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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Ottobre 2004
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ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DA MONTANELLI AGLI SMS, COME CAMBIA L’ITALIANO NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Di seguito riportiamo la relazione di Romano Prodi Presidente della Commissione europea tenuta nel corso del seminario sul tema: “Da Montanelli agli sms, come cambia l’italiano nel mondo della comunicazione” : Quando ho ricevuto l’invito a questa conferenza, per coerenza con il suo titolo avevo pensato di mandarvi un Sms di ringraziamento. Poi mi è sembrato più carino venire di persona. Soprattutto perché in tutti questi anni ci siamo scritti e letti molto, ma visti poco. Mi sono spesso chiesto come facciate a macinare tonnellate di pagine di parole in tutte le lingue che sapete e alla sera essere ancora capaci di parlare italiano. A me viene il mal di testa solo dopo un’ora di conferenza stampa a sentire tutto quel guazzabuglio di lingue attorno a me. Ho conosciuto Montanelli e come Montanelli anch’io l’ho vista cambiare la nostra lingua, vertiginosamente in questi ultimi anni. Sento sempre più attorno a me parole che io ancora non mi azzardo ad usare, anche se le trovo talvolta molto efficaci. Per esempio, era inevitabile che con tutto ‘sto buonismo prima o poi spuntasse anche il cattivismo, ai miei tempi c’era solo il terzino, adesso c’è anche il terzista, che però non gioca a calcio, purtroppo. Riconosco che per quanto indegno, un fancazzìsta è molto più simpatico di un semplice lavativo. Ma molti di voi si staranno chiedendo perché invece di ascoltare il divertente Severgnini dobbiamo sorbirci queta fetécchia di Prodi. Non disperate, come diceva un contadino delle mie parti, è un peccato morire, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Per esempio, io prima dell’estate appena trascorsa conoscevo quel fazzoletto di tessuto leggero che certe persone esuberanti portano legato intorno alla testa, solo attraverso i successi del pirata di Romagna, il compianto Pantani. Poi, ho imparato che quel copricapo è apprezzato da molte altre persone. Confesso che non mi fanno troppa paura le parole inglesi che entrano nella nostra lingua. Loro credono di essere inglesi, non lo sanno che solo a farsi pronunciare da un italiano diventano tutta un’altra roba ! Prendete « bar sport », per esempio. Due parole assolutamente inglesi che però esprimono un concetto tutto italiano. Vi sfido a trovare un « bar sport » a Londra. In fondo, la nostra più grande forza è sempre stata questa. Far credere agli altri di averci conquistati, piegati al loro modello senza che si accorgano che sono invece loro ad essere cambiati frequentandoci. Lavorando alla Commissione in questi anni ho scoperto che quando una lingua è costretta a passare attraverso il filtro della traduzione, resta integra solo se dice qualcosa di vero. In fin dei conti, la traduzione è una prova di verità, perché l’aria fritta è sempre intraducibile. Forse per questo mi sembra di avere parlato e sentito qui a Bruxelles un italiano più autentico, più schietto. E proprio per questo vi confesso che adesso che sto per tornare in Italia sono un poco preoccupato. Perché molti italiani ormai capiscono solo l’italiano che sentono alla televisione. E lì purtroppo non c’è traduzione, non c’è nulla che riveli il vuoto di tante parole. Sparare fandonie e poi lamentarsi di essere stati fraintesi, questa è la nuova, brutta lingua che sta dilagando in Italia. E’ più facile smentire dopo, che parlar chiaro prima. Ma davanti alla lingua onesta che chiama le cose per il loro nome, non c’è mistificazione che tenga e io sono convinto che la gente alla fin fine sappia fare la differenza. Ritornando all’italiano e alla sua evoluzione, sarebbe interessante fra cento anni poter tornare su questa terra e venire a vedere che cosa è restato delle nostre parole di oggi. Quali erano nate per durare e quali sono evaporate in poco tempo senza lasciare traccia. Per esempio, chissà della devolution, dell’authority, del fuoco amico, del bipartisan, delle veline e della cara vecchia bandana cosa sarà rimasto! Ora però tolgo il disturbo e lascio la parola a chi è più competente di me in materia di lingua. Vi ringrazio di avermi accolto fra voi e vi auguro un buon lavoro. Da come vi conosco, so che qui non è solo la lingua italiana che si difende ma anche la chiarezza delle idee”  
   
