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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
NUOVE SCOPERTE SU UNA MOLECOLA CHIAVE COINVOLTA NELLO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 27 maggio 2009 - Alcuni scienziati hanno gettato nuova luce su come le cellule interpretano i messaggi dalla molecola segnalatrice conosciuta come "Hedgehog", che ha un ruolo importante nello sviluppo di organismi diversissimi tra di loro, dalle mosche ai pesci, dai topi agli esseri umani. I difetti del sistema Hedgehog sono stati collegati a comuni difetti alla nascita e ad alcuni tipi di cancro. Queste scoperte fatte da scienziati in Austria e negli Stati Uniti sono state pubblicate sulla rivista Current Biology. Molte molecole segnalatrici aiutano a guidare lo sviluppo di un embrione, la Hedgehog è una delle più importanti poiché controlla lo sviluppo di estremità, sistema nervoso centrale, denti, occhi, capelli, polmoni e tratto gastrointestinale. La concentrazione di Hedgehog varia in ogni parte del corpo in via di sviluppo e la concentrazione della molecola determina se le cellule di una certa zona andranno a formare un braccio o un occhio, per esempio. "Le cellule ricevono informazioni su cosa fare non solo dalla presenza della molecola ma anche dalle diverse concentrazioni della molecola nel tessuto," ha spiegato Pia Aanstad dell´Istituto di Biologia molecolare presso l´università di Innsbruck in Austria. "La concentrazione di Hedgehog fa crescere il pollice della mano destra sul lato sinistro della mano e il pollice della mano sinistra sul lato destro della mano. " Le mutazioni del processo di segnalazione della Hedgehog possono provocare malformazioni gravissime, spesso letali, come la formazione di un occhio centrale invece di due ai lati del viso. Una mutazione nella Hedgehog è anche dietro l´oloprosencefalia, uno dei più comuni difetti alla nascita: i casi più gravi sono caratterizzati da gravi anomalie celebrali e malformazioni facciali. Problemi di segnalazione della Hedgehog sono stati collegati inoltre alla crescita incontrollata delle cellule in certi tipi di cancro. La ricercatrice norvegese, dott. Ssa Aanstad, ha studiato per diversi anni il sistema di segnalazione Hedgehog nel pesce zebra tropicale. Un paio di anni fa scoprì un pesce che presentava una mutazione in una proteina chiamata Smoothened (Smo). La proteina Smo si trova sulla membrana della cellula, dove è responsabile del trasferimento del segnale Hedgehog all´interno della cellula. Ulteriori ricerche hanno rivelato che la proteina Smo è concentrata intorno alle ciglia, piccolissime prominenze simili a capelli che sporgono dalla cellula. In questo recente studio, i ricercatori hanno sottolineato il ruolo fondamentale svolto da una parte della proteina Smo che si trova all´esterno della cellula; fino a questo momento questa parte della proteina non era considerata necessaria per la funzione della Smo nei vertebrati. "Usando la microscopia a fluorescenza ad alta risoluzione abbiamo mostrato che nei nuovi mutanti una piccola alterazione genetica della parte extracellulare di questa proteina inibisce la localizzazione nelle ciglia e quindi, pur identificando i segnali della Hedgehog, le cellule interpretano scorrettamente la sua concentrazione," ha detto la dott. Ssa Aanstad. "Questo prova che le cellule usano vari meccanismi molecolari per interpretare diverse concentrazioni di Hedgehog. " Per maggiori informazioni, visitare: Università di Innsbruck: http://www. Uibk. Ac. At Current Biology: http://www. Current-biology. Com .  
   
   
LA "TOP TEN" DELLE NUOVE SPECIE  
 
Bruxelles, 27 maggio 2009 - È possibile che abbiate sentito parlare di un elenco di specie a rischio e che sappiate che un crescente numero di animali e piante presenti sulla Terra sono a rischio di estinzione. Cos´è, invece, l´elenco delle nuove specie? Un comitato internazionale composto da scienziati che si occupano di esplorare e classificare le nuove specie ha comunicato quali specie ha inserito nella "Top ten" delle nuove specie. Nell´elenco figurano una specie che si distingue per le "piccole dimensioni" (un cavalluccio marino delle dimensioni di un pisello), una specie che spicca per "lunghezza" (un insetto che misura quasi 60 cm in lunghezza) e una specie la cui caratteristica è decisamente "l´età" (un campione fossile di vertebrato viviparo). Solo nel 2007, in tutto il mondo sono state scoperte 18. 516 nuove specie, le quali sono state classificate e hanno ricevuto un nome. Infatti, da quando Carolus Linnaeus (il padre della tassonomia) ha dato il via al moderno sistema di classificazione di flora e fauna - ormai 250 anni fa - sono state classificate secondo questa modalità 1,8 milioni di specie. La maggior parte degli scienziati riterrebbe che il numero di specie che, ufficialmente, hanno ricevuto un nome e sono state classificate a partire dal Xiix Secolo è cinque volte superiore a questa cifra e si attesterebbe, dunque, attorno ai 10 milioni. Una relazione intitolata "State of Observed Species" e l´elenco contenente la "Top ten" delle nuove specie vengono pubblicati annualmente dall´International Institute for Species Exploration, dell´Arizona State University, in collaborazione con l´International Plant Names Index e l´International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology. La relazione rivela che nel 2007 (l´ultimo anno in cui sono stati elaborati dati completi) più del 75% delle 18. 516 specie descritte erano animali invertebrati, seguiti da piante vascolari (11,1%); la parte restante dell´elenco era invece composta da vertebrati. Un comitato di esperti ha ricevuto il compito di selezionare le dieci specie "migliori". Quest´anno, gli scienziati avevano la possibilità di stabilire autonomamente i criteri di selezione; era sufficiente che gli animali presentassero una peculiarità: una caratteristica interessante o un nome fuori dal comune. Presentare e annunciare questa classifica, spiega il direttore dell´International Institute for Species Exploration, il dottor Quentin Wheeler, è un modo per richiamare l´attenzione - in modo divertente - su tematiche quali la biodiversità, la tassonomia e l´importanza rivestita da musei e orti botanici. "La classificazione delle specie presenti sulla Terra e delle loro peculiarità è essenziale per comprendere la storia della vita," ha detto. "È nel nostro interesse, considerata la sfida posta dal vivere su un pianeta che cambia tanto rapidamente. "La maggior parte delle persone non si rende conto dell´incompletezza delle nostre conoscenze sulle specie presenti sul pianeta o del ritmo incessante con cui i tassonomisti ne analizzano la diversità. Siamo circondati da una tale abbondanza di diversità tra le specie che spesso finiamo per darla per scontata, ha affermato il professor Wheeler. Tra le 10 specie selezionate quest´anno compaiono il cavalluccio marino conosciuto col nome di Hippocampus satomiae - così nominato in onore della signora Satomi Onishi che ha raccolto i campioni in Indonesia - e un campione fossilizzato estremamente raro di un pesce viviparo, che risale a 380 milioni di anni fa - nominato Josie, in onore della madre dello scopritore. L´elenco comprende anche quello che pare essere il serpente più piccolo del mondo, che misura appena 104 millimetri ed è stato trovato nelle Barbados, e l´insetto più lungo del mondo, Phobaeticus chani, rinvenuto in Malesia. La "Top ten" comprende altri esemplari stupefacenti, tra i quali una lumaca che vive in una conchiglia che si sviluppa attorno a quattro assi, una palma gigante che muore e collassa dopo la fioritura, la prima pianta di caffè che non contiene caffeina (proveniente dall´Africa centrale), batteri che vivono nella lacca per capelli (scoperti da alcuni scienziati giapponesi), una lumaca "fantasma" trovata nel Galles e una splendida nuova specie del cosiddetto Pesce damigella. Per maggiori informazioni, visitare: International Institute for Species Exploration: http://www. Species. Asu. Edu/ .  
   
   
MANGIAGALLI,INAUGURATO DA BRESCIANI NIDO RINNOVATO  
 
Milano, 27 maggio 2009 - L´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, ha inaugurato ieri mattina il nido per i neonati, interamento rinnovato e ristrutturato, della Clinica Mangiagalli di Milano. Settanta le culle a disposizione, in regime di Servizio Sanitario Pubblico, su un´area di circa 300 metri quadri. Alla cerimonia hanno partecipato Mariolina Moioli (assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, Comune di Milano), Carlo Tognoli (presidente della Fondazione Irccs Policlinico Mangiagalli) e Fabio Mosca (direttore Neonatologia Clinica Mangiagalli). I lavori per il nido fanno parte di una serie di interventi di ristrutturazione, in corso da alcuni anni. "Si tratta di un ulteriore passo in avanti - ha detto Bresciani - in questa sfida che vede avanzare il rinnovamento del Policlinico senza interrompere il servizio. Queste opere fanno parte del processo di continuo miglioramento della qualità del nostro sistema, che vede sempre più l´unione tra le migliori tecnologie e una crescita dell´umanizzazione". Tra le novità della struttura, l´introduzione dei nuovi braccialetti elettronici per mamma e neonato e la cartella clinica informatizzata. "Grazie a questi interventi - ha proseguito Bresciani - noi mettiamo a disposizione dei professionisti tutti gli strumenti per operare al meglio e diamo ai cittadini un servizio sempre più adeguato ed efficiente". .  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO. CONVENZIONE CON CRI ROVIGO PER GESTIONE AIUTI  
 
