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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
RIVELATA LA FUNZIONE DI UN GENE COINVOLTO NELLA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE SANGUIGNA  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Un´équipe di scienziati britannici ha individuato la struttura e la funzione di un gene coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna e auspica che le ricerche condotte contribuiscano allo sviluppo di nuovi farmaci. Lo studio, finanziato in parte a titolo del Sesto programma quadro dell´Unione europea, è pubblicato on line a cura della rivista «Nature Medicine». Da tempo è noto che l´ossido di azoto (No) svolge una funzione essenziale nella regolazione della pressione sanguigna ed è stato dimostrato che le riduzioni della produzione di No sono in qualche modo collegate allo sviluppo di patologie cardiovascolari. Tuttavia, i meccanismi che regolano questo processo non sono ancora stati chiariti. Il nostro corpo produce in modo naturale due amminoacidi chiamati dimetilarginina asimmetrica (Adma) e monometilarginina (L-nmma) che inibiscono la produzione di No. Soggetti affetti da malattie quali il diabete, l´insufficienza renale e l´ipertensione presentano livelli di tali molecole più elevati del normale, e alte concentrazioni di queste ultime nel plasma aumentano considerevolmente le probabilità di malattie cardiache e morte. Nelle persone sane, gli amminoacidi L-nmma e Adma vengono distrutti da una molecola, la dimetilarginina dimetilaminoidrolasi (Ddah). Ciononostante, fino ad oggi non sono molte le prove scientifiche a disposizione che consentono di definire con precisione il ruolo assunto dalla Ddah e dall´Adma nel controllo dei livelli di No. Nell´ambito di questo studio condotto di recente, i ricercatori hanno analizzato che cosa accade nei topi nei quali sono stati abbassati i livelli di Ddah. Per ottenere questo risultato, gli scienziati hanno creato topi che presentano una copia difettosa del gene Ddah1 (gli esemplari in cui entrambe le copie erano difettose sono deceduti prima della nascita). Gli studiosi hanno anche sviluppato una molecola che blocca l´effetto della Ddah e l´hanno introdotta in topi normali. Entrambi i gruppi di cavie hanno sviluppato i sintomi dell´ipertensione, il che ha confermato la funzione della Ddah nella regolazione della pressione sanguigna. In entrambi i casi, ridurre l´attività della Ddah, cancellando il gene o bloccando la molecola, ha portato a osservare livelli di Adma analoghi a quelli riscontrati in pazienti con molteplici fattori di rischio di malattie cardiovascolari. Le colture di cellule arteriose dei topi con un gene Ddah difettoso hanno inoltre rivelato che generano livelli di No inferiori rispetto alle cellule di topi sani. «Questi approcci genetici e chimici volti a distruggere la Ddah hanno dato risultati molto omogenei, provando che la perdita della funzione della molecola Ddah aumenta la concentrazione di Adma e disgrega quindi la segnalazione vascolare di ossido di azoto», ha spiegato il dottor James Leiper del dipartimento di medicina dello University College di Londra, che guida la ricerca. «I geni e i loro percorsi sono di importanza fondamentale ai fini della nostra conoscenza delle malattie cardiovascolari. Potrebbero contribuire a stabilire se la variazione genetica fa sorgere una predisposizione a queste patologie in determinati soggetti o se fattori ambientali esercitano alcuni dei loro effetti attraverso la modulazione dell´attività della Ddah». Gli scienziati hanno anche preso in esame il potenziale offerto dall´impiego di inibitori della Ddah, ad esempio farmaci per certe condizioni mediche, non ultimi i casi in cui il problema è dovuto a una presenza eccessiva di No. «Questo percorso potrebbe essere sfruttato in termini terapeutici al fini di limitare la produzione di No in certe situazioni in cui una quantità eccessiva di ossido di azoto è un elemento negativo, ad esempio nel caso di ipotensione oppure shock settico», ha affermato Leiper. «Sono alcuni dei maggiori problemi posti dalla medicina intensiva ed è enorme, e peraltro insoddisfatto, il bisogno di cure con farmaci». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/nm/ .  
   
   
COMPRENDERE I MECCANISMI DI EVOLUZIONE DEI VIRUS  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Il 27 aprile si terrà a Marsiglia (Francia) la prima riunione industriale e scientifica nell´ambito del progetto Vizier (Viral Enzymes Involved in Replication, enzimi virali coinvolti nella replicazione), finanziato dall´Ue. La manifestazione offrirà ai partecipanti un´opportunità unica per ottenere maggiori informazioni sul progetto Vizier e incontrare gli scienziati del consorzio, la comunità scientifica e altri partecipanti industriali. Nel corso della riunione, della durata di un giorno, gli oratori invitati presenteranno le relazioni epidemiologiche, gli ultimi progressi nella conoscenza dei meccanismi di azione e di evoluzione dei virus, nonché le strategie idonee per sviluppare composti antivirali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Vizier-europe. Org/ .  
   
   
SAN RAFFAELE: INAUGURAZIONE NUOVI SPAZI IN ONCOLOGIA  
 
 Milano, 8 febbraio 2007 - Il trattamento della malattia oncologica, fin dalla sua iniziale diagnosi, rappresenta un momento psicologicamente molto impegnativo tanto per il paziente quanto per i suoi familiari. La frequentazione dell’ospedale, le attese cui spesso sono sottoposti, carica di ansie e timori chi vede la propria vita dipendere da prestazioni medico chirurgiche sempre più avanzate ed efficaci. Molto in questo senso è stato fatto, sia in Italia che all’estero, al fine di aiutare il paziente nella convivenza psicologica con la malattia e la cura. Proprio in occasione della Xv edizione della Giornata del Malato, tra le diverse iniziative previste vi è la presentazione alla stampa dell’intervento di umanizzazione degli spazi della sala d’accoglienza e di attesa del day-hospital oncologico realizzato presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, in collaborazione con l’azienda biotech Amgen. L’intervento rientra in un più ampio progetto di umanizzazione. Per illustrare le motivazioni del progetto, gli effetti e i benefici psicologici che l’umanizzazione degli spazi porta ai pazienti, è stata promossa una conferenza stampa che si svolgerà: Venerdì 9 febbraio 2007. Vi prenderanno parte la Dr. Ssa Gianna Zoppei, Sovrintendente Sanitario Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, il Dr. Mario Cal – Vicepresidente Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, il Prof. Eugenio Villa – Servizio di Oncologia Medica Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, e il Dr. Marco Renoldi – Amministratore Delegato Amgen, l’Arch. Fiorella Spinelli, curatrice del progetto. E’ stato invitato all’incontro l’Assessore Regionale alla Sanità. On. Alessandro Cè. .  
   
   
CANCRO, FUNZIONANO LE TERAPIE ‘SU MISURA’ ARMA VINCENTE IL LAVORO D’ÉQUIPE ASSEGNATO AL PROF. CONTE IL PREMIO JACQUILLAT PER LE RICERCHE SUL CARCINOMA MAMMARIO  
 
Parigi, 8 febbraio 2007 – Fare il punto sulle nuove terapie a bersaglio molecolare contro i tumori più frequenti e definire le corrette modalità per integrare il lavoro di clinici, patologi e biologi. Sono questi gli obiettivi del Xviii International Congress on Anti Cancer Treatment (Icact) in corso a Parigi dal 6 al 9 febbraio, uno dei più importanti appuntamenti del settore ed un’occasione per approfondire i più recenti progressi in campo diagnostico e terapeutico contro una malattia che ogni anno fa registrare nel mondo più di un milione di nuovi casi. La sessione presidenziale del Congresso vede inoltre protagonista l’Italia: al prof. Pier Franco Conte, direttore del dipartimento di Oncologia ed Ematologia del Policlinico di Modena, viene assegnato il Premio internazionale Claude Jacquillat sul carcinoma mammario, considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti in campo oncologico. È la prima volta che il premio, che vanta un palmares di assoluto rilievo, viene conferito ad uno scienziato del nostro Paese. “Dal Congresso – spiega il prof. Conte – emerge con evidenza come la terapia personalizzata sia il punto di partenza per progredire nella lotta contro il cancro. Non più quindi la stessa terapia per tutte le persone colpite dallo stesso tipo di patologia neoplastica ma trattamenti diversificati in base alle caratteristiche molecolari di ogni caso. E perché questo approccio sia produttivo, alle nuove terapie a bersaglio molecolare si deve accompagnare un ‘cambio di mentalità’. Non sono più sufficienti le nuove molecole, ma è indispensabile un’integrazione sempre più stretta tra il lavoro dei clinici, dei patologi e dei biologi molecolari, cioè tra chi si occupa della diagnosi e chi invece della terapia. Solo caratterizzando il tumore dal punto di vista molecolare è possibile diversificare e personalizzare la terapia. Si possono già avvertire dei cambiamenti in atto dal punto di vista culturale e organizzativo: ma il vero ‘salto di qualità’ si avrà solo con l’avvio di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi in gruppi interdisciplinari che includano anche patologi e biologi per la definizione delle terapie”. Il conferimento del Premio Jaquillat al prof. Conte rientra infatti in questa linea di sviluppo della ricerca contro il cancro. In particolare i suoi studi hanno contribuito ad un decisivo miglioramento nella cura del carcinoma mammario operabile. “L’utilizzo della terapia preoperatoria - continua il prof. Conte - consente di definire le caratteristiche del tumore e in che modo i vari tipi di terapia influiscano sulla neoplasia ancora presente a livello mammario. Acquisendo informazioni importanti sull’interazione tra il trattamento e le caratteristiche biologiche del tumore, e definendo meglio quale approccio terapeutico vada attuato. I vantaggi sono evidenti: non si parla più di riduzione del rischio riferita alla popolazione in generale ma si mette in atto una terapia il cui effetto può essere misurato direttamente sul singolo malato”. Senza dimenticare che, grazie alla riduzione delle dimensioni della neoplasia, su molte donne è stato possibile intervenire con la chirurgia conservativa. Le prospettive future? “Stiamo conducendo – conclude il prof. Conte – una serie di ricerche per trattare donne con carcinoma mammario operabile prima dell’intervento chirurgico con una terapia in grado di prevenire lo sviluppo di metastasi. Dopo la biopsia vengono studiate le caratteristiche biologiche del tumore, si attua un trattamento diversificato in base ad esse, infine si interviene chirurgicamente. Anche in questo caso sviluppando terapie personalizzate dettate dalle caratteristiche peculiari di ogni tumore”. .  
   
