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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
TURCO: CONFERMATO IMPEGNO PER RAPIDA ISTITUZIONE COMITATO NAZIONALE SICUREZZA ALIMENTARE  
 
In riferimento all’appello rivolto, tra gli altri, al Ministro della Salute da parte di diverse associazioni di operatori e consumatori per l’istituzione del previsto organismo nazionale per la sicurezza alimentare, il Ministro Livia Turco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Rispondo volentieri all’appello rivoltomi per accelerare l’iter di istituzione del previsto Comitato nazionale per la sicurezza alimentare. E’ un impegno di tutto il Governo al quale stiamo lavorando con il Ministro De Castro per dare compiuta applicazione in Italia alla costituzione dell’autorità per la valutazione del rischio nella catena alimentare secondo quanto previsto dalle normative europee”. .  
   
   
"DALLA TERRA ALLA LUCE ... " IL PROGETTO DI CONFAGRICOLTURA PER UN CONTRATTO DI PROGRAMMA SULLA BIOENERGIA: 30 IMPIANTI, 180 MILIONI DI ERUO DI INVESTIMENTI  
 
In molte province italiane, l’agricoltore, oltre ai quintali, vende già anche i kilowatt. Confagricoltura ha scelto Cremona, in occasione della Fiera “Vegetalia”, per presentare un progetto che racchiude un pacchetto di interventi integrati sull’energia da biomasse, fornendo agli agricoltori alternative alle coltivazioni tradizionali, concretamente praticabili, in grado di produrre reddito e occupazione, e di avere ricadute benefiche per l’ambiente. Il progetto, che movimenta investimenti per 180 milioni di euro, porterà alla realizzazione di 30 impianti, alimentati con fonti rinnovabili di origine agricola, biogas, olio vegetale e biomasse agroforestali, con una produzione elettrica complessiva di 53 Mw elettrici e 20 Mw termici. “In questo momento – ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni nel corso di una conferenza stampa - la microgenerazione di energia elettrica è una carta vincente, perchè si presta bene alla realizzazione di filiere corte, valorizzando il ruolo di autotrasformatori degli agricoltori; diversifica le fonti, adattandosi con più duttilità ai vari ambienti produttivi; è più coerente con i principi della generazione diffusa e dell’efficienza energetica; sviluppa attività integrate nei territori rurali, come l’impiantistica. ” I progetto presentato dalla Confagricoltura si completa e si chiude con la costituzione e l’avvio operativo di una apposita società di trading per la commercializzazione dell’energia elettrica e/o del calore cogenerato. Tale società ha un rilievo strategico nello schema di contratto di programma. Permette, infatti, di rafforzare la capacità di gestione dell’energia e/o calore prodotta dai soci e la relativa cessione alla rete, attraverso l’ampliamento dei volumi offerti sul mercato e la loro concentrazione. L’iniziativa è sostenuta dal ministro per le Politiche agricole. .  
   
   
VECCHIONI, CONFAGRICOLTURA: LE BIOENERGIE NUOVE OPPORTUNITÀ PER IL MERCATO DELLE MACCHINE AGRICOLE  
 
“Lo sviluppo delle bioenergie potrà dare nuovo impulso anche al settore agromeccanico alle prese con un’evoluzione decisamente complessa, condizionata dalle difficoltà di alcune produzioni tradizionali: dalle bietole, al tabacco, al grano duro, in seguito alle modifiche delle rispettive organizzazioni comuni di mercato. “ Lo ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo al convegno “La meccanizzazione agricola e le bioenergie”, organizzato a Vegetalia (Cremona). Vecchioni ha ricordato che il mercato europeo delle macchine agricole ha chiuso il 2005 in flessione e conferma gli indici negativi anche nel 2006. I dati relativi alla vendita di trattrici indicano nel 2005 un calo del 6,9% a livello comunitario, del 3,3% per l’Italia. I dati sulle immatricolazioni del 2006 mostrano un mercato europeo in affanno e lasciano prevedere un consuntivo ancora in negativo. La previsione per l’Italia è un recupero nella seconda parte del 2006, dopo un primo quadrimestre negativo con decrementi vistosi per tutte le tipologie di veicoli targati (trattrici – 10,5%, mietitrebbiatrici – 45,5%, motoagricole – 4,2%, rimorchi – 16%). In Confagricoltura le aspettative sul rilancio della vendita delle macchine agricole attraverso le bioenergie sono molto elevate. Già per i piccoli impianti aziendali di produzione dell’energia (fotovoltaico, caldaie a cippato e pellet), iniziano ad esserci segnali molto positivi. Anche le macchine operatrici semoventi (mietitrebbiatrici ed altre macchine dedicate alla filiera biomasse), a fronte dell’aumento degli ettari destinati a produzione di biomassa, potrebbero ricevere una spinta positiva. In relazione alle bioenergia, è importante dotare la filiera di un sistema di organizzazione dei servizi coinvolgendo direttamente il mondo del contoterzismo, sulla base delle reali necessità aziendali sia singole che aggregate, rendendo anche operativo il concetto di multifunzionalità, oramai acquisito per l’azienda agricola. A questo proposito Confagricoltura ha gia promosso, attraverso accordi bilaterali e azioni congiunte sul territorio, modalità di appalto dei servizi di raccolta e condizionamento delle biomasse, mentre altre iniziative progettuali nel settore dell’energia elettrica vengono presentate proprio a Vegetalia. .  
   
   
CONFAGRICOLTURA: AGROENERGIA E TERRITORIO, UNA NUOVA OPPORTUNITÀ ECONOMICA E AMBIENTALE  
 
 Oggi non si può parlare di agricoltura senza tirare in ballo il concetto di sostenibilità. E non può esserci sostenibilità del suolo, dell’aria, delle acque, senza un’agricoltura vitale. “Per questo - ha detto il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni - è necessario mantenere nel Paese un’agricoltura forte, radicata sul territorio, imprenditorialmente all’altezza ed in grado di innovarsi; anche per i benefici che ciò determina sull’ambiente, l’occupazione, la tenuta del sistema economico del Paese”. A ciò si affianca l’esigenza di ridare prospettive al settore agricolo, alle prese con una evoluzione decisamente complessa, condizionata dalle difficoltà di alcune produzioni tradizionali, dalle bietole, al tabacco, al grano duro, e dalla concorrenza sempre più stringente degli altri Paesi, che rende sempre più problematico l’accesso al mercato. In tale quadro si inserisce la strategia della Confagricoltura sull’energia che, attraverso scelte equilibrate, vuole realizzarsi sul territorio, nel rispetto degli obiettivi ambientali e con la condivisione delle popolazioni locali. Attraverso due obiettivi prioritari: • realizzare piccoli impianti di microgenerazione ubicati nelle stesse aziende agricole; • creare un rapporto diretto tra energia prodotta localmente e coltivazioni del territorio. Una visione che crea enormi vantaggi in termini di rilancio dell’economia e di nuova occupazione legata alla richiesta di nuovi impianti per la produzione di energia ed alla loro messa in opera, all’acquisto di nuove attrezzature agricole ed all’attività degli stessi contoterzisti, al mantenimento di colture ad elevato investimento in mezzi tecnici. Tutto ciò calato nel contesto di un Paese come l’Italia, che lamenta una forte dipendenza dall’estero, per far fronte ai propri fabbisogni energetici, dove il problema di una evoluzione verso modelli di produzione e consumo più rispettosi dell’ambiente si pone con particolare intensità. Per questo Confagricoltura auspica un pacchetto di azioni robuste, sull’energia da biomasse, per fornire agli agricoltori alternative alle coltivazioni tradizionali, che siano concretamente praticabili ed in grado di produrre reddito, occupazione e di avere ricadute positive per l’ambiente. “Abbiamo presentato proposte specifiche ed in diverse province d’Italia gli imprenditori di Confagricoltura sono pronti ad investire in progetti agroindustriali - ha detto Vecchioni – e se si creeranno le condizioni normative e tecniche”. Con la legge finanziaria per il 2007 si è imboccato un percorso positivo per il settore dei biocarburanti. Si rafforza, infatti, il privilegio agli accordi interprofessionali per l’accesso alla quota di biodiesel defiscalizzata. Non meno interessanti sono le prospettive per l’energia elettrica. La coltivazione di biomasse legnose, insieme all’utilizzo di sottoprodotti delle produzioni agricole e zootecniche possono rappresentare una opportunità, per la trasformazione in elettricità e/o calore. Una realtà già concreta in molte aree del Paese, per fare in modo che l’agricoltore, oltre ai “quintali”, venda anche i Kilowatt. Con le novità introdotte con la legge finanziaria sarà possibile anche migliorare le regole che riconoscono come attività agricola la cessione di energia elettrica, per privilegiare le biomasse agroforestali, tra le varie fonti rinnovabili. Il sistema dei certificati verdi potrà essere rivisitato, affinché, con meccanismi di tracciabilità, si valorizzi l’apporto delle nostre aree territoriali. .  
   
   
BIOETANOLO IN POLESINE – ZAIA: UTILIZZARE LE PRODUZIONI VENETE  
 
 “Il principale obiettivo della Regione è fare in modo che la materia prima per il funzionamento dell’impianto di bioetanolo derivante dalla conversione dello zuccherificio di Porto Viro sia prodotta nelle campagne venete”. Lo ribadisce il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, intervenendo sulla questione, anche a seguito di perplessità emerse nel mondo agricolo sull’effettiva convenienza della conversione produttiva. “Presentando lo sportello unico di veneto Agricoltura destinato alla bienergia – aggiunge Zaia - ho sottolineato che questo settore rappresenta un’opportunità, ma non è scevra di trabbocchetti. Conosco bene la situazione e dobbiamo, tutti assieme; operare per evitarli e per ottimizzare gli effetti a favore del sistema agricolo. Proprio per questo stiamo lavorando ad un provvedimento che imponga agli impianti bioenergetici di approvvigionarsi prioritariamente dalle imprese locali, almeno fino ad esaurimento della materia prima. Questo è il dato essenziale. Ho anche aggiunto, e ribadisco, che il sistema rurale deve presentarsi organizzato per occupare il ruolo che gli spetta nella filiera e non subire, in questo nuovo processo economico, i dicktat di altri segmenti. Tale ruolo non può essere sussunto da altri, e tantomeno dalla regione, che può accompagnare questo percorso, ma non sostituirsi al sistema di imprese”. “Non sono stato io ad accettare la nuova Ocm zucchero che sta portando a questa situazione – ricorda Zaia – contro la quale mi sono sempre battuto proprio sostenendo che accettare i contenuti della riforma avrebbe portato alla fine della bieticoltura italiana. Da alcune prime stime, la nuova Ocm ha comportato nel Veneto l’abbandono della produzione di bietola in oltre 2 mila delle circa 8 mila aziende agricole interessate alla coltivazione prima della riforma, e di oltre 25 mila ettari di superficie coltivata. Ora però abbiamo l’opportunità di dare uno sbocco alternativo alle produzioni di tipo industriale derivanti dall’attività agricola, la cui redditività è sempre più bassa, per “alimentare” un impianto di bioetanolo che sarà realizzato con fondi pubblici. L’obiettivo prioritario è di arrivare al più presto all’accordo sull’impianto, per poter beneficiare dello sgravio fiscale previsto dalla finanziaria 2007 in materia di carburanti. Ma contemporaneamente dobbiamo garantire che questo compri la materia prima in sede locale”. .  
   
   
UN QUINTALE DI INCARTI SEQUESTRATI AD UN CASEIFICIO DI CAMPAGNA (SALERNO) TENTAVANO DI VENDERE MOZZARELLA DI BUFALA “TAROCCATA”  
 
Nella giornata del 9 febbraio 2007 , agenti vigilatori del Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana Dop hanno posto sotto sequestro preventivo un quintale di buste in polietilene adatte al confezionamento di mozzarelle presso un caseificio di Campagna (Salerno). Il provvedimento ha impedito la commercializzazione di decine di quintali di falsa mozzarella di bufala. Questa tipologia di attività di contrasto alla contraffazione alimentare è resa possibile dal decreto legislativo 297/2004 - il così detto “Decreto Sanzioni” - che consente anche agli agenti vigilatori dei consorzi tutela di procedere d’ufficio sulle violazioni al Regolamento Ce 510/2006 sulle Denominazioni di Origine. Il sequestro di Campagna è scattato per la violazione dell’articolo 1 del Decreto ministeriale del 21 luglio 1998 - noto anche come Decreto Pinto - che fa divieto d’uso della dicitura “mozzarella di bufala” per le mozzarelle comunque prodotte, anche con latte bufalino, ma non sottoposte al sistema di certificazione sotteso alla concessione del marchio Mozzarella di Bufala Campana Dop. A fronte di questa contravvenzione di carattere amministrativo, è stato anche rubricato il reato di frode in commercio (ex articolo 515 Codice Penale), poiché l’utilizzo di incarti con la scritta “Mozzarella di Bufala” tendono oggettivamente ad accreditare presso il pubblico un prodotto non tutelato come prodotto Dop. L’utilizzo improprio degli incarti, inoltre, è un atto di confusione strumentale alla frode, autonomamente sanzionato penalmente dall’articolo 517 del codice penale (Vendita di prodotti con segni mendaci). Contestualmente al sequestro degli incarti, è stata anche sequestrata la mozzarella già incartata e pronta per essere illegalmente commerciata. Sono stati effettuati prelievi di alcuni campioni di mozzarella, al fine di accertare l’effettivo utilizzo di latte bufalino e l’eventuale utilizzo di latte di vacca. Per tanto, i campioni prelevati sono stati inviati ai laboratori dell’ Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di stanza a Salerno. Questa ultima indagine è volta ad accertare l’eventuale reato di vendita di prodotto non genuino (articolo 616 Codice Penale). .  
   
