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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2011
BANDO DI GARA PER LO SVILUPPO DI STRUMENTI E SERVIZI PER IL SISTEMA D´INFORMAZIONE SULL´ACQUA PER L´EUROPA WISE (WATER INFORMATION SYSTEM FOR EUROPE)  
 
Bruxelles, 18 maggio 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara d´appalto per lo sviluppo di strumenti e servizi per il sistema d´informazione sull´acqua per l´Europa (Wise). L´approccio integrato della gestione dell´acqua nell´Ue, che attua la legislazione Ue sull´acqua, ha portato alla necessità di una gestione integrata delle informazioni di tutte le politiche Ue su questo tema. Wise è diventato il principale strumento informativo per la legislazione riguardante l´acqua: un sistema di gestione dettagliato e condiviso di dati e informazioni sull´acqua, inclusi i bacini fluviali. Lo sviluppo del sistema Wise è stato svolto finora in conformità con il 1° piano di implementazione Wise. Un ulteriore sviluppo del sistema Wise prevede di integrare ulteriori informazioni e di ottimizzare il flusso informativo assicurando lo scambio e l´interoperabilità delle informazioni a diversi livelli gerarchici dei dati nell´ambito di tutte le politiche Ue sull´acqua e di altri obblighi di informazione a livello Ue sullo stesso tema. Wise è un importante blocco tematico che fa parte di un più ampio processo di sviluppo di politiche orizzontali sulla gestione di informazioni ambientali. Esso sarà in grado di raccogliere dati per molteplici usi con molti punti di accessibilità delle informazioni per gli utenti finali (importante per le autorità pubbliche) e per il pubblico e di fare dei confronti delle informazioni su un´appropriata scala geografica. Ciò permetterà analisi più efficienti a livello Ue, ottimizzerà il flusso di informazioni e il monitoraggio e darà più potere ai cittadini. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu n. S 92 del 13 maggio 2011 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:149634-2011:text:it:html    
   
   
"ICT FINANCE MARKETPLACE VENTURE ACADEMY AND INVESTMENT FORUM"  
 
Bruxelles, 18 maggio 2011 - Una conferenza dal titolo "Ict finance marketplace venture academy and investment forum" si terrà il 15 e 16 giugno a Bruxelles, in Belgio. L´evento, che avrà la durata di due giorni, si occuperà in particolare di piccole e medie imprese (Pmi) e di come incontrare potenziali partner strategici. Con particolare attenzione verso il settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione, la conferenza si dividerà in una "venture academy" e in un forum per investimenti. La "venture academy" consisterà in un evento di formazione di un giorno durante il quale formatori con esperienza in settori industriali rilevanti aiuteranno le Pmi a sviluppare pragmaticamente le loro migliori qualità verso i potenziali investitori. Il forum per gli investimenti offrirà alle Pmi l´opportunità di presentare le loro aziende di fronte a una rete internazionale di investitori, partner strategici e consulenti esperti. Questo evento è sponsorizzato e organizzato congiuntamente dai progetti finanziati dall´Ue "Access to Ict Investors" (Access Ict), "Improve access to finance for innovative Smes" (Ymir) e il progetto Ict Venturegate. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ict-finance-marketplace.com/site/index.php?option=com_content&view=article&id=26:molony&catid=1:latest-news&itemid=10    
   
   
LOMBARDIA: L´IGNORANZA INFORMATICA NON ABITA QUI RICERCA BOCCONI SU COSTI E BENEFICI DEL DIGITALE PER LE P.A. NELLA REGIONE 22.600 ORE DI CORSI NEGLI ULTIMI 10 ANNI  
 
Milano, 18 maggio 2011- L´ignoranza informatica crea inefficienza delle pubbliche amministrazioni, fa gravare costi in più su cittadini e imprese, e alla fine erode quote di Pil. Se tutti i 600.000 dipendenti delle Pa in Italia fossero preparati al digitale, arriverebbero a un aumento della produttività stimabile in 2,2 miliardi. Anticipa un dato essenziale della ricerca della Bocconi ´L´ignoranza informatica, il costo nella pubblica amministrazione locale´ l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari, introducendo all´Auditorium Gaber il convegno organizzato con Eupolis, Aica (Associazione italiana per l´informatica e il calcolo automatico) e Sda (Scuola Direzione Aziendale) Bocconi. "Incentiviamo la cultura dell´informatica e dell´aggiornamento - ha ricordato Maccari - e sotto questo aspetto sono stati ben spesi, come rileva anche la ricerca, i 900.000 euro che la Regione ha investito, negli ultimi dieci anni, per la formazione informatica dei suoi funzionari, realizzando 1321 corsi e 22.600 ore di formazione. Una spesa relativamente modesta, che ha però generato incrementi di produttività, di efficienza e risparmi davvero considerevoli, di cui si sono accorti tutti i cittadini lombardi". Nell´ambito della macchina regionale sono stati diversi i progetti e i processi di semplificazione, dematerializzazione e digitalizzazione. "Nel campo della dematerializzazione - ha sottolineato Maccari - Regione Lombardia ha sostenuto e sviluppato il progetto della Crs (Carta regionale dei servizi), che sta acquisendo sempre più funzioni in aggiunta a quelle relative ai servizi della sanità. Non vanno dimenticati l´impegno per la diffusione della Pec (Posta elettronica certificata), la firma digitale e il trasferimento del Burl dalla forma cartacea a quella digitale. Tutto questo si traduce nell´informatizzazione dell´80 per cento dei processi interni alla Regione, nella semplificazione dei procedimenti interni e delle delibere, con un risparmio di 2 milioni di euro all´anno". Regione Lombardia ha puntato molto anche sull´e-government per agevolare cittadini e imprese nel rapporto con la Pubblica amministrazione. "Bandi e gare - ha spiegato Maccari - sono ora fruibili on line sul nuovo portale di Regione Lombardia e per quanto riguarda la lotta al digital divide abbiamo messo in campo uno sforzo da 95 milioni di euro, di cui 41 a carico del bilancio dell´ente. Si tratta di un progetto che ultimeremo in 24 mesi per dotare di banda larga l´intero territorio regionale. Non ci fermeremo qui, perché stiamo lavorando alla promozione di un progetto molto ambizioso, primo in Europa per dimensioni, destinato a portare la Banda Ultralarga a metà delle famiglie lombarde con un investimento previsto di 1,2 miliardi in 6 anni".  
   
