Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
INTERNET SERVICES PROVIDER: NUOVI EMENDAMENTI ALLE DIRETTIVE COMUNITARIE  
 
La Commissione Europea che sta elaborando una serie di proposte per riformare le leggi in responsabilità degli Internet Services Provider. Un emendamento alla Direttiva 7 marzo 2002/20/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio, sulla autorizzazione dei servizi e delle reti per le comunicazioni elettroniche (Authorisation Directive), di recente approvato, prevede l´inserimento di un nuovo paragrafo nella parte finale della Direttiva, all´interno della sezione intitolata "Annexes", nella quale sono elencate una serie di condizioni che è possibile allegare alle autorizzazioni generali, ai diritti di utilizzare le frequenze radio, e ai diritti di utilizzazione dei numeri come riferito negli articoli 6 e 11 della direttiva. La prima parte degli Annexes (parte A), contiene 18 condizioni che "may be attached to a general authorization to provide a communication service" e l´emendamento in questione aggiunge la condizione numero 19, secondo la quale, in accordo con le misure nazionali, è possibile implementare la Direttiva 2001/29/Ce sull´armonizzazione di taluni aspetti del diritto d´autore e dei diritti connessi e la Direttiva 2004/48/Ce, nota come Direttiva Enforcement. E’ stato approvato anche l´inserimento di un nuovo comma all´art. 20 della Direttiva Servizio Universale 2002/22/Ce relativo ai contratti con i consumatori. Il nuovo comma 6 prevede che gli Stati Membri devono assicurare che, nel caso di contratti conclusi fra consumatori e fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche e/o networks, i sottoscrittori vengano preventivamente e chiaramente informati sulla conclusione del contratto e sul loro obbligo di rispettare il diritto d´autore e i diritti connessi: senza pregiudizio alla Direttiva sul commercio elettronico (2003/31/Ce), è previsto anche l´obbligo di informare i sottoscrittori in merito ai più comuni atti illeciti e alle relative conseguenze. Per approfondimenti: http://ec. Europa. Eu/information_society/newsroom/cf/itemlongdetail. Cfm?item_id=3701.  
   
   
TRUFFLE 100 EUROPE 2007: 7 AZIENDE ITALIANE NELLA CLASSIFICA DELLE TOP 100 IMPRESE EUROPEE DEL SOFTWARE  
 
Lo scorso 19 novembre, a Bruxelles, Viviane Reding, Commissario Europeo per la Società dell´Informazione e i Media ha presentato la classifica delle Top 100 imprese europee del software, con un fatturato annuo superiore a 20 milioni di euro, giunta alla sua terza edizione. Almaviva (13° posto), Zucchetti (20° posto), Txt E-solutions (51° posto), Elsag Datamat (53° posto), Exprivia (64° posto), Gruppo Formula (70°posto) e Selesta ora Nesspro Italy (76° posto): sono 7 le aziende italiane inserite nella classifica “Truffle 100 Europe 2007”, promossa da Truffle Capital (una delle principali società europee di private equity) e Syntec Informatique (Associazione che raggruppa le aziende It francesi), in collaborazione con le principali associazioni di categoria nazionali It in Europa, tra le quali Aitech-assinform, Agoria (Belgio), Bitkom (Germania), Intellect (Uk). La presenza delle 7 aziende italiane conferma che anche nel nostro Paese ci sono numerose eccellenze nella produzione del software, e che l’ingegneria informatica italiana è rispettata e che potrebbe cogliere nuovi spazi sui mercati europei. Federico Barilli, Direttore Aitech-assinform, (Associazione di Confindustria delle aziende di informatica in Italia) ha commentato “Molte altre sono le aziende italiane di It che sanno farsi valere a livello internazionale nella ricerca nel software e nello sviluppo di sistemi di comando e controllo sanitari, di monitoraggio e diagnostica ferroviari, di applicativi per telefonia mobile. E’ un fenomeno da far emergere. Anche per questo, Aitech-assinform ha avviato un’indagine “ad hoc” volta proprio a fare emergere le tante realtà italiane di software e servizi, con presenze, ambizioni e valenze innovative di rilievo internazionale”.  
   
