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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER LA NANOELETTRONICA ENIAC HA SCELTO DI INSERIRE TRA I SUOI OBIETTIVI PRINCIPALI LO SVILUPPO DI APPLICAZIONI MEDICHE  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - L´eniac riunisce università e aziende europee di primo piano nel campo dei semiconduttori e della nanoelettronica, che collaboreranno nell´ambito del programma strategico di ricerca dell´Eniac per mettere a punto applicazioni mediche attingendo alle scoperte più recenti in fatto di nuovi materiali e tecnologie dei semiconduttori per la realizzazione di dispositivi medici personalizzati. La ricerca si è già indirizzata su aree quali sensori, microdispositivi per la somministrazione di farmaci e sistemi diagnostici personali. «Il settore sanitario è sull´orlo di un profondo cambiamento e beneficerà delle nanotecnologie sfruttando i tradizionali punti di forza dell´industria dei semiconduttori: miniaturizzazione, integrazione, alta qualità e affidabilità. Le società europee sono in ottima posizione per svolgere un ruolo fondamentale in questa rivoluzione,» ha affermato Alain Dutheil, vice presidente del consiglio di amministrazione dell´Eniac. «Il gruppo di lavoro dell´Eniac riunirà le attività congiunte di ricerca per sviluppare nuove tecnologie, con l´obiettivo di ottenere sistemi con un livello minimo di invasività per preservare una buona qualità di vita e più automatizzati per garantire una maggiore facilità d´uso e limitare gli errori umani. Questi sistemi, che contribuiranno a ridurre la spesa pubblica generale, dovrebbero offrire la massima qualità e affidabilità. Inoltre, queste nuove applicazioni mediche non si limiteranno a migliorare la qualità di vita del singolo, ma apriranno anche un vasto mercato per l´industria europea dei semiconduttori, oltre ad aprire nuove prospettive di occupazione altamente qualificata per le generazioni più giovani», ha aggiunto. In giugno, la Commissione europea ha proposto che l´Eniac venga trasformata in una Iniziativa tecnologica congiunta (Itc), conferendole una base giuridica e una struttura con una durata di almeno dieci anni. L´auspicio è che i ministri della ricerca d´Europa approvino in via definitiva la nuova Itc durante il Consiglio «Competitività» del 22 e 23 novembre. A quel punto il bilancio dell´Eniac dovrebbe ammontare a 3 Mio Eur, stanziati per il 60% dall´industria e per il restante 40% dalla Commissione europea e dai paesi partecipanti al progetto. Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Eniac. Eu .  
   
   
ISTITUTO EUROPEO DI BIOLOGIA VASCOLARE AFFRONTA IL PROBLEMA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI  
 
Bruxelles 26 novembre 2007 - Intensificare la ricerca cardiovascolare europea sarà l´obiettivo di una nuova collaborazione che verrà presentata a dicembre in occasione della conferenza Eurobioforum di Lisbona. L´istituto europeo di biologia vascolare (Evbi - European Vascular Biology Institute) aiuterà a orientare i finanziamenti, a coordinare i progetti e a promuovere le competenze necessarie per accelerare la ricerca in questo campo. «Sebbene negli ultimi decenni siano stati compiuti grandi progressi con alcuni farmaci, quali gli inibitori degli enzimi deputati alla trasformazione dell´angiotensina, che riducono la pressione sanguigna, e gli statins, che riducono i livelli di colesterolo, per fare un ulteriore, importante passo avanti sono necessarie terapie più sofisticate che agiscano direttamente a livello molecolare», ha dichiarato l´Evbi. L´istituto europeo di biologia vascolare farà leva su programmi già esistenti, come quello della Rete europea di genomica vascolare (Evgn - European Vascular Genomics Network), avviata nel 2004 nell´ambito del Sesto programma quadro Ue (6°Pq), che ha il compito di promuovere la cooperazione tra le varie istituzioni di tutta Europa. «L´istituto europeo di biologia vascolare segna una svolta nella nostra strategia di perpetuazione», ha affermato Catherine Clusel, responsabile di progetto della Rete europea di genomica vascolare. «Esso ci permetterà di presentare il quadro attuale a potenziali finanziatori, tra cui, da un lato le imprese farmaceutiche coinvolte nell´elaborazione dell´Agenda di ricerca strategica (Ars) per l´Iniziativa dei medicinali innovativi, e dall´altro le fondazioni europee pubbliche o private, disposte a sostenere i più prestigiosi gruppi di ricerca che lavorano in questo campo in Europa. L´evbi si occupa degli ostacoli individuati nell´Ars per la sicurezza e l´efficacia nelle malattie infiammatorie, con particolare riguardo all´arteriosclerosi e unisce luminari europei nel campo delle malattie cardiovascolari. » Tra il 30% e il 50% dei decessi in Europa, a seconda dei paesi, sono causati da malattie cardiovascolari. L´evbi intende concentrare le sue attività sull´arteriosclerosi, ritenuta dagli esperti la causa principale dell´80% dei decessi per motivi cardiovascolari. L´istituto intende sviluppare una nuova generazione di terapie farmacologiche e di vaccinazioni per arrestare l´avanzamento dell´arteriosclerosi, ma intende occuparsi anche di malattie correlate, ad esempio, attraverso terapie basate sulle cellule staminali per riparare il cuore in seguito a un infarto del miocardio o a un attacco cardiaco. La conferenza Eurobioforum è organizzata dalla Fondazione europea della scienza (Fes). Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esf. Org/ .  
   
   
STAMINALI, AL VIA IL PROGETTO "OFFICINA DEL CERVELLO" A NIGUARDA FORMIGONI: "FINANZIAMO CON 2,5 MILIONI LA STRUTTURA DEL PROF. VESCOVI"  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Curare le malattie neurodegenerative attraverso l´utilizzo delle cellule staminali e di tecniche avanzate di ingegneria dei tessuti e di nanotecnologia: è l´obiettivo del progetto di ricerca "Officina del cervello", presentato il 23 novembre alla stampa nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte il presidente lombardo, Roberto Formigoni, l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, il titolare del progetto, professor Angelo Vescovi, il direttore generale di Niguarda, Pasquale Cannatelli, e Maurizio Colombo, presidente di Neurothon Onlus. "Si tratta di un progetto ambizioso dotato di grande carica innovativa" (come l´ha definito il presidente Formigoni) che verrà finanziato e sostenuto dalla Regione Lombardia con 2,5 milioni di euro per i prossimi tre anni, ai quali si aggiungeranno le risorse messe a disposizione dall´associazione Neurothon Onlus. L´équipe del prof. Vescovi verrà ospitata nei laboratori dell´ospedale di Niguarda, grazie anche a una convenzione con il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell´Università Milano Bicocca. "L´attenzione di Regione Lombardia verso le malattie neurodegenerative come la Sclerosi Laterale Amiotrofica, l´Alzheimer o la Sclerosi Multipla - ha detto Formigoni - è dovuta soprattutto al preoccupante aumento dell´incidenza di queste malattie che tutt´ora non hanno possibilità né di prevenzione né di cura, e che sconvolgono in maniera spesso drammatica la vita dei pazienti e quella dei loro familiari. Ecco perché abbiamo deciso per questo sostegno finanziariamente importante nei confronti del lavoro del prof. Vescovi, una delle più autorevoli voci mondiali in questo campo". Formigoni ha quindi sottolineato la metodologia di questa iniziativa e l´importanza che avrà anche nel combattere la "fuga dei cervelli" dal nostro paese. "Siamo di fronte alla concreta applicazione del principio di sussidiarietà in ambito sanitario - ha spiegato - per recuperare i valori che stanno all´origine dell´assistenza ai malati. L´alleanza strategica nonché necessaria tra fondi pubblici e privati per far vivere queste nuove strutture multidisciplinari di ricerca è infatti l´unica possibilità di poter competere con i grandi paesi nel campo della ricerca. Con questo progetto, intendiamo portare la nostra realtà al cuore della ricerca scientifica per evitare le fughe dei cervelli, ma anzi per diventare polo di attrazione per scienziati e giovani ricercatori". Soddisfazione è stata espressa dall´assessore Bresciani per "un´iniziativa che va ad arricchire in maniera straordinaria il Piano regionale di ricerca sulle staminali. Con questo progetto, che vede alleato il sistema sanitario e quello universitario, ci stiamo muovendo decisamente verso il futuro". "Auguro quindi al prof. Vescovi e alla sua équipe - ha concluso Bresciani - di vincere questa sfida e di portare la Lombardia e l´Italia ai primi posti nel mondo nel campo della ricerca sulle staminali". Il prof. Vescovi dal canto suo ha spiegato come la ricerca - già sperimentalmente a buon punto - sia indirizzata essenzialmente alla costruzione di veri e propri "pezzi di ricambio" (creati partendo da cellule staminali) da trapiantare in quelle zone di cervello danneggiate dalla malattia. "In alcuni casi però questo non è sufficiente - ha aggiunto - e per questo stiamo sviluppando anche il lato della bioingegneria e della nanotecnologia, che ci permetterà di utilizzare al meglio le staminali". Attualmente in Italia le malattie neurodegenerative colpiscono all´incirca l´1,5 % della popolazione e si prevede che raddoppieranno nei prossimi 50 anni, complice anche la maggior aspettativa di vita. I malati di Sclerosi multipla sono attualmente 52. 000, con 1. 800 nuovi casi all´anno, mentre la Sclerosi laterale amiotrofica registra circa 7. 000 casi accertati con 1. 500 nuovi casi all´anno, e l´Alzheimer vede 901. 000 persone affette. .  
   
   
BRUXELLES (BELGIO): CONFERENZA BIOETICA  
 
Bruxelles, 26 novembre 2008 - Il 4 dicembre si terrà una conferenza dal titolo «Buone prassi in bioetica». I temi trattati riguarderanno le biobanche, le terapie cellulari e genetiche, le cellule staminali e i test genetici; particolare attenzione sarà dedicata ai fattori che coinvolgono le piccole e medie imprese (Pmi) europee. La conferenza, cofinanziata dalla Commissione europea a titolo del Sesto programma quadro (6°Pq), intende dare l´opportunità alle società del settore biotecnologico di rivolgere l´attenzione alle inquietudini della società. Inoltre essa metterà in grado il pubblico di comprendere meglio i problemi derivanti dalle pratiche quotidiane delle aziende che operano nel settore bioetico, in particolare le Pmi. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Swedenbio. Org/templates/calendar. Aspx?id=2036 .  
   
   
TAVOLA ROTONDA SUGLI ASPETTI ETICI DELLA TERAPIA RNAI  
 
Berlino (Germania), 26 novembre 2007 - Il 3 dicembre a si terrà una tavola rotonda sugli aspetti etici della terapia genetica basata sull´Rna interference. Nel corso dell´iniziativa saranno esaminati i vantaggi e i rischi della terapia per silenziamento genico rispetto ad altre terapie più convenzionali utilizzate attualmente nella cura di patologie gravi quali il cancro, la neurodegenerazione e le infiammazioni croniche. Parteciperanno alla tavola rotonda sia rappresentanti della comunità scientifica sia esperti di bioetica. Il dibattito è organizzato nell´ambito del progetto Right (Rna interference technology as human therapeutic tool, tecnologia Rna interference come strumento terapeutico). Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ip-right. Org/ .  
   
   
I PROBLEMI DELLE PATOLOGIE FEMMINILI CRONICHE: LA DIAGNOSI E LA PRESA IN CARICO DELLA PARTE FISICA E PSICOLOGICA DELLA DONNA  
 
Milano, 26 novembre 2007 – Si è svolto a Milano sabato 24 novembre il convegno organizzato da Aiv Onlus “La relazione medico-paziente nella malattia cronica femminile: riflessi psicologici e rapporti di coppia nel caso della vulvodinia” patrocinato dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo e con il sostegno economico di Epitech Group. Il tema ha attirato circa 70 donne con diversi partner e ha dato loro modo di condividere con altri la propria dolorosa esperienza. Fra il pubblico erano presenti anche medici, psicologi, infermieri e fisioterapisti, uniti dalla volontà di comprendere come lavorare in sinergia per sostenere problematiche di salute complesse e a volte difficili da diagnosticare con tempestività. Proprio i lunghi anni di attesa di una diagnosi sono la difficoltà maggiore da affrontare e la causa principale dei sentimenti di rabbia e sfiducia che molte donne si trovano ad affrontare. E insieme ad esse i loro partner, a volte ancora più disorientati e soggetti a reazioni psicologiche che hanno bisogno di essere comprese e magari modificate. Dal dibattito è emerso da più parti l’invito a un approccio sempre più multidisciplinare a questa patologia, che tenga in considerazione tutte le componenti fisiche ed emotive delle donne e delle coppie che devono affrontare quotidianamente una malattia cronica. Questo è uno degli scopi per cui è nata l’Associazione Italiana Vulvodinia Onlus – Aiv che nel suo Comitato Scientifico raccoglie psicologi, ginecologi, sessuologi, anestesisti e fisioterapisti. La Presidente Aiv, dott. Ssa Lucia Rizzi, ha ricordato l’importanza del dialogo per affrontare la patologia con i suoi disturbi e per intraprendere la giusta terapia che va calibrata sulla singola persona. Un aiuto che la moderna tecnologia offre è il dibattito attraverso i forum su internet, tra i quali quello attivato sul sito www. Vulvodinia. Org. Ma a questo è importante affiancare, ove possibile, la partecipazione a gruppi di auto-aiuto con incontri fisici periodici agevolati da psicologi professionisti e anche di questo si fa carico l’Associazione Italiana Vulvodinia Onlus. Il Direttore scientifico Aiv, il dott. Filippo Murina, ha ribadito la consapevolezza del bisogno di far conoscere ai colleghi l’esistenza di una malattia specifica riconducibile alla presenza di certi sintomi e da lì l’esigenza di iniziare a raccogliere dati precisi sulla dimensione del fenomeno che, proprio per l’ignoranza che lo circonda, non viene sufficientemente indagato e rapidamente riconosciuto, causando profondi disagi a tante donne e alle loro vite di relazione e familiari. Per questo a gennaio 2008 partirà la prima indagine conoscitiva che prevede l’invio di un breve ma preciso questionario a tutti i ginecologi italiani per raccogliere dati e per diffondere la consapevolezza dell’esistenza della vulvodinia. Solo così si può concretizzare l’aiuto alle donne, alla coppia e la lotta alle forme croniche che chiedono ogni giorno grande forza e speranza per essere affrontate. .  
   
   
FARMACO-PREVENZIONE: COMBATTERE IL TUMORE PRIMA CHE SI MANIFESTI PREMIATE LE NUOVE STRATEGIE DI LOTTA AL CANCRO RICONOSCIUTE LE TERAPIE BIOLOGICAMENTE AVANZATE. VINCONO I CENTRI DI RICERCA AFFERENTI A “LE MOLINETTE” DI TORINO, INT DI MILANO, OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA DI PERUGIA E IEO DI MILANO.  
 
