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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Ottobre 2013
TORINO - ENERGY AND ENVIRONMENT PARTNERING EVENT  
 
Torino, 1 ottobre 2013 - Torna il 9 e il 10 ottobre l´Energy and Environment Partnering Event: si tratta della quarta edizione della convention dedicata a tecnologie ambientali ed energie rinnovabili: oltre 200 appuntamenti b2b pianificati sulla base dell’incontro tra la richiesta di approvvigionamento e collaborazione da parte di 12 società straniere e l’offerta di circa 40 imprese piemontesi. La due giorni (al Centro Congressi Torino Incontra) si apre con un seminario introduttivo (ore 9-13), nel corso del quale gli operatori stranieri presenteranno le proprie aziende e il tipo di partnership e forniture ricercate. L´iniziativa rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif) Ecompanies, volto a promuovere all´estero l´eccellenza piemontese nei settori energia e ambiente, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Cdc di Torino, Cuneo e Vercelli. “I 12 operatori stranieri presenti provengono da aree geografiche di estremo interesse: Europa, Russia, Brasile, Africa, Paesi del Golfo, tutti alla ricerca di prodotti o servizi, di tecnologie all’avanguardia, di opportunità di collaborazione con le imprese piemontesi, che in tema di ambiente ed energia possono giocare un ruolo di primo piano.– spiega Alessandro Barberis, presidente della Cdc di Torino - Sono infatti circa 1.300 le eco-Pmi diffuse su tutto il territorio, con 35mila addetti, dei quali quasi la metà, il 45%, solo in Torino e provincia. L’energia solare è il settore in cui ricade il maggior numero di attività , seguito da rifiuti e controllo aria”. “La convention vede anche la presenza di operatori del settore infrastrutture, fortemente legato al comparto energia e ambiente – dichiara Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte - Negli stessi giorni inoltre, verranno ospitate a Torino cinque imprese irachene, di settori che comprendono ambiente, infrastrutture, edilizia, contract e Ict, anch’esse interessate a conoscere l’offerta del territorio piemontese in termini di tecnologie, materiali, competenze. La delegazione irachena seguirà un programma di appuntamenti b2b autonomo e prenderà anche parte all’Energy and Environment Partnering Event”.  
   
   
DL FARE BIS: NUOVA BOZZA, NO A MISURE RETROATTIVE  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - Assorinnovabili ribadisce, alla luce della nuova bozza del Dl Fare bis, il giudizio favorevole al meccanismo di cartolarizzazione e la sua totale contrarietà all’ipotesi di rimodulazione retroattiva degli incentivi. Assorinnovabili esprime anche totale contrarietà al l’ipotesi di cancellazione dei prezzi minimi garantiti che colpirebbe retroattivamente un numero molto elevato di piccoli impianti, superiore a 10.000. “Sarebbe profondamente iniquo – dichiara il Preside nte Agostino Re Rebaudengo – punire i pionieri della generazione distribuita . Ci auguriamo che si chiuda questa dannosa fase di incertezza che mina l’importante lavoro che il nost ro Governo sta compiendo per attrarre investimenti dall’estero, come nel recente viaggio del Premier Letta negli Stati Uniti.”  
   
   
AFFITTI TRASPARENTI: ECCO LA “GUIDA AI CONTRATTI DI LOCAZIONE”  
 
Roma, 1 ottobre 2013 - Quale tipologia di contratto d’affitto scegliere, cosa fare dopo aver firmato, come regolarizzare un contratto “in nero”, cos’è la “cedolare” secca, quali sono gli oneri accessori in capo al locatore e quali quelli di competenza del locatario. Il tutto corredato da contratti-tipo semplici, trasparenti, privi di clausole inique e attenti all’equilibrio tra le parti. E’ quanto hanno predisposto Unioncamere e le associazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat grazie ad un lavoro comune, culminato nella “Guida ai contratti di locazione”. La Guida, promossa da Unioncamere e distribuita in 5mila copie, sarà reperibile presso 30 sportelli delle principali sedi territoriali delle tre associazioni. “Dalla collaborazione con le associazioni degli inquilini – ha evidenziato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è nato uno strumento prezioso per quanti si apprestano a stipulare un contratto d’affitto, ovvero vogliono essere aggiornati sulla normativa in vigore e sui reciproci diritti e doveri. La Guida potrà di sicuro contribuire anche a risolvere situazioni irregolari, a tutto vantaggio della trasparenza e legalità dei rapporti tra le parti”. Commentando l’importante risultato il segretario generale del Sunia Daniele Barbieri, il segretario generale del Sicet Guido Piran e il Presidente Uniat Augusto Pascucci hanno unitariamente rimarcato “come da questa collaborazione esce un testo di contratto tipo e una serie di utili e approfonditi allegati che forniscono, a chi si accinge a stipulare e rinnovare una locazione abitativa, strumenti di facile utilizzo e di efficace tutela con regole indispensabili per dare certezze economiche e normative, legalità e regolarità fiscale a tutte le parti contraenti e al riparo da prevaricazioni e clausole vessatorie”. Nel modello contrattuale allegato alla Guida, per la prima volta in questo settore, viene introdotta a livello nazionale la clausola di mediazione, che espressamente prevede la possibilità per locatori ed inquilini di farsi assistere dalle rispettive associazioni in caso di contenzioso. Dal 20 settembre, del resto, la locazione è tornata ad essere uno dei settori cui si applicherà l’obbligo – in caso di insorgenza di una controversia – di esperire un tentativo di mediazione prima di ricorrere, eventualmente, alla giustizia ordinaria. Oltre ad essa, tra le materie di grande interesse per i cittadini con riferimento alle quali il decreto del Fare ha reintrodotto l’obbligatorietà della mediazione, figura anche il condominio. Non a caso, Unioncamere sta lavorando anche alla predisposizione di contratti-tipo dedicati a questa materia, diretti a sistematizzare (e privare di eventuali clausole inique) tutto quanto riguarda le pulizie condominiali, la manutenzione degli ascensori, l’installazione e manutenzione di impianti elettrici e di riscaldamento, nonché i contratti riguardanti l’amministrazione del condominio. L’attività di regolazione del mercato e tutela dei consumatori, che sottende la predisposizione dei contratto-tipo di locazione e di quelli (in via di definizione) del condominio, rientra tra le competenze istituzionali delle Camere di commercio, presso le quali sono presenti apposite commissioni che si occupano di controllare anche la presenza di clausole vessatorie nei contratti tra imprese e consumatori. Tra il 2007 e il 2012, il sistema camerale ha approntato 50 nuovi contratti-tipo di valenza nazionale, 19 dei quali riferiti al settore dei servizi, 7 a quelli del commercio, 10 a quello immobiliare (e locazione), 2 a quello edile, 3 all’artigianato, 6 in materia di turismo e trasporti, 3 relativi alla subfornitura. Inoltre, 93 Camere di commercio hanno aderito all’iniziativa nazionale e sono oggi collegate tramite il portale www.Contratti-tipo.camcom.it, dove sono pubblicati anche tutti i contratti tipo, i pareri resi sulle clausole inique e i codici di condotta condivisi a livello nazionale. In totale sono state visitate quasi 2 milioni di pagine del sito web e sono stati effettuati circa 600mila download di file di contratti, con un incremento del +320% del numero di utenti nei primi otto mesi 2013 rispetto all’analogo periodo del 2012.  
   
