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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2012
CRESCITA BLU: LA COMMISSIONE PRESENTA LE PROSPETTIVE PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE NEI SETTORI MARINO E MARITTIMO  
 
Per poter superare la presenta crisi l’Europa deve avvalersi del contributo di tutti i settori dell’economia. In una comunicazione sulla “Crescita blu” adottata Il 13 settembre, la Commissione europea presenta indicazioni promettenti per la crescita dell’economia e le prospettive di occupazione nei settori marino e marittimo per contribuire alla ripresa economica europea. Tali settori economici forniscono posti di lavoro per 5,4 milioni di persone e contribuiscono per un valore aggiunto complessivo di circa 500 miliardi di euro, che entro il 2020 dovrebbero diventare rispettivamente 7 milioni e quasi 600 miliardi di euro. Per realizzare questo potenziale, la Commissione ritiene che gli ostacoli che impediscono la crescita debbano essere rimossi e vadano adottate soluzioni intelligenti in grado di lanciare nuovi settori. Promuovendo la ricerca e l’innovazione marina, sostenendo le Pmi innovative, affrontando le necessità in materia di specializzazioni e incoraggiando prodotti e soluzioni innovativi, l’Europa può sbloccare il potenziale di crescita nell’economia blu tutelando la biodiversità e proteggendo l’ambiente. I settori tradizionali come il trasporto marittimo e il turismo marittimo e costiero guadagneranno in competitività. Settori emergenti ed in crescita, come l’energia rinnovabile degli oceani e la biotecnologia blu, possono divenire uno strumento per creare più posti di lavoro, un’energia più pulita e più prodotti e servizi. La comunicazione di oggi avvia un processo che collocherà l’economia blu stabilmente sull’agenda di Stati membri, regioni, imprese e società civile. Essa descrive come Stati membri e politiche dell’Ue stiano già sostenendo l´economia blu. Essa individua inoltre cinque aree specifiche con un particolare potenziale di crescita nelle quali un’azione mirata può fornire un ulteriore stimolo: i) il turismo marittimo, costiero e di crociera, ii) l’energia blu, iii) le risorse minerali marine, iv) l’aquacoltura e v) la biotecnologia blu. Molto presto verrà lanciata una serie di iniziative della Commissione dirette ad esplorare e sviluppare il potenziale di crescita di queste aree, tra cui Comunicazioni sul turismo costiero e marittimo, l’energia degli oceani, la biotecnologia blu e l’attività estrattiva di minerali marini, nonché orientamenti strategici in materia di aquacoltura. Tutte le iniziative saranno intraprese in consultazione con gli Stati membri e le parti interessate. La Commissaria per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki ha dichiarato: “Tutte le parti dell’economia europea sono essenziali per permetterci di attraversare questo difficile periodo. L’”economia blu” presenta opportunità per una crescita economica sostenibile nei settori marini e marittimi già affermati e in quelli emergenti. Innovazione, spirito di intrapresa e dinamismo caratterizzano questi settori dell’economia europea. La “Crescita blu” comporta il coinvolgimento di tutti, a partire dalle istituzioni e gli Stati membri, alle regioni e le Pmi, per lavorare assieme al fine di superare le sfide esistenti e assicurare l’utilizzo più produttivo e sostenibile di quanto offrono i nostri mari e le nostre coste.” Contesto La Crescita blu rappresenta il contributo della Politica marittima integrata dell´Ue per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Sulla base del proprio Studio sulla Crescita blu, la Commissione ha costruito un quadro approfondito della dimensione economica e dell’occupazione nei settori marino e marittimo in Europa, guardando inoltre dove tali settori possono realisticamente dirigersi nei prossimi anni e dove esista un particolare potenziale di innovazione e nuovi posti di lavoro. Lo studio ha concluso che il turismo costiero e marittimo costituisce il più importante settore marittimo in termini di valore aggiunto lordo e occupazione e dovrebbe crescere dal 2 al 3% entro il 2020, mentre il turismo da crociera dovrebbe creare 100 000 nuovi posti entro il 2020 rispetto al 2010. Dato che la capacità installata di energia oceanica nel mondo dovrebbe raddoppiare annualmente nei prossimi anni, la commercializzazione di tecnologie del moto ondoso e delle maree verrà migliorata attraverso una riduzione dei costi della tecnologia. Secondo le stime, il fatturato annuo complessivo dell’attività estrattiva di minerali marini dovrebbe crescere da quasi 0 a 5 miliardi di euro nei prossimi 10 anni e fino a 10 miliardi di euro entro il 2030. L’aquacoltura dell’Ue potrebbe contribuire a diffondere una dieta sana se fosse possibile uguagliare il tasso di crescita al di fuori dell’Ue. Nei prossimi dieci anni, il settore della biotecnologia blu dovrebbe diventare un fornitore di mercati di prodotti di massa, come i prodotti cosmetici, alimentari, farmaceutici, chimici e i biocarburanti. La comunicazione sulla Crescita blu costituirà uno dei principali punti in discussione durante la Conferenza ministeriale di Cipro sulla Politica marittima integrata, che si terrà a Limassol l’8 ottobre 2012. Relazione sullo stato di avanzamento della Pmi In una relazione separata adottata oggi dalla Commissione, quest’ultima fa il punto sui progressi realizzati nella Politica marittima integrata ed elenca tutte le iniziative prese dalla Commissione in favore della crescita marittima sostenibile. Dalla sua creazione, la Politica marittima integrata si sforza di migliorare lo sviluppo sostenibile dell´economia marittima europea facilitando la cooperazione di tutti gli attori marittimi in tutti i settori e attraverso le frontiere. Cfr. Inoltre: http://ec.europa.eu/maritimeaffairs/news/press_releases/items/20120913_en.htm   Per ulteriori informazioni: · Pagina web dedicata sul sito internet della Dg Mare: http://ec.Europa.eu/maritimeaffairs/policy/blue_growth/index_en.htm  · Link verso la relazione sullo stato di avanzamento della Pmi: http://ec.Europa.eu/maritimeaffairs/policy/index_en.htm    
   
