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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2014
UE: PER UN FUTURO PIÙ LUMINOSO, ACCENDIAMO IL SOLE…  
 
Bruxelles, 2 aprile 2014 - Coelux, l’innovativo progetto finanziato dalla Unione Europea, che riproduce nell’architettura indoor gli effetti fisici e ottici della luce in natura, simulando la diffusione e la trasmissione dei raggi solari attraverso l’atmosfera. Guida il progetto una Pmi italiana- Il progetto, fra i dodici progetti tecnologicamente innovativi presentati alla Innovation Convention del marzo 2014 a Bruxelles, è pronto a conquistare una quota dei 58 miliardi di euro del mercato mondiale dell’illuminotecnica. Immaginate di trovarvi seduti in una stanza senza finestre, ma con la sensazione che vi splenda in volto il sole: un’esperienza unica. Questo è ora possibile grazie a Coelux, progetto finanziato dall’Unione Europea che riproduce nell’architettura indoor gli effetti fisici e ottici della luce in natura, simulando la diffusione e la trasmissione dei raggi solari attraverso l’atmosfera. Un fenomeno di cui si è dimostrato l’effetto positivo sul comfort e sul benessere percepiti in ambienti chiusi e seminterrati. Attraverso l’integrazione della tecnologia Led a risparmio energetico di ultima generazione con un sofisticato sistema ottico che impiega materiali nanostrutturati, Coelux offre soluzioni per finestre high-tech, la cui innovazione non si limita alla potenziale rivoluzione nel settore dell’illuminazione e del design, ma si esprime anche attraverso la capacità di moltiplicare il benessere dei cittadini, dentro e fuori dai confini dell’Ue. "Con Coelux, il sole splende sempre e dovunque”, ha spiegato il Professor Paolo Di Trapani, coordinatore del progetto e fisico all’Università dell’Insubria a Como, le cui ricerche degli ultimi dieci anni puntavano proprio a ricreare la luce naturale. “Così come per la fragranza di un profumo o il colore del sole ai tropici, è difficile spiegare l’effetto benefico della percezione di spazio infinito prodotta da questa tecnologia. In effetti, le evidenze raccolte durante il progetto hanno dimostrato che persino i soggetti claustrofobici si sentono felici e rilassati quando esposti alla luce di Coelux nonostante una lunga e continuativa permanenza in una stanza senza finestre di pochi metri quadri”. La tecnologia è di proprietà della Coelux srl, una spinoff informatica dell’Università dell’Insubria. Una crescente consapevolezza dell’impatto della luce su salute e benessere. Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2015 Anno internazionale della luce per sensibilizzare il pubblico mondiale sull’influenza positiva della luce sulla salute e sul benessere. La luce solare diretta, artificiale o calda illumina e dà vita agli oggetti, rendendo gli spazi (domestici e pubblici) più interessanti e accoglienti. Il gioco di luci e ombre sottolinea volumi e forme e modifica le reazioni individuali e le interazioni con l’ambiente. La tecnologia di diffusione luminosa Coelux apporterà benefici a chi non è sufficientemente esposto alla luce solare. Concepita per il settore sanitario, può trovare tuttavia applicazione in ambito commerciale, alberghiero, museale, aeroportuale, oltre che nei trasporti metropolitani, nelle spa, nelle palestre, nei cinema, negli uffici e in ambienti produttivi industriali. Tutti coloro che lavorano o abitano in spazi sotto il livello stradale, sia per limitazioni di spazio sia a causa di condizioni climatiche estreme, come in Canada o negli Emirati Arabi Uniti, sono in grado di beneficiare ampiamente dall’adozione di questa tecnologia. Lo stesso dicasi di coloro che vivono a latitudini estreme, a poca distanza dall’Artide o dall’Antartide, e ricevono poca luce naturale per prolungati periodi dell’anno. Come funziona - Coelux associa tre elementi essenziali: · sistema Led di ultimissima generazione in grado di riprodurre lo spettro della luce solare, · ottiche sofisticate per ricreare la sensazione di distanza tra “cielo” e “sole”, · materiali nanocompositi, per replicare compiutamente, in pochi millimetri di spessore, i processi diffusivi di Rayleigh che avvengono nell´atmosfera. I tre elementi sono incorporati in una finestra high-tech, che offre una vasta gamma di opportunità e possibili ambientazioni in architetture indoor. Gli utenti possono scegliere fra le tre tipologie di luce impostabili su Coelux: nordica, mediterranea e tropicale. Sviluppo prodotto e commercializzazione - Al progetto di ricerca Coelux sono stati destinati 2,5 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea, nell’ambito del 7° Programma Quadro. Il Professor Di Trapani conferma che “i finanziamenti Ue si sono rivelati essenziali per permetterci di investire in ricerca e sviluppo e coprire i costi per le dimostrazioni, oltre che preziosissimi nel convincere altri investitori ad aderire e sostenerci. Incoraggiamo fortemente altre Pmi a presentare richiesta di fondi Ue, perché aprono a un ventaglio di possibilità”. La tecnologia Coelux, che sarà pronta per il lancio sul mercato a fine 2014, costituisce un’importante opportunità commerciale per i partner del progetto e per tutta la rete di imprese europee impegnate nella sua produzione, presentazione e implementazione. Il mercato mondiale dell’illuminotecnica è stimato intorno a 58 miliardi di euro: questa innovazione rivoluzionaria è ben posizionata per acquisirne una fetta, incrementando in misura esponenziale la competitività europea, creando posti di lavoro e contribuendo ancor più al benessere dei cittadini europei. Michael Jennings, portavoce del Commissario Europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn, ha dichiarato: “Molti aspetti della nostra vita – dall’energia ai trasporti, dalla medicina alla sicurezza alimentare, fino alla salute e al benessere – vengono migliorati e persino rivoluzionati dalle nanotecnologie. Coelux è un ottimo esempio di come la scienza possa trasformare un’idea semplice ma difficile da realizzare, come riprodurre la luce del sole, in una realtà. Ha indubbiamente un potenziale enorme se si pensa alla differenza che può fare nella vita di tutti”. Coelux: chi siamo Coelux è un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro di ricerca e sviluppo (Fp7) e selezionato dalla Commissione Europea tra le 12 tecnologie innovative presentate alla Innovation Convention nel marzo 2014 a Bruxelles. Coelux integra tre elementi fondamentali: un sistema Led di ultimissima generazione in grado di riprodurre le caratteristiche spettrali della luce solare, sistemi ottici sofisticati che trasmettono la sensazione di distanza tra cielo e sole e materiali nanocompositi, i quali, in pochi millimetri di spessore, ricreano compiutamente i processi diffusivi di Rayleigh nell’atmosfera. Tutti questi elementi si trovano incorporati in una finestra di alto contenuto tecnologico, che offre una vastissima gamma di opportunità e di soluzioni di design per gli spazi architettonici interni. Coelux nasce dalla collaborazione tra Coelux, depositaria del know-how illuminotecnico (It), Next Limit Technologies, proprietaria dei dispositivi di rendering fotorealistico Maxwell Render (Es) ed Ekspobalta, responsabile dell’installazione su vasta scala di Coelux in tutto il mondo (Lt), oltre che dei partner per la ricerca: Griffin Software Srl, (Ro), Eidgenössische Technische Hochschule (Ch), Bartenbach Gmbh, Aldrans (At) e Comonext Scpa (It). Per maggiori informazioni www.Coelux.com Informazioni sui finanziamenti europei per ricerca e innovazione - Il 1 gennaio l’Unione Europea ha lanciato un nuovo programma settennale di finanziamento per la ricerca e l’innovazione denominato Horizon 2020. Nel corso dei prossimi sette anni verranno investiti quasi 80 miliardi di euro in progetti di ricerca e innovazione a supporto della competitività europea e per ampliare le frontiere della conoscenza umana. Il budget di ricerca della Ue è dedicato principalmente al miglioramento della vita quotidiana in aree quali salute, ambiente, trasporti, alimentazione ed energia (per il dettaglio vedere la tavola successiva). Le partnership di ricerca nei settori farmaceutico, aerospaziale, automobilistico ed elettronico incoraggiano anche gli investimenti privati a supporto della crescita futura e la creazione di posti di lavoro che richiedono competenze elevate. Il programma Horizon 2020 porrà una attenzione ancora maggiore alla trasformazione di eccellenti idee in prodotti, processi e servizi pronti per essere immessi sul mercato.  
   
