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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2014
ORARIO DI LAVORO: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE REGOLE PER I LAVORATORI DELLA NAVIGAZIONE INTERNA SULLA BASE DI UN ACCORDO TRA LE PARTI SOCIALI  
 
Bruxelles, 8 Luglio 2014 - La Commissione europea ha presentato una impostazione di regole specifiche di orario di lavoro per il settore del trasporto per via navigabile proposta. Questa proposta attuare l´accordo raggiunto dai rappresentanti a livello comunitario dei datori di lavoro e dei lavoratori in questo settore. L´accordo stabilisce le norme minime in materia di tempo per le navi passeggeri o di trasporto merci che lavorano in navigazione interna in tutta l´Ue.tali regole si applicano ai membri dell´equipaggio e al personale di bordo e completerebbero il generale della direttiva orario di lavoro ( 2003/88/Ce ), che non copre i lavoratori della navigazione interna . László Andor, commissario Ue per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha commentato: "Buone condizioni di lavoro e di adeguati periodi di riposo adattati a lavorare su vie navigabili interne sono essenziali per la salute e la sicurezza degli equipaggi e personale di bordo, e quindi per la sicurezza dei trasporti come sopra. Il 75% del trasporto fluviale si svolge in più di uno Stato membro ha senso concordare norme a livello dell´Ue e rappresentanti dei datori di lavoro e lavoratori sono nella posizione migliore per redigere loro. Come iniziativa delle parti sociali settoriali europee, l´accordo sull´orario di lavoro nel settore dei trasporti per vie navigabili interne è un ottimo esempio di dialogo sociale di successo. La Commissione europea rispetta il ruolo delle parti sociali e si impegna a promuovere il dialogo sociale dell´Ue. " Una volta approvato dal Consiglio, la proposta di direttiva contribuirà a migliorare le condizioni di lavoro per i 31.000 membri dell´equipaggio e al personale di bordo ed a suddividere più equamente condizioni di concorrenza per le 9.645 imprese attive in questo settore. Ai sensi della proposta: tempo di lavoro complessivo non poteva superare le 48 ore settimanali, anche se questo potrebbe essere mediato su fino a 12 mesi orario di lavoro notturno complessivo non poteva superare le 42 ore settimanali i lavoratori avrebbero diritto alle ferie annuali retribuite di almeno quattro settimane, e per pagare i controlli sanitari annuali i lavoratori avrebbero diritto ad almeno 10 ore di riposo ogni giorno (con almeno sei ore consecutive) e almeno 84 ore di riposo in totale ogni settimana.  
   
   
FLY SKI SHUTTLE DECOLLA BILANCIO POSITIVO PER L’INIZIATIVA CHE LEGA AEROPORTI E PISTE  
 
Trento, 8 luglio 2014 - I numeri dell’inverno 2013/14 segnalano un aumento di circa il 29% di passeggeri. In forte aumento Campiglio e Fiemme fra le destinazioni, Fassa resta quella preferita. La maggiore crescita fra gli scali si è invece registrata a Bergamo. L’inverno 2013/14 si è concluso con bilancio positivo per l’iniziativa Fly Ski Shuttle, con un aumento di passeggeri di circa il 29% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 7.640 utenti. Il servizio-navetta che collega direttamente gli aeroporti del Nord Italia con le principali piste trentine, ha fatto segnare un incremento costante, che ha riguardato l’intera stagione. La maggior parte delle destinazioni hanno di fatto implementato i numeri. I più significativi si sono avuti per Madonna di Campiglio, che ha visto praticamente raddoppiati i suoi dati, anche grazie ad corsa aggiuntiva la domenica, e per Fiemme che è cresciuta di oltre il 250%. La Val di Fassa, che da sola copre il 43% dell’utilizzo del servizio, ha fatto registrare anche quest’anno cifre positive. Per quanto riguarda gli aeroporti, Bergamo-orio al Serio ha avuto un notevole progresso grazie soprattutto all’ampliamento dell’offerta in termini di voli. Bene anche Verona, e Venezia-marco Polo che conferma l’andamento dello scorso anno. L’analisi dell’utenza mostra una crescita sostenuta degli stranieri a fronte di una clientela italiana che si mantiene stabile. Si registra in particolare un forte aumento di utenti provenienti dalla Russia e dalla Polonia, quest’ultimi triplicati rispetto alla stagione precedente. Crescono anche Ucraina e Svezia. La Gran Bretagna rimane il secondo mercato dopo la Russia. Per quanto riguarda la tipologia di clientela, si è riscontrato un interessante aumento dei single, seguiti dalle coppie e dalle famiglie ed un importante incremento di bambini. Fly Ski Shuttle è un’iniziativa promossa da Trentino Marketing in collaborazione con le Apt d’ambito, le associazioni di categoria e l’aeroporto di Verona.  
   