   
ONCOLOGIA: DUE GIORNATE DI STUDIO AL GALLIERA CON LA EUROPEAN SCHOOL OF ONCOLOGY  
 
Genova, 8 febbraio 2007 - I tumori della vescica e della prostata saranno al centro della “due giorni” organizzata al Galliera dalla prestigiosa European School of Oncology (Eso), fondata da Umberto Veronesi e Laudomia Del Drago nel 1982 con lo scopo di contribuire a ridurre la mortalità per cancro. Giovedì 8 e venerdì 9 febbraio, nel Salone Congressi dell’Ospedale genovese (ingresso principale 1° piano), specialisti e studiosi avranno l’opportunità di trattare e confrontarsi su tutti gli aspetti della malattia: dalla diagnosi alla stadiazione e prognosi fino alle metodiche più avanzate per la cura e il trattamento. “Si tratta - spiega Massimo Maffezzini, Responsabile della Sc di Urologia del Galliera- di argomenti a forte impatto sociale. Il tumore della prostata è la più frequente neoplasia nella popolazione maschile in età superiore ai 65 anni, mentre il carcinoma della vescica occupa il quarto posto nelle diagnosi di tumore solido. L’attività clinica della nostra struttura è orientata principalmente alle patologie oncologiche. Non è un caso che per il secondo anno un organizzazione internazionale come la Eso abbia voluto organizzare il corso italiano qui al Galliera”. E´ di recente attivazione uno studio clinico condotto dal Galliera sul tumore della prostata, i cui risultati saranno resi noti nel prossimo giugno. Lo studio, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha lo scopo di valutare- su un gruppo di 75 soggetti con Psa alterato e quindi a rischio di carcinoma- l’efficacia di alcuni farmaci potenzialmente in grado di interrompere la fase di trasformazione della cellula tumorale. “La formazione di un tumore – aggiunge Maffezzini - richiede tempi lunghi, le mutazioni cellulari possono avvenire anche in dieci anni. Fondamentale- continua Maffezzini- è l’anticipazione diagnostica: molti tumori della prostata- così come quelli della vescica- se scoperti nella fase iniziale possono essere guariti”. Per la diagnosi precoce del carcinoma alla vescica al Galliera dal 2004 viene utilizzato- in collaborazione con la Sc di Anatomia Patologica- la Fish (Ibridizzazione in situ con fluorescenza), uno degli strumenti più avanzanti del settore che permette di individuare attraverso l’esame delle urine le alterazioni cromosomiche cellulari, che nel lungo periodo possono dare origine alla neoplasia. “Le cure qui al Galliera – conclude Maffezzini- sono personalizzate sul paziente utilizzando un innovativo modello di integrazione che prevede l’utilizzo di un mix di terapie adattate alle singole esigenze: per il carcinoma prostatico l´intervento chirugico, la brachiterapia (che consente di trattare la malattia localizzata all’interno dell’organo utilizzando una dose di radiazioni adeguate attraverso l´impianto di alcuni semi radioattivi), la radioterapia a fasci esterni e la terapia ormonale; per il tumore superficiale della vescica, siamo, inoltre, gli unici in Liguria ad utilizzare il trattamento di chemioterapia in ipertermia, che consente di eliminare le cellule maligne utilizzando il farmaco a temperature più elevate”. .  
   
   
RECORDATI: ACCORDO CON MEDA PER LA VENDITA IN GERMANIA DEL NUOVO FARMACO ANTIIPERTENSIVO  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – Recordati ha annunciato la conclusione di un accordo non-esclusivo con Meda, società farmaceutica internazionale con base in Svezia, per la commercializzazione in Germania di Zaniril, il suo nuovo farmaco antiipertensivo a base di lercanidipina ed enalapril, per il quale si prevede di effettuare il lancio in aprile 2007. La nuova specialità farmaceutica basata su un’associazione fissa di lercanidipina ed enalapril ha ricevuto la prima autorizzazione alla commercializzazione proprio in Germania, il più importante mercato farmaceutico europeo, come annunciato il 27 luglio u. S. Nella maggior parte dei pazienti ipertesi, ed in particolare in coloro che presentano altri fattori di rischio associati, è necessario somministrare più di un farmaco antiipertensivo per raggiungere e mantenere i livelli di pressione arteriosa desiderati. Associazioni fisse di più farmaci antiipertensivi avranno un ruolo significativo e crescente nel mercato futuro dell’ipertensione. I vantaggi delle associazioni fisse, in alternativa alla prescrizione separata di diversi farmaci associati estemporaneamente, sono notevoli. I dosaggi dei farmaci oggetto dell’associazione sono già quelli prescritti e sono risultati efficaci e ben tollerati negli studi clinici. L’utilizzo di una sola compressa, per un paziente che ne assume già un numero elevato ogni giorno, aumenta l’adesione dei pazienti alla terapia. “Siamo molto lieti che Meda sia uno dei due co-marketers per il nostro nuovo farmaco in Germania”, ha dichiarato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Meda è presente da tempo nel mercato tedesco e siamo convinti che il suo contributo sarà determinante per il successo di questo importante prodotto nel mercato più grande di Europa. ” .  
   
   
REGIONE UMBRIA GUARDIA DI FINANZA E CROCE ROSSA FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA  
 
Perugia, 8 febbraio 2007 – Come risolvere il problema dell’insufficienza di sangue in Umbria? In che modo incoraggiare la cultura della donazione e sostenere le associazioni regionali di volontariato per l’autosufficienza di sangue, di plasma e plasma-derivati? Un ulteriore passo in questa direzione lo ha fatto il “protocollo d’intesa” firmato ieri, a Perugia, nella sede del Comando regionale dell’Umbria della Guardia di Finanza, tra l’assessore regionale alla sanità Maurizio Rosi, il comandante regionale della Guardia di Finanza gen. Maurizio Raponi e il presidente del comitato regionale della “Croce Rossa Italiana” Dante Siena. L’accordo fra le tre istituzioni, che avrà durata annuale, rientra nell’ambito delle azioni della Regione Umbria per la sensibilizzazione alla donazione di sangue e prevede un’attività di informazione e formazione sulle problematiche della medicina trasfusionale, sulla raccolta di sangue e dei suoi emocomponenti, sugli aspetti sanitari e sociali della donazione (con particolare riguardo alla tutela della salute del donatore), sulle indagini diagnostiche per l’accertamento dell’idoneità alla donazione. “Un’ora di tempo dedicata alla donazione di sangue – ha detto Maurizio Rosi – può salvare tre vite umane, perchè il sangue prelevato viene separato in tre componenti, globuli rossi, piastrine e plasma, che potranno rispettivamente essere utilizzati per tre pazienti diversi. Donare il sangue – ha proseguito – è prima di tutto un atto sanitario e di solidarietà, credere in un ‘sistema pubblico” che voglia concorrere all’autosufficienza nazionale; ma soprattutto è un buon indicatore del grado di civiltà di un popolo. L’umbria, in questo senso – ha ricordato l’assessore -, anche in collaborazione con altri enti ed associazioni di volontariato, ha sempre fatto molto e potrà fare ancora di più”. Il presidente della “Cri” dell’Umbria, Dante Siena, esprimendo grande soddisfazione per l’accordo siglato, ha ricordato che l’Umbria, in questo settore, “non ha grandi difficoltà” e donare il sangue, soprattutto da parte delle nuove generazioni e nell’ambito delle istituzioni scolastiche, “vuol dire essere solidali e donare la parte più intima di una persona”. Sul successo dell’iniziativa e sul valore della solidarietà “non retorica, ma concreta”, ha insistito anche il generale Raponi della Guardia di Finanza. Il protocollo prevede che l’Assessorato regionale alla sanità e la Croce Rossa Italiana si avvalgano delle Aziende Sanitarie presenti sul territorio, di proprio personale qualificato, strutture e strumenti (anche cooperando con altre realtà associative presenti sul territorio), mentre la Guardia di Finanza si adopererà per la costituzione di gruppi organizzati di donatori periodici, ai quali parteciperanno militari in servizio o in congedo, i loro familiari e tutti i cittadini che abbiano manifestato la loro disponibilità alla donazione. Nell’ambito del protocollo d’intesa, con compiti di coordinamento e verifica delle iniziative programmate, sarà costituita una “Commissione congiunta” composta da rappresentanti dei tre soggetti sottoscrittori dell’accordo. La “Commissione”, avvalendosi della rete operativa della “Cri”, avrà anche il compito di collaborare con il Centro regionale di Coordinamento Sangue (“Crcc”) per soddisfare eventuali esigenze ematiche sul territorio regionale dei donatori e delle loro famiglie. .  
   
