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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
SECONDO FORUM SULLA BIOECONOMIA A BRUXELLES  
 
Dal 30 settembre al 1º ottobre 2013 si svolgerà a Bruxelles, in Belgio, il secondo forum sulla bioeconomia (Second Bioeconomy Forum), che si concentrerà sul tema "Sfide globali e la bioeconomia - parte della soluzione o parte del problema? Un caso di comunicazione". Commnet, la rete di comunicazione finanziata dall´Ue per i progetti del 7° Pq collegati alla bioeconomia, aprirà la settimana dedicata alla bioeconomia a Bruxelles con l´obbiettivo di approfondire le questioni rilevanti legate alla comunicazione. Questo evento riunirà le parti interessate nel settore della bioeconomia e primi relatori di alto livello provenienti da tutta Europa per rispondere a domande scottanti relative a questioni quali sicurezza alimentare, genetica delle piante e biotecnologia marina. In una serie di sessioni determinate dai progetti, i team di ricerca Commnet presenteranno le proprie strategie di comunicazione e storie di successo su come comunicare in modo efficace i risultati della ricerca. Come una piattaforma per raccontare la storia della biotecnologia europea, il forum lungo una settimana presenterà una serie di mostre, dibattiti con specialisti in comunicazione, gruppi di consumatori e rappresentanti del mondo industriale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://commnet.Eu/06_events/2nd_bioeconomy_forum.kl    
   
   
MARONI: SU EXPO HO PERCEPITO L´IMPEGNO DEL GOVERNO  
 
Milano - "Quello con Enrico Letta è stato un incontro utile: da parte del presidente del Consiglio ho percepito l´impegno forte del Governo, per far sì che Expo sia un successo ed è quello che vogliamo anche noi". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni al termine dell´incontro nella sede milanese della società Expo con il presidente del Consiglio Enrico Letta, i vertici della società Expo 2015 e i rappresentanti delle Istituzioni locali. Posta Attenzione Sulle Infrastrutture - "Nel corso dell´incontro - ha precisato Maroni - abbiamo approfondito le questioni ancora in sospeso su Expo, in particolare ho chiesto al presidente Letta l´intervento del Governo su alcune criticità infrastrutturali, dove ci sono dei problemi da risolvere, problemi che stiamo già affrontando e su cui c´è l´impegno del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, come, per esempio, sulla Rho-monza e sulla Arcisate-stabio". L´impegno Per La Lotta Alla Contraffazione Alimentare - "Inoltre ho fatto presente al presidente Letta - ha continuato il presidente di Regione Lombardia - le iniziative che abbiamo già intrapreso per la promozione di Expo, attraverso il World Expo Tour, e per la definizione di un documento strategico e specifico contro la contraffazione alimentare, che rappresenta un danno da 60 miliardi di euro l´anno per le imprese del nostro comparto agroalimentare, oltre che un rischio per la salute e, al riguardo, il presidente Letta si è detto molto interessato a collaborare". La Richiesta Di Un Tavolo Per I Lavoratori Della Riva - "Infine - ha concluso Maroni - ho consegnato al presidente del Consiglio una lettera sulla situazione delle acciaierie Riva, che tocca cinque siti produttivi in Lombardia, per un totale di 760 lavoratori, chiedendo l´impegno del Governo e la convocazione di un tavolo cui la Regione Lombardia vuole partecipare per salvaguardare in primo luogo il posto di lavoro di questi cittadini lombardi. A questo documento ho allegato una lettera della Cisl Lombardia, che sostiene questa nostra iniziativa".  
   
   
ABRUZZO/ANGOLA,CHIODI: UNA RELAZIONE CHE FA CRESCERE ENTRAMBI  
 
Colleatterrato Alto (Teramo), 16 settembre 2013 - Una delegazione delle Province Huila e Namibe della Repubblica Angolana, composta da politici, amministratori, medici e veterinari, ha fatto visita, il 12 settembre, alle strutture di ricerca scientifica della nuova sede dell´Istituto Zooprofilattico di Teramo, "G. Caporale". La delegazione, guidata dal vice Governatore Alcides Gomes Cabral, è stata ricevuta dal direttore generale dell´Istituto, Ferdinando Arnolfo e di rappresentanti istituzionali del territorio abruzzese e molisano, tra i quali il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, del Consiglio regionale, Nazario Pagano, gli assessori regionali Luigi De Fanis e Paolo Gatti. La visita della delegazione angolana fa seguito ad un protocollo d´intesa firmato nell´agosto del 2010 a Lubango con il quale la Regione Abruzzo e la repubblica Angolana si sono impegnati in una serie di interventi congiunti in ambito socio-sanitario ed educativo. L´incontro odierno sarà utile anche per approfondire la reciproca conoscenza anche attraverso la presentazione delle peculiarità dell´Izs dell´Abruzzo e del Molise, nonché esaminare possibili ambiti di ulteriori collaborazioni. Nel corso della visita è stato presentato un progetto integrato che verrà avviato nei prossimi mesi, per il miglioramento della Salute Pubblica attraverso la lotta alle malattie trasmesse all´uomo dagli animali e dagli alimenti derivati. La gestione logistica del progetto (affidata alla Onlus Marco Di Martino di Pescara che opera da 11 anni nel territorio angolano) prevede l´assistenza tecnica ai Servizi Veterinari delle due province angolane. In Particolare prevede la formazione in Italia e in Angola di tecnici di laboratorio, ispettori di porto ed aeroporto, ispettori di mattatoio e addetti all´identificazione degli animali. L´istituto di Teramo curerà, inoltre, l´identificazione dei bovini e la fornitura del relativo sistema informatico di gestione, il recupero di mattatoi rurali e il ripristino di un laboratorio nella città di Namibe da dedicare alla sicurezza alimentare. Chiodi: "L´angola è un paese che sta crescendo moltissimo grazie un sistema economico che in pochissimi anni ha dimezzato la percentuale di povertà e non è impossibile ipotizzare che nei prossimi mesi possa diventare un realtà molto importante del continente africano". "Questo rapporto di collaborazione che si perfeziona oggi, contribuirà a sviluppare entrambe le economie perchè quando si lavora in sinergia si accrescono le conoscenze e le esperienze reciproche".  
   
   
SANITÀ ANIMALE IN SARDEGNA, LINGUA BLU: HA FIRMATO NUOVO DECRETO; INDENNIZZI PIÙ RAPIDI  
 
L´assessore regionale della Sanità Simona De Francisci ha firmato il 12 settembre il nuovo decreto per contrastare in maniera più efficace l’epidemia di Lingua blu che ha colpito gli allevamenti ovini della Sardegna. La firma arriva dopo le verifiche e d´intesa con il ministero della Salute, i Servizi veterinari delle Asl e l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna. Alla presentazione del provvedimento, oggi a Cagliari, oltre all’assessore De Francisci erano presenti l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi e il direttore dello Zooprofilattico Antonello Usai. De Francisci. "È un decreto importante - ha sottolineato De Francisci – perché integra e rafforza le precedenti disposizioni, prevedendo tra le altre norme l’anticipazione della campagna vaccinale 2014". L’assessore ha poi voluto lanciare un appello a tutto il sistema affinché non si abbassi la guardia. In particolare, ha chiesto al mondo allevatoriale la massima collaborazione perché immunizzino i propri capi: “È un vaccino spento, dunque con nessun effetto collaterale e assieme a una corretta profilassi è l’unica arma per combattere la malattia". Cherchi. Riguardo agli indennizzi agli allevatori, l´assessore Cherchi ha illustrato i contenuti della legge appena approvata in Consiglio regionale, che destina 18,5 milioni di euro all´emergenza: “Tra le novità più significative vi è il coinvolgimento degli enti locali, ai quali verranno trasferite le risorse per velocizzare i tempi di erogazione delle somme necessarie a ristabilire il patrimonio zootecnico compromesso direttamente dalla Blue Tongue. Inoltre una parte consistente dei fondi sarà destinata alla prevenzione e alla ricerca". Cherchi ha poi chiarito che con questo provvedimento non sono previsti indennizzi per gli abbattimenti. Usai (Izs). "Il ricorso a un vaccino spento - ha poi aggiunto il direttore dello Zooprofilattico Usai – si è reso necessario per evitare gli effetti collaterali del passato e per andare incontro alle richieste degli allevatori. I sierotipi della Blue tongue sono oltre 20, perciò il vaccino da solo non basta, anche se resta uno strumento indispensabile. Quindi insieme alla profilassi sanitaria dobbiamo fare squadra con gli allevatori e fare la guerra all´insetto vettore della malattia", ha aggiunto Usai. I Dati. Sono 3.081 i focolai di blue tongue registrati all´11 settembre dal Centro di Sorveglianza Epidemiologica dell´Istituto Zooprofilattico della Sardegna. I casi di malattia confermati sono 1.092 mentre i sospetti sono 1.989 per un fenomeno che interessa più di 3mila aziende isolane. Gli ovini contagiati sono 74mila circa, con una mortalità che non supera l’uno per cento sul totale dei capi coinvolti (900mila: cioè la somma di tutti gli animali presenti nelle aziende interessate dalla lingua blu). Le province più colpite restano quelle di Nuoro (739 focolai), Oristano (747) e Sassari (574). Stabili, i numeri di Lanusei: 115 focolai. (Dc/lp) Scheda – Il Nuovo Decreto Gli Obiettivi. I principali obiettivi della campagna vaccinale obbligatoria prevista nel nuovo decreto sono: - proteggere il patrimonio ovino isolano dai danni derivanti dalla circolazione del virus; - consentire la movimentazione intraregionale ed extraregionale anche dei bovini o degli animali delle specie recettive alla febbre catarrale degli ovini. Vaccini Spenti Obbligatori. La nuova strategia di vaccinazione per la campagna in corso prevede il ricorso alla profilassi vaccinale negli allevamenti ovini oltre i 4 km del buffer attorno ai focolai e inoltre in tutti gli ovini di età maggiore ai 3 mesi che non manifestano sintomatologia clinica, appartenenti alle aziende confinanti con quelle sede di focolaio, tenendo conto della situazione orografica e della presenza di corsi d’acqua, in particolare nelle provincie interessate dall´epidemia 2012. Non sono previsti effetti collaterali negli animali sottoposti a vaccinazione, visto che si tratta di vaccini spenti. Per quanto riguarda la profilassi diretta (lotta all’insetto vettore e smaltimento carcasse), è prevista la distribuzione agli allevatori di particolari repellenti per ovini (Butox). Inoltre, gli allevatori dovranno attuare tutte le azioni per migliorare la biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli animali. Campagna 2014 Anticipata. Tra le novità del provvedimento, l’aver già incluso la strategia per l’acquisto delle dosi di vaccino per la campagna 2014, in modo tale da partire con le prime vaccinazioni con un sensibile anticipo rispetto al 2013, si stima già ai primi mesi del 2014. Sono già in corso i contatti con le uniche due ditte produttrici in Europa. La programmazione della vaccinazione sarà basata anche sulla valutazione dei dati complessivi 2013. Ruolo Province E Comuni. Spetta agli enti locali svolgere, per la parte di competenza, le attività di controllo e prevenzione sull’insetto vettore. A carico dei Comuni sono anche le operazioni di smaltimento delle carcasse degli animali morti e/o abbattuti per la malattia. Veterinari Mobilitati. I dirigenti veterinari sono mobilitati sul territorio per supportare gli allevatori, monitorare la situazione epidemiologica, gestire i focolai, registrare tutti gli eventi, i capi morti, abbattere quelli agonizzanti per benessere animale e svolgere tutte le attività previste dai piani di emergenza e dai manuali operativi. Operativi anche i turni di reperibilità notturna e festiva i cui recapiti potranno essere richiesti ai centralini dei presidi ospedalieri della Asl. Ok A Movimentazione. Per quanto riguarda la movimentazione extraregionale, il 6 settembre il ministero della Salute ha predisposto un protocollo nazionale che vale per autorizzare lo scambio tra le regioni degli animali vaccinati (bovini in particolare). Collaborazione Allevatori. Per una migliore efficacia della lotta alla Lingua blu, il decreto specifica che gli allevatori debbano offrire la massima collaborazione per lo svolgimento delle operazioni di profilassi. Coloro che si sottrarranno alle disposizioni del Piano di vaccinazione non potranno usufruire degli indennizzi.  
   