   
PAGINE3: PORTALE PER TROVARE AZIENDE, CONTATTI E PRENOTARE SERVIZI VIA CELLULARE  
 
Cicerone S. R. L, concessionaria italiana di H3g, ha annunciato la nascita di Pagine3, il nuovo portale destinato a rivoluzionare il rapporto tra gli utenti che cercano contatti, informazioni e servizi e le organizzazioni che vogliono amplificare e valorizzare la loro presenza e le loro opportunità di business attraverso internet, cellulari e smartphone. Il portale, multicanale, è accessibile attraverso qualsiasi tipologia di dispositivo, sia fisso (Pc) che mobile (cellulari, palmari, laptop, smartphone), che consente di utilizzare la Rete come luogo concreto dove trovare attività, persone e servizi in tempo reale. L’accesso a Pagine3 avviene in doppia modalità: digitando www. Pagine3. It, nel caso si acceda da un Pc, un laptop o un palmare e www. Pagine3. Mobi se il collegamento viene effettuato attraverso un telefono cellulare. Le aziende possono essere reperite non solo attraverso i tradizionali parametri (categorie merceologiche, zone geografiche), ma anche, con la funzione “Chi”, in riferimento ai nominativi (persone, relative cariche ricoperte in azienda, riferimenti telefonici e indirizzi e-mail), in quanto le aziende hanno l’opportunità di creare selezionati database. Il portale si configura, quindi, come un potente strumento che, senza alcun costo, permette di intensificare attività commerciali B2b rivolte a un target definito attraverso campagne di mailing mirate e può essere la base di potenziali clienti anche in un’ottica B2c. Con Pagine3, imprese, esercizi commerciali e studi professionali hanno non solo la possibilità di fare conoscere quelle informazioni che possono determinare la scelta di un cliente, quali la descrizione dei prodotti e servizi proposti, le immagini relative agli stessi o all’azienda ed eventualmente i relativi prezzi, ma possono pure farsi trovare tempestivamente e con grande semplicità a chiunque abbia un cellulare, consentendogli, di prenotare direttamente, in modo del tutto automatico, i servizi proposti e riceverne tempestiva conferma via e-mail o Sms. Tale potenzialità consente dunque ai clienti di evitare inutili perdite di tempo, che si tratti di prenotare incontri commerciali, visite mediche specialistiche o semplicemente un tavolo al ristorante. Unica nel suo genere, questa funzione è particolarmente vantaggiosa considerando l’alta diffusione dei cellulari in Italia. Pagine3 è un potente ed efficace strumento interattivo sviluppato in conformità ai massimi livelli di accessibilità, navigabile e fruibile quindi da tutti: ipovedenti, non vedenti, non udenti, portatori di disabilità motoria, persone anziane, utenti con browser testuali o connessioni ad internet lente. La consultazione di Pagine3 è completamente gratuita. Per le attività che invece intendono entrare a far parte della Community di Pagine3 e valorizzare la propria presenza sul Web, è prevista una quota di iscrizione una tantum di 30 euro che consente una visibilità senza vincoli temporali. “L’’immediatezza e l’abbattimento delle barriere spazio-temporali sono oggi asset strategici che aumentano sensibilmente la capacità delle organizzazioni, di qualunque dimensione, di generare business. L’obiettivo che ci siamo posti con la realizzazione di Pagine3 è rispondere alla crescente esigenza di accorciare il time-to-market, favorendo una nuova relazione tra chi propone servizi commerciali e i potenziali utenti, sia in ottica B2b che B2c. . .  
   
