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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
LA RICERCA DEL BENESSERE ANCHE NELLA MALATTIA CRONICA AIV ONLUS AFFRONTA IL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE E I RISVOLTI PSICOLOGICI DI COPPIA DELLE PATOLOGIE FEMMINILI IN UN CONVEGNO  
 
Milano, 7 novembre 2007 – Aiv Onlus parte dalla constatazione di come, in una società che punta tutto sull’efficienza e sull’apparire, non essere in perfetta forma fisica è una limitazione che occorre mascherare e superare rapidamente. Quando ciò non è possibile a causa di una malattia, aggravata dalla consapevolezza della cronicità, che quindi non si risolve e può solo essere contenuta e arginata, subentrano aspetti psicologici di rilievo personale, familiare e lavorativo di cui bisogna farsi carico. Alcune patologie, poi, che riguardano gli organi genitali sono ancora più difficili da accettare e da comunicare per le implicazioni legate al proprio genere – all’essere donna, nella fattispecie – e al sentirsi accettate, a partire dalla famiglia, con un ruolo e un’identità definite. Questa consapevolezza ha portato l’Associazione Italiana Vulvodinia Onlus a organizzare un convegno, patrocinato dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, dal titolo “La relazione medico-paziente nella malattia cronica femminile: riflessi psicologici e rapporti di coppia nel caso della vulvodinia”. La vulvodinia è una patologia che colpisce la donna prevalentemente in età fertile (20-40 anni) con disturbi che vanno dall’impossibilità ad avere rapporti sessuali, all’impossibilità a svolgere normali azioni quotidiane. Può insorgere in qualsiasi momento e durare, con fasi alterne di miglioramento, per sempre. La causa è sconosciuta. La scarsa conoscenza del problema comporta difficoltà di diagnosi con la conseguenza che il dolore e il disagio tendono a radicarsi, complicandone il decorso. Il primo studio epidemiologico americano sulla vulvodinia risale al 1991 ma ancora oggi non ne esistono in Europa né in Italia, lasciando in ombra le dimensioni del problema e molte sue implicazioni, da quelle più pratiche, legate all’uso di prodotti specifici per l’igiene o all’assunzione di alimenti potenzialmente irritanti, a quelle di natura psicologica. La donna presenta un percorso evolutivo difficile e le varie tappe del suo sviluppo biologico sono contrassegnate dal dolore: il menarca e il parto sono gli esempi più lampanti. Il dolore, quindi, è presente naturalmente nella vita femminile. La sindrome dolorosa pelvica è una delle problematiche più frequenti in ginecologia e comporta ripercussioni importanti anche nelle aree sessuale e relazionale. In tal senso il dolore è molto più di un sintomo fisico perché è influenzato dalle emozioni e dalle condizioni sociali e ambientali con una specificità individuale, come testimoniano tutte le donne che frequentano l’Aiv e animano il forum sul sito www. Vulvodinia. Org. In tutte le patologie che afferiscono all’area genitale femminile, quindi, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, la soluzione più efficace è rappresentata da un approccio multidisciplinare. Il 2007 è stato designato dalla Commissione europea come “Anno europeo delle Pari Opportunità per Tutti” con l’obiettivo di rendere i cittadini dell’Unione europea più consapevoli del loro diritto a vivere una vita priva di discriminazioni. Secondo Aiv Onlus questo deve valere anche per le donne che affrontano malattie ginecologiche croniche e che quindi faticano più degli altri a costruire le relazioni e il benessere necessari per esprimere compiutamente se stesse nella famiglia e nella comunità. Per questo è importante interrogarsi su come i rapporti medico-paziente e malato-partner possano essere vissuti come sostegno, parte della terapia, fonti di miglioramento, per avere tutti un’esistenza più piena e significativa. .  
   
   
ANTICONCEZIONALI NELLE SCUOLE: A FAVORE 7 MEDICI SU 10 SOLO LO 0,3% DELLE UNDER 19 HA UNA BUONA CULTURA SESSUALE IL PROF. ARISI “CHIEDEREMO AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE SPAZI DEDICATI NEGLI ISTITUTI”  
 
Milano, 7 novembre 2007 – In Italia solo lo 0,3% delle giovanissime under 19 possiede una buona educazione sessuale. Solo una su 4 raggiunge un livello sufficiente. Anche per questo il nostro Paese si colloca agli ultimi posti per l’utilizzo di mezzi contraccettivi: per ignoranza (38%), per superficialità (53%), per inesperienza (9%). Perciò è utile (67%) introdurre nelle scuole superiori la distribuzione diretta e controllata di anticoncezionali. Scuola che, con la famiglia e i media (49%) rimane l’istituzione dove maggiormente operare. Senza però dimenticare i camici bianchi (46%) che possono e devono promuovere maggiore counselling ed educazione. Inutile (95%) eliminare l’obbligo di prescrizione della pillola. Mentre quella del giorno dopo che, va ribadito, resta una contraccezione di emergenza, non pare (46%) stia modificando l’atteggiamento delle ragazze sulla contraccezione. Sono queste la fotografia e le ricette di ginecologi e medici di famiglia come emergono da un sondaggio che ha coinvolto 616 camici bianchi di tutta Italia, promosso dal programma “Scegli tu” con Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e Simg (Società Italiana di Medicina Generale). “Risultati che fanno riflettere ed evidenziano la “vulnerabilità contraccettiva” delle italiane - spiega la prof. Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele di Milano -. Alla luce di questo scenario appare quindi necessario cambiare orientamento: se i giovani non vanno al consultorio familiare, è opportuno che il medico vada nelle scuole a parlare in modo corretto di sessualità e metodi contraccettivi sicuri, in particolare per le fasce sociali più esposte. Anche con lo psicoterapeuta”. “Servono soluzioni concrete - afferma il prof. Emilio Arisi, consigliere nazionale della Sigo - per esempio, sin dai prossimi giorni chiederemo al Ministero della Pubblica Istruzione che venga previsto all’interno degli istituti un punto di riferimento stabile per l’educazione sessuale”. Il sondaggio è stato promosso la scorsa settimana dopo la notizia che in una scuola di Portland (Usa) le autorità scolastiche hanno deciso di mettere a disposizione delle undicenni pillole anticoncezionali e del giorno dopo. Una decisione utile per affrontare un’emergenza secondo il 59% degli intervistati. “Nel nostro Paese forse è eccessivo parlare di allarme, – continua il prof. Arisi - ma sono in aumento anche da noi le gravidanze fra le più giovani. Al di là della numerosità statistica, sono casi drammatici per la gravità e le pesanti ripercussioni sulla psiche e le condizioni sociali della ragazza e della sua famiglia. È dimostrato inoltre che le adolescenti cadono più facilmente vittime di aborti clandestini. Una gravidanza a questa età presenta importanti ripercussioni mediche e sociali, sia che si decida di interromperla che di portarla a termine. E le ragazze italiane non sono abbastanza informate”. È proprio l’ignoranza il “nemico” da combattere. Un compito di informazione e sostegno che vede protagonisti non solo gli specialisti e gli insegnanti ma anche i medici di famiglia, che possono rivestire un ruolo importante nell’educazione sessuale. “Noi medici, di famiglia e ginecologi, dobbiamo conoscere meglio gli adolescenti di oggi – afferma la dott. Raffaella Michieli, segretario nazionale della Simg - Ci muoviamo in un mondo in cui dobbiamo registrare una grande scarsità di notizie, di dati, di atteggiamenti. Soprattutto nel campo della contraccezione dove purtroppo regna l’ignoranza. Un quadro desolante che impone riflessioni e interventi innovativi. Dobbiamo parlare di più con le ragazze, cercare occasioni di stimolo e approfondimento. Per questo colgo con favore la proposta di favorire l’acceso alla contraccezione nelle scuole superiori – aggiunge la Michieli - . Certo, se si trattasse di un semplice distributore sarebbe un’idea inutile, probabilmente dannosa ma la presenza di un medico può davvero rappresentare un passo in avanti. La consegna controllata, infatti, sottende un colloquio, un approfondimento con la ragazza che può consentire di. Ascoltare, farsi spiegare dubbi, problemi, aspettative, e cercare di capire”. Una presenza continuativa e strutturata che richiede come presupposto la massima collaborazione fra ginecologi ospedalieri, ambulatoriali e medici di famiglia, una sinergia che ha già dato vita alla Smic (Società Medica Italiana della Contraccezione), che vede rappresentate queste tre categorie. Sul tema dell’educazione ad una sessualità consapevole la Sigo promuove da oltre due anni una campagna articolata, il progetto “Scegli tu”: proprio nell’ambito di questa campagna è maturata la necessità del sondaggio. “Le nostre più recenti iniziative si sono concentrate in particolare sulle ragazze più giovani anche nella sperimentazione di nuovi linguaggi: con informazione nelle spiagge, filmati su You Tube, un’area dedicata alla contraccezione in Second Life. Il prossimo obiettivo però, – conclude il prof. Arisi, responsabile nazionale del progetto - come è emerso dal sondaggio, sarà essere presenti in maniera strutturata nelle scuole con interventi continuativi e figure di riferimento a disposizione degli studenti”. .  
   