   
VERSO EXPO 2015: TUTTI NE PARLANO, NOI CI PREPARIAMOA BAROLO UNA GIORNATA DI FORMAZIONE, DEDICATA AGLI OPERATORI TURISTICI E DEL FOOD & WINE  
 
 Il 17 settembre 2013 il Castello di Barolo, sede del Museo del Vino Wimu, ospiterà una giornata formativa rivolta agli operatori turistici e del food & wine, organizzata da Regione Piemonte e Sviluppo Piemonte Turismo, in collaborazione con Unimanagement (Gruppo Unicredit) e Bto (Buy Tourism Online), l’evento italiano dedicato al mondo del turismo sul web. Partendo dal tema proposto da Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, la giornata sarà un’occasione per riflettere, confrontarsi e migliorare le proprie performance professionali nel settore del turismo. Il tema della giornata si focalizzerà sulla reputazione turistica, con particolare attenzione alla leva dell’enogastronomia come ambasciatrice del territorio, in un format che prevede un seminario al mattino (dalle 10 alle 13) e tavoli di lavoro tematici nel pomeriggio (dalle 14,30 alle 18) a cui è ancora possibile iscriversi online sul sito web. Per info: www.Noipiemonte.com  Programma - Mattina - Ore 10.00: Presentazione della ricerca “Gli italiani e il cibo” - - Monica Fabris, Presidente Episteme Ore 10.40 - Expo 2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, energia per l’Italia - Giovanni Sacripante, Direttore Generale Sales & Marketing di Expo 2015 Ore 11.20 - Ecosistemi digitali a servizio di ecosistemi territoriali - Alfonso Fuggetta, Ad e Direttore Scientifico, Cefriel Politecnico di Milano Ore 12.00 - Patrimonio Unesco, identità territoriali e ricadute turistiche: dati e tendenze su cui riflettere - Flavia Coccia, Responsabile ricerca Is.na.r.t. Ore 12.30 - L’expo 2015: una opportunità per conquistare i turisti cinesi -Giancarlo Dall’ara, Presidente dell’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi Pomeriggio Ore 14.30-18.00 – Tavoli di lavoro a tema su Destinazione, Ospitalità e Food&wine.  
   
   
APERTO UN TAVOLO TECNICO PER LA MONTAGNA PIEMONTESE CONFRONTO SULLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2013-2020  
 
 Torino - Si è riunito l’ 11 settembre, per la prima volta, il tavolo tecnico per l’economia montana tra Regione Piemonte e le associazioni agricole Coldiretti e Agrinsieme, rappresentante le aziende e le cooperative piemontesi di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane. L’incontro ha inteso aprire un confronto, insieme alle associazioni e alle parti datoriali, sulle modalità operative corrette per garantire un maggior coinvolgimento dei territori montani nella gestione degli strumenti operativi offerti dai programmi europei. “La convocazione del tavolo dell’economia montana – spiega l’assessore all’Economia Montana, Gian Luca Vignale – che oggi si è tenuto con le associazioni agricole, ma che intendo aprire a tutte le parti, è una risposta alle molte richieste di condivisione sull’utilizzo degli strumenti europei, in vista della prossima programmazione europea 2013-2020. È infatti evidente, che a fronte di una progressiva diminuzione delle risorse regionali e nazionali, i contributi europei assumano particolare importanza per il futuro economico e produttivo dei nostri territori. Per questo motivo è fondamentale gestire le ingenti risorse europee con maggiore attenzione rispetto al passato, sapendo scegliere priorità ed individuare in modo condiviso gli obiettivi”. Nella programmazione europea 2007-2013 i territori montani piemontesi hanno potuto beneficiare di circa il 18% dei fondi del Psr, per un ammontare complessivo di risorse di oltre 176 milioni di euro, al quale vanno aggiunti i quasi 100 milioni di euro dedicati ai programmi transfrontalieri. “I numeri degli interventi europei sul nostro territorio – spiega Vignale – ben illustrano come la montagna piemontese abbia usufruito e possa ancora beneficiare di un’ampia quantità di risorse. Questo significa che settori vitali dell’economia montana, come il turismo, la produzione dei prodotti tipici, la cultura e i servizi sociali, potranno contare su importanti sostegni, che dovranno essere veicolati e gestiti nel migliore dei modi, individuando priorità ed obiettivi condivisi”. Per promuovere un più ampio confronto con le parti datoriali coinvolte dalla ricerca di strumenti utili allo sviluppo del territorio montano del Piemonte, l’assessore Vignale ha inoltre dichiarato la sua intenzione di dare avvio al “Gruppo di lavoro per lo sviluppo e la promozione dell’economia montana”, al quale saranno invitati, oltre ad Agrinsieme e Coldiretti, anche Uncem, Assoleader Piemonte, Cai, Agrap, Arpiet e tutte le associazioni che si occupano di sviluppo.  
   
   
VETERINARI, LOMBARDIA: PRONTO AL DIALOGO CON LA CATEGORIA  
 
 Milano - "Quando alcuni giorni fa ho auspicato che i Servizi veterinari venissero distaccati dall´alveo della Sanità per afferire all´Agricoltura, sono rimasto francamente sconcertato dalla reazione dei medici veterinari. Anche per il fatto che, se si leggono le mie dichiarazioni, ho riconosciuto loro preparazione e competenza. Né il mio messaggio aveva l´intenzione di sostenere che un rapporto esclusivo con l´agricoltura avrebbe migliorato la qualità dei controlli, il livello di sicurezza alimentare o l´immunità da qualsiasi inconveniente, che può occorrere alla filiera animale ed agroalimentare". E´ quanto afferma l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, in merito alla richiesta avanzata ai Ministeri della Sanità e delle Politiche agricole di allinearsi a quanto avviene normalmente nel resto d´Europa. "Sono stato tuttavia redarguito - prosegue l´assessore -, per usare un eufemismo, come se avessi avanzato l´ipotesi più assurda e deleteria per i medici veterinari, per gli animali oggetto delle cure degli stessi o per la ´food security´". Garantire Sicurezza E Tutelare Zootecnia - "Nella mia vita politica ho sempre privilegiato il dialogo quale fonte di confronto e di crescita - ha ricordato Fava -. Sono pronto, pertanto, a un confronto sul tema con tutti i rappresentanti della categoria dei medici veterinari pubblici e privati, affinché sulla questione possano essere individuate soluzioni in grado di continuare a garantire la professionalità degli operatori e, nel caso, a migliorarla ulteriormente, ad assicurare prestazioni sempre di alto livello a tutela della zootecnia e delle produzioni animali e a garantire il consumatore finale sotto il profilo della sicurezza degli alimenti". "Se risultasse molto più funzionale al sistema che i veterinari continuassero a dipendere dalla Sanità - ha poi aggiunto -, sono pronto a ritornare sui miei passi, perché quanto ho affermato una settimana fa non era dettato da pregiudizio alcuno". Non Escludere Agronomi E Tecnologi Alimentari - "L´occasione di un incontro con i medici veterinari potrebbe inoltre portare a un confronto costruttivo sull´opportunità di consentire l´accesso nel Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai laureati delle Facoltà di Agraria e di Scienze e tecniche dell´Alimentazione, vale a dire agli agronomi e ai tecnologi alimentari". "Senza nulla togliere alla elevata professionalità dei medici veterinari e a quei medici chirurghi che si occupano di sicurezza alimentare - ha premesso l´assessore lombardo -, sono convinto che attribuire competenze in tema di sicurezza alimentare agli Assessorati all´Agricoltura aprirebbe le porte di questo settore a quelle professionalità appunto come i tecnologi alimentari o gli agronomi, che, ad oggi, mancano nelle Asl e che invece sarebbe opportuno entrassero, soprattutto per quanto attiene il controllo degli alimenti di origine vegetale o di quelli trasformati industrialmente. Ne deriverebbe sicuramente un miglioramento delle competenze necessarie alla sicurezza alimentare". "Forse un settore complesso come la sicurezza alimentare richiede che, accanto ai veterinari, che svolgono egregiamente un servizio di qualità nel settore delle produzioni animali primarie, - ha concluso l´assessore - vi siano ulteriori competenze multidisciplinari, che richiedono il coinvolgimento anche di altre figure professionali. Un simile percorso, rivolto esclusivamente a garantire la sicurezza alimentare, la qualità delle produzioni e la salute del consumatore, dovrebbe portare all´apertura dei concorsi delle Asl anche ad altri tipi di laurea".  
   
