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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2015
I NUOVI SENSORI POSSONO INDIVIDUARE UNA BOMBA PRIMA CHE SIA PRONTA A ESPLODERE IL PROGETTO BONAS HA SVILUPPATO DEI DISPOSITIVI PER IL RILEVAMENTO ANTICIPATO CON SENSORI CHIMICI PER INDIVIDUARE GLI ESPLOSIVI.  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2015 - Gli ordigni esplosivi improvvisati sono una delle più gravi minacce alla sicurezza in Europa. Ma cosa accadrebbe se fossimo in grado di scoprire questi ordigni persino prima che siano pronti a detonare? Il progetto Bonas spera di rendere possibile proprio questo con una gamma di dispositivi per la rilevazione anticipata basati su sensori chimici. Benché l’Europa venga generalmente considerata un posto sicuro dove vivere, una serie di attacchi isolati nel corso dell’ultimo decennio hanno fatto salire il terrorismo ai primi posti dell’agenda Ue per la sicurezza. L’attentato di Londra nel 2005, l’esplosione dell’automobile a Oslo nel 2011 e gli attacchi di Al Qaeda sulle linee ferroviarie a Madrid nel 2004 parlano da soli: terroristi armati con ordigni esplosivi improvvisati possono colpire in qualsiasi momento. Sono quindi necessarie nuove tecnologie per trovare questi ordigni prima che mettano a rischio le vite dei cittadini dell’Ue. Il progetto Bonas (“Bomb factory detection by Networks of Advanced Sensors”), finanziato dall’Ue, sembra molto promettente per quanto riguarda lo sviluppo di queste nuove tecnologie per la rilevazione anticipata. Con 12 partner specializzati in ricerca, sviluppo di sensori, nanotecnologia, tecnologie wireless e schieramento sul campo, il consorzio mira a sviluppare dei sensori all’avanguardia per rilevare le tracce chimiche lasciate dagli ordigni esplosivi nascosti, sia nell’aria che nell’acqua. Ma la vera innovazione è rappresentata da quanto a monte essi riescono a svolgere il loro lavoro. Secondo il coordinatore del progetto Antonio Palucci dell’Enea (Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie), i sensori sono in grado di rilevare i precursori degli esplosivi persino prima che siano trasformati in una bomba artigianale. In questa intervista esclusiva con la rivista research*eu risultati, Palucci spiega gli obbiettivi del progetto, quanto vicini lui e il suo team sono al raggiungerli e le probabilità che queste nuove tecnologie hanno di essere usate dalle agenzie europee nazionali per la sicurezza. Qual è l’obbiettivo principale del progetto? La sicurezza dei cittadini dell’Ue rappresenta una delle principali preoccupazioni della società. Questo è un risultato degli inattesi attacchi terroristici o eventi criminali che hanno portato a esplosioni e hanno lasciato la gente profondamente sconcertata, come ad esempio ciò che accadde in Norvegia nel 2011. La Ce ha adottato varie misure per contrastare e prevenire questi eventi con degli strumenti sociali e tecnologici. Ora è molto più difficile e dispendioso in termini di tempo raccogliere, costruire e configurare un “ordigno esplosivo improvvisato” (Ied - improvised explosive device) finale quando si pianifica un atto terroristico e/o criminale. Il progetto Bonas sta facendo avanzare questi strumenti. Abbiamo sviluppato nuovi sensori per il rilevamento non solo di composti esplosivi nascosti ma anche dei precursori necessari alla loro preparazione. Tutti questi sensori sono collegati mediante una rete wireless, che rende più facile ed efficace la loro gestione. Inoltre, abbiamo inventato una strategia da applicare sul posto allo scopo di supportare i servizi di intelligence nella scoperta di sospette attività illegali. Quali sono le differenze e le similitudini tra la vostra tecnologia e i sistemi di rilevamento esistenti? Quali sono le caratteristiche più innovative? Abbiamo applicato cinque tecnologie per affrontare il rilevamento dei precursori in stati differenti: liquido, particelle e vapore. Attualmente non sono disponibili sensori specifici per il rilevamento dei precursori, quindi le nostre soluzioni tecnologiche sono state create appositamente per questo scopo. In particolare, alcune tecnologie come ad esempio il lidar (rilevamento laser a distanza di emissioni di vapore) e Qepas (rilevamento laser in situ a cascata quantica delle emissioni di vapore) sono state messe a punto per rilevare molecole specifiche emesse nella fase di preparazione. Abbiamo migliorato dei sensori elettrochimici integrando degli elettrodi multipli per il rilvamento di sostanze anomale rilasciate nelle acque di scarico. Inoltre, abbiamo accoppiato un sensore Raman portatile con un campionatore di particelle che è a sua volta equipaggiato con una superficie di metallo nanostrutturata potenziata allo scopo di aumentare la capacità di rilevamento. Concretamente, questa tecnica utilizza una tecnologia laser per identificare le impronte digitali chimiche degli esplosivi nell’aria e potrebbe quindi inviare un allarme quando le concentrazioni raggiungono una determinata soglia. Quale potrebbe essere una situazione tipica in cui si utilizzano i sensori wireless? La strategia prevista per distribuire i sensori wireless include l’utilizzo della rete delle tubature fognarie per la copertura estesa di un quartiere. A fianco del rilevamento a distanza (che avviene a distanze maggiori dalle persone e dai beni fondamentali allo scopo di ridurre il rischio di gravi danni), i sensori possono essere schierati anche in situ. Tutti i sensori potrebbero essere mimetizzati e schierati attorno all’oggetto sospetto. Quali sono state le principali difficoltà che avete dovuto affrontare durante il progetto e come le avete risolte? La principale difficoltà è stata quella di accoppiare il campionatore con i sensori. Le soluzioni meccaniche e tecniche sono state concordate con i partner dopo diversi test. A che punto siete con lo studio di fattibilità? Questa tecnologia soddisfa le vostre aspettative iniziali? Lo studio di fattibilità è stato completato e sono orgoglioso di affermare che siamo riusciti a soddisfare i requisiti iniziali. Il progetto si sta avvicinando alla sua conclusione. Ritiene che la produzione di massa sia una prospettiva realistica? La rete di sensori è già stata testata in due campagne sul campo. La prima nel mese di giugno del 2014 all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma, Italia) e nel mese di settembre al complesso Foi (Agenzia svedese di ricerca per la difesa) vicino Stoccolma, congiuntamente al progetto Emphasys. Naturalmente, a causa della natura specifica dell’impiego (rilevamento precursori, ricordando che la lista è riservata), una vera produzione di massa non è realistica per tutti i sensori. Ma lo spettrometro Raman portatile è stato recentemente lanciato sul mercato dalla nostra Pmi partner. Il vostro progetto sta suscitando un interesse da parte dei governi in Europa o all’estero? Diverse agenzie italiane per le indagini forensi (Polizia Scientifica, Carabinieri e Aeronautica Militare) hanno già espresso un forte interesse. Anche il Foi è entusiasta delle nostre soluzioni. Per ulteriori informazioni, visitare: Bonas http://bonas.Tekever.com/    
   
