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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: GAS DI SCISTO E IMPATTO AMBIENTALE: VOTAZIONE RINVIATA  
 
Strasburgo, 17 settembre 2013 - Mercoledì, il Parlamento europeo ha rinviato alla sessione plenaria di ottobre la votazione sulla revisione della direttiva sugli studi di impatto ambientale. I deputati hanno chiesto che prima del voto si svolga un dibattito in plenaria con Commissione e Presidenza del Consiglio. Il progetto di relazione dell´italiano Andrea Zanoni (Alde) propone che la ricerca e l´estrazione d´idrocarburi non convenzionali, quali il gas di scisto, siano materia obbligatoria di uno studio d´impatto ambientale. I deputati chiedono inoltre misure volte a prevenire i conflitti d´interesse e a informare e consultare il pubblico sui progressi dei progetti d´estrazione.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE LA TRANSIZIONE VERSO BIOCARBURANTI PIÙ MODERNI  
 
Strasburgo, 17 settembre 2013 - Il Parlamento ha adottato mercoledì nuove regole per stabilire un tetto all´utilizzo di biocarburanti tradizionali e un passaggio rapido a nuovi biocarburanti ricavati da fonti alternative, quali alghe e rifiuti. Queste misure mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dovute al crescente utilizzo dei terreni agricoli per la produzione di colture di biocarburanti. "Accolgo con favore il voto del Parlamento per una corretta contabilizzazione delle emissioni di gas serra, compreso il cambiamento indiretto dell´utilizzo dei terreni come pure la protezione ragionevole dei biocarburanti di prima generazione. Si tratta di un segnale importante che sta a indicare che, a partire dal 2020, il sostegno dovrebbe essere incentrato sui biocarburanti avanzati. Prendere in considerazione l´utilizzo indiretto dei terreni è importante per l´integrità della politica Ue sul cambiamento climatico", ha dichiarato la relatrice Corinne Lepage (Alde, Fr) dopo l´approvazione degli emendamenti al progetto di legge che è stato approvato con 356 voti a favore, 327 contrari e 14 astensioni. "Mi rammarico, tuttavia, che il Parlamento non abbia dato un mandato negoziale che avrebbe consentito di chiudere la procedura senza ulteriori ritardi, fornendo così all´industria certezza in materia d´investimenti", ha concluso. Cambiamento indiretto della destinazione dei terreni - Le emissioni di gas serra che derivano dal crescente utilizzo di terreni agricoli per la produzione di biocarburanti sono oggetto di studi sul "cambiamento indiretto della destinazione dei terreni" (Iluc). Dati scientifici hanno dimostrato che l´aumento delle emissioni può cancellare alcuni dei benefici dei biocarburanti, quando è considerato l´intero ciclo di vita del prodotto, dalla produzione al consumo. Il testo, se approvato in via definitiva, obbligherebbe gli Stati membri a garantire che,entro il 2020 il settore dei trasporti dovrà utilizzare energia derivante per il 10% da fonti rinnovabili. Per i deputati, i biocarburanti di prima generazione (da colture alimentari) non devono superare il 6% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2020, in contrasto con l´attuale obiettivo del 10% della legislazione vigente. Una spinta per i biocarburanti avanzati - I biocarburanti avanzati, provenienti da alghe o alcuni tipi di rifiuti, dovrebbero rappresentare almeno il 2,5% del consumo di energia nel settore dei trasporti entro il 2020. Prossime tappe - Per due voti di scarto, la relatrice non ha ottenuto un mandato per negoziare con gli Stati membri che cercheranno ora una posizione comune. Se questa sarà diversa dalla posizione in prima lettura adottata dal Parlamento, si andrà in seconda lettura.  
   
   
ENERGIA: ZANONATO IN MONTENEGRO PER RILANCIARE COOPERAZIONE AL CENTRO DEI COLLOQUI ANCHE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI E INDUSTRIA  
 
 Roma, 17 Settembre 2013- Consolidare la cooperazione nel settore elettrico, particolarmente strategico per i due Paesi, e rafforzare le relazioni in campo industriale e delle infrastrutture. Le nuove priorità nei rapporti economici tra Italia e Montenegro sono state individuate ieri nel corso degli incontri che il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha avuto in occasione della missione a Podgorica. Zanonato ha incontrato il Primo Ministro Milo Djukanovic e i Ministri Vladimir Kavaric (Economia e Sviluppo economico), Ivan Brajovic (Trasporti e Affari Marittimi), Radoje Zugic (Finanze). Nel corso degli colloqui, il Ministro Zanonato ha ricordato che il settore dell’energia continua a rivestire un ruolo di rilievo con la presenza di aziende che già operano nel territorio balcanico, tra cui Terna e A2a. Sono state inoltre esaminate le possibilità di collaborazione nei settori dell’industria, delle infrastrutture, dei trasporti, del turismo, della pesca, del legname e dell’agroalimentare. “Sia per i legami storici che per la vicinanza geografica - ha dichiarato Zanonato - il Montenegro rappresenta un mercato cruciale nella strategia di espansione commerciale italiana sulla sponda orientale dell’Adriatico. Con il governo montenegrino ci siamo confrontati per sviluppare la cooperazione e gli investimenti nei settori più diversificati e favorire gli insediamenti delle aziende italiane. Anche a questo scopo è stata firmata la dichiarazione per istituire un joint council per la cooperazione economica, industriale e finanziaria. Sarà utile per sviluppare il dialogo tra i due Paesi e per migliorare i rapporti tra le imprese”. Zanonato ha infine sottolineato l’importanza che riveste il porto di Bar sia per incrementare i flussi commerciali tra Italia e Montenegro, sia come sbocco naturale nell’entroterra balcanico, con particolare riferimento al mercato serbo.  
   
   
ROMA - TECNOBORSA: MERCATO IMMOBILIARE ANCORA IN CRISI  
 
Roma, 17 settembre 2013 - E´ proseguita durante il secondo trimestre dell´anno la fase di debolezza del mercato: continuano infatti a prevalere le indicazioni di flessione delle quotazioni, sebbene in lieve attenuazione rispetto ad aprile, mentre diminuisce il flusso dei nuovi incarichi a vendere. E´ quanto riportato dal sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, realizzato da Banca d´Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate, come riporta il nuovo numero di "Panorama di economia immobiliare" a cura di Tecnoborsa, l´organizzazione del sistema delle Camere di Commercio per lo sviluppo e la Regolazione dell´Economia Immobiliare. La quota del valore dell’immobile finanziata tramite mutuo è in diminuzione da un anno. Le aspettative a breve termine sono peggiorate, sia per il mercato locale di riferimento sia per quello nazionale, annullando il parziale progresso registrato nell’inchiesta precedente; la flessione delle quotazioni proseguirebbe nel trimestre in corso. Anche per le aspettative di lungo periodo (due anni) sono tornati a prevalere i giudizi sfavorevoli sugli andamenti del mercato nazionale. Le interviste si sono svolte tra il 25 giugno e il 19 luglio 2013 e hanno riguardato il trimestre aprile-giugno 2013. Vi hanno partecipato 1.375 agenzie immobiliari. In particolare, la quota di agenti immobiliari che hanno osservato una diminuzione congiunturale dei prezzi di vendita è calata dopo due rialzi consecutivi, collocandosi al 76,8% rispetto all’83,1% rilevato nel sondaggio di aprile; contestualmente, è cresciuta l’incidenza di coloro che hanno riportato una stabilità delle quotazioni, mentre quella degli operatori che ne hanno segnalato un aumento è rimasta trascurabile. I segnali di attenuazione della caduta dei prezzi sono stati più accentuati nelle regioni del Centro e al Sud e nelle Isole. È lievemente diminuita la quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione (al 63,6%, contro il 64,4% osservato in aprile e in gennaio), che tuttavia resta di quasi otto punti percentuali sopra il minimo registrato nel terzo trimestre del 2012. La riduzione è ascrivibile al calo registrato nel Nord-est e al Centro, solo in parte compensato dall’incremento osservato nelle restanti aree geografiche. Il saldo percentuale tra risposte di aumento e di diminuzione delle giacenze degli incarichi a vendere è nuovamente sceso di 4,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, portandosi a 32,1 punti; la flessione ha interessato tutte le aree geografiche, ad eccezione del Sud e delle Isole. È calato ancora di più il saldo tra le risposte di aumento e diminuzione delle acquisizioni di nuovi incarichi (a 18,3 punti percentuali, da 25,7 dell’inchiesta precedente). Tra le cause prevalenti della cessazione degli incarichi a vendere, si è ridotta per il quinto trimestre consecutivo la quota di agenti che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo da parte dei potenziali acquirenti (48,9%, rispetto a 51,1% del sondaggio precedente e rispetto a 63,8% di aprile 2012). Le altre principali ragioni del ritiro o del mancato rinnovo degli incarichi rimangono la percezione di prezzi di acquisto troppo elevati (riportata dal 60,2% degli operatori), e di offerte troppo basse (segnalate dal 51,2% degli agenti); la quota di coloro che indicano tra le motivazioni la prospettiva di prezzi più favorevoli è salita di 2,4 punti percentuali, al 23,4%. Il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è rimasto al 15,7%, mentre è continuato ad aumentare il tempo che intercorre tra l’affidamento dell’incarico e la vendita dell’immobile (a 8,8 mesi, contro i precedenti 8,6). La quota di acquisti di abitazioni finanziati con un mutuo ipotecario è diminuita per il quarto trimestre consecutivo (al 55%, contro il 56,1% del sondaggio precedente e il 64,7% rilevato nel Ii trimestre 2012), così come il rapporto tra ammontare del mutuo e valore dell’immobile (sceso al 55,8% dal 56,1% della rilevazione di aprile) attestandosi sul valore minimo dall’avvio dell’indagine. Il calo rispetto al I trimestre del 2013 è ascrivibile interamente alla flessione registrata al Centro. In luglio le attese degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del mercato di riferimento sono rimaste orientate al pessimismo: il saldo negativo tra giudizi favorevoli e sfavorevoli si è nuovamente ampliato (a -43,5 punti percentuali, da -31,5%), principalmente a causa dell’aumento della quota di opinioni sfavorevoli, annullando il parziale miglioramento registrato nella precedente rilevazione. Con riferimento alle attese sui nuovi incarichi a vendere nel trimestre estivo, il saldo tra giudizi di aumento e di diminuzione è rimasto positivo, pur dimezzandosi rispetto all’inchiesta di aprile (a 6,1 punti percentuali, da 13), riflettendo l’incremento di coloro che prevedono un calo dei nuovi incarichi. Nello stesso orizzonte temporale, le valutazioni sulla dinamica delle quotazioni rimangono orientate al ribasso, sebbene il saldo negativo tra le agenzie che si attendono un aumento dei prezzi e quelle che ne prefigurano un calo sia moderatamente diminuito (a -68,7 punti percentuali da -70,2 nell’inchiesta di aprile); la quota di operatori che prospettano un incremento dei prezzi è rimasta trascurabile. Restano negativi e in lieve peggioramento anche i giudizi sulle tendenze a breve termine del mercato immobiliare nazionale: il saldo tra attese favorevoli e sfavorevoli si è portato a -53,3 punti percentuali, da -48,4 della precedente indagine; vi ha concorso sia l’aumento della quota di risposte negative sia il calo dell’incidenza di quelle positive. Il saldo percentuale tra attese di miglioramento e di peggioramento del mercato nazionale nel prossimo biennio è tornato su valori negativi -5,5 punti percentuali), dopo due rilevazioni consecutive in cui erano prevalse indicazioni di miglioramento. Il deterioramento ha riguardato tutte le aree geografiche, solo al Sud e nelle Isole si rilevano saldi positivi. Dal rapporto di Confartigianato emerge che per le famiglie italiane comprare un´abitazione rimane un miraggio e nel primo trimestre 2013 le compravendite immobiliari sono in flessione del 13,8% rispetto alla fine del 2012. Colpa anche del costo dei mutui che, nonostante la diminuzione di 27 punti base registrata nell´ultimo anno, si confermano i più cari d´Europa con un tasso medio d´interesse, a maggio 2013, pari al 3,53%, superiore di 66 punti base rispetto al tasso del 2,87% dell´Area euro. Mentre il Governo si appresta a presentare il Piano Casa da 5 miliardi per sbloccare i mutui e agevolare l´acquisto di abitazioni, viene evidenziata una crisi sempre più profonda del mercato immobiliare e, in generale, del settore delle costruzioni. Segnali di difficoltà arrivano dalla diminuzione del 37,4% - registrata tra il 2012 e il 2011 - del numero di mutui e finanziamenti per acquisto di abitazioni. Complessivamente lo stock di mutui erogati alle famiglie italiane per comprare casa è pari a 364,1 miliardi e a giugno di quest´anno è in flessione dello 0,8% su base mensile. Una percentuale in controtendenza rispetto a quanto avviene nell´Eurozona dove, a giugno 2013, lo stock di mutui per abitazioni è in crescita dello 0,8% rispetto al mese precedente; addirittura, in Francia si segnala un aumento del 2,7% e in Germania del 2,1%; peggio di noi la Spagna, con un calo del 3,8%. Anche sul fronte dei tassi di interesse applicati ai mutui per comprare casa Confartigianato indica il record negativo dell´Italia rispetto agli altri Paesi dell´Ue: a fronte del nostro 3,53%, la Francia si ferma al 2,77% (vale a dire 76 punti base in meno rispetto all´Italia), la Spagna al 2,90% (63 punti base di differenza), la Germania al 2,91% (62 punti base in meno rispetto all´Italia). A livello territoriale, il rapporto di Confartigianato mette in evidenza che, sul totale dei prestiti alle famiglie per acquisto di abitazione, l´80,8% si concentra nel Centro-nord e il restante 19,2% nel Mezzogiorno. Tra le Regioni che utilizzano il maggior volume di mutui è in testa la Lombardia, con il 24,5% del totale, seguita da Lazio (12,7%), Emilia Romagna e Veneto (entrambe 9,2%), Piemonte (7,8%) e Toscana (7,2%).  
   
