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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2014
QUATTRO MOTORI, LOMBARDIA: CONDIVISO PROGETTO DI TUTELA AGROALIMENTARE  
 
Milano - "Expo 2015 non sarà solo un evento commerciale, ma anche politico, su temi come la sicurezza alimentare e della salvaguardia a tutela dei prodotti agroalimentari, da raggiungere attraverso accordi bilaterali o multilaterali". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, nell´ambito dell´incontro dei rappresentanti dei ´Quattro Motori per l´Europa´. "Per questi motivi - ha proseguito Fava - dobbiamo prepararci per affrontare questa sfida, per individuare punti insindacabili sui quali focalizzare le strategie in linea con il messaggio dell´Esposizione universale: ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´". Alimentare Meglio Il Pianeta - "Riteniamo che il dibattito che Expo solleverà non dovrà limitarsi al tema della distribuzione del cibo del mondo, come è stato fatto negli ultimi 50 anni - ha dichiarato Fava -. Credo che, partendo dall´assunto del diritto al cibo come diritto di tutte le popolazioni mondiali, si debba affermare il principio che è necessario alimentare meglio il pianeta, facendo in modo che il cibo buono sia riconoscibile". Documento Espressione Del Territorio - "La sensibilità sull´argomento cambia a seconda delle latitudini, anche in Europa - ha proseguito l´assessore lombardo all´Agricoltura -. Ancora oggi l´Unione europea fatica a condividere alcuni aspetti legati alla tutela dell´agroalimentare e alla tracciabilità, come un valore assoluto. Motivo per cui abbiamo predisposto questo documento, come espressione della volontà di un territorio di garantire, da un lato, la tenuta del proprio sistema e, dall´altro lato, di migliorare la qualità del cibo e assicurarne la tutela". Serve Adesione Di Paesi Economicamente Importanti - "Nei mesi scorsi ho presentato questa iniziativa al commissario europeo all´Expo David Wilkerson - ha ricordato Fava -, ma sarebbe importante che venisse condivisa da questa organizzazione, che esprime le regioni economicamente più avanzate d´Europa, perché sarebbe molto importante per l´intero continente". Baden Wurttemberg Appoggia Alimentazione Intelligente - Positive le reazioni dei rappresentanti delle Regioni dei Quattro Motori per l´Europa, a partire da Helen Heberer, presidente della Commissione Scienza e Ricerca del Baden-wurttemberg. "Cogliamo l´invito dell´assessore Fava - ha sintetizzato Heberer - per quanto riguarda l´alimentazione intelligente. È un punto sul quale concentrare l´attenzione". Rhones Alpes Si Organizza - Anche Bernard Soulage, vice presidente del Rhones Alpes, si è detto favorevole, con azioni mirate sul territorio francese. "A Expo parteciperemo all´interno del Padiglione francese - ha specificato -, ma accogliamo l´invito di partecipare anche nell´area dei Quattro Motori per l´Europa. Stiamo organizzando nella nostra regione conferenze e incontri sul tema dell´agroalimentare, inviteremo a partecipare la Lombardia e giudichiamo positivamente anche la proposta del presidente lombardo Maroni di organizzare un evento ad Expo dal 4 all´8 luglio del prossimo anno". Catalunya Fa Asse Con Lombardia - Roger Albinyana, segretario Affari esteri della Catalunya, promuove l´azione di lobby definita dalla Lombardia, in tema di agroalimentare. "Expo è un´occasione che ci porta nella società del futuro - ha riconosciuto - e vogliamo anche noi mostrare le potenzialità della Catalunya in termini agroalimentari, passando attraverso l´indipendenza. Rispetto alla Lombardia, però, abbiamo una differenza: voi esportate marchi, noi invece prodotti. Ma capiamo la vostra preoccupazione e siamo aperti per trattare sul memorandum e sviluppare tutte le iniziative necessarie".  
   
   
´MILANO METROPOLI RURALE´: SIAMO SULLA BUONA STRADA  
 
Milano - "Sono soddisfatta. Posso dire che siamo sulla buona strada. È un ulteriore tassello per la valorizzazione e la costruzione della governance della matrice agricola, che vede coinvolti molteplici attori del territorio, tutti con l´obiettivo di ritrovare un rinnovato ed efficace equilibrio tra la comunità e la sua terra". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha commentato l´insediamento del Comitato di Coordinamento, formato da Regione, Comune, Provincia e Distretto agricolo milanese-Dam, insieme per la tutela e la valorizzazione del territorio rurale metropolitano in un´ottica di sostenibilità paesaggistico-ambientale. L´accordo - Il Comitato di Coordinamento, insediatosi oggi per la prima volta, è costituito dai rappresentanti delle tre Istituzioni e delle 34 aziende agricole del Dam, che, entro l´anno e in vista di Expo 2015, sottoscriveranno l´accordo ´Milano Metropoli Rurale´: un programma condiviso di azioni e di obiettivi, anche attraverso l´utilizzo dei fondi europei, per il miglioramento del patrimonio delle aziende agricole e l´incremento della loro attività, anche con la creazione di un marchio di distretto per la promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli locali. Tutto ciò con attenzione al territorio, all´acqua, al suolo, al paesaggio, alla biodiversità.  
   
