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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Settembre 2006
WORKSHOP CLINICO SULLE TERAPIE CON CELLULE STAMINALI NEURALI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2006 - Il 26 e 27 ottobre si terrà a Bonn (Germania) un workshop clinico sulle terapie con cellule staminali neurali. L´iniziativa riunirà scienziati di fama internazionale che presenteranno i più recenti sviluppi nell´ambito della riparazione neurale basata sulle cellule staminali. I workshop che seguiranno saranno aperti dagli esperti invitati e mirano a coinvolgere i partecipanti in un dialogo teso a definire una tabella di marcia verso la pratica clinica. L´iniziativa è organizzata dall´Istituto di neurobiologia ricostruttiva dell´Università di Bonn (Germania), con il sostegno di Eurostemcell, un progetto finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6Pq). Obiettivo del progetto è far progredire una piattaforma tecnologica per le nuove terapie basate sulle cellule e creare una base per la ricerca traslazionale nel settore delle cellule staminali. Http://www. Eurostemcell. Org/index. Htm .  
   
   
IL REGISTRO DEGLI STENT A RILASCIO DI FARMACO PIÙ GRANDE DEL MONDO. HA GIÀ ARRUOLATO LA METÀ DEI PAZIENTI PREVISTI  
 
Natick, Ma, 5 Settembre 2006 - Boston Scientific Corporation ha annunciato il superamento di quota 13. 000 pazienti già arruolati nel registro Taxus-olympia, realizzato per valutare la sicurezza e l’efficacia in situazioni reali di Taxus Liberté, sistema di stent coronarico a rilascio di farmaco (Des) di seconda generazione dell´azienda. Olympia è il più ampio registro Des al mondo e il progetto prevede il coinvolgimento di 27. 000 pazienti in cura per lesioni coronariche complesse sparsi in oltre 500 centri in tutto il mondo. “L´introduzione del sistema di stent Taxus Liberté ha innalzato il livello delle prestazioni dei Des, fornendo ai medici le maggiori flessibilità e impiantabilità, necessarie per trattare le ostruzioni coronariche complesse", afferma Martyn Thomas, M. D. , F. E. S. C. , primario di Cardiologia invasiva al Kings College Hospital di Londra, uno dei ricercatori che coordinano il registro. “Tramite il registro Olympia, valuteremo gli effetti di queste nuove funzionalità sui risultati clinici a breve e lungo termine”. Il registro Olympia, multicentrico, prospettico e osservativo, valuterà misure di sicurezza e risultati, compreso il tasso di procedure reiterate (rivascolarizzazione della lesione target o Tlr), i principali eventi cardiaci negativi, come attacchi cardiaci (infarto miocardico) e decessi, e le trombosi intra-stent. Verranno inoltre effettuate analisi secondarie su gruppi di pazienti complessi quali diabetici, pazienti affetti da patologie multivascolari, da riocclusioni intra-stent (ristenosi) o con un’anamnesi con precedenti attacchi cardiaci. “Il registro Olympia è il primo a documentare in modo specifico i risultati reali ottenuti su pazienti trattati con un Des di nuova generazione come lo stent Taxus Liberté di Boston Scientific”, ha affermato Jeff Goodman, Presidente di Boston Scientific International. “Olympia fornirà una delle più complete serie di dati reali sull´utilizzo del Des nel trattamento delle malattie coronariche. Ci aspettiamo che gli esiti confermino ulteriormente la sicurezza e le prestazioni del sistema di stent Taxus Liberté nella cura di lesioni e pazienti complessi”. Il registro Olympia sta procedendo all’inserimento di pazienti in più fasi, contestualmente all´introduzione commerciale del sistema di stent Taxus Liberté in diversi paesi. La fase iniziale e di transizione ha interessato 529 pazienti provenienti da un numero limitato di mercati internazionali in cui Taxus Liberté è già disponibile. I risultati semestrali della Fase I sono stati presentati al congresso Solaci 2006 di Porto Alegre in Brasile, e hanno dimostrato una diminuzione globale del 2. 3% degli eventi cardiaci maggiori. Altri dati saranno presentati alla Società Europea di cardiologia nel corso del Congresso Mondiale di Cardiologia 2006 a Barcellona. “La fase I ha rivelato che il 50% dei pazienti considerati erano diabetici”, ha affermato Waqar H. Ahmed, M. D. , M. S. , F. A. C. C. Al King Fahed Armed Forces Hospital di Jeddah, in Arabia Saudita, coordinatore della fase I e co-presidente della Fase Ii insieme a Oscar A. Mendiz, M. D. , Fundacio Favaloro di Buenos Aires, in Argentina. “Siamo entusiasti di poter disporre del sistema di stent Taxus Liberté per il trattamento dei nostri pazienti”, ha affermato il dottor Ahmed. “Rappresenta un progresso significativo dal punto di vista del design e dell´impiantabilità di uno stent e potrebbe risultare più efficace di altri stent a rilascio di farmaco nel caso di pazienti con lesioni più complesse”. Le fasi Ii e Iii, per le quali è in corso l´iscrizione dei pazienti, coinvolgeranno più di 24. 000 pazienti provenienti dal mercato intercontinentale e da quello europeo. La fase finale prevede l’inserimento di pazienti statunitensi. I dati raccolti per il registro Olympia vengono riportati in modo uniforme mediante un sistema Web e tutti i principali eventi clinici sono regolarmente rivisti e valutati da un comitato indipendente composto da cardiochirurghi o da un Revisore medico indipendente. .  
   
   
DISORDINI NEUROLOGICI: AUMENTANO I MALATI E IL MERCATO DEI FARMACI CRESCE L’ESPANSIONE SI BASERA’ SU MORBO DI ALZHEIMER E SCLEROSI MULTIPLA  
 
 Londra, 5 settembre 2006 -  Il mercato europeo dei farmaci per il sistema nervoso centrale e’ chiamato ad affrontare diverse sfide fra cui competizione, importazioni parallele, misure di contenimento dei costi da parte del governo europeo. Ad ogni modo, fattori come l’invecchiamento della popolazione, un elevato numero di bisogni clinici non soddisfatti e la prevalenza di disordini neurologici in aumento assieme a piu’ avanzate tecniche diagnostiche avranno un ruolo importante nel dare una spinta alle entrate di questi mercati. Per capitalizzare le attuali considerevoli opportunita’ di crescita, i partecipanti del mercato dovranno concentrarsi sulla gestione delle fasi del ciclo di vita dei prodotti e nello sviluppare metodi di consegna di nuovi farmaci. Frost & Sullivan rivela che il mercato europeo dei farmaci del sistema nervoso centrale ha prodotto entrate pari a 22. 90 miliardi di dollari nel 2005 e stima che queste raggiungeranno quota 31. 31 miliardi di dollari entro il 2012. Come si accennava, il mercato dei farmaci per il sistema nervoso centrale sta traendo beneficio dal fattore demografico favorevole e da migliorate tecniche dignostiche. Inoltre, fattori come un elevato aumento dei bisogni clinici non soddisfatti e un piu’ basso livello di genericizzazione implicano che c’e’ un enorme potenziale non sfruttato nel segmento dei disordini neurologici. “Si prevede che l’espansione del mercato di questi farmaci si basera’ essenzialmente su disordini neurologici come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla – spiega l’analista di Frost & Sullivan Sumanth Kambhammettu -. I disordini psichiatrici mostrano un alto livello di genericizzazione e una forte competizione. Questo portera’ a uno spostamento dell’attenzione sui disordini neurologici”. Ad ogni modo, e’ improbabile che si riesca a penetrare il mercato facilmente a causa di fattori come le reimportazioni parallele e il prezzo di riferimento. Inoltre, a causa dell’aumento dei costi del sistema sanitario, la maggior parte dei Paesi europei ha implementato rigide misure di contenimento dei costi, che hanno a loro volta ristretto i margini di profitto. “Le linee guida dell’Istituto nazionale per l’eccellenza clinica (Nice) per la sclerosi multipla e i farmaci neurolettici per via orale nel Regno Unito e la decentralizzazione delle politiche di rimborso in Italia sono decisioni che quasi certamente avranno significative ramificazioni sui mercati dei farmaci del sistema nervoso centrale _ spiega il ricercatore di Frost & Sullivan -. Poiche’ la maggior parte dei governi europei rende piu’ difficile il reimborso dei prodotti, I partecipanti del mercato dovranno individuare strategie per fissare prezzi competitivi per i loro prodotti rendendoli cosi’ accessibili”. Per mercati maturi come quelli dei farmaci per depressione e psicosi, la gestione delle fasi del ciclo di vita dei prodotti avra’ un ruolo determinante. La ricerca dovra’ concentrarsi sull’espansione delle indicazioni del prodotto e sul sostegno della quota di mercato delle molecole blockbuster. Allo stesso tempo, le collaborazioni di marketing e il consolidamento attraverso alleanze, come pure fusioni e acquisizioni potrebbero contribuire a compensare I rischi dello sviluppo della droga. Http://www. Healthcare. Frost. Com .  
   
   
MERANO, CONVEGNO: “LA PROMOZIONE DELLA SALUTE: UNA STRATEGIA PER IL FUTURO” (6 SETTEMBRE)  
 
 Merano, 5 settembre 2006 - Si svolgerà mercoledì 6 settembre, dalle ore 9,30, presso l’Hotel Steigenberger, Terme di Merano, il convegno organizzato dalla Fondazione “Vital” in collaborazione con l’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali della Provincia sul tema “La promozione della salute: una strategia per il futuro”. Nel 1986 l’Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms) ha elaborato la cosiddetta “Carta di Ottawa”, un documento fondamentale che ha mutato l’orientamento mondiale riguardo alla promozione della salute. La Carta ha evidenziato che una politica sanitaria rivolta al futuro non può limitarsi alla mera assistenza medica. “La salute” afferma la Carta, “deve essere posta all’ordine del giorno in tutti i settori e a tutti i livelli della politica”. Al centro del convegno vi saranno quindi tematiche riguardanti le strategie più efficaci per migliorare le condizioni di salute ed il ruolo sempre più importante delle strategie per la promozione della salute. Saranno presenti al convegno il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner. Sono previsti interventi della dott. Ssa Brigitte Mohn, componente della presidenza della Fondazione Bertelsmann, che si impegna affinché la prevenzione e la promozione della salute entrino a pieno titolo in ambiti sociali quali gli asili, le scuole, le aziende, i comuni diventino una cosa quasi scontata; del professor Lamberto Briziarelli, presidente della Confederazione Italiana per la Promozione della salute e l’Educazione Sanitaria, nonché membro del Comitato regionale per l’Europa dell’Unione Internazionale per l’Educazione Sanitaria e la Promozione della Salute; del professor Horst Noack, coautore della Carta di Ottawa, presidente della European Health Association, della Österreichischen Gesellschaft für Gesundheitswissenschaften und Public Health e membro del Consiglio tecnico del fondo “Gesundes Österreich”. .  
   