   
3° CONVEGNO DI MEDICINA AMBIENTALE SUL RUMORE, POLVERI SOTTILI ED ELETTROSMOG  
 
Bolzano, 7 novembre 2007 - Come ogni anno l’Assessorato alla sanità, in collaborazione con l’Agenzia per l’ambiente, organizza un convegno sulla medicina ambientale. Il convegno di quest’anno sarà dedicato al rumore ed ai suoi effetti sulla salute e si terrà sabato 10 novembre, dalle ore 8,30 alle 17,00, presso la casa della cultura “V. Von der Vogelweide” a Bolzano. Interverranno relatori sia locali che stranieri, specialisti in varie discipline mediche e fisiche. E’ ormai fuori discussione che l’inquinamento da rumore interessa la quasi totalità della popolazione e si fa sempre più forte la necessità di combinare interessi economici e di sviluppo con ambienti tranquilli. Se fino a non molto tempo fa il rumore interessava principalmente gli ambienti di lavoro ed era noto per i suoi effetti lesivi sull’apparato uditivo (va notato che a tutt’oggi la sordità da rumore risulta essere la malattia professionale più diffusa) attualmente il problema principale sembra essere legato al disturbo troppo spesso arrecato dal rumore. Oltre ad illustrare gli effetti sanitari che il rumore provoca sulla salute saranno affrontati nel corso del convegno temi importanti come la riduzione dell’inquinamento acustico in autostrada ed i problemi da inquinamento acustico legati all’aeroporto di Bolzano. Sarà anche affrontato l’annoso tema del rumore negli ambienti residenziali e sarà presentata una relazione sugli effetti del rumore nei luoghi di lavoro considerando i dati disponibili degli ultimi 10 anni. Sarà illustrata inoltre la mappa completa dell’inquinamento acustico in Alto Adige. Il convegno è organizzato dall’Ufficio formazione personale sanitario e dall’Agenzia per l’ambiente della Provincia autonoma di Bolzano. L’iniziativa è rivolta al personale sanitario, agli amministratori, ai politici, agli esperti del settore a livello provinciale e comunale ed alle associazioni ambientaliste. Il modulo è scaricabile, www. Provincia. Bz. It/formazione-sanita, alla voce ‘Medicina ambientale’. Per ulteriori informazioni si può contattare la dott. Ssa Brigitte Hofer, Brigitte. Hofer@provincia. Bz. It – 0471/411613. .  
   
   
MARTINI: “STO LAVORANDO IN CONFERENZA STATO REGIONI PERCHE’ SIANO INSERITE NEI LEA LE PRESTAZIONI ODONTOIATRICHE”  
 
Verona, 7 novembre 2007 - “Il personale sanitario è la risorsa strategica e preziosa a cui affidare la qualità dei servizi e delle prestazioni che questo nuovo ambulatorio saprà erogare. ” Così l’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, ha commentato il taglio del nastro del nuovo ambulatorio di odontoiatria e chirurgia maxillofacciale dell’Azienda ospedaliera di Verona. Spiega Martini: “L’ambulatorio che oggi inauguriamo potrà declinare sul territorio i valori e i principi della programmazione sanitaria regionale: equità, efficacia, efficienza, appropriatezza. La struttura sarà in grado di rispondere alle richieste di salute dei cittadini perché metterà in rete tecnologia d’avanguardia, eccellenti professionalità, presa in carico globale del paziente, umanizzazione delle cure. Si conferma il ruolo di alta specializzazione che l’Azienda ospedaliera di Verona, vuole giocare in Veneto ma pure nel Paese e in Europa: un’eredità che lasceremo ai giovani studenti qui presenti perché l’accrescano e l’arricchiscano. Una certezza sarà bene ricordare sempre: il trattamento clinico non deve mai prescindere dall’attenzione agli aspetti psicologici di chi vive una fragilità sanitaria che influisce sulla qualità della vita e sulla dignità stessa della persona. ” Conclude Francesca Martini: “ A Roma stiamo discutendo sulla necessità di inserire nei livelli essenziali di assistenza (Lea) alcune prestazioni odontoiatriche. A Venezia sto operando per accelerare l’integrazione indispensabile tra ospedale e università. A Verona sto lavorando per rafforzare l’interesse della Regione per il Centro di riferimento di microchirurgia ricostruttiva riconosciuto nel 2005. ” .  
   
   
CONTACT CENTER REGIONE PIEMONTE: ATTIVATO IL SERVIZIO SPECIALE SANITA’  
 
Torino, 7 novembre 2007 - Ha preso il via ufficialmente ieri mattina il servizio speciale sanità del Contact Center della Regione Piemonte, che risponde al numero verde 800333444, gratuito per tutte le chiamate, anche quelle dai telefoni cellulari. Il servizio dedicato, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. 30, viene svolto da un operatore specializzato che risponde alle domande dei cittadini sugli argomenti di salute, dalle campagne informative alle modalità di accesso ai servizi, dall’utilizzo dei programmi di screening alle informazioni sui progetti di prevenzione e cura, quali ad esempio la tossicodipendenza, l’Hiv, le vaccinazioni, il fumo. Nel caso in cui il problema presentato dal cittadino fosse particolarmente complesso, l’operatore può cercare tutte le informazioni necessarie e richiamare l’utente in un secondo momento. L’attivazione del servizio è nata in seguito alla crescente richiesta di informazioni da parte dei cittadini e dalla conseguente necessità di riuscire a fornire dati sempre più precisi e in tempo reale. Il servizio, naturalmente, non sostituisce gli Uffici relazioni con il pubblico delle aziende sanitarie locali e ospedaliere ma potrà, se necessario, coordinarsi con questi per rispondere in modo veloce e chiaro alle domande. .  
   
