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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA NUOVO INDICATORE DI INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 17 settembre 2013 - Svezia, Germania, Irlanda e Lussemburgo sono gli Stati membri dell´Ue come ottenere il massimo di innovazione, secondo un nuovo indicatore proposto dalla Commissione europea. L ´"indicatore di output innovativo" indica la misura in cui le idee provenienti da settori innovativi sono in grado di raggiungere il mercato, fornendo posti di lavoro migliori e rendere l´Europa più competitiva. L´indicatore è stato sviluppato su richiesta dei leader europei per le politiche di innovazione nazionali di riferimento, e spettacoli differenze significative tra i paesi dell´Ue. L´ue nel suo complesso si comporta bene nel confronto internazionale, anche se rimane dietro alcune delle economie più innovativi in tutto il mondo ( Memo/13/782 ). Commissario Máire Geoghegan-quinn, responsabile per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "L´unione europea deve girare più grandi idee in prodotti e servizi di successo, al fine di guidare l´economia globale Dobbiamo anche chiudere un preoccupante ´innovazione divide´. L´indicatore proposto ci aiuterà a misurare come stiamo facendo e di individuare le aree in cui i paesi hanno bisogno di agire ". Il nuovo indicatore proposto presenta una vasta gamma di produzione di innovazione negli Stati membri dell´Ue (media Ue impostato a 100 nel 2010): I migliori tra i paesi dell´Ue devono la loro classifica a fare bene su alcuni o tutti i seguenti fattori: un´economia con una quota elevata di settori ad alta intensità di conoscenza, le imprese innovative in rapida crescita, alti livelli di brevettazione ed esportazioni competitive. La novità del indicatore proposto è che si concentra sulla produzione di innovazione. Come tale, essa integra Innovation Union Scoreboard della Commissione (Ius) e sintetico dell´innovazione (Sii) ( Ip/13/270 ). Si tratta di valutare la capacità di innovazione degli Stati membri e l´Ue più ampiamente, contro una vasta serie di 24 indicatori di innovazione tra ingressi, throughput e output. Uscita innovazione è ampio e varia da settore a settore. L´indicatore proposto si basa su quattro componenti scelti per la loro rilevanza politica. L´innovazione tecnologica come misurato da brevetti. Occupazione in attività ad alta intensità di conoscenza come percentuale dell´occupazione totale. Competitività di beni e servizi ad alta intensità di conoscenza . Questa si basa sia sul contributo della bilancia commerciale di prodotti high-tech e media tecnologia per la bilancia commerciale complessiva , e servizi di alta intensità di conoscenza, in percentuale del totale dei servizi delle esportazioni . Occupazione nelle imprese in rapida espansione di settori innovativi . Un confronto con alcuni paesi non membri dell´Ue dimostra che l´Ue nel suo insieme fa bene. Svizzera e Giappone hanno un chiaro vantaggio delle prestazioni, ma l´Unione europea è più o meno anche con gli Stati Uniti sulla produzione di innovazione. Sfondo La strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva è sostenuta da cinque indicatori principali. Uno di questi è quello di migliorare le condizioni per la ricerca e sviluppo (R & S), con l´obiettivo di innalzare i livelli d´investimento pubblico e privato per la R & S al 3% del Pil. A complemento di questo indicatore di intensità di R & S, il Consiglio europeo ha dato alla Commissione il mandato per sviluppare un unico indicatore innovazione. Comunicazione della Commissione "Misurazione uscita l´innovazione in Europa: verso un nuovo indicatore" Innovation Union Scoreboard: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/innovation/facts-figures-analysis/innovation-scoreboard/  L´unione dell´innovazione www.Ec.europa.eu  / innovazione-union  Europa 2020 www.Ec.europa.eu/europe2020    
   
   
TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE E APPLICAZIONI DELLA GESTIONE DEI DATI  
 
Vienna, 17 settembre 2013 - Dal 3 al 5 settembre 2014 si svolgerà a Vienna, in Austria, la terza conferenza internazionale sulle tecnologie e applicazioni della gestione dei dati (Data 2014). L´aumento delle tecnologie per la gestione dei dati come il cloud computing ha cambiato il modo in cui immagazziniamo i dati e vi accediamo. La natura agile di queste applicazioni offre grandi vantaggi economici e operativi sia alle grandi aziende che a quelle più piccole. Questa conferenza riunirà ricercatori, ingegneri e professionisti interessati in banche dati, gestione dei dati, sicurezza delle reti e altri aspetti dei sistemi informatici e delle tecnologie che coinvolgono applicazioni di dati avanzate. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Dataconference.org/    
   
   
TLC, INNOVAZIONE, AGENDA DIGITALE: RIUNIONE AL MISE IN VISTA DEL CONSIGLIO UE PER LA PRIMA VOLTA UNA CONSULTAZIONE DEGLI OPERATORI E DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 17 settembre 2013- La Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno avviato un processo di dialogo con gli stakeholder del settore delle telecomunicazioni, dell’innovazione e della ricerca per discutere della posizione italiana su questi temi che, con la costruzione di un mercato unico digitale europeo, saranno oggetto del prossimo Consiglio Ue. In tale contesto, oggi- presso la sede istituzionale delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico e alla presenza del Vice Ministro con delega alle telecomunicazioni Antonio Catricalà e del Consigliere per gli Affari Europei del Presidente del Consiglio dei Ministri Stefano Grassi- si è svolto un incontro con le associazioni degli operatori e dei consumatori del settore. Nella consultazione - la prima che si tiene in una capitale europea in vista di un Consiglio Europeo su questi temi - Il Vice Direttore Generale della Dg Connect della Commissione Europea Roberto Viola ha illustrato la recente proposta del commissario europeo per l’Agenda Digitale Neelie Kroes sul mercato unico digitale. In particolare, rispetto alle istanze riguardanti le infrastrutture, l’innovazione, i servizi digitali e il loro impatto sulla pubblica amministrazione: quattro tasselli fondamentali per contribuire al rilancio dell’economia dei Paesi membri dell’Unione europea. “E’ molto importante definire in anticipo una posizione del Governo condivisa con gli stakeholder dell’Ict da difendere a Bruxelles- spiega il Vice Ministro Catricalà- Un mercato unico digitale che consenta ai cittadini europei di non avere sorprese tariffarie sul roaming quando soggiornano in altri paesi dell’Unione costituirà un altro passo verso l’integrazione e la formazione di un comune sentire europeo. Restare collegati a internet quando si viaggia è ormai una necessità non solo per imprenditori e professionisti ma per tutti gli utenti”. Altri incontri come quello di oggi sono stati messi in calendario prima del Consiglio Europeo sull’Ict che si terrà a Bruxelles il 24 e 25 ottobre 2013.  
   
   
SMAU 2013: UN’ANTEPRIMA SULLE NOVITA’, GLI EVENTI E I PROTAGONISTI DELLA 50° EDIZIONE  
 
 Milano, 17 settembre 2013 - Fervono i preparativi per l’edizione autunnale di Smau che, in questo cinquantesimo appuntamento nel capoluogo lombardo, punterà ad esplorare le ultime frontiere delle tecnologie digitali per il business insieme ai più grandi player del settore. Aruba, Cisco, Dell, Fujitsu, Huawei, Ibm, Intel, Lenovo, Microsoft, Netapp, Sap, Vodafone, Wacom e Zucchetti sono solo alcuni dei grandi nomi presenti e riuniti accanto ai propri partner che operano sul mercato italiano dal 23 al 25 ottobre ai Padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity. Accanto ai grandi player del digital Smau ospiterà una nuova area, Ibx Innovazione per il Business Expo, che raccoglierà l’ecosistema dell’innovazione nel nostro Paese: startup, centri di ricerca, laboratori, acceleratori d’innovazione e gli Assessorati alle Attività Produttive e all’Innovazione delle principali Regioni Italiane. Un Village Anci Lombardia sarà invece interamente dedicato ai Comuni e alle Autonomie locali della Regione volto a facilitare l’incontro e la condivisione di esperienze con imprese e pubbliche amministrazioni in visita. “Il nostro modo di relazionarci e di lavorare sta cambiando: è in corso una vera e propria rivoluzione guidata da nuove tecnologie che si stanno facendo strada modificando le nostre abitudini: dall’uso di dispositivi mobili per la gestione delle relazioni private e dell’attività aziendale ai social network come strumento di comunicazione per le imprese, dalle tecnologie in grado di accorciare le distanze creando ambienti di lavoro virtuali efficienti e capaci di migliorare la produttività in azienda e i servizi ai cittadini, ai nuovi strumenti a supporto dell’innovazione di prodotto e di processo, fino al social commerce come nuovo strumento di relazione on line, in grado di aumentare il coinvolgimento degli utenti. Queste sono alcune delle sfide che le imprese e le pubbliche amministrazioni locali devono cogliere oggi per crescere e competere in un mercato in profonda trasformazione. Smau è la migliore opportunità per accelerare questo cambiamento culturale: l’evento sarà un laboratorio per valorizzare e condividere con tutti i visitatori professionali le esperienze dei ‘Local Champions’ e, soprattutto, dei loro fornitori e partner: sono imprese italiane di tutte le industrie, autonomie locali e amministrazioni comunali che stanno facendo dell’innovazione un elemento chiave della loro strategia. Ed è proprio questo il principio della nuova Agenda Digitale della Lombardia - il piano Garavaglia - che guiderà la crescita della digital economy su tre pilastri: i ‘territori’ protagonisti attivi del proprio sviluppo, il coinvolgimento diretto delle Pmi italiane – e dei loro imprenditori - attive in ambito Digital e la creazione/aggiornamento delle competenze digitali (Ict skills). Strategico infatti sarà il ruolo delle Regioni, anche in riferimento alla nuova programmazione dei fondi strutturali comunitari e Horizon 2020. Siamo poi convinti che quell’innovazione tutta italiana che è custodita nei laboratori, nei centri di ricerca, e nei progetti delle startup debba incontrare gli imprenditori e manager in visita: solo così potrà trasformarsi in prodotti e soluzioni concrete e divenire al tempo stesso motore di rilancio della nostra economia.” Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau Tecnologia e innovazione, un binomio che a Smau si concretizzerà in due aree ben distinte, da un lato l’area dedicata alle tecnologie digitali per le imprese con il proprio calendario di eventi, premi e workshop a cura delle più prestigiose scuole di formazione manageriale italiane, School of Management del Politecnico di Milano e Sda Bocconi School of Management e società di consulenza come Gartner, dall’altro un’area che ospiterà oltre 200 attori tra centri di ricerca, laboratori, incubatori, acceleratori di innovazione e startup, provenienti da tutto il territorio nazionale accompagnati dagli Assessorati alle Attività Produttive, Innovazione delle più dinamiche Regioni Italiane, tra cui, per citarne alcune, Regione Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Puglia e molte altre. Per dare alcune anticipazioni sui diversi attori convolti, saranno presenti Dpixel, Italia Startup, l’associazione che riunisce l’ecosistema di startup italiane, il Parco Scientifico Tecnologico Comonext, Bergamo Sviluppo, Teze Mechatronics, Polihub, H-farm, 2i3T - Incubatore Imprese dell´Università di Torino, Enne3, I3p - Incubatore Imprese Innovative Politecnico di Torino, M31, Treviso Tecnologia e molti altri, tutti presenti con il proprio sistema di giovani imprese. Più di 50 saranno poi le startup provenienti dalle diverse città d’Italia e conosciute nel 2013 durante il Roadshow Smau. Altra novità di questa edizione, accanto alle imprese attive nel digital, saranno presenti in fiera i diversi comuni e le autonomie locali della Regione grazie ad un progetto congiunto Smau - Anci Lombardia e Regione Lombardia. Nel concreto, a Smau sarà realizzato un village Anci Lombardia che ospiterà i comuni della Regione che giocano un ruolo attivo nello sviluppo del proprio territorio in chiave Smart City e Smart Communities, un’arena in cui saranno condivise le esperienze in corso nel territorio lombardo e due premi: il “Premio Smart City”, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione milanese, e il “Premio e-Government: i campioni del riuso” in cui saranno premiati i migliori progetti a riuso grazie alle tecnologie digitali. Non mancheranno poi le startup nate con l’obiettivo di sviluppare progetti in chiave Smart City le quali si presenteranno al pubblico in visita con uno speed pitching, due minuti a disposizione per raccontare la propria attività. A dare il via alla 50° edizione dell’appuntamento leader delle tecnologie digitali e dell’innovazione in Italia, nella mattinata di Mercoledì 23 ottobre si terrà il Convegno d’apertura dell’evento dal titolo: “Startup, innovazione e imprese: le Regioni sono protagoniste”: un momento di sintesi e confronto tra gli Assessorati alla Attività produttive delle principali regioni italiane e le rispettive strategie di supporto alle imprese in chiave di innovazione e sviluppo. Anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali comunitari. Da inizio ottobre i visitatori di Smau potranno iniziare ad organizzare la propria agenda di workshop e appuntamenti attraverso il sito www.Smau.it  
   
