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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
A TORINO LA PRIMA MOSTRA ITALIANA SU STEVE JOBS  
 
Torino, 5 dicembre 2011 - Dal 2 dicembre al 26 febbraio il Museo regionale di Scienze naturali di Torino ospita “Steve Jobs 1955-2011”, prima mostra italiana dedicata all’imprenditore californiano, inventore e co-fondatore di Apple Inc., scomparso il 5 ottobre scorso. Ad organizzarla l’assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e il gruppo torinese Basicnet, che possiede una delle più complete collezioni al mondo di personal computer e storia dell’informatica. Per ripercorrere la storia umana e imprenditoriale di Jobs la mostra è stata suddivisa in dieci aree tematiche: dalla fondazione della Apple nel 1976 nel garage di casa (fedelmente riprodotto in scala 1:1) al licenziamento dalla sua stessa azienda (dove tornerà nel 1997), dalla creazione della Pixar, vera e propria rivoluzione nell’industria del cartone animato, al testamento tecnologico dell’imprenditore americano, passando dalla creazione di “macchine” ormai entrate nella storia della tecnologia come il Lisa, il Macintosh e l’iMac fino ai più recenti iPod, iPhone, iPad. Pezzo forte l’ormai rarissimo Apple-1 (primo computer creato da Jobs e dal socio Steve Wozniak nel 1976), che il presidente di Basicnet Marco Boglione si è aggiudicato da Christie’s per 157mila euro nel novembre 2010. “Steve Jobs 1955-2011” non è però soltanto un viaggio tra ricordi e memorabilia: diventa anche un vero e proprio percorso interattivo ad alto contenuto tecnologico, con touch screen, archivi elettronici e documenti multimediali sfogliabili virtualmente. Il visitatore può “viaggiare” a bordo del primo furgoncino Volkswagen di Jobs attraverso la Silicon Valley ascoltando una selezione della musica della West Coast degli Anni ’70, “navigare” in modo virtuale nei luoghi chiave della vita dell’inventore californiano tra San Francisco e Cupertino, consultare filmati di approfondimento sul bancone da lavoro, scegliere quale musica ascoltare tra quella che i due Steve mettevano sul giradischi mentre assemblavano i primi Apple-1. Grazie a una serie di micro-proiettori, nella galleria si assiste a filmati di approfondimento interattivi all’interno delle vetrine e sui teli a parete. Un filmato mostra la lettera di dimissioni che nel 1985 Jobs scrisse con il suo Macintosh alla Apple ed il visitatore viene avvolto con l’immagine videoproiettata su uno schermo olografico, avendo così la sensazione di rivivere quel momento tanto delicato quanto determinante nella vita di Jobs. “Stavamo già lavorando con Basicnet all´idea di una mostra dedicata alla rivoluzione informatica - ricorda Michele Coppola, assessore regionale alla Cultura - quando l´improvvisa scomparsa di Steve Jobs ha spostato l’attenzione sulla sua figura. Abbiamo così deciso di celebrare il creatore della mela più famosa al mondo, che ha cambiato il modo in cui lavoriamo e la qualità del nostro tempo libero, attraverso questa temporanea. Un tributo a un genio, semplice e umile, che ha portato il futuro e la tecnologia nella vita di tutti, ed anche un ideale omaggio al know-how del Piemonte, da sempre laboratorio creativo e ‘terra di visionari’. Tratti distintivi che lo stesso Steve Jobs colse nel suo breve soggiorno nel capoluogo piemontese: ‘Passai due settimane meravigliose a Torino, che è una città industriale piena di vita’.”  
   
   
AL VIA A GENNAIO PIANO OPERATIVO CON MISURE PER GARANTIRE SERVIZIO DI TELEFONIA MOBILE SU AUTOSTRADE LIGURI  
 
Genova, 5 Dicembre 2011 - Un piano operativo che verrà messo a punto entro il gennaio dell’anno prossimo, frutto del lavoro congiunto delle società concessionarie per le tratte autostradali e dei gestori di telefonia mobile per individuare una serie di misure a garanzia di un più efficiente servizio di telefonia per chi viaggia in autostrada in Liguria. Lo ha comunicato l’assessore regionale alle infrastrutture, Raffaella Paita, che recentemente ha incontrato i referenti delle principali compagnie telefoniche per approfondire le criticità esistenti. “L’incontro – spiega l’assessore Paita – si è rivelato di reciproca utilità. Abbiamo avuto infatti uno scambio di informazioni da cui è emersa chiaramente la complessità della problematica che investe più aspetti, non solo di tipo strutturale e tecnologico, ma anche normativo e tariffario su cui come Regione Liguria possiamo dare un contributo”. L’assessore Paita infatti, dopo aver riscontrato una serie di criticità relative alla copertura del segnale di telefonia mobile sulle autostrade liguri a causa della conformazione geografica della regione, si è posta l’obiettivo “di avviare un dialogo costruttivo con i gestori telefonici per arrivare ad una mappatura del quadro complessivo e valutare ulteriori investimenti per migliorare il servizio”. Dalla rilevazione tecnica effettuata nei giorni scorsi dagli uffici regionali è emerso infatti l’esistenza di un “problema di fragilità e discontinuità del servizio erogato sulla copertura dei quattro operatori telefonici, Telecom, Vodafone, Wind e H3g nella tratta Ventimiglia Genova andata e ritorno. “Abbiamo trasferito questi dati ai gestori – ha detto Paita – e prossimamente è previsto un ulteriore incontro per affrontare anche la tratta da Genova a Sarzana”. “Il prossimo passaggio – ha confermato l’assessore – sul quale la Regione Liguria manterrà il suo ruolo istituzionale di regia e di coordinamento sarà quello di mettere a confronto le società concessionarie per le tratte autostradali con i gestori telefonici affinché dialoghino concretamente per individuare soluzioni”. “E’ vero che la conformazione geografica della Liguria non facilita le telecomunicazioni – ha concluso l’assessore - ma non possiamo fermarci a questa giustificazione davanti a un problema che diventa ogni giorno di più prioritario in termini di sicurezza, come è poi risultato ai massimi livelli durante i giorni dell’alluvione”.  
   
