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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
LE RICERCHE DI MERCATO PROTAGONISTE DEL PROSSIMO SEMINARIO UNICOM  
 
Milano, 28 settembre 2011 - Il ciclo “Seminari di Aggiornamento Professionale” del Centro Studi Unicom riprende Mercoledì 28 Settembre alle 15.00 con un appuntamento di approfondimento sulle Ricerche di Mercato con l’intervento di esperti del settore. “Sono solo Numeri ? Le ricerche di mercato a supporto della comunicazione” è il titolo del Seminario riservato alle Associate che si svolgerà presso la sede Unicom. Il workshop sarà trasmesso integralmente in diretta via streaming e disponibile in differita nella parte riservata del sito associativo www.Unicomitalia.org  Il programma prevede, dopo l’introduzione del Vice Presidente e Responsabile del Centro Studi Unicom Donatella Consolandi, gli interventi di Joseph Sassoon - Sociologo e Presidente di Alphabet che disegnerà i possibili ruoli delle ricerche in un piano di comunicazione, a seguire Laura Locatelli - Ricercatore area qualitativa divisione ricerche Datacontact che illustrerà una galleria di case histories, evidenziando l’utilità che le ricerche rivestono per le Imprese di Comunicazione.  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI A CORTINAMETRAGGIO 2012  
 
Cortina, 28 settembre 2011 - La festa del cinema in corto ad alta quota, che si svolgerà a Cortina d´Ampezzo dal 21 al 25 marzo 2012, apre le iscrizioni per la sezione Corticomedy. Sei un regista italiano? Tra i tuoi lavori c’è un cortometraggio fresco e leggero, che può inserirsi a pieno titolo nella tradizione della nuova commedia all´italiana? A Cortinametraggio cerchiamo opere che facciano sorridere, perché al giorno d’oggi un sorriso è merce davvero preziosa. E allora partecipa subito con il tuo lavoro alla sezione Corticomedy: avrai a tua disposizione una vetrina d´eccezione per farti conoscere al grande pubblico e agli addetti ai lavori, la stessa che ospiterà le proiezioni dei cortometraggi finalisti dei Nastri d´Argento. Il Concorso: La partecipazione a Corticomedy è gratuita e aperta a tutti i cortometraggi dal mood spensierato e allegro della durata massima di 15 minuti. Deadline: Le opere dovranno pervenire entro il 10/02/2012 (in dvd e accompagnate dalla relativa entry form, scheda tecnica e sinossi) all´indirizzo: Associazione Cortinametraggio, via Pozzo del Mare 1, 34121 Trieste. Premi: Al regista del miglior cortometraggio in concorso andrà il prestigioso premio targato Lotus Production, la società di Marco Belardi, che conferma il suo appoggio al cinema giovane italiano premiando con 5 mila euro il miglior lavoro della sezione “Corticomedy”. Per maggiori informazioni visita il sito www.Cortinametraggio.it/    
   
