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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2007
UE: ADOTTATO UN REGOLAMENTO SULLE TERAPIE AVANZATE CON I NUOVI MEDICINALI OTTENUTI DA GENI, CELLULE E TESSUTI  
 
Bruxelles, 5 giugno 2007 - Gli Stati membri dell´Ue hanno approvato all´unanimità una proposta elaborata dalla Commissione europea volta a regolamentare i nuovi medicinali ottenuti da geni, cellule e tessuti. Le nuove terapie avanzate potrebbero condurre a trattamenti rivoluzionari per la cura di alcune patologie o lesioni. I ricercatori sperano di sviluppare, ad esempio, innesti cutanei per le vittime di ustioni e trattamenti per malattie come il morbo di Alzheimer, il cancro e la distrofia muscolare. «L´accordo raggiunto all´unanimità dagli Stati membri, dopo un rapido e ampio sostegno iniziale da parte del Parlamento europeo, dimostra che la nostra proposta ha trovato il giusto equilibrio», ha affermato il commissario europeo per le Imprese e l´industria Günter Verheugen. «Pazienti e industria erano in attesa di tale accordo, dal momento che sviluppa un potenziale europeo per l´innovazione, spesso guidato da piccole e medie imprese [Pmi], ma comunque nel rispetto delle decisioni degli Stati membri riguardo a preoccupazioni etiche». Anche l´associazione europea delle industrie biotecnologiche, Europabio, ha accolto con favore la decisione. «Il regolamento per le terapie avanzate offre all´Europa il grande vantaggio di attirare le aziende leader a ricercare e sviluppare tali terapie innovative e fornire alla comunità scientifica, ai pazienti e all´industria un quadro giuridico realizzabile e chiaro», ha dichiarato Andrea Rappagliosi, presidente del Consiglio sanitario di Europabio. La Commissione ha ritenuto fossero necessarie norme Ue armonizzate al fine di garantire ai pazienti in Europa pari accesso a trattamenti e assistenza. La proposta era inoltre volta a sostenere la rapida crescita dell´industria biotecnologica, una delle frecce principali all´arco della competitività comunitaria. Gli elementi chiave del nuovo regolamento sono i seguenti: - una procedura centralizzata di autorizzazione all´immissione in commercio, - un nuovo comitato pluridisciplinare di esperti in seno all´Agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea) per valutare i prodotti per le terapie avanzate e seguire gli sviluppi scientifici, - requisiti tecnici adeguati alle terapie, - requisiti rafforzati per la gestione dei rischi e la rintracciabilità, - incentivi per le Pmi. Riguardo alle questioni etiche, la Commissione ha scelto di non intervenire nelle decisioni adottate dagli Stati membri in merito all´utilizzo o meno a scopo terapeutico di certi tipi di cellule, tra cui le cellule staminali di embrione. Secondo la Commissione, la proposta ha tuttavia osservato i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea e ha tenuto conto della «Convenzione per la protezione dei diritti dell´uomo e la dignità dell´essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina». Alcuni deputati del Parlamento europeo hanno chiesto di includere nella proposta salvaguardie etiche più rigorose, ma un accordo di compromesso elaborato da un gruppo ristretto di parlamentari, in collaborazione con alcuni rappresentanti del Consiglio e della Commissione, ha permesso di superare questo piccolo ostacolo. La prossima fase vedrà lo sviluppo della normativa di esecuzione di secondo livello e delle linee guida tecniche. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/enterprise/pharmaceuticals/advtherapies/index. Htm .  
   
   
GERMANIA: LANCIATO UN NUOVO PROGETTO SULLA GENETICA  
 
Bruxelles, 5 giugno 2007 - Il ministero tedesco dell´Istruzione e della ricerca ha avviato un nuovo progetto di ricerca volto ad accrescere le nostre conoscenze sul ruolo dei geni in alcune malattie. L´iniziativa, coordinata da scienziati del Gsf, il Centro nazionale per la ricerca sull´ambiente e sulla salute dell´associazione Helmholtz, dispone di un bilancio di 2,6 Mio Eur e verrà condotta in stretta collaborazione con il Programma europeo sulla mutagenesi condizionale nei topi (Eucomm) finanziato dall´Ue. Molti difetti genetici sono stati collegati a patologie quali il cancro al seno e alla prostata, alle malattie cardiovascolari, a sindromi da immunodeficienza (allergie, neurodermiti), a malattie reumatiche e malattie causate dall´ambiente, come il morbo di Crohn. Tuttavia, è necessario condurre ulteriori ricerche sul ruolo svolto da tali geni nelle malattie e, poiché il 99% del corredo genetico dei topi è uguale a quello dell´uomo, questi animali sono gli organismi ideali per lo studio delle malattie genetiche umane. Il progetto ha selezionato 32 geni ritenuti responsabili di tali malattie. Questi geni verranno mutati nei modelli dei topi, in modo tale che gli effetti del rispettivo difetto genetico possa essere esaminato. «I geni possono essere disattivati, ma anche iperattivati tramite mutazioni che consentono di studiare sia la perdita, sia la sovrapproduzione del prodotto genetico», ha affermato il professore Martin Hrabe de Angelis, coordinatore del progetto e direttore dell´Istituto di genetica sperimentale (Ieg) del Gsf. I modelli dei topi verranno quindi sottoposti ai gruppi di ricerca clinica della Rete di ricerca nazionale tedesca sui genomi, che identificheranno i geni corrispondenti per condurre ulteriori studi. Al contempo, la «German Mouse Clinic» (Gmc, clinica tedesca per la ricerca sui topi) , anch´essa diretta dal professore Hrabe de Angelis, servirà da centro informativo per tutti i modelli di topi. Qui i topi verranno esaminati e caratterizzati in relazione a tutte le malattie, un controllo generale verrà condotto raccogliendo dati su più di 240 parametri differenti, dall´aspetto esteriore al metabolismo e al comportamento. «L´integrità del concetto costituisce il valore aggiunto di questo progetto», ha sottolineato il professore Hrabe de Angelis, «grazie alla "Mouse Clinic", viene assicurata la registrazione del massimo numero di mutazioni genetiche possibili». Dopo un certo periodo di tempo i dati riguardanti i topi vengono conservati nell´Archivio europeo dei ceppi mutanti di topo (Emma); in questo modo essi possono essere consultati liberamente da tutti gli scienziati interessati. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Gsf. De/neu/index_en. Php http://www. Eucomm. Org/ .  
   
   
NUOVO PROGETTO UE PER LO STUDIO DEL NANISMO  
 
Bruxelles, 5 giugno 2007 - Le cause genetiche del nanismo sono l´oggetto di studio di un nuovo progetto finanziato dall´Ue lanciato di recente. Il progetto Eurogrow, coordinato dall´Università di Manchester, riunisce 10 istituti di ricerca europei e australiani. È finanziato dal Sesto programma quadro (6Pq) dell´Ue con un importo pari a 3,14 Mio Eur, più 500 000 provenienti dal Consiglio australiano della ricerca medica. Esistono oltre 200 tipi di anomalie ossee che provocano il nanismo e, sebbene singolarmente siano rare, esse hanno un´incidenza combinata di oltre una su 4 000. Le ricerche precedenti hanno individuato le mutazioni genetiche che causano alcune di queste anomalie e i ricercatori ora intendono concentrarsi sulle cause più comuni del nanismo. Una delle patologie che saranno studiate più attentamente è l´acondroplasia, la più comune causa di nanismo che colpisce un bambino su 10 000. Le persone colpite hanno una statura di soli 1,2 metri e presentano braccia e gambe sproporzionatamente corte. I ricercatori studieranno inoltre la pseudoacondroplasia e la displasia spondiloepifisaria congenita. Oltre al nanismo, le persone colpite da queste patologie soffrono, in età adulta, di una grave forma di artrite. Nel breve termine, gli scienziati auspicano di migliorare la diagnosi di queste malattie, mentre a lungo termine sperano che il loro lavoro possa condurre alla scoperta di nuove cure. «Questo è un progetto appassionante condotto da un gruppo di esperti internazionali che nutrono la speranza di poter accrescere rapidamente le conoscenze sulle cause genetiche del nanismo», ha dichiarato il dott. Mike Briggs dell´Università di Manchester. «Entro la fine della ricerca speriamo di avere individuato i principali problemi molecolari che provocano queste patologie e di essere molto più vicini all´individuazione di potenziali obiettivi terapeutici. » .  
   
