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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Ottobre 2013
13ª CONFERENZA INTERNAZIONALE IASTED SULL´INGEGNERIA DEL SOFTWARE  
 
Innsbruck, 1 ottobre 2013 -Dal 17 al 19 febbraio 2014 si terrà a Innsbruck, in Austria, la 13ª Conferenza internazionale Iasted sull´ingegneria del software (Se 2014). Questa conferenza ha lo scopo di presentare gli ultimi sviluppi innovativi nei vari approcci tecnici all´ingegneria del software. Riunirà sviluppatori e ingegneri per paragonare e confrontare osservazioni sul futuro dei nuovi approcci alla progettazione di applicazioni. L´evento, che durerà tre giorni, darà ai partecipanti l´opportunità di creare contatti e identificare aree di collaborazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iasted.org/conferences/cfp-810.html    
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA SOSPENDE LA PROPOSTADEL REGOLATORE PUBBLICO SULLE MISURE CORRETTIVE SUL MERCATO DELLA TERMINAZIONE DELLE CHIAMATE FISSO  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2013 - La Commissione europea ha sospeso una proposta per la pubblica regolamentazione delle telecomunicazioni (Ctu) su taluni rimedi regolamentari sul mercato della terminazione delle chiamate fisse perché ha seri dubbi circa la portata dell´obbligo di accesso proposto rispetto a operatori alternativi. Nella sua proposta, la Ctu richiede agli operatori alternativi di rete fissa una nuova regolamentazione delle tariffe, ma non corrispondente accesso obbligo. La Commissione è particolarmente preoccupata che questi operatori saranno poi bypassare le norme tariffarie, rifiutandosi di fornire l´accesso ai loro concorrenti. Questo potrebbe portare a ciò che i consumatori possono effettuare chiamate verso gli operatori di rete alternativi. M mi Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale, ha dichiarato: " I consumatori non dovrebbero trovarsi in grado di effettuare una chiamata che vogliono. Ecco perché quando c´è un monopolio, come i mercati di terminazione delle chiamate fisso, dobbiamo garantire l´accesso alle reti di tutti gli operatori, compresi alternativa. " Ai sensi della normativa Ue in materia di telecomunicazioni, l´accesso richiede ogni operatore di interconnettere la propria rete con quella di qualsiasi altro obbligo dell´operatore. Secondo la proposta della Ctu, un tale obbligo sarebbe imposto esclusivamente sulla incombente, ma non per gli operatori alternativi. Tuttavia, tutti gli operatori sono stati designati come detentori di un significativo potere di mercato nei rispettivi mercati. Il regolatore ceco ha ora tre mesi per collaborare con la Commissione europea e l´Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche ( Berec ) per trovare una soluzione a questo problema. Nel frattempo, l´attuazione della proposta è sospeso.  
   
   
SMART CITY. A MILANO AL VIA GLI INTERNET DAYS, DUE GIORNI PER SCOPRIRE TUTTI I SEGRETI DELLA RETE  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - Sarà Milano a ospitare i prossimi 2 e 3 ottobre, presso gli spazi di Mico in via Gattamelata 5, “Internetdays – Behaviour on the Net” il primo evento che parla della rete in tutte le sue forme. Due giorni di incontri, conferenze, workshop formativi e una innovation gallery rivolti a professionisti, manager, ceo, imprenditori e tutti coloro che vogliono anticipare la ripresa economica di aziende e dell’intero sistema Paese sfruttando le opportunità offerte dalla rete. “Internetdays – Behaviour on the Net" è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia, Ministero dello Sviluppo Economico, Provincia e il supporto della Camera di Commercio di Milano. “Abbiamo deciso di patrocinare questa iniziativa perché in piena sintonia con il percorso che Milano sta compiendo in ottica Smart City, realizzando quelle infrastrutture sia fisiche che tecnologiche necessarie a uno sviluppo intelligente della città come richiesto dal tessuto imprenditoriale, universitario e della ricerca per migliorare la qualità della vita di tutti i city users attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, applicazioni e nuovi modelli di integrazione e inclusione”. Cosi dichiara, in linea con la filosofia di Internetdays, Cristina Tajani, Assessore alle politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca. L’ideatore di Internetdays, Roberto Silva Coronel - Ceo Digitalevents, ha voluto creare un appuntamento innovativo nel cuore del tessuto imprenditoriale italiano: “Internet è un’opportunità per le imprese, per l’Italia e per il suo sviluppo. Considerato il livello di grave arretratezza in termini di conoscenza del mondo digitale e conseguentemente anche di competitività rispetto all’Europa, credo che Internetdays sia l’occasione giusta per nuove idee, nuovi spunti e nuove opportunità”. Nel corso della due giorni la rete sarà illustrata nelle sue molteplici declinazioni: fortemente legata al business, ma anche “Internet of things”, con sviluppi e potenzialità d’uso dedicati alla salute, alla musica. Spazio anche a focus tematici nel settore del Web Marketing sino a quello dei Digital Tools, dall’E-commerce alle Digital Pr, passando per il Social Media Marketing e alle Web&app Development e agli Smart Device. Nel variegato programma di Internetdays si susseguiranno quattordici relatori (italiani e internazionali), con referenti, tra gli altri, di Google, Microsoft, Facebook e Paypal. Nel pomeriggio si svolgeranno invece quarantacinque workshop oltre ad approfondimenti e case history. Elemento di spicco in questa prima edizione di lancio sarà l’Innovation Gallery, una galleria dell’innovazione nella quale verranno presentati ai partecipanti, come in una mostra d’arte, i progetti, i prodotti e i servizi più innovativi “Made in Italy” selezionati dal comitato tecnico scientifico di Internetdays. Presente anche il mondo universitario con sette Istituti che illustreranno i propri corsi di formazione nel settore digitale. Per conosce il programma degli appuntamenti e per registrarsi: http://www.internetdays.it/  
   
   
CHE BASILICATA SARÀ? TRE BLOGGER A CONFRONTO  
 
Potenza, 1 ottobre 2013 - A quale futuro va incontro la Basilicata? Su “Consiglio Informa” ne abbiamo parlato con tre giornalisti e blogger lucani che si occupano di informazione social media su carta stampata, tv e web. Sono Sara Lorusso ( http://www.saralorusso.it/ ), giornalista de “Il Quotidiano della Basilicata”, Donato Mola ( http://www.hyperbros.com/ ), giornalista dell’emittente tv Trm di Matera e Sergio Ragone ( http://www.sergioragone.it/ ) giornalista collaboratore di Linkiesta e l’Unità. Hanno parlato, tra l’altro, di coesione territoriale, identità culturale, città intelligenti, qualità della vita, nuove tecnologie, infrastrutture, reti immateriali, open data, start up, piccole imprese, mestieri, professioni, intelligenze, artigianato, tradizione e innovazione, paesaggio e turismo, cervelli in fuga e di ritorno.  
   
   
LAZIO: UN BANDO PER IL NUOVO PORTALE OPEN DATA. QUI TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI  
 
Roma, 1 ottobre 2013 - Un nuovo portale degli Open Data della Regione. E’ online il bando per partecipare con il proprio progetto. Si tratta di un altro tassello dell’Agenda Digitale del Lazio. Obiettivo del bando è realizzare un portale che renda disponibili le informazioni aperte degli enti pubblici del territorio favorendo la trasparenza e la partecipazione dei cittadini. La piattaforma sarà a disposizione di tutti gli Enti Locali della regione, in modo da evitare la creazione di troppi siti che pubblicano dati aperti. Dati.regione.lazio.it diventerà quindi l’hub degli open data prodotti nel Lazio dalla pubblica amministrazione locale. Per il presidente Nicola Zingaretti questo bando “risponde a due requisiti per noi fondamentali: da una parte la trasparenza delle informazioni a disposizione dei cittadini, dall’altra una maggiore efficienza della a costi di gran lunga inferiori”. Tra le sezioni che saranno inserite nel portale: Openlazioprogetti per i progetti finanziati dalla Regione - Openspesa per i dati di spesa dell’amministrazione - Opensanità per dati sulla Sanità. Un’area del portale sarà dedicata alla partecipazione. I cittadini potranno dire la loro sulle scelte dell’amministrazione e inviare suggerimenti e proposte. C’è tempo fino al 18 novembre per partecipare. Per tutte le informazioni clicca qui http://www.Filas.it/focus.aspx?id=219  
   
   
SIA EXPO 2013: “DIGITAL MONEY” E INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER ACCELERARE LA RIPRESA ECONOMICA NELL’EUROZONA  
 
Milano, 1 ottobre 2013 – Integrazione, efficienza e innovazione nei sistemi di pagamento e finanziari europei saranno al centro del “Sia Expo 2013”, l’evento organizzato da Sia per martedì 15 ottobre a Milano (Marriott Hotel, via Washington 66, dalle ore 8 alle 17.30) che vedrà la partecipazione dei maggiori esponenti di istituzioni finanziarie e centrali, imprese e Pubbliche Amministrazioni. Giunto all’ottava edizione, l’International Finance & Payments Summit metterà a confronto durante la sessione plenaria mattutina alcuni tra i massimi rappresentanti della Banca Centrale Europea e Banca d’Italia sul “digital money” e la trasformazione della piazza finanziaria europea. Inoltre, nel corso di una tavola rotonda con i vertici di primarie corporate italiane e del mondo istituzionale dal titolo “Dal contante allo smartphone: l’euro digitale che piace”, verranno presentati i risultati della ricerca dedicata alle prime esperienze sul mobile payments avviate nel corso degli ultimi 12 mesi in collaborazione tra Sia, banche e operatori telefonici. Cinque percorsi tematici caratterizzeranno le dodici sessioni pomeridiane: la mobile roadmap (mpayments, pagamenti remoti e di prossimità, e-commerce, m-commerce, e-wallet), l´evoluzione del trading e del post-trading (Target2-securities, high-frequency trading, nuova sorveglianza e investor care), i pagamenti europei (Sepa, Seda, e-commerce europeo), la Pubblica Amministrazione Digitale (nuovi servizi a misura dei cittadini, multicanalità, fatturazione elettronica) e le Payment Institutions. Un’ampia area espositiva all’insegna dell’interattività e dell’innovazione tecnologica ospiterà un “percorso esperienziale” dove lo smartphone diventa lo strumento centrale per effettuare diversi tipi di pagamento: dagli acquisti contactless presso gli esercizi commerciali fino ai titoli di viaggio caricati direttamente sul cellulare. Si potranno anche testare i pagamenti di ticket sanitari e delle utenze domestiche presso le casse del supermercato, ricaricare il cellulare ad un chiosco multiservizio o acquistare on line con la nuova soluzione di e-commerce europeo Mybank. Al “Sia Expo 2013” interverranno autorevoli relatori del settore economico-finanziario e pubblico tra cui Francesco Caio (Commissario per l’Attuazione dell’Agenda Digitale, Amministratore Delegato, Avio Aero), Paolo Cittadini (Amministratore Delegato, Monte Titoli), Marco Di Capua (Vicedirettore, Agenzia delle Entrate), Ennio Doris (Presidente, Banca Mediolanum, Amministratore Delegato, Mediolanum), Fabio Gallia (Amministratore Delegato, Banca Nazionale del Lavoro), Marco Patuano (Amministratore Delegato, Telecom Italia), Marco Pedroni (Presidente, Coop Italia), Ciro Pietroluongo (Direttore Generale, Mts), Daniela Russo (Direttore Generale Pagamenti e Infrastrutture di Mercato, Banca Centrale Europea), Emerico Antonio Zautzik (Direttore Centrale Area Banca Centrale, Mercati e Sistemi di Pagamento, Banca d’Italia). Per ulteriori informazioni e per effettuare la registrazione è online il sito http://www.siaexpo.eu/  
   
