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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
IDENTIFICATO NUOVO MECCANISMO DEI MITOCONDRI  
 
Bruxelles, 28 settembre 2011 - Un team di ricercatori guidato dall´Università di Friburgo in Germania ha identificato un nuovo meccanismo che gioca un ruolo chiave nell´architettura e nel funzionamento dei mitocondri, le centrali energetiche della cellula che producono l´energia necessaria per muoversi, dividersi e produrre secrezioni. Lo studio è stato in parte supportato mediante il Foundation for Polish Science-welcome programme, che è finanziato nell´ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Il Fesr mira a promuovere la coesione economica e sociale. I risultati sono pubblicati nella rivista Developmental Cell. Le reazioni chimiche generate a livello delle membrane interne dei mitocondri aiutano queste centrali energetiche a convertire il cibo in energia, fornendo alle cellule la spinta di cui hanno bisogno per il metabolismo e la crescita. Guidato dal dott. Martin van der Laan e dalla prof.Ssa Bettina Warscheid di Friburgo, lo studio ha riunito esperti provenienti da Germania, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera. Essi affermano che la membrana mitocondriale interna possiede un´architettura caratteristica che è necessaria per la sua funzione di convertitore di energia. Quando la struttura del mitocondrio contiene degli errori, alle persone possono essere diagnosticate gravi malattie, tra cui disturbi che colpiscono nervi e muscoli. La membrana mitocondriale interna crea delle invaginazioni tubolari, ciò che gli esperti chiamano creste. Una membrana mitocondriale esterna avvolge i produttori delle centrali energetiche. Ciò che i ricercatori già conoscevano era che questa struttura è la stessa in tutti gli organismi, sia che si tratti di esseri umani che di forme di vita unicellulari; ma rimanevano delle domande riguardanti la composizione della microstruttura. Lo studio ha fornito una risposta a queste domande. I ricercatori hanno identificato un´enorme macchina molecolare composta da sei diverse proteine di membrana necessarie a fissare le creste all´involucro dei mitocondri nel lievito da fornaio, l´organismo unicellulare modello. I dati mostrano che i difetti nel complesso proteico causano il distacco delle creste, che a sua volta porta a dei gravi disturbi nella crescita della cellula. In collaborazione con la prof.Ssa Agnieszka Chacinska dell´Istituto internazionale per la biologia molecolare e della cellula di Varsavia in Polonia, gli scienziati sono riusciti a mostrare quanto sia importante il ruolo che questa macchina proteica gioca sia per l´architettura interna delle centrali energetiche cellulari che per la formazione dei punti di contatto molecolari tra le due membrane mitocondriali. I collegamenti delle membrane aiutano a fornire un grosso impulso al trasporto all´interno dei mitocondri delle nuove proteine generate all´esterno. Grazie a questo studio e ai risultati sull´architettura dei mitocondri, i ricercatori possono ora mettere assieme un puzzle che ha un impatto sulla biologia cellulare. In particolare, esso ci aiuta a comprendere meglio la struttura e il rendimento delle centrali energetiche cellulari. Questi risultati potrebbero anche portare a una maggiore conoscenza dei meccanismi di malattie che implicano modificazioni della struttura dei mitocondri. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Friburgo: http://www.Uni-freiburg.de/start-en.html?set_language=en  Developmental Cell: http://www.Cell.com/developmental-cell/  Foundation for Polish Science-welcome programme: http://www.Fnp.org.pl/index.php?lng=en  
   