   
PROGETTI DI SOLIDARIETÀ PER I MINORI VENETO – COLOMBIA: ASSESSORE VALDEGAMBERI  
 
Venezia, 7 novembre 2007 - “Vogliamo dare concretezza ai progetti regionali di solidarietà con la Colombia per sostenere ed aiutare l’infanzia in difficoltà in questo paese”. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche sociali del Veneto Stefano Valdegamberi, in missione nel Paese dell’America Latina con lo scopo di favorire i rapporti con le autorità colombiane e le strutture preposte all’adozione internazionale, così da garantire i procedimenti di adozione soprattutto dal punto di vista della salvaguardia dei minori. “Nello stesso tempo, e sempre guardando all’interesse del bambino – ha sottolineato Valdegamberi – puntiamo ad assicurare tempistiche più brevi per la formalizzazione del processo adottivo”. A Bogotà, l’assessore, assieme ai rappresentanti degli enti autorizzati che operano in Colombia e che hanno sottoscritto il Protocollo Operativo Regionale (Aibi, Ciai, Cifa, Senza Frontiere, Nova, Sos Bambino I. A. , Ami), ha visitato due progetti di solidarietà a favore dei minori. “Per sostenere interventi di micro cooperazione in Colombia a favore di 600 bambini in difficoltà – ha ricordato Valdegamberi – il Veneto ha stanziato quest’anno 100 mila euro nell’ambito del progetto regionale “Veneto Adozioni”. “E’ importante poter lavorare in rete con gli enti autorizzati presenti in Colombia – ha aggiunto – e ritengo che i diritti dei bambini vadano promossi e difesi in Italia e nel mondo anche con interventi di solidarietà seri, garantiti ed efficaci nella trasparenza. In questo modo anche l’adozione, che è e rimane una risorsa importante, diventa per così dire una sorta di “risorsa di emergenza” per un bambino senza famiglia”. La missione proseguirà nei prossimi giorni con incontri istituzionali con l’Ambasciatore Italiano, il Segretario del Governo di Bogotà ed il procuratore nazionale per l’infanzia del Paese sudamericano. .  
   
   
RAGAZZI IN PRIMA LINEA AL SANT´ANNA DI COMO  
 
 Bologna 7 novembre 2007 - Sono due i progetti presentati alla Xiv edizione del Com-pa dall´Ospedale Sant´anna di Como che vedono protagonisti i giovani. Un impegno volto a renderli consapevoli della grande risorsa che essi stessi possono rappresentare e un aiuto a superare disagi e insicurezze. Durante la rassegna bolognese verranno mostrati i risultati di queste iniziative attraverso parole e testimonianze lasciate dagli attori e registrate in video. "Accompagnamoci", rivolto agli studenti del secondo ciclo delle superiori, ha reclutato volontari per realizzare insieme un piano di accoglienza per gli utenti dell´azienda ospedaliera. 102 ragazzi hanno seguito la fase teorico-formativa. 41 hanno messo in pratica gli insegnamenti ricevuti durante 340 ore di front-office nel Presidio Ospedaliero di Cantù. 1737 sono stati gli interventi effettuati. Facilmente riconoscibili grazie ad una maglietta blu con il logo dell´iniziativa, i volontari hanno accompagnato e orientato i cittadini nei percorsi ospedalieri verso gli ambulatori e gli altri servizi sanitari. Un processo di totale reciprocità che ha agevolato l´utenza e insegnato la cultura dell´accoglienza ai giovanissimi. Il progetto "Porte Aperte", realizzato dal dipartimento di salute mentale del Sant´anna, ha visto impegnate 16 comunità montane della Provincia di Como, 36 realtà assistenziali territoriali, 1500 ragazzi e 5000 cittadini che hanno partecipato ai momenti di aggregazione. Ex campioni del mondo del calcio e il cantautore Davide Van de Sfroos hanno intervistato i più giovani con domande mirate a sondare il terrene e prevenire disagi e malesseri sempre più frequenti tra gli adolescenti. .  
   
   
A COM-PA 2007 SALUTE E SANITA´ SPIEGATE AI CITTADINI DALL´AUSL DI MODENA  
 
 Bologna 7 novembre 2007 - Comunicare la sanità e comunicare la salute, in modo semplice e comprensibile, a tutti i cittadini. È questa la missione che si è data l´Azienda Usl di Modena con due progetti di grande interesse che saranno presentati a Com-pa, il Salone europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, a Bologna fino all´8 novembre. Innanzitutto l´idea di realizzare un folder di otto pagine studiato per persone non esperte del settore, per trasmettere l´idea degli ambiti di intervento dell´Azienda Sanitaria e degli esiti in termini di salute, favorendo così una maggiore trasparenza nella relazione con la comunità locale. Uno strumento divulgativo che permette di rendere fruibile un Bilancio di Missione di oltre 300 pagine, ovvero lo strumento di rendicontazione richiesto dalla Regione Emilia-romagna. Organizzata per aree obiettivo, la sintesi raccoglie le principali attività e i risultati conseguiti nel migliorare la salute degli abitanti della provincia di Modena, mantenendo sempre al primo posto le esigenze di leggibilità e comprensibilità. Allo stesso modo, sempre rivolta a catturare l´attenzione del grande pubblico con un linguaggio e semplice e modalità innovative di comunicaz! ione, l´Ausl di Modena presenta "Meglio Sapere". Un vero e proprio kit della prevenzione, racchiuso in una valigetta caratterizzato dal volto di un´infermiera sorridente e contenente vari strumenti per conoscere il proprio livello di salute, migliorare la qualità della vita e orientarsi nelle buone pratiche quotidiane. Una iniziativa di comunicazione, questa valigetta, che ha già riscosso grande successo presso il pubblico del Festivalfilosofiasulsapere e che è stata realizzata grazie alla collaborazione delle Associazioni "Gli amici del cuore" e "Ilcestodiciliegie" che hanno condiviso con l´Azienda Usl non solo i propri materiali informativi, ma anche i valori della prevenzione e promozione della salute. .  
   
   
MIDEST 2007: LA SUBFORNITURA IN MOSTRA A PARIGI  
 
Torino, 7 novembre 2007 - Con 16 imprese la subfornitura piemontese torna a Midest, salone internazionale di riferimento per il settore subfornitura che si terrà a Parigi dal 13 al 16 novembre 2007. Nei 120 mq di stand collettivo, valorizzato da realizzazioni grafiche che garantiranno ampia visibilità, le aziende esporranno le proprie campionature e potranno accogliere i visitatori in zone attrezzate per colloqui d’affari con il supporto linguistico di interpreti tecnici. Le opportunità di contatto con la committenza verranno incrementate da inviti a buyer che visiteranno lo stand. Promossa dalla Camera di Commercio di Torino, l’iniziativa è coordinata dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Con l’obiettivo di sviluppare o consolidare relazioni con i buyer presenti, per la prima volta al salone parigino sarà presente anche il Team di From Concept to Car, progetto che promuove all’estero le eccellenze di prodotto e le professionalità dell’industria autoveicolistica piemontese. Da 19 anni i fornitori piemontesi di lavorazioni e componenti non mancano all’appuntamento con Midest, prestigiosa vetrina internazionale per il comparto della subfornitura, quest’anno alla 37° edizione. Qui ogni anno incontrano responsabili acquisti alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e direttori tecnici interessati a individuare nuove soluzioni tecnologiche. Appuntamento strategico per affacciarsi sull’esigente mercato francese, Midest è anche un importante evento di riferimento per tutta la committenza internazionale. L’edizione del 2006 infatti, visitata da circa 48. 000 persone, ha ospitato 1736 espositori, di cui 1/3 proveniente da 38 Paesi. Il Piemonte è la regione le cui imprese di subfornitura hanno maggiormente sviluppato la loro presenza all’estero e si sono inserite con decisione nei mercati internazionali: il 40% opera stabilmente con committenti esteri; oltre l’80% esporta in Francia, mentre i successivi mercati di riferimento sono Germania, Spagna e Regno Unito. Il sistema di subfornitura piemontese, che rappresenta circa l’11,5% del totale nazionale, è in grado di: - mettere a disposizione della committenza internazionale qualsiasi tipo di lavorazione, di prodotto intermedio più o meno complesso o di attrezzatura impiegata nei processi produttivi; - coprire l’intero ventaglio delle esigenze della committenza per quanto concerne i volumi di produzione con la fabbricazione di prototipi e piccoli lotti fino a lavorazioni e produzioni di particolari e componenti realizzati in media e grande serie. Per informazioni sulla partecipazione piemontese a Midest: Centro Estero per l’Internazionalizzazione, Cristina Maggiora, tel. 011 6700638, e-mail: cristina. Maggiora@centroestero. Org. .  
   
