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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
"CONFERENCE ON ELECTRONICS, TELECOMMUNICATIONS AND COMPUTERS"  
 
Lisbona, 28 settembre 2011 - Il 24 e 25 novembre 2011 si terrà a Lisbona, in Portogallo, un evento intitolato "Conference on electronics, telecommunications and computers" (Conferenza sull´elettronica, le telecomunicazioni e i computer). Lo scopo di questo evento sarà quello di fornire una piattaforma per gli ingegneri per divulgare e discutere i risultati delle loro ricerche attuali e anche per esplorare gli sviluppi recenti, le pratiche attuali e le tendenze future nel campo dell´elettronica, delle telecomunicazioni e dei computer. Il programma della conferenza prevede sessioni con relatori invitati e sessioni parallele con presentazioni orali, di poster e demo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Deetc.isel.pt/cetc11/    
   
   
PAVIA: OGGI ERASMUS WELCOME DAY  
 
Pavia, 28 settembre 2011. L´ufficio Mobilità studentesca dell´Università di Pavia organizza mercoledì 28 settembre il tradizionale “Erasmus welcome day”, il momento di benvenuto e accoglienza dedicata agli studenti stranieri che, grazie al programma Erasmus, hanno scelto di trascorrere a Pavia un periodo di studio. La manifestazione si apre alle ore 9.30 nel Cortile Sforzesco con l´ incontro con i gruppi e le associazioni studentesche, segue alle 9.45 in Aula Magna il workshop dal titolo "Opportunità di mobilità europea per studenti outgoing e incoming" che si conclude alle ore 12.00 con il saluto delle autorità accademiche e cittadine agli studenti stranieri. Nel pomeriggio, l’incontro con i delegati del programma Erasmus di tutte le facoltà. Non mancheranno occasioni che daranno la possibilità agli studenti stranieri in arrivo presso l´Ateneo pavese di prendere un primo contatto con la realtà universitaria e cittadina. L’università di Pavia ospita annualmente circa 200 studenti Erasmus. La comunità maggiore è sempre quella degli studenti spagnoli seguita da tedeschi, belgi, francesi e portoghesi. Negli ultimi anni è significativamente aumentato anche il numero degli studenti provenienti dal Belgio e dai paesi dell’est (Polonia, Romania, Turchia, Bulgaria).  
   
   
"EVOGAMES 2012"  
 
Malaga, 28 settembre 2011 - L´11 e 12 aprile 2012 avrà luogo a Malaga, in Spagna, un evento intitolato "Evogames 2012". I giochi sono ormai una parte significativa delle industrie finanziarie e di software, e sono diventati una parte importante della cultura popolare. Allo stesso tempo essi forniscono un eccellente laboratorio per una vasta gamma di metodi di intelligenza computazionale, tra cui il calcolo evolutivo, le reti neurali, i sistemi fuzzy, l´intelligenza dello sciame e l´apprendimento per differenza temporale. La conferenza si concentrerà sulle nuove tecniche di intelligenza computazionale e di ispirazione biologica che potrebbere avere un valore pratico per i giochi, per il miglioramento o il collaudo di algoritmi di intelligenza computazionale utilizzati nei giochi e per l´applicazione dei metodi/teorie derivati nei giochi di nuova creazione o già esistenti. I temi specifici riguarderanno tra l´altro: intelligenza computazionale nei videogiochi; avatar intelligenti e nuove forme di interazione dei giocatori; misurazione e ottimizzazione dell´esperienza dei giocatori; generazione di contenuti procedurale; avversari artificiali antropomorfi e modellazione emozionale; movimento autentico, controllo multi-agente credibile; metodi sperimentali per la valutazione dei giochi; verifica e evolutiva e debugging dei giochi; narrativa adattiva ed interattiva; giochi legati alle simulazioni sociali, economiche e finanziarie; giochi adattivi educativi, seri e/o sociali; intelligenza dei giochi generale; ricerca ad albero Monte Carlo (Monte-carlo tree search, Mcts). Per ulteriori informazioni, fare clic: http://evostar.Dei.uc.pt/2012/call-for-contributions/evoapplications/evogames/    
   