Venezia, 27 maggio 2009 - Nella seduta di ieri la giunta regionale su relazione dell’assessore alla protezione civile Elena Donazzan ha approvato il testo della convenzione tra la Regione del Veneto (Unità di Progetto Protezione Civile) e il Comitato Provinciale di Rovigo della Croce Rossa Italiana per la gestione della raccolta, smistamento e trasporto di generi di aiuto a favore delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile scorso. “Nel ringraziare la collega Donazzan per la prontezza e sensibilità dimostrata – ha detto l’assessore alle politiche di bilancio Isi Coppola in merito al provvedimento – mi fa piacere rilevare il valore assoluto dell’attestato che viene conferito alla Cri rodigina, che si è dimostrata, anche in quest’occasione, efficiente, tempestiva e all’altezza di una situazione particolarmente difficile ed impegnativa. E’ un giusto riconoscimento per l’impegno costantemente profuso dal presidente Fabio Bellettato e da tutti i membri e i volontari del Comitato Provinciale di Rovigo e che testimonia della professionalità e solidarietà che la nostra terra veneta, e polesana in particolare, sa esprimere”. Attualmente la Regione del Veneto sta operando in Abruzzo garantendo assistenza alla popolazione attraverso la gestione diretta di nove tendopoli dell’area di Pianola. Dopo i momenti della prima emergenza, l’attenzione si è progressivamente spostata sulla fornitura di generi alimentari e di altri materiali di consumo che sono stati raccolti sul territorio, grazie alla solidarietà dei veneti, con il coordinamento della Protezione civile regionale. I centri di stoccaggio sono due: uno a Mestre e un secondo all’Interporto di Rovigo gestito con il determinante apporto del Comitato Provinciale della Cri di Rovigo che utilizza un sistema di catalogazione per generi e un imballaggio su pallets pronti per il trasporto verso l’Abruzzo. Per una più razionale gestione di tutte le operazioni relative al materiale stoccato nei magazzini è stato ritenuto utile formalizzare i rapporti tra la struttura della Regione competente in materia di protezione civile e la Cri polesana con questa convenzione che resterà in vigore fino alla conclusione della fase emergenziale legata al sisma che ha colpito l’Abruzzo. .  
   
   
TUMORI FEMMINILI: NUOVE TECNICHE MINI INVASIVE PER AFFRONTARLI “CON LA CHIRURGIA ROBOTICA SI RIDUCONO I TEMPI DI RECUPERO”  
 
Verona, 27 maggio 2009 – I ginecologi italiani “a lezione” dei colleghi israeliani su chirurgia robotica, tecniche ultrasoniche e monitoraggio biofisico fetale. Tecnologie di alta specializzazione che consentono alla donna trattamenti meno invasivi, più efficaci e con una migliore qualità di vita. Di questo si discute al congresso italo-israeliano promosso dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), apertosi ieri e che riunisce fino ad oggi i maggiori esperti dei due Paesi al centro Congressi di Gardaland, in provincia di Verona. Si tratta di uno scambio fondamentale di competenze ed esperienze, in cui l´Italia ha molto da imparare. “Un momento importante per la nostra ginecologia – afferma Giorgio Vittori, presidente della Sigo - che auspichiamo possa presto utilizzare queste tecniche nella pratica clinica, cosa che ad oggi purtroppo non è ancora possibile in Italia. Si tratta, nello specifico, di un trattamento con energia ultrasonora dei miomi uterini, che permette di ridurli senza intervenire chirurgicamente. Esistono poi procedure per la diagnosi precoce di sofferenza fetale, che permettono di definire in tempi estremamente brevi eventuali disturbi e mettere in atto le necessarie terapie. Innovazioni importanti anche sul fronte della procreazione medicalmente assistita e per la conservazione della fertilità”. “Ma i risultati più sorprendenti – continua Vittori – sono quelli ottenuti con la chirurgia robotica, capace di movimenti che simulano quelli del polso umano, utilizzata soprattutto per i tumori femminili. Con questa tecnica si riducono anche i tempi di recupero, con un notevole impatto non solo sulla qualità di vita della donna, ma anche sui costi complessivi del sistema. La Sigo auspica che anche nel nostro Paese si sviluppi una maggiore attenzione per queste modalità innovative di intervento e chiede alle Istituzioni più risorse per potervi accedere”. Al Convegno – che riunisce oltre 300 esperti – si discute molto anche di formazione, in quanto la tecnologia sviluppata dai ricercatori israeliani è all´avanguardia a livello mondiale. Sono infatti i detentori dei “simulatori di chirurgia”: come accade per il volo aereo, macchine di estrema precisione che consentono agli allievi di replicare fedelmente l´intervento, e accelerano i tempi per la preparazione delle nuove leve. .  
   
   
RIUNITA A UDINE COMMISSIONE INFLUENZA TIPO A  
 
Udine, 27 maggio 2009 - Si è riunita ieri ad Udine, nella sede della Regione, la Commissione di tecnici incaricati di monitorare e valutare la diffusione sul territorio del Friuli Venezia Giulia dell´influenza di tipo A. Nel corso della riunione, è stato fatto il punto sugli eventi finora occorsi ed è stato definito contenuto il numero dei casi sospetti (15) in Friuli Venezia Giulia, dei quali soltanto 2 sono stati sinora confermati: quelli della giovane donna proveniente dagli Stati Uniti (San Francisco) e del fratellino di sei anni. Il bimbo aveva avuto un´esposizione al virus che era stato trasportato dalla sorella ed aveva già iniziato la profilassi, presentando così una debole sintomatologia. Gli altri tredici casi sospetti sono risultati negativi. La Commissione ha poi compiuto una ricognizione della disponibilità di antivirali: le scorte giacenti sono state giudicate sufficienti sia per il trattamento che per la profilassi. La Regione provvederà comunque all´acquisto di ulteriori cicli di antivirali, per garantirne l´eventuale disponibilità fino al prossimo autunno. La Commissione ha altresì confermato l´impostazione del protocollo originale, rafforzandone le modalità operative legate al trasporto dei campioni prelevati sui pazienti nei casi sospetti, e alle comunicazioni tra le varie componenti del sistema sanitario interessate. Ciò allo scopo di ottimizzare ulteriormente l´efficacia degli interventi nel caso si dovessero verificare altre criticità. E´ infatti stata giudicata complessivamente buona ed efficiente la risposta della sanità pubblica al bisogno emergente causato dal manifestarsi dell´influenza di tipo A. Sono infine stati confermati i centri di infettivologia di riferimento già individuati, quali punti di controllo del problema chimico-epidemiologico legato a tale tipo di patologia. Sono le due Cliniche di malattie infettive dell´Azienda ospedaliero-universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine e dell´Azienda ospedaliero- universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste, con il supporto tecnico del laboratorio di Igiene del "Burlo Garofolo", sempre di Trieste. Mentre la gestione del territorio, per quanto attiene alle indagini epidemiologiche, alla sorveglianza e all´eventuale profilassi dei casi è affidata ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie. . .  
   
   
LIGURIA, PRESIDENTE BURLANDO A GOVERNO:"SUBITO UN INCONTRO CONGIUNTO CON LE ASSOCIAZIONI DEI DISABILI PER NON AUMENTARE LE TARIFFE NELLE RSA"  
 
Genova, 27 Maggio 2009 - Una lettera congiunta siglata dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e da Enrico Pedemonte, per le associazioni dei disabili, per chiedere un incontro congiunto al Governo in cui illustrare una piattaforma alternativa alla compartecipazione alla spesa per l´assistenza dei disabili ospitati in strutture residenziali o semiresidenziali. E´ stata inviata questa mattina, dopo averla sottoscritta in consiglio regionale, al presidente del consiglio, Berlusconi, al Ministro delle Finanze e delle Politiche sociali, Tremonti e Sacconi, al sottosegretario, Letta, e all´ispettore capo del Ministero dell´Economia, Massicci per rimarcare la necessità di non ledere i diritti dei disabili, a seguito della richiesta da parte del tavolo di monitoraggio dei Ministeri di applicare il decreto del presidente del consiglio dei Ministri del 2001. Tale norma prevede il pagamento di una compartecipazione del 30% sulle tariffe giornaliere che vanno da 80 a 140 euro, per quelle famiglie con disabili ospitati in strutture residenziali. Una necessità per la Liguria, che fino ad oggi non ha applicato il decreto, per non vedersi bocciato il bilancio e tagliata la quota del fondo sanitario nazionale prevista per la regione, pari a 78 milioni di euro per il 2008 e il 2009. Un allarme condiviso e fatto proprio anche dal consiglio regionale che nella seduta di questa mattina ha invitato la Giunta ad attivarsi presso l´esecutivo vista la delicata questione che si è creata in Liguria. "Questa regione - ha sottolineato il presidente Burlando - fino all´anno 2006 presentava una situazione di deficit economico-finanziario nel settore della sanità. Una criticità che è stata affrontata dall´anno 2007 conseguendo un equilibrio di amministrazione anche per il 2008 peraltro certificato dallo stesso tavolo di monitoraggio dei Ministeri". "Nonostante ciò però i Ministeri hanno imposto una serie di adempimenti che vanno da un nuovo piano di contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera, all´allineamento della regolamentazione regionale al decreto del presidente del consiglio dei Ministri del 2001 con il conseguente incremento della quota di compartecipazione dei cittadini disabili ospiti nelle strutture residenziali e semiresidenziali". "Per anni - ha ribadito l´assessore regionale alla Salute, Montaldo - la Regione Liguria non ha messo in atto la compartecipazione alla spesa prevista dal Dpcm del 2001, proprio per non scaricare sui disabili un ulteriore onere. Ci auguriamo pertanto che l´incontro avvenga al più presto per esaminare misure alternative insieme ai diretti interessati". .  
   