 Milano, 26 novembre – Si chiama farmaco-prevenzione, la strategia per contrastare il processo di formazione del tumore prima ancora che la malattia si manifesti. “Parte da qui la nostra nuova sfida al cancro: sconfiggerlo puntando ad una valutazione del rischio individuale e a interventi sperimentali di prevenzione tramite farmaci specifici – afferma il prof. Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. L’essere all’avanguardia nell’individuare nuove strategie di lotta al tumore è la motivazione principale che ha portato la giuria ad individuare l’Ieo come uno dei vincitori del primo Premio Nazionale “Vittorio Alfieri”. Un riconoscimento andato a cinque Centri di eccellenza del nostro Paese che hanno contribuito in maniera determinante alla lotta di alcuni fra i più frequenti tumori: seno, mieloma multiplo, linfomi, leucemie. I premi, assegnati oggi a Milano, sono promossi dalla Fondazione e dalla Cassa di Risparmio di Asti, dalla Banca popolare di Milano e dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori- sezione di Asti e vengono consegnati al prof. Mario Boccadoro, al prof. Alessandro Massimo Gianni, al prof. Massimo Martelli al prof. Corrado Tarella e al prof. Umberto Veronesi. I Centri selezionati hanno contribuito in maniera determinante all’elaborazione di strategie e protocolli innovativi. Anche grazie a questi sviluppi, la mortalità per questi tipi di tumore ha registrato un forte calo negli ultimi vent’anni. “Oggi il cancro del seno, se si interviene in uno stadio iniziale, guarisce in più del 90% dei casi, con effetti minimi dal punto di vista estetico - continua il prof. Veronesi -. Siamo passati dalla strategia del “massimo tollerabile” a quella del “minimo efficace”: un cambiamento epocale avvenuto soprattutto grazie alla diagnosi precoce. Ma enormi passi avanti si sono registrati anche per quanto riguarda l’effetto psicologico degli interventi: cure sempre meno aggressive e sempre più rispettose dell’integrità del corpo femminile”. La tecnica del “linfonodo sentinella” messa a punto all’Ieo, che permette di procedere alla rimozione dei linfonodi dell´ascella solo quando è veramente necessario è oggi diventata uno standard internazionale. Il mieloma multiplo rappresenta un altro ottimo esempio di come i nuovi farmaci abbiano permesso di cambiare la storia naturale della malattia. Oggi si raggiungono percentuali di risposta dell’80%, con un 30-40% di remissione completa. “Recentemente sono state introdotte molecole che si sono dimostrate molto attive in pazienti in fase di ricaduta – spiega il prof. Mario Boccadoro, Direttore della Divisione Universitaria di Ematologia dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino -, molecole che il nostro Centro ha contribuito sostanzialmente a sviluppare. È stato dimostrato che esiste una sinergia fra questi nuovi farmaci e la “vecchia” chemioterapia convenzionale: “nuovo” e “vecchio” insieme sono in grado di migliorare nettamente la risposta alla terapia e la sopravvivenza dei pazienti. Sono state anche applicate con grande successo nuove procedure di trapianto allogenico non mielo-ablativo, molto meno tossico e maggiormente efficace”. Anche i linfomi hanno fortunatamente conosciuto un crollo verticale della mortalità: “Grazie soprattutto a una serie di significativi passi avanti, più che di un singolo grande balzo – spiegano il prof. Alessandro Massimo Gianni dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e il prof. Corrado Tarella dell’ Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino -: tra questi, alcuni nuovi farmaci, come gli anticorpi monoclonali e i fattori di crescita emopoietici, una radioterapia più efficace e meno tossica, e soprattutto un impiego ottimale dei farmaci a disposizione”. I due Centri di ricerca hanno per primi identificato il ruolo delle cellule staminali circolanti, che hanno permesso di abbattere drasticamente la mortalità da autotrapianto. Nei cosiddetti linfomi B ad alto grado, le sopravvivenze sono molto aumentate. Addirittura nei linfomi follicolari avanzati, finora considerati inguaribili, sono state ottenute lunghe sopravvivenze senza segni di ricaduta. Anche il gruppo di Perugia, che fa capo al prof. Massimo Martelli, ha ottenuto importanti risultati in tema di leucemie acute. Con il trapianto da donatore familiare è possibile attualmente guarire malati che avrebbero avuto una prospettiva di vita non superiore al 15%. “Il nostro lavoro si è concentrato nell’individuare una strategia che permetta di superare il rigetto e la malattia “trapianto contro ospite”, una grave condizione clinico-patologica provocata dalla aggressione del sistema immunitario del donatore contro il ricevente – spiega il prof. Martelli, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo dell’azienda Ospedaliera di Perugia -. Oggi, grazie all’impiego dei donatori familiari parzialmente compatibili, è possibile effettuare il trapianto in tutti i pazienti con leucemia acuta in cui se ne riscontri l’indicazione”. La Xv edizione dei Premi finalizzati alla lotta contro i tumori, ha voluto, per la prima volta, con il Premio “Vittorio Alfieri” riconoscere l’eccellenza dei “Centri di ricerca clinico-terapeutica”, cioè a vantaggio diretto dei pazienti. “In particolare - afferma Alessandro Pileri, professore emerito di Ematologia all’Università degli Studi di Torino e presidente della commissione giudicatrice – abbiamo quest’anno voluto premiare quei Centri che si sono distinti per nuovi razionali clinico-biologici e conseguente elaborazione di strategie e protocolli terapeutici innovativi, altamente efficaci e riconosciuti a livello internazionale. Centri che hanno contribuito a consolidare nel mondo la fama della scuola oncologica ed ematologica italiana”. .  
   
   
“BANCA REGIONALE DEL TESSUTO MUSCOLO-SCHELETRICO”  
 
 Milano, 26 novembre 2007 - Il tessuto osseo è il primo tessuto trapiantato in Regione Lombardia con un fabbisogno pari a 179 tessuti per milione di abitanti , come dimostrato dai dati del Centro Regionale di Riferimento per il Trapianto di organi e tessuti. Per questo motivo la Banca Regionale di Tessuto Muscolo-scheletrico rappresenta un servizio indispensabile nella raccolta , certificazione di idoneità e distribuzione dei tessuti. L’attività della Banca è strettamente correlata e dipendente dall’attività di prelievo e di trapianto delle Ortopedie del territorio. “La Banca regionale del tessuto muscolo-scheletrico,” spiega la dott. Ssa Faré responsabile della Banca, è stata istituita nel 2003 e ha sede presso l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini. (rif. Dgr 28/4/2003 – N. 12847 – Ddg 1/4/2003 n. 5529- legge 91/99). La sede è operativa per accettazioni e ritiro tutti i giorni dalle 8 alle 20. 00. Le Banche del tessuto muscolo-scheletrico sono strutture sanitarie pubbliche o accreditate , senza attività di lucro, che hanno il compito di conservare, distribuire i tessuti e le cellule prelevati, certificandone la rintracciabilità, l’idoneità e la sicurezza. “La Banca”, dice la dott. Ssa Farè,” rappresenta il ponte tra Donatore e Ricevente. Garantisce la qualità e sicurezza dei tessuti distribuiti . In base al monitoraggio che si effettua dei riceventi si è potuto constatare come , negli anni, la qualità della vita , dei beneficiari , ha ottenuto degli standard elevati di qualità e miglioramento”. La Banca è una struttura etica, pubblica, fondata sulla donazione. Risponde a principi di equità, trasparenza, sicurezza, qualità, economicità, ricerca e sviluppo. I donatori di tessuto muscolo-scheletrico possono essere di due tipologie: viventi ( autologhi o allogenici), oppure donatori da cadavere (a cuore fermo o a cuore battente). Dai donatori viventi si ricevono epifisi femorali mentre da donatori a seguito di decesso si ha una possibilità di prelevare una maggiore varietà di tessuti ( osteoarticolari, tendini, menischi) , ottenendo quindi un’ottimizzazione dei costi di gestione. Dal 2006 si riscontra un elevato incremento del numero delle richieste di tessuto tendineo (tendine di Achille, tendine rotuleo e tendine tibiale) per la ricostruzione di legamento crociati posteriori e/o anteriori del ginocchio. Le attuali indicazioni prevedono che, per tali interventi, il gold standard , sia ancora il tendine autologo e consigliano l’utilizzo dell’allograft solo in pazienti con lesioni di più legamenti o lesioni inveterate complete. Sinora sono stati effettuati 26 trapianti di menisco con tessuto da Banca. Attualmente i Centri che collaborano con la Banca per la raccolta di tessuto osseo sono 16 e nel 2006 la Banca ha raggiunto l’autosufficienza nella distribuzione delle teste di femore prelevate da donatori viventi afferenti alle Ortopedie del territorio Regionale per sottoporsi ad interventi di protesi d’anca. Per il prelievo di tessuto da donatore cadavere (donatore multiorgano a cuore battente) la Banca collabora con l’ospedale S. Matteo di Pavia. Il recupero di tessuto osseo risulta però essere insufficiente a ricoprire il fabbisogno lombardo e il tessuto viene recuperato da altre Banche italiane. Per tale motivo occorrerebbe sensibilizzare la popolazione allo scopo di incentivare la donazione di tessuto muscolo-scheletrico . Ù Sono in programmazione nel corso del 2007-2008 corsi di formazione da parte del personale della Banca per tutto il personale ortopedico e infermieristico in numerosi ospedali lombardi per incrementare la raccolta. In occasione di questo corso per addetti ai lavori ed esperti , si intende dare un quadro specifico e dettagliato ai partecipanti sulle attività della Banca. La attività principali della Banca del tessuto muscolo-scheletrico sono: - promuovere e organizzare il prelievo dei tessuti - conservare i tessuti prelevati - certificare l’idoneità dei tessuti destinati al trapianto - distribuire i tessuti prelevati a seconda delle necessità territoriali - raccogliere il monitoraggio dei riceventi Alcuni Dati Attività Banca del tessuto muscolo-scheletrico – Istituto Ortopedico Gaetano Pini (9 mesi 2007)
Tipo Tms Tms Prelevato Tms Trapiantato
Teste di Femore 444 490
Teche Autologhe 106 69
Innesti Massivi 32 9
Tendini/menischi 28 107
Osso Liofilizzato / 142
Totale 610 817
La funzione dell’innesto osseo è quella di fungere da supporto strutturale, da riempitivo nei casi di perdita di sostanza ossea, e di stimolare la crescita ossea del paziente. Le tipologie di tessuto muscolo –scheletrico trapiantate sono; ossa in toto (innesti massivi), segmenti ossei , legamenti, per un totale di 130 tipologie diverse di Tms. .
 
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: DEFINITO CONTRATTO FORMAZIONE SPECIALISTICA MEDICI  
 
Trieste, 26 novembre 2007 - Con il lavoro congiunto di Regione, Università di Trieste e Udine ed Aziende sanitarie è stato definito il testo del contratto di formazione specialistica per i medici. Il Friuli Venezia Giulia, prima regione in Italia, si dota di uno strumento finalizzato all´apprendimento delle capacità professionali inerenti al titolo di specialista, mediante la frequenza programmata delle attività didattiche formali e lo svolgimento di attività assistenziali funzionali alla progressiva acquisizione delle competenze previste dall´ordinamento didattico della scuola sulla base di quanto dettato dall´Unione europea. Il medico specializzando opererà nell´Azienda sanitaria assegnatali seguendo con profitto il programma di formazione e svolgendo le attività teoriche e pratiche previste dall´ordinamento didattico della scuola determinato secondo la normativa vigente in materia, in conformità alle indicazioni Ue. L´università e la Regione si impegnano a far seguire il medico in formazione specialistica da un tutore, designato annualmente dal Consiglio della scuola. Le modalità di svolgimento delle attività teoriche e pratiche del medico in formazione specialistica, la rotazione tra le strutture inserite nella rete formativa, nonché il numero minimo e la tipologia di interventi pratici da eseguire personalmente sono quelli determinati all´inizio di ogni anno accademico dal Consiglio della scuola in conformità agli ordinamenti didattici ed agli accordi tra Università e Azienda sanitaria coinvolta. L´università e la Regione garantiscono al medico in formazione specialistica la partecipazione guidata alla totalità delle attività mediche dell´unità operativa presso la quale è assegnato, nonché la graduale assunzione di compiti assistenziali e l´esecuzione di interventi con autonomia vincolate alle direttive ricevute dal tutore, in coerenza al processo formativo. L´attività del medico in formazione specialistica deve essere comunque coerente con il percorso formativo. In nessun caso l´attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva di quella del personale istituzionalmente preposto allo svolgimento della medesima. L´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Ezio Beltrame, in occasione della firma dei primi settanta contratti, sui settecento previsti, ha sottolineato il grande valore dell´accordo che oltre a porre la Regione all´avanguardia costituisce un ulteriore tassello per il progresso del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
POSTI LETTO PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI IN PIEMONTE DESTINATI 20 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 26 novembre 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Eleonora Artesio e dell’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso, ha deliberato lo stanziamento di 20 milioni di euro (metà su fondi sanitari e metà su fondi delle politiche sociali) destinati ad incrementare i posti letto da convenzionare con il sistema pubblico regionale per l’assistenza residenziale a favore degli anziani non autosufficienti. Si stima che le risorse erogate possano consentire la creazione di 1290 nuovi posti letto su tutto il territorio regionale. I fondi, riservati esclusivamente a favore di anziani non autosufficienti per i quali l’Unità di Valutazione Geriatrica territorialmente competente ha già previsto un progetto socio-sanitario in struttura residenziale, andranno a coprire gli oneri derivanti sia dalla retta sanitaria, a carico dell´Asl, sia, laddove previsto dalla normativa vigente, l´integrazione da parte del Soggetto Gestore delle funzioni socio-assistenziali della retta a carico del cittadino,. Si riserva una priorità di inserimento, per una percentuale di almeno il 25%, per gli anziani non autosufficienti già valutati dalla competente commissione U. V. G. E già inseriti da almeno un anno in struttura residenziale con onere tariffario a totale loro carico. Il riparto delle risorse sarà effettuato tenendo conto sia della popolazione anziana, con particolare attenzione a quella ultrasettantacinquenne, residente in ciascuna A. S. L. , sia dell’indice di posti letto per anziani non autosufficienti attivati in ciascuna A. S. L. E del numero complessivo dei soggetti in lista d’attesa. “Il Piemonte è una delle regioni più interessate dal fenomeno dell´invecchiamento della popolazione – hanno dichiarato le assessore Artesio e Migliasso - e a fronte di un fenomeno così rilevante, la programmazione regionale deve porre particolare attenzione alle politiche a favore di questa fascia della popolazione soprattutto di quella non autosufficiente, a cui occorre dare risposte che siano all´altezza delle necessità, sia potenziando, come si sta facendo, l’assistenza domiciliare, sia dando risposte anche al bisogno di residenzialità in strutture Raf ed Rsa”. .  
   
   
“DONARE IL SORRISO”: PROTESI DENTARIE GRATUITE PER DETENUTI PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA VIENE REALIZZATO UN PROGETTO SOCIO-SANITARIO ODONTOIATRICO A COSTO ZERO.  
 
Roma, 26 novembre 2007 - “Donare il Sorriso”. Questo il nome del progetto per la fornitura di protesi dentarie gratuite ai detenuti delle carceri della Regione. L’iniziativa, realizzata dalla Regione, dalla Asl Rm A Ospedale G. Eastman, U. O. Di Odontostomatologia Domiciliare in collaborazione con gli imprenditori del settore odontoiatrico, consentirà la fornitura gratuita di dentiere ai detenuti. “Donare il Sorriso” rappresenta un ulteriore tassello al progetto pilota di conoscenza, prevenzione e cura delle malattie della bocca per tutti i ceti deboli e particolarmente vulnerabili e svantaggiati varato dalla Regione Lazio. .  
   
