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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE, NODO 2: GRAZIE ALL’ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA IL CIBO ITALIANO ARRIVA NELLO SPAZIO  
 
Parmigiano e provolone, tortellini e fettuccine, ricci di mandorle e praline al cioccolato: sono alcune delle portate del primo “Convivio spaziale” offerto qualche giorno fa da Paolo Nespoli all’equipaggio della Stazione spaziale internazionale per festeggiare l’apertura del Nodo 2, il nuovo componente realizzato in Italia che si è appena aggiunto alla stazione orbitale. Ed è proprio nel Nodo 2 che gli astronauti hanno gustato, con soddisfazione, un tipico pasto all’italiana, galleggiando – erano le 14 ore italiane - in circolo e sorridendo, in uno dei rari momenti di relax che può offrire una missione spaziale. Le portate, selezionate da Esa, Asi, e Nasa sono state pensate e proposte dall’Accademia Italiana della Cucina che ha lavorato con questi enti per mettere a punto con le loro tecnologie la scelta del menu italiano. Di questa impresa “storica” compiuta dal cibo Made in Italy, Giuseppe dell’Osso, Presidente dell’Accademia italiana della Cucina, ha parlato, questa mattina, con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso di un incontro avvenuto al Quirinale. “Napolitano – commenta con soddisfazione Giuseppe Dell’osso, Presidente dell’Accademia italiana della Cucina – è rimasto colpito e ha fatto i complimenti per questo sforzo di valorizzazione della cultura gastronomica italiana. In effetti ci siamo spinti forse anche un po’ oltre quelli che sono i normali confini della nostra missione, che per statuto ci vede come paladini della cultura gastronomica italiana sia nel nostro Paese che, più in generale, in giro per il mondo. Aver propiziato il primo vero pasto nello spazio, dove in genere si assumono pillole e cibi liofilizzati, e averlo fatto all’insegna di prodotti e ricette italiane ci riempie di orgoglio”. Ad ideare questo progetto rivoluzionario è stata la delegazione della Florida dell’Accademia Italiana della Cucina ed in particolare il delegato Emanuele Viscuso, esperto in programmi di ristorazione aziendale e di filosofia della Nutrizione all’Italian Culinary Institute di New York. “Una sfida vinta, una rivoluzione culturale ed enogastronomica”, commenta Viscuso, felice per essere stato l’artefice di un cambio di rotta nella ristorazione dello spazio. “Da anni - continua Viscuso - dialogavo con il Dr. Russell Romanella, Direttore della Stazione Spaziale Internazionale sulla necessità di dare un valore aggiunto all’alimentazione degli astronauti. Era importante pensare al loro cibo non in termini di mero nutrimento ma di speciale gratificazione, piacere totale, anche per bilanciare le carenze di tutti i tipi che gli astronauti si trovano a vivere nello spazio. ” “Dal punto di vista gastronomico - commenta Viscuso - non è stato facile coniugare il meglio dei sapori italiani con le esigenze degli astronauti, le limitazioni imposte dall’ambiente ed il desiderio di ottenere comunque una serie di “squisitezze spaziali” degne di avere il patrocinio dell’Accademia Italiana della Cucina” Il cibo è stato accuratamente sigillato in monoporzioni, sterilizzato, sottovuoto racchiuso in contenitori di plastica. Non sono stati presi in considerazione il vetro per motivi di sicurezza ed alimenti come la carne ed il pesce che avrebbero lasciato nella capsula odori troppo forti. Se alcuni prodotti sono arrivati nello spazio, molti non ce l’hanno fatta a “superare” la selezione praticata dagli organizzatori della spedizione spaziale. La scorsa estate infatti Asi, Esa ed Accademia della Cucina si sono riuniti per un assaggio ad hoc di tutti i prodotto individuati dall’Accademia, con l’obiettivo di scegliere il menu più adatto al pasto nello spazio. A spuntarla, alla fine, al di là del gusto e della qualità, sono stati i prodotti che si prestavano meglio, per le loro caratteristiche, al primo convivio spaziale interplanetario. Sono stati “assaggiati” ma non hanno varcato il portellone dello Shuttle veri e propri campioni del mangiare all’italiana come il prosciutto di Parma, lo speck, la mortadella, il pecorino sardo e toscano, la caciotta vaccina pugliese, il caciocavallo e i taralli. Sono rimasti a casa anche il risotto ai funghi e alla milanese. Hanno sfiorato l’impresa storica anche panettone, pandoro e la mitica nutella… Ce l’hanno fatta, invece, oltre a caposaldi del mangiare all’italiana come parmigiano reggiano e provolone, i classici tortellini, le celebri fettuccine e la superegionale fregola sarda, anche se con un condimento di peperoni dolci non proprio ortodosso. Alla fine sono state inserite nel composito menù anche altre ricette semplici della tradizione regionale mediterranea. Come le melanzane al pomodoro e le verdure grigliate, il patè di pomodori secchi, il patè di olive e la vera e propria rivelazione di questa missione: i ricci di mandorle siciliani, squisiti dolcetti siciliani lavorati con albume d’uovo. .  
   
   
8 NOVEMBRE 2007: GIORNATA EUROPEA DEL MANGIARE E CUCINARE SANO  
 
 L’8 novembre, 4000 cuochi saliranno in cattedra nelle scuole o inviteranno i bambini nei loro ristoranti per insegnare loro in modo divertente come cucinare piatti semplici e gustosi, da condividere con amici e parenti. La giornata europea del mangiare e cucinare sano è organizzata congiuntamente dalla Commissione europea e da Euro-toques International, l’associazione europea dei cuochi, che hanno deciso di unire le forze per spiegare ai ragazzi i vantaggi di un’alimentazione sana e corretta e contribuire in tal modo alla lotta contro l’obesità infantile. Le buone abitudini iniziano fin da piccoli: i bambini che imparano a mangiare in modo semplice e naturale e a praticare regolarmente un’attività fisica hanno maggiori probabilità di mantenere anche da adulti un atteggiamento corretto nei confronti del cibo. Le attività della giornata europea del mangiare e cucinare sano coinvolgeranno complessivamente circa 1 000 scuole e 20 000 bambini di 15 paesi dell’Ue. La Commissione europea invierà come “ambasciatori” alcuni suoi funzionari, che spiegheranno agli alunni l’importanza di una dieta bilanciata e dell’esercizio fisico. Ecco alcune delle manifestazioni organizzate in Italia: a Roma, presso la scuola elementare R. Bonghi, lo chef Alessandro Circiello realizzerà delle degustazioni con la partecipazione attiva dei bambini; a Lecco, presso l’Hotel Jolly di Pontevecchio, lo chef Sergio Mauri presenterà tre ricette agli studenti del Collegio A. Volta e dell’Istituto Maria Ausiliatrice, coinvolgendo gli alunni nella preparazione dei piatti; a Parma, presso l’Istituto comprensivo Toscanini Einaudi, lo chef Massimo Spigaroli terrà una lezione/dimostrazione di cucina alla presenza di 170 alunni degli ultimi tre anni della scuola elementare. Alcuni Dati Sull’obesità Infantile In Europa - In Europa l’obesità infantile cresce a un ritmo allarmante. Se nel 2005 erano considerati obesi o in sovrappeso 14 milioni di bambini, con un incremento di 400000 unità l’anno, nel 2007 il numero di bambini oltre la soglia del sovrappeso è salito a 22 milioni. L’obesità ha gravi conseguenze per la salute, sia da ragazzi che - in prospettiva - da adulti. Circa 20 mila piccoli obesi sono affetti da diabete di tipo 2, mentre oltre un milione soffre di disturbi cardiovascolari, e un milione e 400000 presentano le prime tracce di danni epatici. I bambini obesi rischiano più degli altri di diventare adulti obesi e di sviluppare forme di cancro, malattie cardiache e depressione. La Commissione europea ha fatto della lotta all’obesità una delle sue priorità: da molto tempo l’Ue e le autorità nazionali collaborano per realizzare iniziative contro l’obesità e favorire lo scambio di buone pratiche. Alcuni progetti sono cofinanziati dall’Ue nell’ambito dei programmi di azione per la salute pubblica e dei programmi quadro di ricerca. Nel 2005 è stata istituita la Piattaforma d’azione europea per l’alimentazione, l’attività fisica e la salute, che promuove un approccio multisettoriale contro l’obesità. La piattaforma riunisce l’industria alimentare, le associazioni e i pubblicitari che si impegnano a intraprendere iniziative volontarie contro l’obesità, ad esempio astenendosi dal realizzare pubblicità di bibite zuccherate rivolte ai bambini, fornendo informazioni nutrizionali più accurate nei fast food, riformulando le ricette per ridurre i livelli di sale, zuccheri e grassi. A maggio la Commissione ha anche adottato un Libro bianco intitolato "Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all´alimentazione, al sovrappeso e all´obesità". Per aiutare i consumatori a scegliere uno stile di vita sano è indispensabile informarli meglio. L’etichettatura dei prodotti alimentari è soggetta a norme comunitarie e prima della fine del 2007 la Commissione presenterà una proposta di modifica della disciplina dell’etichettatura generale dei prodotti alimentari e dell’etichettatura nutrizionale. A luglio, inoltre, è entrata in vigore la normativa relativa alle indicazioni nutrizionali e sulla salute, destinata a far sì che tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti alimentari siano chiare e veritiere. Link utili Il sito web "Minichef europei" http://eu. Mini-chefs. Eu Il poster della giornata europea del mangiare e cucinare sano http://ec. Europa. Eu/dgs/health_consumer/events/miniposter. Pdf La pagina dedicata alla manifestazione sul sito della Dg Salute e protezione dei consumatori http://ec. Europa. Eu/dgs/health_consumer/events/minichefs_en. Htm .  
   
   
BRUXELLES: 510 MILIONI DI EURO PER LA RISTRUTTURAZIONE E LA RICONVERSIONE DEI VIGNETI  
 
La Commissione europea ha approvato uno stanziamento indicativo di 510 milioni di euro a favore degli Stati membri produttori di vino, per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti durante la campagna vitivinicola 2007/2008. Il regime, che ha l´obiettivo di adeguare la produzione alla domanda del mercato, riguarda la riconversione varietale, il reimpianto di vigneti e il miglioramento delle tecniche di gestione, mentre non si applica al rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del ciclo di vita naturale. Commentando la decisione, la commissaria per l´Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha dichiarato: "Migliorare la qualità del vino che produciamo è una priorità assoluta se vogliamo resistere alla sfida che ci viene posta dai produttori di vino del ´nuovo mondo´. Il programma di ristrutturazione ha svolto una funzione utile dal 1999, ma oggi non è più sufficiente. Ecco perché occorre una profonda riforma dell´organizzazione comune del mercato vitivinicolo. Mi auguro che venga raggiunto un accordo sulla riforma nella riunione di dicembre dei ministri dell´agricoltura dell´Ue". A norma del regolamento del Consiglio del 1999 relativo all´organizzazione comune del mercato vitivinicolo, gli Stati membri possono ottenere sovvenzioni annuali per la ristrutturazione e la riconversione di un determinato numero di ettari di vigneto. La Commissione concede le sovvenzioni in base alla quota della superficie vitata comunitaria appartenente a ciascuno Stato membro e a criteri obiettivi che tengono conto di particolari situazioni ed esigenze. La Commissione ha adottato ora una decisione che stabilisce, per la campagna 2007/2008, le dotazioni finanziarie indicative assegnate agli Stati membri per un determinato numero di ettari. Lo stanziamento disponibile è di 510 milioni di euro (in allegato è riportata la ripartizione dettagliata di queste risorse). Da quando è stato introdotto il sostegno finanziario alla ristrutturazione e alla riconversione, nel 1999, gli Stati membri produttori di vino hanno ricevuto a questo titolo complessivi 3 miliardi di euro. Superficie e ripartizione finanziaria per Stato membro nella campagna 2007/2008 (dati indicativi)
Stato membro Superficie (ha) Ripartizione finanziaria (in Eur)
Bulgaria 2 403 18 044 087
Repubblica ceca 10 647 897 834
Germania 1 545 13 295 911
Grecia 886 8 715 834
Spagna 20 233 162 136 325
Francia 14 384 110 676 302
Italia 12 279 101 107 716
Cipro 156 2 219 214
Lussemburgo 7 56 800
Ungheria 1 472 11 779 162
Malta 9 103 987
Austria 1 170 6 678 313
Portogallo 4 004 34 729 863
Romania 3 008 25 068 762
Slovenia 139 2 699 939
Slovacchia 473 1 789 952
Totale 62 816 510 000 000
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TRAVERSETOLO (PR): EUROPE DIRECT - CARREFOUR EUROPEO EMILIA AL SEMINARIO SULLO SVILUPPO RURALE  
 
 Europe Direct - Carrefour europeo Emilia in collaborazione con il Comune di Traversetolo (Parma) organizza per Venerdì 9 novembre 2007 a partire dalle 9,15 presso la Sala del Consiglio Comunale (Corte Civica Bruno Agresti, via Fratelli Cantini, 8) il seminario Sviluppo Rurale: le opportunità per il territorio parmense. L´iniziativa permetterà di presentare i nuovi interventi europei e regionali a favore dello sviluppo rurale. Dopo i saluti iniziali, di Alberto Pazzoni, Sindaco di Traversetolo, aprirà i lavori Gianni Guido Bellini, Assessore al Commercio e Attività produttive dello stesso Comune. L´intervento centrale, dal titolo Obiettivi della nuova politica di sviluppo rurale dell´Unione europea 2007-2013. L´applicazione in Emilia-romagna e in provincia di Parma, sarà affidato a Carlo Basilio Bonizzi Direttore generale dell´Assessorato agricoltura e Sviluppo rurale della Provincia di Parma. Dopo gli interventi dei Presidenti delle organizzazioni professionali agricole della provincia di Parma e il dibattito, chiuderà il seminario Fabio Massimo Cantarelli Presidente del Consorzio Provinciale Agrario di Parma. .  
   