   
SEMINARIO: "INTERNET CAMBIA IL LAVORO"  
 
Roma, 18 maggio 2011 - Il dibattito che si terrà a Roma, giovedì 19 dalle ore 9.30 -13.00, nella Sala della Regina, Camera dei Deputati, piazza Montecitorio 1, verrà introdotto da Stefano Parisi, presidente Asstel e Sergio Trevisanato, presidente Isfol. Le conclusioni sono affidate ai ministri Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini, Maurizio Sacconi. Obiettivo dell’incontro è stimolare una riflessione fra decisori pubblici, esperti e manager sulle trasformazioni che la diffusione delle tecnologie della comunicazione sta provocando nei modi del lavoro tradizionale. Se l’Ict è la chiave per affrontare nodi strutturali della nostra economia – produttività, trasparenza, squilibri territoriali, inefficienza della spesa pubblica – la sua rivoluzione si attua principalmente attraverso le persone. Le tecnologie assorbono e sostituiscono le routines per liberare creatività e rafforzare l’autonomia delle persone nello svolgimento del loro lavoro. Da qui la straordinaria sfida rivolta al mondo della formazione, che deve adeguare le tecniche formative alle nuove frontiere della tecnologia; al mondo della produzione che deve saper cogliere le nuove opportunità di business; al Governo e alle parti sociali che hanno il compito di formulare un quadro di regole e contratti capace di valorizzare le potenzialità di crescita e sviluppo. Nel corso del seminario Aviana Bulgarelli e Domenico Sugamiele, ricercatori Isfol, approfondiranno l’analisi sulle trasformazioni nei processi di apprendimento e nelle professioni. I cambiamenti nei vari settori, dai servizi alla sanità, dalla conservazione dei beni culturali al lavoro sul web, all’Expo 2015 saranno testimoniati da Alfonso Fuggetta, Pietro Guindani, Riccardo Donadon, Claudio Falcucci, Francesco Montorsi, Umberto Rapetto, Lino Del Favero, Giovannimaria Soro. L’intervento dell’ambasciatore David Thorne consentirà il confronto con la situazione in Usa. Il programma in dettaglio è sul sito: www.Internetlavoro.fasthosting.it/    
   
   
AOSTA: PRESENTAZIONE AGLI STUDENTI DEL PROGETTO DIGITAL GENERATION, I VIRTUOSI DEL POLLICE  
 
 Aosta, 18 maggio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che giovedì 26 maggio, alle ore 10, presso l’Istituzione Scolastica St. Roch di Aosta, sarà presentato l’elaborato degli studenti partecipanti al progetto Digital Generation, i virtuosi del pollice. L’assessorato, in collaborazione con il Gruppo Abele di Torino, nell’anno scolastico che sta per concludersi ha promosso questa iniziativa rivolta alle scuole secondarie di primo grado che ha visto coinvolti gli studenti delle Istituzioni scolastiche Comunità Montana Valdigne Mont Blanc di Morgex, M. I. Viglino di Villeneuve, St.-roch e E. Martinet di Aosta e L. Barone di Verrès. Digital Generation ha permesso agli alunni, sotto la guida dei docenti e dei referenti del Gruppo Abele, di riflettere in classe sui metalinguaggi delle nuove tecnologie, apprezzandone i vantaggi e valutandone i rischi e le possibili dipendenze. A fianco del lavoro svolto con i ragazzi sono stati realizzati anche tre incontri con i genitori per permettere un coinvolgimento delle famiglie. «Si è voluto attivare un progetto complesso di empowerment sociale e di prevenzione rivolto in primo luogo ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di I grado, ma anche agli adulti che hanno responsabilità socio-educative – dichiara l’Assessore Viérin. – Questa giornata rappresenta l’occasione per creare spazi di discussione e di condivisione tra il mondo giovanile e quello adulto, per confrontarsi e per affrontare, con qualche strumento in più, le nuove sfide educative che sempre più la vita immersa in un contesto tecnologico ci impone. Un’opportunità di riflessione – conclude Laurent Viérin – su di un tema di forte attualità con cui i giovani e le famiglie si confrontano quotidianamente».  
   
   
RICERCATORI SEMPRE PIÙ EUROPEI  
 
Trieste, 18 maggio 2011 - Il 23 maggio, presso il Miur verrà presentato, in occasione di una giornata dedicata alle politiche europee per la ricerca e i ricercatori, Euraxess Italy, il nuovo portale italiano per la mobilità dei ricercatori www.Euraxess.it/  Uno strumento che fornisce ai ricercatori stranieri tutte le informazioni necessarie per venire a svolgere la loro ricerca in Italia: dai visti d’ ingresso eventualmente necessari, al sistema scolastico per i figli, al sistema di sicurezza sociale e assistenziale, a quello fiscale, alle possibilità di alloggio, ecc. I ricercatori in mobilità verso l’Italia possono usufruire del contatto diretto con 7 centri di servizio e 8 punti di contatto locali. Allo stesso modo, i ricercatori italiani che progettano un periodo di attività di ricerca all’estero possono accedere, tramite il portale, all’intera rete europea di Euraxess Services Centres http://ec.Europa.eu/euraxess/ , dove troveranno 35 siti omogenei nella grafica e nella struttura, facilmente navigabili ed esaustivi nell’informazione. Euraxess è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea dinamica come i suoi beneficiari e in continua espansione. Più di 5,000 organizzazioni di ricerca (sia pubbliche che private) si sono registrate sul portale Euraxess per pubblicare le loro offerte di lavoro e finanziamento. Circa 18,000 ricercatori hanno pubblicato il loro Cv on-line. Sono state istaurate collaborazioni per lo scambio di offerte di lavoro con altri portali di offerta e ricerca di lavoro come Nature Jobs. Inoltre una media di 4,000 offerte di lavoro nel campo della ricerca è disponibile quotidianamente sul Portale Euraxess Jobs che condivide questi dati coi portali Euraxess nazionali, Euraxess Italy tra loro. Oltre a rappresentare un’occasione per costruire nella pratica lo Spazio Europeo della Ricerca, Euraxess fornisce alle università italiane e agli enti di ricerca uno strumento per implementare la legge 240/10 di recente emanazione. Agli art. 18, comma 1 lett. A); art. 22, comma 1, e Art. 24, comma 2,lettera a), la legge prevede infatti l’obbligo di pubblicare a livello internazionale i bandi per posizioni di professore o ricercatore a tempo determinato. Tutti i servizi offerti dal portale Euraxess, sia a livello europeo che nazionale sono assolutamente gratuiti. Euraxess Italy è promosso dalla Fondazione Crui in collaborazione con Areascience Park e l’Università di Camerino.  
   