   
PISTOIA - INCENTIVI PER BANDA LARGA E CONNETTIVITÀ DI RETE  
 
Pistoia, 1 ottobre 2013 - Dal 1 al 25 ottobre sarà possibile presentare la domanda relativa al contributo messo a disposizione dalla Cdc di Pistoia per sostenere la domanda di tecnologia legata alla diffusione della banda larga. L´iniziativa camerale si colloca nell’ambito delle iniziative promozionali volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale. L’assunto di partenza è che l´evoluzione delle reti di telecomunicazioni verso capacità sempre maggiori, ovvero la banda larga, è condizione necessaria per lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi, con crescenti livelli di integrazione, multimedialità e interattività. Possono beneficiare del contributo le imprese, aventi sede legale e/o unità locali produttive in provincia di Pistoia. Potranno essere ammesse a contributo le spese effettuate a partire dal giorno di emanazione del bando (26/09/2013) fino al 16/12/2013. Il contributo previsto per ciascuna impresa richiedente sarà pari al 50% delle spese ritenute ammissibili, come previsto dal Bando, con un massimo complessivo di 2.500 euro oppure 3mila euro per le imprese femminili e/o giovanili. Gli investimenti ammessi a contributo dovranno essere riconducibili a: - attivazione di un servizio di connettività a banda larga con velocità minima in downstream almeno pari a 2 Mbps da parte di un soggetto che attualmente fruisce di un servizio con prestazioni inferiori o sia del tutto sprovvisto di connessione internet; - attivazione di un servizio di connettività a banda larga con banda minima garantita almeno doppia rispetto a quella del servizio di connettività già attivo e comunque non inferiore a 512 Kbps; - attivazione di un nuovo servizio di connettività in fibra ottica con banda di accesso pari almeno a 10 Mbps. Bando, domanda e modello di rendicontazione possono essere scaricati dal sito della Cdc di Pistoia.  
   
   
INTERNET: L’ASSESSORE REGIONALE ALLA PROVINCIA DI PERUGIA: PRONTA LA LEGGE SULLE TELECOMUNICAZIONI. SERVONO 10 MILIONI DI EURO  
 
Perugia, 1 ottobre 2013 - “La rete pubblica a banda larga è un presupposto essenziale per lo sviluppo della nostra regione e dunque bisogna subito eliminare ogni forma di digital divide di primo livello, adottando di volta in volta le tecnologie ritenute più idonee per una copertura quanto più estesa possibile e, nel medio periodo, realizzare una rete regionale in fibra ottica di nuova generazione. L’attuale schema progettuale predisposto prevede la realizzazione di una dorsale (backbone) lungo il tracciato ferroviario della Ferrovia Centrale Umbra; la realizzazione di reti dorsali cittadine a Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello ed Orvieto ed, infine, la realizzazione progressiva di dorsali in fibra ottica, per interconnettere i centri minori”. E’ quanto affermato dall’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche, Stefano Vinti, difronte alla terza commissione del Consiglio provinciale di Perugia, dopo l’introduzione del presidente della stessa Commissione, Luca Baldelli che ha illustrato la volontà della Provincia di Perugia di inserire nel proprio statuto il diritto di accesso alla rete. Partendo proprio da questo elemento Vinti ha fatto il punto della situazione, rispetto allo stato di avanzamento della rete. Le azioni ultimate ad oggi riguardano la realizzazione della rete wireless in 42 Comuni umbri; il rilegamento in fibra ottica di 53 centrali telefoniche, effettuato in virtù dell’accordo del 2010 tra Regione e Ministero dello Sviluppo economico; la rete wireless sperimentale a Spoleto; l’offerta pubblica di infrastrutture rivolta agli altri operatori di telecomunicazioni; la realizzazione di un portale web per il costante controllo del digital divide ed infine l’installazione di hot spot pubblici a Perugia e Terni per l’accesso gratuito ad internet. Le azioni in fase di ultimazione invece riguardano le reti in fibra ottica della dorsale nord-sud (lungo la Ferrovia Centrale Umbra), il primo stralcio della dorsale cittadina in fibra ottica di Perugia e le dorsali cittadine in fibra ottica di Terni, Città di Castello e Orvieto. In corso di esecuzione sono il progetto “Scuole in rete” per l’abilitazione di plessi scolastici all’impiego delle tecnologie Ict, le dorsali wireless per l’area del lago Trasimeno; la dorsale cittadina in fibra ottica di Foligno; la progettazione esecutiva del collegamento Perugia-foligno lungo la ex Ss. 75 Centrale Umbra e della dorsale est (Umbertide, Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Foligno, Spoleto, Acquasparta) e la messa a punto dell’applicativo per il data base delle infrastrutture Tlc. Le azioni le cui procedure sono in corso di avvio interessano il secondo ed ultimo stralcio della dorsale cittadina in fibra ottica di Perugia; il rilegamento in fibra ottica dei centri urbani al di sopra dei 15.000 abitanti (Assisi, Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Corciano, Gualdo Tadino, Gubbio, Marsciano, Narni, Spoleto, Todi, Umbertide), con verifica tecnico-economica sulla possibilità di intervenire anche nei centri tra 10.000 e 15.000 abitanti; il nuovo intervento per completare il rilegamento in fibra ottica di centrali telefoniche ed ultimare l’abbattimento della residua quota del digital divide di primo livello e l’estensione del progetto di hot spot pubblici nei Comuni di Città di Castello, Orvieto e Foligno per l’accesso gratuito ad internet, con verifica tecnico-economica sulla possibilità di intervenire anche su altri centri ad alto interesse culturale e/o turistico. “Per la completa attuazione dell’originario schema previsto dal Piano Telematico, ha sottolineato Vinti, si è stimata una necessità di fondi per almeno 10 milioni di euro, dal momento che non è stato possibile finanziare la dorsale orientale (Perugia, lago Trasimeno, Orvieto, Narni, Terni) e lo sbraccio in fibra tra Spoleto e la Valnerina”. L’assessore ha poi proseguito, informando la Commissione sull’iter della legge regionale “Norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni”, preadottata dalla Giunta regionale e approvata, recentemente dal Cal (Consiglio delle Autonomie Locali), che sta per essere inviata al Consiglio Regionale per la discussione e l’approvazione. “E’ la prima legge in materia di cui si dota la Regione, ha affermato Vinti, in una fase di tumultuose innovazioni tecnologiche e di profondi cambiamenti, come dimostra la sconcertante vicenda Telecom Italia, in un quadro di grave ritardo dell’applicazione dell’Agenda Digitale Europea. Ritardi che producono effetti molto negativi sul processo di modernizzazione infrastrutturale del Paese e conseguentemente dell’Umbria”. L’articolato è diviso in 6 capi: i primi tre sono dedicati allea realizzazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni, il quarto riguarda l’istituzione della banca dati regionale delle stesse infrastrutture, il quinto la ricerca in materia di telecomunicazioni, il sesto le sanzioni, il settimo le norme finanziarie, l’ottavo reca norme transitorie e abrogazioni.  
   
   
MAKERS FAIRE DEDICA UNA GIORNATA ALLA SCUOLA PROTAGONISTI I ROBOMAKERS DELLA FONDAZIONE MONDO DIGITALE  
 
Roma, 1 ottobre 2013 - L’appuntamento con l’Educational Day è il 4 ottobre, dalle 10 alle 16, al Palazzo dei Congressi di Roma all’interno della prima Maker Faire europea organizzata da Asset Camera, con il supporto di Tecnopolo e la collaborazione della Fondazione Mondo Digitale per l’area educativa. Il workshop formativo “La scuola verso l’impresa” è tenuto da Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione. I campioni della Robocup Junior si esibiranno in gare, dimostrazioni e simulazioni. Si occupano di tecnologia, design, arte, sostenibilità, innovazione sociale e sono creativi, innovativi, cooperativi e risolutori. Sono i Makers, i “Leonardo del 21° secolo”, che mettono in comune conoscenze, competenze e molte risorse che rivelano di aver appreso soprattutto a scuola. A loro è dedicata la prima edizione della Makers Faire al Palazzo dei Congressi di Roma dal 3 al 6 ottobre 2013. Gli organizzato dell’evento, Asset Camera e Tecnopolo, hanno pensato di affidare la giornata Education alla Fondazione Mondo Digitale, che da anni ha rilanciato il ruolo della robotica educativa nella scuola come strumento chiave per acquisire le competenze utili per vivere e lavorare nel 21°secolo. Sarà un caso che il simbolo della Maker Faire è proprio un robot? L’appuntamento centrale dell’Educational Day di venerdì 4 ottobre, dalle 11.30 alle 13, è il workshop dedicato a docenti e studenti: “La scuola verso l’impresa: come scoprire il proprio talento e le opportunità in un mondo in continuo cambiamento”. Ad affrontare la complessità del tema e a proporre soluzioni concrete sarà Alfonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale. Tra gli stand, dalle 10 alle 16, i testimoni delle potenzialità della robotica per la formazione dei giovani, ma anche per lo sviluppo del Paese, saranno i Robomakers, i ragazzi che hanno programmato i campioni della Robocup Junior e della 7ª edizione della “Romecup, l’eccellenza della robotica a Roma”. A sostenerli oltre 600 studenti romani che hanno già sperimentato come sia più appassionante, divertente e, soprattutto, efficace apprendere con il supporto delle tecnologie. I robot calciatori, che giocano in modo autonomo senza essere telecomandati, improvviseranno palleggi, passaggi e goal tra gli stand. Protagonisti della scena anche i robot ballerini che, a ritmo di musica, eseguiranno coreografie, sorprendendo il pubblico per la precisione e la fluidità dei loro movimenti. Potranno esibirsi anche con aspiranti “étoile in carne e ossa”. A introdurre nell’appassionante settore della robotica di servizio saranno i Rescue Robot, i soccorritori, programmati per intervenire in ogni situazione di emergenza. Informazioni più dettagliate sul programma all’indirizzo http://www.mondodigitale.org/ Con la Maker Faire 2013 la Fondazione Mondo Digitale lancia anche la Local Coalition for Digital Jobs che rientra nell´iniziativa della Commissione  
   