   
CONVEGNO CIA:RISORSE INDISPENSABILI PER LA CRESCITA DELLA PUGLIA  
 
“Devo esprimere un sentito grazie al Presidente Vendola e all’Assessore Stefàno, per aver siglato, come primi firmatari il 9 gennaio scorso, la petizione della Cia Puglia sugli alchil esteri. Annuncio oggi con soddisfazione che quella nostra richiesta è diventata il contenuto di una legge dello Stato ”. Così esordisce il Presidente Regionale della Confederazione Italiana Agricoltori Antonio Barile al Convegno regionale “Agricoltura e territorio, risorse indispensabili per la crescita della Puglia e del Mezzogiorno” che si è svolto il 14 settembre presso il padiglione Unioncamere della Fiera del Levante e che ha visto la del Presidente della Regione Nichi Vendola, di Giulio Sparascio Vice Presidente Cia Puglia e di Dario Stefàno Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari. Le conclusioni sono state affidate alla riflessione del Presidente Nazionale Cia Giuseppe Politi. “In quell’occasione – ha continuato Barile – dal palazzo della Regione con il Presidente Vendola e con l’Assessore Stefàno lanciammo la sfida della legalità, della trasparenza, della difesa degli agricoltori e dei cittadini consumatori contro quella che abbiamo definito l’economia dell’inganno e della contraffazione del made in Italy alimentare. Dobbiamo, poi, riflettere su un altro fenomeno mondiale chiamato landgrapping, cioè la razzia delle terre coltivabili in Africa ma anche in Europa da parte delle multinazionali occidentali e delle potenze economiche planetarie come Cina, India, Corea del Sud, Arabia Saudita, Qatar. Un fenomeno che ci dice con chiarezza che oggi il territorio agricolo è ancor più strategico per la sicurezza alimentare”. “Noi non facciamo una difesa corporativa dell’agricoltura, – ha concluso Barile - per noi difendere l’agricoltura significa difendere il territorio per il benessere dell’intera società”. “Quando abbandoniamo l’agricoltura – ha sottolineato il Presidente Vendola – va in frantumi il corpo fisico del Paese. La crisi dell’agricoltura può rappresentare un pericolo gravissimo per la tenuta dell’intero Sistema Paese. La nostra civiltà è fondata sull’equilibrio tra campagna, fabbrica di cibo, e città, luogo della convivenza. Abbiamo bisogno di ricostruire un rapporto culturale con l’agricoltura e il mondo rurale. Non è questione di rimpiangere il passato ma di imparare a coniugare l’antico con il moderno e il futuro. L’antico, cioè la sapienza di un tempo e il moderno e il futuro, cioè la scienza e il coraggio”. “L’agricoltura – ha aggiunto Sparascio – è una risorsa i cui valori sono stati custoditi nel tempo dagli agricoltori. Abbiamo creato i paesaggi e la cultura contadina ma nella realtà l’agricoltore spesso è solo e sconfortato. Siamo, però, incoraggiati dal fatto che il sistema istituzionale della Regione Puglia, sia a livello politico sia a livello tecnico, ha la grande capacità di ascoltare e di trovare soluzioni insieme con le organizzazioni di categoria come la nostra. Per costruire una agricoltura nuova e proiettata nel futuro, però, è necessario recuperare un ruolo significativo e determinante nel processo di filiera. Come Cia abbiamo avviato l’iniziativa dei “cantieri verdi” nei Comuni per sensibilizzare le amministrazioni locali ad adottare i Piani Agricoli alla stessa stregua dei Piani Urbanistici ”. “Ora più che mai – ha rimarcato l’Assessore regionale Stefàno – è necessario abbandonare la pratica di enunciazioni e proclami clamorosi senza che conseguano strumenti attuativi. Continuo a leggere una disattenzione nei confronti dell’agricoltura da parte degli Organismi centrali quasi caricaturale. Anche questo governo tecnico non mi sembra abbia cambiato atteggiamento nei confronti dell’agricoltura rispetto ai governi politici precedenti. L’italia nei confronti dell’Ue sembra comportarsi come un bravo scolaretto ma non è capace di spingere sull’acceleratore di fronte alleistanze significative, importanti ed urgenti del mondo agricolo. Avverto la responsabilità di scardinare un modo di fare non più tollerabile. Il tema della contraffazione, per esempio, è all’ordine del giorno di qualsiasiTavolo tecnico, politico o sindacale. Eppure vengono effettuati tagli lineari proprio su gli organismi di controllo. E’ una schizofrenia o se, preferite, un giochino non più ammissibile. Eppure l’agricoltura è l’unico spicchio economico che tiene ma anziché d’essere aiutata viene ostacolata. Sono indizi pericolosi di continuità con il passato.” “La Puglia – ha continuato Stefàno – ha saputo assumersi delle responsabilità ed ha effettuato delle scelte ricalibrando l’agenda politica regionale sull’agricoltura. Il Governo Monti, invece, sembra sempre più sbilanciato sui temi finanziari”. “Sono grato alla Cia – ha concluso Stefàno – per il supporto che dà al nostro operato soprattutto perché ci accomuna un meccanismo di condivisone culturale sui grandi obiettivi strategici puntati sul cambiamento e l’innovazione. Sono segnali che ritengo significativi che tracciano un percorso e indicano la strada alle nuove generazioni che si troveranno impegnate a difendere e ad affermare i nostri primati produttivi e i nostri tratti identitari”. Queste le conclusioni del Presidente nazionale Politi: “I recenti dati sull’economia diffusi dall’Istat indicano un calo dei valori di produzione dell’industria e dei servizi ed un incremento di quelli dell’agricoltura. L’agricoltura cresce anche per quanto riguarda il dato occupazionale mentre calano anche i consumi delle famiglie. Eppure scendono anche i redditi degli agricoltori. Aumentano, infatti, i costi legati all’accisa del gasolio e alla tassazione Imu. Abbiamo sospeso il giudizio sul Governo Monti, che pure avevamo salutato con l’aspettativa che portasse “aria nuova”, perché non ha avviato quelle riforme a costo zero, come la semplificazione della burocrazia. Burocrazia che penalizza soprattutto le piccole e medie imprese agricole. Dal canto nostro, stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo soggetto che riunisca il mondo della Cooperazione con le Organizzazioni professionali per togliere alla politica un alibi pretestuoso, quello cioè di non trovare una sintesi alle nostre aspirazioni legittime. Saremo, in tal modo, più forti nella interlocuzione istituzionale e politica”.  
   
   
MORIA VONGOLE IN LAGUNA DI VENEZIA: INDICATA STRADA PER LA RIPRESA DEL SETTORE  
 
Venezia - “Oggi abbiamo delineato una strada per fronteggiare la moria di vongole verificatasi nella laguna veneziana, che ha fortemente penalizzato gli operatori; una strada che vogliamo e dobbiamo percorrere assieme, istituzioni, organizzazioni e cooperative del settore, per riportare al più presto quest’ultimo alla normalità”. Lo ha detto l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, al termine della lunga riunione per elaborare una strategia d’uscita alla crisi, svoltasi il 14 settembre a Ca’ Corner di Venezia per iniziativa del prefetto Domenico Cuttaia, presenti tra gli altri gli assessori provinciale e comunale alla pesca, Giuseppe Canali e Antonio Paruzzolo, rappresentanti della società consortile Gral (Gestione risorse alieutiche lagunari), delle organizzazioni e delle cooperative dei pescatori, del Magistrato alle Acque, delle Direzioni regionali interessate pesca e sanità aninale, dell’Ussl n. 12. In sostanza, è stato deciso di attivare una cabina di regia sulla questione, nell’ambito del Gral, con la partecipazione delle istituzioni e delle organizzazioni di settore, anche per poter arrivare al più presto alla classificazione di nuove possibili aree da destinare alla pesca/allevamento dei molluschi dopo le morie avvenitein quelle già autorizzate, attribuite all’eccessivo caldo estivo; verificare l’eventuale richiesta di stato di calamità; valutare la possibilità, nell’immediato, di avviare un’azione di “reimmersione”, prelevando il seme da aree controllate assieme all’Usll e introducendolo in quelle di allevamento, dove provvedere alla maturazione, al prelievo e alla vendita. Quest’ultima possibilità permetterebbe di avere fra tre mesi prodotto pronto per il mercato, certificato dal punto di vista sanitario a tutela dei consumatori. Lo spostamento dovrà in ogni caso avvenire sotto lo stretto controllo delle autorità sanitarie regionali e locali.  
   
   
L’HI-TECH VA PER FUNGHI IN VALLE STURA DAL TELEFONINO TUTTE LE NOTIZIE UTILI  
 
Genova. Cestino, coltellino e bastone non bastano più per andare a funghi. Almeno per i “fungaioli” che presto si troveranno tra i boschi della Valle Stura-campo Ligure, Masone, Rossiglione di proprietà dei soci del Consorzio Forestale. Motivo? troveranno sulla loro strada una serie di nuovi pannelli con un Qr Code, un codice a barre che, fotografato con il telefono cellulare o uno smartphone, consentirà discaricare tutte le informazioni utili ad avventurarsi nel bosco a caccia di porcini, ovuli, colombine. Dal modo migliore per raccoglierli senza danneggiare il bosco, alla sicurezza. Sempre attraverso il Qr Code i “fungaioli” della Valle Stura potranno inviare un sms di richiesta del tesserino obbligatorio per la raccolta dei funghi per usufruire liberamente dei frutti del bosco, senza ricorrere in sanzioni. Grazie al Qr Code sarà possibile conoscere le caratteristiche ambientali dei boschi e le attività di manutenzione dei sentieri curate dalle ditte associate. L’iniziativa è stata realizzata dal Consorzio Forestale Valli Stura e Orba con lo scopo di sensibilizzare i cittadini per contribuire alle “spese” di manutenzione del territorio. Con lo stesso obiettivo il Consorzio è stato tra i principali promotori dell´associazione “Boscoappennino” tra proprietari di boschi per trasformarli in una vera risorsa, ambientale, sociale ed economica. L’associazione è nata nell’ambito del progetto europeo Sylvamed. L’acquisto del tesserino - costo 8 euro - è un primo esempio di come sia possibile contribuire. Chi raccoglie funghi riconosce anche il valore dei servizi che una buona gestione del bosco garantisce alla collettività così come stabilisce anche la nuova politica dei Pes (Payements for Environmental Services) che l´Unione Europea sta definendo. L’applicazione sarà presentata in anteprima martedì 18 settembre, alle 14, alla Loggia di Banchi, a Genova, nell’ambito della mostra “Tra terra e mare” promossa dalla Regione Liguria dedicata ai progetti europei per la crescita dell’’agricoltura, della pesca, del bosco e dell’entroterra già realizzati e in fase di completamento e collegata alla Conferenza Regionale dell’agricoltura che venerdì si aprirà a Palazzo della Borsa di Genova. Un rappresentante dell’associazione “Boscoappennino” sarà presente alla Loggia della Mercanzia fino a sabato 22 settembre, dalle 10 alle 17.  
   
