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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
PROGETTO CESAR PER UN AEREO PIÙ RISPETTOSO DELL´AMBIENTE  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Mentre prosegue la battaglia tra i due rivali Airbus e Boeing per la leadership nel mercato degli aerei di grandi dimensioni e a lungo raggio, un progetto finanziato dall´Ue sta tentando di sviluppare un nuovo aereo passeggeri più leggero e di dimensioni inferiori, che potrà trasportare da 10 a 50 passeggeri e avrà un impatto ambientale ridotto. Il progetto triennale Cesar (Cost Effective Small Aircraft) coinvolge 35 organizzazioni commerciali e accademiche di 14 paesi europei e vanta un bilancio che si avvicina ai 34 Mio Eur. Secondo i ricercatori, in confronto all´ultima generazione di jumbo jet ad alta tecnologia, i sistemi di controllo degli aerei passeggeri di piccole dimensioni non hanno registrato progressi tecnici significativi per molti anni. L´équipe di ingegneri guidata da Nigel Schofield si concentrerà pertanto sullo sviluppo di sistemi elettrici per il funzionamento delle superfici esterne di controllo quali il timone di direzione, gli ipersostentatori alari e il carrello di atterraggio. Il dott. Schofield, che lavora nel Power Conversion Group in seno all´istituto di ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università di Manchester, ha dichiarato: «La sovvenzione che abbiamo ricevuto ci consentirà di impiegare due ricercatori a tempo pieno per condurre ricerche approfondite sulle modalità per applicare efficacemente i sistemi elettromeccanici ed elettroidraulici all´interno degli aerei di piccole dimensioni. » L´équipe di ricercatori ritiene che, sostituendo i meccanismi ingombranti con sistemi basati in maggior misura sull´elettronica, sarà possibile ridurre la massa e accrescere l´efficienza energetica. Tali miglioramenti comporteranno a loro volta una diminuzione del consumo di carburante e delle emissioni di biossido di carbonio nell´atmosfera. Il dott. Schofield ha affermato: «Non offrirà sicuramente una soluzione al vasto problema delle emissioni degli aerei, ma potrebbe portare alla presenza nei cieli di aerei più economici, più piccoli e più rispettosi dell´ambiente. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Manchester. Ac. Uk/eps .  
   
   
DAL 12 FEBBRAIO NON OPERERANNO PIÙ VOLI NOTTURNI SULL’AEROPORTO DI CIAMPINO  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - L’enac rende noto che a partire dal 12 febbraio i voli notturni civili non opereranno più dall’Aeroporto di Roma Ciampino, ma verranno spostati sullo scalo di Roma Fiumicino. Si tratta esattamente di quattro-cinque voli postali (cambia la frequenza giornaliera) della società Sda operati con due aeromobili dalle compagnie Mistral Air e Miniliner, e programmati, appunto, nelle ore notturne. I voli in oggetto sono attivi dal lunedì al venerdì ed effettuano da un minimo di 8 ad un massimo di 11 movimenti a notte. La decisione è stata assunta nell’ambito dei lavori del tavolo tecnico costituito per valutare l’impatto ambientale del traffico aereo sullo scalo di Ciampino e per vagliare la fattibilità della parziale ridistribuzione di alcuni voli dall’Aeroporto di Ciampino a quello di Fiumicino. Al tavolo tecnico, promosso dal Sindaco di Roma Walter Veltroni e coordinato dall’Enac, partecipano, tra gli altri, i Comuni di Roma, di Ciampino e di Marino, la Regione Lazio, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, l’Enav, Assoclearance, Adr Aeroporti di Roma società di gestione degli scali romani, gli enti locali, i comitati cittadini, Legambiente ed il comitato di operatori aerei attivi sullo scalo di Ciampino. Lo spostamento di questi voli notturni rappresenta un primo passo verso una rimodulazione delle attività dello scalo in una logica di sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità. Rientra nell’impegno istituzionale dell’Enac di rispetto delle tematiche ambientali e delle politiche di contenimento dell’impatto acustico, a tutela della salute dei cittadini ed, in particolar modo, dei residenti nelle zone limitrofe agli aeroporti. .  
   
   
AEROPORTI, VELTRONI: “ ALLEGGERIMENTO ´PRESSIONE´ SCALO CIAMPINO E’ PRIMO PASSO IMPORTANTE”  
 
 Roma, 7 febbraio 2007 . “Un primo passo importante nella direzione giusta, quella dell’alleggerimento della pressione sullo scalo di Ciampino così come deciso dal tavolo istituzionale avviato nei mesi scorsi. Lo spostamento dei voli postali notturni da Ciampino a Fiumicino è un primo segnale concreto di rispetto e attenzione per la salute di quanti vivono intorno a quell’aeroporto. E’ un primo frutto di quell’azione promossa dal tavolo istituzionale e proseguita poi nel tavolo tecnico coordinato dall’Enac che dovrà portare a una verifica puntuale dell’impatto ambientale del traffico aereo su quello scalo e alle misure necessarie per riportarlo ad una condizione di sostenibilità, continuando tuttavia ad assicurare alle compagnie aeree le migliori condizioni per operare all’interno della nostra area. Si tratta di un obiettivo sul quale continueremo a lavorare e per il quale sono certo potremo contare anche su un’attenzione forte da parte del Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi”. Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni. .  
   
   
SMOG. FIRMATO ACCORDO REGIONI NORD ITALIA E CANTON TICINO PRIMO IN ITALIA ED EUROPA. MISURE STRUTTURALI E BLOCCO IL 25/2 FORMIGONI: ORA GOVERNO VARI LE NORME PER FILTRI ANTIPARTICOLATO  
 
 Roma, 8 febbraio 2007 - Sostegno e sviluppo del trasporto pubblico locale; limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti; divieto d´uso dell´olio combustibile; incentivi alla diffusione di veicoli e impianti di riscaldamento meno inquinanti; campagna informativa sulla legna da ardere e le biomasse (insieme alla definizione di limiti e nuove regole per il loro utilizzo); valutazione dei benefici derivanti dalle misure di abbattimento delle emissioni. E una giornata di fermo della circolazione in tutte le Regioni della Valle Padana, il 25 febbraio, dalle 8 alle 20, secondo modalità definite da ciascuna Regione in base alle sue competenze e alle sue normative. E con la richiesta, rivolta al Governo, di concordare iniziative adeguate anche per quanto riguarda il traffico autostradale, che esula dalle competenze delle Regioni. Sono questi i punti principali dell´"Accordo per la prevenzione e la riduzione dell´inquinamento atmosferico", sottoscritto oggi a Roma dai presidenti (o loro delegati) di Lombardia (pres. Roberto Formigoni), Emilia Romagna (pres. Vasco Errani), Piemonte (pres. Mercedes Bresso), Valle d´Aosta , Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano), oltre che dal Canton Ticino (che non effettuerà il blocco del 25). L´accordo costituisce un fatto inedito in Italia e in Europa. "L´accordo firmato oggi - ha sottolineato il presidente lombardo Roberto Formigoni - costituisce un evento di grande rilevanza politica. La decisione di Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Province autonome di Trento e Bolzano e Canton Ticino di dare una forte e concreta svolta alle proprie politiche ambientali, assumendosi la responsabilità non solo di indirizzare le proprie scelte verso un obiettivo comune, ma anche di concordare metodologie e misure di intervento omogenee, costituisce un elemento del tutto nuovo e significativo". E´ evidente che l´ampiezza territoriale delle iniziative messe in campo (con un programma che ha come obiettivo temporale il 2010, anno di fine delle legislature regionali) ha di per sé grande rilievo per l´efficacia dei provvedimenti, tanto più in un´area, come quella padana, fortemente svantaggiata dalle condizioni orografiche e climatiche per quanto riguarda la dispersione delle polveri sottili e per di più caratterizzata da una forte concentrazione di popolazione, traffico e impianti industriali. Ma anche il superamento delle differenze politiche e ideologiche delle diverse Amministrazioni è un fatto di grande positività, al punto che - come ha rilevato lo stesso Formigoni - "essa è guardata con grande attenzione e favore dalla Commissione Europea" (è già attivo tra l´altro un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Centro Comune di Ricerche della Commissione Europea per lo studio e il monitoraggio degli interventi sulla qualità dell´aria. Recentemente anche gli altri firmatari dell´Accordo hanno condiviso l´opportunità di partecipare alle fasi di scambio di dati e alla elaborazione di modelli). E si propone come una forte novità di cui il Governo deve tener conto. "La capacità delle Regioni di confrontarsi, organizzarsi e individuare soluzioni al problema dell´aria - è stato sottolineato - dimostra, da un lato, l´attenzione alla qualità della vita dei nostri cittadini e, dall´altro, la capacità di governo di sistemi complessi". "Questa capacità - ha detto Formigoni - va considerata anche dal Governo nazionale; le azioni per la tutela dell´ambiente non possono aver successo se non sono svolte in modo integrato tra i diversi livelli di governo". Compreso il problema dei finanziamenti: la firma dell´Accordo odierno è anche un appello al Governo nazionale perché metta a disposizione risorse adeguate per le aree del Paese a maggior rischio ambientale e le faccia gestire alle Regioni sulla base di programmi concordati. E perché non indugi oltre sul varo di normative che sono necessarie e indilazionabili. Prima fra tutte quelle relative alla obbligatorietà dell´adozione dei filtri antiparticolato per i veicoli diesel e alla loro omologazione per una applicazione a livello di retrofit su vasta scala. E´ una richiesta che la Lombardia ha già avanzato da tempo. Per quanto riguarda la giornata di fermo del traffico il 25 febbraio, l´assessore alla Qualità dell´ambiente, Marco Pagnoncelli, anch´egli presente a Roma con Formigoni, ha confermato che si svolgerà dalle 8 alle 20 e riguarderà, per disposizione della Regione, le tre aree critiche (Milano-como-sempione, Bergamo, Brescia: quasi 5 milioni di abitanti di 135 comuni) e per adesione volontaria tutti i Comuni e le Province che vorranno aderire (e per i quali la Regione offre sostegno finanziario fino a 260. 000 euro). .  
   
