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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Settembre 2006
IL PARLAMENTO EUROPEO APRE I LAVORI SU: GUERRA IN LIBANO, SBARCO DI CLANDESTINI, ATTENTATI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2006 - Aprendo i lavori, il Presidente Josep Borrell ha voluto informare l´Aula sulle attività degli organi parlamentari e sui temi d´attualità che hanno seguito la chiusura dei lavori del Parlamento per la pausa estiva. Si è in particolare soffermato sulla guerra in Libano, sull´afflusso di migranti clandestini in Europa e sugli attentati terroristici falliti sulle linee aeree di collegamento tra il Regno Unito e gli Usa. In merito alla guerra in Libano, il Presidente ha ricordato che il 20 luglio aveva convocato una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti che ha poi adottato una dichiarazione chiara ed energica - «più energica di quella del Consiglio» - che chiedeva il cessate il fuoco immediato e l´invio di una forza internazionale di pace. Dinnanzi alla recrudescenza della violenza e agli «attacchi contro la popolazione civile», ha aggiunto, il 1° agosto si è tenuta un´altra riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti aperta a tutti i deputati che ha condannato tali attacchi «ingiustificati» e, con il sostegno di tutti i gruppi politici, ha chiesto nuovamente un cessate il fuoco immediato. Il Presidente ha quindi ricordato che anche l´ufficio di presidenza dell´Assemblea parlamentare euromediterranea (Apem) ha approvato una dichiarazione dello stesso tenore, decidendo anche di inviare una delegazione in Libano. Borrell ha poi sottolineato il ruolo svolto dall´Europa, anche dopo la decisione dei Ministri degli esteri di promuovere la missione militare più numerosa della storia, nel sostenere l´azione diplomatica per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. L´imponente sbarco di clandestini africani sulle coste europee, in particolare a Lampedusa e nelle Canarie, è stato l´atro tema che ha affrontato il Presidente, cogliendo l´occasione per ringraziare il Vicepresidente della Commissione Frattini per il suo impegno e per la sua azione. Dopo aver sottolineato che sono centinaia le persone che hanno perso la vita tra le onde, il Presidente ha affermato che tale questione riguarda tutta l´Unione e, in particolare, la sua politica d´immigrazione e di sviluppo. Il problema non è contingente, ha proseguito Borrell, è strutturale e tende ad aumentare. Per tale motivo, ha insistito, l´Europa deve delineare una politica comune della gestione dei flussi migratori che non sia fondata solo su misure eccezionali e che sia accompagnata da una politica di sviluppo rivolta ai paesi dai quali provengono. Il Presidente ha quindi citato gli attentati progettati sui voli aerei che collegano Regno Unito e Usa, sostenendo che l´Europa deve aumentare la vigilanza per far fronte a questa minaccia con i mezzi a disposizione e senza rimettere in questione le libertà civili. Infine, ha voluto rendere omaggio al deputato ungherese István Pálfi (Ppe/de; Hu) deceduto quest´estate, chiedendo all´Aula di osservare un minuto di silenzio. Il deputato è stato sostituito al Parlamento da Antonio De Blasio. . .  
   
   
SEDUTA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO STRASBURGO 4 - 7 SETTEMBRE 2006: IL MODELLO SOCIALE EUROPEO  
 
 Roma, 5 settembre 2006 - Il Parlamento europeo si riunisce a Strasburgo in seduta plenaria dal 4 al 7 settembre 2006. Molti gli appuntamenti di rilievo all’Ordine del giorno. Lunedì 4 settembre - La sessione parlamentare si aprirà con la relazione di Karin Riis - Jørgensen (Alde/adle, Dk) sulla proposta di direttiva del Consiglio in materia di tasse sulle autovetture. La proposta è volta ad adottare una struttura comune dell´Ue, senza tuttavia armonizzare le aliquote fiscali. I deputati accolgono con favore il sistema di calcolo delle tasse basato sul livello di emissioni nocive e la progressiva abolizione della tassa di immatricolazione, ma suggeriscono alcune modifiche per una maggiore tutela dell´ambiente e a tutela dei consumatori. La Commissione aprirà poi in Aula il dibattito sulla strategia forestale comune dell´Unione europea, cui seguirà l´adozione di una risoluzione del Parlamento europeo. Da diversi anni a questa parte, infatti, durante l´estate molti boschi europei - specialmente in Portogallo, Spagna e Italia - sono devastati da incendi spontanei o dolosi. Nel giugno scorso la Commissione ha definito un Piano d´azione che prevede, tra l´altro, misure volte a proteggere i boschi dagli incendi. Martedì 5 settembre - A nome della commissione per il commercio internazionale, Enrique Barón Crespo (Pse, Es), chiederà alla Commissione, con un´interrogazione orale,di illustrare le cause e le conseguenze del fallimento dei negoziati sul commercio internazionale a livello Wto, nonché sulla sospensione sine die dei negoziati sull´agenda di Doha. Il Parlamento europeo adotterà poi una risoluzione. Come affermato nella relazione di Proinsias De Rossa (Pse, Ie) e Josè Albino Silva Peneda (Ppe/de, Pt) il modello sociale europeo ha dato i suoi frutti, ma le nuove sfide globali richiedono una sua urgente riforma. Per i deputati questo processo deve essere accompagnato dal completamento del mercato interno e dall’attuazione della strategia di Lisbona. Occorre inoltre riformare la fiscalità e garantire la sostenibilità dei sistemi sociali, senza tuttavia ledere i diritti acquisiti. L´agenda della sessione si soffermerà poi sulla relazione di Lissy Gröner (Pse, De) riguardante il programma specifico Daphne Iii contro la violenza. I deputati propongono una serie di emendamenti volti soprattutto a chiarirne le finalità e la portata. Suggeriscono inoltre di dare priorità alla lotta contro la violenza domestica e le mutilazioni genitali femminili e di sviluppare azioni a favore delle minoranze etniche. Chiedono infine di sostenere le Ong attive contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini. La relazione di John Bowis (Ppe/de, Uk) all´esame del Parlamento accoglie con favore il Libro Verde della Commissione sulla salute mentale nell´Unione europea. I deputati chiedono, inoltre, che la strategia europea ponga maggiormente l´accento sui problemi specifici delle donne e dei giovani. Ritengono infine che sia necessario combattere le discriminazioni subite dalle persone affette da patologie mentali e chiedono una riforma dei servizi di salute mentale. Successivamente l´Aula si soffermerà sulla relazione di Alexander Stubb (Ppe/de, Fi) in risposta alla relazione speciale presentata dalla Corte dei Conti europea alla commissione per il controllo dei bilanci del Pe nel novembre 2005. Il testo dell´on. Stubb, pur sottolineando che la garanzia del multilinguismo assicura la legittimità e la diversità dell’Unione e permette ai cittadini di esercitare il diritto di controllo democratico e che i costi d’interpretazione sostenuti dalle Istituzioni europee sono più che giustificati, ritiene possibile realizzare dei risparmi. Mercoledì 6 settembre - Con le dichiarazioni di Consiglio e Commissione si aprirà un dibattito in Aula sulla situazione in Medio Oriente. Si tratterà, in particolare, di analizzare le conseguenze geopolitiche del conflitto tra Israele e Hezbollah e di valutare il contributo europeo – in termini militari, umanitari e finanziari - nella ricerca di una pace stabile e duratura in tutta la regione. Il Parlamento adotterà poi una risoluzione. Se una maggiore cooperazione con la Cina è guardata con interesse dai deputati, nella relazione di Bastiaan Belder (Ind/dem, Nl) all’esame dell’Aula, severe critiche sono rivolte al Celeste Impero. I deputati chiedono una maggiore correttezza in campo commerciale e condannano le numerose violazioni dei diritti umani, come la repressione delle comunità religiose, anche cristiane, il ricorso alla pena di morte, al commercio di organi, alle torture e ai campi di rieducazione. Le relazioni della Cina con Taiwan e con l’Iran, infine, saranno ulteriori argomenti di dibattito. Giovedì 7 settembre - La lotta al terrorismo non deve portare a violazioni della privacy dei cittadini. E´ quanto afferma la relazione di Sophia Helena In´t Veld (Alde/adle, Nl), all´esame del Parlamento, che suggerisce al Consiglio le linee guida per un nuovo accordo con gli Usa in materia di trasferimento dei dati dei passeggeri aerei. I deputati chiedono che il Parlamento sia pienamente coinvolto nella definizione di ogni nuovo accordo e sollecitano un quadro giuridico chiaro e coerente sulla protezione dei dati nell´Unione europea. La relazione di Nikolaos Sifunakis (Pse, El) all´esame della Plenaria chiede che il patrimonio naturale, architettonico e culturale dell’Ue, che costituisce un elemento importante dell’identità europea, sia adeguatamente protetto e valorizzato, in particolare nelle zone rurali e nelle piccole isole, anche attraverso l´utilizzo dei fondi comunitari e attraverso iniziative quali Leader +, Urban Ii, Interreg Iii. La relazione sottolinea inoltre come le professioni, le arti e le tecniche siano indispensabili alla conservazione del patrimonio. Sono infine previsti incentivi per la demolizione degli “ecomostri”. A margine della sessione plenaria, la commissione per gli affari esteri adotterà lunedì sera una relazione sui progressi della Turchia verso l´adesione. Inoltre, martedì pomeriggio, si terrà una riunione straordinaria della Conferenza dei presidenti cui parteciperà il primo ministro bulgaro, Sergei Stanishev. . . .  
   
