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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Maggio 2010
NO A PROVVEDIMENTI ESTEMPORANEI CHE METTONO IN CRISI LO SVILUPPO SANO DELLE FONTI RINNOVABILI NEL NOSTRO PAESE  
 
 Roma, 31 maggio 2010 - Le Associazioni Aper, Anev, Anab, Federpern, Fiper, Greenpeace Italia, Ises Italia, Legambiente, e Kyoto Club, rappresentanti del settore delle energie rinnovabili esprimono il nostro disappunto e la preoccupazione per le misure contenute nell’articolo 45 (Terzo Titolo, Sviluppo e Infrastrutture) della manovra economica del Governo che rischierebbero di mettere in serio pericolo decine di migliaia di posti di lavoro nel settore delle rinnovabili. La misura prevista abolisce anche retroattivamente l’unico meccanismo di garanzia del sistema di sostegno alla crescita delle Fonti Rinnovabili, che serve invece proprio a tutelare il mercato e ad evitare speculazioni derivanti dall’oscillazione artificiosa dei prezzi dei Cv. Estremamente grave è poi il fatto che tale sistema di stabilizzazione del mercato, fu introdotto a tutela degli investitori nazionali solo in caso di un eventuale inadempimento del nostro Paese rispetto al raggiungimento degli obblighi liberamente assunti dall’Italia in sede Comunitaria. Il provvedimento proposto, da una prima analisi svolta, rischia seriamente di compromettere le iniziative in essere, che ricordiamo nel solo settore eolico al 2009 vedono occupati circa 25.000 lavoratori (con un incremento di circa 5.000 unità nel solo anno 2009), tra settore e indotto. Inoltre la formulazione del medesimo articolo 45 comprometterebbe tutti gli investimenti in corso di finanziamento nel settore delle rinnovabili, che negli ultimi due anni è stato uno dei pochi anticiclici a consentire crescita occupazionale nel nostro Paese. Tecnicamente l’abolizione dell’obbligo del riacquisto dei Certificati Verdi in eccesso in dote agli operatori delle rinnovabili da parte del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), potrebbe portare in assenza di un adeguamento coerente della quota d’obbligo, ad una sostanziale destabilizzazione del sistema, con crollo del prezzo di scambio del Certificato Verde sul mercato e di conseguenza, da un punto di vista occupazionale, agli effetti disastrosi sopra richiamati. Infatti alla certa fase di stallo nell’investimento in nuovi impianti con il conseguente blocco di nuove assunzioni, si aggiungerebbe una perdita di occupazione del settore e dell’indotto derivante dal sicuro default finanziario per le iniziative in essere che vedrebbero tagliati i ritorni economici necessari a ripagare gli investimenti. Tale provvedimento, che certamente presenta profili di illegittimità rispetto alla modifica retroattiva del sistema, andrebbe a generare sui progetti già in essere una grave situazione di insolvenza i cui effetti sarebbero, oltre ai danni economici indicati in centinaia di milioni di euro e di perdita di livello occupazionale, anche i mancati benefici ambientali che a loro volta genererebbero al 2020 costi inaccettabili e insostenibili per il sistema Paese. Per quanto sopra detto e anche alla luce del prossimo necessario intervento normativo di riordino del sistema degli incentivi (previsto entro il dicembre 2010 dalla Direttiva Comunitaria 2009/28/Ce), nonché alla luce del prossimo invio del Piano di Azione che l’Italia trasmetterà entro giugno a Bruxelles nell’ambito degli obblighi comunitari della 20/20/20, si ritiene indispensabile per il nostro Paese evitare ulteriori azioni destabilizzanti sul settore delle Fonti Rinnovabili, rivedendo tale intervento in ambito coerente con le altre iniziative e rimandando ogni azione ad un organico riordino dei meccanismi vigenti entro la fine dell’anno come già previsto.  
   
   
AI DOSSI “ENERGETICI” DEL TRIO DI MONZA IL PREMIO “D2T START CUP” 2010 AL VINCITORE 50 MILA EURO PER AVVIARE L’IMPRESA. SECONDO CLASSIFICATO IL TRENTINO MARCO MANDELLI  
 