   
RICERCA IN CAMPO MEDICO: COLLABORAZIONE CON L´UNIVERSITÀ DI INNSBRUCK  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Nei settori ricerca e salute la Provincia di Bolzano sta avviando un rappoto di cooperazione con l´Università di medicina di Innsbruck. Per concretizzare questo progetto, l´assessore provinciale Otto Saurer e i funzionari dell´Assessorato alla Sanità si sono incontrati a Bolzano con il rettore dell´ateneo di Innsbruck, Clemens Sorg. Il tema dell´incontro, presente oltre all´assessore Saurer il direttore di Dipartimento Florian Zerzer in rappresentanza dell´assessore Theiner, è stato il possibile sviluppo dell´attività di ricerca medica in Alto Adige grazie al collegamento con la struttura accademica di Innsbruck. Il progetto riguarda in primo luogo l´istituto di medicina genetica dell´Accademia europea a Bolzano, che da anni ha contatti con l´Università di Innsbruck, contatti che ora la Provincia punta a istituzionalizzare in una cooperazione. Si tratta, come primo passo, "di creare i presupposti che rendano possibile una efficiente attività di ricerca e che portino a garantire sicurezza e continuità delle diverse forme di cooperazione bilaterale", sottolinea l´assessore competente Otto Saurer. Un ulteriore obiettivo del progetto riguarda l´apertura di strade che rendano possibile la qualificazione accademica - intesa come laurea e abilitazione - dei numerosi ricercatori impegnati nel campo della medicina. Nell´incontro con il rettore austriaco è stata concordata l´istituzione di un gruppo di lavoro bilaterale che a breve dovrà presentare proposte e misure concrete. .  
   
   
MARCHE, PIANO SANITARIO REGIONALE 2007-2009: DALL´OSPEDALE AL TERRITORIO  
 
Ancona, 8 febbraio 2007 - ´Appropriatezza, integrazione socio-sanitaria, qualificazione dei servizi´: questi, secondo il presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca, gli indirizzi alla base del nuovo Piano sanitario regionale 2007-2009, la cui approvazione e` prevista entro il primo semestre di quest´anno. Il Piano - ha precisato nella conferenza stampa di presentazione svoltasi ieri in Regione ´ pone al centro non piu` l´ospedale, ma i bisogni dei cittadini. ´Nessun taglio - ha ribadito Spacca - ma una migliore efficienza del sistema, nel rispetto del contenimento della spesa e degli obiettivi della programmazione regionale´. ´Il Piano ´ ha sottolineato Almerino Mezzolani, assessore regionale alla Sanita` - e` un´opportunita` di sviluppo, ma anche di stabilita` della comunita` marchigiana´. Tra i temi piu` importanti, la riduzione dei tempi di attesa, la facilita` di accesso alla cura e la continuita` assistenziale; il tutto in una logica di integrazione socio-sanitaria e di attenzione alle vecchie e nuove fragilita`. Ad illustrare la `filosofia´ del Piano e` stato Carmine Ruta, dirigente del Servizio Salute. ´Stiamo facendo - ha detto - la Tac al sistema; l´obiettivo e` standardizzare e omogeneizzare le procedure´. Ruta si e` soffermato, in particolare, sull´esigenza di contenere la spesa attraverso una gestione piu` oculata della capacita` di acquisto da parte del Centro servizi dell´Asur (le Marche spendono il 3-4 per cento in piu` rispetto alla media nazionale), ma anche attraverso l´ottimizzazione dei servizi e la razionalizzazione delle risorse finanziarie. .  
   
   
SANITÀ, LAUREA SPECIALISTICA PER NOVE IN TOSCANA  
 
Trieste, 8 febbraio 2007 - La spesa sanitaria regionale, quale dato complessivo, raggiunge circa il cinquanta per cento del bilancio del Friuli Venezia Giulia. Ciononostante, l´Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina ha autorizzato il comando di 9 suoi dipendenti presso l´Università degli Studi di Firenze, sede di Empoli, per il conseguimento di una laurea specialistica. La spesa impegnata è di 53. 500 euro, che copre i costi correlati alla partecipazione e alla permanenza in loco (impegno individuato in una settimana al mese) dei dipendenti interessati rimborsando le spese viaggio, vitto e alloggio. Lo mettono in evidenza, in un´interpellanza, i consiglieri regionali di Forza Italia Isidoro Gottardo e Bruno Marini, che così chiedono alla Giunta se i 9 dipendenti siano i soli, in tutta l´Azienda, con i requisiti per la partecipazione e, ove non fossero i soli, attraverso quali procedure interne siano stati scelti. I consiglieri azzurri vogliono inoltre sapere se quella laurea specialistica sia conseguibile solo presso l´Università toscana e non in quelle di Trieste o di Udine. Se infatti il corso fosse presente in uno dei due Atenei della nostra regione, Gottardo e Marini vorrebbero sapere i motivi della scelta su Empoli e chiedono, nel caso, di accertare eventuali responsabilità. .  
   
   
TRASMISSIONE RADIOFONICA “SANITA’ INFORMA” EMERGENZA SANITARIA 118  
 
 Torino, 8 febbraio 2007 - 5 elicotteri e oltre 350 ambulanze. Sono questi i mezzi di cui dispone la nostra Regione per gli interventi di soccorso sanitario. In caso di qualsiasi urgenza, anche non esclusivamente sanitaria, è possibile chiamare il 118, un numero di telefono gratuito che funziona su tutto il territorio nazionale e mette in contatto con la Centrale Operativa che coordina il soccorso sanitario dal luogo dell´emergenza sino al ricovero ospedaliero. Ma come vengono scelti i mezzi di soccorso da inviare e come viene identificata la gravità dell’intervento? Di questo e altro si discuterà nel talk show radiofonico “Sanità Informa” di giovedì 8 febbraio 2007, il programma dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, che rientra nel più ampio progetto di comunicazione e informazione rivolto ai cittadini, con appuntamenti quotidiani sulle ultime novità dal mondo della ricerca, le attività di prevenzione, le liste d’attesa e l’accessibilità ai servizi sanitari. “Sanità Informa”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, e in differita su Radio Flash Torino e Radio Antenna Uno. In studio sarà presente Danilo Bono, responsabile sanitario del Dipartimento di emergenza territoriale Torino-cuneo-vercelli, mentre in collegamento telefonico ci sarà Francesco Enrichens, direttore del Dipartimento di chirurgia del Cto e responsabile del coordinamento regionale di emergenza sanitaria. Le trasmissioni “Sanità Informa” sono promosse dall’Assessorato alla tutela della salute e sanità con il coordinamento dell’ufficio stampa della Giunta regionale e sono realizzate dall’Agenzia di Stampa Nazionale Mandragola. E’ possibile ascoltarle all’indirizzo web: www. Regione. Piemonte. It/sanita. .  
   
