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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
ACNE: BOOM IN AUTUNNO, PER SOLE ESTIVO E INQUINAMENTO COLPISCE UN ITALIANO SU 7, IN 15 ANNI AUMENTO DEL 10% IL PICCO A 15-25 ANNI MA CASI FINO AI 50.  
 
Torino, 8 ottobre 2008 – Chi ancora pensava che l’acne fosse uno spiacevole “effetto collaterale” dell’adolescenza dovrà ricredersi: il fenomeno è in aumento, in tutte le fasce d’età. Il problema riguarda oggi il 15% degli italiani dai 15 ai 50 anni, con un picco dai 18 ai 25. Negli ultimi trent’anni la percentuale di chi ne soffre è salita del 10%. Più colpiti i paesi mediterranei, riguarda in ugual misura uomini e donne, ma per quest’ultime c’è una soluzione in più: la pillola contraccettiva. Gli effetti terapeutici degli estroprogestinici sono uno dei temi approfonditi nel corso del Congresso della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), svoltosi a Torino. “Nel delicatissimo ecosistema femminile – commenta il prof. Giorgio Vittori, presidente della Sigo - è fondamentale riuscire a risolvere anche situazioni di disagio, come quelle causate dall’iperandrogenismo, che possono provocare nel tempo problemi ben più gravi sia sul fronte psicologico che, ad esempio, nella preservazione della fertilità”. Ottobre è il mese più critico per chi soffre di acne perchè in autunno si incrementa la produzione di sebo, aumenta lo stress legato al ritorno a scuola o al lavoro, cresce l’inquinamento e si pagano le conseguenze della troppa esposizione al sole nei mesi estivi. “È infatti ancora molto radicata la convinzione che la “tintarella” sia benefica – commenta la prof. Ssa Desanka Raskovic, Direttore della seconda divisione dermatologica dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma -. Nell’immediato il paziente avverte un miglioramento: la pelle è più “asciutta” e il colorito migliora. Ma poi in questa stagione arrivano le brutte sorprese. L’azione del sole determina infatti un ispessimento dell’epidermide, con un aumento della cheratina in superficie a formare una sorta di “tappo” che peggiora la situazione di chi soffre di acne. Per tenere sotto controllo il problema bisogna invece mantenere la pelle sempre ben pulita e idratata ed utilizzare pillole a base di drospirenone con effetto anti-androgenico”. L’acne rischia di essere sottovalutata e considerata un semplice “inconveniente” di tipo estetico: si tratta invece di un disturbo complesso, con notevoli riflessi psicologici, spesso la “spia” di un problema ormonale. Si chiama iperandrogenismo, una condizione che può avere cause diverse (di origine ovarica, surrenalica o mista) e presentarsi con manifestazioni a livello cutaneo (aumento della peluria, seborrea e, appunto, acne) ma anche con disturbi del ciclo e una possibile compromissione della capacità riproduttiva. “Purtroppo - commenta il prof. Stefano Lello, Responsabile dell’ambulatorio di Ginecologia Endocrinologia dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma - la consapevolezza delle cause nelle ragazze resta insufficiente: si nota un miglioramento nelle nuove generazioni ma sono ancora troppo diffusi i rimedi ‘fai da te’ e la banalizzazione del problema”. E continua ad essere radicata l’idea che la causa sia la ‘troppa cioccolata’. “Il trattamento principe per curare l’acne prevede l’utilizzo di estro-progestinici per via orale – aggiunge Lello – in grado di ridurre il livello di testosterone. In particolare vanno scelti progestinici con proprietà antiandrogeniche. Il più efficace è il drospirenone che ha dimostrato in recenti studi una superiorità sia nel normalizzare il quadro ormonale, sia nei tempi di azione: in media dopo soli 3 mesi di assunzione si riscontra un significativo miglioramento di tutti i parametri di benessere e qualità della pelle, riportandola alla normalità”. In particolare in persone predisposte all’acne, la scelta della pillola giusta è fondamentale. “Non bisogna infatti credere che tutte siano efficaci per migliorare l’estetica della pelle, anzi – spiega la Raskovic -. Se si sbaglia approccio la situazione può addirittura peggiorare. Un progestinico ad azione androgenizzante può scatenare l’acne in una persona a tendenza seborroica, in cui magari non si sarebbe mai manifestata. Ecco perché è importante che anche i ginecologi siano informati e sensibilizzati al problema, così da consigliare la donna nel migliore dei modi, ovviamente in sinergia con il dermatologo”. Una strategia che la Sigo condivide pienamente: “Sempre più spesso la tutela della salute femminile impone una presa in carico condivisa e una collaborazione multidisciplinare – conclude il prof. Lello -. Il ginecologo rappresenta una figura amica che accompagna la donna in tutto il suo percorso di vita dall’adolescenza alla menopausa”. .  
   
   
CONFERENZA SULLA BIOLOGIA SISTEMICA E SINTETICA  
 
Heidelberg, Germania, 8 ottobre 2008 - Il 7 e 8 novembre si terrà a Heidelberg, in Germania, una conferenza congiunta Embl/embo (Laboratorio europeo di biologia molecolare/Organizzazione europea di biologia molecolare) con il titolo "Biologia sistemica e sintetica: implicazioni scientifiche e sociali". La biologia sistemica e quella sintetica sono campi emergenti correlati della biologia degli inizi del 21° secolo. Mentre questi nuovi campi hanno attirato l´attenzione sia all´interno che all´esterno del mondo scientifico, sembra che ora i tempi siano maturi per fare uno sforzo congiunto per tentare di chiarire meglio il loro scopo scientifico e la loro importanza per la società. Ciò richiede uno sforzo organizzato nel pensare collettivo, tra scienziati e non, sul significato del lavoro che si sta svolgendo nella biologia sistemica-sintetica, l´ambiente in cui esso viene svolto e la natura di eventuali problemi che possono presentarsi. I potenziali benefici, come le questioni societarie, etiche e di sicurezza legate alla biologia sistemica-sintetica dovrebbero essere affrontate fin dall´inizio, affinché questi campi della scienza possano essere ulteriormente sviluppati in condizioni di fiducia reciproca. Sono questi alcuni dei temi principali che saranno affrontati alla conferenza. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Embl. Org/aboutus/sciencesociety/conferences/2008/index. Html .  
   
   
LIGURIA: AL VIA COLLABORAZIONE CON IL REGISTRO DELLE MALATTIE RARE DEL VENETO  
 
Genova, 8 Ottobre 2008 - Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e ora anche Liguria. E´ questo l´elenco delle regioni italiane che lavoreranno insieme sul fronte delle malattie rare, per diffondere la conoscenza scientifica e ricercare nuove procedure diagnostiche e terapeutiche, nell´ambito di un unico Registro che studia tali malattie intorno a centri di riferimento regionale. Lo ha comunicato il 6 ottobre l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo durante la presentazione del prossimo corso di formazione sulle malattie rare di interesse neurologico che si svolgerà mercoledì 8 ottobre presso Villa Grimaldi a Lavagna, organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica dell´Università degli Studi di Genova. Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Lavagna, Giuliano Vaccarezza, il Prof. Gianluigi Mancardi, direttore della Ii´ Clinica neurologica dell´Università di Genova e Franco Bonanni, direttore dell´agenzia sanitaria regionale. Il corso si articolerà in sette giornate, un mercoledì al mese, a partire dall´8 ottobre e terminerà il 18 marzo 2009. Sono più di 6. 000 le malattie rare, cosìddette perché colpiscono non più di 5 persone ogni 10. 000 abitanti. "La bassa prevalenza - ha spiegato il Prof. Mancardi - non significa che le persone con malattie rare siano poche. Si parla infatti di un fenomeno che colpisce milioni di persone in Italia e addirittura decine di milioni in tutta Europa. Queste malattie pongono problemi di percorsi terapeutici e di diagnosi". Da qui la necessità di lavorare insieme alla Regione sul problema dell´identificazione dei presidi autorizzati e dei registri per individuare il numero dei pazienti". L´obiettivo del corso -hanno spiegato gli esperti - è quello di informare i tecnici, cioè medici, pediatri, fisiatri, sui recenti sviluppi delle malattie rare. "Attraverso l´agenzia sanitaria regionale abbiamo voluto - ha continuato l´assessore Montaldo - rivedere il meccanismo di individuazione dei centri, secondo due momenti di garanzia: la conoscenza del centro e il tipo di cura e soprattutto abbiamo cercato di formalizzare il rapporto con la Consulta degli utenti che si riunisce all´interno dell´agenzia". "La preoccupazione della Regione - ha concluso il direttore dell´agenzia regionale sanitaria, Franco Bonanni - è quella di garantire che i nuovi metodi e le nuove cure svengano rese accessibili ai cittadini, attraverso pochi centri altamente specializzati, ma organizzati a rete, vicino al territorio". .  
   