Trento, 31 maggio 2010 - Un ricercatore, Andrea Pirisi, un imprenditore, Massimiliano Nosenzo, e un funzionario di banca, Andrea Mario Corneo. Sono il trio di “Up Underground Power”, i giovani di Monza che si sono aggiudicati nella tarda serata del venerdì 28 maggio, la quarta edizione del Premio Impresa Innovazione D2t Start Cup. Secondo classificato Marco Mandelli con la sua speciale etichetta “traccia farmaci”. Si chiude così, con l’ultima sfida nella pubblica “arena” di Sala Piave, presso il Polo tecnologico di Rovereto, la quarta edizione della competizione ideata da Trentino Sviluppo per sostenere le idee di impresa dei giovani tra i 16 e i 36 anni. Numeri in crescita per il D2t 2010: 46 idee di impresa presentate, 83 partecipanti, in buona parte provenienti da fuori provincia, ed oltre 7.500 visite per il sito www.Premiod2t.it. E per il prossimo anno si preannunciano interessanti novità. Al termine di due ore intense di competizione e spettacolo, dinanzi ad un pubblico composto da giovani, imprenditori e potenziali investitori, dopo venti minuti di camera di consiglio, la Commissione presieduta da Antonello Briosi ha emesso il proprio verdetto: vincitore della quarta edizione del Premio D2t Start Cup è “Lybra”, il progetto d’impresa ideato dal gruppo di Monza Up Underground Power capitanato da Andrea Pirisi. Secondo classificato Marco Mandelli, 32 anni di Trento. «Siamo felicissimi - ha dichiarato Andrea Pirisi appena appreso il verdetto della giuria - ed ora, grazie al premio e al sostegno di Trentino Sviluppo, ancora più determinati ad avviare nei prossimi mesi la nostra azienda. Fin dall’inizio di questa competizione ci siamo sentiti come a casa. Vorremmo poterci insediare qui in Trentino, far partire da qui la nostra avventura imprenditoriale». Il principale obiettivo di Up Underground Power sarà sviluppare e commercializzare un dispositivo in grado di produrre energia elettrica dal traffico automobilistico. “Lybra”, questo il suo nome, è assimilabile ad un dissuasore di velocità (comunemente noto come “dosso”) interrato sotto il livello stradale, in grado di trasformare l’energia cinetica in energia elettrica. L’idea di impresa che s’è aggiudicata il D2t Start Cup è nata nel 2007 come applicazione di un progetto di ricerca scientifica rivolto alla generazione di energia elettrica dal moto ondoso marino. I test condotti in laboratorio hanno confermato come sia effettivamente possibile produrre da 15 a 20 kWh al giorno con il passaggio di circa 2 mila autovetture, che rappresenta il traffico veicolare di una strada urbana di media grandezza. Un’energia che corrisponde alla produzione annua di 50 metri quadrati di pannelli fotovoltaici e sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di tre famiglie. Marco Mandelli, 32 anni di Trento, ha invece presento al concorso D2t una soluzione – comprensiva di inchiostro, etichetta ed uno speciale lettore - in grado di valutare la bontà di conservazione di un prodotto alimentare piuttosto che di un medicinale. Il gruppo capitanato di Andrea Pirisi ha sbaragliato la concorrenza degli altri finalisti tra cui, oltre a Marco Mandelli, il centro di guida sicura della pilota Gabriella Pedroni in tandem con Stefano Nadalini, gli oli essenziali al pino mugo del team di Giovanni Gios e lo scanner multisensoriale del duo Fabio Remondino-alessandro Rizzi. Al primo classificato è andato il premio da 50 mila euro che servirà per sostenere l’avvio dell’impresa, in parte vincolato alla partecipazione ad iniziative di formazione. Secondo premio un assegno da 15 mila euro, spendibili anch’essi in parte in formazione. I primi due classificati del D2t Start Cup rappresenteranno il Trentino, il prossimo 3 dicembre a Palermo, al Premio Nazionale per l’Innovazione dove sfileranno i “campioni” delle Start Cup italiane. Ai finalisti del concorso, nel caso intendano avviare un’attività di impresa sul territorio, Trentino Sviluppo offre inoltre appositi spazi all’interno dei Bic. Ne hanno già approfittato i vincitori delle due ultime edizioni: “Runwithme” di Paolo Zuliani e Fausto Borghetti (primo premio edizione 2008), azienda insediata presso il Polo tecnologico di Rovereto, e Gardasolar, il progetto di barca solare con il quale Alberto Pozzo ed Alessio Zanolli si sono aggiudicati l’ultima edizione del D2t Start Cup che dal 30 aprile scorso è una vera e propria azienda. Si insedierà anch’essa, a breve, presso il Polo tecnologico di via Zeni. A tutti i partecipanti al concorso Trentino Sviluppo offre inoltre “One Day Stage”, un’intera giornata in azienda con il top management, che nelle scorse edizioni ha fatto tappa presso gli stabilimenti Geox a Biadene di Montebelluna (2009), Ferretti Yacht e Parco Oltremare di Riccione (2008), Technogym e Barilla (2007). Una serata “giovane” quella di oggi, venerdì 28 maggio, condotta da Alberto Faustini, e che ha riservato molte sorprese: la “Pillola manageriale in jazz” con Es Acoustic Trio, diretto da un maestro d’eccezione, il consigliere delegato di Trentino Sviluppo Alessandro Garofalo, l’happy hour e naturalmente la competizione tra i cinque finalisti che si sono sfidati per conquistare pubblico e giurati a colpi di “elevator pitch” (discorso di pochi minuti che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore). Un’unica categoria per i progetti in gara, per il D2t formato 2010, ma soprattutto un percorso ad eliminazione stile “X Factor” che visto i giovani affiancati da un “tutor” commercialista che li ha aiutati a mettere a punto il proprio business plan ed impegnati in lezioni d’aula sulle tecniche di gestione d’impresa (dal project management, alla gestione del team, dalla negoziazione al public speaking) con formatori di livello nazionale. Notevole incremento, quest’anno, dei progetti d’impresa presentati: 46 contro i 37 dell’edizione precedente, per 83 partecipanti con un incremento del 70% rispetto ai 49 iscritti all’edizione conclusa a maggio 2009. Tra loro anche parecchi concorrenti provenienti da fuori provincia (il 40% del totale), tra cui Monza, Gorizia, Treviso e Verona. Complessivamente, nelle quattro edizioni, il Premio D2t Start Cup ha coinvolto 219 giovani (88 i progetti presentati) in un percorso di crescita legato alla cultura d’impresa. Il concorso “D2t Start Cup“ è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e la Fondazione Bruno Kessler, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e tre partner d’eccezione: il M.i.t. Massachusetts Institute of Technology di Boston, Iban Italian Business Angel Network e Pnicube (Associazione degli Incubatori e delle Business Plan Competition accademiche italiane). Prossima edizione a partire da ottobre 2010 con diverse novità. Il team di Trentino Sviluppo ci sta già lavorando, per rendere la competizione ancora più qualificata ed interessante.  
   