   
OSSERVATORIO, SOFTWARE E SITO WEB: TRE NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE DEL PORFIDO  
 
 Trento, 29 settembre 2011 - Un Osservatorio, con numeri e trend di mercato affidabili ed aggiornati. Un software, in grado di monitorare i costi di esercizio dell’azienda ottimizzando il prezzo di vendita del prodotto. Un sito web, per conoscere le diverse modalità di utilizzo delle pietre trentine, ma che consente di effettuare anche visite virtuali a singole aziende, di essere informati sulle novità legislative, di scaricare manuali di posa o consultare le schede tecniche di prodotto. Osservatorio, software e portale web sono le tre novità illustrate oggi, a Palazzo Roccabruna a Trento, da Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo e amministratore unico della Distretto del porfido e delle pietre trentine Srl e da Mariano Gianotti, presidente del Coordinamento. A due anni e poco più dalla sua costituzione, il Distretto del porfido e delle pietre trentine sta intensificando le iniziative a sostegno di un settore storico dell’economia trentina che tuttavia deve fare i contri con in periodo non facile per i bilanci aziendali. Innovazione di prodotto, design, nuove strategie di marketing, miglioramento dell’efficienza produttiva, integrazione tra le imprese i punti cardine sui quali lavorare, ribaditi dall’assessore Alessandro Olivi e contenuti negli “indirizzi” che la Provincia di Trento ha affidato allo stesso Distretto. «Il settore lapideo trentino sta vivendo un momento difficile – ha ribadito Alessandro Olivi, assessore all’Industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento – a causa di una congiuntura preesistente alla crisi globale che ha investito anche il Trentino dalla fine 2008. Gli ultimi dati segnalano inoltre una oggettiva difficoltà di questo comparto, a differenza di altri, nel riprendere il passo di crescita della domanda, dei fatturati e abbiamo segnali preoccupanti anche sul versante dell’occupazione. Per questo la Provincia ha deciso di monitorare in modo particolare questo settore, facendosi carico di alcune criticità strutturali, quali l’eccessiva frammentazione delle imprese, la scarsa caratterizzazione prodotto, un’insufficiente apertura ai mercati». «Accanto a queste debolezze – ha sottolineato Olivi - il settore presenta tuttavia margini di sviluppo ed opportunità da valorizzare. La via da seguire è quella indicata negli Atti di indirizzo approvati dalla Giunta provinciale a fine agosto ed ora affidati al Tavolo di Coordinamento, chiamato ad elaborare il “Programma di sviluppo del Distretto”. Quattro gli assi strategici: accrescere il valore a valle dei processi produttivi, attraverso strategie di marketing e di valorizzazione dei prodotti; migliorare l’efficienza mediante un costante impegno nell’innovazione delle tecnologie produttive; promuovere forme di integrazione tra le imprese; favorire l’apertura del mercato». E dopo l’intervento di Mariano Gianotti, presidente del Coordinamento di Distretto, come sempre estremamente chiaro e diretto («Chi pensa di vivere di rendita dal porfido e dalla pietra sbaglia di grosso. Non è più tempo di rendite di posizione. Il futuro è nel design, nell’innovazione, nei nuovi mercati come l’America, la Russia e l’Oriente») è toccato a Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo e amministratore unico della Distretto del porfido e delle pietre trentine Srl, società che è il “braccio operativo” del Distretto, il compito di illustrare i tre nuovi strumenti. Eccoli in dettaglio. “Osservatorio” del porfido e delle pietre trentine. «Va a colmare una lacuna da tempo evidente – ha ribadito Diego Laner – ossia la moltiplicazione di fonti e banche dati rendeva di fatto molto complesso avere a disposizione, in tempi rapidi, dati aggiornati ed affidabili sul comparto lapideo trentino e sui trend di mercato. L’indagine qualitativa e quantitativa promossa dal Distretto ha permesso di approfondire le diverse peculiarità del settore, costituendo al tempo stesso la base necessaria per elaborare strategie di sviluppo future. Informazioni e dati verranno ora monitorate ed aggiornate periodicamente e fornite con tempestività anzitutto alle aziende stesse». Entrando nel merito dei dati rilevati dall’indagine, questi confermano che il settore riveste un ruolo importante nel panorama economico provinciale. Sono 479 le imprese attive nel settore lapideo trentino (323 quelle del porfido), che danno lavoro a 3.446 addetti (1.965 nel porfido) e realizzano un fatturato complessivo annuo pari a 481,22 milioni di euro (235 dei quali imputabili al porfido). Fatturato che tuttavia è in forte calo negli ultimi anni, con una contrazione che dal 2007 al 2009 è stata pari al 6,3%, percentuale che sale al 29% se riferita al solo porfido nell’ultimo triennio 2007-2010. «Ma soprattutto – ha sottolineato Laner – abbiamo un fatturato per dipendente troppo basso, di 117 mila euro per addetto nelle imprese del settore nel suo complesso e di 113 mila euro per addetto nelle aziende del comparto porfido. Considerato che un lavoratore costa all’azienda circa 40 mila euro, è evidente quanto sia urgente aumentare in modo il valore aggiunto dei nostri prodotti investendo in tecnologia, acquistando nuovi macchinari per ammodernare le linee di produzione, trovando sistemi produttivi più efficienti, ideando nuovi prodotti di design e con lavorazioni ad alto valore aggiunto». Dall’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio emerge inoltre che il 29,3% del fatturato delle imprese lapidee deriva dall’esportazione: Germania ed Austria i paesi più rappresentativi. Per il porfido l’export rappresenta il 40,9% del fatturato. Dall’indagine qualitativa emerge altresì la volontà delle aziende di attuare processi di certificazione del prodotto, promozione e commercializzazione anche con modalità aggregative. “Progetto Software”. Il Distretto, con il supporto di Trentino Sviluppo, ha predisposto uno specifico software per la rilevazione dei costi di esercizio del settore del porfido. Strumento informatico già sperimentato nei primi mesi dell’anno da cinque aziende oggi menzionate per la loro disponibilità: Mattivi Carlo Srl (Baselga di Pinè), Euro Porfidi Spa (Lona Lases), Lorenzi Vito & C. Snc (Fornace), Porfidi Stenico Bruno Srl (Fornace), E.l.pa Srl (Albiano). La prova sul campo ha confermato come tale software possa contribuire in modo determinante in particolare nell’impostare il corretto prezzo di vendita del prodotto, con la conseguente possibilità di prevedere delle quote di costo da destinare ai futuri investimenti, attivando così un circolo virtuoso. La rilevazione puntuale dei costi di esercizio può altresì orientare le aziende verso ulteriori miglioramenti della qualità del prodotto ed una sostanziale valorizzazione della filiera produttiva. Sito Web. Accattivante nella grafica, bello da vedere, ma soprattutto estremamente concreto ed utile come si conviene ai tempi del web 2.0, il sito www.Pietretrentine.it è anzitutto uno strumento di lavoro pensato per le aziende trentine del settore lapideo. E’ articolato in diverse sottosezioni, che sviluppano le specificità normative, la qualità dei materiali trentini, le modalità di produzione, di lavorazione, di certificazione e di posa in opera dei vari prodotti, nonché altre caratteristiche utili agli operatori e ai potenziali utilizzatori. Il sito rappresenta inoltre un filo diretto privilegiato di comunicazione tra il Distretto ed i suoi stakeholders. Una piazza virtuale che garantisce inoltre massima visibilità alle aziende e alle costanti azioni tese a dare qualità al lavoro e ai prodotti realizzati. Il sito rappresenta ancora un momento formativo non solo per le aziende del settore, ma anche per tutti i potenziali utilizzatori che hanno ha disposizione le informazioni tecniche e i riferimenti necessari per l’utilizzo della pietra trentina con la conseguente valorizzazione della stessa.  
   
   
VITERBO - MARKETING E COMMERCIO ELETTRONICO, CORSO PER IMPRENDITRICI  
 
Viterbo, 28 settembre 2011 - Il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile di Viterbo della Camera di Commercio di Viterbo, in collaborazione con Bic Lazio, organizza una giornata di formazione su “Web marketing e commercio elettronico”, rivolta specificatamente alle donne della provincia di Viterbo. L’iniziativa, in programma per l’intera giornata di lunedì 24 ottobre 2011 presso la sede dell’Ente camerale, offre alle imprenditrici le conoscenze di base sui più moderni sistemi di marketing e commercio elettronico, per migliorare l’utilizzo del proprio sito internet aziendale. La partecipazione al corso è completamente gratuita e le iscrizioni dovranno essere effettuate on line tramite il sito www.Biclazio.it, all’interno della sezione “formazione” e poi cliccando in “Calendario corsi”, entro il 17 ottobre 2011. Per informazioni: Katia Santantonio, Segreteria Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile, tel. 0761234449-0761234449 / katia.Santantonio@vt.camcom.it  Dania Grani Bic Lazio Viterbo, tel. 0761326728 - d.Grani@biclazio.it    
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA PROGETTO PER ESPORTARE KNOW-HOW TECNOLOGICO NEI MERCATI EMERGENTI  
 
Roma, 28 settembre 2011 - Telecom Italia lancia il Global Partnerships Program, un’iniziativa che permetterà agli operatori di telecomunicazioni presenti nei mercati emergenti di avvalersi del know-how, dell’esperienza internazionale e delle tecnologie del Gruppo per accrescere efficienza e competitività e sviluppare il proprio business. Il progetto sarà presentato al Telecoms World Middle East, l’evento che riunisce i principali operatori di Tlc del Medio Oriente, in programma dal 3 al 6 ottobre a Dubai. Il Global Partnerships Program si rivolge, in particolare modo, alle compagnie estere di telefonia fissa e mobile e ai Mvno (Mobile Virtual Network Operator) attivi in Africa, Medio Oriente e Asia, oltre che in Sud America, dove il Gruppo Telecom Italia ha una consolidata presenza. Con l’avvio del Global Partnerships Program Telecom Italia entra nel mercato mondiale della consulenza rivolta alle società di telecomunicazioni con un approccio innovativo, fondato sul rapporto diretto tra gli operatori partner e le proprie strutture operative. La capacità di gestire le tecnologie, l’ampia esperienza del Gruppo in mercati maturi ed emergenti e gli asset infrastrutturali consentono a Telecom Italia di offrire un portafoglio di servizi in grado di rispondere alle diverse esigenze degli operatori. In particolare, l’iniziativa riguarda i seguenti ambiti: 4 reti di telefonia fissa e mobile, attraverso l’assistenza nella definizione dei piani tecnologici, nella progettazione, realizzazione e gestione di reti di ultima generazione (quali, per esempio, Lte e Xg-pon1) e nel miglioramento dell’efficienza e della qualità di quelle esistenti; 4 Information Technology, per l’ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi It attraverso il supporto nella progettazione, nella gestione e nell’outsourcing; innovazione e sperimentazione, attraverso la possibilità, per gli operatori che aderiscono all’iniziativa, di accedere ai laboratori di Telecom Italia per sviluppare i propri piani di innovazione ed effettuare test e collaudi di attrezzature, dispositivi e servizi; 4 Joint Operations and Projects, per consentire agli operatori partner di far leva sulle economie di scala di Telecom Italia e ridurre costi e time-to-market. Ulteriori informazioni sui servizi offerti sono disponibili sul sito gpp.Telecomitalia.com   
   