   
ARPAL, ALGA OSTREOPSIS, DIRETTORE SCIENTIFICO ROSSELLA D´ACQUI: "SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLA REGIONE DIVENTA MODELLO PER ALTRI PAESI, QUEST´ANNO GIÀ AVVIATI I CONTROLLI"  
 
 Genova, 5 giugno 2007 - E´ già partito il monitoraggio sull´alga ostreopsis effettuato dall´Arpal, l´agenzia di protezione ambientale della Regione Liguria, in anticipo rispetto all´anno scorso a causa del caldo inaspettato. Lo ha comunicato quest´oggi nel corso della conferenza stampa sullo stato dell´ambiente in Liguria, il direttore scientifico dell´Arpal, Rossella D´acqui. "L´alga è sempre presente nel nostro mare in piccola quantità - ha detto D´aqui - ma il fatto che ci sia non è un problema, quest´anno abbiamo anticipato i controlli e inizieremo a metà mese con una certa sistematicità a causa delle anomale condizioni climatiche per essere pronti con misure adeguate nel momento in cui si dovessero verificare le condizioni di fioritura che hanno dato origine ai malesseri degli anni passati". "Il nostro sistema di monitoraggio - ha continuato il direttore scientifico dell´Arpal - è stato preso a modello anche dai colleghi francesi, come Liguria stiamo infatti lavorando a livello nazionale e internazionale attraverso corsi per formare il personale delle altre regioni, resta ancora aperto il nodo delle motivazioni che danno origine alla tossina che non sempre si diffonde in presenza della fioritura dell´alga" "Si tratta - ha concluso Rossella D´acqui - di un problema a cui la scienza dovrà dare una risposta a livello mediterraneo che attualmente è studiato sia dalle Università italiane che europee". .  
   
   
UNO STUDIO DIMOSTRA CHE INTENSI IMPULSI DI LUCE INFLUISCONO SULL´OROLOGIO BIOLOGICO  
 
Bruxelles, 5 giugno 2007 - Secondo una nuova ricerca, l´esposizione a brevi intervalli di luce estremamente intensa alcune ore prima di dormire è sufficiente a sincronizzare l´orologio interno del corpo alla durata del giorno necessaria. Lo studio, in parte finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6Pq) comunitario attraverso il progetto Euclock, è stato pubblicato nella rivista «Proceedings of the National Academy of Sciences». L´orologio biologico del nostro corpo influenza una vasta gamma di fattori, tra cui i livelli ormonali, la prestazione cognitiva e la struttura del sonno. Per funzionamento suo proprio, questo orologio interno ha una periodicità media di poco più di 24 ore. Per questa ragione deve essere calibrato mediante fattori esterni, noti come «zeitgeber», il più importante dei quali è il ciclo luce-buio. Quando l´orologio biologico si interrompe, la prestazione cognitiva diminuisce e il risultato più frequente è la difficoltà ad addormentarsi. Quest´ultimo studio ha cercato il modo migliore di «sincronizzare» i soggetti ad un giorno di durata superiore alle 24 ore. È un aspetto che riveste un particolare interesse per la Nasa (National Aeronautics and Space Administration), che ha anche finanziato la ricerca. Gli astronauti devono spesso affrontare il problema delle interruzioni del ritmo circadiano, e nel corso delle missioni spaziali sono state registrate relative riduzioni dei livelli di prestazione. In un ambiente spaziale pericoloso, questo potrebbe avere gravi conseguenze per la sicurezza dell´equipaggio e il successo della missione. Guardando al futuro, durante la missione su Marte prevista per il 2020, gli astronauti dovranno vivere un anno sincronizzandosi con il giorno marziano che, con 24 ore e 39 minuti, ha una durata maggiore del giorno terrestre. Il problema è che i livelli di luce sul veicolo spaziale e i moduli di abitazione su Marte non sono sufficientemente potenti da sincronizzare l´orologio biologico. Nell´ambito della ricerca, tre gruppi di soggetti hanno trascorso 65 giorni in isolamento dal giorno terrestre. Durante questo periodo hanno sperimentato ritmi sonno-veglia più lunghi di un´ora rispetto al loro naturale periodo circadiano. Due gruppi sono stati esposti a condizioni di luce simili a quelle che si trovano a bordo della navicella spaziale e nei moduli di abitazione di Marte (25 lux e 100 lux). Il terzo gruppo è stato sottoposto a un protocollo di «esposizione alla luce modulata» (modulated light exposure, Mle), che consiste in luce debole (25 lux) per le prime 10 ore del tempo di veglia, e luce ambiente (100 lux) per il restante tempo di veglia. Verso la fine del tempo di veglia, questo gruppo è stato esposto anche a due impulsi luminosi di 45 minuti estremamente intensi a 10 000 lux. Gli scienziati hanno scoperto che vivere in condizioni di luce scarsa porta a una desincronizzazione dell´orologio biologico. Il livello di attenzione diurna e notturna di questi soggetti è diminuito in modo uniforme e, dopo soli 30 giorni, hanno mostrato tempi di reazione eccezionalmente elevati agli stimoli visivi. Per contro, il gruppo che ha sperimentato gli impulsi luminosi estremamente intensi ha sincronizzato con successo il proprio sistema circadiano al ciclo sonno-vegIia imposto, dimostrato dall´alta qualità del sonno e della prestazione cognitiva dei soggetti in questione. «Le nostre scoperte suggeriscono che l´esposizione alla luce a intervalli adeguati può essere utilizzata quale efficace strumento per mantenere l´orologio circadiano in sincronia con un ritmo di riposo diverso dalle 24 ore o in condizioni di luce insufficienti», scrivono i ricercatori. «Un protocollo di luce come quello sperimentato nel presente studio consentirebbe agli astronauti di sincronizzarsi al giorno marziano di 24,65 ore mentre si occupano di colture in un modulo di serre illuminate intensamente, a condizione che queste mansioni siano svolte nella giusta fase circadiana». Non solo gli astronauti affrontano difficoltà con i loro cicli sonno-veglia. Il trattamento a impulsi di luce può essere utile anche per i lavoratori a turni, nei casi di disincronosi circadiana e per i soggetti con disturbi del sonno. .  
   