   
PRESENTATO UN PROGETTO PILOTA NEL CAMPO DELLA SPECIALIZZAZIONE MEDICA  
 
Bolzano, 8 ottobre 2008 - È stato presentato il 7 ottobre nell’ambito di una conferenza stampa il nuovo Progetto pilota nel campo della formazione specialistica dei medici che prevede la possibilità di sostegno ai giovani medici specializzandi attraverso un apposito contratto di formazione. L’importanza del progetto pilota, che sarà preso in esame dalla Giunta nel corso della seduta di lunedì prossimo, è stata evidenziata dalla presenza all’incontro con la stampa, convocato dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, anche del presidente dell’Ordine dei medici, Andreas von Lutterotti, del vicepresidente, Giulio Donazzan, del direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale, Oswald Mayr, e di Veronika Rogger, in rappresentanza dei giovani medici specializzandi. Va sottolineato che la Provincia autonoma dal 1986 finanzia la specializzazione medica in Italia e all’estero e che sinora esistevano tre possibili percorsi per i giovani medici neolaureati. Nel primo caso vi è la possibilità di svolgere la specializzazione presso strutture all’estero grazie al finanziamento con borsa di studio provinciale. Nel periodo 2003/07 102 medici hanno svolto la loro formazione presso strutture all’estero ed attualmente sono 100. La seconda possibilità è rappresentata dalla formazione presso Università italiane sempre grazie al finanziamento con borsa di studio provinciale. Tra il 2003 ed il 2007 36 medici hanno utilizzato questa opportunità ed attualmente sono 46. La terza possibilità è la formazione con contratto di lavoro presso Ospedali della Provincia (tramite convenzione con Università convenzionate italiane oppure gli Ordini dei medici del Tirolo e di Bolzano). In questo caso il finanziamento avveniva tramite lo stipendio da parte dell’Azienda sanitaria. Attualmente sono in formazione circa 130 medici. Questa ultima possibilità si basava su un regolamento straordinario per la Provincia autonoma di Bolzano, in base al quale un neolaureato in medicina poteva essere assunto anche senza titolo di specializzazione. Dal 2006 l’assunzione in ruolo senza titolo di specializzazione, in base ad una norma statale, non è più possibile, di conseguenza questa terza possibilità non sarebbe più stata praticabile, come infatti avviene già nelle altre Regioni d’Italia. La Provincia ha ora deciso, con un apposito Progetto pilota, di creare la base normativa che consenta di istituire posti di formazione specialistica presso l’Azienda sanitaria ed è stato raggiunto un accordo in questo senso con l’Ordine dei medici, i rappresentanti dei neolaureati e l’Azienda sanitaria. Si rende con ciò nuovamente possibile, in veste diversa, anche la terza possibilità di formazione con un apposito contratto di formazione invece di un contratto di lavoro. Nel corso della conferenza stampa l’assessore alla sanità ha sottolineato che in questo modo si vuole offrire ai giovani medici l’opportunità di entrare già molto presto in stretto contatto con il Servizio sanitario provinciale. La formazione specialistica presso Università italiane e presso strutture estere resterà comunque una parte fondamentale della formazione specialistica. .  
   
   
ROMA, S. GIACOMO: ORA IN CENTRO STORICO SANITÀ "EUROPEA"  
 
Roma, 7 ottobre 2008 - ""Abbiamo ridefinito la sanità nel centro storico in termini europei. Non abbiamo sprechi e miglioriamo la sanità del territorio. Con la nuova riorganizzazione della sanità, finalmente, anche Roma andrà di pari passo con altre grandi città straniere", come Londra, Parigi, Madrid e New York. Così il presidente Regione Lazio Piero Marrazzo ha commentato il 6 ottobre la riorganizzazione della rete ospedaliera in corso a Roma, durante la presentazione dell´accordo tra Regione e sindacati sul personale dell´ospedale romano San Giacomo. "Tra il 2000 e il 2003 - ricorda Marrazzo - Parigi ha riconvertito tre ospedali del suo centro storico. E anche Londra ha iniziato nel 2007 un programma per la riduzione degli ospedali storici a favore di 150 poliambulatori. Casi simili si sono verificati anche a Madrid e New York". Per Marrazzo, è arrivato il momento, anche per Roma, di ripensare la sanità secondo dei criteri più moderni" al passo con i tempi". "Mi domando chi è che vuole tenere la sanità di Roma legata a una questione di numero di posti letto - chiede Marrazzo - anziché di razionalizzazione dell´offerta. Dobbiamo dare più sanità considerando però il criterio dell´appropriatezza". L´intesa raggiunta oggi tra la Regione Lazio e i sindacati (Cgil, Cisl, Ugl) dei lavoratori dell´ospedale romano per ricollocare i dipendenti del S. Giacomo, presentata oggi alla stampa prevede che 400 dipendenti dell´ospedale saranno trasferiti in altre aziende appartenenti all´Asl Roma A, mentre 300 saranno spostati in altre strutture della capitale. In questo momento al San Giacomo lavorano circa 700 dipendenti, di cui 178 medici e 329 infermieri. L´accordo ha portato al trasferimento in altre aziende di circa 300 persone, mentre le altre 400 resteranno nell´Asl Roma A, anche se 200 di questi ultimi andranno in pensione nel giro dei prossimi 18 mesi. "L´obiettivo che ha cercato di raggiungere la Regione - ha sottolineato Esterino Montino, vicepresidente della Regione - e´ stato duplice: non volevamo sguarnire l´area centrale della città, e contemporaneamente volevamo rafforzare i servizi degli altri ospedali romani". Il San Giacomo sarà chiuso il 31 ottobre, ma per il 15 novembre è prevista l´apertura del nuovo poliambulatorio di Via Canova, sempre nel cuore del Centro storico capitolino. "Un´apertura - ha confermato Montino - che testimonia l´intenzione della Regione di mantenere comunque alta l´offerta sanitaria nel centro della città". .  
   
   
FVG: SOSTEGNO REGIONE A CENTRO BIOMEDICINA MOLECOLARE  
 
Trieste, 8 ottobre 2008 - Una realtà di straordinaria valenza non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma per l´intero Paese e anche per la comunità internazionale, in virtù della capacità che sta dimostrando di essere ponte tra pubblico e privato, di favorire preziose sinergie tra ricerca, formazione e applicazioni cliniche per sviluppare tecniche di diagnosi precoce e nuove terapie in grado di consentire, in prospettiva, una ´medicina personalizzata", sempre più orientata ai bisogni e alle caratteristiche del singolo. Così l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, ha definito il Consorzio per il Centro di Biomedicina molecolare (Cbm), dopo averne incontrato il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Maria Cristina Pedicchio, e aver visitato alcuni laboratori presso Area Science Park, sul Carso triestino. Costituito nel 2004 tramite un accordo di programma sottoscritto e finanziato dal ministero dell´Università e della Ricerca e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il Centro di Biomedicina molecolare - che conta numerosi soci sia pubblici (tra cui la stessa Area, le tre università del Friuli Venezia Giulia, Burlo e Cro), che privati (molte le case farmaceutiche, ma non solo) - mette in rete enti scientifici, istituzioni di governo, agenzie di sviluppo e finanziarie per trasformare le idee scientifiche in prodotti quali farmaci, sistemi diagnostici, terapie innovative. Nei laboratori, dotati di strumentazione scientifica di eccellenza, operano attualmente 42 ricercatori, italiani e stranieri. Giovani con tanta voglia di fare, come ha detto Pedicchio, impegnati in 13 discipline diverse di settori strategici quali genomica e farmacogenomica, bio-nanotecnologie, imaging molecolare e bioinformatica. E che quello del Cbm sia un modello vincente, un ambiente dinamico e stimolante, è dimostrato non solo dalla collaborazione in atto con grandi aziende multinazionali, dai primi brevetti già ottenuti, o da un riconoscimento concreto da parte di Telethon, ma anche dal fatto che questa nuova realtà ha fatto sì che diversi studiosi e ricercatori italiani, per anni impegnati all´estero, abbiano scelto di ritornare ´a casa´. "Credo che il futuro della scienza della vita sia proprio qui", ha detto l´assessore Kosic, sottolineando anche la capacità della presidente Pedicchio di motivare ed indirizzare forze preziose, indirizzandole su un percorso che sta aprendo opportunità e prospettive molto importanti. Un percorso cui l´amministrazione regionale, ha assicurato l´assessore, non mancherà di dare il proprio apporto, per consentire al Centro di Biomedicina molecolare di continuare ad operare sui livelli raggiunti ed anzi permettere il raggiungimento di nuovi traguardi. .  
   