   
GLI ORMONI ESTIVI CHE FANNO CHATTARE ALLEVIANO LO STRESS DA RIENTRO  
 
Milano, 4 settembre 2006 - L´estate è il periodo principe per le conquiste vacanziere, gli ormoni vanno in fibrillazione e le probabilità di avere rapporti sessuali aumenta di 11 volte. I fuochi di tanta passione sono testimoniati attraverso alcuni dati sul mercato e sulla vendita dei profilattici in Italia (Ac Nielsen) che, nei mesi di luglio e agosto, registrano puntualmente impressionanti picchi di vendita in un mercato che supera i 100 milioni di profilattici, per un valore pari a quasi 94 milioni di euro. A settembre però altri clamorosi dati pervengono dal mercato. Dopo l´abbondante uso di condom al mare e ai monti, le community come Love. Dada. Net, il primo portale italiano per la ricerca dell’anima gemella in Rete con oltre 2 milioni e 800mila utenti sparsi in tutto il mondo, si confermano anche quest’anno lo strumento preferito per mantenere i contatti o cercarne di nuovi, sulla scia delle conquiste estive. Accade difatti che tutto questo svolazzare di ormoni, durante la stagione estiva, spesso svanisca come una bolla di sapone quando all’improvviso… rullo di tamburi, il fischio di un treno, un aereo che decolla. La festa scivola via fino all´epilogo. Ma le abitudini degli italiani cambiano e l’amore è diventato adesso un piatto caldo da poter gustare anche a settembre… grazie alle community online! Le conquiste estive lasciano un segno che non sempre si cancella semplicemente tornando a casa. Come tenere accesa la passione anche a distanza? Gli italiani hanno scoperto un efficace rimedio a questo tipo di sofferenza. E internet viene incontro. Basta un clic e l’estate non sarà più solo un ricordo. La rete non è più un magazzino di informazioni ma è diventata una vasta risorsa di comunicazione, scambio e condivisione non solo di informazioni ma di esperienze ed emozioni: un modo per rientrare in contatto con la dolce metà, riavvicinarsi, consolidare la nuova relazione e confidarsi i pensieri più intimi, approfondendo la conoscenza. Dongiovanni in erba, aspiranti Casanova, perfetti Tombeur de Femmes conoscitori delle tecniche di seduzione di maggior successo, o se al contrario la prova costume non è stata un successo, tale da rimediare un discreto numero di conquiste estive, il fatto che l´estate sia finita non esime nessuno dal dovere di conquistatore. Il successo registrato dalla community di Dada dimostra, infatti, che la rete costituisce uno stimolo per affinare tecniche di seduzione sempre più complesse. Timidi o Professionisti, si conquista più facilmente quanto più ci si sente liberi di mettersi in gioco, e l´anonimato della Rete rende più liberi. Gli ormoni estivi riescono così a prolungare nel tempo la loro passione grazie al fuoco virtuale del corteggiamento online. Ovviamente, in attesa di un nuovo incontro. Il resto verrà da sé… Gli esperti non hanno alcun dubbio: questa è la nuova ricetta per salvare gli amori estivi e ammortizzare lo stress post-vacanze. .  
   
   
CELL THERAPEUTICS ANNUNCIA NUOVA STRUTTURA DEL MANAGEMENT A BRESSO  
 
Seattle e Bresso 5 settembre 2006 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato che Mauro G. Premi, pur rimanendo Finance and Accounting Director, è stato nominato Acting Managing Director e Membro del Consiglio d’Amministrazione di Cell Therapeutics Europe S. R. L. (Cte), riportando direttamente a James A. Bianco, President e Ceo di Cti. Mauro G. Premi insieme a Gabriella Pezzoni, Senior Director Preclinical Development, e Giovanni Ravaioli, Human Resources Director, formeranno il nuovo senior management team a Bresso. Gabriella Pezzoni ha inoltre accettato la nuova posizione di Scientific Director di Bresso. Il nuovo senior management team di Cte sarà responsabile della conduzione strategica e operativa della società. “La funzione di ricerca e sviluppo a Bresso rappresenta un importante ruolo nell’odierna e futura crescita della linea di prodotti per Cti, e questo nuovo management team fornirà una forte e superiore leadership in Europa,” ha dichiarato James A. Bianco, President e Ceo di Cti. Il precedente Managing Director Europe, e Membro del Consiglio d’Amministrazione di Cte, Alberto Bernareggi, Ph. D. , ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. .  
   
   
PIERREL S.P.A. ACQUISISCE STABILIMENTO IN USA DA DENTSPLY  
 
 Milano, 5 settembre 2006 - Pierrel S. P. A. , società italiana attiva nel settore farmaceutico e quotata al mercato Expandi di Milano, ha acquisito lo stabilimento produttivo di anestetici dentali, situato nei pressi di Chicago (Usa), della multinazionale americana Dentsply International Inc. , quotata al mercato Nasdaq, di cui Pierrel Spa è attualmente fornitore. Il prezzo per la cessione dello stabilimento produttivo è pari a Usd 19,5 milioni, di cui Usd 3 milioni da pagarsi al closing. Il restante importo sarà corrisposto attraverso un ristorno del prezzo dei prodotti venduti da Pierrel a Dentsply. Contestualmente le parti hanno sottoscritto un ulteriore accordo di fornitura della durata di 15 anni, che prolunga e consolida il rapporto già esistente tra Pierrel e Dentsply, consentendo a Pierrel l´espansione in nuovi mercati. "Grazie a questa acquisizione Pierrel diventerà uno dei principali produttori mondiali di anestetici dentali - afferma Canio Mazzaro, Amministratore Delegato di Pierrel Spa. Infatti ci aspettiamo che la capacità produttiva potenziale incrementi fino a circa 250 milioni di pezzi su base annua, contro l´attuale capacità produttiva di circa 45 milioni di pezzi annui". Advisor legale di Pierrel Spa nell´operazione è stato lo Studio legale Baker & Mckenzie attraverso gli uffici di Milano e Chicago. .  
   
   
PAROLARIO “SGUARDI D’EUROPA” COMO - LUGANO 26 AGOSTO – 10 SETTEMBRE 2006 MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE HARRY POTTER, IL GIALLO POST-MODERNO E L’INGHILTERRA SCANZONATA DI ANTONIO CAPRARICA  
 