   
ETICA & GENETICA A GIUDIZIO LA PRIMA MOOT COURT´ INTERDISCIPLINARE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO  
 
Milano, 27 maggio 2009 - Cos´è una moot court? Si tratta di una simulazione processuale, tipologia di evento formativo che proviene dalla tradizione accademica anglosassone ed è già diffusa negli atenei europei ma ancora poco esplorata in Italia. L´obiettivo di una moot court è generalmente di fornire ai giovani giuristi l´opportunità di completare "sul campo" il proprio percorso formativo, mettendo in pratica in un caso fittizio le conoscenze accademiche acquisite in Università. "Etica & Genetica a Giudizio" è la prima moot court italiana ad esser ospitato nella sede di un Palazzo di Giustizia e sarà interpretato non da futuri giuristi ma da futuri esperti in bioetica e filosofia delle scienze della vita: gli studenti del Dottorato Folsatec (Foundations of the life sciences and their ethical consequences) istituito dall´Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Semm (Scuola Europea di Medicina Molecolare) e ospitato dal Campus Ifom-ieo di Milano. La simulazione, ideata dal Professor Amedeo Santosuosso nell´ambito del corso Life Sciences and Lazo del dottorato Folsatec, è relativa a un reale caso processuale che presenta una fisionomia spiccatamente interdisciplinare tra biologia molecolare, bioetica e diritto: si tratta del ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani contro la sentenza n° 151 emessa nel 2003 dalla Corte Suprema Islandese su una questione etico-giuridica che metteva in gioco, da un lato, il diritto all´uso dell´informazione genetica personale e, dall´altro, il diritto alla privacy. Sarà quindi un´occasione di riflessione per i protagonisti della moot court e per il pubblico in aula - specializzato e non - sui presupposti etici e giuridici della genomica personale e sul suo impatto etico e giuridico sulla nostra Società, anche alla luce di recenti sviluppi in questo settore, come la disponibilità di test genetici `diretti al consumatore´ acquistabili via internet a prezzi modici dal cliente/paziente. Gli studenti che interpretano le Parti e il Perito scientifico saranno affiancati da professionisti in ambito giuridico e scientifico, e la seduta sarà presieduta dal Presidente della Corte d´Appello. Milano, 27 maggio 2009, h. 15. 00-19. 00 Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano, corso di Porta Vittoria, 43 Programma h. 15. 00 - Presentazione Giuseppe Grechi Presidente della Corte d´Appello di Milano; Giovanni Boniolo Professore Ordinario di Filosofia della Scienza Università degli Studi di Milano e Responsabile del Programma di Ricerca Foundations of the life sciences, ethics and epistemology della Fondazione Ifom (Istituto Firc di Oncologia Molecolare) di Milano; Amedeo Santosuosso Presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale Eclsc, Università degli Studi di Pavia Vlszting professor della Semm (Scuola Europea di Medicina Molecolare) e Consigliere della Corte d´Appello di Milano; h. 15. 30 - Il Caso R. V. Decode Genetics La Corte Europea Dei Diritti Umani: Margaret Curnutte, Dottoranda Folsatey Presidente, Paolo Maugeri e Aleksandra Sojic, Dottorandi Folsatey Giudic. I h. 15. 45 - Il Dibattimento La Parte Ricorrente Ministro Della Salute Islandese: Stefano Giaimo, Dottorando Folsatec. La Parte Ricorrente Decode Genetics: Bart Swiatczak, Dottorando Folsatec, e Barbara Bottalico, Scholarship Fellow della Fondazione I. R. C. C. S. Policlinico San Matteo di Pavia e del Centro di Ricerca Interdipartimentale Eclsc dell´Università degli Studi di Pavia. La Parte Resistente Ragnhildur Guomundsdòttir: Alessandro Blasimme, Dottorando Folsatec e Sara Azzini, Scholarship Fellow della Fondazione I. R. C. C. S. Policlinico San Matteo di Pavia e del Centro di Ricerca Interdipartimentale Eclsc dell´Università degli Studi di Pavia; I Periti Scientifici: Silvia Camporesi, Dottorando Folsatec e Myriam Alcalay, Professore associato di Patologia Generale, Università degli Studi di Milano e Responsabile dell´Unità di Genomica Funzionale del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell´ Ieo (Istituto Europeo di Oncologia); L´amicus Curiae: Robert Meunier, Dottorando Folsatec h. 18. 00 – Sentenza; La Corte Margaret Curnutte, Paolo Maugeri e Aleksandra Sojic, Dottorandi Folsatec. L´evento, in lingua inglese, è aperto al pubblico. .  
   
   
A MATERA CONGRESSO REGIONALE SIC-ANMCO  
 
Matera, 27 maggio 2009 - E´ tutto pronto per il Congresso Regionale Sic-anmco di Puglia e Basilicata, che vedrà la partecipazione di specialisti della cardiologia provenienti dalle due regioni, oggi 26 e mercoledì 27 maggio 2009, presso l´Hilton Garden Inn di Matera. Il convegno raggruppa gli iscritti alle due società unite nella Federazione Italiana di Cardiologia: la Società Italiana di Cardiologia (Sic) e l´Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco), e propone la trattazione dei temi di più stringente attualità, attraverso oltre 160 relazioni prodotte dai più importanti esperti del territorio e da professionisti di livello nazionale. Il Dott. Giancarlo Calculli - responsabile dell´Unità Operativa Dipartimentale di Cardiologia Interventistica dell´Azienda Sanitaria Locale di Matera e componente del comitato di coordinamento scientifico del congresso - spiega: "Si tratta del primo congresso di Puglia e Basilicata organizzato nella nostra regione. La città di Matera, dopo le sedi di Alberobello e Fasano, è stata prescelta riscuotendo un significativo gradimento da parte dei medici che vi prenderanno parte, grazie al suo notevole interesse storico, architettonico, culturale e - più in generale - turistico. " Tra le tematiche predominanti che saranno trattate nel corso dei congresso - con due sessioni plenarie e varie sessioni periferiche - occorre menzionare il Corso di Cardiologia Interventistica, che vedrà la partecipazione dei referenti dei vari laboratori di interventistica coronarica. La trattazione suggella ufficialmente il lavoro di impianto e sviluppo dell´unità di interventistica coronarica, avviato dal team del Dott. Calculli alcuni anni fa, in un territorio in cui la presenza di questa opzione terapeutica era fortemente auspicata. Da segnalare ancora la convention delle Unità di Terapia Intensiva Coronarica, con i responsabili Utic delle due regioni a confronto sulle delicate dinamiche delle rispettive esperienze. Arricchiscono il vasto scenario degli argomenti in discussione l´esame delle cardiopatie ischemiche dello scompenso cardiaco - incluse le problematiche relative ai trapianti, il trattamento e la gestione dell´ipertensione arteriosa, le vasculopatie periferiche, oltre ad una sessione live di anatomia patologica e corsi per infermieri e medici di medicina generale. Conclude il Dott. Calculli: "La partecipazione al nostro congresso rappresenta l´occasione di un accesso istantaneo ai più moderni aspetti tecnici e scientifici della complessa materia, in un ambiente di grande collaborazione professionale e confronto tra le esperienze più significative. "I medici che non potranno partecipare personalmente agli incontri, saranno in grado di seguirli in video - a distanza e in differita - sul sito web del congresso: www. Incongressmatera. It/sicanmco. .  
   
