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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Giugno 2012
UE CHIEDE PANEL WTO CONTRO LE RESTRIZIONI DELLE ESPORTAZIONI CINESI SU TERRE RARE  
 
Bruxelles, 28 giugno 2012 - L´unione europea ha chiesto ieri la costituzione di un panel di risoluzione delle controversie presso il World Trade Organization (Wto) in merito della Cina restrizioni alle esportazioni di terre rare, tungsteno e molibdeno. Questo segue gli sforzi dell´Ue per trovare una soluzione con la Cina, anche attraverso formali consultazioni dell´Omc che si sono svolte nel mese di aprile. L´ue, insieme ai suoi partner, nel caso, gli Stati Uniti e il Giappone, quindi procedere al passaggio successivo contenzioso Wto, al fine di chiedere il rispetto da parte della Cina dei suoi obblighi internazionali. "Cina restrizioni terre rare e altri prodotti sono una violazione degli impegni della Cina all´Omc e continuano a falsare in modo significativo i mercati globali, creando uno svantaggio per le nostre aziende", ha detto commissario Ue al commercio Karel De Gucht. "Nonostante la sentenza molto chiara all´inizio di quest´anno dell´Organizzazione mondiale del commercio nel primo caso delle materie prime, Pechino non ha provveduto a rimuovere queste restrizioni alle esportazioni. Ci dispiace che ci rimane altra scelta, ma per risolvere questo problema attraverso il contenzioso." Il 13 marzo di quest´anno Ue, Usa e Giappone ha chiesto le consultazioni con la Cina sulle restrizioni alle esportazioni di varie materie prime tra cui terre rare. Nonostante queste consultazioni formali che hanno avuto luogo a Ginevra il 25 e 26 aprile 2012 e la decisione dell´Omc sulle misure simili il 30 gennaio 2012, non ci sono stati segnali dalla Cina che avrebbe rimosso le restrizioni. La Cina impone una serie di restrizioni alle esportazioni, compresi i dazi di esportazione, le quote di esportazione e ulteriori requisiti che limitano l´accesso alle materie prime per le aziende di fuori della Cina. Si tratta di misure aventi una sensibile distorsione del mercato e favorire l´industria cinese a scapito delle imprese e dei consumatori nell´Unione europea e nel mondo. L´ue ritiene che queste restrizioni sono in violazione di regole generali dell´Omc e anche di impegni specifici della Cina in materia di dazi all´esportazione che la Cina si è impegnata all´atto dell´adesione alla Wto. All´inizio di quest´anno, l´Omc ha confermato la validità della Ue che in Cina le restrizioni all´esportazione di un diverso insieme di materie prime erano incompatibili con le norme dell´Omc. L´ue apprezza le sfide ambientali connesse con l´estrazione delle materie prime e incoraggia tutti i paesi a promuovere una politica ecologica e sostenibile di materie prime. Tuttavia, l´Ue ritiene che le restrizioni all´esportazione non contribuire a questo obiettivo, ci sono più efficaci misure di tutela ambientale che non discriminano le industrie straniere.  
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE GENERALE LA SENTENZA DELLA CORTE NEL CASO DI CONFORMITÀ DI MICROSOFT  
 
Bruxelles, 28 giugno 2012 - La Commissione europea plaude alla sentenza pronunciata ieri dal Tribunale in caso T-167/08 Microsoft contro Commissione - vedi dichiarazione del Vice Presidente Joaquín Almunia ( Memo/12/498 ). La sentenza sostiene essenzialmente una Decisione della Commissione del 2008 che infligge una penalità alla Microsoft per una decisione non conforme della Commissione del 2004 Microsoft ( si veda Ip/04/382 ) , che è stata confermata dalla Corte nel 2007 (cfr. Memo/07/359 ). Il giudizio è il primo in cui il Tribunale ha sentenziato su una penalità inflitta a una società per il mancato rispetto ad una decisione di divieto antitrust. La sentenza della Corte rivendica gli sforzi della Commissione per assicurare la piena conformità con le proprie decisioni antitrust, in particolare la decisione del 2004. Come risultato di azioni di esecuzione della Commissione, una gamma di prodotti innovativi sono giunti sul mercato che altrimenti non hanno visto la luce del giorno. La decisione del 2004 Microsoft ha rilevato che Microsoft aveva abusato della sua posizione dominante nei sistemi operativi per Pc omettendo informazioni critiche sull´interoperabilità dai suoi concorrenti. Questo significava che i fornitori di sistemi operativi per server concorrenti per gruppi di lavoro sono stati in grado di competere efficacemente anche se sono stati valutati più altamente dagli utenti di prodotti Microsoft su una serie di parametri quali affidabilità, sicurezza e velocità. La Commissione ha ordinato alla Microsoft di divulgare alcune specificato "informazioni sull´interoperabilità" a condizioni ragionevoli e non discriminatorie per i fornitori di server per gruppi di lavoro, in modo che possano sviluppare e distribuire prodotti interoperabili. Nel 2008 la decisione penalità (vedi Ip/08/318 ), sulla quale il Tribunale ha dichiarato oggi, è stato adottato ai sensi dell´articolo 24 (2) del regolamento 1/2003 e ha scoperto che, prima del 22 ottobre 2007, Microsoft aveva applicato prezzi eccessivi per l´accesso alla documentazione sull´interoperabilità per server per gruppi di lavoro e quindi non ha rispettato gli obblighi derivanti dalla decisione del 2004 di Microsoft. La sentenza della Corte Generale - Il Tribunale ha sostanzialmente confermato le conclusioni principali della Commissione che i prezzi di Microsoft delle informazioni sull´interoperabilità non era conforme alla decisione del 2004 di Microsoft, mentre la riduzione della penalità marginalmente da € 899.000.000 ad € 860.000.000. In particolare, il Tribunale ha confermato che, in assenza di prove convincenti per quanto riguarda il carattere innovativo di Microsoft non brevettate l´interoperabilità, Microsoft sistemi di remunerazione prima del 22 ottobre 2007 erano irragionevoli ai sensi della decisione 2004 Microsoft. A questo proposito, il Tribunale ha confermato che consentendo a Microsoft di pagare per interagire solo con il suo Pc dominante e gruppi di lavoro sistemi operativi per server - l´essenza stessa degli abusi originale - sarebbe in effetti permettono di trasformare i vantaggi di abusi in retribuzioni. Il Tribunale ha ridotto la penalità marginalmente per tener conto del fatto che , anche se Microsoft è stata obbligata a rendere le informazioni di interoperabilità a disposizione di terzi, la Commissione aveva permesso a Microsoft di attendere la sentenza della Corte generale sulla Commissione del 2004 la decisione prima di consentire l´effettiva distribuzione dei prodotti interoperabili da parte di sviluppatori open source. Questa sentenza conferma che il mancato rispetto di una decisione antitrust costituisce colpa grave che la Commissione è autorizzata a sanzionare in modo da costringere la conformità. In seguito alla decisione di pagamento 2008 pena di Microsoft ha pubblicato il soggetto informazioni sull´interoperabilità alla decisione gratuitamente sul suo sito web.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL VICE PRESIDENTE JOAQUíN ALMUNIA A SEGUITO DI SENTENZA DELLA CORTE GENERALE NELLA CAUSA T-167/08 MICROSOFT VS COMMISSIONE  
 
 Bruxelles, 27 giugno 2012 - "Accolgo con favore questa importante sentenza dal Tribunale nel caso Microsoft. La sentenza odierna, rivendica pienamente l´azione di esecuzione che la Commissione ha preso per garantire il rispetto di Microsoft con i suoi obblighi. La sentenza conferma che Microsoft non ha rispettato la decisione della Commissione e che la Commissione ha diritto di imporre una sanzione, anche se la Corte ha scelto di ridurre leggermente l´importo della penalità da 899 milioni di euro a 860 milioni di euro. Il requisito che Microsoft fornisce informazioni per i suoi concorrenti, in modo da permettere l´interoperabilità tra l´architettura dominante di Windows e rivali server per gruppi di lavoro ha portato notevoli vantaggi agli utenti. Una gamma di prodotti innovativi che altrimenti non hanno visto la luce del giorno sono stati introdotti sul mercato. Determinazione della Commissione di far rispettare tale obbligo è stato determinante nel raggiungimento di tale risultato. La Commissione rimane pienamente impegnata a far rispettare le regole di concorrenza per garantire che i consumatori e le imprese possono beneficiare di prodotti innovativi e interoperabili. La sentenza conferma che l´imposizione di penalità tali rimane uno strumento importante a disposizione della Commissione ". Si prega di consultare anche il nostro Memo/12/500 sullo stesso argomento.  
   