   
NSEC E IBM: SOLUZIONI DI BACKUP PER AZIENDE E PRIVATI  
 
Nsec ha stipulato un contratto Oem a livello mondiale, grazie al quale incorporerà il software Ibm Tivoli Cdp For Files nella propria soluzione di backup per privati e aziende. Il prodotto sarà disponibile sul mercato a partire dalla fine di novembre. La partnership tra Ibm e Nsec è nata per soddisfare la crescente richiesta da parte del mercato internazionale di soluzioni per la protezione e il ripristino di dati. La perdita di informazioni chiave per un’azienda può essere un ostacolo alla produttività, causare ritardi nella realizzazione di progetti e distogliere importanti risorse dallo svolgimento delle attività quotidiane. Può inoltre danneggiare le imprese nei casi in cui si trovino ad affrontare regolamentazioni di sicurezza. In effetti, molte aziende oggi hanno l’obbligo giuridico di utilizzare protocolli per la protezione dei dati. Per far fronte a tutte queste richieste, Nsec si è unita con Ibm per fornire la soluzione ottimale di backup adeguata sia a singoli utenti sia ad aziende. Questo nuovo software di backup assicura una protezione totale dei dati contro i più comuni rischi. Il software è caratterizzato da rapidità di installazione, minima configurazione da parte dell’utente e completa trasparenza grazie al metodo di lavoro in background. Tutte funzionalità che consentono di soddisfare appieno le esigenze degli utenti e di presentare vantaggi di enorme portata. “Da sempre Ibm è impegnato nell’offrire alle aziende sicurezza per i propri dati”, afferma Michele Grieshaber, direttore di Ibm Tivoli Channels e Smb Marketing. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Nsec perché la combinazione delle reciproche risorse e capacità assicurerà ai clienti la migliore soluzione per proteggere le informazioni fondamentali per le loro attività. ” “Grazie all’accordo con un leader di settore come Ibm, siamo entusiasti di poter estendere le nostre competenze tecnologiche e le nostra abilità per offrire ai clienti una soluzione che vada incontro ai loro bisogni. ” Dichiara ancora Nissan Bahar, Ceo di Nsec: “La nostra soluzione per le aziende e per i privati soddisfa l’obiettivo primario nella risoluzione dei problemi di backup che, al giorno d’oggi, è diventato un concetto fondamentale per i clienti di tutte le dimensioni dei diversi settori. ” Ulteriori informazioni su: www. Nsec. It. . .  
   
   
PIRATERIA MUSICALE: INTESA TRA L´ALTO COMMISSARIO PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E I RESPONSABILI DELL´ANTIPIRATERIA DI IFPI E FPM  
 
A Roma è stato firmato il primo protocollo d´intesa tra Giovanni Kessler, Alto Commissario per la lotta alla Contraffazione, Paul Warren, coordinatore anti-pirateria di Ifpi per l´Europa e Luca Vespignani, segretario generale di Fpm per l´Italia, per monitorare, reprimere e prevenire fenomeni legati alla pirateria musicale. La continua espansione del fenomeno della contraffazione di cd e dvd ha spinto la Federazione Mondiale dei Produttori Discografici (Ifpi) e la Federazione Italiana contro la Pirateria Musicale (Fpm), a potenziare il livello di protezione del settore, puntando su una più stretta collaborazione tra le istituzioni pubbliche e tutti gli operatori che operano a livello nazionale, comunitario ed internazionale sul fronte della produzione di contenuti creativi. L´accordo prevede in particolare il recepimento da parte dell´Alto Commissario delle specifiche esigenze di settore anche attraverso la segnalazione da parte delle due Federazioni di casi specifici e la trasmissione di dati ed informazioni utili per combattere il fenomeno in Italia. Secondo Ifpi e Fpm è necessario infatti elaborare un piano di azione mirato a contrastare la pirateria musicale nella maniera più efficace, mediante soprattutto azioni di monitoraggio, prevenzione e repressione. Con il presente accordo, le due associazioni s´impegnano a collaborare con l´Alto Commissario nelle attività di informazione e di sensibilizzazione dell´opinione pubblica sulle conseguenze negative provocate dalla pirateria musicale, nel migliorare gli strumenti di prevenzione e di contrasto al fenomeno anche in considerazione dei danni che la produzione e la commercializzazione di prodotti musicali falsi provocano al settore e all´economia dell´intero Paese e che i proventi, derivanti dalla vendita di supporti musicali contraffatti, spesso e volentieri vanno a finanziare le casse delle più importanti organizzazioni criminali.  
   
