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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Settembre 2013
DIA MAPLENSA, ASSESSORE LOMBARDIA: DALL´OPPOSIZIONE PAROLE INOPPORTUNE  
 
Milano, 11 settembre 2013 - "Ringrazio Silvana Carcano per questa interrogazione che aiuta a tenere alta l´attenzione su una questione che ci sta particolarmente a cuore. Voglio tuttavia rispedire al mittente alcune considerazione che trovo particolarmente inopportune e fuori luogo qualora si voglia agire nell´interesse dei cittadini per risolvere la situazione, soprattutto in considerazione del fatto che importanti attività di intelligence non necessitano di interferenze politiche e mediatiche di questo tipo". Così l´assessore a Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, durante le seduta odierna del Consiglio, è intervenuta per rispondere alle critiche avanzate dal gruppo consiliare del Movimento 5 stelle in merito alla chiusura del Nucleo Dia di Malpensa. Protocollo Sicurezza Documento Concreto - "Il protocollo Sicurezza, che ci auguriamo possa essere sottoscritto al più presto tra l´ente regionale e il Ministero dell´Interno - ha precisato Bordonali - non rappresenta un´azione di propaganda elettorale, ma è un documento concreto che porterà maggiore sicurezza sul territorio lombardo. Mi sarei aspettata piuttosto una richiesta di approfondimento sui punti cardine di questo protocollo - ha fatto notare la titolare della Sicurezza - ma evidentemente a qualcuno interessa più fare polemica per avere un po´ di spazio sui quotidiani. Uno dei punti fondanti di questo accordo sarà l´analisi condivisa dei presìdi delle Forze dell´ordine, ivi compresa la Dia". Presidente E Giunta In Prima Linea Nella Lotta Alla Mafia - "Riguardo alle critiche avanzate nei confronti del governatore Roberto Maroni e della sua presunta necessità di sottostare alle decisioni degli alleati, non si capisce tra l´altro a quali decisioni si faccia riferimento, desidero ricordare a Silvana Carcano come il nostro governatore sia stato il Ministro dell´Interno che ha ottenuto i migliori risultati nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata" ha concluso Simona Bordonali.  
   
   
LA GOLF SPORTSVAN ANTICIPA IL CONCEPT DELLA GOLF PLUS NASCE IL NUOVO VEICOLO MULTIUSO VOLKSWAGEN  
 
  Verona, 11 settembre 2013 - L’erede della Golf Plus punta su design dinamico ed elevata versatilità Oltre alla nuova Golf R (300 Cv e trazione integrale) e all’avveniristica e-Golf (versione a emissioni zero di un modello prodotto in grande serie), al Salone dell’Automobile di Francoforte la Volkswagen propone un’altra anteprima mondiale: il prototipo Golf Sportsvan. E’ una vettura che unisce il meglio delle compatte a 5 porte e delle monovolume, proponendosi come nuovo veicolo multiuso che offre più spazio per ogni esigenza di tempo libero, famiglia e lavoro. Tra le caratteristiche peculiari, la Golf Sportsvan include una concezione degli interni molto spaziosa e variabile (divano posteriore scorrevole longitudinalmente di 180 mm, bagagliaio con una capacità di oltre 1.500 litri) e sistemi di assistenza all’avanguardia, tra cui sensore Blind Spot con sistema di assistenza al parcheggio, per la prima volta offerto su una Golf. Durante la marcia questo dispositivo avvisa della presenza di veicoli che seguono e che si trovano nell’angolo cieco. Inoltre, uscendo da un parcheggio in retromarcia, il sistema rileva la presenza di utenti della strada in fase di avvicinamento, che spesso sono di difficile individuazione per il guidatore e, anche in questo caso, emette un segnale di avviso; in caso di collisione imminente, l’elettronica del sistema di assistenza per l’uscita dal parcheggio attiva automaticamente la funzione di frenata di emergenza. Terza variante di carrozzeria per la Golf. La Sportsvan segue il layout tecnico del pianale modulare trasversale (package perfezionato, nuovi motori) che la accomuna a icone sportive come la Golf Gti. Da quest’ultima deriva per esempio l’Xds+ (di serie), un’estensione funzionale del bloccaggio elettronico del differenziale, integrata nel controllo elettronico di stabilizzazione Esc. Grazie all’Xds+ il comportamento in curva diventa più dinamico, veloce e preciso. La Golf Sportsvan debutterà a metà del prossimo anno, raccogliendo il testimone della Golf Plus. Gamma ad elevato potenziale. Negli anni la Plus ha conquistato quote di mercato all’interno della classe compatta. La posizione di seduta rialzata con i conseguenti benefici in termine di visibilità, e il divano posteriore scorrevole longitudinalmente hanno reso questa Volkswagen la soluzione ideale per coloro che cercavano versatilità senza ricorrere alla classica monovolume. Con la Golf Sportsvan, la Volkswagen ha ora messo a punto questo concetto di automobile interpretandolo in maniera più dinamica e conferendogli un look più esclusivo. Il van compatto ha così tutti i numeri per consolidare ed espandere le sue quote di mercato. In termini di vendite, i dieci Paesi potenzialmente più ricettivi per la nuova Sportsvan sono Germania, Francia e Italia, seguiti da Austria, Russia, Belgio, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. Allestimenti - Dotazione particolarmente ricca. Analogamente alla Golf e alla Golf Variant, la Sportsvan verrà lanciata negli allestimenti Trendline, Comfortline e Highline. Già la versione di accesso presenterà a bordo dotazioni di serie come Xds+, frenata anti collisione multipla, climatizzatore, sette airbag, indicatore di pressione degli pneumatici, il nuovo freno di stazionamento elettronico comprensivo di funzione Auto-hold, touchscreen da 5 pollici, piano di carico variabile, copertura del vano bagagli e sbloccaggio dello schienale dei sedili posteriori azionabile dal bagagliaio. La Sportsvan sarà inoltre la prima Golf a essere dotata, a richiesta, di volante riscaldabile. Tecnologie della categoria superiore. Come anticipato, per la prima volta sarà introdotto in una Golf il sensore Blind Spot con sistema di assistenza per l’uscita dal parcheggio. Saranno inoltre disponibili tecnologie come la regolazione adattiva dell’assetto Dcc, il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City, la regolazione automatica della distanza (Acc), il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore, un sistema proattivo di protezione degli occupanti, le funzioni di regolazione degli abbaglianti Light Assist e Dynamic Light Assist, la selezione del profilo di guida, l’assistenza per il mantenimento della corsia Lane Assist, il dispositivo di assistenza al parcheggio Park Assist, una generazione completamente nuova di sistemi radio e di radionavigazione (sistema Discover Pro top di gamma con hotspot Wlan) e un sound system da 400 watt (Dynaudio Excite) con subwoofer e un nuovo altoparlante centrale (nella parte superiore della plancia). Tra le altre novità che potranno salire a bordo della futura Golf Sportsvan c’è anche il sistema Car-net per la trasmissione di informazioni online, come il servizio cartografico Google Earth. Come per la Golf, tecnologie tipiche della categoria superiore entrano a far parte della dotazione della classe compatta. Motorizzazioni - Riduzione dei consumi fino al 19%. La Golf Sportsvan sarà offerta con una gamma di sei nuovi motori, dotati di serie di start/stop, che consentiranno un risparmio nei consumi fino al 19% rispetto alle varianti precedenti. Tutte le motorizzazioni disponibili al momento del lancio sul mercato soddisferanno la norma sui gas di scarico Euro 6. I quattro Tsi turbo benzina ad iniezione diretta erogheranno rispettivamente 85, 110, 125 e 150 Cv di potenza. La gamma dei motori Turbodiesel Tdi a iniezione diretta coprirà le classi di potenza 110 e 150 Cv. A eccezione del Tsi 85 Cv, tutti i motori sono abbinabili a richiesta al cambio automatico a doppia frizione Dsg. L’efficienza dei nuovi motori della Golf Sportsvan viene sottolineata dall’1.6 Tdi Bluemotion 110 Cv che consumerà appena 3,7 l/100 km (a fronte di emissioni di Co2 di 95 g/km): un risultato eccezionale per una monovolume compatta. Dimensioni esterne - Massima flessibilità con l’Mqb. Dopo la Golf e la Golf Variant, il prototipo della Golf Sportsvan è espressione della terza variante di carrozzeria nata sulla base tecnica del pianale modulare trasversale Mqb. Tale layout costruttivo ha consentito di allungare la carrozzeria, grazie al passo che aumenta di 107 mm rispetto a quello della Golf Plus, attestandosi a 2.685 mm. Rispetto alla Golf e alla Golf Variant, l’aumento di passo risulta pari a circa 50 mm. Più lunga della Golf, più compatta della Variant. Con i suoi 4.338 mm, il prototipo è 134 mm più lungo della Golf Plus, 83 mm più lungo della Golf e 224 mm più corto della Variant. In termini di larghezza, con soli 8 mm in più, la Sportsvan, con 1.807 mm, si avvicina alla Golf e alla Golf Variant, mentre la Plus risulta più stretta di 48 mm. Passando all’altezza, la Sportsvan e la Plus non si differenziano di molto (mancorrenti esclusi, 1.578/1.580 mm); la Golf e la Golf Variant, misurano rispettivamente 126 mm e 117 mm in meno. Il carattere dinamico della Golf Sportsvan viene messo in risalto dallo sbalzo anteriore ridotto di 20 mm. Posteriormente lo sbalzo è stato invece allungato di 46 mm, contribuendo così ad aumentare lo spazio del bagagliaio. Chiaro posizionamento. Messe a confronto, le dimensioni dimostrano che la Golf Sportsvan prenderà il testimone dalla Golf Plus all’interno della gamma: mantenendo una lunghezza esterna compatta – più lunga di una Golf, più corta di una Golf Variant – offre il massimo in termini di spazio e versatilità. La maggiore altezza dal suolo consente, oltre al posizionamento di ulteriori scomparti portaoggetti, anche una maggiore altezza dei sedili, apprezzata da molti utenti. Ciononostante la Sportsvan, dotata di due file di sedili, risulta più bassa (-56 mm senza mancorrenti sul tetto) e più compatta (-59 mm) di una Touran che, ospitando fino a tre file di sedili, adotta un’altra concezione degli interni.  
   
