici curiosi della materia. Su www.Apegreen.org (oppure scrivendo a info@apegreen.Org ) tutte le informazioni sugli Aperitivi della Green Economy. Ai primi 70 partecipanti verrà offerto l’aperitivo con buffet libero. Il secondo ciclo degli Aperitivi della Green Economy è reso possibile dal contributo di Unicredit Group. Che cosa sono gli Aperitivi della Green Economy C’è un nuovo denominatore comune nell’economia. Ed è verde. Quante volte abbiamo sentito parlare, in questi mesi, di “green economy”? Quanti di noi vorrebbero saperne di più, sono consapevoli del fatto che l’economia sta virando in quella direzione, vorrebbero magari far parte di questo cambiamento, ma non hanno tempo per approfondire? È per rispondere a questa esigenza che e-gazette, Terre di mezzo Eventi e Legambiente hanno pensato a una serie di appuntamenti di approfondimento su questi temi con una formula nuova, utile anche per chi non si occupa di temi ambientali per lavoro, ma magari vorrebbe farlo. Non, quindi, il tradizionale convegno ma un aperitivo verde: un momento di formazione light a fine giornata, magari con in mano un bicchiere. Per iscriversi agli apegreen: www.Apegreen.org/  info@apegreen.Org    
   
   
IN “DIRE E FARE” 2010 C´È ANCHE UNO SPAZIO “SOTTO-VENTI” PRESENTATA LA XIII EDIZIONE DELLA RASSEGNA SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN FORTEZZA DA BASSO DAL 17 AL 20 NOVEMBRE È VETRINA DI BUONE PRATICHE  
 
 Firenze, 9 novembre 2010 - «Innovatori per eccellenza, sognatori alla continua ricerca di qualcosa che ancora non c´è, saggiamente avversari di ogni freno inutilmente burocratico: è cosa buona che i giovani trovino un loro spazio in un´edizione ancora adolescente di una rassegna che non solo invita a “dire” ma impegna tutti a “fare” per migliorare i rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini». Così Stella Targetti, assessore all´Istruzione e vicepresidente di Regione Toscana, nel presentare l´edizione 2010, la tredicesima della serie, di “Dire e Fare”, rassegna dell´innovazione nella pubblica amministrazione promossa da Anci e Regione Toscana. Vetrina sulle migliori pratiche del governo locale, “Dire e Fare” si svolge alla Fortezza da Basso di Firenze dal 17 al 20 novembre 2010 (programma completo e aggiornato su www.Dire-fare.eu) . Uno dei percorsi si chiama “Sottoventi” ed è lo spazio, con il patrocinio dell´Ufficio Scolastico regionale per la Toscana, in cui legalità, educazione ambientale, scienza e tecnologia si incontrano con i titolari della “giovani cittadinanze”. «In una fase di crisi come quella attuale – afferma, in conferenza stampa, Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata e vicepresidente vicario di Anci Toscana – Dire e Fare 2010 rappresenta per gli enti locali toscani il palcoscenico ideale per mostrare che la reazione alla crisi e il rilancio dell’economia parte necessariamente da una rivalutazione del loro ruolo e delle loro attività. Un sistema delle autonomie messo in ginocchio dai tagli non è una soluzione alla crisi ma un rischio per i cittadini, per la qualità della loro vita e per i loro diritti, che mina quei principi di solidarietà e di collaborazione che da sempre reggono la nostra società». «L’innovazione è necessaria, oggi più che mai – aggiunge Marcello Bucci, direttore della rassegna – poiché ci troviamo in una fase di crisi che richiede un grande sforzo da parte del sistema delle autonomie: si tratta di decidere se subirla o reagire. Per fare la propria parte, la strada da intraprendere è proprio quella dell’innovazione, su cui dire e Fare rappresenta uno strumento di confronto. Punto di forza della rassegna, che la differenzia dalle altre mostre di questo tipo dedicate alla Pubblica amministrazione, è la capacità di parlare a mondi diversi: terzo settore, bambini, famiglie, giovani».  
   