   
VARESE - INCONTRO SU INNOVAZIONE E AGRICOLTURA  
 
Alla vigilia dell’edizione 2013 di Agrivarese, prevista per domenica 22 settembre ai Giardini Estensi, anche l’appuntamento di questo mese dei “Venti dell’Innovazione” sarà dedicato al settore primario. Con approfondimento sull’agricoltura e la trasformazione tecnologica che la caratterizza, venerdì 20 settembre (ore 17.00, Camera di Commercio, piazza Monte Grappa) riprende il ciclo d’iniziative promosse dalla Camera di Commercio in collaborazione con diversi attori della nostra provincia che, nei rispettivi ruoli, lavorano per favorirne lo sviluppo. Attori che vanno dalle associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, dell’industria e del mondo delle cooperative fino al Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento. Durante l’incontro del 20 settembre, in particolare, verrà data la parola agli esperti ma anche agli imprenditori che porteranno la loro testimonianza sulla "new economy" nel settore primario: si affronteranno temi quali il rapporto tra politica agricola comunitaria e innovazione, le prospettive del piano di sviluppo rurale in provincia di Varese, la relazione tra energia, innovazione e sostenibilità ambientale, ma anche la multifunzionalità. Non mancherà poi l’illustrazione di alcuni casi aziendali tra tradizione e innovazione. Così, dopo l’introduzione del segretario generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli, sono previsti gli interventi di Alessandro Nebuloni e Gabriele Boccasile, dirigenti della Direzione Agricoltura della Regione Lombardia, di rappresentati del settore Politiche per l’Agricoltura della Provincia di Varese, degli imprenditori Rodolfo Mazzucotelli (La Grande Stufa srl), Livio Bozzolo (Energia Legno Varese srl), Fabio Guzzetti (società agricola La Fattoria), Roberto Torrani (azienda agricola Torrani), Paolo Martinelli (azienda agricola Martinelli), Massimo Grignani (azienda agricola Il Carpio), di un esponente della società agricola Pira e del dottore agronomo Giuseppe Malnati. La partecipazione all’incontro è gratuita, occorre però prenotarsi iscrivendosi con procedura telematica direttamente dal sito della Camera di Commercio di Varese.  
   
   
PESCA: COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE PER VALORIZZARE E SALVAGUARDARE IL PESCATO ALTO ADRIATICO. A GARDA LA PESCA IN PIAZZA  
 
 Garda (Verona) - “Il Veneto ricerca, persegue e per certi aspetti pretende cooperazione per la tutela della pesca e delle risorse ittiche nell’Alto Adriatico, dove oggi si affacciano tre Regioni italiane e Paesi che fanno parte dell’Unione Europea”. Lo ha ribadito il 13 settembre 2013l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, intervenendo assieme al presidente della Iv Commissione consiliare Davide Bendinelli a Garda, in provincia di Verona, alla presentazione della manifestazione “Dal Mare al Lago”. “La pesca è l’elemento di unione principale e il maggiore fattore che esige coordinamento fra i Paesi che utilizzano l’Adriatico per la loro economia peschereccia e costiera – ha aggiunto Manzato – ed è necessario che il tema sia all’ordine del giorno nei rapporti trilateriali tra Italia, Slovenia e Croazia, Stati che si sono ieri incontrati al massimo livello a Venezia, presente lo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta. L’impegno delle Regioni italiane e delle loro marineria deve essere accompagnato da azioni di coordinamento tra tutte le marinerie dell’Adriatico settentrionale, in modo da valorizzare la loro attività con regole e sinergie comuni”. Il riferimento dell’assessore era rivolto anche al sequestro di un peschereccio di Chioggia da parte delle autorità Croate, evento che va inquadrato all’interno di uno scenario per il quale “le nostre marinerie chiedono garanzie di navigazione, protocolli condivisi, sicurezza e correttezza da parte dei colleghi sloveni e croati”. “Siamo qui a presentare l’ultima tappa della kermesse estiva che promuove i prodotti locali ittici del mare e del lago – ha ricordato dal canto suo Bendinelli – un’occasione importante sia per il settore della pesca, che continua ad attraversare un momento critico, sia per quello turistico sul Lago di Garda e per tutta l’economia del territorio gardesano. La pesca sarà la protagonista indiscussa del week-end della prossima settimana, con i pescatori che per la prima volta saranno anche venditori, senza però dimenticare gli altri prodotti della gastronomia locale e le produzioni vinicole del territorio. Organizzare questa manifestazione il penultimo week-end di settembre a Garda, mentre la stagione turistica è ancora attiva ma si avvicina il periodo autunnale, è strategico – ha concluso il presidente della Iv Commissione – per potenziarne l’offerta turistica ed offrire un evento unico, con l’auspicio di riuscire a ripeterlo il prossimo anno”. La festa “Dal Mare al Lago”, in programma a Garda da venerdì 20 a domenica 22 settembre prossimi, è l’ultimo appuntamento di quest’anno nell’ambito delle iniziative promosse a livello regionale per promuovere il pescato veneto presso ristoratori e consumatori, a fronte di un commercio del pesce che è ormai mondializzato, al punto che oltre il 70 per cento del pesce venduto in Italia proviene dall’estero. La manifestazione di Garda, aperta a tutti, prevede la degustazione e la vendita di prodotti ittici e agroalimentari di oltre 50 operatori del settore ittico, ed altrettanti del settore vitivinicolo, oltre a produttori di olio d oliva, pane, e prodotti orticoli delle associazioni di categoria. L’ingresso è libero, con stand e assaggi aperti dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 23 di ciascuno dei tre giorni di kermesse.  
   
   
INSEDIATO TAVOLO BLU PESCA AMATORIALE. PRIMO PROBLEMA AL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE CENTRALINE ELETTRICHE  
 
Treviso - Pesca amatoriale e ambiente uniscono le forze per salvaguardare i corpi idrici: verrà riesaminata la questione delle centraline idroelettriche attualmente presenti nei corsi d’acqua del Veneto e si punta all’introduzione di norme regionali per la salvaguardia delle aree naturali di ripopolamento e di pesca. Sono questi i primi obiettivi fissati il 12 settembre a Treviso durante l´insediamento della “Consulta regionale per la pesca ricreativa”, avvenuto stamane nella sede del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, su convocazione dell’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, alla presenza del collega all’ambiente Maurizio Conte e delle organizzazioni di categoria della pesca sportiva: la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee – Comitato Regionale Veneto (Fipsas); il Consorzio Veneto Associazioni Sportive Dilettanti (Co.ve.a.pe.di. A.s.p.d.); la Federazione dei Bacini di Pesca della Provincia di Belluno; l’Associazione Pescatori della Provincia di Verona (Appv); l’Unione Nazionale Pescatori a Mosca (Unpem); il Carp Fishing Italia; il Comitato Risorse Vitali, che riunisce Associazioni di settore operanti in Provincia di Venezia. Il primo confronto non è stato un atto formale ma è avvenuto su un tema cruciale: l’impatto ambientale disastroso delle centraline idroelettriche sulla fauna ittica, impossibilitata a percorrere i tratti dei corsi d’acqua dove questi impianti sono realizzati. In Veneto ci sono 583 centraline di varie dimensioni e almeno 115 sono le istanze in istruttoria per nuove realizzazioni. Il problema è particolarmente sentito nel Bellunese, dove c’è la maggiore percentuale di impianti e le autorizzazioni in fase di valutazione sono un’ottantina (per qualsiasi potenza). “Ci attiveremo al fine di limitare i danni intervenendo a livello normativo regionale –ha assicurato l’assessore Conte – perché crediamo sia di essenziale importanza trovare un punto di incontro tra la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, come avviene con le centrali idroelettriche, e la tutela dell’ambiente”. ´Il tavolo blu proporrà nel prossimo incontro la lista degli interventi necessari alla luce delle positive esperienze già realizzate – ha spiegato a conclusione l´assessore Manzato – in modo da dotarsi di un preciso piano progettuale entro dicembre, da mettere in pratica durante il 2014, che verrà affiancato da un’apposita delibera della Giunta Regionale”.  
   
   
GIORNATE DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO L´11 E 12 OTTOBRE A CASTEL MARECCIO A BOLZANO LE GIORNATE DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO SI TERRANNO L´11 E 12 OTTOBRE 2013 A CASTEL MARECCIO A BOLZANO SOTTO IL MOTTO "NUTRIRE IL MONDO".  
 
 L´evento è organizzato dalla Cooperazione allo sviluppo della Provincia in collaborazione con le Organizzazioni attive nel settore. Le tematiche affrontate riguarderanno in particolare la sicurezza alimentare, le limitate risorse, il diritto al cibo ed ad un´alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti del nostro pianeta. I temi verranno principalmente affrontati durante una conferenza prevista a Castel Mareccio, in via Claudia de´ Medici a Bolzano, per le ore 18.30 di venerdì 11 ottobre, alla quale interverrà l´ex Commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale, Franz Fischler e numerosi esperti provenienti in particolare dall´Africa, come il Vice Direttore Generale Fao anche Rappresentante per l´Africa della Fao Maria Helena Semedo (di origine Capo Verde). Nelle due giornate si affronteranno le tematiche alla luce dei nuovi scenari globali e delle nuove problematiche e si proporranno esempi, strategie e best practice che al Nord come al Sud hanno avuto particolare successo nel migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, che hanno rafforzato la resilienza e sviluppato sistemi alimentari e agricoli sostenibili. Le tematiche saranno approfondite in workshop paralleli che si susseguiranno nelle due giornate e che saranno rivolti a studenti, esperti di cooperazione e a aperti a tutti gli interessati. Proiezioni video, mostre tematiche, stand informativi, musica etnica e cibo dal Mondo arricchiranno le due Giornate. Www.provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo  
   
   
LA REGIONE LOMBARDIA AIUTERÀ LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA  
 
 Treviglio/bg - Se qualcuno aveva dubbi sulla nostra capacita di fare impresa sul versante della meccanizzazione agricola, credo che dopo la visita a questa azienda i dubbi sono immediatamente fugati". Lo ha detto l´assessore regionale alla Agricoltura Gianni Fava, visitando la Same Deutz, storica azienda leader nella produzione di trattori. "Qui a Treviglio - ha proseguito l´assessore - l´azienda assume i tratti commoventi della capacita di innovare in agricoltura, rispetto alla quale si e investito nei decenni su uno stabilimento cosi importante come quello di Treviglio. Un´eccellenza meccanica che il mondo ci invidia e che non possiamo abbandonare in alcun modo". Un Grande Piano Di Rilancio - " Se lo Stato e le proprie articolazioni hanno deciso di abbandonare questo comparto - ha detto Fava - sarà regione Lombardia a farsi carico di un grande piano di rilancio sulla meccanizzazione agricola, perchè questa industria continui a progredire e perchè i 1300 dipendenti possano avere una prospettiva anche di un mercato interno nell´interesse anche del comparto agricolo che ha bisogno di rinnovare il proprio parco mezzi per motivi di sicurezza, modernità e sviluppo. §u questo punto siamo molto impegnati, credo sarà necessario che già nella programmazione delle prossime settimane si inizi a ragionare sul fatto che la meccanizzazione agricola torni a essere punto cardine non solo del sistema industriale ma del comparto agricolo del nord".  
   