   
LA SEAT LEON ST – DINAMISMO, SPAZIO E VERSATILITÀ REGOLAZIONE AUTOMATICA DELLA DISTANZA DI SICUREZZA ACC  
 
Verona, 11 settembre 2013 – Anteprima mondiale di grande effetto targata Seat al Salone dell’Automobile di Francoforte: la Leon St (Sport Tourer) unisce il design dinamico e le caratteristiche sportive delle sue sorelle a un’elevata utilità. La terza nata della famiglia Leon è la dimostrazione che sportività e praticità quotidiana non necessariamente devono escludersi a vicenda. Il suo spazioso bagagliaio offre una grande versatilità, un’ottima funzionalità e, come il resto della gamma Leon, eccellenti finiture e materiali di qualità superiore. Con un volume di carico pari a 587 litri, che può arrivare a 1.470 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori, persino gli oggetti di uso quotidiano più ingombranti possono trovare comodamente posto all´interno del bagagliaio della St. “Non ci sarà più bisogno di scegliere tra sportività e praticità, perché la nuova Leon St le offrirà entrambe” spiega Jürgen Stackmann, Presidente della Seat S.a. “Grazie al look sportivo, alla versatilità sorprendente e alla tecnologia avanzata, questa vettura definisce un nuovo standard nella categoria delle station wagon compatte – con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Come i modelli di successo che l’hanno anticipata, Leon e Leon Sc, la versione St rappresenterà in modo perfetto i valori del marchio Seat”. Il design esterno della Leon St conserva il linguaggio stilistico tipicamente emozionale del Marchio, mantenendo la massima qualità in termini di materiali e lavorazioni. Le motorizzazioni a basso consumo Tdi e Tsi, con cilindrate che vanno da 1,2 a 2,0 litri e una potenza compresa tra 86 Cv (63 kW) e 184 Cv (135 kW), sono tutte a iniezione diretta e dotate di turbocompressore. Tuttavia, in termini di efficienza, la massima espressione è la St Ecomotive: il motore 1.6 Tdi 110 Cv (81 kW) di nuova concezione rappresenta il top nel segmento, con soli 85 g/km di Co2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato. Come le precedenti versioni della Leon (la Sport Coupé e la cinque porte), anche l’inedita versione familiare vanta grande maneggevolezza e precisione dinamica. Oltre agli allestimenti Reference e Style, la variante sportiva Fr spicca per le ottime prestazioni, che la posizionano fra le prime nel segmento. “La nuova Leon St abbina l’essenza del Dna della Seat a massima funzionalità e versatilità. Presenta la stessa gamma motorizzazioni delle precedenti versioni – Sport Coupé e 5 porte –, e offre le stesse prestazioni dinamiche che contraddistinguono la nuova Leon” dichiara Matthias Rabe, Vicepresidente per Ricerca e Sviluppo della Seat S.a. L´ampia gamma di optional high-tech, fra cui spiccano i fari full Led, è ulteriormente arricchita dal radar di prossimità (Acc) e dalla regolazione adattiva dell´assetto (Dcc). Inoltre, il Dynamic Pack (Dcc+ sterzo progressivo), disponibile a richiesta, consente un elevato livello di controllo in condizioni di guida sportiva. Tra i sistemi di assistenza alla guida, il regolatore automatico di distanza o adaptive cruise control (Acc) rappresenta un’ulteriore innovazione tecnologica a disposizione sulla Leon St. Il sistema, che funziona mediante un radar di prossimità, mantiene la velocità specificata e la distanza preimpostata rispetto al veicolo che precede, accelerando e decelerando automaticamente in base al flusso del traffico. È possibile impostare la velocità in un range che va da 30 a 160 km/h. Questo dispositivo è disponibile sia con il cambio manuale sia con il Dsg. Telaio – prestazioni e comfort Il telaio ben bilanciato valorizza il carattere dinamico della nuova Leon St. Le sospensioni assicurano un elevato livello di comfort ai passeggeri, su qualsiasi fondo stradale, mentre lo sterzo garantisce una notevole stabilità direzionale e il massimo controllo. Per la versione familiare della Leon è stata impiegata un’architettura completamente riprogettata. Tutti i propulsori vengono montati con un’angolazione di 12 gradi verso la parte posteriore. Questa caratteristica, al pari della compattezza del motore, ha permesso agli ingegneri di spostare l’asse anteriore in avanti di 40 millimetri, ottenendo così un passo più lungo e una distribuzione più equilibrata del carico sugli assi; fattori che hanno determinato significativi vantaggi in termini di comfort e maneggevolezza. “L’ottima taratura delle sospensioni della Leon St combina perfettamente comfort e agilità dinamica” spiega il Dott. Matthias Rabe, Vicepresidente Esecutivo per Ricerca e Sviluppo della Seat. “A cominciare dalla Leon St, sia il Dcc sia ulteriori dispositivi e assistenti alla guida di ultima generazione, sono disponibili su tutti i modelli della famiglia”. La sospensione anteriore è di tipo Mcpherson con telaio ausiliario. Questa station wagon risponde in modo rapido e preciso ai comandi, consentendo di affrontare i tratti in curva in piena sicurezza e stabilità. Il rapporto del nuovo servosterzo elettromeccanico speed sensitive è sportivo, e contribuisce in modo significativo all’efficienza della nuova Leon poiché azzera il consumo di energia durante la marcia in rettilineo. Il diametro di sterzata è di soli 10,2 metri. Per le motorizzazioni fino a 150 Cv (110 kW) di potenza, la Leon St è dotata di sospensioni posteriori a barra di torsione. Le versioni più potenti fanno uso di sospensioni multilink che gestiscono i carichi longitudinali e i carichi trasversali in modo indipendente. Gli ammortizzatori e le molle elicoidali sono montati separatamente per garantire la massima precisione di risposta. Nelle curve il differenziale a bloccaggio La nuova 1.6 Tdi Ecomotive In termini di efficienza, la massima espressione è la Leon St Ecomotive: con soli 85 g/km di Co2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato, il motore 1.6 Tdi 110 Cv (81 kW) Ecomotive rappresenta il top nel segmento, caratterizzata dai contenuti costi di gestione e dalle emissioni ridotte. Grazie al nuovo propulsore 1.6 Tdi, che eroga una potenza di 110 Cv (81 kW) e una coppia massima di 250 Nm, raggiunge una velocità massima di 197 km/h. Inoltre, offre un’autonomia di circa 1.500 km, che permette di ridurre le soste per rifornimento al minimo. Il 1.6 appartiene ai propulsori Tdi di ultima generazione, dove i seguenti accorgimenti tecnici hanno contribuito alla notevole riduzione dei consumi e delle emissioni: la depurazione dei gas di scarico, l’innovativo sistema di gestione termica con separazione dei circuiti della testata e del blocco motore, l’intercooler raffreddato ad acqua direttamente nel condotto di aspirazione, fra gli altri. Anche l´attrito interno, fattore chiave per migliorare l´efficienza, è stato ulteriormente ottimizzato. Il sistema start/stop, il sistema di recupero dell’energia, il cambio a sei rapporti appositamente adattato e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento contribuiscono a fare registrare gli eccezionali livelli di consumo e di emissioni. A questi elementi si aggiungono l’ottima aerodinamica della scocca leggermente ribassata, contraddistinta dalle prese d’aria inferiori parzialmente chiuse sul frontale, i pannelli sottoscocca e lo spoiler sul tetto.  
   