   
I TRENT’ANNI DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO  
 
Pordenone, 28 settembre 2011 – E’ conto alla rovescia per la 30^ edizione delle Giornate del Cinema Muto, dirette dallo storico inglese David Robinson e inserite da Variety fra i 50 migliori festival al mondo. In programma dal primo all’8 ottobre 2011 al Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, le Giornate 2011 offriranno un apporto speciale ai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità nazionale, volgendo uno sguardo retrospettivo all’intenso lavoro svolto dagli archivi negli ultimi tre decenni per riportare in luce la ricca eredità della stagione d’oro del cinema italiano: gli anni ’10 e i primi anni ’20 del secolo scorso. L’indagine schiude un elenco davvero sbalorditivo delle riscoperte e dei restauri compiuti, spesso intorno a produzioni cinematografiche dirette o interpretate da personalità di grande carisma, alle prese con film praticamente inediti. Così, ad esempio, per un’attrice icona del muto, Pina Menichelli, che quest’anno potrà essere ammirata nei panni di una diabolica femme fatale, in La moglie di Claudio di Gero Zambuto, appena restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Accanto a questo film le Giornate proporranno anche una Menichelli più giovane e innocente in Una tragedia al cinematografo, piccante comica del 1913 di autore anonimo. L’altra grande diva del tempo, Francesca Bertini, rivaleggia in malvagità in La serpe (1920) di Roberto Roberti, esemplarmente restaurato dalla Cineteca Nazionale. E una Bertini più giovane interpreta Il veleno delle parole (1913) di Baldassarre Negroni. E l’aristocratico Febo Mari, tormentato pittore preda della Menichelli nel film Il fuoco presentato con successo nell’edizione 2010 delle Giornate, quest’anno sarà celebrato non come attore ma come regista dell’unico film di Eleonora Duse, Cenere (1917), e anche di un altro “vehicle” della Bertini, realizzato per la sua società di produzione, Maddalena Ferat (1920) e basato sull’omonimo romanzo di Émile Zola del 1868. La deliziosa Gigetta Morano occupa un posto speciale nella storia delle Giornate: nel 1985, quando fu presentata una pionieristica retrospettiva sui comici del muto italiano, era l’unica attrice del periodo ancora in vita e ormai quasi centenaria, rilasciò un’intervista video in cui rievocava con gioia l’incanto di quegli anni innocenti. Quest’anno le Giornate presenteranno Gigetta in Santarellina (1912) di Mario Caserini, un film a lungo ritenuto perduto e basato sul libretto di Meilhac e Millaud per l’operetta del 1883 di Hervé, Mam’zelle Nitouche, e in Le acque miracolose, un’audace commedia che lei interpretata con il suo abituale partner Eleuterio Rodolfi, E ancora, le Giornate hanno per anni devotamente seguito la storia di La grazia di Aldo De Benedetti – il terzo e ultimo film diretto da questo prolifico sceneggiatore: il film sarà quest’anno presentato in una nuova copia appositamente stampata dalla Cineteca Nazionale. Basato su un racconto del 1894 di Grazia Deledda, alla sua prima uscita nel 1929 il film raccolse un successo di critica ma non di pubblico, e cadde nel dimenticatoio fino a quando Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli non lo inserirono nel programma del Festival di Rapallo del 1979. Alle Giornate venne proiettato una prima volta nel 1989, ed esattamente vent’anni dopo, nel 2009, fu riproposto in una versione restaurata digitalmente dal quotidiano l’Unione Sarda, provvista di accompagnamento musicale. Il programma include anche un nostalgico omaggio ad alcuni dei grandi comici cui erano dedicate le Giornate del 1985; con loro, viene ricordato un piccolo gruppo di registi che, pur avendo diretto nel 1912 alcuni film Cines di notevole inventiva e stile, sono tuttora anonimi. Questi misconosciuti film provengono, come vari altri titoli italiani riuniti questa sezione, dalla leggendaria collezione Desmet dell’Eye Film Instituut Nederland, iscritta quest’anno dall’Unesco nell’albo della “Memoria del mondo”. È la prima collezione cinematografica ad essere insignita di un tale onore, e le Giornate sono orgogliose di onorare l’Eye e la collezione Desmet realizzando questa speciale rassegna sul cinema nazionale.  
   
   
“LA PENNA DI HEMINGWAY” GIA’ SELEZIONATO DA SETTE FESTIVAL EUROPEI  
 
Trieste, 28 settembre 2011- Ottimo riscontro di pubblico e critica per il cortometraggio “La penna di Hemingway” di Renzo Carbonera, presentato l’8 settembre scorso da Maremetraggio, Studio Universal e Giornate degli Autori – Venice Days alla 68^ Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia. E ora il corto diretto da Renzo Carbonera con Sergio Rubini, Christiane Filangieri, Francesco Barilli e Cosimo Cinieri, che verrà proposto in tv, in prima visione, su Studio Universal lunedì 26 settembre alle ore 20.40, all’interno del magazine “A noi piace corto”, si appresta a proseguire il suo cammino all’interno di numerosi festival italiani e europei. E’ stato infatti già selezionato da sette festival: il londinese Raindance Film Festival, che a livello europeo è la più nota manifestazione dedicata al cinema indipendente, il greco Naoussa Film Festival e gli italiani I’ve seen a film (Milano), Margherita Short Movies Film Festival (Puglia), Novara Cine Festival e Bolzano Short Film Festival. Prodotto dall’Associazione Maremetraggio in associazione con Sissy Entertainment e con la collaborazione di Esperimentocinema, con il contributo del Comune di Lignano e della Friuli Venezia Giulia Film Commission, il corto, distribuito in Italia da Studio Universal, è tratto dall’omonimo racconto dello scrittore e giornalista Pietro Spirito, che ha collaborato anche alla sceneggiatura, e si ispira alla storica visita che il 15 aprile del 1954 Ernest Hemingway fece a Lignano. Quel giorno segnò il destino della suggestiva località dalle “sabbie d’oro”. Questa la sinossi dell’opera: Le cose ti rendono dipendente e fragile. Claudia (Christiane Filangieri), giovane e affermata concertista, lo scopre quando torna a Lignano per la morte del padre che non vede da anni e si imbatte nel mistero di una penna appartenuta ad Hemingway. Preda di una curiosità insanabile Claudia si lancia in una ricerca di oggetti e persone parte di un passato misterioso, tutto da ricostruire: avrà al suo fianco un burbero oste del posto (Sergio Rubini). E mentre il racconto si complica, assumendo tonalità noir, sullo sfondo scorre la storia della cittadina balneare friulana con le sue metamorfosi, dagli albori in bianco e nero degli anni ’50 alla modernità di oggi. In allegato alcune immagini de "La penna di Hemingway" alla Mostra del Cinema di Venezia: photo-call di Christiane Filangieri (la protagonista del corto, Claudia) e il regista Renzo Carbonera; Filangieri, Carbonera, Francesco Barilli (Hemingway) e Cosimo Cinieri (il pescatore), un´immagine della conferenza stampa di presentazione del cortometraggio alle Giornate degli Autori.  
   