   
“ALLEGGERISCI IL CARICO”: UNA CAMPAGNA SUI DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI  
 
Bruxelles, 4 giugno 2007 - I disturbi muscoloscheletrici (Dms) sono il problema sanitario legato all’attività lavorativa più diffuso in Europa, che affligge milioni di lavoratori. Nell’unione europea il 25% dei lavoratori soffre di mal di schiena e il 23% lamenta disturbi muscolari. “Alleggerisci il carico”, la campagna che l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha lanciato nel 2007 per risolvere il problema dei Dms sul luogo di lavoro, promuove un approccio di gestione integrato imperniato su tre elementi fondamentali. In primo luogo, è necessario che datori di lavoro, lavoratori e governi collaborino assieme per risolvere il problema dei Dms. In secondo luogo, qualsiasi azione intrapresa deve tener conto del concetto di “gestione del carico”, che comprende tutte le forme di stress e di tensione esercitate sul corpo, fattori ambientali come un ambiente di lavoro freddo e i pesi che vengono trasportati. Infine, i datori di lavoro devono occuparsi del mantenimento, della riabilitazione e del reintegro dei lavoratori affetti da queste patologie. I disturbi muscoloscheletrici sono causati prevalentemente dalla movimentazione manuale dei carichi, da frequenti movimenti di piegamento e rotazione, dal lavoro fisico pesante e dall’esposizione di tutto il corpo alle vibrazioni. Il rischio di disturbi muscoloscheletrici può aumentare con l’aumentare del ritmo di lavoro oppure a causa di una scarsa soddisfazione professionale, di aspettative eccessive da parte del datore di lavoro e dello stress. Si intravede infine una spiccata correlazione tra sistema nervoso e apparato muscolare: i disturbi muscoloscheletrici possono compromettere anche altri ambiti della salute del lavoratore, così come altre condizioni di salute possono scatenare l’insorgenza dei disturbi muscoloscheletrici. Le patologie muscoloscheletriche sono la principale causa di assenza dal lavoro praticamente in tutti gli Stati membri. In alcuni paesi il 40% delle spese di risarcimento dei lavoratori sono legate a questi disturbi, che possono interessare fino all’1,6% del prodotto interno lordo (Pil) dell’intera nazione. Questi problemi riducono la redditività dell’impresa e vanno ad aggiungersi agli oneri sociali del governo. I datori di lavoro possono contribuire a prevenire o comunque a ridurre in buona parte molti di questi problemi applicando le norme vigenti in materia di salute e sicurezza e seguendo gli orientamenti a una prassi corretta. Esistono tuttavia delle azioni specifiche da intraprendere per affrontare il problema dei Dms in maniera efficace. Annunciando il lancio della campagna “Alleggerisci il carico” a Bruxelles, il commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, il sig. Vladimír Špidla, ha dichiarato: “Se intende creare ulteriori e migliori posti di lavoro in Europa, l’Ue deve far fronte in maniera prioritaria ai Dms. Considerato il cambiamento demografico, i lavoratori saranno probabilmente portati a lavorare più a lungo e, pertanto, dobbiamo imperativamente affrontare questo problema ora. Ciò è primordiale, se vogliamo che i lavoratori europei godano non solo di lavori di migliore qualità, ma anche di una migliore qualità di vita e di un livello di vita più elevato. Nell’ue possiamo aumentare la produttività e quindi la prosperità solo se riusciamo a migliorare la situazione relativa alle giornate perse a causa dei Dms. ” Il costo dei Dms per i lavoratori, i datori di lavoro e i governi è incalcolabile. Essi sono un problema per i lavoratori, ai quali procurano sofferenza personale e problemi di tipo economico dovuti al mancato guadagno; per il datore di lavoro, per il quale sono un motivo di riduzione dell’efficacia aziendale; per il governo, perché aumentano i costi della previdenza sociale. “C’è una stretta correlazione tra la salute e il benessere dei lavoratori e la qualità del lavoro, da un lato, e la prosperità economica, dall’altro lato” ha affermato Jukka Takala, direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. “Se è vero che l’orario di lavoro settimanale sta diminuendo, è vero anche che il ritmo di lavoro sta aumentando”. Il fatto di lavorare assumendo posture dolorose o stancanti oppure a ritmi molto serrati e con scadenze strette e l’aumento dell’uso di macchinari e computer hanno come conseguenza un incremento dei Dms e dello stress legati all’attività lavorativa. Per questi motivi è necessario attuare strategie e programmi di prevenzione per contrastare i problemi di salute dei lavoratori. Queste strategie devono porre il lavoratore al centro dei cambiamenti introdotti a livello organizzativo e della riprogettazione dell’ambiente di lavoro. La campagna “Alleggerisci il carico” culmina con la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, in programma dal 22 al 26 ottobre 2007, con una serie di attività e di eventi organizzati in tutta l’Europa. La campagna comprende anche l’appuntamento con i Premi di buona prassi, che vengono conferiti a organizzazioni che si sono distinte con apporti eccezionali e innovativi finalizzati ad affrontare il problema dei Dms. L’agenzia annuncerà i vincitori nel corso della manifestazione di chiusura della campagna, che si terrà nel mese di marzo 2008. Contesto 1. L’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro è stata istituita dall’Unione europea per contribuire a soddisfare la domanda di informazione nel settore della sicurezza e della salute sul lavoro. Situata a Bilbao, in Spagna, l’Agenzia si prefigge lo scopo di migliorare la vita dei lavoratori stimolando il flusso di informazioni tecniche, scientifiche ed economiche tra tutti coloro che si occupano di questioni di sicurezza e salute sul lavoro. 2. Alleggerisci il carico è la campagna che l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha lanciato nel 2007 per risolvere il problema dei Dms sul luogo di lavoro. È sostenuta dalle presidenze della Germania e del Portogallo nel 2007, dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dalle parti sociali europee. 3. I disturbi muscoloscheletrici (Dms) sono disturbi che colpiscono determinate strutture del corpo quali muscoli, articolazioni, tendini, legamenti e nervi o la circolazione locale e che sono provocati o aggravati prevalentemente dallo svolgimento dell’attività lavorativa e dagli effetti dell’ambiente di lavoro circostante. 4. La campagna è strutturata secondo un modello decentrato: l’Agenzia coordina le attività della campagna, fornisce informazioni in 20 lingue, anche attraverso un sito web dedicato alla campagna, organizza i premi europei di buona prassi e l’evento conclusivo in programma nel mese di marzo 2008; i Focal point distribuiti nei 27 Stati membri dell’Unione europea promuovono, stimolano e organizzano le attività a livello nazionale. Il duplice obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dei Dms e di promuovere soluzioni di buona prassi. 5. La campagna “Alleggerisci il carico” culmina con la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, in programma dal 22 al 26 ottobre 2007, con una serie di attività e di eventi organizzati in tutta l’Europa. La Settimana europea è una campagna informativa annuale concepita per sensibilizzare l’opinione pubblica e contribuire a fare dell’Europa un luogo di lavoro sicuro e salutare. 6. Gli ispettorati del lavoro a livello europeo hanno lanciato una campagna di ispezione e comunicazione per prevenire i disturbi dorsolombari, destinata ai settori dei trasporti e sanitario. La campagna è quindi prevalentemente incentrata sui disturbi dorsolombari riconducibili alla movimentazione manuale dei carichi. Oltre alla distribuzione di informazioni, la campagna prevede anche una serie di sopralluoghi in azienda ad ampio raggio, realizzati a cura degli ispettorati nazionali del lavoro. La campagna è un’iniziativa europea organizzata dal Comitato degli alti responsabili dell’Ispettorato del lavoro (Slic), che ha confermato il suo pieno appoggio alla campagna “Alleggerisci il carico”. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito Internet della campagna all’indirizzo: http://ew2007. Osha. Europa. Eu/; .  
   
   
CASI TBC IN SCUOLE DI SCHIO E ROANA (VI)ASSESSORE REGIONALE DONAZZAN: “OCCORRE PIU’ IMPEGNO DELLO STATO NEL CONTROLLO SANITARIO ALL’ARRIVO DEGLI EXTRACOMUNITARI E PIU’ PREVENZIONE NEI LORO PAESI D’ORIGINE”  
 
 Venezia, 5 giugno 2007 - "Il caso di Tbc verificatosi al Liceo Zanella di Schio, che segue i 2 casi della Scuola di Roana, è un segnale da non sottovalutare in quanto la ricomparsa di malattie da tempo debellate in Italia si manifesta all´interno delle scuole e in studenti di provenienza extracomunitaria. Occorre pensare non solo ad una modalità di controllo dei figli degli immigrati, dato che tale malattia ha un evidente legame con le comunità di appartenenza, ma soprattutto è necessario un maggior impegno dello Stato nel controllo sanitario delle persone che arrivano in Italia per salvaguardare tutti gli studenti e il ruolo della scuola come luogo sicuro, anche sotto in profilo sanitario". Questa la richiesta dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione, Lavoro, Elena Donazzan, in relazione al caso di Tbc manifestatosi al Liceo Zanella di Schio (Vi). "Alla luce di queste emergenze sanitarie - aggiunge Elena Donazzan - dobbiamo porci il problema di come prevenire il ritorno di malattie da tempo sradicate in Italia e in Europa, anche affrontando in modo meno demagogico il tema dell´immigrazione, perché il primo nostro dovere è quello di salvaguardare la nostra gente e nostra qualità della vita". "E´ comunque indispensabile - ha concluso l´assessore Donazzan - un maggior contributo da parte degli stati di provenienza degli extracomunitari sia per risarcire la Regione del Veneto delle spese sanitarie sostenute in questi casi, sia per evitare la diffusione della Tbc e delle altre malattie tuttora endemiche al di fuori del continente europeo, quantomeno nella fase della prevenzione con le necessarie vaccinazioni". .  
   
   
LA TECNOLOGIA HAND HELD PRODUCTS PER LA TRACCIABILITÀ DEL SANGUE GRAZIE ALL’IMAGE ENGINE 5080 LE SACCHE CONTENENTI SANGUE PER LE TRASFUSIONI VENGONO MONITORATE IN OGNI FASE DI SPOSTAMENTO E DI SELEZIONE  
 