   
"CREATTIVA 2013", PRIMA EDIZIONE DI UN FESTIVAL CHE DAL 23 AL 29 SETTEMBRE PROPORRÀ "IDEE DIGITALI" PER RILANCIARE L´ECONOMIA NELLE AREE MODENESI COLPITE DAL SISMA. UNA SETTIMANA DI CONVEGNI, WORKSHOP ED EVENTI CULTURALI  
 
Bologna, 17 settembre 2013 - Una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà del territorio dal 23 al 29 settembre. E’ “Creattiva 2013 – Idee digitali”, una nuova risposta alle necessità di ripensare l’economia dei comuni della bassa modenese colpiti dal sisma del 2012. Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio scorso hanno segnato fortemente il tessuto urbano, sociale ed economico del territorio della Bassa modenese. Alla crisi economica, che già stava aggredendo in maniera consistente il mondo produttivo ed economico, si sono aggiunti i danni materiali e la conseguente chiusura o delocalizzazione di diverse aziende. A più di un anno dal sisma, i comuni del cratere continuano a pagare un prezzo altissimo in termini di occupazione, economia produttiva e servizi. Rilanciare l´economia in questo particolare momento storico significa anche ripensare la produzione alla luce della grande rivoluzione che è stata la tecnologia digitale. Una rivoluzione pari a quella industriale che ha modificato definitivamente il concetto di lavoro, di società, di socialità e di cultura. Il digitale, declinato in tutte le sue varianti e applicazioni, si presenta quindi come un´opportunità (o l´Opportunità) per lo sviluppo dell´economia e delle arti per tutto il territorio. Attraverso una settimana di convegni, workshop ed eventi culturali organizzati in sinergia con diverse realtà della zona, “Creattiva 2013 – Idee digitali” si pone come una profonda indagine sociale ed economica ma anche come un vero e proprio punto di incontro per creare occupazione, opportunità, eventi culturali e informazione grazie ai nuovi strumenti tecnologici. Un ricco programma per un festival che vuole essere il punto di partenza per un progetto di ampio raggio che includerà anche seminari invernali e la creazione di un laboratorio permanente di innovazione tecnologica. Punti programmatici che sono stati messi in evidenza questa mattina, a Bologna, nel corso della presentazione tenuta nella sede della Regione Emilia-romagna in presenza dell´assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, del presidente dell´associazione culturale “La Dodicesima Luna”, Giorgio Azzolini e del sindaco di San Felice sul Panaro e presidente dei Comuni area Nord, Alberto Silvestri. L’assessore Mezzetti ha sottolineato come questa occasione “possa rappresentare un laboratorio sul modo più adeguato con cui affrontare una crisi che ha doppiamente colpito l’area del cratere interessata dal sisma”. “E’ questo approccio senza dubbio uno dei paradigmi su cui si può basare il rilancio dell’economia – ha detto Mezzetti -, anche perché si sta velocemente andando verso una condizione in cui potranno avere un futuro i Paesi che investiranno in economia dell’ambiente, della salute, della creatività e cultura, settore quest’ultimo che in Emilia-romagna conta circa 78mila addetti e l’8 per cento delle imprese locali. Accendere i riflettori su questo settore – ha concluso – significa mettere l’accento su un enorme potenziale di nuovo sviluppo”. Il festival è organizzato dall´associazione culturale La Dodicesima Luna, Zenit Formazione e Formodena, con il patrocinio della Regione Emilia-romagna, del Fondo Strutturale Europeo, dell’Unione dei Comuni Area Nord, della Provincia di Modena e dei comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Mirandola e Sanfelice sul Panaro.  
   
   
AL VIA “FRONTEND BROTHERS” EVENTO UNICO IN ITALIA DEDICATO ALLO SVILUPPO FRONTEND UNA GIORNATA DI WORKSHOP SEGUITI DA UNA CONFERENZA CON GLI ESPONENTI DEL SETTORE, A BOLOGNA PER RACCONTARE I NUOVI ORIZZONTI DELLO SVILUPPO WEB  
 
Bologna, 17 settembre 2013 – In un mondo in cui il web gioca sempre più un ruolo chiave per informarsi, studiare e lavorare, l’associazione From The Front ripropone in Italia, nella città di Bologna, un format che negli anni passati ha già dimostrato il suo pieno potenziale. Il 19 e 20 settembre 2013 il Teatro Duse accoglierà i maggiori esponenti internazionali per quanto riguarda lo sviluppo Frontend. Ad una prima giornata dedicata ai workshop seguirà la conferenza, corpo centrale dell’evento, che vedrà sul palco 9 speakers professionisti del settore che porteranno nel nostro Paese interventi solitamente riservati ad un pubblico estero. Frontend Brothers sarà infatti una preziosa occasione per la community italiana di questo campo per crescere, aggiornarsi sulle tendenze e fare network in un paese in cui questa specializzazione non ha ancora la vetrina che meriterebbe. Durante l’evento vi saranno infatti alcune occasioni di networking come il pranzo offerto dall’organizzazione ai partecipanti e altri momenti interattivi. È difficile scegliere quali ospiti citare, tra gli altri menzioniamo Nishant Kotary, fondatore di Minky, Evangelist & Strategist a Microsoft per 5 anni, Ben Hammersley, scrittore inglese specializzato sugli effetti di internet e dell’ecosistema digitale sulla politica, cultura e strutture sociali nel mondo, o ancora Seb Lee-delisle, artista digitale vincitore di numerosi premi internazionali. I biglietti per partecipare è sufficiente sono acquistabili su 2013.Fromthefront.it, dove è anche disponibile la lista completa degli speakers. L’associazione From The Front è formata da un gruppo di giovani sviluppatori Frontend italiani, i cui obiettivi consistono nel diffondere le best-practices dello sviluppo Frontend e divulgare gli open standard. L’associazione svolge periodicamente workshops e corsi mirati a diffondere la conoscenza delle tematiche riguardanti il web nel nostro paese e non solo. Www.2013.fromthefront.it    
   
   
MONTAGNA, 35 PUNTI "ECCO FATTO!" AL VIA CONTRO LO SPOPOLAMENTO  
 
Firenze, 17 settembre 2013 - Saranno presto 45 i punti "Ecco Fatto!" aperti in Toscana grazie al progetto voluto da Uncem e Regione Toscana. Il punto sulla situazione è stato fatto oggi pomeriggio all´interno di Expo Rurale dall´assessore all´agricoltura con delega alla montagna, Gianni Salvadori, insieme a Oreste Giurlani, presidente di Uncem e ai sindaci di Pelago e Capannori. I punti "Ecco Fatto!" - ha spiegato il presidente di Uncem, Oreste Giurlani – rappresentano altrettanti punti di presidio della pubblica amministrazione nelle zone montane e collinari della Toscana e forniscono servizi ai cittadini, compresi i servizi che i privati non fanno più perché non sono più redditizi. L´esperimento è cominciato con successo con 10 comuni – ha proseguito Giurlani- poi il progetto, per volontà della Regione, è diventato regionale, e ora stanno per aprire altri 35 comuni. La data sarà quella del 1 ottobre. In ciascuno di essi presteranno la propria opera 2 giovani del servizio civile regionale, per un totale di 70 giovani. Le domande per partecipare a questo servizio da parte dei giovani erano state ben 600 a fronte di 70 posti." Il progetto si candida a diventare nazionale. "Abbiamo chiesto – ha annunciato Giurlani – che venga presentato all´interno della prossima programmazione Ue per il superamento del digital divide, perché i punti Ecco Fatto! Garantiscono anche una rete wifi gratuita in zone dove finora non c´era e magari non c´era nemmeno il segnale per il telefono cellulare. Sarà una rete potente, che avrà almeno 7-8 mega. Così – ha concluso – se il premier inglese Cameron vorrà tornare a Montegonzi (Cavriglia) sappia che grazie a "Ecco Fatto!" (un punto Ecco Fatto! è previsto anche lì) potrà accedere alla rete dal suo smartphone." L´assessore Gianni Salvadori ha rimarcato l´importanza di offrire servizi ai cittadini nelle zone disagiate e di montagna. "Grazie a questo progetto i giovani che fanno servizio civile garantiscono un servizio importante, un servizio che contribuisce ad evitare lo spopolamento di questi borghi dove è rimasto, se va bene, appena qualche negozio di alimentari. Arginare lo spopolamento della nostra montagna – ha sottolineato Salvadori – è fondamentale non soltanto per evitare di perderci un patrimonio prezioso, come sono i borghi di montagna, ma anche perché la montagna è decisiva nella prevenzione dei disastri legati ai cambiamenti climatici, che si riversano nelle pianure. I servizi che offrono i punti "Ecco Fatto!" – ha concluso – sono tanti e rispondono alle esigenze dei cittadini." I comuni nei quali sarà aperto un punto "Ecco Fatto!" dal 1 ottobre sono: Cutigliano, Marliana, Montale, Piteglio, Sambuca Pistoiese, Bagni di Lucca, Capannori, Minucciano, Seravezza, Carrara, Fivizzano, Massa, Massa e Cozzile, Monsummano, Montecatini, Pescia, Bucine, Cortona, Castiglion D´orcia, San Casciano Bagni, Rignano sull´Arno, Pelago, Carmignano, Borgo San Lorenzo, Greve in Chianti, Sorano, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Rosignano Marittimo, Massa Marittima, Castelnuovo Berardegna, Chiusdino, Colle Val d´Elsa, Cinigiano, Castel del Piano. Entro dicembre saranno aperti altri 24 punti "Ecco Fatto!" e tra questi saranno rinnovati anche i 10 che erano partiti nella prima fase sperimentale. Eccoli: Monterotondo Marittimo, Pienza, Sestino, Vernio, Trequanda, Abbadia San Salvadore, Bagnone, Fabbriche, Massa, Montemignaio, Bibbiena, Cavriglia, Arcidosso, Manciano, Palaia, Pian di Scò, Firenzuola, Pomarance, Capoliveri, Marciana, Porto Azzurro, Campo nell´Elba, Portoferraio.  
   
