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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2009
FIAT: PIANO INCENTIVAZIONE 2009-2010  
 
Torino, 23 febbraio 2009 - Il Consiglio di Amministrazione della Fiat S. P. A. , riunitosi ieri, dopo aver sentito la relazione del presidente del Comitato Remunerazioni, ha deliberato un nuovo piano di incentivazione e fidelizzazione del management. Il piano, che tiene conto dell’attuale situazione dell’economia reale e dei mercati finanziari e della scarsa attrattività dei piani in essere sarà basato su parametri di misurazione delle performance coerenti con la nuova situazione di mercato. In linea con le prassi più evolute a livello internazionale, il nuovo piano, basato su uno strumento di remunerazione in equity (stock grant), ha l’obiettivo di assicurare il coinvolgimento e la retention delle persone chiave per la crescita del Gruppo, allineandone gli interessi a quelli degli azionisti. Il piano - che verrà sottoposto ai sensi dell’art. 114 bis del D. Lgs. 58/98 all’Assemblea degli Azionisti prevista per il prossimo 27 marzo 2009 - è fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance per l’anno 2009 e 2010 ed al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentono ai beneficiari di ricevere gratuitamente un corrispondente numero di azioni ordinarie Fiat per un ammontare complessivo massimo di 8 milioni di azioni ordinarie Fiat. In particolare, 2 milioni di azioni ordinarie Fiat sono destinate all’Amministratore Delegato di Fiat S. P. A. Sergio Marchionne ed un massimo di 6 milioni di azioni sono destinate a manager aventi un ruolo con significativo impatto sui risultati di business. I manager beneficiari saranno identificati dall’Amministratore Delegato in coerenza con i criteri organizzativi adottati in occasione dei piani 2006 e 2008. La maturazione dei diritti avverrà in un’unica tranche con l’approvazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed il numero delle azioni assegnate sarà pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e sarà pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi relativi al 2010. Il piano verrà servito con azioni già emesse acquistate sul mercato e pertanto non avrà effetti diluitivi, non prevedendo l’emissione di nuove azioni. Il documento informativo relativo al piano sarà reso pubblico almeno quindici giorni prima dell’assemblea ordinaria della società. .  
   
   
INCIDENTI STRADALI E BERE CONSAPEVOLE: LA POSIZIONE DI ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER ROMA  
 
 Roma, 24 Febbraio 2009 - In aumento gli incidenti stradali per eccessivo consumo di alcol e droga? La soluzione non è la tolleranza zero. La soluzione non è comunicare di bere meno! Basta con la demonizzazione del nostro prodotto nazionale di qualità. Basta con le generalizzazioni. La provocazione arriva da Associazione Italiana Sommelier, da 45 anni impegnata quotidianamente nella divulgazione dell’arte del bere giusto. «La corretta cultura sul mondo del vino è la soluzione» – dichiara Franco Ricci di Ais Roma - «È la preparazione che rende l’uomo consapevole di cosa sta bevendo e, di conseguenza, di quali siano i limiti. Saper bere bene è l’unica arma contro l’abuso inconsapevole di alcol, l’unico vero deterrente contro l’esagerazione senza logica. Chi sa bere di qualità sa scegliere, chi conosce la cultura del vino sa quando smettere!» «Sarebbe opportuno, nonché auspicabile» – prosegue Ricci - «che la società tutta, sia le istituzioni pubbliche sia i singoli cittadini, investano in una comunicazione efficace che riguardi il vino di qualità e il bere consapevole: un dovere civico verso sé stessi e verso gli altri. Ecco perché bisogna comprendere e far comprendere in modo chiaro e definitivo che il vino non è una bevuta in compagnia, spesso sregolata, ma rappresenta arte e cultura; il vino è un patrimonio collettivo, tutto italiano, un arricchimento per la propria persona e per la società intera». Associazione Italiana Sommelier è attiva giorno dopo giorno nella lotta contro l’abuso di alcol grazie all’impegno di tutti i suoi Associati, tutti Sommelier diplomati nei Corsi che si svolgono da 45 anni su tutto il territorio nazionale. Associazione Italiana Sommelier è anche promotrice di uno spot all’insegna del bere consapevole che si può visionare sul sito bibenda. It Sempre all’insegna del bere consapevole, mercoledì 11 marzo inizierà a Roma il Corso di Qualificazione Professionale per Sommelier, il 42° organizzato nella Capitale, il più aggiornato e imitato Corso sul Vino in Italia, frequentato da partecipanti di tutto il mondo. Per calcolare quanto questa Associazione abbia contribuito al diffondersi della cultura sul vino in questi ultimi decenni, solo per parlare di cifre cittadine, basta moltiplicare il numero di affluenze – tra corsi ed attività culturali – per gli anni investiti in questo tipo di comunicazione: si arriva a numeri a 6 cifre. Infine, come ultima provocazione, il presidente di Ais Roma Franco Ricci dichiara: «La scelta definitiva per impadronirsi del bere giusto una volta per tutte. Mi risulta che mai alcun Sommelier sia risultato “fuori quota” ai controlli!» .  
   
   
HONDA MOTOR CO., LTD. ANNUNCIA IL NUOVO PRESIDENTE E CEO  
 
Verona, 24 febbraio 2009 - Honda Motor Co. , Ltd. Ha annunciato ieri che Mr Takanobu Ito, attuale Senior Managing Director, diventerà il settimo Presidente e Chief Executive Officer di Honda Motor a far data da giugno 2009. Mr Takeo Fukui, attuale Presidente & Ceo, assumerà l’incarico di Direttore e Advisor di Honda Motor. Mr Ito (nato il 29 agosto 1953) è entrato nel mondo Honda nel 1978 e ha iniziato la propria carriera nel settore della ricerca e sviluppo, principalmente in qualità di ingegnere occupandosi del design di telai. Mr Ito ha seguito in particolare lo sviluppo del telaio in alluminio della sportiva Nsx in vendita negli anni 90 ed è stato responsabile dello sviluppo di numerose berline per il mercato giapponese negli anni 90. Da aprile 1998 a marzo 2000 Mr Ito ha ricoperto la carica di Vice Presidente Esecutivo di Honda R&d Americas, Inc. , dove ha seguito lo sviluppo e il lancio di Mdx, il primo Sport Utility Vehicle marchiato Acura. Da giugno 2000 è entrato a far parte del Board of Directors di Honda Motor, ricoprendo allo stesso tempo la carica di Managing Director di Honda R&d Co. , Ltd. E’ poi stato promosso a Presidente e Director di Honda R&d nel giugno 2003; da aprile 2005 ha assunto il ruolo di Direttore Generale dello stabilimento produttivo di Suzuka. Nell’aprile 2007 è diventato Chief Operating Officer e Senior Managing Director del settore automobilistico. Da aprile di quest’anno assumerà nuovamente il ruolo di Presidente e Director di Honda R&d e porterà avanti l’incarico unitamente al nuovo ruolo di Presidente e Ceo di Honda Motor. Takeo Fukui è stato Presidente e Ceo di Honda Motor dal giugno del 2003. Nei sei anni del suo mandato Honda è riuscita ad evolvere la propria struttura produttiva globale aprendo una fabbrica americana in Indiana e due ulteriori strutture, Yorii e Ogawa, in Giappone. Sotto la guida di Mr Fukui, Honda ha fatto progressi in nuovi ambiti commerciali, come quello dei jet leggeri e dei pannelli fotovoltaici. Honda ha continuato a dimostrare la propria leadership nella riduzione di emissioni nocive grazie allo sviluppo di tecnologie e prodotti dedicati. La recente realizzazione di Insight ad un prezzo di vendita alla portata di molti è un risultato delle forti direttive di Fukui, basate sulla convinzione che le vetture ibride debbano essere accessibili a più persone possibili soprattutto se questa tecnologia è in grado di ridurre globalmente le emissioni di Co2. Mr Fukui è entrato in Honda nel 1969 ed ha sviluppato il motore Cvcc (Compound Vortex Controlled Combustion); ha inoltre avuto numerose esperienze nell’ambito delle competizioni in particolare nel settore motociclistico. Nel 1988 è entrato nel Board of Directors di Honda Motor, assumendo anche i ruoli di Direttore Generale dello stabilimento di Suzuka, Presidente di Honda of America Mfg. , Inc, Presidente e Direttore di Honda R&d e infine Presidente e Ceo di Honda Motor, titolo che ha mantenuto da giugno 2003. .  
   