   
CALABRIA: VARATO IL CALENDARIO DELLE LEZIONI PER L’ANNO SCOLASTICO 2011/2012  
 
Catanzaro, 18 maggio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha emanato il calendario per l’anno scolastico 2011/2012 che prevede 207 giorni di lezione, sette in più rispetto al minimo obbligatorio di 200 giorni. Tutte le scuole inizieranno il 12 settembre 2011, mentre il termine è previsto per il 9 giugno 2012 per le scuole primarie e secondarie e per il 30 giugno per la scuola dell’infanzia. L´inizio e il termine delle lezioni dovrà essere uniforme e vincolante. “Le date - ha spiegato l´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri - sono state concordate con l’Ufficio Scolastico Regionale, i sindacati, gli operatori dei trasporti e le associazioni produttive per garantire i servizi necessari al sistema scolastico”. Oltre alle ordinarie festività nazionali e del patrono cittadino, i ponti festivi in cui saranno sospese le lezioni sono quello di Ognissanti (da lunedì 31 ottobre a mercoledì 2 novembre), le vacanze natalizie (dal 23 dicembre al 7 gennaio), quelle pasquali (dal 4 al 10 aprile) e il ponte del 1° maggio, con sospensione lunedì 30 aprile 2012.  
   
   
PUGLIA: ARRIVA IL CALENDARIO SCOLASTICO 2011-2012  
 
 Bari, 18 maggio 2011 - La prima campanella per tutte le scuole pugliesi suonerà il 15 settembre 2011. L’ultimo giorno di scuola, invece, è fissato al 9 giugno 2012, per le scuole statali e paritarie del 1° e 2° ciclo di istruzione, ed al 30 giugno 2012, per le scuole d’infanzia. Complessivamente, saranno 204 i giorni di lezione nelle scuole primarie e secondarie e 222 i giorni di apertura delle scuole d’infanzia. La Deliberazione approvata dalla Giunta, su proposta dell’Assessore al Diritto allo studio e formazione Alba Sasso, prevede la sospensione delle lezioni, oltre che nei giorni di festività nazionale individuati con decreto ministeriale, anche dal 23 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012 per festività natalizie, dal 5 al 10 aprile 2012 per vacanze pasquali, il 2 novembre per la commemorazione dei defunti e nel giorno di ricorrenza del Santo Patrono (qualora coincida con giorno di lezione). Sono previsti, inoltre, “ponti” in coincidenza con le feste di Tutti i Santi e del 1° Maggio. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, potranno disporre adattamenti in relazione alle esigenze derivanti dall’attuazione del Piano dell’offerta formativa, promuovendo al riguardo ogni utile raccordo con le altre istituzioni scolastiche del territorio e con gli enti locali, tenuti all’organizzazione dei servizi di supporto. “La ratio di fondo del provvedimento adottato - sottolinea l’assessore Sasso - deriva dalla consapevolezza che il calendario scolastico rappresenti un importante strumento di programmazione territoriale, per le ripercussioni che le scansioni temporali previste possono avere sull’organizzazione della vita familiare degli alunni, sui servizi connessi all’attività didattica e più in generale sulle realtà direttamente o indirettamente coinvolte con l’attività scolastica e dal riconoscimento del valore dell’autonomia scolastica che, in raccordo con gli enti locali, può meglio rispondere alle finalità ed alle esigenze di flessibilità dell’offerta formativa nell’interesse prioritario dell’utenza”.  
   
   
BOLZANO: PROGETTO SCUOLA-LAVORO IN LAGUNA VENETA DELLA SCUOLA PROF. PER LA FRUTTIVITICOLTURA DI LAIVES  
 
Bolzano, 18 maggio 2011 - Quest’anno gli allievi della seconda classe della Scuola professionale provinciale per la fruttiviticoltura e il giardinaggio di Laives sono tornati per lo svolgimento dello stage lavorativo nella laguna veneta per un interessante progetto in un’Oasi naturalistica a Ca’ Roman, sull’isola di Pellestrina, in prossimità di Chioggia. L’assessore Tommasini sottolinea la notevole valenza formativa di queste esperienze al di fuori della provincia. Gli allievi sono stati ospitati presso il Villaggio marino di Ca’ Roman situato a ridosso dell’oasi naturalistica, posizionata tra laguna e mare aperto. Dopo tanti anni di abbandono, anche la vicina zona del Forte Barbarigo, ex Forte Ca’ Roman, risalente ai primi dell’800, è diventata un’intricata boscaglia, quasi impenetrabile, ed è stata interessante palestra di lavoro per gli allievi della scuola professionale che, in collaborazione con il locale servizio forestale, armati di motoseghe, decespugliatori, tagliasiepi, forbici e cesoie, hanno riaperto alcuni vecchi sentieri, per iniziare a riportare alla luce delle zone di sicuro interesse e di possibile rinnovato insediamento ad esempio di orti e simili, piantato nuovi alberelli di leccio, svolto rilievi metrici. Ovviamente per gli allievi della scuola è stato importante lavorare per un buon fine ed avere modo, sotto la sorveglianza degli insegnanti accompagnatori, tutti tecnici del settore, di mettere in pratica e sperimentare in sicurezza molte delle tecniche di lavoro affrontate e programmate teoricamente in classe durante i mesi invernali. Altre attività lavorative effettuate nell’oasi sono state la posa in opera delle recinzioni e la delimitazione e protezione delle zone di nidificazione degli uccelli sia stanziali che migratori i collaborazione con la Lipu. Presso il Villaggio marino, dove gli allievi e gli insegnanti alloggiavano in autonomia sono stati fatti lavori di potatura e risanamento di tamerici, vecchie robinie pericolanti e si è abbattuto e rimosso un grosso platano sempre in collaborazione con i forestali locali. Interessante anche la visita presso il centro polifunzionale di Porto Viro, nella vicina provincia di Rovigo, dove presso il settore tartuficoltura si è approfondita la tecnica di inoculo delle radici di piccole querce con le spore del tartufo per la produzione di piante tartufigene. Altra visita interessante quella presso un impianto di produzione di energia elettrica attraverso biomasse. L’entusiasmo manifestato dagli allievi nelle giornate di lavoro a Ca’ Roman, che ha sorpreso favorevolmente gli stessi insegnanti accompagnatori fa ben sperare e indirizza i responsabili della scuola a continuare con iniziative che coinvolgano gli allievi in esperienze di formazione al lavoro e di vita comunitaria. Anche l’assessore provinciale, Christian Tommasini, rileva l’importanza di queste esperienze per ampliare le esperienze e la formazione dei giovani allievi anche al di fuori della realtà altoatesina.  
   