   
SMOG, SCHEDA: LE MISURE STRUTTURALI PREVISTE DALL´INTESA SOTTOSCRITTA  
 
 Roma, 8 febbraio 2007 - Queste le principali misure previste dall´Accordo tra le Regioni del Nord Italia e Canton Ticino, sottoscritto oggi a Roma, la cui attuazione sarà costantemente verificata da un Tavolo tecnico, già costituito. Trasporto Pubblico - Prosecuzione delle politiche di sostegno e sviluppo del trasporto pubblico locale (eliminazione dei mezzi più inquinanti e acquisto di veicoli a migliore tecnologia e bassi livelli di emissione). Traffico - Limitazione alla circolazione per tutti i veicoli più inquinanti entro il 2010, introduzione dell´obbligo dei filtri antiparticolato per tutti gli autoveicoli diesel, anche i più recenti, accompagnata da incentivi. Promozione di campagne per la rottamazione dei mezzi più inquinanti. Misure di immediata applicazione sono: limitazione, in alcune fasce orarie, alla circolazione, dal lunedì al venerdì, dei veicoli a benzina pre Euro 1, dei veicoli diesel pre Euro 2 e dei motoveicoli e ciclomotori a due tempi pre Euro 1 (provvedimento già in vigore in Lombardia); fermo della circolazione dalle ore 8. 00 alle ore 20. 00, domenica 25 febbraio 2007 (ad eccezione del Canton Ticino), per tutti i veicoli privati (esclusi i veicoli elettrici, ibridi, bimodali, bifuel, a metano e a gpl, i veicoli Euro 4 a benzina, i veicoli Euro 4 diesel dotati di sistemi di contenimento del articolato); richiesta ai Governi di sostenere misure per la riduzione delle emissioni da traffico autostradale nei mesi invernali come la limitazione della velocità di percorrenza o il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti. Riscaldamenti - Divieto d´uso dell´olio combustibile e sue emulsioni negli impianti di riscaldamento su tutto il territorio (già in vigore in Lombardia); incentivazioni alla sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento; campagna informativa sulla combustione della legna da ardere e delle biomasse, indirizzandone l´utilizzo in impianti di taglia media (1-20 Mwt) a servizio di reti di teleriscaldamento; definizione congiunta di limiti di emissione più restrittivi di quelli previsti dalla normativa nazionale per la combustione della legna e delle biomasse e introduzione dell´obbligatorietà della certificazione dei nuovi impianti con potenza termica <35 kW, così come delle stufe e dei caminetti Misura di immediata applicazione è l´introduzione, nelle zone più critiche per la qualità dell´aria, di limitazioni alla combustione della legna da ardere e delle biomasse, in tutti i casi in cui siano disponibili per il riscaldamento altre fonti energetiche ad esclusione di apparecchi che rispondano a requisiti di alta qualità energetica ed emissiva (provvedimento già in vigore in Lombardia). Monitoraggio Dei Risultati - Attivazione di un confronto dei risultati delle modellazioni già avviate per valutarne la confrontabilità dei risultati, verificarne il soddisfacimento degli obiettivi di qualità dei dati, e migliorarne le prestazioni; valutazione modellistica dei benefici attesi sulla qualità dell´aria derivanti dalle misure di limitazione delle emissioni adottate congiuntamente e quantificazione del peso delle fonti emissive di importanza nazionale (quali autostrade o grandi impianti). .  
   
   
INQUINAMENTO: LE REGIONI PADANE INSIEME PER COMBATTERE SMOG E POLVERI SOTTILI. FIRMATO A ROMA L´ACCORDO TRA EMILIA-ROMAGNA, PIEMONTE, LOMBARDIA E VENETO. DOMENICA 25 FEBBRAIO STOP ALLE AUTO. ERRANI: UN IMPEGNO COMUNE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE. IL GOVERNO SI ASSOCI A QUESTO SFORZO DELLE REGIONI  
 
Bologna, 8 febbraio 2007 - Nasce l´alleanza delle Regioni padane contro smog e polveri sottili. Emilia-romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, insieme alle Province autonome di Trento e Bolzano e al Canton Ticino hanno firmato ieri a Roma un accordo per attuare insieme azioni coordinate e strutturali per ridurre l´inquinamento su tutto il bacino del fiume Po, un´area che per le particolari caratteristiche morfologiche e meteorologiche, oltre che per l´alta concentrazione di traffico, attività produttive, insediamenti urbani costituisce una delle più inquinate d´Europa, come i frequenti superamenti dei valori di polveri sottili, ossidi di azoto e ozono dimostrano. Un solo dato. Qui circola il 40% del parco veicoli nazionale: oltre 18 milioni su un totale di 45. La lotta allo smog esce dunque dai confini di una singola regione. D´altra parte proprio le particolari caratteristiche dell´inquinamento dell´area padana impongono questo salto di qualità. "Il tema dell´inquinamento atmosferico richiede un impegno comune- ha detto il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani - La stessa natura del problema richiede soluzioni di area vasta, la collaborazione tra le Istituzioni e il superamento della logica dell´emergenza . Per garantire quello che è il vero obiettivo: il diritto alla salute e ad un ambiente sano per noi e per le future generazioni. " "L´iniziativa odierna - ha aggiunto Errani - colloca il problema dell´inquinamento atmosferico nella sua giusta dimensione e pone la stessa area padana, le sue potenzialità e risorse, all´attenzione del Governo nazionale e dell´Europa. " "Proprio per questo - ha concluso Errani - chiediamo al Governo di associarsi a questo sforzo che stanno facendo le Regioni per mettere in campo un piano di investimenti strutturali". Il pacchetto di azioni previsto dall´accordo prevede un primo importante appuntamento, anche dal valore simbolico. Domenica 25 febbraio le auto si fermeranno su tutta l´area padana. "Sarà una domenica di festa - ha detto Errani - in cui potremo riscoprire le nostre città. Una domenica ecologica che per questa Regione arriva a coronamento di cinque anni di lavoro contro lo smog e l´inquinamento urbano, insieme a Comuni e Province". Cosa Prevede L´accordo - Lo stop alle auto di domenica 25 febbraio in Emilia-romagna seguirà i tempi e le modalità del fermo del giovedì previsto dagli Accordi per la qualità dell´aria , dunque dalle 8,30 alle 18, 30 nelle aree urbane e riguarderà i veicoli privati, con esclusione di quelli elettrici, ibridi, a metano e a gpl, oltre che dei veicoli Euro 4 a benzina e diesel purchè dotati di filtri antiparticolato. Quanto invece alle misure di carattere più strutturale, si va dalle politiche per il sostegno al trasporto pubblico locale e per il rinnovo del parco autobus, alla progressiva introduzione entro il 2010 della limitazione alla circolazione per tutti i veicoli più inquinanti, con obbligo dei filtri antiparticolato per tutti i diesel, anche di recente costruzione. Previsto anche il divieto d´uso dell´olio combustibile negli impianti di riscaldamento su tutto il territorio padano; misure di rottamazione per favorire il ricambio del parco veicoli e dei vecchi impianti di riscaldamento, standard di emissioni più restrittivi per quanto riguarda gli impianti a legna e a biomasse. E ancora, nelle stagioni invernali, vengono chieste al Governo idonee misure per la riduzione delle emissioni da traffico autostradale, quali, ad esempio, la limitazione della velocità di percorrenza o il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti. L´accordo odierno è la conclusione di un impegno iniziato nel 2005, quando le Regioni padane hanno stipulato una prima intesa comune sul tema inquinamento. E´ stato poi costituito un gruppo tecnico interregionale impegnato a definire i provvedimenti da attuare e a verificarne i risultati. L´emilia-romagna E La Lotta Allo Smog: Cinque Anni Di Accordi Per La Qualita´ Dell´aria - L´emilia-romagna non giunge impreparata a questo importante appuntamento. Fino dal 2002 infatti la Regione si è fatta promotrice di accordi tra le 9 Province e i Comuni capoluogo o con più di 50 mila abitanti, per mettere in campo azioni comuni contro l´inquinamento urbano. Attualmente i Comuni aderenti sono 67 anche di piccole e medie dimensioni. Tali accordi non prevedono solo targhe alterne e divieti di circolazione, ma anche provvedimenti strutturali in gradi di agire nel medio periodo per una mobilità più attenta all´ambiente e più rispettosa della salute. Gli Accordi per la qualità dell´aria, l´ultimo dei quali è tutt´ora in vigore fino alla fine del mese di marzo, hanno potuto contare in cinque anni su risorse per oltre 290 milioni di euro. Ampio il pacchetto di interventi: dal rinnovo del parco autobus, alle piste ciclabili; dalle misure per la logistica, a quelle per l´efficienza energetica. .  
   