   
RATIFICA ACCORDO CRO AVIANO-PMH TORONTO  
 
Toronto (Canada) 8 ottobre 2008 - Più di venti medici del Cro di Aviano potranno sviluppare le proprie conoscenze, nell´arco dei prossimi sei anni, al Princess Margareth Hospital di Toronto (Pmh), l´istituto oncologico più avanzato del mondo insieme a quello di Houston, garantendo in questo modo un ulteriore salto di qualità alla struttura pordenonese. L´importante interscambio operativo, promosso dalla Contea di Toronto del Ducato dei Vini Friulani e sostenuto dalla Regione, è stato ratificato nel capoluogo dell´Ontario, in Canada, dal vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, e dal direttore scientifico del Cro, Paolo De Paoli, insieme alla responsabile del Pmh, Mary Gospodarowicz, ed al direttore del dipartimento di Radioterapia, Padraig Warde. Alla luce della nuova disponibilità finanziaria, un fondo di oltre 1,5 milioni di dollari costituito con le donazioni della comunità friulana e dalmata di Toronto e della Fondazione Crup, l´accordo denominato "Friuli Cancer Research Pmh and Cro", di fatto già operativo da alcuni mesi, entrerà subito nel vivo ed entro i prossimi 12 mesi consentirà al Centro oncologico avianese di crescere soprattutto nella radarterapia, in particolare nel trattamento dell´immagine guidata, nella radiologia e nella chemioterapia, specialmente per quanto riguarda i tumori degli apparati genitourinario e gastroenterico. "Ora il Cro di Aviano - ha commentato Ciriani, visitando il Pmh ed il vicino Mars dove, grazie al progetto Sttar, la ricerca viene realizzata in perfetta sinergia con istituti bancari ed aziende farmaceutiche - ha la straordinaria opportunità di sviluppare un potenziale già considerevole. Questo accordo - ha aggiunto - lo dobbiamo a Primo Di Luca ed ai nostri corregionali di Toronto che, dopo decenni di sacrifici, ora mettono il loro successo d i loro contatti a disposizione del Friuli Venezia Giulia". Molto soddisfatto anche il direttore scientifico del Cro di Aviano, De Paoli, che, dopo la sottoscrizione del protocollo d´intesa generale, presto fisserà i dettagli pratici della collaborazione assieme ai canadesi. "Sfrutteremo al meglio questa occasione - ha assicurato - cercando di colmare un gap settoriale dettato anche da un sistema complessivo della ricerca e da investimenti sicuramente non comparabili a quelli del Canada". Tra gli obiettivi auspicati per il Cro, De Paoli confida che, attraverso l´interconnessione con Toronto, si possa arrivare a gestire localmente nuove terapie su patologie della mammella e dell´intestino. Il Princess Margaret Hospital fa parte di un vero e proprio quartiere ospedaliero nel centro del capoluogo dell´Ontario, l´University Health Network, dove trovano spazio anche altri tre nosocomi di eccellenza, incluso il Seek Children per i pazienti più giovani. Quattro ospedali collegati e sinergici - ha fatto notare l´esponente del Pmh, Warde - dove non esistono inutili doppioni, a partire dalla rianimazione fino alle sale operatorie. Concepito per offrire un´immagine il meno possibile avvilente al paziente, il Pmh è all´avanguardia nel rapporto con il malato, coinvolto anche nella ricerca e posto nelle migliori condizioni psicologiche possibili grazie all´assistenza personalizzata ed all´attenzione ai dettagli ambientali. Rispetto ai 3mila di Aviano, il Princess Margareth accoglie oltre 10mila pazienti all´anno in un edificio costruito nel 1958 ed allargato nel 1995, dotato di 200 posti letto in un´ala allestita per assomigliare più ad un albergo che ad un ospedale. .  
   
   
SANITÀ, MODELLO LOMBARDO: INCONTRO AL SAN MATTEO DI PAVIA CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE, FAZIO BILANCIO IN PARI E QUALITA´ CURE A BASSO COSTO  
 
 Pavia, 8 ottobre 2008 - "Il modello lombardo, insieme a quelli delle altre Regioni virtuose, può offrire utili suggerimenti per il riordino economico e qualitativo sanitario di quelle con il bilancio in rosso". Lo ha affermato il 6 ottobre l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, nell´incontro avuto al Policlinico San Matteo di Pavia con il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, in visita all´ospedale pavese per presentare le linee programmatiche del Governo in materia sanitaria. Bresciani ha ribadito a Fazio la disponibilità della Regione Lombardia alla massima collaborazione con il Governo, come aveva già assicurato ieri nel corso di un incontro a Milano. "Fazio ha dichiarato che la Lombardia è una delle Regioni di riferimento, insieme al Veneto e a poche altre - ha ricordato Bresciani - per quanto riguarda la politica dei piani di rientro delle Regioni a bilancio rosso e dell´impostazione del finanziamento sulla base dei costi standard -. La Lombardia, con il bilancio sanitario in parità da cinque anni e la qualità delle cure tra le più alte del Paese, dimostra infatti di essere un punto di riferimento per le buone cure a basso costo. Al contrario, le altre Regioni con debiti pro capite superiori, hanno bilanci in rosso e qualità delle cure inferiore, esprimendo costi impropri non necessari". "I piani di rientro dal deficit sanitario per le Regioni non virtuose potrebbero dunque essere impostati su questa base - ha aggiunto Bresciani - con un´indicazione di riduzione del debito pro capite progressivo negli anni, in modo da neutralizzare tutti quei costi ai quali non corrisponde un´adeguata qualità di cura, e di condurre tali regioni a parità di bilancio". "Il fondo perequativo potrebbe poi sostenere lo sviluppo del le realtà meno avanzate con progetti di sviluppo regionali approvati in Conferenza Stato-regioni - ha concluso l´assessore - e potrebbe altresì sostenere il processo conoscitivo dei costi impropri. Solo così sarà possibile realizzare progressivamente il miglioramento della sanità delle Regioni in deficit e non penalizzare le regioni più virtuose chiedendo loro ulteriori sacrifici economici". .  
   
   
SANITÀ: PORDENONE MODELLO PER INTERO FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
 Pordenone, 8 ottobre 2008 - E´ la "strategia dell´ascolto", attuata dalla Giunta regionale presieduta da Renzo Tondo, che sta guidando le scelte che daranno vita al nuovo modello sanitario pordenonese: ascolto delle esigenze di tutti gli attori del sistema, dalle istituzioni alla popolazione, passando naturalmente per il personale medico, paramerdico, tecnico, amministrativo, che sta producendo "decisioni importanti per la città e la provincia tutta". E queste stesse scelte, questo metodo "apriranno la strada alla riorganizzazione dell´intero Servizio sanitario regionale, certamente già buono, ma che può ancora essere migliorato, investendo in particolare in appropriatezza e sicurezza". Lo ha annunciato ieri l´assessore alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, intervenendo all´inaugurazione di un nuovo day hospital del dipartimento medico specialistico e riabilitativo dell´ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Per Kosic l´ospedale di Pordenone è destinato a diventare "punto di riferimento della provincia, con funzioni e compiti molto precisi". E la strada da percorrere deve "saper garantire equità e sostenibilità economica, attuando nel contempo tutti gli investimenti necessari". A questi temi l´esecutivo regionale, ha detto l´assessore, "guarda con estrema attenzione", e sollecita i rappresentanti delle istituzioni locali ad una "assunzione di responsabilità e ad una condivisione". Perché l´ospedale è una "casa comune nei cui confronti tutti devono impegnarsi. Al di là degli schieramenti. In una visione deontologica, quale sintesi di etica e di morale, che in campo medico, di fronte alla sofferenza, è forse più importante che in altre professioni". "A questo guarda oggi la programmazione regionale, qui come in tutto il Friuli Venezia Giulia". Una programmazione "coraggiosa e rispettosa dell´impegno preso di aggiornare il più possibile le risposte da dare, facendo attenzione anche i nuovi bisogni della comunità, e quindi non solo al trattamento delle fasi acute ma anche di quelle cronicità legate soprattutto al progressivo invecchiamento della popolazione". Sono "sfide importanti - ha concluso Kosic - che devono saper convogliare le migliori energie". Il nuovo Day Hospital, al primo piano del padiglione B, nasce da una ristrutturazione degli spazi esistenti per realizzare 12 posti letto di pneumologia, nefrologia e neurologia, nonché tre ambulatori, e postazioni per prelievi ed infusioni. Complessivamente la struttura sarà in grado di eseguire circa 800 ricoveri a ciclo diurno all´anno. Al taglio del nastro erano presenti, assieme al direttore generale dell´Azienda sanitaria n. 6, Nicola Delli Quadri, e a molti medici ed infermieri, il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, il presidente vicario della Provincia, Alessandro Ciriani, l´assessore regionale Elio De Anna, il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador, e diversi consiglieri regionali e amministratori locali. .  
   