   
FONDAZIONE TELECOM ITALIA LANCIA IL BANDO: “FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEI RESIDENTI DI ORIGINE STRANIERA NELLE AREE METROPOLITANE, ATTRAVERSO UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEI SERVIZI DISPONIBILI MEDIANTE L’USO DI PIATTAFORME TECNOLOGICHE”  
 
Roma, 17 settembre 2013 - Fondazione Telecom Italia ha pubblicato oggi sul proprio sito www.Fondazionetelecomitalia.it  il bando “Favorire l’integrazione dei residenti di origine straniera nelle aree metropolitane, attraverso una maggiore conoscenza dei servizi disponibili mediante l’uso di piattaforme tecnologiche”. Il bando è finalizzato a sostenere, nei Comuni con oltre i 50.000 abitanti e una popolazione straniera residente maggiore o uguale al 9% (come risultante dai dati Istat aggiornati relativi ai singoli comuni), progetti municipali per realizzare iniziative di rete volte a migliorare e sostenere la diffusione e la conoscenza dei servizi all’utenza straniera, agevolando e orientando gli utenti stessi e gli operatori verso i servizi disponibili. I progetti che saranno sviluppati dai Comuni dovranno facilitare la costruzione di un sistema di comunicazione integrato atto a diffondere la conoscenza dei servizi messi a disposizione dei cittadini, sia da parte delle istituzioni che dei soggetti del Terzo Settore. L’attività di informazione rispetto ai servizi disponibili dovrà essere rivolta anche alla popolazione Italiana in relazione alle singole categorie di utenza; i progetti dovranno riguardare la realizzazione di strumenti digitali (apps, portali multilingue, video wall o internet point, un “tuttocittà del sociale”) rivolti ai cittadini che possano fungere da “aggregatori sociali” nelle lingue maggiormente diffuse sull’area territoriale di riferimento. Il bando, che ha ricevuto il benestare dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha un fondo erogativo totale di 1.000.000 di euro; i progetti potranno pervenire a Fondazione Telecom Italia fino al 15 novembre 2013 attraverso l’apposita procedura disponibile sul sito: www.Fondazionetelecomitalia.it  Marcella Logli, Segretario Generale di Fondazione Telecom Italia: “Siamo ormai un paese fortemente multietnico; stando infatti ai dati dell’ultimo censimento, nel corso del decennio 2001–11 la popolazione straniera residente in Italia è triplicata, passando da poco più di 1,3 milioni a circa 4,5 milioni, con una crescita pari al 201,8 %. Nei Comuni di maggiori dimensioni la presenza straniera è nettamente più significativa che altrove, la media degli stranieri censiti dall’Istat nel 2011 è di 67,8/1000, ma nei Comuni con oltre 100.000 abitanti questo dato sale ad 86,3/1000. E’ giusto quindi aiutare le municipalità a far qualcosa di fortemente utile per agevolare queste fasce di popolazione sempre più numerose e facilitare una concreta e piena integrazione sociale”.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SOTTOLINEA I BENEFICI DELLA CONOSCENZA DELLE LINGUE STRANIERE PER GLI STUDENTI E LE AZIENDE BRITANNICHE  
 
 Bruxelles, 17 settembre 2013 - Secondo la Commissione, dovrebbe prendere più misure per incoraggiare i giovani inglesi a studiare lingue al liceo e all´università. L´importanza delle lingue straniere è evidente in tutti i paesi dell´Ue, come le società mantengono sempre relazioni internazionali oltre la metà del commercio nel Regno Unito è con il resto del Europa e le società di questo paese hanno bisogno di personale in grado di parlare la lingua dei loro clienti. La Commissione insisterà su questo punto in una conferenza che si terrà il mese prossimo (18 ottobre), in occasione della mostra dei linguaggi di Londra ( London Language Show) . Statistiche sulle apprendimento delle lingue straniere nel Regno Unito hanno un quadro misto. Dal 2000, il numero delle università del Regno Unito che offrono lauree in due lingue più popolari è sceso del 30% per il francese e il 50% per il tedesco (il numero dei corsi maggiorato 105-70 il francese e 105-50 per il tedesco). Il numero di 18 anni di età che chiedono di studiare lingue europee anche diminuite di quasi il 17% dal 2010, secondo Ucas, l´organizzazione che gestisce ricoveri in istituti di istruzione superiore Uk. Risultati degli esami di fine studi secondari ( A livello ) lo scorso agosto sono di nuovo indicano un calo delle iscrizioni per il francese e il tedesco, questi due soggetti attirando la metà degli studenti che era dieci anni fa. Il quadro è meno fosco nel primo ciclo di istruzione secondaria: i dati del governo britannico mostrano che il numero di studenti che hanno superato gli esami di lingue straniere alla fine di questo ciclo (Gcse) è aumentato di quasi 16 % di quest´anno, con un incremento dovuto in parte all´introduzione di strumenti di misurazione della performance che è la "maturità inglese" ( diploma di maturità inglese ). Secondo gli esperti, questo aumento avrà un impatto significativo sul numero di giovani che studiano lingue nel secondo ciclo della scuola secondaria e università in futuro. Un´altra fonte di ottimismo, a partire da settembre 2014, l´insegnamento delle lingue in inglese scuola primaria sarà obbligatoria a partire dall´età di 7. La conferenza organizzata dalla Commissione in fiera lingua a Londra lo scopo di educare i visitatori per i benefici economici e sociali di apprendimento delle lingue. Più di 10.000 persone sono attese a partecipare alla fiera (dal 18 al 20 ottobre presso il Centro Olympia ), che attira regolarmente reclutatori per grandi aziende, Pmi, e specialisti di educazione. M mi Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, sarà presente alla manifestazione insieme con i funzionari della Commissione responsabile per l´istruzione e lingue. Il governo britannico sarà rappresentata da me Elizabeth Truss, Mp Segretario di Stato per l´Istruzione e bambini. M mi Vassiliou ha espresso con queste parole: "Accogliamo con favore il Regno Unito per incoraggiare i più giovani a studiare le lingue straniere nella scuola superiore e all´università. Multilinguismo porta vantaggi significativi. Le persone che hanno competenze linguistiche sono più facilmente impiegate e contribuiscono alla competitività e il successo aziendale. Accolgo con favore anche il forte sostegno del Regno Unito, il nostro nuovo programma di finanziamento "Erasmus +", che, nel corso dei prossimi sette anni, offrirà borse di studio per più di 4 milioni di giovani in tutta Europa per consentire loro di andare di studio, di formazione o di volontariato in un altro paese. Questo tipo di esperienza internazionale, aiuta a migliorare la conoscenza delle lingue straniere, la fiducia e la versatilità dei partecipanti. + Erasmus è aperto a studenti, apprendisti e dirigenti giovanili, tra gli altri. Spero che abbiamo molti candidati britannici. "  
   
   
COMUNICAZIONE SCUOLA; BASILICATA: EDIFICI SAPERE SICURI E TECNOLOGICI  
 
Potenza, 17 settembre 2013 “La sicurezza, l’accesso e l’ammodernamento degli edifici scolastici sono fattori di fondamentale importanza nell’ambito della sistema scolastico e formativo poiché è proprio nelle scuole, nella qualità e nella garanzia degli edifici, oltre che nella qualità delle persone, che si attiva il processo di trasmissione dei saperi su cui la Regione Basilicata sta puntando per rispondere alle indicazioni emerse dal Consiglio regionale che indirizza le azioni del governo regionale verso una maggiore qualità della filiera istruzione, formazione e lavoro”. Così l’assessore alle Infrastrutture, opere pubbliche e Mobilità Luca Braia partecipando il 13 settembre a Potenza alla iniziativa Comunicazione scuola copromossa con l’assessorato Formazione e Lavoro. “Il dipartimento Infrastrutture – ha affermato Braia - è ripiegato in un serrato lavoro di pianificazione e realizzazione degli interventi che riguardano circa 100 comuni della Basilicata, a cui sono destinati oltre 35 milioni di euro assegnati con delibera Cipe dello scorso anno e a cui si aggiungono altri 7 milioni per la messa in sicurezza delle due tra le più importanti di Potenza (4 Meuro) e Matera (3 Meuro) entrambe denominate F. Torraca. Si tratta di una straordinaria campagna di interventi – ha continuato l’assessore alle Infrastrutture - che consentirà di migliorare, consolidare e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio scolastico nell’ottica di affidare a questa generazione di studenti e a quelle future infrastrutture sicure e all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. Un investimento nella scuola – ha concluso Braia - è un investimento di sicuro successo per affidare un futuro migliore ai nostri ragazzi, dare maggiore tranquillità alle loro famiglie e mettere in condizioni ottimali gli operatori della scuola che potranno agire in un contesto di strutture sicure ed avanzate”. “L’offerta scolastica e formativa regionale si appresta a sperimentare importanti mutamenti all’interno del sistema scuola, educazione e formazione-lavoro che consentiranno di sostenere un’offerta formativa d’eccellenza capace di adattarsi alle esigenze di capitale umano qualificato, per rendere e mantenere competitivo il tessuto economico e culturale della nostra regione. Per questo abbiamo programmato un ampio pacchetto di iniziative rivolte alla creazione dei Poli e degli Istituti tecnici superiori, all’incentivo e all’utilizzo di strumenti e aule tecnologiche in tutte le scuole della Basilicata, al sostegno dei lavoratori precari della scuola che svolgeranno un ruolo di primaria importanza nel contrasto alla dispersione scolastica e nell’educazione dei ragazzi”. Così l’assessore regionale alla Formazione Roberto Falotico intervenendo a Potenza all’iniziativa “Comunicazione Scuola”. “Prima di fare tutto ciò, però – ha aggiunto - occorre incrociare il conforto degli attori del mondo della scuola, dell’università, dell’impresa e del sindacato, auspicando un coinvolgimento pieno di tutti i protagonisti della filiera scuola-formazione-lavoro. Ecco perché abbiamo voluto fortemente l’iniziativa ‘Comunicazione Scuola’, quale occasione migliore per comunicare l’azione che la Regione Basilicata sta in questo momento ponendo in campo per la scuola lucana e momento fondamentale per avviare un’azione di comunicazione costante, un dialogo stabile e proficuo tra tutti gli attori della realtà lucana, coloro che operano nella scuola e per la scuola di questa Regione, per costruire insieme passo per passo e rivoluzionare il sistema scolastico della Basilicata. Abbiamo cura di assicurare un futuro ai nostri giovani – ha sottolineato l’assessore - basato su conoscenze e saperi che dipenderanno molto dalla qualità delle azioni e delle misure che ognuno metterà in campo. Il dipartimento Formazione della Regione Basilicata sta operando per avviare la riorganizzazione complessiva dell’offerta formativa regionale tenendo conto delle peculiarità, vocazioni e attitudini economiche, produttive, culturali e sociali delle aree territoriali della Basilicata. È, questa, una straordinaria occasione per avviare un’importante e inedita riorganizzazione che, raccordando stabilmente le tre filiere fondamentali dell’istruzione, della formazione e del mondo produttivo, ponga le basi per la nascita di un nuovo e moderno ‘sistema Basilicata’, in grado di seguire e supportare un percorso formativo ‘verticale’ del cittadino lucano dalla nascita sino al consolidamento della sua vita lavorativa, sorreggendolo, indirizzandolo nelle scelte e fornendogli gli strumenti di crescita umana e professionale”. Aule interattive, biblioteche, laboratori – La scheda - l’obiettivo di modernizzare e rendere competitive le scuole della Basilicata, il Dipartimento Formazione e Lavoro ha programmazione azioni finalizzate alla diffusione e potenziamento delle dotazioni laboratoriali e tecnologiche per l’innovazione didattica in tutte le scuole del territorio, anche attraverso l’adeguata formazione dei docenti, per il miglioramento degli ambienti scolastici (laboratori, biblioteche, strumenti informatici, lavagne interattive, tecnologie avanzate) volto alla riduzione del disagio e delle criticità didattiche per le pluriclassi, le disabilità, l’abbandono prematuro degli studi, l’isolamento e il disagio orografico, viario e dei trasporti, il consolidamento delle competenze di base scientifiche, linguistiche, tecniche e professionali degli alunni; la realizzazione, il miglioramento, l’adeguamento e la dotazione delle Istituzioni scolastiche, anche eleggibili in Poli formativi e Tecnico professionali di strumenti, laboratori, ambienti per l’apprendimento, sviluppo di progetti di rete tecnologie didattiche anche sperimentali con l’utilizzo di tecnologie integrate di simulazioni di processi produttivi. Gli avvisi pubblici per la fornitura a sportello o per la valutazione dei migliori progetti innovativi saranno emanati in seguito alla verifica delle esigenze dei singoli istituti. Edilizia scolastica – La scheda - I nuovi interventi previsti di messa in sicurezza e di miglioramento del patrimonio scolastico riguardano la città di Potenza e la città di Matera, i cui importi sono rispettivamente di 4 e di 3 milioni di euro. La Regione Basilicata, con le attività dell’assessorato alle Infrastrutture, ha, inoltre, in stato di perfezionamento un altro importante programma per la messa in sicurezza e miglioramento del patrimonio scolastico regionale che interesserà quasi 100 Comuni della Basilicata. Lo stanziamento, pari a 35,260 milioni, è stato assentito dal Comitato interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) con la Delibera n. 88 del 3 agosto 2012, nell’ambito del fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione delle risorse residue 2007/2013. Gli interventi consentiranno di mettere in sicurezza edifici scolastici dal punto di vista sismico e di migliorare la sicurezza degli ambienti scolastici nonché di favorirne l’accessibilità, l’abbattimento delle barriere architettoniche ed il completamento. Un’attenta attività di analisi e verifica, condotta dall’ufficio edilizia del dipartimento infrastrutture, sulle istanze in tal senso pervenute da parte dei comuni nel corso degli ultimi anni, consentirà, a brevissimo, di dare risposta a tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta oltre a quelli i cui edifici scolastici presentano criticità statica e funzionale, secondo criteri di priorità condivisi anche dall’ufficio scolastico regionale.  
   