   
LA YETI PER LA PRIMA VOLTA IN DUE VERSIONI: YETI, IL MODELLO DA CITTÀ, PRONTA PER LA GIUNGLA D’ASFALTO; YETI OUTDOOR, IL MODELLO PER CHI AMA L’AVVENTURA  
 
Verona, 11 settembre 2013 - La Yeti è uno dei Suv compatti di maggior successo, per la prima volta, disponibile in due versioni rinnovate. Entrambe le varianti dispongono di frontale e parte posteriore di nuova concezione, innovativi cerchi in lega, interni completamente rinnovati, nuove soluzioni “Simply Clever”, massima funzionalità e diverse motorizzazioni. Anteprima mondiale per entrambe le versioni al Salone dell’Automobile di Francoforte, mentre a fine 2013 le due versioni Yeti debutteranno sui primi mercati. “La Yeti è uno dei Suv compatti più apprezzati sul mercato e, dal lancio avvenuto quattro anni fa, ha ampiamente superato le nostre aspettative in fatto di vendite”, afferma Winfried Vahland, Presidente ŠKoda. “Grazie a questo restyling della vettura e alla possibilità di scegliere, per la prima volta, tra due versioni, apriamo prospettive del tutto nuove. Vogliamo proseguire lungo l’incredibile strada dello sviluppo già intrapresa in questo segmento in forte espansione”, aggiunge Vahland. Nuovo design, disponibile in due versioni Il punto di forza di questa nuova Yeti è la possibilità di scegliere, per la prima volta, tra due linee di design. Il Suv compatto di Casa ŠKoda, infatti, è ora disponibile nell’elegante versione appositamente studiata per la città e in una variante perfetta per i percorsi off-road. Una differenza evidente tra le due varianti? Alcuni elementi del frontale e del posteriore (quali paraurti, protezioni sottoscocca, modanature laterali e battitacco) sono in tinta con la carrozzeria o, sulla Yeti Outdoor, in colore nero. Questa Yeti, perfetta per il fuoristrada, è dotata di specchietti retrovisori esterni color argento. La Yeti risponde alle caratteristiche del nuovo design ŠKoda. Frontale e posteriore sono stati reinterpretati, risultando ora più pronunciati. I criteri del nuovo linguaggio stilistico vengono espressi in modo chiaro: angoli e tratti precisi, accentuata spinta orizzontale delle linee e nuovo logo della vettura. Il nuovo frontale delle due versioni si caratterizza ora per un evidente sviluppo orizzontale con griglia pronunciata e i gruppi ottici di nuova concezione, per la prima volta disponibili a richiesta nella versione bixeno con luci diurne a Led. I fendinebbia anteriori sono ora di forma rettangolare, seguendo le nuove linee di stile ŠKoda, e posti sotto il paraurti anteriore. La parte posteriore della Yeti presenta un aspetto rinnovato, grazie alla nuova forma del portellone, con i gruppi ottici posteriori dalla specifica forma a “C” (a richiesta disponibile anche nella versione a Led), nonché, secondo la nuova estetica ŠKoda, arricchito da un elemento tridimensionale a forma triangolare e dal nuovo logo ŠKoda. La gamma di cerchi è stata ampliata con quattro versioni in lega di nuova concezione. Ampliata anche la varietà di colori, che si arricchisce di quattro vernici metallizzate: “Bianco Luna”, “Verde Giungla”, “Grigio Metallo” e “Marrone Magnetico”. Quest’ultimo è disponibile in esclusiva per la Yeti Laurin&klement (versione disponibile in alcuni mercati). Gli interni dei nuovi modelli Yeti sono stati completamente rivisitati, con un nuovo volante a tre razze in sette varianti, nuovi materiali e tessuti per il rivestimento dei sedili, inserti decorativi per le finiture del cruscotto. La prima ŠKoda con telecamera per visione posteriore La Yeti è il primo modello del Marchio della Freccia Alata con Optical Parking Assistant, una telecamera per visione posteriore (disponibile a richiesta). Con questo sistema ŠKoda muove un ulteriore passo avanti in fatto di sistemi di assistenza pratici e utili ai fini della sicurezza. Sulla Yeti debutta inoltre la nuova generazione dell’Automatic Parking Assistant, con cui è possibile parcheggiare, agevolati da sensori a ultrasuoni per il rilevamento dello spazio disponibile, in modo automatico in senso longitudinale rispetto alla carreggiata e in retromarcia, in senso trasversale rispetto alla direzione di marcia. Un’altra novità assoluta per la Yeti è il sistema Kessy. La nuova Yeti vanta ulteriori soluzioni “Simply Clever”, quali il tappeto baule double-face, già apprezzato su altri modelli ŠKoda, una piccola torcia a Led estraibile dal bagagliaio, l’alloggiamento per il giubbotto ad alta visibilità sotto il sedile del conducente e vani portaoggetti nei pannelli delle porte. Oltre alle nuove dotazioni, la Yeti in versione rinnovata offre, a richiesta, tutte le note dotazioni comfort della Casa Automobilistica ceca, ad esempio ampio tetto panoramico scorrevole in vetro, moderno climatizzatore bizona “Climatronic”, riscaldamento dei sedili, Cruise Control, parabrezza riscaldabile e sedile del conducente a regolazione elettrica. Indiscusso highlight della Yeti è e rimane il sistema “Varioflex”, che offre una versatilità dell’abitacolo senza pari. Grazie a questo sistema, i tre sedili posteriori possono essere abbattuti singolarmente o rimossi. Se il sedile centrale viene rimosso, quelli esterni possono scorrere in senso longitudinale e trasversale. In pochi secondi la Yeti si trasforma da cinque a quattro posti, con tanto spazio per i passeggeri posteriori. A questo si aggiungono altre dotazioni già presenti sui modelli precedenti, quali sedile del passeggero anteriore abbattibile, tavolino reclinabile applicato agli schienali dei sedili anteriori, diversi cassetti portaoggetti e pratici alloggiamenti per bottiglie. Nel bagagliaio, la parola d’ordine è funzionalità, con elementi come occhielli fermacarico e ganci scorrevoli. La Yeti conferma ancora una volta la sua elevata spaziosità. Su nessun altro Suv compatto i passeggeri posteriori hanno a disposizione uno spazio per la testa così ampio (ben 1.027 mm). Il bagagliaio ha una capacità minima di 405 litri, ma, spostando tutti i sedili posteriori in avanti, si arriva anche a 510 litri. Rimuovendo tutti i sedili posteriori, il volume raggiunge quota 1.760 litri. Sette moderne motorizzazioni; trazione anteriore e integrale; cambio manuale e Dsg Per la nuova Yeti sono disponibili quattro motori Diesel e tre benzina, tutti con sovralimentazione turbo a iniezione diretta. La gamma di potenza va dal 1.2 Tsi 105 Cv (77 kW) a 2.0 Tdi 170 Cv (125 kW). A seconda della motorizzazione, i modelli dispongono di trazione anteriore o integrale con frizione Haldex di quinta generazione. Per quanto riguarda il cambio automatico, la Yeti monta esclusivamente il moderno cambio Dsg doppia frizione a 6 o 7 rapporti. La Yeti Greenline con motore 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW), trazione anteriore e cambio manuale emette soltanto 119 g/km di Co2, corrispondenti a un consumo di 4,6 litri per 100 km. Vengono inoltre proposte in tutto tre versioni Green tec per le motorizzazioni 2.0 Tdi 140 Cv (103 kW) con cambio manuale a 6 rapporti e 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW) con Dsg a 7 rapporti. Il motore benzina 1.4 Tsi 122 Cv (90 kW) a trazione anteriore con cambio manuale è disponibile soltanto nella versione Green tec dai consumi ridotti. Il pacchetto Green tec comprende sistema Start/stop, sistema di recupero dell’energia in frenata e pneumatici con bassa resistenza al rotolamento. Il motore Diesel 2.0 Tdi 170 Cv (125 kW) è ora disponibile nell’abbinamento con trazione integrale e cambio automatico Dsg a 6 rapporti. Per la Yeti 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW) a trazione anteriore è disponibile con Dsg a 7 rapporti. Sicurezza senza compromessi La Casa Automobilistica ceca non accetta compromessi in termini di sicurezza, per questo il Suv compatto, già nel 2009, ha ottenuto il massimo riconoscimento delle cinque stelle nei crash test Euro Ncap. La sicurezza attiva è aumentata in queste due versioni, dall’Esc (controllo elettronico della stabilità) e dall’Abs (sistema antibloccaggio) con dispositivo di assistenza in frenata. Questi sistemi sono di serie per i mercati Ue. I fendinebbia possono essere dotati a richiesta di funzione “Corner”. I nuovi fari bixeno, a richiesta, con luci diurne a Led incrementano la visibilità della vettura e l’illuminazione della strada in condizioni di oscurità. Sono inoltre disponibili il sistema elettronico di assistenza nelle partenze in salita e il controllo elettronico della pressione degli pneumatici. Con la trazione integrale a comando elettronico (frizione Haldex di quinta generazione) e un’altezza dal suolo di 180 millimetri, il Suv compatto della ŠKoda si dimostra adatto per qualsiasi tipo di terreno. Il bloccaggio elettronico del differenziale Eds consente una partenza dolce e confortevole su fondi stradali con diversi gradi di aderenza. Sul fronte sicurezza passiva, la nuova Yeti offre fino a nove airbag. I fissaggi Isofix consentono di bloccare i seggiolini in modo sicuro. Le cinture di sicurezza a tre punti, sul lato anteriore con pretensionatore e regolazione, e i poggiatesta regolabili in altezza completano il pacchetto sicurezza. Una storia di successo a livello mondiale Con la Yeti, nel 2009 la Casa ceca ha festeggiato il suo ingresso nel segmento dei Suv compatti. In poco tempo, la Yeti è diventata una delle vetture di maggior successo della sua categoria. A oggi (dati aggiornati al 31 luglio 2013) sono state vendute in tutto circa 268.300 Yeti. Solo nel 2012, ŠKoda ha consegnato circa 87.400 Yeti, un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. E nei primi sette mesi del 2013, ben 46.900 Clienti in tutto il mondo hanno ricevuto la loro Yeti. La Yeti, con la sua quota di mercato pari al 5% circa, figura tra i Suv del segmento C più venduti in Europa, mentre in Repubblica Ceca detiene il primato nel segmento. Qui il modello viene prodotto nello stabilimento di Kvasiny. Nell’ambito della strategia di crescita 2018, ŠKoda punta sempre più sui mercati emergenti a livello internazionale. Dalla fine del 2012, la Yeti viene venduta in Russia. La produzione locale ha luogo in collaborazione con la Casa automobilistica russa Gaz Group nello stabilimento di Nizhny Novgorod. Dalla metà del 2013, la Yeti viene commercializzata anche in Cina, attualmente come modello d’importazione. Entro la fine dell’anno, la Yeti sarà disponibile in una versione più lunga, studiata appositamente per il mercato cinese. Qui il modello sarà prodotto presso lo stabilimento del partner Volkswagen Shanghai. Dal lancio sul mercato, la Yeti è arrivata al cuore degli amanti dei Suv, come testimoniato dai 47 premi nazionali e internazionali vinti finora. Così, in Gran Bretagna, la Yeti è stata incoronata regina da circa 46.000 lettori della rivista specializzata “Auto Express”.  
   
