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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Marzo 2012
RELAZIONE SPECIALE DELLA CCE SULL’EFFICACIA DEGLI AIUTI ALLO SVILUPPO FORNITI DALL´UNIONE EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE NELL’AFRICA SUB SAHARIANA  
 
 Lussemburgo, 28 marzo 2012 - La sicurezza alimentare è stata per lungo tempo, ed è ancora oggi, un problema globale, con un miliardo di persone nel mondo che, secondo le stime, soffrono la fame. È stata definita come “una condizione in cui ogni individuo, in ogni momento, ha accesso sul piano fisico, sociale ed economico a un´alimentazione sufficiente, sana e nutriente, in grado di soddisfare il proprio fabbisogno nutrizionale e le proprie preferenze alimentari a beneficio di una vita attiva e sana”. La sicurezza alimentare è uno dei principali problemi dell’Africa subsahariana dove, nel 2010, 239 milioni di persone, pari al 30 % della popolazione totale, soffrivano la fame. Nel periodo 2002-2010 l’Ue ha stanziato oltre 3,1 miliardi di euro in totale per interventi a favore della sicurezza alimentare nell’Africa subsahariana attraverso il Fondo europeo di sviluppo (Fes), che è il principale strumento per la cooperazione con singoli paesi subsahariani, nonché attraverso tre strumenti tematici finanziati dal bilancio generale dell’Ue (la linea di bilancio per la sicurezza alimentare (Lbsa), il programma tematico sulla sicurezza alimentare (Fstp) e lo Strumento alimentare istituito nel 2008 per garantire una pronta risposta alla crisi provocata dalla volatilità dei prezzi alimentari nei paesi in via di sviluppo). La Corte dei conti europea (Cce) ha valutato l´efficacia degli aiuti Ue allo sviluppo in materia di sicurezza alimentare nell’Africa subsahariana, analizzando se tali aiuti siano in linea con le necessità e le priorità dei paesi e se gli interventi dell´Ue siano efficaci. L´attività di audit si è concentrata sul sostegno diretto dell’Ue allo sviluppo con riferimento alle tre dimensioni della sicurezza alimentare: disponibilità alimentare, accesso ai generi alimentari e utilizzo degli alimenti (nutrizione). La Corte giunge alla conclusione che gli aiuti Ue allo sviluppo per la sicurezza alimentare nell’Africa subsahariana siano in gran parte efficaci e contribuiscano in modo determinante al conseguimento della sicurezza alimentare. Esistono tuttavia notevoli margini di miglioramento sotto diversi aspetti. Anche se la Commissione ha concentrato i propri aiuti allo sviluppo in paesi con il più alto tasso di popolazione sottonutrita, non ha tenuto sufficientemente conto del potenziale margine di sostegno Ue in altri paesi, anch´essi afflitti da insicurezza alimentare cronica. Lo Strumento alimentare, istituito per reagire all´impatto della crisi dei prezzi alimentari nel periodo 2007-2008, non era concepito per rispondere alla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari sul lungo periodo. Gli aiuti dell´Ue sono opportunamente mirati alle necessità e alle priorità dei paesi per quanto attiene alla disponibilità alimentare e all´accesso ai generi alimentari. La Commissione non ha però posto adeguatamente in rilievo il tema della nutrizione. Gli obiettivi degli interventi sono spesso poco chiari e talvolta eccessivamente ambiziosi, soprattutto nel caso di progetti delle organizzazioni non governative (Ong). Solo la metà degli interventi appare ragionevolmente sostenibile. La Corte raccomanda quanto segue: per il periodo di programmazione successivo al 2013, la Commissione e il Servizio europeo per l´azione esterna (Seae) dovrebbero eseguire una valutazione strutturata della situazione della sicurezza alimentare in ciascun paese e considerare sistematicamente il potenziale margine di sostegno Ue in questo settore; la Commissione dovrebbe verificare la fattibilità di uno strumento permanente per affrontare le conseguenze di potenziali crisi alimentari future nei paesi in via di sviluppo; la Commissione e il Seae dovrebbero attribuire la dovuta priorità al tema della nutrizione nel definire la strategia di cooperazione, nell’identificare e progettare gli interventi e nel discutere le politiche con i governi partner, segnatamente nel quadro dei programmi di sostegno al bilancio; la Commissione dovrebbe definire obiettivi di intervento sufficientemente precisi e misurabili mediante indicatori di performance; dovrebbe garantire la realizzabilità degli obiettivi, valutando meglio i rischi e i presupposti che stanno alla base di un´efficace attuazione degli interventi; la Commissione dovrebbe favorire la sostenibilità economica dei programmi agricoli e di trasferimenti sociali.  
   
   
IL TRASFERIMENTO DEI GENI AIUTA A STIMOLARE L´EVOLUZIONE DELLE PIANTE  
 
Alcuni ricercatori in Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno fatto nuova luce su come le piante si scambiano geni da una pianta all´altra per aiutare a stimolare il proprio sviluppo evolutivo. I risultati, presentati sulla rivista Current Biology, hanno sottolineato che gli enzimi chiave per la fotosintesi sono stati condivisi tra piante con un rapporto ancestrale lontano e che il ciclo metabolico della pianta ricevente ha assorbito i geni, contribuendo al suo adattamento. Lo studio è stato in parte finanziato da una borsa Marie Curie nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. La maggior parte degli scienziati crede che il passaggio di geni dal genitore alla prole, sia negli animali che nelle piante, contribuisca alla loro evoluzione. È noto che le modifiche genetiche emergono attraverso questo processo. In questo recente studio però, ricercatori della Brown University negli Stati Uniti, del Laboratoire Evolution & Diversité Biologique in Francia, dell´Università di Liverpool e dell´Università di Sheffield nel Regno Unito, hanno determinato che i geni viaggiano da una pianta all´altra tra specie diverse che condividono solo una parentela ancestrale lontana. I ricercatori hanno osservato che un insieme di graminacee si sono scambiate i geni molte volte nel corso di milioni di anni, i geni trasferiti hanno avuto un ruolo fondamentale per il meccanismo fotosintetico delle piante. Questo è vero in particolare per le piante C4, che si trovano in climi caldi e tropicali. Queste piante tra l´altro rappresentano il 20% della copertura vegetativa del nostro pianeta. "Per quel che ne sappiamo, questo è il primo caso in cui geni nucleari che sono stati trasmessi tra le piante sono stati incorporati nel metabolismo primario e hanno contribuito all´evoluzione di un nuovo tratto, in questo caso la fotosintesi delle C4," ha spiegato il dott. Pascal-antoine Christin del Dipartimento di Ecologia e biologia evolutiva della Brown University. I ricercatori hanno esaminato l´ascendenza di due geni che codificano gli enzimi necessari per la fotosintesi delle C4: il fosfoenolpiruvato carbossilasi (ppc) e il fosfoenolpiruvato carbochinasi (pck). Hanno anche esaminato la presenza storica degli enzimi e la loro funzione dell´Alloteropsis, una graminacea comune e molto studiata. Il team prima ha esaminato i geni in specie con una stretta parentela, tre piante C4 (Alloteropsis angusta, Alloteropsis cimicina e Alloteropsis semialata) e una pianta C3 (Alloteropsis eckloniana). Volevano trovare informazioni sulla storia evolutiva dei geni ppc e pck, che erano stati trovati nell´antenato comune C3 e che si pensava si fossero adattati per stimolare la fotosintesi nelle piante discendenti C4. "Ci si chiedeva come questi geni si evolvessero," ha detto il dott. Chrisitn. "L´ipotesi comune era che un antenato avesse i geni, ma che essi non fossero coinvolti nella fotosintesi e quindi fossero stati modificati per diventare gli agenti fotosintetici delle C4." Hanno studiato piante C4 il cui enzima ppc era necessario per la fotosintesi e piante il cui enzima era presente ma non aveva alcun impatto sulla fotosintesi. I ricercatori hanno ipotizzato che gli enzimi ppc usati nella fotosintesi delle C4 fossero strettamente imparentati con i geni non-fotosintetici delle piante C3 strettamente imparentate, dato il loro antenato comune. Hanno scoperto però che i geni ppc coinvolti nella fotosintesi delle C4 erano strettamente imparentati con i geni ppc di altre specie di C4 e che non avevano un rapporto stretto nella filogenia, l´albero genealogico. Il team ha inoltre scoperto che queste piante che condividono gli enzimi fotosintetici ppc si erano separate ben 20 milioni di anni fa. Nonostante le divergenze ancestrali quindi, i ricercatori hanno identificato uno scambio di geni. "Abbiamo capito molto tempo fa che gli adattamenti evolutivi passano dal genitore alla prole," ha detto il dott. Colin Osborne dell´Università di Sheffield, uno degli autori dell´articolo. "Adesso abbiamo scoperto nelle piante che possono passare tra cugini lontani senza un contatto diretto tra le specie." Ha aggiunto la professoressa Erika Edwards della Brown University. "La cosa interessante qui è che questi geni si spostano da una pianta all´altra in un modo che non avevamo mai visto prima. Non c´è un rapporto ospite-parassita tra queste piante, che è la situazione nella quale di solito vediamo questo tipo di movimento di geni." Per maggiori informazioni, visitare: University of Sheffield: http://www.Shef.ac.uk/  Current Biology: http://www.Cell.com/current-biology/    
   
   
MONTAGNA: REINVESTIMENTI IN VALTROMPIA  
 
"L´alpeggio fa parte dell´identità e della tradizione delle nostre montagne. Se un tempo era il perno del sistema dell´allevamento alpino, oggi è una ´specie in estinzione´ che va protetta e tutelata per difendere paesaggi e biodiversità, eccellenze casearie e tutto quel patrimonio di saperi e pratiche tradizionalmente legati al mondo rurale. Mantenere in vita gli alpeggi significa dare un valore aggiunto e una marcia in più al turismo montano, sostenendo così l´economia di zone altrimenti destinate, dati alla mano, al progressivo spopolamento. Si tratta delle vite della nostra gente di montagna: di uomini, donne e famiglie che vanno aiutati a rimanere e crescere sul loro territorio mentre spesso sono costretti ad andarsene per mancanza di possibilità". L´assessore allo Sport e Giovani, Monica Rizzi, presidente del Tavolo Territoriale di Brescia, commenta così i reinvestimenti per circa 725mila euro da parte di Regione Lombardia in tre progetti della Comunità Montana di Valtrompia. "Grazie a queste risorse - prosegue l´assessore Rizzi - ricavate da una sapiente gestione da parte dei colleghi dell´Agricoltura, si riuscirà ad intervenire per la valorizzazione e la salvaguardia di altri tre alpeggi nei comuni di Gardone Val Trompia, Bovegno e Collio nell´ambito del Programma di Sviluppo Rurale regionale. Un ulteriore passo per vincere la sfida del rilancio degli alpeggi".  
   
   
INTESA SCUOLA CUCINA ITALIANA ALMA-CENTRO STUDI DIETA MEDITERRANEA  
 
Gli allievi cuochi di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana di Colorno (Parma), potranno imparare tecniche e segreti della tradizione culinaria della provincia di Matera e della Basilicata grazie a una intesa per un progetto di formazione periodica con il Centro internazionale per gli studi e la cultura della dieta mediterranea, attivato dalla Camera di Matera. Su questo percorso lavoreranno a un protocollo di intesa, con tempi e modi da concordare le tre realtà istituzionali dopo la positiva esperienza di oggi presso i suggestivi ambienti del resort Sexstantio, nel Sasso Barisano, che ha visto esperte massaie dimostrare sul campo a giovani allievi della provincia di Matera e agli ospiti come si preparano ragù di carne mista, pasta fatta in casa (orecchiette, cavatelli, rasckatiedd) , cialledda e come impiegare sapientemente prodotti e ingredienti dai sapori inimitabili come olio extravergine di oliva, farina di semola di grano duro, formaggi e salumi, vino, carni, pane, prodotti dell’orto e del forno con le testimonianze dirette di imprenditori del settore molitorio, mastri casari ed esperti macellai. Tanta sapienza e maestria hanno costituito il patrimonio di esperienze ai potenziali allievi della scuola internazionale di cucina italiana Alma, che periodicamente potrebbero venire nei rioni Sassi per una esperienza unica che lega abitudini e stili di vita della cucina mediterranea al territorio. A questa iniziativa, che dovrà passare attraverso la stipula di un protocollo di intesa, stanno lavorando il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, il coordinatore del Centro studi Umberto Montano, il presidente di Alma Albino Olivardi Ganapini e il direttore della scuola Luciano Tona e il presidente della Camera di Commercio di Parma, Andrea Zanlari, partner di Alma. "Abbiamo - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli - al primo step dimostrativo di una collaborazione che dovremo perfezionale con un protocollo di intesa per avviare l´attivita´ formativa, da tenere periodicamente a Matera. Coinvolgeremo enti e realta´ locali per raggiungere l´obiettivo. Alma è una realtà che abbiamo visitato e che colpisce per gli aspetti organizzativi e per una mission finalizzata a difendere e a promuovere il vasto patrimonio di saperi della cucina italiana. Per Matera, la nostra provincia e per la Basilicata è una grande opportunità di promozione territoriale´´. Un obiettivo ribadito dal direttore del Centro Studi, Umberto Montano. “L’esperienza – ha detto Montano - ci porta a dire che quello che facciamo tutti i giorni è una risorsa per il territorio. Il Centro studi conferma la sua linea di perfetta adesione alla dieta mediterranea e allo stile di vita a esso legata. Con Alma ci sono i presupposti per condividere un percorso comune’’. Conferme sono venute presidente di Alma Albino Olivardi Ganapini e il direttore della scuola Luciano Tona, che hanno apprezzato la specificità della tradizione culinaria locale e le risorse ambientali e culturali che l´hanno prodotta, e assicurato “impegno e interesse’’ nel portare avanti la collaborazione avviata a Matera con modalita´ e tempi da definire. “Matera –ha detto Olivardi Ganapini,presidente di Alma - desta una emozione particolare e i sapori genuini della buona tavola rafforzano una impressione positiva, che ha tutte le potenzialità per una collaborazione con il vostro territorio’’. Luciano Tona, direttore della scuola internazionale di cucina, che ha osservato minuziosamente tutte le fase dell’evento dimostrativo fatto dai sapori della tradizione culinaria, ha fatto riferimento alle potenzialità di un progetto che può portare gli allievi della scuola a fare a Matera una esperienza sul campo davvero unica. “Potrebbe essere –ha detto Tona- un progetto di largo respiro, che può portare qui gli allievi di diversi Paesi a compiere una esperienza indimenticabile, sotto diversi punti di vista’’. Esperienze e sensazioni condivise dal presidente della Camera di Commercio di Parma, Andrea Zanlari, tra i soci di Alma, e che ha maturato una consolidata esperienza a tutela delle risorse del territorio e delle tipicità della cucina italiana. “Con la Camera di Commercio di Matera – ha detto Zanlari - ci sono i presupposti per realizzare una iniziativa concreta di valorizzare delle risorse locali, a cominciare dalla genuinità dei prodotti alimentari e della cucina che ne è l’espressione’’.  
   