   
INQUINAMENTO: SOTTOSCRITTO A ROMA PROTOCOLLO FRA REGIONI  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - Sottoscritto ieri a Roma fra le Regioni del Nord Italia un protocollo d´intesa per una strategia comune d´intervento e di avvio di "buone pratiche" contro l´inquinamento atmosferico in una vasta area particolarmente critica a livello europeo per le condizioni di inquinamento atmosferico e in particolare per la presenza di polveri sottili. Per la Regione Friuli Venezia Giulia era presente l´assessore alle Autonomie locali, Franco Iacop. Il protocollo - firmato dalle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Veneto, dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, e dalla Repubblica e Cantone del Ticino (Svizzera), preso atto della particolare situazione atmosferica del territorio considerato, vede i firmatari concordare nella persuasione che le azioni da intraprendere debbano essere "condivise, coordinate, rese sintoniche e quanto più possibile omogenee" (fatta salva l´autonomia decisionale dei singoli enti). Che le misure da adottare debbano essere di natura prevalentemente strutturale, cioè miranti ad agire sulle diverse sorgenti di emissione; che siano adottate iniziative e misure comuni attuabili fin dal prossimo inverno per contenere le emissioni; che le varie azioni mirino non solo a ridurre l´inquinamento ma a promuovere azioni positive e virtuose. Infine indicano per la giornata di domenica 25 febbraio il fermo del traffico privato. Per Iacop "il documento tende a mettere in pratica - con la fattiva collaborazione degli Enti locali, cui in definitiva spettano poi i provvedimenti concreti - una serie di atti che concorrano a limitare le emissioni nell´atmosfera e a definire un circuito virtuoso che porti nel tempo a un miglioramento della qualità della vita". "L´impegno delle Regioni nel loro complesso - continua l´assessore - è di coordinare in modo organico gli interventi che portino a politiche mirate all´introduzione di azioni positive, sia legislative sia istituzionali. Vi è poi la richiesta che anche il governo nazionale si impegni a varare delle misure coordinate e legate, ad esempio, ad azioni lungo gli assi stradali di competenza statale (autostrade e strade statali); nelle infrastrutture di mobilità (le ferrovie); nei piani di mobilità urbana per incentivare il trasporto pubblico". .  
   
   
DANNOSE PER IL MERCATO AUTOMOBILISTICO LE FALSE NOTIZIE CHE STANNO SCREDITANDO L’EURO 4  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - “Le notizie che la stampa sta diffondendo in questi giorni, screditano senza logica le vetture Euro 4, in particolare quelle diesel, e incidono in modo dannoso sul mercato delle autovetture”. Così si è espresso Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, in seguito ai continui attacchi giornalistici. “Infatti – prosegue Filipponi - le notizie sull’Euro 5, unitamente al fatto che la Finanziaria fa riferimento a tali standard nelle norme che riguardano gli incentivi alla rottamazione, possono generare confusione nell’opinione pubblica e far ritenere che tali vetture potrebbero essere disponibili sul mercato a brevissimo termine, con il risultato di far procrastinare la decisione di acquisto del consumatore”. E’ bene chiarire, invece, che il Regolamento Euro 5, quando avrà completato il suo iter di approvazione, prevedrà che le omologazioni in linea con i nuovi standard saranno obbligatorie solo dal settembre 2009 e le immatricolazioni solo dal 1° gennaio 2010. “L’iter di approvazione – ha aggiunto Gianni Filipponi – è ancora lungo: dal punto di vista istituzionale c’è ancora bisogno dell’approvazione del Consiglio d’Europa ma, cosa più importante sul piano pratico, deve essere ancora elaborato il Regolamento tecnico, che con tutta probabilità non potrà essere pronto prima dell’anno prossimo”. Le vetture Euro 4, quindi, continueranno a rappresentare lo “stato dell’arte” per quanto riguarda il contenimento delle emissioni ancora per molto tempo. “E, quindi - conclude il Segretario Generale – non è giustificabile qualsiasi illazione che ipotizzi una limitazione al loro diritto di circolazione e di conseguenza una diminuzione nel prossimo futuro del valore dell’usato Euro 4”. .  
   
   
PRECONSUNTIVO 2006 GRUPPO PININFARINA  
 
Torino, 8 febbraio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S. P. A. , riunito ieri sotto la presidenza dell’Ing. Andrea Pininfarina, ha approvato i dati di preconsuntivo del Gruppo relativi all’esercizio 2006. I principali dati economici e finanziari del 2006 confrontati con quelli al 31 dicembre 2005 sono i seguenti:
(Valori in milioni di Euro) Preconsuntivo Esercizio Variazioni
2006 2005 Assolute
Valore della produzione 587,4 383,0 +204,4
Margine operativo Lordo -11,1 10,5 -21,6
Risultato Operativo -41,2 -8,3 -32,9
Risultato netto -20,1 -8,1 -12,0
Posizione Finanziaria netta -128,9 -6,9 -122,0
Patrimonio netto 156,9 188,6 -29,2
Il Margine Operativo Lordo equivale all’Utile/perdita di gestione, al lordo degli ammortamenti e degli accantonamenti. Il Risultato Operativo equivale all’Utile/perdita di gestione. Il valore della produzione nel 2006 si incrementa del 53,4% rispetto al dato consuntivo 2005, per il contributo delle commesse per Alfa Romeo, Mitsubishi e l’avvio della produzione per Ford. Nonostante il forte aumento del giro di affari, il risultato operativo risulta negativo di 41,2 milioni di euro contro un valore negativo di 8,3 milioni di euro dell’esercizio 2005. Nella valutazione dei dati di preconsuntivo è opportuno ricordare che la situazione al 31 dicembre 2005 beneficiava di plusvalenze derivanti dalla cessione della partecipazione nella Joint Venture Open Air System e dalla liquidazione della controllata lussemburghese Pf Re Sa, complessivamente pari a 32,5 milioni di euro. Nei dati 2006 è invece compresa una plusvalenza, su cessione di immobilizzazioni, pari a 13,7 milioni di euro. Al netto quindi delle operazioni non ricorrenti, il peggioramento del risultato operativo risulterebbe di 14,1 milioni di euro invece di 32,9 milioni; La perdita operativa è dovuta soprattutto ai ritardi degli avviamenti produttivi rispetto alle previsioni. Tale situazione ha causato il rallentamento nella crescita del valore della produzione, inevitabili inefficienze operative e un minor assorbimento di costi fissi. Inoltre si evidenzia come la previsione di risultato operativo 2006 sconti accantonamenti per oneri di ristrutturazione, fondi prudentemente appostati a copertura di potenziali passività e altri oneri di natura non ricorrente per oltre 10 milioni di euro. La perdita operativa è stata attenuata dal contributo della gestione finanziaria che, attraverso rilevanti plusvalenze azionarie, ha consentito di ridurre la perdita di periodo a 20,1 milioni di euro rispetto alla perdita di 8,1 milioni di euro dell’esercizio 2005. La posizione finanziaria netta risulta negativa di 128,9 milioni di euro, in peggioramento rispetto al dato del 30 settembre 2006, che esponeva un valore negativo di 91,5 milioni, ma in linea con quanto previsto nel corso dell’anno in esame. La diminuzione è conseguente alla concomitanza tra diversi fattori quali: l’impegno al progressivo completamento degli investimenti legati ai modelli di produzione, l’avvio della maggior parte dei rimborsi agli enti finanziatori e la dinamica del capitale circolante penalizzata dal ritardo delle partenze produttive già citate. I dati per settore mostrano per le attività produttive un valore della produzione pari a 447 milioni di euro (più che raddoppiato rispetto al 2005; 214,8 milioni di euro) pesando, sul totale del valore della produzione consolidata, per il 76% (56% un anno prima). Il settore dei servizi, che raggruppa le attività di design, industrial design ed engineering, mostra un valore della produzione pari a 140,4 milioni di euro (168,2 milioni al 31 dicembre 2005). Il contributo al dato complessivo di Gruppo risulta del 24% mentre valeva il 44% un anno prima. Le previsioni per l’esercizio in corso sono di un forte incremento del valore della produzione rispetto al dato 2006. Il raggiungimento della piena operatività, prevista nel secondo trimestre con il termine dell’avviamento produttivo della Ford Focus Coupè Cabriolet, dovrebbe consentire il superamento dei 900 milioni di euro ed il ritorno alla redditività operativa. In linea con gli obbiettivi dell’anno è stato raggiunto, nello scorso mese di dicembre, un accordo con i Sindacati per la riduzione dei costi di struttura, che coinvolgerà fino a 220 lavoratori ed il cui impatto economico è già stato attribuito all’esercizio 2006. La posizione finanziaria netta a fine 2007 è prevista sostanzialmente stabile rispetto al dato di preconsuntivo: infatti la liquidità generata dalla dinamica del capitale circolante netto sarà utilizzata per la copertura dei finanziamenti contratti a seguito degli ingenti investimenti degli ultimi due esercizi. Si segnala che il Gruppo sarà presente nelle prossime settimane al Salone di Ginevra 2007, dove presenterà in anteprima mondiale un nuovo modello per Maserati, di cui ha disegnato sia l’esterno che gli interni: prosegue così una collaborazione prestigiosa e di successo, come già avvenuto con la Quattroporte, che a gennaio è stata presentata nella nuova versione Automatica espressamente destinata al mercato americano. Un’altra collaborazione storica, quella con Peugeot, sarà testimoniata sullo stand del Gruppo dal nuovo veicolo commerciale Expert con gli interni di design Pininfarina. Accanto a queste due novità saranno esposte le quattro auto “scoperte” attualmente in produzione presso gli stabilimenti Pininfarina in Italia e Svezia: Alfa Romeo Spider, Ford Focus Coupè-cabriolet, Mitsubishi Colt Czc e Volvo C70. Nei giorni scorsi la D3, società di modelleria e prototipia sussidiaria del gruppo Pininfarina France-matra Automobile Engineering, si è aggiudicata il “Supplier Quality Award” conferito annualmente dalla Renault ai suoi migliori fornitori. Il riconoscimento è stato attribuito per l’alta qualità dei servizi e dei prodotti forniti da D3 alla Renault Design nell’arco del 2006. .
 