Como, 5 settembre 2006 - Sbirciando sul comodino di quei bambini e ragazzi (in via di estinzione?) che preferiscono un libro alla play-station, è facile trovare oggi un romanzo fantasy. Poteri magici, riti misteriosi, foreste incantate e creature bizzarre sono in cima alla classifica del gradimento tra i giovani lettori. Dei due volti del fantasy, rappresentati emblematicamente da Tolkien e, per contro, dalla saga di Harry Potter, parlano, in Piazza Cavour alle 16. 30, Sofia Petruzzi, Luigi Picchi e Ulderico Pierantonio. L’incontro è realizzato in collaborazione con il Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como. Alla stessa ora, in Biblioteca, Fata Morgana intrattiene i più piccoli, trasportandoli a spasso per l’Europa, in un Paese che forse non è in vetta ai desideri dei viaggiatori della fantasia, grandi e piccoli, e che proprio per questo si sottrae ai luoghi comuni ed alle immagini da cartolina, la Polonia. Il testo-guida del racconto proposto da Fata Morgana è L’omino d’acqua di Lazzarato-ongini. Alle 18, si contendono i favori del pubblico due incontri dai temi decisamente diversi, ma altrettanto affascinanti: il giallo e la matematica. Al Broletto, tre fuoriclasse del noir, Pedro Casals, Andreu Martin e Sandro Ossola, presentano i loro lavori più recenti, tutti editi da Alacrán. Casals ha scritto il suo primo romanzo nel 1981, El primer poder, divenuto immediatamente un bestseller e capostipite di una serie di successo, che ha per protagonista Lic Salinas. In Italia ha pubblicato Il primo potere (2005), L’intermediario (2005) e Il banchiere (2006). Nel 2006 è uscito anche Il Premier. Ancora una volta la quiete di Licinio Salinas, avvocato-investigatore-bonvivant che diserta il suo ufficio a Madrid per godere la vita in un rustico fuori Barcellona, viene disturbata da un clamoroso evento criminale: il primo ministro spagnolo, esponente di spicco della sinistra, è stato assassinato in uno spettacolare attentato. Le conseguenze politiche ed economiche sono drammatiche. Tocca a Lic Salinas scoprire i retroscena del complotto. Anche Martin è oggi considerato uno dei maestri del noir in Europa. Laureato in psicologia, fumettista e sceneggiatore per cinema e televisione, ha esordito come autore nel 1979 e l’anno dopo ha ottenuto un successo internazionale con Protesi (pubblicato in Italia da Granata Press). Vincitore di tre Premi Hammett e del Premio Ateneo de Sevilla, firma con Jaume Ribera la serie per ragazzi Flanagan (Mondadori). Per Alacrán ha pubblicato il noir A serramanico (2005). Il suo ultimo romanzo è Giudice e Parte (2006). Giudici, poliziotti e medici legali hanno un unico compito: cercare la verità. Anche se non sempre ciò significa scoprire l’assassino. È quanto capita quando la bella prostituta Cruz viene brutalmente uccisa in una località sciistica catalana. Non si deve fare molta strada per trovare il colpevole perfetto: Daniel, pregiudicato, protettore e amante della vittima. Ma è veramente lui l’assassino? E può davvero la legge coincidere con la giustizia? Traduttore di autori di lingua spagnola tra cui Vásquez Montalbán, Ossola ha esordito con Più bianco del bianco (Mondadori, 1989), capostipite del nuovo noir italiano, arrivando poi a trascendere la narrativa di genere con Senso di giustizia e Niente da festeggiare. Insieme allo scrittore e traduttore Andrea Carlo Cappi, presente a Parolario in veste di moderatore, Ossola ha fondato la casa editrice Alacrán, per la quale ha pubblicato L’ussaro nel freezer (2005). Nel 2006 Alacrán ha ripubblicato Niente da festeggiare. Dopo aver passato diciotto mesi in galera da innocente, Guido Sereni ha ottenuto la licenza di investigatore privato per intercessione di due amici, un poliziotto e un avvocato. Sereni comincia a indagare con le incertezze del principiante, muovendosi nella Milano dei primi anni Novanta, tramortita dall’esplosione di Tangentopoli e involgarita da un rampantismo che ormai ha il fiato corto. In Biblioteca si indaga invece sulle relazioni fra il regime fascista e gli scienziati nei volumi Matematica in camicia nera di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi, e Fascismo e scienza di Aldo Gamba e Pierangelo Schiera. Gli autori di Matematica in camicia nera sono due importanti esperti italiani della materia. Guerraggio è professore di Matematica generale e di Metodi matematici per l’analisi economica presso l’Università dell’Insubria di Varese e la “Bocconi” di Milano e dirige per Mondadori la collana Matematica e dintorni. Nastasi, docente di Storia delle Matematiche all’Università di Palermo, ha pubblicato fra l’altro Scienza e razza nell’Italia fascista (con G. Israel, Il Mulino, 1998) e Aspetti di Meccanica e di Meccanica applicata nella corrispondenza di Tullio Levi-civita (con R. Tazzioli, Quaderni Pristem 2003). Insieme a Guerraggio ha scritto Gentile e i matematici italiani (Bollati Boringhieri, 1993) e, lo scorso anno, Matematica in camicia nera. Il regime e gli scienziati. Chi erano in realtà i più celebri protagonisti della matematica negli anni del fascismo? Uomini di genio completamente estranei alle vicende politiche, grigi e fedeli sostenitori dell’establishment o intellettuali impegnati a difendere il valore universalistico della scienza? Da Volterra a Levi-civita, passando per Severi ed Enriques, si delinea un panorama quanto mai eterogeneo, che spazia da posizioni dichiaratamente antifasciste a ideologie liberali e socialiste, per arrivare a figure che espressero a gran voce la propria adesione al regime. Ripercorrendo le loro vicende personali, i risultati matematici e le posizioni politiche, il libro ricostruisce la storia della matematica e della cultura scientifica italiana fra le due guerre, affrontando la spinosa questione del rapporto fra intellettuali e potere politico. Complementare a questo documentato saggio è Fascismo e scienza, firmato a quattro mani da Aldo Gamba, docente di Chimica fisica all’Università dell’Insubria, e Pierangelo Schiera, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Trento. Fascismo e scienza. Le celebrazioni voltiane e il Congresso internazionale dei Fisici del 1927 (Il Mulino, 2006) racconta di un congresso che non avrebbe neppure dovuto esserci. Fu infatti inventato e organizzato all´ultimo momento, per giustificare l´innalzamento delle onoranze voltiane da evento limitato alla città natale di Volta, Como, al rango di evento nazionale e internazionale. Il primo passo fu la promozione ad Ente morale del Comitato organizzatore; dell´Ente fu poi nominato Presidente Guglielmo Marconi; infine vi fu l´intervento diretto di Mussolini. Prendendo spunto da questi eventi, gli autori mettono in rilievo il ruolo della scienza quale elemento di costruzione di una nuova identità del Paese nel primo periodo fascista. Il volume, che comprende un´analisi storico-politica ma anche la riproposizione del tema, allora nuovissimo, della meccanica quantistica, mostra che non si trattò di una mera azione di propaganda: nelle maggiori nazioni europee era già convinzione diffusa che il progresso scientifico giocasse un ruolo fondamentale nella costruzione di uno Stato moderno. Ancora la storia, quella delle vicende che portarono all’unità d’Italia, fa da sfondo al romanzo di Matteo Collura, Qualcuno ha ucciso il generale (Longanesi, 2006). Chi uccise in un agguato, con due colpi di lupara, Giovanni Corrao, personaggio controverso e affascinante, sbarcato a Messina per organizzare la rivolta dei Siciliani e ottenere il sostegno dei potentati locali alla spedizione dei Mille? Per farsene un’idea, basta avventurarsi in questo romanzo, basato su una cronaca indiziaria che elabora in modo visionario documenti reali. Colpi di scena continui e piani del racconto che si intersecano e rincorrono sullo sfondo di uno scenario ricco di feste popolari, congiure, sospetti e trame segrete. Una girandola di voci, passioni ed epiche battaglie con i loro veri protagonisti, più vivi che mai: Garibaldi, Crispi, Bixio. Di origini siciliane, Collura vive a Milano ed è giornalista culturale del Corriere della Sera. Si è occupato spesso di Sciascia, cui ha dedicato Maestro di Regalpetra - Vita di Leonardo Sciascia (Longanesi, 1996) e Alfabeto eretico (Longanesi, 2002). Per Parolario, Collura dialoga con Antonio Marino al Caffè letterario di Piazza Cavour alle 18. 30. Un simpatico volto della Rai, Antonio Caprarica, per anni fantasioso corrispondente da Londra, è in Piazza Cavour alle 21 per presentare il suo libro Dio ci salvi dagli inglesi. O no?! in una brillante chiacchierata con Serena Brivio. Edito da Sperling & Kupfer, il libro, aggiornatissimo e scanzonato, passa in rassegna i molteplici aspetti della vita del Regno: la famiglia reale, naturalmente, ma anche quella del primo ministro; la Londra di Dickens, che ancora appare in qualche scorcio, quella dei Beatles e quella delle Spice Girls; Diana e Camilla; i riti della Old England e i miti della Cool Britannia; la cultura delle gloriose università e quella dei nuovi immigrati; i lord e i commoners. Contraddittorio, anticonformista, godibilissimo, un libro per placare tutte le curiosità continentali riguardo gli inglesi. L’autore, laureato in filosofia, ha iniziato la carriera giornalistica come commentatore di politica interna dell´Unità ed è stato in seguito condirettore di Paese Sera. Dal 1988 al 1993 è stato prima inviato, poi corrispondente stabile del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1997 è stato a capo dell´ufficio di corrispondenza della Rai da Londra, dopo aver ricoperto lo stesso incarico a Mosca per quattro anni. Dall´inizio di marzo 2006 è passato a dirigere la Sede Rai di Parigi. Fare la guardiacaccia e scrivere libri: il binomio non è dei più comuni. Desta quindi curiosità la presenza al Broletto alle 21. 30 di Cristina Rovelli, la prima donna ad essere diventata guardiacaccia in Italia. Laureata in scienze naturali ed autrice di articoli su riviste specializzate e divulgative, la Rovelli, in La mia vita con Bambi (Cosmopolis, 2005) pubblica per la prima volta le storie degli animali selvatici che hanno accompagnato il suo lavoro: dai cuccioli di capriolo ai volpacchiotti, dai gufi alle poiane, dagli scoiattoli ai tassi. Fonti del libro, gli innumerevoli appunti presi durante le lunghe veglie, curando i bracconieri o aspettando l´alba in attesa dei selvatici da censire, oppure durante le lunghe camminate tra le vallate alpine e gli appostamenti, nascosta dentro un cespuglio. Sono pagine di esperienze vissute, di emozioni soffocate a fatica, di rabbia per la sofferenza inflitta agli animali, di immenso amore per la natura. Quindici anni dedicati a piccole e grandi creature, selvatiche e domestiche, ognuno con una sua storia e un carattere diverso, ognuno con qualcosa da insegnare. La prefazione del libro è di Licia Colò; dialoga con l’autrice Gin Angri. La rassegna cinematografica di Parolario rende omaggio a Mario Soldati a cent’anni dalla nascita, proiettando alle 22. 30 in Piazza Cavour il suo capolavoro, Piccolo mondo antico ispirato all’omonimo romanzo di Fogazzaro - protagonista una bellissima e indimenticabile Alida Valli. Una pellicola del 1941, in cui il regista riesce a ricreare il vibrante clima romantico di una storia del Risorgimento. Nella Lombardia austriaca della prima metà dell’Ottocento, si consuma il dramma intriso di dolore e di slanci di Franco e Luisa, privati dell’eredità dalla nonna di lui, poi vittime della tragedia che toglie loro l’adorata figlia Ombretta, annegata. Solo con la forza di Franco, che decide di partire volontario per la Crimea, anche Luisa riesce a risollevarsi dal baratro in cui è caduta dopo la perdita della bambina, ed a ritrovare il suo ruolo di moglie a sostegno dello sposo. Fra le attività collaterali, Happy libro, la rassegna degli editori locali, presenta alla Libreria Meroni alle ore 18 Ritratto segreto di Manlio Baccaglini (Ibis Editore), con l’autore e Paolo M. Veronesi. Presso la Biblioteca proseguono le mostre Altre pagine, con 20 libri d’autore, e Ritratti da leggere, con le foto di Gianna Carrano. Fotografie professionali dell’Insubria al Broletto, mentre presso la sede del Cai in Via Volta 56/58, sono esposti 800 volumi presentati a Trento per Montagnalibri 2006. L’ingresso è libero per tutti gli eventi. Dalle ore 16 alle 23 è attivo in Piazza Cavour un Info Point dove è possibile prenotare visite guidate, ricevere informazioni e depliant. .  
   