   
VARESE, PRESIDENTE HA FIRMATO L´ACCORDO PER PIAZZA DELLA REPUBBLICA  
 
Varese, 2 aprile 2014 - "A questo punto direi che possiamo guardare con ottimismo alla realizzazione in tempi rapidi di questa grande opera di recupero del centro di Varese. La riqualificazione di piazza Repubblica, la realizzazione del nuovo teatro e la risistemazione dell´area dell´ex collegio Sant´ambrogio rappresentano un´opera attesa a Varese da circa quarant´anni e la firma rappresenta un passo in avanti significativo, perché i tempi che ci siamo dati sono molto stretti". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il Comune di Varese - alla presenza del sindaco e del commissario della Provincia di Varese - in occasione della firma dell´Accordo di programma della riqualificazione di piazza Repubblica e dell´ex Caserma Garibaldi. Impegno Rilevante Della Regione - "E´ stato un lavoro molto importante. Siamo riusciti a reperire le risorse necessarie e a superare gli intoppi burocratici. C´è un impegno rilevante della Regione Lombardia - ha fatto notare il presidente della Giunta regionale -, che mette 15 milioni di euro del proprio Bilancio, mentre Comune e Provincia di Varese destinano rispettivamente 2 milioni e 1 milione. Il resto dell´intervento sarà coperto dal contributo dai privati, in un´azione di partenariato tra pubblico e privato". Piazza Sicura Con Nuova Caserma Polizia Locale - "Nel progetto della riqualificazione complessiva della piazza - ha concluso - è prevista anche la realizzazione di una struttura, dove adesso c´è il teatro Apollonio, in cui si trasferirà la Polizia locale, in modo tale da garantire un presidio costante e rendere la piazza ancora più sicura per chi vorrà viverla".  
   
   
BOLZANO: SGRAVI PER PRIMA CASA E IMPRESE: ILLUSTRATO IL DDL SULL’IMI  
 
Bolzano, 2 aprile 2014 - Consiglio dei Comuni, Consulta della famiglia, commercialisti, parti sociali: è ampio il coinvolgimento promosso dal presidente della Provincia Arno Kompatscher sul disegno di legge che istituisce l’imposta municipale sugli immobili Imi. Il 1° aprile si è tenuto a Bolzano l’incontro con le parti sociali. L´imi (Imposta municipale immobiliare), la nuova imposta sulla casa che in Alto Adige sostituirà Imu e Tasi, è stata varata dalla Giunta grazie alla nuova possibilità attribuita alla Provincia di intervenire in materia di tributi locali. Il relativo disegno di legge, alla cui stesura hanno peraltro già lavorato le parti interessate, è stato discusso con sindacati e mondo dell´economia dal presidente Arno Kompatscher, dall´assessore agli enti locali Arnold Schuler e dal presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer. Il presidente Kompatscher ha sintetizzato gli obiettivi dell´Imi per famiglie e imprese: "Riduzione del peso tributario, stabilità e chiarezza della norma, maggiore equità, semplificazione burocratica." Nell´incontro a Palazzo Widmann sono stati ricordati i contenuti fondamentali del tributo: l´Imi per la prima casa prevede la detrazione di un importo pari all´imposta dovuta per le abitazioni definite standard (categoria catastale A/2, classe 1 e 7 vani catastali), che quindi di fatto sono esenti. "Questo sistema garantisce un trattamento equo su tutto il territorio: infatti la detrazione non viene calcolata su un importo fisso uguale per tutti, bensì modulata in base ai differenti valori catastali nei Comuni", ha ricordato Kompatscher. In tal modo è possibile esentare le stesse tipologie di abitazioni sull´intero territorio, a prescindere dai valori catastali che appunto variano da Comune a Comune. La detrazione è inoltre confermata per tutte le abitazioni principali, in quanto sulle case che superano le dimensioni standard si paga l´Imi (lo 0,4%, senza possibilità di intervento dei Comuni) solo per la parte eccedente. A seguito delle detrazioni su tutte le abitazioni principali è previsto un mancato gettito di 35 milioni di euro e si dovrà provvedere a un riequilibrio con i Comuni in sede di accordo di finanza locale. Le altre abitazioni sono invece soggette all´aliquota ordinaria dello 0,76% con un margine di manovrabilità attribuito ai Comuni dello 0,5% in più o in meno. L´aliquota Imi sugli immobili produttivi è fissata allo 0,56% e potrà essere diminuita dai Comuni fino ad arrivare al limite minimo dello 0,1%: tali immobili potranno quindi beneficiare di una tassazione ridotta di un quarto rispetto all´Imu, che si traduce per il mondo economico in uno sgravio fiscale di almeno 20 milioni di euro. Una specifica aliquota dello 0,3% è introdotta per gli immobili adibiti ad agriturismo e affittacamere, mentre varie tipologie di fabbricati - tra cui le case di cura e di riposo accreditate, le nuove forme di assistenza abitativa per anziani - sono esentate dall´Imi. "Inoltre - ha ricordato l´assessore Schuler - per il cittadino diventa più semplice calcolare l´importo dovuto, in quanto sugli estratti catastali sarà indicato, in aggiunta alla rendita catastale, anche il valore catastale. Si potrà quindi verificare subito se il modulo inviato dal Comune corrisponda." Le osservazioni delle parti sociali confluiranno nel verbale della seduta, che sarà trasmesso alla Commissione legislativa e al Consiglio provinciale. Entro aprile è prevista l´approvazione della legge, nel frattempo si consiglia ai Caf di non calcolare la prima rata dell´Imu (e di conseguenza di non pagarla in anticipo).  
   
