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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
GENOVA, SALUTE, ASSESSORE MONTALDO: "ADOTTATO PIANO DI ABBATTIMENTO DELLE LISTE DI ATTESA"  
 
 Genova, 13 febbraio 2007 - È stato adottato ieri dalla Giunta regionale ligure un piano regionale di contenimento delle liste di attesa per tutte le prestazioni di primo accesso, come previsto in sede di conferenza Stato -Regioni. Entro il 31 marzo ogni azienda dovrà indicare le modalità che intende adottare per abbattere le liste di attesa e individuare le prestazioni per le quali si garantiscono tempi certi. "Le liste di attesa sono ancora un punto debole - chiarisce l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - perché in passato sono state drogate dal sistema delle prestazioni a gettone, invece di realizzare una riorganizzazione complessiva". "Questo piano di abbattimento - continua Montaldo - prevede una manovra complessa di governo della domanda e di miglioramento dell´offerta per dare ai cittadini tempi certi". Nel piano regionale approvato oggi la strada individuata per migliorare l´accesso alle prestazioni si articola in sei punti: attivazione di un Cup Web per consentire la prenotazione anche via Internet di prestazioni specialistiche e visite per consentire a tutti di conoscere i primi posti disponibili per quella prestazione nei vari ambulatori. Si prevede per tutti i cinque sistemi Cup e quindi per tutte le aziende la possibilità di prenotare o disdire le prestazioni ambulatoriali che verranno rese disponibili sul canale web. Lo stesso portale della Regione www. Liguriainformasalute. It avrà una sezione dedicata all´accesso alle prestazioni sanitarie le prenotazioni saranno distinte tra primo accesso (quelle necessarie ad emettere una diagnosi per le quali le azioni devono garantire un tempo massimo di attesa di 30 giorni) e visite di controllo, da effettuarsi preferibilmente presso lo stesso centro per garantire la continuità e la programmazione dell´assistenza gradualmente le prenotazioni saranno fissate in base alle reali priorità cliniche, in modo da garantire equità ai cittadini le aziende non potranno più bloccare le prenotazioni i referti dovranno essere consegnati con la massima celerità saranno attivati percorsi terapeutici per le patologie croniche più diffuse (diabete, ipertensione e scompenso cardiaco) Parallelamente, per scongiurare ogni inefficienza la Regione Liguria, attraverso l´assessorato alla Salute, ha realizzato un censimento in tutta la Liguria di tutte le apparecchiature sanitarie presenti nelle strutture pubbliche e del loro livello di utilizzo. "Con questo piano - continua l´assessore Montaldo - noi chiediamo alle singole aziende sanitarie di garantire l´utilizzo delle apparecchiature di alta diagnostica e delle sale operatorie per almeno 12 ore al giorno". .  
   
   
L´OBESITA´ NEL CERVELLO: LE ULTIME RICERCHE E LE PROSPETTIVE DI CURA. UNA RELAZIONE SEMPRE PIÙ INDAGATA QUELLA TRA I MECCANISMI METABOLICI DI ACCUMULO DEL GRASSO CORPOREO E LA LORO REGOLAZIONE A LIVELLO DEL CERVELLO  
 
 Milano, 13 febbraio 2007. — Obesità è un termine generico. La ricerca, esposta all´interno del 6° Rapporto sull´obesità in Italia presentato oggi, fa luce su una serie di condizioni differenti come cause, quadro clinico e approccio terapeutico. Per affrontare razionalmente il problema dovremo abituarci a pensare che non esiste l´obesità, ma bensì le obesità. Malgrado la tendenza ad incasellare l´obesità come un problema da comportamento vorace e da scarsa forza di volontà, una evidenza scientifica inequivocabile dimostra ora che fattori genetici giocano un ruolo dominante nel determinare il peso corporeo entro un dato ambiente. L´obesità non è semplicemente una conseguenza della civiltà del benessere o degli stili di vita. "In realtà è una malattia insita nel patrimonio genetico della specie umana e non un episodio della sua storia legata alla società dei consumi", afferma il professor Antonio Liuzzi, Direttore del Laboratorio Ricerche diabetologiche e Responsabile dell´U. 0 di Medicina generale dell´Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Giuseppe di Piancavallo. Ma come studiare i meccanismi che portano all´accumulo di grasso nel nostro corpo in relazione alla centralina che tutto governa e controlla, vale e a dire il cervello? Grazie alle moderne indagini disponibili, sia di visualizzazione dell´attività cerebrale ("neuroimaging funzionale") che di biologia molecolare, oggi sappiamo che esistono complessi circuiti tra il tessuto adiposo, accumulato in periferia, e le aree cerebrali localizzate prevalentemente nell´ipotalamo, nelle strutture profonde del cervello. Il 6° Rapporto sull´obesità in Italia a questo riguardo chiarisce che la regolazione del peso corporeo per combattere efficacemente l´obesità esige lo sviluppo di farmaci capaci di agire a livello centrale, cioè sul cervello. Il numero dei potenziali bersagli farmacologici per nuove strategie terapeutiche contro l´obesità sta aumentando esponenzialmente per lo straordinario avanzamento della ricerca scientifica nella comprensione dei meccanismi molecolari dell´interazione tra segnali periferici e sistemi effettori centrali, che attuano la risposta, coinvolti nella regolazione dell´omeostasi energetica ("equilibrio" energetico). Ad esempio, una modifica strutturale del recettore 4 della melanocortina fa sì che i soggetti affetti recepiscano meno il segnale anoressante (inibente lo stimolo della fame) dell´ormone cerebrale alfa Msh con un conseguente quadro clinico di obesità responsabile di circa il 6% delle obesità infantili. Del tutto recentemente è stato dimostrato che il 3% dei pazienti obesi iperfagici hanno un difetto del recettore per la leptina, ormone anoressante prodotto dal tessuto adiposo, determinando così un quadro di cospicua obesità. Ricerca di nuove conoscenze sulle varie forme di obesità e sui meccanismi che la determinano, sono oggi determinanti per la medicina. L´obesità è ormai una pandemia globale: le cifre delle persone attualmente obese sono tanto allarmanti da che l´Organizzazione Mondiale della Sanità parla di "globesità" riferendosi a quella che sta diventando una delle prime cause di morte nel mondo. Per affrontare quello che è ben più di un problema estetico, ma una vera e propria patologia, viene sempre più utilizzato un approccio multidisciplinare data la complessità dei meccanismi in gioco. Quali relazioni ci sono tra il sistema nervoso e l´obesità? E date le relazioni tra metabolismo e controllo neuro-fisiologico, quali prospettive si aprono nella messa a punto di farmaci contro l´obesità? Il 6° Rapporto sull´Obesità in Italia. Cervello e Obesità: neurobiologia e neurofarmacologia dell´Istituto Auxologico Italiano, presentato oggi a Milano, analizza le problematiche e raccoglie le ricerche più aggiornate delle relazioni tra sistema nervoso e metabolismo. "Nel nostro Paese 4 milioni di persone sono obese, e circa 16 milioni in soprappeso. I dati sugli adolescenti e soprattutto quel/i sui bambini italiani sono allarmanti: circa il 20% di individui è in soprappeso e il 4% obesi" afferma il Dott. Amleto D´amicis, Direttore dell´Unità di Documentazione e Informazione Nutrizionale Inran, e aggiunge: "nella fascia 6-13 anni le percentuali salgono: 25% di sovrappeso e 5% di obesi. " L´obesità è una malattia e tale va considerata: le patologie associate a quella che viene definita "sindrome metabolica" sono responsabili del 60% delle morti nel mondo. E visto che globalmente circa un miliardo di persone sono in sovrappeso, le cifre potrebbero in breve tempo aumentare ulteriormente. I centri cerebrali e il sistema nervoso sono strettamente correlati con la regolazione del metabolismo, dal punto di vista della generazione della sensazione della fame e del controllo dell´accumulo di energia. Per questo motivo non si può ridurre il controllo del peso e il trattamento dell´obesità a un semplice bilancio tra calorie introdotte ed energia utilizzata. È in questo contesto che si inseriscono le ricerche e l´utilizzo clinico di farmaci capaci di agire sulle sostanze in grado di immagazzinare o utilizzare il grasso e sulla regolazione della sensazione della fame. In particolare sembra emergere un possibile ruolo nello sviluppo di nuove terapie dei cannaboinoidi endogeni, sostanze prodotte dall´organismo e coinvolte nello sviluppo dell´appetito. Le recenti ricerche hanno evidenziato che se da una parte il metabolismo viene influenzato dai processi neurofisiologici è d´altra parte anche la stessa condizione di obesità ad alterare i processi che interessano le regolazioni neurologiche: infatti emerge dagli studi come il tessuto adiposo abbia a sua volta una attività neuroendocrina, capace quindi di interferire con il normale funzionamento dell´organismo. Per questo motivo è bene superare l´atteggiamento attuale ancora molto presente che considera l´obesità come un problema di semplice bilancio calorico. "Ancora oggi si considera l´obesità come un fenomeno unico, con differenze solo in termini quantitativi; atteggiamento che risulta evidente dagli articoli e dalle campagne di stampa che attribuiscono alla ridotta attività fisica e alla maggiore alimentazione /a responsabilità" afferma Antonio Liuzzi, Direttore del Laboratorio Ricerche diabetologiche e Responsabile dell´U. O di Medicina generale dell´Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Giuseppe di Piancavallo. "Le campagne per modificare lo stile di vita de/le popolazioni possono ottenere risultati per i gradi modesti di soprappeso o obesità, ma non possono essere sufficienti per contrastare l´obesità grave, che è una malattia, se non si comprenderanno più a fondo i meccanismi con cui vengono continuamente accumulate scorte energetiche da parte dell´organismd´. In conclusione il Prof. Alberto Zanchetti, direttore scientifico dell´Istituto Auxologico Italiano, sottolinea l´importanza di questo 6° Rapporto sull´Obesità in Italia per l´Istituto e per la ricerca. "I/ Rapporto oltre a riportare gli aggiornamenti sulle più recenti ricerche in corso vuole anche fornire un quadro il più possibile completo dello stato attuale delle conoscenze;" afferma il professore "spazia perciò dalla neuro biologia alla ricerca clinica, dalla neurofisiologia e neurofarmaco/ogia alla psicologia". Il Rapporto sull´obesità in Italia (Franco Angeli), promosso e curato dall´Istituto Auxologico e frutto del lavoro di 43 ricercatori di varie specialità, approfondisce la conoscenza dei molteplici aspetti (clinici, terapeutici e sociali) che caratterizzano questa malattia, al fine di contribuire alla sensibilizzazione e alla corretta informazione scientifica, nonché fare il punto sull´epidemiologia, sullo stato della ricerca e sugli approcci clinico-terapeutici. Nella sua sesta edizione il Rapporto sull´obesità in Italia analizza le problematiche e raccoglie le ricerche più aggiornate delle relazioni tra sistema nervoso e metabolismo. .  
   
