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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
Politica
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA UN ACCORDO PER PROMUOVERE IL COMMERCIO CON L´AUTORITÀ PALESTINESE  
 
Strasburgo, 28 settembre 2011 - Il Parlamento ha approvato martedì un accordo commerciale che contribuirà a rafforzare l´economia palestinese, consentendo alla Cisgiordania e a Gaza di esportare prodotti agricoli e della pesca verso l´Ue dal 2012. L´accordo tra l´Ue e l´Autorità palestinese garantisce l´accesso diretto al mercato europeo, in regime di esenzione doganale e generalmente senza quote, per i prodotti agricoli e i pescati provenienti dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza, nonché l´accesso ai mercati palestinesi di alcuni prodotti europei. "Questo accordo offre un´opportunità al popolo palestinese e rappresenta un primo passo verso lo sviluppo di una nazione", ha dichiarato la relatrice Maria Eleni Koppa (S&d, El), durante il dibattito. Ha inoltre sottolineato che l´accordo soddisfa le norme di origine e che ciò dovrebbe garantire che l´economia palestinese beneficerà pienamente dell´espansione del commercio. I deputati sostengono che l´apertura diretta dei mercati europei ai prodotti palestinesi, che fino a ora è avvenuta sotto il diretto controllo delle autorità israeliane, contribuirà allo sviluppo del commercio palestinese e a espandere la loro economia. Con l´approvazione del Parlamento, l´accordo potrà entrare in vigore all´inizio del prossimo anno. Background - L´autorità palestinese è attualmente il più piccolo partner commerciale dell´Ue nella regione euro-mediterranea e uno dei minori a livello mondiale. L´importo delle operazioni nel 2009 è stato di 56,6 milioni di euro, dei quali 50,5 erano costituiti da esportazioni europee. Le importazioni da parte dell´Autorità palestinese nell´Ue sono state di 6,1 milioni di euro, il 70,1% delle quali erano costituite da prodotti agricoli. Le importazioni sono comunque cresciute del 32,6% nei primi tre mesi del 2010. Le condizioni d´importazione sono valide per un periodo di 10 anni, che potrà essere prorogato. Nel caso improbabile che le importazioni palestinesi di prodotti agricoli e della pesca aumentassero fino a creare distorsioni del mercato interno dell´Ue, l´Unione potrà adottare misure di salvaguardia.  
   
   
PRIMA RIUNIONE DEL UE / TUNISIA TASK FORCE PER SOSTENERE LA TRANSIZIONE VERSO LA DEMOCRAZIA E LA RIPRESA ECONOMICA  
 
Bruxelles, 28 settembre 2011 - La prima riunione della Ue / Tunisia task force ha luogo oggi a Tunisi. La task force garantirà un migliore coordinamento del sostegno europeo e internazionale per la transizione della Tunisia. Sarà co-presieduto dall’ Alto Rappresentante dell´Ue per la politica estera e di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, Catherine Ashton, e il Primo Ministro tunisino Beji Cai d Essebsi. Stefan Füle, il commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, e Bernardino Léon, parteciperà alla manifestazione anche il Rappresentante speciale dell´Ue per la regione meridionale del Mediterraneo. Ue-tunisia Task Force è la prima task force nel Mediterraneo meridionale da quando è iniziata la primavera araba. A Tunisi, Hr / Vp Ashton e il commissario Füle ribadiranno il pieno sostegno sia dell´Unione europea e della Comunità internazionale per la transizione della Tunisia verso una società aperta e democratica a meno di un mese prima delle elezioni prevista per il 23 ottobre. La Task Force seguirà l´attuazione delle sue decisioni e si incontreranno di nuovo nel 2012 per continuare a lavorare su progetti di medio e lungo termine. Sarà messo un forte accento sul sostegno alla ripresa economica in Tunisia. Azioni concrete mirerà in particolare a facilitare il recupero dei beni congelati, e per aumentare investimenti diretti esteri e la creazione di occupazione. Un certo numero di sovvenzioni Ue, che fanno parte di una multi-donatori € 1.000 milioni del programma, sarà firmato durante o a margine della manifestazione. Accesso al mercato, mobilità delle persone, istruzione e ricerca e sostegno alla società civile sarà inoltre una delle priorità - anche in una sessione con i rappresentanti della società civile - e l´Ue offrirà una maggiore cooperazione e di nuove partnership in questi settori. Prima della riunione, Catherine Ashton, ha dichiarato: "La Tunisia sta facendo la storia in meno di un mese, le prime elezioni completamente democratiche si svolgeranno dalla primavera araba ha iniziato una nuova Tunisia sta emergendo:.. Aperto, dinamico, prospero e democratico . L´ue è impegnata a fare tutto il possibile per aiutare. La Task Force ha tre obiettivi fondamentali: ascoltare le esigenze del popolo tunisino, di migliorare il coordinamento del sostegno europeo e internazionale per fornire più veloce e più efficace assistenza, fornire un catalizzatore di risultati concreti ". "La Tunisia sta vivendo un processo di transizione impressionante e ci auguriamo che le prossime elezioni confermerà tutti i progressi compiuti in un periodo così breve. Tunisia è di fronte a difficoltà di breve termine, economiche e per questo motivo la Commissione europea ha raddoppiato la sua assistenza finanziaria di quest´anno . Il nostro impegno è di continuare il nostro multiforme supporto per sostenere la trasformazione democratica della Tunisia e del rinnovamento economico. Abbiamo proposto una nuova ondata di accordi reciprocamente vantaggiosi che permetterà la Tunisia a prendere gradualmente i vantaggi del mercato interno dell´Ue. Siamo impegnati a stabilire un partenariato privilegiato con la Tunisia, sulla base di offrire più di quei partner che sono più impegnata a intraprendere riforme democratiche. " , ha detto Stefan Füle, Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: CONTROLLARE LE ESPORTAZIONI A DUPLICE USO  
 
Strasburgo, 28 settembre 2011 - Con il voto di martedì, il Parlamento ha aggiornato le norme Ue sulle esportazioni di prodotti che possono essere utilizzati per scopi sia civili sia militari, come prodotti chimici, dispositivi di telecomunicazioni o software. Nei negoziati con il Consiglio, i deputati hanno ottenuto che nessuna autorizzazione generica all´esportazione può esse accordata per le tecnologie a "duplice uso" che potrebbero essere impiegate per scopi che violano i diritti umani. Nella risoluzione di Jörg Leichtfried (S&d, At), approvata con 567 voti favorevoli, 89 contrari e 12 astensioni, i deputati hanno vietato le autorizzazioni generiche per le esportazioni verso alcuni paesi (ad esempio Cina, India, Russia e Turchia) di tecnologie di telecomunicazioni che possono essere utilizzate "in relazione ad una violazione dei diritti umani, dei principi democratici o della libertà di espressione", ad esempio intercettazioni telefoniche per cellulari e messaggi di teso o la sorveglianza dell´utilizzo di Internet. Ad oggi, le esportazione di tali prodotti non sono soggette a nessun sistema di autorizzazione europeo e spetta a ogni singolo Stato membro decidere sui controlli alle esportazioni. "Si tratta di un´ottima iniziativa per controlli più severi sui prodotti a duplice uso esportati dall´Ue", ha dichiarato Jörg Leichtfried dopo la votazione, aggiungendo che "passi più incisivi avrebbero potuto essere intrapresi se avessimo messo in opera un sistema di notificazioni prima delle esportazioni ma, sfortunatamente, l´emendamento proposto non ha incontrato il favore della maggioranza dell´Aula". Il Parlamento ha inoltre vietato le esportazioni a duplice uso verso i paesi colpiti da un embargo sulle armi imposto dal Consiglio dell´Ue, dell´Osce o delle Nazioni Unite. Per rafforzare il controllo parlamentare sulle procedure di autorizzazione alle esportazioni, i deputati hanno chiesto alla Commissione di presentare una relazione annuale al Parlamento sulle esportazioni dei beni a duplice uso. Background - Le esportazioni di prodotti a duplice uso sono limitate da un sistema di norme internazionali, comunitarie e nazionali, che impongono alle imprese di richiedere alle autorità un´autorizzazione. Tali norme mirano a limitare il rischio che alcuni prodotti sensibili a doppio uso siano impiegati per scopi militari. Il nuovo regime comunitario per il controllo di esportazioni, trasferimenti, intermediazioni e transito di prodotti a doppi uso faranno parte di un sistema globale di "Autorizzazione generale di esportazione dell´Unione (Ugea)". Le norme prevedono quali prodotti possono essere esportati e verso quali paesi, come indicato negli allegati al regolamento. Le esportazioni di beni a duplice uso verso paesi non inclusi negli allegati sono già disciplinate da altre normative nazionali e comunitarie. Per la maggioranza dei prodotti a duplice uso, le esportazioni verso Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein sarà necessaria un´autorizzazione Ugea prodotta dall´Unione europea. Per tutti gli altri prodotti e paesi, l´autorizzazione dovrà essere richiesta alle autorità nazionali, in conformità con le norme nazionali vigenti. L´elenco dei beni a duplice uso che richiedono l´autorizzazione di esportazione è stato aggiornato dal Parlamento il 13 settembre 2011, con l´approvazione di una risoluzione di Vital Moreira (S&d, Pt).  
   