   
ASSTEL: GLI OPERATORI TELEFONICI NON CONSERVANO I CONTENUTI DELLE CHIAMATE E DEGLI SMS  
 
 Roma, 28 settembre 2011 – “E’ assolutamente infondato che i contenuti di chiamate e di sms inviati e ricevuti dai clienti siano conservati sui sistemi aziendali degli operatori telefonici”- è quanto afferma in una nota Asstel, l’associazione di Confindustria delle imprese della filiera delle Telecomunicazioni, smentendo l´informazione riportata da alcuni organi di stampa. “Per legge i gestori telefonici sono obbligati a conservare il solo elenco dei numeri telefonici che hanno inviato e ricevuto telefonate e sms – precisa l’Associazione – per un massimo di 24 mesi per le sole finalità di accertamento e repressione dei reati, ai sensi della normativa Comunitaria e del Codice della privacy. Solo ed esclusivamente su disposizione dell’autorità giudiziaria e solo dal momento dell´ordine del magistrato, l’operatore telefonico è tenuto a trasferire il testo degli sms in modalità criptata, ai punti di ascolto preposti dalle Procure della Repubblica, dove vengono successivamente decodificati e memorizzati direttamente dagli ufficiali di Polizia Giudiziaria. Quindi, anche in questo caso limitato, i contenuti di chiamate e sms inviati e ricevuti dai clienti non sono conservati dal gestore”. “Poiché tale informazione è falsa e gravemente lesiva della reputazione degli operatori di telecomunicazione, - conclude la nota - Asstel si riserva di difendere in ogni luogo l´immagine delle proprie aziende associate, qualora tale informazione venisse reiterata”.  
   
   
PROCLAMATI I VINCITORI DEL 23 ° CONCORSO EUROPEO PER GIOVANI SCIENZIATI  
 
Helsinki, 28 settembre 2011. Oggi in Finlandia Sono staticamente proclamati i Vincitori, provenienti dall´Irlanda, Dalla Svizzera e Dalla Lituania, della ventitreesima Edizione del Concorso per Giovani dell´Unione Europea scienziati. I Progetti Scientifici Vincitori del premio nia Settori dell´informatica , dell´ingegneria e della medicina Sono staticamente selezionati da Una giuria Internazionale tradi Gli 87 Progetti provenienti da 37 Paesi Che Sono staticamente Presentazi in This Evento durato 5 Giorni. I Secondi Premi Sono staticamente aggiudicati uno équipe di scienziati provenienti Dalla Germania, Dal Regno Unito e Dalla Bulgaria, mentre i Terzi Premi Sono staticamente attribuiti uno équipe di scienziati provenienti Dalla norvegia, Dalla Polonia e Dal Regno Unito. Un Progetto neozelandese Si E infine aggiudicato Onu Premio Speciale Internazionale. I Vincitori - Tutti di Età Inferiore ai 21 Anni - si spartiranno venire premio delle Nazioni Unite Importo complessivo di 51 500 euro. "I Giovani Ricercatori di Talento contribuiranno una sfida-forma al Nostro Futuro. Dobbiamo trovare Risposte Alle Più Grandi Sfide della Società sono i cambiamenti climatici, La Ricerca di Fonti di Energia Sostenibili, il sostentamento Alimentare nel Mondo e La Lotta Contro le Malattie. Incoraggio quindi I giovani uno di Seguire Una Carriera in di Ambito scientifico ea mantenere l´Europa ai Massimi Livelli Nel Campo della Ricerca e dell´Innovazione ", ha dichiarato Maire Geoghegan-quinn, commissaria per la Ricerca, l´Innovazione e la Scienza. La Cerimonia di premiazione Si E Svolta Nel salone delle Celebrazioni dell´Università di Helsinki. I Premi Sono staticamente Presentazi da Tapio Kosunen, sottosegretario di Stato Presso il Ministero dell´Istruzione e delle Scienze della Finlandia, da Anneli Pauli, Direttore generale aggiunto della Dg Ricerca e Innovazione e Dalla professoressa Maria Ana Viana-baptista, Presidente della giuria. La Kattilahalli, Una vecchia Centrale Elettrica destinata Oggi uno Progetti Culturali, ha ospitato negligenza Ultimi Giorni Più di 130 concorrenti provenienti da 37 Paesi Europei ed extraeuropei e da Una delle Europaa scuole. Dal 23 al 28 settembre Gli Studenti Hanno sottoposto 87 Progetti al vaglio di Una Giuria Internazionale presieduta Dalla professoressa Maria Ana Viana-baptista. I Progetti Presentazi, Che Si erano gia aggiudicati il Primo Premio nia rispettivi concorsi uno Livello Nazionale, coprivano un´ampia gamma di Settori Scientifici: Biologia, Chimica, Informatica, Scienze Sociali, Scienze Ambientali, Matematica, Scienze dei Materiali, Ingegneria e Medicina. I Progetti Semper Sono di ottimo Livello e molti degli Studenti Che Hanno partecipato Alle Passate edizioni Hanno Dato origine poi uno scoperte di grande Rilievo scientifico o Fondato Imprese per commercializzare le idée sviluppate Durante il concorso. Contesto: Il concorso dell´Unione europaea per Giovani scienziati was varato Dalla Commissione Europea allo scopo di incoraggiare la Cooperazione e lo tradi Scambio Giovani scienziati condividono Che Interessi e skills Simili, fornendo Loro l´Opportunità di Essere consigliati da alcuni dei Più importanti rappresentanti del Mondo scientifico in Europa. Il concorso e Volto uno incoraggiare i Giovani Che Si interessano alla Scienza uno perseguire Una Carriera in This Settore. Esso fa altera parte del Programma "Scienza Nella società" nell´ambito del Settimo Programma Quadro per la Ricerca (7 ° Pq). La Prima Edizione del concorso, svoltasi Nel 1989, ha visto la Partecipazione di 15 Paesi. All´edizione di quest´anno, la ventitreesima, Hanno partecipato 37 Paesi e Una delle Europaa scuole. Il concorso, Dalla prima Edizione annuncio Oggi, ha accolto 2 208 partecipanti (667 1 541 ragazze e ragazzi). Staticamente Sono distribuiti Più di 500 Premi! Per ulteriori Informazioni sul concorso dell´Unione europaea per Giovani scienziati, incluire Fotografie dei partecipanti, Progetti riusciti, dettagli biografici della giuria e la Descrizione di Tutti i Progetti, consultare il seguente sito internet: http://ec.Europa.eu/research/youngscientists/index_en.cfm    
   
   
GIOVANI E FORMAZIONE IN TEMPO DI CRISI, REGIONI EUROPEE A CONFRONTO  
 
Firenze, 28 settembre 2011 – Vengono da 22 regioni europee, dal sud della Spagna alla Scandinavia, dalla Gran Bretagna alla Polonia, per ritrovarsi a Firenze e celebrare così i dieci anni dell’associazioneEarlall (European association regions for lifelong learning), l’associazione nata nel 2001 per concretizzare, nei diversi paesi europei, azioni per favorire l’apprendimento per tutta la vita. Al centro dell’assemblea generale fiorentina di Earlall, che si terrà giovedì 29 settembre, dalle 9 in poi, i giovani e le politiche per potenziarne le opportunità di crescita culturale e professionale e la partecipazione al mercato del lavoro. Saranno affrontati temi come la formazione in tempi di crisi, l’e-learning, la mobilità europea, l’educazione degli adulti. Sarà un confronto interessante anche alla luce dell’attuale situazione economica e del confronto fra regioni con esperienze diverse e diversi livelli di crescita. Ci saranno, ad esempio, i rappresentanti del Baden Wurtemberg, la regione con il più alto tasso di occupazione d’Europa, del governo Basco, della regione svedese Vastra Gotaland, ma anche della contea di Vidin in Polonia, del Galles, della Bretagna. A presiedere l’associazione Earlall è l’assessore alle attività produttive, lavoro formazione Gianfranco Simoncini che giovedì farà gli onori di casa, a partire dalle 9, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10.  
   
