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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Giugno 2012
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA RE-INFLIGGE AMMENDE A MITSUBISHI E TOSHIBA PER IL CARTELLO QUADRI ISOLATI IN GAS A SEGUITO DI SENTENZA DELLA CORTE  
 
Bruxelles, 28 giugno 2012 - La Commissione europea ha nuovamente adottato una decisione che infligge un´ammenda Mitsubishi Electric Corporation e Toshiba Corporation per la loro partecipazione a un cartello sui mercati dei quadri isolati in gas, dopo che una parte della decisione iniziale (vedi Ip/07/80 ) è stata annullata dalla generale europeo Court (Egc) per una violazione della parità di trattamento nella determinazione delle ammende delle due società (casi T-113/07 e T-133/07 ). L´egc interamente confermato le conclusioni della Commissione secondo cui le due società avevano violato le regole antitrust che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive e la loro responsabilità. La decisione odierna fa sì che Mitsubishi e Toshiba ricevere una sanzione appropriata per la loro partecipazione al cartello. Nel 2007, la Commissione ha inflitto ammende di oltre € 750.000.000 su 20 aziende per la loro partecipazione a un cartello sul mercato per quadri isolati in gas (si veda Ip/07/80 ). Quadri isolati in gas (Gis) è pesante apparecchiature elettriche utilizzate per controllare i flussi di energia nelle reti elettriche. Mitsubishi e Toshiba hanno proposto ricorsi di annullamento della decisione della Commissione dinanzi al Egc. L´egc ha confermato pienamente la Commissione secondo cui Mitsubishi e Toshiba avevano violato l´articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea - Tfue), ma ha annullato le multe, perché nel fissare tali ammende, la Commissione aveva utilizzato i dati di vendita per un anno di riferimento diverso da quello per altri partecipanti al cartello. L´ecg ha riconosciuto il legittimo obiettivo di trattamento diverso, vale a dire riflettere il fatto che, contrariamente ad altri partecipanti Mitsubishi e Toshiba hanno partecipato all´infrazione attraverso una joint venture negli ultimi due anni del cartello. Tuttavia la Corte ha statuito che l´uso di diversi anni di riferimento violato il principio di parità di trattamento e ha annullato le ammende per le due società. Nella decisione di ieri della Commissione re-infligge ammende a Mitsubishi e Toshiba per la loro partecipazione al cartello Gis, tenendo pienamente conto delle sentenze Egc. Le ammende inflitte recente sono calcolati sulla base dei parametri stessi nella decisione 2007, ad eccezione dell´anno di riferimento. La decisione assicura che le aziende che hanno violato il diritto comunitario della concorrenza non sfuggono sanzioni a causa delle carenze procedurali.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA TRANSITORIA ASSEGNAZIONE GRATUITA DI QUOTE DI EMISSIONE DI GAS SERRA PER L´AMMODERNAMENTO DEGLI IMPIANTI DI GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA A CIPRO E IN ESTONIA  
 
Bruxelles, 28 giugno 2012 - La Commissione europea ha concluso che talune disposizioni di Cipro e Estonia piani di sviluppo per il settore elettrico assegnazione di carbonio scambio di quote di emissioni a titolo gratuito sono in linea con le regole sugli aiuti di Stato. La Commissione ha constatato che i fondi (€ 371.000.000 per l´Estonia e € 194 milioni di Cipro) erogati saranno utilizzati per modernizzare le infrastrutture di produzione, diversificare il mix energetico e per costruire nuovi impianti per sostituire la capacità. Ciò contribuirà a liberalizzazione dei mercati dell´energia, riducendo le emissioni di gas serra e aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti, in linea con gli obiettivi dell´Ue. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica della concorrenza ha osservato: " Gli investimenti previsti nel cipriota e piani estoni contribuirà a modernizzare la propria infrastruttura produzione di energia elettrica, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato interno. Ciò consentirà sia agli Stati membri di diversificare le loro fonti di produzione, riducendo le emissioni di gas serra . " Estonia Il valore di mercato totale di quote di emissione gratuiti nel quadro del piano nazionale estone è 371.000.000 €. Tale sostegno sarà utilizzato per sostituire alcuni generatori ad olio di scisto, per produrre più energia da fonti rinnovabili e per raggiungere un mix energetico più vario. La quota di mercato di un operatore sarà limitato al 40% fino al 2018, rispetto alla quota del 95% dell´operatore storico nel 2007. Ciò favorirà la liberalizzazione dei mercati dell´energia estoni e stimolare la concorrenza. Cipro Il valore di mercato totale di quote di emissione gratuiti nel quadro del piano nazionale cipriota è di € 194 milioni. Tale sostegno sarà utilizzato per diversificare il mix energetico da installazioni modernizzazione al fine di utilizzare il gas naturale non appena sarà disponibile sull´isola e per ripristinare la produzione nello stabilimento di produzione principale che è stato distrutto nel giugno 2011. Sebbene l´Autorità energia elettrica di Cipro (Eac) è l´unico beneficiario delle quote a titolo gratuito, la Commissione ha constatato che non aumenterà il suo potere di mercato. Infatti, la liberalizzazione del mercato, la disponibilità di gas naturale sull´isola che consentirà gli investimenti dei produttori privati ​​e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili maggiore che appartengono ad altri fornitori si tradurrà in maniera decrescente attuale quota di mercato Eac del 100%.  
   
   
CONCESSIONI IDROELETTRICHE A 20 ANNI: IL DL CRESCITA ASSESTA UN NUOVO COLPO BASSO ALLE RINNOVABILI  
 
Milano, 28 giugno 2012 – Il Dl Crescita, il cui testo definitivo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26/06/2012, è destinato a ridisegnare il settore idroelettrico italiano delle grandi derivazioni. Il decreto introduce infatti delle modifiche nei parametri per la riassegnazione, tramite gara, delle grandi concessioni, tra cui la durata per cui verrebbero rilasciate, che dagli attuali 30 anni, passerebbe a 20. Una riduzione così marcata del periodo, senza nessuna evidenza di analisi di impatto, aumenta sensibilmente la già ampia asimmetria sul tema con gli altri paesi della U.e. Ed inoltre rappresenta un elemento critico che condannerebbe il parco impianti esistente al declino, senza possibilità per gli imprenditori di avviare i necessari ammodernamenti: 20 anni sarebbero infatti un periodo di tempo troppo limitato per ammortizzare gli investimenti necessari in questo tipo di impianti. La riforma del settore è una necessità fortemente sentita dagli operatori: solo negli ultimi 5 anni, sul tema delle concessioni idroelettriche sono intervenute 3 pronunce della Corte Costituzionale, numerose richieste di confronto delle Associazioni degli operatori, proposte concrete. Questo decreto invece affronta solo parzialmente gli aspetti relativi alla riforma delle gare per la riassegnazione delle grandi concessioni idroelettriche, manca completamente l’obiettivo di offrire un disegno organico della materia. Il provvedimento inoltre non contempera l’esigenza di una disciplina efficace del valore della concessione con la tutela, in sede di prima applicazione, degli interessi dei concessionari uscenti, nessuno dei quali avrebbe dovuto affrontare una procedura di gara se non a partire dal 2020. Eppure, tale equilibrio è stato assicurato di recente dal legislatore nel settore energia nel D.lgs “Geotermia” n.22/2010 e, nel settore delle concessioni balneari, con la legge n.25/2010. Aper, che insieme ad alcune associazioni ha già inviato nei giorni scorsi una lettera congiunta al Governo in cui esplicitava le criticità insite nel provvedimento e ne chiedeva il ritiro, si prepara adesso ad offrire in Parlamento quegli elementi di confronto utili al fine di poter ottenere le modifiche necessarie per uno sviluppo e corretta contendibilità delle concessioni idroelettriche in Italia.  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI: PROVINCIA DI ROMA ED ENEA INSIEME PER FORMARE GIOVANI  
 
