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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Settembre 2013 |
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DIA MAPLENSA, ASSESSORE LOMBARDIA: DALL´OPPOSIZIONE PAROLE INOPPORTUNE |
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Milano, 11 settembre 2013 - "Ringrazio Silvana
Carcano per questa interrogazione che aiuta a tenere alta l´attenzione su una
questione che ci sta particolarmente a cuore. Voglio tuttavia rispedire al
mittente alcune considerazione che trovo particolarmente inopportune e fuori
luogo qualora si voglia agire nell´interesse dei cittadini per risolvere la
situazione, soprattutto in considerazione del fatto che importanti attività di
intelligence non necessitano di interferenze politiche e mediatiche di questo
tipo". Così l´assessore a Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
della Regione Lombardia Simona Bordonali, durante le seduta odierna del
Consiglio, è intervenuta per rispondere alle critiche avanzate dal gruppo consiliare
del Movimento 5 stelle in merito alla chiusura del Nucleo Dia di Malpensa.
Protocollo Sicurezza Documento Concreto - "Il
protocollo Sicurezza, che ci auguriamo possa essere sottoscritto al più presto
tra l´ente regionale e il Ministero dell´Interno - ha precisato Bordonali - non
rappresenta un´azione di propaganda elettorale, ma è un documento concreto che
porterà maggiore sicurezza sul territorio lombardo. Mi sarei aspettata
piuttosto una richiesta di approfondimento sui punti cardine di questo protocollo
- ha fatto notare la titolare della Sicurezza - ma evidentemente a qualcuno
interessa più fare polemica per avere un po´ di spazio sui quotidiani. Uno dei
punti fondanti di questo accordo sarà l´analisi condivisa dei presìdi delle
Forze dell´ordine, ivi compresa la Dia".
Presidente E Giunta In Prima Linea Nella Lotta Alla
Mafia - "Riguardo alle critiche avanzate nei confronti del governatore
Roberto Maroni e della sua presunta necessità di sottostare alle decisioni
degli alleati, non si capisce tra l´altro a quali decisioni si faccia
riferimento, desidero ricordare a Silvana Carcano come il nostro governatore
sia stato il Ministro dell´Interno che ha ottenuto i migliori risultati nella
lotta alla mafia e alla criminalità organizzata" ha concluso Simona Bordonali.
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LA GOLF SPORTSVAN ANTICIPA IL CONCEPT DELLA GOLF PLUS NASCE IL NUOVO VEICOLO MULTIUSO VOLKSWAGEN |
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Verona, 11 settembre 2013 - L’erede della Golf Plus
punta su design dinamico ed elevata versatilità
Oltre alla nuova Golf R (300 Cv e trazione integrale)
e
all’avveniristica e-Golf (versione a emissioni zero di
un modello
prodotto in grande serie), al Salone dell’Automobile
di Francoforte
la Volkswagen propone un’altra anteprima mondiale: il
prototipo
Golf Sportsvan. E’ una vettura che unisce il meglio
delle compatte a
5 porte e delle monovolume, proponendosi come nuovo
veicolo
multiuso che offre più spazio per ogni esigenza di
tempo libero,
famiglia e lavoro. Tra le caratteristiche peculiari,
la Golf Sportsvan
include una concezione degli interni molto spaziosa e
variabile
(divano posteriore scorrevole longitudinalmente di 180
mm,
bagagliaio con una capacità di oltre 1.500 litri) e
sistemi di
assistenza all’avanguardia, tra cui sensore Blind Spot
con sistema di
assistenza al parcheggio, per la prima volta offerto
su una Golf.
Durante la marcia questo dispositivo avvisa della
presenza di veicoli
che seguono e che si trovano nell’angolo cieco.
Inoltre, uscendo da
un parcheggio in retromarcia, il sistema rileva la
presenza di utenti
della strada in fase di avvicinamento, che spesso sono
di difficile
individuazione per il guidatore e, anche in questo
caso, emette un
segnale di avviso; in caso di collisione imminente,
l’elettronica del
sistema di assistenza per l’uscita dal parcheggio
attiva
automaticamente la funzione di frenata di emergenza.
Terza variante di carrozzeria per la Golf. La
Sportsvan segue il
layout tecnico del pianale modulare trasversale
(package
perfezionato, nuovi motori) che la accomuna a icone
sportive come
la Golf Gti. Da quest’ultima deriva per esempio l’Xds+
(di serie),
un’estensione funzionale del bloccaggio elettronico
del differenziale,
integrata nel controllo elettronico di stabilizzazione
Esc. Grazie
all’Xds+ il comportamento in curva diventa più
dinamico, veloce e
preciso. La Golf Sportsvan debutterà a metà del
prossimo anno,
raccogliendo il testimone della Golf Plus.
Gamma ad elevato potenziale. Negli anni la Plus ha
conquistato
quote di mercato all’interno della classe compatta. La
posizione di
seduta rialzata con i conseguenti benefici in termine
di visibilità, e il
divano posteriore scorrevole longitudinalmente hanno
reso questa
Volkswagen la soluzione ideale per coloro che
cercavano versatilità
senza ricorrere alla classica monovolume. Con la Golf
Sportsvan, la
Volkswagen ha ora messo a punto questo concetto di
automobile
interpretandolo in maniera più dinamica e
conferendogli un look più
esclusivo. Il van compatto ha così tutti i numeri per
consolidare ed
espandere le sue quote di mercato. In termini di
vendite, i dieci Paesi
potenzialmente più ricettivi per la nuova Sportsvan
sono Germania,
Francia e Italia, seguiti da Austria, Russia, Belgio,
Gran Bretagna,
Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.
Allestimenti -
Dotazione particolarmente ricca. Analogamente alla
Golf e alla
Golf Variant, la Sportsvan verrà lanciata negli
allestimenti
Trendline, Comfortline e Highline. Già la versione di
accesso
presenterà a bordo dotazioni di serie come Xds+,
frenata anti
collisione multipla, climatizzatore, sette airbag,
indicatore di
pressione degli pneumatici, il nuovo freno di
stazionamento
elettronico comprensivo di funzione Auto-hold,
touchscreen da 5
pollici, piano di carico variabile, copertura del vano
bagagli e
sbloccaggio dello schienale dei sedili posteriori
azionabile dal
bagagliaio. La Sportsvan sarà inoltre la prima Golf a
essere dotata, a
richiesta, di volante riscaldabile.
Tecnologie della categoria superiore. Come anticipato,
per la prima
volta sarà introdotto in una Golf il sensore Blind
Spot con sistema di
assistenza per l’uscita dal parcheggio. Saranno
inoltre disponibili
tecnologie come la regolazione adattiva dell’assetto
Dcc, il sistema
di controllo perimetrale Front Assist con funzione di
frenata di
emergenza City, la regolazione automatica della
distanza (Acc), il
sistema di riconoscimento della stanchezza del
guidatore, un sistema
proattivo di protezione degli occupanti, le funzioni
di regolazione
degli abbaglianti Light Assist e Dynamic Light Assist,
la selezione
del profilo di guida, l’assistenza per il mantenimento
della corsia
Lane Assist, il dispositivo di assistenza al
parcheggio Park Assist,
una generazione completamente nuova di sistemi radio e
di radionavigazione (sistema Discover Pro top di gamma con hotspot
Wlan) e un sound system da 400 watt (Dynaudio Excite)
con
subwoofer e un nuovo altoparlante centrale (nella
parte superiore
della plancia). Tra le altre novità che potranno
salire a bordo della
futura Golf Sportsvan c’è anche il sistema Car-net per
la
trasmissione di informazioni online, come il servizio
cartografico
Google Earth. Come per la Golf, tecnologie tipiche
della categoria
superiore entrano a far parte della dotazione della
classe compatta.
Motorizzazioni -
Riduzione dei consumi fino al 19%. La Golf Sportsvan
sarà offerta
con una gamma di sei nuovi motori, dotati di serie di
start/stop, che
consentiranno un risparmio nei consumi fino al 19%
rispetto alle
varianti precedenti. Tutte le motorizzazioni
disponibili al momento
del lancio sul mercato soddisferanno la norma sui gas
di scarico
Euro 6. I quattro Tsi turbo benzina ad iniezione
diretta erogheranno
rispettivamente 85, 110, 125 e 150 Cv di potenza. La
gamma dei
motori Turbodiesel Tdi a iniezione diretta coprirà le
classi di
potenza 110 e 150 Cv. A eccezione del Tsi 85 Cv, tutti
i motori
sono abbinabili a richiesta al cambio automatico a
doppia frizione
Dsg. L’efficienza dei nuovi motori della Golf
Sportsvan viene
sottolineata dall’1.6 Tdi Bluemotion 110 Cv che
consumerà appena
3,7 l/100 km (a fronte di emissioni di Co2 di 95
g/km): un risultato
eccezionale per una monovolume compatta.