Milano, 5 giugno 2007 - Hand Held Products, principale produttore mondiale di soluzioni "image-based" per la raccolta dati mobile, wireless e fisse, annuncia di essere stata scelta da Datalog International, in collaborazione con Geoff Bullen Electronics (Gbe) e Olympus Osyris per l’implementazione di Bloodtrack Safetx, un sistema sviluppato per ridurre gli errori umani nei processi di trasfusione di sangue e garantirne la sicurezza. All’interno del kiosk Bloodtrack Courier, che controlla e registra gli accessi negli depositi refrigeratori dove vengono conservate le sacche di sangue, è stato infatti inserito l’Image Engine 5080 di Hand Held Products. Prima di ogni intervento chirurgico, il paziente viene visitato per verificare la necessità di sangue durante l’operazione. In caso positivo, viene preso un suo campione e, attraverso un Pda, vengono rilevati i suoi dati, presenti sul braccialetto da polso per l’identificazione. I dati vengono stampati su un’etichetta e applicati immediatamente sul campione di sangue. A questo punto, la banca del sangue analizza il campione e preleva le sacche di sangue compatibile, che prima di essere messe nel frigorifero per l’utilizzo, vengono di nuovo codificate dal kiosk Bloodtrack. Tutto ciò che viene immesso e prelevato dal frigorifero, è rilevato dal sistema che assicura quindi che la posizione delle singole sacche sia continuamente monitorata. Nel caso in cui un paziente necessiti di una trasfusione, viene stampato un tagliando di richiesta che include un codice a barre Pdf417 contenente tutte le informazioni necessarie alla corretta identificazione del paziente e del tipo di sangue richiesto, che viene consegnato all’infermiera. Per far si che il frigorifero si apra, è necessario che i dati dell’infermiera e quelli del tagliando siano rilevati e verificati dal kiosk Bloodtrack. A questo punto la sacca di sangue viene prelevata e codificata per verificarne la correttezza. Se la sacca è errata, un allarme sonoro avvisa l’infermiera. Se la sacca è giusta si può procedere con il prelievo e il frigorifero viene bloccato. Il sistema inoltre obbliga il prelievo della sacca presente nel frigorifero da più tempo e, una volta trascorsi 35 minuti (tempo massimo di durata del sangue al di fuori), ne impedisce la re-immissione neI frigorifero. Quando la sacca giunge in reparto, viene eseguito un ulteriore controllo con il Pda. Il cuore del sistema è rappresentato dal motore di elaborazione delle immagini che esegue la codifica dei codici. Il processo deve essere immediato, accurato ed affidabile, per questo è stato scelto di utilizzare la tecnologia Adaptus Imaging 5. 0 di Hand Held Products. L’image Engine 5080 è stato inoltre scelto per la sua capacità di acquisire codici lineari e 2D in modalità presentazione, per la sua facile integrazione col software esistente e per la sua capacità di operare a qualsiasi livello di illuminazione. Questo motore di elaborazione delle immagini è inoltre conforme alla Direttiva dell’Unione Europea Rohs, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche. “Tra il 1996 e il 2003 l’organizzazione Serious Hazards of Transfusion ha rilevato 15 casi di morte e 609 di patologie diverse negli Uk a causa dell’uso di sacche di sangue sbagliate. L’organizzazione ha anche evidenziato come questi siano stati dovuti in maggioranza a errori umani. Bloodtrack risolve questo problema perché grazie all’uso di un sistema di codici a barre per controllare l’accesso ai frigoriferi che contengono le sacche di sangue, siamo sicuri che venga sempre prelevata la sacca giusta,” ha dichiarato Mark Bullen, Managing Director di Geoff Bullen Electronics. “Attualmente stiamo lavorando con Datalog International e col suo partner Angelantoni in Italia per lanciare due nuovi prodotti che utilizzano l’Image Engine 5080 - un frigorifero elettronico per la distribuzione e un frigorifero per la distribuzione automatica, che dispenserà l´unità di sangue corretta per ogni paziente”. “La tecnologia Adaptus 5. 0 ha reso i nostri motori di elaborazione delle immagini più versatili e potenti e ormai vengono usati per una moltitudine di applicazioni,” ha dichiarato Roel Vreeburg, General Manager di Hand Held Products per le aree Emea e Apac. “E’ molto gratificante in questo caso vedere che non solo favoriscono l’efficienza e la produttività ma concorrono a salvare delle vite umane”. Per ulteriori informazioni visitare il sito www. Handheld. It .  
   
   
METODI COMPUTAZIONALI PER LA BIOLOGIA DEI SISTEMI  
 
Bruxelles, 5 giugno 2007 - Il 20 e 21 settembre avrà luogo a Edimburgo (Scozia) una conferenza sui metodi computazionali per la biologia dei sistemi. La manifestazione tratterà tra l´altro i seguenti temi: le reti e i sistemi biologici; i modelli che prevedono l´evoluzione e l´apprendimento simbolici; i metodi formali per l´individuazione e la progettazione dei farmaci; l´emergere di proprietà nei sistemi biologici complessi; i modelli informatici nelle nanoscienze applicate a settori biologici. Università di Edimburgo .  
   
   
"MORTE IN CULLA", E´ IL FUMO MATERNO LA PRIMA CAUSA  
 
Milano, 5 giugno 2007 - E´ il fumo di sigaretta la prima causa delle cosiddette morti in culla (o "Sids") che si verificano nel primo anno di vita del bambino e anche delle morti inaspettate del feto, causa alla quale vanno aggiunti altri fattori negativi quali l´inquinamento, l´alcol, le droghe ed eventuali psicofarmaci assunti dalla madre durante la gestazione. Per conoscere nel dettaglio l´importanza di ciascuno di questi fattori e giungere a un protocollo d´intervento comune per tutti gli ospedali regionali (oltre che per informare correttamente la popolazione sui comportamenti a rischio e per formare adeguatamente gli operatori sanitari), la Regione Lombardia ha promosso una sperimentazione (iniziata a febbraio di quest´anno e condotta da cinque Aziende Ospedaliere lombarde) dalla quale nascerà tra l´altro una Banca Dati con la raccolta di tutte le notizie mediche e sanitarie dei genitori di feti morti improvvisamente e di bambini colpiti dalla Sids. E´ una delle notizie emerse oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, e il professor Luigi Matturri, direttore dell´Istituto di Anatomia Patologica, e alla quale ha preso parte come uditore anche monsignor Piero Cresseri, responsabile della Pastorale della salute per la Curia Ambrosiana. Una sperimentazione (della quale si parlerà diffusamente in un convegno il prossimo 27 giugno) che pone ancora una volta la Lombardia all´avanguardia in Italia per lo studio e la lotta a queste importanti patologie, ritenute dall´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) uno dei maggiori problemi socio-sanitari della medicina moderna (nelle sole nazioni industrializzate si verifica una morte fetale ogni 150 gravidanze circa e una "morte in culla" ogni 700-1000 nati). "E´ nostra intenzione proseguire su questa strada - ha spiegato Bresciani - per approfondire sempre di più i misteri dell´esistenza intrauterina del feto e del primo anno di vita dell´infante, e le loro relazioni con le patologie dell´età adulta. Questo permetterà di migliorare e accrescere sempre più il lato della prevenzione e, di conseguenza, di poter esportare nel mondo le nostre conoscenze in merito". A questo proposito Matturri ha ricordato il progetto di sviluppo in campo internazionale promosso dalla Regione Lombardia in collaborazione con il Ministero per gli Affari esteri, per prevenire la mortalità infantile in America Latina e che ha fatto nascere anche un dottorato di ricerca in Anatomia patologica in collaborazione con Argentina, Brasile e Costa Rica). "Sono convinto che questo processo di ricerca e sperimentazione iniziato in Lombardia nel 2000 e intensificato nel 2006 - ha concluso Bresciani - porterà presto ottimi frutti, dei quali la Regione sarà orgogliosa di fregiarsi". .  
   
   
SANITÀ: MIGLIORARE SERVIZI RISPETTANDO VINCOLI DEL GOVERNO IL PRESIDENTE DEL TURCO HA INCONTRATO I VERTICI ASL PESCARA  
 
 L´aquila, 5 giugno 2007 - Analizzare l´attività di riorganizzazione aziendale in atto alla luce del programma di riordino della rete ospedaliera e dell´intesa con il Governo sul risanamento dei conti. Con questa finalità il presidente Ottaviano Del Turco ha incontrato ieri, a L´aquila, a Palazzo Centi,i vertici dell´Asl di Pescara, il direttore generale, Antonio Balestrino, il direttore sanitario, Stefano Boccabella e il direttore amministrativo, Giovanni Bladelli, alla presenza del segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta e dell´assessore alla sanità, Bernardo Mazzocca. "Apprezzo il lavoro fin qui svolto - ha commentato Del Turco - Ho espresso piena fiducia al manager della Asl e al suo staff invitandoli a proseguire nell´azione intrapresa e, soprattutto, a considerare prioritari i vincoli sottoscritti nell´intesa con il Governo che consente alla nostra Regione di poter contare su risorse finanziarie considerevoli da utilizzare per migliorare i servizi offerti ai cittadini e assicurare standard qualitativi più rispondenti alle esigenze della popolazione abruzzese". Il Presidente Del Turco, inoltre, si è impegnato ad effettuare, nei prossimi giorni, una visita presso la Asl di Pescara per rendersi conto di persona della situazione. .  
   
