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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Settembre 2006
DALL’EUROPA PIOGGIA DI FINANZIAMENTI PER L’AGRICOLTURA  
 
 A partire dal 2007 e per i successivi sette anni, l´Italia potrà contare su 8,29 miliardi di euro di fondi europei per lo sviluppo delle campagne. Rispetto al periodo 2000-2006, inoltre, i finanziamenti per i Piani di sviluppo rurale regionali tra il 2007 e il 2013 registrano un aumento dell´1,6%. Questi dati sono stati salutati con "soddisfazione" da Confagricoltura. Le campagne rappresentano il 90 % del territorio dell´Unione allargata e la riforma estende le possibilità di ricorrere al finanziamento dello Sviluppo rurale per stimolare la crescita e creare occupazione nelle zone rurali conformemente alla strategia di Lisbona sullo sviluppo sostenibile. Maggiori finanziamenti riceveranno Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, regioni in ritardo economico. Http://europa. Eu/pol/agr/index_it. Htm. . .  
   
   
PRODOTTI FITOSANITARI: L´UE PRESENTA UN NUOVO REGOLAMENTO LE PROCEDURE DI VALUTAZIONE SARANNO PIÙ SEMPLICI E SICURE  
 
 La Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento europeo sui prodotti fitosanitari, che rafforzerà la protezione della salute pubblica e dell´ambiente, promuoverà lo sviluppo sostenibile in agricoltura e permetterà di ridurre la sperimentazione sugli animali. Secondo Bruxelles, le proposte odierne serviranno inoltre ad accrescere la competitività dei produttori e ad aumentare la disponibilità di prodotti fitosanitari per gli agricoltori. Il commissario responsabile per la salute e la tutela dei consumatori, Markos Kyprianou, ha dichiarato: "Il nuovo regolamento proposto punta a rafforzare e migliorare le norme sui pesticidi in tutta l’Unione europea, a beneficio dei cittadini e delle parti interessate. Assicurerà un livello ancora più elevato di tutela della salute umana, della salute animale e dell´ambiente, e allo stesso tempo offrirà una maggiore scelta agli agricoltori e accrescerà la competitività delle imprese del settore. " La proposta di regolamento è il risultato di cinque anni di lunghe consultazioni tra gli Stati membri e le parti interessate, durante i quali è stata condotta un´approfondita analisi di impatto. Entrando più nel dettaglio, la proposta odierna razionalizzerà e semplificherà le procedure di autorizzazione dei prodotti fitosanitari e ridurrà il carico amministrativo per gli operatori del settore. I tempi per l´autorizzazione delle sostanze attive saranno abbreviati e le autorizzazioni non dovranno più essere rinnovate ogni 10 anni (sarà necessario un solo rinnovo, dopo il primo periodo di 10 anni). L´autorizzazione potrà essere tuttavia essere soggetta a revisione nel caso in cui sorgano dubbi sulla sicurezza di un prodotto. Secondo la Commissione, le nuove misure avranno conseguenze positive anche per il mercato interno, che in questo settore si rafforzerà grazie alla norma che stabilisce il mutuo riconoscimento delle autorizzazioni per la produzione e l´uso di prodotti fitosanitarie tra Stati membri aventi condizioni ambientali analoghe. La proposta prevede infatti che il territorio comunitario sia diviso in tre zone in funzione delle caratteristiche ambientali e climatiche e che le autorizzazioni concesse in uno Stato membro siano automaticamente valide anche negli altri paesi che fanno parte della stessa zona. Questa misura consentirà di evitare inutili duplicazioni, accelererà il processo decisionale e garantirà una disponibilità dei pesticidi meglio armonizzata nei differenti Stati membri. Le singole autorità nazionali potranno tuttavia, qualora lo ritengano necessario, imporre misure specifiche per la riduzione dei rischi. La proposta odierna, infine, garantirà un livello molto più elevato di tutela della salute umana, della salute animale e dell’ambiente. In primo luogo la valutazione di sicurezza delle sostanze attive sarà fondata su criteri molto rigorosi, basati tra l’altro su considerazioni di ordine sanitario e sugli effetti sull´ambiente (ad. Es. La persistenza nell’ambiente). L´autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) svolgerà un ruolo centrale nelle procedure di valutazione. Il nuovo regolamento rafforzerà inoltre le misure di controllo; gli agricoltori e le altre categorie professionali che fanno uso di fitosanitari dovranno tenere un registro aggiornato dei prodotti utilizzati che sarà a disposizione dei vicini e dell’industria dell’acqua potabile. In linea con la strategia dell’Ue sull´uso sostenibile dei pesticidi, la proposta della Commissione mira inoltre a favorire la sostituzione dei prodotti più inquinanti con sostanze alternative ritenute più sicure e ugualmente reperibili. Per quanto riguarda invece la sperimentazione sugli animali, è stata introdotta una nuova norma che vieta la ripetizione di test sugli animali vertebrati. Il regolamento, che andrà a integrare la proposta di direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi presentata dalla Commissione, sarà trasmesso al Consiglio e al Parlamento europeo per l’adozione. Secondo le previsioni, dovrebbe avere effetto a partire dal 2008, quando il riesame di tutte le sostanze attive attualmente sul mercato sarà stato completato. .  
   
   
DUPONT E BUNGE ESTENDONO LA LORO COLLABORAZIONE PER LA SOIA ALLE APPLICAZIONI INDUSTRIALI E AI BIOCARBURANTI  
 
Dupont e Bunge hanno deciso di estendere la loro collaborazione, nata per i prodotti alimentari e nutrizionali a base di soia, alle applicazioni industriali, ai biocarburanti e non solo. "Nei tre anni di collaborazione, abbiamo assistito all´incremento esponenziale dell´interesse del mercato per i biocarburanti e i settori industriali e alimentari. Siamo fortemente impegnati a immettere i nostri prodotti sul mercato, cosi da rispondere alla crescente domanda del settore", afferma Erik Fyrwald, group vice president, Dupont Agriculture & Nutrition. Cosi Carl Hausmann, president e Ceo, Bunge North America: "Detta collaborazione unisce il know-how e le risorse dei due leader del mercato estendendole a tutta la catena del valore dell´industria dei semi di soia. Siamo lieti del successo ottenuto dal nostro olio di semi di soia a basso tenore linolenico che soddisfa i clienti del settore alimentare, alla ricerca di un´alternativa ai grassi trans. Siamo entusiasti del potenziale dei nuovi prodotti a base di soia che, forti del successo nel settore alimentare, ci consentiranno di servire meglio anche l´industria del biodiesel a base di soia, settore in rapida crescita". Dupont e´ impegnato a offrire nuove tecnologie per il crescente mercato dei biocarburanti, fornendo migliori sementi e soluzioni per la protezione dei raccolti; sviluppare nuove tecnologie per consentire la conversione della cellulosa in biocarburanti, e realizzare biocarburanti di nuova generazione, fra cui il biobutanolo. Oltre a sviluppare ibridi di mais per l´etanolo, Pioneer Hi-bred International, Inc. , affiliata di Dupont, ha in atto la caratterizzazione delle varieta´ di semi di soia con marchio Pioneer in base al tenore di olio al fine di determinarne l´impatto sulla produzione di biodiesel. Il lancio del marchio Treus Per sancire l´ampliamento della loro collaborazione, Dupont e Bunge intendono lanciare Treus, il nuovo marchio della famiglia di prodotti a base di soia, nata da tale partnership, che offre maggiore potere nutritivo, nonche´ migliore sostenibilita´ e funzionalita´. L´olio di semi di soia a basso tenore linolenico estratto da varieta´ di semi di soia con marchio Pioneer, precedentemente commercializzato con il nome di Nutrium Low Linolenic Soybean Oil, sara´ ora distribuito con il nome Treus Low Linolenic Soybean Oil. Valide opportunita´ per gli agricoltori Dupont e Bunge si sono aggiudicate una solida posizione nel mercato in espansione dei semi di soia a basso tenore linolenico. La collaborazione, che sta generando valide opportunita´ per gli agricoltori, rappresenta una fonte affidabile di produzione d´olio di alta qualita´ per soddisfare la domanda delle aziende alimentari che desiderano ridurre o eliminare i grassi trans dai loro prodotti. Gli ettari coltivati a semi di soia a basso tenore linolenico Pioneer sono passati da 14. 164 nel 2005 a quasi 80. 938 nel 2006; nel 2007, e´ previsto un ulteriore deciso aumento delle coltivazioni al fine di soddisfare la crescente domanda della clientela. Da una ristretta zona di coltura nello Iowa creata nel 2005, l´area coltivata si e´ estesa di anno in anno e si prevede che per la stagione 2007 coprira´ otto stati, ovvero Iowa, Illinois, Indiana, Ohio, Michigan, Missouri, Pennsylvania e Wisconsin. Inoltre, Pioneer continua a estendere la propria gamma di varieta´ di semi di soia a basso tenore linolenico della sua linea di prodotti ad alte prestazioni. Fra le novita´ per il 2007 vi sono molte nuove varieta´ coltivabili in aree geografiche piu´ estese con tempi di maturazione diversi. Le varieta´ di semi di soia con marchio Pioneer fanno parte del programma Pioneer Industryselect, che aiuta gli agricoltori a selezionare gli ibridi o le varieta´ specifiche per gli usi finali desiderati. Bunge sostiene attivamente la rapida crescita della domanda di olio di semi di soia a basso tenore linolenico estratto dai semi di soia a basso tenore linolenico con marchio Pioneer. Nel 2005, la societa´ ha infatti soddisfatto gli impegni produttivi nei confronti delle societa´ alimentari ed e´ attualmente in linea con gli obiettivi prefissati per il 2006. I prodotti in fase di sviluppo L´olio di semi di soia a basso tenore linolenico e´ stato il primo prodotto lanciato dalle due societa´; in fase di sviluppo vi sono ora alcuni prodotti a base di olio e farina di semi di soia, fra cui gli oli ad alto tenore oleico e oli ad alto tenore sia oleico che stearico. I prodotti ad alto tenore oleico e ad alto tenore oleico/stearico offrono notevoli vantaggi alle aziende di trasformazione alimentare e alle industrie. L´olio ad alto tenore oleico/stearico fornira´ alle aziende alimentari un ingrediente da forno ad alto tenore di materie solide e a basso contenuto di grassi trans per i cibi confezionati che richiedono maggiore shelf life come biscotti, cracker e cereali. Inoltre, l´olio ad alto tenore oleico offre a ristoratori e aziende alimentari un prodotto a basso contenuto di grassi trans e migliori proprieta´ di frittura. L´olio ad alto tenore oleico presenta caratteristiche funzionali per l´industria che consentono di sviluppare dei prodotti da fonti rinnovabili ed ecocompatibili in alternativa a quelli a base di petrolio. I ricercatori di Pioneer stanno sviluppando delle varieta´ di semi di soia per la produzione di farine a piu´ alto contenuto di amminoacidi per una piu´ efficiente produzione alimentare. L´incremento della produzione di biodiesel determina una superiore disponibilita´ di farine di semi di soia, cio´ che sottolinea l´importanza di migliorare la qualita´ delle farine di soia. La Bunge e Dupont Biotech Alliance e´ stata istituita nel 2003. Le societa´ hanno inoltre creato The Solae Company, una joint venture volta a migliorare i prodotti a base di soia per quanto riguarda gusto e proprieta´ nutrizionali. Solae, con sede a St. Louis, registra ricavi annui superiori a 1 miliardo di dollari (Usa). . . .  
   