   
NELLA LISTA DEI PAESI PIÙ COMPETITIVI L'ITALIA CONTINUA A PERDERE POSTI E I PAESI NORDICI A PRIMEGGIARE  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - L'italia è uscita dalla lista dei paesi più competitivi al mondo a causa della burocrazia, delle infrastrutture e delle tasse elevate, rivela un rapporto del World Economic Forum. Il rapporto Global Competitiveness Report 2004-2005 mette al primo posto la Finlandia, per la terza volta in quattro anni, al 47° l'Italia e al 60° la Polonia, fanalino di coda dell'Ue. Secondo il rapporto, l'Italia ha perso sei posizioni nell'ultimo anno e 21 dal 2001. 'La persistente caduta dell'Italia nella lista del World Economic Forum non può essere considerata una posizione preconcetta della società, perché vari dati reali confermano la tesi', ha detto Augusto Lopez-claros, economista capo del World Economic Forum. Il rapporto sollecita quindi l'Italia a 'portare avanti le riforme economiche e costituzionali, previste in massima parte nelle aree che soffrono le conseguenze della debolezza pubblica'. L'italia è anche scesa di nove posizioni, fino al 34° posto, in termini di competitività produttiva a causa in un settore imprenditoriale in peggioramento. Secondo il rapporto, le aree in cui l'Italia ha perso più terreno sono l'innovazione, la collaborazione tra produzione e ricerca, le relazioni estere, i contratti pubblici e la disponibilità di capitale di rischio. Il World Economic Forum cita la burocrazia inutilmente complicata, l'inaffidabilità delle infrastrutture, la tassazione eccessiva e la rigida politica del lavoro come principali barriere alla competitività. Tra le cause collaterali, criminalità, corruzione, inflazione e instabilità politica. Il rapporto pone però l'Italia al primo posto per numero di telefoni mobili, linee telefoniche fisse, utenti Internet e utilizzatori di computer. I paesi scandinavi, tutti tra i primi dieci per competitività, eccellono grazie a un settore privato che si mostra estremamente incline ad adottare le nuove tecnologie e a coltivare una cultura di innovazione, sostiene il rapporto. Inoltre, 'i paesi nordici si caratterizzano per un'eccellente gestione macroeconomica globale: registrano tutti avanzi di bilancio, hanno livelli di corruzione estremamente bassi, le aziende operano in un contesto legale che mostra un rispetto generalizzato dei contratti e delle leggi', ha spiegato Lopez-claros. Nel resto dell'Europa, gli sviluppi più interessanti sono il miglioramento della posizione del Regno Unito, che è salito di quattro posizioni fino all'11° posto, e la 'strabiliante prestazione' dell'Estonia (20° posto), che ha l'economia più competitiva tra i dieci paesi entrati nell'Ue nel maggio 2004. L'estonia ha superato la Francia (27° posto), la Spagna (23° posto), il Portogallo (24° posto), il Belgio (25° posto) e il Lussemburgo (26° posto). L'irlanda, che nel 2001 occupava l'11° posto è ora scesa al 30°. Secondo il rapporto sulla competitività globale, il declino complessivo è dovuto ai risultati nei settori innovazione e tecnologia. Gli Usa, al secondo posto, sono minacciati dalla scadente qualità delle loro strutture pubbliche e dall'instabilità del contesto macroeconomico, nonostante 'la supremazia tecnologica', dice il World Economic Forum. Infolink: http://www.Weforum.org  
   
   
IL COMITATO ITRE (INDUSTRY, RESEARCH AND ENERGY) APPROVA POTOCNIK E VERHEUGEN  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - I membri del comitato Itre (Industry, Research and Energy) del Parlamento europeo hanno emesso verdetto positivo dopo le audizioni di Janez Potocnik e Günter Verheugen, candidati commissari per la Scienza e la Ricerca e le Imprese e l'Industria rispettivamente. Nelle lettere inviate al presidente del Parlamento europeo Josep Borrell, il presidente del comitato Itre Giles Chichester ha dichiarato che i membri hanno ritenuto 'all'unanimità' che entrambi i candidati possiedono le competenze personali e professionali richieste per gestire i loro portafogli. Nel caso di Potocnik, il comitato ha concluso che: 'Il candidato è apparso come una persona onesta e sensibile al fattore umano, con eccellenti doti di comunicazione, bene informato e ben preparato, ma anche desideroso di ascoltare e discutere i possibili punti di disaccordo'. Il candidato commissario sloveno ha raccolto encomi per il suo apprezzamento del ruolo delle Pmi (Piccole e medie imprese) nella ricerca, oltre che per i suoi commenti a favore della scienza di base, della semplificazione delle procedure e dell'incentivazione delle potenzialità di ricerca dell'Europa. 'La chiara manifestazione della sua volontà politica a favore del raddoppio del bilancio dell'Ue per la ricerca [...] è stata accolta molto positivamente. Parimenti apprezzata è stata la sua apertura al dialogo con il Parlamento e la sua propensione ad ammettere le insufficienze dell'attuale Programma quadro e a dare inizio alle necessarie riforme', recita la valutazione. Dalla lettera di Chichester si comprende che, qualsiasi preoccupazione avesse sulla nomina di Potocnik, è stata rapidamente fugata: 'Sebbene nuovo al settore della ricerca, il suo approccio equilibrato e la sua apertura mentale non lasciano dubbio alcuno che avrà il controllo completo del settore di sua competenza. Un grande gruppo politico ha percepito una relativa debolezza nelle sue visioni del futuro, ma ha espresso fiducia nella sua capacità di superarla come ha superato se stesso nelle sue nuove mansioni'. Quanto ai risultati di Verheugen, i membri del Parlamento li hanno qualificati 'brillanti' ed hanno espresso il loro apprezzamento per il suo impegno al dialogo, la sua determinazione a migliorare la legislazione e la sua abilità di fare un caso convincente per l'Europa. In segno positivo, considerata la natura ibrida del portafogli di Verheugen, orientato alla competitività, il comitato ne ha riconosciuta la capacità di trattare questioni sia orizzontali che specifiche. Tuttavia è stato espresso un 'certo disappunto' per la sua mancata risposta quanto agli esempi concreti del suo ruolo coordinatore, per esempio per le politiche industriali, di ricerca ed energetiche. Dopo avere apertamente accettato le nomine di Potocnik e Verheugen, la risposta del comitato Itre all'audizione di Viviane Reding, candidato commissario per la Società dell'informazione e i media, è stata meno entusiasta. Sebbene i membri del Parlamento europeo abbiano unanimemente espresso il loro apprezzamento per le competenze della sig.Ra Reding nel campo della politica dei media e per il suo impegno a cooperare con il Parlamento, hanno fatto notare che 'ci si sarebbe attesi una maggiore conoscenza tecnica delle comunicazioni elettroniche e degli argomenti in correlazione con la Società dell'informazione [...].' Nella sua sessione plenaria alla fine di ottobre, il Parlamento voterà se approvare o meno la Commissione Barroso, sebbene possa solo optare per respingere i candidati in blocco e non questo o quel singolo candidato commissario. Infolink: http://www.Europarl.eu.int/hearings/commission/2004_comm/default_en.htm  
   
