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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2009
RETE ELETTRICA: ASSESSORE ALL’AMBIENTE REGIONE UMBRIA INCONTRA TECNICI “TERNA” SU PIANO TRASMISSIONE  
 
Perugia, 27 maggio 2009 - L’assessore all’Ambiente della Regione Umbria e i tecnici di “Terna spa”, società responsabile in Italia dello sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale, si sono incontrati a Perugia, nella sede dell’Assessorato regionale. Sono state verificate e approfondite le esigenze e le previsioni di sviluppo del Piano di trasmissione delle rete elettrica nazionale (“Pds”) riguardanti il territorio dell’Umbria, con particolare riferimento ai riflessi e alle questioni ambientali. I rappresentanti di “Terna” hanno ricordato che la crescente domanda di energia elettrica unita alla garanzia della qualità della fornitura, necessita di di interventi di potenziamento e ammodernamento, anche tecnologico, della rete elettrica, sia su tratti di linee esistenti con riposizionamenti e nuove tecnologie costruttive, che tramite la costruzione di nuovi elettrodotti. La Giunta Regionale dell’Umbria partecipa alle valutazioni ambientali nazionali del Piano attraverso un tavolo tecnico regionale, al quale prendono parte le due Province e altri soggetti portatori di competenze ambientali per definire criteri ambientali, funzionali e tecnici adeguati per individuare i possibili corridoi territoriali più idonei e le fasce di fattibilità alternative dove prevedere, previo coinvolgimento degli enti locali interessati, la costruzione o l’adeguamento delle linee elettriche ad alta tensione, con il minor impatto ambientale possibile. I tecnici di “Terna” hanno sottolineato che grazie all’utilizzo della Valutazione Ambientale Strategica (“Vas”), che vede un fattivo contributo da parte dell’Umbria, si sono sviluppate le modalità di condivisione delle localizzazioni ambientalmente compatibili delle future infrastrutture elettriche, in una fase preliminare a quella autorizzatoria dei singoli impianti. È stato rimarcato che, come già descritto nel Piano, lo stato e la consistenza di alcuni importanti tratti della rete elettrica di trasmissione in Umbria richiedono interventi di adeguamento, ammodernamento e razionalizzazione degli impianti esistenti. È stato inoltre sottolineato che alcuni interventi sulla rete elettrica esistente in Umbria sono prioritari in relazione al cattivo stato di conservazione; ci sono, infatti, tratti di linea ad alta tensione costruiti negli anni Venti, in servizio da oltre ottanta anni. Allo stesso tempo lo sviluppo della rete e i tavoli regionali “Vas” di concertazione permettono di analizzare criticità territoriali legate alla vicinanza di zone residenziali alla rete elettrica, come il caso di Fontivegge (Zona di Prepo/toppo Fontanelle) a Perugia, per il quale vengono portati avanti, con la disponibilità di “Terna”, tutti gli sforzi possibili per la relativa risoluzione. L’assessore regionale all’Ambiente ha posto come punto fermo, nell’interesse della comunità regionale, la necessità che “Terna”, di concerto con la Regione Umbria, le Autorità e gli Enti locali interessati assicurino rapidamente quanto necessario per individuare le migliori e più condivise soluzioni, sotto i profili ambientale, sociale, economico e della salvaguardia della salute della popolazione. Nei prossimi giorni, l’assessore ha annunciato che si farà promotore di definire tra Regione Umbria e “Terna” un accordo programmatico che preveda impegni reciproci, per quanto di specifica competenza, atti a definire le priorità e, in tempi certi, le soluzioni progettuali operative per risolvere le problematiche e garantire le esigenze della rete elettrica nel territorio regionale con il più alto criterio di salvaguardia ambientale possibile. .  
   
   
I CORSI DELLA MICROGENERAZIONE: PER DIVENTARE UN NUOVO PROFESSIONISTA DEL FOTOVOLTAICO A MILANO L´11 GIUGNO ALL´HOTEL MICHELANGELO. SCONTO DEL 30 PER CENTO A CHI SI ISCRIVE ENTRO IL 3 GIUGNO.  
 
 Milano, 27 maggio 2009 - Il boom italiano del fotovoltaico continua. Secondo il Gestore del Sistema Elettrico oggi risultano installati ed allacciati alla rete oltre 37. 000 impianti, per la stragrande maggioranza di piccola e piccolissima taglia, per circa 450 Mw totali. Alla fine di quest´anno, secondo le proiezioni del Gse, si potrebbe arrivare ad un raddoppio e a un ulteriore raddoppio nel 2012. L´energia solare da fotovoltaico è quindi ormai un fenomeno economico interessante, con 100 milioni di euro di incentivi erogati solo nel 2008. Inoltre, per la sua caratteristica di basarsi su impianti diffusi e di piccola dimensione, è una fonte di impiego di tutto rispetto a livello di Pmi. Un vero fatto di massa e che deve affrontare i problemi dei fenomeni di massa ad alto contenuto tecnico, come la disponibilità le professionalità adeguate e in numero sufficiente a sostenere l´impatto di una domanda crescente per il futuro prevedibile, e soprattutto in tempi brevi. Le aspettative nei confronti dell´offerta sono cambiate. I nuovi potenziali clienti, infatti, non hanno la possibilità di realizzare autonomamente diversi passi della realizzazione e messa in esercizio di un impianto fotovoltaico, né sono in grado di coordinare diversi fornitori. Viene quindi richiesto un singolo punto di riferimento in grado di occuparsi della realizzazione dell´impianto, dallo studio di fattibilità alla realizzazione e alla messa in funzione, comprese le pratiche burocratiche di allaccio e la richiesta di incentivi. Proprio con l´obiettivo di formare questo tipo di professionalità a tutto tondo, rivolte alle esigenze del cliente, è stato concepito il nuovo corso della serie “I Corsi della Microgenerazione”, un´iniziativa di e-Gazette e Updating che si affianca agli eventi di grande successo delle Giornate della Microgenerazione che stanno entrando nel loro quarto anno di attività. L´innovativo corso si svolgerà a Milano presso l´Hotel Michelangelo nella giornata dell´11 giugno prossimo e prepara in modo pratico ed efficace a concepire, progettare e realizzare impianti fotovoltaici di piccola taglia per utenze residenziali ed aziendali. Il corso accompagna attraverso tutte le fasi necessarie a mettere in opera un impianto fotovoltaico dal dimensionamento iniziale fino alle procedure necessarie all´ottenimento degli incentivi di legge. Il docente è L’ Architetto Maurizio Selli, uno dei più quotati docenti nell´ambito delle rinnovabili. Maggiori informazioni sul corso e iscrizioni su http://www. Microgenforum. It/pag/corso02. Htm . .  
   
   
FOTOVOLTAICO: ASI POTENZA, ASSEGNATO LOTTO NELL´ALTA VAL D´AGRI  
 
Potenza, 27 maggio 2009 - Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza (Asi) assegna un altro lotto nell’area industriale dell’Alta Val d’Agri. Lo rende noto l’Asi. Il lotto, oggetto dell’assegnazione, misura circa 87mila metri quadri e ricade nel Comune di Viggiano. Destinato alla realizzazione di un parco fotovoltaico, con la presenza di cinque impianti di diversi campi di dimensioni, si prevede l’impiego di cinque unità lavorative. “Tale assegnazione – si legge nella nota dell’Asi - oltre a contribuire al rilancio del comparto produttivo dell’area, rappresenta al tempo stesso per il Consorzio una nuova boccata di ossigeno. A breve infatti l’Ente potrà incassare metà dell’introito (circa 700mila euro) da utilizzare per far fronte alle varie impellenze di carattere finanziario. Oltre a ciò, il Consorzio avvierà nei prossimi giorni sia il bando per le aree libere ancora da assegnare che quello per le aree ex L. 219 per il rilancio delle aree e la riattivazione degli stabilimenti su di esse allocati. Il tutto - conclude la nota Asi - servirà a fornire un grande contributo per una politica di sostegno allo sviluppo economico del territorio. .  
   
   
CAPPELLACCI A SARROCH CON GLI ASSESSORI FARRIS E SERRA  
 
 Cagliari, 27 Maggio 2009 - Appresa la notizia dell´incidente sul lavoro avvenuto presso lo stabilimento della Saras di Sarroch, costato la vita a tre operai di un impresa d´appalto, il presidente della Regione Ugo Cappellaci ha immediatamente sospeso la riunione che stava presiedendo nei locali di viale Trento a Cagliari ed ha deciso di recarsi subito sul posto, accompagnato dagli assessori dell´Industria Andreina Farris e del Lavoro Maria Valeria Serra. Appena giunti allo stabilimento Saras di Sarroch hanno incontrato il direttore Guido Grosso. Il dirigente ha ricostruito al Presidente la dinamica dell´incidente, costato la vita ai tre operai della Comesa. Dopo l´incontro coi dirigenti della Saras, il presidente Cappellacci ha parlato, in colloquio riservato, con i familiari dei tre operai deceduti. Con lui, gli assessori Farris e Serra. L´assessore dell´industria, Andreina Farris, visibilmente commossa, ha dichiarato ai giornalisti che "il lutto dei congiunti è il dolore di tutti sardi e l´intera Sardegna è con le famiglie a piangere con loro". . .  
   