   
SANITÀ LA SITUAZIONE DEL CENTRO STUDI E PREVENZIONE ONCOLOGICA CSPO: COMUNICAZIONE IN GIUNTA DELL´ASSESSORE ALLA SANITÀ IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA CHIEDERÀ CONTO AL COMMISSARIO SU DEFICIT E BILANCI  
 
Firenze, 5 giugno 2007 - L´assessore per il diritto alla salute della Regione Toscana ha svolto ieri nel corso della riunione della giunta regionale una comunicazione sulla situazione economico finanziaria del Cspo di Firenze e sul deficit di circa 10 milioni di euro di cui si è venuti a conoscenza grazie all´attività di vigilanza degli uffici della Direzione generale per il diritto alla salute. In seguito a questa comunicazione, di cui la giunta ha preso atto, verranno assunte alcune iniziative. Il presidente della Regione, nell´ambito delle prerogative che gli affida la legge istitutiva del Cspo e alla luce del parere richiesto all´Avvocatura regionale, chiederà conto al commissario del Cspo di eventuali gravi inadempienze nella gestione economico-finanziaria del Centro, invitandolo a presentare il bilancio 2005 e a fornire motivazione analitica sulla natura del deficit rilevato grazie all´attività di vigilanza della Direzione generale per il diritto alla salute. Contemporaneamente, e come primo provvedimento, la giunta regionale ha deciso di dare mandato alla Direzione generale per il diritto alla salute di adottare tutte le misure necessarie per garantire che il bilancio 2007 venga gestito nel quadro delle previsioni di spesa e di entrata contenute nel piano di rientro presentato dallo stesso Cspo. Il Cspo è un Istituto ad alta specializzazione costituito dalla Regione Toscana con la Legge n. 52/00 per lo svolgimento di specifiche funzioni di ricerca in campo oncologico. E´ dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa e gestionale (scadenza 31/12/2007). La legge stessa ha messo a capo del Cspo un commissario straordinario nominato con decreto dal Presidente della Regione. Il Centro è convenzionato con la Regione Toscana per attività di interesse regionale: gestione del Registro Tumori, del Registro di Mortalità, del Centro operativo per i tumori professionali, attività di ricerca di interesse regionale in ambito oncologico, gestione del Centro di riferimento regionale per la prevenzione oncologica, tenuta del Registro regionale dialisi e trapianto, gestione del Centro regionale di riabilitazione oncologica, svolgimento di attività di formazione e sperimentazione clinica. Nel corso del 2006 il Centro ha prodotto oltre 146. 000 prestazioni di screening, circa 150. 000 prestazioni di attività diagnostica e oltre 3000 di riabilitazione oncologica. .  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA IL DEPOSITO DI UN UNIVERSAL SHELF REGISTRATION  
 
Seattle e Bresso 5 giugno 2007,— Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato l’1 giugno che ha provveduto a depositare presso la Securities and Exchange Commission un universal shelf registration statement, che si riferisce alle azioni della Società, per un controvalore pari a 150 milioni di dollari statunitensi, che possono essere offerte in sottoscrizione dalla Società. Il numero ed il prezzo delle azioni sarà determinato al momento della sottoscrizione. Lo shelf registration statement è stato depositato presso la Securities and Exchange Commission ma non è ancora diventato efficace. Queste azioni non possono essere offerte in sottoscrizione, né domande di sottoscrizione possono essere accettate, prima della data di efficacia dello shelf registration statement. Questo comunicato stampa non rappresenta un’offerta di vendita o sottoscrizione o una sollecitazione all’acquisto o sottoscrizione, né potrà essere effettuata alcuna offerta, sollecitazione o vendita di queste azioni in stati o giurisdizioni in cui tale offerta, sollecitazione o vendita sarebbe illegale prima della relativa registrazione o notifica ai sensi della normativa in materia di sollecitazione in vigore in tali stati o giurisdizioni. .  
   
   
NUOVO INVESTIMENTO BECTON DICKINSON IN UNGHERIA  
 
 Trieste, 4 giugno 2007 - L´ice rende noto che la società statunitense Becton Dickinson, specializzata nella produzione di articoli medicali, ha acquistato un´area di 21 ettari a Veresegyház, nei pressi di Budapest, sulla quale costruirà una fabbrica di siringhe, che sarà completata entro il 2010. Il nuovo stabilimento della Becton darà lavoro a 500 persone ed avrà una capacità produttiva di 500 milioni di siringhe all´anno. .  
   
   
PROGETTO “PASSI”: PICCOLI PASSI PER TE, GRANDI PASSI PER LA SALUTE DI TUTTI  
 
Bolzano, 5 maggio 2007 - Parte dal mese di giugno il progetto biennale “Passi”. Un campione di persone saranno intervistate telefonicamente sul proprio stile di vita e sul proprio stato di salute. Le risposte permetteranno la realizzazione di interventi sanitari centrati sulle specifiche esigenze dei cittadini e quindi il mantenimento ed il miglioramento della qualità dei servizi sanitari. A partire dal mese di giugno ogni mese in tutto l’Alto Adige saranno intervistate 25 persone tra i 18 e i 69 anni scelte a caso tra quelle assistite dall’Azienda sanitaria. Il progetto proseguirà per due anni. Le domande verteranno sull’attività fisica, sul fumo, sull’alimentazione, sul consumo di alcol, sulla sicurezza stradale, sulla partecipazione a programmi di screening per il tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. Le informazioni saranno raccolte da un operatore sanitario dell’Azienda sanitaria che rivolgerà alcune domande per telefono. I cittadini ai quali si chiederà di rispondere telefonicamente alle domande del questionario saranno avvisati in anticipo tramite lettera. Il tempo necessario per l’intervista è di circa 15-20 minuti. Le informazioni potranno essere utilizzate sia per realizzare interventi mirati alla prevenzione delle malattie croniche e alla promozione di uno stile di vita sano, sia per la successiva valutazione degli interventi di salute pubblica. Per riuscire a realizzare interventi centrati sulle specifiche esigenze dei cittadini e quindi migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti è essenziale conoscere il punto di vista di ogni singola persona intervistata. Rispondere alle domande poste dall’intervistatore è un modo per far conoscere il proprio stile di vita, i propri comportamenti e nello stesso tempo la propria opinione e le proprie esigenze rispetto alla salute. Le informazioni raccolte saranno rese anonime e trattate in base alla legge sulla privacy e serviranno per programmare interventi mirati alla promozione di uno stile di vita sano e alla prevenzione di importanti malattie croniche come tumori, malattie cardiocircolatorie e respiratorie, diabete. L’assessorato alla sanità chiede alla popolazione di fornire la massima collaborazione a questa importante iniziativa di ricerca e prestare il proprio aiuto concreto per migliorare le condizioni di salute di tutta la popolazione. Per eventuali informazioni in merito al progetto “Passi” ci si può rivolgere all’Azienda sanitaria dell’Alto Adige al n. 0471 541021 o tramite posta elettronica patrizia. Corazza@asbz. It oppure all’Osservatorio epidemiologico provinciale 0471 411571 antonio. Fanolla@provincia. Bz. It. .  
   
   
CONSEGNATI PREMI BERLUCCHI A RICERCATORI ONCOLOGIA BECCALOSSI: SIAMO REGIONE PIU´ AVANZATA NEL SETTORE PREVENZIONE  
 
Brescia, 5 giugno 2007 - "Il sostegno alla ricerca è uno degli obiettivi principali di Regione Lombardia. Un modo d´agire, il nostro, pienamente in linea con l´azione di chi, come voi, lavora, si impegna ed è particolarmente attivo per far sì che in un settore delicato come quello oncologico si possano compiere nuovi ed importanti passi in avanti". Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia, è intervenuta così ieri, a Borgonato di Cortefranca (Brescia), alla consegna dei ´Premi Fondazione Berlucchi 2007´, destinati a chi opera a favore della ricerca oncologica. E proprio su questa materia Regione Lombardia, a partire dal 2005, ha eliminato i tetti di spesa sia per le prestazioni oncologiche sia per le terapie farmacologiche con investimenti complessivi per oltre 450 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri 35 milioni stanziati solo quest´anno per nuovi investimenti. "Inoltre - ha aggiunto Viviana Beccalossi - la Lombardia è la regione più avanzata per la prevenzione (80 milioni di investimenti annui per screening ed esami, il doppio della media nazionale) e per il capitolo delle cure palliative e del dolore ai malati terminali, che vedrà nei prossimi mesi l´apertura di altre 10 strutture ad hoc oltre a quelle già esistenti (61 unità operative, 40 organizzazione non profit, 39 hospice, 402 posti letto complessivi)". La Fondazione Berlucchi è una Onlus che ha per scopo la promozione di studi di elevato impegno, la ricerca scientifica e la didattica relative a patologie d´ordine neoplastico e complementari, da effettuarsi in Istituti, Enti od Organismi, pubblici o privati, italiani o stranieri, di alta qualificazione scientifica e provato rigore metodologico. In questa logica la Fondazione ha deciso di istituire e sovvenzione borse di studio e di ricerca scientifica e premi per lavori scientifici nel campo di tale attività. A tal proposito la vicepresidente Beccalossi ha rivolto "un sentito ringraziamento ai vincitori del Premio Guido Berlucchi 2007". In particolare ai giovani ricercatori "che continuano a credere nel ´Sistema Italia´ e nelle potenzialità del loro Paese". Questi i vincitori Premio Guido Berlucchi 2007 Dott. Ssa Albini Adriana - Irccs Multimedica - Milano Dott. Ssa Garaffa Emirena - Istituto Microbiologia, Spedali Civili - Brescia Dott. Ssa De Bernard Marina - Università Studi Padova, Dipartimento Biologia Prof. Servillo Giuseppe - Università Studi Perugia, Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione Fisiopatologia Dott. Sica Antonio - Istituto Clinico Humanitas, Milano Dott. Renzo Cestari - Università Studi Brescia, Endoscopia Digestiva Riconoscimenti per le pubblicazioni scientifiche di giovani ricercatori. Dott. Giraudo Enrico, anni 36 - Rcc Institute for Cancer Research and Treatment Divisione di Angiogenesi, Torino Airoldi Irma, anni 39 - Laboratorio di oncologia, Istituto Gaslini, Genova Dott. Ssa Campione Elena, anni 34 - Università Tor Vergata Clinica Dermatologica, Roma Dott. Ssa Nebbioso Angela, anni 39 - Patologia Clinica, Seconda Università Studi, Napoli Dott. Ssa Mescoli Claudia, anni 30 - Università Padova, Dipartimento di Scienze e Terapie Speciali Dott. Ssa Perrone Federica, anni 36 - Istituto Nazionale Tumori, Milano. .  
   