   
ANCIS E UNILINGUE INSIEME PER LA FORMAZIONE ALTA QUALITÀ DEL LAVORO CON CORSI PROFESSIONALI PER OLTRE 100 CENTRI DI TRADUZIONE ASSOCIATI A UNILINGUE  
 
 Milano, 9 novembre 2010 - Corsi qualificati e ‘formazione su misura’ sono i temi della convenzione siglata, lo scorso 11 ottobre, da Ancis Associazione e Unilingue dalla quale deriva un calendario di corsi sulla certificazione -in particolare sulla Iso 9001 e norme di servizio- interamente dedicato e costruito per le oltre 100 imprese associate Unilingue. Fine della convenzione è adoperarsi, attraverso corsi ed aggiornamento professionale, per identificare servizi di alta qualità ed offrire così una risposta adeguata ai bisogni che il crescente ed esigente mercato delle traduzioni richiede, facendo emergere nel mondo del lavoro le professionalità altamente qualificate, valore nella staticità attuale. Unilingue, Associazione Nazionale di Imprese di Servizi Linguistici, con oltre 100 imprese e centri di traduzione associati è la più grande associazione italiana riconosciuta da Confindustria, e la principale in Europa, in seno ad Euatc, l’Unione Europea delle Associazioni di Centri di Traduzione. “I corsi di Ancis Associazione sono progettati con l’obiettivo principe di fornire gli strumenti per migliorare la qualità del servizio e favorire le opere di traduzione ed interpretazione ad alto valore aggiunto”. -dichiara Luca Maria Pedrotti Dell’acqua, Presidente di Ancis Associazione- che aggiunge: “A questo titolo sono programmati approfondimenti, come ad esempio il prossimo 25 novembre, sulle norme Uni En 15038 e Uni 10574 che toccano le competenze tecniche dei traduttori, revisori di bozze e interpreti oltre alla parte ‘gestionale dei processi”. Ad aprire la sessione formativa di Ancis-unilingue sarà il corso per “Auditor interni di Sistemi di gestione per la qualità” - Corso Qualificato Cepas, dal 22 al 24 novembre, presso la sede di Ancis Associazione in centro a Milano e che vede già in calendario la sua seconda edizione insieme ad altri corsi, per i quali sono ancora aperte le iscrizioni. “Ritengo” –dichiara il Presidente di Unilingue, Mirko Silvestrini “che i corsi progettati da Ancis possano incontrare il parere favorevole dei nostri associati in quanto il programma è stato condiviso con il nostro comitato specifico dedicato alla formazione per le aziende, nella fattispecie il comitato Unilingue che si occupa della certificazione di qualità. Oggi più che mai, per distinguersi dall´abuso costante che viene fatto della parola "traduzione", è necessario per i Language Service Provider poter dimostrare ai propri committenti di saper fare la differenza tra improvvisazione e professionalità. In tal senso l´iniziativa Ancis-unilingue si configura come uno strumento importante per confermare la costante ricerca di qualità da parte dei nostri Associati”. Partire dalla formazione delle risorse per mantenersi competitivi sul mercato è la risposta -norme e competenza alla mano- di Ancis e Unilingue, a garanzia di qualità e efficienza nella prestazione del servizio. Ancis Associazione, da oltre 10 anni, realizza corsi di formazione nel settore della certificazione e per la diffusione della cultura della qualità nelle organizzazioni. Ogni sessione formativa può contare sulla professionalità di un corpo docenti qualificato, forte di una pluriennale esperienza sul campo nelle discipline oggetto della didattica. I corsi prevedono un numero massimo di 12 partecipanti per favorire l’apprendimento e soprattutto lo ‘scambio in aula’.  
   