   
FONDI COMUNITARI: CHIUSURA BANDO "FVG PROGETTA!2" E NUOVA INIZIATIVA  
 
Udine, 28 settembre 2011 - Sono stati presentati ieri i risultati di "Fvg Progetta!2", edizione regionale 2011 - organizzata dalla Direzione Centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - in collaborazione con Informest, promossa e supportata dal Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di missione "Progetto Opportunità per le Regioni d´Europa - P.o.r.e.". L´edizione 2011 ha visto la presentazione di 44 progetti di cui 17 premiati e 2 esclusi per non rispondenza ai criteri del regolamento. Hanno partecipato 28 enti: Dipartimenti dell´Università di Trieste, Dipartimenti dell´Università di Udine, Associazioni culturali e di volontariato, Cooperative, Fondazioni, Imprese private, Centri di ricerca, Comuni. In questa edizione i 42 progetti ammissibili a contributo hanno un valore complessivo di 108.901.776 euro. Mediamente il valore dei progetti ammissibili a contributo è di 2.592.899 euro. Nel 2009 (settembre-novembre) sono stati presentati complessivamente 44 progetti di cui 8 premiati (16.000 euro). Nel 2010 (giugno-settembre) sono stati presentati complessivamente 54 progetti di cui 25 premiati (50.000 euro). Gli enti registrati nelle edizioni precedenti sono stati 64: quest´anno 36 nuovi enti hanno inserito i propri dati sul sito dell´iniziativa dimostrando una forte rispondenza alle attività di comunicazione poste in essere per la promozione di questo strumento per lo sviluppo della capacità progettuale del territorio. Le graduatorie con i dettagli sui progetti e sugli enti vincitori saranno pubblicate questa settimana sul sito dell´iniziativa www.Progetta.fvg.it/  Accanto a questi risultati è stato presentato un evento, che si svolgerà a Trieste nei prossimi giorni. Organizzato dall´Antenna Europe Direct del Comune di Trieste e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, in collaborazione con il Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale (Por Fers) 2007 - 2013 della Regione Friuli Venezia Giulia, il convegno "Comunicare i fondi strutturali e i finanziamenti a gestione diretta - Riunione del gruppo di lavoro intrareti Europe Direct" avrà lo scopo di rafforzare le attività di informazione e comunicazione sul territorio. La mattinata aperta al pubblico sarà il giorno giovedì 29 settembre ove sono previste delle presentazioni riguardanti la comunicazione dei Fondi europei. Europe Direct è la rete ufficiale di informazione dell´Unione Europea ed è presente con circa 500 Centri sul territorio dei 27 Stati membri, di cui 49 in Italia. Il Por Fesr 2007 - 2013 della Regione Friuli Venezia Giulia ha lanciato questa nuova collaborazione con Europe Direct per implementare la comunicazione con il territorio in merito ai fondi comunitari e le politiche europee.  
   
   
MR PREZZI CON GUARDIA DI FINANZA E MISE PER I CONTROLLI CONTRO SPECULAZIONE SU AUMENTO IVA  
 
 Roma, 28 settembre 2011 - Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Roberto Sambuco ha avviato, in coordinamento con la Guardia di Finanza e gli uffici del Mise, delle azioni di verifica e ispezione per contrastare i comportamenti speculativi a seguito del recente aumento dell´Iva. “Vanno tenute sotto controllo le dinamiche di prezzo – ha spiegato Sambuco – che stanno interessando beni, prodotti e servizi dopo l’aumento dell’Iva. L´attenzione è massima in un momento di particolare tensione per la nostra economia. Tutelare i consumi è essenziale per la ripresa. L´attività di controllo ha l’obiettivo di individuare i settori nei quali i prezzi crescono in misura anomala o eccessiva rispetto al resto della distribuzione. Su tali settori partiranno subito le indagini in coordinamento con la Guardia di Finanza". Accanto a questa iniziativa. Il Garante assieme al referente della piccola e media impresa Giuseppe Tripoli convocheranno un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate per favorire la trasparenza ed il contenimento degli effetti della variazione Iva in un differenziale non speculativo. “È un tavolo anti-speculazione – ha proseguito Sambuco - al quale saranno invitati i rappresentanti delle principali associazioni di categoria interessate, della piccola e grande distribuzione, da Confcommercio a Confesercenti, dai rappresentanti delle Coop a Federdistribuzione da Confartigianato alle associazioni dei consumatori. Serve uno sforzo collettivo e un dialogo solidale per rafforzare l´attenzione ed il presidio a tutela dei consumatori: questa è una delle risposte necessarie alla gravosa congiuntura economica che sta coinvolgendo il nostro Paese”.  
   
   
VIA DA OGGI AL WORLD REGIONS FORUM -FORMIGONI APRE LA SECONDA EDIZIONE AL CENTRO CONGRESSI FIERA RIUNITI 16 GOVERNI DELLE REGIONI PIU´ DINAMICHE DEL MONDO LA PRIMA GIORNATA DEDICATA ALL´ECONOMIA E ALLE IMPRESE  
 
Milano, 28 settembre 2011 - Si apre oggi al nuovo Centro congressi di Fiera Milano City, il Ii World Regions Forum, composto dai governi subnazionali delle aree più dinamiche e innovative del mondo. L´edizione di quest´anno avrà come tema "Multilevel governance and civil society for innovation and growth", governo multilivello e società civile per l´innovazione e la crescita. Su questo tema si confronteranno i governatori e i delegati (circa 130) delle rispettive Regioni. Si tratta di Illinois, Massachusetts, Quebec, Nuevo Leon, Stato di San Paolo, Provincia di Buenos Aires, Gauteng, Baden-württemberg, Regione di Madrid, Rhône-alpes, Catalogna, San Pietroburgo, Regione di Shanghai, Singapore, Maharashtra che, insieme alla Lombardia, sono impegnate a sviluppare forme innovative di collaborazione fondate sulla consultazione flessibile, l´apertura, la non burocratizzazione. Imprese - oggi, prima giornata di lavoro, dopo il saluto e l´introduzione del presidente Formigoni, sarà il momento dell´incontro e del confronto fra mondo imprenditoriale, delle università e della ricerca delle Regioni partner. Per la Lombardia saranno presenti: A2a; Bracco; Cisco Systems; Dompé Farmaceutici spa; General Electric; Ibm; Metropolitana Milanese; Microsoft; Nerviano Medical Science; Pirelli; Rse; Stmicroelectronics; Vodafone Italia; Assobiotec; Assolombarda; Coldiretti; Legacoop; A.n.b.i. (Associazione nazionale bonifiche); U.r.b.i.m. (Unione regionale delle bonifiche). Politecnico di Milano; Sda Bocconi; Università di Pavia; Università degli Studi di Milano; Università Cattolica del Sacro Cuore; Università di Brescia; Università di Bergamo; Università degli Studi Milano Bicocca; I.u.l.m. Ao Luigi Sacco; Ao Niguarda Cà Granda; Fondazione Cnao; Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico; Istituto Clinico Humanitas; Istituto Europeo di Oncologia Ieo; Istituto Firc di Oncologia Molecolare; Istituto Nazionale Tumori. Biorep srl; Philips Healthcare; Siemens Healthcare; Beta 80 Group. Energy Lab; Federutility; Fondazione Aqualab; Autorità del Bacino del Fiume Po; Agenzia Interregionale per il Fiume Po; Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale; Ersaf Lombardia; Fondazione Cariplo. Workshop - Il giorno successivo, i lavori proseguiranno, sempre al Centro congressi Fiera, articolandosi in workshop dedicati a Mobilità dei ricercatori per l´innovazione, Risorse idriche, Cura dei tumori e biobanche. Plenaria - ´Multilevel governance and civil society for innovation and growth´, è il tema sul quale si confronteranno i leader politici, alla presenza di tutte le delegazioni, nella plenaria del 30 settembre, a Palazzo Lombardia. Expo - Il pomeriggio del 30 settembre sarà dedicato a una presentazione ai governatori e alle delegazioni dei programmi di Expo 2015. Http://www.worldregionsforum.org/    
   