   
   
ITALIA-INDIA: IL GRUPPO INDIANO VARROC CONCLUDE L’ACQUISIZIONE DI IMES  
 
Milano, 9 Febbraio 2007 Varroc Group, dinamica azienda nata nel 1990 sull’onda delle liberalizzazioni indiane e presto diventata uno dei maggiori fornitori del comparto automotive nel paese asiatico, con un fatturato in crescita di 300 milioni di euro, ha rilevato dalla Holding Sviluppo Partecipazioni S. P. A. Il controllo di I. M. E. S. S. P. A. E Imes Poland Sp. Z. O. O. , due produttori di componenti in acciaio stampato a caldo per macchine movimento terra, impianti di trivellazione petrolifera ed autoveicoli pesanti, con sedi a Sumirago (Va) e Varsavia. Il valore della transazione è di €80 milioni, finanziati per il 75% da un pool di banche italiane guidate da Interbanca. “Con questa operazione” – afferma Tarang Jain, amministratore delegato del gruppo – “la Varroc investirà nuove risorse per potenziare la capacità produttiva e trasferire le competenze tecnologiche acquisite nel settore automotive. Lo stabilimento di Varsavia lavorerà a breve a pieno regime permettendoci di offrire un servizio migliore ai nostri attuali clienti europei. L’acquisizione ci permette inoltre di entrare nella componentistica per macchine movimento terra – un settore strategico in pieno sviluppo in India”. “L’india è ormai la nazione leader al mondo nello stampaggio a caldo dell’acciaio e Varroc rappresenta un partner ideale per trasferire nelle produzioni Imes la cultura dei difetti zero e del miglioramento continuo dei processi, tipica del comparto automotive;” – commenta Danilo Mangano, Presidente della Holding Sviluppo Partecipazioni – “per questo abbiamo mantenuto una partecipazione nelle due società, consci delle opportunità di sviluppo”. Ci Partners, advisory company del fondo di private equity Clubinvest ed operatore di M&a specializzato nelle transazioni Europa-india, ha curato l’acquisizione di Imes S. P. A. , da parte di Varroc Group. “In questo momento di particolare interesse per le relazioni economiche tra Italia ed India” – commenta Massimo Quattrocchi, managing director di Cl Partners – “siamo riusciti a concretizzare un’operazione che porterà Varroc Group ad espandersi in Europa e Imes a fornire componenti per il crescente mercato indiano. La nostra esperienza sul mercato indiano e la conoscenza della realtà imprenditoriale italiana ci ha permesso di individuare in Imes il giusto partner, sia per dimensioni della produzione che per profittabilità”. Il venditore è stato assistito dalla Arner Corporate Finance S. P. A. .  
   
   
CORSO ONLINE PER LA PREPARAZIONE AGLI ESAMI DELLA PATENTE EUROPEA DELLA QUALITA´  
 
 Cassino (Fr) , 8 febbraio 2007 - e-Learning one propone un corso interamente on line sulla qualità aziendale, per prepararsi agli esami della Patente Europea della Qualità, che è una recentissima certificazione garantita da Aica (la stessa della patente europea del computer). Sul http://www. E-learningone. It/corsi/schede%20corsi/scheda_corso_eqdl. Html sarà possibile trovare tutte le informazioni inerenti la durata, il prezzo, la modalità di fruizione e l´attestato finale. In breve, il corso ha come obiettivo quello di fornire delle conoscenze di base riguardanti i termini, le norme, i metodi e i processi utilizzati nel mondo della Qualità, analizzando passo dopo passo gli argomenti utili ai fini del superamento dei sei moduli della certificazione Eqdl. Nel corso saranno trattati, i seguenti argomenti: Concetti di base della Qualità, Norma Uni En Iso 9001:2000, Approccio per processi e documentazione di sistema, Miglioramento continuo e problem solving, Processi di valutazione: ispezioni di prodotto, verifiche ispettive, autovalutazione, Soddisfazione del cliente. Al termine del corso online sarà sostenuta una prova di verifica al superamento della quale e-learning one rilascerà un attestato che sarà possibile utilizzare nel mondo del lavoro. Durante tutta la durata del corso sarà possibile collegarsi alle aule virtuali e svolgere tutte le attività didattiche. Verrà assegnata una password ed un nome utente all´atto dell´iscrizione e con quei dati sarai abilitato ad entrare in aula. L´innovatività dell´argomento trattato si unisce all´utilizzo delle più moderne tecnologie didattiche per l´apprendimento. E-learning one infatti utilizza il metodo del collaborative e-learning, che si basa sul pieno coinvolgimento dei discenti, che diventano autonomi e responsabili. E´ per questo che il percorso formativo mira a formare un vero e proprio gruppo di apprendimento affiatato, che usufruisce, al fine di un miglior apprendimento, di video-lezioni, dispense testuali, mappe concettuali, forum, chat col docente/tutor e così via… . .  
   
   
MASSA AFFIANCA RAIKKONEN NEI TEST DI JEREZ  
 
Maranello, 8 febbraio 2007 - Seconda giornata di prove della settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro, impegnata anche ieri sul circuito di Jerez de la Frontera, nel Sud della Spagna. Felipe Massa ha recuperato dall´attacco influenzale che lo aveva colpito nei giorni scorsi e ha potuto affiancare Kimi Raikkonen nel lavoro di sviluppo della F2007. La giornata è stata caratterizzata da un lungo stop per la vettura del pilota finlandese, causato da un problema tecnico, e dal maltempo, con la pioggia che ha iniziato a cadere dalla metà del pomeriggio. Questo il riassunto in cifre della giornata: 48 giri per Kimi (miglior tempo 1. 20. 007) e 46 per Felipe (1. 19. 647). Le prove su questo circuito proseguiranno anche oggi: in pista ci saranno nuovamente Raikkonen e Massa. Circuito: Autodromo di Jerez - 4,423 km; Piloti: Felipe Massa e Kimi Raikkonen; Vettura: F2007; Meteo: temperatura aria 8/17 °C, temperatura asfalto 8/22 °C. Sereno la mattina poi coperto e pioggia nel pomeriggio. .  
   
   
AUTO: CON LA SEZIONE FRONTALE IN ALLUMINIO SI RIDUCE IL PESO E SUPERA LA PERFORMANCE STRUTTURALE DELLE VETTURE TRADIZIONALI.  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2007 - In base ad un nuovo studio condotto dall´Institut fur Kraftfahrwesen Aachen(ika) in collaborazione con la European Aluminium Association, la sezione frontale in alluminio di un veicolo di classe C riduce il peso e supera la performance strutturale delle vetture tradizionali. Oltre ai vantaggi in termini di prestazioni di guida e sicurezza,vi sono anche notevoli risparmi di emissioni per tutto il ciclo di vita dell´auto. Lo studio analizza l´impiego dell´alluminio nelle componenti strutturali della sezione frontale di una vettura di classe C all´avanguardia. La simulazione numerica indica una potenziale riduzione di peso pari al 35% se si considerano i limiti di spazio esatti imposti dal progetto del veicolo di riferimento. Con un metodo di tipo Progressive, lo spazio di progettazione è stato ampliato il più possibile in relazione alle principali componenti del pacchetto di riferimento per consentire più libertà ai disegnatori e per stimolare le idee innovative. In questo caso si è ottenuta una potenziale riduzione del peso pari al 41%, con un significativo incremento della rigidità a cui si aggiunge un migliore assorbimento energetico in caso di urto. Inoltre, mantenendo costante il rapporto potenza/peso dell´auto, le riduzioni di peso consentono di ridimensionare anche altre componenti con un conseguente risparmio di peso secondario. L´introduzione della sezione frontale in alluminio su 5 milioni di vetture di classe C, unita alla riduzione di peso ottenuta con l´approccio Progressive a cui si aggiungono riduzioni di peso secondarie, faranno risparmiare 2,2 tonnellate di Co2 nell´arco del ciclo di vita delle vetture, il che corrisponde ad un risparmio di 770 milioni di litri di carburante(3). Se si considerano le emissioni di Co2 di un´auto, l´approccio Progressive che utilizza 21,54 kg di alluminio riduce le emissioni di Co2 di 1,9 grammi al chilometro(4). Di fronte ai costi del carburante in aumento e al peso delle vetture, l´impiego di materiali leggeri nell´industria automobilistica rappresenta un metodo molto dibattuto nell´ambito del miglioramento dell´economia dei veicoli. Tuttavia, i metalli leggeri non sono quasi mai stati impiegati per le strutture portanti delle carrozzerie delle auto cosiddette compatte (vetture familiari) e di classe media. Questo, malgrado il fatto che l´economia del carburante sia spesso un elemento decisivo per la vendita di veicoli di questa classe e che l´effetto della riduzione di peso sui consumi di carburante abbia più importanza per la guida nei centri urbani caratterizzata da "stop-start", dove peraltro si utilizzano più spesso veicoli di classe più piccola. Nello studio, entrambi i concetti di progettazione dovevano offrire almeno la stessa resistenza alla piegatura e alla torsione e la stessa prestazione di resistenza all´urto della struttura di riferimento. L´obiettivo era quello di ottenere un elevato livello di riduzione di peso pur rispettando i vincoli prescritti. I risultati positivi della struttura in alluminio in termini di riduzione della massa e prestazione strutturale qualificano l´alluminio come materiale ideale per le componenti strutturali delle sezioni frontali per le vetture da passeggeri di classe C. .  
   