   
CALABRIA, ANAS: AGGIUDICATA LA GARA D`APPALTO PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLA STRADA STATALE 107 `SILANA-CROTONESE` GLI INTERVENTI COMPORTERANNO UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI QUASI 600 MILA EURO  
 
Catanzaro, 8 luglio 2014 - Ieri l`Anas ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale l`esito relativo alla gara d`appalto finalizzata ai lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione delle barriere di sicurezza, in adeguamento alla normativa vigente, e per il ripristino dei giunti dei viadotti della strada statale 107 `Silana-crotonese`, in tratti saltuari, tra il km 28,000 e il km 95,520. Gli interventi comporteranno un investimento complessivo di quasi 600 mila euro e dovranno essere portati a termine dall`impresa Luigi Alfieri Costruzioni srl di Catanzaro, aggiudicataria della gara, entro 180 giorni dalla data di consegna. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
CAMPIOLO, SERRACCHIANI SCRIVE A PRESIDENTE AUTOSTRADE  
 
Udine, 8 luglio 2014 - Raccogliendo l´appello dei lavoratori e dei sindaci del Canal del Ferro e Valcanale, la presidente della Regione Debora Serracchiani ha inviato una lettera al presidente di Autostrade per l´Italia, Fabio Cerchiai, per chiedere un "urgente intervento affinché l´impianto di distribuzione carburanti Tamoil nell´area di servizio di Campiolo Ovest sia messo nelle condizioni di riaprire, restituendo un servizio fondamentale per la Val Canale - Canal del Ferro e per tutti gli utenti di quel tratto autostradale". Sabato scorso i lavoratori per dare conto della situazione di grave difficoltà che si era venuta a creare, in termini di sicurezza, assistenza stradale e di pubblico servizio, con la chiusura dal primo luglio dell´impianto situato nel tratto autostradale A23 Tarvisio-udine avevano manifestato con un sit in, protestando per il contenuto della lettera di licenziamento nella quale la compagnia petrolifera annunciava la decisione irrevocabile, a meno di un accordo con Autostrade per l´Italia sui canoni di affitto. Nella lettera inviata al presidente della società, Serracchiani ricorda che "tra l´ultima stazione di rifornimento in Austria (presso Arnoldstein) e la prima in territorio italiano corrono ben 130 Km di distanza, con diversi tratti in galleria" e segnala inoltre che tale decisione, oltre ad avere un incidenza sulle entrate fiscali a vantaggio dell´Austria, ha aperto un rilevante disagio sociale. "Tale chiusura - spiega la presidente del Friuli Venezia Giulia - viene letta dalla popolazione come un ulteriore segnale di deprivazione di servizi cui è sottoposto il territorio montano, cui si aggiunge il dramma familiare dei sette dipendenti che prestavano servizio presso l´impianto, lasciati ora senza certezza alcuna sul prossimo futuro".  
   
   
IL 5 LUGLIO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MATTEO RENZI HA VISITATO IL CANTIERE DELLA GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO.  
 