   
LA SALUTE COMINCIA DALLA SPESA IL PROGETTO ORTOFRUTTA D´ITALIA ARRIVA NEI SUPERMERCATI  
 
E´ partita a Bologna all´Ipercoop Centro Nova il 3 luglio la prima giornata della Salute con la frutta e la verdura. Una iniziativa finanziata da 12 imprese leader italiane del settore, per promuovere i consumi di frutta e verdura. Il Professor Andrea Stella Direttore della Chirurgia Vascolare dell´Università di Bologna ha presentato, in una breve conferenza, le più recenti conoscenze sull´importanza dello stile di vita sano per mantenersi a lungo in forma e in salute. E naturalmente lo stile di vita sano mette in primo piano il consumo di frutta e verdura con la raccomandazione dell´Organizzazione Mondiale della Sanità di arrivare a 500 g di consumo al giorno totali. "Abbiamo accolto con molto interesse - dichiara il Prof Andrea Stella - la proposta del Progetto Ortofrutta d´Italia di mettere a fuoco le più recenti conoscenze sull´importanza del consumo di frutta e verdura per prevenire le malattie cardiovascolari. Siamo di fronte - prosegue il Prof. Stella - ad un rischio pandemico per il diabete con 3,3 milioni di malati in Italia, ai quali si deve aggiungere almeno 1 milione di persone che hanno il diabete e non sanno di averlo; diabete, scarsa attività fisica e non corrette abitudini alimentari sono responsabili della diffusione nella popolazione delle malattie cardiovascolari che ogni anno uccidono nel mondo oltre 17 milioni di persone (dati Who); oltre a ciò occorre considerare i costi sociali ed economici per la cura delle malattie cardiovascolari che sono elevatissimi; pertanto la prevenzione rappresenta un´arma fondamentale e nella prevenzione il consumo di frutta e di verdura giocano un ruolo molto più importante di quanto si credeva in passato. I più recenti studi della nutrigenomica, ad esempio, evidenziano come un dato regime alimentare possa modulare il comportamento del Dna e quindi la funzione delle cellule; ciò dà una evidenza diretta dell’impatto che l´alimentazione può avere sulla insorgenza di malattie. Per dirla con il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, “L´uomo è ciò che mangia” Ortofrutta d´Italia è un progetto di comunicazione che per la prima volta trasforma i reparti ortofrutta in spazi dedicati all´informazione e alla salute. I clienti dei supermercati partecipanti all´evento hanno potuto fare domande, esprimere opinioni, richiedere approfondimenti. L´iniziativa del Cso vede coinvolti 12 marchi di primaria importanza per il settore produttivo e insegne leader come Coop, Centrale Adriatica e Centrale Cooperativa Nord Ovest, Carrefour e Conad. Nel mese di luglio il giovedì e il venerdì saranno coinvolti 18 punti vendita su tutto il territorio nazionale, da Torino a Taranto e da pochi giorni è anche attivo il portale www.Ortofruttaditalia.it contenente tutte le informazioni utili sulla frutta e la verdura.
Cooperativa Ipercoop Città Data evento
Adriatica nova castenaso (Bo) 03/07/2014 pomeriggio
Adriatica esp ravenna 10/07/2014 pomeriggio
Estense il Castello ferrara 10/07/2014 fine mattinata
Nordovest novara 11/07/2014
Adriatica centro d´Abruzzo chieti 17/07/2014 pomeriggio
Estense grandemilia modena 17/07/2014 pomeriggio
Estense carpi carpi (Mo) 17/07/2014 pomeriggio
Nordovest cremona 18/07/2014
Estense taranto taranto 24/07/2014 intera giornata
Estense bari bari 24/07/2014 intera giornata
Nordest eurosia parma 24/07/2014 pomeriggio
Nordest meridiana reggio Emilia 24/07/2014 pomeriggio
Nordest la Favorita mantova 31/07/2014 pomeriggio
Nordest piacenza "Gotico" piacenza 31/07/2014 pomeriggio
Nordovest torino 01/08/2014
 
   
   
LATTE, LOMBARDIA: DEFINIRE PREZZO E ABOLIRE SUPER PRELIEVO  
 
Roma - "Ritengo che siano due i temi da affrontare con impegno e urgenze nell´ambito della filiera lattiero casearia. Mi riferisco al prezzo del latte, il cui contratto fra produttori e industria di trasformazione è scaduto lo scorso 30 giugno e che necessariamente dovrà essere fissato nel pieno rispetto dell´andamento reale del mercato, e alla fine dell´applicazione del sistema del super-prelievo, per non aggravare ulteriormente i gravi problemi di liquidità delle aziende zootecniche". Sono questi i due problemi che l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha posto a Roma al Tavolo di filiera del latte, convocato al ministero delle Politiche agricole. Oltre Meta´ Del Latte Per Le Dop - La Lombardia, con 4,4 milioni di tonnellate prodotte, rappresenta il 42% del totale nazionale, grazie a un´ossatura di oltre 6mila stalle. Sono 13, invece, i formaggi a denominazione d´origine protetta del territorio lombardo, che assorbono complessivamente oltre il 50% della produzione regionale di latte: Bitto, Formaggella del Luinese, Formai de Mut dell´Alta Valle Brembana, Gorgonzola, Grana Padano, Nostrano Valtrompia, Parmigiano-reggiano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Strachitunt, Taleggio, Valtellina Casera. Preoccupati Per I Produttori - "Ritengo innanzitutto doveroso ringraziare il Ministero per aver accolto la richiesta che ho formulato nelle scorse settimane insieme alla collega Sonia Ricci, assessore della Regione Lazio - aveva dichiarato Fava, aprendo per primo i lavori al Tavolo interprofessionale -. È apprezzabile l´intenzione del ministero delle Politiche agricole, di affrontare anche nell´ambito della presidenza italiana nel Semestre europeo i temi legati al mercato del latte e alla fine del regime delle quote. Tuttavia, io e la collega Ricci siamo preoccupati per alcuni problemi contingenti che riguardano da vicino il comparto e i produttori in modo particolare". Serve Impegno Del Governo - Nello specifico, sul tema del prezzo del latte l´assessore Fava ha ricordato che "le dinamiche produttive al di fuori dei confini nazionali, fanno temere per una fissazione al ribasso del nuovo prezzo. Ragione per cui serve l´impegno forte del Governo per convocare, tempestivamente, un nuovo Tavolo fra le parti in causa, fermo restando che non è nostra intenzione sostituirci al mercato". L´ultimo accordo interprofessionale, valevole per il periodo 1° febbraio 2014 - 30 giugno 2014, segnò la cifra record di 44,5 centesimi per litro di latte. Il Super Prelievo - Altra questione, altrettanto urgente, è quella del cosiddetto "super prelievo", la trattenuta cioè che i primi acquirenti operano nei confronti dei produttori, a tutela di un´eventuale produzione oltre la quota assegnata. "È fatto pacifico che negli ultimi anni i produttori di latte non hanno ecceduto le loro quote di produzione - ha ricordato Fava -. Preso atto di questo, della mancanza di liquidità che colpisce molte aziende, della concorrenza sul mercato globale e del fatto che il regime delle quote è giunto alla fine, essendo in scadenza col prossimo 31 marzo, ritengo assolutamente irragionevole continuare ad applicare il super prelievo. Procedendo peraltro immediatamente alla restituzione di quello dell´annata 2013/14 versato e non dovuto". Per l´assessore lombardo bisogna "da un lato rispettare le disposizioni europee ma, contemporaneamente, cercare di non compromettere i bilanci delle imprese agricole con indirizzo lattiero, provocando effetti negativi per tutto l´indotto".  
   