   
SERVIZIO DI CURE PALLIATIVE IN TRENTINO FINANZIATO IL NUOVO HOSPICE DI MORI DOPO MEZZOLOMBARDO, UNA TERZA STRUTTURA SARÀ REALIZZATA A TRENTO SUD  
 
 Trento, 26 novembre 2007 - Il sistema di cure palliative si rafforza in Trentino. Dopo la struttura di Mezzolombardo dello scorso anno, la giunta provinciale ha deciso stamani di finanziare – su proposta dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli – le attrezzature del nuovo hospice che sarà realizzato a Mori e ha individuato la nascita di una terza struttura a Trento Sud. Per il centro di Mori è stato deciso uno stanziamento di circa 700 mila euro, in prevalenza fondi statali erogati proprio per la costruzione di hospice. La novità dell’aggiornamento del programma per la realizzazione della rete delle cure palliative in Trentino consiste nella decisione della giunta di non realizzare delle aree dedicate ai malati terminali nei vari presidi ospedalieri ma di realizzare degli hospice dedicati. Il primo è già in funzione a Mezzolombardo, un secondo sarà realizzato a Mori e un terzo a Trento Sud. L’aggiornamento al programma per la realizzazione delle rete di cure palliative in provincia di Trento, approvato oggi dalla giunta su iniziativa dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli, conferma la volontà di istituire una serie di strutture specifiche per i malati terminali (hospice), sostituendo la scelta precedente che mirava invece a creare all’interno dei presidi ospedalieri delle aree dedicate. A Mezzolombardo è già in funzione un hospice. E proprio in considerazione dei positivi riscontri maturati a Mezzolombardo e nell’ottica di potenziare significativamente la rete delle cure palliative, la giunta ha deciso di riconsiderare gli interventi relativi alla creazione delle aree presso i presidi ospedalieri di Cles, Borgo, Cavalese, Arco, Rovereto e Tione. La delibera di oggi individua due nuove strutture hospice, appositamente dedicate, una nel comune di Mori ed una a Trento Sud. Nel caso di Mori, l’intervento della Provincia autonoma di Trento, per complessivi 700 mila euro, servirà a potenziare l’assistenza presso le sedi distrettuali e le strutture esistenti attraverso l’acquisto di nuovi arredi e attrezzature. Resta da chiarire che, in ogni caso, l’assistenza palliativa ed antalgica è assicurata presso le strutture ospedaliere nell’ambito dell’area medica, in presenza di ricovero, per tutti i casi che necessitano di questo livello di protezione. Il progetto di realizzare i due nuovi hospice ha già ottenuto il parere favorevole preliminare del Ministero della Salute, il quale ha valutato positivamente l’ipotesi di riallineamento alle direttive nazionali di realizzazione di strutture territoriali dedicate, con gli hospices a Mori ed a Trento Sud. In particolare, per l’hospice di Mori, va rilevato che, con protocollo d’intesa firmato in data 10 ottobre 2007 relativo all’accordo fra la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e la Casa di soggiorno Cesare Benedetti di Mori, risultano a carico della Provincia solo gli oneri relativi agli arredi ed alle attrezzature, mentre per quanto riguarda la costruzione dell’immobile gli oneri sono a carico della Casa di soggiorno. In attuazione del protocollo, la Casa di soggiorno Cesare Benedetti, ha già presentato il 12 novembre scorso il progetto preliminare dell’hospice di Mori. L’hospice Trento Sud è in una fase preliminare. Attualmente è in corso l’istruttoria per la sottoscrizione del protocollo d’intesa relativo all’accordo fra la Provincia autonoma di Trento ed i soggetti interessati al finanziamento, realizzazione e gestione della struttura. Per quanto riguarda il potenziamento delle sedi distrettuali territoriali e delle strutture già esistenti finalizzate alle cure palliative, è stato in ogni caso predisposto il piano acquisti arredi e attrezzature sanitarie, così da far fronte alle nuove esigenze e garantire il ruolo dell’hospice di Mezzolombardo per tutto il territorio provinciale. Nel programma saranno coinvolti i Distretti sanitari ancora privi del servizio cure palliative. L’hospice di Mezzolombardo ha richiesto un investimento per 977. 082,76 euro. In precedenza il ministero della Salute aveva riconosciuto alla Provincia autonoma di Trento la somma di 1,70 milioni di euro per gli interventi di potenziamento del servizio cure palliative. La parte del finanziamento assegnata alla Provincia e non ancora utilizzato ammonta a 777. 973,08 euro. La cifra sarà destinata all’acquisto degli arredi e delle attrezzature presso l’hospice di Mori (700 mila euro) e presso le sedi distrettuali e le strutture già esistenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (circa 78 mila euro). .  
   
   
INAUGURATO L’ANNO ACCADEMICO 2007/2008 DEI CORSI DELLE PROFESSIONI SANITARIE CIRCA 660 GLI STUDENTI ISCRITTI AI SETTE CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI ATTIVATI A TRENTO, ROVERETO ED ALA. UN’OTTANTINA I MEDICI CHE SI STANNO SPECIALIZZANDO GRAZIE AGLI INTERVENTI DELLA PROVINCIA.  
 
Trento, 26 novembre 2007 – L’intesa fu stipulata nel 2003 tra la Provincia autonoma di Trento e le Università degli studi di Trento e di Verona: da allora è stato un crescendo di iscrizioni ma anche di impegno per organizzare sedi e corsi all’insegna della qualità. Ed oggi sono 660 gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle professioni sanitarie che si svolgono tra Trento, Rovereto ed Ala. A questi si aggiungono 14 medici impegnati nella scuola triennale di formazione specifica in medicina generale a Trento ed altri 63 medici che si stanno specializzando, su posti aggiuntivi, presso le Facoltà di Medicina di Verona, Padova, Brescia ed Udine. I dati sono stati forniti questo pomeriggio, in occasione della cerimonia di inaugurazione dei corsi delle professioni sanitarie – anno accademico 2007/2008. “Anche se non abbiamo una facoltà di medicina – ha esordito nel suo intervento l’assessore alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento, Remo Andreolli – questa mancanza non ha impedito percorsi originali di formazione grazie alla collaborazione fra le università di Trento e Verona ed all’impegno di moltissimi soggetti”. Una collaborazione per nulla scontata – e nei loro interventi Michele Tansella, preside della facoltà di medicina e chirurgia di Verona che ha parlato a nome del rettore dell’ateneo scaligero, Alessandro Mazzucco, e Renzo Antolini delegato dal rettore Davide Bassi hanno posto l’accento sulla qualità dei risultati ottenuti – che nasce anche da una continua ricerca di soluzioni per garantire elevati standard sia a livello di contenuti che di strutture. Dello stesso avviso il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Carlo Favaretti che ha parlato di un impegno organizzativo (non solo strutture ma anche strumenti, ad esempio la biblioteca specialistica) nonché di sviluppo delle risorse umane. Sono sette corsi di laurea delle professioni attivati a Trento, Rovereto ed Ala: infermiere, tecnico di radiologia medica, fisioterapista, tecnico di laboratorio biomedico, igienista dentale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Tale formazione è assicurata tramite un protocollo d’intesa stipulato come detto nel 2003 tra la Provincia Autonoma di Trento e le Università degli Studi di Verona e Trento. Accanto alla Scuola triennale di formazione specifica in medicina generale a Trento attualmente frequentata da 14 professionisti, si affiancherà entro l’anno un ulteriore corso che potrà essere frequentato da 15 medici. La Provincia inoltre sostiene la spesa relativa ai contratti di formazione specialistica di cui attualmente stanno beneficiando 63 medici specializzandi nelle università di Verona, Padova, Brescia ed Udine convenzionate con la Provincia autonoma. “Il vostro percorso, la qualità richiesta per accedere ai corsi e quella erogata durante questa esperienza – ha aggiunto Andreolli – è un investimento della comunità per la crescita complessiva del sistema sanitario provinciale. Una qualità che viene riconosciuta anche dall’esterno, penso ad esempio alla recente visita del ministro Livia Turco che ha inaugurato il Polo universitario riconosciuto come parte integrante della facoltà di medicina di Verona”. “L’impegno della Provincia – ha aggiunto Andreolli che ha ricordato la cifra di 8,5 milioni di euro annui spesi per la formazione del personale sanitario – non verrà meno anche perché riteniamo che è grazie alla possibilità di fare questa esperienza “sul campo” che si possa realizzare nel concreto il principio che vuole sempre e comunque la persona al centro delle politiche per la salute”. Alla cerimonia hanno preso la parola anche i rappresentanti di chi frequenta i diversi corsi che hanno riconosciuto l’importanza di questa opportunità chiedendo nel contempo un ulteriore impegno sul fronte del riconoscimento dei ruoli e degli sbocchi professionali. A chiudere l’incontro, Tom Jefferson, medico epidemiologo, tra i fondatori della Sezione vaccini della Cochrane Collaboration e autore del libro “Attenti alle bufale”, tema per l’appunto centrale del suo intervento e spunto per un breve dibattito con i presenti. .  
   
   
DELEGAZIONE DI IMPRESE LAZIALI ALLA FIERA “THE BIG FIVE SHOW”  
 
Roma, 26 novembre 2007 - Presso il Dubai International Convention and Exhibition Centre, dal 25 al 29 novembre prossimo, una selezionata delegazione di imprese laziali prenderà parte all’iniziativa che rappresenta una delle manifestazioni più prestigiose per la promozione dei materiali da costruzioni, metalli e vetro, bagno, ceramiche, marmi, macchinari e tecnologie per l’Area del Medio Oriente. Dopo il successo conseguito alla partecipazione delle 3 precedenti edizioni, Unioncamere Lazio organizza nuovamente una collettiva di imprese laziali dei settori menzionati. In particolare la collettiva delle imprese del Lazio espone con le seguenti produzioni ed attività: l’arredamento bagno, i mobili d’arte, la decorazione d’interni, le porte tagliafuoco, i sistemi di copertura, le tecnologie relative al trattamento delle acque, le pitture ed i prodotti vernicianti, i mastici per il marmo, la lavorazione artistica del marmo, i macchinari ed utensili, i caminetti e termocamini, i lavandini ed acquai, i prodotti finiti e semilavorati di marmo. Il mercato degli Emirati Arabi Uniti si conferma un’area ad elevato dinamismo con particolare riferimento ai progetti di investimento nel settore delle costruzioni. Lo sviluppo immobiliare rappresenta un eccellente volano per l’intera economia del Paese. Questa edizione vedrà l’Italia in una posizione preminente sia per il numero di espositori, 450, con un 41% in più rispetto alla scorsa edizione sia per l’area espositiva che si estenderà su una superficie complessiva di 8. 000 mq. .  
   
   
MANTOVA: ESPOSIZIONE DI MACCHINE AGRICOLE IN RUSSIA  
 
Mantova, 26 novembre 2007 - La Russia è la nuova frontiera per la meccanica agricola mantovana. Un gruppo di imprese della nostra provincia, coordinate da Promoimpresa, Azienda speciale della Camera di Commercio di Mantova, nell’ambito di un progetto finanziato dall’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e sistema camerale lombardo, prenderanno parte dal 20 al 23 novembre alla 11° edizione di “Yugagroprom”, la manifestazione fieristica di livello internazionale punto di riferimento per il mercato della Russia meridionale, attualmente una delle aree commerciali con interessanti tassi di sviluppo e una costante richiesta in aumento di macchinari per l’agricoltura. Alla fiera, che si svolge a Krasnodar, una località situata in prossimità delle coste orientali del Mar Nero, tra Ucraina e Georgia, capitale di un importante distretto della Russia meridionale, saranno presenti 11 aziende lombarde, di cui 6 mantovane: “Emy Elenfer” di Governolo; “S. C. F. Di Franzoni Giulio” di Pegognaga; “Cosmeco” di Ostiglia, “Stacmec” di Moglia, “B. M. Di Brioni e Missora” di Motteggiana, “F. Lli Cressoni spa” di Volta Mantovana. Faranno parte della delegazione anche 5 aziende di altre province lombarde: “Ma-ag” di Casalbuttano (Cr), “Bianchi” di Piadina (Cr), Neron International di Bergamo, Pignagnoli e Moro Aratri di Brescia . Le imprese lombarde esporranno le macchine su uno spazio collettivo di oltre 130 metri quadrati. La promozione della meccanica agricola, settore particolarmente vocato all’export e rappresentato a Mantova da imprese tecnologicamente molto avanzate e i cui prodotti sono apprezzati sui mercati esteri, attraverso Promoimpresa farà tappa nel mese di gennaio del prossimo anno, in Ucraina a Kiev, dove si svolgerà un’altra importante fiera di settore. .  
   
   
FIERA DELL’ASTRONOMIA AMATORIALE FORLÌ 1 E 2 DICEMBRE 2007 COMETE, PIANETI EXTRASOLARI E UN PLANETARIO PER RIMIRAR LE STELLE  
 
Forlì, 26 novembre 2007 - Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2007 ritorna, alla Fiera di Forlì, l’appuntamento con la Fiera dell’Astronomia, la manifestazione che, per prima in Italia, ha dato spazio e visibilità ai tanti gruppi di astrofili presenti su tutto il territorio nazionale. Oltre ad essere un importante momento commerciale, con la partecipazione di produttori e rivenditori di strumenti ed accessori per l’osservazione astronomica, è l’occasione per incontrare i tanti Club ed Associazioni presenti che si dedicano con passione a divulgare la conoscenza della ‘volta celeste’ tramite incontri, corsi di formazione, serate osservative, mostre tematiche. L’importanza delle osservazioni di pianeti, costellazioni e dei fenomeni astronomici compiuta dagli astrofili è riconosciuta anche dalla comunità scientifica internazionale quale contributo all´avanzamento delle conoscenze e alla diffusione dell´astronomia. A differenza di altri incontri e meeting per professionisti e studiosi, l’evento forlivese ha un alto contenuto divulgativo ed è perciò particolarmente interessante anche per chi si avvicina per la prima volta a questo affascinante universo. Accanto alla rassegna espositiva, ogni anno viene organizzato un meeting aperto al pubblico, che quest’anno si occuperà di Comete e dei pianeti al di fuori del sistema solare, affascinante argomento che apre ipotesi sulla possibilità di vita nello spazio. Questo il programma degli incontri, gratuiti ed aperti al pubblico, organizzati da Uai – Unione Astrofili Italiani, che si svolgeranno nella sala conferenze della Fiera di Forlì. Sabato 1 dicembre Le Comete - Ore 15. 30 ‘Mc. Naught: la grande cometa dei due mondi’ relatore Claudio Balella; Ore 16. 10 ‘L’esplosione della cometa Holmes nel cielo settentrionale’ relatore Rolando Ligustri (Sezione Comete Uai); Ore 16. 50 ‘La cometa Holmes ripresa dai telescopi remoti Skylive/uai’ relatore Giorgio Bianciardi (Uai). Domenica 2 dicembre I Pianeti Extrasolari: Ore 10. 30 ‘Alla ricerca di nuovi mondi’ relatore francesco Marzari (Dip. Di Fisica Università di Padova); Ore 11. 10 ‘ La scoperta del transito del pianeta extrasolare Hd 17156b’ relatore Mauro Barbieri (Lam Osservatorio di Marsiglia); Ore 11. 50 ‘ La cronaca della scoperta del pianeta extrasolare Hd 17156b’ relatori Claudio Lopresti, Federico Manzini, Roberto Crippa, Daniele Gasparri. L’osservazione dei pianeti extrasolari, diversamente da quanto si potrebbe pensare, è possibile con un’attrezzatura relativamente semplice: bastano un telescopio, anche di piccolo diametro, e una camera Ccd; vari astrofili sono riusciti ad osservare e misurare il transito della maggior parte dei pianeti transitanti sinora scoperti, il loro numero aumenta costantemente, al ritmo di circa uno ogni sei mesi. Al momento sono oltre sessanta, raggruppabili in famiglie omogenee a seconda delle loro caratteristiche comuni: i Giganti, le Sfere Gelate, i Pianeti ibridi e i Mondi vaganti, recente scoperta che generato un´accesa diatriba tra gli astronomi. Per rimirar le stelle sarà presente il planetario Starlab, una cupola gonfiabile che simula la volta celeste. All’interno del planetario si potrà ammirare uno straordinario cielo stellato e gli esperti vi illustreranno le costellazioni, le stelle ed i principali oggetti celesti osservabili nelle notti d’inverno, l’orientamento degli astri, i miti e le leggende che hanno animato la fantasia degli uomini fin dalla notte dei tempi. La Fiera dell’Astronomia Amatoriale si colloca nell’ambito di uno dei più importanti eventi nazionali “consumer” di settore; quello con la Grande Fiera dell’Elettronica. Le cifre sono quelle delle grandi occasioni: 400 espositori, 22. 000 mq di esposizione e 29. 000 visitatori attesi alla manifestazione. Oltre all’elettronica e all’astronomia, la manifestazione propone altri interessanti appuntamenti: il concorso dell’Inventore Elettrico - Elettronico, Photo Cine Video, con ben due sale pose per i fotoamatori, la mostra mercato dei dischi e cd da collezione, e il mercatino Radio Expò dedicato ai nostalgici delle radio d’epoca e dei sistemi di comunicazione vintage. Blunautilus. It .  
   