   
VALUTAZIONI NELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Il 27 ottobre si svolgerà a Maastricht la conferenza 'Valutazioni nello Spazio europeo della ricerca'. La conferenza discuterà le conseguenze dello Spazio europeo della ricerca sulle politiche e le procedure di valutazione, i sistemi nazionali di valutazione delle ricerche, la valutazione dei programmi di ricerca europei, il benchmarking dei risultati europei nel quadro dell'internazionalizzazione della ricerca. Per ulteriori dettagli: http://www.Vsnu.nl/web/show/id=42577/langid=43  
   
   
VISITA DI TECHNOPOLICY A LOVANIO (BELGIO) TIC (TECNOLOGIE DELL' INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI), SCIENZE DELLA VITA E NUOVI MATERIALI  
 
Bruxelles, 18 ottob re2004 – Il prossimo 19 novembre, la rete Technopolicy organizza un visita a Lovanio. Lovanio - che ospita oltre 300 aziende ad alta tecnologia dei settori Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni), scienze della vita e nuovi materiali - viene additata come uno dei migliori esempi europei di successo scientifico regionale, e sta ora sviluppando importanti cluster nei settori Dsp (digital signal processing), Lsec (e-security) e biotecnologia. La visita Technopolicy mostrerà come la cooperazione tra l'università di Lovanio, il governo e numerose aziende abbia potuto trasformarsi in un formidabile catalizzatore che ha reso possibile questo successo. La visita offrirà la possibilità di discutere con specialisti della regione di Lovanio le strategie politiche e gli strumenti. Infolink: http://www.Technopolicy.net/   
   
   
ICT: STANCA, “L'OCSE ‘PROMUOVE' LA POLITICA ITALIANA PER LE IMPRESE” SINORA STANZIATI 450 MILIONI DI EURO PER INIZIATIVE PER LE AZIENDE  
 
Prato, 18 ottobre 2004 - L'ocse ‘promuove' la strategia del Governo italiano per favorire e sostenere la diffusione dell'innovazione tecnologica ed in particolare digitale nelle imprese. Lo ha reso noto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie , al 6° Forum internazionale della piccola e media impresa , sottolineando che “ in questi anni, con uno stanziamento complessivo di 450 milioni di € per iniziative direttamente rivolte alle imprese, ho avviato una politica di innovazione del territorio quale fattore strategico per la creazione di un ambiente favorevole all'innovazione ”. E questo sforzo è stato appena riconosciuto dall'Ocse nell'analisi sulla politica italiana per la diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) nelle imprese. Tra i punti di forza dell'Italia nell'Information Technology, l'Organizzazione internazionale ha infatti posto “ il coordinamento delle politiche per l'Ict effettuato dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie al fine di migliorare il raggiungimento degli obiettivi strategici e di favorire il passaggio da industrie tradizionali ad imprese high-tech ”. E proprio per questo l'Ocse – ha riferito ancora il ministro - ha posto l'esigenza di “ mantenere l'alta priorità dell'attuale politica Ict del Governo italiano per quanto riguarda il sostegno alla comprensione dei benefici dell'Ict da parte delle imprese; con particolare attenzione alle Piccole e medie ”. Dopo aver tracciato l'ampio scenario delle diverse iniziative del Governo per l'innovazione tecnologica e digitale nelle imprese, il ministro Stanca ha annunciato alcuni degli interventi proposti per il collegato alla Legge Finanziaria 2005 per quanto riguarda la competitività. Si tratta di: agevolazione in conto interessi, da associare al nuovo Fondo di garanzia (che abbatte le barriere che hanno sinora limitato l'accesso al credito delle Pmi per finanziare l'innovazione), agevolazione che copre fino al 50% del tasso di interesse vigente, con una maggiorazione del 10% per il Sud; credito d'imposta del 10% sul totale delle spese in ricerca e innovazione digitale per almeno 10 anni; estensione anche al resto del Paese del fondo high tech per il Sud, con uno stanziamento di 100 milioni di € appena approvato dal Cipe. Il ministro Stanca ha poi annunciato “ una significativa crescita della larga banda in Italia come fattore di competitività, anche grazie ai contributi governativi che sono stati rinnovati anche per il 2005. A giugno scorso oltre 2,3 milioni di famiglie e 900 mila imprese italiane disponevano di un collegamento a banda larga, ossia più del doppio rispetto ad un anno fa. La penetrazione della banda larga ha così raggiunto il 10% delle famiglie e il 30% delle imprese. Di queste ultime ne fanno uso 3 su 4 nella fascia con più di 10 addetti, mentre per le piccole imprese il livello di adozione è inferiore al 30%, ma raddoppiato rispetto all'anno precedente ”. Secondo il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, “ sulla base dell'attuale dinamica del mercato, a fine 2004 gli accessi si avvicineranno ai 4,5 milioni, con un incremento di circa il 75% rispetto al 2003 e pari a quattro volte il risultato di fine dicembre 2002 ”.-  
   
   
MEF: DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – AGOSTO 2004  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - Il Mef comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2004.
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 31.171
Spese 35.363
di cui: spesa per interessi 7.294
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -4.192
Copertura
Totale 4.192
Titoli a breve termine -130
Titoli a medio-lungo termine 3.679
Titoli esteri -157
Altre operazioni (1) 800
(1) Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.
 