   
ALFEMMINILE.COM IMPLEMENTA NELLO SPECIALE NATALE LA PRIMA WISHLIST SOCIALE, FIRMATA GROWISH  
 
Milano, 5 dicembre 2011 - alfemminile.Com ¨C il sito web dedicato al mondo femminile che conta quasi 5.000.000 di utenti unici mese e che rappresenta il Gruppo aufeminin nel nostro mercato ¨C implementa nel proprio Speciale Natale 2011 l¡¯innovativo servizio di wishlist ideato dalla start up italiana Growish, nata in seno all¡¯incubatore Digital Magics. Mai pi¨´ regali indesiderati sotto l¡¯albero o lunghe valutazioni su quale sia il dono pi¨´ gradito ai nostri cari. Nel terreno fertile del Digital Magics Lab ¨C realt¨¤ che promuove l¡¯ideazione e la sperimentazione di nuovi format in grado di ridefinire il rapporto fra utenti e media, per far fronte ai bisogni di interazione, partecipazione e crossmedialit¨¤ ¨C Edmondo Sparano e Claudio Cubito hanno dato vita a Growish, una social commerce community dove poter esprimere i propri desideri tramite una personale ¡°wishlist¡±, la lista dei desideri, e invitare amici e parenti a realizzarli. ¡°Lo scorso anno solo in Italia sono stati spesi circa 5 miliardi di euro per i regali di Natale¡±, ha dichiarato Claudio Cubito, lo startupper di Growish, ¡°Secondo il sondaggio ¡®Deloitte Xmas Survey 2010¡¯ 1 italiano su 4 riceve sotto l¡¯albero regali non graditi. Abbiamo sognato un mondo in cui con semplicit¨¤ fosse possibile esprimere i propri desideri e permettere ad amici e familiari di esaudirli: cos¨¬ nasce Growish¡±. Si tratta, per l¡¯appunto di un servizio, attraverso il quale ¨¨ possibile raccogliere e condividere, anche su Facebook, gli oggetti e i prodotti pi¨´ desiderati con un semplice click, da qualsiasi sito di e©\commerce o con una foto, durante lo shopping, grazie all¡¯applicazione mobile1. Alfemminile.com, all¡¯interno dello Speciale Natale 2011, online da mercoled¨¬ 23 novembre, propone, oltre a una serie di articoli con spunti interessanti su come trascorrere e arricchire il proprio Natale in maniera anticonvenzionale, diverse gallery di prodotto, implementando il bottone ¡°add to wishlist¡± di Growish tra i suoi strumenti social (come per esempio la condivisione tramite Facebook Connect). La community di alfemminile.Com avr¨¤ quindi, per prima, l¡¯opportunit¨¤ di divertirsi a selezionare gli item preferiti, creando la propria personale lista dei desideri per Natale, da tenere privata o da condividere con le amiche via social network, con suggerimenti per shopping e regali. Lo Speciale Natale, redatto dal team di alfemminile.Com, raccoglier¨¤ articoli di ampio spettro come: regali originali Natale 2011, regali hi©\tech, decorazioni per la casa, regali pi¨´ desiderati dai bambini¡­ non resta che scegliere le proposte preferite. Simona Zanette, Country 1 In fase di sviluppo. Manager di alfemminile.Com aggiunge ¡°Siamo sempre stati aperti alla novit¨¤ e ai nuovi modelli di interazione con e tra utenti. Ci piace l¡¯idea di scambio, conversazione, partecipazione attiva online. Growish ¨¨ una bella novit¨¤ che semplifica la vita con il Natale alle porte, quando scatta la corsa pazza ai regali per tutta la famiglia e gli amici. Come media partner del progetto crediamo nello validit¨¤ dello strumento, che permettere di aggiungere una nuova dimensione all¡¯universo del social shopping online¡±. Un¡¯unica e sola lista dei desideri, non pi¨´ diverse ¡°wishlist¡± sparse su siti diversi, visibile ai propri amici, pronta per essere esaudita. Non resta che compilare la propria lista su alfemminile.Com!  
   
   
CESARE AVENIA NUOVO PRESIDENTE DI ASSOTELECOMUNICAZIONI-ASSTEL  
 
 Roma, 5 dicembre 2012- Cesare Avenia, amministratore delegato di Ericsson, è stato designato presidente di Assotelecomunicazioni- Asstel, l’associazione che riunisce in Confindustria la filiera delle telecomunicazioni. Lo ha deciso il 2 dicembre il Consiglio direttivo, accogliendo all’unanimità l’indicazione dei saggi. Ingegnere elettronico, profondo conoscitore del mondo delle telco, Avenia sarà formalmente eletto a metà dicembre dall’assemblea di Asstel in sostituzione di Stefano Parisi, nel frattempo confermato alla guida di Confindustria Digitale, la nuova federazione dell’Ict.  
   
   
UE: SCUOLE DELLA "SECONDA OPPORTUNITÀ" PER CONTRASTARE L´ABBANDONO SCOLASTICO  
 
Bruxelles, 5 dicembre 2011 - Scuola dell´obbligo fino a 18 anni in tutta l´Ue e creazione di scuole della "seconda opportunità" sono tra le misure necessarie per ridurre il tasso di abbandono scolastico, secondo quanto sostengono i deputati. La risoluzione approvata giovedì inoltre invita gli Stati membri a intraprendere riforme educative rivolte ai bambini più esposti all´abbandono scolastico. Il testo adottato giovedì risponde agli obiettivi previsti nella strategia 2020, che mira a ridurre il tasso di abbandono scolastico sotto il 10%. I deputati sottolineano l´importanza di questa iniziativa per la crescita e la stabilità economica e sociale dell´Unione. Una riduzione dell´1% di tale tasso permetterebbe all´economia europea di avere 500.000 giovani lavoratori qualificati in più ogni anno. Secondo dati recenti, il 52% dei giovani che ha lasciato la scuola senza raggiungere un diploma rimane disoccupato. Soggetti vulnerabili - I soggetti più vulnerabili individuati nella relazione di Mary Honeyball (S&d, Uk) sono i bambini provenienti da famiglie di migranti o famiglie povere e disagiate. Sforzi particolari dovrebbero essere fatti per i bambini rom, di cui il 20% non è scolarizzato in alcun modo e il 30% è in abbandono scolastico. Misure proposte - I deputati ritengono che le azioni più efficaci per ridurre la dispersione scolastica potrebbero essere il prolungamento dell´istruzione obbligatoria da 16 a 18 anni e la creazione di scuole della "seconda opportunità" per reinserire i giovani che hanno abbandonato gli studi. Le proposte del Parlamento mirano a un approccio personalizzato e coordinato tra tutti gli attori coinvolti: scuole, enti pubblici, servizi sociali, servizi sanitari. Il rapporto sottolinea gli investimenti necessari a livello nazionale per lo sviluppo delle competenze degli insegnanti. Riforme scolastiche - I parlamentari chiedono una diversificazione nei metodi di apprendimento e sono in favore di metodi di valutazione continua che riconoscano anche le conoscenze acquisite in modo informale per facilitare il rientro nel sistema scolastico. Gli Stati membri sono tenuti a sviluppare un percorso educativo vario che comprenda un´istruzione generale e una formazione professionale (stage, visite ad aziende). Il Parlamento sostiene partenariati tra scuole e imprese locali, sul modello di quelli che già esistono in Spagna.  
   