   
MILANO: LUCI E SICUREZZA. I QUARTIERI FOPPA E LORENTEGGIO SI ACCENDONO DI 500 LUCI NUOVE, ULTERIORE TAPPA DEL PIANO DI ILLUMINAZIONE DELLA CITTÀ  
 
Milano, 27 maggio 2009 - “Una città illuminata è una città più bella e più sicura. Oggi siamo qui, in piazza Frattini, per presentare la nuova illuminazione di un asse di penetrazione cittadino molto importante, quello di Foppa - Lorenteggio, frutto di un intenso lavoro di ascolto e di partecipazione, dai cittadini ai consigli di zona, alla polizia locale”, dichiara il Sindaco Moratti presente con l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini all’inaugurazione, in piazza Frattini, della nuova illuminazione dei quartieri Foppa e Lorenteggio. “Con cinquecento punti luce nuovi – continua il Sindaco – i cittadini della zona potranno vivere il quartiere in maggiore sicurezza e tranquillità”. “La nuova illuminazione di cui stiamo dotando la nostra città non si limita alle strade, come si faceva in passato, ma è orientata anche verso i marciapiedi, gli spazi verdi, le fermate del tram, le uscite del metrò con un notevole risparmio energetico”, conclude il Sindaco. “Gli interventi stanno procedendo senza sosta: ad oggi in città abbiamo 3. 000 punti di luce nuova, vale a dire che ogni giorno, da un anno e mezzo a questa parte, Milano si arricchisce di dieci luci nuove”, rende noto l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Abbiamo già illuminato assi fondamentali, come dalla Stazione Centrale fino al centro, da corso Vercelli a corso Magenta e da Monza-padova verso corso Venezia; stessa cosa faremo con l’asse che da Linate-forlanini porta al centro della città”, spiega l’assessore Simini. “Abbiamo già raggiunto le periferie con la recente accensione di nuovi impianti nel quartiere di Figino – prosegue l’assessore - e non abbiamo trascurato luoghi importanti come il Castello Sforzesco o il quartiere Isola dove si può già ammirare la nuova illuminazione”. “Stiamo privilegiando gli assi di penetrazione e tutti i punti di ingresso della città con attenzione al trasporto pubblico (stazioni, metropolitane, Linate): Lorenteggio- Foppa, Monza - Buenos Aires, Forlanini-corsica, Sempione -Certosa. Tra le prossime tappe – conclude Simini - il parco Cerkovo, il completamento degli interventi in viale Monza, dai ponti fino al confine comunale, e il parco Lambro”. Scheda Piano Di Illuminazione Aggiornamento al 26 maggio 2009 Il nuovo Piano di Illuminazione del Comune di Milano, studiato in collaborazione con A2a, prevede una spesa complessiva di 21 milioni di euro. Con il nuovo Piano di illuminazione, si è deciso di adottare un unico metodo per tutta la città, che presenta forti elementi di novità rispetto al passato: • consultazioni con i cittadini, con i Consigli di Zona, e con la Polizia Locale, per avere indicazioni e suggerimenti sulle vie che necessitavano di una maggiore illuminazione; • utilizzo di luci bianche, al posto delle classiche gialle, perché consentono di ottenere una luce di miglior qualità e una migliore resa cromatica, rendendo così più sicure le nostre vie. La luce bianca, dando risalto ai colori e ai dettagli, rende, infatti, più nitide le immagini filmate da una telecamera, funzionando quindi da deterrente per atti delinquenti; per ottenere questo effetto si utilizzano lampade a ioduri metallici al posto delle classiche lampade al sodio ad alta pressione; • illuminazione per quartieri e non per singole vie: procedendo non solo sulle vie principali, ma anche su quelle circostanti, non si avranno più vie molto illuminate e vie buie, ma si avrà un effetto di generale armonia; • illuminazione “pedonale”: l’illuminazione non è più soltanto a servizio dei veicoli, ma è soprattutto a vantaggio dei pedoni. Sono illuminati, infatti, anche gli spazi pedonali, come i marciapiedi e il verde. Ad oggi sono già stati illuminati assi fondamentali, come dalla Stazione Centrale fino al centro, da corso Vercelli a corso Magenta e da Monza-padova verso corso Venezia. La nuova illuminazione si può, inoltre, già ammirare al Castello Sforzesco e nel quartiere Isola e sono già state raggiunte le periferie con la recente accensione di nuovi impianti nel quartiere di Figino. Area Foppa Lorenteggio Oggi viene inaugurata la nuova illuminazione nell’area Foppa Lorenteggio, i cui impianti di illuminazione risalivano ai primi anni Cinquanta ed erano caratterizzati da lampade ai vapori di mercurio con un’efficienza luminosa media pari a 40 lumen/watt e un indice di resa cromatica molto basso, pari a 50 (luce tendente al colore verde). I nuovi impianti sono stati, invece, progettati e realizzati a scarica a joduri metallici caratterizzate dall’emissione di luce bianca che, avendo un indice di resa cromatica elevato, agevola la visione migliorando la percezione delle figure e dei colori, e da elevata efficienza luminosa, di circa 90 lumen/watt. I nuovi impianti avranno un minor consumo energetico e i pali a supporto delle lampade sono stati razionalizzati. L’illuminazione dell’area Foppa – Lorenteggio contempla, oltre al tratto di via Lorenteggio, Piazza Frattini e via Tolstoy, altre località nelle quali gli interventi di rifacimento degli impianti o si sono appena conclusi o sono in corso. I lavori in corso sono nelle seguenti località: • via Bergognone • via Salaino • via Valparaiso • piazza Bazzi Gli impianti completati e accesi sono: • piazza Frattini • via Stromboli • via Allegranza • via Dei Sormani • via Egadi • via Moisè Loria da Egadi e Foppa • via Moisè Loria da Foppa a Solari • piazza Aquileja I parte • via Trezzo D´adda • via Stendhal da Solari a Foppa • via Sirte • via Viani Gnocchi • via Montecatini • via Cola di Rienzo • via Modigliani • via D´alviano da Frattini a Soderini • via Lorenteggio da Primaticcio a Bolivar • via Tolstoj da Lorenteggio a Tagiura Ambiti Realizzati I lavori di rifacimento degli impianti di illuminazione sono invece terminati nei seguenti ambiti: • quartiere Isola; • Fatebenefratelli; • Porta Nuova; • largo Donegani; • via Vittor Pisani; • piazza della Repubblica; • via Turati, piazza Cavour, via Manzoni; • corso Vercelli; • via S. Michele del Carso, via Meravigli; • corso Magenta; • piazza Castello; • via de Marchi; • via dei Giardini; • piazza Caneva; • viale Monza da Loreto a ponti Ff. Ss. ; • viale Padova fino a via dei Transiti e vie che intersecano Monza e Padova; • Castello Sforzesco; • quartiere Figino. Prossime Tappe Lavori in corso di realizzazione: • viale Monza(oltre i ponti); • quartiere Ponte Lambro; • parco Lambro (in parte già acceso); • quartiere Baggio; • area cimitero Monumentale; • via Feltre. Lavori di prossima realizzazione: • piazza Trento; • Greco e quartiere Maggiolina; • area De Angeli; • vie Zubiani – Margaria. Tra i lavori in fase di progettazione più significativi citiamo: • corso Buenos Aires; • Sarpi Monumentale; • Sempione/certosa; • Benedetto Marcello; • Ticinese/colonne/meda; • De Angeli-gambara-selinunte; • Forlanini – Xxii Marzo. .  
   
   
MILANO, GARIBALDI-REPUBBLICA. MASSEROLI: “CON PROGETTO ‘MILUCE’ RECUPERIAMO AREA FORTEMENTE DEGRADATA”  
 
Milano, 27 maggio 2009 - Si chiama ‘Miluce’ il nuovo progetto architettonico che sorgerà in via Pirelli, nel quartiere Garibaldi-repubblica. Curato dallo studio Marzorati Architettura, esso prevede la realizzazione di residenze di prestigio all’interno di tre torri circolari con terrazze e roof garden con vista panoramica sulla città, per complessivi 30. 000 metri quadrati di superficie. “Con il progetto Miluce – ha commentato l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli – recuperiamo aree fortemente degradate in uno dei punti più infrastrutturati d’Italia. Nel solo interesse pubblico. Milano sta cambiando faccia. La città che progettiamo – ha concluso Masseroli – è per le generazioni future e sta crescendo con il meglio delle nostre progettualità”. .  
   
   
PARTE LA FORMAZIONE IN 3D PER LE IMPRESE EDILI  
 
Avellino, 27 maggio 2009 - Al via oggi , presso il Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia in via San Lorenzo 1 ad Atripalda (Avellino), la giornata sulla sicurezza in edilizia. Ad inaugurare l’iniziativa, con inizio alle ore 10. 00, la Conferenza Stampa del progetto L. I. F. E: Laboratorio Itinerante per la Formazione Edile. Intervengono l’ingegnere Antonio Turtoro, Presidente del Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino, Antonio Famiglietti, Segretario provinciale della Fillea- Cgil di Avellino, Mario Melchionna, Segretario Generale della Cisl di Avellino, e Antonio Castaldo, funzionario settore Formazionale Professionale – Regione Campania. L’intervento di carattere formativo, rivolto ad imprenditori e lavoratori occupati nel settore edile, intende innalzare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro per definire le misure di protezione della salute dei lavoratori al fine di aumentare la percezione del rischio. Nel dettaglio il progetto, finanziato con i fondi strutturali del Por Campania 2000-2006, prevede l’utilizzo di un camper, direttamente in cantiere, attrezzato con la dotazione necessaria all’erogazione della formazione mediante strumenti di realtà virtuale. Si utilizzerà un software di simulazione 3D, riprogrammabile e rifigurabile, in grado di adattare ogni volta le informazioni sui rischi alle specifiche condizioni di lavoro. Il risultato sarà quello di una didattica mirata ed immediata nonché contesualizzata alle reali condizioni tecnologiche e organizzative del luogo di lavoro. “Si tratta – spiega Giovanni Solimene, Direttore del C. F. S. Della provincia di Avellino – di una metodologia formativa dal notevole spessore innovativo in cui l’allievo non è visto come soggetto passivo ma sarà fruitore in maniera attiva di una didattica efficace e costruttiva grazie all’impiego di strumenti di realtà virtuale”. La giornata proseguirà con un convegno, alle ore 11. 00, dal titolo “La sicurezza in edilizia: le ultime novità”. Partecipano il Presidente del C. F. S della provincia di Avellino che relazionerà sul tema “La nuova linfa nel settore delle costruzioni. I giovani che entrano in edilizia e la sicurezza del cantiere”, il Direttore del Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni di Benevento, Pino Mauriello, che analizzerà “Il peso delle costruzioni nel sistema economico provinciale e regionale” e il Direttore del C. F. S. Irpino. A lui il compito di illustrare “Le modifiche al Testo unico. Ultimi aggiornamenti”. Modera l’incontro Franco De Feo, Vice-presidente dell’Ente paritetico nonché Segretario Generale della Uil Avellino. .  
   