   
"CINEMAMORE" AD ARCO LA SERATA CONCLUSIVA DELLA RASSEGNA, NELL´AMBITO DI "STORIE A MEMORIA", SI TERRÀ VENERDÌ 30 SETTEMBRE  
 
Trento, 28 settembre 2011 - Inserita nel progetto "Storie a Memoria", promosso dall’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e coordinato dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, la rassegna "Cinemamore" presenta una selezione di pellicole proposte dai tre Festival Internazionali organizzati in Trentino: "Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto", "Trento Filmfestival" e "Religion Today Filmfestival". Il sesto e ultimo appuntamento è in calendario venerdì 30 settembre a Palazzo Panni di Arco. Ingresso libero, si inizia alle ore 20,30. Si conclude con tre proiezioni in programma venerdì 30 settembre ore 20.30 a Palazzo Panni di Arco l´edizione 2011 della rassegna “Cinemamore” inserita nel programma di “Storie a Memoria – Castelli e forti, palazzi e antiche chiese del Trentino”, una proposta dell’Assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e del Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino. “Cinemamore” è un particolare acronimo che fa riferimento ai tre Concorsi cinematografici di levatura internazionale organizzati sul territorio provinciale: “Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto” ("A" di archeologia), “Trento Filmfestival” ("Mo" per montagna) e “Religion Today Filmfestival” ("Re"). Le tre manifestazioni hanno avviato lo scorso anno un confronto con la Provincia autonoma di Trento con l’obiettivo di concordare iniziative comuni di promozione e diffusione del loro straordinario patrimonio filmico. L’iniziativa congiunta intende proseguire lungo questo percorso comune verso un “Sistema Cinema” che interagisca con le varie realtà presenti sul territorio attraverso la forza e le suggestioni della settima arte. “Con le spalle nel vuoto – Vita di Mary Varale” di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania, Italia, 2010. Ci sono donne che hanno sfidato i pregiudizi e le costrizioni sociali della loro epoca per dare ascolto al richiamo irresistibile del viaggio e dell’esplorazione. Mary Varale (1895-1963) ha trovato il suo modo personale di stare al mondo e lo ha difeso con tutte le sue forze. In un’Italia oppressa dal fascismo e dal conformismo sociale, in un periodo buio in cui l’ideale di donna coincideva con quello di sposa e di madre prolifica, Mary scala dal 1924 al 1935 ben 217 cime, in cordata o in solitaria, quasi tutte in prima femminile. La sua vita, le imprese alpinistiche, le scelte radicali contro le istituzioni sportive dell’epoca, a distanza di più di mezzo secolo, conservano intatta tutta la loro carica provocatoria. A cura di Trento Filmfestiva. “When a line of light shines” di Shahriar Pourseydian, Iran, 2009. La commovente storia di Mitra, una ragazza invalida affetta dalla sindrome delle ossa di cristallo, che vive in simbiosi con la sorella sordomuta in un piccolo paese della campagna iraniana. A sostenerle sono l’amore reciproco, la solidarietà della comunità e la forza della personalità e della fede. A cura di Religion Today Filmfestival. “I pozzi cantanti dell´Etiopia” di Alfredo e Angelo Castiglioni, Italia, 2009. Le immagini di questo documentario sono le straordinarie pagine di una storia umana scomparsa per sempre. Nell’etiopia meridionale, nella terra dei pastori Borana, ci sono pozzi che sprofondano fino a trenta metri nel sottosuolo. Fino a pochi anni fa, uomini e donne scendevano, all’alba, nel buio dello scavo per raggiungere la falda acquifera. Diciotto/venti persone, posizionate le une sulle altre su legni scivolosi di muffa, portavano in superficie l’acqua necessaria agli uomini e agli animali. Sei litri ogni tre secondi per ogni uomo. Un canto scandiva il lavoro. Cori antichi che uscivano dalla terra e che si udivano da lontano. “Pozzi Cantanti” arrivati fino a noi da innumerevoli generazioni di pastori. A cura della Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto www.Trentinocultura.net , www.Centrosantachiara.it    
   
   
OGGI AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA A PALERMO LA PRIMA DI “SICILIA DI SABBIA”  
 