   
ELISOCCORSO, NUOVO APPALTO  
 
 Ancona, 5 giugno 2007 - Due elicotteri per il nuovo servizio di elisoccorso: uno con base in Ancona, l´altro a Fabriano. Il secondo, in particolare, oltre all´emergenza sanitaria, sara` a disposizione per gli interventi di protezione civile e verra` equipaggiato per attivita` di ´soccorso e ricerca´. Potra`, quindi, operare nel territorio montano, coprendo le zone impervie di confine tra Marche e Umbria, a seguito degli accordi gia` avviati tra le due Regioni. Su proposta dell´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, la Giunta regionale ha incaricato l´Azienda ospedaliere ´Ospedali riuniti´ di Ancona a espletare la gara di appalto per un servizio di elisoccorso con due elicotteri. L´azienda aveva gia curato la gara del 2000, affidando un incarico quinquennale scaduto nel 2006 e prorogato, poi, al 30 giugno 2007. La nuova gara prevedra` la disponibilita` di due aeromobili, abilitati per il volo notturno, in vista di una possibile estensione del servizio, attualmente erogato solo nelle ore diurne. I due velivoli saranno dislocati presso l´elisuperficie di Torrette di Ancona, l´altro in quella di Fabriano, in corso di realizzazione, su indicazione della Protezione civile. Copriranno l´intero territorio regionale, sia la fascia costiera che quella montana, con interventi operativi garantiti nell´arco di 20 minuti. Il secondo elicottero, come evidenziato nella delibera di Giunta, viene attivato ´in attesa di allestire un terzo elicottero di soccorso completamente a disposizione della protezione civile´. Il dipartimento regionale, infatti, ha previsto la realizzazione di una decina di elisuperficie, abilitate al volo notturno, per coprire l´intero territorio regionale con un servizio di elisoccorso che integri gli interventi sanitari con quelli di protezione civile. La scelta di Fabriano, si legge nella relazione della Protezione civile, risulta idonea in quanto ´si colloca la centro dell´asse montano e limitrofa anche al territorio umbro, che attualmente risulta sprovvisto di eliambulanza´. .  
   
   
CORNICE ART FAIR: L’ARTE CONTEMPORANEA A VENEZIA  
 
 Venezia, 5 maggio 2007 - Cornice Art Fair, nuova fiera d’arte moderna e contemporanea di Venezia, si svolgerà durante l’inaugurazione della 52º Biennale d’Arte, un appuntamento che non mancherà di sorprendere per la qualità delle opere proposte e per il prestigio delle gallerie internazionali presenti alla manifestazione. Si aprirà con un vernissage dedicato agli ospiti Vip e alla stampa la sera del 6 giugno, e rimarrà aperta al pubblico dal 7 al 10 giugno 2007, offrendo ad un gruppo selezionato di gallerie la possibilità di essere presenti con opere prestigiose durante un periodo in cui Venezia è punto di richiamo mondiale per critici, artisti, curatori e collezionisti. Cornice Art Fair è un’iniziativa totalmente nuova ma, caratterizzandosi fin da questa prima edizione per l’alto livello qualitativo, gode del patrocinio della Città di Venezia, della Provincia di Venezia, della Regione Veneto e della Apt della Provincia di Venezia. Sono state attivate, inoltre, diverse collaborazioni con aziende del settore turistico e culturale che garantiranno la qualità dei servizi offerti. Per la fiera è stato appositamente realizzato un padiglione climatizzato di 8. 000 mq nell’area di Tronchetto a Venezia, vicino al padiglione temporaneo usato dal teatro La Fenice dopo il devastante incendio del 1996. Ideatore di questo padiglione è l’Architetto Carlo Castiglioni, grande professionista specializzato nella realizzazione di fiere e mostre ma soprattutto fautore di numerosi progetti in aree prestigiose – e difficili a livello logistico – della città come: Piazza San Marco, l’Arsenale, il Padiglione Italiano della Biennale o la Mostra del Cinema di Venezia. Situata accanto al fulcro della mobilità cittadina, la fiera sarà raggiungibile sia in automobile dalla terraferma, che in barca dalla laguna. Un servizio di navetta privata per i visitatori muniti di biglietto Cornice collegherà la Fiera con i Giardini della Biennale. Oltre alle frequenti corse del trasporto pubblico, Cornice abiliterà un servizio pratico e veloce di motoscafi per gli ospiti Vip. Un comitato di selezione, formato da personalità di spicco del mondo dell’arte, ha avuto l’incarico di selezionare gli espositori fra le numerose gallerie specializzate in arte contemporanea che hanno inviato la propria candidatura, in modo da garantire l’alto livello qualitativo delle opere presenti. Il Comitato è composto da: Jean Jacques Aillagon, ex Ministro della Cultura francese ora Direttore della Collezione François Pinault e Palazzo Grassi a Venezia, Luca-massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim, Jan Krugier della Galleria Krugier, Dietesheim and Cie, il rinomato collezionista veneziano Attilio Codognato, Otto Hübner della American Contemporary Art Gallery di Monaco e Daniella Luxembourg, fondatrice di Phillips, De Pury & Luxembourg. Si tratta cioè dei maggiori rappresentanti delle varie realtà di cui si compone il mondo dell’arte contemporanea, dall’aspetto curatoriale a quello del gallerista e del collezionista. Il 70% delle gallerie che partecipano a Cornice proviene dall’estero, facendo così della fiera veneziana la più internazionale tra le fiere d’arte italiane. Una precisa volontà del comitato di selezione è stato dare spazio a realtà artistiche ancora poco note o che hanno solo recentemente conosciuto l’ interesse di collezionisti e critici, come le quattro gallerie provenienti dall’Europa dell’est che presentano ognuna artisti originari della propria nazione o come l’uruguaiana galleria Sur di Montevideo che esporrà, tra gli altri, Ernesto Vila, presente anche nel padiglione uruguaiano alla Biennale, ancora si possono ricordare la galleria coreana Baik Song di Seul e quella australiana di William Mora che proporrà una monografica dell’artista aborigeno John Mawurndjul. Di grande interesse saranno anche una serie di mostre monografiche e di progetti pensati ad hoc per Cornice da alcune delle gallerie partecipanti sia straniere che italiane. Il percorso espositivo non sarà limitato all’interno del padiglione, il progetto The Outdoor Sculpture Park prevede infatti cinque opere di grandi dimensioni che accoglieranno il visitatore in arrivo a Cornice. L’obiettivo è dare l’opportunità ad un pubblico d’eccezione come quello presente a Venezia per la Biennale, di entrare in contatto con una selezione di galleristi che rappresentano il mercato artistico di alto livello su scala mondiale. Per questo motivo, fitto si preannuncia anche il calendario degli eventi dedicati agli ospiti Vip: quattro cene di gala saranno organizzate in onore di sponsor e comitato di selezione presso lo Spazio Eventi del padiglione e affidate a un catering di altissimo livello, sono previste, inoltre, visite private con guide d’eccezione per i rappresentanti di musei quali Guggenheim, Moma, Tate. All’interno della fiera sarà inoltre allestito un Vip lounge ove sarà possibile ammirare in esclusiva una selezione di capolavori provenienti dalla collezione privata della Fondazione Poletti, sponsor della manifestazione, che includono artisti del dopoguerra come Burri, Fontana, Warhol, nonché contemporanei di fama internazionale. Infine, per i giornalisti accreditati sarà disponibile una sala stampa con postazioni computer, internet wireless, stampanti e fax. . .  
   