   
LOMBARDIA: ACQUA RISORSA PER IL TERRITORIO PREMIATI STUDENTI E SCUOLE CHE HANNO STUDIATO L´ORO BLU  
 
Milano, 9 novembre 2010 - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani ha premiato oggi studenti e professori che hanno partecipato al concorso "Vivere l´acqua. Acqua Agricoltura Ambiente: un progetto per la scuola". Presente alla premiazione anche il presidente dell´Urbim (Unione regionale bonifiche irrigazione e miglioramenti fondiari) Carlo Anselmi. "L´acqua è una risorsa importante - ha ricordato l´assessore De Capitani - per l´agricoltura ma anche per il territorio". "La partecipazione degli studenti al Progetto Vivere l´Acqua - ha concluso De Capitani - dimostra come le giovani generazioni siano sensibili al tema della tutela delle nostre terre e delle loro risorse a partire da quelle idriche". Ecco l´elenco dei premiati. Per la sezione fotografica primo premio all´Istituto "G. B. Rubini" di Romano di Lombardia (Bg) e secondo e terzo premio all´Istituto tecnico agrario "Stanga" di Cremona. Altri riconoscimenti sempre ad alunni dello "Stanga" di Cremona e all´Istituto tecnico agrario "Pastori" di Brescia. Tra le scuole, due premi per lo "Stanga" di Cremona e uno a testa per il "Rubini" di Romano di Lombardia e l´Istituto tecnico agrario "Gallini" di Voghera (Pv). Nella categoria degli spot, primo premio a Nicolò Merula dell´Istituto agrario "Stanga" di Cremona, secondo posto per Lilia Casali del "Rubini" di Romano di Lombardia e terzo gradino del podio per Cecilia Merli e Stefano Cattin dell´Istituto tecnico agrario "Gallini" di Voghera. Menzione speciale alla 2C dello "Stanga" di Cremona per il filmato realizzato sul tema. Tra le scuole premi per gli Istituti "Stanga" di Cremona e "Rubini" di Romano di Lombardia. Per gli approfondimenti sul tema dell´acqua, primo premio all´Istituto tecnico agrario "Strozzi" di Palidano (Mn) con le classi 4A e 4C davanti alle 4D e 4E della sede di Mantova mentre la 2C dello "Stanga" di Cremona ha ottenuto il terzo premio. Menzione speciale per Marco Martinelli della 2B del "Rubini" di Romano di Lombardia. Le scuole premiate sono state lo "Strozzi" di Mantova e Palidano (Mn), lo "Stanga" di Cremona e il "Rubini" di Romano di Lombardia.  
   
   
MANFREDONIA. SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA PER LA CONSERVAZIONE HABITAT NATURALE  
 
Bari, 9 noembre 2010 - E’ stato siglato ieri mattina, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile a Bari, un protocollo d’intesa tra l’assessore regionale Fabiano Amati, il Segretario Generale dell´Autorità di Bacino della Puglia Antonio Rosario Di Santo e il Sindaco di Manfredonia (Fg) Angelo Riccardi, finalizzato all’avvio di uno studio relativo alla erosione del mare, alle inondazioni e alla conservazione dell´habitat naturale della Riviera Sud di Manfredonia. Lo studio sarà utile per individuare le possibili soluzioni per far fronte alla grave situazione dell´erosione costiera, che sta colpendo in particolar modo la zona di Ippocampo. Secondo quanto stabilito dall’accordo, il Comune di Manfredonia metterà a disposizione dell’Autorità di Bacino della Puglia, che redigerà la ricerca avvalendosi anche delle competenze tecniche e scientifiche del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e di Chimica del Politecnico di Bari dipartimento universitario (Diac-poliba), cui fà capo il Laboratorio di Ingegneria delle Coste (Lic), la somma complessiva di 75.000 euro. “La redazione di questo studio – ha dichiarato Amati - rappresenta un grande passo in avanti nei confronti del quale riponiamo grande fiducia. L’impegno che come Regione Puglia e Autorità di Bacino assumiamo è quello di redigere lo studio in tempi brevi per poi poter tradurre le carte in interventi sul territorio. Impegni di questo tipo riguardano certamente la Regione ma anche il Governo nazionale, ed è per questo che in questo momento sentiamo di unirci all’appello rivolto al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha sottolineato la necessità di occuparsi di problematiche legate alla tutela del suolo, mettendo a disposizione risorse sempre più significative”.  
   
   
RACCOLTA DIFFERENZIATA: G.R. UMBRIA APPROVA CRITERI PER CONTRIBUTI A COMUNI PIÙ “VIRTUOSI”  
 