 Palermo28 settembre 2011. È prevista per oggi alle ore 12, nella Sala Bianca del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, la conferenza stampa di presentazione di “Sicilia di sabbia” del regista Massimiliano Perrotta, a cui seguirà la proiezione del documentario in prima assoluta. All´incontro parteciperanno oltre il regista, Roberto Pensa e Stefano Benassi, attori protagonisti del video e il produttore Francesco Paolo Montini. “Sicilia di sabbia” prova a raccontare l´isola tra mito e trasformazione: ripercorrendo il viaggio di Pasolini per il reportage giornalistico "La lunga strada di sabbia" del 1959, Perrotta mostra attraverso alcuni esempi emblematici in che modo la modernità ha trasformato l´isola e in che modo non è riuscita a farlo. Sono cinque le località protagoniste di questo "racconto": Taormina, con il suo splendore incontaminabile; Catania e la zona incompiuta del corso Sicilia; Priolo Gargallo e il polo petrolchimico che la sovrasta; Siracusa, con il Santuario della Madonna delle Lacrime; e il piccolo paradiso terrestre di Portopalo di Capo Passero. Un balzo continuo tra passato e presente, in cui due personaggi si alternano: Roberto Pensa, nel ruolo di colui che si trova a compiere il viaggio oggi; mentre Stefano Benassi evoca visivamente la figura di Pier Paolo Pasolini. Tra le numerose testimonianze raccolte spiccano quella del filosofo Manlio Sgalambro e quella dello scrittore Domenico Trischitta. Il documentario è realizzato in collaborazione con la Film Commission Regione Siciliana / Sicilia Film Commission e prodotto da Francesco Paolo Montini per la Movie Factory.  
   
   
‘MEDIAKITAB’: A MILANO LE BIBLIOTECHE DELL’AREA EURO-MEDITERRANEA A CONVEGNO PER CONDIVIDERE SAPERI E PROGETTI  
 
Milano, 28 settembre 2011 - Nell’anno della Primavera araba, Milano ospita la seconda edizione del convegno internazionale di ‘Mediakitab’, il progetto che riunisce la rete delle biblioteche che si affacciano sul Mediterraneo al fine di sviluppare una piattaforma comune per l’accesso alla conoscenza da parte dei giovani attraverso i libri (kitab, in lingua araba) e gli strumenti multimediali (media). “Ancora una volta Milano svolge un ruolo internazionale fondamentale – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri –: quello di gettare un ponte tra le due rive del Mediterraneo, per condividere un impegno per il futuro della conoscenza in quest’area e per riscoprire le radici comuni di una cultura antichissima, che è la matrice della nostra attuale identità europea. Ancora una volta la cultura, così come il cibo per Expo, aiuta a unire i popoli piuttosto che a dividerli, gettando le basi di una collaborazione sempre più pacifica, costruttiva e concreta”. Il progetto ‘Mediakitab’ vede impegnato sin dalla sua nascita il settore Biblioteche del Comune di Milano, che è partner fondatore dell’iniziativa e che ospiterà i lavori del convegno dal 26 al 30 settembre prossimi. Saranno presenti 22 delegati tra bibliotecari, animatori e formatori culturali provenienti da Italia, Francia, Algeria, Egitto, Libano, Palestina. La prima parte dei lavori sarà dedicata all’applicazione delle tecnologie e dell’animazione digitale nelle biblioteche di base, mentre nella seconda parte si valuteranno iniziative concrete per rendere operativo questo terreno comune, favorire gli scambi nord-sud ed est-ovest per rendere sempre più accessibile il sapere in tutta l’area interessata dal progetto.  
   
   
LA REGIONE MARCHE AL FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI VIAGGIO A ROMA.  
 
 Ancona, 28 Settembre 2011 - Le Marche sono la regione ospite al ´Festival della Letteratura di Viaggio´, Iv edizione, che si svolge dal 29 settembre al 2 ottobre 2011 a Roma, nella sede della Societa` Geografica Italiana di Villa Celimontana. Quattro giorni dedicati al viaggio, luoghi e culture, con diverse forme di narrazione: letteratura e giornalismo, cinema e fotografia, musica, teatro e televisione, attraverso geografia e storia. ´Il festival della Letteratura di viaggio rappresenta un´occasione per parlare delle Marche e valorizzarle come meta di turismo culturale sulla scia dei grandi viaggiatori e intellettuali che hanno contraddistinto la nostra storia: non a caso l´evento espositivo del Festival promosso dalla Regione e` dedicato a padre Matteo Ricci e a Giuseppe Tucci´, dichiara l´assessore alla Cultura, Pietro Marcolini. Si tratta della mostra documentaria e fotografica ´Sul Tetto del mondo e nell´Impero di Mezzo´ che sara` inaugurata nel giorno di apertura del Festival e che si protrarra` fino al 20 ottobre. Un percorso espositivo ricco di fotografie, carte geografiche e d´archivio, planisferi, libri d´epoca, estratti da film e documentari, cartoni animati e oggetti che narrano ed evocano i viaggi di padre Matteo Ricci e Giuseppe Tucci. Esposti anche materiali provenienti dall´Istituto Geografico Polare ´Silvio Zavatti´ di Fermo, riguardanti viaggiatori partiti dalle Marche: Silvio Zavatti, esploratore e fondatore dello stesso Istituto e il pittore futurista Ivo Pannaggi. In occasione dell´inaugurazione e per tutta la durata della mostra sara` disponibile al pubblico materiale promozionale sulle Marche.  
   