   
FORD RANGER AL SALONE DELL’AUTO DI GINEVRA 2009    
 
Roma, 24 febbraio 2009 - Il nuovo Ford Ranger, perfetta combinazione di design esterno elegante e moderno unito a robustezza e durata di indubbio livello, fa il suo ingresso sul mercato europeo al salone dell’auto di Ginevra 2009. Ford Ranger saprà dimostrare quello che vale, sia su strada che fuori. “La linea Ford Ranger è ormai affermata in oltre 100 mercati in tutto il mondo”, afferma Henrik Nenzen, Direttore Veicoli Commerciali, Marketing e Vendite di Ford Europa. “Il nuovo modello vanta addirittura uno stile superiore, nonché comfort e dotazioni migliori, il che ne fa la scelta perfetta per uscire con la famiglia il fine settimana o per un utilizzo lavorativo. I dettagli di design interno ed esterno, moderni e sportivi, rendono il nuovo Ranger la scelta di vita giusta, mentre la sua versatilità e le sospensioni da vero autocarro gli conferiscono robustezza e affidabilità per ogni esigenza di lavoro. Prodotto in Thailandia, il nuovo modello arriverà a partire da aprile, disponibile in una vasta gamma di serie, dalla versione base Xl a quella di punta Wildtrak. In termini di design, la nuova linea della parte anteriore conferisce al Ranger un aspetto più moderno ed elegante, senza tradire le sue velleità commerciali. Le due aperture nere in verticale su entrambi i lati della griglia anteriore costituiscono, assieme a quella più ampia lungo la linea del paraurti e ai fari anteriori che avvolgono ciascuno degli angoli davanti, un tratto di personalità dal design assolutamente inconfondibile. La fascia inferiore di rivestimento per il paraurti include anche fari antinebbia. Lo stile fortemente contemporaneo del nuovo Ranger trova la sua base in un’ingegneria competente e all’avanguardia. La parte frontale, dalla linea slanciata e affusolata, vanta una maggiore aerodinamicità, estendendosi indietro sui lati fino a includere gli archi ruota anteriori. Questo elemento chiave di design dona al Ranger un aspetto solido e affidabile, costituendo inoltre un fattore di una notevole tenuta in entrambe le configurazioni, 4x2 o 4x4. Le caratteristiche di design, influenzate dagli approfonditi test in galleria del vento, sono ben visibili anche sugli specchietti laterali. Di dimensioni aumentate per consentire una migliore visibilità, la forma dello specchietto, che nella versione Wildtrak include anche un indicatore di direzione con Led integrato, è stata appositamente studiata per ridurre la resistenza all’aria e la rumorosità del vento. Il Ranger è disponibile in tre tipologie di carrozzeria: cabina singola, cabina con sportelli posteriori (Rear Access Panel, Rap) e cabina doppia. La versione Rap consente un accesso più agevole alla cabina grazie a un sistema a quattro porte: due porte a cardini anteriori e due sportelli d’accesso a cardini posteriori. Introdotta per la prima volta nella serie Ranger nel 2002, la cabina Rap garantisce un accesso di assoluta comodità al capace vano interno, facilitando sia l’entrata che il carico, e garantendo, al contempo, una maggiore sicurezza in caso di impatto laterale grazie alla solida struttura che sostituisce il pilastro centrale della tradizionale cabina doppia. È inoltre disponibile una versione cabina chassis sia sulla versione a cabina singola che su quella a cabina Rap. Una nuova presa d’aria nera sul bordo posteriore dei pannelli laterali anteriori rappresenta una delle innovazioni di stile più importanti. La presa d’aria è dotata di una particolare struttura reticolata che circonda il marchio Ranger cromato sui modelli Wildtrak o l’indicatore laterale di direzione. Gli ampi specchietti retrovisori esterni del Ranger variano a seconda della serie scelta. Gli specchietti sono stampati neri nella versione Xl, verniciati in tinta con la carrozzeria per i modelli Ranger Xlt e cromati nelle versioni Limited e Wildtrak. Inoltre, nella versione Wildtrak gli specchietti sono dotati anche di indicatori di direzione integrati con Led ad alta intensità. Gli specchietti sono ripiegabili e tutte le serie dispongono ora di specchietti riscaldati elettricamente per una visibilità migliore. La finitura del paraurti posteriore varia a seconda delle serie: si va dal nero nella versione Xl alla finitura cromata della serie superiori, con Park Distance Control esclusivo per i modelli Limited e Wildtrak. Il Ranger è proposto in una scelta di dieci soluzioni cromatiche esterne, tutte del massimo livello tecnico, cinque delle quali rappresentano un’assoluta novità: Highland Green, Wining Blue, Lagoon Blue, Copper Red e Desert Bronze. Un altro elemento contemporaneo sul nuovo Ranger è costituito dal design dei fanali posteriori, che visivamente unisce la linea uniforme dello sportello posteriore ai dettagli più scolpiti del pannello laterale posteriore. I fanali di coda ben definiti sottolineano ulteriormente lo stile prettamente automobilistico tipico della linea di pick-up Ford. Nonostante l’ampia capacità di carico e le elevate prestazioni off-road, gli interni del nuovo Ranger garantiscono un comfort e livelli di rumorosità del tutto simili a quelli di un’automobile, grazie ai sedili ergonomici, al climatizzatore, all’impianto audio Mp3 compatibile e alla scocca progettata appositamente per isolare la cabina dai rumori stradali. “La massima riduzione di Nvh (Noise, Vibration and Harshness, rumore, vibrazione e impatto) è un obiettivo fondamentale nella realizzazione di tutti nostri veicoli”, ha dichiarato Nenzen. “Il Ranger non fa eccezione e il nuovo modello vanta un comfort senza precedenti”. Tutti i modelli Ranger dispongono di un impianto radio Am/fm e di un lettore Cd Mp3. L’impianto audio è dotato di display digitale con orologio integrato. La console centrale inferiore è dotata di due prese di corrente da 12 V e, per tutti i modelli tranne il modello base Xl, di una presa Aux supplementare cui collegare i comuni riproduttori audio, come l’iPod. Il Ranger offre anche una serie di utili vani portaoggetti, fra cui una console per occhiali da sole nella plancia centrale, un vano portaoggetti sugli sportelli anteriori capace di ospitare una bottiglia da mezzo litro e un tavolo estraibile sopra lo scomparto guanti. Estendendo la larghezza del cruscotto sul lato passeggero, il tavolo estraibile sostiene un peso massimo di 10 kg ed è perfettamente utilizzabile come scrivania o piano di lettura mappe. L’ampia console centrale del Ranger vanta un design a doppio livello. Il vano superiore è ideale per alloggiare piccolo oggetti, come un telefonino, mentre il vano inferiore può ospitare oggetti di maggiori dimensioni, ad esempio fino a 10 custodie Cd. In tutte e quattro le serie Ranger i finestrini e gli specchietti retrovisori elettrici sono elementi di serie. Il finestrino del conducente ha una funzione di abbassamento a impulso unico, con interruttore retroilluminato per garantire visibilità anche al buio. I modelli a cabina unica ospitano fino a due persone, il modello a cabina Rap quattro persone e il modello a cabina doppia cinque persone. I sedili posteriori del modello a cabina Rap possono essere richiusi, così da disporre di maggiore spazio nella cabina invece di utilizzare lo spazio di carico posteriore. “L’eccellente sistema di aria condizionata, l’impianto audio completo e l’illuminazione rossa del cruscotto, assieme allo stile audace e moderno degli esterni, rendono il Ranger un veicolo assai comodo e piacevole”, ha commentato Henrik Nenzen, aggiungendo poi: “Rappresenta il crossover perfetto per gli imprenditori e per i sempre più numerosi automobilisti metropolitani alla ricerca di un veicolo elegante che rifletta e venga incontro alle loro scelte di vita”. Il nuovo Ford Ranger continua ad offrire un’ampia scelta di configurazioni motore, trasmissione e propulsione in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente. La linea di sistemi propulsori si basa su due versioni del motore Duratorq Tdci turbo diesel Ford. Questi motori diesel common-rail reattivi sono disponibili in versioni da 2,5 o 3,0 litri. I motori diesel sono disponibili nelle configurazioni 4x2 e 4x4, in abbinamento a una trasmissione a cinque marce automatica o manuale. Il motore da 2,5 litri 143 Cv (105kW) consente di ottenere 330 Nm di coppia e ha valori di emissione di Co2 pari a rispettivamente 227 g/km e 244 g/km nelle configurazioni 4x2 e 4x4. Con un ciclo di consumo di carburante combinato Ce, il modello 4x2 percorre 100 km utilizzando 8,3 litri di carburante, mentre il modello 4x4 percorre la stessa distanza utilizzandone 8,9 litri. * La versione da 3,0 litri 156 Cv (115kW) genera 380 Nm al massimo della sua curva di coppia. “È importante che i clienti sappiano che entrambi i motori Tdci raggiungono la loro coppia massima a partire da soli 1. 800 giri/min”, spiega Nenzen. “Il Ranger, pertanto, è il veicolo perfetto per lunghe prestazioni su strada, per prestazioni di carico o di traino di carichi a rimorchio frenato fino a 3. 000 kg, carico massimo nella categoria di riferimento. Il Ranger 4x4 offre una straordinaria altezza libera da terra garantita dai suoi angoli di attacco e di uscita. Ford Ranger non è solo stile: la sua robustezza è infatti degna di un vero autocarro. La robustezza del Ranger è basata su una struttura volutamente identica a quella di un autocarro. Il telaio a scala, con traverse e sovrapposizioni, garantisce una robustezza nettamente superiore, oltre a una rigidità maggiore rispetto alle configurazioni con barra a H o con barra aperta. La struttura del telaio è il fulcro delle principali caratteristiche del Ranger: carico, traino, durata, tenuta e guidabilità. La capacità di carico del Ranger è data principalmente dal vano pick-up a sponde extra alte che aumentano al massimo la capacità e la flessibilità di carico. Il vano pick-up del Ranger dispone di: Funi dotate di gancio per bloccare il carico posizionate strategicamente. Di facile utilizzo, questo sistema è frutto della lunga esperienza Ford nel campo della progettazione di autocarri. Sponde dotate di scanalature sul lato interno che consentono di inserire senza problemi sistemi di scaffalatura per la gestione e l’organizzazione del carico. Il Ranger è disponibile con vani pick-up di tre dimensioni, a seconda della configurazione della cabina. Cabina singola – 2. 290 mm per 1. 452 mm; Cabina Rap – 1. 753 mm per 1. 452 mm; Cabina doppia – 1. 530 mm per 1. 452 mm. Il Ranger offre inoltre una capacità di traino leader nella categoria: il motore Tdci Duratotq da 2,5 o 3,0 litri consente infatti una capacità di traino massima pari a 3. 000 kg. .  
   