   
TRATTORI: QUI IL 7,5% DEL PRODOTTO ITALIANO  
 
Milano - "Nelle prossime settimane intendo incontrare i rappresentanti della filiera della meccanica agricola, dai costruttori fino ai dealer, passando attraverso le organizzazioni degli agricoltori e dei contoterzisti. L´obiettivo della Lombardia è quello di individuare specifiche misure per il sostegno della meccanizzazione, l´innovazione nei campi e la sicurezza sul lavoro". Lo afferma l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, alla luce dei dati sulle immatricolazioni delle trattrici, elaborato da Federunacoma. Più Tecnologia, Più Rese - "In Lombardia - osserva Fava - nel 2012 sono state immatricolate 1949 trattrici, pari a circa il 10 per cento del mercato italiano. L´andamento dei primi 9 mesi del 2013 vede un calo, su base tendenziale, dello 0,6 per cento. Dobbiamo fare in modo di invertire la rotta e dare la possibilità alle imprese agricole e agromeccaniche di accelerare sul fronte dell´innovazione, che si traduce in un miglioramento delle rese, in una diminuzione dei costi di produzione e in una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza sul lavoro". Misure Ad Hoc Per Macchine Agricole - L´intenzione dell´Assessorato è di predisporre misure specifiche per l´innovazione nelle macchine agricole. "Senza distogliere risorse per gli agricoltori - aggiunge l´assessore -, dovremo dare la possibilità anche alle imprese agromeccaniche di beneficiare di agevolazioni, perché non possiamo negare che alcuni segmenti del mercato, soprattutto le macchine da raccolta e le trattrici di potenza elevata, sono ormai appannaggio quasi esclusivo dei contoterzisti". La rotta della Lombardia va anche nella direzione dell´´agricoltura blu´, per una maggiore sostenibilità delle produzioni. "Sappiamo bene, come ha rilevato lo stesso commissario Ciolo?, che per fare innovazione non bastano un sistema di navigazione satellitare o un trattore a idrogeno - chiarisce l´assessore lombardo all´Agricoltura -, ma anche questo costituisce un passo in avanti, tenuto conto che il parco trattori italiano è piuttosto obsoleto". Brescia E Mantova Leader In Meccanizzazione - In termini numerici, il parco trattrici della Lombardia (fonte: Federunacoma), con oltre 147.000 mezzi, rappresenta il 7,5 per cento del totale nazionale. In testa si collocano le province di Brescia (col 18 per cento delle trattrici), Mantova (17 per cento), Pavia (16 per cento), Cremona (13 per cento), seguite da Bergamo e Milano (10 per cento). L´assessore Fava sarà a Treviglio (Bergamo), per visitare il museo storico della Same-deutz Fahr.  
   
   
NUOVO DISTRETTO AGRICOLO A BERGAMO: BENE PROMUOVERE LE IDENTITÀ  
 
 Spirano - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha partecipato a Spirano (Bergamo) alla presentazione del nuovo Distretto agricolo della Bassa Bergamasca, insieme al senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, e al deputato Cristian Invernizzi, al neo presidente del Distretto Gianbattista Arrigoni e al sindaco Giovanni Malanchini, con tutta la Giunta comunale. Presenti anche gli assessori provinciali Giorgio Bonassoli e Silvia Lanzani. "L´obiettivo dell´iniziativa è valorizzare produzioni e territorio - ha detto il sindaco -, creando anche occasioni di conoscenza delle ricchezze culturali, che il giacimento agricolo offre in questa zona di Lombardia". Aiuti Restino A Settore - "Iniziativa positiva - ha detto l´assessore Fava - ma, attenzione, c´è bisogno di concentrare gli sforzi. Non abbiano la tentazione, gli agricoltori, di usare fondi per altri obiettivi, che esulano strettamente da quelli del comparto. Un distretto agricolo deve tutelare gli interessi degli agricoltori che stanno sul territorio". "Avete creduto in un´opportunità e dimostrate amore per il territorio" ha detto Stucchi, nel corso della presentazione, preceduta in mattinata dalla visita a due "fiori all´occhiello" dell´alimentare, le aziende Cascina Italia e il caseificio Arrigoni, eccellenze della tradizione bergamasca, dove igiene, tecnologia e rispetto della tradizione sono protagoniste. Primo A Livello Provinciale - Le cifre parlano chiaro: la Bassa Bergamasca ha un numero di aziende agroalimentari inferiore solo a quelle presenti nell´intera provincia di Milano, mentre solo Spirano produce, ogni giorno, 200 quintali di latte destinato ai caseifici locali per la produzione di formaggi Dop. Il distretto è il primo in assoluto accreditato in provincia di Bergamo; vi hanno aderito 150 aziende agricole e agroalimentari (una decina delle quali solo a Spirano) mentre sono 42 i Comuni coinvolti nell´iniziativa di salvaguardia delle identità locali in tema di agricoltura e di promozione del territorio.  
   
   
SCAMBI MONDIALI DI VINO, IL 2013 PREVISTO IN CRESCITA DEL 5% SECONDO LE STIME ELABORATE DAL CORRIERE VINICOLO, L’ANNO IN CORSO CHIUDERÀ CON VALORI PARI A 35 MILIARDI DI DOLLARI.  
 
L’italia in ottima salute, specialmente sul fronte spumanti, dove il Prosecco compensa la stasi dello Champagne, facendo tornare la categoria ai livelli pre-crisi. Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini: un settore in salute, che ha saputo gestire bene gli ultimi anni di scarsa disponibilità di prodotto Il commercio mondiale di vino chiuderà con valori ancora in crescita. Secondo le stime elaborate dal Corriere Vinicolo, basate sull’andamento del primo semestre dei principali Paesi importatori ed esportatori, il totale 2013 si attesterà attorno a 35 miliardi di dollari, equivalente a una crescita del 5% rispetto al 2012. Tutti e tre i principali segmenti del mercato sono previsti in crescita: il tasso più alto (+10%) rimane appannaggio del vino sfuso, questo per via della salita vertiginosa dei prezzi dei prodotti della vendemmia 2012, che verrà diluito solo in parte dall’effetto calmieratore del raccolto 2013 previsto regolare un po’ in tutto il mondo. Crescita anche per i vini confezionati, a 24,9 miliardi di dollari (+5%), e per gli spumanti, il cui saldo finale dovrebbe oscillare attorno a +3-4%, a 5,8 miliardi. Valore degli scambi mondiali di vino: stime di chiusura 2013 .000 Us$ Var. 2013/12 Cagr 2008/13 Confezionato 24.893.911 +5,0% +3,4% Sfuso e > 2 litri 4.356.495 +10,0% +8,5% Spumanti 5.760.662 +3,7% -0,4% Totale 35.011.068 +5,4% +3,3% Fonte: Corriere Vinicolo. Cagr: tasso di crescita composto annuo “Sono molto soddisfatto di questa situazione che si avvia a essere positiva per il nostro settore, nonostante la difficile congiuntura economica – commenta Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini -. Pare che il comparto abbia tratto i più ampi benefici dalla riduzione dell’offerta avutasi un questi anni, generata in parte dall’effetto delle estirpazioni con premio in Europa e in parte da due annate scarse per via del meteo, trovando proprio nella difficile reperibilità del prodotto uno dei più validi alleati per ammortizzare gli effetti della crisi mondiale. Sarà interessante vedere come si riassesterà il mercato nel momento in cui i segni di recessione dovessero incominciare a essere meno pesanti e le vendemmie dovessero tornare a essere regolari. Quest’anno - continua Zonin - con i primi timidi segni di ripresa economica in Europa e un raccolto abbondante un po’ in tutto il mondo, potrebbe fornire una stimolante preview del nuovo scenario”. Gli andamenti pre e durante la crisi Sul lungo periodo, pre e durante crisi, la spumantistica è l’unico comparto ad aver fatto più fatica a rimettere ordine nei propri conti: il ritorno ai livelli del 2008 si è fatto attendere cinque anni, mentre sfusi e confezionati hanno preso maggiore slancio, recuperando l’anno di picco più basso già dal 2010. Il responsabile ha un nome e cognome: Champagne, la cui graduale ma troppo lenta ripresa continua a influenzare l’andamento generale della categoria, neutralizzando di fatto l’impulso dato dall’effetto Prosecco. “Preferisco leggere al contrario la situazione della spumantistica – dice Zonin - dando invece il merito al Prosecco di aver compensato la pausa di riflessione avuta dalle bollicine francesi”. Tornando invece a sfusi e confezionati, la scarsità di prodotto patita nel 2010 e nel 2012 si legge chiaramente come effetto diretto sull’impennata dei valori degli scambi: sul confezionato, tra 2010 e 2013 si guadagneranno circa 5 miliardi di dollari (da 20 a 25), sugli sfusi il saldo sarà positivo per 1,2 miliardi (da 4,6 a 5,8). Sparkling: l’Italia guadagna spazio Grazie alla dinamicità del Prosecco, come detto, il nostro Paese è destinato a guadagnare ancora quote di mercato a livello mondiale. Secondo le proiezioni del Corriere Vinicolo, se l’Italia dovesse mantenere il ritmo di crescita registrato nel primo semestre, chiuderebbe l’anno a 900 milioni di dollari di esportato (+15%), ritrovandosi con 2 punti percentuali in più di share sul commercio globale, al 16%, contro una Francia che chiudendo a +2% di crescita annuale vedrebbe il suo peso ridursi di un altro punto percentuale, al 55%. Bottiglia: bene Italia, Usa e Sudafrica Nel commercio di vino confezionato, l’Italia dovrebbe chiudere in terreno positivo (+6% a 4,7 miliardi di dollari), mantenere la seconda piazza a livello globale, con una quota del 19%, guadagnando decimi di punto ai francesi, le cui performance nella prima parte dell’anno non sono state particolarmente brillanti. L’onda Nuovo mondo sembra in fase di rientro, con il solo Sudafrica a destare sorpresa, con una ripresa netta del commercio di vino confezionato (+27%), che dovrebbe portarlo di nuovo sopra il 2% di quota mondiale. Stasi invece per Cile, Argentina e Australia, in leggera crescita la Spagna, mentre gli Usa confermano lo stato di salute delle esportazioni registrato negli ultimi anni, con una quota sugli scambi mondiali che incomincia ad avvicinarsi al 5%.  
   