   
SEQUESTRATE 9 AZIENDE BUFALINE IN PROVINCIA DI CASERTA  
 
Il presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana Dop Francesco Serra, in ordine ai 9 sequestri del 9 febbraio 2007 operati dal Nas dei Carabinieri di Napoli, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha rilasciato una dichiarazione all’Agenzia Ansa.  
   
   
OCCUPAZIONE IN AGRICOLTURA, DE CASTRO: “BENE LA DECISIONE DEL MINISTRO DAMIANO. IL REGISTRO D’IMPRESA INAUGURA UNA NUOVA FASE DI CONCERTAZIONE”  
 
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro ha espresso “La propria soddisfazione per la decisione del collega Cesare Damiano di accogliere la richiesta delle parti sociali del settore agricolo sulle modalità della comunicazione delle assunzioni dei lavoratori”. Essa sarà unica e inviata solo all’Inps, coerentemente con quanto previsto dalle leggi 608/96 e 81/2006, considerato che lo stesso, oltre a gestire la posizione assicurativa e contributiva dei lavoratori e delle aziende, provvede anche a definire e pubblicare gli elenchi anagrafici dei lavoratori. “E’ un altro passo avanti nella semplificazione amministrativa – ha detto il Ministro De Castro – considerando che la comunicazione sarà effettuata con modalità telematiche, tramite il registro d’impresa. La decisione del Ministro del Lavoro, da me appoggiata - ha concluso De Castro – è, tra l’altro, il primo frutto di una rinnovata stagione di concertazione con le parti sociali, sedute allo stesso tavolo con il Governo”. La richiesta della comunicazione tramite registro d’impresa, infatti, era contenuta nel parere comune che le organizzazioni professionali e i sindacati dell’agricoltura hanno presentato il 23 gennaio scorso ai due ministri, De Castro e Damiano, al fine di favorire l’emersione del lavoro nero e sommerso, di incrementare e stabilizzare l’occupazione in agricoltura, di favorire la crescita e la competitività delle aziende agricole. . .  
   
   
QUATTRO REGIONI EUROPEE STUDIANO “MARCHIO DI QUALITA’” PER PRODOTTI E SERVIZI  
 
Perugia - Un “marchio di qualità” transnazionale per servizi e prodotti (tradizionali, tipici e biologici) degli agriturismi di Umbria, Friuli Venezia Giulia, “Western Greece” in Grecia e la microregione “Hranicko” della Repubblica Ceca: l’idea è stata discussa ieri, presso la sede del Parco Tecnologico Agroalimentare di Pantalla di Todi, dai rappresentanti di Regione Umbria, Comunità Montane, associazioni di categoria, esperti della gestione delle politiche ambientali, in un “workshop” dedicato al tema della gestione ambientale e inserito nell’ambito di “Pro Agri – Tour”, un progetto comunitario di carattere strategico, che si propone di migliorare l’uso delle risorse locali, attraverso lo sviluppo delle attività agrituristiche ed il commercio in “filiera corta” di prodotti tipici, tradizionali e biologici. Il progetto è uno degli otto previsti dal programma “Innoref” (a sua volta ricompreso nel più vasto programma comunitario “Interreg”), che prevede la messa a punto di sinergie fra pubblico e privato, attraverso incontri e “work shops”, al fine di rafforzare la collaborazione fra le regioni degli stati membri della Ue, per uno sviluppo sostenibile ed un uso più efficiente delle risorse locali. “Non si tratta soltanto di creare un ‘marchio di qualità – ha dichiarato Getulio Petrini, presidente del Parco Tecnologico Agrolimentare che, con la Provincia di Udine per il Friuli, la “Aitoliki Development” per la regione greca e il “College of Logistic” per la regione ceca, è incaricato della gestione dell’iniziativa -, ma soprattutto dell’organizzazione di una rete di collaborazioni e di sinergie tra diversi settori produttivi, per la crescita complessiva delle regioni che partecipano al progetto”. Petrini ha sottolineato, a questo proposito, come l’incontro di Pantalla (come quelli che lo hanno preceduto e lo seguiranno) sia stato una “concreta occasione, per coinvolgere operativamente gli imprenditori sulle problematiche della legislazione ambientale”, in particolare sulla norma “Iso 14001”, lo standard internazionale applicabile a tutte le tipologie d’impresa, che definisce come debba essere sviluppato un efficace sistema di gestione ambientale. . .  
   
   
IL BIOLOGICO MARCHIGIANO IN VETRINA A NORIMBERGA PER IL BIOFACH 2007  
 

 La Regione Marche partecipera` al Biofach 2007, il Salone Mondiale dei prodotti biologici, in programma dal 15 al 19 febbraio a Norimberga. ´E´ un´importante occasione per promuovere le produzioni biologiche marchigiane, la vetrina di Norimberga e` infatti di tutto rispetto: 2. 100 espositori provenienti da 73 nazioni, 37. 000 visitatori nella scorsa edizione provenienti da 100 Paesi. Uno degli obiettivi che il nuovo Piano di sviluppo rurale si e` posto e` il rilancio dell´agricoltura biologica nella regione. La consulenza aziendale, la promozione del prodotto, la sua trasformazione e commercializzazione per filiera, sono le direttrici su cui muoversi per la piena valorizzazione di attivita` con importanti riflessi ambientali´. Paolo Petrini, assessore all´Agricoltura, commenta cosi` la partecipazione al Biofach, la piu` importante fiera mondiale dedicata al biologico, dove la Regione Marche dispone di uno stand di 140 mq nel padiglione 4, dedicato all´Italia. Il settore bio rappresenta una realta` rilevante nell´economia marchigiana. Le produzioni biologiche nel territorio regionale, in base ai dati elaborati dall´Osservatorio Agroalimentare, hanno raggiunto nel 2005 i 62. 620 ettari, cioe` il 12,7% dell´intera superficie agricola. Di seguito in sintesi i numeri del comparto.
Marche                                 2001      2002     2003      2004     2005
Produttori agricoli                1. 905     1. 734    1. 586     2. 054    2. 547
Trasformatori                          132        123       126        135       139
Produttori+trasformatori      2. 037     1. 857    1. 712     2. 189     2. 686
Superfice (ha)                     40. 600  45. 300   48. 700   50. 551   62. 620.
A sostegno delle aziende biologiche nel nuovo Piano di sviluppo rurale sono state inserite una serie di misure riguardanti la formazione professionale, il primo insediamento, l´ammodernamento delle aziende, i sistemi di qualita` dei prodotti e la promozione. Nell´ambito del nuovo Psr, gli operatori possono trarre le indicazioni per compiere le loro scelte agronomiche, per l´anno in corso, avendo riguardo alle indicazioni contenute nelle schede di misura 2. 1. 4 concernente ´il sostegno all´agricoltura biologica´ e 2. 1. 5 ´pagamenti per il benessere degli animali´. Lo sviluppo del settore avviene anche attraverso forme di promozione indiretta. Per avere la massima valorizzazione delle produzioni, infatti, un´attenzione particolare viene data alle esperienze innovative di collegamento diretto dei produttori biologici con i consumatori e le mense scolastiche locali. In particolare la Regione Marche dal 1999 ha emanato, in base alla legge regionale 76 del 1997, bandi per l´introduzione dei prodotti biologici nelle mense scolastiche ed ospedaliere. I contributi pari al 50% delle spese sostenute per corsi di riqualificazione del personale di cucina, realizzazione delle tabelle dietetiche e stampa e divulgazione di materiale informativo anche con degustazione dimostrativa dei prodotti biologici, sono stati erogati a Comuni, Scuole o Aziende Unita` Sanitarie Locali fino all´anno 2002. Dal 2003 valutata positivamente la fase di divulgazione dell´iniziativa tra le mense comunali ed ospedaliere, il contributo del 50% e` stato previsto anche per l´acquisto dei prodotti biologici introdotti nei menu` serviti agli alunni o degenti. Il contributo e` calcolato sul differenziale di prezzo esistente tra il prodotto biologico e quello convenzionale Complessivamente 42 tra comuni, aziende sanitarie e scuole hanno beneficiato di queste agevolazioni.

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MARR: UN 2006 IN CRESCITA E CON FORTE INCREMENTO DELLA REDDITIVITÀ E DEL RISULTATO NETTO RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 972,7 MILIONI DI EURO (+10,0%)  
 
Rimini - Il Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A. (Milano: Marr. Mi), ha approvato 12 febbraio 2007 la relazione trimestrale al 31 dicembre 2006. Principali risultati consolidati dell’esercizio 2006 - I ricavi totali consolidati si sono attestati a 972,7 milioni di euro, in crescita del 10,0% rispetto agli 884,2 milioni di euro del 2005. L’ebitda ha registrato un incremento del 16,2%, raggiungendo i 61,6 milioni di euro (53,0 milioni di euro nel 2005), mentre l’Ebit, pari a 53,5 milioni di euro, è cresciuto del 18,8% rispetto ai 45,0 milioni di euro del 2005. Il risultato della attività ricorrenti è stato pari a 46,9 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto ai 40,2 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il risultato netto ha raggiunto i 26,8 milioni di euro, con un incremento del 21,4% rispetto ai 22,1 milioni di euro del 2005. Tale risultato include, per circa 0,8 milioni di euro, i costi iniziali dell’operazione di cartolarizzazione imputati a conto economico nel 4° trimestre, in seguito all’avvio della procedura di estinzione anticipata dell’operazione stessa. La Posizione Finanziaria Netta (Pfn) di Gruppo al 31 dicembre 2006 è pari a 98,5 milioni di euro, rispetto ai 94,0 milioni di euro del 2005. Il capitale circolante netto commerciale è pari a 117,5 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 128,5 milioni di euro del 2005. Il patrimonio netto consolidato a fine anno è pari a 175,5 milioni di euro (169,7 milioni di euro nel 2005). Risultati della Capogruppo Marr S. P. A. - La Capogruppo Marr S. P. A. Ha realizzato ricavi totali per 919,6 milioni di euro rispetto agli 843,3 milioni di euro del 2005 (+9,0%). L’utile netto è stato pari a 25,1 milioni di euro, in incremento del 10,3% rispetto ai 22,8 milioni di euro del 2005; subordinatamente all’approvazione dell’Assemblea dei Soci l’utile dell’esercizio, al netto delle riserve di legge, sarà integralmente distribuito. Risultati per segmento di attività - I positivi risultati conseguiti durante il 2006 sono in linea con le strategie di sviluppo della società e rappresentano il conseguimento degli obiettivi prefissati. I ricavi delle vendite del foodservice sono aumentati del 10,5% rispetto all’anno precedente, trainati dall’incremento dell’11,5% della categoria dello “Street market” (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene), che ha fatto registrare vendite per 608,1 milioni di euro e che rappresenta circa i due terzi del totale vendite. Le vendite della categoria dei “National Account” (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) sono pari a 146,8 milioni di euro, con un incremento dell’11,8% rispetto al 2005. In particolare, la crescita è stata trainata dalla ristorazione commerciale strutturata (catene di villaggi turistici, inflight catering, catene alberghiere), che ha fatto registrare un incremento del 22,3%. Le vendite della categoria “Wholesale” si attestano a 205,0 milioni di euro, in incremento del 6,7% rispetto al 2005. La crescita dei ricavi consolidati delle vendite è stata realizzata sia grazie al contributo della crescita organica (+6,7%) che a quello derivante dalle ultime acquisizioni di As. Ca. E Prohoga (+3,8%). Principali risultati economici del 4° trimestre - Nel 4° trimestre del 2006 Marr ha conseguito ricavi totali consolidati pari a 215,1 milioni di euro, a fronte dei 208,8 milioni di euro realizzati nelle stesso periodo dell’anno precedente. L’ebitda ha raggiunto i 9,7 milioni di euro, con un incremento del 10,5% rispetto agli 8,7 milioni di euro del 2005. L’ebit si attesta a 8,0 milioni di euro con un progresso del 24,7%. L’utile netto consolidato del trimestre è stato pari a 3,1 milioni di euro, in crescita del 18,5% rispetto al 2005, nonostante l’impatto per 0,8 milioni di euro degli oneri relativi all’estinzione dell’operazione di cartolarizzazione. Eventi successivi alla chiusura del 4° trimestre - Nei primi giorni di gennaio 2007 Marr ha sottoscritto l’acquisto dell’intero capitale sociale di New Catering S. R. L. , azienda di Forlì, attiva nella distribuzione di prodotti alimentari ai bar e alla ristorazione veloce. In data 22 gennaio 2007 è stato perfezionato l’acquisto del fabbricato sito in Pistoia, località Bottegone, dove nella primavera del 2007 verrà avviata la nuova Filiale Marr Toscana. In data 12 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Marr ha deliberato, di concerto con le altre società del Gruppo Cremonini coinvolte, l’avvio delle procedure per l’estinzione anticipata dell’operazione di cartolarizzazione dei crediti in essere con la società Cremonini Sec S. R. L. I titoli verranno rimborsati da parte della società veicolo, Cremonini Sec S. R. L. , il 24 aprile 2007. Evoluzione prevedibile della gestione - L’esercizio 2006 si chiude in modo migliorativo rispetto alle stime del budget e conferma l’attendibilità delle previsioni di crescita del fatturato e di incremento della redditività. Il management della società rimane orientato a perseguire politiche di sviluppo sia per quanto riguarda la crescita organica che attraverso acquisizioni con il mantenimento dei livelli di redditività raggiunti. Marr (Gruppo Cremonini), quotata al Segmento Star di Borsa Italiana, è la società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica ed è controllata da Cremonini S. P. A. Attraverso un’organizzazione composta da oltre 650 addetti commerciali, Marr serve oltre 36. 000 clienti (principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con un’offerta che include circa 10. 000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta. La società opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da oltre 20 centri di distribuzione, 4 cash&carry, 5 agenti con deposito, e si avvale di oltre 550 automezzi. Marr ha realizzato nel 2006 ricavi consolidati per 972,7 milioni di euro, un Ebitda consolidato di 61,6 milioni di euro ed un utile netto consolidato di 26,8 milioni di euro. .  
   