Roma, 28 giugno 2012 - Formare nuove specifiche figure professionali nel settore dell´efficienza energetica e delle rinnovabili, con la possibilità di offrire una certificazione in linea con gli standard europei, utile alla crescita delle industrie del settore, a una maggiore qualità dei servizi offerti ed ad una maggiore garanzia per gli utenti finali. Questo è quanto sancisce un protocollo d´intesa siglato il 26 giugno a Roma nel centro di orientamento e lavoro di “Porta Futuro”, a Testaccio dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dal commissario dell´ Enea Giovanni Lelli. L´accordo prevede inoltre che l´Enea metta a disposizione il suo centro ricerche della Casaccia, una vera e propria ´ casa intelligente´ progettata e realizzata con criteri di autoefficienza energetica con funzione di laboratorio in cui svolgere la pratica necessaria per ottenere la qualifica di installatori di impianti da fonte rinnovabile. Da parte sua l’Amministrazione provinciale avvierà il programma ´ Scuola dell´energia´, con l´intento di coinvolgere i propri allievi in stage di formazione sulle tecnologie delle rinnovabili presso la casa intelligente dell´Enea. “Si tratta – ha affermato il presidente Zingaretti – di un piccolo grande contributo a creare un minimo di speranza per i nostri ragazzi che cercano lavoro e che meritano e hanno diritto a una formazione professionale adeguata, realmente utile per i mestieri del domani. In un momento difficile come questo è importante che attori istituzionali diversi collaborino: l´Italia e´ piena di eccellenza che però spesso lavorano separate ´´. Per l´ assessore provinciale al Lavoro e Formazione Massimiliano Smeriglio il protocollo di oggi determina ´´ piccoli e medi interventi che disegnano un´idea di sviluppo della città che ha al centro la conversione ecologica ´´.  
   
   
UE, OGGI IL PRESIDENTE CAPPELLACCI PRESENTERÀ PARERE SU FUTURI SCENARI ENERGETICI  
 
Cagliari, 28 Giugno 2012 - Nel corso della riunione della Commissione Enve (ambiente, cambiamenti cilmatici ed energia) del Comitato delle Regioni dell´Unione europea, convocata oggi a Bruxelles, il Presidente Cappellacci presenterà, in qualità di relatore, il progetto di parere riguardante la “Tabella di marcia per l’energia 2050”. Su questo tema è previsto, inoltre, l’intervento di Niki Tzavela, relatore del Parlamento europeo e di Mechthild Wörsdörfer, della Dg Energia della Commissione europea. Seguirà discussione e adozione del progetto di parere. Il documento di lavoro riguardante la Tabella di marcia per l’energia 2050 è stato elaborato sulla base della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni.  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU RELAZIONE ANNUALE AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS APPREZZAMENTO PER L’ATTIVITÀ SVOLTA, MAGGIOR IMPEGNO PER POTENZIARE LE TUTELE A FAVORE DI POPOLAZIONE VULNERABILE  
 
 Roma, 28 giugno 2012 - Cittadinanzattiva esprime apprezzamento per le proposte avanzate dal Presidente Guido Bortoni e volte a finanziare le iniziative in ricerca e ad alleggerire le bollette dei consumatori. “L’odierna relazione al Parlamento sullo stato dei servizi e sull’attività svolta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas” dichiara Antonio Gaudioso, neosegretario generale di Cittadinanzattiva,“conferma il ruolo di alleato che i consumatori riconoscono all’autorità di settore. Formazione dei consumatori, lotta alla piaga dei contratti non richiesti, leggibilità delle bollette e diffusione delle procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie sono piste di lavoro comune per le Associazioni dei Consumatori e la stessa Autorità. All’aeeg chiediamo però una maggiore attenzione nei confronti di particolari gruppi vulnerabili di popolazione. I bonus sociali di cui usufruiscono disabili e malati cronici sono assolutamente insoddisfacenti per la copertura della bolletta energetica, esponendoli così a frequenti casi di fuel poverty”. Il prossimo 3 luglio Cittadinanzattiva con la collaborazione del Coordinamento delle Associazioni dei Malati Cronici porterà all’attenzione dell’opinione pubblica tale problematica.  
   
   
SARDEGNA: BANDO ENERGIA PER LE IMPRESE, DOMANDE ENTRO IL 5 LUGLIO  
 
Cagliari, 28 giugno 2012 - L’assessorato dell’industria ricorda che, alle ore 13 del 5 luglio 2012, scadono i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per usufruire degli aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili e per la promozione dell´utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. Gli interventi, cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (F.e.s.r.) nell´ambito del Programma operativo regionale 2007-2013, hanno come finalità quella di generare delle condizioni di auto sostenibilità energetica diffusa sul territorio, in quanto le imprese devono destinare almeno il 70% dell’energia elettrica prodotta al proprio consumo. Gli obiettivi perseguiti sono, inoltre, volti a ridurre le emissioni di anidride carbonica (Co2), in piena coerenza con gli obiettivi europei. Nello specifico sono attuate le seguenti linee di attività: a) linea di attività 3.1.1.A - aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Rientrano in tale linea i programmi d´investimento aziendale destinati all’installazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o ampliamento di impianti esistenti. In particolare gli investimenti in impianti di produzione di energia elettrica possono consistere in: - impianti per la produzione di energia elettrica da biomassa; - impianti mini-eolici; - impianti di produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e impianti che sviluppano tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica. Gli investimenti in impianti di produzione di energia termica possono consistere in: - impianti per la produzione di energia termica da biomassa operanti in assetto cogenerativo ed aventi capacità termica massima inferiore a 3 Mw termici; - impianti solari termici per la produzione di acqua calda ad usi sanitari, per finalità termiche legate al riscaldamento dell’ambiente o per finalità produttive. B) linea di attività 3.1.2.C - promozione dell’utilizzo da parte delle imprese di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. Rientrano in tale linea gli interventi, all’interno di edifici già dotati di riscaldamento o condizionamento, di efficientamento energetico finalizzati all’adozione di tecniche e strategie di ottimizzazione del rendimento energetico e/o di risparmio energetico sia della linea produttiva che dell’edificio e del relativo involucro edilizio, nonché dei relativi sistemi di climatizzazione, impianti di cogenerazione ad alto rendimento e rigenerazione. In particolare gli investimenti di efficientamento energetico possono consistere in: - interventi sulla linea produttiva: gli impianti/macchinari/apparecchiature da sostituire devono essere ancora in esercizio presso la sede operativa dell´ impresa alla data di presentazione della domanda; - interventi di riqualificazione energetica dell’edificio. Gli interventi per la cogenerazione e la trigenerazione possono consistere in: - realizzazione di nuovi impianti di cogenerazione ad alto rendimento e trigenerazione; - conversione di impianti di produzione di energia esistenti in una unità di cogenerazione ad alto rendimento e trigenerazione. Accedono agli aiuti le imprese, singole o associate con sede operativa in Sardegna. Le imprese interessate dovranno presentare la domanda di partecipazione sia in forma telematica che in forma cartacea. La domanda compilata on line, dovrà essere poi stampata, timbrata, firmata dal legale rappresentante e inviata, in regola il bollo, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro 15 giorni dalla data di validazione della domanda on line al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna, Servizio energia, Viale Trento, 69 – 09123 Cagliari. Per informazioni sul bando è possibile contattare i seguenti numeri telefonici 070/6062413- 6062314 o inviare una e-mail all’indirizzo energiaimprese@regione.Sardegna.it    
   
   
DSFGROUP ESPLORA IL MERCATO BRASILIANO  
 
Milano, 28 giugno 2012 - Una delle più dinamiche economie mondiali, il Brasile sta vedendo una vera e propria esplosione dei comparti legati all’energia, nei quali il Paese sudamericano è ottimamente posizionato, dagli idrocarburi alle rinnovabili legate alle biomasse. E’ naturale quindi l’interesse di Dsfgroup verso l’esplorazione di quei mercati, sotto il punto di vista di nuovi potenziali sbocchi per i propri prodotti d’eccellenza nel campo della cogenerazione, dei gruppi elettrogeni e dei sistemi di controllo. In quest’ottica, il top management dell’azienda ha partecipato alla recentissima Missione Stato Regioni Sistema Camerale Brasile 2012, essendo stata selezionata tra oltre 700 candidati. La Missione, plurisettoriale, nel suo focus sul comparto dell’energia ha visto l’effettuazione di incontri B2b e visite conoscitive nelle realtà locali più dinamiche come San Paolo e Santos. La Missione, uno sforzo congiunto senza precedenti di Stato, attraverso, l’Ice, 16 Regioni e l’intero sistema camerale, si è configurata come una vera e propria “missione diplomatica” del made in Italia, con protagonisti gli ambasciatori veri e quotidiani delle capacità del paese, le imprese. “Il Brasile è un Paese, prima ancora che un mercato, con realtà, nel nostro settore, che sono già importanti, ma in possesso di potenzialità ancora più vaste - ha commentato Giorgio Cavagnera, amministratore delegato di Dsfgroup e protagonista della missione - La pur rapida esplorazione che abbiamo effettuato, con il supporto insostituibile degli organizzatori della Missione, ci ha convinto che l’apertura ai mercati internazionali, in particolare verso ambiti in rapida crescita come quello brasiliano, sia la strada giusta per sostenere l’espansione aziendale che pianifichiamo.”  
   
