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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
COMUNE DI MILANO E FUTURO@LFEMMINILE: CORSI GRATUITI D’INFORMATICA DEDICATI ALLE DONNE MILANESI  
 
Al via la quinta edizione che si svolgerà dall’11 novembre. Nelle precedenti edizioni hanno partecipato più di 1500 donne --- Conoscere e utilizzare al meglio i principali programmi di informatica, da Word a Excel a Internet Explorer partecipando a corsi gratuiti, per migliorare la propria formazione e avere una chance in più anche nella ricerca di un lavoro: è l’opportunità offerta da futuro@lfemminile – il Progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft Italia con Asus e Avanade – grazie all’iniziativa donne@lcomputer promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute. I corsi avranno luogo da lunedì 11 novembre presso la sede dell’Assessorato alle Politiche sociali in via San Tomaso 3. I corsi, moduli di 4 ore ciascuno, si svolgeranno dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Questa è la quinta edizione di corsi gratuiti realizzati con il sostegno di futuro@lfemminile. Alle prime hanno partecipato complessivamente oltre 1.500 donne, e per questa quinta edizione si punta a formare fino a 500 donne nel capoluogo lombardo. Al termine del corso sarà rilasciato un diploma di partecipazione utile ad attestare le competenze acquisite. Per iscriversi è possibile chiamare la segreteria organizzativa al numero 02.43810228 o scrivere una e-mail a donnealcomputer2013@westland.It . L’iscrizione è aperta fino ad esaurimento posti. Info: http://www.futuroalfemminile.it/ . “Anche quest’anno grazie a partner privati – dice l’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino – riusciamo a realizzare corsi gratuiti di computer dando la possibilità fino a 500 donne di imparare a usare i principali programmi utilizzati per lavorare migliorando la propria formazione. Un’occasione in più per chi nella ricerca di un lavoro necessita di avere almeno una conoscenza di base o di migliorare competenze già acquisite da autodidatta. Tutto questo è possibile grazie al contributo di futuro@lfemminile e Microsoft Italia con cui l’Amministrazione comunale ha instaurato un rapporto di proficua e concreta collaborazione”. “Microsoft è orgogliosa della partnership con Comune di Milano che si rinnova ogni anno e si arricchisce di progetti sempre a servizio dei cittadini - ha dichiarato Roberta Cocco, Direttore Responsabilità Sociale d’Impresa e Progetti a Sviluppo Nazionale di Microsoft Italia, responsabile di futuro@alfemminile intervenuta alla conferenza - La nuova edizione di donne@lcomputer rappresenta un’opportunità che pubblico e privato insieme vogliono offrire alle donne che abbiano necessità di alfabetizzazione informatica. L’iniziativa si inquadra nel costante impegno di futuro@lfemminile, il progetto di responsabilità sociale di Microsoft Italia e dei suoi partner per supportare l’universo femminile grazie alle opportunità offerte dagli strumenti tecnologici.” “Siamo molto contenti di prendere parte attivamente ad un progetto importante come donne@lcomputer. Abbiamo chiesto il coinvolgimento dei nostri dipendenti come docenti all’interno dell’iniziativa e la risposta ampiamente positiva che abbiamo ottenuto ci induce a pensare che stiamo perseguendo la giusta strada e che il nostro impegno nell’aiutare chi ne ha bisogno viene recepito sia internamente che esternamente all’azienda. Supportare Microsoft in questo genere di iniziative rispecchia pienamente quelli che sono i valori di Avanade.”- ha commentato Anna Di Silverio, General Manager di Avanade Italia. “Le donne possono trarre enormi benefici dall´uso della tecnologia sia a livello privato che professionale, da qui l´impegno di Asus nel fornire un valido contributo in tutte quelle occasioni in cui le donne sono chiamate ad essere protagoniste, con l’obiettivo di comunicare e far comprendere loro come la tecnologia sia in grado di supportarle nelle diverse attività. Inoltre non bisogna trascurare che lo sviluppo di competenze è influenzato da differenti variabili quali l’aspetto generazionale, culturale, le diverse abilità e propensioni, variabili su cui tutti noi dobbiamo lavorare per azzerare in maniera progressiva il digital gap: obiettivo con cui abbiamo deciso di contribuire all’iniziativa donne@lcomputer, che muove appunto in questa direzione.” – ha commentato Manuela Lavezzari, Marketing Manager di Asustek Italy. I corsi donne@lcomputer, promossi dal Comune di Milano e futuro@lfemminile, sono realizzati in collaborazione con Microsoft, Asus, Avanade  
   