   
MILANO - VALUTAZIONE IMMOBILIARE: CONVEGNO E CORSO  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - Dal rapporto dell’Agenzia delle Entrate emerge come nel secondo trimestre 2013 la diminuzione delle compravendite nel Comune di Milano si è attestata sul -2,0% (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), a fronte di una contrazione che nel primo trimestre era stata pari al 4,8%. Parallelamente Osmi Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, nella Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia del I semestre 2013, realizzata in collaborazione con Fimaa Milano Monza & Brianza, rileva una decrescita dei valori residenziali generalizzata a tutte le tipologie e a diverse zone del capoluogo lombardo, con contrazioni dei prezzi medi cittadini che nel corso dell’ultimo anno si sono attestate tra il -2,9% degli appartamenti di nuova costruzione e il -3,7% del prodotto vecchio. “Dopo il drammatico calo del numero di transazioni immobiliari che ha caratterizzato il 2012, dal mercato arrivano segnali che fanno sperare in una fase di stabilizzazione – ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano . E’ in questo scenario che si svolge oggi il convegno “Il ruolo del valutatore immobiliare e dell’esperto indipendente alla luce delle nuove qualifiche professionali” organizzato da Osmi Borsa Immobiliare, in collaborazione con Isivi (Istituto Italiano di Valutazione Immobiliare) e Crif Certification Services. Nel corso del convegno si è discusso della promozione di pratiche di valutazione immobiliare internazionalmente condivise e delle nuove qualifiche professionali Rev – Recognized European Valuer e Iso 17024. Parte invece ad ottobre la quarta edizione di Cevi, Corso Esperto Valutatore Immobiliare, organizzato da Osmi Borsa Immobiliare. Il corso si propone come una valida occasione di approfondimento e acquisizione degli insegnamenti connessi alla pratica estimale finalizzata alla formazione dell’esperto indipendente. L’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Milano e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano rilasceranno crediti formativi professionali ai loro iscritti che vi parteciperanno. “Siamo impegnati da diverso tempo nella promozione di una cultura della valutazione immobiliare in linea con gli standard condivisi a livello internazionale – ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. - Ed ora che dal mercato arriva qualche tiepido segnale positivo per infondere fiducia e stimolare la ripresa è necessario puntare su trasparenza, figure professionali preparate e qualifiche riconosciute a livello non soltanto nazionale, ma anche europeo”.  
   
   
PPTR: LA PUGLIA CONTINUA A DIFENDERE VALORI PAESAGGIO  
 
Bari, 1 ottobre 2013 - La vicepresidente e assessore all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, ha diffuso la seguente nota, replicando anche al comunicato diffuso dal consigliere Pdl, Congedo: “Ormai il Pdl sembra aver esaurito gli argomenti a sostegno della revoca o della sospensione del piano paesaggistico regionale, posizione sulla quale si è arroccata prima ancora di aver approfondito il piano. A me pare che sia il Pdl a essersi infilato in un vicolo cieco, mentre noi stiamo lavorando come sempre. E stiamo perseguendo due strade ovviamente diverse e complementari, con il senso di responsabilità e l’umiltà di chi si mette nei panni degli altri e ne comprende difficoltà e timori. La prima è quella della circolare che altro non può fare e quindi non fa che spiegare alcune parti delle norme. La seconda è quella della revisione di alcune norme di salvaguardia e transitorie con la condivisione indispensabile del Ministero per la parte inerente ai beni paesaggistici di competenza statale, sempre allo scopo di rasserenare amministrazioni e tecnici in questa delicata fase di primo impatto delle innovazioni introdotte dal Piano. Certo, non è facile in un Paese come l´Italia che da vent´anni si occupa solo del presente dimenticando le lezioni del passato e rinunciando a disegnare un futuro diverso. Noi continueremo a difendere i valori del paesaggio di Puglia, auspicando che i tanti gruppi, associazioni, organizzazioni e singoli cittadini che in questi hanno protestato per gli attacchi al paesaggio e hanno sostenuto le ragioni della tutela, facciano sentire la propria voce a difesa del piano”.  
   
   
BRIDGESTONE, FIRMATO AL MISE L’ACCORDO CHE ARCHIVIA LA CHIUSURA TRASFERITE NELLO STABILIMENTO DI BARI PRODUZIONI ORA IN ASIA  
 
Roma, 1 ottobre 2013- Dopo 7 mesi dall’ annunciata dichiarazione della definitiva cessazione delle attività, è stato firmato ieri - al Ministero dello Sviluppo Economico- dal Ministro Flavio Zanonato, dai responsabili italiani di Bridgestone (alla presenza del management europeo), dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni territoriali- l’accordo che consente di mantenere la produzione di pneumatici presso lo stabilimento di Bari. La multinazionale giapponese, leader mondiale nel settore, aveva accettato la sfida proposta dalle istituzioni e dai sindacati a definire nuove condizioni che consentissero il mantenimento in Italia delle produzioni. Dopo serrati confronti- coordinati dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti- svolti sia a livello territoriale sia a livello nazionale, e con il costante coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei lavoratori, si è giunti all’Accordo odierno. Nel testo si prevede la riorganizzazione dello stabilimento e della produzione-a regime- di 3,5 milioni di pneumatici che sarà possibile anche attraverso il trasferimento di produzioni attualmente allocate in alcuni stabilimenti asiatici. I sacrifici richiesti ai lavoratori saranno compensati da un piano industriale che rafforzerà nel tempo le produzioni e quindi il posto di lavoro. Un importante piano sociale è previsto per sostenere quanti lasceranno l’azienda per consentire la realizzazione degli obiettivi di competitività necessari. Dopo aver ringraziato quanti hanno consentito l’ importante risultato, il Ministro Zanonato ha sintetizzato così il valore di questa intesa: ”Con questo accordo si sono dimostrate due cose importanti. Da un lato che è possibile fare industria in Italia richiamando anche produzioni dalla lontana Asia, dall’altro che l’impegno intelligente e la collaborazione tra istituzioni, azienda e sindacati sono carte vincenti per raggiungere risultati apparentemente molto difficili”. “Quello di oggi- ha concluso- è un risultato che fa onore al Paese e al Sud ove le condizioni di svantaggio sono ancora troppo elevate, ma anche a Bridgestone che ha voluto seriamente verificare la possibilità di restare a produrre in Italia”.  
   