   
SUPER-BAR È LA PRIMA EDIZIONE ITALIANA DI BAR SHOW “BEVI MENO, BEVI MEGLIO” SUPERSTUDIO PIÙ, 30 SETTEMBRE - 3 OTTOBRE 2013 CON IL PATROCINIO DI FIPE-CONFCOMMERCIO  
 
Cosa c’è dietro l’arte di preparare un ottimo cocktail? Un mix sapiente di sapori, profumi, fantasia, sensazioni ed emozioni. Come per l’arte, la moda e il design o l’alta cucina, non è azzardato leggere attraverso queste “creazioni liquide” la creatività e cultura del mondo contemporaneo, gli usi e consumi della società, l’evoluzione del gusto, la scoperta di nuove culture inaspettate. C’è un mondo poliedrico dietro la cultura del bere, storie umane di bartender professionisti, ricette storiche o invenzioni futuristiche che rievocano personaggi leggendari del cinema, della letteratura o della musica, atmosfere di paesi lontani, ricordi intimi della nostra vita. A Milano finalmente un’occasione unica, sotto lo stesso tetto, per respirare questo mood, e conoscere, assaggiare, apprezzare il meglio del settore a livello mondiale. Super-bar è la prima edizione italiana di bar show, un contenitore internazionale dedicato al mondo dei bar e ai suoi professionisti, con tutte le novità, le tendenze, le innovazioni dell’industria del beverage, del food e delle attrezzature professionali. Dopo analoghi eventi a Berlino, Mosca, Parigi e New Orleans, Super-bar è l’appuntamento internazionale più atteso in Italia dal mondo bartender e dalle aziende beverage, ma è anche un evento aperto ad un pubblico di non addetti ai lavori. Un evento che si rinnoverà ogni anno, con una speciale edizione in occasione di Expo 2015. Il Superstudio Più di via Tortona 27 a Milano, iconica location che produce e ospita grandi eventi di moda arte design, si anima per 4 giorni con un fitto calendario dedicato ai professionisti con 4 spettacolari contest (uno al giorno), 20 workshop e 16 seminari, 20 incontri con le aziende di beverage e food nell’Academy, 16 master, show case… E alla sera gli spazi, ben 8000 metri quadri, si trasformano in una vera e propria cittadella della “cultura del buon bere” con corsi, degustazioni, party, dj set, concerti, eventi pensati ed organizzati per tutti i cocktail lovers, ma anche per gli amanti del buon cibo e della buona musica. Super-bar mira a riportare la giusta attenzione al mondo beverage di qualità, a presentare prodotti d’eccellenza meno commerciali e spesso introvabili, nuovi mix e proposte d’avanguardia, a proporre un completo panorama internazionale con i bartender più famosi del mondo e le nuove tendenze del settore bartending e nightlife. Accanto a superalcolici di largo consumo di qualità, prodotti premium ricercatissimi, distillati di erbe e spezie, invecchiati pregiati, scotch whisky millesimati, futuristici mix, birre rare, cocktail di olii essenziali ed estratti naturali per alchimie a base di salvia, ginepro, abete rosso e finocchietto. A Super-bar è possibile approfondire attraverso corsi e seminari il mondo dei Modern Classic, le tecniche giapponesi, la storia dei cocktail, i liquori messicani Mezcal e Tequila, i Rum, i Tiki cocktail, i trend di New York, la cultura sudamericana del bere, le tendenze in Asia, l’arte della miscelazione italiana, “le bar à la francaise”, freestyle, e tanti altri ancora, tutti tenuti dai guru del drinking internazionale come Peter Dorelli, Salvatore Calabrese, Beach Bum Berry, Shingo Gokan, Zdenek Kastanek, Nicolas Saint Jean. Una menzione merita l’attesissimo Lady Drink, l’unico concorso nel mondo dedicato a barlady professioniste, categoria che sta conquistando sempre più successo e visibilità: un contest live emozionante che in una sola giornata (30 settembre) decreterà le più brave nelle 4 categorie Pre Dinner, After Dinner, Sparkling e emergenti Southern Comfort. Se le donne erano una volta relegate a ruoli secondari nel bar, ora sono protagoniste grazie anche alla capacità tutta femminile di interpretare e racchiudere in un drink un´emozione, uno stato d´animo, un’intuizione, una fantasia, un amore. Da non perdere anche i 4 master organizzati da Planet One, azienda leader per la formazione e consulenze “cocktail e catering”, nonché prestigiosa scuola per barman: “I bar dalla parte delle donne”, dedicato esclusivamente alle donne; “Amici al bar”, per i giovani imprenditori; “Cambiare per crescere”, dedicato a chi vuole riconvertire un locale già esistente; “Quattro Stagioni”, per chi gestisce attività stagionali. Spettacolare il contest curato da Stefano Nincevich The Hunger Shakers, ispirato al libro/film cult di fantascienza “The Hunger Games”: suggestioni apocalittiche e una battaglia serrata senza esclusione di colpi tra 12 barman, ripresi da centinaia di telecamere, durante la creazione di una ricetta originale da realizzare in pochi minuti, ostacolandosi a vicenda. Le aree tematiche di Super-bar Super-bar è un villaggio dall’allestimento curatissimo e ad alto contenuto di design suddiviso in macro aree tematiche. Il Central Point è il cuore pulsante di Super-bar, di giorno contenitore di contest dedicati ai professionisti del settore; di sera, a partire dalle ore 19, location per gli eventi aperti al grande pubblico. L’excelsior Area è dedicata a vodka e prodotti premium. La Food & Service Area celebra i riti “all’italiana” più amati, colazione e aperitivo. Outdoor nell’Art Garden di Superstudio invece street food, con 6 Apecar rivisitate nel design che propongono specialità regionali italiane selezionate, ma anche sushi e gelati artigianali. E ancora una zona dal mood tropicale dedicata al distillato “beach” per eccellenza, il rum, e a tutti i prodotti che richiamano il fascino delle spiagge, del tiki e di exotic drink & cocktail; un’area dedicata al mondo del gin e a tutti i distillati di erbe e spezie, e il Supershop dove comprare accessori specializzati e kit per il perfetto bartender. Gli ospiti musicali Star della musica internazionale animano tutte le sere il Central Point di Superstudio dalle ore 19: Coolio (1 ottobre). Famoso rapper statunitense vincitore nel 1995 del Grammy Award con il brano "Gangsta Paradise" che gli permise di vendere più di 27 milioni di copie. Soul Ii Soul (1 ottobre). Creatori negli anni ‘90 del genere Down Beat, sono stati fondati dal geniale e carismatico Jazzie B. "Keep on moovin" e "Back to life" sono le hit che li hanno fatti conoscere in tutto il mondo. Incognito (2 ottobre). Da sempre i più autorevoli rappresentanti mondiali dell´Acid Jazz si esibiranno sul palco con la formazione al completo composta da 11 musicisti. Dj Solal from Gotan Project (3 ottobre). Produttore, co/fondatore e componente del celebre gruppo parigino famoso per le rivisitazioni Elettro Cool del tango argentino. Dj set con Andy Fluon (ex Bluvertigo / 3 ottobre) e con il dj performer e barman Nick van Tiel (1 ottobre). L’eclettico artista–musicista Andy Fluon è anche autore di un’installazione pop multimediale concepita appositamente per Super-bar, un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta e osservazione di quelle icone che hanno fatto la storia nel mondo del beverage. Www.super-bar.it Super-bar è un evento organizzato e prodotto da You Factory, con il supporto commerciale e media di Bargiornale (gruppo Il Sole 24 Ore)  
   
   
A ITALPIG - RASSEGNA SUINICOLA DI CREMONA (24-27 OTTOBRE 2013), IL PRIMO FORUM EUROPEO DI GENETICA SUINA.  
 
In primo piano i risultati degli studi sulla genetica molecolare messi a punto nei Paesi europei che giocano un ruolo da protagonisti nel settore: Spagna, Danimarca, Francia e Italia. Cremona - “Grazie alla genetica molecolare traguardi fino a qualche tempo fa impensabili si stanno dimostrando invece raggiungibili, perché la conoscenza del genoma ha dato e può dare risultati importanti”. Lo afferma il professor Vincenzo Russo del Dipartimento di protezione e valorizzazione agroalimentare (Diproval) dell’Università di Bologna, che il 25 ottobre 2013, alle ore 10, nell’ambito degli eventi programmati per la 17ma edizione di Italpig – Rassegna Suinicola di Cremona, modererà il Primo Forum sulla Genetica Suina Europea. I più qualificati ricercatori europei si confronteranno sulle opportunità che possono derivare dalla genomica, la nuova frontiera della selezione Si tratta di un appuntamento molto importante, a cui parteciperanno lo spagnolo Joan Estany, docente al Dipartimento di produzione animale presso l’Università di Lleida (Catalogna), il danese Bjarne Nielsen del Danish Pig Research Centre of Danish Agriculture & Food Council e il francese Jean-pierre Bidanel, Direttore di Ricerca dell´Unità di ricerca "Amelioration Génétique du porc" dell´Inra (Istituto nazionale della ricerca agronomica). “Il programma di miglioramento genetico dei suini – spiega Russo – prevede alcuni obiettivi comuni tra i diversi Paesi europei dove la suinicoltura è molto diffusa pur con produzioni diverse le une dalle altre. Non dimentichiamo infatti che solo in Italia, e in parte anche in Spagna, si alleva un suino pesante destinato alla trasformazione, mentre negli altri Stati come la Germania, l’Olanda, la Danimarca, il Belgio la produzione è concentrata su suini leggeri destinati al consumo della carne fresca. Ciò nostante, come dicevo prima, obiettivi come la rapidità di crescita, la riduzione del grasso, l’aumento dell’efficienza riproduttiva, il miglioramento dell’indice di conversione alimentare sono comuni a tutti ed è in funzione di questi obiettivi che possono cambiare i metodi di selezione”. La genetica molecolare potrebbe portare alla selezione di animali resistenti alle più insidiose malattie, con indubbi vantaggi per gli allevatori. Soprattutto economici Per il docente universitario la genetica molecolare, o genomica, alimenta vere e proprie “speranze infinite, perché in futuro potremo anche arrivare a conoscere le caratteristiche del suinetto alla nascita. Le aspettative sono enormi – sottolinea Russo – pensiamo solamente alla possibilità di ottenere animali resistenti alle malattie come la Prrs, una patologia particolarmente subdola che provoca danni ingenti alla produzione quando si manifesta in allevamento. Senza dimenticare la possibilità di migliorare l’adattamento dei suini alle condizioni dell’allevamento intensivo e/o agli stress. Altro, importante obiettivo riguarda l’efficienza riproduttiva che si misura con il numero di suinetti/svezzati/scrofa/anno. Anche la media di suinetti svezzati per scrofa ogni anno, con la genetica molecolare, potrebbe conoscere un incremento. Un ulteriore aspetto di notevole interesse per la suinicoltura nazionale Attualmente, in Italia, la media oscilla intorno ai 23 suinetti/svezzati/scrofa, ma potenzialmente potrebbero essere di più proprio grazie alla possibilità di selezionare soggetti resistenti alle patologie più insidiose. Il che, oltretutto, garantirebbe una considerevole riduzione dei costi di produzione a carico degli allevatori. Oggi si parla di integrazione della genetica molecolare alla selezione tradizionale e il periodo che stiamo vivendo si caratterizza per l’applicazione delle conoscenze via via che ne entriamo in possesso, un processo quindi che si apre ai più interessanti scenari”. Con il Primo Forum Europeo di Genetica Suina, Italpig si conferma il luogo principe di confronto sui temi portanti del settore, e un osservatorio privilegiato su uno dei comparti più importanti dell´intero settore agroalimentare nazionale  
   