   
QUANTO È DIGITALE IL VOSTRO PAESE? NUOVI DATI INDICANO I PROGRESSI NECESSARI VERSO UN´EUROPA DIGITALE  
 
 Bruxelles, 25 febbraio 2015 - Sono innumerevoli le opportunità digitali in attesa di essere sbloccate a vantaggio dei cittadini e delle imprese europei. Dagli acquisti allo studio online, al pagamento delle bollette o all´utilizzo di servizi pubblici: internet è la risposta, ma alle giuste condizioni. Sono queste le conclusioni del nuovo indice dell´economia e della società digitali messo a punto dalla Commissione europea e pubblicato oggi. I dati dimostrano che all´interno dell´Ue la digitalizzazione dei paesi non è uniforme e che i confini nazionali continuano a rappresentare un ostacolo a un vero e proprio mercato unico digitale, una delle priorità fondamentali della Commissione Juncker. Il nuovo strumento presentato oggi fornisce un´istantanea, per ogni paese, della connettività (quanto è diffusa, rapida e accessibile la banda larga), delle competenze internet, dell´utilizzo delle attività online, dai notiziari agli acquisti, dello sviluppo delle principali tecnologie digitali (fatture elettroniche, servizi di cloud, commercio elettronico, ecc.) e dei servizi pubblici digitali quali i servizi di amministrazione e sanità elettroniche. I dati si riferiscono principalmente al 2013 e al 2014 e forniscono una panoramica sul livello di digitalizzazione dell´Europa, comprese le classifiche dei principali protagonisti digitali. L´indice dell´economia e della società digitali ha rilevato quanto segue: - L´esperienza digitale dipende dal paese in cui si vive – i risultati variano infatti dai principali protagonisti digitali come la Danimarca (con un punteggio di prestazione digitale pari a 0,68 su un massimo di 1) fino ai paesi con le prestazioni più basse come la Romania (con un punteggio pari a 0,31). I dettagli sono indicati nelle schede sui singoli paesi. - La maggior parte dei cittadini europei usa internet regolarmente: il 75% nel 2014 (il 72% nel 2013), con percentuali che variano dal 93% del Lussemburgo al 48% della Romania. - I cittadini europei desiderano accedere a contenuti audiovisivi online: il 49% degli utenti europei di internet ha utilizzato o scaricato giochi, immagini, film o musica. Il 39% dei nuclei familiari che possiedono un televisore guarda video su richiesta. - Le piccole e medie imprese (Pmi) incontrano difficoltà nel commercio elettronico: solo il 15% delle Pmi vende online e meno della metà di questa percentuale vende all´estero. - I servizi pubblici digitali sono una realtà quotidiana in alcuni paesi, ma quasi inesistenti in altri: il 33% degli utenti europei di internet ha utilizzato formulari online per inviare informazioni alle autorità pubbliche, con percentuali che variano dal 69% della Danimarca al 6% della Romania. Il 26% dei medici di famiglia in Europa utilizza prescrizioni elettroniche che vengono trasferite ai farmacisti tramite internet, con percentuali che variano però dal 100% in Estonia allo 0% a Malta. Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: "Questi dati dimostrano che l´Europa sta diventando digitale e che i cittadini europei godono di nuovi, eccellenti servizi. La stragrande maggioranza degli europei usa internet: i cittadini desiderano accedere a contenuti online e noi dobbiamo facilitare quest´accesso. Un mercato unico digitale può offrire loro un accesso più ampio, aiutare le imprese a innovare e a crescere e rafforzare la fiducia nei servizi online quali l´amministrazione elettronica o i servizi bancari via internet. La Commissione europea farà in modo che questo accada." Günther H. Oettinger, Commissario responsabile per l´Economia e la società digitali, ha dichiarato: "L´indice digitale dimostra come siano radicalmente cambiate le modalità con cui si guardano i film: le persone guardano ancora le serie preferite in televisione, ma un numero considerevole, pari al 40%, guarda anche video su richiesta e film online. Dobbiamo adattarci alle esigenze dei cittadini e pensare di adeguare la nostra strategia." L´indice digitale è particolarmente rilevante dato che la Commissione europea sta elaborando la propria strategia per il mercato unico digitale, che sarà presentata nel mese di maggio. La strategia mira a creare le condizioni adeguate affinché le imprese e i cittadini europei facciano un uso migliore delle grandi opportunità offerte dalla tecnologia digitale al di là dei confini nazionali. Con la creazione di un mercato unico digitale nei prossimi cinque anni l´Europa potrà generare fino a 250 miliardi di euro di ulteriore crescita e centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.  
   