   
CASHBACK: LA CHIAVE PER LO SVILUPPO DELL’E-COMMERCE ANCHE IN ITALIA  
 
La ricerca di mercato condotta da Ipsos per Webloyalty rileva come il 26,4% dei consumatori italiani online sia stato spinto ad effettuare acquisti su siti di e-commerce beneficiando di buoni sconto e altre formule di risparmio, contro il 25,8% della Spagna e il 24% in Francia. La ricerca di mercato condotta da Ipsos Loyalty mette in evidenza che per i consumatori italiani la voce “risparmio” costituisce il principale incentivo allo shopping online. Risparmio che è rappresentato non solo dai prezzi interessanti che un sito di e-commerce è in grado di garantire, ma anche dalla possibilità di usufruire di offerte speciali, buoni sconto e altre formule come il cosiddetto cashback, ovvero il meccanismo che prevede il rimborso per il consumatore di una parte della cifra spesa per ogni acquisto effettuato online. La ricerca, commissionata a Ipsos da Webloyalty, azienda specializzata in programmi di sconti e nella generazione di reddito supplementare per aziende che fanno commercio online, rivela le motivazioni che spingono a scegliere un sito per lo shopping online la prima volta: il prezzo vantaggioso è la ragione principale (45,2%, 51,6% in Spagna), seguito dalla comodità rispetto al negozio tradizionale (35,8%, in Spagna è il 38,4%) e dalla facilità nel trovare il prodotto desiderato (22,3%, in Spagna è il 25,7%). Mentre le prime 3 ragioni che spingono a ripetere l’acquisto sono: l’esperienza positiva vissuta con il primo acquisto (28,6%), un sito user-friendly (26,9%) e l’ampiezza dell’offerta che il sito propone; per i francesi la principale ragione rimane rappresentata dai prezzi (72%, contro il 32,9% di Spagna e il 21,7% Italia). Un focus particolare, come già sottolineato, è posto sulle dinamiche del cashback che in Italia sono ancora poco note rispetto ad altri paesi europei (29% in Italia contro il 44% della Francia) e meno sfruttate che altrove, considerando che solo il 9% degli italiani è iscritto a un programma di cashback. Numeri che ci collocano dietro Francia (18%) e Spagna (11%), ma che sono in parte compensati dall’interesse che questo meccanismo, che prevede il rimborso di una parte della cifra spesa per ogni acquisto effettuato su un sito di e-commerce, suscita: infatti ben il 79% degli italiani ad oggi non iscritti a programmi di cashback, dopo aver ricevuto informazioni in proposito, si dichiara potenzialmente intenzionato a utilizzarlo. Il 60% è interessato a programmi di cashback grazie alla combinazione virtuosa tra convenienza del prezzo praticato online e del rimborso, oltre alla possibilità di scelta tra svariati store online (36%). High tech (50%), turismo (43,5%), accessori moda e per la casa (36,2%) sono gli ambiti in cui gli italiani - e spagnoli - sfruttano i vantaggi del cashback, laddove i consumatori francesi privilegiano prodotti culturali come libri e Dvd (36%). “Il panorama dell’e-commerce in Italia si caratterizza come dinamico e in continua evoluzione – ha commentato Alexandre Cotigny, Direttore Generale Sud Europa di Webloyalty - grazie anche ad alcune peculiarità del mercato: la diffusione di smartphone e tablet, la propensione alla multicanalità da parte dei player e la soddisfazione per gli acquisti online. Ora un’adozione massiccia del cashback promette, come dimostrano le risposte date