Dimensioni esterne -
Massima flessibilità con l’Mqb. Dopo la Golf e la Golf
Variant, il
prototipo della Golf Sportsvan è espressione della
terza variante di
carrozzeria nata sulla base tecnica del pianale
modulare trasversale
Mqb. Tale layout costruttivo ha consentito di
allungare la
carrozzeria, grazie al passo che aumenta di 107 mm
rispetto a quello
della Golf Plus, attestandosi a 2.685 mm. Rispetto
alla Golf e alla
Golf Variant, l’aumento di passo risulta pari a circa
50 mm.
Più lunga della Golf, più compatta della Variant. Con
i suoi 4.338
mm, il prototipo è 134 mm più lungo della Golf Plus,
83 mm più
lungo della Golf e 224 mm più corto della Variant. In
termini di
larghezza, con soli 8 mm in più, la Sportsvan, con
1.807 mm, si
avvicina alla Golf e alla Golf Variant, mentre la Plus
risulta più
stretta di 48 mm. Passando all’altezza, la Sportsvan e
la Plus non si
differenziano di molto (mancorrenti esclusi,
1.578/1.580 mm); la
Golf e la Golf Variant, misurano rispettivamente 126
mm e 117 mm
in meno. Il carattere dinamico della Golf Sportsvan
viene messo in
risalto dallo sbalzo anteriore ridotto di 20 mm.
Posteriormente lo
sbalzo è stato invece allungato di 46 mm, contribuendo
così ad
aumentare lo spazio del bagagliaio.
Chiaro posizionamento. Messe a confronto, le
dimensioni
dimostrano che la Golf Sportsvan prenderà il testimone
dalla Golf
Plus all’interno della gamma: mantenendo una lunghezza
esterna
compatta – più lunga di una Golf, più corta di una
Golf Variant –
offre il massimo in termini di spazio e versatilità.
La maggiore
altezza dal suolo consente, oltre al posizionamento di
ulteriori
scomparti portaoggetti, anche una maggiore altezza dei
sedili,
apprezzata da molti utenti. Ciononostante la
Sportsvan, dotata di due
file di sedili, risulta più bassa (-56 mm senza
mancorrenti sul tetto) e
più compatta (-59 mm) di una Touran che, ospitando
fino a tre file di
sedili, adotta un’altra concezione degli interni.
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LA SEAT LEON ST – DINAMISMO, SPAZIO E VERSATILITÀ REGOLAZIONE AUTOMATICA DELLA DISTANZA DI SICUREZZA ACC |
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Verona, 11
settembre 2013 – Anteprima mondiale di grande effetto targata Seat al Salone
dell’Automobile di Francoforte: la Leon St (Sport
Tourer) unisce il design dinamico e le
caratteristiche sportive delle sue sorelle a
un’elevata utilità. La terza nata della famiglia
Leon è la dimostrazione che sportività e praticità
quotidiana non necessariamente
devono escludersi a vicenda. Il suo spazioso
bagagliaio offre una grande versatilità,
un’ottima funzionalità e, come il resto della gamma
Leon, eccellenti finiture e materiali di
qualità superiore. Con un volume di carico pari a 587
litri, che può arrivare a 1.470
abbattendo gli schienali dei sedili posteriori,
persino gli oggetti di uso quotidiano più
ingombranti possono trovare comodamente posto
all´interno del bagagliaio della St.
“Non ci sarà più bisogno di scegliere tra sportività e
praticità, perché la nuova
Leon St le offrirà entrambe” spiega Jürgen Stackmann,
Presidente della Seat
S.a. “Grazie al look sportivo, alla versatilità
sorprendente e alla tecnologia
avanzata, questa vettura definisce un nuovo standard
nella categoria delle
station wagon compatte – con un ottimo rapporto
qualità/prezzo. Come i modelli
di successo che l’hanno anticipata, Leon e Leon Sc, la
versione St rappresenterà
in modo perfetto i valori del marchio Seat”.
Il design esterno della Leon St conserva il linguaggio
stilistico tipicamente emozionale
del Marchio, mantenendo la massima qualità in termini
di materiali e lavorazioni. Le
motorizzazioni a basso consumo Tdi e Tsi, con
cilindrate che vanno da 1,2 a 2,0 litri e
una potenza compresa tra 86 Cv (63 kW) e 184 Cv (135
kW), sono tutte a iniezione
diretta e dotate di turbocompressore. Tuttavia, in
termini di efficienza, la massima
espressione è la St Ecomotive: il motore 1.6 Tdi 110
Cv (81 kW) di nuova concezione
rappresenta il top nel segmento, con soli 85 g/km di
Co2 e appena 3,2 l/100 km nel
ciclo combinato.
Come le precedenti versioni della Leon (la Sport Coupé
e la cinque porte), anche l’inedita
versione familiare vanta grande maneggevolezza e
precisione dinamica. Oltre agli
allestimenti Reference e Style, la variante sportiva
Fr spicca per le ottime prestazioni,
che la posizionano fra le prime nel segmento.
“La nuova Leon St abbina l’essenza del Dna della Seat
a massima funzionalità e
versatilità. Presenta la stessa gamma motorizzazioni
delle precedenti versioni –
Sport Coupé e 5 porte –, e offre le stesse prestazioni
dinamiche che
contraddistinguono la nuova Leon” dichiara Matthias
Rabe, Vicepresidente per
Ricerca e Sviluppo della Seat S.a.
L´ampia gamma di optional high-tech, fra cui spiccano
i fari full Led, è ulteriormente
arricchita dal radar di prossimità (Acc) e dalla
regolazione adattiva dell´assetto (Dcc).
Inoltre, il Dynamic Pack (Dcc+ sterzo progressivo),
disponibile a richiesta, consente un
elevato livello di controllo in condizioni di guida
sportiva.
Tra i sistemi di assistenza alla guida, il regolatore
automatico di distanza o adaptive
cruise control (Acc) rappresenta un’ulteriore
innovazione tecnologica a disposizione
sulla Leon St. Il sistema, che funziona mediante un
radar di prossimità, mantiene la
velocità specificata e la distanza preimpostata
rispetto al veicolo che precede,
accelerando e decelerando automaticamente in base al
flusso del traffico. È possibile
impostare la velocità in un range che va da 30 a 160
km/h. Questo dispositivo è
disponibile sia con il cambio manuale sia con il Dsg.
Telaio – prestazioni e comfort
Il telaio ben bilanciato valorizza il carattere
dinamico della nuova Leon St. Le
sospensioni assicurano un elevato livello di comfort
ai passeggeri, su qualsiasi fondo
stradale, mentre lo sterzo garantisce una notevole
stabilità direzionale e il massimo
controllo.
Per la versione familiare della Leon è stata impiegata
un’architettura completamente
riprogettata. Tutti i propulsori vengono montati con
un’angolazione di 12 gradi verso la
parte posteriore. Questa caratteristica, al pari della
compattezza del motore, ha
permesso agli ingegneri di spostare l’asse anteriore
in avanti di 40 millimetri, ottenendo
così un passo più lungo e una distribuzione più
equilibrata del carico sugli assi; fattori
che hanno determinato significativi vantaggi in
termini di comfort e maneggevolezza.
“L’ottima taratura delle sospensioni della Leon St
combina perfettamente comfort e
agilità dinamica” spiega il Dott. Matthias Rabe,
Vicepresidente Esecutivo per Ricerca e
Sviluppo della Seat. “A cominciare dalla Leon St, sia
il Dcc sia ulteriori dispositivi e
assistenti alla guida di ultima generazione, sono
disponibili su tutti i modelli della
famiglia”.
La sospensione anteriore è di tipo Mcpherson con
telaio ausiliario. Questa station wagon
risponde in modo rapido e preciso ai comandi,
consentendo di affrontare i tratti in curva
in piena sicurezza e stabilità. Il rapporto del nuovo
servosterzo elettromeccanico speed
sensitive è sportivo, e contribuisce in modo
significativo all’efficienza della nuova Leon
poiché azzera il consumo di energia durante la marcia
in rettilineo. Il diametro di
sterzata è di soli 10,2 metri.