   
BASILICATA: RENDERE OPERATIVO PIANO ENERGETICO REGIONALE  
 
Potenza, 31 maggio 2010 - “Con legge regionale 1/2010 si è approvato il Piear ma, dopo otto mesi di duro lavoro in commissione, tutto è ancora fermo”. E’ quanto dichiara il consigliere Mollica, già presidente della Iii Commissione consiliare, competente per l´energia . “L’energia – afferma il capogruppo Mpa, Francesco Mollica - così come riconosciuta da tutti, è attualmente una delle materie più importanti e discusse e dove si catalizza l’attenzione, non solo degli operatori ma, secondo quanto apprendiamo dalla stampa, anche da varie Procure della Repubblica quali Roma e Catanzaro”. “La discussione aperta dal sen. Digilio sul ruolo della Società Energetica Lucana – continua Molica - ed il fatto che, attualmente, ai sensi degli articoli 9-10 della legge regionale n. 31 del 2008 solo questa società non risulta essere vincolata dall’entrata in vigore del Piano, porta ad alimentare discussioni che non vi sarebbero qualora anche il mercato privato dell’energia fosse nelle condizioni di operare con i vincoli dettati dal Piano. Nata come società con fini diversi ma che poi, di fatto, è stata trasformata in società che si occupa anche della costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici, la Sel – prosegue l’esponente Mpa - non deve assolutamente tralasciare il fatto che anche se solo con il pubblico, non si può operare in regime privilegiato. Ed anche in questo caso – sostiene Mollica - risulta incomprensibile, ma vorremmo tanto capirlo, quando dovremo approvare i bilanci, i criteri di scelta di taluni Comuni anziché di altri dove andare a localizzare gli interventi, soprattutto quelli eolici. Al Presidente della Giunta – conclude Mollica – l’invito a rendere operativo nel più breve tempo possibile il Piano energetico, ritardi e discussioni come queste non fanno altro che alimentare sospetti”.  
   
   
DA CONFERENZA REGIONI ALLA BASILICATA ASSEGNATE LE DELEGHE SU EDILIZIA E URBANISTICA E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
 Roma, 31 maggio 2010 - Oltre all´elezione del governatore Vito De Filippo nell´Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni, la Basilicata avrà la responsabilità delle deleghe sulla Edilizia, l´Urbanistica e l´Edilizia Residenziale Pubblica con il vicecoordinamento della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio. La decisione, assunta ieri dalla Conferenza delle Regioni a margine dell´elezione dell´Ufficio di Presidenza, premia ulteriormente la Basilicata con responsabilità su settori strategici per lo sviluppo. La Commissione di cui è stata attribuita la responsabilità vicaria alla Basilicata, con specifiche deleghe, ha competenze su: lavori pubblici porti e aeroporti civili, porti e aeroporti civili di rilevo regionale, grandi reti di trasporto e dei navigazione, reti regionali di trasporto e navigazione, trasporto pubblico locale, viabilità, parcheggi e piste ciclabili, edilizia e urbanistica, edilizia residenziale pubblica. Su questi temi la commissione ha il compito di assumere direttamente determinazioni qualora l´argomento sia stato assegnato in commissione dalla Presidenza, di formulare proposte all’Assemblea negli altri casi, oltre che di formulare proposte di designazione negli organismi a composizione mista di competenza della Commissione. Al coordinatore e al suo vice spetta il compito di definire l´ordine del giorno dei lavori.  
   
   
LIGURIA: PIANO CASA DA RIVEDERE PERCHÉ NON HA AVUTO EFFETTI POSITIVI  
 
Genova, 31 maggio 2010 - . “Rivedremo il piano casa perché non ha avuto gli effetti positivi che doveva avere, non solo in Liguria ma ovunque. Serve eliminare lacci e lacciuoli non per cementificare, ma per recuperare e va affrontato il problema degli edifici artigianali e agricoli che possono creare sviluppo”. Lo ha detto il neo assessore alle politiche abitative, Giovanni Boitano intervenendo il 27 maggio alla conferenza stampa di Assimil, l’associazione per lo studio e l’informazione sui mercati immobiliari locali, presso la Camera di Commercio di Genova. Nel suo intervento l’assessore Boitano ha ribadito che si tratta di “piccole modifiche che faremo nei prossimi mesi, senza depauperare il patrimonio ambientale e per fare ripartire il mercato degli investimenti, perché la famiglia e i cittadini liguri chiedono questa forma di risparmio”. Secondo l’assessore regionale alle politiche abitative “i dati forniti oggi da Assimil sulla contrazione delle compravendite di case e del loro valore economico fanno parte di una crisi economica generale che interessa tutto il Paese. Anche se in Liguria nutriamo motivi di speranza perché esiste un interesse da parte degli stranieri verso la nostra regione nonostante le infrastrutture e la ricettività alberghiera siano carenti”. Boitano ha sottolineato l’intenzione come Regione di “mantenere le aziende presenti sul territorio che lavorano nel settore dell’edilizia e dare risposte in termini abitativi ai cittadini, incentivando in parallelo forme di social housing, attraverso l’integrazione di finanziamenti pubblici e privati per creare nuovi posti di lavoro”.  
   
   
PIRELLI RE: CDA APPROVA ´PRELIOS´ NUOVO NOME SOCIETÀ E NOMINA ENRICO PARAZZINI NUOVO AD FINANZA  
 
Milano, 31 maggio 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate riunitosi il 28 maggio ha esaminato e approvato la proposta di modifica della denominazione sociale che verrà sottoposta a una convocanda Assemblea dei Soci. Il nuovo nome della Società sarà Prelios. Il cambio di denominazione avrà efficacia in coincidenza con il perfezionamento del piano di separazione di Pirelli Re da Pirelli & C., comunicato al mercato lo scorso 4 maggio. Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate ha inoltre provveduto alla cooptazione di Enrico Parazzini nominandolo Amministratore Delegato Finanza. La nomina segue le dimissioni di Claudio De Conto, che ricopriva la medesima carica, di cui l’odierno Consiglio di amministrazione ha preso atto. Il Consiglio di amministrazione, il Presidente Marco Tronchetti Provera e tutto il management ringraziano Claudio De Conto per l’attività svolta e i risultati ottenuti in Pirelli Re – in particolare per il contributo al successo del turnaround e del piano di rilancio della Società – oltre che per il lungo percorso professionale nel gruppo Pirelli iniziato nel 1988. L’esperienza e le competenze di Enrico Parazzini, che affianca ai vertici della società l’Amministratore Delegato Giulio Malfatto, assicureranno in continuità a Pirelli Re una gestione finanziaria attenta e il necessario supporto al processo di implementazione del piano industriale. Prelios: il nuovo nome di Pirelli Re - Il nuovo nome è stato sviluppato con l’obiettivo di coniugare l’origine e la storia della Società con la sua visione futura. Le tre lettere iniziali "Pre" richiamano il concetto di premium, la cui origine latina lo rende facilmente riconoscibile nelle principali lingue europee ("Pre" ricorda peraltro l’acronimo del passato nome della Società). Il futuro è rappresentato dalla fusione con la parola "helios", termine greco che designa il sole. La scelta di questo simbolo universale, che da sempre evoca nelle diverse culture i valori di vitalità, trasparenza e positività, esprime l’avvio di una nuova fase, è metafora della centralità della società nel proprio settore e richiama l’orientamento alla sostenibilità, fattore competitivo essenziale per la creazione di valore nel tempo.  
   