   
IL CLIENTE INTERNAUTA UTILIZZA L´E-COMMERCE  
 
Cuneo, 1 ottobre 2013 - Il termine e-commerce significa “commercio elettronico”, cioè vendita e acquisto effettuati sul web. Il fenomeno è relativamente recente e sta registrando uno sviluppo tanto significativo da motivare l´interessamento della rete camerale, promotrice, attraverso lo sportello Europa, il consorzio Alps della rete Entreprise Europe Network e il Centro estero per l´Internazionalizzazione del Piemonte, di un seminario itinerante sul tema. L´incontro, in tutte le province piemontesi, ha fatto il suo esordio mercoledì 25 settembre, a Cuneo, nel salone d´onore dell´ente camerale. “L´obiettivo – ha sottolineato il presidente Ferruccio Dardanello – è aiutare le imprese nel corretto e proficuo utilizzo del web, incrementando le vendite, ampliando il mercato, aumentando la propria notorietà e riducendo i costi”. Motivazioni interessanti, dunque, tali da giustificare approfondimenti e rimuovere le resistenze. Nel corso dei loro interventi, i relatori Barbara Monacelli, Marina Motta e Stefano Garelli, tutti docenti del Ceip, si sono soffermati sulle tematiche relative al ruolo del marketing on line, ai suoi aspetti legali e fiscali. L´adozione delle nuove tecnologie di vendita comportano, infatti, una preparazione adeguata per operare proficuamente in Italia o all´estero, in Paesi Ue ed extra Ue. Occorre una analisi preventiva delle scelte da compiere, con la definizione dei percorsi e la verifica degli obiettivi. Indispensabile la definizione del ruolo che dovrà avere il sito di e–commerce, la caratterizzazione dei clienti, l´area cui si guarda, l´analisi della possibile concorrenza. “Il successo – hanno precisato gli esperti – non è affatto scontato, anche se le possibilità di ottenere buoni risultati sono tali da invogliare all´adozione dei nuovi sistemi di vendita”. Secondo i dati resi noti dal Politecnico di Milano, le previsioni 2013 parlano di un fatturato e-commerce stimato in 11.242 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto all´anno precedente. Gli italiani attivi on line sono 13,6 milioni: un numero molto elevato, con caratteristiche ben definite sia a livello generazionale che culturale. Le difficoltà emerse sono due: i venditori mostrano diffidenza nei confronti dei sistemi di pagamento; gli acquirenti temono di non ricevere l´oggetto, saldato in anticipo. A queste e altre perplessità espresse nel corso del dibattito, che ha concluso i lavori del seminario, ha cercato di rispondere una pubblicazione distribuita ai presenti: una guida, titolata “Imprese ed e-commerce: marketing, aspetti legali e fiscali” che fa parte della collana “Unione Europea. Istruzioni per l´uso”, pubblicata da Unioncamere Piemonte.  
   
   
APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2013-2015 DEL GRUPPO DATALOGIC RICAVI ATTESI TRA 535-545 MILIONI DI EURO, CAGR 2012-2015 SUPERIORE AL 5%  
 
Bologna 27 Settembre 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic S.p.a. Ha approvato il 26 settembre il Piano Industriale 2013-2015 del Gruppo. Il Piano Industriale 2013-2015 è un piano rolling che estende l’orizzonte temporale al 2015. Il Piano tiene conto del mutato scenario di riferimento che, secondo le principali società indipendenti di ricerca del settore, prevede, dopo una contrazione dei mercati di riferimento nel 2012, una fase ancora riflessiva nel 2013 ed una ripresa a partire dal prossimo anno. Il Piano si basa sul rafforzamento competitivo nei mercati di riferimento – Automatic Data Capture (Adc) e Industrial Automation (Ia) – attraverso una più marcata enfasi sullo sviluppo ed innovazione tecnologica che permetta di anticipare le esigenze dei principali clienti in tutti i settori di riferimento: Retail, Manufacturing, Trasportation & Logistics e Healthcare. Lo sviluppo nei paesi emergenti a più elevata crescita attraverso il rafforzamento delle presenze dirette e delle strutture di vendita, ed un rinnovato focus sulle risorse umane, vera risorsa del Gruppo, costituiscono i principali drivers di crescita.
I principali target economico-finanziari al 2015 sono riassumibili nella tabella seguente: Stima
Target Cagr
€mln 2012 2015 2012-2015
Ricavi 463,1 535-545 >5%
Ebitda 63,2 78-80 ~8%
Ebitda margin 13.7% ~15%
Roe 6% 17-18%
Pfn2 (121,1) (36-41)
- Mergers & Acquisitions: svolge attività di scouting e valutazione di operazioni finalizzate alla crescita del gruppo sia a livello dimensionale che attraverso nuove tecnologie. Gli investimenti in R&d saranno circa l’8% annuo dei ricavi (rispetto al 7% del piano precedente). Il nuovo Piano Industriale 2013-2015, grazie anche all’attività della nuova divisione, sarà pertanto focalizzato sulla clientela facendo leva sull’unicità della leadership del Gruppo in entrambi i mercati di riferimento, Adc e Ia. I miglioramenti attesi nella gestione del servizio al cliente, della qualità e dell’efficienza, e l’avvio della commercializzazione di prodotti altamente innovativi quali il Jade, self-checkout per l’ottimizzazione delle funzioni di front-end dei supermercati, attualmente in fase di test presso i clienti, e lo scanner fisso con tecnologia imager, saranno i principali driver di crescita nel settore Retail, che attualmente costituisce oltre il 40% del fatturato di Gruppo. Nell’ambito del settore Manufacturing, pari al 35% del fatturato di Gruppo, continueranno gli investimenti per lo sviluppo di soluzioni imaging, della tecnologia machine vision e della tecnologia miniaturizzata per i sensori, che permetteranno di recuperare quote di mercato all’interno del mercato della Factory Automation (Fa). Nuovo impulso verrà dato alla commercializzazione dei prodotti “mobile” all’interno della gestione dei magazzini e allo sviluppo delle nuove tecnologie laser, facendo leva anche sul know how della neo acquisita Multiwave Photonics. Forti dell’integrazione avvenuta lo scorso anno con Accu-sort, nel settore Transportation and Logistics, pari al 17% del fatturato, il cui andamento è caratterizzato da ordini su grandi commesse, la focalizzazione sarà sui segmenti del postale, dei corrieri e dei centri di distribuzione attraverso il lancio di nuove soluzioni integrate con la tecnologia machine vision. Verrà completato lo sviluppo di nuovi prodotti, quali il neo lanciato dimensionatore, e verrà rafforzata la presenza nel settore attraverso nuove partnership. In ultimo Datalogic sarà sempre più presente nel promettente settore dell’Healthcare anche qui attraverso le nuove tecnologie laser e della visione. Per quanto riguarda l’espansione internazionale, mentre il settore T&l si focalizzerà principalmente sull’aumento della penetrazione nel Nord America e in seconda istanza in Europa, per tutti gli altri settori la vera sfida del nuovo piano triennale sarà la crescita nei Fast Growing Markets, in particolare Cina e Brasile, dove ci si aspetta un Cagr 2012-2015 del 12%, superiore all’andamento atteso del mercato. Lo sviluppo avverrà attraverso un rafforzamento delle forze vendita locali, l’apertura di nuovi presidi diretti e, non incluse nel piano, nuove potenziali partnership e acquisizioni. Non da ultimo, vi sarà una maggiore focalizzazione sulla crescita e alla valorizzazione delle risorse umane, risorsa strategica fondamentale del Gruppo, attraverso una mirata strategia di formazione e sviluppo e di piani di incentivazione motivanti e competitivi. Sulla base di queste linee di sviluppo il Gruppo Datalogic prevede di raggiungere nel 2015 un fatturato consolidato compreso tra i 535 e i 545 milioni di Euro, con un Cagr 2012-2015 superiore al 5%, con un Cagr della divisione Adc del 4% circa e di oltre il 10% della divisione Ia. Grazie ai recuperi in efficienza e produttività e alle sinergie derivanti dall’integrazione delle realtà acquisite in Datalogic Automation, e nonostante accresciuti investimenti in R&d, nel 2015 è previsto il raggiungimento di un Ebitda compreso tra i 78-80 milioni di Euro, con un Cagr 2012-2015 pari a circa l’8% e con un margine pari a circa il 15%. Grazie ad una continuazione generazione di cash flow compresa tra gli 80-85 milioni di Euro l’indebitamento finanziario netto (calcolato al lordo del flusso di dividendi attesi) è previsto in miglioramento in un range compreso tra i 36 e 41 milioni di Euro con un net debt/Ebitda ratio pari a circa 0.5X nel 2015. A livello di Capex, gli investimenti proseguiranno ad un livello ordinario nella misura del 2% annuo. Le azioni delineate nel Piano Industriale permetteranno il conseguimento di elevati livelli di redditività e di generazione di valore, con una crescita a doppia cifra del Roe atteso che si prevede possa attestarsi, a fine periodo, in un range compreso tra il 17% e il 18%.
 
   
   