   
PROPRIETÀ INDUSTRIALE: IN VIGORE IL DECRETO MINISTERIALE SULLA RICERCA DI ANTERIORITÀ PER LE DOMANDE DI BREVETTO NAZIONALI  
 
A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 250 del 26 ottobre 2007, il giorno successivo è entrato in vigore il Decreto 3 ottobre 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico, recante “Attribuzione dell’incarico all’Ufficio europeo dei brevetti ad effettuare la ricerca di anteriorità”, che rappresenta un passo importante verso l’introduzione in Italia della “ricerca di anteriorità” per le domande di brevetto per invenzione industriale. Il provvedimento fa seguito a quanto disposto dal comma 851, art. 1, della Legge Finanziaria per il 2007 e dagli artt. 170, comma 1, lett. B) e 224, comma 1, del Codice della Proprietà Industriale, di cui al Decreto legislativo n. 30/05. La Finanziaria 2007 ha previsto la reintroduzione dei diritti sui titoli di proprietà industriale, successivamente attuata dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 2 aprile 2007, ed ha disposto l’assegnazione dei proventi derivanti dalla riscossione dei diritti a un capitolo dello stato di previsione del Mse, in vista del finanziamento e della realizzazione di una serie di misure, tra le quali proprio il rafforzamento dello strumento brevettuale mediante l’attivazione della c. D. “ricerca di anteriorità” sulle domande di brevetto nazionali. Le disposizioni del Codice Pi, cui viene data attuazione dal Decreto ministeriale 3 ottobre 2007 dispongono, rispettivamente, che l’esame delle domande per le invenzioni e i modelli di utilità potrà accertarne anche la validità, oltre che la mera regolarità formale, solo allorquando sarà disciplinata - con decreto Mse - la ricerca di anteriorità e che l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi finanzia la ricerca di anteriorità con le risorse di bilancio iscritte allo stato di previsione della spesa del Mse.  
   
   
PROPRIETÀ INDUSTRIALE: CONTENUTI DEL DECRETO MINISTERIALE SULLA RICERCA DI ANTERIORITÀ PER LE DOMANDE DI BREVETTO NAZIONALI  
 