   
CONCLUSI INCONTRI TERRITORIALI SU NUOVO "PSR"; ASSESSORE UMBRIA: GRANDE PARTECIPAZIONE CHE RAFFORZA NOSTRO IMPEGNO PER SVILUPPO AGRICOLTURA UMBRA  
 
"La grande partecipazione registrata negli incontri territoriali in cui abbiamo illustrato le linee programmatiche del nuovo Programma di sviluppo rurale rafforza il nostro impegno verso gli obiettivi prioritari che ci siamo posti e che ci pone l´Europa: una crescita intelligente, sostenibile ed equa". Lo sottolinea l´assessore regionale alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, che esprime soddisfazione per l´esito dei quattro incontri che si sono svolti nei giorni scorsi a Montefalco, Amelia, Castiglione del Lago e San Giustino, nel corso dei quali è stata illustrata la proposta di Programma di sviluppo rurale 2014-2020 elaborata dagli uffici regionali. "Dobbiamo concentrarci sui risultati, per migliorare ancora di più l´efficacia delle nostre azioni – rileva -. Per questo, nonostante sia vicina la scadenza del 22 luglio fissata dalla Commissione europea per la presentazione del documento abbiamo voluto incontrare il maggior numero di persone interessate alle azioni che metteremo in campo. Abbiamo perciò esteso la partecipazione sul nuovo ‘Psr´ ai singoli imprenditori agricoli, sindaci, rappresentanti degli Ordini professionali, dell´Università, degli istituti di credito, dei Gruppi di azione locale, dei Consorzi dei produttori e a tutti i soggetti che non fanno parte dei Tavoli istituzionali in cui si sviluppa la concertazione". "Per la prossima programmazione – ricorda l´assessore – l´Umbria potrà contare su una dotazione finanziaria maggiore che nel passato, 876 milioni di euro tra risorse comunitarie, nazionali e regionali. È indispensabile lavorare sempre più in sinergia, facendo rete fra istituzioni e imprese, mondo della ricerca – aggiunge - per far sì che queste ingenti risorse siano spese per una crescita che si coniughi nei tre aspetti fondamentali della ‘intelligenza´, favorendo l´innovazione e la competitività con la formazione e la ricerca, della ‘sostenibilità´ utilizzando le migliori pratiche per il risparmio delle risorse naturali e il rispetto dell´ambiente, e della ‘equità´, con il sostegno all´agricoltura sociale e il potenziamento delle infrastrutture rurali viarie, ma anche della banda larga per garantire gli stessi servizi in tutto il territorio regionale". "La risposta positiva che abbiamo ottenuto in questi incontri – conclude l´assessore – è una spinta in più ad andare avanti in questa direzione. Ora si entra nella fase finale della partecipazione: il confronto riprenderà con una nuova riunione del Tavolo Verde, convocata per l´11 luglio, e con la competente Commissione consiliare regionale per approdare poi al Tavolo generale dell´Alleanza per lo sviluppo affinché la Giunta regionale approvi entro i termini previsti il documento da presentare a Bruxelles".  
   
   
EXPO TOUR MONZA: BANDO DA 10 MILIONI PER LA PROMOZIONE  
 
"Dentro a Palazzo Italia, a Expo 2015, ci saranno gli spazi gestiti dalle Regioni: la Villa Reale di Monza sarà uno dei luoghi che potranno ammirare i 14 milioni di visitatori previsti per l´Esposizione Universale". Lo ha anticipato Fabrizio Sala, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese, che ha presieduto l´incontro istituzionale inserito all´interno della tappa monzese del Lombardia Expo Tour, che si è svolta nella Villa Reale di Monza. Le Istituzioni Presenti - All´incontro, intitolato ´La Regione incontra il sistema Monza per Expo Milano 2015´ hanno partecipato il Comune di Monza, con l´assessore Carlo Abbà, la Camera di Commercio (Giovanni Barzaghi), la Provincia di Monza e Brianza, con il presidente Dario Allevi e numerosi sindaci del territorio. Bando Da 10 Milioni Per Promozione Territori - "Tra pochi giorni - ha spiegato Sala - la Giunta regionale approverà il finanziamento della prima delle tre tranche del bando da 10 milioni di euro per la promozione dei territori in vista di Expo: 3 milioni di euro, dei quali al territorio brianzolo andranno 270.000 euro, che diventeranno 900.000 quando il contributo sarà erogato totalmente. Per poter accedere ai fondi, che copriranno al 50% i costi delle iniziative, è indispensabile che i soggetti facciano rete e formulino un´unica proposta a Regione Lombardia che poi valuterà i progetti pervenuti. Per fare questo è indispensabile che i soggetti si attivino per comunicare la cosiddetta manifestazione di interesse e poi, con procedura negoziata, elaborino le loro proposte che possono essere presentate da aggregazioni provinciali, Associazioni Temporanee di Scopo e altre forme di partecipazione. Si individuerà un soggetto capofila e con questo dialogherà Regione Lombardia". Fare Rete - I progetti devono riguardare la promozione dei territori e la comunicazione delle iniziative volte a valorizzarne le eccellenze. Per aiutare i territori della Brianza a fare rete, il sottosegretario Sala, su invito del presidente della Provincia di Monza e Brianza, parteciperà ad un incontro che sarà convocato a fine mese con tutti i sindaci per illustrare meglio cosa prevede il bando regionale e come presentare proposte, sfruttando le opportunità che Regione Lombardia mette a disposizione per promuovere Expo 2015. Coinvolgere Tutti I Territori - "Noi abbiamo - ha sottolineato Sala - questo obiettivo: coinvolgere i territori sul tema di Expo e promuovere l´Esposizione da qui fino al primo maggio 2015. Poi, da quando aprirà Expo, mettere in luce le nostre eccellenze e far conoscere realtà locali e progettualità che vogliamo rimangano anche dopo l´Expo".  
   
   
ALLEVAMENTO POLLI A BUSTO GAROLFO/MI,: NON CI SONO PIÙ LE CONDIZIONI  
 
Milano - "Come già programmato, era stato convocato, alla Direzione Ambiente di Regione Lombardia, un incontro con l´amministrazione comunale di Busto Garolfo per la presentazione dei contenuti del provvedimento, che verrà pubblicato sul Burl in data 9 luglio". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, in seguito alla notizia apparsa il 3 luglio sulla stampa locale "in cui è stata annunciata l´espressione di parere favorevole di Regione Lombardia per la compatibilità ambientale del contestatissimo progetto di un allevamento di polli a Busto Garolfo in provincia di Milano". Il provvedimento, di 20 pagine, inserisce - ha spiegato ancora l´assessore Terzi - "numerosissime prescrizioni per garantire l´equilibrio ambientale al progetto presentato dalla società agricola Bruzzese". Verifica Criticità -"L´istruttoria di questo progetto - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - è terminata nello scorso mese di ottobre. Tutto il tempo trascorso è stato impiegato dagli uffici regionali per raccogliere e verificare ogni singola criticità sollevata dai soggetti coinvolti, compresi il ´Comitato Radici nel Cielo´ e l´amministrazione comunale di Busto Garolfo. L´esito delle verifiche - ha evidenziato ancora Terzi - non ha fatto emergere elementi ostativi in grado di portare a una valutazione negativa del progetto". Le Ragioni Del Sì - "Questo - ha precisato l´assessore - per due ragioni: la prima, ancora recentemente, su richiesta degli uffici della Direzione Ambiente e del comitato ´Radici nel Cielo´, la Direzione Salute di Regione Lombardia ha confermato la legittimità della deroga sulle distanze previste dalla normativa regionale per questo tipo di impianti, che diversamente avrebbero escluso la possibilità di realizzare l´impianto; la seconda, si riferisce al nuovo strumento urbanistico del Comune di Busto Garolfo, non più compatibile con l´insediamento di una tipologia produttiva di questo tipo: è stato approvato in una fase troppo avanzata della procedura di Via (valutazione di impatto ambientale,ndr) e sarà quindi oggetto di valutazione in sede di Aia (autorizzazione integrata ambientale,ndr) da parte della Provincia di Milano". Quadro Mutato - "Per questo ultimo motivo e dopo essermi confrontata con gli uffici regionali competenti, ritengo - ha concluso l´assessore Terzi - che non sussistano più le condizioni per l´autorizzazione dell´allevamento zootecnico in sede di Aia. Purtroppo, ripeto purtroppo, la Via a questo punto resta solo un passaggio tecnico e formale, un atto dovuto che non ha potuto tenere conto degli elementi di novità emersi negli anni".  
   
