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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
IL CIELO UNICO EUROPEO: È TEMPO DI FARE DELLA VISIONE UNA REALTÀ  
 
Vilnius, 17 settembre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri di Siim Kallasvice-presidente della Commissione europea alla Riunione informale dei ministri dei trasporti dell´Ue: “ Ministri, onorevoli deputati, E ´un piacere essere con voi oggi a Vilnius. Ho parlato più volte per la mancanza di progressi verso il raggiungimento del Cielo unico europeo. L´ultima occasione è stata l´anno scorso a Limassol, quando ho detto che il progetto è stato ancora non espressi, a 10 anni dopo il suo lancio. Durante tutto questo tempo, le compagnie aeree europee ed i loro passeggeri hanno dovuto fare i conti con servizi ridotti e scadenze non rispettate sulla rotta verso un cielo unico europeo. I progressi sono stati sfuggente. E ´un po´ come un miraggio nel deserto: ogni volta che pensi di essere vicino, sembra allontanarsi ulteriormente e scivola attraverso la vostra comprensione. Avrete senza dubbio sentito parlare o leggere quello che ho detto a Limassol, anche se non era una conferenza ministeriale. Ora che siamo tutti qui insieme, usiamo questo tempo proficuamente per un dibattito politico su come orientare il dibattito a venire. Ho anche detto che abbiamo gli strumenti a disposizione per girare il cielo unico in un successo, una realtà finalmente. Il raggiungimento e il completamento del progetto è di vitale importanza per la competitività, la redditività, la crescita e la sostenibilità di tutto il sistema di trasporto aereo in Europa. Noi possiamo ancora farlo. Ecco perché ho ​​proposto Ses 2 + con alcune modifiche per accelerare l´attuazione, perché questo progetto è troppo importante per essere lasciata fallire. Ma la critica, la reazione negativa da alcuni ambienti è stato sorprendente, per usare un eufemismo - in modo sorprendente che devo chiedere: - Gli Stati membri non vuole ancora avere un cielo unico europeo in futuro? - Sono disposti ad accettare che un cielo europeo è frammentato, in realtà, non è un problema e che possiamo rimanere in questa situazione per gli anni a venire? - È il processo di raggiungimento di una maggiore efficienza e di porre fine a questo mercato di frammentazione troppo difficile politicamente? Mi è stato detto da alcuni che Ses 2 + richiede "troppo, troppo presto" da parte degli Stati membri e che non c´è una vera urgenza. Non sono d´accordo - e vorrei riassumere la situazione un po ´diverso. La mia opinione è che il livello di realizzazione del cielo unico è stato "troppo basso e troppo lento". Basta guardare a quanto velocemente abbiamo a che fare con il problema di interoperabilità e di attuazione dei vari regolamenti. È giunto il momento di agire, ed è in ritardo. Dico questo perché, date le continue richieste e in aumento su viaggi aerei e l´industria aeronautica, il tempo si sta esaurendo velocemente. Abbiamo bisogno di consegnare oggi . Mentre in Europa il settore del trasporto aereo gestisce le cose con competenza, il nostro spazio aereo non è pronto a far fronte alla prevista crescita del traffico. Se lasciamo le cose come stanno, spazio aereo Ue dovrà affrontare pesante congestione - e il caos. Sorprendentemente, questa proiezione di crescita ha attirato critiche e scetticismo. Entro il 2035, i voli sono previste in aumento del 50% a partire dal 2012, il che ci porta fino a 14,4 milioni di voli. Queste cifre provengono da scenario di Eurocontrol "più probabile" per gli sviluppi in crescita del traffico aereo. Essi devono essere considerati in un contesto paneuropeo, e non nazionale. Perché? perché riflettono il vero europea situazione, non quella dei singoli paesi. E anche perché questo è solo muoversi da un patchwork di una rete:. Il principio di base del cielo unico europeo, che gli Stati membri hanno convenuto tutti quegli anni fa Poiché la crescita del traffico aereo sarà limitato dalla capacità aeroportuali disponibili, le previsioni di Eurocontrol che circa 1,9 milioni di voli - pari al 12% della domanda - saranno non essere ospitati dal 2035. Ciò significa che gli aeroporti saranno così affollate che gli aeromobili sarà semplicemente non essere in grado di decollare o atterrare. Ecco perché abbiamo insieme proposto un nuovo pacchetto aeroporti e spero vivamente che ci finalizzare la procedura legislativa prima della fine di questa legislatura. Se non facciamo nulla, compagnie aeree europee e gli aeroporti non avrebbe solo a respingere una gran parte della domanda potenziale. Avrebbero anche essere vulnerabili ai ritardi e cancellazioni su una scala senza precedenti, con pesanti aumenti dei costi di congestione. Ho anche ricevuto domande circa la reale necessità e l´urgenza di questa riforma in un momento di crisi economica. Ma la maggior parte degli Ansp stanno facendo abbastanza bene finanziariamente, nonostante la recente flessione del traffico. Io penso che la vista non è realistico - quindi faccio fatica ad accettare l´argomento. Dobbiamo aspettare fino a quando il dolore è diventato così grande prima di agire? Sicuramente una cosa che abbiamo imparato in aereo europeo dalla crisi nube di cenere vulcanica è che si paga per essere preparato. Il traffico aereo è destinato ad aumentare in Europa. Alcuni possono contesta questo, ma i fatti sono fatti. Allo stesso tempo, abbiamo un problema di capacità e prestazioni e non sta andando via. Dobbiamo essere in grado di far fronte in futuro - altrimenti siamo di fronte alla "scenario Doom" Ho appena delineato. Tutto questo è stato concordato dagli Stati membri nel 2004, quando hanno firmato a lavorare per un sistema Atm europeo che dà sicurezza e ambientali benefici con sufficiente capacità di affrontare competitivamente con l´aumento del traffico previsto. Da allora, è vero che abbiamo avuto la crisi economica e il calo della domanda per i viaggi aerei. Questo è stato quando, nel 2009, il traffico aereo in Europa è sceso e poi ha cominciato a recuperare - molto lentamente - fino al 2012, che è stato un anno caratterizzato da debolezza economica in gran parte d´Europa. La crescita economica è ora previsto di tornare, la stabilizzazione a circa il 3% all´anno, secondo Eurocontrol. Che tuffo nel traffico negli ultimi anni ha contribuito ad alleviare la crisi della capacità che è stata la principale forza trainante per Ses I. Ma poiché ci vuole molto tempo per costruire nuova capacità, abbiamo bisogno di preparare per il pick-up nel traffico che le statistiche Mostraci è già iniziato. Ancora una volta, dobbiamo agire ora . Se non lo facciamo, i lunghi ritardi della fine del 1990 torneranno. Che ci costerà, economicamente e in termini di rallentamento della crescita. Così ora vorrei sentire da voi se le mie ipotesi sono completamente sbagliato - da Io credo fermamente che non ci possiamo permettere di sedersi e continuare in questo modo. Non possiamo continuare senza riforme, altrimenti potremmo anche dimenticare l´intero singolo progetto europeo Cielo, per le buone ragioni che ho già menzionato. Ma che la riforma deve essere uno che è propriamente europea . Non vi è alcun punto nel fare in modo dispersivo modifiche, così come non vi è alcun punto di avere Fab che esistono solo sulla carta - che è ancora quello che abbiamo oggi. Nessuno dei nove blocchi funzionali che sono stati creati sono ancora pienamente operativa. Cioè , nonostante la scadenza vincolante del dicembre 2012 per gli Stati membri di istituire e la loro attuazione. Così sembra che non vi è una chiara mancanza di volontà politica in settori chiave del progetto Cielo unico come i Fab. Allo stesso tempo, ho sentito le chiamate per la riforma, ma solo su base nazionale - delle agenzie di certificazione, ad esempio - e le voci che chiedono un rimpatrio di responsabilità nazionali. Come possiamo allora - l´Europa nel suo insieme - realizzare in pieno le economie di scala che abbiamo concordato era l´obiettivo del progetto originale Ses? Si prega di riflettere su questo. Considerano gli Stati membri vogliono davvero fare questo passo indietro? E quale dovrebbe essere il ruolo futuro di Eurocontrol? Possiamo davvero permetterci di continuare senza riformarlo - dovremmo forse istituire un´agenzia europea Atm, invece? Ministri, signore e signori: Penso che tutti noi sappiamo che il problema principale è che i sistemi di gestione del traffico aereo in Europa è frammentato e inefficiente. Anche se non siamo alla ricerca di un "one size fits all" cielo unico, abbiamo bisogno di fare in modo che gli obiettivi e le condizioni di tutta Europa sono gli stessi. Utenti dello spazio aereo dovrebbero godere dei benefici di uno spazio aereo operativo veramente integrata. E ´così che i costi scenderanno, mentre aumento le prestazioni e l´efficienza. Infine, qualche parola sulla gestione del traffico aereo. Non credo che possiamo guardare avanti a qualsiasi cambiamento significativo in questo campo a meno che l´industria è impegnata nella modernizzazione. Si tratta, dopo tutto, il settore che svolge un ruolo vitale nel migliorare le prestazioni del sistema. I servizi di assistenza sono oggi il fattore di costo più importante nella gestione del traffico aereo. Essi sono la maggior fonte di inefficienza rispetto, ad esempio, con gli Stati Uniti, che copre uno spazio aereo di dimensioni Similar con un unico fornitore - a differenza dei 38 providers, che abbiamo in Europa. Il sistema statunitense controlla 84% in più di ore di volo con il 7% in meno di controllori. Costa anche quasi il 40% in meno per ogni ora di volo. Le principali cause di questa differenza in termini di produttività sono mancanze dell´Europa nella creazione e applicazione del sistema di prestazioni, le autorità di vigilanza inefficaci e il sproporzionatamente elevato numero di personale di supporto di lavoro per i fornitori di servizi. Il nostro assetto istituzionale ha la necessità di impostare la direzione, gli obiettivi e le politiche di sostegno. Grandi parti di Atm in Europa sono un monopolio naturale e qui, vi è da una forte governance. Non solo abbiamo bisogno ambizioso - ma realistici - gli obiettivi di prestazione, dobbiamo fare in modo che siano non annacquate e cosa otteniamo raggiunto. Allo stesso tempo, l´industria dovrebbe essere dato i giusti incentivi e la libertà di venire con i modi migliori per raggiungere tali obiettivi. Questo è il motivo per Ses 2 + si propone di dare all´industria una maggiore libertà di operare e aprire nuove opportunità di business. Ciò significa che una maggiore regolamentazione economica hands-off attraverso il processo di definizione di obiettivi di performance. Alcuni hanno detto che io sia poco realistico. Con i miglioramenti di efficienza che chiediamo - e urgentemente bisogno se il Cielo unico è mai a diventare una realtà - Io non la penso così. Ambizioso? Sì, perché è il mio lavoro per essere ambiziosi. Quello che sto proponendo è fatto a tale titolo e anche sul presupposto che ho il vostro sostegno. Siamo tutti d´accordo che questo progetto è importante. Abbiamo anche il dovere verso i cittadini europei di esprimere un sistema di trasporto aereo che è competitiva. A sua volta, che aiuterà il settore dell´aviazione europea per creare più posti di lavoro in compagnie aeree e degli aeroporti. Il più veloce del cielo unico europeo è attuato, il più veloce i rendimenti attesi si concretizzeranno - a beneficio di tutti. Grazie per la vostra attenzione”  
   