   
OPEN DATA DEL COMUNE DI MILANO, 240 SET PER SVILUPPARE APP E SERVIZI  
 
Milano, 25 febbraio 2015 – Sono 240 i set di dati messi a disposizione di studenti, ricercatori, aziende e cittadini grazie al portale Open Data del Comune di Milano, anche al fine di sviluppare app, programmi e servizi per migliorare la vita dei milanesi. Lo ha reso noto l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani, in occasione della Social Media Week in corso a Palazzo Reale sino a venerdì 27 febbraio. “La dimostrazione di quanto interesse esista verso il patrimonio di dati e informazioni rappresentati dagli Open Data del Comune di Milano - ha annunciato l’assessore Cristina Tajani - sono le tre risposte, di cui una italiana, una spagnola e una francese, al bando internazionale del Comune per la valorizzazione degli open data cittadini, chiuso domenica 22 febbraio”. “ Nei prossimi giorni - ha proseguito Tajani - procederemo a valutare le proposte e a individuare il progetto vincitore. Progetto che, mi auguro, sappia coinvolgere anche i tanti ricercatori, studenti o semplici appassionati che, grazie a queste informazioni, possono sviluppare servizi e applicazioni in grado di migliorare la qualità della vita dei milanesi”. Tra i set di dati maggiormente scaricati, con 3.176 download, l’analisi della popolazione in città (dal 1999 al 2013) suddivisa per cittadinanza e quartiere, seguita dalla localizzazione degli Hot spot della reta Openwifi (3.101 download). A seguire, la consultazione collettiva degli ingressi dei veicoli all’interno di Area C (2804). Nella top five degli interessi anche la localizzazione delle piste ciclabili cittadine (2.062) e quella delle fermate della metropolitana (1.931). Tra tutti gli open data messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, i temi che hanno suscitato maggiore interesse sono per il 29% quelli di carattere economico, 17% composizione e caratteristiche della popolazione, 13% informazioni riguardanti i trasporti e il traffico, 12% informazioni geografiche sul territorio, 5,5% cultura e tutti dati inerenti al turismo in città ancora con il 5,5%. L’intervento dell’assessore Tajani è stato anche l´occasione per presentare agli operatori dei new media ”Sisi”, il nuovo Sistema Statistico Integrato del Comune di Milano, accessibile a tutti i cittadini - giornalisti, ricercatori, studenti o semplici curiosi - direttamente dal link http://sisi.Comune.milano.it. All’indirizzo indicato si trovano le indagini realizzate dall’Amministrazione raggruppate in quattro macro aree tematiche: popolazione (residenti italiani e stranieri per genere, età, cittadinanza, movimento demografico, proiezioni demografiche di famiglie e individui al 2032), economia e lavoro (dati provenienti dall’indagine sulle forze di lavoro Istat e dai censimenti dell’Industria e dell’Agricoltura, dati su prezzi, consumi, redditi, imprese), territorio e servizi (istruzione, sanità, mobilità, ambiente, etc), banca dati elettorale (risultati delle consultazioni elettorali e referendarie interrogabili in modo dinamico).  
   
   
BOLZANO.: BANDA LARGA, 9 MILIONI PER IL PROGRAMMA 2015  
 
Bolzano, 25 febbraio 2015 - Ammonta ad una cifra di poco inferiore ai 9 milioni di euro lo stanziamento destinato al programma 2015 per la banda larga e approvato il 24 febbraio dalla Giunta provinciale. "Entro la fine dell’anno – sottolinea il presidente Arno Kompatscher - la fibra ottica arriverà in tutti i Comuni, e si potrà quindi sviluppare la rete d’accesso agli utenti finali". Se qualche decennio fa la competitività di un territorio dipendeva dai collegamenti stradali e ferroviari, ora questo ruolo è svolto da sottili cavi in fibra ottica. Lungo le autostrade del futuro, infatti, non scorrono treni, macchine o camion, ma dati informatici che viaggiano a velocità supersonica. "La banda larga è un´infrastruttura di importanza fondamentale per la crescita della società altoatesina nel suo complesso - ha commentato il presidente Arno Kompatscher - in quanto consente di sostenere lo sviluppo economico, culturale e politico dell´intero territorio". Il programma per portare internet veloce in tutti i comuni dell´Alto Adige, compresi quelli maggiormente periferici, prosegue a buon ritmo, e Kompatscher ha sottolineato che "entro la fine del 2015 contiamo che il 99,5% degli altoatesini possa avere potenzialmente accesso ad un collegamento web sicuro e ad alta velocità con una capacità di trasmissione fino a 20 Mbit/s". Le opere di realizzazione della rete telematica provinciale che porterà la fibra ottica in tutti i 116 comuni altoatesini, infatti, proseguono secondo le tempistiche stabilite, "e una volta raggiunti entro la fine dell´anno tutti i Pop - ha proseguito Kompatscher - ci si potrà concentrare sullo sviluppo della rete d´accesso che consentirà di raggiungere gli utenti finali, il cosiddetto ultimo miglio. Per completare questo passaggio è fondamentale lavorare in stretta sinergia fra Provincia, Consorzio dei Comuni e singole amministrazioni municipali, con il sostegno del fondo di rotazione creato ad hoc con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro". Sino ad oggi i lavori lungo la rete telematica provinciale hanno riguardato la posa di oltre 1.000 km. Di tubazioni e 800 km. Di cavi, per una distanza pari a quella che c´è tra Napoli e il Brennero, ma per il 2015 sono previsti ulteriori interventi contenuti nel programma approvato oggi (24 febbraio) dalla Giunta provinciale con uno stanziamento di 8.990.000 euro. Tra i progetti principali per l´anno in corso spiccano il collegamento tra la dorsale principale in zona Pillhof (Comune di Appiano) e le frazioni di Missiano e Riva, con una spesa di 807mila euro, nonché i collegamenti Salorno-pochi di Salorno (515mila euro), Santa Valburga-pracupola-s. Nicolò-s. Geltrude in Val d´Ultimo (1.155.594 euro) e tra l´abitato di Gudon e la dorsale principale Bolzano-bressanone (198mila euro). Proseguono, inoltre, i lavori per portare internet veloce negli edifici pubblici situati all´interno dei paesi, la cosiddetta "seconda rete" composta da circa 2mila strutture su tutto il territorio, che nel 2015 vedrà la luce in Val di Vizze (274mila euro) e a Sarentino (138.829 euro).  
   