   
UE, TRASPORTI: PROGRAMMA MARCO POLO IN ROMANIA  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2009 - La Commissione europea ha pubblicato sulla Gu C033 del 10 febbraio 2009 un secondo invito a presentare proposte per: "Azioni" di trasferimento intermodale, autostrade del mare, riduzione del traffico, catalizzatrici e di apprendimento per la procedura di selezione 2009, nell´ ambito del programma "Marco Polo" (rif: Regolamento Ce n. 1692/2006 della Gu L 328 del 24. 11. 2006). Beneficiari: Consorzi composti da due o più imprese stabilite in almeno due diversi Stati membri, o in uno Stato membro e un Paese terzo vicino; Paesi candidati all´adesione; Stati membri Efta e del See. Le regole e procedure di partecipazione sono disponibili sul sito: http://ec. Europa. Eu/transport/marcopolo/calls/2009_en. Htm. Circa 62 milioni di euro saranno disponibili per sostenere il progetto. Cinque Azioni-chiave saranno finanziate nel 2009, afferma l´Ice: 1) Modal shift (Trasferimento Modale), per trasferire il traffico dalla strada ad altri sistemi, quali il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario, le vie navigabili interne o una combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali siano i più brevi possibile. 2) Autostrade del mare, per utilizzare il traffico marittimo in modo più efficiente. 3) Azioni comuni di apprendimento, destinate a migliorare la cooperazione per ottimizzare in maniera strutturale i metodi e le procedure di lavoro nella catena del trasporto merci, tenuto conto delle esigenze logistiche. 4) Azioni catalizzatrici; progetti innovativi volti a compensare le insufficienze strutturali dei mercati, aiutando a superare ostacoli al mercato transeuropeo del trasporto merci. 5) Azioni di riduzione del traffico, cioè azioni innovative volte a integrare il trasporto nella logistica di produzione delle imprese per ridurre il trasporto merci su strada. .  
   
   
INFRASTRUTTURE IN SICILIA: LOMBARDO INCONTRA DELEGAZIONE INVESTITORI GRUPPO HNA, "PRONTI AD AVVIARE PARTNERSHIP"  
 
Catania, 21 febbraio 2009 - “La Regione siciliana è pronta ad avviare un progetto di compartecipazione con la holding cinese Hna”. Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo al termine del tavolo tecnico tenutosi, il 21 febbraio pomeriggio negli uffici di Catania della Presidenza della Regione, nel quale la folta e qualificata delegazione di investitori cinesi della holding Hna è stata guidata da mr. Tan Xiangdong, direttore generale del gruppo. La riunione odierna conclude la serie di incontri istituzionali e tecnici degli investitori cinesi del gruppo Hna (che opera nel settore del trasporto aereo, nel settore turistico e in quello della logistica navale), interessati alla realizzazione di un sistema di trasporto intermodale in Sicilia e, in particolare, alla costruzione di un aeroporto intercontinentale nell’entroterra ennese e all’utilizzo dell’interporto e del porto di Augusta per l’approdo della navi container. “Gli incontri di questi giorni con i vertici della holding cinese - ha continuato Lombardo - sono stati preceduti da un fitto scambio di informazioni e valutazioni con l’Università Kore di Enna, con docenti, esperti, imprenditori ed anche dirigenti regionali. A questa verifica siamo interessati sino al punto di essere pronti ad avviare una collaborazione ed una partnership perché si realizzi questa idea di un approdo per uomini e merci che dalla Cina, passando per la Sicilia, possano arrivare in Europa e nel Mediterraneo”. “Nella realizzazione di questo progetto - ha concluso Lombardo - la posizione geografica strategica della nostra terra, la disponibilità economica derivante dai fondi strutturali, l’autonomia speciale di cui godiamo possono candidare la Sicilia ad un ruolo importante”. .  
   