   
RESTRUCTURA, L’IMPEGNO DELLA REGIONE PER L’ARCHITETTURA SOSTENIBILE E L’EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Torino, 22 novembre 2007 - Dal 29 al 2 dicembre al Lingotto Fiere si si svolgerà il salone “Restructura”, giunto alla 20ma edizione e presentato il 22 novembre nel corso di una conferenza stampa in Regione, presenti gli assessori alle Politiche Territoriali, Sergio Conti, all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, il direttore generale di Lingotto Fiere, Andrea Varnier, e il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, Riccardo Bedrone. “Restructura pone l’accento sull’architettura sostenibile e sull’efficienza energetica, temi ai quali la Regione dedica grande attenzione. La programmazione regionale punta alla sostenibilità dello sviluppo” – ha esordito Conti. “Un esempio concreto sul versante della sostenibilità ambientale è dato dai progetti strategici che la Regione ha da tempo avviato e finanziato per l’uso razionale dell’energia, che vanno dall’estensione delle reti di teleriscaldamento alla verifica di efficienza energetica degli edifici, dal sostegno alla revisione dei processi industriali alle ricerche e prototipazioni sulle potenzialità dell’idrogeno, applicando ricerca e innovazione ad ambiti settoriali diversi in direzione di un unico macro-obiettivo” ha affermato de Ruggiero. “Per giungervi occorre compiere una svolta culturale epocale, che riconosce nella cura della qualità del territorio e dell’ambiente un elemento cruciale per la costruzione di un nuovo modello di competitività del Piemonte- ha dichiarato Conti. Questo implica un uso sobrio delle risorse fisiche e naturali, che si concreta nel preservare il territorio, l’ambiente ed il paesaggio da ulteriori aggressioni degenerative. Ne consegue che il risanamento e il riuso dei siti industriali dismessi diventa un’opzione prioritaria alla quale accompagnare la concentrazione e la qualificazione delle nuove aree industriali e logistiche, dotandole di servizi avanzati e sottoponendole a criteri di sostenibilità energetica e compatibilità paesaggistica. ” “La situazione dell’aria nelle nostre città rimane grave- ha ricordato de Ruggiero – superando i limiti imposti dall’Unione Europea a tutela della salute umana. Ma i primi dieci mesi del 2007, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ci rivelano che i dati sono migliori. Possiamo registrare per la diffusione di Pm10 un - 21,1 % di giorni di superamento dei limiti, in pratica quasi il 16% in meno di media. Questo conferma che la strada intrapresa per ridurre l’inquinamento atmosferico è corretta e, quindi, non possiamo abbassare la guardia, né fermare quanto abbiamo avviato sia nel campo della mobilità, sia in quelli dell’efficienza energetica e architettura sostenibile, con una nuova attenzione per l’impatto ambientale di materiali, impianti e tecnologie. La Regione lo ha fatto con il “Piano stralcio per il riscaldamento ambientale e il condizionamento” e la recente legge regionale 13/2007 “Disposizioni in materia di rendimento energetico in edilizia” che introduce criteri, condizioni, modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica”. Restando nell’ambito dell’edilizia, Conti ha ricordato il Programma Casa, 10. 000 alloggi entro il 2012, approvato nello scorso dicembre e di cui si vedono già i risultati dei primi bandi. Alla sua prima uscita ufficiale, il direttore generale di Lingotto Fiere Andrea Varnier ha illustrato i dati salienti della manifestazione “C’è grande attesa per questa ventesima edizione di Restructura Extra, che sarà caratterizzata da numeri importanti, in termini di superficie espositiva e di aziende partecipanti. Quasi 39. 000 i metri quadri occupati - con un incremento del 15% rispetto al 2006 - e 415 gli espositori alla data attuale, provenienti da tutte le regioni italiane. Un segnale molto positivo per una rassegna che, per il traguardo dei vent’anni si presenta rinnovata nei contenuti, con un’attenzione particolare ai temi del costruire sostenibile, e nella forma, con una riorganizzazione delle aree espositive che faciliterà la visita di operatori e pubblico”. Accanto alla consueta offerta espositiva di prodotti e servizi “la ricchezza del calendario dei convegni – ha proseguito Varnier – sottolinea la vitalità della nostra manifestazione, con ben 43 eventi in programma che toccano tutte le merceologie del Salone e rappresentano un valore aggiunto in termini di approfondimento e aggiornamento professionale”. Ad aprire Restructura Extra - giovedì 29 - sarà il convegno inaugurale sul tema “Costruire senza distruggere”, curato da Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, Cna, Confartigianato, Casartigiani e Promotor International. “Sarà un’occasione importante – come ha sottolineato Riccardo Bedrone, presidente dell’Ordine “per anticipare il Congresso Mondiale degli Architetti - atteso al Lingotto Fiere nel 2008 – e focalizzare l’attenzione sulla sostenibilità ambientale come punto cardine delle strategie in campo edilizio e urbanistico”. Bedrone, infine, ha ribadito “l’importanza del recupero degli antichi mestieri artigiani a rischio di estinzione, che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per il settore, come ben testimonia la Guida dei mestieri artigiani nell’architettura - curata da Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte, Ordine Architetti Torino, Unione Cna Costruzioni, Confartigianato Piemonte, Casartigiani Piemonte - che sarà presentata al Salone venerdì 30”. .  
   
   
ART FOR BUSINESS FORUM 2007: L’ARTE INCONTRA L’IMPRESA VENERDI’ 23 E SABATO 24 NOVEMBRE 2007 - MILANO, AREA BICOCCA 48 ORE DI INCONTRI, WORKSHOP CON MANAGER E ARTISTI, CONVERSAZIONI, TAVOLE ROTONDE E SERATE D’ARTE  
 
Milano, 26 novembre novembre 2007 - Promosso da Hangar Bicocca, spazio dedicato all’arte e alla cultura contemporanea internazionale, e da trivioquadrivio, società di consulenza culturale per lo sviluppo organizzativo, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Art For Business Forum 2007 (www. Artforbusiness. It) è stato il primo appuntamento di un progetto pluriennale per approfondire e dibattere il tema del valore dell’arte nello sviluppo d’impresa. Due giorni di incontri, tavole rotonde e workshop a Milano con il coinvolgimento - venerdì 23 e sabato 24 novembre 2007 - di personalità internazionali appartenenti al mondo dell’arte, della cultura e del design, insieme a imprenditori, manager e consulenti di aziende che presenteranno importanti case history sul tema. Per proseguire, la sera, con l’apertura straordinaria della nuova collezione d’arte di Deutsche Bank, della mostra “Urban Manners: artisti contemporanei dall’India” presso Hangar Bicocca e di alcune case e studi di collezionisti milanesi. Art For Business Forum rappresenta un’occasione unica per affermare una rinnovata attenzione nei confronti del mondo della cultura e provare a osservare l’economia da una differente angolazione. Gli appuntamenti saranno gratuiti, preferibilmente su iscrizione e, in alcuni casi, a pagamento. Tra i protagonisti del Forum vi era Maxwell Anderson, Direttore dell’Indianapolis Museum of Art (fra i cinque più importanti musei americani) e pioniere dell’Art Based Learning, che terrà per la prima volta in Italia il seminario The Quality Instinct e la lectio magistralis “Using creativity to develop business”. Inediti anche i business art workshop tenuti da due artisti italiani, Cesare Pietroiusti e Debora Hirsch, che guideranno un gruppo di manager attraverso speciali laboratori interattivi pensati per esplorare problematiche di taglio manageriale. Gli incontri aperti al pubblico hanno visto, tra gli altri, la partecipazione di John Thackara, esperto di future design, Direttore del network internazionale “The Doors of perception” e del programma Dott07, che esplorerà il tema dell’arte al servizio dell’innovazione. Pier Luigi Celli, Direttore Generale dell’Università Luiss di Roma, dialogherà con Michelangelo Pistoletto sul ruolo dell’arte nella formazione manageriale. Hanno parlato invece di “arte e brand communication” Carlo Puri Negri, Andrea Illy e Paolo Iammatteo. Mentre Catterina Seia, Maria Paoletti ed Enrica Acuto Jacobacci si occuperanno di “arte e corporate identity”. Friedhelm Hütte affronterà il tema dell’“arte e social&culture responsibility” insieme a Guido Venturini. Severino Salvemini invece ha commentato la lettera ai borghesi di Charles Baudelaire, scritta nel 1846 per invitare la borghesia di allora a occuparsi di arte. Nella tavola rotonda “Il territorio ferito: cultura, impresa, creatività a confronto”, promossa dal Touring Club Italiano, hanno conversato sul tema Francesco Jodice, Aldo Cibic, Davide Paolini, Walter Santagata, Marialina Marcucci, Guido Martinotti e Guido Venturini. Vi sono stati inoltre il seminario “Arte e luogo di lavoro”, promosso da Deutsche Bank e Jacobacci & Partners, l’incontro “Visione e cambiamento: l’esperienza di C4, primo percorso manageriale con l’arte in Italia”, nel quale hanno dialogato tra gli altri Pino Bisazza, Franco Miracco e la tavola rotonda “Arte, finanza, investimento”. Obiettivo del Forum è stato quello di chiamare a raccolta il mondo delle imprese e quello dell’arte per una riflessione comune sulle potenzialità e i vantaggi reciproci derivanti dall’unione e dall’integrazione di queste due realtà nei loro molteplici aspetti. Un’opportunità senza precedenti per fare il punto sulla situazione italiana in tema di valorizzazione del rapporto tra arte e impresa, anche alla luce dell’esperienza internazionale, stimolando un confronto e facendo dialogare realtà aziendali differenti sul tema della crescita e consapevolezza della classe dirigente in materia di patrimonio culturale, creatività e innovazione. .  
   
   
UNA NAVE PIRATA PER IMMAGINARE LA BIENNALE DEL TERZO SECOLO: 1895-2007. 27 E 28 NOVEMBRE VENEZIA COLLOQUI INTERNAZIONALI PER RIFORMARE LA BIENNALE.  
 
Venezia, 26 novembre 2007 - “Una nave pirata per immaginare la Biennale del terzo secolo. 1895-2007” questo il titolo del Seminario che si terrà martedì 27 e mercoledì 28 novembre nella Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia. Due giornate fitte di colloqui internazionali animate da alcune tra le migliori energie intellettuali nazionali ed europee, che si confronteranno sul futuro della più importante istituzione culturale italiana: la Biennale di Venezia. Il Seminario, promosso dalla Regione del Veneto in accordo con il Comune di Venezia e Confindustria, ha l’obiettivo di capire, attraverso un serrato dialogo interdisciplinare, quali strumenti siano necessari per rilanciare le potenzialità dell’Ente in modo tale da restituirgli il ruolo guida che gli appartiene a livello internazionale. L’organizzazione delle due giornate, caratterizzata da un approccio volutamente seminariale, prevede un inizio dei lavori per le ore 15. 00 del 27 novembre con l’apertura istituzionale di Giancarlo Galan, Massimo Cacciari e Andrea Riello. Seguiranno gli interventi di Aldo Schiavone, autore del saggio “Storia e destino” e del prorettore dello Iuav di Venezia Pierluigi Sacco che affronterà il tema: “Il futuro della Biennale e il futuro di Venezia in un’economia e in una società culturalizzata”. Prestigiose le presenze internazionali di questa prima giornata, rappresentate da Vasif Kortun (Biennale di Istanbul), Marketta Seppala (Frame di Helsinki), Bertram Shultze (Spinnerei di Lipsia) e Peter Weibel (Zkm di Karlsrue). Il 28 novembre si entrerà nel vivo della discussione affrontando alcuni dei temi nodali attorno ai quali si sostanzia il senso del seminario stesso: “Contesti, infrastrutture, azioni: l´area vasta di un´istituzione alla ricerca della continua novità´" e “Un nuovo approccio metodologico che affronti la complessità del contemporaneo e la contaminazione tra le arti”. Parteciperanno a questa seconda giornata: Flavio Albanese, Carmelo Alberti, Pietro Babina, Luca Massimo Barbero, Laura Barbiani, Selina Bassini, Guido Beltramini, Chiara Bertola, Pino Bisazza, Gaetano Blandini, Stefano Boeri, Giovanni Bonotto, Francesco Borga, Betta Brusa, Manlio Brusatin, Massimiano Bucchi, Pietrangelo Buttafuoco, Maria Luisa Buzzi, Valeria Cantoni, Gianfranco Capitta, Marco Casamonti, Roberto Casarotto, Aldo Cibic, Elena Ciresola, Lino Dainese, Philippe Daverio, Enzo Di Martino, Giacinto Di Pietrantonio, Adriano Donaggio, Pierluca Donin, Roberto Ellero, Paolo Fabbri, Franco Farinelli, Federico Ferrari, Marino Folin, Monica Francia, Susanne Franco, Giovanna Furlanetto, Francesco Gostoli, Viviana Gravano, George Heintz, Vasif Kortun, Davide Longhi, Alfonso Malaguti, Carlo Mangolini, Lorenzo Marchetto, Bartolomeu Mari, Roberto Masiero, Fiorenza Menni, Franco Miracco, Marco Molduzzi, Luca Molinari, Gisberto Morselli, Gloria Moure, Marco Muller, Cristina Nardini, Massimo Ongaro, Claudio Orazi, Fortunato Ortombina, Paolo Pachini, Michelangelo Pistoletto, Matteo Poli, Andrea Porcheddu, Roberto Pugliese, Franco Quadri, Amerigo Restucci, Paolo Ruffini, Philip Rylands, Jochen Sandig, Gilberto Santini, Maurizio Scaparro, Aldo Schiavone, Cristiano Seganfreddo, Catterina Seia, Camilla Seibezzi, Marketta Seppala, Bertram Shultze, Massimo Simonini, Enrico Tantucci, Cristina Valenti, Paolo Valerio, Monique Veaute, Angela Vettese, Giampaolo Vianello, Peter Weibel .  
   