   
BOLOGNA: SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE: GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE APPUNTAMENTO IN PIAZZA RENZO IMBENI (FIERA DISTRICT) CON "VENGO AL LAVORO CON LA BICI E PROVO L´AUTO ELETTRICA!"  
 
Bologna, 17 settembre 2013 – Per la Regione Emilia-romagna, la Settimana europea della mobilità sostenibile edizione 2013 sarà all’insegna dell’elettrico. Quest’anno, infatti, oltre al consueto infopoint allestito in piazza Renzo Imbeni giovedì 19 settembre (dalle 12.30 alle 16), i dipendenti del distretto fieristico e i cittadini interessati potranno provare un´auto 100% elettrica, che sarà concessa gratuitamente dalla Nissan alla Regione per sei mesi entrando a far parte del parco auto regionale. La consegna dell´auto, una Leaf, è prevista per le 12; sarà presente l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri e per la Nissan il direttore comunicazione Giuseppe George Alesci. Il comodato è frutto della partnership di lunga durata tra la Regione Emilia-romagna e la Nissan. Per l’occasione Hera Comm donerà alla Regione una tessera per effettuare la ricarica pubblica del mezzo. Dalle 15 alle 18 i dipendenti della Fiera District e i cittadini interessati potranno guidare l’auto elettrica accompagnati da un driver di Nissan. Il giorno successivo, venerdì 20 settembre, sempre all’interno della Settimana europea della mobilità sostenibile, a Ravenna e Forlì verranno inaugurate le colonnine Enel per la ricarica dei veicoli elettrici. La Regione parteciperà raggiungendo le due città con la Nissan Leaf. Tramite il veicolo e con la tessera fornita da Hera Comm verrà testata l’interoperabilità sulle colonnine Enel su un percorso superiore ai 200 km. Secondo i dati a disposizione di Nissan, la Leaf è la vettura 100% elettrica in questo momento più venduta al mondo con oltre 74.000 unità consegnate a livello globale. Ha un’autonomia di circa 200 km. Grazie a un avanzato pacco batterie agli ioni di litio, con la doppia possibilità di ricarica, sia standard che rapida. La tecnologia a bordo è estremamente avanzata, con il sistema Carwings che ne permette la gestione in remoto attraverso lo smartphone o il computer, con possibilità di programmare la ricarica e la climatizzazione, nonché ricevere sul telefono o pc notifiche sul livello della batteria. Vengo al lavoro con la bici - In occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, la Regione organizza anche quest’anno un infopoint sulle azioni di mobility management rivolto ai lavoratori della zona Fiera District, con l’obiettivo di promuovere modalità di spostamento casa-lavoro più sostenibili. Giovedì 19 settembre, a chi si presenterà con la bicicletta all´infopoint, verrà consegnato un accessorio utile per la bici (fino a esaurimento). In piazza Renzo Imbeni ci saranno inoltre la ciclofficina, per un check up gratuito della bicicletta, con marchiatura gratuita contro il furto; le biciclette a pedalata assistita del servizio di bike sharing elettrico; la documentazione sulla mobilità sostenibile e ciclistica prodotta dalla Regione e sulla nuova campagna di comunicazione dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza “A ciascuno il suo”.  
   