   
PAESAGGIO RURALE, «A MOSCHETA ESPERIENZA MODELLO» A CAFAGGIOLO CONVEGNO SUL PROGETTO DELLA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO 250 ETTARI SARANNO ‘RESTAURATI’ PER RECUPERARE COLTURE E MESTIERI  
 
Firenze - Un intervento di restauro che ha per oggetto un paesaggio rurale. E’ questa la novità assoluta del progetto in corso di realizzazione nell’area appenninica di Moscheta, nel Mugello. In 250 ettari di questo patrimonio agricolo forestale che gravita intorno ad un’antica abbazia si vogliono restaurare aree boscate, castagneti, aree a pascolo, aree agricole, riportando, per quanto possibile questo pezzo di montagna alle fattezze di un tempo e recuperando oltre alle forme colturali più a rischio, anche fabbricati rurali, essiccatoi per le castegne, piazze carbonili, viabilità storica. Il progetto per la realizzazione del parco del paesaggio rurale di Moscheta è stato oggetto di un convegno svoltosi oggi al castello di Cafaggiolo e cui hanno portato il loro contributo anche gli assessori regionali coinvolti per le loro competenze: Susanna Cenni (agricoltura e foreste), Riccardo Conti (assetto del territorio), Paolo Cocchi (turismo, commercio e cultura), e Marco Betti (difesa del suolo e servizio idrico). L’area di Moscheta, per secoli oggetto di attività agricola e forestale, è stata oggetto di un progressivo abbandono a partire dagli anni ’50: la scomparsa di colture agricole e pascoli e l’inevitabile avanzamento del bosco hanno modificato l’aspetto del paesaggio. Con il progetto illustrato oggi si intende riportare per quanto possibile questo pezzo di montagna alle caratteristiche di un tempo. L’intento, secondo la Comunità montana del Mugello, che ha promosso il progetto, è quello di recuperare il paesaggio originario e così di valorizzare l’identità millenaria di una porzione limitata ma significativa del territorio appenninico non solo attraverso un’oculata gestione, ma anche con interventi di ripristino. «Quella di Moscheta può diventare un’esperienza pilota, un modello per la valorizzazione del nostro paesaggio», ha detto Susanna Cenni. Ma l’apprezzamento per l’iniziativa, condiviso da tutti gli assessori, ha anche aperto l’obiettivo del convegno sul tema più complessivo del rapporto tra l’uomo e il suo paesaggio e sulla necessità di una tutela attiva del territorio. In questo senso Susanna Cenni ha ricordato l’importanza del presidio esercitato sul territorio da agricoltori e selvicoltori per garantire funzioni decisive per il territorio salvaguardando il paesaggio e la sua identità. Ed è al concetto di identità che ha dedicato il suo intervento Paolo Cocchi, ricordando come l’identità di un territorio sia collegata, non a un modello stabilito una volta per tutte ma ai suoi cambiamenti nel tempo. «L’identità – ha detto – ha a che fare con il modo in cui l’uomo percepisce e vive i cambiamenti nel suo ambiente». Dunque anche dall’esperienza di Moscheta emerge la necessità di tenere sempre aperto e dinamico il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente rurale: per Riccardo Conti quindi, mentre occorre dire «no alla cultura dell’interdizione, occorre invece valorizzare il ruolo attivo di una Toscana che, nel tempo, crea il suo paesaggio». Marco Betti infine ha voluto valorizzare il ruolo delle comunità montane come presidio del territorio e sottolineato il valore della presenza antropica, nelle aree montane: «La difesa del suolo – ha detto - nasce dal presidio di aree che altrimenti sarebbero abbandonate». .  
   
   
L’AGRICOLTURA COME VALORIZZAZIONE DELLA MILANESITÀ AGRO-ALIMENTARE  
 
Genuinità e sicurezza, tradizione e modernità. Sono queste le parole d’ordine con le quali la Provincia di Milano, settore Agricoltura e Parco Agricolo Sud si presenta a Golosaria 2007, manifestazione che si terrà a Milano il 10/11/12 novembre prossimo all’ Hotel e Convention Center Melià. La Provincia propone due progetti, uno di valorizzazione dei prodotti delle aziende del territorio e un nuovo progetto internazionale di informazione per i cittadini e il pubblico degli agricoltori finalizzato a far conoscere le nuove opportunità, i vantaggi e le novità introdotte dalla nuova Politica Agricola Comunitaria. Il primo progetto consiste nella valorizzazione della milanesità dei prodotti delle aziende agricole e mira a creare un mercato soprattutto di nicchia agendo sul collegamento biodiversità – prodotto di qualità – territorio. L’obiettivo è far emergere le produzioni con una specifica tipicità locale, con l’obiettivo di dare vita a un paniere di prodotti del territorio. Il secondo progetto consiste nella promozione dello Sportello Itinerante Agroambientale che verrà presentato l´11 novembre alle ore11. 45 nel corso di un workshop. Finanziato dalla Commissione Europea porterà in provincia di Milano numerose pubblicazioni, indirizzate ad agricoltori e consumatori, sulle tematiche più importanti della nuova politica dell’Ue in ambito agricolo (Pac, Psr, biomasse e agricoltura biologica). Ai lavori parteciperanno Ungheria, Germania, Polonia e Romania per la replicabilità del progetto internazionale sul loro territorio. “La Provincia di Milano è agricola – afferma Bruna Brembilla, assessora all’Ambiente e Agricoltura della Provincia di Milano. Questo a volte non coincide con l’idea che molti cittadini hanno di Milano e del territorio circostante. Invece l’agricoltura che si pratica nel nostro territorio è una ricchezza concreta, da valorizzare e indirizzare verso una sempre maggior qualità dei prodotti. Per questo stiamo lavorando all’individuazione delle produzioni di qualità, identificative del territorio, che confluiranno nel paniere della Provincia di Milano”. .  
   
   
ARENA: RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE ALLA RELAZIONE SEMESTRALE  
 
Roma - Arena ha reso noto il 31 ottobre che su richiesta della Consob, che Pricewaterhousecoopers S. P. A. Ha richiesto alla Società, in ordine all’attività in corso di revisione della relazione semestrale, documenti ed informazioni inerenti: evidenza degli esiti dei colloqui con Jp Morgan Europe Ltd in merito ai covenants indicati nel contratto di finanziamento stipulato il 4 settembre 2007; la relazione trimestrale al 30 settembre 2007; aggiornamenti sui rapporti con le società di assicurazione circa il rimborso da ricevere relativo ai danni subiti dal Gruppo Arena per l’incendio dello stabilimento di Castelplanio. Dopo aver ricevuto ed esaminato tale documentazione, Pricewaterhousecoopers emetterà la relazione di revisione limitata. .  
   
   
CAPANNA ESERCITA PRESSIONI INDEBITE SULLA RAI. COALIZIONE ANTI OGM CHIEDE DIBATTITO A SENSO UNICO  
 
Milano – “La Rai e´ un servizio pubblico la cui missione e´ quella di informare i cittadini offrendo un’informazione seria ed imparziale. In tema di piante geneticamente modificate il servizio pubblico ha dato spazio alla campagna anti Ogm condotta da Mario Capanna ma ha giustamente anche fornito ai cittadini una versione diversa dei fatti, quella rappresentata dai ricercatori pubblici e da quanti la pensano diversamente. Le pressioni politiche esercitate da Mario Capanna sul presidente della Rai sono inaccettabili cosi´ come e´ inaccettabile che il servizio pubblico si pieghi a logiche di potere che vorrebbero la coalizione Liberi da Ogm unica fonte di informazioni sulle agrobiotecnologie”, ha commentato Patrick Trancu, coordinatore del Cedab. “La potente lobby che finanzia la psuedo battaglia referendaria di Mario Capanna e che vede tra i suoi maggiori esponenti Coop Italia pretende di controllare l’informazione privando i cittadini del diritto di contraddittorio per continuare ad alimentare nell’opinione pubblica una crescente avversità per una tecnologia di fondamentale importanza per l’agricoltura italiana e di vendere prodotti a maggiore margine di guadagno. Da mesi chiediamo, senza esito, che vengano resi pubblici i bilanci della coalizione Liberi da Ogm con l’elenco dei finanziatori e l’ammontare dei diversi finanziamenti. Ma Mario Capanna sembra più interessato a controllare l’informazione anziche´ ad assicurane la trasparenza”. .  
   
   
SALERNO: TESORI E SAPORI DELLA TERRA DEI MITI  
 
La Camera di Commercio di Salerno, mediante l´Azienda Speciale Intertrade e in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane in Francia, ha realizzato il progetto internazionale “Salerno: Tesori e Sapori della Terra dei Miti” al fine di promuovere le realtà economiche del territorio secondo una formula innovativa, che vede alternarsi a una Mostra d’Arte sacra momenti di diffusione delle produzioni tipiche del salernitano e incontri tra operatori economici. Il progetto si articola, quindi, lungo un percorso che in parallelo, intende promuovere due aspetti del territorio considerate quali facce della stessa medaglia: l’economia e l’arte. In tale ottica l´Ente camerale, condivide con il Ministero dei Beni Culturali e la Provincia una Mostra d´Arte, organizzata grazie alla disponibilità delle Curie arcivescovili e vescovili del salernitano che hanno messo a disposizione gli oggetti d’arte oltre che alla sensibilità della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Salerno e Avellino che trova una sintesi nel volume “Passioni e Splendori – Tesori d’arte del territorio salernitano”, catalogo delle opere esposte e di quelle presentate edito dalle Edizioni Rai a colori ed in lingua italiana e francese. Parallelamente alla Mostra, l´impegno del Sistema camerale si concentra su azioni mirate di marketing del tessuto produttivo salernitano, proiettato verso i mercati esteri e che coinvolge operatori dei settori dell´agroalimentare, dell’artigianato artistico, del turismo e della nautica da diporto. La Mostra è itinerante e nell’arco del biennio 2007-2008 sarà ospitata nelle città francesi di Parigi, Lione Marsiglia e Nizza, dal Lussemburgo e da Barcellona. Si parte con l’esposizione di Parigi – Salon du Patrimoine Culturel al Carousel du Luvre, dal 7 all’11 novembre 2007. . .  
   