   
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM) DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI VIA LIBERA ALLA MORATORIA PER LA SEMINA  
 
 Bolzano, - Importante passo in avanti per la lotta all´uso degli organismi geneticamente modificati in agricoltura. Gli assessori regionali all´agricoltura, riuniti il 15 settembre 2006 a Bari, hanno trovato l´accordo sulla proposta avanzata dall´altoatesino Hans Berger, che prevede il divieto di semina sino alla definitiva elaborazione delle linee guida per la coesistenza tra ogm e agricoltura tradizionale. Nel campo della genetica applicata all´agricoltura, l´assessore altoatesino Hans Berger è il referente della conferenza delle regioni. Nel corso di un incontro svoltasi quest´oggi a Bari, Berger è riuscito a mettere d´accordo tutti i suoi colleghi del resto d´Italia sui prossimi passi da effettuare. Il primo sarà la creazione di un gruppo di lavoro, che, entro la fine di marzo, dovrà elaborare le nuove linee guida per la coesistenza tra gli ogm e le semenze tradizionalmente usate in agricoltura. "Queste linee guida - commenta Berger - saranno le basi sulle quali tutte le regioni potranno costruire le proprie normative in materia. Per l´Alto Adige l´obiettivo è, e rimane, la messa al bando di tutti gli organismi geneticamente modificati, ma alla luce dell´impossibilità di porre divieti assoluti alla semina, verrà fatto tutto il possibile per porre dei paletti importanti alla coesistenza, in modo tale da rendere gli ogm di fatto inutilizzabili". Il secondo passaggio, che ha ottenuto il via libera da parte della conferenza delle regioni, ha riguardato la moratoria per la semina di organismi geneticamente modificati prima dell´elaborazione definitiva delle linee guida. "Dopo un lungo tira e molla - prosegue l´assessore provinciale all´agricoltura - e nonostante le resistenze della Lombardia, siamo riusciti a trovare un´intesa: sino a che non ci saranno le nuove linee guida, sarà in vigore il divieto di semina". In questo modo si è anche potuto evitare il rischio di un pericoloso vuoto legislativo. Le proposte della conferenza degli assessori all´agricoltura dovranno ora passare al vaglio della conferenza dei presidenti delle regioni per l´approvazione finale, "ma visto che siamo riusciti ad ottenere l´unanimità - sottolinea Berger - mi aspetto solo cambiamenti minimi e ininfluenti". .  
   
   
TOSCANA, “DIFFUSIONE DEL MARCHIO AGRIQUALITÀ”  
 
 - Stato di avanzamento del progetto Il progetto "Diffusione del marchio Agriqualità", elaborato da Unioncamere Toscana in collaborazione con la Regione Toscana è entrato, già a partire dal mese di luglio, nella fase di promozione ed informazione che, a livello provinciale, si prefigge l´obiettivo di stimolare il mondo associativo ed imprenditoriale a presentare progetti di filiera finalizzati all´ottenimento della concessione del "marchio Agriqualità"; a tal fine le risorse messe a disposizione dal progetto non sono solo finanziarie ma anche operative e pertanto le imprese o le associazioni che ne facciano richiesta, potranno usufruire dell´assistenza tecnica e consulenza della Fondazione Qualivita per ciò che riguarda la materia normativa ed i disciplinari in vigore. Il ruolo del Sistema camerale in questa fase è di fondamentale importanza; la presenza delle Camere sul territorio e le conoscenze geopolitiche delle stesse permetteranno infatti alla Fondazione Qualività, ente riconosciuto quale soggetto qualificato per svolgere le attività di informazione/orientamento e consulenza in materia di marchio Agriqualità, di avere a livello locale un valido supporto per la diffusione di questo marchio collettivo di processo. Ad oggi gli incontri svolti presso le Camera di Commercio di Arezzo, Firenze, Lucca e Pisa hanno visto la partecipazione delle principali Associazioni di Categoria, rappresentative del modo della produzione, trasformazione e distribuzione, nonché delle stesse imprese; nonostante alcune criticità sul marchio, è stato comunque dimostrato interesse verso un´iniziativa che propone un approccio diverso cercando di coinvolgere i diversi soggetti della filiera, dalla produzione alla trasformazione fino alla distribuzione, nella realizzazione di un´iniziativa che punta, tra l´altro, a garantire un mercato al prodotto con marchio Agriqualità. Altri incontri saranno svolti nei prossimi giorni: 18 settembre Prato, ore 10. 30; 21 settembre Siena, ore 10. 00; 22 settembre Grosseto, ore 10. 30; 25 settembre Massa Carrara, ore 10. 30. . . .  
   
   
“IL PROSSIMO ANNO, CON ‘UN CHILO DI FRUTTA IN PIÙ’ DA VENDERE RISPETTO ALLA DOMANDA DI ACQUISTO, PER I PRODUTTORI SARÀ ANCORA PIENA EMERGENZA” NAZARIO BATTELLI, PRESIDENTE DELLA CIA EMILIA ROMAGNA, RIBADISCE CHE NEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO OCCORRE RECUPERARE UNA ATTENZIONE STRATEGICA SULLE TEMATICHE ORGANIZZATIVE, COMMERCIALI E PROMOZIONALI A PARTIRE DALLE PRODUZIONI AUTUNNALI  
 
 Bologna - “La natura non sarà sempre così ‘programmatrice’ come quest’anno, dove persino un mese intero di caldo afoso in tutta Europa ha fatto riprendere gli asfittici livelli di consumi degli anni precedenti e le strutture economiche e associative che detengono o rappresentano il prodotto non hanno ritenuto, anche per questa campagna di condividere una strategia di controllo quantitativo e qualitativo dell’offerta”. Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna, nel valutare la campagna frutticola che sta per concludersi, segnala infatti “un mancato aumento della quantità di prodotto ‘di marca’ a scapito della massa indifferenziata e la mancata creazione di nuovi mercati, sia geografici, sia di tipologia di prodotto”. E dispiacerebbe, secondo Battelli, se il motivo fosse da attribuire solo alla scarsità generalizzata della produzione, “ma occorre insistere, soprattutto in Emilia Romagna, per la costruzione di un vero sistema che aggreghi, razionalizzi e adegui alla sfida della globalizzazione l’ortofrutta italiana”. Poco più di un anno fa il mondo agricolo aveva lanciato a Faenza, nel corso di una manifestazione che portò in piazza 10mila frutticoltori, una piattaforma strategica che poggiava su alcuni pilastri fondamentali: la condivisione di strumenti di filiera per anticipare le crisi di mercato, un’attenzione particolare ai costi contributivi del lavoro e dell’energia, le inderogabili azioni di concentrazione e programmazione della produzione, le politiche di promo-commercializzazione e un diverso ‘ascolto’ del settore da parte della comunità europea. “Il giusto equilibrio produttivo del 2006 è stato determinato, però – precisa Battelli - anche da avversità atmosferiche particolarmente incidenti e localizzate che hanno comportato una decimazione del reddito delle aziende interessate. Se da una parte, quindi, registriamo nella media e almeno per la parte di mercato prettamente estiva una combinazione fortunata e favorevole dei fondamentali commerciali - che porterà sicuramente ad un reddito per le aziende agricole all’interno della copertura dei costi di produzione - dall’altra, se ci si dovesse trovare il prossimo anno con ‘un chilo di frutta in più’ da vendere rispetto alla domanda di acquisto, per i produttori sarà ancora piena emergenza: prezzi in discesa libera senza nessun tipo di protezione”. E un potenziale rischio sulle quantità lo si può gia correre con le produzioni autunnali e invernali come pere e kiwi dove invece, insiste Battelli si dovrebbero enfatizzare i vantaggi della conservabilità e del ‘controllo’ del prodotto. “In Emilia-romagna, abbiamo ancora le potenzialità aggregative - produttive e commerciali - per una interlocuzione privilegiata con i pochi e sempre più forti gruppi di acquisto europei per questa categoria di prodotto -conclude il presidente Cia - e per corrispondere, inoltre, alle esigenze dimensionali, qualitative e di servizio richiesti dalla moderna Grande Distribuzione che, soprattutto a livello europeo, si è data una connotazione di valenza internazionale e che guarda all’Europa dell’est e alle nuove economie emergenti. Cosa stiamo aspettando?”. .  
   
   
CONFERENZA SULLA FRUTTICOLTURA POLACCA AL CENTRO PER LA SPERIMENTAZIONE DI LAIMBURG  
 
Bolozano - La frutticoltura polacca, le sue caratteristiche, e il ruolo della ricerca, saranno i temi al centro di una conferenza in programma mercoledì 20 settembre al centro per la sperimentazione di Laimburg. Relatore sarà il ricercatore Mariusz Lewandowski, attualmente in Alto Adige per un soggiorno di studio della durata di tre settimane. Lewandowski fa il ricercatore presso il "Research Institute of Pomology and Floriculture" (Ripf) di Skierniewice, cittadina polacca a sud di Varsavia, dove si occupa dello sviluppo dei programmi di coltivazione delle mele. Mercoledì prossimo, 20 settembre, a partire dalle 16. 30, presso l´Aula Magna del centro per la sperimentazione di Laimburg, terrà una conferenza in lingua inglese dal titolo "An Update on Polish Fruit Culture and Fruit Breeding at Ripf". L´appuntamento si inserisce nella serie di seminari recentemente organizzati al centro per la sperimentazione di Laimburg. .  
   
   
“EQUILIBRIO E RICERCA DI INTERESSI COMUNI FRA AGRICOLTORI E CACCIATORI, A PARTIRE DALL’EMERGENZA STORNI CHE VANNO ABBATTUTI”.  
 
Bologna - “Una proposta che consistente nell’unificare l’apertura generale della caccia su tutto il territorio nazionale, a partire dal 2007, all’ultima domenica di settembre mediante un adeguamento della Legge quadro nazionale (che prevede attualmente l’apertura alla terza domenica di settembre) e dell’articolo 9 del Decreto legge 251 dell’agosto scorso in materia di conservazione della fauna selvatica”. A proporlo è la Presidenza della Cia Emilia Romagna individuando così una mediazione che potrebbe conciliare le esigenze di agricoltori, cacciatori e ambientalisti, “ma soprattutto eviterebbe una ‘doppia apertura’ con irrazionali e controproducenti nomadismi dei cacciatori e consentirebbe, come più volte abbiamo sottolineato – precisa la Cia - un maggior rispetto delle attività e produzioni agricole ancora in campo a settembre e il raggiungimento della maturità biologica della selvaggina”. Ma in particolare, sempre riguardo al Decreto in discussione, la presidenza Cia ha ribadito quanto già da tempo richiesto a Stato e Regione per tenere comunque in seria considerazione il tema delle cacce in deroga (quelle che consentono il prelievo della fauna che arreca danni alle colture), con particolare riferimento alla specie dello storno che danneggia in modo consistente frutteti, vigneti e uliveti. “Se da una parte la tutela degli interessi degli agricoltori è assolutamente prioritaria, sarebbe infatti un danno incalcolabile per tutta l’economia italiana mettere in discussione l’approvazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale – conclude la Cia - dall’altra vanno ricercate con equilibrio nuove regole in questo comparto che prevedano una politica seria e durevole a salvaguardia delle produzioni agricole dai danni della selvaggina e introducano un rapporto più moderno e collaborativo fra agricoltura, ambiente e mondo venatorio”. . . .  
   