   
BANCA INTESA: UTILE NETTO CONSOLIDATO DEL PRIMO SEMESTRE 2006 A 1.476 MLN. DI EURO, +23% RISPETTO AI 1.200 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2005.  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, che ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2006. I risultati del primo semestre 2006 (*) evidenziano un ulteriore significativo miglioramento della redditività, dopo quello già registrato nell’esercizio 2005. L’utile netto consolidato del Gruppo Intesa nel periodo, pari a 1. 476 milioni di euro, cresce del 23% rispetto ai 1. 200 milioni del primo semestre 2005. Il conto economico consolidato del primo semestre 2006 registra proventi operativi netti pari a 5. 261 milioni di euro, in crescita dell’8,7% rispetto ai 4. 841 milioni del primo semestre 2005. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 2. 773 milioni, in aumento del 5,6% rispetto ai 2. 627 milioni del corrispondente periodo del 2005. Le commissioni nette sono pari a 1. 845 milioni di euro, con un aumento del 4,6%, rispetto ai 1. 764 milioni del primo semestre 2005, nonostante il dimezzamento dei proventi da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi. L’aumento è trainato dalle commissioni derivanti dalle gestioni patrimoniali (+15%), dai prodotti assicurativi (+12,6%), dalle carte di pagamento (+11,5%) e da intermediazione e collocamento di titoli (+5,1%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 350 milioni (+46% rispetto ai circa 240 milioni del primo semestre 2005, trainate dal collocamento di Intesa Garanzia Attiva, il primo fondo a capitale garantito in Italia e il primo prodotto lanciato nell’ambito dell’accordo strategico con Crédit Agricole), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 80 milioni di euro (rispetto ai circa 160 milioni del primo semestre 2005) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 110 milioni (in linea con il dato del primo semestre 2005). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 531 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 336 milioni del primo semestre 2005, in larga misura dovuta alla componente strutturale (al risultato del primo semestre 2006 contribuisce un effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat pari a circa 90 milioni di euro, rispetto ai circa 40 milioni registrati nel primo semestre 2005 in relazione al “convertendo” Fiat). Gli oneri operativi ammontano a 2. 640 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 4,4% rispetto ai 2. 528 milioni del primo semestre del 2005, derivante dalle spese del personale (+4,2%), dalle spese amministrative (+4,0%) e dagli ammortamenti (+7,1%). L’andamento delle spese amministrative è determinato da un aumento del 7,7% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e del 2,3% delle altre spese. Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 2. 621 milioni di euro, in crescita del 13,3% rispetto ai 2. 313 milioni del primo semestre 2005, con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 52,2% al 50,2%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 430 milioni di euro, in calo del 9,1% rispetto ai 473 milioni del corrispondente periodo del 2005. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 50 milioni di euro, rispetto agli 82 milioni del primo semestre 2005. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 2. 241 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto ai 1. 922 milioni del primo semestre 2005. Dopo la contabilizzazione di imposte per 750 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 43 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 58 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 1. 476 milioni di euro, rispetto ai 1. 200 milioni del primo semestre 2005 (+23%). L’utile netto della Capogruppo ammonta a 1. 641 milioni di euro, rispetto agli 839 milioni del primo semestre 2005. Il differente andamento dell’utile della Capogruppo rispetto a quello consolidato è dovuto soprattutto ai 704 milioni di euro di dividendi distribuiti nel primo semestre 2006 dalla controllata Intesa Holding Asset Management a valere sulla plusvalenza realizzata dalla cessione di Nextra alla fine dello scorso esercizio e iscritta nel conto economico consolidato del 2005. I risultati di conto economico del secondo trimestre 2006 Il conto economico consolidato del secondo trimestre 2006 registra proventi operativi netti pari a 2. 554 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al secondo trimestre 2005 e in diminuzione del 5,7% rispetto al primo trimestre 2006. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 1. 413 milioni, in aumento del 6% rispetto al corrispondente periodo del 2005 e del 3,9% rispetto al primo trimestre 2006. Le commissioni nette sono pari a 895 milioni di euro, con un aumento dell’ 1,6%, rispetto al secondo trimestre 2005, conseguente all’aumento dalle commissioni derivanti da carte di pagamento (+11%), gestioni patrimoniali (+8%), intermediazione e collocamento di titoli (+6%) e alla lieve flessione del complesso delle altre commissioni (-2,2%); rispetto al primo trimestre 2006 si registra una diminuzione del 5,8%, determinata dalle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli (-17,5%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 160 milioni (circa 120 milioni nel secondo trimestre 2005 e 190 milioni nel primo trimestre 2006), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 35 milioni di euro (circa 50 milioni nel secondo trimestre 2005 e 45 milioni nel primo trimestre 2006) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 50 milioni (circa 55 milioni nel secondo trimestre 2005 e 60 milioni nel primo trimestre 2006). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 175 milioni di euro, in crescita rispetto ai 153 milioni del secondo trimestre 2005 e in calo rispetto ai 356 milioni del primo trimestre 2006 (in corrispondenza di un effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat passato da positivo per circa 100 milioni di euro nel primo trimestre a negativo per circa 10 milioni nel secondo trimestre 2006). Gli oneri operativi ammontano a 1. 340 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 3,4% rispetto al secondo trimestre del 2005, derivante dalle spese del personale (+4,6%) e dagli ammortamenti (+6,9%), a fronte della sostanziale stabilità delle spese amministrative (+0,5%) risultante da un aumento del 14,3% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e da una riduzione del 5,6% delle altre spese. Rispetto al primo trimestre 2006, si rileva un aumento del 3,1%, determinato dalle spese del personale (+1,2%), dalle spese amministrative (+5,8%) - risultante da un aumento del 19,7% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e da una stabilità delle altre spese (-0,4%) - e dagli ammortamenti (+6%). Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 1. 214 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto al secondo trimestre 2005, con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 53,1% al 52,5%. Rispetto al primo trimestre 2006, il risultato della gestione operativa registra una diminuzione del 13,7%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 188 milioni di euro, in calo rispetto ai 244 milioni del corrispondente periodo del 2005 e ai 242 milioni del primo trimestre 2006. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 50 milioni di euro, rispetto ai 21 milioni del secondo trimestre 2005 e al saldo nullo del primo trimestre 2006. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 1. 076 milioni di euro, in crescita del 16,8% rispetto al secondo trimestre 2005 e in diminuzione del 7,6% rispetto al primo trimestre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte per 346 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 24 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 29 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 725 milioni di euro, rispetto ai 580 milioni del secondo trimestre 2005 (+25%) e ai 751 milioni del primo trimestre 2006. Lo stato patrimoniale al 30 giugno 2006 Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2006 i crediti verso la clientela ammontano a 176 miliardi di euro, in crescita del 10,6% rispetto al 30 giugno 2005 e del 4,3% rispetto a fine 2005. Il complesso dei crediti in sofferenza, incagliati e scaduti/sconfinanti da oltre 180 giorni ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 5. 142 milioni di euro, rispetto ai 5. 078 milioni del 31 dicembre 2005; in quest’ambito, i crediti in sofferenza aumentano da 1. 229 a 1. 464 milioni di euro, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,8% (0,7% al 31 dicembre 2005) e un grado di copertura del 67,5% (69% a fine 2005), gli incagli salgono da 3. 134 a 3. 226 milioni e le posizioni scadute/sconfinanti scendono da 715 a 452 milioni. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 489 miliardi di euro, in crescita del 4,8% rispetto al 30 giugno 2005 e del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2005. Nell’ambito della massa amministrata, la raccolta diretta ammonta a 194 miliardi, in aumento del 5,8% rispetto al 30 giugno 2005 e del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2005, e la raccolta indiretta raggiunge i 294 miliardi, in aumento del 3,8% rispetto al 30 giugno 2005 e del 2,1% rispetto a fine 2005. L’ammontare di risparmio gestito - in cui, dopo il perfezionamento dell’accordo con Crédit Agricole nel risparmio gestito dello scorso dicembre, non rientrano più i fondi comuni - ammonta a 58 miliardi, con una crescita del 7,8% rispetto al 30 giugno 2005, dovuta sia alle gestioni patrimoniali sia alla bancassicurazione, e con una flessione dell’ 1,8% rispetto a fine 2005, a seguito di una diminuzione delle gestioni patrimoniali solo in parte compensata da collocamenti di polizze vita per circa 3,8 miliardi di euro nel semestre. I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2006 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 7,1% del 31 dicembre 2005), all’ 8,1% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,9%) e al 10,8% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 10,3%). Al 30 giugno 2006, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3. 900 sportelli bancari - di cui 3. 129 in Italia e 771 all’estero - con 58. 301 dipendenti, 817 persone in più rispetto al 31 dicembre 2005. I risultati per area di Business - La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende fino a 50 milioni di euro di fatturato, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di credito industriale e leasing) registra nel primo semestre 2006 una crescita dei proventi operativi netti del 5,9% dai 2. 627 milioni di euro del primo semestre 2005 ai 2. 783 milioni del primo semestre 2006, pari al 53% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (54% nel primo semestre 2005). All’aumento dei ricavi hanno concorso in particolare la crescita dei mutui (stock +11%) e dei prestiti personali (stock +34%). Gli oneri operativi aumentano del 3,4%, da 1. 394 a 1. 442 milioni, portando a un risultato della gestione operativa in crescita dell’ 8,8%, da 1. 233 a 1. 341 milioni, e a un cost/income ratio in diminuzione dal 53% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta da 159 a 260 milioni, soprattutto a seguito della classificazione ad incaglio di posizioni che al 31 dicembre 2005 erano risultate scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni (categoria di crediti deteriorati introdotta da Banca d’Italia alla fine del 2005). Dopo un risultato negativo per un milione su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 1. 080 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2005. La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate italiane, tutte a forte radicamento locale) registra una crescita dei proventi operativi netti del 7,7% da 781 a 841 milioni di euro, pari al 16% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto al primo semestre 2005). Con oneri operativi pari a 393 milioni, in crescita del 4% rispetto ai 378 milioni del primo semestre 2005, il risultato della gestione operativa segna un incremento dell’ 11,2%, da 403 a 448 milioni, e il cost/income ratio flette dal 48% al 47%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 70 milioni, in calo del 14,6% rispetto agli 82 milioni del primo semestre 2005. Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 381 milioni, in crescita del 13,4% rispetto ai 336 milioni del primo semestre 2005. La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia una significativa crescita dei proventi operativi netti, che aumentano del 15,4% da 513 a 592 milioni di euro, pari all’ 11% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto al primo semestre 2005). Gli oneri operativi aumentano del 12,7% da 275 a 310 milioni; quindi il risultato della gestione operativa cresce del 18,5%, da 238 a 282 milioni, e il cost/income ratio scende dal 54% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si mantiene sui 45 milioni; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 240 milioni, in aumento del 21,8% rispetto ai 197 milioni del primo semestre 2005. La Divisione Corporate (che segue le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato - Mid Corporates e Large Corporates e le Istituzioni Finanziarie e include Caboto, nonché la società prodotto operante nel factoring e la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un significativo aumento dei proventi operativi netti, che raggiungono i 940 milioni di euro, in crescita dell’ 11,4% rispetto agli 844 milioni del primo semestre 2005, pari al 18% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (17% nel primo semestre 2005). Alla dinamica dei ricavi hanno concorso da un lato il già citato effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat, dall’altro maggiori oneri di raccolta connessi all’aumento del portafoglio investito di Caboto e del merchant banking; se si escludesse quest’ultimo effetto, il margine d’interesse crescerebbe del 7%. Dopo oneri operativi pari a 338 milioni, in aumento del 3% rispetto ai 328 milioni del primo semestre 2005, il risultato della gestione operativa ammonta a 602 milioni, in crescita del 16,7% rispetto ai 516 milioni del primo semestre 2005; il cost/income ratio flette dal 39% al 36%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 45%, da 73 a 40 milioni; dopo un saldo positivo su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 27 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 589 milioni, in crescita del 33%, rispetto ai 443 milioni del primo semestre 2005. Dal 1° gennaio 2006, l’attività riguardante il settore pubblico-infrastrutturale è stata conferita dalla Divisione Corporate a Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo (Biis), controllata del Gruppo, i cui ambiti di intervento spaziano dal finanziamento delle opere pubbliche alle cartolarizzazioni dei crediti degli enti pubblici alla finanza di progetto; per semplicità di rappresentazione, i dati di Biis restano inclusi nella Divisione Corporate. L’andamento registrato da Biis nel primo semestre 2006 rispetto ai dati pro-forma del primo semestre 2005 evidenzia una dinamica sostenuta, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa: i proventi operativi netti aumentano del 68,6% a 47 milioni di euro e il risultato della gestione operativa pressoché triplica a 26 milioni, con impieghi - costituiti da crediti verso clientela e attività finanziarie disponibili per la vendita - in crescita del 13,9% a oltre 7,7 miliardi di euro. Anche alla luce dei risultati del primo semestre, per l’esercizio in corso ci si attende un miglioramento del risultato della gestione operativa rispetto al 2005, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa 2005-2007. .  
   