   
PARMA: L´AGROALIMENTARE MADE IN ITALY E LA DISTRIBUZIONE TEDESCA  
 
 Esportazioni, investimenti diretti in entrata, flussi turistici, partecipazioni azionarie: in tutti questi settori è la Germania il principale partner commerciale del nostro Paese. Un ruolo decisamente importante è giocato dalle esportazioni del settore agroalimentare che vanno ad inserirsi in un mercato dove quasi il 55% del fatturato prodotto dal commercio al dettaglio proviene dal commercio organizzato di generi alimentari. Nell’ambito di quest’ultimo i primi 10 gruppi detengono una quota pari a circa l’85% del mercato. La piccola distribuzione gioca quindi un ruolo di nicchia, ma molto importante per i nostri prodotti tipici che, per qualità e fascia di prezzo, vedono nel piccolo dettaglio uno sbocco particolarmente adeguato. E’ in questo contesto che si inserisce il workshop “L´agroalimentare Made in Italy e la distribuzione tedesca”, in programma a Parma il 20 novembre presso la Camera di Commercio. L’iniziativa, promossa da Camera di Commercio di Parma, Unione Parmense degli Industriali, Indis Unioncamere e con la collaborazione della Camera di Commercio italiana per la Germania, ha l’obiettivo di realizzare un momento di scambio e di confronto tra la distribuzione tedesca e la produzione alimentare “Made in Italy”. Nel corso della mattinata si cercherà di comprendere le dinamiche con cui i nostri prodotti alimentari possono efficacemente inserirsi nei circuiti della distribuzione tedesca, attraverso la testimonianza diretta e gli interventi di responsabili, specialisti e addetti ai lavori oltre che presentando i risultati della ricerca condotta da Gfk Marketing Services sui gruppi merceologici olio d’oliva, vino, salumi e formaggi. Nel pomeriggio il workshop si svilupperà attraverso un confronto interno a tre tavoli di lavoro tematici dedicati ad altrettanti prodotti: salumi, formaggi e conserve vegetali ed altri prodotti. La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Andrea Zanlari - Presidente Unioncamere Emilia Romagna, Cesare Azzali - Direttore Unione Parmense degli Industriali, Gian Domenico Auricchio - Presidente Federalimentare, Francesca Benini della rivista Largo Consumo e Christina Steinheuer, redattrice del mensile Lebensmittel Praxis, rivolto ai rivenditori di generi alimentari tedeschi. “Oggi più che mai – dichiara Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma – il Made in Italy nel settore agroalimentare si qualifica come il miglior biglietto da visita per l’azienda Italia. Il compito di enti ed istituzioni è di sostenerne l’internazionalizzazione attraverso iniziative come questa, che hanno lo scopo di promuovere una maggiore e più approfondita conoscenza dei mercati di riferimento, in questo caso la Germania”. Cesare Azzali, direttore dell’Unione Parmense degli Industriali sottolinea come “L’incontro fra i rappresentanti della distribuzione tedesca e le imprese dell’Agroalimentare italiane, promosso dalla Camera di Commercio di Parma di intesa con l’Unione Parmense degli Industriali, è una occasione di grande interesse per mettere a fuoco le valutazioni e le aspettative degli operatori commerciali tedeschi verso i prodotti alimentari italiani. In quest’ambito, i prodotti tipici hanno un ruolo sicuramente trainante. Siamo certi che inziative come questa possono consolidare il processo di creazione di un unico grande mercato europeo”. Dello stesso avviso è Gian Domenico Auricchio, Presidente Federalimentare, il quale dichiara: “I prodotti alimentari italiani sono ambasciatori indiscussi del Made in Italy nel mondo. Un mercato di particolare interesse è proprio quello tedesco: la Germania rappresenta infatti il primo Paese esportatore (18% dell’export totale). Tuttavia c’è ancora molto da fare, se si pensa che la quota di esportazione dei nostri prodotti oggi equivale al 15% del fatturato del settore, contro il 18% della media europea e il 22% di alcuni Paesi come la Francia e la stessa Germania. Per questo sono necessarie misure a sostegno della promozione sui mercati esteri per accompagnare gli sforzi che l’industria alimentare italiana sta compiendo”. Il convegno si rivolge alle imprese del settore agroalimentare, alle associazioni e ai consorzi, i quali possono iscriversi attraverso internet sul sito www. Italiafoodgermania. Com oppure contattando la dottoressa Cecilia Bonati allo 0521. 210203. La partecipazione al convegno è gratuita. .  
   
   
CON COORDINAMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE GARANZIA PER I CITTADINI  
 
“Con l’istituzione del Coordinamento regionale per la sicurezza alimentare la regione Lazio ha un ruolo di punta nel garantire ai cittadini del Lazio i maggiori livelli di sicurezza per il prodotto alimentare”. Lo ha detto l’assessore alla sanità Augusto Battaglia riferendosi alla struttura del Coordinamento nata a seguito di una delibera regionale del 2006, ha spiegato che “ha rafforzato servizi di sicurezza alimentare, ha approfondito i controlli sull’igiene degli allevamenti anche per sradicare le malattie tipiche degli animali di allevamento”. “E’ un lavoro portato avanti in stretta collaborazione con le associazioni dei consumatori e con il mondo della produzione e dell’allevamento - ha spiegato - chi mangia il prodotto del Lazio è sicuro di mangiare un prodotto che appartiene a una filiera controllata. Siamo la prima regione d’Italia a fare questo lavoro”. .  
   
   
TRENTO: LE DONNE DELL’AGRICOLTURA VOGLIONO CONTARE DI PIÙ “AMBIENTE, BIODIVERSITÀ, CULTURA E QUALITÀ DELLA VITA”  
 
L’assessore alle pari opportunità Iva Berasi ha incontrato nei giorni scorsi le rappresentanti del mondo agricolo e con loro ha costituito un gruppo di lavoro coinvolgendo la rappresentanza femminile di Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, di Coldiretti e di Confagricoltura. L’obiettivo è quello di iniziare un percorso di sostegno alle donne che nel nostro territorio si dedicano all’attività agricola per consentire loro di avere quella visibilità che spesso manca, nonostante il forte impegno e la centralità della loro attività per il mondo agricolo, nonché per valorizzare il ruolo femminile nel mondo rurale. La presenza femminile in agricoltura, infatti, oltre a rivestire un importante tassello a livello di produzione agricola svolge una funzione essenziale per mantenere vivo il territorio rurale. Impegnarsi per sostenere la presenza femminile in tale settore, dunque, è fondamentale per promuovere uno sviluppo locale dove ambiente, biodiversità, patrimonio culturale e qualità della vita siano parole chiave. Un primo impegno che il gruppo di lavoro ha deciso di portare aventi riguarda la richiesta di una rappresentanza femminile nei luoghi di decisione istituzionale a partire dal Tavolo Verde. Inoltre le rappresentanti femminili delle tre associazioni, insieme all’Assessorato, hanno deciso di sottoscrivere la Carta d’Intenti della “Rete delle donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità”, promossa da Vandana Shiva, presidente della Commissione internazionale sul futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, con la quale donne di diverse parti del mondo e con diverse esperienze “si impegnano a proteggere la biodiversità del pianeta e le conoscenze correlate alla biodiversità, a consegnare alle generazioni che verranno dopo di noi questa eredità biologica del nostro pianeta e l’eredità intellettuale delle diverse culture”. .  
   
   
TURISMO, AGRICOLTURA ED ENOGASTRONOMIA – ZAIA: IL VENETO A FIERACAVALLI  
 
 “Il Veneto saluta con entusiasmo l’edizione 2007 di Fieracavalli, la più grande rassegna internazionale del mondo equestre e di tutte le attività collegate all’allevamento del cavallo e all’equitazione. Considero la manifestazione veronese un momento di incontro di grande rilevanza anche economica e un’occasione per far conoscere ad un pubblico selezionato quanto di meglio la nostra Regione è in grado di offrire agli amici del cavallo non solo per quanto riguarda i servizi e le attività ippiche, ma più in generale in termini di ospitalità, gusto e sapori”. Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, alla vigilia della 109ª Fieracavalli, che aprirà i battenti nei padiglioni della Fiera scaligera giovedì 8 novembre e chiuderà domenica 11. Alle 11 ci sarà la cerimonia inaugurale della manifestazione, mentre alle ore 11,30 si inaugurerà lo stand che la Regione del Veneto ha voluto allestire nei pressi dell’ingresso di Porta San Zeno. “Si tratta di uno spazio espositivo di 1. 800 metri quadrati – ha sottolineato Zaia – animato in collaborazione con le Province, i Consorzi di Promozione Turistica, le Associazioni Agrituristiche, le Strade del Vino e dei Prodotti Tipici, Aprolav (Associazione veneta produttori latte) e Uvive (unione dei Consorzi dei vini veneti a Doc). Saranno inoltre presenti l’Associazione Amici del Cavallo della Marca Trivigiana e Cers Italia, due sodalizi che riprodurranno gli ambienti storici della nostra terra: il cortile veneto, l’osteria, l’aia, la rappresentazione di arti e mestieri. Non mancherà un’ambientazione medievale del Xiii secolo con cavalieri e fanti in costume d´epoca. La Regione sarà presente anche nel padiglione 4 con uno stand istituzionale, dove sarà presentata un’anteprima dei percorsi delle 2 ippovie che andranno da Venezia alle Dolomiti e da Chioggia ad Asiago”. Nello spazio espositivo del Veneto sarà proposta tutti i giorni, a pranzo e a cena, la cucina tipica veneta, alla quale potranno ristorarsi quanti visitano Fieracavalli, mentre alla sera saranno realizzati spettacoli di animazione. “La giornata di venerdì 9 novembre – ha detto ancora Zaia – sarà in particolare dedicata al radicchio, prodotto che vede il Veneto primeggiare in Italia e nel mondo soprattutto con i radicchi Igp Rosso di Treviso, precoce, tardivo e variegato di Castelfranco. Sabato sarà invece protagonista il riso vialone nano veronese Igp”. .  
   
   
SEMINARIO CIA SU VENDITA DIRETTA PRODOTTI AGRICOLI  
 
La Cia Basilicata ha organizzato a Potenza per il 7 novembre, a partire dalle ore 9,30, un seminario di lavoro dedicato alle vendite dirette in agricoltura. I lavori saranno aperti da Luciano Sileo, Responsabile servizi all’impresa della Cia regionale, che parlerà di " Vendite dirette quali opportunità per le aziende e le produzioni agro-alimentari lucane", seguirà l’intervento di Matteo Ansanelli, della Cia nazionale, che presentazione i progetti innovativi del sistema Cia, con approfondimento e illustrazione dettagliata di quello afferente i "Circuiti brevi di commercializzazione delle produzioni agro-alimentari. " Al seminario – spiega una nota della Cia lucana - interverranno anche Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e Presidente dell’Anci Basilicata, Gerardo Salvatore, Dipartimento Sanità Regione Basilicata, Giuseppe D´agrosa, Dipartimento Agricoltura -Regione Basilicata, Sergio Gallo, Alsia-basilicata. Concluderrà la mattinata Donato Distefano, presidente della Cia Basilicata. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16. 00, i lavori del seminario proseguiranno con una sessione informativa/formativa a favore dei responsabili dei 24 centri Operativi, del personale della Cia e dei titolari di aziende che esercitano vendita diretta. Sono previste due specifiche comunicazioni sulle quali si incentrerà il dibattito/approfondimento con gli intervenuti: i circuiti brevi di commercializzazione delle produzioni agro-alimentari, le esperienze e i casi di successo in Italia, a cura di Matteo Ansanelli; la filiera corta e la vendita diretta in agricoltura, la legislazione in materia, le disposizioni, la disciplina, la regolamentazione in ambito regionale e locale, a cura dell’Ufficio promozione e qualità della Cia di Basilicata. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELL’ANASB RAFFAELE GAROFALO: RILANCIARE IL COMPARTO BUFALINO CON L’ALLEVAMENTO DOP.  
 