   
NUOVE SCOPERTE GENETICHE DA IMPORTANTE STUDIO PNEUMOLOGICO INTERNAZIONALE FINANZIATO DALL´UE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2011 - Sono state scoperte 16 nuove sezioni del codice genetico associate alla funzione polmonare nell´ambito di uno studio internazionale finanziato da ben 7 progetti finanziati dall´Ue. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ha riunito 175 scienziati appartenenti a 126 centri di ricerca in tutto il mondo. La scoperta di queste nuove varianti genetiche associate alla salute polmonare umana potrebbe far luce sulle basi molecolari di malattie pneumologiche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e quindi portare a migliori strategie di prevenzione e nuovi tipi di trattamento. La Bpco, una malattia progressiva che rende difficile la respirazione, colpisce circa 1 su 10 adulti oltre i 40 anni ed è la quarta causa di morte più comune in tutto il mondo. Sebbene il fumo sia la principale causa della Bpco, non tutti i fumatori hanno la stessa probabilità di sviluppare la malattia, per le differenze di suscettibilità dovute alle varianti genetiche dei singoli individui. Uno degli autori dello studio, il professor Martin Tobin dell´Università di Leicester, spiega le possibili conseguenze dello studio sul rilevamento della Bpco: "Per la prima volta abbiamo capito cosa sono molte di queste varianti genetiche, compresi i meccanismi sottostanti a cui rimandano. Ora dobbiamo dare priorità alla ricerca per comprendere meglio questi meccanismi della malattia e contribuire a una migliore cura dei pazienti. Queste scoperte potrebbero aprire la strada a nuove terapie per le malattie polmonari come la Bpco. È troppo presto per dire se queste informazioni potrebbero essere utilizzate come test di screening per prevedere lo sviluppo di Bpco. Smettere di fumare è il modo migliore per prevenire la Bpco." Lo studio ha compiuto l´analisi di 2,5 milioni di varianti genetiche in 48.201 soggetti di tutto il mondo. Il team ha poi approfondito il proprio lavoro concentrandosi su un numero minore di varianti genetiche più promettenti in altri 46.411 individui. Questa nuova scoperta si basa su un lavoro precedente, pubblicato lo scorso anno, in cui il team internazionale aveva annunciato la scoperta di 10 nuove varianti genetiche associate con la funzione polmonare. Attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, lo studio ha ricevuto 11.924.660 euro di finanziamenti dal progetto Treat Oa ("Translational research in Europe applied technologies for osteoarthritis") e 12 milioni di euro dal progetto Engage ("European network for genetic and genomic epidemiology"), nonché 2.998.650 euro dal progetto Gefos ("Genetic factors for osteoporosis"). Tramite l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq), lo studio ha ricevuto 11.327.585 euro dal progetto Gabriel ("A multidisciplinary study to identify the genetic and environmental causes of asthma in the European Community") e 2,4 milioni di euro dal progetto Eurospan ("European Special Populations reseArch Network: quantifying and harnessing genetic variation for gene discovery"). Lo studio ha anche ricevuto finanziamenti attraverso il programma specifico "Qualità della vita e gestione delle risorse viventi" del Quinto programma quadro (5º Pq), ovvero 1.372.967 euro dal progetto Euro-blcs ("Biological, clinical and genetic markers of future risk of cardiovascular disease") e 13.695.532 euro dal progetto Genomeutwin ("Genome-wide analyses of European twin and population cohorts to identify genes in common diseases"). Un altro autore dello studio, il professor Ian Hall, dice: "Questo lavoro è importante perché fino a poco tempo fa non si conoscevano i fattori che sono alla base della variabilità ereditaria della funzione polmonare. Gli studi genetici di grandi dimensioni necessari per identificare i geni chiave non sarebbero stati possibili senza il supporto di molti gruppi in tutto il mondo e il contributo di migliaia di soggetti. Ora dobbiamo usare le conoscenze acquisite in questo studio per fare due cose: in primo luogo, per conoscere meglio la funzione dei geni che contribuiscono al rischio di sviluppare malattie polmonari come la Bpco, e in secondo luogo, per cercare di sviluppare strategie in grado di utilizzare le informazioni genetiche per migliorare il trattamento clinico dei singoli pazienti." Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2.Le.ac.uk/  
   
   
RICERCATORI SCOPRONO CHE L´ORIGINE DEI RICORDI NEI BAMBINI MATURA COL PASSARE DEGLI ANNI  
 
Bruxelles, 28 settembre 2011 - Alcuni ricercatori in Germania hanno scoperto che i bambini sviluppano l´abilità di ricordare eventi passati e l´origine di questi ricordi durante l´infanzia e l´adolescenza. Presentati sulla rivista Child Development, i risultati mostrano che l´abilità di ricordare l´origine dei ricordi è un processo lungo che si sviluppa durante l´adolescenza, ma matura solamente quando si diventa adulti. Lo studio fornisce informazioni importanti per quanto riguarda l´affidabilità della testimonianza dei bambini in ambito giuridico. I ricercatori dell´Università del Saarland affermano che un bambino può ricordarsi di aver conosciuto una persona e il contesto nel quale l´ha conosciuta. In tutto il team ha esaminato 18 bambini (di 7-8 anni di età), 20 adolescenti (di 13-14 anni di età) e 20 giovani adulti (di 20-29 anni di età) e ha chiesto loro di completare 2 parti di un esercizio di memoria. La prima parte consisteva in immagini mostrate su uno schermo di computer, i soggetti dovevano decidere quante volte le fotografie erano ripetute premendo il tasto "nuovo" quando vedevano l´immagine per la prima volta e il tasto "vecchio" quando vedevano una ripetizione. La seconda parte è stata svolta dopo una pausa di 10 minuti. Ai soggetti è stato chiesto di guardare altre fotografie, alcune delle quali erano state viste nella prima parte mentre altre erano nuove. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di decidere esclusivamente se l´oggetto era una ripetizione o meno, cioè gli oggetti che erano stati visti nella prima parte ma che erano presentati per la prima volta nella seconda parte dovevano essere giudicati "nuovi", mentre gli oggetti ripetuti all´interno della seconda parte dovevano essere giudicati "vecchi". Il team ha inoltre tenuto d´occhio la risposta del cervello dei soggetti durante tutte e due le parti dell´esercizio usando un casco per elettroencefalogramma (Eeg). Questo ha permesso ai ricercatori di valutare i cambiamenti evolutivi di come vengono richiamate le origini dei ricordi, è in questo che consisteva la seconda parte dell´esercizio, indipendentemente dalle differenze dovute all´età nei ricordi di eventi (prima parte). Si è misurato anche come i giovani recuperavano e valutavano le cose ricordate. Secondo i ricercatori, nel processo di recupero non c´erano molte differenze di età per quanto riguarda il riconoscimento di immagini ripetute (prima parte dell´esercizio). Quindi la risposta del cervello dei bambini di 7 e 8 anni era paragonabile a quella degli adolescenti e degli adulti. Precisiamo però che i bambini erano immaturi in questo campo quando si trattava di valutare l´origine dei ricordi. Inoltre mentre gli adolescenti e gli adulti hanno mostrato somiglianze, solo gli adulti hanno mostrato maturità in questo campo. I dati suggeriscono che le strutture del cervello che sono alla base della facoltà di richiamare le fonti dei ricordi nei bambini e negli adolescenti migliorano e maturano col tempo. "Lo studio ha importanti implicazioni per chi si interessa della capacità di bambini e adolescenti di distinguere tra diverse fonti di ricordi," dicono i ricercatori. "I genitori, gli insegnati e coloro che lavorano nel sistema giuridico dovrebbero sapere che i ricordi degli adolescenti possono ancora essere distorti da altri ricordi che provocano distrazione, per esempio dai suggerimenti durante una testimonianza." Per maggiori informazioni, visitare: Child Development: http://www.Wiley.com/bw/journal.asp?ref=0009-3920  Università del Saarland: http://www.Uni-saarland.de/en/    
   