   
GOYA E LA TRADIZIONE ITALIANA FONDAZIONE MAGNANI ROCCA PARMA - MAMIANO DI TRAVERSETOLO 9 SETTEMBRE – 3 DICEMBRE 2006  
 
Parma, 5 settembre 2006 - Una mostra che è anche un risarcimento postumo a un genio venticinquenne, allora non del tutto compreso. Quando, infatti, nel 1771 Francisco Goya partecipò al celebre concorso di pittura dell’Accademia di Parma, ottenne solo un onorevole secondo posto, alle spalle di un certo Paolo Borroni, preferitogli da una giuria che pure godeva di un eccellente prestigio e che già in precedenza si era dimostrata aperta al nuovo. Annibale vincitore, che rimira per la prima volta dalle Alpi l’Italia e Il genio della guerra guida Annibale attraverso le Alpi, ovvero i dipinti di Goya e di Borroni, saranno nuovamente a confronto, dal 9 settembre al 3 dicembre, a Mamiano di Traversetolo, ai piedi delle colline parmensi, ad aprire la grande mostra “Goya e la tradizione italiana” proposta dalla Fondazione Magnani Rocca nella meravigliosa casa-museo che fu di Luigi Magnani. L’esposizione, curata da Fred Licht e da Simona Tosini Pizzetti, vuole documentare e analizzare le circostanze che legano Francisco de Goya y Lucientes (1746 – 1828) all’Italia e in particolare a Parma. Qui non solo Goya ottenne il suo primo, anche se parziale, riconoscimento pubblico, ma da questa corte venne Maria Luisa, moglie del principe ereditario di Spagna, destinata a pesare non poco sulle scelte artistiche di quel Paese. La sorte ha poi voluto che proprio alla Fondazione Magnani Rocca si conservi il capolavoro La famiglia dell’Infante don Luis, opera chiave della ritrattistica di Goya. Nella prima delle 4 sezioni, la mostra si sofferma appunto sul rapporto tra Goya e Parma presentando le opere vincitrici del concorso del 1771 ma anche dell’anno precedente e seguente, rispettivamente di Antoine Gibelin-esprit e Pierre Duhallas, a conferma sia del prestigio del Premio assegnato dall’Accademia parmense sia dell’apertura che gli accademici dimostrarono verso le proposte di superamento della tradizione tardo-barocca allora in auge. Chiudono la prima sezione due affascinanti ritratti di Raphael Mengs raffiguranti Maria Luisa di Parma e il marito Carlos di Borbone destinato a diventare Re di Spagna col nome di Carlos Iv. La seconda e terza sezione rappresentano il fulcro della mostra. Consentono di raffrontare la tradizione italiana del ritratto con l’interpretazione che dello stesso tema offre Francisco Goya che pure da questa tradizione risultò non poco influenzato. Anche se l’artista aragonese è considerato una delle figure più personali, indipendenti e significative dell’arte spagnola, è riconosciuta l’influenza che la pittura barocca e classicistica italiana, soprattutto di area veneta e napoletana, ha esercitato sulle sue opere, sia a effetto del viaggio in Italia, durante il quale Goya assorbe principalmente la cultura ritrattistica di ambito romano, che pure della conoscenza di artisti italiani che lavorarono per la corte madrilena, come Giambattista Tiepolo e il figlio Gian Domenico e il napoletano Corrado Giaquinto. Nella seconda sezione una ampia sequenza di opere di Giaquinto, Traversi, Baldrighi, Mengs, Kauffman, Batoni, Bonito, Benefial, Ghezzi documenta i livelli raggiunti dal “Ritratto italiano singolo e di gruppo al tempo di Goya”, La “risposta” di Goya a questi modelli, così come a quello francese, allora imperante in Spagna, viene proposta nella terza sezione della mostra, interamente riservata a “La ritrattistica di Goya”. Qui, a raggiungere La famiglia dell’infante don Luis, patrimonio della Magnani Rocca, sono capolavori concessi dal Prado di Madrid e da altre raccolte spagnole, dalla National Gallery di Washington, da Palazzo Barberini di Roma, dagli Uffizi di Firenze, dalla Galleria Nazionale di Parma. Le opere di Goya esposte sono tutte celeberrime, basti citare La famiglia dei duchi di Osuna, La Marchesa di Pontejos, Maria Teresa di Borbone e Vallabriga contessa di Chinchòn, La regina Maria Luisa. Sono capolavori che dimostrano come Goya, pur nella fissità della posa richiesta dall’ufficialità dei ritratti, sappia inserire livelli persino inquietanti di penetrazione psicologica dei personaggi. Infine, con la collaborazione della Galleria Mistrali di Parma, una sezione dedicata alla grafica propone il confronto dei lavori di Giambattista e Gian Domenico Tiepolo, di Pier Leone Ghezzi e di altri disegnatori italiani coi celebri Caprichos di Goya, presentati qui integralmente: a documentare l’enorme salto in avanti nel tempo e nella stessa concezione del racconto pittorico segnato da Goya, da un’epoca che stava tramontando al sorgere di un mondo nuovo. .  
   
   
"BENCHÉ NON SIA MIA PROFESSIONE" MICHELANGELO E IL DISEGNO DI ARCHITETTURA VICENZA, MUSEO PALLADIO IN PALAZZO BARBARAN DA PORTO , 17 SETTEMBRE - 10 DICEMBRE 2006 FIRENZE, CASA BUONARROTI, 15 DICEMBRE 2006 - 19 MARZO 2007  
 
Milano, 5 settembre 2005 - Mostra assolutamente d’eccezione quella che si inaugura il 16 settembre al Museo Palladio in Palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, aperta al pubblico fino al 10 dicembre. Protagonista Michelangelo Architetto. In mostra più della metà di tutti disegni di architettura del Maestro oggi noti al mondo. Una mostra d’eccezione non solo perché emergerà una dimensione nuova del fiorentino: “ Nelle sue architetture – afferma Howard Burns (scuola superiore normale di Pisa), che con Caroline Elam e Guido Beltramini, cura la mostra – Michelanelo scrive poesia. In senso letterale perché non è raro trovare versi poetici appuntati dal Maestro accanto agli schizzi di architettura, quasi ad esprime di getto l’emozione sorta dall’aver “inventato” forme armoniche, poetiche appunto. Ma anche perché si serve, nelle sue architetture non di figure scolpite, ma di capitelli e basamenti, luce e ombra che evocano i grandi temi poetici della Vita e della Morte, dell´Amore, del Tempo e della Fama. ”. “Benché non sia mia professione”, come egli stesso scrive, in architettura Michelangelo è stato grande, grandissimo, interprete, assolutamente all’altezza di quanto ha raggiunto in pittura, scultura e poesia. Le ricerche, molto approfondite, che hanno preceduto questa fondamentale mostra hanno portato anche a numerose nuove scoperte. “Da questa esposizione e dagli studi raccolti in catalogo (edito da Marsilio) emerge un Michelangelo ancora più “titanicamente poeta”, afferma Burns. Tra le numerose novità, la scoperta del primo disegno di architettura oggi conosciuto del Maestro, un foglio con schizzi sul verso e sul recto, prima solo attribuito e ora documentato di sua mano. Burns, con l’ausilio di nuove tecnologie digitali, ha scoperto il disegno originale di mano di Michelangelo sottostare il ripasso ad inchiostro di un suo allievo e, accanto, sempre autografa del Maestro, una annotazione di misure espresse in braccia fiorentine. Burns ha anche dimostrato che il verso di questo disegno raffigura il portale della chiesa fiorentina di San Felice in Piazza: ma non è il progetto della porta. Il progetto, infatti, è per gli addobbi per la festa annuale della chiesa, che Michelangelo poi passa all´amico Jacone che ne curava l´allestimento Le ricerche (che, storicamente, su Michelangelo architetto sono state meno intense che sugli altri aspetti dell’arte del Maestro) hanno anche portato ad assegnare a lui un edificio sino ad oggi di “architetto anonimo del Cinquecento”, il Palazzo di Baccio Valori - oggi noto come Galli Tassi, in via Pandolfini a Firenze. Riunire a Vicenza trenta opere originali di questo livello è stata una impresa non facile. Determinante è risultato l’apporto del museo Ashmolean di Oxford, e della grande raccolta di disegni di Christ Church della stessa città, oltre che naturalmente della casa Buonarroti che ospiterà la mostra vicentina dal 15 dicembre 2006 al 19 marzo 2007. “Vorremmo che il pubblico si avvicinasse a questi capolavori di Michelangelo come se stesse partecipando ad un processo creativo: dalla genesi di un’idea, al suo successivo avvicinamento alla forma definitiva, con tutti i ripensamenti e le modifiche, sino alla realizzazione di quegli schizzi e di quegli appunti nelle forme in pietra” afferma il Presidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Amalia Sartori. Anche l’allestimento è stato pensato da Umberto Riva e Monica Manfredi come un percorso emozionante che favorisce un rapporto molto intenso ed individuale con i disegni, isolati in nitide nicchie. Per rendere parlanti questi materiali, il visitatore prima di arrivare nel “Sancta Sanctorum”, passa attraverso una serie di ambienti con multivisioni digitali. In apertura della mostra, un sorprendente "ritratto dal vivo" di Michelangelo, ad opera del fotografo Pino Guidolotti, presenta una inedita serie di immagini digitali, montate in sequenza, del celeberrimo busto di Michelangelo, realizzato da Daniele da Volterra e conservato alla Casa Buonarroti. .  
   