   
FORMAZIONE, LOMBARDIA: ACCORDO MODELLO CON IL BRASILE  
 
Milano, 17 settembre 2013 - Progetti didattico-enogastronomici svolti in Italia e in Brasile, già avviati, percorsi formativi post-diploma di specializzazione in enogastronomia - a partire da settembre 2014 - e scambi di classi di studenti e docenti. Sono questi i punti centrali del Protocollo d´Intesa firmato a Recife-pernambuco (uno dei 26 Stati del Brasile) tra l´Istituto alberghiero ´Carlo Porta´ di Milano e il Senac-pe (Servizio nazionale apprendistato commerciale), rappresentato dal presidente della Fecomércio del Pernambuco e vice presidente dell´Unione del Commercio della Confederazione Brasiliana Josias Silva de Abuquerque. L´intesa è stata presentata oggi dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, insieme a Renan Paes Barreto, ambasciatore e console generale del Brasile a Milano, Francesco de Sanctis, direttore generale Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e a Francesco Antonio Malaspina, preside dell´Istituto professionale Servizi per l´enogastronomia e l´ospitalità alberghiera ´Carlo Porta´ di Milano. Settori Di Collaborazione - L´ambito della collaborazione riguarda i settori dell´enogastronomia, dell´accoglienza turistica e della gestione eventi, in vista di Milano Expo 2015. Perfetta Sintesi Del Modello Lombardo - "Questo accordo rappresenta al meglio la sintesi di come intendiamo lavorare - ha commentato l´assessore Aprea -, anzi, è un modello, perché mette in rete il mondo della scuola, del lavoro e l´internazionalizzazione in vista del grande appuntamento con Expo 2015". "L´istituto Carlo Porta e tutti gli altri che vorranno entrare un questa rete virtuosa - ha aggiunto - interpreta perfettamente lo slogan che abbiamo coniato per questo nuovo anno scolastico, ´Trovare Lavoro nella Scuola´". Ambasciatori Del Made In Italy - Alla rappresentanza degli studenti dell´Istituto presenti a Palazzo Lombardia l´assessore ha rivolto la raccomandazione a studiare tanto e bene, in quanto, con una buona conoscenza delle tradizioni e della storia italiana, possono diventare "Ambasciatori del Made in Italy nel mondo". Durata Accordo - Il Protocollo ha la durata di due anni scolastici e prevede la realizzazione di molteplici attività formative dedicate ai giovani, agli insegnanti e agli operatori di settore in ambito internazionale. Nove Proposte Di Menu Entro Dicembre 2013 - Il primo concreto ambito di collaborazione consisterà nella presentazione, entro il mese di dicembre 2013, da parte di gruppi di studenti dell´istituto Porta e del Senac, di nove menu elaborati con prodotti del territorio di appartenenza e corredati da schede di approfondimento in cui sono riportati costi (e la relativa economicità della proposta), le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, gli aspetti storici, geografici e culturali delle aree di provenienza dei piatti e delle materie prime con cui sono stati ideati. Per la realizzazione delle proposte gastronomiche è previsto il coinvolgimento di tutte le aziende della filiera. Iniziativa Apprezzata - Grande soddisfazione è stata espressa dal console generale del Brasile a Milano, secondo il quale l´intesa "E´ molto proficua, realizzata a distanza di soli cinque mesi dal primo incontro e apre prospettive di estensione anche ad altre realtà formative brasiliane. Un esempio di concretezza". Una best practice valutata molto positivamente anche dal direttore generale Ufficio scolastico regionale per la Lombardia: "Questo progetto sarà il nostro fiore all´occhiello - ha evidenziato de Sanctis -, perché la sua trasversalità è un elemento qualificante per i nostri studenti. Un esempio davvero efficace, che intendiamo proporre ad altre reti di scuole, in modo da incrementare la partecipazione non solo in vista di Expo 2015 ma anche oltre l´Esposizione universale".  
   
   
AVVIATO L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 17 settembre 2013 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, in merito all’approvazione in Giunta della delibera sull’ampliamento dell’offerta formativa, ha dichiarato che "anche la Calabria sta predisponendo adeguati strumenti per collegare sempre di più la scuola con il mondo del lavoro”. Nel provvedimento è prevista anche l’inclusione della Fondazione dell´Istituto Tecnico Superiore di Fuscaldo, orientato alle biotecnologie industriali e ambientali e alla produzione e manutenzione di apparecchi diagnostici e biomedicali. L´esecutivo regionale ha inoltre deciso di avviare le procedure per la costituzione di ulteriori altri due Its. Infatti, la Provincia di Catanzaro sta lavorando per l´area del turismo e dei beni culturali e la Provincia di Crotone per quella delle nuove tecnologie per il Made in Italy nell´ambito agroalimentare. Una volta ultimate le procedure della costituzione, anche questi verranno proposti all´Ufficio Scolastico Regionale e quindi al Ministero dell´Istruzione. Finora hanno avviato i corsi gli Istituti Tecnico Superiori proposti dagli istituti "Milano" di Polistena, "Monaco" di Cosenza e “Panuccio” di Reggio. Nel 2010 solo le Regioni Calabria e Basilicata non avevano previsto questi percorsi formativi. Gli Its, che prevedono dei percorsi dopo il diploma ed in alternativa alla laurea, sono composti da scuole tecniche e professionali unitamente ad aziende produttive, centri di ricerca e università e altri soggetti. “La loro finalità – ha spiegato l’assessore regionale - è quella di formare delle figure che possano essere assorbite dal mondo del lavoro, per cui si erogheranno finanziamenti a fondazioni appositamente costituite per il raggiungimento di questi risultati. Altri ulteriori passaggi sono quelli relativi all´avvio dei Poli Tecnico-formativi, indirizzati al turismo con annessa filiera dell´agribusiness e per i quali sono pervenute 12 domande, che verranno esaminate già a partire dalle prossime settimane. Tra l’altro – ha evidenziato infine Caligiuri - particolare attenzione stiamo prestando nella redazione della prossima programmazione europea dove rafforzeremo questi strumenti e i tirocini accademici nelle imprese, appunto per rafforzare il rapporto tra scuola, università e lavoro, tema fondamentale per il reale sviluppo della nostra regione".  
   
   
BASILICATA: POLI E ITS, LA NUOVA VIA PER ASSICURARE ISTRUZIONE E OCCUPAZIONE  
 
 Potenza, 17 settembre 2013 - L’università, le imprese, gli enti locali e le organizzazioni professionali e formative saranno al fianco della scuola. Costituiranno, tutti insieme, una rete di saperi e conoscenze che, grazie a una sinergia basata su percorsi integrati di istruzione e formazione, potrà rafforzare l’offerta formativa delle scuole, assicurare agli studenti percorsi coerenti con le loro vocazioni e attitudini, consentire loro un percorso di alta specializzazione tecnica e scientifica per un impiego più facile, come quello promosso dagli Its (Istituti tecnici superiori) o dai Poli, le reti regionali destinate a raggruppare l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni territoriali di innovazione e sviluppo della regione. La Regione Basilicata sta realizzando una nuova geografia della filiera istruzione-formazione-lavoro che trova nella creazione dei Poli e degli Its un punto fondamentale da cui partire per dare linfa ad altri aspetti attinenti l’istruzione e la formazione come gli avvisi pubblici per percorsi di formazione e lavoro per i lavoratori precari di prossima pubblicazione, la messa in sicurezza e il miglioramento del patrimonio scolastico, con ben 7 milioni di euro tra le scuole di Potenza e Matera, le misure per una scuola d’avanguardia fornita di aule interattive, biblioteche, laboratori sperimentali. Sono queste le azioni e le misure presentate oggi a Potenza nell’incontro “Comunicazione scuola” promosso dagli assessori regionale Roberto Falotico (Formazione e Lavoro), Luca Braia (Infrastrutture), alla presenza del rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Mauro Fiorentino, del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, e dei sindacati della scuola. È l’inizio di un lungo percorso che il Dipartimento Formazione ha inteso avviare per incrociare la condivisione degli altri rappresentanti istituzionali del Sistema istruzione-formazione, dall’Ufficio scolastico regionale all’Università di Basilicata, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, poiché ogni rinnovamento di grande portata, ogni riforma di un sistema deve sostenersi in un ambito di cambiamenti condivisi. Ciò che di nuovo ci sarà all’interno della filiera istruzione, formazione e lavoro riguarda la nascita dei Poli e degli Its. All’interno di essi la scuola, salvaguardando la sua piena autonomia, svolgerà il ruolo principale nella filiera e sarà affiancata dagli altri soggetti che assicureranno un’alta formazione, grazie l’università e ai centri di ricerca, per un ingresso più agevole nel mondo del lavoro attraverso il coinvolgimento del sistema delle imprese già nella fase formativa degli studenti. I Poli avranno la forma dei consorzi, mentre gli Its saranno i promotori delle Fondazioni. I primi saranno composti da istituzioni scolastiche, organismi di formazione, imprese, università e centri di ricerca, Its, Enti locali, organizzazioni professionali. Avranno l’obiettivo di raggruppare l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni territoriali di innovazione e sviluppo della Regione. Gli Istituti tecnici superiori promossi dagli istituti tecnici e professionali in partenariato con le università, gli enti pubblici, gli enti formativi e in sinergia con i Poli. Essi opereranno negli ambiti settoriali più vicini e rispondenti alle vocazioni produttive della Basilicata: sistema agroalimentare, energia e ambiente, turismo e benessere, servizi alle persone, alla collettività, alle imprese. Sul versante della ricerca e dell’occupazione nella scuola, così da affidare risorse a due aspetti fondamentali della filiera, il governo regionale agirà con interventi nella ricerca e nell’apprendistato di alta formazione e con misure indirizzate alla formazione e al lavoro dei precari della scuola. Le due azioni saranno oggetto di due specifici bandi di prossima pubblicazione. In particolare, il pacchetto “ricerca e alta formazione” è indirizzato all’università e agli enti di ricerca pubblici, mentre gli interventi a sostegno dei lavoratori della scuola sono destinati a lavoratori precari inseriti nella terza fascia delle graduatorie.  
   