   
RACCOLTA DEL LEGNO NEL 2007: IL SISTEMA RILEGNO SFIORA I 40 MILIONI DI ABITANTI  
 
Cesenatico, 7 novembre 2007 Rilegno sfiora la soglia dei 40 milioni di abitanti serviti in tutta Italia. Secondo le stime relative all’anno 2007 appena elaborate da Rilegno, il Consorzio che all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio del legno, e presentate in occasione di Ecomondo a Rimini (7-10 novembre), il numero di convenzioni sottoscritte da Rilegno con enti pubblici sull’intera Penisola salirà a quota 328 (oltre il 17% in più rispetto al 2006), per un totale di 4. 530 Comuni coinvolti e poco meno di 40 milioni di abitanti serviti, pari a oltre il 67% della popolazione italiana. Nel dettaglio, i Comuni serviti da Rilegno a fine 2007 saranno 3. 190 al Nord, con 185 convenzioni pubbliche; 420 al Centro, con 55 convenzioni e 930 al Sud, con 88 convenzioni, in sensibile crescita rispetto al 2006, grazie al notevole impegno di comunicazione del Consorzio per lo sviluppo della raccolta nelle regioni ad emergenza rifiuti. Crescono le convenzioni, e cresce la raccolta di rifiuti in legno sull’intero territorio nazionale. Le previsioni per l’anno 2007 parlano di circa 1. 870. 000 tonnellate di rifiuti legnosi avviati al riciclo entro la fine dell’anno, con un incremento di oltre il 16% rispetto al 2006. Di queste, oltre 990. 000 tonnellate derivano da rifiuti da imballaggi di legno (+19% rispetto all’anno precedente). Per quel che riguarda i soli imballaggi, le ultime stime di Rilegno confermano che la percentuale recuperata nel 2006 è pari a 60,64% sul totale di imballaggi in legno circolanti sul territorio nazionale (2. 851. 574 ton. ). Nel 2006 in Italia sono state recuperate complessivamente 1. 729. 237 tonnellate di rifiuti da imballaggio in legno: 1. 516. 949 avviate al riciclo a materia prima (di cui 829. 229 tonnellate raccolte direttamente da Rilegno e 384. 020 da altri soggetti, operanti principalmente nell’industria del riciclo); 289. 000 tonnellate derivano dalla rigenerazione di pallet riparati, 14. 700 tonnellate sono avviate al compostaggio e 212. 288 al recupero energetico. Rilegno prosegue così il trend positivo avviato negli ultimi anni, per trasformare sempre più rifiuti di legno in rinnovata materia prima da utilizzare per la produzione di nuovi manufatti in legno, con benefici non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia del settore. Fornendo circa 1. 600. 000 tonnellate di legno riciclato all’anno, Rilegno copre parte del fabbisogno di materia prima dell’industria italiana del mobile, contribuendo a far risparmiare una significativa quantità di materiale importato ed equilibrare la bilancia dei pagamenti con l’estero. I rifiuti legnosi avviati al riciclo da Rilegno provengono per oltre il 50% da imballaggi (pallet, cassette ortofrutticole, imballaggi industriali) e il resto da materiali di vario tipo (mobili vecchi, porte, finestre, rifiuti dall’edilizia). Le aziende che utilizzano imballaggi in legno, i Comuni e le imprese che raccolgono rifiuti ingombranti di legno conferiscono i rifiuti presso piattaforme convenzionate. In seguito, ridotti di volume, vengono trasportati alle industrie del riciclo, dove il legno, pulito e ridotto in piccole schegge, diventa rinnovata materia prima per il circuito produttivo industriale (base per semilavorati dell’industria del mobile, pasta cellulosica per cartiere, blocchi di legno – cemento per il settore edile). . .  
   
   
A REGGIO EMILIA E A CORREGGIO (RE) DAL 10 NOVEMBRE AL 9 DICEMBRE 2007 LA MOSTRA DI MARGHERITA BENETTI SIMULACRI DI UN TEMPO DI PIETRA. INCISIONI, 1956 - 2007  
 
 Reggio Emilia, 7 novembre 2007 - Palazzo Magnani e Palazzo dei Principi di Correggio ospitano, dal 10 novembre al 9 dicembre 2007, la mostra Simulacri di un tempo di pietra. Incisioni, 1956 – 2007, in grado di ripercorrere, attraverso centotrenta opere grafiche, tutta la carriera di Margherita Benetti, artista schiva, che ha lavorato in solitudine per cinquant’anni, la cui opera merita, per il valore e la qualità degli esiti, un’attenzione e un interesse ben maggiori di quelli che finora le sono stati riservati. L’esposizione, promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Correggio, con il contributo di Fondazione Manodori e Ccpl, e curata da Sandro Parmiggiani, s’inaugura sabato 10 novembre, alle ore 17. 00 a Palazzo Magnani e alle ore 18. 30 al Palazzo dei Principi di Correggio, alla presenza dell’artista, di Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, e di Marzio Iotti, Sindaco di Correggio. La Benetti esordisce con la personale alla Galleria Hollar di Praga nel 1967, presentata in catalogo da Carlo Levi, e successivamente, tiene numerose esposizioni in spazi pubblici (al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1974 e a Reggio Emilia nel 1975 e nel 1983) e in gallerie private, e partecipa a mostre di gruppo in Italia e all’estero (tra le quali, nel 1959, la Biennale del Bianco e Nero a Reggio Emilia). La sua antologia critica, oltre a quelli di Carlo Levi, vanta contributi di Attilio Bertolucci, Guido Giuffré, Antonello Trombadori, Giacomo Torelli, Umberto Galeano, Sandra Giannattasio, Claudia Terenzi, Adele Cola, Duccio Trombadori. In occasione dell’appuntamento reggiano, viene pubblicato un catalogo di 168 pagine, “I Quaderni di Palazzo Magnani n. 22”, con la riproduzione in bianco e nero e a colori di duecentoquaranta incisioni della Benetti, un testo di presentazione del curatore, l’antologia critica, alcune poesie dell’artista e gli apparati bio-bibliografici. Margerita Benetti (Guastalla, 1928) lavora da cinquant’anni all’incisione, tecnica cui comincia a dedicarsi in giovane età nella cittadina natale, compiendo le prime esperienze sulla base dei suggerimenti di un pittore della Bassa reggiana, Arnaldo Bartoli. Successivamente, Alberto Manfredi la indirizza alla stamperia-laboratorio di Carlo e Mario Leoni a Bologna, che la Benetti frequenta assiduamente per alcuni mesi. Resasi “indipendente” con la disponibilità di un torchio a stella costruito per lei da Giovanni Miglioli, pittore e scenografo, Margherita Benetti, che negli anni Sessanta si trasferisce a Roma, si cimenta con tutte le tecniche incisorie (acquaforte, acquatinta, puntasecca, ceramolle), sperimentando varie soluzioni ottenute anche attraverso acidature speciali. Dopo le prime prove figurative (fiori, giardini, boschi e pioppeti lungo il Po), l’artista s’inoltra nel territorio delle esperienze dell’incisione informale e astratta. Importanti, per comprendere il suo percorso, sono: l’ammirazione e la devozione che Margherita Benetti nutre per l’opera di Hercules Seghers, straordinario innovatore dell’incisione olandese nel Seicento; i viaggi compiuti negli anni Ottanta nell’Africa settentrionale e negli anni Novanta in Persia, sulle orme di un libro, La via per l’Oxiana di Robert Byron, che dal suo primo apparire lei sente come del tutto affine al suo modo di sentire, formatosi sulla cultura greca, cui nel tempo si sono aggiunti il sentimento della forza espressiva dell’architettura romana e, infine, il fascino delle costruzioni e delle decorazioni dell’Islam (“lo splendore vertiginoso del disegno astratto” di cui parla Byron). Il percorso incisorio di Margherita Benetti, che annovera oltre trecentocinquanta lastre, è, al di là dei motivi figurativi, informali (quando è il segno danzante a ferire la superficie) o astratti, profondamente unitario. “Lo sguardo della Benetti” – scrive Sandro Parmiggiani nel testo in catalogo – “vede la realtà come qualcosa di pietrificato, simulacro di un’estinzione della vita che già ha fatto il suo corso, processo da cui emergono ferite e devastazioni, fratture e deformazioni, il sentimento di una violenza che s’annida nelle cose, un germe di distruzione che inesorabilmente le corrode, il senso di un trauma che mai potrà essere cancellato. Poteva, questo magma, essere espresso meglio che non attraverso l’intervento combinato dei segni manuali dell’artista e dello scavo di un acido che corrode, devasta, cancella una realtà per crearne una, spesso ignota, all’insegna del mistero e dell’inconoscibile? ” “Gli stessi alberi lungo le rive del Po”, continua Parmiggiani, “presto diventano simulacro di una sorta di fossilizzazione, come se più che alberi vivi noi già vedessimo l’esito ultimo, ciò che di loro resterà dopo che arderanno a un fuoco lento che li trasformerà in residui fossili”. “L’opera di Margherita Benetti”, conclude Parmiggiani, “diventa lo specchio di un rapporto disincantato, segnato dall´amarezza e dalla tragedia, con la realtà esterna – il grande fiume che ha accompagnato la sua infanzia e la sua giovinezza, cui sempre ha dovuto fare ritorno; i fiori così amati, nonostante le sembianze attraverso cui lei li rappresenta indichino un arresto della vita; le fulgide architetture dell’Oriente, dell’Africa settentrionale e di Roma –, in cui tutto viene rivisitato nel suo farsi corpo simbolico di un tempo di pietra. ” .  
   