   
BANCA INTESA: APPROVATA MODIFICA ALL’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI UKRSOTSBANK IN UCRAINA  
 
Milano, 5 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa ha approvato ieri la modifica di alcuni termini e di alcune condizioni del contratto di compravendita firmato originariamente lo scorso febbraio da Banca Intesa e dall’azionista di controllo della banca ucraina Ukrsotsbank per l’acquisizione del controllo di quest’ultima. L’ucraina e Ukrsotsbank, quarto istituto del Paese, rimangono determinanti per la realizzazione della strategia di presidio selettivo messa in atto da Banca Intesa nei mercati bancari dell’Europa centrale e sud orientale in rapida crescita. In considerazione di una causa legale in corso negli Stati Uniti che coinvolge Ukrsotsbank, Banca Intesa e l’azionista di controllo di Ukrsotsbank hanno concordato di completare l’operazione non appena il caso in oggetto sarà stato risolto in via definitiva e in modo soddisfacente per Banca Intesa. L’operazione prevede l’acquisizione dell’ 88,55% del capitale sociale di Ukrsotsbank, con un’opzione put per i venditori su ulteriori quote di minoranza fino al 100% del capitale sociale. La valutazione di Ukrsotsbank è stata aumentata di circa il 6,9% a 1. 400 milioni di dollari (ovvero circa 1. 090 milioni di euro), in considerazione dell’utile netto della banca ucraina nel primo semestre del 2006, significativamente superiore alle previsioni, e del sensibile ritardo rispetto all’originaria data di perfezionamento, attesa per il maggio scorso. Il perfezionamento è anche subordinato al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti in Italia e in Ucraina e al verificarsi delle usuali condizioni di perfezionamento. Qualora il perfezionamento dell’operazione non dovesse avere avuto luogo entro il 31 marzo 2007, Banca Intesa e i venditori di Ukrsotsbank potranno porre fine all’accordo e ritenersi liberi di prendere in considerazione altre opzioni, compresa quella di una rinegoziazione dell’operazione. Banca Intesa e i venditori confidano di vedere soddisfatte le condizioni per la realizzazione dell’operazione entro i termini concordati e di poter procedere al perfezionamento della stessa. Al 30 giugno 2006, i dati di sintesi di Ukrsotsbank, non sottoposti a revisione, evidenziavano un totale attivo di 2,5 miliardi di dollari, impieghi con clientela di 1,9 miliardi di dollari, raccolta da clientela di 1,8 miliardi di dollari, un patrimonio netto di 285,6 milioni di dollari e un utile netto per i primi sei mesi del 2006 di 29,6 milioni di dollari. Ukrsotsbank ha oltre 9. 900 dipendenti e conta 518 sportelli su tutto il territorio nazionale. Banca Intesa è gia presente nell’Europa centrale e sud orientale con primarie banche controllate operanti nel settore del retail e del commercial banking in Croazia, Slovacchia, Serbia, Ungheria, Bosnia-erzegovina e Federazione Russa, che al 30 giugno 2006 avevano complessivamente - includendo Ukrsotsbank - un totale attivo di 24,2 miliardi di euro, oltre 6 milioni di clienti e quasi 1. 300 sportelli. .  
   
   
BANCA ALETTI (GRUPPO BPVN) – APPROVATI I DATI DEL 1° SEMESTRE 2006 UTILI RECORD A 74,7 MILIONI DI EURO (+ 46%)  
 
Verona, 5 settembre 2006 - Il Banco Popolare di Verona e Novara comunica, in qualità di Capogruppo, che il Consiglio di Amministrazione di Banca Aletti, Private & Investment Bank del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara (Bpvn), ha approvato i dati del 1° semestre 2006. I Proventi Operativi della Banca, guidata dall’Amministratore Delegato Maurizio Faroni e dal Direttore Generale Maurizio Zancanaro ammontano a 113,02 milioni con una crescita del 32,69% rispetto al 2005, mentre i costi ammontano a 38,306 milioni di euro. L’utile lordo di periodo ha raggiunto i 74,7 milioni di Euro (contro i 51,7 milioni dello scorso anno con un + 46%), mentre l’utile netto si è attestato a 46,02 milioni, con un Roe annualizzato del 47,9%. In ulteriore rafforzamento la struttura patrimoniale della Banca, il cui patrimonio netto ha toccato i 193,7 milioni di euro (al netto dell’utile maturato nel 1° semestre 2006). La struttura organizzativa e degli organici della Banca è stata rafforzata e conta 362 risorse a fine semestre 2006. A partire dal mese di luglio, ed entro la fine dell’anno in corso Banca Aletti inaugurerà 4 nuove sedi nelle città di Firenze, Padova, Udine e Mantova. Prosegue così l’espansione della copertura delle attività di Private Banking, portando a 20 il numero delle filiali di Banca Aletti in Italia, " I risultati conseguiti confermano la qualità del modello di business di Banca Aletti, che vede nella sinergia tra le attività di Private Banking ed Investment Banking il proprio tratto distintivo”, commenta l’Ad Maurizio Faroni. “La crescita del risultato operativo consente di allargare il perimetro operativo del private banking con lo sviluppo delle masse gestite e l´apertura di nuove filiali in aree di rilievo, consolidando al contempo la presenza di Banca Aletti nelle attività sui mercati finanziari, con posizioni di leadership su alcuni segmenti del mercato domestico". Nell’ambito del Private Banking, l’incremento della raccolta indiretta (amministrata e gestita) a 25,4 miliardi, ha contribuito a consolidare il ruolo di Banca Aletti tra i leader del settore. Nel corso del primo semestre è proseguito l’ampliamento della gamma di prodotti della struttura di Wealth Management, con accento particolare su quelli a “ritorno assoluto”. Nell’ambito dell’Investment Banking, Banca Aletti ha consolidato la propria posizione di mercato, con un sostanziale raddoppio dell’intermediazione sui mercati azionari ed obbligazionari ed un crescente impegno nell’area dei prodotti derivati. Banca Aletti nell’ambito dell’emissione, collocamento e quotazione di Certificates sul mercato Sedex di Borsa Italiana, ha raggiunto una quota di mercato pari al 25% per controvalore scambiato. Inoltre l’attività di Market Making su single Stock Future ha registrato un ulteriore aumento dei volumi negoziati salendo dal 9,72% di quota di mercato del 1° semestre 2005 all’ 23,11% del 1° semestre del 2006 ottenendo il secondo posto nella classifica dei maggiori operatori dello specifico segmento di mercato. .  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA SCEGLIE L’ADVISOR  
 
Verona, 5 settembre 2006 - Con riferimento alle analisi in corso da parte di Banca Popolare Italiana volte alla valutazione delle possibili opzioni di integrazione con altre banche popolari, il Banco Popolare di Verona e Novara e´ assistito da Goldman Sachs in qualita´ di advisor e da Credit Suisse in qualita´ di co-advisor. " .  
   
   
BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE : POSIZIONE IN MERITO A NOTIZIE STAMPA  
 
 Brescia, 5 settembre 2006 - Con riferimento alla richiesta inoltrata ieri dalla Consob di informazioni in merito all´andamento delle quotazioni del titolo Banca Lombarda durante le ultime sedute di Borsa, nonché ad alcune agenzie di stampa che attribuiscono tale andamento, tra l´altro, anche al possibile interessamento da parte di questa Banca ad acquisire gli sportelli che il "Gruppo Banca Intesa-san Paolo Imi" dovesse cedere in futuro, viene reso noto che Banca Lombarda ha un potenziale interesse ad esaminare l´ipotesi di acquisizioni di sportelli in zone di proprio interesse. In ogni caso, allo stato, non è stata avviata in merito alcuna istruttoria nè, ovviamente, sono stati espressi orientamenti dai competenti Organi della Banca. Inoltre, nessun contatto su questo argomento è stato avviato, direttamente o indirettamente, con il predetto "Gruppo". .  
   
   
RETAIL BANKING FORUM. PER APPROFONDIRE VISIONI, STRATEGIE E CONDOTTE OPERATIVE.  
 
Milano, 4 settembre 2006 – Dall’11 al 13 ottobre p. V. La Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi propone a Milano il seminario “Retail Banking Forum”. Al Forum sarà possibile confrontare la propria visione strategica oltrechè identificare e approfondire nuove direttrici per il mercato del Retail Banking con operatori nazionali ed esteri, con accademici e ricercatori che hanno maturato la propria esperienza in questo settore dell’attività bancaria. Duplici i vantaggi tangibili derivanti dalla partecipazione al Forum. Le Aziende avranno la possibilità di selezionare le opportunità a disposizione con l’obiettivo di rinnovare e ri-progettare le proprie strategie competitive. Mentre i Partecipanti avranno la possibilità di accrescere le proprie conoscenze personali e il bagaglio di esperienze tramite testimonianze e interventi di operatori del settore sulle principali direttrici che interesseranno il Retail Banking nel prossimo futuro. I contenuti didattici riguarderanno in particolare: Vision, strategie e condotte operative di riposizionamento; Sotto-segmentazione della clientela; Fattori critici di successo e vantaggi competitivi di sotto segmento; Modelli organizzativi, competenze e formazione dei ruoli professionali; Processi di creazione e percezione del valore per i clienti; Sistemi di erogazione e accesso alla banca. Il Forum, in particolare, si rivolge ai Responsabili Retail e a tutti coloro che si occupano direttamente e indirettamente di definire e gestire le politiche commerciali per il mercato Retail. . .  
   