   
LOMBARDIA.BENZINA: IN COMUNI CONFINE PREZZO UGUALE A SVIZZERA OGGI I DETTAGLI DELLA CARTA SCONTO  
 
 Milano, 17 settembre 2013 - Una misura concreta per un´esigenza concreta: quella di fare il piano di carburante alla propria automobile. "Da domani, grazie a Regione Lombardia, i cittadini dei comuni lombardi di confine potranno contare su un incremento dello sconto sulla benzina che finalmente elimina la differenza di prezzo con la Svizzera". Ad annunciarlo è l´Assessore della Regione Lombardia all´Economia, Crescita e Semplificazione, Massimo Garavaglia, che domani mattina terrà una conferenza stampa a Palazzo Pirelli alle ore 12.00, presso la sala del Gonfalone, per svelare le modalità e l´entità di questa misura tanto attesa dai cittadini dei tanti comuni di confine. "In un momento di grande difficoltà economica – spiega l´assessore Garavaglia - la Regione Lombardia rafforza il suo impegno a favore dei cittadini lombardi residenti nei 244 comuni frontalieri e con questa misura azzera la differenza di prezzo della benzina tra Italia e Svizzera fino al 31 dicembre 2013. E per il 2014 - promette Garavaglia - chiederemo al Governo di stanziare le risorse adeguate per reiterare la misura per tutto l´anno".  
   
   
SICUREZZA STRADALE: FINANZIATI SEDICI PROGETTI PER OLTRE CINQUE MILIONI DI EURO IN 30 COMUNI DELL’UMBRIA  
 
 Perugia, 17 settembre 2013 - Sono sedici i progetti presentati dagli enti locali per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale in 30 comuni dell’Umbria. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti, ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti che possono essere immediatamente attuati per il miglioramento della sicurezza stradale, per un costo complessivo di oltre 5milioni e 200mila euro e un cofinanziamento a valere sui fondi del Piano nazionale della sicurezza stradale di oltre tre milioni di euro. I progetti selezionati sono stati presentati questa mattina, venerdì 13 settembre, nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza dell’assessore regionale Stefano Vinti e dei rappresentanti dei comuni interessati. “Il “Piano Nazionale della Sicurezza stradale”, ha dichiarato l’assessore Vinti, fu istituito con la legge 144 del 1999, con l’obiettivo di individuare alcune azioni prioritarie che consentissero di ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali e fu approvato dal Cipe nel 2002. Da quel momento, lo Stato avrebbe dovuto predisporre programmi annuali di attuazione nei dieci anni successivi. L’obiettivo era la riduzione della mortalità dovuta a incidenti stradali del 40% in dieci anni, valore poi portato al 50%, coerentemente con gli obiettivi comunitari. In Umbria, tra il 2001 ed il 2011 gli incidenti stradali hanno determinato 1045 morti e 55.079 feriti mentre i danni materiali, sempre nello stesso periodo, hanno causato un danno sociale di oltre 5 milioni e mezzo di euro. E’ vero che negli ultimi anni, ha proseguito l’assessore, la situazione è andata sempre più migliorando e di conseguenza sono diminuiti sia il numero delle vittime che il costo sociale degli incidenti, ma i dati sono ancora preoccupanti. Tutto ciò ha pesanti ricadute anche sul versante economico per tutta la comunità regionale. L’umbria sconta uno svantaggio competitivo rispetto alle altre regioni italiane ed europee che oscilla intorno all’uno per cento del Pil regionale con un peso aggiuntivo sul sistema regionale (in particolare sanità, previdenza ed assistenza, costi di produzione delle imprese e spese per le famiglie) che va da 90 a 180 milioni di euro l’anno. Si tratta di una dimensione economica, ha continuato Vinti, che non compare in nessun bilancio pubblico o di impresa ma i cui effetti finali incidono in maniera concreta sulla crescita economica ed occupazionale”. “Dal 2002 ad oggi tuttavia, ha dichiarato Vinti, lo Stato ha finanziato soltanto 5 programmi di attuazione e le risorse relative al 3°, 4° e 5° programma di attuazione, sono state assegnate a favore delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in tempi molto ravvicinati fra loro. Alla Regione Umbria sono così giunte risorse per un ammontare complessivo di 3.451.713 euro che abbiamo deciso di assegnare agli enti locali, Province e Comuni, mediante un unico bando regionale, utilizzando le risorse delle tre annualità”. Gli atti ministeriali (e i bandi tipo) stabiliscono di assegnare i contributi in riferimento al costo degli interventi previsti (per il contributo sono stati fissati valori massimi in termini assoluti e in termini percentuali rispetto al costo dei progetti), secondo diverse fasce di danno sociale cui appartengono gli enti richiedenti (in base al numero di vittime, morti e feriti, viene fissato il danno in base al costo sociale unitario). “La regione, ha sottolineato l’assessore Vinti, assicurerà un contributo che si aggira intorno al sessanta per cento della spesa, mentre il restante quaranta per cento sarà a carico degli enti locali con un proprio cofinanziamento. Cinque milioni di euro di interventi certo non risolvono i problemi della sicurezza stradale in Umbria ma almeno un primo passo in avanti ci permettono di compierlo”. I progetti ammessi a finanziamento sono quelli presentati dalla Provincia di Perugia e dalla Provincia di Terni (insieme ai comuni di Acquasparta, Montecastrilli e Sangemini), dai comuni di Perugia, Terni, Assisi, Gubbio, Bastia Umbra, Magione, Umbertide (raggruppamento con i comuni di Lisciano Niccone, Montone e Pietralunga), Campello sul Clitunno, Città di Castello, Amelia (insieme ad Alviano, Attigliano, Avigliano umbro, Baschi, Giove, Guardea, Montecchio e Penna in Teverina), Marsciano, Narni-calvi-otricoli, Orvieto-porano e Spoleto. Il bando era stato pubblicato nel dicembre del 2011, dopo che la Regione aveva adeguato le normative alla realtà ed alle esigenze dell’Umbria, prevedendo una notevole semplificazione e la messa in coerenza dei criteri da applicare nella nostra regione rispetto ai criteri nazionali ed europei. “Gli interventi ammessi al finanziamento, ha affermato l’assessore, sono dedicati sia alla riduzione dell’incidentalità sia alla formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale anche attraverso un rafforzamento della capacità di governo. Vogliamo continuare su questa strada, ha concluso Vinti, coinvolgendo sempre di più gli enti locali, anche attraverso un protocollo d’intesa con l’Anci Umbria, che partecipano anche attraverso la destinazione dei proventi che sono arrivati dalle multe e dalle sanzioni stradali ed inoltre chiederemo di monitorare l’incidentalità dopo la realizzazione degli interventi e delle iniziative ammesse a contributo, per verificarne l’efficacia e trarne utili indicazioni per i prossimi programmi di attuazione. A questo proposito è in corso di definizione un accordo con l’Inail per monitorare gli incidenti stradali che si verificano negli spostamenti durante l’orario di lavoro e quelli che accadono negli spostamenti casa-lavoro”.  
   