Fortezza/Bolzano, 8 luglio 2014 - Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha visitato a Mules il cantiere della Galleria di base del Brennero, della quale ad oggi sono giá stati realizzati, tra Italia e Austria, 32 km di gallerie e sono stati affidati i lavori per ulteriori 22 chilometri. Presenti anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, i Presidenti delle Provincie Autonome di Bolzano Arno Kompatscher e di Trento Ugo Rossi, il Presidente del Land Tirolo Günther Platter, il Commissario del Governo Elisabetta Margiacchi, il Commissario Straordinario per la galleria del Brennero Mauro Fabris, il Coordinatore Europeo Pat Cox, il parlamentare europeo Herbert Dorfmann, i parlamentari Daniel Alfreider e Hans Berger, numerosi Sindaci dei territori attraversati e rappresentati delle Ferrovie austriache. Nel corso del sopralluogo l’Ad del Gruppo Fs Italiane, Michele Mario Elia, e l’amministratore di nomina italiana di Bbt Se, Raffaele Zurlo, hanno illustrato lo stato di avanzamento dei lavori del lotto costruttivo “Peridariatica”, le misure di salvaguardia ambientale e le prossime tappe dei lavori per la realizzazione della galleria di base del Brennero. Gli ospiti sono stati guidati attraverso il cantiere di Mules, dove sono stati scavati oltre 17 km, fra gallerie d’accesso, cunicoli di collegamento, cunicolo esplorativo, percorrendo i primi tre chilometri di galleria principale già realizzati in Italia. Nel corso della visita il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha evidenziato i positivi aspetti economici indotti dalle grandi opere e gli effetti che si avranno a opera conclusa su trasporti e ambiente. Nel confermare che l’Italia si impegnerà perché i lavori di realizzazione della galleria siano conclusi nei tempi previsti, 2025, Renzi ha sottolineato l’importanza della galleria di base del Brennero in quanto progetto europeo. “La Galleria di base del Brennero è il baricentro del Corridoio ferroviario europeo Helsinki – Valletta e il Gruppo Fs Italiane ha su di esso una grande attenzione” ha sottolineato l’Ad Michele Mario Elia. Nel ringraziare le maestranze che stanno lavorando a questo importante progetto l’Ad ha evidenziato “L´ottimo rapporto e dialogo instaurato con il territorio grazie a un’incessante attività informativa e le importanti misure di tutela ambientale messe in atto”. Raffaele Zurlo, amministratore italiano di Bbt, ha evidenziato come: “La visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi è da un lato il riconoscimento al lavoro fin qui svolto, dall’altro stimolo per affrontare, con analogo impegno, le prossime tappe realizzative per concludere l’opera nei tempi previsti.”  
   
   
ROSSI: "GRANDE ATTENZIONE PER BREDA E SVILUPPO FERROVIARIO"  
 
Pistoia 8 luglio 2014 - "Intorno alla vicenda Breda si deve creare un grande polo di impegno e vigilanza composto da istituzioni, sindacati e parlamentari per osservare il processo di avanzamento delle proposte da parte delle grandi imprese multinazionali che hanno dichiarato interesse all´acquisizione" ha dichiarato stasera il presidente Enrico Rossi al termine di un incontro in Comune con la Rsu aziendale, il sindaco Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia Federica Fratoni. "Noi chiediamo con forza che venga mantenuto il peso produttivo e occupazionale di una realtà come quella della Breda di Pistoia – ha aggiunto il 4 luglio -. La Toscana si presenta con le carte in regola, grazie ad una politica ferroviaria di investimenti importanti, non ultimo quello concertato con il governo per il raddoppio della Lucca-pistoia, dove metteremo oltre 200 milioni e altrettanti ne aspettiamo dal governo stesso. Vogliamo per questo garanzie da Roma di un futuro di progresso e non di regresso. La Breda è un´azienda vitale, che ha committenze e che ne potrà avere ancora in futuro". "L´idea – ha concluso Rossi – è quella di farci sentire e abbiamo concordato con i sindacati e le istituzioni locali una serie di iniziative capaci di dare un segnale unitario, forte di attenzione anche a livello nazionale".  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: STABILENDO LA DURATA MASSIMA DI UN ANNO PER I CONTRATTI DEI MARITTIMI A TEMPO DETERMINATO STIPULATI IN SUCCESSIONE E PREVEDENDO UNA SANZIONE NELL’IPOTESI DEL LORO USO ABUSIVO, LA NORMATIVA ITALIANA SODDISFA I PRINCIPI DEL DIRITTO DELL’UNIONE  
 