   
IL “BUON RISVEGLIO” È UNA TENDENZA INTERNAZIONALE INDIVIDUATA DAL NESCAFÉ LAB ATTRAVERSO IL MONITORAGGIO E L’ANALISI DI OLTRE 300 TESTATE INTERNAZIONALI (QUOTIDIANI E PERIODICI) E DI 1200 TRA BLOG, FORUM E SITI INTERNET  
 
. Il rientro dalle ferie è un momento difficile soprattutto dal punto di vista del risveglio al mattino per riprendere la canonica routine quotidiana in ufficio. Per combattere lo stress da “sveglia che suona”, dopo giorni passati in vacanza, direttamente dagli Usa arrivano le regole del “Buon Risveglio”, che permettono di cominciare la giornata con un marcia in più. Finite le vacanze gli italiani ritornano a popolare la città e si preparano a riprendere il consueto ritmo di vita. Per affrontare al meglio la ripresa dei soliti orari della sveglia al mattino una volta trascorse le ferie, è sufficiente seguire alcuni semplici e pratici consigli capaci di riattivare i sensi in maniera graduale e dare la giusta carica per affrontare le ore di lavoro. Direttamente dagli Stati Uniti arriva il “Buon Risveglio”, il piacere del buon risveglio, la filosofia tipica di chi riesce a cominciare la giornata con il piede giusto. Una buona colazione, un po’ di sana attività fisica e il giusto sottofondo musicale di prima mattina, sono i punti fondamentali per iniziare la giornata nel migliore dei modi. Il “Buon Risveglio” è una tendenza internazionale individuata dal Nescafé Lab attraverso il monitoraggio e l’analisi di oltre 300 testate internazionali (quotidiani e periodici) e di 1200 tra blog, forum e siti Internet. Diversi studi ed esperti dimostrano come il risveglio mattutino sia il momento più importante della giornata, capace d’influenzare lo stato d’animo, il proprio livello di energia, la determinazione. Gli scienziati della New York University e dell´Albert Einstein College di Medicina della Yeshiva University hanno dimostrato come il passaggio dal sonno alla veglia sia più agevole se i nostri 5 sensi vengono riattivati in maniera graduale e non traumatica. “Un buon risveglio incide notevolmente a livello psicologico e fisiologico sul buon esito di una giornata – afferma la psicoterapeuta Mariolina Palumbo – Semplici particolari come una colazione curata e l’ascoltare la giusta musica influenzano l’umore, la concentrazione e portano degli effetti positivi sul modo di relazionarsi con gli altri e sul proprio rendimento a lavoro”. Il risveglio di ogni essere umano inizia spalancando gli occhi. Di conseguenza la vista è il primo senso che viene riattivato quando ci si alza. Psicologi ed esperti sottolineano l’importanza in questi casi di avere nella propria camera da letto una luce soffusa, non troppo forte. A livello psicologico inoltre, lo svegliarsi incrociando subito lo sguardo di una persona cara favorisce un risveglio all’insegna del buonumore. Tra le piccole abitudini che fanno parte del “Buon Risveglio”, rientra una sana e completa prima colazione. Le regole del Buon Risveglio sono seguite anche dai divi dello star system come Gwyneth Paltrow che sul sito Foxnews.com ha dichiarato di non uscire di casa senza aver prima consumato anche un buon caffè capace di ricaricarla. Un’abitudine che condivide con Nicole Kidman, la quale adora svegliarsi la mattina e sentire il profumo del suo cappuccino, proprio come recitava una canzone del 2001 dei Cramberries “Wake up and smell the coffee” (Svegliati e senti il profumo di caffè). Uno tra i sensi più delicati che viene sollecitato dopo il risveglio è il tatto. Un recente studio del Dipartimento di Medicina dell’Università della Virginia dal titolo “Adapted cold shower as a potential treatment for depression” ha dimostrato i benefici di una doccia con acqua fresca nel riattivare il sistema nervoso simpatico e migliorare la circolazione. Altri benefici riguardano anche la pelle ed il cuoio capelluto. Un ruolo di primo piano per un buon risveglio è quello ricoperto dalla musica, a partire dalla suoneria della sveglia. Alcuni studiosi di una nota università degli Stati Uniti hanno dimostrato come al mattino, appena svegli, ascoltando due o tre canzoni del proprio genere preferito, la giornata inizia meglio. L’attore Eddie Murphy ad esempio, ha dichiarato di svegliarsi spesso la mattina ascoltando la celebre “Morning Mood” del compositore e pianista norvegese Edvard Grier. Le Regole Del Buon Risveglio Imposta l’orario giusto: non impostare la sveglia all’ultimo minuto. Prendersi del tempo per se stessi magari svegliandosi mezz’ora prima per fare le cose con calma permette di vivere l’inizio del nuovo giorno in maniera positiva e meno traumatica. Metti una canzone che ti piaccia come sveglia: basta alzarsi con delle sveglie dai suoni forti e fastidiosi. Grazie alle sveglie di ultima generazione o al proprio cellulare è possibile impostare suonerie con le proprie canzoni preferite. Un buon sottofondo musicale, come la propria playlist personale, è utile anche quando ci si alza dal letto per andare sotto la doccia. Svegliati con una luce soffusa: la vista è il primo senso che viene attivato quando ci si sveglia. Ecco che quindi è consigliabile svegliarsi in una stanza dalla luce soffusa e non accecante. Alzati in buona compagnia: incrociare subito uno sguardo “amico” favorisce un risveglio all’insegna del buonumore. Fai attività fisica: l’ultima cosa a cui penseresti appena sveglio è quella di fare attività fisica, eppure è dimostrato come anche piccoli “risvegli muscolari” possano fare del bene non solo a livello fisico. Un po’ di sana attività aerobica è fondamentale per rimettere in moto il sistema circolatorio. Occhio alla giusta temperatura dell’acqua: Il tatto è uno dei sensi più delicati e sollecitati durante il risveglio. Lavarsi con un’acqua alla giusta temperatura permette di riattivare il sistema nervoso simpatico e migliorare la circolazione, con benefici anche per la pelle ed il cuoio capelluto. L’importanza di una buona colazione: una completa prima colazione aiuta a tenere sotto controllo la fame durante il giorno e a contenere l´introito calorico. Per farlo, occorre dedicare il giusto tempo alla preparazione di questo primo pasto, fondamentale per iniziare la giornata con la giusta carica d’energia  
   
   
ABITUDINI E COMPORTAMENTI ALIMENTARI: CONOSCERLI PER MIGLIORARLI E’ ONLINE LA NUOVA EDIZIONE DEL QUESTIONARIO DELL’OSSERVATORIO NESTLÉ - FONDAZIONE ADI: ANCORA PIÙ RICCO DI SPUNTI DI RIFLESSIONE PER MIGLIORARE I PROPRI COMPORTAMENTI ALIMENTARI!  
 
Quali alimenti consumi con più frequenza? E a tavola che tipo sei? Qual è lo stile di vita ti rappresenta? Un test approfondito per metterti alla prova...Cosa aspetti? Scoprilo on line dal 10 settembre www.Buonalavita.it/ www.Nestle.it/ http://foodcoaching.Nestle.it/ E’ online la nuova edizione del questionario dell’Osservatorio Nestlé - Fondazione Adi: ancora più ricco di spunti di riflessione per migliorare i propri comportamenti alimentari! Fai le giuste scelte a tavola? Sono corrette le porzioni che consumi? Il tuo stile di vita si adatta bene al tuo fisico? Dai valore alla convivialità´? Scoprirlo è semplice e veloce, bastano davvero pochi click, e, al termine delle domande, riceverai uno dei 12 profili personalizzati realizzati in collaborazione con il dott. Giuseppe Fatati, coordinatore scientifico dell´Osservatorio, e con il dott. Giorgio Donegani, membro dell’Osservatorio Nestlé e Presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare. Le domande, individuate e scelte in collaborazione con la Fondazione Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), permetteranno a tutti di conoscere e analizzare le proprie abitudini alimentari, i comportamenti "buoni" e quelli su cui lavorare per raggiungere il giusto equilibrio a tavola. Grazie al questionario si potranno scoprire alcuni atteggiamenti inconsapevoli della propria vita che possono influenzare la qualità del nostro benessere quotidiano. Partecipare significa entrare a far parte di una delle più importanti indagini a livello nazionale sulle attitudini del Bel Paese a tavola che ogni anno elabora una fotografia dettagliata. Dai risultati dell’anno scorso, ad esempio, sono emersi alcuni importanti segnali positivi: è, infatti, in crescita la percentuale di coloro che risultano normopeso (il 54,2% del campione rispetto al 51% del 2010 e al 53% del 2011) e, se pur risulta ancora alta, è comunque in calo rispetto agli scorsi anni la percentuale del campione in sovrappeso o obesità (43,4%). E quest’anno? Cos’ è cambiato? Come puoi migliorare il tuo stile di vita? Per chi effettua il questionario sarà possibile scaricare la guida sulle porzioni per sapere come consumare cibi e bevande nella giusta quantità e con la frequenza corretta per evitare eccessi o carenze di energia e principi nutritivi. La guida fa parte delle guide al benessere dell’Osservatorio Nestlé – Adi, sempre scaricabili online. Trovi il questionario su www.Buonalavita.it /www.Nestle.it /http://foodcoaching.Nestle.it/  
   