   
FIRMATO IL CONTRATTO DI FILIERA PER RILANCIARE IL SETTORE AVICOLO. PROGETTI PER 34 MILIONI DI EURO FINANZIATI ATTRAVERSO IL CONAV (CONSORZIO NAZIONALE AVICUNICOLO)  
 
Forlì - Il settore avicolo malgrado la crisi cerca di rialzare la testa. E mette in campo progetti per 34 milioni di euro, il 20% dei quali finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole. È l¹importante risultato raggiunto dal Conav (Consorzio Nazionale Avicunicolo) presso il Ministero delle Politiche Agricole, che ieri ha visto la firma del contratto di filiera tra il Presidente del Conav Pierlorenzo Rossi e il Direttore Generale della Trasformazioni Agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Salvatore Petroli. Presente anche il direttore del Conav Daniele Iannascoli. Il progetto del Conav è stato l¹unico finanziato dal Ministero riguardante il settore avicolo, tra gli undici contratti di filiera firmati nell¹intero settore agroalimentare italiano. Il Conav è un Consorzio con sede a Forlì che vede la presenza delle principali aziende avicole italiane (25 in tutta Italia, tra cui quasi la totalità delle cooperative avicole della Provincia Forlì-cesena), ed ha presentato un progetto volto alla valorizzazione della filiera del settore. Due le direzioni degli investimenti previsti dall¹accordo per i prossimi cinque anni: di ordine materiale distribuiti su quattro Regioni (Emilia-romagna, Marche, Molise, Veneto); investimenti sull¹informazione al consumatore, attraverso un progetto orientato a un sistema di garanzie, da realizzarsi con un marchio di prodotto che distinguerà gli associati Conav. In altre parole sarà valorizzato ancor di più il lavoro di questi anni teso a garantire il consumatore italiano attraverso il sistema di tracciabilità certificato, già avviato dagli associati di Avitalia con l¹etichettatura volontaria. ³Per la prima volta un progetto di questa portata riceve un riconoscimento così importante ­ spiega Pierlorenzo Rossi, Presidente del Conav ­ E questo grazie al lavoro di squadra che ha visto coinvolti Confcooperative, Avitalia e le istituzioni locali. Questo lavoro di rete deve essere di incoraggiamento e stimolo per tutti gli attori del settore avicolo, dimostrazione che in questo modo si possono ottenere importanti risultati². Il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole è il primo atto di un percorso che mei mesi prossimi vedrà le aziende coinvolte nella redazione dei progetti esecutivi. Il tutto dovrà realizzarsi entro i prossimi cinque anni. .  
   
   
BOSCO E CULTURA - IL BOSCO NELLA VITA SPIRITUALE E CULTURALE DELL’UOMO.  
 
 Roma - Da segnalare una nuova interessante iniziativa che l´Afi contribuisce a realizzare congiuntamente a Consulta Nazionale, foreste, legno e carta, all´Osservatorio foreste e ambiente ed al Corpo forestale dello Stato: si tratta di un incontro dedicato ad approfondire l´affascinante ruolo del bosco nella vita spirituale e culturale dell´uomo. Il bosco è sede privilegiata per ricercare una serenità d’animo che spesso vanamente perseguiamo nell’incalzare della vita moderna. Possono aiutarci in questo anelito i valori culturali e spirituali che la foresta racchiude ed esprime: tale almeno è l’auspicio dell’Osservatorio Foreste e Ambiente della Fondazione S. Giovanni Gualberto di Vallombrosa, che con questo e futuri incontri, organizzati in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, l’Associazione Forestale Italiana e la Consulta Nazionale Foreste - Legno - Carta, intende approfondirne la ricchezza e il significato. “Bosco E Cultura Il bosco nella vita spirituale e culturale dell’uomo. ” Programma: ore 10. 30 Indirizzi di saluto Mark Sheridan - O. S. B. Rettore Magnifico Ateneo S. Anlsemo; D. Lorenzo Russo - O. S. B. Abate Generale di Vallombrosa; Luigi Morucci Presidente Associazione Forestale Italiana V. Presidente Consulta Nazionale Foreste - Legno – Carta; ore 10. 45: Amerigo Hofmann Introduzione: Antonio Gabbrielli Il bosco nella storia d’Italia; Mauro Agnoletti Il paesaggio storico; Leonardo Rombai - Margheritaazzai - Laura Cassi Il bosco - rappresentazioni e denominazioni; D. Giovanni Spinelli - O. S. B. Le foreste e gli insediamenti monastici; D. Giuseppe Casetta - O. S. B. Il bosco nella Bibbia. Dalla botanica alla teologia; Cesare Patrone L’altra dimensione del bosco, ore 14. 30 Paolo Degli Antoni Il bosco e l’arte; Suor Stefaniamonti Le piante nelle sacre scritture. Interventi: Ervedo Giordano; Elena Pavari. L´iniziativa - di cui allego il programma - si terrà giovedì 5 ottobre 2006 - http://www. Federlegno. It .  
   
   
PESCA: REGOLAMENTO/DELIMITAZIONE LAGUNA PER MOLLUSCHICOLTURA  
 
Udine - La Giunta regionale ha approvato il 16 settembre in via definitiva, su proposta dell´assessore alla Programmazione Michela Del Piero, il Regolamento per il rilascio di concessioni in aree demaniali per l´allevamento di molluschi bivalvi nella Laguna di Marano e Grado. Il testo del Regolamento, redatto in conformità alle direttive Ue in materia ambientale ed alle vigenti norme sanitarie, era già stato valutato sia dal Consiglio delle Autonomie che dai Comuni di Grado e Marano. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse Agricole e Naturali Enzo Marsilio, d´intesa con l´assessore alla Salute Ezio Beltrame, ha successivamente deliberato la delimitazione delle aree demaniali da mettere a bando per l´attività di allevamento di molluschi bivalvi. Come infatti indicato all´articolo 3 del Regolamento, il Governo regionale individua ogni tre anni le zone lagunari suscettibili ad ospitare i suddetti impianti di molluschicoltura. .  
   
   
AGRICOLTURA: BORSE DI STUDIO PER RICERCA ALL´UNIVERSITA DI UDINE  
 
Udine - Incentivare la ricerca nel settore agricolo, agroalimentare e veterinario: con questo fine la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, ha determinato nella seduta del 16 settembre gli importi ed i requisiti delle borse di studio che l´Università di Udine assegnerà a laureati che effettuino le loro ricerche nei dipartimenti delle facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria. Il finanziamento regionale annuale assegnato all´Università friulana è pari a 11. 100 euro al lordo delle trattenute fiscali per ciascuna borsa di studio. I requisiti dei candidati e i bandi che l´Ateneo di Udine emanerà per l´assegnazione delle borse di studio, unitamente alla delibera odierna, saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione. .  
   
   
MONTAGNA A ENEMONZO: ALLA 32.MA MOSTRA MERCATO DEL FORMAGGIO E RICOTTA DI MALGA UN CONVEGNO SU RIORDINO FONDIARIO  
 
 Enemonzo, (Udine) - Incentivare una agricoltura di qualità, che assicuri reddito superando l´annoso problema della frammentazione dei terreni. Così si presenta la nuova Legge regionale sulla razionalizzazione fondiaria e la promozione agricola nelle aree montane (la numero 16 del 2006), al centro di un convegno tenutosi il 17 settembre a Enemonzo nell´ambito della 32. Ma Mostra mercato del formaggio e ricotta di malga. Superando divisioni e parcellizzazioni storiche, la normativa punta ad un rivalutazione dei fondi in area montana rilanciando l´imprenditoria agricola (in particolare quella giovanile) su progetti di qualità. In particolare, la legge finanzia la progettazione e la realizzazione di piani di insediamento agricoli con un contributo che potrà arrivare al 100 per cento della spesa relativa alla progettazione, realizzazione di infrastrutture, frazionamenti di terreni e costi per acquisizione delle aree. Questa legge, secondo l´assessore regionale alle Risorse Agricole e alla Montagna Enzo Marsilio, è il frutto di una "piena condivisione in fase di elaborazione e di approvazione - unanime - da parte del Consiglio regionale. Rappresenta solo un punto di partenza per un modo nuovo di guardare alla Montagna, incentivando uno sviluppo agricolo compatibile con l´ambiente. Serve ora uno sforzo culturale che porti ad un cambiamento della mentalità nella gente". "Noi, ha soggiunto l´esponente regionale, abbiamo fatto la nostra parte, ci aspettiamo la risposta del territorio, che ci sia la volontà, l´entusiasmo e la grinta per affrontare i problemi guardando oltre gli interessi di parte". Ed è per questo che saranno organizzate una serie di conferenze (coinvolgendo Comunità Montane e Amministrazioni comunali) per spiegare la portata della normativa e "invitare tutti a fare un passo avanti senza alibi e litigiosità". Secondo Roberto Cuzzi, della direzione regionale delle Risorse Agricole sono due gli strumenti portanti della legge: la razionalizzazione fondiaria (i terreni accorpati non possono essere frazionati nei primi 20 anni), e la promozione dell´attività agricola attraverso 4 modalità (Costituzione di consorzi di proprietà, piani di insediamenti agricoli, costituzione di imprese agricole funzionali e negozi di accertamento dell´usucapione). Elena D´orlando docente all´Università di Udine, ha aggiunto che la normativa (frutto di una elaborazione sinergica tra la Regione e l´Ateneo friulano) riguarda non solo l´agricoltura ma anche la tutela del territorio e la promozione imprenditoriale. "Finora in regione è mancata una legge organica che disciplini la materia, la legge 16 riempie quindi un vuoto normativo". "E´ la miglior legge possibile data la situazione della montagna", ha affermato il consigliere regionale Renzo Petris, precisando che "non ha risolto il problema della proprietà fondiaria, ma ci ha dato uno strumento importante: sta a noi cogliere le opportunità superando in modo intelligente le litigiosità". Per il presidente della Pro Loco di Enemonzo, Sereno Aris, l´agricoltore in montagna è anche una sentinella dell´ambiente, mentre Alessandro Cosano, presidente del Caseificio di Enemonzo, ha ricordato che se si vuole fare agricoltura oggi, in montagna, bisogna avere proprietà accorpate. Paolo Iussa, sindaco di Enemonzo ha affermato che la normativa è partita dal basso, fortemente voluta da Amministratori locali, Operatori agricoli e Associazioni di categoria, " e saranno proprio - secondo il presidente della Comunità Montana della Carnia, Lino Not - i Comuni e le Comunità montane ad avviare in primis il nuovo sistema". Sono intervenuti anche Luciano Mazzolini, sindaco di Socchieve, e Giancarlo Vatri della Coldiretti. .  
   
   
42A MOSTRA MICOLOGICA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI DI BOLZANO(VENERDÌ 22 SETTEMBRE)  
 
Venerdì 22 settembre 2006, alle ore 18. 00, presso il Museo di Scienze Naturali, in via Bottai 1 a Bolzano, sarà inaugurata la 42a Mostra micologica. Fino a martedì, 26 settembre si potranno ammirare le specie di funghi tipici dei boschi altoatesini. La manifestazione, organizzata dal Museo di Scienze Naturali, congiuntamente all´"Associazione Micologica Bresadola - Gruppo di Bolzano", intende fornire un quadro esaustivo sulle varie specie di funghi esistenti in provincia di Bolzano, sul loro habitat e informare sulla loro commestibilità o pericolosità. I funghi esposti saranno presentati nel loro aspetto naturale, dal momento che i soci volontari dell´associazione "Bresadola" provvederanno a rimpiazzare quelli avvizziti con funghi freschi. L´iniziativa riscuote ogni anno un grande successo di pubblico, con in media 2. 500 visitatori amanti dei funghi. Www. Museonatura. It .  
   
   
IL VALORE DELL’EFFICIENZA NEL LARGO CONSUMO RIUNISCE LE INDUSTRIA DI MARCA E LA DISTRIBUZIONE MODERNA ALLA GIORNATA ECR I VERTICI DELLE INDUSTRIE DI MARCA E DELLA MODERNA DISTRIBUZIONE FARANNO IL PUNTO IL 20 SETTEMBRE, NEL CORSO DELLA GIORNATA ECR PRESSO IL GRAND HOTEL BRUN DI MILANO.  
 