   
RICERCA E CURA CASI CLINICI IN SCENA: MILANO E I SUOI FUMI  
 
 Milano, 27 maggio 2009 - È una grande città del nord, dall´aria talora irrespirabile, a far da sfondo al caso clinico che andrà in scena lunedì 15 giugno nell´ormai consueto appuntamento di Ricerca e Cura. Anche questa volta l´incontro vedrà la partecipazione degli studenti del master in nuovi linguaggi della comunicazione della Fondazione Accademia di Comunicazione diretti magistralmente da Gaia Catullo, nella duplice veste di regista e attrice. Il caso: una paziente afflitta sin dall´adolescenza da asma bronchiale che nell´arco degli anni peggiora in modo evidente costringendola a un pesante trattamento cortisonico. Fino a che l´unica soluzione possibile sembra essere il trapianto di polmone. Ma fortunatamente il ricorso bi-giornaliero a uno speciale aerosol consente la stabilizzazione della funzione respiratoria evitando alla paziente il trapianto anche se "quel che è perso, è perso". Un´altra storia di vita , un altro caso clinico che ci offre lo spunto per riflessioni più ampie, come le condizioni ambientali della nostra città e la loro influenza sullo stato di salute della cittadinanza. Le malattie respiratorie sono in aumento? Quanto influisce l´inquinamento atmosferico sul loro decorso? Il traffico veicolare si può ridurre? Quali sono le misure più efficaci? Che ruolo hanno avuto i provvedimenti legislativi contro il fumo passivo? È possibile liberarsi dal vizio del fumo? Cercheremo di rispondere a queste ed altre domande con l´aiuto dei maggiori esperti, convinti come siamo che solo una corretta conoscenza sui temi della salute, acquisita anche con strumenti nuovi più coinvolgenti e incisivi come la rappresentazione teatrale, può migliorare la qualità della nostra vita. Milano e i suoi fumi lunedì 15 giugno 2009, ore 18. 00 Partecipano: Giampaolo Landi di Chiavenna Assessore alla Salute, Comune di Milano; Luigi Allegra Direttore della Broncopneumologia, Fondazione Policlinico Mangiagalli, Milano; Direttore del Dipartimento Toraco Polmonare e Cardiocircolatorio, Università degli Studi di Milano; Pier Alberto Bertazzi Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva del Lavoro e dell. Ambiente, Fondazione Policlinico Mangiagalli, Milano; Professore Ordinario del Dipartimento di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Milano; Stefano Centanni Direttore della Clinica di Malattie dell. Apparato Respiratorio, Ospedale San Paolo, Milano Professore Ordinario, Università degli Studi di Milano; Egidio A. Moja Direttore del Servizio di Psicologia, Ospedale San Paolo, Milano; Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica, Università degli Studi di Milano; Girolamo Sirchia Ex Ministro della Salute; Coordina e modera Anna Parravicini. .  
   
   
POTENZA, SAN CARLO: CONCLUSO IL SIMPOSIO DI CHIRURGIA D´URGENZA  
 
Potenza, 27 maggio 2009 - Si è concluso ieri pomeriggio, dopo due giorni di intensi lavori, il I simposio interregionale di della Società italiana della Chirurgia d’urgenza e del trauma, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Basilicata, dell’Azienda Ospedaliera Regionale san Carlo di Potenza, dell’Università di Basilicata. I lavori si sono svolti nell’auditorium dell’Ospedale San Carlo di Potenza e hanno trattato i temi del trauma, delle emorragie digestive e della chirurgia laparoscopica nell’urgenza. I numerosi relatori sono convenuti da ogni parte d’Italia, con la presenza significativa di numerosi docenti universitari. In tal modo l’esperienza delle scuole chirurgiche più prestigiose del nostro Paese si sono integrate con i contributi di eccellenza dei chirurghi lucani. Ma vediamo più approfonditamente i tre temi discussi. Il trauma è la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni nei paesi del mondo occidentale ed in Italia. Il costo sociale è quindi molto elevato per l’inevitabile decremento della popolazione giovanile, per i notevoli costi economici e per la perdita di anni lavorativi. La morte giovanile sta diventando una piaga sociale, nonostante gli sforzi degli organismi istituzionali preposti in una politica di informazione e repressione. Una percentuale non indifferente di vittime da lesioni traumatiche decede ancora non tanto per la gravità delle lesioni riportate quanto per la inadeguatezza dei soccorsi e delle cure ricevute. Da qui la grande attenzione, dedicata al trauma nel corso del Simposio per ridurre al massimo, attraverso l’ottimizzazione delle prestazioni, dalla fase pre-ospedaliera all’arrivo in pronto soccorso, alla sala operatoria mira a ridurre al massimo le cosiddette morti evitabili. Le emorragie digestive sono, invece, eventi spesso prevedibili ma potenzialmente letali. Le possibilità diagnostiche oggi in campo ci consentono addirittura di poter individuare i cosiddetti “segni predittivi” di un sanguinamento e quindi di poter prevenirli. Il trattamento endoscopico, la radiologia interventistica, la terapia farmacologica spesso ci permettono di evitare la terapia chirurgica, ma non sempre questo possibile. La chirurgia laparoscopica è ormai universalmente considerata il trattamento gold standard per molteplici patologie ad alta incidenza sociale. Ma la necessità di ridurre i costi di una chirurgia strumento dipendente non deve prescindere dalla possibilità di reinserire il paziente, quanto prima, nel suo habitat socio economico e familiare Il simposio ha avuto, tra le sue finalità, la proposizione di sinergie e interazioni tra i chirurgi dell’urgenza e del trauma locali e quelli dell’intero Paese e la promozione della cultura e dell’arte chirurgica della Basilicata. Numerosi gli operatori sanitari che hanno seguito i lavori congressuali con viva attenzione. .  
   
   
CONFRONTO KOSIC SINDACATI SU TRASFERIMENTO 118 TRIESTE  
 
Trieste, 27 maggio 2009 - Il trasferimento della centrale operativa del 118 dall´Azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina" all´Azienda ospedaliero universitaria "Ospedali riuniti" è subordinata ai necessari approfondimenti operativi e gestionali, che vedranno coinvolti, assieme a Regione e Agenzia regionale della Sanità, gli enti del Servizio sanitario regionale della provincia di Trieste, ovvero le stesse Aziende n. 1 e ospedaliera, nonché l´Ircss Burlo Garofolo. La decisione è stata assunta in un incontro tra l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali. Il trasferimento della centrale operativa è previsto da una recente delibera della Giunta regionale per far fronte ad aspetti critici connessi all´emergenza e per favorire una maggiore integrazione tra ospedale e territorio. Nel corso del confronto si è anche concordato che nell´approfondimento tecnico saranno coinvolte le stesse Organizzazioni sindacali, in particolare per quanto riguarda gli aspetti relativi al personale. Il nuovo assetto organizzativo del 118 vedrà dunque la luce una volta valutate tutte le questioni connesse all´introduzione della novità. Nel corso dell´incontro i rappresentanti sindacali si sono detti convinti che non vi è alcuna relazione tra l´ispezione amministrativa che ha visto coinvolta l´Azienda "Triestina" e le decisioni di carattere tecnico che hanno indotto la Giunta regionale a decidere il trasferimento della centrale operativa. .  
   
   
BADANTI IRREGOLARI: DEL TUTTO CONDIVISIBILE PREOCCUPAZIONE ACLI PER BADANTI E FAMIGLIE ACCOMUNATE DA REATO CLANDESTINITA’. SACCONI E MARONI AFFRONTINO SITUAZIONE”  
 
Venezia, 27 maggio 2009 - “Assolutamente condivisibili e responsabili”: questo il commento di Stefano Valdegamberi ai giudizi provenienti dall’Assemblea Nazionale delle Colf delle Acli, tenutasi l’altro ieri a Roma, che ha lanciato l’allarme sul problema delle straniere irregolari che fanno le badanti dentro le famiglie italiane, assistendo anziani non autosufficienti e disabili e facendo da punto di riferimento irrinunciabile per l’intero sistema dei servizi sociali pubblici e privati. “Chi sono in maggioranza gli immigrati clandestini nel Veneto? – si chiede Valdegamberi -. L’identikit è il seguente: donna, età adulta, spesso di razza bianca, europea. Occupazione? Attendere ai nostri anziani non autosufficienti, essere un punto di riferimento di assistenza imprescindibile per le famiglie venete che hanno in casa persone ammalate croniche, o disabili. Pure la stragrande maggioranza di queste colonne familiari sono colpevoli del reato di clandestinità, e ne sono colpevoli, secondo le norme di legge, anche le famiglie che usufruiscono dei loro servizi. Nel Veneto – ricorda Valdegamberi - si calcola che siano tra le 29 mila e le 33 mila le badanti, tra regolari e irregolari, il 99,9% donne provenienti da Ucraina, Moldavia, Romania, secondo le fonti dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione su dati Istat. Solo 1/3 sono regolari. Insomma, la legislazione vigente costringe, letteralmente, le famiglie a non metterle in regola e nello stesso tempo le obbliga ad essere clandestine, con conseguenze pericolose per quanto riguarda il rispetto della legge, il funzionamento dei servizi sociali, la realizzazione di politiche trasparenti ed efficaci per affrontare la crisi. E’ un paradosso tutto italiano – sottolinea l’Assessore veneto, che è anche responsabile degli Assessori alle politiche Sociali delle Regioni - una contraddizione che va sanata presto e bene da parte del governo se non si vuole mettere in ginocchio tutto il sistema del Welfare. Magari accogliendo alcuni dei suggerimenti provenienti dalle Colf delle Acli. Conto che il Ministro Sacconi risponda subito nel merito prima che la situazione diventi complessivamente ingestibile”. In qualità di responsabile degli Assessori alle politiche sociali delle Regioni, Valdegamberi annuncia che solleciterà anche il titolare del Ministero degli Interni Maroni, che è stato anche Ministro del Welfare e quindi conosce molto bene i problemi del sociale, a intervenire per risolvere questo problema, acuito ulteriormente dal reato di clandestinità. “Mi pare ovvio come il sostenere una politica di rigore nei confronti dell’immigrazione – che non dovrebbe mai essere slegata dal rispetto per la dignità umana dovuto a tutti anche ai clandestini - non possa diventare danno irreparabile per le famiglie italiane e per lo Stato. Sarebbe una beffa. Al rigore vanno accompagnate il senso della misura e la capacità di distinguere tra immigrato e immigrato - sottolinea Valdegamberi - cambiando magari alcune norme laddove impediscano la regolarizzazione di persone che hanno dimostrato di lavorare bene, di non delinquere e anzi di essere indispensabili per il buon andamento delle famiglie e l’assistenza delle persone anziane e/o disabili”. L’esponente del governo regionale del Veneto accompagna a queste considerazioni un ragionamento e un’informazione conclusivi: “Nel Veneto, le casse e i bilanci della Regione, risparmiano centinaia di milioni di euro l’anno aiutando le famiglie a servirsi del lavoro delle assistenti familiari. Le badanti consentono di mantenere l’anziano o il disabile a casa propria con costi molto più contenuti rispetto all’istituzionalizzazione che, va ricordato, viene pagata dalla Regione Veneto con 440 milioni di euro l’anno per quanto riguarda la non autosufficienza”. .  
   