   
SLOVACCHIA, CALANO PREZZI ROAMING TELEFONIA MOBILE  
 
Bratislava, 28 giugno 2012 - Gli operatori di telefonia mobile in Slovacchia ridurranno prezzi del roaming dal 1° luglio, in linea con la normativa comunitaria. Nessuno dei tre operatori (T-mobile, Orange e O2 Telefonica) è andato al di sotto del massimale previsto di euro 0,70 per ogni Mb (che corrisponde in Slovacchia a 0,84 euro Iva compresa). Dal 1° luglio il prezzo massimo delle chiamate in uscita sarà di 0,348 euro al minuto, per le chiamate in arrivo 0,096 euro al minuto e per gli Sms 0,108 euro ciascuno. Da luglio, Telefonica offrirà un nuovo pacchetto di 25 Mb di dati al giorno per 2 euro (pari a 0,08 euro/Mb). Slovak Telekom aggiungerà tre pacchetti, a partire da 1,99 fino a 29,99 euro, fra i quali un´offerta di 100 M B al giorno per meno di 10 euro (che è sotto agli 0,10 euro/Mb). Orange Slovensko offrirà 10 Mb nella Ue, Croazia e Turchia per 2 euro al giorno, oltre il quale 1 Mb avrà un costo di 0,69 euro. Telefonica e Telekom introdurranno anche pacchetti per chiamate e Sms. Cinque minuti di chiamate all´interno dell´Ue con Telefonica costeranno 1,75 euro dal 1° luglio (mentre oggi si pagano 2,1 euro). Slovak Telekom offre inoltre un pacchetto di servizi di roaming vocale, con il quale un minuto di chiamata in uscita può essere ridotto a 0,294 euro.  
   
   
DODICESIMO LINUXDAY, 27 OTTOBRE 2012: IL SOFTWARE LIBERO NELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ABBATTERE I COSTI DEL SOFTWARE IN AZIENDA, SENZA RINUNCIARE A NULLA, E MIGLIORANDO LA SICUREZZA E LA FLESSIBILITÀ DEI SISTEMI: CON LINUX SI PUÒ  
 
 Milano, 28 giugno 2012 - Il dodicesimo Linuxday si terrà il 27 ottobre 2012 in tutte le regioni italiane, in oltre 100 sedi che coprono territorialmente l´80% delle province, e sarà dedicato al software libero nelle piccole e medie imprese, perché il software libero può consentire agli imprenditori di abbattere i costi del software in azienda senza rinunciare a nulla rispetto alle soluzioni proprietarie. Il Linuxday 2012 avrà un approccio operativo, e avrà l´obiettivo di mostrare agli imprenditori le tecnologie e gli strumenti che permettono di azzerare i costi delle licenze e costruire soluzioni solide, sicure, avanzate, scalabili e personalizzabili, al servizio dell´innovazione, della creatività e della competitività internazionale delle piccole e medie aziende italiane. Oggi, grazie a Linux e al software libero, gli stessi sistemi utilizzati dal Governo degli Stati Uniti e dai colossi dell´Information Technology quali Facebook e Google sono alla portata di tutti. Nel 2011, i 110 eventi del Linuxday sono stati visitati da più di 15.000 persone, con una presenza massiccia di studenti delle scuole superiori e delle università. E´ proprio questo successo che ha spinto gli organizzatori, anche in considerazione della situazione economica italiana, europea e mondiale, a puntare sulle aziende, per offrire agli imprenditori uno strumento in più per affrontare la crisi. Linux ha già sostituito Windows e gli altri sistemi operativi nella maggioranza dei server utilizzati da società di telecomunicazione, grandi aziende e Internet Service Provider, e ha raggiunto un livello di maturità tale da poterlo fare anche sui Pc. Ci sono già grandi organizzazioni, come il Comune di Monaco di Baviera, che hanno completamente sostituito Windows con Linux, con una riduzione significativa dei costi, che a regime arriva addirittura al 90%. Il Linuxday 2012 è promosso da Italian Linux Society e sponsorizzato da Akhela. Il sito di riferimento, che è in fase di aggiornamento, è: http://www.Linuxday.it  L´elenco degli eventi locali è in fase di definizione, e verrà pubblicato a partire da settembre.  
   
   
SPORT. ON LINE DA OGGI TOOPLAY, IL SITO WEB DELLO SPORT A MILANO PER LA PRIMA VOLTA IN RETE, DA PROTAGONISTI, I CITTADINI CHE UTILIZZANO GLI IMPIANTI SPORTIVI  
 
Milano, 28 giugno 2012 - È online da oggi www.Tooplay.org  l’innovativa piattaforma web per promuovere lo sport a Milano in modo aperto e partecipativo. Nato da un bando del Comune volto a promuovere l’attività sportiva e a favorire la comunicazione tra cittadini e Amministrazione, tooplay.Org è un progetto no profit che mira a coinvolgere la cittadinanza nella condivisione online della propria passione sportiva. Sul sito - accessibile anche dal portale del Comune di Milano - si può scoprire in pochi click dove praticare il proprio sport preferito, cercando tra gli oltre 120 centri sportivi del Comune di Milano: dagli orari di apertura degli impianti alla loro localizzazione, sono consultabili on line tutte le informazioni utili e necessarie per chi vuole fare sport in città. “Si tratta di un progetto innovativo, unico in Italia – ha affermato l’assessora allo Sport e Tempo libero Chiara Bisconti – capace di creare diversi livelli di comunicazione e mettere in relazione diretta Amministrazione pubblica, Milanosport, concessionari degli impianti e cittadine e cittadini di Milano. Non solo, si mettono in relazione tra loro i milanesi che fanno sport. È uno strumento utile, efficace, trasparente. È un modello che si può estendere anche ad altri ambiti, penso per esempio al tempo libero, e stiamo già lavorando su altre applicazioni”. Si parte con un’offerta sportiva completa, con più di 40 sport praticabili a Milano, grazie al grande patrimonio rappresentato dai centri di Milanosport e dagli impianti gestiti in concessione. Dalle discipline più conosciute, come calcio, basket, pallavolo, tennis, atletica e nuoto, a quelle tutte da scoprire come baseball, squash, paddle, badminton, bocce, free climbing e tumbling. Oltre alla possibilità di consultare facilmente indirizzi, numeri di telefono, orari, prezzi, foto e mappe dei centri, Tooplay.org dà anche voce ai cittadini. Sul sito, infatti, ognuno potrà esprimere la propria opinione sui centri frequentati abitualmente, con l’obiettivo di fornire spunti utili per un continuo miglioramento sia delle strutture sia dei servizi offerti. Tooplay.org è realizzato per il Comune di Milano dall’Associazione di Promozione Sociale Play More! in partnership con l’agenzia web Intesys e Gokick.org, la prima storica community di ‘sport sharing’ nata a Milano nel 2004. Il sito è accessibile anche dal portale del Comune di Milano.  
   
   
NASCE “RISKRATING”, UN NUOVO STRUMENTO DI ANALISI DEL RISCHIO CREDITIZIO DEI CLIENTI ACCESSIBILE ANCHE ALLE PICCOLE AZIENDE  
 
Milano, 28 giugno 2012 - Riskrating ( www.Crmriskrating.com ) è l’ultima applicazione sviluppata dalla società Pentalab – una delle aziende innovative ospiti dell’Incubatore-hotel d’Impresa Lib – per aiutare le piccole e medie aziende ad analizzare il rischio creditizio dei propri clienti e partner e prevenire il rischio di insolvenza. Questa nuova soluzione è stata appositamente creata da Pentalab per permettere alle migliaia di Pmi italiane che utilizzano i sistemi gestionali Crm Microsoft Dynamics di accedere a tre nuove funzionalità legate all’analisi del rischio creditizio: - Ricerca Anagrafica, che consente di censire e inserire automaticamente in Crm, tramite un’interrogazione in tempo reale ai Registri delle Camere di Commercio, le informazioni anagrafiche dei clienti e partner. - Indicatore di Rischio, "il segnale di allerta", gratuito per il primo download, che suggerisce alle imprese di approfondire determinate posizioni prima di procedere con un’offerta commerciale. - Rapporti Impresa e Bilanci, per approfondire e analizzare la situazione economico-finanziaria dei clienti e fornitori ed evitare i rischi di insolvenze. “Con lo sviluppo di Riskrating abbiamo voluto dare una risposta al bisogno di tante piccole e medie imprese di poter accedere in modo semplice e a costi molto contenuti a un servizio, quello della valutazione del rischio creditizio, molto importante per la loro attività e la loro sopravvivenza”, spiega Piero Varriale, Amministratore Delegato di Pentalab. “Grazie alle nostre competenze tecniche e gestionali e alla collaborazione con Infonet, società specializzata nel fornire informazioni commerciali e rating di imprese, abbiamo ideato un’applicazione molto facile da usare che le aziende possono scaricare gratuitamente per decidere, in ogni momento o situazione, il tipo di dato o documento di approfondimento sul cliente da acquistare”,aggiunge Varriale. I costi sono molto contenuti e oscillano da pochi centesimi di euro per la ricerca anagrafica o l’indicatore di rischio di un cliente, ai 40€ circa per l’elaborazione di un report approfondito con tre bilanci.  
   