   
FVG, EDILIZIA AGEVOLATA: CONTRIBUTI PER ALTRE 531 DOMANDE  
 
Trieste, 2 aprile 2014 - La Regione, a fronte degli stanziamenti assegnati a fine 2013, ha dato disposizione a Banca Mediocredito di istruire altre 531 domande tra quelle presenti in lista di attesa per l´accesso ai contributi per l´edilizia agevolata. Con l´attribuzione di 878.000 euro quale contributo base annuo per 20 anni, cui si aggiunge l´importo di 1.901.000 euro quale maggiorazione una tantum, sono da oggi così coperte tutte le domande per il sostegno all´acquisto della prima casa ex legge regionale 6/2003 presentate fino al 30 aprile 2013. Banca Mediocredito invierà entro 15 giorni una lettera ai beneficiari con la richiesta dei documenti per la concessione del contributo.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COMMISSIONE PER I BILANCI APPROVA €3 MILIONI IN AIUTI AI LAVORATORI LICENZIATI IN ITALIA  
 
Bruxelles, 2 aprile 2014 - 1.218 lavoratori italiani dovrebbero ricevere il sostegno dell´Ue per cercare di tornare sul mercato del lavoro dopo aver perso il posto di lavoro. La commissione per i bilanci del Parlamento europeo ha approvato martedì circa € 3.000.000 dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. La decisione deve ancora essere approvata dal Parlamento nel suo insieme e dal Consiglio dei ministri. Meno domanda di televisori italiani - Il produttore televisivo italiano Vdc Technologies ha dovuto chiudere il suo stabilimento di Frosinone a causa della forte concorrenza proveniente dalla Cina. Questo ha portato al licenziamento forzato di 1.218 dipendenti di Vdc Technologies e di 54 di Cervino Technologies. Le autorità riceveranno € 3.010.985 per aiutare i 1.146 lavoratori che incontrano le maggiori difficoltà a trovare un nuovo lavoro. Un importo equivalente sarà assegnato dalle autorità italiane. Vdc Technologies e Cervino non sono le uniche aziende della regione Lazio che hanno subito gli effetti combinati della crisi economica e dei cambiamenti nei flussi commerciali globali. Sia l´attività economica sia l´occupazione sono diminuite a causa della globalizzazione, secondo quanto affermano le autorità italiane. La disoccupazione è in aumento (fino al 10,8% nel 2012 dal 8,5% nel 2009) e le esportazioni dei principali settori industriali della regione si stanno riducendo. La risoluzione è stata approvata con 22 voti favorevoli e 1 contrario. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) è stato creato per offrire un sostegno per i lavoratori colpiti dai cambiamenti strutturali nel commercio internazionale. I fondi approvati sono destinati a ricerca di nuovi impieghi, formazione e sovvenzioni per facilitare il reinserimento sul mercato del lavoro. Il limite annuale di finanziamento è fissato a €150 milioni. Il Parlamento voterà il provvedimento in sessione plenaria a Strasburgo, il 16 aprile. Il testo dovrà essere approvato anche dal Consiglio dei Ministri dell’Ue.  
   
   
ECONOMIA. ASSESSORE VENETO ALL’EXPORT INCONTRA IMPRENDITORI BRASILIANI RIO GRANDE DO SUL, A NOVE PER SCAMBI ECONOMICI  
 
Venezia, 2 aprile 2014 - Un gruppo di imprenditori brasiliani di origine veneta, provenienti dalla città di Carlos Barbosa, nello Stato del Rio Grande Do Sul, sono in questi giorni nel Veneto, dove resteranno fino al 5 aprile, per visitare e allacciare rapporti economici, con il supporto dall’Associazione Artigiani, dall’Api e dagli Industriali di Vicenza, con imprese che operano nel territorio in tutti i settori, dall’artigianato, alla meccanica, dalla ceramica al vino, dalla chimica all’agroindustria. La delegazione, guidata da Fabiano Ferrari Presidente dell´Aci, Associazione Commerciale ed Industriale di Carlos Barbosa, fa capo a Nove ed è in Veneto a seguito della viaggio intrapreso dal sindaco e da altri amministratori della città vicentina della ceramica nel gennaio scorso. Oggi gli industriali brasiliani sono stati ricevuti a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, dall’assessore all’internazionalizzazione e al commercio estero, con il quale hanno avuto un lungo e cordiale scambio di idee, con l’obiettivo di consolidare e accrescere i rapporti economici e commerciali già esistenti tra la Regione e lo Stato brasiliano e aprirne di nuovi, all’insegna di un rapporto istituzionale che il sindaco di Nove ha sintetizzato con le parole: “Nove sta a Carlos Barbosa come il Veneto sta a Rio Grande Do Sul”. E’ un impegno reciproco far crescere le rispettive comunità, ha detto in sostanza Finozzi, e le comuni radici venete sono un terreno di coltura ideale, perché l’interesse è non solo economico ma anche culturale, storico, turistico, formativo. Su questo si fonda del resto il saldo rapporto tra Veneto e Rio Grande do Sul, che si coniuga in molti settori con reciproca soddisfazione. Della delegazione brasiliana, accompagnata da Eliani Ines Lanzarini dell’Associazione Commercianti Industriali, fanno parte Armando Gusso, già Prefetto di Carlos Barbosa e gli imprenditori Antonio Fiorotto, Cristiano Carrer, Roberto Fontana, Roberta Fontana, Carlos Danieli, Airton Isoppo, Tiago Dalsin e Valter Misturini. Nove era rappresentata , oltre che dal sindaco, dal vicesindaco, dall’assessore alle attività produttive e da un consigliere  
   