   
LA SERIE Y DI MICROCOGENERATORI DI SPARK ENERGY A MCTER A MILANO  
 
 Milano, 28 giugno 2012. La gamma microSpark di cogeneratori Spark Energy si compone di tre serie. La serie Gm utilizza un motore General Motors di derivazione automobilistica che è esuberante per la componente elettrica ed utilizza un sistema di controllo sofisticato derivato da quelli impiegati nelle applicazioni industriali. Grazie ad esso è possibile gestire in modo flessibile le temperature dell’impianto. La serie M utilizza motori Man, motori industriali che sono caratterizzati da un ottima efficienza elettrica e da una vita della macchina molto lunga. La serie Y infine viene costruita dalla giapponese Yanmar e adattata da Spark Energy la macchina al mercato italiano; le tre taglie ad oggi disponibili, 5 10 e 25 kWe, rappresentano lo stato dell’arte nella microcogenerazione. Esse utilizzano un motore endotermico di produzione Yanmar alimentato a gas metano con alternatore a magneti permanenti e inverter, soluzione che consente di ottenere una modulazione del carico di quasi il 90% del valore nominale; i ridotti consumi di carburante consentono di ottenere un efficienza elettrica che non ha paragoni dal 28.3% per il 5kWe al 33.5% della macchina da 25kWe, per cui un costo di produzione dell’energia sensibilmente più conveniente. Il know how motoristico di Yanmar, leader nella costruzione di motori di questa taglia, ha permesso di raggiungere un traguardo unico anche per quanto riguarda gli intervalli di manutenzione: 10.000 ore o 5 anni tra un intervento e l’altro che fanno della serie Y di Spark Energy i cogeneratori con il più basso costo di gestione sul mercato. Tutte le realizzazioni Spark Energy in questo settore sono caratterizzate dall’utilizzo di cofanature adatte sia per l’installazione in locale tecnico che all’esterno; le macchine sono tutte predisposte per l’inserimento di un sistema di telecontrollo che, con il supporto della centrale operativa Spark Energy, consente di intervenire tempestivamente sull’impianto ancor prima dell’insorgere di qualsiasi problematica. La particolare cofanatura e la gestione dell’aria e delle temperatura ha consentito di realizzare una macchina estremamente silenziosa adatta sia all’installazione nel campo industriale che terziario o residenziale.  
   
   
MILANO: APPROVATE DAL CONSIGLIO LE ALIQUOTE IMU PER L’ANNO 2012 SGRAVI PER LE ABITAZIONI POPOLARI, I NEGOZI E GLI ARTIGIANI E LE SECONDE CASE LOCATE, AUMENTI PER GLI IMMOBILI DI LUSSO.  
 
 Milano, 28 giugno 2012 - Sono state approvate ieri notte alle 4,00 dopo 12 ore di confronto, dal Consiglio Comunale con 17 voti favorevoli, 4 contrari e nessun astenuto le nuove aliquote Imu e il relativo regolamento. Il Consiglio Comune ha modificato la proposta di delibera di Giunta commisurando le aliquote Imu in base alla classificazione e al prestigio degli immobili: si è voluto in questo modo tutelare le fasce più deboli della popolazione e le attività commerciali. E’ stato individuato così uno sgravio di 28,5 milioni di euro sull’intero gettito precedentemente previsto: in particolare 15 milioni di riduzione a favore dei negozi e laboratori, 2,5 milioni di euro per le abitazioni popolari, 13 per gli immobili dati in affitto e 400 mila euro per le imprese start-up. Sono invece aumentati di 2,5 milioni di euro le imposte a carico degli immobili di lusso. Per la prima casa classificata in categoria A4, A5 ( abitazioni popolari e ultra popolari) l’aliquota sarà pari allo 0,36%. Le abitazioni A2, A3, A6, A7 l’aliquota rimane ferma a 0,4%. Mentre per le abitazioni A1, A8, A9 (abitazioni signorili, palazzi di pregio artistico, ville e castelli) salirà di 0,6%. Rimane inalterata l’imposta a 1,06% per le seconde case non locate, mentre quelle comprese nelle categorie da A1 a A9 locate con contratto registrato è prevista una aliquota agevolata di 0,96%. Per gli immobili strumentali posseduti o locati a società start up (registrati dal 30 giugno 2010) l’aliquota Imu è fissata a 0,76%. Riviste anche le aliquote riferite agli immobili strumentali utilizzati a fini commerciali e classificati come C1 che passano da 1.06% a 0,87% così anche per la categoria C3 (laboratori per arti e mestieri) posseduti o utilizzati da artigiani. Modifiche anche per gli immobili non adibiti ad uso abitativo, commerciale nè a scopo di lucro che rientrano nella categoria B (collegi, case di cura, ospedali, biblioteche, circoli ecc..) per i quali l’aliquota è fissata a 0,88%. Per i fabbricati rurali strumentali, l’aliquota è dello 0,2% (la minima prevista dalla normativa) considerata la particolare natura di tali immobili.  
   
   
APPROVATO IL PIANO STRAORDINARIO DI VENDITA ALLOGGI IN VENETO: SONO POTENZIALMENTE INTERESSATE CIRCA 19 MILA FAMIGLIE  
 
Venezia, 28 giugno 2012 - Un altro tassello fondamentale è stato aggiunto nell’attuazione della riforma del sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica del Veneto. Su proposta dell’assessore Massimo Giorgetti, dopo l’approvazione del nuovo testo unico delle norme in materia, la Giunta regionale ha approvato nella sua ultima seduta il Piano straordinario di vendita degli alloggi delle Ater. L’iniziativa, dopo che anche il Consiglio regionale, a cui il provvedimento verrà inviato, avrà dato il suo via libera, coinvolge diffusamente tutte le sette province venete, per un totale di 18.980 alloggi che potenzialmente potranno essere ceduti in proprietà agli attuali assegnatari. Rientrano esclusivamente nel Piano straordinario di vendita gli alloggi con queste caratteristiche: che non sono stati esclusi a priori dalle Ater, che sono ammessi dalla legge, che hanno una vetustà superiore ai 20 anni, che sono regolarmente assegnati. “Se riuscissimo a venderli tutti – ha spiegato l’assessore Giorgetti – potremmo ricavare circa 800 milioni di euro; verosimilmente, prevedendo la cessione di almeno la metà di essi, acquisiremmo circa 400 milioni di euro da reinvestire nella costruzione e acquisizione di nuovi alloggi e nell’ammodernamento e ristrutturazione di quelli esistenti”. “Gli obiettivi e le modalità di utilizzo di queste risorse – ha proseguito l’assessore – verranno decise con l’approvazione del terzo caposaldo della riforma, cioè il Piano strategico delle politiche della casa, che mi auguro di poter sottoporre all’attenzione della Giunta entro l’estate”. “Se da un lato questo è un patrimonio la cui manutenzione rappresenta per noi un costo considerevole – ha evidenziato Giorgetti –, dall’altro offriamo una interessante opportunità agli inquilini Ater di diventare finalmente proprietari della casa nella quale abitano, in quanto chi oggi è assegnatario di alloggio potrà acquistarlo a un prezzo parametrato al proprio reddito, quindi con un notevole sconto rispetto al valore reale di mercato”. “Un altro vantaggio – ha spiegato ancora l’assessore regionale – sarà dato dalla modalità di pagamento, che potrà avvenire attraverso un acconto iniziale del 20 per cento del valore dell’immobile e il rimanente con rate mensili, come se si pagasse l’affitto o poco più. In ogni caso, chi non vorrà effettuare l’acquisto, potrà rimanere nell’alloggio assegnatogli e dovrà rispettare i criteri fissati dalla nuova legge di riforma”.  
   