   
NASCE A LONDRA SHARPCUT VISUAL ARTS PROJECT NUOVA GALLERIA VIRTUALE E PROGETTO INTERNAZIONALE PER L’ARTE EMERGENTE ITALIANA  
 
Londra, Uk, 26 Novembre 2007 - Sharpcut è un innovativo progetto di galleria virtuale e promozione artistica per la diffusione dell’arte emergente italiana negli Uk. Sharpcut seleziona giovani talenti che hanno già partecipato a mostre, premi e fiere per proporli ad un pubblico internazionale di nuovi collezionisti in cerca di arte accattivante, ironica e intelligente. Vetrina del progetto Sharpcut, il sito web sharpcut. Eu è stato disegnato dagli esperti di Arteficina per rendere lo sfoglio delle opere d’arte semplice ed elegante. Sharpcut crede che il processo creativo di un’opera sia importante quanto il risultato finale. Per questa ragione attraverso il menù di anteprima è possibile accedere a sezioni di approfondimento sui singoli artisti, ricche di immagini, testi, articoli e video di lavorazione. Sharpcut è molto più di una galleria virtuale. Lo Studio del Barbican Centre, nel cuore della City di Londra, è aperto su appuntamento per quanti siano interessati a vedere le opere “dal vivo”, mentre il Collectors Club organizza eventi e mostre in varie location londinesi, grazie anche al contributo di partners e sponsors. Lo Sharpcut Collectors Club inaugurerà a gennaio 2008 con un evento speciale di arte e alta cucina piemontese. Fondatrice e direttrice di Sharpcut, Alessandra Masolini è dottore di ricerca in lingue e culture anglofone. Ha vissuto e lavorato a Napoli, Barcellona, New York, Roma e Londra, specializzandosi nell’organizzazione di progetti culturali ed eventi internazionali. Attualmente, Alessandra Masolini è responsabile del coordinamento delle iniziative culturali patrocinate dal Consolato Generale D’italia a Londra. .  
   
   
A GENZANO PRESENTATA LA MOSTRA "PAUL GAUGUIN. ARTISTA DI MITO E SOGNO"  
 
Gereno, 26 novembre 2007 - Promuovere l’accesso ai linguaggi culturali e ai grandi eventi della Capitale. Nasce con questo intento la presentazione della mostra di Paul Gauguin - in programma al Vittoriano di Roma fino al 3 febbraio 2008 e svoltasi presso il museo dell’Infiorata di Genzano, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Spettacolo e Sport, Giulia Rodano. L’iniziativa prosegue il rapporto tra grandi istituzioni romane e territorio della regione: in questa occasione coinvolge il sistema bibliotecario dei Castelli Romani, rivolgendosi al pubblico delle biblioteche, al mondo delle scuole e a tutte le realtà associative che operano nella promozione, nella valorizzazione del patrimonio artistico e nell’educazione all’arte di giovani e adulti. “L’obiettivo di questa iniziativa è promuovere i grandi eventi culturali nel territorio regionale” - ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura, Giulia Rodano - “Stiamo rafforzando il rapporto tra le grandi istituzioni romane e il territorio regionale con grande vantaggio per tutti i cittadini del Lazio. Da un lato, infatti, portiamo nella provincia di Roma, e nel Lazio, alcune tra le più importanti iniziative culturali che si svolgono nella capitale; dall´altro, lavoriamo per aumentare le opportunità dei cittadini di accedere ai luoghi della cultura". E proprio per la mostra di Gauguin, la Regione ha messo a disposizione 5. 000 biglietti gratuiti per gli insegnanti delle scuole superiori del Lazio. Le 21 biblioteche comunali del sistema bibliotecario dei Castelli Romani, cui fa capo l’iniziativa, hanno peraltro l’opportunità di utilizzare il patrimonio di documenti e percorsi guidati della mostra multimediale “La biblioteca dell’arte”, che la Provincia di Roma ha donato al Consorzio per farne una sorta di laboratorio permanente di educazione all’arte. In occasione dell’evento di oggi, verranno distribuiti dalla Regione Lazio alcune centinaia di ingressi promozionali alla mostra del Vittoriano. .  
   
   
GIANNI CAPRONI ALLA GALLERIA CIVICA "G. SEGANTINI" DI ARCO, DAL 25 NOVEMBRE AL 13 GENNAIO  
 
Arco (Tn), 26 novembre 2007 - La Galleria Civica “G. Segantini” di Arco rende omaggio a Gianni Caproni, a cinquant’anni dalla morte, attraverso una mostra che raccoglie una selezione di opere provenienti della collezione di famiglia. La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 novembre al 13 gennaio 2008. Un’occasione speciale per ammirare diverse opere, alcune inedite, fruibili al pubblico grazie alla disponibilità di Maria Fede Caproni, figlia di Gianni Caproni. Proprio lei ricorda come il padre fosse fortemente attratto dalle atmosfere e dalle immagini degli artisti che hanno sentito con urgenza, nei primi decenni del Novecento, l’anelito al progresso e al cambiamento. Il rinnovamento delle Secessioni prima, e il linguaggio delle avanguardie storiche dei primi decenni del Xx secolo in un secondo tempo, costituiscono, infatti, fondamentali riferimenti culturali e artistici per Gianni Caproni. Senza contare gli anni trascorsi a Monaco di Baviera e a Parigi, come studente d’ingegneria, che hanno sicuramente contribuito a fargli respirare l’effervescente clima culturale delle avanguardie storiche. La passione per la pittura fa sì che lui divenga amico e sostenitore di alcuni artisti iniziando ad acquisirne le opere, che negli anni andranno a comporre una ricca e articolata collezione incentrata su temi e motivi a lui cari. Se l’aeropittura rappresenta senza dubbio una delle declinazioni pittoriche più significative della sua collezione non mancano però anche diversi ritratti e “scorci” di vita privata. Anche la moglie Timina lo affianca in questa passione contribuendo così a valorizzare la ricerca italiana nel campo delle arti, commissionando opere agli artisti, acquistandole direttamente o indirettamente, come sarà il caso della tela di Benedetta ritrovata, in modo fortuito, a Porta Portese. Nella collezione esposta ad Arco troviamo opere di Luigi Bonazza, anche lui arcense, legato alla famiglia Caproni per parte di una zia, di Fortunato Depero, di Giacomo Balla, di Mario Sironi, di Bruno Munari, tanto per citare i nomi più noti. In queste opere la rappresentazione pittorica esprime le sensazioni dinamiche del volo nelle quali la velocità. Sono gli anni in cui si va affermando l’aviazione italiana, sviluppando una attenzione documentaristica nel rappresentare gli eventi bellici in maniera realistica. In questo periodo l’Aeronautica commissiona agli artisti opere che possano fissare su carta o su tela le impressioni del volo, riprendendo le azioni più spettacolari delle battaglie. La matrice futurista da una parte e quella tecnicista dall’altra evidenziano l’affermarsi di una sensibilità che oltrepassa la definizione più propriamente artistica, innestandosi anche nella poesia e nella musica, nelle discipline delle arti. L’esposizione della Galleria Civica “G. Segantini” rappresenta idealmente una prosecuzione dell’opera di Caproni: rendere fruibili al pubblico le opere per capire, vedere, osservare e lasciarsi emozionare da una visione che mostra una prospettiva moltiplicata e “verticalmente penetrante, sfuggevole ed elastica” per usare le parole di Fortunato Depero. .  
   
   
COLLETTIVA “SENZA TITOLO” A PRATO 01 DICEMBRE 2007 – 31 GENNAIO 2008  
 
 Prato, 26 novembre 2007 - Alle porte del centro di Prato è ubicata una giovane galleria, “Eleonora D’andrea Contemporanea” che ha da poco compiuto i suoi quattro anni di attività contribuendo giorno dopo giorno ad alimentare la curiosità e l’interesse di un pubblico sempre più incline ad apprezzare giovani talenti della scena artistica internazionale e sempre più affascinato dalle possibilità di partecipare attivamente alla nascita di un collezionismo dinamico e promettente. Nella graziosa cornice delle due salette a piano terra di una graziosa torretta alto medievale, sita poco distante dal centro di Prato, la collettiva”Senza Titolo”, ideata e organizzata dalla galleria Eleonora D’andrea Contemporanea, accompagna con i suoi migliori auguri tutti i suoi visitatori verso le festività natalizie, rimanendo visitabile gratuitamente tutti i giorni nel consueto orario di apertura al pubblico dal 01 dicembre al 31 gennaio 2008, ed eccezionalmente nei pomeriggi delle domeniche a seguire dal 01 al 23 dicembre 2007. Il vernissage fissato per sabato 01 dicembre 2007 alle ore 17. 30 vede la partecipazione straordinaria di tutti gli artisti in mostra che saranno lieti di comunicare direttamente con il pubblico in visita, accolto per l’occasione da un raffinato aperitivo a base di champagne e invitanti leccornie di stagione. Figurativo e informale. Una mostra allestita con sapiente accordo corale, senza interferenze sulla linearità della fruizione d’insieme, un piacevole sguardo a 360° sul nuovo orizzonte della contemporaneità. Gli artisti in mostra sono quasi tutti parte integrante del successo di questo audace spazio espositivo, alcuni con una carriera alle spalle ormai consolidata anche al di fuori della sede di origine, come Rudy Pulcinelli, Bruno Pedrosa, Fernanda Morganti, Eugenio Mombelli, Giovanni Sesia, Erno e Fabio Inverni, altri in via di repentina e sicura crescita professionale come i giovanissimi Matteo Cocci e Matteo Peducci ; comunque ciascuno a suo modo artefice di mondi di infinita poesia, sospesi tra l’originalità di linguaggi astratti ed onirici e la fisicità di forme concrete di immediata lettura e decodificazione, a metà tra il realistico e l’immaginifico, in equilibrio sul sottile filo di linguaggi d’avanguardia e registri di classica bellezza testuale. Codici diversi, ma un’unica grande comunione. .  
   
   
LA MOSTRA “LA MADONNA DEL PRESEPE DA DONATELLO A GUERCINO” UNA DEVOZIONE ANTICA E NUOVA NELLA TERRA DI CENTO  
 
Milano, 26 novembre 2007 - “La Madonna del Presepe da Donatello a Guercino” è il titolo di una preziosa e sorprendente mostra in programma alla Pinacoteca Civica di Cento (Fe) dal 2 dicembre al 13 aprile 2008, che rievoca e rende omaggio alla storia misconosciuta di una immagine mariana di intensa devozione e di straordinaria importanza per la città di Cento, ispirata dal grande Donatello e divenuta nei secoli fonte di ispirazione per artisti dal talento geniale come Guercino. “La Madonna del Presepe” è un magnifico bassorilievo in stucco policromo dipinto, recentemente riscoperto nella chiesa dei Ss. Sebastiano e Rocco a Cento (Fe), attribuito dopo recenti indagini stilistiche, storiche e documentarie, a Bartolomeo Bellano, il discepolo prediletto di Donatello a Padova. All’inizio del Xvii secolo Guercino rese omaggio a questo soggetto sacro fissandolo per sempre in un disegno di eccezionale modernità e scioltezza di tocco. Dal piccolo capolavoro grafico del Guercino, ritenuto irrimediabilmente perduto ma da poco rinvenuto e nuovamente visibile in questa occasione, derivarono nei secoli Xvii e Xviii incisioni, cartapeste, terrecotte, stampe e una cospicua produzione di canzonette spirituali; testimonianze preziose espresse attraverso i diversi linguaggi dell’arte, della poesia e della musica che sono ampiamente documentate in mostra, unitamente a documenti di archivio. La mostra rappresenta un’occasione unica e rara per ripercorrere la suggestiva storia di questa immagine dal fascino immutato, approfondendo con rigore scientifico la genesi e l’importanza artistica dell’opera attraverso una accurata analisi comparativa con gli altri esemplari superstiti di questa medesima tipologia, tra cui due importanti rilievi che si devono alla mano di Donatello stesso, con opere provenenti da collezioni private, chiese e importanti musei italiani ed esteri, come il Museo Bardini di Firenze e il Victoria and Albert Museum di Londra. Curata da Giuseppe Adani, Giancarlo Gentilini, Fausto Gozzi e Cristina Grimaldi Fava, la mostra è promossa dal Comune di Cento e dall’Associazione Amici della Pinacoteca Civica di Cento, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le Arcidiocesi di Bologna e Ferrara – Comacchio, e il sostegno di Cassa di Risparmio di Cento (main sponsor), Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Associazione Imprenditori Centesi per la Cultura, Borghi International Spa. Catalogo Minerva Edizioni, con testi di Card. Carlo Caffarra, Antonio Paolucci, Giuseppe Adani, Cristina Grimaldi Fava, Don Pietro Mazzanti, Salvatore Baviera, Marco Cecchelli, Rodolfo Papa, Renza Bolognesi, Giancarlo Gentilini, Alessandra Sarchi, Luigi Samoggia, Anna Valentini. .  
   
   
IV EDIZIONE DELLA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARTE SACRA IERI E OGGI  
 
Porto Sant’elpidio, 26 novembre 2007 - Il Comune Di Porto Sant’elpidio in collaborazione con Il Centro d’Arte e Cultura “La Tavolozza" con il patrocinio "Regione Marche - Assessorato Cultura; Provincia di Ascoli Piceno - Assessorato Cultura e Beni Culturali" presenta la Iv Edizione Rassegna Internazionale Arte Sacra "Ieri E Oggi" che si terrà dal 15 - 29 dicembre 2007 Esposizioni Nella Sede Storica Di Villa Baruchello con sezione riservata alle opere del passato ad invito e con sezione riservata all´arte contemporanea. Una delle più antiche arti figurative vede l’uomo che cerca di dare fisicità a ciò che non conosce: dapprima il fuoco e la pioggia, poi gli Dei ed infine Dio. Sant’agostino considera la pittura superflua e pericolosa, Mario Re afferma che «E’ difficile stabilire chi, tra sostenitori e avversari delle icone, abbia innovato rispetto alle tradizioni della Chiesa». L’arte Sacra è, ad oggi, comunque un patrimonio artistico di notevole rilevanza. Il primato assoluto dell’arte Sacra si ebbe al secondo concilio ecumenico di Nicea del 787, in cui si stabilì che la Parola e l’Immagine sono per i cristiani cattolici (e ortodossi) della stessa importanza. Solo nel 1924, però, in Italia si inizio a tutelare quest’arte, nel particolare quella cattolica: la Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra, infatti, venne istituita da papa Pio Xi il 1° settembre 1924. Tra i principali compiti quello di tutela e incremento dell’arte sacra. In seguito alle distruzioni operate nel Secondo conflitto mondiale, di cui furono «vittime» anche numerosi e insigni monumenti sacri in Italia, spettò alla Pontifica Commissione seguire le fasi di restauro e di ricostruzione delle chiese danneggiate o distrutte. Per la prima volta, a Porto Sant’elpidio, un esposizione che mette a confronto l’arte sacra di ieri e quella di oggi. Si terrà infatti dal 15 al 29 dicembre la Iv Rassegna Internazionale di Arte Sacra Ieri e Oggi, presso la storica Villa Barucchello, che vedrà una sezione riservata ad importanti opere del passato ed una sezione riservata agli artisti contemporanei di arte sacra. Nella sezione dedicata all’Arte Sacra di ieri verranno esposte opere del 700/800 di importante rilevanza artistico/culturale. Per partecipare alla sezione di Arte Sacra contemporanea, gli artisti dovranno inviare la scheda di iscrizione entro e non oltre l’8 dicembre. A tutti gli artisti verrà consegnata una Medaglia celebrativa, durante la Cerimonia di premiazione, che si terrà il 29 dicembre alle 16 presso la Sala Conferenze di Villa Baruchello di Porto Sant´elpidio (Ap). (All´appello nominale contemporaneamente verrà proiettata su schermo la foto dell´opera presentata). Al termine della cerimonia di premiazione si terrà il Concerto di Natale, eseguito dall´Associazione lirica "Pietro Mascagni" di Ancona. .  
   