   
VINI CHIANTI DOCG, MODIFICHE AL DISCIPLINARE: IL 17 RIUNIONE DI "PUBBLICO ACCERTAMENTO"  
 
Firenze – Modifiche al disciplinare dei vini Chianti Docg: si terrà il prossimo 17 luglio una riunione di "pubblico accertamento". Le modifiche al disciplinare di produzione erano state chieste dal Consorzio del Vino Chianti ed erano state pubblicate sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 15 del 16 aprile 2014. Ora il Ministero delle Politiche agricole e forestali, in attuazione delle procedure previste (articolo 7, comma 2 del decreto ministeriale 7 novembre 2012) ha indetto, d´intesa con la Regione Toscana e il Consorzio di tutela del vino Chianti, la riunione di "pubblico accertamento". La riunione servirà per esaminare in pubblico le modifiche al disciplinare che sono state proposte dal Consorzio e permettere al Ministero di verificare la rispondenza della disciplina proposta agli usi leali e costanti previsti dal regolamento (Ce) n. 1234/2007. Alla riunione sono invitati a partecipare i produttori e gli operatori economici, gli enti territoriali, le organizzazioni professionali e di categoria, e tutti i soggetti interessati alla produzione dei vini Chianti. Dal canto loro gli enti territoriali e le organizzazioni professionali e di categoria sono invitati a dare la più ampia diffusione dell´iniziativa. L´appuntamento è per il giorno 17 luglio 2014 alle ore 15.00 presso lo Starhotels Michelangelo Florence, Viale Fratelli Rossetti n. 2, Porta al Prato, Firenze.  
   
   
SUINI, LOMBARDIA: PRONTI A DESTINARE 20 MILIONI AL COMPARTO  
 
Roma - "La Regione Lombardia è pronta a destinare per la suinicoltura 20 milioni di euro, purché il Governo ci metta in condizione di farlo, attraverso le opportune previsioni nell´accordo di partenariato". Così ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo al Tavolo della filiera suinicola, convocato il 3 luglio al Ministero delle Politiche Agricole per risolvere una crisi prolungata ed estremamente pesante. Intervenire Prima Che Sia Tardi - "Ringrazio il ministero delle Politiche agricole per aver accolto la richiesta di convocazione del Tavolo della filiera suinicola e apprezzo gli sforzi messi in campo per individuare gli strumenti a supporto del comparto - ha affermato Fava - e condivido la necessità di trovare le modalità per utilizzare le risorse del Programma di sviluppo rurale per settori in forte crisi, quale quello suinicolo". Ma l´assessore della prima regione italiana per suini prodotti (circa 4,5 milioni, pari al 40% su scala nazionale) ha posto in evidenza soprattutto "l´urgenza in cui ci vediamo costretti a prendere delle decisioni. Servono politiche serie a sostegno della suinicoltura, perché il settore non ha più tempo. Siamo alle prese con una crisi che si è aggravata fin troppo, fino ad arrivare ormai ad una conclamata decadenza". Patto Tra Gli Operatori Della Filiera - La cifra di 20 milioni che Palazzo Lombardia è disposta a mettere sul piatto è stata individuata attraverso stime e proiezioni sul nuovo Psr. Purché, appunto, il Governo acconsenta attraverso adeguate formule legislative che derogano a modalità compartecipative. "Dobbiamo aiutare la filiera ad integrarsi in modo verticale, considerato che in passato l´integrazione della filiera è avvenuta in modo orizzontale e questo ha significato soltanto l´unione di molte debolezze, spostando la marginalità sempre più lontano dai produttori, verso la distribuzione - ha specificato l´assessore lombardo Fava -. Dobbiamo in primo luogo sostenere gli allevatori e spingere verso un patto tra gli operatori della filiera, dalla produzione alla distribuzione per evitare la morte del settore".  
   
   
DIABROTICA, FILO DIRETTO VIA SMS CON GLI AGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano - Il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia mette a disposizione per il quinto anno consecutivo le comunicazioni gratuite sul cellulare con le indicazioni del "Bollettino Diabrotica". Con importanti novità, a partire appunto dalla possibilità di ricevere direttamente sul telefonino le informazioni utili per individuare le migliori strategie per contrastare l´insetto. Per accedere al servizio bisogna iscriversi sul sito di Ersaf (www.Ersaf.lombardia.it ). Difesa Fitosanitara A Basso Impatto - Dal 2014 la Diabrotica virgifera non è più considerata, sul piano legislativo, un organismo da quarantena, come stabilito dalla Commissione europea. Inoltre, il Piano di azione nazionale, redatto in applicazione della direttiva comunitaria 128 del 2009 sull´uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ha introdotto l´obbligo per tutti i produttori di effettuare una difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari. Ciò si traduce nel rispetto dei criteri della difesa fitosanitaria integrata, oppure nel rispettare quanto previsto dalle norme comunitarie sull´agricoltura biologica. Assicurare Salubrità Del Mais - "Regione Lombardia, attraverso una rete integrata di soggetti - spiega l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava - offre strumenti utili al mondo agricolo per gestire la coltura del mais nel rispetto della sicurezza e della salubrità del prodotto, requisiti imprescindibili per le produzioni agricole destinate all´alimentazione zootecnica e umana". Operativamente, i dati meteo forniti da Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) sono rilevati da 13 stazioni distribuite su tutta l´area maidicola regionale, ognuna della quali è stata considerata come riferimento per una specifica zona. Monitoraggio Settimanale - Per fornire le informazioni sulla comparsa prevista delle prime larve e dei primi adulti è stato utilizzato, come negli anni precedenti, il modello previsionale denominato "Davis". Inoltre, sono state scelte 50 stazioni pilota nelle quali è stato attivato un monitoraggio aziendale e dalle quali i dati sono inviati settimanalmente al comitato di redazione, che da quest´anno - altra novità - vede la partecipazione dei tecnici del Servizio fitosanitario di Regione Lombardia, di Ersaf, Arpa, Condifesa di Brescia, Coprov e Aral. Bollettino Diabrotica - Le indicazioni fornite dal bollettino devono essere considerate assieme a un´accorta valutazione del rischio fitosanitario sulla singola azienda. Per questo motivo, nel nuovo layout del ´Bollettino Diabrotica´ è previsto l´accesso diretto al volume "Diabrotica del mais: Istruzioni tecniche per la gestione aziendale", con tutte le informazioni su come realizzare il monitoraggio aziendale e gli approfondimenti sulla biologia dell´insetto e sui metodi di controllo. Per ulteriori informazioni: diabrotica@ersaf.Lombardia.it    
   