WEB, SOCIAL NETWORK, SMARTPHONE E TABLET PER IL TURISMO MONTANO E RURALE DEL 21° SECOLO  
 
Torino, 1 ottobre 2013 - Mercoledì 2 ottobre nella sede della Provincia in corso Inghilterra esperienze ed esigenze del territorio a confronto nell’ambito del progetto europeo Dante Per continuare a svilupparsi nell’era del Web e dei social network il turismo montano e rurale ha bisogno di incrementare il ricorso alle tecnologie informatiche ed al Web. Nel 2012 era partito da questa constatazione e da questa esigenza il progetto europeo Dante - Digital Agenda for New Tourism Approach in European Rural and Mountain Areas, giunto ormai a metà del proprio percorso di realizzazione. Il progetto, di cui è capofila la Provincia di Torino, è finanziato, con un contributo di oltre 2 milioni di euro, dal Programma Interreg Iv C dell’Unione Europea, ha durata triennale (2012-2014) e coinvolge 13 partner distribuiti in 10 Regioni di 9 Stati europei: Italia, Polonia, Spagna, Grecia, Slovenia, Francia, Germania, Olanda e Belgio. L´obiettivo di Dante è di promuovere l´innovazione nel settore turistico, incrementando l´utilizzo delle Ict (Information and Communication Technologies), in particolare, appunto, nelle aree rurali e montane. Dante ha consentito di mettere in evidenza 9 buone pratiche innovative, che dimostrano i benefici della cosiddetta “società dell’informazione” per la competitività delle politiche regionali di promozione del turismo nelle aree svantaggiate. Tra i criteri di selezione delle “best practices” vi è la sostenibilità a lungo termine dei risultati ottenuti, in un’ottica che privilegia la dimensione europea rispetto a quella nazionale. “Come migliorare l’utilizzo dell’Ict da parte del settore turistico delle aree rurali e montane?” è il tema della conferenza di metà progetto, in programma mercoledì 2 ottobre presso la sede di corso Inghilterra della Provincia di Torino. Dopo il saluto introduttivo dell’Assessore provinciale al Turismo e alla Montagna, Marco Balagna, i lavori prevedono un dibattito tra direttori e redattori di tre periodici locali (“Eco del Chisone”, “La Valsusa” e “La Sentinella del Canavese”) e tra due giornalisti che lavorano rispettivamente negli uffici stampa della Provincia e dell’Atl “Turismo Torino e provincia”. Il tema sarà di stretta attualità: “Turismo estivo nelle aree montane della provincia di Torino: sulla base dei risultati della stagione estiva 2013, quali servizi Ict richiedono i turisti?”. Si parlerà poi del supporto concreto che le politiche dell’Unione Europea possono offrire agli imprenditori del settore turistico e delle strategie da adottare per integrare le piccole e medie aziende turistiche nel mondo delle Ict, da anni “popolato” non più solo dal tradizionale Pc di casa collegato ad Internet, ma caratterizzato dalle rivoluzionare applicazioni offerte dagli smartphone e dai tablet. Gli esperti ed i funzionari coinvolti nel progetto Dante si confronteranno sulle esperienze avviate e sulla loro sostenibilità dal punto di vista economico ed organizzativo. Marco Balagna, Assessore al Turismo della Provincia di Torino, sottolinea che “Dante è un’ottima occasione per analizzare e diffondere una serie di buone pratiche innovative, che aiutano gli operatori turistici delle nostre aree montane e rurali ad uscire dall´isolamento e ad approdare nel mondo del Web, dei blog e dei social network. Si tende spesso a dimenticare che il turismo genera indirettamente più del 10% del Pil dell’Unione Europea e che offre occupazione a circa il 12% della forza lavoro. Tutto questo mentre l’economia legata alle tecnologie digitali si sta sviluppando ad un tasso 7 volte superiore agli altri settori”. “Con il progetto Dante, - spiega l’Assessore Balagna - la Provincia di Torino si è posta l’obiettivo di aiutare gli operatori turistici ad ottenere visibilità e attenzione da parte di quella crescente fascia di turisti interessati al rispetto dell´ambiente ed alla conoscenza della cultura e delle peculiarità locali. Si tratta di un pubblico che possiede un livello culturale ed una alfabetizzazione informatica medio-alti. Con quel pubblico dobbiamo tutti (operatori turistici ed amministratori pubblici) confrontarci, parlando un linguaggio e offrendo servizi lontani anni luce da quelli del depliant turistico o della pensioncina di provincia anni ‘60”. Alcuni Esempi Di Buone Pratiche Per scoprire le piccole stazioni alpine basta un Tag Connettere il mondo fisico al mondo digitale: è l’opportunità offerta dalla tecnologia Microsoft Tag, basata su soluzioni di barcoding (codificazione a barre), che consentono ai turisti di accedere a contributi emozionali e informativi digitali. Il progetto “Mobile Tagging” per le piccole stazioni alpine coinvolge Ala di Stura, Alpette, Balme, Ceresole Reale, Chialamberto, Chiomonte, Coazze, Groscavallo, Locana, Prali, Usseglio, Valprato Soana e Viù. Dopo aver installato gratuitamente sul proprio smartphone un apposito programma, ogni turista che sia interessato a conoscere meglio e a frequentare le tredici località turistiche, con un semplice scatto o la scansione di un codice bidimensionale Tag/qr, ovunque lo veda, può avere accesso immediato a siti web, filmati, approfondimenti, recensioni, ecc. I Tag consentono di diffondere informazioni capillari e dettagliate sull’offerta turistica. Tag e i contenuti sono gestiti tramite la piattaforma Thinktag di mediaki.It, che permette di generare Tags 2D, di amministrare i contenuti collegati ai vari Tags, aggiornare il sito Web Mobile su cui puntano i differenti Tags generati. Il progetto prevede che i Tag siano riprodotti su totem installati all’interno di luoghi di aggregazione di massa, come i centri commerciali ed il bioparco “Zoom Torino” di Cumiana. Il progetto prevede quattro fasi: generazione e creazione dei codici bidimensionali Tag/qr, costruzione delle pagine mobile di atterraggio dei Tags (contenuti/immagini/video), campagne di comunicazione e di mobile marketing, esportazione dei Tags/qr su materiali promozionali di comunicazione. Che si dice di noi sul Web e nei social network? Le conversazioni scritte su blog, forum e social network in generale sono una ricca fonte di informazioni che consentono alle amministrazioni pubbliche di comprendere ed analizzare la percezione della qualità dei servizi pubblici da parte dei cittadini ed in particolare dei cittadini utenti. Il monitoraggio può estendersi anche alla valutazione di eventi e manifestazioni da parte del pubblico. L´analisi di questi dati consente di migliorare, di indirizzare o modificare le politiche o le linee strategiche degli Enti pubblici, per meglio rispondere alle esigenze dell’utenza. Il Csi-piemonte ha sperimentato in vari ambiti, in particolare la cultura ed il turismo, queste tecniche di analisi, creando una vera e propria Piattaforma di ascolto, che analizza i dati sui flussi turistici, gli accessi al Web di coloro che ricercano informazioni di servizio, le richieste di informazioni via e-mail agli uffici turistici, il dibattito sui temi culturali e turistici su blog, forum e social network. E’ uno strumento potente per analizzare la “customer satisfaction”, ma anche per anticipare gusti e tendenze del mercato turistico e culturale, evitando sprechi, iniziative inutili, duplicazioni, ecc. http://www.danteproject.eu/  
   
   
IL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO SALUTA I GIOVANI DEL WORLD COLLEGE RADIO DAY 1 OTTOBRE 2013 (2° EDIZIONE) MARATONA DI 24 ORE CHE COINVOLGERA’ 684 RADIO UNIVERSITARIE DI 37 PAESI  
 
Pavia, 1 ottobre 2013 - Le radio universitarie italiane, insieme a quelle di tutto il mondo, celebreranno domani 1 ottobre la seconda edizione del World College Radio Day (Wcrd). A partire dalle 02:00 (ora italiana) una maratona di 24 ore, trasmessa in diretta da tutte le emittenti che aderiscono al Wcrd e da Radio Università ( http://www.radiouniversita.it/ ), la piattaforma che rilancia i programmi delle singole radio universitarie, creata da Ustation.it e Raduni, l’associazione degli operatori radiofonici universitari italiani. Il Saluto Del Presidente Napolitano “Un cordiale saluto a tutti i partecipanti al secondo appuntamento per le emittenti studentesche con il College Radio Day”. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il secondo anno consecutivo rivolge un pensiero ai giovani che parteciperanno alla maratona radiofonica. Un evento che secondo il Capo dello Stato “unisce e mette a confronto le esperienze di comunicazione universitaria dei campus di cinque continenti, contribuisce adiffondere un senso civico capace di superare i confini dei singoli Paesi”. Per Napolitano, il World College Radio Day sarà un’occasione per favorire “la conoscenza reciproca tra giovani anche geograficamente distanti ma spesso accomunati della stesse curiosità, preoccupazioni, speranze e consapevolezze”. Diretta radiofonica il 1 ottobre 2013 (2° edizione) della maratona di 24 ore con 684 radio universitarie di 37paesi. Ucampus la webradiotv dell’Università di Pavia coordina la diretta per l’Italia, coinvolgendo 26 radio universitarie italiane Le radio universitarie italiane, insieme a quelle di tutto il mondo, celebreranno il prossimo 1 ottobre la seconda edizione del World College Radio Day (Wcrd). A partire dalle 02:00 (ora italiana) una maratona di 24 ore, trasmessa in diretta da tutte leemittenti che aderiscono al Wcrd e da Radio Università (www.Radiouniversita.it), la piattaforma che rilancia i programmi delle singole radio universitarie, creata da Ustation.it e Raduni, l’associazione degli operatori radiofonici universitari italiani. La Diretta Italiana - L’italia è tra i 37 paesi del World College Radio Day avrà un ruolo da protagonista dell´intera manifestazione. A partire dalle 11, due ore di diretta condotte da Ucampus ( http://ucampus.unipv.it/ ) la web radio dell´Università di Pavia e Wau ( http://www.radiowau.com/ ) web radio universitaria del Salento. Queste due emittenti coordineranno le 26 antenne italiane coinvolte (vedi elenco in basso), che interverranno a turno con diversi contributi. Quest’anno nel corso della diretta sarà affrontato il tema della sostenibilità: Ucampus approfondirà gli ambiti della mobilità sostenibile, del green e della cooperazione, e avrà come ospiti due ricercatori dell’ateneo di Pavia. Radio Wau, invece, si occuperà di tematiche legate alla musica e al business e potrà vantare, tra gli altri, l’intervento del noto gruppo salentino dei Negramaro. Dalle radio universitarie italiane, inoltre, i racconti di molte storie ed esperienze: dagli spinoff universitari alle start-up più innovative; dalle iniziative econosostenibili nelle città ai progetti in favore dell’agricoltura e dell’efficienza energetica. L’organizzazione Il network nazionale dei media universitari Ustation (http://www.ustation.it/ ) coordinerà la fase europea della diretta, in collaborazione con l´associazione degli operatori radiofonici universitari Raduni (http://www.raduni.org/ ). Anche la regia dell´intero Wcrd parlerà italiano. La web radio degli studenti dell’Università di Cagliari, Unica Radio (http://www.unicaradio.it/ ), gestirà i flussi delle radio partecipanti, mentre Top-ix, il consorzio piemontese per l’Internet Exchange (http://www.top-ix.org/ ), offrirà il supporto tecnico. La Diretta Mondialela maratona del Wcrd prende il via alle 02:00 (ora italiana) quando comincerà a trasmettere la college radio statunitense della University of Idaho. A staffetta, la maratona toccherà poi vari Paesi tra cui India, Cina, per approdare poi in Sud America ed Europa e tornare in chiusura negli Stati Uniti. College Radio Day: La Storia Nel 2011 l’evento è stato sperimentato su iniziativa di Rob Quicke, docente di comunicazione radiofonica alla William Paterson University del New Jersey e station manager della locale college radio Wpsc Fm. Lo scorso anno la prima esperienza a livello globale, con l’obiettivo di celebrare i valori di cui le radio universitarie sono un baluardo e una testimonianza preziosa, come la libertà di pensiero e di espressione, la pluralità nel sistema dei media, il confronto come principio democratico per la crescita e l´arricchimento di una comunità. Stay tuned on Wcrd: http://www.collegeradioday.com/   Maggiori informazioni: http://www.radiouniversita.it/ http://www.ustation.it/ http://www.raduni.org/   Facebook https://www.facebook.com/pages/world-college-radio-day/511707618921256?fref=ts   Le radio italiane partecipanti Radio Frequenza (Teramo), Radiophonica (Perugia), Run Radio (Napoli), Fuoriaulanetwork (Verona), Rumore Web (Modenareggio), radiorEvolution (Parma), Poli.radio (Politecnico Milano), Radiosapienza (Roma Sapienza), Unis@und (Salerno), Radio 6023 (Vercelli-novara), Sanbaradio (Trento), Radio Zammù (Catania), Radiobue (Padova), Radio Spin (Prato), Radioeco (Pisa), Unica Radio (Cagliari), Radio Tor Vergata (Roma Tor Vergata), Campuswave (Genova), Ponteradio (Cosenza), Uniradio Cesena (Cesena), uRadio (Siena), Radio Bocconi (Milano Bocconi), Radio 110 (Torino), Radioincorso (Trieste), Ucampus (Pavia) e Radio Wau (Lecce). Diretta su http://www.radiouniversita.it/  e su 26 radio universitarieitaliane  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO POLO UMANISTICO DELL´ATENEO DI FOGGIA  
 
Foggia, 1 ottobre 2013 – “Credo che non si tratti soltanto di una straordinaria notizia per una Università come quella di Foggia, che è in fase di sviluppo e che sta conquistando l’attenzione che merita dal punto di vista delle sue qualità e delle sue virtù”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della Cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia. All’inaugurazione erano presenti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Massimo Bray, il Rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe, l’Assessore Regionale alla Qualità del Territorio Angela Barbanente e l’Archeologo e storico dell’Arte Salvatore Settis. “Si tratta di un’operazione – ha spiegato Vendola – che proietta un processo di riqualificazione urbana sull’intera città di Foggia. Antichi e meravigliosi immobili sono stati abbandonati per decenni all’incuria. Ad esempio, queste mura, che furono il luogo della cura e della salute, organizzato dalle istituzioni pie come il “Fatebenefratelli”, erano veramente il simbolo del degrado. Oggi in quel luogo dove si curava la salute dei corpi e delle persone, si torna a curare la salute dell’anima. Il Dipartimento di Scienze Umanistiche è un fiore all’occhiello per l’Università e per la città di Foggia. Fra qualche giorno inaugureremo anche un’altra Casa dello studente, la seconda per questa città”. “Per noi Sud – ha continuato Vendola – significa avere consapevolezza delle bellezze e delle culture che abbiamo da difendere, consapevoli che lo sviluppo del Mezzogiorno si fa anche investendo in quei laboratori di conoscenza, di innovazione, di creatività che sono le Università. Questa è una bellissima notizia per Foggia, ma è una notizia importante per tutta la Puglia”. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza. Virtù e conoscenza – ha concluso Vendola – vengono poste da Dante nello stesso verso. La virtù e la conoscenza insieme. La conoscenza come discernimento, padronanza critica del proprio percorso e, quindi, strumento per cambiare la realtà. Ho usato una parola che piace anche a Papa Francesco, che desume dai pensieri di Sant’ignazio: discernimento. Forse il buio che inghiotte la politica è il buio del discernimento che non c’è. Ma il discernimento lo guadagniamo se mettiamo al centro la ricerca della virtù attraverso la conoscenza. Oggi a Foggia noi facciamo un piccolo passo in avanti su questo sentiero”. Nel suo intervento anche il Ministro Bray ha ribadito la necessità di coordinare in modo organico le risorse per le Attività e i Beni Culturali e soprattutto per la valorizzazione del paesaggio. Proprio su questo punto, il Ministro ha apprezzato lo sforzo della Regione Puglia di “tutelare la bellezza” attraverso un innovativo Piano Paesaggistico. “Quattro sono le parole chiave – ha detto Bray – su cui puntare: conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione, insieme alla costruzione di senso civico”. Il Ministro ha poi affermato la necessità di aprire al sistema dei privati, “Non ho paura”, ha continuato Bray, “a dire che il sistema dei privati possa esserci molto utile. Bisogna però fare in modo che questa collaborazione fra il pubblico e il privato avvenga non secondo la logica dello sfruttamento economico, ma che si ponga come obiettivo esclusivamente il bene e il servizio comune”.  
   