   
IN PAGAMENTO IN VAL D’AOSTA I PRIMI CONTRIBUTI DELL’AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA  
 
 L’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali, Giuseppe Isabellon, comunica che in seguito alle riunioni con le regioni e la necessaria messa a punto delle procedure, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – Agea - ha dato avvio all’esecuzione dei pagamenti del Piano di sviluppo rurale per il 2006 resi possibili grazie alle anticipazioni regionali. Con il primo trasferimento di 7,1 milioni di Euro, l’Agea può liquidare l’Indennità compensativa ai 2252 produttori agricoli della Regione Autonoma Valle d’Aosta già inseriti negli elenchi di liquidazione alla data del 15 ottobre 2006 e giacenti presso l’organismo pagatore nazionale. Restano da erogare, a valere per l’anno 2006, ancora 7,1 milioni di euro relativi alle misure agroambientali e al premio di primo insediamento dei giovani agricoltori. I pagamenti di tali premi, a seguito di una seconda anticipazione ad Agea da parte della Regione Valle d’Aosta, sono previsti entro marzo. La legge istitutiva dell’Organismo Pagatore regionale sarà discussa in Giunta entro il mese di febbraio; dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale e il riconoscimento ministeriale, l’organismo pagatore valdostano sarà in grado di erogare i fondi in modo autonomo per il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 .  
   
   
INCONTRO CON L’ISPETTORATO CENTRALE CONTROLLO QUALITA’ PRODOTTI AGROALIMENTARI UN CONFRONTO CON ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA, OPERATORI E CONSUMATORI  
 
Torino, il 9 febbraio , presso l’Assessorato regionale all’Agricoltura, l’Ispettorato Centrale per il controllo della qualità (ex-Icrf), organo tecnico del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha consultato le Organizzazioni professionali agricole, le Associazioni di categoria e dei consumatori allo scopo di correlare più strettamente l’attività di controllo alle problematiche del mondo produttivo locale e alle esigenze di tutela dei consumatori. L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri che l’Ispettorato, d’intesa con gli Assessorati regionali all’Agricoltura, sta promuovendo su tutto il territorio nazionale per cogliere il fabbisogno di controllo espresso a livello locale. Nel corso della consultazione, presieduta dall’Ispettore generale capo Giovanni Lo Piparo e dal Direttore regionale Gianfranco Corgiat Loia, si è sottolineata l’esigenza di dare più impulso alle attività di controllo nei settori dell’etichettatura, delle produzioni biologiche, degli Ogm per contrastare le frodi e i fenomeni di sleale concorrenza, a difesa della qualità e genuinità delle produzioni agroalimentari locali. “Il confronto diretto e la collaborazione con gli attori dell’agroalimentare locale - ha dichiarato Giovanni Lo Piparo - contribuiscono non solo a consolidare l’azione di prevenzione che l’Ispettorato ha inteso promuovere in ogni regione, ma anche a creare con il mondo produttivo e con i consumatori quel sistema di alleanza e di rispetto delle parti, presupposti essenziali per l’attuazione di azioni di controllo ancora più mirate ed incisive per salvaguardare un comparto, quale quello agroalimentare, così importante per l’economia del nostro Paese”. “La Regione Piemonte, che ha messo la qualità e la sicurezza alimentare al centro delle proprie politiche agricole e sanitarie, non può che apprezzare l’offerta di collaborazione dell’Ispettorato centrale - ha dichiarato l’Assessore Regionale all’Agricoltura Mino Taricco - perché offre la possibilità di migliorare il sistema dei controlli per la tutela di tutti i prodotti, in particolare di quelli a denominazione d’origine e delle produzioni a basso impatto ambientale, come quelle intergrate o biologiche, che contraddistinguono in positivo gran parte delle nostre aziende”. .  
   
   
VIA LIBERA AL PIANO LAZIALE DI SVILUPPO RURALE  
 
La Commissione Agricoltura del Consiglio regionale ha dato il via libera al nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Il Piano, che verrà portato in Aula per l´approvazione definitiva entro febbraio, potrà contare su circa 660 milioni di euro. “Per la prima volta la nostra regione può contare su un Piano che parte dai bisogni dei territori, mettendo a sistema tutte le proprie risorse e rendendo la qualità della nostra agricoltura competitiva sui mercati” – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Valentini. “Il nuovo Piano – ha continuato - nasce da un lavoro di concertazione in tutte le province e con tutto il mondo agricolo e istituzionale e rappresenta la grande sfida che vogliamo vincere insieme ai territori, al mondo agricolo e alle istituzioni per riqualificare il settore agricolo e confermare l´agricoltura come parte fondamentale della nostra economia”. L’assessore Valentini ha poi ringraziato i consiglieri della Commissione agricoltura, presieduta da Mario Perilli, che all´unanimità hanno espresso fiducia e sostegno alle misure contenute nel Piano. .  
   
   
AGRICOLTURA, ZAIA: LA GIUNTA HA ADOTTATO IL PIANO DI SVILUPPO RURALE  
 
 La Giunta veneta ha adottato il Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013. “Il documento – ha spiegato il vicepresidente del governo regionale Luca Zaia – sarà ora presentato alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le norme comunitarie. Dopo di che partiremo con il primo bando, che darà il via alla presentazione dei progetti in linea con gli indirizzi del piano stesso e ai finanziamenti per realizzarli”. La dote economica del Psr è di 914 milioni 675 mila euro di risorse pubbliche. “Sarà probabilmente l’ultima occasione finanziariamente significativa – ha sottolineato Zaia – della quale l’agricoltura veneta potrà usufruire per irrobustire la sua struttura in funzione della competizione mondiale in atto: invito tutte le imprese agricole e il sistema primario a predisporre sin d’ora iniziative progettuali e imprenditoriali che possano fare da volano per il consolidamento del settore”. Del totale della spesa pubblica, il 44,5 per cento, pari a oltre 407 milioni di euro, sarà destinato al cosiddetto Asse 1, che ha come obiettivo generale la crescita della competitività del settore agricolo e forestale sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica e organizzativa. “Puntiamo tra l’altro – ha detto Zaia – a migliorare l’integrazione nella catena agroalimentare; ad investimenti strutturali per la competitività; alla valorizzazione dei prodotti; a favorire il ricambio generazionale;, a promuovere la crescita del capitale umano e della cultura d’impresa; al miglioramento della sostenibilità ambientali del primario”. Il 39 per cento delle risorse, pari a circa 357 milioni di euro, sarà indirizzato al cosiddetto Asse 2, che punta a valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio, mediante la conservazione della biodiversità, la tutela dell’ambiente, la riduzione dei gas serra, la salvaguardia delle risorse idriche. Per migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche sarà utilizzato (Asse 3), il 4 per cento della spesa pubblica, per un totale di oltre 36 milioni e mezzo di euro. Il 9 per cento delle disponibilità (82 milioni 320 mila euro) andrà all’Asse 4 (programmi Leader, iniziative copartecipate del territorio), mentre il 3,5 per cento restante (poco meno di 32 milioni di euro) andrà ad azioni di assistenza tecnica. “Con l’adozione del Psr 2007 – 2013 – ha concluso Zaia – abbiamo anche recepito la nuova delimitazione delle aree montane approvata dal Consiglio veneto, che proponiamo alla Commissione Europea per il riconoscimento di ulteriori 4. 791 ettari di superficie in zona montana”. .  
   
   
POTENZA: AL VIA PANIERE DEI PRODOTTI TIPICI CERTIFICATI DEL POLLINO  
 
La Camera di Commercio di Potenza e l’Alsia (Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura), con il supporto tecnico dell’azienda speciale camerale Forim, proseguono nell’azione di valorizzazione del paniere dei prodotti tipici certificati del Pollino. Nel biennio 2005-2006 la collaborazione tra i due enti ha consentito lo sviluppo di un programma di assistenza alle imprese agroalimentari dell’area finalizzato alla valorizzazione delle filiere produttive, in termini promozionali e commerciali. Gli interventi attuati hanno consentito di razionalizzare l’offerta dei prodotti facilitandone l’accesso ai diversi mercati al fine di promuovere la qualità delle produzioni ed elevare i livelli di redditività e di remunerazione. “Oggi, grazie alla risposta dei produttori dell’area che hanno recepito in pieno il messaggio lanciato nell’ultimo biennio, l’agroalimentare di qualità del Pollino può realmente configurarsi come ‘sistema’ - spiegano Pasquale Lamorte, presidente della Cdc potentina, e Franco Dell’acqua, commissario straordinario dell’Alsia –. Gli obiettivi di partenza, già raggiunti, devono tuttavia essere considerati il punto iniziale di un ragionamento molto più ampio, che ci vedrà impegnati prima di tutto nel colmare la distanza esistente fra imprese di produzione e circuito ricettivo. Indagare questa criticità significherà porre le basi per poter ampliare la filiera di ‘impiego’, raggiungendo magari forme di raccordo con il sistema turistico nelle componenti legate all’enogastronomia, alle risorse ambientali e al patrimonio culturale. Sarebbe questa l’ennesima prova di maturità di un sistema-laboratorio che intende continuare a crescere puntando sulle proprie risorse. E’ importante sottolineare, infine, che la nostra non vuole essere un’azione isolata; è per questo che cercheremo di attivare un utile raccordo con le altre iniziative che si stanno realizzando sul territorio di riferimento, allo scopo di conseguire economie di scala e valorizzare la collaborazione operativa fra organismi diversi su un comune obiettivo”. Il progetto, che si chiuderà a novembre 2007, prende il via con un’indagine conoscitiva delle realtà che compongono la ricettività dell’area. L’obiettivo è iniziare a verificare il livello di utilizzo delle produzioni locali, il loro impiego in particolari ricette offerte ai clienti, nonché le modalità di approvvigionamento dei prodotti. .  
   