 Perugia, 9 novembre 2010 – In arrivo un “premio” per i Comuni umbri che nel 2009 si sono dimostrati più virtuosi nella raccolta differenziata, una delle strategie cardine del Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato i criteri per la concessione dei contributi sulla base dei risultati conseguiti lo scorso anno e che dovranno essere utilizzati per la riorganizzazione dei servizi, estendendo la raccolta differenziata “porta a porta”, e l’applicazione di agevolazioni e riduzioni tariffarie. Ammessi ai contributi regionali, da un minimo di 2mila euro a un massimo di 100mila euro, saranno i Comuni che nel 2009 hanno superato il livello del 45 per cento di raccolta differenziata, ma saranno premiati anche i Comuni che, pur non raggiungendo l’obiettivo del 45 per cento, nel 2009 hanno conseguito un incremento almeno del 10 per cento rispetto al livello del 2008, certificato dalla Regione, attraverso l’estensione dei servizi domiciliari. Nel primo caso, ha stabilito la Giunta regionale, il contributo è erogato in misura proporzionale ai residenti e al livello di raccolta differenziata raggiunto. Nel secondo caso, il contributo è calcolato in base ai residenti e all’incremento registrato rispetto all’anno precedente. Le due forme di contributo non sono cumulabili. “La Regione Umbria – ha sottolineato l’assessore Rometti – sta lavorando attivamente per il superamento di alcuni ritardi rispetto a quanto previsto dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti, anche attraverso l’attuazione di tutte le azioni previste dal Piano. Tra queste, rientrano le premialità per le amministrazioni comunali che maggiormente contribuiscono all’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti, riorganizzando i propri servizi di raccolta”. “Abbiamo voluto riconoscere un incentivo effettivamente significativo anche ai Comuni più piccoli – ha spiegato Rometti-, dove le ‘economie di scala’ rendono proporzionalmente più oneroso il sistema domiciliare, stabilendo che, in ogni caso, il contributo non potrà essere inferiore ai 2000 euro”. “I contributi regionali – ha detto inoltre l’assessore regionale all’Ambiente – serviranno a migliorare e potenziare i servizi di raccolta, in particolare ad estendere il ‘porta a porta’ sul territorio comunale. Ma rappresentano anche un riconoscimento del ruolo fondamentale dei cittadini che con il loro comportamento virtuoso hanno incrementato il livello di rifiuti differenziati, a favore dei quali potranno essere applicate agevolazioni e riduzioni tariffarie”. Nel 2009 sette Comuni umbri hanno superato il livello del 50 per cento della raccolta differenziata (Sigillo, Gubbio, Marsciano, Paciano, Piegaro, Tuoro sul Trasimeno e Attigliano) arrivando, in alcuni, anche al 60 per cento. Nei Comuni di Corciano, Deruta, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Fossato di Vico e San Gemini la percentuale di rifiuti differenziati si attesta fra il 40 e il 50 per cento. Complessivamente, lo scorso anno la raccolta differenziata in Umbria si è attestata al 31,34 per cento, con un incremento dell’1,52 per cento rispetto all’anno precedente, ed è stata accompagnata da una diminuzione del 2,85 per cento della produzione dei rifiuti urbani rispetto al 2008, con un calo del 3,74 per cento della produzione pro-capite, scesa a 566 kg/abitante.  
   
   
PRESENTATO IN VENETO IL RAPPORTO ARPAV 2009 SULLA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIGIUTI URBANI E 2008 DEI RIFIUTI SPECIALI  
 