   
BASIC FINANCIAL MANAGEMENT II IN NOVEMBRE LA II EDIZIONE DEL PROGRAMMA SDA BOCCONI IDEATO PER PADRONEGGIARE LA FINANZA D’AZIENDA  
 
Milano, 5 settembre 2006. – Si terrà a Milano, nel mese di novembre, il corso di otto giornate Basic Financial Management, organizzato dall’Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire agli operatori economici aziendali una metodologia di approccio ai problemi gestionali in chiave finanziaria. Il programma si articola in due moduli di quattro giorni ciascuno. I Modulo: dal 6 al 9 novembre 2006; Ii Modulo: dal 20 al 23 novembre 2006. Nel primo modulo saranno affrontati temi come: la costruzione e il funzionamento dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico; il bilancio d’esercizio secondo la Iv Direttiva Ue; le logiche e gli obiettivi della riclassificazione dello stato patrimoniale; la riclassificazione del Conto Economico; l’analisi statica di bilancio; il rischio economico e finanziario di impresa; l’analisi della dinamica finanziaria; il capitale circolante e il suo impatto sulla struttura finanziari aziendale; l’evoluzione della liquidità; la programmazione finanziaria a breve termine e l’equilibrio finanziario; la rilevanza delle politiche del credito commerciale; la determinazione dei flussi finanziari. Nel secondo modulo si approfondiranno tematiche riguardanti: le modalità di costruzione del budget di cassa; l’analisi degli strumenti per la programmazione finanziaria; la massimizzazione del valore dell’impresa quale obiettivo di gestione; il costo del debito; la valutazione della convenienza economica delle fonti di finanziamento; il costo del capitale proprio; il costo medio ponderato del capitale e i metodi per la sua stima; gli effetti dell’Ires sulle decisioni della finanza aziendale; le tecniche del Capital Budgeting, la valutazione degli investimenti in base al rischio e ai benefici attesi; la creazione di valore attraverso le politiche d’investimento; il capitale di rischio per lo sviluppo e scelta tra capitale di rischio e di credito; il ricorso al mercato con la quotazione in borsa; gli elementi fondamentali di Project Financing. Il Basic Financial Management si rivolge a tutti gli operatori economici che non possiedono una formazione finanziaria di base. Al fine di accrescere le abilità operative e abituare al lavoro di squadra, la metodologia didattica adottata prevede, accanto alle classiche ore d’aula, l’analisi e la discussione di casi aziendali, simulazioni su personal computer, incontri con testimoni ed esperti aziendali nonché esercitazioni di gruppo. .  
   
   
ATRADIUS: FIRMATO ACCORDO DI COOPERAZIONE CON LA CHINA CONTINENT PROPERTY & CASUALTY INSURANCE PER L´OFFERTA DI ASSICURAZIONE CREDITO SUL MERCATO CINESE.  
 
Amsterdam, 4 settembre 2006 - Atradius Credit Insurance N. V. E la China Continent Property & Casualty Insurance Co Ltd. (Ccic) hanno oggi firmato lo scorso 31 Agosto un accordo di cooperazione in Cina. Ai sensi di tale cooperazione, la Ccic offrirà in Cina l´assicurazione del credito sul mercato domestico alle società cinesi locali così come ai clienti di Atradius che operano nella Cina continentale. Wilfried Verstraete, Ceo di Atradius, ha commentato: "Tale cooperazione rafforza la nostra strategia di crescita in Asia. Il desiderio di Ccic di estendere la propria offerta includendo l´assicurazione del credito sul mercato domestico, così come la volontà di Atradius di offrire ai propri clienti una soluzione assicurativa credito domestica in Cina sono perfettamente complementari. Tale partnership strategica tra Atradius e Ccic consente ad entrambi di raggiungere gli obiettivi prefissati tramite un sinergico miglioramento dei servizi a disposizione delle società che operano in Cina. " Nei mesi scorsi, i team di progetto di entrambe le compagnie hanno lavorato a stretto contatto per raggiungere tale obiettivo. Atradius fornirà supporto tecnico e know-how alla Ccic per consentire loro di emettere e gestire polizze di assicurazione del credito in favore di società domiciliate in Cina relativamente ad operazione sul mercato interno. Come risultato di tale sforzo collaborativo, è stata già emessa una polizza nel quadro di tale cooperazione. Jiang Meng, Presidente della Ccic ha detto: "Lavorando con Atradius, Ccic otterrà un grande successo sul terreno delle opportunità offerte dall´assicurazione del credito. Tale cooperazione fornirà una solida piattaforma alla Ccic per sviluppare le competenze del proprio staff tecnico di elevata qualità. La Ccic intensificherà la cooperazione con Atradius per fornire ai propri clienti la migliore tutela e servizi. Ci si augura che entrambe le parti possano ottenere obiettivi di mutua soddisfazione tramite una proficua cooperazione. " . .  
   
   
CONGIUNTURA PIEMONTESE: NEL II TRIMESTRE 2006 L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA, CON UN 2,1%, CONSOLIDA LA PROPRIA RIPRESA PRODUTTIVA LA FILIERA AUTOVEICOLARE TRA GLI ATTORI PRINCIPALI DEL RILANCIO  
 
Torino, 5 settembre 2006 - A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha rotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione del tessuto industriale piemontese ha continuato a crescere. Nel Ii trimestre del 2006 la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata, infatti, di +2,1 punti percentuale, valore decisamente migliore di quello italiano, ancora negativo (-0,4%). Ii segnale di un’effettiva ripresa del comparto industriale viene avvalorato dai buoni risultati ottenuti da tutti gli indicatori osservati: sono aumentati il fatturato interno ed estero, gli ordinativi interni ed esteri ed è forte l’ottimismo rispetto ad una continua crescita produttiva a breve termine. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 139ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2006, e ha coinvolto 1. 020 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 102. 562 addetti e un valore pari a 40 miliardi di euro di fatturato. “Il secondo trimestre del 2006 ha visto il consolidamento della crescita della produzione industriale piemontese. Siamo ormai al terzo risultato positivo consecutivo, il che ci induce ad affermare che la pesante crisi produttiva è forse definitivamente alle nostre spalle. Un risultato positivo che differenzia il Piemonte dal resto dell’Italia, dove permane invece il segno negativo con una produzione industriale che stenta a decollare. Non bisogna assolutamente cullarsi sugli allori, ma, al contrario, continuare a lavorare per costruire un territorio regionale sempre più competitivo ed efficiente, condizione essenziale per il successo delle imprese. ” ha commentato il presidente di Unioncamere Piemonte, Renato Viale. Il secondo trimestre 2006 in sintesi Produzione industriale grezza +2,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno Ordinativi interni +3,5% rispetto al trimestre precedente (gennaio-marzo 06) Ordinativi esteri +6,4% rispetto al trimestre precedente (gennaio-marzo 06) Fatturato +6,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno Grado di utilizzo degli impianti 75% La produzione industriale ha manifestato trend di crescita per la gran parte dei settori industriali. Positivo è apparso l’andamento della filiera autoveicolare che ha registrato un incremento tendenziale della produzione di 3,1 punti percentuale, confermando la performance incoraggiante espressa già negli ultimi trimestri. Al di sopra della media regionale anche le variazioni tendenziali del settore dei metalli (+7,1%) e della meccanica (+2,7%), segnale di una ripresa degli investimenti. Dopo il dato confortante dello scorso trimestre, torna in negativo il settore tessile e abbigliamento che, con una flessione del -5,7%, subisce una forte perdita. In difficoltà anche il settore alimentare, che ha registrato nel Ii trimestre una perdita dell’-1,2%, confermando la tradizionale anticiclicità di questo settore. La crescita produttiva del tessuto manifatturiero piemontese trae origine dagli ottimi risultati registrati in quasi tutte le province. Vercelli manifesta lo sviluppo maggiore (+4,6%), seguita da Torino con una variazione tendenziale del +4,5%, dovuta anche alla tendenza nuovamente positiva rivelata dal comparto automotive. Tra le province con un incremento produttivo superiore alla media regionale troviamo il Verbano Cusio Ossola (+3,0%) e la provincia di Alessandria (+2,4%). In crescita a ritmi meno sostenuti Biella (+1,8%) e Cuneo (+1,1%), mentre hanno registrato valori negativi Asti (-0,6%) e Novara (-4,7%). L’indice Della Produzione Industriale A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte ha deciso di effettuare elaborazioni specifiche sui dati congiunturali, uniformandosi alla metodologia adottata dall’Istat. In particolare, è stato calcolato un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Ii trimestre 2006 l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 92,5 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, del 2,1% rispetto al Ii trimestre del 2005. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi ha registrato, invece, un aumento del 2,6% (i giorni lavorativi sono stati 61 contro i 63 del 2005), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 89,1, manifestando un aumento di un punto percentuale rispetto al I trimestre del 2006.
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Indice della produzione industriale (base anno 2000=100) nel Ii trimestre 2006
Indici Variazioni %
Ii trimestre 06 Ii trimestre 06/ I trimestre 06 Ii trimestre 06/ Ii trimestre 05
Produzione industriale: dati grezzi 92,5 - +2,1
Produzione industriale: dati corretti per i giorni lavorativi 93,9 - +2,6
Produzione industriale: dati destagionalizzati 89,1 +1,0 -
Fonte: Unioncamere Piemonte, 139ª Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese Le Prospettive Future Il consolidamento nel Ii trimestre 2006 della ripresa produttiva induce gli imprenditori piemontesi ad acquisire maggior fiducia per il prossimo futuro. Le previsioni delineate per il periodo aprile-settembre 2006 appaiono, infatti, orientate all’ottimismo, anche se con variazioni leggermente minori rispetto a tre mesi fa. Per il 37% degli industriali intervistati, la produzione industriale crescerà ancora, mentre solo il 20% prospetta una flessione. Il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta, quindi, a favore dei primi per 17 punti percentuale: tre mesi fa questo valore era pari a 25 e sei mesi fa il saldo era pari al 9%. Migliorano anche le attese relative agli ordinativi interni ed esteri con aspettative più brillanti proprio per questi ultimi. La domanda domestica vivrà un’espansione per il 32% degli imprenditori, mentre diminuirà per il 20% degli intervistati. Il saldo positivo tra queste due classi di opinione è di 12 punti percentuale. Si conferma anche il giudizio sulla crescita della domanda estera, che aumenterà per il 35% del campione, mentre vivrà una diminuzione solo per il 18%. Il saldo ottimisti-pessimisti, in questo caso, è positivo per 17 punti. Le attese per il mercato del lavoro sono invece orientate alla cautela: il 78% degli intervistati ha espresso, infatti, previsioni di stazionarietà per il breve periodo. Sui prezzi di vendita, il 26% del campione propende per una crescita, mentre il 9% ipotizza una futura flessione: il saldo si attesta sul 17%, in aumento rispetto al trimestre precedente.
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Previsioni Per Il Semestre Luglio-dicembre 2006
Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo
Produzione 37% 43% 20% 17%
Occupazione 13% 78% 9% 4%
Ordinativi Interni 32% 48% 20% 12%
Ordinativi Esteri 35% 47% 18% 17%
Prezzi Di Vendita 26% 65% 9% 17%
Fonte: Unioncamere Piemonte, 139ª Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese .
 