   
PROVINCIA DI PISTOIA: INNOVAZIONE E RETE - CON PISTOIA WIFI SI NAVIGA IN INTERNET GRATUITAMENTE E IN MODALITÀ SICURA DAI LUOGHI PUBBLICI DELLA MONTAGNA PISTOIESE  
 
Pistoia, 28 giugno 2012 - E’ stato attivato nei giorni scorsi anche nei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e Sambuca il progetto Pistoia Wifi, promosso dalla Provincia di Pistoia, in collaborazione con tutti i comuni del territorio, per accedere gratuitamente e in sicurezza a internet da piazze, biblioteche e spazi di ritrovo, attraverso il proprio pc, tablet o smartphone. Già operativo da alcuni mesi anche a San Marcello Pistoiese e Marliana, Pistoia Wifi rappresenta un ulteriore passo avanti nello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche del territorio e un importante strumento anche per la promozione e la valorizzazione del territorio: tutti possono accedere al servizio per condividere notizie e contatti, non solo per esigenze di studio e di lavoro, ma anche per accedere a informazioni turistiche e culturali. Insieme al progetto Banda Larga nelle aree rurali della Toscana, infatti, per l’abbattimento del digital divide, la Provincia di Pistoia, con quelle di Firenze e Prato, ha lavorato alla realizzazione di una rete metropolitana Wifi, che aderisce alla più ampia federazione nazionale “Freeitalia Wifi”. Grazie ad apposite apparecchiature, sono 50 posizionate su tutto il territorio provinciale, è possibile accedere a internet direttamente dai luoghi pubblici e privati delle realtà “federate”, navigando con le stesse credenziali di accesso anche nelle reti Wifi delle altre amministrazioni che hanno aderito alla rete nazionale. Ad oggi la rete Freeitaliawifi, infatti, conta più di 1100 hot spot dislocati nel territorio nazionale: oltre alle tre province toscane dell’area metropolitana hanno aderito al progetto anche le Province di Roma, Grosseto, Torino, Cosenza, Pesaro e Urbino, Potenza, Trapani, la Regione Sardegna, i Comuni di Venezia, Genova, Torino e Cesena. Accedere al sistema è semplice, basta ottenere una username e una password e navigare così con il proprio smartphone o computer portatile dotato di connettività wifi. Tutte le informazioni su registrazione e punti di accesso, insieme al vademecum dell’utenza, sono sul sito della Provincia all’indirizzo: http://www.Provincia.pistoia.it/wi-fi/index.html  Ecco dove sono state installate le nuove apparecchiatura che consentono la copertura wireless anche delle zone circostanti: -Comune di Abetone: presso l’Ufficio Informazioni e Accoglienza turistica in Piazza Europa, con, con copertura anche degli impianti sportivi adiacenti; -Comune di Cutigliano: presso Piazza Catilina, all’esterno della Biblioteca -Comune di Piteglio: presso Piazza Fratelli Guermani, dove si trova la casa comunale, con copertura di buona parte del paese -Comune di Sambuca:presso l’Ecomuseo di Pavana e il Paas di Treppio. -Comune di San Marcello: presso la Biblioteca comunale, la Piazza del Comune e Piazzetta Port’arsa. Il progetto Pistoia Wifi è stato presentato questa mattina, mercoledì 27 giugno, alle ore 11, durante una conferenza stampa presso l’ufficio informazioni turistiche dell‘Abetone, alla presenza dell’assessore provinciale all’innovazione amministrativa e ai servizi informatici, Lidia Martini, e dei rappresentanti della montagna: Giampiero Danti, Sindaco del Comune di Abetone, Paolo Pistolozzi, assessore del Comune di Cutigliano, Gabrio Fini, consigliere presso il Comune di San Marcello e Claudio Gaggini Sindaco del Comune di Piteglio. “La rete oggi è soprattutto un mezzo competitivo e strategico per lo sviluppo economico e turistico del territorio – sottolinea Lidia Martini - L’amministrazione provinciale si sta da tempo impegnando sul potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e, insieme al Digital Divide, Pistoia Wifi è un’altra importante sfida che la Provincia ha messo in campo, per la diffusione della rete e per sfruttare tutte le potenzialità che internet sa offrire. Una operazione che acquista un significato particolare per le zone di montagna, perché la possibilità di lavorare, scambiare informazioni e contatti con facilità anche in remoto può contribuire a migliorare le qualità di vita, a incrementare l’abitabilità, la produttività e l’occupazione e il movimento turistico nei luoghi più periferici. Con Pistoia Wifi i turisti che visitano le nostre località, ad esempio, attraverso una registrazione gratuita dal proprio cellulare potranno navigare liberamente in rete dai luoghi pubblici coperti dal servizio e condividere notizie utili e contatti” Un ringraziamento è stato rivolto dall’Assessore Martini ai Comuni di Abetone, Cutigliano, Sambuca, Piteglio e San Marcello, che hanno aderito con entusiasmo al progetto e la cui collaborazione è stata preziosa per la riuscita del progetto. Anche dai sindaci dei comuni montani sono venute parole di soddisfazione per la realizzazione del progetto, che rappresenta una opportunità di sviluppo per il territorio. “La possibilità di connettersi velocemente dai luoghi pubblici della montagna apre un ventaglio di possibilità per la promozione del territorio montano in tutte le sue specificità – ha commentato Carluccio Ceccarelli, Sindaco di Cutigliano - Soprattutto consente ai cittadini di riappropriarsi di spazi pubblici, che adesso diventano anche piazze multimediali”. “Nell’era del turismo dell’esperienza nella quale il singolo turista è anche colui che in rete commenta e condivide tutte le informazioni necessarie, per meglio fruire delle strutture ricettive e degli impianti – ha aggiunto il Sindaco di Abetone, Giampiero Danti - la connettività del territorio è strumento fondamentale di promozione e di conoscenza, attraverso il quale passa anche la peculiarità dell’offerta turistica stessa”. “Lo sviluppo di un territorio passa non solo per le strutture materiali, ma anche per quelle tecnologiche – ha detto il Sindaco di San Marcello, Silvia Cormio – In questo senso, internet può rappresentare una risorsa fondamentale per dare alla montagna nuove possibilità di crescita nei settori strategici, come il turismo e l’imprenditoria.” “Un grazie alla Provincia di Pistoia e un plauso all’Assessorato competente – ha detto Claudio Gaggini, Sindaco di Piteglio - è concesso alla Montagna un contributo essenziale e propedeutico alla eliminazione di barriere per l’accesso alle nuove tecnologie, riducendo il divario tre le “povere” periferie e le “ricche” aree metropolitane”. “Piena soddisfazione del Comune di Sambuca per il servizio Wifi attuato presso il Paas di Treppio e la Piazza Salvo D´acquisto di Pàvana con il gradimento di tutta la comunità – ha commentato il Sindaco di Sambuca Pt, Marcello Melani - In questi giorni il servizio è ancor più apprezzato dato che la popolazione nel territorio di Sambuca è triplicata rispetto a quella residente nel periodo invernale. I giovani ne sono i maggiori fruitori e come Amministrazione stiamo pensando di estendere il servizio anche nelle altre frazioni di Taviano e Frassignoni”  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO, LIGURIA: APPLICATO CON I MINIMI AUMENTO DELLE TASSE DECISO DAL GOVERNO  
 
Genova, 28 Giugno 2012. “Oggi siamo stati costretti ad approvare una norma decisa dal Governo sull’aumento delle tasse per il diritto allo studio universitario, a seguito della pubblicazione di un decreto da parte dell’esecutivo che prevede l’adeguamento, entro il 30 giugno, delle regioni”. Lo ha spiegato questa mattina, a margine del consiglio regionale l’assessore al bilancio e alla formazione Pippo Rossetti. “La norma è stata approvata applicando le tariffe minime – ha detto Rossetti – se non l’avessimo fatto sarebbero scattate tasse più alte”. Chi pagava fino ad oggi 70 euro all’anno per le tasse universitarie, perché dichiarava un reddito Isee fino a 13.000 euro, da oggi in poi ne pagherà 120, coloro che invece pagavano 135 euro con un reddito Isee oltre 30.000 euro l’anno, ne pagheranno 160. Per i redditi Isee dai 13.000 ai 30.000 euro l’anno si pagherà 140 euro di tasse, mentre prima gli universitari dell’ateneo ligure pagavano meno. “Si tratta – ha spiegato Rossetti – di aumenti poco accettabili, ma obbligati dal decreto che noi abbiamo mitigato applicando le tariffe minime ed evitando che tutti avessero un aumento di 140 euro, a prescindere dal reddito familiare”. Così facendo verrà aumentato il fondo per il diritto allo studio che passerà dagli attuali 4 milioni di euro circa a circa 5 milioni di euro e dal prossimo anno accademico l’ente regionale per il diritto allo studio sarà in grado di erogare più borse di studio. E sempre sul fronte del diritto allo studio approvata oggi una norma che assegna le borse di studio ai ragazzi in affido familiare e agli alunni non residenti, figli delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco che operano in Liguria.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA HA FATTO TREDICI NELLA RICERCA REGIONE LOMBARDIA E MIUR, NELL’AMBITO DEL BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE, FINANZIANO TREDICI PROGETTI DI RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA. IL FINANZIAMENTO PERMETTERÀ DI AVVIARE NUOVI PROGETTI DI RICERCA E DI FINANZIARE NUOVE BORSE DI STUDIO.  
 