   
IL NUOVO SOCIAL NETWORK GOOGLE PLUS SBARCA ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA ON LINE DAL 5 DICEMBRE 2011  
 
 Pavia, 5 dicembre 2011 - All’università di Pavia non solo eccellenza e tradizione ma anche social network e condivisione, dopo le pagine ufficiali di Facebook ( http://www.Facebook.com/universitapavia ) e Twitter ( https://twitter.Com/unipv/ ), l’Ateneo pavese dal 5 dicembre 2011 offre ai suoi studenti la possibilità di accedere a Google Plus. Le Università di Pavia e Ferrara sono le prime due in Italia ad aderire al nuovo social network di Google, in questo modo si uniscono ad altri 20 atenei sparsi in tutto il mondo come: Abilene Christian University, American University in Cairo (Egypt), Arizona State University, At Still University, Boise State University, Central Piedmont Community College, Dublin City University (Ireland), Essec Business School (France), Leeds Metropolitan University (United Kingdom), Loughborough University (United Kingdom), Saint Louis University, Strathmore University (Kenya), Universidad Panamericana (Mexico), University of Maryland Baltimore County, University of Minnesota, University of Notre Dame, University of Portsmouth (United Kingdom), University of Washington, Vanderbilt University e la Wake Forest University. Gli studenti potranno entrare in Google+ direttamente dall’account di posta elettronica che l’Ateneo ha messo loro a disposizione. Google+ è un nuovo strumento, pienamente integrato con le altre applicazioni di Google, che faciliterà i contatti tra i compagni di studio e con gli amici. Attraverso il nuovo social network di Google sarà possibile condividere contenuti anche all´esterno del dominio @universitàdipavia.It . Tra le principali funzionalità di Google+: Profilo – presentazione del titolare dell’account su Google e sul Web; Cerchie – permette di organizzare i contatti. Ogni utilizzatore vede solo le proprie cerchie è non può conoscere la catalogazione in cerchie di altri soggetti; Videoritrovi – consente l’attivazione di videoconferenze gratuite con un limite di 9 partecipanti contemporanei; Videoritrovi + Extra – consente di condividere lo schermo e i documenti; Stream strumento o– è il luogo virtuale d’interazione con gli altri soggetti con cui si è in contatto; Messenger – è la versione mobile della chat di gruppo; Cerca in Google+ – permette di trovare informazioni in Google+ e in Internet.  
   
   
CONFERENZA DEGLI ENTI DI RICERCA DEL FVG SULL’ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA SCIENTIFICO REGIONALE  
 
Trieste, 5 dicembre 2011 - "Il coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia deve essere occasione per favorire la sinergia e l´ottimizzazione delle importanti risorse scientifiche, umane e finanziarie presenti sul territorio". Lo ha detto il presidente di Area Science Park, ministro Corrado Clini, intervenendo alla decima conferenza annuale del Cer l’1 dicembre Trieste. "Tre sono gli assi sui quali muoversi - ha proseguito Clini - : aumentare la mobilità internazionale nel settore della conoscenza, accrescendo il ruolo di Area e degli altri enti quali interfaccia di istituzioni europee ed extraeuropee. In secondo luogo, rafforzare in Friuli Venezia Giulia le competenze distintive, puntare alla crescita di nuove competenze nei settori della ricerca e dell´innovazione, sostenendo programmi di intervento di successo come il progetto Innovation Network, al quale mi aspetto la Regione possa dare ulteriore collaborazione. Infine, dobbiamo essere più capaci di fare marketing su ciò che il territorio è in grado di offrire in termini di eccellenze e capacità di ricerca, in modo da intercettare la domanda internazionale di supporto all´innovazione, forte in Paesi come Cina, India o Brasile, guardando in particolare a settori quali energia, biomedicina e nanotecnologie. In questo sforzo, un ampliamento dell´attività del Wellcome Office Fvg può aiutare a organizzare l´offerta". Riguardo al suo incarico di presidente del parco scientifico di Trieste, Clini ha dichiarato: "Sono impegnato a continuare a lavorare con Area, preferibilmente ancora come presidente. Stiamo valutando dal punto di vista formale quali sono le diverse opzioni". Passando ai contenuti della Conferenza, il contesto nel quale si svolge è ben fotografato dalla recente indagine conoscitiva "La Mobilità della Conoscenza": il sistema scientifico e accademico del Friuli Venezia Giulia, in controtendenza con il dato nazionale, risulta attrattivo per i giovani talenti stranieri. Nel 2010 sono stati 3.453 gli studenti e 10.111 i ricercatori che hanno, per un periodo più o meno lungo, lavorato o studiato in una delle istituzioni scientifiche del territorio. I ricercatori stranieri che operano stabilmente presso gli enti di ricerca e le università presenti in regione sono 4.123 (quasi la metà sul totale di 8.301, italiani compresi). Le provenienze abbracciano tutto il mondo, con in testa Unione Europea (900) e Africa (850) e una crescita significativa di arrivi dai Paesi Asiatici e del centro e sud America. Ed è proprio ai talenti del mondo della scienza che l´edizione 2011 dell´evento è stata dedicata; il Coordinamento degli Enti di Ricerca regionali (Cer) ha dedicato la conferenza annuale tenuta oggi nel centro congressi di Area Science Park. Tre testimonial al centro dell´evento, a rappresentare i molti ricercatori giovani e di grande competenza che orbitano intorno alla sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia: Riccardo Spizzo, Silvia Cavalli e Caroline Lavoie sono tre dei numerosi talenti. Grazie a una borsa Talents, programma a sostegno della mobilità internazionale, il loro percorso professionale li ha portati sono approdati in uno degli enti di ricerca del Cer - Coordinamento Regionale degli enti di Ricerca. Riccardo Spizzo, dopo la laurea presso l´Università di Udine e un Phd in oncologia e farmacologia presso l´Ateneo di Ferrara, è partito alla volta degli Stati Uniti, dove si è dedicato al non-coding Rna nelle cellule tumorali presso l´Ohio State University e l´Mdanderson Cancer Center, Houston (Texas). Silvia Cavalli si è laureata in chimica a Milano e ha conseguito un dottorato presso l´Università di Leiden (Olanda). Ha continuato il suo percorso professionale al Dutch Cancer Institute (Nki) di Amsterdam e all´Institute of Research in Biomedicine (Irb) di Barcellona poi. Caroline Lavoie è una ricercatrice di origine canadese che attualmente lavora all´Ogs - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, dove si occupa di cambiamento del livello globale acquatico e del clima terrestre. Ha maturato diverse collaborazioni internazionali, svolgendo gran parte del proprio percorso formativo all´estero presso centri di ricerca spagnoli e con costanti collaborazioni con network di ricerca americani.  
   