   
IL SINDACO DI MILANO INCONTRA IL CONSOLE GENERALE CINESE LIANG HUI - “VOGLIAMO UN RAPPORTO NUOVO CON LA COMUNITÀ CINESE”  
 
Milano, 28 settembre 2011 - Il Sindaco di Milano ha incontrato il 26 settembre a Palazzo Marino il Console generale della Repubblica popolare cinese, signora Liang Hui. Ai colloqui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. L’incontro è stato l’occasione per ribadire da entrambe le parti la volontà di proseguire sulla strada dei già collaudati rapporti tra la Cina e la Città di Milano. “Voglio un rapporto nuovo con la comunità cinese di Milano, che rappresenta una ricchezza per la città – ha affermato il Sindaco Pisapia -. Occorre lavorare da subito per risolvere insieme i problemi esistenti nel quadro della nuova cultura della legalità su cui si basa l’azione della mia amministrazione”. Un rispetto delle regole su cui ha convenuto anche il Console generale Liang. Per quel che riguarda la comunità cinese, in particolare quella residente nel quartiere Sarpi-canonica, sono tre le questioni di maggiore rilievo poste sul tappeto nel corso dell’incontro: un maggior dialogo e sostegno alle attività culturali; l’accesso ai servizi socio-sanitari da parte dei cittadini cinesi; le questioni legate alle attività commerciali. Tre campi sui cui è stato chiesto al Console generale un impegno concreto. “E’ mia intenzione lavorare concretamente per raggiungere l’obiettivo di una migliore convivenza tra i milanesi e la comunità cinese. Vogliamo porre fine alle tensioni esistenti in alcune situazioni, a partire dall’area Sarpi-canonica. Non sarà un percorso facile, ma insieme possiamo farcela. E’ importante che le istituzioni siano presenti insieme nei luoghi dove la convivenza risulta più problematica”, ha concluso Giuliano Pisapia.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER IN CARINZIA INCONTRA IL GOVERNATORE DöRFLER E LA MINORANZA SLOVENA  
 
Bolzano, 28 settembre 2011 - Un colloquio con il governatore Gerhard Dörfler e un incontro con la minoranza slovena di Carinzia hanno segnato il 27 settembre la trasferta del presidente della Provincia Luis Durnwalder nel Land di Klagenfurt. Discussi progetti di collaborazione tra Alto Adige e Carinzia nella mobilità, nel turismo, nella ricerca. Durnwalder è stato insignito della più alta onorificenza del Land e ha partecipato all’inaugurazione del Centro culturale della minoranza slovena finanziato anche con contributo del Trentino Alto Adige. "Già oggi collaboriamo con la Carinzia in alcuni ambiti e vogliamo consolidare questa cooperazione", ha sottolineato il presidente Durnwalder durante la sua visita a Klagenfurt. Con il governatore Dörfler ha approfondito i settori in cui intensificare la collaborazione transfrontaliera tra le due realtà regionali: "In particolare pensiamo ai settori della ricerca e dello sviluppo, dell´insediamento di aziende sul territorio, fino a iniziative nel campo della mobilità con la rete ciclabile lungo la Drava che dall´Alto Adige, attraverso Tirolo dell´Est e Carinzia, porta fino alla Slovenia, e con il potenziamento della linea ferroviaria tra Pusteria e Austria." Si è parlato anche di programmi Interreg e di turismo, visto che sia Alto Adige che Carinzia aderiranno alla nuova rete di marketing The Alps per una promozione congiunta delle Alpi sui mercati extraeuropei. L´incontro si è concluso con una sorpresa per Durnwalder, insignito dal governo locale dell´Ordine carinziano in oro, la massima onorificenza del Land. In precedenza Durnwalder aveva partecipato a Klagenfurt alla cerimonia per i 160 anni dell’Associazione Ermagora, la più antica istituzione della minoranza slovena di Carinzia. Nel corso dei festeggiamenti è stato inaugurato il risanato e ampliato Centro culturale della comunità slovena di Klagenfurt, alla cui ristrutturazione ha contribuito finanziariamente anche la Regione Trentino Alto Adige. "Con gli sloveni ho discusso della soluzione raggiunta sulla questione della segnaletica in Carinzia: circa 150 cartelli sono ora bilingui, un compromesso che considerano un grande passo avanti e che ha bisogno solo di piccoli aggistamenti", riferisce Durnwalder. La minoranza ha ringraziato la Provincia di Bolzano per la collaborazione di lunga data, "un rapporto di dialogo e di sostegno a tradizioni e identità che intendiamo mantenere anche in futuro", ha assicurato Durnwalder.  
   
   
BOLZANO: RICEVUTA DALL´ASSESSORE BERGER UNA DELEGAZIONE DELLO SRI LANKA  
 
 Bolzano, 28 settembre 2011 - Il turismo e l’agricoltura sono stati al centro dell’incontro di ieri di una delegazione dello Sri Lanka composta dal presidente del Parlamento di Colombo, Chamal Rajapaksa, e dall’imprenditore, Zaki, Alif, con il vicepresidente della Provincia, Hans Berger. Nel corso del cordiale colloquio tra il vicepresidente della Provincia, Hans Berger e la delegazione dello Sri Lanka composta dal presidente del Parlamento di Colombo, Chamal Rajapaksa, e dall’imprenditore, Zaki, Alif, sono state toccate principalmente le tematiche riguardanti il turismo e l’agricoltura e le possibili collaborazione tra l’Alto Adige e Sri Lanka. In particolare il turismo è un settore in forte sviluppo nell’isola dove nel corso del 2010 è stato registrato un aumento del 60% rispetto all’anno precedente. I due ospiti hanno illustrato al vicepresidente Berger la situazione politica di Sri Lanka dove, dopo 25 anni di tensioni con la minoranza tamil, da due anni si è tornati ad una situazione pacifica. In merito alla minoranza tamil il presidente del Parlamento, Chamal Rajapaksa, ha sottolineato che le esperienze dell’autonomia e della tutela delle minoranze maturate in Alto Adige potranno essere preziose per assicurare un futuro di pace all’isola. Nel corso del colloquio la delegazione dello Sri Lanka ha inoltre espresso l’auspicio che possa essere stretto un accordo di collaborazione tra l’Alto Adige e la regione di Hambantota. Nei prossimi giorni la delegazione visiterà le scuole alberghiere Kaiserhof, Savoy ed Emma Hallenstainer. La Provincia già oggi finanzia una serie di progetti di cooperazione allo sviluppo nell’isola dell’Oceano Indiano.  
   