   
THE SOUL OF A MAN ARTE AFRICANA CONTEMPORANEA 5 OTTOBRE – 30 NOVEMBRE 2006  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Giovedì 5 Ottobre Corsoveneziaotto apre la nuova stagione espositiva con un eccezionale evento. The Soul of a Man, mostra dedicata all’arte africana contemporanea, a cura di Luca Beatrice. Rispetto alle forme espressive dei decenni scorsi, all’affermazione e alla celebrazione esasperata delle proprie origini, che seguirono la decolonizzazione, l’arte africana ha oggi definitivamente superato la fase di negazione tipica degli anni ’70 e ’80, che si esplicava nel motto” Non siamo africani, siamo artisti”. Il presente si caratterizza per una creatività matura e consapevole, con tendenze ascetiche, politiche ed esistenziali. Sarà per la neve del Kilimangiaro, per le silenziose moschee, le sacre foreste, per la notevole varietà di ambienti ed ecosistemi, che esiste il mal d’Africa. Culla del genere umano, il Continente Nero, nasconde anche orribili drammi: dalla forte instabilità politica, alla diffusione dell’Aids, dalla povertà alle guerre, dalle carestie alla corruzione, vittima del caos creato dalla storia, al quale ognuno cerca di sopravvivere con i propri mezzi. Se non vi è alcuna certezza nel presente, difficilmente si possono ipotizzare proiezioni astratte nel futuro. È comunque difficile identificare la complessa realtà africana in poche parole. Ci sono le città, moderne, caotiche, promiscue con le loro specifiche funzioni materiali, concrete e amministrative, dove si può vivere svincolati dalle proprie radici, lontani dal passato, e il resto del territorio, fortemente legato alle tradizioni, agli antenati, una dimensione sacra, magica, trascendentale. Gli artisti contemporanei che partecipano a The Soul of a Man (che prende il titolo da un famoso film di Martin Scorsese dedicato alle radici africane del blues), prima grande mostra in Italia dopo il successo mondiale di Africa Remix, attualmente allestita in Giappone, hanno rappresentato e rappresentano le tendenze più significative a partire dal secondo novecento. Pur esprimendosi con linguaggi differenti - pittura, scultura, disegno, installazione – condividono dubbi e ambizioni comuni. L’arte di Bodo aspira a cambiare il corso della storia. Dipingendo tutto ciò che lo circonda, con gli anni il suo lavoro, intriso di un ascetismo mistico che aspira a migliorare il mondo, ha assunto i tratti di un registro di cronaca contemporanea. Le fotografie di Depara testimoniavano la vita a Kinshasa, quando il tempo era scandito dai ritmi della rumba e del cha-cha-cha. I grandi dipinti di Cyprien Tokoudagba, colorati rebus, affondano le loro radici nella tradizione del Benin, sua terra d’origine. L’artista si dedica anche alla scultura in cemento e alla decorazione di edifici pubblici e privati. Le cartoline di Frederic Bruly Bouabre´, protagonista oltre dieci anni fa di una spettacolare mostra con Alighiero Boetti, realizzate con penne a sfera e pastelli a cera, sono rappresentazioni concrete di pensieri, ricordi, sogni, paesaggi, tradizioni, miti. Bodys Isek Kingelez focalizza invece l’attenzione sulla condizione umana: assemblando piccole sculture in cartone e plastica inventa ideali metropoli le cui strade, parchi, stadi e monumenti rispecchiano il desiderio di rigenerazione. Come Tokoudagba, anche Chéri Samba dedica la sua poetica – su billboards, fumetti, pittura su materiali di riciclo - alla gente di Kinshasa, ai drammi di un popolo che vive con fatalismo e ironia la propria difficile condizione. Monumentale era l’archivio fotografico di Seydou Keita, da cui solo negli ultimi anni sono stati riportati alla luce migliaia di negativi, immagini dalla precisa impostazione formale, dal carattere intimo e familiare, su singoli individui e gruppi di persone, che testimoniavano la contraddizione tra voglia di occidente e modernità e rispetto delle tradizioni locali, intrise di tribalismo. Con la pittura Moke rappresenta gli aspetti più scanzonati della vita in città - i bar, i ristoranti, le feste di quartiere, le cerimonie pubbliche. Stessa gioia che trapelava nelle fotografie di Malick Sidibé: sorrisi spontanei, balli europei e cubani, feste che durano fino all’alba, abiti all’occidentale. L’africa che si rinnova non è dunque un’utopia e la sua vitalità si riscontra immediatamente nelle opere dei suoi artisti. Di questo risveglio si è accorto anche il resto del mondo. Se da un lato l’Africa tenta ancora di recuperare la propria identità, dall’altro è già inserita nel panorama internazionale della globalizzazione. .  
   
   
“OBJEKTIV SüDTIROL” È QUESTO IL TITOLO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DELLE OPERE DI 22 ARTISTI ALTOATESINI CHE SARÀ INAUGURATA MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE PRESSO IL PARLAMENTO DI VIENNA.  
 
Bolzano, 5 settembre 2006 - “Questa mostra è un’ottima occasione per far conoscere gli artisti altoatesini, appartenenti ai tre gruppi linguistici, anche al di fuori dell’ambito provinciale” ha sottolineato l’assessora Sabina Kasslatter Mur. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Associazione degli artistici sudtirolesi, presieduta da Helga von Aufschnaiter, svolgerà il ruolo di ambasciatrice della cultura artistica dell’Alto Adige. Secondo Letizia Ragaglia, curatrice dell’esposizione “Si tratta di una produzione artistica eterogenea che però consentirà di offrire un quadro complessivo del livello raggiunto dagli artisti che operano in Alto Adige”. Molte delle opere vanno al di là dell’ambito fotografico e rappresentano una riuscita integrazione tra la fotografia ed altre forme espressive come il disegno, il collage e la grafica su legno. Alla mostra presso il Parlamento di Vienna partecipano gli artisti: Thea Blaas, Julia Bornefeld, Ivo Corrà, Arnold Mario Dall’o, Ulrich Egger, Tomas Eller, Michael Fliri, Werner Gasser, Elisabeth Hölzl, Wil-ma Kammerer, Erich Kofler-fuchsberg, Hubert Kostner, Philipp Messner, Christian Niccoli, Brigitte Niedermair, Josef Rainer, Valentina Sartori, Peter Senoner, Barbara Tavella, Paul Thuile, Karl Heinz Unterfrauner e Gustav Willeit. .  
   
   
SPAZIOINMOSTRA 15 VOLTE 1 VOLTO A CURA DI CHIARA CANALI A MILANO DAL 14 SETTEMBRE AL 14 OTTOBRE 2006 DIEGO BALDOIN – LUCA BERTASSO – BLUE & JOY – ANDREA BUGLISI – MAURIZIO CARRIERO – MATTEO CONFALONIERI – EMILIA FARO – SIMONE FERRARINI – BARBARA GIORGIS – IVA KONTIC – CHRISTIAN LEPERINO – FULVIA MENDINI – TOM PORTA – PAOLO TROILO – GIUSEPPE VENEZIANO  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Il genere del ritratto è sempre stato tra i più fiorenti nella storia dell’arte e della pittura, sviluppatosi già in epoca greco-romanica, per perpetuare nei tempi a venire il ricordo somigliante della propria immagine. In epoca contemporanea il ritratto diventa l’incontro con uno sguardo, un’esperienza in cui l’artista penetra lo sguardo del soggetto e ne indaga l’interiorità per fare emergere un’immagine inconsueta o inaspettata. 15 volte 1 volto permette di verificare oggi la funzione del ritratto e la sua molteplice declinazione in artisti di provenienze e matrici eterogenee. Un percorso di opere pittoriche che ripropone diverse modalità per rappresentare un volto, attraverso le tecniche formali e le formule visive di 15 giovani artisti italiani. Dal ritratto tipologico che risulta dalla diretta applicazione delle regole dei trattati di fisiognomica (Bertasso, Mendini) oppure inventa nuove tipologie iconografiche (Blue & Joy) al ritratto di ricostruzione che obbedisce all’esigenza innata di dare un volto a personaggi illustri, di cui si conservano le sembianze (Faro, Confalonieri, Carriero, Veneziano) Dal ritratto fisiognomico, fortemente individualizzante e caratterizzante, che mira alla fedeltà e somiglianza con il modello (Buglisi, Kontic, Porta) al ritratto patognomico, all’opposto dell’idea di ritratto fisiognomico, in quanto non rappresenta un soggetto, ma una passione o un carattere, e deforma il volto in senso espressivo (Ferrarini, Leperino, Troilo). Infine il ritratto trasfigurato in senso sacrale, che presenta vere e proprie figure iconiche (Giorgis) oppure ibridato in un organismo sintetico, a metà tra l’umano e il digitale (Baldoin). Un catalogo, con prefazione di Chiara Canali, e una sezione critica e iconografica dedicata a ciascun artista, accompagnerà il progetto espositivo in galleria. L’inaugurazione si terrà giovedì 14 settembre 2006 dalle ore 18. 00 La mostra prosegue fino al 14 ottobre 2006. Spazioinmostra, via Cagnola 26, Milano .  
   
   
FUOCOVITALE ARTE, MAGMA E VINO 23 - 30 SETTEMBRE 2006 MAV - MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE ERCOLANO, NAPOLI  
 