   
DISABILITÀ: GIUNTA SARDA STANZIA UN MILIONE DI EURO PER PROGRAMMA DI FORMAZIONE  
 
Cagliari, 17 settembre 2013 - La giunta regionale, su proposta dell´assessore del lavoro, Mariano Contu, ha deliberato il finanziamento di un milione di euro a favore di un programma di formazione rivolto alle persone con disabilità fisica e sensoriale formalmente riconosciuta. L´assessorato del lavoro, a breve procederà alla selezione pubblica degli enti aventi i requisiti necessari per gestire il programma. "Vogliamo promuovere una nuova cultura solidale - ha affermato Contu - offrendo delle opportunità a chi più è in difficoltà: l´obiettivo è quello di passare da una logica assistenzialistica alla dignità della persona. Il progetto - ha aggiunto l’assessore - consiste in una serie di corsi di formazione finalizzati al rilascio di una qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro, articolati in didattica, esami e certificazione finale, e preceduti da un´attenta rilevazione del fabbisogno formativo esistente".  
   
   
SCUOLA, A BORDO DI SAILOR PER NAVIGARE VERSO LE PROFESSIONI DEL MARE DAL 13 AL 15 NOVEMBRE ALLA FIERA DI GENOVA ABCD-ORIENTAMENTI  
 
Genova, 17 Settembre 2013 - Si chiama Sailor la nave dell´orientamento alle professioni del mare, quella su cui si imbarcheranno lunedì 11 novembre da Genova 660 studenti delle scuole secondarie di Ii grado di tutta Italia per prendere il largo diretti a Palermo. Tre giorni di navigazione alla scoperta delle professioni del mare a bordo della nave "Superba" della compagnia Grandi Navi Veloci dove, a momenti di formazione più tradizionale, si alterneranno occasioni più informali a cura di studenti che faranno da tutor ad altri colleghi. Un´esperienza innovativa, presentata questa mattina alla presenza, tra gli altri, dell´assessore alla formazione e al bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti, dell´assessore alle istituzioni scolastiche del Comune di Genova, Pino Boero, di Eugenio Massolo direttore dell´Its, Accademia Marina Mercantile di Genova e Marco Costantin, responsabile Abcd della Fiera di Genova. L´iniziativa, nata per promuovere tra i giovani la cultura e la conoscenza del mondo del lavoro sul mare e nel porto, vedrà la presenza a bordo di 10 point tematici dedicati a Its Accademia Marina Mercantile, formazione post-secondaria Hotellerie, professioni del mare sicurezza e ambiente, formazione universitaria, i mestieri del porto, osservatorio nazionale per la pesca, get on board, visita guidata alla plancia di comando e filmati vari. "Se per i ragazzi sarà un´opportunità di effettuare un viaggio di istruzione realmente formativo - spiega l´assessore regionale al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti – per gli insegnanti sarà invece l´occasione per approfondire la conoscenza del mercato del lavoro marittimo e portuale, nell´ottica di un migliore orientamento professionale e di una più efficace comunicazione con gli studenti". L´iniziativa nasce nell´ambito del Salone Abcd – Orientamenti che si svolgerà dal 13 al 15 novembre alla Fiera di Genova. Tra i partner che hanno già aderito, coordinati dall´Agenzia Liguria Lavoro per conto di Regione Liguria, l´Its Accademia della Marina Mercantile di Genova, gli Istituti Nautici San Giorgio e Colombo di Genova e Camogli i cui studenti faranno da tutor ai compagni più giovani, il Ministero dell´istruzione e della ricerca scientifica, l´Ufficio scolastico regionale per la Liguria. Accanto a compagnie private come Grandi Navi Veloci e Costa Crociere, che presenteranno ai ragazzi le peculiarità delle varie professioni del mare. Saranno della partita anche la Guardia Costiera-capitaneria di Porto e l´Università degli Studi di Genova per presentare le professionalità del mare e i corsi liguri correlati. Ma lavorare in mare non significa solo navigare. E allora il Genoa Port Center, in collaborazione con Assoagenti e l’associazione spedizionieri Spediporto, cureranno la visita degli studenti nel porto di Genova, al loro rientro previsto il 14 novembre, per presentare i mestieri del porto. E naturalmente, trattandosi dello scalo genovese, non mancherà una visita all´Acquario e al Museo del Mare. Durante la navigazione studenti e insegnanti avranno modo di "bordeggiare" tra infopoint, curati dai partner del progetto e realizzare la loro attività formativa con differenti modalità e strumentazioni, oltre ad incontrare e intervistare persone che lavorano in campo marittimo. L´operatore turistico che curerà l´ospitalità e la partecipazione al viaggio degli studenti è Incoming Liguria, mentre l’animazione sarà effettuata dal Suq Genova che presenterà il tema del lavoro sul mare da una prospettiva artistica e culturale. Il costo complessivo del pacchetto Sailor (viaggio, formazione, vitto, alloggio e visite) sarà di 220 euro a studente. Per partecipare le scuole di tutta Italia interessate dovranno scaricare la domanda dal sito www.Abcd-online.it  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA. DAL COMUNE DI MILANO 41 MILIONI DI EURO PER RIMUOVERE L’AMIANTO; ENTRO L’ANNO GLI INTERVENTI URGENTI  
 
Milano, 17 settembre 2013 - Oltre 41 milioni di euro per la rimozione dell’amianto nelle scuole statali elementari e medie. E’ il piano del Comune di Milano elaborato sulla base delle rilevazioni effettuate da una società specializzata in oltre 350 istituti – nei quali non era mai stato compiuto alcun controllo - e programmato coerentemente all’indice di pericolosità riscontrata. Per 16 istituti, in cui è stata accertata la necessità di interventi urgenti, sono già in atto le opere di bonifica. Per altri 18, dove esiste una situazione di minore urgenza, l’Amministrazione, successivamente ad una delibera di Giunta dello scorso giovedì, ha presentato in Regione Lombardia i progetti esecutivi per ottenere i finanziamenti previsti dal "Decreto del Fare". Infine sono state individuate circa 70 scuole con presenza marginale di amianto che saranno prese in esame nella programmazione del 2014. A fine mese è previsto un incontro con l’Asl con cui concordare la programmazione di tutti gli interventi. “Con questo piano - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza - e grazie alla collaborazione con la Regione, contiamo di affrontare in modo definivo la presenza dell’amianto nelle scuole della città. E´ però evidente che servono ingenti risorse per realizzare una bonifica organica o l´abbattimento e la ricostruzione delle scuole chiuse della città: un obiettivo che ci poniamo avvalendoci delle politiche promosse dal Governo in favore dell´edilizia scolastica ”. “Siamo impegnati su tutti i fronti - ha aggiunto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione - per garantire il benessere, la sicurezza degli alunni e la migliore offerta territoriale di servizi legati all´educazione. Siamo intervenuti con tempestività e attenzione sulle situazioni di difficoltà per assicurare la partenza regolare dell’anno scolastico: ogni alunno dunque ha il suo banco, ogni classe la sua aula, ogni scuola la sua sede”. Per il primo gruppo di 16 scuole i lavori verranno completati entro dicembre 2013. Si tratta di interventi di rimozione dell’amianto nella coibentazione e nelle canne fumarie: con la Asl saranno definiti i tempi d’intervento per porzioni di pavimenti vinilici in 3 scuole . Il secondo – che necessita di un finanziamento regionale di 7 milioni di euro per la sua attuazione – riguarda interventi in modo particolare sugli impianti di scarico, il pluviale, e alcune porzioni di pavimenti. Nelle ultime tre classificazioni sono collocate principalmente scuole con presenze di amianto di minore pericolosità rispetto alle tipologie precedenti, che saranno affrontate nel 2014. Infine è obiettivo del Comune un programma di manutenzione e ricostruzioni delle scuole. Si tratta di un piano che scaturisce dal Decreto per il Diritto all´Istruzione emanato dal Governo - da concordare con la Regione - per ottenere un prestito trentennale a tasso agevolato dalla Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa che possa finanziare gli investimenti.  
   