   
LA NUOVA SMART FORTWO - ANCORA PIÙ EVOLUTA  
 
Stoccarda, 8 febbraio 2007 - La nuova smart fortwo rappresenta la naturale evoluzione di una vettura unica ed assolutamente inconfondibile. Introdotta sul mercato nel 1998, la prima generazione di smart ha raggiunto rapidamente lo stato di "cult", stabilendo nuovi parametri di riferimento in termini di comfort, agilità, sicurezza e compatibilità ambientale. Con la nuova smart fortwo i progettisti hanno puntato ancora più in alto. L´assetto ottimizzato, il passo più lungo e la carrozzeria leggermente più grande hanno reso smart fortwo ancora più confortevole. La sicurezza attiva e passiva è stata ulteriormente perfezionata. Le nuove motorizzazioni assicurano maggiore agilità e piacere di guida e pongono smart fortwo al vertice nel campo della compatibilità ambientale. Il nuovo design conferisce a smart fortwo un aspetto ancora più vivace ed aggressivo, mantenendo il suo carattere inconfondibile: smart fortwo si riconosce al primo sguardo. Il design "one-box", la compattezza degli ingombri, la verniciatura bicolore con cellula di sicurezza tridion e gli innovativi e pratici pannelli intercambiabili della carrozzeria in materiale sintetico continuano a caratterizzare smart fortwo. La nuova smart fortwo difenderà anche in futuro i valori fondamentali del marchio e continuerà ad essere sinonimo di innovazione, funzionalità e gioia di vivere. E´ trasversale ad ogni categoria automobilistica e trasmette ottimismo. I suoi proprietari sono persone moderne, obiettive, realiste con uno spiccato senso di responsabilità nei confronti del sociale e dell´ecologia: essi dimostrano quale possa essere il volto odierno della perfetta mobilità urbana. Per loro, smart fortwo è la dichiarazione di indipendenza sotto forma di automobile: per girare in città una vettura più grande non serve. Nessun´altra vettura vanta una fascia di acquirenti così giovane: l´85% ha meno di 40 anni. Si tratta di persone che hanno uno stile di vita particolare, provenienti da diverse classi sociali. Tutti guidano smart. Una vettura che vanta consumi assolutamente contenuti, agilità e maneggevolezza, e che - grazie ad una lunghezza inferiore ai 3 metri - occupa anche uno spazio ridotto in strada ed in fase di parcheggio. Smart fortwo ormai è parte integrante del panorama metropolitano, viene commercializzata in ben 36 Paesi e gode ovunque della massima simpatia. Dal 1998 sono state prodotte più di 770. 000 esemplari della smart fortwo di prima generazione. Smart fortwo verrà lanciata sul mercato ad aprile 2007 con motorizzazioni benzina di nuova progettazione ed ancora più potenti. Il 3 cilindri da 1 litro di cilindrata eroga 45 kW (61 Cv), 52 kW ( 71 Cv) e 62 kW (84 Cv) di potenza. Smart fortwo cdi raggiunge 33 kW (45 Cv). Tutte le motorizzazioni sono abbinate al cambio automatizzato a cinque marce Getrag, anch´esso di nuova concezione. La velocità massima dei modelli benzina di 145 km/h (10 km/h in più rispetto al modello precedente). Nonostante la potenza maggiorata, il consumo delle versioni a benzina è di 4,9 litri ogni 100 km. Sulle versioni 45 kW/61 Cv e 52 kW/71 Cv, smart fortwo coupé presenta un consumo ancora più contenuto: 4,7 litri ogni 100 chilometri. Ancora più contenuti sono i consumi della versione diesel: la nuova smart fortwo cdi rispetta tutte le norme antinquinamento europee, con un consumo di appena 3,4 litri di gasolio ogni 100 km, e vanta i livelli di consumo più ridotti della categoria. Con soli 90 grammi ogni chilometro, è la vettura con emissioni di Co2 più basse del mercato. Rispetto alla prima generazione, la nuova smart fortwo è leggermente più grande. La lunghezza superiore di 19,5 cm presenta vantaggi in termini di sicurezza e di comfort di marcia. Il bagagliaio ha una capacità di 220 litri (+ 70 litri). La capacità di carico all´altezza del tetto raggiunge i 340 litri (+ 80 litri). Il portellone posteriore è sdoppiato e la parte inferiore può essere utilizzata come piccolo pianale per facilitare le operazioni di carico e scarico dei bagagli. Una volta aperto, può sostenere fino a 50 kg di peso. Internamente smart fortwo rimane un´autentica smart, come è evidente dalle caratteristiche bocchette di ventilazione, dagli indicatori circolari supplementari, dai generosi rivestimenti in tessuto su portiere e plancia, ma anche dai sedili a sicurezza integrale e dal blocchetto d´accensione disposto dietro alla leva del cambio. Un´ulteriore novità è la plancia lineare, che rispetta anche le norme di sicurezza statunitensi. Questa soluzione garantisce alla nuova smart fortwo anche una spiccata abitabilità. I livelli di sicurezza, già elevati sul modello precedente, sono stati ulteriormente perfezionati. La nuova smart fortwo è stata sottoposta a numerosi test per rispettare i requisiti Euroncap e le severe norme di sicurezza americane, dal momento che nel 2008 è prevista anche la commercializzazione negli Stati Uniti. Inoltre anche per smart valgono le severissime norme di sicurezza del Mercedes Car Group. Per il frontale si è tenuto conto delle nuove disposizioni in merito alla protezione dei pedoni. A richiesta sono disponibili airbag laterali per testa e torace, in modo da garantire una protezione ancora più efficace a testa e busto in caso di impatto laterale. La capote elettrica della smart fortwo cabrio rappresenta un´ulteriore testimonianza dei superiori livelli di comfort raggiunti con la nuova smart fortwo. La capote può essere azionata in modo completamente automatico e regolata fino alla posizione desiderata senza soluzione di continuità. Ciò significa che anche la parte posteriore della capote si ripiega, raggiungendo la sua posizione finale, e si risolleva attraverso la pressione di un semplice pulsante. Una particolarità: l´apertura e la chiusura della capote sono possibili anche in marcia ed a qualsiasi velocità. Le barre di scorrimento possono essere rimosse e riposte con facilità in uno speciale vano ricavato nel portellone posteriore. Il lunotto in vetro della capote è termico, a vantaggio di un superiore livello di comfort e sicurezza. La denominazione delle versioni (pure, pulse e passion) è rimasta invariata. Mentre la versione base pure è dotata di tetto in materiale sintetico, la pulse e la passion vantano il tetto Panorama in policarbonato resistente e trasparente. Anche gli appassionati della versione Brabus non resteranno delusi: per l´autunno del 2007 è prevista l´introduzione di una versione Brabus ancora più potente. Tra le principali dotazioni di serie rientrano la cellula di sicurezza tridion, airbag anteriori, cinture di sicurezza con pretensionatore e limitatore della forza di ritenuta e sedili a sicurezza integrale. Anche esp, abs e Brake Assist integrato sono di serie, a testimonianza dell´unicità di questa vettura in questa categoria. Altre dotazioni di serie sono i proiettori H7, la chiusura centralizzata con telecomando, gli schienali dei sedili anteriori ribaltabili e regolabili tramite un´apposita leva, l´indicatore della temperatura esterna, il tergicristallo Comfort con funzionamento ad intermittenza a seconda della velocità e indicatori di direzione con comando Comfort one-touch. Smart fortwo può essere personalizzata con numerose opzioni. La gamma delle dotazioni a richiesta comprende, tra gli altri, airbag laterali per testa e torace, climatizzatore (di serie sulla passion), servosterzo elettrico, sedili riscaldabili, cerchi in lega (di serie sulla pulse e sulla passion), sedili in pelle, sistema di fissaggio del seggiolino per bambini Isofix, impianto audio con Cd-changer per 6 Cd e sound system con subwoofer ed interfaccia Mp3. Per la nuova smart fortwo è disponibile anche un navigatore portatile che può essere integrato a bordo in modo da utilizzare gli altoparlanti dell´impianto stereo della vettura per le indicazioni vocali. Tra le altre dotazioni a richiesta, rientrano anche il sensore pioggia/sensore crepuscolare ed i retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente. Già nel 1998, con l´introduzione della prima smart, i Clienti avevano avuto l´opportunità di entrare in possesso di un esclusivo modello denominato "limited/1", prodotto in soli 7. 500 esemplari e considerato oggi un esemplare da collezione particolarmente ambito. Per l´introduzione sul mercato della nuova smart fortwo (aprile 2007), sarà disponibile un nuovo ed esclusivo modello speciale, limitato a pochi esemplari (1. 500, esclusivamente in versione coupé), come si può facilmente dedurre dal nome: "edition limited one" . Esternamente, la "edition limited one" è riconoscibile dalla cellula di sicurezza tridion di colore argento e dai bodypanel in esclusivo pyrit grey metallic. I retrovisori esterni e la mascherina sono anch´essi in argento. Altre caratteristiche degli esterni sono i cerchi in lega a 6 razze, i pneumatici sportivi ed il tetto Panorama. La "edition limited one" è equipaggiata con un motore a benzina a tre cilindri da 52 kW (71 Cv). Fanno parte della dotazione di serie il climatizzatore, i sedili riscaldabili e la radio. In esclusiva per questo modello sono disponibili anche rivestimenti in pelle Nappa "Used Look" di colore marrone cognac, che impreziosiscono anche il volante sportivo a tre razze con comandi del cambio integrati ed il pomello del cambio. Anche i tappetini in velluto sono impreziositi da un raffinato bordino in pelle. Smart fortwo viene prodotta ad Hambach, in Francia. I partner che lavorano in loco forniscono i moduli preassemblati direttamente alla catena di montaggio. Il processo di produzione è stato ottimizzato rispetto al precedente modello, riducendo i tempi da 9,5 ad 8 ore. L´assemblaggio finale completo, che prima durava 4,5 ore, oggi è pari a solo 3,5 ore. La tutela dell´ambiente gioca un ruolo importante ad Hambach. Per i bodypanel in materiale sintetico vengono utilizzati esclusivamente vernici idrosolubili e quindi prive di solventi. Per la cellula di sicurezza tridion sono state adottate vernici alle polveri, che non necessitano di solventi. I bodypanel colorati di nero, bianco e giallo già in fase di stampaggio sono completamente riciclabili. .  
   