   
ITACA AL MEETING TEDDYBEAR IN FINLANDIA IMMAGINAZIONE E MEMORIA COME PONTI CULTURALI NELLA NUOVA EUROPA  
 
 Pordenone, 7 ffebbraio 2007 - Una delegazione della Cooperativa sociale Itaca si trova da oggi in Finlandia, ospite del Sastamala Community College di Vammala, per partecipare al secondo meeting transnazionale del progetto europeo Teddybear, previsto in una prima fase a Vammala ed in una seconda ad Helsinki, incontro che si concluderà domenica 11 febbraio. Teddybear è un progetto europeo Grundtvig 2 attivo dal 2004 e giunto al suo terzo ed ultimo anno di attività intergenerazionali, che mira a promuovere e stimolare un confronto aperto tra anziani e bambini impostato sulla reminiscenza attiva. Confronto che in Friuli Venezia Giulia viene attuato a Pordenone, Cimolais-claut e Paularo, ed in contemporanea anche nei paesi partners di Finlandia, Gran Bretagna e Slovenia. Ben quattro le scuole Primarie della regione coinvolte, due nella città sul Noncello (la De Amicis di Borgomeduna e la Vendramini di Pordenone) ed una rispettivamente a Claut e Paularo (facenti parte rispettivamente dell´Istituto comprensivo di Montereale Valcellina e di quello di Arta Terme e Paularo). Nel progetto sono attivamente coinvolte anche il Centro diurno per persone sofferenti di demenza ´Casa Incontro´ di Torre e la Casa albergo per anziani di Cimolais (entrambi gestiti da Itaca), Casa Serena e la Umberto Primo, infine la Casa anziani di Paularo. La delegazione pordenonese, composta da Laura Lionetti, vice presidente di Itaca, e Roberto Baita, formatore esperto dell´area minori, incontrerà i componenti degli enti partners di Eca e Wedgewood College (Gran Bretagna), Slovenian Institute of Adult Education (Slovenia), Sastamala Community College e Finnish Association of Adult Education Centres-ktol (Finlandia). Fittissimo il programma del meeting che prevede per giovedì (8 febbraio) mattina un confronto sui risultati parziali di quest´ultimo anno di Teddybear, con particolare focus sulla disseminazione e formazione, nonché sulle attività già realizzate; nel pomeriggio le delegazioni ospiti potranno incontrare gli anziani finlandesi che da tre anni si stanno attivamente impegnando nel progetto e in seguito anche i bambini della scuola primaria di Lantula, nonché gli amministratori della cittadina finlandese. Venerdì la giornata sarà interamente dedicata ad uno speciale Seminario sull´artigianato e i mestieri, mentre sabato le delegazioni europee si trasferiranno alla volta di Helsinki, dove è previsto un incontro con la Ktol, l´Associazione finlandese che raggruppa e coordina i Centri per l´educazione degli adulti (oltre un centinaio sparsi su tutto il territorio). Il meeting sarà altresì occasione per visitare e conoscere le bellezze del paese ospitante, tra cui il museo di arte contemporanea Kiasma di Helsinki, la Galleria nazionale d´arte e la tipica foresta finnica. Tra gli appuntamenti di maggior rilievo del meeting, il seminario ”Mestieri, Cultura e Comunicazione – Giovani ed anziani interpretano il futuro” che vedrà, dopo il benvenuto del presidente dell´ente organizzatore Matti Lehtinen, affontare il tema dell´apprendimento intergenerazionale con particolare riferimento ai futuri ambiti d´intervento. L´appuntamento formativo verterà inoltre su artigianato e mestieri secondo la prospettiva della trasmissione culturale e generazionale, nonché sul ruolo dell´immaginazione e della memoria come ponti culturali tra le culture della nuova Europa. Previsti infine laboratori su come costruire le tradizionali ´ragdolls´ (bambole di panno tipiche della Finlandia), lavorare con le cortecce di betulla ed un particolarissimo vademecum su come fare i gioielli dei Vikinghi. Www. Itaca. Coopsoc. It .  
   
   
REVISIONE AZIENDE SERVIZIO SANITARIO  
 
Trieste, 8 febbraio 2007 - Un´ipotesi di revisione dell´assetto istituzionale delle Aziende del Servizio sanitario regionale non può prescindere dalla considerazione che questo sistema ha presentato nel corso degli ultimi dodici anni una buona tenuta in termini di efficienza ed efficacia. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale della Margherita Sergio Lupieri che aggiunge: Questo punto di forza deve essere centrale a ogni ragionamento che vada a esplorare eventuali modifiche, che sotto il profilo normativo sono state già realizzate con le tre Aree vaste e con la nuova governance che vede al centro la direzione Sanità affiancata dall´Agenzia regionale e dal Centro servizi condivisi, in stretto collegamento con la cabina di regia dei direttori generali. La necessità di eventuali semplificazioni dell´assetto complessivo e l´analisi sul numero di attori del sistema sanità deve quindi partire dal presupposto che finora ci ha garantito un buono, se non ottimo, Servizio sanitario regionale. Risulta comunque appropriato un percorso di ricerca costante di sempre maggiore razionalità clinico assistenziale e organizzativa. Una ricerca che tenga conto innanzitutto di obiettivi quali qualità e appropriatezza, di valorizzazione delle risorse di eccellenza in termini di personale e di tecnologia, di una razionalizzazione della rete di offerta, di una distribuzione più omogenea dell´accesso all´assistenza, e via dicendo. I risparmi eventuali saranno da valutare, ma certamente non devono condizionare scelte basate sulla salute e su una migliore gestione del sistema. Il gruppo di studio della Iii Commissione valuterà al termine dell´approfondimento quali modifiche apportare alle leggi regionali 12 e 13 visto che i vari piani finora approvati (Piano socio sanitario, Piano riabilitazione) di fatto le hanno modificate. In una materia così complessa e delicata come quella sanitaria è meglio non dare fretta al tempo, ma metabolizzare i ragionamenti, facendovi partecipare tutti gli attori del sistema che a vario titolo e diritto intervengono nel Servizio sanitario regionale. .  
   
   
FIERE : PROMUOVERE IL SISTEMA ABRUZZO ALL´ESTERO. I SEMINARI  
 
L´aquila, 8 febbraio 2007 - Sarà un programma innovativo,un nuovo modi di porsi sui mercati stranieri: una strategia comune di internazionalizzazione che vede protagonisti l´assessorato al Turismo, quello all´Agricoltura e le Attività Produttive a sostegno non solo delle imprese ma del territorio abruzzese. Valentina Bianchi, assessore alle Attività Produttive, ha illustrato alla stampa a palazzo Centi a L´aquila, il ´Programma promozionale estero 2007 (Docup 2000-2006). L´obiettivo è ´promuovere, accrescere, supportare le aziende abruzzesi e favorire l´incontro tra i mercati esteri di riferimento´. La Regione ´sbarcherà´ non solo in paesi in cui da tempo ha investito, bensì nei nuovi stati aderenti all´Unione Europea. L´india sarà, sin da subito (11 - 15 febbraio ) protagonista del calendario degli eventi internazionali. Tra seminari ed incontri politico/istituzionali, l´obiettivo abruzzese sarà ´sostenere operazioni economiche di cooperazione (tra Pmi, agroindustria, autoemotive, ricerca, turismo,infrastrutture)e scambi commerciali per far conoscere, prosegue, il nostro sistema di fare impresa´. Penisola scandinava, Middle Europa, East e Far East, Sud Africa, paesi del bacino Mediterraneo, America del nord e sud, Balcani, Europa dell´est sono le aree di riferimento. Domani l´assessore chiederà in sede di Tavolo Strategico Stato-regioni che sia istituito un Tavolo di Coordinamento per le Politiche dell´Internazionalizzazione ´affinchè il Governo non la definisca solo una politica di commercializzazione del sistema produttivo all´estero, ma una vera strategia comune. Tenendo presente, ha aggiunto, il momento favorevole in cui l´Abruzzo può giocare le proprie carte; dobbiamo tenere in considerazione i paesi emergenti perchè anche noi per loro siamo fondamentali´. L´assessore allude anche all´area del ´libero scambio del 2010´, ´visti i flussi di investimento che Cina ed India stanno avendo verso i paesi del Medio Oriente e Sud Africa andremo a proporre in quelle terre il nostro sistema´. ´Prenderà il via domani ad Avezzano, ha spiegato nella conferenza stampa Massimo Tirocchi, coordinatore del progetto di internazionalizzazione, presso Sviluppo Italia, il primo dei 10 seminari previsti che costituiscono parte della macro fase progettuale: Creazione della Rete, che andranno a coprire l´intero territorio abruzzese´. Nell´ambito delle misure previste dal Docup la Regione ha avviato un progetto che stabilisce, con la ´Creazione di una Rete´ di soggetti (pubblico/privati) coinvolti nei processi di internazionalizzazione, la realizzazione di strumenti di Assistenza pratica alle imprese abruzzesi, l´attività di Promozione e Comunicazione sul territorio e nei confronti di operatori esteri. Le prossime tappe del percorso seminarile saranno L´aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Vasto, Sulmona, Giulianova. .  
   