L’art. 1 del Decreto ministeriale 3 ottobre 2007 individua l’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) quale autorità competente ad effettuare la ricerca di anteriorità relativamente alla domande di brevetto per invenzione industriale depositate presso l’Uibm e rinvia alla Convenzione stipulata tra quest’ultimo e l’Organizzazione europea dei brevetti per la definizione delle modalità di svolgimento di detta ricerca. Gli ulteriori aspetti operativi (termini e modalità) per l’entrata in vigore dei diritti per la ricerca di anteriorità saranno dettati da un emanando decreto ministeriale, ai sensi dell’art. 226 Codice Pi. In regime di piena operatività del nuovo istituto (presumibilmente mese di luglio 2008), le imprese richiedenti un brevetto per invenzione industriale potranno ottenere, senza oneri aggiuntivi e contestualmente al deposito della domanda, un affidabile esame preventivo sulla novità e sulla originalità della stessa invenzione (rispetto a conoscenze, identiche o simili, già a disposizione del pubblico) effettuato dall’Epo. Per quanto riguarda la tempistica, l’Epo avrà a disposizione 9 mesi di tempo per il rilascio dell’esame di novità, a decorrere dalla data del deposito. L’art. 2 del decreto ministeriale detta l’obbligo per le università e le amministrazioni pubbliche aventi fra i loro scopi istituzionali finalità di ricerca (nonché per le amministrazioni della difesa e delle politiche agricole, alimentari e forestali) di indicare il proprio codice fiscale nella domanda di deposito dei brevetti per invenzione e per modello di utilità. L’acquisizione di tali dati consentirà di rendere operativa nei loro confronti la misura dell’esonero dal pagamento dei diritti di deposito e di trascrizione ex art. 2, Dm 2 aprile 2007. Allo stesso modo, nel caso in cui i soggetti pubblici indicati siano di nazionalità straniera, l’esenzione dal pagamento è garantita dalla previsione dell’obbligo di specificare sulla domanda di deposito la condizione per la quale deve essere concesso il beneficio. L’art. 3 del Decreto ministeriale 3 ottobre 2007 interviene in materia di decadenza del diritto di proprietà industriale, per coordinare le disposizioni del Codice Pi (artt. 230, comma 3, e 238) con la disciplina transitoria introdotta dal Dm 2 aprile 2007 in relazione al pagamento dei diritti per il mantenimento in vita dei titoli, secondo la quale il relativo termine di corresponsione decorre dalle scadenze maturate a partire dal 1° gennaio 2007. Il comma 1 del citato art. 3, in combinato disposto con l’art. 230, comma 3 del Codice Pi, stabilisce, quindi, che il ritardo superiore a sei mesi del pagamento della quinta annualità per il brevetto per invenzione industriale e del secondo quinquennio per il brevetto per modello di utilità e per la registrazione di disegno o modello comporta la decadenza ex tunc del diritto, vale a dire a partire dalla data del deposito della relativa domanda. Analogamente, il comma 2 della stessa norma prevede che la mancata o tardiva presentazione dell’istanza di proroga relativa al secondo quinquennio dei disegni o modelli, ex art. 238 del Codice Pi, comporta la decadenza della privativa - ex tunc - con decorrenza dalla data di deposito della relativa domanda. Infine, l’art. 4 del Dm 3 ottobre 2007, in attuazione dell’art. 223, comma 4, Codice Pi, autorizza l’Uibm a stipulare apposite convenzioni con la società Poste italiane al fine di mettere a disposizione dell´utenza sistemi che permettano il pagamento dei diritti anche in via telematica, nonché di ottenere i rendiconti relativi a tali pagamenti tempestivamente e nel formato utile alla loro gestione.  
   