   
ERICSSON/MARCIANISE, MISE: CI SONO CONDIZIONI PER CONFRONTO SU CESSIONE A JABIL IERI RIUNIONE CON LE DUE MULTINAZIONALI E I SINDACATI, NUOVO INCONTRO IL 5 MARZO  
 
 Roma, 25 febbraio 2015- Ieri, al Ministero dello Sviluppo Economico, Ericsson e Jabil sono tornate a discutere con le Organizzazioni Sindacali della cessione dello stabilimento di Marcianise (Caserta), del suo significato e del suo impatto sui livelli produttivi ed occupazionali del territorio. Il Governo- nella persona del Vice Ministro Claudio De Vincenti- ha riferito degli incontri avuti nei giorni scorsi con i vertici delle due Multinazionali, dai quali ha tratto la convinzione che il passaggio dello stabilimento all’americana Jabil sia un fatto di rilievo perché inserisce il sito campano in un grande Gruppo specializzato in apparati per le Tlc. Jabil- ha spiegato- sta elaborando un piano industriale volto all’ampliamento dei volumi produttivi, allargando il perimetro della committenza, piano che Ericsson ha dato la propria disponibilità a sostenere, per quanto di propria competenza. Ed Ericsson, peraltro, ha confermato la volontà di rimanere in Italia con i suoi centri di ricerca e progettazione e di attribuire al nostro Paese un ruolo trainante in Europa. Da tutto ciò, la convinzione del Vice Ministro: “Esistono le convinzioni per un confronto di merito tra le parti che abbia come bussola le garanzie produttive e quelle occupazionali”. Oltre ai massimi dirigenti italiani dei due Gruppi, ai Sindacati nazionali e territoriali dei Metalmeccanici e alle Rsu, all’incontro odierno- coordinato dal Responsabile dell’Unità di Gestione delle Crisi Industriali Giampiero Castano- ha preso parte anche il Comune di Marcianise. Ora l’attesa è per giovedì prossimo, quando in fabbrica si terrà l’assemblea dei lavoratori. Intanto, comunque, al Mise è già stato messo in calendario un prossimo appuntamento per il 5 marzo al quale sarà presente anche la Regione Campania.  
   
   
PERUGIA - PILLOLE IN...FORMATIVE: DAL SITO WEB ALLA STRATEGIA DIGITALE  
 
 Perugia, 26 febbraio 2015 - Si terrà giovedì 26 febbraio 2015, presso la Sala Rossa situata al secondo piano della Camera di Commercio di Perugia, in via Cacciatori delle Alpi 42, un seminario tecnico dal titolo "Pillole In..formative" dal sito internet alla strategia digitale: 10 cose da sapere. L´incontro, organizzato da Promocamera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Perugia, è una messa a fuoco su quali e quanti sono, oggi, gli elementi determinanti che possono decretare la buona o la cattiva riuscita di un sito web. Il perché, è sempre più fondamentale ragionare non in termini di sito web fatto e finito ma, impostare una corretta strategia digitale che preveda anche social network, web marketing e contenuti aggiornati nel tempo. Obiettivo dell’evento è aiutare gli imprenditori e le attività commerciali a capire strategie digitali: avere un sito oggi non basta più. Il solo sito non assicura visibilità e soprattutto non assicura contatti. Le logiche del web si evolvono costantemente e costruire la giusta strategia digitale è il solo modo per garantire un ritorno sull’investimento fatto e il raggiungimento degli obiettivi. Una buona strategia digitale non si replica, ma va studiata su misura del business di riferimento e sul tipo di conversione che si vuole ottenere. Relatoridell´appunatmento formativo, Andrea Mela, Simone Bacci e Alessandro Giammaria. La partecipazione è gratuita ma, confermata, attraverso l´invio della scheda di adesione.  
   
   
A TRENTO NASCE IL LICEO SCIENTIFICO A INDIRIZZO SPORTIVO  
 
Trento, 25 febbraio 2015 - Promuovere e diffondere una cultura dell’educazione sportiva in grado di sostenere i giovani nella costruzione di un’immagine positiva di sé, rafforzare la collaborazione tra scuola e mondo dello sport promuovendo una progettualità condivisa e stimolare nei giovani le capacità d´azione e di iniziativa: questi, in sintesi, gli obiettivi che si prefigge il protocollo d’intesa, siglato a Trento dal presidente della Provincia Ugo Rossi e dal presidente del Comitato provinciale del Coni Giorgio Torgler. La collaborazione intende favorire l’avvio del nuovo Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, istituito presso il Liceo Rosmini di Rovereto e presso l’Istituto di Istruzione Martino Martini di Mezzolombardo, coinvolgendo opportunamente i soggetti istituzionali di riferimento. "A partire dal prossimo anno scolastico l’offerta formativa provinciale si arricchirà di un nuovo indirizzo di studi, pensato per tutti quei giovani che intendono intraprendere un serio percorso educativo-sportivo, ponendo, contemporaneamente, grande attenzione alla loro formazione generale. "Si tratta di una novità assoluta nell’ambito dell’istruzione liceale trentina – ha ricordato il presidente Rossi – in quanto il nuovo liceo, ai tradizionali tre ambiti, umanistico, scientifico e linguistico, aggiunge anche lo sport, che diventa materia di studio al pari di tutte le altre discipline. Un altro aspetto che mi piace sottolineare - ha aggiunto il presidente - è la caratterizzazione internazionale che abbiamo voluto attribuirgli attraverso la valorizzazione delle lingue straniere inglese e tedesco, che saranno studiate per tutto il quinquennio”. “La firma di questo protocollo ci rende orgogliosi, poiché ci permette di ottimizzare la collaborazione tra Coni e Provincia, nel rispetto dei ruoli reciproci - ha detto il presidente Torgler - promuovendo iniziative che tendono a costruire un rapporto più stretto e continuativo tra scuola e mondo dello sport, nella consapevolezza che la pratica sportiva aiuta i giovani a sviluppare uno stile di vita sano, a crescere in modo armonico e a costruire una immagine positiva di sè”. Grazie all’accordo siglato oggi, il Comitato provinciale del Coni mette a disposizione quanto necessario per la nascita e l’accompagnamento del nuovo indirizzo di studio, in particolare la collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport ed il coinvolgimento delle Federazioni sportive. La Provincia autonoma di Trento si impegna, invece, a garantire la formazione dei docenti e a favorire tutte le collaborazioni necessarie a livello territoriale, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti sportivi. Il protocollo d’intesa sancisce, inoltre, la costituzione di un gruppo di coordinamento paritetico, istituito presso il Dipartimento della Conoscenza, per la promozione, l’accompagnamento e lo sviluppo del nuovo corso di studio. Del gruppo faranno parte un rappresentante designato dal Dipartimento della Conoscenza, un rappresentante designato dal Coni e i due dirigenti delle istituzioni scolastiche titolari dell’indirizzo di studi. Infine, in virtù della complessità riconducibile alla fase di avvio del liceo sportivo, la Giunta provinciale ha approvato un finanziamento straordinario di € 2.000,00 per ogni classe autorizzata, da attribuire alle istituzioni scolastiche in cui verranno attivate le classi. Sulla base dei dati finora disponibili il nuovo liceo ha raccolto un numero molto soddisfacente di iscrizioni.  
   