   
RICERCA: FVG NECESSITA DI GARANZIE TRIENNALI DA GOVERNO  
 
 Trieste, 5 dicembre 2011 - Garanzie di risorse pluriennali da Roma attraverso un accordo quadro da siglare con il Miur; rimodulare numero, ruolo ed efficienza dei distretti tecnologici che, in alcuni casi, si avvalgono di mandati ormai obsoleti; rafforzare il ruolo del Coordinamento regionale degli enti di ricerca con la riattivazione del Comitato strategico, il perfezionamento delle sinergie e la valorizzazione continua del Welcome Office, quest´ultimo fondamentale per la mobilità dei ricercatori. Sono queste, secondo l´assessore ad Università e Ricerca del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, intervenuto alla X conferenza annuale del Coordinamento regionale degli enti di ricerca, le azioni da intraprendere per migliorare l´attrattività del sistema regionale Ricerca-innovazione che, ha ribadito al presidente di Area Science Park e neo ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, movimentando almeno 6 mila ricercatori all´anno (4 mila dei quali stanziali, di questi 1.700 stranieri) rappresenta una competitività territoriale a livello nazionale. La Regione, ha spiegato Molinaro, investe 3 milioni di euro all´anno per il sostegno all´attività di ricerca e la valorizzazione del capitale umano. Non a caso, ha aggiunto, il mondo imprenditoriale dell´estremo Nordest è molto legato ai processi di sviluppo tecnologico. Nella sfida che l´Italia ha intrapreso con l´obiettivo di riversare il 3 per cento del Pil (rispetto all´attuale 1,3 p.C.) nel settore ricerca ed innovazione, il Friuli Venezia Giulia può e deve posizionarsi in prima linea e, a questo proposito, il Coordinamento regionale degli enti di ricerca ha il compito di garantire la migliore forza d´impatto al sistema territoriale. In quest´ottica, ha annunciato l´assessore alla Ricerca, la Regione sta predisponendo un Libro Bianco che contenga l´analisi di cosa c´è e cosa-come può essere migliorato nel medio periodo. L´individuazione di soluzioni adeguate, ha concluso, si può considerare una delle principali progettualità di questa legislatura.  
   
   
TOSCANA AL PARLAMENTO DEGLI STUDENTI: “AIUTATECI A … SBAGLIARE DI MENO”  
 
 Firenze, 5 novembre 2011 – “E soprattutto cercate di non perdere mai il contatto con chi vi ha eletto”. Questo il saluto di Stella Targetti ai 60 giovani che formano il Parlamento regionale degli studenti, “organo democratico di rappresentanza degli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Toscana” (così recita la nuova legge regionale che disciplina questa istituzione, la 34 dello scorso 28 luglio) insediato l´ 1 dicembre, a Firenze, nell’aula del Consiglio Regionale della Toscana. “Non solo vi ringrazio per lo spirito di servizio con cui avete accettato questo impegno – ha in seguito affermato la vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione – ma esprimo un apprezzamento di sostanza, dunque non formale, davanti a un organismo che può essere di grande aiuto nel governo della comunità toscana proprio a motivo della sua effettiva rappresentatività. Oltretutto voi rappresentate un mondo, quello giovanile, che troppo spesso non ha voce sufficiente per farsi sentire e dunque potete aiutarci, nelle nostre politiche giovanili, anche a … sbagliare di meno”. Uno dei primi atti su cui il Parlamento potrà chiedere di essere ascoltato è – ha concluso Stella Targetti – il nuovo Pigi (Piano di Indirizzo Generale Integrato): una sorta di “bibbia” su istruzione, educazione, formazione e lavoro nel prossimo triennio. Il Parlamento degli Studenti dura in carica due anni ed è composto da 60 studenti: 50 di nomina elettiva in rappresentanza delle scuole superiori toscane mentre 10 seggi spettano di diritto ai presidenti delle Consulte provinciali studentesche o loro delegati. Fra gli obiettivi del Parlamento, promuovere ed elaborare progetti di cittadinanza attiva.  
   
   
PAVIA: LECTIO MAGISTRALIS DI APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 2011-12 DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA  
 
Pavia, 5 dicembre 2011 - Lunedì 5 dicembre, alle ore 11,00 – nella Sala lauree – Via San Felice, 5 – si terrà l’ormai consolidata cerimonia d’apertura dell’anno accademico 2011-12 della Facoltà di Economia dell’Università di Pavia. Quest’anno a inaugurare la Facoltà, dopo l’introduzione del Rettore, Angiolino Stella e il saluto del Preside della Facoltà, Carluccio Bianchi, sarà il professore emerito Franco Rositi, già Preside di Economia, con una lectio magistralis dal titolo “Sociologia e critica sociale”. Lo scopo di questa manifestazione è quello di sottolineare il senso di Comunità scientifica e culturale e l’ampia varietà di discipline della Facoltà. Dal 1990 Franco Rositi è stato docente di Teoria sociologica presso la Facoltà di Economia di Pavia. Rositi ha ricoperto diverse importanti cariche accademiche e civili tra cui: coordinatore della Sezione di Metodologia dell´Associazione Italiana di Sociologia (1990-1993 e 1999-2002); ha fondato, e diretto per quattro anni, il noto Osservatorio radiotelevisivo di Pavia; dal 1990 al 2001 è stato membro del Consiglio di Amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, collabora alle riviste "Rassegna di sociologia" (di cui è stato direttore) e "L´indice"; dal 1993 al 1997 è stato preside della Facoltà di Economia dell´Università di Pavia; dal 1997 al 2005 ha diretto lo Iuss, Istituto Universitario di Studi Superiori; nel 2005 è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dell´Istituto Gemelli-musatti per la ricerca sulla comunicazione e nel 2007 ha ricevuto il Premio Scanno per la sociologia.  
   