   
START-UP ED ECOINNOVAZIONE IMPRESE, REGIONE UMBRIA INCREMENTA RISORSE BANDI  
 
Perugia, 2 aprile 2014 – La Giunta regionale dell´Umbria ha destinato 900mila euro per l´incremento della dotazione di due bandi, a sostegno delle start-up innovative e dell´ecoinnovazione delle imprese umbre, al fine di finanziare ulteriori progetti tra quelli risultati ammissibili ma inizialmente esclusi dai contributi per mancanza di risorse. L´obiettivo, spiegano dall´Assessorato regionale allo Sviluppo economico, in una fase di difficile congiuntura, è quello di sostenere le imprese che hanno partecipato ai bandi e che già si sono impegnate in termini finanziari e organizzativi per innovare produzioni e servizi e per innalzare il livello di tutela ambientale. I due bandi si collocano nel contesto del Programma regionale per la crescita, l´innovazione e la competitività del sistema produttivo regionale, a valere sulle risorse del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. Al momento dell´approvazione, la Giunta regionale si era riservata di incrementarne la dotazione finanziaria grazie alla disponibilità dei fondi comunitari. Per il bando a sostegno delle start up innovative, una delle misure finalizzate a facilitare l´innovazione e l´applicazione alle attività produttive degli esiti di attività di ricerca e sviluppo e di brevettazione, con un finanziamento iniziale di 1 milione di euro, al 31 dicembre 2013, data di chiusura del bando, sono state presentate 21 richieste di agevolazione. Vista la qualità dei progetti e la volontà di favorire la creazione di nuove imprese innovative, la Giunta regionale ha disposto di assegnare al bando altri 300mila euro, autorizzando anche gli ulteriori scorrimenti della graduatoria nel caso di economie. La graduatoria del secondo bando, a sostegno degli investimenti per la riduzione delle ricadute ambientali connesse ai processi produttivi, il risparmio idrico, la riduzione o il riuso degli scarti di processo, potrà trovare interamente copertura finanziaria grazie all´assegnazione di ulteriori 600mila euro. La dotazione iniziale di 2 milioni di euro aveva consentito il finanziamento di 19 interventi su 27 dichiarati ammissibili. Con il nuovo finanziamento, la Regione Umbria utilizza tutte le risorse destinate all´attività a3 dell´Asse I "Innovazione ed Economia della conoscenza" del "Por Fesr", al quale sono assegnate il 46,5 per cento delle risorse complessive; si incrementa così ulteriormente la capacità di spesa dell´Asse, già attestata intorno al 58 per cento di quella complessivamente certificata, con il superamento degli obiettivi attesi di spesa fissati.  
   
   
LE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO A RENZI: “IL GOVERNO CI SOSTENGA. CON NOI L’EXPORT DECOLLA”E IL MINISTERO PROMETTE “RISORSE CRESCENTI”  
 
Milano, 2 aprile 2014 - “Renzi, l’Italia che esporta chiede un nuovo modo di fare promozione, che metta insieme ‘il Sistema–paese’ con l’enorme potenziale delle comunità di affari nel mondo, l’Ice con l’azione delle Camere di commercio italiane all’estero. E poiché i contributi che il governo fa arrivare nelle nostre 81 Camere attive in 55 Paesi del mondo vengono spesi benissimo, chiediamo che non ci vengano tolti ma anzi, semmai, incrementati”: questo, in estrema sintesi, il pensiero di Leonardo Simonelli, presidente di Assocamerestero, l’Associazione che riunisce e rappresenta appunto queste libere associazioni di imprenditori italiani od oriundi nel mondo, che si sostengono per circa il 90% con risorse proprie e rappresentano già oggi una valida integrazione alla rete dell’Ice per far fronte alle esigenze di chi esporta. “Io credo che le Camere di commercio italiane all’estero non avranno minori risorse, ma anzi risorse crescenti, in un contesto di spesa pubblica decrescente”, ha risposto Giuseppe Tripoli, direttore generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi presso il Ministero dello Sviluppo economico. Lo scambio di battute è avvenuto ieri sera, alla Fondazione Mattei, dove si è riunito per la prima volta il neonato “advisory board” di Assocamerestero, in cui siede tra l’altro il presidente dell’Eni Giuseppe Recchi. Il board ha preso in esame uno studio sulle prospettive dell’export elaborato in collaborazione con il professor Carlo Alberto Pratesi, dell’Università Roma Tre. Le cifre del nostro export sono impressionanti, nonostante la crisi degli ultimi anni e il gap di competitività: 85 miliardi di euro di avanzo con l’estero delle produzioni tipiche, tassi di incremento dell’export secondi solo alla Germania negli ultimi tre anni, costante crescita dal 2010 (fino a raggiungere il 25%) dell´export sul pil: questi i numeri dell’Italia che conquista i mercati esteri. Ma il made in Italy ha cambiato pelle negli ultimi anni – è stato rilevato nel corso dell’advisory board - e oggi ci accorgiamo che non esiste un solo “made in Italy” e che magari il prodotto originale potrebbe avvantaggiarsi anche del cosiddetto “Italian sounding”. Il made in Italy non è solo “amusement” ma soprattutto grande capacità di produrre e offrire soluzioni personalizzate, innovative ed efficienti per i consumatori le imprese estere, come dimostra il fortissimo incremento delle vendite della meccanica strumentale, il cui attivo arriva quasi a toccare i 50 miliardi di euro nel 2013 (ben il 58% del surplus extra-energetico). In quest’ottica, Assocamerestero – l’Associazione delle 81 Camere di Commercio Italiane all’Estero presenti in 55 Paesi e di Unioncamere – grazie al contributo di 20 imprenditori del made in Italy appartenenti a importanti aziende del manifatturiero, dei servizi e della finanza – ha voluto dare il suo punto di vista ai rappresentanti del mondo delle istituzioni indirizzando il suo messaggio al presidente del Consiglio. La politica del “one fits all” non paga sul mercato globale, il consolidamento della presenza italiana passa per chi “vuole fare l’italiano”, ama i prodotti “fatti all’italiana”, in sintesi gli Italy followers (o italici), una comunità che, se stimolata, è una risorsa di nuovo business. Questo significa lavorare sull’immaginario, ma anche sui fatti e su quello che l’Italia offre in termini di prodotti, di servizi, di know-how. Soluzioni personalizzate e creative richiedono politiche promozionali per valorizzare le diverse competenze di ciascun soggetto e favorire la mediazione con gusti e culture dei mercati esteri. È sulla domanda di Italia e non sull’offerta di Italia che si deve costruire un nuovo modo di promuovere il nostro Paese nel mondo. È questo il lavoro nelle corde delle reti italiane nel mondo, di quelle comunità d’affari che possono veicolare un nuovo concetto di “made by” piuttosto che di “made in” Italy. Comunità di cui fanno parte i 1.300 amministratori-imprenditori delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) e che sono un importante fattore di diffusione presso le altre imprese del nuovo volto del prodotto italiano. E da qui il messaggio al Governo: non servono più risorse per la promozione nel mondo, ma una loro diversa organizzazione, valorizzando le specificità di ciascun soggetto, coinvolgendo le imprese e il mercato nelle iniziative, come attori ma anche come contributori di risorse, facendo crescere il peculiare ruolo delle Ccie, cui i loro stessi “utenti”, le imprese, riconoscono un valore continuando a investire.  
   