   
METODI PIÙ PULITI ED EFFICIENTI PER LA CONSEGNA DELLE MERCI NELLE CITTÀ EUROPEE  
 
Bruxelles, 17 settembre 2013 - Il trasporto merci urbano concorre in modo importante alla congestione del traffico nelle città d´Europa. Questo a sua volta rallenta le consegne, portando a un aumento dei costi per i corrieri e tempi di attesa più lunghi per i loro clienti. L´ue sta cercando soluzioni per ridurre i problemi causati dalla presenza di troppi camion per le consegne sulle strade, mediante il finanziamento di progetti di ricerca come Citymove ("City Multi-role Optimised Vehicle") e Citylog ("Sustainability and Efficiency of City Logistics"). I progetti, che lavorano insieme per trovare una soluzione globale, coinvolgono un consorzio formato dalle principali aziende di veicoli per il trasporto merci in Europa e da altre importanti parti interessate I progetti sono stati coordinati dal Centro Ricerche Fiat a Torino, in Italia. Il team Citymove ha sviluppato e testato un veicolo per le consegne versatile, più adatto per lavorare in aree congestionate rispetto ai furgoni commerciali non per uso specifico usati oggi, che ha portato a consegne più sicure ed efficienti che producono meno gas serra. Il team ha studiato l´utilizzo di veicoli modulari, con progetti che prevedono un telaio in grado di contenere unità di carico o scatole intercambiabili, e una struttura ottimizzata più adatta per le strette strade cittadine. Si sono concentrati sull´incremento della sicurezza e sulla diduzione di inquinamento, rumore, consumo di carburante e costi di esercizio. In parallelo, Citylog ha sviluppato tecnologie logistiche che permettono alle aziende di consegnare le merci nelle città in modo più efficiente, fornendo allo stesso tempo un servizio migliore e riducendo l´uso di energia. L´obbiettivo del team era quello di ridurre il numero di furgoni necessari per consegnare le merci nelle aree urbane. Le tecnologie comprendevano un pianificatore ottimizzato pre-viaggio che permette alle aziende di organizzare le consegne quotidiane su percorsi che tengono in considerazione la situazione del traffico in qualsiasi momento. Il team Citylog ha inoltre sviluppato un sistema di navigazione dinamico usando un server remoto per correggere il percorso di un veicolo in tempo reale per evitare ingorghi del traffico imprevisti. Sono state create mappe digitali con dettagli specifici su limiti di accesso fisici e legali per il pianificatore pre-viaggio e per il sistema di navigazione. Il pacchetto include una componente per tracciare il collo spedito, la quale invia un messaggio Sms al telefono cellulare del destinatario quando una consegna sta per essere effettuata. Citylog ha inoltre creato prototipi di veicoli interoperabili, principalmente camion medio pesanti e furgoni più piccoli per la distribuzione che possono condividere e trasbordare contenitori. Ha sviluppato il sistema Bentobox, composto da una stazione di imballaggio modulare con carrelli rimovibili. Il sistema funziona come un ulteriore centro di smistamento urbano, dove le consegne sono raggruppate, e la distribuzione e la raccolta sono effettuate più efficientemente su scala più ridotta. Ad esempio, un camion ad alta capacità che svolge il compito di un "autobus merci" potrebbe portare parecchi carichi contemporaneamente vicino al centro di una città. Furgoni più piccoli o biciclette per il trasporto merci coprirebbero poi l´ultima tratta delle consegne. Citylog e Citymove hanno creato prototipi dei veicoli e delle soluzioni logistiche. Citylog ha testato con successo i propri prototipi in grandi città tra cui Lione, Berlino e Torino, ha detto Alessio Corongiu, il coordinatore del progetto. "Il concetto del Bentobox è un nuovo modello per i servizi del commercio interaziendale e di quello tradizionale, ma abbiamo anche sviluppato nuove tecnologie per i veicoli e unità di carico innovative per permettere funzionalità di carico e scarico e un nuovo modello aziendale per l´ultima tratta delle consegne", dice Corongiu. Citymove ha ricevuto 3,3 milioni di euro di finanziamenti dall´Ue e ha coinvolto 15 partner in 6 diversi paesi europei. Citylog ha ricevuto circa 3,6 milioni di euro dall´Ue e ha coinvolto 20 partner da 6 paesi europei. I progetti hanno concluso il loro lavoro all´inizio di quest´anno. Per maggiori informazioni, visitare: Citymove http://www.Citymoveproject.eu/ Scheda informativa del progetto Citymove http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/93848_it.html  Citylog http://www.City-log.eu/en/home  Scheda informativa del progetto Citylog http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/93637_it.html    
   