   
SCUOLA, ROMA: ‘MODELLO ROMA’ ANCHE IN SVEZIA PER RISTORAZIONE SOSTENIBILE  
 
 Roma, 5 dicembre 2011 - «Roma Capitale continua ad essere leader nell’introduzione e nella promozione degli alimenti biologici nelle scuole, per questo accettiamo volentieri la richiesta di trasferire il modello di ristorazione scolastica romano anche all’estero per incoraggiare cibi buoni, sani e di qualità». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, a margine dell’incontro, avvenuto l’ 1 dicembre in Assessorato, con una Delegazione di esperti di strategie alimentari sostenibili provenienti dalla città di Malmö in Svezia, località impegnata a 360° sul tema della sostenibilità. «Nonostante la crisi economica - aggiunge l’Assessore - abbiamo fatto scelte coraggiose, realizzando un modello di ristorazione scolastica che rappresenta un riferimento di qualità in Italia, in Europa e nel mondo. Alla luce di questo risultato, condividiamo con piacere il nostro know-how per uno scambio di idee e di proposte finalizzato a un progetto internazionale di formazione professionale per la ristorazione sostenibile. Stiamo lavorando, infatti, a un accordo di partenariato insieme con Svezia, Danimarca e Regno Unito, finalizzato a individuare somiglianze e convergenze per nuovi punti di vista che consentano di migliorare il servizio delle mense scolastiche, rendendolo sempre più sostenibile sul piano ambientale, sociale ed economico». «Questa - prosegue De Palo - è la quinta delegazione internazionale che viene a farci visita, dopo due gruppi di dirigenti scolastici coreani e gruppi di docenti giapponesi e lettoni. Tali incontri confermano l’importanza della cooperazione per la progettazione di un modello equilibrato, coerente con il mercato agroalimentare e che riduca al massimo gli sprechi di cibo». Al termine dell’incontro i delegati si sono poi recati in visita presso una mensa scolastica della Capitale per un approccio diretto con la realtà romana. Nella Capitale ogni giorno vengono serviti oltre 144mila tra pasti, colazioni e merende, garantendo circa 12mila diete speciali (pari all’8% giornaliero) per patologie, allergie, intolleranze e motivi etico-religiosi. In totale, 21 milioni di pasti all’anno. I menù vengono elaborati dalle dietiste del Dipartimento in collaborazione con esperti nutrizionisti dell’Università ‘Sapienza’ di Roma. Snodo fondamentale per assicurare un servizio di qualità è la formazione del personale dietista. Anche le imprese di ristorazione sono tenute a formare il proprio personale sia sulle materie concernenti la sicurezza del lavoro che su quelle di igiene alimentare, secondo un preciso piano di formazione e aggiornamento. «Tra le nostre punte di eccellenza - conclude De Palo - c’è l’impiego di alimenti biologici, per oltre il 69%, con il totale divieto di Ogm (Organismi Geneticamente Modificati) nelle derrate alimentari e nei mangimi per gli animali. Il 14% dei prodotti sul totale derrate sono equo-solidali: vengono acquistate banane, cioccolato, biscotti, distribuiti negli spuntini di metà mattina».  
   
   
NUOVA NOMENCLATURA PER LE SPECIE DI BIOMPHALARIA NEL LAGO VITTORIA?  
 
Bruxelles, 5 novembre 2011 - Il lago Vittoria, uno dei grandi laghi africani, è una zona calda per lo Schistosoma mansoni, uno dei più importanti parassiti umani responsabile della schistosomiasi (febbre lumaca) che usa le lumache di acqua dolce del genere Biomphalaria come ospiti intermedi. Studi precedenti avevano collegato alcune specie di Biomphalaria con una mutevole compatibilità ai parassiti, che influisce sulla trasmissione locale. Il lago Vittoria, secondo gli esperti, ne ospita due specie: B. Choanomphala e B. Sudanica. Ma rimanevano delle domande riguardanti la tassonomia di queste specie. Ora dei ricercatori provenienti dal Regno Unito hanno scoperto che i raggruppamenti molecolari sono incompatibili con le divisioni morfologiche. Lo studio, pubblicato nella rivista Plos One, è stato in parte finanziato dal progetto Contrast ("A multidisciplinary alliance to optimise schistosomiasis control and transmission surveillance in sub-Saharan Africa"). Contrast ha ricevuto quasi 3 milioni di euro di finanziamento nell´ambito dell´attività trasversale Cooperazione Internazionale (Inco) del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. Mettendo sotto i riflettori le variabili morfologiche e molecolari, i ricercatori provenienti dall´Università di Nottingham e dal Natural History Museum di Londra, nel Regno Unito, mostrano che l´habitat determina il morfotipo, suggerendo quindi che le varie forme di Biomphalaria che si trovano nel lago Vittoria sono ecofenotipi di un´unica specie, ovvero che sono fenotipi derivanti dalle condizioni ambientali e non dall´espressione genetica. I ricercatori raccomandano di modificare la classificazione, e per questo propongono i nomi B. Choanomphala choanomphala e B. C. Sudanica. "Il desiderio di identificare in modo preciso le specie di Biomphalaria nel lago Vittoria è collegato direttamente con la necessità di una maggiore comprensione degli schemi di trasmissione di S. Mansoni nel lago," scrivono gli autori dell´articolo. "La schistosomiasi intestinale è diffusa nelle comunità che vivono sulle rive del lago, e grazie alla comprensione delle dinamiche delle lumache responsabili della trasmissione si potranno identificare possibili punti caldi di esposizione e indirizzare quindi gli interventi di trattamento ed educazione verso queste aree." Il team afferma che è stato interessante scoprire che molte delle differenze nelle misurazioni medie erano significative tra i vari tipi di habitat. "Anche se il rapporto di causalità non è affatto certo, questa prova potrebbe forse suggerire che l´habitat sia uno dei fattori che determinano la plasticità morfologica osservata nel data set," scrivono gli autori. "Si sa che in molte specie di lumache la forma della conchiglia è fortemente determinata dall´ambiente, non sarebbe quindi difficile immaginare dei fattori associati con l´habitat che determinano la variazione degli ecofenotipi nella Biomphalaria nel lago Vittoria." I responsabili delle politiche potrebbero usare i risultati di questo studio per far aumentare la nostra comprensione riguardante l´esposizione al rischio e per concepire e implementare iniziative di controllo migliori e più efficaci. Per maggiori informazioni, visitare: Plos One: http://www.Plosone.org/home.action Contrast: http://www.Eu-contrast.eu/    
   
   
CONSOLE STATI UNITI IN VISITA ALLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE DELLA CAMPANIA: AL VIA COLLABORAZIONE  
 
Napoli, 5 dicemrbe 2011 - Il console generale degli Stati Uniti a Napoli Donald Moore, insieme con il comandante della base militare Usa Christopher Gray, accompagnati dall´assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza, hanno visitato il 2 dicembre il centro di controllo della Protezione civile regionale, all´Isola C3 del centro direzionale di Napoli. In particolare, la visita ha riguardato il Centro funzionale, che si occupa anche delle previsioni meteo e delle valutazioni rispetto ad eventuali rischi naturali, e la Sala operativa. "Abbiamo instaurato una collaborazione - ha detto l´assessore Cosenza al termine dell´incontro - per ciò che attiene la gestione delle allerte, con riferimento all´informazione rivolta alla popolazione americana presente nel territorio regionale." "Esprimo soddisfazione - ha dichiarato il console Moore - per la nascita di un rapporto che, sono certo, sarà proficuo e duraturo. Sono particolarmente compiaciuto dal fatto che in Campania ci sia una organizzazione di protezione civile così ben strutturata. Ringrazio l´assessore Cosenza per la disponibilità". All´incontro erano presenti anche gli addetti all´Ufficio emergenza della base Usa, il dirigente della Protezione civile regionale e il Capo della sala operativa.  
   