   
FVG,TONDO: MI ASSUMO L´ONERE DI INDICARE UN PERCORSO  
 
Trieste, 28 settembre 2011 - ´´Dobbiamo dare l´esempio´´ ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo illustrando ieri in Consiglio regionale a Trieste la sua proposta di aggiornamento del programma di Governo per il prossimo scorcio di legislatura. Un esempio, un modello, ha aggiunto, che comunque deve dare valore alla rappresentanza ed all´articolazione territoriale, che continuano a rappresentare una ´´ricchezza´´ per il Friuli Venezia Giulia. Il presidente ha comunque evidenziato che il percorso per la riduzione di costi e strutture non parte adesso, ricordando le già avvenute cancellazioni dell´Esa, dell´Irfop, dell´Ente regionale Migranti, della Segreteria generale straordinaria (per il terremoto), delle Comunità montane, del Tutore dei Minori, dell´Ufficio del Difensore civico, dell´Agenzia regionale della Sanità e del Centro Servizi Condivisi e la sua ´´scesa in campo´´ alcuni anni fa contro l´istituzione della quinta Provincia regionale. ´´Ora occorre andare più a fondo - ha affermato - come richiesto dai nostri cittadini, nell´esigenza di contenere la spesa pubblica´´. Nella sua illustrazione dei provvedimenti necessari, il presidente Tondo è partito dai cosiddetti ´´costi della politica´´, proponendo pertanto la riduzione dei consiglieri regionali dagli attuali 59 a 48, in ragione di un nuovo rapporto tra eletti e popolazione (si intende passare da un rapporto di 1:20.000 ad un rapporto di 1:25.000), riducendo nel contempo anche il numero degli assessori: da 10 ad 8, con un massimo di 2 assessori esterni. ´´Già con questi due provvedimenti - ha detto Tondo - siamo in grado di passare dagli attuali 66 a 50 tra consiglieri ed assessori regionali´´. Saranno anche snellite le Segreterie particolari degli assessori, da 4 a 3 unità, di cui almeno 1 appartenente al Comparto unico. Sempre per quanto riguarda i consiglieri regionali, inoltre, occorrerà avere almeno 65 anni d´età per poter aver diritto al vitalizio, mentre la reversibilità sarà possibile solo dietro una congrua corresponsione. Verrà inoltre verificata la possibilità di transitare dall´attuale sistema retributivo ad uno di tipo contributivo, con benefici commisurati ai versamenti effettuati. ´´E´ inoltre prevista - ha aggiunto il presidente - l´assoluta incompatibilità con altri incarichi pubblici´´. ´´Anche la nostra regione dovrà poi confrontarsi sul tema della soppressione delle Province - ha evidenziato Tondo - e qualsiasi decisione non potrà non tener conto dell´orientamento dei nostri cittadini: verrà pertanto proposto un prossimo referendum su scala regionale per l´abolizione di questi enti´´. Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha quindi elencato gli enti e le società partecipate che saranno abolite o ristrutturate. Saranno soppressi gli Erdisu (le relative funzioni assegnate a Regione ed Università), l´Autorità di bacino (oggi commissariata, competenze alla Regione) e l´Agenzia regionale del Lavoro. Si passerà da cinque ad un´unica Ater regionale (´´salvaguardando le attuali strutture organizzative´´), verrà eliminato il consiglio di amministrazione dell´Azienda speciale Villa Manin passando ad un amministratore unico, si intende andare al superamento della struttura commissariale del Commissario per la Laguna di Grado e Marano. Per la Promotur, invece, ´´assente, oggi, qualsiasi ragionevole prospettiva di equilibrio finanziario ed in presenza di un attuale assetto societario non più sostenibile´´, sono già allo studio soluzioni normative e fiscali per la creazione di un ente pubblico. E di razionalizzazione si parla anche per gli Enti fiera, con lo sviluppo di un´unica struttura di governo regionale del sistema fieristico, per le quattro Camere di Commercio, orientandosi verso un Ente camerale Fvg e per i Confidi, con l´obiettivo finale di un unico soggetto su base regionale. In merito all´Agemont si prevede lo scorporo di alcuni rami d´attività, che saranno attribuiti a Friulia, Confidi e Consorzi di sviluppo industriale. Revisione anche degli strumenti di accesso al credito del Frie ed unificazione dei quattro Consorzi di bonifica. Per gli odierni sei enti dedicati ai corregionali all´estero, poi, la Regione interverrà finanziariamente solo a fronte di razionalizzazioni e coordinamenti. Il presidente ha quindi considerato il riordino del sistema sanitario regionale, nell´ottica non di un mero risparmio ma puntando ad una maggiore razionalità ed uniformità di servizi. Pertanto, istituzione di un´unica Azienda sanitaria territoriale, due Aziende ospedaliero-universitarie (Udine e Trieste), un´Azienda ospedaliera a Pordenone, due Irccs (Burlo Garofolo Trieste e Cro Aviano). L´ultimo capitolo illustrato dal presidente della Regione riguarda, con la prossima legge finanziaria, la riduzione dell´Irap nella massima misura consentita (pari a circa 1 punto percentuale): una misura, ha indicato Tondo, ´´semplice, equa ed efficace´´, una scelta di sviluppo per creare condizioni favorevoli al sistema della produzione e per una maggior libertà delle imprese, contro ´´un tributo simbolo dell´iniquità fiscale italiana´´. ´´Siamo stati i primi a ridurre il debito, ora siamo i primi ad abbattere le tasse´´, ha detto Tondo.  
   
   
AUTONOMIE, NASCE L’UNIONE TERRE D’ACQUA L’UNIONE METTERÀ IN COMUNE POLIZIA LOCALE, CATASTO, PROTEZIONE CIVILE, SERVIZI SOCIALI, INFORMATICI E UFFICIO PERSONALE  
 
Bologna, 28 settembre 2011 – Il prossimo primo gennaio nascerà l’Unione Terre d’Acqua. Si è quindi quasi concluso il percorso di costituzione in forma associata dei Comuni del bolognese. Sei quelli che faranno parte della nuova Unione: Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Sant’agata, per un totale di oltre 80 mila abitanti. L’unione Terre d’Acqua nasce, per volontà dei sindaci, anche grazie al sostegno della Regione che ha accompagnato il percorso di passaggio dall’associazione al nuovo ente giuridico. “L’obiettivo è realizzare, insieme agli enti locali, una riforma che aiuti ancor più il consolidamento delle Unioni”, ha sottolineato la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera nel corso della conferenza stampa organizzata a Bologna insieme ai sindaci Loris Ropa (Anzola dell’Emilia), Irene Priolo (Calderara di Reno), Claudio Broglia (Crevalcore), Valerio Toselli (Sala Bolognese), Renato Mazzuca (S.giovanni in Persiceto) e Daniela Occhiali (S.agata Bolognese). “Vogliamo far sì che le funzioni fondamentali siano esercitate all’interno delle Unioni - ha aggiunto Saliera - per garantire non solo risparmi ma anche il reinvestimento delle risorse e valorizzare, mantenere e dove possibile aumentare i servizi ai cittadini”. La nuova Unione Terre d’Acqua - L’unione metterà in comune Polizia locale, catasto, Protezione civile, servizi sociali, informatici e ufficio personale. Si tratta di funzioni che già da alcuni anni sono gestite in forma associata dai sei Comuni, consentendo di offrire servizi più capillari e organizzati ai cittadini e alle imprese, di contenere i costi di gestione e di ottenere un migliore accesso ai contributi regionali e pubblici. Saranno presto messe allo studio anche altre ipotesi di uffici unici. L’unione, come ente giuridico, avrà una Giunta (composta dai Sindaci dei sei Comuni) e un Consiglio di 24 componenti (18 consiglieri comunali già eletti nei Comuni e i 6 Sindaci), tutti senza alcuna indennità aggiuntiva. Le forme associate in provincia di Bologna - Il 53% dei residenti in provincia di Bologna vive in Comuni che fanno parte di forme associate, una percentuale rilevante se si considera che da solo il capoluogo supera i 380 mila residenti (cioè oltre un terzo del totale dei 950 mila residenti in provincia di Bologna). Dal primo gennaio 2012 nel bolognese ci saranno un’associazione di Comuni (6% dei residenti), 7 Unioni di Comuni (41% dei residenti) e 1 Comunità montana (6% dei residenti). Le forme associate in Emilia-romagna - In Emilia-romagna il 64% di cittadini risiede in Comuni che si sono associati. In particolate in regione ci sono 33 Unioni (171 Comuni in cui risiede il 35% dei cittadini emiliano-romagnoli), 10 Comunità montane (95 Comuni per il l4% di cittadini) e 9 Associazioni (39 Comuni per il 15% degli emiliano-romagnoli). Escludendo i Comuni capoluogo e quelli più grandi, sono solo 33 i piccoli Comuni (sui 348 totali) che ancora non fanno parte di alcuna forma associata. Le risorse - Nel Bilancio regionale 2011 sono stati stanziati oltre 25 milioni di euro a sostegno dell’associazionismo fra Comuni. In particolare 5 milioni di euro per i servizi e 2 milioni per le innovazioni tecnologiche degli uffici comunali.  
   
   
"COMUNITÀ E COMUNI INSIEME: MAGGIOR EFFICIENZA NEI SERVIZI AI CITTADINI E RISPARMIO DI RISORSE"  
 
