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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA IN 200 MIL € DI AIUTI ALLA RISTRUTTURAZIONE PER LA COMPAGNIA AEREA POLACCA LOT  
 
Bruxelles, 7 novembre 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se l´aiuto alla ristrutturazione per un importo di 804 milioni di zloty (Pln, pari a circa € 200 milioni) a favore della società pubblica in difficoltà Lot è conforme alle norme in aiuti di Stato. La Commissione esaminerà se l´aiuto fornito consentirà Lotto di diventare redditizie, senza finanziamenti pubblici continua e se la società fornisce una compensazione adeguata per attenuare le distorsioni della concorrenza causate dagli aiuti di Stato. La Commissione esaminerà anche se Lotto contribuendo a sufficienza per i costi di ristrutturazione. L´avvio di un´indagine approfondita permette ai terzi interessati a presentare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito delle indagini. Lot ha lottato per diversi anni. Nel maggio 2013 la Commissione ha provvisoriamente approvato un prestito di salvataggio di 100 milioni di euro a condizione che la Polonia ha notificato un piano di ristrutturazione per garantire la redditività a lungo termine della società (cfr. Ip/13/431 ) . Il 20 giugno 2013, la Polonia ha notificato alla Commissione un aumento di capitale di € 200 milioni per aiutare Lot, a corto di denaro per finanziare la sua ristrutturazione. Il piano di ristrutturazione sottostante si sviluppa su un periodo di due anni e mezzo e mira a ripristinare la redditività entro il 2015. La Commissione nutre dubbi in merito alla conformità del piano di ristrutturazione Lot con le linee guida della Ue del 2004 in materia di aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione (cfr. Memo/04/172 ). In particolare, la Commissione teme che le prospettive per il lungo termine non può essere realistico e che la riduzione di capacità proposta può essere insufficiente a compensare le distorsioni della concorrenza sarà. La Commissione ha inoltre messo in dubbio l´adeguatezza del contributo Lot ai costi di ristrutturazione. Infine, la Commissione valuterà se Lot può beneficiare di aiuti alla ristrutturazione in vista del potenziale che la società aveva già ricevuto gli aeroporti pubblici polacchi aiuti quando lei aveva già problemi. Conformità con le norme Ue in materia di ´aziende che lottano aiuti di Stato possono infatti essere assistiti salvataggio o la ristrutturazione, una volta in dieci anni. Questo non è quello di rimanere in imprese commerciali in difficoltà con i finanziamenti pubblici continua.  
   
   
AEROPORTO FIRENZE: NO A PISTA PIÙ LUNGA  
 
 Firenze, 7 novembre 2013 - L’assessore regionale alle infrastrutture risponde in aula ad un’interrogazione del Pdl su sistema aeroportuale toscano e sviluppo dello scalo fiorentino in seguito alle osservazioni di Enac. Ammirati: “Enac detta regole tecniche, Giunta deve rispondere” “Con l’assunzione di nuovi parametri sarebbe necessario riavviare tutte le procedure costitutive e valutative. Lo sviluppo dell’unica pista di atterraggio sia realizzato nel rispetto della sostenibilità territoriale e ambientale e della compatibilità con il progetto del parco della Piana e comunque non abbia una lunghezza superiore a 2 mila metri lineari”. L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli risponde così in aula ad un’interrogazione del Pdl su sistema aeroportuale toscano e sviluppo dello scalo fiorentino in seguito alle osservazioni di Enac. “Enac – ha spiegato Ceccarelli – ha proposto che in sede di approvazione dell’integrazione al Pit, la lunghezza della pista convergente parallela sia di 2400 metri per consentire alle aeromobili di classe C di poter operare”; che “siano stralciate le previsioni del dato numerico relativo alla lunghezza della pista e delle limitazioni previste per le infrastrutture di supporto”. Ceccarelli ricorda che l’implementazione del Pit, il quale assume il Parco della Piana quale elemento ordinatore, definisce prescrizioni per il progetto di qualificazione dell’aeroporto di Firenze e pone salvaguardie e condizioni. “Nella disciplina del masterplan ‘Il sistema aeroportuale toscano’ – afferma l’assessore – si prevede che l’utilizzo della pista sia regolamentato per garantire la tutela degli insediamenti dagli inquinamenti acustico e atmosferico con utilizzo monodirezionale senza sorvolo di Firenze ed escludendo la pista di rullaggio”. “La lunghezza della pista – ha aggiunto l’assessore – è stata oggetto di uno studio presentato da Enac, l’opzione in oggetto è stata valutata sotto i profili di sostenibilità attinenti alla qualità dell’aria, all’inquinamento acustico, alla qualità delle acque, ai rifiuti, ai siti contaminati, agli ecosistemi, al suolo, alla salute”. “Ad oggi – ha concluso Ceccarelli – non è ancora pervenuta la proposta di piano di sviluppo aeroportuale da parte della Società”. Sono trentasei le osservazioni sul piano di indirizzo territoriale per la definizione del parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze, per le quali è in corso l’istruttoria. “Faccio fatica a dire se sono soddisfatto o meno della risposta dell’assessore – ha detto il consigliere Paolo Enrico Ammirati (Pdl) – perché noto un passo indietro”. “Siamo di fronte ad un problema, Enac sta dettando regole tecniche per l’ampliamento dell’aeroporto – ha aggiunto il consigliere – e la Giunta deve dire cosa vuol fare, non si capisce se c’è la volontà di andare avanti”. “La Toscana – ha concluso Ammirati – resta in attesa di risposte”.  
   