   
VENDOLA, BRIDGESTONE: OBIETTIVO CENTRATO DOPO STRAORDINARIA BATTAGLIA  
 
Bari, 1 ottobre 2013 - Il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha rilasciato la seguente dichiarazione dopo l’accordo firmato ieri per lo stabilimento “Bridgestone” di Bari: “L’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Bridgestone rappresenta l’esito positivo di una straordinaria battaglia che i lavoratori di uno dei più importanti presidi industriali pugliesi che tutte le pubbliche istituzioni pugliesi hanno condotto con determinazione e grande spirito di collaborazione. Alla multinazionale giapponese che annunciava il disimpegno dal territorio barese si è risposto da subito con una protesta inedita e assai creativa. Ma altrettanto creativa è stata la costruzione di un percorso in cui Bridgestone potesse non solo rinunciare a una chiusura ma addirittura tornare ad investire su un sito evidentemente tutt’altro che esaurito dal punto di vista delle sue potenzialità industriali. Il lavoro prezioso dei sindacati, la passione della Regione e degli enti locali, la serietà della struttura ministeriale e delle autorità politiche di governo, ma anche la disponibilità al dialogo e il senso di responsabilità dimostrato dal management dell’azienda nipponica ci consegnano oggi un risultato importante per centinaia e centinaia di famiglie baresi, importante pure per il sistema-Paese. Vorrei infine ringraziare pubblicamente l’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, per essersi battuto come un leone e per aver perseguito con competenza e costanza l’obiettivo che oggi è stato finalmente centrato”.  
   
   
TAVOLA ROTONDA: GLI ASPETTI LEGALI DEI RAPPORTI COMMERCIALI CON LA CINA E I RISCHI ASSOCIATI AD UNA DIVERSA TRADIZIONE GIURIDICA  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - La Cina rappresenta il maggior mercato emergente dove ogni azienda vorrebbe esportare e dove molte imprese hanno delocalizzato i propri acquisti e processi produttivi. Gestire in modo adeguato rapporti commerciali con imprese cinesi non è però sempre facile. Esistono infatti problemi di promozione e competitività prodotto, di lingua, cultura manageriale, tutela della proprietà intellettuale e, non ultimo, di leggi e prassi operative diverse da quelle cui siamo abituati. In questa occasione si parlerà di autonomia contrattuale delle parti, di controllo dei contratti da parte delle amministrazioni locali, di legge applicabile e foro competente, di tutela della proprietà intellettuale e dei principali problemi riscontrati o riscontrabili dalle imprese italiane nei rapporti commerciali con le aziende locali. Sarà inoltre presentato il volume di Giovanni Atti e Francesca Falbo Legge dei Contratti della Repubblica Popolare Cinese, sponsorizzato da Niuma. Programma: Saluti & Introduzione Fabio Sdogati, Mip Politecnico di Milano. “Gli aspetti legali dei rapporti commerciali con la Cina e i rischi associati ad una diversa tradizione giuridica” Giovanni Atti, Adaci Formanagement. Discussants: Michele Giovannini, Politecnico di Milano; Marco Torsello, Università di Verona. Giovedì 3 Ottobre, ore 18.00, Mip Politecnico di Milano, via Lambruschini 4C – Building 26/A. La partecipazione all´incontro è libera, può registrarsi a questo link. Http://www.mip.polimi.it/mip/it/globals/eventi/3-ottobre-evento-cina-executive-education.html  
   
   
AUMENTO IVA: IN VENETO CONSUMI GIU’ DI 61 MILIONI NEL 2013 E 251 MILIONI NEL 2014 LA PERDITA DI PIL SARÀ DI 420 MILIONI DAL 2014, LE FAMIGLIE MENO ABBIENTI LE PIÙ COLPITE  
 
Venezia, 1 ottobre 2013 – L’aumento dell’aliquota Iva dal 21% al 22%, previsto a partire dal primo ottobre, comporterà in Veneto una contrazione dei consumi di 61 milioni di euro nell’ultimo trimestre 2013 e di 251 milioni nel 2014, mentre gli investimenti si ridurranno di ulteriori 40 milioni di euro quest’anno e di 158 nel 2014. Nel complesso il Veneto perderebbe un’ulteriore quota di Pil stimata in 105 milioni nel 2013 e in 420 milioni a partire dal 2014. A tracciare il quadro sugli effetti depressivi dell’aumento dell’Iva sull’economia del Veneto è il Centro Studi di Unioncamere del Veneto che, nell’elaborazione delle stime, ha adottato due modelli di simulazione chiamati Macroven, per gli effetti dei provvedimenti di natura fiscale sulla realtà economica e sociale del Veneto, e Microven, che evidenzia l’impatto sul reddito delle famiglie. Per quanto riguarda l’impatto sul reddito disponibile delle famiglie (quello che rimane per i consumi dopo il pagamento delle imposte dirette), l’aumento dell’aliquota Iva farebbe crescere l’incidenza di tale imposta dall’attuale 15,6% al 16,1% con uno scostamento del +0,47%. Gli effetti sarebbero più pesanti per le famiglie con reddito basso: lo scostamento sarebbe dello 0,82% per i nuclei familiari situati nel primo decile (dal 27,35% al 28,16%), mentre si ridurrebbe al +0,16% per le famiglie del decile più ricco (dal 5,36% al 5,52%). La presenza di aliquota Iva ridotta (10%) e minima (4%) alleggeriscono solo in minima parte l’incidenza del tributo sui decili più poveri, in quanto i beni gravati da aliquote agevolate (alimenti) sono consumati dall’intera popolazione, non solo dagli strati meno abbienti. «L’aumento delle tasse non può essere la soluzione dei problemi relativi alla crescita e al superamento della crisi – evidenzia Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto – . Occorre finalmente procedere col taglio selettivo e non lineare dei costi fissi e improduttivi di quelle Pubbliche amministrazioni che in alcune Regioni hanno spese altissime e che ad oggi, a livello centrale, non hanno contribuito come gli Enti locali alle varie spending review, come da anni dimostrato e richiesto da Unioncamere del Veneto».
Effetti sul Pil Effetti sui consumi Effetti sugli investimenti
milioni di euro var. % rispetto allo scenario attuale milioni di euro var. % rispetto allo scenario attuale milioni di euro var. % rispetto allo scenario attuale
2013 -105 -0,1 -61 -0,1 -40 -0,1
2014 -420 -0,3 -251 -0,3 -158 -0,5
2015 -420 -0,3 -276 -0,3 -152 -0,5
Fonte: elaborazioni Macroven per Unioncamere del Veneto A livello storico l’aumento dell’Iva sarebbe il settimo in 40 anni, da quando cioè la vecchia imposta generale sulle entrate Ige venne sostituita con la nuova imposta sul valore aggiunto Iva. Applicata all’entrata in vigore il primo gennaio 1973 al 12%, l’Iva è passata al 14% nel 1977, al 15% nel 1980, al 18% nel 1982, al 19% nel 1988, al 20% nel 1997 e, nell’agosto 2011, al 21%. Per evitare il nuovo aumento il Governo dovrebbe individuare risorse per un miliardo di euro nel 2013 e 4 miliardi dal 2014.
 