 Lussemburgo, 8 luglio 2014 - In Italia, i contratti di lavoro dei marittimi sono disciplinati dal codice della navigazione . Questo codice stabilisce come pari a un anno la durata massima dei contratti a tempo determinato e impone di menzionare la data di inizio e di scadenza del contratto. Qualsiasi contratto concluso per una durata superiore a un anno è trasformato in contratto a tempo indeterminato. Nell’ipotesi in cui diversi contratti siano conclusi per un tempo determinato o per viaggi precisi, il lavoro è considerato come ininterrotto quando tra i due contratti decorre un termine massimo di 60 giorni. Questi rapporti di lavoro non sono soggetti pertanto alla normativa che è stata adottata specificamente per recepire l’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso tra le organizzazioni sindacali generali . Questo accordo quadro determina i principi generali e le prescrizioni minime relative al lavoro a tempo determinato e fissa un quadro generale destinato a garantire la parità di trattamento ai lavoratori a tempo determinato. I sigg. Maurizio Fiamingo, Leonardo Zappalà, Francesco Rotondo e le altre parti in causa sono marittimi iscritti nel registro della gente di mare. Successivamente al 2001, essi sono stati assunti dalla Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) in base a una successione di contratti a tempo determinato conclusi per uno o più viaggi e per un massimo di 78 giorni. I marittimi in questione erano imbarcati su traghetti per effettuare un tragitto tra la Sicilia e la Calabria (Messina/villa San Giovanni, Messina/reggio Calabria). Essi hanno lavorato al servizio della Rfi per meno di un anno, e ogni volta tra due contratti è intercorso un periodo inferiore a 60 giorni. Ritenendo che i loro contratti di lavoro a tempo determinato fossero stati risolti illegalmente, i citati marittimi hanno adito un giudice italiano chiedendo la declaratoria di nullità dei contratti e la loro trasformazione in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Essi chiedono anche di essere reintegrati e di essere risarciti del danno sofferto. Investita della controversia in ultimo grado, la Corte di cassazione chiede alla Corte di giustizia se l’accordo quadro si applichi al lavoro marittimo e se consenta una normativa nazionale la quale (i) prevede che i contratti a tempo determinato debbono indicare la durata del contratto (ma non il loro termine), (ii) considera come giustificazione oggettiva la mera indicazione del viaggio o dei viaggi da effettuare e (iii) prevede la trasformazione di una successione di contratti a tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato nel caso in cui il lavoratore sia stato impiegato ininterrottamente per più di un anno (tenendo presente che rapporto di lavoro si considera ininterrotto quando i contratti sono separati da un intervallo pari o inferiore a 60 giorni) . Nella sua odierna sentenza, la Corte ricorda anzitutto che l’ambito d’applicazione dell’accordo quadro concerne l’insieme dei «lavoratori a tempo determinato», indipendentemente dalla qualità pubblica o privata del datore di lavoro, e che i contratti dei marittimi non sono esclusi da questo accordo quadro. La Corte constata pertanto che lavoratori come quelli in questione nel caso di specie (ossia lavoratori i quali, occupati come marittimi in base a una successione di contratti a tempo determinato, effettuano su traghetti un tragitto tra due porti situati in un medesimo Stato membro) rientrano nella sfera d’applicazione dell’accordo quadro, in quanto quest’ultimo non esclude nessun settore in particolare. La Corte aggiunge che la convenzione sul lavoro marittimo del 2006 («Clm 2006»), la quale figura in allegato alla direttiva sul lavoro marittimo , non si applica ai marittimi occupati su battelli che navigano esclusivamente nelle acque interne (come nel caso di specie). La Clm 2006 però, al pari delle altre disposizioni dell’Unione relative al settore marittimo, non contiene norme destinate a garantire l’applicazione del divieto di discriminazione ai lavoratori a tempo determinato o a prevenire gli abusi derivanti dall’uso di una successione di contratti a tempo determinato. Da ciò deriva che, ai marittimi si applica qualsiasi altra disposizione dell’Unione più specifica o che offra una tutela più elevata. Tale è il caso dell’accordo quadro. Peraltro, la Corte dichiara che, poiché l’accordo quadro non contiene nessuna disposizione in merito alle formule che devono comparire nei contratti a tempo determinato, l’Italia era legittimata, in base al diritto dell’Unione, a prevedere nella propria normativa che debba essere menzionata solo la durata del contratto (e non il suo termine). La Corte ricorda poi che l’accordo quadro si basa sull’idea che uno degli elementi di maggiore importanza per la tutela dei lavoratori è la stabilità del posto di lavoro. Al fine di prevenire l’uso abusivo di una successione di contratti a tempo determinato, l’accordo quadro impone agli Stati membri di prevedere o le ragioni obiettive che giustifichino il rinnovo del contratto o la durata massima totale dei contratti o ancora il numero di possibili rinnovi del contratto. Viceversa, esso non li obbliga a prevedere la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato e non prescrive le condizioni in presenza delle quali si può fare uso di contratti a tempo indeterminato, purché il diritto nazionale − a prescindere dalla misura scelta − prevenga in modo efficace l’uso abusivo di contratti a tempo determinato. Le autorità nazionali devono adottare pertanto misure proporzionate, energiche e dissuasive per garantire la piena efficacia delle norme adottate in applicazione dell’accordo quadro. Secondo la Corte, la normativa italiana soddisfa questi requisiti, poiché prevede sia una misura preventiva (durata massima di un anno per i contratti a tempo determinato stipulati in successione) sia una sanzione in caso di abuso (trasformazione dei contratti a tempo determinato stipulati in successione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, quando un lavoratore è stato occupato ininterrottamente dallo stesso datore di lavoro per più di un anno). Quando sono chiamati a pronunciarsi su una successione di contratti a tempo determinato, i giudici nazionali devono esaminare le circostanze del caso di specie, prendendo in considerazione il numero di contratti successivi conclusi con la stessa persona o per lo svolgimento di un medesimo lavoro, in modo da escludere qualsiasi uso abusivo di contratti del genere da parte del datore di lavoro. La Corte sottolinea parimenti che un abuso potrebbe essere constatato qualora la durata massima fosse calcolata in funzione non del numero di giorni di calendario coperti dai contratti, bensì del numero di giornate lavorative effettivamente prestate dal lavoratore (segnatamente quando quest’ultimo numero sia nettamente inferiore al primo a causa della debole frequenza dei tragitti).  
   
