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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
SISTEMI MICRO-ELETTRO-MECCANICI ( MEMS): L´ATTRITO ALLA SCALA ATOMICA? UNA BOLLA  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Comprendere e controllare l´attrito, fenomeno molto comune che si verifica quando un corpo scivola su una superficie, ha un´importanza fondamentale per moltissimi dispositivi e processi industriali, poiché le due parti in contatto tendono a riscaldarsi e ad usurarsi. Ad esempio, nei dispositivi di lettura dei dischi rigidi dei computer o nei sistemi micro-elettro-meccanici (i cosiddetti Mems) utilizzati per i sensori, dove si agisce su superfici di contatto sempre più piccole. Per controllare l´attrito in questi sistemi è necessario capire come questa forza agisca a scale così piccole, tali che il comportamento dei singoli atomi sulla superficie di contatto diventa rilevante. “Nell´articolo pubblicato su Pnas - Proceedings of the national academy of sciences”, spiega Stefano Zapperi, ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica della materia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-infm), autore dello studio in collaborazione con Marco Reguzzoni, Mauro Ferrario e Maria Clelia Righi, “abbiamo mostrato tramite simulazioni numeriche che quando due superfici (nel caso in questione un cristallo di xenon su di un piano di rame) vengono ‘sfregate’ alla scala atomica, lo scorrimento avviene in maniera graduale. In principio, si sposta solo una piccola zona, una bolla composta da un centinaio di atomi, e solo in seguito la bolla cresce trascinando l´intera superficie”. Questo ha permesso agli scienziati di formulare una teoria per l´attrito alla scala atomica che consente di calcolare il tempo necessario perché due superfici si mettano in moto. “Dal punto di vista matematico”, prosegue il ricercatore del Cnr-infm, “la formazione di queste bolle segue le stesse leggi che determinano il passaggio tra un liquido e un gas, il fenomeno osservato anche quando si fa bollire l´acqua. Una conseguenza importante di questo lavoro è che la forza effettiva di attrito tra le superfici dipende dalla possibilità di creare queste bolle nel sistema ed è quindi molto inferiore a quanto si potrebbe stimare da un calcolo diretto delle forze tra gli atomi delle superfici in contatto”. Di questa conseguenza si dovrà tener conto nella progettazione di futuri dispositivi alla scala atomica in cui l´attrito gioca un ruolo determinante. Anche superfici che in teoria non dovrebbero scorrere, potrebbero infatti farlo creando una di queste bolle, con conseguenze sulla stabilità del dispositivo. .  
   
   
"APPALTI IN BULGARIA" NASCE SU INTERNET IL PRIMO PORTALE IN LINGUA ITALIANA CONTENENTE INFORMAZIONI DETTAGLIATE SULLE GARE D’APPALTO BANDITE IN BULGARIA E FINANZIATE DA FONDI EUROPEI, NAZIONALI E REGIONALI.  
 
Sofia, 3 febbraio 2010 - Il portale nasce per rispondere alle esigenze di molte imprese italiane di venire a conoscenza di nuove opportunità d’affari e di poter partecipare alle gare d’appalto finanziate dai fondi comunitari in altri Paesi europei. Il portale www. Appalti-bulgaria. Com copre tutte le gare d’appalto emesse nel Paese relative a lavori, forniture e servizi. I bandi di gara sono efficacemente organizzati per categorie, e sono presenti anche gli avvisi di pre-informazione, emessi dagli enti appaltanti prima dell’apertura del bando. Il portale intende fornire una risposta alle difficoltà di accesso alle informazioni sulle gare pubblicate nel Paese, che sono reperibili esclusivamente in lingua bulgara, consentendo in questo modo alle imprese italiane un sensibile risparmio di costi e di tempo necessari per il reperimento delle informazioni. Tramite il costante monitoraggio delle fonti d’informazione in loco, realizzato da una rete di collaboratori esperti di procedure di gara internazionali, il portale è in grado di fornire ai propri utenti, in maniera tempestiva, un’accurata evidenza delle informazioni principali relative alle gare d’appalto del settore di riferimento dell’impresa, il tutto in lingua italiana e con la possibilità di ricevere via mail gli avvisi relativi ai nuovi bandi pubblicati. E’ intenzione della M&d Consulting di Sofia, ideatrice del servizio, estendere la copertura dello stesso ad altri Paesi dell’Europa centro e sud-orientale. .  
   
   
CARCERE BOLLATE: SI AGGIUSTANO CELLULARI E COMPUTER APRE LABORATORIO PER RIPARAZIONI INAUGURATO DA FORMIGONI PER RECUPERARE PERSONE DANDO LORO PROFESSIONALITA´  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - Un nuovo laboratorio di elettronica in cui si riparano telefoni cellulari, navigatori, computer, modem e apparecchi audio/video è stato inaugurato ieri dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, presso la Casa di Reclusione di Milano Bollate. L´iniziativa è stata resa possibile grazie all´intervento di Wsc (World Startel Communications), un´azienda che da sei anni opera a Bollate svolgendo attività in outsourcing per conto di aziende come Telecom Italia, H3g, Ikea, D-link e offrendo servizi di contact center gestiti dai detenuti. Il personale è assunto con regolare contratto di lavoro a tempo determinato. Il presidente Formigoni, accompagnato dalla direttrice della Casa di Reclusione, Lucia Castellano, e da Luigi Pagano, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziale della Lombardia, ha visitato i nuovi laboratori esprimendo il suo particolare apprezzamento per l´opportunità offerta anche a questi 25 detenuti. Bollate ospita 997 uomini e 47 donne. Tra questi - dal gennaio 2004 all´aprile 2008 - 420 sono stati impegnati come operatori di call center e 85 hanno svolto mansioni di tecnici impiegati in laboratorio per un totale di 85. 000 giornate di lavoro erogate a fronte di 7. 600 ore di formazione effettuate. L´attuale forza lavoro è di 180 dipendenti. "Il carcere - ha detto il presidente Formigoni - è il luogo in cui è giusto scontare la pena ma è anche il luogo in cui si deve puntare al recupero della persona umana fornendo occasioni per formare una nuova professionalità che consenta a chi esce di diventare protagonista della vita sociale". "Stiamo pensando - ha detto il presidente Formigoni ad un network che riunisca le imprese attive nelle case circondariali per incrociare meglio e in modo ancor più efficace domanda e offerta, una sorta di Borsa Merci che favorisca lo sviluppo di partnership e, in parallelo, percorsi formativi in grado di valorizzare il capitale umano. Sarebbe un crimine non utilizzare le intelligenze e i giovani talenti presenti anche nelle case di reclusione". Regione Lombardia pone da diverso tempo un´attenzione particolare alla rieducazione ed al reinserimento, sviluppando iniziative che hanno dato risultati significativi. "Dopo aver sottoscritto con il Ministero della Giustizia un Protocollo d´intesa ed un Accordo Quadro - ha sottolineato il presidente Formigoni - con la legge regionale 8/2005 abbiamo introdotto la formazione professionale e il lavoro negli istituti di pena sperimentando spesso progetti innovativi grazie a finanziamenti diretti e comunitari". "Le imprese che intraprendono un´attività volta all´inserimento lavorativo delle persone in esecuzione di pena - ha proseguito il presidente Formigoni - effettuano un investimento che ha un duplice valore: sia economico che sociale. Risulta importante, quindi, che queste collaborazioni tra i soggetti economici e istituti penitenziari possano essere correttamente ed efficacemente diffuse nell´ambito imprenditoriale e fatte conoscere alla collettività. Un impegno che Regione Lombardia si è assunta negli anni, sia attraverso interventi diretti con finanziamenti nei confronti della cooperazione sociale per la nascita di attività imprenditoriali, sia attraverso l´attivazione di sperimentazioni mirate e il sostegno a percorsi di formazione professionale, attraverso il sistema dote". Il carcere di Bollate è un "modello" imprenditoriale: sono attivi una falegnameria - che si occupa anche della realizzazione delle scenografie per il teatro in cui recita la compagnia di attori - ed una sartoria che produce capi di abbigliamento maschile e femminile, la coltivazione di ortaggi e di piante rare, una società di catering. "Siamo cresciuti esponenzialmente - ha detto la direttrice Lucia Castellano: eravamo in 80 nel 2002, oggi siamo in 1. 040. Abbiamo realizzato molti progetti anche grazie ai contributi regionali ma abbiamo la necessità di aprirci ancor di più all´esterno offrendo servizi a chi vuole scommettere su di noi. Di qui il mio appello: utilizzateci come risorsa". Una risposta è arrivata dal presidente Formigoni che, concludendo il suo intervento, ha voluto evidenziare come "Regione Lombardia intende sostenere la recente intesa sottoscritta tra Expo 2015 e il Provveditorato Regionale dell´Amministrazione Penitenziaria chiamando in causa tutti gli Enti e le Istituzioni dell´intero territorio lombardo, tenuto conto dell´importanza che essi hanno nel promuovere il coordinamento tra le politiche per l´inclusione sociale, l´occupazione, l´imprenditorialità". All´inaugurazione dei laboratori sono intervenuti anche Massimo Ferlini, presidente Compagnia delle Opere Lombardia, il top management di Wsc, i responsabili delle aziende Ikea, Telecom Italia e D-link. .  
   