Milano -  Sarà Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia e co-chairman di Ecr Italia, ad aprire il 20 settembre i lavori del convegno "Il valore dell’Efficienza nel Largo Consumo", organizzato da Ecr Italia, l´associazione che, in seno a Indicod-ecr, raggruppa le più importanti industrie di marca e imprese della moderna distribuzione. “Rilancio dei consumi e incremento di efficienza, per un valore pari a 18 miliardi di euro (3,6% del giro d’affari del settore): questi – sottolinea Vincenzo Tassinari – sono solo alcuni degli effetti benefici generati in Europa dall’adozione delle soluzioni di Efficient consumer response che ricadono sulla filiera del largo consumo e sul consumatore finale. In un contesto economico sfavorevole come quello attuale, si è intrapreso un percorso di liberalizzazione, ma è ancora molta la strada per raggiungere la meta. Sta soprattutto a noi come imprese continuare a lavorare per rendere il sistema più efficiente e competitivo, agendo sui processi e sulla tecnologia. Le soluzioni Ecr sono adottabili anche da altri settori, come quello energetico, la telefonia, i carburanti. La sfida di oggi è la diffusione delle best practice Ecr nel sistema paese, per recuperare efficienza a vantaggio del consumatore”. Vito Varvaro, presidente di Procter & Gamble e co-chairman di Ecr Italia, offrirà interessanti spunti sulle strategie collaborative a sostegno della crescita e approfondimenti sul tema dell’innovazione. “L’industria di marca e la moderna distribuzione attraverso Ecr hanno dimostrato la capacità di mettere a punto numerosi progetti congiunti per l’efficienza della filiera e per favorire l’innovazione partendo da un semplice assunto: la centralità del consumatore e la soddisfazione dei suoi bisogni come missione comune. Insieme, hanno saputo sviluppare un potenziale prezioso sia per guadagnare competitività ed efficienza per tutto il sistema sia per favorire l’innovazione necessaria per rilanciare i consumi. Ad esempio, il nuovo modello negoziale condiviso da Idm e Gdo racchiude soluzioni concrete per ridurre a 3 mesi il ‘time to market’ dei nuovi prodotti. È pari a 3,7 miliardi di euro il potenziale di recupero che il sistema di collaborazione Ecr può rappresentare per le aziende italiane. Il coraggio di abbracciare fino in fondo e di trasferire nella pratica quotidiana questo cambiamento dovrà essere il motivo portante e la sfida comune per tutti noi nei prossimi anni”. Luca Pellegrini, presidente di Tradelab, introdurrà gli aspetti di base della strategia Ecr che mira a diffondere soluzioni innovative per il miglioramento, l’efficienza e l’efficacia della supply chain. Alvaro Fusetti, direttore generale di Indicod-ecr, presenterà alla platea gli strumenti di Efficient consumer response a disposizione delle imprese del largo consumo per aumentare l’efficienza e la redditività aziendali. I contributi di Roberto Santoro, direttore sales and distribution di Ferrero, e di Gabriele Villa, direttore commerciale e marketing di Esselunga, sono dedicati al progetto sull´innovazione, che è stato sviluppato dai direttori commerciali e vendite di circa 20 aziende del mondo dell´industria e della distribuzione, e coordinato dalla società di consulenza Bain & Company. Il programma dei lavori prevede infine un panel di discussione, coordinato da Luca Pellegrini, che vedrà la partecipazione di Ambrogio Brunati (Selex), Vincenzo Carbone (Carrefour - Gs), Andrea Colombo (Metro), Massimo Devoto (Procter & Gamble), Domenico Di Carluccio (Coca-cola Hbc) e Luca Nobili (Kraft Foods Italia). .

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CRISTINA DOMENIS NUOVO A.D. DI DISTILLERIA DOMENIS  
 
Cristina Domenis, è il nuovo Amministratore Delegato di Distilleria Domenis, azienda di Cividale del Friuli di centenaria esperienza nella distillazione. Laureata in Scienze Agrarie a Udine (con una tesi sperimentale sulla grappa) e con all’attivo un dottorato in Biotecnologie degli alimenti, Cristina Domenis entra in azienda nel 1997 come socia e responsabile della Qualità. Quarantadue anni, Cristina Domenis è cresciuta fin da piccola respirando la tradizione e la passione per la grappa imparando a conoscere la Distilleria in ogni suo angolo e sfaccettatura: “Ho sempre visto mio padre Silvano e mio zio Pietro dedicarsi sopra ogni altra cosa alla ricerca della qualità con dedizione ed impegno infaticabili ed è nel rispetto di questa preziosa eredità e tradizione che intendo raggiungere gli obiettivi del mio mandato”. Una sinergia fra tradizione ed innovazione che, con una sensibilità e una tenacia tutta al femminile, Cristina Domenis intende imprimere al nuovo corso dell’azienda dove un’ampia percentuale degli investimenti sarà dedicata alla ricerca della qualità, all’innovazione organizzativa, al risparmio energetico e al rispetto per l’ambiente, temi cari al nuovo A. D. E per i quali sono in cantiere progetti importanti come la certificazione Iso 14000. E’ con la stessa sensibilità che nel 1998, in virtù della sua formazione tecnica e di una brillante intuizione da parte del settore commerciale, Cristina Domenis ha iniziato a dedicarsi con successo ad una linea di distillati da Agricoltura Biologica con una completezza di gamma unica nel suo settore. Per quanto riguarda le strategie commerciali “l’azienda lavorerà per lo sviluppo sul mercato e per consolidarsi ulteriormente sul canale Ho. Re. Ca in Italia con un’attenzione particolare per le produzioni di nicchia e sta sviluppando importanti relazioni con l’estero che stanno già dando notevoli soddisfazioni”. Spirito di squadra, valorizzazione delle risorse umane e condivisione dei risultati sono punti fondamentali dell’impronta che Cristina Domenis, forse anche grazie al suo passato di giocatrice di pallavolo a livello agonistico, vuole mantenere basandosi sul lavoro di team e la fiducia nei propri collaboratori che sceglie con cura e nei quali ricerca le stesse priorità che la contraddistinguono nel lavoro e una comunanza di valori. Cristina Domenis, con il fratello Gianni, responsabile Amministrazione e Finanza, e il cugino Emilio, costituisce la quarta generazione di una famiglia che dal 1898 produce grappa con la stessa cura e dedizione dei fondatori. Nel segno della continuità, Cristina Domenis getta un ponte sul futuro, un filo sottile ma fortissimo che lega le diverse generazioni di questa antica famiglia “Auguro ai miei figli di riuscire a percepire, come è stato per me, l’amore per la grappa e la sua storia e di ereditare un domani, se vorranno, anche la passione per questo lavoro”. .  
   
   
IN GRAN BRETAGNA, SYNGENTA CONCENTRA RICERCA E SVILUPPO CROP PROTECTION NEL CENTRO DI RICERCA DI BRACKNELL  
 
 Bracknell - Syngenta ha annunciato il 14 settembre 2006l’intenzione di creare una funzione integrata di Product Safety nel Regno Unito e di chiudere, nel corso del 2008, il Central Toxicology Laboratory (Ctl) che si trova a Macclesfield, nello Cheshire. Circa metà degli studi del Ctl sono attualmente effettuati presso terze parti. Considerando i consistenti investimenti richiesti e la limitata durata residua del contratto, è stato pianificato di chiudere il contratto e di consolidare le attività di base presso il centro di ricerca Syngenta a Jealott’s Hill, Bracknell. Integrando le analisi dei “safety data” di tutti i nostri prodotti in un’unica località, rafforzeremo la nostra competitività e perseguiremo nel miglioramento dell’efficienza e della produttività. Ci aspettiamo che i cambiamenti previsti causeranno una riduzione di circa 360 posizioni, comprese 30 posizioni in altre sedi in Uk. La consultazione con i rappresentanti locali dei lavoratori è attualmente in corso. Sarà offerta assistenza a tutti i dipendenti coinvolti in questo cambiamento, che sarà gestito in modo socialmente responsabile. David Lawrence, Head of Research & Development, ha dichiarato: “Syngenta investe ogni anno circa 800 milioni di dollari in Ricerca e Sviluppo per l’agricoltura ed è fortemente impegnata nell’innovazione. I cambiamenti che abbiamo previsto aumenteranno la nostra flessibilità e la nostra competitività nei costi .  
   
   
VENETO: FINO AL 16 OTTOBRE DOMANDE PER REGOLARIZZAZIONE VIGNETI  
 
Venezia, - “Il vigneto veneto è di assoluta qualità e produce vini apprezzati in tutto il mondo. Vogliamo che si mantenga perfettamente in regola, superando anche eventuali storture del passato, ma questo non deve pesare sulle già gravose incombenze che in questo periodo interessano i nostri imprenditori vitivinicoli. Per questo abbiamo deciso di prorogare fino al 16 ottobre i termini di presentazione delle domande per ottenere la regolarizzazione delle superfici a vite che siano state piantate o rinnovate tra l’1 aprile 1987 al 31 agosto 1998 senza la prescritta autorizzazione”. Lo ha annunciato il vicepresidente della Giunta veneta Luca Zaia, sottolineando che conseguentemente sono stati posticipati al 30 marzo 2007 anche termini per la dichiarazione di riallineamento, aggiornamento o conferma delle superfici vitate in coltivazione al 31 luglio 2006 e dei diritti di impianto in disponibilità alla medesima data. In ogni caso per la regolarizzazione non potranno essere utilizzati i diritti di impianto della Riserva regionale. “Abbiamo deciso la posticipazione dei termini – ha precisato Zaia – sulla scorta delle difficoltà emerse nel corso delle periodiche riunioni dello specifico gruppo di monitoraggio, durante le quali è stato verificato che, a causa anche delle ferie estive, era stato impossibile “caricare” la gran mole di pratiche nei tempi previsti dalla procedura”. .  
   
   
MALTA CELEBRERÀ LA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE DELLA FAO, IN PROGRAMMA PER IL PROSSIMO 15 OTTOBRE A SENGLEA  
 
Senglea, una delle ‘Tre città’ maltesi, insieme a Cospicua e Vittoriosa, inserite nella zona della Cottonera, è celebre per le sue fortificazioni seicentesche costruite allo scopo di proteggere l’area durante il Medioevo. Oggi quelle stesse fortificazioni si trasformano in ponte verso l’esterno, si aprono per ospitare l’annuale World’s Food Day, appuntamento che si ripete ogni ottobre in concomitanza con l’anniversario della fondazione della Fao, avvenuta nel 1945. L’evento, organizzato dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca dell’Arcipelago, offre, a livello locale, nazionale e internazionale, l’opportunità di portare avanti il dialogo e di intensificare la solidarietà tra i popoli, certi che l’ingegnosità umana e culturale, una corretta visione, la creazione di partenariati e le varie forme di aiuto, tra cui quello della Fao e della comunità internazionale, possano contribuire al raggiungimento della sicurezza alimentare per tutti. L’appuntamento si articolerà in una serie di attività e iniziative: dall’allestimento di bancarelle espositive con le eccellenze enogastronomiche maltesi a un’esposizione di frutta e verdura locale, da un evento legato all’agricoltura tradizionale al rito della benedizione degli animali, senza dimenticare concerti e parate della Polizia Maltese e dell e Forze armate di Malta, il tutto alla presenza autorevole del Primo Ministro, l’On. Dr. Lawrence Gonzi. .  
   