   
   
CRISI: NUOVI FINANZIAMENTI AGEVOLATI A IMPRESE FVG  
 
Tolmezzo, 1 ottobre 2013 - Le imprese regionali dei settori artigianato, commercio, turismo e servizi potranno contare su una nuova linea di finanziamento agevolato a tasso fisso del 1 per cento con procedimento a sportello presso la Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia. Il regolamento anticrisi, approvato il 27 settembre dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, avvia due gestioni fuori bilancio che, rispettivamente, si affiancano al Fria (artigianato) ed al Fsricts (commercio, turismo e servizi), condividendone le medesime regole di funzionamento. "Lo strumento - ha spiegato Bolzonello - è immediatamente utilizzabile, in particolare dalle piccole e medie imprese, e garantisce immissione di liquidità sul mercato oltre la possibilità di smobilizzo di credito verso le pubbliche amministrazioni italiane". Tra le iniziative finanziabili figurano investimenti aziendali o rilevazione d´azienda, consolidamento di debiti a breve in debiti a medio e lungo termine, prestiti a medio e breve termine per esigenze di liquidità anche tramite cessione di crediti di pubbliche amministrazioni di tutta Italia.  
   
   
LODI - EXCELSIOR: SALDO NEGATIVO PER L´OCCUPAZIONE  
 
Lodi, 1 ottobre 2013 - L’indagine annuale del Sistema Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulle previsioni occupazionali per il 2013, prevede poco meno di 750mila nuove entrate. A fronte di quasi un milione di uscite programmate, il saldo si conferma negativo e si attesta a meno 250mila unità. In particolare nel Lodigiano, nel 2013, sono previste 1.970 entrate a fronte di 2.710 uscite, con un saldo di -740 unità e pari a -1,8%. Il confronto è peggiorativo rispetto al dato lombardo (-1,3%), ma migliore rispetto alla media nazionale che si attesta a -2,2%. Nel Lodigiano, i flussi di lavoratori in entrata saranno costituiti da 500 assunzioni “stabili” (tempo indeterminato o contratto di apprendistato), oltre 920 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e circa 540 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente). Rispetto al 2012 sono in calo le quote delle assunzioni stabili (dal 33 al 25%) e dei contratti atipici (dal 31 al 28%), mentre aumentano le assunzioni a termine (dal 36 al 47%). In tutti i comparti dell’industria si prevedono variazioni negative, di cui la peggiore sarà riscontrata nell’edilizia dove si prevede che la base occupazionale si riduca del 2,5%. Fra i servizi la flessione più consistente è attesa nel turismo e nella ristorazione (-4,6%), mentre una sostanziale tenuta lavorativa è prevista nei servizi alla persona e nel commercio. Il calo dell’occupazione dipendente previsto per il 2013 è determinato in parte da un aumento delle uscite e in parte da una contrazione delle assunzioni. Nella nostra provincia, rispetto al 2012, queste ultime dovrebbero diminuire del 15% (da 1.670 a 1.420). Nel Lodigiano circa il 24% delle assunzioni saranno part time, quota in aumento rispetto al 16% di 4 anni fa. L’andamento rispecchia il trend nazionale dove fra il 2009 e il 2013 le assunzioni part time sono passate dal 20 al 27% del totale. Fra tutte le province lombarde, Lodi si colloca nella parte medio bassa del ranking sul tasso di assunzioni, precedendo Monza, Varese e Lecco. I bassi livelli della domanda del lavoro e gli alti livelli dell’offerta possono generare problemi relativi al reperimento delle figure professionali da assumere. Sul territorio, i problemi di reperimento nell’anno in corso interesseranno il 20% delle assunzioni (7 punti in più rispetto alla media regionale). Le difficoltà segnalate sono più spesso attribuite alla mancanza, sul mercato locale, di persone disponibili all’assunzione (11% del totale) piuttosto che all’inadeguata preparazione dei candidati (9%). Le difficoltà di reperimento colpiscono maggiormente le industrie metalmeccaniche ed elettroniche, dove quasi un terzo dei profili ricercati risulta molto difficile da trovare, seguite dal commercio (28%) e dal turismo-ristorazione (27%). Le imprese sono orientate verso candidati in possesso di esperienze lavorative specifiche: nel Lodigiano al 21% dei nuovi assunti sarà richiesta un’esperienza nella professione e a un ulteriore 36% un’esperienza almeno nel settore in cui opera l’azienda. Personale esperto è comunque richiesto nel 39% delle assunzioni nel turismo-ristorazione e nel 71% nell’industria metalmeccanica e nelle costruzioni. Nel 2013 le imprese lodigiane riserveranno ai giovani con meno di 30 anni il 38% delle assunzioni programmate, nel 22% dei casi ricorreranno a candidati meno giovani e nel restante 40% non reputano l’età rilevante. Si stima che potenzialmente le opportunità per i giovani under 30 potranno raggiungere il 63% delle assunzioni totali. Il dato sembra in calo rispetto al 2012, quando sfiorava il 73%, ma è tuttora superiore alla media regionale e nazionale. La propensione ad assumere giovani è leggermente più elevata tra imprese dell’industria (67%). Stabili invece in provincia le opportunità per le donne (39%, rispetto al 40% del 2012), dati allineati agli scenari regionali e nazionali. Negativo invece per il 2013 l’andamento delle assunzioni per gli immigrati. In provincia di Lodi non dovrebbero superare le 230 unità (16% del totale), quasi la metà rispetto al 31% del 2012, ma superiore di un punto rispetto al 15% lombardo e italiano. La quota di lavoratori immigrati diminuisce nei servizi (dal 38 al 16%) e aumenta nell’industria (dal 12 al 16%). Le assunzioni di dirigenti, specialisti e tecnici si attesteranno sulle 290 unità (20% del totale), 3 punti sopra la media nazionale. Le assunzioni di livelli intermedi saranno circa 500 (35%) di cui 150 impiegati e 350 figure tipiche del commercio e dei servizi. Le restanti 640 assunzioni previste saranno riservate a figure di più basso profilo (400 figure operaie e 240 generiche non qualificate). Nel dettaglio, il 60% delle assunzioni programmate si concentra su 6 figure soltanto. In testa alla classifica le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (230 assunzioni). Seguono 150-170 tra operai metalmeccanici, professioni intermedie del commercio, del turismo e della ristorazione. Al di sotto delle 100 unità le richieste di tecnici dell’organizzazione, dell’amministrazione, della finanza e delle vendite e gli impiegati addetti alla segreteria. 220 assunzioni saranno destinate a laureati, quasi 600 a diplomati, 140 a persone in possesso di qualifica professionale e 470 a figure cui non sarà richiesta specifica formazione. Si registra rispetto al 2012 un innalzamento della scolarità richiesta (i laureati passano dal 7 al 16%).Tra le competenze aggiuntive richieste dalle aziende si evidenzia la capacità di lavorare in gruppo (molto importante per il 59%), l’abilità nel gestire i rapporti con i clienti, la flessibilità e la capacità comunicativa. Poco rilevanti appaiono le abilità creative. Nel 2012 è diminuita anche la formazione svolta dalle stesse aziende: la quota di aziende che hanno svolto corsi formativi è scesa dal 43 al 37%. Nello stesso anno il 20% delle imprese lodigiane ha attivato tirocini e stage, con circa 1.350 unità impiegate, il dato più elevato in assoluto dal 2009. “Purtroppo l’andamento occupazionale, sia sul fronte nazionale che locale, non consente previsioni positive per l’anno in corso. Si confermano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione, in particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani e a ridurre in modo consistente il cuneo fiscale. Su questo tema la Camera di Commercio si è recentemente impegnata con il Bando Occupazione, a sostegno delle imprese che intendono ampliare il proprio organico assumendo nuove risorse - che ha registrato un’adesione da parte delle aziende immediata, tanto che in settimana il bando è stato rifinanziato portando a 200.000 euro il totale dei contributi a favore delle aziende. L’auspicio è che interventi intrapresi a livello locale come questo siano poi sostenuti a livello centrale anche da una riduzione del carico burocratico e fiscale, che permetterebbe di liberare risorse per accelerare la ripresa”, ha dichiarato Alessandro Zucchetti, presidente della Camera di Commercio di Lodi.  
   