Raffaele Garofalo, presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Bufalini, in merito a quanto accaduto dice: “E’ arrivato il momento per l’intero comparto bufalino di voltare completamente pagina, di modernizzarsi ancora di più, di uscire dalle secche di una mentalità troppo appiattita sulla produzione e poco rivolta alle esigenze di un consumatore moderno ed europeo. ” Sulla Mozzarella di bufala Campana, Garofalo ribadisce:” E’un prodotto sicuro perché si tratta di un formaggio cotto, ma non ci basta più, occorre raccogliere la sfida del mercato, dimostrando, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, che siamo capaci di produrre qualità e di poterla controllare lungo tutta la filiera”. Garofalo sottolinea come: ”Per volare alto sussistono tutti i presupposti produttivi e scientifici, occorre solo por mano ad alcune scelte forti all’interno del sistema della Mozzarella Dop. ” Per Garofalo: ”E’ ormai non più rinviabile una modifica del disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana Dop che ancori il prodotto finito all’allevamento iscritto al Libro Genealogico, così da poter beneficiare, solo in tal caso, della patente di allevamento Dop da parte dell’ente di certificazione. ” L’allevamento Dop, secondo Garofalo sarebbe sottoposto al contempo: ”All’iscrizione al Libro Genealogico e alla obbligatoria schedatura degli animali in lattazione con la consegna di campioni di Dna. ” Altro passo da fare:”L’inserimento del regolamento di alimentazione nel disciplinare della Mozzarella Dop con una giusta ricompensa economica all’allevatore che lo applica, che prevede l’utilizzo di forggi Ogm free. ” Lanciata l’idea dell’allevamento Dop, Garofalo sposta il tiro sul mondo della trasformazione:”Chiediamo a chi produce mozzarella di fare un passo avanti, inserendo nel disciplinare della Mozzarella Dop l’obbligatorietà dell’utilizzo di reparti esclusivamente dedicati alla produzione di Mozzarella a denominazione di origine protetta all’interno di ogni stabilimento, perché il consumatore deve poter avere la certezza che non avvengano confusioni tra produzioni Dop e non Dop. ” Per Garofalo, in: “Un tale sistema di controlli incrociati, non solo tenderebbe a blindare definitivamente l’area Dop e Igp delle produzioni bufaline a latte e a carne, ma avrebbe anche l’effetto di rinforzarne il sistema di rintracciabilità sia per la materia prima agricola che per i prodotti finiti. ” Senza contare altri vantaggi della doppia blindatura: ”Gli animali iscritti al Libro Genealogico devono essere tutti necessariamente indenni da zoonosi – spiega Garofalo – con l’obbligatorietà dell’iscrizione al Libro per le produzioni a denominazione di origine, avremmo un incentivo forte sia verso il miglioramento della razza, sia verso la migliore caratterizzazione degli elementi di tipicità. ” Per Garofalo, infine: ”Occorre rifare un tentativo per riaprire il Consorzio di Tutela della Mozzarella Dop al mondo allevatoriale, perché la collaborazione tra parte agricola e trasformatori possa essere più viva, mentre, al tempo stesso, si percepisce come sempre più necessaria una cura per quelle misure di trasparenza del comparto che possano favorire un dialogo costruttivo, in un clima di condivisione delle informazioni, con le associazioni dei consumatori. ” .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO AVVIA A SOLUZIONE IL PROBLEMA DEGLI INCENDI BOSCHIVI  
 
Uno dei primi obiettivi che il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero si prefigge di raggiungere nel 2008 è quello della riduzione sensibile degli incendi boschivi e dei conseguenti effetti disastrosi che gli stessi hanno sull´economia regionale e sulle stesse vite umane. Proprio per questo, Loiero ha dato mandato al dirigente generale della Presidenza e Protezione Civile, Giuseppe Fragomeni, di convocare un´apposita Conferenza dei servizi per approfondire i contenuti di un progetto già sperimentato dal professor Tonino Perna nel Parco nazionale dell´Aspromonte e noto come "contratti di responsabilità". Il tavolo, che si è tenuto stamani nella sede della Giunta di via Massara, ha registrato una partecipazione massiccia dei rappresentanti delle amministrazioni provinciali, dei Parchi del Pollino e dell´Aspromonte, delle Comunità montane, dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato. Tutti hanno condiviso il progetto e hanno dato il massimo sostegno all´iniziativa. Il dirigente generale Fragomeni, dal canto suo, ha assicurato la celerità nel predisporre, in tempi brevi, un modello organizzativo che coinvolga i soggetti pubblici che operano sul territorio per definire rapporti, strategie e risorse. La Regione Calabria, come è noto, è già dotata di un Piano antincendio, approvato dall´Esecutivo nel mese di maggio scorso, che prevede la possibilità di stipulare convenzioni con il volontariato e con altre amministrazioni. Questo Piano, che è un aggiornamento del precedente, redatto nel 2002 ai sensi della legge quadro sugli incendi boschivi, contiene, in particolare, le linee programmatiche e le attività di lotta attiva contro gli incendi boschivi. I soggetti coinvolti nel Piano, oltre alla Regione, sono il Corpo forestale dello Stato, il Corpo dei vigili del fuoco, l´ex Afor, i Consorzi di bonifica, le Forze armate e di polizia, le associazioni di volontariato, gli enti gestori delle aree protette e il Centro coordinamento aereo unificato. .  
   
   
PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA PER IL PIANO DI SVILUPPO RURALE  
 
 Bolzano - Seduta costitutiva, ieri mattina martedì 6 novembre, del comitato di sorveglianza per il piano europeo di sviluppo rurale. L´organo, presieduto dall´assessore all´agricoltura Hans Berger, ha il compito di vigilare sulla corretta applicazione del piano e di discutere le eventuali modifiche che si dovessero rendere necessarie. Il comitato è composto da rappresentanti della Provincia Autonoma di Bolzano, della Commissione europea, del Ministero dell´agricoltura, di Agea, l´organismo pagatore di Stato e Unione Europea, del Comitato provinciale pari opportunità e delle associazioni ambientaliste. "I compiti di questo comitato - spiega l´assessore Berger - sono quelli di dare corso alle modifiche provenienti da Bruxelles, approvare la relazione annuale sul piano di sviluppo rurale europeo, e vigilare sulla corretta applicazione della nuova normativa". Il piano di sviluppo rurale dell´Unione Europa rappresenterà sino al 2013 il principale strumento finanziario a disposizione dell´agricoltura altoatesina, visto che farà confluire in Provincia di Bolzano oltre 100 milioni di euro di contributi, ai quali bisognerà poi aggiungere gli stanziamenti statali e locali. L´assessore provinciale all´agricoltura sottolinea come nel piano di sviluppo rurale siano stati confermati alcuni provvedimenti ritenuti particolarmente positivi. "Mi riferisco soprattutto - prosegue Berger - alle misure di sostegno ai giovani agricoltori, con particolare attenzione alle iniziative di formazione e aggiornamento, che rappresentano la migliore polizza assicurativa per il futuro del settore in Alto Adige. Sono state inoltre confermate le indennità integrative per compensare i maggiori costi dovuti alle condizioni disagiate degli agricoltori che operano sui territori di montagna, e i premi ambientali per coloro che mettono in atto misure particolarmente attente alle questioni ambientali". .  
   
   
VALENTINI: AL VIA IL RIPOPOLAMENTO DELLA STARNA  
 
 “Salvaguardia dell’ambiente, tutela del patrimonio faunistico e della biodiversità, rispetto del territorio e corretto uso delle sue risorse, sono questi i temi e i valori che stanno alla base della nostra strategia di miglioramento ambientale e di immissione della fauna selvatica; un progetto per il quale abbiamo stanziato 800 mila euro tra il 2006 e il 2007”, lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore all’agricoltura, che il 5 ottobre ha inaugurato a Montefiascone il programma regionale di ripopolamento della starna, volatile a rischio di estinzione. Oltre 150 le persone presenti, tra rappresentanti delle realtà venatorie, ambientali e universitaria, agricoltori, istituzioni e organizzazioni. Con loro anche Mario Trapè, assessore all’agricoltura della provincia di Viterbo, che insieme alla Valentini ha poi visitato la vicina zona di immissione della starna. Il progetto, nato in collaborazione con l’Università della Tuscia, è già operativo nelle province di Frosinone, Rieti e Viterbo e durerà per almeno tre anni. In provincia di Viterbo, sono stati attualmente introdotti 3 nuclei di starne da 20 capi ciascuno. Il tutto in una zona (Pisello Lemme) di 1. 843 ettari, ricca di sorgenti e con una superficie boscata di 200 ettari. Tra le finalità del ripopolamento anche il monitoraggio degli spostamenti, la gestione dei predatori e l’identificazione di eventuali fattori limitanti. “L’iniziativa di oggi - ha commentato la Valentini - è solo una parte della nostra politica faunistico-venatoria, una logica conseguenza dell’azione di rilancio del settore portato avanti fin dal nostro insediamento”. Una strategia che ha già visto l’approvazione di calendari venatori considerati tra i migliori d’Italia - dove, fin dall’inizio, è stata vietata la caccia alla starna - e l’accellerazione per l’istitutzione degli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc) ancora mancanti. “Non solo - ha aggiunto l’assessore - ma domani si insedierà anche l’Osservatorio Faunistico regionale che vedrà la presenza dei mondi scientifico, professionale, ambientalistico e venatorio, così come dei rappresentanti degli Istituti Zooprofilattico e Ittiogenico. Tutte personalità di grande esperienza. Una vera e propria rete di competenze di alto profilo che farà da supporto tecnico-scientifico alle politiche della regione Lazio con monitoraggi, progetti di ricerca e sviluppo. Stiamo infine lavorando al Piano Faunistico-venatorio regionale, importante strumento di governo della fauna e dell’ambiente che consentirà di restituire al territorio un nuovo equilibrio tra l’uomo e la natura”. .  
   
   
COOPERAZIONE E PROMOZIONE: LE DUE ANIME DEL PREMIO “OLIO, ELISIR DI LUNGA VITA”. A BITONTO, GIOVEDÌ 8 E VENERDÌ 9 NOVEMBRE.  
 
 Un ponte verso il Libano, nel segno della cooperazione e della promozione dell’olio extravergine di oliva. Con la presenza di una nutrita delegazione di produttori oleari libanesi, il Premio Nazionale per la Cultura dell´Olio extravergine di oliva “Olio, elisir di lunga vita”, in programma a Bitonto giovedì 8 e venerdì 9 novembre, si misura con i mercati internazionali, per parlare di nuove possibilità, sfide, sviluppi commerciali. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, nasce con l’intento di diffondere e promuovere la cultura dell’olio, legata a doppio filo con la tradizione e cultura alimentare mediterranea: obiettivo non secondario, sostenere e valorizzare le attività produttive ad esso connesse. Per l’occasione, durante la due giorni di convegni e approfondimenti, saranno chiamati a confrontarsi esperti del mondo scientifico, medico, produttivo e istituzionale. La tavola rotonda di apertura (giovedì 8 novembre, ore 17, Teatro comunale “Traetta”), moderata dal giornalista Rai Enzo Del Vecchio, sarà l’occasione per presentare i risultati dell’indagine sui canali distributivi europei, curata dall’«Osservatorio internazionale sull’Olio extravergine di oliva» promosso dal Comune di Bitonto. Accanto ai temi dell’internazionalizzazione e dello sviluppo commerciale, la manifestazione bitontina conferma la sua attenzione per l’educazione alimentare delle giovani generazioni. Gli studenti degli istituti alberghieri della provincia saranno protagonisti della gara culinaria “I Sapori dell’Olio”, che sarà ospitata a partire dalle ore 20 di giovedì 8 nel chiostro dell’Istituto Sacro Cuore, dove è in programma la “Festa dell’olio novello”. Nel corso della serata, sono previsti momenti di intrattenimento con la degustazione di prodotti tipici. Venerdì 9, in mattinata, il giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Michele Marolla modererà un incontro tra registi e attori e studenti medi superiori, per la presentazione del progetto cinematografico “Olio in corto”. Un talk show, fra approfondimento e intrattenimento, per il convegno conclusivo, “L’olio fra promozione e cooperazione”, che si terrà venerdì 9 alle 18. 30 nel teatro comunale “Tommaso Traetta”. I saluti istituzionali e gli interventi dei relatori saranno moderati dall’insolita coppia Enzo Del Vecchio-antonio Stornaiolo. La delegazione libanese sarà presente con la first lady Randa Berry, vicepresidente della commissione nazionale delle donne libanesi, Wafa’a Dikah Hamze, Consigliere del Ministero dell’Agricoltura per le Politiche e lo Sviluppo e Ali Said El Zein, sindaco di Chehour, città con la quale Bitonto stringerà un accordo di cooperazione commerciale. Al termine del talk show l’assegnazione del Premio “Olio, elisir di lunga vita” a coloro che si sono maggiormente distinti per la migliore comunicazione e promozione delle virtù dell’olio. Prevista la partecipazione del ministro delle politiche agricole, on. Paolo De Castro. “Olio, elisir di lunga vita” è organizzato dal Consorzio Unum, consorzio per la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva di Bitonto, in collaborazione con l’Istituto Agronomico Mediterraneo, già partner scientifico della prima edizione, e con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Bari, Comune di Bitonto, Camera di Commercio di Bari, Unicredit Banca, O. T. B. (Oliveti Terra di Bari), Oleificio “Cima di Bitonto” e Oleificio “Il Bitontino”. .  
   