 Trento, 28 settembre 2011 - "La Giunta provinciale non ha nessuna intenzione di sottrarre competenze ai Comuni". Lo ha detto ieri il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, rispondendo - in Consiglio provinciale - ad una delle interrogazioni presentate sul ruolo e sull´attività delle Comunità di valle. "Il prospettato futuro trasferimento di nuove funzioni da parte dei Comuni non si configura affatto - ha aggiunto il presidente Dellai - dunque come una sottrazione di competenze, bensì come una riorganizzazione dei servizi in una ottica di "service" da parte delle Comunità di valle a favore dei Comuni, soprattutto di quelli con un minor numero di abitanti". "Si tratta - ha continuato Dellai - di quelle realtà per le quali l´esercizio delle funzioni, connesse a competenze che sono e rimangono dei Comuni , comporta un particolare impatto, per via delle dimensioni, sia sul versante organizzativo che su quello dei costi. Ugualmente la Provincia si è fatta carico di procedere, come è noto, alla riorganizzazione delle sue strutture e questo comporta tra l´altro il decentramento verso le Comunità della gestione di altre attività di natura provinciale a dimensione locale, territoriale e a focalizzare dunque il ruolo della Provincia in funzione della programmazione, dell´indirizzo e del controllo. Anche in relazione al quadro finanziario e normativo nel quale il nuovo bilancio della Provincia sta vedendo la luce, la Giunta ha ipotizzato e proporrà - a seguito dell´evidente ed imprescindibile confronto con il Consiglio delle Autonomie - il trasferimento, mediante legge finanziaria, di nuove attività alle Comunità di valle. In particolare per i Comuni al di sotto dei tremila abitanti l´ipotesi è quella di prescrivere l´esercizio in forma associata, tramite le Comunità, di alcune funzioni tra le quali la riscossione dei tributi, il servizio appalti, il servizio ragioneria, il servizio gestione personale, l´annonaria e i servizi relativi all´information technology. A questo proposito si evidenzia che nel protocollo d´intesa per la finanza locale 2011 è prevista una specifica riorganizzazione dei servizi relativi agli asili nido e all´esercizio delle funzioni di polizia locale, individuando le Comunità di valle quali enti di riferimento per la gestione di queste funzioni". "Stiamo dunque procedendo - ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Trento - su questa strada, prendendo in considerazione altre funzioni che riguardano il cosidetto back office, cioè tutto ciò che sta nelle retrovie rispetto alla prestazione di servizi diretti ai cittadini, e che dunque ben si presta anche a processi di riorganizzazione. Naturalmente tutto questo non comporterà il venir meno di servizi alla comunità, ma anzi si punta a far sì che i servizi alla comunità e ai cittadini avvengano con maggior efficienza e con maggiore risparmio di risorse".  
   
   
RICOSTRUZIONE POST SISMA, PRESIDENTE UMBRIA MARINI VISITA TENSOSTRUTTURA ALLESTITA PER PROTESTA A SPINA: “CHIEDEREMO INCONTRO A GOVERNO”  
 
Perugia, 28 settembre 2011 - "La Regione, insieme al Comune di Marsciano, chiederà un incontro al Governo per un confronto che ci porti ad individuare finalmente una soluzione che metta i cittadini colpiti dal sisma nelle condizioni di avviare la ricostruzione. Sono certa che, grazie alla positiva interlocuzione che abbiamo sempre avuto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, onorevole Gianni Letta, questo ci verrà concesso". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ieri pomeriggio a Spina si è recata alla tensostruttura allestita dal Comune di Marsciano in segno di protesta per il mancato stanziamento, da parte del Governo, dei fondi necessari per la ricostruzione dopo il terremoto del dicembre 2009. La presidente si è incontrata con il sindaco Alfio Todini, con amministratori comunali e cittadini, soffermandosi con gli operatori economici. Con la sua presenza ha voluto sostenere e incoraggiare l´iniziativa del Comune e della comunità locale, volta "a non far spegnere i riflettori sulla priorità della ricostruzione - ha detto il Sindaco, salutando la Presidente -, dopo la bocciatura dell´emendamento alla manovra correttiva che prevedeva una spesa di 60 milioni di euro per riparare abitazioni e insediamenti produttivi". "Da questa mobilitazione - ha aggiunto -, che rappresenta un momento di grande unità per la comunità locale, ci attendiamo scaturiscano risultati concreti e che il sottosegretario Letta convochi al più un incontro tra Regione, Comune e Governo, assumendosi impegni sulle risorse che il Governo deve mettere a disposizione, come più volte affermato". "Se per trovare risposte a problemi gravi, quali la restituzione delle case ai terremotati e la ripresa delle attività economiche danneggiate, un ente pubblico deve ricorrere a iniziative come queste - ha sottolineato la presidente Marini -, non è certo un Paese normale. Sono qui per esprimervi solidarietà e vicinanza, ma anche per confermare quanto la Regione e le istituzioni locali hanno fatto, insieme alla Protezione civile. Un lavoro rigoroso che ha portato all´individuazione, condivisa, del fabbisogno finanziario per la ricostruzione: 100 milioni di euro per la sola ricostruzione leggera". La Regione "si è assunta i suoi impegni fino in fondo - ha detto -, ma finché non sarà siglata l´intesa con il Governo non può mettere a disposizione i fondi per la ricostruzione privata. Allo scopo di evitare che si utilizzi l´alibi di applicare una legge che impone il concorso delle comunità locali, la Regione ha già comunicato che nel triennio può contare su risorse proprie per cofinanziare la ricostruzione: quindici milioni di euro, che non sono però erogabili senza l´intesa con il Governo". "Dunque - ha concluso - siamo pronti a partire con gli interventi e c´è la nostra disponibilità finanziaria. Mancano le risorse del Governo e la firma dell´accordo, che auspichiamo possano concretizzarsi al più presto".  
   
   
PIEMONTE LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: VOLONTARIATO, TO5, CANALE CAVOUR  
 
Torino, 28 settembre 2011 - Contributi alle organizzazioni di volontariato, scioglimento del comitato di gestione del comprensorio alpino To5 e finanziamenti alla Coutenza Canale Cavour sono i principali argomenti esaminati ieri mattina dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Volontariato. Confermati, su proposta del presidente Roberto Cota, i criteri per l’assegnazione dei contributi a favore degli organismi di collegamento formati da organizzazioni di volontariato a carattere regionale, interregionale o interprovinciale iscritte nell’apposito registro regionale. Nell’ottica della razionalizzazione delle spese, saranno premiati i progetti che garantiscono efficacia degli interventi in termini di rapporto tra risorse impegnate e destinatari e verrà data priorità alle azioni a favore delle fasce di popolazione più bisognosa, quali anziani e diversamente abili. Nelle prossime settimane verrà predisposto il bando per l’erogazione dei contributi. Comprensorio alpino To5. Come previsto dalla legge si richiede al presidente della Provincia di Torino, su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, di sciogliere il comitato di gestione del Comprensorio alpino To5 e nominare un commissario per un periodo massimo di sei mesi, entro i quali l’organismo dovrà essere rinnovato. La decisione è conseguente alla verifica ispettiva sulla gestione finanziaria del comprensorio, dalla quale sono emersi comportamenti contrari agli atti di indirizzo e di programmazione della Giunta regionale. Canale Cavour. Sarà la Coutenza Canali Cavour il destinatario, su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, di tutti i fondi derivanti dai ribassi d’asta del completamento del piano irriguo nazionale. Si potrà così intervenire, come segnalato dall’associazione di irrigazione Ovest Sesia, per la manutenzione del tratto denominato “Rilevata Dora” ed evitare così il rischio di interruzione della fornitura d’acqua per tutto il comprensorio risicolo interessato. Sono stati inoltre approvati: su proposta dell’assessore Barbara Bonino, la proroga al 31 dicembre 2013 degli accordi di programma per la costruzione della variante sud-est di Cavallermaggiore e del raccordo della sr20 con sp30 nel territorio di Racconigi; su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la variante strutturale n.1 al piano regolatore di Moncestino (Al), la variante strutturale di revisione del piano regolatore di Prolungo (Bi) e il nuovo piano regolatore generale di Guarene (Cn); su proposta dell’assessore Roberto Ravello, il giudizio positivo di compatibilità ambientale, previa osservanza di una serie di prescrizioni, sul progetto dell’Aipo per le difese spondali e la ricalibratura del torrente Orco a Foglizzo e la regimazione idraulica dello stesso torrente a Foglizzo, Montanaro e Chivasso; su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i piani numerici di prelievo nei comprensori alpini del fagiano di monte, della coturnice, della pernice bianca e della lepre variabile.  
   
   
SICILIA, SVIMEZ: CONFERMA FALLIMENTO POLITICA NAZIONALE DI COESIONE  
 
Palermo, 28 settembre 2011 - "Mentre in Europa e nelle economie emergenti, per uscire dalla crisi economica e finanziaria si punta agli investimenti infrastrutturali, in Italia crollano gli investimenti pubblici nel Sud. E´ questo avviene, paradossalmente, mentre si pretende di approdare al federalismo fiscale che impone, invece, consistenti perequazioni. Il cosiddetto Piano del Sud, lo ripetiamo, e´ solo uno chimera per illudere chi ci vuol credere". Lo afferma l´Assessore Gaetano Armao, al termine della presentazione del rapporto Svimez 2011 sull´economia del Mezzogiorno, avvenuta ieri a Roma. "Il rapporto Svimez 2011 - dichiara Armao - conferma il tendenziale allargamento del divario tra Nord e Sud. E´ l´effetto oltre della crisi economica, della progressiva riduzione, se non addirittura della sottrazione, di risorse dirette alle Regioni meridionali. Proprio il crollo degli investimenti nel Mezzogiorno costituisce, ben oltre i proclami del cosiddetto Piano per il Sud, la causa principale del forte rallentamento della politica regionale di sviluppo, adesso appesantito ulteriormente dagli effetti delle tre manovre del Governo nazionale che scaricano le proprie misure di riduzione della spesa prevalentemente sul sud. In questo modo si attiva una spirale recessiva alla quale le Regioni del Mezzogiorno debbono reagire puntando a coniugare risanamento ed investimenti. Solo cosi´ potremo dare risposti ai tanti giovani preparati che attendono di entrare nel mondo del lavoro e lo vogliono fare senza dover abbandonare la propria regione." "Appare infine particolarmente preoccupante -conclude l´assessore Armao - che il Governo nazionale, confermando un chiaro orientamento penalizzante per il Mezzogiorno, si sia gia´ orientato a proporre una riduzione del contributo dell´Italia all´Unione europea, che molto probabilmente si riversera´ negativamente sulle politiche di coesione regionale, penalizzando ulteriormente le regioni del Sud".  
   