   
ANIMALI: ALLA SCALA DI MILANO SOLO PELUCHE  
 
Milano, 28 settembre 2011 - In merito alle notizie pubblicate il 26 settembre sull’uso di animali vivi durante le prove di “Der Rosenkavalier” di Strauss, che andrà in scena al Teatro alla Scala dal primo ottobre, l’assessora alla Qualità della vita del Comune di Milano, Chiara Bisconti, ci tiene a sottolineare che “la denuncia dell’associazione animalista è stata vagliata con grande attenzione. Ho verificato con il teatro e il sovrintendente Lissner e posso confermare che la questione è stata risolta. Per le prossime prove dello spettacolo e, ovviamente, per la messinscena stessa, non verranno assolutamente usati animali vivi, ma peluche o altri simili “succedanei”. Nell’assoluto rispetto delle norme previste dal Regolamento comunale di tutela degli animali”. Ma la Bisconti approfitta dell’occasione per specificare che “su tutta la questione degli animali usati per spettacoli o altre manifestazioni il Regolamento è chiaro, preciso e non dà adito a equivoci. Tutti sono tenuti a rispettarlo, non a caso siamo già al lavoro sulla questione dei circhi milanesi e di quelli che verranno in città in tournèe: perché ho ben chiaro che la qualità della vita che con il mio assessorato voglio tutelare non è solo quella delle persone, ma quella di tutti i “cittadini” milanesi, a due o quattro zampe che siano”.  
   
   
VDA: GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2011: OLTRE 8.800 PRESENZE  
 
Aosta, 28 settembre 2011 - L’assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, esprime soddisfazione per la grande partecipazione di pubblico alle iniziative organizzate in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2011” che si sono svolte sabato 24 e domenica 25 settembre, a cui l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta ha aderito come ogni anno. Promosse, su invito del Consiglio d’Europa, dal Ministero per le Attività e per i Beni Culturali, le “Giornate Europee del Patrimonio” hanno proposto la fruizione gratuita dei maggiori monumenti storici valdostani tra cui castelli, aree archeologiche e sedi espositive. Questi i numeri delle proposte promosse dall’Assessorato Istruzione e Cultura che hanno registrato un totale di 8.878 presenze così ripartiti: 3.499 ingressi ai castelli di Sarriod de La Tour a Saint-pierre, Sarre, Fénis, Issogne, Verrès, Castel Savoia a Gressoney-saint-jean, mentre 4.395 persone hanno visitato i siti archeologici del Teatro romano, Criptoportico forense, gli scavi di San Lorenzo, gli affreschi Ottoniani e il Chiostro di Sant’orso e la Villa romana della Consolata. Infine, 1.034 persone hanno potuto apprezzare le mostre organizzate dall’Assessorato. «I risultati significativi conseguiti dalle ‘Giornate Europee del Patrimonio’ - dichiara l’Assessore Laurent Viérin - testimoniano il sempre grande interesse dei cittadini per il patrimonio storico e artistico valdostano. La finalità di tali iniziative - prosegue l’Assessore - è di coinvolgere la comunità nel processo di tutela e di valorizzazione dei beni presenti sul territorio, cercando di far percepire il patrimonio culturale come patrimonio della comunità stessa e rendere fruibile nella maniera più ampia la totalità dei beni e l’immenso patrimonio archeologico e storico artistico della nostra Valle. Il patrimonio culturale è infatti un elemento costitutivo dell’identità del luogo ed espressione della comunità che ci vive e la sua conoscenza è condizione essenziale per la sua salvaguardia. La cultura deve inoltre essere resa accessibile a tutti, divulgandola ai più e non riservandola a pochi».  
   