   
CASA: EMERGENZA ABITATIVA IN UMBRIA INSUFFICIENTI LE RISORSE E LA POLITICA DEL GOVERNO  
 
Perugia, 31 maggio 2010 - “I dati del Ministero dell’Interno sui provvedimenti di sfratto per il 2009 evidenziano una situazione drammatica per quanto riguarda il ‘problema casa’ nel nostro Paese”: è quanto afferma il 27 maggio l’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, per il quale “la crisi economica, che ha fatto lievitare la cassa integrazione e che erode ogni mese posti di lavoro, ha come ripercussione pure la difficoltà per le famiglie nel pagare l’affitto per l’abitazione”. A livello nazionale – spiega infatti Vinti - i provvedimenti di sfratto sono aumentati del 17,5 per cento e la motivazione più consistente è per impossibilità degli inquilini a corrispondere i canoni dovuti. Anche in Umbria i dati non sono confortanti: nel 2009 sono stati emessi 871 provvedimenti di sfratto, di cui 782 per morosità del conduttore. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 8,88 per cento e le richieste di esecuzione sono state 936 di cui 398 eseguite. “L’impegno della Regione – sottolinea l’assessore - è rispondere all’emergenza abitativa che si registra anche nei nostri territori e che si è aggravata con gli effetti della crisi produttiva e finanziaria. Infatti, soltanto per quanto riguarda le Ater provinciali, nel 2010 verranno avviati interventi per mettere a disposizione complessivamente 314 alloggi di edilizia residenziale pubblica, a canone concordato e sociale. Mentre sono pressoché completati interventi che immetteranno nel brevissimo periodo circa 700 alloggi. Sono infine in corso di programmazione, per le medesime finalità, interventi che consentiranno, nei prossimi anni, di disporre di ulteriori 258 alloggi”. Ciò tuttavia a fronte di un fabbisogno molto superiore. Secondo l’assessore da questo punto di vista “scontiamo un impegno insufficiente del governo per l’edilizia pubblica e per dotare le Regioni delle risorse necessarie ad affrontare l’emergenza abitativa. Dei 197 milioni di euro di finanziamento all’edilizia sovvenzionata, previsti nel Programma straordinario e stanziati lo scorso novembre, solo 6 milioni e 600 mila sono destinati all’Umbria. Mentre dei 377 milioni stanziati sempre all’interno del Piano casa nazionale quindici giorni fa solo 5 milioni 470 arriveranno alle casse regionali. “Il governo Berlusconi – conclude Vinti - invece di svendere il patrimonio pubblico con il federalismo demaniale farebbe meglio a mettere a disposizione adeguate risorse per le Regioni e gli enti locali al fine di risolvere i problemi più urgenti dei cittadini colpiti gravemente dalla crisi, a cominciare da un diritto di base come quello della casa”.  
   
   
CASA, AL VIA NUOVE MISURE DELLA REGIONE PER AFFRONTARE L´EMERGENZA IN EMILIA-ROMAGNA. OLTRE 8,33 MILIONI DI EURO PER PROSEGUIRE IL RECUPERO DEGLI ALLOGGI PUBBLICI INUTILIZZATI, UN CONTRIBUTO DI 400 MILA EURO DELLA REGIONE AL FONDO DI GARANZIA PER FRONTEGGIARE GLI SFRATTI A BOLOGNA E LA RICHIESTA FORMALE AL GOVERNO DI FINANZIARE GLI INTERVENTI PER L´ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.  
 