   
TOSCANA IN AUMENTO GLI INCENDI A NOVEMBRE, IN CALO LA SUPERFICIE INTERESSATA  
 
Firenze, 5 dicembre 2011 - Dopo un mese di ottobre caratterizzato, causa siccità, da 136 incendi boschivi e 132 incendi di vegetazione, anche il mese di novembre ha registrato una tendenza al rialzo rispetto alla media stagionale sia per la superficie boscata interessata che per il numero di eventi. Lo comunica la Sala operativa Antincendi boschivi della Regione Toscana A novembre hanno interessato il territorio regionale 15 incendi boschivi rispetto ai 6,8 della media degli ultimi 5 anni: 6 in provincia di Lucca, 3 in quella di Massa e Carrara, 2 nelle province di Grosseto e Firenze e uno a testa nelle province di Pisa e Arezzo. Ad andare complessivamente in fumo un totale di 12,45 ettari di superficie boscata contro una media di 9,59 riferita al mese di novembre nel quinquennio 2006-2010. La buona notizia è che all’aumentare degli incendi corrisponde una marcata diminuzione dell’estensione per ogni singolo evento: la superficie boscata media a incendio quest’anno (0,83 ettari) si attesta su un valore decisamente inferiore alla media del quinquennio preso in esame (1,38 ettari). La superficie non boscata interessata dai 15 incendi boschivi del novembre di quest’anno ammonta addirittura a un totale di 0,18 ettari contro una media di 1,05 ettari dei precedenti 5 anni: dati che ci confortano sull’efficacia dell’intero sistema regionale Antincendi boschivi (Aib). Superiori alle medie degli ultimi 5 anni (11 eventi nel novembre 2011 contro una media di 4,4) anche gli incendi verificatisi nel mese appena concluso in aree non boscate e sui quali l’organizzazione regionale antincendi boschivi è intervenuta a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Dal 1° al 30 novembre 2011, la Sala operativa antincendi boschivi della Regione Toscana ha gestito anche 19 false segnalazioni. Un dato, quest’ultimo, maggiormente in linea con i valori degli ultimi 5 anni che registrano a novembre una media di 14,8 false segnalazioni.  
   
   
LAGO D´IDRO, A BRESCIA IL PUNTO CON I COMUNI SU ACCORDO DI PROGRAMMA FINANZIAMENTI CERTI, SERVE ACCELERARE PROCEDURE  
 
Brescia, 5 dicembre 2011 - ´Occorre realizzare quanto prima le opere necessarie per la messa in sicurezza del lago d´Idro. Quello che è successo in Liguria e Toscana ci obbliga ad accelerare la realizzazione degli interventi previsti dall´Accordo di programma. Il 2 dicembre, incontrando i comuni rivieraschi, abbiamo trovato un consenso, quantomeno abbiamo fatto un passaggio positivo rispetto ad alcune posizioni assunte, soprattutto dal comune di Idro, che ci fa prospettare una soluzione in tempi brevi´. E´ quanto ha detto l´assessore regionale al Territorio e urbanistica, Daniele Belotti, che oggi a Brescia, insieme all´assessore regionale all´Agricoltura, Giulio De Capitani, ha presieduto una seduta del collegio di vigilanza relativo per fare il punto sugli interventi in programma per la messa in sicurezza del lago d´Idro; intesa che prevede anche una serie di opere di compensazione ambientale e valorizzazione dei territori dei comuni di Idro, Bagolino, Anfo e Lavenone. ´Stiamo parlando in totale di 50 milioni per la messa in sicurezza - ha detto De Capitani - e 10 milioni di euro per le opere di valorizzazione destinate ai 4 comuni´. ´Interventi di grandissimo valore - ha aggiunto Belotti - in un periodo come questo di vacche magre´. In dettaglio, al comune di Anfo - poco più di 400 abitanti - andranno 3.750.000 euro, 3.200.000 euro al comune di Bagolino, 2.600.000 euro al comune di Idro e 1.130.000 euro al comune di Lavenone. La realizzazione delle opere di messa in sicurezza del lago è il nodo del contendere. Particolarmente urgenti sono la realizzazione di una seconda galleria di deflusso, la messa in sicurezza della paleofrana e lo spostamento della traversa all´imbocco del fiume Chiese. ´E non si tratta di opere a carattere locale - ha precisato Belotti - quanto piuttosto di interventi piuttosto importanti a livello dell´intero bacino del Chiese´. ´Abbiamo monitorato gli avanzamenti nell´aspettativa di completare il tutto quanto prima - ha spiegato l´assessore all´Agricoltura, De Capitani - , sia per quanto riguarda la messa in sicurezza e il rifacimento della galleria degli Agricoltori, sia per quanto riguarda le opere di compensazione ambientale. Che, beninteso, sono conseguenti alla realizzazione delle opere di sicurezza e non il contrario. Lavoreremo affinchè ci sia un ulteriore accelerazione delle procedure in corso, visto che i finanziamenti sono certi. La Protezione civile ci chiede di procedere quanto più velocemente possibile, in quanto la paleofrana, sempre monitorata, è in movimento, mentre la galleria presenta fenomeni di dissesto progressivi. Quando si ha che fare con situazioni di questa portata occorre essere sempre più celeri nella realizzazione delle opere previste´.  
   