   
RAGGIUNTO UN NUOVO ACCORDO COMMERCIALE TRA IL GRUPPO LA-VIS E FRATELLI RINALDI IMPORTATORI.  
 
Il Gruppo La-vis ha deciso di confermare, in un’ottica di maggiore collaborazione e complementarietà, il rapporto ultra decennale di distribuzione con Fratelli Rinaldi Importatori. In particolare, l’inserimento da parte del Gruppo La-vis di nuove importanti figure commerciali e di marketing, quali Vincenzo Ercolino - Responsabile marketing, comunicazione e relazioni esterne – e Luciano Rappo - Direttore Cesarini Sforza Spumanti, congiuntamente alla ridefinizione del nuovo portafoglio prodotti, che prevede tra le numerose novità l’introduzione di una nuova linea di vini alto-atesina, nonché il rilancio di “Cembra - Cantina di Montagna”, hanno reso opportuna una revisione del rapporto con lo storico distributore. Da un lato il Gruppo La-vis e Fratelli Rinaldi Importatori svilupperanno strategie condivise per quanto riguarda i marchi storici del Gruppo quali, ad esempio, Cesarini Sforza e i vini a marchio La Vis, la cui presenza è fortemente radicata sul mercato italiano e che rappresentano non solo il glorioso passato, ma anche una leva strategica imprescindibile per il futuro. Per tali marchi la distribuzione rimarrà in capo a Fratelli Rinaldi Importatori, verso la quale il Gruppo La-vis rinnova la propria fiducia rafforzandone l’impegno; dall’altro il Gruppo La-vis gestirà direttamente tutte le attività inerenti i nuovi brands, incluso il rilancio di “Cembra - Cantina di Montagna” e si doterà di una rete di distribuzione gestita direttamente. “I razionali di questo percorso sono costituiti prevalentemente dall’idea di ampliare la presenza commerciale del Gruppo La-vis sul territorio nazionale, attraverso due strutture ben definite, complementari e sinergiche” afferma l’ing. Marco Zanoni. In questo modo, Fratelli Rinaldi Importatori potrà focalizzare i propri sforzi e, soprattutto, le proprie competenze su quei marchi per i quali ha ampiamente dimostrato di avere un know-how e delle capacità commerciali di primissimo valore, mentre il Gruppo La-vis avrà l’opportunità di gestire direttamente i nuovi progetti. “Il rinnovo del rapporto di distribuzione con Fratelli Rinaldi Importatori rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di rilancio del Gruppo La-vis, il cui orizzonte incomincia ad assumere delle tinte decisamente più definite”, rimarca l’Ing. Marco Zanoni – Commissario del Gruppo La-vis – in merito al nuovo percorso strategico condiviso con Fratelli Rinaldi Importatori. “La rinnovata fiducia e la revisione strategica, in un’ottica di maggiore collaborazione e coinvolgimento, degli accordi con il Gruppo La-vis costituiscono non solo un riconoscimento per l’importante lavoro svolto da oltre dieci anni, ma anche un caposaldo fondamentale per la crescita e lo sviluppo di tutta la Fratelli Rinaldi Importatori” sottolinea positivamente il Dott. Giuseppe Tamburi – Amministratore Delegato della Fratelli Rinaldi Importatori.  
   
   
SICCITÀ: UN DANNO PER GLI AGRICOLTORI E PER I CONSUMATORI VENETI. SONO IN AGGUATO LE SPECULAZIONI  
 
La siccità si sta facendo pesantemente risentire anche nel Veneto, con i suoi effetti negativi soprattutto per l’agricoltura, che ha bisogno di acqua che però scarseggia. “Alla vigilia della dichiarazione dello stato di crisi – ha affermato l’assessore regionale alle politiche agricole – voglio sottolineare tuttavia i veri pericoli che questa situazione può avere per imprenditori agricoli e cittadini. Le colture soffrono e soffriranno, la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – ha spiegato l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come ‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita ,senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti da Paesi dove il problema non esiste”. “Invito perciò tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle nostra associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori – ha concluso l’assessore regionale – perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.  
   
   
FIRENZE - SELEZIONE REGIONALE OLI EXTRAVERGINE DI OLIVA: 59 I PROMOSSI  
 
Sono 59 su 135 gli oli extravergini di oliva ad aver superato la selezione del concorso indetto da Regione Toscana con la collaborazione di Unioncamere Toscana, Toscana Promozione, e Metropoli, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, Divisione Laboratorio Chimico Merceologico. Dei 59 oli selezionati, 3 passano alla fase nazionale del Concorso “Ercole Olivario 2012”: l’Olio Extra Vergine d’Oliva Chianti Classico Dop del Frantoio del Grevepesa di San Casciano in Val di Pesa (Fi); l’Olio Extra Vergine d’Oliva Igp Toscano del Frantoio Franci di Montenero d’Orcia (Gr) e l’Extra Vergine “Olio del Capunto” Igp Toscano dell’Oliviera Sant’andrea di Rapolano Terme (Si). La prima edizione della Selezione Regionale, aperta unicamente agli oli extravergini di oliva Dop e Igp (hanno partecipato le cinque denominazioni regionali Igp Toscano, Dop Chianti Classico, Dop Terre di Siena, Dop Lucca e Dop Seggiano), si propone di promuovere la migliore produzione olearia toscana, in Italia e all´estero e cerca di stimolare le imprese olivicole verso un continuo miglioramento della qualità del prodotto. Per partecipare alla Selezione le aziende potevano presentare fino ad un massimo i quattro oli riferiti a lotti omogenei di almeno 300 kg. I campioni iscritti e raccolti da Metropoli, che li ha resi anonimi, sono stati analizzati da una commissione composta da 11 capi panel provenienti da tutte le province toscane, in rappresentanza delle commissioni di assaggio riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e operanti presso enti pubblici. Tutti gli oli selezionati, con le loro caratteristiche analitiche e sensoriali, assieme alle informazioni relative all’azienda produttrice, saranno raccolti in un catalogo in lingua italiana ed inglese che sarà distribuito dalla Regione Toscana, Toscana Promozione, Unioncamere Toscana e dalle Camere di Commercio regionali nelle occasioni di promozione dei prodotti tipici della regione in Italia ed all’estero. Per informazioni: Toscana Promozione Tel: 055462801  
   
   
RURALE SOCIALE PER LA COMPETITIVITA` MULTIFUNZIONALE DELL``IMPRESA AGRICOLA. L´ESEMPIO DELL``AGRINIDO .  
 
Si sta svolgendo in questi giorni il primo corso in agricoltura sociale nell´ambito della multifunzionalita` dell´impresa agricola, organizzato dall´Assam. Tra le tematiche di studio, particolare attenzione e` riservata all´esperienza degli agrinido, promossi dalla Regione Marche. Vengono affrontati anche temi di sviluppo ulteriore per anziani e disabili. Il corso ha tra i relatori esperti di livello nazionale, tra cui il prof. Francesco Di Iacovo dell´Universita` di Pisa. Sulle tematiche la Regione Marche ha di recente adottato la legge regionale 21 del 2011, che dedica un capo specifico alla agricoltura sociale. ´Il corso ´ commenta il vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini ´ sta riscuotendo un notevole successo ed ha lo scopo di offrire le conoscenze di base per poter avviare un``attivita` nell´agricoltura sociale e le relative leggi applicabili, in modo da aumentare la versatilita` dell´impresa agricola e la sua redditivita`. Un focus particolare viene fatto sull´esperienza dell´agrinido di qualita`, che le Marche, tra le prime in Italia, hanno avviato nei mesi scorsi, riscontrando l´adesione prima di un´azienda nella provincia di Macerata ed ora, in risposta al secondo bando, di altre cinque. L´impresa agricola e` sempre piu` non solo entita` produttrice di beni primari, ma anche realta` promotrice di welfare sociale diffuso e di valorizzazione dell´attrattivita` e dell´immagine di un intero territorio´.  
   
   
BOLZANO: RISCHIO DI DIFFUSIONE DEL “COLPO DI FUOCO” TRA I FRUTTETI  
 
L’ufficio fruttiviticoltura informa che nei prossimi giorni, a causa dell’aumento della temperatura, vi è il rischio che si verifichino dei casi di colpo di fuoco nei frutteti, in particolare nella zona di Terlano. Il direttore dell’Ufficio fruttiviticoltura, Konrad Mair, rileva che il colpo di fuoco può essere facilitato dalla presenza di umidità ed in particolare se viene effettuata un’irrigazione dall’alto sugli alberi in fase di fioritura. L’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, sottolinea che solamente con l’impegno di tutti gli operatori del settore sarà possibile porre un freno alla diffusione dell’infezione batterica del colpo di fuoco. Per ulteriori informazioni gli interessati sono invitati a prendere contatto con l’Ufficio fruttiviticoltura che ha sede in via Brennero, 6 a Bolzano, Tel. 0471 41 50 80, 41 50 81; Fax: 0471 41 50 89; Sito web: http://www.Provincia.bz.it/agricoltura/    
   
   
CALABRIA: APPROVATA DA PARTE DELLA GIUNTA LA LEGGE SULLA TUTELA DEL PATRIMONIO OLIVICOLO  
 
L’assessore Regionale all’Agricoltura Michele Trematerra esprime soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta Regionale della proposta di legge per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”. “Pur vantando una tradizione millenaria e rappresentando una delle risorse economiche più rilevanti della regione – ha dichiarato Trematerra - il patrimonio olivicolo calabrese, se non adeguatamente salvaguardato, rischia infatti di perdere quel ruolo di primo piano che ha finora rivestito. Le piante di ulivo, in particolar modo quelle secolari, con l’imponenza dei loro tronchi e la bellezza delle loro chiome, sono oggi chiamate a svolgere, ancora più che in passato, un ruolo multifunzionale a cui, alla funzione produttiva, si affiancano quelle paesaggistica, storico-ambientale e turistica. La loro longevità è inoltre forziere dell’ingente patrimonio genetico di cui esse sono portatrici, avendo passato indenni secoli di cambiamenti climatici e trasformazioni ambientali”. L’assessore Trematerra ha evidenziato, poi, che le norme legislative di riferimento sulla salvaguardia delle piante di ulivo sono ancora poche. Infatti, dal decreto legislativo luogotenenziale n. 475 del 1945, emanato nel contesto di una grave deficit socio-economico in cui versava l´Italia all´indomani della guerra, successivamente modificato nel 1951 con la legge n. 144, con il divieto di abbattimento di alberi di olivo oltre il numero di cinque ogni biennio, la normativa non ha fatto passi avanti significativi. “Perciò - ha sottolineato Trematerra - con la presente proposta di legge abbiamo voluto colmare i vuoti normativi esistenti, attraverso tutta una serie di interventi mirati, tra i quali possiamo annoverare l’istituzione del ‘Registro degli alberi monumentali di olivo’ della Regione Calabria, la fissazione di un limite massimo di interventi ammissibili su base regionale e l’aver voluto scongiurare l’estirpazione selvaggia delle piante di ulivo. Si sono infatti stabilite norme certe relativamente all’estirpazione, il reimpianto e l’eventuale trasporto, prevedendo perfino la rigenerazione delle piante stesse. Consapevoli di queste verità - ha aggiunto l’assessore - abbiamo voluto promuovere la tutela e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio che le piante di ulivo rappresentano per la Calabria, al fine di garantire non solo la conservazione ma il contemporaneo rilancio di questo comparto di fondamentale importanza per il futuro della nostra regione. Aspettiamo ora fiduciosi la procedura di approvazione della Legge da parte del Consiglio regionale, consapevoli di aver compiuto un altro importante passo per la crescita della nostra splendida Regione”.  
   