   
BOLZANO: 150 STUDENTI COINVOLTI NELL´AZIONE "PIANTA UN ALBERO PER..."  
 
Bolzano, 18 maggio 2011 - Nell´ambito dell´azione "Pianta un albero per...", tenutasi questa mattina, martedì 17 maggio 2011, 150 fra alunni e studenti hanno messo a dimora ben 800 arbusti e alberelli presso l´ex discarica di Castelfirmiano a conclusione del programma di educazione ambientale dell´Agenzia provinciale per l´ambiente per le scuole altoatesine. Le iniziative di educazione ambientale organizzate dall´Agenzia provinciale per l´ambiente per le scuole nell´anno scolastico 2010/11 e raccolte nel programma scuola.Ambiente, sono state seguite da 12.000 ragazzi. Le iniziative di maggior successo sono state la mostra ititnerante "Viaggio nel clima" che nelel nove località toccate ha registrato il tutto esaurito con oltre 3.000 scolari, e il workshop "l´acqua è vita" con esplorazione delle acque dei fiumi. L´azione "Pianta un albero per..." tenutasi nella giornata di oggi mercoledì 17 maggio presso la ex discarica di Castelfirmiano nel comune di Bolzano ha costituito la conclusione del programma di educazione ambientale per le scuole altoatesine organizzato dall´Agenzia provinciale per l´ambiente, che quest´anno festeggia i 15 anni di attività. L´iniziativa, è stata introdotta dall´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer che ha sottolineato il significato di porre rimedio agli errori del passato proprio attraverso i giovani che sono gli ambasciatori per un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale e della tutela del clima. Da parte sua il direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, Luigi Minach, ha posto in evidenza come con l´azione di ripiantumazione di quella che fino a 20 anni fa era una discarica si restituisca la natura all´uomo. Otto le classi fra quelle scelte ad estrazione tra le circa 800 partecipanti alle iniziative di scuola.Ambiente, che hanno posto a dimora 800 arbusti ed alberelli di provenienza locale sull´areale risanato dell´ex discarica di Castelfirmiano. Fra le classi in azione nell´ambito dell´intervento di piantumazione, tre quelle di lingua italiana: la 4a b della Scuola elementare "A.rosmini" di Bolzano, la 1a c della Scuola elementare "Giovanni Segantini" di Bronzolo e la 1a classe della Scuola media "Leonardo da Vinci" di Bolzano. Le piante sono state messe a disposizione dalla ripartizione foreste della Provincia in occasione della ricorrenza dell´Anno internazionale delle foreste. I forestali hanno spiegato le peculiarità delle piante e le modalità della loro piantumazione. L´intervento rientra in un progetto complessivo di rinverdimento della discarica dopo il suo risanamento. Martin Schöpf, direttore dell´Ispettorato forestale di Bolzano ne ha illustrato i dettagli; finora su un#area di 5 ettari nella parte nord della collina nelle ultime settimane sono state poste a dimora 17.000 piante di 20 tipologie locali differenti all´insegna della biodiversità. Nei prossimi anni si procederà, quindi, al rinverdimento del lato sud della collina. Paul Zipperle dell´Ufficio amministrazione forestale, coordinatore dei progetti di educazione ambientale in ambito boschivo, ha fatto presente l´importanza della biodiversità quale garanzia degli habitat naturali per la fauna e l´uomo.  
   
   
"LA MIA SCUOLA PER LA PACE"  
 
 Bari, 18 maggio 2011 - E’ stato presentato ieri dall’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso, il programma “la mia scuola per la pace”, programma di educazione alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza democratica in Puglia, a cura di Regione, Tavola per la Pace e Ufficio scolastico regionale che sfocerà in una due giorni il 19 e il 20 maggio. Oltre all’assessore, sono intervenuti Flavio Lotti, responsabile Tavola per la Pace e Anna Cammalleri, dell’Usr. “Si tratta di un progetto promosso – ha detto l’assessore – per promuovere l’educazione alla pace nelle scuole, che è un obiettivo che sta nel Dna delle stessa scuola pubblica. Il progetto interessa l’intera Italia con laboratori in ogni regione. Alla Puglia sono stati assegnati i laboratori su libertà, giustizia e responsabilità”. “Perché un’educazione alla pace? – si è chiesta - Non siamo mica in guerra? Invece la guerra viene ancora utilizzata quale soluzione alle controversie internazionali, quando la nostra Costituzione è una costituzione di pace, uguaglianza e solidarietà. Su queste tematiche dunque le scuole hanno reagito splendidamente, coinvolgendo 26mila ragazzi”. “Le scuole hanno lavorato in piena autonomia progettuale – ha sottolineato la professoressa Cammalleri – con elevate capacità di gestione dei progetti”. Flavio Lotti ha descritto le due giornate del 19 e del 20 maggio: “Saranno eventi di livello nazionale – con un’assemblea al Petruzzelli il 19 mattina, ultima data dei forum sui valori, per proseguire con una marcia per la pace attraverso Bari vecchia e con un concerto a piazza Ferrarese nel pomeriggio. I 21 laboratori previsti si terranno venerdì 20, con l’intervento di testimonial e esperti”. La Regione distribuirà un quaderno con il testo della prima parte della Costituzione e con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. “La scuola non è più separata – ha concluso Lotti – dal resto del mondo, ma le viene restituito un compito molto importante: quello di pensare e ragionare su una società nuova”. La Sasso ha infine sostenuto che “occorre ringraziare per l’impegno gli insegnanti pugliesi, veri eroi del nostro tempo”.  
   