   
AL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO IN ARRIVO LA MOSTRA LEONARDO. DAGLI STUDI DI PROPORZIONI AL TRATTATO DELLA PITTURA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Nella Sala delle Asse, gli studi sulla figura umana e sulla divisione modulare del corpo del cavallo saranno al centro dell’esposizione che presenterà il Trattato della Pittura del genio vinciano, alcuni disegni di Leonardo dalle Collezioni Reali di Windsor, dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano e dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, oltre a un rarissimo ‘modello’ di cavallo proveniente da una collezione privata cui faranno da corollario un disegno del Verrocchio, copie manoscritte cinquecentesche, disegni e incisioni originali di Antonio Canova, stampe di Giuseppe Bossi e altro ancora. Dal 7 dicembre 2007 al 2 marzo 2008, nella Sala delle Asse del Castello Sforzesco si terrà la mostra Leonardo. Dagli studi di proporzioni al Trattato della Pittura che presenterà, attraverso rari e unici materiali originali, la passione di Leonardo da Vinci per gli studi sulle proporzioni della figura umana e sulla divisione modulare del corpo del cavallo. Prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Artematica, ideata da Ente Raccolta Vinciana e promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e dalle Civiche Raccolte d’Arte, partner Stefanel e Gobbetto, sponsor tecnico Bresciali srl, l’esposizione, curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, con la collaborazione di Martin Kemp, si avvale di un comitato scientifico composto da Giulio Bora, Roberto P. Ciardi, Luisa Cogliati Arano, Ornella Foglieni, Mario V. Guffanti, Marco Rossi. Leonardo da Vinci dedicò numerosi capitoli del suo Trattato della Pittura alle proporzioni delle membra umane e alla “membrificazione” degli animali e al loro moto anche attraverso descrizioni di battaglie e di cavalli in lotta. È dunque partendo dal Trattato della Pittura e da un selezionatissimo numero di disegni di Leonardo sulla figura umana e sul cavallo che la mostra prenderà avvio, presentando un disegno di Leonardo sulle proporzioni del cavallo, eccezionalmente concesso in prestito dalle Collezioni Reali di Windsor, un suo studio per il Monumento equestre a Francesco Sforza della Biblioteca Ambrosiana di Milano, un disegno raffigurante un busto di uomo visto di profilo con schema per le misure della testa umana, sempre di Leonardo, conservato dalle raccolte delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il disegno per una Leda delle Civiche Raccolte d’Arte del Castello Sforzesco, attribuito a Leonardo, un disegno del Verrocchio sul proporzionamento del cavallo proveniente dal Metropolitan Museum di New York. E’ l’occasione della progettazione del Monumento equestre a Francesco Sforza che fornisce a Leonardo lo stimolo per applicare al cavallo gli schemi e i metodi di rilevazione già adottati per il corpo umano. Questi studi sulla divisione modulare del corpo del cavallo (come quelli sulle proporzioni umane) saranno tenuti presenti anche da Albrecht Dürer, del quale è presente in mostra uno studio per un cavallo al trotto proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Verrà eccezionalmente presentato anche un “modello” del cavallo attribuito allo stesso Leonardo proveniente da una collezione privata, mai esposto prima d’ora. Seguiranno un gruppo di rarissimi apografi (copie manoscritte antiche) cinque-seicenteschi del Trattato leonardesco (dell’Ente Raccolta Vinciana del Castello Sforzesco e di proprietà privata, alcuni dei quali inediti), illustrati da bellissimi disegni “stenografici”, tra cui tre Poussin (dall’Ambrosiana di Milano), miniature di epoca sforzesca riproducenti il “gran cavallo” di Milano, e una quarantina di edizioni a stampa del testo vinciano (dalle prime edizioni pubblicate a Parigi nel 1651 a quelle sei-settecentesche, alcune delle quali molto rare, talvolta corredate da incisioni su disegni di Stefano della Bella, e non presenti in fondi librari pubblici, a quelle ottocentesche, in gran parte provenienti dai fondi antichi dell’Ente Raccolta Vinciana e da collezioni private), che daranno la misura dell’enorme fortuna goduta dal testo e dai disegni di Leonardo fino alle soglie dell’età contemporanea. La mostra sarà arricchita da incisioni riproduzioni e fac-simili, fino a includere disegni e incisioni originali di Antonio Canova e stampe di Giuseppe Bossi con i quali il tema delle proporzioni umane e del cavallo viene riproposto, sulla scorta di Leonardo, in pieno clima neoclassico. La mostra è allestita nella Sala delle Asse che conserva pitture murali di Leonardo. La decorazione pittorica della volta, commissionata da Ludovico il Moro, fu progettata dal Maestro fiorentino che ideò un complesso e originale sistema decorativo formato dai rami fioriti e fittamente intrecciati di sedici alberi, ai quali si annoda, con un gioco prezioso, una corda d´oro. Catalogo Electa. Www. Ticket. It; tel. 02. 54915 .  
   
   
INNOVAZIONE E CULTURA, PROGETTI PER IL FUTURO: MUSEO DIFFUSO E RIORGANIZZARE I PALCOSCENICI DELLE MARCHE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO  
 
 Ancona, 26 novembre 2007 - L´assessorato alla Cultura della Regione Marche ha organizzato due giorni di iniziative dedicate alla politica culturale che iniziera` sabato 1 dicembre nella citta` di Urbino alle ore 9. 30 presso il Teatro Sanzio e si concludera` il 2 dicembre a Cagli e ad Urbania. A distanza di un anno dall´evento di Fiastra sugli stati generali della cultura, la nuova conferenza programmatica radunera` tutti gli attori della cultura del sistema Marche per fare un bilancio strategico del lavoro svolto e per condividere risultati, nuovi obiettivi e progettualita`. Scopo dell´iniziativa e` incrementare la relazione di confronto e condivisione programmatica tra istituzione e operatori attivi sul territorio regionale e comunicare al meglio la politica culturale ed i nuovi progetti. Iniziative presentate in conferenza stampa presso Palazzo Raffaello della Regione Marche, alla quale e` intervenuto l´assessore della cultura della Regione Marche, Luigi Minardi, presente insieme ai sindaci di Urbino, Franco Corbucci, di Cagli Domenico Papi, il sindaco di Urbania Luca Bellocchi. Tre gli obiettivi di questo progetto elencati dall´assessore Minardi in conferenza: ´Proseguire nel percorso del Museo diffuso, riorganizzare i palcoscenici delle Marche dove lo spettacolo dal vivo e` attualmente in piena corsa, applicare una serie di misure strategiche sul territorio per far si` che i piccoli comuni possano unirsi per poter accedere ad iniziative aggregate´. Molti gli argomenti e le novita` di cui si parlera` nella sessione mattutina del 1 dicembre: dai progetti di legge regionale sullo Spettacolo e sui Beni Culturali alla riorganizzazione anche finanziaria del Sistema della Musica e dello spettacolo; dallo sviluppo del museo diffuso ai nuovi modelli di biblioteca e dei relativi servizi al pubblico; dalle misure previste per i piccoli comuni alle prospettive della letteratura fino alla presentazione della nuova rivista dell´Assessorato ai Beni e alle Attivita` culturali della Regione Marche Cultura che verra` distribuita ai presenti. Numerosi e qualificati i relatori: oltre all´assessore Luigi Minardi sono previsti interventi di Renato Pasqualetti, Gianni Tangucci, Gilberto Santini, Gian Mario Raggetti, Paola Mazzotti, Massimo Montella, Stefania Romagnoli, Ivana Jachetti, Roberto Galaverni e Paola Marchegiani. Nella stessa giornata verra` inaugurato il progetto di multivisione di Paolo Buroni presso Palazzo Ducale, un innovativo intervento di utilizzo delle nuove tecnologie per valorizzare e spettacolarizzare il museo piu` importante delle Marche. La multivisione sara` preceduta da una Lectio Magistralis sul tema ´Cultura e Ict´ tenuta da Umberto Paolucci Vp di Microsoft Corp. E Presidente Ente Nazionale del Turismo. Nella Citta` di Urbino verra` distribuito un set di strumenti di comunicazione atto a promuovere la giornata e ad illustrare il programma e le relative location. Cio` attraverso:- Gazebo: info point; Totem; pennoni; altro materiale promoinformativo Su tali iniziative si integra il Press tour per giornalisti del settore cultura, turismo e Ict, operanti a livello nazionale previsto per il 2 dicembre a Urbania e Cagli. Ttale attivita` si configura come un´azione promozione delle iniziative e di relazione verso la stampa e verso alcuni stakeholder e consiste in un ´viaggio´ in un ´luogo´ capace di evidenziare i messaggi dell``assessorato e di affrontare in dettaglio temi importanti per l``azione progettuale e di programmazione dell´ente regionale. Le tappe previste nel press tour sono: a Urbania: Barco Ducale e visita alla struttura ancora in fase di restauro ma futura sede (a breve) del progetto `Arrivi e Partenze´ finanziato attraverso la Regione dal Ministero delle Politiche Giovanili nell´ambito dell´Accordo di Programma Quadro; Teatro Bramante; Associazione Amici della Ceramica e dimostrazione di foggiatura (siamo gia` all´interno di palazzo Ducale al; visita a Palazzo Ducale con finale nelle cantine-sotterranei dove alle 12 sara` servito un aperitivo con prodotti tipici a cura dell´ass Somellier Montefeltro. A Cagli, e` prevista la visita a Palazzo Mochi Zamperoli , futuro polo museale cittadino il cui progetto di innovazione tecnologica e` stato finanziato nell´ambito del Docup e nel Teatro, la presentazione del progetto ´Teatro Commission Marche´, finanziato attraverso la Regione dal Ministero delle Politiche Giovanili nell´ambito dell´Accordo di Programma Quadro. .  
   
   
IN SCENA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE TRA SPETTACOLI, INCONTRI, CONFERENZE E “IMPREVISTI” UN ARTICOLATO PERCORSO A CURA DI MUTAMENTI COMPAGNIA LABORATORIO A PIM SPAZIO SCENICO  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Mutamenti Compagnia Laboratorio, la prima delle realtà in residenza a Pim Spazio Scenico, debutta con lo spettacolo “La Regina dei banditi” in scena fino al 2 dicembre. E’ questa la prima tappa di un interessante percorso che la compagnia toscana sta conducendo sul delicato tema della violenza alle donne, raccogliendo articoli di cronaca, incontrando studenti, esperti, teatranti. “La Regina dei banditi” interpretato da Sara Donzelli, scritto da Federico Bertozzi e diretto da Giorgio Zorcù è tratto dalla storia vera di Phoolan Devi, detta la Regina dei banditi, una figura leggendaria e controversa dell’India contemporanea, anche se pressoché sconosciuta al pubblico europeo. La sua vicenda esemplare di donna guerriera, costretta suo malgrado alle armi, ha offerto alla compagnia lo spunto per affrontare il tema della violenza subita e del riscatto. La forma teatrale scelta è quella della “narrazione” in cui dominano però un’azione scenica a tutto campo e alcuni momenti di “soggettiva”. .  
   
   
IL LAUREATO CON GIULIANA DE SIO E GIULIO FORGES DAVANZATI SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO MANZONI DI MILANO  
 
Milano, 26 novembre 2007 - “Il laureato” adattato da Terry Johnson, basato sul romanzo di Charles Webb e sulla sceneggiatura cinematografica di Calder Willingham e Buck Henry, è divenuto celebre grazie all’omonimo film con Dustin Hoffman. La versione italiana dello spettacolo è stata curata da Antonia Brancati e Francesco Bellomo. Protagonista, nei panni dell’indimenticabile personaggio della signora Robinson, Giuliana De Sio, che torna a teatro dopo il recentissimo successo televisivo di “Caterina e le sue figlie 2”. Nel ruolo del giovane laureato Benjamin troviamo l’emergente Giulio Forges Davanzati proveniente dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e scelto fra numerosi candidati; ad interpretare Elaine sarà Alessia Cardella, già fra gli interpreti a teatro di “Liolà” e “Il giorno della civetta” e in tv di “San Pietro”, mentre il noto caratterista Pietro De Silva, fra i protagonisti della fiction tv “Il Capo dei Capi”, sarà invece Mr Braddock. La storia racconta di Giudith Robinson, un’affascinante donna quarantenne, che mal sopporta il conformismo ancora imperante nel 1967 e si rifugia abitualmente nell’alcool per estraniarsi dalla claustrofobica realtà che la circonda. Anche il giovane Benjamin Braddock, rampollo di una ricca famiglia americana, è insofferente allo status in cui si ritrova a vivere e del tutto indifferente ai progetti che i suoi genitori hanno per lui. Alla grande festa organizzata in occasione della sua laurea, Benjamin, infastidito, preferisce isolarsi in una stanza: qui viene raggiunto dalla signora Robinson, moglie del capo di suo padre, che gli chiede di accompagnarla a casa sua dove tenta di sedurlo. Fra i due inizia una singolare relazione, che non ha nulla di sentimentale, ma è piuttosto un confronto fra solitudini, un rifugio, dove la differenza d’età ha ben poco valore. La natura anomala del rapporto vira, poi, verso l’assurdo quando Elaine, figlia dei Robinson, torna dal college e s’innamora, ricambiata, di Benjamin…la regia è firmata da Teodoro Cassano che ha già legato il suo nome ad alcuni successi teatrali degli ultimi anni come “Uno sguardo dal ponte” di A. Miller, “Fiori d’acciaio” di R. Harling e “Il treno del latte non si ferma più qui” di T. Williams. Lo scenografo è Carmelo Giammello, che vanta una decennale esperienza al Teatro Stabile di Torino, dove ha firmato numerosi bozzetti per il grande regista Luca Ronconi e ultimamente per Gabriele Lavia. Teresa Acone, la costumista, esperta professionista che spazia con la sua attività dal cinema al teatro, alla televisione, ha invece realizzato un “atelier” di costumi che rappresentano un autentico spaccato dell’epoca. La colonna sonora, con brani di Paul Simon a Art Garfunkel, è di Renato Giordano, autore, regista, musicista che vanta numerose esperienze anche in ambito cinematografico. Stefano Pirandello, il direttore della fotografia, è uno dei più apprezzati light-designer del teatro italiano. .  
   