   
PARMA: CON PIATTAFORME LE AZIENDE IMPARANO L’INNOVAZIONE  
 
Parma, 1 ottobre 2013 – Maggior competitività sul mercato, incremento dei livelli di efficienza interna, di indici di investimenti e di livelli occupazionali. Sono questi i risultati che 21 aziende del nostro territorio hanno potuto conseguire grazie a “Piattaforme per l’innovazione Ii”, il progetto promosso dalla Provincia che propone percorsi formativi personalizzati di consulenza specializzata in processi di innovazione. Questa mattina nell’Ente di piazza della Pace si è tenuto il seminario conclusivo del progetto affidato a Cisita Parma, in partenariato con l´Università degli Studi di Parma, la Stazione Sperimentale per l´Industria delle Conserve Alimentari, l´Unione Parmense degli Industriali e il Gruppo Imprese Artigiane. Un incontro da cui è emerso il bilancio più che positivo di questa seconda edizione di Piattaforme, che ha permesso alle aziende di usufruire di un ventaglio di servizi di accompagnamento per dare sviluppo e attuazione alle idee di innovazione presentate: innovazioni di tipo organizzativo, di processo, di prodotto, di politiche commerciali e marketing. “Questo progetto è importante per due ragioni: innanzitutto perché è un buon esempio di come poter fare formazione professionale in modo innovativo e personalizzato, e poi perché ci permette di aiutare in modo tangibile le imprese a incamminarsi sulla strada dell’innovazione”, ha detto questa mattina l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Lavoro Manuela Amoretti. 21, come detto, le aziende del Parmense coinvolte, che sono state affiancate nell’attuazione del loro progetto per 104 ore (di cui 80 di consulenza - tutoraggio e 24 di formazione): Glove Ict srl, Leporati Prosciutti spa, Turbocoating spa, Prisma spa, Ara spa, Salumificio Benassi srl, Copianova Group srl, Edilizia 2000 srl, Rubinetteria Parmense srl, Promec srl, Equipage srl, Toriazzi srl, Mauro Governa srl, Coop Cigno Verde, Mate srl, Eli Porsciutti spa, Fmi Franceschi srl, Frigomeccanica spa, F.lli Tanzi spa, Fora spa, Biricca soc. Coop. L’azione di supporto messa a disposizione si è sostanziata in diversi interventi, a partire dalla consulenza in azienda, personalizzata e gratuita, da parte di una figura specializzata in processi di innovazione, che aveva il compito di indirizzare e sostenere l’attuazione dell’idea d’innovazione dell’azienda stessa, di aiutare l’imprenditore a definire un “business plan” e di supportarlo nella sua realizzazione. Dopo il successo di questa seconda edizione, da ottobre inizieranno le attività di selezione delle aziende e dei consulenti per «Piattaforme per l´Innovazione Iii», che offrirà la possibilità a 20 aziende di intraprendere il proprio percorso formativo ad hoc. “Abbiamo deciso di concentrare anche per l’anno prossimo la maggior parte delle risorse dedicate alla formazione continua a Piattaforme e Esp: due progetti che complessivamente riusciranno a coinvolgere nel 2014 oltre 60 imprese – ha sottolineato Amoretti -. Questo tipo di formazione, che punta sull’innovazione e sull’internazionalizzazione è infatti la più efficace per imprenditori e imprese”. L’utilità di questa seconda edizione è stata testimoniata stamattina anche dal presidente di Cisita Corrado Beldì e dalle aziende stesse, i cui rappresentanti hanno illustrato i loro progetti d’innovazione: Matteo Ferrari di Ara spa, Fabio Faccini della coop Cigno Verde, Stefano Berti di Copianova Group, Giorgio Queirolo di Giove Itc, Alessandro Semeraro per Mate srl e Toriazzi srl, Massimo Sorio di Prisma spa e Linda Antolotti di Turbocoating spa.  
   