   
MILANO: PIANO DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE SULLA RETE STRADALE PROVINCIALE  
 
Milano, 24 febbraio 2009 – È stato presentato il 17 febbraio in un convegno a Palazzo Isimbardi, alla presenza dei sindaci di tutto il territorio provinciale, il “Piano Di Contenimento E Abbattimento Del Rumore Sulla Rete Stradale Provinciale”. Fra i primi realizzati in Italia, secondo la normativa europea ed italiana, il Piano realizzato dall’Amministrazione provinciale ha analizzato l’intera rete, verificato i superamenti dei limiti, e stabilito un organico ordine di priorità e di interventi, in modo da ottimizzare le risorse e realizzare opere di mitigazione acustica in modo coerente con le reali esigenze dei cittadini. L’inquinamento acustico può causare nel tempo problemi psicologici, di pressione e di stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte. Chi vive a ridosso di strade trafficate subisce alterazioni del sonno, a volte perdita dell’udito, spesso nevrosi. E’ stato innanzitutto creato un Sistema Informativo, per integrare le informazioni riguardanti la rete stradale e le pianificazioni comunali, e la presenza di “ricettori sensibili” (ospedali, scuole, abitazioni), in modo da avere un quadro il più possibile complessivo del territorio. In una seconda fase, poi, si è provveduto al monitoraggio acustico e di traffico, effettuando quelle misurazioni fonometriche (settimanali e giornaliere) necessarie a creare quei software dedicati che rendessero possibile l’analisi complessiva di tutta la rete. Sono stati così analizzati i dati relativi ai veicoli circolanti (tipo, velocità, numero), i dati sul territorio circostante (altezza strada, orografia, presenza di edifici) e, ovviamente, i limiti acustici prescritti. Grazie a questa complessa elaborazione sono state individuate le aree critiche. Le quali sono state trasmesse ai Comuni per eventuali osservazioni, alla Regione e al Ministero per l’invio alla Commissione Europea. Le aree critiche dell’Area metropolitana sono complessivamente 615, per una popolazione interessata di circa 200. 000 cittadini. Di queste, il 30% ricade sulla rete urbana, il 45% sulla rete secondaria e solo il 23% sulla rete principale. Tali criticità saranno risolte per oltre 1/3 con interventi di riqualifica o variante stradale e per circa ¼ con interventi di tipo classico (barriere, pavimentazioni fonoassorbenti e valutazioni sui ricettori). La parte restante sarà oggetto di concertazione con i Comuni interessati, in modo da condividere l’intervento più idoneo. Inoltre, negli ultimi 5 anni sono stati redatti progetti e/o eseguite realizzazioni di interventi di abbattimento acustico (barriere e pavimentazioni fonoassorbenti per quasi 10 chilometri) per oltre 10 milioni di euro. Tra questi ricordiamo gli interventi lungo la Sp ex Ss35 a Cesano Maderno e Paderno Dugnano, quelli lungo la Sp41 ad Usmate e quelli lungo la Sp109, con la variante di Busto Garolfo. Dopo la fase delle rilevazioni, è stato stilato un ordine di priorità di intervento che ha considerato l’entità del superamento dei limiti di legge e il numero di persone coinvolte dal superamento. Le aree critiche sono state suddivise in tre gruppi. Il primo comprende 132 punti critici, per i quali sono già state elaborate le proposte di intervento, quali il posizionamento di barriere acustiche fonoassorbenti e fono riflettenti; posa di pavimentazione drenante e fonoassorbente; riqualificazione della strada e valutazione di quanto gli edifici siano “permeabili” ai rumori. Fra queste ricordiamo quelle inerenti alla riqualificazione della Rho-monza, ma anche la complessa mitigazione ambientale prevista lungo la Paullese a Peschiera Borromeo, dove la posa di barriere fonoassorbenti e asfalto drenante proteggerà i cittadini e in particolare tre scuole materne e un asilo nido dai rumori provocati dalle auto, così come a Pieve Emanuele una barriera acustica lunga 600 metri abbatterà il rumore proveniente dalla Sp 28 sulle scuole presenti. L’assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti, Paolo Matteucci commenta: “Con il Piano presentato intendiamo rispondere non solo agli obblighi di legge, ma alle reali necessità del territorio e alle istanze che singoli cittadini, comitati di quartiere e pubblici amministratori ci hanno sottoposto in questi anni. L´approfondita analisi condotta ha evidenziato ancora un elevato numero di criticità che ci obbligano a valutare attentamente la scala di priorità degli interventi. La Provincia ha realizzato, sta realizzando e ha già in programma una serie di interventi condivisi sul territorio per la tutela acustica dei cittadini, ed intende mantenere questa priorità finalizzata alla salvaguardia e alla vivibilità dell’ Area Metropolitana. Mi auguro che lo sforzo di pianificazione realizzato sia di stimolo anche per le Amministrazioni comunali e per tutti i gestori stradali (Anas, società autostradali), al fine di innescare quel processo virtuoso che rappresenta la condizione necessaria per l´attuazione di piani di questa portata”. .  
   
   
PEDEMONTANA LOMBARDA: QUOTA ASPI VENDUTA NEL 2007 PER NON PENALIZZARE L’ITER DELL’OPERA  
 
 Roma, 24 febbraio 2008 - In riferimento a un articolo pubblicato ieri, dal titolo “Pedemontana, la sbarra dei Benetton”, Autostrade per l’Italia precisa che quanto riportato - in particolare nel titolo e nel sottotitolo - non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti. Autostrade per l’Italia ha venduto la propria partecipazione in Pedemontana Lombarda nel 2007, al tempo del conflitto con l’allora Ministro Di Pietro sulla riforma delle concessioni, appunto per evitare che tale conflitto tra la Società e il Governo potesse penalizzare l’iter del progetto. Ciò proprio a dimostrazione della volontà di non ostacolare in alcun modo l’opera. Circa l’ipotesi di rientro nel capitale di Pedemontana Lombarda, Autostrade per l’Italia ha più volte pubblicamente manifestato il proprio interesse, legandolo però alla concretizzazione di un più ampio progetto di aggregazione delle partecipazioni lombarde (Pedemontana Lombarda, Tem, ecc) in una holding che vedesse come azionisti i principali operatori presenti sul territorio. Peraltro già nello scorso mese di maggio, in un’intervista al Sole 24 Ore, l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci aveva sottolineato che il problema principale in Lombardia è rappresentato dalla frammentazione di soggetti industriali, finanziari e istituzionali coinvolti, con conseguente dispersione di energie e risorse. A tale riguardo, aveva auspicato la creazione di un soggetto unitario, al quale Autostrade per l’Italia e altri soggetti avrebbero potuto conferire quote azionarie detenute nelle società autostradali lombarde. Autostrade per l’Italia ritiene infatti che la frammentazione di ruoli/partecipazioni e centri decisionali sia uno dei problemi da superare nel nostro Paese. Quanto sopra nella convinzione di aver chiarito la posizione dell’Azienda, che peraltro non è mai cambiata in questi mesi. .  
   
   
PROCEDURA DI VIA REGIONALE PER TANGENZIALE SUD UDINE  
 
 Trieste, 24 febbraio 2009 - Su proposta dell´assessore alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, la Giunta regionale ha deciso di affidare a Fvg Strade spa l´incarico di avviare la procedura di Via (Valutazione d´impatto ambientale) regionale del secondo lotto della Tangenziale Sud di Udine. Fvg Strade è stata inoltre individuata come "stazione appaltante" dell´opera: sarà pertanto questa società a dover avviare l´appalto, previsto secondo appalto integrato (cioè progettazione esecutiva ed esecuzione lavori). La delibera della Regione Friuli Venezia Giulia di fatto porta finalmente a conclusione l´iter di approvazione della Tangenziale Sud che, ha sottolineato l´assessore Riccardi, viene considerata come "un´opera strategica per il sistema viario regionale". Proprio per questo motivo la Regione cercherà di recuperare le risorse necessarie (l´investimento è stimato oggi sull´ordine dei 135 milioni di euro) attraverso il coinvolgimento del Governo nazionale - ha confermato Riccardi - in considerazione del fatto che la Tangenziale Sud è ricompresa sia nella Legge Obiettivo, del dicembre 2001, sia tra le infrastrutture previste nell´Atto aggiuntivo all´Intesa tra Regione e Stato siglato lo scorso agosto dal presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e dal presidente della Regione Renzo Tondo". "La Tangenziale Sud di Udine rappresenta oggi una criticità che va affrontata con un intervento complessivo e non con ´scorciatoie´ progettuali, che non vengono certo a risolvere i problemi di viabilità del capoluogo friulano", ha ribadito anche in quest´occasione l´assessore regionale. .  
   