   
CULTURA. FIRMATI IN REGIONE VENETO ACCORDI DI PROGRAMMA  
 
Venezia, 28 settembre 2011 - Il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato ieri a Palazzo Balbi ha firmato con gli enti locali numerosi accordi di programma in materia di cultura e spettacolo che prevedono un’assegnazione complessiva di finanziamenti per circa mezzo milione di euro. Zorzato ha sottolineato che anche l’atto di una firma collettiva come questo rappresenta una forma di economia di scala, in un momento di difficoltà per le finanze di tutti gli enti pubblici. Inoltre ha messo in evidenza come la Regione con questi accordi di programma dia riconoscimento alle amministrazioni locali che sanno fare sistema sul territorio. “Trova così valorizzazione – ha detto – il principio del lavorare insieme e di fare selezione delle progettualità per alzare l’asticella della qualità”. Particolare evidenza, sotto questo profilo, assume la collaborazione con le Province – ha fatto rilevare il vicepresidente veneto – nella realizzazione del progetto Reteventi Cultura Veneto. Zorzato ha sostenuto anche che cultura e turismo dovranno andare sempre più di pari passo. “La stessa proposta di candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019 – ha concluso - non può avere una valenza fine a se stessa, ma solo in ragione del progetto per il futuro che sapremo presentare”. Gli accordi firmati sono: l’Accordo di Programma con le sette amministrazioni provinciali per la promozione e la diffusione del progetto Reteventi Cultura Veneto 2011; l’Accordo di Programma con il Comune di Musile di Piave (Ve) per Musilestate 2011 e Vi Concorso musicale Internazionale “Musica Insieme”; l’Accordo di Programma con il Comune di Feltre (Bl) per Manifestazioni culturali anno 2011; l’Accordo di Programma con il Comune di Susegana (Tv) per Libri in cantina Ix edizione l’Accordo di Programma con il comune di Bagnoli di Sopra e altri 18 comuni in provincia di Padova per il progetto Rete culturale della Bassa Padovana, “Teatro a Bagnoli e dintorni”; l’Accordo di Programma con il Comune di Schio (Vi) per La cultura del Teatro a Schio;. L’accordo di Programma con il Comune di Portobuffolè (Tv) per Iniziative culturali su Gaia da Camino; l’Accordo di Programma con il Comune di Piove di Sacco e altri 8 comuni in provincia di Padova per il Festival dei casoni e delle acque; l’Accordo di Programma con i Comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Martellago, Mirano, Noale, Pianiga, Salzano, Scorzè, Spinea e Vigonovo (Ve) per A-utopie Luoghi, teatri e cultura per il futuro della comunità; l’Accordo di Programma con il Comune di Marostica (Vi) per Stagione musicale estiva “Marostica 2011”; l’Accordo di Programma con il Comune di Vittorio Veneto (Tv) per il Progetto “Cinema, musica, cultura a Vittorio Veneto”; l’Accordo di Programma con il Comune di Fratta Polesine (Ro) per Manifestazioni culturali a Villa Badoer; l’Accordo di Programma con il Comune di Adria (Ro) per Stagione di teatro, musica e balletto di Adria; l’Accordo di Programma con il Comune di Rovigo per il progetto Rovigo: incontri di spettacolo e cultura 2011; l’Accordo di Programma con il Comune di Verona per la Mostra Il Settecento a Verona. La nobiltà della pittura; l’Accordo di Programma con il Comune di Castelmassa (Ro) per Attività di spettacolo a Castelmassa 2011; l’Accordo di Programma con il Comune di Castelfranco Veneto (Tv) per la Mostra L’oro del Giorgione.  
   
   
UN TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER LA REALTÀ DI TORINO  
 
 Torino, 28 settembre 2011 - E’ stata dedicata alla cultura la prima riunione del tavolo interistituzionale per la realtà di Torino formato da Regione, Provincia e Comune. A parteciparvi il presidente della Regione, Roberto Cota, il presidente della Provincia, Antonio Saitta, il sindaco Piero Fassino, ed i tre assessori alla Cultura. “Questo è un momento in cui ci sono meno risorse pubbliche e quindi occorre spenderle bene, non disperdendole in mille rivoli e individuando delle priorità - ha dichiarato Cota - Per questo abbiamo deciso di mettere in campo un tavolo interistituzionale dove si intrecciano diverse competenze tra la Regione e gli altri due enti locali”. “Giocare in squadra - ha sottolineato Cota - funziona sempre. Potremmo chiamarla la ‘squadra Piemonte’. Ovviamente questa è una modalità di lavoro che io sto già mettendo in pratica non solo a Torino, ma con tutti gli altri enti locali”. Al termine dell´incontro l´assessore al Turismo e Sport, Alberto Cirio, ha annunciato che Provincia e Comune hanno confermato il sostegno ai World Master Games 20133. Dopo aver incassato questo appoggio il presidente Cota scriverà ad Imga, promotore dei Giochi, per rassicurare l´organizzazione sulle garanzie richieste.  
   