   
PERUGIA - SEGNALI DI MIGLIORAMENTO PER IL MANIFATTURIERO  
 
 Perugia, 2 aprile 2014 - Il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha presentato i risultati dell’Osservatorio Congiunturale sul Manifatturiero e il Commercio per il quarto trimestre del 2013 e le attese per il primo trimestre del 2014. “L’ultimo trimestre del 2013 ha portato segni di miglioramento più consistenti e diffusi nei diversi comparti del manifatturiero perugino. La produzione rimane in campo positivo, anche se il valore della variazione appare di entità modesta. Cresce il Fatturato, che registra un incremento speculare alla flessione del precedente trimestre. Si consolida l’andamento degli Ordinativi e finalmente la variazione tendenziale passa in campo positivo”. “Segni contrastanti provengono dall’artigianato - prosegue Mencaroni - Nel quarto trimestre 2013 la produzione dell’artigianato attenua di poco la flessione e gli ordinativi fanno meglio, pur rimanendo in campo negativo; all’opposto il fatturato peggiora, accelerando la flessione. La produzione su base annua registra una variazione tendenziale del -2,4% a fronte del -2,8% dello scorso trimestre. Il Fatturato segna un -3,3% tendenziale, ancora negativo e in peggioramento rispetto al precedente dato (-1,3%). Gli ordinativi, invece, migliorano decisamente sfiorando il segno positivo: -0,6%, a fronte del precedente -4,2%. Anche nel quarto trimestre 2013 registriamo una contrazione dei consumi, ma si attenua la caduta delle vendite del commercio nella provincia di Perugia, con la variazione tendenziale delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2012 pari a -1,6%, la metà rispetto al precedente –3,1% osservato nel trimestre precedente”. “Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle imprese del commercio al dettaglio, sia di prodotti alimentari che di prodotti non alimentari. La variazione delle vendite della grande distribuzione nell’ultimo trimestre del 2013, invece - conclude Mencaroni - è passata in campo positivo, ma con un valore contenuto, che non è stato in grado di compensare l’andamento negativo del commercio al dettaglio”.  
   
   
FVG: 11 MLN EURO PER SOSTEGNO INVESTIMENTI IMPRESE  
 
Trieste, 2 aprile 2014 - La Regione continua a sostenere lo sviluppo delle imprese del Friuli Venezia Giulia, destinando 10.938.951,39 euro dal Fondo Incentivi al finanziamento di una serie di canali contributivi per spese di investimento. In particolare, una delibera proposta dal vicepresidente Sergio Bolzonello ed approvata dalla Giunta regionale affida, per successiva assegnazione alle aziende, 1,5 milioni alle Camere di Commercio, 4,5 ai Congafi, 1,5 al Fondo Cata, 1,2 al Cat commercio elettronico, 200mila ai programmi annuali di settore della Commissione regionale artigianato e 2.038.951,39 alla ricerca applicata sull´innovazione tecnologica.  
   
   
TECNOLOGIE E PRODOTTI PER L’INDUSTRIA: SICUREZZA FA RIMA CON EFFICIENZA E RISPARMIO TANTE OCCASIONI DI FINANZIAMENTO E LE AGEVOLAZIONI FISCALI DISPONIBILI  
 
Milano, 2 aprile 2014 - “Un nuovo inizio per la manifattura italiana sembra possibile, finalmente! - afferma Pietro Almici, Presidente di Aisem, l’Associazione che riunisce i produttori di Sistemi per il sollevamento, la movimentazione e i carrelli industriali, federata ad Anima/confindustria - Le aziende hanno la grande opportunità di rinnovare il proprio parco tecnologico usufruendo di strumenti finanziari e fiscali di grande impatto: dalla Nuova Legge Sabatini, alla quale da ieri le imprese possono accedere, al bando Inail in scadenza il prossimo 8 aprile che mette a disposizione 400 milioni di euro per la sostituzione di macchinari che consentano di migliorare lo standard di sicurezza in azienda. Macchinari adeguati alle effettive esigenze e ai livelli di utilizzo attuali consentono ottimizzazioni importanti - conclude Almici - Indicativamente possiamo dire che a parità di cost of ownership è possibile ottenere un miglioramento di efficienza complessiva pari al 20%. Un incremento non banale soprattutto se ottenuto grazie ad agevolazioni da cogliere al volo, anche perché non sappiamo se nel prossimo futuro saranno riproposte.” Il nuovo costa meno: Efficienza Aziendale =+20% Meno costi di Manutenzione => grazie agli elevatissimi standard di sicurezza e qualità dei nuovi prodotti Meno costi per l’energia => grazie a prodotti più efficienti anche dal punto di vista energetico Più Performance => grazie all’innovazione dei prodotti e a una miglior efficienza apportata all’intera gestione aziendale  
   
   
LOMBARDIA. FONDI PER AUMENTARE SOCIALITÀ IN QUARTIERI ERP  
 
Milano, 2 aprile 2014 - Su proposta dell´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, la Giunta regionale ha approvato una delibera che stanzia 733mila euro per avviare la sperimentazione di nuovi modelli di gestione sociale negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Nuovi Momenti Di Aggregazione - "In pratica - spiega l´assessore - finanzieremo progetti che consentano di accrescere la socialità e i momenti di aggregazione fra gli inquilini della case popolari. L´esperienza maturata nei Contratti di quartiere ha fatto emergere con evidenza quanto iniziative di questo tipo aiutino sia chi gestisce il patrimonio immobiliare, sia chi lì ci vive". Si Parte Dalle Zone Più Difficili - Potranno presentare domanda di finanziamento Enti e soggetti che attueranno i progetti nei comuni a ´fabbisogno acuto´ (Milano); ´critico´ (Assago, Baranzate, Bresso, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Cusano Milanino, Nova Milanese, Rozzano, Sesto San Giovanni) e ´da capoluogo´ (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese). Le Linee Di Intervento - Il bando delinea 5 linee di intervento. I progetti dovranno sviluppare attività riferibili ad almeno due di esse: 1) Promozione della rappresentanza: ossia sostegno all´azione degli Enti gestori nei processi di responsabilizzazione e informazione dei cittadini utenti. 2) Organizzazione dell´intermediazione: vale a dire sostegno alla promozione e allo sviluppo di nuove forme organizzative per gestire meglio l´intermediazione tra inquilini e proprietà, attraverso l´inserimento di nuove figure dedicate. 3) Promozione dell´autogestione: l´obiettivo è incentivare e ampliare l´autorganizzazione degli inquilini, come opportunità per migliorare la propria condizione. In questo modo, da soggetti passivi fruitori di un servizio, gli inquilini diventano attori consapevoli e responsabili della qualità del proprio abitare. 4) Contrasto alla morosità incolpevole: si tratta di un´azione volta a sostenere interventi per contrastare il fenomeno della morosità incolpevole, tramite integrazione con percorsi di reinserimento professionale e strumenti di politiche attive del lavoro; attivazione di prestazioni di tipo accessorio da affidare ai cittadini residenti in alloggi sociali e la diffusione di una cultura preventiva. 5) Contrasto al disagio sociale: vale a dire promuovere un´azione conoscitiva dell´inquilinato, attuando percorsi utili a prevenire processi disgregativi e di disagio sociale, Attraverso un diverso approccio da parte del gestore sociale, si potrà sperimentare la possibilità di costruire o rafforzare la presenza nei quartieri di luoghi come i "Laboratori sociali": punti di vera e propria presa in carico di situazioni di fragilità.  
   