   
COMO - LISTINO PREZZI DELLE OPERE IN EDILIZIA  
 
Como, 17 settembre 2013 - E’ disponibile nelle librerie e cartolerie convenzionate il primo volume 2013 del Listino Prezzi delle Opere in edilizia di Como e provincia con i valori relativi al primo semestre dell’anno. La pubblicazione, frutto dell’attento lavoro di una Commissione nominata dalla Cdc di Como e della quale fanno parte esperti designati dalle associazioni di categoria del territorio, riporta con semplicità e chiarezza tutte le quotazioni dei costi: dai noleggi ai materiali, dalla manodopera alle prestazioni fino alle assistenze murarie, passando per impianti e risparmio energetico. Il Listino è uno strumento di grande rilievo anche nella garanzia della trasparenza: oltre ai prezzi per le opere, infatti, il testo riporta i costi sulla sicurezza che comprendono i valori di baraccamenti, recinzioni, cartellonistica e dispositivi di protezione necessari per garantire la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. «Come per i volumi precedenti, anche nel 2013 sono state apportate alcune trasformazioni che rendono il testo più aggiornato e riferito ai concreti sviluppi di un mercato, quello edilizio, che sta vivendo in questi ultimi anni un periodo delicato a causa della crisi che ha investito il settore delle costruzioni» - commenta Valentino Carboncini, componente della Giunta camerale e presidente della Commissione Listino Prezzi. Le modifiche sostanziali hanno interessato i capitoli relativi alle opere di impermeabilizzazione (B3) e alle opere da fabbro e serramentista (B11), con variazioni riguardanti l’inserimento di nuovi materiali e di moderne tecniche di costruzione. Il rinnovamento è stato possibile grazie al supporto di alcuni gruppi di lavoro formati da esperti del settore. Grazie al loro indispensabile aiuto è stato possibile rendere il testo più fruibile ed adeguato al reale andamento del mercato. La Commissione ed i gruppi di lavoro creati si occuperanno di proseguire con l’aggiornamento del testo per i prossimi volumi, anche alla luce del recente Regolamento europeo sui prodotti da costruzione, in vigore dal 1° luglio scorso. La rilevazione telematica dei prezzi conferisce ai valori rilevati un alto grado d’attendibilità ed è strettamente rapportata all’ambito comasco. Un totale di oltre 1.000 voci monitorate sia nelle loro variazioni annuali che semestrali al fine di offrire agli operatori del settore uno strumento di consultazione indispensabile per la trasparenza dei rapporti con i committenti richiamate anche nell’ultima Raccolta degli Usi e Consuetudini del territorio comasco appena revisionata. Il volume del Listino Prezzi è disponibile anche online sull´apposito sito, con la possibilità di estrarre i dati per importarli nei programmi di gestione prezzi e di calcolo del computo metrico che leggano i formati Ascii e Xml. Per qualsiasi informazione è possibile consultare il sito: http://listinoedili.Co.camcom.gov.it oppure contattare l’u.O.  
   
   
EDILIZIA, GIUNTA SARDA: ISTITUITO NUOVO SPORTELLO UNICO  
 
 Cagliari, 17 settembre 2013 - Sarà presto operativo anche in Sardegna lo Sportello Unico per l´Edilizia (Sue) che garantirà lo snellimento delle procedure per l´ottenimento di titoli abilitativi edilizi per i singoli cittadini. Le modalità di funzionamento del Sue saranno oggetto di analisi e successiva sperimentazione grazie a quanto deliberato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Nicola Rassu, d’intesa con l’assessore dell’Industria Antonello Liori. Il cittadino non dovrà più recarsi presso gli uffici delle amministrazioni comunali e la condivisione dei documenti avverrà tra i vari enti coinvolti attraverso nuovi moduli della piattaforma telematica Suap, già utilizzata da Regione, Comuni, Soprintendenze, Vigili del fuoco e Asl per le attività produttive. Sarà così garantita anche la gestione online di tutte le autorizzazioni paesaggistiche, come proposto recentemente dalla Regione alle Soprintendenze, con le quali sono costanti le interlocuzioni. "La finalità principale dell’intervento - ha evidenziato l´assessore Rassu - è lo snellimento delle procedure amministrative, rendendo più semplice e celere l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione degli interventi edilizi"  
   
   
BASILICATA: BARRIERE ARCHITETTONICHE, DELIBERATO RIPARTO DI UN MILIONE DI EURO  
 
Potenza, 17 settembre 2013 - Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Luca Braia, la Giunta regionale ha deliberato di proporre al Consiglio regionale di ripartire tra cinquantanove Comuni lucani la somma complessiva di un milione di euro per soddisfare prioritariamente ottanta domande di contributo per l’anno 2010 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. “Considerato che il fabbisogno complessivo per le domande presentate per l’anno 2010 ammonta a 1,8 milioni di euro – spiega l’assessore Braia – la proposta deliberata dalla Giunta regionale stabilisce di soddisfare prioritariamente la prima domanda in graduatoria in ciascun Comune e successivamente le altre domande, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse e fino alla concorrenza dell´importo disponibile. La delibera di Giunta nasce dall’esigenza di impegnare con urgenza la somma di un milione di euro a valere sul bilancio regionale 2013. "L´assenza ormai pluriennale di trasferimenti di risorse da parte del governo nazionale per l´abbattimento delle barriere architettoniche, carica totalmente sul bilancio regionale – aggiunge Braia - l´onere di reperire risorse utili a far scorrere che si incrementano annualmente. Nel prossimo bilancio regionale bisognerà decidere in maniera determinata, attingendo anche a fonti di finanziamento diversi, di destinare al tema, che interessa sempre più cittadini in Basilicata, una somma almeno di 8 meuro sufficienti ad esaurire prioritariamente le graduatorie esistenti relativi ai soggetti invalidi al 100 per cento”. Con il provvedimento si propone inoltre al Consiglio regionale di rinviare al reperimento delle necessarie risorse sul bilancio regionale 2014 il soddisfacimento delle residue 1273 domande presentate da privati e delle 57 domande, presentate a tutto il 2013, da parte di Enti e Associazioni per l´importo di 1,5 milioni di euro.  
   
   
PRATICHE EDILIZIE? CON "AIDA" NON PIÙ SCARTOFFIE.  
 
Firenze, 17 settembre 2013 - Zero scartoffie, almeno nel Circondario Empolese Valdelsa, per le pratiche edilizie: tutto è svolto in rete attraverso una piattaforma chiamata Aida (Applicazioni Interoperabili Digitali per Aziende) che deriva dal "riuso" di quella già adottata con successo nel Comune di Livorno e oggi diffusa in 136 comuni toscani grazie alle infrastrutture messe a disposizione dalla Regione Toscana nell´ambito della sua agenda digitale. Di questo, e in generale dell´innovazione a servizio della semplificazione amministrativa, si è parlato ieri sera a Castelfiorentino su iniziativa del Circondario e di Agenda Digitale Toscana. Una "lode" per quanto fatto in questa parte di Toscana partendo proprio dalle pratiche edilizie è venuta da Stella Targetti, vicepresidente della Giunta regionale. "Dematerializzare atti vuol dire semplificazione per cittadini e imprese: il nostro obiettivo - ha proseguito - è creare servizi più immediati, fruibili e semplici per raggiungere economie di scala che permettano di risparmiare risorse pubbliche, con una riorganizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione in modo da renderla più efficiente". Il Circondario Empolese-valdelsa è "esempio virtuoso per tutta la Toscana: sia per gli ottimi risultati raggiunti sia perchè, anche sfruttando la governance della Rete Telematica Regionale Toscana, sta facendo un lavoro di squadra andando oltre le richieste dei singoli Comuni".  
   
