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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
MONTAGNA, FORMIGONI: INVESTIRE SENZA SPRECHI - 1 OLTRE 30 MILIONI PER LO SVILUPPO. 23 COMUNITA´ MONTANE DAL 2009  
 
 Regione Lombardia fa quadrato attorno alle 23 Comunità Montane e le sostiene premiando chi dimostra di realizzare i progetti presentati. Per questo mette a disposizione oltre 30 milioni di euro, di cui 19 derivanti dal Fondo per la Montagna 2008, 9 dalla legge regionale n. 6 del 2002 e 3 provenienti da economie riferite a riparti del Fondo Montagna tra il 2000 e il 2007. Ne deriva una significativa valorizzazione del territorio montano che in Lombardia corrisponde al 42% del totale. Questi alcuni dei temi affrontati oggi nella conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l´assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romani Colozzi, il presidente dell´Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani), Enrico Borghi, e il presidente della sezione lombarda dell´Uncem, Livio Ruffinoni. Con l´approvazione della legge regionale di riordino, in applicazione della Legge Finanziaria statale per il 2008 che ha demandato alle Regioni il compito di rivedere la disciplina delle Comunità montane per ridurne i costi di funzionamento, la Lombardia ha portato da 30 a 23 il numero delle Comunità mediante stesse, l´accorpamento - e non la soppressione - di quelle esistenti, aggregandole in nuove zone omogenee. Sono stati raggiunti gli obiettivi di risparmio previsti dalla normativa statale con la diminuzione dei componenti degli organi (assemblea e giunta esecutiva) da 2. 000 a 500, con un conseguente abbattimento delle indennità. Il nuovo assetto delle Comunità montane sarà effettivo a decorrere dalle elezioni amministrative del 2009. "Nelle prossime settimane sarà discusso il Codice delle Autonomie che disegnerà l´assetto istituzionale della Repubblica" spiega il presidente Formigoni. "Riteniamo - ha aggiunto - che non abbia senso abolire le Comunità montane come qualcuno propone: sarebbe inutile, penalizzante e anti economico. E´ necessario invece pensare, a livello nazionale, ad una strategia di rilancio della montagna: in primo luogo con la definizione di parametri precisi e logici attraverso i quali definire i criteri di montanità; in secondo luogo con l´annullamento degli sprechi e con il sostegno alle insostituibili funzioni delle Comunità montane (quali ad esempio la prevenzione del rischio idrogeologico, lo sviluppo e tutela del territorio, la prevenzione di incendi boschivi, l´organizzazione di squadre antincendio oltre ad altre attività legate all´agricoltura e alle foreste)". "E´ importante sottolineare - ha poi affermato l´assessore Colozzi - che la nostra legge produrrà un risparmio di risorse pubbliche di 4. 345. 403 euro. Inoltre, la nostra Regione, da sempre punto di riferimento innovativo per la finanza pubblica a livello nazionale, compie un ulteriore passo in avanti nel settore: la legge prevede infatti norme di riordino dei bilanci delle Comunità montane, così da renderli confrontabili e trasparenti con l´obiettivo di valorizzare l´eccellenza e la virtuosità, penalizzando eventuali diseconomie". "La nostra opera di razionalizzazione - hanno detto ancora il presidente Formigoni e l´assessore Colozzi - trae origine dall´esigenza di valorizzare le Comunità montane come enti che sono stati importanti per lo sviluppo e la tutela del territorio e possono ancora svolgere un ruolo significativo nell´ottica della gestione in forma associata delle funzioni comunali nei territori montani. " In questa fase di ridefinizione del quadro normativo delle Comunità montane anche a livello nazionale il presidente Formigoni e l´assessore Colozzi hanno evidenziato i due punti fondamentali da tenere in considerazione: la regionalizzazione del Fondo per la Montagna, superando così le attuali sperequazioni per effetto delle quali il Ministero dell´Interno attribuisce risorse ponendo tutte le Regioni sullo stesso piano, la riclassificazione dei Comuni montani in base a criteri e parametri oggettivi e la richiesta di riconoscimento europeo dello status di territorio montano, condizione indispensabile per usufruire dei finanziamenti specifici da parte dell´Unione Europea. (Ln - segue) Questo il riparto degli oltre 30 milioni di euro fra le Comunità montane lombarde e i Comuni capoluogo in parte montani. * Oltrepo´ Pavese 1. 290. 324 * Alto Garda Bresciano 981. 544 * Valle Sabbia 2. 417. 677 * Val Trompia 1. 188. 066 * Valle Camonica 2. 378. 305 * Sebino Bresciano 682. 048 * Monte Bronzone E Basso Sebino 561. 946 * Alto Sebino 566. 167 * Valle Cavallina 597. 077 * Valle Seriana Superiore 1. 354. 236 * Val Di Scalve 996. 682 * Val Seriana 917. 038 * Val Brembana 1. 286. 638 * Valle Imagna 817. 409 * Valle San Martino 475. 943 * Lario Orientale 875. 180 * Valsassina 959. 184 * Triangolo Lariano 904. 969 * Lario Intelvese 777. 830 * Alpi Lepontine 1. 064. 023 * Alto Lario Occindentale 840. 786 * Valtellina Bormio 2. 328. 621 * Valtellina Tirano 1. 073. 421 * Valtellina Sondrio 1. 534. 618 * Valtellina Morbegno 1. 091. 768 * Valchiavenna 1. 290. 076 * Valceresio 632. 903 V * Valganna E Valmarchirolo 469. 902 * Valli Del Luinese 716. 170 * Valcuvia 631. 117 * Como 38. 168 * Lecco 67. 379 * Sondrio 115. 732 * Varese 43. 938 Totale 31. 966. 885 .  
   