   
PESANTI TAGLI DEL GOVERNO BERLUSCONI PER ABRUZZO 7 MLN IN MENO MA REGIONE TAMPONA SITUAZIONE  
 
 Pescara, 8 ottobre 2008 - "Puntuale come un orologio il Governo Berlusconi, come ha sempre fatto in passato, taglia le risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2008 destinate alle Regioni riportando le questioni sociali al margine della politica nazionale e di fatto creando un danno enorme a Regioni, Enti Locali, Enti del Terzo Settore e, soprattutto, all´enorme platea di famiglie italiane bisognose di sostegno da parte delle istituzioni". E´ il grido d´allarme lanciato dall´assessore alle Politiche sociali, Betti Mura, nel corso di una conferenza stampa tenutasi, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione. "Rispetto alla ripartizione del fondo nazionale per le politiche sociali - ha spiegato l´assessore Mura - come era già accaduto nel 2005, il Governo centrale di centro-destra, nonostante il no delle Regioni, che non hanno firmato l´accordo, ha operato un taglio a consuntivo che porterà circa 300 milioni di euro in meno agli ambiti sociali. Per l´Abruzzo, in particolare, - ha proseguito Mura - il decremento di fondi è di ben 7 milioni 300 mila euro". L´assessore Mura ha riferito che "il Governo Berlusconi ha tagliato immediatamente le risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali del 30%, portando la quota del Fondo destinata alle Regioni a 651 milioni di euro ed ha comunicato alle stesse che, per il 2008, verrà erogato solo un acconto del 50%, pari a 328 milioni 225 mila 575 euro (decreto ancora in attesa di registrazione della Corte dei Conti), rimandando, di fatto, al 2009 l´erogazione della restante quota. Lo stesso Governo (con il decreto legge 27 maggio 2008, n. 93) ha abolito il Fondo per l´inclusione sociale dei migranti, ha eliminato 55 milioni di euro di incentivi per l´occupazione, ha tagliato di 20 milioni di euro il fondo di solidarietà per i mutui prima casa, di 20 milioni il piano contro la violenza delle donne e di 4 milioni il contributo al Comitato italiano paraolimpico e di 1 milioni e 500 mila euro quello destinato al Telefono Azzurro". Dal 2009, secondo l´assessore Mura, gli effetti saranno difficilmente contenibili a livello locale. Infatti, il totale delle risorse derivanti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali (annualità 2007), per la Regione Abruzzo ammontava a 23 milioni 439 mila euro, di cui 18 milioni 261 mila come dotazione iniziale e 5 milioni 177 mila come ulteriori risorse finanziarie assegnate a fine anno. "La Regione, in previsione di possibili tagli del più volte citato Fondo," ha precisato Betti Mura - ha opportunamente accantonato tali risorse per erogare agli Ambiti sociali i finanziamenti previsti nel 2008". L´assessorato alle Politiche Sociali della Regione, per evitare che gli Ambiti Territoriali Sociali rimanessero senza risorse per finanziare l´annualità 2008 dei Piani di Zona, ha provveduto a destinare immediatamente agli Ambuti le risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali. A queste risorse verranno aggiunti 1 milione 542 mila euro di fondi residui del 2006 e le somme del 2007 del Fondo Nazionale Politiche Sociali accantonate, pari a 5 milioni 177 mila euro. L´azione regionale darà così la possibilità di erogare l´intero stanziamento di 18 milioni 200 mila euro previsto dal Piano Sociale Regionale, erogando subito almeno l´81% e la restante somma non appena il Governo erogherà il saldo del Fondo Nazionale Politiche Sociali. A tutto ciò va aggiunto che il Consiglio Regionale ha approvato il Piano Triennale Immigrati che darà la possibilità alla Giunta Regionale di approvare il Piano annuale e di sbloccare fondi per circa 1 milione 100 mila euro che saranno destinati al finanziamento di interventi rivolti al sostegno delle persone immigrate da parte degli Ambiti Sociali Territoriali, delle Province e delle Associazioni di immigrati. Verranno inoltre rifinanziate le attività dei 4 Centri Polivalenti Provinciali Immigrati e garantiti interventi di protezione sociale rivolti al contrasto del fenomeno della tratta. Nella stessa seduta, il Consiglio regionale ha approvato anche il Piano Famiglia 2008. "La prossima Giunta - ha sottolineato l´assessore Mura - si troverà in difficoltà enormi per garantire gli impegni presi per il 2009, soprattutto per il taglio del Fondo Nazionale Politiche Sociali che, in futuro, potrà difficilmente essere compensato da risorse del bilancio regionale date le ristrettezze dello stesso dovute al rientro del debito sanitario". L´assessorato alle Politiche Sociali si propone, pertanto, di raccogliere adesioni, da parte di tutti gli enti coinvolti nel sistema delle politiche sociali locali, ad un appello da inviare formalmente al Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, affinché il Governo ripensi le sue scelte per il presente e, soprattutto, per il futuro, chiedendo con forza che le politiche sociali tornino ad essere nella centralità dell´azione politica di tutte le amministrazioni in quanto cartina di tornasole della civiltà di una società moderna. .  
   
   
MEDICINA DI BASE: INTESA SU FONDI TRA REGIONE ABRUZZO E FIMMG 5,2 MLN EURO ASSEGNATI ALL´ASSISTENZA PRIMARIA  
 
Pescara, 8 ottobre 2008 - La Giunta regionale attribuirà all´assistenza primaria 5 milioni e 250. 000 euro e alla pediatria di base 716. 000 euro con recupero dal 2009. Infatti la differenza sarà computata alla relativa riduzione dello sforamento di 12 milioni di euro da destinare alla medicina di base, rispetto alla previsione del piano di rientro di 138 milioni di euro. Questo quanto concordato stamane dal vice presidente vicario della Regione, Enrico Paolini e dal segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg),walter Palumbo, che hanno sottoscritto un´intesa, a seguito della proposta dell´assessore al Bilancio, Giovanni D´amico, di modificare la delibera di Giunta regionale 592/08. Tale modifica si rende necessaria per ridurre l´esposizione della Regione nel settore della spesa sanitaria destinata alla medicina di base, considerando proprio lo sforamento di 12 milioni di euro previsti per questo settore. Successivamente all´accordo sottoscritto, la Giunta regionale aprirà il tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali di categoria per individuare le procedure di recupero contabile delle differenze rilevate, gli eventuali istituti compensativi per i medici di base per l´anno 2008, a valere per gli anni successivi, e la corrispondenza nella distribuzione dei fondi destinati al comparto dell´assistenza sanitaria di base con le deliberazioni Cipe annuali o nelle medesime proporzioni costitutive. .  
   
   
A GENOVA INAUGURAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE: 300MILA EURO PER NUOVO POLO DI QUARTO, NECESSARIO POTENZIARE LA FORMAZIONE  
 
Genova, 8 Ottobre 2008 - "Riorganizzazione e potenziamento della formazione in scienze infermieristiche per meglio rispondere alle esigenze del settore". Lo ha detto il 6 ottobre l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, intervenendo alla presentazione del corso di laurea triennale in Infermieristica insieme al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. "Con questo di Genova Quarto salgono a 8 i poli regionali di formazione in scienze infermieristiche, accanto a Imperia, Pietra Ligure, Savona, Chiavari, La Spezia, S. Martino, Galliera - ha sottolineato l´assessore regionale, Claudio Montaldo - per i quali abbiamo stanziato 300mila euro, destinati a 410 posti da infermiere". "Numeri che sono ancora insufficienti per rispondere alle esigenze della sanità - ha ribadito l´assessore alla Salute - abbiamo infatti molto bisogno di infermieri, una professione che dà un immediato sbocco professionale e verso la quale si registra purtroppo una limitata domanda. Colpa in parte dell´inadeguato riconoscimento economico, ma anche della mancanza di una forte motivazione iniziale". E´ molto alto infatti il numero di abbandoni nei corsi di laurea che contribuiscono alla diminuzione globale degli infermieri in Liguria. Se infatti nel 2006 ammontavano a 10. 613, nel 2008 sono scesi a 10. 413, 200 unità in meno. Un saldo negativo che risulta una costante degli ultimi anni, anche a seguito dei dettami del Governo sul fronte delle nuove assunzioni, rispetto a coloro che vanno in pensione. Nel 2006 infatti le cessazioni ammontavano a 462 a fronte di 315 nuovi assunti, con un saldo negativo di 147, nel 2007si è passati da 529 cessazioni a 421 nuovi assunti (-108), infine nel 2008 sono state 257 le cessazioni per 188 nuovi assunti. "Anche se come Regione - ha concluso l´assessore Montaldo - tendiamo a favorire le deroghe sulle assunzioni, il numero di nuovi assunti risulta inferiore rispetto alle aspettative ed è per questo che puntiamo molto sulla formazione e sulla qualificazione dei poli formativi". .  
   