   
NUOVI CONTRATTI PROGRAMMA ANTICRISI PER BOSCH E EXPRIVIA  
 
Bari, 30 settembre 2013 - Per combattere la crisi le imprese pugliesi investono in ricerca e sviluppo. La giunta regionale nell’ultima seduta ha approvato i progetti definitivi di Exprivia e del Centro Studi di Bosch per un valore complessivo di oltre 20,2 milioni di euro da agevolare con l’incentivo dei Contratti di Programma regionali. Gli investimenti sono quasi interamente destinati a programmi di ricerca e sviluppo e saranno sostenuti da 7,4 milioni di euro di risorse pubbliche. Previsti anche incrementi occupazionali per 33 unità una volta che i progetti saranno a regime. Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ha portato in giunta le due delibere: “Gli investimenti di queste aziende – spiega – rappresentano una grande iniezione di fiducia per tutto il sistema produttivo. In Puglia ci sono imprese che non solo continuano ad investire, ma lo fanno soprattutto con progetti di ricerca e sviluppo nelle nuove tecnologie. Queste aziende hanno compreso l’importanza dell’innovazione per uscire dalla crisi e vincere la sfida della competizione nel mercato interno e sui mercati esteri progettando prodotti nuovi e molto più ecosostenibili. È una grande soddisfazione per la Regione Puglia poterle accompagnare in questo percorso”. Di grande impatto innovativo gli investimenti progettati. Il Centro Studi Componenti per Veicoli Spa, che è un centro di ricerca della Bosch specializzato nella progettazione e nello sviluppo del “common rail” (la pompa di iniezione ad alta pressione per veicoli diesel), intende investire 7,81 milioni di euro (di cui 1,95 le agevolazioni pubbliche e 12 le nuove unità lavorative) nella sede di Modugno, per lo sviluppo sperimentale di una nuova generazione di sistemi di iniezione diesel common rail a basso impatto energetico ed ecocompatibili per ridurre i consumi di carburante e quindi le emissioni di Co2. Exprivia Spa, che fornisce prodotti e servizi nel settore dell’informatica, realizzerà nella sua sede di Molfetta, in provincia di Bari, investimenti in ricerca e sviluppo per creare una serie di innovazioni tecniche e metodologiche utili a rafforzare il comparto pugliese delle aziende di software, aderenti al Distretto produttivo dell’Informatica, attraverso la realizzazione di una filiera organizzata di servizi digitali. Exprivia è la capofila di un progetto articolato che include altre 6 imprese aderenti: Computer Levante Engeneering srl di Bari; Gei Inform srl di Brindisi; Links Management and Technology Spa di Lecce; Omnitech srl di Roma con sede dell’investimento a Bari; Openwork srl di Bari; Parsec 3.26 srl di Cavallino (in provincia di Lecce). Complessivamente le 7 imprese realizzeranno investimenti per 12,47 milioni di euro di cui 5,44 milioni le agevolazioni pubbliche e 21 i nuovi posti di lavoro una volta che i progetti saranno a regime. Cosa sono i Contratti di Programma I Contratti di Programma regionali sono l’incentivo che la Regione Puglia mette a disposizione delle grandi imprese per contribuire al recupero e al consolidamento delle attività industriali esistenti e alla creazione di nuove opportunità di sviluppo, rafforzando la competitività e l’attrattività del territorio e sostenendo l’occupazione. I beneficiari sono imprese di grandi dimensioni, ma anche micro, piccole e medie imprese, con una grande impresa proponente, che si assume la responsabilità del gruppo per la coerenza tecnica ed industriale. I Contratti di Programma finanziano spese relative ad attivi materiali (studi di fattibilità; suolo e opere murarie, macchinari) e a ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Fino ad oggi sono 36 le domande attive per questo incentivo, prevedono investimenti per 979,3 milioni, di cui 273,1 milioni le agevolazioni concedibili e 670 le unità lavorative in più.  
   
   
VERTENZA GAM, VERTICE IN PREFETTURA. FRATTURA: PRONTI A VALUTARE LA POSSIBILITÀ PER UN DIVERSO INQUADRAMENTO DEI LAVORATORI  
 
Campobasso, 1 ottobre 2013 - "Agli inizi della prossima settimana in Giunta regionale approfondiremo la possibilità di un diverso inquadramento per i lavoratori della Gam così da poter aprire all´ipotesi di una cassa integrazione straordinaria per crisi. Ieri abbiamo deliberato l´attivazione di una procedura a trattativa privata attraverso l´invio di lettere di invito a imprenditori del settore affinché gli stessi possano formalmente dichiararsi interessati al progetto di rilancio della filiera avicola molisana". Questo, il quadro degli impegni realizzati e da realizzare con scadenze e tempi certi per la vertenza Gam prospettato dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, durante il vertice che si è tenuto questa mattina nel Palazzo di Governo di Campobasso. Al tavolo, convocato dal Prefetto Francescopaolo Di Menna, con il governatore i rappresentanti sindacali dei lavoratori dello stabilimento avicolo di Bojano, i dirigenti dell´Inps e i dirigenti dell´assessorato regionale al Lavoro. Di fronte alle criticità evidenziate dalle forze sociali riguardo all´imminente scadenza della Cisoa e alle incertezze legate a un eventuale periodo di transizione, il presidente Frattura ha confermato il percorso da tempo avviato per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità aziendale. "La Regione - ha spiegato Frattura -, va avanti nelle trattative con il Ministero dello sviluppo economico per un riscontro certo degli impegni che lo stesso Ministero ha già assunto. Da parte nostra, proseguiamo nel percorso di exit strategy". "Negli ultimi giorni - ha aggiunto il governatore -, è pervenuta un´altra manifestazione di interesse da parte di nuovi imprenditori a rilevare la filiera produttiva. Con l´ultima procedura che abbiamo deliberato confermiamo la trasparenza di tutte le nostre scelte". "Abbiamo rispettato tutti gli step che ci siamo finora prefissati. Sempre la prossima settimana avremo anche per la governance di Gam un amministratore unico", ha annunciato il presidente. "Tutte le nuove decisioni che assumeremo saranno prese con il rigore e la trasparenza che da sempre contraddistinguono le nostre scelte nel segno del dialogo sereno e della collaborazione reale con tutti voi", ha concluso Paolo Frattura.  
   