   
SCUOLA: MODELLO ‘ROMA’ PIÙ APPREZZATO ALL’ESTERO CHE NELLA CAPITALE  
 
Roma, 28 settembre 2011 - «Il ‘Modello Roma’ a livello educativo sembra essere più apprezzato all’estero che nella nostra città». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, a margine dell’incontro avvenuto ieri in Assessorato con una Delegazione di 15 Direttori di Scuole dell’Infanzia provenienti da Seul. I delegati si sono poi recati nella scuola materna ‘La valletta incantata’, nel Xii Municipio, per incontrare gli insegnanti e conoscere il modello educativo della Capitale. «Questa - prosegue De Palo - è la seconda delegazione coreana che viene a farci visita. La scorsa settimana è stata la volta di un gruppo di docenti giapponesi. E abbiamo richieste simili da dirigenti educativi di Lettonia e Svezia. Dai semi si riconosce il frutto: per un futuro migliore di questo mondo un po’ in difficoltà dobbiamo tutti investire il più possibile sull’educazione dell’infanzia». «Sappiamo - aggiunge l’Assessore - quanto siano importanti, nel patto educativo tra scuola e istituzioni, la qualità dell’offerta e le capacità dei docenti. Per questo, la strategia di formazione e aggiornamento del personale educativo e scolastico di Roma Capitale è l’unica, tra quelle delle grandi città italiane, ad essere gestita interamente a livello centrale ed è quella con il maggior numero di operatori coinvolti, quasi 8 mila, e il più alto ammontare di ore di formazione, circa 200 mila. Come tutte le grandi città, anche la nostra ha alcuni problemi, ma l’ambito educativo - conclude De Palo - era e resta un fiore all’occhiello».  
   
   
REGIONE SARDEGNA VARA NUOVE BORSE DI STUDIO PER ALTA FORMAZIONE GIURIDICA, STANZIATI ULTERIORI 100 MILA EURO E AVVIATA COLLABORAZIONE CON TAR  
 
 Cagliari, 28 Settembre 2011 - "Saranno complessivamente cinquanta i giovani laureati in materie giuridiche che per potranno frequentare il tirocinio presso gli Uffici giudiziari della Sardegna e presso gli Uffici del Tribunale Amministrativo della Sardegna, e beneficiare, a tal fine, della borsa di studio dell´importo di 10.000,00 euro lordi". Ad annunciare l’iniziativa è il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Con legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (art. 9, comma 5) - aggiunge il presidente - al fine di favorire l´alta specializzazione giuridica, è stata stanziata una somma di euro 400.000 per il conferimento, anche per l’anno 2011, di borse di studio, da attribuire con la collaborazione degli Uffici giudiziari giudicanti di primo grado del distretto di Corte d´Appello della Sardegna a favore dei giovani laureati in giurisprudenza frequentanti il secondo anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le Università della Sardegna, o iscritti al Registro dei praticanti avvocati di uno degli ordini forensi della Regione per il secondo anno di pratica, ovvero ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle Università sarde". Con legge regionale 30 giugno 2011, n. 12 (art. 4, comma 24), è stato previsto un ulteriore stanziamento di euro 100.000 per il conferimento di borse di studio da attribuire anche con la collaborazione della Presidenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna. "Abbiamo voluto estendere e rafforzare un’iniziativa - spiega il presidente -, che ha visto, anche in virtù degli esiti positivi dei tirocini effettuati nell’annualità 2010, un significativo incremento del numero delle domande presentate dagli aventi titolo". (n. 154 domande presentate nel 2011; n. 81 domande presentate nel 2010) I tirocini saranno avviati a partire dal 30 settembre p.V. E si svolgeranno secondo quanto previsto dalle Convenzioni sottoscritte dalla Presidenza, dal Tribunale Ordinario di Cagliari e dal Tribunale Amministrativo della Sardegna. In particolare, i Tribunali promuoveranno la formazione specialistica dei tirocinanti attraverso l´affidamento degli stessi ad un magistrato affidatario, finalizzata all´approfondimento dei processi d´applicazione degli istituti di diritto sostanziale e processuale ai casi pratici, alla conoscenza delle attività connesse allo svolgimento dell´udienza, ai momenti di studio della controversia, all´elaborazione della decisione, alla redazione delle relative motivazioni e alla diffusione, attraverso la costruzione di un massimario della giurisprudenza del giudice e della sezione, degli orientamenti giurisprudenziali dell´Ufficio, contribuendo, in tal modo, a migliorare l´efficienza dell´attività degli Uffici giudiziari giudicanti.  
   
   
FVG: 300 MILA EURO ALLE SCUOLE PARITARIE  
 
Trieste, 28 settembre 2011 - La Regione ha stanziato il 23 settembre 300 mila euro a favore delle scuole paritarie cattoliche del Friuli Venezia Giulia. Il finanziamento è stato deciso dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, ed i contributi sono stati destinati a copertura delle attività promozionali, di coordinamento e di supporto amministrativo delle Federazioni Italiane Scuole Materne (Fism) e della Federazione degli Istituti di Attività Educative (Fidae) del Friuli Venezia Giulia. Il riparto dei fondi è stato fatto per il 25 per cento in parti uguali (15 mila euro a testa) tra tutte le Federazioni, mentre il restante 75 per cento è stato distribuito in proporzione al numero delle scuole affiliate a ciascuna Federazione. Con 69 scuole materne la Fism di Udine riceverà quindi in tutto 107.970 euro, mentre la Fism di Pordenone (58 scuole materne) avrà 93.142 euro, quella di Gorizia (5 scuole materne) riceverà 21.727 euro e quella di Trieste (15 scuole materne) avrà 35.205 euro. La Fidae del Friuli Venezia Giulia (20 istituti) riceverà dalla Regione 41.955 euro.  
   
   
DALL’UNIVERSITA’ AL LAVORO: STRUMENTI, PERCORSI E COMPETENZE PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO SI SVOLGERÀ PRESSO L’UNIVERSITÀ DI PAVIA, IL 29 SETTEMBRE, IL PROSSIMO INCONTRO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO ORGANIZZATO DALL’ATENEO E DA ACTL PER FAVORIRE L’INSERIMENTO DEI NEOLAUREATI NEL MERCATO DEL LAVORO  
 
 Pavia, 26 settembre 2011 – In cosa consiste realmente una professione? Quali attitudini è necessario avere? Quali competenze vanno maturate e quali i primi passi da percorrere entrare nel mondo del lavoro? Aiutare i laureandi e neolaureati a rispondere a queste domande è l’obiettivo del ciclo di convegni di orientamento al lavoro che Actl organizza in partnership con le principali università del territorio nazionale. Il prossimo incontro dal titolo “Stage: prepara il tuo futuro in azienda” si svolgerà il 29 settembre, alle 9.30, in partnership con l’Università degli Studi di Pavia, presso la sede dell’Ateneo (Palazzo Centrale, Corso Strada nuova 65 - Aula Foscolo). L’incontro si propone di offrire ai giovani informazioni pratiche e strumenti operativi e concreti per entrare nel mondo del lavoro. Saranno affrontati i temi dello stage, della stesura di un curriculum e di una lettera di accompagnamento efficaci e saranno offerti consigli ed indicazioni su come affrontare un colloquio di selezione individuale e di gruppo. Durante la mattinata gli studenti potranno quindi partecipare alla simulazione di un colloquio di gruppo, strumento usato sempre più dalle aziende strutturate per selezionare nuovi profili. L’incontro rappresenterà inoltre un’opportunità per i partecipanti per confrontarsi con i referenti di due importanti aziende Kpmg e Ceva Logistics che presenteranno le competenze necessarie per entrare in azienda le politiche di inserimento dei giovani, i percorsi di selezione e i percorsi di carriera. “Attraverso questi incontri presso le università italiane Actl si propone di offrire, direttamente presso gli atenei, ai laureandi e neolaureati informazioni e chiavi di lettura utili per porsi in maniera più consapevole di fronte alle scelte e alle opportunità per il loro futuro professionale e presentare ai giovani strumenti che possono aiutarli a fare un primo ingresso nel mondo del lavoro ”. Ha dichiarato Marina Verderajme, Presidente di Actl Il programma del convegno è consultabile sul sito www.Sportellostage.it/ Il prossimo incontro di orientamento sarà il 10 novembre presso L’università degli Studi di Modena e Reggio.  
   