Per le motorizzazioni fino a 150 Cv (110 kW) di
potenza, la Leon St è dotata di
sospensioni posteriori a barra di torsione. Le
versioni più potenti fanno uso di
sospensioni multilink che gestiscono i carichi
longitudinali e i carichi trasversali in modo
indipendente. Gli ammortizzatori e le molle elicoidali
sono montati separatamente per
garantire la massima precisione di risposta. Nelle
curve il differenziale a bloccaggio
La nuova 1.6 Tdi Ecomotive
In termini di efficienza, la massima espressione è la
Leon St Ecomotive: con soli 85
g/km di Co2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato,
il motore 1.6 Tdi 110 Cv (81
kW) Ecomotive rappresenta il top nel segmento,
caratterizzata dai contenuti costi di
gestione e dalle emissioni ridotte. Grazie al nuovo
propulsore 1.6 Tdi, che eroga una
potenza di 110 Cv (81 kW) e una coppia massima di 250
Nm, raggiunge una velocità
massima di 197 km/h. Inoltre, offre un’autonomia di
circa 1.500 km, che permette di
ridurre le soste per rifornimento al minimo.
Il 1.6 appartiene ai propulsori Tdi di ultima
generazione, dove i seguenti accorgimenti
tecnici hanno contribuito alla notevole riduzione dei
consumi e delle emissioni: la
depurazione dei gas di scarico, l’innovativo sistema
di gestione termica con separazione
dei circuiti della testata e del blocco motore,
l’intercooler raffreddato ad acqua
direttamente nel condotto di aspirazione, fra gli
altri. Anche l´attrito interno, fattore
chiave per migliorare l´efficienza, è stato
ulteriormente ottimizzato.
Il sistema start/stop, il sistema di recupero
dell’energia, il cambio a sei rapporti
appositamente adattato e gli pneumatici a bassa
resistenza al rotolamento
contribuiscono a fare registrare gli eccezionali
livelli di consumo e di emissioni. A questi
elementi si aggiungono l’ottima aerodinamica della
scocca leggermente ribassata,
contraddistinta dalle prese d’aria inferiori
parzialmente chiuse sul frontale, i pannelli
sottoscocca e lo spoiler sul tetto.
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LA YETI PER LA PRIMA VOLTA IN DUE VERSIONI: YETI, IL MODELLO DA CITTÀ, PRONTA PER LA GIUNGLA D’ASFALTO; YETI OUTDOOR, IL MODELLO PER CHI AMA L’AVVENTURA |
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Verona, 11 settembre 2013 - La Yeti è uno dei Suv
compatti di maggior successo, per la prima volta, disponibile in due
versioni rinnovate. Entrambe le varianti dispongono di
frontale e parte posteriore di nuova
concezione, innovativi cerchi in lega, interni
completamente rinnovati, nuove soluzioni “Simply
Clever”, massima funzionalità e diverse
motorizzazioni. Anteprima mondiale per entrambe le
versioni al Salone dell’Automobile di Francoforte,
mentre a fine 2013 le due versioni Yeti
debutteranno sui primi mercati.
“La Yeti è uno dei Suv compatti più apprezzati sul
mercato e, dal lancio avvenuto quattro anni fa, ha
ampiamente superato le nostre aspettative in fatto di
vendite”, afferma Winfried Vahland, Presidente
ŠKoda. “Grazie a questo restyling della vettura e alla
possibilità di scegliere, per la prima volta, tra due
versioni, apriamo prospettive del tutto nuove.
Vogliamo proseguire lungo l’incredibile strada dello sviluppo
già intrapresa in questo segmento in forte
espansione”, aggiunge Vahland.
Nuovo design, disponibile in due versioni
Il punto di forza di questa nuova Yeti è la
possibilità di scegliere, per la prima volta, tra due linee di design.
Il Suv compatto di Casa ŠKoda, infatti, è ora
disponibile nell’elegante versione appositamente studiata per
la città e in una variante perfetta per i percorsi
off-road. Una differenza evidente tra le due varianti? Alcuni
elementi del frontale e del posteriore (quali
paraurti, protezioni sottoscocca, modanature laterali e
battitacco) sono in tinta con la carrozzeria o, sulla
Yeti Outdoor, in colore nero. Questa Yeti, perfetta per il
fuoristrada, è dotata di specchietti retrovisori
esterni color argento.
La Yeti risponde alle caratteristiche del nuovo design
ŠKoda. Frontale e posteriore sono stati reinterpretati,
risultando ora più pronunciati. I criteri del nuovo
linguaggio stilistico vengono espressi in modo chiaro:
angoli e tratti precisi, accentuata spinta orizzontale
delle linee e nuovo logo della vettura.
Il nuovo frontale delle due versioni si caratterizza
ora per un evidente sviluppo orizzontale con griglia
pronunciata e i gruppi ottici di nuova concezione, per
la prima volta disponibili a richiesta nella versione
bixeno con luci diurne a Led. I fendinebbia anteriori
sono ora di forma rettangolare, seguendo le nuove
linee di stile ŠKoda, e posti sotto il paraurti
anteriore.
La parte posteriore della Yeti presenta un aspetto
rinnovato, grazie alla nuova forma del portellone, con i
gruppi ottici posteriori dalla specifica forma a “C”
(a richiesta disponibile anche nella versione a Led),
nonché, secondo la nuova estetica ŠKoda, arricchito da
un elemento tridimensionale a forma triangolare e
dal nuovo logo ŠKoda.
La gamma di cerchi è stata ampliata con quattro
versioni in lega di nuova concezione. Ampliata anche la
varietà di colori, che si arricchisce di quattro
vernici metallizzate: “Bianco Luna”, “Verde Giungla”, “Grigio
Metallo” e “Marrone Magnetico”. Quest’ultimo è
disponibile in esclusiva per la Yeti Laurin&klement
(versione disponibile in alcuni mercati).
Gli interni dei nuovi modelli Yeti sono stati
completamente rivisitati, con un nuovo volante a tre razze in
sette varianti, nuovi materiali e tessuti per il
rivestimento dei sedili, inserti decorativi per le finiture del
cruscotto.
La prima ŠKoda con telecamera per visione posteriore
La Yeti è il primo modello del Marchio della Freccia
Alata con Optical Parking Assistant, una telecamera per
visione posteriore (disponibile a richiesta). Con
questo sistema ŠKoda muove un ulteriore passo avanti in
fatto di sistemi di assistenza pratici e utili ai fini
della sicurezza.
Sulla Yeti debutta inoltre la nuova generazione
dell’Automatic Parking Assistant, con cui è possibile
parcheggiare, agevolati da sensori a ultrasuoni per il
rilevamento dello spazio disponibile, in modo
automatico in senso longitudinale rispetto alla
carreggiata e in retromarcia, in senso trasversale rispetto
alla direzione di marcia. Un’altra novità assoluta per
la Yeti è il sistema Kessy.
La nuova Yeti vanta ulteriori soluzioni “Simply
Clever”, quali il tappeto baule double-face, già apprezzato su
altri modelli ŠKoda, una piccola torcia a Led
estraibile dal bagagliaio, l’alloggiamento per il giubbotto ad
alta visibilità sotto il sedile del conducente e vani
portaoggetti nei pannelli delle porte.
Oltre alle nuove dotazioni, la Yeti in versione
rinnovata offre, a richiesta, tutte le note dotazioni comfort
della Casa Automobilistica ceca, ad esempio ampio
tetto panoramico scorrevole in vetro, moderno
climatizzatore bizona “Climatronic”, riscaldamento dei
sedili, Cruise Control, parabrezza riscaldabile e sedile
del conducente a regolazione elettrica.
Indiscusso highlight della Yeti è e rimane il sistema
“Varioflex”, che offre una versatilità dell’abitacolo
senza pari. Grazie a questo sistema, i tre sedili
posteriori possono essere abbattuti singolarmente o rimossi.
Se il sedile centrale viene rimosso, quelli esterni
possono scorrere in senso longitudinale e trasversale. In
pochi secondi la Yeti si trasforma da cinque a quattro
posti, con tanto spazio per i passeggeri posteriori.
A questo si aggiungono altre dotazioni già presenti
sui modelli precedenti, quali sedile del passeggero
anteriore abbattibile, tavolino reclinabile applicato
agli schienali dei sedili anteriori, diversi cassetti
portaoggetti e pratici alloggiamenti per bottiglie.