   
PUGLIA: RIFIUTI, ATO BA5, PRECISAZIONI SU IMPIANTISTICA  
 
Bari, 5 novembre 2011 - “In riferimento alla questione del nuovo contratto di servizio per l´Ato Ba5 continuiamo a registrare sulla stampa notizie imprecise che, una volta per tutte, vorremmo chiarire a beneficio di amministratori e cittadini. In primo luogo la seconda gara ad evidenza pubblica per l´impianto dell´Ato del sud est barese si è resa necessaria a seguito dell´annullamento di quella precedentemente effettuata, in virtù dei contrastanti pronunciamenti nei due gradi di giudizio amministrativo che hanno bloccato la situazione per anni. Va sottolineato che il bando ha interessato un impianto già realizzato, collaudato e in esercizio provvisorio da tempo. Ragione per la quale le aziende partecipanti al bando avrebbero dovuto assumersi l´onere finanziario di ammortamento degli impianti (circa 20mln di euro)”. Lo dichiara l’ 1 dicembre in una nota di rettifica l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Lorenzo Nicastro. “L´alibi dell´inutilità della raccolta differenziata, artatamente costruito da chi può permettersi posizioni barricadiere prive di sbocchi pratici e funzionali al problema e – spiace dirlo – ripreso da rappresentanti istituzionali che hanno accesso agli atti (alcuni lo hanno effettivamente praticato) e possono quindi ampiamente documentarsi, è un tentativo di smontare gli sforzi che il Governo regionale e le amministrazioni locali tentano di fare in termini di gestione dei rifiuti. Ridurre i conferimenti indifferenziati in discarica è un obiettivo necessario, imprescindibile, anche per motivi economici – prosegue Nicastro – se si valuta l´intero processo dalla raccolta alla valorizzazione energetica, passando per il riutilizzo dei materiali recuperati”. “Lo schema di contratto per la gestione del servizio dell´Ato Ba5 non prevede ´il conferimento di rifiuti indifferenziati per 470 tonnellate al giorno´, bensì indica in quel dato la potenzialità massima dell´impianto. Fermo restando l´obbligo per i comuni a conferire il rifiuto urbano indifferenziato nell´impianto del proprio bacino di appartenenza. Sulle tariffe – chiarisce l´assessore – si deve precisare che gli importi di conferimento sono calcolati in base a due variabili: una incomprimibile (ammortamento degli impianti, assicurazioni, spese generali) ed una comprimibile legata alla quantità di rifiuti conferita (consumi, energia, personale). E´ del tutto evidente che conferire meno rifiuti comprime la seconda. Quanto ai costi ´fissi´ devo ribadire che gli Ato sono in fase di riduzione (passeranno da 15 a 6) e, quindi, una ridefinizione della distribuzione dei comuni permetterà una ripartizione meno onerosa dei costi incomprimibili”. “Non esistono, e vorrei dirlo una volta per tutte, ragioni per cui i comuni dovrebbero sospendere o ridurre gli sforzi per incentivare le raccolte differenziate – conclude Nicastro – poiché i numerosi strumenti finanziari messi a disposizione degli enti locali e degli operatori nel biennio 2010-2011 (fondi per isole ecologiche, centri comunali di raccolta, Pia per le imprese del settore) per un totale di oltre 38mln di euro, evidenziano una volontà chiara ed inequivoca da parte del Governo regionale di ridurre i conferimenti in discarica”.  
   
   
RIFIUTI: VARATA LA NUOVA ORDINANZA PER IL BACINO POTENZA CENTRO  
 
Potenza, 5 novembre 2011 - Per due mesi, a partire da oggi, i rifiuti solidi urbani prodotti dal “bacino centro” della Provincia di Potenza saranno trasferiti nel Materano e precisamente nelle discariche di Pisticci e Salandra. E’ quello che prevede la nuova ordinanza firmata ieri dal Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che dà seguito all’intesa raggiunta con le due Province, i Comuni capoluogo e l’Ato Rifiuti. Il decreto prevede un’estensione temporale della possibilità di trasferimento, rispetto a quanto previsto dai precedenti decreti, ma non un aumento di volumetria, in quanto va a sfruttare le volumetrie che erano già state individuate dalle precedenti ordinanze e che non sono state utilizzate. In particolare la disponibilità prevista e riutilizzata con la nuova ordinanza è negli impianti di Salandra per un quantitativo di 1.500 tonnellate e a Pisticci per un quantitativo di 4.500 tonnellate. Le operazioni di trasferimento dei rifiuti dal Comuni del Bacino centro alle discariche saranno organizzate dalla Provincia di Potenza che potrà anche avvalersi della stazione di trasferenza di contrada Aia dei Monaci di Tito mentre i due Comuni titolari delle discariche di destinazione dovranno dare disposizioni ai gestori affinché accettino i carichi previsti. “Stiamo procedendo sia pure a piccoli passi verso la normalizzazione del sistema – ha commentato l’assessore all’ambiente Agatino Mancusi che ha presieduto la riunione dell’Osservatorio Rifiuti in cui è stata raggiunta l’intesa – la situazione sconta una difficoltà iniziale, ma siamo convinti di riuscire a portare tutto a regime”. “Ancora una volta la collaborazioni tra vari livelli istituzionali consente il superamento dei problemi - ha osservato il presidente De Filippo – ma questo rappresenta solo una parte del lavoro. Parallelamente – ha aggiunto – stiamo lavorando sul più sostanziale versante del potenziamento della differenziata e dell’implementazione delle infrastrutture di trattamento dei rifiuti, cosa che consentirà, nel medio termine, il superamento definitivo del problema”.  
   
   
RIFIUTI IN ABRUZZO: POTERI A PROVINCE. NUOVO DDL CHE DA´CERTEZZE SU GOVERNANCE UNITARIA  
 
Pescara, 5 dicembre 2011 - Una legge che darà finalmente "certezze sulla governance in materia di rifiuti", grazie all´affidamento alle Province della gestione del ciclo integrato e alla previsione di "strumenti normativi finalizzati ad eliminare le inerzie, le inefficienze ed il rimpallo delle responsabilità a danno dei cittadini". L´assessore ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio, ha presentato così, in una conferenza stampa, alla presenza del dirigente del settore, Franco Gerardini, il nuovo testo di legge licenziato recentemente dall´Esecutivo regionale "e aperto ad ulteriori contributi migliorativi in sede di esame nell´iter consiliare, ricordando anche che è ancora aperto un tavolo di confronto con il Governo nazionale per l´analisi di alcune problematicità riguardanti le gestioni e le titolarità esistenti". Il disegno di legge proposto dall´assessore Di Dalmazio adempie ad un previsione della legge nazionale del marzo 2010 che, eliminando gli enti d´ambito - peraltro in Abruzzo mai costituitisi, eccetto per Teramo dove però non è mai entrato in funzione - affida alle Regioni la individuazione dei soggetti gestori entro il 31 dicembre prossimo. Di Dalmazio: "Dopo una lunga riflessione ed un confronto anche a livello nazionale abbiamo affidato alle Province il ruolo di Autorità d´Ambito perché le riteniamo, per il loro fisiologico ruolo di coordinamento, capaci di realizzare una gestione unitaria sul proprio territorio, raggiungendo quegli elementi di uniformità e, quindi, di virtuosità, ulteriori obiettivi di questa legge". In sostanza i nuovi Ato coincidono con i confini amministrativi delle province e ovviamente un ruolo primario sarà svolto dai comuni che parteciperanno permanentemente alla Conferenza territoriale d´ambito. Lo strumento programmatorio è il Piano d´ambito che definisce l´insieme delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione integrata dei servizi. Dic. L´assessore Di Dalmazio ha poi spiegato che nella legge sono state inserite "disposizioni stringenti per sopperire ad eventuali inadempimenti nella fase di attuazione, che porteranno un apprezzabile e significativo risultato anche per i cittadini, sulle cui spalle non dovranno più ricadere inerzie e inefficienze". Secondo Di Dalmazio questo è un "punto nodale dello stesso funzionamento della legge" perché a suo dire le criticità che oggi si registrano in materia di gestione dei rifiuti sono sostanzialmente addebitali alle inerzie che hanno pesato sul piano della gestione ("Se considerate che gli enti d´ambito non sono mai stati costituiti", ha stigmatizzato), e che hanno vanificato la possibilità di poter utilizzare milioni di euro per adeguare gli impianti e per sostenere la raccolta differenziata, risorse che la Regione sta recuperando. Su questo punto specifico, l´Assessore ha infatti annunciato che le risorse recuperate, circa 10 milioni di euro, sono state riprogrammate e "saranno destinate solo laddove esistano progetti cantierabili e sostenibili e con prescrizioni sulla tempistica". Più in generale, parlando di ciclo dei rifiuti, a margine della presentazione del disegno di legge regionale, l´Assessore ha ribadito che la "Regione Abruzzo si muove perfettamente nel solco delle direttive europee e della normativa nazionale per arrivare ad un ciclo integrato completo e moderno. Muoviamo - ha aggiunto Di Dalmazio - dalla prioritaria necessità di ridurre la produzione di rifiuti, quindi di valorizzare ulteriormente la raccolta differenziata ed il riciclo: a tal proposito l´ultimo anno ha registrato una crescita percentuale maggiore che negli anni precedenti, tanto che l´Assessorato la sosterrà con ulteriori risorse. C´è poi una fase complememtare di valorizzazione energetica e lo smaltimento in discarica come fase residuale". Per Di Dalmazio, "sulla valorizzazione energetica, fase ineludibile per completare il ciclo dei rifiuti, ad onta delle fuorvianti e ricorrenti strumentalizzazioni, abbiamo chiesto al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) una relazione sulle più efficaci e meno impattanti tecnologie, che ci è stata preannunciata a breve e che sarà portata in discussione anche al tavolo del Patto per lo sviluppo, al fine di operare il massimo coinvolgimento possibile".  
   