   
BOLZANO: ACCESSO IN VAL BADIA E TUNNEL SOTTO IL CASTELLO: ASSEMBLEA CIVICA IL 25 FEBBRAIO  
 
Bolzano, 24 febbraio 2009 - Il nuovo accesso alla val Badia e la nuova galleria sotto Castel Badia saranno i temi al centro dell´assemblea civica in programma mercoledì 25 febbraio a San Lorenzo. L´assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner illustrerà i due progetti. "È importante che i progetti di opere pubbliche vengano discussi anche con i cittadini per dar loro modo di conoscere i vari aspetti, sulla base di informazioni oggettive, e farsi un´opinione in merito", sottolinea l´assessore Mussner. Nell´incontro pubblico di mercoledì 25 febbraio alle 20 nella Casa delle associazioni di San Lorenzo si discuterà dell´accesso alla val Badia e dei lavori, attualmente sospesi, della galleria sotto Castel Badia. "Ci sono diversi motivi, nel primo caso, che fanno optare per la cosiddetta variante Klosterwald", afferma Mussner. È la soluzione ideale dal punto di vista tecnico, considerato che nei giorni feriali i pendolari dalla val Badia verso Brunico sono tre volte di più di quelli che viaggiano verso Bressanone (nel caso della cosiddetta variante Tobl). Quest´ultima opzione di variante è controindicata anche sul piano estetico, in quanto prevederebbe la costruzione di un lungo ponte e di rampe di accesso su piloni o alti muri di sostegno, con difficoltà anche nella definizione dell´incrocio a causa dell´elevata pendenza dell´area. La variante Klosterwald invece è stata sviluppata d´intesa con gli esperti della Via e della Ripartizione beni culturali e consente una adeguata tutela degli insiemi attorno a Kniepass e Castel Badia. Questa soluzione garantisce anche la necessaria visibilità del ponte, dalla collina di Castel Badia, mentre il nuovo tratto di strada ricavato tra il ponte e il sottopasso ferroviario resterebbe coperto dal bosco. .  
   
   
LA VIABILITA’ DEL CARMAGNOLESE: REALIZZAZIONI E PROGETTI CONSEGNATI IERI I LAVORI PER LA ROTONDA ALL’INCROCIO TRA LA SP 137 E L’EX SS 20  
 
Torino, 24 Febbraio 2009 - Sono stati consegnati ieri i lavori relativi alla rotatoria che sarà costruita all’incrocio tra la S. P. 137 e l’ex S. S. 20. La cerimonia - presenti il sindaco di Carmagnola Gian Luigi Surra, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e l’assessore alla Viabilità Giovanni Ossola - ha avuto luogo presso la Biblioteca civica di Carmagnola. La fine dei lavori, che costeranno complessivamente 288mila euro, è prevista per il mese di maggio di quest’anno. A seguire, ha avuto luogo una conferenza stampa sulla situazione della viabilità nella zona del Carmagnolese. E’ stata l’occasione per il presidente Saitta e l’assessore Ossola di presentare l’intervento, in corso di realizzazione, relativo alla messa in sicurezza delle ex strade statali 10, 11 e 20. Per quanto riguarda il Comune di Carmagnola, i lavori consistono principalmente nella realizzazione di attraversamenti protetti ed illuminati e di porte di ingresso, nel potenziamento dell’illuminazione pubblica e nel miglioramento della segnaletica stradale. Inoltre, è stato fatto il punto sul progetto della circonvallazione esterna all’abitato di Carmagnola, in collegamento tra la S. R. 20 del Colle di Tenda e della valle Roja, la S. P. 393 di Villastellone e la S. P. 661 delle Langhe. Nel mese di marzo ci sarà la seduta finale della conferenza dei servizi per la valutazione di impatto ambientale, con la quale potrà essere approvato il progetto definitivo dell’opera. Quindi, si passerà alla fase degli espropri, ultimati i quali sarà varato il progetto esecutivo, A quel punto, sarà bandita la gara per aggiudicare i lavori. “Questa circonvallazione è per noi un’opera prioritaria” ha spiegato il presidente Saitta, “e ne ricorderemo l’importanza anche alla Regione, alla quale spetta l’onere del finanziamento”. Al termine dell’incontro, è stato effettuato un sopralluogo ai lavori realizzati tra il novembre 2007 e il giugno 2008 per l’adeguamento del ponte ad arco in muratura sul torrente Meletta, lungo l’ex S. S. 20. L’intervento è consistito nell’allargamento del ponte, nella messa a norma della carreggiata stradale e nella sistemazione delle barriere di sicurezza. Il costo dell’opera è di oltre 460mila euro. .  
   
   
ASSOVIAGGI LIGURIA: NUOVO CONTRATTO PER LA GESTIONE DELLA BIGLIETTERIA TRENITALIA,  
 
La spezia, 24 febbraio 2009 - In previsione dell’entrata in vigore del nuovo contratto per la gestione della biglietteria Trenitalia, che è fortemente penalizzante per le agenzie di viaggi e per i consumatori, Assoviaggi Liguria ha organizzato un incontro, aperto alla partecipazione di tutte le agenzie di viaggi della provincia di La Spezia, per definire azioni comuni di contrasto e proposte migliorative del servizio. L’incontro si svolgerà il 24 febbraio 2009 presso la Confesercenti di La Spezia Via del Prione 45 alle h. 9. 30. Con l’occasione saranno presentate alle agenzie intervenute il nuovo sistema di comunicazione che Assoviaggi ha deciso di implementare per fornire alle imprese di viaggio informazioni di carattere e utilità professionale aggiornate con newsletter a cadenza settimanale. Interverrà all’incontro anche Andrea Giribaldi, che recentemente ha assunto l’incarico di responsabile della segreteria Assoviaggi Liguria, sulla cui esperienza tecnica Confesercenti ha scommesso, nella prospettiva e con l’obiettivo del rafforzamento delle risorse da impegnare nella tutela sindacale delle imprese di viaggio. .  
   