Bologna, 31 maggio 2010 – Oltre 8,3 milioni di euro per proseguire, in Emilia-romagna, il programma di recupero degli alloggi pubblici sfitti. Il contributo di 400 mila euro della Regione al fondo di garanzia per fronteggiare gli sfratti a Bologna e la richiesta formale al Governo di rifinanziare gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono queste le risorse e gli interventi adottati dalla Regione Emilia-romagna per fronteggiare l’emergenza abitativa, soprattutto a Bologna. «In questa fase di forte tensione sociale ed economica, la Regione – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – ha approntato misure e reperito risorse per sostenere il disagio abitativo soprattutto quello che colpisce le fasce più deboli della popolazione. Oltre a contribuire a rimettere a disposizione alloggi per rispondere alle richieste di ‘casa’ credo si realizzi anche una opportunità per le imprese del comparto dell’edilizia. Inoltre con queste risorse cerchiamo di aiutare anche gli enti locali, in particolare i Comuni, a valorizzare il loro patrimonio in quanto sono i proprietari degli immobili di edilizia residenziale pubblica». La delibera della Giunta regionale per il recupero degli alloggi inutilizzati dovrà essere approvata, nelle prossime settimane, dalla Assemblea Legislativa. Recupero di alloggi inutilizzati. Il ripristino degli alloggi di proprietà pubblica sfitti – poiché necessitano di interventi di manutenzione per essere abitati - è una misura che al contempo sostiene l’edilizia, e, soprattutto, consente di incrementare in misura considerevole l’offerta degli alloggi con i quali contribuire a fronteggiare l’aggravarsi dei problemi abitativi delle fasce più deboli della popolazione. Per questo la Regione Emilia-romagna destina oltre 8 milioni e 336 mila euro (da ripartire tra i Comuni capoluogo di provincia ed i Comuni con almeno 50 mila abitanti) per sostenere lavori di manutenzione il cui costo è superiore ai 10 mila euro. Con queste risorse la Regione contribuisce alla spesa complessiva di 17 milioni e 956 mila euro per il recupero e la messa a norma dei 839 alloggi sfitti di proprietà dei Comuni e tutt’oggi inutilizzati. Sfratti a Bologna: sostegno al fondo di garanzia. Per fronteggiare l’emergenza crisi, la Regione Emilia-romagna aderisce alla convenzione con Provincia di Bologna e Fondazioni Bancarie. La Regione metterà quindi a disposizione – già nelle prossime settimane in occasione dell’assestamento di bilancio – risorse per 400 mila euro per intervenire sulle condizioni abitative delle famiglie meno abbienti e di quelle in particolari situazioni di difficoltà alla luce, soprattutto, dell’aumento dei procedimenti di sfratto per morosità, specialmente nell’area urbana di Bologna. Il “Protocollo d’intesa promosso dalla prefettura di Bologna tra enti locali, associazioni dei proprietari, organizzazioni sindacali degli inquilini, istituti di credito e fondazioni bancarie” per la sospensione delle procedure di sfratto per morosità, attualmente in corso, relative ad immobili ad uso abitativo, prevede la possibilità per le famiglie in difficoltà nel pagamento dei canoni di richiedere un finanziamento bancario garantito da un apposito fondo di garanzia alla cui dotazione finanziaria concorrono la Fondazione del Monte di Bologna, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e la Regione Emilia-romagna. Il Governo finanzi l’abbattimento delle barriere architettoniche. La Regione chiede al Governo di finanziare, poiché di sua competenza, l’abbattimento delle barriere architettoniche secondo quanto previsto dalla legge 13 del 1989 rispetto la quale dal 2004 non vengono attribuite risorse statali. Per far fronte alle richieste e vista l’assenza di risorse dello Stato, nel corso degli ultimi 5 anni la Regione ha stanziato oltre 10 milioni di euro, di cui 2,5 per l’esercizio in corso. Risorse però insufficienti a far fronte al fabbisogno regionale, che supera i 22,5 milioni di euro, per un numero complessivo di 5.150 domande per abbattere le barriere architettoniche. Recupero alloggi inutilizzati – Città, interventi e contributi
Comune N. Alloggi Sfitti Che Si Recuperano Costo Complessivo Interventi Contributo Assegnato Da Regione
Piacenza 32 677.746 310.831,
Parma 60 1.774.349 665.743
Reggio Emilia 178 4.355.000 1.128.382
Modena 37 720.000 436.841
Carpi (Mo) 6 80.000 80.000
Bologna 227 4.209.296 2.962.450
Imola (Bo) 33 585.540 297.385
Ferrara 23 390.139 390.139
Ravenna 122 2.602.000 820.439
Faenza (Ra) 33 742.000 299.284
Forli’ 59 1.180.000 491.434
Cesena (Fc) 22 440.000 253.106
Rimini 7 200.439 200.439
Totale 839 17.956.511 8.336.479
 
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA. REGIONE E PROVINCIA DI TREVISO SOTTOSCRIVONO ACCORDO DI PROGRAMMA PER INTERVENTI STRAORDINARI  
 
Venezia, 31 maggio 2010 - L’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, a nome della Giunta regionale, ha sottoscritto con la Provincia di Treviso l’accordo di programma che regolerà i rapporti tra i due enti per la realizzazione degli interventi di edilizia scolastica di competenza dell’Amministrazione Provinciale e per l’assegnazione del relativo finanziamento regionale, che per gli esercizi 2009/2010 ammonta a complessivi € 3.750.707,16. La Regione del Veneto, con la Legge finanziaria 2009, ha stabilito, infatti, di attuare un “intervento regionale straordinario a favore degli edifici scolastici di competenza delle Province del Veneto”, prevedendo un’assegnazione complessiva agli enti locali di 25 milioni di euro. Su indicazione delle stesse Province sono stati successivamente individuati gli interventi prioritari e ripartite le risorse per opere straordinarie di ampliamento e riqualificazione, di consolidamento e adeguamento statico delle strutture, di restauro e ammodernamento dei plessi scolastici. “Si tratta – sottolinea l’Assessore Giorgetti – di un finanziamento che, al di là della cifra, assume particolare valore in quanto gli istituti sono di competenza della Provincia, che solitamente non può accedere agli stanziamenti regionali, se non in casi eccezionali. Dopo aver approvato l’articolo di Legge con il quale si è deciso il finanziamento straordinario, abbiamo chiesto alle Amministrazioni provinciali – precisa – di fare un monitoraggio delle scuole e di indicare i cantieri più urgenti, per consentirci di suddividere le risorse. Con questo accordo di programma – precisa Giorgetti – andiamo a regolare i rapporti per la concessione del finanziamento, prevedendo le modalità operative che la Provincia dovrà rispettare nella programmazione e realizzazione degli interventi”. Nel dettaglio il finanziamento di € 3.750.707,16 assegnato alla Provincia di Treviso verrà utilizzato per interventi nei seguenti istituti: I.t.i.s. Ist.tecnico Industriale Statale Planck, via Franchini 1, fraz. Lanvenigo - 31050 Villorba (Tv) Lavori di adeguamento prevenzione incendi e manutenzione 253 918.00; I.p.s.a.a. Ist.professionale di Stato per l´Agricoltura e l´Ambiente Corazzin, via Maggiore Piavon - 31046 Oderzo (Tv) Adeguamento norme prevenzione incendi 295 920.00. I.t.a.s. Ist. Tecnico Statale per l´Agricoltura Cerletti, viale Xxviii Aprile - 31015 Conegliano (Tv) Adeguamento norme prevenzione incendi - Edificio A 188 062.61. I.p.s.i.a. Ist.prof. Di Stato per l´Industria e l´Artigianato Pittoni, via I.pittoni 16 - 31015 Conegliano (Tv) Adeguamento norme prevenzione incendi - Blocco B 121 454.95. Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, viale Europa 32 - 31100 Treviso Risanamento conservativo per contenimento consumi energetici - Corpo aule 561 090.00. Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, viale Europa 32 - 31100 Treviso Risanamento conservativo per contenimento consumi energetici - Palestra e laboratori 666 410.00. Liceo Classico Canova - Succursale via Ca´ del Galletto - 31100 Treviso Lavori di completamento per adeguamento immobile 75 700.00. Istituto Magistrale Duca Degli Abruzzi, Succursale di via S.pelajo – 31100 Treviso Lavori di adeguamento normativo dell’immobile 74.351,60. I.p.s.i.a. Ist.prof. Di Stato per l´Industria e l´Artigianato Galileo Galilei, via Avenale 6 - 31033 Castelfranco Veneto (Tv) Adeguamento norme prevenzione incendi 175 000.00. Liceo Classico e Scientifico Giorgione, via Verdi 25 - 31033 Castelfranco Veneto (Tv) Lavori di adeguamento immobile 450 000.00. I.t.g. Istituto Tecnico per Geometri Palladio, via Tronconi 2 – 31100 Treviso Lavori di adeguamento immobile 400 000.00. I.t.t. Istituto Tecnico per il Turismo Mazzotti, via Tronconi 1 - 31100 Treviso Lavori di adeguamento immobile 250 000.00. I.t.i.s. Ist.tecnico Industriale Statale Enrico Fermi, via S.pelajo 37 - 31100 Treviso Lavori di adeguamento aula magna 138 800.00. I.t.i.s. Ist.tecnico Industriale Statale Galileo Galilei, via Galileo Galilei 16 - 31015 Conegliano (Tv) Lavori di adeguamento immobile 100 000.00.  
   