   
ROMA: “CORAGGIO GIAPPONE” LA CERIMONIA DELLE MILLE GRU DA SADAKO ALLO TSUNAMI  
 
Roma, 18 maggio 2011 - Piazza del Campidoglio Mercoledì’ 18 maggio 2011, ore 10.30,sarà invasa da oltre mille Gru, animale simbolo degli origami giapponesi, realizzate dagli studenti romani coinvolti dall’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale. Si preannuncia dunque molto partecipato l’evento conclusivo del percorso su Hiroshima, nell’ambito dei “Viaggi nella memoria. Per non dimenticare la tragedia del ‘900”, intitolato “Coraggio Giappone”, in omaggio anche alla tragedia del terremoto e dello tsunami che ha colpito il Paese del Sol Levante lo scorso marzo. Insieme all’Assessore Gianluigi De Palo, ci sarà anche il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno ad accogliere i circa 700 alunni delle 13 scuole che hanno aderito al Progetto per l’anno scolastico 2010/2011, ciascuna con due classi, per un totale di 26 classi e 30 docenti. Saranno inoltre presenti Seiichiro Takahashi, Consigliere dell’Ambasciata del Giappone, che riceverà simbolicamente le collane di gru preparate dagli studenti, da portare nel suo Paese, Pier Fabrizio Santovetti, Vice Direttore Fondazione Italia Giappone, Gabriella Manna, Responsabile settore didattico Museo Nazionale d’Arte orientale, Aldo Giovanni Ricci, Delegato alla Memoria storica di Roma Capitale. Con l’itinerario dedicato al Giappone l’Assessorato ha voluto promuovere la conoscenza e la comprensione, presso le nuove generazioni, di una delle pagine più drammatiche della storia mondiale: il primo bombardamento atomico, avvenuto a Hirohisma il 6 agosto 1945, seguito, a distanza di soli tre giorni, dal bombardamento di Nagasaki. Mentre l’anno scorso il progetto era riservato agli Istituti Superiori, quest’anno si sono aggiunti gli alunni del secondo ciclo delle scuole elementari. I bambini hanno ascoltato il racconto dell’antica leggenda secondo la quale, chi fosse riuscito a creare mille gru, uccello simbolo di lunga vita, con la tecnica dell’origami, avrebbe potuto esprimere un desiderio. La leggenda è stata l’occasione per introdurli all’arte di piegare la carta, proposta loro attraverso laboratori in classe tenuti da esperti, messi a disposizione dall’Ambasciata del Giappone e dalla Fondazione Italia Giappone, sotto la guida dei quali i bambini si sono esercitati a costruire tanti piccoli origami colorati a forma di gru, proprio come quelli realizzati ogni anno dai bambini giapponesi per ricordare la tragedia. E proprio i bambini romani sono stati i più sensibili a rispondere all’appello dell’Assessore, che, a pochi giorni dalla tragedia dello scorso marzo, aveva scritto una lettera indirizzata ai 13 Istituti scolastici romani coinvolti nel Progetto della Memoria, Percorso “Hiroshima”, chiedendo di dedicare un pensiero alle vittime giapponesi anche attraverso gli origami.  
   
   
ABRUZZO, VILLAGGIO GIOVENTU´: PROSEGUE CONFRONTO CON TERRITORIO  
 
L´aquila, 18 maggio 2011 - In rifermento alle dichiarazioni del consigliere regionale dell´Idv D´alessandro sull´iter di attivazione del Villaggio della Gioventù dell´Aquila, finanziato con 2,8 milioni di euro di fondi messi a disposizione dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, interviene l´assessore regionale alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili Paolo Gatti. "Registro con una certa meraviglia il comunicato scomposto del consigliere D´alessandro. Mi preoccupa il fatto che l´esponente dell´Idv intervenga in modo così disinformato su un argomento importante e che da tempo vede l´intenso coordinamento delle Istituzioni regionali e del territorio, senza distinzione di colore politico. Ancora la settimana scorsa si è svolto a L´aquila l´ennesimo e proficuo vertice istituzionale fra me, il presidente della Provincia Del Corvo, l´assessore comunale dell´Aquila Stefania Pezzopane, il vice presidente del Consiglio Regionale De Matteis e il capo dipartimento del Ministero della Gioventù. Stiamo lavorando alacremente e riteniamo di essere arrivati a buon punto per dare vita alla fase operativa del progetto. Del resto non sono stato insensibile alle istanze provenienti anche dal Consiglio Regionale di aprirmi al confronto con le Istituzioni del territorio per realizzare un´iniziativa importante e condivisa. Questa interlocuzione ha preso il tempo necessario, ma sta producendo i suoi frutti in un clima sereno e costruttivo. Spiace che D´alessandro sia intervenuto così maldestramente, dimostrando di ignorare il lavoro che si sta facendo. La prossima volta s´informi prima di fare queste uscite grossolane. Evidentemente il nervosismo, comprensibile, in seno all´Idv, figlio della sonora bocciatura registrata nel fortino rosso di Colonnella dall´onorevole Di Stanislao, ha provocato disorientamento e una forte arrabbiatura agli esponenti di quel partito. E D´alessandro ne è stato la prima illustre vittima".  
   