   
UMBRIA, PIANO CITTÀ DEL GOVERNO MONTI: PER ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA CASA UN “BLUFF CLAMOROSO”  
 
 Perugia, 28 giugno 2012 - "Già da una lettura preliminare del Piano Città, voluto fortemente dal ministro Passera, appare tutta l´inadeguatezza del Governo Monti a risolvere i problemi del Paese". Lo afferma l´assessore regionale alle Politiche della casa e ai Lavori pubblici, Stefano Vinti. "Mentre si finanziano per 100 miliardi di euro tutta una serie di opere inutili per il rilancio dell´economia italiana - afferma Vinti - si stanziano appena due miliardi per un provvedimento spacciato per architrave di una ripresa che fatichiamo a scorgere". Per Vinti quindi, il Piano Città è un "bluff" in piena regola: "La maggior parte dei fondi altro non sono che anticipazioni della Cassa depositi e prestiti, provenienti da tagli di interventi di edilizia già programmati. Quella che rimane è una cifra ridicola, appena 224 milioni, che consideriamo offensiva nei confronti degli enti locali oggi alle prese con problemi enormi sia per quanto attiene alla riqualificazione urbana delle grandi città sia per quanto attiene alla capacità di rispondere alle nuove emergenze abitative che la crisi economica ha innescato". "Sono certamente apprezzabili, in questo senso - conclude l´assessore - gli sforzi che il Comune di Perugia sta facendo per la designazione di 4 mila metri quadri da destinare al ´social housing´ all´interno del piano di riqualificazione di Fontivegge, ma è evidente che il Piano Città del Governo Monti altro non è che uno specchietto per le allodole a fronte delle reali esigenze del Paese".  
   
   
NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA MARCHE  
 
Ancona, 28 giugno 2012 - “Complimenti al neo presidente di Confindustria Marche, Nando Ottavi, e i migliori auguri di buon lavoro per l’impegno che l’attende. La sua capacità di interpretare in modo fortemente innovativo un tradizionale punto di forza del made in Italy, è di sicuro buon auspicio per la proficuità del suo incarico e la rappresentanza degli interessi dell’industria marchigiana. Attraversiamo uno dei momenti più difficili da un punto di vista economico e sociale, per questo è fondamentale che categorie e istituzioni trovino le sintonie necessarie per superare questa difficile fase. Sono certa che la capacità di proposta e impulso progettuale che da tempo caratterizzano la collaborazione tra Regione e Confindustria, sarà con il presidente Ottavi confermata e rilanciata”.  
   
   
TRENTO: IL PROGRAMMA PROVINCIALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
 Trento, 28 giugno 2012 - Formazione, sensibilizzazione e impostazione di un lavoro preciso con il mondo della scuola sono le parole chiave del programma provinciale 2012-2013 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ieri, presso la ditta Tosi Serramenti di Arco, che un paio di anni fa era stata una delle vincitrici della passata edizione del Premio “Lavoro in sicurezza”, l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, ha presentato il piano biennale approvato dalla Giunta provinciale nell´ultima seduta. Ad affiancare Rossi vi erano: Livia Ferrario, dirigente del Dipartimento Lavoro e Welfare; Flavio Tosi, responsabile dell´impresa arcense; Franco Ischia, della Cgil e membro del Comitato di Coordinamento provinciale in materia di sicurezza sul lavoro; Paolo Mondini, presidente dell´Associazione Grossisti e Piccole e Medie Imprese del Trentino e rappresentante per Confcommercio trentino. "Oggi siamo qui perché abbiamo voluto dare un riconoscimento al percorso che questa ditta ha fatto nel campo della sicurezza - ha esordito l´assessore Ugo Rossi, nell´aprire la conferenza stampa presso l´impresa Tosi Serramenti di Arco - , è giusto premiare le imprese che investono in questo campo. Il programma provinciale ha proprio la funzione di far capire che la sicurezza nei luoghi di lavoro non è un limite alla competitività, è una ricchezza anche in questi tempi di crisi investire in formazione, perché si aumenta il benessere dei lavoratori e quindi la loro redditività. Il piano è frutto del lavoro del Comitato di Coordinamento, composto dagli attori del sistema, che ha lavorato in sinergia per elaborare un programma che anticipa i contenuti della legislazione nazionale". Fra gli obiettivi primari vi è l´impostazione sistematica di iniziative con il mondo della scuola, poi formazione, qualificazione con attività di vigilanza e ispezione soprattutto per quelli considerati i punti critici, diffusione di "buone pratiche", nonché sensibilizzazione: "Vogliamo individuare - ha proseguito l´assessore Rossi - sia per questo che per il prossimo anno, tematiche chiave su cui concentrare la nostra attenzione. Sappiamo per esempio che il settore agricolo dovrà essere uno dei ´sorvegliati speciali´ per i prossimi anni e andranno sviluppate campagne costanti di prevenzione e formazione, ma anche il mondo socio-sanitario, dove sono in aumento le denunce sia di malattie professionali che di infortuni, secondo una tendenza peraltro di livello nazionale". Flavio Tosi ha quindi voluto spiegare come si sta muovendo la ditta Tosi nel campo della formazione e della sicurezza, a partire dal premio ricevuto un paio di anni fa: "Ci siamo dati ogni anno un obiettivo, attualmente ci stiamo concentrando sulla qualità del lavoro, il prossimo sarà invece l´anno del rumore e vorremmo sviluppare questo tema con una certa attenzione". L´assessore provinciale Ugo Rossi ha poi elencato i dati relativi agli infortuni sul lavoro attualmente disponibili, che si fermano al 2010: "L’andamento degli infortuni totali denunciati all’Inail evidenzia dal 2001 al 2010 un trend di leggera flessione, in controtendenza per l’anno 2010, dove gli infortuni aumentano leggermente. La percentuale di infortuni gravi sul totale infortuni dal 2000 al 2009 è leggermente crescente. I settori più a rischio, come sempre, risultano quello edile e quello agricolo, seguiti da agroindustria, trasporti e legno. Tra le buone notizie va rilevato che gli infortuni mortali sono drasticamente diminuiti nel confronto tra gli ultimi 2 anni: nel 2009 erano stati 16, nel 2010 solo 7". La dottoressa Ferrario ha presentato le scelte che si stanno delineando a livello nazionale, a partire da una conferenza che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma, alla quale hanno partecipato anche i referenti del Trentino. Quindi Franco Ischia, della Cgil ha ricordato le due priorità su cui il programma provinciale intende concentrare la proprio attenzione: "Se da un lato il mondo delle scuole è fondamentale per prevenire i rischi futuri, dall´altro dobbiamo pensare alla formazione dei lavoratori, a partire dalla nuova normativa nazionale che prevede ore specifiche di formazione". Infine Paolo Mondini, della Confcommercio ha evidenziato il positivo cambio di rotta: "Abbiamo registrato una disponibilità al dialogo e al confronto, la prevenzione finalmente non viene considerata a carico solo delle imprese ma è un obiettivo da raggiungere assieme fra il pubblico e il privato, analoghe sono le scelte sulle attività di controllo, non solo repressive ma affiancate ad iniziative di accompagnamento e di supporto". Il Programma costituisce dunque il documento programmatorio di riferimento sulla materia per la presente Legislatura, elaborato in maniera fattiva e condivisa da tutti i soggetti coinvolti sulla tematica e rappresentati nel Comitato di coordinamento. Avere un documento di riferimento aggiornato permette di affrontare adeguatamente la problematica infortunistica e delle malattie da lavoro, a fronte di una situazione economico-sociale diversa e profondamente mutata anche rispetto a tempi recenti, in riferimento alla crisi congiunturale che incide pesantemente proprio sul mercato e la qualità del lavoro e quindi anche sugli aspetti intrinseci dello stesso quali la salute e la sicurezza. Oltre a riprendere e proseguire, in un’ottica di positiva continuità, sui percorsi già avviati in precedenza, il Programma introduce inoltre a livello innovativo: l’impostazione sistematica del fondamentale lavoro con il mondo della scuola, per attivare costanti iniziative finalizzate alla diffusione della “cultura della sicurezza” tra i bambini e i ragazzi, futuri lavoratori; questo punto è considerato da tutti una condizione essenziale e imprescindibile per la promozione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro; una forte finalizzazione e concentrazione annuale di varie iniziative di sensibilizzazione su una precisa tematica emergente e prioritaria riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro, in modo da catturare l’attenzione di cittadini e lavoratori e rendere più efficace la prevenzione; la diffusione sistematica delle “buone prassi” anche in questo settore (così come in genere per le varie problematiche di salute), in modo da qualificare, diffondere capillarmente e in modo uniforme sul territorio, le migliori ed aggiornate misure per la tutela dei lavoratori; la conoscenza dell’offerta complessiva di formazione alla sicurezza presente sul territorio provinciale e l’implementazione di un processo di valutazione dell’efficacia della stessa; la qualificazione, in particolare in termini di semplificazione amministrativa e operativa, dell’attività di vigilanza e ispezione d competenza dell’Azienda sanitaria; il proseguimento e l’ampliamento del Piano operativo provinciale per la salute e la sicurezza in agricoltura, elaborato e attuato nella presente Legislatura.  
   