   
APQ STRADE: OLTRE 180 MILIONI PER STRADE PIÙ VELOCI E SICURE  
 
Potenza, 11 settembre 2013 - Variante di Brienza della strada statale 95 Tito-brienza per un rapido collegamento con la strada statale 598 di Fondovalle Agri e con l´Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria (125,7 milioni di euro); tre tratti di corsie aggiuntive lungo la Potenza - Melfi per migliorare la visibilità e quindi la sicurezza (32,7 milioni di euro); completamento della strada statale 655 Bradanica per migliorare il collegamento ad est della Basilicata con la Puglia (15 milioni di euro); costruzione del primo lotto dalla bretella di collegamento della strada statale 585 con Lauria, per una migliore penetrazione verso le località turistiche di Maratea e della costa tirrenica (6,8 milioni di euro); completamento del terzo lotto del collegamento Mediano Murgia – Pollino per far anche fronte alle criticità emerse a seguito del crollo del ponte sulla strada provinciale ex strada statale 176 (1,6 milioni di euro). Ammontano a 181,9 milioni di euro i cinque interventi immediatamente cantierabili contenuti nello schema di Accordo di Programma quadro “Basilicata Infrastrutture Stradali” approvato dalla Giunta regionale e presentato questa mattina in Regione nel corso di una conferenza stampa dal presidente Vito De Filippo e dall’assessore alle Infrastrutture Luca Braia. Il documento che prevede progetti per complessivi 1358 milioni di euro sarà inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha la competenza specifica per organizzare la stipula degli Accordi. Lo schema di Accordo di Programma approvato dalla Giunta regionale tiene conto delle priorità fissate nel Piano Nazionale per Il Sud, approvato dal Consiglio dei Ministri nel 2010, che prevede la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali. Lo stesso è stato inoltre formulato tenendo conto della delibera Cipe dell’agosto 2011, attraverso la quale vengono assegnate le risorse per gli interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale, per l’attuazione del Piano nazionale per il Sud. I progetti tengono inoltre conto della delibera Cipe numero 41 del 2012 con la quale vengono riprogrammate le risorse che si sono rese disponibili alla fine del ciclo di programmazione 2000-2006. La copertura finanziaria nel dettaglio è così composta: risorse previste dalla legge 488 del 1999 (96 milioni di euro); Fondo Sviluppo e Coesione 2007- 2013 Piano nazionale per il Sud (64,2 milioni di euro); delibera Cipe 142 del 1999 (10milioni di euro); legge numero 64 del 1986 - residuo convenzione Anas Regione (8,4 milioni di euro); finanziamenti Anas (3,12 milioni di euro). Nella delibera di Giunta che accompagna l’Accordo quadro è stata inoltre inserita una scheda relativa alla realizzazione delle complanari lungo la Matera – Altamura per lavori pari a 4,8 milioni di euro. Soggetto attuatore degli interventi infrastrutturali previsti dall’Accordo di Programma Quadro sarà l’Anas Spa.  
   