   
LOMBARDIA: SCONTO BENZINA PER UN MILIONE DI CITTADINI  
 
Milano, 17 settembre 2013 - Più di un milione di cittadini lombardi, residenti nei 244 Comuni di confine, possono fare il pieno di benzina con uno sconto fino a 35 centesimi al litro. "Questo era uno degli impegni presi dal presidente Roberto Maroni in campagna elettorale e in meno di sei mesi lo abbiamo mantenuto, varando questa misura, la carta sconto, che consente di annullare la differenza del prezzo della benzina rispetto alla confinante Svizzera". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia Massimo Garavaglia, nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo Pirelli, insieme alle consigliere regionali Daniela Maroni e Francesca Brianza. Due Benefici Con Questa Misura - La carta sconto, attiva già da questa mattina alle sette, permette di raggiungere due obiettivi immediati e concreti: alleviare il costo del pieno per oltre un decimo dei cittadini lombardi e trattenere qui in Lombardia più di 4 milioni e mezzo di euro, che altrimenti sarebbero tornati nelle casse dello Stato. "In questo modo - ha continuato l´assessore Garavaglia - abbiamo annullato la differenza di prezzo con la Svizzera e quindi i cittadini dei 244 Comuni di confine potranno fare il pieno allo stesso costo che troverebbero nelle pompe di carburante svizzere. Così limitiamo il fenomeno del pendolarismo per la benzina e salvaguardiamo il lavoro di 292 stazioni di carburante situate nelle aree di confine. Grazie a questa carta sconto otteniamo principalmente due benefici: il primo è quello di dare ossigeno al portafoglio di un milione di cittadini lombardi in un momento di oggettiva difficoltà economica, il secondo è la possibilità, attraverso la carta sconto, di usufruire del il plafond di 20 milioni messi a disposizione dallo Stato fino a esaurimento, evitando il rischio di doverne restituire a Roma una quota sostanziosa, come accadeva ogni anno, così 4 milioni e mezzo restano qui e non vanno perduti". I Numeri Della Carta Sconto - A beneficiare della carta sconto saranno 530.000 cittadini residenti nei Comuni di fascia A (entro 10 chilometri dal confine), che vedranno raddoppiare il loro sconto da 0,18 a 0,35 centesimo al litro, e 490.000 cittadini residenti nei Comuni di fascia B (entro 20 chilometri dal confine), per i quali lo sconto verrà più che raddoppiato, passando dagli attuali 0,10 centesimi a 0,27 centesimi a litro. "Adesso l´obiettivo - ha concluso l´assessore Massimo Garavaglia - è quello di reiterare la misura anche per il 2014, possibilmente estendendo la fascia geografica dei Comuni interessati a questo beneficio. Ci attiveremo subito con il Governo, per avere le risorse necessarie. Intanto, da oggi, più di un milione di cittadini lombardi possono fare il pieno allo stesso costo che in Svizzera e per questo desidero ringraziare anche Lombardia Informatica, per la tempestività e l´efficienza con cui è intervenuta sulle Carte regionali dei servizi, rendendole operative già da questa mattina". La Soddisfazione Delle Consigliere Brianza E Maroni - Presenti alla conferenza stampa anche le consigliere regionali Daniela Maroni e Francesca Brianza. "Questa carta sconto - ha ricordato Daniela Maroni - tutelerà l´attività di una categoria a forte rischio di chiusura, quella dei gestori di pompe di benzina nei territori di confine, limitando quel pendolarismo, che, negli ultimi anni, ha coinvolto sempre più automobilisti dei territori di Como, Varese e Sondrio in ´fuga verso la Svizzera´, provocando danni economici per i gestori lombardi". Sul ´pendolarismo del carburante´ è intervenuta anche Francesca Brianza, sottolineando come "Dal 1999, anno della sua introduzione, questa misura aveva perso di efficacia e c´era una necessità fortemente avvertita di renderla nuovamente efficiente, come avvenuto grazie a questa carta sconto e di questo ringrazio il presidente Roberto Maroni, che, già in campagna elettorale, aveva annunciato l´intenzione di attivarsi in tempi brevi, per fronteggiare questo problema, a cui si è trovata soluzione in soli sei mesi".  
   
   
TPL LIGURIA, BURLANDO: “INTRODUZIONE BACINO UNICO SENZA SE E SENZA MA, AGENZIA REGIONALE E CLAUSOLA SOCIALE“  
 
 Genova, 17 Settembre 2013 - "Introduzione del bacino unico senza se e senza ma". Lo ha detto venerdì 13 settembre il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando, insieme con l´assessore Enrico Vesco la nuova legge sul Tpl, definita venerdì 13 settembre dalla giunta regionale. "La legge verrà approvata formalmente lunedì mattina e passerà poi in consiglio regionale" ha informato Burlando. "Le cose cambieranno quando e se il consiglio approverà: io mi auguro di sì. In seguito verrà trasmessa anche a tutti i soggetti che la aspettano. I cambiamenti previsti sono questi: il primo è l´introduzione del bacino unico ferro-gomma, quindi non più 5 bacini separati ma uno unico. Vuol dire che, senza obbligo, si può avviare un processo di integrazione delle aziende - sia quelle della gomma che eventualmente ferro e gomma - così da ridurne eventualmente il numero. La seconda cosa importante è l´introduzione dell´agenzia regionale che consentirà in futuro di recuperare l´Iva destinando i fondi ai servizi. La terza azione è la clausola sociale che deve garantire i lavoratori nel caso di passaggio da un´azienda all´altra". "È stata una vicenda molto complicata e controversa – ha ricordato il presidente - ma di fronte al Cal che non riusciva a trovare una sintesi sul sistema delle autonomie locali abbiamo provato noi a fare una cosa del genere e a definirne i contenuti essenziali. La legge non interviene direttamente sui destini delle aziende. Certo un´integrazione ferro gomma consentirebbe di evitare che da uno stesso luogo partano un bus e un treno alla stessa ora e per la stessa destinazione, con costi rilevanti". "Siamo di fronte a una stretta impensabile della finanza pubblica nazionale e locale – ha concluso Burlando - ed è molto importante cercare di mettere in linea i bilanci dei diversi soggetti delle istituzioni per evitare il default. Finora siamo riusciti a tenere i conti in ordine, a pagare i fornitori, a non eccedere sul carico fiscale e speriamo di finire il mandato facendo così".  
   
   
TRASPORTI, LIGURIA: ITER DI APPROVAZIONE NUOVO DDL SUL TPL GIÀ INIZIATO. VENERDÌ GIÀ CONVOCATA COMMISSIONE CONSILIARE  
 
Genova, 17 Settembre 2013 - "Credo che ci siano buone prospettive e probabilità che questa volta gli impegni, anche sui tempi di approvazione, siano rispettati in pieno e che il nuovo ddl possa essere approvato, dall´assemblea legislativa di via Fieschi, nella sessione dei provvedimenti in agenda ad ottobre, tenuto conto che venerdì prossimo è già stata convocata la commissione consiliare competente". Lo ha detto l´assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco ieri mattina, a margine dell’approvazione in Giunta della nuova legge sul Tpl che era già stata condivisa dagli assessori regionali venerdì scorso. "Il disegno che viene tracciato per la gestione del servizio – spiega Vesco - rimane il bacino unico regionale che è il punto fermo condiviso e proposto anche dai sindacati, a questo si aggiunge, nel rispetto del quadro istituzionale, un ruolo ancora delle province che dovrebbero ridisegnare il piano di esercizio del loro bacino e inoltre l´intervento dei comuni per eventuali servizi aggiuntivi a quelli minimi di cui la Regione si fa carico anche economicamente". Nella nuova legge è previsto che alla Regione continui ad essere affidato il ruolo programmatorio e pianificatorio e la definizione complessiva del piano di esercizio, cioè della quantità di servizio che verrà erogata ai cittadini della Liguria. La gestione passerà invece alla neonata agenzia regionale per il tpl che dovrà predisporre il bando di gara e gestire il contratto di servizio con l´azienda o le azienda che si aggiudicheranno il bando per la durata dell´affidamento. "Inoltre – conclude l´assessore Vesco – sarà possibile il recupero dell´iva da parte dell´agenzia, essendo una società di capitali e non un ente, oltre 10 milioni di euro che potranno essere destinati al servizio e ci consentiranno di colmare la carenza delle risorse che in questo momento attanaglia tutte le aziende".  
   