   
ASPETTANDO ALBA: IL PIEMONTE PRESENTA TUTTE LE NOVITÀ PER LA 76° EDIZIONE DELLA FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO  
 
Dal 30 settembre al 5 novembre si terrà la 76° edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba, una manifestazione carica di novità per ribadire, ancora una volta, il connubio tra la preziosa gemma e i prodotti d’eccellenza del territorio. Il Cortile della Maddalena rappresenterà il cuore della festa, con 100 stand espositivi, il centro nevralgico da cui prenderanno vita le iniziative inserite nel palinsesto della kermesse. In programma: l’Viii Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, la Festa del Vino, Langhe e Roero in Piazza, i dolci appuntamenti organizzati da Chococlub, il Palio degli Asini, la Parata delle Bandiere, il Concorso La Bela Trifolera, la mostra del Pittore del Palio e la Notte Bianca, in tono con il colore del pregiato tubero albese. Autunno in Langa è sinonimo di Fiera Nazionale del Tartufo d’Alba, la manifestazione nata in onore dell’Oro Bianco e, oggi, vero compendio delle suggestioni culturali ed enogastronomiche della Regione. Di anno in anno, infatti, l’evento si è arricchito di nuovi appuntamenti, per divenire una sorta di contenitore di incontri con il folklore e con l’arte, momento conviviale ma anche occasione d’approfondimento all’insegna delle eccellenze piemontesi. Dal 30 settembre al 5 novembre non si contano i rendez-vous con il ‘Mozart dei funghi’, come lo definì Gioacchino Rossini, il più profumato dei frutti notturni. Il regno della ‘pepita micotica’ sarà il Cortile della Maddalena, il cuore della città, il punto di inizio del festival e, insieme, luogo del ritorno al passato commerciale della zona. Qui si terrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e la Rassegna Albaqualità (aperti ogni sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 20), mentre nell’adiacente Piazza Falcone troveranno spazio le bancarelle espositive per l’offerta culinaria del paniere locale (dal 1° al 22 ottobre la domenica dalle ore 9 alle 20). A partire dal centro storico la spirale degli eventi si allargherà, spingendosi al Castello di Grinzane e Cavour per l’Viii Asta Mondiale del Tartufo (domenica 12 novembre) e al Teatro Sociale G. Busca per la Consegna del Tartufo dell’Anno a un testimonial di fama mondiale del calibro di Sofia Loren, Gérard Depardieu e Alain Delon (sabato 4 novembre ore 18). A ribadire il nuovo status ‘globale’ della manifestazione, sabato 21 ottobre si terrà la Cerimonia Ufficiale di Riconoscimento d’Internazionalità della Fiera, una naturale conseguenza del prestigio acquisito negli anni, frutto di una accorta opera di promozione. Ai momenti più mondani si alterneranno passaggi intimi e coinvolgenti come Go Truffle, La Tartufaia in Città (tutti i pomeriggi dal 30 settembre al 5 novembre) che permette ai visitatori di rivivere l’emozione della caccia al Tuber Magnum Pico in una dimostrazione di ricerca simulata con commento ed eventuale traduzione da parte di una guida turistica specializzata. La Gemma bianca si sposa, poi, con il Cibo degli dei per ‘Il cioccolato incontra il tartufo’ (domenica 8 ottobre dalle ore 10 alle 18 in Piazza del Risorgimento adibita a dolce vetrina, tra praline e Nutella party), con le erbe officinali di ‘Aromatica’ (Piazza Duomo, domenica 22 ottobre dalle ore 9 alle 20) e con le migliori etichette, in concomitanza con La Festa del Vino che porta in scena le espressioni enologiche più rappresentative, dai celebri Barolo e Barbaresco alle altre nobili etichette di Langa e Roero come il Nebbiolo o il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani. Sempre in tema di degustazioni alcoliche il Baccanale del Tartufo (sabato 14 ottobre) allieta gli ospiti con sontuosi banchetti e anima piazze e borghi con suoni, musiche, danze ed echi dell’epoca medievale, in attesa della magica notte illuminata di fiaccole e fuochi, preludio della giornata ‘Il Borgo si rievoca’, con Alba trasformata in teatro di grandi ricostruzioni storiche e trionfi della buona cucina. Secondo la più classica tradizione piemontese il cibo è socialità, scambio intorno alla tavola, patrimonio condiviso portatore di valori e identità, il cibo è anche cultura: non è un caso, quindi, se il tartufo, che Byron teneva sulla scrivania come fonte di ispirazione letteraria, si faccia ambasciatore del Premio Grinzane Cavour – Alba Pompeia (sabato 14 ottobre ore 16. 30) e di Alba Libri (dal 24 al 28 ottobre) con l’incontro di lettori e autori moderni nella cornice di caffè d’epoca. .  
   
   
NESPRESSO ACADEMY, MOTORE DI CRESCITA PARTE A SETTEMBRE IL RICCO CALENDARIO DI INCONTRI NESPRESSO RIVOLTI AGLI ADDETTI ALLE VENDITE  
 
Nespresso Italiana inaugura il ricco calendario di incontri di formazione rivolti al personale addetto alle vendite dei principali distributori sul territorio nazionale. Ideato a livello internazionale da Nespresso, il programma di formazione vede il coinvolgimento di professionisti qualificati, con l’obiettivo di sviluppare tecniche e abilità di vendita, approfondendo al contempo la conoscenza dei prodotti Nespresso. La Nespresso Academy adotta metodi di formazione originali e stimolanti, come il gioco ´last survivor´ e l’enigma di ´Romeo e Giulietta´, fornendo agli addetti alle vendite strumenti preziosi e tecniche efficaci per sostenere ogni giorno la loro attività professionale. Si tratta di un eccellente programma di formazione sulle vendite che affianca a un training qualificato e generale sulle vendite un focus particolare sull’universo del caffè e sui tanti, diversi prodotti Nespresso. La peculiarità del programma Nespresso Academy risiede appunto nella capacità di abbinare le informazioni sui prodotti Nespresso a tecniche di vendita utili alla formazione complessiva dell’addetto vendita: un mix unico, frutto di un approccio professionale alla formazione, che rappresenta il reale valore aggiunto del corso. Nel 2004 sono stati 1. 800 gli addetti vendite che hanno partecipato alla Nespresso Academy a livello mondiale; 3. 100 nel 2005, mentre nel corso di quest’anno se ne prevedono 5. 200. Un grande successo per Nespresso e per tutti i suoi partner nella distribuzione! In Italia gli incontri sono tenuti dal Dott. Rossano Gagliardi e dal Dott. Luca Accornero, entrambi consulenti-formatori di Adecco Formazione, e si svolgeranno nell’arco di due giornate nelle principali città. La prima dedicata all’universo del caffè e ai prodotti Nespresso, la seconda rivolta alla formazione sulle tecniche di vendita. Www. Nespresso. Com Numero Verde Nespresso 800 392029 .  
   
   
I VINI DI SICILIA SFILANO IN PASSERELLA A MILANO MODA DONNA PER LE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2007 (23 – 30 SETTEMBRE 2006)  
 
La promozione delle eccellenze siciliane raggiunge Milano. In passerella accanto alle creazioni degli stilisti anche i vini siciliani, sponsor della manifestazione. La Regione Sicilia ha infatti firmato una convenzione che la lega fino al 2008 alla Camera Nazionale della Moda di Milano, con la quale è stato avviato un progetto di promozione, comunicazione, ricerca, innovazione assolutamente originale per la crescita di immagine della Sicilia, dei suoi patrimoni artistici, culturali, ambientali e della sua grande tradizione agroalimentare legata al territorio, agganciando il marchio dell’Isola al settore della moda che costituisce la punta di diamante del made in Italy. «L’agroalimentare siciliano, ed il vino in particolare, presenta sicuramente delle grandi potenzialità» afferma Giovanni La Via, assessore regionale per l’agricoltura e le foreste «in questo contesto diventa strategico attivare misure di promozione che ne accrescano la competitività e ne rilancino l’immagine a livello internazionale. Il legame con il mondo della moda e l’accostamento ai marchi di eccellenza aderenti alla Camera Nazionale costituiscono a nostro avviso un ottimo strumento per la valorizzazione di una delle nostre produzioni di qualità che si presenta sui mercati globali come simbolo dello stile di vita italiano» Durante la settimana di sfilate, all’interno dello stand istituzionale della Regione Sicilia sarà possibile degustare i vini dell’isola, proposti anche in abbinamento ad alcune produzioni gastronomiche di eccellenza (formaggi, salumi, dolci tipici). La Regione Sicilia insieme con la Camera Nazionale della Moda si è fatta promotrice di un altro interessante progetto dando vita a “Sicilia vino fashion foundation” una fondazione che si propone di avviare iniziative e progetti a sostegno dei giovani stilisti attraverso un concorso internazionale di moda. La Regione Sicilia assegnerà ai vincitori del concorso cinque borse di studio grazie alle quali i giovani stilisti avranno l’esclusiva e prestigiosa opportunità di sfilare, accanto ai famosi stilisti del pret-à-porter alto, all’edizione di Milano Moda Donna di settembre 2007. .  
   
   
SUCCESSO PER IL CONVEGNO SUI VITIGNI AUTOCTONI CALABRESI ORGANIZZATO DALLA CANTINA LIBRANDI RICERCA E SPERIMENTAZIONE LE CHIAVI DEL FUTURO DELLA VITICOLTURA REGIONALE  
 
Cirò Marina - Si è tenuto sabato 16 settembre a Cirò Marina il convegno “La Cultura Della Vite E Del Vino In Calabria: Antiche Tradizioni Per Una Moderna Vitivinicoltura” organizzato dalla Cantina Librandi per condividere con stampa, autorità, studiosi e produttori locali i risultati delle sue sperimentazioni sui vitigni autoctoni iniziate già nel 1993. Dopo una breve introduzione di Nicodemo Librandi, l’evento ha visto susseguirsi gli interventi dei relatori coordinati dal giornalista Cesare Pillon. Le prime due presentazioni, quella di Vito Teti, Professore Ordinario di Etnologia all’Università di Cosenza e della Ricercatrice Letteraria Marilena De Bonis hanno ripercorso velocemente l’interessante storia del vino in Calabria dimostrando come il nettare di questa regione fosse già apprezzato in tempi molto antichi. Si è poi passati agli interventi più tecnici con Mario Fregoni, Professore Ordinario di Viticoltura all’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza che ha parlato della “Protezione e la valorizzazione internazionale dei vitigni autoctoni” e la Dott. Sa Stella Grando, Responsabile dell’Unità Genetica Molecolare dell’Istituto Agrario di San Michele all´Adige, che ha presentato gli studi del Dna delle antiche varietà autoctone calabresi coltivate nel campo sperimentale dell’azienda vinicola Librandi. Sono in seguito intervenuti due ricercatori del Cnr, la Dott. Sa Anna Schneider che ha trattato la “Descrizione e valorizzazione di vitigni autoctoni minori in Calabria” e il Dottor Franco Mannini che si è occupato del “Ruolo del miglioramento genetico e sanitario per la valorizzazione dei vitigni autoctoni calabresi”. L’agronomo dell’azienda Librandi, Dott. Andrea Paoletti, ha poi parlato della viticoltura di qualità nella realtà Librandi e in quella cirotana, mentre il Dott. Donato Lanati, Professore di Tecnologie Enologiche all’Università di Torino ed enologo della Cantina Librandi ha tracciato il “Profilo enologico dei vini sperimentali da antiche varietà calabresi”. Prima delle conclusioni affidate al moderatore Cesare Pillon, sono intervenuti l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Mario Pirillo e il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, On. Giovanni Mongiello, nonché il Sindaco di Cirò Marina Nicodemo Parrilla. Tutti hanno espresso apprezzamento per il contributo positivo apportato dalla Cantina Librandi al territorio e al patrimonio vitivinicolo calabrese, sottolineando come con le sue pratiche colturali e i suoi studi scientifici, sia riuscita a far conoscere l’enologia calabrese al di fuori dei confini regionali. In particolare l’On. Mongiello ha garantito a Librandi il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nello svolgimento delle sue importanti ricerche. “Ho avuto occasione di visitare la cantina e la ritengo una struttura unica” ha spiegato il sottosegretario “è evidente che Librandi è un’azienda di eccellenza che ha saputo investire seriamente nella ricerca della qualità e, grazie a questo, ha ottenuto enormi successi anche sui mercati internazionali”. Dopo numerosi e appassionati interventi da parte dei presenti in sala, il convegno è stato chiuso da Antonio Librandi il quale ha assicurato ai viticoltori locali la massima disponibilità della sua Cantina a fornire formazione gratuita a chi ne faccia richiesta. In mattinata i partecipanti al convegno avevano avuto l’opportunità di visitare la cantina e l’Azienda Agricola Rosaneti, dove i Librandi hanno impiantato i campi sperimentali, e di degustare cinque fra i vini prodotti con uve provenienti da queste vigne: Greco bianco, Arvino presunto clone 18, Magliocco presunto clone 26, Gaglioppo presunto clone 21 e Guarnaccia presunto clone 12. .  
   