   
LO SPIN-OFF DI CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI) SVILUPPERÀ NUOVI PRODOTTI BIOFARMACEUTICI E BIOTECNOLOGICI "FOLLOW-ON" E PRODURRÀ SIRNA, UTILIZZANDO UN´ESCLUSIVA TECNOLOGIA GENETICA RICOMBINANTE  
 
Seattle e Bresso, 12 febbraio 2007 - Cell Therapeutics, Inc.   ha annunciato ieri che intende costituire una nuova società spin-off, Aequus Biopharma, Inc. , con lo scopo di sviluppare la tecnologia Genetic Polymer creata da Cti per agevolare la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi prodotti biofarmaceutici, comprendenti prodotti biotecnologici "follow-on", i cosiddetti biosimili. "Le aziende farmaceutiche e gli enti regolatori hanno bisogno di mettere a disposizione dei pazienti i vantaggi d´avanguardia dei farmaci biotecnologici con la massima velocità, sicurezza ed economicità", ha dichiarato James A. Bianco, presidente e amministratore delegato di Cti. "Uno dei maggiori svantaggi delle terapie proteiche è stato la relativamente breve emivita nel plasma di questi tipi di farmaci, con la conseguente esigenza di iniezioni frequenti e con i maggiori costi terapeutici che ne derivano. Aequus Biopharma farà uso dell´esclusiva tecnologia Genetic Polymer, scoperta da Cti, che prevediamo prolunghi l´emivita nel plasma delle proteine terapeutiche e fornisca un percorso di sviluppo efficiente e potenzialmente meno costoso per la prossima generazione di prodotti biotecnologici come Neulasta o Aranesp”. “Oltre a trovare applicazione nella produzione di biosimili a costo inferiore, questa tecnologia ricombinante potrebbe essere utilizzata per sviluppare nuovi prodotti biotecnologici e anche per veicolare piccoli inibitori di Rna (siRna) ai loro target cellulari in una vasta gamma di affezioni maligne, infiammatorie o infettive. Abbiamo iniziato a formare un team direttivo e scientifico, comprendente ex-membri del gruppo direttivo della Immunex-enbrel, che metterà a frutto la propria vasta esperienza nello sviluppo di proteine terapeutiche per guidare la nuova impresa e portare rapidamente i prodotti biotecnologici "follow-on" alla commercializzazione ed ai pazienti”, ha concluso Bianco. La tecnologia Genetic Polymer può essere usata con molteplici molecole, eliminando l´esigenza di sviluppare tecnologie individualizzate al fine di estendere l´emivita nel plasma dei singoli biofarmaci. La tecnologia Genetic Polymer è un processo ricombinante del Dna che lega una sequenza di secrezione ad una sequenza proteica biologicamente attiva e ad una sequenza di poliamminoacidi, producendo un nuovo gene esclusivo e brevettabile. Cti ritiene che il processo, espresso nei tradizionali sistemi cellulari dei mammiferi, consenta di produrre una proteina biologica con un´emivita prolungata nel plasma, senza bisogno di ulteriori modifiche chimiche successivamente all´espressione proteica, velocizzando potenzialmente il processo di produzione e riducendo i costi unitari. La Società ritiene che la propria tecnologia ricombinante esclusiva Genetic Polymer possa permettere di creare nuove composizioni e di produrre e vendere prodotti proteinici biotecnologici tipo G-csf o Epo senza violare alcun brevetto di terzi basato su tecnologie concorrenziali, oltre a consentire un dosaggio più conveniente. Cti ritiene di aver dimostrato a titolo preliminare il principio della tecnologia Genetic Polymer e prevede che Aequus Biopharma genererà ulteriori dati sperimentali atti a convalidare tale tecnologia. I primi prodotti biotecnologici che la società intende sottoporre a studio preclinico comprendono nuovi biosimili G-csf ed Epo ad azione prolungata. Bianco discuterà in modo approfondito l´operazione nel corso di una presentazione alla conferenza "Bio Ceo & Investor" che si terrà martedì 13 febbraio alle 10. 30 del mattino, fuso orario di New York. Il webcast in diretta della presentazione è accessibile presso il sito Web di Cti, www. Cticseattle. Com, e resterà a disposizione per l´eventuale replay. I prodotti biotecnologici - I prodotti biotecnologici, specie i prodotti biofarmaceutici proteici Dna ricombinanti (rDna), rappresentano il segmento in più rapida crescita delle vendite farmaceutiche. Attestato correntemente su un fatturato di 51 miliardi di dollari a livello mondiale, tale segmento dovrebbe raggiungere 87 miliardi di dollari entro il 2010. È in corso l´applicazione di tecnologie di produzione di proteine su scala industriale ai fini dello sviluppo di una vasta gamma di prodotti terapeutici a base proteica, comprendenti ormoni, fattori di crescita, anticorpi e modulatori di citochina, destinati al trattamento di un vasto spettro di affezioni. Questi farmaci hanno però una emivita nel plasma relativamente breve. Pertanto, sono stati sviluppati svariati approcci fisici, genetici e chimici al fine di prolungare l´emivita nel plasma delle proteine terapeutiche senza comprometterne l´efficacia o la sicurezza (immunogenicità ed altre tossicità secondarie). L´approccio di maggior successo è consistito nella coniugazione chimica con monometossipolietilene glicole (Peg), nell´ingegneria degli amminoacidi al fine di alterare la glicosilazione proteica e nell´addizione di domini “carrier” non biologicamente attivi. .  
   
   
DAL PROSSIMO ANNO VACCINAZIONE GRATUITA CONTRO IL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV)  
 
 Bolzano, 13 febbraio 2007 - A partire dal 2008 sarà introdotta anche in Alto Adige la vaccinazione gratuita contro il virus del papilloma umano che causa il carcinoma della cervice uterina. Nel periodo compreso tra il 1999 ed il 2003 sono stati registrati in Alto Adige 123 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina, in media 9,2 casi all’anno su 100. 000 donne e complessivamente 27 casi di morte, 1,5 all’anno su 100. 000 donne. Per le donne nella fascia d’età compresa tra i 30 ed i 64 anni il carcinoma della cervice dell’utero rappresenta la seconda forma di tumore più frequente dopo il carcinoma mammario. Molti casi vengono identificati nello stadio iniziale grazie al Pap test e trattati in maniera tempestiva. La vaccinazione gratuita rappresenta un’ulteriore misura per contrastare questa grave malattia che colpisce le donne. Il Ministero della sanità intende attuare, a partire dal 2008, una vaccinazione a tappeto su tutto il territorio nazionale e gratuita per tutte le ragazze a partire dal dodicesimo anno d’età. Grazie alla vaccinazione si mira a proteggere queste giovani dall’insorgere dell’infezione provocata dal virus del papilloma che, con l’avanzare dell’età, solitamente a partire dai 45 anni, può svilupparsi in un carcinoma della cervice uterina. Sotto il profilo epidemiologico gli effetti della vaccinazione divengono tangibili solo dopo circa 20 anni, quando le ragazze sono ormai donne adulte. Dagli studi condotti sinora si evince, secondo una nota dell’Ufficio igiene e salute pubblica della Provincia, che il 70% delle donne vaccinate dispone di una sufficiente protezione immunitaria che perdura per almeno cinque anni. Secondo gli esperti la vaccinazione offre, inoltre, una protezione nei confronti di altre patologie legate al virus del papilloma come, ad esempio, i condilomi e forme tumorali meno frequenti dell’apparato genitale. Per le donne rimarrà anche in futuro la necessità di sottoporsi al Pap test poiché permane il rischio di contrarre infezioni virali. La nuova vaccinazione protegge, infatti, solo contro i ceppi più comuni del virus del papilloma umano. L’italia è attualmente il primo Paese europeo ad aver introdotto un programma di immunizzazione complessiva contro l’infezione causata dal virus del papilloma. Le Regioni e le Province autonome prenderanno parte questa primavera ad un incontro presso il Ministero della sanità per definire gli aspetti organizzativi della vaccinazione che eventualmente potrebbe essere estesa anche alle undicenni. .  
   
   
I CENTRI DIURNI DI SALUTE MENTALE A ROMA  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - Rilanciare i Centri diurni di salute mentale promovendo una cultura valutativa basata sulla partecipazione di tutti gli attori sociali. E’ uno degli obiettivi del Progetto di valutazione dei Centri diurni di Salute Mentale nel Comune di Roma, che intende avviare e stimolare un processo di ripresa dell’importanza dei centri, del loro ruolo e identità e ridare slancio a servizi e operatori. I risultati dei primi due anni della ricerca valutativa saranno presentati al Convegno “Il Centro della qualità”, che si terrà oggi 13 febbraio 2007 (ore 9. 00), presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma - Piazzale Aldo Moro, 7 (Aula Convegni). Il progetto si colloca nell’ambito di una convenzione tra il V Dipartimento alle politiche sociali e per la salute del Comune di Roma e l’Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr. Ideato dai ricercatori del Cnr in stretta collaborazione con i tecnici del V Dipartimento, il progetto, ha coinvolto tutti i protagonisti implicati nei Centri diurni, in particolare utenti, operatori e familiari, responsabili dei Centri e delle Cooperative sociali, direttori dei Dipartimenti di Salute mentale (Dsm) e il coordinamento cittadino dei Centri diurni. Attraverso la valutazione partecipata, è stato possibile individuare le diverse idee di qualità, percezioni e rappresentazioni del Centro diurno di cui sono portatori i gruppi di soggetti coinvolti nella ricerca. Al Convegno sarà distribuito il libro “Allo specchio. Quaderno di valutazione per i Centri diurni di salute mentale”, realizzato con alcuni operatori della Asl Rm E che sono stati coinvolti in un gruppo di lavoro per circa un anno, che aveva come obiettivo la valorizzazione del sapere degli operatori e la esplicitazione delle buone prassi. .  
   
   
BRESCIA, INAUGURATA NUOVA SEDE DISTRETTO SANITARIO PRESENTI ANCHE LA VICEPRESIDENTE BECCALOSSI E L´ASSESSORE CE´  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - E´ stata inaugurata ieri ufficialmente la nuova sede del Distretto sanitario di Brescia. Ricavata da un padiglione del vecchio Ospedale psichiatrico provinciale, raggruppa in un solo edificio la Direzione, l´Ufficio Relazioni con il Pubblico, i responsabili di area funzionale (Assistenza medica primaria, Medici convenzionati, Ufficio rimborsi, Visite fiscali, eccetera) oltre a una serie di attività socio-sanitarie (tutela minori, consultorio familiare, area anziani, adozioni). Alla cerimonia erano presenti il vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, e l´assessore alla Sanità, Alessandro Cè, che ha sottolineato come l´inaugurazione odierna rappresenti un momento importante "nel contesto dello sforzo notevole che stanno compiendo Regione Lombardia e le Aziende Sanitarie Locali per migliorare al massimo i servizi alla cittadinanza e nel contesto di una programmazione attenta che razionalizzi nel modo migliore le risorse esistenti". Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente Viviana Beccalossi, che nel suo intervento ha ricordato come la nuova sede dell´Asl sia "un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di quella ´cittadella della sanità´ che, nel cuore della città, permetterà a tutti di usufruire dei servizi sanitari e sociosanitari di cui hanno bisogno. Senza dover più girare per uffici e sportelli sparsi per Brescia senza un filo logico". "E´ bello partecipare a iniziative come questa - ha aggiunto Viviana Beccalossi - dove si inaugurano strutture già funzionanti, ben servite dai mezzi pubblici e dotate di comodi parcheggi". Un concetto ribadito dall´assessore Cè, che ha poi ricordato come "ancora una volta si inauguri una struttura che è un fiore all´occhiello per Brescia, nella realizzazione del quale si è concretizzati tutta la laboriosità e l´etica della nostra popolazione". Da parte sua, Regione Lombardia "continua a sostenere ogni sforzo per migliorare l´edilizia sanitaria lombarda, stanziando migliaia di miliardi delle vecchie lire per mettere in cantiere opere necessarie ai cittadini, nonostante il momento di grande difficoltà per le finanze pubbliche - ha spiegato Cè - possiamo vantare una sanità molto buona con punte di vera eccellenza, e alle inevitabili criticità esistenti anche nel Bresciano stiamo lavorando per dare le risposte più adeguate in tempi rapidi: per la ristrutturazione degli Spedali Civili di Brescia la Regione ha stanziato altri 27 milioni di euro, mentre per l´ospedale di Gavardo (Bs) stiamo sollecitando il Governo a mantenere gli impegni finanziari presi a suo tempo". "Ma la Regione non è attenta solo all´edilizia sanitaria - ha aggiunto l´assessore alla Sanità - se è vero che stiamo dando un forte impulso alla formazione degli operatori, oltre che al progetto della carta Siss che comporterà un vero salto di qualità, permettendo al paziente di sentirsi realmente ´preso in carico´ dal sistema sanitario e accompagnato in tutto il percorso di cura". .  
   