   
PROTEGGERE I NOSTRI FIUMI È UN ECONOMICO SANO E INVESTIMENTI AMBIENTALI  
 
Vienna, 17 Settembre 2013 – Di seguito l’intervento del 13 settembre di Janez Potočnik vCommissario europeo per l´Ambiente alla “Conferenza europea riqualificazione fluviale”: Signore e Signori, buongiorno, Vorrei iniziare chiedendo un paio di domande. Avete mai pensato di Parigi senza la Senna? ... Cosa sarebbe Lisbona apparire come se mai il fiume Targus prosciugato? ... Cosa sarebbe stata la storia d´Austria, dove siamo oggi, senza il Danubio? ... Lo so che è un po ´di fantascienza, ma io personalmente non poteva immaginare il mio paese, la Slovenia, senza il suo fiume Isonzo. L´europa è ricca di risorse idriche ... Ma tali risorse non dovrebbe essere dato per scontato. Ed è per questo che la Commissione ha sempre dato l´acqua la massima priorità. Il Blueprint acqua che abbiamo presentato nel novembre dello scorso anno, definisce una nuova strategia per la tutela delle risorse idriche europee. E ´il frutto di un vero e proprio sforzo collettivo che ha coinvolto gli Stati membri, gli enti di servizio l´acqua, acqua-utilizzando le industrie, la comunità scientifica, le Ong, il Parlamento europeo ... E voi, naturalmente. Il suo messaggio principale è che abbiamo bisogno di intensificare le nostre azioni se vogliamo raggiungere l´obiettivo di ottenere un buono stato delle acque in tutta l´Ue. Tuttavia la nostra valutazione di più di un centinaio di gestione del bacino idrografico piano stabilito dagli Stati membri dimostra la portata della sfida. In base alle tendenze attuali, è abbastanza chiaro che il 47% delle acque nell´Unione europea non potrà conseguire un buono stato entro il 2015. In questo contesto, il mantenimento e il ripristino delle funzioni ecologiche dei fiumi europei alla luce della crescente domanda di acqua, energia e cibo, e di crescenti pressioni da cambiamenti climatici, è una grande sfida che dobbiamo affrontare. Per fortuna non si parte da zero. I risultati del progetto Restore (supportato dal programma Life), che alimentato l´elaborazione del Blueprint sull´acqua, identificato diverse aree di intervento. Mi piacerebbe condividere tre di questi con voi: In primo luogo , dobbiamo incoraggiare il lavoro di squadra, la cooperazione internazionale in materia di corpi idrici transfrontalieri, revisione tra pari e lo scambio di esperienze. Insieme, saremo sempre più forti. In secondo luogo , il Blueprint pone notevole enfasi sulla base di conoscenze per la politica delle acque. Noi proponiamo di continuare a sviluppare il sistema di informazione sulle acque per l´Europa (Wise) per collegare meglio con le basi di dati nazionali e facilitare l´accesso decisori alle informazioni essenziali. Modello idro-economico del Centro comune di ricerca della Commissione, del grado di aiutare i gestori idrici valutare il rapporto costo-efficacia delle misure incluse nei loro piani di gestione dei bacini. Saremo lieti di raffinazione di questo strumento in modo che possa supportare i manager delle acque nel loro lavoro. E in terzo luogo , per una buona gestione delle acque, qualità e quantità non possono essere separati. Gestori delle risorse idriche devono sapere quanta acqua è disponibile prima di poter allocare (quantità) e, nel fare questo, essi devono tener conto di ciò che la natura ha bisogno di consegnare i suoi benefici (qualità ecologica). Il problema è che, in molte parti d´Europa, non abbiamo davvero avere il quadro completo. Pertanto, insieme con l´Agenzia europea per l´ambiente, abbiamo iniziato ad affrontare l´anello mancante: conti d´acqua. Solo gli account idriche affidabili ci aiuterà a fare in modo che i bilanci dell´acqua in tutti i bacini idrografici sono entro limiti sostenibili. Tutti i settori d´intervento proposti nel progetto sono particolarmente promettenti per l´innovazione. Innovazione per ottenere migliori politiche pubbliche, ma anche per incoraggiare il settore privato a prendere idee sul mercato. Dobbiamo rimanere competitivi in ​​un mercato che è sulla buona strada per raddoppiare entro il 2030. Questo è uno dei motivi per cui la Commissione ha avviato un partenariato europeo per l´innovazione in materia di acque. Uno dei gruppi di azione creati sotto questa partnership è direttamente rilevante per il lavoro di restauro, in quanto mira a sviluppare una metodologia comune per valutare i benefici di ecosistemi in termini di ambiente e monetaria. Ma questi strumenti non saranno completamente consegnare se non facciamo qualcosa di più. Dobbiamo agire per integrare gli obiettivi della politica d´acqua molto di più in altre politiche. Integrazione della gestione del rischio di alluvione è la prossima sfida. Riducendo perdite umane e danni alle attività economiche e l´ambiente causati da alluvioni, sono obiettivi chiave. I piani di gestione previsti per il 2015 ai sensi della direttiva sulle alluvioni avranno un ruolo importante nel rendere questo accada. In questo senso, l´integrazione delle infrastrutture verdi, misure particolarmente naturali di ritenzione delle acque, è essenziale. Fiume restauro può agire come un "infrastruttura verde" in molti modi. Il Programma si propone lo sviluppo di linee guida sulle infrastrutture verdi ed identifica pianure alluvionali, zone umide e le fasce tampone lungo il fiume, come da sostenere misure chiave. E questa linea è stata ripresa anche nella nostra nuova strategia per le infrastrutture verdi. La riforma recentemente concordata della Pac offre alcune opportunità per questa integrazione. Ma dobbiamo fare in modo che gli Stati membri colgano essi, in particolare attraverso i loro prossimi piani di sviluppo rurale. Simili opportunità possono essere sfruttate da priorità infrastrutture verdi in coesione e fondi strutturali dell´Ue e nei prestiti della Banca europea per gli investimenti. La Commissione presta particolare attenzione all´inclusione di infrastrutture verdi negli accordi di partenariato negoziati con gli Stati membri per individuare le priorità di finanziamento per i prossimi 7 anni, in quanto questi riguarderanno sia lo sviluppo rurale e regionale e fondi di coesione. L´integrazione dovrebbe riguardare anche i finanziamenti per la ricerca. Gli Stati membri stanno completando la valutazione tecnica di cui alla direttiva quadro sulle acque per preparare il secondo dei piani in questione nel 2015. Dal 2011, il Settimo programma quadro dell´Ue ha sostenuto il progetto di riforma sul ripristino fiumi per un´efficace gestione d´utenza di 25 partner provenienti da 14 paesi, per fornire strumenti che possono beneficiare tutti gli Stati membri del 2 ° ciclo di attuazione della direttiva quadro sulle acque. Signore e signori, Questa conferenza dimostra che il restauro del fiume è un´avventura collettiva che si è ora diffusa in molte parti d´Europa. I finalisti per il 1 ° Riverprize europeo che è stato premiato ieri sono esempi eccellenti. Hanno esperienza da una vasta gamma di progetti su diversi tipi di fiumi, le cause di degrado e sulla distribuzione di diverse tecniche con vari gradi di successo. Tuttavia è tempo di passare dalle esperienze locali e pilota di applicazione generalizzata di misure di ripristino attraverso i fiumi europei. Fiume restauro è ancora più comune nel nord e ovest dell´Europa. E ´anche il momento di dimostrare che la gestione del fiume non si tratta solo di proteggere importanti tipi di ecosistemi europei, o di assicurare che i fiumi offrono le loro funzioni ecologiche vitali. Fiumi Ripristino contribuisce anche allo sviluppo economico e migliora la qualità della vita dei cittadini. Molte persone pensano che le logiche economiche e ambientali sono incompatibili. Se queste persone fossero a partecipare a questo evento, avrebbero imparato che si sbagliano. Ci saranno sempre persone scettici. Il nostro dovere è quello di aumentare la consapevolezza circa i servizi forniti alla società dagli ecosistemi fluviali, come l´acqua e il cibo di approvvigionamento, la depurazione delle acque, inondazioni mitigazione del rischio, il controllo dell´erosione, luoghi ricreativi e di paesaggio. Questi, purtroppo, sono generalmente trascurati, come il nostro sistema economico e finanziario attualmente non tiene conto del vero valore delle risorse naturali. Questo è il motivo per cui è importante migliorare la valutazione dei costi e benefici della riqualificazione fluviale di considerare pienamente il valore degli ecosistemi nella consegna dei benefici socio-economici. Signore e signori, La protezione dei nostri fiumi è un economico sano e investimenti ambientali per le nostre società. La discussione non riguarda la tutela ambientale o di sviluppo economico. Possiamo avere entrambi. Questo è il messaggio che vorrei di portare a casa. E per favore non sfruttare ogni occasione per trasmetterla. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
RISCHIO IDROGEOLOGICO, GIUNTA SARDA: CINQUE MILIONI PER TERRITORIO  
 
Cagliari, 17 settembre 2013 - Nella seduta del 12 settembre della Giunta regionale, su proposta dell´assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, è stato confermato il finanziamento di 5,190 milioni di euro per la realizzazione di opere per la difesa idraulica del territorio di Bosa. Lo stanziamento, a seguito della riprogrammazione di altri interventi, si rende necessario in quanto l´area su cui ricadono le opere è perimetrata dal Pai a rischio molto elevato. L´intervento, già in corso di progettazione a cura dell´assessorato, consisterà nella realizzazione di argini sul fiume Temo nei tratti dove non erano presenti o dove non erano sufficienti. "Il finanziamento per la mitigazione del rischio idrogeologico a Bosa rientra nella più ampia programmazione di interventi anche a seguito dei dati forniti dal Piano stralcio fasce fluviali”, ha detto l´assessore Nonnis, "in questo modo si riducono i vincoli e si da’ la possibilità al Comune di riprogrammare il territorio".  
   
   
AVVIATO PERCORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI IDRAULICO-FORESTALI PER L’INSERIMENTO IN CALABRIA VERDE  
 
Catanzaro, 17 settembre 2013 - Il Commissario liquidatore dell’Afor Federico Postorino e il Dirigente Generale del Dipartimento Formazione e Lavoro Bruno Calvetta comunicano che, relativamente al servizio pubblico essenziale di sorveglianza idrografica, i lavoratori hanno avviato il processo di formazione finalizzato all´inserimento in “Calabria Verde”. Con la collaborazione tra gli uffici del Dipartimento Formazione e Lavoro e quelli dell’Azienda Forestale, sono state reperite, attraverso risorse ministeriali con la presentazione del Progetto denominato “Start – Up Calabria Verde”, le risorse indispensabili per riqualificare e formare tutto il personale e far proseguire, dunque, un servizio di pubblica utilità come la prevenzione in materia di dissesto idrogeologico e di tutela del suolo. Già nei prossimi giorni saranno avviate tutte le azioni per garantire la copertura finanziaria del Progetto “Start – Up Calabria Verde” per l’intero periodo rimanente a chiusura del 2013. “Siamo soddisfatti per essere riusciti a conseguire questo risultato – dichiarano Postorino e Calvetta – poiché era doveroso garantire la serenità dei lavoratori che, attraverso le loro esperienze e la loro professionalità, svolgono un ruolo di straordinaria rilevanza per salvaguardare la pubblica incolumità attraverso un’efficace azione di protezione idrogeologica, di manutenzione e controllo del territorio, evitando così la sospensione del servizio. “Va dato atto, quindi – concludono Postorino e Calvetta - al Presidente Scopelliti ed alla sua Giunta di aver avuto la capacità di individuare le priorità perseguendo i reali interessi dei calabresi e di aver dimostrato, ancora una volta, sensibilità verso le problematiche occupazionali e attenzione verso i potenziali rischi che vanno evitati con specifiche e tempestive attività di prevenzione”.  
   
   
QUALITÀ DELL´ARIA IN EMILIA-ROMAGNA. I DATI 2012 NEL REPORT REGIONALE  
 
 Bologna, 17 settembre 2013 - Assenza di criticità per alcuni inquinanti come monossido di carbonio (Co) e biossido di zolfo (So2), tendenza al graduale miglioramento per quanto riguarda il particolato fine (Pm 10), stabili ma ancora elevati i valori dell´ozono in estate. Sono questi in sintesi i dati contenuti nel “Report annuale sulla qualità dell’aria in Emilia-romagna” relativo ai dati 2012, presentato ieri a Bologna in occasione della Conferenza finale del progetto europeo Life+ Opera (Valutazione delle politiche di riduzione delle emissioni in atmosfera). Andando nel dettaglio, analizzando l´indice di qualità dell´aria - che tiene complessivamente conto degli inquinanti che in Emilia-romagna presentano i problemi maggiori (Pm10, ozono e biossido di azoto) - le giornate del 2012 che sono risultate con aria “buona” o “accettabile” variano dal 59% (Reggio Emilia, Piacenza) al 78% (Rimini). Nel mezzo, Parma (60%), Modena (61%), Ferrara (63%), Bologna (66%), Forlì-cesena (73%) e Ravenna (76%). Rispetto al 2011 è in miglioramento la situazione in tutte le Province (soprattutto a Modena, Parma e Reggio Emilia), stabile Ravenna e in leggerissimo calo a Rimini (-3%). I dati dei singoli inquinanti - Analizzando i dati dei singoli inquinanti nelle 42 stazioni di monitoraggio e partendo dalle polveri fini (Pm10), in solo tre centraline a Parma, Reggio Emilia e Modena sono stati superati nel 2012 i limiti annuali per la protezione della salute umana (media di 40 microgrammi/m3). Se invece si analizza il limite giornaliero del Pm10 (media oraria giornaliera da non superare per più di 35 volte=50 microgrammi/m3), sono 29 le stazioni che l´hanno superato nel 2012. A Piacenza è successo per 2 stazioni su 4, a Parma 3 su 4, Reggio-emilia 4 su 5, Modena 5 su 5, Bologna 5 su 7, Ferrara 3 su 5, Ravenna 2 su 4, Forlì-cesena 3 su 5 e Rimini 2 su 4. Migliore la situazione per le Pm2,5: utilizzando il valore limite che entrerà in vigore nel 2015 (25 microgrammo/m3), i superamenti sono stati registrati sono in due stazioni (Modena e Ravenna). Relativamente all´ozono (O3), complice la seconda estate più calda dal 2000, sono stati superati i limiti massimi giornalieri di concentrazione (media mobile su 8 ore di 120 microgrammi/m3) in 30 delle 34 stazioni di monitoraggio, con solo 4 di queste (a Bologna, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini), nella norma. Buona – e in costante e progressivo miglioramento – la situazione del biossido di azoto (No2): nessun superamento del livello orario di protezione della salute umana (200 microgrammi/m3 da non superare più di 18 volte all´anno) e solo pochi casi di superamento della media annuale (40 microgrammi/m3) concentrati nelle aree urbane delle province centro-occidentali. Tra gli altri aspetti positivi, sono tutti abbondantemente sotto i limiti di legge le concentrazioni di metalli pesanti (arsenico, cadmio, nickel e piombo), di benzene (C6h6), di monossido di carbonio (Co), di biossido di zolfo (So2), degli Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici) e di benzo(a)pirene. I risultati che emergono dal report sono frutto della combinazione tra politiche ambientali, modifica della composizione dei carburanti e delle tipologie di autoveicoli circolanti, cambiamenti della struttura e delle attività produttive regionali. È confermato che le condizioni meteorologiche determinano in larga misura gli andamenti del particolato fine: gli anni 2011 e 2012 hanno presentato una tendenza all’aumento dei giorni di superamento dei limiti normativi, mentre l’inverno 12-13 mostra una sensibile diminuzione dei superamenti rispetto a quello precedente grazie alla forte piovosità dei primi mesi del 2013. La terza edizione del “Report regionale della qualità dell’aria” - Il “Report regionale della qualità dell’aria” riporta i dati 2012 e costituisce una sintesi delle molte informazioni prodotte dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, gestita da Arpa dietro mandato e finanziamento della Regione e delle Province, in applicazione di direttive europee e di leggi nazionali e regionali. Il report è articolato in descrizione dei fenomeni (Che cosa sta accadendo?) e in analisi dei fattori di pressione (Perché sta accadendo?), racconta le principali azioni di intervento decise da Regione e altre istituzioni (Che cosa stiamo facendo?) e una rendicontazione sintetica puntuale dei dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio (una verifica dettagliata è disponibile sul sito Arpa). Il Report è disponibile in versione integrale sul sito web di Arpa-emilia-romagna http://www.Arpa.emr.it/dettaglio_documento.asp?id=4814&idlivello=1528    
   