   
PIANIFICAZIONE, FVG: STRUMENTI PER CONTENERE CONSUMO TERRITORIO  
 
Trieste, 17 settembre 2013 - "La Regione Friuli Venezia Giulia si doterà di strumenti per contenere il consumo del territorio e porre un freno al proliferare di grandi aree commerciali, in considerazione del fatto che il Piano territoriale regionale predisposto dal precedente esecutivo e la cui entrata in vigore è prevista nel 2015 non contiene strumenti di governo regionale relativamente a questo fenomeno". Lo annuncia l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro, dopo che nella riunione di ieri la Giunta ha dovuto confermare l´esecutività delle varianti ai piani regolatori generali dei Comuni udinesi di Aiello e Bagnaria Arsa che, di fatto, costituiscono una delle premesse giuridiche all´ampliamento del Palmanova Outlet Village verso il territorio del Comune di Visco. L´attuazione di tali previsioni dovrà comunque passare attraverso ulteriori passaggi amministrativi tra cui l´approvazione da parte della Regione dei piani particolareggiati, nei quali sarà possibile valutare con maggior dettaglio gli effettivi impatti degli insediamenti sul territorio. "Abbiamo fatto un´attenta verifica - precisa l´assessore - del percorso avviato dalla precedente Giunta e compiuto tutte le valutazioni normative e di opportunità, accertando che l´ampliamento non poteva essere più bloccato. Sentiti anche i Comuni interessati si è appurato che l´iter amministrativo non consentiva più alcun margine di revisione dei progetti di sviluppo di quest´area". In ogni caso, le attuali varianti sono state approvate imponendo un taglio del 30% dell´ampliamento rispetto a quello inizialmente richiesto. "Alcune realtà commerciali attuali - spiega Santoro - sono esempio di mancanza di strategia nell´individuazione di nuovi insediamenti. Pertanto questa Giunta si doterà degli strumenti necessari affinché la pianificazione territoriale tenda al ´consumo zero´ del suolo e allo sviluppo sostenibile, come già stiamo facendo con la redazione del Piano paesaggistico regionale. L´economia del Friuli Venezia Giulia e il territorio stesso non hanno le basi quantitative per sopportare insediamenti sovradimensionati e invasivi". "Proprio in quest´ottica - conclude Santoro - di concerto con il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello si è convenuto di istituire un tavolo interdirezionale".  
   
   
BASILICATA: EDILIZIA PUBBLICA AGEVOLATA, CONCLUSIONE ISTRUTTORIA ASSEGNATI DICI MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE ED ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI PER IL TRAMITE DI IMPRESE PRIVATE.  
 
 Potenza, 17 settembre 2013 - La cantierabilità dei programmi di edilizia residenziale pubblica agevolata da parte delle imprese private registra un conclusivo passo in avanti. L’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Luca Braia, comunica che sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale numero 34 del 16 settembre 2013 gli esiti dell’accertamento dei requisiti e delle priorità delle quarantotto domande inserite nelle graduatorie regionali, compilate nello scorso mese di dicembre, sulla base delle autocertificazioni. Sono cinque le domande escluse, provenienti da imprese con sede in Provincia di Potenza e sette quelle escluse, presentate da imprese con sede in provincia di Matera. “L’istruttoria svolta dall’Ufficio edilizia e opere pubbliche della Regione Basilicata, nei confronti della quale è possibile inoltrare ricorso al Tar entro sessanta giorni - spiega l’assessore Braia - ha riguardato la verifica documentale dei requisiti e delle priorità dichiarate dalle imprese di costruzione. Con lo stesso provvedimento di Giunta – annuncia Braia – è stato stabilito di procedere allo scorrimento delle graduatorie stilate nel novembre del 2012, fino alla concorrenza delle risorse disponibili”. L’intero programma prevede risorse finanziarie per dieci milioni di euro, per una realizzazione prevista di oltre 300 alloggi. A ciascun acquirente sarà concesso, in rapporto al proprio reddito familiare, un contributo in conto capitale di massimo di trenta mila euro. “Tale iniziativa – commenta ancora Braia – rappresenta un ausilio economico per molte famiglie e giovani coppie, che si accingono ad acquistare la prima abitazione, in questo particolare momento economico. Auspichiamo – conclude l’assessore - che una volta terminata la fase istruttoria, tali programmi possano determinare un reale effetto moltiplicatore delle risorse, ora più che mai necessario a dare slancio al settore dell’edilizia”. La fase di avanzamento degli investimenti e della spesa sarà posta sotto stretto monitoraggio dagli uffici del dipartimento al fine di garantire rapidità nella realizzazione degli alloggi e massima celerità nella relativa assegnazione.  
   
   
MABO PREFABBRICATI, SI LAVORA PER UNA SOLUZIONE  
 
Firenze, 17 settembre 2013 – Potrebbero aprirsi spiragli per trovare una soluzione alla grave crisi che ha colpito la Mabo prefabbricati. Un incontro svoltosi in Regione nei giorni scorsi ha consentito di verificare la volontà della proprietà di offrire garanzie a supporto del nuovo piano di concordato già presentato, dopo che anche la costituzione della Newco, Mabo edilizia e energia, non era stata in grado di originarle a supporto del primo piano di concordato. Sono stati inoltre attivati contatti con altri imprenditori, ed è stata individuata l´azienda Edico (capitale sociale pari a 4 milioni di Euro, facente parte del Gruppo Manca, non legato alla attuale proprietà) che ha fatto formale richiesta al tribunale di Arezzo per dare continuità all´attività, al fine di garantire occupazione a una parte del personale e per poter attivare per la parte non impiegata ammortizzatori sociali di lunga durata. Nel corso dell´incontro è anche emersa la possibilità di un progetto per supportare finanziariamente le numerose piccole e medie imprese dell´indotto, con un´azione analoga a quella messa in campo a suo tempo a fronte della crisi della Lucchini. Si tratta di uno scenario che potrebbe consentire positivi presupposti per riavviare l´attività, ottenere gli ammortizzatori sociali legati alla continuità operativa e garantire nuovo lavoro e quindi risorse per le aziende locali dell´indotto.  
   
   
FONDI E BANDI EUROPEI. NASCE LO SPORTELLO DOVE RICEVERE TUTTE LE INFORMAZIONI SI TROVA A ROMA, IN VIA VINCENZO BELLINI 22, NELLA SEDE DI SVILUPPO LAZIO  
 
 Roma, 17 settembre 2013 - Ricevere informazioni sui bandi e sull’uso delle risorse dall’Europa è più facile. Come? Grazie a ´Europe Direct’, il nuovo sportello attivato dalla Regione tramite Sviluppo Lazio a cui possono rivolgersi imprenditori ed enti locali ma anche i cittadini che vogliono saperne di più. Dove si trova? A Roma, in via Vincenzo Bellini 22, nella sede di Sviluppo Lazio. Si apre così un canale di comunicazione diretto tra le imprese e l’Europa per venire a conoscenza delle opportunità di finanziamento offerte da Bruxelles. Gli sportelli ´Europe Direct´ attivi in Italia sono 48, su un totale di 500 nei 27 Paesi dell’Unione Europea. “Con questa iniziativa vogliamo portare a conoscenza delle persone, e in particolare dei giovani - ha spiegato Alessandra Sartore, assessore alle Politiche di Bilancio – le opportunità dall’Europa - Dobbiamo trasformare gli ostacoli in opportunità e fare in modo che questo sportello venga portato a conoscenza di tutti”. A breve sarà possibile ricevere i servizi dello sportello anche negli incubatori di impresa di Civitavecchia, Rieti, Latina, Viterbo e in altri sportelli decentrati della Regione.  
   
   
"GIORNATA INFORMATIVA SU ORIZZONTE 2020 E LA R&S&I IN NANOTECNOLOGIA E MATERIALI AVANZATI"  
 
Varsavia, 17 settembre 2013 - Il 23 settembre 2013 si terrà a Varsavia, in Polonia, la "Giornata informativa su Orizzonte 2020 e R&s&i in nanotecnologia e materiali avanzati" (Information Day on Horizon 2020 and R&d&i in Nanotechnology and Advanced Materials). Con l´obbiettivo di promuovere la cooperazione Ue - Ucraina nel campo dei materiali superduri, il progetto finanziato dall´Ue Start organizzerà una giornata informativa per presentare le opportunità di collaborazione nell´ambito di Orizzonte 2020 nel campo della nanotecnologia e dei materiali avanzati. L´evento riunirà le parti interessate nel campo della scienza dei materiali, ricercatori e responsabili delle politiche per tracciare i prossimi passi nelle future iniziative collaborative. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cstei.Lviv.ua/ua/item/874    
   
   
RIVA ACCIAIO, INCONTRO AL MISE: AZIENDA CHIEDERA’ CHIARIMENTI AL CUSTODE GOVERNO IMPEGNATO A TUTELARE PRODUZIONE E OCCUPAZIONE  
 
Roma, 17 settembre 2013- Si è svolto presso il Mise un incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Sottosegretario Claudio De Vincenti, il Sottosegretario al Lavoro Carlo Dell´aringa, il Presidente di Riva Acciaio Bruno Ferrante e l´amministratore unico Cesare Riva. Nel corso della riunione è stato fatto il punto della situazione sul blocco della produzione degli stabilimenti per i quali è stata annunciata la chiusura. Gli esponenti governativi hanno chiesto ai rappresentanti dell´azienda di conoscere quali siano le cause ostative alla ripresa della produzione, anche alla luce di quanto comunicato dalla Procura di Taranto lo scorso sabato. La società ha manifestato piena disponibilità a collaborare per la ripresa delle attività, pur evidenziando il permanere di forti difficoltà gestionali e finanziarie determinate dal sequestro dei cespiti. A tale scopo, già nelle prossime ore i rappresentanti del Gruppo Riva prenderanno contatto con il custode giudiziario per verificare formalmente quali siano i passi necessari da compiere per consentire un rapido riavvio dell´operatività. Zanonato e De Vincenti hanno chiesto di essere prontamente informati sull´evolversi della situazione, in modo da poter attuare le scelte più adeguate a tutelare produzione e occupazione.  
   