Milano, 28 giugno 2012 - Dal fotovoltaico all’informatica, dai farmaci antibiotici ai nuovi materiali, dall’agroalimentare all’aerospazio. Regione Lombardia e Miur finanziano tredici progetti dell’Università di Milano-bicocca presentati nell’ambito del bando per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici di Regione Lombardia e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il finanziamento, per un importo complessivo di 118.000.000 euro di cui 19.891.919 euro per i progetti che vedono la partecipazione di Milano-bicocca, servirà ad avviare nuove attività di ricerca. Trecentosettantacinque le proposte progettuali presentate da imprese, Enti di ricerca e Università, trecentossessanta quelle ammesse. E tra tutte le proposte arrivate, ne sono state finanziate complessivamente novantuno. Tredici vedono la partecipazione dell’Università di Milano-bicocca che al bando aveva risposto presentando ventinove progetti di ricerca. «Dopo esserci piazzati al venticinquesimo posto nella classifica mondiale The 100 under 50 pubblicata recentemente da Times Higher Education, risultando primi in Italia – dice Francesco Archetti, delegato del rettore per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico –, arriva un altro importante riconoscimento per il nostro Ateneo. E lo otteniamo sul versante della ricerca industriale. Ben tredici i progetti finanziati – su ventinove proposti – confermano la qualità della nostra ricerca, basata su un approccio multidisciplinare e supportata da investimenti in infrastrutture e attrezzature». Il finanziamento, che permetterà di avviare nuovi progetti di ricerca e di finanziare nuove borse di studio a favore di giovani ricercatori, è stato possibile grazie al bando emanato nell’ambito di un accordo di programma in materia di ricerca nei settori dell’agroalimentare, aerospazio, edilizia sostenibile, energia e fonti rinnovabili - finalizzato anche all’implementazione dei distretti tecnologici già riconosciuti delle Biotecnologie, Ict e nuovi materiali -, tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Regione Lombardia. Http://www.industria.regione.lombardia.it/cs/satellite?c=avviso&childpagename=dg_industria%2fwrapperavvisilayout&cid=1213534255368&p=1213534255368&packedargs=locale%3d1194453881584%26menu-to-render%3d1213301212445&pagename=dg_indwrapper&tipologia=avvisodir    
   
   
TORINO: “COSTRUIRE NEL COSTRUITO”: I GIOVANI RINNOVANO L’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
 Torino, 28 giugno 2012 - Si presentano i risultati dell’esperienza didattica degli studenti del corso di laurea in architettura del Politecnico torinese. Rinnovare gli edifici e reinventare gli spazi - sempre più un’esigenza dopo tanto consumo di suolo - è stata un’affascinante esperienza per 70 studenti del Politecnico di Torino che hanno partecipato all’atelier “Costruire nel costruito” del corso di laurea interfacoltà di Architettura. I giovani hanno esaminato in particolare gli interventi minuti e mirati sui complessi dell’edilizia scolastica. Un’esperienza che studenti e docenti ora condividono presentando in un seminario i risultati dello studio ed esponendo al pubblico i progetti realizzati. Il seminario dal titolo ”Sharing Scoolyard Sharing. Interventi minuti nella città compatta. Il caso dei complessi edilizi scolastici” avrà luogo Giovedì 28 giugno ore 9.30 a Palazzo Cisterna (sala consiglieri) in via Maria Vittoria 12 a Torino. I lavori introdotti da Umberto D’ottavio, assessore all’Istruzione della Provincia di Torino - sostenitrice del progetto insieme alla Provincia del Verbano Cusio Ossola – vedranno le relazioni degli architetti Franco Lattes ed Alessandro Mazzotta docenti del Politecnico e le esposizioni degli studenti. Alla tavola rotonda successiva interverrano per la Provincia del Verbano Cusio Ossola l’assessore alla Pubblica Istruzione Claudio Cottini, l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Paolo Blardone; per il Comune di Domodossola l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Leopardi. Parteciperanno gli esperti dell’edilizia che hanno seguito gli studenti dell’atelier.  
   
   
MASTER IN LIGHTING DESIGN & LED TECHNOLOGY - 9A EDIZIONE  
 
 Milano, 28 giugno 2012 - La Scuola del Design del Politecnico di Milano e Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano propongono la nona edizione del Master universitario in Lighting Design & Led Technology da 60 crediti formativi. L’obiettivo è di formare figure professionali in grado di seguire l´iter progettuale e produttivo dell’illuminazione negli interni, negli esterni urbani, nello spettacolo, per i beni culturali, nell’allestimento museale e temporaneo, volgendo l’attenzione all´analisi dei processi metodologici di organizzazione e realizzazione del progetto di illuminazione, in relazione con il mondo produttivo e le innovazioni tecnologiche di settore come i Led. Il risultato del master è una figura professionale innovativa con competenze che si inseriscono nelle principali attività di progettazione dell´illuminazione. Questa figura professionale può inserirsi sia nelle aziende del settore illuminotecnico sia negli studi professionali e nell´ambito degli uffici tecnici della pubblica amministrazione. Il master è patrocinato da: Aidi, Assil e Assistal. Il Master è realizzato in collaborazione Artemide, Castaldi, Disano, Gewiss, Grechi e iGuzzini. Al Master hanno inoltre aderito le seguenti aziende e studi: Album, Studio Balestrieri, Studio B&b, Studio Cannata & Partners, Studio Castagna & Ravelli, Studio Castiglioni, Cavazzoni, Studio Chiara Dynys, Clay Paky, Coemar, Studio Consuline, Cini&nils, Danese, Elettroservice, Elinca, Studio Ferrara-palladino e associati, Flos, G.c. Illumination, Gruppolampe, Ilti Luce, Helios srl, Studio Ilaria Marelli, Luceplan, Studio Maquis-design, Meci Luce, Studio Nit, Norlight, Osram, Oxytech, Performance in Lighting, Philips, Pollice Illuminazione, Qlt Archimede, Relco Group, Sacchi, Spotlight, Targetti, Tecnodelta, Troll Lighting, Studio Angeli, Studio Voltaire Design, Wissenlux. Sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione del master che si svolgerà presso il Laboratorio Luce del Dip. In.d.a.co. - Politecnico di Milano con inizio dell’attività didattica nell’ottobre 2012. Anno Acc. 2012/13 Master Universitario del Politecnico di Milano istituito dalla Scuola del Design e gestito da Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano Direttore: Prof. Maurizio Rossi, Politecnico di Milano www.Polidesign.net/lighting   www.Luce.polimi.it    
   
   
LAVORO ESTIVO IN GRAN BRETAGNA PER GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
 Pavia, 28 giugno 2012 - Cv in inglese, documento d’identità, tessera europea di assicurazione malattia e national insurance number: questo il kit per partire che migliaia di studenti dell’università di pavia stanno preparando per la loro estate di lavoro in Inghilterra. Un lavoro stagionale nei parchi divertimento, in centri vacanze, in hotel e ristoranti, alla pari, ma anche nelle Università e nei college oltremanica: da Legoland-uk a Sturbucks e Pizzahut, dalle adventure holidays per bambini, al campus dell’Università di Cambridge. Un’occasione unica di placement stagionale, che l’Ateneo pavese, con il Centro Orientamento Cor, ha creato da quest’anno. Moltissimi e indiscutibili i vantaggi: migliorare l´inglese, avvicinarsi al mercato del lavoro britannico, vivere a contatto diretto con madrelingua inglesi e 
 arricchire il curriculum. Oltre a fare esperienza di lavoro e garantirsi vacanze a costo zero. Il servizio è prima di tutto on line, ma è attivo anche un servizio ad hoc di ricerca personalizzata. Lo speciale "lavoro estivo" è pubblicato sul portale dell’Ateneo ( http://www.Unipv.eu/site/home/internazionalizzazione/stage-lavoro-allestero/articolo7735.html ): la prima sezione "Kit per Partire" fornisce alcune informazioni utili sul mercato del lavoro britannico e consigli per la redazione di un Cv internazionale. Quindi l’indicazione di siti internet efficaci per la ricerca in autonomia di opportunità di lavoro stagionale. Se invece si ha già un´idea del settore di interesse, oppure si vogliono conoscere le realtà che ricercano giovani interessati a lavori estivi, è stata predisposta un´ulteriore sezione "Seasonal Jobs" organizzata in sei voci tematiche con i link delle agenzie- aziende che offrono lavoro. I settori maggiormente richiesti sono: parchi divertimento, vacanze per famiglie e bambini, settore alberghiero, ostelli della gioventù, ristorazione, au pair jobs. Dal portale dell’Università si raggiungono anche i siti britannici delle principali agenzie per il lavoro e di selezione dove poter consultare le posizioni aperte e inserire il Cv nei relativi database. Per quanto riguarda la selezione e l´invio online di eventuali candidature a opportunità specifiche, occorre seguire con attenzione le indicazioni riportate su ciascun sito. Infine, un´ottima risorsa è costituita dai siti delle Università inglesi che spesso pubblicano nella sezione Job Opportunities/jobs offerte di lavoro sia per lo staff universitario che per lo staff dei collegi. Per alcune Università è previsto un servizio di newsletter settimanali sulle posizioni disponibili (es. Università di Cambridge). Tutte le informazioni sul sito: http://www.Unipv.eu/site/home/internazionalizzazione/stage-lavoro-allestero/articolo7735.html    
   