   
BOLZANO: CONSORZIO PER LA TUTELA DEI VINI  
 
La valorizzazione della produzione di vernaccia e l´importanza del marketing congiunto dei produttori di vino sui mercati internazionali sono stati tra i temi trattati nel corso dell´incontro che il neo presidente del Consorzio per la tutela dei vini dell´Alto Adige, Maximilian Niedermayr, ha reso all´assessore provinciale all´agricoltura Arnold Schuler. Parlando della commercializzazione dei vini altoatesini all´estero l´assessore Schuler ha ribadito l´importanza che i produttori vinicoli si presentino con una veste congiunta che consenta loro di far fonte alla concorrenza. A tal riguardo si è parlato, tra il resto, della possibilità di una compartecipazione obbligatoria di tutti i produttori altoaesini di vini Doc e Igt ad indicazione geografica tipica. Come ha sottolineato il neo presidente del Consorzio per la tutela dei vini dell´Alto Adige, Maximilian Niedermayr, a fronte della contrazione del consumo di vino in Italia assume sempre più rilievo l´individuazione di nuovi mercati. Attualmente il mercato di maggior rilievo, dopo Italia e Germania è quello degli Usa. Un altro tema trattato è la creazione di una sorta di "piramide della qualità" che consenta al consumatore di incasellare i vini di gradi qualitativi a seconda dei territori vocati. Un altro aspetto affrontato durante il confronto è stata la valorizzazione della produzione di vernaccia, che da vitigno più rilevante dell´Alto Adige sta costantemente perdendo in importanza. Maggior rilievo, inoltre, ed adeguata valorizzazione dovrebbero essere garantiti alla manifestazione "Bozner Weinkost- Mostra Vini di Bolzano" quale più importante iniziativa della viticoltura altoatesina. Il Consorzio per la tutela dei vini dell´Alto Adige conta attualmente 151 associati aziende vinicole, fra cantine (14), le tenute vinicole (59) e i vignaioli indipendenti (68) che producono la quasi il 95 per cento dei vini Doc e Igt dell´Alto Adige. Dalle loro fila sono eletti periodicamente i dieci membri del Consiglio d´amministrazione. La qualità dei vini altoatesini è nelle mani dei viticoltori e delle singole cantine. La promozione sul mercato e il "lavoro d´immagine" avvengono a livello associativo, ad opera del Consorzio Vini Alto Adige. Il Consorzio si impegna a far conoscere in Italia e nel mondo l´impegno e la passione dei viticoltori e dei cantinieri delle aziende vinicole dell´Alto Adige per ottenere vini bianchi e rossi di qualità superiore. E rappresenta, inoltre, un interlocutore attento e un punto di riferimento per enologi, intenditori ed estimatori dei vini dell´Alto Adige. Inoltre, il Consorzio collabora strettamente con la Lega coltivatori diretti, il Centro di consulenza per la frutticoltura, la Ripartizione agricoltura della Provincia, l´Eos, la Società Alto Adige Marketing e altre organizzazioni. Il presidente del Consorzio vini Maximilian Niedermayr era accompagnato nella sua visita all´assessore da Werner Waldboth, responsabile del Marketing, e da Elke Gruber addetta alla´assistenza soci e consulente per le questioni legali inerenti la vinicoltura. L´assessore provinciale Arnold Schuler era affiancato dal direttore di Dipartimento Klaus Unterweger e dal direttore dell´Ufficio frutti- viticoltura, Andreas Kraus.  
   
   
AGRICOLTURA: INSEDIATO IL COMITATO DI COORDINAMENTO REGIONE, COMUNE, PROVINCIA E DAM PER “MILANO METROPOLI RURALE”  
 
Si è insediato il 4 luglio per la prima volta il Comitato di Coordinamento tra i rappresentanti delle tre istituzioni e delle 34 aziende agricole del Dam che, entro l’anno e in vista di Expo 2015, sottoscriveranno l’accordo “Milano Metropoli Rurale”: un programma condiviso di azioni e di obiettivi, anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei, per il miglioramento del patrimonio delle aziende agricole e l’incremento della loro attività, anche con la creazione di un marchio di distretto per la promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli locali. Tutto ciò con attenzione al territorio, all’acqua, al suolo, al paesaggio, alla biodiversità. “Un bel lavoro di squadra, un passo avanti importante per la salvaguardia e la valorizzazione dell’agricoltura dell’area metropolitana, a conferma del principio che riteniamo fondamentale: neppure un metro quadrato di suolo deve essere sottratto all’agricoltura, anzi, semmai quel metro quadrato va aggiunto”, ha detto la vicesindaco del Comune di Milano con delega all´Urbanistica e Agricoltura, Ada Lucia De Cesaris. “Sono soddisfatta. Posso dire che siamo sulla buona strada. È un ulteriore tassello per la valorizzazione e la costruzione della governance della matrice agricola che vede coinvolti molteplici attori del territorio, tutti con l’obiettivo di ritrovare un rinnovato ed efficace equilibrio tra la comunità e la sua terra”, ha dichiarato Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia.  
   