   
API, MATERA: CARTELLO PREZZI BITUME, ISTRUTTORIA ANTITRUST  
 
Matera, 31 maggio 2010 - L’api di Matera rende noto che “l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di 9 compagnie petrolifere per accertare l’esistenza di un cartello restrittivo della concorrenza sui prezzi del bitume. L’iniziativa dell’Antitrust – informa l’Api - è stata presa a seguito delle segnalazioni presentate da alcune associazioni di categoria, tra cui l’Associazione dei Produttori di Conglomerato Bituminoso aderente all’Api di Matera, che annovera gli impianti che producono asfalto in tutto il territorio regionale. L’associazione aveva segnalato all’Autorità che, come è dimostrato dalle rilevazioni del Siteb ed è ampiamente documentato dai rapporti commerciali quotidiani tra i produttori di conglomerato bituminoso e le aziende petrolifere, i prezzi del bitume stradale praticati al Sud sono di gran lunga superiori rispetto a quelli applicati al Centro e al Nord, con una discriminazione territoriale che penalizza le imprese del Mezzogiorno. Tale sperequazione non trova una valida giustificazione – aggiunge l’Api - se solo si pensi che, a titolo esemplificativo, tra la Lombardia e la Basilicata esiste una differenza anche di 50 centesimi di euro a tonnellata, in evidente contrasto con il primato lucano di prima regione d’Italia fornitrice di petrolio. L’antitrust sta dunque indagando sulla possibilità che le aziende petrolifere abbiano concordato di mantenere alti i prezzi del bitume anche quando la quotazione scende, falsando così la concorrenza. Come mai – ci si chiede - l’andamento dei prodotti petroliferi, bitume e olio combustibile, non segue le medesime oscillazioni al ribasso del petrolio? Come mai il prezzo del bitume non scende di pari passo con quello del petrolio?”  
   
   
VICENZA: FERMARE LA DELOCALIZZAZIONE E APRIRE NUOVI MERCATI ESTERI  
 
Vicenza, 31 maggio 2010 - Comprendere le ragioni che hanno portato le imprese a delocalizzare le produzioni manifatturiere e predisporre politiche in grado di rimuovere gli ostacoli di tipo burocratico e fiscale che spingono le imprese a portare le loro produzioni all’estero. E assieme creare una politica di squadra tra le imprese del territorio perché affrontino i mercati emergenti come sistema-regione e non da sole. Sono questi i temi affrontati dall’assessore al Turismo e all’Internazionalizzazione della Regione del Veneto, Marino Finozzi, dal presidente di Apindustria Vicenza Filippo De Marchi, e dagli altri membri del direttivo dell’associazione imprenditoriale nell’incontro che si è svolto nella sede dell’associazione imprenditoriale vicentina. “All’inizio del mio mandato – spiega l’assessore Finozzi – penso che sia mio dovere comprendere quali ragioni (burocrazia, peso fiscale…) sono state alla base della decisione di molte aziende manifatturiere di portare le loro produzioni all’estero, e studiare assieme le misure che potrebbero essere utili per colmare questo gap e convincere gli imprenditori a continuare a produrre qui, nel Veneto”. Nel colloquio con il presidente De Marchi, Finozzi ha anche indicato come priorità del suo programma una politica che rilanci nello scacchiere internazionale, e in particolare nei mercati emergenti di Brasile, India e Cina, il sistema veneto delle imprese. “I mercati - ha detto Finozzi – vanno affrontati come sistema Paese o sistema Regione non come singoli. Per questo penso alla predisposizione di un programma di iniziative e alla creazione di un osservatorio che misuri l’efficacia delle azioni di promozione messe in campo”. L’assessore regionale ha anche sottolineato l’importanza del Turismo per lo sviluppo economico della Regione. “Il turismo – ha detto – è uno dei settori in cui è possibile immaginare di riassorbire le tante persone che sono rimaste senza lavoro a causa della crisi del manifatturiero”. “Fino ad ora – gli ha fatto eco Filippo De Marchi – il turismo non è stato sfruttato abbastanza, ed è necessario trovare un maggior coordinamento. Non può più essere inteso come un passatempo o un secondo lavoro”. “Propongo – ha concluso Finozzi – che anche le associazioni imprenditoriali si attrezzino per essere più rappresentative nel settore del turismo, istituendo appositi settori. Perché fino ad oggi le imprese del turismo sono rappresentate solo nell’ambito del commercio”.  
   