   
CENTRALE DEL LATTE DI TRENTO, IL CASEIFICIO FIAVÈ PRESENTA IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE  
 
Trento – Nel pomeriggio del 12 febbraio si è tenuto l’incontro - convocato dall’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo Tiziano Mellarini - tra la direzione del Caseificio Pinzolo Fiavè e Rovereto e le rappresentanza sindacali, con la presenza del presidente, a cui ha partecipato anche il presidente della Federazione trentina delle Cooperative, Diego Schelfi. “La vicenda – ha rilevato l’assessore Mellarini – registra dei passi in avanti ed entro il 2007 dovrebbe partire il piano con la messa in attività del nuovo stabilimento di Spini di Gardolo. E’ nell’interesse di tutti, e in particolar modo della Provincia autonoma di Trento trovare le condizioni ideali per garantire il rilancio del settore latte e tutelare le posizioni dei dipendenti. Mi auguro che a breve, anche per questi ultimi, sia individuata una soluzione definitiva”. A questo proposito, il direttore del caseificio Giorgio Gosetti ha presentato ai sindacati il piano di riorganizzazione che prevede entro il 2007 la dismissione della produzione nello stabilimento di via Maccani. Da canto loro, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto garanzie circa il ricollocamento degli addetti, dopo l’acquisizione da parte del Caseificio Pinzolo Fiavè e Rovereto della Centrale del latte di Trento. Le parti torneranno ad incontrarsi nei primi giorni di marzo. Il direttore del caseificio Fiavè Pinzolo e Rovereto, Giorgio Gosetti, ha presentato oggi all’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, al presidente della Federazione trentina delle cooperative, Diego Schelfi, e alle organizzazioni sindacali il piano di riorganizzazione che prevede entro il 2007 la chiusura della produzione nello stabilimento di via Maccani della Centrale del latte di Trento. Negli scorsi mesi, il caseificio aveva acquisito il controllo del pacchetto di maggioranza della Centrale del latte di Trento. All’incontro di oggi erano presenti anche Franco Zancanella della segreteria Cisl – Fai e Giovanni Galluccio della Uil - Uila. Nello specifico, il piano prevede entro il 2007 l’attivazione completa del reparto yogurt presso lo stabilimento di Villalagarina. La cooperativa ha già attivato le procedure per il trasferimento e l’installazione degli impianti così da garantire entro i mesi di luglio e agosto l’avvio delle prime linee di produzione da Trento a Villalagarina. La struttura dovrebbe assorbire – secondo quanto affermato dal direttore del caseificio Gosetti – una quota rilevante di personale già occupato presso la Centrale. Un’altra quota di personale sarà occupata presso la nuova struttura che il Concast (Trentingrana) sta realizzando a Spini di Gardolo e che sarà destinata alla logistica e alla commercializzazione dei formaggi trentini, nell’ambito del Polo dei formaggi trentini. Per la quota residuale di lavoratori, pari ad un terzo (circa 10 persone) dei dipendenti della Centrale, si profila il trasferimento nello stabilimento di Spini della Latte Trento, previo la sottoscrizione dell’accordo tra le parti (Caseificio Fiavè Pinzolo e Rovereto e Latte Trento). L’accordo è in via di definizione. E’ evidente – come ha sottolineato lo stesso assessore provinciale Tiziano Mellarini – che l’aspetto occupazionale, soprattutto quello legato alla quota residuale di lavoratori, è di particolare rilevanza, considerando che l’avvio dell’attività del nuovo stabilimento si profila in tempi brevi, ovvero per l’inizio della prossima primavera. Per questa ragione, le parti si riuniranno nei primi giorni di marzo per un confronto che avrà come primo punto all´ordine del giorno la garanzia degli attuali livelli occupazionali. .  
   
   
GRUPPO ARENA: NUOVO IMPIANTO OPZIONATO PER LA PRODUZIONE DI PIZZA E PIADINA  
 
 Il Gruppo Arena, nel quadro dell’accordo siglato a Roma il 26 Gennaio scorso, accelera i tempi e opziona un impianto all’avanguardia mondiale per la produzione di pizza e piadina, in grado di coniugare tradizione e innovazione tecnologica. Il Gruppo Arena precisa: che è presente in Romagna ed intende accrescere tale presenza mediante: la prosecuzione delle attività di allevamento e di produzione mangimi, nonché la partecipazione in una delle più grandi società italiane di catering, con sede in Romagna. * La realizzazione di una nuova iniziativa produttiva nel settore dei prodotti da forno (piadine e pizze). La realizzazione di un Centro Distributivo al Servizio delle Imprese, (quest’ultima iniziativa è indispensabile per la realizzazione di quella industriale, in quanto il Gruppo intende realizzarla con mezzi propri, senza chiedere contributi alla Regione, né attendere i tempi burocratici che solitamente questi richiedono. Punti di forza dell’ iniziativa: 1. Recupero e sviluppo della base occupazionale. 2. Tutela dell’ambiente, in quanto le due iniziative (industriale e commerciale) sono in linea con la vocazione del territorio. 3. Valorizzazione dei prodotti tipici locali. 4. Sostegno alla produzione di prodotti D. O. P. E I. G. P. 5. Valorizzazione e sviluppo dei prodotti agricoli locali. 6. Sostegno ed interazione con il sistema turistico locale, con commercianti e artigiani locali. 7. Il Gruppo, inoltre, in Romagna, intende attuare il dialogo ed il coinvolgimento dei principali stakeholders (istituzioni, sindacati, associazioni di categoria, realtà locali). In merito al nuovo impianto, il Gruppo Arena precisa che recentemente ha opzionato ad un gruppo tedesco un modernissimo impianto per la produzione di pizze e piadine. Il processo, completamente automatizzato, consente la produzione di prodotti tipici nel solco della cultura e tradizione gastronomica romagnola. In particolare, i prodotti da forno saranno realizzati utilizzando materie prime prodotte localmente, per cui è prevista la stipula di accordi con le associazioni di categoria. Il Gruppo prevede l’avvio di una filiera agro-alimentare in grado di assicurare il giusto equilibrio di naturalezza dei prodotti, igienicità, rispetto delle tradizioni e competitività sui mercati mondiali. L’impianto prevede la realizzazione di prodotti pastorizzati (shelf-life di 60 gg) per i mercati europei e prodotti surgelati (shelf-life 18 mesi) per i mercati nord-americani e giapponesi. I prodotti sono cotti su pietra lavica e a lievitazione naturale, con riduzione di oltre il 90% dell’impiego di lievito. L’obiettivo principe è quello di assicurare al consumatore prodotti alimentari di eccellenza per qualità di materie prime e metodi produttivi, che prevedono il rigoroso controllo della filiera e di tutte le fasi di produzione per arrivare al prodotto finito. In quest’ottica di concretezza e sviluppo, Arena intende fissare una serie di incontri con le associazioni agricole per giungere ad un accordo di filiera per l’utilizzo di farina romagnola, ingrediente base per la realizzazione di prodotti da forno e di pizze, nell’intento di valorizzare le colture tipiche del territorio. La selezione delle materie prime inizia proprio con l’acquisto delle stesse presso fornitori certificati e, nel caso specifico, assicurando la valorizzazione delle tipicità gastronomiche locali, sia per i prodotti surgelati che per quelli pastorizzati. Questi sono soltanto alcuni degli obiettivi fissati dal nuovo Piano Industriale che il Dott. Massimo Manelli, Ad fresco di nomina, sta tenacemente perseguendo. .  
   
   
CON PAPILLON AD ALIMENT 2007 LABORATORI DI CUCINA E UN INCONTRO CON GUALTIERO MARCHESI MASSOBRIO E GATTI PRESENTANO LA GUIDA ALLA LOMBARDIA  
 
 Il Club di Papillon parteciperà alla 20° edizione della rassegna agroalimentare Aliment, che avrà luogo dal 18 al 21 febbraio presso il Centro Fiera del Garda di Montichiari (Bs). Paolo Massobrio, giornalista autore de Il Golosario e fondatore dell’associazione di consumatori Papillon con oltre 50 sedi e 6. 000 associati in tutta Italia, insieme con Marco Gatti, giornalista condurrà diversi eventi legati al gusto nell’ambito della manifestazione. Tra tutti spiccano, nella giornata di lunedì 19 febbraio, la presentazione della V edizione della Guidacriticagolosa alla Lombardia e l’incontro con Gualtiero Marchesi legato all’abbinamento musica e prodotti tipici. Alle 14. 30 di lunedì si terrà infatti “Laboratorio di Emozioni. Musica e prodotto tipico come linguaggio internazionale della grande ristorazione e ospitalità”. L’evento rappresenta un laboratorio di estetica sperimentale che mira a portare alla luce il potenziale simbolico racchiuso nel vino, sperimentandone un nuovo tipo di fruizione estetica. Guidati da uno specialista dell’analisi sensoriale gli invitati saranno chiamati ad esprimere in parallelo sensazioni musicali uditive e sensazioni enologiche e sensoriali. L’incontro, moderato da Paolo Massobrio, è con Gualtiero Marchesi, cuoco e autore del Codice Marchesi, Pia Donata Berlucchi, Presidente dell´Associazione Donne del Vino, Andrea Guetta dell´ azienda Spia d´Italia e Luigi ed Eugenio De Caro. Sempre lunedì, ma alle ore 12. 00, si terrà la presentazione della Guidacriticagolosa alla Lombardia (Comunica Edizioni, euro 16,90) alla presenza degli autori Paolo Massobrio e Marco Gatti che celebreranno la migliore ristorazione legata all’agricoltura bresciana e all’artigianato alimentare di qualità. Nelle 636 pagine la Guidacriticagolosa alla Lombardia segnala 452 ristoranti lombardi a cui si aggiungono 231 altri locali da ricordare, 530 produttori e negozi di cose buone, 240 cantine d’eccellenza. A Brescia, detentrice del primato qualitativo della ristorazione lombarda, sono segnalati 11 faccini radiosi (La Piazzetta; Chicco di Grano di Castel Mella; Esplanade di Desenzano del Garda; Il Volto di Iseo; La Villetta di Palazzolo sull’Oglio; Leon d’Oro di Pralboino; Antica Trattoria alle Rose di Salò; Il Mirto di Vallo Terme; Trattoria Artigliere di Gussago; Gelso di San Martino di Cazzago San Martino; Nadia di Castrezzato) e 4 corone radiose (la corona degli altri anni rimane confermata per Carlo Magno di Collebeato), per un totale di 63 ristoranti (58 nella passata edizione) a cui si aggiungono 36 altri locali che meritano una sosta, 98 tra produttori e negozi di cose buone (91 nel 2006) e 93 cantine della provincia Ma tra gli appuntamenti di lunedì 19 febbraio occorre ricordare anche i “Laboratori di cucina”: alle ore 10. 30 “Il prodotto tipico sul bancone di wine bar e locali di tendenza: alla scoperta dell’happy hour di qualità” con Oscar Cavallera, esperto di food & beverage, Davide Cavallari di Ais Brescia e Paolo Massobrio; alle ore 16. 30 si parlerà invece di carne durante l’incontro “Riscoprire i tagli minori delle carni e il quinto quarto. Dal banco della macelleria per proporre una spesa rivolta al risparmio e al gusto” con Giovanna Ruo Berchera, la maestra di cucina autrice anche di Avanzi d’Autore e Diego Liberini dell’Associazione Maestri Macellai di Brescia. La giornata inaugurale (18 febbraio) di Aliment aprirà invece con un laboratorio di cucina dedicato alla prima colazione: l’appuntamento, moderato da Paolo Massobrio, è alle ore 11. 00 con il dietologo Primo Vercilli, la maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera, il professor Piergiorgio Pietta e con Marco Paladini Presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano che interverrà sulla codificazione del Cappuccino Italiano. Tra gli altri “Laboratori di Cucina” del 18 febbraio si segnalano: alle 15. 30 “Il pane fatto in casa ed il pane del fornaio, due maniere italiane per riscoprire la fragranza di una volta e… risparmiare” con Giovanna Ruo Berchera, ed un grande maestro fornaio del territorio bresciano alle ore 17,30 “Cottura, conservazione e tagli minori per un corretto utilizzo della carne nella cucina di casa” con Giovanna Ruo Berchera e Diego Liberini dell’Associazione Maestri Macellai di Brescia. Ricco anche il programma delle “Officine del Gusto” che, sempre per il 18 febbraio prevedono: alle ore 12,30 “Prepariamo la tavola” con l’esperta di bon-ton Barbara Ronchi della Rocca e Marco Gatti, autore de “L’ascolto del vino”, in un esclusivo laboratorio sull’arte del ricevere; alle ore 14,30 “ Dialogo sulla riconoscibilità dell’origine del tartufo” incontro con Marco Gatti e gli esperti Virgilio Vezzola e Agostino Braga dedicato ad un’appassionante degustazione sui re della tavola, il tartufo bianco e il tartufo nero a confronto; alle ore 17,00 “Capra contro capra”: cultura, storia e tradizione dei formaggi di capra con Andrea Sinigaglia, membro dell´ Onaf (Organizzazione Assaggiatori di formaggi) e Davide Cavallari dell’Ais per un’appassionante degustazione di formaggi caprini freschi, muffettati, stagionati ed erborinati accostati ai vini del territorio. La giornata di domenica 18 febbraio terminerà, alle ore 20. 30, con la cena di gala “Chiacchere di Gusto con…” dedicata alla consegna dei “Premi alla Brescianità” e del Premio Marcora moderata dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti. Nel giorno conclusivo di Aliment, mercoledì 21 febbraio, Papillon affronterà il tema dell’educazione alimentare con quattro incontri dedicati ai giovani: due sono stati pensati per i bambini più piccoli e avranno come tema “La merenda del terzo millennio”. Alle ore 10,00 e alle ore 11,30 Carlino Rossi già protagonista de L’albero Azzurro e Gemma Cruciani del Consorzio Terra Bresciana guideranno una degustazione per avvicinare i bambini ai prodotti gastronomici di qualità attraverso leggende, fiabe, giochi; parallelamente, alle ore 10,00 e alle ore 11,30 Paola Gula, sommelier e delegata del Club di Papillon, Pierluigi Villa Direttore Centro Vitivinicolo Bresciano e Osvaldo Poli Psicologo e Psicoterapeuta dell’età evolutiva incontreranno i ragazzi sul tema “Educare al vino i giovani palati del domani”. .  
   