   
GIUNTA DELLA CAMPANIA, NOMINE SANITÀ E AMERICA´S CUP TRA LE DELIBERE APPROVATE  
 
Napoli, 28 settembre 2011 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, la Giunta ha nominato i direttori generali delle Asl Napoli 2 e Napoli 3, Avellino, Benevento e Caserta e delle aziende ospedaliere Rummo di Benevento e Sant’anna e San Sebastiano di Caserta. Questi i nomi: Asl Na 2: Giuseppe Ferraro. Dottore commercialista, è stato tra l’altro commissario straordinario del Pascale e direttore amministrativo della ex Asl 3 di Frattamaggiore e della ex Asl 2 di Pozzuoli. Asl Na 3: Maurizio D’amora. Medico, è Capo Dipartimento del Dipartimento strutturale di Medicina di Laboratorio dell’Asl Na 1. Asl Av: Sergio Florio. Ingegnere sanitario, è stato tra l’altro direttore generale di Asl in Molise e commissario straordinario del Pascale. E’ il commissario uscente dell’Asl di Avellino. Asl Bn: Michele Rossi. Medico, è stato direttore sanitario di Istituti scientifici della Fondazione Maugeri. E’ il direttore sanitario uscente dell’Azienda ospedaliera Rummo. Asl Ce: Paolo Menduni. Docente universitario in Igiene e Medicina preventiva, è stato tra l’altro direttore generale di aziende sanitarie di Roma, L’aquila e Chieti e consulente della Regione Abruzzo. Azienda ospedaliera Rummo (Bn): Nicola Boccalone. Avvocato e consulente fiscale, è stato direttore generale del Comune di Benevento. Azienda ospedaliera Sant’anna e San Sebastiano (Ce): Francesco Bottino. Chirurgo, è stato direttore generale della Asl Caserta 1 e direttore sanitario degli ospedali Cardarelli, Santobono e San Paolo. La Giunta ha altresì approvato alcune delibere sull’America´s Cup, tra cui il finanziamento delle infrastrutture necessarie per migliorare il rapporto tra il territorio e il waterfront, gli adempimenti utili a garantire il lavoro della società di scopo e il completamento dell’intervento "Porta del Parco: Centro integrato di servizi al turismo" nell´area ex Italsider di Bagnoli. Infine, su proposta del presidente e dell’assessore al Lavoro Severino Nappi, sono state approvate le Linee guida per il potenziamento dei servizi per il lavoro.  
   
   
PUGLIA: E´ LEGGE LA RIFORMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO  
 
Bari, 28 settembre 2011 - Il consiglio regionale ha approvato ieri la legge di riforma dei servizi per il lavoro, pensata in continuità con il Masterplan dei servizi adottato dalla Giunta regionale alla fine della scorsa legislatura. Secondo l’assessore al Welfare, Elena Gentile, si tratta di “una architettura, quella dei nuovi servizi che, riconfermando la centralità del sistema pubblico ed estendendo ad altri soggetti istituzionali il ruolo di intermediazione, apre all´offerta privata ritagliando un ruolo di governo alla Regione del sistema più complessivo dei servizi per il lavoro”. “Toccherà alla Giunta poi approvare rapidamente le linee guida che renderanno operativa la legge che, dopo la positiva concertazione con le parti sociali, ha ricevuto sia in commissione che in aula il convinto sostegno dei gruppi consiliari di maggioranza. Ai capigruppo di maggioranza e a tutti i consiglieri - conclude la Gentile, va il mio ringraziamento anche per il giudizio positivo espresso nei confronti dell´assessorato; così come è doveroso sottolineare, al di là del voto, la responsabilità mostrata dai consiglieri di opposizione che con la loro presenza hanno garantito il varo di una norma che, una volta a regime, impatterà positivamente anche sui risultati del piano straordinario per il lavoro”.  
   
   
REGIONE SICILIA: VENTURI A BRUNETTA,"IRRINUNCIABILE CERTIFICATO ANTIMAFIA"  
 
 Roma, 28 settembre 2011 - "La certificazione antimafia e´ uno strumento fondamentale, probabilmente migliorabile, ma certamente irrinunciabile. Il ministro Brunetta farebbe bene a misurare le parole e lo invito ad attuare veramente la semplificazione burocratica ed amministrativa per andare incontro alle reali esigenze delle imprese e dei cittadimi italiani che ogni giorno combattono contro il muro di gomma della burocrazia". Lo dichiara l´assessore regionale alle Attivita´ produttive Marco Venturi che prima di ricoprire incarichi di governo e´ stato uno dei rappresentanti del nuovo corso della Confindustria siciliana assieme a Ivan Lo Bello, Antonello Montante e Giuseppe Catanzaro. Una nuova epoca caratterizzata da un no deciso ad ogni forma di compromesso con la mafia, dal grande incremento delle denunce al pizzo e dall´ espulsione delle imprese colluse. "La certificazione antimafia non si tocca. Si tornerebbe indietro nel tempo, e i poteri occulti riprenderebbero campo facendo camminare assieme imprese compiacenti, politica corrotta e interessi criminali. Certo, nei giorni in cui chiude il Bagaglino, l´uscita di Brunetta potrebbe essere interpretata come una boutade d´avanspettacolo. Purtroppo cosi´ non e´ ed e´ invece, tragicamente infelice e triste. Ma in un governo nazionale alla deriva -in cui c´e´ un ministro del tesoro che predica rigore chiedendo sacrifici a tutti, e poi si scopre che ha vissuto in un appartamento romano pagando l´affitto in nero- probabilmente l´uscita di Brunetta e´ assolutamente coerente. A questo punto non stupirebbe se tra i consulenti di Finmeccanica - conclude Venturi - il ministro Brunetta sponsorizzasse la nomina di Matteo Messina Denaro".  
   
   
MANIFESTAZIONE DEL PRIMO OTTOBRE :IL CONTATTO CON LA GENTE È DECISIVO PER LE SORTI DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 28 settembre 2011 - Sulla manifestazione che si terrà il prossimo sabato a Cosenza è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra. “Il primo ottobre è una data importante per la coalizione di governo regionale. L’appuntamento di Cosenza – evidenzia l’assessore regionale - ci consentirà di spiegare, guardando in faccia la gente, in modo chiaro e diretto, ciò che abbiamo fatto in un anno e mezzo di governo e, soprattutto, ciò che andremo a fare. Non sarà una marcia come qualcuno ha ribattezzato, ma una passeggiata tra la gente e con la gente. Da sempre tutti noi, in testa il Presidente Scopelliti, abbiamo ritenuto fondamentale uscire dal Palazzo. Non rifiutando mai il confronto con i cittadini, aprendoci il più possibile alla società civile. Non sarà una prova di forza, né una manifestazione muscolare. E’ un momento assai delicato quello attuale, il periodo di crisi economica – sottolinea Michele Trematerra - si fa sentire, soprattutto dalle nostre parti. Proprio per questo l’incontro del primo ottobre, a Cosenza, assume un’importanza strategica ed evidenzia che questa classe dirigente non si sottrae a responsabilità e confronto ed al dialogo con la base. Siamo consapevoli di aver lavorato bene durante questa prima fase e di aver ottenuto risultati importanti. Il lavoro che ci attende è gravoso ma l’impegno continuerà ad essere sempre massimo. Il contatto continuo e costante con i calabresi – aggiunge Trematerra - è decisivo per le sorti della nostra gente. Il dinamismo del Presidente Scopelliti, che gira costantemente la Calabria, è l’esempio di come tutti noi intendiamo la politica. Solo così possiamo comprendere sempre meglio quali sono le istanze dei cittadini a partire da quelli più emarginati ed in difficoltà. L’appuntamento del primo ottobre potrà e dovrà essere ripetuto in futuro. Da tempo si chiede alla politica di tornare tra la gente, di privilegiare il contatto diretto con gli amministrati. Ecco – conclude l’assessore Trematerra – l’iniziativa del primo ottobre a Cosenza va proprio in questa direzione. Ed è quello che con il Presidente Scopelliti abbiamo fatto sino ad oggi e ci impegniamo a fare sino al termine della legislatura. Dobbiamo rendere la politica sempre più credibile. Ed in Calabria la stagione del cambiamento, anche in questa direzione, viaggia speditamente”.  
   