   
POLITICHE PER LA SALUTE - DOMENICA 31 GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO - GIOVEDÌ 28 L´INDAGINE NEGLI OSPEDALI SUL DOLORE PERCEPITO - INIZIATIVE PER INFORMARE E SENSIBILIZZARE  
 
Bologna, 27 maggio 2009 - Domenica 31 maggio è la Giornata nazionale del sollievo, iniziativa promossa dal Ministero della salute, dalla Fondazione “Gigi Ghirotti” e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per informare e sensibilizzare cittadine e cittadini sul tema della cura del dolore e sulle cure palliative. L’emilia-romagna partecipa alla Giornata con seminari e convegni, stand informativi negli ospedali e nei luoghi di aggregazione, iniziative culturali, organizzati dalle Aziende sanitarie, dai Comuni, dalle associazioni di volontariato fino a giugno inoltrato. Il messaggio di questa Giornata, giunta all’Viii edizione, è che curare il dolore, combattere la sofferenza e dare sollievo alla persona malata significa migliore qualità della vita per la persona assistita ma anche qualità dell’assistenza. La cura del dolore, oltre che un dovere etico, è infatti una “buona pratica clinica” poiché il dolore è un fenomeno patologico, che condiziona pesantemente la vita delle persone, con conseguenze anche sulla sfera psicologica, emotiva, relazionale. Diventa, dunque, importante ascoltare i bisogni della persona malata: va in questa direzione l’indagine regionale conoscitiva sulla sofferenza percepita che viene proposta ogni due anni negli ospedali dell’Emilia-romagna. Giovedì 28 maggio alle persone ricoverate sarà distribuito un breve questionario (la “scheda del sollievo”), da compilare in forma anonima e su base volontaria. L’iniziativa coinvolge gli ospedali pubblici (con gli operatori sanitari impegnati nei Comitati Ospedale senza dolore, gli organismi costituiti in ogni Azienda sanitaria per assicurare un osservatorio specifico sulla cura del dolore nelle strutture sanitarie), gli hospice (strutture residenziali per l’assistenza alle persone in fase avanzata della malattia), gli ospedali privati accreditati. Le associazioni di volontariato impegnate nella lotta al dolore daranno il loro supporto per la diffusione del questionario. I risultati dell’indagine forniranno importanti elementi per comprendere i principali bisogni delle persone ricoverate e per verificare i percorsi fin qui compiuti. Tra le altre iniziative organizzate nell’ambito della Giornata nazionale, è previsto un canale speciale per chi ha bisogno di approfondimenti sulla cura del dolore e sulle cure palliative: da lunedì 1 a sabato 6 giugno, il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033. 033 (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 17,30; il sabato dalle 8,30 alle 13,30), oltre a garantire informazioni sul tema, potrà mettere in contatto, attraverso gli Uffici relazioni col pubblico (Urp) delle Aziende sanitarie, con i medici specialisti dei Comitati ospedale senza dolore. In occasione della Giornata nazionale del sollievo è stato inoltre aggiornato e ristampato l’opuscolo "Insieme contro il dolore post-operatorio", che fornisce indicazioni su come valutare il dolore dopo un intervento chirurgico, raccomandando di rivolgersi, senza timori, al personale sanitario per concordare il programma terapeutico personalizzato per dare sollievo al dolore. L’opuscolo viene distribuito ai cittadini negli ospedali. Per un approfondimento sulle iniziative che si svolgono in tutta la regione per la Giornata del sollievo, consultare il portale del Servizio sanitario regionale www. Saluter. It dove è possibile anche consultare e scaricare la pubblicazione “l’Emilia-romagna contro il dolore”. L´impegno del Servizio sanitario regionale nella lotta al dolore Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-romagna è impegnato da anni a riconoscere e a curare il dolore in ogni momento delle cure: le cure palliative sono erogate, oltre che in hospice (sono 19 in regione), in assistenza domiciliare (con la possibilità di utilizzare anche a domicilio farmaci di derivazione oppiacea), nelle strutture residenziali, in ospedale. Il Piano sociale e sanitario 2008-2010 individua tra gli obiettivi l’applicazione delle raccomandazioni regionali per il trattamento del dolore post-operatorio e del dolore cronico benigno, la necessità di elaborare raccomandazioni regionali per il controllo del dolore oncologico e per l’uso appropriato dei farmaci antalgici (in particolare in area pediatrica) e inserisce tra le priorità la formazione degli operatori sanitari. Per sostenere ulteriormente tale impegno, la Giunta regionale quest’anno ha istituito il Comitato regionale per la lotta al dolore, composto da professionisti esperti in materia di terapia del dolore e cure palliative impegnati su questo tema nelle Aziende sanitarie, da operatori e da referenti della Regione. Il Comitato ha funzioni di coordinamento dei diversi programmi attivati in Emilia-romagna e ha il compito di promuovere la formazione degli operatori, la diffusione di tecniche innovative per il controllo delle patologie dolorose più complesse e di favorire la comunicazione tra gli operatori sanitari stessi e tra pazienti e famigliari sulle possibilità terapeutiche per alleviare il dolore. .  
   
   
PRIMA CONFERENZA MONDIALE DEI PAZIENTI BPCO A ROMA UNA CARTA MONDIALE DEI DIRITTI PER IL PAZIENTE CON MALATTIA CRONICA DI BRONCHI E POLMONI  
 
Roma, 27 maggio 2009 – Nasce in Italia la ‘Carta Mondiale dei Diritti del Paziente Bpco’, malattia cronica di bronchi e polmoni, che solo nel nostro Paese colpisce circa 3 milioni di persone, contando 18 mila decessi l’anno, 180 mila ricoveri ospedalieri con una durata media di più di dieci giorni. La presentazione ufficiale arriverà il prossimo 14 giugno a Roma in occasione della Prima Conferenza Mondiale dei Pazienti Bpco, organizzata dall’International Copd Coalition-icc e dall’Efa-european Federation of Alleegy and Airways Diseases Patients Associations, in collaborazione con L’associazione Italiana Pazienti Bpco Onlus, l’Australian Lung Foundation, l’Asian Pacific Society of Respirology, il Progetto Mondiale Gold (Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease), l’International Primary Care Respiratory Group (Ipcrg) e la World Organization of Family Doctors (Wonca). L’appuntamento vedrà la presenza di più di 150 specialisti, rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni dei pazienti di tutto il pianeta. “La Conferenza, che si inserisce nelle iniziative dell’Anno del Respiro e nell’ambito dell’Assemblea Generale della Gard (Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases), ha l’obiettivo di definire la Carta Mondiale e promuovere la sua attuazione in tutti i Paesi – spiega Mariadelaide Franchi, co-presidente del Coordinamento Internazionale Bpco e presidente dell’Associazione Italiana Pazienti Bpco - E’ un primo decisivo incontro, che vede impegnati Associazioni dei pazienti, Istituzioni sanitarie, Società Scientifiche e leader Bpco, per il riconoscimento dei diritti dei pazienti e la predisposizione di un piano di tutela in tutto il mondo”. L’obiettivo dichiarato è acquisire una migliore conoscenza delle strategie per la gestione globale della Bpco e dell’impatto delle comorbidità, saperne di più sullo sviluppo e l’attuazione delle strategie di prevenzione, capire le modalità per costituire un’associazione di pazienti e renderne operativi i programmi e infine partecipare all’adozione di una Carta Mondiale dei Diritti del Paziente Bpco e diffonderla in ogni paese. I punti salienti della ‘Carta Mondiale dei Diritti del Paziente Bpco’ sono: 1) Diagnosi precoce e accurata; 2) Corretta informazione ed educazione sulla Bpco; 3) Supporto per affrontare la malattia; 4) Migliore trattamento disponibile; 5) Adeguati investimenti in assistenza e cura, e solidarietà; 6) Collaborazione tra le varie associazioni pazienti del mondo; 7) Miglioramento della qualità dell’aria. Le malattie croniche respiratorie, tra cui la Bpco, rappresentano un serio problema di salute globale, avendo pesanti conseguenze in termini sia di qualità della vita sia di disabilità dei pazienti, con effetti economici sulle famiglie, sulle comunità e sulle popolazioni in tutto il mondo gravi e sottostimati. “La Bpco, broncopneumopatia cronica ostruttiva, causa limiti significativi in molti campi della normale vita quotidiana - prosegue Franchi - In funzione del livello di gravità, la mancanza di respiro può interferire con i più semplici gesti giornalieri, come vestirsi, lavarsi, parlare e può causare disturbi del sonno e indurre un progressivo stato di invalidità. La tosse può essere un tormento che impedisce di dormire e di partecipare a molte occasioni di vita sociale (cinema, teatro, ecc. ), per paura di disturbare gli altri. Il limite più importante posto dalla malattia riguarda l’esercizio fisico, che influisce sulle normali attività quotidiane lavorative o di svago, sui rapporti sociali e familiari - conclude Franchi - Nelle forme più gravi la malattia causa notevole inattività. In stadio avanzato l’insufficienza respiratoria richiede ossigenoterapia o ventilazione assistita”. Nel mondo centinaia di milioni di persone soffrono di malattie respiratorie: 300 milioni sono asmatici, 210 milioni sono affetti da Bpco, 400 milioni da rinite allergica e 100 milioni da Osas (Obstruction Sleep Apnea Syndrome). Oltre 4 milioni sono stati i decessi per malattie croniche respiratorie nel 2005. L’oms riconosce la priorità della prevenzione e del controllo delle malattie respiratorie croniche, con particolare riferimento ai Paesi a medio e basso reddito e a tal fine ha costituito la Gard (Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases), un’alleanza volontaria, nazionale ed internazionale, comprendente organizzazioni, istituzioni ed agenzie che lavorano per il comune obiettivo di migliorare la salute respiratoria globale. “Insieme alle Istituzioni vogliamo definire e approvare il Mandato Globale per la Cura del Paziente Bpco e pianificare la sua attuazione. In ogni Sessione della Conferenza - anticipa Mariadelaide Franchi - un paziente o un rappresentante dei pazienti con Bpco focalizzerà la discussione sugli aspetti pratici della vita quotidiana”. La Conferenza Mondiale dei Pazienti Bpco sarà preceduta, sempre a Roma, dalla Xiii Conferenza dell’Efa (European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Associations) dal titolo ‘Allergia e Asma. Il futuro delle Associazioni dei pazienti’. Info: www. Internationalcopd. Org, www. Pazientibpco. It, www. Efanet. It .  
   