   
VERTICE IN REGIONE LOMBARDIA -ORGANIZZAZIONI AGRICOLE CONFRONTO A TUTTO CAMPO SUI TEMI PRINCIPALI DEL SETTORE  
 
Milano - "Istituzioni e mondo agricolo lombardi si muoveranno con una ´posizione lombarda´, decisa ed univoca. Lavoreremo in sinergia sulle tematiche strategiche e sensibili per la Lombardia, per arrivare alle trattative ministeriali e comunitarie con una voce sola, che sostenga i reali interessi e le istanze del nostro territorio". Lo ha affermato l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, nell´incontro avuto il 7 ottobre con i rappresentanti delle Organizzazioni professionali del mondo agricolo, Nino Andena (Coldiretti), Francesco Bettoni (Confagricoltura), Mario Lanzi (Cia), nel quale ha ribadito la linea di impegno e rigore dell´Amministrazione regionale sui temi e i problemi di maggior interesse per l´agricoltura lombarda, tra quali in particolare la direttiva nitrati, la situazione del comparto lattiero- caseario, la gestione delle risorse idriche. Ferrazzi: "Gioco di squadra e rispetto delle regole" - "Le situazioni complesse che interessano il nostro sistema agricolo - ha aggiunto Ferrazzi - potranno essere affrontate al meglio solo facendo gioco di squadra. L´impegno di tutti e il pieno rispetto delle regole, senza eccezioni, sono condizioni fondamentali per permettere all´agricoltura lombarda di rafforzare il suo ruolo di leader nel Paese". "In materia di nitrati - ha spiegato Ferrazzi - alla scadenza del 30 settembre risultano avviati circa 22. 000 procedimenti. Una forte testimonianza dell´attenzione delle aziende agricole al rispetto delle disposizioni del programma d´azione regionale, nonostante la sua complessità. Per questo abbiamo avviato un percorso formativo rivolto ai funzionari delle Province, delle Organizzazioni professionali, di Arpa, Ersaf, Associazioni allevatori (regionale e provinciali), agronomi, periti agrari e agrotecnici, con lo scopo di perfezionare la loro competenza per l´utilizzo del sistema informatico. Nel complesso fino ad ora sono state già coinvolte oltre 200 persone". Prezzo del latte, Regione pronta a un ruolo di mediazione - Durante l´incontro si è parlato anche di quote latte, di legge 119 e accordo interprofessionale sul prezzo del latte. "L´impegno di Regione Lombardia - ha detto ancora l´assessore Ferrazzi - si basa sui valori della responsabilità e della legalità, ritenuti le garanzie migliori per la correttezza dell´intera filiera, dai produttori in regola ai consumatori, nel nome della trasparenza del sistema e sulla sicurezza e qualità del prodotto. Riguardo al prezzo del latte, confermo la mia disponibilità a svolgere un ruolo di mediazione istituzionale nel momento in cui si riaprirà la trattativa. Regione Lombardia può accompagnare questo dialogo nella filiera finalizzando al meglio i propri strumenti di intervento se collegati ad accordi di filiera: penso alle risorse derivanti dall´applicazione del Programma di Sviluppo Rurale e soprattutto ai progetti concordati". Pronti all´appuntamento con l´Expo Un incontro positivo, questo, per l´assessore Ferrazzi. "che conferma il rapporto di proficua collaborazione tra Regione Lombardia e le Organizzazione professionali lombarde degli agricoltori, nella volontà comune di fare sistema per affrontare le criticità e le sfide sulle quali si gioca il futuro e la competitività della nostra agricoltura". "In vista del prossimo Expo - ha concluso Ferrazzi - dobbiamo presentarci all´appuntamento giocando tutte le nostre carte vincenti in termini di potenzialità, puntando sulle caratteristiche salienti della nostra agricoltura che sa coniugare, con giusto equilibrio, la modernità e l´efficienza tipica dei lombardi con il rispetto per la tradizione, per la storia, per l´ambiente". . .  
   
   
GIORNATA REGIONALE DELLA ZOOTECNIA (15 OTTOBRE, CUNEO) UN CONFRONTO PER AFFRONTARE LE SFIDE DI MERCATO - COINVOLTE TUTTE LE FILIERE: BOVINI, SUINI, POLLAME, CONIGLI, OVICAPRINI  
 
La Regione Piemonte riunisce tutte le filiere della zootecnia piemontese per una giornata di confronto e di analisi del comparto, uno dei settori portanti dell’economia agroalimentare regionale che sta affrontando una situazione economica difficile. L’obiettivo è quello di elaborare linee di sostegno e di valorizzazione condivise. La giornata si svolgerà mercoledì 15 ottobre a Cuneo, uno dei centri più significativi della produzione zootecnica in Piemonte, presso il M. I. Ac. (il Mercato all’ingrosso agroalimentare) e vedrà protagoniste le cinque filiere della carne piemontese: bovina, suinicola, avicola (pollame), cunicola (conigli), ovicaprina (capre, pecore). “Con questa giornata regionale - spiega l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco – vorremmo dare un segnale forte al comparto zootecnico e raccogliere le sollecitazioni e le preoccupazioni provenienti dal mondo produttivo e dalla filiera nel suo complesso sulle difficoltà che si trovano ad affrontare in questo momento e sulle nuove sfide di mercato. Abbiamo coinvolto le filiere delle carni in un lavoro preparatorio, fatto di analisi e di proposte di azione, che verranno condivise e dibattute il 15 ottobre, anche con l’aiuto di esperti che ci forniranno il quadro nazionale e internazionale. Mi auguro sia un’occasione importante di confronto costruttivo con allevatori, trasformatori, organizzazioni professionali e di categoria, enti e istituzioni. ” Il programma prevede, a partire dalle 9,30, dopo i saluti istituzionali, l’intervento di apertura dell’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco. Claudio Federici di Ismea illustrerà la situazione nazionale e internazionale e i principali comparti produttivi, mentre Stefano Aimone di Ires Piemonte evidenzierà i punti di forza e le criticità delle filiere da carne in Piemonte e Gianfranco Corgiat Loia, Responsabile della Direzione Agricoltura della Regione, sottolineerà il contesto produttivo e i valori di riferimento della zootecnia da carne. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle filiere (Simone Mellano per la filiera bovina, Mauro Marengo per la suinicola, Gianluca Capetta per l’avicola, Guido Monge per la cunicola e Giorgio Cigalino per l’ovicaprina). Dopo la colazione di lavoro, il pomeriggio si aprirà con il dibattito “Nuovi orizzonti, nuove sfide: contributi per una strategia” e le conclusioni saranno affidate all’Assessore Mino Taricco. Per ragioni organizzative, è necessaria la conferma di partecipazione (segreteria del convegno tel. 011 4321680) entro il 10 ottobre. .  
   