   
NUOVA SATURN ASTRA: IN ANTEPRIMA PER GLI USA AL SALONE DI CHICAGO VERSIONI A 3 E 5 PORTE PRODOTTE NELLO STABILIMENTO BELGA GM DI ANVERSA  
 
 Chicago/Rüsselsheim, 8 febbraio 2007 - General Motors presenta la nuova Saturn Astra in anteprima per gli Stati Uniti al Salone di Chicago (9 - 18 Febbraio 2007). Questa berlina compatta a 3-5 porte, le cui vendite negli Stati Uniti ed in Canada inizieranno nel quarto trimestre di quest’anno, monta un motore 1. 800 Ecotec da 140 Cv ed è prodotta nello stabilimento Gm belga di Anversa accanto ai corrispettivi modelli Opel. «In Europa, la combinazione di stile, prestazioni, sicurezza, tecnologia e bassi consumi offerta da Astra ha già riscosso grande successo tra il pubblico e gli addetti ai lavori» ha ricordato Jill Lajdziak, direttore generale di Saturn. «Oggi Saturn si prepara a portare in Nord America la più recente edizione di questo modello, sfruttando anche la sua famosa esperienza nel campo delle relazioni con la clientela. La nuova Astra completa la nostra gamma con un’automobile compatta, ben equipaggiata e piacevole da guidare che ha lo stesso design “europeo” degli altri nostri modelli. Da quando, a Marzo 2004, è stata introdotta sul mercato europeo, è stata venduta in oltre 1. 300. 000 esemplari e le versioni 2007 si segnalano per una serie di ritocchi estetici e per un’ancora più elevato numero di motorizzazioni disponibili. La gamma 2008 di Saturn sarà costituita da modelli con non più di 20 mesi di vita. Attualmente comprende la berlina di classe media Aura (realizzata sulla stessa piattaforma di Opel Vectra), i Suv Outlook, i crossover ibridi Vue Red Line e Vue Green e la roadster Sky, che rappresenta un altro esempio di collaborazione transatlantica visto che è la sorella della nuova Opel Gt. Il marchio Saturn si propone al pubblico con prodotti innovativi, dotati di importanti contenuti tecnologici, buon rapporto prodotto/prezzo e ottimo servizio clienti. Solo poche settimane fa, Saturn Aura (vettura che, come detto, è realizzata sulla stessa piattaforma di Opel Vectra) è stata eletta “Automobile Nordamericana dell’Anno” in occasione del Salone di Detroit, precedendo Toyota Camry e Honda Fit (Jazz in Europa): una dimostrazione che il programma di rilancio sta danno i suoi frutti. .  
   
   
HAPPY MOTO: CONCESSIONARIA UNICA TRIUMPH PER TORINO E PROVINCIA,VA ON LINE  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Gli amministratori Gianni e Pieromarchesi, in accordo con Immagine&marketing, hanno deciso di sfruttare il canale commerciale digitale per incrementare le vendite e raggiungere nuovi potenziali clienti. Nella strategia di web marketingsono previsti per i prossimi mesi il lancio di servizi on line raggiungibili direttamente dal sito www. Happymoto. It. All’interno del neonato sito al momento si trovano due aree relative alle moto usate ed alle moto nuove, più una serie di pagine contenti i servizi ed i riferimenti dell’azienda, presto verranno aperte aree relative ai finanziamenti e alle norme che regolano il settore delle due ruote. L’obiettivo prefissato è entrare nel mercato digitale, sfruttando le possibilità offerte dal mondo della rete cercando di creare servizi utili per tutti i motociclisti d’Italia .  
   
   
PROBLEMI E SOLUZIONI PER LA LOGISTICA DELL´IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA  
 
Bruxelles, 8 febraio 2007 - Il 22 febbraio il progetto Central Loco, finanziato dall´Ue, organizzerà a Budapest (Ungheria) un workshop sui problemi e le soluzioni riguardanti la logistica dell´identificazione automatica. Il progetto Central Loco intende promuovere la diffusione e la valorizzazione dei risultati derivanti da progetti realizzati nell´ambito del Quinto e Sesto programma quadro comunitari (5Pq e 6Pq) nel settore dei trasporti e della logistica dell´Europa centrale. La manifestazione sarà incentrata sulle nuove soluzioni nel campo dell´identificazione automatica, nonché sul nuovo sistema globale di norme che associa la tecnologia di identificazione a radiofrequenza (Rfid) all´infrastruttura esistente per le reti di comunicazione e al codice elettronico di prodotto. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Centralloco. Net .  
   
   
BRONI-MORTARA,PARERE POSTIIVO DA CONFERENZA SERVIZI  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Si è svolta ieri mattina nella sede territoriale di Pavia della Regione Lombardia la conferenza dei servizi per l´Autostrada regionale Broni-mortara. La conferenza - che ha visto la partecipazione dei 24 Comuni toccati dal tracciato, della Provincia di Pavia, di Anas, del Ministero della Difesa, dell´Azienda sanitaria locale, dal Parco della Valle del Ticino, della Soprintendenza per i beni archeologici, dell´Autorità di Bacino del fiume Po, dell´Agenzia Interregionale del Fiume Po, del Consorzio di Bonifica della valle del Ticino e della Regione Lombardia - ha dato il via libera all´iter con 30 voti positivi su 36. Dei Comuni 18 hanno espresso valutazione favorevole, 6 contraria; gli altri 12 enti coinvolti su 12 hanno espresso valutazione positiva. Ulteriori 14 soggetti privati interessati per interferenze di servizi pubblici (telefonia, elettricità, ecc. ) hanno espresso indicazioni per la redazione del progetto definitivo. Quella di ieri è stata la seduta di aggiornamento di quella tenutasi il 15 gennaio. Nelle settimane trascorse, Infrastrutture Lombarde ha svolto una serie di incontri approfonditi con le realtà locali e altri enti interessati dal progetto. L´ulteriore ricognizione ha dato possibilità di accogliere 55 proposte di variazione e mitigazione dell´opera presentate in queste ultime settimane dai Comuni stessi e che entreranno come prescrizioni nel progetto definitivo. L´iter ora prevede l´approvazione del progetto da parte della Regione Lombardia, sulla scorta del progetto preliminare come concordato in conferenza di servizi, tenendo conto che quest´ultimo sarà oggetto di pubblicazione con possibilità di visione da parte della popolazione in merito alle modifiche intervenute. Successivamente la Regione Lombardia approverà lo schema di convenzione autostradale attraverso il quale Infrastrutture Lombarde indirà la gara internazionale per la ricerca del concessionario al quale verrà affidato lo sviluppo del progetto definitivo e dello studio di impatto ambientale e, successivamente allo svolgimento di una ulteriore conferenza dei servizi e della valutazione sull´impatto ambientale, la realizzazione dell´infrastruttura. Nel contempo Infrastrutture Lombarde appronterà anche una valutazione ambientale strategica, secondo la metodologia definita dalle Direttive europee, che riguarderà il sistema infrastrutturale dell´intera area pavese, anche se questa non sia prevista dalle disposizioni normative vigenti. "Abbiamo registrato un ampio consenso - ha commentato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo - a proseguire il lavoro, come dimostrano i 30 voti positivi su 36. Questo è il frutto dell´importante lavoro di Infrastrutture Lombarde che ha portato alla possibilità di accogliere 55 osservazioni presentate dal territori. La disponibilità a effettuare la valutazione ambientale strategica è inoltre un gesto di attenzione importante e concreto. Proseguiamo nell´iter per la realizzazione un´opera fondamentale per la nostra viabilità". .  
   
   
OK DELLA GIUNTA ALLA LOCALIZZAZIONE DELLA TERMOLI-SAN VITTORE  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - Dopo l’importante ratifica dei Protocolli d’intesa, firmati dal presidente Piero Marrazzo e dal ministro Antonio Di Pietro, che permetteranno la nascita del Grande raccordo anulare del Lazio, oggi la Giunta ha ratificato un’altra intesa di rilievo, sottoscritta lo scorso 11 dicembre tra il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Molise, la Regione Lazio, la Regione Campania e l’Anas S. P. A. , per la realizzazione dell’Autostrada A14 – A1, Termoli – San Vittore. Al contempo la Giunta ha anche approvato la determinazione riguardante la localizzazione del progetto preliminare. “Il nostro progetto infrastrutturale – ha commentato il Presidente Marrazzo – si arricchisce di una nuova arteria che permetterà il collegamento tra tre regioni favorendone lo sviluppo e l’interscambio. Tale collegamento viario entra oggi nella sua fase operativa e permetterà, una volta realizzato, spostamenti più veloci tra regioni confinanti oltre ad alleggerire il traffico verso il nodo sud della capitale. ” “Adesso – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa della Regione Lazio Bruno Astorre - il collegamento interregionale tra Lazio e Molise che, ricordo, rientra tra le opere prioritarie e di carattere strategico a livello nazionale nell’ambito delle infrastrutture, può vantare il vantaggio di un progetto che indica e collega strettamente il proprio percorso con i territori interessati. Nonostante le difficoltà e le complessità procedurali che tali interventi richiedono, con l’approvazione di oggi, la Giunta di Piero Marrazzo segna un altro punto a proprio favore nella modernizzazione della Regione e del Paese. Ringrazio vivamente gli uffici dell’Assessorato per il lavoro profuso in questi mesi. ” .  
   