   
ASSISTENZA, UN LABORATORIO PER RECUPERARE MOTIVI ED EMOZIONI  
 
 Pordenone, 13 febbraio 2007 - Ripensare alla propria pratica professionale recuperando motivi, azioni, emozioni e significati che quotidianamente agiscono nella relazione educativa e assistenziale. Un percorso rivolto a personale del settore attraverso la prospettiva autobiografica, che oggi si pone come uno degli scenari più stimolanti e innovativi della ricerca educativa sulla condizione adulta. Si è conclusa nei giorni scorsi a Pordenone la seconda edizione del “Laboratorio di arte dell´autobiografia” organizzato dalla Cooperativa sociale Itaca, condotto dal formatore Massimo De Bortoli e coordinato dalla vice presidente Laura Lionetti. Il percorso, iniziato nello scorso ottobre, si è articolato in sei incontri dedicati all´approfondimento della prospettiva autobiografica come strumento di riflessione su di sé e come metodologia di intervento nella relazione d´aiuto. Vi hanno partecipato operatori ed educatori che lavorano con persone anziane, con persone sofferenti di disagio mentale, formatori, ma anche semplici cittadini interessati a questa nuova prospettiva. Un gruppo ben motivato che si è incontrato per scrivere, ascoltare, raccontarsi e progettare grazie ad un´esperienza formativa che si è tradotta in´occasione di confronto e crescita. Il formatore Massimo De Bortoli, collaboratore scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Lua), presso la quale ha conseguito il titolo di esperto in metodologie narrative e autobiografiche, ha proposto il tema dell´autoformazione e i presupposti teorici dell´autobiografia, passando poi alle possibilità di utilizzo e contesti di applicazione. L´autobiografia è infatti adatta a lavorare con i professionisti della cura (workshop, seminari, laboratori, giochi di ruolo), con gli insegnanti (attività in classe, laboratori, progetti speciali), nei contesti organizzativi (scritture d’esperienza, job description, scritture professionali, trascrizioni) e con le persone (colloqui narrativi e autobiografici, bilanci di competenze). Il corso si è inserito nel più ampio progetto formativo proposto del settore anziani della Cooperativa sociale Itaca, rivolto sia ai soci sia all´esterno, che si sviluppa su diversi livelli e si articola in uno spettro temporale che abbraccia più anni formativi. I livelli di formazione e aggiornamento si articolano nella tre aree del sapere – saper fare – saper essere e prevedono formazione al ruolo, competenze tecniche, altra visione. Tale modello viene promosso attraverso un progetto globale che prevede l’approfondimento di alcune tematiche tra loro intrecciate: il modello Gentlecare per l’area delle demenze; la prospettiva autobiografica per l’area degli educatori e animatori; il modello sistemico; il gruppo di discussione sui casi (in particolare per gli operatori di assistenza); la valutazione multidimensionale, la scheda Val. Graf e il Progetto assistenziale individualizzato come metodologia operativa di lavoro di equipe. La formazione dunque come promozione dell’autoriflessione, di un lavoro di metacognizione su quello che si fa. I filoni percorsi condividono un approccio democratico alla conoscenza, in quanto promuovono, secondo molteplici punti di vista, il valore in base al quale ciascun individuo è portatore di un suo punto di vista e di una storia degni di essere ascoltati. Raccontarsi, raccogliere e raccontare la storia, ad esempio il caso di un utente oppure le storie come strumento di attività e di incontro tra generazioni, sono solo alcune delle tante esperienze attraverso le quali si possono indurre processi di ricostruzione del sé e della visione dell’altro. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
L’UMANO NASCOSTO: INCONTRO SULLA DISABILITÀ IN BIBLIOTECA  
 
 Lainate, 13 febbraio 2007 - L’associazione “La-fra” di Lainate ha organizzato, per venerdì 16 febbraio alle ore 21 nella Sala delle Capriate della Biblioteca comunale di Lainate, un incontro pubblico dal titolo “L’umano nascosto - prendersi cura dello stato vegetativo: disabilità dei nostri giorni”. La convinzione che le persone svantaggiate abbiano dignità, diritti, bisogni e desideri come tutti gli esseri umani è stato il punto di partenza dell’esperienza “La-fra” che da oltre trent’anni si prende cura di ragazzi, donne e uomini diversamente abili. “Essere la voce di chi non ha voce” è il motto dell’Associazione, che intende promuovere, operare e essere testimone dei valori umani e sociali dei più deboli e indifesi. Un impegno fondato sul riconoscimento del valore della persona umana e delle sue esigenze di realizzazione: anche nelle situazioni di disabilità estreme, come lo stato vegetativo, il valore della persona umana rimane intangibile. All’incontro di venerdì sera sarà presente il Dott. Giovanni Battista Guizzetti, responsabile del Reparto per stati vegetativi del Centro Don Orione di Bergamo, autore di varie pubblicazioni tra cui “Terry Schiavo e l’umano nascosto” e membro della Commissione Tecnico-scientifica istituita dal Ministero della Sanità per lo studio e la ricerca sullo stato vegetativo. La serata sarà anche l’occasione per presentare le nuove iniziative dell’Associazione: Punto Famiglia La-fra e Sportello Disabilità, che mirano a dare ai disabili quella dignità di persone che compete ad ogni essere umano. . .  
   
   
PRESENTATA A ROMA LA FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA UNA NAVE DI 60 METRI PER AIUTARE LE PERSONE AFFETTE DA DISAGI PSICHICI E FISICI IL 2007 DEDICATO AI BAMBINI  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - E’ stata presentata al Campidoglio Tender To Nave Italia, fondazione Onlus costituita dallo Yacht Club Italiano e dalla Marina Militare Italiana. Erano presenti il vicesindaco di Roma Mariapia Garavaglia, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa e il Presidente dello Yacht Club Italiano Carlo Croce. La Fondazione Tender To Nave Italia vuole apportare un contributo concreto e significativo a favore del benessere delle persone più deboli della società - bambini, adolescenti, portatori di handicap fisico, psichico, sensoriale, malati e anziani - promuovendo il mare e la navigazione quali esperienze preferenziali di educazione, formazione e terapia. Sostenuta dai tre Promotori Benemeriti Siad, Telecom Progetto Italia e Unicredit Private Banking, che hanno creduto in questa grande iniziativa di solidarietà, la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico di Onlus secondo il Dpr 361 e l’iscrizione nel Registro istituito nella Prefettura di Genova. Il cuore della Fondazione batte a bordo di Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo, lunga 61 metri e capace di alloggiare più di 30 ospiti oltre l’equipaggio (a cui provvederà la Marina Militare). Nave Italia non è un semplice albergo galleggiante, ma un luogo dove si realizzano progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia, oltre che la formazione di chi opera a contatto con il disagio. Un’università corsara, insomma, mobile, finanziariamente autonoma, che si affianca alle strutture esistenti per essere punto di incontro e scambio di esperienze diverse ed internazionali: un ambasciatore dell’Italia educante, formativa e solidale nei mari del mondo. Le aree di intervento La Fondazione Tender To Nave Italia opera seguendo due direzioni: 1. La progettazione di interventi di sostegno a favore di soggetti disagiati, in collaborazione con associazioni e organizzazioni. In particolare saranno realizzate: Attività di prevenzione della dispersione scolastica; Progetti per l’infanzia abbandonata; Attività educativa per adolescenti segnalati dai servizi sociali e/o dalle istituzioni giudiziarie; Interventi di orientamento e autonomia rivolti a portatori di handicap fisico, psichico e sensoriale; Progetti sperimentali di integrazione culturale; Attività di sostegno per persone malate e le loro famiglia; Iniziative e progetti per anziani- 2. La progettazione di interventi di formazione e aggiornamento degli operatori nel campo del sociale. In particolare saranno proposte: L’esperienza a bordo di Nave Italia come occasione di formazione, sperimentazione e approfondimento nell’ambito di percorsi universitari inerenti agli oggetti di lavoro della Fondazione. Corsi di aggiornamento accreditati e riconosciuti, rivolti a operatori scolastici, sociali e socio sanitari, finalizzati a presentare e proporre le potenzialità e gli utilizzi educativi, formativi e terapeutici delle risorse e dei progetti della Fondazione. Il calendario attività 2007 è dedicato ai bambini: Per il primo semestre del 2007 l’ambito prioritario di intervento è stato individuato nei bambini e nella scuola: a bordo di Nave Italia saranno infatti realizzati percorsi dedicati ai minori a rischio di abbandono scolastico e/o con difficoltà a concludere il ciclo dell’obbligo formativo. La realizzazione di queste attività, finalizzate a specifici obiettivi educativi e formativi, rappresenterà anche una sperimentazione fondamentale per la raccolta di elementi utili alla progettazione 2007/08 e degli anni successivi. Nel corso del 2007, oltre ai progetti scuola, saranno inoltre sperimentati interventi dedicati a: fratelli sani di bambini affetti da sindromi rare; malati oncologici o soggetti usciti dalla malattia che necessitano di interventi di sostegno psicologico e rimotivazione alla vita; adolescenti e giovani provenienti da 8 paesi d’Europa per un progetto di integrazione e scambio culturale; minori in carico a progetti di sostegno educativo in funzione della prevenzione dell’istituzionalizzazione; disabili sensoriali (non vedenti) e mentali. .  
   
   
L’UMANO NASCOSTO: INCONTRO SULLA DISABILITÀ IN BIBLIOTECA  
 
 Lainate, 13 febbraio 2007 - L’associazione “La-fra” di Lainate ha organizzato, per venerdì 16 febbraio alle ore 21 nella Sala delle Capriate della Biblioteca comunale di Lainate, un incontro pubblico dal titolo “L’umano nascosto - prendersi cura dello stato vegetativo: disabilità dei nostri giorni”. La convinzione che le persone svantaggiate abbiano dignità, diritti, bisogni e desideri come tutti gli esseri umani è stato il punto di partenza dell’esperienza “La-fra” che da oltre trent’anni si prende cura di ragazzi, donne e uomini diversamente abili. “Essere la voce di chi non ha voce” è il motto dell’Associazione, che intende promuovere, operare e essere testimone dei valori umani e sociali dei più deboli e indifesi. Un impegno fondato sul riconoscimento del valore della persona umana e delle sue esigenze di realizzazione: anche nelle situazioni di disabilità estreme, come lo stato vegetativo, il valore della persona umana rimane intangibile. All’incontro di venerdì sera sarà presente il Dott. Giovanni Battista Guizzetti, responsabile del Reparto per stati vegetativi del Centro Don Orione di Bergamo, autore di varie pubblicazioni tra cui “Terry Schiavo e l’umano nascosto” e membro della Commissione Tecnico-scientifica istituita dal Ministero della Sanità per lo studio e la ricerca sullo stato vegetativo. La serata sarà anche l’occasione per presentare le nuove iniziative dell’Associazione: Punto Famiglia La-fra e Sportello Disabilità, che mirano a dare ai disabili quella dignità di persone che compete ad ogni essere umano. .  
   
   
LUSINGHIERI I RISULTATI EMERSI DALLO STUDIO "JOBFIT“  
 
Bolzano, 13 febbraio 2007 - Sono stati presentati recentemente i risultati dell’indagine “denominata “Jobfit” effettuata da Matthias Beggiato per incarico della ripartizione formazione professionale di lingua tedesca e ladina finalizzata alla valutazione dei risultati della formazione professionale nei confronti di giovani disabili Dall’indagine, che ha coinvolto circa 180 giovani tra i 18 ed i 27 anni con disabilità che hanno frequentato tra il 2000 ed il 2001 la formazione professionale, è emerso che il 91% di loro è inserito a pieno titolo nel mondo del lavoro. Gli altri sono alla ricerca di un lavoro o stanno seguendo una formazione professionale mentre solamente il 3% degli intervistati si è dichiarato disoccupato. L’indagine “Jobfit” ha posto in evidenza inoltre che il lavoro svolge un ruolo determinante nella vita di questi giovani e si colloca al primo posto rispetto a concetti come l’amicizia, la partnership, il buon rapporto con i propri genitori, la formazione ed il tempo libero. Nel complesso circa il 98% degli intervistati si sono dichiarati soddisfatti delle loro condizioni di vita. Dallo studio emerge in maniera chiara, secondo il direttore della Formazione professionale tedesca e ladina, Peter Duregger, che la formazione svolge in maniera egregia il proprio ruolo di trampolino verso il mondo del lavoro. È chiaro nel contempo anche il ruolo insostituibile svolto in questo contesto dalla rete di rapporti sociali e dalla famiglia in primo luogo al fine di inserire nel migliore dei modi questi giovani nel mondo del lavoro ed in una vita il più possibile autonoma. Da metà marzo lo studio potrà essere consultato nel sito Internet della Formazione professionale tedesca e ladina all’indirizzo: www. Berufsbildung,it .  
   