   
MOSTRE ALIMENTARI: LA SECONDA EDIZIONE DI TUTTOFOOD SI TERRA’ A MILANO DAL 24 AL 27 MAGGIO 2009 SIGLATO ALL’ANUGA DI COLONIA L’ACCORDO CON IL FANCY FOOD  
 
Avrà luogo dal 24 al 27 maggio 2009 la seconda edizione di Tuttofood, la mostra b2b dell’alimentare di Fiera Milano, che ha debuttato con successo lo scorso maggio richiamando i più qualificati operatori professionali da ogni parte del mondo. La data del secondo appuntamento di Tuttofood con il mercato è stata annunciata dalla segreteria organizzativa in occasione della chiusura dell’accordo di collaborazione con il Nasft, l´Associazione Nazionale Americana per il Commercio delle Specialità Alimentari. Il Nasft organizza i Fancy Food, le manifestazioni professionali di riferimento negli Stati Uniti nel settore agroalimentare. La lettera di intenti, le cui linee generali erano state anticipate lo scorso luglio, è stata formalizzata con le firme del presidente di Fiera Milano, Michele Perini e del Vice Presidente del Nasft, Chris Nemcheck. L’obiettivo è rafforzare il carattere internazionale delle reciproche manifestazioni attraverso iniziative e progetti condivisi. In questo senso Fiera Milano e Nasft attueranno, promuovendolo congiuntamente, un programma di scambio buyers, allo scopo di incrementare il business del settore. L’accordo prevede anche lo sviluppo congiunto di un Educational Program di alto livello che si svolgerà durante il 2008 e il 2009 e che culminerà a Milano con la seconda edizione di Tuttofood. "Questa intesa con il Nasft segna una tappa importante nello sviluppo non solo di Tuttofood ma dell’intero comparto agroalimentare italiano” osserva il presidente di Fiera Milano, Michele Perini. “Fin dall’inizio abbiamo voluto dare a questa nostra manifestazione un carattere di spiccata internazionalità, legata al business. Questo accordo è uno dei tasselli che Tuttofood ha posizionato per dare ad un settore economicamente importante per il nostro Paese, quale quello alimentare, una fiera che lo rappresenti nella sua completezza”. Chris Nemchek, Vice Presidente della Nasft, sottolinea l’importanza dell’accordo alla luce della centralità che il prodotto italiano riveste nel mercato americano, sempre più attento ai fattori tradizione e qualità. “La scelta è caduta su Fiera Milano - dichiara Chris Nemchek - per l’indiscutibile leadership nel settore fieristico. Sono convinto che questo accordo fra Nasft e Tuttofood porterà ad entrambe le organizzazioni e a tutti gli interessati uno sviluppo delle conoscenze dei rispettivi mercati ed un incremento del loro business”. .  
   
   
UN PO DI GUSTO: IN VETRINA LA STRADA DEL PO E DEI SAPORI DELLA BASSA PIACENTINA DAL 10 NOVEMBRE AL 10 DICEMBRE 22 TRA RISTORANTI, OSTERIE, TRATTORIE E AGRITURISMI COINVOLTI NELLA RASSEGNA  
 
Un Po di Gusto – Prima Rassegna Gastronomica del Po è un evento organizzato dall’assessorato al Turismo della Provincia di Piacenza che ha come protagonista la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina. Dal 10 novembre al 10 dicembre, in concomitanza con il Congresso Nazionale del Po che andrà in scena a Piacenza il 23 e il 24 novembre, ventidue tra ristoranti, osterie, trattorie e aziende agrituristiche che fanno parte dell’associazione fondata all’inizio del 2007, proporranno un menu completo, dall’antipasto al dolce, vini compresi, dedicato ai sapori e alla cucina della Bassa Piacentina. Un Po di Gusto rappresenta dunque la prima importante vetrina per la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, il percorso creato allo scopo di promuovere un territorio, quello appunto della Bassa Piacentina, caratterizzato da paesaggi unici, da una storia millenaria, da tradizioni antiche e da sapori genuini. L’obiettivo dichiarato della manifestazione è quello di celebrare il territorio a ridosso del fiume Po, a partire dalle produzioni e dai piatti tipici, come i tre salumi Dop (coppa, salame e pancetta), i formaggi della tradizione (grana padano, provolone e cacio del Po), i celebri pisarei e faso, i marubini di provenienza cremonese, gli stracotti, il pesce del Grande Fiume, la frutta antica e tantissime altre delizie per il palato. «Con Un Po di Gusto - Prima Rassegna Gastronomica del Po – osserva Mario Magnelli, presidente della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e assessore al Turismo della provincia di Piacenza – l’associazione intende presentare le sue credenziali, che sono quelle di un prodotto all’avanguardia per quanto riguarda la qualità dell’offerta, che riteniamo in grado di conquistarsi spazi rilevanti nell’ambito del moderno mercato turistico. La proposta della Strada del Po e dei sapori della Bassa Piacentina sembra fatta su misura per soddisfare la sensibilità con la quale il turista-viaggiatore odierno si accosta a realtà tradizionalmente diverse da quelle conosciute». L’itinerario della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina misura nel suo complesso circa 100 chilometri, si sviluppa tra una cornice di borgate caratterizzate da un impianto urbanistico lineare e geometrico e riunisce 51 tra soci pubblici (la Provincia di Piacenza, la Camera di Commercio di Piacenza insieme ai comuni di Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, Caorso, Villanova sull’Arda, San Pietro in Cerro, Besenzone, Cortemaggiore) e privati (aziende agricole, ristoranti, agriturismi, salumifici, caseifici, musei, castelli, botteghe del tipico, associazioni di categoria). Un Po di Gusto: alla scoperta dei sapori della Bassa Piacentina Dai salumi Dop al pesce del Grande Fiume Un Po di Gusto – Prima Rassegna Gastronomica del Po intende proporre un viaggio indimenticabile alla scoperta dei sapori più autentici del territorio legato al Grande Fiume. Sapori e ricette antiche, ma anche innovative, realizzate per l’occasione dai ventidue tra ristoranti, trattorie, osterie e aziende agrituristiche coinvolte, dal 10 novembre al 10 dicembre, nella rassegna e compresi nei sette comuni che fanno parte della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina: Osteria del Pescatore (Castelvetro Piacentino, tel. 0523/824333), Ristorante Cooperativa Avanti (tel. 0523/823108), Trattoria Secondo Baracchino (Castelvetro Piacentino, tel. 0523/823560), Agriturismo La Favola (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/820899), Antica Trattoria da Cattivelli (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/829418), Azienda Agrituristica Bonissima (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827021), Ristorante Le Giare (Monticelli, d’Ongina), tel. 0523/820200), Trattoria Mirella (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827431), Trattoria sul Po (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/827489), Trattoria Trieste (Monticelli d’Ongina, tel. 0523/829473), Agriturismo Boschi Celati (Caorso, tel. 0523/822128), Osteria di Muradolo (Muradolo di Caorso, tel. 0523/822593), Osteria Lo Spuntino (Roncarolo di Caorso, tel. 0523/821435), Trattoria da Ennio (tel. 0523/821105), Trattoria Del Muron (Caorso, tel. 0523/821213), Ristorante Le Verdi Cantine (Villanova sull’Arda, tel. 0523/830018), Trattoria La Verdiana (Villanova sull’Arda, tel. 0523/830209), Azienda Agrituristica La Valle (San Pietro in Cerro, tel. 0523/839162), Trattoria Rizzi (San Pietro in Cerro, tel. 0523/836482), Ristorante La Fiaschettieria (Bersano di Besenzone, tel. 0523/830444), Trattoria Antica Corte (Cortemaggiore, tel. 0523/836833), Trattoria Il Casolare (Cortemaggiore, tel. 0523/832085). In degustazione (la prenotazione è sempre consigliata) 110 piatti, suddivisi in 22 menu a prezzo fisso compreso tra 20 e 52 euro, bevande incluse: dai classici piacentini come i tre salumi Dop della provincia, i pisarei e fasö, i tortelli di ricotta e spinaci, gli stracotti, alle divagazioni che si rifanno alle tradizioni della Bassa Piacentina, come il culatello, i tagliolini di farro con gamberi di fiume, il fritto d’acqua dolce, l’anguilla in umido con piselli e polenta, la mariola, la torta sbrisolona, la mostarda di fichi e tantissimi altri. Ogni persona che sceglierà il menu dedicato a Un Po di Gusto verrà omaggiato del ricettario con i piatti preparati in occasione della rassegna. La Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina a tavola Un campionario di produzioni tipiche caratterizzate dall’eccellenza L’ansa del Piacentino a ridosso del Grande Fiume è quasi autarchica per la quantità di produzioni alimentari che la rendono autosufficiente da un lato e luogo di delizie per i tutti i palati dall’altro. In quest’area hanno vissuto per secoli, importanti comunità ebraiche che hanno lasciato tracce nella storia gastronomica della Bassa Piacentina. Senza contare le tradizioni culinarie del Grande Fiume e le condizioni climatiche ideali per produrre grandi salumi e straordinari formaggi. L’elenco dei prodotti tipici inizia con quelli a Denominazione d’Origine Protetta di cui Piacenza va fiera, per la cura e l’attenzione rigorosa ai processi produttivi: Grana Padano e Provolone Valpadana per quanto riguarda i formaggi, Coppa, Pancetta e Salame piacentino per quanto riguarda i salumi. Tra i formaggi un ruolo a parte riveste il Cacio del Po, un formaggio semicotto che viene prodotto a Borgonovo, una piccola frazione del Comune di Monticelli d’Ongina, per la cui preparazione vengono impiegati esclusivamente prodotti legati al territorio. Ma, oltre ai salumi a Denominazione di Origine Protetta, nella Bassa Piacentina ci sono altri prodotti della norcineria che proprio qui trovano il loro habitat ideale, come ad esempio il Culatello Piacentino. Oppure il grass pist, una tipica produzione piacentina, a base di aglio bianco e lardo, che insieme ad un trito di prezzemolo, oltre a costituire la base per diversi intingoli, viene servito su crostini di pane come antipasto. Quell’aglio bianco che qui si coltiva da secoli e che negli anni 50 era quotato in borsa a Wall Street; oggi lo si celebra in molti piatti e con una festa interamente dedicata a lui, a Monticelli, il primo weekend di ottobre. Con l’aglio, sono molti gli ortaggi e le varietà di fruuta che si coltivano in queste terre fertili: dalle antiche varietà di mele e pere, al pomodoro, a frutteti lineari e perfetti di ogni sorta di ben di Dio, fino a finire con le ciliegie di Villanova. Le ciliege, anch’esse protagniste di una festa a Villanova, nella prima domenica di giugno, rappresentano la bellezza di queste terre che dà il meglio di sé in primavera, tra un tripudio di ciliegi in fiore. Ma se finora abbiamo parlato di prodotti della campagna raccolti e lavorati, ora lasciamo spazio ai piatti della cucina della Bassa Piacentina, a cominciare dagli anolini; farina uova e acqua per la pasta; manzo, aglio, burro, pane grattugiato, grana padano, uova, sale, carota, sedano, cipolla, noce moscata, vino rosso e brodo per il ripieno; manzo, cappone o gallina grassa e carne magra di maiale per il brodo in terza. Gli anolini in brodo sono il primo piacentino più classico, quello delle festività e delle occasioni. Nella zona tra Monticelli e Castelvetro si sente la contaminazione di Cremona e li si fanno i marubini, con ripieno di formaggio e salsiccia. Nei secondi il pesce d’acqua dolce, quello che ancora si pesca nel Grande Fiume, si presenta in tutte le sue varianti: dall’ anguilla affumicata, agli stricc’ in carpion, ai fritti d’ambolina, pesce gatto e rane. Tutti piatti che raccontano il forte legame tra la gente e il fiume. Piatti che si trovano solo qui, per cui valgono il viaggio. Al termine le influenze della cucina ebraica si trovano nei dolci, in particolare nella spongata e nella sbrisolona. Il finepasto, davanti all’argine maestro lo si accompagna con i liquori del posto, il nocino, il bargnolino, lo sburlon, rispettivamente fatti con noci, bacche di prugnolo selvatico e mele cotogne; oppure con la Marsala all’uovo. .  
   
   
CORSI DELLA CUCINA DI CASA BUITONI: SEMPRE UTILI PER COPPIE E SINGLE  
 
Puntuale come ogni anno, l’ansia del regalo di Natale sta per scoppiare. Se siete tra coloro che cercano doni utili ma glam, ecco un’idea nuova e originale: un corso della Cucina di Casa Buitoni. Avete un amico single che fatica perfino a cuocere un uovo? La scelta potrebbe cadere su uno dei Classici, i corsi fondamentali pensati per affrontare tecniche base e metodi in cucina in una modalità semplice e contemporanea. All’amica che ha sempre poco tempo, perché non regalare uno dei corsi di Easy Cooking, in cui l’idea-guida è insegnare a entrare in cucina senza timori e all’insegna del “presto e bene”? La mamma invece ama cucinare piatti innovativi e sempre diversi? Per lei l’idea particolare potrebbe essere prenotare un corso speciale con Nicola Batavia oppure Denis Croce oppure Aurora Mazzucchelli, tre giovani chef che saranno ospiti speciali della Cucina di Casa Buitoni in appuntamenti molto selezionati dedicati alla “cucina del territorio”. La nuova edizione 2007-2008 dei corsi della Cucina è appena iniziata, ma il calendario prevede tantissime proposte fino a giugno 2008. Nella Cucina di Casa Buitoni tutto è pensato per mettere a proprio agio i partecipanti. I docenti, tutti cuochi di provata esperienza, hanno sviluppato grande capacità nel coinvolgere in prima persona l’allievo nella preparazione dei piatti. Ogni partecipante dispone inoltre di una propria postazione completamente attrezzata: due fuochi, un forno, un banco da lavoro, pentole, utensili e tutti gli ingredienti necessari per mettere in pratica immediatamente quello che il cuoco sta spiegando. E per non perdere nulla di quanto imparato durante la lezione, ogni partecipante riceverà a fine corso un raccoglitore personalizzato con le schede delle ricette. In omaggio anche la Cooking Card, nuova tessera che riserva ai titolari una serie di vantaggi esclusivi. Per informazioni o prenotazione dei corsi alla Cucina di Casa Buitoni è sufficiente chiamare il numero verde Buitoni 800-227228 oppure visitare il sito www. Buitoni. It .  
   