   
SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO AUTUNNALE A MIELE GALLERY CON I NUOVI CORSI DI CUCINA ATTIVA  
 
Con l’arrivo dell’autunno e l’accorciarsi delle giornate è piacevole raccogliersi con gli amici in cucina per assaggiare un profumato piatto di funghi o un ottimo strudel, oppure far fare da “cavia” agli ospiti con una nuova ricetta appena sperimentata. Dalle piastre ad induzione, alla suggestiva cottura sul Tepan, ai forni a vapore dell’ultima generazione, interpretando gli attuali stili di vita, Miele propone soluzioni innovative anche “ai fornelli”, con il supporto di validi cuochi. A Miele gallery, la ormai nota show room in Corso Garibaldi, si alternano, infatti, nelle varie stagioni i migliori cuochi , con un programma articolato di lezioni di cucina per grandi e piccini, dai 4 ai 12 anni, con pomeriggi divertenti ed educativi alla scoperta di sfiziose prelibatezze. In occasione del Natale, una casetta tutta da mangiare…e per i più mondani: Happy Wine, una degustazione guidata dei migliori vini regionali italiani calendario completo potrà essere consultato sul sito www. Mieleitalia. It nella sezione Miele gallery. .  
   
   
UN VIAGGIO GASTRONOMICO IN COMPAGNIA DI PARODONTAX A BASE DI ESTRATTI NATURALI DI ERBE E BICARBONATO  
 
Un tour in cinque tappe alla scoperta della cucina naturale per il dentifricio che ha fatto proprie le esigenze dei vegetariani Spume soffici a base di tartufo pregiato, golose polpettine di verdure, delicati spaghetti cotti nello zafferano. L’aroma dell’aceto balsamico, l’intensità del cacao e la leggerezza del pesto: il vegetarianismo, oltre che uno stile di vita, può essere anche una scelta di buon gusto e raffinatezza culinaria. È questo il motivo per cui Parodontax, il dentifricio a base di estratti naturali di erbe e bicarbonato che da sempre propone un’igiene orale secondo natura, ha scelto cinque ristoranti vegetariani di Milano per incontrare i giornalisti delle maggiori testate italiane di salute e benessere. Il Natural Tour di Parodontax, questo il nome dell’esclusiva serie di pranzi, prende il via giovedì 27 aprile nella caratteristica cornice del Nectar di via Friuli, per continuare il suo percorso attraverso le sale di Lifegate Café, Noi due, 360° e concludersi infine il 30 maggio presso il Joia di via Castaldi. Ad ogni incontro un nuovo menù preparato appositamente dallo chef della casa, un’occasione in più per parlare della salute del cavo orale e scoprire Parodontax e la sua efficacia nella protezione di denti e gengive. Tra un assaggio di brunoise, una degustazione di charlotte e una portata di riso selvaggio, a fare capolino sono salvia, ratania, camomilla, echinacea e mirra, piante dalle proprietà tonificanti, antinfiammatorie, decongestionanti, antisettiche e astringenti che concorrono alla formulazione di Parodontax. I cuochi scelti per animare il Natural Tour hanno infatti reso alcuni di questi ingredienti protagonisti delle proprie invenzioni gastronomiche, evocando così un fil rouge che unisce il gusto della buona tavola al piacere di un’igiene orale completa, nel nome della naturalità e della cura di sé. Parodontax Un prodotto per i disturbi gengivali Caratteristiche. Parodontax è un dentifricio specifico per la protezione di denti e gengive. Usato quotidianamente, Parodontax aiuta a neutralizzare la placca e a rinforzare le gengive deboli ed arrossate. La presenza del fluoro nella sua formula aiuta a proteggere i denti dalla carie e grazie alla sua bassissima abrasività, garantisce una perfetta pulizia dei denti, rendendoli lisci, senza rovinare lo smalto. Parodontax si basa su una formula unica, che aiuta a proteggere le gengive deboli ed arrossate. Grazie alla straordinaria combinazione di sali minerali con estratti di cinque piante, Parodontax assicura una igiene orale completa, previene la formazione della placca e lascia i denti lisci e puliti. Parodontax è composto da cinque estratti dalle piante e dal 67% di bicarbonato di sodio che è antiacido e astringente. Gli estratti di piante di cui si compone Parodontax hanno caratteristiche specifiche per la protezione dei denti e delle gengive: Echinacea aumenta la resistenza dei tessuti; Salvia ha un effetto tonificante e deodorante; Mirra ha effetto astringente ed antisettico; Camomilla ha effetto lenitivo e decongestionante; Ratania ha effetto antinfiammatorio e astringente. Gusto E che dire del suo gusto speciale? Parodontax ha un gusto particolare e unico nel suo genere, dovuto alla sua composizione naturale e specifica per l’igiene della bocca. Inizialmente ci si potrebbe impiegare un po’ ad abituarsi, ma passato il primo momento non se ne potrà più fare a meno. La composizione di Parodontax L’esclusiva formula di Parodontax associa le proprietà degli estratti naturali di cinque piante con un sale minerale (Bicarbonato di Sodio). Gli estratti di piante di cui si compone Parodontax hanno straordinari effetti curativi per denti e gengive. Ognuna di esse si prende cura di particolari problematiche della bocca, con la naturalità tipica del mondo vegetale. Salvia. La Salvia, originaria dell’Europa meridionale, appartiene alla famiglia delle Labiate, che comprende circa 750 specie. Il nome deriva dal latino salus salvus, salute e in buona salute, sano, con riferimento alle sue riconosciute proprietà curative e medicamentose. La Salvia è particolarmente indicata per la cura di infezioni di bocca e gola (come stomatiti, gengiviti, afte, laringiti), grazie alle sue particolari caratteristiche antisettiche. Spesso viene impiegata come metodo naturale per la pulizia e lo sbiancamento dei denti; alcune foglie di Salvia passate sulla superficie dentale fanno brillare lo smalto. Nel linguaggio dei fiori è considerata la pianta dell’immortalità. Camomilla. Nota già ai tempi di Ippocrate, questa pianta non è mai caduta in disuso grazie alle sue proprietà farmacologiche. La camomilla è conosciuta anche con il nome di Matricaria, dal latino matrix (femmina), proprio per l´uso che ne fanno le donne prima e dopo il parto. Grazie al camazulene (sostanza da cui derivano l´odore caratteristico e il sapore amarognolo) e al bisabololo, la camomilla ha azione antinfiammatoria. Mentre le apigenine (che conferiscono il colore giallo ai fiori) sono responsabili dell´azione antispastica. Oltre alla proprietà di alleviare i disturbi gastrointestinali, i suoi fiori hanno azione sedativa sul sistema nervoso, cicatrizzante, antimicotica e antimicrobica. Ratania Detta anche Ratania del Perù, famiglia delle Cesalpinacee Leguminose, piccolo arbusto alto circa 60 cm, cresce tra i 900 e i 2500 metri di altezza in America Meridionale, è comune in Bolivia, Brasile e sulle Ande Peruviane, i fiori hanno una corolla rosso-porporina, se ne impiega la radice. Gli indios utilizzano questa pianta per l’igiene e la cura dei denti viste le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. La Ratania ha la peculiarità di conferire la saldezza dei denti alle gengive e viene impiegata nei casi di gengivite o stomatite. Rende i denti brillanti e mantiene il colorito rosato delle gengive sane. Echinacea L´echinacea è una pianta della famiglia delle Composite Tubiflore dalle cui radici si ottengono estratti per la cura delle malattie da raffreddamento. Ne esistono diverse specie che vivono spontanee nel Nord America (angustifolia, atrorubens, levigata, pallida, paradoxa, purpurea, simulata, tennessensis); quelle importanti dal punto di vista fitoterapico sono l´Echinacea angustifolia e l´Echinacea purpurea. La prima era quella usata dagli indiani d´America e studiata dalla scuola di medicina eclettica nata negli Stati Uniti nella metà del Xix sec. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L´echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni ´80 e attualmente è la più venduta anche se non ci sono motivi scientificamente validi per affermare che sia migliore dell´angustifolia. Tre gli impieghi fondamentali: prevenzione delle malattie da raffreddamento, cura di tali patologie e cicatrizzazione delle ferite. Mirra Appartiene alla famiglia delle Burseracee. Arbusto originario dell´Africa nord-orientale e dell´Arabia ( Egitto). Veniva impiegata in oriente per preparare unguenti, balsami e per profumare gli ambienti. Ha proprietà astringenti sulle membrane e sulle mucose, ed ha una attività antimicrobica. Si impiega come antisettico come astringente delle mucose della gola e bocca. In preparazione di collutori e dentifrici, aiuta a proteggere dalle carie e a rinforzare il tessuto gengivale. Si impiega nelle creme per le labbra screpolate, nelle ferite, nelle ulcere. Bicarbonato Il bicarbonato di sodio è una sale ricavato da ceneri di alcuni tipi di alghe o di piante e da acque che sgorgano da rocce ricche di sodio. Ha una composizione chimica "alcalina" (non acida), con pH pari a 9 e proprio per questa caratteristica è prezioso per la bellezza e la salute. Ha la proprietà di sciogliere le sostanze grasse sull´epidermide. Il Bicarbonato di Sodio é anche prodotto da quella complessa fabbrica naturale che è il corpo umano, dove mantiene il livello d´acidità (o pH) del flusso sanguigno ad un livello corretto. È presente nella saliva della bocca dove, neutralizzando gli acidi prodotti dalla decomposizione della placca batterica, protegge lo smalto dei nostri denti. Abrasività delicata e potere neutralizzante lo rendono un´efficace componente delle paste dentifrice.  
   