   
RATE DEL MUTUO PIÙ LEGGERE PER CHI È STATO LICENZIATO LA REGIONE TOSCANA HA FIRMATO UN´INTESA CON TREDICI BANCHE NE POTRANNO USUFRUIRE I LAVORATORI CHE HANNO GIÀ DIRITTO AL CONTRIBUTO REGIONALE DI 1650 EURO  
 
Firenze, 27 maggio 2009 - Chi è stato licenziato, è in cassa integrazione o in mobilità, chi non si è visto rinnovare il contratto (anche da Co. Co. Co) ed ha un´anzianità di almeno sei mesi, chi ha un mutuo sulla prima casa ed ha potuto usufruire dei 1650 euro di aiuto che la Regione ha concesso ai lavoratori rimasti senza lavoro e in difficoltà con le rate da pagare - 1650 euro per il mutuo e 1650 euro per il posto perso -, ora potrà contare su un ulteriore sostegno da parte delle banche. Almeno dai tredici istituti che oggi hanno siglato un´intesa con la Regione. Certo la casa non dovrà essere né una villa né una villetta. Il suo valore, da contratto, non dovrà essere superiore a 250 mila euro e l´unica garanzia offerta alla banca dovrà essere quella ipotecaria. Ma se tutti questi requisiti saranno rispettati, allora la rata del mutuo potrebbe alleggerirsi. La Regione, riassume l´assessore al bilancio della Regione, ha stanziato a dicembre un fondo straordinario da 5 milioni di euro per aiutare i lavoratori rimasti senza lavoro e per fronteggiare la crisi economica. Alle banche era stato chiesto un ulteriore sforzo: un invito ad un comune impegno che trova risposta nel protocollo siglato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. Tredici banche firmano l´intesa - Le banche che hanno risposto all´appello sono tredici: la Banca di credito cooperativo di Cambiano, il Banco di Lucca e del Tirreno, la Banca popolare di Lajatico, la Banca del Monte di Lucca, la Banca nazionale del lavoro, la Cassa di risparmio di Carrara, la Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca di Credito cooperativo di Fornacette, la Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci, la Cassa di Risparmio della Spezia, la Banca Cr di Firenze, la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Tasso variabile o fisso non importa - Il sostegno riguarderà tanto i mutui a tasso fisso quanto quelli a tasso variabile. Sono esclusi quanti hanno già goduto di una sospensione gratuita del mutuo da parte della propria banca. Tra i tredici istituti che hanno siglato l´intesa di oggi, c´è chi ha proposto uno sconto sul tasso di interesse per il 2009, chi una riduzione per intero anno solare, a partire dal momento in cui sarà presentata la domanda, chi una sconto per tutto il periodo residuo del mutuo e chi, più semplicemente, un contributo in denaro ´una tantum´. I dettagli dello sconto, banca per banca - Le banche che hanno offerto uno sconto sul tasso passivo sono le più numerose: nove in tutto. La Banca di Lajatico propone un taglio di 150 punti (1,5 per cento) sul tasso interesse fino alla fine del 2009. Un taglio di 100 punt i è l´offerta della Banca del Monte di Lucca, della Cassa di risparmio di Carrara, della Banca di Credito cooperativo di Fornacette e della Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci. Lo sconto della Banca di Credito cooperativo di Cambiano, sempre fino alla fine del 2009, è di 30 punti e di 20 quello della Banca Nazionale del Lavoro. Il Monte dei Paschi offre un taglio di 25 punti (ma per tutta la durata residua del mutuo), la Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno di 25 punti (ma solo per un anno solare). Il Banco di Lucca e del Tirreno taglierà del 5% la rata 2009: chi pagava 600 euro al mese, ne dovrà alla banca solo 570. La Banca Cr Firenze, la Cassa di risparmio della Spezia e la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia offrono un contributo di 200 euro ´una tantum´. Come fare domanda - Alla banca i lavoratori rimasti senza lavoro dovranno rivolgersi solo dopo l´accettazione della domanda del contrib uto regionale da 1650 euro, che va inoltrata ad Artea. E´ inutile presentarsi prima. C´è tempo fino a giugno dell´anno prossimo. Per poter usufruire del sostegno occorre risiedere in Toscana ed aver lavorato per un´impresa che ha in Toscana unità produttive. Fino ad oggi, in venti giorni, le domande arrivate ad Artea per il sostegno da 1650 euro sul mutuo sono state 34 e 180 quelle per il sostegno al reddito. .  
   
   
EDILIZIA ABITATIVA IN VENETO: DIECI MILIONI DI EURO PER I CITTADINI CHE NON RIESCONO A FAR FRONTE ALLA RATA DEL MUTUO PER LA CASA. A BENEFICIARNE MILLE FAMIGLIE  
 
Venezia, 27 maggio 2009 - La complessa congiuntura finanziaria che purtroppo ha investito anche la regione ha reso difficile per molte famiglie far fronte alla rata del mutuo per la casa. Un bando per l’erogazione di contributi o di agevolazioni a sostegno di cittadini in difficoltà era stato pubblicato alcuni mesi fa su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, con uno stanziamento di dieci milioni di euro. Sono risorse che serviranno per evitare i pignoramenti e gli sfratti. Oggi, con decreto regionale, è stata definita la graduatoria delle famiglie, mille in tutto, che avranno diritto ad accedere ai finanziamenti in tempi rapidissimi. “La Regione del Veneto è stata una delle prime - spiega l’assessore - a assumere una serie di iniziative mirate a supportare le famiglie, i lavoratori e le imprese in una situazione di crisi globale così tanto complessa e pesante. Sostenere le famiglie che vivono una condizione di disagio economico è indispensabile per evitare la loro esclusione sociale. Nessuno deve pensare che le istituzioni non stanno facendo la loro parte. Noi siamo assolutamente certi che serve subito un aiuto concreto e immediato per superare una condizione problematica che, tuttavia, una volta superata, renderà il modello socio economico più forte e concorrenziale. ” La famiglia è stata in passato e per fortuna continua a essere anche oggi il cuore pulsante del sistema socio economico veneto. “Il bando - ribadisce Massimo Giorgetti - conferma pertanto la scelta della nostra regione di adottate tutti i provvedimenti necessari per essere a fianco delle famiglie e soprattutto delle famiglie che per gravi imprevisti non possono più rispettare gli impegni precedentemente assunti. ” Avere una casa dove vivere e dove abitare è un diritto primario sancito nella nostra carta costituzionale: il Veneto lo sa e vuole rimanere fedele ai principi che hanno ispirato la Costituzione italiana. “Le istituzioni venete sono vicine ai cittadini e non vogliono - conclude Massimo Giorgetti - che nessuno resti indietro: l’impegno della Regione del Veneto per chi sta attraversando un momento di difficoltà economica e forse anche sociale sarà sempre forte, vigoroso, determinato, perché dal tunnel della crisi globale si può uscire vincitori solamente se ciascuno si fa carico delle responsabilità che gli competono e sa tendere una mano a chi non ce la fa. ” .  
   
   
BORGHEZIO : GIUSTA PREOCCUPAZIONE DELLE PMI PADANE. SI VOGLIONO FAVORIRE SOLO I CONSORZI PRECOSTITUITI, ESCLUDENDO LE NOSTRE IMPRESE AD AVANZATA TECNOLOGIA?  
 
Torino, 27 maggio 2009 - Le norme emanate in data 22. 05 u. S. Dal “Dipartimento della Protezione civile – Uff. Amministrazione e bilancio”, relative alla “Procedura di selezione di operatori economici per la progettazione e la realizzazione di edifici residenziali (nr. 30 lotti costituito ognuno da 5 edifici per un totale di centocinquanta edifici) al di sopra di piastre sismicamente isolate”, hanno destato più che legittime preoccupazioni e perplessità da parte delle Pmi. ”Così come concepita, l’attuale formulazione del bando – dichiara l’On. Borghezio – sembra escludere di fatto dalla partecipazione quelle imprese e consorzi di imprese che non potranno pervenire, entro il brevissimo termine previsto del 3/6 p. V. , agli adempimenti previsti dal bando, tanto di carattere finanziario, quanto di carattere tecnico (difficoltà di reperire nei tempi brevi i sistemi di progettazione). “La Protezione Civile – prosegue Borghezio – deve farsi carico, invece, della necessità di dare spazio alla partecipazione di consorzi di Pmi qualificate e dotate di tecnologia innovativa. Con l’attuale impostazione, invece, sembra che si vogliano favorire solo strutture imprenditoriale precostituite da tempo, escludendo molte imprese, fra cui qualificatissime imprese padane, a cui viene concretamente impedita la partecipazione alla gara”. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE BARI IN DIMINUZIONE DEL 5.2% LE QUOTAZIONI DI BARI NEL CORSO DEL 2008, CON UNA VARIAZIONE DEL 2.3% NELLA SECONDA PARTE DEL 2008.  
 