   
SPAZIOINMOSTRA DAYDREAMERS ALBERICA JACINI – ADA MASCOLO – ANDREA MASSAIOLI -GOSIA TURZENIECKA A CURA DI CECILIA ANTOLINI A MILANO DAL 12 AL 30 NOVEMBRE 2007  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Daydreamer è il sognatore ad occhi aperti, che nella lingua inglese ha però un’accezione più poetica ed onirica rispetto all’italiano. Daydreamer è colui che vive appena discostato da quella realtà che non rifugge ma, più semplicemente, rielabora e riconfigura. Daydreamers è una mostra che raccoglie i lavori su carta di quattro artisti che, sotto il segno di poetiche molto distinte, condividono la leggerezza del gesto e la fluidità dell’acquerello. Sono tutti lavori incentrati sulla figura umana, dove il Daydreamer è tanto l’artista quanto il personaggio ritratto, entrambi assenti pur nella loro evidente e piena presenza. I lavori recenti di Alberica Jacini schiudono sulla dimensione del sogno uno sguardo più che mai lieve. È il mondo dell’infanzia, lo spazio della fiaba, la dimensione parallela cui introducono. Andrea Massaioli è noto per la sua ricerca, lirica e romantica, intorno a quell’uomo che sempre ritrae nella levità sfumata di tratti acquerellati. Nelle figure e nei fiori di Ada Mascolo una spiccata femminilità reagisce a uno sguardo che si conosce intimo quanto rigoroso, sospeso nel senso pieno del termine. L’artista polacca Gosia Turzeniecka racchiude nel segno grafico e calligrafico dei suoi tratti neri figure essenziali, di cui esplora il confine rendendone pregnanti e piene le forme ridotte al minimo. Alberica Jacini è nata Milano, dove vive e lavora, nel 1972 Ada Mascolo è nata a Torino, dove vive e lavora, nel 1970. Andrea Massaioli è nato a Torino, dove vive e lavora, nel 1960. Gosia Turzeniecka è nata a Opoczno (Polonia), nel 1974. Vive e lavora a Torino. .  
   
   
C’È NESSUNO? STATI STAZIONARI METASTABILI NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI BAZZINI 15 UNA MOSTRA BI-PERSONALE DI NICOLA PADOVANI E CLAUDIA ZICARI CURATA DA GIANCARLO CHIELLI  
 
Milano, 7 novembre 2007 – Bazzini 15 ha riaperto la stagione espositiva lo scorso 30 ottobre con l’inaugurazione di C’è nessuno? Stati stazionari metastabili, mostra bi-personale di Claudia Zicari e Nicola Padovani curata da Giancarlo Chielli. Bazzini 15 conferma la forte predisposizione alla contemporaneità e alle nuove storie dell’arte con i lavori di Zicari e Padovani, in mostra sino al 12 novembre prossimo. Per due settimane sarà possibile, infatti, conoscere questi due giovani artisti e la loro poetica: “Una durata ottimale per veicolare il lavoro di Padovani e Zicari – sottolinea il curatore Giancarlo Chielli - Non mostre di lungo periodo, spesso vuote ed inutili ma occasioni che si sviluppano in un periodo limitato alla ricerca del confronto con critica, galleristi, mercato, pubblico”. Grandi bianchi monolitici e costruzioni tridimensionali i lavori Claudia Zicari, classe 1975; instabilità e stabilità, solidità apparente e smarrimento i temi cari a Nicola Padovani, trentatreenne milanese che solo di recente ha deciso di fare della pittura l’attività principale della sua vita. “I due artisti sviluppano linguaggi diversi: iconico Nicola Padovani, con i suoi interni fatti di adolescenti mentre aniconica è la poetica di Claudia Zicari, tesa al raggiungimento di un equilibrio formale tra elementi geometrici e composizioni materiche. Entrambi cercano un equilibrio, che non è soltanto un fatto artistico ma, rispetto al fare arte, significa anche dare un senso alla loro esistenza. ”. .  
   
   
CHÉRI SAMBA A CURA DI LUCA BEATRICE 5 DICEMBRE 2007 – 31 GENNAIO 2008  
 
 Milano, 7 novembre 2007 - Martedì 4 dicembre 2007 Corsoveneziaotto presenta la prima mostra personale a Milano di Chéri Samba, artista di riferimento per la cultura africana, ormai promosso al rango di star internazionale. Nato nel 1956 a Kinto M’vuila (oggi nella Repubblica Democratica del Congo), Samba Wa Mbimba N’zingo Nuni Masi Ndo Mbasi, detto “Chéri Samba”, appartiene a quella rara categoria di artisti capaci di esprimere concetti universali, comprensibili in ogni angolo del pianeta, eppure ricchi di elementi locali, di forte attaccamento alle proprie radici. La leggenda vuole che nella sua prima esposizione a Kinshasa presentò le proprie opere appese ai rami di un albero situato in mezzo a un incrocio. In occidente si fece conoscere nella grande mostra Le magiciens de la terre, Centre Pompidou, Parigi 1989. Soprattutto in Francia Samba è considerato artista di riferimento dell’Africa contemporanea: tiene una grande personale alla Fondation Cartier nel 2004, lo stesso anno prende parte ad Africa Remix, mostra itinerante nei principali musei del mondo, fino alla sala personale dell’ultima Biennale di Venezia. Procedendo per contrasti e sottili provocazioni, Chéri Samba tratta temi legati alla vita nel continente nero: i costumi, la corruzione politica, il dramma dell’aids, la prostituzione, le leggende popolari. Le sue tele, dipinte con sgargianti colori ad acrilico, denotano un chiaro impianto scenografico. L’artista predilige una composizione spaziale che indirizza lo sguardo del pubblico verso le scene ritratte secondo un ordine preciso. I personaggi stilizzati, simili a cartoni animati e fumetti, sono raffigurati in atteggiamenti espressivi ed eloquenti. Sovente è lui stesso il protagonista delle opere, altre volte invece sono raffigurati personaggi pubblici, politici oppure gente comune. Lo stile è ironico, sarcastico, drammatico, ma anche intriso di gioia e humor. Il messaggio è rafforzato dal testo, un commento talora giocoso, innocente e sentenzioso, in francese o in dialetto lingala. La scrittura, che accentua o rovescia il discorso pittorico, è un escamotage utilizzato per catalizzare più a lungo l’attenzione di chi osserva l’opera. “L’uomo di Kinshasa”, come ama definirsi il pittore, ha dichiarato: “Io credo che l’artista non possa limitarsi. Io dipingo per l´umanità, dipingo per tutti. E’ vero, non posso metterci tutte le lingue che si parlano nel mondo ma non dipingo sempre solo per gli africani. Posso trarre ispirazione dall’Africa per qualcosa che riguarda anche gli europei”. Una ventina di tele recenti di vario formato ne raccontano la poetica, l’attitudine e lo stile. .  
   