   
FESTA DEL TORRONE 2007: A CREMONA SARÀ UN DOLCE …VIVERE 17-18 NOVEMBRE 2007  
 
Sabato 17 e domenica 18 Novembre a Cremona si svolgerà la 6^ Festa del Torrone “Cremona La Dolce”, manifestazione gastronomica dedicata al più tipico dei dolci natalizi, ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale, come testimoniato dall’interesse e dalla presenza durante il week-end della delegazione di Agramunt, località spagnola dove si svolge la rinomata “Fira del Torrò”. La Festa del Torrone, organizzata da Fog (Associazione tra imprese di Cremona: Format – Oysteer – Giochi di Luce) per conto di Provincia di Cremona, Comune di Cremona e Camera di Commercio di Cremona, sponsorizzata dai produttori cremonesi di torrone Sperlari e Rivoltini e sostenuta dal quotidiano “La Provincia di Cremona”, Radio Malvisi, Associazione Industriali di Cremona, la Cna (Confederazione Nazionale dell´Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Cremona), Confesercenti e la Confartigianato di Cremona, è una manifestazione capace di coniugare dolci e divertimento in un contesto altamente spettacolare e suggestivo: la città di Cremona. Per due giorni a Cremona prenderà vita uno spettacolare itinerario gastronomico al sapore di torrone: il mercato tipico dei produttori di torrone provenienti da tutta Europa, cortei e rievocazioni storiche, bande musicali e artisti di strada, “dolci” sculture e laboratori artigianali, momenti di degustazione e spettacoli diversi si snoderanno per le vie del Centro per festeggiare il “dolce” simbolo della Città. Cremona La Dolce diventa quindi la città ideale del "Dolce Vivere", tema di questa sesta edizione. La Dolce…cattedrale La Festa del Torrone, per ricordare i 900 anni di fondazione della Cattedrale di Cremona, ha programmato iniziative culturali, gastronomiche e spettacoli che celebreranno la Cattedrale di Cremona. Il cuore della Festa del Torrone sarà in Piazza del Comune. All’ombra del Torrazzo, Sperlari allestirà un palcoscenico d’eccezione dove sarà realizzata un’imponente scultura della Facciata della Cattedrale di Cremona (3 x 3,80 metri), interamente costruita di torrone (8 quintali) e decorata in ogni suo particolare da esperti pasticcieri e dai ragazzi dell’Istituto Professionale Luigi Einaudi nell’arco del weekend. L’opera finale sarà presentata domenica 18 novembre, alla presenza delle Autorità Cittadine. Sempre domenica, a conclusione della Festa, sul palco della manifestazione sarà proposta al pubblico la spettacolare proiezione video offerta da Sperlari, che racconterà in immagini le “icone” della città di Cremona (la Cattedrale, il Torrone, il Violino, la Musica). Una cascata d’acqua farà da sfondo ad una spettacolare proiezione luminosa che, riverberando nell’inusuale fondale, racconterà con effetti speciali la storia delle “Eccellenze” che hanno fatto conoscere Cremona nel mondo. Nella Sala dei Decurioni del Palazzo Comunale, invece, sarà allestita la mostra “Le Dolci Cattedrali”, esposizione di sculture in torrone e cioccolato, mandorlato e altri prodotti dolciari raffiguranti la Facciata della Cattedrale di Cremona. Le sculture, realizzate per l’occasione dai maestri artigiani dell’Acai (Associazione Cioccolatieri Artigiani Italiani), sono un vero esempio di estro e fantasia artistica dolciaria. Una giuria specializzata valuterà le opere ed eleggerà il manufatto più artistico. Tutte le opere saranno vendute al pubblico e il ricavato sarà offerto in beneficenza. Le iniziative In Piazza del Comune, sotto la loggia dei Militi, sarà attiva “La Fabbrica del Torrone”, dove Sperlari darà vita ad una vera mini-fabbrica del torrone con macchinari d’epoca, per mostrare il tradizionale procedimento produttivo del dolce natalizio, mentre sugli schermi saranno proiettati i video di Sperlari. In Piazza Stradivari si potranno scoprire i mercatini tipici dei produttori di torrone e di prodotti dolciari provenienti da tutta Italia e dall’Europa, dove i visitatori potranno degustare e acquistare le più ricercate e raffinate prelibatezze dolciarie, offerte dai migliori artigiani del torrone e non solo. Nello spazio espositivo Rivoltini verrà attivato il “Laboratorio Artigianale del Torrone”, dove sarà possibile degustare il torrone artigianale morbido, prodotto sul posto grazie ad una torroneria artigianale costruita per l’occasione. A grande richiesta, infine, ritorneranno i “Lecca Lecca” di torrone Rivoltini, acquistabili presso i “Torrone Point” dislocati nelle Aree della Festa. Tra gli stand riservati alle aziende artigiane dell’A. C. A. I. (Associazione Cioccolatieri Artigiani Italiani), sarà allestito il “Laboratorio del Cioccolato”, area gastronomica nella quale Jean François Castagné, artista del cioccolato tra i più conosciuti e premiati al mondo, farà conoscere e degustare le sue innovative creazioni di cioccolato create ad arte per il pubblico. La cerimonia d’apertura sarà accompagnata dal Corpo Bandistico "Giuseppe Anelli" di Trigolo, mentre per tutto il week-end i figuranti dell’Associazione “Gli Allegri Viandanti”, bardati con armature ed elmi in ferro, animeranno la Festa con scenografiche dimostrazioni dell’uso della spada, secondo gli insegnamenti del libro “Flos Duellatorum”. Il Cortile Federico Ii°, invece, è completamente destinato agli espositori dolciari delle aziende cremonesi, che offrono i loro prodotti in uno spazio caratteristico e suggestivo, mentre presso l’Hotel Impero di Piazza Pace l´A. C. A. I. Ed il Consorzio Tutela Vini Doc Garda Classico organizzeranno diverse degustazioni di torrone e cioccolato, abbinando i diversi prodotti dolciari a pregevoli vini del Garda Classico. Il quotidiano La Provincia di Cremona, infine, in collaborazione con Sperlari, organizzerà tra i propri lettori una raccolta di ricette al torrone. Le migliori ricette, premiate durante la Festa del Torrone, saranno raccolte in un volume realizzato dalla Sperlari. Il programma della Festa e tutte le indicazioni utili per raggiungere Cremona sono disponibili on line sul sito www. Festadeltorronecremona. It. .  
   
   
AL VIA LA STAGIONE DEL RADICCHIO DI TREVISO TANTE LE MANIFESTAZIONI NELLE ZONE DI PRODUZIONE FRA TREVISO E VENEZIA  
 
Novembre è il mese della primavera se si parla non di fiori comuni, ma di fiori d’inverno, e più precisamente dei “fiori che si mangiano”: il Radicchio Rosso di Treviso e il Variegato di Castelfranco. Con il primo di novembre, si aprirà ufficialmente la stagione del Radicchio Rosso di Treviso, che sarà sul mercato a partire dalla metà dello stesso mese; mentre per il Variegato di Castelfranco la stagione è già iniziata il primo di ottobre. Negozi, mercati, bancherelle, piatti e ricette, si coloreranno del rosso più famoso della gastronomia trevigiana, per l’appunto quello del famoso ortaggio. Ma non solo, nelle province di Venezia e Treviso, zone di produzione delle rinomate cicorie trevigiane, saranno organizzate numerose manifestazioni, in programma fra il novembre 2007 e il marzo 2008. Un’occasione in più per visitare la Marca trevigiana e le sue bellezze! Rio San Martino di Scorzè (Ve) – dal 9 al 25 novembre 2007 “Festa del Radicchio, del kiwi e dell’artigianato” S. Biagio di Callalta (Tv) - dicembre 2007 "Sapori di Calle Alta" Mostra e degustazione del radicchio e di altri prodotti tipici locali Martellago –dicembre 2007 “Mostra del Radicchio Tardivo” Mogliano Veneto – dicembre 2007 “Mostra Mercato del Radicchio Rosso di Treviso” Motta di Livenza – 2 dicembre 2007 “Sapori delle regioni” Mostra del radicchio e di altri prodotti tipici Lughignano (Casale sul Sile) – 8 dicembre 2007 “Mostra del Radicchio Rosso di Treviso” Zero Branco – gennaio 2008 “Mostra del Radicchio Rosso di Treviso” Mirano – 13 gennaio 2008 “Mostra mercato del Radicchio Rosso tardivo di Treviso Preganziol – 18 - 20 gennaio 2008 “38º Mostra del Radicchio Rosso di Treviso” Dosson di Casier – dal 25 gennaio al 3 febbraio 2008 “Festa del Radicchio Rosso di Dosson di Casier” Quinto di Treviso – ultima settimana di marzo 2008 “Mostra del Radicchio Rosso di Treviso” Inoltre, tra il 7 e il 23 dicembre 2007, torna la kermesse natalizia “rossotreviso” e “rosacastello”, un enorme mercatino tematico che veste di radicchi Treviso e Castelfranco Veneto. Le vie e le piazze dei due centri storici, saranno animati da gazebi, aperitivi, degustazioni, concorsi (per prodotti, produttori e studenti), conferenze. Nei ristoranti, nelle pizzerie, nelle enoteche, ecc. , saranno proposti menu e piatti appositamente ideati. Non mancheranno il suggestivo “campo in piazza”, il consueto defilè di Auto Storiche “rossotreviso” e l’antica Mostra del Radicchio di Treviso risalente ai primi anni del Novecento. La kermesse offrirà un’originale alternativa alle forme più tradizionali dello shopping prenatalizio, proponendo acquisti di radicchio, ma anche di prodotti semilavorati a base di radicchio (pasta, confetture, cioccolate), di ceramiche, di libri di ricette, di profumi, cosmesi, oggetti dell’artigianato e della cultura, e altro ancora, dedicati al prezioso ortaggio. Il tutto pensato senza dimenticare l’importanza di presentare i molti altri prodotti tipici trevigiani, che potranno essere degustati in abbinamento al radicchio. Nei primi di febbraio sarà, poi, organizzata a Treviso la seconda edizione del Festival Nazionale del Radicchio che vedrà il coinvolgimento di rinomati chef nazionali, chiamati a portare la loro cucina, arricchita dai sapori del radicchio. Tra le rassegne enogastronomiche dedicate ai radicchi trevigiani si segnalano: “Da Novembre a Febbraio a tavola con i Ristoranti del Radicchio”, manifestazione promossa dall’Associazione I Ristoranti del Radicchio, in programma dalla metà di novembre fino alla metà di febbraio. Durante la rassegna i nove ristoranti trevigiani aderenti (Albertini; Alfredo Relais el Toulà; da Marian; Fior; Gerry; La Corte; La Pasina; Tamburello; Teatro dei Sapori) proporranno un menu degustazione a base di Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp. “Radicchio sulla neve”, manifestazione in programma dal 3 dicembre fino alla fine di febbraio, nata dal gemellaggio fra i Ristoranti del Radicchio e 5 ristoranti dell’Altoadige. Nel periodo della rassegna i ristoranti: Hotel Adler di Villabassa; Hotel Emma di San Vigilio; Hotel Walter di San Candido; Ristorante Matthias Keller di Colfosco e La Perla di Corvara proporranno un menu degustazione nel quale i prodotti tipici dell’Alto Adige saranno abbinati al Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp. “Cocoradicchio”, la storica rassegna enogastronomica trevigiana, dedicata al Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp, giunta ormai alla ventesima edizione. Tra febbraio e marzo 2008, nei ristoranti Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini, Barbesin di Castelfranco Veneto, Castelbrando di Cison di Valmarino, Celeste di Venegazzù, Gigetto di Miane, Miron di Nervesa della Battaglia e Terme di Vittorio Veneto, si potranno degustare gustose pietanze a base di radicchio. Le serate della manifestazione saranno collegate da una interessante tematica comune. .  
   