   
   
AZIENDE E PROFESSIONISTI DEI SERVIZI:NUOVE REGOLE DELLA COMPETIZIONE - 19 SETTEMBRE 2006  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Le regole della Competizione stanno cambiando rapidamente, imponendo anche alle Aziende dei Servizi di confrontarsi con esse per competere nel proprio settore in Italia e in Europa e ponendole, allo stesso tempo, in prima linea come traino per lo sviluppo del sistema Italia. Organizzato dall’Area Servizi dell’Unione del Commercio, Turismo, Servizi e Professioni di Milano, il Convegno vedrà la partecipazione di aziende e rappresentanti dei più diversi Settori del mondo dei Servizi a testimonianza della varietà e allo stesso tempo affinità di strategie e necessità presenti. Il convegno vuole quindi, grazie all’intervento di esperti e la presentazione di "best practices", dare una panoramica e fornire possibili soluzioni nei diversi ambiti in cui le nuove regole della competizione influenzeranno le strategie aziendali. 19 Settembre 2006, Ore 9. 00 Sala Commercio Corso Venezia, 47/49—20121 Milano .  
   
   
DA OGGI A TREVISO IL 51° CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI. MARTEDÌ INTERVERRÀ IL MINISTRO MASTELLA  
 
Treviso, 5 settembre 2006 - Per quattro giorni, dal 5 all’8 settembre, Treviso ospiterà il 51° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia e sarà l’epicentro del dibattito sulla riforma degli ordini professionali e il decreto Bersani. Per l’occasione interverranno a Treviso i rappresentanti dei principali ordini professionali, i parlamentari impegnati sulla riforma degli ordini e il ministro di Grazia e giustizia Mastella interverrà al 51° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri, a Treviso, mercoledì 6 settembre. Domani, prima giornata del Congresso, a Palazzo Rinaldi si incontreranno i rappresentanti dei 105 ordini provinciali degli ingegneri, delle 15 federazioni regionali e delle tre consulte regionali, per fare il punto sulle principali problematiche che toccano la categoria e sul tema congressuale: “Ingegno creativo, innovazione e concorrenza”. Mercoledì 6, al Teatro Comunale, gli interventi del Ministro Mastella, del sottosegretario allo Sviluppo economico Paolo Giaretta e dell’onorevole Maurizio Sacconi, già sottosegretario al Welfare. Interverranno, inoltre, il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan, il presidente della Provincia, Leonardo Muraro, e il sindaco Gianpaolo Gobbo. Seguirà l’apertura vera e propria dei lavori da parte del presidente nazionale degli ingegneri, Ferdinando Luminoso. Seguiranno, giovedì 7, i seminari sulla riforma degli ordini e il decreto Bersani e, venerdì 8, la discussione delle mozioni congressuali. Viabilità. Per evitare ingorghi del traffico urbano, da mercoledì a venerdì una parte del parcheggio di Piazza della Vittoria sarà riservata ai pullmann che trasportano al Teatro Comunale i delegati del Congresso: la limitazione al traffico locale durerà dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 16,30 alle 18,30. Eventi collaterali. Oggi oltre al programma ufficiale si svolgeranno due manifestazioni sportive collaterali: la fase finale del torneo di calcio tra gli ordini provinciali e il trofeo ciclistico Aniac (Associazione nazionale ingegneri e architetti ciclisti). Il torneo nazionale di calcio degli ordini degli ingegneri, giunto alla 15a edizione, ha coinvolto 35 squadre: domani sul terreno di Volpago del Montello si svolgeranno le finali tra le quattro squadre giunte in semifinale: Napoli, Arezzo, Cagliari e Bergamo. Sempre oggi alle 14,00 partirà il 1° Trofeo ciclistico Aniac, con 80 partecipanti lungo il circuito del Montello che ha già ospitato il campionato del mondo. Seguiranno le premiazioni, alle 19,00 a Palazzo Rinaldi. .  
   
   
JOINT VENTURE: SARÀ REALIZZATO NEL TERRITORIO PORDENONESE IL "PANNELLO COMANDI" PER LE NUOVE LAVATRICI HEC (HIGH EFFICIENCY CABINET) CHE SARANNO PRODOTTE DA ELECTROLUX.  
 
Pordenone, 5 settembre 2006 - L’annuncio è stato dato a Pordenone. Lo scorso 31 agosto, nel corso di una conferenza stampa dall´assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini, assieme al direttore generale di Electrolux Italia, Luigi Campello, al presidente del Polo Tecnologico Pordenone, Walter Taranzano, e ai rappresentanti delle imprese che entrano nel progetto. Quando Electrolux comunicò le nuove strategie industriali e il trasferimento a Est della produzione del pannello, il presidente della Regione, Riccardo Illy, manifestò l´impegno della Regione - ha ricordato l´assessore Cosolini - di ricercare la possibilità che il pannello continuasse a essere prodotto in Friuli Venezia Giulia avanzando all´azienda un´offerta coerente e compatibile con l´obiettivo della competitività che Electrolux si era data. "Una volta verificata la disponibilità della multinazionale a esaminare la proposta, la Regione - ha continuato Cosolini - ha incaricato il Polo Tecnologico di Pordenone di ricercare aziende interessate a questo tipo di produzione. Il lavoro svolto dal Polo, che ha dimostrato così la sua piena capacità operativa, è stato proficuo e oggi possiamo annunciare che il risultato è stato duplice. Da un lato un nuovo soggetto, che nasce per volontà di imprese locali, produrrà la piastra a Porcia; un gruppo tedesco sposterà a Porcia parte della sua produzione". "In tal modo - ha concluso l´assessore, che ha ringraziato tutti i soggetti interessati all´operazione - abbiamo raggiunto l´obiettivo di riportare nel Friuli Venezia Giulia una produzione di alto valore tecnologico e innovativo, di rafforzare il tessuto produttivo regionale, di aver contribuito a stabilizzare la situazione occupazionale, che avrà in futuro da questa operazione indubbi benefici anche compensando parzialmente eventuali esuberi annunciati un anno fa da Electrolux". La nuova realtà produttiva - "Prosa Systems" - nasce da una joint venture tra due aziende: la Rosa Plast e la Procond Elettronica e avrà come partner esterno un´altra azienda locale, la Real Cable. L´azienda tedesca che delocalizzerà qui parte della sua produzione è la Ako del gruppo Diehl. Per il direttore di Electrolux, Luigi Campello, la soluzione proposta e accolta dall´azienda soddisfa pienamente la strategia della multinazionale dell´elettrodomestico, che attraverso la "piattaforma Hec" - innovazione di prodotto, di processo e competitività - intende fornire al cliente un prodotto con una molteplicità di funzioni e pertanto era necessario un pannello comandi di nuova concezione e avanzato. "Questo - ha affermato - non è un punto d´arrivo, ma di partenza per affrontare sfide sempre più impegnative". Da parte sua il presidente del Polo tecnologico, Valter Taranzano, ha sottolineato come la qualità delle proposte avanzate e in particolare l´innovatività delle soluzioni tecniche e organizzative individuate, che saranno portate avanti dalle aziende locali interessate al progetto, ha richiamato l´interesse anche di una multinazionale tedesca, che realizzerà qui una propria unità produttiva. "Risultato del progetto - secondo Taranzano - è che la fornitura locale soddisfa la multinazionale sia a livello di costi che di qualità e tecnologia e pertanto non delocalizzerà più e 1 milione e 200 mila pezzi della produzione rimarranno in zona, assieme alla manodopera addetta alla fabbricazione. Oltre a ciò, sono state poste le basi per la continuazione della collaborazione tra il Polo Tecnologico e le imprese coinvolte nel progetto e presto le stesse insedieranno loro laboratori al Polo stesso". .  
   
   
PRENATAL DIVENTA “MONDIALE”  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Prenatal S. P. A. , società del Gruppo Artsana, assistita da Interbanca (Gruppo Antonveneta Abn Amro) e dallo Studio Legale Chiomenti, consolida la propria presenza nel mercato europeo grazie all’acquisizione di Prenatal Moeder en Kind Bv, società leader in Olanda nella vendita di prodotti premaman e per l’infanzia, con una rete di 74 negozi con propria insegna. In data 4 agosto 2006 è stato sottoscritto il relativo contratto di compravendita di azioni; il “closing” è previsto per fine mese. Prenatal, che già era titolare del diritto all’uso del marchio Prenatal in tutto il mondo ad eccezione del Benelux, grazie a questa acquisizione diventa “mondiale”. Prenatal Moeder en Kind Bv era stata acquisita nel 2002 insieme ad altre catene di negozi presenti in altri settori (tra le quali Perry Sport e Scapino) dal fondo di private equity Cvc Capital Partners. A vendere allora fu Royal Vendex, gruppo leader in Olanda nella distribuzione organizzata. Grazie ad un fatturato superiore a 80 milioni di euro derivanti dall’acquisizione, il nuovo Gruppo Prenatal consoliderà un fatturato di oltre 500 milioni di euro, con una rete di oltre 400 negozi presenti in Italia, Spagna, Portogallo, Messico, Grecia Cipro e Paesi Bassi, attestandosi sempre più a marchio di riferimento internazionale nella vendita di prodotti premaman , per l’infanzia e per i bambini. Il Gruppo Artsana che aveva acquistato Prenatal a fine 1996, è attiva nel mondo del bambino con i marchi Chicco e Prenatal, nel mondo del parafarmaceutico con i marchi Pic, Serenity e Control e nel mondo della cosmetica con i marchi Lycia e Korff. Per Artsana, si tratta di un ulteriore rafforzamento della propria posizione di leadership in un settore dagli ampi margini di crescita a livello internazionale. “La formula di vendita adottata da Prenatal Moeder en Kind in Olanda è stato il principale fattore d’interesse che ci ha spinto a procedere con questa acquisizione” - spiega Michele Catelli, Presidente di Prenatal Spa e del Gruppo Artsana - “Riteniamo che il modello da loro sperimentato in Olanda possa essere esportato ed implementato con successo anche in altri Paesi del Nord Europa, mercati dove fino ad ora, non eravamo ancora presenti”. “In più” – aggiunge Catelli – “questa operazione ci permette di chiudere il cerchio, aggiungendo il Benelux al resto del mondo nel quale già detenevamo i diritti per il marchio Prenatal. ” .  
   