   
APRE BABILONIA TRA ANTIQUARIATO, MODERNARIATO, COLLEZIONISMO E ABBIGLIAMENTO RETRO’. ALLA FIERA DI FORLÌ DAL 9 ALL’11 FEBBRAIO  
 
Forlì, 8 febbraio 2007 - Xvi edizione per Babilonia, la rassegna di antiquariato e modernariato, appuntamento fisso per collezionisti e appassionati. Il “mercato brocante d’inverno” torna come ogni anno alla Fiera di Forlì, con apertura al pubblico da venerdì 9 a domenica 11 febbraio 2007 e una giornata riservata agli operatori del settore giovedì 8 febbraio. Il taglio del nastro si terrà venerdì 9 alle 17. 30 alla presenza del presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Piergiuseppe Dolcini. Curiosando tra i circa 160 espositori provenienti da tutta la penisola si può trovare di tutto: dal mobile di alta epoca al dipinto dell´800, dalla cornice antica ai vecchi arredi di inizio ´900, con un´offerta estremamente varia ed eterogenea che comprende i sempre più numerosi collezionismi tradizionali ed emergenti. Abbigliamento vintage, vecchi bauli Vuitton e Gucci, borse firmate Chanel e Hermesse di grande prestigio. E poi arredamento americano anni 50’, bigiotteria anni ‘20 e ‘30. Sono alcune delle proposte della Xvi edizione della rassegna antiquaria di Forlì, appuntamento che si è sempre più consolidato negli anni. La fiera si rivolge ad un pubblico di intenditori, ma anche di appassionati e di semplici curiosi che si vogliano lasciar sedurre dall’offerta, andando alla ricerca di quella miriade di piccoli oggetti e curiosità che fanno la gioia dei collezionisti: ceramiche, vetri, attrezzi da cucina, vecchie pipe, grammofoni e dischi, argenti, gioielli, bigiotterie d´epoca, stampe, dipinti, tappeti e vecchie rigatterie, con un’infinita possibilità di trovare l’oggetto dei propri desideri. In fiera una singolare collezione di fisarmoniche e antiche arpe. L’edizione 2007 di Babilonia dedica uno spazio alla musica, proponendo una mostra di antiche fisarmoniche e altri strumenti d’epoca datati dal 1861 in avanti. L’esposizione raccoglie una trentina di esemplari di fisarmoniche di proprietà di Edo Lelli, musicista e scultore con l’hobby della fisarmonica, e di Walter Merendi di Dovadola, altro appassionato collezionista di questi antichi strumenti. Tra i pezzi di maggior pregio una piatanese, una Paolo Soprani, che verrà suonata dal giovane nipote dello scomparso musicista di Terra del Sole Luciano Piazza, in arte “Silin”, e poi un organetto diatonico del 1861, una scardella, una Hohner, oltre ad una caratteristica clavietta. Alle fisarmoniche si affiancano una serie di arpe antiche collezionate dai coniugi Stefano Valbonesi e Regine Kohne, di Cusercoli. All’interno di questo spazio dedicato alla musica sarà inoltre possibile partecipare al laboratorio sulla costruzione di violoncelli e antichi flauti, aperto a tutti, tenuto dal liutaio di Dovadola Foscolo Lombardi. La mostra sopra indicata è stata realizzata con la collaborazione del Sig. Lino Samorì di Castrocaro Terme. Le sculture di Vittorio Pelati e le opere dell’Associazione Amici dell’arte L’arte è protagonista di due mostre collaterali. La prima è dedicata a Vittorio Pelati, scultore di origini bresciane scomparso nel 1995, di cui la Fondazione Benedetta Bianchi Porri di Dovadola mette a disposizione venticinque opere di grande pregio. “Maternità tragica”, “Mistero della vita”, “Cristo”, “Esaltazione” alcune delle opere attraverso le quali l’artista riflette sulle vicende umane, tra slanci di speranza e abbandono al dolore, ma sempre accompagnato dalla fede. La seconda mostra collaterale è a cura dell’Associazione Amici dell’Arte di Forlimpopoli che propone una selezione di circa quaranta opere, divise tra quadri con paesaggi, fiori e altri temi, diversi mosaici, alcuni dei quali realizzati con conchiglie, e sculture in legno a sfondo religioso o con forme animali. L’associazione, attiva da dieci anni, riunisce hobbisti e appassionati d’arte e organizza corsi di disegno e pittura. .  
   
   
INCONTRO TRA VAL D’AOSTA E BIENNALE DI VENEZIA  
 
Aosta, 8 febbraio 2007 – Il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, e l’assessore all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin hanno incontrato irti pomeriggio a Palazzo regionale Davide Croff, presidente della Biennale di Venezia, Gaetano Guerci, direttore Generale, Renato Quaglia, direttore Organizzativo della Mostra Internazionale Arti Visive. Nel corso della riunione il presidente Caveri e l’assessore Viérin e i rappresentanti della Biennale di Venezia hanno definito un quadro di intenti che potrà tradursi, nei prossimi mesi, in una possibile iniziativa di collaborazione. “Abbiamo incontrato i rappresentanti della Biennale di Venezia – ha spiegato il presidente Caveri – per definire le possibilità di una serie di iniziative che si sposino con il Forte di Bard e con altri spazi espositivi presenti in Valle d’Aosta. Al momento abbiamo stabilito di creare un ‘comité de pilotage’, composto da rappresentanti della Regione, del Forte di Bard e della Biennale, per definire un protocollo di collaborazione ” La Biennale di Venezia, che vanta 112 anni di storia nel mondo delle Arti contemporanee, nasce e si alimenta a Venezia, ma è riconosciuta in tutto il mondo come “lievito” di iniziative a carattere espositivo. “Si è trattato di un incontro positivo – ha commentato l’assessore Viérin – che permetterà di inserirci in una rete di contatti con le altre realtà, per studiare possibilità di scambio sia dal punto di vista di Mostre ed eventi, sia dal punto di vista di prospettive comuni in ambito di turismo culturale”. .  
   