   
RIVA, TAVOLO REGIONE LOMBARDIA: DAL GOVERNO DECRETO URGENTE  
 
Milano, 17 settembre 2013 - Per discutere sulle ipotesi di soluzione della vicenda dei 700 dipendenti lombardi della Riva Acciaio si è tenuto un Tavolo a Palazzo Lombardia, presenti gli assessori regionali all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, e alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Mario Melazzini, le parti sociali, il presidente della Commissione Attività Produttive e Occupazione del Consiglio regionale e alcuni consiglieri regionali. Al termine dell´incontro è stato condiviso il testo di questo comunicato congiunto: "Nel corso dell´incontro odierno tra tutte le parti istituzionali e sociali coinvolte nel blocco della produzione degli stabilimenti lombardi del gruppo Riva è stato unitariamente condivisa la richiesta al Governo affinché in tempi rapidi adotti un provvedimento urgente che consenta il ripristino delle condizioni operative ed economiche necessarie alla prosecuzione della normale attività aziendale". "Regione Lombardia - prosegue la Nota - garantisce altresì una sede istituzionale per la prosecuzione delle relazioni sindacali al fine di individuare le necessarie forme di tutela dei lavoratori in questo momento di forzata sospensione delle attività produttive in stretta relazione con quanto verrà definito nell´incontro al Ministero del Lavoro giovedì 19 settembre". L´assessore regionale Aprea, in accordo con l´assessore Melazzini, ha comunicato l´esito dell´incontro al Presidente Maroni che ha garantito si farà portavoce di queste istanze al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta.  
   
   
UMBRIA, PRESIDENTE MARINI A PRESENTAZIONE FOCUS CGIL: INCENTIVARE NUOVA OCCUPAZIONE  
 
Perugia, 17 settembre 2013 - "Vanno rimessi al centro dell´azione politica nazionale i temi del lavoro, soprattutto di nuovo lavoro. È questo il solo modo per poter dare un contributo alla ripresa economica del nostro Paese, e quindi anche della nostra regione". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri mattina, a Perugia, ai lavori di presentazione del nuovo rapporto della Cgil "Focus economia umbra". Secondo la presidente Marini, in questi ultimi anni ci si è concentrati "un po´ troppo" sull´aspetto delle regole e della regolamentazione del lavoro, mentre "sono state più deboli le politiche per accrescere il lavoro". "Le regole e la regolamentazione del lavoro sono senza alcun dubbio un aspetto centrale dell´economia di un Paese moderno - ha detto - ma sarebbe stato altrettanto importante, se non di più, data la pesante recessione economica, che vi fossero state adeguate iniziative di politica industriale, fiscale, tese ad incentivare nuova occupazione. Politiche che avessero come obiettivo quello dell´allargamento della base occupazionale. Invece, ora dobbiamo registrare, per la prima volta dopo quaranta anni, il restringimento della base occupazionale". La presidente Marini ha quindi fatto riferimento alle "fragilità dell´Umbria, una regione costretta a fare i conti con una crisi economica generale che viene accentuata a causa di alcuni fattori come le piccole dimensioni delle aziende, ma anche della stessa regione". Riferendosi alla prossima stagione della programmazione dei fondi comunitari, la presidente Marini ha sottolineato il fatto che "le Regioni sono consapevoli che si dovranno utilizzare queste risorse puntando ad una politica di sviluppo che guardi al ´sistema Paese´, ma al tempo stesso questa deve consentire lo sviluppo territoriale e valorizzare il protagonismo dei territori. E condivido anche - ha concluso Marini - l´obiettivo che la stessa Europa ci chiede, e cioè politiche più selettive affinché le azioni di sostegno siano più efficaci".  
   
   
LOMBARDIA: COMMERCIO, MARONI: UN PIANO PER IL RILANCIO  
 
 Milano, 17 settembre 2013 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, insieme all´assessore al Commercio, Turismo e Terziario Alberto Cavalli, ha presentato nel corso della conferenza stampa dopo la riunione di Giunta, le ´Nuove linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale´. Iniziativa Coerente Con Moratoria - "Il Consiglio regionale - ha ricordato il governatore - ha approvato una legge che ha introdotto una moratoria nella concessione di nuove autorizzazioni per l´apertura di centri commerciali. Questo ´stop´ scade il prossimo 31 dicembre ed è servito per avere il tempo di fare un monitoraggio di queste strutture sul territorio della Lombardia, con l´obiettivo di creare un giusto ed equilibrato rapporto fra le grandi strutture di vendita e il piccolo commercio". Un Equilibrio Non Facile - Riconoscendo che si tratta "di un equilibrio non facile da raggiungere", il presidente ha ribadito, che la Regione "non è ostile alle grandi strutture di vendita, ma non vogliamo che il ´grande´ uccida il ´piccolo´ perché ha dimensioni e forza maggiore". A seguito del monitoraggio, ha proseguito Maroni, "è stato possibile studiare un piano articolato, quello portato in Giunta dall´assessore Cavalli". Misure Per Rilanciare Il Settore - Maroni si è detto "molto soddisfatto per l´approvazione di questa delibera, che realizza uno dei punti previsti dal Programma di governo della Regione. "Ci sono misure che sostengono un mondo in grave crisi", ha detto Maroni, sottolineando che, nelle linee guida, sono state individuate misure che possono davvero "aiutare il settore a riprendersi dalla grave crisi che sta attraversando".  
   
   
MILANO FASHION NIGHT. IN PIAZZA SAN CARLO IL GAZEBO ANTICONTRAFFAZIONE IN OTTO MESI CIRCA 32.000 GLI OGGETTI CONTRAFFATTI SEQUESTRATI DALLA POLIZIA LOCALE.  
 
Milano, 17 settembre 2013 – Oggi il Gazebo anticontraffazione è in piazza San Carlo a Milano, in occasione della Vogue Fashion’s Night Out, e alla vigilia della settimana di Milano Moda Donna. L’iniziativa è promossa da Comune di Milano, Federazione Moda Italia e Federmodamilano con Confcommercio Milano e Camera di Commercio di Milano. Al Gazebo, alle 19.30, si danno appuntamento, tra gli altri, gli assessori del Comune di Milano alla Moda, Cristina Tajani; alla Sicurezza, Marco Granelli; al Commercio, Franco D’alfonso; il comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo, il presidente di Federazione Moda Italia e Federmodamilano, Renato Borghi e la direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani. “Il Comune ha da tempo intrapreso diverse attività a tutela del consumatore, dell’industria e dei marchi della moda e del design. Si è svolta nei mesi scorsi nelle piazze di Milano una campagna d’informazione sui rischi dell’incauto acquisto che continueremo a sviluppare anche nei prossimi mesi per diffondere la cultura della legalità. Sono continue le operazioni di controllo contro la vendita abusiva di oggetti a marchio contraffatto della Polizia locale. Da gennaio ad agosto sono stati sequestrati circa 32.000 oggetti falsi, per lo più articoli di abbigliamento e pelletteria. ” dichiarano gli assessori Franco D’alfonso, Marco Granelli e Cristina Tajani. “La contraffazione è un problema globale in termini non solo di competitività per le imprese, ma anche di danno sociale e di illegalità criminosa. Un´ingiustizia non più tollerabile. Da un´indagine da noi commissionata emergeva un atteggiamento etico-comportamentale dei consumatori decisamente migliorabile: con un´assenza di cultura della legalità accompagnata da un atteggiamento assolutorio verso sé stessi. Da queste premesse si è rafforzata l´idea di comunicare con i consumatori di più e meglio con strumenti come i vademecum distribuiti negli scorsi mesi, in collaborazione con il Comune di Milano, con l´iniziativa dei ‘gazebo anticontraffazione’ e con il gazebo di piazza San Carlo. La Vogue Fashion’s Night Out è, infatti, per noi il palcoscenico internazionale ideale per sensibilizzare i consumatori sul fenomeno della contraffazione e sui rischi che si possono correre nell´indossare un capo ‘taroccato’, su cosa c´è dietro la produzione di un prodotto di scarsa qualità e basso prezzo, sugli effetti prodotti dalla contraffazione sulla salute e sull’economia dell´intero Paese” dichiara Renato Borghi, presidente Federazione Moda Italia e Federmodamilano. Federazione Moda Italia distribuirà ai partecipanti il vademecum “Compri falso ? Ma lo sai che…” e un nuovo volumetto realizzato con la Camera di Commercio di Milano “Falso, Contraffazione, Abusivismo: Il Buco Nero Del Mercato. Stanne fuori, non essere complice del problema, rischi molto di più di quanto immagini”. Alcuni dati generali sulla contraffazione: Italia prima in Europa nel consumo di prodotti contraffatti e al terzo posto al mondo per la produzione di prodotti contraffatti. Il giro d’affari della contraffazione nel nostro Paese è stimato in 6,9 miliardi di euro all´anno con un impatto sull’occupazione che riguarda complessivamente 110mila posti di lavoro. I prodotti di abbigliamento, gli accessori moda, le scarpe, la pelletteria, gli articoli sportivi sono quelli maggiormente interessati dalla contraffazione: 2,5 miliardi di euro è il fatturato del falso del solo comparto moda in Italia con una percentuale del 35,9% sull’intero fatturato del falso. In base a recenti stime del Censis, la contraffazione comporta importanti perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancate entrate fiscali, tra imposte dirette ed indirette: 4,6 miliardi di euro, pari all’1,74% del gettito complessivo.  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL PIANO DELLE ATTIVITA’ 2013 NELL’AMBITO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA CAMERA DI COMMERCIO  
 
 Trento, 17 settembre 2013 - Con una decisione della Giunta, su proposta del presidente è stato approvato ieri il programma delle attività per il 2013 previste dall’Accordo di programma con l’Ente camerale, ed il relativo finanziamento. Il nuovo quadro delle risorse co-finanziate, a disposizione per la realizzazione delle attività 2013, è di 6 milioni e 800 mila euro, con una riduzione del 10% rispetto al 2012 degli impegni della Provincia, in ottemperanza alle direttive in materia di contenimento della spesa pubblica. Prosegue l’attività di collaborazione fra la Provincia autonoma di Trento e la Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Trento regolata dall’accordo di Programma per la Xiv Legislatura. Con la decisione odierna la Provincia ha provveduto a finanziare le attività previste per il 2013, sia da realizzare in collaborazione che su delega, azioni che la Camera porterà a compimento entro la fine dell’anno. Complessivamente, tenuto conto degli avanzi del 2012 e degli oneri a carico di terzi, il nuovo quadro delle risorse cofinanziate a disposizione per la realizzazione delle attività 2013 è di 6 milioni e 800 mila euro. Va però segnalato come le risorse effettive riconducibili all´Accordo di Programma siano pari a 5 milioni di euro in quanto lo stanziamento per l’anno in corso è comprensivo dei trasferimenti regionali garantiti dalla legge regionale pari ad un milione e 800mila euro. Il quadro revisionale per l’anno in corso prevede quindi una riduzione degli impegni finanziari a carico della Provincia autonoma di Trento del 10% rispetto al 2012 in ottemperanza alle direttive provinciali in materia di contenimento della spesa pubblica emanate dalla Giunta Provinciale. Il programma si incentra su un articolato insieme di progetti e iniziative tra i quali rientrano l’Osservatorio delle produzioni trentine, le azioni promozionali programmate da Palazzo Roccabruna e dell’Enoteca provinciale del Trentino ed ancora il sostegno all’internazionalizzazione del sistema provinciale attuato in stretto raccordo con la nuova Area dedicata di Trentino Sviluppo. Confermato inoltre il convinto impegno nella formazione specialistica a favore delle imprese trentine attraverso un fitto programma di corsi svolto annualmente da Accademia d’impresa, scuola di formazione e azienda speciale della Camera di Commercio I.a.a. Di Trento.  
   