   
   
5° CONVEGNO ANNUALE ASSIOM SABATO, 23 OTTOBRE 2004  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Il Convegno Annuale Assiom si terrà quest’anno a Desenzano del Garda il giorno di sabato 23 ottobre p.V., presso la Villa La Tassinara. La giornata si aprirà alle ore 9.00 con l’Assemblea Ordinaria dei Soci e la consegna dei Premi di Laurea Assiom 2004. Alle ore 11.00 il Dr. Enrico Cervone, Commissario Consob, tratterà il Tema “L’evoluzione Delle Regole E Della Vigilanza Nel Contesto Internazionale”. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15.00 si terrà una Conferenza del Prof. Dominick Salvatore, Director Ph. D. Program – Department of Economic della Fordham University di New York sul tema “Globalizzazione, Competitivita’ E Crescita Nell’ue, Usa, Giappone E Paesi Emergenti”. All’evento sono invitati a partecipare, oltre che ai Soci di Assiom, tutti coloro che a vario titolo operano nei mercati finanziari e dei capitali. Ogni ulteriore informazione e dettagli della manifestazione sono pubblicati sul sito dell’Associazione www.Assiom.it  
   
   
ENEL 3: PREZZO MASSIMO AL PUBBLICO DI AZIONI ENEL S.P.A.  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - Il Mef, acquisito il parere del Comitato Privatizzazioni, sentiti i Coordinatori Globali, Mediobanca e Merrill Lynch, ed il consulente finanziario e valutatore, Lazard, ad integrazione del Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 30 settembre 2004, comunica di aver fissato in 6,64 euro il prezzo massimo applicabile alle azioni Enel S.p.a., oggetto dell’Offerta Pubblica di Vendita (Opv) in Italia. Tale Prezzo massimo risulta in linea con il prezzo ufficiale odierno del titolo Enel ed a lieve sconto rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali dell’ultima settimana. Il 16 ottobre è stato pubblicato l’avviso integrativo relativo alla avvenuta determinazione del prezzo massimo, come previsto dal Prospetto Informativo. L’opv avrà inizio alle ore 9,00 di lunedì 18 ottobre e terminerà alle ore 16,30 di venerdì 22 ottobre 2004. L’offerta riguarderà un numero minimo di 200.000.000 azioni Enel. Il prezzo definitivo di collocamento al pubblico sarà annunciato al termine dell’Opv (non oltre domenica 24 ottobre) e sarà pari al minore fra: il prezzo massimo di 6,64 euro; il prezzo applicato nell’ambito dell’offerta istituzionale, come determinato dal Ministero al termine del periodo di offerta. Il pagamento e la consegna delle azioni è previsto per mercoledì 27 ottobre 2004. Si ricorda che, sotto il profilo degli incentivi all’acquisto, nell’ambito dell’Opv (per la quale è stato definito in 600 azioni Enel il Lotto Minimo ed in 6.000 azioni il Lotto Minimo di Adesione Maggiorato), il pubblico indistinto che aderirà all’offerta e manterrà continuativamente le azioni per 12 mesi dalla data di pagamento, avrà diritto all’attribuzione gratuita (bonus share) di 5 azioni Enel ogni 100 assegnate (fino ad un massimo di 3 Lotti Minimi assegnati o due Lotti Minimi di Adesione Maggiorati assegnati). Ferme restando le medesime condizioni di possesso ininterrotto per 12 mesi, i dipendenti del Gruppo Enel - nell’ambito della quota loro riservata (11% circa dell’Offerta Globale) - avranno diritto ad una attribuzione gratuita maggiorata, pari a 8 azioni ogni 100 assegnate (bonus share maggiorata). Identica maggiorazione di bonus share (comunque fino ad un massimo di 3 Lotti Minimi assegnati) spetterà inoltre agli Azionisti Enel – nell’ambito della quota loro riservata, pari ad un massimo del 50% dell’Opv - che rispondono a tutti i tre seguenti requisiti: siano già risultati assegnatari di azioni gratuite derivanti dall’Opv "Enel 1" del 1999; alla data di presentazione del prospetto in Consob (9 settembre 2004) avevano in deposito presso il proprio conto titoli, un quantitativo minimo di 250 azioni della società; dalla data del 9 settembre 2004 fino al giorno di adesione all’Opv non abbiano ridotto tale quantitativo minimo.  
   
   
CONFINDUSTRIA: CONCENTRARE RISORSE SU CRESCITA "PAESE FERMO, INTERVENTI NON PIÙ RINVIABILI. SUBITO IL TAGLIO IRAP"  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - Confindustria, al termine della Consulta dei Presidenti delle sue associazioni territoriali e di categoria riunitasi oggi a Roma, rinnova la grande preoccupazione per la situazione economica: la stagnazione della produzione industriale che continua, dimostra che il Paese è fermo. Recupero di produttività, forti investimenti pubblici e privati rappresentano l'assoluta priorità. Tutte le risorse disponibili vanno concentrate sull'obiettivo della crescita. Confindustria sottolinea dunque che gli interventi che si decidono in questi giorni devono avere un effetto immediato sull'economia e porre al tempo stesso le basi per recuperare la competitività di medio-lungo periodo del Paese. Ricerca, innovazione, università, infrastrutture, nuova politica degli incentivi e fiscalità di vantaggio per il Sud (indispensabile per rendere possibile l'attrazione degli investimenti italiani ed esteri) sono questioni strutturali non più rinviabili. La competitività delle imprese italiane deve poter contare da subito su di un significativo abbattimento dell'Irap, mentre l'annunciato taglio dell'Ire non può che essere finanziato attraverso la riduzione delle spese correnti.  
   