   
BOLZANO: KASSLATTER MUR “BOOKSTART, UN’INIZIATIVA IMPORTANTE PER INCENTIVARE LA LETTURA”  
 
Bolzano, 28 settembre 2011 - Nel corso del convegno di ieri sui risultati della rilevazione Pisa 2009 l’assessora provinciale alla scuola e cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, ha sottolineato l’importanza del progetto “Bookstart: i bebè amano i libri” al quale hanno preso parte nel corso dei suoi cinque anni di attività oltre 20.000 famiglie altoatesine. L’assessora provinciale alla scuola e cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, ha sottolineato nel corso del convegno odierno sui risultati della rilevazione Pisa 2009 l’importante ruolo svolto dal progetto “Bookstart: i bebè amano i libri” che si prefigge di avvicinare precocemente i bambini alla lettura. Nel corso dei suoi cinque anni di attività il progetto ha coinvolto complessivamente oltre 20.000 famiglie altoatesine. L’iniziativa “Bookstart: i bebè amano i libri” è promossa dai Servizi giovani e dagli Uffici biblioteche di lingua tedesca ed italiana al fine di stimolare ed avvicinare sin dalla più tenera età i piccoli al libro, alla sua scoperta ed al contatto con questo importante strumento di apprendimento. I bebè amano osservare le figure e ascoltare la voce dei genitori durante la lettura. I piccoli percepiscono l’ambiente circostante con tutti i loro sensi e tutto ciò che vedono è per loro nuovo e interessante. Non appena i bimbi compiono 18 mesi alle famiglie viene recapitato un promemoria con cui possono ritirare il secondo cofanetto di libri nella biblioteca loro più vicina. La confezione di libri per le prime letture è dedicata ai bambini che si trovano nel primo e nel secondo anno di vita e contiene due libri illustrati cartonati, materiale illustrativo per i genitori, e varie proposte di lettura e consigli atti a promuovere l’apprendimento del linguaggio. L’assessora alla famiglia, Sabina Kasslatter Mur, ha espresso la propria soddisfazione per il successo ottenuto dall’iniziativa e per i positivi riscontri ricevuti dalle famiglie ed ha affermato che “Grazie all’iniziativa “Bookstart: i bebè amano i libri” siamo riusciti ad incentivare la lettura ed a sensibilizzare i genitori nei confronti di un avvicinamento precoce dei bambini al libro. Si tratta di un vero e proprio investimento nel futuro dei nostri piccoli tenuto conto che i primi anni di vita sono particolarmente importanti per stimolare le capacità linguistiche ed intellettuali dei bambini”. Per ulteriori informazioni riguardo a questa iniziativa gli interessati possono contattare il Servizio giovani, che ha sede in via Andreas Hofer, 18 a Bolzano tel. 0471 413376, E-mail: bookstart@provincia.Bz.it    
   
   
LIGURIA: INCREMENTATI I FINANZIAMENTI DEI VOUCHER PER L’ALTA FORMAZIONE. APPROVATE TUTTE LE RICHIESTE  
 
Genova, 28 Settembre 2011 - Sono passati da 1.550.000 euro a 1.873.508 i finanziamenti destinati dalla Giunta regionale ai voucher per la partecipazione ai corsi di alta formazione finanziati dal fondo sociale europeo. Lo ha stabilito la Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale al bilancio, formazione e istruzione, Pippo Rossetti che ha deciso di coprire totalmente le richieste pervenute. Le risorse sono destinate a disoccupati o inoccupati in possesso di un titolo di laurea e occupati e persone in cassa integrazione o in mobilità, purché in possesso di almeno un diploma di scuola secondaria superiore. Sul totale delle risorse disponibili 1.246.182 euro sono stati destinati ai soggetti occupati o in cassa integrazione e in mobilità e 627.326 euro a persone disoccupate o inoccupate. “Tenuto conto della natura sperimentale del progetto e della particolare situazione di crisi economica e sociale – spiega Pippo Rossetti, assessore alla formazione e al bilancio della Regione Liguria – la Giunta ha stabilito di approvare tutte le richieste risultate ammissibili per rinforzare la domanda formativa che rappresenta un’opportunità di lavoro”. A seguito dell’istruttoria effettuata sono risultate ammissibili 460 richieste di voucher di cui 317 relative a soggetti occupati in cassa integrazione e in mobilità e 143 presentate da persone disoccupate o inoccupate. Gli esiti dell’istruttoria saranno anticipati sul portale www.Altaformazioneinrete.it , in attesa della pubblicazione del 7 ottobre.  
   
   
IL MEETING "AIUTARE GLI INSEGNANTI PER AIUTARE GLI ALLIEVI" A ORISTANO  
 
Cagliari, 28 settembre 2011 - “Aiutare gli insegnanti per aiutare gli allievi”, questo il titolo del meeting di presentazione dei seminari sulla prevenzione dell´abuso e del maltrattamento in danno ai minori che si svolgerà sabato 1° ottobre 2011, dalle ore 9 alle 12,30, presso il liceo scientifico Mariano Iv d´Arborea, in via Messina a Oristano. L´iniziativa, promossa dalla Commissione regionale per le pari opportunità, nasce dalla constatazione dell´importanza di salvaguardare i bambini e le bambine dagli abusi sessuali, dalle violenze fisiche e dalle violenze psicologiche di cui possono diventare ignare vittime. Il progetto, prevede quattro seminari, articolati in due giornate ciascuno, che si svolgeranno a Cagliari il 13 e il 20 ottobre, Oristano il 10 e il 17 ottobre, Nuoro l’11 e il 18 ottobre e Sassari il 12 e il 19 ottobre. Possono partecipare al percorso formativo 200 docenti della scuola dell´infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Queste le finalità principali: fornire gli strumenti e le competenze essenziali, cognitive e emotive, per ascoltare il minore, in particolare se portatore di disagi e sofferenze; saper gestire la relazione educativa con i minori in difficoltà; saper riconoscere ed individuare le risorse disponibili per affrontare il problema dell´abuso e del maltrattamento.  
   
   
RETE REGIONALE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. A SANTORSO (VI) UN LABORATORIO PER LA SOSTENIBILITA’  
 