   
CREARE UN INCUBATORE DELL’ECONOMIA DEL MARE ALL’AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 1 ottobre 2013 - Si è concluso con la proposta del presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti, di creare un incubatore dell’economia del mare, un "sea lab", all’interno dell’Area di ricerca il convegno “Start up dell’acqua, innovazione e impresa. L’economia del mare per lo sviluppo locale”, organizzato da Aries, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste in collaborazione con Area Science Park nell’ambito di Triestenext. Non si è parlato infatti di crisi ma di progettualità e di sviluppo economico perché l’economia del mare sta divenendo sempre più un tema strategico e di rilievo per le istituzioni europee e locali, e offre una prospettiva di crescita per quei territori che sapranno sfruttare e mettere a sistema alcuni elementi chiave: ricerca, impresa, innovazione e cultura del mare, elementi che proprio a Trieste raggiungono livelli di assoluta eccellenza. «Forse per la prima volta in tanti anni ho sentito parlare di innovazione e non di crisi – ha detto Paoletti -. L’economia del mare è la strada giusta sia a livello locale sia a livello nazionale per cui credo sia giunto il momento di lanciare questa sfida: creare un incubatore sull’economia del mare all’Area Science Park. Quando si parla di blue economy si intende un ampio ventaglio di attività, che spaziano dal turismo del mare, che in questa città è ancora poco sfruttato, alla navalmeccanica, che vede la presenza di Fincantieri e Wartsila, alla logistica portuale, alla pesca e all´acqua-coltura, fino alla ricerca scientifica. Trieste è diventata grande grazie all’economia del mare e quindi mi sembra naturale che anche il suo rilancio passi per questa via. Nel nostro Paese la filiera del mare ha un valore aggiunto di 41,3 miliardi di euro e rappresenta il 2,9 per cento del Pil, il doppio delle telecomunicazioni, mentre il Friuli Venezia Giulia il dato sale al 5 per cento ed a Trieste al 14,6 per cento. Come Camera di Commercio a Trieste stiamo lavorando già da 12 anni a progetti incentrati sulla blue economy. Siamo partiti incentivando la coltivazione dei mitili, per poi espandere la nostra attività in numerosi settori ed ora vogliamo incentivare la start up operanti proprio nei settori che hanno fatto grande la nostra città. Tramite Aries abbiamo già incentivato la nascita di Trieste Refitting System e di Trieste Yacht Berths, che oggi rappresentano realtà economiche importanti e dimostrano l’importanza di mettersi in rete e fare sistema. Ovviamente continuiamo a lavorare e promuovere le nostre aziende e la città con missioni mirate ai più importanti saloni della nautica, come quelli di Monaco e Miami». «Trieste è una città che vive di mare - ha dichiarato Roberto Della Marina, vice presidente di Area Science Park -. Bisogna campire come il 18 per cento dei 41 miliardi di euro che rappresenta il terziario avanzato nel quale rientra anche la ricerca possa favorire supportando gli altri comparti una ripresa economica. Il Friuli Venezia Giulia è un territorio nel quale esiste un substrato tecnologico, culturale e scientifico e che da grande potenzialità. Bisogna capire come sfruttarlo e qui entra in gioco il ruolo di Area Science Park, che conta 88 imprese. Non bisogna spezzare il filo ce porta un’idea dalla fase iniziale fino al suo sviluppo». L’evento, moderato dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci, ha visto la presentazione di tre start up legate al mare recentemente sorte a Trieste, e di una realtà europea nata come start up che si è nel tempo consolidata nel Nord Europa. Non sono poi mancati lo sguardo di una importante multinazionale attiva nel campo marittimo come Wartsila, dell’Istituto di ricerca nazionale su tematiche marine e di un incubatore di successo in un Paese, Israele, che ha fatto dello sviluppo delle sulla tecnologia dell’acqua un importante asset strategico per il Paese. «Nonostante questo momento non sia tra i migliori c’è la voglia di fare impresa, ma per riuscirci serve un catalizzatore e noi lo abbiamo trovato grazie al finanziamento della Regione per i progetti innovativi – ha spiegato Carlo Baroni, co-fondatore e vice presidente della Tergeste Power and Propulsion Srl –. Abbiamo sviluppato un sistema di propulsore che sostituisce non solo l’elica, ma anche il timone ed al contempo garantisce maggiore sicurezza rispetto all’elica tradizionale». «Chi cresce a Trieste è spesso a contatto con il mondo della nautica – ha spiegato Marco Vascotto, socio fondatore del portale web Barcheyacht.it -, per cui ci è sorta naturale l’idea di sviluppare un portale web della nautica che permettesse di accedere facilmente a tutte le informazioni necessarie al noleggio e l’acquisto di una barca». «Oggi anche andare a vela ha un impatto ambientale perché gli scafi in vetro resina non sono riciclabili - ha detto Cristiano fondatore di Blue Marine Srl -. Per questo stiamo sviluppando un’imbarcazione da regata che sia interamente riciclabile». «La nostra azienda è nata come start up in collaborazione con il sistema universitario – ha detto Arvid Bjervamoen, direttore del Comparto vendite e tecnologie della Aanderaa Data Instruments As - per sviluppare strumenti di rilevazione in ambienti marini. Da lì siamo cresciuti fino a creare strumenti in grado di funzionare negli ambienti più ostili del pianeta». «Wartsila nasce da una piccola azienda che però ha sempre puntato sull’innovazione e questa politica ci ha portato ad essere ciò che siamo oggi – ha commentato Mikael Troberg, direttore dei settori Ricerca e sviluppo e Test e performance di Wärtsilä Italia -. Ogni anno investiamo 180 milioni di euro sulla ricerca, il 4% del nostro fatturato e questo ci ha portato ad essere presenti in tutto il mondo». «Il mio è un Paese semi arido dal punto di vista delle precipitazioni per cui sono state sviluppate tecnologie in grado di permettere l’approvvigionamento di acqua, che si è rivelato un bene preziosissimo - ha commentato Raanan Adin amministratore delegato della israeliana Adin Holdings Ltd -. Dobbiamo infatti utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione, tra le quali anche la dissalazione ed il riutilizzo e farlo al meglio, riducendo al massimo gli sprechi ed il consumo di energia». «L’impatto dell’azione umana sul sistema costiero è elevato, ma dobbiamo domandarci quali influenza abbiano le nostre attività sul mare profondo - ha spiegato Fabio Trincardi, direttore dell´Istituto di Scienze Marine (Cnr) -. Si tratta di un mondo che conosciamo poco ma sul quale abbiamo forte impatto. Dobbiamo renderci conto che tutti quello che viene fatto a livello locale ha un effetto anche sul piano globale».  
   