   
"GIORNATA INFORMATIVA SU ORIZZONTE 2020 E LA R&S&I IN NANOTECNOLOGIA E MATERIALI AVANZATI"  
 
Varsavia, 17 settembre 2013 - Il 23 settembre 2013 si terrà a Varsavia, in Polonia, la "Giornata informativa su Orizzonte 2020 e R&s&i in nanotecnologia e materiali avanzati" (Information Day on Horizon 2020 and R&d&i in Nanotechnology and Advanced Materials). Con l´obbiettivo di promuovere la cooperazione Ue - Ucraina nel campo dei materiali superduri, il progetto finanziato dall´Ue Start organizzerà una giornata informativa per presentare le opportunità di collaborazione nell´ambito di Orizzonte 2020 nel campo della nanotecnologia e dei materiali avanzati. L´evento riunirà le parti interessate nel campo della scienza dei materiali, ricercatori e responsabili delle politiche per tracciare i prossimi passi nelle future iniziative collaborative. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cstei.Lviv.ua/ua/item/874    
   
   
FINMOLISE SPA, ARRIVA L´AMMINISTRATORE UNICO: È CARLO VENEZIALE  
 
Campobasso, 17 settembre 2013 - Rivoluzione nella governance della Finmolise: arriva l´amministratore unico. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha firmato il decreto di nomina di amministratore unico della Finanziaria regionale per lo sviluppo del Molise. L´incarico è stato assegnato a Carlo Veneziale. Una scelta nel segno della competenza, dell´esperienza e della professionalità. "Come governo regionale abbiamo deliberato la figura dell´amministratore unico per la Finmolise Spa, aggiungendo un altro importante tassello nel processo di rivoluzione della macchina amministrativa". Il presidente Frattura presenta così il cambio di conduzione nella gestione della società finanziaria. "Da oggi - sottolinea il presidente della Regione -, la governance sarà gestita da una sola figura. Nel rispetto di norme e regole, a seguito di una valutazione attenta e condivisa dei requisiti necessari, affidiamo a Carlo Veneziale il delicato incarico nella certezza che lui saprà svolgerlo nel migliore dei modi". "Il curriculum di Carlo Veneziale è un certificato di garanzia per professionalità e competenza. Giovane, con esperienza, Veneziale è l´uomo giusto, in grado di assicurare alla Finmolise il rigore, la presenza e l´efficienza che le nostre imprese ci chiedono per la ripresa dello sviluppo economico, produttivo e occupazionale del nostro Molise", conclude il governatore Frattura.  
   
   
VARESE: PRONTI A INNOVARE SULLO SVILUPPO  
 
 Busto Arsizio/va, 17 settembre 2013 - Tutti i percorsi che servono a "semplificare la vita" a imprese e cittadini lombardi sono un punto centrale del programma di Giunta della X legislatura. La semplificazione amministrativa e lo snellimento della burocrazia sono fondamentali in particolare per le zone di confine. Basti pensare che ogni impresa sotto i 250 dipendenti ha costi annui per le pratiche pari a 7.000 euro o che la pressione fiscale ha toccato la quota record del 68,3%. Il territorio lombardo può dunque diventare "una palestra in cui sperimentare azioni innovative di semplificazione, di supporto alla creazione di impresa, di facilitazione all´accesso al credito, di sostegno alla ricerca e allo sviluppo tecnologico". Da questo punto di vista va studiata "la creazione di zone franche, modelli tax free e a burocrazia zero da sperimentare a Varese o anche in altre aree". Il Tavolo - Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini che ha partecipato alla prima riunione del ´Tavolo per Competitività e lo sviluppo della provincia di Varese´. Promosso dalla Camera di Commercio, il tavolo ha visto la presenza delle rappresentanze imprenditoriali, sindacali e istituzionali della provincia di Varese, chiamate a discutere le prospettive di sviluppo sociale ed economico del territorio. Presenti, tra gli altri, Renato Scapolan (presidente della Camera di Commercio di Varese) e Raffaele Cattaneo (presidente del Consiglio regionale) oltre che diversi consiglieri regionali. Melazzini ha espresso il suo convinto plauso all´iniziativa, centrata sull´ascolto e sul confronto "per cercare insieme soluzioni concrete ed efficaci". Accesso Al Credito - "In questi primi mesi di legislatura - ha aggiunto Melazzini - abbiamo già assunto decisioni importanti. Sul tema del credito, da cui dipende in gran parte la possibilità concreta per le nostre imprese di continuare ad esistere ed operare, abbiamo investito molto". Melazzini ha ricordato l´iniziativa ´Credito in-Cassa´ che ha messo a disposizione 1 miliardo di euro, attraverso le società di factor, per lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti degli enti locali, con l´obiettivo di incrementare la liquidità del sistema. Sarà inoltre rimodulata la misura Credito Adesso, che sostiene il fabbisogno di capitale circolante delle Pmi. Start Up D´impresa - "Vogliamo rendere le misure e i finanziamenti concessi dalla Regione - ha sottolineato Melazzini - sempre più accessibili e immediati, con criteri trasparenti e con condizioni adeguate alle necessità concrete delle imprese. Questo significa anche fare un forte lavoro di integrazione e coordinamento tra le varie misure esistenti". Esempio importante di questo metodo di lavoro è il tema della creazione di impresa. Sarà reso operativo nei prossimi mesi un Programma Integrato di interventi a sostegno della creazione di impresa, che si rivolge non solo alle start up innovative di nuova nascita, ma anche a quelle imprese che invece di soccombere alla crisi scelgono di re-inventarsi sul mercato attraverso percorsi di rilancio e discontinuità aziendale. "Ci sarà un investimento importante, 30 milioni di euro in questa prima fase - ha detto ancora Melazzini - e una forte selezione all´ingresso: vorremmo raggiungere e supportare circa 300 imprese. Quello che dobbiamo fare è creare un ambiente favorevole allo sviluppo di quegli elementi che attraggono gli investitori e incrementano la complessiva competitività del territorio". Riforma Legge Competitività - Il tema della semplificazione è tra quelli che saranno affrontati nella proposta di revisione della legge 1/2007 sulla competitività: tra i punti che saranno toccati, "il percorso di razionalizzazione e riqualificazione dei Suap per garantire alle imprese la possibilità di avere un interlocutore unico, informazioni omogenee e l´abolizione di ogni inutile duplicazione" e "gli interventi sul sistema dei controlli sulle imprese, che vorremmo coordinare e semplificare, con azioni dirette dove possibile (Asl ed Arpa) e in modo indiretto, attraverso protocolli e accordi, dove sono coinvolti altri soggetti (Guardia di Finanzia, Vigili del Fuoco, ecc.)". "In questa prima fase di riforma - ha concluso Melazzini - interverremo anche sul tema delle garanzie e su un altro elemento strategico per la crescita, che è quello della ricerca e dell´innovazione. Anche qui il metodo sarà quello della sperimentazione".  
   
   
VERCELLI - CRESCE L´EXPORT LOCALE NEL I SEMESTRE 2013  
 
 Vercelli, 17 settembre 2013 - Durante il I° semestre 2013 il valore delle esportazioni vercellesi ha raggiunto quota 936,8 milioni di euro, registrando un incremento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento dell’export vercellese durante i primi sei mesi dell’anno 2013 risulta, però, più contenuto rispetto alla media piemontese (+2,1%) e in controtendenza in confronto a quella nazionale (-0,4%). “In un contesto di crisi della domanda interna, l’export continua ad esercitare un contributo positivo per l’economia del nostro territorio, contribuendo a dare una boccata d’ossigeno alle nostre imprese più internazionalizzate. I buoni risultati ottenuti dal comparto del tessile e dell’abbigliamento e la performance positiva realizzata dalle vendite all’estero verso i Paesi extra-Ue 28 sono particolarmente apprezzabili e il segnale di come le iniziative del Sistema Camerale a sostegno dell’internazionalizzazione stiano dando i propri frutti.” commenta Claudio Gherzi, Presidente della Camera di Commercio di Vercelli. L’incremento complessivo delle vendite all’estero è scaturito soprattutto da quello realizzato dalle esportazioni dei prodotti tessili e dell’abbigliamento (+9,2%). L’export delle sostanze e prodotti chimici (+0,9%) ha rilevato una crescita in linea con il dato medio complessivo, mentre quello della meccanica è risultato sostanzialmente stazionario (+0,0%). In calo, invece, le vendite all’estero degli altri prodotti (-6,8%) e dei prodotti alimentari, delle bevande e del tabacco (-1,2%). Per quanto concerne i mercati di sbocco delle merci vercellesi, il bacino dell’Ue 28 continua ad attrarre più della metà delle esportazioni provinciali (52,8%, quota inferiore rispetto a quella relativa al I° semestre 2012, 55,3%). Risultano positive le vendite all’estero verso il Regno Unito e i Paesi Bassi (rispettivamente +10,9% e +4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La dinamica delle vendite all’estero dirette ai partner extra-Ue 28 nel I° semestre 2013 (+6,3%) è risultata positiva e pertanto in controtendenza rispetto a quella realizzata sui mercati comunitari (-3,5%). L’incremento dell’export verso i Paesi extra-Ue 27 è stato trainato soprattutto dalla crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+16,5%), la Turchia (+31,7%) e la Russia (+49,5%).  
   