   
VAL - VOKALNA AKADEMIJA LJUBLJANA, VINCITORE DEL GRAND PRIX VALLEE D’AOSTE CONCOURS INTERNATIONAL DE CHANT CHORAL  
 
 Aosta, 28 settembre 2011 - L´assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d´Aosta e la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta comunicano che, sabato 24 settembre scorso, presso il Palais Saint-vincent, si è svolta serata conclusiva del Grand Prix Vallée d’Aoste – Concours international de chant choral. La giuria internazionale, presieduta da Filippo Maria Bressan e composta da Jacques Barbier, Giovanni Bonato, Francisco Grau Vegara e Eugeniusz Kus, ha assegnato la vittoria del Grand Prix Vallee D’aoste e il premio in palio di ottomila euro, al coro sloveno Val - Vokalna Akademija Ljubljana, diretto da Stojan Kuret per la perfetta “armonia di voci e l’equilibrio dei suoni”. Nelle prime due serate di giovedì 22 e venerdì 23 settembre si erano svolte le prove eliminatorie, che hanno visto esibirsi sul palco del Palais Saint-vincent i dieci cori selezionati in concorso e che hanno qualificato per la finale, oltre al gruppo vincitore, il Complesso Vocale di Nuoro, diretto da Franca Floris e il Coro città di Piazzola sul Brenta, diretto da Paolo Piana. «La Valle d’Aosta – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – ha da sempre manifestato e continua a dimostrare anche oggi un interesse speciale per il canto e la vocalità d’insieme, espressioni radicate nella storia di questa comunità e appartenenti ad una tradizione musicale ben viva e salda. Ed è con questo intendimento che abbiamo voluto creare in Valle d’Aosta la prima edizione del Grand Prix Vallée d’Aoste, una competizione di altissimo profilo artistico, con il fine di rafforzare il legame tra la Valle d’Aosta e la sua tradizione inserendola in un contesto più vasto, facendo diventare la nostra regione un luogo e un punto di riferimento, anche a livello internazionale, del panorama vocale e corale. L’iniziativa ha voluto inoltre essere un’occasione di crescita per i cori valdostani ma anche elemento di scambio e di crescita culturale della comunità ed un momento di promozione di Saint-vincent e dell’intera Valle d’Aosta.» «Tale iniziativa – dichiara il Presidente della Fondazione Istituto Musicale Luigi Bertschy – evidenzia l’importanza dell’attività corale nella nostra regione e offre alla realtà culturale valdostana l’opportunità di poter godere di esecuzioni corali di altissimo livello. Il Grand Prix Vallée d’Aoste è un evento che dimostra come le radici della nostra tradizione musicale risiedono in modo prioritario nella musica corale, oltre che in quella per banda, e nello stesso tempo rispecchia la volontà di far rivivere le tradizioni attraverso una loro continua attualizzazione e un’apertura internazionale.» Questi gli altri premi assegnati: Premio Speciale per la migliore elaborazione di un brano popolare valdostano Vocalia Consort, direttore Marco Berrini Brano: “La blonde” arrangiatore: Mauro Zuccante; Premio Per La Migliore Esecuzione Del Brano D’obbligo tratto dalla tradizione popolare valdostana “Le prisonnier” Vocalia Consort, direttore Marco Berrini; Premio Al Coro Italiano Con Miglior Punteggio Coro città di Piazzola sul Brenta, direttore Paolo Piana; Premio Del Pubblico Les notes Fleuries du Grand Paradis, direttore Ornella Manella. L’evento, organizzato dall’Assessorato Istruzione e Cultura in collaborazione con la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, il Casino de la Vallée, il Comune di Saint-vincent e l’Arcova - Associazione regionale cori Valle d’Aosta, ha lo scopo di dare vita ad una competizione vocale di alto profilo artistico e di diffondere in ambito internazionale alcune espressioni della musicalità valdostana.  
   
   
DOCUMENTARE I CENTO LINGUAGGI DEI BAMBINI LA MOSTRA SARÀ APERTA FINO AL 23 DICEMBRE A ROVERETO  
 
 Rovereto, 28 settembre 2011 - Fotografie dei bambini, per rielaborare, indagare e creare nuove realtà. Presso il Centro Formazione Insegnanti di Rovereto, fino al 23 dicembre a Palazzo Todeschi, è possibile visitare una mostra dedicata alla sperimentazione del linguaggio fotografico che ha coinvolto bambini e ragazzi dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado di Reggio Emilia, nonché alunni di alcune scuole internazionali (Colombia, Argentina, Brasile, Finlandia e altre). Fotografie che fanno sorridere e intenerire, ma anche sorprendere per le competenze dimostrate dagli autori, i quali donano sguardi diversi con cui rivedere le cose. Attraverso i loro scatti si ha il privilegio di soffermarci in una dimensione al contempo conosciuta e misteriosa qual è quella dell’infanzia. Al progetto sperimentale hanno partecipato bambini e ragazzi da 4 a 14 anni delle scuole di Reggio Emilia nonché di alcuni istituti internazionali. Dalle fotografie emerge una specie di ricco mappamondo in cui risultano forti le differenze culturali dei luoghi e insieme le somiglianze dello sguardo delle bambine e dei bambini sul mondo. Una ventata di aria fresca contro l’omologazione e le monoculture, dove si possono leggere i tratti leggeri di una cultura dell’infanzia internazionale: condividono tutti una grande passione per la bellezza, per i dettagli, i particolari. La mostra, promossa e voluta dal Centro Formazione e aggiornamento insegnanti di Rovereto è stata curata da Reggio Children e dall’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia: i materiali esposti tengono in stretta relazione la documentazione dei processi di apprendimento e la formazione dei docenti a sostegno di una scuola capace di alimentare la tensione educativa, lo sguardo solidale, la relazione con le cose e l’esperienza estetica. Inaugurata durante Educa, l´esposizione di fotografie al piano terra di palazzo Todeschi rimane aperta dal 26 settembre al 23 dicembre 2011, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30.  
   