   
APPROVATO PROGETTO ESECUTIVO PER LA STATALE 268 DEL VESUVIO: AL VIA I CANTIERI  
 
 Napoli, 17 settembre 2013 - "È stato approvato dal Consiglio di amministrazione dell´Anas il progetto esecutivo relativo alla Statale 268 del Vesuvio. Tra pochi giorni potranno partire i cantieri". Lo ha reso noto il 14 settembre l´assessore regionale Edoardo Cosenza, coordinatore strategico dei Grandi progetti, dopo aver ricevuto la comunicazione dall´Anas, ente beneficiario e, dunque, soggetto attuatore dell´opera. "La progettazione esecutiva è stata eseguita - ha spiegato Cosenza - nell´ambito dell´appalto integrato assegnato dall´Anas attraverso una apposita gara europea. "Stiamo rispettando pienamente i tempi previsti: entro il 2015 puntiamo a saldare il grande anello stradale intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri che unisce la Ss 268 del Vesuvio con l´autostrada: si tratta di un´opera di fondamentale importanza anche nell´ambito del piano Vesuvio e ai fini di protezione civile. Il Grande progetto è finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro", ha concluso Cosenza.  
   
   
SICUREZZA STRADALE: FINANZIATI SEDICI PROGETTI PER OLTRE CINQUE MILIONI DI EURO IN 30 COMUNI DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 17 settembre 2017 - Sono sedici i progetti presentati dagli enti locali per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale in 30 comuni dell’Umbria. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti, ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti che possono essere immediatamente attuati per il miglioramento della sicurezza stradale, per un costo complessivo di oltre 5milioni e 200mila euro e un cofinanziamento a valere sui fondi del Piano nazionale della sicurezza stradale di oltre tre milioni di euro. I progetti selezionati sono stati presentati questa mattina, venerdì 13 settembre, nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza dell’assessore regionale Stefano Vinti e dei rappresentanti dei comuni interessati. “Il “Piano Nazionale della Sicurezza stradale”, ha dichiarato l’assessore Vinti, fu istituito con la legge 144 del 1999, con l’obiettivo di individuare alcune azioni prioritarie che consentissero di ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali e fu approvato dal Cipe nel 2002. Da quel momento, lo Stato avrebbe dovuto predisporre programmi annuali di attuazione nei dieci anni successivi. L’obiettivo era la riduzione della mortalità dovuta a incidenti stradali del 40% in dieci anni, valore poi portato al 50%, coerentemente con gli obiettivi comunitari. In Umbria, tra il 2001 ed il 2011 gli incidenti stradali hanno determinato 1045 morti e 55.079 feriti mentre i danni materiali, sempre nello stesso periodo, hanno causato un danno sociale di oltre 5 milioni e mezzo di euro. E’ vero che negli ultimi anni, ha proseguito l’assessore, la situazione è andata sempre più migliorando e di conseguenza sono diminuiti sia il numero delle vittime che il costo sociale degli incidenti, ma i dati sono ancora preoccupanti. Tutto ciò ha pesanti ricadute anche sul versante economico per tutta la comunità regionale. L’umbria sconta uno svantaggio competitivo rispetto alle altre regioni italiane ed europee che oscilla intorno all’uno per cento del Pil regionale con un peso aggiuntivo sul sistema regionale (in particolare sanità, previdenza ed assistenza, costi di produzione delle imprese e spese per le famiglie) che va da 90 a 180 milioni di euro l’anno. Si tratta di una dimensione economica, ha continuato Vinti, che non compare in nessun bilancio pubblico o di impresa ma i cui effetti finali incidono in maniera concreta sulla crescita economica ed occupazionale”. “Dal 2002 ad oggi tuttavia, ha dichiarato Vinti, lo Stato ha finanziato soltanto 5 programmi di attuazione e le risorse relative al 3°, 4° e 5° programma di attuazione, sono state assegnate a favore delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in tempi molto ravvicinati fra loro. Alla Regione Umbria sono così giunte risorse per un ammontare complessivo di 3.451.713 euro che abbiamo deciso di assegnare agli enti locali, Province e Comuni, mediante un unico bando regionale, utilizzando le risorse delle tre annualità”. Gli atti ministeriali (e i bandi tipo) stabiliscono di assegnare i contributi in riferimento al costo degli interventi previsti (per il contributo sono stati fissati valori massimi in termini assoluti e in termini percentuali rispetto al costo dei progetti), secondo diverse fasce di danno sociale cui appartengono gli enti richiedenti (in base al numero di vittime, morti e feriti, viene fissato il danno in base al costo sociale unitario). “La regione, ha sottolineato l’assessore Vinti, assicurerà un contributo che si aggira intorno al sessanta per cento della spesa, mentre il restante quaranta per cento sarà a carico degli enti locali con un proprio cofinanziamento. Cinque milioni di euro di interventi certo non risolvono i problemi della sicurezza stradale in Umbria ma almeno un primo passo in avanti ci permettono di compierlo”. I progetti ammessi a finanziamento sono quelli presentati dalla Provincia di Perugia e dalla Provincia di Terni (insieme ai comuni di Acquasparta, Montecastrilli e Sangemini), dai comuni di Perugia, Terni, Assisi, Gubbio, Bastia Umbra, Magione, Umbertide (raggruppamento con i comuni di Lisciano Niccone, Montone e Pietralunga), Campello sul Clitunno, Città di Castello, Amelia (insieme ad Alviano, Attigliano, Avigliano umbro, Baschi, Giove, Guardea, Montecchio e Penna in Teverina), Marsciano, Narni-calvi-otricoli, Orvieto-porano e Spoleto. Il bando era stato pubblicato nel dicembre del 2011, dopo che la Regione aveva adeguato le normative alla realtà ed alle esigenze dell’Umbria, prevedendo una notevole semplificazione e la messa in coerenza dei criteri da applicare nella nostra regione rispetto ai criteri nazionali ed europei. “Gli interventi ammessi al finanziamento, ha affermato l’assessore, sono dedicati sia alla riduzione dell’incidentalità sia alla formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale anche attraverso un rafforzamento della capacità di governo. Vogliamo continuare su questa strada, ha concluso Vinti, coinvolgendo sempre di più gli enti locali, anche attraverso un protocollo d’intesa con l’Anci Umbria, che partecipano anche attraverso la destinazione dei proventi che sono arrivati dalle multe e dalle sanzioni stradali ed inoltre chiederemo di monitorare l’incidentalità dopo la realizzazione degli interventi e delle iniziative ammesse a contributo, per verificarne l’efficacia e trarne utili indicazioni per i prossimi programmi di attuazione. A questo proposito è in corso di definizione un accordo con l’Inail per monitorare gli incidenti stradali che si verificano negli spostamenti durante l’orario di lavoro e quelli che accadono negli spostamenti casa-lavoro”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, ANAS: AGGIUDICATI DUE APPALTI PER LAVORI SUL RACCORDO FERRARA-PORTO GARIBALDI E SULLA STRADA STATALE 45 `DI VAL DI TREBBIA`  
 