   
PICCIO L’ULTIMO ROMANTICO CREMONA CENTRO CULTURALE SANTA MARIA DELLA PIETÀ 24 FEBBRAIO - 10 GIUGNO 2007  
 
Cremona, 8 febbraio 2007 - La mostra, promossa e organizzata dall’Apic di Cremona in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lombardia, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, il Comune e la Provincia di Bergamo, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Comune e la Provincia di Varese, i Musei Civici di Pavia e il Museo civico Ala Ponzone di Cremona, è stata ideata e sviluppata a partire dalla ricorrenza del bicentenario della nascita di Giovanni Carnovali, detto il Piccio (Montegrino Valtravaglia, Varese, 1804) allo scopo di valorizzare un artista particolarmente significativo nell’innovazione di un linguaggio specificamente lombardo in grado di confrontarsi con le sperimentazioni più moderne in ambito europeo. La scelta di Cremona come sede espositiva è stata dettata dallo stesso percorso biografico del Piccio il quale, dopo pochi anni trascorsi nel paese natale, il periodo di formazione avvenuto a Bergamo presso l’Accademia Carrara e il successivo periodo milanese, vive in questa città tutta l’ultima fase di attività, per molti versi probabilmente la più affascinante, fino alla scomparsa nel Po avvenuta nel 1873. La mostra si presenta come la prima iniziativa monografica dedicata al maggior pittore dell’Ottocento italiano da più di trent’anni a questa parte, essendo stata l’ultima esposizione di significativa importanza quella realizzata a Bergamo nel 1974. L’attività artistica del Piccio, presentata rispettando il percorso cronologico e stilistico della sua evoluzione, è scandita da alcuni temi portanti che ne caratterizzano le scelte iconografiche (le bagnanti, Agar. ) e permette l’individuazione di significativi confronti con artisti coevi a lui legati da rapporti di amicizia o affinità. L’interesse del Comitato Scientifico si è soffermato sulle opere più significative della produzione del Carnovali e di altri artisti come Diotti, Trécourt, Coghetti. , concentrando la scelta su dipinti e disegni dei musei di Milano, Bergamo, Cremona e Pavia, oltre che di prestigiose collezioni pubbliche e private, sia italiane che europee (fra le quali il Museo del Louvre). Eccezionale evento la ricostruzione della cosiddetta “Sala ovale” della famiglia Berizzi, con il confronto tra quattro diverse interpretazioni del tema paesistico ad opera di quattro diversi artisti, tra cui il Piccio stesso. La mostra, costituita da oltre 150 dipinti, disegni e bozzetti, si articola su nove sezioni che individuano nella cronologia dell’attività del Piccio alcuni temi iconografici fondamentali: I. L’immagine dell’artista, una selezione di autoritratti del Piccio ritratti dipinti da Piccio per i colleghi pittori e ritratti realizzati da artisti coevi. Ii. La formazione e il rapporto con la prima committenza a Cremona e Bergamo: la frequentazione dell’Accademia Carrara e la conoscenza di alcune grandi personalità della cultura bergamasca e cremonese. Iii. Opere a soggetto sacro, di mitologia e di storia: le prime opere a soggetto narrativo, inizialmente improntate ai modelli lombardi dei secoli precedenti, le grandi commissioni per opere sacre, i soggetti mitologici e di storia che ricercano naturalezza e immediatezza pittorica. Iv. Ritrattistica del reale. Ritratti, per lo più di personaggi bergamaschi, caratterizzati da una verosimiglianza accanita e impietosa, nel solco della fondamentale tradizione lombarda con la quale Piccio si confronta reinterpretando il gusto del vero. V. Bozzetti e disegni testimoniano la continua attività di studio; a volte sono preparatori per opere più grandi, ma spesso sono destinati più semplicemente alla elaborazione di nuovi spunti figurativi o cromatici. Vi. Agar. Il lunghissimo iter preparatorio della pala di Alzano evidenzia che il vero riferimento neoclassico per il Piccio era più Appiani che Diotti: Piccio giunge a una rivoluzionaria impostazione iconografica e a un’interpretazione pittorica e naturalistica assolutamente inattesa di questo tema sacro. Vii. Il nudo nel paesaggio, uno dei temi profani più ricorrenti nell’opera del Piccio, viene reinterpretato in una forma naturalistica che diviene panteismo e immersione nella natura incontaminata, per certi versi in grado di ricordare analoghe esperienze degli stessi anni in particolare nella pittura francese. Viii. Paesaggio. Questo tema, inizialmente sfondo per i temi sacri e di storia, più tardi assume validità autonoma e diventa occasione per descrizioni di straordinaria efficacia cromatica e atmosferica. A testimoniare la piena consapevolezza della pittura en plein air, In mostra sarà ricostruito – fatto del tutto eccezionale – l’ambiente della cosiddetta “Sala ovale” di casa Berizzi, nella quale sono raccolti dipinti di paesaggio che costituiscono una sorta di gara tra Piccio stesso, Ronzoni, Trécourt e Canella. Ix. Ritrattistica “romantica” e figure femminili di genere. Nell’ultimo periodo della ritrattistica del Piccio (anni ’60 e primi anni ’70), quando le novità di stesura pittorica e di immediatezza espressiva, in qualche modo già sperimentate nei bozzetti e in particolare nei dipinti di paesaggio, rendono ancora più vitale il sentimento del vero già adottato dal pittore fin dalla ritrattistica giovanile. Si spiegano così quelle immagini di personaggi che talvolta si presentano quasi in un apparente non-finito e che comunque fanno di una materia accesa e crepitante il loro segno distintivo. Soprattutto in quest’ultimo periodo l’artista indulge inoltre alla ripetizione di soggetti tra loro molto simili, in particolare per quanto riguarda immagini di personaggi femminili, che non sono necessariamente dei ritratti (come ad esempio le Flore) e che godono però di notevole fortuna proprio per l’inusitata e raffinata vibrazione dei colori. Comitato Scientifico: Pietro Petraroia, Direttore Generale Culture Identità e Autonomie della Lombardia; Carla Enrica Spantigati, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Milano Como Lecco Lodi Pavia Sondrio Varese; Pierluigi De Vecchi, Università degli Studi di Milano; Fernando Mazzocca, Università degli Studi di Milano; Bernardo Falconi, Storico dell’arte; Maria Fratelli, Museo dell’Ottocento di Villa Belgiojoso Bonaparte, Milano; Valerio Guazzoni, Storico dell’arte; Renzo Mangili, Storico dell’arte; Mario Marubbi, Museo civico Ala Ponzone, Cremona; Fernando Noris, Storico dell’arte; Maria Piatto, Storico dell’arte; Valter Rosa, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Giovanni Valagussa, Accademia Carrara - Museo, Bergamo. .  
   
   
GIANNI BESTINI: MILANO ANNI ´60: BERTINI IERI ED OGGI. OPERE DAL 1966 AL 2005. DAL 7 FEBBRAIO AL 12 MARZO 2007  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – E’ stata inaugurata ieri allo Spazio Annunciata una mostra di Gianni Bertini dal titolo “Matamoto”, concepita espressamente per questa occasione. E´ questa la prima di una serie di mostre personali del ciclo "Milano Anni ´60" iniziato l´11 ottobre 2006 con una collettiva e dedicato ai protagonisti della pittura milanese degli anni ´60 – tra pop art ed immagine critica – alcuni, ancor oggi pienamente attivi. La mostra presenta una ventina di opere realizzate tra il 1966 e il 2005, permettendo quindi di ripercorrere sinteticamente le tappe di una vicenda creativa straordinaria, iniziata negli anni Quaranta e ancora in pieno divenire. Le opere si concentrano in particolare sulla fase immediatamente successiva all´elaborazione del Manifesto della Mec-art, pubblicato nel 1965, momento cruciale nell´evoluzione della poetica di Bertini, in cui le istanze iconografiche della contemporaneità, i miti e le icone della società contemporanea, trovano un perfetto punto di congiunzione con la tecnica usata, che è quella del riporto fotografico sul tela. Contemporaneità delle immagini e dei mezzi, dunque, che prosegue sino ai nostri giorni: infatti le opere più recenti presentate in mostra nascono da elaborazioni dell´immagine al computer, in una continua attenzione nei confronti della realtà, iconografica e tecnologica, che ci circonda. Tra le opere in mostra, si segnalano pezzi storici come “La scampagnata” del 1966 e “All´autodromo” del 1967, “Il centauro Chirone” e “Penelope et Telemaque” del 1998, due tele di grandi dimensioni e di forte impatto visivo. Sin dal titolo della mostra si intuisce che i soggetti sono per lo più prelevati dal mondo delle corse automobilistiche e motociclistiche, unite nell´immaginario di Bertini alle figure femminili in una personalissima rilettura di alcuni dei miti del passato, in un percorso che unisce la volontà di testimoniare il presente senza dimenticare le persistenze di una cultura classica che da sempre accompagna la ricerca dell´artista, in quella “bertinizzazione” della realtà avviata già negli anni Sessanta. Gianni Bertini è nato a Pisa nel 1922 ed è sin dall´immediato dopoguerra uno dei protagonisti dell´arte italiana ed europea della seconda metà del Xx secolo. Nel lontano 1949 tiene la sua prima mostra a Milano, alla Galleria Salto, prima di trasferirsi, nel 1953 a Parigi, dove risiede tuttora. Amico di Pierre Restany, è vicino alle poetiche del Nouveau Réalisme ma mantiene sempre la propria indipendenza operativa. Nel 1968 ha una sala personale alla Biennale di Venezia e negli anni immediatamente successivi è tra i fondatori di due riviste storiche della poesia visiva italiana come “Mec” e “Lotta poetica”. Nel 1984 tiene a Parigi una grande retrospettiva al Centre National des Arts plastiques, mentre nel 2004 la Fondazione Mudima di Milano gli dedica “La schiuma del tempo”. Innumerevoli le partecipazioni a mostre collettive, tra cui si ricordano almeno quella a “Mythologies quotidiennes” a Parigi nel 1964, “Le monde en question” ancora a Parigi nel 1967, “Metamorphose de l´objet” in varie sedi museali europee nel 1971, “Fotomedia” a Dortmund nel 1974 e le diverse ricognizioni storiche sulla Pop Art italiana svoltesi dagli anni Ottanta ad oggi. La mostra è accompagnata da un catalogo contenente la riproduzione a colori di tutte le opere esposte e un testo introduttivo di Walter Guadagnini. .  
   