   
RASSEGNA DEDICATA ALL´´OPERA DI SPACAL  
 
Udine, 5 Giugno 2007 - E´stata presentata ieri la mostra ´Spacal, dall´identità al segno´, organizzata in occasione del centenario della nascita dell´artista Luigi Spacal (Trieste, 1907-2000) dall´Amministrazione Comunale di San Vito al Tagliamento, con il sostegno dell´Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia. Al grande artista sloveno si renderà omaggio presentando lo scelto nucleo delle opere grafiche che fa parte della collezione dell´Azienda Agrituristica Ai Colonos con sede a Villacaccia di Lestizza. La rassegna, l´unica in regione ad essere dedicata esclusivamente all´opera di grafica di Spacal, comprende circa un centinaio d´incisioni, appartenenti ai diversi periodi di attività dell´artista, ed è realizzata in coordinamento con le istituzioni culturali slovene ed il loro importante ed articolato progetto espositivo relativo alla celebrazione del centenario. Luigi Spacal è considerato il maggior interprete delle atmosfere, dei riti e dei miti del territorio carsico. Egli è stato l´artista che più d´ogni altro ha saputo trarre da quelle terre elementi peculiari di civiltà e di cultura e al tempo stesso è riuscito a renderli universali. La mostra sarà suddivisa in tre sezioni. Le opere saranno esposte in modo lineare e continuo, secondo una scansione sostanzialmente cronologica. I visitatori avranno così la possibilità di apprezzare appieno l´eleganza e l´essenzialità del segno grafico proprio dell´artista. Il lavoro di Spacal sarà inoltre contestualizzato nell´ambito figurativo regionale, mettendo in luce le affinità e le differenze ed evidenziando la ricchezza di proposte artistiche di un´area culturale - da Venezia a Lubiana - aperta alle più diverse influenze e proprio per questo molto viva e degna di attenzione. L´obiettivo generale della mostra è duplice: far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, l´opera grafica di uno tra i più grandi incisori del secolo scorso e concentrare la propria attenzione sul nucleo delle opere che compongono la collezione dei Colonos, evitando così un approccio troppo frammentario e dispersivo. La collezione è, infatti, espressione di un´attenzione culturale ben precisa che coniuga la ricerca artistica e la valorizzazione di ogni altra identità locale. Il curatore della mostra, Angelo Bertani, intervenendo alla conferenza stampa, ha presentato Spacal come uno dei maggiori interpreti del Carso. L´assessore Roberto Antonaz ha ricordato ai presenti che questa ´meravigliosa, multilingue e multiculturale terra di confine´ ha dato tantissimo alla cultura ed all´arte. L´iniziativa oggi presentata si collega con le manifestazioni che si svolgeranno in occasione del centenario dell´artista in Slovenia. Complessivamente saranno esposte più di 700 opere, molte delle quali poco conosciute o quasi del tutto sconosciute. Sono intervenuti, inoltre, alla conferenza stampa, l´assessore alla cultura di S. Vito al Tagliamento, l´on. Antonio di Bisceglie, il giornalista Federico Rossi ed il rappresentante della famiglia dell´artista, Martin Spacal. La mostra, allestita a San Vito del Tagliamento negli spazi storici della Chiesa di San Lorenzo, sarà inaugurata domenica 10 giugno e resterà aperta al pubblico fino al 15 agosto 2007 secondo i seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica - dalle 10. 00 alle 12. 30 e dalle 16. 00 alle 20. 00. . .  
   
   
“ARTE DI CONFINE - ARTISTI FRA TRE CULTURE” A BRUXELLES IN MOSTRA LA COLLEZIONE DI OPERE D‘ARTE DELLA REGIONE  
 
 Trento, 5 giugno 2007 - Una selezione della collezione di opere d’arte di proprietà della Regione è esposta in questi giorni a Bruxelles nell’ambito di una mostra dal titolo “Arte di confine – Artisti fra tre culture”. L’iniziativa, organizzata dalla Regione in collaborazione con le Province autonome di Trento e di Bolzano ed il Land Tirol, rientra nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dei Trattati di Roma. Con una breve cerimonia, alla quale ha partecipato anche l’Assessore regionale Luigi Chiocchetti, la mostra ha concluso nei giorni scorsi il suo periodo di esposizione presso il Comitato delle Regioni, per trasferirsi ora nella sede dell’Info Point Europa, sempre a Bruxelles, dove sarà aperta fino al 29 giugno. La mostra presenta alcuni degli artisti più rappresentativi della collezione di proprietà della Regione, fra cui artisti di grande livello come Fortunato Depero, Guido Polo, Umberto Moggioli, Othmar Winkler, Karl Plattner, i fratelli Stolz, Ignaz Gabloner, Heiner Gschwendt, Lois Irsara e Gottfried Moroder. Si tratta del gotha dell’arte regionale del Xx secolo. Un patrimonio artistico in grado di esprimere sensibilità, emozioni e visioni che sono parte integrante delle diverse identità culturali delle popolazioni che vivono sul territorio. Tutti gli artisti sono in qualche modo figli del territorio, espressioni di un genius loci che ha infuso nelle loro opere non solo il segno dei tempi ma anche lo spirito della loro terra. Nel corso della cerimonia che ha concluso l’esposizione presso il Comitato delle Regioni, l’Assessore regionale Luigi Chiocchetti ha evidenziato che le opere d’arte esposte esprimono sensibilità diverse nell’ambito di un contesto comune e ci invitano, quindi, a riflettere su quanto sia importante rendersi conto di cosa significhi vivere insieme nonostante le diverse origini o le differenti convinzioni etniche e religiose. Questo è avvenuto nella nostra terra, ha detto Chiocchetti, e sta avvenendo oggi in Europa, dove 50 anni fa sarebbe stato impossibile credere ad un’Europa unita, senza confini e con un’unica moneta. .  
   
   
RITRATTI DAL SET SERGIO STRIZZI 1 – 19 GIUGNO 2007 MUSEO EMILIO GRECO PALAZZO DEL MUNICIPIO, SABAUDIA  
 
Sabaudia, 5 giugno 2007 - sospesa nel parco del Circeo tra mare e dune, divenuta una location privilegiata per più di cento film, da “Scipione l’Africano” di Carmine Gallone fino alle ultime fatiche di Verdone, Veronesi, Castellitto e Luchetti (passando da Antonioni, Bertolucci, Ferreri e molti altri), continua la sua attività culturale dedicata al cinema ospitando dal 1 al 19 giugno la mostra fotografica “Ritratti dal set - Sergio Strizzi“, un omaggio ad un celebre fotografo di scena, un reporter dalla filmografia strepitosa, da “L’oro di Napoli” del 1954 di De Sica, al “Pinocchio” di Benigni. La mostra, 44 stampe da negativi originali, racconta un’avventura artistica prima dell’era digitale, attraverso l’occhio fotografico e privilegiato di un vero “cinematografaro”, una razza quasi estinta, genia di uomini e donne avventurosi, viveurs fascinosi e pieni di risorse, creatori di sogni e di immagini che hanno fatto grande il cinema italiano. Ritratti affascinanti di una bellissima Sofia Loren durante le riprese de “La donna del fiume”, Marcello Mastroianni sul set de “La notte”, Monica Vitti, Alberto Sordi sul set de “Il giudizio universale” e una intensa Monica Bellucci sul set di “Malena”. Scrive il regista Francesco Rosi, che l’ha voluto accanto a sé in 5 film: “. Sergio entrava nei volti e li trattava come può trattarli un pittore, con luci ed ombre, poi li trasformava in qualche cosa di più segreto e personale per portare alla superficie il lato più nascosto ed autentico. ”. Biografia Nato a Roma nel 1931, Sergio Strizzi inizia a lavorare giovanissimo come fotoreporter, prima all’Agenzia Publifoto di Vincenzo Carrarese, per passare poi con Sandro Vespasiani e, nel 1950, con Ivo Meldolesi. Nel 1952 approda al cinema lavorando sul set del film Gli undici moschettieri di De Concini e Saraceni, sulla Nazionale di calcio campione del mondo nel ’34 e nel ’38. Nello stesso anno è fotografo di scena di Totò a colori, film a cui fanno seguito, tra gli altri, L’oro di Napoli di De Sica e La donna del fiume di Soldati. Da allora collabora con quasi tutti i maggiori registi italiani (Antonioni, Blasetti, Germi, Lattuada, Monicelli, Petri e Rosi) nonché con diversi registi stranieri come Jospeh Losey, John Huston, Peter Yates, Terry Gillian. Grazie alla raggiunta fama internazionale è stato chiamato a documentare alcuni film della serie 007, interpretatati sia da Sean Connery che da Roger Moore. Negli anni ’70, su richiesta di Audrey Hepburn, gli è stato commissionato dalla rivista “Life” un servizio sul ritorno al cinema dell’attrice. Nel suo curriculum figurano oltre un centinaio di film, compresi i kolossal televisivi Marco Polo di Montaldo e Colombo di Lattuada. Considerato uno dei maggiori fotografi di scena, Strizzi ha lavorato anche con Benigni (La vita è bella e Pinocchio), Tornatore (La leggenda del pianista sull’oceano e Malena), Scola (Concorrenza sleale) e Liliana Cavani (Il gioco di Ripley). Instancabile e appassionato del proprio lavoro, Sergio Strizzi si è spento a Roma il 2 dicembre 2004. A cura di: Melissa e Vanessa Strizzi, con la collaborazione di Luigi Prisco. Una realizzazione Legenda Aurea, prodotta dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Design & visual communication: P’artners .  
   