   
OSSERVATORIO CONCORDIA: ALL´ESAME LE PROCEDURE DI SICUREZZA PER IL RIGALLEGIAMENTO  
 
 Firenze, 8 luglio 2014 – L´osservatorio per il recupero della Costa Concordia, riunitosi ieri a Palazzo Cerretani in piazza dell´Unità, ha proseguito il lavoro di esame dei documenti e delle procedure in vista del rigalleggiamento e del prossimo spostamento del relitto. Restano da verificare alcuni aspetti delle operazioni e, aggiunge la presidente Maria Sargentini, vanno ancora approfonditi aspetti procedurali operativi, analogamente a quanto fatto in occasione dell´operazione di raddrizzamento; e deve essere comunque messo a punto lo scambio di informazioni durante le operazioni per garantire un controllo costante. L´osservatorio, sottolinea, sarà in grado di fornire le proprie determinazioni definitive sull´avvio delle operazioni all´Isola del Giglio solo in presenza della documentazione completa. La presidente Sargentini, al termine della seduta aperta cui partecipavano i rappresentanti di Costa e di Titan-micoperi, ha tenuto a sottolineare che da parte dell´Osservatorio è unanime anche la richiesta che il Consorzio e la Compagnia garantiscano la continuità del ripristino ambientale sul fondo marino subito dopo il trasferimento dello scafo. Si tratta in sostanza di intervenire innanzitutto per la parte di interventi già autorizzati e non realizzati per ragioni logistiche e di interferenza operativa con il montaggio dei cassoni, di procedere alla rimozione delle undici torrette di ancoraggio, di stabilire idonee procedure e tempi certi per il recupero dei sacchi di malta cementizia che hanno fatto da letto alla Concordia e per gli interventi relativi al ripristino dei fondali. Domani nuova riunione tra tutte le componenti ambientali dell´osservatorio, la Guardia Costiera e Costa per la definizione delle procedure di monitoraggio durante le fasi di rigalleggiamento.  
   