   
ALLA BIBLIOTECA CIVICA BERIO LA PRIMA ISOLA WI-FI DEL COMUNE DI GENOVA.  
 
Genova, 14 febbraio 2010 - Dal 28 gennaio gli studenti ed i frequentatori abituali della biblioteca potranno utilizzare il proprio personal computer portatile o smartphone, predisposti di accesso Wi-fi, per navigare in Internet, senza l´utilizzo di cavi, all´interno degli spazi della biblioteca. Il progetto “Wi-fi Berio” si inquadra nelle linee programmatiche dell’amministrazione relative a “Genova: Città accessibile e Città digitale”, ampliando le opportunità di collegamento da parte di cittadini negli spazi pubblici della città. Assume particolare rilevanza in un contesto come quello di una biblioteca pubblica che è anche punto di incontro, di studio e di socializzazione di giovani abituati ad utilizzare strumenti tecnologici per la ricerca e lo studio, per lo svago e il divertimento. Wi-fi Berio risponde quindi alle richieste pervenute dai cittadini che frequentano la Biblioteca, nella direzione di un ampliamento ulteriore dei servizi già attivi, come il collegamento gratuito a Internet su prenotazione (1 ora al giorno) dalle tre postazioni presenti in biblioteca, utilizzate per navigare e per la posta elettronica. Le aree coperte dal servizio Wi-fi Berio sono la sala di lettura al piano terra (B0), quelle al primo piano (B1 e D), nonché gli spazi del giardino, per un totale di circa 1. 900 mq. Gli utenti della biblioteca possono richiedere la “Tessera Wi-fi Berio”, che consente di accreditarsi all´accesso senza limitazioni di tempo. La tessera, ad uso esclusivamente personale, ha validità annuale dalla prima attivazione e alla scadenza può essere rinnovata. La tessera viene rilasciata al banco informazioni della biblioteca, a fronte della presentazione di un documento di identità come previsto dalle leggi vigenti e viene richiesto un contributo alle spese di attivazione pari 5,00 euro annuali. Gli studenti iscritti all’Università di Genova potranno navigare nell’isola Wi-fi Berio inserendo le proprie credenziali, come già avviene nelle zone Wi-fi dell’Ateneo (http://genuawifi. Unige. It/). La gara per la fornitura del servizio di autenticazione dell’isola Wifi è stata aggiudicata a Telecom Italia che ha proposto la soluzione Lumen di “Guglielmo”, basata su un’architettura centralizzata che gestisce oltre 800 hotspot in Italia e per buona parte dei quali è garantita l’interoperabilità dell’account personale rilasciato per la Biblioteca Berio (possono esistere alcune limitazioni imposte dal gestore dell’hotspot). Interoperabilità con altre isole Wi-fi L’espansione su larga scala della rete wireless sta avvenendo, e avverrà, sia grazie all’intervento diretto del Comune sia grazie a interventi attuati da privati e associazioni: ruolo fondamentale assunto dall’Amministrazione è il coordinamento tra i diversi attori al fine di garantire l’interoperabilità dei sistemi d’autenticazione utilizzati (autenticazione personale univoca come previsto dal decreto Pisanu). Grazie a ciò, pur lasciando ad ogni operatore privato la possibilità di gestire autonomamente la parte economica del servizio, sarà sempre possibile passare da un’area all’altra, e da un operatore all’altro, godendo in modo continuo della connessione e fruendo gratuitamente di una quota di connettività. Nell’ottica di una integrazione tecnico-operativa del servizio offerto dalla Berio gli utenti delle isole Wi-fi dell´Associazione Cittadini Digitali (e quindi del Beriocafé) ed il Civ Mille Passi di Certosa potranno utilizzare le stesse credenziali di autenticazione (indipendentemente da quale operatore genovese le ha rilasciate) per navigare almeno per un´ora al giorno nell´area Wi-fi Berio ed analogamente gli utenti accreditati presso la Berio potranno accedere a tutte le isole Wi-fi. In prospettiva questa modalità verrà applicata a tutte le isole che saranno attivate in futuro. Elenco Zone Wi-fi a Genova: Biblioteca Berio – Via del Seminario; Civ Certosa (Via Jori e Via Canepari, Via Roggerone, Via Rossini e Via Mansueto) Giardini Luzzati; Via Balbi - Piazzetta S. Carlo; Vico Indoratori - Piazza dei Ragazzi; Via Garibaldi - Palazzo Rosso; Piazza De Ferrari - Palazzo Ducale; Piazza De Ferrari – fontana; Via del Seminario – Beriocafé; Fiumara; Corso Italia – Squash; Via Balbi – Rettorato; Certosa. .  
   
   
EXEUTELIA, GARANTITI DALLA REGIONE 2 MESI DI STIPENDIO UTILIZZATI 900 MILA EURO DOVUTI PER LAVORI COMMISSIONATI ALL´AZIENDA  
 
Firenze, 3 febbraio 2010 - Buone notizie per i lavoratori del´Ex Eutelia che, dal settembre scorso, non ricevono lo stipendio. Nei prossimi giorni, grazie all´intervento della Regione, saranno liquidate loro due mensilità, corrispondenti alla busta paga di setttembre e ottobre 2009. In accordo con i custodi nominati dal tribunale per la gestione del gruppo, la Regione ha infatti deciso di anticipare, finalizzandola al pagamenti degli stipendi, una tranche di 900 mila euro del corrispettivo dovuto a Eutelia per i lavori svolti in base ai contratti in essere. L´annuncio è stato dato questo pomeriggio ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dal vicepresidente della Regione Federico Gelli e dall´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini nel corso di un incontro per fare il punto sulla complessa vertenza. «Finalmente possiamo dare un segnale di speranza a questi lavoratori che da mesi - – ha spiegato Gelli – si vedevano negato un fondamentale diritto. La cifra messa a disposizione servirà, oltre a sostenere i loro redditi, anche a garantire il regolare pagamento dei contributi. Si tratta di un primo concreto passo avanti che speriamo possa preludere ad una positiva conclusione della vertenza». A questo proposito l´assessore Simoncini ha ricordato le numerose tappe che hanno portato all´incontro di oggi. «La Regione continuerà, come sempre, a seguire da vicino la vicenda – ha detto – in una prospettiva di mantenimento dell´attività produttiva e dell´occupazione, sia rapportandosi con i tavoli locali che nazionali, come dimostra l´ulteriore passaggio che si è avuto ieri presso il tavolo alla presidenza del consiglio dei ministri». Le organizzazioni sindacali hanno concordato sulle misure intraprese, prendendo atto con soddisfazione della positiva novità. .  
   