   
SLA, FORMIGONI: IMPEGNO PER RICERCA E CURA IL PRESIDENTE HA APERTO IL SECONDO CONVEGNO DI ARISLA  
 
 Milano, 28 settembre 2011 Regione Lombardia conferma il proprio impegno per sostenere la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica ("per i malati la ricerca è speranza e la speranza è vita") e per garantire cure e assistenza a chi viene colpito da questa patologia. Nel suo intervento introduttivo al secondo convegno di Arisla (Agenzia di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica), il presidente Roberto Formigoni ha ribadito come, per Regione Lombardia, la promozione e il sostegno a iniziative che possano aprire nuovi fronti nella lotta alle malattie più gravi e invalidanti, come la Sla, e attraverso le quali si possa dare la migliore assistenza possibile alle persone che ne sono colpite siano una priorità. Arisla, il cui presidente è Mario Melazzini, che ha aperto i lavori del convegno, è nata nel dicembre 2008 con l´obiettivo di promuovere, finanziare e coordinare la ricerca scientifica sulla Sla, sostenendone il rapido trasferimento dei risultati alla pratica clinica. "In meno di tre anni di attività - ha ricordato Formigoni -Arisla ha saputo qualificarsi come il primo ente nazionale e uno dei primi in Europa e nel mondo per la dotazione di budget da dedicare alla ricerca sulla Sla, ha raccolto 240 proposte in soli 3 bandi di ricerca pubblicati dal 2009 a oggi e ha mobilitato oltre 400 ricercatori sul territorio nazionale". Assistenza Domiciliare - Sul fronte del potenziamento dell´assistenza domiciliare "Regione Lombardia - ha ricordato Formigoni - stanzia 12 milioni di euro all´anno, a partire dal 2007, come risorse aggiuntive destinate all´ambito della lunga assistenza, in cui è importante il valore, anche terapeutico, di quella domiciliare". Dal 2008 invece sono stati attivati altri interventi sperimentali a favore delle persone affette da Sla: contributo economico mensile alle famiglie di 500 euro, per valorizzare la cura a domicilio; ricovero di sollievo gratuito fino a 90 giorni presso strutture accreditate da Regione Lombardia (Rsa e Rsd). Piano D´azione 2010-2020 Per I Disabili - "All´inizio di quest´anno - ha spiegato ancora Formigoni - grazie all´iniziativa del team coordinato dal professor Melazzini, abbiamo presentato il nostro Piano d´Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, che ha come obiettivi principali il miglioramento dell´attività di comunicazione sull´offerta dei servizi e l´armonizzazione e razionalizzazione delle risorse per migliorare la qualità della risposta ai bisogni". Secondo le più recenti stime sono circa 365.000 i cittadini lombardi portatori di disabilità, di cui quasi 30.000 in età scolare. Centro Clinico Nemo - "Un altro importante esito del lavoro congiunto tra Regione Lombardia e gli operatori del settore sul tema delle malattie neurodegenerative - ha aggiunto il presidente - è stata la nascita del Centro Clinico Nemo, creato grazie a un modello virtuoso di collaborazione pubblico/privato e che rappresenta un vero e proprio fiore all´occhiello del nostro Sistema Sanitario". "Questo primo Centro - ha sottolineato Formigoni -, nato qualche anno fa a Milano, ha fatto da apripista a Centri analoghi, che sono stati aperti dall´Ente, sulla scorta di questo modello, in altre regioni d´Italia: al Presidio Ospedaliero di Arenzano (10 posti letto), in collaborazione con l´Asl di Genova, e a Messina, in collaborazione con l´Azienda Policlinico Maggiore (22 posti letto). Tra i piani di Nemo c´è inoltre una prossima apertura a Roma e futuri programmi di sviluppo in sedi europee". Ricerca - "Guardo con grande favore - ha concluso Formigoni - a iniziative come quelle del Centro Nemo e all´attività di Arisla, che rispecchiano da vicino obiettivi e finalità del governo regionale nei confronti della ricerca. Ci stiamo infatti adoperando con il massimo sforzo, in collaborazione con tutti i soggetti del settore, per promuovere e sostenere questo settore: siamo ben consapevoli infatti di come l´innovazione rappresenti la chiave del successo, e questo vale anche e soprattutto in momenti di difficoltà come quelli attuali, in cui è necessario continuare a investire nella ricerca, consolidando così la forza del nostro sistema".  
   