   
AGRICOLTURA, PRESENTATO NUOVO PSR. TOSCANA: "OPERATIVO ENTRO L´ANNO"  
 
Firenze – La Toscana sarà fra le prime regioni ad inviare a Bruxelles la bozza del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014- 2020. Oggi, dopo un lavoro di oltre un anno che ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, la bozza è stata presentata nella riunione di "partenariato" che si è tenuta all´Auditorium del Consiglio regionale. Presenti l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, il presidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale, Loris Rossetti, il responsabile dell´area di coordinamento sviluppo rurale della Regione, Enrico Favi. In platea una folta rappresentanza delle categorie economiche, degli enti locali, dei professionisti, del mondo dell´associazionismo. "Invieremo a Bruxelles la bozza di Psr, saremo fra le prime Regioni – ha detto l´assessore in apertura di lavori – contiamo di fare presto a concludere tutto l´iter in modo da garantire continuità fra la vecchia e la nuova programmazione. Prima della fine dell´anno intendiamo rendere operativo il nuovo Programma di sviluppo rurale, per ottobre vorremmo avere pronti i primi bandi". Il nuovo Psr, un documento di 700 pagine, avrà una dotazione di 961 milioni, 90 milioni in più rispetto al vecchio programma. "Vuol dire – ha sottolineato l´assessore – che ogni anno ci saranno 15 milioni in più da spendere per le imprese toscane. Intendiamo puntare sulla competitività e investiremo su questo oltre il 50% delle risorse". Se la competitività sarà il leit motiv del Programma, gli interventi principali riguarderanno i giovani e la necessità di investire nel ricambio generazionale. "Puntiamo a raddoppiare il numero di giovani che faranno impresa in agricoltura, oggi sono il 20% – ha detto l´assessore – e per questo saranno strategiche misure riguardanti il credito e la terra, che molti giovani non hanno a disposizione". Sul credito l´assessore ha sottolineato la necessità di strumenti adatti alle imprese agricole, che hanno bisogni e caratteristiche diverse rispetto a quelle manifatturiere. Per quanto riguarda la terra Salvadori ha invece ricordato la creazione dell´Ente Terre di Toscana, con la "Banca della terra" . "La Banca della terra – ha detto - è nata da circa un anno, è partita bene, ora intendiamo dare un´accelerazione forte in modo che possa rispondere con efficienza alle necessità. Dobbiamo recuperare alla produzione agricola circa 100 mila ettari di terra che in Toscana non viene più coltivata". Salvadori ha poi sottolineato l´importanza dei progetti di filiera ed ha annunciato la volontà di dare vita anche a "progetti di filiera territoriale", soprattutto nelle zone dove non c´è un prodotto di punta, ma ce ne sono diversi. "Dobbiamo garantire reddito a tutti gli operatori della filiera – ha insistito - e dobbiamo fare in modo che questa ricchezza resti in Toscana". Gli altri pilastri del Psr riguarderanno l´ambiente e il territorio, con il settore forestale come presidio per uscire dalla logica emergenziale nei confronti del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità e la tracciabilità dei prodotti, con l´integrazione sempre maggiore della ricerca e dell´innovazione (Università e centri di ricerca in forte sinergia con il modo produttivo) e la semplificazione. Fra le priorità sulle quali si indirizzerà l´azione regionale ci saranno la zootecnia, il settore degli ortaggi e la coltivazione dell´olivo. "Dobbiamo fare tutto questo – ha concluso l´assessore – perchè vogliamo dare alle imprese le risposte che attendono e far sì che l´agricoltura toscana possa dare al meglio il suo contributo alla ripresa."  
   
   
APPROVATO PROGRAMMA SVILUPPO RURALE FVG  
 
Trieste - Con una dotazione finanziaria di 296,1 milioni di euro, dei quali 127,7 provenienti dalla Ue, è stata approvata il 4 luglio dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Risorse agricole e forestali, Sergio Bolzonello, la prima versione del Programma di Sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 della Regione Friuli Venezia Giulia. Assieme a questo strumento, che rappresenterà l´asse portante delle politiche rurali per i prossimi 7 anni, il Governo regionale ha approvato anche il relativo Rapporto Vas, la Valutazione Ambientale Strategica, che lo accompagna. "Siamo di fronte - ha commentato il vicepresidente Bolzonello - a un documento straordinariamente importante, a un Piano per l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia nei prossimi sette anni. È un Piano molto innovativo: aiuta i giovani, incoraggia le aggregazioni di filiera, sostiene un´agricoltura sostenibile in montagna. E soprattutto promuove la competitività generale della nostra agricoltura". La scrittura del Psr aveva preso l´avvio nel 2013, quando sono state emanate dalla Commissione europea le bozze definitive dei regolamenti connessi ai Fondi strutturali europei, tra i quali si annovera il Fondo europeo agricolo di sviluppo regionale, dal quale derivano le risorse che cofinanziano il programma. La definizione del Psr è stata caratterizzata da un´ampia consultazione con i soggetti rappresentativi di diversi interessi, sviluppatasi nel corso di incontri pubblici di condivisione, che sono serviti a consolidare punti di forza e opportunità, ma anche ad affrontare le criticità del mondo rurale regionale al fine di poter migliorare e completare l´insieme di interventi necessari a sostenere l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, e il suo sistema, per i prossimi anni. Con le risorse disponibili è previsto si sviluppi un "effetto leva" che permetterà di finanziare investimenti pubblici e privati per oltre 400 milioni di euro. La strategia del nuovo Psr si basa su tre direttrici principali. La prima tratta del rafforzamento della competitività delle imprese agricole e forestali, e metterà a disposizione 117,5 milioni di euro, che potranno raggiungere 1.600 aziende beneficiarie. Tramite queste risorse, le aziende agricole e forestali potranno ottenere sostegno agli investimenti, diversificare la produzione, rafforzare la creazione e la diffusione della qualità, e sviluppare nuovi prodotti. Sarà pure sostenuto il supporto all´insediamento di giovani agricoltori, assieme alla trasformazione e alla commercializzazione di nuovi prodotti. L´accesso a queste misure avverrà prioritariamente attraverso l´approccio integrato, che prevede attenzione privilegiata nei confronti dell´export. Altri 121,8 milioni di euro saranno destinati alla tutela del territorio e dell´ambiente. Si tratta di misure connesse alle compensazioni di perdite di reddito per gli agricoltori con terreni situati nelle aree di Natura 2000 e nelle zone svantaggiate (montane). Sono previste altresì misure dirette a compensare comportamenti ambientali virtuosi nella gestione dei seminativi, di frutteti e vigneti, e per il mantenimento e la cura di prati e pascoli; come pure misure volte a diffondere la diversificazione colturale o a ridurre carichi inquinanti, nonché a favorire investimenti nel settore forestale e imboschimenti. Attenzione verrà prestata anche al mantenimento della biodiversità e all´agricoltura biologica. Queste misure puntano alla gestione sostenibile di circa 7.000 ettari di suolo regionale, attraverso il lavoro di 2.500 aziende, che nel loro impegno potranno concorrere alla conservazione del patrimonio paesaggistico e ambientale. Altri 30,5 milioni di euro del Psr verranno destinati all´approccio "Leader" nell´area montana, introducendo nel contempo progetti di cooperazione territoriale per i territori non montani, attraverso progetti di sviluppo locale disegnati dalle comunità locali, e incentrati su due temi chiave: il turismo, in connessione con il Piano del turismo regionale, e i servizi alle popolazioni locali. Questi approcci permetteranno di selezionare dieci strategie locali, che a loro volta consentiranno di raggiungere enti pubblici e operatori economici locali. Così com´è previsto dalla Ue, tutte le direttrici saranno accompagnate da azioni mirate di formazione e consulenza, per rafforzare e accompagnare le azioni degli operatori rurali sul territorio. Il Psr sarà ora negoziato con la stessa Unione europea e l´approvazione definitiva è previsto avvenga entro il 2014. I primi bandi potranno essere emanati all´inizio del 2015.  
   