   
AGRICOLTURA, 240.000 EURO ALLE IMPRESE PER IL CREDITO  
 
Milano - Sostenere congiuntamente i progetti di innovazione delle aziende agricole lombarde, aiutare i loro investimenti attraverso le linee di credito a medio/lungo termine e amplificare gli effetti degli interventi pubblici, coordinando le risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr) con altri strumenti nazionali. Sono questi i pilastri dell´accordo siglato a Palazzo Pirelli da Regione Lombardia, rappresentata da Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura, e da Ismea (l´istituto per i servizi di mercato agricolo alimentare), con il presidente Arturo Semerari. Tre Strumenti Per Le Aziende - A sancire l´accordo anche un contributo di 240.000 euro, stanziato al 50 per cento dalla Regione e al 50 percento da Ismea, che dovrà finanziare la realizzazione di 3 strumenti specifici a supporto del Programma di sviluppo rurale. Il primo è il Business Plan Online (Bpon): è lo strumento di valutazione dei progetti di investimento, realizzato da Ismea in collaborazione con Abi. Il secondo è rappresentato dal monitoraggio del mercato, dei costi di produzione e delle filiere agroalimentari: l´obiettivo è creare un sistema di "alert", per evidenziare preventivamente anomalie sui mercati riconducibili a potenziali crisi di settore. Il terzo strumento è rappresentato dall´Osservatorio sul credito agrario a medio/lungo termine: effettuerà analisi dell´andamento trimestrale dei flussi erogati e valutazione del rischio in termini di interventi delle banche sul territorio. Far Conoscere Fondi Nazionali Ismea - "L´accordo - ha spiegato De Capitani - risponde alla necessità di individuare nuove forme di sostegno finanziario alle aziende agricole lombarde. I tagli alle Regioni e una Politica agricola comunitaria che si preannuncia penalizzante per l´Italia e la Lombardia si traducono in minori disponibilità nelle casse pubbliche. L´imperativo è concentrare e ottimizzare le risorse. Le misure del Psr sono molto gradite agli agricoltori, che bene conoscono le modalità per accedere ai bandi, come dimostrato dalla percentuale dei fondi impegnati, che già supera il 90 per cento della dotazione del Programma. Con questo accordo possiamo sfruttare la popolarità del Psr, per rendere fruibili i fondi nazionali gestiti da Ismea, ancora poco conosciuti tra gli agricoltori, e alimentare con nuovo ossigeno le nostre imprese". Accordo Per Sfruttare Il Piano Di Sviluppo Rurale - "Con questo accordo - ha aggiunto Semerari - l´Ismea mette al servizio delle imprese agricole lombarde i suoi strumenti di sostegno, particolarmente utili in una fase critica come quella attuale. Puntiamo in particolare a favorire il rilancio degli investimenti nelle campagne e a migliorare le possibilità di accesso al credito, affiancando le imprese nei rapporti con le banche e fornendo loro le garanzie necessarie all´erogazione dei finanziamenti".  
   
   
DIRITTI D’IMPIANTO. DAL VENETO UN MODELLO PER L’EUROPA  
 
Venezia - “Abbiamo già sperimentato per alcune grandi denominazioni anche interregionali un modello partecipato ed efficace di programmazione viticola, vinicola e di mercato. Con le filiere e l’interprofessione possiamo e vogliamo proporlo all’Europa, come contributo alla nuova politica vitivinicola sui diritti d’impianto dopo il 2015, che non andrà verso una liberalizzazione ‘selvaggia’ ed ideologica, che avrebbe risultati micidiali, ma che non può nemmeno rimanere ingessata sulla pura e semplice difesa ad oltranza dell’esistente”. Lo ha affermato stamane l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che ha ribadito la sua soddisfazione per l’annuncio fatto martedì scorso a Nicosia dal Commissario europeo per l’agricoltura Dacian Ciolos, secondo il quale il controllo del potenziale di produzione di vino in Europa, alla scadenza del 2015, non potrà continuare a basarsi sui diritti di autorizzazione di impianti di vigneti, ma non potrà neppure prevedere una liberalizzazione tout court. “Questa decisione ancora informale è la prima tappa di un percorso nuovo e innovativo – ha commentato Manzato – che dovrà tradursi in un nuovo modello di programmazione e gestione. Su questo, dovranno avere sicuramente peso il mondo dell’interprofessione e la filiera vitivinicola, anche per non lasciare decisioni finali di questa importanza nelle mani di Paesi non produttori. Questo mondo dovrà essere coinvolto ed essere l’elemento fondante della programmazione del potenziale vitivinicolo. Noi abbiamo già dato più esempi che hanno ottenuto ottimi risultati nei mercati interni, europei e mondiale e, assieme all’interprofessione intendiamo appunto elaborare un modello – proposta fondato non su ipotesi e mediazioni teoriche ma sulla realtà e sui risultati”.  
   