   
COMMISSARIO ENEA A GERUSALEMME: “IL SISTEMA ITALIANO DELLA RICERCA INCONTRA ISRAELE”  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - L’ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’Agenzia Enea, intervenendo ieri a Gerusalemme alla tavola rotonda “Il Sistema italiano della ricerca incontra Israele” ha dichiarato: “L’enea avvierà un Laboratorio Congiunto sulle energie solari e rinnovabili assieme all’Università Ben Gurion del Negev, che vanta competenze tra le più avanzate del mondo nel campo della ricerca scientifica e tecnologica, a seguito del Memorandum d’Intesa siglato lo scorso ottobre al Ministero degli Esteri. ” “La collaborazione tra Enea e Università Ben Gurion del Negev – prosegue l’Ing. Lelli –consentirà ai ricercatori di entrambi i Paesi di accrescere le proprie competenze tecnologiche nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, attraverso scambi nelle rispettive strutture di ricerca. ” All’incontro promosso dall’Ambasciata Italiana a Tel Aviv hanno partecipato i maggiori Centri e Agenzie di ricerca italiani e israeliani, nel quadro dell’Accordo di Collaborazione Scientifico-tecnologica in corso tra i due Paesi. Gerusalemme, 2 febbraio 2010 .  
   
   
DOMANDA DI FORMAZIONE, AL VIA IL PROGETTO EUROPEO A TRENTO, IL 4 E 5 FEBBRAIO, L´INCONTRO INIZIALE DEL PROGETTO “TRANSFER AND ADAPTATION OF TRAINING VOUCHERS”  
 
Trento, 3 febbraio 2010 - Il 4 e 5 febbraio 2010, presso la Sala ex Giunta di via Romagnosi 9 - Centro Europa, a Trento – si terrà l’incontro iniziale del progetto Tav “Transfer and Adaptation of training Vouchers”, approvato dall’Agenzia nazionale Leonardo Da Vinci nell’ambito del Programma comunitario di apprendimento permanente - Programma settoriale Leonardo da Vinci - Azione Progetti multilaterali di trasferimento dell’innovazione. Il progetto ha avuto formalmente avvio il 1° ottobre 2009 e si concluderà il 30 settembre 2011. Il partenariato del progetto, oltre alla Provincia autonoma di Trento, è costituito da 4 organismi stranieri, con esperienza nell’ambito degli strumenti a supporto della domanda individuale di formazione: Provincia autonoma di Trento, Servizio Rapporti Comunitari e Sviluppo Locale – Ufficio Fondo Sociale Europeo, coordinatore di progetto; Regione della Macedonia occidentale - Grecia; Ilc – Individual Learning Company - Gran Bretagna; Euromasc - European Masters of Skilled Crafts - Norvegia; Universitat de Barcelona - Spagna. Obiettivo del progetto è implementare e diffondere i dispositivi e gli strumenti a supporto della domanda individuale di formazione, già utilizzati in molti paesi e regioni, tra cui la Provincia di Trento, al fine di migliorare la qualità e favorire l’innovazione dei sistemi di formazione permanente europei. In particolare il progetto “Tav”, partendo dall’esperienza realizzata dalla Provincia autonoma di Trento in materia di “buoni formativi”, riconosciuta quale best practice a livello nazionale ed europeo, intende implementare e trasferire tale dispositivo in altri contesti nazionali e regionali e, in primo luogo, nella regione greca della Macedonia occidentale, che si è offerta di essere la sede di una prima azione pilota. Più in generale, si può dire che il progetto si pone l’obiettivo di migliorare la partecipazione dei cittadini europei ai processi di formazione, in linea con quanto stabilito dalla strategia di Lisbona, con riguardo alla società della conoscenza, della cittadinanza attiva e dell’inclusione sociale, tramite il soddisfacimento di una sempre maggior richiesta di formazione individuale, realizzata anche attraverso sistemi innovativi. Il progetto si articola in 3 fasi fondamentali: una prima fase dedicata alla ricognizione delle esperienze esistenti nei diversi paesi partner in termini di dispositivi e strumenti a supporto della domanda individuale di formazione, con una valutazione dei fabbisogni esistenti attraverso il coinvolgimento degli stakeholder locali; una seconda fase di identificazione e implementazione dello strumento ritenuto migliore e il suo successivo adattamento e trasferimento nella regione greca della Macedonia occidentale, dove si svolgerà la sperimentazione pilota; una terza e ultima fase di validazione dei dispositivi adottati e della qualità del trasferimento realizzato che si concluderà con la definizione di “Linee guida europee per lo sviluppo di strumenti a supporto della domanda individuale di formazione”. Tali attività saranno accompagnate in itinere da interventi di monitoraggio e valutazione, nonché da momenti di diffusione dei risultati progettuali. .  
   
   
BASILICATA, LICEO SCIENTIFICO POLICORO: IL PROGETTO “FERMI TUTTI TV"  
 
Policoro, 3 febbraio 2010 - Nato nell’ambito del progetto “La scuola va in onda”, finanziato dalla Regione Basilicata, “Fermi Tutti Tv” apre le sue trasmissioni su internet e oggi alle 10,30, viene presentato presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Policoro. Una vera e propria redazione televisiva è stata messa su dagli studenti del Liceo. “C’è grande soddisfazione dalla parte degli studenti – si legge in una nota dell’Istituto - per i risultati raggiunti con un’iniziativa di formazione ed informazione extradidattica che hanno voluto fortemente". Nell’incontro di domani saranno presentate anche le azioni comunitarie che offrono opportunità agli studenti di accedere a programmi di mobilità scolastica europea attraverso il responsabile dei centri Euronet per la Basilicata Antonino Imbesi, su iniziativa del Centro Euronet Allelammie di Pisticci. .  
   
   
LE NUOVE MISURE PER LA CONTRIBUZIONE STUDENTESCA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
 Pavia, 3 febbraio 2010 - Con 18 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto, il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pavia ha deliberato, nella seduta del 2 febbraio 2010, l’adeguamento della contribuzione studentesca. Una misura resa indispensabile dalla difficile situazione finanziaria per l’anno 2010: per garantire l’equilibrio di bilancio, l’Ateneo ha infatti ritenuto inevitabile operare un drastico ridimensionamento (superiore ai 5 milioni di euro) delle spese non obbligatorie e, al tempo stesso, programmare un aumento delle entrate proprie, comprese quelle provenienti dalla contribuzione degli studenti. Queste ultime sono ispirate a principi di equità e progressività, con l’obiettivo di mantenere e possibilmente potenziare il livello di servizi in favore degli studenti. Ecco cosa cambia: Ridefinizione della curva della contribuzione studentesca; per motivi di equità e progressività si garantiscono le famiglie a reddito più basso mediante l’innalzamento della fascia esente (da 9. 000 a 12. 000 euro Isee), il provvedimento è accompagnato da un aumento della fascia massima (da 65. 000 a 70. 000 euro Isee); Revisione delle aree di contribuzione, che passano dalle tradizionali due (corsi umanistici e corsi scientifici) a quattro al fine di garantite una distribuzione del carico contributivo maggiormente commisurata ai costi effettivi. Introduzione di un rimborso spese di 125 €uro per garantire l’accesso ai servizi dell’Ateneo; si tratta di servizi quali il trasporto pubblico (gratuito per studenti di primo e secondo livello e dottorandi; abbonamento agevolato per tutti gli altri), e servizi gratuiti come l’accesso serale alle biblioteche, l’accesso alla rete wireless, l’iscrizione al Cus e l’accesso alle relative strutture e attività organizzate; l’accesso alle riviste e al materiale didattico on line. Da tale contributo sono esentati gli studenti titolari di borse e di idoneità Edisu (fino a circa 18. 000 euro Isee) i quali di conseguenza otterranno addirittura una riduzione complessiva di contribuzione. Adeguamento della contribuzione dei dottorandi e specializzandi a livelli più prossimi a quelli degli Atenei vicini, ma esentando comunque tutti i dottorandi dalla tassa fissa di iscrizione. Adeguamento delle indennità di mora e dei contributi vari una tantum, per coprire i costi aggiuntivi della Segreteria Studenti, in misura più prossima a quella degli Atenei vicini. Ridimensionamento di alcuni esoneri totali o parziali non più sostenibili nell’attuale situazione (facendo tuttavia interamente salvi gli esoneri per merito attualmente in vigore). “In un momento delicato e complesso come l’attuale – dichiara il Rettore Stella – mentre è in discussione la riforma dell’Università e l’Ateneo pavese sta progettando il proprio futuro, è importante mantenere un confronto comune con tutte le componenti della comunità accademica. Al di là dell’urgenza del bilancio, il dialogo, soprattutto con gli studenti non deve mai venir meno; ecco perché auspico che si possano presto programmare insieme momenti di confronto, come la conferenza di ateneo o incontri con i gruppi di lavoro”. Il proRettore vicario Lorenzo Rampa, sottolinea che: “in linea con questo obiettivo, dal dibattito in sede di Consiglio di Amministrazione è stato confermato l’impegno a discutere insieme l’utilizzo dei 6 milioni di euro riservati ai servizi agli studenti e a stanziare 70. 000 euro aggiuntivi, sempre per servizi agli studenti, una volta approvato il bilancio di previsione. ” .  
   