   
RAPPORTO FINALE SUI PUNTI PRINCIPALI DEL FORUM FARMACEUTICO DI ALTO LIVELLO  
 
 Bruxelles, 8 ottobre 2008 - Il Forum farmaceutico europeo ha concluso i suoi tre anni di durata e, il 2 ottobre, ha presentato diverse raccomandazioni che riguardano le molte sfide che devono affrontare l´industria farmaceutica, gli interessi della sanità pubblica e i sistemi sanitari nazionali. Il forum di alto livello è stato presieduto dal vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen e dal commissario Androulla Vassiliou, e ha accolto i ministri della salute degli Stati membri, parlamentari i europei, il segretario generale dell´Associazione europea di libero scambio e rappresentanti di 10 organizzazioni interessate. Il mandato iniziale del Forum farmaceutico (creato nel 2005) era quello di "esaminare la competitività dell´industria farmaceutica europea e le relative considerazioni sulla salute pubblica, con un´attenzione particolare all´informazione dei pazienti sulle malattie e sulle opzioni di cura, sulla valutazione dell´efficacia relativa e sulla definizione dei prezzi e il rimborso dei prodotti farmaceutici". Il rapporto finale del Forum ha affrontato questioni specifiche in tre aree principali: migliorare l´accesso alle informazioni su malattie e cure, identificare (e fornire equo accesso a) i farmaci più efficaci e bilanciare tale accesso con un premio per l´innovazione, nei limiti dei bilanci della sanità. Il rapporto ha sottolineato la necessità di fornire ai cittadini maggiori informazioni mediante strumenti di comunicazione efficaci (sia elettronici che non elettronici), "tenendo in considerazione le tradizioni locali, i sistemi sanitari e le lingue". Pur riconoscendo che i dottori sono le persone più adatte a fornire informazioni ai loro pazienti, il Forum ha raccomandato che "gli Stati membri, la Commissione e operatori del settore sanitario [. ] prendano in considerazione nuove collaborazioni nell´ambito dell´informazione dei pazienti. Tali collaborazioni dovrebbero rispettare trasparenza, divulgazione di aiuti finanziari e di altro tipo, oltre alla definizione delle responsabilità. " Il rapporto del Forum si è occupato della necessità di migliorare il flusso di informazioni, sia in termini di accesso dei pazienti alle informazioni che di condivisione dei dati in ricerca e sviluppo. Nello specifico, ha trattato della necessità di migliorare la disponibilità e la trasferibilità dei dati. Il rapporto ha incoraggiato gli Stati membri e le parti interessate a scambiare con regolarità informazioni allo scopo di consolidare prove scientifiche a livello nazionale, di fornire queste prove alle autorità preposte alla definizione dei prezzi e ai rimborsi, e di informare i professionisti della sanità e i pazienti sui farmaci più efficaci. Lo scambio di dati relativi all´efficacia dovrebbe, secondo il rapporto, "mirare a individuare qualsiasi barriera, sia scientifica, che tecnica o legale, che impedisce a tutte le parti coinvolte di far circolare con facilità le informazioni". Esso aggiunge che: "autorità nazionali e aziende dovrebbero anche valutare dei modi per avviare dei dialoghi durante tutte le fasi di sviluppo di un prodotto per migliorare il più possibile la produzione di dati appropriati. Gli Stati membri sono stati sollecitati ad accordarsi su una chiara serie di aspettative riguardanti le innovazioni che considerano preziose. Secondo il rapporto, la comunicazione di queste aspettative comuni "fornirà alle aziende una chiara guida sulle priorità e sulle indicazioni sanitarie basata sulle prove necessarie alle autorità, e chiarirà allo stesso tempo alle autorità quali sono le necessità di bilancio a medio e lungo termine". Le aziende sono state sollecitate a "offrire i farmaci innovativi di cui la società ha bisogno" e a collaborare con le organizzazioni dei pazienti. Le autorità degli Stati membri, le parti interessate e la Commissione sono stati incoraggiati a "incrementare i loro sforzi per garantire l´accesso ai farmaci negletti in tutti gli Stati membri dell´Ue," e a perseguire un pronto dialogo su ricerca e sviluppo, migliorare lo scambio di "conoscenza sulla valutazione scientifica del valore clinico aggiunto", creare meccanismi specifici per la definizione dei prezzi e per i rimborsi e aumentare la conoscenza delle malattie neglette. Il rapporto ha concluso che: "Gli Stati membri e la Commissione, in cooperazione con le relative parti interessate, dovrebbero iniziare nei prossimi due anni una prima valutazione dei progressi compiuti in seguito alle raccomandazioni del Forum farmaceutico nel campo della definizione dei prezzi e dei rimborsi [. ]. Sono necessarie una maggiore cooperazione e lo scambio di esperienze a livello Ue. " Il vicepresidente Verheugen ha detto, "Le raccomandazioni del Forum possono portare a importanti risparmi e permettere migliori premi per l´innovazione farmaceutica. Io invito il mondo industriale e le autorità nazionali ad aiutare l´implementazione di queste raccomandazioni a vantaggio dei pazienti e dei bilanci sanitari. " Per ulteriori informazioni, visitare: Il Forum farmaceutico http://ec. Europa. Eu/pharmaforum .  
   
   
SALUTE MENTALE: A PERUGIA XI RIUNIONE SCIENTIFICA ANNUALE SOCIETÀ ITALIANA DI EPIDEMIOLOGIA PSICHIATRICA “30/180”  
 
Perugia, 8 ottobre 2008 – Il ruolo della ricerca nei servizi di salute mentale, come leva per l’innovazione e per lo sviluppo dei servizi stessi, sarà al centro della Xi Riunione scientifica annuale della Società italiana di epidemiologia psichiatrica (“Siep”) che, organizzata insieme alla Direzione Sanità e servizi sociali della Regione Umbria, si terrà a Perugia da giovedì 9 a sabato 11 ottobre. La Xi Riunione della “Siep”, “30/180 – Evidenze scientifiche ed esperienze della psichiatria di comunità in Italia”, si colloca nel dibattito aperto in occasione del trentennale della legge 180 che, approvata il 13 maggio 1978, ha riformato l’assistenza psichiatrica imponendo la chiusura dei manicomi e istituendo i servizi di salute mentale pubblici. “Attraverso il confronto con i ricercatori impegnati a livello europeo - spiegano gli organizzatori - si cercherà di fare il punto sui più recenti risultati della ricerca sulla efficacia di modelli organizzativi, sistemi e risposte di cura, nell’ambito della psichiatria di comunità. Saranno affrontati, in particolare, due temi: l’inserimento nel mondo del lavoro e l’intervento territoriale intensivo nel contesto di vita del paziente”. Nelle relazioni e negli interventi, si spiega inoltre, “si cercherà, a partire dalle evidenze scientifiche disponibili per ciascun tema, di illustrare i dati prodotti dalla ricerca e il significato che essi possono assumere per le pratiche operative dei nostri servizi di salute mentale, di analizzare quali siano i bisogni informativi e valutativi non soddisfatti e su cui ci si deve concentrare”. Nel corso della Riunione scientifica saranno affrontati “alcuni dei nodi rilevanti per la psichiatria di comunità, che rappresentano altrettanti punti problematici: il ruolo del Dipartimento di Salute Mentale come principale strumento della pratica psichiatrica odierna e il suo rapporto con la rete dei servizi sanitari e la rete sociale, il problema dell’equità nell’accesso ai servizi, il rapporto con la medicina generale, la centralità di alcune costanti operative come la continuità della cura, la formazione e la ricerca necessarie per sostenere innovazione e miglioramento”. Verranno presentate e discusse esperienze prodotte da reti di servizi impegnati in attività di ricerca e di promozione di pratiche innovative. Inoltre, rappresentanti delle Regioni ed esperti in programmazione sanitaria si confronteranno su criticità e prospettive nelle politiche regionali e nazionali di salute mentale. L’apertura della Xi Riunione scientifica della “Siep” è in programma giovedì 9 ottobre alle 15,30 alla Sala dei Notari. I lavori, moderati da Tullio Seppilli e Elisabetta Rossi (della Segreteria scientifica della “Siep”) e preceduti dai saluti delle autorità, saranno introdotti dall’assessore alla Sanità della Regione Umbria Maurizio Rosi. Seguiranno le relazioni su “30 anni di psichiatria di comunità in Italia: migliorare il sistema, rendere più efficaci gli interventi” (di Antonio Lora, presidente della “Siep”) e su “le sfide della ricerca nel futuro della psichiatria di comunità in Europa” (di Stefan Priebe, Università di Londra). L’xi Riunione scientifica, che si articola in sessioni parallele e plenarie ospitate in varie sedi, si concluderà sabato 11 alla Sala dei Notari (ore 9-13) con una tavola rotonda su “criticità e prospettive nelle politiche regionali e nazionali di salute mentale”. L’intero programma è disponibile “on line” nel sito internet del Servizio sanitario regionale, all’indirizzo www. Sanita. Regione. Umbria. It. La Riunione annuale della “Siep” è organizzata in collaborazione con l’Asl 2 di Perugia, Comune di Perugia, Provincia di Perugia e Università degli Studi di Perugia. .  
   