   
CAGLIARI - NUOVI GAL, SECONDA FASE DEL PROGRAMMA LEADER 2007-2013  
 
Inizia la nuova fase che porterà alla costituzione dei nuovi Gal (Gruppi di azione locale) dopo che si è conclusa con successo la precedente programmazione 2000-2006, che ha portato alla spesa di 36 milioni di euro per le zone interne. Per i prossimi sette anni, grazie agli Assi 3 e 4 del Programma di sviluppo rurale, arriveranno ben 169 milioni (circa 263 con le quote dei soggetti privati). Il bilancio dei "vecchi" Gal e le prospettive dei nuovi soggetti locali sono stati al centro del vertice convocato venerdì scorso dall´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis proprio a Baradili, dove ha incontrato sindaci, gli amministratori degli attuali Gruppi di azione locale e i referenti dei 13 partenariati pubblico-privati che hanno fatto domanda per la nascita dei nuovi Gal. "Qui a Baradili - ha detto l´assessore Foddis - comincia una nuova sfida per ridare vivibilità e offrire nuovo sviluppo e fiducia alle aree interne della Sardegna, sulle quali la Regione crede molto. E oggi non c´è solo la volontà politica, ma anche uno strumento finanziario e di programmazione, il Psr, nel quale i fondi per le aree interne e dell´approccio Leader sono addirittura il 15 per cento del totale destinato alla nostra Isola. Ma se i finanziamenti non mancheranno, occorre saperli spendere e su questo fronte la progettualità e l´apporto dei soggetti privati saranno determinanti. Gli ottimi risultati dei Gal della precedente fase fanno ben sperare, e la Regione, assieme alle Agenzie agricole, continuerà a fare la sua parte dando sostegno alle idee e ai piani dei nuovi soggetti. Entro novembre, ma speriamo già entro questo mese - ha fatto sapere l´assessore - sarà pronto il nuovo bando per la costituzione dei Gal e dei Piano di sviluppo locale". Maria Ibba, direttore del Dipartimento per la multifunzionalità dell´impresa agricola e per lo sviluppo rurale di Laore, ha assicurato il massimo impegno dell´agenzia anche nella seconda fase, con attività di accompagnamento, di animazione e promozione nei territori coinvolti. . .  
   
   
ENERGIA: INCONTRO A PALUZZA SU UTILIZZO BIOMASSE LEGNOSE  
 
 Le fonti energetiche rinnovabili di origine agricola e forestale (in particolare quelle riferite alla valorizzazione energetica delle biomasse legnose e del biogas) presentano notevoli vantaggi tecnici ed economici, legati - questi ultimi - anche alle risorse finanziarie messe a disposizione degli operatori dal Programma di Sviluppo Rurale regionale del Friuli Venezia Giulia. Per questo la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali della Regione ha organizzato un incontro informativo focalizzato su questi temi, che si terrà giovedì 9 ottobre alle ore 20. 00 nel Centro servizi per le foreste e le attività della montagna a Paluzza. Interverrà l´ing. Wilfried Klauss, titolare della Alpen Adria Energie Gmbh di Kötschach - Mauthen, primaria impresa austriaca specializzata nella realizzazione di impianti alimentati da energie rinnovabili. Introdurrà l´argomento il direttore del Servizio gestione forestale e antincendio boschivo della Regione, Emilio Gottardo, per illustrare le finalità dell´iniziativa e le opportunità economiche offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Friuli Venezia Giulia per la valorizzazione delle biomasse legnose e la realizzazione di impianti a biogas. La partecipazione è libera e vi sarà spazio per domande ed approfondimenti sugli argomenti trattati. Ulteriori informazioni possono essere richieste telefonicamente (0432 5555868) o via mail (claudio. Vigna@regione. Fvg. It). .  
   
   
ROMANIA, CRISI NEL SETTORE DEI CEREALI MA RADDOPPIA LA PRODUZIONE DESTINATA AI BIOCARBURANTI  
 
La produzione di mais e granturco non raggiungerà il volume, previsto all´inizio dell´anno dal Ministero dell´Agricoltura romeno, di 10 milioni di tonnellate. Ne dà notizia l´Ice. A causa delle inondazioni prima e in seguito della siccità, si prevede che per l´anno in corso il raccolto ammonterà a circa 7 milioni di tonnellate di granoturco; quantitativo, questo, che non potrà garantire il soddisfacimento del fabbisogno alimentare del 2008/2009. Secondo Viorel Matei - presidente della Federazione Nazionale degli Agricoltori Romania - la produzione media per ettaro di mais sarà di circa 2,6 tonnellate, mentre l´area impiegata per questa coltura sarà di 2,6 milioni di ettari. Inizialmente, per l´anno 2008, per la produzione di mais gli agricoltori avevano fissato un prezzo di 0,13 euro/kg, ma ora sostengono che, se la produzione non raggiungerà i 10 milioni di tonnellate, il prezzo salirà a 0,19 euro/kg. In tali circostanze, il raccolto potrebbe portare nelle casse dei produttori tra 950 milioni e 1,33 miliardi di euro. Rispetto al 2007, quest´anno, a livello nazionale, l´area dedicata alla coltivazione di grano è cresciuta del 15 per cento, ovverosia da 5,6 milioni a 6,6 milioni di ettari. Gli aumenti sono stati registrati nelle colture di granoturco (dove la superficie coltivata da 2,1 milioni è passata a 2,6 milioni di ettari), seguite dalle colture di frumento (per le quali sono stati impiegati 2,1 milioni di ettari, rispetto a 1,9 milioni di ettari del 2007). Anche le grandi società hanno preso le loro precauzioni: così, ad esempio, la Interagro - una delle più grandi aziende produttive romene, che gestisce circa 50. 000 terreni agricoli - per il 2008 ha assegnato 15. 000 ettari alla coltivazione di mais, vale a dire il doppio rispetto allo scorso anno, ma la produzione sarà destinata al fabbisogno della fabbrica di biocarburanti detenuta dalla stessa società. .  
   