   
SLOVENIA: L’UNIVERSITÀ DI LUBIANA CONSIDERATA LA MIGLIORE DELL’EX YUGOSLAVIA  
 
 Lubiana, 3 febbraio 2010 - L’università di Lubiana si è classificata al primo posto fra le università dell’ex Jugoslavia secondo un’indagine condotta a livello globale sugli istituti di istruzione universitaria e stilata da un Istituto spagnolo. L’università si è collocata al 201° posto su 6000 università recensite a luglio 2009 dal Consiglio Nazionale per la Ricerca Spagnolo (Csic), affiliato al Ministero dell’Istruzione Spagnolo. Al secondo posto fra e università dell’ex Jugoslavia si è collocata quella di Belgrado (299° posto), seguita da quella di Maribor, al 667°. Le prime 21 università nel mondo sono tutte americane. Il Massachusetts Institute of Technology è in cima alla lista, seguita da Harvard, Stanford e Berkley. Fra le europee al posto più alto si è piazzata Cambridge, al 22°. Lo studio, pubblicato a cadenza biennale, si basa su risultati della ricerca e sulla visibilità delle università. Fra le università europee, quella di Lubiana si è classificata al 63° posto. L’università è quarta fra gli istituti dell’Europa centrale ed orientale. .  
   
   
BASILICATA: SINDACATI SU RIORDINO DEL SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO  
 
Potenza, 3 febbraio 2010 - Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl non condividono “le dichiarazioni rilasciate in Iv Commissione Consiliare dalla Dirigente Generale del Dipartimento Formazione relative alle modifiche da apportare alla L. R. 33/03 ( Riordino del Sistema Formativo Integrato)”. Per le organizzazioni sindacali “le proposte, condivise da tutti i componenti della Commissione, imperniate sul Ruolo Sovranummerario del personale, attualmente inquadrato nel Ruolo Speciale ad Esaurimento, e collocato funzionalmente presso le Agenzie Provinciali di Potenza (Apof-il) e Matera ( Ageforma), sono per dare una risposta al precariato e risolvere il complesso meccanismo di trasferimento dei fondi dalla Regione alle Province. In particolare, si tratta di attivare un percorso di stabilizzazione di alcune figure precarie ormai indispensabili e di sgravare i bilanci delle due province dagli oneri per anticipazioni che a volte superano annualità intere per il pagamento del personale della formazione, inquadrato nel suddetto ruolo speciale, e che rischiano di mettere a rischio il patto di stabilità”. Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl chiedono, pertanto, “al Presidente della Regione di intervenire e alla Iv Commissione Consiliare di licenziare il provvedimento così come concordato con le organizzazioni sindacali”. .  
   
   
LA SICUREZZA STRADALE SI FA A SCUOLA REGIONE PIEMONTE E STUDENTI PER COMBATTERE LE VITTIME SULLE STRADE  
 
Torino 3 febbraio 2010 - Parte la campagna della Regione Piemonte per la sicurezza stradale sulle radio e televisioni locali del Piemonte. Dall’8 al 14 febbraio sulle televisioni e dal 7 al 13 sulle radio sarà trasmesso lo spot ideato e realizzato dai ragazzi dell’Istituto tecnico di Torino A. Avogadro, “Se bevo alcol non guido”, realizzato grazie a un contributo regionale di 4 mila euro. “Si tratta di un breve spot – spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli - che coglie perfettamente il senso del lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti con le attività nelle scuole e con i ragazzi. Quella della sicurezza stradale è una “educazione” che si fa tra i ragazzi e per i ragazzi, cercando di parlare il loro linguaggio e entrare nel loro mondo”. Da qui la scelta di affidare ai ragazzi la realizzazione dello spot, che hanno già realizzato con successo numerosi prodotti multimediali, compreso il cortometraggio “Quel coraggio di cambiare strada”, che gli stessi ragazzi hanno realizzato tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 e si è aggiudicato il premio speciale della giuria al concorso Sottodiciottofilmfestival di Torino. “Contestualmente all’avvio della campagna su radio e televisioni – aggiunge l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero – abbiamo deciso di inviare una copia del cortometraggio “Quel coraggio di cambiare strada” a tutte le scuole del Piemonte, anche in considerazione delle molte problematiche che coinvolgono oggi il mondo della scuola, non ultima quella del bullismo”. Quello della diffusione della sicurezza stradale tra i giovani è un tema al centro dell’azione di della Regione Piemonte: i numeri parlano chiaro. Su un totale di 392 morti sulle strade piemontesi nel 2007, ben 86, il 22% del totale, hanno meno di 25 anni. “Sono numeri preoccupanti – concludono Borioli e Pentenero – che ci dicono che dobbiamo continuare a lavorare, ma che i risultati iniziano a vedersi. Dal 2001 al 2007 le vittime tra i ragazzi con meno di 25 anni sono calate del 53%, più del dato generale che vede un diminuzione dei morti sulle strade di oltre 31%”. Proseguono infatti anche quest’anno le attività di promozione della sicurezza stradale della Regione Piemonte, in collaborazione con le scuole. Sono oltre 4000 le classi dei diversi cicli scolastici, per un totale di 100 mila ragazzi, che hanno aderito ai programmi del Cress collegati al progetto “Ti Muovi”. Attività formative, concorsi, percorsi casa-scuola, educazione stradale e convivenza civile, seminari volti tutti alla riduzione dell’incidentalità stradale e alla diffusione di comportamenti sicuri sulla strada. .  
   
   
LORENZETTI RICEVE SENATO ACCADEMICO UNIVERSITA´ DI PERUGIA  
 
 Perugia, 3 febbraio 2010 - Il Senato accademico dell’Università degli Studi di Perugia, come consuetudine, è stato ricevuto ieri a Palazzo Donini dalla Presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti. Nel corso del cordiale “brindisi” il Rettore dell’ateneo, Francesco Bistoni, ha rivolto parole di “profondo apprezzamento e stima” per la presidente Lorenzetti. “Ora che si appresta a terminare il suo incarico di governo – ha affermato Bistoni - devo dirle che in questi anni, pur tra tensioni e confronti accesi, l’Università degli Studi ha avuto in lei un interlocutore istituzionale molto attento ed autorevole, che ha sempre riconosciuto la centralità dell’ateneo perugino. Di questo, a nome mio personale e di tutto il Senato accademico, la ringraziamo e le siamo grati”. La presidente Lorenzetti, per parte sua, ha augurato al Rettore dell’ateneo ed a tutti gli esponenti del Senato un “proficuo lavoro”. Lorenzetti ha inoltre sottolineato quanto sia importante “una università autorevole e di alto livello” per lo sviluppo complessivo della regione e che le istituzioni si sono sempre battute affinché non venisse mai meno l’alta funzione formativa dell’Università, soprattutto di fronte a politiche nazionali che tendono a ridurre la spesa per gli atenei, la formazione e la ricerca. .  
   