   
AUTUNNO, 12MILIONI DI ITALIANE PERDONO IL SORRISO E LA LIBIDO LA PILLOLA CONTRACCETTIVA RIDUCE DEL 50% GLI SBALZI D’UMORE  
 
 Palermo, 28 settembre 2011 – Il “mal d’autunno” colpisce 12 milioni di italiane con disturbi dell’umore, insonnia, attacchi di fame e calo del desiderio. Il problema riguarda il 25% della popolazione e le femmine sono 4 volte più vulnerabili dei maschi. Un 5% va incontro ad un vero e proprio Disturbo Affettivo Stagionale (Sad). La causa è in gran parte biologica, determinata da un basso livello di serotonina, il neurotrasmettitore “messaggero” cerebrale del buonumore, la cui concentrazione sembra ridursi nei periodi più freddi e con meno luce. “Le donne possono però contare su un’arma in più, per risolvere soprattutto i sintomi sessuali. Si chiama drospirenone, un progestinico contenuto nella pillola contraccettiva che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale – spiega la prof.Ssa Vincenzina Bruni, Direttore della Sod di Ginecologia dell´infanzia e dell´ Adolescenza del “Careggi” di Firenze -. Oltre all’efficacia anticoncezionale, ha dimostrato, dopo soli 6 mesi di assunzione, di favorire un aumento della libido, un miglior raggiungimento dell’orgasmo e una più alta frequenza di rapporti”. La ricerca di benefici aggiuntivi è l’ultima frontiera della contraccezione ormonale, oggi sempre più mirata a rispondere a 360° alle esigenze della donna. Nel Congresso nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) in corso a Palermo viene dedicato ampio spazio a questo tema. “È la soddisfazione che determina l’adesione ad un metodo anticoncezionale e influenza di conseguenza la salute sessuale delle nostre pazienti – afferma la prof.Ssa Anna Maria Paoletti, ordinario di Ginecologia e ostetricia dell´Università di Cagliari -. Recenti studi internazionali hanno infatti dimostrato come chi utilizzi estroprogestinici abbia complessivamente tassi di mortalità complessiva più bassi e goda di maggior benessere, anche psico-fisico”. La particolare vulnerabilità femminile agli sbalzi d’umore è legata alla ciclicità endocrina mensile, che la pillola regolarizza ma non altera. “Per le donne è molto importante riuscire a ridurre le fluttuazioni ormonali continuando a sentire il “ritmo” del proprio corpo – commenta la prof.Ssa Franca Fruzzetti, ginecologa della clinica universitaria dell’Ospedale S. Chiara di Pisa - Questa esigenza è stata accolta con l’introduzione di una nuova formulazione a base di estradiolo, lo stesso estrogeno prodotto dall’organismo, e di dienogest. Questa permette di “mimare” il ciclo naturale con un buon impatto sulla qualità di vita e sulla sessualità”. La promozione della contraccezione è una priorità per la Sigo che da anni vi ha dedicato il progetto educazionale “Scegli Tu” www.Sceglitu.it  rivolto in particolare alle giovani. Tra i risultati più significativi vi è la progressiva riduzione del numero di interruzioni volontarie di gravidanza nel nostro Paese, anche nelle minorenni: nel 2009 il tasso di abortività è risultato pari a 4.4 per 1˙000, era il 4.8 nel 2008. “Segnali positivi ma dobbiamo continuare ad impegnarci per sensibilizzare e informare – affermano il prof. Nicola Surico, presidente Sigo e il prof. Antonino Perino, Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Palermo e Presidente del Congresso -. Esiste infatti un rapporto inverso fra utilizzo di anticoncezionali e gravidanze nelle under18. Incentivarli è una misura preventiva che può evitare alla donna scelte difficili e che tutela la sua salute”. La media italiana di utilizzo della pillola è fra le più basse in Europa (16.2%) con il Paese “tagliato” in due: al nord la sceglie il 19% delle donne e vi sono pochi casi di mamme under 18 (666 nel 2009), al sud l’esatto opposto, appena il 9% usa la contraccezione ormonale e le “madri bambine” sono state 1.539. “ La scelta degli estroprogestinici è raccomandata proprio nelle giovanissime – spiega la prof.Ssa Bruni -. Una prescrizione mirata, capace di rispondere anche ad eventuali necessità estetiche, rappresenta la precondizione per un utilizzo prolungato e costante, la miglior tutela per le nostre ragazze”. “Oggi esiste un’ampia gamma di opzioni – aggiunge la prof.Ssa Fruzzetti -, spetta al ginecologo indicare la più adatta in considerazione delle singole esigenze: più accurata è la personalizzazione, maggiore sarà l’adesione al trattamento, l’accettazione e la soddisfazione, anche della coppia. Per esempio, la minor durata delle mestruazioni, la ridotta quantità del flusso e il maggior benessere complessivo sono le caratteristiche che hanno decretato il successo della nuova pillola naturale in Europa e in particolare fra le italiane, che detengono il record di utilizzo nel continente”. Grazie alla contraccezione ormonale orale si possono inoltre migliorare problemi come la sindrome premestruale, un disagio che peggiora proprio in autunno e in primavera. Colpisce circa una donna su 4 e per 53 su 100 compromette la vita intima. “Sembra vi siano presupposti simili fra questo disturbo e quello affettivo stagionale – commenta la prof.Ssa Paoletti - . Non a caso, anche per i sintomi premestruali è particolarmente adatta la formulazione con drospirenone che prevede l’assunzione di 24 confetti ed una pausa di 4 giorni. Rispetto ad altri preparati, il rapporto tra concentrazioni di etinilestradiolo e progestinico e il regime esteso garantiscono maggior costanza ed effetto terapeutico, tanto che è stata riconosciuta dall’Fda americana l’indicazione terapeutica per questo problema”. La Sicilia detiene il record italiano di gravidanze nelle minorenni (613 sono diventate mamme nel 2009) e la pillola contraccettiva in regione è utilizzata dal 10,8% delle donne. “Dobbiamo insistere nei programmi di educazione sessuale e nella promozione della contraccezione consapevole – concludono i presidenti del Congresso, prof. Luigi Alio, Direttore U.o. Ginecologia ed Ostetricia del Civico di Palermo e prof. Massimo Petronio, Direttore del Dipartimento salute della Donna e del Bambino dell’Asp provinciale di Palermo – un percorso che deve passare sempre più dall’integrazione università, ospedale e territorio. Ad esempio, attraverso il potenziamento della rete consultoriale, oggi in sofferenza, con 183 consultori pubblici e 10 convenzionati a fronte dei 250 che sarebbero necessari. Il nostro Congresso dedica grande attenzione a questi aspetti con un’intera sessione sulla contraccezione ormonale e un approfondimento sulle specificità delle donne immigrate, che oggi rappresentano la fascia più vulnerabile”.  
   