 
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
+8. 6% +8. 5% +14. 3% +12. 4% +17% +12. 6% +7% -3. 3% -5. 2%
Milano, 27 maggio 2009 - Le abitazioni del Centro storico della città hanno segnalato un lieve ribasso delle quotazioni (-1. 3%) in seguito alla performance del quartiere del Borgo Antico nel cuore di Bari dove, da settembre, si registra un minore interesse da parte di chi cerca la prima casa, che preferisce spostarsi nella zona di Murat dove al momento l’aumentata offerta di immobili sul mercato consente una maggiore scelta. Nella seconda parte dell’anno nel Borgo Antico hanno acquistato prevalentemente investitori alla ricerca di monolocali e bilocali da mettere a reddito perchè in zona esiste un buon mercato locativo alimentato da professionisti, in città per motivi di lavoro. Il quartiere offre prevalentemente case e palazzine indipendenti dei primi anni del 1900, spesso da ristrutturare. Nel quartiere Murattiano hanno acquistato soprattutto famiglie per realizzare un acquisto migliorativo. La zona infatti presenta stabili degli anni ’70 che, in buone condizioni, si scambiano a 3000-4000 € al mq. Le soluzioni più prestigiose si concentrano su via Sparano dove si possono toccare punte di 5000 € al mq per le abitazioni signorili ristrutturate. I prezzi, comunque medio alti, della zona di Murat determinano la presenza di un target con una buona disponibilità di spesa. Le altre famiglie acquirenti si spostano in quartieri meno quotati come Madonnella, Japigia o Libertà. In diminuzione i volumi di compravendita e le quotazioni nel quartiere di Parco 2 Giugno soprattutto in seguito alla stretta creditizia che ha ridimensionato la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. Infatti si è registrata molta incertezza tra questi ultimi, persone che hanno già vissuto nel quartiere e che tendono a restare perché ne apprezzano la presenza dei servizi ed i buoni collegamenti con il centro. La zona offre prevalentemente condomini costruiti negli anni ’70, di qualità medio - alta. Infatti i prezzi sono più elevati rispetto ai quartieri limitrofi ed una soluzione usata costa da 2200 a 3000 € al mq. La maggioranza delle compravendite realizzate nella seconda parte dell’anno hanno avuto per oggetto acquisti di prima casa (sia primo acquisto che acquisto di sostituzione). Bassa la domanda per investimento anche se c’è una buona richiesta di immobili in affitto da parte di studenti universitari. Un posto letto costa mediamente intorno a 150-200 € al mese. La macroarea che ha segnalato la diminuzione più sensibile dei prezzi è stata Lungomare Perotti-polivalente con il 5. 6% in seguito alla performance del quartiere di Madonnella, dove si è registrata una maggiore prudenza da parte degli acquirenti nell’acquisto dell’abitazione. A questo si aggiunge una minore disponibilità di spesa a seguito della stretta creditizia in atto. La conseguenza è stata un aumento delle tempistiche di vendita. Nei primi mesi del 2009 si registra comunque un’ inversione di tendenza, con un aumento delle richieste, in particolare da parte di investitori che, spaventati dalla crisi economica mondiale, preferiscono optare per il settore immobiliare. Gli investitori di solito sono piccoli risparmiatori residenti a Bari che acquistano bilocali con una spesa media che non supera i 100-110 mila €. Nettamente preferite le tipologie già ristrutturate e pronte per essere affittate. Il mercato delle locazioni è molto attivo ed è alimentato in particolare da stranieri (badanti provenienti dalla Georgia), da liberi professionisti e da studenti universitari. Il canone di un bilocale è di 500 € al mese, quello di un trilocale è di 700-800 € al mese. Spesso si utilizzano contratti di locazione di tipo transitorio, preferiti dai proprietari perché più flessibili. Il quartiere offre immobili in edilizia popolare degli anni ’30-’40 nella parte centrale del quartiere e stabili degli anni ’70 nella parte più adiacente alla zona centrale e in zona Rai. Da segnalare la riqualificazione di corso Sonnino, arteria principale del quartiere, con la ristrutturazione dei marciapiedi e l’aggiunta di verde. A seguire la macroarea di Libertà che ha messo a segno una contrazione dei prezzi del 5% avvertita soprattutto nell’omonimo quartiere dove la stretta creditizia attuata dalle banche sulla concessione dei mutui ed una maggiore prudenza da parte dei potenziali acquirenti hanno determinato un rallentamento delle compravendite e la decrescita dei prezzi. Si allungano i tempi medi di vendita, ora sui 4-5 mesi. Ad acquistare in questa area sono prevalentemente famiglie ed il taglio maggiormente richiesto è il trilocale, preferibilmente da ristrutturare in modo da contenere le spese. Poco frequenti gli acquisti per investimento che si indirizzano verso i piccoli tagli con una spesa media compresa tra i 70 ed i 75 mila euro. A cercare case in affitto sono quelle categorie che non riescono ad accendere un mutuo, come giovani coppie ma anche famiglie. Il canone di un bilocale è di 400 € mensili e quello di un trilocale è di 500-600 € mensili. In zona Libertà prevale la presenza di palazzi costruiti negli anni ’40 e ’50. Tra le aree maggiormente richieste segnaliamo via Brigata Bari, via Brigata Regina, Corso Mazzini e corso Della Carboneria dove si possono acquistare soluzioni più recenti, costruite negli anni ’70. Il prezzo di un buon usato è di 2300-2400 € al mq. In via Brigata Regina sono in vendita posti auto coperti e scoperti in un nuovo parcheggio di 5 piani i cui prezzi partono dai 14500 € per un posto auto coperto al primo piano ed arrivano agli 8000 € per un posto auto scoperto al quinto piano. Anche l’area di Ceglie – Carbonara ha subito una contrazione dei prezzi nella seconda parte del 2008 pari al 2. 7%. Tra gli acquirenti della zona una buona parte è rappresentata da coloro che non riescono ad accedere al mercato immobiliare di Poggiofranco, quartiere limitrofo, più costoso perché ha un’offerta immobiliare di qualità superiore. Tra le aree più apprezzate c’è lottizzazione Gemma che è confinante a Poggiofranco e presenta tipologie abitative di recente costruzione. Infatti la zona è sorta una decina di anni fa e presenta appartamenti molto ampi, spesso con balconi o terrazzi, valutati mediamente intorno a 2400 € al mq. La zona è apprezzata anche perché, a differenza del Centro storico, presenta prevalentemente tipologie inserite in contesti condominiali e soprattutto dotati di box e posto auto, molto difficili da trovare ad esempio nelle abitazioni del Centro storico di Carbonara (che nasceva in passato come un comune a se stante). Infatti queste ultime sono sempre meno richieste (e per questo motivo con prezzi in discesa), soprattutto le soluzioni indipendenti, con ingresso su strada che si trovano nel Centro storico e che risalendo ai primi anni del 1900, spesso necessitano di lavori di ristrutturazione. Al momento si segnalano una serie di lavori di nuova costruzione in seguito all’abbattimento di vecchie abitazioni del Centro storico. Nella prima parte dell’anno hanno acquistato prevalentemente coppie giovani che hanno fatto ricorso al mutuo. Nella macroarea di Poggiofranco – Policlinico si registra un calo delle quotazioni del 2. 2%. Interessato soprattutto il quartiere di Poggiofranco, che nella seconda parte dell’anno, ha registrato un calo delle compravendite e di conseguenza delle quotazioni. Si segnala che da gennaio, si registra una ripresa di interesse da parte dei potenziali acquirenti. Da gennaio e giugno hanno acquistato soprattutto giovani coppie e famiglie che hanno migliorato la loro condizione abitativa perché la zona offre soprattutto tagli grandi, quattro e cinque locali. Parliamo infatti di una delle zone più signorili di Bari che interessa in particolar modo un target di professionisti che spesso si trasferiscono da altri quartieri della città, apprezzandone soprattutto la presenza di parcheggio, di aree verdi e la vicinanza ad importanti strutture. La maggioranza delle abitazioni, soprattutto quelle più prestigiose sono state costruite negli anni ’60. Sono presenti anche tipologie dotate di portineria e parchi all’interno, per le quali si possono arrivare a toccare anche punte di 4500 € al mq. Prezzi più bassi si registrano nella parte più periferica dove ci sono ex cooperative costruite negli anni ’70 verso cui si indirizzano coloro che desiderano comunque restare a Poggiofranco. Non si registra un mercato molto dinamico dal lato delle locazioni dal momento che chi può preferisce acquistare l’abitazione. Infine occorre segnalare il calo della macroarea Aeroporto che chiude il secondo semestre del 2008 con una diminuzione dell’1. 8%. Tra le zone in ribasso citiamo il quartiere San Paolo dove gli acquisti in passato erano supportati da mutui che coprivano l’intero costo dell’immobile, di conseguenza la prudenza delle banche nell’erogazione del credito ha messo in difficoltà i potenziali acquirenti. Ad acquistare attualmente sono persone che possiedono almeno una parte di capitale iniziale oppure persone che vendono per poi acquistare. Circa l’80% delle compravendite è effettuato da giovani coppie, ed una parte minore di acquisti da famiglie con figli. La tipologia più richiesta è il trilocale, anche se si registra un aumento delle richieste di bilocali che hanno un costo minore e sono quindi più appetibili. In aumento la domanda di appartamenti in affitto. Il canone di un trilocale è di 450-500 € al mese. Nel quartiere San Paolo, la zona della Chiesa San Gabriele è caratterizzata da cooperative edificate negli anni ’80. Questa area è apprezzata perché tranquilla e di recente costruzione. Un buon usato costa 1800 € al mq mentre per un appartamento ristrutturato si spendono mediamente 2000 € al mq. In questa zona sono quasi terminati i lavori per la realizzazione di un centro per anziani, piscine e palestre. A ridosso della Chiesa di San Gabriele si trova la zona di Nuovo San Paolo costruita tra il 2001 ed il 2004 dove un appartamento costa circa 2000 € al mq. Popolare la zona storica di San Paolo, che si sviluppa intorno a via Delle Regioni ed edificata negli anni ’60. Queste tipologie costano 1200-1300 € al mq se da ristrutturare e 1500 € al mq se ristrutturate. Da segnalare l’inaugurazione, nel dicembre del 2008, della nuova metropolitana che collega San Paolo alla Stazione Centrale di Bari e che ha portato un netto miglioramento alla viabilità dell’intero quartiere. Hanno invece tenuto le quotazioni delle abitazioni nella zona di Polivalente – Parco San Marco che rientra nella macroarea di San Pasquale – Carrassi che ha messo a segno una riduzione dei prezzi dell’1. 4%. A Polivalente - Parco San Marco da alcuni anni è operativo un centro commerciale che ha migliorato decisamente i servizi della zona. A questo occorre aggiungere che si prevede in futuro uno sviluppo urbanistico con la nascita di immobili in edilizia cooperativa e residenziale. Gli immobili sono molto eterogenei, sono sorti negli anni ’70 con abitazioni più signorili e anche di più recente costruzione nella zona di Parco San Marco. Parliamo infatti di abitazioni dotate di portineria, giardino e posto auto per i quali si possono arrivare a pagare anche 3000 € al mq. Sono invece in lieve calo le quotazioni delle abitazioni nel quartiere di Ospedale Militare - Materdei nonostante l’offerta immobiliare sia molto eterogenea. Materdei infatti ha vissuto il suo sviluppo edilizio negli anni ’70 e la presenza di prezzi più contenuti rispetto ai quartieri limitrofi ha fatto in modo che aumentasse la domanda soprattutto da parte di famiglie alla ricerca di tagli medio-grandi. Le quotazioni di un buon usato sono di 2500-2700 € al mq. Più recenti le abitazioni che sorgono invece nella zona di Ospedale Militare, tra cui anche delle soluzioni indipendenti costruite tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Non lontano in zona Mungivacca sono in corso interventi per la ristrutturazione di case popolari riscattate e per la costruzione di alloggi da destinare a studenti universitari. Anche a Parco 2 Giugno le quotazioni si sono ridimensionate in seguito alla minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, che si sono dimostrati più incerti. Ad acquistare sono state persone che hanno già vissuto nel quartiere e che tendono a restare perché ne apprezzano la presenza dei servizi ed i buoni collegamenti con il centro. La zona offre prevalentemente condomini costruiti negli anni ’70, di qualità medio alta. Infatti i prezzi sono mediamente più elevati rispetto ai quartieri limitrofi ed una soluzione usata costa da 2200 a 3000 € al mq. La maggioranza delle compravendite realizzate nella seconda parte dell’anno hanno avuto per oggetto acquisti di prima casa (sia primo acquisto in assoluto che acquisto di sostituzione). Bassa la domanda per investimento anche se c’è una buona richiesta di immobili in affitto da parte di studenti universitari. Un posto letto costa mediamente intorno a 150-200 € al mese. Nel capoluogo pugliese si prevedono una serie di lavori volti a rivisitare l’intera struttura dei trasporti con interventi su porto (si prevede in particolare un intervento sul water front della città, che interesserà un parco acquatico, strutture per il tempo libero, un porticciolo turistico ed edilizia residenziale diffusa) e sulla ferrovia. Da dicembre è operativa la metropolitana di superficie che dovrebbe collegare la stazione di Bari Centrale al quartiere San Paolo. Nel quartiere Japigia dove ci saranno interventi su appartamenti in edilizia popolare, saranno ripristinati gli spazi verdi e riordinati i parcheggi. Infine sono iniziati i lavori per il recupero dell’area occupata dalla Fibronit al cui posto sorgerà un parco urbano. Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 8. 4% 32. 6% 34. 4% 18. 0% 6. 6%
Luglio ‘08 7. 2% 35. 2% 34. 9% 16. 6% 6. 1%
Da Luglio a Gennaio si registra una concentrazione maggiore della domanda sui monolocali, sui quattro locali e sui cinque locali. La tipologia che raccoglie il numero maggiore di richieste è il trilocale con il 34. 4% delle preferenze. Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 6. 8% 26. 8% 35. 4% 20. 5% 10. 5%
Luglio ‘08 10. 3% 23. 2% 33. 9% 21. 0% 11. 6%
Dal lato dell’offerta si registra una maggiore presenza di trilocali sul mercato che raccolgono il 35. 4% delle preferenze. A seguire il bilocale con il 26. 8% e poi il quattro locali con il 20. 5%. Da notare un aumento della concentrazione su bilocali e trilocali. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
EDILIZIA, FILLEA CGIL: C´È FORTE CRISI ANCHE NEL POTENTINO  
 