   
ISTRUZIONE: FVG, OBIETTIVO UFFICIO SCOLASTICO A REGIA REGIONALE  
 
Udine, 25 febbraio 2015 - "Entro fine legislatura vorrei arrivare all´obiettivo a cui stiamo lavorando alacremente: un nuovo accordo Stato-regione che assegni al Friuli Venezia Giulia competenza in materia di autonomia scolastica e trasferisca le funzioni, ferma restando la necessità di ottenere anche relative adeguate risorse per svolgerle". Lo ha affermato a Udine l´assessore regionale all´Istruzione, Loredana Panariti, nel corso della presentazione di un progetto con valenza didattica per la lingua friulana. "Per quanto con l´Ufficio scolastico regionale vi sia una collaborazione buona e sempre puntuale - ha tenuto a precisare Panariti - è indubbio che dal punto di vista amministrativo una regia unica regionale potrebbe aiutare a dare risposta a specifiche domande e problematiche del nostro peculiare territorio". "Non è un percorso semplice", ha aggiunto l´assessore, facendo riferimento a una "generale spinta all´accentramento a livello governativo, anche sulla base di criteri comprensibili e condivisibili", ma ha garantito che "la Regione continuerà il percorso avviato per ottenere l´aumento delle competenze in materia di istruzione".  
   
   
UNA PASSEGGIATA FRA SIMMETRIA E CRISTALLI: INTORNO A NOI... MA NON SOLO  
 

Milano, 25 febbraio 2015 - Dall’arte araba alle semplici piastrelle usate nelle case: i motivi ornamentali prodotti dall’uomo e le forme presenti in natura sembrano davvero infiniti, quando in realtà c’è un numero limitato, e anche relativamente piccolo, di "schemi" che si ripetono. Si apre così il terzo appuntamento con la rassegna “Curiosamente - Aperitivi culturali a Villa Forno”, organizzata dalla Biblioteca di Ateneo di Milano-bicocca in collaborazione con il Centro culturale Il Pertini e il Comune di Cinisello Balsamo. Il riconoscimento degli elementi geometrici di simmetria è alla base della classificazione dei cristalli: nella seconda parte della serata si discute proprio del cristallo, alla base del 90 per cento della materia allo stato solido. I cristalli sono ovunque: dalla patina bianca che si forma sulla frutta ai calcoli, fino ai cristalli di biossido di titanio che smacchiano da soli le cravatte. Ne discuteranno Maria Dedò, Direttore del Centro interuniversitario "matematita" per la comunicazione e l´apprendimento informale della matematica - Unità Città Studi, e Massimo Moret, docente del dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-bicocca. Per scoprire gli appuntamenti successivi della rassegna visita la pagina Curiosamente - Aperitivi culturali a Villa Forno. Per raggiungere la Villa di Breme Forno, in via Martinelli 23 a Cinisello Balsamo. Il Polo di Biblioteca Digitale dell’Università di Milano-bicocca, presso Villa di Breme Forno, è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00. Offre spazi per studiare, pc e tablet, connessione a internet, consulenza bibliografica e tante risorse online (oltre 145.000 e-books, 25.000 e-journal, 150 banche dati, oltre a film, musica, quotidiani, audiolibri e corsi di lingua online). Per tutte le informazioni è possibile scrivere a biblioteca@unimib.It  Università di Milano-bicocca presso Villa di Breme Forno (edificio U46), in via Martinelli 23 a Cinisello Balsamo Giovedì 26 febbraio 2015 Ore 18.00.

 
   
   
LA SCUOLA VENETA SCOMMETTE SUI TALENTI. A PADOVA IL PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE SUI ‘GIFTED CHILDREN’ FA IL PUNTO SUL RICONOSCIMENTO E L’EDUCAZIONE DEI TALENTI PRECOCI, A PARTIRE DA QUANTO SPERIMENTATO CON ‘EDUCATION TO TALENT’.  
 
Padova, 25 febbraio 2015 - Riconoscere per tempo i bambini ad alto potenziale cognitivo, fornendo al sistema scolastico e alle famiglie gli strumenti per valorizzarli adeguatamente affinché possano vivere in armonia con gli altri e mettere al servizio della società il loro talento. Dal 2012 si muove su queste coordinate il progetto “E.t. Education to Talent” promosso e fortemente voluto dalla Regione del Veneto, la prima in Italia a proporre una sperimentazione ad ampio raggio sul tema dei gifted children. Un progetto che, forte del modello d’intervento messo in campo e dei frutti già raccolti, si propone come modello di riferimento a livello nazionale e non solo. Le attività sinora realizzate, ma soprattutto i risultati raggiunti e le prospettive future, saranno presentate alla stampa dall’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan il 27 febbraio alle 11.00 a Padova, in occasione dei lavori d’apertura del primo congresso internazionale sul tema dal titolo “La scommessa della scuola per la crescita dei talenti: nuove prospettive per i gifted children”. Il congresso, ospitato presso l’Auditorium Pontello della Fondazione Opera Immacolata Concezione in via Toblino, 53 a Padova, è promosso dall’Associazione Scientifica Gifted and Talented Education – Italy in collaborazione con Fondazione Oic, Fondazione Censis e Fondazione Centro Produttività Veneto, realtà quest’ultima che coordina la cabina di regia del progetto ‘Education to Talent’ sin dall’avvio della sperimentazione. Nei due giorni di venerdì 27 e sabato 28 il congresso riunisce e mette a confronto alcuni tra i massimi esperti nazionali ed internazionali nel campo del riconoscimento e della valorizzazione dell’alto potenziale cognitivo, con un prestigioso parterre di relatori provenienti dal mondo universitario e della ricerca, dell’educazione e formazione, così come dal mondo aziendale. Sono in agenda, tra gli altri, relazioni a cura dei dipartimenti di psicologia delle Università di Padova e Cattolica del Sacro Cuore Milano, dell’Istituto Tecnologico per la didattica del Cnr, dell’University of Connecticut, interventi istituzionali da parte del Ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale, testimonianze di Microsoft Italia ed Ernst&young.  
   