   
NUOVO SISTEMA DI SALDATURA AUTOMATICO FA RISPARMIARE SUI COSTI DI PRODUZIONE DELLE AUTO  
 
 Bruxelles, 7 novembre 2013 - Alcuni ricercatori europei hanno scoperto un modo per rendere il settore automobilistico più ecologico, riducendo allo stesso tempo i costi di produzione. Il progetto Smartdress ("Adaptive tip dress control for automated resistance spot welding"), finanziato dall´Ue, sta sviluppando un sistema di controllo completamente automatizzato per migliorare importanti processi di saldatura. Il settore automobilistico globale produce circa 60 milioni di veicoli l´anno. Negli stadi iniziali della costruzione di veicoli, i produttori fanno largo uso della saldatura a punti, un processo nel quale le superfici in acciaio o altri metalli sono unite dal calore generato dalla corrente elettrica. In questa fase della produzione delle auto, i produttori usano pistole per la saldatura con "punte" di elettrodi che vengono messe direttamente a contatto con i pezzi di metallo per trasmettere la corrente. Quando queste punte si usurano, ne può soffrire la qualità della saldatura, il che risulta in interruzioni della produzione con conseguente perdita di profitti. Secondo i partner del progetto, la maggior parte dei problemi di qualità della saldatura a punti si possono far risalire alla ravvivatura inadeguata delle punte di elettrodi. È una delle principali cause delle interruzioni del processo di produzione. Con un nuovo veicolo che esce dalla catena di produzione ogni uno o due minuti, un problema della punta di saldatura può causare un blocco della catena di fino a cinque minuti, una volta al giorno, il che risulta in una perdita di 10 veicoli a settimana, equivalente a circa 7 milioni di euro di mancati profitti l´anno. Sistemi di ravvivatura per mantenere la qualità delle punte sono già in uso in molte catene di produzione, ma le soluzioni attuali richiedono l´istallazione manuale, l´ottimizzazione e il monitoraggio durante la produzione, cosa impossibile da fare in maniera efficiente per grandi linee di produzione. Inoltre, i sistemi odierni di ravvivatura delle punte di elettrodi non si possono usare nella produzione ad alti volumi di assemblaggi in alluminio, il che impedisce l´uso della saldatura a punti e rende necessarie tecnologie costose come la rivettatura autoperforante. Il sistema Smartdress sarà intelligente e permetterà di ottimizzare, monitorare e mantenere la qualità degli elettrodi nella saldatura a punti. La nuova tecnologia permetterà per la prima volta la saldatura dell´alluminio, che finora non era fatta su scala commerciale. Questa tecnica ridurrà il costo della produzione dei veicoli fatti di alluminio. L´uso diffuso dell´alluminio per i veicoli ne ridurrebbe il peso e potrebbe contribuire a moderare le emissioni di Co2. Il sistema Smartdress potrebbe garantire un vero vantaggio competitivo, permettendo ai fornitori di automobili europei di vendere più auto in un importante mercato globale. Smartdress ha ricevuto oltre 1,1 milioni di euro di finanziamenti dell´Ue e completerà i lavori prima della fine del 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Smartdress http://smartdress-project.Eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/101398_it.html  
Sinterleghe http://www.Sinterleghe.it/index.php  
 