   
PARMA: A PALAZZO GIORDANI LE OPERE DI ANNA VETTORI GIOVEDÌ L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “RELITTI”. ESPOSIZIONE, A INGRESSO LIBERO, FINO AL 22 OTTOBRE  
 
 Parma, 28 settembre 2011 – Oggetti recuperati che si trasformano in qualcosa d’altro, riacquistando un significato diverso. Questi i soggetti al centro delle opere dell’artista parmigiana Anna Vettori che saranno esposte a Palazzo Giordani nella mostra “Relitti”, promossa dalla Provincia nell’ambito della rassegna “Arte a Palazzo Giordani”. Come scrive la critica e curatrice della mostra Stefania Provinciali, si tratta di “frammenti trasformati in oggetti possibili, recuperati ad una vita “diversa”, fatta di piccole cose e proprio per questo di poesia. Il colore e la forma li nobilita, donano loro un significato “a parte”, senza tralasciare però la concretezza delle origini”. La mostra sarà inaugurata giovedì prossimo, 29 settembre, alle 18 a Palazzo Giordani (viale Martiri della Libertà, 15) alla presenza dell’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini, della pittrice Anna Vettori e della curatrice Stefania Provinciali. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile a partire dalle 18 di giovedì prossimo, e rimarrà aperta fino al 22 ottobre (dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 18.30 e il venerdì dalle 8 alle 17). Anna Vettori è nata a Parma e si è diplomata al Liceo d’Arte “Paolo Toschi”. Dopo aver seguito un corso di pubblicità a Bologna sotto la guida di Concetto Pozzati, ha lavorato per diversi anni nella grafica. Ha illustrato libri di poesie e racconti. Sue opere si trovano in chiese di Parma e provincia: San Giovanni Battista, San Paolo Apostolo, San Pellegrino, San Patrizio, San Michele dell’Arco, nella Pieve di Gaione, nel convento delle Clarisse di Lagrimone. Si è sempre dedicata anche alla pittura e sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. La sua lunga attività espositiva la vede impegnata dalla metà degli anni Ottanta.  
   
   
I ROMANI NELL´ALTA VAL VENOSTA  
 
Bolzano, 28 settembre 2011 - L´ufficio beni archeologici ed Istituto di archeologia dell’Università di Innsbruck collaborano in un progetto di studio sistematico dei reperti romani ritrovati negli scavi presso il maso “Pauli” a Malles in Val Venosta. I responsabili di progetto hanno effettuato il 23 settembre una visita al sito. Un controllo sistematico da parte dell’Ufficio beni archeologici della Provincia dei lavori di sbancamento per la posa di un nuovo sistema di irrigazione sulla Malser Haide, ha reso possibile l’individuazione di tre insediamenti di epoca romana a valle del lago Haider, presso Laudes come anche presso il maso Pauli a Malles. "Si tratta di un ritrovamento di particolare interesse ed importanza" sottolinea Catrin Marzoli, direttrice dell´Ufficio beni archeologici "in quanto i siti si trovano lungo la via Claudia Augusta, e costituiscono il primo ritrovamento di insediamenti di epoca romana nell’alta Val Venosta". Dall’importanza del ritrovamento è nata anche l’idea di intraprendere un progetto di ricerca in collaborazione con l’Università degli Studi di Innsbruck. Il progetto viene finanziato dalla Provincia dalla Ripartizione Diritto allo studio, università e ricerca scientifica. Il progetto di ricerca comune prevede uno studio sistematico dei reperti venuti alla luce ed inoltre due campagne di scavo archeologico presso il sito maso Pauli di Malles. Gli scavi, iniziati nel giugno 2011, hanno portato alla luce i resti di un edificio di epoca romana, una cosiddetta villa rustica. I reperti mobili recuperati documentano con chiarezza che l’edificio risale al I secolo d. C.. Agli inzi del Iii secolo la casa venne abbandonata temporaneamente per motivi oggi sconosciuti. Per il Iv secolo è documentata una continuità, seppure molto più modesta rispetto ai secoli antecedenti. Nel Primo Medioevo la casa, oramai caduta in rovina, venne usata come area cimiteriale. La notevole quantità di reperti, anche di ottima fattura, è costituita sopratutto da monete, fibule, recipienti in ceramica e pietra ollare. I frammenti della ceramica fine da mensa, la cosiddetta Terra Sigillata, presenti in gran numero, documentano contatti commerciali ad ampio raggio con l’ambito sudgallico. Nel progetto di ricerca scientifica archeologica sono coinvolti Leo Ardergassen, diretore della Ripartizione Beni culturali, Catrin Marzoli, direttrice dell’Ufficio beni archeologici, Hubert Steiner, responsabile di progetto per l’Ufficio beni archeologici, ed il prof. Gerald Grabherr dell’Istituto di archeologia dell’Università degli studi di Innsbruck.