   
PESTE SUINA, UE E MINISTERO IN SARDEGNA: MASSIMA SINERGIA CON REGIONE PER DEBELLARE PSA DALL´ISOLA  
 
Cagliari - Si rafforzano sinergia e collaborazione tra Commissione europea, Regione e ministero della Salute per arrivare in tempi brevi all’eradicazione della peste suina africana dalla Sardegna, presente sull´Isola dal 1978. Per tutta la giornata i rappresentanti dell´organismo comunitario e del dicastero hanno partecipato ai vari incontri voluti dalla Giunta e in particolare dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, per arrivare a una stretta definitiva con l’obiettivo di rilanciare la fliera suinicola debellando una volta per tutte una piaga che sta mettendo in ginocchio il comparto e il suo indotto. Al vertice, tenutosi a Cagliari, hanno preso parte il commissario delegato per l´emergenza, il generale Gilberto Murgia, gli assessori della Sanità, Simona De Francisci, dell´Industria, Alessandra Zedda, dell´Ambiente, Giorgio Oppi, e dell´Agricoltura, Oscar Cherchi, i rappresentanti del Comitato per la nutrizione e per la sicurezza degli alimenti della Commissione, presieduta da Alberto Laddomada, e del Dipartimento della sanità pubblica veterinaria del ministero, del Servizio prevenzione dell’assessorato della Sanità, il direttore dell´Istituto zooprofilattico della Sardegna, Antonello Usai, le organizzazioni dell´agricoltura, i direttori generali e i Servizi veterinari delle Asl e dell´Anci. Emergenza Da Risolvere Subito. Commissione e ministero, ricordando il temporaneo stop al blocco dell’export dei prodotti sardi, hanno ribadito a tutti gli attori l’urgenza di risolvere l’emergenza al più presto, anche perché la presenza della peste suina africana nella nostra Isola mette a rischio l’intero comparto suinicolo europeo, peraltro ultimamente cresciuto nelle esportazioni verso Paesi extra Ue come Russia, Cina e Giappone. Supporto Ue Anche Finanziario. I rappresentanti di Bruxelles e Roma hanno apprezzato la nomina del commissario Murgia, di un tavolo interassessoriale e hanno dato atto alla Regione di aver messo in campo, negli ultimi mesi, una serie di attività per contrastare i pascoli abusivi, il controllo del brado, l’anagrafe dei capi, la sospensione degli indennizzi alle aziende interessate al fenomeno. Commissione e ministero hanno comunque garantito il loro supporto, che potrà essere anche finanziario per assicurare una maggiore incisività del piano di eradicazione messo a punto dalla Sardegna e che sta recependo le osservazioni avanzate dall’organismo comunitario e dal dicastero romano. Ispezione Del Food And Veterinary Office. Per i prossimi mesi (forse già a gennaio 2013) è in programma anche un’ispezione nell’Isola del Food and Veterinary Office dell’Ue, mentre mensilmente sarà inviato a Roma e Bruxelles un report sui risultati ottenuti sul fronte della lotta alla Psa. L’ispezione sarà decisiva perché sulla base di quanto emergerà si decideranno le sorti del comparto suinicolo sardo. Le Azioni Della Regione. Il commissario delegato Murgia (convinto che ormai questo non sia più solo un problema sanitario ma socio-economico e di controllo del territorio) e gli assessori, hanno da parte loro illustrato, ognuno per le proprie competenze, tutti gli interventi messi in campo in questi ultimi mesi, sul fronte agro-sanitario e dell’agro-industria, attraverso strumenti di supporto al credito e di innovazione tecnologica per le aziende. Sul fronte sanitario in particolare, entro il 31 dicembre saranno controllate tutte le circa 14 mila aziende suinicole (a oggi ne sono già state controllate 5424), estendendo le verifiche anche a salumifici e macelli. Organizzazioni Agricole, Imprese E Anci. Nel pomeriggio al tavolo Regione-commissione Ue-ministero hanno preso parte anche i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo, delle imprese agro-industriali e dell’Anci, ai quali è stato ribadito come questa sia l’ultima occasione utile per l’Isola di risolvere l’emergenza della peste suina africana.  
   
   
RICERCA: "TRIESTE NEXT" SFIDA PER IL FVG  
 
Trieste - Tre giorni in cui si concentreranno 150 incontri sparsi in tutta la città con 200 relatori che si confronteranno a 360 gradi sulla scienza ed in particolare su un tema di grande attualità: "Save the food". È questo in sintesi "Trieste Next", il primo Salone dell´Innovazione e della Ricerca scientifica in programma dal 28 al 30 settembre, concepito come occasione di incontro fra ricerca, imprese e cittadinanza. Il Salone è stato illustrato oggi al museo Revoltella di Trieste, presente l´assessore regionale all´Istruzione, all´Università e alla Ricerca Roberto Molinaro, dopo analoghi eventi organizzati a Lubiana e Milano, dove è stata siglata anche un´alleanza in vista dell´Expo 2015. Attorno ai tre principali soggetti organizzatori (Comune e Università di Trieste, Nordesteuropa.it) vi è stata un´ampia alleanza fra tutte le istituzioni, gli enti di ricerca e il mondo dell´economia, un fatto non scontato soprattutto in una città come Trieste. "Trieste - ha detto Molinaro - è una città con una forte presenza di attività scientifiche e di ricerca, ma non sempre è consapevole di questa potenzialità di sviluppo. ´Trieste Next´ renderà possibile un confronto a dimensione globale, permettendo di guardare meglio al futuro. Questo Salone della scienza non è dunque un episodio, ma si inquadra in una prospettiva di lungo periodo, in una sfida ´di sistema´ che è di tutto il Friuli Venezia Giulia, da costruire assieme. In questa sfida noi, come Regione, ci siamo". Il Salone avrà un´anteprima al Teatro "Verdi" il 20 settembre alle 17.00, dove 10 giovani ricercatori avranno la possibilità di presentare i loro progetti, dialogando con il pubblico, quello in sala e quello che potrà seguire l´evento su internet, grazie ad un collegamento in diretta. Tra i numerosi eventi inseriti in calendario, l´assessore regionale Molinaro ha voluto sottolineare quelli dedicati ai bambini, che rappresentano un vero "investimento". La Regione ha collaborato a "Trieste Next" anche con la realizzazione, assieme ad Area Science Park, di un documentario intitolato "La scienza buona da mangiare", a cura dell´Ufficio stampa - Produzioni televisive.  
   
   
MITILICOLTURA TARANTO: EROGATE LE PRIME INDENNITÀ ALLE COOP  
 
 A seguito della manifestazione di interesse regolarmente pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, sono state erogate dalla Regione Puglia ad alcune Cooperative di Taranto le indennità compensative per la mancata raccolta e vendita dei mitili (Ordinanza di blocco del prelievo e movimentazione dei mitili – 1° seno mar Piccolo di Taranto). “Il nostro principale obiettivo oggi, nei limiti e nel pieno rispetto dei regolamenti comunitari e delle buone regole di trasparenza – ha dichiarato l’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - è quello di garantire livelli minimi di reddito agli acquacoltori e alle loro famiglie nel momento di dolorosa emergenza nella quale si dibatte la mitilicoltura tarantina. E’ una boccata d’ossigeno in una congiuntura davvero di grave crisi che tutti auspichiamo possa risolversi in breve tempo”. Queste le Cooperative ad oggi ristorate, con i relativi importi: 1. Soc. Coop.va Numat 24.090,00, 2. Soc Coop.va Duomo €42.600,00, 3. Soc. Coop.va Jonica Mare €21.365,00, 4.Soc. Coop.va Mitil Europa € 54.000,00,5. Soc. Coop.va Ittica Cielo Azzurro € 50.700,00, 6. Soc. Coop.va San Francesco € 27.300,00, 7.Soc. Coop.va Mitilcantieri – Ittica s.R.l. € 45.122,00, 9.Soc. Coop.va La Scogliera € 34.390,0.  
   
   
FVG,PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE: 834.000 EURO PER LA SALVAGUARDIA DELL´HABITAT INCENTIVI PER IL RIPRISTINO E LA REALIZZAZIONE DI SIEPI, MACCHIE, RADURE E STAGNI - DOMANDE ENTRO IL PROSSIMO 12 NOVEMBRE  
 
Trieste - Tecnicamente sono "investimenti non produttivi", ma in realtà possono "produrre", grazie al positivo impatto ambientale, una migliore qualità della vita per tutti i cittadini. Sono gli interventi previsti e finanziati con 834.000 euro (500.000 dell´Unione europea, i rimanenti di Cofinanziamento nazionale) dalla misura 216 del Programma di Sviluppo Rurale, che sotto il titolo "Salvaguardia dell´habitat" si pone obiettivi che non vanno a vantaggio delle singole aziende agricole, ma di tutta la collettività. Il ripristino e la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, oggetto di una specifica direttiva europea (n. 43 del 21 maggio 1992) tende a mantenere l´equilibrio del sistema agricolo e ambientale, a tutelare la qualità delle acque, a tutelare il suolo ai fini di ridurne l´erosione e preservarne la fertilità, a salvaguardare - con un termine oggi di moda - la biodiversità, ad attenuare (per quanto possibile) i cambiamenti climatici attraverso un uso del suolo che aumenti la capacità di fissare l´anidride carbonica (Co2). Queste le premesse che stanno alla base dell´intervento, finalizzato a concedere aiuti in favore delle imprese che provvedono alla conversione (o riconversione) in habitat naturali e seminaturali, appunto, di terreni agricoli: specificatamente per la costituzione di siepi anche alberate e di piccole superficie boscate, di stagni e laghetti di acqua dolce nonché di sistemi macchia-radura. E´ interessato in pratica l´intero territorio regionale, con l´eccezione delle aree montane, con delle limitazioni (per gli stagni e laghetti il territorio è limitato alle province di Gorizia e Trieste) e con delle priorità che sono comunque precisate nel bando, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione (Bur) n. 17 del 26 aprile scorso. E´ invece pubblicato nel Bur n. 35 del 12 settembre l´avviso con cui viene riaperto il termine per la presentazione delle domande, che scadrà pertanto il prossimo 12 novembre. Entrambi i documenti sono disponibili nel sito Internet della Regione. Per informazioni gli interessati possono anche rivolgersi a Gabriele Iacolettig - Servizio caccia, risorse ittiche e biodiversità, tel. 0432 555236 e-mail gabriele.Iacolettig@regione.fvg.it  .  
   