Venezia, 28 settembre 2011 - Un nuovo punto di riferimento per l’educazione ambientale in Veneto è stato inaugurato sabato scorso in provincia di Vicenza. Si tratta della sede del Laboratorio Territoriale Provinciale - Nodo In.f.e.a (Informazione Formazione Educazione Ambientale) di Vicenza che ha trovato collocazione nella ex casa del custode di Villa Rossi nel Comune di Santorso (Vicenza). La Rete Regionale In.f.e.a. È un progetto, avviato da Arpav e Regione del Veneto, con l’obiettivo di favorire e rafforzare le politiche di sviluppo delle attività di informazione, formazione ed educazione ambientale, attraverso il confronto tra i soggetti che operano sul territorio e la diffusione delle esperienze che dal territorio emergono, in un’ottica di sviluppo indirizzata sempre più alla sostenibilità. “L’ambiente – afferma Maurizio Conte, assessore alle politiche ambientali del Veneto – è un’eredità importante che lasciamo alle prossime generazioni, pertanto dobbiamo insegnare loro il rispetto per risorse che potrebbero essere alterate e irrimediabilmente compromesse da comportamenti inadeguati”. Il progetto si colloca all’interno di un disegno istituzionale che vede coinvolti lo Stato, le Regioni, le Province, gli Enti Locali e le Agenzie per l’Ambiente nella costruzione di un Sistema Nazionale dell’Informazione, Educazione e Formazione Ambientale, attraverso l’integrazione di sistemi regionali e provinciali. L’articolazione della Rete Regionale In.f.e.a. Prevede il coinvolgimento attivo della Regione in un’azione di programmazione finalizzata a promuovere, indirizzare, coordinare e monitorare le attività sul territorio, sulla base degli obiettivi comuni di livello nazionale e delle specificità regionali, nell’interesse di una crescita della sensibilità collettiva e attenzione al rispetto dell’ambiente. Ad Arpav invece è affidato il ruolo di Struttura Regionale di Coordinamento con funzioni di promozione, collaborazione, riferimento, orientamento, formazione e verifica a favore della molteplicità di soggetti che intendono confrontarsi, collegarsi e riferirsi al processo. L’altro livello è rappresentato dai Nodi Provinciali In.f.e.a. Che sono i soggetti deputati a progettare e realizzare interventi educativi in ambito provinciale secondo i programmi predisposti a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, assicurando la massima diffusione di informazioni e documentazione e rapportandosi con tutti i soggetti pubblici e privati del territorio provinciale. Infine vi è un livello locale a cui è deputata l’attuazione dei progetti In.f.e.a. Attraverso le strutture e gli strumenti presenti sul territorio come i Centri di Educazione Ambientale, Laboratori Territoriali, Centri di esperienza, Scuole ed Associazioni.  
   
   
INCENDI BOSCHIVI, IL BILANCIO DELLA CAMPAGNA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA 2011  
 
Bologna, 28 settembre 2011 - 54 incendi boschivi in Emilia-romagna dal 1° luglio all’11 settembre, data di chiusura della campagna regionale per la stagione estiva 2011. Si tratta di incendi che hanno interessato complessivamente circa 36 ettari di aree boscate. Sono i dati resi noti dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Demetrio Egidi, insieme al direttore regionale dei Vigili del fuoco, Giovanni Nanni, e al comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Giove. “Dal 2007 a oggi si è registrato un continuo calo di risorse: i trasferimenti statali relativi al Fondo nazionale per la lotta agli incendi boschivi si sono ridotti complessivamente del 50%, e in particolare del 20% annuo tra il 2007 e il 2009, del 10% tra il 2009 e il 2011”, ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo. “Ciò nonostante anche quest’anno non sono diminuiti né il livello né la capacità di intervento del sistema regionale di Protezione civile, grazie all’elevato grado di integrazione e al lavoro di tutte le sue componenti”. Il bilancio della campagna regionale anti incendi boschivi evidenzia un aumento del numero di incendi rispetto all’anno scorso, quando le piogge estive hanno contribuito al migliore risultato degli ultimi dieci anni (con 10 incendi e 16 ettari bruciati), e una diminuzione rispetto alle annate passate caratterizzate come quest’anno da estati siccitose (con il picco del 2007 quando ci furono con 85 incendi e 916 ettari di bosco bruciati). Il Corpo Forestale dello Stato sta ora provvedendo alla verifica e alla perimetrazione delle superfici per consentire ai Comuni di aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco. I numeri - L’organizzazione del sistema regionale di protezione civile ha potuto contare sull’impegno giornaliero del dispositivo ordinario di soccorso dei Vigili del Fuoco cui si sono aggiunte nel periodo dal 25 luglio al 28 agosto: 9 squadre dei Vigili del fuoco specializzate per gli incendi boschivi, 48 “pattuglie 1515” e 2 squadre di spegnimento del Corpo forestale dello Stato, 62 squadre del Volontariato di Protezione civile e personale di Province e Comuni, con il coordinamento della Sala operativa unificata permanente dell’Agenzia di Protezione civile. Quest’anno non si è verificata la necessità di richiedere al Centro Operativo Aereo Unificato l’intervento aereo nazionale e si sono, invece, utilizzati i mezzi presenti sul territorio regionale grazie alle convenzioni che l’Agenzia di Protezione civile ha stipulato con i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale dello Stato. Nel corso della campagna sono stati effettuati 8 interventi con l’elicottero Ab412 dei Vigili del Fuoco e 5 con l’elicottero Ab412 del Corpo Forestale dello Stato.  
   
   
SUCCESSO A MARATEA PER UN SEMINARIO DI DIRITTO AMBIENTALE DURANTE L’INCONTRO, ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO AMBIENTE DELLA REGIONE, SONO STATI APPROFONDITI I TEMI DELLA TUTELA PENALE DELL’AMBIENTE E DELLE RESPONSABILITÀ DELLE IMPRESE  
 
 Potenza, 28 settembre 2011 - Lo scorso 24 settembre ha riscosso un notevole apprezzamento a Maratea il seminario organizzato dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata sul decreto legislativo 121/2011, la nuova norma che introduce la responsabilità penale dell’impresa nei reati ambientali. I lavori, coordinati dal direttore generale del Dipartimento regionale all’Ambiente Donato Viggiano, sono stati organizzati in collaborazione con l’Osservatorio Ambiente e Legalità e con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro. La norma introduce nel codice penale nuovi reati tra cui quello di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto che si affiancano ai reati già previsti dal codice dell’ambiente e chiama le imprese, a rispondere degli illeciti penali ambientali. Novità più significativa è rappresentata dalla previsione di responsabilità delle persone giuridiche, in quanto la possibilità che l’impresa possa subire le conseguenze di una gestione volta alla compromissione dell’ambiente è destinata ad avere un impatto rilevante sui modelli di organizzazione, gestione e controllo. L’incontro, uno dei primi nello scenario nazionale, è stato un momento particolarmente propizio per discutere della nuova norma, oggetto di acceso dibattito da parte di quanti attendevano una maggiore efficacia punitiva, rispetto al quadro di tipo contravvenzionale. La debolezza punitiva – è stato evidenziato durante i lavori - non disconosce però la bontà della normativa che finalmente ammette un bilanciamento tra l’interesse ambientale e l’attività produttiva e che avrà indubbi risvolti sui modelli organizzativi, gestionali e di controllo degli enti. Al seminario, coordinato dal direttore generale del Dipartimento regionale all’Ambiente Donato Viggiano, sono intervenuti: Piero De Crescenzo, Presidente della I Sez. Penale dei Tribunale di Roma, Giorgio Fidelbo, Consigliere della Corte di Cassazione, Alessio Scarcella, Magistrato addetto al Massimario della Corte di Cassazione, Mauro Catenacci, Ordinario di Diritto Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma 3, Bruno Carbone, della segreteria dell’Organismo di Vigilanza Eni e Giacinto Santoro, direttore dell’Ufficio di Rappresentanza di Potenza, Total E&p Italia.  
   