   
RIFORMA FISCALE DEL GOVERNO PER ALTROCONSUMO CATTIVE NOTIZIE PER L’80% DEI CONTRIBUENTI, BENEFICI PER IL 20%  
 

Milano, 18 ottobre 2004 - La riduzione delle aliquote annunciata dal Governo avrà effetto solo sul 20% dei contribuenti; l'80% dei contribuenti pagherà più imposte, considerando l’aumento delle addizionali regionali e comunali. Il quadro non migliorerebbe anche se si tenesse conto delle ipotesi di detrazioni fiscali preannunciate dal Governo. E’ quanto denuncia Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, in un primo commento alla manovra fiscale e alla Finanziaria 2005. Per Altroconsumo si potrebbe ottenere una maggiore equità fiscale considerando come base per calcolare l’imposta il reddito complessivo della famiglia, anziché quello del singolo contribuente. Queste le cifre calcolate da Altroconsumo. La manovra interessa solo redditi superiori ai 19.000 euro lordi annui, infatti produce effetti benefici oltre tale soglia. Al di sotto dei 19.000 euro i contribuenti non vengono né avvantaggiati né penalizzati dalla modifica delle aliquote Irpef. Poiché, secondo l’Agenzia delle Entrate, l’80% dei contribuenti dichiara meno di 20.000 euro, si può facilmente concludere che la manovra interessi il 20% della popolazione, cioè solo quella con livelli di reddito medio-alti. Infatti oltre al picco che si registra attorno ai 30.000 euro, la manovra produrrebbe i suoi effetti maggiori per i redditi che superano i 90.000 euro annui. La Finanziaria ha dato la possibilità a Regioni e Comuni di aumentare le addizionali, per evitare gli effetti disastrosi dei tagli imposti dalla stessa legge sulle economie locali. E’ molto probabile che Regioni e Comuni aumentino le addizionali per compensare la riduzione dei trasferimenti statali. Tutto ciò è confermato dallo stesso ministero dell’Economia, che ha preventivato un possibile incremento di tassazione dovuto alle addizionali di circa 2 miliardi di euro e una diminuzione di 6 miliardi dovuto alla riduzione delle aliquote. Secondo Altroconsumo i 4 miliardi di differenza sono destinati solo al 20% della popolazione, che si situa nelle fasce di reddito medio alte; per il restante 80% la sorpresa non è altrettanto positiva, in quanto l’aumento delle addizionali non sarebbe compensato dalla riduzione dell’Irpef. Tutto ciò senza considerare che la stessa Finanziaria provocherà anche un aumento dell’Ici, della tassa sui rifuti, del bollo auto e dei ticket sanitari. Per l’associazione indipendente di consumatori sarebbe molto più equo introdurre una riforma radicale del sistema fiscale, che consideri come base imponibile il reddito disponibile di tutta la famiglia e non del singolo contribuente. Infatti con questo metodo si attuerebbe una più corretta redistribuzione della tassazione, sul modello di paesi come la Francia. Una proposta che l’ex ministro Tremonti aveva parzialmente accolto, proponendo di consentire la compensazione tra coniugi di debiti e crediti d’imposta, ma che il ministro Siniscalco sembra aver abbandonato. Effetti Della Riforma Su Profili Contribuenti In Tre Citta’

80% dei contribuenti

reddito lordo <­ 20.000 Euro*

quanto paga in più nel 2005

 

 

2004

2005

 

 

Milano

3.640

3.716

Euro 76 (2,09%)

 

Roma

3.617

3.693

Euro 76 (2,10%)

 

Napoli

3.674

3.750

Euro 76 (2,07%)

 

20% dei contribuenti

reddito lordo >20.000 Euro*

quanto paga in meno nel 2005

 

 

2004

2005

 

 

Milano

33.426

32.094

-1.332 (-3,98%)

 

Roma

33.202

31.870

-1.332 (-4,01%)

 

Napoli

33.472

32.140

-1.332 (-3,98%)

 

*i calcoli sono stati realizzati su ipotesi di redditi da lavoro dipendente di 19.000 euro e 90.000 euro. Per il 2005 sia le aliquote comunali che regionali sono state ipoteticamente aumentate dello 0,2% rispetto a quelle in vigore nel 2004. Le imposte sono al lordo delle possibili detrazioni.

 

Fonte: Altroconsumo, ottobre 2004

 
   