   
STUDIO PUNTA I RIFLETTORI SULLA CREAZIONE DI CONTATTI SOCIALI TRA GLI UCCELLI  
 
Bruxelles, 27 giugno 2012 - Ricercatori dell´Università di Oxford nel Regno Unito dicono di aver trovato un nuovo modo per valutare le reti sociali che uniscono i singoli animali gli uni con gli altri. Il modo in cui gli animali si connettono tra loro gioca un ruolo importante per la loro salute e la loro sopravvivenza, sia quando sono da soli che in gruppi. Lo studio è stato presentato nel Journal of The Royal Society Interface. Lo studio di circa un milione di cinciallegre ha aiutato i ricercatori a sviluppare questo nuovo approccio di studio, che permette di identificare periodi di intensa attività sociale tra molte osservazioni. Quindi il team non solo ha potuto dare uno sguardo più approfondito agli uccelli, ma ha potuto anche determinare quali uccelli sono "veri amici" e quali si stanno valutando a vicenda ai fini dell´accoppiamento. Questo studio è unico poiché quelli precedenti non hanno ottenuto grande successo nello svelare le reti delle società animali. "Se pensate ai dati che vi riguardano su Facebook, essi registrano chi sono i vostri amici, dove siete stati e ciò che condividete con gli altri," ha detto l´autore principale Ioannis Psorakis della Facoltà di ingegneria dell´Università di Oxford. "Ciò che abbiamo mostrato è che possiamo analizzare dati riguardanti singoli animali, in questo caso cinciallegre, per creare un "Facebook per animali" che rivela chi si associa con chi, chi sono i membri dello stesso gruppo e quali uccelli vanno regolarmente agli stessi raduni o eventi." Applicando transponder e sensori che registrano l´apparizione delle cinciallegre alle mangiatoie collocate in giro per Wytham Woods, Oxford, il team ha identificato gli uccelli tra loro amici che cercano il cibo assieme. I ricercatori hanno anche osservato quali uccelli stavano iniziando il processo di formare una coppia o facevano già parte di una coppia. "Ciò che abbiamo mostrato è che la nostra tecnica è in grado di estrarre informazioni riguardanti le reti che legano assieme i singoli individui mediante campionamento e analisi dei loro schemi di mobilità," ha detto il sig. Psorakis, uno studente del corso di dottorato all´Università di Oxford. "Il nostro approccio rende possibile osservare grandi quantità di dati senza dover decidere quale risoluzione temporale sia migliore per estrarre il significato, il modello valuta questo in modo automatico. Questo è solo il primo esempio di come gli zoologi stiano iniziando a usare il nostro metodo per studiare le reti sociali degli animali in un contesto con "grandi quantità di dati"." Le scoperte iniziali suggeriscono che i singoli uccelli non si uniscono agli stormi a caso. In realtà essi preferiscono altri membri della popolazione che interagiscono con loro. Secondo i ricercatori, la maggior parte delle reti estratte usando questo approccio sono fortemente raggruppate, e in simili comunità limitate gli individui vanno in cerca di cibo e interagiscono con il loro attuale o futuro partner di accoppiamento. Le conclusioni di questo studio potrebbero fornire ai ricercatori le informazioni di cui hanno bisogno per meglio comprendere il flusso di comunicazione tra le popolazioni di animali. Gli scienziati possono testare in che modo specifiche strutture sociali supportano o ostacolano la diffusione di nuove informazioni da individuo a individuo. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Oxford: http://www.Ox.ac.uk/  Journal of The Royal Society Interface: http://rsif.Royalsocietypublishing.org/    
   
   
INQUINAMENTO: DUE PROGETTI NEL SIRACUSANO SU QUALITA´ DELL´ARIA  
 
Palermo, 28 giugno 2012 - Due decreti, emanati dal dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione siciliana Giovanni Arnone, sbloccano risorse per tre milioni di euro di fondi comunitari del Fesr 2007-2013, linea di intervento 2.4.4.2 "Azioni di recupero e tutela della qualita´ dell´aria nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale". I progetti finanziati, inseriti nei Pist (Piani Integrati di Sviluppo Territoriali) 11 e 12, riguardano la provincia di Siracusa. Si tratta dell´"aggiornamento e messa in qualita´ della rete di monitoraggio della qualita´ dell´aria", per un importo di un milione e 800 mila euro e del "Sistema di monitoraggio e controllo dell´inquinamento del traffico veicolare", per un milione e 200 mila euro. "Quell´area - ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Alessandro Arico´ - come conferma anche il nuovo piano di zonizzazione aria-ambiente emanato dall´assessorato, e´ a rischio ambientale e i pericoli per la salute dei cittadini sono alti, con diversi inquinanti nell´aria che superano le soglie limite. Continueremo a prestare, con i fatti, la massima attenzione su quel territorio".  
   
   
MAPPA DELLA BIODIVERSITÀ, BASILICATA CONTENITORE DI SPECIE RARE I RISULTATI DI RETE NATURA 2000 CONFERMANO LE PECULIARITÀ DI UN TERRITORIO CHE RIESCE A CONCILIARE ANTROPIZZAZIONE, TUTELA DELL’AMBIENTE E SVILUPPO AGRICOLO  
 