   
   
INCIDENTI 2012, CALANO SINISTRI E VITTIME IN TOSCANA 180 INTERVENTI DI SICUREZZA STRADALE  
 
Firenze, 7 novembre 2013 - Meno incidenti, meno morti e meno feriti sulle strade toscane nel 2012. I dati del Sirss (sistema integrato regionale per la sicurezza stradale), convalidati da Istat, raccontano un anno in cui il numero dei sinistri è calato del 9,4%, quello dei feriti è sceso di 8,4 punti percentuale e quello delle vittime della strada è diminuito del 6,6% rispetto al 2011. "L´amministrazione regionale toscana lavora da anni, con costanza, sul tema della sicurezza stradale - ha spiegato l´assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli - ed i risultati si vedono. I numeri ci dicono che il 2012 è stato un anno positivo per la sicurezza stradale, sia rispetto all´anno precedente sia prendendo come riferimento un periodo temporale più lungo: infatti tra il 2001 e il 2012 il numero degli incidenti è calato del 25% e quello dei morti si è addirittura dimezzato. Anche se, in parte, il calo degli incidenti può esser dovuto al minor numero di veicoli che circolano in conseguenza della crisi economica, risultati così incoraggianti e costanti indicano che la via che abbiamo intrapreso è giusta e deve essere seguita". In Toscana in circa 10 anni sono stati 180 gli interventi approvati e cofinanziati con le risorse dei cinque programmi attuativi Cipe per la sicurezza stradale. Il valore complessivo delle opere messe in cantiere è di circa 80 milioni di euro. "Abbiamo usato ogni euro di quelli che ci sono stati assegnati - ha spiegato l´assessore Ceccarelli - trasformando quelle risorse in strade, incroci e marciapiedi più sicuri. Il Ministero ha recuperato altre 13,5 milioni di euro non utilizzati in tutta Italia, ma questo non ci ha riguardato dato che la Toscana risulta tra le prime Regioni italiane per velocità nella tempistica attuativa, come risulta dai dati presentati dal Ministero nel maggio scorso". Tra le più recenti iniziative per la promozione della sicurezza stradale e della cultura della sicurezza stradale in Toscana sono da segnalare: - un bando da 5 milioni di euro pubblicato nel maggio scorso, che permetterà di cofinanziare i migliori progetti presentati da Province e Comuni non appena il Patto di stabilità lo consentirà. Tra il 2010 e il 2012 la Regione, tramite altri bandi, ha finanziato 94 interventi sul territorio toscano, destinando a Province e Comuni circa 10 milioni di euro, che hanno attivato investimenti per oltre 29 milioni. Per il 2014 è già previsto un nuovo bando per favorire interventi sui tratti stradali ritenuti più critici; - la nascita dell´Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, previsto dalla Lr 19/2011, che si è costituito lo scorso 2 agosto. L´osservatorio ha il compito di aiutare la Giunta ed il Consiglio regionale e la Giunta Regionale nella definizione delle politiche in materia di sicurezza stradale e diffondere anche tramite la conoscenza del proprio lavoro la cultura della sicurezza stradale; - la decisione di portare avanti anche per il 2013 il progetto Sirss, che coinvolge la Regione, le Province ed i Comuni toscani e, indirettamente, anche la Polizia di Stato e l´Arma dei Carabinieri. Il Sirss, nato come strumento per conoscere meglio il fenomeno dell´incidentalità in Toscana e fare da supporto nella programmazione degli interventi