   
PIANO FASCE FLUVIALI. REGIONE INCONTRA I SINDACI PROVINCE CAGLIARI E CARBONIA-IGLESIAS  
 
Cagliari, 28 Settembre 2011 - Ieri a Cagliari, nella sede della Provincia, l’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha dato il via alle conferenze preliminari sul Piano stralcio fasce fluviali. Inizia così la concertazione con le istituzioni territoriali per recepire eventuali osservazioni, in linea con quanto stabilito dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino. In particolare, l’esponente della Giunta regionale ha incontrato oggi i rappresentanti dei comuni delle province di Cagliari e Carbonia-iglesias, i quali hanno suggerito diverse indicazioni. "E´ fondamentale concertare il Piano con le amministrazioni locali - ha detto l´assessore Nonnis - attendiamo quindi l´importante contributo dei sindaci che, meglio di tutti, conoscono le problematiche del proprio territorio perché le affrontano quotidianamente. Dopodiché daremo seguito alle procedure di approvazione". "La Regione deve adottare questo strumento di tutela fondamentale - ha aggiunto - così come hanno fatto molte altre regioni italiane, per garantire la sicurezza delle persone e salvaguardare l´ambiente". Conclusa la fase di confronto, che prevede altri quattro incontri in tutta la Sardegna sino al 7 ottobre prossimo e terminato l’esame delle eventuali osservazioni circostanziate, previe correzioni, si darà seguito all’approvazione del Piano secondo l’articolo 9 della Legge regionale 19/2006. Il primo atto sarà l’adozione preliminare da parte del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino e la conseguente entrata in vigore delle misure di salvaguardia. Il Piano stralcio delle fasce fluviali è uno studio che definisce le aree di salvaguardia dei corsi d’acqua principali della Sardegna. È uno strumento obbligatorio per legge nel rispetto della Direttiva 2007/60/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio europeo del 23/10/2007, relative alla valutazione e alla gestione dei rischi da alluvioni. Norme poi recepite dal Decreto legislativo 23/02/2010 numero 49. Entro il 2013 il Piano dovrà essere reso operativo a pieno titolo, pena la procedura di infrazione dell’Unione europea, passando dalla localizzazione delle aree di pericolosità alla valutazione dei rischi, a salvaguardia della sicurezza idrogeologica dei territori e, prioritariamente, della vita umana. Calendario degli altri incontri: 28 settembre - ore 9.30, sala consiliare Provincia di Oristano, via Enrico Carboni: incontro comuni province Oristano e Medio Campidano. 6 Ottobre - ore 10.00, sala consiliare Provincia di Sassari, piazza Italia; - ore 16.00, sala consiliare Provincia di Olbia Tempio, via Nanni 43. 7 Ottobre - ore 10.00, sala consiliare Provincia di Nuoro, via Italia 22: incontro comuni province Nuoro e Ogliastra.  
   
   
AMBIENTE: FVG, AMMINISTRAZIONI E CITTADINI ATTORI PROGETTO LIFE  
 
Udine, 28 settembre 2011 - Le paludi calcaree in Friuli sono al centro di un intervento del Progetto comunitario Life 06Nat/it/000060 (Lifefriulifens), attraverso il quale la Regione ne sta curando il ripristino, la valorizzazione, la fruibilità. Questi i contenuti del convegno svoltosi a Udine, nell´auditorium dell´Amministrazione, organizzato dal servizio Caccia, Risorse Ittiche e Biodiversità. E che, come ha specificato il direttore, Marina Bortotto, intendeva trarre il bilancio dell´operazione di recupero di questa area essenziale per l´habitat della media pianura friulana. Un´operazione, ha detto, che si approssima alla conclusione degli interventi previsti. Si è trattato di recuperare quattro biotopi del Friuli centrale, denominati, tutti assieme: ´le risorgive ritrovate´. Si tratta, com´è stata definita, di una vera e propria cassaforte botanica. Nella quale vivono e si riproducono centinaia di specie vegetali a rischio, tipiche delle zone umide. Una decina di esse è a elevato rischio di estinzione. I biotopi recuperati sono: Paludi del Corno, nei comuni di Gonars e Porpetto; Risorgive di Virco, nei comuni di Bertiolo e Talmassons; Risorgive di Flambro, in comune di Talmassons; Torbiera selvote, in comune di Castions di Strada. La Regione sta provvedendo, ha precisato la Bortotto, alla conclusione degli interventi, avendo ottenuto dalla Ue una proroga sui ritardi dei lavori causati dalle condizioni meteo sfavorevoli. Mentre i Comuni interessati, Bertiolo, Castions di Strada, Gonars e Talmassons, hanno svolto un ruolo importante fin dall´avvio delle decisioni orientale alla salvaguardia dei biotopi considerati. Occorre provvedere ora a una divulgazione capillare di questo scrigno di tesori del mondo della natura, in quando si tratta di un patrimonio da far conoscere e da divulgare, e di un´attrattiva per l´area. Infine, è stato detto nella introduzione, entro breve sarà sottoposto all´approvazione della Giunta regionale il Piano di recupero delle risorgive, che aggiungerà un ulteriore tassello alla valorizzazione dell´habitat della pianura friulana. Che cosa sono i quattro biotopi considerati dal progetto Life, che rientra nell´ambito della direttiva comunitaria Natura 2000? Lo ha spiegato il sindaco di Talmassons, Pier Mauro Zanin, il quale ha seguito l´operazione fin dall´avvio, ed è intervenuto a nome dei colleghi delle altre tre amministrazioni civiche. Sono situate su un territorio di transizione tra le grave e la zona anticamente paludosa della bassa, bonificata nel periodo post bellico per dedicarla all´agricoltura. L´area palustre misurava circa 6 mila ettari. Mentre l´intervento di recupero attualmente considerato riguarda circa 200 ettari. Dall´operazione di bonifica furono risparmiati i mulini, e i canali e i bacini di approvvigionamento dell´acqua da far arrivare alle pale delle macine. Che erano le torbiere. Il progetto sulle torbiere calcaree in Friuli ha comportato una spesa complessiva di 2 milioni e 654 euro. Della quale, oltre 1 milione di euro cofinanziato dalla Ue. Le torbiere alcaline erano state abbandonate negli anni ´70, all´epoca della scomparsa delle piccole stalle a conduzione familiare che in precedenza utilizzavano lo strame prodotto dalle zone umide. L´abbandono degli sfalci e l´abbassamento della falda freatica avevano poi causato una modifica radicale della vegetazione. Mettendo a rischio specie vegetali di grande interesse comunitario, come la Armeria helodes, l´Erucastrum palustre e l´Euphrasia marchesetti. Il progetto ha comportato tra l´altro l´acquisizione di 24 ettari di habitat naturali e di 23 ha di terreni agricoli, il decespugliamento e lo sfalcio di 40 ha di torbiere e molinieti abbandonati, la rinaturazione di 20 ettari di superfice, la realizzazione di una serra attrezzata per riprodurre materiale vegetale riproduttivo (attualmente contiene 45 mila piante di 64 specie diverse). Il convegno si è articolato con una serie di interventi di carattere tecnico scientifico. Aperti da quello che è considerato un luminare della botanica, Livio Poldini, soffermatosi sulle aree umide della pianura veneto-friulana, integrate nel paesaggio. "Il recupero dei biotopi delle torbiere calcaree può rappresentare, in quanto un elemento di arricchimento per il territorio, uno strumento di crescita della comunità locale". Secondo l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, intervenuto a proposito del convegno ´Progetto Life, conservazione e ripristino di paludi calcaree in Friuli´, la collaborazione di tutti gli attori coinvolti consentirà all´area interessata di crescere, fruendo dello sviluppo di una forma di turismo sostenibile. "Che richiami - per Violino - in queste ´chicche´ della natura, appassionati, esperti, ma anche cittadini, giovani, ragazzi, bimbi, che potranno apprezzarvi i tesori valorizzati e implementare la conoscenza del mondo della natura". "Per imparare così - aggiunge - a meglio conoscerla e a rispettarla; per poterla meglio valorizzare, ma anche per saperne fruire". Violino mette in risalto il clima di concertazione nel quale è cresciuta la consapevolezza, nell´area interessata, della rilevanza del comprensorio sotto il profilo naturale. "Occorre ora - conclude - che amministrazioni locali e cittadini si facciano promotori della valorizzazione a scopi divulgativi e turistici".  
   