   
APRE I BATTENTI L’ISTITUTO ALBERGHIERO DI TORRE ANNUNZIATA DAL PROSSIMO ANNO AL VIA I CORSI PER LA NUOVA FIGURA DI CUOCO DI BORDO  
 
Inaugurato il nuovo istituto alberghiero nel comune di Torre Annunziata, all´interno dell´istituto professionale ´´Augusto Graziani´´ di via Sepolcri. Presenti all´evento: Angela Cortese, assessore provinciale alla pubblica istruzione, Alfonso Ascione, consigliere provinciale della margherita, e Gennaro Fusco, comandante della Capitaneria di porto torrese (esperto in scurezza marittima internazionale). ´´La realizzazione delle nuove aule con bar, cucine e sale di ricevimento-illustra Ciro Buono, preside del Graziani-e´ stata possibile grazie a un finanziamento ministeriale di 45mila euro, 50mila euro del Graziani e 15mila euro forniti dalla fondazione Banco di Napoli. Il tutto con il supporto di provincia e regione. Qui gli studenti potranno esercitarsi in quello che sara´ il loro futuro lavoro´´. Obiettivo? Rispondere alle esigenze del territorio. In effetti sono circa dieci anni che continuano a pervenire in regione richieste per la realizzazione, nella provincia sud di Napoli, di un altro istituto di formazione per figure alberghiere, oltre a quello di Castellammare. Un bisogno nato con la realizzazione dei progetti in corso nel settore turistico, quali Marina di Stabia e Polo Nautico di Torre Annunziata. E´ appunto osservando queste realta´ che e´ nata l´idea di creare una nuova figura professionale: cuoco di bordo. ´´Il polo nautico di Torre Annunziata e´ ormai una realta´ concreta-continua Buono-nei prossimi due anni partiranno le prime assunzioni, legate ai settori di artigianato e meccanica, ma anche al terziario. E´ in questa ottica che abbiamo accolto in modo favorevole la proposta di Carmine Carotenuto, presidente di Centro Rimessaggio Baia Rovigliano, di avviare corsi di formazione per cuochi di bordo, che scarseggiano nel settore della nautica e richiesti a Napoli e in Campania´´. Il Graziani di Torre Annunziata si avvale dunque oggi di due sezioni nel settore dei servizi: commerciale-turistico e alberghieri della ristorazione. A conti fatti su 498 alunni iscritti, 190 hanno richiesto la specializzazione nel settore alberghiero. ´´Siamo emozionati-commenta Carmine Carotenuto, presidente di Centro Rimessaggio Baia Rovigliano-per questo progetto, messo in cantiere due anni fa e che puo dare una grande risposta in termini occupazionali per i giovani del territorio. La figura del cuoco di bordo e´ nuova e molto ricercata nel settore della nautica, dunque Torre Annunziata si presenta in modo innovativo anche nel campo della formazione´´. .  
   
   
ACCORDO TRA SUN WORLD E APOFRUIT PER LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI NUOVE VARIETÀ DI UVA DA TAVOLA SENZA SEMI E SUSINE  
 
 Berlino - Sottoscritto 9 Febbraio 2007 – da David Marguleas, Vicepresidente di Sun World International di Bekersfield – California (Usa) e Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia, un contratto con cui la cooperativa cesenate diventa distributore autorizzato delle novità vegetali brevettate dalla ditta americana. L’accordo consentirà ai produttori associati ad Apofruit Italia di coltivare le nuove varietà di uva seedless e susine, coperte da brevetto della ditta californiana, e alla cooperativa cesenate di far parte del ristretto numero di aziende che potranno commercializzare tali produzioni. «Così come nelle altre specie frutticole, anche nell’uva da tavola l’innovazione sarà un fattore determinante per crescere nel mercato e fare reddito –afferma Renzo Piraccini– e noi crediamo nel futuro dell’uva senza semi. Il nostro obiettivo è di arrivare, entro pochi anni, a detenere almeno 5. 000 tonnellate di uva seedless, da destinare principalmente ai mercati internazionali». Sun World International è uno dei principali costitutori mondiali di nuove varietà. Suoi brevetti sono la Sugarone, una delle più coltivate varietà di uva senza semi, e le susine Angeleno e Black Diamond, diffuse in tutto il mondo. Il Gruppo Apofruit è costituito dalla Cooperativa Apofruit Italia, impresa capogruppo, e dalle controllate Canova Srl, specialista nel biologico e Moc Mediterraneo, trading a servizio dei partner. Nel 2006 ha trattato 228. 000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli per un fatturato di 200 milioni di euro. Apofruit, oltre ad essere promotore di Almaverde Bio e Made in Blu, è partner dei progetti Pink Lady (mela), Zespri Gold (kiwi giallo), Selenella (patata) e Modì (mela). .  
   
   
FRUIT LOGISTICA 2007, IL CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI PRESENTA UFFICIALMENTE IL PROGETTO "FRUITNESS ENJOY IT!"  
 
Berlino - Ed è subito l’Italia a finire sotto i riflettori della manifestazione berlinese. Non solo per la visita del Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro o per le 256 aziende italiane presenti come espositori (36 delle quali a Piazza Italia), ma in particolar modo per la presentazione ufficiale di "Fruitness enjoy it". Il progetto – co-finanziato da Unione Europea, Agea e imprese ortofrutticole dell’Emilia Romagna socie di Cso – mira a promuovere un regime alimentare e uno stile di vita salutare nei cinque paesi europei coinvolti dalla campagna, ed essendo ormai prossimo al termine del primo anno di attività, ha scelto la cornice berlinese per tracciare un bilancio della prima fase e impostare il nuovo anno. Tra Germania, Austria, Regno Unito, Polonia e Svezia, dall’aprile scorso sono state ben 7 le insegne della Grande Distribuzione europea che hanno dato ospitalità a Mr Fruitness nei loro punti di vendita. Hanno aderito sinora Edeka, Kaufland, Netto per la Germania; Spar in Austria; Auchan e Tesco Pl in Polonia; Asda e Sainsbury in Inghilterra. Ma l’elenco è destinato ad allungarsi, come conferma il direttore del Centro Servizi Ortofrutticoli Luciano Trentini: “Stiamo cercando di coinvolgere un numero sempre più crescente di partner della Gdo europea che ha dimostrato di avere apprezzato le promozioni avviate negli oltre 2000 punti vendita in cui abbiamo distribuito sinora i materiali informativi di Fruitness, compreso il video game "The Adventures of Mr Fruitness", gioco interattivo nel quale il super eroe in calzamaglia verde combatte contro hot dog e bibite gassate con l’aiuto della frutta, in particolare di pere, pesche e kiwi, suoi alleati fedeli per la salute. ”. Se pensiamo che la Germania è il paese con il più alto tasso di obesità infantile in Europa e allo stesso tempo il principale paese importatore di prodotti ortofrutticoli italiani, trova ancora più giustificazione l’interesse del progetto per la Germania. Il Presidente del Cso Paolo Bruni, si è dichiarato abbastanza soddisfatto dell´interesse mostrato dalla Gdo tedesca: "Le potenzialità di sviluppo del progetto nelle catene distributive sono elevate – dichiara - e siamo fiduciosi di raggiungere molti bambini e adolescenti con i messaggi salutistici di Fruitness” Nel 2007 Mr Fruitness, grazie all’aiuto dei suoi fidi alleati (pesche, nettarine, pere e kiwi), conta di allargare la schiera di fan e di far tappa in un numero ancora piú ampio di supermercati per invitare soprattutto i più giovani a consumare più frutta. .  
   
   
FRUITLOGISTICA 2007- L’ORTOFRUTTA ITALIANA SI RILANCIA NEI MERCATI MONDIALI  
 
Dal successo di Piazza Italia, lo spazio collettivo che riunisce, attraverso il Cso, in 700 metri quadrati , i principali operatori dell’ortofrutta nazionale, si traccia un nuovo percorso di rilancio dell’immagine della nostra offerta nel mondo. La cronaca della kermesse berlinese è densa di avvenimenti, analisi e discussioni dove Piazza Italia ha rappresentato un vero e proprio crocevia di incontri , punto di riferimento per i visitatori della Fiera provenienti da tutto il mondo. Alla giornata inaugurale ( giovedì 8 Febbraio) Piazza Italia ha ospitato la visita di Stato del Ministro Paolo de Castro e della delegazione al suo seguito. La visita ,organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Berlino , in collaborazione con Cso, ha dato l’opportunità agli operatori e ai numerosi giornalisti presenti di confrontarsi, in uno scambio aperto con il Ministro sui temi più attuali in discussione. Dalla riforma della Organizzazione Comune del Mercato (Ocm ortofrutta), alle sollecitazioni verso una maggiore internazionalizzazione delle imprese italiane per poter far fronte alla competizione globale. Più aggregazione e orientamento al mercato sono le parole chiave per essere competitivi in un contesto internazionale in cui l’Italia produce il 25% dell’intera offerta comunitaria ed esporta , secondo dati Istat -2006 relativi al periodo gennaio-ottobre, 2 milioni 618. 674 tonnellate di ortofrutta, escluso le patate. In termini di valore l’export nel 2006, sempre relativo al periodo gennaio-ottobre, ha raggiunto i 2 miliardi 177. 799 euro pari al + 8% rispetto allo stesso periodo del 2005 . Il rilancio dell’immagine italiana ha trovato spazio anche attraverso azioni di promozione messe in atto in alcuni paesi europei con il Progetto Fruitness . In occasione di Fruitlogistica 2007 il Cso ha organizzato un evento per la stampa estera di presentazione del Progetto L’iniziativa si è svolta allo Skylounge di Berlino, in uno straordinario scenario sui tetti della città, alla presenza di oltre 30 giornalisti esteri che hanno potuto conoscere i contenuti del progetto che come è noto, è volto favorire i consumi di frutta con un approccio divertente, adatto ai bambini ed agli adolescenti a cui si rivolge. Alla conferenza stampa di Fruitness ha partecipato anche Guido Tampieri, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura che ha sottolineato la necessità di promuovere i consumi attraverso azioni di comunicazione che coinvolgano tutti i paesi europei. Il Presidente di Cso Paolo Bruni a conclusione di questa straordinaria edizione di Fruitlogistica dichiara: “ Ancora una volta Piazza Italia si conferma l’anello maggiormente aggregante della filiera ortofrutticola italiana. Gli incontri tematici in questi tre giorni lo hanno ampiamente dimostrato sia sul piano delle contrattazioni degli operatori commerciali , sia sul piano istituzionale con il folto calendario di incontri ospitati in Piazza Italia con il Ministro De Castro e i vertici dell’ortofrutta . Per tutte queste motivazioni ritengo che assuma grande importanza la candidatura dell’Italia a paese partner di Fruitlogistica 2008 avanzata dal Ministro de Castro e per la quale noi siamo pronti a fare la nostra parte. ” .  
   