   
FORLÌ-CESENA, LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NELLA PROVINCIA  
 
Forli-cesena, 17 settembre 2013 - L’utilizzo sistematico di alcuni strumenti che la Camera di Commercio di Forlì-cesena mette a disposizione di tutti gli interessati sul suo sito ( http://www.Fc.camcom.it/studiestatistica/documento.htm?id_d=2888 ), permette l’approfondimento di alcuni importanti tematiche. È il caso di Smail - Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro - attraverso il quale è possibile analizzare in maniera affidabile, grazie all’elevata qualità della base dati, l’evoluzione del contesto economico territoriale, con particolare riferimento agli aspetti occupazionali. Smail, sistema informativo che fotografa la consistenza e l’evoluzione delle imprese attive e dei loro addetti nella nostra regione, è il frutto di un complesso procedimento statistico che incrocia e integra le diverse fonti di dati attualmente disponibili, in particolare il Registro Imprese delle Camere di Commercio e gli archivi occupazionali dell’Inps. Realizzato grazie alla collaborazione tra Unioncamere Emilia-romagna, Camere di Commercio della regione e Gruppo Clas di Milano, Smail fornisce numerose informazioni puntuali. I dati sono infatti disponibili per tutte le province della regione, a livello settoriale, in base alla dimensione, alla forma giuridica e all’anzianità dell’impresa. Altra importante caratteristica di Smail è l’articolazione territoriale delle informazioni, fino al dettaglio comunale. Sul versante degli addetti, le informazioni riguardano, fra l’altro, la distinzione tra lavoratori dipendenti e indipendenti (con separata indicazione della componente interinale), il livello di inquadramento (dirigenti, quadri, operai e impiegati), la nazionalità, l’età e il genere. “Queste informazioni che otteniamo attraverso uno strumento originale e unico nel panorama statistico nazionale, - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena – costituiscono una base imprescindibile per avere il quadro completo e dettagliato della situazione occupazionale locale, quadro da cui partire per programmare qualsiasi iniziativa di sostegno. Purtroppo anche questi dati, come pure gli ultimissimi relativi ai primi mesi 2013, confermano le preoccupazioni per un mercato del lavoro in sofferenza; i nostri sforzi sono volti, pertanto, a cercare di migliorare la capacità di tenuta delle nostre imprese, al fine non solo, e non tanto, di contenere le perdite, ma soprattutto di incrementare l’occupazione”. I livelli occupazionali della provincia di Forlì-cesena nel periodo dicembre 2011–dicembre 2012 Premessa: l’universo di Smail è costituito dalle imprese private iscritte al Registro delle Imprese con esclusione quindi della Pubblica Amministrazione, delle istituzioni pubbliche e delle attività libero professionali non costituite in forma di impresa. Nel periodo in esame l’occupazione in regione (addetti alle unità locali) ha manifestato un calo dello 0,6% (la flessione è dell’1,7% per l’intervallo 2007-2012); sul fronte dell’occupazione dipendente (dipendenti alle unità locali) la flessione è pari allo 0,7% nel 2011 e del 2,0% con riferimento al dicembre 2007. La flessione dell’occupazione ha riguardato tutte le province della regione Emilia Romagna, ad eccezione di quella di Piacenza (+0,4%); Ferrara appare il territorio che maggiormente ha ridotto l’occupazione dal dicembre 2007 (-5,7%). Con riferimento alla provincia di Forlì-cesena, nel periodo dicembre 2011- dicembre 2012 si riscontra una riduzione dell’occupazione totale pari a -1,4% (da 145.661 a 143.572 addetti); la flessione è invece dell’1,7% con riferimento al dicembre 2007. Anche il calo dell’occupazione dipendente è in linea con i valori sopra riportati: -1,7% con riferimento al 2011 e -1,6% se confrontata con i livelli pre crisi (dicembre 2007). La contrazione dei livelli occupazionali nel 2012, che in termini percentuali appare quella di maggior entità a livello regionale, è la conseguenza maggiormente visibile dei negativi effetti della crisi economica che, sostanzialmente, ha attraversato e interessato tutti i differenti settori caratterizzanti l’economia provinciale. Analizzando il dato complessivo occupazionale per macrosettori, nel periodo dicembre 2011-dicembre 2012, gli addetti totali si sono ridotti sensibilmente nel settore manifatturiero (-2,2%), nel settore delle costruzioni (-3,3%), nel turismo (-2,5%), nei trasporti (-5,4%) e in agricoltura (-1,4%); sostanzialmente stabile l’occupazione nel commercio (-0,3%), mentre tendenze positive sono state rilevate nei servizi (+1,0). Nell’ambito del settore manifatturiero, performance positive dell’occupazione si riscontrano nel comparto alimentare e bevande (+2,7%), nella fabbricazione della carta e di prodotti in carta (+3,7) e nella installazione/riparazione di macchinari (+7,3%). Segno negativo, invece, nei comparti rimanenti e in particolare nel tessile (-6,7%), legno (-6,5%), gomma e plastica (-4,6%), prodotti in metallo (-4,8%), fabbricazione di autoveicoli (-7,2%), fabbricazione di altri mezzi di trasporto (-5,4%). Nel complesso, il settore metalmeccanico (codici ateco2007 da C24 a C30) ha mostrato una flessione dell’occupazione pari al 4,0%, valore significativamente peggiore di quello registrato nel dicembre 2011 (-0,6%). Pressoché stabile appare invece il comparto delle calzature (-0,4%), sebbene dal 2007 l’occupazione si sia ridotta del 6,4%. Dal dicembre 2007 l’intera industria manifatturiera provinciale ha ridotto gli occupati del 7,6%. Nel settore costruzioni, l’occupazione è diminuita del 3,3% ma dal 2007 il calo è stato pari al 9,1%. Nota positiva nel comparto “servizi”: di segno “più” appare la performance occupazionale per quanto concerne l’informatica e le telecomunicazioni (+3,1%), i servizi alle imprese (+2,1%) e i servizi alla persona (+1,1%); negativa la performance dei servizi finanziari e creditizi (-1,7%) e delle attività immobiliari (-0,4%). Il palese peggioramento dei livelli occupazionali, nel difficile periodo osservato, in termini di dinamiche infrasettoriali è stato generato, principalmente, dai negativi risultati nei settori dei trasporti, costruzioni, industria manifatturiera, comparti, questi, che caratterizzano in modo specifico la struttura economica provinciale. La flessione dell’occupazione in tali settore è, infatti, stata pari a 1.765 unità (su di un totale di 2. 089 occupati in meno da dicembre 2011).  
   
   
VCO, SEGNALI POSITIVI DALL’EXPORT IN SVIZZERA  
 
Verbania, 17 settembre 2013 - Segna un -5% l’andamento dell’export provinciale nel primo semestre 2013: un risultato che conferma le criticità emerse nei primi tre mesi dell’anno dove si registrava un calo del -7%. La performance è maggiormente influenzata dall´andamento dei primi tre mesi dell´anno. Il secondo trimestre registra infatti un "miglioramento" dell´indicatore, pur mantenendo segno meno (-2,8% rispetto ad aprile-giugno 2012). In calo le esportazioni nei Paesi dell’Unione Europea (-4,8%) ed in particolare Francia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito e Spagna, cinque Paesi che insieme fanno circa il 40% delle esportazioni totali della provincia. La Svizzera si conferma il primo partner commerciale per i prodotti made in Vco con performance costantemente positive (+6%). Anche le esportazioni nazionali scendono (-0,4%) mentre quelle piemontesi registrano una crescita del +2,1% sui primi sei mesi 2012. Questi in sintesi i risultati che emergono dall’elaborazione dei dati Istat da parte della Camera di Commercio. L’interscambio provinciale, calcolato su base semestrale, registra esportazioni di merci per circa 289 milioni di euro, rispetto ai 304 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2012 (erano 291 milioni nel 2011).In flessione anche le importazioni di merci dall´estero (-12%) rispetto al periodo gennaio – giugno 2012. Rispetto al primo semestre 2012 sono in calo le esportazioni di tutti i maggiori settori produttivi. Il comparto dei metalli, che comprende i casalinghi, si conferma leader per le vendite all´estero con oltre 83 milioni di euro di prodotto esportato e segno meno rispetto allo stesso periodo 2012 (-10%). Il secondo posto nella “graduatoria” delle esportazioni per gruppi merceologici spetta al comparto chimico (19% sul totale, -0,6% rispetto al 2012). Tra le esportazioni provinciali, occupano una posizione di rilievo anche gli articoli in gomme e materie plastiche (18,4% del totale) con un valore di poco superiore ai 53 milioni di euro (54 milioni nel 2011), in flessione del -2%. Rispetto ai principali mercati bene solo la Svizzera (+6%), dove vengono esportati 2 prodotti su 10 made in Vco. In flessione i mercati europei (intendendo Ue a 28 membri) che rappresentano il 63% dei mercati di sbocco delle nostre merci. In Europa, si registra un rallentamento delle esportazioni verso la Germania (-2,3%), il secondo mercato di riferimento per le esportazioni provinciali (oltre 16% del totale) e la flessione dell’export verso Francia (-6%), il terzo mercato di riferimento, Regno Unito (-13%), Austria (-18%, il 5,7% del totale delle esportazioni) e Lussemburgo (3,5% dell’export totale) che registra una flessione pari a -9%. Flessione delle esportazioni anche verso la Spagna (-12%). Segno negativo verso tutte le macroaree di interscambio (-35% verso l’America, -19% verso l’Asia) eccezion fatta per l’Africa (+54%) che rappresenta un mercato di sbocco per circa il 4% delle merci provinciali.  
   
   
LABORATORIO SULLE NANOTECNOLOGIE DI EMPOLI, UN CENTRO DI RICERCA D´AVANGUARDIA CHE RENDERÀ PIÙ COMPETITIVI I PRODOTTI TOSCANI  
 