   
BENEVENTO: MENÙ A KM 0 PER LE SCUOLE DEL TERRITORIO  
 
Risotto ai carciofi di Pietrelcina, polpette di carne marchigiana, caciocavallo di Castelfranco in Miscano, mela annurca campana: i menù offerti dalle mense scolastiche ed universitarie della provincia di Benevento potrebbero così puntare sulla qualità del cibo con un occhio alla sostenibilità ambientale, alla salute e alle tipicità locali. Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento, lancia l’ipotesi di un tavolo di lavoro tra Istituzioni, scuole, enti locali, università, Adisu (Azienda Diritto allo studio), sistema imprenditoriale, Asl e Camera di Commercio, perché i piatti che ogni giorno vengono serviti nelle mense scolastiche e universitarie della provincia di Benevento possano contenere prodotti locali, provenienti dal territorio. “Potremmo realizzare – afferma il presidente Masiello – per la ristorazione scolastica un menù a chilometri zero, che già sta diventando un valore aggiunto per la ristorazione turistica, un progetto teso ad accorciare la filiera che sempre più allontana produttore e consumatore, assicurando così un notevole risparmio economico; in questo modo, oltre ad ottenere prodotti freschi e di stagione, verrebbe sensibilmente ridotto il tragitto compiuto dai prodotti, fornendosi dalla fitta rete locale di produttori. Si attiverebbe, così, una notevole leva per lo sviluppo territoriale, in quanto contribuirebbe alla sinergia del sistema produttivo con quello istituzionale”. Inoltre i prodotti non percorrerebbero lunghe distanze con mezzi di trasporto che indubbiamente contribuiscono alle emissioni inquinanti. Le imprese che operano nel settore della refezione scolastica, con la costituzione di appositi gruppi di acquisto, potrebbero rifornirsi principalmente dal territorio: le mele, ad esempio, potrebbero arrivare dalla Valle Caudina, l’olio extravergine d’oliva dalla Valle Telesina, i carciofi da Pietrelcina, la carme marchigiana dai paesi del Fortore e le mele annurca da Sant’agata dei Goti. Promozione e valorizzazione delle tipicità locali ma anche educazione alimentare. “Crediamo che scegliere prodotti di stagione e tipici sia più sano – afferma il presidente Masiello – e sarebbe una soluzione che coniugherebbe la vocazione salutista, perseguita dalle istituzioni scolastiche, dalle Asl e degli Enti locali, al legame con il territorio. In questo modo anche sulle tavole delle mense scolastiche promuoveremo e valorizzeremo i prodotti locali, tutelando la salute dei nostri studenti”. .  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: PRATI STABILI, 20/10 SCADENZA DOMANDE CONTRIBUTI  
 
E´ fissato al 20 ottobre prossimo, per l´annualità 2008, il termine ultimo per richiedere alle Amministrazioni provinciali del Friuli Venezia Giulia il contributo previsto dalla Legge regionale 9/2005 e successive modifiche, che tutela i prati stabili di pianura. Un contributo di 250 euro ad ettaro sarà infatti destinato a chi si impegnerà al mantenimento dei prati stabili e delle formazioni erbacee che vegetano su terreni che non hanno subito dissodamento mediante aratura o erpicatura e sono mantenuti attraverso la sola operazione di sfalcio e l´eventuale concimazione. Per beneficiare del contributo bisogna essere proprietari o conduttori - priorità sarà data agli imprenditori agricoli professionali - e non aver richiesto per lo stesso fondo agricolo altre sovvenzioni. Per le annualità future, la domanda andrà inoltrata entro il 31 marzo di ogni anno alle Amministrazioni provinciali. La richiesta di contributo deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, rilasciata dal proprietario o dal conduttore, attraverso la quale si assicura che il controllo della vegetazione è avvenuto tramite l´esecuzione di due o più sfalci con l´asporto della biomassa ottenuta, nonché attraverso il controllo delle infestanti perenni o, in alternativa, con l´attività di pascolo. Requisito necessario è che il fondo per il quale si richiede la sovvenzione sia compreso nell´inventario cartografico - approvato con la delibera della Giunta regionale n. 2166 del 14/07/2007 - che può essere consultato al sito web della Regione www. Regione. Fvg. It alla voce "ambiente e territorio/biodiversità/prati stabili/servizi". La disposizione del contributo fa riferimento alla legge regionale 29 aprile 2005 n. 9 "Norme regionali per la tutela dei prati stabili regionali" che, per le superfici di pianura che presentano tipologie vegetali prative, prevede espressamente il divieto di riduzione della superficie, ogni intervento diretto alla modificazione del suolo e del livellamento del terreno o al riporto di materiale, la semina o la piantagione di specie arboree o arbustive non appartenenti all´associazione vegetale interessata. .  
   
   
PIACENZA: CELEBRAZIONE DELLA COPPA D’ORO  
 
Lunedì 13 ottobre 2008 si terrà, nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni di Piacenza, la seconda edizione della manifestazione Coppa d’Oro, un evento organizzato dalla Camera di Commercio di Piacenza per celebrare quella che è considerata la Regina dei salumi piacentini, la Coppa. L’evento quest’anno si arricchisce di una novità: verrà proposto, ai giornalisti presenti, un approccio sensoriale alla Coppa, per riuscire ad apprezzarne e riconoscerne oltre alle qualità organolettiche, anche il profilo emozionale che l’assaggio riesce ad evocare. I due esperti d’eccezione convenuti per l’occasione sono Luigi Odello, presidente del Centro Studi e formazione assaggiatori, e Mario Fregoni, docente di Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza e noto conoscitore di vini. I due “guideranno” i partecipanti in un percorso di degustazione di coppa piacentina Dop a vari livelli di stagionatura, con l’abbinamento a vini Doc locali pregiati. Dopo il convegno, il pomeriggio sarà allietato dalla cerimonia di premiazione che vedrà la conduttrice televisiva Barbara Chiappini, assegnare il premio Coppa d’Oro a due illustri personaggi: Carlo Cannella, presidente Inran, e il maestro Filippo Chiappini Dattilo, chef di fama internazionale. Nell’occasione la Giunta camerale ha deciso anche di attribuire un premio alla memoria di Renzo Buvoli che è stato amministratore della Camera di Commercio ed ha promosso l’istituzione del consorzio per la promozione e valorizzazione dei salumi tipici piacentini. L’ultimo appuntamento della giornata sarà con l’Orchestra Giovanile “L. Cherubini” . La partecipazione è libera e gratuita. .  
   
   
LA CUCINA SCIENTIFICA DI ETTORE BOCCHIA PER CELEBRARE UNA DATA STORICA DELLA FISICA MONDIALE: L´INAUGURAZIONE DEL GRANDE LHC, IL 21 OTTOBRE AL CERN DI GINEVRA, ALLA PRESENZA DI 20 CAPI DI STATO.  
 