   
BASILICATA: DATI SANITARI, LA IV COMMISSIONE APPROVA IL REGOLAMENTO  
 
Potenza, 28 settembre 2011 - La Iv Commissione consiliare, presieduta da Rocco Vita (Psi), ha approvato nella seduta del 26 settembre, all’unanimità, il regolamento di servizio per la consultazione telematica dei documenti clinici che introduce la gestione del fascicolo sanitario elettronico. Il dossier, l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitari informatici, firmati digitalmente, raccolti nella storia dei contatti del cittadino con il sistema sanitario regionale e nazionale, potrà essere consultato dall’interessato tramite qualsiasi strumento idoneo. L’attivazione del fascicolo è a cura dell’Azienda sanitaria di residenza ed ha validità anche per le altre aziende regionali. In apertura di seduta è stata audita Rocchina Giacoia, dirigente dell’ufficio questioni giuridico amministrative del dipartimento Salute, in merito alla proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Mazzeo Cicchetti che detta norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche odontoiatriche. La responsabile ha fornito delucidazioni in merito alle procedure per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura e all’esercizio dell’attività sanitaria odontoiatrica e alla tempistica di adeguamento ai requisiti richiesti dalla legge regionale 28 del 2000, cui la proposta di legge del consigliere Mazzeo costituisce un’integrazione. La proposta di legge ha la finalità di regolamentare la professione odontoiatrica e si prefigga di centrare una serie di obiettivi. Evitare, in primis, il propagarsi dell’abusivismo della professione di odontoiatra, prevedendo particolari requisiti strutturali, impiantistici ed organizzativi, a beneficio di igiene e sicurezza.  
   
   
MOLISE: SISTEMA SANITARIO, IORIO INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI  
 
Campobasso, 28 settembre 2011 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, e il Presidente della Corte dei Conti, Michael Sciascia, hanno avuto un incontro di cortesia ieri in mattinata presso la sede dell´Asrem in via Ugo Petrella a Campobasso. Nella riunione, cui hanno partecipato anche il Direttore dell´Asrem, Angelo Percopo, e vari suoi collaboratori, si è discusso sulle varie problematiche inerenti il Sistema sanitario regionale. Iorio e Sciascia hanno, quindi, visitato i locali del primo piano del palazzo storico dell´ex Cardarelli, recentemente ristrutturati, e che ospiteranno vari servizi per i cittadini. «Ho voluto illustrare al Presidente Sciascia - ha detto il Presidente Iorio - le principali direttrici su cui ci stiamo muovendo per la riorganizzazione del nostro Sistema sanitario al fine di renderlo sempre più moderno, rispettoso degli standard di qualità e capace di impiegare utilmente ogni risorsa disponibile. Un esempio di questo sforzo di miglioramento e ammodernamento sono proprio questi locali che hanno visto una ristrutturazione funzionale con la messa in evidenza delle peculiarità architettoniche di una struttura che fa parte della storia della città. In questi anni, come Governo regionale abbiamo impegnato risorse rilevanti per elevare i livelli di ospitalità sanitaria con la ristrutturazione di immobili destinati a ricevere sia reparti ospedalieri che ambulatori di vario genere e in diversi luoghi del territorio regionale. Ovviamente, a queste ristrutturazioni sono seguite anche dotazioni tecniche e scientifiche elevate. Grazie a questo sforzo, il Corriere della Sera, qualche mese fa, indicava il Molise come la regione con la più elevata dotazione tecnologica e diagnostica d´Italia. Occorre continuare su questa strada attuando le necessarie modifiche del sistema, ma tenendo sempre presente che tutti, amministratori e personale sanitario, dobbiamo lavorare quotidianamente con l´unico obiettivo di dare assistenza ai cittadini». Il Presidente Sciascia si è detto soddisfatto di quanto gli è stato riferito e di quanto ha potuto constatare di persona ed ha espresso disponibilità a studiare per il futuro iniziative di coordinamento funzionale tra Corte dei Conti, Regione Molise e Asrem, al fine di dar vita ad una collaborazione stabile per una sempre migliore operatività e incisività alle rispettive competenze nel settore sanitario.  
   