   
BASILICATA - VINITALY 2012, BILANCIO POSITIVO PER LE AZIENDE LUCANE  
 
Consolidamento dei mercati europei, “assaggi” di quelli emergenti, prospettive in direzione dei Paesi orientali. La collettiva lucana al Vinitaly 2012 si chiude con un bilancio positivo per le 28 aziende lucane presenti alla kermesse veronese, nell´ambito della missione organizzata da Unioncamere e Regione Basilicata e coordinata dalla Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza. "La collaborazione intrapresa già da qualche anno con la Camera di Commercio italiana per la Germania - spiega il vicepresidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte – ci ha consentito di preselezionare 10 buyer tedeschi (provenienti da tutto il Paese) interessati ai vini lucani di qualità, che hanno realizzato oltre 80 incontri betobe. Per il futuro dovremo proseguire sul percorso di selezione sempre più mirato, intercettando le tendenze del mercato e seguendo le indicazioni dei nostri operatori, che come sempre hanno il polso della situazione". Le nuove frontiere, secondo alcuni produttori, portano decisamente verso l´Oriente e la Cina, che dopo aver scoperto la Francia del vino ha iniziato a concentrare l´attenzione sull´Italia (prevalentemente Piemonte e Toscana) e potrebbe scoprire presto anche la Basilicata. Per il momento, tuttavia, i mercati consolidati sono quelli europei e statunitensi, come confermato anche dalla quattro giorni veronese in cui tutti i vini a denominazione di origine del territorio hanno trovato esposizione e riscontri. Per la prima volta in assoluto, inoltre, al Vinitaly 2012, è stata promossa l´unica Docg lucana, Aglianico del Vulture Superiore, protagonista di degustazioni con abbinamenti vino-cibo insieme a prodotti di altri territori.  
   
   
L’UMBRIA AL “VINITALY 2012”: OLIO EXTRAVERGINE FRANTOIO “DECIMI” AL “TOP” GUIDA OLII “GAMBERO ROSSO”  
 
 Il miglior olio extravergine di oliva in Italia è umbro, secondo la "Guida degli Oli d´Italia 2012" del "Gambero Rosso", ufficialmente presentata al "Vinitaly" di Verona. Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento è stato il Frantoio "Decimi" di Passaggio di Bettona. "Si tratta di un riconoscimento importante - ha commentato l´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, nel corso di un dibattito sul vino e sull´olio svoltosi allo "stand" umbro di "Vinitaly", in occasione della presentazione della guida "Olivino" - che testimonia la qualità dell´olio umbro e l´altissima professionalità dei nostri produttori". Al dibattito (moderato da Federico Quaranta e Lucio Biagioni) hanno preso parte l´autore della Guida Matteo Grandi, il presidente di Unioncamere Giorgio Mencaroni, il presidente di Confagricoltura Umbria Marco Caprai, Filippo Antonelli (Movimento Turismo del Vino) e Avelio Burini (Strade umbre del Vino e dell´Olio"). "L´olio del Frantoio Decimi è veramente straordinario - ha commentato il giornalista enogastronomico Antonio Boco -, e se lo splendido verdissimo olio in calice di Graziano e Romina Decimi fosse stato... Un vino, credo - ha detto con una battuta - che nell´Italia del vino non si parlerebbe d´altro".  
   
   
BATTISTELLA: IL GOVERNO CI TUTELERA’ DALLA CONTRAFFAZIONE DEL NOME PROSECCO  
 
Ieri, presso lo Stand del Prosecco al padiglione numero 4 di Vinitaly, Verona, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania ha incontrato Mirco Battistella, dell’azienda trevigiana Battistella produttrice di Prosecco Dop. Il Ministro dell’Esecutivo Monti ha voluto augurare alle Casa spumantistica del Coneglianese sempre maggior successo. Catania ha anche autografato la bottiglia numero 1 dell’annata 2011 del ‘Battistella, il Prosecco extra dry Millesimato Dop’, prima linea della Battistella destinata al mercato Horeca di fascia alta. ‘La richiesta inviata qualche giorno fa al Governo Monti di intervenire contro il Prosecco tarocco in giro per il mondo sta sviluppando le prime, serie reazioni politiche. Le parole di Catania contro i casi di Italian sounding e di contraffazione alimentare sono rassicuranti e ci fanno ben sperare in una presa di posizione chiara e battagliera nel breve termine. Molte isituzioni e stakeholder se ne sono lavati le mani per troppo tempo, concentrandosi su ‘connerie’ inutili, campaniliste, miopi e talvolta illogiche, permettendo così a scaltri ‘ladri di etichette’ di far ciò che volevano per decenni del nome Prosecco in Europa e all’estero. Speriamo non sia troppo tardi e che il Governo si faccia presto garante dei nostri diritti, portando la voce di noi imprenditori nelle sedi opportune’ conclude Mirco Battistella della casa vinicola Battistella produttrice di Prosecco certificato.  
   
   
VINITALY, IL BILANCIO PER LA PUGLIA ALL´EDIZIONE 2012  
 
Eleganza, questo il tratto distintivo con cui la Puglia si è imposta e fatta apprezzare al Vinitaly 2012. Non solo la raffinatezza e lo stile degli stand che meritano comunque menzione, ma proprio l’eleganza dei vini presentati dalle aziende vitivinicole pugliesi a Verona. Ne è convinto il noto sommelier Alessandro Scorsone, figura di spicco nell’universo enogastronomico, presente ad ogni edizione della prestigiosa rassegna specializzata. “Vinitaly 2012 rappresenta per la Puglia il raggiungimento dell’eleganza ormai prossima all’eccellenza. Da diverso tempo assaggio i vini per la Puglia e ogni anno danno dimostrazione di crescita, segno evidente di una grande umiltà nell’ascoltare e seguire le indicazioni che i vari degustatori suggeriscono attraverso la loro esperienza. Il livello raggiunto dai vini pugliesi può diventare un trampolino di lancio per molti, ma non bisogna adagiarsi quanto piuttosto impegnarsi per mantenere questo livello di qualità”. “Da questa 46ma edizione di Vinitaly – commenta soddisfatto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno - emerge una Puglia capace. Capace di affinare le tecniche produttive e di vinificazione, capace di comunicare i suoi progressi, capace di valorizzare le sue radici enologiche e culturali, capace insomma di fare il salto di qualità nel panorama nazionale e di guadagnarsi un posto speciale nell’olimpo dei vini. Ed il segreto sta tutto nella professionalità dei produttori e nell’antica saggezza, abbinate all’umiltà di chi sa di avere le carte in regola per raggiungere risultati eccellenti e di dover lavorare con grande determinazione”. Le cifre ed il lavoro sviluppato grazie al programma organizzato dall’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia con la collaborazione di Ais, Associazione Italiana Sommelier Puglia, Movimento Turismo del Vino Puglia e Onav, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino Puglia, sono un’ulteriore conferma del successo di questa edizione che è durata un giorno in meno rispetto allo scorso anno: centinaia i giornalisti accreditati nell’area Puglia tra blogger, relatori e “guidaioli”; 256 incontri del “Taste press &blog” organizzato dal Movimento Turismo del Vino; buyer ed importatori esteri che hanno incontrato i produttori sviluppando migliaia di contatti; 32 eventi organizzati tra conferenze stampa, degustazioni mirate a cura dell’Onav Puglia e assaggi “raccontati” dalle Masserie didattiche dedicate ogni giorno ad un particolare territorio della Puglia (Daunia e Gargano, Murgia e Grande Salento). Molto soddisfatti i produttori che, almeno secondo una prima stima, hanno la netta sensazione che questa edizione sia in crescita rispetto alla scorsa, nonostante la congiuntura economica negativa del Paese. Superiore il numero di ordini registrati, un pubblico più competente con una percentuale più alta di operatori del settore a scapito dei semplici consumatori finali, più numerosi i paesi di provenienza dei compratori: Stati Uniti, Giappone, Brasile, Olanda, Paesi del Nord Europa, Asia e naturalmente l’Italia. Notevole il volume di bottiglie stappate e calici degustati: le 144 cantine espositrici hanno utilizzato quasi 2500 etichette per un totale di 60mila bottiglie consumate e 600mila calici riempiti. Nell’enoteca dei vini di Puglia sono state stappate dai sommelier dell’Ais Puglia, 1200 bottiglie per un totale di 12mila calici degustati. All’interno degli stand la media degli incontri con gli operatori del settore è stata di circa 150 unità per singola azienda. La novità del 2012 è stata la presenza dei cuochi delle Masserie didattiche che attraverso gli orti di Puglia hanno raccontato e fatto degustare piatti semplici e genuini abbinati ai vini serviti in Enoteca. Confermata anche quest’anno la presenza degli eno-turisti incuriositi ed attratti dall’infopoint dedicato al turismo del vino, organizzato in collaborazione con l’Assessorato regionale al Turismo, dove hanno potuto raccogliere materiale informativo e scattare una divertente foto ricordo con un pannello scenografico “Saluti dalla Puglia” pubblicato e taggato sui social network.  
   
   
VINITALY, IL 30% DEI VITICOLTORI MARCHIGIANI E’ UNDER 40: IL DOPPIO DELLA MEDIA ITALIANA  
 
La viticoltura delle Marche è giovane. Così tanto che la percentuale di vigneron marchigiani under 40 è quasi il doppio del dato nazionale. Se in Italia i giovani impegnati nella viticoltura sono meno del 15% del settore (stime Coldiretti), nella terra di Giacomo Leopardi la percentuale comunicata dalla Regione Marche si avvicina al 30 per cento. Un dato confermato dalla presenza di aziende giovani anche allo stand che la Regione Marche ha al Vinitaly: su 107 espositori, 36 sono quelle che vedono la presenza di under 40, o come titolari o comunque come imprenditori professionali. Cifre alla mano, su 7.316 aziende vitivinicole nelle Marche, quelle che vedono la presenza di un giovane nell’organigramma sono circa 2.100. “Sono numeri lusinghieri – commenta il vicepresidente della Regione Marche, Paolo Petrini – tanto che come governo regionale da alcuni anni dedichiamo uno specifico Pacchetto giovani all’intero del Programma di sviluppo rurale e nel periodo 2008-2011 abbiamo stanziato circa 67 milioni di euro”. Fra i 220 progetti regionali finanziati, quelli relativi al settore vitivinicolo hanno riguardato soprattutto le ristrutturazioni aziendali, il miglioramento delle linee produttive e l’acquisto di macchine per la raccolta. Per Alberto Mazzoni, direttore dell’Imt, l’Istituto Marchigiano di Tutela vini, i giovani costituiscono un valore aggiunto “per almeno tre cose fondamentali: lo studio, che spesso mancava ai genitori; l’esperienza maturata vivendo in una famiglia agricola e l’entusiasmo dell’età. La nuova generazione ha inoltre facilitato l’aggregazione, migliorando la capacità di gestione. Le new entry: due case history. Fra le aziende vitivinicole giovani, addirittura il 4% è costituito da nuove aziende. C’è anche chi ha abbandonato la precedente attività, per diventare un viticoltore. Roberto Venturi ha 40 anni e conduce un’azienda di 8 ettari a Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, ( www.Viniventuri.it ), dove produce anche Verdicchio Docg Castelli di Jesi e Rosso Piceno. “Ho lasciato la Merloni, dove ero addetto al controllo qualità – racconta Venturi -. Sono il primo della famiglia che fa questo lavoro in modo professionale, prima sia il nonno Amerigo che mio padre Filiberto lo facevano per hobby su una superficie di appena 3 ettari”. Dal 2008 produce vini (60mila bottiglie) e li esporta, soprattutto in Belgio e Olanda. “Ma qui al Vinitaly ho avuto contatti interessanti con buyer della Florida, dell’Ungheria e della Germania”. Sul cambio di vita è entusiasta: “Il vino è un mondo entusiasmante”. Stefano Balducci, 33 anni, si è messo in tasca la laurea in Filosofia. “Ma dopo la tesi su Giordano Bruno ho accettato la proposta di mio padre Alfonso e oggi mi occupo di produzione e vendita nell’azienda di famiglia”. Parliamo di 13 ettari a Monte San Vito (Ancona) e una produzione di 50mila bottiglie fra Morro d’Alba e Verdicchio dei Castelli di Jesi Docg, targata Podere Santa Lucia ( www.Poderesantalucia.com ).  
   
   
VINITALY, BILANCIO PROFICUO DELLA PRESENZA DEL FVG  
 
- I produttori del Friuli Venezia Giulia sono soddisfatti di questa terza esperienza con il Tipicamente Friulano e con il rinnovato stand dell´Ersa al 46.Vinitaly. Ma lo sono anche i viticoltori del vigneto regionale che hanno proposto le rispettive realtà sempre nel padiglione 6 della Fiera di Verona, ma al di fuori dello stand collettivo. A evidenziarlo è il direttore generale dell´Ersa, Mirko Bellini, di rientro da Verona dopo un´esperienza al Vinitaly che ha definito senza dubbio proficua e positiva. Secondo Bellini, il quale cita la personale esperienza pluridecennale a Verona, quest´anno l´affluenza al principale salone del vino e dei distillati d´Itala è stata caratterizzata in particolare da visitatori del settore: operatori del pianeta vino, ristoratori, winemaker, enologi, sommelier. Quest´edizione del Vinitaly è stata caratterizzata dal cambiamento delle date di apertura: l´inaugurazione domenica scorsa, la chiusura oggi. Dunque, secondo quanto confermano gli operatori, domenica il quartiere fieristico scaligero è stato affollato dal pubblico di appassionati, curiosi, navigatori del gusto. Il lunedì invece un grande affollamento di operatori e addetti ai lavori. Un´affluenza quasi da giornata festiva, quella del lunedì, più contenuta nelle altre due giornate. Positivo dunque il bilancio complessivo del Salone, che era esteso su una superficie di quasi 95 mila metri quadrati, con 4164 espositori, ha registrato oltre 150 mila visitatori nelle quattro giornate, e l´accreditamento di 2625 giornalisti. Mentre erano 105 le aziende del Friuli Venezia Giulia presenti nello stand dell´Ersa. Nella sola giornata di lunedì, nello stand dell´Ersa sono state registrate ed esaudite ben 1200 richieste di accesso alle degustazioni guidate. E sono stati utilizzati ben 9 mila bicchieri marchiati con l´aquila patriarcale del Tipicamente Friulano. Secondo Bellini, e come confermano i produttori, quest´edizione del Vinitaly è stata proficua per la promozione, per le aziende di tutte le dimensioni che si sono presentate a Verona con il Tipicamente Friulano, e che hanno saputo perseguire la qualità nel percorso di sviluppo in vigneto e in cantina. In particolare, viene evidenziato che non sembra avere flessioni la richiesta del vino di qualità del Friuli Venezia Giulia, specie di quello da uve a bacca bianca.  
   