   
AL VIA LA PROMOZIONE DEL KIWI ITALIANO IN USA CON IL BOLLINO WEIGHT WATCHERS  
 
Ferrara - E’ andata in porto la promozione dei kiwi italiani in Usa con il marchio della nota multinazionale della dieta che promuoverà il frutto fino al mese di marzo consigliandolo come prodotto dimagrante, distribuendo materiali informativi e promuovendone il consumo attraverso l’utilizzo di media di portata nazionale. La promozione, messa a punto da Cso, vede coinvolte importanti imprese emiliano-romagnole attraverso la Compagnia Italiana della Frutta , proprietaria dei marchi Made in Blu e Fruitaly. Il Marchio Made in Blu, pensato per identificare una offerta di altissima qualità , ha sviluppato nel 2006 un fatturato di 11. 500. 000 euro in aumento del 20% rispetto al 2005. Nel 2007 la Compagnia Italiana della Frutta, concentrerà gli sforzi sullo sviluppo dei mercati d’ Oltreoceano con particolare attenzione per il Canada e gli Usa in cui l’ esportato globale di kiwi a marchio Made in Blu attualmente si attesta sulle 3. 000 tonnellate. Quantitativi importanti al cui interno si collocano anche i kiwi italiani destinati alla promozione Weight Watchers, le partenze iniziate il 30 gennaio dal porto di Genova proseguiranno tutto il mese di febbraio per un totale di 30 containers , con destinazione New York. Complessivamente il carico a marchio supererà i 7 milioni di frutti che verranno commercializzati sui mercati Usa tra due settimane. Ed è in tale contesto che l’iniziativa promozionale Weight Watchers ha trovato sinergie efficaci che hanno portato al successo, alla luce anche della particolare situazione dell’export italiano di kiwi negli Stati Uniti. Attualmente infatti la domanda di kiwi da quel Paese è piuttosto sostenuta a causa tra l’altro del pesante calo di offerta di agrumi californiani dovuta a condizioni climatiche avverse che hanno ridotto la produzione a cui il mercato sopperisce anche con il nostro kiwi. Le potenzialità di sviluppo delle esportazioni secondo dati Cso ci sono tutte, basti pensare che gli Usa producono appena 20. 000 tonnellate di kiwi concentrate in California, ed il volume del mercato è stato negli anni recenti di poco meno di 60. 000 tonnellate. Le importazioni provengono principalmente dai paesi dell’Emisfero Sud: Cile e Nuova Zelanda, in controstagione rispetto alla nostra offerta. L’italia esporta in Usa tra le 6. 000 e le 7. 000 tonnellate di prodotto per campagna commerciale, appena il 2,5-3% dell’export totale. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO: RADIOGRAFIA DEGLI ADDETTI ALLA RACCOLTA MELE E VENDEMMIA  
 
È dedicato a una fotografia dettaglitaa dei raccoglitori di mele e addetti alla vendemmia nel 2006 in Alto Adige il nuovo numero di Mercato del lavoro news, la pubblicazione dell´Osservatorio mercato del lavoro. I raccoglitori impegnati sono stati circa 12mila, per il 91% uomini, in gran parte provenienti dalla Slovacchia. Durante il 2006 nel settore agricolo hanno lavorato come dipendenti circa 21mila persone, 2400 delle quali in modo continuativo, altre 17mila con uno o più rapporti di lavoro che sono iniziati e terminati nell’arco dello stesso anno. Fra queste ultime, 12mila hanno avuto almeno un rapporto di lavoro con inizio e fine nel periodo agosto-ottobre. I lavoratori addetti alla raccolta di mele e alla vendemmia 2006, rileva la pubblicazione della Ripartizione provinciale Lavoro, sono stati soprattutto uomini (per il 91%), provenienti dalla Slovacchia (47%), Polonia (21%), Repubblica Ceca (18%), Ungheria (3%) e Macedonia (2%) oltre che chiaramente dall’Italia (6%). .  
   
   
OLIO CONTRAFFATTO  
 
Olio prodotto da un’azienda agricola fantasma. Lo vendeva il titolare di una macelleria denunciato all’autorità giudiziaria dai carabinieri del nucleo antifrodi di Salerno. Nel corso delle loro attività di controllo finalizzate alla repressione dei reati ai danni dell’Unione Europea nel settore ‘Oleario’, i militari hanno infatti trovato nella macelleria olio di oliva ed extravergine riportante in etichetta l’indicazione di produzione da parte di un’azienda agricola risultata inesistente. Inoltre, le analisi sull’olio affidate alla Asl hanno stabilito che il prodotto era contraffatto. .  
   
   
CONFRATERNITA DELLA TORTA DE PATATE: NEL 2008 A TRENTO IL CONVEGNO EUROPEO DELLE CONFRATERNITE ENOGASTRONOMICHE  
 
 Fondata nel 1998 la “Confraternita della torta de patate” - con sede a Sporminore - conta ormai oltre 270 confratelli e promuove, nel mondo, i prodotti tipici trentini. Soddisfazione del presidente Lorenzo Dellai che considera l’impegno della Confraternita un’opportunità per il Trentino di farsi conoscere internazionalmente attraverso la tutela delle tipicità enogastronomiche. Sono una decina i fondatori della “Confraternita della torta de patate” che nove anni fa in un pranzo a base esclusivamente di prodotti tipici, decisero di mettersi insieme e promuovere oltre al “tortel e torta di patate”, le tipicità enogastronomiche trentine. Ieri sera, vestiti del loro mantello rosso intenso, sono stati ricevuti dal presidente Lorenzo Dellai al quale hanno illustrato la loro storia e i loro obiettivi. Europa, America, Africa: vivono in questi tre continenti i 270 confratelli che aderiscono all’associazione nata nel 1998. Partiti anche da una considerazione - quanto mai attuale - e cioè dalla perdita delle tradizioni della cucina familiare trentina, i 10 fondatori si sono dati come obiettivo quello di promuovere - nel maggior numero di ristoranti possibili - l’assunzione nel menu della “torta e tortel de patate”, e dei prodotti tipici come salumi, formaggi, trota, miele e marmellate. Il gran maestro Mario Tonon ha raccontato al presidente dell’appuntamento annuale che vede le confraternite europee incontrarsi ogni volta in un Paese diverso. Nel 2006 l’incontro si è svolto ad Oporto, in Portogallo: oltre 700 persone provenienti da tutt’Europa hanno proposto nella città portoghese la degustazione delle loro specialità enogastronomiche. Quest’anno la sede dell’appuntamento europeo sarà Corfu, in Grecia. Il 2008 potrebbe essere la volta del Trentino: la Confraternita ha infatti presentato la candidatura di Trento al Ceuco, l’organismo europeo che riunisce tutte le confraternite che promuovono e tutelano i prodotti tipici regionali. “Sarebbe una bella occasione - ha detto il presidente - per far conoscere ulteriormente il nostro territorio e le sue capacità di tutelare, anche attraverso la promozione dei prodotti tipici locali, la sua identità, ricchezza dinamica di una comunità e di un territorio”. La confraternite ha fatto dono al presidente di due prodotti tipici del Portogallo. Nel ringraziare il presidente Dellai, ha invitato i confratelli a proseguire nel loro impegno di valorizzazione delle tipicità enogastronomiche locali e nella loro attività di promozione del territorio. .  
   
   
IL GRUPPO ANGELO PO ACQUISISCE IL CONTROLLO DI RATIONAL PRODUCTION SI TRATTA DI UN’AZIENDA ALL’AVANGUARDIA NELLA PROGETTAZIONE DI SISTEMI PER IL TRASPORTO E LA DISTRIBUZIONE DEI PASTI NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA  
 
Azienda storica Italiana, specializzata da oltre 80 anni nella produzione di attrezzature per la ristorazione, il Gruppo Angelo Po di Carpi (Mo) ha acquisito il controllo di Rational Production di Albano S. Alessandro (Bg), società leader nella progettazione di sistemi e tecnologie per il trasporto e la distribuzione dei pasti nella ristorazione collettiva, il cui fiore all’occhiello è rappresentato da una linea di moderni carrelli termorefrigerati. “Con questa operazione, che segue l’acquisizione, nel 2001, della società Enofrigo – dichiara il presidente Amerigo Po, il nostro Gruppo prosegue la politica di rafforzamento nel mercato delle apparecchiature per la ristorazione professionale, ampliando ulteriormente la propria gamma d’offerta e garantendo un pacchetto completo di moderni servizi pienamente rispondenti alle molteplici esigenze del mercato”. Nel corso degli ultimi anni il Gruppo Angelo Po ha rafforzato significativamente la propria posizione di mercato in Italia ed estero, tanto da chiudere il 2006 con un fatturato consolidato di circa 95 milioni di euro, in aumento del 18% sull’anno precedente, contando su 4 unità produttive, 415 addetti, una rete di vendita capillare in Italia ed oltre 300 distributori in tutto il mondo. “Frutto di un’attenta progettazione – prosegue Amerigo Po – i prodotti di Rational Production sono realizzati con le tecnologie più avanzate, perfettamente in linea con gli elevati standard qualitativi garantiti dal nostro Gruppo, che a questo proposito può vantare un sistema aziendale certificato Uni En Iso 9001:2000 ed Uni En Iso 14001:2004”. “Riponiamo grande fiducia nel presente e, soprattutto, nel futuro di Rational Production – conclude il Presidente – e, a conferma dell’impegno e della concretezza profusi dall’Angelo Po, stiamo definendo gli ultimi dettagli di un ambizioso piano industriale che, oltre a destinare risorse ai nuovi progetti, riserva grande attenzione alla sfera produttiva, con cospicui investimenti in risorse umane e tecnologie nello stabilimento bergamasco per essere sempre più protagonisti sul mercato”. .  
   
   
PREMIO SIRENA D’ORO DI SORRENTO V EDIZIONE DEL CONCORSO ITALIANO DEGLI OLI DOP  
 
Assessorato All’agricoltura E Alle Attività Produttive Della Regione Campania – Città Di Sorrento In Collaborazione Con Associazione Nazionale Città Dell’olio, Oleum E Federdop Si aprirà il 17 marzo 2007 a Sorrento la grande kermesse dedicata alla promozione dell’eccellenza oleicola del nostro paese Sirena d’Oro V edizione, si accendono i riflettori sull’olio Dop italiano. 30 denominazioni, 180 produttori in gara per la palma del migliore Corsi di degustazione, assaggi nelle enoteche e nelle scuole elementari, convegni tematici e appuntamenti di assaggio in tutta la regione Campania fino a fine aprile. Novità del 2007: il Sirena d’Oro si fa itinerante e porta i “suoi extravergine” nei maggiori eventi del settore, a Vinitaly-sol (Verona, 29 marzo – 2 aprile) e Cibus (Roma, 14-17 aprile). La conclusione a Napoli. Inizia il prossimo 17 marzo a Sorrento la V edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso italiano dedicato agli extravergine a Denominazione di Origine Protetta che quest’anno vedrà in gara 30 Dop e 180 produttori, rappresentativi della straordinaria varietà e qualità dell’olivicoltura di pregio italiana, numero che si è mantenuto costante rispetto alla scorsa edizione – nonostante l’annata 2006 sia stata quantitativamente scarsa – e che conferma il Premio Sirena d’Oro come appuntamento consolidato e di grande appeal per tutto il settore. “Con la V edizione del Premio Sirena d’Oro la Regione Campania conferma il suo impegno a favore della produzione dell’olio di qualità, che ha bisogno soprattutto di una intensa, organica e corretta azione di comunicazione, finalizzata a far conoscere ai consumatori i pregi, sia organolettici che salutistici, di questo straordinario prodotto, non a caso simbolo della dieta mediterranea. – spiega Andrea Cozzolino, Assessore all’Agricoltura e Attività Produttive della Regione Campania. - La salvaguardia del settore oleicolo passa necessariamente attraverso le denominazioni di origine, uno strumento di qualificazione importante, ma ancora troppo costoso per i produttori che vanno supportati con iniziative di promozione adeguate da realizzare in tutto il nostro Paese. ” New entry del 2007 al Sirena d’Oro sarà la Dop Colline di Romagna, che per la prima volta si cimenterà nella sfida. Rigorosissimi come ogni anno i criteri di selezione: solo gli extravergine che eccelleranno durante le preselezioni – ottenendo così una “Menzione di Merito” - potranno infatti partecipare alla finale. E quest’anno sarà proprio la cerimonia di consegna dei premi ai migliori extravergine a denominazione (17 marzo 2007, Teatro Tasso, Sorrento) ad aprire la manifestazione che proseguirà in tutta la regione e si concluderà a Napoli con un evento dedicato ai produttori, dopo un appuntamento a Salerno aperta al grande pubblico. Per tutto il periodo saranno organizzate come di consueto iniziative dedicate alla conoscenza dell’olio Dop con corsi di assaggio, convegni tematici, degustazioni nelle enoteche, nelle scuole elementari e nelle piazze delle Città dell’olio della Campania. E per il 2007 il Sirena d’Oro si fa itinerante: la manifestazione infatti uscirà dai confini della regione e porterà le “sue Dop”, espressione dell’eccellenza oleicola italiana, sul palcoscenico dei maggiori eventi del settore. Le denominazioni partecipanti al Sirena d’Oro saranno infatti protagoniste di degustazioni al Vinitaly di Verona (29 marzo - 2 aprile 2007, all’interno del Sol) e a Roma durante i giorni di Cibus (14 – 17 aprile 2007), gemella della rassegna parmigiana e che si alternerà con quella che si svolge ormai da 25 anni a Parma. .  
   