Venezia, 9 novembre 2010 - Con un 56,3% di raccolta differenziata registrata nel 2009, che significa 2,4% in più rispetto al 2008, contro una media nazionale di poco superiore al 30%, il Veneto si conferma una regione virtuosa. Il dato emerge dal Rapporto sulla produzione e gestione dei rifiuti nel Veneto 2009 e rifiuti speciali 2008 elaborato dall’Arpav e presentato oggi a Palazzo Balbi dall’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte e dal Commissario dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Mariano Carraro. Nel 2009 la produzione totale di rifiuti urbani è risultata di 2.371.588 tonnellate con una produzione pro capite diminuita del 2,6%, attestandosi a 483Kg/ab. In particolare dal rapporto si evince che i rifiuti avviati al recupero sono aumentati del 2,4% ( t/anno 1.334.028), mentre quelli avviati a trattamento sono diminuiti dell’11,5% (t/anno 554.997), con la conseguente notevole diminuzione del rifiuto residuo, meno 6,8%, da avviare a smaltimento ( t/anno 1.037.560). Dai dati risulta inoltre che il 55% dei Comuni del Veneto, pari al 46% della popolazione, ha già conseguito l’obiettivo massimo del 65% stabilito dalla normativa nazionale per il 2012, questo grazie ad un’organizzazione e pianificazione capillare della raccolta differenziata avviata già da anno dalla Regione e dalle Amministrazioni locali. Ma cosa si raccoglie: in particolare rifiuto organico, composto da scarti di cucina (Forsu), sfalci e ramaglie (verde), con un quantitativo di 592.129 t, che rappresenta più del 44% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 120 kg/ab*anno . Tale valore è di gran lunga superiore alla media nazionale (55,6 kg/ab*anno) e colloca il Veneto al primo posto in Italia per questo tipo di raccolta. Vi è poi la carta, che rappresenta il 22% della raccolta differenziata per un pro capite di 60 kg/ab.*anno, il Vetro, che costituisce il 14% della raccolta differenziata per un pro capite di 38 kg/ab.*anno; la Plastica con il 7% della raccolta differenziata per un pro capite di 19 kg/ab.*anno, gli Imballaggi in metalli, il 2% per un pro capite di 4 kg/ab.*anno, mentre un altro 8% della raccolta differenziata comprende altre frazioni recuperabili quali legno, indumenti e stracci, rottami ferrosi e particolari tipologie di rifiuti che per la loro pericolosità devono essere smaltite in modo appropriato e distinto dagli altri rifiuti (medicinali, pile, imballaggi etichettati come tossici o infiammabili, solventi, etc). La gestione dei rifiuti urbani in Veneto è caratterizzata dalla diffusione della raccolta separata della frazione organica, che rappresenta una realtà oramai consolidata. In 519 comuni del Veneto su 581, dove risiedono circa 4,5 milioni di abitanti pari al 92% circa della popolazione, viene effettuata la raccolta secco-umido, ovvero viene attuata dai cittadini la separazione domestica dell’umido, delle frazioni secche recuperabili e del rifiuto residuo secco non riciclabile. Tra questi la modalità domiciliare o porta a porta risulta essere la prevalente con 433 comuni interessati (circa il 74,5% della popolazione). Sono inoltre 315 i comuni, corrispondenti al 43% degli abitanti residenti nel Veneto, che applicano la raccolta domiciliare spinta, ossia la modalità domiciliare estesa a tutte le frazioni di rifiuto intercettate. “Si tratta – sottolinea l’assessore Conte - di un risultato che non giunge per caso e che per il Veneto non rappresenta un punto di arrivo, bensì una tappa di un percorso che entro il 2012 la Regione intende consolidare, arrivando in particolare, nell’ambito della raccolta differenziata al 65% . Di questo devo ringraziare non solo le Amministrazioni Locali, che con la Regione hanno contribuito a diffondere e radicare la cultura ambientale, ma soprattutto i cittadini per la loro sensibilità a modificare i loro tradizionali comportamenti. Come amministrazione regionale - ha poi ricordato Conte - ci siamo già da anni dotati di un piano dei rifiuti, che detta le regole per la raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero e abbiamo finanziato la creazione di ecocentri, impianti di trattamento e recupero, nonché attività di divulgazione e informazione”. A livello provinciale, da questa classifica virtuosa, Treviso risulta essere la prima con il 70% di raccolta differenziata, segue Rovigo (64%), Vicenza (59%), Padova (58%), Verona (53%) e Belluno (49%), mentre l’ultimo posto di Venezia (45%) è attribuibile alle peculiarità della città lagunare e alla conseguente maggiore difficoltà nel recupero. Per quanto riguarda i rifiuti speciali, nel 2008 in Veneto sono stati gestiti quasi 17 milioni di tonnellate, di cui quasi 800 mila di rifiuti pericolosi, 9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi, esclusi i rifiuti da costruzione e demolizione e 7 milioni circa di rifiuti da costruizione e demolizione non pericolosi.  
   