Firenze 17 settembre 2013 - "Un centro d´avanguardia che costituirà un punto di riferimento nazionale e europeo per la ricerca, l´innovazione e la sperimentazione nel settore chiave delle nanotecnologie e contribuirà a rendere più competitivi i prodotti toscani". Lo hanno affermato il 14 settembre a Empoli gli assessore regionali Vittorio Bugli e Gianfranco Simoncini inaugurando insieme al ministro dell´istruzione Maria Chiara Carrozza e al vicesindaco di Empoli Carlo Pasquinucci il Laboratorio sulle nanotecnologie presso il Polo universitario, nell´ex-ospedale dei Paladini. "Sarebbe bello offrire questo tipo di struttura a tutti i territori italiani" ha detto il ministro, elogiando il centro gestito dal consorzio Grint (Gruppo di ricerca e innovazione nanotecnologie toscano). Cofinanziato da Regione Toscana con fondi europei per circa 2,5 milioni (oltre che dal Comune di Empoli con 752.000 euro e dalla Cassa di risparmio di San Miniato con 65.000 euro) il laboratori è dotato di attrezzature sofisticatissime, come il microscopio a ioni di elio (uno dei 20 esistenti in tutto il mondo), che consentiranno di sperimentare e approfondire le applicazioni delle nanotecnologie, vale a dire la manipolazione di atomi e molecole di materia per mettere a punto nuovi materiali e nuovi processi in settori produttivi diversificati, dal biomedico e farmaceutico alle materie plastiche e polimeriche, dai processi di depurazione e catalisi, al tessile, all´edilizia e all´energia. "Queste tecnologie – ha affermato l´assessore Bugli - oltre a rappresentare una nuova e interessante frontiera per tanti settori della nostra attività, sia economica (industria, rinnovabili ed agricoltura) che socio-ambientale (come medicina e trattamento acque), possono ovviamente essere ´maneggiate´ solo da agenzie ed aziende di altissimo profilo e capacità di innovazione, inserite in filiere europee e mondiali per lo sviluppo di grandi progetti al top della scienza. Tutto ciò sarà trattato nel Laboratorio di Empoli e questo sarà il calibro dei soggetti che da qui passeranno. Materie e presenze che daranno un impulso forte nella direzione dell´innovazione e porteranno Empoli e la Toscana a far parte di un circuito fondamentale per lo sviluppo e la crescita della nostra economia". "Già verso la metà degli anni 2000 – ha ricordato l´assessore Bugli, ex-sindaco di Empoli - avevamo capito che in questo territorio con tanta voglia di intrapresa c´era bisogno però di un´iniezione forte di sapere per rimanere competitivi. Il progetto di un centro per le nanotecnologie ci è sembrato adatto a sfruttare le caratteristiche di questa zona, la multisettorialità, la centralità rispetto ai 3 atenei toscani e la forte coesione tra istituzioni e soggetti del territorio. Decidemmo così di lanciare questa sfida che oggi è una realtà e che potrà generare ricadute importanti per tutta la Toscana". "In questa fase di difficoltà dell´economia un elemento fondamentale su cui lavorare è la riduzione del gap di competitività – ha detto l´assessore Simoncini – Un obiettivo raggiungibile solo con un ingente investimento sull´innovazione e sul sostegno di tutti i processi di ricerca e trasferimento tecnologico che possono accrescere qualità e concorrenzialità dei nostri prodotti. E´ quanto sta facendo la Toscana, impegnata fortemente in questa direzione con interventi a più livelli". Simoncini ha ricordato tra le misure a sostegno delle imprese la messa a disposizione di risorse per progetti innovativi di applicazioni tecnologiche e per migliorare la qualità delle strutture (è aperto fino al 4 ottobre il bando per il gestore unico per l´ingegneria finanziaria cui saranno affidati tra l´altro la gestione di 30 milioni iniziali di fondi rotativi per la concessione di finanziamenti e la gestione di fondi di garanzia, con una dotazione iniziale di 17,5 milioni). "La Regione Toscana – ha sottolineato Simoncini - ha lavorato per il potenziamento dei poli innovativi e per qualificare la strumentazione del sistema di imprese, un impegno di cui la giornata di oggi è una testimonianza importante. Ed è significativo che ciò avvenga a distanza di qualche giorno dall´inaugurazione al polo di Sesto del Centro ricerca e impresa del Cnr che, per la prima volta, allinea le molteplici strutture e vocazioni del prestigioso ente di ricerca mettendole al servizio delle imprese toscane per potenziarne gli sforzi di innovazione". Da parte di entrambi gli assessori è stato infine espresso un forte apprezzamento per l´impegno delle istituzioni locali e dei soggetti protagonisti nella realizzazione di questo progetto e percorso "che collocano la Toscana nel crocevia europeo della ricerca e innovazione".  
   
   
MILANO - BANDO VOUCHER PER RICERCA E INNOVAZIONE 2013  
 
Milano, 17 settembre 2013 - E´ stato approvato il bando “Voucher per ricerca e innovazione e contributi per processi di brevettazione”, promosso nell’ambito dell’Accordo di Programma Competitività tra Sistema camerale lombardo e Regione Lombardia, che mette a disposizione contributi pari a circa 6 milioni di Euro per voucher volti a favorire i processi di innovazione delle Mpmi (Micro, Piccole e Medie Imprese) lombarde. Nello specifico il bando propone interventi di sostegno per: – stimolare l´innovazione tecnologica (intesa nel significato più esteso del termine) di processo e di prodotto, anche attraverso la messa a disposizione di servizi di trasferimento tecnologico, – accompagnare le imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo attuate in altri paesi dell´Ue e favorendo la nascita e la crescita di reti di imprese, – valorizzare il capitale umano inserendo in impresa ricercatori o figure professionali esperte capaci di guidare l´azienda in percorsi complessi di innovazione, – supportare le imprese ad ottenere una rete informatica sicura, – sostenere i processi volti all´ottenimento di brevetti/modelli europei/europei unitari/internazionali Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 14.30 dell’1 ottobre 2013 compilando la domanda on line disponibile su questo sito, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. E´ possibile scaricare il bando dal sito Bandimpreselombarde, la piattaforma informativa che le 12 Camere di Commercio Lombarde e Regione Lombardia mettono a disposizione delle imprese per la gestione dei procedimenti di erogazione alle imprese.  
   
   
VERTENZA FIREM: SIGLATO L´ACCORDO IERI IN REGIONE EMILIA ROMAGNA. RIMANE UNO STABILIMENTO A FORMIGINE.  
 
 Bologna, 17 settembre 2013 – Mantenimento di un sito produttivo a Formigine, con l’impiego iniziale di 16 lavoratori e un tempo di avvio dell’attività nell’arco di 8-15 mesi. E’ quanto prevede l’accordo sul piano industriale della Firem srl, siglato ieri pomeriggio in Regione. L’azienda si è impegnata a mantenere a Formigine uno stabilimento per la produzione di resistenze flessibili, un prodotto che si ritiene di alto valore aggiunto e con buone prospettive di mercato. Per la realizzazione di tale produzione l´azienda prevede l´impiego iniziale di 16 unità lavorative. Il finanziamento del progetto è legato alla cessione di un immobile di proprietà a Formigine ed alla locazione di un impianto idoneo nello stesso comune. Per questo motivo si è previsto l’avvio dell´attività nell’arco temporale oscillante tra gli 8 e i 15 mesi. “Un punto di partenza – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è solo iniziato il confronto sul piano industriale. Il nostro auspicio è che, dopo quanto successo, l’approccio dell’azienda sia serio e concreto e che dia nuove prospettive ai lavoratori e al territorio”. L´azienda, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni, ha confermato il proprio impegno per il riconoscimento di tutte le forme di sostegno al reddito consentite dalla legislazione vigente in caso di crisi aziendale, e ha dichiarato la propria disponibilità ad esaminare anche l´utilizzo del contratto di solidarietà dopo aver verificato le condizioni organizzative, e a collaborare con le Istituzioni e i sindacati per costruire prospettive di reimpiego per tutti i lavoratori. La Firem si è impegnata a versare entro il 30 settembre la cifra complessiva di 11 mila euro, da ripartire per ogni lavoratore, come quota di ulteriore acconto della retribuzione di luglio 2013, e ha inoltre proposto di saldare interamente la mensilità di luglio e di agosto con quattro rate mensili a partire dal 15 ottobre 2013. “Abbiamo già verificato la disponibilità delle banche modenesi ad anticipare la cassa integrazione relativa all’ultima settimana di agosto e al mese di settembre – spiega l’assessore Muzzarelli – Una opportunità che possiamo realizzare grazie al protocollo d’intesa sottoscritto da Regione e Provincia di Modena con le banche del territorio”. Con la firma dell’accordo di oggi, l´azienda potrà ritirare i componenti e le parti meccaniche di proprio interesse dallo stabilimento di Formigine. Le istituzioni, valutando positivamente la prosecuzione del confronto si sono impegnate ad accompagnare l´azienda ed i lavoratori nell´utilizzo del più appropriato degli ammortizzatori sociali e ad accompagnare l´attuazione del piano anche nel confronto con gli istituti di credito. Le parti hanno accettato di incontrarsi nuovamente alla presenza delle istituzioni il prossimo 1 ottobre.  
   
   
CUNEO - EXPORT: LIEVE FLESSIONE MA POSITIVI ALIMENTARE E MECCANICA  
 
 Cuneo, 17 settembre 2013 - Nel I semestre del 2013 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto quota 3,1 miliardi di euro, registrando un calo dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La contrazione delle esportazioni registrata nella provincia di Cuneo nel I semestre dell’anno risulta poco più intensa rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (-0,4%), e in controtendenza rispetto al dato medio regionale, che risulta, invece, in aumento (+2,1%). Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,2% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene una quota pari al 47,7 %. In un contesto caratterizzato ancora da una persistente debolezza della domanda interna, le vendite all’estero della provincia di Cuneo realizzano risultati contrastanti: a fronte di una contrazione complessiva dello 0,6%, i comparti di specializzazione, quali l’alimentare e la meccanica, si contraddistinguono per una performance positiva. “Questo – sottolinea il presidente della Cdc Ferruccio Dardanello – ci conferma l´apprezzamento dei nostri prodotti di qualità, particolarmente evidente nei confronti dei Paesi extra Ue-28, a fronte di una contrazione verso il bacino dell’Unione europea. L’intervento del sistema camerale a favore dell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti, grazie anche alle importanti misure di sostegno messe in atto sia sul piano regionale, con i progetti integrati di filiera e di mercato, sia in ambito nazionale con lo sportello Worldpass. Siamo al fianco delle nostre imprese, da quelle più internazionalizzate, affinché possano guadagnare terreno soprattutto sui mercati più lontani, a quelle di più piccola dimensione, per accompagnarle nelle sfide derivanti dall´apertura a nuovi mercati” . A livello settoriale, quindi, il lieve calo delle esportazioni cuneesi registrato nel I semestre è contrastato dal positivo andamento dei comparti caratterizzanti il tessuto economico provinciale. Con una quota pari al 28,6 % delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un incremento delle relative vendite pari al 7,8%, risultato delle performance positive realizzate dai prodotti alimentari (+5,1%) e dalle bevande (+11,8%). I prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca hanno registrato una crescita delle esportazioni del 3,5%; anche i settori della meccanica e dei prodotti in legno e della carta, che generano rispettivamente il 6,4% e il 5,0% delle vendite all’estero, hanno realizzato incrementi delle rispettive esportazioni (+6,6% e +3,6%). Sono risultate, invece, in flessione le vendite all’estero degli articoli in gomma e materie plastiche (-1,3%) e dei mezzi di trasporto (-16,1 %). Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 69,6% delle esportazioni provinciali, contro il 30,4% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Anche in questo ambito, il lieve calo delle vendite cuneesi all’estero è scaturito da dinamiche contrastanti: a fronte in una diminuzione del 4,8% delle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-28 rispetto al I semestre 2012, quelle rivolte ai paesi Extra Ue-28 hanno invece rilevato un incremento del 10,3%.  
   