   
1/9 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA LA MOSTRA BALANCE ARTISTI KUBA BAKOWSKI HARIS EPAMINONDA JAMES HOPKINS CARLOS IRIJALBA JAIME PITARCH MATT STOKES  
 
 Roma, 7 novembre 2007 - Non è difficile intuire quanto sia essenziale il concetto di equilibrio nella nostra vita. Basta solo considerare quanto esso sia presente nel linguaggio comune per indicare uno stato di saggia interpretazione dei fatti della vita. “Avere equilibrio”, “mantenere l’equilibrio”, ma anche “valutare con equilibrio” e “muoversi con equilibrio”, sono esempi che non hanno bisogno di molte spiegazioni. Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata, quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale. Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della vita. Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro. Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di light box della recentissima serie intitolata Ursa Major. Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle lampadine in mano, formano il disegno della costellazione. Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe (2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori. Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda presenta i video Elapsed e Tarahi Ii. Entrambi sono dotati di colonne sonore che favoriscono quella sospensione temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i personaggi di Tarahi Ii. James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra) lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo. Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto, Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto di equilibrio. Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid), lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata Devices. Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora con diversi media, passando da scultura e installazioni, a fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David & Goliath. Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - Uk – nel 1973. Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a canne, appositamente commissionati e trascritti per questo strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture che vanno dal genere northern soul, al black metal. Roma Mercoledi’ 28 Novembre 2007 Ore 19. 00 .  
   
   
LORIS LIBERATORI "HISTOIRES D´EAU" GALLERIA AUGUSTO CONSORTI  
 
Roma 10 Novembre - 9 Dicembre 2007 Roma, 7 novembre 2007 - "Histoires d´eau" . Storie d´acqua Loris Liberatori le racconta da anni . Acqua del mare mossa dall´energia del vento e delle onde, acqua cristallina di torrenti che scorrono tra i boschi, acqua calma dei laghi dove si riflettono alberi secolari . Storie d´acqua Liberatori le narra sulle sue tele grandi, frantumate, come finestre sulla natura incontaminata, una pittura densa di suggestioni e di spessori . Paesaggi che offrono allo spettatore un punto di vista nuovo e sorprendente. Acqua e cielo, acqua e luce. Nella presentazione in catalogo, Marilena Pasquali, Presidente della Fondazione Giorgio Morandi, sostiene che nella sua arte la materia sta piano piano trasformandosi addirittura in luce . "L´importante - scrive - h liberare l´essenza dal superfluo, sfrondarla, ripulirla e farla brillare nella sua integra limpidezza". Ad emozionare la critica sono stati soprattutto i nuovi dipinti ispirati all´oasi di Ninfa: "la semplificazione dell´apparato scenico e lo sciorinlo disteso dei riflessi che alleggeriscono l´immagine, ne sottolineano il movimento segreto e trasformano tutto in pulviscolo luminoso, in effetti prismatici in cui l´elemento acquoreo vale ad ammorbidire il gioco della luce: una danza di vita che h, al tempo stesso, approdo di quiete per il viaggiatore dello sguardo, per chi riesce a vedere in questi silenziosi, vitalissimi angoli di natura una nuova, forse insperata, promessa di pace". Loris Liberatori, nato a La Spezia nel 1958, da piy di vent´anni vive e lavora a Roma dove dirige l´Ecole d´art Martenot. .  
   
   
PARIGI: INAUGURAZIONE DI “ECCELLENZE IN VETRINA”  
 
Parigi, 7 novembre 2007 - - Il novembre parigino si tinge di verde, il verde del cuore d’Italia, l’Umbria, che porta nella capitale francese la sua cultura, la sua arte, le sue tradizioni. Al centro del programma di iniziative – voluto e organizzato dall’Azienda di Promozione Turistica dell’Umbria – è la rappresentazione al Theatre de l’Odeon (dal 7 all’11 e dal 14 al 18 novembre) di due produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria, Moby-dick di Melville con Giorgio Albertazzi/achab e la Cena delle Ceneri di Giordano Bruno, entrambe messi in scena da Antonio Latella. Rispondendo all’invito dell’Azienda di Promozione Turistica, la Camera di Commercio di Perugia ha deciso di essere presente a Parigi con un “florilegio” delle produzioni artistiche umbre, frutto dell’ingegno e della creatività di imprenditori “artisti” le cui opere sono ormai entrate a far parte del patrimonio storico – artistico della nostra terra. Tessile e Ceramica sono i settori selezionati per rappresentare a Parigi il nostro sistema produttivo. “La Camera di Commercio di Perugia ha fatto sua la proposta dell’Azienda di Promozione Turistica dell’Umbria – ha detto il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti – perché riteniamo che per fornire l’immagine della nostra terra, dei suoi valori, delle sue tradizioni, del suo patrimonio storico artistico, non si possa prescindere dalla rappresentazione della sua vitalità imprenditoriale e della straordinaria capacità di realizzare manufatti, oggetti, prodotti dagli elevatissimi contenuti qualitativi e che, almeno nel settore dell’artigianato artistico, risultano davvero ineguagliabili”. Di questa e altre iniziative si era discusso nel corso di un recente incontro - voluto dal presidente della Camera Alviero Moretti - tra la Giunta Camerale e l’Amministratore Unico dell’Azienda di Promozione Turistica Stefano Cimicchi. “E’ necessario - ha detto Moretti - che si instauri un rapporto più diretto e organico tra due enti che hanno tra i loro compiti istituzionali la promozione del territorio, delle sue bellezze ambientali e artistiche, ma anche del suo sistema produttivo, capace esso stesso di “produrre” cultura. Per questo, gli eventi parigini possono segnare l’avvio di una collaborazione sempre più stretta e costruttiva”. Per “Eccellenze in Vetrina” sono presenti alla Maison d’Italie di Parigi: per i tessuti tradizionali - Arnaldo Caprai Gruppo Tessile Spa - Ceccucci Tessuti - Giuditta Brozzetti - Sposini Tessuti Umbri Di Sposini C. & C. Snc - Tela Umbra per la Ceramica d’arte - Carini Ceramiche - Ceramiche Biagioli – La Mastro Giorgio - Ceramica Passeri Giovanni - Fondazione Ceramica Contemporanea D’autore Alviero Moretti - Pimpinelli Vittorio Ceramiche - Ubaldo Grazia Snc “Eccellenze in Vetrina” sarà inaugurata venerdì prossimo 9 novembre alle h 12,00 e resterà aperta fino al 13 novembre 2007. .  
   