   
CNEL: ADEGUARE LE STATISTICHE UFFICIALI A UNA “LETTURA DI GENERE” PRESENTATO UN DISEGNO DI LEGGE  
 
Roma, 18 otobre 2004 - Adeguare la rilevazione, la produzione e la diffusione delle statistiche di genere in tutti gli ambiti, economico, sociale e culturale, analizzando i dati relativi a uomini e donne in modo differenziato e presentandoli con lo stesso grado di visibilità e leggibilità. Questo l’obiettivo del disegno di legge “Disposizioni in materia di statistiche di genere”, elaborato dal Cnel nell’esercizio della sua iniziativa legislativa e presentato oggi. Un testo che fa seguito all’esigenza di armonizzare i criteri di rilevazione e di disporre di una lettura di genere, più volte affermata in sede internazionale ed europea e sottolineata anche dalle parti sociali. Alla presentazione sono intervenute, oltre alle rappresentanti delle forze sociali, dell’Istat e dell’Inps, anche Laura Cima (Verdi), Sandra Cioffi (Udeur), Ida Germontani (An), Barbara Pollastrini (Ds), Albertina Soliani (Margherita). Il ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, ha espresso, attraverso il suo delegato Marco De Giorgi, un segnale di forte apprezzamento per l’iniziativa del Cnel, sostenendo che le statistiche di genere possono costituire un valido ausilio per la programmazione e l’elaborazione di politiche di pari opportunità che siano basate su un processo decisionale informato e razionale. “Questo disegno di legge - ha affermato la vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro - è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea del Cnel, in cui sono rappresentate tutte le parti sociali e il Terzo Settore. E oggi ha visto la condivisione unanime delle rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. Un fatto di grande rilievo politico, che potrà consentire a questo importante disegno di legge di trovare sostegno e approvazione al Parlamento. Il lavoro femminile rappresenta uno dei nodi nevralgici per lo sviluppo economico del Paese e il Cnel ha individuato nelle pari opportunità una delle priorità di azione. Per questo, è fondamentale - ha proseguito - realizzare statistiche che assumano il genere come variabile essenziale nell’esame dei fenomeni e che contribuiscano a valutare l’impatto delle politiche sulla condizione di vita e di lavoro di donne e uomini. Occorre, quindi, un salto di qualità nel sistema informativo nazionale. Il disegno di legge del Cnel vuole sollecitare Governo e Parlamento in questa direzione”. “Le rilevazioni neutre dal punto di vista di genere o riferite alla media nazionale - ha sottolineato Silvia Costa, coordinatrice del gruppo pari opportunità presso la Commissione politiche del lavoro e sociali del Cnel - sono le più ingiuste soprattutto per la condizione femminile, intrecciata com’è con l’invisibile lavoro di cura, la differenziazione polarizzata tra Centro-nord e Sud nel lavoro, con le dinamiche familiari e di coppia, con la maternità e i tempi di vita diversi. L’esigenza di dati costanti e confrontabili sulla reale condizione socio-economica di uomini e donne è resa ancor più urgente da questioni come quelle del federalismo fiscale, dei livelli essenziali di assistenza, dei diritti universali da garantire, delle politiche equitative da impostare”. Il disegno di legge del Cnel prevede l’obbligo per tutti i soggetti che partecipano all’informazione statistica ufficiale di fornire, nell’ambito del programma statistico nazionale, i dati disaggregati per uomini e donne, utilizzando indicatori sensibili al genere. All’istat spetta un ruolo pilota nei confronti di tutte le attività di ricerca e raccolta dati da parte della pubblica amministrazione. Assicura, inoltre, la realizzazione di indagini socio-economiche, secondo un approccio di genere, in materie quali formazione continua, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, partecipazione sociale e politica, presenza di donne e uomini nei luoghi decisionali, salute e stili di vita, fecondità e natalità, criminalità, reddito e povertà, condizioni di vita degli immigrati. Appendici statistiche illustrative dell’impatto dei provvedimenti sui soggetti beneficiari, disaggregati per uomini e donne, dovranno essere allegate alla Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive e al Dpef. E’ prevista, poi, l’istituzione presso la presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità di un Comitato consultivo per le statistiche di genere (composto da rappresentanti della presidenza, dell’Istat, del Cnel e da esperti), con il compito di formulare proposte per l’armonizzazione degli indicatori e delle metodologie sensibili al genere con quelli usati dalle organizzazioni internazionali, oltre a promuovere la realizzazione di statistiche di genere.  
   
   
PUBBLICAZIONE DELLA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA SULL’EFFICIENZA OPERATIVA DELLA GESTIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2003 UNITAMENTE ALLA RISPOSTA DELLA BCE  
 
Francoforte, 18 ottobre 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha reso disponibile il 15 ottobre sul proprio sito Internet la relazione della Corte dei conti europea sull’audit dell’efficienza operativa della gestione della Bce per l’esercizio finanziario 2003, unitamente alla risposta della Banca. La relazione è stata elaborata dalla Corte conformemente all’articolo 27.2 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea. I due documenti saranno altresì pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Nel sito della Bce ( http://www.Ecb.int ) essi possono essere consultati nella pagina “Corporate governance” della sezione “The European Central Bank>organizzazione”.  
   