Nel bagagliaio, la parola d’ordine è funzionalità, con
elementi come occhielli fermacarico e ganci
scorrevoli.
La Yeti conferma ancora una volta la sua elevata
spaziosità. Su nessun altro Suv compatto i passeggeri
posteriori hanno a disposizione uno spazio per la
testa così ampio (ben 1.027 mm). Il bagagliaio ha una
capacità minima di 405 litri, ma, spostando tutti i
sedili posteriori in avanti, si arriva anche a 510 litri.
Rimuovendo tutti i sedili posteriori, il volume
raggiunge quota 1.760 litri.
Sette moderne motorizzazioni; trazione anteriore e
integrale; cambio manuale e Dsg
Per la nuova Yeti sono disponibili quattro motori
Diesel e tre benzina, tutti con sovralimentazione turbo a
iniezione diretta. La gamma di potenza va dal 1.2 Tsi
105 Cv (77 kW) a 2.0 Tdi 170 Cv (125 kW). A
seconda della motorizzazione, i modelli dispongono di
trazione anteriore o integrale con frizione Haldex di
quinta generazione. Per quanto riguarda il cambio
automatico, la Yeti monta esclusivamente il moderno
cambio Dsg doppia frizione a 6 o 7 rapporti.
La Yeti Greenline con motore 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW),
trazione anteriore e cambio manuale emette
soltanto 119 g/km di Co2, corrispondenti a un consumo
di 4,6 litri per 100 km. Vengono inoltre proposte in
tutto tre versioni Green tec per le motorizzazioni 2.0
Tdi 140 Cv (103 kW) con cambio manuale a 6
rapporti e 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW) con Dsg a 7
rapporti. Il motore benzina 1.4 Tsi 122 Cv (90 kW) a
trazione anteriore con cambio manuale è disponibile
soltanto nella versione Green tec dai consumi ridotti. Il
pacchetto Green tec comprende sistema Start/stop,
sistema di recupero dell’energia in frenata e
pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.
Il motore Diesel 2.0 Tdi 170 Cv (125 kW) è ora
disponibile nell’abbinamento con trazione integrale e
cambio automatico Dsg a 6 rapporti. Per la Yeti 1.6
Tdi 105 Cv (77 kW) a trazione anteriore è disponibile
con Dsg a 7 rapporti.
Sicurezza senza compromessi
La Casa Automobilistica ceca non accetta compromessi
in termini di sicurezza, per questo il Suv compatto,
già nel 2009, ha ottenuto il massimo riconoscimento
delle cinque stelle nei crash test Euro Ncap.
La sicurezza attiva è aumentata in queste due
versioni, dall’Esc (controllo elettronico della stabilità) e
dall’Abs (sistema antibloccaggio) con dispositivo di
assistenza in frenata. Questi sistemi sono di serie per i
mercati Ue. I fendinebbia possono essere dotati a
richiesta di funzione “Corner”. I nuovi fari bixeno, a
richiesta, con luci diurne a Led incrementano la
visibilità della vettura e l’illuminazione della strada in
condizioni di oscurità. Sono inoltre disponibili il
sistema elettronico di assistenza nelle partenze in salita e il
controllo elettronico della pressione degli
pneumatici.
Con la trazione integrale a comando elettronico
(frizione Haldex di quinta generazione) e un’altezza dal
suolo di 180 millimetri, il Suv compatto della ŠKoda
si dimostra adatto per qualsiasi tipo di terreno. Il
bloccaggio elettronico del differenziale Eds consente
una partenza dolce e confortevole su fondi stradali
con diversi gradi di aderenza.
Sul fronte sicurezza passiva, la nuova Yeti offre fino
a nove airbag. I fissaggi Isofix consentono di bloccare i
seggiolini in modo sicuro. Le cinture di sicurezza a
tre punti, sul lato anteriore con pretensionatore e
regolazione, e i poggiatesta regolabili in altezza
completano il pacchetto sicurezza.
Una storia di successo a livello mondiale
Con la Yeti, nel 2009 la Casa ceca ha festeggiato il
suo ingresso nel segmento dei Suv compatti. In poco
tempo, la Yeti è diventata una delle vetture di
maggior successo della sua categoria. A oggi (dati aggiornati
al 31 luglio 2013) sono state vendute in tutto circa
268.300 Yeti. Solo nel 2012, ŠKoda ha consegnato
circa 87.400 Yeti, un incremento del 24% rispetto
all’anno precedente. E nei primi sette mesi del 2013, ben
46.900 Clienti in tutto il mondo hanno ricevuto la
loro Yeti. La Yeti, con la sua quota di mercato pari al 5%
circa, figura tra i Suv del segmento C più venduti in
Europa, mentre in Repubblica Ceca detiene il primato
nel segmento. Qui il modello viene prodotto nello
stabilimento di Kvasiny.
Nell’ambito della strategia di crescita 2018, ŠKoda
punta sempre più sui mercati emergenti a livello
internazionale. Dalla fine del 2012, la Yeti viene
venduta in Russia. La produzione locale ha luogo in
collaborazione con la Casa automobilistica russa Gaz
Group nello stabilimento di Nizhny Novgorod. Dalla
metà del 2013, la Yeti viene commercializzata anche in
Cina, attualmente come modello d’importazione.
Entro la fine dell’anno, la Yeti sarà disponibile in
una versione più lunga, studiata appositamente per il
mercato cinese. Qui il modello sarà prodotto presso lo
stabilimento del partner Volkswagen Shanghai.
Dal lancio sul mercato, la Yeti è arrivata al cuore
degli amanti dei Suv, come testimoniato dai 47 premi
nazionali e internazionali vinti finora. Così, in Gran
Bretagna, la Yeti è stata incoronata regina da circa
46.000 lettori della rivista specializzata “Auto
Express”.
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APQ STRADE: OLTRE 180 MILIONI PER STRADE PIÙ VELOCI E SICURE |
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Potenza, 11 settembre 2013 - Variante di Brienza della strada statale 95
Tito-brienza per un rapido collegamento con la strada statale 598 di Fondovalle
Agri e con l´Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria (125,7 milioni di euro); tre
tratti di corsie aggiuntive lungo la Potenza - Melfi per migliorare la
visibilità e quindi la sicurezza (32,7 milioni di euro); completamento della strada
statale 655 Bradanica per migliorare il collegamento ad est della Basilicata
con la Puglia (15 milioni di euro); costruzione del primo lotto dalla bretella
di collegamento della strada statale 585 con Lauria, per una migliore
penetrazione verso le località turistiche di Maratea e della costa tirrenica
(6,8 milioni di euro); completamento del terzo lotto del collegamento Mediano
Murgia – Pollino per far anche fronte alle criticità emerse a seguito del
crollo del ponte sulla strada provinciale ex strada statale 176 (1,6 milioni di
euro).
Ammontano a 181,9 milioni di euro i cinque interventi
immediatamente cantierabili contenuti nello schema di Accordo di Programma
quadro “Basilicata Infrastrutture Stradali” approvato dalla Giunta regionale e
presentato questa mattina in Regione nel corso di una conferenza stampa dal
presidente Vito De Filippo e dall’assessore alle Infrastrutture Luca Braia.
Il documento che prevede progetti per complessivi 1358
milioni di euro sarà inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha la
competenza specifica per organizzare la stipula degli Accordi. Lo schema di
Accordo di Programma approvato dalla Giunta regionale tiene conto delle
priorità fissate nel Piano Nazionale per Il Sud, approvato dal Consiglio dei
Ministri nel 2010, che prevede la realizzazione di grandi progetti
infrastrutturali. Lo stesso è stato inoltre formulato tenendo conto della
delibera Cipe dell’agosto 2011, attraverso la quale vengono assegnate le
risorse per gli interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di
rilevanza strategica regionale, per l’attuazione del Piano nazionale per il
Sud. I progetti tengono inoltre conto della delibera Cipe numero 41 del 2012
con la quale vengono riprogrammate le risorse che si sono rese disponibili alla
fine del ciclo di programmazione 2000-2006.
La copertura finanziaria nel dettaglio è così
composta: risorse previste dalla legge 488 del 1999 (96 milioni di euro); Fondo
Sviluppo e Coesione 2007- 2013 Piano nazionale per il Sud (64,2 milioni di
euro); delibera Cipe 142 del 1999 (10milioni di euro); legge numero 64 del 1986
- residuo convenzione Anas Regione (8,4 milioni di euro); finanziamenti Anas
(3,12 milioni di euro). Nella delibera di Giunta che accompagna l’Accordo
quadro è stata inoltre inserita una scheda relativa alla realizzazione delle
complanari lungo la Matera – Altamura per lavori pari a 4,8 milioni di euro.