   
BOLZANO: WIDMANN ILLUSTRA LA NUOVA STAZIONE DI LAIVES: UN BIGLIETTO DA VISITA  
 
Bolzano, 24 febbraio 2009 - Marciapiedi, sala di attesa, sottopasso, ascensori, barriere antirumore: la stazione di Laives si presenta in una veste tutta nuova. "La stazione di Laives è un bel biglietto da visita del rinnovato servizio di trasporto pubblico locale, che pone al centro il comfort dell´utente", ha sottolineato l´assessore provinciale alla Mobilitàt Thomas Widmann, che ha presentato il 20 febbraio la nuova struttura assieme al sindaco Giovanni Polonioli. "Il rifacimento della stazione ferroviaria di Laives fa parte del programma di valorizzazione delle stazioni lungo l´asse del Brennero e sulla linea della val Pusteria", ha detto Widmann. Grazie a questo programma le vecchie stazioni verranno ammodernate secondo standard moderni e diventare quindi più confortevoli. Questo è già realtà a Laives: marciapiedi rialzati e allungati, una nuova sala di attesa, nuove pensiline in materiale fonoassorbente, un accesso privo di barriere architettoniche e un sottopassaggio collegato alla pista ciclabile. A queste realizzazioni si aggiungono un nuovo spazio di manovra per gli autobus nel piazzale antistante la stazione e circa 70 posti macchina oltre a spazi coperti per 65 biciclette e 40 motorini. "Per contenere il rumore provocato dalla ferrovia, Rete ferroviaria italiana costruisce nuove barriere antirumore che raggiungeranno una lunghezza superiore ai 2,2 km", ha osservato l´assessore Widmann. Circa il 60% delle barriere è già stato completato, il resto verrà realizzato nei prossimi tre mesi. I lavori di ammodernamento della stazione di Laives hanno comportato una spesa di circa 2,8 milioni €, finanziati con oltre 2 milioni dalla Provincia; 650mila € sono sostenuti dal Comune, il resto da Rfi. "Per il risanamento di una serie di stazioni in Alto Adige lo Stato ci ha comunque messo a disposizione quasi 3,2 milioni €", ha sottolineato Widmann. Alla presentazione Widmann ha ricordato inoltre che la nuova stazione di Laives è un tassello nel mosaico della rinnovata offerta del servizio di trasporto pubblico locale. Se nel 2007 erano ancora 36 i treni che giornalmente servivano Laives, oggi sono diventati 57. "Attualmente Laives può contare quasi per l´arco dell´intera giornata su collegamenti ferroviari cadenzati ogni mezz´ora in direzione Bolzano e Trento", ha confermato Widmann. Inoltre, con i lavori di rifacimento dell´area per gli autobus e l´allacciamento diretto alla pista ciclabile, la rete viaria risulta di molto migliorata. .  
   
   
CARNEVALE VENEZIA E CAOS TRENI – MANZATO RISPONDE AD ATALMI  
 
Venezia, 24 febbraio 2009 - “Da ciò che ho anche personalmente visto ieri, certo c’è stato qualcosa che non ha funzionato sulle previsioni circa lo sforzo da fare per garantire un trasporto ferroviario dignitoso nella giornata clou del Carnevale. Vedere che ci si palleggiano le responsabilità o che ci si accusa a posteriori senza aver parlato a priori è deludente”. Il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato risponde con queste parole alla “chiamata” in causa da parte del consigliere regionale dei Comunisti Italiani Nicola Atalmi rispetto al sovraffollamento dei treni nell’ultima domenica di Carnevale. “Mi chiedo anche perché debba intervenire addirittura un Prefetto per far partire un treno straordinario in modo da permettere ai visitatori del Carnevale di Venezia di tornare a casa. Penso che una telefonata del sindaco o una decisione autonoma di Trenitalia – ha aggiunto Manzato – avrebbero dovuto essere sufficienti, anche di fronte al fatto che ieri l’azienda di trasporto ha venduto biglietti in una situazione di chiaro overbooking. Ho visto viaggiatori stipati come sardine, in piedi anche negli spazi tra i vagoni, tanto da far pensare che per ogni posto disponibile siano stati incassati i prezzi di almeno due ticket. Purtroppo come Regione abbiamo visto, ancora una volta, che la prima preoccupazione di Trenitalia non è il servizio all’utenza”. .  
   
   
LINEA MERANO-BOLZANO, GLI ESPERTI RISPONDONO AI PENDOLARI  
 
Bolzano, 24 febbraio 2009 - Quali sono i motivi dei ritardi sulla linea ferroviaria Merano-bolzano, quali provvedimenti sono stati presi per contrastarli, come viene gestito il traffico ferroviario? Sono solo alcune delle domande poste il 20 febbraio da un gruppo di pendolari ai tecnici di Dipartimento mobilità, Trenitalia, Sta e Sad. L´incontro si è svolto questa mattina (venerdì 20 febbraio) nel cortile interno di Palazzo Widmann, e ha visto la partecipazione di 35 pendolari che, quotidianamente, compiono il tragitto casa-lavoro utilizzando i treni della linea Merano-bolzano. Günther Burger, funzionario del Dipartimento provinciale mobilità, ha spiegato i motivi dei ritardi accumulati da molti convogli nelle ultime settimane. "Le disposizioni in materia di sicurezza previste da Rete ferroviaria italiana - ha spiegato Burger - comportano una velocità ridotta dei treni su alcune tratte, e un orario più fitto su una linea a un binario, con soli due punti di incrocio, richiede che tutto funzioni al meglio. Inoltre l´infrastruttura e il sistema di guida dei convogli necessitano di un ammodernamento, e i lavori di manutenzione attualmente in corso stanno provocano ritardi e cancellazioni". Alle richieste dei pendolari sui prossimi passi che verranno compiuti per contrastare il problema, è stato inoltre risposto che diversi interventi sono stati analizzati e discussi dalla con Rfi, Trenitalia e Sad. La Provincia preme affinché le proposte di miglioramento vengano al più presto concretizzate, e nel lungo periodo l´obiettivo di Palazzo Widmann è quello di assumere le competenze sulla linea di Merano per poter gestire direttamente da Merano tutto il movimento tra Malles e Bolzano. All´incontro di questa mattina con i pendolari hanno partecipato anche il direttore della Sta Helmuth Moroder, quello di Trenitalia Roger Hopfinger e Giorgio Serpelloni della Sad. "Vogliamo intensificare il contatto diretto con i passeggeri - ha commentato Günther Burger - anche con il loro aiuto possiamo migliorare ulteriormente il servizio offerto dal trasporto pubblico locale". .  
   
   
LINEA BOLOGNA - RAVENNA: A LUGO (RA) INAUGURATO IL SOTTOPASSAGGIO CICLO-PEDONALE DELLA STAZIONE FERROVIARIA  
 
Bologna, 24 febbraio 2009 - E’ stato inaugurato venerdì 20 febbraio il nuovo sottopassaggio ciclo-pedonale della stazione ferroviaria di Lugo che, grazie al prolungamento e all’adeguamento del sottopasso esistente, ha reso possibile unire la zona di Viale Orsini e il piazzale antistante la stazione con il quartiere di Madonna delle Stuoie. L’intervento, del valore di circa 1 milione e 300 mila euro, è stato realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) con il contributo della Regione Emilia Romagna e del Comune di Lugo. La complessità dell’esecuzione dei lavori ha riguardato in particolare la necessità di operare al di sotto dei binari senza interrompere il traffico ferroviario. Per farlo è stato necessario utilizzare speciali travi gemelle, a sostegno dei binari, che hanno permesso di garantire in sicurezza la circolazione ferroviaria durante l’attività del cantiere. Ora il sottopasso, attrezzato con elevatori, è videosorvegliato da un circuito di telecamere, collegate con il comando di Polizia Municipale. All’apertura di questo sottopassaggio e di quello di Via Calamandrei – anch’esso ciclopedonale - si aggiungerà entro la primavera del 2010 il sottopasso stradale di Viale Oriani, che interesserà sia la linea Bologna – Ravenna che quella fra Lugo e Lavezzola. La realizzazione di queste tre opere consentirà l’eliminazione definitiva di altrettanti passaggi a livello, di cui uno in Via Rivali S. Bartolimeo e due in Via Felisio. Prevista anche – in seconda fase – l’eliminazione del passaggio a livello di via Piano Caricatore, grazie alla realizzazione di un nuovo sottopasso e di un cavalcaferrovia. .  
   
   
IMPEGNO COMUNE PER ELIMINARE I PASSAGGI A LIVELLO LUNGO IL TRATTO PIACENTINO DELLA LINEA PC-TO.  
 