   
II RAPPORTO SUL MERCATO IMMOBILIARE 2006 I PREZZI DEGLI IMMOBILI SU BASE SEMESTRALE AUMENTANO ANCORA (+ 3,7% LE CASE, +3,2% I NEGOZI E +3,1% GLI UFFICI), ANCHE SE SI PROFILANO ALCUNE INCOGNITE CHE POTREBBERO ANTICIPARE LA FINE DELLA CORSA  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Il quadro congiunturale del mercato immobiliare italiano presenta dinamiche che, sebbene in un trend pluriennale di rallentamento, non si sono affatto fermate, evidenziando pertanto indicazioni di sostanziale tenuta. I dati emersi in questo semestre dalla consueta indagine Nomisma sui 13 maggiori mercati immobiliari italiani smentiscono quanti avevano gridato al pericolo di un imminente scoppio della tanto evocata bolla immobiliare. Ne sono testimonianza la ripresa della domanda abitativa (più cauta che in passato rispetto alle scelte d’acquisto e di investimento, ma comunque presente e selettiva), il sostanziale mantenimento delle tempistiche di vendita in tutti i comparti analizzati, la tenuta degli sconti applicati sui prezzi e la diffusa crescita delle quotazioni di compravendita (in alcuni casi superiore a quella evidenziata lo scorso semestre). Nel corso dei primi sei mesi del 2006, infatti, i prezzi delle abitazioni sono cresciuti mediamente del 3,7%, mentre per uffici e negozi gli incrementi sono stati leggermente più contenuti (rispettivamente 3,1% e 3,2%). Se è vero che, osservando gli incrementi annuali, quello appena registrato risulta essere il più contenuto dal 2000, è vero anche, però, che l’ultimo semestre ha fatto segnare una crescita inattesa, in parziale controtendenza rispetto a quanto osservato a fine 2005.
Media 13 aree – Variazioni % annuali dei prezzi Correnti di immobili
Giugno 2002 Giugno 2003 Giugno 2004 Giugno 2005 Giugno 2006
Abitazioni 9,5 9,8 10,8 8,4 6,8
Uffici 7,8 8,4 9,3 7,2 5,9
Negozi 7,5 8,4 9,2 7,4 5,9
Box o garage 5,7 8,0 8,0 6,5 6,2
Fonte: Nomisma.
Rispetto all’andamento medio, vi sono comunque città che presentano performance più negative. Ad esempio a Milano, così come a Torino, appaiono per la prima volta indicazioni di calo dei valori, sebbene di bassa entità e limitate ad alcune tipologie e localizzazioni urbane, ma che comunque potrebbero essere un timido presagio di quanto potrà avvenire anche nelle altre grandi “piazze” italiane. Su tale quadro in chiaro-scuro si individuano inoltre alcuni fattori esogeni (sostenibilità dei prezzi rispetto alla redditività degli immobili, crescita dell’offerta di immobili, aumento dei tassi di interesse e, come le recenti vicende sembrano presagire, inasprimento della fiscalità), che a seconda della tempistica e dell’intensità con cui si manifesteranno, potrebbero avere impatti rilevanti sul mercato.
Valori assoluti e variazioni % semestrali di prezzi di abitazioni
Città Valori medi Minimi di abitazioni usate in periferia (€) Valori medi Massimi di abitazioni nuove in centro (€) Variazione % Media di abitazioni nuove
Bari 1. 167 3. 212 4,0
Bologna 1. 985 4. 906 3,2
Cagliari 1. 080 2. 708 2,8
Catania 867 2. 808 3,8
Firenze 2. 029 5. 702 3,5
Genova 867 3. 680 5,4
Milano 2. 033 7. 958 1,5
Napoli 1. 108 4. 667 3,6
Padova 1. 150 4. 057 5,0
Palermo 893 2. 450 4,0
Roma 1. 740 7. 144 6,4
Torino 1. 231 3. 813 -0,5
Venezia c 2. 600 7. 833 4,5
Venezia t 1. 300 3. 511 3,7
Media 13 aree 1. 432 4. 604 3,6
Fonte: Nomisma.
Per quanto riguarda il primo aspetto citato, il rapporto fra prezzi e canoni, indice della sostenibilità dei primi in relazione alla redditività potenziale ottenibile dagli investimenti immobiliari, si nota il raggiungimento dei livelli più elevati degli ultimi 20 anni. Infatti, la recente differenza nelle velocità di crescita di prezzi (più rapidi) e canoni (pressoché stabili) è all’origine dell’incremento del rapporto fra le due grandezze e potrebbe lasciare presagire, entro breve, una loro riarmonizzazione, così da riportare il loro rapporto su livelli più vicini alla media storica.

Stima impatto rettifiche IVA sul settore immobiliare " allargato " - Terziario (dati in Euro/mld)

valore medio annuo transazioni immobiliari ultimi 8 anni 20,0 valore complessivo transazioni immobili ari (Euro/ml d 20 x 8 anni) 160,0

( * )
(rettifiche IVA (aliquota 7%) acquisti/apporti settore immobiliare 11,2
costi di manutenzione medio - annui (0. 5% dello stock di 900 miliardi) 4 , 5 costi complessivi di manutenzione (Euro/ml d 4. 5 x 8 anni ) 36,0

(rettifiche IVA (aliquota 10%) sulle manutenzioni 3,6 I

(rettifiche IVA su acquisti e manutenzioni settore immobiliare 151
rettifiche IVA società di leasing 15
Irettifiche IVA settore immobiliare " allargato " - terziario 301
( * ) aliquota media 7% inferiore a quella considerata per società quotat e  fondi (8-10%)
già ricomprese nei numeri complessivi, in quanto questi ult mi di più recente costituzione.
Fonte Nomisma A proposito delle tematiche di natura fiscale che andranno ad incidere significativamente sul sistema immobiliare nazionale, occupa un posto di primaria importanza l’effetto che la recente normativa, peraltro ancora in divenire, potrebbe avere nei confronti del mercato dei fondi immobiliari. Per questi ultimi si è recentemente assistito ad uno sviluppo ulteriore sia in termini quantitativi che sul fronte dell’offerta qualitativa e ad oggi il patrimonio complessivo netto ammonta a 12 miliardi di Euro con investimenti immobiliari per oltre 16, con prodotti sempre più rivolti ad investitori qualificati piuttosto che non a clientela retail. La ventilata applicazione del citato decreto legge 223/06 produrrebbe un aggravio per il solo settore dei fondi immobiliari prudenzialmente quantificabile in circa mezzo miliardo di Euro. Previsioni Per i prossimi dodici mesi si prevede, al netto di interventi fiscali con effetto depressivo, la continuazione del progressivo rallentamento nella crescita dei prezzi. Questi dovrebbero infatti aumentare in media circa di 4 punti percentuali con possibilità di un livellamento ulteriore nel biennio successivo.
Media 13 grandi aree urbane - Previsioni variazioni percentuali prezzi correnti di immobili (valori percentuali)
Anni Abitazioni Uffici Negozi
2007 4,4 3,9 3,7
2008 0,2 -0,2 -0,8
2009 -0,1 -0,4 -0,7
Fonte: Nomisma.
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LA CASA CRESCE ONLINE SU ARTE-CASA.NET: SEGUI L´AVANZAMENTO LAVORI DELLA TUA NUOVA CASA DIRETTAMENTE SU INTERNET. UNA NUOVA FILOSOFIA DI FARE E-BUSINESS PER LE SOCIETÀ IMMOBILIARI.  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Artecasa s. R. L. Lancia un nuovo modello di assistenza. Da oggi è possibile seguire l´avanzamento lavori della propria casa direttamente su internet. L´idea nasce da una consapevolezza: chi acquista una nuova casa non vede l´ora di vederla finita, e ama vederla crescere, prendendo nota di ogni piccolo cambiamento. Ama guardarla, anche se incompleta. Ama immaginare come sarà quando sarà pronta. E´ un meccanismo inconscio che fa parte di tutti noi nel momento in cui spendiamo energie (e in questo caso soldi) nel conseguimento di un progetto. Oltretutto Artecasa sa che spesso acquistano seconde case, non si possono permettere viaggi troppo frequenti sui cantieri. Spesso le loro case sorgono in luoghi troppo lontani dal posto in cui vivono e lavorano. Si tratta, appunto, di frequente di seconde case, case in cui trascorrere le vacanze. Allora è stato deciso di unire l´utile al dilettevole: l’acquirente da casa controlla lo stato dei lavori attraverso il sito, e si risparmia un viaggio sul cantiere che comporterebbe l´impiego di tempo e denaro. In più sul sito esiste un guestbook in cui è possibile confrontarsi con gli altri clienti o direttamente con la società esprimendo dubbi, consigli o perplessità. .  
   
   
COME LONDRA, PARIGI E NEW YORK, È ROMA LA CITTÀ ITALIANA CON I PREZZI PIÙ "ESCLUSIVI" NELLA FASCIA DELLA CASE TOP LO DIMOSTRA LA GRADUATORIA STILATA DALL´UFFICIO STUDI DI GABETTI PROPERTY SOLUTIONS  
 