   
IL GELATO RIVARENO CONQUISTA ANCHE MALTA APERTURA NUMERO 20 PER LA CATENA DI GELATERIE CHE CONTINUA A ESPANDERSI IN ITALIA E ALL’ESTERO  
 
Per l’estate 2013, Rivareno, la catena italiana di gelaterie, sbarca a Malta, nella cittadina di St Julian, a pochi chilometri dalla capitale La Valletta. Un nuovo punto vendita, il numero 20 per la catena, che sta esportando le sue specialità e il Made in Italy in giro per il mondo. Un locale ampio, di design e dalle linee essenziali, situato nel centro storico di St Julian in 4&5 Ross Street, dove sarà possibile degustare tutte le specialità che hanno fatto conoscere Rivareno, come i gusti Alice, San Luca e Contessa, unitamente a quelli della migliore tradizione italiana. Il successo riscontrato dopo l’apertura del primo negozio in Via Col di Lana a Milano nel 2005 ha incoraggiato e spinto il brand ad affermarsi sul territorio nazionale e internazionale, con l’obiettivo di diffondere il gelato Made in Italy nel mondo. A proposito di Rivareno Nata nel 2005 dall’idea di quattro imprenditori, Nicola Greco, Lynn Ya Ping Greco, Leonardo Ragazzi e Vittorio Paolucci, Rivareno è una catena di gelaterie che con l’apertura di Malta porta a 20 i propri punti, oltre 80 gusti tra creme, specialità e gelati alla frutta. Dopo il successo ottenuto con l’apertura del primo negozio in Via Col di Lana a Milano nel 2005, Rivareno ha deciso di espandersi in Italia e all’estero esportando il buon gelato di qualità e senza compromessi. Un successo che deriva dall’unicità del gelato Rivareno, le cui ricette originali, l’intensità del gusto e la particolare consistenza sono frutto della maestria di Leonardo Ragazzi, affermato artigiano del gelato bolognese. Le sue ricette originali sono state poi costantemente rielaborate e affinate fino ad arrivare al gelato perfetto ed equilibrato che Rivareno oggi offre ai suoi consumatori. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.Rivareno.com e la pagina www.Facebook.com/weloverivareno  
   
   
È ON AIR IL NUOVO SPOT DI NESTLÉ FITNESS, DEDICATO A TUTTE LE DONNE CHE AMANO SENTIRSI BENE CON SE STESSE  
 
“Ama quel che ti fa sentire bene”: è questo il nuovo claim con cui Nestlé Fitness torna in comunicazione, e lo fa con uno spot della durata di 20’’ on air dall’ 8 settembre sulle principali emittenti televisive nazionali, satellitari e del digitale terrestre. Protagoniste dello spot tre donne, accomunate da un profondo legame con i propri vestiti, fedeli compagni di tanti momenti di vita. Maria non si separa mai dai suoi jeans, che la accompagnano in ogni occasione divertente e si guarda ammirata davanti allo specchio mentre li indossa. Giulia ha un rapporto speciale con il suo abitino estivo, testimone di tante allegre vacanze all’aria aperta, trascorse a fare passeggiate o andare in bicicletta. Il “vestito del cuore” di Laura invece è una camicetta, indumento protagonista di ogni momento felice sia al lavoro che nella vita privata, capace di donarle il sorriso in qualsiasi occasione. Fil rouge dello spot è quindi la celebrazione del rapporto senza tempo con i vestiti preferiti, che per le donne rappresentano degli amici fedeli e sinceri, che non mentono e non giudicano, e soprattutto aiutano le donne a sentirsi bene con se stesse. Analogamente a quanto fanno i vestiti preferiti, Fitness si propone di essere vicino alle donne, di accompagnarle con i suoi croccanti petali di cereali integrali sin dalle prime ore del mattino con colazioni gustose, bilanciate e ricche di preziose nutrienti, aiutandole a sentirsi bene nel loro quotidiano. I cereali Fitness, croccanti e gustosi, contengono importanti elementi quali le vitamine, il ferro e il calcio, che contribuisce al normale mantenimento delle ossa. Una campagna emozionale, che rappresenta il nuovo “manifesto” del brand, sempre più impegnato a celebrare valori come gioia di vivere, complicità e speranza, incoraggiando le donne a superare le mille tensioni quotidiane e stando al loro fianco come un vero amico. Credits Creativita’ Mc Cann International Pianificazione Maxus Video Director Wiebke Berndt Production House Big Production Actors name Maria: Romane Portail // Laura: Roso Ribas // Giulia: Sydney Comeau Spot length 20" Audio Music Title Stay Friends with Your Clothes Author/composer Christophe Bunoust-roquère & Lezzi Baba Editor 78 tours Cereal Partners Worldwide (Cpw ) Cereal Partners Worldwide (Cpw) è una joint venture che nasce nel 1990 tra Nestlé S.a. E General Mills per produrre e distribuire cereali pronti per la prima colazione e barrette ai cereali in tutto il mondo, eccetto Stati Uniti e Canada. Il gruppo, con sede a Losanna – Svizzera - ha iniziato la sua attività nel dicembre del 1990 nel Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo. Oggi è il secondo produttore al mondo di cereali per la prima colazione e vende i suoi prodotti principalmente sotto il brand name Nestlé. Può contare su 14 stabilimenti produttivi e su circa 4.000 dipendenti, con un giro d’affari che nel 2008 ha superato i 2.8 miliardi di franchi svizzeri. Il nostro obiettivo è sviluppare i nostri brand a livello globale (escluso Stati Uniti e Canada) e creare per i prodotti a base di cereali Nestlé referenze gustose, convenienti e nutrienti, esclusivamente a base di cereali integrali, per fare in modo che i nostri consumatori inizino le loro giornate nel modo più sano possibile.I nostri brand principali sono Fitness, Chocapic, Nesquik e Cheerios, ideati e prodotti per soddisfare le esigenze di consumo di ogni componente della famiglia. Nestlé Italiana Nestlé Italiana è oggi una delle più importanti aziende presenti nel settore alimentare del Paese, con un fatturato che nel 2011 ha raggiunto circa 1.300 milioni di euro*. L’azienda vanta un organico di circa 3.500 dipendenti, occupati nella sede centrale di Milano e nei 7 stabilimenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tra i principali marchi: Perugina, Buitoni, il Saccoccio Buitoni, Gelati Motta, Baci Perugina, Baci Perugina Bianco, Nero Perugina, Latte Perugina, Kitkat, Smarties, Galak, Lion, Polo, La Cremeria, Antica Gelateria del Corso, Maxibon, Coppa del Nonno, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Nidina, Nestlé Mio, Lc1 Protection, Fruttolo, Sveltesse, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Fitness, Meritene, Resource. Nestlé Italiana è parte del Gruppo Nestlé, azienda leader a livello mondiale in Nutrizione, Salute e Benessere, con 461 unità produttive distribuite in 83 Paesi, circa 320.000 collaboratori e una vendita quotidiana di oltre 1 miliardo di prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare e garantire un corretto approccio alla nutrizione ed ad un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione. In Italia è presente dal 1875 e opera oggi con diverse realtà aziendali: Sanpellegrino, Nestlé Purina Petcare, Nespresso. *A partire dal 2011, Nestlé ha adeguato il proprio sistema di rendicontazione all’International Financial Reporting Standards (Ifrs), passando da Nps (Net Proceed of Sales) a Nns (Net Net Sales). Questo cambiamento comporta una riduzione degli importi di vendita rispetto agli anni passati  
   
   
TARTUFO AL VIA IL PIANO DI PROMOZIONE 2013: INDENNITÀ AI PROPRIETARI DI PIANTE TARTUFIGENE E DUE PROGETTI IN VISTA DELL’EXPO 2015  
 