   
VALLE D’AOSTA: IL RICORSO AL TAR DELL’ATI ESCLUSA DAL BANDO PER IL PIROGASSIFICATORE E’ UN ATTO PREVEDIBILE  
 
Aosta, 5 dicembre 2011 - «Il ricorso presentato dall’Associazione Temporanea di Imprese esclusa dal bando di gara per la costruzione del pirogassificatore in Valle d’Aosta rientra pienamente nei diritti legalmente riconosciuti all’interno di un normale iter di aggiudicazione di un appalto pubblico». Così l’Assessore all’Ambiente Manuela Zublena a seguito delle dichiarazioni di Legambiente Valle d’Aosta. «Così come i cittadini hanno il diritto di raccogliere le firme per indire un referendum, allo stesso modo l’Ati ha il diritto di far valere la propria posizione e di opporsi alla decisione della Commissione che ha ritenuto di escluderla dalla gara. E’ una procedura prevista dall’ordinamento amministrativo che tutela gli interessi legittimi di un soggetto che ritiene di poter dimostrare di possedere i requisiti per essere riammesso alla gara, una procedura garantita dalla nostra democrazia che avevamo messo in conto fin dall’inizio anche perché in Italia tutti gli appalti sono caratterizzati da un elevato numero di contenziosi e non stupisce che si presenti un ricorso su una gara da 225 milioni di euro. Ribadisco che è necessario ora aspettare di vedere quali decisioni prenderà il Tribunale amministrativo e che non è utile creare allarmismi infondati». Le dichiarazioni diffuse da Legambiente mirano a screditare il lavoro condotto dalla Regione Valle d’Aosta in tema di gestione dei rifiuti: «le ricette proposte da Legambiente per affrontare il problema dei rifiuti, come il riciclo, la raccolta dell’organico, il compostaggio ecc..., sono tutte azioni che la Regione, le Comunità montane ed il comune di Aosta stanno mettendo in pratica ormai da diversi anni e che interpretano appieno gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Per citare solo l’ultimo provvedimento, è di qualche settimana fa la delibera votata dalla Giunta regionale che prevede di destinare alle Comunità montane oltre 4 milioni di euro per incentivare la cittadinanza alla raccolta differenziata e ad una corretta gestione dei rifiuti, passando attraverso il compostaggio domestico e il riutilizzo dei materiali inerti. A queste azioni sono chiamati a portare il loro contributo soprattutto i cittadini ma anche le Associazioni. La Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che si è appena conclusa, ha visto la Regione impegnata in prima linea in incontri e iniziative sul tema del compostaggio domestico a dimostrazione del fatto che, al di là delle dichiarazioni sui giornali, sono poi le azioni concrete e le politiche lungimiranti a dare il polso dell’impegno dell’Amministrazione».  
   
   
BOLZANO, TRATTAMENTO FANGHI: NESSUN PRESSING, SOLUZIONE CONDIVISA  
 
Bolzano, 5 dicembre 2011 - L’assessore provinciale Michl Laimer respinge l´ipotesi secondo la quale starebbe esercitando pressioni per spostare il nuovo impianto per il trattamento dei fanghi da Termeno a Bolzano. "Il piano provinciale dei rifiuti è ancora valido – sottolinea – e qualsiasi altra soluzione verrà in ogni caso condivisa con i comuni e le parti interessate". Per fare chiarezza, Laimer ha inviato l’ 1 dicembre una lettera ai vertici dell´amministrazione del capoluogo. Il piano provinciale dei rifiuti prevede che l´impianto per il trattamento dei fanghi da depurazione, opera per la quale è previsto un investimento di circa 10 milioni di euro, venga realizzato in Bassa Atesina. Secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione, però, l´assessore Michl Laimer starebbe esercitando pressioni per far realizzare l´impianto a Bolzano, sfruttando la presenza del nuovo termovalorizzatore che entrerà in funzione alle fine del 2013. Lo stesso Laimer, però, smentisce in maniera netta questa ipotesi. "Non vi è alcun pressing per portare il trattamento dei fanghi nel capoluogo – spiega l´assessore – e l´ho anche ribadito ai vertici del Comune di Bolzano in una lettera inviata questa mattina. Con il piano provinciale dei rifiuti vi sarà una suddivisione degli impianti sul territorio, ed è previsto che i fanghi da depurazione vengano assegnati alla Bassa Atesina. Ogni ipotesi alternativa può essere presa in considerazione esclusivamente nell´ambito di una trattativa con i comuni interessati, che dovrebbero in ogni caso condividere la soluzione, e comunque in un´ottica di gestione dei rifiuti a livello provinciale". "Nel caso specifico dell´impianto per il trattamento dei fanghi - conclude Michl Laimer - la Giunta provinciale si assume l´impegno di fare da mediatrice fra le parti interessate allo scopo di giungere ad una soluzione condivisa da tutti, senza schierarsi a favore di una o dell´atra ipotesi".