   
LA DICIASSETTESIMA EDIZIONE DEL COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL SI SVOLGE ALL’OMBRA DEL MONTE BIANCO DAL 4 AL 10 DICEMBRE  
 
Milano, 26 novembre 2007 - “Sfidiamo la superstizione nel nome di Hitchcock che si affermò con un capolavoro del thriller come Numero 17 – dicono i direttori Emanuela Cascia, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti – e lo facciamo con un programma pieno di sorprese, divertimento, impegno civile e grandi anteprime tra libri, film, personaggi, con l’intenzione di confermare il lusinghiero giudizio di Variety che ci ha inseriti tra i 50 festival imperdibili del mondo intero, unici nel nostro settore, in eccellente compagnia con appena altre tre rassegne italiane”. Tre anche i concorsi che eleggeranno i campioni dell’edizione numero 17: quello per il cinema con una selezione di 13 anteprime assolute e 10 film a cui la giuria, presieduta da Dario Argento assegnerà i tre premi ufficiali; quello per il documentario con sei grandi “film della realtà” che propongono storie sconvolgenti narrate con i colpi di scena, l’emozione, lo spettacolo della verità; quello per il migliore romanzo noir italiano dell’anno (il Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa) che per l’occasione verrà scelto da una giuria composta dai migliori scrittori italiani di genere. Inoltre due riconoscimenti “alla carriera”: il “Super Scerbanenco” assegnato per la quindicesima edizione del Premio e il Raymond Chandler Award che va quest’anno a Scott Turow, il fondatore del moderno legal-thriller. Ospiti d’eccezione del festival saranno poi i Beatles, con la proiezione speciale della copia restaurata di Help (il più surreale viaggio nell’impossibile mai ideato per i Fab Four) in occasione della preziosa mostra che si inaugura ad Aosta il 7 dicembre in accordo con il Noir. Tra i film più attesi in un programma ricco di opere prime, di attori popolari, di grandi storie e di molte anteprime internazionali: Hitman di Xavier Gens con il nuovo divo Timothy Olyphant (il cattivo dell’ultimo Die Hard) che aprirà la selezione ufficiale il 4 dicembre, 30 Days of Night di David Slade, autentico fenomeno al box office americano con Josh Hartnett contro una banda di micidiali vampiri nel bianco accecante del Grande Nord, Diary of the Dead di Gorge A. Romero, per la quinta volta (ma con la freschezza di un esordiente) alle prese con la saga degli Zombi. Senza dimenticare gli altri film in concorso tra cui l’italiano La velocità della luce di Andrea Papini, le spettacolari anteprime del Mini Noir (Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie e il cartoon Bee Movie) i documentari come L’avvocato del terrore di Barbet Schroeder. Tra i molti personaggi della letteratura che daranno il proprio segno inconfondibile a quest’edizione, Jason Goodwin, il raffinato giallista che dopo il successo dell´Albero dei giannizzeri torna nella sua amata Istanbul, e Jeff Lindsay, l’ormai popolarissimo autore di Il nostro caro Dexter (Sonzogno) da cui è stata tratta la serie tv in onda su Fox Crime che sarà al centro di una spettacolare maratona festivaliera sul grande schermo. Dall’italia i “magnifici cinque” del Premio Giorgio Scerbanenco - La Stampa, la “Tribù” di Coloradonoir, scrittori e registi coinvolti nelle anticipazioni di Noir Italia. Due i temi dell’anno: “Chi ha ucciso la giustizia”, ovvero l’emergenza legalità, fortemente alla ribalta della cronaca nel nostro paese, nell’anno in cui torna d’attualità la moratoria sulla pena di morte proposta dall’Italia all’Assemblea delle Nazioni Unite. Ne discuteranno a Courmayeur Gherardo Colombo e Scott Turow con Gaetano Savatteri. Un secondo incontro è dedicato alla lotta contro gli eco-crimini, che dalle sedi politiche e sociali si sposta a quelle editoriali con una singolare iniziativa: “Un noir contro l’ecocriminalità”, scrittori ed attivisti ecologisti a confronto in collaborazione con la collana editoriale “Verdenero”. .  
   
   
DAL 27 NOVEMBRE AL 16 DICEMBRE 2007 IL TEATRO BELLINI TEATRO STABILE DI NAPOLI PRESENTA MASANIELLO IL MUSICAL AL TEATRO NUOVO  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Debutta martedì 27 novembre al Teatro Nuovo di Milano “Masaniello, il Musical!” l’imponente opera teatrale di Tato Russo dedicato al rivoluzionario “Masaniello” eroico portavoce del popolo durante la dominazione spagnola . Una visione e una favola vuole accogliere, non la cruda storia, l’opera di Tato Russo, quella visione e quella favola che il popolo ha tradotto, tramandato e reinventato per questo suo figlio, mito ed emblema di passionali rivendicazioni libertarie, ucciso da uno sparo nel buio delle ipotesi. Complessa è la situazione politica in cui furiosamente e rovinosamente si succedono gli accadimenti da quel 7 luglio del 1647 quando nel mercato scoppiò la rivolta al grido di “Viva il re di Spagna e mora il malgoverno” ed il pescivendolo Tommaso Aniello assurse a impulsivo simbolo di riscatto e libertà. Impossibile ricostruire e districare questo groviglio di epica popolare, di intrigo politico, di mediazioni, efferatezze e misteri, evitando didascaliche prolissità, stagnazioni analitiche e noiosa storiografia. Ecco la scelta “liberatoria” di un musical, dove il non detto si schiarisce e completa nelle pertinenti emotività musicali, e dove musica e teatralità si intrecciano in fantasiosi disegni ad affrescare più che il senso della storia, il senso delle emozioni che la sviluppano e dell’epos popolaresco che le racchiude. 10 anni fa Masaniello costituì il primo vero grande musical napoletano, non commedia musicale, non format sunteggiato di canzonette debitrici più all’industria discografica che alla drammaturgia musicale, ma vera opera musicale moderna; ora dopo 11 anni viene riproposto al pubblico nella sua versione definitiva con una revisione musicale che è solo l’esito delle molteplici esperienze accumulate da Tato Russo e dai suoi collaboratori nel ridisegno di questo genere ormai protagonista dello spettacolo italiano. Un cast d’eccezione composto da 50 artisti in palcoscenico è la cornice finale d’un opera maestosa che qualcuno già allora definì meravigliosa. . .  
   
   
COSÌ FAN TUTTE TORNA NEL “SUO” TEATRO, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI STREHLER L’ULTIMA REGIA DI GIORGIO STREHLER RIALLESTITA,DALL’11 AL 22 DICEMBRE, DAL PICCOLO TEATRO DI MILANO E DALL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Lo spettacolo con cui Giorgio Strehler concluse la trilogia Mozart/da Ponte, dopo Le nozze di Figaro e Don Giovanni torna in scena, dall’11 al 22 dicembre 2007, nel teatro che inaugurò dieci anni fa, nel gennaio ’98, poco tempo dopo la scomparsa del regista. Così fan tutte torna a vivere in un’edizione che unisce gli sforzi artistici e produttivi del Piccolo Teatro di Milano e dell’Accademia scaligera. «In Così fan tutte c’è tanto sorriso - dolce, farsesco - ma c’è anche, alla fine, pietà per noi povere marionette che recitiamo con relativa sincerità l’amore… La coppia è un fatto provvisorio, può sempre rompersi e rovesciarsi. Le passioni non sono mai definitive, ma momentanee. L’eros è sempre al di là delle convenienze. Questo gioco che è proprio della vita umana, Mozart l’ha colto in una luce crudele, ridicola e pietosa al tempo stesso. “Che povere e ridicole cose siamo noi umani quando amiamo”». Così Giorgio Strehler parlava del “suo” Così fan tutte, lo spettacolo con cui inaugurò un nuovo modo di portare in scena l’opera lirica. Recite ogni giorno, con tre “prime compagnie”, tre cast di analogo livello artistico che, alternandosi in scena, garantissero una programmazione simile a quella di un teatro di prosa; cantanti che fossero anche bravi attori; uno spettacolo per tutti, per i giovani come per il pubblico dei melomani. Record di pubblico, anche questo spettacolo ha percorso il globo, riscuotendo grandissimo successo in Giappone, in Egitto, in Spagna, Germania, Cina, Russia e Grecia, per citare solo alcune delle nazioni che ha attraversato. Oggi Così fan tutte torna in scena, a riprova di un’intuizione artistica straordinaria, dettata dalla profonda “affinità elettiva” che legava Strehler a Mozart. “L’idea di Mozart, quale tramite fulmineo tra il quotidiano e l’infinito, era al centro delle ostinazioni registiche di Strehler”, spiega Lorenzo Arroga, “Mozart per lui era più semplice e totale d’ogni nostra realtà, anzi, era più misterioso e complesso, ma più immediato e insieme più vitale e convincente”. Una grande prova di teatro musicale con cui il maestro ha compiuto il proprio itinerario mozartiano e ha regalato al pubblico uno spettacolo indimenticabile, arguta e intrigante storia dell’iniziazione all’amore di due coppie di giovani, di una scommessa pericolosa che mette alla prova la saldezza dei sentimenti per rivelare tutta la fragilità dell’essere umano. Mimi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
FACE À FACE PAROLE DI FRANCIA PER SCENE D’ITALIA: AL PICCOLO TEATRO DI MILANO, AL TEATRO DEI FILODRAMMATICI  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Face à face – Parole di Francia per scene d’Italia è un ambizioso progetto costruito insieme all’Ambasciata di Francia in Italia e al progetto Teri (Traduction, Edition, Répresentation en Italie) la cui prima edizione si è svolta con successo da gennaio ad aprile 2007. Face à Face ha come obiettivo primario quello di promuovere gli autori di teatro francesi in Italia e di interessare alla drammaturgia contemporanea francese il sistema teatrale italiano. I due paesi hanno infatti due sistemi teatrali culturalmente e organizzativamente piuttosto diversi, seppure con qualche punto di contatto; nondimeno il dialogo “teatrale” fra le due nazioni si è mantenuto costante nei decenni. Non è questo il luogo per ripercorrere le diverse liaisons fra le due geografie sceniche, ma certamente è noto a tutti l’amore che la Francia ha espresso verso il nostro massimo regista del secondo Novecento, Giorgio Strehler, e si deve proprio all’amicizia e all’empatia fra Strehler e Jack Lang se prende vita il Teatro d’Europa, con il relativo festival itinerante, e il rinnovato Odéon a Parigi. Peter Brook, Patrice Chéreau, la nuova coreografia francese degli anni Ottanta, certi autori come Eric-emmanuel Schmitt o Valère Novarina sono soltanto alcuni perni di un rapporto d’interesse fra i due paesi che contempla poi, soprattutto negli ultimi due decenni, un grande entusiasmo per le novità della scena italiana festeggiatissima a Parigi e ad Avignone: Antonio Latella, Emma Dante, Pippo Delbono, Teatrino Clandestino, lo stesso Ronconi, accolto con la sua trilogia classica a Lione qualche stagione fa, sono alcuni dei nomi di cui i francesi si sono appassionati recentemente. La precedente edizione di Face à Face si è svolta grazie alla partecipazione del Teatro Eliseo e dei teatri dell’Extra-candoni – Teatri in rete per la promozione, la produzione e la diffusione della nuova drammaturgia - si è svolto in 12 serate in 7 città italiane: Roma, Udine, Palermo, Bologna, Firenze, Napoli Bari. Di queste serate-spettacolo, sei si sono tenute a Roma, con apertura e chiusura della manifestazione a Palazzo Farnese, sede storica dell’Ambasciata di Francia in Italia, promotrice e partner del progetto, e quattro serate presso il Teatro Eliseo, partner della manifestazione. Nelle dodici serate-evento di Face à face attori francesi e attori italiani hanno interpretato brani delle opere di altrettanti autori, i quali autori erano presenti alle serate. Fra gli autori in programma François Bon, Enzo Cormann, Laurent Gaudé, Jean-luc Lagarce, Marie Ndiaye, Valère Novarina, Olivier Py. La seconda edizione di Face à Face, guidata da un comitato artistico composto da Olivier Descotes, Gioia Costa, Christine Ferret e Massimo Monaci, prende il via quest’anno da Milano con quattro appuntamenti dedicati ad autori come Rémi De Vos, Marie Ndiaye, Philippe Minyana, Olivier Py, che saranno ospitati al Teatro dei Filodrammatici e al Piccolo Teatro di Milano. Le sei serate di Roma si inaugureranno al Teatro Eliseo con il testo L’adoration di Jean-rené Lemoine, seguirà Copi con Frigo, Michel Vinaver con King, David Lescot con L’amélioration e Mariage. Dopo queste quattro serate di letture, seguiranno spettacoli francesi di autori contemporanei come Marion Aubert con la sua compagnia Tire pas la nappe e Bernard Noël con La langue d’Anna diretto da Charles Tordjmann e interpretato da Agnès Sourdillon. Da Roma e Milano, Face à Face visiterà altre sette città della penisola, grazie alla collaborazione dei Teatri dell’Extra-candoni e di altri teatri che si sono voluti aggiungere quest’anno a seguito del grande successo della prima edizione: Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo. Gli autori di queste ulteriori serate di Face à Face saranno: Jean-luc Lagarce, Joël Pommerat, Daniel Danis, Olivier Cadiot, Enzo Cormann, Jean-rené Lemoine, François Bon, Christophe Huysman e Hubert Colas. Programma di Milano. Dal 27 novembre al 9 dicembre 2007, Teatro dei Filodrammatici Rémi De Vos, Occidente, spettacolo con Cinzia Spanò e Nicola Stravalaci, regia Sylvie Busnel traduzione di Anna d’Elia , 7 gennaio Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio Marie Ndiaye Papà è tornato con Alessandro Benvenuti, Sabrina Colle, Michele Maccagno, Elisabetta Pozzi a cura di Carmelo Rifici traduzione di Graziano Benelli. 10 gennaio Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio , Philippe Minyana, La casa dei morti, con Caterina Carpio, Carla Chiarelli, Alessandro Genovesi, Alessia Giangiuliani, Tindaro Granata, a cura di Carmelo Rifici, traduzione di Anna D’elia 4 febbraio, Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio, Olivier Py, L’architetto e la foresta con Elena Ghiaurov, Claudia Giannotti, Fausto Russo Alesi, Max Speziani a cura di Carmelo Rifici traduzione di Caterina Gozzi con la collaborazione di Silvia Marzocchi .  
   
   
GREASE TORNA A MILANO ALL’ALLIANZ TEATRO: ROCK ’N’ ROLL, AMORI E BRILLANTINA IN UN MUSICAL TUTTO DA BALLARE E CANTARE  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Grease, il musical dei record, dopo aver conquistato quasi 1. 300. 000 spettatori in tutta Italia, a 10 anni del debutto e prossimo al traguardo delle 1. 000 repliche si conferma un fenomeno ineguagliabile. Un collage di immagini colorate ed esplosive direttamente dall’America degli anni ’50, giubbotti di pelle, gonne a ruota, l’immancabile ciuffo alla Elvis con la brillantina e un gruppo di preparatissimi interpreti giovani e scatenati: sono questi gli ingredienti del suo inarrestabile successo. Grease nasce nel 1971, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un teatro sperimentale di Chicago; lo chiamarono “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati e lo stile degli anni ‘50: un successo diventato un “classico” in tutto il mondo che ha visto la consacrazione teatrale di grandi attori come John Travolta (interprete di un ruolo minore, prima di indossare il giubbotto di Danny Zuko nel celebre film) e Richard Gere. La colonna sonora di Grease rimase per settimane al primo posto delle classifiche in molti paesi. In Gran Bretagna "You´re The One That I Want" e "Summer Nights" arrivarono entrambe in vetta alle classifiche, restandovi per anni. La canzone "Hopelessly Devoted to You" ricevette una nomination al premio Oscar per la migliore canzone originale nel 1979. Il musical arriva in Italia nel 1997, con la prima fortunata edizione: protagonista, nel ruolo di Sandy, Lorella Cuccarini. In poco tempo Grease si afferma come il primo long running show della storia dello spettacolo in Italia e ottiene dal pubblico un consenso senza precedenti: è il primo musical rimasto in scena a Milano per 6 mesi consecutivi, sold out nei teatri di tutta Italia, e ha alternato sul palco, dal suo debutto a oggi, più di 94 artisti. Lo spettacolo sarà in scena all’Allianz Teatro di Milano dal 7 dicembre e per tutto il periodo natalizio, nella versione completamente rinnovata nelle scene, nei costumi e nel cast; la regia di questa edizione è affidata a Federico Bellone, 26 anni sulla carta d’identità e una passione per il musical da sempre, già collaboratore di Saverio Marconi in numerosi musical. La storia d’amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-birds e delle Pink Ladies e soprattutto tanto rock ‘n’roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere. Ogni sera si ripete la stessa magia: il pubblico in sala diventa protagonista di una festa elettrizzante, per ballare e scatenarsi insieme a tutto il cast di Grease trascinati dal ritmo contagioso dei brani più celebri. .  
   