 Potenza, 28 giugno 2012 - Va bene l’antropizzazione del territorio e quindi la crescita e lo sviluppo economico, purché ciò sia fatto nel rispetto degli habitat naturali, patrimonio di specie vegetali e animali che ereditiamo dal nostro passato. Stando ai risultati del progetto per la conservazione della biodiversità Rete Natura 2000, la Basilicata rappresenta un esempio positivo di sviluppo sostenibile. Lo rivela la mappa prodotta dal gruppo di ricercatori interdisciplinari che hanno lavorato per quattro anni a un progetto fortemente voluto dalla Regione Basilicata. Con i suoi 50 siti di interesse comunicati (Sic) e le 17 zone di protezione speciale (Zps), la regione vanta un ambito territoriale “protetto” pari al 17 per cento del suo territorio (170.479 ettari). In questo spazio la Regione Basilicata conferma una pianificazione basata su un modello di sviluppo moderno, orientato a conservare territori, saperi, culture, produrre paesaggi, cibo, reti sociali, recuperare valori. L´ottica, come ha ricordato l´assessore regionale all´Ambiente Vilma Mazzocco, è quella mettere in rete un sistema di tutela e di conservazione della biodiversità basato sulla connessione e l´integrazione dei settori che generano sviluppo sostenibile. Tanto è emerso questa mattina, durante un’iniziativa di rilievo nazionale organizzata a Roma all’Accademia dei Lincei, dalla Regione Basilicata, dal Forum Plinianum e dall’Enea. Durante il focus, introdotto dall’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco, dal sub commissario dell’Enea Piergiuseppe Maranesi, e dall´accademico dei Lincei Sandro Pignatti, sono emersi risultati considerevoli nel campo della salvaguardia degli habitat. Su 27 siti monitorati, 11 tipologie di habitat sono quelli di carattere prioritario, considerati di particolare valore grazie alla presenza di specie rare: in tutta Europa ne sono state individuate 34 tipologie diverse. Solo in Basilicata, dunque, vi è il 30 per cento di tipologie di habitat individuati nel continente, su cui insiste una biodiversità da salvaguardare prioritariamente. Gli habitat di “nuova indicazione”, cioè l’insieme di porzioni di bosco, superfici, pascoli e parchi fluviali sui quali insistono specie animali o vegetali che non erano state censite nelle campagne di monitoraggio passate, sono 123. All’interno degli habitat di “nuova indicazione” sono state individuate 239 nuove specie. Nella sola Murgia di San Lorenzo, in Val d’Agri, presa da esempio, sono state indicate specie di uccelli mai censite prima come il “Coracias garrulus” e l’”Alcedo atthis” oppure specie vegetali come la “Stipa austroitalica”. “Il catalogo dei risultati è ampio e grazie a questa mappatura – è stato detto stamani a Roma – sarà possibile conoscere lo stato degli ecosistemi in relazione alle principali pressioni ed impatti sul territorio, la definizione di misure di conservazione e piani di gestione per minimizzare gli impatti e garantire il mantenimento degli habitat e della biodiversità, un’occasione preziosa per salvaguardare un patrimonio di valore inestimabile”. Rete natura 2000 – La scheda - La Basilicata nell’Europa da tutelare- Quale principale strumento della politica dell´Unione Europea per la conservazione della biodiversità, Rete Natura 2000 si identifica come una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell´Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/Cee "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. I nodi della rete sono costituiti dai Siti di Importanza Comunitaria (Sic) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat che, una volta sottoposti a tutela mediante misure di tutela e conservazione o specifici piani di gestione diventeranno Zone Speciali di Conservazione (Zsc). A questi si affiancano le Zone di Protezione Speciale (Zps) designate ai sensi della Direttiva “Uccelli” del 2009, e che identifica porzioni di territorio che ospitano popolazioni significative di specie ornitiche di interesse comunitario. Sic e Zps, sigle di un patrimonio nascosto - “In Basilicata sono stati individuati 50 Sic (Siti di importanza comunitaria) e 17 Zps (Zone di protezione speciale) su una superficie pari al 17,1 per cento del territorio regionale, per un totale di 53 Siti Natura 2000. Tali siti rappresentano un mosaico complesso di biodiversità dovuto alla grande variabilità di ambienti presenti sul territorio lucano, ognuno dei quali custodisce un peculiare patrimonio genetico. Natura e occupazione, i 150 giovani che vi hanno lavorato - La Regione Basilicata, per questo importante progetto di monitoraggio e gestione del patrimonio naturale, ha selezionato direttamente, non delegando a terzi, più di 150 professionisti con elevate competenze, in maggioranza giovani e tutti laureati, che hanno monitorato i siti di Rete Natura 2000 in Basilicata. La Regione ha scelto di seguire direttamente le varie fasi di implementazione del progetto Rete Natura 2000, investendo sul patrimonio umano locale, sull´attivazione di un senso di appartenenza che per primo determina gli orientamenti delle politiche territoriali. Rete Natura è stato finanziato con 5,4 milioni di euro in quattro anni. Il paesaggio e gli ecosistemi in una “cabina di regia” - Per l’attuazione del progetto Rete Natura 2000, metodologicamente complesso, è stato attivato un gruppo di esperti denominato “cabina di regia” costituito da ben 15 istituzioni scientifiche (Università, Agenzie ed Enti di Ricerca, Associazioni Scientifiche). Queste rappresentano le principali competenze/discipline scientifiche funzionali allo svolgimento dell’attività progettuale che comprendono la vegetazione, il paesaggio, la fauna, la geologia, l’agronomia, la zootecnia, le scienze forestali, l’architettura e pianificazione, le scienze del mare, l’analisi e la rappresentazione territoriale.  
   
   
FORESTE: REGIONE UMBRIA IMPEGNATA A GARANTIRE RISORSE E NORME SNELLE  
 
 Perugia, 28 giugno 2012 - "Il confronto con esperti di livello internazionale contribuisce ad allargare le conoscenze di ciascuno e a mettere a disposizione della politica informazioni utili per individuare le migliori strategie per la conservazione delle risorse e lo sviluppo economico del settore forestale a livello locale". Lo ha affermato ieri l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, in apertura dei lavori del seminario del progetto europeo For-climadapt, "Adattamenti degli spazi forestali mediterranei ai cambiamenti climatici", nell´ambito del Programma transnazionale Med di cooperazione territoriale, finanziato dai fondi strutturali dell´Unione Europea per il periodo 2007-2013. "Negli ultimi anni le foreste hanno assunto sempre maggiore importanza nell´ambito delle politiche connesse ai cambiamenti climatici - ha detto l´assessore Cecchini che, riferendosi nello specifico all´Umbria, ha ricordato che, "le foreste occupano oltre il 44 per cento del territorio regionale, a fronte di un valore medio italiano di circa il 34 per cento. E´ opportuno sottolineare quindi - ha detto - come il nostro limitato territorio sia caratterizzato da un´elevata biodiversità". "Questa grande diversità di situazioni - ha riferito l´assessore - se da un lato può contare su indirizzi generali e strumenti di pianificazione forestale nel loro complesso coerenti e ben centrati sulle esigenze del settore, lo stesso non si può affermare riguardo agli strumenti finanziari a disposizione. Mai come oggi infatti, - ha aggiunto - il settore forestale ha potuto fare riferimento ad un quadro di indirizzi chiari ed esaustivi come quello messo a punto nell´ambito della Conferenza Ministeriale per la Conservazione delle Foreste in Europa. Così come l´organica e coerente articolazione degli strumenti di politica forestale, che partendo dalla Strategia forestale dell´Unione europea e dal relativo Piano di azione per le foreste, attraverso il Programma quadro per il settore forestale predisposto a livello nazionale, hanno consentito la redazione di un Piano forestale regionale in grado di trasferire ed adattare alle specificità regionali i principi stabiliti a livello sovra ordinato". Secondo Cecchini però, "l´adeguatezza e l´efficacia dei documenti di indirizzo e strategici dell´Unione europea spesso non si traducono in altrettanta efficacia degli strumenti di sostegno finanziario che appaiono troppo segmentati e con evidenti limiti operativi. Ciò rende difficile garantire un´adeguata azione di mantenimento e potenziamento delle funzioni svolte dalle foreste". "L´esempio più importante è costituito dalle rilevanti difficoltà di potere presentare un unico progetto per la filiera bosco-legno-energia - ha precisato - Oppure il non riconoscimento nelle misure forestali del Programma di Sviluppo Rurale degli interventi di miglioramento dei castagneti da frutto. Occorrono invece strumenti di sostegno finanziario flessibili in grado di recepire ed adattarsi alle diverse necessità di intervento rilevate a livello locale - prosegue l´assessore - E´ necessario inoltre, che a livello comunitario venga presa in debito conto la specificità delle foreste mediterranee. Esse sono estremamente diversificate, a volte poco remunerative dal punto di vista produttivo, ma molto significative per gli aspetti ambientali, paesaggistici e sociali nonché particolarmente sensibili a certi fenomeni climatici estremi (periodi secchi ed alte temperature) la cui intensificazione, prevista dagli scenari di cambiamento climatico, determina un elevato innalzamento delle condizioni di rischio per gli incendi boschivi che si scontra con l´azzeramento, nel 2011, dei fondi nazionali della legge quadro in materia e per l´esaurimento nel 2006 delle risorse finanziarie, fondamentali per le attività di prevenzione degli incendi, rese disponibili da regolamenti comunitari". Concludendo l´assessore Cecchini ha evidenziato che "l´attuale congiuntura economica e le ristrette disponibilità finanziarie conseguenti, impongono l´individuazione di priorità fra le attività precedentemente ritenute tutte prioritarie. E´ in congiunture come quella attuale che è necessario scegliere sapendo che le nostre decisioni avranno ripercussioni dirette sulla qualità della vita per le generazioni future. Il fatto che la Regione Umbria, continui oltre al 2011, anno mondiale della foresta, ad organizzare momenti di confronto, rappresenta il segno dell´importanza che queste tematiche hanno nell´ambito della programmazione regionale. L´obiettivo finale è quello di garantire nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale, oltre a strumenti normativi più snelli, misure a sostegno della filiera del legno per far sì che i nostri boschi continuino a rappresentare anche una risorsa economica importante per la produzione di energia". I lavori del seminario proseguiranno fino a venerdì.  
   
   
TERRITORIO: SICILIA, AGGIORNATA CARTOGRAFIA GEOLOGICA REGIONALE  
 
Palermo, 28 giugno 2012 - "Il Progetto Carg del dipartimento Ambiente della Regione, con la nuova Cartografia geologica suddivisa in fogli geologici e geotematici, che rappresentano la copertura dell´intero territorio regionale, e´ uno strumento utile per la comprensione e la valorizzazione del territorio siciliano". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio e Ambiente Alessandro Arico´. "Questo permette - ha aggiunto Arico´ - una pianificazione maggiormente corretta dello stesso ai fini della prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, primo fra tutti quello idrogeologico, nonche´ la gestione e tutela delle risorse naturali. Di particolare utilita´ anche per lo studio dei fenomeni sismici dell´isola". Lo stato di attuazione del progetto e´ disponibile sul sito www.Artasicilia.eu/old_site/web/carg/ , ed e´ stato appena aggiornato. Le amministrazioni territorialmente competenti, come comuni, province regionali, Protezione civile, uffici e Genio civile, i professionisti e i privati cittadini potranno consultare tutti i fogli geologici e le cartografie geologiche e geotematiche informatizzate, in scala 1:50.000, quale utile strumento per una corretta e adeguata pianificazione territoriale del territorio regionale. Per il territorio siciliano, il progetto Carg vede la realizzazione di 29 Fogli geologici di cui: 21 realizzati dalla Regione Siciliana per il tramite del dipartimento regionale dell´Ambiente; 4 realizzati dal Sng; 2 realizzati dal Cnr; 2 realizzati dall´Universita´ di Catania. I fogli gia´ realizzati coprono tutta la fascia settentrionale e parte del settore orientale della Sicilia, ricoprendo circa 1/3 del territorio siciliano. Nel sito, curato dal servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, uno spazio e´ dedicato anche all´archivio informatico degli studi geologici a supporto dei Prg in vigore e presenti nell´archivio de Dipartimento Regionale Urbanistica. Si tratta di una banca dati consultabile per singolo Comune, dove nel geo-database sono visionabili cartografie geologiche georeferenziate, sezioni geologiche, ubicazione sondaggi e relative colonne stratigrafiche.  
   