Milano, 5 settembre 2006 - Un mercato della compravendita vivace con una leggera crescita dell´offerta (+5%) a Roma, un aggiustamento al ribasso dei prezzi entro fine anno a Firenze (-5%) e soprattutto a Roma e a Napoli dove la contrazione si stima a due cifre (-10-15%), previsioni d´assoluta stabilità invece per Milano, Torino e Bari, lieve flessione anche dei canoni di locazione per gli immobili di "pregio" e un po´ più sensibilmente (-5. 5%) per gli immobili "signorili": sono dati che tendono a confermare l´orientamento della prima parte dell´anno senza significative inversioni di tendenza. E´ quanto emerge dall´indagine dell´Ufficio Studi di Gabetti Property Solutions, che ha analizzato per Santandrea, il segmento degli immobili di lusso del gruppo, l´andamento del mercato immobiliare di "fascia alta", comprensivo delle abitazioni "signorili" insieme a quelle di "pregio", e che ha preso in considerazione un campione di 6 fra le più importanti città del mercato immobiliare nazionale: Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Lo studio si è awalso del contributo dei funzionari commerciali della Rete Santandrea, il marchio Gabetti dedicato esclusivamente agli immobili di prestigio. In particolare, nelle 6 città considerate si evidenzia che per entrambi i segmenti, "signorile" e "pregio", a metà 2006 il mercato sta attraversando una fase congiunturale positiva: il mercato di fascia alta, dopo ripetute fasi di crescita impetuosa dei volumi e soprattutto dei valori (mediamente +9,5% nel 2003, +8,1% nel 2004, +3,4% nel 2005), si è attestato su un livello elevato di quotazioni e su un considerevole grado di dinamicità. L´inizio del 2006 è all´insegna della continuità sia per il numero delle compravendite sia per le locazioni con il trend del 2005, in cui le transazioni residenziali hanno interessato il 3,0% dello stock complessivo con punte più elevate a Torino (3,3%), Milano (3,2%) e Roma (3,1%). In media il 18,5% delle compravendite ha riguardato appartamenti signorili e il restante 6,8% abitazioni di pregio. L´insieme del mercato è stato più consistente a Roma e a Firenze con il 28% del totale. Più articolato è lo scenario dei valori immobiliari, in cui si sono registrate contrazioni a Firenze (-3% in entrambi i segmenti) e a Napoli (-10% per il "signorile"e -15% per il "pregio"). Lievemente più mosso il quadro dei costi di locazione delle abitazioni signorili con riduzioni del 20% a Roma e a Napoli e, all´opposto, aumenti del 15% a Firenze; per le abitazioni di pregio incrementi nuovamente a Firenze (+15%) e al contrario cali del 20% a Napoli. Stazionari i valori in tutte le altre città. Prezzi stabili nel primo semestre 2006 in 5 delle 6 città esaminate, ad indicare una fase di maggiore equilibrio del mercato nella fascia top: unica eccezione è Napoli, dove si rileva un arretramento delle quotazioni. Nel segmento "signorile" con prezzi da 7. 400 ad oltre 9. 000 €/mq, c´è la capitale in posizione dominante, a cui segue, distanziata, Milano, poi Napoli e Firenze quasi appaiate e Bari, a sorpresa, che precede Torino. I costi più elevati raggiungono a Roma i 15. 000 €/mq e i 10. 000 €/mq. A Milano. In quello di "pregio" Firenze scavalca Milano e balza al secondo posto dopo Roma: le due città si allineano sui 25. 000 €/mq. Quasi doppiando Milano e Napoli e triplicando le quotazioni di Torino e Bari, tanto da competere coi quartieri più esclusivi di Londra, Parigi o New York. La forbice fra prezzo iniziale e finale di vendita, pari al 13,3% nel segmento "signorile" e al 13,8% nel segmento di "pregio", è vicina al valore della fascia media (11,8% a fine 2005). Forti sconti sono praticati a Napoli (30%) e a Firenze (20%), mentre all´opposto a Torino (3%) e a Roma (5%) il differenziale si riduce notevolmente. Alcuni casi limite: nel capoluogo toscano un appartamento in Piazza della Signoria in un palazzo rinascimentale di valore storico e architettonico è costato all´acquirente ben 4,5 milioni di euro, mentre a Roma, in Via dei Tre Orologi nelle vicinanze di Villa Borghese, è stato venduto un appartamento di tre locali, doppi servizi e box auto a 2,85 milioni di euro. A Milano nel "quadrilatero della moda" i prezzi toccano o superano i 15. 000 €/mq. , mentre a Napoli nei pressi di Via Posillipo gli attici costano anche più di 11. 000 €/mq. Anche i canoni di locazione confermano Roma e Firenze ai primi posti fra le città più "care" con valori "top" sui 4. 500 €/mese. Nella media delle sei città per gli appartamenti di pregio l´affitto mensile supera i 3. 000 euro e nel caso d´immobili superiori ai 200 mq. Si oltrepassano anche i 100. 000 euro annui (spese condominiali comprese). Dati i canoni praticati, la redditività media da locazione è bassa con il 3. 3% per le abitazioni "signorili" e il 3,1% per quelle di "pregio". Solo Torino si discosta con un rendimento di circa il 4% nel "signorile" e il 5% nel "pregio". Quanto ai tempi di vendita e affitto, cresciuti leggermente negli ultimi due anni, sono nella media del mercato immobiliare in genere fra i 4-5 mesi, che si riducono da Roma in giù con l´eccezione di Bari dove, in particolare per l´affitto, si registra il valore più alto in assoluto (6 mesi). La finalità dell´acquisto in oltre il 75% dei casi è l´uso diretto dell´abitazione con una punta dell´85% a Roma, mentre solo nell´8% circa è l´investimento e nel 15% il desiderio di un´altra abitazione. Diversamente nella fascia "signorile" si raddoppiano gli acquisti per investimento con un picco a Napoli (30%) e un minimo a Torino (5%) mentre si riduce la spinta all´uso diretto (67%), particolarmente rilevante a Roma e a Bari (80%). E´ un sistema di scambi "a circuito chiuso" il mercato di fascia alta di cui è protagonista un ristretto ventaglio di figure sociali. Infatti, con il 45% imprenditori e dirigenti sono i principali acquirenti tanto nel segmento del "signorile" che in quello del "pregio"; al secondo posto figurano i liberi professionisti con valori rispettivamente del 36-38% circa mentre altre categorie, in prevalenza commercianti ed impiegati, sono coinvolte nel 20% dei casi. Sul fronte dei venditori la categoria degli imprenditori/dirigenti cresce fino al 60% con una parallela contrazione dei liberi professionisti intorno al 27% e delle altre figure intorno superiore al 15%. 13/4 del mercato abitativo "di fascia alta" cerca immobili dai 150 mq. In su, mentre la soglia fino a 100 mq. Interessa appena il 10%. Fattore di rilevanza assoluta, infatti, è la forte richiesta d´ampie metrature: nel segmento "signorile" supera il 60% la domanda d´immobili di più di 150 mq. Con un 27% per gli oltre 200 mq, mentre nel segmento "top" le richieste per metrature oltre i 150 mq. Sono più del 75% con una concentrazione nella classe superiore maggiore del 50%. Quanto all´offerta, soprattutto nel segmento "signorile" sopra i 150 mq. , lo scarto rispetto alla domanda supera i 10 punti percentuali. Ma quali sono i requisiti più gettonati dai potenziali acquirenti? La situazione è omogenea in tutte le città per entrambi in segmenti: ai vertici della graduatoria si posizionano il box (possibilmente multiplo), i servizi di portineria e di vigilanza e la terrazza al piano di almeno 50 mq. Seguono, ad una certa distanza, la vista panoramica e l´ampia disponibilità di servizi. Ultime in classifica la dotazione d´attrezzature sportive e la sala hobby. E´ premiato, invece, un "ritorno all´essenzialità" che privilegia la funzionalità e l´utilità dei servizi al vezzo della palestra. Quindi, sì al lusso e al massimo confort all´insegna dell´alta qualità delle dotazioni tradizionali rispetto a spazi supplementari. Quanto alle tipologie d´abitazione dello scenario metropolitano, vincono i condomini esclusivi e i palazzi d´epoca su ville e i villini mono-familiari.
Prezzi di compravendita di abitazioni libere, nuove o ristrutturate, nelle grandi città italiane €/Mq, giugno 2006)
Signorili di Pregio
Media vai. Media vai. Media vai. Media vai.
Val. Top Val. Top
Min. Max. Min. Max.
Torino 2. 900 3. 600 4. 000 3. 900 6. 600 8. 000
Milano 6. 000 7. 800 10. 000 9. 600 11. 000 15. 000
Firenze 4. 100 7. 000 8. 000 6. 200 13. 100 25. 000
Roma 7. 400 9. 200 15. 000 13. 100 16. 400 25. 000
Napoli 4. 000 7. 600 9. 000 5. 400 8. 700 11. 000
Bari 3. 100 4. 000 6. 000 4. 000 5. 500 8. 000
Fonte: Ufficio Studi Gabetti
Prezzi di compravendita di abitazioni libere, da ristrutturare, nelle grandi città italiane (€/Mq, giugno 2006)
Signorili di Pregio
Media vai. Media vai. Media vai. Media vai.
Val. Top Val. Top
Min. Max. Min. Max.
Torino 2. 000 2. 600 3. 000 2. 800 3. 900 5. 000
Milano 5. 400 6. 800 9. 000 89. 000 9. 800 12. 000
Firenze 3. 200 5. 700 7. 000 4. 800 9. 000 15. 000
Roma 6. 100 7. 600 12. 000 11. 400 14. 100 22. 000
Napoli 3. 600 7. 100 8. 500 4. 900 8. 200 10. 500
Bari 2. 600 3. 300 5. 000 3. 300 4. 500 6. 000
Fonte: Ufficio Studi Gabetti
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EDISON RAFFORZA LA “SQUADRA” NEL GAS COSTITUITA LA BUSINESS UNIT “GAS SUPPLY & LOGISTICS” AFFIDATA A RICCARDO PASETTO, CHE ENTRA A FAR PARTE DEL GRUPPO  
 
Milano, 5 settembre 2006 – Alla luce della crescente importanza che le attività nel settore del gas rivestono per il Gruppo, Edison ha deciso di costituire, a partire dal mese di settembre, la Business Unit “Gas Supply & Logistics”, alla guida della quale è stato chiamato Riccardo Pasetto, che riporterà al Chief Operating Officer Michel Cremieux. La nuova Business Unit si focalizzerà sullo sviluppo delle fonti di approvvigionamento di gas e sulla conseguente gestione dei processi e dei contratti logistici. In particolare, avrà il compito di assicurare le forniture di gas a breve, medio e lungo periodo necessarie a garantire le attività di generazione degli impianti termoelettrici e lo sviluppo del mercato, attraverso contratti di approvvigionamento nazionali e internazionali e la definizione delle condizioni di accesso alle relative infrastrutture di trasporto e stoccaggio. Le attività nel campo del gas rappresentano un elemento trainante per il futuro di Edison: la società è infatti impegnata nella costruzione del terminale di rigassificazione di Rovigo, l’unico attualmente in fase di realizzazione in Italia, e sta sviluppando progetti per un ulteriore terminale in Toscana e due nuovi gasdotti, fra Italia e Grecia e fra Algeria e Italia. Queste infrastrutture potranno consentire a Edison e all’Italia di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, aumentandone al tempo stesso la sicurezza. Riccardo Pasetto, 56 anni, vanta una consolidata esperienza nel settore del gas. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Plurigas, nonché di direttore generale della commercializzazione gas di Snam. .  
   
   
ASM: IL PRIMO SEMESTRE DEL 2006 MOSTRA UN INCREMENTO DEI RICAVI DEL 34,4% (A 1.063,0 MILIONI DI EURO DA 790,7 MILIONI DI EURO) IL MARGINE OPERATIVO LORDO CRESCE DEL 20,8% (A 207,9 MILIONI DI EURO DA 172,1 MILIONI DI EURO)  
 