   
VOLONTARIATO: VICEPRESIDENTE REGIONE UMBRIA PRESENTA CONFERENZA REGIONALE E CALENDARIO INIZIATIVE 2011  
 
Perugia, 18 maggio 2011 - "L´anno europeo delle attività di volontariato è un´occasione per promuovere su tutto il territorio regionale un percorso partecipativo che renda questo mondo protagonista di un confronto attivo e proficuo con le istituzioni". Lo ha affermato ieri a Perugia la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, illustrando alla stampa finalità e programma della Conferenza regionale del Volontariato che si terrà venerdì 20 e sabato 21 maggio, al Centro congressi "Alla Posta dei Donini" a San Martino in Campo, Perugia. Durante l´incontro - al quale sono intervenuti oltre alla vicepresidente della Regione Umbria, l´assessore alle politiche giovanili e alle attività sociali della Provincia di Perugia, il presidente del Cesvol di Perugia, Luigi Lanna, i rappresentanti del mondo del volontariato, del Consiglio regionale dell´Umbria, delle Province di Perugia e Terni, dell´Anci e dei Cesvol - sono stati commentati e presentati i contenuti del Calendario delle iniziative regionali per l´Anno europeo del volontariato 2011. "Per la nostra realtà regionale - ha evidenziato la vicepresidente - l´anno europeo rappresenta un´opportunità per far conoscere e valorizzare le iniziative che le numerose associazioni di volontariato assicurano quotidianamente alla comunità umbra, attraverso la solidarietà e l´aiuto reciproco che rappresentano un tratto distintivo della nostra identità regionale e quindi, un elemento essenziale per la costruzione e per il mantenimento della coesione sociale dell´intera comunità". A partire dalla Conferenza regionale del Volontariato che "torna dopo anni - ha detto la vicepresidente - per avviare un confronto con tutte le realtà impegnate in azioni di volontariato. Scopo della conferenza infatti, è mettere insieme le organizzazioni umbre per ´fare rete´ e dare forza alla loro attività quotidiana". La vicepresidente ha anche evidenziato che "il percorso che ha portato alla Conferenza è stato articolato e molto partecipato, e ha previsto anche due open space, di cui uno a Perugia e uno a Terni, realizzati con la collaborazione dei Cesvol. La conferenza quindi, con i quattro gruppi di lavoro previsti nel pomeriggio di venerdì 20 maggio e la Tavola rotonda del giorno successivo, dedicata alla cultura e ai valori del volontariato, lancia un anno di attività in tutta la regione che saranno promosse anche attraverso un Calendario dal titolo "Insieme, per l´anno europeo del volontariato". La vicepresidente ha quindi presentato le principali iniziative previste nel Calendario - un opuscolo di 33 pagine, che riporta tutte le iniziative organizzate da Regione Umbria, Province di Perugia e Terni, Anci, Cesvol Perugia e Terni, Forum del Terzo settore - nel rispetto degli ambiti stabiliti dal Piano 2011-Documento di indirizzo emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tra cui "Promozione e partecipazione", "Volontari- Facciamo la Differenza", "Giovani", "Sussidiarietà e dialogo con le istituzione", "Ricerca, dati e impatto sociale". "Questo calendario rappresenta la mappa, suddivisa all´interno per ambito di intervento e per soggetto promotore, delle iniziative organizzate in Umbria e che prenderanno il via nel mese di maggio, a partire dalla Conferenza regionale - ha detto - Al tempo stesso, testimonia il lavoro congiunto di tutti i soggetti interessati a sostenere e valorizzare il volontariato come elemento fondante per lo sviluppo della società civile, per il consolidamento della vita democratica e della coesione economica e sociale del nostro paese. Si è voluta così dare voce a tutti gli eventi attraverso un percorso condiviso e ancora in ´costruzione´, per alcune iniziative infatti, è stato individuato il periodo di realizzazione, ma non ancora la data precisa". L´assessore alle attività sociali della Provincia di Perugia, ha precisato "l´importanza di mettere a sistema il lavoro degli enti in un momento di crisi, dando grande risalto all´ascolto e alla raccolta delle istanze delle organizzazioni che operano sul territorio". Il presidente del Cesvol, Luigi Lanna, ha precisato che "è il mondo del volontariato ha bisogno di stimoli nuovi che non possono prescindere da una rivisitazione della legge regionale n. ´15/94´. Inoltre - ha aggiunto - Il Cesvol deve favorire la crescita delle organizzazioni più piccole che, spesso, non sono iscritte al registro regionale". Lanna ha anche sottolineato che "bisogna divulgare la cultura del volontariato tra i giovani, visto che allo stato attuale, il volontario umbro ha mediamente l´età del pensionato. Si vuole e si deve contrastare questa tendenza - ha concluso - incrementando l´attività di promozione nelle scuole". Scheda organizzazioni volontariato - Sono 525 nel 2010 le organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale, di cui 368 nella provincia di Perugia e 157 nella provincia di Terni. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione Umbria, illustrando stamani a Perugia il programma della Conferenza regionale del Volontariato, che si terrà nel capoluogo umbro venerdì 20 e sabato 21 maggio Dalla Relazione al Consiglio regionale sulle organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale emerge la tendenza delle organizzazioni a sviluppare negli ultimi anni prestazioni di volontariato non solo di tipo assistenziale, ma orientate a politiche di inclusione e di prevenzione di condizioni di disagio. Inoltre, sono in aumento le iniziative in ambito di salvaguardia ambientale e di protezione civile e un incremento si registra anche per l´iscrizione delle associazioni di volontariato in campo culturale e artistico. Non si rilevano invece nuove iscrizioni nel settore sanitario: a tal proposito, però, si evidenzia che molte delle associazioni iscritte nel settore "Attività sociali" sono finalizzate comunque alla sensibilizzazione su problematiche connesse a gravi patologie e di promozione e tutela del diritto alla salute, spesso unite ad azioni di sostegno a malati e loro familiari. Sempre in primo piano la sensibilità manifestata da parte delle associazioni per il mondo della scuola e per favorire la crescita nei ragazzi della cultura del volontariato e della solidarietà, anche con riferimento specifico all´integrazione sociale legata al fenomeno dell´immigrazione. Costanti anche le prestazioni tradizionali del volontariato relative all´assistenza domiciliare, trasporto malati, donazione del sangue, sostegno a persone disagiate e attività socio ricreative rivolte ad anziani, giovani, adolescenti, portatori di handicap. Nella relazione inoltre, si sottolinea la sempre crescente consapevolezza e sensibilità di cittadini ed enti pubblici (in particolare dei Comuni), i quali mostrano sempre più interesse al coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato in progetti a favore della collettività. I Comuni generalmente instaurano rapporti di collaborazione con le associazioni per la realizzazione di eventi e manifestazioni sul territorio e per la gestione di attività e servizi resi alla cittadinanza, come ad esempio la gestione di biblioteche, servizio di vigilanza davanti alle scuole, trasporto presso presidi ospedalieri, soccorso in caso di calamità e così via.  
   