   
SEGRATE: A SCUOLA REGISTRO DI CLASSE ONLINE  
 
Segrate, 1 ottobre 2013 - Insegnanti che fanno l´appello tramite computer registrando assenze e presenze, informazioni che vengono inviate in tempo reale al centro cottura Sodexo per la prenotazione dei pasti. Voti, scrutinio online, lezioni svolte durante la giornata scolastica, materiale didattico, compiti assegnati, note disciplinari, comunicazioni scuola-famiglia, prenotazione colloqui con i docenti sono visibili alle famiglie in un´apposita area riservata. Il registro elettronico è realtà nell´Istituto Comprensivo "Rosanna Galbusera" San Felice/novegro. E sarà adottato a breve anche dalle altre scuole segratesi. Un passo avanti all´insegna della dematerializzazione che conferma l´avanguardia, già segnalata e premiata, delle strutture scolastiche segratesi , prime in Provincia di Milano, seconde in Lombardia ed è riprova nel contempo della forte sinergia tra le istituzioni e l´Amministrazione che anche per introdurre l´innovativo e agile strumento hanno strettamente collaborato. L´adozione del registro digitale , fortemente voluta dall´I.c. Galbusera, è stata agevolata infatti dall´esistenza di infrastrutture e dotazioni tecnologiche che il Comune ha realizzato in questi anni nelle scuole, in particolare per ciò che riguarda la dotazione di Lim e Pc e l´accessibilità, anche in formato wifi, a internet. Ricordiamo che proprio con il progetto “servizi scolastici online” il Comune di Segrate si è aggiudicato il Premio regionale Ente Semplice 2012. L´istituto San Felice ringrazia per il sostegno economico e la stretta collaborazione l´Amministrazione Comunale, la società Sodexo e le famiglie che hanno permesso la realizzazione di tale progetto innovativo in tutti gli ordini di scuola, dall´Infanzia alla Secondaria di I grado.  
   
   
SCUOLA IN LOMBARDIA: GENERAZIONE WEB PUNTA SUI DOCENTI  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - Dopo il successo del progetto ´Generazione Web Lombardia´ nell´anno scolastico 2012/2013, che ha visto coinvolte 331 istituzioni scolastiche, 1.400 classi e oltre 32.000 studenti, Regione Lombardia ha deciso di proseguire in questa direzione, finanziando con 8,4 milioni di euro una seconda edizione per il 2013/2014. Verso Una Didattica Digitale - "L´idea alla base del progetto è stimolare l´attuazione di una rivoluzione digitale della didattica, ove vi sia un´integrazione tra strumenti tradizionali e nuove tecnologie, mediante forme di collaborazione tra docenti, studenti ed editori". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, intervenendo al convegno ´Dalla Lim al Tablet - Verso un Learning Management System´, organizzato da Diesse (Didattica e Innovazione Scolastica) Lombardia presso la Sala Biagi di Palazzo Lombardia. Da Regione 700.000 Euro Per Formazione Personale Docente - "Per favorire questo percorso di innovazione - ha aggiunto l´assessore Aprea - Regione Lombardia ha stanziato 700.000 euro a favore della formazione del personale docente coinvolto nel progetto ´Generazione Web Lombardia nel corso dell´anno scolastico 2012/2013". "Gli insegnanti - ha aggiunto Aprea - sono i veri rappresentanti del cambiamento ed è solo con il loro contributo che sarà possibile rimodellare la didattica in chiave digitale". Ai lavori, moderati dalla presidente di Diesse Lombardia Mariella Ferrante, ha partecipato anche il direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale della Lombardia Francesco De Sanctis. Generazione Web, Spostata Scadenza All´11 Ottobre - Intanto, a riprova del grande interesse per le iniziative promosse in questo ambito da Regione Lombardia e per consentire a più soggetti di inviare proposte, è stato spostato il termine per la presentazione delle domande di candidatura al progetto ´Generazione Web´ dal 30 settembre all´11 ottobre 2013. Reti Di Scuole - Una particolarità che contraddistingue il progetto è l´invito alle scuole di organizzarsi in rete: ogni rete, composta da un minimo di 10 istituzioni scolastiche e/o formative, deve essere formalizzata con un accordo di partenariato (Ats - Associazioni temporanee di scopo) e con l´individuazione di un soggetto capofila che svolgerà compiti di organizzazione, direzione, progettazione dei moduli formativi e di rendicontazione dei costi sostenuti.  
   
   
RESIDENZE UNIVERSITARIE NELL’AREA EX MOI DI TORINO  
 
Torino, 1 ottobre 2013 - L’assessore regionale ai rapporti con l’Università, Riccardo Molinari, insieme al presidente dell’Edisu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario), Umberto Trabucco, il 24 settembre ha visitato l´area ex Moi, dove l´Edisu affitta tre palazzine adibite a residenze universitarie. Le palazzine offrono un totale di 200 posti letto, pari a circa il 10% dei posti messi a disposizione dall´ente. Durante la visita, l’assessore Molinari ha potuto verificare di persona lo stato di degrado ed insicurezza in cui versa l´area. Alcune palazzine vicine a quelle destinate agli studenti, di proprietà del comune di Torino per il tramite del Fondo Città di Torino, sono infatti state recentemente occupate illegalmente, soprattutto da parte di cittadini stranieri. Gli occupanti si dedicano a diverse attività irregolari o illecite. Gli immobili occupati vengono danneggiati e sono violate le più elementari norme igieniche e di sicurezza. Gli abitanti del quartiere lamentano l´aumento dei reati, soprattutto furti. Trabucco ha fatto presente che, di fronte a questa situazione, molti studenti hanno cominciato a rifiutare le residenze universitarie cui avrebbero diritto, oppure a scegliere le residenze situate in altre città piemontesi pur studiando a Torino, andando incontro a gravi disagi. L’assessore Molinari ha osservato che in questo modo è nei fatti negato il diritto alle residenze universitarie, importante aspetto del diritto allo studio. Gli studenti non possono infatti accettare di abitare in un luogo pericoloso e sgradevole. “E´ particolarmente grave che questo accada a Torino, che ambisce ad essere un´importante città universitaria.” ha sottolineato Molinari “Chiederò al più presto un incontro con il sindaco Fassino affinché si agisca per sgomberare gli abusivi, ripristinare la legalità e quindi permettere agli studenti di utilizzare serenamente le strutture messe a disposizione dall´Edisu”.  
   
   
ROMA - FORMAZIONE PER DOCENTI SULLA PROPRIETA´ INDUSTRIALE  
 
Roma, 1 ottobre 2013 - Universitas Mercatorum propone un programma formativo ed informativo, indirizzato al corpo docente delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado, volto ad orientare l’azione educativa verso tematiche di attualità, quali l’innovazione e gli strumenti di tutela della Proprietà industriale ed intellettuale, gettando le basi per una cultura brevettuale e del sapere tecnico-scientifico legato alle invenzioni, fonti di creatività del nostro Paese e barriere efficaci contro la contraffazione. Il Programma formativo è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca, ed affidato ad Universitas a seguito di aggiudicazione di gara pubblica. Il Programma è finalizzato, in particolare, a: trasferire conoscenze tecnico-giuridiche in tema di innovazione, di strumenti di tutela della proprietà industriale quale volano di sviluppo socio-economico; - accrescere le competenze del corpo docente sui temi dell’innovazione, di interesse dei giovani studenti, incrementando la capacità di dare risposta a fabbisogni conoscitivi, a volte ancora inespressi, dei propri allievi; - contribuire a diffondere il valore dell’attività inventiva e della sua tutela, del “Made in Italy”, favorendo la diffusione della cultura di questi temi, la loro sedimentazione ed il radicamento nei programmi formativi delle scuole italiane. Al Programma saranno ammesse a partecipare: - 50 scuole primarie (almeno 150 docenti) - 50 scuole secondarie di primo grado (almeno 150 docenti) - 50 scuole secondarie di secondo grado (almeno 150 docenti) situate su tutto il territorio nazionale che abbiano inviato regolare domanda di partecipazione entro il 15 ottobre 2013. Ulteriori informazioni, bando e domanda di partecipazione sono disponibili nella pagina dedicata del sito di Universitas Mercatorum.  
   