   
FIRMATO UN ACCORDO TRA FIMP - FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI E UNICEF. PRIMO OBIETTIVO PROMUOVERE LA SALUTE DEI BAMBINI ITALIANI DAI PRIMI ANNI DI VITA ALL’ADOLESCENZA.  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - E’ stato siglato un protocollo d’intesa tra il comitato italiano per l’Unicef Onlus e la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp). L’accordo è stato sottoscritto ieri sera dal Dott. Giuseppe Mele, Presidente Federazione Italiana Medici Pediatri, e dal Dott. Antonio Sclavi, Presidente Comitato Italiano per l’Unicef Onlus. Con tale protocollo si intende rafforzare la collaborazione già attiva da molti anni attraverso la creazione di un gruppo di lavoro che avrà i seguenti obiettivi: 1. Promozione dei Diritti dell’Infanzia, con particolare accento sul diritto al benessere psico-fisico; 2. Impegno comune per l’attuazione di programmi e progetti concordati; 3. Presenza nelle iniziative istituzionali promosse da entrambi le parti concernenti i Diritti dell’infanzia; 4. Consolidamento dell’impegno comune nella attuazione dei progetti a livello locale attraverso i rispettivi comitati regionali. In particolare, la collaborazione mirerà a intraprendere attività di Promozione della Salute dai primi anni di vita all’adolescenza, con particolare riferimento ad iniziative di comprovata efficacia, sia singole che riunite in programmi di più azioni integrate, coerenti con gli Obiettivi del Millennio e con i bisogni rilevati dei bambini e delle bambine. Le azioni nel metodo mireranno da un lato all’ “empowerment” delle famiglie e dei bambini stessi, dall’altro alla valorizzazione delle sinergie di rete a livello istituzionale, scientifico e professionale e degli altri soggetti sociali coinvolti. Tra le azioni prioritarie vi sarà: 1. La promozione dell’allattamento al seno, con l’impegno della Fimp a sostenere il progetto Oms/unicef “Ospedali Amici dei Bambini” e attraverso la partecipazione attiva ai lavori della Consulta Tecnico Scientifica per il Bfh, ed inoltre delle connesse attività di promozione sul territorio e di sostegno alle madri e padri. Verrà promossa la divugazione da parte di pediatri iscritti alla Fimp del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno e successive risoluzioni dell’Assemblea Mondiale di Sanità. La Fimp promuoverà la collaborazione dei propri iscritti alle sperimentazioni attivate in Italia per la definizione del “territorio amico dei bambini”. La Fimp si impegna a promuovere il sostegno e la partecipazione attiva dei pediatri in altre campagne per la salute dell’infanzia proposte e patrocinate dall’ Unicef. 2. Lanciare una campagna comune annuale, per promuovere i singoli diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e quei temi coinvolti direttamente nel miglioramento della salute dell’infanzia: alimentazione, educazione fisica, ambiente sano, ecc. , nel quadro dei programmi di advocacy dell’Unicef-italia. Il tema della campagna verrà scelto di comune accordo, ed essa sarà strutturata individuando le azioni più appropriate e momenti di valutazione comune dei risultati raggiunti. 3. Studiare, prevedendo in un’ottica di rete il coinvolgimento degli altri interlocutori istituzionalmente competenti, possibili percorsi di prevenzione della violenza domestica, della discriminazione contro i bambini stranieri, dell’esclusione di bambini disagiati, anche attraverso l’individuazione di sistemi di allarme precoce (early warning systems). 4. Promuovere il sostegno ai progetti che l’Unicef realizza nei Paesi in via di sviluppo. Sarà valutata la possibilità di organizzare visite sul campo di tali progetti da parte dei pediatri italiani. 5. Promuovere il sostegno e la partecipazione attiva alla Campagna Globale dell’Unicef “Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids” (durata 2006-2010); 6. Riportare nell’ambito delle rispettive assemblee annuali la valutazione sui risultati ottenuti e i progressi realizzati nell’ambito della collaborazione Fimp-unicef “Tale collaborazione - afferma Giuseppe Mele - troverà la sua prima rappresentazione nel corso dell’evento nazionale Fimp che si terrà a Bologna il 13 Settembre prossimo, dove sarà fin da ora garantita una sentita partecipazione da parte dei delegati provinciali e regionali dell’Unicef. L’evento che incentrerà il programma dei lavori proprio sui temi legati all’infanzia violata, riunisce gran parte degli obiettivi che Fimp e Unicef si sono prefissi di raggiungere”. .  
   
   
VITERBO: CUP, DAL 19 SI PASSA AL NUMERO VERDE REGIONALE  
 
 Viterbo, 13 febbraio 2007 - - Cambia il numero per la prenotazione telefonica delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Lo comunica la direzione generale della Asl di Viterbo di viale Trento. Da lunedì 19 febbraio, infatti, chi volesse dotarsi di questo servizio dovrà utilizzare il numero verde regionale 80. 33. 33 (non più l’800. 38. 36. 70). “La Asl di Viterbo - dice il direttore dell’Avps, Renato Leoncini - in questa maniera si uniforma alle direttive regionali per quanto riguarda le prenotazioni telefoniche”. La Regione Lazio, infatti, di recente ha deciso di centralizzare la gestione dei vari servizi di prenotazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali offerte dal sistema sanitario regionale, “mettendo a punto - spiega Leoncini - un modello organizzativo sulla base del quale il servizio Recup, nel suo complesso, potrà produrre i risultati attesi di razionalizzazione e di semplificazione”. .  
   
   
OSPEDALE DI CHIVASSO: TRE NUOVI MEDICI PER LA CARDIOLOGIA  
 
Torino, 12 febbraio 2007 - Il reparto di cardiologia dell’ospedale di Chivasso potrà contare sulla presenza di tre medici in più. Lo ha stabilito una delibera della giunta regionale, con cui si autorizza il commissario dell’Asl 7 a procedere alle assunzioni necessarie a potenziare l’equipe. «A seguito di un attento esame dell’elevato volume di attività che svolge la struttura - ha dichiarato l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda - abbiamo ritenuto opportuno accogliere immediatamente la richiesta della direzione di procedere alla copertura dei posti vacanti presso il reparto, senza attendere la presentazione da parte dell’azienda del piano di attività a medio termine. L’obiettivo è quello di garantire un servizio ottimale ai cittadini, evitando l’allungamento delle liste d’attesa e un ulteriore accumulo di ore di straordinario a carico dei cardiologi attualmente in servizio». .  
   
   
SALUTE, ASSESSORE MONTALDO: "AL VIA PROGRAMMA REGIONALE PER REALIZZAZIONE STRUTTURE DESTINATE A ATTIVITÀ INTRAMOENIA"  
 
Genova, 13 febbraio 2007 - Le aziende sanitarie liguri avranno tempo fino al 31 luglio di quest´anno per adeguare le proprie strutture e predisporne di nuove da destinare all´attività libero professionale intramoenia. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale ligure, su proposta dell´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, approvando il programma regionale triennale per lo sviluppo dell´attività intramoenia che dà seguito al decreto Bersani sulle liberalizzazioni. Entro questa data tutte le aziende ed Enti ospedalieri liguri dovranno programmare e attuare le azioni necessarie sia per affrontare gli aspetti organizzativi e gestionali dell´intramoenia, sia per utilizzare al meglio gli ambienti e le tecnologie disponibili. L´assessorato ha previsto che ogni azienda predisponga entro il 28 febbraio 2007 un programma dettagliato di tutti gli interventi e del relativo percorso attuativo per essere operativi il 1 agosto. Solo nel caso in cui non sia possibile rispettare la data del 31 luglio completando il programma, per garantire la disponibilità di spazi e tecnologie indispensabili all´attività libero professionale ambulatoriale, è prevista l´individuazione di spazi provvisori o eventualmente il ricorso a strutture private non accreditate con cui le aziende potranno stipulare apposite convenzioni e conseguentemente gestire l´attività intramoenia per garantire in piena trasparenza tariffe eque. "Con questo provvedimento - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - abbiamo voluto definire un piano generale degli interventi ultimati, in corso di realizzazione e da realizzare per ogni singola azienda ed Ente ospedaliero, in modo da fornire un quadro complessivo su base regionale alle aziende che potranno così, in funzione dello stato di attuazione degli interventi, proporre le azioni necessarie per sviluppare al meglio l´attività libero professionale all´interno delle prorpei strutture". Dal piano approvato risulta che ammontano a oltre 45 milioni di euro il totale dei finanziamenti stanziati dallo Stato e dalla Regione per interventi in parte già realizzati e in corso di realizzazione. Asl 1 Imperiese - Costruzione di un nuovo corpo di fabbrica per 60 posti letto di degenza e 17 ambulatori nell´ospedale di Imperia (ultimazione prevista giugno 2009); Ampliamento volumetrico del presidio ospedaliero di Bordighera per la realizzazione di 6 camere di degenza (12 posti letto) e 3 ambulatori (ultimazione prevista luglio 2009) Asl 2 Savonese - Ambulatori da individuare nel nuovo presidio ospedaliero di Albenga (attualmente in costruzione) la cui attivazione è prevista dal secondo trimestre 2008, ambulatori presso la Rsa di Alassio, studi associati dei medici di medicina generale che garantiscono al continuità assistenziale, nuovi ambulatori presso la Rsa di Finale e nuovi studi associati dei medici di medicina generale, nuovi ambulatori in Val Bormida e nel Savonese, oltre a nuove strutture di degenza; Asl 3 Genovese - Dotazione di strutture di intramoenia disponibili dopo il 31 luglio 2007, vengono attivati 29 posti letto nell´ospedale di Sestri Ponente, 15 posti letto nel presidio di Arenzano e valutata la possibilità di attivare convenzioni con strutture diverse; Asl 4 Chiavarese - Costruzione di una nuova Casa di Salute comprensiva di ambulatori e degenze (14 posti letto) presso l´ospedale di Lavagna (è in corso la procedura per l´aggiudicazione dell´appalto); gli spazi ambulatoriali dell´azienda dedicati all´intramoenia vengono riorganizzati in funzione dell´attivazione del nuovo ospedale di Rapallo, prevista nel secondo semestre 2009. Asl 5 Spezzina - Realizzazione di un piano dedicato ad ambulatori e degenze nel nuovo Filettino della Spezia è condizionato dalle scelte programmatiche relative al processo di riorganizzazione del presidio ospedaliero della Spezia; Ospedale San Martino Genova - Intervento di ristrutturazione del padiglione 40 in atto per la realizzazione di ambulatori, 2 sale operatorie e 50 posti letto per degenze (ultimazione prevista maggio 2008) Azienda Ospedaliera di Santa Corona di Pietra Ligure - Intervento di sopraelevazione del fabbricato Cupa da adibire ad 8 ambulatori intramoenia (ultimazione prevista aprile 2007); Ente Ospedali Galliera di Genova - Valutata la possibilità di individuare una struttura esterna all´ospedale per poter ospitare un numero adeguato di ambulatori. È in corso l´intervento di ristrutturazione del 7° e dell´8° piano del padiglione C per la realizzazione di 28 posti letto di degenza intramoenia (ultimazione prevista giungo 2007); Azienda Ospedaliera Villa Scassi - È attiva dal 2002 la Casa di Salute nell´ambito della stessa azienda che permette lo svolgimento dell´attività intramoenia in regime di ricovero convenzionata con altre aziende sanitarie; Ist di Genova - L´istituto organizzerà attività libero professionale all´interno della propria struttura; Ospedale Evangelico Internazionale - L´istituto organizza attività libero professionale ambulatoriale sia all´interno sia con convenzioni in strutture private non accreditate. .  
   
   
AIR LIQUIDE SANITÀ SERVICE LANCIA IL PROGETTO CRYOSMART SUL MERCATO INTERNAZIONALE  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Air Liquide Sanità Service lancia ufficialmente sul mercato internazionale il progetto Cryosmart (Sample Management And Real Traceability): si tratta di un sistema avanzato utilizzato per l’automazione e il controllo di biobanche, nonché per la tracciabilità dei campioni biologici crioconservati. Il progetto è stato premiato durante la Giornata dell’Innovazione, presso la sede centrale di Air Liquide di Parigi, che raccoglie tutte le migliori innovazioni realizzate durante l’anno. Su un totale di 110 progetti inviati da 48 filiali Air Liquide nel mondo, il progetto di Air Liquide Sanità Service è stato giudicato tra i migliori 11 classificati. Con un budget di 165 milioni di Euro dedicato interamente all’innovazione nel 2005, Air Liquide registra circa 250 brevetti all’anno, con un numero maggiore di brevetti internazionali rispetto ad ogni altra società nel settore dei gas industriali. La stessa Air Liquide è frutto di un’innovazione nel 1902, grazie all’ industrializzazione del processo di liquefazione dei gas, quindi la loro commercializzazione in ambito industriale e medicale. Negli ultimi 10 anni, il Gruppo ha introdotto la Giornata dell’Invenzione, per premiare i migliori inventori, uomini e donne, che grazie al loro contributo hanno fornito un vantaggio competitivo alla società. Dal 1996, 965 inventori sono stati premiati per i loro sforzi. .  
   
   
CONFERENZA: “RICERCA GENETICA IN ALTO ADIGE”  
 
Bolzano, 13 febbraio 2007 - Un’iniziativa del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige che si inquadra nella settimana dedicata a Charles Darwin. Mercoledì 14 febbraio, alle ore 20,00, presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige si svolgerà una conferenza sul tema “Ricerca genetica in Alto Adige” con il Dr. Peter P. Pramstaller, neurologo presso l’Ospedale Centrale di Bolzano e direttore dal 2002 del Programma di Ricerca “Gennova “da cui è nato nel 2004 l’Istituto di Medicina Genetica dell’Accademia Europea di Bolzano. Situato nel cuore dell’Europa, l’Alto Adige rappresenta ancor oggi un’isola culturale-linguistica con una popolazione relativamente omogenea dal punto di vista genetico, un sistema sanitario altamente avanzato e archivi genealogici d’eccezione. Presupposti ideali, dunque, per procedere ad una analisi approfondita delle correlazioni esistenti fra geni, malattie e ambiente. L’istituto di Medicina Genetica segue un approccio multidisciplinare che si riflette in diverse priorità di ricerca: ricerca clinica, epidemiologia genetica e biostatica, genetica molecolare, informatica biomedica, storia della medicina e genealogia, scienza e società. I risultati dell’attività di studio costituiscono una base fondamentale per migliorare la diagnosi precoce, la prevenzione e il trattamento delle patologie più frequenti. La conferenza sarà tenuta in lingua tedesca, l’ingresso è libero. Museo di Scienze dell’Alto Adige, Bolzano, via Bottai 1, Bolzano Tel. 0471-412964, www. Museonatura. It. .  
   