dagli utenti italiani, di fornire ulteriore impulso alla diffusione del commercio elettronico, permettendo di colmare almeno in parte il gap tuttora esistente con le economie più avanzate. Webloyalty opera da tempo in questo senso, e il portale “Acquisti e Risparmi ” è nato specificamente per incentivare l’e-commerce e promuovere l’iscrizione a programmi che garantiscono sconti su ogni acquisto online”. Nel complesso, per i consumatori italiani l’esperienza di e-commerce è molto soddisfacente, solo per il 17% è negativa a causa della qualità del prodotto ricevuto (4,6%), del prodotto che non soddisfa le aspettative (3,8%) o dei lunghi tempi di attesa per ricevere il prodotto (3,5%). Il profilo dell’acquirente online in Italia: mediamente su base mensile si affida a quattro siti (in linea con Spagna e Francia) ed effettua almeno un’operazione. I cosiddetti “heavy buyer”, cioè i più attivi, sono fortemente presenti in Umbria (89,5%) Liguria (87,2%) e Toscana (83,6%) , laddove gli acquirenti occasionali si concentrano in Friuli (36,4%), Calabria (33,3%) e Marche (32,1%). Alcune differenze tra i consumatori dei paesi latini si notano rispetto alla stagionalità degli acquisti: se il 22% degli spagnoli, infatti, incrementa il numero delle proprie spese online durante i saldi invernali, solo il 16% di italiani e francesi lo fa. Minore discrepanze si hanno invece per il periodo natalizio, con un terzo di francesi e spagnoli che compera più prodotti e servizi (il 28% in Italia). Lo studio dedica naturalmente un’ampia sezione al mobile commerce, con dati che sottolineano ancora una volta la vasta diffusione e il massiccio utilizzo di smartphone e tablet da parte degli italiani: il 17,9% dei nostri connazionali usa uno smartphone per fare acquisti online, inferiore al 20,2% degli spagnoli ma ben al di sopra del 12% dei francesi, mentre il 13,3% utilizza un tablet (superiamo il 12,8% degli spagnoli e distanziamo i francesi fermi al 9%). “Per diversi anni l’e-commerce ha stentato ad affermarsi tra i consumatori europei”, sostiene Marco Salamon, country manager di Ipsos Loyalty, la divisione di Ipsos specializzata nelle indagini di Customer Satisfaction e Loyalty. “Negli ultimi 3-5 anni le nostre ricerche hanno fotografato una svolta che è tanto culturale quanto di concreti comportameni d’acquisto. Per chi ha meno di 50 anni, ma non solo, l’e-commerce è oggi la modalità d’acquisto privilegiata per molte categorie di prodotti e servizi: viaggi, elettronica, prodotti e servizi per l’intrattenimento. Altre tipologie si stanno ora aggiungendo, con una rapidità prima impensabile: assistiamo, ad esempio, a un incremento vertiginoso degli acquisti di capi d’abbigliamento, come di prodotti d’arredo. Il canale e-commerce rappresenta quindi, se ben utilizzato, un’ importante opportunità per il sostegno ai consumi, da cui un sistema economico in difficoltà può trarre grande giovamento. Un’ opportunità che va sfruttata al meglio, ascoltando in primo luogo le richieste dei consumatori, fotografate anche nell’indagine che Ipsos ha realizzato per Webloyaty: gli utenti chiedono assortimento, cioè libertà di scelta, efficienza nel processo d’acquisto e convenienza. Il cashback appare certamente un’ interessante modalità per rispondere a quest’ultima richiesta dei consumatori”. Info: Webloyalty - http://www.webloyalty.it/  
   