Soggetto attuatore degli interventi infrastrutturali previsti dall’Accordo di
Programma Quadro sarà l’Anas Spa.
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APQ STRADE: SI COMPLETA LA VARIANTE BRIENZA DELLA STRADA STATALE UN IMPEGNO CONGIUNTO CON ANAS PREVEDE DI BANDIRE LA GARA ENTRO IL MESE DI SETTEMBRE |
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Potenza, 11 settembre 2013 - Il progetto interessa l´ultimo lotto della
variante alla strada statale numero 95 di Brienza, la cui costruzione ha avuto
inizio nel 1981. I lavori interesseranno la strada statale numero 598 di Fondo
Valle dell’Agri che collega lo svincolo autostradale di Atena Lucana.
Prevista la realizzazione di un collegamento di circa
quattro chilometri tra il km 27 della vecchia strada statale 95 di Brienza e
fino alla fondovalle dell’Agri. Le opere principali sono cinque viadotti e due
gallerie (S. Giulano e Casola) per uno sviluppo complessivo di circa 1.500
metri. Con il completamento della variante alla strada statale 95 di Brienza si
realizza, da un lato, un by-pass al centro abitato di Brienza senza peraltro
rimanere disgiunta dal suo tessuto urbano mantenendo fluide e veloci
connessioni; dall´altro si mette a disposizione un rapido collegamento con la
strada statale 598 di Fondovalle Agri e con l´Autostrada A3 Salerno Reggio
Calabria. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 125,7
milioni di euro.
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APQ STRADE: IN SICUREZZA TRATTI PIÙ CRITICI DELLA POTENZA-MELFI |
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Potenza, 11 settembre 2013 - Il progetto dei lavori del primo stralcio per
la messa in sicurezza della strada statale 658 Potenza – Melfi prevede la
realizzazione di corsie aggiuntive in tre tratti distinti e l’allargamento
della banchina laterale ai Km 20 e 21.
Considerato che per lavori di adeguamento di strade
esistenti ad oggi non esiste una specifica normativa tecnica, per la
progettazione delle opere sono state prese a riferimento le norme previste dal
decreto ministeriale numero 22 del 2001 che regolamentano la progettazione di
nuove infrastrutture stradali.
In particolare le corsie aggiuntive in direzione Melfi
saranno realizzate: dal Km 22+100 al Km 23+382 in agro di Avigliano per un
percorso di circa 1,2 Km; dal Km 31+640 al Km 33+329 in agro di Atella per
circa 1,7 Km; dal Km 35+353 al Km 36+747 in agro di Rionero per circa 1,4 Km.
In agro di Avigliano inoltre è previsto invece l’allargamento della banchina
per circa 1,5 Km, dal Km 20+200 al Km 21+783. L’importo complessivo stimato per
l’intervento ammonta a 32,76 milioni di euro.
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APQ STRADE: LA BRADANICA MIGLIORA IL COLLEGAMENTO CON LA PUGLIA |
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Potenza, 11 settembre 2013 - Con la costruzione delle opere previste per
il secondo tronco della strada statale 655 Bradanica si rafforza l’itinerario
“Bradanico” di collegamento della zona est della Basilicata con la Puglia, tra
la città di Foggia e la strada statale numero 7 "Appia" nei pressi di
Matera. Si tratta infatti dell’unico tratto intermedio non adeguato della
strada.
Il progetto prevede la realizzazione di tre viadotti
(Santa Lucia, Podice e Macinale) rispettivamente di dieci, undici e tre
campate. A questi si aggiungono due gallerie artificiali e tre ponticelli. La
carreggiata sarà a due corsie di marcia. Il tratto che sarà interessato dai
lavori è di circa 3,10 km e si sviluppa nel comune di Spinazzola.
Per questa strada i lavori vennero avviati nel luglio
del 2006, ma a seguito di un contenzioso insorto tra l’Anas e l’impresa
aggiudicataria, il contratto d´appalto fu risolto.
L’apertura dei tronchi “Santa Maria d’Irsi” e
"Porta Pane" hanno contribuito ad aumentare notevolmente il traffico
lungo l’arteria, ed in particolare ad incrementare il traffico commerciale Bari
- Napoli con punte nel periodo maggio - settembre legate alla raccolta
agricola. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 15 milioni
di euro.
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APQ STRADE: SI MIGLIORA IL COLLEGAMENTO VERSO MARATEA |
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Potenza, 11 settembre 2013 - Una prima risposta
all’esigenza improrogabile di migliorare il transito nella perla del
mediterraneo viene dal progetto contenuto nell’Accordo di Programma Quadro.
Previsto un percorso di penetrazione verso le località turistiche di Maratea e
della costa tirrenica e un’infrastruttura alternativa per la mobilità vista
l’obbligatorietà della percorrenza della fondovalle del Noce sino allo svincolo
di Lagonegro nord dell’A3. Con l’apertura al traffico della bretella di
collegamento si otterrà inoltre l’abbattimento del tempo di percorrenza tra la
strada statale 585 e l’abitato di Lauria.
Gli interventi previsti dal primo lotto del più
complessivo progetto della bretella di collegamento tra la strada statale 585
"Fondo valle del Noce" e l’autostrada A3 Salerno- Reggio Calabria
interesseranno un tratto di 3,70 Km. Prevista la carreggiata unica con una
corsia per senso di marcia di larghezza complessiva di 9,50 metri. Il progetto
annovera in particolare uno svincolo con la strada statale 585 "Fondo
valle del Noce" e uno svincolo in direzione Lauria (zona cimitero) per il
collegamento sulla viabilità comunale. Le opere principali riguardano la
stabilizzazione di frane, il completamento di gabbionate, la realizzazione di
parte della sovrastruttura stradale, la segnaletica, il completamento
dell´impianto di illuminazione, le barriere e le reti di protezione laterale,
collegamenti idraulici per svuotamento a gravità. L’importo complessivo stimato
per l’intervento ammonta a 6,8 milioni di euro.
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E78: SU TRACCIATO PRESTO INCONTRO CON ENTI LOCALI E CITTADINI ALTOTEVERE |
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Perugia, 11
settembre 2013 - "Il completamento della progettazione della E78 verrà
definito proseguendo nel confronto da sempre attuato con gli enti locali e le
popolazioni dell´Altotevere". L´assessore regionale alle Infrastrutture,
Silvano Rometti, conferma la "massima disponibilità" e annuncia che
sarà convocato in tempi brevi un incontro con i territori interessati dalla nuova strada di grande
comunicazione Fano-grosseto.
"Per la E78 - ricorda Rometti - si è arrivati a
una fase cruciale dopo aver ottenuto l´impegno del Governo per il completamento
dell´opera e il via libera al percorso individuato dalle Regioni Umbria, Marche
e Toscana. Come abbiamo ribadito nell´incontro che si è svolto la scorsa
settimana, avvieremo il percorso con gli Enti Locali per formalizzare il
tracciato dei tratti mancanti, in vista dei prossimi passaggi per la costituzione
della ´società di progetto´ che porterà avanti l´opera e bandirà la gara di
evidenza pubblica per l´aggiudicazione dei lavori".
In questa fase "non verrà meno il confronto con
le amministrazioni locali e le popolazioni - conclude Rometti - per realizzare
un´opera infrastrutturale attesa da decenni, di importanza strategica e
fondamentale sia per i territori attraversati, sia per tutto il sistema viario
nazionale ed europeo".
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LE PRECISAZIONI DI TRENITALIA SUI TAGLI AL SERVIZIO FERROVIARIO IN CALABRIA |
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Reggio Calabria, 11 settembre 2013 - In merito agli
annunciati tagli al servizio ferroviario regionale, Trenitalia precisa ancora
una volta che è la Regione, nella sua veste di committente e finanziatore del
servizio, a stabilire consistenza e caratteristiche dell’offerta.
Non è, quindi, Trenitalia che “taglia”, come
erroneamente viene presentato all’opinione pubblica. E’ piuttosto la Regione a
non avere le risorse per tutti i servizi richiesti nel contratto firmato con
Trenitalia.
La valutazione di quali corse cancellare è stata
condivisa tra Regione e Trenitalia.
Tra l’altro Trenitalia vanta, a oggi, un anno e mezzo
di crediti rispetto a servizi già erogati in passato e non ancora pagati dalla
Regione Calabria.