   
CONTENUTI E NUMERI DI QUALITÀ PER IL FORUM SPUMANTI D’ITALIA 2006  
 
Cresce la rappresentatività nazionale. Maggior attenzione alla didattica e ad un consumo consapevole. Affrontati i temi più scottanti: nuove regole per la denominazione degli spumanti, la salvaguardia del termine “Spumante”, la concorrenza sui mercati stranieri, l’estensione del consumo a tutto pasto. Il Forum dà appuntamento a Roma il 21 ottobre. Convince il nuovo corso del Forum Spumanti d’Italia che ha chiuso ieri i battenti della Mostra&enoteca in Villa dei Cedri a Valdobbiadene (Treviso) dopo una 4 giorni di full-immersion nel mondo spumantistico pensato in particolare per assecondare le richieste di operatori professionali da un lato ed appassionati dall’altro. Infatti il Forum 2006 – disegnato dal direttore Giampietro Comolli con il sostegno di Comune di Valdobbiadene, Regione Veneto, Camera di Commercio e Provincia di Treviso, e la partnership strategica di Veneto Banca - ha voluto dare maggior spazio ad eventi, degustazioni, incontri mirati ad incentivare un consumo consapevole ed informato degli spumanti. Questo con la creazione ad esempio di Aule tematiche di degustazioni dedicate ciascuna a singoli territori o denominazioni, ed ancora con il largo spazio riservato nel programma della manifestazione alle degustazioni guidate a cura di Veronelli Editore e alle Officine dei Sapori&spumanti. Una nuova impostazione che, in sede di bilancio, ha dimostrato di funzionare, raccogliendo in primis il consenso delle aziende che hanno presentato al Forum circa 350 etichette provenienti da tutta Italia e in particolare dalle aree Doc e Docg più prestigiose. Ma anche gli appassionati sono accorsi numerosi in Villa dei Cedri con circa 5. 500 ingressi di cui 400 stranieri. Oltre 1000 gli addetti ai lavori fra sommelier, enologi, ristoratori, enotecari ecc. Che hanno visitato il Forum 2006, mentre un altro migliaio di appassionati hanno partecipato alle 5 Officine dei Sapori&spumanti e alle Degustazioni a cura di Veronelli Editore. Nei 4 giorni sono state stappate dai sommelier dell’Ais 3. 500 bottiglie e serviti 33. 000 calici. Cresciuta anche la presenza dei mezzi di comunicazione con ben 128 giornalisti italiani e stranieri accreditati, 18 radio e 22 televisioni nazionali e regionali. Nutrita anche la presenza di autorità in particolare nella giornata inaugurale a cominciare dai tre sottosegretari, Cesare De Piccoli, Ministero dei Trasporti, Paolo Giaretta, Ministero dello Sviluppo Economico e Guido Tampieri, Ministero alle Politiche Agricole e Alimentari, insieme a Pietro Giorgio Davì, Sindaco di Valdobbiadene, Floriano Zambon, Presidente di Altamarca organizzatrice del Forum, ai rappresentanti nazionali di Coldiretti, Confagricoltura e Cia, al Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, al Presidente della Cciaa di Treviso e Unioncamere Veneto, Federico Tessari, al Vicepresidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Ma non sono solo i numeri a qualificare l’edizione 2006 di un Forum che si presenta sempre di più come il punto di riferimento, di incontro, di analisi e di proposta dei grandi temi che attraversano il settore. Non a caso in concomitanza con l’evento si sono riuniti, su invito del Forum e di Altamarca, attorno ad uno stesso tavolo i grandi protagonisti della produzione italiana e dei Consorzi per confrontarsi a viso aperto sul tema cruciale di definire nuove regole per la “Designazione, Denominazione, Presentazione dei vini spumanti”. Anche il Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Paolo De Castro, ha voluto intervenire all’importante incontro in collegamento telefonico assicurando che “il Ministero non potrà far altro che assecondare e lavorare nella direzione di raggiungere gli obiettivi che nascono da un gruppo di lavoro qualificato”. E fra le indicazioni emerse una in particolare ha trovato tutti d’accordo: la parola Spumante non si tocca, fa parte di un linguaggio comune sedimentato nella mente del consumatore, mentre occorre eliminarla quanto prima nella designazione dei vini gassificati. Inoltre è necessario fare chiarezza sui metodo e sulle denominazioni, dando dei contenuti precisi alla legge 164 e alle norme europee, con l’obiettivo di far capire al consumatore le differenze e le prerogative delle due tipologie. “Oggi l’85% dei prodotti sono a indicazione e a denominazione – sottolinea Comolli – e gli spumanti gassificati (come i frizzanti) sono una marginalità, quasi totalmente indirizzata all’estero. È necessario quindi un cambio di rotta o perlomeno una armonizzazione con il mercato per consentire sviluppo e maggiore chiarezza verso il consumatore. Il mondo spumantistico da sempre è espressione di creatività e di ricerca individuale, per cui un confronto diretto e concreto può essere utile ed è anche il basilare obiettivo del Forum”. E’ stato invece il Sottosegretario all’Agricoltura, Guido Tampieri, nel corso della giornata inaugurale del Forum, a lanciare l’allarme sulle nuove sfide che aspettano il settore spumantistico sul mercato globale “dove saremo chiamati confrontarci – ha sottolineato Tampieri – in particolare con paesi concorrenti “export-oriented” in forte avanzata come ad esempio Spagna e Nuova Zelanda. Per farlo ci sarà bisogno sì di difendere peculiarità e tratti distintivi dei singoli prodotti, ma anche di individuare cabine di regia comuni, come Buonitalia e lo stesso Forum”, in grado appunto di mettere assieme le energie ed indicare la rotta di un settore che conta di 813 aziende in Italia, 3. 000 etichette, un fatturato all’origine di oltre un miliardo di Euro che diventano quasi 2 al consumo. , con 252,5 milioni di bottiglie prodotte nel 2005 ( 232 con il metodo charmat e 19,5 con quello classico) di cui 110 esportate, nell’ambito di una produzione mondiale di 2 miliardi e 200 milioni, e che pur ha fatto registrare nel primo semestre un più 5% nei consumi interni. Dati questi insieme a molti altri raccolti dall’Osservatorio Nazionale sugli Spumanti nel “Rapporto 2006” presentato durante il Forum e che testimoniano come “gli spumanti in questi anni – ha ricordato il Sottosegretario Tampieri – abbiano conquistato una presenza nello stile di vita italiano: non si aprono più solo per le festività, ma per fare festa e questo lo si può fare tutti i giorni”. Ma rimane comunque molto ancora da fare per estendere il consumo degli spumanti in particolare a tavola, tanto che il Forum ha voluto creare degli appuntamenti convivial-culturali all’interno di Cantine del Prosecco Doc in cui sono stati serviti spumanti provenienti da altri grandi territori vocati, proprio con lo scopo di far riflettere gli addetti ai lavori, abituati a regole troppo rigide negli abbinamenti e chiamati invece in queste occasioni a confrontarsi con abbinamenti, talvolta anche un po’ forzati o provocatori, per dimostrare sul campo che davvero gli spumanti italiani, anche per la loro straordinaria varietà, possono accompagnare l’intero pasto. Il Forum Spumanti d’Italia ora si sposterà a Roma,il 21 ottobre, dove presso il Grand Hotel Parco dei Principi si svolgerà il “Primo Festival Nazionale Vini Spumanti e oltre…e dintorni”.  
   
   
PRESENTATA A MILANO LA XXVII SETTIMANA ENOLOGICA DAL 21 AL 24 SETTEMBRE A MONTEFALCO ANCHE IL SAGRANTINO FILM FESTIVAL  
 
Anche quest’anno il Sagrantino di Montefalco Docg sarà protagonista dal 21 al 24 settembre di un evento ormai consolidato, la Xxvii Settimana Enologica, con la presentazione dell’annata 2003, l’ultima a entrare in commercio. Quest’anno con un’importante novità: la prima edizione del Sagrantino Film Festival. Insieme alla tradizionale mostra mercato delle più importanti cantine ed etichette di Sagrantino sono in programma convegni (quest’anno dedicati al rapporto tra vino e giovani) concerti di musica classica, degustazioni guidate a cura dell’Ais, passeggiate dei sapori sulla Strada del Sagrantino. E ancora: cene a tema con “Sapori a Confronto a Tavola”, degustazioni di Sagrantino di Montefalco e sigaro Toscano, la mostra di fotografia Scatti Divini e l’esposizione di fumetti Il Sagrantino Disegnato, l’evento che ogni anno presenta un vignettista di fama internazionale chiamato a firmare l’etichetta dell’annata. Dopo Vittorio Giardino per l’annata 1998, Lorenzo Mattotti per il 1999, Sergio Toppi per il 2000, Horacio Altuna per il 2001, Miguelanxo Prado per il 2002, sarà Paolo Bacilieri a firmare l’etichetta ufficiale del Sagrantino di Montefalco del 2003. La Xxvii Settimana Enologica si chiuderà domenica 24 settembre, ore 15,00, con la tradizionale “Festa della Vendemmia”, suggestiva sfilata di carri allegorici in centro storico, la rievocazione della tradizionale festa della “buonfinita”, che si svolgeva nelle aie delle aziende di Montefalco in conclusione della vendemmia, con degustazioni di vini e prodotti locali. Infine la consegna degli attestati di partecipazione ai produttori della Xxvii Settimana Enologica - Sagrantino Wine Festival. Nei giorni della manifestazione a Montefalco saranno presenti 30 buyer provenienti da Nord Europa, Stati Uniti e Asia. A cominciare dal nome Settimana Enologica, che sintetizza 27 anni di storia dei vini di Montefalco e della manifestazione, Sagrantino Wine Festival, per indicare che il Montefalco Sagrantino, diventato grande, anche nei numeri, è ora internazionale, apprezzato ben oltre l’ambito locale e italiano. I confini della manifestazione si ampliano: la presentazione della nuova annata del Montefalco Sagrantino Docg si dividerà tra la città di Montefalco e il Sagrantino Wine Bar di Berlino: un taglio sempre più internazionale per ampliare la conoscenza dei vini di Montefalco, consolidando i mercati di riferimento. Dato il previsto aumento quantitativo della produzione previsto da oggi e nei prossimi anni si tratta di una strategia irrinunciabile. E anche l’immagine della manifestazione viene rinnovata con una nuova grafica. Informazioni www. Montefalcodoc. It e www. Stradadelsagrantino. It Tel 0742/37. 84. 90 .  
   
   
BARDOLINO E CUSTOZA: LA VENDEMMIA 2006  
 
Ci sono tutte le prospettive per guardare con ottimismo al risultato della vendemmia 2006. E’ quanto emerge dalle informazioni raccolte durante gli ultimi sopralluoghi nei vigneti in previsione della prossima vendemmia nelle terre del Bardolino e del Custoza, due dei vini più rappresentativi che nascono nelle terre bagnate dal Lago di Garda. L’assenza di malattie e il buon andamento della maturazione delle uve inducono i tecnici dei due consorzi a essere piuttosto ottimisti e a prevedere – se non ci saranno, come ci si augura, bruschi e inattesi cambi di scenario – che il millesimo 2006 inizierà la propria vita con tutti i presupposti per offrire ottime borriglie a consumatori e appassionati. In cantina la materia prima arriverà nelle migliori condizioni, grazie a una primavera che ha favorito una buona fioritura. A ciò si aggiunge che l’estate vede la giusta alternanza fra il caldo delle ore diurne e il fresco delle notti, contributo fondamentale al mantenimento dell’equilibrio delle componenti acide e zuccherine dell’uva. La zona del Bardolino e del Custoza, inoltre, è “protetta” da un sistema di irrigazione “di soccorso” che ha permesso ai viticoltori di mantenere i vigneti in ottime condizioni, con una vegetazione che non mostra alcun segno di sofferenza. Per le uve più precoci (tocai, cortese, riesling. ), destinate alla produzione del Bianco di Custoza, si prevede che le operazioni di vendemmia possano prendere il via dopo il 20 di agosto, dunque in linea rispetto al 2005. Per il Bardolino Novello le uve saranno raccolte a partire da metà settembre, mentre per quelle destinate alla produzione del Bardolino Superiore Docg si attenderà la fine di settembre. La produzione si prevede possa attestarsi attorno ai 230mila ettolitri per il Bardolino, e ai 100mila per il Bianco di Custoza. Info@winebardolino. It - www. Winebardolino. It .  
   