   
TORINO - LA MECCANICA PIEMONTESE TRA EUROPA E STATI UNITI  
 
Torino, 2 aprile 2014 - Dal 7 all’11 aprile doppio appuntamento per l’auto e l’automazione industriale piemontese: 16 aziende espongono all’Hannovermesse, salone internazionale leader per le tecnologie industriali. Il Piemonte è inoltre presente al Sae World Congress di Detroit, evento internazionale di massimo rilievo per il primo impianto e l´ingegnerizzazione dell’auto. Le iniziative rientrato in due Progetti Integrati di Filiera (Pif): nel primo caso Into Mech, nel secondo From Concept to Car, gestiti dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte e Cdc del Piemonte. "Eventi come questi sono molto importanti per le nostre imprese: al Sae infatti convergono i migliori talenti nel campo dell´ingegneria autoveicolistica mondiale, mentre ad Hannovermesse si raduna l’universo delle tecnologie industriali, dalle più tradizionali alle più innovative – dichiara Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte - Due meeting all’interno dei quali il nostro sistema può porsi da protagonista, per questo vi sosteniamo con forza la partecipazione regionale attraverso il Piano per l’Internazionalizzazione”. “Da più di 30 anni Torino e il Piemonte sono protagonisti al Sae con un ampio bagaglio di competenze nell’ambito di tutte le scienze collegate alla ricerca dell’efficienza energetica per una mobilità sempre più sostenibile – commenta Alessandro Barberis, presidente della Cdc di Torino -. Il congresso, secondo grande evento ospitato da Detroit dopo quello dell´auto, è l’unico posto al mondo per scoprire le tendenze future della tecnologia automobilistica e per far conoscere ai più importanti esperti le proprie capacità, oltre a costituire la porta di ingresso ideale al Networking Sae, che conta oltre 130mila soci nel mondo”. “Mentre a Detroit si dibatte sull’evoluzione tecnica e tecnologica dell’automobile, l’Europa offre un palcoscenico al tema dell’industria integrata ad Hannovermesse – spiega Giuseppe Donato, presidente dei Ceipiemonte - Per poter continuare ad essere competitive infatti, le imprese industriali devono produrre impiegando in modo efficiente le risorse, rispondendo con tempestività ai mutamenti del mercato e soddisfacendo il fabbisogno di prodotti personalizzati. La scelta vincente per i prossimi anni è quindi l’integrazione di tutti i settori dell’industria che possa portare a una maggiore efficienza dei costi e a una migliore qualità dei prodotti”.  
   
   
TERNI - MANIFATTURIERO E COMMERCIO CHIUDONO IL 2013 IN NEGATIVO  
 
Terni, 2 aprile 2014 - L’economia ternana fatica ad uscire dalla crisi. In un quadro regionale che migliora in modo lento ma graduale, la provincia di Terni continua a soffrire sia nel comparto del manifatturiero che nel commercio. Gli ultimi dati congiunturali sull’andamento dei due settori, nel quarto trimestre 2013 segnano ancora “meno” e con una accentuazione più marcata rispetto al terzo trimestre dell’anno. E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dei settori industria e commercio realizzato dalla Camera di Commercio di Terni in collaborazione con Questlab (società specializzata in ricerche e osservatori) relativo al quarto trimestre dell’anno. Industria La produzione scende del 2,7% rispetto al terzo trimestre mentre a livello regionale la produzione segna “+” (+1,5%) e migliora anche il fatturato. Le imprese artigiane scendono addirittura del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti (-10,5%) mentre da segnalare il buon andamento già avviato nel terzo trimestre del settore tessile (+12,4%) e della chimica (+10,9%). Scende anche il fatturato rispetto al trimestre precedente (-3%). Sul fronte dell’estero invece, si confermano dati incoraggianti per le imprese esportatrici della provincia di Terni. Quelle che operano in mercato internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato rispetto ad un anno fa (+11,2%). Stabile il dato sull’occupazione che rispetto al terzo trimestre segna un +0,03%. Commercio Per le imprese commerciali si arresta la contrazione delle vendite. Il calo rispetto al terzo trimestre è meno marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie alla performance incoraggiante della grande distribuzione che nell’ultimo trimestre dell’anno registra una crescita delle vendite del 3,5%. Sul fronte degli ordinativi ai fornitori, il 27% degli imprenditori segnala una diminuzione rispetto al trimestre precedente, mentre il 17% registra una flessione. Su base tendenziale, l’arretramento è del 2,5%. Le previsioni per il futuro prossimo non sono incoraggianti secondo il 43% degli imprenditori intervistati. Solo per l’8 degli intervistati i primi tre mesi del 2014 si chiuderanno con un fatturato in salita. “Anche l’ultimo trimestre dell’anno ci conferma che i dati più incoraggianti arrivano dall´export e dalle imprese più strutturate che hanno saputo innovare anche nella fase di crisi acuta che sta attraversando la nostra economia – spiega il presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia – resta il dato emergenziale sull’occupazione che riguarda soprattutto le micro imprese, per le quali come Istituzioni dobbiamo lavorare ancora di più per rafforzarle e renderle competitive nei mercati interni”.  
   