di sicurezza stradale, raccoglie ed invia ad Istat i dati relativi agli incidenti stradali con almeno un ferito, recepisce anche dati ritardatari, sviluppa sub progetti per confrontare il proprio database con altri database sull´incidentalità ed promuove azioni per migliorare la velocità di censimento e l´aggregazione dei dati raccolti. I dati 2012: Nel 2012 sulle strade toscane si sono verificati 16.911 incidenti con lesioni a persone. Si sono avuti 22.780 feriti e 248 vittime della strada. Una prima analisi dei dati (convalidati da Istat lo scorso 29 ottobre) mostra una riduzione sul territorio regionale del numero di incidenti (-9,4 % rispetto al 2011), di feriti (-8,4 %) e dei morti (-6,4 %). Il trend dal 2001 al 2012 mostra una riduzione costante del numero di incidenti e feriti (entrambi -25% in undici anni) e un dimezzamento del numero dei morti. E´ sulle strade urbane che si verifica il maggior numero di incidenti (79,4% contro il 20,6% delle strade extraurbane), anche se in proporzione risultano più gravi quelli che avvengono in contesto extraurbano, dato che ad un numero molto inferiore di sinistri corrisponde una mortalità quasi equivalente: il 51,2% degli incidenti mortali avviene in città e il 48,8% sulle strade extraurbane . I sinistri avvengono soprattutto nei giorni feriali (nei cinque giorni feriali si verifica il 76,8% degli incidenti, circa il 15% a giorno). Il sabato la percentuale si attesta al 13,5%, la domenica al 9,7%. La fascia oraria in cui si concentrano è quella 8-20 (79,7 %), con picchi che corrispondono ai tragitti casa-lavoro e casa-scuola. Si tratta per lo più di incidenti non gravi. L´indice di mortalità aumenta, invece, nelle ore notturne (dalle 22 alle 7), raggiungendo il picco massimo (6 morti ogni 100 incidenti) nella fascia oraria 4-5. Analizzando i dati in base ad altri parametri, come il sesso, l´età delle persone coinvolte e il tipo di veicolo guidato, emerge che tra i feriti, le femmine rappresentano il 41% del totale, i maschi il 59%, mentre nei decessi le femmine rappresentano il 20% del totale, mentre i maschi sono l´80%. Le fasce di età più soggette a incidenti sono quelle tra i 26 ed i 55 anni, nelle quali si concentra la maggior parte dei feriti del 2012. La situazione cambia radicalmente se si considerano, invece, i decessi. In questo caso risultano più a rischio le persone più mature, ed in particolare si nota che con l´avanzare dell´età aumenta sensibilmente per le donne il rischio di investimenti stradali fatali. Per gli uomini questo incremento è meno evidente, anche perchè per la popolazione di sesso maschile in tutte le fasce di età (ad eccezione di quella oltre gli 80 anni) è più soggetta a incidenti quando è alla guida del veicolo. Considerando, invece, i veicoli coinvolti in incidenti, si vede che tra le vittime della strada il 32,8% è morto in auto (27,5% uomini, 5,3% donne), il 24,1% è morto utilizzando un motociclo (22,5% uomini, 1,6% donne), il 9,5% è morto spostandosi in bicicletta (7% uomini, 2,5% donne), la stessa percentuale, cioè il 4,1%, è morto a bordo di veicoli pesanti (3,7% uomini, 0,4% donne) e di ciclomotori o quadricicli leggeri (3,3% uomini, 0,8% donne), lo 0,4% è morto a bordo di un autobus. Il restante 25% tra le vittime della strada è rappresentato da pedoni deceduti a causa di investimenti (15,2% uomini, 9,8% donne).  
   