   
ITS BERGAMO: PERCORSO CHE CREA LAVORO SAN PAOLO  
 
d´Argon/bg, 1 ottobre 2013 - Consegnati dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, i primi Diplomi di Tecnico Superiore ai 15 ragazzi che nel mese di Luglio hanno concluso - tutti con esito positivo - il primo biennio del percorso di Tecnico Superiore in ´Marketing e Internazionalizzazione delle imprese´ presso la Fondazione Istituto Superiore per le nuove tecnologie e per il Made in Italy nell´abbazia benedettina di San Paolo D´argon (Bg). Buon Esito Occupazionale - "Gli ultimi diplomati degli Istituti Tecnici Superiori in Lombardia - ha sottolineato l´assessore Aprea - hanno un esito occupazionale che a distanza di due mesi dal conseguimento del titolo è del 55%: 72 su 130 hanno trovato lavoro. Questo è un risultato importante che testimonia l´impegno di Regione Lombardia per offrire ai nostri ragazzi percorsi e strumenti formativi utili per favorirne l´occupabilità". All´its di Bergamo hanno trovato lavoro 14 diplomati su 28, in linea con la media regionale. L´istituto è comunque impegnato nel collocare gli altri 14 tramite agenzie di lavoro interinale (G-group), la sensibilizzazione, i contatti e la frequentazione con le imprese del territorio, avvalendosi della collaborazione di tutor. Cosa Sono Gli Its - Gli Istituti Tecnici Superiori sono "scuole speciali di tecnologia": introdotte nel panorama del sistema scolastico Italiano nel 2008, offrono corsi di alta formazione a ragazzi ed adulti in possesso del diploma di scuola media superiore o di diploma professionale regionale di quarto anno. Costituiscono un canale formativo di livello postsecondario, parallelo ai percorsi accademici e formano Tecnici Superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività con l´obiettivo di sostenere le misure per l´innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Regione Investe Su Istituti Tecnici Superiori - "Per gli Its - ha spiegato l´assessore Aprea - sul triennio 2013-2015 è previsto un investimento di 11 milioni, di cui 3,7 regionali e il resto statali, mentre per gli Ifts (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) nello stesso periodo sono previsti investimenti per 9,3 milioni di cui 7,9 regionali e 1,4 statali. Eppure i 45 percorsi realizzati dagli Ifts hanno registrato la partecipazione di 1.095 allievi nei primi due anni del triennio 2010-2013". "Il nostro obiettivo - ha proseguito l´assessore - è il successo formativo degli studenti che vogliamo rendere ancor più efficace favorendo il dialogo tra la scuola e il mondo del lavoro". Alla cerimonia hanno partecipato anche Gabriele Toccafondi, sottosegretario di Stato al Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti, il presidente di Impresa e Territorio Giuseppe Guerini, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e Pierino Persico, Fondatore e Presidente della Persico S.p.a. Quando Scuola Dialoga Con Imprese Risultati Si Vedono - "Il modello di collaborazione tra scuole e imprese sviluppato dagli Its - ha evidenziato il sottosegretario Toccafondi - è fondamentale: costituisce la migliore risposta per promuovere lo sviluppo del territorio e per dare una concreta possibilità ai giovani di un ingresso immediato e competente nel mondo del lavoro e delle professioni. Quando la scuola dialoga sistematicamente con l´impresa i risultati si vedono". Toccafondi si è anche detto convinto che "il consolidamento degli Its farà da apripista alla costituzione sul territorio dei Poli Tecnico Professionali, contribuendo a valorizzare e potenziare l´intera filiera dell´istruzione tecnica e professionale e a rafforzare il legame tra scuola e mondo del lavoro già all´interno dei percorsi della scuola secondaria superiore". A Bergamo Anche Il Polo Formativo Nautico Regionale - L´its di Bergamo propone corsi di Tecnico Superiore per l´Informatica Industriale, Tecnico Superiore per l´amministrazione economico finanziaria, Tecnico Superiore per il Marketing, Tecnico Superiore Gomma e Materie Plastiche. La Fondazione Its partecipa, tramite iniziative formative e seminariali, al progetto del Polo Formativo Nautico Regionale, nato per favorire l´aumento della competitività della cantieristica e della nautica del territorio lombardo attraverso un ampia gamma di offerte formative, servizi all´inserimento lavorativo e servizi alle imprese.  
   
   
CALABRIA: FIRMATE LE CONVENZIONI PER I CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE  
 
Cagliari, 1 ottobre 2013 - Il consigliere regionale Ennio Morrone, delegato dal presidente Scopelliti per le politiche giovanili e lo spettacolo, e il dirigente del Dipartimento turismo della Regione Pasquale Anastasi, hanno dato il via ieri , a Palazzo Alemanni, alla sottoscrizione delle convenzioni relative al finanziamento destinato ai centri di aggregazione giovanile. Alla firma dell’atto erano inoltre presenti il dirigente del settore sport e politiche giovanili Giovanni Pandullo e la responsabile della misura Clara Vecchio. Con la pubblicazione della graduatoria definitiva e l’approvazione dello schema di convenzione il Dipartimento Turismo della Regione ha, infatti, concluso l’iter amministrativo relativo all’avviso pubblico per il finanziamento di interventi per il potenziamento e la riqualificazione delle strutture già esistenti e la realizzazione di nuovi centri in aree periferiche ed in zone ad alto rischio mafioso. Il programma, che aveva subito un rallentamento a causa dell’elevato numero di ricorsi e accesso agli atti, ha un valore complessivo di 18 milioni 798 mila euro, a valere sul Por Calabria Fesr 2007/2013 (linea di intervento 4.2.4.1.) e fondo Pogas, e prevede il finanziamento di 46 iniziative. A firmare oggi la convenzione sono stati i 32 organismi per i quali si è conclusa positivamente l’istruttoria mentre i restanti beneficiari sigleranno l’atto a conclusione dell’iter. “Oggi è una giornata importante per la Regione Calabria – ha dichiarato il consigliere Morrone - perché prende il via, con la firma delle convenzioni, un significativo intervento in favore dei centri di aggregazione giovanile. Si tratta di un’azione che il presidente Scopelliti ha fortemente voluto e sostenuto perché i giovani sono il futuro della nostra terra ed è su di essi che intendiamo puntare valorizzando adeguatamente gli spazi in cui avviare attività di formazione e aggregazione di vario genere. Si tratta di un intervento strategico che consentirà il potenziamento di percorsi positivi in favore dei giovani per superare, anche, le problematiche connesse alla presenza del crimine organizzato e di potenziali situazioni di devianza o disagio. Si offre così uno strumento alle associazioni ed alle parrocchie nel quadro di ulteriori iniziative che questa amministrazione regionale ha inteso adottare a vantaggio della popolazione calabrese più giovane”. “L’attuale amministrazione regionale - ha dichiarato il dirigente generale del dipartimento turismo Pasquale Anastasi - è riuscita ad individuare le risorse, comunitarie e fondo Pogas, per recuperare un progetto che era stato definanziato dalla precedente Giunta regionale. È ferma intenzione del presidente Scopelliti, inoltre, reperire ulteriori risorse per finanziare altri progetti e far quindi scorrere le graduatorie”.  
   
   
PROMUOVERE LA GIUSTIZIA AMBIENTALE IN TUTTO IL MONDO  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2013 - Il crescente metabolismo sociale dell´economia mondiale e la concorrenza globale per le risorse sta mettendo ancora più sotto pressione l´ambiente e le comunità vulnerabili. Questa tendenza è destinata a continuare, aumentando la probabilità di conflitti per scarse risorse e protezione ambientale. Le organizzazioni di giustizia ambientale sono gruppi di società civile attivi in conflitti tra le comunità, gli stati e le aziende su questioni come l´estrazione delle risorse e lo smaltimento dei rifiuti. Hanno un ruolo vitale per far capire al pubblico che la sicurezza ambientale è un diritto umano fondamentale. Spesso però non hanno abbastanza risorse per essere completamente efficaci. Il progetto Ejolt ("Environmental Justice Organisations, Liabilities and Trade"), finanziato dall´Ue, è stato lanciato nel 2011 per studiare i conflitti ambientali in tutto il mondo e sostenere le organizzazioni e le comunità che lottano per la giustizia ambientale. Il coordinatore del progetto, Joan Martínez Alier, dell´Istituto di scienze e tecnologie ambientali dell´Università Autónoma de Barcelona, dice che questi tre obiettivi si possono raggiungere meglio promuovendo la collaborazione sul monitoraggio della salute ambientale, le strategie legali e la valutazione dei servizi ambientali. "Dal punto di vista accademico il progetto sta promuovendo il settore dell´ecologia politica statistica," spiega Alier. "In termini sociali, rende i conflitti ambientali più visibili. La giustizia ambientale è un´importante forza per rendere l´economia mondiale più sostenibile". I ricercatori sperano di dare potere alle organizzazioni e alle comunità che sostengono per reclamare e difendere meglio i propri diritti. Lungo tutta la catena di produzione globale, dall´estrazione, alla lavorazione e allo smaltimento, le comunità vulnerabili spesso sopportano una quota ingiusta delle conseguenze, dall´inquinamento al danno ambientale, dice Alier. Quelli maggiormente colpiti sono i settori emarginati della popolazione, come i cittadini poveri, le donne, le minoranze e le popolazioni indigene che dipendono più direttamente dalle risorse naturali per la loro sussistenza. Il vice coordinatore di Ejolt, Leah Temper, aggiunge: "Spesso queste comunità - come i gruppi indigeni o i contadini - usano l´economia in modo sostenibile. I conflitti nascono quando l´industria cerca di appropriarsi delle risorse ambientali di queste comunità, il che risulta in espropriazioni e contaminazione. Così, diciamo che questi conflitti si svolgono sempre più sulle frontiere dei beni - luoghi remoti ma che hanno gli ecosistemi ancora intatti nel nostro pianeta". Il progetto ha già ottenuto dei risultati. Nei primi due anni, Ejolt ha prodotto otto importanti relazioni sulla sua ricerca, come programmato. Sono relazioni sui carburanti fossili, i conflitti sull´industria mineraria e sull´impatto delle piantagioni industriali di alberi. Il progetto ha fatto inoltre raccomandazioni sui mezzi legali che le organizzazione e le comunità potrebbero usare per reclamare risarcimenti per i danni ambientali. I ricercatori del progetto stanno preparando un inventario dei conflitti ambientali di tutto il mondo, che fa una lista di circa 2 000 luoghi. La prima mappa completata si concentra sui conflitti ambientali in Turchia. Dopo le recenti manifestazioni e proteste infiammate da un piano governativo per demolire il Gezi Park di Istanbul, il lavoro è stato presentato in un importante quotidiano nazionale. La seconda e la terza mappa si occupano di Ecuador e Colombia. Il progetto distribuisce i risultati del suo lavoro online e ha prodotto diversi documentari sulla giustizia ambientale - come quelli che parlano dei diritti di chi ricicla in città e della resistenza delle popolazioni indigene all´estrazione del petrolio e alle miniere di uranio. L´obiettivo è rendere la giustizia ambientale - e i concetti a essa collegati come il debito ecologico e il commercio ecologicamente ingiusto - accessibile a tutti. "Ejolt mira anche a sfondare quella che chiamiamo la cecità del consumatore", spiega Temper. "Quando si va al distributore di benzina, non si sa se il petrolio proviene de comunità inquinate nel Delta del Niger o dal disastro ambientale che sono le sabbie bituminose del Canada. Così vogliamo rendere il metabolismo sociale più evidente e rendere più visibili i conflitti che ne derivano e che sono l´altra faccia del consumo". Ejolt si concluderà nel 2015 ed è costituito da 23 organizzazioni accademiche, centri di ricerca e organizzazioni di attivisti che si occupano di giustizia ambientale. Il progetto ha ricevuto circa 3,7 milioni di euro di finanziamenti dall´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Ejolt http://www.Ejolt.org/ Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/98856_it.html  
   
   
BOLZANO: PROVINCIA NEL PATTO DEI SINDACI DELLA UE PER IL CLIMA  
 
Bolzano, 1 ottobre 2013 - Raggiungere e superare l´obiettivo europeo di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Questo lo scopo del patto dei sindaci dell´Unione Europea, al quale aderisce anche la Provincia di Bolzano in qualità di coordinatore territoriale. Il presidente Luis Durnwalder è stato autorizzato dalla Giunta a sottoscrivere l´accordo. Nel 2008 la Commissione europea ha lanciato il patto dei sindaci con le finalità di coinvolgere le città e i cittadini nello sviluppo di una politica energetica sempre più all´insegna della sostenibilità ambientale. Il patto impegna gli enti aderenti ad andare oltre gli obiettivi fissati dalla Ue per il 2020, che consistono nell´abbattimento del 20% delle emissioni di anidride carbonica tramite misure di efficienza energetica e altre azioni collegate allo sviluppo di fonti rinnovabili. In questo settore la Provincia di Bolzano si pone all´avanguardia a livello internazionale, e anche per ciò l´esecutivo ha autorizzato il presidente Luis Durnwalder a sottoscrivere l´accordo con la Direzione generale dell´energia della Commissione Europea. In sostanza, la Provincia si propone come struttura di supporto della Ue sul territorio altoatesino, impegnandosi a promuovere l´adesione al patto dei sindaci da parte dei Comuni locali. Inoltre, come coordinatore territoriale, l´amministrazione provinciale fornirà sostegno finanziario e tecnico per l´elaborazione dei piani di azione per la sostenibilità energetica, e contribuirà all´organizzazione di eventi pubblici per sensibilizzare cittadinanza e opinione pubblica sulle tematiche ambientali. Le azioni di supporto al patto dei sindaci verranno affidate all´Agenzia provinciale per l´ambiente.  
   