   
TREND MICRO SCOPRE NUOVE VULNERABILITÀ NEI SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA  
 
Pirati digitali e navi scomparse: Trend Micro scopre nuove vulnerabilità nei sistemi di identificazione automatica adottati da oltre 400.000 imbarcazioni nel mondo Nell’era dell’Internet delle cose, gli attacchi informatici mettono a rischio anche sistemi marittimi. I ricercatori Trend Micro individuano vulnerabilità che consentono di dirottare le comunicazioni, inviare falsi Sos e addirittura disabilitare il tracciamento di qualsiasi imbarcazione in modo permanente. --- Durante la Hitb Security Conference che si è tenuta la scorsa settimana a Kuala Lumpur, i ricercatori del Forward Looking Threat di Trend Micro hanno dimostrano come i sistemi di identificazione automatica siano vulnerabili a una vasta gamma di attacchi facilmente realizzabili da pirati, terroristi o altri criminali. In particolare Kyle Wilhoit e Marco Balduzzi, insieme al ricercatore indipendente Alessandro Pasta, hanno presentato una serie di esperimenti che mostrano chiaramente la portata di tali attacchi. I sistemi di identificazione automatica (Automatic Identification System - Ais) sono sistemi di monitoraggio obbligatori per tutte le navi commerciali da oltre 300 tonnellate e per le navi passeggeri (indipendentemente dalle dimensioni e dal peso). Gli Ais funzionano attraverso l´acquisizione delle coordinate Gps e lo scambio di informazioni su posizione, rotta e altro con le navi nelle vicinanze e con gli impianti appositamente progettati. Installati su circa 400.000 imbarcazioni nel mondo, sono attualmente il miglior sistema per evitare le collisioni, garantire la sicurezza marittima e facilitare la navigazione e le indagini sugli incidenti . L’analisi degli attacchi condotta da Trend Micro è stata suddivisa in due fasi. Prima identificando i principali Internet provider dei Ais e le loro vulnerabilità, per comprendere come sia facile sostituire le informazioni Ais con dati alterati a proprio piacimento per modificare, ad esempio, la rotta, il carico, creare da zero delle navi fantasma, introdurre boe, bloccare l’accesso a un porto, e altro ancora. In un secondo momento, i ricercatori hanno evidenziato gravi problemi intrinseci alle attuali specifiche del protocollo Ais, usato dalle ricetrasmittenti hardware, obbligatorie su tutte le navi, e dimostrato scenari d´attacco ben piu´ seri rispetto alle vulnerabilità software. Tra queste: un attaccante e´ in grado di impersonare le autorità portuali per disattivare il sistema Ais di una o più navi, comportando la totale sparizione del loro segnale, in trasmissione, e impedendo alle nave stessa di ricevere quello delle altre. In un altro scenario, un pirata può generare falsi segnali di soccorso, ad esempio di uomo a mare, inducendo una barca vittima a spostarti in una zona pericolosa, di suo controllo. Da notare, che la regolamentazione nautica prevede un obbligo formale di salvataggio di uomo a mare. In un altro attacco, l´attaccante e´ in grado di generare falsi segnali di collisione, portando possibilmente fuori rotta una nave, per esempio in acque poco profonde o contro la banchina. Infine, anche i bollettini meteorologici trasmessi con sistema Ais possono essere modificati. E’ possibile, per esempio, annunciare alta pressione e bel tempo in giorni di mare mosso e in cui una uscita a mare potrebbe essere fatale. --- Suggerimento di sicurezza per il prossimo futuro: validità, autenticazione e crittografia Questi scenari sono possibili perché il protocollo Ais è stato progettato apparentemente senza alcuna considerazione dal punto di vista delle sicurezza. In termini di sicurezza i tre aspetti trascurati che in un prossimo futuro dovranno diventare fondamentali sono: la validità, l’autenticazione e la crittografia. In particolare, Trend Micro rivela come sussista una mancanza di controlli della validità geografica (è possibile inviare un messaggio di Ais da qualsiasi posizione), la validità rispetto al timing (è possibile ad esempio replicare la posizione di una nave), la mancanza di autenticazione e di controlli di integrità (tutti i messaggi Ais vengono inviati in forma non crittografata e non firmata, il che li rende banali di intercettare e modificare). In un mondo sempre più interconnesso e digitale, il team di ricercatori del Forward Looking Threat di Trend Micro analizza con costanza l’evoluzione delle tecnologie che saranno utilizzate anche dai malintenzionati e traccia gli scenari possibili che il futuro riserverà in termini di sicurezza. In campo marittimo, se è vero che da una parte i costi per aggiornare i sistemi Ais su tutte le navi sarebbero altissimi, alla luce delle minacce come la pirateria e il terrorismo e della loro inarrestabile attenzione anche rispetto ai sistemi tecnologici, tali aggiornamenti in un prossimo futuro saranno indispensabili e non ignorabili. Info: Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud - http://www.trendmicro.it/  
   