   
SUL GRANDE SCHERMO “COME D’INCANTO” UNA FAVOLA IRONICA NELLA MANHATTAN ODIERNA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Dal mondo delle favole alla Manhattan di oggi per l’evento Disney di Natale: subito dopo il suo arrivo a New York, la Principessa Giselle, spedita nel presente da una regina malvagia, inizia a cambiare opinione sulla vita e sull’amore grazie all’incontro con un affascinante avvocato. Nel mondo reale può sopravvivere un’idea fiabesca dell’amore? Con la candidata all’Oscar Amy Adams, Patrick Dempsey e la vincitrice del Premio Oscar Susan Sarandon. Come D’incanto è una classica favola Disney, ambientata nella New York di oggi, che racconta la storia di una principessa delle fiabe (Amy Adams), che dal passato viene catapultata nel cuore della Grande Mela per opera di una regina malvagia (Susan Sarandon). Appena messo piede sulla Terra, la principessa Giselle conosce un affascinante avvocato (Patrick Dempsey) e inizia a cambiare idea sulla vita e sull’amore. Ma il romanticismo può sopravvivere nel mondo reale? Commedia vivace e originale che imprime una svolta moderna ai classici Disney, Come D’incanto mescola fantasia, azione e musica, computer grafica, animazione tradizionale e azioni dal vero, dando vita a una storia romantica e piena di ironia adatta a un pubblico di tutte le età. Il film, interpretato da un cast di grandi star, è diretto da Kevin Lima (“Tarzan”, “Eloise at Christmastime”) e prodotto da Barry Josephson (“Nascosto nel buio”, “Bones” per la Tv) e Barry Sonnenfeld (“Men in Black”, “Pushing Daisies” per la Tv). Per l’incantevole Giselle (la Adams), la vita è – letteralmente – una favola. La ragazza ha tutte le carte in regola per essere una perfetta principessa: bella e affascinante, ha un cuore puro, una voce da usignolo e una straordinaria capacità di comunicare con gli animali – com’è normale che sia nel regno animato di Andalasia. Il suo desiderio di incontrare il principe azzurro con cui scambiare “il bacio del vero amore” si avvera quando il principe Edward (James Marsden) sente la sua melodiosa voce da soprano e corre da lei. Il giorno dopo, mentre sta per andare in sposa a Edward, Giselle cade sotto l´incantesimo della regina Narissa (la Sarandon), madre del Principe Azzurro, pronta a tutto pur di tenere la ragazza alla larga dal suo trono. Da personaggio animato in una terra piena di musica e colori, Giselle viene trasformata in una donna in carne e ossa e trasportata agli antipodi del suo regno, nella moderna e tutt’altro che magica Manhattan. In questo luogo nuovo e alquanto insolito, la quasi principessa viene aiutata da un pragmatico avvocato divorzista, Robert (Dempsey), e dalla figlioletta Morgan (Rachel Covey). Quando il principe Edward arriva a New York insieme al domestico Nathaniel (Timothy Spall) e al migliore amico di Giselle, lo scoiattolo Pip, la principessa vive lo scontro tra i due mondi e si domanda se la sua visione fiabesca dell’amore, rigorosamente con lieto fine, possa sopravvivere nel mondo attuale. Un’idea prende forma Come racconta lo sceneggiatore Bill Kelly, Come D’incanto è nato dall’idea, totalmente fantasiosa, di mettere una figura ingenua e innocente a confronto con il cinismo del mondo moderno. Afferma Kelly: “Abbiamo iniziato a lavorare su questo spunto ma avevamo grandi difficoltà a rendere il personaggio credibile, così un bel giorno abbiamo deciso che sarebbe stato meglio se fosse stato un cartone animato. Da qui si è sviluppata la trama del film”. La sceneggiatura di Come D’incanto è poi arrivata nelle mani dei produttori Barry Josephson e Barry Sonnenfeld. Commenta il primo: “Bill Kelly è riuscito a creare un universo incredibile trasformando il cartone animato di una principessa in un personaggio in carne e ossa: l’aspetto che più mi ha colpito del suo lavoro è stato proprio questo”. Come D’incanto ha successivamente suscitato l’interesse del regista della Disney Kevin Lima, che aveva già diretto progetti come “In viaggio con Pippo”, “La carica dei 102” e “Tarzan”. L’ottima riuscita di questi film ha dimostrato che non soltanto Lima era un appassionato del genere, ma riusciva anche a “giocare” con lo stile classico del materiale pur mantenendone l’essenza, e in piena libertà. Josephson e Lima si sono incontrati quasi subito per discutere del progetto. Osserva Josephson: “Fin dal primo contatto mi sono reso conto che Kevin aveva una visione ben precisa del film e avrebbe dato grande spessore alla sceneggiatura”. . .  
   
   
LA VITA DI LORENZO DA PONTE IN SCENA A VENEZIA E PADOVA  
 
Venezia 27 novembre 2007 - “Vita di Lorenzo Da Ponte” è il titolo di un manoscritto inedito, nato nel 1988 dalla collaborazione tra il poeta Andrea Zanzotto e lo storico del cinema prof. Luciano De Giusti dell’Università di Trieste per un film–Tv che non fu mai girato. Oggi quel testo diventa una commedia musicale, recitata e cantata con i versi di Da Ponte e la grande musica di Mozart, Salieri, Martin y Soler, Giuseppe Gazzaniga, Giovanni Paisiello, Christoph Willibald Gluck, Gioachino Rossini e Joseph Schuster. Lo spettacolo, promosso dalla Regione del Veneto, dal Comune di Padova e dal Comune di Venezia, che vedrà impegnati un’orchestra di 15 elementi, 7 attori, 9 cantanti e un coro di voci bianche, con la regia di Adriano Iurissevich, andrà in scena in prima assoluta al teatro Goldoni di Venezia l’1 e il 2 dicembre e sarà replicato il 19 dicembre al teatro Verdi di Padova. Obiettivo dell’iniziativa quello di voler restituire alla figura di Lorenzo Da Ponte la giusta rilevanza da lui rappresentata nel panorama artistico e culturale della straordinaria stagione della commedia musicale vissuto a Vienna nella seconda metà del settecento. Una stagione che vide, tra l’altro, il Da Ponte collaborare strettamente con Wolfgang Amadeus Mozart, per il quale scrisse i libretti per opere musicali quali “Le nozze di Figaro”, il “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. Il testo di Zanzotto e De Giusti coglie l’importanza che il poeta e librettista italiano ebbe nella dinamica sociale del suo periodo, evidenziando in particolare il fatto che la sua vita fu essenzialmente una rappresentazione teatrale, dove realtà vissuta e immaginaria si intrecciarono strettamente, caratterizzate entrambe dall’allegria e dall’autoironia. .  
   
   
WORLD CUP: VINCE LA SCOZIA BATTENDO IN SPAREGGIO GLI STATI UNITI L´ITALIA DEI FRATELLI MOLINARI AL 17° POSTO  
 
 Roma, 26 novembre 2007 - La Scozia di Colin Montgomerie e Marc Warren (263 - 63 68 66 66) ha vinto la 53ª edizione dell´Omega Mission Hills World Cup, che si è svolta al Mission Hills Gc di Shenzhen in Cina, battendo con un par alla terza buca di spareggio gli Stati Uniti di Heath Slocum e Boo Weekley (263 - 61 69 66 67). Al terzo posto con 264 (64 71 62 67) la Francia (Gregory Havret/raphael Jacquelin), al quarto con 265 l´Inghilterra (Ian Poulter/justin Rose), al quinto con 267 il Sudafrica (Retief Goosen/trevor Immelman), al sesto con 268 la Svezia (Robert Karlsson/peter Hanson), l´Olanda (Robert-jan Derksen/maarten Lafeber), l´Argentina (Andres Romero/ricardo Gonzalez) e Germania (Martin Kaymer/alex Cejka), che difendeva il titolo. L´italia di Francesco ed Edoardo Molinari ha chiuso al 17° posto con 276 colpi (65 68 69 74) dopo un 74 nella frazione finale (formula foursome). Gli azzurri avevano iniziato bene, con un parziale di "meno 3" a metà tracciato, poi hanno avuto un cedimento che si è evidenziato in particolare nelle ultime quattro buche in cui hanno perso quattro colpi con due bogey e un doppio bogey, scendendo dall´undicesima posizione. In sostanza un bella prestazione per 68 buche, con il top dopo il secondo giro nel quale i Molinari si sono portati al quinto posto, a tre colpi dagli Stati Uniti. In finale del torneo è stato avvincente e ricco di colpi di scena. La Scozia, dopo un "meno 2" a metà giro, è passata decisamente all´attacco e con un "meno 4" nell´arco di cinque buche si è portata al comando con "meno 25" con due colpi di vantaggio su Stati Uniti, in vetta sin dalla partenza, Francia e Inghilterra. Alla buca 15 francesi e americani hanno realizzato un birdie e si sono posti sulla scia dei leaders. Quando è iniziata la buca 18 Montgomerie e Warren erano già in club house a seguire gli eventi in Tv con aria molto rilassata. Mentre l´Inghilterra riusciva soltanto a mantenere la quarta posizione, Stati Uniti e Francia tentavano di arrivare al play off. Il secondo colpo di Weekley era perfetto e permetteva a Slocum di realizzare il birdie necessario, invece Havret mandava la palla ai limiti del green e il par consentiva ai transalpini soltanto di mantenere in solitudine la terza posizione, peraltro meritatissima. Convinti forse che il play off fosse solo eventualità remota Montgomerie e Warren, che lo scorso anno avevano perso il torneo in spareggio contro i tedeschi Bernhard Langer e Marcel Siem, non avevano al rientro in campo la tensione giusta. Dal tee della buca 18, scelta per lo spareggio (par 4, metri 421), il primo con driver spediva la palla in un bunker di fairway e Warren con il secondo colpo trovava la sabbia a destra della bandiera. Nel frattempo Weekley aveva messo in condizioni Slocum di puntare al birdie da un paio di metri. Toccava giocare, però, prima agli scozzesi. Era corta l´uscita di Montgomerie, ma Warren veramente straordinario sul green realizzava il par della speranza imbucando da circa cinque metri. Slocum, forse finito sotto pressione per la prodezza dell´avversario, non dava al putt la forza giusta e la pallina si fermava sulla buca. A quel punto gli scozzesi riprendevano tono e piena concentrazione. Alla seconda buca entrambe le formazioni sfioravano il birdie dalla distanza e alla terza un errore di Slocum, che rimaneva troppo corto alla bandiera con il terzo colpo, lasciava via libera al par vincente della Scozia, che ha così conquistato per la prima volta la World Cup dopo averla perduta due volte al play off, nello scorso anno come già ricordato, e nel 1987. I due scozzesi si sono divisi la prima moneta di 1. 600. 000 dollari su un totale di 5. 000. 000 di dollari a disposizione dei 28 team partecipanti. La World Cup si disputerà anche nei prossimi undici anni sul mega complesso cinese del Mission Hills Gc, che si estende su un´area di 77 chilometri quadrati, tra le città di Shenzhen e Dong Guan, e che dispone di dodici percorsi tutti disegnati da grandi campioni. Quello scelto nell´occasione è stato realizzato da José Maria Olazabal (che non ha potuto partecipare all’evento, dopo aver dato in un primo momento la sua disponibilità, per problemi fisici). Il tracciato, caratterizzato da numerosi bunker e con dei green dalla lettura molto difficile, ha impegnato severamente i concorrenti. E´ stata l´ultima gara stagionale del World Golf Championships, il circuito mondiale che comprende anche l´Accenture Match Play, il Ca Championship e il Bridgestone Invitational. European Tour: Aaron Baddeley Batte Daniel Chopra Nel Mastercard Masters - L´australiano Aaron Baddeley (275 - 70 66 69 70) ha vinto il Mastercard Masters, terzo torneo dell´European Tour 2008 disputato all´Huntingdale di Melbourne in Australia. Dopo aver chiuso alla pari con lo svedese Daniel Chopra (69 70 65 71) le 72 buche regolamentari, il ventiseienne di Lebanon ha prevalso alla quarta supplementare. E´ il secondo titolo nel circuito continentale per Baddeley, che si è imposto due volte anche nell´Us Pga Tour. Dominio dei professionisti di casa con Stuart Appleby terzo con 277, Peter O´malley quarto con 288, Peter Lonard e Rod Pampling quinti con 279 insieme all´inglese Dave Horsey, e con Kurt Barnes e Steven Jeffress ottavi con 280. Alla gara non ha partecipato alcun giocatore italiano. Copa Tailhade: L´italia Rimane Al 12° Posto - L´italia (Nino Bertasio 74 75 77, Federico Colombo 77 74 74) è rimasta al 12° posto con 451 colpi (151 149 151) dopo il giro della Copa Tailhade, che si conclude sul tracciato del Los Lagartos Country Club a Pilar, nei pressi di Buenos Aires in Argentina. L´australia (Rohan Blizard 63 70 72, Tim Stewart 75 73 70) è rimasta in vetta con 423 (138 143 142) e inizierà il giro finale con cinque colpi di vantaggio sugli Stati Uniti (Rob Couture/charles Alan Clark) in recupero con un 139 di giornata propiziato dal 66 di Couture (430 - 147 144 139). E´ salita in terza posizione l´Argentina (Esteban Martinez/julian Etulain) con 434, quindi Spagna con 436, Olanda e Perù con 438, Sudafrica e Inghilterra con 439. Nella classifica individuale prosegue la marcia di Rohan Blizard (205), che ha girato in 72 e precede di cinque colpi l´argentino Bernardo Bide, che gioca a titolo personale, e Rob Couture (211). E´ salito dal 37° al 33° posto Colombo (225) con un parziale di 74 ed è sceso dal 28° al 34° Bertasio (226) dopo un 77. . .  
   
   
ANGELO VOLA CON LE ALI DELL´ARTE E DA DIETRO LE SBARRE  
 
 Santa Severina, 26 novembre 2007 - Angelo D´arrigo volerà ancora il prossimo 2 dicembre, sulle ali della musica e dell´arte, nelle sale del Castello del Carafa di Santa Severina, durante la manifestazione "La Stanza del Sogno". Ed ha volato ancora, questa volta dietro le sbarre del carcere minorile Bicocca a Catania, con la proiezione di un video sulle sue imprese. "La Stanza del Sogno" è un progetto multimediale ideato da Elviro Langella in onore del pilota di deltaplano scomparso nel 2006, organizzato dall´assessorato alla cultura di Giardini Naxos (Messina) ed il comune di Santa Severina (Crotone) nell´ambito del programma di scambi culturali tra Sicilia e Calabria. Si ispira alle straordinarie opere della pittrice e sorella di Angelo, Giusy d´Arrigo, a lui tanto legata da dedicargli un´appassionante mostra itinerante che ha toccato Buenos Aires, New York, Roma, Milano e Los Angeles. La manifestazione offre al pubblico un concerto del maestro Giuseppe Gullotta con musiche di Beethoven, Strawinsky e Mussorgsky. La Compagnia Theatron reciterà alcuni brani tratti da "In volo sopra il mondo", libro di D´arrigo. Seguirà la presentazione dell´ultimo libro di Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational. Quello del penitenziario di Bicocca è stato il primo di una serie di incontri che la fondazione Angelo D´arrigo organizzerà per far conoscere nelle carceri la figura del pilota catanese, detentore di svariati primati mondiali di volo in deltaplano; per sua moglie, Laura Mancuso, presidente della fondazione, "Un messaggio di libertà e un modello per questi ragazzi". Per Candido Cannavò, direttore della Gazzetta dello Sport, intervenuto all´incontro, D´arrigo "è una figura straordinaria. Un grande uomo di sport e di scienza, una personalità eccezionale da valorizzare in tutto e per tutto". Nei prossimi mesi seguiranno altri tre incontri per rivivere le imprese di un uomo che visse "ad ali spiegate". .