   
SALUTE: PARTECIPATO L´INFO DAY GUADAGNARE SALUTE 2011  
 
Udine, 28 settembre 2011 - Si è rivelato un´occasione importante per fare il punto sulle strategie e sulle metodologie e i progetti realizzati nel Friuli Venezia Giulia per condurre i cittadini, di tutte le età, verso il cammino della salute, il primo Infoday Guadagnare Salute 2011 - "Rendere più facili le scelte salutari con politiche integrate", svoltosi ieri nell´Auditorium della Regione, a Udine. L´evento pubblico, al quale è collegata la mostra di poster e documentazioni fornite da diverse istituzioni del sistema sanitario, del mondo delle autonomie locali e della scuola, è stato organizzato dalla direzione Centrale Salute, area Prevenzione e Promozione Salute, con la collaborazione, tra gli altri soggetti, del Ccm (Centro Controllo Malattie - Ministero della Salute), dell´Azienda sanitaria n. 4 Medio Friuli, di Federsanità Anci Fvg. Sono stati oltre quattrocento i partecipanti, in rappresentanza del mondo dell´istruzione, delle istituzioni e del sistema sanitario, a quella che è stata definita una giornata di festa della salute. La giornata di lavori si è conclusa con l´approvazione di un documento congiunto, siglato tra i rappresentanti delle istituzioni e degli organismi che hanno animato l´evento, nel quale si propone alle Aziende sanitarie di inserire nelle rispettive programmazioni azioni atte al contrasto delle disuguaglianze nella salute, e alla ottimizzazione dell´uso delle risorse volte a tal fine. Il problema della disuguaglianza nella salute tra i cittadini era stato sollevato nel corso della seconda parte dell´Infoday, nel pomeriggio, da Flavio Lirussi, dell´Ufficio Europeo Oms per gli investimenti per la salute e lo sviluppo, e nella successiva tavola rotonda, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Udine, Furio Honsell, il presidente della Federsanità Anci, Giuseppe Napoli, il rappresentante di Ceformed Fvg, Pierluigi Struzzo, e il referente del Dipartimento di Prevenzione dell´Ass 4 Medio Friuli, Luciano Ciccone. Lirussi ha presentato i contenuti della nuova politica dell´Oms per il prossimo decennio, approvati di recente. Tali contenuti considerano in forma prioritaria la riduzione della disuguaglianza attraverso azioni non solo sul sistema sanitario, ma anche nei settori esterni, quali economia, turismo, ambiente, trasporti, educazione, che maggiormente incidono sulle potenzialità di accesso alle cure, sugli stili di vita dei cittadini: che costituiscono il profilo economico e sociale della società. I contenuti dell´intervento di Lirussi volti alla promozione della salute sono stati ampiamente condivisi dagli intervenuti. E, a tale proposito, Napoli ha evidenziato il ruolo che anche i Comuni, quali enti di prossimità, possono interpretare per la promozione della salute, citando il progetto in corso con la direzione salute sulla qualità dell´alimentazione scolastica, pianificazione urbanistica e salute, prevenzione incidenti domestici e sul lavoro. Nel corso della giornata informativa, che mirava a propagare tra i rappresentanti dei soggetti della comunità regionale che interpretano o possono interpretare il ruolo di mediatori della salute tra le istituzioni e i cittadini, stili di vita, abitudini, scelte strategiche atte a consentire il benessere salutistico, sono stati presentati gli esiti di diversi progetti già completati. Riguardano l´attività fisica, l´educazione alimentare, esperienze virtuose sulla qualità della ristorazione. Ma trattano anche del ruolo di sorveglianza della famiglia nei confronti dei familiari a rischio di abuso di sostanze stupefacenti o di bevande alcoliche, nonché esperienze di sorveglianza sulle strade percorse dai giovani nella notte del sabato sera. È infine stato sostenuto il ruolo fondante del mondo scolastico e dell´istruzione, perché può gettare le basi per abitudini corrette volte a migliorare la qualità della vita del mondo adulto, dunque della società del domani.  
   
   
DELEGAZIONE MOZAMBICANA IN VISITA A TRENTO, COLLABORAZIONE NEL CAMPO SANITARIO  
 
Trento, 28 settembre 2011 - Ospite del Gruppo Gpi, azienda che si occupa di soluzioni informatiche e domotiche nel campo della sanità e dell´assistenza sanitaria, una delegazione mozambicana è stata ricevuta questa mattina dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Moises Mazivila, vicedirettore nazionale del Ministero della Salute, accompagnato da Antonio De Rosario Grispos, di Seiva Investimentos S.a., e Conceita Sortane, si tratterranno nel nostro paese fino a giovedì 29 settembre. In agenda sono previsti vari incontri in Trentino e a Milano con diverse realtà del mondo della ricerca e industriale. La delegazione mozambicana si trova nella nostra provincia per conoscere il sistema trentino della ricerca e le aziende del tessuto trentino che operano nel settore dei prodotti e servizi per la sanità. Durante l´incontro, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di Gpi, il presidente Dellai ha ricordato che tra Trentino e Mozambico esiste un consolidato rapporto di collaborazione e che proprio in questi giorni si sono celebrati i dieci anni di relazioni tra la nostra Provincia e varie realtà mozambicane, tra le quali la provincia di Sofala e il distretto di Caia. Sono numerosi, ha aggiunto, gli studenti che dal Mozambico vengono a studiare in Trentino. "Incontri come questi - ha detto il presidente Dellai - rappresentano l´opportunità per tutti, anche per le nostre aziende, di consolidare relazioni che possono essere importanti anche sotto il profilo della crescita economica. Il Mozambico, pur con tutte le difficoltà ancora esistenti, è un paese in crescita e con una forte attenzione alla modernizzazione, anche tecnologica".  
   