   
TRAFFICO: CLASSIFICA EUROPEA PREMIA SCELTE MILANO IN 2 ANNI 10 POSIZIONI GUADAGNATE NEL RANKING DELLE CITTÀ DI TOMTOM TRAFFIC INDEX  
 
 Milano, 7 novembre 2013 - “È un riconoscimento importante vedere che Milano è l’unica grande città italiana dove il traffico diminuisce e che recupera posizioni anche nella classifica europea”, ha commentato l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran in merito ai dati emersi dal Tomtom Traffic Index. In soli due anni, infatti, Milano è scesa di ben 10 posizioni nella classifica sulla congestione da traffico nelle 59 città d’Europa prese in esame da Tomtom: se nel 2011 la città si posizionava al 14° posto, infatti, oggi è al 24°. “Un risultato che dimostra come il lavoro svolto stia dando i suoi frutti. E non solo grazie ad Area C, che ha suscitato l’interesse di città come Mosca, Pechino e Bogota, ma anche per le politiche sull’ampliamento di bike e car sharing e sul potenziamento dei mezzi pubblici”, ha proseguito l’assessore Maran. “Andremo avanti con determinazione perché tanto è il lavoro ancora da fare, ma è incoraggiante vedere che l’esito è riconoscibile anche nelle classifiche internazionali”. L’indice, diffuso ieri da Tomtom, si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza reali, misurati sull’intero network stradale di 59 città in Europa (169 nel mondo). Di seguito il trend di Milano negli ultimi 4 anni, in termini di percentuale di congestione e di posizione nelle classifiche. Inoltre, rispetto al 2010, la percentuale di congestione è calata di quasi il 5%.  
   
   
PROVINCE, MARONI: DECRETO DELRIO NON FUNZIONA  
 
Milano, 7 novembre 2013 - "L´abolizione delle Province? Le cose bisogna farle bene, mentre così come sono previste nel decreto Derio sono fatte male e non possono funzionare ed è questo che dirò in Commissione". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo ad una domanda dei giornalisti circa l´audizione prevista presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera sul ddl sulle riforme. "Noi non siamo contrari alle riforme - ha chiarito il presidente Maroni - anzi le auspichiamo, ma non si può dire bisogna abolire le Province perché così si risparmiano 2 miliardi, perché poi i servizi che oggi garantiscono le Province come la manutenzione delle scuole o delle strade oppure le politiche per il lavoro chi li garantirà? Le Regioni possono farlo solo se vengono garantite le risorse ma questo non succede. A Roma pensano che se si cancellano le Province poi tanto qualcun´altro si occuperà di ciò che prima facevano le Province ma non funziona così e oggi andrò a Roma a dirlo chiaramente". Il presidente della Regione Lombardia si è poi soffermato su un altro elemento di criticità presente nel ddl Delrio, riguardante l´istituzione dal prossimo 1 gennaio delle città metropolitane. "Dirò chiaro e forte - ha precisato il presidente Maroni - che l´area metropolitana non può partire a Milano nel 2014 perché creerebbe un caos istituzionale che rischia di bloccare Expo".  
   
   
SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA. ZAIA SCRIVE A LETTA: “SE LO STATO NON CI TRASFERISCE LE RISORSE PREVISTE, COSTRETTI A INTERROMPERE I LAVORI”  
 
Venezia, 7 novembre 2013 - Il Commissario Delegato della Superstrada Pedemontana Veneta ha recentemente erogato 11 milioni e 616 mila euro per pagare l’ultima fattura emessa dal Concessionario che sta realizzando l’opera. Poiché, onorata questa tranche non sono disponibili altri fondi, se, nonostante i ripetuti solleciti delle Regione, non si provvederà subito a corrispondere il contributo statale previsto dai Decreti Interministeriali, i lavori dovranno essere inevitabilmente sospesi, procurando un gravissimo danno all’economia e all’occupazione della nostra Regione. E’ questo il succo della lettera che il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha inviato al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, invitandolo a onorare gli impegni assunti da Roma per la costruzione del nuovo e fondamentale asse viario, i cui lavori sono iniziati due anni fa, nel novembre del 2011. Per la realizzazione della Pedemontana, scrive Zaia nella lettera, la quota di contributo pubblico in conto capitale è assicurata dai fondi statali assegnati alla Regione sulle annualità comprese tra il 2002 e il 2016. Ma il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasferito solo le risorse relative al 2002, 2010, 2011 e 2013, per complessivi 76 milioni e 924 mila euro, con i quali la Regione ha garantito sino a ora la regolarità dei pagamenti al Concessionario, nei tempi contrattualmente previsti. Il problema, sottolinea Zaia, riguarda la mancata reiscrizione a bilancio 2013 delle somme perenti, seppur con nota del 13 giugno scorso, in considerazione dell’avanzamento dei lavori, abbia sollecitato il Ministero a iscrivere i contributi riferiti alle annualità 2003, 2004 e 2005, per circa 61,9 milioni di euro. “Non possiamo assolutamente permettere che i cantieri si fermino – ammonisce Zaia – e mi auguro che il Presidente Letta intervenga autorevolmente, insieme ai ministri Saccomanni e Lupi, ai quali ho fatto pervenire copia della missiva, per scongiurare questo pericolo. Stiamo parlando di un’opera strategica per una delle aree produttive tra le più importanti d’Italia, che garantirà sicurezza della mobilità e che vede oggi impegnati centinaia di lavoratori. Insomma, una preziosa boccata d’ossigeno in un momento di pesante crisi economica”. La realizzazione della Superstrada a pedaggio è prevista con un progetto di finanza, per un costo complessivo che si aggira attorno ai 2 mila e 130 milioni di euro, parzialmente coperto da un contributo pubblico in conto capitale di oltre 173 milioni di euro. Il percorso di oltre 94 chilometri collegherà il casello autostradale di Montecchio Maggiore sulla A4, in provincia di Vicenza, a quello di Spresiano, sulla A27, in provincia di Treviso.  
   