   
FIDI TOSCANA, ROSSI: “RISPOSTA VELOCE. PRONTI PER SOSTENERE AL MEGLIO L’ECONOMIA TOSCANA”  
 
Firenze 28 giugno 2012 – Fidi Toscana cambia volto. O meglio la finanziaria regionale che da quasi quaranta anni opera per lo sviluppo e la crescita del territorio viene ricondotta alla sua funzione originaria: quella di intermediario di garanzia rispetto alle banche per sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, tanto quelle a corto di liquidità quanto quelle che vogliono accendere un mutuo per fare investimenti ed innovarsi. Una risposta veloce e a luglio il nuovo cda - “Con la proposta di legge approvata stamani dall’aula del consiglio regionale parte la riforma di Fidi – spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi – In poco tempo siamo riusciti a dare una risposta alle osservazioni della Banca d’Italia e rimettere Fidi nella condizione di lavorare al meglio per lo sviluppo dell’economia toscana. Un segno di attenzione ed efficienza”. Con la legge è stato modificato anche lo statuto della società ed entro metà luglio, adottato il nuovo testo, sarà nominato il nuovo consiglio di amministrazione di Fidi, il suo presidente e il direttore. Partecipazioni dismesse. Delle aree in crisi si occuperà la Regione - Quello che cambia è l’attività di partecipazione al capitale delle imprese e gli interventi per la riconversione industriale delle aree in crisi. Queste non saranno più gestite direttamente da Fidi, risolvendo così il conflitto di interessi sollevato dagli ispettori della Banca d’Italia nell’ispezione dello scorso maggio. Le partecipazioni potrebbero essere vendute o essere affidate ad un fondo che le gestirà autonomamente: le soluzioni in campo possibili sono diverse e sarà il nuovo Cda di Fidi a scegliere la strada più opportuna, anche rispetto al valore delle azioni e la salvaguardia necessaria del patrimonio della società, definendo tempi e modi. Ad ottobre 2011 erano trentasei, per circa 15 milioni di capitale, le società ed aziende partecipate da Fidi. L’elenco è pubblicato sul sito della finanziaria. Nelle situazioni di dichiarata grave crisi industriale settoriale e territoriale, come ad esempio Massa Carrara e Prato, sarà invece direttamente la Regione Toscana, con una propria struttura operativa, a gestire gli interventi necessari, compresa la possibile acquisizione di aree. Pronti nuovi fondi per garantire i prestiti - “Fidi si conferma il perno della politica del credito della Regione – sottolinea Rossi – Dopo la positiva conclusione dell’esperienza di “Emergenza economia” – il più massiccio tra gli interventi delle Regioni sul credito alle piccole e medie imprese: 80 milioni di euro di risorse stanziate dalla Regione, attraverso le quali Fidi Toscana ha potuto rilasciare in 3 anni garanzie per oltre 1,4 miliardi di euro di nuovi finanziamenti alle aziende toscane – sta per partire il nuovo programma regionale di garanzie agevolate”. L’obiettivo è portare in due anni nelle casse delle aziende della Toscana altri 400 milioni di euro. “In questi anni Fidi ha permesso anche di calmierare il costo del denaro per le piccole e medie imprese. Più di recente ha aiutato i giovani imprenditori nell’accesso al credito: 700 progetti per oltre 46 milioni di euro di prestiti. Ora stiamo lavorando – aggiunge Rossi – ad un nuovo accordo con le banche che riduca e renda più certi i tempi di erogazione, una volta concesse le garanzie da parte di Fidi”. I numeri di Fidi - Conclusa la riforma Fidi rimarrà comunque una società mista pubblico-privata. La Regione, socio di maggioranza relativa, detiene circa il 42 per cento del pacchetto di azioni: il resto è per lo più ad appannaggio dei maggiori istituti di credito presenti in Toscana. A breve è prevista un’ulteriore capitalizzazione della società, per gli interventi a garanzia degli investimenti sulle rete idriche, e la Regione potrebbe acquisire ulteriori quote. Negli ultimi tre anni di attività sul credito, Fidi Toscana ha concesso garanzie ad oltre 12.000 imprese su quasi 2,4 miliardi di finanziamenti, con copertura costantemente crescente del rischio bancario. Da quando esiste sono oltre 70 mila le garanzie complessivamente deliberate per quasi 8,4 miliardi di euro; oltre 46.000 sono imprese complessivamente assistite sul versante creditizio; quasi 17.000 le aziende attualmente garantite; oltre 2,8 miliardi i finanziamenti in essere.  
   
   
DIRETTIVA PED: LINEE GUIDA UE E TUTELA DELL’INDUSTRIA ITALIANA LA CALDARERIA ITALIANA ANTICIPA I CONTORNI DELLA REVISIONE DELLA DIRETTIVA PED  
 
 Milano, 28 giugno 2012 – Ucc, Associazione Costruttori Caldareria, promuove un convegno sull’impatto della revisione della Direttiva Ped mettendo a confronto costruttori e istituzioni domani 28 giugno a Milano alle ore 16.00 presso l’Hotel Melià. L’incontro riunisce intorno allo stesso tavolo più di 60 aziende associate a Ucc, l’associazione della caldareria, federata ad Anima, assieme ad aziende dei settori energia e impiantistica, rappresentanti di Enel, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Le aziende italiane della caldareria, che presentano il fatturato aggregato più alto d’Europa in questo settore, hanno fortemente espresso l’esigenza di conoscere l’impatto della revisione Ped sulla produzione e il commercio delle loro imprese (Fonte: Libro bianco Caldareria). “La prossima revisione della Direttiva Ped non è solo una problematica normativa ma un elemento che è necessario comprendere a fondo per mantenere alta la competitività delle nostre imprese che, è bene ricordare, fatturano più di 3 miliardi per il 48% da export e occupano direttamente più di 25mila persone - dichiara Emanuela Tosto, Presidente Ucc - “E’ necessario continuare a fare sistema su argomenti tecnici che coinvolgono le nostre competenze sui mercati internazionali Continuiamo a coltivare un confronto costruttivo che ci possa portare ad una strategia condivisa da parte di tutti i protagonisti del settore - conclude il Presidente Ucc – La caldareria è un settore che è un’eccellenza italiana e deve continuare a essere considerata tale: l’avvio di questo confronto di sistema non potrà che essere da stimolo a rimanere protagonisti’. Dopo i saluti della Presidente Emanuela Tosto, Presidente Ucc, interverranno: Hans D’hooge - European Commission, Dg Enterprise & Industry; Vincenzo Correggia - Ministero dello Sviluppo Economico; Fernando Lidonnici - Direttore Sant’ambrogio Servizi Industriali Srl; Renato Pintabona - Presidente Forum Organismi Notificati; Fabrizio Ercolano - Head of Supply Engineering & Innovation Procurement -- Enel Spa.  
   