   
NAPOLI: NEOLAUREATI, FORMAZIONE SUL CAMPO E SVILUPPO DELL´OCCUPAZIONE  
 
Napoli, 3 febbraio 2010 - Con la partecipazione del Sindaco, Rosa Iervolino Russo, si è svolto l’ 1 febbraio presso la Camera di Commercio di Napoli il convegno “Neolaureati, Formazione sul Campo e Sviluppo dell´Occupazione” promosso dall´Assessorato allo Sviluppo del Comune di Napoli in collaborazione con Ministero del Lavoro, Regione Campania, Italialavoro, Camera di Commercio. L´iniziativa è stata l´occasione per una riflessione sulle attività di formazione e avvicinamento al mondo del lavoro attivate da governo, università, enti locali e ha fornito un momento di confronto e conoscenza con i 25 giovani neolaureati per i quali, in prosecuzione delle linee guida del progetto Fixo, a dicembre 2009 il Comune ha attivato tirocini presso i propri uffici. "Con questa iniziativa - ha detto il sindaco Iervolino - si offre a questi ragazzi la possibilità di conoscere le difficoltà che quotidianamente dovranno affrontare nel lavoro, una modalità innovativa della pubblica amministrazione che il Comune di Napoli ha voluto confermare anche per il 2010". Le imprese, rappresentate dal Presidente regionale di Confapi, Emilio Alfano, e dal Presidente regionale di Piccola Industria della Confindustria, Bruno Scuotto, sono particolarmente attente ad opportunità che forniscono anche ad aziende piccolissime la possibilità di sperimentare i vantaggi di prestazioni specialistiche; particolarmente apprezzata la banca-dati attivata dal Comune di Napoli da un mese e già corredata di centinaia di curriculum. “Non ci nascondiamo le difficoltà da affrontare - ha concluso l´assessore Raffa – ma i primi dati forniti ci mostrano che il 43 per cento di partecipanti al progetto Fixo è stato assunto da medie e piccole imprese della Campania. Chiediamo al governo di dare continuità al progetto e offriamo il nostro contributo perché questo importante impegno sia affrontato con competenza e trasparenza, dichiarandoci fin da ora disponibili, ad esempio, a fare valutare il nostro lavoro da organismi esterni". .  
   
   
UN PREMIO PER OGNI ESPERIENZA DIDATTICA DI VALORE PROMOSSO DAL MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI DI TRENTO  
 
Trento, 3 febbraio 2010 - Un premio per ogni esperienza didattica di valore! È questo lo slogan di "Un´esperienza che vale", concorso indetto nell´ambito del progetto I-cleen (Interrogarsi su Clima E Energia) e promosso dal Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento, che si rivolge a insegnanti ed educatori che operano nell´ambito delle Scienze della Terra. Scopo del concorso è quello di raccogliere e premiare attività didattiche con una spiccata impronta innovativa, quali ad esempio: attività di laboratorio, al computer, esperienze di apprendimento cooperativo, attività associate a simulatori e simili. Il destinatario del riconoscimento (fissato nella cifra di 100 euro) sarà qualsiasi autore di una lezione non-frontale che riesca a coinvolgere, motivare e stupire gli studenti con la magia delle Scienze del Sistema Terra. La redazione del progetto I-cleen valuterà attentamente ogni proposta di attività e la pubblicherà con licenza Creative Commons dopo un lavoro di revisione e standardizzazione editoriale. I materiali confluiranno nell´archivio del progetto I-cleen, a disposizione gratuitamente dell´intera comunità scolastica, affinché l´esperienza possa essere agevolmente svolta da altri insegnanti. Il progetto I-cleen è un progetto web collaborativo ideato, realizzato e gestito interamente da insegnanti di scienze di comprovata esperienza. I due elementi cardine del progetto sono la condivisione di pratiche didattiche mediante l´uso delle nuove tecnologie. Il progetto è frutto di un intenso cammino di collaborazione e condivisione di esperienze tra i membri della redazione, reso possibile tramite l´adozione di strumenti tecnologici innovativi appartenenti al web 2.  
   
   
DAL 3 AL 7 FEBBRAIO A BOLOGNA WORKSHOP INTERNAZIONALE DEI GIOVANI UNO SCAMBIO DI ESPERIENZE DI CITTADINANZA ATTIVA  
 
Bologna, 3 febbraio 2010 - A Bologna, dal 3 al 7 febbraio, 60 ragazzi provenienti da Francia, Gran Bretagna, Grecia e Italia si incontreranno per scambiarsi esperienze di cittadinanza attiva condotte nei loro Paesi di origine e per individuare strategie di comunicazione più efficaci per il coinvolgimento delle giovani generazioni. Si tratta del primo workshop internazionale nato dal progetto europeo "You worth". Il progetto è promosso dal Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile di Bologna (Co. Pr. E. S. C. ) associazione senza scopo di lucro di cui fanno parte la Provincia, enti pubblici e privati non profit del territorio, ed è cofinanziato dall´Unione Europea con il Programma Europe for Citizens - Active Civil Society in Europe - che coinvolge sei Organizzazioni Partner europei (Francia - Concordia, Spagna - Iseu, Grecia - Elix, Inghilterra - Csv ed Italia - Anteas). Il progetto prevede la realizzazione di workshop internazionali con giovani (dai 15 ai 25 anni) e organizzazioni non governative, associazioni no profit, gruppi non - formali, istituzioni ecc. Italiani e stranieri che lavoreranno insieme per confrontare e scambiare esperienze di cittadinanza attiva. Nell´ambito del programma del workshop è previsto, sabato 6 febbraio dalle ore 9. 30, l´opening international meeting, per presentare alla cittadinanza e agli amministratori locali i risultati del seminario internazionale. L´iniziativa si terrà presso il Quartiere Santo Stefano via Santo Stefano 119, Bologna - sala Conferenze del Baraccano. I programmi dettagliati del workshop e dell´opening international meeting sono disponibili all´indirizzo www. Serviziocivile. Provincia. Bologna. It .  
   
   
TERZA EDIZIONE DEL PREMIO TESI DI LAUREA IN TEMA DI PARI OPPORTUNITÀ CONSEGNATI I RICONOSCIMENTI  
 
Trento, 3 febbraio 2010 - Si è svolta ieri la consegna dei premi alle vincitrici della terza edizione del Premio Tesi di laurea in tema di Pari Opportunità. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami e le componenti della commissione esaminatrice. "Un sentito ringraziamento - ha detto l´assessore Beltrami - va a tutte le persone che hanno collaborato all´organizzazione di questo premio che ha una notevole importanza per lo sviluppo della cultura di genere. Grazie anche alle premiate per il loro impegno nell´approfondire argomenti di notevole interesse. Credo che non si faccia mai abbastanza in materia di politiche di genere e chi si debba continuare ad impegnarsi per scongiurare il pericolo sempre presente di tornare indietro". Il primo premio per le lauree specialistiche è stato assegnato a Francesca Santuliana (Facoltà di Economia) con la tesi dal titolo: “I cambiamenti nella relazione tra l´occupazione femminile e la fecondità: il caso italiano alla luce dell´esperienza dei paesi industrializzati”, con un riconoscimento di 1. 500 euro. Il secondo premio, di 1. 000 euro, è stato vinto da Elisa Bellè (Facoltà di Sociologia) che ha presentato un lavoro dal titolo: “Genere della politica del genere. Dalla liminare cittadinanza politica femminile ai percorsi di donne e uomini in quattro partiti del Trentino”. Il terzo posto, con 750 euro, è andato a Silvia Guglielmini (Facoltà di Lettere e Filosofia) con la tesi: “Transnational feminism and otherness: East is East and Gegen die Wand”. Per le lauree triennali è stato assegnato un solo primo premio, di 500 euro, che è andato a Michela Bonora (Facoltà di Sociologia) con la tesi: “La violenza domestica in Italia e in Europa: dalle definizioni del fenomeno a un confronto tra le politiche sociali e modelli di welfare europei”. A questa terza edizione del premio hanno concorso 24 laureati le cui tesi sono state sottoposte all’esame della commissione composta da Lucia Trettel, direttore dell’Ufficio per le politiche di pari opportunità, Silvia Gherardi (Facoltà di Sociologia), Mariangela Franch (Facoltà di Economia), Gabriella Di Paolo (Facoltà di Giurisprudenza) e da Maria Micaela Coppola (Facoltà di Lettere e Filosofia). Durante la premiazione è stato evidenziato il valore di tutte le tesi che hanno concorso; rappresentano, è stato detto, utili strumenti di approfondimento per la pubblica amministrazione e uno stimolo importante per tutta la cittadinanza. .  
   