   
VARIANTE DI PUSIANO: FINE DEI LAVORI IN 3 ANNI  
 
Pusiano/co, 7 novembre 2013 - "Le infrastrutture vanno condivise con il territorio che deve essere compatto nel sostenere opere capaci di migliorare la viabilità e la qualità della vita dei cittadini. La variante di Pusiano ne è un esempio ed è per questo che Regione Lombardia è al fianco della Provincia nel sostenere l´intervento". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno che è intervenuto all´avvio dei cantieri della Sp Ex Ss. 639 Variante di Pusiano, opera per la quale la Regione Lombardia ha stanziato 21 milioni di euro. La Variante - La variante si sviluppa per una lunghezza complessiva di 2.160 metri: 544 metri in galleria artificiale, 816 metri in galleria naturale e la restante parte a cielo aperto. Da contratto, l´esecuzione dei lavori è prevista in 1.120 giorni (tre anni). Rispettare I Tempi Previsti - "Sarà importante rispettare i tempi previsti - ha spiegato Del Tenno -. I consiglieri regionali del territorio devono monitorare, insieme ai Comuni e alla Provincia, l´avanzamento dei lavori affinché si limitino il più possibile i disagi che il cantiere può portare al territorio". Attenzione A Sicurezza - L´assessore ha dedicato un pensiero anche alle maestranze, augurando loro buon lavoro. "Ho parlato con i lavoratori che arrivano da tutta la Lombardia e non solo - ha continuato -. Chiedo loro attenzione, in particolare alla sicurezza. Il cantiere infatti sarà complesso e articolato soprattutto per quello che riguarda gli scavi della galleria". I lavori verranno svolti dall´impresa Cossi Costruzioni Spa, che si è aggiudicata l´appalto nell´ottobre 2012. Programmare Prossimi Lavori - "Ora che la variante di Pusiano è partita dobbiamo sederci al tavolo per pensare e programmare la prossima infrastruttura - ha concluso Del Tenno-. In particolare mi riferisco alla Tremezzina, opera indispensabile per migliorare la viabilità della Regina. Siamo in attesa di concludere l´iter progettuale, in seguito apriremo il confronto con il territorio".  
   
   
L`ASSOCIAZIONE MONDIALE DELLA STRADA FA I COMPLIMENTI ALL`ITALIA PER GLI INVESTIMENTI SULLA SALERNO-REGGIO CALABRIA E PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI PONTI E GALLERIE  
 