   
ORTI NELLE SCUOLE: SEMINIAMO INSIEME PER FORMARE I FUTURI CITTADINI LA SALUTE SULLA TAVOLA: GLI ASPETTI NUTRIZIONALI IN ETAÌ EVOLUTIVA  
 
Milano, 25 febbraio 2015 - Orti nelle scuole è un progetto di educazione alimentare, ambientale e sostenibile per scuole e nidi di infanzia di Milano e scuole primarie e secondarie statali. Il progetto è promosso e finanziato da Rotary Club Milano San Siro, con il partenariato del Comune di Milano e la collaborazione della Cascina Rosa e dell´Istituto Rinascita Livi. In occasione dell´incontro del 25 febbraio, rivolto a tutte le famiglie delle scuole e nidi d´infanzia di Milano, verranno illustrati i punti principali dell´educazione alimentare in età evolutiva. Si approfondiranno insieme i concetti di una corretta alimentazione, fornendo gli strumenti per evitare gli errori più comuni e difendere la salute dei bambini. Una corretta cultura alimentare è il primo strumento di prevenzione dell´obesità e malattie associate. Le conferenza diretta alle famiglie si terrà a Milano presso il liceo linguistico Alessandro Manzoni, in via Grazia Deledda 11 (Mm Loreto), dalle ore 20:30 alle 22:00: La salute sulla tavola: gli aspetti nutrizionali in etaÌ evolutiva, con la dott.Ssa Laura Resca.  
   
   
MARONI: VOGLIO SALVARE ECCELLENZA COME CENTRO GEOFISICO PREALPINO  
 
Varese, 25 febbraio 2015 - "Sul Centro Geofisico Prealpino il problema è che la Provincia di Varese non ha rinnovato la convenzione con cui storicamente sosteneva il Centro con 150/180.000 euro l´anno. La convenzione è scaduta il 31 dicembre e francamente mi pare un´assurdità che la Provincia faccia venire meno un´eccellenza straordinaria come il Centro Geofisico Prealpino". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti, a margine dell´inaugurazione delle nuove strutture di Villa Giuditta che ospiteranno una comunità educativa per minori e un ambulatorio di riabilitazione per l´età evolutiva. Provincia Faccia La Sua Parte - "Io non voglio che questo avvenga - ha aggiunto Maroni - voglio salvare il Centro. Per questo, ho convocato per venerdì 27 una riunione allo Ster di Varese con il Comune di Varese, la Provincia di Varese e il Centro Geofisico per trovare una soluzione. Francamente mi pare incredibile che la Provincia non riesca a trovare nel suo bilancio 150.000 euro per garantire la sopravvivenza; il Comune lo fa, noi come Regione lo facciamo attraverso Arpa e la Provincia deve fare la sua parte".  
   
   
GLI SCIENZIATI DI ATOPICA PRESENTANO “ POLLEN IS IN THE AIR: INVASIVE PLANTS AND ALLERGY IN OUR CHANGING ENVIRONMENT ” 5 E 6 MARZO 2015, DUE GIORNI DI DISCUSSIONI SCIENTIFICHE A BRUXELLES, ALLA CONFERENZA DEL PROGETTO ATOPICA FINANZIATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2015 - Biologi cellulari e molecolari, immunologi, allergologi, dermatologi, fisici, esperti del clima, della qualità dell’aria e dello sfruttamento del suolo. Esperienze e discipline scientifiche diverse unite, per la prima volta in Europa, in un unico team con due grandi obiettivi: studiare il fil rouge che unisce le allergie da polline, i cambiamenti climatici su scala locale e globale, la qualità dell’aria e lo sfruttamento del suolo e fornire conoscenze ed evidenze scientifiche utili ad affrontare le sfide di salute e ambientali imposte all’Europa delle specie aliene invasive. Il team di Atopica invita tutti gli interessati a partecipare alla conferenza che organizza nell’ambito del progetto e che si terrà in Belgio, a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni. Unisciti ai suoi scienziati per apprendere in che modo gli effetti dell’evoluzione del clima, dello sfruttamento del suolo e dell’inquinamento dell’aria si combinano nell’influenzare la diffusione e le conseguenze sulla salute umana di una pianta infestante come l’Ambrosia artemisiifolia (comunemente nota come ambrosia). In quell’occasione gli scienziati incontreranno giornalisti, decisori politici, membri del parlamento, parti interessate e cittadini. Sono previsti due giorni di interventi scientifici da parte dei membri di Atopica e di relatori esterni, seminari, una sessione di poster e una tavola rotonda. È possibile registrarsi all’evento da subito, su www.Atopica.eu/conference , dove a breve sarà disponibile il programma definitivo. La registrazione e la partecipazione alla conferenza sono gratuiti! Per saperne di più su Atopica - Ambrosia artemisiifolia è una pianta erbacea annuale originaria del Nord America. A partire dagli Anni ’40 ha cominciato a diffondersi anche in Europa, dove oggi si propaga a ritmo incalzante. In concomitanza, aumentano i casi di allergia. «I cambiamenti climatici previsti nella Regione Europea per diversi decenni a venire probabilmente favoriranno il diffondersi di specie invasive come l’ambrosia» afferma la coordinatrice del progetto, la dottoressa Michelle Epstein della Medizinische Universität Wien, illustrando una delle principali conclusioni alla quale si è giunti grazie ad Atopica. Il progetto ha visto coinvolti, accanto a Epstein, esperti appartenenti a sette diversi Paesi dell’Eu: Austria, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Italia e Croazia. Atopica ha integrato modelli quantitativi fisici e statistici sui cambiamenti climatici e sulla qualità dell’aria con dati clinici ottenuti studiando coorti di bambini e di anziani. I partner italiani sono tre: per le indagini molecolari sulle coorti, da Milano, l’Università Vita-salute San Raffaele con un gruppo di ricercatori guidati da Dejan Lazarevic, per gli studi sul clima l’International Centre for Theoretical Physics (Ictp) Abdus Salam di Trieste con il team coordinato da Filippo Giorgi e, sempre da Trieste, per la disseminazione dei risultati della ricerca Promoscience Srl, impresa insediata in Area Science Park specializzata in soluzioni Ict, grafica e comunicazione scientifica. «È necessario sviluppare in Europa una maggior consapevolezza delle specie invasive come l’ambrosia, e strategie sostenibili volte a controllarne e ridurne la diffusione al fine di salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini europei» così conclude Epstein invitando tutti gli interessati a Bruxelles, alla conferenza.  
   