Potenza, 27 maggio 2009 - “Una crisi forte e virulenta ha colpito il settore delle costruzioni anche nella provincia di Potenza”. E’ quanto riferisce una nota della Fillea Cgil di Potenza. “La crisi – prosegue la Fillea Cgil – è partita dalle speculazioni mobiliari e finanziarie, dalla finanza creativa e dal guadagno facile, generando la convinzione che si può creare ricchezza anche senza lavoro, condizioni queste che hanno alterato il mercato, specie quello immobiliare, tanto che anche in piccole città era ed è diventato proibitivo coronare il sogno di acquistare un abitazione, per la stragrande maggioranza di lavoratori dipendenti, specie se precari e a basso reddito. C’è bisogno – aggiunge la nota - e lo chiediamo a gran voce a tutte le stazioni appaltanti, di cantierizzare tutto ciò che è cantierizzabile, tutte quelle opere di piccole e piccolissime dimensioni, già finanziate le cui procedure di appalto hanno tempi meno lunghi, tutte quelle opere che sono impigliate in pastoie burocratiche, dove basta buona volontà e senso di responsabilità per far aprire il cantiere. Bisogna accorciare i tempi, tra la progettazione e la realizzazione dell’opera, per evitare che opere non ancora ultimate siano già obsolete. Bisogna che le banche sappiano con chiarezza che gli aiuti ricevuti dai Governi devono servire all’economia e quindi occorre riaprire i cordoni della borsa. La ripresa, non è a portata di mano, ma il settore ha bisogno di programmare l’uscita dalla crisi, per evitare che essa contribuisca alla sua definitiva destrutturazione. Vanno favorire - continua la Fillea Cgil - le imprese che sono in regola, le imprese strutturate che provvedono a realizzare in proprio la quasi totalità dell’opera, per arginare e contenere il ricorso al subappalto, quello autorizzato e quello mascherato, perché è nelle pieghe del subappalto che si annida quanto di peggio il settore conosce. Va tenuta alta - conclude la nota - l’asta dei diritti dei lavoratori: non possono essere sempre i più deboli a pagare e non si può pensare di uscire dalla crisi aumentando il numero delle morti sul lavoro”. .  
   
   
CAMPOBASSO - TUTTE LE IDEE DEL PIN  
 
Campobasso, 27 maggio 2009 - Come fare per trasformare un’idea innovativa in business, rendere competitiva un’impresa, implementare nuovi progetti knowledge-based, conoscere le opportunità derivanti dalla registrazione di un marchio o un brevetto, realizzare operazioni di marketing innovativo, incontrare partner esteri o stringere collaborazioni industriali: sono questi alcuni dei servizi che il Polo Innovativo dell’Unioncamere Molise presenta alle imprese e al territorio giovedì 28 maggio 2009 con l’evento “Tutte le idee del P. In. ” Il Polo Innovativo è un centro di competenze qualificate a servizio dell’innovazione sul territorio per incrementare la competitività tecnologica delle imprese e favorire la nascita di nuove start-up innovative. Istituito dall’Unioncamere Molise, a prosieguo del P. In realizzato nell’ambito del Programma Comunitario Interreg Iiia, presso il Polo Innovativo è infatti presente un “Incubatore di imprese” che consente ad aziende in fase di start up di ottenere un supporto logistico e di usufruire di molteplici servizi, con l’obiettivo di facilitarne l’accesso al mercato nazionale ed estero. Attualmente sono insediate nel Polo Innovativo società operanti nei settori della progettazione e creazione di macchinari di medicina estetica e ausili per disabili e nei settori dell’Industrial e Interior design, servizi informatici, marketing e comunicazione. L’organizzazione dell’evento “Tutte le idee del Pin” rientra nella serie di iniziative - “Anno europeo della creatività e dell’innovazione” e “Settimana europea delle Pmi” - che la Commissione Europea promuove su tutto il territorio comunitario per favorire la diffusione della cultura dell’innovazione. Dalle ore 10:00 alle ore 17:30 di giovedì 28 maggio 2009 presso il Polo Fieristico di Selvapiana rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale faranno il punto della situazione sulle opportunità che l’innovazione offre allo sviluppo del nostro territorio. L’appuntamento è destinato anche alle imprese molisane invitate dall’Unioncamere Molise a prendere parte all’evento durante il quale sarà possibile effettuare incontri B2b presso gli stand espositivi di ogni singola azienda. Dalle ore 11. 00 sarà possibile visitare anche l’esposizione di materiali innovativi allestita dal Matech, società del Pst “Galileo” di Padova, operante nei settori dell´innovazione e nuovi materiali. Dalle ore 14:30 alle ore 17:30 il Matech svolgerà un seminario sui materiali innovativi analizzando le seguenti tematiche: probiotici innovativi, nanometalli cristallini, polimeri a memoria di forma, polimeri cristallini, polimeri e biotessuti. . .  
   
   
MONZA E BRIANZA - CONTRIBUTI PMI: PROGRAMMI DI CRESCITA AZIENDALI  
 
Monza, 27 maggio 2009 - La Camera di commercio di Monza e Brianza elargisce contributi a sostegno delle Pmi della Brianza per programmi di crescita aziendali. L’inizativa è rivolta alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori con sede legale e/o operativa nella provincia di Monza e Brianza che realizzano operazioni di investimento nell´ambito del medesimo territorio provinciale. Lo stanziamento è pari a 450. 000,00 euro. Gli investimenti ammissibili sono: 1. Acquisto, ristrutturazione di immobili e/o fabbricati se strumentali all´attività; 2. Acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali; 3. Acquisto di sistemi informatici di gestione (hardware e software), e per le applicazioni internet; 4. Spese per la realizzazione di siti e sistemi web propri dell´azienda, all´erogazione di propri servizi web su Internet, all´attivazione di procedure di commercio elettronico; 5. Acquisizione di marchi e brevetti; 6. Acquisizioni di aziende o di rami d´azienda documentate da contratti di cessione, acquisizione di almeno il 70% di partecipazioni in aziende con attività connessa a quella dell´acquirente, avviamento se acquisito a titolo oneroso; 7. Acquisti di automezzi per un importo pari al costo deducibile ai fini della determinazione del reddito d´impresa; 8. Acquisto di scorte entro il limite massimo del 40% dell´ammontare complessivo dell´investimento agevolato; 9. Spese per consulenze specialistiche riferiti ai programmi di investimenti oggetto dell´agevolazione nel limite del 30% dei costi dei servizi stessi. Caratteristiche del contributo Il contributo è pari all´abbattimento di 1,5 punti del costo del finanziamento o del leasing stipulato al fine di realizzare gli investimenti. Per le imprese iscritte al Registro delle Impreseentro 12 mesi dalla richiesta, per le imprese a prevalente partecipazione femminile e/o giovanile l´abbattimento è di 2 punti. Il contributo verrà assegnato seguendo l´ordine di protocollo delle istanze e fino ad esaurimento fondi ed erogato dopo 6 mesi dalla data di ricezione della domanda in un´unica rata attualizzata. La domanda va presentata tramite Consorzi/cooperative di Garanzia Collettiva Fidi aderenti all´iniziativa che garantiscono il finanziamento bancario. L´elenco dei Consorzi/cooperative è pubblicato nel regolamento. . . .  
   