   
PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO PREVISIONE DEI BILANCI BANCARI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 – Il prossimo 4 Novembre 2004 presso la Sala Meliorbanca Meeting, Meliorbanca Spa, Via Borromei 5 – Milano, s, nell'ambito del Convegno verrà presentata la trentesima edizione del Rapporto Prometeia Previsione dei Bilanci Bancari contenente le analisi e le previsioni relative al settore bancario per la fine dell'anno in corso ed il prossimo biennio. Come di consueto gli interventi di Prometeia saranno finalizzati ad offrire uno scenario esaustivo toccando i principali temi relativi all'evoluzione del quadro macroeconomico, all'evoluzione della domanda di servizi finanziari e della redditività ed efficienza del settore, valutata sia nel suo complesso sia per area di business. In occasione di questo appuntamento autunnale il Convegno si focalizzerà sul tema dell'attività creditizia nella specifica macroarea del Sud. In particolare, verranno approfondite le tematiche in relazione all'attività bancaria con le imprese, cercando di evidenziare le specificità strutturali e le potenzialità del territorio meridionale. Nella seconda parte del Convegno, dopo l'esposizione delle analisi di Prometeia, è prevista la consueta tavola rotonda che avrà per oggetto il ruolo del sistema bancario nel supporto allo sviluppo delle imprese del Mezzogiorno, alla luce dell'esperienza dei principali istituti bancari meridionali o operanti al Sud. Programma: ore 10.30 Saluto di benvenuto Antonio Rigon – Prometeia; ore 10.40 Il contesto macroeconomico nel biennio 2005-2006: l'attività con le famiglie, l'attività con le imprese, margini, costi e profitti, Antonio Rigon – Prometeia. Ore 11.00 Lo scenario di previsione per il settore bancario per il triennio 2004-2006 l'attività con le famiglie, l'attività con le imprese, margini, costi e profitti, Antonio Rigon – Prometeia. Ore 11.40 Analisi strutturale e congiunturale del mercato del credito alle imprese nelle regioni meridionali, Rita Romeo – Prometeia. Ore 12.00 Coffee break, Ore 12.15 Tavola rotonda: "L'attività bancaria al Sud a sostegno dello sviluppo alle imprese: le sfide, le opportunità e le possibili strategie" Coordinatore: Andrea Landi - Presidente Fac. Di Economia e Commercio, Università di Modena e Reggio Emilia. Partecipanti: Marco Jacobini - Amministratore Delegato, Gruppo Banca Popolare di Bari, Bruno Picca - Amministratore Delegato, Sanpaolo Banco di Napoli Spa, Errico Ronzo - Direttore Generale, Banca Popolare di Puglia e Basilicata. 13.30 Chiusura dei lavori. La presentazione del Rapporto è riservata ai sottoscrittori. Per informazioni, o per confermare la partecipazione, contattare Simona Rimondi presso la Segreteria Organizzativa: telefono: 051/6480911 fax: 051/220753 e-mail: info@prometeia.It  
   
   
MEDIOBANCA, PATTO DI SINDACATO: RINNOVO CONSIGLIERI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - L’assemblea dei partecipanti al patto di sindacato di Mediobanca, riunitasi il 15 ottobre sotto la Presidenza del professor Piergaetano Marchetti, ha preso atto che con la prossima Assemblea cessano i consiglieri: Roberto Colaninno, Gianluigi Gabetti, Cesare Geronzi, Beradino Libonati, Jonella Ligresti, Achille Maramotti. L’assemblea ha individuato i nominativi da sottoporre per la nomina a Consiglieri alla prossima Assemblea di Mediobanca del 28 ottobre nei signori: Roberto Colaninno; Gianluigi Gambetti; Cesare Geronzi (con conferma alla carica di Vice Presidente); Berardino limonati; Jonella Ligresti; Achille Maramotti i cui curricula vitae verranno depositati presso la sede della società unitamente alle dichiarazioni della sussistenza del requisito di indipendenza. E’ stata inoltrecomunicata l’intenzione del signor Axel Freiherr Von Ruedorffer di lasciare dopo l’Assemblea del 28 ottobre la carica ed è stato indicato per la cooptazione il signor Eric Strutz, membro del Comitato di Gestione di Commerzbank. A comporre il Comitato Esecutivo saranno indicati, oltre al Presidente e ai Vice Presidenti, membri di diritto, i signori Matteo Arpe, Vincent Bollorè, Carlo Buora, Achille Maramotti, Eric Strutz. L’assemblea del Patto ha altresì deliberato di nominare a comporre il Comitato Direttivo del Patto i signori: Vincent Bollorè, Ennio Doris, Cesare Geronzi, Salvatore Ligresti, Giampiero Pesenti, Carlo Salvatori, Marco Tronchetti Provera, confermando alla Presidenza del Comitato stesso Piergaetano Marchetti. L’assemblea del Patto, al fine di riequilibrare i rapporti tra il gruppo degli investitori italiani non bancari, quale risultante delle ultime adesioni, e il gruppo degli investitori esteri, ha autorizzato quest’ultimo ad accrescere la partecipazione complessiva al Patto dell’ 1% con apporti che saranno successivamente definiti.  
   
   
IL CDA ADOTTA IL CODICE ETICO E APPROVA LA COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE BNL  
 
Roma, 18 ottobre 2004. - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 15 ottobre a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha deliberato l'adozione per la Banca e le sue controllate del Codice Etico e di comportamento, per contribuire – anche in coerenza con quanto enunciato nel Bilancio della Responsabilità Sociale – alla diffusione di valori condivisi e di regole di deontologia ed etica aziendale presso tutti i portatori di interesse (dipendenti, clienti, fornitori, azionisti) e verso l'intera collettività. Inoltre, in applicazione del Decreto Legislativo n 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa per gli enti e come previsto dalle "Linee guida" Abi, il Cda ha deciso di approvare il "Modello Organizzativo/gestionale" volto alla prevenzione di alcuni specifici reati che potrebbero essere commessi nello svolgimento delle attività d'impresa. Nella riunione odierna, il Cda ha poi approvato il progetto per la costituzione della Fondazione Banca Nazionale del Lavoro che avrà lo scopo di sostenere, promuovere e svolgere iniziative di utilità sociale, in particolare nei settori artistico, culturale, della solidarietà e della sanità. Il Consiglio ha pertanto dato mandato al Presidente di compiere quanto necessario per porre in essere l'iniziativa. Il Cda ha altresì aggiornato la valutazione – secondo quanto previsto dal Codice di autodisciplina delle società quotate – circa l'indipendenza degli amministratori a seguito dell'entrata in vigore del patto di sindacato tra gli azionisti Bbva, Generali e Dorint Holding, finalizzato a mantenere e a garantire la stabilità e lo sviluppo della Banca. Pertanto si qualificano come "indipendenti" gli amministratori: Elio Cosimo Catania, Pier Luigi Fabrizi, Antonio Ortega Parra, Massimo Tosato, Francesco Trapani e Giovanni Zonin Infine, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto, dopo il nulla osta della Banca Centrale brasiliana, dell'avvenuto perfezionamento, in data 13 ottobre 2004, della cessione dell'affiliata Banco Bnl do Brasil, al Gruppo Unibanco, mediante scambio di azioni.  
   