   
PER FVG ADRIPLAN DIVENTA INIZIATIVA DI PUNTA  
 
Trieste, 8 luglio 2014 - Con l´avvio del semestre europeo a presidenza italiana, "Adriplan- Pianificazione dello spazio marittimo Adriatico - Ionico" diventa, per il Friuli Venezia Giulia, un possibile flag ship project (progetto faro) nel contesto più ampio di una pianificazione strategica nazionale e comunitaria. Lo ha confermato l´assessore regionale al Lavoro e Ricerca, Loredana Panariti, all´uditorio riunito a Trieste nella sede della Regione per "Adriplan - Stakeholder Workshop 3", occasione d´incontro mirata alla focalizzazione dei conflitti ed alla definizione di sinergie in ambito marino e marittimo in un´ottica transfrontaliera. L´assessore, che ha aperto i lavori prima di passare la parola ad Andrea Barbanti del Cnr - Ismar, lead partner del progetto, ha evidenziato "la rilevanza di Adriplan in relazione ad Eusair (Strategia europea per la Regione Adriatico - Ionica)" ed ha ribadito le aspettative che si stanno coagulando attorno all´iniziativa ed alle sue fasi di attuazione, ma ne ha anche auspicato l´allargamento in forza dei vari settori coinvolti e delle relative implicazioni in ambito amministrativo a livello locale ed estero. Panariti ha anche sottolineato "le aspettative della Commissione europea ed in particolare della direzione generale per gli Affari marittimi e la Pesca (Dg Mare) per questo progetto, che rappresenta un primo, concreto strumento di pianificazione da adottare ed implementare ai fini di ulteriori nuovi programmi" ed ha quindi evidenziato l´alto livello di partecipazione dei territori implicati e degli stakeholder. L´assessore ha poi ringraziato per il loro impegno gli stakeholder regionali del progetto (Autorità portuale di Trieste, Ditenave e Fincantieri), ma anche gli esponenti del Cer (Centro Europa Ricerche) per aver sostenuto la promozione dell´evento odierno, che ha auspicato sia " una proficua occasione di confronto per lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti". Finanziato dalla Commissione europea nell´ambito dell´azione "Progetti sulla pianificazione dello spazio marittimo nel Mediterraneo e nel Mar Nero", Adriplan riunisce attorno a se partner tecnici ( Cnr - Ismar, Ogs, Istituto universitario di architettura di Venezia, Comune di Fiume, Centro regionale di sviluppo di Capodistria, Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare, Centro ellenico di ricerca marina e l´Università della Tessalia) ed istituzionali (le Regioni dell´Emilia Romagna, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, delle Marche, del Molise, della Puglia, del´Istria e delle Isole Ionie) e l´Autorità portuale di Venezia. Valutazione integrata dei parametri ambientali e degli usi del mare, ma anche l´integrazione interdisciplinare tra i diversi aspetti ritenuti rilevanti all´attività di pianificazione, sono gli aspetti chiave del progetto, che per la sua realizzazione ha a disposizione un budget complessivo di 1,250 milioni di euro e dovrebbe concludersi nel giugno 2015. Fulcro operativo dell´iniziativa è la ricognizione dei descrittori ambientali previsti dalla "Strategia marittima" ed una mappatura delle attività che vengono svolte in Adriatico (una superficie di 138,600 km quadrati per un volume di circa 33 mila km cubi) e sono inerenti i settori dei trasporti, della pesca, delle attività turistiche, della tutela del mare (aree marine protette) e dell´energia.