   
RASSEGNA DI VINI DOLCI AIS DOLCE PUGLIA 2012.  
 
Presentata la Vii Edizione di Dolce Puglia - Rassegna dei vini dolci pugliesi e della pasticceria, cioccolateria e caseari regionali, in programma il 12 ottobre 2012 nella suggestiva cornice dei chiostri quattrocenteschi dell’ Oasi Sacro Cuore di Gesù a Conversano. Alla conferenza stampa organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia presso la sala convegni del Padiglione dell’Agroalimentare (Fiera del Levante) promosso dall’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari , sono intervenuti Vito Sante Cerere, Presidente Ais Puglia, Vincenzo Carrasso Delegato Ais Murgia, Antonio Barile Presidente della Camera di Commercio Italo-orientale di Bari e l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno. La riunione con i giornalisti è stata moderata dal giornalista Rai Michele Peragine. “E’ una rassegna – ha detto Cerere – che ormai è proiettata anche fuori dai confini regionali. Per esempio, l’interesse che riscuotono i vini dolci pugliesi specialmente sui mercati orientali ci ha incoraggiato a pubblicare il nostro organo ufficiale “Messaggi in bottiglia” anche in lingua russa”. “A conferma di ciò – ha aggiunto Carrasso – quest’anno la rassegna prevede la presenza di prestigiosi importatori russi”. “Siamo lieti di dare una mano ai produttori e all’Ais- ha sottolineato Barile – perché quest’ultima si propone come significativo anello di congiunzione per il mercato dell’Est che sembra apprezzare molto i nostri vini dolci”. “E’ un’occasione importante – ha dichiarato l’Assessore Stefàno concludendo la conferenza stampa – che ci dà la possibilità di integrare una prestigiosa e “storica” vocazione pugliese con tutta la tradizione vitivinicola regionale.È una storia che intendiamo raccontare con risvolti nuovi e che vogliamo scrivere insieme ai nostri viticoltori che ormai dedicano parte della propria produzione ai dolci naturali, ai passiti, ai liquorosi. La Puglia è nota nel mondo anche per questa qualità enoica. Il vino dolce ci permette di adoperare una chiave nuova per conquistare i giovani e i nuovi Paesi che si affacciano al consumo di vino. La collaborazione con l’Ais, poi, ci permette di mettere in vetrina questa nostra grande peculiarità produttiva con competenza e professionalità”. L’evento, a cura della Delegazione Murgia dell’Ais Puglia con il Patrocinio della Regione Puglia Assessorato alle politiche Agro Alimentari, di Unioncamere Puglia e della Camera di Commercio Italo Orientale, coinvolge le associazioni di categoria, i pasticceri, le cioccolaterie e i sommelier per confrontarsi sulle straordinarie potenzialità di alcune eccellenze enogastronomiche come i vini da dessert, la pasticceria regionale e i prodotti caseari regionali. La rassegna, vedrà presenti i produttori di vini di tutta la regione Puglia con l’esposizione di oltre 100 etichette, i pasticceri e i casari.  
   
   
RINNOVATO IL CONSIGLIO DELL´ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA. ELVIO BONOLLO E´ IL NUOVO PRESIDENTE  
 
L´imprenditore veneto prende il posto del piemontese Cesare Mazzetti, che lascia la presidenza dopo due mandati. Avvicendamento ai vertici, con lo stesso Mazzetti nominato vicepresidente Elvio Bonollo è il nuovo Presidente dell´Istituto Nazionale Grappa. La nomina di Bonollo, è arrivata al termine del consiglio tenutosi a Verona lo scorso 30 agosto, che ha deliberato le cariche associative per il trienno 2012-2015. Consigliere di amministrazione e quarta generazione della famiglia che dal 1908 guida le Distillerie Bonollo Umberto di Mestrino in provincia di Padova, Elvio è cresciuto con l´attitudine all’innovazione ed è riuscito ad applicarla anche a un prodotto antico e “tradizionale” come la grappa, in particolare ha saputo creare nuovi modelli di prodotto e di consumo, in grado di precorrere i tempi e determinare nuove tendenze. “Sono veramente onorato di poter presiedere l’Istituto in cui assieme ai tenaci colleghi abbiamo condotto continue attività dirette alla difesa e valorizzazione della nostra acquavite più preziosa. Col sostegno di tutto il Consiglio porrò il massimo impegno nello sviluppo delle iniziative di tutela e promozione della nostra acquavite di bandiera.”- ha affermato il neopresidente Elvio Bonollo. Dopo due mandati guidati dal piemontese Cesare Mazzetti, amministratore delegato della Mazzetti d´Altavilla, durante i quali molto si è puntato sulla tutela del prodotto, sulla promozione e sull´internazionalizzazione, la guida passa dunque di mano a colui che dal 2009 è stato il suo braccio destro in qualità di vicepresidente. Un avvicendamento ai vertici, essendo stato Mazzetti a sua volta nominato vicepresidente per il trienno 2012-2015. “Lascio il testimone in ottime mani – ha commentato il presidente uscente e neo-vicepresidente Cesare Mazzetti – ho piena fiducia in Elvio che ha sempre dimostrato di condividere le tante iniziative e le tante battaglie che abbiamo portato avanti negli ultimi anni per difendere il nostro prodotto: un pioniere dell´innovazione che porterà nuova linfa al settore e che saprà creare nuove opportunità di sviluppo sia sul fronte produttivo che su quello promozionale”. Insieme al presidente e vicepresidente, sono stati nominati anche i consiglieri referenti per i sei istituti regionali e tre aderenti singoli. In ordine geografico da nord a sud, sono stati nominati: per l´Istituto Tutela Grappa Valle d´Aosta Paolo Covi, per l´Istituto Grappa Piemonte Alessandro Revel Chion e Alessandro Francoli, per l´Istituto Grappa Lombardia Riccardo Ottina, per l´Istituto Tutela Grappa del Trentino Beppe Bertagnolli e Bruno Pilzer, per l´Associazione Produttori Grappa Alto Adige Werner Psenner e per l´Istituto Grappa Veneta Alessandro Maschio, Giovanni Brunello ed Elvio Bonollo. In rappresentanza degli aderenti singoli sono stati eletti anche Maria Carla Bonollo, Luigi Gozio e Andreas Roner, mentre entrano in consiglio come membri di diritto Luigi Odello, Sergio Moser e Antonio Emaldi. Fondato nel 1996, l´Istituto Nazionale Grappa rappresenta, direttamente o tramite i 6 Istituti Regionali associati (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige) oltre 100 aziende attive nel settore, ponendosi come Associazione di categoria più rappresentativa per la grappa. Difesa e valorizzazione del prodotto i principali obiettivi statutari, ma anche gestione dei rapporti con il Governo e altre Istituzioni, anche a mezzo di collaborazioni con altre associazioni di categoria per assistere la parte normativa, monitorare il mercato e raccogliere ogni elemento utile per la promozione del prodotto. Www.istitutograppa.org  
   
   
LA DISTILLERIA ANDREA DA PONTE ENTRA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE STORICHE D’ITALIA DAL 1892, UN BAGAGLIO DI ESPERIENZE E VALORI IMPRENDITORIALI PATRIMONIO D’ITALIA  
 