   
PREVENZIONE IDROGEOLOGICA: 405 MILA EURO AI COMUNI DI FABRO, ORVIETO, PENNA IN TEVERINA, STRONCONE E VALLO DI NERA  
 
Perugia, 28 giugno 2012 - Ammonta a 405 mila euro la somma destinata dalla Regione Umbria ai Comuni di Fabro, Orvieto, Penna in Teverina, Stroncone e Vallo di Nera per la prevenzione in campo idrogeologico. "Lo stanziamento delle risorse - ha spiegato l´assessore regionale alla mitigazione rischio sismico e geologico, Stefano Vinti - e stato possibile in seguito ad un protocollo d´intesa in vigore tra la Regione dell´Umbria e l´autorità di Bacino del Tevere per l´effettuazione in ambito del Piano Assetto Idrogeologico, di ´Indagini, studi ed accertamenti, definizione di interventi per la stabilizzazione di aree campione interessate da movimenti gravitativi che possono determinare situazioni di rischio idrogeologico nel territorio della Regione dell´Umbria´. I Comuni - ha aggiunto l´assessore - potranno contare sul supporto della Scuola di Alta Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri Storici in Territori Instabili (Alta Scuola), che svolgerà attività di indirizzo e coordinamento". L´assessore Vinti dopo aver spiegato che "tra la Regione Umbria, il Servizio Geologico e Sismico, l´Alta Scuola ed i Comuni interessati si è dato avvio alle attività che, dopo una prima fase di definizione progettuale della durata di tre mesi, prevedono l´esecuzione di campagne di indagini finalizzate a produrre, nel termine dei successivi dodici mesi, idee progettuali propedeutiche al consolidamento dei versanti instabili individuati"- ha ricordato: " Continua l´impegno della Giunta Regionale per prevenire il rischio di frane nonostante l´esiguità delle risorse economiche. Il Governo Monti deve garantire il fabbisogno economico indispensabile, al fine della messa in sicurezza del territorio umbro. Un investimento che assicurerebbe oltre che l´indispensabile sicurezza, anche elementi di riattivazione del ciclo economico a vantaggio delle imprese del settore e del lavoro di qualità ed altamente specializzato".  
   
   
AULLA, COLLABORAZIONE REGIONE-SOGGETTI GESTORI ERP PER ACCELERARE RICOSTRUZIONE  
 
Firenze 28 giugno 2012 – Accelerare la ricostruzione degli alloggi da assegnare alle famiglie che vivevano nel quartiere Matteotti ad Aulla, resi inagibili dopo l’alluvione dell’ottobre 2011, grazie alla collaborazione della Regione con alcuni soggetti gestori Erp, in particolare quello di Massa, di Lucca e di Firenze. Questo l’oggetto della delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale con l’obiettivo di consentire a 48 famiglie di Aulla di riavere una propria abitazione. L’intervento sarà realizzato nell’area dell’ex stazione ferroviaria facendo ricorso a tecniche costruttive che rispettano criteri di sostenibilità ambientale, bioedilizia ed efficienza energetica. In particolare la tecnica che sarà utilizzata prevede l’utilizzo di pannelli in legno massiccio a strati incrociati (Xlam). Regione ed i tre soggetti gestori Erp s’impegnano a costituire un gruppo di lavoro per coordinare le attività di progettazione, appalto e realizzazione. “Grazie ai primi interventi – ha spiegato l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – tutte le famiglie danneggiate dall’alluvione hanno una sistemazione. Però ritengo sia indispensabile che quelle che vivevano nel quartiere Matteotti debbano, il prima possibile, avere una loro casa, definitiva. Per questo intervento – ha aggiunto l’assessore – la Giunta ha già messo a disposizione 5 milioni di euro. Si tratta adesso di accorciare i tempi e per fare questo abbiamo individuato tre soggetti gestori Erp (Massa, Lucca e Firenze) che, grazie alle loro competenze maturate in circostanze analoghe, potranno aiutarci in questo sforzo”. Oltre all’Erp Massa, che ha la competenza territoriale per la ricostruzione ad Aulla ed è quindi interessato a tutte le fasi realizzative a partire dalla procedura di gara fino alla vigilanza e al collaudo, Erp Lucca ha già affrontato situazioni analoghe dopo l’alluvione del 1996 e Casa Spa, soggetto gestore Erp per Firenze, è stato coinvolto per la competenza specifica maturata nella progettazione di edifici residenziali in legno strutturale con tecnologia Xlam (ad esempio quella impiegata per la ricostruzione del complesso di Torre Agli a Firenze o dell’area ex Esselunga ed ex Cpa in viale Giannotti sempre a Firenze).  
   
   
SISMA/LOMBARDIA: SONO 457 GLI OSPITI NELLE STRUTTURE D´EMERGENZA  
 
Milano, 28 giugno 2012 - Proseguono i rientri nelle abitazioni di proprietà (o in quelle di parenti e/o amici) delle persone sfollate a seguito delle scosse di terremoto nel Mantovano. Sono infatti ulteriormente scesi gli ospiti delle strutture di accoglienza, che oggi risultano essere 457. "Si tratta di un ottimo segnale - commenta l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa -, che significa anzitutto che le verifiche di agibilità sono state praticamente completate". "Un doveroso ringraziamento - aggiunge - va dunque a tutti coloro che hanno duramente lavorato, affinché ciò fosse possibile: vigili del fuoco, tecnici comunali, volontari della protezione civile ed esperti giunti apposta nei luoghi terremotati". Strutture Di Accoglienza - A oggi rimangono attive sul territorio 3 strutture principali: - Moglia: sono ospitate 240 persone, delle quali 182 sono residenti nello stesso Comune, 63 a Gonzaga, 3 Suzzara e i rimanenti 3 di altri Comuni. Le nazionalità prevalenti degli ospiti sono italiana (28 per cento), indiana (30 per cento), pakistana (27 per cento) e marocchina (10 per cento). - San Giacomo delle Segnate: il campo accoglie 162 ospiti, 120 residenti nello stesso Comune, 12 a Poggio Rusco, 11 a Schivenoglia, 11 a Quistello e 15 in altri Comuni. Le nazionalità prevalenti sono italiana (31 per cento), cinese (30 per cento), marocchina (16 per cento), pakistana (8 per cento), indiana (8 per cento). - Quistello: nella palestra e nel centro sportivo comunale trovano ospitalità 55 persone. "Con la conclusione della fase di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture di accoglienza - prosegue La Russa - è stata avviata con i Comuni interessati la verifica delle necessità di sistemazioni a medio termine della popolazione sfollata, con l´obiettivo di arrivare a programmare la chiusura dei campi principali e la collocazione degli sfollati in sistemazioni autonome". Zone Rosse - Rimangono attive sul territorio alcune "zone rosse", con accesso presidiato, che interessano i centri storici di: Moglia, il cui controllo è affidato alla Associazione nazionale Carabinieri; Quistello, il cui controllo è affidato, nei turni diurni, al Corpo forestale dello Stato e, nei turni notturni, alla Associazione nazionale Carabinieri; Gonzaga, frazione Bondeno, il cui controllo è affidato alla Associazione nazionale Carabinieri; San Giacomo delle Segnate; Suzzara, il cui controllo è affidato alla Polizia locale; Pegognaga. Verifiche Di Agibilità Degli Edifici - I vigili del fuoco hanno effettuato oltre 1.450 verifiche sul territorio, su diverse tipologie di fabbricati: abitazioni (circa 845) - condomini (16) - scuole (13) - chiese (52) - locali pubblici (27) - fienili, stalle e magazzini (352) - attività produttive e commerciali (147). Sulla base delle inagibilità dichiarate dai vigili del fuoco e direttamente dai Comuni sono state attivate squadre di tecnici rilevatori, che hanno effettuato circa 1.359 verifiche di agibilità, di cui 966 verifiche ad abitazioni.  
   