Ercolano, 5 settembre 2006 - Il vino come opera d’arte, come musa ispiratrice di artisti di oggi, come fuoco vitale. L’arte come espressione eterna dell’animo umano, come linguaggio altro. E poi il Vesuvio con la sua terra vulcanica, il fuoco e l’energia. Da qui nasce il progetto Fuocovitale che unisce l’arte col vino e il vino con l’arte in un luogo inedito e suggestivo: il Mav, l’innovativo Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, al suo debutto nazionale. Il progetto ideato dall’artista Laura Cristinzio, per l’Associazione Arte da Mangiare Onlus di Napoli col sostegno di Provincia di Napoli e la Città di Ercolano, prevede 3 sezioni espositive: Il Libro d’Artista, Gli Audiovisivi, Il vino da guardare e degustare a cui sono affiancati incontri, dibattiti, degustazioni guidate e performance. Venti gli artisti selezionati e circa cinquanta le etichette per un percorso che alterna agli umori del vino quelli dell’arte tra, video, installazioni, opere scultoree, tavole e assemblaggi. Un viaggio sensoriale alla ricerca del Fuoco vitale, fil rouge di tutta la manifestazione: “il Fuoco vitale è il magma del Vesuvio che atterrisce e seduce, è il calice colmo di nettare rosso che riscalda i cuori, è la pulsione creativa che fa sentire vivi, è il profumo inebriante del mosto che accarezza i sensi, è l’eterna bellezza dell’arte”. Libro D’artista a cura di Enzo Battarra - Ciascun artista è stato invitato a realizzare un Libro-oggetto d’artista sul tema del vino e del fuoco vitale. Le venti opere che ne sono scaturite sono interpretazioni libere ed originali, realizzate con i linguaggi più disparati: libri oggetto da guardare, da odorare, opere concettuali, sculture e libri dipinti. Apre il percorso l’installazione di Laura Cristinzio: preludio di forte impatto sensoriale alla mostra Libro d’Artista. Gli artisti partecipanti sono: Vittorio Avella, Antonio Barbagallo, Angelo Casciello, Mario Ciaramella, Christian Costa, Laura Cristinzio/stinura, Antonio Davide, Antonio Di Grazia, Peppe Ferraro, Mario Franco, Enrico Grieco, Antonio Manfredi, Armando Morioni, Renata Petti, Veronique Pozzi, Sergio Riccio, Errico Ruotolo, Vittorio Tolu, Attilio Tono, Oreste Zevola Gli Audiovisivi Fuoco Vitale - premio a cura di Mario Franco - Un proiettore trasmetterà a ciclo continuo su un grande schermo le immagini della sezione audio-visivi curata da Mario Franco: una rassegna di corti realizzati da giovani artisti esordienti, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che si sono cimentati sul tema della manifestazione: 12 video fuori dalle regole costituite “sperimentali, avanguardistici, liberi, non narrativi, astratti, underground” per un tema tanto classico quanto stimolante. Gli artisti: Jole Audero, Gianvincenzo Borriello, (Ddt-art Giuseppe Labriola) Luigi Piccirillo e Eliana Tilocca, Olga Farina e Pierluigi Grauso, Alfonso Fraia, Ezio Pierattini, Carlotta Sennato e Luca Mattei, Daniele Signorello e Paride Astarita, Davide Stasino, Eliana Vamvakinos e Michele Quercia, Enrico Vicinale. I Vini - Sono state selezionate alcune tra le più note etichette della Campania scegliendo solo tra i Rossi autoctoni della regione: le bottiglie esposte in vetrine particolari, disegnano un percorso museale che si conclude con un banco di degustazione dove i sommelier in divisa guideranno all’assaggio. Espongono le cantine: Ametrano, Cantine del Mare, Di Meo, Lonardo, Maffini, Mustilli, Pietratorcia, Torre del Pagus, Vestini Campagnano, Villa Dora. La Location - Il Mav, acronimo per Museo Archeologico Virtuale, è un progetto finanziato dall´amministrazione provinciale di Napoli e gestito dalla fondazione C. I. V. E. S. (Centro integrato per la valorizzazione di Ercolano e degli Scavi). Nasce dalla riconversione dell’ex-scuola Iaccarino in via Iv Novembre ad Ercolano, a poche decine di metri dall’ingresso della zona archeologica. Si tratta di uno spazio di nuova concezione attrezzato con le più sofisticate tecnologie informatiche e articolato su tre livelli di oltre 1000 mq ciascuno. Offre al suo interno un grande teatro/auditorium (400 posti), uno spazio destinato all’esposizioni definito “La piazza” e ancora in corso di realizzazione un terrazzo con galleria commerciale e piccolo ristorante/roof garden. .  
   
   
IL SEGNO DELLA SCAPIGLIATURA RINNOVAMENTO TRA IL CANTON TICINO E LA LOMBARDIA NEL SECONDO OTTOCENTO 15 SETTEMBRE - 3 DICEMBRE 2006  
 
 Rancate, 5 settembre 2006 - Venerdì 15 settembre 2006, alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio), apre al pubblico la mostra Il Segno Della Scapigliatura. Rinnovamento delle arti tra il Canton Ticino e la Lombardia nel secondo Ottocento. Attraverso l’indagine e lo studio del fenomeno conosciuto come Scapigliatura, l’esposizione si propone di illustrare le profonde e articolate convergenze culturali che hanno animato il Canton Ticino e la Lombardia nella seconda metà del Xix secolo. La rassegna rievoca il clima storico e culturale dell’epoca e testimonia la significativa esperienza che, nell’ambito delle arti figurative, ha accomunato una generazione di artisti innovatori e anticonformisti che sviluppano il loro percorso artistico all’insegna del rifiuto delle regole e delle convenzioni borghesi. Fenomeno culturale assai sfaccettato, consumatosi a Milano tra il 1860 e il 1880, la Scapigliatura si è esplicitata in modo complesso e variegato. Un fenomeno che ha oltrepassato l’ambito strettamente locale, che ha influenzato il costume e la vita sociale dell’epoca, coinvolgendo non solo la pittura, ma anche altre discipline artistiche come la letteratura, la poesia e la musica. La mostra, organizzata da Mariangela Agliati Ruggia, curatore della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, e da Sergio Rebora, storico dell’arte, espone circa cento opere di grande qualità. Dipinti e sculture che testimoniano la ricerca e la scelta consapevole di un nuovo linguaggio espressivo dai tratti stilistici specifici e immediatamente riconoscibile. Gli artisti sono interessati a una pittura lontana dal tratto definito del disegno. I dipinti sono evocativi, trasmettono atmosfere che prendono forma negli effetti di luce e ombre, nella scelta dei colori e nelle figure dai contorni sfumati ed evanescenti. I pittori tendono dissolvere i contorni e le forme nell’intento di comprendere e poi restituire all’osservatore, anche in senso emozionale, i rapporti tra le figure e lo spazio circostante. La Pinacoteca Giovanni Züst espone le opere realizzate dai maggiori esponenti della Scapigliatura fra cui spiccano i dipinti di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Luigi Conconi, con opere di altri artisti come Giuseppe Bertini, Mosè Bianchi, Federico Faruffini, Giovanni Segantini e le sculture di Giuseppe Grandi, Paul Troubetzkoy, Eugenio Pellini e Medardo Rosso. Presente anche la produzione artistica dei pittori ticinesi come Adolfo Feragutti Visconti, Luigi Sacchi e Luigi Rossi, Filippo Franzoni, autori sensibili e attenti al rinnovamento generato dalla Scapigliatura. La mostra di Rancate è stata un’occasione di studio e di ricerca che ha condotto a una rilettura e a un’interpretazione più attuale di alcune opere e del contributo di ogni artista. Alla luce di questi risultati, la rassegna ha dato spazio anche a dipinti e sculture dalla presenza meno scontata: in alcuni casi si tratta di ritrovamenti effettuati in questa circostanza, opere inedite o assenti da lungo tempo dalle rassegne o, addirittura, mai pubblicate. Il percorso espositivo, che si snoda in senso cronologico, comprende anche una sezione dedicata agli acquarelli: una tecnica particolarmente congeniale alla resa degli effetti di trasparenza ed evanescenza intesi come ricerca del un nuovo linguaggio espressivo. L’esposizione è stata realizzata grazie alla presenza di opere provenienti da molteplici collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Civica Galleria d’Arte Moderna Giannoni di Novara, la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, Museo del Paesaggio di Verbania, Civico museo d’arte moderna e contemporanea, Varese, il Museo Civico di Lugano, il Museo cantonale d’arte di Lugano Il catalogo illustrato, edito da Silvana Editoriale, comprende testi critici dei curatori, saggi e Giorgio Zanchetti e ampie schede delle opere esposte a cura di di Carlo Migliavacca, Lucia Pini e Paolo Plebani. .  
   