   
SIC DEL BOSC GRAND: UN PROTOCOLLO DI INTESA FRA COMUNI E ENTE PARCO PER UNA GESTIONE CONDIVISA  
 
Torino, 17 settembre 2013 - Un protocollo di intesa per garantire coinvolgimento e condivisione delle amministrazioni comunali nella gestione del Sic (Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale per gli Uccelli) della Riserva naturale Bosco del Vaj e Bosc grand. Questo l’accordo raggiunto ieri in Regione, durante l’incontro tra i sindaci dei tre Comuni interessati dall’area - Casalborgone, Castagneto Po e Rivalba - e l’ente di gestione delle Aree protette del Po e della collina torinese, convocato dall’assessore regionale ai Parchi, Aree protette ed Economia montana, Gian Luca Vignale. Il Protocollo di Intesa, che verrà siglato dai Comuni e dall’ente gestore, è finalizzato a garantire un coinvolgimento attivo delle amministrazioni comunali nella gestione e programmazione del Piano di Gestione del sito della Rete Natura 2000, Riserva naturale Bosco del Vaj, che sarà peraltro oggetto di verifiche costanti nell´arco dell´anno sul suo stato di attuazione e redatto di intesa con le stesse amministrazioni comunali, che quindi interverranno direttamente nel percorso della sua redazione. Verrà inoltre attivata una speciale attività dello Sportello forestale, istituito presso il Parco dal 1° settembre di quest´anno, presso i Comuni che hanno aderito all’incontro, finalizzata ad offrire informazioni, supporto, soluzioni modulate sulla specificità dei singoli casi e risposte calibrate alle diverse esigenze. "Sono molto soddisfatto – dichiara l’assessore Vignale – dell’esito dell’incontro di oggi, che garantirà un corretto dialogo tra le amministrazioni comunali e l’ente Parco. L’augurio è che si proceda celermente alla sigla di un protocollo che sono certo garantirà un fondamentale equilibrio fra tutela del patrimonio naturalistico e necessità socio-economiche dei cittadini residenti2. "È il risultato del continuo impegno di dialogo con i Comuni– dichiara il Presidente del Parco, Giuseppe Bava – che sin dall´inizio del nostro insediamento ha caratterizzato lo stile del nostro lavoro in tutte le azioni del parco. Anche nel caso del tema del Sic del Bosc Grand abbiamo lavorato ascoltando e confortandoci per trovare soluzioni e rendere le attività dei cittadini più semplificate e vicine alle loro esigenze, e con questo spirito attiveremo il lavoro congiunto con i comuni per la costruzione del piano di gestione."  
   
   
FISICA, STUDIO DELL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE CONFERMA LA DOPPIA ORGANIZZAZIONE MOLECOLARE DELL´ACQUA  
 
 Firenze, 17 settembre 2013 - L’acqua presenta caratteristiche fisiche diverse dagli altri liquidi ed è molto complessa da descrivere attraverso dei modelli definiti. Queste specificità sono dovute essenzialmente alla compresenza di due distinte forme di organizzazione molecolare. Un gruppo di ricercatori fiorentini dell’Ateneo e dell´Ino-cnr le ha studiate grazie a una tecnica di spettroscopia ultraveloce basata su sorgenti laser. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Nature Communication. Nell’acqua convivono due distinte forme di organizzazione molecolare - a bassa e ad alta densità - che sono responsabili di numerose anomalie che l´acqua mostra rispetto ad altri liquidi. Questa ipotesi fisica, attualmente la più accreditata nel mondo scientifico, ha trovato alcune evidenze in uno studio messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze (Andrea Taschin, Paolo Bartolini, Roberto Righini, Renato Torre), in collaborazione con un ricercatore (Roberto Eramo) dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso i laboratori del Lens (Laboratorio Europeo di Spettroscopia non Lineare), centro di ricerca dell´Ateneo fiorentino e uno dei principali punti di riferimento europei per l´applicazione della tecnologia della luce laser. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Nature Communication (Doi: 10.1038/ncomms3401). Il gruppo fiorentino ha misurato i movimenti delle molecole dell’acqua fino a temperature di ventottotto gradi sotto zero, portandola in una fase metastabile – detta “supercooled” – senza che avvenga il congelamento. "L’esperimento - spiega Renato Torre - è avvenuto tramite una tecnica di spettroscopia ultraveloce basata su sorgenti laser a femtosecondi (10-15 secondi). La misura delle vibrazioni intermolecolari ha rilevato la presenza di due principali organizzazioni molecolari: una caratterizzata da un elevato ordine tetraedrico dei legami ad idrogeno, molto simile a quelle presente nel ghiaccio, mentre l’altra presenta forti distorsioni del reticolo locale e dunque strutture meno ordinate e più compatte”. "Questi due tipi di organizzazione locale delle molecole d’acqua possono essere interpretati come evidenze dell’esistenza di acqua di bassa e alta densità – continua Torre - Il valore della ricerca fiorentina risiede nel fatto che lo studio dell’acqua è molto complesso. Il liquido è formato da molecole relativamente semplici, ma interconnesse da legami forti ad idrogeno. Queste peculiarità – conclude Torre - sono alla base di alcuni comportamenti specifici dell’acqua e spiegano la difficoltà ad approdare a un modello fisico definitivo”.  
   
   
LOMBARDIA: LA SOSTENIBILITÀ È UN OBIETTIVO PRIMARIO  
 
Milano, 17 settembre 2013 - "Pensare alla sostenibilità, alla tutela, al rispetto dell´ambiente è uno dei miei obiettivi principali, ma è un pensiero che tutti dovremmo porci". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento al seminario tecnico di presentazione del ´Progetto Riciclo del pannolino´, a Palazzo Pirelli. Numeri Importanti Che Devono Far Riflettere - Ogni anno in Italia si producono 32.000.000 di tonnellate di rifiuti, di cui il 3 per cento circa, pari a 900.000 tonnellate, deriva da prodotti assorbenti per la persona, (pannolini, pannoloni), i cosiddetti ´Psa´. In Lombardia si producono 150.000 tonnellate l´anno di rifiuti Psa, equivalenti al 5-6 per cento del contenuto del sacco nero e pari alla capacità di smaltimento di un inceneritore di medie dimensioni. "Si tratta di numeri importanti, che fanno riflettere - ha commentato l´assessore Terzi - ma è anche importante interrogarsi su quanto può fare per l´ambiente ogni singolo cittadino, nelle piccole azioni quotidiane". Il Progetto Fater Sul Riciclo Del Pannolino - Il progetto, ideato da Fater Spa, azienda leader in Italia nel mercato di prodotti assorbenti per la persona, costituisce il primo sistema, che consente di riciclare i pannolini per bambini, gli assorbenti femminili e prodotti per l´incontinenza usati, trasformandoli in materie prime seconde di elevata qualità, da inserire in differenti processi produttivi. La proposta, già sottoposta a numerosi test, garantisce un tasso di recupero pressoché pari al 100 per cento delle frazioni teoricamente valorizzabili e un tasso di impiego effettivo del riciclo, dedotti gli scarti, dell´84 per cento. Inoltre, l´analisi energetica delle emissioni di Co2 mostra che il processo di riciclo è carbon negative, cioè evita più Co2 di quanta ne genera. I Vantaggi Per I Comuni, I Riciclatori E L´ambiente - Per i Comuni il sistema ridurrebbe gli attuali costi per conferimento in discarica o al termovalorizzatore, eliminerebbe i costi per il trattamento e contribuirebbe al raggiungimento dei target di riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili. Per i riciclatori i vantaggi deriverebbero dai ricavi provenienti dalla vendita delle materie prime seconde e dai ricavi provenienti dal conferimento. Infine, sul fronte ambientale, se il sistema di riciclo fosse applicato in tutta Italia, si potrebbe eliminare il 3 per cento dei rifiuti solidi urbani, ossia l´equivalente di 3 discariche in meno l´anno. I Pilastri Del Nuovo Pgr - "Il ragionamento che muove il Piano di gestione dei rifiuti che Regione Lombardia si appresta a concludere come iter entro la fine dell´anno - ha continuato l´assessore - è basato sull´idea del riciclo di tutto ciò che può avere una seconda vita, e dell´utilizzo dello smaltimento come extrema ratio". "Per quanto riguarda i Psa - ha puntualizzato - Regione Lombardia ha appena avviato una sperimentazione a Brescia, che coinvolge 282 famiglie che utilizzano pannolini lavabili e che ha dato buoni risultati. Il fatto però di avere avviato questa sperimentazione, nulla toglie alla possibilità di apprendere nuove metodologie, già impiegate in altre regioni". L´interesse Di Regione Lombardia - "I numeri presentati oggi - ha concluso Terzi - non fanno che confermare la teoria che investire nell´ambiente, poi porta anche a un ritorno economico. Regione Lombardia non può che essere interessata a questo tipo di progetto, siamo sempre aperti a intraprendere una collaborazione, in particolare quando si parla di prodotti, di tecnologie e di innovazioni tutte italiane, nate dal territorio".  
   