   
WEBINAR CON AXWAY E GLI ESPERTI DEL GRUPPO ARCTEC SULLA SICUREZZA E L´INTERNET DELLE COSE (IOT – INTERNET OF THINGS)  
 
Il processo di interconnessione tra oggetti sempre più diversi fra loro come gli smartphone, le automobili, gli elettrodomestici e questi stessi con Internet è ormai iniziato. Questo fenomeno, conosciuto come l´Internet delle Cose (Iot), deve prevedere degli aspetti di sicurezza che le organizzazioni devono considerare. Per affrontare questi aspetti, Axway , leader di mercato nella governance dei flussi di dati, ha tenuto lo scorso 24 ottobre un seminario dal titolo “Le dieci principali considerazioni sulla sicurezza dell´Internet delle Cose”. Ospiti del webinar sono stati Gunnar Peterson, Direttore operativo del Gruppo Arctec, e Mark O’neill, Vice presidente innovazione di Axway. Il webinar si è concentrato principalmente sulle industrie automobilistiche e gli enti pubblici, per esaminare le notevoli implicazioni di sicurezza di quegli ambienti Iot, e affronterà i seguenti temi: Come devono adeguarsi i protocolli esistenti per proteggere la nuova area di attacco generata dall´Iot? Quali sono le best practice tecnologiche disponibili oggi per proteggere l´Iot? Quanto è fondamentale un´efficiente strategia di gestione delle Api per gestire i flussi dati tra dispositivi?   Info: http://www.Axway.com/sites/default/files/repository/axway_whitepaper_internet-of-things_en.pdf  
   
   
REPORT MCAFEE ANALIZZA LA RELAZIONE TRA CRIMINALITÀ, SERVIZI DI VALUTA ELETTRONICA E CYBERCRIME  
 
Mcafee ha reso disponibile il white paper intitolato Digital Laundry: An analysis of online currencies, and their use in cybercrime che rivela come le valute elettroniche siano divenute un servizio fondamentale per il riciclaggio di denaro. Prima che fosse chiuso, il servizio di moneta elettronica, Liberty Reserve, è stato utilizzato per riciclare 6 miliardi di dollari, cifra che ha portato alla più grande accusa di riciclaggio internazionale nella storia. Liberty Reserve non andava per il sottile, consentiva l’anonimato e non richiedeva la provenienza del denaro, attirando i criminali e arrivando a 55 milioni di transazioni illecite a livello globale per un milione di utenti. Il caso di Liberty Reserve è solo un esempio di come i criminali siano in grado di sfruttare la valuta elettronica. All’interno del report Digital Laundry: An analysis of online currencies, and their use in cybercrime i ricercatori Mcafee hanno tracciato i vari passaggi di utilizzo da parte dei criminali da una piattaforma di valuta virtuale all’altra, prima che Liberty Reserve e il predecessore, e-gold venissero definitivamente chiusi. Liberty Reserve, infatti, non è l’unico servizio di valuta elettronica utilizzata dai criminali, e la proliferazione di questi servizi favorisce la crescita della criminalità informatica e di altre forme di sabotaggio digitale. Infatti, tali valute espongono, oltre che al riciclaggio di denaro, anche ad attacchi mirati su operazioni finanziarie e al malware sviluppato per i portafogli digitali. Alcune valute, come Bitcoin, permettono di creare nuove monete attraverso un processo noto come “mining”. Nel giugno 2011 un Javascript in grado di generare Bitcoin (miner), consentiva ai siti ad alto traffico di impiegare computer dei visitatori per produrre Bitcoin. In alcuni casi questo era evidente ai visitatori, ma la procedura poteva anche essere attuata lasciandoli all’oscuro creando quindi bot a tutti gli effetti. Un dipendente della E-sports Entertainment Association aveva installato uno di questi “miner” su circa 14.000 computer per generare Bitcoin segretamente. Anche se questi servizi non rientrano nella classica denominazione di "criminalità informatica", non c’è dubbio che molti crimini tradizionali ora vengono perpetrati con strumenti tecnologici. Recenti casi di cronaca ci hanno segnalato trafficanti di droga che assumevano hacker per entrare nei sistemi di logistica della case farmaceutiche per cambiare la destinazione e i tempi di consegna di alcuni farmaci – o di rapinatori di banche che hanno utilizzato uno switch Kvm per facilitare il furto di oltre 1 milione di sterline. Purtroppo i tentativi di chiudere i servizi di valuta elettronica, fino ad oggi, hanno portato i criminali semplicemente a spostare le proprie attività altrove, come abbiamo visto nel caso di Liberty Reserve. I servizi di valuta virtuale offrono grandi vantaggi anche agli utenti e sicuramente aumenteranno nei prossimi anni, nonostante le sfide poste da attacchi Dos, dall´uso di questi per il riciclaggio di denaro sporco. Se chiuderli significa perdere potenziali investimenti e vantaggi, sottovalutare i rischi potenziali potrebbe costare molto di più. Info: http://www.Mcafee.com/us/resources/white-papers/wp-digital-laundry.pdf  - http://blogs.Mcafee.com/mcafee-labs/cybercrime-more-than-ddos-and-malware  - http://www.mcafee.com/  
   