   
MONET, DEGAS, RENOIR, GAUGUIN, REDON, MONDRIAN GLI IMPRESSIONISTI, I SIMBOLISTI E LE AVANGUARDIE 120 CAPOLAVORI DAL MUSEO NAZIONALE DI BELGRADO A COMO DAL 24 MARZO AL 15 LUGLIO 2007  
 
 Como, 13 febbraio 2007 - 270. 000 visitatori in tre anni. È questo il dato che testimonia il successo del progetto culturale realizzato dal Comune di Como, che ha portato sulle rive lariane in tre anni, dal 2004 al 2006, capolavori di Mirò, Picasso e Magritte. La settecentesca Villa Olmo è ora pronta a ospitare la nuova grande iniziativa in programma per la primavera 2007. L’assessore alla Cultura, Sergio Gaddi, ha infatti annunciato che dal 24 marzo al 15 luglio 2007 si terrà un raffinato evento espositivo dedicato ai capolavori impressionisti e post-impressionisti provenienti dal Museo di Belgrado. La rassegna ‘Gli Impressionisti, I Simbolisti E Le Avanguardie, curata da Tatjana Bosnjak (conservatore del Museo di Belgrado), Sergio Gaddi, Giovanni Gentili e Dragana Kovacic (conservatore del Museo di Belgrado), raccoglierà 124 opere (77 oli su tela e 47 disegni), realizzate dai maggiori esponenti dei movimenti da Renoir a Degas, da Monet, da Sisley a Pisarro, da Cézanne a Toulouse-lautrec, da Redon a Moreau, fino a giungere ai primi del Novecento con Gauguin, Picasso, Chagall, Kandinsky, Mondrian. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como. «Dopo il successo della mostra di Renè Magritte dell’anno scorso - sottolinea il sindaco di Como Stefano Bruni - Como prosegue la stagione dei grandi eventi, un ulteriore passo di un percorso ambizioso iniziato nel 2004 e che a pieno titolo ci ha già inserito nel circuito delle città d’arte, con importanti benefici per il territorio, per la naturale vocazione turistica e per il prestigio della nostra città». « Il passaggio tra ‘800 e ‘900 è presentato in un percorso inedito che arriva fino alla nascita della modernità - evidenzia Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della rassegna – attraverso l’esperienza straordinaria dei più grandi maestri europei. L’idea della mostra è quella di accompagnare il visitatore alla scoperta dell’arte moderna attraverso opere importanti mai viste prima in Italia, che partono addirittura dal pre-impressionismo di Corot”. Gaddi, che ha curato anche la mostra di Magritte a Villa Olmo dell’anno scorso, evidenzia poi come “Gli Impressionisti, i Simbolisti e le Avanguardie sono elementi di un unico “progetto culturale integrato”, partito con Miró, Picasso e Magritte, e aperto alla letteratura, alla poesia, al teatro». L’appuntamento di Como sarà l’occasione per ammirare per la prima volta in Italia questi capolavori, conservati nel Museo Nazionale di Belgrado, una tra le istituzioni culturali più vivaci dell’Est europeo, chiuso per ristrutturazione fino al 2010. La collezione dai cui provengono si è formata grazie alla volontà del principe serbo Paul Karadordevic tra la metà dell’Ottocento e gli anni Venti del secolo scorso e, per le sue particolarità, è unica in Europa. A differenza delle altre collezioni coeve, infatti, in essa sono concentrati i lavori di quegli autori che sono stati i protagonisti dello sviluppo dei nuovi orientamenti artistici e che hanno condiviso le moderne idee estetiche. È una collezione mirata alla scelta della modernità che condurrà il visitatore dalle opere dei primi impressionisti fino alla nascita delle Avanguardie. Il percorso espositivo prende avvio con due paesaggi di Camille Corot e una ‘Natura morta con ciliegie’ di Eugène Boudin, due artisti che hanno spianato la strada alla ‘rivoluzione’ impressionista. La grande stagione dell’Impressionismo è ben rappresentata dai maggiori esponenti del movimento, quali Claude Monet, qui con una delle sue famose cattedrali di Rouen (‘La Cattedrale rosa’, 1892), Pierre Auguste Renoir, con 14 oli su tela, tra cui ‘La bagnante che dorme’ del 1861, e ‘La bagnante’ del 1915, Edgar Degas, con tre oli su tela, Alfred Sisley, Camille Pissarro, con ‘Pomeriggio a Berneval’ del 1900. Le evoluzioni stilistiche dell’Impressionismo sono delineate nei suoi tratti essenziali da Paul Gauguin - di cui il Museo di Belgrado conserva importanti dipinti, come ‘Le gioie di Bretagna’ una piccola tela del 1889 appartenente al suo periodo bretone, e tre lavori realizzati a Tahiti, dove l’artista si recò nel 1891 - da Toulouse Lautrec e Paul Signac. Il punto di svolta tra la poetica impressionista e i suoi successivi sviluppi verso l’affermazione delle Avanguardie è dato dall’analisi del movimento simbolista, con opere dei maggiori artisti, come Gustave Moreau, Odilon Redon e Eugène Carrière. L’esposizione comasca dà poi conto degli sviluppi artistici del primo Novecento con il movimento fauvista; è qui che si incontrano le opere di Henri Matisse, di André Derain, di Maurice de Vlaminck, di Georges Rouault. Il cubismo è rappresentato dal capolavoro di Picasso, “Testa di donna”; per il movimento Nabis si incontreranno i lavori di Pierre Bonnard e di Edouard Villard, mentre lavori di Marc Chagall e Kees Van Dongen testimonieranno la ricerca stilistica della cosiddetta ‘scuola di Parigi’. La mostra si conclude idealmente con due artisti che, con modalità diverse, hanno spinto la pittura a nuove ricerche espressive, come Piet Mondrian e Vassily Kandinsky. .  
   
   
INCONTRI RAVVICINATI 18 FEBBRAIO 20 MARZO LA GALLERIA MARCONI  
 
Cupra Marittima (Ap), 13 febbraio 2007 - Per il quarto appuntamento del Progetto “Nudi come vermi”, la Galleria Marconi, Domenica 18 Febbraio alle 18. 00, propone Josephine Sassu in Incontri Ravvicinati, una panoramica sull’arte sarda, che presenta, oltre ai suoi lavori, le opere di cinque artisti dell’isola: Leonardo Boscani, Pinella Marras, Pastorello, Giulia Sale, e Aldo Tilocca. Incontri Ravvicinati è la terza tappa di un’iniziativa partita nella passata stagione, che prevede una serie di mostre curate da artisti che hanno esposto nella galleria, e che ha già visto Karin Andersen curare la collettiva Mind Games, e maicol & mirco la personale di Kid Napped. La collettiva presenterà i fermenti culturali che provengono dalla Sardegna, infatti ciascuno degli artisti che esporrà, ha un saldissimo legame con la terra d’origine, facendo emergere dalle periferie un discorso, che è sì fortemente legato al luogo, ma si apre a prospettive esterne vitali e innovative. “Incontri ravvicinati presenta l’opera di alcuni dei più interessanti artisti sardi; non troppo giovani per essere considerati nuove, possibili, promesse, non troppo vecchi per poter essere definiti storici, ma artisti che sono nel pieno del dibattito dell’arte sia nell’isola sia oltremare. Gli artisti, ognuno con un’opera che presenta l’ultima sua più innovativa produzione sono: Leonardo Boscani, Pinella Marras, Pastorello, Giulia Sale, e Aldo Tilocca. Così come ci ha abituati Spielberg, ogni incontro ravvicinato che si rispetti è accompagnato da suoni celestiali, così nella serata di apertura della mostra sarà presente un giovane performer vocale, Manuel Attanasio, che introdurrà alla visione, presentando agli spettatori il lavoro pubblicato nel suo primo cd”. (Josephine Sassu) Lo scopo del progetto “Nudi come vermi” è creare un ponte ideale tra artisti affermati e giovani, lanciando uno sguardo anche alle arti fuori dai confini nazionali. Gli artisti si mostrano nudi nel loro percorso di ricerca, perché soltanto così possono risultare veri e riuscire a descrivere la propria inquietudine verso il mondo moderno, il disagio e il contatto continuo con le realtà più diverse. Soltanto in una condizione di nudità, ci liberiamo dei pesi che affliggono la condizione umana e si può riuscire a vedere ed estrapolare il bello anche dalle più cupe realtà che ci circondano, così quello che normalmente è un modo di dire dispregiativo assume una nuova valenza estetica e diventa un nuovo canone di bellezza. .  
   
   
FRANCO VACCARI, COL TEMPO ESPOSIZIONI IN TEMPO REALE, FOTOGRAFIE, FILM, VIDEO, VIDEO-INSTALLAZIONI, 1965-2007 SPAZIO OBERDAN MILANO DAL 14 FEBBRAIO AL 13 MAGGIO 2007  
 
 Milano, 13 febbraio 2007 - Presso lo Spazio Oberdan di Milano si terrà dal 14 febbraio al 13 maggio 2007 la mostra “Franco Vaccari Col Tempo: esposizioni in tempo reale, fotografie, film, video, video-installazioni, 1965-2007”, a cura di Vittorio Fagone e Nicoletta Leonardi. La mostra, promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con l’Associazione a. Titolo, è una retrospettiva di Franco Vaccari che comprende: una selezione delle esposizioni in tempo reale, circa 90 opere fotografiche su vari supporti, 2 video-installazioni, una selezione di 9 video e film realizzati a partire dal 1966, 21 libri d’artista realizzati tra il 1965 e il 2003. A partire dalla metà degli Anni Sessanta, Franco Vaccari ha incentrato la sua ricerca su tre tematiche fondamentali: la dissoluzione dell´oggetto estetico modernista; l´utilizzo degli strumenti mass mediatici quali la fotografia, il film, il video; l´accento sulle specifiche condizioni contestuali -ovvero spaziali, temporali e corporee- dell´esperienza, con particolare riferimento allo spazio pubblico e alla città. La ricerca di Vaccari risulta tangente a diverse aree, ma quella che ne esprime meglio il senso potrebbe essere definita realismo concettuale. Il tema della traccia e il fotografico sono due costanti che attraversano tutto il suo lavoro. Sin dall’inizio Vaccari non usa la fotografia per produrre immagini mimetiche, analogiche, ma come impronta di una presenza, come segnale, come sintomo, come traccia fisica di un esserci. Le numerose esposizioni in tempo reale, che Franco Vaccari ha ideato e realizzato dal 1969 ad oggi, sono un episodio di grande importanza del concettualismo. Ingrediente fondamentale delle esposizioni in tempo reale è il coinvolgimento diretto dell’osservatore nella realizzazione di interventi spesso effimeri e provvisori, in cui l´artista da produttore unico ed originale si trasforma in colui che innesca un evento senza necessariamente controllarne gli esiti. L´opera si sviluppa in relazione al modo in cui il pubblico la recepisce e reagisce ad essa, contribuendo a determinarne il significato. Opere aperte e corali realizzate sia dentro i confini istituzionali dell’arte che direttamente nel tessuto urbano, le esposizioni in tempo reale invitano chi è coinvolto nell´operazione a interrogarsi sulla propria identità sociale e sulle dimensioni pubbliche e private dell’esperienza. Esempi fra i più emblematici della strategia estetica adottata da Vaccari sono l’esposizione in tempo reale n. 4, intitolata “Lascia una traccia fotografica del tuo passaggio” (1972), e la sua quasi autonoma proliferazione “Photomatic d’Italia” (1972-1974), entrambe presenti in mostra. Invitato ad esporre alla Biennale di Venezia del 1972, Vaccari colloca una cabina per fototessere nella sala che gli viene assegnata all´interno del Padiglione Italia. Su una delle pareti dello spazio espositivo, l’artista inserisce una grande scritta in quattro lingue che recita "Lascia sulle pareti una traccia fotografica del tuo passaggio”. La cabina Photomatic, un oggetto di strada e di uso quotidiano destinato alla produzione di immagini multiple, standard e di poco costo, viene spostata all´interno di un prestigioso ed auratico spazio espositivo. Con questa operazione, finalizzata alla critica al sistema dell´arte e ai canoni estetici ad esso legati, il mezzo di produzione meccanica - e dunque tutt´altro che autoriale - di ritratti formato francobollo, diviene fonte di una serie eterogenea di immagini che si accumulano sulle pareti espositive tradizionalmente destinate ad accogliere opere uniche di grandi autori. L’artista rovescia la modalità di produzione e la finalità d’uso della fototessera, che da immagine destinata ai documenti di identità, e dunque soggetta alle logiche dell’individuazione e alla sorveglianza, viene trasformata in strumento ludico e liberatorio di riappropriazione degli spazi del quotidiano e di rottura dei confini autoreferenziali dell’arte. Dopo l´esposizione in tempo reale della Biennale, Vaccari sposta l´operazione dallo spazio circoscritto della galleria d´arte a quello diffuso della strada. In “Photomatic d’Italia” l’artista utilizza per un intero anno circa un migliaio di cabine Photomatic sparse per l’Italia, accessibili 24 ore su 24. All´interno di ciascuna di esse, colloca un poster che pubblicizza la ricerca di volti per la realizzazione di un film, invitando gli utenti a ritrarsi e a lasciare una strip di foto tessere in una scatola metallica appositamente collocata nelle cabine. Vaccari propone nuovamente un momento di autocoscienza offrendo a coloro che accettano il gioco uno spazio privato, da gestire in modo autonomo, immerso nello spazio pubblico. La mostra è accompagnata dal volume monografico Franco Vaccari, Esposizioni in tempo reale/Exhibitions in real time, testi in italiano e inglese di Renato Barilli, Valerio Dehò, Vittorio Fagone, Nicoletta Leonardi. Damiani Editore (Bologna 2007). 250 pagine, 160 illustrazioni a colori. Franco Vaccari è nato nel 1936 a Modena, dove vive e lavora. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia (1972, 1980, 1993 e 1995) e in numerose mostre personali e collettive tenutesi, fra l’altro, presso il Saint Peter’s College di Oxford (1967), la Neue Galerie di Graz (1973), il Kunstmuseum di Hannover (1980), il Centre Pompidou di Parigi (1981), il Museum Moderner Kunst di Vienna (1984), la Xi Quadriennale di Roma (1986), il Palazzo delle Esposizioni di Mosca (1988), il Museum of Art di Taiwan (1990), il P. S. 1. Di New York (1999), il Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia (2001), l’Istituto Italiano di Cultura di Praga (2004). Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica alla riflessione teorica pubblicando, fra l’altro, Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979). Martedi 27 febbraio, alle ore 21 presso la sla cinema dello Spazio Oberdan, si terrà un incontro sull´opera di Franco Vaccari con: Renato Barilli, Daniela Palazzoli e l´artista. Interverranno i curatori della mostra. .  
   