   
CAMPANIA: INTERVENTI PROTEZIONE CIVILE, STANZIATI 50 MILIONI DI EURO PER ACQUISTO MEZZI E POTENZIAMENTO RETE MONITORAGGIO METEO  
 
Napoli, 17 settembre 2013 - "Lo stanziamento di 50 milioni di euro da parte della Giunta regionale per il sistema di protezione civile e la prevenzione dei rischi naturali, consentirà, da un lato, l´acquisto di mezzi e attrezzature per il potenziamento della colonna mobile regionale del settore regionale di protezione civile, del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, dei nuclei comunali e delle associazioni di volontariato di protezione civile e, dall´altro, di ampliare la rete di monitoraggio idropluviometrico del Centro funzionale anche per la prevenzione delle alluvioni e delle frane nonché l´infrastruttura di telecomunicazione della Sala operativa.” Lo ha detto il 13 settembre l´assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza, commentando l´approvazione della delibera di assegnazione delle risorse necessarie. “Gli interventi di carattere infrastrutturale consentiranno – ha precisato Cosenza - di dare piena funzionalità al sistema dei presidi territoriali per la prevenzione del rischio idrogeologico ed idraulico, e saranno a servizio della pianificazione comunale di emergenza. “Per quanto riguarda l´acquisto dei mezzi – ha proseguito l´Assessore regionale Cosenza - prosegue la collaborazione con la Direzione regionale del Corpo nazionale dei vigili del Fuoco per le attività di protezione civile e, in particolare, per il contrasto agli incendi boschivi e agli incendi di interfaccia, ossia quelli che coinvolgono abitazioni e si viene incontro anche alle esigenze dei Comuni. Tali risorse consentiranno anche di acquistare mezzi per i vigili del fuoco da destinare allo spegnimento dei roghi di rifiuti speciali, che inquinano la terra dei fuochi. Si completa, con questa delibera, il quadro organico degli interventi di potenziamento del sistema regionale di protezione civile possibili nell´ambito dell´utilizzo delle risorse Por 2007-2013.” Piena soddisfazione è stata espressa da Guido Parisi, direttore regionale dei Vigili del Fuoco della Campania, “per la rinnovata attività di collaborazione e sinergia istituzionale con la Regione Campania nel settore della Protezione Civile, a testimonianza che gli investimenti sin ora sostenuti e quelli programmati, in virtù del nuovo accordo approvato dalla Giunta Regionale, sono ben riposti in una struttura quale è quella del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha sempre assicurato una pronta ed efficace risposta alle diverse esigenze in materia di Soccorso e Protezione Civile, come dimostrato in occasione delle numerose emergenze che hanno colpito negli ultimi anni il territorio campano. In particolare, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione si potrà prevedere un potenziamento della Colonna Mobile Regionale e del parco automezzi antincendi finalizzato ai rischi specifici presenti nelle diverse province, nonché dei mezzi anfibi e movimento terra da utilizzare in caso di alluvioni e di dissesti idrogeologici. In tale senso, il protocollo prevede una maggiore collaborazione anche nell’attività di pianificazione delle emergenze nonché la possibilità di realizzare presidi misti tra le diverse componenti della Protezione Civile, a conferma che l´integrazione tra le diverse forze assicura un migliore livello di azione sia preventiva sia in caso di emergenza.”  
   
   
RIFIUTI, APPROVATO PIANO DI RIDUZIONE. REGIONE CAMPANIA: STRUMENTO ALL´AVANGUARDIA CHE ATTUA LE DIRETTIVE EUROPEE  
 
 Napoli, 17 settembre 2013 - "Con il Piano per la minimizzazione dei rifiuti, ossia per la loro riduzione a monte, si aggiunge un altro importante tassello in materia di pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti che trova le proprie fondamenta nelle Direttive Europee e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani. E la nostra Regione è tra le prime in Italia ad aver elaborato un piano del genere dotandolo delle risorse finanziarie necessarie per essere concretamente attuato. Si tratta di uno strumento che mira, nell’ambito delle politiche di prevenzione, a fare in modo che il sistema gestionale già in partenza non produca rifiuti, ma solo beni utili. È una lotta ai rifiuti vista in un´ottica ex ante, ovvero di non produzione del superfluo”. Lo ha detto il 13 settembre l´Assessore all´Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, commentando l´approvazione, da parte della Giunta Regionale, dell´importante strumento di pianificazione. "Il Piano prevede una serie di azioni specifiche, a seconda della tipologia di materiale, per promuovere il riuso o la riduzione ex ante della produzione. Ad esempio, per quanto riguarda l´umido, si punta a sottrarre la frazione organica dei rifiuti dallo smaltimento in discarica sia riducendo la produzione della frazione organica alla fonte, sia sensibilizzando e responsabilizzando il cittadino alla corretta gestione dei rifiuti. L’azione specifica prevede di raggiungere l´obbiettivo attraverso l’erogazione di contributi ai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti per acquisto di attrezzature finalizzate al compostaggio di prossimità o attraverso l´ottimizzazione della gestione delle mense pubbliche. Per quanto riguarda la carta, invece, si punta a ridurre lo spreco di carta negli uffici pubblici e alla sensibilizzazione rispetto ad un uso consapevole delle risorse. Azioni analoghe riguardano la riduzione degli imballaggi per i cibi solidi e liquidi incentivando la distrubusione di prodotti sfusi e il riutilizzo dei contenitori. In generale – ha proseguito Romano - si va dagli incentivi all’utilizzo di pannolini riutilizzabili attraverso lo stanziamento di un contributo pubblico per l’acquisto di kit di pannolini lavabili da destinare ai reparti maternità delle strutture ospedaliere campane, per la successiva consegna alle partorienti fino all´incentivo all´utilizzo di acqua potabile attraverso incentivi per la realizzazione di chioschi dell´acqua. E´ un programma per promuovere tante "piccole azioni quotidiane" finalizzate a cambiare le abitudini dei cittadini facendo leva sull´aspetto emozionale e sulla convenienza che deriva dallo spendere sempre meno per involucri inutili per smaltire i quali siamo tutti costretti a pagare il costo aggiuntivo della loro eliminazione. Un lavoro capillare – ha aggiunto Romano – che risponde pienamente alle nuove normative europee che non puntano più alla sola raccolta differenziata, ma alle politiche di riduzione drastica dei rifiuti prodotti. Mi piace sottolineare – ha detto ancora Romano – che l’elaborazione del Piano è stata affidata ad un Gruppo interdisciplinare di lavoro interno all’amministrazione, al fine di valorizzare le risorse interne alla Regione e garantire una razionalizzazione della spesa pubblica. Valore aggiunto al lavoro di elaborazione del Piano è stata, poi, la costruzione di un processo di condivisione dei contenuti e delle scelte strategiche con i principali interlocutori istituzionali ed i diversi operatori del settore. È stato organizzato un processo di partecipazione del percorso di pianificazione che ha visto il coinvolgimento di diversi portatori d’interesse. L´aspetto più importante riguarda le risorse finanziarie che la Regione investe per attuare il piano: ben 30 milioni di euro sono a disposizione dei Comuni per attuare concretamente le azioni di riduzione come delineate nel piano. Quindi, pianificazione e concretezza secondo un modello che coniuga il riaspetto delle leggi con l´operatività".  
   
   
IN LOMBARDIA ANCORA DA BONIFICARE 818 SITI  
 
Milano, 17 settembre 2013 - "In Lombardia restano ancora 818 siti contaminati da bonificare". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi nel corso della presentazione, a Palazzo Lombardia, delle linee d´azione del Piano regionale di Bonifica delle aree inquinate (Prb). 1396 Casi Risolti - "Il Piano - ha spiegato l´assessore - sarà parte integrante del Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), che verrà approvato entro l´inizio del prossimo anno. La Giunta ne ha già preso atto lo scorso 2 agosto. Grazie a questo documento potremo sistematicamente affrontare il problema dei siti contaminati. In realtà, già dagli anni ´90 la Lombardia ha effettuato moltissimi interventi: 1396 sono i siti bonificati. L´investimento diretto di Regione Lombardia è stato di circa 230 milioni di euro. Se è vero, quindi, che la nostra regione è quella con il maggior numero di siti da bonificare, è altrettanto vero che è quella con la maggior percentuale di casi affrontati e risolti. Inoltre, non sempre l´allarme contaminazione è giustificato: fra le procedure aperte, 652 sono i siti classificati come non contaminati a seguito dell´accertamento dello stato qualitativo di suolo e falda". Molto Lavoro Ancora Da Fare - "Resta però ancora molto da fare - ammette l´assessore -. Degli 818 siti ancora da bonificare, una parte sono in via di risoluzione, per una buona metà sarà necessario l´intervento pubblico. È di questi che si occuperà il Piano. Fra questi ci sono anche 7 Siti di interesse nazionale, come quello di ´Brescia Caffaro´, sul quale siamo intervenuti di recente, per sollecitare l´intervento dello Stato, cui è demandata l´attuazione della bonifica di un´area, che arriva quasi fino al centro di Brescia". Prevenire È Meglio Che Curare - "Una delle prime, anzi, la prima emergenza che mi sono trovata ad affrontare appena iniziato il mio mandato - ha commentato l´assessore - è stato proprio il Sin ´Brescia Caffaro´. Ci siamo mossi subito e, nell´arco di poche settimane, abbiamo sbloccato la convenzione necessaria a far partire opere di messa in sicurezza attese da anni. È chiaro però che intervenire una volta che i buoi sono scappati non è l´approccio giusto. La strategia che vogliamo attuare è quella di rafforzare l´approccio preventivo grazie a regole e tecnologie, che ci permettano di risolvere alla radice il problema". Gli Obiettivi Della Giunta - "L´obiettivo della Giunta Maroni, quindi, non è solo quello di operare per la bonifica dei siti inquinati. È molto più ambizioso: è di non dover mai più intervenire per bonificare aree contaminate che mettono a rischio la salute dei cittadini o comunque doverlo fare sempre meno. Insomma, l´obiettivo è non avere mai più altre ´Caffaro´" ha concluso Terzi.  
   
   
RIFIUTI PERICOLOSI, SISTRI AL VIA IL 1º OTTOBRE CNA VERONA: "COSTI E INEFFICIENZE, RISCHIO CAOS"  
 
Verona, 17 settembre 2013 - "Adesso basta ! Tracciabilità dei rifiuti, un dovere rispettare la legge, un dovere rendere fattibile la sua applicazione, ma senza gravare ancora sui costi dell´impresa e senza inefficienze". Lo afferma Angiolina Mignolli, Presidente Cna Verona, parlando della decisione del Governo Italiano di avviare per legge il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) dal 1º ottobre prossimo, nonostante le osservazioni critiche delle categorie interessate e le stesse avanzate dall’ex Ministro dell’Ambiente Ronchi. Infatti, per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, il termine iniziale di operatività del Sistri è fissato al 1° ottobre 2013. Per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, invece, cioè tutti gli altri, il termine iniziale di operatività è fissato al 3 marzo 2014. Per Cna Verona è "assurdo che il Sistri sia obbligatorio per le aziende italiane di autotrasporto e non per quelle straniere che operano nel nostro Paese - aggiunge Mignolli -, che non sono obbligate ad aderire al Sistri: in questo modo saranno indubbiamente favorite sul mercato nazionale rispetto alle nostre, gravate da costosi adempimenti prescritti dalla tracciabilità telematica dei rifiuti". "Nell’attuale momento di crisi economica - continua Mignolli -, le imprese non hanno bisogno di ulteriori problemi come quelli che provocherà l’avvio del Sistri il 1º ottobre prossimo. E pur con la dimostrazione tangibile, non si è voluto assolutamente tener conto dei risultati negativi dei test di funzionamento effettuati in passato, che hanno evidenziato i deficit tecnici e l´inefficienza dei dispositivi previsti dal Sistri (chiavette Usb, black box)". Il timore di Cna è che le aziende veronesi finiscano per dover subire "di nuovo", sottolinea Angiolina Mignolli, "costi e inefficienze di un sistema che, oltre ad essere economicamente oneroso, non garantirà alcun risultato per il suo obiettivo principale, vale a dire la battaglia contro lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi”. "Si continua inoltre a non rendere possibile un ribaltamento sui committenti dei maggiori costi che l´avvio del Sistri comporterà per i trasportatori, dato che il Governo continua ad essere colpevolmente inadempiente nei controlli sull’applicazione, da parte della committenza, dei costi minimi di sicurezza stabiliti in forza di una legge dello Stato l. 133/08 da ben 5 anni con l’art. 83bis".