   
TERREMOTO/ EMILIA, FIRMATO UN PROTOCOLLO D´INTESA DI LEGALITÀ PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL 2012. ERRANI: "UN ACCORDO CHE È UN SEGNALE FORTE D´IMPEGNO PER LA TRASPARENZA E LA LOTTA ALLE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ".  
 
 Bologna, 28 giugno 2012 – «Un segnale politico chiaro di legalità e trasparenza nella ricostruzione. Con questo accordo puntiamo ad evitare che in questa fase si inneschino deviazioni del mercato. È un passo fondamentale per affrontare sul territorio le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata». Lo ha detto Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione in occasione della firma del ‘Protocollo d’intesa di legalità per la ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del 2012’. L’intesa è stata siglata, oggi in viale Aldo Moro, da: Regione Emilia-romagna, Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, Upi, Anci, Unioncamere, Inail, Inps, Direzione regionale del lavoro, Cgil, Cisl, Uil, Fillea-cgil, Filca-cisl, Feneal-uil, Ance, Confindustria Emilia-romagna, Cna, Confartigianato, Confcoperative, Agci, Legacoop, Confservizi, Coldiretti, Confapi, Associazione Nazionale Cooperative e lavoro, Confcommercio, Confesercenti, Forum Terzo Settore e ordini e collegi professionali del settore dell’edilizia. Il Protocollo punta a dare una risposta efficace per contrastare i tentativi di inserimento della criminalità organizzata e rappresenta un impegno condiviso che affonda le sue radici nelle leggi regionali 11 del 2010 (‘Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata’) e 3 del 2011 (‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’). Il Protocollo attua le più efficaci misure, azioni, progetti e linee guida realizzati fino a questo momento per alzare il livello della legalità, fornendo risposte integrate di sicurezza territoriale per rendere efficace ed efficiente l’azione amministrativa garantendo che le risorse economiche messe a disposizione siano spese al meglio. I firmatari opereranno fin da subito per il potenziamento dell’attività di controllo e vigilanza sugli appalti, sia per la fase di esecuzione delle opere nei cantieri edili e di ingegneria civile, sia per la verifica dei requisiti delle imprese affidatarie, subappaltanti e subfornitrici, quindi per l’intera filiera delle imprese interessate ai lavori. Prevista anche l’applicazione dei controlli antimafia, in particolare per le imprese affidatarie ed esecutrici dei lavori per cui è necessario il permesso edilizio di costruire rilasciato dai Comuni: questa misura è vincolante per tutti i destinatari degli interventi finanziati con fondi destinati alla ricostruzione. Tra gli obiettivi dell’accordo il contrasto ai fenomeni di usura, la creazione di una “white list” aperta con i nomi delle imprese edili che operano con criteri di legalità: questa sarà il punto di riferimento per i cittadini e le stazioni appaltanti per affidare i lavori di ricostruzione. Sarà messa a disposizione, infine, la piattaforma regionale Intercent-er a favore di Comuni e Province per ottimizzare le spese di appalti di beni e servizi.  
   
   
SISMA/EMILIA, IL COMMISSARIO ERRANI INCONTRA IL PRESIDENTE LOTITO. 80 MILIONI DA INAIL PER LA RICOSTRUZIONE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO NELLE ZONE COLPITE DAL TERREMOTO  
 
Bologna, 28 giugno 2012 – Ottanta milioni per aiutare la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto e destinati alla sicurezza sul lavoro e alla sicurezza sismica. E’ l’importante sostegno che Inail svilupperà, in stretto raccordo con il commissario delegato Vasco Errani, anche in attuazione del comma 13 dell’articolo 10 del decreto sviluppo (che prevede che il 35% delle risorse destinate dall’Inail a progetti di investimento e formazione per la messa in sicurezza nei luoghi di lavoro vada alla ricostruzione dei capannoni e degli impianti industriali delle zone dell’Emilia colpite dal sisma). Il presidente del Consiglio di indirizzo e di vigilanza di Inail, Franco Lotito, ha incontrato questa mattina in Regione il commissario alla ricostruzione Vasco Errani, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli e dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Vincenzo Colla, Giorgio Graziani e Gianfranco Martelli. Errani ha ringraziato Lotito e sottolineato: “Questi fondi saranno prontamente impegnati sul fronte della sicurezza, obiettivo fondamentale che ci proponiamo di cogliere nella fase della ricostruzione”.  
   
   
FVG VIRTUOSO NELLA RACCOLTA RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI  
 
 Udine, 28 giugno 2012 - Il Friuli Venezia Giulia è al terzo posto tra le regioni italiane per la raccolta dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). La media di raccolta pro capite per il 2011 è stata infatti di 6,57 chologrammi per ogni abitante, di gran lunga superiore rispetto a quella nazionale, che è di 4,29 chilogrammi pro capite. In Italia, nel 2011, sono stati raccolti complessivamente 260.090.413 kg di Raee, ovvero il 6 per cento in più rispetto all´anno precedente. Un dato significativo anche quello nazionale, perché è comunque superiore alla media prevista dalla normativa europea, che è di 4 kg/abitante. Va specificato che tale risultato è stato raggiunto nonostante una flessione nella raccolta nell´ultimo trimestre dello scorso anno, dovuta alla congiuntura economica sfavorevole. Sono questi i dati salienti del Dossier 2011 sulla raccolta e la gestione dei Raee, resi pubblici oggi a Udine; un incontro al quale il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Luca Ciriani, non ha potuto partecipare, come avrebbe voluto, essendo tra i promotori del Dossier, per gli impegni in Consiglio regionale sulla manovra finanziaria di assestamento. E´ buono dunque, come hanno evidenziato gli esperti, il bilancio della raccolta complessiva dei Raee in Friuli Venezia Giulia che, sempre per il 2011, è stata di 8.116.444 kg, contro gli 8.148.620 kg del 2010, con una flessione dello 0,53 per cento. Sul territorio regionale i Centri di raccolta sono stati ridotti rispetto all´avvio del programma, per motivi di razionalizzazione del servizio, passando da 219 a 160, senza comunque che ne risentisse l´attività. Nel Friuli Venezia Giulia i Centri di conferimento ogni 100 mila abitanti sono ora 12,94. Questa, in sintesi, la situazione in questo settore che fa parte delle attività di smaltimento dei rifiuti a vantaggio dell´ambiente, fotografata dal documento realizzato dal Centro di coordinamento Raee e dalla direzione centrale dell´Ambiente, Energia e Politiche per la Montagna della Regione. A presentarli è stato il direttore generale del Centro di coordinamento, Fabrizio Longoni, assieme ai tecnici della Regione. I Raee raccolti nel Friuli Venezia Giulia sono principalmente di tre tipologie. Il 34 per cento di essi è rappresentato da televisori e monitor; il resto, da lavatrici, lavastoviglie, piccoli elettrodomestici (computer portatili, cellulari), frigoriferi, congelatori, climatizzatori, sorgenti luminose. L´attività di raccolta dei Raee è partita due anni fa, ed ha registrato un aumento costante. Aumento, che ha poi riguardato soltanto i televisori e i monitor, mentre vi è stato un rallentamento più sensibile per le lavatrici, le lavastoviglie ed i piccoli elettrodomestici. Il Dossier prospetta anche i dati inerenti le province e i comuni del Friuli Venezia Giulia, nei quali è attivo almeno un Centro di raccolta. Longoni ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti dal Friuli Venezia Giulia, anche considerando che la raccolta pro capite supera di gran lunga la media nazionale. Ecco i dati relativi alla raccolta Raee nelle quattro province. Nella provincia di Gorizia, nel 2011 sono stati raccolti 963.184 kg, con una diminuzione del 10 per cento. La media pro capite è comunque di 6,67 kg, superiore di due punti percentuali alla media nazionale. I Centri di raccolta sono 8. In provincia di Pordenone, nel 2011 sono stati raccolti 1.754.814 kg, con un incremento del 13 per cento rispetto all´anno precedente. La media pro capite è di 5,57 kg. I Centri di raccolta sono 37, dei quali tre aperti alla distribuzione. Nella provincia di Trieste sono stati raccolti nel 2011 1.860.055 kg. Pur con una lieve flessione rispetto al 2010, risulta la provincia del Friuli Venezia Giulia più virtuosa, con una media pro capite di 7,86 kg. I Centri di raccolta sono 6, 5 dei quali aperti al conferimento dei Raee raccolti dalla distribuzione. Nella provincia di Udine è stata registrata, sempre nel 2011, la maggiore raccolta di Raee, con 3.538.391 kg, con una media pro capite di 6,53 kg. I Centri di raccolta sono 109, 8 aperti alla distribuzione. Nella Provincia di Udine sono attivi in media 20,13 Centri di raccolta per 100 mila abitanti e l´unico luogo di raggruppamento del Friuli Venezia Giulia. In quella di Pordenone i Centri di raccolta per 100 mila abitanti sono 11,3. Nella Provincia di Gorizia sono 5,62; in quella di Trieste sono 2,54.