   
L’EDUCAZIONE ALIMENTARE TEFAL ESORDISCE ALLE GIORNATE DI NUTRIZIONE PRATICA  
 
L’intervento del professore Lesi segna lo start up di una campagna di sensibilizzazione per una cucina più sana. Con la presentazione del dottor Carlo Lesi alle Giornate Nazionali di Nutrizione Pratica 2007, giovedì 18 ottobre a Milano, è iniziata ufficialmente l’operazione con cui Tefal introduce in Italia una nuova categoria di prodotti capaci di coniugare alimentazione sana e gusto. Tefal vara infatti una campagna di informazione su basi scientifiche, incentrata sui vantaggi di un’alimentazione corretta e bilanciata realizzata con la nuova linea dal nome molto esplicativo Nutricious & Delicious, premiata come migliore innovazione nutrizionale 2007 dagli oltre 800 professionisti della nutrizione che hanno partecipato al Convegno. Capofila della gamma Nutricious & Delicious sono Actifry e Vitacuisine: due prodotti innovativi che rappresentano quanto di meglio esista nella cucina domestica per cuocere i cibi rispettando il valore nutrizionale degli alimenti e che saranno disponibili sul mercato italiano a partire dal marzo 2008. Actifry e Vitacuisine cambiano radicalmente il nostro modo di affrontare la cottura dei cibi, rispondendo con rapidità ed efficacia alla fortissima esigenza contemporanea di conciliare “salute e gusto” a tavola. Il dottor Carlo Lesi, direttore dell’unità Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Ausl di Bologna, ha dimostrato l’efficacia di Actifry e Vitacuisine nella sua relazione dal titolo Alimentazione Sana ed Equilibrata tra ingredienti e buone pratiche di preparazione culinarie e ha avuto parole di plauso per l’industria che “finalizza la propria produzione al benessere e alla salute del consumatore”. Limitare i grassi e preservare le vitamine e gli oligominerali con metodi di cottura particolari è un modo fondamentale per investire sulla nostra salute. “Actifry e Vitacuisine sono quindi un valido contributo alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e del sovrappeso”. Actifry è, infatti, una friggitrice davvero rivoluzionaria, capace di cuocere con pochissime quantità di olio: 1. 4 cl, meno di un cucchiaio. Il fritto che se ne ricava è croccante e dorato, gustoso come quello “normale”, ma con solo il 3% di grassi. Studi internazionali hanno dimostrato che questo sistema di cottura riduce di oltre il 20% il rischio di sovrappeso e obesità. Vitacuisine è una vaporiera per una cottura rapida in 3 compartimenti separati, la cui tecnologia permette di conservare più del 20% della Vitamina C contenuta negli alimenti rispetto alle vaporiere tradizionali, percentuale che sale al 30% rispetto ad altre forme di cottura. Alle Giornate Nazionali di Nutrizione Pratica è stato possibile anche far degustare ai molti medici, dietisti, studenti e operatori presenti, ricette realizzate con i due prodotti Tefal: le classiche patatine fritte, gamberi fritti e verdure all’italiana preparate con Actifry; risotto, fettine di vitello con zucchine mozzarella e pomodori, spiedini di pesce, e persino budino al cioccolato per mettere alla prova tutte le potenzialità di Vitacuisine. .  
   
   
L’ENOTECA MARCUCCI CELEBRA LE SUE RINOMATE ZUPPE CON LE CASSERUOLE BALLARINI  
 
”. A Pietrasanta, nel cuore della Versilia, c’è un posto per chi vuole realizzare un sogno e cenare tra innumerevoli etichette di pregiati vini. Quel posto è l’antico palazzo che si trova in via Garibaldi 40, l’Enoteca Marcucci. All’enoteca Marcucci si cena solo a lume di candela immersi in un’atmosfera piacevolmente rilassante. Qui vengono accolti attori, artisti, uomini di cultura che nei piatti della tradizione toscana appagano la loro fame di amore e di conoscenza. All’enoteca Marcucci si prova il piacere di un tempo passato, merito dei coniugi Franca e Giuseppe che assieme ai figli Michele e Simone, dedicano la loro vita all’arte del saper ricevere con pazienza, passione e amore per la cucina. L’enoteca Marcucci celebra oggi le sue rinomate zuppe con una prestigiosa cassa gastronomica che racchiude gli strumenti, gli ingredienti e il prezioso sapere di mamma Franca. “Per cucinare una buona zuppa occorrono legumi di qualità, il giusto strumento di cottura e alla fine un giro di ottimo olio toscano. - dice Franca Marcucci - La cottura è la fase più delicata ed è facile rovinare un buon piatto se si usa la pentola sbagliata. Per questo ho scelto una casseruola Ballarini”. La prestigiosa idea regalo realizzata in edizione limitata sarà in vendita in anteprima presso a da Natale presso e nei punti vendita selezionati La cassa contiene: - 1 casseruola della collezione Il Rame di Ballarini - 1 cucchiaio in legno naturale - 1 confezione di farro perlato - 1 confezione di orzo perlato - 1 confezione di lenticchie - 1 confezione di fagioli cannellini - 1 confezione di fagioli borlotti - 1 confezione di legumi per minestrone alla toscana - 1 bottiglia di olio extra vergine d’oliva della riserva Enoteca Marcucci - 1 pubblicazione di ricette della tradizione toscana di Franca Marcucci ballarini. Italia@ballarini. It .  
   
   
IL NATALE CON VENCHI È PRESTIGE  
 
Avvolgente e rotondo, il Truffée Prestige Venchi sprigiona tutto l’aroma e la raffinatezza dei cacao più pregiati. Una dolcezza e un’intensità che conquista il palato. Ogni Truffée Prestige è un piccolo capolavoro di arte dolciaria. I Truffée sono prodotti e confezionati interamente a mano in tre sorprendenti varietà: Prestige Oro, Rosso o Argento, una specialità per ogni colore. L’oro ha un carattere intenso ed è avvolto in una miscela di pregiate varietà di cacao. Il Rosso, ricoperto di cioccolato puro extra fondente, è corposo e voluttuoso e coinvolge i sensi con la ricchezza del suo ripieno. L’argento invece ha un carattere esotico e raffinato, coperto a mano con puro cioccolato extra fondente e spolverato di cocco rapè. .  
   
   
BBMIX VENTURA: BONTA’ E BENESSERE IN UN MIX DI FRUTTA SECCA PER OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA.  
 
L’ esclusivo mix di frutta secca Ventura. Dalla prima colazione più appetitosa, alle insalate più ricche, fino alle macedonie più fantasiose in un trionfo di gusto e salute. B, come bontà e B come benessere sono il binomio vincente della corretta alimentazione. La frutta secca si integra, ancora una volta, in una nutrizione sana ed equilibrata apportando la marcia in più delle sue innumerevoli sostanze nutritive e valenze salutistiche. Gli studi più recenti confermano infatti che, fra gli alimenti essenziali, da assumere ogni giorno in quantità equilibrata, vi è anche la frutta secca. I Mix Bontà e Benessere possono essere i compagni giornalieri che solleticheranno il palato dato che racchiudono una tale quantità di sostanze nutritive da poter essere considerati un alimento tutto speciale che può risolvere la nostra giornata sul piano dell’alimentazione. I mix a base di frutta secca sono inoltre ricchi di grassi insaturi, che hanno origine vegetale e sono benefici per l’organismo perché possono favorire l’aumento del colesterolo “buono” Hdl (lipoproteine ad alta densità) e lo smaltimento del cosiddetto colesterolo “cattivo” Ldl (lipoproteine a bassa densità). Caratteristiche e proprietà delle sostanze presenti nei Bbmix Ventura Fibre: pur non apportando nutrienti in quanto l’organismo non è in grado di digerirle, ricoprono numerose e importanti funzioni, tanto che l’assunzione raccomandata è di circa 30 g al giorno: riequilibrano la flora batterica intestinale e regolano la funzione dell’intestino; riducono l’assorbimento di vari nutrienti, fra cui i grassi e gli zuccheri; danno un senso di sazietà, aiutando a tenere il peso sotto controllo. Ferro: è responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue e, quindi, della “sopravvivenza”di tutte le cellule. Fosforo: coopera con il Calcio nel metabolismo delle ossa e dei denti e svolge un’azione importante nei processi energetici e di assorbimento. Magnesio: ha un ruolo importante nella produzione di energia, nella contrazione muscolare, nella funzionalità del sistema nervoso e nella sintesi delle proteine. Zinco: indispensabile per la crescita, la guarigione delle ferite, la produzione di proteine e di acidi nucleici (il materiale genetico delle cellule). Vitamina A: oltre all’azione antiossidante, ha un ruolo primario nei processi visivi e nella formazione e protezione di pelle e mucose. Inoltre, aiuta a prevenire le infezioni e migliora l’assorbimento del Ferro. Vitamina C: aumenta la resistenza dell’organismo, aumenta la produzione di anticorpi, stimola la sintesi di interferone, la biosintesi della carnitina, anticolesterolo, antistress, distrugge i radicali liberi ossigenati e rafforza le difese immunitarie. Vitamina E: antiossidante per eccellenza, protegge le cellule dall’attacco dei radicali liberi. Vitamina B1: essenziale per la produzione di energia, nello sviluppo cellulare e nel sistema nervoso. La filosofia alimentare di Ventura Ventura è uno dei maggiori conoscitori della frutta secca. Bbmix rappresenta la perfetta conoscenza della frutta secca tradotta in mix con un importante apporto nutrizionale, sapientemente calibrato per favorire il benessere giornaliero. I Bbmix Ventura rispondono alle esigenze di un’alimentazione sana e veloce nello stesso tempo e si propongono come compagni ideali nell’arco dell’intera giornata; a cominciare dalla carica di sana e gustosa energia offerta dal Bbmix Ventura “Colazione” per affrontare con sprint la giornata, senza dimenticare la salutare e veloce pausa pranzo, resa possibile dal Bbmix Ventura “Insalata”, ricca di ferro e fosforo, che permette di riprendere il lavoro in assenza di quel fastidioso senso di sonnolenza e appesantimento che può aggredire dopo un pasto troppo abbondante. Il Bbmix Ventura “Macedonia”, infine, può essere assaporato come un leggero spezza appetito, anche prima di scaricare la tensione accumulata sul lavoro con una bella corsa nel parco. Frutta secca di alta qualità, informazione scientifica aggiornata e attenzione costante al consumatore: il tris vincente al servizio della corretta alimentazione. Oltre alla scelta dei prodotti migliori, con controlli all’origine, e moderne tecniche di confezionamento, Ventura indirizza la sua missione strategica alla promozione continua di una corretta e completa alimentazione, facendo costante riferimento ai dati più aggiornati, relativi alle proprietà nutrizionali della frutta secca, grazie agli studi dei centri di ricerca scientifica più accreditati, sia a livello nazionale, sia internazionale. Inoltre, Ventura ha recepito le linee guida su dieta, attività fisica e salute stabilite dall’Organizzazione mondiale della Sanità, e promuove stili di vita salutari, proponendo al consumatore una dieta calibrata, come auspicato dal Gruppo di Lavoro del Ministero della Salute. L’azienda si rifà anche alle linee guida della piramide alimentare, sviluppata negli Stati Uniti nei primi anni ’90 nata dall’esigenza di orientare i cittadini verso comportamenti salutari nell’alimentazione quotidiana:la frutta secca oleosa (noci, nocciole, arachidi…) è un alimento che appartiene al gruppo delle proteine (carni, pesce e legumi), di cui si possono assumere 2-3 porzioni al giorno, la frutta secca morbida (prugne, albicocche, fichi, datteri) fa parte del gruppo della frutta e verdura le cui porzioni quotidiane previste, sono 5. Ventura, di fatto, si adopera per favorire la migliore sinergia tra qualità del prodotto, riferimento a studi scientifici aggiornati e continua innovazione che anticipa i trend del mercato, ponendo il consumatore nel ruolo di figura centrale. In qualità di interlocutore a disposizione dei consumatori, infatti, Ventura permette loro di trasformarsi da fruitori passivi di abitudini alimentari consolidate, ma potenzialmente dannose, a persone che si orientano in modo consapevole verso scelte più sane, scoprendo ogni giorno ulteriori proprietà nutrizionali della frutta secca, tra le innumerevoli risorse che sono messe a disposizione dell’organismo da questo alimento. .  
   