   
VARIETÀ DI SEGALE E FARRO SOTTO ESAME: SOPRALLUOGO IL 10 LUGLIO IN PUSTERIA  
 
Giovedì 10 luglio alle 9.30 il Centro di sperimentazione Laimburg organizza un sopralluogo dei campi sperimentali di due masi a Gais e a Teodone di Brunico, dove vengono studiate una settantina di varietà locali di segale e farro per necessaria per valutare la possibilità di utilizzo delle varietà locali per la produzione di prodotti da forno regionali. Qual è la produttività delle varietà locali di segale e farro? A cosa bisogna porre attenzione nella coltivazione? A quali malattie sono suscettibili? E inoltre: le varietà locali sono idonee alla produzione di prodotti da forno regionali? Attorno a queste domande ruota la manifestazione promossa il 10 luglio dal Centro di sperimentazione Laimburg in due masi della val Pusteria. I ricercatori presenteranno gli obiettivi del progetto e illustreranno le prove sperimentali in attesa della raccolta, che si avvierà tra breve. Il progetto di ricerca Cerealp, finanziato dal programma Interreg Iv Italia-austria si pone l´obiettivo di analizzare le caratteristiche agronomiche, sensoriali e quelle relative alla panificazione di 69 varietà locali di segale e farro nonché di altre 7 varietà moderne. Nel progetto Cerealp il Centro di Sperimentazione Laimburg collabora con l´ufficio per la sperimentazione agraria del Tirolo. Il sopralluogo è in programma giovedì 10 luglio, alle ore 9.30 al maso Sägemüllerhof a Gais, (via dei Molini 10) e a seguire l´appuntamento alle 11.30 al maso Mair am Hof a Teodone di Brunico.  
   
   
SARDEGNA: PROGETTO OLTREBAMPÈ, LAORE RICERCA ESPERTI  
 
Cagliari - Pubblicato da Laore l’avviso per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per l’affidamento di incarichi di lavoro ad esperti per la realizzazione di incontri di informazione/aggiornamento. Gli incontri, previsti dall’azione 4.1.1 del Progetto Oltrebampè, rivolti ad insegnanti, operatori agricoli, consumatori, popolazione rurale, fattorie didattiche, si realizzeranno nel periodo compreso fra ottobre 2014 e aprile 2015. Questi i requisiti richiesti: - cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea; - laurea magistrale oppure laurea del vecchio ordinamento universitario; - comprovata e documentabile esperienza lavorativa in ciascuna tematica in cui si presenta la candidatura. I candidati dovranno proporsi per una o più delle seguenti tematiche: - giacimento enogastronomico del territorio: cibo, territorio, ambiente e turismo; - biodiversità e Progettazione di attività di turismo sostenibile orientato all’enogastronomia; - educazione alimentare a scuola ed in famiglia e ruolo della comunicazione e della pubblicità strumenti e tecniche didattiche per una comunicazione efficace dell’educazione alimentare; - le nuove frontiere del packaging e della conservazione dei prodotti agroalimentari; - costi etici e sociali delle produzioni del cibo; - la catena degli sprechi alimentari dal campo alla tavola; - commercio elettronico dei prodotti agroalimentari. Le candidature dovranno pervenire entro le ore 13 dell’8 agosto con le seguenti modalità: - tramite posta all’indirizzo Agenzia Laore Sardegna – Servizio per lo sviluppo rurale e delle filiere agroalimentari – Via Caprera, 8 -09123 Cagliari; - a mano presso l’ufficio protocollo dell’Agenzia dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 14, il martedì pomeriggio dalle ore 15 alle 18; - tramite posta elettronica certificata all’indirizzo Indirizzo emailprotocollo.Agenzia.laore@legalmail.it    
   
   
COMPOSTAGGIO, PUGLIA: TAVOLO PERMANENTE ATTIVO GESTIONE FLUSSI  
 
“Una nuova riunione del tavolo di coordinamento per la gestione dei flussi di frazione umida si è tenuto il 4 luglio presso la sede dell’assessorato all’ambiente per fare il punto della situazione e tenere sotto controlli i conferimenti man mano che cresce la richiesta, da parte degli enti locali, di portare al compostaggio la frazione umida dei rifiuti urbani”. A dichiararlo l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “Già dallo scorso mese di maggio stiamo seguendo quotidianamente le attività di conferimento dell’umido al fine di sfruttare al massimo le disponibilità degli impianti presenti sul territorio. Devo sottolineare la grande collaborazione - prosegue Nicastro - emersa in questo contesto da parte dei gestori e la fattiva interlocuzione tra le amministrazioni locali e le strutture tecniche dell’assessorato all’ambiente”.  
   
   
BASILICATA: COLDIRETTI SU NORMATIVA COMUNITARIA ALIMENTI  
 
Sono arrivate, dalle burocrazie dell’Unione Europea, incomprensibili decisioni sulla tavola che allontanano cittadini ed imprese dall´Europa. È quanto dichiara in un comunicato stampa la Coldiretti Basilicata. Nell’unione del rigore dei conti – si legge- si consentono invece trucchi ed inganni nel momento di fare la spesa dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, dal vino zuccherato e quello in polvere, con l’appiattimento verso il basso della qualità alimentare anche a danno di paesi come l’Italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare. " Le allucinanti novità nel piatto con le alchimie negli ingredienti - afferma il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo - hanno snaturato anche gli alimenti più comuni”. “Si spiega cosi- continua il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto la possibilità concessa dall’Unione Europea di incorporare la polvere di caseina e caseinati, al posto del latte, nei formaggi fusi, di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei paesi del nord Europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. Si calcola che in Europa vengano consumate venti milioni di bottiglie all’anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo”. Secondo il direttore regionale della Coldiretti di Basilicata Angelo Milo “l’Unione Europea consente anche per alcune categorie di carne la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento, ma per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa e potrebbero essere esclusi dagli obblighi di indicazione della quantità d’acqua mentre in tutta Europa circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano reggiano e del Grana Padano realizzate fuori dall’Italia senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine”. Oltre la metà della spesa - conclude la Coldiretti - è anonima per colpa delle contraddittoria normativa comunitaria che obbliga ad indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per quella suina o per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata, per le uova ma non per i formaggi, per il miele ma non per il latte.  
   