   
APQ STRADE: SI COMPLETA LA VARIANTE BRIENZA DELLA STRADA STATALE UN IMPEGNO CONGIUNTO CON ANAS PREVEDE DI BANDIRE LA GARA ENTRO IL MESE DI SETTEMBRE  
 
Potenza, 11 settembre 2013 - Il progetto interessa l´ultimo lotto della variante alla strada statale numero 95 di Brienza, la cui costruzione ha avuto inizio nel 1981. I lavori interesseranno la strada statale numero 598 di Fondo Valle dell’Agri che collega lo svincolo autostradale di Atena Lucana. Prevista la realizzazione di un collegamento di circa quattro chilometri tra il km 27 della vecchia strada statale 95 di Brienza e fino alla fondovalle dell’Agri. Le opere principali sono cinque viadotti e due gallerie (S. Giulano e Casola) per uno sviluppo complessivo di circa 1.500 metri. Con il completamento della variante alla strada statale 95 di Brienza si realizza, da un lato, un by-pass al centro abitato di Brienza senza peraltro rimanere disgiunta dal suo tessuto urbano mantenendo fluide e veloci connessioni; dall´altro si mette a disposizione un rapido collegamento con la strada statale 598 di Fondovalle Agri e con l´Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 125,7 milioni di euro.  
   
   
APQ STRADE: IN SICUREZZA TRATTI PIÙ CRITICI DELLA POTENZA-MELFI  
 
Potenza, 11 settembre 2013 - Il progetto dei lavori del primo stralcio per la messa in sicurezza della strada statale 658 Potenza – Melfi prevede la realizzazione di corsie aggiuntive in tre tratti distinti e l’allargamento della banchina laterale ai Km 20 e 21. Considerato che per lavori di adeguamento di strade esistenti ad oggi non esiste una specifica normativa tecnica, per la progettazione delle opere sono state prese a riferimento le norme previste dal decreto ministeriale numero 22 del 2001 che regolamentano la progettazione di nuove infrastrutture stradali. In particolare le corsie aggiuntive in direzione Melfi saranno realizzate: dal Km 22+100 al Km 23+382 in agro di Avigliano per un percorso di circa 1,2 Km; dal Km 31+640 al Km 33+329 in agro di Atella per circa 1,7 Km; dal Km 35+353 al Km 36+747 in agro di Rionero per circa 1,4 Km. In agro di Avigliano inoltre è previsto invece l’allargamento della banchina per circa 1,5 Km, dal Km 20+200 al Km 21+783. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 32,76 milioni di euro.  
   
   
APQ STRADE: LA BRADANICA MIGLIORA IL COLLEGAMENTO CON LA PUGLIA  
 
Potenza, 11 settembre 2013 - Con la costruzione delle opere previste per il secondo tronco della strada statale 655 Bradanica si rafforza l’itinerario “Bradanico” di collegamento della zona est della Basilicata con la Puglia, tra la città di Foggia e la strada statale numero 7 "Appia" nei pressi di Matera. Si tratta infatti dell’unico tratto intermedio non adeguato della strada. Il progetto prevede la realizzazione di tre viadotti (Santa Lucia, Podice e Macinale) rispettivamente di dieci, undici e tre campate. A questi si aggiungono due gallerie artificiali e tre ponticelli. La carreggiata sarà a due corsie di marcia. Il tratto che sarà interessato dai lavori è di circa 3,10 km e si sviluppa nel comune di Spinazzola. Per questa strada i lavori vennero avviati nel luglio del 2006, ma a seguito di un contenzioso insorto tra l’Anas e l’impresa aggiudicataria, il contratto d´appalto fu risolto. L’apertura dei tronchi “Santa Maria d’Irsi” e "Porta Pane" hanno contribuito ad aumentare notevolmente il traffico lungo l’arteria, ed in particolare ad incrementare il traffico commerciale Bari - Napoli con punte nel periodo maggio - settembre legate alla raccolta agricola. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 15 milioni di euro.  
   
   
APQ STRADE: SI MIGLIORA IL COLLEGAMENTO VERSO MARATEA  
 
Potenza, 11 settembre 2013 - Una prima risposta all’esigenza improrogabile di migliorare il transito nella perla del mediterraneo viene dal progetto contenuto nell’Accordo di Programma Quadro. Previsto un percorso di penetrazione verso le località turistiche di Maratea e della costa tirrenica e un’infrastruttura alternativa per la mobilità vista l’obbligatorietà della percorrenza della fondovalle del Noce sino allo svincolo di Lagonegro nord dell’A3. Con l’apertura al traffico della bretella di collegamento si otterrà inoltre l’abbattimento del tempo di percorrenza tra la strada statale 585 e l’abitato di Lauria. Gli interventi previsti dal primo lotto del più complessivo progetto della bretella di collegamento tra la strada statale 585 "Fondo valle del Noce" e l’autostrada A3 Salerno- Reggio Calabria interesseranno un tratto di 3,70 Km. Prevista la carreggiata unica con una corsia per senso di marcia di larghezza complessiva di 9,50 metri. Il progetto annovera in particolare uno svincolo con la strada statale 585 "Fondo valle del Noce" e uno svincolo in direzione Lauria (zona cimitero) per il collegamento sulla viabilità comunale. Le opere principali riguardano la stabilizzazione di frane, il completamento di gabbionate, la realizzazione di parte della sovrastruttura stradale, la segnaletica, il completamento dell´impianto di illuminazione, le barriere e le reti di protezione laterale, collegamenti idraulici per svuotamento a gravità. L’importo complessivo stimato per l’intervento ammonta a 6,8 milioni di euro.  
   
   
E78: SU TRACCIATO PRESTO INCONTRO CON ENTI LOCALI E CITTADINI ALTOTEVERE  
 
Perugia, 11 settembre 2013 - "Il completamento della progettazione della E78 verrà definito proseguendo nel confronto da sempre attuato con gli enti locali e le popolazioni dell´Altotevere". L´assessore regionale alle Infrastrutture, Silvano Rometti, conferma la "massima disponibilità" e annuncia che sarà convocato in tempi brevi un incontro con i territori interessati dalla nuova strada di grande comunicazione Fano-grosseto. "Per la E78 - ricorda Rometti - si è arrivati a una fase cruciale dopo aver ottenuto l´impegno del Governo per il completamento dell´opera e il via libera al percorso individuato dalle Regioni Umbria, Marche e Toscana. Come abbiamo ribadito nell´incontro che si è svolto la scorsa settimana, avvieremo il percorso con gli Enti Locali per formalizzare il tracciato dei tratti mancanti, in vista dei prossimi passaggi per la costituzione della ´società di progetto´ che porterà avanti l´opera e bandirà la gara di evidenza pubblica per l´aggiudicazione dei lavori". In questa fase "non verrà meno il confronto con le amministrazioni locali e le popolazioni - conclude Rometti - per realizzare un´opera infrastrutturale attesa da decenni, di importanza strategica e fondamentale sia per i territori attraversati, sia per tutto il sistema viario nazionale ed europeo".  
   
   
LE PRECISAZIONI DI TRENITALIA SUI TAGLI AL SERVIZIO FERROVIARIO IN CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 11 settembre 2013 - In merito agli annunciati tagli al servizio ferroviario regionale, Trenitalia precisa ancora una volta che è la Regione, nella sua veste di committente e finanziatore del servizio, a stabilire consistenza e caratteristiche dell’offerta. Non è, quindi, Trenitalia che “taglia”, come erroneamente viene presentato all’opinione pubblica. E’ piuttosto la Regione a non avere le risorse per tutti i servizi richiesti nel contratto firmato con Trenitalia. La valutazione di quali corse cancellare è stata condivisa tra Regione e Trenitalia. Tra l’altro Trenitalia vanta, a oggi, un anno e mezzo di crediti rispetto a servizi già erogati in passato e non ancora pagati dalla Regione Calabria.  
   