   
GRAPPERIE APERTE ANCHE IN TRENTINO  
 
Le distillerie trentine aprono le loro porte al pubblico domenica 8 ottobre dalle 10. 00 alle 18. 00 in occasione della terza edizione di "Grapperie Aperte" In prima linea in tutte le iniziative finalizzate alla promozione della grappa e alla formazione di una cultura che ne valorizzi storia, qualità e tipicità, la Trentino Grappa celebra domenica 8 ottobre la giornata di "Grapperie aperte", manifestazione promossa dall´Istituto Nazionale Grappa che si svolgerà su tutto il territorio nazionale. Gli appassionati e cultori di questo nobile distillato italiano, ma anche i curiosi sempre più interessati a un prodotto che negli ultimi 10 anni si è radicalmente rinnovato nell´immagine e nella qualità, avranno l´opportunità per tutta la giornata non solo di vedere le distillerie in funzione e partecipare a degustazioni guidate, ma anche di farsi raccontare dai mastri distillatori la forte tipicità di questo prodotto che rende unica la Grappa Trentina. "Così diversa da essere unica", così recita lo slogan della Trentino Grappa, che raggruppa ad oggi 29 soci accomunati dal metodo di distillazione a bagnomaria "Tullio Zadra", che assicura alle vinacce un processo lento e, per questo motivo, ricca di profumi e aromi. L´unicità della Trentino Grappa consiste inoltre nei rigorosi controlli e certificazioni alle quali il prodotto viene sottoposto sia dal punto di vista chimico che organolettico. Solo una volta superati questi esami, il distillatore potrà apporre il "Marchio del Tridente" sulle sue bottiglie. Un marchio dunque di valore vero e obiettivo che tutela il consumatore a garanzia della qualità raggiunta dalla Trentino Grappa. Tra le aziende che aderiranno a "Grapperie Aperte": Distilleria Bertagnolli S. R. L. , Distilleria Marzadro S. P. A , Distilleria Pezzi Fabio, Distilleria Pilzer, Distilleria F. Lli Pisoni, Distilleria Poli Casimiro, Distilleria Poli Enzo, Distilleria Poli Francesco, Distilleria Poli Giovanni, Distilleria Segnana F. Lli Lunelli. Attualmente la produzione di grappa Trentina si aggira sui 3 milioni di bottiglie che rappresentano poco meno del 10% della distillazione nazionale con un fatturato totale di 31 milioni di Euro, venduta esclusivamente nel canale Ho. Re. Ca. E nei canali specializzati. La maggior parte della Grappa Trentina è assorbita dal mercato nazionale (71,3%) in minor misura è presente nei marcati europei (5%) come Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Francia e Austria. In coda Regno Unito e Repubblica Ceca. I mercati extra europei assorbono solo l´1,9% del volume prodotto raggiungendo gli Stati Uniti e il Canada e, solo in minima parte la Russia e il Giappone. .  
   
   
MADELEINES – UN’ESPERIENZA GASTRONAUTICA A COPENAGHEN  
 
Nella vecchia fabbrica Tuborg, nel quartiere di Island Brygge a Copenaghen, ha preso vita il geniale progetto dell’illustre designer di produzioni teatrali Nikolaj Danielsen e della veterana del mondo culinario Mette Sia Martinussen del celebre ristorante 1th. Il Madeleines Madteater porta l’esperienza del mangiare ad un piacevole estremo… e con esso ha travolto Copenaghen. Il Madeleines è basato sul concetto di pranzo come teatro, stimolando ogni senso così da amplificare l’atto del mangiare; un’esperienza completamente unica che ha già riscosso il consenso della critica. Il cibo occupa la scena centrale Ogni “performance” legata alla cena è basata su un concetto sviluppato assieme ad una commissione creativa di esperti che include, tra gli altri, uno psicoterapeuta, un artista specializzato in messe in scena e un musicista. L’intero spettacolo di tre ore è straordinario, ma la salda star dello show è la squisita cucina del Madeleines. Inspirate una boccata d’aria dal profumo di menta mentre una cascata di bolle vi danza intorno. Spiluccate teneri pezzetti di anatra delicatamente bollita da quello che apparentemente sembra il cestino per il pranzo di un bambino. Nel frattempo musica, luci e immagini elevano l’esperienza verso il sublime. Quella del Madeleines è un’avventura culinaria che evoca e sviscera vividi ricordi, sentimenti e sensazioni. Radici Proustiane Il nome “Madeleines” è stato ispirato dall’autobiografia di Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto”, in cui l’atto di mangiare una torta madeleine evoca all’autore il vivido ricordo della prima volta che ne mangiò una da bambino. La collaborazione creativa dietro al Madeleines ha già generato il 1th, un ristorante situato in un appartamento al primo piano nel centro di Copenaghen, in cui una cena con invitati viene organizzata in modo da fare sentire i clienti come dei veri ospiti esclusivi. Mettes Sommerbus fu un progetto creato nell’estate 2001; una cucina concettuale su ruote che girava per le località più pittoresche della Danimarca creando pasti basati sugli ingredienti locali. Www. Madeleines. Dk .  
   
   
COUS COUS PER TUTTI I PALATI A SAN VITO LO CAPO CULTURA, TRADIZIONI E MUSICA AL COUS COUS FEST  
 
Cous cous per tutti i gusti e per tutti i palati alla nona edizione del Cous Cous Fest, la rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo che si svolgerà dal 19 al 24 settembre prossimi a San Vito Lo Capo. Da quello locale, a base di pesce, preparato secondo la ricetta delle donne e dei pescatori di San Vito, a quello con i tuberi di manioca, tipico della tradizione della Costa d’Avorio fino al bourghol siro-libanese, con chicchi di grano essiccato e spezzato, accompagnato da un buon vino siciliano. Queste e altre versioni del cous cous, insieme ad altre specialità della cucina mediterranea, potranno essere degustate nel villaggio gastronomico, l’area dedicata al gusto allestita nel centro storico di San Vito Lo Capo, acquistando un ticket di 10 euro presso le biglietterie dislocate lungo via Savoia. Il biglietto da’ diritto anche ad un dolce della tradizione siciliana, da gustare nello spazio “Dolcemente Sicilia” (in via Flores) o ad una porzione di fichidindia accompagnati da un bicchiere di vino da dessert. Protagonista della rassegna, oltre al cous cous, piatto povero ma ricco di fantasia e tradizioni definito piatto della pace, saranno anche la cultura, i miti e i riti degli otto paesi partecipanti: Algeria, Costa d’Avorio, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia che si affronteranno nella tradizionale gara gastronomica internazionale. Una prestigiosa giuria internazionale, presieduta da Davide Paolini, gastronauta e giornalista del Sole24ore, e composta da giornalisti, opinion leader ed esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, designerà il piatto di cous cous vincitore. I prodotti dell’artigianato estero insieme alle specialità gastronomiche internazionali saranno in mostra all’expo village, un vero e proprio itinerario tra via Savoia e via Regina Margherita da percorrere tutti i giorni dalle 17 alle 24 alla scoperta delle culture e delle tradizioni dei paesi del Mediterraneo. E la sera, sul palco allestito in piazza Santuario, vibrerà il battito della world music. I ritmi del mondo saranno al centro del programma dei concerti, tutti gratuiti, organizzati con la direzione artistica della Fondazione Arezzo Wave Italia, che da 20 anni organizza l’Arezzo Wave Love Festival. Gruppo di punta del calendario di concerti sono gli Avion Travel, formazione campana già vincitrice del Festival di Sanremo con il brano “Sentimento” e reduce da poco da New York dove ha riscosso larghi consensi di pubblico e di critica. Sul palco del Cous Cous Live Show ogni sera alle 22 si alterneranno inoltre sul palco: Douniaa, Akim Ed Sikameya, Gnawa Njoum Experience e Weltlabyrinth. Il programma completo della rassegna è disponibile sul sito: www. Couscousfest. It .  
   
   
VOTATE IL MIGLIOR CUOCO : LA CUCINA D’AUTORE AL SASS CAFÈ DI LUGANO  
 
Tempo di premi, giurie, classifiche. Ora anche i gourmet ticinesi e i turisti hanno la possibilità di partecipare ancora a una simpatica votazione. A fine settembre arriva, infatti, il quinto cuoco che si avvicenda ai fornelli della cucina del Sass Cafè di Piazza Riforma a Lugano; in tutto sette giovani cuochi che per una settimana propongono le loro esclusive ricette. I cuochi provengono da regioni italiane note per la buona cucina. Chi pranza o cena al ristorante Sass Cafè riceve una cartolina diversa per ogni regione; sulla cartolina può indicare il gradimento o meno del cuoco. A gennaio 2007, sarà premiato il cuoco vincitore in base ai voti ricevuti. I gourmet avranno l’occasione irripetibile di partecipare ad una grande cena che ripercorrerà tutti i sapori della rassegna gastronomica La Cucina d’Autore al Sass Café. Non perdete l’occasione, gustate le leccornie e votate il cuoco. La Cucina d’Autore al Sass Café. Fino al 23 settembre La Locanda Senio di Palazzolo (Firenze) Palazzolo sul Senio è un borgo medievale in provincia di Firenze, ma al confine tra Toscana e Romagna tra colline e boschi romagnoli. Qui la vita trascorre serena, si possono valorizzare tutte le buone cose di un tempo, con eleganza semplicità e innovazione. La cucina di Roberta Lega, affiancata dal marito Ercole in sala, è basata su alimenti freschissimi di stagione, poi il semplice burro, olio extra vergine di oliva, latte. La cucina è equilibrata, attenta al corretto rapporto tra quantità, qualità, calorie e condimenti. Le cotture sono semplici, al forno o in padella, arricchite con erbe aromatiche e impreziosite con i frutti dimenticati dei boschi, dalle mele selvatiche alle pere volpine, ma anche corniolo, prugnolo, more lamponi, fragole di bosco, castagne. Le erbe, un tempo necessarie conservanti, ora inducono persino all’amore. Ercole e Roberta sono convinti che se si trova l’equilibrio dei sapori e dei profumi si può cucinare in libertà, senza regole preconcette. Nel complesso, il menu è di cucina locale, con ricerca d’antichi sapori. .  
   
   
IN CUCINA SOLO MAMME TOSCANE! : AL RESORT LE CASE DEL BORGO  
 
Sono le mamme toscane le protagoniste del nuovo Resort di Bucine: niente chef ma solo cuoche del paese. Le Case del Borgo, apre i battenti agli ospiti. Una struttura innovativa dedicata al benessere del corpo e della mente realizzata dal recupero di case coloniche a Duddova, nel comune di Bucine. Tra le tante offerte innovative, una novità pressoché assoluta: a cucinare nelle suite e nelle case non saranno gli chef di fama internazionale ma mamme toscane che con la loro maestria e arte culinaria semplice ma nello stesso tempo unica, faranno assaporare agli ospiti delizie della cucina di un tempo passato. In aggiunta per il benessere personale un trattamento esclusivamente dedicato alla vinoterapia. Il Resort offre la possibilità di imparare le antiche ricette toscane con un corso suddiviso per tema: antipasti, primi piatti, secondi piatti e dessert: Antipasti tipici (preparazione di crostini), Pasta fatta in casa, gnocchi e preparazione ragù toscano, Secondi piatti: carne o pesce. Dalla lavorazione alla cottura, dolci o un menù tipico toscano info@lecasedelborgo. Com .  
   
   
AIA E ARIOSTO : GRANDE ALLEANZA TRA I SAPORI  
 
Due grandi A della migliore tradizione culinaria italiana, Aia ed Ariosto, si sono alleate per regalare in cucina e sui barbecue dei prodotti squisiti che tutti amano: gli spiedini ! La carne di pollo, tagliata opportunamente in dadi di porzioni perfette, selezionata dalla tradizionale competenza Aia, ha sposato il gusto naturale e tradizionale di Ariosto, il grande esperto dei buoni sapori. Ne sono nate tre confezioni pronte che stanno già incontrando un notevole successo: gli spiedini alla mediterranea, alla provenzale ed alla calabrese. In ogni confezione sono racchiusi qualità, odori e sapori, risultato di lunga ricerca da parte dei due “grandi alleati” ! Questa fusione di professionalità è un’esperienza che varrebbe la pena imitare : non sempre uno più uno fa due, ma a volte…molto di più ! .