   
CAFFE’ KIMBO GOLD MEDAL GUSTO E AROMA PREZIOSI PER LE OCCASIONI DI FESTA.  
 
Proposto nell’elegante confezione natalizia, Kimbo Gold Medal è il caffè perfetto per le occasioni di festa come il Natale. Un piacevole regalo per scoprire un caffè dal perfetto equilibrio fra aroma ricco e gusto pieno. Ø Caratteristiche E’ una miscela di pregiati caffè, provenienti prevalentemente dal Centro America, accuratamente selezionati e sapientemente miscelati. L’intensità e il grado della tostatura seguono la tradizione napoletana. Il risultato: un caffè dal corpo pieno e dal gusto vellutato, dedicato ai veri intenditori. L’alta percentuale di caffè arabica presente nella miscela attribuisce a questo prodotto un basso tenore di caffeina, così da renderlo adatto ad essere degustato in qualsiasi momento della giornata. Ø La Qualita’ Una rigorosa selezione della materia prima e un accurato processo di lavorazione interno permettono di ottenere un prodotto dal “bouquet” fortemente aromatico, che viene conservato a lungo grazie ad un adeguato processo di confezionamento. Ø Confezioni E Prezzi Kimbo Gold Medal è un caffè premium, di fascia alta, di grande qualità. Per meglio preservarne le caratteristiche e l’inconfondibile aroma, viene confezionato anche in lattina. L’elegante lattina dorata da 500 gr. È disponibile anche in un’originale confezione: un gradito regalo anche per le prossime festività natalizie. Per un’offerta completa e sempre rispondente ad ogni esigenza del consumatore, Kimbo Gold Medal è offerto in una gamma di confezioni estremamente varia e completa, con un pack elegante e raffinato. .  
   
   
CON TESCOMA LA TAVOLA DELLE FESTE  
 
Gli aromi provenienti dalla cucina invadono la sala da pranzo. È il momento di sedersi a tavola dove tutto è apparecchiato in gran stile. Complici le forme, i materiali, i colori giocati sul tono del bianco e dell’argento, Tescoma ricrea un’atmosfera suggestiva e fascinosa. Il set Gustito in porcellana bianca, le posate Toscana dal raffinato design, i flute da champagne che attendono il brindisi: il Natale può allora cominciare. Linea Gustito Nel candore di una bianchissima porcellana bianca, trionfano i colori di tante delizie in porzioni mignon. Un’intrigante sequenza di ciotole ed antipastiere per mini assaggi da comporre a proprio piacere e da condividere con gli ospiti in segno di amicizia e affabilità. Piccole e grandi forme su cui servire gustose pietanze fin dall’inizio del pranzo di Natale. E per concludere, sfavillanti insalatiere per contenere succosi grappoli d’uva o irresistibili gherigli di noce. Le proposte della linea Gustito sono vendute singolarmente, ma sono pensate per gustosi coordinati. Set di posate - Linea Toscana Arreda la tavola delle occasioni speciali, dove sono richiesti personalità e charme. Unisce stile e tradizione attraverso il suo essere naturalmente elegante, senza orpelli né decori ma con la leggerezza della forma e la forza della sua anima. Frutto di eleganti standard qualitativi e progettuali, Toscana è forgiata in un unico pezzo di acciaio inossidabile 18/10. Una posata di alta qualità e di straordinaria maneggevolezza. Levatappi e schiaccianoci – Linea President Sono chiamati sulle tavole natalizie alla fine dei pasteggiamenti, quando l’atmosfera si allenta e le chiacchiere si fanno più fragorose. Due piccoli, insostituibili accessori che non possono assolutamente mancare, perché aprire bottiglie e gusci di noci fa parte di quei rituali che rendono così speciale il giorno del Natale. I levatappi e lo schiaccianoci della linea President sono prodotti in acciaio inossidabile. Flute - Linea Uno Vino Una regale conclusione al pranzo più conviviale dell’anno. I flute da champagne della linea Uno Vino interpretano il magico momento del brindisi con elegante semplicità. Le superfici lisce in cristallo di Bohemia e l’essenzialità della paraison si fondono delicatamente al sottile gambo che slancia e alleggerisce i calici. Una forma prestigiosa per mantenere intatta la preziosa fragranza delle bollicine. .  
   
   
11 NOVEMBRE 2007: VINO NOVELLO, SAPORE D’ AUTUNNO  
 
Domenica 11 Novembre si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata al vino novello organizzato dal Movimento Turismo del Vino Lombardo I grandi novelli lombardi con il loro gusto fresco e morbido, saranno protagonisti di questa kermesse dai toni e dai sapori autunnali, che ricalca e punta a ripetere l’ormai consolidato successo degli appuntamenti di Cantine Aperte e Benvenuta Vendemmia. Il novello è ideale per chi si sta avvicinando al vino e in particolar modo apprezzato dal gentil sesso. La sua elaborazione gli dona profumi estremamente gradevoli, che ricordano la rosa e in particolare i piccoli frutti rossi, talvolta le spezie come la cannella e il chiodo di garofano. Al palato risulta abbastanza morbido, con in più il vantaggio di essere facilmente digeribile. Lo abbiniamo piacevolmente a una cucina leggera, alle carni bianche, ai salumi ai formaggi non troppo stagionati e, naturalmente, alle immancabili caldarroste prodotto tipico del periodo autunnale. In Lombardia saranno ben 11 aziende che, dalla Valcalepio all’Oltrepo Pavese, apriranno le porte dalle 10 alle 18 ai visitatori proponendo accanto alle visite delle aziende e degustazioni guidate attività collaterali molto interessanti come ad esempio l’azienda Conti Terzi nella zona vitivinicola della Franciacorta che propone assaggi dei vini e di prodotti tipici locali sul treno storico a vapore organizzato dalla Ferrovia del Basso Sebino nel tratto ferroviario Rovato – Iseo, a San Colombano al Lambro presso l’Azienda Pietrasanta Vini e Spiriti il Club Turisti del Vino della Lombardia proporrà un miniviaggio dal titolo “Giovane, Nuovo, anzi Novello” in cui si approfondiranno le differenze su questi tipi di vino. Mentre in Oltrepo Pavese la Cantina di Casteggio accanto alla degustazione del vino novello, ha allestito un percorso enogastronomico molto interessante: si potrà cominciare con una degustazione di risotto e novello, passando per l’abbinamento classico di cacciatorino e salame di Varzi con Bonardo e concludendo con Brasadè e Moscato. Con Novello in Cantina si offrire l’occasione per imparare a conoscere - o approfondire la conoscenza - dei Novelli locali, e insieme ad essi, di tutto il “mondo vino” e delle diverse sfumature sensoriali che acquista nel corso dell’anno Tutte le informazioni sono reperibili nel sito www. Viaggidivini. It, oppure nella pubblicazione “Novello in Cantina”, distribuita in diversi uffici turistici della Lombardia e in Milano centro. E’ possibile eventualmente richiederla alla Segreteria Organizzativa telefonando al n° 0383. 212904 o inviando una mail a info@mtvlombardia. Com. .  
   
   
I L VINO DEI CELTI A GOLOSARIA 2007 MILANO 12 NOVEMBRE  
 
Vigevano - Il Vino dei Celti è ormai pronto a presentarsi al grande pubblico. Dopo la primissima vendemmia del 2004, la produzione cresce e si perfeziona. Sono pronte ormai più di quattrocento vasi a trottola, realizzati a mano da Costantino di Claudio, vasaio per passione e chef di professione all’Osteria del Sass di Besozzo. Il vaso viene custodito in scatola in legno di castagno riempita di paglia di triticum monococcum, il più antico frumento coltivato dall’uomo, anch’esso prodotto nel podere celtico ricostruito di Robbio. Golosaria 2007, il grande evento enogastronomico organizzato come ogni anno da Paolo Massobrio dal suo Club di Papillon, sarà l´occasione di una presentazione ufficiale alla stampa e agli addetti del settore. La presentazione sarà il 12 novembre. P aolo M assobrio e M arco Gatti guideranno la degustazione. "Tutto è cominciato dalla passione per la storia e per la terra di Lomellina, che condivido con Fulvio Pescarolo del Molino Miradolo" racconta Luca Sormani. "Insieme, con coraggio e tenacia, abbiamo investito in questo progetto cominciato ormai otto anni fa. Volevamo riportare in vita le tradizioni dei Celti, che più di venti secoli fa abitavano in queste terre, le loro tecniche di coltivazione, i gusti e i sapori. Sono felice del fatto che un´idea nata per gioco e passione stia risvegliando l´attenzione di un pubblico di esperti". Www. Memoriedilomellina. It .  
   
   
BARI: SAN MARTINO E LE DONNE DEL VINO  
 
L’altra metà del calice: ricercatrici, produttrici, enologhe, sommelier, ristoratrici, enotecarie, fino all’esperta di marketing. Il momento felice attraversato dall’enologia pugliese vede una fattiva partecipazione femminile. Impegno e lavoro che il Comitato per l’Imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Bari intende valorizzare ed evidenziare attraverso l’iniziativa “San Marino e le donne del vino”, che sarà presentata in una conferenza stampa martedì 6 novembre 2007 alle 11:30 presso l’ente camerale barese. “Vogliamo mettere in evidenza il contributo e la crescita del ruolo femminile nella filiera produttiva vitivinicola - spiega la presidentessa del Comitato, Stefania Lacriola - e l’attenzione che sempre più donne coltivano verso il prodotto vino e che si sta trasformando in un vero e proprio fenomeno. E lo faremo attraverso una serie di eventi in cui promuoveremo luoghi, contesti e vini di qualità”. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Associazione “I Tipici di Puglia” e l’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”. Interverranno alla presentazione, dopo i saluti di Luigi Farace, presidente della Camera di Commercio di Bari, Cosimo Lacirignola, direttore dello Iam di Valenzano, Stefania Lacriola, presidente del Comitato dell’Imprenditorialità Femminile della Cciaa di Bari, Alessia Perrucci, presidente dell’Associazione Le Donne del Vino e Maria Dolores Spinelli, presidente dell’associazione I Tipici di Puglia. Prevista anche la partecipazione di Anna Palladino, assessore all’Agricoltura della Provincia di Bari, di Enzo Russo, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e di Giuseppe Gentile, sindaco di Cassano delle Murge. .  
   
   
VINI DOC E DOCG: LA GIUNTA PIEMONTESE APPROVA LO SCHEMA DI APPLICAZIONE DEL DECRETO MINISTERIALE SUI CONTROLLI  
 
Il piano dei controlli sui vini di qualità prodotti in regioni determinate (i cosiddetti Vqprd) avrà un’applicazione omogenea sull’intero territorio piemontese, grazie allo schema di accordo approvato ieri sera dalla Giunta Regionale. In questo modo si dà attuazione piena e uniforme ai decreti ministeriali 29 marzo 2007 e 13 luglio 2007, emanati dal Ministero per le Politiche Agricole per istituire un sistema rigoroso di controllo e tracciabilità, su tutti i vini a denominazione di origine sia controllata che garantita (Doc e Docg), una vera e propria certificazione del prodotto a garanzia della qualità. I Decreti sopracitati prevedono infatti che il soggetto incaricato di svolgere l’attività di controllo (i Consorzi di tutela dei vini), ferma restando la propria responsabilità, possa avvalersi di altri soggetti (le Camere di Commercio) e che il governo delle scelte che riguardano la certificazione debba essere espressione dell’intera filiera vitivinicola per ogni territorio. La Giunta Regionale ha pertanto messo a punto uno schema di riferimento per gli accordi operativi che dovranno essere stipulati per la concreta attuazione dei controlli, che, anche in presenza di una pluralità di soggetti, permetterà di procedere in maniera uniforme in tutta la regione. “Questo schema di accordo – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – nasce da un tavolo di confronto con tutta la filiera vitivinicola e da una consultazione con i Consorzi e con le Camere di Commercio, nello spirito dei Decreti Ministeriali. L’obiettivo strategico è quello di realizzare al meglio sinergie territoriali, di semplificare gli adempimenti burocratici e ridurre i costi. Questo è in effetti il ruolo di coordinamento che la Regione Piemonte si è assunta, sin da quando ha svolto un ruolo cruciale per l’approvazione del Decreto 29 marzo, nella sua funzione di coordinatrice di tutte le regioni italiane per la filiera vitivinicola. Il piano dei controlli su Doc e Docg rappresenta una tappa fondamentale per offrire al consumatore la migliore garanzia sull’origine del prodotto e sul pieno rispetto dei disciplinari di produzione. ” .