   
“LA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE”: LE PIATTAFORME PRODUTTIVE DELLA QUALITÀ  
 
Nel corso della prima edizione de "La Campionaria delle Qualità", una mostra-evento, svoltasi a Fieramilano Rho dal 22 al 25 novembre, promossa da Fondazione Symbola Fiera Milano ed Expocts, si è parlato di un´Italia nuova e diversa, che punta sui talenti e sulla qualità italiana, raccontando realtà, grandi e piccole di quell’Italia che è forte, ce la fa e scommette sul futuro. Un insieme di modo di vivere, identità, storia, creatività, conoscenza e innovazione ma anche tradizione, responsabilità verso i cittadini, i consumatori, l’ambiente e la società. Punto centrale dell’evento è stato il “modello della piattaforma produttiva”, una rappresentazione (in parte astratta, come tutte le rappresentazioni) di processi materialmente costituiti che hanno scavato in profondità negli assetti del nostro paese. Con questa espressione non si fa riferimento ad un’aggregazione burocratica di territori, com’è accaduto per i distretti industriali dopo la svolta normativa che ne ha sancito il riconoscimento istituzionale. Al contrario, nel modello della piattaforma produttiva convivono sistemi d’azione stratificati per configurazioni spaziali a geometria variabile, non chiudibili in perimetri rigidi. Soprattutto, la piattaforma produttiva è una scommessa, ed insieme una direzione di marcia, che richiede soluzioni innovative al problema degli assetti regolativi che possono favorirne una legittimazione (nel senso cognitivo del termine, non di tipo normativo). S’intende con ciò fornire evidenza alla natura del tutto “artificiale” delle piattaforme; queste prendono forma e si sostanziano laddove c’è produzione intenzionale di relazioni strutturate, flessibili ma anche durature, tra attori economici e istituzionali; dove si mettono in moto processi coalizionali tramite accordi multiscopo, aventi per oggetto la produzione di risorse di secondo livello, che i localismi non sono più in grado di produrre. In questo senso la piattaforma produttiva deve farsi geocomunità, laddove con questo termine s’indica più propriamente il processo di produzione artificiale di reti, relazioni strutturate, accordi – in una parola, di governance. La geocomunità rappresenta la versione più aggiornata della recente evoluzione del concetto di comunità. Il richiamo alla comunità, esplicito nella denominazione, si sposa con il prefisso (geo) a definire le valenze territoriali della dimensione comunitaria ed al contempo allude a qualcosa di insolito per l’uso che si è sempre fatto del concetto di comunità: le funzioni strategiche che stanno alla base del suo sviluppo. Non solo, ma la geocomunità è un’area territoriale di dimensioni ben più vaste di quelle che eravamo abituati a considerare usando il concetto di comunità. In sostanza, la geocomunità è un’area territoriale di dimensioni tali da giustificare l’erogazione di funzioni strategiche da parte di una pluralità di attori che condividono la finalità di perseguire lo sviluppo di quel territorio. A titolo esemplificativo, funzioni di: sviluppo e gestione della qualità, conoscenza dei clienti e customer care, controllo e gestione delle risorse energetiche e ambientali, sostegno all’internazionalizzazione e all’export, gestione di infrastrutture per la mobilità, ecc. Tutte funzioni destinate a generare beni competitivi territoriali, cioè tutti quei beni di cui poi la comunità economica del territorio beneficia per acquisire vantaggi in termini di competitività. E’ bene precisarlo. Teoricamente il concetto di geocomunità non si riferisce ad una concreta area territoriale empiricamente rappresentabile per intero con questa denominazione. Si tratta invece di un tipo ideale, cioè di una categoria che in astratto individua alcuni aspetti specifici che poi non necessariamente, tutti insieme, compaiono nella realtà empirica. Così ad esempio, se un territorio dovrà comunque avere dimensioni vaste per poter essere descritto come geocomunità, le funzioni strategiche che vengono ospitate potranno anche non coprire l’intera gamma di cui quel territorio ha bisogno. Molto più importante è che solo alcune funzioni strategiche vi compaiano e poi, soprattutto, la presenza di attori e gruppi sociali che all’affermazione di quelle funzioni strategiche operano o intendano operare. Infatti, a giustificare l’impiego del concetto di geocomunità almeno altrettanto importante è l’aspirazione dei soggetti locali a sviluppare determinate funzioni strategiche e i comportamenti che ne conseguono in termini di investimenti e strategie. In sostanza, il concetto di geocomunità è utile per comprendere l’azione di gruppi sociali, attori, funzioni strategiche presenti su un’area vasta, cioè in territori confinanti o addirittura lontani, e dunque non soltanto nel singolo territorio che ospita queste componenti. E proprio su questo si giocano le diverse forme di aggregazione territoriale. Le Piattaforme: Pedemontana Veneta: province di Padova, Pordenone, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza; Città Adriatica: province di Ancona, Ferrara, Forlì, Macerata, Pesaro, Ravenna, Rimini, Rovigo; Arco Alpino: province di Aosta, Belluno, Bolzano, Sondrio, Trento, Verbania; Porta dell’Est: province di Gorizia, Trieste, Udine; Torino-canavese: province di Biella, Torino, Vercelli; Langhe - Monferrato e Liguria province di Alessandria, Asti, Cuneo, Genova, Imperia, La Spezia, Savona; Città Infinita: province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Mantova, Novara, Pavia, Varese; Via Emilia: province di Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia; Toscanashire: province di Grossetto, Livorno, Pisa, Siena; Val d’Arno-alto Tevere: province di Arezzo, Firenze, Lucca, Massa Carrara, Perugia, Pistoia, Prato, Terni; Grande Roma: province di Frosinone, Latina, Roma, Viterbo; Capitalismo dolce: province di Ascoli Piceno, Campobasso, Chieti, Isernia, L’aquila, Pescara, Rieti, Teramo; Mare Corto: province di Bari, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Lecce, Matera, Potenza, Taranto; Porta del Mezzogiorno: province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno; Ichnusa: province di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari; Trinacria: province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani, Vibo Valentia. .  
   