   
PREMIO NAZIONALE NATI PER LEGGERE - QUINTA EDIZIONE - DEDICATO AI LIBRI 0-6 ANNI E AI PROGETTI DI LETTURA AD ALTA VOCE PER I PICCOLISSIMI  
 
Al via la quinta edizione il Premio nazionale Nati per Leggere, che sostiene i migliori libri e progetti di promozione alla lettura per i più piccoli (0-6 anni). Sul sito web http://www.natiperleggere.it/ (sezione “Premio”) è possibile scaricare il nuovo bando in scadenza il 31 gennaio 2014: http://www.Natiperleggere.it/index.php?id=29 . Dopo il successo registrato nei primi quattro anni, il riconoscimento continua con entusiasmo a premiare il lavoro di editori, bibliotecari, insegnanti, pediatri, librai ed enti locali impegnati nella diffusione della lettura ad alta voce con la pubblicazione libri per la fascia di età 0-6 anni o con la creazione di progetti specifici per famiglie. Quattro le sezioni in cui si articola il Premio: la sezione Nascere con i libri premia i migliori libri per tre diverse fasce di età (6-18 mesi; 18-36 mesi; 3-6 anni); la sezione Crescere con i libri coinvolge nella scelta del libro vincitore i bambini dai 3 ai 6 anni di età (Torino, Roma, Iglesias-carbonia, Monza e Foggia) che valuteranno la migliore storia raccontata e illustrata sul tema 2014 Io e l´altro. La scoperta di sé e degli altri nei libri per bambini; la sezione Reti di libri premia il miglior progetto di promozione della lettura che abbia saputo fare rete tra diversi soggetti (genitori, bibliotecari, pediatri, insegnanti, educatori, volontari, ecc.); la sezione Pasquale Causa segnala il pediatra che abbia incoraggiato nel modo più efficace la lettura in famiglia. Tutti i dettagli per partecipare possono essere consultati sul sito http://www.natiperleggere.it/ , dove sono scaricabili i moduli di candidatura. Il Premio è istituito dalla Regione Piemonte e organizzato in collaborazione con la Città di Torino (con Iter e Biblioteche Civiche Torinesi), la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che ogni anno promuove il Salone Internazionale del Libro), il Coordinamento nazionale del progetto Nati per Leggere (sostenuto dall´Associazione Culturale Pediatri, l´Associazione Italiana Biblioteche, il Centro per la salute del bambino Onlus di Trieste) e la rivista trimestrale Liber (con il suo portale liberweb.It). Patrocino di Ibby Italia. La Giuria, presieduta da Rita Valentino Merletti (studiosa di letteratura per l’infanzia), è composta da membri del coordinamento Nati per Leggere, esperti di letteratura infantile, insegnanti, pedagogisti, pediatri, librai, bibliotecari, illustratori ed esperti di comunicazione visiva. Tra i vincitori delle ultime edizioni ricordiamo: per il 2013 gli autori francesi Michaël Escoffierc, Matthieu Maudet, Pierre Bertrand e Magali Bonniol (Babalibri), lo scrittore Marco Viale (Giralangolo - Edt), l’illustratore inglese John Fardell (Il Castoro), il Comune di Cortona (Arezzo) e il pediatra Graziano Zucchi (Modena); per il 2012 l’autrice colombiana Claudia Rueda (Lapis), l’autore tedesco Ole Könnecke (Babalibri), gli inglesi Jeanne Willis e Tony Ross (Il Castoro), la Provincia di Reggio Emilia e le pediatre romane Manuela Orrù e Marcella Costantini. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2014. La cerimonia di premiazione si svolgerà lunedì 12 maggio 2014 alla 27a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino  
   
   
CONVEGNO AILOG/LOGISTICAMENTE: CITY LOGISTICS: IDEE O FATTI?  
 