Mancano solo poche settimane per le cerimonie che sigleranno un momento particolarmente significativo nella storia delle conoscenze scientifiche: l´inaugurazione ufficiale del Large Hadron Collider (Lhc), l´acceleratore di particelle lungo 27 km, che permetterà alla comunità scientifica di capire meglio le origini dell´universo. L´inaugurazione si svolgerà il 21 ottobre alla presenza dei 20 Capi di Stato europei membri del Cern che hanno partecipato al progetto del Lhc, iniziato più di 10 anni fa. Saranno presenti anche 42 delegazioni, membri dell´Unesco e della Commissione Europea, e alcuni premi Nobel di Fisica che arriveranno al Cern per sottolineare l´importanza di questo incredibile avventura. A conclusione della cerimonia, ai 1. 500 invitati verà servito un buffet preparato dallo chef italiano Ettore Bocchia del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio. Oltre all´orgoglio di vedere "on stage" un cuoco italiano, la scelta è anche particolarmente significativa. Ettore Bocchia è infatti il primo cuoco italiano che ha studiato fisica della materia (con professori di fisica e chimica dell´Università di Parma e più recentemente dell´Università di Ferrara) e che, fino dal 2002, ha portato le sue conoscenze fuori dalle aule universitarie facendole entrare nella cultura di un grande ristorante e conquistando nel 2005 una stella Michelin. Il bagaglio culturale e tecnico di questo giovane cuoco di lunga esperienza, capace di sposare conoscenze scientifiche e pura tradizione italiana, permette anche a Ettore Bocchia di affrontare senza tremori anche i grandi numeri. La sua direzione dei due ristoranti del lussuoso Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio sul Lago di Como (Terrazza Serbelloni e Mistral) lo mette quotidianamente a confronto con una clientela preparata ed esigente. Per Costa Crociere segue i ristoranti gourmet e collabora con il reparto Ricerca e Sviluppo, affrontando le problematiche di un milione di passeggeri per cui la cucina è una parte integrante del piacere della crociera. Questa doppia investitura è il marchio di garanzia che ha portato alla scelta di Ettore Bocchia per questa cerimonia votata all´innovazione. .  
   
   
I CUOCHI ITALIANI ALLE OLIMPIADI DELLA CUCINA – PRESENTAZIONE A VENEZIA  
 
 In vista delle ormai prossime Olimpiadi dell’Arte Culinaria – Ika 2008, in programma a Erfurt, in Germania, dal 19 al 22 ottobre, il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato, il presidente della Federazione Nazionale Cuochi Paolo Caldana e il presidente dell’Unione Cuochi del Veneto Graziano Manzatto presenteranno oggi mercoledì 8 ottobre all’Hotel Danieli di Venezia, la partecipazione italiana alla manifestazione. All’iniziativa, che inizierà alle ore 11, saranno presenti anche le due squadre del Veneto: il Team Intagliatori e il Team Veneto Chef. Al termine, al “Caffè Florian” in Piazza San Marco, sarà proposto un esempio dell’accoglienza che accompagnerà i cuochi italiani a Erfurt, dove ospiti, “atleti” e visitatori potranno gustare alcune delle migliori preparazioni tipiche italiane e venete. .  
   
   
ALL’ACANTO, IL FESTIVAL DEL TARTUFO  
 
Anche quest’anno il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia, uno dei gioielli della Dorchester Collection, continua a celebrare i prodotti tipici di stagione con un festival esclusivo cui protagonista sarà il più prezioso frutto della terra, oggetto da collezione per palati sopraffini: il tartufo. La serata inaugurale, cui parteciperanno i clienti più illustri dell’albergo milanese, è prevista per il 15 ottobre ed è organizzata in collaborazione con la tenuta umbra San Pietro a Pettine, da cui provengono i succulenti tartufi. Il menu d’occasione, nato dalla sublime creatività dello chef Fabrizio Cadei, si apre con vellutata di pastinaca, uova di quaglia Poached e lamelle di tartufo bianco. A seguire, carpaccio di vitello con crema di Caprino e tartufo bianco. Sotto consiglio dello Chef Sommelier Michele Garbuio, accompagna la carne un Rosso di Montefalco riserva 2005 – Arnaldo Caprai. La carta propone, inoltre, casoncelli con verdure autunnali e salsa al tartufo bianco, sublimati da un Sagrantino di Montefalco Colle Piano 2005 – Arnaldo Caprai, e carré d’agnello Irlanda in crosta con duxelle di tartufo nero e funghi, che si sposa magistralmente con un Sagrantino di Montefalco 25 anni 2005 – Arnaldo Caprai. A chiusura di un momento tanto delizioso quanto esclusivo, non poteva mancare la sfogliatella con lamponi e bavarese al tartufo bianco abbinata a un Sagrantino di Montefalco passito 2005 – Arnaldo Caprai. Il Festival del Tartufo dell’Acanto seguirà poi fino al 30 ottobre e sarà offerto a € 120. 00 a persona, bevande escluse. In esclusiva, durante la sola serata inaugurale del 15 ottobre, il costo del menu includerà anche la raffinata selezione di vini segnalati sopra, abbinati per l’occasione dal nostro Chef Sommelier Michele Garbuio. Acanto@hotelprincipedisavoia. Com Tenuta San Pietro a Pettine Trecento ettari di boschi secolari con tartufaie protette e riservate; una pieve romanica del Xiii secolo D. C. Che dà il nome alla tenuta dominante la suggestiva valle tra Assisi e Spoleto. Tutto questo è San Pietro a Pettine, un luogo dell’anima come lo fu per San Francesco, che qui amava sostare, e lo è ancora oggi per chi si prende cura di questo dono del nostro bel paese. .  
   
   
CAFFÈ KIMBO GOLD MEDAL PROTAGONISTA DELL’ULTIMO SPETTACOLO CON GIGI PROIETTI, “CENA GALANTE”  
 
Grand soiré sulla nave Kimbo addobbata a festa. La serata si preannuncia promettente. Durante una cena galante, Gigi Proietti viene corteggiato da una bellissima ragazza: gli dice che la crociera è stata indimenticabile e che lui è stato fantastico. Continua poi nel corteggiamento lasciandogli intendere che fra loro è nato qualcosa. Gigi non si lascia di certo sfuggire l’occasione e ribatte che ciò che è nato fra di loro “ è qualcosa come……”. Ma sul più bello arriva l’immancabile Esposito che interrompe i piccioncini con l’annuncio che è arrivato Caffè Kimbo Gold Medal. Non vuole proprio lasciarli soli e inizia a sottolineare tutte le caratteristiche di questa miscela di pregiati caffè di alta qualità, il gusto pieno, l’ aroma ricco……. La coppia vorrebbe rimanere nuovamente appartata e Gigi tenta di far capire ad Esposito che non è il momento di dilungarsi troppo. Quindi trova lo stratagemma per farlo allontanare, suggerendogli che lo sta chiamando una cliente di un altro tavolo (in realtà la voce femminile che richiama l’attenzione di Esposito, altro non è che la voce di Gigi). Finalmente Esposito se ne va e, così, Gigi tenta di riprendere il discorso lasciato a metà. Ma, la ragazza è stata “rapita” da Caffè Kimbo Gold Medal, tanto da ritenerlo “proprio un caffè fantastico…. ,per momenti…. ”. E’ Gigi che finisce la frase, suggerendo “…d’oro”. La scena si chiude con il noto claim: “Caffè Kimbo Gold Medal…. A me me piace!”, ma la ragazza un po’ risentita e, al tempo stesso, preoccupata chiede a Gigi: “Ed io?”. E lui di risponde sornione:“Pure”. .  
   