   
VERONA: AATO, 200MILA EURO PER ACQUEDOTTO E FOGNATURA A SALIZZOLE  
 
 Verona, 28 settembre 2011– Nuovo acquedotto e nuova fognatura a Salizzole: il Consiglio di Amministrazione di Aato Veronese ha approvato il 15 settembre scorso il progetto elaborato dalla società di gestione Acque Veronesi e che riguarderà proprio alcune vie del Comune di Salizzole. L’attenzione di Aato e di Acque Veronesi questa volta si concentra su alcuni importanti interventi previsti a Salizzole, che prevedono l’estensione della rete acquedotto e la fognatura in alcune vie del Comune, per un costo totale di 200mila euro. I lavori saranno finanziati per 100mila euro con il finanziamento regionale e per gli altri 100mila dalla società Acque Veronesi Scarl, che li realizzerà. Un intervento, questo, che rientra nella pianificazione di Piano d’Ambito risponde alle esigenze ambientali emerse sul territorio: “portare l’acqua nelle case di tutti e fare arrivare la fognatura dove manca”, come dissero all’unisono il Presidente di Aato Veronese Mauro Martelli e il Direttore Luciano Franchini in occasione della recente revisione del Piano d’Ambito. Ad oggi, infatti esiste una rete di fognatura in Via Rossini, ma è “mista”: raccoglie cioè sia i reflui che le acque piovane. Un altro stralcio di rete fognaria (più moderna, che separa quindi i due scarichi), si trova invece nella nuova lottizzazione realizzata in una delle traverse di via Rossini. In Via Pascoli, invece, c’è una rete di fognatura separata, ma non nell’ultimo tratto. Questa via è inoltre sprovvista di acquedotto, mentre via Rossini è servita solo parzialmente e le utenze, che ricorrono quindi a pozzi privati. L’intervento approvato da Aato Veronese prevede la realizzazione delle reti di fognatura e di acquedotto in via Rossini, via M.l.king e in Via Pascoli. La fognatura che sarà costruita sarà lunga circa 800 metri. Le opere di acquedotto permetteranno invece l’allacciamento alla nuova rete di circa 85 nuovi abitanti, 35 in Via Rossini e 50 in Via Pascoli e sarà lunga circa 470 metri. Sempre per quanto riguarda la fognatura, il progetto ha anche lo scopo di raccogliere i reflui di circa 100 persone (residenti nella vicina Bovolone), portandoli poi all’impianto di depurazione di Salizzole.  
   
   
AMBIENTE, COMPOSTAGGIO DOMESTICO, È BOOM IN LIGURIA  
 
Genova, 28 Settembre 2011 - Centinaia di liguri hanno aderito ai corsi per promuovere il compostaggio domestico grazie a una campagna della Regione Liguria rivolta a cittadini e scuole, in programma fino al marzo 2012 su tutto il territorio regionale. L’iniziativa, partita nel giugno scorso, è realizzata dai Centri di Educazione Ambientale (Cea) del Sistema Ligure, con il coordinamento di Arpal-crea e la collaborazione della Federazione regionale Ligure dei dottori agronomi e forestali. Hanno aderito all’iniziativa 86 comuni liguri, complessivamente i corsi avviati saranno una novantina. Ai primi appuntamenti dalla metà di giugno ai primi di luglio a Savignone, La Spezia, Sant’olcese, Serrà Riccò, Mignanego, Cairo Montenotte, Osiglia, Framura e Cicagna hanno partecipato oltre 300 persone. Prossime lezioni, tra la fine i settembre e metà ottobre. Nell’imperiese, sono in programma incontri a Airole, Apricale, Isolabona, Pigna, Rocchetta Nervina, fino ad Olivetta S. Michele. Nel savonese, a cura del Cea Riviera del Beigua si terrano a Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Borghetto S. Spirito, Celle, Pietra Ligure, Varazze. A Levante il Labter del Parco di Portofino terrà i corsi sulla pratica del compostaggio domestico a Bogliasco, Coreglia Ligure, S. Margherita e Zoagli. Il programma di incontri con la popolazione e con le scolaresche che aderiscono all’iniziativa si avvale di una sorta di “abbecedario” scientifico prodotto dagli agronomi liguri, un manuale tecnico intitolato “Dal compost nascono i fiori”. Dopo questa “tornata” rivota alla cittadinanza, che si chiuderà il 15 ottobre prossimo inizieranno i corsi per le scuole che ne faranno richiesta. Spiega Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria: “La pratica del compostaggio domestico sta vivendo un momento di grande diffusione e sviluppo in Liguria anche grazie ad azioni ed iniziative intraprese dalla Regione Liguria e dalle Province liguri negli ultimi anni. Oltre ad avere una importante valenza educativa verso comportamenti quotidiani orientati alla sostenibilità ambientale, il compostaggio “fatto in casa” assume rilievo particolare anche nelle strategie di organizzazione della gestione rifiuti perché consente di limitare lo smaltimento di rifiuto organico nelle discariche e conseguentemente diminuire i problemi gestionali quali la formazione di percolato e biogas”. La Regione Liguria dal 2005 ad oggi ha impiegato risorse pari a circa 1 milione di euro per la realizzazione del programma di autocompostaggio domestico. Sono 185 i Comuni liguri oggi coinvolti che hanno complessivamente distribuito circa 31.500 compostiere. 60 amministrazioni locali hanno regolamentato il compostaggio domestico applicando una riduzione della tassa comunale a vantaggio dei cittadini che lo praticano.  
   
   
SOSPESA L´ATTIVITÀ DELLA DISCARICA ITALCAVE DI TARANTO  
 
Bari, 28 settembre 2011 - L’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, comunica che “le competenti strutture regionali hanno provveduto a sospendere l’attività della discarica Italcave di Taranto”. “Tanto si è reso necessario in quanto, con riferimento all’atto di diffida formulato nei confronti dei gestori di tutte le discariche di rifiuti speciali della Regione Puglia volto a scongiurare ulteriori conferimenti di rifiuti non conformi alla normativa vigente provenienti dal ciclo dei rifiuti urbani prodotti nella Regione Campania, il gestore della Italcave spa ha comunicato di non intendere adempiere alle richieste formulate con la diffida dello scorso 23 settembre, relative alle indagini analitiche volte alla verifica delle condizioni previste dalla normativa vigente che prevede il divieto di conferimento in discarica di rifiuti contenenti diossine, furani, pcb e pop (inquinanti organici persistenti)”. Secondo Nicastro “nel corso dell’incontro tecnico che si è svolto lo scorso 23 settembre alla presenza dei rappresentanti degli Enti Locali e delle autorità di vigilanza e controllo è emerso che, allo stato, non possono escludersi rischi per la salute pubblica e per l’ambiente legati alla presenza di diossine, furani, inquinanti organici persistenti e pcb, nell’attuale gestione dei rifiuti provenienti dalla Campania con il codice Cer 19.12.12 nella quale i controlli dei parametri espressamente previsti dalla normativa sono omessi sia nella caratterizzazione di base sia nella verifica di conformità L’atto di sospensione si configura pertanto come un doveroso provvedimento di amministrazione attiva, con finalità precauzionali, volto a tutelare le matrici ambientali della Puglia e il diritto alla salute dei cittadini pugliesi”.  
   
   
RIFIUTI: SE FUSINA NE HA BISOGNO, SE LI CERCHI IN AMBITO REGIONALE VENETO  
 
Venezia, 28 settembre 2011 - “Abbiamo costruito nel Veneto un sistema di impianti di smaltimento che guarda ai rifiuti prodotti sul nostro territorio. Quindi se l’impianto di Fusina ha bisogno di un maggior quantitativo di rifiuti da trattare, se li deve cercare in ambito regionale e non certo a Napoli”. E’ quanto risponde l’assessore regionale alla politiche ambientali Maurizio Conte alla proposta lanciata a mezzo stampa dai responsabili del termovalorizzatore di Fusina, nel veneziano, di aprire le porte ai rifiuti di Napoli in considerazione del fatto che le quantità attualmente trattate sono inferiori alle potenzialità massime dell’impianto. “Il nostro obiettivo primario – aggiunge Conte – è quello di realizzare un sistema virtuoso, da allargare semmai oltre i confini provinciali, e rendere possibile ed effettiva una gestione che deve guardare ad un servizio di qualità ma anche garantire che quelli che sono gli investimenti che derivano – va ricordato – dalle tariffe che pagano i veneti, servano per il nostro servizio e non per quello dei napoletani che a loro volta devono attrezzarsi in maniera adeguata ed autonoma rispetto al loro fabbisogno”.