   
VINITALY, SUCCESSO DEI CALICI DI QUALITÀ DELLA LIGURIA. A MAGGIO “VINIDAMARE 2012” AL CENOBIO DEI DOGI DI CAMOGLI  
 
Verona.con la presentazione di "Vinidamare 2012", la rassegna dei vini liguri promossa dall´Associazione italiana sommelier con il comune di Camogli, Regione e Unioncamere Liguria, hanno concluso con un bilancio positivo la partecipazione a Vinitaly 2012, a Verona. Per le settanta aziende vinicole liguri presenti allo stand sono stati quattro giorni di incontri con operatori e appassionati italiani e stranieri che hanno confermato l´ottimo gradimento dei vini del territorio. I vini liguri sono di nicchia, con una produzione limitata – circa 5 milioni di bottiglie- "ma hanno una qualità decisamente superiore, un grande vantaggio per consumatori e appassionati di alto livello come quelli americani", ha detto Lucio Caputo, presidente dell´Italian Wine Food Institute e dell´International Trade Center di New York, ospite dello stand della Regione Liguria a Vinitaly. Nel 1999, grazie a Caputo, la Liguria partecipò alla rassegna internazionale Grand European Wine Tasting. Due anni dopo, Lucio Caputo, l´11 settembre 2001 era al lavoro nel suo ufficio al 78° piano della Torre Nord del World Trade Center. Due piani sotto gli uffici dove si schiantò il primo aereo dell´American Airlines dirottato dai terroristi di Al Qaeda. Caputo scese a piedi fino a piano terra e riuscì miracolosamente a salvarsi, come hanno raccontato tutte i media del mondo. "Vinidamare 2012", giunta alle nona edizione, è in programma lunedì 7 maggio 2012 nei saloni dell´hotel Cenobio dei Dogi di Camogli. Nel borgo turistico del Golfo Paradiso è attesa una ottantina di produttori liguri che presenteranno le loro etichette al mondo alberghiero e della ristorazione, agli esercizi commerciali e al mondo della comunicazione. In programma anche una tavola rotonda sulla promozione dei vini Doc e Igt di Liguria.  
   
   
VINITALY 2012: GRANDE SUCCESSO PER IL MOLISE  
 
Il Vinitaly non tradisce le attese e anche quest’anno, a dispetto della crisi globale che ha investito i mercati di tutto il mondo, è partito alla grande. Oltre 80 mila le presenze registrate nei primi due giorni di manifestazione, così come dichiarato dal Direttore Generale di Verona Fiere, Mantovani, che ha sottolineato la qualità degli operatori presenti. Insomma, la nuova formula, con apertura della fiera la domenica e chiusura il mercoledì, sembra essere quella giusta, se è vero, come è vero, che il numero di presenze è in linea con le previsioni e la qualità degli operatori è quella che si attendevano le aziende espositrici. Questo è anche il parere delle 12 aziende molisane protagoniste al Vinitaly 2012. Aziende che già nei primi due giorni di manifestazioni hanno avuto la possibilità di incontrarsi con tantissimi operatori del settore, sia italiani che esteri, con i quali hanno avviato interessanti rapporti commerciali che potrebbero assicurare loro l’ingresso in nuovi mercati. Tra le presenze più significative si registrano quelle di operatori asiatici ed americani, mentre tra le novità figurano gli indiani e i sudamericani. Non meno importanti, ovviamente, le presenze degli operatori europei con i quali le aziende molisane lavorano in modo intenso già da diversi anni. Ma il Vinitaly è anche l’occasione per premiare la qualità e la professionalità. E così, come avviene ormai ogni anno, il Molise si fa onore con i suoi vini e con gli imprenditori che lo producono. Così è avvenuto per l’azienda Di Majo che è riuscita a piazzare il suo “Contado” fra i 100 migliori vini al mondo. L’imprenditore Enrico Di Giulio, dell’azienda Borgo di Colloredo, è stato, invece, insignito della medaglia “Cangrande alla Scala”, come benemerito della vitivinicoltura. Ma riconoscimenti significativi sono stati consegnati anche alle donne che nel Molise fanno impresa, ovviamente nel settore vitivinicolo. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Angela Fusco Perrella, a Loredana Dragani, Presidente della Cantina Sociale San Zenone di Montenero di Bisaccia, e alle sorelle Sara e Carla Catabbo dell’azienda Catabbo di San Martino in Pensilis. Si è trattato di premi importanti che testimoniano la vitalità dell’imprenditorialità femminile che in Molise fa registrare percentuali da primato. Un momento di alta visibilità per il Molise c’è stato lunedì mattina quando all’interno dello stand istituzionale si è svolta una conferenza stampa alla presenza di qualificati operatori della stampa specializzata. L’assessore Fusco Perrella, nel presentare la situazione del comparto vitivinicolo regionale, con le sue 4 Doc e 2 Igt, ha sottolineato l’importanza dell’intera filiera, annunciando il pieno sostegno della Regione attraverso una serie di misure che verranno adottate a breve e che contribuiranno a sostenere l’intero comparto anche attraverso interventi di comunicazione e marketing. Il Presidente Vicario dell’Unioncamere Molise, Luigi Brasiello, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione interistituzionale, grazie alla quale è possibile presentarsi in modo adeguato al di fuori dei confini regionali e valorizzare nel miglior modo possibile sia il territorio che le imprese. E il Vinitaly ne è una testimonianza. La collaborazione tra Regione ed Unioncamere Molise ha, infatti, creato le condizioni giuste per presentare in modo adeguato il meglio della produzione vitivinicola regionale. Una produzione – ha proseguito Brasiello – che incide in modo significativo sull’economia della nostra regione e per questo deve essere sostenuta, incentivata e promossa in tutto il mondo. Il Presidente di Unioncamere Molise ha poi illustrato il programma promozionale delle iniziative che verranno realizzate nel corso del 2012 a favore delle imprese molisane, evidenziando che si punterà, in modo particolare, su azioni di incoming con il duplice obiettivo di favorire l’organizzazione di eventi b2b tra le imprese molisane e gli operatori esteri e promuovere il territorio regionale che proprio grazie a queste azioni di incoming potrà ospitare flussi di operatori che visiteranno le bellezze regionali, soggiorneranno in Molise e creeranno valore aggiunto per la nostra economia. E’ intervenuto, quindi, il Presidente Vicario della Camera di Commercio di Campobasso, Amodio De Angelis, che ha illustrato alcune iniziative di successo avviate in Molise, quali “Campagna Amica” e “Menù a Km 0” che si integrano al pacchetto di iniziative illustrate dal Presidente Brasiello. In particolare, anche nell’ambito delle azioni di incoming che verranno organizzate, si cercherà di promuovere le filiere produttive mettendo a sistema i produttori e ristoratori che garantiscono la qualità. Nel corso della giornata di lunedì 26, lo stand del Molise, oltre ad ospitare la conferenza stampa e i giornalisti della stampa specializzata, ha ospitato anche numerose personalità fra le quali i consiglieri regionali Nicola Cavaliere e Lucio De Bernardo, il Presidente di Unioncamere Italiana, Ferruccio Dardanello, e i Presidenti delle Camere di Commercio di Benevento e Caserta. Il Presidente Dardanello, in particolare, ha espresso apprezzamento per come l’Unioncamere Molise sia riuscita ad interagire con la Regione Molise per l’organizzazione di un evento internazionale che assicura elevata visibilità all’intero territorio regionale e alle sue imprese. Da questa collaborazione – ha proseguito Dardanello – l’Unioncamere Molise è riuscita ad ottenere il massimo, creando le condizioni giuste per promuovere e valorizzare nel migliore dei modi il comparto vitivinicolo della propria regione, esaltando anche l’immagine di un territorio piccolo ma tutto da scoprire.  
   
   
AL VIA AL PRIMO CORSO UNIVERSITARIO SUL GELATO ORGANIZZATO DA UNIVERSITÀ DI BOLOGNA–POLO DI RIMINI IN COLLABORAZIONE CON CARPIGIANI GELATO UNIVERSITY E PARTE A GIUGNO.  
 
La 1^ edizione del corso “Ciclo di produzione e norme igieniche del gelato artigianale” è organizzata da Università di Bologna–polo di Rimini in collaborazione con Carpigiani Gelato University e parte a giugno. Bologna si conferma capitale del gelato. Domani al Carpigiani Gelato Lab, si celebra la Giornata Europea del Gelato con un laboratorio didattico per bambini Tutto è pronto per il nuovo corso di Formazione Permanente “Il ciclo di produzione del gelato artigianale e le norme igieniche da rispettare”, istituito dall’Università di Bologna - Polo di Rimini in collaborazione con Carpigiani Gelato University. Si tratta di un primato internazionale, che intende formare un professionista del settore dolciario/gelatiero con le adeguate conoscenze teorico/pratiche nel campo della produzione igienica mediante l´utilizzo di specifici macchinari e del valore nutrizionale. E’ la prima volta nella storia che si realizza una partnership di questo tipo nel settore della gelateria artigianale, dando origine ad un corso di livello universitario. Il bando per iscriversi, da ieri, è online sul sito www.Unibo.it. 49 le ore totali di lezioni, 7 i crediti formativi rilasciati a fine corso, unitamente ad un diploma ufficiale dell’Università di Bologna. Dal 25 al 30 giugno 2012, la prima edizione in lingua italiana. Tra i docenti di riferimento per l’Alma Mater, il professor Giorgio Cantelli Forti, Presidente del Polo Scientifico Didattico di Rimini, e le Professoresse Silvana Hrelia, Facoltà di Farmacia, Biochimica della nutrizione, e Mirella Falconi, Facoltà di Farmacia, Anatomia. Ancora, i Prof. Marco Luccarini, Daniele Caretti e Franca Zanetti. Il corso si articolerà in una parte teorica, tenuta presso il Polo di Rimini, e in una parte pratica condotta dal Maestro Roberto Lobrano presso la sede di Anzola dell’Emilia della Carpigiani Gelato University. Qui si entrerà nel vivo, sviluppando teorie e tecniche della gelateria artigianale e realizzando uno stage in piena regola. Il Programma Il corso vuole fornire le nozioni di base sul controllo di qualità (norme di mantenimento e conservazione ideali, igiene, cariche batteriche, cenni di microbiologia, contaminazioni con altri alimenti, compatibilità con intolleranze alimentari...) e sul valore nutrizionale del gelato artigianale, approfondendo le caratteristiche delle materie prime (zuccheri, grassi, accenni alle proprietà digestive/funzioni metaboliche di assorbimento...). Il corso sensibilizzerà gli utenti all´utilizzo di materiali "ecologici" e "biodegradabili" in un´ottica di un marketing ecosostenibile. Ulteriore obiettivo del corso è formare l´allievo alle conoscenze teoriche indispensabili per intraprendere un´attività nel settore della gelateria artigianale, addestrando anche alla pratica, mediante l´uso di macchine da laboratorio di ultima generazione, nella produzione di gelati di qualità superiore. La partecipazione a questo corso fornisce agli utenti la possibilità di muovere, con adeguato bagaglio teorico e pratico, i primi passi nel mondo della gelateria artigianale. Il gelato, oltre al vantaggio di essere gradito a bambini e anziani, adatto anche ai convalescenti, e percepito come una golosa gratificazione, può infatti avere conseguenze positive su una o più funzioni specifiche dell’organismo, tali da migliorarne salute e benessere o ridurre il rischio di malattia. «Il gelato è un alimento particolarmente adatto ad essere “funzionalizzato”, essendo un ottimo “carrier” di ingredienti ad alto valore aggiunto, quali i componenti nutraceutici– spiega Il Direttore del corso, Prof.ssa Silvana Hrelia -. Questo alimento si presta benissimo all’addizione di fibre, batteri probiotici e componenti antiossidanti. L’alimento funzionale si configura come un alimento naturale, il cui effetto positivo per la salute è attribuibile o a componenti intrinsecamente presenti o a componenti con cui è stato arricchito. Per l’Unione Europea gli alimenti funzionali sono “Alimenti di cui è stata dimostrata la capacità di interagire positivamente con una o più funzioni bersaglio nell’organismo, con effetto superiore a quello della normale nutrizione, in modo da ottenere un significativo miglioramento dello stato di salute e benessere e/o una diminuzione di rischio di contrarre patologie croniche. Questo nuovo corso intende fornire le basi per realizzare gelati funzionali dall’alto valore aggiunto”. “Siamo orgogliosi di collaborare alla realizzazione di questo innovativo e pionieristico corso universitario - dice Kaori Ito, direttrice di Carpigiani Gelato University, la scuola più famosa al mondo nel settore -: l’obiettivo è formare i gelatieri presenti e futuri alla creazione di un gelato sano e sempre più in linea con le linee guida per una corretta nutrizione. Da due anni a questa parte abbiamo raddoppiato le iscrizioni alla nostra scuola e possiamo confermare che da tutte le parti del mondo tra gelato e benessere oggi il legame è stretto e le richieste degli studenti vanno nella direzione di un approfondimento scientifico e culturale sempre maggiore”. Per maggiori informazioni e scaricare il bando: http://www.Unibo.it/portale/offerta+formativa/altaformazione/2011-2012/ciclo_di_produzione_e_norme_igieniche_del_gelato_artigianale.htm?wbcmode=presentationunpublished  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE 2012: ANALISI DELLA SITUAZIONE E STUDIO DELLE STRATEGIE PER VALORIZZARE LA D.O.P PROVOLONE VALPADANA  
 