   
RITIRO “UNO CONTRO UNO”: IL MINISTERO DIMOSTRI SE INTENDE DAVVERO FAR DECOLLARE LA RACCOLTA DEI RAEE  
 
 Rimini, 9 novembre 2010 – Anci, Federambiente, Fise Unire e Centro di Coordinamento Raee, assieme a Confcommercio e Federdistribuzione, chiedono che il Ministero dell’Ambiente intervenga per rimuovere rapidamente quegli ostacoli che oggi frenano la raccolta dei Raee nel nostro Paese. Il sistema nazionale di gestione dei Raee, nato meno di tre anni fa, ha fatto passi da gigante, raggiungendo attualmente l’obiettivo di 4 kg per abitante previsto dalla normativa vigente. La raccolta dei Raee potrebbe decollare definitivamente grazie al sistema di ritiro in modalità “uno contro uno”. Tale sistema, operativo da giugno scorso, consente ai consumatori di consegnare al commerciante il vecchio apparecchio elettrico o elettronico al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo equivalente; il commerciante ha poi successivamente il compito di conferire tali Raee ai Centri di Raccolta comunali. L’“uno contro uno” incontra tuttavia gravi ostacoli a causa del mancato chiarimento di alcuni aspetti interpretativi fondamentali della normativa Raee. Questo è quanto è emerso nel corso del Forum Raee tenutosi a Ecomondo (Rimini), in cui i protagonisti del sistema hanno lanciato un forte grido di allarme per sollecitare interventi immediati. In particolare, si è posta l’attenzione su quello che è stato definito lo “psicodramma dell’articolo 8” del Decreto ministeriale 65/2010. Di cosa si tratta? Un’interpretazione non univoca di questo articolo da parte delle singole Regioni, in materia di autorizzazioni, sta impedendo agli operatori della distribuzione - così come agli installatori e ai gestori dei centri di assistenza tecnica – il conferimento ai Centri di Raccolta Comunali dei Raee dell’“uno contro uno” secondo le modalità semplificate previste dalla norma. Si tratta di un problema già più volte segnalato, che rischia di paralizzare un sistema che sta oggi raggiungendo importanti risultati. Secondo tutti i soggetti della filiera dei Raee (Comuni, gestori dei servizi ambientali e degli impianti di trattamento, produttori e distributori) per superare questa impasse sarebbe sufficiente che il Ministero dell’Ambiente emanasse una circolare che chiarisca la possibilità di conferimento da parte della Distribuzione in tutti i Centri di Raccolta, indipendentemente dal tipo di autorizzazione con cui questi ultimi operano. Questo atto, la cui urgenza è stata ribadita dai diversi soggetti intervenuti al Forum Raee, è stato più volte ufficialmente richiesto al Ministero sin dallo scorso maggio, all’indomani cioè della pubblicazione del Decreto sull’“uno contro uno” in Gazzetta Ufficiale.  
   
   
BASILICATA: RIFIUTI, ALLO STUDIO TRE SOLUZIONI PER SUPERARE DIFFICOLTÀ PALLARETA, TRICARICO, PER UNA FASE DI TRANSIZIONE, E TITO  
 
Potenza, 9 novembre 2010 - Saranno smaltiti con ogni probabilità in una vasca nell’area di Pallareta che era stata destinata alle ceneri dell’inceneritore di Potenza i rifiuti solidi urbani dei comuni del bacino Potenza centro. E’ la prima soluzione discussa oggi nel corso di un incontro con i sindaci dei comuni interessati convocato e presieduto dal Presidente della Regione, Vito De Filippo, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi. L’ipotesi avanzata nel corso della riunione sarà verificata in un incontro che si terrà nel pomeriggio di oggi fra gli uffici regionali, i dirigenti e l’assessore Mancusi, e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. In particolare, bisognerà tecnicamente verificare come superare il vincolo della caratterizzazione ambientale in corso nell’area a seguito di un’ordinanza regionale del 2008 per il definitivo ampliamento della discarica di Pallareta. Questa soluzione consentirebbe di avere subito disponibili 10-15 mila metri cubi per coprire 5-6 mesi di attività. Nelle prossime ore, inoltre, la Regione convocherà un incontro con il sindaco di Tricarico per verificare la disponibilità ad accogliere per l’ultima volta rifiuti del bacino di Potenza Centro in una fase di transizione che non supererà i 15-20 giorni, in cambio di benefit a favore del territorio. Infine, nei prossimi giorni, si verificherà la proposta del gestore della stazione di trasferenza di Tito che prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di compost grigio e la separazione del rifiuto secco. In tal caso il compost grigio potrebbe essere utilizzato per la sagomatura della discarica di Tito con una disponibilità di 30 mila metri cubi. “La Basilicata – ha detto De Filippo - non è, nella maniera più assoluta, in una situazione di emergenza. Ma occorre che tutti facciano la loro parte rispettando tempi e modalità delle ordinanze in uno spirito di collaborazione e di solidarietà fra territori”. “I Comuni del bacino Potenza centro – ha affermato Mancusi – hanno dimostrato grande senso di responsabilità nel tentativo di trovare un percorso comune che ci consenta di superare questa fase complessa. Ora verificheremo tecnicamente le soluzioni prospettate sapendo che già da oggi dobbiamo misurarci con la necessità di rafforzare la raccolta differenziata in tutti i comuni e di accelerare la costruzione di un sistema di impiantistica che ci consenta di gestire il sistema dei rifiuti nel modo migliore per tutelare il territorio e rispettare ancora di più la salute dei cittadini”.