Piacenza, 24 febbraio 2009 - Incontro il 19 febbraio in Provincia convocato dall´assessore provinciale ai trasporti Patrizia Calza con i comuni che hanno passaggi a livello lungo la linea ferroviaria Piacenza – Alessandria – Torino (Rottofreno, Sarmato e Castelsangiovanni) per avviare un percorso che dovrebbe portare alla eliminazione di queste barriere. La Regione ha infatti reso noto, come ha comunicato l´assessore Calza agli amministratori ed ai tecnici presenti, che l´Ente ferroviario di Stato sta valutando la possibilità di eliminare queste intersezioni tra strada ferrata e strada carrozzabile. La Regione ha perciò chiesto alle Province, nostra compresa, di avviare un confronto con i Comuni interessati per capire quanti sono i passaggi a livello presenti sulla linea e stabilire quali possono essere eliminati con soluzioni progettuali. Si è trattato di un incontro interlocutorio, che sarà seguito da altri. Ne è comunque emersa la comune constatazione che eliminare alcune barriere porrà problemi di particolare difficoltà (il passaggio a livello di S. Nicolò, per esempio) e che alcune delle soluzioni proposte nel 2004, allorché il problema della eliminazione delle barriere egualmente si pose, non sono più percorribili, per le modifiche nel frattempo intervenute nel quadro urbanistico delle zone interessate. Comunque tutti questi problemi, come già detto, verranno esaminati ed approfonditi in successivi incontri. In tutto, i passaggi a livello presenti sulla linea, nei tre comuni interessati, sono dieci: due su strade provinciali, in comune di Rottofreno (lungo la provinciale per Calendasco, all´interno dell´abitato di S. Nicolò, e all´altezza del supermercato il Gigante), quattro su strade comunali in comune di Rottofreno, tre su strade comunali in comune di Sarmato, uno sulla strada comunale per Fontana Pradosa in comune di Castelsangiovanni. .  
   
   
LA GIUNTA CALABRESE APPROVA UN DOCUMENTO SUI SERVIZI FERROVIARI DI TRENITALIA E CHIEDE UN INCONTRO AL MINISTRO DEI TRASPORTI  
 
Reggio Calabria, 24 febbraio 2009 - febbraio 2009 - La Giunta regionale, su proposta del Presidente Loiero e dell’Assessore ai Trasporti, ha approvato una documento relativo alla situazione del trasporto ferroviario effettuato da trenitalia nella nostra regione. Questo il testo: La Giunta regionale Premesso: che a causa delle recenti avversità atmosferiche la linea ferroviaria di Rete Ferroviaria Italiana, nell’itinerario Lamezia Terme-eccellente–rosarno, ha subito gravi danni strutturali la cui riparazione produrrà la chiusura integrale della tratta per un periodo che si presume lungo ma ancora non esattamente ufficializzato e il convogliamento di tutti i treni sulla linea Lamezia Terme–tropea-rosarno, con una limitazione ai programmi di esercizio del traffico nazionale e regionale non ancora determinata da Trenitalia Spa, e la conseguente variazione del Programma di esercizio di Trenitalia, comportante il convogliamento di parte dei treni sulla linea a binario unico Lamezia Terme–tropea-rosarno, e in parte la soppressione dei servizi ferroviari: che le medesime avversità atmosferiche hanno causato gravi danni al sistema autostradale in più tratti dell’A3, con conseguente chiusura e/o limitazione del traffico già pesantemente penalizzato per le limitazioni imposte dai lavori di ammodernamento che interessano tutta la parte centro-meridionale dell’autostrada calabrese; che l’offerta dei collegamenti veloci sullo Stretto di Messina è sottodimensionata rispetto alla effettiva domanda di traffico pendolare con grave disagio di viaggiatori, al punto che sono stati costituti Comitati di difesa dei lavoratori che giornalmente si spostano tra Calabria e Sicilia e che hanno già proclamato manifestazioni di pubblica protesta con possibile interferenza su tutti i servizi del trasporto marittimo; Preso atto: che notizie di stampa riprese dalle Organizzazioni Sindacali, che hanno già manifestato il fermo dissenso con manifestazioni di protesta, informano gli Organi di Governo della Regione che Trenitalia Spa avrebbe determinato una ulteriore riduzione dell’offerta di trasporto passeggeri e del traffico merci lungo la linea ionica Reggio Calabria-locri-catanzaro Lido-crotone-taranto;che questa iniziativa di unilaterale disimpegno è susseguente alla decisione assunte dai rispettivi Gestori per la chiusura dei centri Merci di Lamezia Terme e di Cosenza; Considerato: che nel sistema dei trasporti Calabrese, il sistema ferroviario è connotato da una quasi totale assenza di investimenti sulla rete, aggravato anche da una precarietà dell’offerta di servizi unilateralmente e periodicamente modificata dal Gestore senza preventivo accordo con la Regione, che è titolare dei servizi locali e unico responsabile della difesa del diritto di mobilità dei cittadini calabresi; che le determinazioni assunte da Trenitalia Spa sono pesantemente incidenti: sul fragile sistema economico calabrese che tende al rafforzamento tramite l’impiego delle risorse finanziarie europee; sulla mobilità individuale dei cittadini gravata da una rete autostradale ormai da molti anni in lento ammodernamento, da un sistema ferroviario di gran lunga al di sotto dell’offerta media nazionale, da un sistema aereo in deficit strutturale di bilancio; sulla stabilità dei posti di lavoro degli addetti ai sistemi ferroviari e all’indotto che sono disattivati o ridotti; che Sarebbe un grave errore strategico attuare lavori sulla rete che comportino differimento di servizi e ricorso a servizi alternativi senza uno studio programmato ed un’analisi quantitativa sugli effetti indotti sulla rete ferroviaria e stradale, assumendo anche quelle azioni di coordinamento necessarie con l’Anas gestore della rete stradale ed autostradale. Ritenuto: che questa complessa situazione necessiti - prima dell’attuazione di ogni altra iniziativa dei Gestore- di un confronto istituzionale per approfondire la conoscenza della grave situazione e per facilitare una più reale valutazione sulla condizione dei territori e delle popolazioni direttamente interessate; che nell’attesa del confronto Trenitalia Spa, Rete Ferroviaria Italiana e i Gestori dei Centri Merci debbano sospendere ogni iniziativa gravemente incidente sulla mobilità e sull’economia regionale; Chiede al Signor Ministro dei Trasporti di voler convocare la Regione Calabria, Trenitalia Spa, Rete Ferroviaria Italiana a un Tavolo tecnico-istituzionale per accertare la reale situazione del sistema trasportistico e logistico della Calabria e determinare le conseguenti urgenti azioni ed invita Trenitalia Spa, Rete Ferroviaria Italiana e i Gestori dei Centri Merci a sospendere ogni iniziativa di modifica degli assetti dei servizi di trasporto e logistici fino alle determinazioni del Tavolo tecnico-istituzionale. .  
   
   
AUTORITA`` PORTUALE DI ANCONA, ROCCHI: "SCELTE CONDIVISE E RAPPRESENTATIVE".  
 
Ancona, 24 Febbraio 2009 - Condivisione delle strategie di sviluppo e forte solidarieta` territoriale: sono le due strade da percorrere per rilanciare il porto di Ancona e giungere a una nomina condivisa della nuova autorita` portuale. Il punto e` stato fatto, ieri pomeriggio, in Regione, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali, sindacali e operatorio del porto. Erano presenti il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, il presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, l´assessore regionale ai Porti Lidio Rocchi. ´Un incontro utile che ha consentito di definire ulteriormente le posizioni dei vari soggetti coinvolti ´ ha commentato Rocchi ´ L´intesa deve nascere su una condivisione di strategie che deve favorire il rilancio del porto di Ancona. La candidature dell´avvocato Luciano Canepa non puo` prescindere dalla volonta` del governo nazionale di investire nel porto di Ancona. La Regione e` disponibile a fare la propria parte e lo ha ribadito anche al ministro Mattioli. Entro la fine del mese il presidente Spacca formulera` la sua scelta che, e` stato ribadito nell´incontro odierno, e` condizionata agli impegni che il Governo e` disposto a sottoscrivere con la Regione. Impegni che dovranno garantire finanziamenti consistenti e certi, consentendo allo scalo di fungere da attrattore di fondi necessari per sostenere la portualita` marchigiana e la crescita economica della regione´. Nel corso dell´incontro sono stati ribaditi gli impegni chiesti al ministro Mattioli (tra gli altri: la collocazione di Ancona tra i primi 12 porti nazionali, un segretario generale locale, coinvolgimento delle imprese del territorio). Gli incontri proseguiranno anche nelle prossime ore, per giungere alla definizione di una scelta condivisa e rappresentativa. .  
   