   
I DATI SULLA VULVODINIA IN ITALIA: DALLA CONOSCENZA ALLA RICERCA ANALIZZATI I RISULTATI DELLA RICERCA ESOVIA, LANCIATA LO SCORSO 8 MARZO 2008 DA AIV ONLUS E UNIDERM FARMACEUTICI CHE HA COINVOLTO METÀ DEI GINECOLOGI ITALIANI  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - In occasione dell´8 marzo 2008, l´Associazione Italiana Vulvodinia Onlus - Aiv – ha lanciato la prima indagine sulla diffusione della vulvodinia in Italia, per informare e coinvolgere i ginecologi nei confronti di una malattia ancora per molti sconosciuta, con grave danno per le donne che ne sono affette. La vulvodinia è una patologia che colpisce la donna prevalentemente in età fertile (20-40 anni) con disturbi che vanno dall’impossibilità ad avere rapporti sessuali, alla difficoltà a svolgere normali azioni quotidiane. Può insorgere in qualsiasi momento e durare a lungo. La causa è poco nota. La scarsa conoscenza del problema comporta difficoltà di diagnosi con la conseguenza che il dolore e il disagio tendono a radicarsi, complicandone il decorso e causando pesanti conseguenze anche psicologiche alle donne coinvolte. La ricerca si è svolta con il contributo economico e organizzativo di Uniderm farmaceutici, da sempre azienda leader nell’ambito della detersione intima. L’azienda studia, ormai da diversi anni, le problematiche legate ai problemi vulvari, proponendosi sul mercato con prodotti ginecologici specifici e quindi condivide con Aiv Onlus l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle donne affette da tali patologie. Ha compilato il questionario il 7% dei ginecologi destinatari così suddivisi: 85% di età superiore ai 46 anni; 74% di sesso maschile e 26% di sesso femminile; grande concentrazione nel nord Italia (71%), scarsa al centro (22%) e bassissima al sud (7%). La vulvodinia è risultata presente nel 5,8% delle pazienti visitate nell’arco di un mese (990 su un totale di 16. 990). Più di una donna su 20, quindi, necessita di una gestione diagnostico-terapeutica che spesso richiede la collaborazione di centri specializzati. L’età media delle pazienti è di 36 anni. L’89% dei ginecologi ha dichiarato di conoscere la vulvodinia, grazie alla partecipazione a congressi o seminari (48%), alla lettura di libri e riviste (17%), all’esperienza personale ambulatoriale (17%) o al corso di specializzazione (14%). Solo il 4% dei ginecologi ha dichiarato di aver conosciuto la vulvodinia navigando in internet. Questa elevata percentuale di conoscenza della patologia non corrisponde al livello generale diffuso tra i ginecologi: probabilmente quelli che hanno risposto al questionario sono quelli più interessati alla malattia. Lo studio Esovia è il primo in letteratura che ha coinvolto i ginecologi che sono, in effetti, i principali operatori del settore implicati nella gestione della vulvodinia. Sempre agli specialisti è rivolto lo studio italiano recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista inglese “British Journal of Obstetrics and Gynaecology”. Si tratta di uno studio randomizzato e controllato con placebo, condotto dal dr Filippo Murina – Responsabile scientifico di Aiv Onlus – insieme ad alcuni colleghi, su 40 donne con diagnosi di vestibolodinia. E’ stata dimostrata l’efficacia della Tens come terapia innocua e facilmente riproducibile. La ricerca, grazie soprattutto al lavoro dell’Associazione, continuerà per dare un sostegno sempre più concreto e ampio a tutte le donne, che oggi sappiamo essere molte, che affrontano ogni giorno una battaglia silenziosa contro la vulvodinia e le sue implicazioni personali e sociali. Per ulteriori informazioni: www. Vulvodinia. Org e per i medici: www. Vulvodinia. Eu .  
   
   
DONAZIONE DI ORGANI: CELEBRATA LA XIV GIORNATA REGIONALE IN SICILIA  
 
Palermo, 8 ottobre 2008 - Si è svolta, il 5 ottobre, a Villa Malfitano, la “Xiv Giornata annuale dei donatori di organi” organizzata dalla Presidenza della Regione siciliana. La manifestazione di quest’anno è stata dedicata alla “Donazione e trapianti: ruolo della comunicazione”. Si è trattato di un’utile occasione per fare innanzitutto il punto sulla situazione dei trapianti e delle donazioni nella nostra Regione. Vincenzo Sparacino, coordinatore del Centro regionale dei trapianti ha descritto una situazione siciliana soddisfacente se si tiene conto del trend annuale. “Infatti, - ha continuato - in Sicilia si fanno circa trecento trapianti l’anno, cifra corrispondente grosso modo alla disponibilità dei nostri donatori. Purtroppo però, dobbiamo registrare che negli anni scorsi si sono accumulate molte richieste che a tutt’oggi risultano inevase”. La Sicilia, infatti, è passata da 7. 6 donatori per milione di abitante nel 2005 a 14. 9 nel 2008, con un incremento percentuale in soli tre anni del 90%. Questo dato, raffrontato con quello medio nazionale del 22. 0, ci pone in una situazione di “media classifica”, anche se vi sono regioni che navigano intorno a 30 donatori per milione di abitanti. Anche il numero dei donatori segnalati mostra un incremento nella nostra regione, dove si è passati da 19. 8 donatori per milione di abitanti del 2005 ai 34. 8 segnalati nel 2008, con un incremento 78%. Scorporando questi dati si ottiene: nel 2007 sono stati eseguiti 26 trapianti di cuore su 27 richieste; 90 trapianti di fegato sui 183 in lista d’attesa; mentre per il rene siamo riusciti solo ad effettuare 116 trapiantati a fronte di 441 richieste. “Un problema ancora aperto – ha precisato Sparacino – riguarda le opposizioni alla donazione che sono ancora forti, malgrado il grande lavoro svolto da istituzioni e associazioni. Dobbiamo ricordare in tal senso che la nostra Regione ha investito in questo settore 1. 900. 000 euro negli ultimi anni, meno di quanto fanno altre regioni, ma con risultati altrettanto lusinghieri”. Particolarmente toccanti le testimonianze di alcuni donatori e trapiantati che hanno concluso la manifestazione raccontando le proprie dolorose ed esaltanti vicende umane; come Diallo Manadou Ousmane, un lavoratore della Guinea venuto nel 1996 a lavorare in Campania e trapiantato di reni a Palermo nel 2007, dopo quattro anni di dialisi; Francesco Isaja, messinese di 33 anni trapiantato di rene dopo oltre vent’anni di malattia; Stefano Liberti divenuto donatore di midollo osseo, dopo aver conosciuto la vicenda umana di un famoso calciatore; Claudia Palmeri, palermitana che ha donato parte del fegato al padre, “non per generosità, - come ha detto - ma per egoismo perché non potevo sopportare l’idea di perdere mio padre”. .  
   
   
HSS-HOLDING SANITÀ E SERVIZI (GRUPPO CIR) ACQUISISCE L’OSPEDALE DI RIABILITAZIONE CENTRO CARDINAL FERRARI DI FONTANELLATO DA GÉNÉRALE DE SANTÉ ITALIA  
 
 Milano, 8 ottobre 2008 - Istituto di Riabilitazione S. Stefano Srl, società controllata al 100% da Hss-holding Sanità e Servizi Spa (gruppo Cir), annuncia l’acquisizione del Centro Cardinal Ferrari Srl. Centro Cardinal Ferrari gestisce un ospedale specializzato in riabilitazione neurologica a Fontanellato (Parma). La struttura, che dispone di 91 posti letto, opera in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e fa parte della rete regionale emiliana di riabilitazione delle gravi cerebro lesioni acquisite (Gracer). Contestualmente al perfezionamento dell’acquisizione, i consigli di amministrazione di Istituto di Riabilitazione S. Stefano, Centro Cardinal Ferrari e di Rehab Srl, società interamente controllata da Hss che gestisce un ospedale di riabilitazione a Anzano al Parco (Como), hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Centro Cardinal Ferrari e di Rehab in Istituto di Riabilitazione S. Stefano. A seguito dell’acquisizione e della fusione, l’Istituto di Riabilitazione S. Stefano gestirà direttamente 7 strutture di riabilitazione per un totale di 927 posti letto (in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Marche) e 13 centri di riabilitazione ambulatoriali nelle Marche. L’attività di riabilitazione del Gruppo Hss include inoltre la gestione di 8 comunità di riabilitazione psichiatrica in Liguria, Piemonte e Lombardia, per un totale di 180 posti letto, e la gestione di reparti di riabilitazione all’interno di residenze sanitarie assistenziali (Rsa), per ulteriori 140 posti letto. L’acquisizione rientra nel programma di sviluppo delle attività sanitarie e socio-sanitarie del Gruppo Hss, che ad oggi gestisce complessivamente un totale di 4. 795 posti letto, ai quali si aggiungono circa 500 posti letto in fase di realizzazione. .  
   