   
PRIVACY: NUOVO OPUSCOLO DIVULGATIVO  
 
Chi può ricevere informazioni sullo stato di salute di un paziente ricoverato in ospedale, chi è autorizzato a leggere le cartelle cliniche? Come devono essere protetti, all´interno delle strutture sanitarie, i minori, gli anziani, i disabili e le persone sottoposte a terapie particolarmente invasive? A queste e ad altre domande riguardanti la tutela della privacy nell´ambito della sanità, risponde il nuovo opuscolo preparato dal Garante per la protezione dei dati personali. Il depliant si intitola "La protezione dei dati personali: dalla parte del paziente" ed è pensato per far conoscere ai cittadini il valore dei cosiddetti "dati sensibili", quelle delicate informazioni che rivelano lo stato di salute delle persone. E che devono essere protette per garantire la più assoluta riservatezza e il rispetto della dignità ai cittadini che entrano in contatto con medici, strutture sanitarie, laboratori di analisi. Il depliant intende anche di fornire agli assistiti sintetiche indicazioni su quali sono i loro diritti e su come fare per rispettarli. Il depliant è scaricabile dal sito del Garante per la protezione dei dati personali all’indirizzo internet http://www. Garanteprivacy. It/garante/doc. Jsp?id=1457547.  
   
   
CETIAT: CATALOGHI DEDICATI ALLA FORMAZIONE PER IL 2008  
 
Digitando l’indirizzo internet www. Cetiat. Fr, il sito del Centro Tecnico delle Industrie Termiche e Aerauliche (Cetiat) è possibile consultare due cataloghi relativi alla formazione per il 2008: il primo è destinato ad ingegneri e tecnici di uffici di ricerca, aziende e laboratori, il secondo è rivolto ad agenti e tecnici di imprese di installazione e manutenzione operanti nel campo climatico. Nel 2008, Cetiat arricchisce la sua partnership proponendo, insieme al Centro Tecnico delle Industrie Meccaniche (Cetim), 4 nuovi stages: Acustica, Climatizzazione e Refrigerazione, Ventilazione, Gestione e Riduzione permanente delle spese energetiche. Cetiat propone 41 stages nel Genio Climatico che prevedono, nella maggior parte dei casi, prove pratiche su apparecchi recenti e di diverse marche. Cetiat, con sede a Lione, ha intrapreso una collaborazione con il Centro di Studi e di Formazione nel Genio Climatico (Costic) per aiutare gli industriali ad affrontare l’evoluzione tecnologica nell’ambito della loro attività: Progettazione e manutenzione delle installazioni di climatizzazione e refrigerazione, Progettazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento, bruciatori, regolazione, Impianti e certificazioni elettriche, Ambiente ed energie rinnovabili, Edilizia e salute.  
   