   
VERONA, SERVIZI SOCIALI: PRESENTATO CONVEGNO “LA STRADA VERSO LA MEDIAZIONE GIOVANILE TRA ANIMAZIONE ED EDUCATIVA”  
 
 Verona, 3 febbraio 2010 - Si terrà giovedì 4 febbraio, dalle ore 9. 30 alle 13 in Corte Molon, il convegno "La strada verso la mediazione giovanile tra animazione ed educativa”, organizzato dalla Cooperativa Energie Sociali, con il patrocinio dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune. L’evento è stato presentato dall’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco e dal responsabile dell’area giovani della Cooperativa Energie Sociali Stefano Castellani. “Questo convegno – ha spiegato Bertacco – permetterà di valutare il percorso fatto in questi anni nel campo della mediazione giovanile, tenendo conto degli interventi educativi, dei progetti e delle esperienze già realizzati”. Al convegno, moderato dallo psicologo Doriano Dal Cengio, interverranno il pedagogista responsabile area adolescenti e giovani cooperativa Energie Sociali Onlus Stefano Castellani; i mediatori giovanili Manuela Tabarini e Andrea Danzi; Massimo Bevilacqua del consorzio “Il Solco” di Sondrio; il funzionario dell’ufficio Tutela dei minori della Regione Veneto Paola Baglioni; lo psicosociologo e formatore della società di consulenza “Metodi” di Milano Ennio Ripamonti. Informazioni sui siti www. Mediazionegiovanile. It e www. Energiesociali. It, o al numero 0458013824. .  
   
   
ARTE POLLINO: CONCORSO FOTOGRAFICO RIVOLTO ALLE SCUOLE  
 
Potenza, 3 febbraio 2010 - L´associazione culturale Artepollino continua la sua attività di promozione e divulgazione del progetto omonimo, attraverso iniziative ludico-didattiche rivolte alle scuole dei comuni lucani del Parco nazionale del Pollino. La nuova iniziativa è un progetto che mira a mettere in mostra e premiare le foto più significative scattate dai partecipanti. Si tratta del concorso fotografico "I segreti del Pollino" ed è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado che rientrano nell’ambito del Parco. L´obiettivo – dichiara il presidente dell’associazione Gaetano Lofrano - è la conoscenza del territorio attraverso la fotografia, che forse più di ogni atro strumento permette di tradurre in immagini le sensazioni evocate dai luoghi e di coglierne i particolari. Il tema del concorso si sviluppa attraverso una narrazione costruita con le immagini, che però non vuole essere un susseguirsi di colorate cartoline, ma un modo diverso per raccontare e far conoscere il territorio, per svelare i suoi segreti. Per ulteriori informazioni consultare il sito www. Artepollino. It. .  
   
   
WORKSHOP SCIENTIFICO XMM-NEWTON 2010,  
 
Madrid, 3 febbraio 2010 - Dal 24 al 26 maggio 2010 si terrà a Madrid, in Spagna, un workshop di tre giorni sulle sorgenti di raggi X ultraluminose e sui buchi neri di peso medio. Da quando furono scoperte - oltre 25 anni fa - la natura delle sorgenti di raggi X ultraluminose (Ulx) è sempre rimasta un mistero. Il workshop cercherà di fare chiarezza sulla natura fisica delle Ulx, riunendo teorici e specialisti del campo della cosmologia, dei raggi X, della dinamica stellare e dell´Agn. L´evento offrirà anche l´opportunità di esplorare temi di interesse comune, discutere degli ultimi sviluppi e risultati, e dell´impatto futuro degli osservatori e delle missioni spaziali per la ricerca sui buchi neri. Per ulteriori informazioni, visitare: http://xmm. Esac. Esa. Int/external/xmm_science/workshops/2010_science/ .  
   
   
INQUINAMENTO MARINO: L´ITALIA RATIFICA LA CONVENZIONE DI LONDRA  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - La salvaguardia ambientale è una tema cruciale per garantire uno sviluppo sostenibile su scala globale. Proprio per non deludere le aspettative di miliardi di cittadini del mondo e assicurare un futuro ecologicamente sicuro alle nuove generazioni, i governi mondiali, ciclicamente, cercano di porre in essere iniziative vincolanti e condivise. Una tra queste è stata certamente la Convenzione di Londra del 2001 (conosciuta come Bunker Oil Convention) sulla responsabilità civile conseguente all´inquinamento marino causato da residui di carburante utilizzato per la propulsione delle navi. La Convenzione, negoziata presso l’Organizzazione marittima internazionale (Imo), è entrata in vigore a livello internazionale il 21 novembre 2008. L’italia ha provveduto alla ratifica della Convenzione, con un ddl approvato in via definitiva il 21 gennaio 2010. Il documento è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La Convenzione ha colmato un vuoto legislativo nel diritto internazionale, che non prendeva in considerazione l’inquinamento provocato dalla fuoriuscita e dal versamento in mare di petrolio utilizzato per il funzionamento e la propulsione delle navi. L’imo è una delle Agenzie specializzate delle Nazioni Unite, volta a promuovere la cooperazione tra i Paesi membri e a garantire la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino. Composta da un preambolo e da 19 articoli, la Convenzione prende in esame tutte le dinamiche relative agli incidenti che causano inquinamento: dalla responsabilità degli armatori, al campo di applicazione (le navi militari ad esempio sono escluse), dagli obblighi assicurativi e la relativa certificazione di validità i cui Stati contenti s’impegnano ad accertare per le navi che entrano nei loro porti. Gli ultimi articoli riportano le clausole finali tra le quali quella che disciplina la revisione o la modifica della convenzione che può avvenire mediante una Conferenza ad hoc convocata dall’Imo. .  
   
   
MIGLIORA L´ARIA TOSCANA: IN OTTO ANNI - 40% DI PM10 E DALLA REGIONE OLTRE 140 MILIONI DI FINANZIAMENTI DIRETTI E INDIRETTI  
 