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REGIONE CALABRIA REPLICA A TRENITALIA: LA DECISIONE DI CANCELLARE ALCUNE CORSE NON È STATA CONDIVISA CON LA REGIONE |
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Catanzaro, 11 settembre 2013 - L’assessore regionale
ai trasporti Luigi Fedele replica alla nota diramata da Trenitalia sugli
annunciati tagli al servizio ferroviario regionale.
“È vero quanto sostiene Trenitalia quando afferma che
è la Regione, nella sua veste di committente e finanziatore del servizio, a
stabilire consistenza e caratteristiche dell’offerta. Allo stesso modo è vero
che Trenitalia vanta dei crediti dalla Regione in merito ai quali è già stato
messo in atto un piano affinché siano onorati in tempi brevi ed è stato fissato
per lunedì 16 settembre un incontro tra i tecnici del Bilancio, dei Trasporti,
e di Trenitalia. Inoltre è vero che stiamo valutando, sempre insieme a
Trenitalia, la riorganizzazione e la razionalizzazione di alcuni servizi poiché
le risorse a disposizione sono diminuite.
Ma è assolutamente falso, e non temo di essere
smentito, che la recente decisione di Trenitalia di cancellare alcune corse sia
stata in qualche modo condivisa con la Regione. Tant’è che i treni, come
previsto, dal giorno 9 settembre non sono stati soppressi ed in data odierna è
stata inviata una nota ufficiale a Trenitalia con un invito perentorio a non
procedere alla cancellazione sulla fascia ionica. Trenitalia pensi ad
equiparare, anche sul piano dei servizi offerti, la Calabria alle altre regioni
del Paese, evitando di scaricare sulla Regione le sue responsabilità”.
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TRENI MI-VE, LOMBARDIA: DIALOGO APERTO CON IL VENETO |
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Milano, 11 settembre 2013 - Per quanto riguarda il servizio ferroviario
Milano-venezia, Regione Lombardia non taglierà alcuna delle 24 corse che, ogni
giorno, Trenord effettua, per collegare il capoluogo con Verona. Allo stesso
tempo, però, mancano i fondi per ripristinare le 8 corse di Trenitalia, che il
Veneto ha deciso di sopprimere, da dicembre, sulla tratta
Milano-verona-venezia. Per non complicare ulteriormente i trasferimenti dei
pendolari, la Lombardia è già al lavoro con il Veneto e con Trenitalia, per
fare in modo che i treni che potrebbero essere istituiti sulla tratta
Verona-venezia siano cadenzati in modo tale che chi arriva da Milano li possa
tranquillamente prendere. Questo il quadro presentato dall´assessore regionale
alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, rispondendo, in Consiglio
regionale, a un´interrogazione sui problemi che potrebbero verificarsi col
prossimo cambio orario.
Troppi I Tagli Dello Stato - "Se siamo in questa
situazione - ha evidenziato Del Tenno - lo dobbiamo soprattutto ai feroci tagli
dei trasferimenti da parte del Governo centrale. Il nostro intento è quello di
aiutare le altre Regioni, non di vederle come un ostacolo, ma noi proprio non
possiamo sostituirci allo Stato".
La Tratta - La linea ferroviaria Milano-verona-venezia
è tra le più frequentate della Lombardia, con una media di 36.000 viaggiatori
al giorno. Ventiquattro corse al giorno sono svolte da Trenord sulla linea
Milano-verona e pagate dalla Lombardia. Ulteriori 8 corse sono svolte da
Trenitalia sulla linea Milano-verona-venezia e pagate dal Veneto. Da dicembre
2013 Regione Veneto intende sopprimere unilateralmente la tratta Milano-verona
delle proprie 8 corse. Con i soldi risparmiati grazie a questo taglio, Regione
Veneto intende finanziare il potenziamento del servizio sulla tratta
Verona-venezia.
Un Servizio Che Costa 4 Milioni - "Le 8 corse da
sopprimere - ha detto ancora Del Tenno - svolgono un ruolo fondamentale, dal
momento che trasportano 10.000 persone al giorno. Se la Lombardia dovesse
scegliere di pagare in proprio la tratta Milano-verona di queste otto corse,
dovremmo sopportare altri costi per 4 milioni di euro all´anno".
Un Ostacolo Al Sistema Ferroviario Integrato -
"Questa scelta - ha concluso Del Tenno - penalizza i 2600 viaggiatori che
già oggi transitano da Verona, ma soprattutto elimina in partenza l´opportunità
di creare un sistema ferroviario regionale integrato sull´intera tratta
Milano-venezia. I collegamenti Milano-venezia resterebbero possibili solo con i
treni Frecciabianca, il cui biglietto costa almeno il doppio di quelli delle
Regioni".
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TRENI MI-BS, LOMBARDIA: MIGLIORIE ENTRO FINE MESE |
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Milano, 11 settembre 2013 - "Le criticità che si sono riscontrate
sulla tratta ferroviaria Brescia-bergamo-milano saranno risolte entro la fine
del mese di settembre". Lo ha assicurato l´assessore regionale alle
Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, rispondendo in Consiglio regionale
a un´interrogazione.
La Manutenzione - "Per quanto riguarda la
manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile - ha spiegato Del
Tenno - segnalo di aver già preso provvedimenti e di aver sollecitato un
intervento di Trenord. L´azienda mi ha assicurato che la situazione si
regolarizzerà entro la fine del mese. Per quanto riguarda invece le
composizioni dei convogli, Trenord ha dovuto far fronte all´indisponibilità di
circa metà della flotta di elettromotrici Al e 582 ferme per mancanza di pezzi
di ricambio forniti da Trenitalia".
La Tutela Dell´utente - L´assessore ha inoltre
spiegato che, con il nuovo contratto di servizio, è stata resa più severa anche
la soglia del bonus.
La Frequenza - Per quanto riguarda la frequenza delle
corse, già oggi nelle fasce di punta circola un treno ogni 30 minuti (con
ulteriori corse aggiuntive sulla direttrice 15 Bergamo-milano via Treviglio).
"Una frequenza superiore - ha detto Del Tenno - non è compatibile con una
linea a binario unico che caratterizza le direttrici 11 (Lecco
-Bergamo-brescia) e 12 (Bergamo- Carnate- Milano)". La direttrice
Bergamo-milano via Treviglio ha performance di norma superiori alla media
regionale soprattutto per quanto riguarda gli indici di puntualità. Ad esempio considerando
l´indice di puntualità a 5 minuti per l´intera giornata, nei primi sette mesi
del 2013, il valore della linea Bergamo-pioltello-milano (via Treviglio) è del
90,27 per cento.
Regione Vigila Costantemente - "Sono consapevole
- ha concluso Del Tenno - che alcune tratte presentano, soprattutto in alcuni
momenti della giornata, evidenti criticità. Regione Lombardia vigila
costantemente sul servizio e in particolare su Trenord, cercando di rendere
l´azienda sempre più responsabile e presente. Le inadempienze vengono, inoltre,
puntualmente sanzionate in base alle regole contrattuali, sia sottoforma di
bonus ai clienti che attraverso l´applicazione di penali".
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UE: USARE MEGLIO LE VIE NAVIGABILI EUROPEE |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - La Commissione europea ha annunciato in data
odierna nuove misure1 volte ad accrescere il volume di merci trasportate sui
fiumi e sui canali europei. La forma di trasporto più sostenibile per
l’ambiente ed energeticamente efficiente è il trasporto su chiatte, che
corrisponde però solo al 6% delle merci trasportate in Europa ogni anno. Le
nuove proposte mirano a sfruttare il potenziale ancora inutilizzato della rete
di 37 000 km di vie navigabili interne dell’Europa. Oltre a far circolare più
agevolmente le merci e a rendere il settore più ecologico, queste misure
incoraggeranno l’innovazione, migliorando le opportunità occupazionali.
Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e
commissario responsabile per i trasporti, ha dichiarato:
“Ogni anno trasportiamo già 500 milioni di tonnellate
di merci sui nostri fiumi e canali, l’equivalente di 25 milioni di mezzi
pesanti. Ma non è abbastanza. Dobbiamo aiutare il trasporto sulle vie
navigabili a diventare, a lungo termine, un settore di alta qualità. Dobbiamo eliminare
le strozzature che ne ostacolano lo sviluppo e investire nelle competenze della
sua forza lavoro”.
La Commissione propone una serie di azioni nei
seguenti settori.