Si è tenuta presso la Sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona. L’assemblea annuale dei Soci del Consorzio Tutela Provolone Valpadana. Durante l’incontro è stato analizzato l’attuale andamento legato alla produzione e al consumo del Provolone Valpadana, sono state messe in evidenza le criticità del mercato e sono state vagliate le possibili strategie per valorizzarne la D.o.p. Il Presidente Stradiotti ha innanzitutto relazionato i soci in merito alle problematiche legate alla produzione e al consumo del Provolone Valpadana D.o.p. Che hanno subito nell’ultimo anno un moderato rallentamento nella crescita. Le motivazioni sono riscontrabili in una più generale crisi dei mercati e in un sempre più acceso antagonismo del prodotto “generico” che spesso va ad inficiare lo sviluppo del Provolone Valpadana D.o.p. Grazie a modalità di produzione e di vendita assai diversificate e senza vincoli di sorta. Per affrontare nel modo migliore questa situazione il Presidente Stradiotti ha focalizzato l’attenzione sulle strategie necessarie per qualificare l’effettivo valore aggiunto del Provolone Valpadana D.o.p. Rispetto al prodotto “generico”. Partendo dalle sue valenze di tipicità è necessario incrementarne il valore percepito puntando sugli aspetti più rilevanti: da un lato il gusto, che lo rende un prodotto particolare, dall’altro la naturalità e la completezza nutrizionale che lo rendono un prodotto sano ed affidabile. Bisognerà quindi puntare sui fattori che ne possono esaltare la differenza e quindi sulla sua immediata riconoscibilità esteriore, sulla marchiatura e sulla differenzazione della dicotomia tipologica tra dolce e piccante. Anche l’aspetto promozionale dovrà essere curato con attenzione attraverso iniziative in accordo con Alti Formaggi e con altri Consorzi, attraverso il tour nelle piazze per avere un contatto diretto con i consumatori e attraverso nuovi progetti sul territorio e su mercati non convenzionali. “Dovremo essere bravi a fare nostri i valori della D.o.p. Prima ancora di trasferirli ai consumatori. - ha affermato in conclusione il Presidente Stradiotti- “Magnificare con l’immagine del prodotto il concetto che una Dop, anche per il consumatore più distratto, è il frutto della trasformazione di una materia prima e di un sapere tutto italiano. Dovremo mantenere alta la qualità di prodotto ed essere garanti della tracciabilità della filiera e cogliere i favori di chi tenderà a diversificarsi per quanto riguarda i gusti, i desideri ed i comportamenti. Solo così potremo continuare a crescere anche in un periodo di omologazione globale come quello attuale”  
   
   
GRANAROLO, BUSINESS IN CONTINUA EVOLUZIONE DAL CORE DEL LATTE: NUOVI TARGET, NUOVE NICCHIE DI CONSUMO E DEBUTTO IN NUOVI SEGMENTI.  
 
Una crescita a due cifre, a colpi di acquisizioni, da quella di Yomo e di Centrale del Latte di Milano, fino a quella recente di Lat Bri, ma sostenuta soprattutto da importanti innovazioni di prodotto – Granarolo, il principale gruppo lattiero-caseario a capitale italiano – si presenta con un cambio di rotta e una strategia che ha come unico imperativo “crescere in risposta alle mutate esigenze del mercato”, valorizzando la materia prima – il latte, puntando su nuovi target, inventando nuove nicchie di consumo, debuttando in nuovi segmenti, attraverso novità di servizio al consumatore e al cliente… Nel settore lattiero-caseario, avere prodotti che fanno leva solo sul prezzo non permette lo sviluppo del business nel lungo periodo. Così Granarolo, leader nel settore caseario, primo produttore nazionale di latte e yogurt, ha deciso di puntare tutto sull’innovazione e per farlo ha segmentato i mercati in maniera diversa, per essere sempre più attrattivi nei confronti del consumatore informato e attento, che analizza le varie offerte sul mercato e che sceglie i prodotti solo in base al valore che attribuisce loro. Chiediamo a Filippo Marchi, direttore commerciale del Gruppo Granarolo, quali sono gli obiettivi che si prefigge il Gruppo, con questo importante piano di innovazione: “Nel breve periodo, entro fine 2012, puntiamo a far si che l’innovazione pesi sul fatturato totale il 5%. L’obiettivo di lungo termine, vede invece la realizzazione di progetti che passano attraverso un’attenta analisi dei cambiamenti socio-demografici dei prossimi 5-10 anni, degli stili di vita e di consumo che genereranno nuovi bisogni. Questo perché saper interpretare i nuovi bisogni e dare risposte con prodotti nuovi, ad alto contenuto di servizio – sempre con la garanzia di controllo e di qualità della materia prima, grazie al presidio della filiera, rappresenterà una leva di crescita e sviluppo che ci porterà al a realizzare entro il 2016 oltre il 10% di fatturato con prodotti nuovi.”. Segno della forte vitalità competitiva è la serie di lanci di nuovi prodotti, 15 solo negli ultimi mesi, tutti con caratteristiche di forte innovazione, che interessano nuove formulazioni e packaging, nuovi target, ma soprattutto l’ingresso di Granarolo in nuovi mercati. Scopriamo allora con Tiziano Manco, direttore marketing del Gruppo Granarolo, una delle novità 2012 più importanti, legata all’ingresso in nuovi mercati: “La scommessa numero uno vedrà il debutto di Granarolo nel baby food. Per questo progetto è stato creato un comitato ad hoc di esperti, nutrizionisti e pediatri, con cui sono state svolte ricerche per lo sviluppo di una gamma di prodotti decisamente innovativi e nutrizionalmente equilibrati. Si tratta della prima linea completa di alimenti per l’infanzia, composta da Latte Crescita 3 alto pastorizzato, Yogurt Crescita e Creme Crescita - fatta con latte fresco Alta Qualità - dedicata ai bambini 1-3 anni, che le mamme per la prima volta troveranno in modo integrato nel banco frigo dei supermercati”. “E’ il progetto d’innovazione più importante non solo e non tanto per i numeri che esprime – prosegue Tiziano Manco - ma soprattutto per la specificità del target a cui ci rivolgiamo e per la conseguente attenzione e complessità con cui è stato sviluppato sempre in coerenza con la nostra vision: essere primi in qualità, freschezza e bontà per il piacere ed il benessere delle persone”. Granarolo da sempre è riconosciuta dai consumatori come una marca spiccatamente italiana, adatta a tutta la famiglia, grazie alla bontà e alla genuinità dei suoi prodotti. E proprio da questi valori che nascono altre due golose novità: • una gamma di gelati in vaschetta, fatti con cura artigianale, prodotti in Italia, con tanto latte fresco Alta Qualità e ingredienti selezionati, che si caratterizzano per un sapore avvolgente ed una cremosità sorprendente; • la cioccolata in tazza già pronta, un prodotto con elevato potenziale, perché unisce una qualità organolettica eccellente ad un alto contenuto di servizio. Altre Novita’ 2012 Latte Fresco. Il Gruppo Granarolo ha confermato nel 2011 la propria leadership con una quota a valore del 24,3% sul totale del latte fresco e del 30,4% nell’alta qualità. Tra le novità nel comparto latte, ricordiamo la maxibottiglia da 1,5 litri, dedicata alle famiglie alto consumanti, un progetto partito da settembre 2011 con delle buone performance, che vedrà sviluppato il proprio potenziale nel corso di quest’anno. Latte e Panna Uht. Il Gruppo Granarolo si conferma 2° player del mercato del latte Uht, con una quota a valore del 19,8%. In questa categoria l’obiettivo principale è quello di introdurre delle innovazioni di prodotto a valore aggiunto, che possano limitare il fenomeno di banalizzazione della categoria. Importante sarà il rilancio della gamma Accadì con il progetto di riduzione del lattosio sotto la soglia dello 0,01% e con il lancio delle nuove referenze “intero”. Molto interessante anche il lancio della Panna Uht monoporzione da 100ml avvenuto a gennaio 2012 e che consente di offrire un’elevata componente di servizio a coloro che trovano il classico formato da 200ml troppo grande rispetto alle proprie esigenze di consumo. Yogurt e Dessert. Il Gruppo Granarolo si conferma leader a valore del segmento Intero con una quota a valore del 23,8%, di cui 17,5% con Yomo e 6,3% con Granarolo; particolarmente positiva la performance dell’ultimo trimestre 2011 in cui il Gruppo Granarolo non solo si è confermato leader a valore con una quota del 24,9%, ma è diventato leader anche a volume con una quota del 20,6% (+0,6 punti vs. Anno precedente). Anche i dati di inizio 2012 confermano questo trend, ottenuto grazie al contributo di entrambe le marche del Gruppo: non solo la star Yomo, ma anche Granarolo Alta Qualità che, grazie al rilancio del 2011 (restyling grafico del pack e nuovo spot televisivo), ha registrato importanti tassi di crescita a volume e a valore. Per rafforzare ulteriormente la leadership nel segmento Intero è di questo mese il lancio del nuovo Yomo con pezzi di frutta 100% Naturale. Il 2012 sarà anche l’anno in cui sviluppare tutte le potenzialità di Yomino, lanciato a fine settembre 2011 con risultati molto positivi: nel bimestre gennaio-febbraio 2012 ha già raggiunto il 10% di quota valore nel segmento dello yogurt per bambini. Nei Dessert verrà lanciata ad aprile una nuova di linea di Dessert a base ricotta. Formaggi. Il Gruppo Granarolo si è confermato 2° player di marca nei formaggi freschi in cui compete (mozzarella, crescenza, ricotta e mascarpone) con una quota a volume dell’8,6% in crescita di 0,4 punti vs. Anno precedente. Buono il risultato sulla mozzarella dove Granarolo ha raggiunto la quota volume del 7,6% in crescita di 0,7 punti vs. Anno precedente. Granarolo entrerà quest’anno nella categoria del formaggio spalmabile - che vale circa 200 milioni di euro – e lo farà con un nuovo prodotto fatto con latte fresco Alta Qualità. Per rafforzare la presenza nella categoria, a gennaio è stata inoltre lanciata la nuova mozzarella Prima Natura Bio, cavalcando da un lato il trend positivo del biologico in tutto il comparto lattiero-caseario e dall’altro la forza della marca Prima Natura Bio, leader nel latte biologico. A marzo il lancio del Parmigiano Reggiano in stick, che grazie anche ad un simpatico gadget, sul pack strizzerà l’occhio ai bambini, oltre che alle mamme per le sue valenza nutrizionali. Innovazione anche nella comunicazione. Per il lancio di Granarolo Baby Food partirà un Piano di Comunicazione innovativo fortemente concentrato sul Web. Sarà sviluppato un nuovo sito www.Granarolobimbi.it, dedicato al mondo dei bambini, dove le mamme potranno ricevere il supporto di un team di validi esperti tra cui un pediatra specializzato in nutrizione e una psicopedagogista. L’idea è quella di creare un luogo virtuale ricco di contenuti utili per le mamme, dove quotidianamente verranno ‘postate’ delle ‘notizie fresche’. Oltre al sito dedicato, verranno sviluppate una serie di iniziative ‘on e off- line’ mirate ad informare le mamme sulla novità Granarolo e sulle caratteristiche distintive della nuova linea ‘baby’. Il lancio del Baby Food sarà inoltre supportato da una comunicazione annuncio Tv. Nell’ambito del brand Granarolo, si continuerà a sostenere la gamma dei prodotti “fatti con latte fresco Alta Qualità Granarolo”, mettendo in evidenza le distintività della filiera fatta da 1000 allevatori e 60000 mucche italiane e la bontà dei prodotti che ne derivano, con focus su yogurt, stracchino, mozzarella e da quest’anno anche l’ultimo nato: il gelato. Sulla marca Yomo previsto il lancio di Yomino con un ricco piano di comunicazione indirizzato al target di consumo ed un piano multimediale sulla marca Yomo 100% naturale “core” focalizzato sulle importanti distintività di prodotto. Per saperne di più: http://www.Granarolo.it  
   