   
DATI CERVED SUI FALLIMENTI. ZAIA: BANCHE SIANO VICINE A IMPRESE E FAMIGLIE  
 
Venezia, 31 maggio 2010 - “Il Cerved ha reso noto che nel primo trimestre di quest’anno i fallimenti delle società in Italia sono aumentati del 27% rispetto allo stesso periodo del 2009. E nel Nord Est il Veneto ha fatto registrare l’aumento più consistente (+62%). La gravità del dato ripropone quindi in tutta la sua evidenza la necessità che il sistema delle banche venete dimostri nei fatti il radicamento nel territorio e sia vicino agli imprenditori e alle famiglie alle prese con la crisi”. A sottolinearlo è il presidente della Regione Luca Zaia commentando i dati del Cerved, gruppo specializzato nell´analisi delle imprese e nella valutazione del rischio di credito, relativi al numero dei fallimenti delle società nei primi tre mesi del 2010 in Italia. “In un momento di grande preoccupazione come quello attuale – prosegue Zaia – le banche hanno una responsabilità che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale”. “Mi pare inoltre confermato – conclude Zaia - quanto stia influendo negativamente l’accordo internazionale Basilea 2 sui requisiti patrimoniali delle banche. Se ci fosse stato prima, probabilmente il livello di sviluppo raggiunto dal sistema produttivo veneto non ci sarebbe nemmeno stato. Il Veneto sarebbe affogato nella palude finanziaria europea!”.  
   
   
ABRUZZO, CRESA: DATI INCORAGGIANTI MA RIMANE NODO OCCUPAZIONE  
 
L´Aquila, 31 maggio 2010 - Una piccola luce in fondo al tunnel di una crisi congiunturale durata circa due anni e che ha investito in pieno l´Abruzzo. I dati sull´andamento della produzione manifatturiera in Abruzzo per il primo trimestre 2010 lasciano ben sperare e fanno segnare, per la prima volta dopo diciotto mesi, il segno positivo. I dati sono stati forniti il 28 maggio dai vertici del Cresa, il centro studi delle Camere di commercio abruzzesi, e dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi. Sinteticamente, rispetto al primo trimestre 2009 per quanto riguarda le imprese manifatturiere, i primi tre mesi del 2010 fanno registrare un + 8,7% per la produzione, un +6,8% per il fatturato, un +12,2% per il fatturato estero e un -2,3% per l´occupazione. La sofferenza, dunque, rimane nel campo dell´occupazione, il cui dato abruzzese l´anno scorso è stato tra i peggiori a livello nazionale. "A parte quello legato all´occupazione, si tratta di dati incoraggianti - ha commentato il presidente della Regione - nel senso che indicano una importante inversione di tendenza e che gli sforzi, e questo lo sapevamo, devono essere concentrati sull´occupazione. Quello che invece voglio sottolineare è che questo primo trimestre 2010 fa segnare un andamento positivo anche rispetto al primo trimestre 2009 (+9%), cioè prima del terremoto. Questo conferma che si tratta di una ripresa vera, seppur lenta, e per questo incoraggiante". Rimane il problema centrale dell´occupazione e dello squilibrio delle diverse aree della regione. "Ed è su questi aspetti che dobbiamo lavorare", ha aggiunto il presidente Chiodi. "Il dato occupazionale è negativo, nonostante l´andamento positivo degli altri indicatori e dobbiamo avviare una seria politica di riequilibrio territoriale. Una condizione, questa, storica nei confronti della quale siamo pronti a fare la nostra parte con l´elaborazione di politiche di sviluppo".  
   
   
SOPPRESSIONE ICE, CNA BASILICATA: GOVERNO CI RIPENSI  
 
Potenza, 31 maggio 2010 - “Il Provvedimento di soppressione dell’Ice (Istituto per il Commercio estero) approvato dal Consiglio dei Ministri nell’ambito della manovra finanziaria, non è in linea con i notevoli sforzi che ilsistema imprenditoriale italiano ed anche lucano stanno sostenendo in questo particolare momento”. Lo sostiene il Presidente della Cna Basilicata Giovanni Coretti, secondo il quale “Sarebbe auspicabile un ripensamento da parte del Governo”. “E’ un palese controsenso – afferma Leo Montemurro Segretario regionale Cna – procedere con questo provvedimento nel momento in cui, invece, la ripresa economica mostra i primi tiepidi segnali di ripresa, diversificati per Paese. In questa fase sarebbe utile, al contrario, sostenere con più decisione e con professionalità le imprese esportatrici. Ancora una volta si dimostra che le esigenze delle imprese, di quelle piccole in particolare – conclude Montemurro - non trovano la giusta risonanza a livello governativo, anzi si trasformano in provvedimenti contro il mondo dell’artigianato e della piccola impresa.  
   
   
LAVORARE IN ABRUZZO, FIDEIUSSIONI: COMMISSIONE CON ABI NESSUNA PROROGA AL BANDO  
 
L´aquila, 31 maggio 2010 - In riferimento all´interrogazione sul bando Lavorare in Abruzzo, anticipata alla stampa dal consigliere del Pd Di Luca l´assessore al Lavoro, Paolo Gatti sottolinea: "Nessuna proroga è prevista per il bando Lavorare in Abruzzo che al suo interno non presenta alcun vizio, né di forma, né di sostanza". "Prorogare i termini significherebbe perdere nuovamente le risorse del Fondo Sociale Europeo, che dobbiamo rendicontare entro il 30 giugno. Di 20 milioni di euro non resterebbe un solo centesimo a disposizione".Gatti prosegue: "Molti istituti bancari, società di assicurazione e società finanziarie ex art. 107 stanno stipulando regolarmente con le imprese aggiudicatarie dei finanziamenti le fideiussioni. Un passaggio necessario e previsto nel bando, non per manie burocratiche, ma per obbligo di legge. Sollecitati sul punto da alcune associazioni datoriali ci siamo attivati per verificare il numero di imprese in difficoltà nel perfezionare tale documentazione. Abbiamo a questo fine interessato la Commissione regionale Abi Abruzzo che ha dimostrato piena collaborazione e ci ha assicurato piena disponibilità. Desidero sottolineare, inoltre, come il bando sia pubblico da marzo e dunque tutti sono a conoscenza sin da allora degli obblighi previsti. Viene il dubbio che il consigliere Di Luca lo abbia letto solo ora. Le fideiussioni sono una garanzia che serve ad assicurare posti di lavoro veri e dissuadere chi non è pronto ad assumersi gli impegni necessari per garantire i lavoratori. Sono certo e mi auguro, infine, che il sistema bancario e assicurativo regionale sarà in grado di corrispondere ai bisogni delle imprese e sostenere questa importante iniziativa occupazionale".  
   