   
ISTITUZIONE ECOMUSEI FVG PER IL 2007  
 
Trieste, 7 novembre 2007 - - Il "Programma regionale di istituzione degli Ecomusei per l´anno 2007" è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura, Roberto Antonaz. Con la legge regionale 10/2006 ("Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia") - fa notare l´assessore Antonaz - la Regione si è dotata di uno strumento avanzato e innovativo per il riconoscimento, la promozione e la disciplina degli ecomusei del proprio territorio, riconoscendo agli stessi un´importante funzione per valorizzazione, recupero, comunicazione e riproposizione in chiave dinamico-evolutiva dell´identità storico-culturale delle comunità locali. "La legge intende pertanto favorire le iniziative ecomuseali - afferma Antonaz - che hanno maturato un significativo percorso di attività partecipata per la valorizzazione culturale e ambientale di aree omogenee, riconoscendo a esse la qualifica di interesse regionale e la capacità di operare con un proprio marchio sul territorio. Alla luce di questo preciso obiettivo, la normativa individua nelle iniziative di formazione degli operatori ecomuseali e nelle risorse finanziarie a sostegno degli ecomusei esistenti gli strumenti fondamentali per la promozione e lo sviluppo del settore". Lo scorso anno sono state individuate due realtà già esistenti e sviluppatesi in coerenza con le finalità della legge stessa: sono l´Ecomuseo delle Dolomiti Friulane "Lis Aganis", gestito dall´omonima Associazione di Barcis (Pordenone) e l´Ecomuseo delle acque del Gemonese, gestito dall´Associazione Cea - Mulino Cocconi di Gemona (Udine). Nell´anno in corso è stato nominato il Comitato tecnico-scientifico e ciò ha consentito l´adozione del regolamento, che ha fissato sia i requisiti minimi necessari e i criteri valutativi per il riconoscimento, sia i criteri e le modalità per la gestione degli strumenti promozionali e di sostegno. Grazie ai fondi per "Contributi nel settore ecomuseale" previsti dalla legge regionale di assestamento del bilancio 2007 è ora possibile passare alla definizione di un quadro organico e stabile di interventi, destinati sia al sostegno dell´attività corrente degli ecomusei riconosciuti, sia alla promozione di iniziative progettuali per la formazione degli operatori. Il Programma per il 2007 costituisce pertanto il primo atto di programmazione della politica regionale di settore. Il documento si concentra quindi sulla situazione attuale, quale emersa dalle risultanze dell´istruttoria sulle domande e ipotesi progettuali acquisite, e fissa le linee guida per la ripartizione delle risorse finanziarie di parte corrente stanziate dal bilancio regionale. L´individuazione di indicatori e linee di indirizzo per lo sviluppo complessivo del sistema ecomuseale viene rinviato al programma 2008, quando ci sarà anche l´apporto consultivo e propositivo del Comitato tecnico-scientifico. Le iniziative individuate per i due musei finora inseriti nel programma, riguardano un progetto proposto dall´ Università di Udine (in collaborazione con Arpa, Gal-montagna Leader-maniago e Università di Trieste), sulla realizzazione di un corso di formazione, destinato ad aggiornare le competenze degli operatori impiegati negli ecomusei regionali ma anche ad altri soggetti quali amministratori locali, insegnanti, studenti universitari e studenti iscritti alla Ssis, che potranno in futuro sostenere l´avvio di nuove realtà ecomuseali. Un progetto proposto da "I. Rur - Innovazione rurale" di Torino (associazione senza fini di lucro):si tratta di un corso diretto a fornire gli strumenti per sviluppare al meglio il progetto dell´ecomuseo partendo dalle potenzialità e dalle emergenze locali e per promuovere le capacità di leadership degli ecomusei e degli operatori degli ecomusei - riconosciuti o in via di riconoscimento - nella gestione delle reti locali; esso si propone pertanto di formare innanzitutto gli operatori, amministratori, insegnanti e volontari degli ecomusei della regione, ma si indirizza anche ad altri soggetti interessati ad acquisire le competenze necessarie per poter operare negli ecomusei stessi. Le risorse disponibili sosterranno il funzionamento dei due ecomusei, destinando la parte residua ai progetti menzionati. .  
   
   
PRESENTATA LA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE PER I MUSEI DELLE MARCHE  
 
 Ancona, 7 novembre 2007 - Acquisire una conoscenza completa dei musei e delle raccolte museali delle Marche. E´ a tale scopo che e` stata elaborata da parte del servizio Cultura della Regione Marche una Scheda di autovalutazione delle tante strutture museali diffuse nel territorio regionale. La scheda e` stata presentata ad Ancona, presso la Sala Bramante del Palazzo ex medio Credito, nel corso della lezione conclusiva del Corso di Formazione in ´Assistente alla redazione di progetti per il progressivo adeguamento dei musei e delle raccolte agli standard´, organizzato dall``Universita` di Macerata - Facolta` di Beni Culturali (sede di Fermo) e dalla Regione Marche - Servizio Cultura, Turismo e Commercio, P. F. Beni Culturali e Programmi di Recupero. Ad illustrare i contenuti, alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, l´architetto Paola Mazzotti, dirigente della P. F. Beni Culturali e Programmi di Recupero; il professor Massimo Montella e la professoressa Patrizia Dragoni, dell´Universita` di Macerata; Stefania Baldassari, dirigente della P. F. Sistema Informativo Statistico regionale; l´ingegner Franco Scoppolini, progettista del Sistema Informativo Museale (Scel s. R. L. ) e i funzionari regionali: Costanza Costanzi, Marina Massa, Bianca Maria Giombetti, Cecilia Gobbi, Gianni Tenti, Giovanna Lenzi, Carla Alfonsi. La scheda, frutto di una collaborazione a diversi livelli istituzionali, segna l´inizio del sistema museale della Regione Marche. Nel corso del mese di novembre comincera` la prima fase di valutazione delle strutture museali marchigiane che hanno gia` dato la propria disponibilita`. Attraverso questa approfondita indagine potra` essere avviata la futura programmazione regionale in materia di musei e sara` cosi` possibile individuare dove indirizzare in maniera efficace le risorse disponibili. Si tratta, come e` stato spiegato dai relatori, di mettere in piedi un impianto conoscitivo costantemente aggiornato ma, allo stesso tempo, di creare un ´corpus´ di addetti ai lavori, formati appunto al Corso della Facolta` di Beni Culturali dell´Universita` di Macerata, con sede a Fermo, e capaci a loro volta di valutare, analizzare le schede pervenute e quindi di trasferire a chi lavora nei musei quelle conoscenze e indicazioni che rispondono a standard di qualita`. .  
   