   
A PISA, LA CRISI DEI CONSUMI FA STRAGE DI NEGOZI  
 
Pisa, 2 aprile 2014 - Neppure le festività natalizie, periodo particolarmente propizio per il commercio, sono riuscite a dare una boccata d’ossigeno al comparto. In provincia di Pisa, secondo i dati dell’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio, le vendite al dettaglio dell’ultimo trimestre del 2013 scendono di un altro -4,5% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ solo una magra consolazione apprendere che la provincia segni un risultato migliore rispetto all’Italia (-5,8%) e alla Toscana (-4,7%). A conferma delle crescenti difficoltà che affrontano le imprese commerciali pisane, non diversamente da altri territori, viene anche il livello estremamente contenuto dell’inflazione (+0,9%), sintomo evidente dell’impossibilità di traslare sui consumatori gli aggravi di costo subìti dalle imprese. Dimensione Aziendale Nel periodo ottobre-dicembre 2013 la crisi, pur non risparmiando nessuna categoria dimensionale, conferma le maggiori difficoltà delle piccole unità (1-5 addetti) che perdono il 5,5% in termini di vendite. Male anche le medie strutture (6-19 addetti) che arretrano del 3,4%. Il segno di come la crisi non molli ancora la presa viene dalle vendite delle grandi unità (20 addetti e oltre) che, nonostante l’innegabile vantaggio competitivo rispetto alle strutture di minori dimensioni (in termini di assortimento, prezzi, offerte, ecc.) hanno registrato una caduta delle vendite dell’1,8%. Tipologia Merceologica Considerando i diversi comparti merceologici è ancora l’alimentare, con una flessione delle vendite del 5,4%, il settore nel quale adesso le famiglie sono costrette a tirare maggiormente la cinghia. Il non alimentare, dove i consumatori avevano cominciato la “spending review”, prosegue anch’esso nella fase calante, mettendo a segno una contrazione del 4,7%. Più complessa la dinamica di ipermercati, supermercati e grandi magazzini (la cosiddetta Gdo) che con un -1,3% evidenzia un netto peggioramento rispetto al dato dell’ultimo quarto del 2012 (+4,2%). Dinamica Delle Strutture Di Vendita Confermando la tendenza in atto ormai da un anno e mezzo, continuano a calare le aziende attive nel commercio al dettaglio. A fine 2013 il numero dei punti vendita scende a quota 8.055 unità: pari ad una contrazione di -255 unità rispetto a fine 2012 (-2,7%). E’ il non alimentare (-222 unità, -3,5%), in ragione dei bisogni meno impellenti dei consumatori che queste imprese vanno a soddisfare, a segnare la battuta d’arresto più consistente a causa, soprattutto, degli ambulanti (-132 unità, -6,0%). Difficile, tuttavia, anche la situazione del commercio in sede fissa sia per l’abbigliamento e accessori (-58 negozi, -5,0%) che per prodotti per la casa ed elettrodomestici (-28 unità, -3,3%). Aspettative Il clima di sfiducia degli imprenditori del commercio al dettaglio rimane palpabile: il saldo tra coloro che, per i primi tre mesi del 2014, si aspettano un aumento delle vendite e quelli che, invece, si aspettano una diminuzione continua ad essere negativo: -14 punti percentuali. Investimenti La caduta dei fatturati, le difficoltà di accesso al credito unite a prospettive poco edificanti in merito alle evoluzioni future delle vendite, portano ad un’ulteriore contrazione della quota di aziende che hanno effettuato investimenti. Se nel 2012 il 24% delle unità commerciali pisane aveva fatto spese per investimenti, nel 2013 tale percentuale scende al 15%. Il commento del Presidente Pierfrancesco Pacini “L’elevata pressione fiscale e l’aumento della disoccupazione – afferma Piefrancesco Pacini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa – acuiscono ulteriormente il malessere delle famiglie che, contraendo i consumi, mettono letteralmente in ginocchio il commercio al dettaglio. La Camera di Commercio, per quanto le è possibile, sostiene i piccoli commercianti partecipando ad iniziative di valorizzazione dell’offerta commerciale sul territorio, garantendo il sostegno ai Consorzi Fidi e mettendo a disposizione contributi a fondo perduto per sostenere gli investimenti delle nuove imprese. Tuttavia – conclude Pacini – siamo consapevoli che è ben più importante la riduzione del carico fiscale sulle imprese e sui lavoratori: un’azione indispensabile per realizzare quella crescita altrimenti impossibile da raggiungere attraverso il solo canale estero.”  
   
   
AUSSA CORNO: GIUNTA FVG NOMINA MATTEO ROSSINI COMMISSARIO STRAORDINARIO  
 
Trieste, 2 aprile 2014 - Matteo Rossini, 45 anni, di Carate Brianza (Mb) è il nuovo commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale della zona dell´Aussa Corno. Lo ha nominato oggi la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. Rossini è un manager specializzato nella gestione di piani di risanamento e ristrutturazione di aziende in crisi. Il Consorzio Aussa Corno sta infatti attraversando una difficile situazione. Lo scorso luglio il Consiglio regionale aveva approvato una mozione, con la quale si era chiesto all´Amministrazione regionale di verificarne la situazione finanziaria e patrimoniale; valutare le opzioni possibili per superare il suo stato di difficoltà; verificare tempi, modi e garanzie, assieme ai soggetti pubblici che fanno parte del Consorzio, di un´eventuale integrazione con la società Interporto di Cervignano, cercando di garantire agli enti locali e ad altri soggetti pubblici quote maggioritarie nella compagine societaria affinché essi possano esercitare la loro funzione di controllo e di indirizzo. In settembre la Giunta aveva comunque dovuto disporre lo scioglimento del Cda, provvedendo alla nomina, per sei mesi, di un Commissario, nella persona del dirigente regionale Lucio Chiarelli. Poiché l´assemblea dei soci, convocata prima in via ordinaria a febbraio, poi di nuovo in via ordinaria e in via straordinaria a marzo, ha rinviato ogni decisione sia sul Piano industriale decennale, comprensivo del progetto di integrazione con l´Interporto di Cervignano, che in ordine alla nomina di un nuovo Cda, né ha stabilito lo scioglimento dell´ente, la Giunta regionale ha ritenuto di proseguire nella gestione straordinaria, nominando un nuovo Commissario straordinario, che nei prossimi dodici mesi dovrà curare la ristrutturazione economica e finanziaria del Consorzio.  
   
   
TRENTO: UN PATTO PER LO SVILUPPO E IL LAVORO: INCONTRO CON I TERRITORI  
 
 Trento, 2 aprile 2014 - Un ciclo di incontri sul territorio, anzi, con i diversi territori che compongono il Trentino, ognuno con le sue specificità, le sue problematiche, le sue aspettative: lo ha messo in agenda il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, a partire da giovedì - 3 aprile - alle ore 20.30, a Borgo Valsugana, all´auditorium della Comunità di piazzetta Ceschi 1. "Un patto per lo sviluppo e il lavoro": questo il titolo scelto per la serie di appuntamenti. Il filo rosso, la necessità di "fare rete nel Trentino che cambia", uno sforzo che chiama in causa tutti gli attori dello sviluppo locale: amministratori, categorie economiche, sindacati, poli della formazione e della ricerca, in definitiva tutti i cittadini, perché il patto che si va delineando non può lasciare fuori nessuno. "E´ noto l’impegno che la Giunta provinciale ha messo in campo fin dall´inizio della crisi - sottolinea Olivi - nel sostenere le imprese e l’occupazione, un impegno che ritroviamo anche nella manovra di bilancio e nella legge finanziaria di questo primo anno della nuova legislatura. Ma serve fare uno scatto, serve una marcia in più: e possiamo ingranarla solo coinvolgendo le diverse espressioni del territorio e delle comunità, chiamate a condividere un patto per lo sviluppo e il lavoro. L´obiettivo di questo ciclo di incontri, che avranno una periodicità poco meno che mensile, e che si protrarranno indicativamente fino al prossimo autunno, è proprio questo: presentare in modo organico e discutere volta per volta le diverse azioni ed interventi, calandoli in ogni ambito territoriale, ognuno con i suoi protagonisti, le sue specificità. Cominciamo dalla Comunità della Valsugana e Tesino, e poi via via incontreremo tutte le altre. Saranno incontri aperti alla popolazione, proprio nello spirito di un dialogo ampio e di una piena condivisione delle linee che già in parte stiamo tracciando e di quelle che disegneremo meglio di volta in volta, nel corso di questi confronti. Naturalmente abbiamo invitato i principali referenti territoriali, dagli amministratori pubblici alle esperienze e alle realtà più significative in campo economico e del lavoro. Io credo che di tutto questo ci sia un forte bisogno e che i contributi che raccoglieremo ci aiuteranno ad affrontare con un nuovo slancio la fase che ci auguriamo si stia aprendo, quella della fuoriuscita dalla crisi e della ripresa economica, puntando in particolare su fattori quali la competività, l´innovazione, le risorse umane".  
   