   
MOSTRA COSTITUENTE: UN VIDEO DEDICATO AL VOTO DELLE DONNE  
 
Trieste, 8 febbraio 2007 - Un video, da alcuni giorni, approfondisce - all´interno della mostra "La rinascita del Parlamento. Dalla Liberazione alla Costituzione" - la questione del voto femminile. Il giorno 1 febbraio 1945 veniva concesso il voto alle donne e il 2 giugno 1946 le cittadine e i cittadini italiani partecipavano al referendum istituzionale dal quale nasceva la Repubblica italiana ed eleggevano l´Assemblea Costituente: era la prima volta che le donne italiane votavano ed è l´inizio di un´era democratica in cui nascono un nuovo diritto del lavoro e un nuovo diritto di famiglia che sanciranno la parità tra uomo e donna. E´ quanto ricordato nel video che riproduce lo spettacolo "2 giugno 1946 - L´altra metà del voto" rappresentato lo scorso anno a Trieste nell´ambito di Maremetraggio Village - costruito su avvenimenti storici, su materiali (musiche, immagini, testimonianze) forniti dal Forum delle Donne, e su alcuni racconti premiati nel Concorso letterario organizzato dalla Consulta femminile di Trieste e dedicati appunto ai sessant´anni del voto alle donne. La riflessione che emerge dal lavoro è che, sebbene in Italia già all´inizio del ´900 esistessero e operassero movimenti e associazioni femminili impegnati a portare nelle aule parlamentari la questione del voto alle donne, esso fosse considerato da tutte le forze politiche un salto nel buio e che, malgrado il grande impegno per le conquiste civili e nella resistenza, le donne italiane nel momento del riconoscimento del fondamentale diritto, non sembrino pienamente consapevoli dell´importanza e del valore di questa conquista. Tanto che i lavori della Costituente, che pure sanciscono la solenne affermazione delle pari dignità uomo-donna, senza per altro prevedere strumenti per realizzarla, si svolgono nel silenzio della realtà femminile. Una limitata partecipazione delle donne, in quegli anni, in cui c´era bisogno di ricomposizione, unità e solidarietà, che forse si può spiegare con la necessità di un clima più disteso per far avanzare le rivendicazioni delle donne. La questione è ancora da vagliare e il video, inserito in questo contesto, si pone come un contributo per una storia delle donne italiane ancora da scrivere. L´esposizione è stata già visitata da circa 7000 persone, mentre le visite guidate programmate con le scuole, e attualmente in corso, registrano oltre 2600 adesioni tra studenti e insegnanti, e sono comunque destinate a salire entro il 28 febbraio, data di chiusura della mostra che è a ingresso libero tutti i giorni dalle 9. 30 alle 13. 00 e dalle 14. 00 alle 18. 00. Continuano, inoltre, gli incontri collaterali di approfondimento, programmati sul territorio. Dopo l´appuntamento fissato per domani 8 febbraio a Udine, alle 17. 30, nella sede di rappresentanza della Regione, altri si svolgeranno a Gorizia martedì 13 febbraio alle 17. 30 (Sala del Consiglio provinciale, Corso Italia 55), a Pordenone giovedì 15, con inizio alle 17. 30 (sede della Regione, piazza Ospedale Vecchio 11) e a Trieste, il 23, alle ore 17. 00, nella sala Tessitori del Consiglio regionale in piazza Oberdan 5. Sabato 24, infine, dalle ore 9. 30 alle 15. 30, nella sede della mostra saranno in vendita il francobollo e la cartolina postale dell´evento con servizio di annullo del francobollo emesso il 1° giugno 2006 dal Ministero delle Poste su richiesta della Fondazione per celebrare il 60° anniversario dell´elezione dell´Assemblea Costituente. .  
   
   
FORNI GALLERIA D’ARTE WOMEN THE GODDESS AND THE COY GIRL 15 FEBBRAIO – 17 MARZO 2007  
 
 Milano, 7 febbraio 2007 - Vestite di sete e preziosi ritratte nei loro boudoir, innalzate a dee immortali ed eteree, amate e venerate per la loro bellezza o addirittura santificate. Muse immortali di poeti e artisti le donne hanno sempre ricoperto un ruolo importante nell’arte, incarnando un ideale di grazia ed armonia, in linea con le mode del tempo, o semplicemente raffigurando uno spaccato di vita reale, ritratte nella loro quotidianità. Affascinato da una modello di donna quasi ultraterrena Eric Serafini (Parigi, 1962) dipinge sulla tela le star di Hollywood; da Marilyn Monroe a Audrey Hepburn le attrici del passato sono divenute icone e “divinità” contemporanee, rappresentazioni di un sogno di bellezza e perfezione incorruttibile ed eterna. Anche Paolo Schmidlin (Milano, 1964) sceglie spesso come soggetto delle sue statue le dive degli anni ‘40, non immortalandole però nel pieno del loro splendore, ma nel periodo della decadenza, mentre lottano per contrastare l’implacabile trascorrere del tempo che si abbatte sui loro visi e corpi. Giovani e belle sono invece le donne dipinte da Alberto Castelli (Torino, 1970), che, da moderno esteta, sceglie un ideale di bellezza del tutto contemporaneo: le sue modelle dal corpo statuario vestono abiti da sera o kimoni ricamati, i cui tessuti sono rappresentati sin nei minimi dettagli. Più attenta al lato umano e psicologico è Roberta Savelli (Giussano, 1969) che, nel dipingere giovani donne, in bilico tra fanciullezza ed adolescenza, sembra soffermarsi sui pensieri più nascosti delle sue giovani modelle. Saranno inoltre in mostra alcune opere di Giuseppe Bergomi, Barbara Giorgis, Elisa Rossi e Marc Le Menè. .  
   
   
INAUGURATA LA MOSTRA FOTOGRAFICA "UNDER THE NORTH STAR". ASS. LAIMER: CAMBIAMENTI CLIMATICI OPPORTUNITÀ PER MODIFICARE STILE DI VITA  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Al pianterreno del Palazzo provinciale Ex Posta, in via Renon 4 a Bolzano, per due mesi a partire dal 7 febbraio potrà essere visitata la mostra fotografica "Under the North Star" (Sotto la Stella Polare) dedicata alle popolazioni eschimesi attorno al Polo Nord patrocinata dall´Alleanza per il clima e dall´Associazione per i popoli minacciati Alto Adige. L´esposizione è stata inaugurata oggi dall´ass. Provinciale Michl Laimer. In occasione dell´Anno internazionale del Polo Nord indetto dalle Nazioni Unite da oggi, 7 febbraio, a Bolzano presso il palazzo provinciale Ex Posta in via Renone 4, potrà essere visitata la mostra fotografica "Under the North Star". L´esposizione comprende 44 immagini realizzate da Bryan e Cherry Alexander fra le popolazioni indigine dell´Artico di cui, da un lato, hanno documentato la vita e le tradizioni culturali e, dall´altro, i rischi a cui sono soggetti causa le variazioni climatiche, l´attività estrattiva e gli influssi della società moderna. Nell´inaugurare la mostra "Under the North Star" l´assessore provinciale all´ambiente ed eenergia, Michl Laimer, ha sottolineato come in presenza di forti cambiamenti climatici la sfida più grande per l´umanità oggi è quella di operare un forte mutamento nello stile di vita all´insegna della sostenibilità. Quanto, infatti, sarà operato nei prossimi vent´anni avrà risvolti decisivi per le future generazioni. Da parte sua, Mauro di Vieste dell´Associazione per i popoli minacciati ha ricordato che causa i cambiamenti climatici le popolazioni artiche mai come ora stanno subendo gravi minacce per la lor stessa esistenza. È, quindi, di estrema urgenza adottare provvedimenti per evitarne la scomparsa. Norbert Lantschner dell´Alleanza per il clima Alto Adige, ricordando come in Alto Adige già 86 Comuni aderiscano all´Alleanza per il Clima, ha evidenziato l´urgente opportunità di risparmiare energia per salvaguardare il clima. .  
   
   
TEATRO ARSENALE: LAMPEDUSA È UNO SPIFFERO - BUTTITTA, CANTO PER IL POETA PIÙ GRANDE DEL MONDO REPLICHE FINO AL 18 FEBBRAIO 2007  
 
 Milano, 8 febbraio 2007 - Fabio Monti propone un doppio spettacolo-concerto forte ed emozionante disegnando un personalissimo ritratto poetico della Sicilia: l’immigrazione e Lampedusa da un lato, dall’altro lato la poesia in dialetto siciliano del grande Ignazio Buttitta. Per la sua storia passata, per la sua storia più recente, per la sua posizione geografica, Lampedusa incarna ed esprime con grande evidenza contraddizioni che sono tipiche di tutto l’Occidente. Negli ultimi 15 anni, improvvisamente, questo fazzoletto di terra italiana dimenticata e povera, è diventata una meta turistica molto frequentata, e Lampedusa è diventata inaspettatamente ricca. Ma proprio quando cominciava questa “ invasione” di turisti, ne è arrivata un’altra di “invasione”, quella degli extracomunitari. E questo, neanche a dirlo, piace poco ai lampedusani… Un monologo comico, irriverente, uno spettacolo popolare che vuole parlare della realtà andandosela innanzitutto a cercare sul campo. Uno spettacolo che crede nella funzione culturale e sociale del teatro, nella propria funzione. Buttitta è uno spettacolo di teatro e musica, di canzoni e poesie, di racconti e musiche strumentali, che vuole ridare agli uomini di oggi la testimonianza di un esempio attualissimo di una poesia davvero universale. Non esiste infatti, ad oggi, un’opera critica completa sulla poesia e sulla figura del poeta Ignazio Buttitta, di Bagheria, vicino Palermo, nato nel 1899, e morto nel 1997. Diverse raccolte di poesie, mai ripubblicate. Articoli, tanti, tantissimi. Studi completi, nessuno. .  
   