   
REGIONE CALABRIA REPLICA A TRENITALIA: LA DECISIONE DI CANCELLARE ALCUNE CORSE NON È STATA CONDIVISA CON LA REGIONE  
 
Catanzaro, 11 settembre 2013 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele replica alla nota diramata da Trenitalia sugli annunciati tagli al servizio ferroviario regionale. “È vero quanto sostiene Trenitalia quando afferma che è la Regione, nella sua veste di committente e finanziatore del servizio, a stabilire consistenza e caratteristiche dell’offerta. Allo stesso modo è vero che Trenitalia vanta dei crediti dalla Regione in merito ai quali è già stato messo in atto un piano affinché siano onorati in tempi brevi ed è stato fissato per lunedì 16 settembre un incontro tra i tecnici del Bilancio, dei Trasporti, e di Trenitalia. Inoltre è vero che stiamo valutando, sempre insieme a Trenitalia, la riorganizzazione e la razionalizzazione di alcuni servizi poiché le risorse a disposizione sono diminuite. Ma è assolutamente falso, e non temo di essere smentito, che la recente decisione di Trenitalia di cancellare alcune corse sia stata in qualche modo condivisa con la Regione. Tant’è che i treni, come previsto, dal giorno 9 settembre non sono stati soppressi ed in data odierna è stata inviata una nota ufficiale a Trenitalia con un invito perentorio a non procedere alla cancellazione sulla fascia ionica. Trenitalia pensi ad equiparare, anche sul piano dei servizi offerti, la Calabria alle altre regioni del Paese, evitando di scaricare sulla Regione le sue responsabilità”.  
   
   
TRENI MI-VE, LOMBARDIA: DIALOGO APERTO CON IL VENETO  
 
Milano, 11 settembre 2013 - Per quanto riguarda il servizio ferroviario Milano-venezia, Regione Lombardia non taglierà alcuna delle 24 corse che, ogni giorno, Trenord effettua, per collegare il capoluogo con Verona. Allo stesso tempo, però, mancano i fondi per ripristinare le 8 corse di Trenitalia, che il Veneto ha deciso di sopprimere, da dicembre, sulla tratta Milano-verona-venezia. Per non complicare ulteriormente i trasferimenti dei pendolari, la Lombardia è già al lavoro con il Veneto e con Trenitalia, per fare in modo che i treni che potrebbero essere istituiti sulla tratta Verona-venezia siano cadenzati in modo tale che chi arriva da Milano li possa tranquillamente prendere. Questo il quadro presentato dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, rispondendo, in Consiglio regionale, a un´interrogazione sui problemi che potrebbero verificarsi col prossimo cambio orario. Troppi I Tagli Dello Stato - "Se siamo in questa situazione - ha evidenziato Del Tenno - lo dobbiamo soprattutto ai feroci tagli dei trasferimenti da parte del Governo centrale. Il nostro intento è quello di aiutare le altre Regioni, non di vederle come un ostacolo, ma noi proprio non possiamo sostituirci allo Stato". La Tratta - La linea ferroviaria Milano-verona-venezia è tra le più frequentate della Lombardia, con una media di 36.000 viaggiatori al giorno. Ventiquattro corse al giorno sono svolte da Trenord sulla linea Milano-verona e pagate dalla Lombardia. Ulteriori 8 corse sono svolte da Trenitalia sulla linea Milano-verona-venezia e pagate dal Veneto. Da dicembre 2013 Regione Veneto intende sopprimere unilateralmente la tratta Milano-verona delle proprie 8 corse. Con i soldi risparmiati grazie a questo taglio, Regione Veneto intende finanziare il potenziamento del servizio sulla tratta Verona-venezia. Un Servizio Che Costa 4 Milioni - "Le 8 corse da sopprimere - ha detto ancora Del Tenno - svolgono un ruolo fondamentale, dal momento che trasportano 10.000 persone al giorno. Se la Lombardia dovesse scegliere di pagare in proprio la tratta Milano-verona di queste otto corse, dovremmo sopportare altri costi per 4 milioni di euro all´anno". Un Ostacolo Al Sistema Ferroviario Integrato - "Questa scelta - ha concluso Del Tenno - penalizza i 2600 viaggiatori che già oggi transitano da Verona, ma soprattutto elimina in partenza l´opportunità di creare un sistema ferroviario regionale integrato sull´intera tratta Milano-venezia. I collegamenti Milano-venezia resterebbero possibili solo con i treni Frecciabianca, il cui biglietto costa almeno il doppio di quelli delle Regioni".  
   
   
TRENI MI-BS, LOMBARDIA: MIGLIORIE ENTRO FINE MESE  
 
Milano, 11 settembre 2013 - "Le criticità che si sono riscontrate sulla tratta ferroviaria Brescia-bergamo-milano saranno risolte entro la fine del mese di settembre". Lo ha assicurato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, rispondendo in Consiglio regionale a un´interrogazione. La Manutenzione - "Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile - ha spiegato Del Tenno - segnalo di aver già preso provvedimenti e di aver sollecitato un intervento di Trenord. L´azienda mi ha assicurato che la situazione si regolarizzerà entro la fine del mese. Per quanto riguarda invece le composizioni dei convogli, Trenord ha dovuto far fronte all´indisponibilità di circa metà della flotta di elettromotrici Al e 582 ferme per mancanza di pezzi di ricambio forniti da Trenitalia". La Tutela Dell´utente - L´assessore ha inoltre spiegato che, con il nuovo contratto di servizio, è stata resa più severa anche la soglia del bonus. La Frequenza - Per quanto riguarda la frequenza delle corse, già oggi nelle fasce di punta circola un treno ogni 30 minuti (con ulteriori corse aggiuntive sulla direttrice 15 Bergamo-milano via Treviglio). "Una frequenza superiore - ha detto Del Tenno - non è compatibile con una linea a binario unico che caratterizza le direttrici 11 (Lecco -Bergamo-brescia) e 12 (Bergamo- Carnate- Milano)". La direttrice Bergamo-milano via Treviglio ha performance di norma superiori alla media regionale soprattutto per quanto riguarda gli indici di puntualità. Ad esempio considerando l´indice di puntualità a 5 minuti per l´intera giornata, nei primi sette mesi del 2013, il valore della linea Bergamo-pioltello-milano (via Treviglio) è del 90,27 per cento. Regione Vigila Costantemente - "Sono consapevole - ha concluso Del Tenno - che alcune tratte presentano, soprattutto in alcuni momenti della giornata, evidenti criticità. Regione Lombardia vigila costantemente sul servizio e in particolare su Trenord, cercando di rendere l´azienda sempre più responsabile e presente. Le inadempienze vengono, inoltre, puntualmente sanzionate in base alle regole contrattuali, sia sottoforma di bonus ai clienti che attraverso l´applicazione di penali".  
   