   
ALLUVIONE ALL´ELBA, RISARCIMENTI ALLE IMPRESE. LA REGIONE HA STANZIATO 2,254 MILIONI  
 
Firenze, 1 ottobre 2013 - Sono 4,632 milioni complessivamente le risorse che saranno assegnate alle imprese colpite all´isola d´Elba dall´alluvione del novembre 2011. La Regione ha infatti integrato con 2,254 milioni di fondi propri le risorse messe a disposizione del governo, pari a 2 milioni e 377.000 euro. La cifra sarà ripartita tra le 161 imprese elbane ammesse a contributo in base alla graduatoria allegata al decreto dirigenziale 3436 e pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n.36, parte terza, del 4 settembre 2013, risultato dell´istruttoria condotta da Sviluppo Toscana (la società in house per la concessione di finanziamenti, incentivi, agevolazioni, contributi). In questi giorni sta arrivando alle imprese ammesse una lettera dell´agenzia regionale in cui si specifica che il 30 novembre scade il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo con allegata la rendicontazione delle spese sostenute. Da oggi, 30 settembre, fino al 27 novembre sarà aperto, presso il Comune di Campo nell´Elba, uno sportello di "help-desk" da parte di Sviluppo Toscana spa, per agevolare la presentazione delle domande. Lo sportello resterà aperto 2 volte a settimana (lunedì e mercoledì in orario 9-12.30 e 14-17).  
   
   
VOGLIA DI TALENTO, VOGLIA DI IMPRESA TORNA LA BIENNALE PROMOSSA DALLA PROVINCIA DI TORINO E DEDICATA AL MONDO DELLA NEO IMPRENDITORIA  
 
Torino, 1 ottobre 2013 - Voglia d’impresa, evento dedicato alla nuova imprenditoria e promosso dal 2005 con cadenza biennale dalla Provincia di Torino nell’ambito del Servizio Mip – Mettersi in proprio, torna a Torino il 30 settembre e il 1° ottobre. La manifestazione fa parte della Settimana europea delle Pmi 2013 ed è organizzata in collaborazione con l’Università di Torino, nel quadro del progetto europeo Working For Talent. Le parole chiave di questa edizione sono talento, impresa e territorio, concetti che, combinati tra loro, possono agire come motore dello sviluppo locale. La capacità di un’area di diventare un ecosistema di attrazione del talento e dell´innovazione, con infrastrutture all’avanguardia, un ambiente favorevole alla creazione di imprese d’eccellenza e un capitale umano ad alto potenziale, rappresenta un fattore decisivo per il rilancio della competitività di tutto il sistema produttivo locale. L’evento è articolato su due giornate, ognuna dedicata a esplorare un aspetto diverso del tema della creazione d’impresa e del talento. Il 30 settembre, nella sede della Provincia di Torino, Via Maria Vittoria 12, si svolgerà un seminario rivolto a operatori, professionisti e amministratori pubblici, incentrato sulle metodologie e sugli strumenti per la valutazione dei programmi di supporto pubblico all’imprenditoria e del loro impatto sulla creazione di occupazione. Nella giornata successiva, il 1° ottobre, al Campus Universitario Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena 100, si esplorerà il tema dell’imprenditoria come espressione del talento di un territorio, guidati dal giornalista Sergio Nava. Il programma prevede un convegno suddiviso in due parti: la testimonianza di due imprese di successo - la Fratelli Fantini spa do Pella (No) e l’Areta International srl di Gerenzano (Va) – e una tavola rotonda con Università, incubatori di imprese italiani ed europei, Ministero dello Sviluppo economico, Banca d’Italia e istituzioni locali e con le conclusioni dell’assesore alle Attività produttive della Provincia di Torino Ida Vana e dell’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Claudia Porchietto. Il programma prosegue con un faccia a faccia con Laura Tonatto, creatrice torinese di essenze. Infine, la manifestazione si conclude con la cerimonia di “Premia l’Impresa Mip”: Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino e l’assessore Claudia Porchietto premiano sette imprese, nate con il supporto del Servizio della Provincia di Torino Mip – Mettersi in proprio, che si sono distinte per risultati di eccellenza in vari settori. La partecipazione è gratuita, è necessaria l’iscrizione on line. Maggiori informazioni su: http://www.provincia.torino.it/   http://www.mettersinproprio.it/    
   
   
BOLZANO: SUCCESSO PER LA GIORNATA DELL´INNOVAZIONE 2013  
 
Bolzano, 1 ottobre 2013 - Venerdì 27 settebra la Camera di Commercio di Bolzano ha organizzato in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige la Giornata dell’innovazione 2013 che da due anni ormai si svolge nell’ambito dell’Innovation Festival di Bolzano. La Giornata dell’Innovazione 2013 è stata dedicata all’edilizia alpina inserendosi così nel tema generale del Festival “Ampie vedute – Montagna. Società. Tecnologia”. Quattro esperti hanno illustrato ai 250 partecipanti nella Casa della Cultura “Waltherhaus” di Bolzano vari aspetti sul tema. “L’edilizia alpina richiede una progettazione e realizzazione di alta qualità per soddisfare le condizioni particolari dovute alla posizione geografica e al clima”, sottolinea Federico Giudiceandrea, Presidente dell’Eos – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di Commercio di Bolzano in occasione della Giornata dell’Innovazione 2013. “Altri aspetti molto importanti sono l’attenta gestione delle risorse, l’economicità degli investimenti nel settore e il benessere dell’uomo”, aggiunge Giudiceandrea. “Considerato che la superficie edificabile nel territorio alpino è molto limitata, il settore più interessante per le imprese dell’edilizia, colonna portante dell’economia altoatesina, è sicuramente quello delle ristrutturazioni e del risanamento”, sottolinea il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner. “Nello spazio alpino e nella cultura edile regionale il principio della sostenibilità assume sempre più importanza. Ciò richiede innovazione, tema centrale dell’odierna manifestazione. Lo scopo dell’incontro di oggi era raccogliere e discutere idee per il futuro dell’edilizia alpina”, spiega l’Assessore provinciale all’innovazione. Nella sua relazione l’architetto Hans Ullrich Grassmann dello studio di architettura Baumschlager Eberle ha affrontato il futuro, ma anche il passato della cultura edile nel territorio alpino. Il professor Dominik Matt della Libera Università di Bolzano ha invece parlato della città di domani e di come vivremo e abiteremo tra trent’anni in Alto Adige. Il Presidente del Collegio Costruttori dell’Alto Adige, Thomas Ausserhofer, è intervenuto sul tema “Mantenere la qualità di vita e creare sicurezza”, mentre l’architetto Carlo Azzolini della Fondazione Architettura Alto Adige ha presentato “Il Futuro del patrimonio edilizio esistente”. È seguita una tavola rotonda che ha permesso uno scambio interessante tra partecipanti e relatori.