La logistica è una leva competitiva fondamentale non solo per le aziende, ma anche per i territori, intesi come continenti, nazioni, regioni o distretti. In particolare, in un contesto come quello europeo, nel quale oltre il 75% della popolazione vive in aree urbane, il concetto di ´city logistics´ è assolutamente pervasivo. La crescita economica di un territorio è infatti destinata a essere seriamente compromessa se non è presente un´efficiente offerta logistica, intesa come governance, pianificazione dei flussi, disponibilità di soluzioni e mezzi, di infrastrutture fisiche e telematiche. L´applicazione di strategie volte a risolvere le inefficienze e a ridurre i costi della logistica dell´ultimo miglio è quindi un´esigenza urgente e concreta, soprattutto in Italia, dove sviluppo economico e tutela dei beni pubblici e collettivi (territorio, paesaggio, patrimonio artistico) sono strettamente correlati. Per approfondire questi importanti aspetti, Ailog e Logisticamente organizzano un Convegno dal titolo “City Logistics: Idee o Fatti? Le regole, i problemi e le soluzioni per il traffico urbano merci”, che avrà luogo al Centro Congressi Palazzo delle Stelline di Milano (corso Magenta, 61), il 19 novembre p.V. Alle 9,00. Nel corso dei lavori, esperti, mobility manager, esponenti della pubblica amministrazione e fornitori di mezzi, soluzioni e servizi faranno il punto sui risultati conseguiti fino a oggi e su ciò che sarà possibile realizzare nel prossimo futuro, anche grazie all´innovazione tecnologica. Durante l´evento sarà presentata la ricerca dell´Osservatorio Ailog per la City Logistics: “Traffico urbano merci: regole ed evoluzione della normativa”. Info, iscrizione, programma: http://www.ailog.it/ - convegni@ailog.It  
   
   
DLI SI AGGIUDICA LA GARA DEL MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DI PUBBLICA SICUREZZA E RINNOVA DI SISTEMA D’INFORMAZIONE SCHENGEN DI SECONDA GENERAZIONE  
 
Dli, system integrator fornitore di prodotti e soluzioni informatiche caratterizzate da un’alta eccellenza tecnologica e azienda leader nel mercato Ict, si è aggiudicata la gara indetta dal Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per la fornitura di soluzioni hardware, software e servizi d’installazione utili all’aggiornamento del Sis Ii, con un contratto del valore di 1.173.553,7 euro. L’oggetto dell’appalto, che prevede tra le altre cose servizi d’installazione di prodotti software, rack, server, console, sistemi di storage e apparati di networking, ha come scopo l’adeguamento del Sistema d’Informazione Schengen di seconda generazione secondo le modalità previste dal Regolamento (Ce) n.1987/2006 del parlamento Europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 sull’istituzione, l’esercizio e l’uso del sistema stesso. Finanziato nell’ambito del programma annuale 2010 del Fondo Europeo 2007/2013, il progetto è opera della Divisione N.sis dell’ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia e il suo adeguamento, grazie alle soluzioni e ai servizi forniti da Dli, permetterà il corretto svolgimento delle operazioni che permettono alle autorità nazionali doganali, di polizia e di controllo delle frontiere di scambiarsi agevolmente informazioni sulle persone, attività essenziali per facilitare la libera circolazione delle persone nello spazio Schengen. Il Sis Ii, infatti, rappresenta la seconda generazione del Sistema d´informazione Schengen, operativo dal 1995, ed è dotato di funzioni avanzate, come la possibilità di inserire dati biometrici (impronte digitali e fotografie), nuovi tipi di segnalazioni (aeromobili, natanti, container e mezzi di pagamento rubati) o la possibilità di collegare segnalazioni diverse (ad esempio una segnalazione su una persona e su un veicolo). Inoltre deve assicurare una rigorosa protezione dei dati e conterrà copie dei mandati d´arresto europei collegati direttamente a segnalazioni per l´arresto a fini di consegna o di estradizione, rendendo più semplice e più rapido per le autorità competenti garantire il seguito necessario. Info: http://www.Dlismile.it/  
   