   
APPROVATO NELLE MARCHE IL PIANO 2009 DELLE ATTIVITA`` DI SOLIDARIETA`` E DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO.  
 
Ancona, 26 Maggio 2009 - La Giunta regionale ha approvato il Piano delle attivita` di solidarieta` internazionale e cooperazione allo sviluppo per il 2009. ´L´obiettivo - sottolinea Marco Amagliani, assessore alla Cooperazione allo Sviluppo - e` migliorare le condizioni sociali ed economiche delle popolazioni piu` svantaggiate, incrementare le forme di partenariato e di sussidiarieta` avviate nel biennio 2007-2008, e favorire la partecipazione democratica´. In questo contesto, particolare attenzione sara` rivolta - precisa - alle iniziative in grado di promuovere l´autonomia e le competenze dei soggetti istituzionali ed economici; di rilievo anche il ruolo dell´Osservatorio interregionale per la cooperazione allo sviluppo come organismo di raccordo e di organizzazione delle iniziative. Il Piano, per la cui attuazione e` prevista una spesa complessiva di 1. 325. 371,68 euro, si articola in tre tipi di intervento: Programmi di iniziativa regionale (Pir), finanziati con contributi internazionali, comunitari e nazionali, da realizzarsi in collaborazione con diversi soggetti; Progetti di iniziativa territoriale (Pit) finalizzati allo sviluppo di particolari aree geografiche; Micro progetti (Mp) da attuarsi sulla base delle priorita` geografiche stabilite di volta in volta dai piani annuali. L´elenco comprende una vasta gamma di interventi: sostegno alla crescita locale, gestione dei servizi pubblici, sviluppo della cooperazione nei settori dei servizi socio-sanitari, dell´ambiente, della formazione professionale e della tutela dell´infanzia e dell´adolescenza. Le aree geografiche interessate sono i Balcani Occidentali e l´Europa Centro Orientale, il Mediterraneo e il Medio Oriente, l´Africa (Eritrea, Etiopia, area sub sahariana), l´America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Peru`) e l´America Centrale (Nicaragua, Guatemala, San Salvador, Honduras, Cuba). I progetti sinora pervenuti sono 48, di cui 23 Pit e 25 micro progetti. Le iniziative di maggiore impegno finanziario riguardano il programma ´Senet´ di cooperazione translocale tra Italia e Sud Est Europa, di cui beneficiano 47 enti locali di 6 paesi, il programma ´Emergenza Gaza´ in Medio Oriente e il programma ´Formazione per lo sviluppo economico locale (Fosel)´, in Argentina. .  
   
   
A MILANO 1 MINORE SU 5 È FUMATORE:POSSIBILE SPERIMENTARE AREE NO SMOKING IN CITTÀ”  
 
Milano, 27 maggio 2009 - A Milano fumano 20 minorenni su 100, circa il doppio rispetto alla media nazionale (12 su 100): la prima sigaretta si accende a 15 anni e mezzo (16 anni nel resto d’Italia), in prevalenza per l’influenza degli amici e compagni di scuola (35,1%, con un picco del 43,3% tra i maschi) o per la soddisfazione ricavata (29,9%, con un picco del 33,3% tra le ragazze). Fumare è un’abitudine tra i giovani in compagnia (75,7%), soprattutto fuori dai locali pubblici (89%) e da scuola (75%). Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca Doxa, realizzata in collaborazione con la Lega italiana per la lotta contro i tumori-Sezione provinciale di Milano e l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, secondo cui nel nostro Paese i fumatori sono aumentati di quasi 2 milioni nell’ultimo anno: 13 milioni nel 2009 (di cui 7,1 milioni uomini e 5,9 milioni donne) contro gli 11,2 milioni nel 2008. A presentare l’iniziativa, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco in programma domenica 31 maggio, sono intervenuti al Circolo della Stampa il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, il direttore generale della Lilt Bruno Pisaturo, il Presidente della Lilt-milano Gianni Ravasi, il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Silvio Garattini, il direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcool e Droga dell’Istituto Superiore della Sanità Piergiorgio Zuccaro. “Il Comune di Milano potrebbe istituire in via sperimentale alcune ‘aree no smoking’ ben delimitate della città – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – a partire dai siti di particolare rilevanza artistica e ambientale, come il sagrato del Duomo o il perimetro storico in senso stretto delle Colonne di San Lorenzo (e non l’ambito circostante con le zone e i locali frequentati dai ragazzi), gli spazi-gioco attrezzati per bambini, i giardinetti sotto casa: si tratterebbe di una sperimentazione non tanto in una logica vessatoria, ma per sollecitare buone pratiche per la salute dei cittadini. Non stiamo parlando dei grandi parchi o di estese superfici urbane ma solo di quelle piccole, il cui corretto utilizzo va tutelato anche attraverso un numero adeguato di posaceneri al loro esterno”. “Di fronte al preoccupante aumento del numero dei fumatori – ha proseguito Manfredi Palmeri – può e deve continuare l’azione di informazione contro il tabagismo: vanno sensibilizzati in particolare le ragazze e i ragazzi mostrando i danni visibili e invisibili della sigaretta, perché adottino comportamenti sani e corretti e aiutino i loro coetanei a fare altrettanto”. “Anche quest’anno l’Assessorato alla Salute appoggia e condivide l’iniziativa Lilt della Giornata Mondiale senza Tabacco - spiega Landi di Chiavenna – sempre più consapevole dell’importanza della prevenzione. Bisogna stare da subito lontani dal vizio del fumo, un’abitudine difficile da eliminare dopo. La percezione del rischio fumo non è ancora forte, soprattutto fra i giovani, ma nessuno è invincibile di fronte alle dipendenze quali droghe, alcol e fumo. Gli studi dicono che si inizia a fumare sempre più presto e a Milano le donne hanno un primato: fumano una su quattro. Questo vuol dire che nella lotta al tabagismo c´è ancora molto da fare, soprattutto per le donne e per i giovani. Un’idea potrebbe essere quella di dividere i parchi a metà: zona fumatori e non fumatori. Intanto – ha concluso - proverò a portare in Giunta un’ordinanza che renda più difficile fumare nelle aree verdi cittadine, cominciando dalle aree giochi dove ci sono mamme e bambini”. .  
   
   
APRONO NUOVE FARMACIE IN FRAZIONI E LOCALITÀ DISAGIATE NELLE PROVINCE DI SIENA, GROSSETO, LUCCA, PISTOIA E FIRENZE  
 
Firenze, 27 maggio 2009 - Prosegue la “campagna” di apertura di nuove farmacie nelle frazioni e nelle zone disagiate delle province toscane. Con una serie di delibere la giunta regionale, su proposta dell´assessore per il diritto alla salute, ha approvato l´istituzione di nuove “proiezioni”, che garantiscono un servizio farmaceutico a orario pieno e con completa disponibilità di prodotti. I comuni che hanno richiesto le farmacie provvederanno quanto prima a assegnare e rilasciare le autorizzazioni alle relative aperture. Ecco le nuove proiezioni: Provincia di Siena Frazione di Asciano Scalo nel comune di Asciano, frazione di Pianella nel comune di Castelnuovo Berardenga , frazione Ville di Corsano nel comune di Monteroni d´Arbia. Provincia di Grosseto Località Arcille nel comune di Campagnatico, frazione di Sticciano Scalo nel comune di Roccastrada. Provincia di Lucca Frazione di San Salvatore nel comune di Montecarlo. Provincia di Pistoia Frazione di Traversagna, nel comune di Massa e Cozzile Provincia di Firenze Frazione di Lucolena, nel comune di Greve in Chianti, frazione di Donnini nel comune di Reggello. .  
   