   
MILANO VISTA DAGLI STRANIERI: PROMOSSA CON IL 6  
 
Milano, 27 maggio 2009 - Gli stranieri promuovono Milano, ma non a pieni voti. Sufficienza come voto complessivo alla città, 6. Tra le eccellenze cultura, turismo, shopping e qualità della vita con voti intorno al 7. Tasti dolenti i prezzi (4 e mezzo), gli orari (la città chiude presto e di giorno non sempre si trova tutto aperto), il senso civico e la Milano dei bambini (intorno al 5). Mentre Milano diventa sempre più straniera, 25 mila gli imprenditori dall’estero, triplicati in nove anni. Primi egiziani e cinesi. Pesa la Milano internazionale anche sull’intero Paese col 12% dell’export italiano, pari a 44 miliardi. Ma anche col 41% delle multinazionali in Italia che scelgono Milano, quasi 3 mila imprese. Bene Milano per fare business. Vista dagli operatori stranieri la metropoli lombarda è al decimo posto in Europa per localizzare un’attività economica e insegue Londra, Parigi e Francoforte ai primi tre posti. Emerge dal dossier “Milano internazionale” della Camera di Commercio di Milano a maggio 2009 e da un’indagine della Camera di commercio su trentuno interviste con opinion leader stranieri in occasione dell’incontro annuale col Corpo consolare. “Milano conferma la sua vocazione di unire e conciliare la dimensione locale e quella globale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Da un lato con la capacità di attrarre importanti realtà economiche internazionali. Dall’altro rafforzando un tessuto economico e produttivo sempre più partecipato dagli stranieri che sono ormai tra i principali motori del mondo produttivo milanese. La dimensione internazionale di Milano è profonda e centrale ma deve svilupparsi in un contesto di regole riconosciute e condivise. Oggi il futuro della città si gioca sempre più su importanti temi come Expo e Malpensa. Su questo occorre un impegno ed un coordinamento forte e condiviso delle istituzioni, del mondo delle associazioni e delle imprese”. . .  
   
   
FEDERLAZIO E CONFEDERAZIONE INDUSTRIALI POLONIA FIRMANO ACCORDO  
 
 Roma, 27 maggio 2009 - Ieri, nel corso del Convegno “Partenariato Pubblico Privato in Polonia” (presso l’hotel Nh Villa Carpegna a Roma), Federlazio e Kpp Polonia (Confederazione Industriali della Polonia) hanno firmato un accordo di collaborazione. La convenzione tra le due Associazioni è stata firmata dal Presidente della Federlazio Maurizio Flammini e dal Presidente della Kpp Polonia Andrzej Malinowsky. Tale accordo, oltre a stabilire le linee di una collaborazione stabile tra le due associazioni, sancisce l’apertura di due desk, denominati contact point, uno presso ciascuna sede, per fornire assistenza ai propri associati interessati ad intraprendere attività di internazionalizzazione nell’altro paese e per promuovere la cooperazione tra le rispettive imprese. Grazie a questo accordo la Federlazio (4 mila imprese in tutto il Lazio con circa 70 mila addetti e oltre 10 miliardi di euro l’anno di fatturato) intende fornire un sostegno concreto alle sue imprese interessate al mercato polacco, uno dei paesi di maggior interesse dell’Europa allargata. La Confederazione Industriali della Polonia, costituita nel 1989, è la più grande e rappresentativa organizzazione imprenditoriale del paese e conta su 6 mila aziende associate con oltre 2 milioni di lavoratori. Nello specifico l’accordo tra le due Associazioni prevede: assistenza all’internazionalizzazione delle aziende associate; collaborazione per l’organizzazione di incontri di affari, workshops, tra le imprese delle due associazioni; divulgazione presso le aziende di entrambe le associazioni delle attività sviluppate per l’internazionalizzazione; studi e ricerche per la realizzazione di progetti specifici. “Grazie a questo Accordo – ha dichiarato il Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini - la Federlazio continua nella sua politica per rafforzare la rete di contact point, strumento operativo fondamentale per sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi laziali”. Accordo di Collaborazione Tra: Federlazio Associazione delle Piccole e Medie Imprese del Lazio con sede in Italia – Roma,viale Libano N 62, rappresentato dal sig. Maurizio Flammini in qualità di Presidente e Cip Confederazione degli Imprenditori Polacchi con sede in Polonia, Via Brukselska 7, 03-973 Varsavia, rappresentata dal sig. Andrzej Malinowski in qualità di Presidente. Considerando che: la Federlazio è una associazione senza fini di lucro, costituita nel 1972, che rappresenta gli interessi di più di 4000 imprese della Regione Lazio. La Federlazio ha tra le sue priorità lo sviluppo della cooperazione industriale e commerciale dei suoi associati ed imprese in altri paesi, grazie anche ad accordi con associazioni ed organismi pubblici e privati esteri. La Cip è la più antica, la più grande e rappresentativa organizzazione di imprenditori in Polonia. Costituita nel novembre 1989, rappresenta più di 6 mila aziende. Le imprese riunite nella Cip impiegano più di 2 milioni di lavoratori. La maggior parte – l’82% - sono di privati. La Confederazione è un importante partecipante alla Commissione Trilaterale per gli Affari Economici e Sociali in Polonia. È anche membro di molte organizzazioni internazionali con l’Organizzazione Internazionale degli Imprenditori come leader. Le due associazioni convengono quanto segue: Articolo I Il presente Accordo ha come oggetto lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle proprie aziende associate grazie ad una cooperazione mirata tra le due associazioni. Articolo Ii Con il presente Protocollo entrambe le associazioni si impegnano all’individuazione di un sistema regolare di scambi di informazioni per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1 – Assistenza all’internazionalizzazione delle aziende associate, tenendo in considerazione i rispettivi mercati di riferimento. 2 – Collaborazione per l’organizzazione di incontri di affari, workshops, tra le imprese delle due associazioni, grazie anche alla partecipazione a Missioni, Fiere, ed Expo Internazionali. 3 – Divulgazione presso le aziende, di entrambe le associazioni, delle attività sviluppate per l’internazionalizzazione, individuando anche gli strumenti di sostegno presenti nei rispettivi mercati. 4 – Studi e Ricerche per la realizzazione di progetti specifici. Articolo Iii Entrambe le associazioni concordano che, per il raggiungimento degli obiettivi indicati al precedente Articolo Ii, saranno aperti presso le loro sedi due desk per dare reciproca assistenza paritetica alle imprese associate, interessate ad internazionalizzarsi nell’altro paese. I desk, denominati “contact point”, saranno gestiti da ciascuna associazione e non comporteranno alcun costo per l’altra. Articolo Iv. Il presente Accordo potrà essere rivisto di comune intesa da entrambe le parti in modo da adattarlo ad eventuali altre opportunità successivamente identificate. Articolo Vi Il presente Accordo ha durata di 1 anno (uno), a partire della data della firma, rinnovabile automaticamente e tacitamente in assenza di comunicazioni scritte di una delle parti almeno due mesi prima della sua scadenza. Il presente Accordo, redatto in 2 (due) copie, una in lingua italiana ed una in lingua polacca, di uguale valenza e forma, di effetto unico di diritto, è sottoscritto il giorno 26 maggio 2009 Federlazio Il Presidente Maurizio Flammini Confederazione degli Imprenditori Polacchi . Il Presidente, Andrzej Malinowski. .  
   
   
LOMBARDIA: DISTRETTI COMMERCIO, 20 MILIONI CON SECONDO BANDO  
 
Milano, 27 maggio 2009 - Sarà pubblicato nei prossimi giorni il secondo bando per il finanziamento di progetti e iniziative per la promozione dei distretti diffusi del commercio. Il bando sarà aperto dal 15 giugno fino al 30 luglio prossimi, ed è finanziato con 20 milioni di euro. Soddisfazione per il provvedimento viene espressa dall´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, che sottolinea che "l´attuale bando pone la qualificazione commerciale dei luoghi urbani al centro dell´attenzione delle politiche dei Comuni lombardi". Regione Lombardia attribuisce una specifica e ampia responsabilità ai Comuni - come soggetti capofila dei distretti del commercio e attraverso il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali - nell´avviare una integrazione concreta tra le risorse economiche, sociali e imprenditoriali delle aree interessate. "L´azione a favore dei distretti del commercio - osserva l´assessore - trova fondamento in politiche pubbliche, integrate e capaci di mettere a sistema interventi di carattere socioeconomico, progetti su spazi e funzioni urbane insieme a interventi di qualificazione di imprese e reti commerciali locali". Chi Puo´ Partecipare Al Bando - Possono presentare richiesta di finanziamento tutti i Comuni lombardi, esclusi i capoluoghi di provincia, i beneficiari dei bandi Pics e quelli che hanno avuto accesso ai contributi del primo bando per la promozione dei distretti del commercio; aggregazioni di almeno tre Comuni nel caso di enti locali con meno di 25 mila abitanti, singolarmente (o comunque in aggregazione) nel caso di Comuni con almeno 25 mila abitanti. Le Risorse - I fondi messi a disposizione da Regione Lombardia per i Distretti diffusi del commercio sono ripartite su base provinciale in funzione del peso demografico (dati Istat Regione Lombardia al 31 dicembre 2007): Bergamo 2. 600. 000 euro, Brescia 2. 800. 000 euro, Como 1. 400. 000 euro, Cremona 800. 000 euro, Lecco 800. 000 euro, Lodi 400. 000 euro, Mantova 1. 000. 000 euro, Milano 4. 800. 000 euro, Monza e Brianza 1. 800. 000 euro, Pavia 1. 200. 000 euro, Sondrio 400. 000 euro e Varese 2. 000. 000 euro. Il Programma Di Intervento Del Distretto - Il programma di intervento è il documento che definisce contenuti, caratteristiche e finalità del progetto con cui accedere al bando, nonché le tipologie di interventi ritenute ammissibili per beneficiare del finanziamento: comunicazione e marketing del Distretto del commercio, campagne di promozione e animazione, interventi strutturali di qualificazione urbana (spazi commerciali e arredi urbani), accessibilità e mobilità, sicurezza (videosorveglianza e servizi di security) e gestione di servizi in comune. Ulteriori informazioni sul bando e le modalità per accedervi sono disponibili sul sito www. Commerciofiere. Regione. Lombardia. It .  
   