   
LOMBARDIA: 17 MILIONI PER LA PREVENZIONE DI FRANE E ALLUVIONI  
 
Milano, 1 ottobre 2013 - "Regione Lombardia ha stanziato 16,7 milioni di euro per finanziare decine di opere a salvaguardia del territorio, dalla messa in sicurezza di argini e frane a quelle per prevenire e mitigare il rischio di alluvioni. Uno sforzo straordinario a favore delle popolazioni dei centri abitati, che si trovano in zone particolarmente a rischio e per tutelare ambiente, paesaggio e attività economiche". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, dopo l´approvazione, da parte della Giunta, del ´Programma triennale di interventi prioritari di manutenzione dei corsi d´acqua e difesa del suolo nei bacini lombardi´. Finanziate 47 Opere Per Sicurezza Territorio - Con il provvedimento verranno finanziate, con 11 milioni di euro, 47 opere nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese. Altri 1,58 milioni sono stati stanziati per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico dell´area Nord Milano, mentre 4,2 milioni sono destinati alle Comunità Montane della Provincia di Sondrio. Sforzo Straordinario Di Regione Lombardia - "Le politiche di difesa del suolo - ha aggiunto Viviana Beccalossi - sono tanto importanti quanto costose e la Regione sta compiendo uno sforzo straordinario anche in considerazione dei pesanti tagli di bilancio ai quali è sottoposta. Le richieste raccolte in tutte le province hanno superato di gran lunga l´attuale disponibilità: sono stati infatti individuati ben 195 interventi e per questo abbiamo scelto le situazioni più a rischio e quelle che consentiranno di completare dei lotti importanti o comunque di avviare il più celermente possibile nuovi cantieri". Le opere non finanziate dalla delibera sono entrate a far parte di un elenco, che verrà utilizzato per ulteriori stanziamenti a seguito all´ottenimento di nuove risorse finanziarie, che l´assessore Beccalossi conta di reperire il prima possibile nelle disponibilità del nuovo bilancio regionale. Nuove Leggi Su Difesa Del Suolo - "Sappiamo - ha concluso Viviana Beccalossi - di non poter ridurre a zero il rischio quando si parla di questi temi. Vogliamo però affrontare queste condizioni con le cinture di sicurezza bene allacciate e il nostro impegno continuerà a essere massimo. Siamo al lavoro per aprire altri cantieri e per presentare al Consiglio due nuove leggi sulla difesa del suolo e sul consumo di suolo che sono ormai di imminente approvazione". Opere Finanziate - Di seguito, l´elenco degli interventi prioritari finanziati (11 milioni di euro), suddiviso per provincia. Bergamo (2.670.000 euro complessivi)- Albino: caduta massi su centro abitato e strada provinciale (350.000 euro); Colere: sistemazione idraulica torrente Rino (200.000 euro); Costa Volpino: caduta massi via Nazionale (600.000 euro); Mezzoldo: barriere paramassi (40.000 euro); Palazzago: messa in sicurezza dissesto area cimiteriale (250.000 euro); Predore: caduta massi su centro abitato via Duago (100.000 euro); Songavazzo/rovetta: manutenzione idraulica torrente Borlezza e valle del ponte per Songavazzo (150.000 euro); Sovere: consolidamento versante via Bottaini (100.000 euro); Ubiale Clanezzo: consolidamento muro sostegno via Moro (180.000 euro); Valbondione: manutenzione opere paravalanghe (700.000 euro). Brescia (2.895.000 euro) - Anfo: regimazione idrica torrente Re di Anfo, (150.000 euro); Barghe/provaglio val Sabbia: monitoraggio dissesto versante e primi interventi messa in sicurezza (200.000 euro); Bienno: consolidamento briglia torrente Grigna (200.000 euro); Bione: sistemazione frana (185.000 euro); Botticino e Rezzato: manutenzione idraulica (150.000 euro); Botticino: vasca di laminazione (400.000 euro); Breno: vasca trattenuta materiale solido torrente Val D´astrio (250.000 euro); Comuni vari: interventi prioritari sistemazione idrogeologica Val Trompia (620.000 euro); Darfo Boario Terme: messa in sicurezza versante a monte strada Darfo-esine (150.000 euro); Esine: realizzazione contro briglia e svaso lungo torrente Cavena (140.000 euro); Pian Camuno: manutenzione Idraulica torrenti e monitoraggio frana (250.000 euro); Vione: sistemazione frana Val Canè (200.00 euro). Como (630.000 euro) - Albavilla: completamento by pass idraulico Valle Molinara (280.000 euro); Caslino d´Erba: ripristino difese idrauliche torrente Piott tra centro urbano e Alpe Prina (200.000 euro); Vercana: completamento opere regimazione Valle Casso e formazione vasca trattenuta materiale (150.000 euro). Cremona (400.000 euro) - Cremona manutenzione straordinaria Cavo Morbasco (400.000 euro). Lecco (513.000 euro) - Ballabio manutenzione opere difesa caduta massi Corno Ratt e altre località a rischio (50.000 euro); Erve regimazione idraulica torrente Gavellasca e stabilizzazione versanti di frana (100.000 euro); Monte Marenzo opere difesa caduta massi, (100.000 euro); Cornovecchio (messa in sicurezza tratto del terrazzo del colatore Gandiolo (263.000 euro). Lodi (250.000 euro) - Comazzo/truccazzano messa in sicurezza torrente Molgora (250.000 euro). Monza Brianza (214.161 euro) - Ceriano Laghetto: manutenzione muro spondale torrente Guisa (64.161 euro); e collegamento vasca volano al sistema di collettamento (150.000 euro). Milano (100.000 euro) - Arese/bollate: manutenzione idraulica torrente Bozzente (50.000 euro); Rho: rinforzi spondali torrente Bozzente (50.000 euro). Mantova (900.000 euro) - Casaloldo: completamento canale diversivo Tartaro Fabbrezza (300.000 euro); Viadana: sistemazione argine Po tratto San Martino-cizzolo (600.000 euro). Pavia (1.390.000 euro) - Broni: consolidamento e sistemazione tratto versante abitato (250.000 euro); Montù Beccaria: sistemazione e consolidamento a salvaguardia centro abitato, I lotto (200.000 euro); Montecalvo Versiggia: salvaguardia centri abitati e infrastrutture (400.000 euro); Santa Maria della Versa: consolidamento sponde e sistemazione reticolo minore (250.000 euro); Tromello: integrazione finanziamento l267/98 (40.000 euro); Varzi: rete paramassi e salvaguardia abitato (250.000 euro). Varese (1.037.839 euro) - Lavena Ponte Tresa/cadegliano Viconago: sistemazione torrente Dovrana e affluenti (100.000 euro); Marchirolo/cugliate Fabiasco: completamento vasche laminazione (350.000 euro); Somma Lombardo: frana località Belvedere (287.839 euro); Veddasca: sistemazione frana attiva su centro abitato (300.000 euro). Area Nord Milano interventi mitigazione rischio idraulico (1.581.316 euro) Usmate Velate/casatenovo (Mb): manutenzione vasche di laminazione (485.000 euro); Cesate: sistemazione sfioratori in Guisa (50.000 euro); Comuni vari: manutenzione torrente Molgora(456.316 euro); Lainate: realizzazione difese spondali torrente Lura e Bozzente (90.000 euro); Rho: sistemazione muri spondali torrente Lura (500.000 euro). Il finanziamento integrativo delle Comunità montane in provincia di Sondrio ammonta a 4.196.647 euro totali, così suddiviso: Valchiavenna (185.373 euro); Valtellina di Morbegno (201.101 euro); Valtellina di Sondrio (1.274.678 euro); Alta Valtellina (2.535.494 euro).  
   