   
DA FEBBRAIO A MAGGIO SI VA SCUOLA DI TERRAZZAMENTI PROVINEA FORMA I VITICOLTORI DEL DOMANI  
 
La formazione, innanzitutto: è questo uno degli imperativi categorici che la Fondazione Provinea si era posta fin dalla sua nascita e che rafforza in questo 2007, grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla cultura della Provincia di Sondrio, anno nel quale sarà più che mai impegnata sul fronte del lavoro e della scuola. Proprio in quest’ultimo ambito, partirà un’iniziativa specifico all’Istituto Tecnico Agrario Statale di Sondrio, con un coinvolgimento di 10 classi e ben 200 alunni valtellinesi. Obiettivo del progetto la formazione dei viticoltori del domani, grazie a un’opera di stimolo e sensibilizzazione per la tutela e la salvaguardia del patrimonio terrazzato della provincia di Sondrio. Dalla teoria alla pratica, il ciclo di lezioni permetterà agli studenti delle quattro classi di affrontare un percorso formativo non di poco conto, visto che nel programma sono previste anche escursioni nei vigneti e tre momenti di approfondimento: in classe, sui terrazzamenti e in cantina. Via via e settimana dopo settimana, si arriverà al completamento grazie al coinvolgimento delle classi fino al quarto anno. In principio si punterà sul valore storico, culturale, economico e sociale dei terrazzamenti vitati, con particolare riferimento alla realtà valtellinese, e sulla natura, gli scopi e le attività di Provinea. Verrà approfondita anche la candidatura degli stessi per l’inclusione nel Patrimonio Mondiale Unesco. La lezione sarà tenuta da Guido Bulgarelli, esperto agronomo di viticoltura e tecnico del Consorzio di Tutela Vini di Valtellina e sarà preceduta dall’intervento di Laura Carabini, Assessore Provinciale per cultura, istruzione e politiche sociali, partner principale dell’iniziativa formativa. I cicli successivi delle lezioni avranno inizio il 21 marzo (seconda lezione nei vigneti di Ermenegildo Della Maddalena, nella sottozona “Grumello” Valtellina Superiore Docg) e il 2 maggio (terza lezione nell’azienda agricola Alberto Marsetti a Sondrio). Www. Provinea. It .  
   
   
DELVERDE AL MIA DI RIMINI CON DUE GRANDI NOVITÀ:LA PASTA BIOLOGICA INTEGRALE PER LA GDO E LA LINEA CHEF PER IL CANALE HORECA  
 
Lo storico pastificio abruzzese alla 37esima Mostra Internazionale dell’Alimentazione di Rimini, premierà lo “chef artista” 2007 Il pastificio Delverde di Fara S. Martino sarà presente al Mia di Rimini (padiglione D7) con due novità assolute, la linea di pasta Biologica Integrale e la Linea Chef pensata per il canale horeca. Tra i primi pastifici italiani a comparire sul mercato con la pasta integrale, oggi Delverde presenta la linea “biologica integrale", che comprende quattro formati (spaghetti, linguine, fusilli e penne rigate) caratterizzati da un packaging innovativo ed accattivante. Per Delverde, azienda vocata per tradizione alla natura ed ai suoi valori in quanto ubicata in una delle zone più affascinanti del Parco nazionale della Maiella in Abruzzo, la nuova linea biologica integrale rappresenta, oltre che un segno tangibile per incentivare metodi di coltivazione compatibili con l´ambiente, un perfetto ampliamento della propria offerta "tradizionale", costituita da altre referenze ben conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. “La linea biologica integrale – spiega l’amministratore delegato di Delverde Leonardo Valenti – risponde alla richiesta di prodotti sani e genuini, che emerge da quei consumatori, sempre più numerosi, particolarmente attenti ai nuovi stili di vita, alle questioni della salute e dell´ambiente, senza però rinunciare al gusto della migliore pasta di qualità”. Tutti i formati di pasta biologica integrale Delverde, vengono realizzati attraverso speciali trafile in bronzo e presentano una consistenza maggiore rispetto alle paste tradizionali, in maniera da conservare la rugosità tipica della pasta Delverde, con un profumo ed un gusto percepibile anche prima della cottura. L’altra novità presente al Mia 2007 riguarda la nuova Linea Chef, riconoscibile dalla “coccarda rossa” posta sulla parte alta delle confezioni: per la prima volta Delverde sbarca nel settore horeca, con una linea di pasta pensata per gli operatori professionali nel rispetto della tradizione mediterranea. Delverde, in bronzo e in teflon, ha realizzato una linea di pasta per il catering e più in generale per i canali horeca (hotel, ristoranti e catering) che conterà su 15 referenze, 4 delle quali presentate in anteprima al Mia di Rimini (spaghetti, linguine, penne e farfalle), in confezioni da 500 gr. E da 2 kg. “Dopo ad un attento lavoro sulle semole e sull’utilizzo delle trafile – spiega ancora l’a. D. Leonardo Valenti – questa nuova linea specializzata è in grado di rispondere alle esigenze della ristorazione con un’ampia scelta di formati e con un prodotto di qualità ad alta tenuta di cottura, adeguato ai nuovi e diversi stili di consumo fuori casa”. Delverde premia lo “chef artista” del Mia 2007 Il marchio Delverde, tra i partner principali dell’esposizione riminese, è stato associato al primo premio della 4^ competizione internazionale per gli chef artisti. Il concorso avrà luogo nella piazza chef (padiglione D7) durante i cinque giorni del Mia. Organizzato in collaborazione con la Fic, Federazione Italiana Cuochi, con il patrocinio della Wacs, World Association of Cooks´ Societies, è riservato agli chef italiani ed esteri esperti di intaglio di vegetali, sculture di formaggi, trionfi di frutta e vegetali, sculture di ghiaccio, lavorazioni in zucchero e/o cioccolato, composizioni di pasta di marzapane, decorazioni di torte per tutte le occasioni di festa e manufatti di pasticceria. Delverde premierà ogni giorno lo chef vincitore del primo premio della giornata, votato da una giuria composta da 11 cuochi di fama internazionale. Nella giornata conclusiva di martedì 13, verrà decretato il vincitore assoluto del concorso, il direttore marketing del pastificio, Pierluigi Picciani, consegnerà allo “chef artista” del Mia 2007, una targa ricordo e una fornitura di pasta Delverde. .  
   
   
KELLOGG’S SPECIAL K CIOCCOLATO FONDENTE: DA OGGI HANNO ANCORA PIU’ GUSTO…CON IL 50% DI CIOCCOLATO IN PIÙ!  
 
La nuova formula di Kellogg’s Special K Cioccolato Fondente: molto più buono e sempre con pochi grassi e poche calorie! Il nuovo Special K Cioccolato Fondente, da oggi ha il 50% di cioccolato in più, lo abbiamo reso molto più buono e sempre leggero, per aiutarti a stare in forma con gusto. Il cioccolato fondente, oltre ad essere un alimento gustoso, è anche un tonico naturale che può dare una rapida carica di buon umore e stimolare l´attività mentale. Con il nuovo Special K Cioccolato Fondente potrai fare il pieno di allegria perché è ancora più ricco di cioccolato! La colazione è un pasto importantissimo, se trascurata potrebbe non fornire la carica energetica e i nutrienti essenziali necessari per affrontare la giornata. Una porzione di Special k Cioccolato Fondente da 30 grammi con 125 ml di latte scremato a colazione, ti fornisce più del 40% di Vitamine del gruppo B (indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo) e Vitamina C (che aumenta le difese immunitarie) e in più Ferro (utile per combattere problemi di eventuali carenze di questo minerale e stanchezza e contribuisce a contrastare la sensazione di stanchezza tipica del mattino). .  
   
   
CREMA DI YOGURT BIANCO MÜLLER INVENTA HEAVEN BAR, IL PIACERE HA UN NUOVO PARADISO  
 
Esce in questi giorni la nuova campagna Müller per la Crema di Yogurt Bianco. Il titolo - Heaven Bar – riprende la nuova ambientazione dello spot Tv che si svolge all’interno di un locale dalle forme bianche e sinuose, che richiamano vagamente gli esperimenti di bio-architettura di Luigi Colani, con vetrate che si aprono al di sopra delle nuvole e un banco in cui la Crema di Yogurt Müller è presentata in una vasca di ghiaccio. E’ in questo ambiente che la protagonista – Agata Relota - chiede il “suo” Bianco e rapita ne assapora l’aroma e il gusto fino all’ultima goccia, quella che, caduta dal cucchiaino, raccoglie con gesto spontaneo e sensuale dal dorso della sua mano. Sullo sfondo ricomincia la nevicata di foglietti con i messaggi “in bianco” che rappresenta simbolicamente il legame intimo e delicato tra la consumatrice e la marca. Nata con l’obiettivo di proporre una nuova interpretazione del modo di consumare la Crema di Yogurt Müller, la campagna Heaven Bar fissa un nuovo punto nel processo di continua evoluzione del tono di voce della marca. La nuova campagna che apre la stagione televisiva di Müller, è stata ideata da Phoenix Advertising sotto la Direzione Creativa di Ugo Mauthe (Art Emiliano Miotti, Copy Alessandro Paloschi, Vice Direzione Creativa Osvaldo Plano). La produzione dello spot si deve a Central Groucho che – per l’occasione – ha raccolto uno staff internazionale estremamente variegato, dalla regista Karina Taira (americana di origine nipponica) al tedesco Ekkehart Pollack come D. O. P. Dallo scenografo Ceko Petr Kunc ai francesi Sebastien Gros e Adrien Lepineau che in collaborazione con la Squame di Milano hanno curato la post produzione. La campagna, pianificata da Carat, prevede l’utilizzo, in seguito di altri mezzi. .  
   
   
SELENIO+ZINCO NELLA DIETA, PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO E CONTRO LA STANCHEZZA  
 
Il nostro organismo ha costantemente bisogno di un apporto equilibrato di elementi nutritivi. Purtroppo con la vita frenetica di oggi non è sempre facile seguire una dieta equilibrata. Ormai tutte le indagini alimentari condotti nei paesi industrializzati indicano che la maggior parte delle persone ha uno scarso apporto di vitamine e minerali. Non solo, lo stress ossidativo al quale siamo sottoposti quotidiniamente, attacca in modo pesante le nostre cellule. Il Selenio è un minerale essenziale per il corpo umano. I suoi nutrienti sono un’importante parte degli enzimi antiossidanti che proteggono le cellule dagli effetti nocivi dei radicali liberi. Di quanto selenio c’è bisogno? La dieta media europea fornisce circa 30-50 microgrammi di selenio al giorno, una dose molto vicina al limite di deficit. In realtà bisognerebbe assumere come minimo 50 mcg al giorno. Non sempre però si assume con la dieta la giusta quantità di selenio, per assicurarsi una dose corretta occorre allora assumere degli integratori. «Gli studi sull’efficacia degli integratori sono ancora in corso, ma si è notato che il selenio, in una condizione di carenze alimentari, è in grado di rafforzare il sistema immunitario», spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano. «Per combattere le infezioni influenzali e nei cambi di stagione è molto indicato il selenio abbinato allo zinco perché svolge un’azione stabilizzante sulla membrana cellulare, rendendo la cellula meno vulnerabile agli attacchi del virus. Inoltre l’integratore riduce l’intensità e la durata dei sintomi del disturbo e protegge contro l’attacco dei radicali liberi. E’ consigliato associare a questi integratori, che vanno presi per almeno un mese, l’assunzione di vitamina C e E». Quale tipo di selenio? Quando si tratta di selenio, bisogna essere certi di una cosa: è importante acquistare un preparato di selenio organico perché possiede un’attività biologica migliore rispetto al selenio inorganico. Non solo, il selenio deve essere altamente biodisponibile per permettere al nostro organismo di assorbire meglio il principio attivo. Il Selenio Precise di Pharma Nord è un selenio brevettato e per la sua bio-disponibilità e stabilita viene utilizzato nello studio internazionale Precise (Prevenzione del cancro in Europa). In commercio lo si trova associato allo zinco. Contro le infiammazioni Un altro beneficio che può dare l’assunzione di selenio, in poche settimane, può ridurre un’infiammazione alle articolazioni che causa dolore e pregiudica la mobilità. E’ accertato che i radicali liberi attaccano le cellule sane e provocano lo stato infiammatorio collegato ai dolori reumatici. Nei pazienti affetti da reumatismi si è osservata una minore attività dell’enzima antiossidante Gsh Px: assumendo il selenio si incrementa l’attività di questo enzima e di conseguenza si limita il dolore alle giunture. Lo studio Precise Ogni anno, in Europa, circa un milione e mezzo di persone vengono colpite da tumore. Quasi due terzi di essi muoiono. Le stime relative alle neoplasie, purtroppo, sono allarmanti e in crescita. Da qui l’importanza della prevenzione, anche attraverso l’uso degli integratori. In Danimarca è appena partito lo studio internazionale Precise (Prevention of cancer by intervention with Selenium, in riferimento anche al prodotto utilizzato: il selenio Precise della Pharma Nord), che arruolerà circa 42. 000 soggetti (uomini e donne in egual misura) in Danimarca, Regno Unito e Svezia, d’età compresa tra i 60 e 74 anni. «Lo studio vuole indagare sull’effetto protettivo del selenio per contrastare i tumori maligni. E’ stato scelto il selenio perché studi precedenti hanno dimostrato che questo minerale è in grado di ridurre i casi di tumore al polmone di circa il 46%, all’intestino (58%) e alla prostata (63%)», spiega Kim Overvad, sperimentatore dello Studio ed epidemiologo all’Università danese di Aahurs in Danimarca «Lo studio durerà otto anni, con un budget preventivo di circa 8 milioni di euro. Ai partecipanti verrà somministrato, ogni giorno, dai 100 ai 300 microgrammi di selenio Precise oppure un placebo. Sia il reclutamento dei soggetti che il relativo follow up verranno effettuati via Internet per rendere la comunicazione più facile e rapida». Bioattivo Selenio+zinco di Pharma Nord, assumere una compressa al giorno prima di uno dei pasti principali. Info: Numero Verde 800. 912805 www. Pharmanord. It .  
   