   
“I FILI, IL LEGNO, L’ANIMA…”, IN MOSTRA A SIRMIONE LE MARIONETTE  
 
Sirmione (Bs), 5 giugno 2007 - Dopo le mostre dedicate alla sartoria teatrale Brancato di Milano e a quella cinematografica di Annamode di Roma, palazzo Callas di Sirmione accoglie un’altra rassegna assolutamente inedita sulla rappresentazione scenica: la mostra di marionette della celebra famiglia milanese Gianni e Cosetta Colla. Dal 9 giugno al 2 settembre 2007, lo storico Teatro della famiglia Colla sarà protagonista a Sirmione di un’esposizione, promossa dal Comune con il patrocinio della Provincia di Brescia, dal titolo “I Fili, Il Legno, L’anima…”, in cui le marionette, raffinate creazioni utilizzate in oltre due secoli di spettacoli entusiasmanti (le prime apparizioni di marionette della famiglia Colla risalgono al 1812), hanno accompagnato la storia dell’Italia, dal Risorgimento alla Liberazione, riuscendo a portare sul palcoscenico la letteratura per ragazzi. La rassegna, curata dal teatro Gianni e Cosetta Colla e da Michele Nocera, assessore alla cultura del comune di Sirmione che vanta al suo attivo altre numerose mostre di successo in Italia ed all’estero, occuperà l’intero spazio espositivo del palazzo sirmionese con le sue 350 marionette e immagini di scena. All’ingresso della mostra verrà ricostruito un teatro che richiamerà un locale jazz di New Orleans con marionette “musicali” che inviteranno gli spettatori allettandoli con motivi dixieland. Dotata di un pregevole catalogo, la mostra sarà, inoltre, articolata in quattro sezioni ispirate ad altrettante tipologie di rappresentazione scenica: lirica, teatro, danza e fiabe. I Colla, interpretando in modo innovativo la tradizione dei loro predecessori, hanno inventato un teatro completo ed originale in cui gli attori recitano insieme alle marionette e trovano spazio tutte le forme espressive – dalla musica alla prosa, dal mimo alla pittura - un teatro in cui la rappresentazione sia il luogo di tutte le ipotesi creative. Per ottenere questi affascinanti risultati i Colla hanno creato centinaia di marionette di ogni stile e forma sperimentando nuove tecniche e materiali di costruzione. Orario di apertura: dal martedì alla domenica dalle 10. 30 alle 12. 30 e dalle 17 alle 20. Chiuso: il lunedì. Ingresso: 3 € (ridotto 2 €). .  
   
   
ASCOLI, NASCE IL MUSEO DELL´ARTE CERAMICA  
 
Ancona, 5 giugno 2007 - Nasce il Museo dell´arte ceramica di Ascoli Piceno, una delle piu` ricche e funzionali strutture museali - dedicato interamente alla ceramica - esistenti nel Centro Italia. Il nuovo museo, situato nel restaurato Chiostro di San Tommaso, custodisce circa 300 pezzi risalenti al periodo compreso tra il Xv e il Xx secolo. Le opere, provenienti dalla collezione e dai depositi della Pinacoteca civica ascolana, testimoniano la storia della ceramica ascolana e i suoi rapporti con le piu` importanti scuole manifatturiere italiane. ´Tre in particolare - sottolinea Stefano Papetti, consulente scientifico del Museo - i nuclei espositivi piu` importanti: le maioliche di Castelli, in Abruzzo, con opere di Francesco, Carlo Antonio e Aurelio Grue; quelle di Faenza, Deruta e Montelupo Fiorentino donate al Comune dal medico ascolano Antonio Ceci; il gruppo di ceramiche settecentesche ascolane della famiglia Paci e la collezione novecentesca delle manifatture Matricardi comprendenti opere realizzate dai maggiori artisti marchigiani del tempo, tra cui Bruno da Osimo, Adolfo De Carolis e Polidori´. All´inaugurazione, in programma, per la giornata di venerdi` 1 giugno, alle ore 18. 00, parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario ai Beni culturali Andrea Marcucci, il vicepresidente della Regione Marche, Luciano Agostini, e il sindaco della citta`, Piero Celani. Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni che intrecciano, seguendo un ordinamento cronologico, gli eventi legati alla produzione della ceramica ascolana con quelli delle altre manifatture. Il nuovo polo museale dispone anche di spazi e di attrezzature per lo svolgimento di attivita` didattiche, stages sulle tecniche di lavorazione della ceramica e incontri con artisti. Tra le mostre in programma, da segnalare quella sulle ceramiche e sui prodotti artigianali tipici provenienti dal museo di Nove, in Veneto. La struttura, restaurata coni fondi dell´Unione europea, e` collegata in rete alla Pinacoteca civica di Ascoli, una delle piu` grandi del Centro Italia insieme a quella di Perugia, e alla Galleria d´Arte Contemporanea, dove e` possibile ammirare la piu` grande raccolta di opere di Osvaldo Licini. L´origine della produzione della ceramica ascolana risale al Xv secolo, con l´apertura di numerose botteghe artigiane specializzate nella lavorazione di raffinati oggetti ed e` proseguita quasi ininterrottamente fino ai giorni nostri: una lunga tradizione caratterizzata da nomi di rilievo, tra cui quello della famiglia Paci, che hanno consentito ad Ascoli di entrare di diritto nel novero delle 36 citta` che fanno parte dell´Aicc, Associazione italiana citta` della ceramica. Caratteristiche della manifattura ascolana sono i bouquets, i tralci e i festoni con le tipiche rose violacee unite a semplici fiori di campo. Dal 2001 Ascoli e` stata ufficialmente riconosciuta come zona di affermata produzione di ceramica artistica tradizionale. Diciotto le botteghe artigiane attive in citta`. .  
   
   
PIRELLI LABS REALIZZA STECCHE GONFIABILI PER LE VELE DI LUNA ROSSA LE NUOVE STECCHE DEL GENOA, MONTATE SULLA BARCA ITALIANA NELLA LOUIS VUITTON CUP DI VALENCIA, SONO STATE MESSE A PUNTO CON TECNOLOGIE E MATERIALI UTILIZZATI PER GLI PNEUMATICI DA COMPETIZIONE  
 
 Milano, 5 giugno 2007 - Pirelli Labs , il centro di ricerca tecnologica del Gruppo Pirelli, ha realizzato per Luna Rossa delle innovative stecche gonfiabili per il genoa , la grande vela triangolare di prua. Le nuove stecche gonfiabili, attualmente utilizzate dall´imbarcazione impegnata nella Louis Vuitton Cup di Valencia, sono state concepite in alternativa alle tradizionali stecche rigide in fibra di vetro o carbonio e sono realizzate con materiali tipici dei pneumatici da competizione . L´impiego di stecche di rinforzo nei genoa, introdotto nel regolamento della Coppa America 2007, consente di aumentare la superficie della vela ma rende più difficili le manovre, in particolare nelle virate quando il genoa, specie se di maggiori dimensioni e con inserti rigidi, deve scavalcare l´albero. Per superare questo inconveniente, Pirelli ha progettato delle stecche gonfiabili con le stesse caratteristiche di rigidità, leggerezza e capacità di sopportare gli urti di quelle tradizionali, ma con una elasticità decisamente superiore . Dopo un certo livello di deformazione, infatti, la stecca gonfiabile collassa, perdendo completamente la propria rigidità ma senza rompersi, per poi ritrovare forma e rigidità quando la sollecitazione esterna si riduce. .  
   
   
CORSI VELICI ESTIVI 2007  
 
Roma, 5 giugno 2007 - La Marina Militare Italiana organizza per l´estate 2007 corsi velici della durata di 10 giorni, riservati a 240 studenti delle Scuole Medie Superiori (120 ragazzi e 120 ragazze), che si svolgeranno presso l´Accademia Navale di Livorno e la Scuola Sottufficiali di La Maddalena nel mese di luglio. I corsi sono destinati ai giovani nati negli anni 1990, 1991 e 1992, che nell´anno scolastico 2006/2007 hanno frequentato un Istituto scolastico superiore ubicato sul territorio nazionale, e sono stati promossi senza debito scolastico. Le richieste di partecipazione, redatte utilizzando il modulo allegato 1 (parte 1ª e parte 2ª) al Regolamento, dovranno pervenire, entro il 17 giugno 2007, a mezzo Raccomandata A. R. A: Stato Maggiore della Marina Ufficio Affari Generali e Relazioni Esterne, 4° Ufficio Sport/vela Piazza della Marina n° 4 - 00196 Roma. La partecipazione al corso è gratuita. Saranno a carico dei partecipanti: le spese di viaggio; le spese assicurative di euro 20,00 a garanzia di eventuali infortuni che si dovessero verificare; l´iscrizione "juniores" alla Federazione Italiana Vela, obbligatoria per la partecipazione al corso, del costo di euro 15,00. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/vela_corsi/index. Html .