   
27,9 MILIONI DI EURO PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE STRADE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Costruzioni - Nel 2007 la Provincia investirà circa 27,9 milioni di Euro per la manutenzione straordinaria e i lavori di miglioria sulle strade statale e provinciali dell´Alto Adige. Gli interventi riguarderanno 2745 km di strade, 1667 ponti e 160 gallerie e saranno coordinati dalla Ripartizione provinciale Servizio strade. Il piano proposto dall´assessore Florian Mussner è stato approvato dalla Giunta. Sono circa 10,4 i milioni € a disposizione nel 2007 per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, a cui la Giunta ha aggiunto 14,8 milioni € per gli interventi sulle strade statali. "Per garantire al cittadino vie di collegamento sicure e adeguate dobbiamo annualmente intervenire con misure di miglioria, controllo e sistemazione delle strade", spiega l´assessore Florian Mussner, che ha presentato alla Giunta il pacchetto di lavori per l´anno in corso. Dopo la fotografia della situazione, come spiega il direttore di Ripartizione Paolo Montagner, "viene stilato un piano specifico che considera tutti i settori di intervento. " Per migliorare l´illuminazione nei tunnel, ad esempio, si interverrà con impianti nelle gallerie sulla Statale del Brennero a Chiusa e in quelle sulla Statale per la val Sarentina. Con una spesa di circa 200mila € verrà poi adeguata la comunicazione radio in vari tunnel, compresa la messa a disposizione di canali aggiuntivi. In tema di ponti vanno segnalati due interventi di risanamento a Brunico dei ponti "Nessano" e "Müller am Bach" per complessivi 720mila €. Sarà risanato anche il ponte denominato "Ponte Nova" nel comune di Nova Ponente (220mila €). La Provincia interviene anche sulla segnaletica stradale: si completerà il programma di installazione dei segnali "Benvenuti in Alto Adige" su tutti i confini provinciali, circa 120 pannelli illustreranno su tutte le strade la nuova campagna di prevenzione degli incidenti in moto, due particolari pannelli a messaggio variabile saranno installati sulla nuova rotatoria a Chiusa (uscita A22) e in val Badia (incrocio Mantana con la Statale 244): "In tal modo daremo all´utente, praticamente in tempo reale, le informazioni riguardanti la viabilità lungo le strade della val Gardena, della Badia e dei passi dolomitici", spiega l´assessore Mussner. Nell´impegno per la sicurezza, il pacchetto della Provincia prevede inoltre l´installazione di ulteriori impianti elettronici che segnalano il superamento di velocità, con l´indicazione dei punti che verrebbero scalati dalla patente. Infine i tecnici del Servizio strade cureranno il rifacimento con vernice spartitraffico retroriflettente di oltre 1000 passaggi pedonali lungo le strade di interesse provinciale, "per renderli ancora più visibili durante le ore notturne", specifica Mussner. .  
   
   
FERROVIE, SUBITO PIU`` IGIENE E CONVENZIONE PICCOLE STAZIONI  
 
Ancona, 8 febbraio 2007 - Proficuo incontro in Regione, voluto dall´assessore ai Trasporti Pietro Marcolini, con i responsabili di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) Claudio Ciarmatori e Tomasino Salvatori e di Trenitalia Claudio Teti e Danilo Antolini, alla presenza dei dirigenti del Servizio regionale. All´ordine del giorno il mantenimento della sede del Club Eurostar ad Ancona, l´assegnazione della gara per la pulizia e l´igiene e la definizione di una bozza di convenzione per il recupero e la valorizzazione delle piccole stazioni. L´assessore Marcolini ha espresso soddisfazione per la decisione di Trenitalia di mantenere la sede, lo sportello e la sala d´attesa del Club Eurostar nel capoluogo, destinando solo la sala riunioni, finora poco usata, ad altri scopi ´sventando cosi` il ridimensionamento di un´attivita` di servizio qualificato e ben gestito´. Rfi ha invece dato notizia dell´aggiudicazione imminente (dopo la selezione di gara gia` avvenuta) dell´appalto per le pulizie. Qui l´investimento previsto in risorse e ore lavorative ammonta al 20% in piu` dello storico, uno sforzo notevole da parte di Rfi che conferma ´ come hanno convenuto Marcolini e Salvatori ´ un cambiamento nella logica generale, con maggiore attenzione, controlli e metodo. E´ stata ribadita inoltre l´intenzione di addivenire ad una convenzione sul recupero e la valorizzazione delle piccole stazioni ferroviarie marchigiane: in questo primo incontro si e` stabilito di individuare gli interventi di priorita` nei vari luoghi in base alla situazione generale, ´fotografata´ con precisione stazione per stazione, grazie ai sopralluoghi fatti in maniera congiunta dai tecnici dell´Azienda e da quelli regionali del Servizio Trasporti. Una volta stilata una speciale ´classifica´ delle stazioni piu` bisognose, con un impegno triennale verranno definiti degli standard minimi di livello, per poi individuare gli interventi piu` urgenti. Come dei punti di informazione visiva (pannelli video con orari e linee) oltre che sonora; il recupero e la manutenzione degli immobili; altri interventi per la sicurezza, la pulizia e, non ultima, la valorizzazione del luogo, in modo da scoraggiare degrado e atti di vandalismo. Un esempio allo studio e` il possibile spostamento della stazione di Pollenza, d´accordo con i comuni e la Provincia e la creazione di uno scalo all´altezza dell´area industriale di Tolentino, davanti al Castello della Rancia, con doppia valenza industriale-merci e turistico commerciale. Tali interventi potranno essere concertati tra Rfi e Regione Marche, con progetti destinati a diventare volano d´investimenti insieme non solo a Comuni e Province delle Marche ma anche con le aziende stesse di trasporto locale, come gia` avvenuto con successo per la stazione piccola, ma molto efficiente e curata, di Castelraimondo. .  
   
   
VERSO LA CONFERENZA DEL MARE INTEGRAZIONE E POLITICHE CONDIVISE PER LO SVILUPPO DELLA COSTA TOSCANS IL PRESIDENTE MARTINI: "COMINCIAMO DAI PORTI". BERTOLUCCI: "A GIUGNO IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLA POLITICA UE"  
 
Firenze, 8 febbraio 2007 - I porti devono fare squadra. "I tre maggiori scali toscani, Piombino, Livorno e Marina di Carrara, evitino un´inutile concorrenza, che in questo caso non aiuta lo sviluppo del sistema dell´economia del mare che dobbiamo costruire, ma si diano una strategia di collaborazione". Il presidente della Toscana Claudio Martini indica la rotta al termine della presentazione, ieri a Palazzo Bastogi a Firenze, dei cinque seminari che precederanno la seconda Conferenza del mare programmata per giugno. Di porti si parlerà già il 16 febbraio a Marina di Carrara e Martini chiede alle autorità portuali di tradurre in azione concreta quegli obiettivi di collaborazione, costruzione di politiche condivise e coordinamento, tra vocazioni diverse, che sei anni fa durante la prima Conferenza del mare erano già all´orizzonte ed oggi sono contenuti in intese ed accordi. Autostrade del mare, fondali che rischiano di venir devastati da alcune pratiche di pesca e lotta all´erosione costiera, con 190 chilometri di litorale toscano minacciato dalle onde, sono le altre questioni più complesse ed importanti sul tappeto. "Per contrastre l´erosione delle coste e l´intrusione del cuneo salino abbiamo realizzato il 15-20% degli interventi programmati nel 2003 - spiega l´assessore Giuseppe Bertolucci, che coordina le politiche del mare - Tecnici e scienziati preferiscono oggi il ripascimento dei fondali al posto delle scogliere frangiflutti. Si tratta però di azioni che devono essere precedute da lunghi studi e la cui progettazione è complicata. Per questo i tempi si sono allungati". L´assessore parla poi di integrazione e coordinamento negli interventi pubblici e privati, che fu la parola d´ordine uscita dalla Conferenza del mare del 2001, e che lo sarà ancora di più per il futuro, in una crescente dimensione europea e mediterranea. "La conferenza del mare sarà l´occasione per rilanciare anche l´importanza del Mediterraneo in Europa, che non può guardare solo ad est, - aggiungono Bertolucci e Martini - e per fornire un contributo all´elaborazione della futura politica marittima europea, le cui idee sono contenute nel libro verde pubblicato lo scorso giugno dalla Commissione". Che si è presa un anno di tempo per un ampio giro di consultazioni. In quel libro si parla di integrazione e concertazione, di sviluppo turistico ed economico sostenibilie, di salvaguardia dell´ambiente marino e di prodotti e servizi di qualità superiore. Si indicano come priorità la formazione, la ricerca, l´innovazione, i trasporti delle merci da potenziare e rendere più sicuri, gli investimenti sui terminal di gas naturale liquido e l´eolico off-shore. Temi che in buona parte si ritrovano nel nuovo Programma regionale di sviluppo toscano, che vuole valorizzare la fascia della costa con lo sviluppo di una piattaforma logistica, legandosi alle reti transeuropee e sostenendo il trasporto ferroviario, il sistema portuale ed aeroportuale, le autostrade del mare e le vie navigabili interne. "Temi - conclude Bertolucci - su cui la Toscana può vantare anche una propria originale esperienza. Come sulla governance, con il Progetto pilota integrato per il sistema mare approvato dalla giunta nel 2004, approdo finale degli obiettivi presi nel 2001, che ha riunito 8 misure, 14 azioni e 25 interventi diversi in un pacchetto da 35 milioni e 200 mila euro di investimenti e che è stato scelto nel 2005 a Bruxelles come esempio di buone prassi". Lo stesso progetto che è valso di recente alla Toscana il coordinamento del tavolo sulla governance del progetto "Europa del mare" nell´ambito dell´attività della Conferenza delle regioni periferiche e marittime, l´organismo che riunisce in Europa 150 regioni di 26 paesi diversi. .  
   