   
BULTHAUP, AZIENDA LEADER NELLA PRODUZIONE E NELLA DISTRIBUZIONE DI SISTEMI CUCINA, NOMINA IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO PER L´ITALIA  
 
Bulthaup ha recentemente nominato Sebastian Groesslhuber nuovo amministratore delegato per la bulthaup Italia, filiale operativa sul nostro territorio da oramai diversi anni. Dopo una selezione durata qualche mese, periodo durante il quale sono stati incontrati numerosi validi candidati, la scelta in favore di Sebastian Groesslhuber determina la volontà da parte dell´azienda di rafforzare nettamente la sua presenza nel nostro mercato mediante un “uomo azienda” fino a qualche mese fa totalmente parte dello staff di Aich, sede della bulthaup Gmbh. Sebastian Groesslhuber, laureato in economia aziendale, ha maturato una forte conoscenza del settore design e dei prodotti di lusso grazie a precedenti significative esperienze sviluppate presso altre aziende. La profonda conoscenza del progetto bulthaup, maturata nel corso degli anni di permanenza presso la casa madre, nonché un forte interesse per il mercato italiano, sono importanti elementi che se il mercato saprà recepire non tarderanno a dare frutti. Il lavoro di Sebastian Groesslhuber sarà naturalmente supportato dal consolidato team della bulthaup Italia. Il mercato italiano dimostra tutt´ora una notevole propensione all´acquisto del prodotto cucina bulthaup che da sempre è l´emblema di una forte progettualità ed una elevatissima qualità dei materiali utilizzati per il progetto cucina. .  
   
   
IL NUOVO DESIGN DI CASA BUGATTI OGGETTI DAL DESIGN DI ALTA QUALITÀ, AL SERVIZIO DEL CIBO  
 
Sintesi di una ricerca costante nei confronti dei gusti del pubblico, delle nuove mode e delle tendenze del design. Ecco le tre collezioni di Bugatti presentate al Macef 2007: Il Gusto, una collezione di oggetti dal design di alta qualità, al servizio del cibo per avvicinarlo al consumatore e renderlo esteticamente più appetibile in una sintesi perfetta e non scontata tra gusto e modernità; La Magia Dei Riflessi, una collezione sofisticata e minimalista esaltata dala compattezza e lucentezza materica dell´acciaio, ed infine Anni ´80 , una linea ispirata ai colori Pop e i grafismi degli anni ´80 che anche in Casa Bugatti ritornano prepotentemente agli antichi splendori. In allegato le immagini in alta definizione di alcuni articoli rappresentativi delle tre collezioni. Di seguito le descrizioni e i prezzi al pubblico: -Posate Luna Pop: Il Gusto Posate in acciaio inox 18/10 con manici in Abs nei vivaci colori più alla moda che, stuzzicando il palato tramite la vista, rendono il cibo più bello da guardare e più invitante da assaggiare. -Shaker Laguna: La Magia Dei Riflessi Dal design puro e discreto per far risaltare la sostanzialità e la bellezza materica dell´acciaio che "riflette" eleganza, gran classe e spirito high-tech oltre che una comprovata garanzia di pratica e duratura usabilità. -Set piatti Lettere D´amore: Anni ´80 In fine porcellana bianca decorati con giochi grafici che ci riportano alla magia e all´estro creativo degli anni ´ 80. Disponibile nelle due versioni noir e rouge. Designer: Andreas Seegatz. .  
   
   
LA CIOCCOLATA CALDA PERFETTA COME RILANCIARE UNA TRADIZIONE DI TORINO  
 
 Con la stagione più fredde arriva la cioccolata calda! Densa, cremosa, tiepida o calda, voluttuosa e profumata, aromatizzata, fumante… Viene preparata in tantissimi modi diversi, con altrettante varianti per accontentare ogni appassionato di cioccolato. Ma qual è la ricetta della cioccolata calda perfetta? Quali requisiti deve avere questa deliziosa bevanda per incantare appassionati gourmands ed esigenti esperti? Se ne discute a Torino, durante il convegno organizzato da Confartigianato Imprese Torino Venerdì 9 marzo, alle ore 10. 30 Presso la Fondazione Accorsi, Via Po 55 a Torino- Introduce Franco Solia Direttore Confartigianato Imprese Torino; Coordina Gigi Padovani giornalista e scrittore. Partecipano: Emilia Coccolo Chiriotti direttore Pasticceria; Silvio Bessone Presidente nazionale Cioccolatieri Confartigianato; Giovanni Dell´agnese vicepresidente pasticceri Epat; Vito Strazzella Presidente Bar e Caffè Epat Torino: Al termine del convegno il maestro cioccolatiere Silvio Bessone offrirà una degustazione di due cioccolate calda: con addensanti e secondo la ricetta tradizionale. Cioccolata sCaldacuore - Una tazza di cioccolata calda fumante. Per scaldare il cuore. E´ il nuovo progetto di Confartigianato Imprese Torino che in occasione di Cioccolatò ha organizzato un dopocena davvero speciale per i senzatetto della città. La sera del 9 Marzo i maestri cioccolatieri di Confartigianato saranno presenti negli asili notturni di Torino per preparare e offrire a tutti i senzatetto una buona tazza di cioccolata calda. Il cioccolato, elemento che contiene sostanze psicoattive, stimolanti e antidepressive è stato scelto per coccolare, con un semplice e dolce gesto, i tanti senza tetto di Torino. Così una tazza di cioccolata calda, densa, cremosa e profumata offerta dai cioccolatieri di Confartigianato Imprese Torino sarà il goloso dessert che verrà distribuito agli ospiti di alcune mense della città. Un goloso gesto di solidarietà, un momento di vera dolcezza, una coccola “scaldacuore” a coloro che più ne hanno bisogno. L’iniziativa sarà presentata al termine del convegno “La cioccolata calda perfetta”, in programma per la mattina del 9 Marzo (Fondazione Accorsi, 9 Marzo 2007, ore 10,30) Maggiori dettagli sono presenti sul sito internet www. Confartigianatotorino. It .  
   
   
COFFRET DUO DE RUINART PER UN SAN VALENTINO IN RUINART ROSÉ: DUE CALICI E UNO CHAMPAGNE  
 
Come ogni anno, San Valentino apre la sua parentesi di romanticismo invitando tutti gli innamorati a un tête-à-tête che sa di eccezione. E poiché non è mai facile trovare il giusto equilibrio fra gli ingredienti che faranno di questi istanti un momento assolutamente unico, la Maison Ruinart ha creato il Coffret Duo. Grazie ad esso, i valentini e le valentine avranno il piacere di offrire l’un l’altra un dono originale, materializzando l’intangibile magia di un incontro romantico. Creata per questo giorno speciale, questa confezione, con il suo design ricercato, le sue linee pure ed eleganti, è rivestita di materiali preziosi. La finezza del rosa sottolinea le calde tonalità del cioccolato, così come le impunture sul manico in pelle rosa. Si intuiscono poi i contorni di un calice da champagne, sottilmente disegnato dalla sequenza di parole suggestive. Coffret Duo di Ruinart L’arte di offrire è sempre un piacere condiviso! Una volta aperta la confezione, il suo design armonioso si riflette in un ripiano su cui appare una moltitudine di lettere, come una profusione di paillettes dorate. Le curve della mezza bottiglia di Ruinart Rosé sono delicatamente valorizzate, ideale per una degustazione a due. Nella confezione trova anche posto una coppia di calici da champagne delicatamente incisi con il logo di Ruinart, in attesa del momento in cui potranno esaltare l´armonia della cuvée Ruinart Rosé. Cuvée Ruinart Rosé, Tutto lo charme della degustazione Non esiste miglior champagne della cuvée Ruinart Rosé per celebrare San Valentino. Fedele allo stile della Maison, la cuvée Ruinart Rosé deve la sua finezza e la sua eleganza alla forte concentrazione di chardonnay. Equilibrato e fruttato, questo champagne rosé si distingue per l’armoniosa complessità che si rivela con delicatezza. Il suo sublime colore rosa illuminerà una degustazione a due con tutta la sua intensità. In questo giorno speciale, gli amanti della perfezione scopriranno insieme lo straordinario equilibrio aromatico della cuvée Ruinart Rosé. Dopo l´aperitivo, lo champagne inviterà a sperimentare le sue associazioni culinarie. Per i buongustai, Jean-philippe, il nostro Chef de Caves, vi consiglia la freschezza e la vivacità di un sashimi di tonno rosso, che lo accompagneranno a meraviglia. A tavola, si accorderà perfettamente ai sapori di un magret de canard rosato ai mirtilli. E per gli amanti del dessert, la cuvée troverà la sua migliore espressione su un amaretto al ribes e lamponi. La Maison Ruinart, Coltivare la passione è un´arte. Se la creazione dello champagne è un´arte, la missione della Maison Ruinart è senz´altro quella di sublimarla. Dalla sua fondazione, nel 1729 ad opera di Nicolas Ruinart, la più antica Maison de Champagne ha fatto dell´eccellenza la sua filosofia e ha fondato su di essa tutto le sue competenze e il suo know-how, oggi riconosciuti nel mondo. Animata dai suoi valori intrinseci di autenticità e innovazione, la Maison Ruinart si distingue per lo spirito lungimirante che caratterizza gli uomini che hanno segnato la storia della Maison e coloro che ne costruiscono l’avvenire. Dai suoi vigneti alla bellezza delle bottiglie, dalla luminosa purezza dello chardonnay all´eleganza delle confezioni, dal sapiente assemblaggio alla cuvée, la Maison Ruinart esercita la sua arte, senza compromessi, puntando esclusivamente all´assoluto. .  
   
   
TORINO, SEQUESTRATE VENTIMILA BOTTIGLIE DI CHAMPAGNE FALSO.  
 
La Polizia Stradale di Torino ha sgominato un gruppo criminale ritenuto responsabile di riciclaggio di macchine operative destinate anche all’estero. Sono 10 le persone fermate e 16 le perquisizioni locali effettuate, anche a Bari, Bergamo e Sanremo, dagli investigatori della Squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino. Nel corso delle indagini la Polizia Stradale di Torino, con l’ausilio dei Servizi Antisofisticazioni Vinicole, ha sequestrato due capannoni e circa 20. 000 bottiglie di champagne di scarso valore prive di etichetta, migliaia di etichette di marche di champagne inesistente e contrassegni francesi pronti per essere applicati sulle bottiglie per poi essere vendute. La Polizia Stradale di Torino ha anche sequestrato una azienda vinicola in provincia di Cuneo e numerosi bancali di vino di dubbia provenienza presso un’azienda vinicola di Alessandria e rivenditori al dettaglio. .