   
PREMIATA LA GASTRONOMIA SVEDESE  
 
Argento ai Campionati Europei di Cucina: Il cuoco svedese Adam Dahlberg si è aggiudicato a Bruxelles il secondo posto alla finalissima del Bocuse d´Or Europe. Inoltre la Svezia si è imposta anche per essere la sede dove si svolgeranno i Campionati Europei nel 2014. La Svezia ha molto da offrire in campo culinario e non ha certo bisogno di nascondersi dietro altre nazioni. Questo ancora una volta ha dimostrato la competizione culinaria Bocuse d´Or Europe, svoltasi il 20 e 21 Marzo 2012 a Bruxelles. 20 cuochi provenienti da tutta Europa si sono qui riuniti per designare il migliore. Il concorrente svedese Adam Dahlberg ha vinto l’argento piazzandosi dietro al norvegese, mentre il terzo posto è andato alla Danimarca. Questo risultato sottolinea ancora una volta l´alto livello culinario raggiunto già da diversi anni dalla Svezia e da altri paesi scandinavi. Adam Dahlberg ha lavorato per il più famoso chef svedese Mathias Dahlgren ed è uno dei proprietari di Adam & Albin Matstudio, esclusivo Food Studio che organizza corsi di cucina, eventi ristorazione e catering. Contemporaneamente la Svezia ha vinto anche un altro importante concorso: il Bocuse d´Or Europe del 2014 si svolgerà infatti a Stoccolma. L’esito positivo è, tra le altre cose, il risultato dell´iniziativa lanciata lo scorso anno "Svezia - la nuova nazione culinaria", al cui centro sono stati messi i prodotti agricoli naturali. La Svezia sta da diversi anni fortemente investendo nello sviluppo e nella trasformazione in senso ecologico e soprattutto sostenibile della produzione di cibi locali. Un altro segno della rivoluzione culinaria in atto in Svezia è offerto dalla Guida Michelin 2012 "Principali città europee": nell’ultima edizione sono stati aggiunti ben dieci ristoranti svedesi. Allo stesso tempo Stoccolma rimane l´unica città del Nord Europa che possa vantare due ristoranti con due stelle Michelin. La Svezia ha ottenuto quest´anno un totale di dodici stelle distribuite su dieci ristoranti. In più, altri nove ristoranti svedesi sono stati insigniti del premio Bib Gourmand: Brasserie Bobonne, Proviant, Rolfs Kök, Den Gyldene Freden, Pubologi, Ulla Winbladh e Sjögräs nella capitale, a Göteborg, Tvåkanten e Familjen. Stoccolma (2012): Due stelle - Mathias Dahlgren Matsalen e Frantzén/lindeberg Una stella - Mathias Dahlgren Matbaren, Esperanto, Fredsgatan 12, Lux Stockholm Göteborg: Una stella - Kock & Vin, Thörnströms Kök, 28+ e Fond Chi fosse interessato a un panorama completo e approfondito della nuova cultura alimentare svedese e delle sue tendenze, ha la possibilità di procurarselo dal 24 al 27 aprile, alla Fiera di Stoccolma "Gastronord", a cui saranno presenti anche alcuni dei migliori chef del Paese. Gastronord e l’altra grande fiera dedicata al vino "Vinordic", che si svolgerà in parallelo dal 25 al 27 aprile, sempre a Stoccolma, sono gli appuntamenti di settore più importanti del nord Europa per il comparto alberghiero, ristorazione e catering (www.Gastronord.se). White Guide 2012 rende onore ai migliori ristoranti svedesi dell´anno È uscita a marzo l’edizione per il 2012 della più importante guida ai ristoranti della Svezia, la Guida Bianca/white Guide. Vi sono elencati ben 472 ristoranti e 37 bar di tutto il Paese. Inoltre la Guida Bianca ha di nuovo assegnato ambiti riconoscimenti: il titolo Ristorante dell´anno 2012 è andato al ristorante a due stelle Frantzén / Lindeberg di Stoccolma; l´Esperienza culinaria dell´anno, secondo la Guida, è quella proposta dallo chef Niklas Ekstedt nel suo locale Ekstedt di recente apertura, in cui si cucina su fuoco vivo seguendo antichi metodi di preparazione delle pietanze, sempre a Stoccolma, così come la Nuova stella dell’anno, Ristorante Jonas, che serve menù degustazione creativi con ingredienti di stagione e unisce i prodotti scandinavi ai sapori di tutto il mondo. Anche altre regioni e città come Göteborg e Malmö hanno potuto rallegrarsi per una serie di premi assegnati dalla giuria, tra cui quello per il Locale del Cuore: il premio 2012 è stato assegnato al Belle Epoque di Malmö per essere il ristorante di quartiere senza pretese che tutti cercano ma che al tempo stesso non rinuncia alle alte aspirazioni in termini di creatività nella preparazione di piatti della tradizione svedese. In collaborazione con Visitsweden, White Guide ha assegnato quest´anno anche un nuovo premio per la "Gastronomia naturale": il riconoscimento è andato allo chef Magnus Nilsson del ristorante Fäviken Magasinet a Åre / Järpen, nella Svezia centrale. Questo titolo verrà riconosciuto anche in futuro a ristoranti che riservano ai prodotti locali e biologici un ruolo centrale nel proprio menù, riuscendo a esprimere la molteplicità dei sapori della natura svedese e nello stesso tempo contribuendo a proteggerla a lungo termine. Www.whiteguide.se (in svedese) www.Frantzen-lindeberg.com www.Ekstedt.nu www.Restaurang-jonas.se (in svedese) Benvenuti a Göteborg, la capitale culinaria della Svezia 2012! Göteborg è dal punto di vista culinario una delle città più interessanti nel Nord Europa. Avendo rafforzato negli anni il suo status di fucina culinaria del Nord Europa, Göteborg è stata nominata Capitale Culinaria della Svezia 2012. Nel corso di una recente cerimonia la città si è aggiudicata il prestigioso titolo in riconoscimento della ricchezza e della qualità dei prodotti naturali, che molto spesso comprendono anche ingredienti freschi provenienti da tutta la regione della costa occidentale. I giudici sono rimasti impressionati dalla fantastica partnership instaurata tra Göteborg e la circostante regione della Svezia Occidentale, una perfetta connessione tra città e campagna, tra la produzione alimentare su piccola scala e quella industriale - spiegando che tutto ciò contribuisce a rendere la città molto attrattiva per i visitatori sia nazionali che internazionali. Göteborg vanta attualmente ben quattro ristoranti con una stella Michelin ciascuno: 28 +, Fond, Kock & Vin e Thörnströms Kök (novità 2011). Pure un pranzo da Gabriel, nel mercato del pesce "Feskekörkan”, è davvero un´esperienza straordinaria per chi ama pesce e crostacei. Esempi di altri ristoranti da non perdere: Hos Pelle -Cucina casalinga svedese di alta qualità; Smaka -Famoso per i piatti classici svedesi; Wasa Allée - Cucina moderna e sostenibile con una predilezione per i piatti di mare; Sjömagasinet - Pesce e crostacei. Info su ristoranti a Göteborg: http://www.Goteborg.com/en/startpage/layout1/languages/italiano1/startpage---italiano---gusti-di-goteborg/ La cucina della Svezia Occidentale: http://www.Vastsverige.com/en/west-sweden/food/ Info sulla cucina svedese: http://www.Visitsweden.com/svezia/regioni-e-citta/stoccolma/gastronomia-stoccolma/ristoranti-rinomati-stoccolma/ www.Visitsweden.com Pressroom http://www.Visitsweden.com/svezia/pressroom/local-press-rooms/italia/  
   
   
LA GUIDA MICHELIN PREMIA IL FLOCONS DE SEL DI MEGÈVE CON LA TERZA STELLA  
 
Il prestigioso riconoscimento alla fantasia della cucina e alla passione dello chef Emmanuel Renaut L’amore per la montagna e per Megève hanno portato ad Emmanuel Renaut, chef del Flocons de Sel, la terza stella Michelin. Una vera e propria consacrazione arrivata lo scorso 27 febbraio, per un grande artista della cucina che di strada per arrivare qui ne ha fatta parecchia. Atipico, brillante, passionale e audace: così dalla critica gastronomica internazionale viene definito Renaut. In realtà la sua grandezza sta sin dall’inizio nell’aver creduto di essere l’unico artefice del proprio destino e di dover lavorare sodo per arrivare al massimo. A differenza di molti, la sua opera è stata sempre discreta e senza clamori, nella consapevolezza di continuare ad imparare sempre. Anche dagli altri. Osservando il lavoro del grande team del Crillon, all’inizio della carriera, e operando con loro in squadra, Renaut ha progredito portando nel suo lavoro lo spirito di squadra e la modestia. Nel 1990 arriva ad Annecy dove è chef insieme a Marc Vierat a L’auberge de L’eridane. Un’esperienza importante che dura sette anni, poi una breve pausa di sei mesi al Claridge di Londra, nel 1997, e l’anno successivo il ritorno alle sue montagne e a Megève. Qui Emmanuel Renaut apre il ristorante “Flocons de Sel”. Nel 2001 arriva la prima Stella Michelin e nel 2007 la seconda che ormai consacra il Flocons de Sel come il punto di riferimento dell’alta cucina alpina. La sua cucina si ispira profondamente al territorio e alle montagne e Renaut va a pescare personalmente sul lago di Annecy, a raccogliere funghi e visitare le aziende che producono formaggi. Insomma, per lui il lavoro è passione e infatti nel 2004 ottiene il riconoscimento di “Best worker in France”. Nel 2007 insieme al ristorante arriva l’idea dell’albergo, un piccolo ´chalet de charme´ immerso nella natura, una struttura unica. A dicembre 2008 Emmanuel lo inaugura con sua moglie Kristin. Poche stanze dove nessun particolare è lasciato al caso, tanto legno, una spa, una cantina eccezionale, la piscina e naturalmente il ristorante gastronomico. Finalmente il sogno è diventato realtà! Ora Emmanuel è nell´olimpo della gastronomia, ma il suo motto rimane: continua a lavorare non aspettandoti mai nulla, facendo in modo che la vita sia un’avventura, credendo sempre di essere l’artefice del tuo destino. Megeve@megeve.com - www.Megeve.com  
   
   
BAYER CROPSCIENCE: IL VINO SOSTENIBILE SI DEVE VENDERE MAGIS A VINITALY PER COMUNICARE CONCRETAMENTE LA SOSTENIBILITÀ  
 
Uno scambio di opinioni di alto livello tra professionisti della produzione e della distribuzione del vino e non un incontro tecnico, per mettere a fuoco il progetto Magis che definisce, guida e traccia una produzione sostenibile, accompagnando le aziende in un percorso di comunicazione in grado di trasmettere a chi compra il vino il valore aggiunto che questa produzione merita. “Questo incontro è la logica risposta a quanto ci chiede chi lavora con noi nel mercato vitivinicolo: produrre sempre meglio e farlo sapere – ha detto Karina von Detten, amministratore delegato di Bayer Cropscience in Italia – portando le nostre risposte tecniche in progetti concreti come Magis e stimolando il dialogo aperto e costruttivo tra le persone che operano lungo la filiera per realizzare una comunicazione chiara, coerente ed efficace. “ Il coinvolgimento di chi utilizza il vino negli abbinamenti (il mondo degli chef) che seleziona prodotti italiani di qualità per presentarli nell’alta ristorazione internazionale, e di chi lo distribuisce a livello specializzato (il mondo delle enoteche), permette un confronto diretto con chi si rapporta con i consumatori. E, inoltre, anticipa altre occasioni portate avanti da Magis per presentare il vino sostenibile Magis ai buyers. Bayer Cropscience, una consociata di Bayer Ag, è una delle società leader per volume d’affari e per innovazione nelle tecnologie applicate all’agricoltura ed è presente in più di 120 Paesi. Bayer Cropscience nel nostro Paese include le aree della protezione delle colture (Crop Protection) e delle scienze ambientali (Environmental Science). Alcuni concetti guida dell’attività di Bayer Cropscience sottolineano che senza spirito creativo non c’è innovazione e senza conoscenza o condivisione l’innovazione non si diffonde. Alla base di questi principi stanno le numerose e diversificate attività che da anni Bayer Cropscience porta avanti per contribuire alla crescita professionale degli operatori del settore agricolo. Ogni anno l’azienda organizza incontri e varie iniziative durante i quali è lasciato largo spazio all’aggiornamento tecnico-scientifico sui temi di attualità in collaborazione con esperti del mondo universitario, della ricerca, della produzione e della distribuzione  
   
   
SACLÀ LANCIA IL NUOVO CONDIVERDERISO CON POLLO  
 
Saclà lancia per l’estate 2012 un prodotto unico ed originale: il Condiverderiso con pollo, un mix di croccanti verdure come peperoni rossi e gialli, olive verdi, carote, cetrioli, cipolline, sedano, pannocchiette di mais e fagioli rossi a cui viene aggiunto il 30%* di petto di pollo totalmente italiano. Il Condiverderiso con pollo Saclà è una ricetta semplice e gustosa, perfetta per preparare insalate di riso fresche e veloci. Il liquido di governo in agrodolce preserva la bontà e il sapore degli ingredienti. Ogni confezione, il cui peso è 290g per 175g di prodotto sgocciolato, consente di preparare una stuzzicante e originale insalata di riso per 3/4 persone. Inizialmente, la confezione sarà caratterizzata da un Capflash, una soluzione cartotecnica montata sulla capsula riportante la dicitura “novità” per enfatizzare il lancio del prodotto  
   
   
EUROFOOD, AZIENDA CHE DA ANNI PORTA SULLE NOSTRE TAVOLE I MIGLIORI CIBI DA TUTTO IL MONDO, PROSEGUE IL SUO IMPEGNO NELLA PROMOZIONE DI UN´ALIMENTAZIONE SANA, CONTROLLATA E NATURALE CON LA COMMERCIALIZZAZIONE NEI SUPERMERCATI DELLA GAMMA TROPICAL ALOE VERA, BEVANDE SALUTARI CHE OLTRE A ESSERE GUSTOSE E DI QUALITÀ PORTANO BENEFICI ALLA SALUTE  
 