   
TRENTO: POLO DELLA MECCATRONICA, PARTONO I LAVORI DELL’EDIFICIO PRODUTTIVO FIRMATO L’APPALTO DA 16,7 MILIONI DI EURO. L’OPERA SARÀ PRONTA A LUGLIO 2013  
 
 Trento, 28 giugno 2012 - Procede a passo spedito l’iter di realizzazione del “Parco Tecnologico”, l’edificio da 20 mila metri quadrati che sarà il cuore produttivo del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto. E’ stato firmato martedì 26 giugno, presso il cantiere all’estremità sud–ovest del Polo Tecnologico di via Zeni, il contratto di appalto tra Trentino Sviluppo e Collini Lavori Spa, l’impresa a capo della cordata che si è aggiudicata la gara europea. Conclusi gli interventi di apprestamento del cantiere, e dopo il doppio diniego da parte di Tar e Consiglio di Stato della richiesta di sospensiva, l’Ati guidata da Collini può ora avviare l’opera: qualche settimana per mettere a punto il progetto esecutivo ed entro fine agosto si getteranno le fondamenta di un compendio produttivo di qualità, certificato Leed ed Arca, che segna l’avvio del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto. I lavori, il cui importo complessivo è di 16,7 milioni di euro, si concluderanno entro luglio 2013. «Parte uno dei cantieri più importanti di questi ultimi anni – ha evidenziato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - non solo per l’intensità della domanda pubblica, che mette a disposizione delle imprese quasi 20 milioni di euro in lavori di qualità, ma soprattutto perché consente di fare un altro passo avanti concreto, decisivo, nella realizzazione di quella piattaforma tecnologica e produttiva che sarà il Polo della Meccatronica di Rovereto e del Trentino. Luogo che facendo dialogare produzione, istruzione tecnica, formazione professionale con l’apporto decisivo dell’Università, diventerà un fattore attrattivo per le imprese trentine della filiera ma anche un punto di riferimento per la meccatronica a livello nazionale». Un passaggio molto chiaro Olivi lo ha voluto riservare al ruolo cruciale della presenza universitaria. «Un progetto di questo tipo – ha rimarcato Olivi - che investe in un nuovo rapporto tra imprese ed agenzie della conoscenza, non può avere come vulnus l’assenza dell’alta formazione. A Trento c’è un Corso di laurea in Meccatronica che qui, io credo, deve trovare sede. Perché se vogliamo fare in modo che le competenze siano ancor più a servizio delle imprese, e le imprese possano intercettare prima i migliori talenti, la vicinanza dell’università è un fattore di competitività al quale non possiamo rinunciare». «Un progetto strategico – ha sottolineato Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo - tra i primi in Italia che affronta in maniera razionale la contaminazione tra imprese, territorio ed un segmento di mercato molto importante come la meccatronica. Abbiamo contemplato le migliori tecnologie costruttive per un edificio innovativo, tecnologico ed ecosostenibile dove insedieremo imprese altrettanto innovative». Soddisfazione è stata espressa anche dall’impresa Collini. «Guidiamo un’Ati dove anche le altre aziende sono del territorio. Ci impegneremo con tutte le nostre forze per assicurare il miglior sul risultato finale, sia in termini di qualità che di mantenimento dei tempi», ha detto Sergio Collini. Con i suoi 20 mila metri quadrati di superficie, distribuiti su tre piani, il nuovo edificio “ad L” denominato “Parco Tecnologico” sorgerà entro l’estate 2013 all’estremità sud–ovest dell’attuale Polo Tecnologico di via Zeni. Pur trattandosi di un compendio industriale avrà connotazioni tecniche e qualitative elevate, con sistemi innovativi come la post tensione dei solai ed i setti perimetrali prefabbricati con pannelli isolanti interposti, l’illuminazione naturale di gran parte degli spazi lavorativi e la costruzione in legno dell’intero ultimo piano che ospiterà uffici ed attività di servizio. L’obiettivo è di raggiungere almeno il livello “silver” nella certificazione Leed, dopo essere stato il primo compendio industriale progettato secondo i criteri previsti dal sistema Arca, a garanzia della qualità degli edifici con struttura portante in legno. Ieri, martedì 26 giugno, la firma in cantiere del contratto di appalto tra Trentino Sviluppo e l’impresa Collini Lavori Spa, che si è aggiudicata la gara europea in associazione temporanea con le imprese Ediltione S.p.a., Martinelli & Benoni S.r.l., Consorzio Cooperative Costruzioni Soc. Coop., Consorzio Lavoro Ambiente Soc. Coop. Offrendo un ribasso del 21,6 per cento su una base d’asta di 20,95 milioni di euro, e garantendo un contenimento dei tempi di costruzione fino a 330 giorni, la cordata guidata dall’impresa trentina aveva infatti ottenuto il miglior punteggio complessivo tra le 10 Ati (32 imprese, 28 delle quali trentine) che hanno partecipato alla gara europea. All’importo di aggiudicazione, di 16,43 milioni di euro, si aggiungono 349 mila euro di oneri per la sicurezza, per un importo complessivo di 16,7 milioni di euro. La road map prevede ora due mesi di tempo per la messa a punto del progetto esecutivo, a partire dal progetto definitivo firmato dal team di progettazione interno a Trentino Sviluppo, come interna è anche la direzione lavori, per contenere i costi e valorizzare le elevate professionalità presenti nello staff tecnico della società. Entro agosto l’avvio vero e proprio dei lavori che si concluderanno in 330 giorni, quindi entro luglio 2013. Tempi molto compressi, resi possibili grazie anche all’anticipo dei lavori di apprestamento del cantiere, scavi e micropalificazione, affidati nell’autunno scorso, con due gare per un totale di 1 milione di euro, alle imprese Lago Rosso di Tassullo e Bianchi Scavi Srl di Isera, che proprio in questi giorni stanno concludendo lo scavo profondo circa 7 metri, che ha comportato il trasporto di oltre 90 mila metri cubi di terreno ed il consolidamento dell’area in prossimità dell’edificio ad oggi esistente dove verrà realizzata la rampa di accesso al piano sottosuolo del nuovo “Parco Tecnologico”. Un cantiere modello, fin dal suo apprestamento, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, secondo quanto previsto dallo standard Leed, che ha richiesto l’adozione di particolari attenzioni quali la raccolta differenziata in cantiere, recinzioni in legno, sistemi di abbattimento delle polveri e di contenimento del percolato, oltre all’utilizzo di una particolare macchina per il lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti in uscita dal cantiere. Il futuro Parco Tecnologico, che nell’attuale Polo Tecnologico confina ad sud-est con la centrale di cogenerazione e ad est con il Corpo C, metterà a disposizione della aziende circa 20 mila metri quadrati, di cui 15 mila destinati ad attività dell’ambito meccanico ed elettronico che abbiano necessità di dislocare attrezzature e macchine operatrici voluminose e pesanti, mentre 5 mila metri quadrati, realizzati appunto in legno, saranno riservati ad uffici ed attività di servizio. Sulla fascia di rispetto a confine del lotto è stata prevista la viabilità interna, progettata in modo da consentire il transito e la manovra anche a mezzi ingombranti, oltre a parcheggi per circa 2.100 metri quadrati. L’opera segna l’avvio del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto, un progetto sul quale la Provincia di Trento investirà 85 milioni di euro nei prossimi cinque anni, e che prevede anche la costruzione di due innovativi edifici scolastici dove si trasferiranno l’Iti Marconi e il Cfp Veronesi. Imprese, laboratori, università, centri di ricerca, istituti tecnici superiori e scuole professionali, tutti dentro un unico parco scientifico e tecnologico tematico dove meccanica ed elettronica si combineranno nel segno dell’innovazione.  
   
   
CONSULENZE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: L’ONU INVITA IL MANAGEMENT CONSULTING AL FORUM MONDIALE SULL’E-GOVERNMENT  
 
Roma, 28 giugno 2012 – Il ruolo chiave della Consulenza nei processi di innovazione e riforma del settore pubblico: sarà questo il tema dell’intervento di Ezio Lattanzio, Chairman Feaco e Presidente di Confindustria Assoconsult su invito delle Nazioni Unite al forum mondiale sul settore pubblico, in programma dal 25 al 27 giugno 2012 a New York. Il ruolo esercitato dalla consulenza nella riorganizzazione dell’e-governance, in termini di innovazione, efficacia, efficienza e lotta alla corruzione, è di grande interesse nel dibattito sui processi di crescita e modernizzazione delle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo. “Mentre in Italia il rapporto di collaborazione tra pubblica amministrazione e settore della consulenza è troppo spesso complicato da storture che influiscono in modo negativo sulla qualità dei servizi e sulla spesa, tra cui cito la scarsa trasparenza nelle gare pubbliche, la mancanza di parametri per la selezione della consulenza, la frammentazione degli incarichi e il radicamento del fenomeno “in house” (per cui la Pa compra consulenza da se stessa) - sottolinea Ezio Lattanzio, Presidente di Confindustria Assoconsult – altrove è chiara la consapevolezza del valore che il Management Consulting può apportare in generale sui Sistemi Paese”. Fucina di leader e manager di successo, una presenza quotidiana nella finanza, nell’economia reale, nella società civile, sono i tratti comuni di un settore che ha generato i modelli di management più innovativi.  
   