Firenze, 3 febbraio 2010 - Migliora l´aria toscana: in otto anni - 40% di Pm10. E´ il dato più saliente che emerge dalla ricognizione compiuta da Arpat sulle concentrazioni medie giornaliere di questo indicatore di inquinamento. La presentazione da parte di Arpat dei dati sulla qualità dell´aria mostra una situazione variegata, con specifiche criticità legate in particolare alla realtà metropolitana in un quadro generale che è in progressivo miglioramento. Dai dati delle 25 centraline che fanno parte della rete regionale per il rilevamento delle polveri fini, le Pm10, risulta che il numero totale dei giorni di superamento del valore limite (che è di 50 microgrammi al metro cubo) è sceso negli ultimi otto anni del 40,01%, passando dai 1. 225 del 2002 ai 734 dello scorso anno. Se la media regionale pare incoraggiante permangono tuttavia elementi di atte nzione soprattutto in quelle zone di Firenze dove la concentrazione del traffico è maggiore. L´analisi nel dettaglio dei dati Arpat, per quanto riguarda le concentrazioni medie giornaliere, registra le situazioni migliori a Livorno, Pomarance e a Santa Croce sull´Arno, mentre quelle più critiche sono a Cascina e in via Buozzi a Scandicci, risultate ogni anno sopra ai minimi di legge. In generale le concentrazioni all´interno della rete regionale nel periodo 2005-2009 sono scese del 15%, passando da 33,8 a 28,3 microgrammi al metro cubo. «Si tratta di dati – commenta l´assessore regionale all´Ambiente, Anna Rita Bramerini – che da un lato appaiono migliori rispetto a qualche anno fa, dall´altro non ci tranquillizzano. Mostrano comunque che la scelta della Regione di investire in interventi strutturali sta producendo effetti incoraggianti. Abbiamo investito ingenti risorse sul miglioramento della qualità dell´aria. Negli ul timi cinque anni abbiamo destinato 33 milioni di euro a interventi diretti (concessi agli enti locali per opere strutturali come piste ciclabili e sostituzione di caldaie) e 110 milioni per interventi indiretti (come la tranvia o il rinnovo degli autobus) per un totale di 143,5 milioni. Comunque non è una strada facile, perché come è ovvio l´aria non si ferma ai confini comunali, provinciali o regionali e ognuno respira anche l´inquinamento prodotto fuori dal nostro territorio. Si stima che questa componente esterna sia quasi un terzo del totale. Occorre poi distinguere tra Pm10 secondarie, quelle emesse direttamente, e secondarie, cioè quell´insieme di polveri che si formano a seguito di processi chimici in atmosfera e che rappresenta un altro 30-40% del totale. Gli enti locali hanno la possibilità di intervenire solo su una parte di quell´insieme che costituisce l´inquinamento delle nostre città e per questo è importante che alle nostre azioni si affianchino strategie di livello nazionale. Devo rilevare, purtroppo, che fino ad oggi il Ministero dell´Ambiente ha trascurato i richiami dell´Unione europea e non ha prodotto alcuna pianificazione che potesse inserire in un quadro omogeneo le strategie regionali. Leggo sui giornali che, anche a seguito della situazione critica di Milano, pare che qualcosa si stia muovendo a Roma, e anche se non possiamo che stigmatizzarne il ritardo, accogliamo questa notizia con estrema positività». Tra gli interventi di tipo strutturale, in grado di migliorare la qualità dell´aria, figurano il ricambio del parco veicoli pubblici e privati e l´installazione di caldaie a maggior efficienza energetica. Nel 2009 con 25 milioni di euro la Regione ha favorito la trasformazione a gas dei veicoli, esentandoli per 5 anni dal pagamento della tassa di circolazione. Gli interventi sul parco macchine del trasporto pubblico locale hanno comportato invece un investimento di 2,5 milioni di euro per dotare i bus di filtri antiparticolato. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale è stato previsto un divieto di circolazione totale per gli autobus euro 0 a partire da ottobre per quelli urbani e dal 2012 per quelli extraurbani. Un intervento che si stima possa far risparmiare 14 tonnellate di Pm10 all´anno. La Regione una settimana fa ha approvato la nuova legge regionale sulla qualità dell´aria che, tra l´altro, rende obbligatori i Piani di azione comunali con i quali le amministrazioni locali programmeranno interventi in sinergia con i comuni vicini. «Vari studi internazionali ma anche del mondo della ricerca toscano - aggiunge l´assessore Bramerini - concordano sul fatto che l´inquinamento atmosferico debba essere affrontato con azioni strutturali, e la nostra amministrazione si sta impegnando su questo fronte. Accanto a questi interventi strutturali è giusto però impiegarne anche altr i contingibili, da adottare cioè in caso di superamento dei limiti di legge. Solo per fare alcuni esempi, allo studio dei nostri tecnici, figurano gli incentivi (parcheggi gratuiti, biglietti a prezzo ridotto) all´uso del trasporto pubblico, la circolazione dei veicoli privati riservata a quelli con almeno tre passeggeri a bordo, l´istituzione di fasce o aree in cui limitare la circolazione dei veicoli e infine la riduzione della temperatura negli edifici o del periodo di funzionamento giornaliero degli impianti di riscaldamento». Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana, sostiene che «l´odierno miglioramento complessivo su scala regionale della qualità dell´aria rispetto ad alcuni anni fa, è motivo di soddisfazione per quelle associazioni come Legambiente che hanno sempre monitorato la situazione delle emissioni inquinanti svolgendo un ruolo di pressione nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni affinch&egrav e; le stesse fossero puntuali nel mettere in atto tutte quelle azioni di contrasto previste dalla normativa per limitare l´inquinamento atmosferico. Non mancano, tuttavia, alcune stazioni di rilevamento, ben 9 su 25, dove si registrano superamenti dei limiti di legge per la diffusione nell´aria di polveri sottili. Sono situazioni di sofferenza ambientali che vanno superate nell´interesse della salute di tutti. Servono politiche che contrastino le emissioni inquinanti del traffico, delle industrie, degli impianti di riscaldamento e di quelli energetici che derivano da combustibili fossili. Bisogna rottamare i vecchi mezzi di trasporto pubblici, le vecchie caldaie e sostituirle con altre di migliore efficienza energetica e adottare filtri anti particolato per gran parte del parco auto, tenere sotto controllo le emissioni delle industrie e sviluppare fonti energetiche rinnovabili anche in sostituzione delle vecchie, obsolete centrali elettriche”. .  
   
   
IL CATTIVO TEMPO IMPERVERSA SUI TRAGITTI DI VIAGGIO DELLA BALIA NERA  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2010 - Seppur si ritenga che gli uccelli migratori non si stiano adattino bene ai cambiamenti climatici, perché seguono rigidamente i tempi delle migrazioni, scienziati europei hanno scoperto che la balia nera ci riesce comunque abbastanza bene. La specie dimostra la volontà di anticipare la migrazione, il che implica un grande potenziale di adattabilità a lungo termine. Gli scienziati notano che, tuttavia, a fronte di condizioni meteorologiche avverse gli uccelli potrebbero ritardare l´ultimo tratto migratorio. I risultati dello studio sono pubblicati su Current Biology. La balia near (Ficedula hypoleuca) è una delle specie di uccelli migratori più studiate. La prima documentazione su questa specie risale a 50 anni fa e fornisce agli scienziati le basi per comprenderne l´evoluzione, in particolare in rapporto all´effetto che i cambiamenti climatici potrebbero avere sui modelli riproduttivi. Essendo una specie che vive nei boschi, la balia nera permette di studiare le modificazioni nel modello alimentare e le diverse stagioni di quell´ambiente. Il co-autore dello studio, il dottor Christiaan Both dell´Università di Groningen (Paesi Bassi), spiega che le foreste sono caratterizzate da un influsso di insetti all´inizio della primavera. "Se gli uccelli non riescono ad individuare il picco massimo di presenza di insetti, con cui nutrire la prole, sarà impossibile mantenere la giusta proporzione di popolazione", dice Both. Nel corso della migrazione primaverile le balie nere devono viaggiare tra i 5000 e i 9000 chilometri dal loro rifugio invernale in l´Africa occidentale per raggiungere le zone di riproduzione in vari paesi d´Europa e in regioni della Siberia e della Russia. Una parte dello studio si conclude con la considerazione che gli uccelli hanno impiegato sei giorni per viaggiare dall´Africa occidentale ai Paesi Bassi, ed ulteriori sei giorni per raggiungere la Svezia centrale. Solo un numero esiguo di questi uccelli sopravvive al viaggio, che è veramente estenuante. Il gruppo di studio ha osservato che nel 2002 gli uccelli hanno iniziato la migrazione ed hanno raggiunto l´Africa settentrionale dieci giorni prima di quanto accadesse nel 1980. Nonostante la partenza anticipata, gli scienziati hanno scoperto che gli uccelli non sono riusciti a raggiungere le zone di riproduzione prima di quanto avvenisse venti anni prima per i loro predecessori. Il ritardo nel viaggio indica che il tragitto attraverso l´Europa si è rivelato meteorologicamente difficile. Il dottor Both sottolinea che gli uccelli rispondono ai cambiamenti climatici con una maggiore flessibilità riguardo al momento della migrazione. Aggiunge che la risposta ai cambiamenti climatici in natura è meno diretta; gli uccelli stanno ad esempio anticipando gradualmente la cova, da cui risulta la nascita della prole in anticipo nel periodo primaverile. "Per un certo periodo abbiamo pensato che gli uccelli migratori non riuscissero ad adattarsi ai cambiamenti climatici proprio per i loro tempi migratori primaverili, rigidi e piuttosto inflessibili", dice Both. "Ora abbiamo dimostrato che la nascita prematura della prole è anche causa di una migrazione anticipata e che negli ultimi 25 anni i tempi della migrazioni si sono spostati in avanti. " Quindi, il motivo per cui gli uccelli non anticipano il proprio arrivo non è dovuto ad una partenza posticipata, ma alle circostanze contingenti durante il passaggio sull´Europa meridionale, che certamente non sono migliorate. " Per maggiori informazioni, visitare: Current Biology: http://www. Cell. Com/current-biology/ Università di Groningen: http://www. Rug. Nl/corporate/index .  
   