   
“SKYLINE … COME UN VIAGGIO” DOPPIA PERSONALE DELLO SCULTORE GUALTIERO MOCENNI E DEL PITTORE SIMONE BECK TESTI IN CATALOGO DI GORKA OSTOIJC CVAJNER E STEFANO SODDU.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Venerdì 16 febbraio alle ore 18 alla Galleria Scoglio Di Quarto, nel nuovo spazio di via Ascanio Sforza 3, si inaugura la doppia personale di Gualtiero Mocenni e Simone Beck, diversi nelle loro poetiche, hanno cromosomi comuni, quasi che anche loro nella diversità fossero parenti stretti. Intrigante ma al contempo difficile da capire, Dubai con la sua Skyline e le sue architetture avveniristiche ha impressionato Gualtiero Mocenni e ispirato tante sculture in legno che sembrano forse grattacieli… sagome lignee scontornate e poi assemblate: strutture innaturali e nel contempo a-razionali, elementi di uno sconosciuto gioco di incastri. La pulsione al fare proietta ancora una volta nel quadrato dell’incorniciatura l’ipotesi di un’occlusione. L’ironia di un cromatismo elementare, spinto fino ai limiti dell’assurdo e dello spaesamento. Nella pittura di Simone Beck si liberano le emozioni, si registrano i sentimenti, si custodisce la nostalgia. E’ evidente l’attrazione verso il cielo, il mare, la terra e la luce, verso il predominio del colore su tutti gli scarsi dati mimetici. Ma con forti ridondanze evocative e foniche che riconducono il concreto del campo visivo, di un determinato spazio sul piano della sensibilità comune. I suoi “come viaggi” diventano un insieme luminoso, coloristico e ditirambico con l’innegabile impronta del cantico sensualistico, con un po’ di mestizia quanto di istintiva saggezza e, a suo modo, di autentica, pura modestia. Poetizzando fino all’annullamento. .  
   
   
A REGGIO EMILIA DAL 25 MARZO AL 27 MAGGIO 2007 LA MOSTRA RICHARD ESTES IL POETA DELL´IPERREALISMO AMERICANO  
 
Reggio Emilia, 13 febbraio 2007 - A Richard Estes (Kewanee, Illinois, 1932), noto internazionalmente come uno dei fondatori dell´iperrealismo e uno dei protagonisti della pittura contemporanea americana, Palazzo Magnani di Reggio Emilia dedica, in occasione dei suoi settantacinque anni, una retrospettiva, che si terrà dal 25 marzo al 27 maggio 2007, e che sarà poi presentata al Museo Thyssen-bornemisza di Madrid dal 14 giugno al 2 settembre. L´esposizione, promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e da Palazzo Magnani, con il contributo di Fondazione Pietro Manodori e Ccpl di Reggio Emilia, e il supporto di Montana (Gruppo Cremonini), presenta 35 dipinti, molti di grandi dimensioni, che ripercorrono l´intera attività di Estes, dai suoi esordi negli anni Sessanta, quando, dopo avere intensamente operato nel campo dell´illustrazione, si dedicò alla pittura, fino ad oggi. Le opere, oltre che dalla collezione privata dell´artista, provengono da alcuni dei maggiori musei americani, dal Museo Thyssen-bornemisza di Madrid e da collezioni private negli Stati Uniti e in Europa. I dipinti di Estes - assai celebri sono i "paesaggi urbani" di New York, e di alcune delle più note città europee, da Parigi a Londra, da Venezia e Firenze a Barcellona; tuttavia, soprattutto nell´ultimo decennio, l´artista si è spinto anche a indagare visioni "naturali", quali quelle dei ghiacciai dell´Alaska e dell´incombente forma del Machu Picchu, o le vibrazioni luminose del mare visto da un traghetto, o ancora le montagne nevose del Maine, dove, su un´isola nell´Atlantico, risiede e lavora per parte dell´anno - rivelano il suo rapporto con la tradizione delle "vedute" di Canaletto, Guardi e Bellotto, l´influenza di maestri americani quali Edward Hopper e Charles Sheeler, e la sua attenzione alla fotografia di Eugene Atget, Walker Evans e Berenice Abbott. Dice Sandro Parmiggiani, curatore della mostra assieme a Guillermo Solana, chief-curator del Museo Thyssen-bornemisza: "Nella sua opera Estes innesta, su uno dei filoni della tradizione pittorica - quello realista che si snoda da Caravaggio fino al Novecento -, lo sguardo peculiare che la fotografia, e il cinema, con le loro inquadrature, ci hanno reso familiare, esaltando i riflessi che il vetro utilizzato nelle moderne costruzioni imprigiona e restituisce, e proponendo visioni urbane in cui il confine tra esterni e interni - siano essi edifici o mezzi di trasporto - è sempre più labile e facilmente valicabile, quasi che l´intimità e la riservatezza più non possano essere garantite nella vita urbana contemporanea. Inoltre, i dipinti delle metropoli di Estes costituiscono anche, visti in sequenza dal Sessanta ad oggi, un compendio di storia del paesaggio urbano, della sua evoluzione, espressione di una civiltà e di una identità che cambiano. " Ha scritto di Richard Estes il romanziere americano John Updike: "Estes rende con il tocco freddamente sensuale di Vermeer ciò che finora sarebbe sembrato troppo brutto da dipingere, troppo desolato da vedere. " In occasione della mostra viene realizzato un catalogo in due versioni (italiano-inglese per Palazzo Magnani; spagnolo inglese per il Museo Thyssen-bornemisza), pubblicato da Skira, che contiene tra gli altri, oltre ai testi dei due curatori, anche scritti di Raffaele Crovi e di John Wilmerding, professore alla Princeton University, autore di una recente monografia su Estes edita da Rizzoli, New York. In contemporanea, Palazzo Magnani ospita anche una grande mostra fotografica dedicata a Werner Bischof, che raccoglie 70 scatti del fotoreporter della Magnum, maestro riconosciuto del bianco e nero. .  
   
   
VARIAZIONI GOLDBERG: SFIDA PER OLLI MUSTONEN IL PIANISTA FINLANDESE AFFRONTA IL MONUMENTALE CAPOLAVORO DI JOHANN SEBASTIAN BACH PARMA, AUDITORIUM NICCOLÒ PAGANINI  
 
Parma, 13 febbraio 2007 - Olli Mustonen sarà il protagonista all´Auditorium Niccolò Paganini martedì 13 febbraio 2007, ore 20. 00 (abbonamento turno B), del prossimo appuntamento, in collaborazione con Solares Fondazione Culturale - Società dei Concerti di Parma, della Stagione Concertistica 2006-2007 del Teatro Regio di Parma. Il celebre pianista affronterà le Variazioni Goldberg, monumento al contrappunto edificato da Johann Sebastian Bach. Il titolo originale dell’opera, che fu data alle stampe nel 1742 a Norimberga è Aria mit verschiedenen Veraenderungen vors Clavicimbal mit 2 Manualen (Aria con variazioni varie per clavicembali a due tastiere). La leggenda vuole che Bach abbia scritto espressamente queste pagine per combattere l’insonnia del conte Keyserlingk, ambasciatore di Russia presso la corte di Sassonia. La composizione prende nome dal giovanissimo allievo di Bach che ne fu il primo esecutore: Johann Gottlieb Goldberg. Nato a Helsinki, Olli Mustonen occupa un posto unico sulla scena musicale odierna. Come pianista, ha affascinato il pubblico europeo ed americano per la sua tecnica strepitosa e per la genialità interpretativa. Come direttore, ha fondato prestigiosi complessi sinfonici e da camera. In qualità di compositore forma parte di una linea di musicisti la cui visione è espressa nel medesimo modo vivace sia nell’arte dell’interpretazione che in quella della composizione ex novo. Ha studiato dapprima con Ralf Gothoni e in seguito con Eero Heinonen (pianoforte) ed Einojuhani Rautavaara (composizione). Come solista, Mustonen ha suonato in tutte le grandi capitali mondiali della musica. Di lui il critico del “Sunday Times” ha scritto: «Rappresenta il sogno vivente del pianismo, avendo oltrepassato una barriera espressiva che altri musicisti non sanno neppure esistere». Mustonen sostiene che ogni esecuzione debba sempre destare l’interesse di una prima assoluta e si pone di fronte all’autore trattandolo come un suo contemporaneo. Sotto questo profilo ricorda il celebre assunto di Mahler, secondo il quale la tradizione può equivalere a pigrizia, ma è altrettanto scettico delle interpretazioni che ricercano la differenza a tutti i costi. Questa vocazione alla scoperta lo porta a esplorare molte aree del repertorio al di là dei canoni prestabiliti. Punto d’arrivo di un lungo percorso di approfondimento della musica bachiana che ha visto impegnato Mustonen in queste ultime stagioni, le Variazioni Goldberg rappresentano un nuovo e importante traguardo per il pianista finlandese. .  
   