   
FINPIEMONTE RAFFORZA IL DIALOGO CON IL SISTEMA ECONOMICO  
 
Torino, 28 giugno 2012 - Lo scorso anno Finpiemonte ha gestito quasi 9.000 domande di finanziamento che hanno interessato più di 50 diversi regimi di agevolazione, autorizzando l’erogazione di aiuti a favore di imprese, enti pubblici e privati per un importo complessivo di circa 350 milioni di euro, comprensivi di finanziamenti, contributi e garanzie. Sono le linee delineate durante l’assemblea dei soci del 27 giugno, che ha approvato all´unanimità il bilancio di esercizio 2011, chiuso con ricavi per oltre 10 milioni, un patrimonio netto di oltre 14 milioni ed un utile di quasi un milione, ed il bilancio sociale. Alle aziende è andato oltre il 60% degli importi stanziati, anche se sono aumentate le erogazioni a favore degli enti pubblici (13%) e delle associazioni no profit (26%). All’assemblea sono intervenuti, fra gli altri, il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore ai Rapporti con le società a partecipazione regionale, Elena Maccanti. “Finpiemonte - ha detto Cota - svolge un ruolo rilevante a sostegno dell’azione di governo della Giunta che, specie nell’attuale contingenza, più del solito deve essere ispirata alla concretezza dell’azione, alla centralità dei progetti e alla tempestività degli interventi. La disponibilità di Finpiemonte rappresenta, pertanto, la volontà della Regione di dialogare, assistere e supportare le imprese, cercando di proporre soluzioni tempestive e calibrate sulle reali esigenze del mondo produttivo. Questa funzione positiva è però una battaglia molto dura, perché la pressione fiscale sulle aziende è troppo alta e quello che entra da una parte viene tolto dall´altra. La riforma del lavoro crea un altro danno, dal momento che aumenta il cuneo fiscale. Noi cerchiamo di aiutare le imprese destinando risorse alla ricerca e innovazione e al sostegno al credito, ma i nostri sforzi rischiano di essere inutili se non si abbassa la tassazione, soprattutto quella sul lavoro”. “La partecipazione attiva dei principali interlocutori di Finpiemonte - ha dichiarato Maccanti - rende tangibile la collaborazione in atto tra gli attori del sistema economico piemontese per sostenere le imprese e consente di cogliere lo sforzo congiunto che tutti insieme compiamo quotidianamente per comprendere le esigenze del territorio e stimolarne la competitività nel modo più calzante. All’interno di questo sistema, Finpiemonte riveste un ruolo di centralità ed è in particolare chiamata a tradurre in atti concreti gli indirizzi strategici regionali, agendo come un vero e proprio ponte tra i vari livelli istituzionali e il territorio, il mondo del credito e l’imprenditoria”. “Il bilancio - ha poi commentato il presidente di Finpiemonte, Massimo Feira - presenta un andamento stabile e un utile sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno, registrando l’impiego significativo di risorse a favore del sistema imprenditoriale nella difficile congiuntura in atto. Nel 2011 l’impegno si è concentrato, infatti, sulla gestione di misure anticicliche e sulla realizzazione di nuovi strumenti dedicati alla valorizzazione della trasparenza”.  
   
   
AUSTRIA, CONTANTE È IL MEZZO DI PAGAMENTO PREFERITO  
 
 Vienna, 28 giugno 2012 - Un nuovo studio recentemente pubblicato dalla società di consulenza Capgemini afferma che i cittadini austriaci utilizzano prevalentemente il denaro contante per regolare i propri acquisti. Le monete e le banconote - sostiene l´analisi - vengono utilizzate più volte al giorno, mentre i rimanenti strumenti di pagamento, come le carte di credito o quelle bancomat, sono utilizzate circa quattro volte al mese. "Una delle principali ragioni per le quali i cittadini austriaci preferiscono il contante", afferma Capgemini commentando in una nota gli elementi statistici forniti, "è che è piuttosto semplice da prelevare e possedere. In altri Paesi, invece, alle operazioni di prelevamento e di pagamento in contante, sono applicate delle commissioni elevate".  
   
   
ABRUZZO: PROTAGONISTA A GIUBILEO REGINA LA QUALITA´ CHIAVE DEL SUCCESSO DELL´AZIENDA SANTO STEFANO  
 
Pescara, 28 giugno 2012 - La Santo Stefano s.R.l., azienda sartoriale abruzzese che fa dell´innovazione e della qualità del prodotto la sua forza, è stata invitata a Londra, alla celebrazione dell´Army and Navy Club per il suo centosettantacinquesimo anniversario, in concomitanza con il sessantesimo anniversario di regno della Regina Elisabetta Ii. Si tratta di un club patrocinato dalla Casa Reale e vede i membri della famiglia reale tra gli affiliati. Lo scorso 31 maggio, presso la sede dell´Army and Navy Club a Pall Mall, nel cuore di St James square, si è svolta la serata di lancio dell´evento a cui i titolari dell´azienda di Silvi Marina hanno partecipato insieme ai membri più rappresentativi del club ed ai rappresentanti delle aziende coinvolte. Per l´evento sono state selezionate le migliori aziende produttrici e rappresentanti del mondo del lusso, dalla gioielleria al mondo dei vini, dall´abbigliamento all´home design. In occasione di questo doppio anniversario, è stato preparato un libro commemorativo che include la descrizione dettagliata delle singole aziende partecipanti. Il libro in questione sarà distribuito a tutti i 4000 affiliati del club, alcuni dei quali sono inclusi nella billionaire list di Forbes e sarà inoltre reso disponibile online. Avendo aderito a tale evento, inoltre, la Santo Stefano srl è autorizzata ad utilizzare il logo ufficiale del Giubileo della Regina assieme al logo dell´Army and Navy. A seguito di questo importante vetrina, il vice presidente della Regione ed assessore alle Attività Produttive, Alfredo Castiglione, ha voluto premiare l´azienda abruzzese invitando in Regione il titolare Italo Ferretti e suo figlio Carlo. Ad entrambi sono state donate delle medaglie rievocanti l´antica capitale italiaca Corfinium, fatte coniare in occasione del centocinquantesimo anniversario dell´Unità d´Italia. "La Santo Stefano srl è una realtà imprenditoriale che fa della qualità il suo modo di essere e la caratteristica principale del suo agire - ha esordito Castiglione - vedersi riconosciuti gli sforzi sostenuti per assicurare alla rispettiva clientela una serie di prodotti contrassegnati da qualità, innovazione ed esclusività, rappresenta il frutto concreto di anni ed anni di lavoro. E sono proprio tali caratteristiche - ha proseguito - che di fatto la rendono vincente nel mercato nazionale ed internazionale. L´azienda in questione, infatti, ha tutte le caratteristiche per essere connotata come marchio Made in Italy, vincente nel mondo, perché è una eccellenza italiana in termini di innovatività di prodotto, di creatività e di manifattura. Il Governo regionale di cui mi onoro di far parte - ha sottolienato l´assessore - ha puntato in modo entusiastico sul rafforzamento della capacità di innovare delle nostre aziende, perché pensiamo che l´innovazione possa garantire al "Sistema Abruzzo" vantaggi competitivi notevoli nella nuova geografia mercantile piana dei mercati internazionali, soprattutto in questa fase turbolenta dell´economia globale. Proprio percorrendo tale strada, particolare attenzione è stata prestata allo sviluppo dei nuovi sistemi produttivi regionali, come i poli di innovazione e le reti di impresa, al fine di garantire loro anche le giuste capacità di penetrazione dei mercati esteri. Ed i finanziamenti a nostra disposizione vanno tutti nella direzione delle aggregazioni, perché possiamo dire che, data la caratteristica dimensionale delle nostre imprese, "piccolo è bello solo se vuole crescere". I dati economici in nostro possesso - ha continuato Castiglione - forniscono utili indicazioni in merito, confermando quanto di buono è stato fatto in sede di programmazione delle politiche di sviluppo e di internazionalizzazione. Ormai, anche grazie a studi autorevoli condotti a livello nazionale, si fa sempre più chiaro e definito il quadro che avevamo immaginato al momento del nostro insediamento. Eravamo consci del fatto che non si poteva più misurare la competitività di un territorio con finanziamenti e incentivi all´acquisto di capannoni e macchinari, così come del fatto che un riposizionamento strategico dell´economia abruzzese poteva avvenire solo attraverso il potenziamento dell´economia della conoscenza, dell´innovazione, della ricerca, e la creazione di sinergie funzionali allo sviluppo del territorio. E la Santo Stefano s.R.l. - ha concluso il vice presidente della Regione - rappresenta il paradigma di tutto ciò".  
   