   
ARBE PRESENTA LE SUE ERBE AROMATICHE E SPEZIE ITALIANE. BIOLOGICHE E BIODINAMICHE. TANTO GUSTO, ZERO CALORIE, PER PIATTI STUZZICANTI MA LEGGERI.  
 
Le Erbe Aromatiche e le Spezie di alta qualità biologica e biodinamica Arbe aggiungono sapore a ogni ricetta senza pesare sulla linea. Delicate o piccanti, regalano in modo naturale una marcia in più anche ai piatti più semplici. Ne basta solo un pizzico per dare nuovo gusto, permettendo di ridurre drasticamente sale e inutili ingredienti, con grandi benefici salutari. In quest’ottica Arbe propone Insaporitori di sole Erbe Italiane Biologiche Senza Sale. Non dimentichiamo che, fin dall’antichità, erbe e spezie sono state un’ottima risorsa per la salute. - Ogni Erba Aromatica Arbe proviene dalla propria zona tipica di coltivazione italiana: il Peperoncino è Siciliano, il Basilico è Ligure, la Menta è Piemontese, l’Origano è Siciliano e così via, del resto l’Italia è sempre stata il paese delle migliori Erbe Aromatiche! - Le Spezie Arbe invece, essendo originarie dei paesi tropicali, sono acquistate solo da Aziende che le producono nel rispetto delle regole del Commercio Equo e Solidale. Favorire e sostenere questi agricoltori biologici locali contribuisce a migliorare e sviluppare, senza alcun sfruttamento, la loro vita e la loro economia. La tipicità di tutti i prodotti è ancor più evidenziata sulla tabella di tracciabilità (unica nel settore!), riportata su ogni singolo astuccio, che indica anche il luogo di coltivazione dei prodotti. Le caratteristiche aromatiche di tutta la gamma sono esaltate dal metodo di coltivazione biodinamico (Demeter) e biologico (Ifoam). Entrambi escludono l’utilizzo di concimi e antiparassitari chimici, imponendo criteri di coltivazione assolutamente naturali. Le stesse regole, applicate anche durante la loro essicazione e conservazione, che avviene sul luogo di produzione e a poche ore dalla loro raccolta, permettono di ottenere alimenti di qualità veramente superiore. I consumatori attenti e consapevoli, saranno lieti di utilizzare tali prodotti di alta qualità sapendo che i contenitori non sono solo pratici ma anche rispettosi dell’ambiente ed ecologici al 100%. Difatti, l’astuccio è realizzato accoppiando al cartoncino di pura cellulosa due strati ottenuti dal mais proteggendo e conservando tutte le qualità organolettiche. Perfino il tappo è ottenuto dalla lavorazione di materiali vegetali! L’intera confezione quindi, composta solo da prodotti vegetali, presenta evidenti benefici in termini d’inquinamento e produzione di rifiuti. L’assortimento di Erbe e Spezie di alta qualità biologica e biodinamica Arbe, formato da 23 varietà, è in distribuzione nei migliori supermercati italiani a €2. 90. Perché fanno bene Migliorano i sapori dei cibi, quindi migliorano la nostra alimentazione. Contribuiscono a stimolare i sensi e alzano il tono dell’umore. Facilitano la digestione. I loro oli essenziali stimolano l’attività gastrica. Aumentano le difese immunitarie. Gli oli essenziali sono antimicrobici naturali e proteggono l’intestino. Specie le Spezie difendono l’apparato digerente dalle infezioni favorendo il transito intestinale. Consentono di usare meno sale. Il loro sapore permette di abbattere l’apporto di sodio quindi diminuiscono i rischi d’ipertensione. Accompagnano uno stile di vita salutistico ed ecologico. .  
   
   
POLASE: L’INTEGRATORE DI MAGNESIO E POTASSIO, PER RITROVARE LE FORZE  
 
* Magnesio: per tenere lontano lo stress. Il Magnesio oltre ad avere un ruolo primario nella produzione di energia è anche il minerale che tiene lontano stress e tensioni e una sua carenza può rendere stanchi e nervosi. Perché è necessario · Partecipa in modo diretto e indiretto al funzionamento di importanti reazioni cellulari in quanto è il co-fattore (cioè la sostanza di natura non proteica necessaria all’attività dell’enzima) di circa 300 enzimi. · Interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, del colesterolo e delle proteine. · Partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi. · E’ importante per la coagulazione del sangue. · Normalizza il ritmo cardiaco. · Agisce sulla costituzione del tessuto osseo, agevolandone la mineralizzazione. Le sue fonti naturali · verdure a foglie verdi · cereali integrali · noci · soia · frutti di mare · uova · carni · latte e latticini · banane · acqua nelle zone con “acqua dura” * Potassio: per non sentirsi stanchi. Quando ci si sente stanchi senza un motivo apparente, se cadono facilmente gli oggetti di mano, se si ha la sensazione di doversi appoggiare per non perdere l’equilibrio, se si fa fatica a seguire il filo del discorso di chi sta parlando, tra le varie cause può esserci la mancanza di Potassio, il minerale che, insieme con il Sodio, controlla l’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo. Perché è necessario · E’ essenziale nella conduzione degli impulsi nervosi. · Mantiene nella normalità la contrazione del cuore e degli altri muscoli. · Interviene nella sintesi del glicogeno, cioè nella produzione delle riserve di zuccheri nei muscoli. Polase: L’integratore Di Magnesio E Potassio, Per Ritrovare Le Forze. Polase è un integratore di sali minerali della Wyeth Lederle, distribuito in farmacia e parafarmacia da Wyeth Consumer Healthcare. Contiene, infatti, Aspartato di Magnesio e di Potassio. Polase è indicato in tutti gli stati di carenza di Potassio e di Magnesio, che si manifestano generalmente con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarree e vomito profusi. Polase è disponibile sia in granulato effervescente aromatizzato all’arancia (bustine da 10 g cad. ), sia in compresse deglutibili, senza zucchero, da 0,541 g cad. .  
   