   
FROSINONE - SIGLATO ACCORDO DI COOPERAZIONE CON ISTANBUL  
 
 Frosinone, 17 settembre 2013 - La firma del protocollo d’intesa tra la Camera di Commercio Italiana in Turchia e Aspin, Azienda speciale della Camera di Commercio di Frosinone, segna l’inizio di un importante rapporto di cooperazione tra le due istituzioni. La firma in calce al Memorandum of Understanding, da parte del segretario generale della Camera di Commercio Italiana a Istanbul, Fatih Aycin e il presidente di Aspin Genesio Rocca, è stata posta lo scorso 13 settembre al termine di un colloquio, nel corso del quale è stato esaminato l’andamento economico dei due Paesi, Italia e Turchia, e gettate le basi di una futura e proficua collaborazione. “Sono emerse – ha dichiarato il presidente Genesio Rocca – grandi potenzialità di sviluppo per le imprese. La firma dell’accordo – sottolinea ancora il presidente di Aspin – offre concrete opportunità di cooperazione e grandi possibilità di investimenti sia in Italia che in Turchia. La Turchia considera il nostro Paese, arricchito e rafforzato dal concetto che il Made in Italy ha nel mondo - dice Rocca – la porta d’ingresso dell’Europa”. La firma dell’accordo, volto a promuovere gli investimenti delle imprese italiane nel territorio turco e a sviluppare progetti di cooperazione e assistenza tecnica con il supporto dei programmi di finanziamento dell’Ue e di altri organismi nazionali e internazionali, è arrivata nel corso della più affermata Fiera del settore “Eurasia Packaging 2013”. La Eurasia Packaging, principale evento per l’industria del packaging in tutta la regione euroasiatica, ha visto la partecipazione di una collettiva di aziende della provincia di Frosinone. “All’appuntamento internazionale di Istanbul la nostra collettiva – dice Rocca – è risultata la più numerosa. Ancora una volta numerose aziende del settore carta e cartotecnica della nostra provincia hanno conquistato la vetrina internazionale. Dall’incontro è emerso, infine, l’interesse a crere nuovi investimenti produttivi nei due Paesi. In particolare in Turchia dove il Governo mette a dispozione incentivi per la nascita di nuove aziende”. Ora l’Azienda speciale Aspin e la Camera di Commercio Italiana in Turchia si sono date appuntamento a breve per definire un programma di azioni di promozione economica dei territori da realizzare entro i primi mesi del 2014. Dalla Turchia la delegazione dell’Ente camerale di Frosinone volerà in Sudafrica, dove a Johannesburg parteciperà ad una missione imprenditoriale. Qui ad essere protagoniste saranno le aziende operanti nelle filiere agroalimentare, chimico-farmaceutica, meccanica e automazione di ben 6 regioni italiane tutte coordinate da Aspin.  
   
   
INDESIT, INCONTRO REGIONE CAMPANIA - SINDACATI: SALVAGUARDIA LAVORATORI E CERTEZZE FUTURO IMPIANTI  
 
Napoli, 17 settembre 2013 - L’assessore al Lavoro Severino Nappi, nella qualità di coordinatore della Cabina di Regia per la gestione dei processi di Crisi e di Sviluppo, e l’assessore alle Attività Produttive Fulvio Martusciello hanno incontrato ieri i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per la vertenza Indesit. Dall’incontro è emersa piena condivisione degli obiettivi con tutte le organizzazioni sindacali e la consapevolezza di dover, da un lato, salvaguardare i lavoratori impiegati negli stabilimenti della Campania e, dall’altro, avere certezze sul futuro degli impianti produttivi sul territorio regionale. In presenza di questi elementi, la Regione Campania è pronta a fare la sua parte, anche in termini finanziari, insieme al Governo nazionale. Ciò sarà rimarcato da Regione e parti sociali anche nell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico fissato per il prossimo 23 settembre.  
   
   
AEROSPAZIO: IL PIEMONTE VOLA IN CINA  
 
Torino, 17 settembre 2013 - Una delegazione di 8 imprese piemontesi dell’aerospazio è in Cina dal 23 al 28 settembre per partecipare ad un programma di incontri bilaterali con le più importanti aziende cinesi del settore. L’iniziativa si inserisce in "Torino Piemonte Aerospace”, Progetto Integrato di Filiera gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte e Cdc di Torino, nel quale è confluita l’omonima iniziativa della Cdc di Torino che dal 2007 e fino all’anno scorso ha promosso l’internazionalizzazione delle aziende piemontesi del settore aeronautica, spazio e difesa. Gli incontri bilaterali si svolgeranno anche all’Aviation Expo China, evento biennale dell’industria aeronautica alla sua 30° edizione, che Beijing ospita dal 25 al 28 settembre, dove uno stand promozionale sarà dedicato alle capacità di offerta e innovazione delle aziende aderenti a Torino Piemonte Aerospace e più in generale di tutto il Piemonte. “Il bacino aerospaziale piemontese vanta oltre 2,6 miliardi di euro di fatturato medio annuo e più di 12.500 dipendenti – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - È un’indiscussa eccellenza del nostro territorio, che dobbiamo sempre meglio rafforzare nel mondo, incentivando le nostre aziende a consolidarsi sul mercato internazionale. Allo stesso tempo, bisogna continuare a creare le occasioni per attirare in Piemonte importanti investimenti. Questa missione, a cui partecipano otto aziende della nostra regione, potrà essere un’importante opportunità”. “La Cina è un mercato strategico per la crescita internazionale delle Pmi piemontesi, non a caso è al centro di numerose attività di Torino Piemonte Aerospace. Nel 2012 l´interscambio commerciale Piemonte-cina nel comparto aerospaziale, da imputarsi nella sua totalità alla provincia di Torino, è stato pari a 1,98 miliardi di euro, in linea con i valori registrati l´anno precedente – aggiunge Alessandro Barberis, presidente della Cdc di Torino - La nostra industria aerospaziale può cogliere in quest’area importanti opportunità di export, rafforzando e consolidando il proprio posizionamento su questo mercato.La missione ci offre anche l’occasione per coinvolgere gli operatori cinesi nel prossimo Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale dell’aerospazio in Italia che organizziamo a Torino per la quarta volta, dal 25 a 27 ottobre”. All’interno dell’Aviation Expo China è previsto un workshop di promozione delle attività tecniche e innovative sviluppate dai team, con un particolare focus sui nuovi prodotti e processi emersi da questo lavoro congiunto tra le imprese. La presentazione si strutturerà come tavola rotonda, animata dalle imprese piemontesi che saranno a Pechino, alla quale sono invitate a partecipare sia le aziende cinesi sia i player stranieri con sedi in Cina.  
   
   
LODI - AL VIA IL BANDO INNOVAZIONE 2013  
 
Lodi, 17 settembre 2013 - È attivo il Bando 2013 “Voucher Ricerca e Innovazione e contributi per i processi di brevettazione”, sostenuto da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde, nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Competitività del sistema economico lombardo. L’obiettivo è favorire i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde stimolando l’innovazione tecnologica, attraverso innovazione di prodotto e di processo, accompagnando le imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, valorizzando il capitale umano e sostenendo i processi di brevettazione. Il bando prevede l’assegnazione di contributi a voucher a fondo perduto per l’acquisto di servizi volti a favorire i processi di innovazione. Si rivolge alle micro, piccole o medie imprese con sede operativa in Lombardia, attive e iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi, in regola con il pagamento del diritto annuale, con gli obblighi contributivi e con le normative sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro. Il voucher prevede diverse misure di intervento, in particolare: Misura A (Sviluppo dell’offerta di conoscenza, con contributi da 9.000 a 11.000 euro, per sostenere l’attivazione di percorsi di innovazione attraverso l’ausilio di centri di ricerca registrati); Misura B (Supporto alla partecipazione a programmi della Commissione Europea, con contributi da 2.500 a 5.000 euro, per l’acquisto di servizi di assistenza tecnica per la partecipazione a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione in ambito comunitario in qualità di partner o coordinatori); Misura C (Capitale umano specializzato in azienda, con contributi da 4.000 a 11.000 euro per l’inserimento di un dottore di ricerca o un temporary manager); Misura D (e-security e sicurezza informatica, con contributi da 3.000 a 3.500 euro, per l’adozione di una rete informatica sicura, a garanzia di efficienza e produttività); Misura E (sostegno ai processi di brevettazione, con contributi da 6.000 a 12.000 euro, per incentivare interventi che abbiano come obiettivo l’ottenimento di uno o più brevetti europei e/o internazionali). La dotazione finanziaria è di 5.970.000 euro di cui 3.000.000 a carico di Regione Lombardia e 2.970.000 a carico del sistema camerale. In particolare sulle Misure A e C le imprese della provincia di Lodi avranno a disposizione complessivamente 83.000 euro, di cui 33.000 stanziati dalla Regione e 50.000 dalla Cdc di Lodi. Le imprese possono presentare domanda per i voucher A, B,c, compilando la modulistica disponibile on line sul sito www.Bandimpreselombarde.it  Per il voucher D bisogna compilare la modulistica disponibile sul sito https://gefo.Servizirl.it/  . Le domande per i voucher possono essere presentate dalle ore 14.30 del 1 ottobre 2013 fino alle ore 12 del 27 febbraio 2014.  
   
   
LOMBARDIA, MARONI: GLI ARTIGIANI SONO NOSTRI VALOROSI IMPRENDITORI  
 
Milano, 17 settembre 2013 - "Il settore dell´artigianato per la Lombardia è fondamentale perché rappresenta la tradizione delle nostre ricchezze produttive, una tradizione di eccellenza che intendo sostenere." Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni alla Fiera di Rho-pero dove ha inaugurato il Mipel 2013 ovvero la 104esima edizione della mostra internazionale di pelletteria e accessori, che vede presenti 334 imprese artigianali. Nel corso della sua visita il presidente lombardo ha visitato numerosi stand, soffermandosi all´interno di essi e dialogando con gli espositori, per comprendere ancora più a fondo le esigenze e le necessità degli artigiani lombardi, soprattutto nell´ottica della loro sempre più crescente attività di export a livello mondiale. Il Mipel Una Vetrina Per Le Imprese - "Qui al Mipel - ha sottolineato Maroni - ci sono tante aziende lombarde, e non solo lombarde, che rappresentano il meglio che c´è nella produzione non solo italiana ma mondiale. Girando per gli stand e confrontandomi con gli espositori ho constatato che ormai sono quasi tutte le nostre imprese sono orientate all´export: un´altra conferma dell´eccellenza lombarda che si afferma nel mondo." Dalla Regione Lombardia Il Sostegno Agli Artigiani - "Era giusto essere qui oggi - ha continuato Maroni - per dare un giusto riconoscimento come Regione Lombardia, con la mia presenza, all´azione e all´attività difficile e faticosa che questi valorosi imprenditori portano avanti con ottimi risultati. Come Regione Lombardia abbiamo già preso numerose iniziative per sostenere le imprese lombarde in materia di facilità di accesso al credito, di pagamento dei crediti che le imprese vantano verso le pubbliche amministrazioni e tra poco ci sarà un bando che faremo con la Camera di Commercio di Milano per favorire la nascita di nuove imprese artigiane."