   
UE: USARE MEGLIO LE VIE NAVIGABILI EUROPEE  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - La Commissione europea ha annunciato in data odierna nuove misure1 volte ad accrescere il volume di merci trasportate sui fiumi e sui canali europei. La forma di trasporto più sostenibile per l’ambiente ed energeticamente efficiente è il trasporto su chiatte, che corrisponde però solo al 6% delle merci trasportate in Europa ogni anno. Le nuove proposte mirano a sfruttare il potenziale ancora inutilizzato della rete di 37 000 km di vie navigabili interne dell’Europa. Oltre a far circolare più agevolmente le merci e a rendere il settore più ecologico, queste misure incoraggeranno l’innovazione, migliorando le opportunità occupazionali. Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “Ogni anno trasportiamo già 500 milioni di tonnellate di merci sui nostri fiumi e canali, l’equivalente di 25 milioni di mezzi pesanti. Ma non è abbastanza. Dobbiamo aiutare il trasporto sulle vie navigabili a diventare, a lungo termine, un settore di alta qualità. Dobbiamo eliminare le strozzature che ne ostacolano lo sviluppo e investire nelle competenze della sua forza lavoro”. La Commissione propone una serie di azioni nei seguenti settori. Eliminare le strozzature - Le gravi strozzature che ostacolano il pieno sviluppo del potenziale di questo settore dipendono dalle dimensioni insufficienti delle conche, dei ponti o dei canali e dai collegamenti mancanti, ad es. Quello tra i sistemi fluviali della Senna e della Schelda. La Commissione propone di migliorare il trasporto di merci per via navigabile modernizzando le conche, i ponti e i canali di navigazione. Nel quadro del nuovo meccanismo per collegare l’Europa e degli orientamenti per le Ten-t, si darà la priorità a nuove opportunità di finanziamento a favore delle vie navigabili interne; queste ultime sono inoltre una componente importante di sei dei nove corridoi della rete centrale Ten-t. Sostenibilità ambientale e innovazione - Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre, il trasporto per via navigabile è efficiente dal punto di vista energetico, sicuro, silenzioso e quasi esente da congestionamento. Le misure proposte dalla Commissione contengono, tra l’altro, nuove norme sui motori volte a incoraggiare investimenti in tecnologie a basse emissioni, nonché un sostegno per la ricerca e l’innovazione. Migliorare l’interconnessione con le altre forme di trasporto - Un obiettivo prioritario è quello di migliorare i collegamenti tra le vie navigabili interne, la strada e la ferrovia, con un’attenzione particolare ai collegamenti nei porti marittimi e fluviali. Nel quadro dell’attuale revisione dei servizi d’informazione fluviale, la Commissione presenterà proposte volte a migliorare gli impianti di movimentazione del carico e a ridurre le formalità amministrative. Investire nelle competenze della forza lavoro - Il settore delle vie navigabili dipende da una manodopera qualificata. Le nuove proposte introdurranno un maggiore riconoscimento delle qualifiche e delle carriere, migliorando l’accesso al mercato del lavoro e la mobilità. Contesto - I quasi 37 000 km di vie navigabili interne che attraversano 20 fra gli Stati membri dell’Ue trasportano circa 500 milioni di tonnellate di merci l’anno, in particolare in zone densamente popolate e congestionate. I sistemi fluviali interconnessi del Reno, della Schelda e della Mosa si ricongiungono alla Senna e al Danubio. Tuttavia, a causa di alcune gravi strozzature, i sistemi fluviali europei non riescono a partecipare appieno allo spazio europeo dei trasporti. In seguito al rallentamento generale della congiuntura europea a partire dal 2008, si è registrato un peggioramento delle prospettive economiche e di sostenibilità per la navigazione interna, dovuto all’eccesso di capacità in determinati segmenti del mercato, alla continua frammentazione degli operatori del mercato e all’invecchiamento della flotta. Naiades Ii risponde a queste problematiche, adoperandosi per la creazione di un quadro stabile a lungo termine per gli investimenti e l’innovazione nella navigazione interna di qualità e con l’introduzione di misure che hanno effetti a breve e medio termine, come il riesame degli onerosi requisiti tecnici. Nel quadro di Naiades Ii, occorrerà reperire finanziamenti dell’Ue, degli Stati membri e del settore al fine di sostenere gli investimenti necessari. A questo riguardo è fondamentale l’accesso ai finanziamenti.  
   
   
VERSO UN TRASPORTO DI QUALITÀ SULLE VIE NAVIGABILI  
 
Bruxelles, 10 settembre 2013 - I cinque maggiori porti marittimi dell´Ue sono tutti connessi alle vie navigabili interne. Ogni anno sulle vie navigabili dell´Ue si trasportano 140 miliardi di tonnellate-chilometro. Nella rete Ten-t si contano oltre 230 porti per la navigazione interna, dei quali circa 75 fanno parte della rete principale. Per quasi 40 di tali porti lo status di porto fluviale è abbinato a quello di porto marittimo. Le emissioni di Co2 e il consumo di carburante di una grande imbarcazione per la navigazione interna rappresentano soltanto 1/3 di quelli del corrispondente trasporto su strada. Nel 2010 Rotterdam, il principale porto marittimo dell´Ue, ha trasferito 1/3 delle merci sulle vie navigabili interne. Le vie navigabili interne in Europa hanno un lunghezza totale di 37 000 chilometri. La questione Il trasporto su fiumi e canali è un modo silenzioso di trasportare le merci e molto efficiente sotto il profilo energetico. Come tale svolge un ruolo fondamentale nel trasferire merci dai maggiori porti marittimi europei alle località di destinazione finale. Tuttavia il potenziale di questo modo di trasporto non è sfruttato appieno. I fiumi europei hanno ancora enormi capacità di trasportare merci e di ridurre quindi il congestionamento degli assi stradali e ferroviari di alcune delle zone più densamente popolate. Possono anche contribuire maggiormente a diminuire le emissioni di inquinanti atmosferici nocivi. Inoltre interi comparti nell´ambito del settore della navigazione interna devono far fronte a gravi difficoltà economiche. La domanda si mantiene bassa, mentre la capacità ha continuato a crescere, traducendosi in squilibri tra offerta e domanda, pressione dei prezzi, calo dell´utilizzo delle capacità, occupazione e redditività ridotte. Le politiche attuali Dal 2006 il programma d´azione Naiades I ha previsto oltre 30 azioni volte a promuovere la navigazione interna. Molte delle azioni sono ormai state concluse e il programma va ora aggiornato. Occorre ricentrare la politica sull´obiettivo fondamentale di migliorare le prestazioni economiche e ambientali del settore. La proposta La Commissione propone un nuovo programma d´azione dotato di misure volte a migliorare le condizioni quadro nel settore della navigazione interna e a potenziare le prestazioni economiche e ambientali di questo modo di trasporto. Il programma Naiades Ii favorirà i cambiamenti strutturali a lungo termine nel settore delle vie navigabili interne. Prevede inoltre azioni a breve termine, di cui s´incarica attualmente la Commissione, per affrontare la difficile situazione economica del settore. Il programma Naiades Ii comprende le seguenti misure. Miglioramento della qualità delle infrastrutture e promozione dell´integrazione del trasporto sulle vie navigabili interne nella catena logistica L´efficienza delle infrastrutture è il presupposto fondamentale affinché il trasporto sulle vie navigabili interne operi a pieno regime. La navigazione interna può svolgere pienamente il proprio ruolo unicamente se le vie navigabili interne sono sottoposte a una manutenzione adeguata e meglio connesse agli altri modi di trasporto, se si colmano le tratte mancanti e si superano le strozzature. Tramite il meccanismo per collegare l´Europa la Commissione fornirà un sostegno inteso a migliorare le infrastrutture esistenti sulle vie navigabili interne, e a costruirne di nuove, e contribuirà a potenziare l´interconnessione con altri modi di trasporto. La realizzazione del corridoio Ten-t farà sì che si sviluppino i corridoi tenendo conto, in maniera coordinata, di tutti i modi di trasporto. La Commissione riesaminerà la diffusione dei servizi di informazione fluviale1 prendendo in considerazione la necessità di rendere più efficiente l´integrazione dei dati tra i diversi modi di trasporto. Sostegno al corretto funzionamento del mercato e alla ristrutturazione del settore e risposta alla necessità di qualifiche, competenze e posti di lavoro di qualità Il settore della navigazione interna opera in condizioni economiche difficili. La frammentazione del settore è elevata, con l´80% della flotta di proprietà di battellieri-artigiani, cosa che rende difficile far coincidere l´offerta e la domanda e ostacola la capacità del settore di reinvestire ed innovare. Secondo le stime, l´occupazione nel settore è diminuita del 10%. La struttura di età dei lavoratori comporterà un incremento di uscite dal settore nel prossimo decennio. In alcuni segmenti di mercato il 50% dei lavoratori ha superato i 50 anni. La Commissione ha intrapreso un dialogo, con il settore e con gli Stati membri interessati, sulle misure più idonee per superare le attuali difficoltà e sostenere la ristrutturazione. La Commissione riflette altresì ad eventuali modifiche normative che possano risollevare il settore. Intende riesaminare i requisiti tecnici per le navi e incoraggiare la diffusione precoce dell´uso di gas naturale liquido come carburante alternativo. La Commissione proporrà misure intese a ridurre gli ostacoli all´accesso e alla mobilità del lavoro, a valorizzare le qualifiche e le carriere del settore e a migliorare la parità delle condizioni di concorrenza. Riduzione delle emissioni e impulso all´innovazione per un settore più verde Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre, le vie navigabili interne sono efficienti sotto il profilo energetico, sicure, praticamente non congestionate e silenziose. Tuttavia gli aspetti positivi indicati non sono stati accompagnati da progressi nella riduzione degli inquinanti atmosferici. La diffusione di carburanti alternativi, come il gas naturale liquido, può aiutare il settore a recuperare il ritardo rispetto agli altri modi di trasporto. La Commissione riesaminerà i limiti di emissione per i motori nuovi e prenderà in esame ulteriori limiti di emissione per quelli esistenti. Modificherà inoltre le norme intese a consentire l´uso di gas naturale liquido come carburante per la navigazione interna. Il trasporto fluviale offre regolarmente nuovi servizi e sviluppa nuovi mercati. Tuttavia il tasso globale d´innovazione rimane modesto e avrebbe bisogno di un impulso vigoroso. La Commissione lancia un appello al settore affinché fissi una tabella di marcia in materia di ricerca, sviluppo e innovazione. La Commissione fornirà sostegno alle misure "verdi" o relative all´innovazione tramite il programma Orizzonte 2020 e il meccanismo per collegare l´Europa, ed ha presentato una proposta nell´ambito del pacchetto Naiades Ii volta a consentire al fondo di riserva del settore di finanziare investimenti destinati a ridurre le emissioni. L´azione di sostegno della Commissione può essere integrata da programmi specifici a livello di Stati membri. Un nuovo approccio alla governance Naiades Ii affronterà la questione della sovrapposizione di norme giuridiche e competenze nel settore della navigazione interna. Il pacchetto comporta misure istituzionali e legislative e punta a una cooperazione più mirata con altri organismi internazionali volta ad affrontare la duplicazione delle norme. I primi passi in tal senso sono stati compiuti con un accordo amministrativo tra i servizi della Commissione e la Commissione centrale per la navigazione del Reno e con una nuova proposta di direttiva adottata nell´ambito del pacchetto Naiades Ii, che sostituisce la direttiva 2006/87/Ce sui requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e consentirà di uniformare le norme. I benefici Quando le vie navigabili interne saranno sfruttate meglio, l´intera economia europea ne trarrà vantaggio. Gli operatori del settore del trasporto per via navigabile potranno disporre di un quadro giuridico più chiaro, di migliori condizioni di esercizio, di condizioni quadro che stimolano l´innovazione e di maggiori possibilità di utilizzare le dotazioni versate dal settore in un fondo di riserva. Nel contempo le imprese e gli utenti della navigazione interna beneficeranno di servizi di navigazione fluviale di qualità. I cittadini europei trarranno vantaggi in relazione all´ambiente e alla salute mano a mano che la navigazione interna diventerà più attraente sotto il profilo economico e ambientale. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/transport/modes/inland/promotion/naiades_en.htm  
   