   
REGIONE LAZIO: DAL 15 OTTOBRE AL VIA CAMPAGNA ANTIFLUENZALE 2011-2012  
 
Roma, 28 settembre 2011 - Via libera dalla Giunta Polverini alla campagna di vaccinazione antinfluenzale 2011/2012. La campagna di vaccinazione antinfluenzale viene proposta per la popolazione residente dai 65 anni in su, che nel Lazio si stima ammonti ad 1 milione 123 mila, il 20 % circa della popolazione totale, ma si estende anche a persone con meno di 65 anni affette da malattie croniche, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, familiari di soggetti a rischio, medici e personale sanitario e Forze dell’Ordine. Al programma sono destinati 14 milioni di euro del Fondo sanitario regionale. “La campagna di vaccinazione – dichiara il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – partirà il 15 ottobre e si concluderà il 31 dicembre. Anche quest’anno, con il contributo dei medici di famiglia e dei pediatri, la Regione Lazio ha voluto dare una tempestiva risposta a tutela della salute dei cittadini del nostro territorio. Lo scorso anno il programma di vaccinazione messo in campo ha consentito di coprire il 64% della popolazione anziana”. Un altro obiettivo previsto nel programma è quello di continuare ad incrementare la qualità delle attività di documentazione analitica delle vaccinazioni effettuate, privilegiando la registrazione delle informazioni su supporto informatico, grazie ai software dedicati e alle procedure di accettazione, gestione e tracciamento del flusso dei dati elaborati da Laziosanità. Il coordinamento del programma e la verifica dei risultati è affidato all’Assessorato alla Salute della Regione Lazio e all’Asp- Lazio Sanità, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta.  
   
   
L’ARTE PUBBLICA NEL ‘900 IL MITO DELL’UOMO NUOVO 12 APPUNTAMENTI PER RACCONTARE COME ARTE E PENSIERO HANNO INTERPRETATO L’UOMO NUOVO ALL’INDOMANI DELLA FORMAZIONE DELLO STATO UNITARIO, CON RIFERIMENTI AL CONTESTO INTERNAZIONALE  
 
Roma, 28 settembre 2011 - Dal 12 ottobre 2011 all’11 aprile 2012 il Fai - Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, in collaborazione con il Maxxi, Museo nazionale delle arti del Xxi secolo, promuove un nuovo, importante ciclo culturale dal titolo “L’arte Pubblica Nel ‘900. Il mito dell’uomo nuovo”. Dopo il successo di Chi Ha Architettato Roma?, il Fai ritorna al Maxxi con un corso che intende accendere i riflettori sul Novecento, secolo in cui la cultura artistica ha conosciuto una straordinaria accelerazione. Nel corso del Novecento le novità e le sperimentazioni si sono susseguite con una velocità di evoluzione sollecitata anche dalle nuove istanze sociali, portando alla ribalta movimenti e protagonisti che hanno fortemente inciso sull’identità del secolo. Il corso si aprirà con il prestigioso intervento di Eugenio Scalfari, che inquadrerà l’intero ciclo parlando della “nuova modernità”, e proseguirà con relatori di eccellenza: tra questi Emilio Gentile con “la rivoluzione dell’uomo nuovo”, Claudia Salaris con “l’uomo futurista”, Valerio Terraroli con il ruolo artistico di Sironi e Casorati nel Novecento italiano, e Piero Ostilio Rossi che tratterà dell’atleta olimpico quale nuovo protagonista dell’arte pubblica. Gli ultimi due incontri saranno dedicati ai contenuti spirituali dell’arte a cura di Monsignor Timothy Verdon, e a una panoramica su “arte e architettura del mondo” a cura di Achille Bonito Oliva. “L’arte Pubblica Nel ‘900, il mito dell’uomo nuovo” è un’iniziativa in collaborazione con il Maxxi, e si inserisce nella tradizione degli “appuntamenti con l’arte” promossi, da molti anni, dalla Delegazione Fai di Roma per offrire al pubblico la conoscenza degli aspetti più rappresentativi dell’arte, nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad apprezzare e, dunque, difendere un patrimonio che è parte delle nostre radici e della nostra identità. Apertura iscrizioni: mercoledì 28 settembre 2011. Informazioni: Delegazione Fai di Roma, via delle Botteghe Oscure, 32, 00186 Roma, tel.06-6879376, fax. 06-6879149, email. Delegazionefai.roma@fondoambiente.it    
   