   
SÌ AGLI AIUTI PER DEMOLIRE LE NAVI CISTERNA A SCAFO SINGOLO LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN AIUTO DI STATO ITALIANO  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - La Commissione europea ha deciso ieri di approvare un regime di aiuti che promuove la demolizione di piccole navi cisterna a scafo singolo di età superiore a quindici anni, operanti sul mercato italiano del cabotaggio. Secondo la Commissione questa misura contribuisce a rendere più sicure le acque comunitarie. Il regime italiano prevede il versamento di aiuti alle imprese armatoriali per la demolizione delle navi cisterna a scafo singolo di età superiore a quindici anni (al 1° dicembre 2004) abilitate al trasporto di petrolio greggio o di prodotti petroliferi o chimici. La misura, che sarà in vigore per tre anni con una dotazione annuale di 12 milioni di euro, permetterà di eliminare piccole navi a scafo singolo, per le quali non esiste alcun obbligo di demolizione a livello europeo o a livello internazionale, nonché un numero limitato di navi a scafo singolo di maggiori dimensioni che verrebbero così ritirate dal registro italiano prima della scadenza prevista dalla normativa europea. Le navi in questione sarebbero demolite invece di essere iscritte nei registri di paesi terzi dalla normativa meno severa. Il regime di aiuti consente pertanto di anticipare il calendario comunitario e contribuisce all´obiettivo di rafforzare la sicurezza della navigazione marittima e la tutela dell´ambiente marino. Per la Commissione, questa misura favorisce la sicurezza del trasporto marittimo senza essere contraria né al comune interesse né alle norme europee in materia di aiuti di Stato. .  
   
   
VERSO LA CONFERENZA REGIONALE, TUTTI GLI APPUNTAMENTI IN AGENDA UNA VIAGGIO TRA LA TOSCANA DEL MARE, PER PARLARE DI PORTI, AMBIENTE, CULTURA ED ECONOMIA  
 
Firenze, 8 febbraio 2007 - Sei anni fa l’appuntamento fu a Livorno. E di nuovo Livorno e la sua Accademia navale accoglieranno il 15 giugno di quest’anno la seconda edizione della Conferenza regionale sulla Toscana del mare. Prima di allora i vari nodi delle politiche marittime, dello sviluppo dei porti, del turismo, della cultura e dell’economia della costa, della tutela dei litorali e della promozione delle isole saranno al centro di cinque seminari che costituiranno anche un viaggio, fisico, attraverso le realtà marinare della nostra regione. Il primo appuntamento sarà il 16 febbraio a Marina di Carrara, per parlare di porti, logistica e trasporti. Il 2 marzo a Viareggio si discuterà di nautica e turismo, ovvero dello sviluppo economico e produttivo delle aree costiere. La tenuta regionale di Alberese, in provincia di Grosseto, ospiterà il 23 marzo il seminario dedicato alla gestione integrata della costa e alla tutela dell’ambiente marino. Del sistema delle isole minori si parlerà il 13 aprile a Portoferraio, all’isola d’Elba. A Pisa, il 4 maggio, il tema sarà invece quello della cultura, della ricerca e dell’innovazione. Sarà un percorso di approfondimento, accompagnato anche da una newsletter elettronica sulle politiche del mare della Regione Toscana, tenuta a battesimo stamani e consultabile all’indirizzo www. Primapaginatoscana. It/polmare, che costituirà un ulteriore stimolo. I singoli spunti confluiranno poi nel documento che sarà presentato il 15 giugno nella conferenza finale di Livorno, risposta toscana alle proposte sul futuro delle politiche marittime europea contenute nel Libro verde pubblicato nel giugno del 2006 dalla Commissione europea. I sei appuntamenti sono stati organizzati in collaborazione con le Province di Massa-carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto e con i comuni di Carrara, Viareggio, Psa, Livorno, Grosseto e Portoferraio. (wf) Ecco tutte le date in calendario: 16 febbraio 2007 a Marina di Carrara “Porti, logistica e trasporti: la Toscana nel Mediterraneo”; 2 marzo 2007 a Viareggio “Sviluppo economico e produttivo delle aree costiere: nautica e turismo”; 23 marzo 2007 ad Alberese (Gr) “Gestione integrata della costa e tutela dell’ambiente marino”; 13 aprile 2007 a Portoferraio “Il sistema della isole minori”; 4 maggio 2007 a Pisa “La Toscana e il mare: cultura, ricerca e innovazione”; 15 giugno 2007 a Livorno Seconda Conferenza regionale “La Toscana del mare”. . .  
   
   
FOTOGRAFIA DELLA COSTA TOSCANA, GRANDE RISORSA ECONOMICA E NATURALE  
 
Firenze, 8 febbraio 2007 - La Toscana del mare è un sistema complesso che conta 633 chilometri di coste e 7 isole, su cui si affacciano 5 Province, 36 Comuni e 10 sistemi economici locali: 5. 166 chilometri quadrati di territorio abitati da un milione e 151 mila toscani. Ma il mare è anche una grande risorsa economica. Lo è per il turismo, con 900 gli stabilimenti balneari e il 47% dei turisti che frequentano la Toscana che scelgono spiagge, scogli e barche a vela: più di 15 miiloni di presenze, cresciute nel 2005 del 4,4 per cento e ancora in pù nel 2006, per oltre 3 milioni di turisti. E’ un importante risorsa economica per le realtà chimiche o lapidee e lo è per i numerosi cantieri navali: 800 solo in Versilia (29%). La nautica conta nella nostra regione 788 aziende e 5. 112 addetti tra cantieri, comparto degli accessori e motori marini – 3. 910 solo per la cantieristica – e la Toscana è da questo punto di vista la seconda regione in Italia dopo la Liguria, la prima per esportazioni. Vale infatti da sola oltre il 20% dell’export italiano del settore (il 3% delle esportazioni toscane). Era il 19,8% nel 1991, sceso all’11,5% nel 1995 per la crisi della cantieristica commerciale. Poi è di nuovo esploso negli ultimi anni, di fatto è raddoppiato, grazie allo sviluppo della cantieristica da diporto, che è un fiore all’occhiello nell’intera penisola. Quella toscana esporta infatti in tutto il mondo, è ai vertici delle classifiche di produttività, il suo fatturato cresce e l’indotto fa sentire i suoi benefici a tutto l’entroterra. I porti di livello nazionale inToscana sono tre: Livorno, Piombino e Marina di Carrara. I primi due hanno anche una valenza turistica: 3 milioni e mezzo di passeggeri l’anno a Piombino e 1,9 a Livorno. Marina di Carrara ha solo valenza commerciale. Sono 28 i porti turistici minori e, tra questi, ha una particolare rilevanza Viareggio, anche per essere centro d´eccellenza di livello mondiale per la produzione di mega yacht. I posti barca nei porti toscani sono passati da 15mila nel 2000 a quasi 23 mila oggi. Sui porti la Regione nel 2005 ha investito 2 milioni e 984 euro ed altri 5 milioni e 411 mila euro nel 2006, che si sommano per gli stessi due anni a 10 milioni previsti dal Programma stroardinario di investimenti. 527 milioni sono disponibili per lo sviluppo della piattaforma logistica costiera, con il rafforzamento delle rete ferroviaria, la sistemazione dei canali scolmatori, i raccordi con il canale dei Navicelli e la darsena e la linea merci Livorno-interporto Toscana. Il mare, anche quello toscano, è naturalmente poi una grande risorsa naturale. Sulle nostre coste si affacciano 3 parchi naturali regionali, un parco naturale nazionale ed un parco marino internazionale (il Santuario dei cetacei). Nel 2006 la Toscana si è aggiudicata il primo posto per numero di bandiere blu assegnate alle località balneari dalla Fee, la Federazione per l’educazione ambientale, superando la Liguria: sono 14 per altrettante località, a cui si aggiungono 26 vele blu di Legambiente e Touring club. La pesca è un’altra risorsa, aiutata dalla buona qualità dell’acqua che la Regione tiene sotto controllo con esami periodici effettuati dall’Arpat. In Toscana c’è infatti una flotta di circa 700 imbarcazioni a motore, per quasi 5. 500 tonnellate di stazza. Per sostenere l’attività dei pescatori – e degli allevamenti ittici, settore in grande espansione che contava nel 2003 40 impianti per lo più medio grandi - la Regione ha erogato in questi anni finanziamenti in grado di attivare investimenti per 20 milioni di euro. Nel 2006 sono stati stanziati 3 milioni di euro per finanziare soprattutto il rinnovo della flotta e l’innovazione complessiva Per fronteggiare e rallentare l’erosione dellla costa ha stanziato invece 111 milioni di euro (109,6 di risorse regionali) con il Programma straordinario di investimenti varato nel 2003. A metà dell’anno scorso erano 33 i progetti definiti, finanziati con 107,6 milioni di euro: 10 riguardano ricerche e monitoraggi (9,6 milioni di euro), 23 gli interventi sulla costa (8 a Livorno, 8 a Grosseto, 4 a Pisa, 2 a Massa e 1 a Lucca) affidati per lo più alle Province. Di questi due sono in corso di realizzazione, gli altri 21 in fase di progettazione. Nel Piano regionale di azione ambientale contro l’erosione della costa sono previsti da qui al 2010 altri 84,5 milioni di euro. .  
   
   
SOLUZIONE FINALE PER LE CARRETTE DEL MARE  
 
 Roma 8 febbraio 2007 – “Finalmente non ci sono più scuse per esportare nei Paesi terzi le nostre carrette del mare” - così commenta Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – il sì della Commissione Europea all’Italia per lo stanziamento annuale di 12 milioni di euro per tre anni a disposizione delle imprese armatoriali che vorranno demolire quelle navi a scafo singolo, di età superiore a 15 anni, che trasportano petrolio o prodotti chimici e per le quali non esiste obbligo di demolizione. “Finalmente un passo avanti concreto per il mare nostrum” dice Rosalba Giugni Presidente di Marevivo “per gli armatori questa è l’occasione di dimostrare con i fatti il proprio impegno a favore della tutela dell’ambiente marino e della sicurezza della navigazione”. Una possibilità dunque che se ben sfruttata permetterebbe di rendere più sicuro il trasporto marittimo portando ad una diminuzione dei rischi da incidenti disastrosi per l’ecosistema marino-costiero. “Non dimentichiamo che la responsabilità delle imprese armatoriali è anche morale” - prosegue Rosalba Giugni - “queste mine naviganti, se demolite, non andranno infatti a finire in quei Paesi terzi che, avendo norme molto meno restrittive delle nostre, le continuerebbero a far navigare con tutti i rischi del caso”. .