   
VIE NAVIGABILI  
 
Strasburgo, 11 settembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea: “ La ringrazio molto, Trautmann e buongiorno a tutti. E ´un grande piacere essere con voi navigando attraverso il porto di Strasburgo di questa mattina. So che tutti noi a bordo hanno interesse a porti e trasporti vie d´acqua, ma mi chiedo quanti di voi sanno che abbiamo già inviamo 500 milioni di tonnellate di merci lungo i nostri fiumi e canali di ogni anno. Questo è l´equivalente di 25 milioni di camion che non si guida lungo le nostre autostrade già congestionate. Tuttavia, il problema che abbiamo di fronte è che anche i 500 milioni di tonnellate non è sufficiente. E per aumentare la quantità di merci che passa l´acqua, l´industria del trasporto sulle vie navigabili deve sviluppare nel lungo termine in un settore ad alta qualità. Possiamo aiutare, ma l´industria ha bisogno di agire come bene. Entrambi abbiamo bisogno di rimuovere i colli di bottiglia che lo tengono indietro, e abbiamo bisogno di investire nelle capacità della sua forza lavoro. Al fine di contribuire a realizzare che siamo alla Commissione hanno adottato oggi un programma di misure denominato Naiades Ii. I Naiades, nel caso in cui vi state chiedendo, erano un tipo di ninfa dell´acqua nella mitologia greca. I nostri Naiades è un programma di sette anni che copre quattro aree principali di attività. In primo luogo, vogliamo rendere più facile per il trasporto merci di muoversi. Molti dei blocchi che chiatte passano, ed i ponti che passano sotto, devono essere aggiornati. Grandi fiumi come la Senna e la Schelda bisogno più ampi canali tra loro se le grandi navi devono spostarsi da uno all´altro. Attuazione degli orientamenti Ten-t avrà un ruolo importante da svolgere. Poi vogliamo fare trasporto via acqua ancora più verde di quanto non lo sia già. Proporremo nuovi standard per motori marini e incoraggiare gli operatori a passare dal diesel al Gnl - gas naturale liquido. Ma per quanto buoni corsi d´acqua sono, hanno anche collegare con altre forme di trasporto. E questo è un altro frequente fonte di colli di bottiglia. Quindi cercheremo di migliori collegamenti tra ferrovia, su strada, trasporto via mare e per vie navigabili interne. Strasburgo, con la sua Container Terminal Nord, è un buon esempio di tali collegamenti in pratica. Abbiamo bisogno di più come questo. Infine, ventunesimo secolo corsi d´acqua dovranno instaurare nel Xxi secolo della forza lavoro. Allo stato attuale, anche se le qualifiche di una barca-master possono essere riconosciuti da un paese dell´Ue a un altro, il quadro è molto più complesso e frammentato per il suo equipaggio. Vogliamo modernizzare e armonizzare le qualifiche e il modo in cui vengono riconosciuti. Devo dire che in tutti questi settori si stanno godendo una collaborazione molto proficua con la Ccnr - la Commissione centrale per la navigazione del Reno - il cui segretario generale è con noi oggi. Siamo tutti con una molto semplice giro del porto di questa mattina. Vorrei che il viaggio fosse altrettanto facile per tutti che il trasporto merci.  
   
   
PTRC. ZAIA: LA REGIONE HA A CUORE LO SVILUPPO DI PORTO MARGHERA  
 
Venezia, 11 settembre 2013 - “Non entro nel merito della questione, ma posso assicurare che la Regione ha a cuore lo sviluppo di Porto Marghera”. Lo ha detto il presidente della Luca Zaia rispondendo ieri a Palazzo Balbi, nel consueto incontro con i giornalisti dopo la seduta di giunta, ad una domanda sulle critiche del comune di Venezia alla Variante al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), apparse sulla stampa, con particolare riferimento alle previsioni per lo sviluppo di Porto Marghera. La giunta veneta ha ultimato il processo di aggiornamento del Ptrc, adottato nel 2009. La variante parziale che attribuisce al Ptrc anche valenza paesaggistica è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 39 del 3 maggio. Trattandosi di una pianificazione importante e impegnativa per il disegno territoriale del Veneto è stato previsto un congruo periodo di tempo perché gli enti locali, le comunità montane, le autonomie funzionali, le organizzazioni e le associazioni economiche e sociali e chiunque ne abbia interesse, possa presentare alla giunta regionale osservazioni e proposte migliorative. E in questa fase, proprio in considerazione della mole del lavoro svolto dai tecnici regionali, potranno quindi anche essere individuate e riviste – ha detto Zaia - eventuali imperfezioni e parti che si prestano a difficoltà di interpretazione, in modo che possano essere chiarite in vista dell’adozione definitiva del Ptrc. “Quello che mi preme sottolineare – ha concluso Zaia – è che la Regione è impegnata da tempo, insieme al Comune, alla Provincia, all’Autorità Portuale di Venezia, per la chiusura della partita delle aree industriali di Porto Marghera. L’obiettivo principale è che le aree in questione siano bonificate e che riusciamo a portare qui nuove imprese che non inquinino e offrano prospettive di occupazione e sviluppo”.