   
"BIOTECNOLOGIA MARINA: SFIDE FUTURE",  
 
Acquafredda di Maratea, 3 febbraio 2010 - Dal 20 al 25 giugno 2010 si terrà ad Acquafredda di Maratea, in Italia, una conferenza di sei giorni dedicata alla biotecnologia marina. La conferenza intende promuovere l´eccellenza scientifica nel campo della biotecnologia marina e offrire una piattaforma a scienziati affermati e giovani ricercatori per presentare il loro lavoro e discutere del futuro di questo campo scientifico in Europa. Il programma prevede sette sessioni di mezza giornata che riguarderanno tra l´altro i seguenti temi: biomasse da alghe marine; acquacoltura; bioprospezione; salute dell´uomo e dell´ambiente; enzimi; bionanotecnologia e biomateriali marini; modelli marini; inquinamento e recupero ambientale; bioinformatica e infrastrutture di ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esf. Org/activities/esf-conferences/details/2010/confdetail330/330-preliminary-programme. Html .  
   
   
APPROVATO IN TOSCANA IL MASTERPLAN DEL PARCO DELLA PIANA  
 
 Firenze, 3 febbraio 2010 - La Giunta regionale ha approvato l’altro ieri il Masterplan del Parco della Piana, il primo importante obiettivo inserito all´interno del Piano di indirizzo territoriale (Pit), ed ha formalizzato uno stanziamento di avvio del progetto consistente in 2 milioni di euro annui per il 2010, 2011 e 2012. Per la Toscana, che dallo scorso 16 gennaio ha adottato per prima in Italia il Piano paesaggistico, prosegue, dunque, il percorso verso un governo del territorio che integri tutela e sviluppo coniugando rigore ed innovazione. «Il Parco della Piana – commenta l´assessore all´urbanistica e territorio, Riccardo Conti - con i suoi 3800 ettari e 800mila abitanti interessati si configura come uno dei maggiori parchi metropolitani europei. Il Masterplan è lo strumento per far fare un salto di qualità a questa grande infrastruttura verde. Il paesaggio, nell’approccio toscano al governo del territor io, si tutela e si difende con grandi e innovativi progetti, in cui gli stessi “vincoli” diventano strumenti di innovazione strategica nel governo del territorio stesso. Con l´atto approvato diamo anche inizio alla sperimentazione del Piano paesaggistico». Tra gli obiettivi primari del masterplan quello di dare concretezza amministrativa all’impegno politico assunto con i Comuni della Piana e la stipula di accordi di pianificazione atti a rendere omogenea per tutto l’ambito del Parco la disciplina che regola la presenza delle funzioni in esso previste. La Facoltà di Agraria al Polo tecnologico di Sesto Fiorentino, il parco che “entra” nel distretto vivaistico e lo valorizza, lo sviluppo dell´imprenditoria rurale di filiera corta e di nicchia ma che sa interconnettersi per promuoversi come attività competitiva, il recupero e la valorizzazione del patrimonio archeologico e rinascimentale del territorio e delle aree con colture storiche, la tutela degli spazi agro-ambientali, la valorizzazione e la qualificazione delle aree umide, il potenziamento delle “oasi”, la messa in sicurezza idraulica del territorio, l´attivazione di connessioni tecnologiche innovative, lo studio di offerta turistico – culturale e tecnico- formativa nuova: queste sono soltanto alcune delle linee strategiche dettate dal documento approvato dalla giunta per il primo parco metropolitano della Toscana. L’estensione dell’area, tra le maggiori a livello europeo, e la sua plurale complessità evidenziano la necessità di una coerente strumentazione di governo locale del territorio e di consistenti impegni finanziari per conferirle un ruolo di infrastruttura verde a scala metropolitana e regionale. Gli investimenti, oltre a quelli previsti nella delibera di Giunta, dovranno essere in parte promossi dai soggetti istituzionali impegnati nella sua realizzazione. In ogni caso le amminist razioni locali interessate parteciperanno al sostegno degli interventi da definire operativamente sulla base del masterplan per il 40% degli ammontare necessario. Oltre a quelle già stanziate per il masterplan, la Regione Toscana ha già destinato 2,6 milioni di euro al Comune di Sesto Fiorentino per l’anno 2009 per realizzare l’asse centrale pedonale e ciclabile che collega il Polo scientifico universitario alla Villa Montalvo, oltre all’acquisto di un edificio da recuperare ed adibire a struttura del parco. Sono stati inoltre stanziati 400mila euro per il Comune di Campi Bisenzio per la progettazione e realizzazione della prima segnaletica del parco, specifica e metodologicamente innovativa, pensata in stretta continuità con il processo partecipativo alla base del progetto (www. Parcodellapiana. It). .  
   
   
DIFESA SUOLO, ALLEANZA CON ORDINI PROFESSIONALI AVVIATO IN LOMBARDIA UN RAPPORTO STRETTO CON CHI OPERA SUL TERRITORIO  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - Un fronte comune composto da chi opera a livello istituzionale per la salvaguardia del suolo, che sappia integrare le politiche pubbliche di sviluppo e tutela del territorio con l´universo di conoscenze e competenze espresso dagli Ordini professionali. E´ questo il senso dell´intesa sottoscritta ieri dall´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, con le Consulte regionali di Ordini tecnici (architetti, ingegneri, geologi, agronomi, dottori forestali e geometri). Obiettivo, migliorare la qualità della progettazione di opere e interventi, condividendo conoscenze, buone pratiche e modalità operative nel settore della difesa del suolo. "Con l´approvazione del Piano territoriale regionale - ha detto l´assessore Boni - abbiamo per la prima volta tracciato un quadro conoscitivo completo di tutte le problematiche territoriali, confermando il punto di partenza, vale a dire che per anni è mancata una proposta omogenea e coerente di pianificazione territoriale. E´ mancata, cioè, la conoscenza del territorio regionale, così diversificato nelle sue componenti, così come nelle sue diverse situazioni di rischio". "Ora vogliamo avviare un rapporto stretto con chi opera sul territorio - ha aggiunto l´assessore - a partire dagli Ordini professionali, cioè coloro che lavorano ogni giorno con gli enti locali". Le categorie professionali e tecniche coinvolte nell´intesa operano, infatti, sia come progettisti incaricati dagli enti pubblici sia come funzionari tecnici della pubblica amministrazione, con un ruolo di programmazione, gestione e controllo rispetto alla realizzazione delle opere di difesa del suolo. Il Piano territoriale regionale rappresenta, oltretutto, un´occasione significativa anche per integrare le politiche territoriali secondo criteri di riferimento unitari, per quanto declinati in modo specifico per i diversi sistemi territoriali lombardi. "Grazie a questo strumento - ha aggiunto Boni - è iniziato un nuovo modo di gestire la pianificazione del territorio, soprattutto rispetto al grande tema del rischio idrogeologico, che spesso ci ha costretto a intervenire per ridurre le situazioni di rischio". Come è accaduto di recente per Valmasino, in provincia di Sondrio, dove Regione Lombardia è intervenuta con uno stanziamento di 3 milioni di euro per ripristinare la sicurezza a seguito delle frane che hanno colpito il territorio lo scorso dicembre. "In questi anni - ha detto Boni - abbiamo lavorato sistematicamente per la salvaguardia ambientale e idrogeologica, inserendo tra gli obiettivi del Piano territoriale la sicurezza come fattore di competitività e sviluppo del territorio". Su questo fronte sono circa 1. 600 gli interventi realizzati o attualmente in fase di completamento, per una spesa rotale di 879 milioni di euro, a cui si aggiungono 612 opere programmate o già avviate. "Si tratta di progetti da completare nella prossima legislatura - ha concluso Boni - alla luce anche di questo nuovo rapporto di collaborazione con gli Ordini professionali, passo fondamentale per valorizzare il patrimonio di conoscenze e capacità maturato in Lombardia in questi ultimi anni". .