   
FVG: NASCE L´´ASSOCIAZIONE DITENAVE  
 
 Trieste, 24 febbraio 2009 - Nasce l´Associazione Ditenave, soggetto che avrà il compito di provvedere all´indirizzo, alla promozione ed al coordinamento del Distretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia. La Giunta regionale ha infatti approvato ieri , su proposta dell´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen, le bozze dell´atto costitutivo e dello statuto del nuovo sodalizio. "Un distretto tecnologico rappresenta un valido strumento per conseguire in regione livelli superiori di competitività tecnica ed economica in questo settore" afferma l´assessore Rosolen, sottolineandone l´importanza nello sviluppo dell´industria del mare in Friuli Venezia Giulia. "Ricerca, innovazione, crescita della filiera cantieristica e nautica e formazione del capitale umano sono i suoi ambiti di intervento" ricorda Rosolen, notando che con la nascita dell´associazione il progetto entra finalmente nella sua fase operativa. L´accordo di programma per la creazione del Distretto tecnologico navale e nautico era stato sottoscritto la scorsa primavera dai 35 soggetti fondatori (Fincantieri, Area di Ricerca, Sissa, Confindustra Fvg, Federazione regionale Pmi, Friulia, Autorità Portuale di Trieste, Consorzio Rinave, Wartsila Italia, Cciaa di Trieste e Udine, Istituto Malignani, Centro per gli studi di tecnica navale e molti altri) ma era necessario individuare un organismo che ne definisse governance e modello organizzativo e nell´ultima finanziaria la Regione ha inserito la posta necessaria alla costituzione del nuovo sodalizio. All´associazione competerà di favorire l´individuazione delle linee strategiche d´intervento, degli obiettivi di medio periodo, delle iniziative da sostenere e dell´inserimento delle attività del distretto in reti di competenza regionale, nazionale ed europea. Oltre ai soci fondatori del Distretto del Mare, ne potranno far parte coloro che, essendo effettivi portatori di interessi a livello di sistema produttivo e di offerta di servizi, aderiranno all´accordo di programma. .  
   
   
A VIAREGGIO NASCE IL DISTRETTO INTEGRATO REGIONALE DELLA NAUTICA DA DIPORTO RILANCIO DEL SETTORE GRAZIE AD UN UNICO PIANO INDUSTRIALE TRA I CENTRI SERVIZI  
 
Viareggio 24 febbraio 2009 - Nasce a Viareggio la rete regionale dei centri e delle strutture di servizi qualificati per la nautica da diporto, ossia il Distretto integrato regionale della Nautica, un’organizzazione sistemica dei centri servizi del settore che vede coinvolte le cinque province costiere toscane. L’obiettivo è quello di creare centri altamente qualificati, ciascuno con proprie specializzazioni, per evitare sovrapposizioni e, soprattutto, ottimizzare risorse e potenzialità dei territori, offrendo sul mercato italiano e internazionale quei servizi indispensabili a tutta la filiera. Un modello industriale che diventa un riferimento in Toscana ed anche per altri distretti. «Intendiamo ricostruire il ciclo produttivo della nautica e della diportistica che, a differenza di quanto spesso si crede, non coinvolge soltanto la costa, ma l’intero territorio regionale», ha dichiarato Ambrogio Brenna, assessore regionale all´innovazione intervenendo alla presentazione. «Il protocollo rappresenta un momento di sintesi per definire le diverse competenze, per costituire un’offerta capace di trattenere in Toscana risorse e opportunità, cercando di contrastare la propensione dei maggiori players a fare investimenti all’estero, e, infine per contrastare la crisi, creando nuove occasioni di sviluppo e occupazione”. I Centri Servizi della Nautica della Toscana già dall’ottobre 2007 avevano dato vita a un tavolo operativo finalizzato al confronto su progetti e competenze e alla condivisione di problemi e scelte per affrontarli, il tutto in un’ottica di trovare indirizzi per il rilancio della competitività delle imprese toscane, operare in termini di efficienza, efficacia e razionalizzazione delle risorse. La Rete regionale dei centri e delle strutture qualificate per la nautica da diporto toscana dovrà provvedere a condividere conoscenze e buone pratiche, realizzare servizi qualificati per il trasferimento tecnologico e l’innovazione, definire una linea industriale comune, integrarsi con realtà anche extra regionali che possano portare esperienze imprenditoriali e istituzionali di eccellenza. Gli Enti pubblici all’interno della rete, ossia le 5 province costiere, hanno il ruolo di coordinamento e di indirizzo politico, definiscono e programmano le strategie e le linee della politica industriale, tenendo conto degli indirizzi regionali in materia. Essi saranno rappresentati dal Gruppo di Indirizzo, costituito da assessori competenti delle Province e della Regione firmatarie. La gestione del network sarà affidata ai referenti dei Centri dei Servizi che pianificheranno le attività annuali, gli obiettivi, i progetti, gli interventi, aggiorneranno le reciproche informazioni e coinvolgeranno associazioni di categoria, imprese, centri e laboratori di ricerca. .  
   
   
PIANO REGOLATORE DEL PORTO DI NUMANA, PROTOCOLLO D``INTESA REGIONE - COMUNE.  
 
Ancona, 24 Febbraio 2009 - Migliorare l´operativita` del porto di Numana, rilanciandone la vocazione turistica legata alla nautica da diporto. E` l´obiettivo di un protocollo d´intesa che verra` sottoscritto dalla Regione Marche e dal Comune del Co`nero. La Giunta regionale ha approvato lo schema dell´accordo che prevede una collaborazione tra le due amministrazioni per redigere il Piano regolatore portuale della cittadina. Attualmente la struttura di Numana non dispone di un Piano Regolatore che disciplini l´utilizzo delle aree demaniali. ´Il Piano regionale dei porti ´ evidenzia l´assessore Lidio Rocchi ´ prevede il rilancio della struttura portuale di Numana, attraverso la predisposizione di uno specifico Piano regolatore. Il protocollo d´intesa rappresenta lo strumento amministrativi idoneo per fissare gli obiettivi e gli indirizzi di sviluppo dello scalo, armonizzando le esigenze locali con quelle della programmazione regionale´. Regione e Comune daranno vita a un tavolo tecnico che dovra` accelerare l´approvazione del Piano regolatore. I due enti, in particolare, si scambieranno informazioni e documentazione tecnica. L´attuale porto di Numana e` stato realizzato negli anni ´70 del secolo scorso. E` costituito da una diga foranea esterna, parallela alla linea di costa, con due ingressi nel bacino portuale: uno a sud e l´altro a nord. Le opere di difesa esterna risultano non sufficienti per garantire la sicurezza degli ormeggi in occasione delle mareggiate, penalizzando l´utilizzo completo e funzionale dell´approdo. Regione e Comune concordano, pertanto, che il Piano individuera`, come prioritari, gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza del porto e al miglioramento dell´imboccature esistenti per assicurare la tranquillita` degli ormeggi anche in occasione delle mareggiate. Le opere infrastrutturali dovranno, poi, ridurre l´interramento dei fondali e favorire l´incremento dei posti barca. Le opere a terra saranno invece orientate a favorire l´integrazione del porto con la citta` attraverso la previsione dei necessari servizi, la riqualificazione ambientale (delocalizzazione degli impianti fognari, trattamento delle acqua piovane, interazione del verde pubblico), oltre alla creazione di percorsi pedonali e ciclabili, anche panoramici, lungo le opere foranee ed esterne. .