   
OGGI LA FONDAZIONE “LA NUOVA FAMIGLIA” ONLUS PARTIRÀ ALLA VOLTA DELLA SVEZIA PER PARTECIPARE AL PROGRAMMA EUROPEO “BEING DISABLED IN EUROPE – INTERNATIONAL EXCHANGE FOR DISABLED YOUNG PEOPLE”  
 
Cesena, 8 ottobre 2008 - Nasce dalla collaborazione tra “La Nuova Famiglia” Onlus di Cesenatico e il comune svedese di Ale Kommun il progetto di scambio finanziato dall’Unione Europea rivolto a giovani disabili e non, che vedrà mercoledì 8 ottobre la partenza di dieci ragazzi della “Nuova Famiglia” Onlus accompagnati dal Sindaco di Cesenatico Nivardo Panzavolta, Nadia Bertaggia responsabile Ausl di Cesena dell’Unità Operativa Disabili Adulti, Ivan Cecchini dirigente del settore Affari Generali del Comune di Bellaria Igea Marina, Filippo Giorgetti consigliere del Comune di Bellaria Igea Marina e alcuni rappresentanti della Fondazione. La volontà di dar vita a questa esperienza si afferma nel 2006 durante una visita dei rappresentanti dei comuni di Cesenatico e Bellaria Igea marina e della Fondazione “La Nuova Famiglia” Onlus ad Ale Kommun. Nella primavera del 2007 si è proceduto alla redazione del progetto, le cui richieste di sovvenzionamento furono inviate agli uffici competenti nei rispettivi paesi. Le richieste furono accolte e approvate e fu così che ebbe inizio la pianificazione vera e propria dello scambio. Il primo incontro tra i due gruppi di ragazzi disabili è avvenuto quest’anno. Nella settimana tra il 15 e 21 Aprile il gruppo dei sei ragazzi di Ale è stato ospite della “Nuova Famiglia” Onlus e con la partenza della delegazione italiana (formata in tutto da 18 persone, fra cui sei ragazzi disabili e quattro volontari della Fondazione) lo scambio giungerà al definitivo completamento. “Un’esperienza importante - afferma il sindaco di Cesenatico Nivardo Panzavolta- che, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, offre a tutti coloro che vi sono coinvolti l’opportunità di sperimentare come il confronto e lo scambio culturale possano costituire una vera e propria fonte di ricchezza”. Rivolto a ragazzi disabili e non di età inferiore ai 30 anni e finanziato dall’Unione Europea con un contributo complessivo di 14. 000 euro, il progetto vuole dare la possibilità a giovani di paesi diversi di incontrarsi, apprendere diverse abitudini e conoscere e confrontare gli strumenti utilizzati nell’assistenza disabili. Altrettanto fondamentale è la possibilità di stimolare nei partecipanti un senso di cittadinanza europea e dimostrare come persone diversamente abili possano avere un ruolo attivo nell’Europa di oggi e in quella di domani. Per la maggior parte di questi ragazzi questa sarà la prima volta in cui prenderanno un aereo, usciranno dall’Italia e si troveranno di fronte ad una realtà del tutto nuova. Sarà un’occasione per mettersi alla prova e superare confini non solo geografici ma anche culturali. .  
   
   
IL MAESTRO THEOCHARAKIS PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA OLTRE 50 ANNI DI OPERE ESPOSTE A ROMA  
 
 Roma, 8 ottobre 2008 - Inaugura venerdì 21 novembre alle 19 la retrospettiva di Basil Theocharakis Pittura: 1952 – 2008. Negli spazi espositivi del prestigioso Palazzo Venezia di Roma verranno presentate, per la prima volta in Italia, circa 200 opere del grande maestro greco, rappresentative del suo percorso artistico e capaci di rivelare l’originalità del suo idioma pittorico. Le opere esposte sono risalenti agli esordi della sua attività artistica, seguita all’apprendistato quinquennale presso la bottega del grande pittore greco Spiros Papalukàs, ma verranno inserite anche creazioni recenti. La mostra, curata da Τakis Μavrotàs, è suddivisa in unità, tra cui spiccano le opere del periodo astratto (1966-1980), quelle dedicate al “Monte Athos” (1995-2008), le composizioni appartenenti al ciclo delle “Nuvole” (1987-1993), delle “Paludi”(1992), dei “Paesaggi del fondale” (2001-2008), dei “Centri abitati” (2007), fino a quello dei “Paesaggi” (2007-2008). Il Sovrintendente al Polo Museale Romano Claudio Strinati, nel catalogo che accompagna la mostra, ne osserva le caratteristiche peculiari: “È un adoratore del disegno e della precisione. Non nel senso della raffigurazione fedele della realtà, ma della distribuzione armonica delle parti del quadro, che deve apparire un universo compiuto, in cui le forme e i colori si riflettono le une negli altri al fine di offrire allo spettatore la sensazione visiva del pittore nell’attimo in cui si pone di fronte al mondo che desidera raffigurare”. Prosegue Strinati: “Theocharakis nutre un amore profondo per il mare, e ne raffigura i fondali e la superficie come se si trattassero di un organismo vivente, cui l’artista anela e su cui egli desidera che puntiamo la nostra attenzione; il mare è quasi un amico, con il quale sussiste un dialogo incessante giammai turbato da fraintendimenti o da sentimenti negativi. In questo modo, la mano dell’artista viaggia sul quadro con freschezza assoluta e disponibilità a registrare gli stimoli offerti dalla vista. In certi punti del quadro, la pennellata si addensa, si compone e si decompone come se fosse stata colta da un vero e proprio sacro furore volto alla conquista delle forme e della loro essenza reale. In altri punti la pennellata si fa più morbida fin quasi a scomparire, ma anche in questo caso traspare la percezione etica dell’artista che non crea il quadro per idealizzare gli oggetti ma per coglierne l’essenza recondita, che inevitabilmente giova al nostro equilibrio spirituale e alla nostra indagine, conscia o inconscia, volta alla gioia del pensiero, che preannuncia sempre una grande soddisfazione per tutti coloro in grado di esercitarlo davvero”. Miltiadis Papanikolau, professore di Storia dell’arte presso l’Università Aristotele di Salonicco, nel catalogo-album ne elogia la tecnica: “Gli acquarelli di Theocharakis sono opere eseguite con arte impeccabile e secondo i principi tradizionali. Si tratta di opere a cui l’artista attende sin dalla giovinezza e grazie alle quali egli ha acquisito un’abilità straordinaria in una tecnica che per il nostro pittore assume in primo luogo i connotati dell’indagine. Nei quadri della maturità, la superficie pittorica si carica di energia mentre la musicalità dei toni pittorici aggiunge una dimensione paganeggiante a tutta la composizione in quanto il paesaggio greco vi è esaltato al massimo grado, e in particolare il dialogo del cielo e della terra con il mare; nel contempo, la successione dei monti scoscesi con la vegetazione e l’acqua tradiscono il bisogno dell’artista di abbandonarsi alla contemplazione poetica e alla metamorfosi lirica della realtà». In occasione della mostra, sono disponibili i seguenti cataloghi: Theocharakis. Pittura 1952-2008 contenente le opere più rappresentative del cinquantennale percorso artistico di Theocharakis e con i testi di Claudio Strinati, Ànghelos Delivoriàs, Chrìsanthos Christu, Μarina Lambraki-plaka, S. S. Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, Meri Michailidu, Claude Maulard, Dora Iliopulu-rogan, Dimitris Papastamos, Νelli Misirlì, Charis Kamburidis, Τakis Mavrotàs, Sania Papà e Gerard Xuriguera. Theocharakis. Αcquarelli 1990-2008 contenente gli acquarelli più rappresentativi, ispirati alla natura greca, con i testi di Miltiadis Papanikolau, Μarina Lambraki-plaka, Νelli Misirlì e Dora Iliopulu-rogan. Biografia Maestro Theocharakis Basil Theocharakis è nato al Pireo. Nel 1957 si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Atene. Nello stesso periodo ha frequentato lezioni di pittura presso il grande artista Spiros Papalukàs, docente presso la Scuola superiore di belle arti di Atene. Theocharakis ha presentato per la prima volta le sue opere nel 1957 nell’ambito del Festival internazionale dei giovani di Mosca, e durante la 5a Esposizione nazionale di pittura svoltasi ad Atene al Palazzo dello Zappio. Ha realizzato numerose mostre personali in Grecia e all’estero. Inoltre ha partecipato a numerose mostre collettive in Grecia, in Europa e negli Stati Uniti d’America. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private sia in Grecia (Pinacoteca nazionale ad Atene, Museo Vorrès, Pinacoteca Pieridis, Pinacoteca di Rodi, Pinacoteca delle Cicladi, Museo macedone di arte contemporanea, ministero ellenico della Cultura, ministero ellenico degli Esteri, Banca nazionale di Grecia, Banca commerciale di Grecia, Alpha Bank e Marfin-egnatìa Bank) sia all’estero. Le opere di Basil Theocharakis hanno più volte ottenuto i giudizi lusinghieri dei critici e degli storici dell’arte. Vive e dipinge ad Atene ed è membro della Camera ellenica delle arti figurative. Il governo francese lo ha nominato Cavaliere della Legion d’onore ed è “Megas Chartularios” del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Nel 2007 ha istituito la Fondazione per le arti figurative e per la musica “Basil e Marina Theocharakis”, organismo senza scopo di lucro che sorge in un edificio d’epoca nel cuore di Atene, in Vasilissis Sofias 9. .  
   