   
MIRKO BARICCHI DAVERIO – VA: 24 SETTEMBRE – 30 OTTOBRE 2011  
 
Daverio – Varese, 28 settembre 2011 - Galleria Villa Morotti apre la stagione espositiva con la mostra personale di Mirko Baricchi, già protagonista in passato di Noir Couleur (2009), mostra con la quale Galleria Morotti presentava il nuovo scenario della più interessante ed emergente pittura italiana. Mirko Baricchi, presente con il suo lavoro anche all’edizione di quest’anno della Biennale Arte di Venezia, espone a Villa Morotti, i suoi più recenti lavori che spostano i confini della pittura dal dipinto fino all’oggetto. Le sue opere sono porte d’accesso ad un paesaggio favolistico, che è più di un luogo, è una dimensione poetica; paesaggio pittorico che è più di una visione, uno spazio fluido entro il quale l’immaginazione ha il peso della realtà, una realtà particolare nella quale l’artista sembra assorto e che dà luogo ad enigmatici oggetti dalla vocazione pittorica e scultorea insieme. Opere, quelle di Baricchi, caratterizzate da una sorta di sospensione estetica, generata da una superficie pittorica che sembra far sprofondare la percezione in uno spazio senza tempo, dove le figure e le forme affiorano, riconoscibili, per poi svanire portando via ogni possibile risposta certa. Le opere di Mirko Baricchi trattengono lo sguardo dello spettatore, mantenedolo in bilico fra una sensazione di misteriosa inquietudine e una sottile e raffinata ironia. Mirko Baricchi (La Spezia, 1970), frequenta l´Istituto per l´Arte e il Restauro Palazzo Spinelli a Firenze, e successivamente si trasferisce in Messico dove lavora come illustratore, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Dopo oltre due anni torna in Italia, trasferendosi a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell´editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Dal 1998 torna a vivere a La Spezia, da quella data ad oggi Baricchi non si è più fermato, esponendo le proprie opere in spazi prestigiosi ed in fiere con collaborazioni importanti anche a livello critico. Tra le principali e più recenti esposizioni personali (p) e collettive: 2011 "De Rerum", Galerie Fabrice Galvani, Toulouse (Francia) [P], “Padiglione Italia”, 54. Biennale d’Arte, Venezia; 2010 “De Rerum”, Galería Barcelona, Barcellona, Spagna [P], "Melting pot", La Artcore, Los Angeles, California, Usa; 2009 “Mutazioni - passaggi di stato”, Monte Paschi di Siena, Francoforte; 2008 “9° Premio Cairo”, Museo della Permanente, Milano, Allestimento scenico per lo spettacolo Creatura della compagnia Balletto Civile, 6° Festival Internazionale di Danza Contemporanea, Biennale di Venezia, Venezia, “Finestra sul Golfo”, Camec - Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia [P]; 2007 “Pinocchio - Mimmo Paladino/mirko Baricchi”, Galerie Fabrice Galvani, Toulouse (Francia) [P], “L’alibi dell’oggetto - Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia”, Fondazione Ragghianti, Lucca  
   
   
KOBE BRYANT: UNA STAR DELLA NBA USA, UN´OCCASIONE PER IL BASKET A MILANO  
 
 Milano, 28 settembre 2011 - Milano come Los Angeles, il parco Sempione come un “playground” della città degli angeli. Kobe Bryant, star del basket Usa, sbarca infatti a Milano. Domani (mercoledì 28 settembre) sarà, tra le altre cose, allo storico “playground” del parco Sempione: l’appuntamento è attorno alle 17 al campetto che sta proprio al centro del parco Sempione. Kobe sarà il giudice di un torneo 3 contro 3, ma (c’è da giurarci) qualche schiacciata delle sue la farà, magari raccogliendo l’assist di un o una fan… “Una bella occasione – commenta Chiara Bisconti, assessora allo Sport del Comune di Milano – per vedere e giocare con una delle più grandi stelle della Nba. Ma la cosa che mi rende più felice è che andrà sul campetto del parco Sempione. La città ha bisogno di iniziative (anche organizzate da privati, come in questo caso) diffuse sul territorio, soprattutto nei parchi e nelle aree verdi. Magari, ed è il mio augurio per il futuro.  
   
   
GIRO DI LOMBARDIA: COMO SCIPPATA CON ATTO SCORRETTO  
 
 Milano, 28 settembre 2011 - "Nella partita per aggiudicarsi l´arrivo del Lombardia, Como è stata vittima di uno scippo perpetrato con un atto di forza politicamente scorretto". A pochi giorni dalla partenza della gara ciclistica, in calendario il prossimo 15 ottobre, l´edizione 2011 del Lombardia torna al centro della scena con un intervento dell´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi che denuncia: "Il trasferimento dell´arrivo a Lecco è frutto di un comportamento politicamente scorretto messo in atto ai danni di Como da chi, nel luglio scorso, all´atto della firma del documento ufficiale, si è presentato a nome di Regione Lombardia senza titolo né delega". "Nella fattispecie - prosegue l´assessore - non mi permetto di contestare il merito della decisione, assolutamente legittima, di Rcs Sport, di trasferire l´arrivo a Lecco, territorio tra l´altro meritevole per la grande capacità degli enti territoriali di fare squadra e creare sinergie con il mondo imprenditoriale. Oggetto della mia denuncia è invece il metodo, alquanto scorretto, adottato da Spreafico e compagni per dirottare l´arrivo. Su questo chiedo chiarezza".