Nell’anno del suo 120° anniversario, la Distilleria Andrea da Ponte si fregia oggi di un nuovo e importantissimo riconoscimento che premia la sua storia iniziata nel lontano 1892: l’iscrizione nel Registro delle Imprese Storiche d’Italia della Cciaa di Treviso. L’organo, creato per celebrare i 150 anni dalla prima Legge istitutiva delle Camere di Commercio (6 luglio 1862), ha lo scopo di riconoscere e valorizzare tutte quelle imprese longeve che hanno avuto un ruolo attivo nello sviluppo dell´economia nazionale e del loro territorio. Da ora in poi quindi, su tutti i documenti ufficiali della Distilleria Andrea Da Ponte campeggerà il logo di "Impresa storica d´Italia", realizzato da Unioncamere per gratificare ulteriormente le Imprese storiche e consolidare il loro legame con il sistema camerale. Un attestato prezioso, che giunge puntuale per festeggiare i primi 120 anni di storia dell’azienda, che ha sempre fatto della tradizione la propria bandiera, perpetuando nel tempo i valori del “Metodo Da Ponte”. Dalla fondazione per mano di Andrea Da Ponte, passando per Pier Liberale Fabris fino all’attuale presidente Francesco Fabris, ricerca e sviluppo sono sempre stati alla base di prodotti innovativi, qualitativamente ineccepibili. Ieri come oggi, di generazione in generazione, si sono susseguiti nuovi modi di assaporare la Grappa di Prosecco, un valore aggiunto che ne ha fatto un esempio del Made In Italy nel mondo. “Ricevere questo riconoscimento nelle ricorrenza del 120° anno dalla fondazione è motivo di orgoglio – dichiara Francesco Fabris, pronipote di Andrea Da Ponte – perché premia l’impegno profuso nella ricerca dell’elevata qualità e l’investimento continuo non solo nel prodotto e nelle risorse umane, ma anche nella tutela dell’ambiente. È mio obiettivo trasmettere al mondo questa importante realtà del nostro territorio”  
   
   
“MERCATI IN CASCINA A KM0” PER ACQUISTI SUL CAMPO PER NOVE DOMENICHE TRA SETTEMBRE E DICEMBRE IL CONSORZIO DAM DISTRETTO AGRICOLO MILANESE APRE LE SUE CASCINE PER LA VENDITA DIRETTA DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE  
 
A partire da domenica 23 settembre, ultimo giorno dell´iniziativa “Cascine Aperte Agricity” del Comune di Milano, a rotazione fino a dicembre per nove domeniche, alcune cascine del Consorzio Dam Distretto Agricolo Milanese apriranno i loro cancelli al pubblico per la vendita diretta a kilometro zero. “Mercati in Cascina a Km0” è un esempio concreto di cosa significhi “dal produttore al consumatore”: i milanesi potranno infatti comperare direttamente da chi produce e nel luogo di produzione alimentari come riso, latte, miele, ortaggi, uova e molto altro, con la garanzia di una coltivazione professionale costruita sull´esperienza di molti secoli di agricoltura. Nove mercatini agricoli in nove cascine all’interno del Comune di Milano aderenti al Consorzio Dam Distretto Agricolo Milanese, dove oltre alla vendita di prodotti alimentari si organizzeranno intrattenimenti soprattutto rivolti ai bambini quali laboratori didattici e giochi vari. In questo modo gli agricoltori milanesi desiderano affermare la loro fondamentale funzione per la difesa di quel che resta del territorio agricolo, del paesaggio, delle tradizioni, del benessere e dell’alimentazione, nella prospettiva di accorciare le distanze tra produzione e consumo verso un nuovo modello di agricoltura e rapporto integrato con la città. ** Il calendario è nel comunicato completo allegato. Allegata anche la locandina del primo appuntamento alla Cascina Caldera per "Cascine Aperte Agricity" dove: Cascina Caldera Via Caldera, 65 - Milano (Parco delle Cave) quando: 23 Settembre 2012 dalle ore 10 alle 18 Cascina Caldera, una delle aziende agricole parte del Consorzio Dam Distretto Agricolo Milanese, ospita con particolare impegno una delle iniziative legate al calendario di "Cascine Aperte Agricity", una giornata che afferma quanto Milano sia una vera città di campagna e come il suo territorio possa ancora offrire momenti dove la cultura rurale, la vita all´aria aperta abbiano un senso concreto. Distretto.agrimi@libero.it  
   
   
“LA RISTORAZIONE DEL FUTURO: COSA BOLLE IN PENTOLA.” LE NOVITÀ, LE TENDENZE E LE OPPORTUNITÀ CHE ATTENDONO IL WINE&FOOD NEGLI ANNI A VENIRE  
 
Ospiti d’eccezione Fausto Arrighi (Direttore Guida Michelin), Enzo Vizzari (Direttore di Guide de l’Espresso), Alessandro Regoli (Direttore Wine-news), gli chef stellati Claudio Sadler e Giancarlo Morelli e il moderatore Davide Di Corato (Direttore della rivista di settore “Chef”) La sfida che si pone la seconda edizione del Simposio, organizzato dalla Confraternita di Valdobbiadene per lunedì 15 ottobre alle 17,30 nella cornice di Villa dei Cedri a Valdobbiadene, è tracciare un percorso che restituisca identità al panorama enogastronomico italiano. Un dibattito per fare il punto di una situazione incerta, per questioni storiche, economiche e sociali, insieme a ospiti autorevoli e rappresentanti di settore. Saranno infatti il Direttore della Guide Michelin Fausto Arrighi, delle Guide de l’Espresso Enzo Vizzari e Alessandro Regoli, Direttore di Wine News (il maggior portale di settore a livello nazionale) i protagonisti del confronto assieme agli chef stellati Claudio Sadler del Ristorante Sadler di Milano, 2 stelle Michelin, e Giancarlo Morelli dell’Osteria del Pomiroeu di Seregno, 1 stella Michelin. A questi illustri invitati verrà posta la domanda “Cosa bolle in pentola?”, sotto l’occhio vigile e indagatore di Davide Di Corato, direttore della rivista Chef e moderatore del Simposio. Punti di vista autorevoli e competenti, coinvolti in questo scottante tema dalla Confraternita di Valdobbiadene, da sempre portavoce della tutela del territorio in cui opera, delle persone che lo lavorano e dei prodotti originali e garantiti. In primis, fra questi, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.o.c.g. Protagonista assoluto del momento immediatamente successivo al Simposio, la Stappatura Solenne della Bottiglia della Confraternita. Dalle ore 20.00, infatti, vi sarà la celebrazione della produzione selezionata come eccellenza tra i Valdobbiadene Docg dei confratelli, ovvero la migliore interprete dell’annata di quella che è l’essenza, la storia e la tradizione enologica del territorio. Una serata che vuole guardare al futuro partendo dalla tradizione, per scoprire le nuove tendenze e le opportunità da cui l’enogastronomia può partire per continuare ad essere il fiore all’occhiello del panorama internazionale. Al simposio, aperto a tutti, seguiranno brindisi e buffet. Ingresso libero. Confraternita Di Valdobbiadene Dal 1946 la Confraternita di Valdobbiadene vigila, promuove ed è testimone di un prodotto, il Valdobbiadene Docg, che non è solo un vino ma racchiude in sè un ricco patrimonio storico-culturale legato al territorio nel quale è prodotto e la grande passione e dedizione dei viticoltori per la coltivazione delle sue uve. La Confraternita di Valdobbiadene è composta da tecnici enoici e da personalità del mondo vitivinicolo, tutti impegnati per la promozione e la tutela di questo vino e del suo territorio. Con questo obiettivo si ripete ogni anno la selezione della Bottiglia della Confraternita tra numerosi campioni di Valdobbiadene Docg. Il produttore selezionato ottiene il riconoscimento dell’eccellenza del suo vino, considerato come un punto di riferimento per il consumatore per la valutazione e la conoscenza del prestigioso spumante ottenuto nell’area della Denominazione Conegliano-valdobbadene. Www.confraternitadivaldobbiadene.it  
   