   
GOLF - L’EUROPEAN TOUR A MADRID CON CINQUE PRO ITALIANI  
 
Roma, 8 ottobre 2008 - L’european Tour va in Spagna per il Madrid Masters (9-12 ottobre) che si disputa al Club de Campo nella capitale iberica. Vi partecipano cinque italiani: Emanuele Canonica, Edoardo Molinari, Alessandro Tadini, Alessio Bruschi e Paolo Terreni in un torneo dal montepremi piuttosto basso di un milione di euro con prima moneta di 166. 660 euro. Canonica e Molinari hanno necessità di un grande risultato per cercare di entrare nella “zona carta” dell’ordine di merito dalla quale sono abbastanza lontani. Dato il montepremi in questa circostanza possono risolvere il problema solo con una delle prime due posizioni, ma con diritto di ampie speranze nel caso di piazzamento nelle due successive. Con altri risultati dovranno poi giocarsi le ultime chances nelle due prove che precedono il gran finale di Valderrama (Volvo Masters). La “stella” della gara sarà lo spagnolo José Maria Olazabal, ma vi sono insieme a lui altri ottimi giocatori come i connazionali Miguel Angel Jimenez e Gonzalo Fernandez Castaño, l’argentino Angel Cabrera, il tedesco Martin Kaymer, il gallese Bradley Dredge e il thailandese Thongchai Jaidee. Lpga Tour: Rientrano Cavalleri E Sergas - Silvia Cavalleri e Giulia Sergas saranno sul tee di partenza del Longs Drugs Challenge (9-12 ottobre) in programma al Blackhawk Country Club di Danville in California con un montepremi di 1. 200. 000 dollari. Nuovo confronto tra la statunitense Paula Creamer, vincitrice domenica scorsa del Samsung World Championship, e la messicana Lorena Ochoa, numero uno mondiale, giunta terza. Possono inserirsi nell’eventuale duello la norvegese Suzann Pettersen e numerose orientali tra le quali citiamo Yani Tseng, Seon Hwa Lee, Eun-hee Ji e In-kyung Kim. In Francia Si Conclude L’alps Tour - Si conclude, dopo 22 tappe, l’Alps Tour con il Masters 13 (9-12 ottobre) che si disputa al Pont Royal di Mallemort in Francia. Undici i giocatori italiani che prendono parte alla prova: Matteo Delpodio, Andrea Zanini, Andrea Signor, Simone Brizzolari, Alberto Campanile, Marco Guerisoli, Lorenzo Magini, Gianluca Piertrobono, Angelo Regno, Andrea Rota e Andrea Zani. Con un successo Delpodio avrebbe la possibilità di acquisire una delle cinque “carte” per il Challenge Tour 2008, che al momento sono nelle mani di cinque francesi tra i quali Julien Grillon non dovrebbe avere difficoltà a mantenere il primo posto. Il transalpino è tra i favoriti insieme ai suoi connazionali Victor Riu, Julien Guerrier e Adrien Mork. Il montepremi è di 50. 000 euro. Us Pga Tour: Terza Prova Delle Fall Series - Al La Cantera Golf Club di San Antonio, nel Texas, si disputa il Valero Texas Open (9-12 ottobre). E’ la terza delle sette prove delle Fall Series che chiudono l’Us Pga Tour e che determinano l’ordine di merito finale nella parte bassa della graduatoria, essendo già praticamente tutto deciso in quella alta. Tra i possibili protagonisti Chris Dimarco, Davis Love Iii, Justin Leonard, David Howell Iii, David Toms, il sudafricano Rory Sabbatini e Stephen Ames di Trinidad & Tobago. In paio 4,5 milioni di dollari dei quali $ 810. 000 andranno al vincitore. Tricolori Mid Amateur: Si Assegnano Gli Ultimi Due Titoli Stagionali - Sul percorso del Gol Club Monticello si assegnano gli ultimi due titoli italiani nei Campionati Nazionali Mid Amateur (10-12 ottobre) maschili e femminili. Entrambe le gare si giocano sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno. Nel torneo maschile, al quale prendono parte 78 concorrenti, difende il titolo Rodolfo Pesati (Alpino), ma sono numerosi i candidati alla vittoria tra i quali ricordiamo Franz Pfoestl (Passiria Merano), Filippo Clerici (Varese), Gianni Airaga (Alpino), Gianluca Bolla (Parco di Roma), Marco Villa (Tolcinasco), Federico Lang (Bogogno), e Loris Vento (Poggio dei Medici). Nel campionato femminile, con 22 partecipanti, la campionessa uscente Alessandra Salvi (Torino) per concedere il bis dovrà guardarsi in particolare da Giuliana Colavito (Monticello), Silvia Valli (Monticello), Roberta Polloni (La Margherita) e Camilla Gera Dettori (Bogogno), ma ci sono altre concorrenti in grado di competere per il successo. . .  
   
   
GOLF - IN AUSTRALIA IL CAMPIONATO DEL MONDO A SQUADRE FEMMINILE CON LE AZZURRE MARIANNA CAUSIN, ALESSIA KNIGHT, GIULIA MOLINARO  
 
Roma, 8 ottobre 2008 - Marianna Causin, Alessia Knight e Giulia Molinaro difendono i colori azzurri nel Women’s World Amateur Team Championship/espirito Santo Trophy ossia il Campionato Mondiale a squadre in programma ad Adelaide, in Australia, dall’8 all’11 ottobre sui due percorsi del Grange Golf Club, l’East Course (metri 5. 724, par 72) e il West Course (5. 622, par 72). Le azzurre sono seguite dalla capitana Laura Benazzo e dall’allenatrice Federica Dassù. La settimana successiva, dal 16 al 19 ottobre, avrà luogo il World Amateur Team Championship/eisenhower Trophy sui tracciati del Royal Adelaide Golf Club (metri 6. 593, par 72) e ancora del Grange Golf Club (West Course, metri 6. 335, par 72). La squadra azzurra sarà composta da Nino Bertasio, Federico Colombo e Andrea Pavan e sarà guidata dal capitano Lorenzo Silva e dall’allenatore Alberto Binaghi. Quest’anno verrà nuovamente superato il record di nazioni partecipanti, complessivamente 126 (72 maschili, 54 femminili) contro le 114 del 2006 in Sudafrica (70 maschili, 42 femminili). Nel torneo femminile difende il titolo la compagine sudafricana, che schierò nel 2006 Ashleigh Simon, poi divenuta pro a 18 anni e vincitrice di una gara nel Ladies European Tour, Stacy Bregman e Kelli Shean. L’italia si classificò 16ª con il trio Claire Grignolo, Marianna Causin, Anna Rossi. Difficile che le sudafricane possano ripetersi, ma sono tra le favorite insieme alle nazionali di Svezia, Stati Uniti, Francia, Giappone, Nuova Zelanda e Australia. Le azzurre hanno la potenzialità per disputare un torneo di buona levatura e potranno contare sull’esperienza già fatta nel campionato dalla Causin. Al Gc Margara Il Ladies Pgai Championship - La Pro-am della Speranza aprirà domani, martedì 7 ottobre, sul percorso del Golf Club Margara la tre giorni di golf che proseguirà poi con il Margara Ladies Pgai Championship (8-9 ottobre), che assegnerà il tricolore alle proettes iscritte all’associazione. La Pro Am della Speranza è un tradizionale evento d’autunno che si svolge al Gc Margara a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. La fondazione, presieduta da Allegra Agnelli, in quest’occasione riceve solitamente un contributo importante, pari a circa duecentomila euro. Nel tricolore Pgai, che mette in palio 20. 000 euro con prima moneta di 5. 000, si dividono il ruolo di favorite Diana Luna, Stefania Croce, Veronica Zorzi, Federica Piovano e la campionessa uscente Isabella Maconi. Lpga: Samsung World Championship A Paula Creamer - Paula Creamer ha vinto con 279 colpi (68 74 68 69) il Samsung World Championship, disputato sul tracciato sull’Ocean Course dell’Half Moon Bay Golf Club, ad Half Moon Bay in California, e al quale hanno preso parte venti selezionate proettes che si sono divise un milione di dollari. La ventiduenne statunitense ha preceduto di un colpo la coreana Song-hee Kim (280 - 69 73 70 68) e di due la messicana Lorena Ochoa, la norvegese Suzann Pettersen e le statunitensi Juli Inkster e Angela Stanford. Deludenti prestazioni della svedese Annika Sorenstam, 15ª con 291, e dell’australiana Karrie Webb. 16ª con 293. Per la Creamer, che ha ottenuto un assegno di 250. 000 dollari, è il quarto titolo stagionale e l’ottavo in carriera. Us Pga Tour: Primo Titolo Per Dustin Johnson - Il ventiquattrenne Dustin Johnson, professionista dal 2007 e alla prima stagione nell’Us Pga Tour, si è imposto con 279 colpi (72 68 70 69) nel Turning Stone Resort Championship, svoltosi all’Atunyote Gc di Verona nello stato di New York. Era il secondo dei sette tornei che fanno parte delle Fall Series e che determineranno l’ordine di merito finale dell’Us Pga Tour nella parte bassa della graduatoria, essendo già praticamente tutto deciso in alto. Al secondo posto l’australiano Robert Allenby (280 - 71 68 71 70), al terzo con 281 Steve Allan, Woody Austin, Mathew Goggin, Ryuji Imada, Robert Garrigus, Charles Howell Iii e Davis Love Iii. A Johnson è andato un assegno di 1. 080. 000 dollari su un montepremi di sei milioni di dollari. .