   
IL NUOVO TAGLIA TORRONE DI SNIPS  
 
- Ha una lama formidabile ma non è una trappola - Si utilizza con l’avvicinarsi delle feste natalizie - È indispensabile per i golosi - Si usa con un classico dolce di natale …. È il nuovo Taglia Torrone di Snips Consente di tagliare facilmente con un solo gesto ogni tipo di torrone grazie un ad sistema di leva. È realizzato in Abs con una lama dentata in acciaio. Colori disponibili: rosso e bianco. Www. Snips. It . .  
   
   
IL VINO SARÀ IL VERO PROTAGONISTA DEGLI EVENTI AUTUNNALI A MERANO E NEI SUOI DINTORNI, IN ALTO ADIGE VINO CULTI, LE GIORNATE DEL RIESLING E INTERNATIONAL WINE FESTIVAL & CULINARIA  
 
A Merano, e nei dintorni della città, il vino sarà il tema principale dei più importanti eventi in programma per il prossimo autunno. Infatti, oltre all’ormai noto International Wine Festival & Culinaria, in programma dall’8 al 10 novembre e ormai giunto alla diciassettesima edizione, per quest’anno è prevista la riconferma di altre due manifestazioni che hanno ottenuto un ottimo successo di pubblico e di critica nelle passate edizioni, vale a dire: Vino Culti, dal 17 ottobre al 10 novembre e le Giornate del Riesling, a Naturno dal 1 all’8 novembre. International Winefestival & Culinaria, organizzato come ogni anno da Gourmet´s International, ospiterà, presso le imponenti sale del Kurhaus, oltre 305 aziende vitivinicole italiane e 210 internazionali, che rappresentano la migliore offerta possibile per tutti gli amanti del vino. L’edizione 2008 focalizzerà l’attenzione su due ospiti d’onore, vale a dire la ”Selection Vins d´Alsace”, con la partecipazione di viticoltori dell´Alsazia e la “Grand Cru Österreich”, dove saranno presenti i migliori produttori austriaci. Accanto al vino, anche per questa edizione, 135 aziende sezionate riempiranno gli spazi della sezione dedicata alla Culinaria, mentre, in Piazza Terme, la Gourmetarena ospiterà 15 famosi cuochi che si esibiranno in degli show-cooking. Novità per il 2008 due interessanti sezioni all’interno dello spazio Culinaria: Animaterra, che coniugherà l´ospitalità di alto livello con le piccole produzioni legate al territorio e Aquavitae & Liquores, alla scoperta del mondo dei distillati e dei liquori di qualità. A Tirolo, invece, dal 17 ottobre al 10 novembre si svolgerà Vinoculti, l’evento in grado di coniugare il vino e i sapori autunnali delle alpi. I gustosi prodotti, dalle mele ai cereali, dalle verdure autunnali alla selvaggina e ai funghi, saranno per l’occasione utilizzati dai ristoranti di Tirolo che daranno sfogo a tutta la loro fantasia, trasformandoli in piatti originali e prelibati. Tema di questa edizione “Prodotti e vini preziosi del Canton Ticino”, con proposte interessanti per intenditori e gourmet. L’inaugurazione di Vinoculti avverrà presso Castel Tirolo il 17 ottobre, mentre sono da segnalare alcuni importanti momenti come: Cigars & Spirits Cocktailbar, presso il Winebar Treff, il 20 ottobre, Giardini e vino, presso i Giardini di Castel Trauttmansdorff e Castel Katzenzungen, dal 23 al 30 ottobre, Dolcissimo, a Castel Tirolo, il 5 novembre e, infine, Altissimo - Wining & dining, presso i Masi della Muta (1647mt, con salita notturna in funivia), a Tirolo. La 4º edizione delle Giornate del Riesling di Naturno sarà interamente dedicata alla valorizzazione di questo nobile vino bianco. Il Riesling è coltivato in Alto Adige dalla metà del Xix secolo, ma solo negli ultimi 15 anni è avvenuta una vera e propria riscoperta della Val Venosta e della Valle Isarco quali luoghi particolarmente adatti alla coltivazione di queste uve. Il riconoscimento “Riesling Gold-oro 2008” sarà assegnato da una giuria composta da esperti internazionali che, con attenzione e passione, valuteranno i Riesling altoatesini e italiani in concorso. I Riesling che parteciperanno sono stati attentamente selezionati e anche il pubblico potrà degustare e confrontare oltre 100 vini, compresa una selezione dei migliori Riesling provenienti dal Nuovo Mondo e dalle zone di coltivazione più classiche. Il successo delle passate edizioni ha spinto gli organizzatori a introdurre delle importanti novità per il 2008: un seminario tecnico tenuto da un noto esperto internazionale di Riesling e la giornata delle “cantine aperte”, dove i viticoltori di due aziende della Val Venosta, incontreranno i visitatori spiegando tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione della vite, dalla potatura fino alla vendemmia. .  
   