. Da sempre i popoli del Sud America conoscono le proprietà antiossidanti, rigeneranti e depurative dell´aloe. Studi e ricerche scientifiche recenti hanno confermato le proprietà di questa pianta dagli effetti disintossicanti sull’organismo e tonificanti sul sistema digestivo. Esistono molte varietà di Aloe, tuttavia solo l’Aloe Vera è la pianta utile all’uomo grazie alla sua efficacia. Il gel d’Aloe Vera, estratto a freddo dalla parte interna delle foglie viene lavorato con tecniche moderne che ne mantengono le proprietà benefiche della foglia fresca. Tropical Aloe Vera utilizza una materia prima selezionata con grande cura per portare sul mercato una bevanda della salute, con aloe vera naturale, sana, gustosa, ricca di vitamine e minerali, con solo ingredienti naturali, senza conservanti, senza coloranti artificiali e senza grassi. La gamma Tropical Aloe Vera comprende cinque varianti, in bottiglie Pet contenenti 500 ml di polpa di Aloe Vera al 100%, pronta da bere. Il Drink Tropical Aloe Vera Naturale è una bevanda gradevole e dolce dal buonissimo sapore di uva fragola, ideale integratore per gli sportivi. La combinazione di due ingredienti conosciuti per i loro effetti positivi sul benessere del corpo, danno vita al Drink Tropical Aloe Vera al Tea Verde, un succo dal gusto speciale e rinfrescante. Ancora più dissetante è il Drink Tropical Aloe Vera al Tea Verde e Limone ricco di vitamine e dal sapore molto fruttato. Aromatizzati alla frutta così da renderli molto gradevoli al gusto, i Drink Tropical Aloe Vera alla Pesca e al Melograno sono le bevande ricche di vitamina C e minerali che possono soddisfare le persone amanti dei sapori più dolciastri. Per dissetarsi e caricarsi durante la giornata, i drink all’Aloe Vera Tropical diventano un salutare sostitutivo di qualsiasi bibita. Tropical Drink Aloe Vera Naturale 500ml 1,52 € Tropical Drink Aloe Vera al Tea Verde 500ml 1,56 € Tropical Drink Aloe Vera alla Pesca 500ml 1,62 € Tropical Drink Aloe Vera al Tea Verde e al Limone 500ml 1,62 € Tropical Drink Aloe Vera al Melograno 500ml 1,62 € www.Eurofood.it  
   
   
DAL 13 AL 15 APRILE 2012 IL GRAND HOTEL ROYAL E GOLF (WWW.HOTELROYALEGOLF.COM) DI COURMAYEUR OSPITERÀ LA PRIMA EDIZIONE DEL ROYAL WINE FESTIVAL, UNA FINESTRA SU UNA REALTÀ CHE RISERVA TANTISSIME SORPRESE: I VINI DELLA VALLE D’AOSTA, ECCELLENZA DEL NOSTRO PAESE.  
 
Il suggestivo lounge bar dello storico albergo ospiterà le realtà vinicole della Regione, offrendo la possibilità di conoscere più da vicino non solo il panorama enologico valdostano, sulla Route des Vins, ma soprattutto i “Vignerons” che grazie all’amore per il loro territorio, dal clima e dalle condizioni geografiche difficili, ottengono un vino genuino e di alta qualità. Oltre a deliziare il palato, uva e vino ci offrono nuove formule di benessere e di relax. In occasione del Royal Wine Festival il Centre de Beautè del Grand Hotel Royal ha studiato dei trattamenti enoterapici ad hoc basati sui principi attivi dell’uva: gommage corpo, massaggio all’olio di vinacciolo e trattamento viso dalle proprietà rivitalizzanti, antiossidanti, e tonificanti  
   
   
INIZIA IL COUNTDOWN PER IL TASTING AUSTRALIA 2012  
 
E’ iniziato il conto alla rovescia per il Tasting Australia 2012, il festival enogastronomico più importante del Paese, che si tiene ogni due anni ad Adelaide, capitale del South Australia: quest’anno l’evento si svolgerà dal 26 aprile al 3 maggio 2012. 80 Eventi – Saranno più di 80 gli eventi che proporranno il meglio della cucina e dei prodotti australiani: oltre 160 cuochi, enologi, ristoratori e produttori prenderanno parte a workshop, sessioni culinarie e incontri, che permetteranno ai visitatori di conoscere e imparare tecniche e segreti della cucina moderna. Cucina Per I Bambini - Quest´anno il festival riserverà particolare attenzione ai più piccoli: i giovani cuochi avranno l’opportunità di approfondire l’amore per il cibo grazie a lezioni pratiche, eventi e corsi, pensati per insegnare l’arte di una buona e sana cucina fin da piccoli. Un Nuovo Seafood Festival – Come parte dei numerosi eventi che celebrano il Tasting Australia in tutto il South Australia, Kangaroo Island inaugura il “Sealink Seafood Festival”, che si svolgerà dal 27 aprile al 2 maggio: l’evento si propone di celebrare i prodotti dell’isola con numerose iniziative. I visitatori avranno l’opportunità di gustare ottimi piatti a base di ingredienti locali, partecipare a barbecue, grigliate di pesce e cene attorno al fuoco, potendo inoltre vedere come vengono prodotti miele, formaggi e olio nelle aziende dell’isola. Ci saranno inoltre dimostrazioni e Master Class tenute da chef importanti come Pete Evans, direttamente da My Kitchen Rules, e Simon Bryant da The Cook and the Chef, noti programmi australiani  
   
   
SAPORI D´ORIENTE NELLE SCUOLE DI CUCINA CONGUSTO  
 
Sapori dal lontano Oriente invadono le scuole di cucina Congusto. Il fascino asiatico conquista anche il salotto gastronomico più glamour d´Italia e il palato raffinato dei suoi ospiti. Sensibile alle tendenze, Congusto asseconda il trend del momento e, in onore della dilagante passione food per il cibo esotico, propone un originale percorso culinario in tre lezioni attraverso alcuni tra i più affascinanti paesi dell´Est. Un viaggio indimenticabile per assaggiare ad ogni tappa una fetta del misterioso mondo orientale: dalla Cina al Giappone, passando per il Vietnam per conoscere i più tipici piatti di queste terre lontane e carpire i segreti di una cucina che vanta una tradizione millenaria, divenuta nel tempo sinonimo di leggerezza e di tecniche di cottura sane e originali, capaci di garantire la conservazione del colore, del gusto e dei principi nutritivi di ogni prodotto. Sapori raffinati, accostamenti inediti e tanto, tanto gusto per un corso che intende stupire anche i più tradizionalisti tra i frequentatori della scuola, rivelando come l´Asia non sia solo riso, ma nasconda in sé una ricchezza di prodotti, spezie, ingredienti, stili culinari sapientemente mescolati a dare piatti ancora sorprendentemente moderni e attuali: dall´intramontabile involtino primavera al wanton, al tofu e alle zuppe cinesi; dal sushi e sashimi dal tipico sapore nipponico al variegato e colorato mondo e all´armonia inconfondibile della cucina vietnamita. Tre appuntamenti da non perdere per tutti gli amanti dei sapori esotici e non solo!! E per chi ama la sperimentazione in tavola e il sapore autentico e un po´ sauvage delle cruditè Congusto inaugura anche una nuova tematica: Speciale tartare e carpacci- un corso riservato ai più chic e agli amanti dei gusti intensi. Guida d´eccezione in questo excursus tra i sapori esotici lo Chef Roberto Maurizio: professionista dinamico e da sempre appassionato di tradizioni gastronomiche straniere, il suo stile si contraddistingue per le più varie influenze multietniche e il suo savoir faire ai fornelli, ne siamo certi, non potrà che incantare i corsisti lasciandoli a bocca aperta!! Milano: -Cucina Orientale Date disponibili: Venerdì 4,11,18 maggio - h 19.00 Corso & degustazione: € 210,00 Per una singola lezione:€ 80,00 1°lezione: cucina cinese 2°lezione: cucina giapponese 3°lezione: cucina vietnamita -Speciale Tartare E Carpacci Date disponibili: Giovedì 17 maggio - h 19.00 Corso & degustazione: € 80,00 Catania: Cucina Orientale Date disponibili: Mercoledì 2,9,16 maggio – h 20.00 Corso & degustazione: € 210,00 Per una singola lezione:€ 80,00 1°lezione: cucina cinese 2°lezione: cucina giapponese 3°lezione: cucina vietnamita  
   
   
DIAM E BELBO SUGHERI TRA GLI SPONSOR UFFICIALI DELLA NONA EDIZIONE DI SICILIA EN PRIMEUR  
 
Diam Sugheri (filiale italiana di Diam Bouchage) e Belbo Sugheri, sponsor ufficiali della nona edizione di Sicilia en Primeur, dal 20 al 22 aprile prossimi, per sostenere la manifestazione organizzata da Assovini finalizzata alla promozione dei vini siciliani e dei relativi territori di produzione insieme alle rispettive eccellenze enogastronomiche. La manifestazione itinerante che nelle precedenti edizioni ha gi¨¤ toccato alcune tra le zone enologiche pi¨´ rappresentative della regione, nel 2012 si ferma all´Etna Golf & Resort Spa di Castiglione di Sicilia, sulle pendici del versante nordorientale dell´Etna, dove verranno presentate le eccellenze dell´ultima vendemmia di oltre 40 delle aziende socie di Assovini Sicilia. Per Diam Sugheri e Belbo Sugheri, gi¨¤ presenti sul territorio siciliano da tempo grazie alla partnership con importanti nomi dell´enologia, sar¨¤ una occasione importante di ulteriore promozione, dove addetti ai lavori e stampa di settore potranno saggiare personalmente le potenzialit¨¤ e la qualit¨¤ dei tappi tecnici in sughero Diam. Qualit¨¤ che si riconosce in tutta la vasta gamma Diam, per vini tranquilli (Diam 2, 3, 5, 10 e 15 adatti a diversi periodi di conservazione con permeabilit¨¤ specifiche), per vini spumante (Mytik Diam Classic o Diam Spumante) e per liquori, tutti garantiti esenti da gusto di tappo (Livello di Tca rilasciabile ¡Ü al limite di quantificazione di 0,5 ng/l) grazie al procedimento di trattamento del sughero - esclusivo e brevettato - purificato tramite Co2 allo stadio supercritico per evitare tutti i tipi di deviazione sensoriale indesiderata. Una ricetta originale che, grazie alla giusta permeabilit¨¤ del tappo, consente l´evoluzione desiderata dal vinificatore affinch¨¦ il vino arrivi al consumatore cos¨¬ come il suo creatore l´ha immaginato. La stessa attenzione che Diam Bouchage rivolge al vino la riserva anche all´ambiente: lo sviluppo sostenibile ¨¨ infatti un obiettivo per la societ¨¤, che ha strutturato la propria politica attorno a 4 concetti principali che hanno permesso in quattro anni dal 2006 al 2010 una riduzione del 15% delle emissioni di gas a effetto serra: controllo dei consumi di energia, valorizzazione dei sottoprodotti del sughero, controllo dei rischi industriali e della nocivit¨¤ delle installazioni tecniche, investimento nella ricerca e sviluppo di prodotti che rispettino al meglio l´ambiente. L´azienda, leader a livello mondiale nella produzione di tappi tecnici in sughero, fa parte del gruppo Oeneo operante anche nel settore della tonnellerie (Seguin Moreau), con due stabilimenti di produzione (San Vincente de Alcantara (Esp) e C¨¦ret (Fra) e numerosi centri di finitura vicini ai mercati vinicoli che contribuiscono alla messa sul mercato di circa un miliardo di tappi all¡¯anno in tutto il mondo - ossia il 5% del mercato della tappatura in sughero  
   