   
OSSIGENAZIONE E VITA NEL MAR BALTICO  
 
Bruxelles, 18 maggio 2011 - È possibile riportare qualcosa in vita? Secondo alcuni scienziati svedesi, se si trova in fondo al mare e c´è ossigenazione, la risposta è si. L´ossigenazione dà agli ecosistemi la spinta di cui hanno bisogno per cominciare a vivere e aiuta la natura a gestire l´eutrofizzazione, la fioritura di fitoplancton nell´acqua. Alcuni ricercatori dell´Università di Gothenburg hanno condotto studi pilota in due fiordi svedesi e hanno stabilito che pompando acqua di superficie ricca di ossigeno sul fondo del mare si ottenevano i risultati desiderati. Il team sta attualmente potenziando il sistema per testare una grande pompa a vento in mare aperto nel Mar Baltico. "Oggi tutti cercano di ridurre l´apporto di sostanze nutritive nel mare per ridurre l´eutrofizzazione nel Baltico, ma aiutando la natura stessa a gestire il fosforo che viene scaricato possiamo creare un effetto turbo nella lotta all´eutrofizzazione," ha spiegato Anders Stigebrandt, Professor Emeritus presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell´Università di Gothenburg. Ossigenare il fondo marino morto non è un´idea nuova. I ricercatori suggeriscono che l´idea di ossigenare il fondo marino morto viene dalla natura stessa. Per esempio, ossigenare le acque profonde del Mar Baltico è come creare paludi sulla terra, dicono. Affinché entrambi i metodi riescano, si devono creare le condizioni giuste per dare agli ecosistemi quello di cui hanno bisogno, e questo è possibile creando nuovi ecosistemi che possono limitare con successo le sostanze nutritive. "Se il fondo marino privo di ossigeno del Baltico viene ossigenato, si può prevedere che ogni chilometro quadrato di fondo marino sarà in grado di trovare 3 tonnellate di fosforo in breve tempo, il che è un effetto puramente geochimico," ha detto il professor Stigebrandt. "Se poi il fondo marino si mantiene ossigenato per un periodo prolungato, si crea una fauna sul e nel fondo. Questo fa sì che i sedimenti del fondo siano ossigenati fino a una profondità di diversi centimetri e il nuovo ecosistema probabilmente contribuisce alla possibilità che altro fosforo sia legato al sedimento." Il progetto Box (Baltic Deepwater Oxygenation), sotto la guida del professor Stigebrandt, sta testando la teoria secondo la quale una prolungata ossigenazione delle acque profonde del Baltico provoca una legatura diffusa e intensa del fosforo al sedimento del fondo. Quello che i ricercatori vogliono sapere è come le zone delle acque profonde ossigenate possono legare il fosforo nel lungo termine. Hanno quindi lanciato studi pilota nel Kanholmsfjörden, sulla costa orientale, e nel Byfjorden, sulla costa occidentale, e hanno condotto esperimenti in laboratorio. Box si occupa di controllare la colonizzazione di fondi marini ossigenati e il suo impatto sull´assunzione di fosforo. Per il test in mare aperto, il team userà una pompa che può pompare 30 metri cubici di acqua al secondo. Contenuta in una boa tubolare alta 60 metri, profonda 100 metri e ancorata in un luogo aperto, la pompa non è influenzata dal movimento delle onde. "La pompa deve avere la capacità di pompare 30 metri cubici di acqua al secondo, 15 volte di più rispetto alla pompa nell´esperimento di Byfiord," ha detto il professor Stigenbrandt. "Se funziona, l´uso di una pompa cinque volte più grande in una boa di circa 120 metri di profondità non dovrebbe presentare grossi problemi. Queste sono le dimensioni che prevediamo che le pompe dovranno avere in un futuro sistema su larga scala di ossigenazione delle acque profonde del Baltico." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg http://www.Gu.se/english  Baltic Deepwater Oxygenation (Box): http://www.Marsys.se/lang/se/about-us/research/baltic-deepwater-oxygenation-box/    
   
   
GHIACCIO CRISTALLINO COPRE IL PIANETA NANO HAUMEA  
 
Bruxelles, 18 maggio 2011 - Nuove scoperte dal Very Large Telescope (Vlt) dell´Osservatorio europeo meridionale in Cile hanno mostrato che Haumea, il quinto pianeta nano del Sistema Solare, è coperto da ghiaccio d´acqua cristallino che lo fa brillare nell´oscurità dello spazio. Haumea, che è stato scoperto nel 2005, è un pianeta piccolo e misterioso che si muove oltre l´orbita di Nettuno. La sua forma è simile a quella di un pallone da rugby appiattito lungo approssimativamente 2000 km. Esso può compiere una rotazione attorno al proprio asse in meno di quattro ore e ha una delle più alte velocità di rotazione del Sistema Solare. Uno dei cinque pianeta nani nel Sistema Solare assieme a Plutone, Haumea è stato chiamato come la dea della fertilità e della nascita nella mitologia hawaiana. Un team internazionale di ricercatori provenienti da Cile, Francia e Spagna ha studiato il pianeta nano: essi hanno confermato che il 75% di Haumea e il 100% di Hi´iaka, uno dei satelliti di Haumea che ha un diametro di circa 400 km, sono coperti da ghiaccio d´acqua cristallino (con una struttura ordinata) e non, come ci si sarebbe aspettato, da ghiaccio amorfo disorganizzato a causa della radiazione solare. I risultati, pubblicati nella rivista Astronomy and Astrophysics, suggeriscono che il pianeta è composto da uno strato esterno ghiacciato e da una parte interna composta tra l´88% e il 97% da roccia. "Poiché la radiazione solare continuamente distrugge la struttura cristallina del ghiaccio sulla superficie, sono necessarie delle fonti di energia per mantenerla organizzata. Le due fonti che abbiamo preso in considerazione sono in grado di generare elementi radiogenici (potassio-40, torio-232 e uranio-238) dall´interno, e le forze di marea tra Haumea e i suoi satelliti (come osservato tra la Terra e la Luna)," dice Benoit Carry, coautore dello studio e ricercatore presso il Centro Esac dell´Agenzia spaziale europea (Esa) a Madrid in Spagna. Benoit Carry mette inoltre in evidenza alcune delle altre particolarità di Haumea: "Il suo piano orbitale è inclinato di 28° rispetto al piano solitamente osservato per i pianeti nel Sistema Solare, nemmeno le orbite dei suoi satelliti sono sullo stesso piano, cosa molto insolita, e l´intero sistema appartiene a una singola famiglia di oggetti ghiacciati nella fascia di Kuiper (a una distanza tra 4,5 e oltre 15 miliardi di chilometri dal Sole)." Secondo gli scienziati, i due satelliti potrebbero essere stati formati dalla collisione di un altro oggetto contro Haumea, e questo impatto potrebbe aver anche conferito a Haumea la sua forma a pallone da rugby. Benoit Carry spiega anche come le osservazioni dello strumento (Sinfoni), uno spettrografo a campo integrale nel vicino infrarosso del Vlt, sono state essenziali per portare avanti questo studio: "Sinfoni è uno spettrometro a campo integrale che fornisce "dati cubici" in cui due delle dimensioni sono spaziali (come quelle di una qualsiasi immagine piatta), mentre la terza è spettrale, per cui ogni strato del cubo è un´immagine scattata con una diversa misura d´onda." Le dimensioni e le orbite precise del pianeta nano sono ancora sconosciute, come lo sono quelle dei suoi satelliti. In realtà, questi sono due punti di luce brillanti molto lontani, i cui dati sono ottenuti in modo indiretto. Nel caso del minuscolo Namaka (diametro di circa 200 km), il segnale nel momento in cui è stato osservato era così debole che è stato impossibile ottenere informazioni riguardanti la sua superficie, anche se sono stati raccolti nuovi dati sulla sua orbita. Nel frattempo, anche i modelli per le forze di marea di questo strano sistema stanno migliorando. Un altro dei misteri di Haumea è la presenza di una macchia rossastra scura, che contrasta con il colore biancastro del pianeta. "La mia interpretazione della fotometria infrarossa è che questa zona potrebbe essere una fonte più ricca di ghiaccio d´acqua cristallizzato rispetto al resto della superficie," dice Pedro Lacerda, coscopritore della macchia e uno degli astronomi alla Queen´s University di Belfast nel Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Osservatorio europeo meridionale (Eso): http://www.Eso.org/public/    
   