Roma, 7 novembre 2013 - Il Presidente dell`Associazione Mondiale della Strada, il messicano Oscar De Buen, ha espresso forte apprezzamento per l`impegno dell`Italia per il completamento della nuova autostrada Salerno-reggio Calabria e per il grande piano di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie che l`Anas sta portando avanti a tempo di record. L`occasione di queste dichiarazioni è stata la riunione a Roma degli organi internazionali della World Road Association, la maggiore organizzazione governativa nel settore della strada, che comprende ben 120 Paesi del mondo. L`italia ha ospitato questo importante evento nella prestigiosa sede della Alta scuola di formazione della Polizia di Stato, in occasione del centesimo anniversario della partecipazione italiana alla World Road Association. Il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci ha portato ai delegati di tutto il mondo il saluto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. `L`italia - ha detto Pietro Ciucci - nonostante la difficile congiuntura economica internazionale di questi ultimi anni, sta portando avanti opere di grande rilievo come la nuova autostrada Salerno Reggio Calabria: entro la fine del 2013 l`80 per cento dei 443 km sarà completato`. `Il grande piano per la manutenzione straordinaria di ponti e gallerie - ha continuato Ciucci - dimostra l`attenzione del nostro Paese non solo per la realizzazione di nuove opere ma anche per la cura di quelle esistenti: un`attenzione che ha riscosso in questi giorni notevoli apprezzamenti a livello internazionale, tanto che l`Italia è stata indicata da molti Paesi come un esempio da seguire`. L`associazione Mondiale della Strada ha anche fortemente apprezzato l`impegno dell`Italia per le forme innovative di finanziamento delle infrastrutture stradali come il project financing, i project bonds e le defiscalizzazioni, a cui si sono ispirati numerosi altri Paesi del mondo.  
   
   
E78, ASSESSORE REGIONALE UMBRIA CONVOCA INCONTRO CON SINDACI COMUNI SAN GIUSTINO, CITTÀ DI CASTELLO E CITERNA  
 
Perugia, 7 novembre 2013 - L´assessore regionale alle Infrastrutture, Silvano Rometti ha convocato per venerdì prossimo, 8 novembre, alle ore 17, a Città di Castello (sede comunale) un incontro con i sindaci dei Comuni di San Giustino, Città di Castello e Citerna al fine di concordare le modalità di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini dei territori interessati dall´ipotesi di tracciato della E 78, il cui studio di fattibilità è stato presentato da parte del Ministero delle Infrastrutture nei mesi scorsi. "L´obiettivo - sottolinea l´assessore Rometti - è quello di giungere speditamente alla formalizzazione del tracciato nei tratti mancanti, proseguendo nel confronto e nel coinvolgimento degli enti locali e dei cittadini che risiedono nei territori attraversati dalla E78, un´infrastruttura attesa da decenni e vitale per l´Umbria, che favorirà i collegamenti fra i due mari, Tirreno e Adriatico, e ci connetterà con le reti europee". Nei mesi scorsi, le Regioni Umbria, Toscana e Marche hanno sottoscritto un accordo che prevede la costituzione di una "società di progetto" che dovrà poi occuparsi di portare avanti l´opera, partendo dalla fase progettuale che ad oggi non è stata ancora compiutamente definita. Per questo l´assessore Rometti ha inteso, già nei mesi scorsi, coinvolgere le istituzioni interessate per concordare i passaggi necessari e condividere con i territori tutti gli aspetti che quest´opera "di importanza fondamentale per il sistema viario nazionale ed europeo" comporta.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLE ESENZIONI FISCALI CONCESSE A DETERMINATI SERVIZI CHARTER MARITTIME IN FRANCIA  
 