Bologna, 17 settembre 2013 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 16 settembre 2013, l`esito di due gare d`appalto per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Il primo appalto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione sul raccordo autostradale Ferrara-porto Garibaldi, in tratti saltuari lungo l`intero tracciato, per un importo di 2,3 milioni di euro. L`impresa aggiudicataria è `Pazzocco Costruzioni srl in Ati Impresa Zampieri srl`, con sede in provincia di Verona. Il secondo appalto riguarda i lavori di costruzione di una passerella pedonale in affiancamento al ponte sul torrente Perino, lungo il vecchio tracciato della strada statale 45 `di Val di Trebbia`, tra le località Perino, nel comune di Coli, e Cernusca, nel comune di Travo, in provincia di Piacenza. Gli interventi comprendono anche il rifacimento delle protezioni laterali del ponte stesso. L`impresa aggiudicataria è risultata `F.lli Demo Costruzioni srl`, con sede in provincia di Venezia. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it    
   
   
MARCHE, ANAS: GARA D`APPALTO PER LAVORI DI RISANAMENTO DEL VIADOTTO `ESINO II`, SULLA SS76 `DELLA VAL D`ESINO`  
 
 Ancona, 17 settembre 2013 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di , lunedì 16 settembre 2013, il bando di gara d`appalto per l`affidamento dei lavori di ripristino e risanamento del viadotto `Esino Ii`, sulla strada statale 76 `della Val d`Esino`, in località Camerata Picena (dal km 68,150 al km 68,450), nel comune di Jesi (An). I lavori riguardano, in particolare, il risanamento dei calcestruzzi ammalorati dell`estradosso della soletta, delle spalle, delle pile e opere di completamento, per un investimento complessivo di oltre 1,4 milioni di euro. Gli interventi saranno eseguiti in 180 giorni a partire dal momento della consegna dei lavori all`impresa appaltatrice. Le imprese interessate devono consegnare l`apposita domanda di partecipazione entro le 12:00 di martedì 15 ottobre 2013. L`appalto rientra tra gli interventi urgenti previsti dal `Decreto del Fare` per il rilancio dell`economia e dal piano di manutenzione straordinaria definito nella convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it  
   
   
TOSCANA: "BENE IL NUOVO VIVALTO. MA IL GOVERNO DEVE INVESTIRE SUL TRASPORTO PUBBLICO"  
 
Firenze, 17 settembre 2013 - "Il governo deve rimettere nelle proprie strategie prioritarie il settore del trasporto pubblico locale e in ogni legge finanziaria del governo deve esserci spazio per investimenti importanti in questo settore". Lo ha affermato il 13 settembre l´assessore regionale a infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli, presentando a Santa Maria Novella al binario 5 insieme al direttore regionale di Trenitalia per la Toscana Gianluca Scarpellini e a Arcangelo Fornelli, vicepresidente del settore sviluppo di Ansaldo Breda l´ottavo treno Vivalto di nuova generazione, da oggi in servizio sulla rete regionale. "C´è bisogno di nuovo materiale rotabile e di nuovi investimenti Questo è il miglior modo di contrastare i disagi dei pendolari – ha ribadito Ceccarelli poco prima dell´incontro in Regione sul tema infrastrutture e trasporti insieme al presidente Rossi con il ministro Lupi - Che un nuovo treno dotato di tutti i migliori confort entri in servizio è comunuqe una bella notizia, potenziata anche dal fatto che Ansaldo Breda e Trenitalia hanno ripreso con energia la consegna delle 150 carrozze previste dal contratto di servizio. Dopo quello di oggi, nuovo di zecca, ne arriveranno entro la fine dell´anno altri 6. Se pertanto con gli otto Vivalto in servizio sono garantiti circa 75 servizi al giorno, entro la fine dell´anno con la nuova fornitura saranno garantiti più di 100 servizi giornalieri". Rassicuranti le dichiarazioni in proposito di Fornelli di Ansaldo Breda che ha affermato che "è stata messa a punto dopo alcune difficoltà iniziali una poderosa macchina produttiva per tutta la filiera con quattro sedi di cui quella pistoiese è la struttura portante. Ci auguriamo che continui il suo lavoro per garantire al trasporto regionale la stessa qualità delle linee nazionali di eccellenza". "Un altro elemento importante – ha annunciato ancora l´assessore Ceccarelli - è che abbiamo convinto Trenitalia a sperimentare una nuova composizione di treni Vivalto, che prenderà l´avvio a fine anno, non di 6 carrozze, ma di 7 che sarannno impiegate nelle ore di punta del pendolarismo nelle linee Valdarno-arezzo e Firenze-prato-pistoia-lucca, dove ci sono i maggiori fenomeni di sovraffolamento". "Rimane molto da fare, ma l´impegno della Regione Toscana vede dei risultati concreti. Peraltro stiamo lavorando molto anche sul miglioramento dell´informazione: nei prossimi mesi vedremo un ulteriore salto di qualità, grazie alla piattaforma condivisa di scambio di informazioni con Trenitalia, con l´obiettivo ovviamente di rimbalzarli sugli utenti del treno". La flotta Vivalto in Toscana - Un nuovo treno Vivalto è da oggi a disposizione dei pendolari toscani di Trenitalia. Si tratta dell´ottavo convoglio, composto di nuove carrozze a doppio piano, consegnato in Toscana negli ultimi 14 mesi. Previsto entro l´anno l´arrivo di altri sei. Il potenziamento e ammodernamento della flotta, reso possibile dal flusso finanziario generato dal Contratto di Servizio in vigore tra Trenitalia e Regione Toscana, prevede la fornitura complessiva di 150 carrozze a doppio piano per un investimento totale, a carico di Trenitalia, di 150 mln di euro in 6 anni. Con l´entrata in servizio di questo nuovo Vivalto salgono a 72, in Toscana, i collegamenti quotidiani che potranno essere effettuati con convogli a doppio piano. Entro la fine del 2013 saranno più di 100. Sempre da dicembre, per potenziare l´offerta per i pendolari delle linee aretine/Valdarno e Lucca/pistoia/prato, due dei Vivalto, negli orari di maggior utilizzo, circoleranno in una composizione potenziata che permetterà di trasportare, comodamente sedute, oltre 840 persone. Il nuovo treno Vivalto, nella composizione presentata oggi, offre più di 700 posti a sedere distribuiti su 6 vetture, prodotte nelle officine di Ansaldobreda, che se ne aggiudicò la commessa nel dicembre del 2009. Completa il convoglio la locomotiva E464 Bombardier, di ultima generazione, prodotta nelle officine di Vado Ligure. Le carrozze a due piani hanno comode poltrone con poggiatesta, braccioli, tavolini ribaltabili, prese elettriche da 220 volt in ogni seduta, appendiabiti, bagagliere, maniglie e corrimano per i passeggeri in piedi. La vettura semipilota è dotata di un ambiente per passeggeri disabili e dispone anche di una zona multifunzionale per il trasporto biciclette e bagagli ingombranti La tecnologia di bordo permette un´attenta integrazione di tutti i sistemi d´informazione (annunci sonori, monitor e segnaletica), mappe tattili nelle toilette e pulsantiere in "Braille" per i passeggeri non vedenti, 8 monitor a cristalli liquidi per ogni vettura (5 nella semipilota), un sistema di videosorveglianza e un pulsante di allarme dotato di citofono per comunicare con il personale di bordo.  
   