   
PIEMONTE: FINANZIAMENTI ECOMUSEO  
 
Torino, 7 novembre 2007 - La Regione Piemonte grazie al varo della Lr n. 31 del 14 marzo 1995 (tra i firmatari del progetto di legge anche Mercedes Bresso), è stata considerata per un decennio un esempio in Italia per la politica di sviluppo degli ecomusei. Istituendo otto nuovi ecomusei nel 2006, di cui due nel Verbano Cusio Ossola, l´Assessore Giovanni Oliva dichiarava che “L´ecomuseo nasce dalla esigenza di valorizzare il patrimonio culturale e produttivo di un territorio. Il progetto ecomuseale intende attivare iniziative che incentivino il riutilizzo di queste risorse creando centri didattici multidisciplinari, favorendo occasioni di incontro tra popolazione locale e turisti. L´auspicio è che questa iniziativa possa offrire al territorio occasione di lavoro, di riappropriazione della propria identità, di crescita culturale”. Nel 2007, contrariamente a quanto annunciato dall’Assessore Oliva nel 2006 e previsto nel “Documento di programmazione economica e finanziaria regionale 2008 – 2010”, le risorse destinate alle “Attività di sviluppo e agli interventi di gestione degli ecomusei” sono state ridotte da 5,3 a 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione già stanziato per garantire parte delle sole spese di gestione. Le ragioni di un simile taglio, pari al 72% rispetto agli annunci e alle previsioni, non sono ancora state comunicate, nonostante una richiesta di incontro urgente da parte degli ecomusei piemontesi e due interpellanze consiliari, firmate da 8 consiglieri. Le conseguenze saranno invece presto visibili. A livello regionale è prevedibile il collasso del sistema regionale degli ecomusei, tanto più grave in quanto gli enti gestori negli anni precedenti erano stati spinti a sviluppare le attività anticipando per cassa le spese. La mancata erogazione per le attività già svolte nel 2007, comunicata paradossalmente a fine anno, comporta l’apertura di una voragine di 3,8 milioni € nei conti degli enti gestori. Per il Cusio e Mottarone le conseguenze sono ancora incalcolabili. L’associazione Ecomuseo del Lago d´Orta e Mottarone, che in questi mesi celebrava il suo decimo anno di vita, non ha mai distribuito “a pioggia” le risorse sul territorio, preferendo investirle in attività di supporto alla cultura locale e in progetti di sviluppo del territorio. L’investimento sul territorio ha portato l’ecomuseo a generare risorse (oltre 400 mila € al 2006), mediante l’autofinanziamento e l’attivazione di progetti specifici, pari ad oltre il 50 % di quanto investito. In altri termini, 1 euro proveniente dal finanziamento regionale, grazie al lavoro dell’ecomuseo, ha fruttato altri 50 centesimi. Tutti i proventi dell’Ecomuseo del Lago d´Orta e Mottarone sono investiti in attività culturali sul territorio. Bastino alcuni esempi: Sono stati realizzati progetti didattici gratuiti per le scuole del territorio ed è stata creata, praticamente dal nulla, un’attività didattica cui hanno partecipato, dal 2001 al 2007 ben 32. 000 alunni delle scuole materne, elementari, medie. Si è garantita l’apertura dei musei locali, mediante contratti di collaborazione a giovani disoccupati o in cerca di prima occupazione, consentendo una promozione coordinata dell’offerta culturale. Notevoli le ricadute in campo turistico. Sul versante dell’informazione il sito www. Lagodorta. Net ha registrato, negli ultimi 12 mesi oltre 100 mila visite ed è da anni tra i primi 20 siti dedicati agli ecomusei e al Lago d’Orta. Sul versante delle attività, per stare al solo mondo delle scuole, sono oltre 5000 i ragazzi delle scuole che hanno “visitato” l’ecomuseo solo nell’ultimo anno. Sono state realizzate pubblicazioni, ricerche, catalogazioni, e sono state offerte al pubblico conferenze, attività di valorizzazione del patrimonio culturale, escursioni, visite guidate, spettacoli, quasi sempre gratuiti, fruiti da migliaia di persone. Nel solo 2007 l’Ecomuseo del Lago d´Orta e Mottarone è riuscito, grazie alla collaborazione con gli Enti Locali, a sviluppare progetti che hanno generato risorse pari a circa 120. 000 €, partecipando inoltre a due progetti della Fondazione Cariplo il cui valore totale, se finanziato nei prossimi anni, sfiorerebbe i 10 milioni di euro. Trattandosi però di progetti cofinanziati dalla Lr 31/95 tutte queste risorse rischiano di andare perdute se verrà meno il contributo regionale già previsto. L’annunciato taglio di bilancio pare aggravato da una distribuzione delle risorse “a pioggia” tra gli ecomusei, nonostante da anni sia noto che “gli ecomusei istituiti sembrano appartenere a due convogli distinti, con velocità fra loro diverse. Esistono ecomusei localmente considerati importanti, che attuano efficacemente tutela restauro e conservazione delle particolarissime collezioni loro affidate, che offrono al pubblico, locale e non, occasioni di visita o attuano altre iniziative di comunicazione culturale, sviluppano una didattica autonoma, effettuano momenti di ricerca e di studio sul patrimonio locale. Ne esistono molti altri che non lo fanno. ” (dal Rapporto Ecomusei 2002, pag. 1). .  
   
   
GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE MENDELSSOHN E MOZART PER IL CONCERTO INAUGURALE DELLA NUOVA STAGIONE SINFONICA DELL’ACCADEMIA DELLE OPERE  
 
 Milano, 7 novembre 2007 - Giovedì 8 novembre 2007, alle ore 21. 00, presso la Sala Verdi del Conservatorio “G. Verdi” (Via Conservatorio 12, Milano) l’Orchestra Sinfonica “Accademia delle Opere” eseguirà il primo concerto previsto dalla nuova e intensa stagione sinfonica. In programma i compositori del repertorio classico: Mendelssohn con La grotta di Fingal, Op. 26 e la Sinfonia n° 4 in La Maggiore op. 90 “L’italiana” e W. A. Mozart con il Concerto per pianoforte e orchestra Kv 456. Pianoforte: Enrico Pompili e Orchestra Sinfonica Accademia delle Opere. Dirige Maurizio Dones. Il concerto d’apertura è realizzato in collaborazione con Serate Musicali, che da oltre trent´anni organizzano concerti con i maggiori direttori d´orchestra e musicisti del mondo, contribuendo a fare di Milano la capitale della musica classica in Italia e nel mondo. L’esibizione sarà introdotta da Roberto Andreoni. Ogni concerto è infatti preceduto da una breve presentazione che accompagna il pubblico ad un ascolto in grado di suscitare emozioni intense, sentimenti profondi, e stimolare una riflessione sul rapporto tra la musica, l’esperienza e il senso della vita. Www. Accademiadelleopere. It .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: UNDICI GIOCATORI ITALIANI ALLO STAGE 2 DELLA QUALIFYING SCHOOL. SI GIOCA SU QUATTRO CAMPI SPAGNOLI  
 
Roma, 7 novembre 2007 - Undici giocatori italiani partecipano allo Stage 2 della Qualifying School dell´European Tour che si svolge su quattro percorsi spagnoli, tre nei pressi di Cadice (Sherry Golf, Costa Ballena Club de Golf, Arcos Gardens Golf Club) e uno a Girona (Pga Golf de Catalunya). Allo Sherry Golf scenderanno in campo Marco Bernardini, Alessio Bruschi, Lorenzo Gagli, Stefano Reale e Marco Soffietti; al Costa Ballena ci sarà Andrea Maestroni, mentre Marco Crespi, Emmanuele Lattanzi, Gregory Molteni, Michele Reale e Paolo Terreni saranno impegnati all´Arcos Gardens. Si gioca sulla distanza di 72 buche. Durante i tornei verrà annunciato il numero dei giocatori che saranno ammessi alla finale in programma sui due tracciati di San Roque (New e Old Course), a qualche chilometro da Cadice, dal 15 al 20 novembre. Sarà una maratona di 108 buche. .  
   
   
TAN: BUONI ‘PENSIERI’ PER I REGATANTI PIÙ GIOVANI! E NUOVE COLLABORAZIONI.  
 
 Livorno, 7 novembre 2007 L’unicef rinnova anche quest’anno la sua presenza al Tan. Tre gli appuntamenti previsti. Tra questi il premio dedicato ai 4 giovani con i migliori ‘pensieri’ Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra l’Unicef ed il Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, la prestigiosa manifestazione internazionale agonistico-sportiva a carattere velico che si terrà nelle acque antistanti l‘Accademia Navale dal 24 aprile al 4 maggio 2008. Una partnership importante che dura da anni e che in occasione di questa Grande 25° edizione presenta ricche novità. Tra gli innumerevoli eventi e manifestazioni in mare e a terra che visitatori e regatanti di ogni età potranno apprezzare nel corso dell’evento, l´agenzia Onu ha infatti organizzato tre appuntamenti fondamentali rivolti ai più giovani. Nel primo, che si terrà il 23 Aprile durante la cerimonia di inaugurazione del villaggio Tuttovela, verrà nominato il vincitore del Concorso “Verso una Scuola Amica”, un progetto centrato sul tema dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza (www. Unicef. It). Gli elaborati verranno esposti al Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, in prospettiva del secondo e più classico appuntamento, la Giornata Unicef, che si terrà il 29 Aprile al Tan. Il terzo ed ultimo appuntamento, è previsto per il 3 Maggio presso il Circolo Nautico di Livorno, dove verranno premiati i 4 migliori ‘pensieri’ tra i giovani regatanti classe Optimist (dei 4 raggruppamenti 2 bimbi e 2 bimbe). Il regolamento e le informazioni relative al premio verranno inserite all’interno Bando di regata del 25°Tan. .