   
RIETI: VENDEMMIA AL CHIARO DI LUNA PER RILANCIARE GLI ANTICHI VITIGNI  
 
 Luna piena. Davanti agli occhi una vasta vigna dominata dal Montepulciano ma soprattutto dal Cesanese, uno dei più antichi vitigni autoctoni del territorio reatino, ed immersa in uno dei paesaggi cari al Santo Patrono d’Italia, San Francesco, che ospita uno dei suoi santuari più famosi, La Foresta. E’ in questo scenario in cui storia, suggestione, tradizione, ed enogastronomia si mesceranno in un connubio perfetto che prenderà vita martedì 14 ottobre alle ore 17 presso la Vigna Camposevero di Castelfranco (Rieti) la prima edizione della “Vendemmia notturna Rieti” organizzata dai titolari del vigneto e del vicino Ristorante La Foresta, Mario e Antonio Di Carlo, e promossa dalla Camera di Commercio di Rieti in collaborazione con Coldiretti e Cantina sociale Vini dei Colli Sabini (Vicosa) di Magliano Sabina. Un evento che affonda le radici nel passato e che basa la sua origine su regole enologiche volte a tutelare l’uva raccolta nel suo passaggio dalla vigna alla cantina evitandone quelle fermentazioni dannose per la qualità del vino prodotto. Protagonisti della “Vendemmia notturna Rieti”, organizzata in occasione del 30esimo anniversario dell’impianto della Vigna Camposevero, saranno rappresentanti delle istituzioni (comunali, provinciali e regionali), delle associazioni di categoria ed i giornalisti che indosseranno al calar della sera cappello di paglia, forbici e guanti forniti dagli organizzatori per immergersi in questo antico rito che si concluderà con una cena a base di soli prodotti tipici locali nel Ristorante La Foresta. A gratificare gli ospiti anche il frutto della fatica compiuta nel campo, ossia il mosto realizzato con l’uva raccolta in serata, che verrà accompagnato da dolci locali al termine della cena. L’uva raccolta durante la serata, verrà poi vinificata presso la Cantina Sociale Vini dei Colli Sabini di Magliano Sabina. Nota. Il Cesanese è un vitigno a bacca nera tra i più importanti de Lazio, proveniente da Cesano, le origini della varietà restano tuttora incerte. Largamente coltivato nella regione sabina fino dagli anni ‘50, le varietà di cesanese vennero poi abbandonate per la discontinuità di produzione nelle varie annate. Il Cesanese dà origine ad un vino rosso rubino, alcolico, con profumo caratteristico e tipico che ricorda l’ambiente di origine: vellutato, alquanto tannico, morbido e pastoso, sopporta bene un moderato invecchiamento in botte di rovere acquisendo notevole pregio. Sia al profumo che al sapore si avverte una delicatissima e complessa nota di bosco che gli esperti individuano agevolmente come di mora e mirtillo. “Il Cesanese del territorio reatino, dati alla mano, - spiegano Mario ed Antonio Di Carlo, proprietari della Vigna Camposevero di Castelfranco - risulta da analisi specifiche avere peculiarità diverse dalle altre varietà Cesanese finora conosciute. In particolare le nostre piante risultano avere foglie ed acini più piccoli rispetto alla media e soprattutto il nostro vitigno sottoposto alle prove spettrofotometriche risulta avere il doppio dei polifenoli contenuti nei più comuni vitigni. I polifenoli sono delle sostanze presenti nella buccia degli acini e nei vinaccioli e che determinano il colore del vino”. “Per questo motivo, – proseguono - il vino ottenuto dal nostro cesanese vinificato in purezza risulta essere impenetrabile dalla luce. Attualmente iscritti al catasto vinicolo, i vigneti nel territorio reatino in cui è presente il vitigno Cesanese risultano essere 21 distribuiti nel comprensorio che parte da Rivodutri fino Santa Rufina di Cittaducale. A Castelfranco in particolare i ceppi del vitigno Cesanese di questa specie sono circa 200 distribuiti in due vigneti”. .  
   
   
VINO DEALCOLIZZATO: A 3 GRADI PER NUOVI MERCATI  
 
Se ne discuterà prossimamente al Ministero delle Politiche Agricole su questa  proposta presentata a Bruxelles da Francia e altri paesi del Nord Europa ed osteggiata dai viticoltori italiani che non vedono di buon occhio la dealcolizzazione del vino. Portare il vino a soli 3 gradi per i produttori nazionali significa declassare il prodotto, mentre per altri significa invece aprire a nuovi mercati e soprattutto la possibilità di piazzare l’ invenduto. .  
   
   
GRAPPA PRODOTTO “BANDIERA” IL VENETO È LA REGIONE PIÙ “SPIRITOSA”  
 
Conegliano (Treviso), - Per dirla in termini di Europa comunitaria, il Veneto è la regione più “spiritosa” d’Italia: si produce infatti qui circa il 45 per cento degli oltre 40 milioni di bottiglie di grappa italiana, distillato nazionale per eccellenza e prodotto “bandiera” per la realtà veneta, dove non è solo quantità ma soprattutto qualità: da questa regione partono infatti per il mercato le grappe più innovative, buone, ottenute con le tecnologie più avanzate e anche meglio proposte dal punto di vista del commercio a livello mondiale, dove una sola azienda veneta copre la metà dell’intero export nazionale. “E’ un prodotto che per noi è storia, identità, immagine”, ha ribadito il 5 ottobre a Conegliano il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, intervenendo all’Istituto Cerletti di Conegliano alla tavola rotonda sulla commissione d’assaggio per la grappa veneta, promossa in occasione della giornata di “Grapperie Aperte”. Quest’ultima è un’iniziativa organizzata dall’Istituto Nazionale della Grappa, presieduto dal veneto Alessandro Maschio, che ha coinvolto 40 distillerie italiane, compresa quella sperimentale di Veneto Agricoltura, la più piccola d’Italia, voluta dalla Regione come opportunità per il miglioramento qualitativo della grappa, ospitata nella scuola enologia “Cerletti” di Conegliano. La minuscola distilleria ha richiamato però i rappresentanti della grappa che conta davvero in Veneto e in Italia, tra i quali lo stesso ministro delle politiche agricole Luca Zaia, appunto il vicepresidente Manzato, il sen. Giampaolo Vallardi, lo stesso Alessandro Maschio con il vicepresidente dell’Istituto della grappa Elvio Bonollo (pure lui veneto), Michela Cipriani dell’Unione Italiana Vini e alcuni tra i più famosi distillatori della regione. Nell’occasione Manzato ha assicurato il pieno e convinto sostegno alle iniziative dei produttori finalizzate a mettere a punto il disciplinare della Grappa Veneta, sulla base di un recente regolamento europeo che consente di legare più saldamente il prodotto al territorio. “La Grappa – ha aggiunto – potrà così essere proposta e promossa sotto il “marchio ombrello” che la identificherà come prodotto veneto, a fianco delle altre produzioni agroalimentari regionali di qualità certificata, diventando anzi un ulteriore fiore all’occhiello. Rispetto alle insicurezze delle produzioni mondiali – ha aggiunto – noi diremo a tutti di consumare Veneto e i suoi prodotti di qualità controllata, secondo una strategia in base alla quale le nostre produzioni devono promuovere il territorio. Non dobbiamo avere né timore né modestia nel proporci sui mercati – ha concluso – dobbiamo anzi aggredirli perché abbiamo le carte vincenti”. Nell’occasione il Ministro Zaia ha anche lui evidenziato i primati della grappa veneta, appoggiando la proposta legislativa per legalizzare la distillazione casalinga da parte delle aziende agricole (“oggi si distilla in casa per uso personale nell’illegalità, che non è certo pari a quella di quanti demoliscono i treni andando a vedere la partita”) e ribadendo che “è ora di finirla con le sfide al bicchiere da parte degli automobilisti (“i passeggeri possono bere quel che gli pare, ma chi guida no, semplicemente non deve bere: tasso alcolico zero”). .