   
NASCE L’ANNUARIO STATISTICO REGIONALE IN CIFRE LA TOSCANA DEL 2008  
 
Firenze, 27 maggio 2009- Il profilo della Toscana 2008 è fatto di numeri, quelli della prima edizione dell’Annuario statistico regionale, frutto della collaborazione tra Regione Toscana, Unioncamere Toscana e Istat. I tre enti hanno scelto di condividere i rispettivi patrimoni informativi per mettere a disposizione dei cittadini, dei policy-maker e del mondo della ricerca uno strumento informativo unitario, scientificamente autorevole e nel contempo di facile consultazione. È un quadro completo delle caratteristiche economiche, sociali, demografiche e ambientali della nostra regione quello che restituisce l’Annuario; al suo interno è possibile ad esempio scoprire che in Toscana si contano 3. 677. 048 residenti, circa 38. 837 in più rispetto all’anno precedente, grazie ad un saldo migratorio positivo (+47. 538 unità) che compensa il saldo naturale negativo (-8. 701). Scorrendo i dati si può osservare che l’11% della popolazione toscana con più di 15 anni ha una laurea, la percentuale di donne laureate è pari all’11,4%, mentre quella di laureati si ferma al 10,6%. Guardando all’occupazione il tasso di occupazione femminile (55,5%) resta inferiore rispetto a quello maschile (74,0%), anche se consistentemente più elevato rispetto a quello delle donne italiane (46,7%). Consultando i 24 capitoli che compongono l’Annuario, composti a loro volta da 560 tavole, emerge che sono in diminuzione gli infortuni sul lavoro denunciati in Toscana, che passano da 77. 113 nel 2003 a 72. 224 nel 2007 (-6,3%) e che delle 416. 437 imprese registrate nelle Camere di Commercio della Toscana il 28,5% sono imprese artigiane. I dati pubblicati sono generalmente disaggregati a livello provinciale - per fornire una rappresentazione delle singole realtà locali - e sono accompagnati da un confronto sintetico con i quattro anni precedenti e con il totale nazionale, per facilitare il posizionamento della nostra regione e la comprensione delle dinamiche temporali. Ogni capitolo è corredato da un’introduzione di carattere metodologico, da una guida alla lettura dei dati e da un glossario. L’annuario si articola in più prodotti editoriali: il volume cartaceo, il cd-rom che contiene ulteriori tavole di approfondimento e le aree web (www. Regione. Toscana. It, www. Tos. Camcom. It, www. Istat. It), aggiornate periodicamente per consentire la maggiore tempestività possibile del dato statistico. Commento Di Pierfrancesco Pacini – Presidente Di Unioncamere Toscana - “Con la realizzazione di questo Annuario dimostriamo oggi la capacità di ‘fare sistema’ aggregando le istituzioni; il risultato della collaborazione avviata tra il Sistema Camerale toscano, la Regione e l´Ufficio regionale dell’Istat è infatti rappresentato da uno strumento unico ed ambizioso con il quale ci proponiamo di accrescere la conoscenza del territorio, del contesto demografico e sociale, delle caratteristiche economiche della Toscana – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini -. Quella che emerge è un’immagine dettagliata della nostra regione nelle sue articolazioni e sfaccettature. Nella società contemporanea l´informazione statistica, tanto per l’attore pubblico quanto per gli operatori privati e per i cittadini ha assunto un ruolo centrale; con questo strumento siamo oggi in grado di rispondere con qualità, tempestività, correttezza e confrontabilità al fabbisogno di dati con un elevato dettaglio territoriale offrendo informazioni ed analisi aggiornate ed immediatamente fruibili. Un quadro di conoscenza che mancava e che grazie allo sforzo delle tre istituzioni viene messo a disposizione degli studiosi, delle imprese e di tutti i cittadini toscani. Commento Di Federico Gelli – Vice- Presidente Regione Toscana - "Quello che mettiamo a disposizione oggi – spiega il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli – è un lavoro di assoluto rilievo, che dimostra ancora una volta che l’attività statistica non è un’attività marginale delle amministrazioni pubbliche, magari riservata solo a un ristretto gruppo di addetti ai lavori. Si tratta infatti di un impegno essenziale, da cui le istituzioni non possono prescindere, perché rappresenta il presupposto di una corretta conoscenza della realtà in cui operano, oltre che della possibilità di verificare i risultati delle proprie politiche. La statistica pubblica, insomma, è un servizio importante per il cittadino e per le imprese, che con essa hanno anche una garanzia in più di trasparenza". .  
   
   
LAVORO PER 57 UNITÀ NEL PARCO DEL POLLINO LUCANO  
 
Potenza, 27 maggio 2009 - "Il Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino ha approvato un programma triennale per l´utilizzo di 57 unità lavorative da impiegare in attività finalizzate al miglioramento della fruizione turistica e della sicurezza del versante lucano del Parco". Lo rende noto l´ufficio stampa dell´Ente Parco in un comunicato stampa in cui specifica che "il progetto, che prevede un sostanzioso contributo finanziario da parte della Regione Basilicata, sarà ora inoltrato alla Regione per la definitiva approvazione. Le 57 unità lavorative saranno selezionate attraverso bandi di selezione pubblica indirizzati a personale con esperienza pregressa nei settori del progetto, maturata nell´ambito di analoghi progetti svolti dall´Ente Parco. Le attività di fruizione turistica e di sicurezza riguardano la manutenzione della sentieristica e la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio boschivo con particolare riferimento alla prevenzione degli incendi. I lavoratori saranno assunti per sei mesi l´anno con contratto idraulico-forestale". .  
   
   
INTESA TRA PROVINCIA DI MILANO E SISTEMA CONFIDI ADERENTI A FEDERFIDI LOMBARDA FINANZIAMENTI PER 22 MILIONI DI EURO ALLE MICROIMPRESE MILANESI PRESENTATE A MILANO LE LINEE GUIDA DI INTESA E PROCEDURE PER L’ACCESSO AL CREDITO  
 