   
VINIPLUS 2012 GUIDA ALLE ECCELLENZE VINICOLE LOMBARDE DI AIS LOMBARDIA  
 
È disponibile Viniplus 2012, settima edizione della guida ragionata alle produzioni vitivinicole di qualità in Lombardia edita e curata da Ais Lombardia. Protagoniste della giornata di presentazione le cantine selezionate e segnalate all’interno della Guida Viniplus 2012, le cui etichette maggiormente rappresentative sono state proposte all’assaggio del pubblico in un ampio banco di degustazione tenutosi a Milano presso l’hotel The Westin Palace (piazza della Repubblica, 20). L’impegno di Ais Lombardia nel valorizzare il frutto del lavoro delle aziende vitivinicole lombarde si condensa in una pubblicazione rivisitata nella sua veste grafica e resa ancora più facilmente fruibile nella sua consultazione. Nel panorama delle guide, Viniplus si conferma un unicum grazie alle sue peculiarità: - la pubblicazione è dedicata esclusivamente ai vini lombardi; - si pone come strumento di consultazione e mappa delle zone e delle denominazioni vitivinicole regionali sia per i professionisti del settore sia per il consumatore finale; - le degustazioni sono effettuate esclusivamente da Sommelier qualificati che hanno valutato i vini alla cieca e secondo l’esclusivo metodo Ais di analisi sensoriale. I numeri della settima edizione - 448 pagine - 208 aziende inserite - 680 etichette segnalate - 700 campioni ca. Degustati tra bollicine, vini bianchi, rossi, rosati e da dessert - 11 i vini che hanno ottenuto il più alto riconoscimento, la “Rosa d’Oro” - 19 quelli che si sono aggiudicati la “Rosa d’Argento” - 113 i vini meritevoli delle “Quattro Rose” Queste cifre documentano una significativa crescita del livello qualitativo nella produzione vitivinicola lombarda, che oggi vanta 5 denominazioni Docg, 22 Doc e 15 Igt, ponendosi a pieno titolo ai vertici nel panorama enologico nazionale e internazionale. “Questi numeri confortano la scelta di Ais Lombardia di sostenere e promuovere il concetto di “Bere Bene, Bere Responsabilmente” tema oggetto della giornata di presentazione della nostra guida e di numerose altre attività svolte dalla nostra Associazione – spiega Fiorenzo Detti, Presidente Ais Lombardia – e siamo lieti di rilevare che le aziende lombarde continuino ad impegnarsi per elevare il livello qualitativo dei loro prodotti. Ais Lombardia, inoltre, in continuità con la scorsa edizione, ha voluto segnalare con la ‘Rosa Verde’ quei vini che non superano il limite di 75 mg/l di So2, uno standard ritenuto ottimale per la salute”. Ippocrate diceva: “Il vino è una cosa meravigliosa, appropriata all’uomo, sia in salute sia in malattia, purché assunto nella giusta dose e secondo la costituzione individuale”. Questi concetti, tutt’oggi validi, sono la base di un nutrito programma in cui Ais Lombardia promuove il principio del “Bere Bene, Bere Responsabilmente” a partire dai giovani studenti degli istituti alberghieri, che rappresentano i professionisti del futuro panorama enogastronomico Made in Italy. Luigi Bortolotti, Responsabile dei Degustatori Ais Lombardia, spiega: “I punteggi emersi dalle degustazioni rivelano un livello qualitativo globale in costante crescita. Gli sforzi profusi dai produttori, che investono sempre più sul proprio territorio, fanno sì che alcune zone che fino a qualche anno fa apparivano più in ombra propongano oggi vini di ottima qualità e che le zone tradizionalmente più vocate esprimano standard di assoluta eccellenza”. La Guida Viniplus nasce dal giudizio di un panel di Sommelier che possiede una preparazione tecnica certificata sia dal conseguimento del diploma di Degustatore Ais, sia dall’aver effettuato un percorso di approfondimento didattico, teorico e pratico, di grande spessore. Le degustazioni si sono svolte presso il “Centro di Ricerca Formazione e Servizi della Vite e del Vino Riccagioia” in ambiente idoneo, tutte rigorosamente alla cieca. 21 le commissioni coinvolte, ciascuna composta da 5 Degustatori, ognuno dei quali ha analizzato giornalmente non più di 32 campioni. I vini sono stati presentati suddivisi per zona e per tipologia, senza dare alcuna indicazione sull’annata di vendemmia. Per ogni vino è stata compilata, in forma anonima, una scheda di valutazione a punteggio Ais dai cui risultati è derivata l’attribuzione delle rose camune. I giudizi della guida Viniplus 2012 sono un riferimento utile per i consumatori, per gli operatori del settore e per i produttori di vino che desiderano cogliere l’evoluzione dei gusti del mercato, anche in previsione di Expo 2015. La Guida Viniplus 2012 è reperibile presso la sede Ais Lombardia e scaricabile da App Store per essere facilmente consultata, anche off-line, attraverso iPhone, iPad e iPod Touch. Viniplus 2012 Guida alle eccellenze vinicole lombarde di Ais Lombardia Le Rose d’Oro Moscato di Scanzo 2008 Biava Franciacorta Extra Brut Vittorio Moretti 2004 Bellavista Franciacorta Brut Rosé 2007 Ferghettina Franciacorta Pas Dosé Il Mosnel Lugana Molin 2010 Provenza Franciacorta Non Dosato Sublimis 2004 Uberti Garda Merlot Carpino 2007 Ricchi Oltrepò Pavese Bonarda Campo del Monte 2010 Agnes Oltrepò Pavese Rosso Bohemi 2005 Le Fracce Valtellina Superiore Sassella Riserva Vigna Regina 2001 Ar.pe.pe. Valtellina Superiore Inferno Carlo Negri 2007 Nino Negri Le Rose d’Argento Valcalepio Rosso 2008 Magri Sereno Franciacorta Pas Dosé Cellarius 2006 Berlucchi Passito Sole di Dario 2007 Cantrina Garda Classico Chiaretto Molmenti 2009 Costaripa Franciacorta Brut Satèn Argens La Montina Franciacorta Extra Brut Salvàdek 2007 Monte Rossa Franciacorta Brut Satèn 2007 Monzio Compagnoni Lugana Vigne di Catullo 2010 Tenuta Roveglia Lambrusco Mantovano Luna di Marzo 2010 Cantine Virgili Oltrepò Pavese Rosso Riserva Cavariola 2007 Bruno Verdi Provincia di Pavia Riesling Passito Conte Vistarino Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Giorgi 1870 2007 Giorgi Provincia di Pavia Riesling 2010 Monsupello Oltrepò Pavese Moscato Passito Dalla Vigna della Signora Anna 2008 Torrevilla Oltrepò Pavese Riesling Campo della Fojada 2009 Travaglino Sforzato di Valtellina Corte di Cama 2009 Mamete Prevostini Terrazze Retiche di Sondrio Rosso Numero Uno 2007 Plozza Sfursat di Valtellina Ca’ Rizzieri 2007 Rainoldi Valtellina Superiore Prestigio 2007 Triacca Le Quattro Rose Bergamo Valcalepio Moscato Passito Argo 2008 Angelo Pecis Moscato di Scanzo 2008 Biava Passito Giallo 2008 Biava Goccio di Sole 2009 Caminella Moscato di Scanzo 2007 Cascina Del Francès Moscato di Scanzo 2008 De Toma Moscato di Scanzo Doge 2008 La Brugherata Moscato di Scanzo 2008 Magri Sereno Valcalepio Rosso 2008 Magri Sereno Brescia Franciacorta Brut Rosé Barboglio De Gaioncelli Franciacorta Brut Gran Cuvée 2006 Bellavista Franciacorta Brut Satèn Gran Cuvée Bellavista Franciacorta Pas Operé Gran Cuvèe 2005 Bellavista Franciacorta Extra Brut Vittorio Moretti 2004 Bellavista Franciacorta Pas Dosé Cellarius 2006 Berlucchi Franciacorta Brut Rosé Cellarius 2007 Berlucchi Franciacorta Extra Brut Boschedòr 2007 Bosio Franciacorta Nature Bredasole Passito Sole di Dario 2007 Cantrina Benaco Bresciano Rosso Fuochi nella Notte di San Giovanni 2009 Cascina Belmonte Franciacorta Brut Satèn Monogram 2008 Castel Faglia Franciacorta Brut Satèn 2007 Contadi Castaldi Franciacorta Brut Satèn Soul 2005 Contadi Castaldi Garda Classico Chiaretto Molmenti 2009 Costaripa Garda Classico Chiaretto Rosamara 2010 Costaripa Franciacorta Brut 2005 Derbusco Franciacorta Extra Brut 2006 Derbusco Franciacorta Brut Rosé 2007 Ferghettina Franciacorta Brut Satèn 2007 Ferghettina Franciacorta Brut 2005 Fratelli Berlucchi Franciacorta Pas Dosé 2007 Fratelli Berlucchi Franciacorta Nature Gatti Franciacorta Brut Satèn 2007 Il Mosnel Franciacorta Extra Brut 2007 Il Mosnel Franciacorta Pas Dosé Il Mosnel Franciacorta Extra Brut Nelsoncenci Cuvée Speciale 2008 La Boscaiola Franciacorta Dosaggio Zero 2006 La Fiòca Franciacorta Brut Satèn Argens La Montina Franciacorta Brut Lantieri Franciacorta Brut Secolo Novo 2006 Le Marchesine Franciacorta Dosaggio Zero 2007 Le Quattro Terre Franciacorta Pas Operé 2007 Marchiopolo Franciacorta Dosaggio Zero Døm Mirabella Franciacorta Extra Brut Salvàdek 2007 Monte Rossa Franciacorta Brut Satèn 2007 Monzio Compagnoni Lugana Il Lugana 2010 Pasini San Giovanni Lugana Molin 2010 Provenza Lugana Superiore Selezione Fabio Contato 2009 Provenza Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2005 Ricci Curbastro Lugana Vigne di Catullo 2010 Tenuta Roveglia Franciacorta Brut Satèn Magnificentia 2007 Uberti Franciacorta Extra Brut Comarì Del Salem 2006 Uberti Franciacorta Non Dosato Sublimis 2004 Uberti Lugana Benedictus 2010 Valerio Zenato Franciacorta Brut 2007 Vezzoli Franciacorta Extra Brut Nefertiti Dizeta 2005 Vezzoli Franciacorta Extra Brut 2008 Vigna Dorata Franciacorta Brut Rosé 2008 Vigna Dorata Franciacorta Brut 2007 Villa Franciacorta Dosaggio Zero Numerozero Villa Crespia Franciacorta Brut Satèn Cesonato Villa Crespia Franciacorta Brut Conte di Provaglio Ziliani Mantova Lambrusco Mantovano Rosso Manté 2010 Cantina Sociale Di Gonzaga Lambrusco Mantovano Luna di Marzo 2010 Cantine Virgili Provincia di Mantova Lambrusco Pja Föc 2010 Cantine Virgili Garda Garganega Paroni 2010 La Prendina Garda Colli Mantovani Sauvignon Crestale 2010 Reale Alto Mincio Bianco Passito Le Cime 2009 Ricchi Garda Merlot Carpino 2007 Ricchi Milano Collina Del Milanese Passito Aureum 2008 Banino Pavia Oltrepò Pavese Bonarda Campo del Monte 2010 Agnes Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Riserva del Poeta 2004 Anteo Oltrepò Pavese Bonarda Vigneto Montagno 2010 Bianchi Oltrepò Pavese Rosso Riserva Cavariola 2007 Bruno Verdi Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Oltre Il Classico Rosé Riserva 2005 Ca’ Di Frara Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Blanc De Noir Cantina Storica Di Montù Beccaria Oltrepò Pavese Bonarda Sommossa 2010 Castello Di Luzzano Provincia di Pavia Riesling Passito Conte Vistarino Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Giorgi 1870 2007 Giorgi Oltrepò Pavese Bonarda 2009 I Gessi Oltrepò Pavese Riesling Vigna Martina 2010 Isimbarda Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Rosé Testarossa 2005 La Versa Oltrepò Pavese Rosso Bohemi 2005 Le Fracce Oltrepò Pavese Riesling Pezzolo 2009 Marchesi Di Montalto Provincia di Pavia Riesling 2010 Monsupello Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico 2008 Montagna Oltrepò Pavese Bonarda Circe 2010 Picchi Oltrepò Pavese Pinot Nero Noir 2008 Tenuta Mazzolino Oltrepò Pavese Moscato Passito Dalla Vigna della Signora Anna 2008 Torrevilla Oltrepò Pavese Pinot Nero Riserva Poggio della Buttinera 2007 Travaglino Oltrepò Pavese Riesling Campo della Fojada 2009 Travaglino Sondrio Valtellina Superiore Sassella Riserva Stella Retica 2006 Ar.pe.pe. Valtellina Superiore Sassella Riserva Vigna Regina 2001 Ar.pe.pe. Sfursat di Valtellina 2008 Bettini Valtellina Superiore Inferno Prodigio 2007 Bettini Valtellina Superiore Sassella La Priora 2005 Caven Valtellina Superiore Le Filine 2008 Dei Giop Valtellina Superiore Valgella Ca’ Morei 2009 Fay Valtellina Superiore Valgella Carteria 2009 Fay Sforzato di Valtellina 2007 Le Strie Sforzato di Valtellina Corte di Cama 2009 Mamete Prevostini Valtellina Superiore Riserva 2007 Mamete Prevostini Valtellina Superiore Grumello Riserva 2004 Nera Sfursat di Valtellina 2008 Nino Negri Valtellina Superiore Inferno Carlo Negri 2007 Nino Negri Valtellina Superiore Sassella Le Tense 2008 Nino Negri Valtellina Superiore Inferno 2007 Nobili Terrazze Retiche di Sondrio Rosso Numero Uno 2007 Plozza Sfursat di Valtellina Vin da Ca’ 2007 Plozza Sfursat di Valtellina Ca’ Rizzieri 2007 Rainoldi Valtellina Superiore Grumello 2007 Rainoldi Sforzato di Valtellina San Domenico 2006 Triacca Valtellina Superiore Prestigio 2007 Triacca  
   
   
BOLZANO: RISCHIO DI DIFFUSIONE DEL “COLPO DI FUOCO” TRA I FRUTTETI  
 
L’ufficio fruttiviticoltura informa che nei prossimi giorni, a causa dell’aumento della temperatura, vi è il rischio che si verifichino dei casi di colpo di fuoco nei frutteti, in particolare nella zona di Terlano. Il direttore dell’Ufficio fruttiviticoltura, Konrad Mair, rileva che il colpo di fuoco può essere facilitato dalla presenza di umidità ed in particolare se viene effettuata un’irrigazione dall’alto sugli alberi in fase di fioritura. L’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, sottolinea che solamente con l’impegno di tutti gli operatori del settore sarà possibile porre un freno alla diffusione dell’infezione batterica del colpo di fuoco. Per ulteriori informazioni gli interessati sono invitati a prendere contatto con l’Ufficio fruttiviticoltura che ha sede in via Brennero, 6 a Bolzano, Tel. 0471 41 50 80, 41 50 81; Fax: 0471 41 50 89; Sito web: http://www.Provincia.bz.it/agricoltura/