   
UNICOM: TRENT’ANNI AL FIANCO DELLE IMPRESE DI COMUNICAZIONE  
 
Lo scorso 21 novembre, nella prestigiosa sede di Palazzo Mezzanotte, a Milano, Unicom ha celebrato il trentesimo anniversario della sua costituzione. La manifestazione, dopo un breve saluto del Presidente di Confcommercio Carluccio Sangalli, ha preso il via con un intervento del Presidente Lorenzo Strona che, analizzando ruolo e prospettive dell’associazionismo d’impresa, ha ricordato l’impegno di Unicom, oltre che alla tutela degli interessi delle imprese associate, sui temi dell’etica professionale e del corretto rapporto tra comunicazione e società civile. Dopo la lettura del saluto del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, si è aperta la tavola rotonda sul tema: “Attualità e prospettive della comunicazione in Italia”. Su questo argomento si sono confrontati, oltre al Presidente di Unicom, il Vice Presidente di Assocomunicazione Gianna Terzani, i Presidenti di Assorel Furio Garbagnati, di Tp Enrico Finzi, di Pubblicità Progresso Alberto Contri, il Direttore Generale Marketing di Publitalia Luigi Colombo, Uberto Fornara, Amministratore Delegato di Cairocommunications ed il Vice Presidente di Upa Vincenzo Vitelli. Nelle sue conclusioni il Presidente Strona ha sottolineato, in sintonia con le indicazioni emerse nel corso del dibattito, che per favorire la crescita del mercato è indispensabile promuovere una migliore diffusione della cultura della comunicazione presso le Pmi e la Pubblica Amministrazione, tuttora in larga misura latitanti o protagonisti di scarso rilievo del mercato. Il Presidente di Unicom ha lanciato anche un appello a migliorare il rapporto di collaborazione tra le Associazioni del comparto, esortandole “ad accantonare le piccole e sterili diatribe per far causa comune nel comune interesse”. Al termine della tavola rotonda Strona ha presentato il volume “Unicom 1977-2007. Trent’anni di buona comunicazione italiana” ed un’importante iniziativa che l’Associazione ha voluto mettere in campo, volta a promuovere la crescita e lo sviluppo del mercato: una campagna pubblicitaria che verrà programmata su Tv e stampa, mirata a sollecitare gli imprenditori, ad investire in comunicazione avvalendosi della collaborazione di imprese di comunicazione qualificate. Testimonial della campagna è Maurizio Costanzo, che ha fornito gratuitamente la sua testimonianza in favore della “buona” comunicazione.  
   
   
BLACK EXPERIENCE - VALORI E TENDENZE DEL NUOVO LUSSO - CARTABLACK  
 
Bankamericard - la divisione di carte di credito del Gruppo Deutsche Bank specializzata nei sistemi di pagamento – lancia sul mercato Carta Black, la nuova carta di credito esclusiva che fa proprio il concept evidenziato dalla ricerca “Black experience, valori e tendenze del nuovo lusso” elaborata da Future Concept Lab per Bankamericard sul mondo del luxury, sulle sue espressioni, i suoi territori e le tendenze dell’estetica. Carta Black oltre a essere uno strumento di pagamento, è il risultato di uno stile di pensiero fortemente condiviso dai trend-setter di oggi e da quelli emergenti. Si tratta di una scelta innovativa per la strategia di sviluppo di una carta di credito, un percorso originale condotto con la collaborazione di uno dei laboratori sociologici più avanzati che ha sviluppato uno studio sulle nuove frontiere del lusso con un approccio unico e originale: il nero come colore di riferimento, come codice visivo forte che accomuna l’esperienza e le estetiche dell’eccellenza. E’ così che Carta Black, si “veste” con il colore del lusso e del prestigio che si esprimono in una serie di servizi e vantaggi distintivi che trasmettono al cliente i valori propri di un’esperienza sensibile al benessere, al piacere, al confort. Carta Black può essere richiesta non solo dai correntisti Deutsche Bank, ma da tutti i titolari di conto corrente di altre banche in Italia del segmento premium. Offre un servizio di concierge disponibile 24 ore su 24, 365 giorni all’anno per qualunque esigenza. E la card Priority Pass che consente l’accesso illimitato a oltre 500 Vip Lounge aeroportuali in oltre 90 paesi al mondo, cui si aggiunge il Programma Millemiglia. .