   
LA LEGGENDA DI PRIMO CARNERA PORDENONE, PALAZZO DELLA PROVINCIA, 16 SETTEMBRE – 3 DICEMBRE 2006  
 
Pordenone, 5 settembre 2006 - A cento anni dalla nascita, avvenuta il 25 ottobre 1906, la leggenda di Primo Carnera continua. Leggenda perché l’esistenza, le vicissitudini, l’immagine popolare e le imprese sportive del primo pugile italiano divenuto campione del mondo hanno assunto un aspetto che ha travalicato la realtà, divenendo mito e simbolo per intere generazioni. Una trasfigurazione partita negli anni Venti, al debutto della carriera, e arrivata ai giorni nostri. Con la mostra “La leggenda di Primo Carnera”, allestita nello spazio espositivo del Palazzo della Provincia di Pordenone dal 16 settembre al 3 dicembre, il visitatore potrà riscoprire la vicenda umana e sportiva di uno dei pochissimi sportivi che sono entrati di diritto nella storia del secolo Novecento. L’evento è organizzato dalla Provincia di Pordenone in collaborazione con esaExpo – supportato da Banca Friuladria, Fondazione Crup, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – e in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana, con la Federazione Italiana Lotta Libera Judo Lotta Karate Arti Marziali. Carnera (Sequals, Pordenone, 1906-1967) è stato il gigante, l’uomo più forte del mondo con i suoi 2 metri di statura in una società dove l’altezza media non raggiungeva il metro e settanta. Carnera è stato il pugile italiano più popolare, perché ha portato la prima cintura iridata al nostro Paese (per la seconda si sono dovuti aspettare 23 anni), nella categoria più affascinante: i pesi massimi. Carnera è stato uno degli sportivi che più ha colpito l’immaginazione insieme a Coppi, Bartali, Nuvolari, il grande Torino e pochi altri, diventando un evento emotivo e mediatico che ha superato i confini della boxe, trasformandosi in elemento di costume, storia sociale, linguaggio (“Mangia che diventi forte come Carnera” hanno detto le madri per anni ai bambini). Carnera è stato strumento di un periodo storico, il Fascismo, nel quale il suo corpo eccezionale e i suoi trionfi sono divenuti, suo malgrado, trasposizione al popolo dell’eccezionalità e dei successi del regime. Carnera è stato il simbolo per milioni di emigranti, partiti come lui per combattere la fame e che nella sua parabola vedevano allo stesso tempo un esempio da seguire e una forma di riscatto: il “gigante buono” capace di trasformarsi da povero in ricco, da manovale in campione, da anonimo a idolo. Carnera è stato infine il gigante dei valori, non solo sportivi, che sono sempre stati la bussola della sua intensa esistenza: spirito di sacrificio, famiglia, onestà, generosità, determinazione a non arrendersi mai, legame con le radici, convinzione che è l’istruzione e non la fama a emancipare. Nel centenario della nascita, la Provincia di Pordenone ed esaExpo propongono un evento espositivo degno di questa scadenza. Una mostra, curata da Roberto Festi e Ivan Malfatto, e un catalogo che vogliono affrontare il tema “Carnera” con un taglio trasversale e assolutamente originale, “accompagnando” la storia della vita del campione friulano con tutti quegli eventi e quei riferimenti che sono stati parte integrante della sua epoca. Questi aspetti vengono ripercorsi nella mostra di Pordenone, che si articola in sette sezioni: 1) Il friulano Carnera. Emigrazione in Friuli Venezia Giulia fra Ottocento e Novecento; 2) La montagna Carnera: mito e leggenda dell’uomo gigante; 3) Carnera e il pugilato. La carriera sportiva; 4) Arte e sport negli anni del fascismo; 5) La lotta per vivere. Carnera e il catch; 6) Da Sequals a Hollywood. Carnera e il cinema; 7) La forza del mito. Le sezioni tracciano un confine che va oltre lo specifico legato al pugile e alla sua intensa attività agonistica, prima pugilistica e che vede il suo apice con il titolo mondiale dei pesi massimi conquistato il 29 giugno 1933 al Garden Bowl di New York contro Jack Sharkey e successivamente, dal dopoguerra e per quasi 18 anni, nel catch, antesignano dell’attuale wrestling, una “lotta per la vita” che Carnera affronta con tour estenuanti sui ring di tutto il mondo per riconquistare quella solidità economica che il pugilato e le traversie della guerra gli avevano negato. In mostra gli oggetti culto della vita sportiva (la cintura mondiale di Carnera, i guantoni da combattimento, la corda da allenamento, le scarpette, i pantaloncini, ma anche la maglia azzurra, i palloni, e la mitica Coppa Rimet della nazionale italiana di Calcio due volte campione del mondo nel 1934 e nel 1938 e il corredo da corsa del pilota automobilistico Tazio Nuvolari) si accompagnano agli oggetti d’arte classica provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze raffiguranti scene di pugilato e alle opere degli artisti del Novecento – con prestiti da importanti musei e collezioni private (Fortunato Depero, Tullio Crali, Carlo Vitale, Ivano Gambini, Mino Rosso, Renato di Bosso e il celebre ritratto di Carnera di Giacomo Balla) – che hanno raffigurato, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, il mito dello sport. E ancora gli inediti manifesti di boxe provenienti dalla raccolta Salce con i significativi esempi di Carnera “testimonial” nella nascente pubblicità commerciale o quelli della trasvolata atlantica del decennale di Italo Balbo, impresa concomitante al successo mondiale di Carnera. Fotografie, video inediti, le brochure e i bozzetti del “Conte di Savoia” e del “Rex”, i transatlantici protagonisti dei molti viaggi del campione friulano tra Europa e America; il suo manoscritto, una vera e propria autobiografia tracciata negli anni in cui viaggia nei cinque continenti per i combattimenti di catch; le strisce originali a fumetti con le sue “avventure” pubblicate dai quotidiani Usa e da lui stesso firmate e quelle più recenti, opera di Davide Toffolo, che documentano con sensibilità e disincanto la mitica avventura dell’“uomo più forte del mondo”. Non da ultimo i molti materiali legati all’attività di Carnera nel mondo del cinema che lo vede coinvolto in 17 pellicole tra il 1933 e il 1959, spesso in ruoli marginali, ma sempre con l’aura mitica di chi è stato un protagonista. La documentazione su Villa Carnera a Sequals, costruita nel 1932, rappresenta il nodo per ricongiungere l’uomo con le sue radici. Qui torna nel maggio del 1967 il vecchio pugile che decide il rientro in Italia quando ormai la morte è vicina. Lo scrittore Nantas Salvalaggio, che lo ha conosciuto in momenti diversi della sua vita, lo ricorda nell’introduzione al catalogo (a cura di Roberto Festi, 240 pp. Con 320 illustrazioni) che accompagna la mostra. Venti saggi, affidati a esperti delle varie tematiche, tracciano quella che può essere considerata la più completa ed esaustiva trattazione su Primo Carnera e il suo tempo. Www. Provincia. Pordenone. It www. Esaexpo. It .  
   
   
BAUSTELLE E AFTERHOURS SONO I NOMI DI PUNTA DELLA DECIMA EDIZIONE DEL LIVE ROCK FESTIVAL OF BEER 2006 CHE PRENDERÀ IL VIA IL 6 SETTEMBRE AD ACQUAVIVA DI MONTEPULCIANO.  
 
Acquaviva di Montepulciano, 5 settembre 2006 - Decima edizione per il Live Rock Festival of Beer, che si svolgerà dal 6 al 10 settembre, come ogni anno nei Giardini Ex Fierale di Acquaviva di Montepulciano (Siena). Il festival, ideato ed organizzato dal Collettivo Piranha in collaborazione con il Comune di Montepulciano, ha sempre avuto l’obiettivo di creare un momento alternativo di aggregazione, proponendo i gruppi più originali, mescolando generi musicali diversi e cercando soprattutto di valorizzare le creazioni innovative. Il programma è stato illustrato in una conferenza stampa che si è svolta a Firenze oggi lunedì 4 settembre alla presenza di Alessio Biancucci, Direttore Artistico del festival, di Lorenzo Bui, Responsabile Organizzativo e di Alberto Quinti, Assessore alla Cultura del Comune di Montepulciano, che spiega come "Montepulciano è una città della musica, ospita ormai tante esperienze diverse che hanno come comune denominatore la qualità. Il Collettivo Piranha è per noi un riferimento fondamentale per lavorare sulla cultura giovanile. " Da dieci anni, sul palco del Live Rock Festival of Beer si esibiscono, durante le cinque giornate di programmazione musicale a ingresso gratuito, artisti e gruppi che suonano di tutto: dalle band rock, ai gruppi folk, dal pop al jazz, dal blues al reggae. Scelta che permette ai musicisti ospiti e al sempre più numeroso pubblico di ampliare la propria esperienza e la propria conoscenza confrontandosi e aprendosi verso altre realtà, utilizzando la musica come strumento principale. "E´ una scelta e anche una scommessa sempre nuova – spiega il direttore artistico Alessio Biancucci – coerente alla nostra politica di programmazione artistica che sposa il concetto di rassegna d´autore a quello di festa popolare. " Tra le novità di quest’anno emerge la connotazione internazionale dell’evento: parteciperanno al festival quasi cento musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo: a dimostrazione di quanto questo festival abbia notevoli riscontri, non solo in Italia ma ora anche in Europa. Per festeggiare il decimo anniversario si esibiranno formazioni di indubbia qualità. Ad aprire la manifestazione sarà un progetto multimediale del noto giornalista Alberto Castelli: reading, video e la dancehall dell’esperto Pier Tosi si alterneranno in un percorso dedicato a Bob Marley. Sarà poi la volta delle energiche percussioni di Enzo Avitabile e i Bottari di Portico: saliranno sul palco con botti, tini e falci. Poi si susseguiranno l’ironia del Bermuda Acoustic Trio e la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, grande esempio di armonia e civiltà. Il fine settimana accoglierà i senesi Exp, le surreali suggestioni degli Amore ed il rock grintoso e profondo degli Afterhours. Per il sabato danzante sono pronti i suoni avveniristici dei danesi Rogue State; ma anche il punk-rock degli italo-spagnoli No Relax (ex Ska P e Bambole di Pezza), oltre all’imponente elettronica transalpina degli Shakaponk. La serata conclusiva ospiterà gli Urania, gruppo vincitore del contest Live Experience, e ancora il divertente rocksteady dei toscani La Ghenga. Epilogo con l’attesissima esibizione dei Baustelle, che tornano a giocare in casa con il loro inconfondibile pop d’autore. All’interno del festival, oltre ai tanti concerti e a una newsletter quotidiana, ci saranno come ogni anno banchetti delle associazioni umanitarie, un mercatino Freak, un ristorante con ottima cucina toscana accompagnata dai migliori vini della zona e una birreria internazionale con etichette da intenditori. Tra gli eventi collaterali, il Teatro dei Concordi ospita una collettiva di giovani artisti emergenti in collaborazione con l´associazione culturara C. A. L. M. A. (centro anime lente meticolosamente amanti) di Perugia. Per ulteriori informazioni, il sito web del festival è www. Liverockfestivalofbeer. It .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: PRODEZZA DI ANNIKA SORENSTAM, CAVALLERI 34ª, ZORZI 44ª  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Annika Sorenstam straordinaria nello State Farm Classic disputato al The Rail Golf Course di Springfield nell’Illinois. Quando sembrava tagliata fuori dalla lotta per il titolo ha effettuato un giro finale in 62 colpi e con lo score di 269 (70 68 69 62) ha ottenuto la 69ª vittoria nel Lpga Tour. Con la sequenza di dieci birdie ha lasciato a due colpi Cristie Kerr (271 - 68 64 72 67), sorpassata dalla numero uno mondiale con gli ultimi due birdie di giornata alle buche 17 e 18. Al terzo posto con 272 la svedese Maria Hjorth e le due coreane Seon-hwa Lee e Il Mi Chung. Solo undicesima Lorena Ochoa con 275, leader della money list alla quale la Sorenstam sta dando la caccia. A metà classifica Silvia Cavalleri, 34ª con 283 (70 69 74 70), risalita dalla 39ª piazza con un 70 (3 birdie, 1 bogey), e Veronica Zorzi, 44ª con 285 (70 70 71 74). La veronese ha effettuato un giro molto sofferto con 5 birdie, 2 bogey, un doppio bogey e un triplo bogey per un 74. Non ha superato il taglio dopo 36 buche Giulia Sergas, 99ª con 146 (75 71). Deutsche Bank: Tiger Woods Insegue Singh E La Quinta Vittoria Consecutiva - Stabilendo il nuovo record del campo in 61 colpi Vijay Singh (202 - 70 71 61) è volato dal 17° al primo posto nel Deutsche Bank Championship al Tpc Boston, a Norton nel Massachusetts. Ha tre colpi di vantaggio su Tiger Woods (205 - 66 72 67) che insegue la quinta vittoria consecutiva e con il quale disputerà in coppia il turno conclusivo, e su Justin Rose (67 69 69). Quarti con 207 Shaun Micheel e J. J. Henry, sesti con 209 Ryan Moore, Aaron Baddeley e Robert Allenby. E’ 45° con 215 Adam Scott. L’italia Agli Europei Femminili A Squadre Seniores - Le azzurre seniores prendono parte ai Campionati Europei della categoria (5-8 settembre), che iniziano al Royal Waterloo G. C. Di Waterloo in Belgio. Compongono la formazione italiana Rita Boeri, Marina Buscaini, Françoise Colmant, Clotilde Costa, Mauri Croze e Ricciarda Moschini. Capitana Daniela Mascherpa. Al via, oltre all’Italia, altre dieci nazioni: Belgio, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Spagna, Svezia e Svizzera. Internazionali Di Turchia Con Tre Azzurri - Marco Guerisoli, Luca Beneduce e Nicolò Ravano sono i tre azzurri presenti al Campionato Internazionale Dilettanti di Turchia (7-10 novembre), che si disputa al Golf Club Kemer di Istanbul. .  
   