   
UNA SICILIA TUTTA DA ASSAPORARE CON L’ETNA ROOF BREAKFAST DELL’UNA HOTEL PALACE DI CATANIA  
 
Una Sicilia che incanta i sensi tra profumi, sapori e panorami mozzafiato. Questo è ciò che offre Una Hotels & Resorts con l’”Etnea Roof Breakfast”, la prima colazione all’insegna della ricca e prestigiosa tradizione gastronomica e pasticcera siciliana, dedicata non solo agli ospiti del’hotel, ma anche a chiunque desideri provare un’esperienza di gusto tutta made in Sicily. Dopo il successo degli aperitivi serali e delle iniziative dedicate alla degustazione di specialità locali sull’Etnea Roof, Una Hotel Palace prosegue la scoperta delle meraviglie culinarie di questa terra arsa dal sole e cullata dal mare. Sulla suggestiva terrazza al settimo piano, è possibile gustare ogni giorno, dalle 7.00 alle 10.30 e su prenotazione, un’ampia scelta di freschissime golosità, dolci e salate, tipiche della regione. Il tutto è reso ancora più piacevole dall’incantevole panorama dell’Etna fumante e della città vista dall’alto, e impreziosito dagli originali allestimenti dei tavoli, tra i quali spiccano le preziose ceramiche di Caltagirone firmate Militello. Proposte dolci Cornetto Crostata Cannolo siciliano Ravioli fritti con ripieno di ricotta Granita siciliana Torta Paradiso Biscotti da latte Pasticcini di mandorla Tagliata di frutta fresca di stagione Macedonia di frutta fresca di stagione Yogurt naturale e alla frutta Frutta sciroppata Miele e marmellata Proposte salate Uovo alla coque/fritto/strapazzato Bacon Affettati misti Formaggi misti Perle di mozzarella Omelette Ricotta e ricotta al forno Arancini siciliani Caponatina di ortaggi al bicchiere Parmigiana di melanzane a spicchi Varietà di verdure crude Cereali Pane bianco e integrale Tra le sfiziose proposte dell’Etnea Roof Breakfast, esiste anche una linea di prodotti per celiaci, che comprende una scelta di panini, brioche, fette croccanti, muesli e magdalenas farcite con la marmellata. Le bevande spaziano dai più classici succhi di frutta, latte fresco e infusi di tè, a espresso e monoarabiche Illy e l’immancabile spremuta di arance fresche di Sicilia. Il costo della ricca colazione siciliana è di 10,00 euro a persona per gli ospiti dell’hotel (supplemento a quella già inclusa nel soggiorno) e di 20,00 euro per il pubblico esterno. Per info e prenotazioni Una Hotel Palace via Etnea n.218, Catania Tel. 095 2505111 una.Palace@unahotels.it  
   
   
RICE – I SAPORI DEL RISO ITALIANO 21/23 SETTEMBRE 2012 A NOVARA E CASALBELTRAME (NO), CASCINALE DEI NOBILI  
 
Rice - I Sapori del Riso Italiano, la manifestazione nata a Vigevano, in provincia di Pavia, e promossa negli anni precedenti da Consorzio Ast - Agenzia per lo Sviluppo Territoriale, quest’anno va in trasferta a Casalbeltrame (No), grazie a un accordo con la Camera di Commercio di Novara, ente promotore per questa edizione. La tappa che si terrà il 21 settembre 2012 a Novara e il 22 e 23 a Casalbeltrame, da dieci anni Città Slow, nota per la coltivazione del riso nero Venere, vuole essere l’inizio di un processo di collegamento tra le tre province del riso: Novara, Pavia e Vercelli, anche nell´ottica di una partecipazione coordinata dei territori italiani a maggiore vocazione risicola all´Expo 2015, in cui il riso avrà un ruolo da protagonista. Anche in questa nuova location, Rice - I Sapori del Riso Italiano offrirà un nutrito calendario di iniziative per gustare, acquistare e conoscere meglio questo alimento e il territorio in cui da secoli viene coltivato e lavorato. Ogni appuntamento - dai laboratori del gusto ai cibi di strada, dagli incontri con i grandi chef (ma non solo) alle proposte di itinerari sul territorio - diventa un modo suggestivo di raccontare la storia del riso e delle sue tradizioni. Si potrà, dunque, prima di tutto "gustarlo" nei laboratori del gusto, dove i protagonisti saranno sia i grandi chef che i cuochi di trattoria e osteria. Tutti grandi interpreti della cucina del riso, che eseguiranno davanti al pubblico dei partecipanti ricette che interpretano la tradizione del proprio territorio, ne spiegheranno i segreti e la relazione con le peculiarità di ciascuna varietà di riso impiegata. I laboratori si chiuderanno con l’assaggio da parte del pubblico delle elaborazioni eseguite. Rispetto alle edizioni precedenti, oltre ai laboratori del gusto, l’edizione Rice 2012 propone l’iniziativa Cucinare il riso, momenti di approfondimento in cui un esperto spiegherà i segreti della cucina del riso. Chi volesse invece provare un menù completo a base di riso potrà prenotarsi, a pranzo o a cena, nell’Osteria del Riso, dove quattro ristoranti eccellenti del territorio si alterneranno per offrire uno spazio di ristoro di qualità. Si potrà infine gustare il riso anche negli stand del Cibo di strada, assaggi gastronomici d´eccellenza provenienti dalle tradizioni culinarie di tutto il mondo. Ci saranno anche occasioni di acquisto nello spazio dedicato al Mercato del Riso, in cui verrà esposta la migliore produzione agricola e dell´artigianato alimentare collegato alla produzione del riso, ma non solo. Come un vero e proprio mercato alimentare di un tempo, animerà la manifestazione con i suoi colori, le voci e i profumi, in un’atmosfera unica e coinvolgente. Il riso, con le sue tradizioni e storie legate ai territori in cui viene coltivato, verrà poi raccontato grazie a mostre fotografiche, momenti di intrattenimento, interviste a personaggi, proiezioni, frammenti di spettacolo, chiacchiere culinarie, presentazioni e testimonianze nel Gran Teatro del Riso. Durante la manifestazione avverrà la consegna del premio Chicco d’Oro, un particolare riconoscimento ai maestri del riso che l’anno scorso ha visto premiati chef quali Claudio Sadler, Ezio Santin e Igles Corelli. Chi volesse approfondire la conoscenza di questo affascinante territorio e della cultura del mondo agricolo, legato in particolar modo al riso, potrà seguire le visite guidate al Museo Etnografico ´L çivel" (termine dialettale per cavicchio, cioè il fermo per la ruota dei carri agricoli), in cui vengono rappresentate le atmosfere di un intero anno di lavoro in mezzo ai campi della civiltà agricola. Si potrà poi anche approfittare degli itinerari in bici e in calesse alla scoperta della terra del riso, con visita alle cascine delle mondine, come ad esempio la Tenuta Fisrengo. Ma anche visitare la vicina villa Gautieri e la struttura di Materima, che custodisce opere scultoree di importanti artisti del Novecento. Un´"anteprima" della manifestazione si potrà avere a Novara nella giornata di venerdì 21 settembre, nella quale si cercherà di affascinare e coinvolgere il pubblico con eventi e ospiti di grande rilievo. La manifestazione è promossa da Camera di Commercio di Novara. In collaborazione con Agenzia di accoglienze e promozione turistica della provincia di Novara, Provincia e Comune di Novara; con il supporto tecnico di Ast Vigevano e Slow Food; con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Bpn per il territorio, Camere di Commercio di Pavia e Vercelli, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Ente Nazionale Risi, Associazione Irrigazione Est Sesia, Fondazione Artis Pagus e Comune di Casalbeltrame. Rice – I Sapori del Riso Italiano Novara e Cascinale dei Nobili, Casalbeltrame (No) 21/23 settembre 2012 www.Riceitaly.it; info@riceitaly.It Info tel. 0321 394059, info@turismonovara.It Per informazioni turistiche: www.Turismonovara.it  
   
   
PER LA 105° EDIZIONE…IL BITTO FA CENTRO! A MORBEGNO (SO), DA VENERDÌ 12 A DOMENICA 14 OTTOBRE 2012 IL RE DEI FORMAGGI VALTELLINESI TORNA NEL CENTRO DI MORBEGNO E AL CENTRO DELLE VOSTRE EMOZIONI IN UNA “TRE GIORNI ALL’INSEGNA DI GUSTO, TRADIZIONI, CULTURA, SPETTACOLI E FOLCLORE”.  
 