   
GINO SANDRI (1892 - 1959) LUCI DELL´ARTE, OMBRE DELLA FOLLIA MONZA, ARENGARIO (PIAZZA ROMA) 31 MAGGIO - 19 LUGLIO 2009  
 
Monza, 27 marzo 2009 - Dal 31 maggio al 19 luglio 2009, a Monza, si terrà un’importante iniziativa dedicata a una figura di grande interesse dell’arte italiana del Novecento. L’arengario ospiterà la mostra che ripercorrerà la vicenda artistica e umana di Gino Sandri (1892-1959), talento precocissimo ed eccellente disegnatore, la cui vita è stata segnata da una dolorosa reclusione in istituti psichiatrici dal 1924 in poi, molto probabilmente anche per motivi politici. L’iniziativa, curata da Elena Pontiggia, organizzata dall’Associazione “Gino Sandri”, con il sostegno della nuova Provincia Monza e Brianza, del Comune di Ceriano Laghetto, della Fondazione Monza Brianza, con il patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dell’Università Cattolica di Milano e la collaborazione del Comune di Monza, presenterà 70 disegni (alcuni accompagnati da commenti, ricordi, aforismi), che raffigurano malati, degenti e infermieri, realizzati dall’artista tra il 1927 e il 1949, ovvero negli anni dei suoi ricoveri presso la Casa di Cura di Villa Fiorita (Affori) e l’Ospedale Psichiatrico di Mombello di Limbiate, in Brianza. Proprio su quest’ultima realtà è in corso un vasto progetto di recupero storico-culturale, che comprende anche gli edifici “manicomiali” in cui Sandri è stato più volte internato: un’operazione per non perdere la memoria della storia della malattia mentale, a più di 30 anni dalla legge Basaglia. In queste opere sarà possibile ammirare e apprezzare il talento che Gino Sandri seppe coltivare dapprima all’Accademia di Brera, che frequentò dal 1911 al 1915, seguendo i corsi di Cesare Tallone, Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi, e Francesco Confalonieri, e che affinò frequentando gli studi di Emilio Longoni, Adolfo Wildt, Giorgio Belloni e personalità quali Aldo Carpi e Carlo Carrà. Tra il 1914 e il 1922, Sandri si dedicò all’attività di illustratore, collaborando con vari periodici, come il Corriere dei Piccoli, Italia bella, la Novella, il Novellino, il Guerin Meschino e La Lettura. Nel 1922 illustrò per Hoepli Fanciulli d´Italia di Anna Vertua Gentile (pubblicato nel 1926) e Viaggio sentimentale di Sterne, e nel 1923 un´edizione delle Poesie edite ed inedite di Carlo Porta (pubblicata nel 1929). Partecipò inoltre a mostre alla Permanente di Milano e a varie esposizioni ricevendo elogi e riconoscimenti. La stampa si occupò di Sandri in varie occasioni, ma dopo il 1924, cioè dopo che fu internato in manicomio, il suo nome venne dimenticato, scomparendo dall’attenzione di colleghi, critica e pubblico. Gian Alberto Dell’acqua affermava che “i disegni di Sandri costituiscono una testimonianza eccezionale, a parte la lucidità di disegno impressionante, di cui non conosco equivalenti in altri artisti di questo momento e anche non in questo momento, che ha eseguito al ”chiuso”, un po’ per esorcizzare la propria infermità, come Van Gogh, che si difendeva dalla malattia dipingendo in modo quasi frenetico, appena poteva tenere in mano il pennello, per aiutarsi quindi a vivere, sia per consolare i suoi compagni di sofferenza”. Accompagna l’esposizione un catalogo Silvana editoriale. Il materiale esposto fa parte di una più ampia documentazione, costituita da diari, manoscritti, racconti, lettere alla famiglia e disegni, eseguiti in Istituto Psichiatrico, recentemente sottoposta a tutela da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza archivistica per la Lombardia che ha dichiarato l’archivio del pittore Gino Sandri “di interesse storico particolarmente importante, sottoposta alla disciplina del D. L. 22 gennaio 2004, n. 42”. .  
   
   
JULIETA ARANDA PUBLICK OCCURRENCES BOTH FORREIGN AND DOMESTICK  
 
Roma, 27 maggio 2009 - In occasione della sua prima mostra personale in Italia l’artista messicana Julieta Aranda (1975, Città del Messico) presenta, il 28 Maggio 2009 Ore 19. 00, il progetto dal titolo Publick Occurrences Both Forreign and Domestick: concepito ed esposto per la prima volta a Berlino, viene riproposto in forma sviluppata e rinnovata negli spazi della galleria 1/9 unosunove. Il titolo riprende quello del primo giornale pubblicato nelle Americhe, a Boston, il 25 settembre 1690 e che, come molte altre pubblicazioni dell’epoca, ebbe una vita molto breve, ritirato dal commercio il giorno dopo la sua pubblicazione per motivi di censura. Allo stesso modo l’artista ha compilato e stampato un giornale che non è reso pubblico, nè destinato alla lettura, ma viene presentato come oggetto fisico attraverso un suo riutilizzo per i più diversi scopi di carattere funzionale e privato: diventa una tenda, un involucro per il cibo, una spugna per asciugare scarpe bagnate, un panno per pulire, e infine cartapesta per la produzione artigianale di altra carta. Gli articoli che il giornale riporta - dall’imprigionamento dello Zar di Russia nel 1917 allo sbarco sulla luna del 1971, dal bombardamento del Twa nel 1986 alla morte di Laika, il cane che ha viaggiato nello spazio, o il test atomico del 1952 in Nevada - sono parzialmente visibili attraverso superfici di sculture, installazioni e fotografie a grandezza naturale che coinvolgono il pubblico ad una partecipazione attiva nell’atto stesso di leggere, prestando una particolare attenzione al momento in cui la realtà effettiva viene alterata dall’atto di leggerla. Le notizie prendono vita in un contesto completamente avulso dalla determinazione storica che le ha legittimate. Da testimoni di eventi storici diventano testimoni di una storia privata, dimessa, quotidiana e in qualche modo universale. Attualmente Julieta Aranda è in mostra presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York dove ha inaugurato Intervals, una serie di eventi espositivi che intendono riflettere sulle pratiche artistiche contemporanee più innovative: in ciascuna occasione un artista verrà invitato ad intergire con il suggestivo spazio del museo newyorkese. Julieta Aranda vive e lavora a Berlino. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo: Intervals exhibition series, Solomon R. Guggenheim, New York, (2009); Publick Occurrences Both Forreign and Domestick, Galerie Michael Janssen, Berlin (2008); Tools for Infinite Monkeys, Fruit & Flower deli, New York, (2008). Tra le principali mostre collettive: One of these things is not like the other things , Galleria 1/9 unosunove, Roma, (2008); Vilnius is Burning, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2007); Peace Tower, Whitney Biennial (Part of Rirkrit Tiravanija’s project), New York, (2006). Un testo di Cecilia Canziani accompagnerà la mostra. La mostra proseguirà fino al 25 luglio 2009. .  
   
   
LA GALLERIA DALDINIANA PRESENTA LE PITTURE SU SETA DI VERENA GUGGIARI-HEUGLI  
 
Lugano, 27 maggio 2009 - La Galleria Daldiniana presenta la mostra personale di Verena Guggiari-huegli in via Daldini 18a a Vezia, dal 28 maggio al 20 giugno 2009. Vernissage giovedí 28 maggio alle ore 18,30. Gli splendidi disegni di Verena Guggiari-huegli che sarà presente all’inaugurazione prendono vita e colore attraverso la leggerezza della seta. A rendere possibile questo consonanza tra arte e tessuto, è l’antica e complessa tecnica della pittura su seta e del fissaggio a vapore, unita alla felicissima mano di disegnatrice dell’artista. Nell’ambito del vernissage, a introdurre la protagonista sarà il critico Luca M. Venturi che renderà omaggio alla produzione dell’artista. L’intera mostra fa perno sui giochi di luce e sulle sfumature cangianti che solo la seta può generare. Le forme, geometriche, misteriose, sorprendenti, costituiscono un’esperienza visiva esaltante e rimandano ad un antico immaginario indoeuropeo che si richiama alla Via della seta e all’archetipo del perimetro culturale verso l’Oriente. Bernese, Verena Guggiari-huegli dopo gli studi alla Kunstgewerbeschule di Burgdorf, sotto la guida di Walter Soom, risiede dal 1967 in Ticino. Proviene da una lunga esperienza di arte applicata, dalla pittura tradizionale svizzera su mobili di legno all’incisione su vetro. Dal 1998 si dedica esclusivamente alla pittura su seta. La Galleria Daldiniana, nell’antico nucleo di Vezia, promuove esposizioni di artisti svizzeri di provata esperienza e reputazione che hanno scelto il Ticino per la propria ispirazione e formazione culturale. .  
   