   
DRUPI FA BALLARE L’EST  
 
 Milano, 8 febbraio 2007 - E’ l’italiano Drupi a sbaragliare ogni tipo di concorrenza nell’Europa dell’Est e ad aggiudicarsi un duetto vincente con la più talentuosa interprete della Repubblica Ceca : Monika Absolonovà con la nuova inedita canzone Canto, tutta in italiano. Il successo del cantautore italiano nei paesi dell’Est non è notizia dell’ultima ora,è infatti più di un decennio che Drupi porta la nostra canzone lì dove sanno apprezzarla sul serio. A dimostrazione di questo successo,oltre all’affluenza del pubblico ai suoi concerti,ci sono i dati auditel. Infatti durante il Festival di Sopot (Tenutosi il Polonia l’1 il 2 ed il 3 Settembre) è stata la sua esibizione a far rilevare il picco d’ascolto con uno share del 26 % ,6 punti superiore al momento della performance di Elton John anche lui ospite del prestigioso festival polacco. Insomma non scopriamo certamente oggi l’amore verso Drupi testimoniato anche da Lech Walesa ( Premio Nobel per la Pace nel 1983 e fondatore di Solidarność ) che ancora oggi spende parole di grande stima ed affetto per lui. Questa volta Drupi avrà accanto l’amatissima giovane interprete Monika Absolonovà,protagonista del Musical Cleopatra ( che ha riproposto più di 820 repliche) e prossima interprete di un altro spettacolo teatrale : Angelica. Il brano Canto ,scritto dallo stesso Drupi e da D. Dato , dopo soli tre giorni dalla prima messa in onda in tutte le radio più importanti di Praga , è già ai primissimi posti dei brani più ascoltati. Si stanno già preparando manifestazioni, feste e tributi per celebrale questo nuovo grande successo. L’appuntamento più importante sarà il 17 Marzo quando Drupi sarà l’ospite d’onore alla consegna del più grande premio musicale dell’Europa dell’Est ( l’equivalente del Grammy Award americano). Drupi e Monika Absolonovà dal 12 febbraio con Canto saranno in rotazione, anche in tutte le radio dei paesi dell’Est , forte dei consensi già ottenuti in Repubblica Ceca. Canto ,con questo progetto, è stata presentata al Festival di Sanremo con l’apparente plauso preventivo di Baudo, ma poi non ammessa. .  
   
   
GOLF – EUROPEAN TOUR: CANONICA E TADINI AL MALAYSIAN OPEN CHALLENGE TOUR: EDOARDO MOLINARI AL COSTARICA OPEN  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Emanuele Canonica e Alessandro Tadini prendono parte al Maybank Malaysian Open (8-11 febbraio), torneo dell´European Tour in programma al Saujana G&cc di Kuala Lumpur in Malesia. Canonica è reduce dal 48° posto nel Dubai Desert Classic dove Tadini è rimasto fuori dopo 36 buche. I giocatori asiatici, che hanno quali migliori esponenti il thailandese Thongchai Jaidee, gli indiani Jeev Milkha Singh, Shiv Kapur e Jyoti Randhawa, hanno i favori del pronostico, ma non vanno sottovalutate le qualità tecniche dell´irlandese Darren Clarke, del neozelandese Michael Campbell, dell´inglese Lee Westwood e del danese Thomas Bjorn. Il montepremi è di 1. 038. 000 euro dei quali 174. 000 andranno al vincitore. Challenge Tour: Edoardo Molinari Torna In Campo Nel Costarica Open - Dopo la vittoria di domenica scorsa nel Colombia Masters, Edoardo Molinari torna in campo nel Kai Fieberg Costarica Open (8-11 febbraio), altro torneo in abbinata tra Challenge Tour e Tour de Las Americas che si svolge al Cariari Cc di San José di Costarica. Insieme al torinese partecipano alla gara anche Alessio Bruschi e Paolo Terreni, in cerca di riscatto dopo l´uscita al taglio a Bogotà. Il montepremi è di 135. 000 euro. Molinari è tra i favoriti insieme al paraguaiano Fabrizio Zanotti, leader della money list, l´argentino Hernan Rey e lo spagnolo Alvaro Salto. Let Nuovamente In Australia - Sophie Sandolo, Federica Piovano, Diana Luna, Veronica Zorzi, Tullia Calzavara e Margherita Rigon sono le sei italiane che partecipano all´Anz Ladies Masters (8-11 febbraio), secondo appuntamento stagionale del Ladies European Tour che avrà luogo al Royal Pines Resort nella Gold Coast del Queensland, in Australia. L´idolo locale Karrie Webb cerca la sesta vittoria nel torneo, ma tenteranno di contrastarla le statunitensi Cristie Kerr, Brittany Lincicome e Natalie Gulbis, l´inglese Laura Davies e la francese Gwladys Nocera. Difende il titolo la coreana Amy Yang. Il montepremi è di 481. 200 euro. Dopo questa gara il Let riprenderà il 3 maggio con il Tenerife Open Us Pga Tour: Si Gioca A Pebble Beach - Il tour statunitense propone una classica, l´At&t Pebble Beach Pro-am (8-11 febbraio), sui tre percorsi del Pebble Beach Golf Links a Pebble Beach in California. Si gioca con formula pro-am (un pro e un amateur) con taglio dopo 54 buche. Il montepremi è di 5,5 milioni di dollari con prima moneta di 972. 000 dollari. Tra i più attesi protagonisti Phil Mickelson, Vijay Singh, Chris Dimarco, Jim Furyk, Davis Love Iii, Mike Weir e Padraig Harrington. Prequalifiche Open Championship: I Primi Ammessi - Al The Lakes di Sydney si è svolta la prova di qualifica della zona australiana per l´Open Championship (Carnoustie, 19-22 luglio). Si è imposto Ewan Porter (135 - 66 69) davanti a Peter Fowler (138 - 74 64). Un play off a tre ha assegnato gli altri due posti in palio che sono andati a Scott Laycock (141 - 68 73) e a Benn Bunny (71 70), mentre è rimasto fuori Chris Campbell (71 70). Nella precedente prova africana al Johannesburg & Kensington di Johannesburg, in Sudafrica, si sono qualificati il brasiliano Adilson Da Silva (66 68) e lo scozzese Douglas Mcguigan (66 68), alla pari con 134 colpi, il sudafricano Desvonde Botes e l´australiano Terry Pilkidaris, terzi con 135. .  
   
   
VINCENZO ONORATO VINCE IL TIMONE D´ORO!  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - L’altra sera, nella cornice di Villa Miani a Roma, Vincenzo Onorato, ha ricevuto il Timone d´oro, premio “Il Velista dell’Anno”. L´ oscar della vela italiana è giunto quest’anno alla sua Xvi edizione ed è stato assegnato ad Onorato per i risultati ottenuti quale timoniere del Farr 40 Capitalia Team. Il premio è stato assegnato da un´autorevole giuria composta, tra l´altro, dal segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, dal Presidente della Federazione Italiana Vela Sergio Gaibisso, dal Direttore di Audi in Autogerma Antonio Cerlenizza e da Andrea Brambilla, Direttore de Il Giornale della Vela. La manifestazione, ideata dalla Acciari Consulting e promossa da Il Giornale della Vela, premia da oltre 3 lustri il velista (con il Timone d’oro), il progettista e l’imbarcazione italiani che hanno ottenuto i migliori risultati a livello internazionale. Vincenzo Onorato con il suo Mascalzone Latino-capitalia Team Farr 40 nel 2006 aveva vinto il Campionato del Mondo, la Sardinia Rolex Cup, il Campionato Europeo ed il Circuito continentale. Vincenzo Onorato corre in Farr 40 dal 1999 e, da allora, ha partecipato a sei campionati del mondo. La sua passione per la vela e, in particolare, per le barche d’altura l’hanno portato, in trent’anni di regate, a correre sui più importanti e difficili campi del mondo. Onorato nel 1993 aveva creato il Mascalzone Latino Sailing Team e, nel 2002, con una barca che portava lo stesso nome, ha partecipato ad Auckland alle selezioni per l’America’s Cup. Oggi è il presidente del Mascalzone Latino-capitalia Team, sfidante per la 32ma edizione. Il team sta ora lavorando a Valencia con le due nuove barche, Mascalzone Latino Ita 90 e Mascalzone Latino Ita 99, in preparazione delle selezioni che prenderanno il via ad aprile. Nel 2006 il premio il Premio di Velista dell’anno era andato a Vasco Vascotto skipper di Mascalzone Latino-capitalia Team. .