   
MARONI: RIAPRIRE NAVIGLI PROGETTO DI GRANDE FASCINO  
 
 Milano, 25 febbraio 2015 - "L´idea di riaprire i Navigli milanesi è affascinante, mi piace molto. Sarebbe una cosa straordinaria per Milano e sono molto interessato, perché si farebbe tutto con fondi privati, cosa non da poco in un momento di crisi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al suo arrivo alla presentazione del libro ´Riaprire i Navigli! Per una nuova Milano: visione, strategie, criteri´, in corso all´Urban center, in galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Importante Per La Città - "Per Milano - ha osservato il governatore - sarebbe riscoprire un elemento essenziale di questa città: l´acqua. Tutelare questa bellezza di Milano, che fa parte del suo fascino sarebbe una valorizzazione importante per questo territorio e per tutta la Lombardia. È un progetto molto ambizioso, ma davvero di grande fascino".  
   
   
TRENTO: VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE: ULTERIORI MISURE DI SEMPLIFICAZIONE DELLA PROCEDURA  
 
Trento, 25 febbraio 2015 - Su proposta dell´assessore Mauro Gilmozzi la Giunta stamani si è occupata di procedure di Valutazione di impatto ambientale proponendo alcuni correttivi alla legge quale ulteriore contributo alla semplificazione, al coordinamento e alla razionalizzazione. In fase di stesura di regolamento è infatti emersa la necessità di intervenire su alcuni articoli della legge, anche al fine di adeguarli al contesto normativo statale in continua evoluzione, a causa della procedura di infrazione europea in materia di Via solo recentemente risolta a livello statale. Le modifiche più rilevanti proposte oggi riguardano: · l’eliminazione dall’ambito di applicazione della Via del c.D. “progetto funzionalmente unitario”, non previsto dalla normativa statale: considerata la difficoltà di circoscrivere e definire correttamente la fattispecie, la modifica è volta ad escludere possibili equivoci applicativi; · l’introduzione della conferenza di servizi nella fase di consultazione preliminare dei progetti da sottoporre a Via, con esito vincolante per la conferenza di servizi vera e propria del procedimento di Via (in modo da fornire garanzie ai proponenti nel passaggio tra il progetto preliminare e quello definitivo); · la specificazione del procedimento coordinato Via/aia con termine massimo istruttorio di 200 giorni; · l’introduzione di una procedura coordinata per gli impianti di gestione rifiuti: accorpamento in un unico procedimento della fase di localizzazione nel piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e di Via (ed eventualmente Aia); · la ridistribuzione delle competenze tra Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente e Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali a seguito della riorganizzazione provinciale in materia di campi elettromagnetici, inquinamento acustico e scarichi idrici disciplinati dal T.u.l.p. In materia di tutela dell´ambiente dagli inquinamenti.  
   
   
VENETO, LAVORATORI FORESTALI. ASSICURATO AVVIO ATTIVITA’ 2015  
 
Venezia, 25 febbraio 2015 - Tempestivo avvio dell’attività lavorativa per il 2015 da parte dei settori forestali regionali nell’ambito degli interventi di difesa idrogeologica e sistemazione idraulico-forestale. Lo ha assicurato l’assessore veneto all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte, incontrando a Palazzo Balbi, a Venezia, i segretari regionali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori impiegati dagli uffici forestali regionali sul territorio. Nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore al Bilancio Roberto Ciambetti, sono state fugate le perplessità dei lavoratori forestali preoccupati di possibili ritardi nell’avvio dell’attività lavorativa alla luce delle intervenute nuove disposizioni di legge in ordine a procedure di spesa e gestione dei bilanci pubblici, entrate in vigore nel corrente anno. I rappresentanti sindacali hanno ricevuto rassicurazioni in ordine alla sensibilità dell’amministrazione regionale nei confronti della loro attività di presidio e conservazione del territorio. Ai partecipanti all’incontro è stato illustrato l’insieme delle fasi amministrative e gestionali che assicureranno per la stagione corrente la continuazione degli interventi di difesa del suolo posti in capo agli uffici forestali regionali. L’impianto complessivo delle nuove disposizioni attuative sarà oggetto di un’apposita deliberazione della giunta regionale di imminente adozione.  
   
   
BOLZANO: PIÙ SICUREZZA PER IMPIANTI DI UTILIZZO DELLE ACQUE PUBBLICHE  
 
 Bolzano, 25 febbraio 2015 - Un notevole aumento della sicurezza e dell’affidabilità degli impianti di utilizzazione delle acque pubbliche sarà garantito grazie alle nuove disposizioni sulla sicurezza approvate il 24 febbraio dalla Giunta provinciale e illustrate dall´assessore Richard Theiner dopo la seduta. Le nuove disposizioni sulla sicurezza valgono per tutti gli impianti di utilizzazione delle acque pubbliche soggetti a concessione, ad eccezione degli impianti per la produzione di energia idroelettrica per i quali saranno adottate regole specifiche. "Le nuove norme - ha ricordato l´assessore Theiner - riguardano circa 3mila dei 13mila impianti di utilizzazione delle acque pubbliche complessivamente esistenti in Alto Adige, precisamente 1900 impianti di irrigazione in agricoltura e 1100 tra condutture per acqua potabile, mulini, segherie, impianti di innevamento, impianti per la pescicoltura, sistemi per lo spegnimento di incendi." Sono esclusi dalle disposizioni i piccoli impianti che utilizzano meno di un litro di acqua al secondo e 8mila pozzi utilizzati per diversi scopi, in quanto il potenziale di danno attribuito a questi impianti viene stimato come notevolmente ridotto. Resta confermato il principio base che ogni concessionario di impianti di utilizzazione delle acque pubbliche ha la piena responsabilità della gestione del proprio impianto. Particolare attenzione sarà posta sulle condutture che attraversano pendii e scarpate: "Una manutenzione e una verifica di questi impianti è indispensabile per la sicurezza", sottolinea l´assessore provinciale Richard Theiner. La delibera della Giunta prevede controlli periodici e la gestione di un piano specifico di manutenzione che viene elaborato per un periodo di dieci anni da tecnici autorizzati e che va aggiornato in occasione di tutti controlli ordinari e straordinari. Per chi non rispetta le nuove regole sono previste una diffida e successivamente sanzioni tra 125 euro e 2.500 euro. "Le nuove disposizioni dovranno portare a una maggiore affidabilità e funzionalità degli impianti e quindi aumentare anche la sicurezza di tutti i soggetti direttamente coinvolti", aggiunge l´assessore Theiner. Attraverso una manutenzione sistematica e un esercizio adeguatamente regolato viene inoltre sollecitata una gestione responsabile degli impianti. Le norme sono state elaborate in modo trasversale con il coinvolgimento degli uffici dell´Agenzia per l´ambiente, della Ripartizione agricoltura e dell´Avvocatura della Provincia. Sono state accolte anche osservazioni del Bauernbund e dei consorzi di bonifica. A tale proposito una delle richieste centrali è stata quella di applicare le nuove misure di sicurezza con la minore burocrazia possibile e in modo semplificato per gli interessati.  
   