   
ESPROPRI PER PUBBLICA UTILITÀ ILLUSTRATA A VILLA UMBRA NUOVA LEGGE REGIONALE; PER ROMETTI "LA NORMATIVA DÀ CERTEZZE AI CITTADINI"  
 
Perugia, 28 settembre 2011 - Semplificazione delle procedure, istituzione di una Commissione unica al posto delle attuali due ed individuazione delle opere che costituiscono riforma economico-sociale: sono queste le principali novità della legge regionale (n. 7/2011) in materia di espropriazione per pubblica utilità oggetto di un seminario alla Scuola di Amministrazione Pubblica di Pila. "La legge - ha detto l´assessore regionale all´urbanistica Silvano Rometti - ha l´obiettivo di rendere più agevole l´azione dell´autorità espropriante e di dare maggiore certezza ai cittadini sui criteri di calcolo dell´indennità di espropriazione, con particolare attenzione al valore del bene e quindi al principio dell´equo ristoro, come sottolineato anche dalle recenti sentenze della Corte Costituzionale". Illustrando in dettaglio la normativa, Rometti ha evidenziato il ricorso a forme di notifica e comunicazione più snelle, quali la raccomandata con avviso di ricevimento, la notifica effettuata dal messo comunale, la posta elettronica certificata e forme semplificate di comunicazione se il numero dei destinatari è superiore a trenta. Una Commissione unica con sede alla Regione Umbria, sostituisce le due presenti all´Agenzia del Territorio di Perugia e Terni. All´organismo, cui sono stati assegnati maggiori compiti dal punto di vista tecnico-estimativo, spetta tra l´altro di determinare l´indennità definitiva di espropriazione. La legge individua infine le opere che costituiscono riforma economico-sociale, che hanno quindi l´intento di perseguire finalità di riequilibrio e giustizia sociale con riferimento ad interventi di primaria importanza almeno regionale, per le quali l´indennità è ridotta del 25 per cento. Tra queste gli interventi straordinari su piani di edilizia residenziale pubblica, per la riqualificazione dell´offerta insediativa per le attività produttive in aree strategiche, interventi in materia di infrastrutture e insediamenti produttivi strategici, la rete ospedaliera dell´emergenza prevista dal piano sanitario regionale, l´edilizia universitaria ed equiparata, gli impianti strategici per l´approvvigionamento energetico individuati dal Piano Energetico Regionale, la viabilità di livello autostradale e viabilità primaria regionale, le reti ferroviarie e di trasporto in sede fissa, gli impianti di trattamento e smaltimento individuati dal Piano regionale dei rifiuti, interventi per l´attuazione della struttura urbana minima ai fini della riduzione della vulnerabilità sismica urbana. L´impianto della legge regionale, che rientra nella legislazione concorrente, è stato ritenuto valido anche dal Governo che ha posto un solo rilievo sulla durata del vincolo espropriativo delle infrastrutture strategiche che rientrano nella cosidetta "legge obiettivo", sui cui la Giunta regionale fornirà al più presto i chiarimenti necessari.  
   
   
TRENTO: RILANCIO DELL´APPRENDISTATO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE  
 
Trento, 28 settembre 2011 - Rilancio dell´istituto dell´apprendistato anche nelle fasce di qualifica medio-alta, misure per sostenere la stabilizzazione dei rapporti di lavoro nelle aziende, nuovi strumenti per qualificare la transizione scuola-lavoro, promozione dell´occupazione delle giovani donne, sostegni per valorizzare il lavoro autonomo: questi gli interventi che il governo provinciale metterà in campo per affrontare la crisi occupazionale dei giovani. Ad annunciare la "nuova strategia" contro la disoccupazione giovanile è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ne ha parlato ieri in Consiglio provinciale rispondendo a due interrogazioni (Depaoli, Giovanazzi) sull´argomento. Di disoccupazione giovanile si è tornati a parlare in questi giorni dopo la pubblicazione da parte di Eurostat e Istat dei dati statistici relativi alla situazione europea e nazionale, che evidenziano tra l´altro un tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15-24 anni superiore in provincia di Trento (15,1 per cento) rispetto alla vicina provincia di Bolzano (6,4 per cento), con 21.600 giovani della stessa classe di età che risultano occupati in Alto Adige rispetto ai 14.300 occupati in Trentino. Una differenza - ha spiegato oggi Dellai in aula - che si spiega in quanto in provincia di Bolzano è significativo il ricorso all´apprendistato come strumento per introdurre da subito i giovani nel mercato del lavoro, senza transitare attraverso percorsi scolastici professionalizzanti. Qualche dato aiuta a comprendere meglio il problema: gli alunni dei corsi per apprendisti nelle scuole professionali (quelli i cui partecipanti sono in possesso di un contratto di lavoro di apprendistato e frequentano le lezioni un giorno alla settimana durante tutto l’anno scolastico, oppure continuativamente per due mesi) sono stati in Alto Adige, nel 2009/2010, 3.571; gli alunni dei corsi di formazione professionale a tempo pieno (quelli in cui gli iscritti non hanno alcun contratto di lavoro e frequentano nei centri di formazione le lezioni teoriche e pratiche) 5.339, esclusi gli iscritti ai corsi del settore alberghiero. Mediamente nel 2009 in Alto Adige erano attivi 4.626 contratti di apprendistato. In Trentino, nell’anno scolastico 2009/2010, gli iscritti ai corsi triennali di qualifica professionale sono stati 4.231 e gli iscritti al 4° anno (diploma provinciale di formazione professionale) erano 540. "I giovani bolzanini - ha affermato Dellai - già a questa età, 15-24 anni, risultano essere forza lavoro nella categoria occupati. In provincia di Trento invece il giovane prima frequenta gli istituti di formazione professionale, poi entra nel mondo del lavoro. Durante il percorso scolastico, il giovane studente trentino non rientra quindi tra la forza lavoro. Solo al termine del percorso di studi si ritrova a cercare attivamente un’occupazione e rientra quindi nella forza lavoro all’interno della categoria disoccupato". Nella sua rispostai, Dellai ha ricordato come, consapevole dell´aumentare del tasso di disoccupazione giovanile, la Giunta provinciale abbia dato vita nei mesi scorsi all´istituzione di una apposita Cabina di regia preposta a congegnare soluzioni utili ad incrementare le possibili risposte occupazionali a favore dei giovani. All´istituzione di tale Cabina è conseguita l´elaborazione e l´approvazione, nello scorso mese di luglio, di un programma straordinario per l´occupazione giovanile, le cui linee di intervento sono già state inserite nel Documento degli interventi di politica del lavoro 2011-2013 approvato a fine luglio di quest´anno. "Gli strumenti di natura pubblicistica però non bastano - ha concluso Dellai - serve anche un vero e proprio patto tra tutte le parti sociali trentine per dare forza ad un impegno straordinario nei confronti delle prospettive del lavoro giovanile. Ho già convenuto con le parti sociali sull´ipotesi di arrivare ad un accordo sperimentale e territoriale per definire in tal senso nuovi strumenti, anche di natura contrattuale".  
   