Torna anche quest’anno, come da ben 105 anni, la Mostra del Bitto, la più importante manifestazione enogastronomica della Valtellina, mettendo in mostra i prodotti tipici della filiera agroalimentare provinciale, l’artigianato artistico, le tradizioni e il folclore di Valtellina e Valchiavenna, ma… ritornando alle origini e portando, come un tempo, il prestigioso formaggio Dop “in centro” città. Dopo numerose edizioni presso il polo fieristico della provincia di Sondrio, la manifestazione tornerà ad animare la cittadina di Morbegno, in un percorso goloso che si snoderà a partire dalla storica piazza Sant’antonio, dove i formaggi in concorso faranno bella mostra all’interno della casera allestita nello storico Chiostro. L’ormai centenaria Mostra del Bitto, nata all’inizio del secolo per premiare le forme migliori prodotte sugli alpeggi estivi delle Valli del Bitto, terra natia del sovrano indiscusso dei formaggi valtellinesi, prendeva il via, oltre 100 anni orsono, proprio in Piazza Sant’antonio, dove i casari e gli abitanti delle Valli si incontravano per vendere e acquistare le pregiate forme, che venivano consumate durante l’inverno o fatte stagionare per lunghi anni. Un aroma intenso e un gusto inconfondibile, al punto da incantare il palato degli intenditori di tutto il mondo, in arrivo persino dal lontano Giappone! Come da tradizione anche in questa edizione verranno selezionati, da una giuria di esperti assaggiatori, il miglior Bitto Dop e il miglior Valtellina Casera Dop prodotti durante l’anno, e, tra una premiazione e una Mostra Regionale di vacche “Bruna Alpina”, dal cui latte viene prodotto il re dei formaggi valtellinesi, il turista più curioso potrà andare “a spasso” alla scoperta di tutte le eccellenze enogastronomiche valtellinesi, visitando gli angoli più suggestivi della città, le viuzze più antiche e i nobili palazzi della sorprendente cittadina di Morbegno. Una Mostra che coinvolge l’intero centro città che diventerà, per l’occasione, una vera e propria vetrina interattiva e degustativa, un’immensa aula didattica a cielo aperto per conoscere i segreti di tutti i prodotti tipici, Dop, Doc e Docg della Valtellina (mele, bresaola, miele, formaggi, pizzoccheri e i prestigiosi vini). Nel cuore della città la grande Piazza Sant’antonio ospiterà tensostrutture animate dai produttori storici del settore lattiero-caseario provinciale, le aule didattiche e la Disfida degli Chef. Non mancheranno lavorazioni in diretta, panel di assaggio, workshop interattivi per adulti e bambini… Tante dunque le iniziative, per riportare il Bitto “al centro” della città e delle vostre esperienze: cheese-hour e menù a tema nei ristoranti della città, la sfida degli Chef in cui il pubblico potrà sperimentare ricette di alta cucina valtellinese, frutto della creatività e innovazione, ma anche i piatti tipici di un tempo: pizzoccheri, sciatt, taroz, bisciola, in abbinamento con le Eccellenze vitivinicole valtellinesi, rinomate in tutto il mondo: Inferno, Sassella, Grumello e Sforzato… Per le vie del centro città il mercatino a kilometro zero a cura della Coldiretti della provincia di Sondrio e per i mercatini dei prodotti tipici, dell’artigianato locale e dei prodotti della montagna lombarda per acquistare in genuinità e sicurezza. Tra gli eventi da non perdere “Gustosando”, un percorso enogastronomico goloso all’insegna del passato in cinque tra le più belle cantine storiche del centro cittadino, e l’appuntamento con “I segreti di Palazzo Malacrida”, occasione di degustazioni al buio all’interno delle cantine storiche del 1700 e degustazioni guidate dei sapori e profumi della montagna lombarda nelle più belle sale del palazzo. Tra le antiche vie del borgo, artigiani all’opera e antichi mestieri della civiltà contadina: dalla lavorazione del “pezzotto”, tappeto tipico della Valtellina alla lavorazione della pietra ollare e del legno, dall’intreccio delle gerle alla lavorazione della lana e del feltro. E per i più piccini una fiera a misura di famiglia: spettacoli equestri, la fattoria didattica, un divertente trenino, un divertentissimo baby parking con menù a tema, laboratori per imparare a fare il formaggio, e persino a teatro andrà in scena l’educazione alimentare! Insomma, quest’anno… un’edizione da non perdere: un tuffo nel passato per gustare meglio il presente! www.Portedivaltellina.it – www.Mostradelbitto.com  
   
   
VENDEMMIA 2012: IL BARDOLINO INCOMINCIA A METÀ SETTEMBRE, MA GIÀ DAL 30 AGOSTO I VIGNETI VENGONO ANALIZZATI PER PREMIARE QUELLI CHE MEGLIO RISPETTANO I CANONI DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE.  
 
Sarà a metà settembre che nell’area del Bardolino prenderà avvio la vendemmia: prima si comincerà a raccogliere le uve della Corvina e immediatamente dopo si passerà anche alla Rondinella. I due vitigni autoctoni veronesi, che l’area del Bardolino condivide storicamente con la vicina Valpolicella, costituiscono l’ossatura del rosso bardolinese e del Chiaretto, la sua versione rosata. Tuttavia, già dal 30 agosto le vigne dei produttori del Bardolino vengono monitorate dai tecnici del Consorzio di tutela del Bardolino, impegnati nelle selezioni per i concorsi che durante le feste dell’uva di Castelnuovo del Garda e di Bardolino premieranno i migliori vigneti della zona doc e della zona classica del Bardolino. Si tratta peraltro di concorsi che non mirano alla semplice attribuzione di premi, ma si orientano, attraverso le linee guida introdotte dal regolamento varato lo scorso anno, alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale. “Nella valutazione dei vigneti – spiega Andrea Vantini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio del Bardolino – terremo in forte considerazione parametri come la gestione del suolo, dell’acqua di irrigazione e dei trattamenti fitosanitari. Il nostro obiettivo è quello di dare un riconoscimento ai viticoltori che si rivelano più sensibili alle forme di coltivazione della vite che sono meno invasive, riducendo dunque al minimo gli interventi. Attribuiremo voti particolarmente alti a chi ad esempio non effettua il diserbo, a chi attua la conduzione biologica, a chi adotta il metodo della confusione sessuale nella lotta ai parassiti in alternativa ai trattamenti chimici, oppure anche a chi si è dotato delle attrezzature che consentono la miglior attuazione della difesa integrata. Del resto, mai come ora il consumatore è attento alla qualità intrinseca del prodotto che acquista, e nella valutazione qualitativa l’ambiente gioca un ruolo sempre più determinante”. Quanto alla prossima vendemmia, l’uva disponibile appare quantitativamente in linea con quella dello scorso anno. “Nella zona del Bardolino, la vendemmia – dice Vantini - partirà quasi certamente con un leggero anticipo rispetto alla normalità, a causa del gran caldo. Tuttavia da noi la siccità si è fatta meno sentire rispetto ad altre zone, in quanto i vigneti sono quasi totalmente irrigati. Cominceremo a raccogliere verso metà settembre: il momento ideale lo individuiamo studiando le curve di maturazione delle uve in 32 vigneti storici del Bardolino. Più in dettaglio, un laboratorio certificato analizza le uve e i dati vengono poi elaborati dall’Istituto agrario di San Michele all’Adige, in Trentino, che confronta i risultati dell’annata con le rilevazioni condotte dal 1990 ad oggi. Possiamo però già dire – conclude Vantini – che l’uva è perfettamente sana, anche grazie alla notevole diffusione delle pratiche di difesa integrata dei vigneti, adottate sotto la guida del Consorzio di tutela, che diffonde ogni settimana un bollettino studiato appositamente per i produttori”