   
UE, PLASTICA: TENIAMO IL FANTASTICO E SBARAZZARSI DEL DRASTICO  
 
Bruxelles, 1 ottobre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri di Janez Potočnik Commissario europeo per l´Ambiente alla conferenza sul tema: "Il ruolo dei rifiuti di plastica in una economia circolare": “ Signore e Signori, Non so se qualcuno di voi ha mai visto il film "Ricette per il disastro". Essa mostra una famiglia che cerca di vivere per un anno senza che i prodotti a base di benzina. Non penso che sto dando via la trama dicendovi che per loro è praticamente impossibile. Dimostra particolarmente solo quanto siamo venuti a dipendere da "Plastic Fantastic". Nella misura in cui abbiamo usato tanto di plastica negli ultimi 10 anni, come abbiamo fatto nel secolo scorso, e in Europa consumo è ancora in aumento del 5% ogni anno. Plastica ha tante grandi qualità, è versatile, durevole, a buon mercato e di luce. Ma, naturalmente, alcune di queste qualità lo rendono "plastica drastica" per il nostro ambiente e per la vita marina. Spesso è più durevole rispetto ai prodotti che facciamo con esso, e il suo basso costo significa che stiamo usando prodotti sempre più breve durata e getta. Quindi è il momento di guardare con attenzione a come usiamo plastica, e in particolare quello che facciamo per in esso quando abbiamo finito di usarlo. E questo è esattamente ciò che stiamo facendo. 7 mesi fa ho lanciato - con l´aiuto di Jeremy Irons - il Libro verde sui rifiuti in plastica. La risposta alla nostra richiesta di pareri dimostra quanto sia importante la questione è. Abbiamo ricevuto più di 270 risposte, di cui da 14 ministeri dell´Ambiente e da alcuni parlamenti nazionali. Il Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni hanno già adottato pareri sul Libro verde, e il parere del Parlamento europeo è previsto molto presto. Naturalmente ci vuole molto tempo per analizzare tutte queste risposte e strutturare i risultati su un tema così complesso, ma il processo di valutazione si sta muovendo su e posso già oggi darvi un´anteprima di vista delle parti interessate. Prima di entrare nei dettagli, vorrei brevemente spiegare come il Libro verde sui rifiuti plastici si inserisce nel quadro più ampio. Nei nostri sforzi per rendere l´utilizzo delle risorse più efficiente, per sviluppare una economia circolare, e per combattere l´inquinamento marino. La tabella di marcia per l´efficienza delle risorse di cui tappe chiare verso una risorsa Europa efficiente. Dobbiamo andare verso una economia circolare : In cui i rifiuti viene utilizzato come materiale secondario e reimmessa nell´economia; In cui abbiamo ottimizzare la gestione dei rifiuti secondo la gerarchia dei rifiuti, con i più alti tassi di possibili di prevenzione dei rifiuti, il riuso e il riciclaggio; In cui il recupero di energia è limitata a rifiuti non riciclabili, lo smaltimento in discarica e di rifiuti residui; In quali prodotti sono progettati in modo tale che possano essere riutilizzati e riciclati facilmente dalla culla alla culla. Questi obiettivi sono stati confermati dal Parlamento europeo e gli Stati membri nel 7 ° programma di azione ambientale. Se guardiamo i processi di produzione di plastica e di gestione dei rifiuti di plastica oggi, siamo molto lontani da questi obiettivi. Anche nei paesi più efficienti, i tassi di riciclaggio per la plastica sono piuttosto bassi. Nel 2012 sono stati raccolti solo circa il 24% di materie plastiche per il riciclaggio 1 nella Ue. Circa il 50% della plastica ancora andare in discarica e il resto viene incenerito. Questo deve cambiare! Rifiuti di plastica in modo esemplifica le sfide che abbiamo di creare un´economia circolare. Il Libro verde si occupa specificamente di rifiuti di plastica come un unico flusso orizzontale sui rifiuti , ma come parte della efficienza delle risorse e la storia della conservazione delle risorse. I temi centrali intorno ai quali la carta pone 26 domande specifiche sono: "come possiamo fare di più con meno" e "come possiamo affrontare l´esaurimento delle risorse in modo efficace". Ci sono quattro punti fondamentali realizzati nel Libro verde: In primo luogo, la progettazione del prodotto deve concentra sulla durata, dalla culla alla culla riciclaggio e riparabilità. Materiali tossici come perturbatori endocrini e metalli pesanti non deve essere trovato in qualsiasi materiale plastico. In secondo luogo, i costi reali di produzione di plastica dovrebbero essere internalizzati , con piena responsabilità per la raccolta di beni di plastica usati per il riciclaggio, e informazioni appropriate su qualsiasi aspetto ambientale rilevante di materie plastiche consumatore. In terzo luogo , la plastica deve essere utilizzato in modo più sostenibile e non dovrebbe produrre così tanti oggetti che vengono gettati via subito dopo l´acquisto. E, infine , dobbiamo proposti di raggiungere un tasso di raccolta al 100% per la plastica e di stabilire le condizioni per il riciclaggio di essere un business redditizio. Deviare tutte le plastiche dalle discariche è già un elemento importante. Quindi, quali sono stati i principali risultati della consultazione sul Libro verde? In primo luogo che abbiamo sentito da? Il più grande gruppo di intervistati erano associazioni, il 60% dall´industria e il 19% delle Ong. Il secondo gruppo più grande erano i governi e le amministrazioni pubbliche, tra cui 14 Ministeri dell´Ambiente. La maggior parte delle reazioni provenienti da paesi con alti tassi di riciclaggio di plastica e migliori prestazioni nella gestione dei rifiuti, anche noi abbiamo ricevuto risposte da paesi non europei, Usa, Turchia e Filippine. E qual è il messaggio generale che si è imbattuto? Maggior parte degli intervistati hanno sostenuto che l´Unione europea dovrebbe smettere discarica di finanziamento e di incenerimento e dovrebbero iniziare a utilizzare il denaro pubblico per l´aggiornamento delle infrastrutture di riciclaggio in Europa. E se guardiamo le risposte alle domande specifiche siamo in grado di vedere alcuni messaggi chiari: Quasi la metà di tutti gli intervistati chiedono miglioramenti per la raccolta differenziata e la raccolta in tutti gli Stati membri, preferibilmente tramite passo raccolta porta separata in combinazione con "pay as you throw" schemi . Mentre molti intervistati sostengono azioni di volontariato, una grande chiamata di maggioranza per una migliore applicazione e una migliore legislazione, tra cui un divieto di discarica per la plastica . Vogliono anche severe e ulteriori obiettivi di riciclaggio e di controllo delle esportazioni più severi, al fine di garantire che i rifiuti europeo non è oggetto di dumping o riciclati in impianti non conformi nei paesi terzi. Per quanto riguarda il comportamento dei consumatori, la consultazione mette in evidenza la necessità di migliorare l´informazione dei consumatori - in . Particolare sulla riciclabilità di plastica Questo è visto come molto importante di oltre 160 intervistati. Inoltre, la maggioranza favorisce lo sviluppo di sistemi o sistemi di locazione "ritorno di deposito e". C´è anche un forte sostegno per promuovere singoli materiali e una migliore progettazione di plastica al fine di aumentare la riciclabilità. Per quanto riguarda il contenuto chimico della plastica, molti intervistati ritengono che le restrizioni per l´uso di additivi sono necessari e che ulteriori informazioni dovrebbero essere rese disponibili - ad esempio, attraverso le schede di sicurezza o attraverso lo sviluppo di database pubblico sul contenuto chimico di plastica . Inoltre, la normativa attuale è ritenuta non sufficientemente affrontare i rischi derivanti dall´uso di micro-plastica nei prodotti. La durata nel tempo dei prodotti di plastica è emerso come una delle più grandi preoccupazioni della consultazione pubblica. La maggioranza delle parti interessate ritengono che: "Obsolescenza programmata" dovrebbe essere affrontata; che nuove norme in materia di progettazione ecocompatibile dovrebbe essere un elemento fondamentale per migliorare la riciclabilità e che gli strumenti basati sul mercato dovrebbero essere introdotte per affrontare il carico di rifiuti rappresentata da prodotti di plastica di uso di breve durata e single. Su plastiche biodegradabili e plastiche a base biologica, le risposte sono state più divisi. La maggioranza degli intervistati ritiene che la plastica biodegradabile e plastica bio-based, dovrebbero non essere promossi in generale, ma piuttosto, caso per caso e in condizioni adeguatamente definite. Si è anche sottolineato che sarà necessaria una chiara distinzione giuridica tra plastica compostabile naturalmente e tecnicamente biodegradabili. La consultazione dimostra che vi è una crescente preoccupazione dell´opinione pubblica su rifiuti marini e rifiuti di plastica . Maggior parte degli intervistati ritiene che la sensibilizzazione è importante per ridurre i rifiuti marini e vedono costiere pulire-up giorni come una risposta necessaria che potrebbe essere coordinata a livello dell´Ue. Vi è inoltre un ampio sostegno per la costituzione di un obiettivo di riduzione quantitativa Ue larga per i rifiuti marini. Infine, la dimensione internazionale è stata evidenziata da numerose parti interessate . A loro avviso, l´Ue dovrebbe promuovere l´azione internazionale in materia di rifiuti di plastica e di sostenere le migliori pratiche in tutto il mondo, tra cui la prevenzione rifiuti marini. Signore e signori, Questa consultazione dimostra che - nella Ue - abbiamo iniziato a muoversi nella giusta direzione. Vi è un livello molto elevato di convergenza tra le risposte che abbiamo ricevuto e gli obiettivi più generali di politica che stiamo già portando avanti sulla politica europea dei rifiuti. Concrete lavori preparatori deviando plastica dalle discariche e ad aumentare gli obiettivi di riciclaggio di plastica è già in corso nella prossima revisione degli obiettivi di rifiuti. Altre questioni saranno affrontate nell´ambito del controllo di idoneità normativo delle nostre direttive flusso dei rifiuti, in particolare le direttive sui rifiuti di imballaggio. Dobbiamo anche adottare al più presto una specifica proposta legislativa riguardante i sacchetti di plastica leggeri. Gli obiettivi sono ancora un driver utile per gli investimenti in una migliore gestione dei rifiuti, ma il driver vero e proprio che ci conduce verso un´economia circolare è la logica economica per il trattamento dei rifiuti come risorsa. Solo l´attuazione della normativa vigente sui rifiuti correttamente creerebbe 400.000 posti di lavoro nell´Ue. I benefici in termini di risparmio di materiali e riduzione delle emissioni di gas serra sono significativi. Ma il potenziale di muoversi verso un´economia veramente circolare - in cui i materiali sono usati più e più volte, invece di partire per un viaggio di sola andata - è enorme. Credo che con il Libro verde in materia di rifiuti di plastica nell´ambiente questo dibattito ha avuto un impulso e che ci aiuterà a muovere un altro passo avanti verso una economia circolare. Grazie per i vostri contributi alla consultazione pubblica e vi auguro un interessante convegno. Spero che ci si può aiutare a mantenere il "fantastico", e di sbarazzarsi del "drastica" in plastica. 1 :Biois, il 30 agosto 2013, Studio su una maggiore obiettivo per il riciclaggio meccanico per la plastica.  
   
   
“SISTEMA DI GESTIONE DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI DOMESTICI”  
 
Ferrara, 1 ottobre 2013 - Nicola Ferrari, laureatosi presso il Dipartimento di Architettura nel Corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale ha vinto il Dyson Design Award Italia - ed è nella shortlist per il premio mondiale - con il progetto sviluppato nel Laboratorio di Sintesi Finale e discusso come Tesi di Laurea. Di seguito un breve abstract del progetto di tesi: “Sistema di gestione della frazione organica dei rifiuti domestici” . La tesi prende spunto da due realtà: il costante e spaventoso aumento dei rifiuti prodotti nelle città e la progressiva importanza acquisita dal biogas negli ultimi anni. La fase di analisi punta l’attenzione sui casi europei più virtuosi e sull’analisi del territorio ferrarese. La ricerca ha consentito di individuare i punti nodali del percorso che il rifiuto organico compie dal momento in cui viene scartato in casa a quando viene raccolto per il trasporto in un eventuale stabilimento per la valorizzazione energetica del biogas, concentrando su questi l’attività di progettazione: il cestino per l’umido, il cassonetto pubblico e un’isola ecologica. L’obiettivo non è la progettazione di singoli oggetti, quanto di un insieme di elementi in continua relazione tra di loro. Elementi che formino un sistema che possibilmente sia in grado di modificare, anche solo di poco, le abitudini delle persone, portandole verso una maggiore consapevolezza ambientale.  
   
   
TERRA DEI FUOCHI, APPROVATO ACCORDO CON DIREZIONE MARITTIMA DELLA CAMPANIA PER MONITORAGGIO AEREO  
 
Napoli, 1 ottobre 2013 - “L’ accordo con la Direzione Marittima della Campania per il telerilevamento aereo servirà ad individuare, dall’alto, grazie a sofisticate strumentazioni in possesso della piattaforma aerea del Corpo delle Capitanerie di Porto-guardia Costiera, anomalie e criticità ambientali, sia in ambito marino - costiero, sia litoraneo, sia fluviale.” Così l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano commenta l’accordo di collaborazione tra i due enti. “Il telerilevamento aereo – ha sottolineato Romano - trova concreta e diretta applicazione anche nell’azione di contrasto al fenomeno illegale dei roghi di rifiuti: consentirà di individuare, dall’alto, le mani criminali che stanno devastando la cosiddetta Terra dei Fuochi, anche in flagranza di reato. L’attività si svolgerà in sinergia con le competenti Procure. Siamo certi che tale presenza dello Stato fungerà anche da deterrente contro gli illeciti ambientali. “Entro pochi giorni – ha aggiunto - l’accordo verrà ratificato da Regione e Capitaneria, e saranno definiti nel dettaglio tempi e modi dell’azione sul territorio. Il velivolo utilizzato sarà prevalentemente un Atr42.” “La soddisfazione del Corpo – ha dichiarato l’ammiraglio Antonio Basile, direttore marittimo della Campania - va aldilà degli aspetti economici: siamo particolarmente orgogliosi di poter dare un contributo concreto al contrasto dell’eco-criminalità che continua a devastare il territorio regionale, provocando gravi rischi alla salute dei cittadini. L’attività di monitoraggio aereo consentirà di raccogliere una serie di dati che poi saranno decodificati ed elaborati per restituire la fotografia esatta di eventuali anomalie riscontrate. Supportiamo così l’azione di contrasto ai crimini ambientali.”