   
CRISI EUROVINIL, LUNEDÌ 7 INCONTRO IN REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 2 aprile 2014 – L´assessore regionale a lavoro e attività produttive ha convocato per lunedì 7 aprile un incontro con le organizzazioni sindacali per un approfondimento sulla situazione della Eurovinil di Grosseto, l´azienda che produce tende gonfiabili per Esercito, Marina e Protezione civile e che ha deciso l´interruzione della produzione annunciando un piano di esuberi che coinvolgerebbe 87 dipendenti su un totale di 108. L´iniziativa si propone di ottenere un ripensamento sui licenziamenti per avviare un confronto con i vertici di Eurovinil che consenta di individuare strade alternative per affrontare le difficoltà produttive attuali. L´incontro si svolgerà in accordo con le istituzioni locali, Comune e Provincia, con le quali sono stati avviati immediati contatti non appena emersa la delicata situazione della Eurovinil. A questo incontro seguirà quello con i rappresentanti dell´azienda.  
   
   
VARESE - NEL 2013 SEQUESTRATI 3.685 GIOCATTOLI  
 
Varese, 2 aprile 2014 – Il dato più eclatante è quello relativo al numero dei giocattoli sequestrati e quindi distrutti: nel corso del 2013 in provincia di Varese sono stati ben 3.685 quelli che, grazie a interventi effettuati in collaborazione da Camera di Commercio e Guardia di Finanza, sono stati sequestrati perché pericolosi e poi distrutti. L’obiettivo è quello di garantire la maggior sicurezza possibile e quindi la miglior trasparenza del mercato: qui s’inserisce l’impegno della Camera di Commercio. Attraverso il suo Ufficio Verifiche Amministrative, l’ente camerale effettua le ordinanze di confisca e distruzione delle merci che, a seguito di ispezioni della Guardia di Finanza nelle strutture di produttori e rivenditori, siano risultate non corrette nell’etichettatura o perfino pericolose per la presenza di materiali o sostanze che possano arrecare danni all´uomo, alle cose o all´ambiente. Entrando nel dettaglio del bilancio relativo agli interventi dello scorso anno, si scopre per esempio che, oltre al dato eclatante relativo ai giocattoli sequestrati, non meno di rilievo sono le cifre che riguardano il materiale elettrico sequestrato e quindi distrutto: 2.366 pezzi. A seguire, le 1.836 confezioni di luci natalizie e le 353 paia di occhiali da sole finite nel mirino perché potenzialmente pericolose per chi le avrebbe utilizzate. La Camera di Commercio invita allora i consumatori a non trascurare alcuni semplici avvertenze che consentono un acquisto sicuro, come nel caso dei prodotti elettrici e dei giocattoli. In particolare, per i prodotti elettrici le confezioni devono essere integre, riportare il nome del costruttore e/o dell’importatore, la provenienza, la marcatura Ce, le avvertenze e modalità d’uso in italiano ed eventuali marchi di qualità. Per i giocattoli, invece, le confezioni devono riportare in lingua italiana: il nome e/o la ragione sociale e/o il marchio e l’indirizzo del fabbricante o del responsabile dell’immissione sul mercato; le avvertenze sulle fasce d’età consigliate e le precauzioni d’uso per la manutenzione e il montaggio; la scritta “Attenzione. Da usare sotto la sorveglianza di adulti” nel caso di giocattoli che riproducono apparecchi destinati agli adulti e per giocattoli che contengono prodotti chimici; le eventuali avvertenze specifiche legate al tipo di giocattolo.  
   
   
VARESE - ANTICIPO CASSA INTEGRAZIONE, RINNOVO PER IL 2014  
 
Varese, 2 aprile 2014 - Promosso dalla Camera di Commercio e operativo dal marzo 2009, fino al 31 dicembre 2013 aveva consentito di aiutare 387 famiglie, assicurando loro complessivamente 1 milione 950mila euro: circa 5mila a nucleo famigliare. È il protocollo d’intesa che garantisce l’anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria e in Deroga ai dipendenti delle aziende coinvolte in processi di ristrutturazione, riorganizzazione e, talora, cessazione aziendale. Un protocollo ora rinnovato anche per il 2014, che garantisce una risposta concreta ai lavoratori alle prese con una situazione economica e occupazionale ancora negativa, attraverso l’anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria da parte delle banche, per il periodo che intercorre fra la richiesta, da parte dell’azienda, delle misure di ammortizzazione e la ricezione delle indennità erogate dall’istituto di previdenza. Uno strumento innovativo - promosso dall’ente camerale in collaborazione con i sindacati Cgil-cisl-uil, le banche e le associazioni di categoria - che è ormai entrato a pieno regime. E questo grazie coinvolgimento degli enti creditizi che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa: Banca Popolare di Bergamo, Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e Unicredit. Attraverso i loro sportelli gli istituti di credito garantiscono, ai lavoratori che ne fanno richiesta, un anticipo della prestazione economica a condizioni prive di costi bancari e con un tasso d’interesse massimo pari all’Euribor a 3 mesi. L’anticipo copre un periodo sino a un massimo di 7 mesi. L’importo anticipabile è pari all´80% della retribuzione mensile fino a un massimo di 900 euro per rata erogata e spetta esclusivamente alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi in Cassa Integrazione Straordinaria o in Deroga sino al pagamento da parte dell’Inps. Lo stesso protocollo vede anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria varesine, impegnate a dare la massima diffusione dell’iniziativa nelle imprese. In particolare, hanno aderito Univa, Api, Confartigianato, Cna, Uniascom, Confesercenti, Coldiretti, Confagricoltura, Costruttori Edili, Asea, Confcooperative, Unione Piccoli Imprenditori della provincia di Varese. Ha inoltre sottoscritto l’accordo anche la Provincia di Varese per promuovere la conoscenza dello strumento anche presso soggetti istituzionali (enti locali in particolare), che sono più vicini, per funzioni e per territorio di competenza, ai cittadini in difficoltà e alle loro famiglie.