   
PUGLIA, DIGA PAPPADAI. IN PIENA ATTIVITÀ IL COLLAUDO  
 
Bari, 18 maggio 2011 - Sono in piena attività le fasi di collaudo della Diga del Pappadai, opera importante per l’approvvigionamento idrico della zona del Salento, al momento riempita per oltre 2/3 con le acqua provenienti dalla Dida di Monte Cotugno, per il tramite dell’adduttore Sinni. Le attività di collaudo sono cominciate già l’anno scorso con un invaso parziale di circa 10 milioni di metri cubi. Quest’anno sono stati erogati altri 6 milioni di metri cubi, necessari al riempimento dell’invaso sino alla quota autorizzata (105 metri sul livello del mare) dal Servizio Dighe (Rid). Lo rende noto l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, sottolineando che tutte le operazioni di collaudo in corso sono rese possibili grazie all’accordo siglato nel dicembre del 2009 con la Regione Basilicata, che ha autorizzato la concessione gratuita di una portata idrica pari a 1mc/sec fino al raggiungimento della quota autorizzata per circa 6 milioni di metri cubi. A questa fase di riempimento seguirà un parziale svaso necessario per il collaudo della diga ed è quindi presumibile che con l’ulteriore riempimento, che potrà essere intrapreso l’inverno prossimo, l’invaso raggiunga la quota di massimo invaso necessaria per la completa collaudabilità dell’opera, che potrebbe avvenire nell’arco di due anni. Una volta terminate le attività di collaudo dunque, la diga dovrebbe entrare in piena attività ed essere dunque invasata.  
   
   
BASILICATA: III CCP APPROVA DDL MICROZONAZIONE SISMICA  
 
 Potenza, 18 maggio 2011 - Discusso e approvato all’unanimità dalla Terza commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (presenti il presidente Romaniello ed i consiglieri Straziuso, Braia, Navazio, Castelluccio, Benedetto, Vita, Scaglione) il disegno di legge in merito alle “disposizioni urgenti in materia di microzonazione sismica”. Prima del via libera al provvedimento, che passa all’esame dell’aula per la definitiva approvazione, è stato audito il presidente dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero. La microzonazione sismica è uno strumento necessario ai fini della prevenzione e della valutazione del rischio sismico. Gli studi consistono nell’individuazione e delimitazione di zone caratterizzate da comportamento sismico omogeneo, tenendo conto sia della sismicità di base sia delle caratteristiche geologiche e morfologiche locali. Essi individuano le aree a diversa pericolosità sismica consentendo di indirizzare le scelte di pianificazione verso gli ambiti a minor rischio. Sono direttamente utilizzabili per la programmazione territoriale ed urbanistica e possono essere un importante riferimento per orientare il progettista sulla natura dei rischi del sito in cui il manufatto ricade, orientare la scelta di aree per nuovi insedianti, definire gli interventi ammissibili in una data area, stabilire orientamenti e modalità di intervento nelle aree urbanizzate. Lo studio sarà finanziato per il 50 per cento dalla Stato e per il 50 per cento dalla Regione. Il contributo statale ammonterà per il primo anno a 280 mila euro, mentre l’intero programma durerà per sette anni. Sempre all’unanimità, la Commissione ha, inoltre, espresso parere sulla delibera della Giunta regionale riguardante il “Bando per la reindustrailizzazione della Val Basento e costituzione del Comitato di Gestione – Presa d’atto”, modificando il punto 2 “in quanto la riprogrammazione delle eventuali economie - ha spiegato il presidente, Giannino Romaniello - è di competenza del Consiglio regionale”.  
   
   
CALAMITÀ NATURALI,PRONTO "MANUALE" COMPORTAMENTO SOTTOSCRITTA INTESA FRA REGIONE LO,NARDIA , PROVINCIA BRESCIA E COMUNI SERVE SAPERE COME COMPORTARSI SUBITO DOPO EVENTO  
 
 Milano, 18 maggio 2011 - Parte dalla provincia di Brescia per estendersi poi in tutta la regione. E´ il progetto di "autoprotezione", primo in Italia, oggetto del Protocollo d´Intesa sottoscritto stamani a Palazzo Lombardia dall´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa, con il suo omologo della provincia di Brescia Fabio Mandelli e dal sindaco di Roncadelle Michele Orlando, in rappresentanza dell´Associazione dei Comuni bresciani. "Vogliamo spiegare ai cittadini come comportarsi nel lasso di tempo che intercorre tra un evento calamitoso e l´arrivo dei soccorritori - ha spiegato La Russa - perché i minuti immediatamente successivi al verificarsi di un terremoto, di una valanga o altro sono, nella maggior parte dei casi, quelli più importanti e delicati. E´ importante che ciascuno sappia esattamente qual è il comportamento migliore da tenere e, se necessarie, quali le procedure da seguire". Per fare questo, dunque, i sottoscrittori e l´Asl di Brescia prepareranno e divulgheranno materiale informativo, opuscoli, brochure, ma anche supporti multimediali, insomma un vero e proprio manuale, che sarà diffuso nelle scuole anche tramite appositi corsi formativi organizzati con i Comuni, appunto, le organizzazioni di volontariato e le sezioni locali di Protezione civile. "Abbiamo scelto Brescia come capofila - ha aggiunto La Russa - perché è quella dove potenzialmente potrebbero presentarsi diversi scenari calamitosi". E´ infatti considerata zona sismica, ad alto rischio frane, così come non improbabile potrebbe essere l´esondazione di laghi e fiumi. Ma soprattutto è la provincia italiana con il più alto numero di volontari (oltre 4.000) e sezioni (140). "Non ci facciamo mancare nulla - ha scherzato l´assessore Mandelli - e per questo vogliamo farci trovare pronti con tutti i nostri uomini. Da un anno andiamo nelle scuole ad insegnare nozioni di primo soccorso, da oggi vogliamo fare ancora di più". Soddisfatto anche il sindaco Orlando, che ha garantito che l´associazione dei 206 Comuni (la più numerosa in Italia) "metterà da subito a disposizione la propria struttura per raggiungere in tempo zero i sindaci e per rendere stabili i rapporti con le associazioni del territorio". La Russa ha sintetizzato l´importanza del Protocollo con una frase di Kennedy "cosa possono fare i cittadini per il Paese invece di chiedere cosa farà il Paese per loro"? "Allora - ha concluso - vien da sé che l´impegno delle istituzioni e del terzo settore da solo non è sufficiente: abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle famiglie alle scuole, dalle imprese al mondo dei media".