   
AL TEATRO LITTA DAL 15 AL 25 FEBBRAIO 2007: “L´ARTE E LA MANIERA DI ABBORDARE IL PROPRIO CAPOUFFICIO PER CHIEDERGLI UN AUMENTO” CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Il testo esplora la casistica della richiesta di aumento, esaurendone matematicamente le probabilità in un gioco ironico e crudele in cui si espongono le mille varianti e si tentano improbabili e divertenti istruzioni per l’uso? Sono passati quindici anni dalla fortunata messa in scena de L’aumento di Georges Perec, con cui la neonata compagnia del Css debuttò al festival di Asti ‘90, e non è affatto strano che, oggi, Rita Maffei abbia sentito il desiderio di proporre all’amico e regista Alessandro Marinuzzi di lavorare nuovamente sul racconto da cui lo scrittore francese fece nascere il testo teatrale L´aumento ovvero come disporre, qualunque siano le condizioni sanitarie, psicologiche, climatiche, economiche, o di altra ragione, delle maggiori probabilità possibili quando chiedete al vostro principale di rivedere totalmente il vostro stipendio. Il testo esplora la casistica della richiesta di aumento, esaurendone matematicamente le probabilità in un gioco ironico e crudele in cui si espongono le mille varianti e si tentano improbabili e divertenti ³istruzioni per l’uso². Rita Maffei esporrà questi folli, demenziali e ostinati consigli guardando dritta negli occhi gli spettatori che avrà invitato ad accomodarsi attorno ad un grande tavolo da Consiglio di Amministrazione. È infatti questo ossessivo rivolgersi all’ascoltatore, immaginandolo nelle mille varianti del caso, a mantenere il testo di Perec sempre in bilico tra il maniacale divertimento matematico e la disperata ricerca di una soluzione, tra le comiche e donchisciottesche vicende del povero impiegato protagonista e la commovente inutilità dei suoi tentativi, rendendo tutta l’opera metafora di un’infinita rincorsa esistenziale. Testo Georges Perec traduzione di Letizia Pellizzari Gusella con Rita Maffei assistente alla regia e allestimento Federica Mangilli l’abito di scena di Rita Maffei è realizzato da Bruna Bassi regia Alessandro Marinuzzi. Rita Maffei - Attrice udinese, si dilpoma attrice e prosegue la sua formazione all’Ecole des Maitres, corso di perfezionamento internazionale diretto da Franco Quadri. Lavora con maestri come Ronconi, Dodin, Kokkos, Lassalle. Come attrice ha lavorato con Cesare Lievi, Elio De Capitani, Marco Baliani, Massino Navone, Lorenzo Salveti, Andrea Taddei, Luigi Lo Cascio, Alessandro Marinuzzi, Antonio Syxty, Giardini Pensili, Giuliano Scabia, Gigi Dall’aglio. Alessandro Marinuzzi - Regista, consulente e formatore teatrale, si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica ŒSilvio d’Amico’ di Roma. Come regista, ha dedicato una particolare attenzione alla ricerca e all’intepretazione di testi della drammaturgia classica e contermporanea, al rapporto fra il teatro di narrazione e di visione e il teatro d’interpretazione, all’uso frequente di spazi teatrali non tradizionali e alla formazione, promozione e direzione di giovani attori professionisti. .  
   
   
BOLOGNA: OSSERVATORIO REGIONALE DELLO SPETTACOLO: PRESENTATE A BOLOGNA LE ATTIVITÀ DI RICERCA  
 
Bologna, 13 febbraio 2007 - Il sistema dello Spettacolo dell´Emilia-romagna si conferma uno dei più articolati e attivi d´Italia. Si trova al terzo posto tra le Regioni italiane, sia nello spettacolo dal vivo sia nel cinema, per numero di rappresentazioni (18. 798 nel 2005) e spettatori (3. 149. 217), dopo la Lombardia e il Lazio, con una spesa media nello spettacolo dal vivo per abitante (di 11,8 euro) superiore alla media nazionale (di 8,8 euro), mentre per il cinema è di 15,4 euro in regione e 10,2 in Italia. L´emilia-romagna dispone inoltre del ricchissimo patrimonio di 185 sedi teatrali (185) e cinematografiche (274), diffuse in tutto il territorio; si contraddistingue per la presenza di 275 enti e istituzioni e di esperienze di grande rilievo, nei campi della prosa, della musica, della danza e della promozione cinematografica e per l´impegno e l´attenzione all´innovazione delle istituzioni pubbliche e dei soggetti privati. Sono i dati generali relativi al sistema dello spettacolo, frutto del rapporto 2005 dell´attività di monitoraggio e di ricerca dell´Osservatorio regionale dello spettacolo e presentati oggi a Bologna, nel corso di un seminario. E´ stata realizzata e distribuita contestualmente anche la pubblicazione "Lo Spettacolo in Emilia-romagna. La Regione in cifre 2004-2205", uno strumento agevole di informazione e consultazione che offre un compendio dei dati più significativi contenuti nelle ultime due edizioni dello stesso Rapporto. Lo spettacolo dal vivo in Emilia-romagna L´osservatorio ha dedicato negli ultimi anni ampio spazio alle attività di ricerca; nel Rapporto 2005 ne vengono presentate tre: "L´impatto economico della cultura in rapporto allo Spettacolo dal vivo"; "I finanziamenti allo Spettacolo attraverso sistemi fiscali differenziati" e "Il benchmarking sulle politiche di promozione del pubblico in Emilia-romagna". "Un confronto utile quello di oggi - ha commentato l´assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi - che ci auguriamo ci consenta di compiere alcuni passi avanti". L´assessore ha confermato, come emerso anche dal dibattito, che nel rapporto con lo Stato ci sono segnali positivi, come la novità del "patto per la cultura" e l´assegnazione di nuove risorse la settore, ma "è necessario costruire un sistema Paese in cui vi sia un confronto più stretto tra Stato e Regioni in merito alla politica culturale e alla programmazione". Per quanto riguarda defiscalizzazione dei contributi privati, e anche dei singoli cittadini per le attività culturali, Ronchi ha sottolineato che il meccanismo deve essere semplice, di facile lettura e su base federalista. Infine l´Assessore ha rilanciato l´importanza dell´aspetto economico della cultura, all´interno del sistema paese. Le Ricerche Dell´osservatorio - La prima ricerca sull´impatto economico dello spettacolo dal vivo è stata presentata da Michele Trimarchi, consulente scientifico dell´Osservatorio regionale, con il coordinamento di Roberto Calari, vicepresidente della Fondazione Ater Formazione, con commenti critici di Luca Zan, dell´Università di Bologna. La ricerca, da poco avviata e partendo dal campione delle realtà di Bologna e Ravenna ha dimostrato finora che la regione copre dal 70 al 90% il fabbisogno di beni e servizi dei teatri. Un indotto economico "a monte" di forniture, tecnici, molto alto rispetto a uno inferiore "a valle" realizzato dal pubblico e dalla sua mobilità con l´ utilizzo di strutture alberghiere, ristoranti ecc. "Le rilevazioni dell´Osservatorio dello Spettacolo - ha affermato Trimarchi - si sono svolte con l´intento di fornire un primo, generale, affresco delle relazioni economiche di scambio intercorrenti fra i teatri e il loro territorio di riferimento". Per ora si è costruito un quadro interpretativo complessivo capace di contemplare tanto l´impatto economico e finanziario dei flussi di scambio, quanto quello sociale e culturale dovuto all´esistenza e all´attività del teatro. "Ne risulta una fotografia significativa del contributo che lo spettacolo dal vivo concretamente fornisce al benessere economico della comunità locale - ha riferito Trimarchi - che vale la pena approfondire su tutto il territorio regionale". La seconda ricerca, presentata sempre dal prof. Trimarchi con il coordinamento di Maurizio Ricciardelli, dirigente Servizio Affari Legislativi della Regione Emilia-romagna e i commenti critici della commercialista Raffaella Oldoini , ha preso in esame il rapporto tra il fisco e la cultura. Nel quadro delle politiche di incentivazione della creazione, della produzione e della diffusione della cultura lo strumento fiscale, può infatti risultare cruciale ai fini dell´efficacia dell´azione pubblica. Trimarchi ha spiegato che due sono state le direzioni di lavoro intraprese dalla Regione per approfondire il rapporto tra fisco e cultura: la prima all´interno della stessa Regione, attraverso un esame della legislazione nazionale vigente con l´obiettivo di proporre alcune innovazioni anche in quella sede, in accordo con la Conferenza delle Regioni; la seconda attraverso lo studio commissionato all´Osservatorio dello Spettacolo su esperienze realizzate in altri Paesi, con particolare riferimento ai sistemi fiscali locali. Tra le esperienze straniere, sono stati analizzati il Cultural Gifts Program e il Register of Cultural Organisations (Australia), la Hotel Tax Fund (San Francisco, Usa), l´Arts and Entertainment District (Providence, Usa), e la Ley de Donaciones Culturales (Cile). In particolare per quanto riguarda gli strumenti è stato condotto un esame critico di casi riconducibili alla cosidetta "tassa di scopo", in modo da aprire una riflessione sull´opportunità di adottarla in Italia e, soprattutto, da basare le future elaborazioni su un ventaglio sufficiente di soluzioni. A questo fine sono state analizzati: il cosiddetto "road pricing" (una tassa per l´accesso al centro della città, applicata con successo a Singapore, Oslo e Londra), il "versement transport" (una quota versata dalle aziende per le infrastrutture pubbliche adottata in Francia), la regolamentazione vigente nello stesso Paese sui finanziamenti al cinema, la "sales and use tax" di Denver (Usa) (con la quale per ogni dieci dollari di fatturato di vendita in città viene destinato un centesimo alla cultura) e da ultimo la proposta di "tassa sul lusso" da poco avanzata dal Governatore della Regione Sardegna. Particolarmente interessante anche l´ultima ricerca sul Benchmarking sulle politiche di promozione del pubblico nel sistema dello Spettacolo dell´Emilia-romagna che ha consentito di delineare le caratteristiche del pubblico. La ricerca è stata presentata da Andrea Maulini, ricercatore Simulation Intelligence, con il coordinamento di Patrizia Ghedini, dirigente Servizio Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione ed i commenti critici di Giovanni Soresi, Direttore Comunicazione e Marketing Piccolo Teatro di Milano. Secondo l´indagine cresce un pubblico nuovo, giovane e "digiuno" di esperienze teatrali, aumenta quello individuale, e tra esso gli abbonati. La ricerca è stata condotta su un campione di 82 strutture teatrali della regione, realizzata avendo come riferimento due obiettivi sostanziali: valutare lo stato dell´arte sulla promozione del pubblico - intesa come insieme di attività e strumenti che servono per portare a teatro lo spettatore e finalizzati all´acquisto di un biglietto o di un abbonamento; individuare una serie di "buone pratiche" da diffondere a livello regionale. Maulini ha rilevato che "la promozione si sta indirizzando sempre più verso un pubblico individuale, coinvolgendo università e nuovi luoghi di aggregazione, e sta progressivamente cambiando: nel linguaggio, più moderno e visuale, nella combinazione dei mezzi utilizzati, nell´integrazione tra le leve più "tradizionali" (propaganda, pubblicità, contatto personale/direct marketing, promozione delle vendite) con le altre leve del marketing mix, nelle iniziative di formazione del pubblico". "L´obiettivo - ha aggiunto - è quello quindi di costruire un´offerta specifica per ogni segmento di pubblico, attivando, inoltre, un insieme di strumenti promozionali efficaci e innovativi capaci di coinvolgere anche il cosiddetto "non pubblico". .  
   
   
PRESENTATO LO SPETTACOLO DEL "TEATRO PATOLOGICO"  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - Venti ragazzi disabili su un palco, che attraverso il teatro trovano il proprio spazio espressivo nei campi della scrittura, della recitazione, della musica e della creazione di costumi e scenografie. Questa l’essenza dello spettacolo “La Magia del Teatro” presentato oggi nella sede della Giunta dal presidente Piero Marrazzo, da Dario D’ambrosi, fondatore dell’associazione Teatro Patologico e regista dello spettacolo e da tre dei ragazzi che partecipano all’iniziativa. Lo spettacolo andrà in scena mercoledì 14 Febbraio al Teatro Quirino di Roma ed è il saggio finale del primo corso della prima scuola di formazione teatrale per ragazzi disabili, fondata da Dario D’ambrosi e diretta da Mario Pizzuti, con la collaborazione di Monica Serra, scuola alla quale la Regione Lazio ha apportato assistenza e supporto logistico e finanziario. La prima serie di corsi è durata quattro mesi e si è svolta presso il Cinema Raffaello di Roma e ha permesso di costruire una rappresentazione interamente frutto dell’immaginazione dei ragazzi che hanno partecipato alla scuola, tutti affetti da varie patologie mentali e selezionati tramite l’associazione di volontariato Cavallo Bianco. L’intento principale è stato quello di stimolare la loro libertà creativa senza influenzare didatticamente la loro fantasia e la loro sensibilità. “Questa scuola – ha detto Dario D’ambrosi – non vuol essere una forma di terapia a cui i ragazzi vengono sottoposti, vuole essere invece per loro una possibilità di espressione artistica ed emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare, divertirsi ed essere finalmente protagonisti. Questo esperimento ha suscitato l’interesse di attori italiani e internazionali con i quali ho lavorato, come Sergio Castellitto, Michele Placido, Anthony Hopkins e Mel Gibson”. “Ho assistito agli spettacoli di questi ragazzi già nel 2005 – ha dichiarato il presidente Marrazzo – e la loro carica, la loro voglia di recitare mi hanno catturato. Noi pensiamo di proseguire nel sostenerli e vogliamo dare anche altri segnali e fare in modo di trovare anche una sede per la loro scuola di teatro”. Spettacolo in scena mercoledì 14 Febbraio al Teatro Quirino di Roma; ingresso gratuito. .  
   