   
LUPO, PUBBLICATO IL BANDO PER CONTRASTARE GLI ATTACCHI AGLI ALLEVAMENTI: 225 MILA EURO PER L´ACQUISTO DI RECINZIONI, DISSUASORI ACUSTICI, CANI PASTORE. ENTRO IL 22 LUGLIO LE DOMANDE.  
 
Bologna - Al via il bando per contrastare gli attacchi del lupo agli allevamenti. Viene pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione l’avviso pubblico che stanzia 225 mila euro per l’acquisto di recinzioni, dissuasori luminosi e acustici, cani pastore. Gli imprenditori agricoli zootecnici avranno tempo per presentare le domande alla Provincia competente per territorio fino al 22 luglio e il contributo sarà al 100% del costo sostenuto ritenuto ammissibile. “Le leggi nazionali ed europee proteggono il lupo. Con questo provvedimento – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione vuole tutelare gli allevatori da attacchi e predazioni che sono in aumento. Durante i numerosi incontri che abbiamo avuto sul territorio con gli stessi allevatori abbiamo registrato un forte interesse per l’iniziativa e per questo abbiamo deciso di aumentare le risorse a disposizione, destinando in assestamento di bilancio 150 mila euro aggiuntivi rispetto ai 75 mila iniziali” . Cosa prevede il bando Il provvedimento riguarda le aziende agricole zootecniche con allevamenti al pascolo di bestiame, in collina e montagna. I contributi andranno per l’acquisto di recinzioni di vario tipo comprese quelle elettrificate mobili e semipermanenti, dissuasori acustici faunistici (strumenti con sensori e timer che emettono luci e suoni ad alto volume) e cani da guardiania, ovvero cani da gregge di ceppo abruzzese. Tecnici incaricati dalla Regione dovranno verificare la corretta installazione degli strumenti acquistati e, in particolare per quanto riguarda i cani, il rispetto delle norme sul benessere animale. Le domande vanno indirizzate alle Province, ma la graduatoria sarà regionale e verrà stilata entro il 5 settembre 2014, con validità biennale.  
   
   
BACINO INFERIORE VOLTURNO: CONSORZIO BONIFICA IN SITUAZIONE CRITICA  
 
“L´assessorato all´Agricoltura ha più volte evidenziato la situazione di criticità in cui versa il consorzio di bonifica del Bacino inferiore del Volturno.” Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. “Allo stato – precisa – il Consorzio non ha ancora approvato e trasmesso alla Regione i bilanci preventivi relativi agli esercizi finanziari 2013 e 2014, nonché il bilancio consuntivo degli anni 2012 e 2013 e, per di più, non ha ancora aggiornato il piano di classifica. Una situazione che non ci consente di effettuare il controllo e la vigilanza sull´andamento economico-finanziario dell´Ente e di verificare le possibili ed eventuali incongruenze, nonché constatare se vi sono stati incrementi dei costi di gestione, compresa la spesa del personale negli ultimi due anni. Si tratta di gravissime inadempienze che, ai sensi della Legge regionale 4/03 (articolo 32 comma 2), sono sanzionabili con il commissariamento. “Sulla situazione economica dell´ente è opportuno evidenziare che, sebbene il Consorzio rivendichi il pagamento di circa 7 milioni di euro, a sua volta la Regione dovrebbe percepire una cifra analoga come restituzione di quote di finanziamento non rendicontate. Somme per le quali è stata proposta una compensazione non ancora conclusa per espressa volontà degli amministratori dello stesso Consorzio. Nelle more della definizione complessiva di tale rapporto, il Consorzio, inoltre, nel settembre del 2013, è stato beneficiario di una ulteriore anticipazione di 500mila euro che poteva essere impiegata per il pagamento degli stipendi, ma che invece, per larga parte, è stata utilizzata per far fronte a dei pignoramenti insistenti sul conto della Tesoreria. Sempre nel 2013, inoltre, nel mese di giugno, sono stati liquidati oltre 900mila euro quali contributo ammissibile sulle spese di energia elettrica sostenuta per far fronte al funzionamento degli impianti pubblici di bonifica e altri 380mila euro il mese successivo per la manutenzione ordinaria degli impianti. “Anche per quel che riguarda il contributo di collettamento, previsto dall´articolo 13, comma 5 della L.r. 4/03, abbiamo più volte sollecitato i Comuni e gli Enti che utilizzano i canali consortili sulla necessità di giungere a regolarizzare il rapporto di contribuzione mediante la stipula della convenzione già promossa dalla Regione. Per quei Comuni risultanti inadempienti si è provveduto ad avviare il procedimento per la nomina del commissario ad acta. “Da parte dell´assessorato all´Agricoltura c´è sempre stata la massima disponibilità al dialogo e al confronto, così come testimoniano le decine di riunioni che si sono svolte presso la struttura con i tecnici e gli amministratori del Consorzio, consapevoli dell´importante ruolo svolto dall´Ente consortile per l´agricoltura del Casertano. Purtroppo devo constatare che dall´altra parte, è prevalsa la logica delle polemiche strumentali e della critica non costruttiva”, conclude la Nugnes.  
   
   
FESTIVAL VEGETARIANO SU FILIERE FVG OGM FREE  
 
Gorizia - Il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole, Sergio Bolzonello, ha colto l´occasione di una tavola rotonda, organizzata a Gorizia a Borgo Castello nel villaggio allestito per il Festival Vegetariano, per ribadire la posizione contraria del Friuli Venezia Giulia rispetto alle colture geneticamente modificate. "Infatti - ha ricordato - la Giunta regionale ha stabilito che il Friuli Venezia Giulia deve essere una regione realmente Ogm free". "Con questo obiettivo - ha aggiunto Bolzonello - l´impegno dell´Amministrazione regionale sarà quello di creare intere filiere Ogm free, per esempio nella maiscoltura e nella coltivazione della soia, attraverso un programma di interventi di medio e lungo termine che consenta di pervenire alla realizzazione di prodotti appositamente certificati". Si sta infatti valutando l´opportunità di prevedere il riconoscimento, attraverso il marchio regionale di qualità Aqua anche dei prodotti biologici e di quelli Ogm free. "Si tratterà - ha sostenuto - di un´azione complessiva, attraverso la quale la Regione si proporrà di rendere nuovamente remunerative colture che in questi anni hanno perso il loro valore originario, agendo così positivamente anche sulla tutela dell´ambiente". Alla tavola rotonda sono intervenuti Cristina Micheloni, dell´Aiab Fvg, l´Associazione dei produttori biologici, e l´ecologo Michele Codogno, per soffermarsi su diverse tematiche inerenti le colture geneticamente modificate.