   
NEL 2007 LO SCI DI FONDO SI FA “IN SALITA” LUNEDí SOPRALLUOGO FIS IN VAL DI FIEMME L’APPUNTAMENTO È PER SABATO 6 E DOMENICA 7 GENNAIO  
 
 Trento, 5 settembre 2006 - Lunedì in Val di Fiemme è arrivata la commissione della Fis per il sopralluogo definitivo in vista delle due gare finali del Tour de Ski 2007. Non è una novità che il 6 e 7 gennaio toccherà proprio al Classical Resort fiemmese chiudere in bellezza il nuovo torneo collegato alla Coppa del Mondo di sci di fondo, una specie di Tour de France a cui il direttore Fis della Cdm si è voluto ispirare. Sabato 6 gennaio si svolgerà una gara classica nel vero senso della parola, una 15 km femminile ed una 30 km maschile in tecnica classica sulle piste iridate di Lago di Tesero. Domenica 7 invece sarà una gara inusuale a chiudere il circuito del Tour de Ski, 10 Km e 15 km in tecnica libera con una prima parte del percorso nello stadio di Lago e quindi con un tratto di oltre 4 km in salita sulla pista di sci alpino del Cermis. Il sogno del direttore Fis, Jürg Capol, è quello di vedere negli ultimi chilometri che separano dal traguardo un bagno di folla pronta ad incitare gli atleti nell’ultimo dei 10 giorni di gara del Tour de Ski. La nuova proposta è allettante soprattutto per gli atleti, il montepremi è di 1. 000. 000 di Franchi svizzeri ed il vincitore si porta a casa anche 400 punti validi per la Coppa del Mondo. Lunedì prossimo i responsabili della Fis esamineranno le strutture, che già ben conoscono, poi l’attenzione sarà posta sulla pista del Cermis. La Val di Fiemme ospiterà le prime tre edizioni del nuovo circuito mondiale, vale a dire fino alla stagione 2009. Nel frattempo i dirigenti di Nordic Ski Fiemme proseguono nel progetto di predisposizione della nuova candidatura per organizzare i Campionati del Mondo di Sci Nordico del 2013. Nel prossimo inverno quindi un ricco calendario: oltre alle quattro gare di fondo, il 13 e 14 gennaio in Val di Fiemme si disputeranno anche due gare di Coppa del Mondo di combinata nordica, con le prove di salto a Predazzo e quelle di fondo a Lago di Tesero. Www. Valdifiemme2003. Com .  
   
   
RICERCATORI SUBACQUEI DA TUTTA L´ITALIA, DA DOMENICA 3 FINO AL 10 SETTEMBRE PER STUDIARE I FONDALI, LE CARATTERISTICHE E LE MERAVIGLIE DEL MARE ADRIATICO DALL´ ACQUARIO DI CATTOLICA .  
 
Cattolica, 5 settembre 2006 - Da domenica 3 a domenica 10 Settembre 2006 l´Acquario di Cattolica ospiterà un Corso Formativo per Ricercatore Scientifico Subacqueo organizzato dalla International School for Scientific Diving (Issd) in collaborazione con l´Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Il Corso, giunto alla sua 19° edizione, si terrà per la prima volta in Adriatico, dopo le precedenti edizioni in Tirreno ( Livorno, Isola del Giglio e Isola d´Elba). Ha il fine di formare e aggiornare giovani ricercatori, studenti e appassionati di scienze del mare, intenzionati a svolgere ricerche scientifiche subacquee. La scelta dell´ Adriatico quale nuova località di lavoro e studio non è casuale, ma è stata dettata da due opportunità logistiche che si possono ben integrare fra loro. La prima è costituita dalla peculiarità dell´ambiente litorale del nostro medio Adriatico, la seconda dalla presenza della grande struttura del Parco Le Navi che ospita il più innovativo Acquario d´Europa e con la quale l´Università di Urbino ha stretto da tempo rapporti di collaborazione nell´ambito della formazione e della didattica. Il Corso, diretto dal Prof. Francesco Cinelli dell´ Università di Pisa e dal Prof. Paolo Colantoni dell´ Università di Urbino " Carlobo", prevede che si svolgano attività ed immersioni in mare al mattino, e lezioni e teoriche frontali nelle sale e nei laboratori del Dipartimento Didattico dell´ Acquario, al pomeriggio. In particolare verranno esaminati gli ambienti di spiaggia ciottolosa e sabbiosa e gli effetti delle difese costiere, mentre ambienti di substrato duro verranno studiati sulle scogliere artificiali con due giornate di immersioni nei fondali del Conero, martedì 5 e venerdì 8 settembre. Inoltre mercoledì mattina dalle ore 9 è previsto l´arrivo presso il porticciolo Ventena a Cattolica, del Battello Oceanografico Daphne, che porterà i ricercatori in mare a rilevare i parametri chimico- fisici delle acque, analizzati e studiati successivamente in aula nel pomeriggio insieme al biologo responsabile, Attilio Rinaldi. Non è richiesta una particolare abilità subacquea, ma solo una preparazione ed una idoneità di base che permetta di affrontare immersioni guidate su bassi fondali. Le procedure di sicurezza dei partecipanti al corso verranno tuttavia assicurate dal gruppo Next la cui scuola di subacquea è attiva presso l´ Acquario, come riferimento adriatico e nazionale per lo sviluppo dell´attività subacquea supportata da iniziative culturali, oltre ai Corsi di Sub per adulti, per bambini e alle quotidiane immersioni dei visitatori in vasca squali. La maggioranza dei subacquei, e di conseguenza i mass-media, ritengono che i fondali sabbiosi e fangosi siano una sorta di deserto piatto e uniforme sul quale non vale la pena soffermarsi. Non a caso infatti, proprio in Adriatico, si registra un´altissima produttività primaria che sostiene il maggior sforzo di pesca, si studiano più attivamente fenomeni di inquinamento, di eutrofizzazione e di formazione di masse mucillaginose. Il problema della corretta gestione ambientale diventa poi di importanza vitale quando si considerino i fenomeni di erosione dei litorali, le opere portuali, la ricerca e lo sfruttamento di risorse minerarie. Tutte queste problematiche richiedono conoscenze specifiche che il Corso per Ricercatore Scientifico Subacqueo si prefigge di contribuire a fornire ai giovani, non tanto pretendendo di insegnare loro la Biologia, la Geologia e la Chimica Marine, ma indicando l´approccio corretto all´indagine diretta che offre inaspettate possibilità di sviluppo e innovazione in queste stesse discipline a chi ne abbia acquisito almeno le basi. Di grande interesse, appare inoltre la possibilità di unire le osservazioni in situ con valutazioni, confronti e determinazioni che si potranno fare in laboratorio e nelle vasche dell´Acquario ove sono riprodotti ambienti specifici ed allevati organismi caratteristici che spesso sfuggono all´osservazione nei loro dettagli . L´issd, fondata e diretta da alcuni docenti universitari, autentici pionieri della ricerca scientifica subacquea in Italia, intende con questi corsi sviluppare e favorire la conoscenza del mondo sottomarino rivolgendosi a tutti gli appassionati, ma in particolar modo ai giovani ricercatori, perché, nell´ambito delle attività ricreative e professionali, possano utilizzare in sicurezza le tecniche e gli accorgimenti che permettano loro di scendere sott´acqua ad osservare e valutare direttamente i tanti fondamentali fenomeni che vi si svolgono. Http://www. Squaloanchio. Com .  
   
   
LA SQUADRA NAZIONALE DI DELTAPLANO HA CONQUISTATO IL TITOLO MONDIALE AI CAMPIONATI DEL MONDO D´ACROBAZIA APPENA TERMINATI IN SVIZZERA.  
 
Ginevra, 5 settembre 2006 - Dopo alterne vicende durante sei manches di gara che li vedevano ora in testa alla classifica, ora precipitare in fondo, Ignazio Bernardi di Brescia e Andrea Iemma di Roma sono riusciti ad imporsi a numerosi avversari, tra i quali i fortissimi norvegesi e svizzeri, favoriti dal pronostico. Nella classifica individuale medaglia d’oro per il norvegese Jon Gjerde, seguito dal tedesco Guido Gehrmann e dall´americano John Heiney. Seguono d’un soffio Bernardi ed Iemma. Teatro di gara, indetta dalla Federazione Aeronautica Internazionale, lo specchio del lago di Ginevra di fronte a Villeneuve che ha garantito la sicurezza dei concorrenti impegnati in evoluzioni mozzafiato, e quella del pubblico convenuto in loco, anche se in pratica non si è registrato alcun inconveniente. I prossimi campionati del mondo di acrobazia si terranno in Norvegia nel 2008. Nel frattempo a Sigillo (Perugia) Angelo Crapanzano di Cuneo ed Alessandro Ploner di Bolzano, entrambi membri della squadra nazionale, si sono laureati Campioni Italiani di deltaplano rispettivamente nella categoria “ali rigide” il primo, ed “ali flessibili”, l’altro. La differenza delle due classi sta soprattutto nell’efficienza e nella velocità, prestazioni più elevate nelle “ali rigide” che possono superare i 100 km/h, sfruttando per volare, come tutti i mezzi adibiti al volo libero, le sole correnti d’aria ascensionali. .