   
PROGETTO EST, ZANELLO: IN RETE I MUSEI SCIENTIFICI  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Valorizzare l´enorme potenziale della Lombardia in termini di comunicazione scientifica, attraverso la realizzazione di distretti per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica nei diversi territori della Lombardia. Creando rapporti permanenti tra i musei e il mondo della scuola, o potenziandoli dove già esistono, per mettere in rete i musei scientifici della Lombardia. Con questi obiettivi "Progetto Est - Educare alla Scienza e alla Tecnologia" (promosso da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia) prosegue l´attività avviata nell´anno scolastico 2004-2005 per arrivare entro il 2009 a coinvolgere nelle attività educative circa il 75% delle scuole primarie e secondarie di I° grado della Lombardia e della province di Novara e Verbania. Il metodo didattico utilizzato, sviluppato nei musei scientifici, consiste nel presentare in forma interattiva le materie tecnico-scientifiche per rendere più stimolante l´insegnamento di discipline spesso considerate poco accattivanti. "Un cammino - ha detto ieri l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, intervenendo al seminario di presentazione del progetto presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano - verso cui c´è piena adesione: si tratta ora di potenziare i percorsi già esistenti, propri di una Regione che più di ogni altra ha fatto della scienza e della tecnologia fattori produttivi e di sviluppo della vita quotidiana". Progetto Est punta a realizzare diversi distretti, in Lombardia e Piemonte, per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica attraverso la creazione di rapporti permanenti tra musei e scuole; il progetto si avvale della capacità di comunicazione scientifica della rete museale lombarda, in particolare dei musei scientifici, tecnici, naturalistici e etnografici. "Alla realizzazione di questi distretti - ha osservato Zanello - saranno chiamate anche le istituzioni e le associazioni culturali, insieme alle imprese del territorio con l´obiettivo di modificare l´approccio alla cultura scientifica nell´ambito delle comunità locali". "E´ fondamentale consolidare le relazioni con i partner istituzionali territoriali - ha detto oggi Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo della Scienza e della Tecnologia - e in particolare con la Regione Lombardia e con l´Ufficio Scolastico Regionale. E´ in questa linea operativa che si inseriscono le due convenzioni in atto con questi enti che, ad oggi, proseguono e danno risultati positivi. In questo contesto nasce e si sviluppa il Progetto Est: è il risultato della volontà comune di dotarsi di uno strumento operativo che dia alle scuole il senso di voler fare un salto di qualità nel rapporto scuola-museo". .  
   
   
GOLF - CHALLENGE TOUR: EDOARDO MOLINARI SETTIMO NEL COSTARICA OPEN  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Ancora un´ottima prestazione di Edoardo Molinari (280 - 73 70 68 69), che si è classificato settimo nel Kai Fieberg Costarica Open, gara in abbinata tra Challenge Tour e Tour de Las Americas disputata al Cariari Cc di San José di Costarica e vinta dall´argentino Miguel Rodriguez con 275 colpi (70 67 66 72). Al 47° posto Paolo Terreni con 291 (69 74 73 75) e al 60° con 298 Alessio Bruschi (67 78 75 78). Rodriguez, in affanno nel turno finale, è riuscito a mantenere un colpo di vantaggio sui connazionali Juan Abbate (276 - 67 72 70 67) e Gustavo Acosta (66 72 70 68). Al quarto posto con 277 il sorprendente dilettante locale Alvaro Ortiz e al quinto con 279 l´inglese Matthew King e il cileno Felipe Aguilar. Molinari, dopo un 73 per il 54° posto nelle prime 18 buche, ha iniziato la rimonta passando al 24° nel secondo turno (70) e al decimo alla fine del terzo con un 68. Quindi ha risalito altri quattro gradini della classifica con un giro in 69 colpi (cinque birdie e tre bogey). Avevano iniziato molto bene Alessio Bruschi (4°) e Paolo Terreni (11°), ma successivamente i loro score sono stati tutti superiori al par. Us Pga Tour: Phil Mickelson Vince A Pebble Beach - Phil Mickelson (268 - 65 67 70 66) ha vinto l´At&t Pebble Beach Pro-am (Us Pga Tour), svoltosi con formula pro am (1 pro e un amateur) sui tre percorsi del Pebble Beach Golf Links a Pebble Beach in California. E´ il primo successo stagionale e il trentesimo in carriera del mancino di San Diego, che con un ottimo giro finale in 66 ha lasciato a cinque colpi Kevin Sutherland (273 - 72 63 67 71), con il quale divideva la leadership dopo tre turni. Al quarto posto con 276 Davis Love Iii e Greg Owen, al sesto con 277 Jim Furyk, all´11° con 279 Vijay Singh. Campionato Internazionale Del Portogallo Allo Spagnolo Iñigo Urquizo - Lo spagnolo Iñigo Urquizo si è imposto nel Campionato Internazionale del Portogallo Dilettanti, disputato sul tracciato del Golf Club Quinta de Cima a Vila Nova de Cacela, battendo in finale il francese Anthony Pailler per 3/2. Entrambi i finalisti hanno estromesso di gara i due azzurri che avevano superato la qualificazione medal. Urquizo ha eliminato Nunzio Lombardi nel secondo turno per 1 up, dopo che il laziale si era imposto sul forte danese Peter Baunsoe (1 up). Lombardi, invece, è uscito subito per mano di Pailler (3/2). Nella qualificazione medal, vinta dal portoghese Pedro Figueiredo (145 - 70 75), Lombardi si è classificato 22° con 151 (76 75), e Terragni, 24° con lo stesso score (74 77), E´ rimasto fuori Leonardo Motta, 76° con 161 (76 85). .  
   
   
PARTE PER L´AUSTRALIA LA NAZIONALE DI PARAPENDIO PER PARTECIPARE AI CAMPIONATI DEL MONDO DAL 25 FEBBRAIO AL 9 MARZO.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - La squadra è composta dai trentini Christian Biasi di Rovereto, Luca Donini di Molveno, Jimmy Pacher di Canazei, più Paolo Zammarchi di Brescia e Maurizio Bottegal di Fonzaso (Belluno). Confermato il Ct Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) con gli assistenti Giorgio Corti di Suello (Lecco) e Rosanna Scanagatta di Marostica (Vicenza). In questa disciplina di volo, che sfrutta come "motore" le correnti ascensionali d´aria calda, l´Italia vanta posizioni di prestigio: medaglia d´oro agli europei del 2004, quella d´argento nel 2006 e l´attuale secondo posto nelle classifica mondiale alle spalle della Repubblica Ceca. Donini è campione europeo in carica, Biasi quello italiano, Pacher in passato vinse due volte la Coppa del Mondo e due il titolo europeo. Ardua la conquista del titolo in terra australe per chi è abituato ai voli lungo l´arco alpino. La località prescelta, Manilla, è un piccolo paese di 3000 abitanti a circa 45 km da Tamworth e 350 Km a nord di Sydney, nello stato del New South Walles. Posta alla confluenza tra i fiumi Namoi e l´omonimo Manilla, guarda i circostanti monti Borah, Baldwin, Split Rock Dam e Kaputar. Probabilmente sarà dal primo che decolleranno i 150 piloti, provenienti da 45 nazioni, per correre una manche al giorno su percorsi che nelle gare internazionali superano spesso i 100 km. Le classifiche individuali ed a squadre sommeranno i punteggi di ogni prova disputata. Queste assomigliano alle regate veliche: ciascun pilota tenterà di arrivare in atterraggio nel minor tempo, dopo aver aggirato dei punti salienti del territorio, detti "boe", che la direzione di gara sceglierà di volta in volta secondo le condizioni meteo della giornata, aggiramento da convalidare tramite il Gps in dotazione. .  
   
   
56° UDDEHOLM SWEDISH RALLY (9-11 FEBBRAIO 2007) UNA GARA RICCA D’INSEGNAMENTI PER CITROÉN  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Al volante della loro Citroén C4 Wrc, Sébastien Loeb e Daniel Elena terminano la 561 edizione del Swedish Rally sul secondo gradino del podio, mentre gli altri compagni del team Citroén Sport, Dani Sordo e Marc Martí, concludono dodicesimi. Nonostante la doppietta realizzata a Montecarlo dalle Citro~n C4 Wrc di Sébastien i Loeb/daniel Elena e Dani Sordo/marc Martí, alla partenza del rally di Svezia, seconda manche della stagione 2007, il clima nel team Citroén Sport era all’insegna della prudenza. Anche se la C4 Wrc si era dimostrata a suo agio sull’asfalto, per conoscere l’efficienza della neonata delle officine di Satory su terreno scivoloso, bisognava comunque attendere il verdetto delle speciali ghiacciate svedesi . Sin dalla prima tappa, Guy Fréquelin poteva contare su informazioni incoraggianti: « Anche se Sébastien ha dovuto fare da apripista per tutta la giornata, abbiamo constatato che la C4 Wrc è in grado di battersi per la vittoria su queste speciali innevate e gelate. Questo lascia ben sperare per la fase successiva del campionato. » Osservazioni confermate da Sébastien Loeb : « Questo terreno non ha niente a che vedere con quello di Montecarlo. Sula nostra nuova vettura, ripartivamo da zero ed ero impaziente di sapere come si sarebbe w comportata la C4 Wrc in queste condizioni. Sono molto soddisfatto delle prestazioni che abbiamo fatto registrare. Avere subito la capacità d’inserirsi tra i più veloci è rassicurante. Le r´ regolazioni tra neve e terra, infatti, non sono molto diverse e non dovremmo fare figuracce nelle prossime manche. » Più complicata la posizione di Dani Sordo, che ha pagato la mancanza d’esperienza in Svezia. Ma il giovane pilota spagnolo sapeva che il suo sarebbe stato soprattutto un rally d’apprendimento su questo terreno così particolare. Inoltre, è stato rallentato da una piccola uscita di strada : « Al di là del mio errore a bassa andatura nella Ps2, sono ancora alla ricerca dei riferimenti giusti, e mi impegnerò per restare in pista e imparare il pilotaggio su neve. » Con un nuovo miglior tempo, il terzo dalla partenza, sin dalla prima fase della seconda tappa (Ps9), Sébastien afferma la sua voglia di attaccare. Una scelta di pneumatici diversa rispetto a quella del suo concorrente diretto non ha dato i risultati attesi, e il tre volte Campione del Mondo si è ritrovato fuori dalla lotta per la vittoria. Con un tale scarto da colmare, Sébastien ha preferito assicurarsi il secondo posto, preparando l’imminente rally di Norvegia. « Lo scontro diretto era con Marcus Grónholm, punto di riferimento qui, e abbiamo effettuato una scelta di pneumatici diversa dalla sua, ma non ha funzionato. Anche se è frustrante farsi distanziare in questo modo, restano gli 8 punti guadagnati, che ci permettono di restare leader del campionato, e l’efficienza della C4 Wrc, con le interessanti prospettive che si aprono davanti a noi. » Per Guy Fréquelin il bilancio di questa manche è positivo. « Su un terreno completamente diverso rispetto a Montecarlo, abbiamo confermato la competitività di Citroén C4 Wrc. Sébastien e Dani sono soddisfatti del comportamento della vettura, che trovano ben equilibrata e facile da guidare. Gli 8 punti del secondo posto di Seb sono importanti, come quello portato da Dani. Poteva difficilmente sperare di più qui. Considerando la sua scarsa esperienza, ha risposto perfettamente alle mie aspettative. Lo svolgimento della gara ci ha dimostrato una volta di più che per avere successo in Svezia dobbiamo essere perfetti sotto tutti i punti di vista. Come in Finlandia, se vogliamo battere Marcus sul suo terreno, ogni dettaglio è importante. » Regolare nelle sue prestazioni e perfetto nel suo ruolo di pilota “apprendista”, Dani Sordo ha raggiunto l’obiettivo fissato : « Sono contento di aver portato a termine questo rally» spiega a Karlstad. « Tuttavia, non posso ancora essere completamente soddisfatto della mia prestazione, perché non sono ancora abbastanza sicuro. Sono tante le curve in cui so di concedere tempo. La mia esperienza si arricchisce, ma devo ancora imparare molte cose. » Con il 12° posto, permette a Citroén di registrare un altro punto ´Costruttori´ e di restare alla testa del campionato. .