   
PARMA INCONTRA I CENTRI INTERCULTURALI  
 
Parma, 28 settembre 2011 – Un appuntamento per conoscere da vicino i Centri interculturali, luoghi di incontro e confronto tra persone migranti e non, che hanno l’obiettivo di favorire la partecipazione e la relazione con le comunità. Nati in Emilia Romagna, i Centri interculturali non sono ancora presenti a Parma: per questo la Provincia ha promosso un incontro questo pomeriggio nella sede di piazza della Pace tra il Coordinamento provinciale permanente in materia di immigrazione e intercultura, presieduto dall’assessore Marcella Saccani, e alcuni rappresentanti dei Centri. “Il Centro interculturale è uno degli obiettivi che le associazioni di Parma si sono poste da anni, un sogno che nei primi mesi del nuovo anno sapremo se si potrà realizzare. È infatti un luogo molto importante, uno spazio aperto agli italiani e agli stranieri dove è possibile sviluppare l’incontro, la conoscenza, la contaminazione più diretta tra le culture - ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani -. Città come Bologna, Imola e Modena, che stanno già vivendo queste esperienze, stanno dando un contributo grandissimo per far crescere la coscienza collettiva. Quella di oggi è quindi un’occasione per imparare buone prassi e farle diventare un’opportunità nel nostro territorio”. A parlare della propria esperienza e delle attività dei Centri interculturali sono stati Tiziana Dal Pra del Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre di Imola, Beatrice Iori del Multicentro Educativo Modena, Sergio Neri e Lamberto Solmi del Centro di documentazione - Laboratorio per un’educazione interculturale di Bologna. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare alla cittadinanza i risultati del primo anno di attività del Coordinamento provinciale. Bruno Abati dell’associazione “Perché No?” e Saida Zougar dell’associazione “Amici d’Africa”, hanno infatti raccontato quanto emerso dai gruppi di lavoro sul tema delle differenze di genere, del volontariato e del dialogo interculturale. Costituito dalla Provincia di Parma e da più di 50 associazioni di stranieri e di italiani operanti nel settore, il Coordinamento rappresenta uno spazio di confronto e dialogo costante in materia di immigrazione. Diversi gli obiettivi che persegue, tra cui valorizzare le iniziative volte all’integrazione dei cittadini stranieri e alla promozione del dialogo interculturale; far conoscere al territorio progetti di rilievo e di qualità sull’immigrazione attivi in ambito locale; esortare la collaborazione reciproca al fine di ottimizzare risorse e interventi; creare una rete in grado di stimolare relazioni, scambi di esperienze e competenze fra le diverse realtà del mondo non profit e istituzionale. Nel corso dell’incontro l’assessore Saccani ha anche fatto il punto sulla situazione dei profughi arrivati sul nostro territorio. “Sono 170 i profughi arrivati nel Parmense – ha detto l’assessore Saccani -. Un numero ingente che avrebbe potuto avere un impatto difficile con il territorio ma così non è stato: il livello di accoglienza è infatti stato straordinario, e questo grazie a un lavoro di squadra tra tante realtà, volontari, associazioni e istituzioni”.  
   
   
BOLZANO: AL VIA LE CONFERENZE SU TEMI FEMMINILI ALL´INSEGNA DELLE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Bolzano, 28 settembre 2011 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia che fà capo all´assessore provinciale Roberto Bizzo, organizzano nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Venerdì prossimo 30 settembre 2011, alle ore 20.00, a Bronzolo, con la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer si parlerà dei rischi della convivenza more uxorio e di diritto ereditario. L´assessore provinciale alle pari opportunità, Roberto Bizzo invita a partecipare alle conferenze che la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. "E´ partito il ciclo di conferenze autunnale sulle tematiche di genere" - così Bizzo - e vorrei cogliere l´occasione per ribadire l´importanza di portare alla discussione queste tematiche anche sulle piazze più distanti rispetto ai centri principali come Bolzano, Merano e Bressanone. Credo che il ciclo di conferenze che ora si rinnova per la stagione autunnale sia un importante strumento per mantenere sempre alta l´attenzione sulle tematiche di genere in un momento storico come quello presente, in cui dobbiamo adoperarci per far accogliere questi temi nelle strategie politiche trasversali." Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Venerdì prossimo, 30 settembre 2011, alle ore 20.00, presso il Vereinshaus a Bronzolo, Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, nella conferenza, in lingua tedesca, proporrà, da un lato, la questione della convivenza more uxorio al di fuori del matrimonio e degli aspetti giuridici ai quali comunque la donna deve porre attenzione; inoltre si soffermerà sul diritto ereditario, sulla possibilità di regolare i lasciti in vita ed in particolare delle particolarità riferite all´eredità indicate dalla legge provinciale sui Masi. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite all´autunno 2011 spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con il lavoro. Informazioni presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
FIRENZE - QUOTE ROSA E RAPPRESENTANZA DI GENERE, CONVEGNO  
 
Firenze, 28 settembre 2011 - Lunedì 3 ottobre dalle 17 alle 19,30 nella sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze (Viale Spartaco Lavagnini n. 42- Firenze) si terrà il convegno "La recente legge sulle quote rosa nelle società quotate. Scenario della rappresentatività di genere nelle imprese del comprensorio fiorentino", organizzato dal Comitato Pari Opportunità (Cpo) dell´Ordine. Programma Rita Pelagotti - Presidente Cpo; La nuova normativa sulle quote rosa nei cda delle società quotate Brunella Tarli - Dirigente Area Servizi Amministrativi, Cciaa di Firenze; Rapporto della Cciaa sulla rappresentatività di genere nelle imprese del comprensorio fiorentino Elisabetta Cianfanelli - Architetto Docente Universitario; Quote di genere nelle società partecipate dal Comune di Firenze Maria Grazia Maestrelli - Consigliera di parità della Provincia di Firenze; Breve illustrazione della legge 53 del 2000 a sostegno della maternità delle professioniste Coordinatrice: Dr.ssa Rita Pelagotti - Presidente Comitato Pari Opportunità – Firenze. La partecipazione è gratuita. E´ necessario prenotarsi sul sito della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze www.Fdcec.fi.it/  L´evento è valido ai fini della Formazione Professionale Continua dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per un totale di 3 crediti formativi.  
   
   
ADOZIONE ED AFFIDAMENTO: WORKSHOP IL 1° OTTOBRE A MASO PREMSTALLER A BOLZANO  
 
Bolzano, 28 settembre 2011 - Sabato 1° ottobre 2011, dalle ore 9.00, presso la sala polifunzionale del Maso Premstaller in via Dolomiti 14 a Bolzano si terrà il workshop "Come favorire la costruzione di un rapporto di fiducia con il proprio figlio" è organizzato dall´associazione Genitori Adottivi ed Affidatari Altoatesini, in collaborazione con il Dipartimento Istruzione e Formazione Italiana ed il gruppo “Adottiamocinsieme”. Saranno presentati anche le linee guida per l´inserimento scolastico ed un sito ad hoc. Iscrizioni ancora possibili in loco prima dell´inizio del workshop. Il prof. Marco Chistolini, esperto in materia di adozione e responsabile scientifico del Ciai – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, illustrerà alle persone intervenute i modi più efficaci per i genitori affidatari o adottivi per giungere ad instaurare un rapporto di fiducia con i figli presi in afidamento o in adozione. Il tema sarà, quindi, approfondito dai partecipanti all’interno di gruppi di lavoro. In occasione del workshop sarà illustrata anche la seconda edizione delle “Linee guida” per l’inserimento dei bambini adottivi nella scuola dell’infanzia e primaria. A conclusione della giornata sarà presentato il sito www.Adottiamocinsieme.it/  pensato da un gruppo di genitori adottivi per i genitori. Il sito ha l’obiettivo di aiutare i genitori adottivi e anche quelli che intendono intraprendere questo percorso riportando le diverse esperienze, dando così la possibilità a tutti di porre quesiti e di condividere emozioni. Le persone non ancora iscritte al workshop possono farlo (costo di 15 Euro a nucleo familiare) presentandosi qualche minuto prima dell´avvio, previsto per le ore 9.00 di sabato 1° ottobre 2011, alla Sala polifunzionale di Maso Premstaller, in via Dolomiti 14 a Bolzano.  
   
   
POLITICHE SOCIALI - SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA, CONVEGNO NAZIONALE GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE IN REGIONE . DATI, PROSPETTIVE ED EFFETTI DELLA MANOVRA DI GOVERNO SULLE RISORSE DESTINATE ALLE POLITICHE EDUCATIVE E SOCIALI IN EMILIA-ROMAGNA  
 
 Bologna, 28 settembre 2011 – L’emilia-romagna è al primo posto in Italia per numero di servizi educativi destinati alla prima infanzia (1217 su tutto il territorio, per l’anno educativo 2010-2011) e per l’offerta alla popolazione residente nella fascia d’età interessata (pari al 31,5%). Un sistema, consolidato negli anni da Regione ed enti locali, su cui grava la manovra di governo con i tagli alle risorse per le politiche educative e sociali. Ne parlerà l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi durante l’incontro con la stampa in occasione del convegno nazionale “Di qualità, sostenibili e appropriati. I servizi per la prima infanzia, laboratorio di coesione sociale alla base del sistema di welfare”, promosso dalla Regione, in programma giovedì 29 settembre (sala “A” Terza Torre - viale della Fiera 8). L’appuntamento con i giornalisti è alle 11.15, nella saletta a lato del convegno.