Eliminare le strozzature -
Le gravi strozzature che ostacolano il pieno sviluppo
del potenziale di questo settore dipendono dalle dimensioni insufficienti delle
conche, dei ponti o dei canali e dai collegamenti mancanti, ad es. Quello tra i
sistemi fluviali della Senna e della Schelda. La Commissione propone di
migliorare il trasporto di merci per via navigabile modernizzando le conche, i
ponti e i canali di navigazione. Nel quadro del nuovo meccanismo per collegare
l’Europa e degli orientamenti per le Ten-t, si darà la priorità a nuove
opportunità di finanziamento a favore delle vie navigabili interne; queste
ultime sono inoltre una componente importante di sei dei nove corridoi della
rete centrale Ten-t.
Sostenibilità ambientale e innovazione -
Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre, il
trasporto per via navigabile è efficiente dal punto di vista energetico,
sicuro, silenzioso e quasi esente da congestionamento. Le misure proposte dalla
Commissione contengono, tra l’altro, nuove norme sui motori volte a
incoraggiare investimenti in tecnologie a basse emissioni, nonché un sostegno
per la ricerca e l’innovazione.
Migliorare l’interconnessione con le altre forme di
trasporto -
Un obiettivo prioritario è quello di migliorare i
collegamenti tra le vie navigabili interne, la strada e la ferrovia, con
un’attenzione particolare ai collegamenti nei porti marittimi e fluviali. Nel
quadro dell’attuale revisione dei servizi d’informazione fluviale, la
Commissione presenterà proposte volte a migliorare gli impianti di
movimentazione del carico e a ridurre le formalità amministrative.
Investire nelle competenze della forza lavoro -
Il settore delle vie navigabili dipende da una
manodopera qualificata. Le nuove proposte introdurranno un maggiore
riconoscimento delle qualifiche e delle carriere, migliorando l’accesso al
mercato del lavoro e la mobilità.
Contesto -
I quasi 37 000 km di vie navigabili interne che
attraversano 20 fra gli Stati membri dell’Ue trasportano circa 500 milioni di
tonnellate di merci l’anno, in particolare in zone densamente popolate e
congestionate. I sistemi fluviali interconnessi del Reno, della Schelda e della
Mosa si ricongiungono alla Senna e al Danubio. Tuttavia, a causa di alcune
gravi strozzature, i sistemi fluviali europei non riescono a partecipare
appieno allo spazio europeo dei trasporti.
In seguito al rallentamento generale della congiuntura
europea a partire dal 2008, si è registrato un peggioramento delle prospettive
economiche e di sostenibilità per la navigazione interna, dovuto all’eccesso di
capacità in determinati segmenti del mercato, alla continua frammentazione degli
operatori del mercato e all’invecchiamento della flotta. Naiades Ii risponde a
queste problematiche, adoperandosi per la creazione di un quadro stabile a
lungo termine per gli investimenti e l’innovazione nella navigazione interna di
qualità e con l’introduzione di misure che hanno effetti a breve e medio
termine, come il riesame degli onerosi requisiti tecnici. Nel quadro di Naiades
Ii, occorrerà reperire finanziamenti dell’Ue, degli Stati membri e del settore
al fine di sostenere gli investimenti necessari. A questo riguardo è
fondamentale l’accesso ai finanziamenti.
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VERSO UN TRASPORTO DI QUALITÀ SULLE VIE NAVIGABILI |
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Bruxelles, 10 settembre 2013 - I cinque maggiori porti
marittimi dell´Ue sono tutti connessi alle vie navigabili interne.
Ogni anno sulle vie navigabili dell´Ue si trasportano
140 miliardi di tonnellate-chilometro.
Nella rete Ten-t si contano oltre 230 porti per la
navigazione interna, dei quali circa 75 fanno parte della rete principale. Per
quasi 40 di tali porti lo status di porto fluviale è abbinato a quello di porto
marittimo.
Le emissioni di Co2 e il consumo di carburante di una
grande imbarcazione per la navigazione interna rappresentano soltanto 1/3 di
quelli del corrispondente trasporto su strada.
Nel 2010 Rotterdam, il principale porto marittimo
dell´Ue, ha trasferito 1/3 delle merci sulle vie navigabili interne.
Le vie navigabili interne in Europa hanno un lunghezza
totale di 37 000 chilometri.
La questione
Il trasporto su fiumi e canali è un modo silenzioso di
trasportare le merci e molto efficiente sotto il profilo energetico. Come tale
svolge un ruolo fondamentale nel trasferire merci dai maggiori porti marittimi
europei alle località di destinazione finale. Tuttavia il potenziale di questo
modo di trasporto non è sfruttato appieno.
I fiumi europei hanno ancora enormi capacità di
trasportare merci e di ridurre quindi il congestionamento degli assi stradali e
ferroviari di alcune delle zone più densamente popolate. Possono anche
contribuire maggiormente a diminuire le emissioni di inquinanti atmosferici
nocivi.
Inoltre interi comparti nell´ambito del settore della
navigazione interna devono far fronte a gravi difficoltà economiche. La domanda
si mantiene bassa, mentre la capacità ha continuato a crescere, traducendosi in
squilibri tra offerta e domanda, pressione dei prezzi, calo dell´utilizzo delle
capacità, occupazione e redditività ridotte.
Le politiche attuali
Dal 2006 il programma d´azione Naiades I ha previsto
oltre 30 azioni volte a promuovere la navigazione interna. Molte delle azioni
sono ormai state concluse e il programma va ora aggiornato. Occorre ricentrare
la politica sull´obiettivo fondamentale di migliorare le prestazioni economiche
e ambientali del settore.
La proposta
La Commissione propone un nuovo programma d´azione
dotato di misure volte a migliorare le condizioni quadro nel settore della
navigazione interna e a potenziare le prestazioni economiche e ambientali di
questo modo di trasporto.
Il programma Naiades Ii favorirà i cambiamenti
strutturali a lungo termine nel settore delle vie navigabili interne. Prevede
inoltre azioni a breve termine, di cui s´incarica attualmente la Commissione,
per affrontare la difficile situazione economica del settore.
Il programma Naiades Ii comprende le seguenti misure.
Miglioramento della qualità delle infrastrutture e
promozione dell´integrazione del trasporto sulle vie navigabili interne nella
catena logistica
L´efficienza delle infrastrutture è il presupposto
fondamentale affinché il trasporto sulle vie navigabili interne operi a pieno
regime. La navigazione interna può svolgere pienamente il proprio ruolo
unicamente se le vie navigabili interne sono sottoposte a una manutenzione
adeguata e meglio connesse agli altri modi di trasporto, se si colmano le
tratte mancanti e si superano le strozzature.
Tramite il meccanismo per collegare l´Europa la Commissione
fornirà un sostegno inteso a migliorare le infrastrutture esistenti sulle vie
navigabili interne, e a costruirne di nuove, e contribuirà a potenziare
l´interconnessione con altri modi di trasporto. La realizzazione del corridoio
Ten-t farà sì che si sviluppino i corridoi tenendo conto, in maniera
coordinata, di tutti i modi di trasporto.
La Commissione riesaminerà la diffusione dei servizi
di informazione fluviale1 prendendo in considerazione la necessità di rendere
più efficiente l´integrazione dei dati tra i diversi modi di trasporto.
Sostegno al corretto funzionamento del mercato e alla
ristrutturazione del settore e risposta alla necessità di qualifiche,
competenze e posti di lavoro di qualità
Il settore della navigazione interna opera in
condizioni economiche difficili. La frammentazione del settore è elevata, con
l´80% della flotta di proprietà di battellieri-artigiani, cosa che rende
difficile far coincidere l´offerta e la domanda e ostacola la capacità del
settore di reinvestire ed innovare. Secondo le stime, l´occupazione nel settore
è diminuita del 10%. La struttura di età dei lavoratori comporterà un
incremento di uscite dal settore nel prossimo decennio. In alcuni segmenti di
mercato il 50% dei lavoratori ha superato i 50 anni.
La Commissione ha intrapreso un dialogo, con il
settore e con gli Stati membri interessati, sulle misure più idonee per
superare le attuali difficoltà e sostenere la ristrutturazione. La Commissione
riflette altresì ad eventuali modifiche normative che possano risollevare il
settore. Intende riesaminare i requisiti tecnici per le navi e incoraggiare la
diffusione precoce dell´uso di gas naturale liquido come carburante
alternativo.