   
LA VALLE D’AOSTA AL VERTICE DELLA CLASSIFICA DELLA TRASPARENZA DEI WEB ISTITUZIONALI  
 
La Presidenza della Regione informa che il sito web http://www.regione.vda.it/  ha conseguito un punteggio di 100/100 nel contesto dell’indagine La Bussola della trasparenza, promossa dal Ministero della Pubblica amministrazione e della semplificazione. In questo contesto, il portale regionale della Valle d’Aosta ha ottenuto, insieme a quello Regione Umbria, il massimo punteggio, ossia 100/100, con una valutazione positiva di 67 indicatori su 67. La bussola della trasparenza consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per la analisi ed il monitoraggio dei siti web. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali. Questa iniziativa, in linea con i principi dell´open government, mira a rafforzare la trasparenza, la partecipazione e l’accoutability, ossia il corretto utilizzo delle risorse e il raggiungimento di risultati conformi alle finalità istituzionali garantendo meccanismi di maggiore responsabilizzazione del management interno. L’idea è nata dall’emanazione delle linee guida sui siti web delle Pa che, oltre a fornire una serie di indicazioni puntuali su come realizzare e gestire i siti web istituzionali e tematici delle Pa, raccolgono tutta la normativa riguardante i siti web istituzionali, emanata nel corso degli anni. La raccolta ha avviato un forte processo di semplificazione all’interno delle amministrazioni, consentendo di avere un unico punto di riferimento sui contenuti che devono essere pubblicati, e garantendo il rispetto e la conformità alle diverse normative emanate, sulle informazioni da pubblicare on-line. Per garantire la concreta attuazione delle norme e per semplificare ulteriormente le attività inerenti la pubblicazione dei contenuti relativi alla trasparenza, si è dunque pensato di realizzare uno strumento operativo di verifica della conformità. Successivamente, per monitorare a livello globale la trasparenza e per verificare continuamente e in tempo reale, la sua evoluzione su tutto il territorio nazionale, è stato realizzato un particolare sistema di monitoraggio, la Bussola della trasparenza, che raccoglie, in modo automatico, i dati e le informazioni dai vari siti delle Pa, e consente di effettuare analisi ed elaborazioni statistiche, fornendo i risultati anche in formato open-data  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: E´ REATO EVITARE I CONTATTI TELEFONICI COL CONIUGE PER IMPEDIRE LE VISITE AL FIGLIO  
 
Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci ha segnalato la sentenza 43293 del 23 ottobre 2013 con la quale la Corte di Cassazione ha affermato che può sussistere il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice per chi evita i contatti telefonici con il coniuge per impedire le visite al figlio. L’affidatario ostruzionista è punibile penalmente (art. 388, comma 2). L´ostruzionismo è un atteggiamento comune, si verifica di frequente tra genitori separati o divorziati, ma il comportamento doloso di evitare anche i contatti telefonici per impedire all’altro coniuge non affidatario la visita dei propri figli nonostante un apposito provvedimento del giudice civile, oltreché essere un fatto censurabile moralmente, assume anche rilevanza penale. Nel caso in questione la sesta sezione penale della Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso di una donna avverso la condanna della Corte d´appello di Reggio Calabria che l’aveva punita per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, perché, affidataria dei minori, impediva al coniuge separato di tenere con sé i figli nei giorni e nelle ore stabilite all´atto della separazione consensuale omologata evitando i contatti telefonici. Dice la Corte: "Quando la natura personale delle prestazioni imposte dal provvedimento esclude che l´esecuzione possa prescindere dal contributo dell´obbligato affidatario (consentire all´altro genitore di prelevare e tenere con sé i figli minori in certi periodi) l´inadempimento contraddice di per sé la decisione giudiziale, senza la necessità di speciali condotte fraudolente»