   
AL VIA DUE STRUMENTI A SOSTEGNO DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO LANCIATI DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ILO 2 I BANDI A SPORTELLO PER L´EROGAZIONE DI SERVIZI ALLE SPIN OFF E PER I SERVIZI DI TRASFERIMENTO DEI BREVETTI AL MERCATO  
 
Valenzano, 28 giugno 2012 - Al via due nuovi strumenti per sostenere il trasferimento tecnologico e il collegamento tra ricerca ed impresa: si tratta del bando per l´erogazione di servizi per le spin off ad alto contenuto di conoscenza e di quello per l’erogazione di servizi per il trasferimento dei brevetti al mercato, lanciati dall’Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nell´ambito del Progetto Ilo2 - Fase 2 (Azione “Imprese e Ricerca del Piano Straordinario per il Lavoro”), con un budget complessivo di 610mila euro. Con una dotazione finanziaria di 460mila euro, il primo bando, “Spin off”, ha lo scopo di sostenere la nascita e il consolidamento di imprese innovative gemmate nell´ambito della ricerca pubblica "già costituite" (nella fase di start up successivo alla costituzione) o "in via di costituzione" (nella fase della valutazione di fattibilità), aventi come finalità la valorizzazione imprenditoriale dei risultati della ricerca pubblica pugliese. È prevista l´erogazione di servizi per l´avvio e lo sviluppo di imprese innovative, quali (ad esempio) ricerche di mercato, prototipizzazioni, piani di sfruttamento commerciale, tutoraggio e accompagnamento alla fase di start up, per un valore massimo di 50mila euro per singola spin off. I servizi sono assegnati fino ad esaurimento dei fondi stanziati dal bando. Sono ammessi a partecipare all’avviso, entro il 31 dicembre 2012, spin off da ricerca maturata nei Dipartimenti e negli Istituti dei cinque atenei pugliesi (l’Università e il Politecnico di Bari, l’Università di Foggia, l’Università del Salento, la Lum Jean Monnet), nonché degli altri Enti pubblici di ricerca, del Cnr e dell’Enea, con sede nel territorio regionale. Il secondo bando, “Brevetti”, mira a stimolare e ad accrescere la propensione delle Università e degli Enti pubblici di ricerca pugliesi all´estensione internazionale dei brevetti e al licensing, al fine di migliorare le possibilità di trasferimento tecnologico verso il mercato. L’avviso, pertanto, consente di finanziare l’erogazione di servizi finalizzati all’estensione e/o al deposito internazionale di un singolo brevetto, di qualsiasi settore tecnologico, e al suo trasferimento al mercato. Si tratta, ad esempio, di servizi attinenti alla predisposizione della domanda di brevetto europeo e internazionale, la gestione dei rapporti con le autorità brevettuali, le procedure contenziose per la concessione dei titoli, la gestione della contrattualistica brevettuale, il deposito e l’espletamento della domanda di estensione, i costi di traduzione per la nazionalizzazione del brevetto in uno o più Paesi (anche non europei), il supporto all’implementazione del licensing dei brevetti, la predisposizione della risposta al rapporto di Ricerca e successive formalità di fronte all’Uibm (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) per la procedura di concessione del brevetto. Sono ammessi a partecipare all’avviso i cinque atenei pugliesi, le strutture pugliesi del Cnr e dell’Enea e gli altri Enti pubblici di ricerca per risultati della ricerca che abbiano condotto a risultati brevettabili, dei quali siano titolari in percentuale non inferiore al 10%. Il bando, che ha una dotazione di 150mila euro, scade il 31 gennaio 2013 o in data precedente poiché l’erogazione dei servizi sarà assegnata fino ad esaurimento dei fondi stanziati. Entrambe le iniziative rientrano nel Progetto Ilo2 - fase 2 “ Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca” cofinanziato dall´Ue attraverso il Po Fesr 2007-2013, Asse I, Linea di intervento 1.2 - Azione 1.2.3, promosso dall’Arti (in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea), su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia. Informazioni, bandi e modulistica sono disponibili su www.Arti.puglia.it  
   
   
SLOVENIA, DIMINUISCE LA FIDUCIA DEGLI IMPRENDITORI  
 
Lubiana, 28 giugno 2012 -- L´istituto Nazionale di Statistica afferma che il livello di fiducia degli imprenditori sloveni sta calando ancora, rispecchiando il pessimismo dell´intero comparto economico reale del Paese. In particolare, il livello di fiducia degli imprenditori sloveni avrebbe subito un calo di 3 punti percentuali a giugno rispetto al mese precedente, e 12 punti percentuali su base annua (- 16 punti percentuali sulla media di lungo termine).  
   
   
BOLZANO: VERTICI MEMC DA DURNWALDER, IMPEGNO PER MANTENERE SEDE E OCCUPAZIONE  
 
Bolzano, 29 giugno 2012 - Un grazie alla Provincia per l´impegno verso misure di riduzione dei costi di produzione della Memc, misure che se concretizzate consentiranno di restare competitivi anche nello stabilimento di Merano: è quanto ha dichiarato il vicepresidente della corporate americana Stephen Wachnowsky incontrando il 26 giugno a Bolzano il presidente Luis Durnwalder. “Provincia e azienda faranno ogni sforzo, per quanto di competenza, affinché nessuno resti senza lavoro”, ha ribadito Durnwalder. A Palazzo Widmann il presidente Durnwalder ha incontrato il vicepresidente della corporate americana, Stephen Wachnowsky, presenti anche l´assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo e il direttore della filiale di Sinigo Claudio Pasolli. "Da tempo avevamo chiesto alla casa madre di sapere le reali intenzioni riguardo al futuro della Memc in Alto Adige e alle strategie aziendali", spiega Durnwalder. Questo anche perchè, ha ricordato il Presidente, la recente approvazione dell’articolo nel decreto legge del Governo sullo sviluppo "è stato l´ultimo passo di una strategia che la visto la Giunta provinciale impegnata anche nel ripristino del collegamento transfrontaliero delle linee dell’alta tensione al Brennero." La soluzione concordata direttamente da Durnwalder con Terna potrà offrire a tutte le imprese altoatesine la possibilità di rifornirsi di energia sul mercato europeo a prezzi più convenienti di quelli attuali. Il vicepresidente Wachnowsky ha ringraziato la Provincia per gli sforzi fatti nell´individuare queste misure, che se ora verranno attuate potranno consentire a Memc di restare competitiva anche sul mercato europeo: "Ci ha spiegato che la corporate ha avviato un complesso piano di ristrutturazione dei suoi impianti - riferisce Durnwalder dopo l´incontro - e che ha intenzione, alle condizioni prospettate dalle nuove misure, di mantenere lo stabilimento di Merano." Si guarda ora con fiducia anche alle trattative in corso tra Memc e la fornitrice Evonik e soprattutto all´autunno, quando scadranno le misure di cassaintegrazione degli operai. L´auspicio generale è di una ripresa della produzione: "Azienda e Provincia hanno confermato l´impegno per garantire che nessuno dei dipendenti resti senza lavoro", ha ribadito Durnwalder. Per alcuni, se necessario, saranno promossi corsi di riqualificazione, specializzazione e aggiornamento.