La Commissione proporrà misure intese a ridurre gli
ostacoli all´accesso e alla mobilità del lavoro, a valorizzare le qualifiche e
le carriere del settore e a migliorare la parità delle condizioni di
concorrenza.
Riduzione delle emissioni e impulso all´innovazione
per un settore più verde
Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre, le vie
navigabili interne sono efficienti sotto il profilo energetico, sicure,
praticamente non congestionate e silenziose. Tuttavia gli aspetti positivi
indicati non sono stati accompagnati da progressi nella riduzione degli
inquinanti atmosferici. La diffusione di carburanti alternativi, come il gas
naturale liquido, può aiutare il settore a recuperare il ritardo rispetto agli
altri modi di trasporto.
La Commissione riesaminerà i limiti di emissione per i
motori nuovi e prenderà in esame ulteriori limiti di emissione per quelli
esistenti. Modificherà inoltre le norme intese a consentire l´uso di gas
naturale liquido come carburante per la navigazione interna.
Il trasporto fluviale offre regolarmente nuovi servizi
e sviluppa nuovi mercati. Tuttavia il tasso globale d´innovazione rimane
modesto e avrebbe bisogno di un impulso vigoroso. La Commissione lancia un
appello al settore affinché fissi una tabella di marcia in materia di ricerca,
sviluppo e innovazione.
La Commissione fornirà sostegno alle misure
"verdi" o relative all´innovazione tramite il programma Orizzonte
2020 e il meccanismo per collegare l´Europa, ed ha presentato una proposta
nell´ambito del pacchetto Naiades Ii volta a consentire al fondo di riserva del
settore di finanziare investimenti destinati a ridurre le emissioni. L´azione
di sostegno della Commissione può essere integrata da programmi specifici a
livello di Stati membri.
Un nuovo approccio alla governance
Naiades Ii affronterà la questione della
sovrapposizione di norme giuridiche e competenze nel settore della navigazione
interna. Il pacchetto comporta misure istituzionali e legislative e punta a una
cooperazione più mirata con altri organismi internazionali volta ad affrontare
la duplicazione delle norme.
I primi passi in tal senso sono stati compiuti con un
accordo amministrativo tra i servizi della Commissione e la Commissione
centrale per la navigazione del Reno e con una nuova proposta di direttiva
adottata nell´ambito del pacchetto Naiades Ii, che sostituisce la direttiva
2006/87/Ce sui requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e
consentirà di uniformare le norme.
I benefici
Quando le vie navigabili interne saranno sfruttate
meglio, l´intera economia europea ne trarrà vantaggio.
Gli operatori del settore del trasporto per via
navigabile potranno disporre di un quadro giuridico più chiaro, di migliori
condizioni di esercizio, di condizioni quadro che stimolano l´innovazione e di
maggiori possibilità di utilizzare le dotazioni versate dal settore in un fondo
di riserva. Nel contempo le imprese e gli utenti della navigazione interna
beneficeranno di servizi di navigazione fluviale di qualità.
I cittadini europei trarranno vantaggi in relazione
all´ambiente e alla salute mano a mano che la navigazione interna diventerà più
attraente sotto il profilo economico e ambientale.
Per ulteriori informazioni:
http://ec.Europa.eu/transport/modes/inland/promotion/naiades_en.htm
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VIE NAVIGABILI |
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Strasburgo, 11 settembre 2013 – Di seguito l’intervento
di ieri di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea: “
La ringrazio molto, Trautmann e buongiorno a tutti. E
´un grande piacere essere con voi navigando attraverso il porto di Strasburgo
di questa mattina. So che tutti noi a bordo hanno interesse a porti e trasporti
vie d´acqua, ma mi chiedo quanti di voi sanno che abbiamo già inviamo 500
milioni di tonnellate di merci lungo i nostri fiumi e canali di ogni anno.
Questo è l´equivalente di 25 milioni di camion che non si guida lungo le nostre
autostrade già congestionate.
Tuttavia, il problema che abbiamo di fronte è che anche
i 500 milioni di tonnellate non è sufficiente. E per aumentare la quantità di
merci che passa l´acqua, l´industria del trasporto sulle vie navigabili deve
sviluppare nel lungo termine in un settore ad alta qualità. Possiamo aiutare,
ma l´industria ha bisogno di agire come bene. Entrambi abbiamo bisogno di
rimuovere i colli di bottiglia che lo tengono indietro, e abbiamo bisogno di
investire nelle capacità della sua forza lavoro.
Al fine di contribuire a realizzare che siamo alla
Commissione hanno adottato oggi un programma di misure denominato Naiades Ii. I
Naiades, nel caso in cui vi state chiedendo, erano un tipo di ninfa dell´acqua
nella mitologia greca. I nostri Naiades è un programma di sette anni che copre
quattro aree principali di attività.
In primo luogo, vogliamo rendere più facile per il
trasporto merci di muoversi. Molti dei blocchi che chiatte passano, ed i ponti
che passano sotto, devono essere aggiornati. Grandi fiumi come la Senna e la
Schelda bisogno più ampi canali tra loro se le grandi navi devono spostarsi da
uno all´altro. Attuazione degli orientamenti Ten-t avrà un ruolo importante da
svolgere.
Poi vogliamo fare trasporto via acqua ancora più verde
di quanto non lo sia già. Proporremo nuovi standard per motori marini e
incoraggiare gli operatori a passare dal diesel al Gnl - gas naturale liquido.
Ma per quanto buoni corsi d´acqua sono, hanno anche
collegare con altre forme di trasporto. E questo è un altro frequente fonte di
colli di bottiglia. Quindi cercheremo di migliori collegamenti tra ferrovia, su
strada, trasporto via mare e per vie navigabili interne. Strasburgo, con la sua
Container Terminal Nord, è un buon esempio di tali collegamenti in pratica.
Abbiamo bisogno di più come questo.
Infine, ventunesimo secolo corsi d´acqua dovranno
instaurare nel Xxi secolo della forza lavoro. Allo stato attuale, anche se le
qualifiche di una barca-master possono essere riconosciuti da un paese dell´Ue
a un altro, il quadro è molto più complesso e frammentato per il suo
equipaggio. Vogliamo modernizzare e armonizzare le qualifiche e il modo in cui
vengono riconosciuti.
Devo dire che in tutti questi settori si stanno
godendo una collaborazione molto proficua con la Ccnr - la Commissione centrale
per la navigazione del Reno - il cui segretario generale è con noi oggi.
Siamo tutti con una molto semplice giro del porto di questa
mattina. Vorrei che il viaggio fosse altrettanto facile per tutti che il
trasporto merci.
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PTRC. ZAIA: LA REGIONE HA A CUORE LO SVILUPPO DI PORTO MARGHERA |
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Venezia, 11 settembre 2013 - “Non entro nel merito
della questione, ma posso assicurare che la Regione ha a cuore lo sviluppo di
Porto Marghera”. Lo ha detto il presidente della Luca Zaia rispondendo ieri a Palazzo
Balbi, nel consueto incontro con i giornalisti dopo la seduta di giunta, ad una
domanda sulle critiche del comune di Venezia alla Variante al Piano
Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), apparse sulla stampa, con
particolare riferimento alle previsioni per lo sviluppo di Porto Marghera.
La giunta veneta ha ultimato il processo di
aggiornamento del Ptrc, adottato nel 2009. La variante parziale che attribuisce
al Ptrc anche valenza paesaggistica è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale
n. 39 del 3 maggio. Trattandosi di una pianificazione importante e impegnativa
per il disegno territoriale del Veneto è stato previsto un congruo periodo di
tempo perché gli enti locali, le comunità montane, le autonomie funzionali, le
organizzazioni e le associazioni economiche e sociali e chiunque ne abbia
interesse, possa presentare alla giunta regionale osservazioni e proposte
migliorative. E in questa fase, proprio in considerazione della mole del lavoro
svolto dai tecnici regionali, potranno quindi anche essere individuate e
riviste – ha detto Zaia - eventuali imperfezioni e parti che si prestano a
difficoltà di interpretazione, in modo che possano essere chiarite in vista
dell’adozione definitiva del Ptrc.
“Quello che mi preme sottolineare – ha concluso Zaia –
è che la Regione è impegnata da tempo, insieme al Comune, alla Provincia,
all’Autorità Portuale di Venezia, per la chiusura della partita delle aree
industriali di Porto Marghera. L’obiettivo principale è che le aree in
questione siano bonificate e che riusciamo a portare qui nuove imprese che non
inquinino e offrano prospettive di occupazione e sviluppo”.
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