   
BASILICATA: PRESTO PROPOSTE PER RICOLLOCAZIONE LAVORATORI DEL DISTRETTO DEL MOBILE IMBOTTITO ENTRO IL 30 GIUGNO NUOVO INCONTRO CON PROVINCIA, COMUNE E LAVORATORI  
 
Potenza, 31 maggio 2010 - Entro il 30 giugno la Regione Basilicata, di concerto con la Provincia e il Comune di Matera presenterà alle organizzazioni sindacali ed ai lavoratori un programma di proposte per la ricollocazione del personale espulso dal tessuto produttivo del distretto del mobile imbottito. E’ quanto è emerso nel corso di una riunione convocata dall’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, su sollecitazione del presidente della Provincia, Franco Stella, e del sindaco di Matera, Salvatore Adduce. All’incontro hanno partecipato anche gli assessori della Provincia di Matera, Mimmo Smaldone e Salvatore Auletta, del Comune di Matera, Antonio Giordano, una delegazione di lavoratori e Nicola Fontanarosa dell’Api. Nel suo intervento Stella ha sottolineato la necessità di individuare forme di ricollocazione per i lavoratori espulsi dal tessuto produttivo del mobile imbottito considerato che per molti di loro è già finito il periodo della Cigs e della mobilità. La Provincia ha quindi espresso la disponibilità ad attivare un programma formativo che dia concrete prospettive di ricollocamento dei lavoratori. Ed ha proposto, così come è accaduto per altre crisi industriali, l’attivazione di strumenti ad hoc. Adduce ha sottolineato l’importanza di individuare soluzioni in modo consapevole coinvolgendo tutti i settori dell’impresa, a partire dal mondo della cooperazione. Su questo tema ha proposto l’attivazione di un comitato d’emergenza che analizzi tutte le vie di uscita da questa crisi occupazionale, anche individuando forme di sostegno e di accompagnamento all’autoimpresa. “Sappiamo – è stato detto – che dalla nostra parte c’è la Regione. Ma dobbiamo sensibilizzare anche lo Stato considerato che su questi temi non occorrono strumentalizzazioni, ma è indispensabile una serrata interlocuzione fra i diversi livelli di governo, da quello comunale a quello provinciale, regionale, statale e comunitario”. L’assessore Mastrosimone, nel dirsi pienamente vicina alle istanze dei lavoratori espulsi dal tessuto produttivo, si è impegnata da subito ad approfondire tecnicamente alcune idee che il dipartimento sta elaborando in queste ore ed a convocare entro il 30 giugno un incontro con alcune prime proposte concrete. “Sono convinta – ha concluso Mastrosimone – che riusciremo a trovare più vie d’uscita da questa crisi occupazionale individuando risposte serie, concrete e capaci di dare una prospettiva di fiducia alle famiglie interessate”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: SESSIONE D´ESAME PER IL RILASCIO DELLA LICENZA DA FOCHINO (MANEGGIO ESPLOSIVI)  
 
Aosta, 31 maggio 2010 - La Presidenza della Regione informa che un’apposita sessione d’esame per il rilascio della licenza di fochino (maneggio esplosivi), si terrà nel prossimo mese di luglio 2010, presumibilmente nella settimana che va dal 12 al 17. Il modello della domanda di partecipazione all´esame e la documentazione correlata sono disponibili al Servizio affari di prefettura del Dipartimento enti locali, servizi di prefettura e protezione civile, in Via Giorgio Elter 6, ad Aosta, nonché sul sito ufficiale della Regione, nella sezione licenza per l’esercizio del mestiere di fochino. Le domande di ammissione all’esame dovranno pervenire entro mercoledì 30 giugno 2010. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Servizio affari di prefettura allo 0165/274429, fax 0165/274436, mail: prefettura@regione.Vda.it    
   
   
INAUGURATA SEDE FRIUL IMPIANTI A CODROIPO  
 
 Codroipo, 31 maggio 2010 - Nata lo scorso anno dalla fusione tra Euro Clima srl e Friul Impianti srl (entrambe operanti nel Friuli Centrale), la "Friul Impianti srl" ha inaugurato il 29 maggio la nuova sede a Codroipo: alla cerimonia, con i rappresentanti delle istituzioni locali, è intervenuto l´assessore regionale Riccardo Riccardi. "Una bella occasione - ha affermato il rappresentante del Governo regionale - per vedere un pezzo di economia che funziona. Pur in un periodo di crisi generale, questa piccola impresa dimostra che unendo le forze e investendo si può andare avanti e guardare al futuro con fiducia". La "Friul Impianti" - come ha messo in evidenza a nome dei soci, Valter Cisilino - opera nel campo della progettazione, vendita, installazione e assistenza di impianti tecnologici. La società si compone di 3 soci e può contare su un ingegnere termotecnico e su 10 dipendenti fra tecnici e impiegati. Il suo raggio d´azione si estende su tutto il Friuli. "Abbiamo creato una struttura a servizio della comunità - ha affermato Cisilino -, che intende migliorare sempre il contatto con la clientela cercando di mostrare il lavoro che ogni giorno realizziamo per perseguire in modo responsabile e sostenibile la crescita della nostra società, nel rispetto dell´ambiente e del territorio in cui operiamo". "Un modo concreto - ha aggiunto Riccardi - per dimostrare che anche piccole realtà come questa possono progredire nel segno dell´innovazione e dello sviluppo creando condizioni positive per l´occupazione e il rispetto del lavoro".