Bruxelles, 7 novembre 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se le modifiche alle normative fiscali francesi applicabili alle compagnie di trasporto siano conformi alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Essa esaminerà in particolare l´inclusione di tempo navi noleggiate battenti bandiera di paesi terzi in materia di applicazione di un sistema fiscale favorevole basato sulla tassazione del tonnellaggio della flotta. Il termine "time charter": i servizi di trasporto forniti dalle navi e l´equipaggio temporaneamente affittati ad altre aziende associate. L´avvio di un´indagine approfondita permette ai terzi interessati a presentare le loro osservazioni in merito alla misura in esame. Essa non pregiudica l´esito della procedura. Nel maggio 2003, la Commissione ha autorizzato il regime di imposta sul tonnellaggio francese (Causa Sa.14551 ). Per le compagnie di navigazione che optano per questa tassa alternativa, la base imponibile delle imprese è calcolato il tonnellaggio della flotta piuttosto che profitti effettivi della società. Questo piano limita l´ammissibilità di tempo navi noleggiate non battenti bandiera di uno Stato membro dell´Ue. E ´stato coerente con gli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato ai trasporti marittimi, nel 1997 , quando del caso, al fine di rafforzare la competitività delle concorrenza di imprese non stabilite in compagnie di navigazione europee e stimolare l´occupazione nel settore. Dopo l´adozione della versione aggiornata di orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato ai trasporti marittimi , nel 2004, la Francia ha abolito le norme specifiche in materia di bandiera di navi noleggiate tempo senza informarne la Commissione. Non si è a conoscenza di questo cambiamento che con la sua recente monitoraggio dell´attuazione dei regimi di aiuti di Stato autorizzati. In questa fase, la Commissione ritiene che limiti specifici di ammissibilità delle navi noleggiate di tempo che non battono bandiera di uno Stato membro dovrebbero essere mantenute. Né le linee guida del 1997 o del 2004 non contiene disposizioni esplicite sulla time charter. Tuttavia, tenuto conto degli obiettivi di queste linee guida e le sue decisioni precedenti, la Commissione ritiene che un tale trattamento fiscale favorevole per il tempo di navi noleggiate battenti bandiera di paesi terzi dovrebbe essere limitato.  
   
   
IL PORTO DI ANCONA NEL CORRIDOIO SCANDINAVO-MEDITERRANEO. ALTRO TASSELLO DELLA STRATEGIA MACROREGIONALE ADRIATICO IONICA.  
 
Ancona, 7 novembre 2013 - “Il porto di Ancona si inserisce ufficialmente in uno dei nove corridoi infrastrutturali europei, un’arteria che attraversa longitudinalmente tutta l’Europa, passando per la Germania e i maggiori centri produttivi del continente. La scelta di Ancona, e dei porti pugliesi, risulta strategica anche per collegare l´intera area macroregionale adriatico ionica a una delle aree più ricche dell´Unione europea. Considerando anche il fatto che l´Italia, insieme alla Serbia presidierà proprio il pilastro connesso alle infrastrutture. L´impegno della Regione Marche può essere quello di mettere a disposizione anche delle regioni della Macroregione non direttamente toccate dal corridoio scandinavo-mediterraneo, le implementazioni infrastrutturali che potranno essere realizzate grazie ai fondi europei che la partecipazione alla rete consentirà. Da oggi la Regione Marche e la nascente macroregione sono sempre più vicine al centro dell´Europa”. Così Paola Giorgi, assessore a Porti e Infrastrutture, commenta da Roma l’inserimento ufficiale del Porto di Ancona all’interno di uno dei corridoi su cui si concentreranno le risorse europee per i trasporti da qui al 2020. L’assessore sta partecipando alla riunione della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e Province autonome, per discutere sulla riforma della legislazione portuale. “L’auspicabile veloce superamento dell’impasse sull’Autorità portuale da parte del Ministero – prosegue Giorgi – una ridefinizione delle norme e competenze sui porti, assieme a una politica macroregionale coerente con le scelte appena effettuate a livello nazionale ed europeo, possono fare delle Marche e del suo capoluogo, un essenziale crocevia tra Nord Europa ed area adriatico mediterranea”. Il corridoio scandinavo-mediterraneo è un asse nord-sud cruciale per l´economia europea. Attraversando il Mar Baltico dalla Finlandia e dalla Svezia e passando attraverso la Germania, le Alpi e l´Italia, collega i principali centri urbani e porti della Scandinavia e della Germania settentrionale ai centri industrializzati di produzione della Germania meridionale, dell´Austria e del Nord Italia e quindi ai porti italiani e della Valletta. Il riconoscimento formale di Ancona nel corridoio sancisce la vocazione del capoluogo dorico, che vede oltre un terzo dei traffici in transito annualmente dallo scalo, provenire dai paesi del corridoio Helsinki – La Valletta. L’inserimento di Ancona nella politica europea dei trasporti, permetterà di accedere ai cospicui finanziamenti previsti nel periodo 2014-2020, pari complessivamente a circa 23 miliardi di euro. Le opere marittime e infrastrutturali che sarà possibile realizzare, faranno da propulsore al ruolo che Ancona e le Marche potranno svolgere nell’ambito della piattaforma logistica a servizio di tutta l’area adriatico ionica.