 Brescia, 5 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Asm S. P. A. , riunitosi ieri, ha approvato i risultati consolidati del Gruppo Asm al 30 giugno 2006 redatti in applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. I ricavi su base consolidata nel primo semestre del 2006 sono cresciuti del 34,4%, portandosi a 1. 063,0 milioni di euro, rispetto a 790,7 milioni di euro nel primo semestre 2005. La crescita dei ricavi è derivata prevalentemente dall’incremento dei prezzi di vendita di elettricità e gas e, in misura minore, dall’aumento dei volumi di elettricità venduta. I costi operativi sono aumentati del 41,9% a 794,7 milioni di euro nel primo semestre del 2006 da 560,2 milioni di euro nel primo semestre 2005. In dettaglio, l’incidenza sul valore della produzione è aumentata di 4,0 punti percentuali, a 74,8% nel primo semestre 2006 da 70,8% nel primo semestre 2005. La variazione si è verificata sia per effetto dell’incremento dei costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, non riversato sui clienti, sia in relazione alla maggiore produzione di elettricità. Il costo del personale è cresciuto del 3,2% a 60,3 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 58,4 milioni di euro nel primo semestre 2005, principalmente per effetto delle normali dinamiche salariali. L’incidenza del costo del personale sul valore aggiunto è diminuita di 2,8 punti percentuali a 22,5% nel primo semestre 2006 da 25,3% nel primo semestre 2005 per effetto della razionalizzazione dell’organico. Il margine operativo lordo è cresciuto del 20,8% a 207,9 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 172,1 milioni di euro nel primo semestre 2005. Il Mol del settore produzione elettricità è aumentato di 23,0 milioni di euro a 85,3 milioni di euro da 62,3 milioni di euro per effetto sia di un positivo andamento dei margini di generazione sia dei maggiori volumi prodotti (+16,9% a 1. 397 Gwh da 1. 195 Gwh) grazie al raddoppio del Gruppo 2 della centrale di Cassano d’Adda (completato a fine 2005). Il Mol del settore vendita elettricità e gas è cresciuto di 2,7 milioni di euro a 31,1 milioni di euro da 28,4 milioni di euro, per effetto di margini unitari in crescita per le vendite gas contrastati da margini unitari in calo per le vendite di elettricità. Il contributo fornito dal settore reti elettricità e gas è aumentato di 5,3 milioni di euro a 37,3 milioni di euro da 31,9 milioni di euro, principalmente grazie all’aumento della “quota misura” della tariffa di distribuzione elettrica. Il settore teleriscaldamento ha registrato un incremento del Mol di 5,7 milioni di euro a 33,7 milioni di euro da 28,1 milioni di euro, per effetto dell’aumento del calore venduto (+5,7% a 761 Gwht da 720 Gwht), nonostante la riduzione dell’elettricità prodotta dalla centrale di Lamarmora (-11,2% a 230 Gwhe da 259 Gwhe). Il Mol del settore ciclo idrico integrato è aumentato di 0,6 milioni di euro attestandosi a 6,2 milioni di euro da 5,6 milioni di euro. Il settore ambiente si è confermato stabile a 13,5 milioni di euro, grazie all’incremento dei margini conseguiti dalla discarica di Montichiari che hanno compensato l’impatto negativo sui volumi smaltiti (-18,5% a 172 mila tonnellate da 211 mila tonnellate) dovuto alla chiusura della discarica di Castenedolo. Il Mol del settore altri servizi è calato di 1,4 milioni di euro a 0,8 milioni di euro da 2,3 milioni di euro per effetto di poste di consolidamento non direttamente imputabili ad alcuna business unit. A livello di Gruppo, il rapporto fra margine operativo lordo e ricavi si è portato a 19,6% nel primo semestre 2006 da 21,8% nel primo semestre 2005. Ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti e valutazione al fair value di altre attività hanno mostrato una crescita del 24,8% a 71,3 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 57,1 milioni di euro nel primo semestre 2005, prevalentemente per accantonamenti prudenziali relativi a eventuali oneri da conguaglio su talune forniture energetiche. Il risultato operativo ha registrato un incremento del 18,8% a 136,6 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 115,0 milioni di euro nel primo semestre 2005. Il rapporto percentuale fra risultato operativo e ricavi si è portato a 12,9% nel primo semestre 2006 da 14,5% nel primo semestre 2005. La voce proventi e oneri finanziari è risultata negativa per 15,7 milioni di euro nel primo semestre 2006 in peggioramento di 21,4 milioni sul primo semestre del 2005, in cui il saldo si era attestato ad un valore positivo per 5,7 milioni di euro. Tale dinamica è dipesa essenzialmente dal fatto che il primo semestre del 2005 aveva beneficiato di un introito pari a 25,5 milioni di euro per effetto dell’estinzione anticipata dei contratti relativi all’operazione di swap e caps sul prestito obbligazionario emesso da Asm nel maggio 2004. La voce proventi e oneri da partecipazioni è risultata positiva per 78,2 milioni di euro nel primo semestre 2006 rispetto a 29,8 milioni di euro nel primo semestre 2005. Tale risultato è stato determinato prevalentemente dall’incremento del valore della partecipazione in Endesa Italia, consolidata con il metodo del patrimonio netto. Il contributo di Endesa Italia ha beneficiato degli effetti di un allineamento straordinario del valore fiscale delle immobilizzazioni al valore contabile che ha prodotto un impatto positivo non ricorrente pari a 29,6 milioni di euro. Le imposte si sono attestate a 56,4 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 45,2 milioni di euro nel primo semestre 2005. Il tax rate si è portato a 28,3% da 30,0%. L’utile netto consolidato, detratti i risultati di terzi, è cresciuto del 35,7% a 142,5 milioni di euro nel primo semestre 2006 da 105,0 milioni di euro nel primo semestre 2005. Al netto delle componenti straordinarie che hanno influenzato l’utile netto del primo semestre 2006 (29,6 milioni di euro riferiti a Endesa Italia) e l’utile netto del primo semestre 2005 (25,5 milioni di euro connessi all’estinzione anticipata delle coperture finanziarie sul bond 2004), la crescita dell’utile netto del primo semestre del 2006 sull’utile netto del primo semestre del 2005 sarebbe stata pari al 28,4%. Il rapporto percentuale fra utile netto consolidato e ricavi si è portato a 13,4% nel primo semestre 2006 da 13,3% nel primo semestre 2005. Il capitale immobilizzato è cresciuto di 149,7 milioni di euro a 2. 329,0 milioni di euro al 30 giugno 2006 da 2. 179,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il capitale circolante netto ha registrato una riduzione di 116,8 milioni di euro attestandosi a 113,6 milioni di euro al 30 giugno 2006 da 230,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Tale inflessione è stata generata dall’aumento dei debiti tributari e dalla riduzione dei crediti verso società collegate, da ascrivere all’avvenuto incasso dei dividendi spettanti da Endesa Italia per i quali era stato stanziato un credito di 35,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il patrimonio netto è cresciuto di 39,4 milioni di euro a 1. 447,9 milioni di euro al 30 giugno 2006 da 1. 408,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005 e si è attestato al 67,0% delle coperture. L’indebitamento finanziario netto è aumentato di soli 11,4 milioni di euro, nonostante nel periodo siano stati effettuati investimenti per 128,2 milioni di euro e siano stati distribuiti dividendi per 81,3 milioni di euro. Il rapporto fra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di 0,49x al 30 giugno 2006 ha evidenziato, come negli scorsi esercizi, la solidità finanziaria del Gruppo. Renzo Capra, Presidente della Società, ha commentato: “Il primo semestre del 2006 mostra un andamento particolarmente posiivo che si basa sul contributo fornito dal potenziamento della centrale di Cassano d’Adda, sul consistente apporto di Endesa Italia e sulla riduzione dell’incidenza dei costi del personale sul valore aggiunto. In sintesi, il semestre raccoglie i frutti delle scelte operative, degli investimenti in partecipazioni e dell’impegno costante nel controllo de costi. .  
   
   
ERG: COMPLETATO IL BUY BACK  
 
Genova, 4 settembre 2006 - Erg ha reso noto lo scorso 31 agosto di aver completato l’operazione di acquisto di azioni proprie al servizio del vigente Piano di Stock Option deliberata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 10 agosto u. S. E di cui era stata data informazione al mercato in data 22 agosto u. S. Sono state acquistate, così come previsto nella delibera consiliare, n°648. 590 azioni ad un prezzo medio ponderato di euro 17,27 per un controvalore complessivo di euro 11. 198. 751. .  
   
   
RICERCATORI A SCUOLA DI CREATIVITÀ IN AUTUNNO DUE CORSI ORGANIZZATI DA AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 5 settembre 2006 - Partiranno ad ottobre e novembre due corsi di formazione che Area Science Park organizza per incrementare la capacità dei ricercatori di risolvere problemi tecnici in modo creativo. I percorsi formativi si basano sulla metodologia Triz. Ideata dallo scienziato russo Genrich Altshuller e poi approdata in molti Paesi, la Triz postula che la creatività non sia solo una caratteristica innata, ma possa anche essere appresa. Partendo dall’osservazione che nel corso della storia le soluzioni tecnologiche si sono ripetute impiegando molto spesso scoperte avvenute in altri ambiti di ricerca, Altshuller ha sviluppato una metodologia e delle tecniche che, in base alla natura del problema tecnico da risolvere, indicano al ricercatore la via da seguire per trovare la soluzione. L’introduzione nelle aziende di questa metodologia può portare ad un aumento sistematico dell’efficienza dell’attività di ricerca e sviluppo, riducendo i tempi necessari per il raggiungimento degli obiettivi e portando all’adozione di soluzioni migliori. I corsi saranno tenuti da Gaetano Cascini dell’Università di Firenze, presidente dell’Associazione Apeiron (Associazione italiana per l’innovazione ragionata). Per informazioni tel. 040 375 5309/5268. .  
   
   
IMMIGRATI: FORMAZIONE A DISTANZA  
 
Trieste, 5 settembre 2006 - Con lo scopo di realizzare corsi di formazione professionale e apprendimento della lingua italiana, nei paesi di origine, degli extracomunitari interessati a lavorare in Friuli Venezia Giulia, la Giunta regionale su proposta dell´assessore al Lavoro Roberto Cosolini, ha deliberato nella seduta odierna lo stanziamento di 375 mila euro per la realizzazione di 4 progetti a favore di cittadini residenti nelle Repubbliche di Moldavia, Serbia, Romania e nella Federazione di Bosnia ed Herzegovina. Si tratta di fondi propri ai quali si aggiungono assegnazioni indirizzate alla Regione dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in virtù del Decreto legislativo 286/98 che disciplina l´immigrazione. In particolare, il progetto da attuare in Moldavia prevede l´erogazione di 176. 560 euro per l´attivazione di un percorso formativo volto al conseguimento di competenze per l´assistenza alla persona. La selezione degli aspiranti lavoratori migranti per i progetti da attuare in Serbia (79. 360 euro) e Romania (39. 680) riguardano invece il possesso di qualifiche professionali per l´edilizia. Infine, in Bosnia ed Herzegovina (79. 360 euro) saranno realizzati interventi formativi nel settore metalmeccanico. I progetti da attuare in Moldavia, Serbia e Bosnia Herzegovina prevedono l´articolazione di 4 corsi per un massimo di 80 allievi, che scendono a 40 in Romania dove i corsi saranno 2. .  
   
   
ISPI: "DOVE STA ANDANDO LA DEMOCRAZIA?"  
 
Milano, 5 settembre 2006 – L’ispi segnala le seguenti Tavole Rotonde che si svolgeranno nei giorni 11 e 14 settembre: 11 settembre - ore 18. 00: "Le relazioni internazionali 5 anni dopo l´11 settembre, in occasione della pubblicazione del volume "Il gioco delle potenze: la politica mondiale nel Xxi secolo" di Barry Buzan, edito da Egea. Intervengono, oltre all´Autore: Alessandro Colombo (Ispi e Università degli Studi di Milano) e Vittorio Emanuele Parsi (Università Cattolica del Sacro Cuore). Modera: Antonio Carioti (Corriere della Sera). 14 settembre - ore 18. 30: "Dove sta andando la democrazia?" ; in occasione della pubblicazione del volume "Democrazia e Populismo - Come i media, la pubblicità e la propaganda hanno alimentato un nuovo tipo di populismo" di John Lukacs, edito da Longanesi. Intervengono, oltre all´Autore: Alberto Martinelli (Università degli Studi di Milano) e Antonio Polito (Senato della Repubblica). Www. Ispionline. It .