   
LOMBARDIA.TRENI MILANO-CHIASSO: INCONTRO SINDACI DAL 9 SETTEMBRE GIÀ ATTIVATE 6 NUOVE CORSE SULLA TRATTA  
 
 Milano, 17 settembre 2013 - L´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno incontrerà già nei prossimi giorni i sindaci della Brianza, per discutere con loro del trasporto ferroviario e per ascoltare le istanze del territorio, al fine di far fronte alle esigenze delle migliaia di cittadini che viaggiano sulla linea Milano-chiasso. Del Tenno, lo scorso 6 settembre, aveva ricevuto una richiesta di incontro dai primi cittadini di Monza, Vedano al Lambro, Biassono, Albiate, Macherio, Sovico, Lissone, Muggiò, Desio e Seregno, tutti in provincia di Monza e Brianza, i quali lamentavano una serie di disservizi sulla linea Milano-chiasso. Il territorio di Monza e Brianza riveste un ruolo essenziale nel quadro di offerta del servizio ferroviario regionale, essendo attraversato da 16 linee, che Regione Lombardia in questi anni ha contribuito potenziare, fino ad arrivare a un volume di servizi di oltre 8 milioni Trenikm, che rappresentano più del 20 per cento dell´intera offerta lombarda. L´ascolto Del Territorio - "Regione Lombardia ascolta costantemente il territorio - spiega l´assessore Del Tenno -. Per quanto riguarda il servizio ferroviario, periodicamente vengono riuniti i Tavoli territoriali che sono l´essenziale punto di raccordo tra utenti, Enti locali, Regione Lombardia e Trenord. Personalmente sono a disposizione dei sindaci per poter approfondire con loro alcuni temi particolarmente cari al territorio. E´ importante, però, che non si cada in inutili strumentalizzazioni e che venga riconosciuto il grande lavoro fatto sulla linea Milano-chiasso, dove, come riconosciuto dagli stessi Comitati dei pendolari del quadrante, vi sono stati importanti miglioramenti nel servizio erogato". I Collegamenti - Proprio sulla tratta Milano-monza-seregno si sono in particolare concentrati gli sforzi di Regione Lombardia degli ultimi anni, potenziando, per esempio, il servizio della linea S9 (che oggi può contare su un servizio basato su un treno ogni 30 minuti, dalle 5 alle 22) ed estendendone il percorso sia in direzione sud (Albairate), servendo interessanti punti in Milano quali Lambrate, Porta Romana, Romolo e S. Cristoforo, che in direzione ovest (Saronno), rendendo possibile nuove connessioni sulla rete Ferrovienord. La S11 Milano Porta Garibaldi-como-chiasso oggi può contare su un treno ogni 30 minuti nelle ore di punta, ogni 60 minuti per tutto il giorno, per un totale di 62 corse, che, dalle 5.30 alle 0.30, collegano i due capoluoghi e la frontiera di Chiasso. Coordinando gli orari tra linea S11 Como-milano, S4 Camnago-milano e S10 del Canton Ticino è stato possibile consentire gli spostamenti tra Ticino e Lombardia e lo spostamento tra le stazioni servite dai treni S11 verso le stazioni della rete Ferrovienord servite dai treni S4 (e viceversa) attraverso il trasbordo nella stazione di Camnago. Infine è stato introdotto nuovo materiale rotabile tra Milano e Monza. 6 Nuove Corse - "Per far fronte alla crescente domanda di trasporto sulla linea - continua Del Tenno - dal 9 settembre sono state attivate 6 nuove corse S11 Milano-monza-como-chiasso. Trenord ha recentemente concluso un´azione straordinaria per il reintegro delle composizioni dei treni S11 e pertanto, dal mese di settembre, tutte le 88 carrozze previste sui treni S11 sono regolarmente in servizio, ripristinando buona parte della capacità prevista sulla linea". All´incontro, convocato dall´assessore, saranno presenti anche i vertici di Trenord.  
   
   
TILO, LOMBARDIA CHIEDE SPIEGAZIONI AL CANTON TICINO  
 
Milano, 17 settembre 2013 - "Mercoledì prossimo incontrerò, insieme al presidente Maroni, una delegazione del Canton Ticino e l´occasione mi permetterà anche di chiedere spiegazioni alla Svizzera in merito alla decisione di sopprimere il servizio S 10 (Bellinzona-albate)". Decisione Unilaterale Che Viola Accordi - Lo fa sapere l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno che, lo scorso 20 agosto, è stato informato con una lettera dal Canton Ticino della decisione di tagliare 34 corse al giorno che collegano direttamente le stazioni di Como Albate e Como San Giovanni con la Svizzera. "Questa decisione, presa unilateralmente, - spiega l´assessore - viola un accordo internazionale sottoscritto nel 2008 che prevede impegni reciproci tra le parti, tra le quali il prolungamento della linea S10 in Italia e l´istituzione dei servizi Milano Centrale - Bellinzona, già in parte attivati negli ultimi anni, di cui invece si fa carico di buona parte dei costi la Regione Lombardia. Capisco che anche la Svizzera si trovi a fare i conti con la crisi, ma non è possibile pensare che sia la Lombardia a compensare i tagli delle regioni confinanti". Con questa operazione, infatti, il Canton Ticino risparmierà 2 milioni di euro. Lombardia Unica Regione Che Garantisce Fondi Tpl - "Dopo Liguria, Veneto e Piemonte ora anche la Svizzera taglia i servizi per cercare di far quadrare i conti - continua Del Tenno - Regione Lombardia è l´unica in Italia a garantire, nonostante i tagli del Governo centrale, lo storico dei trasferimenti per il Tpl utilizzando oltre 400 milioni di euro di fondi propri. Siamo assediati. Da parte nostra lavoreremo, come sempre, per limitare i disagi, ma rivolgo un appello alla Svizzera affinché trovi una soluzione ragionevole alla situazione che crea svantaggi non solo ai pendolari italiani, ma anche agli svizzeri".