 Milano, 27 maggio 2009 - Le Associazioni imprenditoriali di Categoria della Provincia di Milano, attraverso i Confidi aderenti a Federfidi annunciano l’importante intervento di addizionalità di 1 milione di euro dell’amministrazione provinciale che consentirà di attivare 22 milioni di euro per le microimprese con sede nell’area milanese. E’ questo l’ammontare dei finanziamenti che saranno messi in azione dal fondo di garanzia che la Provincia di Milano mette a disposizione del Sistema dei Confidi, tramite Federfidi Lombarda, attraverso il meccanismo delle garanzie e controgaranzie collettive a sostegno dei finanziamenti richiesti al sistema bancario dalle imprese del territorio. Saranno circa 560 le piccole aziende coinvolte nell’intervento che potranno disporre di un importo massimo di 40. 000 euro. “La Provincia è l’unica istituzione che sta affrontando la crisi con proposte concrete – afferma il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati – sostenendo le imprese in difficoltà. Compito delle istituzioni è mettere in campo una politica di interventi che sia in grado di invertire questo circolo vizioso che si è venuto a creare, ridando ossigeno al mondo del lavoro, rilanciando l’economia del nostro territorio, favorendo non solo il sostegno alle aziende in difficoltà ma anche la creazione di nuove imprese che puntino all’innovazione”. Anche Marino Bergamaschi, amministratore delegato di Federfidi Lombarda, sottolinea l’importanza della mission della società, che è quella di “garantire, tramite i Confidi Soci, il rilascio di controgaranzie per il riequilibrio finanziario delle microimprese nell’area metropolitana milanese”. L’azione è volta soprattutto a favorire il riequilibrio finanziario delle imprese fino a un massimo di 10 dipendenti, garantendone quindi l’accesso al credito. Federfidi fornirà una controgaranzia pari al 100% del rischio assunto dai Confidi di primo grado che a loro volta rilasceranno garanzie per il 75% dell’importo del finanziamento. Ciò significa che verranno rilasciate delle controgaranzie da Federfidi a favore dei Confidi soci per un valore pari a 16,6 volte il fondo di garanzia. I finanziamenti avranno una durata massima di 60 mesi con 12 di preammortamento. L’iniziativa rientra nel quadro delle misure anticrisi sostenute dagli enti locali, dalla Regione, dalle Camere di Commercio, dalle Province e dai Comuni. In particolare la Provincia di Milano, ha firmato oggi nel capoluogo lombardo il protocollo d’intesa con Federfidi Lombarda nel corso dell’incontro che ha coinvolto le numerose associazioni provinciali che rappresentano le microimprese. Tra gli interlocutori presenti Confapi Milano, Confartigianato Milano, Confartigianato Alto Milanese, Cna Milano, Casartigiani Milano, Claai Milano, Coldiretti Milano, Confagricoltura Milano, Confcooperative Milano e Legacoop Milano. Parteciperanno inoltre i rappresentanti dei Confidi milanesi aderenti alle stesse associazioni e delle principali Banche operanti sulla piazza. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA PUNTA A UN SISTEMA SOSTENIBILE E CENTRATO SULL´EQUILIBRIO LA PROGRAMMAZIONE DELLE SUPERFICI DI VENDITA PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
Firenze, 27 maggio 2009 - Definita dalla giunta regionale la programmazione, valida fino al 31 dicembre 2010, della superficie di vendita autorizzabile per le strutture della grande distribuzione. Saranno consentiti interventi pari a 123. 400 metri quadri di nuova superficie di vendita, di cui 31. 300 per il settore alimentare e 92. 100 metri quadri per il settore non alimentare. Il trenta per cento di questa superficie verrà riservato ad ampliamenti necessari, una tantum, a grandi strutture di vendita in attività da almeno tre anni. La delibera verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 22, parte seconda, della Regione Toscana del prossimo 4 giugno 2009; solo da quel momento potranno essere presentate le domande di autorizzazione. In Toscana le grandi strutture commerciali rappresentano poco meno del 17 per cento del totale della superficie di vendita complessiva, rispetto ad esempio a poco più del 19 per cento dell´area Nord Italia. La politica regionale, sin dalla prima riforma del commercio risalente al 1999, ha riconosciuto innanzitutto l´importanza della rete di piccoli esercizi: si tratta di un sistema funzionale al riconoscimento dell´identità territoriale, tale da rappresentare un valore culturale e sociale utile, oltretutto, dal punto di vista dell´attrattiva turistica. Va dunque presidiato il sistema di insediamento dei servizi commerciali relativamente alla dimensione e alla coerenza con il sistema economico e territoriale cui vanno a fare riferimento. Per questo, di concerto con l´Irpet, il governo regionale ha lavorato ad un attento monitoraggio sia delle dinamiche di insediamento che di trasformazione della rete distributiva. Su queste basi si é giunti nalla conclusione che una crescita dall´attuale 16,6 (pari a complessivi 650mila metri quadri) al 19 per cento è compatibile con il mantenimento dell´equilibrio con le altre tipologie di vendita in rapporto alla popolazione residente. Se gli esercizi di vicinato costituiscono un presidio sociale del tessuto urbano, offrono servizi commerciali di qualità al turista nei centri storici, e infine contribuiscono a sostenere la filiera corta del settore agroalimentare; e le medie strutture di vendita, completando l´offerta, rappresentano un presidio della qualità e varietà dove non esistono le condizioni per la presenza di grandi strutture di vendita; proprio queste ultime svolgono un ruolo preciso di modernizzazione del settore e possibilità di calmierare i prezzi. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO: 10 PROGETTI ALL’ESAME DELLA TASK FORCE REGIONALE SICILIANA  
 
Palermo, 27 maggio 2009 – Si è riunita, ieri mattina, nei locali dell’assessorato al Lavoro, la task force sulla sicurezza sul lavoro. Ai componenti sono stati presentati i progetti predisposti dal dipartimento regionale del Lavoro, dal dipartimento regionale dei Lavori pubblici, da Confapi e dall’Anis, l’Associazione nazionale ingegneria della sicurezza e la Consulta ordini degli ingegneri di Sicilia e dall’Ugl. Le proposte progettuali saranno analizzate e valutate con gli ispettori del lavoro per il finanziamento con i fondi del Pon Sicurezza per lo sviluppo 2007/13 e con altre fonti nazionali, regionali o comunitarie. Tre i progetti presentati dal dipartimento Lavoro: “Al Khantara…integrazione sicura”, che punta a favorire l’integrazione socio-lavorativa dei lavoratori stranieri, per contrastare le spinte verso la marginalizzazione sociale, la precarietà economia e il lavoro nero; “Il ragazzo nella rete”, il cui target sono i giovani con precedenti penali, per agevolarne il reinserimento sociale attraverso il lavoro, e “Reti di sicurezza”, destinato all’accrescimento delle competenze degli operatori sociali per migliorare la tutela del lavoro regolare e la sicurezza sul lavoro. Questi progetti sono già stati presentati alla Prefettura di Palemro e inviati al ministero del Welfare. La proposta del dipartimento Lavori pubblici intende promuovere una più efficace collaborazione tra Regione, enti locali e associazioni di categoria per definire una uniformità di indirizzo per le attività di miglioramento dei sistemi di gestione aziendale riguardanti la qualità del servizio delle piccole e medie imprese del settore edile e la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili per i lavori pubblici in Sicilia. Il dipartimento propone di attivare procedure di consulenza e assistenza per le imprese del settore edile, dei contraenti pubblici, per le stazioni appaltanti e per i progettisti. Il progetto di Confapi intende sviluppare e incrementare, specie nelle piccole e medie imprese, l’adozione di modelli di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro secondo standard europei di qualità, fornire un metodo operativo che tenga conto della specificità delle aziende, migliorare la definizione delle figure che nelle aziende hanno compiti di responsabilità e definire modelli di cooperazione tra i soggetti istituzionali e aziendali che hanno un ruolo nella tutela della sicurezza. L’anis e la Consulta ordini ingegneri di Sicilia propongono l’attuazione del libretto formativo del cittadino nella Regione siciliana, una campagna straordinaria di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, da avviare a partire dalle scuole, e lo svolgimento di attività di sensibilizzazione e di diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro. L’ugl, infine, propone la formazione degli studenti delgi ultimi anni delle scuole superiori e dei dirigenti dlela pubblica amministrazione preposti al controllo dell’applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. .  
   
   
PIEMONTE: CONTRIBUTI AI FAMILIARI DELLE VITTIME SUL LAVORO ESTESI AI CONGIUNTI DEI LAVORATORI PUBBLICI CADUTI IN SERVIZIO  
 
Torino, 26 maggio 2009 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al Lavoro e Welfare, una modifica al regolamento per l’erogazione dei contributi a favore dei familiari delle vittime degli incidenti sul lavoro che consentirà di estendere la misura anche ai lavoratori deceduti per causa di servizio nel settore pubblico. Il regolamento estende l’area di applicazione della legge regionale 25/07, che ha istituito l’apposito Fondo di solidarietà voluto dalla Regione. Sarà possibile, infatti, anche per i familiari dei dipendenti pubblici caduti in servizio richiedere il contributo per gli incidenti mortali avvenuti a decorrere dal 1° gennaio 2007. La domanda dovrà essere inoltrata all’Agenzia Piemonte Lavoro (il modulo sarà presto disponibile on line sul sito www. Agenziapiemontelavoro. Net), che provvederà a valutare le richieste e ad erogare le risorse assegnate. Il regolamento prevede che siano beneficiari del contributo, che ammonta a 10. 000 euro per ogni singolo evento luttuoso, il coniuge, i figli, nonché i componenti della famiglia anagrafica, oltre ai figli non coabitanti con la vittima e al coniuge separato. In mancanza sono destinatari i genitori della vittima e in loro assenza i fratelli e le sorelle. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA - INCONTRI BILATERALI IN AUSTRIA  
 
 Udine, 27 maggio 2009 - Il Network delle Camere di Commercio Nuova Alpe Adria, nato come rete di sostegno alla cooperazione economica congiunta, organizza una giornata di incontri bilaterali tra imprese del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, Slovenia, Regione Istria e Regione Litoraneo Montana. L´iniziativa si svolgerà in Austria nell´intera giornata del 30 giugno 2009, presso la Camera dell´Economia di Klagenfurt ed è rivolta alle aziende operanti nei settori lavorazioni metalliche, agroalimentare, trasporti e logistica. La partecipazione all´evento è gratuita. Lingue ufficiali dell´evento inglese e tedesco. Alle aziende partecipanti saranno forniti i seguenti servizi: ricerca e selezione dei partner locali - organizzazione degli incontri di affari e predisposizione di un´agenda personalizzata - servizio di interpretariato e assistenza - buffet lunch. Le aziende interessate dovranno compilare un profilo di cooperazione e inviarlo entro il 4 giugno 2009. Il profilo sarà inserito dall´Ufficio Internazionalizzazione in un sito dedicato che raccoglierà i profili di tutte le imprese partecipanti. Dal 10 al 19 giugno sarà possibile visionare le schede tecniche inserite nel portale e scegliere le contro-parti che si desiderano incontrare. L´agenda finale sarà consegnata prima dell´evento, assieme al programma definitivo. .  
   
   
COLLETTIVA ITALIANA ALLA METALLURGY 2009 DI MOSCA  
 
Mosca, 27 maggio 2009 - L´ice ha organizzato una partecipazione collettiva italiana all´8. A edizione della Fiera Metallurgy/litmash (International Tradefair for Metallurgy, Machinery, Plant technology and Products) di Mosca. Lo rende noto l´Aise. La manifestazione è organizzata con cadenza annuale dalla "Messe Düsseldorf" e rappresenta l´evento settoriale più importante nell´area della Russia e Csi. Il parco macchine russo nel settore delle fonderie è composto da circa 140 mila unità, di cui l´85 per cento in esercizio da oltre 20 anni, con tecnologie obsolete e alti costi di gestione; meno del 15 per cento del totale è rappresentato da macchinari di importazione e il restante di produzione russa o Csi. Pertanto le esigenze di modernizzazione dell´industria russa sono molto forti; a tal riguardo molte fabbriche russe hanno avviato negli anni scorsi consistenti programmi di rinnovamento tecnologico, determinando un forte impulso ai flussi di importazione dall´estero. L´export italiano di impianti e macchinari per fonderia in Russia evidenzia negli ultimi anni un rilevante trend di crescita; nel 2008 il valore esportato ha superato i 268 milioni di dollari, con una quota di mercato intorno al 30 per cento, che conferma l´Italia come principale fornitore per il mercato russo, seguito da Ucraina e Germania. .