   
DEPURAZIONE DEL SARNO, IN CORSO LAVORI A SAN VALENTINO TORIO  
 
Napoli. 25 febbraio 2015 - “È in piena attività il cantiere di San Valentino Torio (in provincia di Salerno), l´ultima interruzione che ancora resta sul collettore Medio Sarno sub comprensorio 3. Il sindaco ha già interdetto il transito su via Mazzini per consentire il collegamento fra due tratti di collettore che era rimasto incompleto dai tempi della gestione del generale Jucci." Così l´assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza, che ha effettuato un nuovo sopralluogo al cantiere per verificare lo stato di attuazione delle opere che riguardano la depurazione del fiume Sarno. "Stiamo procedendo - ha ricordato Cosenza - intervenendo sulle reti fognarie e sui collettori di più comuni che incidono sull´inquinamento del fiume, migliorandone sensibilmente la qualità delle acque. "Sono conclusi i lavori a Poggiomarino e Terzigno e ora, grazie alla piena collaborazione del sindaco Luminiello, si potranno rapidamente svolgere anche i lavori a San Valentino Torio che sono coordinati dall´Arcadis. "Rimarrà solo da connettere il collettore Medio Sarno comprensorio Sub 3 con il Sub 2 nel comune di San Marzano, a causa degli atti vandalici perpetrati ai danni di un punto della condotta e di alcune stazioni di sollevamento: a breve anche quest´ultimo cantiere sarà operativo. "Intanto - ha aggiunto l´assessore esprimendo la sua soddisfazione - la Arcadis ha conseguito due importanti risultati: ha allacciato le fogne di Sant´antonio Abate e ha avviato la nuova linea del depuratore Foce Sarno a Castellammare. Questi interventi viaggiano in parallelo con quelli che sono inseriti nel Grande progetto Sarno che, invece, sono relativi alla messa in sicurezza idraulica del fiume, ossia finalizzati ad evitare le abituali esondazioni nel bacino idrografico.La nostra attività per un fiume sicuro e depurato - ha concluso - prosegue senza sosta."  
   
   
SISMA EMILIA, VIA LIBERA DALLA GIUNTA A 500MILA EURO DAL FONDO SOCIALE REGIONALE PER PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO.  
 
Bologna, 25 febbraio 2015 - Cinquecentomila euro per realizzare misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito, come il prestito d’onore. Con un obiettivo preciso: consentire ai nuclei familiari che ancora vivono nei Map (i Moduli abitativi provvisori) di riacquistare progressivamente una propria autonomia e di tornare a una vita normale. Le risorse, provenienti dal Fondo sociale regionale, sono state ripartite tra sette Comuni del cratere – Cento, Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio – con delibera di giunta, dopo il parere positivo espresso all’unanimità nei giorni scorsi dalla Commissione consiliare competente. “I 500mila euro vengono destinati dalla Giunta ai nuclei familiari ancora presenti nei Moduli abitativi provvisori delle zone del cratere, per rispondere ad esigenze di natura sociale – sottolinea la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare e alle politiche abitative Elisabetta Gualmini – . E’ un altro risultato concreto che risponde a bisogni urgenti dei cittadini, ottenuto in meno di due mesi dall’insediamento del nuovo governo regionale”. Saranno i sette Comuni a decidere in che modo utilizzare le risorse, così ripartite: 30.982,91 euro al Comune di Cento (Fe), 49.145,29 euro al Comune di Cavezzo (Mo), 75.854,70 euro al Comune di Concordia sulla Secchia (Mo), 142.094,02 euro al Comune di Mirandola (Mo), 92.948,72 euro al Comune di Novi di Modena (Mo), 53.418,80 euro al Comune di San Felice sul Panaro (Mo), 55.555,56 euro al Comune di San Possidonio (Mo).  
   
   
TERMOVALORIZZATORE BRESCIA E SBLOCCA ITALIA, REGIONE CHIARISCE  
 
Milano, 25 febbraio 2015 - "In merito al termovalorizzatore A2a di Brescia, considerata l´autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 25 febbraio 2014 a seguito di istanza di rinnovo, si precisa che l´impianto è autorizzato all´esercizio per un carico termico nominale 365.400 Mj/h (energia prodotta per ora, in funzione della tipologia di rifiuto alimentato) per ciascuna delle tre linee di termovalorizzazione". E´ quanto si legge in una Nota dell´Assessorato all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia. "Durante il procedimento di rinnovo - prosegue la Nota - il proponente chiedeva di far funzionare l´impianto a carico termico più elevato, compatibilmente con il valore di targa, pari a 393.600 Mj/h per ogni linea. L´art. 35 dello ´Sblocca Italia´ obbliga gli impianti di incenerimento a utilizzare il massimo carico termico". "Ciò significherà per Brescia - conclude la Nota - un aumento della capacità di carico termico di circa il 10 per cento, corrispondente a un incremento delle tonnellate di rifiuti trattati, variabile a secondo della tipologia e qualità del rifiuto".