   
CINZIA DELNEVO TRASFORMAZIONI.LOVINGSPEECH PARMA DAL 6 AL 30 GIUGNO 2009  
 
 Parma, 27 maggio 2009 - Si inaugura venerdì 5 giugno alle ore 18:00 presso The Box Art&info, all’interno della Temporary Station di Parma, la mostra Trasformazioni. Lovingspeech di Cinzia Delnevo. L’esposizione, a cura di Marco Turco, è parte della rassegna di Arti Visive Trasformazioni. Disegnourbano organizzata dall’Archivio Giovani Artisti di Parma e Provincia, struttura dell’Assessorato al Benessere e alla Creatività Giovanile del Comune di Parma, in collaborazione con Fondazione Monte di Parma, Stu Area Stazione e 00:am Casa Creativa. Il titolo della mostra di Cinzia Delnevo – Loving Speech – è un velato omaggio ai Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes. L’atto d’amore di Cinzia, e il “discorso” che ne consegue, sono però rivolti verso l’Arte, altra grande categoria del pensiero che da sempre impegna l’uomo nella ricerca di una definizione. La ricerca intrapresa dall’Autrice infatti muove proprio da una volontà di riflessione sul senso dell’arte al presente e sulla trasformazione delle sue forme di espressione. L’intrinseca impossibilità di delimitazione concettuale si risolve in un discorso amoroso, realizzato attraverso quella che è l’icona per eccellenza dell’omaggio d’amore: la rosa. In Ritratti di, tale simbolo viene declinato attraverso una serie di tele dipinte a olio con una tecnica, prossima all’iperealismo, che avvicina la pittura alla riproduzione fotografica. Lo stesso soggetto poi diviene protagonista nell’opera Interazione tra un dispositivo elettronico per l´acquisizione di immagini dinamiche e i miei ritratti di dove una telecamera Hd riprende le tele e il lavorio dello zoom, nel continuo tentativo di mettere a fuoco il soggetto pur non riuscendovi, crea una nuova visione di ciò che è la realtà che vi è di fronte. Nell’opera intitolata Zeit, infine, il visitatore viene accompagnato nello spazio senza tempo dell’Arte da una nota di contrabbasso, che ogni 5 minuti scandisce il tempo della fruizione delle opere, come le campane che segnano l’incedere delle ore nella vita quotidiana. Il discorso amoroso intrapreso da Cinzia Delnevo è quindi un dialogo tra Pittura, Fotografia, Video e Musica, per invitare lo spettatore a indagare la realtà attraverso lo sguardo dell’Arte. L’esposizione sarà corredata dai testi critici di Matilde Della Torre ed Elisabetta Tiddia. Cinzia Delnevo è nata a San Secondo Parmense nel 1982. Vive e lavora a Venezia. Si è laureata all´Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2007 e attualmente frequenta l´Università Iuav di Venezia corso di laurea specialistica Arti Visive ed il corso triennale di formazione avanzata Mestiere Delle Arti. Tra le principali esposizioni: 2008, Container Laboratorio/osservatorio mobile arte pubblica, a cura di Mili Romano e Gino Gianuizzi, Artefiera, Bologna; Fragile Continuo Multipli d’artista, a cura di Anna Ferraro e To/let, Bologna;tra Venezia e Istanbul, a cura di Chiara Vecchierelli, Jarach Gallery, Venezia; L´arte non ha genere, a cura di Cataldo Colella, Palazzo Donadoni, Melfi (Potenza). 2009, Autori_tratti Cz95 Zitelle Giudecca, Venezia. .  
   
   
GOLF - LA PROFICUA ESPERIENZA AMERICANA DI ANDREA PAVAN E DOMENICO GEMINIANI  
 
Roma, 27 maggio 2009 - Due giovani giocatori italiani, Andrea Pavan e Domenico Geminiani, stanno facendo una proficua esperienza golfistica negli Stati Uniti, legata ovviamente allo studio come è nella miglior tradizione americana. Pavan, ventenne romano, è già da tempo una delle colonne portanti della nazionale azzurra, ma il suo nome balzò prepotentemente alla ribalta nel 2006 quando vinse il Campionato Nazionale Omnium (ora ribattezzato Campionato Nazionale Open) battendo i professionisti sul percorso del Golf Club Margara a Fubine (Al). Pavan ha fatto al sua scelta nel gennaio del 2007, ottenendo una borsa di studio completa all´Università Texas A&m per la facoltà di Economia. Da quel momento ha preso parte a numerose e importanti gare, che vengono prese in considerazione anche per i ranking, e in tal modo si è portato al 22° posto in quello mondiale e al settimo in quello europeo. Nella stagione universitaria 2008/2009 (da ottobre ad aprile) ha partecipato a undici tornei con quattro piazzamenti tra i top ten e altri tre entro i primi venti classificati. E´ stato convocato per la Palmer Cup, la sfida che vede di fronte le rappresentative studentesche di Europa e Usa. I giocatori continentali selezionati giocano tutti oltre Oceano ad eccezione dell´altro italiano in squadra, Leonardo Motta, che si è qualificato per essere giunto secondo nel Bursars´s Tournament a St. Andrews. Inoltre Pavan ha ricevuto l´invito per partecipare a tre eventi prestigiosi: il Southern Amateur, il Western Amateur e la Porter Cup. In Europa parteciperà al British Amateur e naturalmente sarà in campo con la squadra italiana nei Campionati Europei a squadre. Pavan, che ha iniziato a giocare all´età di sei anni sotto la spinta di papà Tiziano e mamma Barbara, è cresciuto golfisticamente al Gc Olgiata. Ora difende i colori del Gc Parco di Roma dove è allenato dal maestro Filippo Del Piano. Ha vinto i titoli tricolori pulcini (2003), cadetti (2005) e dilettanti medal (2005-2007). Ha frequentato la scuola francese San Dominique sino al diploma che ha conseguito nel 2006. Domenico Geminiani, tredicenne nato nell´isola francese della Martinica, sta frequentando un corso alla Edison Academic Center di Bradenton (Florida) con i più alti voti sin da quando aveva cinque 5 anni. Ora ne ha tredici e grazie ai risultati scolastici, ha il permesso di lasciare scuola in anticipo per andare a praticare golf ogni pomeriggio al River Club, diretto da Mike Pascuzzi, dove prende lezioni dal pro della Master Pga Jacques Panet-raymond. Geminiani ha già raggiunto il decimo livello, il che significa che è in vantaggio di tre anni sui suoi coetanei. Inoltre è costantemente tra i primi cinque nel ranking relativo ai ragazzi della sua età. Ha appena vinto per la quarta volta il Tournament of Champions a Sun City, sul tracciato del Falcon Watch Golf Course, dove ha segnato 139 colpi (60 70), cinque sotto par imponendosi della divisione 14-15 anni e nella combinata 14-18 anni. “E’ stato veramente emozionante" da detto al termine. "Il mio obiettivo era di ottenere un titolo in ogni gruppo di età. Sono sempre stato competitivo e gioco ogni volta per vincere. Il prossimo anno concorrerò per la divisione 16-18 anni. Sono molto migliorato ultimamente e la mia specialità è il gioco lungo. E’ veramente eccitante sapere di poter competere con i più forti non solo in Florida, ma anche in altri paesi. Seguo molto il golf in Tv per studiare soprattutto il gioco corto, che è la parte fondamentale in questo sport”. Geminiani, che nel giro finale ha iniziato con un eagle, la lasciato a sei colpi Jimmy Stanger e a sette Ramsey Touchberry di Bradenton, ossia il gioiellino di casa. Va rilevato che in passato questo torneo è stato appannaggio di giocatori noti come John Huston, Woody Austin e il giapponese Ryuji Imada. Al suo attivo anche due Doral Junior. Ogni estate Geminiani, che è tesserato per il Gc Faenza, torna in Italia con i genitori e con fratello Sergio, anch´egli giocatore (la famiglia si è trasferita in America nel 2001), e partecipa ai campionati nazionali della sua categoria. Nel 2007 ha vinto il tricolore Baby Under 12, concedendo il bis nel 2008 in cui si è imposto anche nel campionato pulcini. .  
   
   
I GIOCHI MILITARI DEGLI SPORT INVERNALI 2010 IN VALLE D´AOSTA  
 
Aosta, 27 maggio 2009 - La Valle d’Aosta ospiterà nel marzo del 2010 la prima edizione dei giochi mondiali militari invernali. La notizia è stata data nella giornata di lunedì 25 maggio 2009 da Gianni Gola, Presidente del Cism (Comitato Internazionale Sport Militari) a margine della 64^ Assemblea dell’ente che si è svolta a Paramaribo in Suriname ed è stata accolta con grande soddisfazione dai circa trecento delegati presenti. I giochi mondiali militari possono essere considerati come una sorta di Olimpiade riservata ad atleti appartenenti a gruppi sportivi militari, che vengono organizzati ogni 4 anni dal Cism. La nostra, che aveva nei mesi scorsi presentato la propria candidatura attraverso la Presidenza, ospiterà l’edizione invernale dei giochi. In Italia, Roma (nel 1995) e Catania, (nel 2003), hanno ospitando due edizioni estive. Per la Valle d’Aosta, regione caratterizzata da una grande presenza sul territorio di truppe alpine che nel corso degli ultimi decenni si sono distinte in modo particolare nelle competizioni nazionali ed internazionali, sarà un’occasione importante, non solo per l’elevato afflusso di turisti che raggiungeranno i siti di gara, ma anche perché ai nastri di partenza ci saranno numerosi atleti di livello mondiale. .