L’assessore Cirio: “In autunno incontro in Piemonte con le altre Regioni per proporre una nuova legge nazionale” Definito il Piano annuale delle attività di promozione del tartufo, per un valore complessivo di 500mila euro che verrà finanziato attraverso le risorse ricavate dagli stessi tesserini dei trifolao. Il programma operativo 2013 è stato approvato dalla neo Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese, riunita nel suo secondo incontro presso il Comune di Asti, dopo l’insediamento a maggio a Vezza d’Alba. Sarà gestito operativamente dall’Ipla, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, in stretta collaborazione con la Consulta stessa, presieduta dall’Assessore al Turismo e alla Tartuficoltura della Regione Piemonte, Alberto Cirio, di cui fanno parte anche le Province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, l’Unione delle associazioni dei “trifulau” piemontesi, le Organizzazioni agricole, il Cnr – Istituto Protezione delle Piante e il Centro nazionale studi tartufo. Quattro gli ambiti di attività a cui verranno destinate le risorse, a cominciare da 200mila euro per ripristinare le indennità ai proprietari delle piante tartufigene. Il contributo era assente da tre anni e riguarda circa 180mila persone (sulla base delle ultime domande presentate nel 2011, ma non più finanziate) che riceveranno 7 euro a pianta, se sceglieranno di tutelare e preservare sui propri terreni questo patrimonio, mettendolo a disposizione della ricerca libera da parte dei trifolao. Altri 100mila euro andranno al recupero e alla gestione delle tartufaie pubbliche con uno specifico bando rivolto ai Comuni e alle Province, che si chiuderà a novembre 2013 e finanzierà il 50% delle spese sostenute per gli interventi di salvaguardia. Il Piano prevede anche due progetti a regia regionale, del valore in tutto di 100 mila euro, per potenziare l´immagine dell´enogastronomia piemontese in vista dell´Expo 2015. I due progetti verranno definiti dalla Consulta entro l´inizio della stagione tartufigena. Infine, 100mila euro saranno destinati al sostegno delle 20 fiere del tartufo ospitate sul territorio piemontese. Questo intervento assume particolare rilevanza, perché, a causa della crisi e della contrazione degli sponsor, molte fiere erano a rischio di realizzazione. Invece, per la prima volta a tutte verrà riconosciuto un contributo e, soprattutto, lo si farà con un meccanismo proporzionale che premia la tipologia di manifestazione (regionale, nazionale o internazionale) e la sua durata, assegnando 2mila euro alle fiere regionali, 5mila euro alle fiere nazionali della durata di una domenica e 7mila a quelle di durata superiore, 17mila euro per le fiere a carattere internazionale. Le fiere del tartufo in Piemonte: 6 in Provincia di Alessandria 12-13 ottobre - 20^ Fiera regionale Tufo & Tartufo di Odalengo Piccolo 13 ottobre -15^ Fiera regionale mostra mercato del tartufo di Bergamasco 27 ottobre - Fiera regionale del Tartufo di Trisobbio 10-17 novembre - Fiera nazionale del tartufo - Trifola d´Or - Edizione 2013 Murisengo 17 novembre -Mostra mercato nazionale del tartufo di San Sebastiano Curone 24 novembre - 9^ Mostra regionale del tartufo di Acqui Terme 8 in Provincia di Asti 6-13 ottobre - Fiera regionale del tartufo di Montiglio Monferrato - Premio cane d´argento 20-27 ottobre - Fiera nazionale Mostra Mercato del tartufo di Moncalvo 20 ottobre - Fiera regionale del Tartufo e dei prodotti locali di Mombercelli 3 novembre - Fiera nazionale del tartufo bianco del Monferrato di Montechiaro d´Asti 3 novembre - Fiera regionale del Tartufo di San Damiano d´Asti 10 novembre - Fiera regionale del tartufo di Canelli 17 novembre - Fiera regionale del tartufo di Asti 30 novembre/1 dicembre - Fiera regionale del tartufo bianco del Monferrato di Cortazzone 5 in Provincia di Cuneo 1 dicembre - Fiera regionale del tartufo bianco di Santo Stefano Belbo 9-10 marzo - Festa regionale del tartufo nero di Scagnello 17-24 novembre - Fiera regionale del tartufo bianco di Vezza d´Alba e dei vini del Roero 12 ottobre/17 novembre - 83^ Fiera internazionale del Tartufo Bianco d´Alba - Edizione 2013 1-3 novembre - Peccati di Gola 2013 - Xvi Fiera regionale del tartufo di Mondovì 1 in Provincia di Torino 8-10 novembre - Mostra mercato nazionale del tartufo bianco d´Alba delle colline torinesi Rivalba Infine, in autunno il Piemonte convocherà sul proprio territorio un incontro con le 13 Regioni italiane interessate dalla tartuficoltura (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata), facendosi promotore di una proposta di legge di iniziativa regionale, che sostituisca e rinnovi l’attuale normativa nazionale, la n. 752 del 1985. “La legge che disciplina il tartufo ha quasi 30anni - spiega Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo e alla Tartuficoltura – e necessita di una profonda revisione, soprattutto sotto il profilo fiscale che oggi crea grosse ingiustizie, come il doppio pagamento dell’Iva che i commercianti sono costretti a versare sia quando comprano il tartufo che quando lo rivendono. Purtroppo in questi anni si sono avvicendati vari parlamentari che, con buone intenzioni e volontà, hanno tentato di avviare l’iter per una nuova normativa, che eliminasse in particolare questo problema della fiscalità. Ma nulla, con nessuna maggioranza al governo, si è mai realizzato. Forse perché così settoriale e limitato ad alcune aree geografiche, l’argomento non ha mai ricevuto dal Parlamento la giusta sensibilità. Per questo motivo e a fronte degli insuccessi negli anni, con la Consulta abbiamo deciso di lavorare a una nuova legge su proposta delle regioni italiane del tartufo, che sono in tutto 13. Nel prossimo autunno le inviteremo in Piemonte per definire il testo della proposta di legge, che faremo approvare da tutti i rispettivi Consigli regionali prima di inviarla al Parlamento. Con questa modalità innovativa, risolveremo innanzitutto il problema del disinteresse di alcuni parlamentari, che verranno così stimolati direttamente dai loro territori di provenienza. Inoltre avremo maggiore forza all’interno della Conferenza Stato-regioni per pretendere che la proposta di legge venga calendarizzata e discussa. Infine, come ultima considerazione di carattere politico, il testo che proporremo sarà espressione di Regioni con giunte e colori diversi e, quindi, avrà una portata trasversale che potrà garantire una maggiore attenzione da parte del Parlamento”  
   
   
UN DUPLICE PODIO PER KETTMEIR: KETTMEIR MÜLLER THURGAU ALTO ADIGE DOC 2012 CONQUISTA UNA NUOVA MEDAGLIA D’ARGENTO A CEMBRA E KETTMEIR “ATHESIS” MOSCATO ROSA ALTO ADIGE 2010 ENTRA A FAR PARTE DELLA “TOP HUNDRED” DI PAPILLON.  
 
Nel paniere delle medaglie del X Concorso Enologico Internazionale Müller Thurgau, tenutosi a Cembra , dal 3 al 7 luglio 2013, che ha visto la partecipazione di oltre 50 etichette provenienti da Italia e Germania, spicca l’argento ottenuto da Kettmeir Müller Thurgau Alto Adige Doc 2012. Un vino che ha saputo conquistare i palati più esperti con la profondità di sensazioni suscitate: “al naso è intenso ed elegante, di bella piacevolezza; in bocca è intenso, armonico e lungo.” Ma non è tutto: Kettmeir inebria e conquista anche i sensi di Paolo Massobrio e Marco Gatti, che nella dodicesima edizione della “Top Hundred” di Papillon, tra i 100 migliori vini d’Italia, hanno selezionato Kettmeir “Athesis” Moscato Rosa Alto Adige Doc 2010. Un classico vino da meditazione e dessert, che entra a pieno titolo nella classifica delle più rappresentative etichette enoiche del made in Italy e che salirà sul palco di “Golosaria”, a Milano il 16/18 novembre prossimi. Situata in un’incantevole posizione sulle colline dominanti il lago di Caldaro, la casa vinicola Kettmeir costituisce un nome e un marchio importanti nel panorama vitivinicolo regionale. Fondata nel 1919 da Giuseppe Kettmeir, protagonista sin d’allora di un territorio vocato alla coltivazione della vite, l’azienda ha saputo mantenersi fedele all’antichissima cultura vitivinicola del luogo e, al contempo, adeguarsi alle esigenze più attuali, adottando le strutture e le tecniche produttive più avanzate, sia nella vinificazione che nell’imbottigliamento. Produrre vini puliti, varietali con un forte timbro territoriale: una filosofia aziendale che si ritrova in ogni bottiglia Kettmeir. Dal 1986 Kettmeir è entrata a far parte del “mosaico enologico” di Santa Margherita, un passaggio rilevante che ha dato nuovo impulso a questa filosofia enologica attraverso l’ammodernamento degli impianti di vinificazione e lo sviluppo nel canale dell’alta ristorazione, in Italia e all’estero. Www.kettmeir.com  
   
   
NUOVA BOTTIGLIA, STESSO SAPORE ECCEZIONALE. BALLANTINE’S RIDISEGNA L’IMMAGINE DI FINEST  
 
Ballantine’s, lo Scotch whisky No.1 in Europa e No. 2 al mondo, svela il nuovo look audace della sua versione più iconica, Finest, sottolineando la capacità di adattarsi alla nuova generazione di estimatori di whisky. La nuova bottiglia diventa più contemporanea conservando le qualità tradizionali di Ballantine’s come autenticità, fascino senza tempo ed eleganza. Peter Moore, Global Brand Director di Ballantine’s, commenta: “La bottiglia di Ballantine’s Finest è cambiata pochissimo nel tempo, ma abbiamo comunque sentito l’esigenza di rimodernarne il look, lasciando intatta la capacità del brand di lasciare il segno. Volevamo assicurarci che il nuovo design rimanesse fedele ai valori di cui andiamo fieri e in cui si riflettono i nostri consumatori, facendoci contemporaneamente risaltare come una marca moderna e vibrante; siamo deliziati dal risultato finale.” Con l’aggiunta di elementi di design, inclusa la forma a “gallone” che riprende i particolari della storica etichetta, il nuovo look dona alla bottiglia un aspetto più dinamico e impattante. Gli elementi simbolo di qualità premium sono stati potenziati con un posizionamento più elevato del blasone – il Grant of Arms di Ballantine’s – una semplificazione della scritta che ingrandisce la “B” iniziale e la nuova colorazione oro della parola “Finest”. Peter Moore continua: “La nuova bottiglia ha riscosso un grande successo nei test di ricerca rivolti ai consumatori e ha raggiunto risultati superiori a quelli attesi. Secondo i consumatori intervistati la nuova confezione è volitiva e moderna senza però perdere il suo heritage e gli elementi di qualità. Speriamo quindi che tutto ciò, unito alle nostre significative attività di marketing, possa tradursi in ulteriori successi per Ballantine’s e che il brand continui a coinvolgere persone in tutto il mondo.” La nuova bottiglia di Ballantine’s andrà a sostituire la precedente in tutti i canali distributivi, al prezzo di €10,90. Ballantine’s è lo Scotch whisky No.1 in Europa e il No.2 al mondo la cui gamma vende globalmente più di 70 milioni di bottiglie all’anno. Ballantine’s ha vinto più di 120 trofei e medaglie in competizioni internazionali negli ultimi anni grazie alla sua qualità, come risultato del suo carattere pieno e del suo equilibrio perfetto. La gamma, da Ballantine’s Finest fino all’esclusivo 40 Years Old, è la più variegata all’interno del mondo degli Scotch whisky ed è stata mantenuta fino ad oggi in nome di una tradizione dei Master Blender risalente al 1827. Ballantine’s e Pernod Ricard Ballantine’s fa parte del Gruppo Pernod Ricard, la cui filiale italiana Pernod Ricard Italia è il risultato dell’evoluzione e trasformazione delle Distillerie Fratelli Ramazzotti, un’azienda fondata nel 1815 e cresciuta costantemente fino a diventare leader sul mercato italiano. A seguito delle recenti acquisizioni di Seagram (2001), Allied Domecq (2005) e di Vin & Spirit (2008), si è ulteriormente rafforzata potendo offrire ai consumatori italiani, oltre a Ballantine’s, marchi come Havana Club, Absolut, G.h. Mumm, Jameson, Ramazzotti, Malibu, The Glenlivet, Wyborowa, Beefeater, Chivas Regal, Pernod, Ricard, ecc. (visita il sito www.Pernod-ricard-italia.com). Ballantine’s condivide con il Gruppo Pernod Ricard il forte impegno verso il consumo responsabile di bevande alcoliche