   
NEXTRA ACQUISTA UN IMMOBILE A PARIGI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Il 15 ottobre 2004 la nostra società per conto del fondo Nextra Immobiliare Europa ha acquisito la proprietà di un complesso immobiliare destinato ad uso uffici, sito in rue Bertrand Sincholle 4-6, rue de Paris 65, a Clichy, nella periferia nord-ovest di Parigi. L’atto perfeziona la “Promesse de Vente” siglata in data 30 luglio 2004, a seguito del mancato esercizio del diritto di prelazione da parte del Comune di Clichy entro il termine di 60 giorni. Il controvalore dell’investimento è di € 16.000.000, oltre alle spese. L’immobile è costituito da due edifici comunicanti (sette e tre piani fuori terra rispettivamente) che sviluppano una metratura totale di 5.500 mq circa. L’immobile è completamente locato a L’oreal, in virtù di un contratto che scadrà il 31 agosto 2007, ad un canone annuo pari a Euro 1.126.381. L’acquisizione è coerente con l’asset allocation del fondo sia per destinazione d’uso che per ubicazione.  
   
   
BANCA INTERMOBILIARE S.P.A: INAUGURA LA FILIALE DI MODENA  
 
Modena, 18 ottobre 2004 - Operativa da quasi un anno, Banca Intermobiliare ha inaugurato venerdì 15 ottobre 2004 la propria filiale di Modena. Per l'occasione Bim ha organizzato per i propri clienti una piacevole serata (presso Villa Cavazza - Corte della Quadra) che si è aperta con gli interventi dell'A.d. Pietro D'aguì e di Angelo Abbondio, Presidente di Symphonia Sgr; in particolare quest'ultimo fomirà un breve quadro sulla situazione attuale dei mercati finanziari e sui possibili scenari futuri. Al termine della cena la serata si è conclusa con l'esibizione del noto cabarettista Marco Della Noce. Aperta dal febbraio 2004 e già sede di Symphonia Sgr, presso la filiale di Bim di C.so Cavour 36 operano 2 Relationship Managers - Paolo Pateriini e Maurizio Zoboli - che, sotto la guida di Giorgio Angiolini, si dedicano alla dientela privata. Il team di Modena mette a disposizione della propria dientela l'ampia offerta di servizi finanziari di Bim, che comprende: negoziazione su ogni mercato e su ogni strumento finanziario, 11 fondi comuni di investimento, 25 Gpm, 2 Gps, 13 comparti Sicav e 7 comparti multisicav, oltre a prodotti assicurativi nel ramo vita e investimenti alternativi.  
   
   
VARIAZIONE DEL TASSO D'INTERESSE PER CONTI A TERMINE UBS E OBBLIGAZIONI DI CASSA  
 
Zurigo / Basilea, 18 ottobre 2004- Da lunedì, 18 ottobre 2004 sono in vigore presso Ubs i seguenti tassi d'interesse per i conti a termine e le obbligazioni di cassa. Obbligazioni di cassa
Durata Nuovo tasso d'interesse Vecchio tasso d'interesse
2 anni 0.875 % 1.00 %
3 anni 1.125 % 1.375 %
4 anni 1.375 % 1.625 %
5 anni 1.625 % 1.875 %
6 anni 1.875 % 2.125 %
7 anni 2.00 % 2.25 %
8 anni 2.125 % 2.375 %

Conto a termine
Durata Nuovo tasso d'interesse Vecchio tasso d'interesse
2 anni 0.875 % 1.00 %
3 anni 1.125 % 1.375 %
4 anni 1.375 % 1.625 %
5 anni 1.625 % 1.875 %
6 anni 1.875 % 2.125 %
7 anni 2.00 % 2.25 %
8 anni 2.125 % 2.375 %
9 anni 2.125 % 2.50 %
10 anni 2.375 % 2.625 %
 
   
   
TELECOM ITALIA: PERFEZIONATA CON SUCCESSO L'OFFERTA DI SCAMBIO DI TITOLI OBBLIGAZIONARI REGISTRATI DI TELECOM ITALIA CAPITAL S.A.  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - È stata perfezionata da parte di Telecom Italia Capital S.a. (controllata in via totalitaria da Telecom Italia) l’offerta di scambio di Guaranteed Senior Notes già in circolazione non registrate presso la Us Securities and Exchange Commission, Serie A 4%, scadenza 2008, controvalore pari a 1 miliardo di dollari; Serie B 5,25%, scadenza 2013, controvalore pari a 2 miliardi di dollari; Serie C 6,375%, scadenza 2033, controvalore pari a 1 miliardo di dollari, con Guaranteed Senior Notes di nuova emissione, registrate presso la Us Securities and Exchange Commission, rispettivamente di Serie A (tasso di interesse 4%, scadenza 2008), di Serie B (tasso di interesse 5,25%, scadenza 2013) e di Serie C (tasso di interesse 6,375%, scadenza 2033), per importi corrispondenti. L’offerta di scambio si è chiusa alla mezzanotte del 30 settembre 2004, ora di New York. I titoli oggetto di scambio erano stati emessi il 29 ottobre 2003, nell’ambito di un’operazione non soggetta a registrazione ai sensi del United States Securities Act del 1933. I titoli con cui sono stati scambiati sono stati registrati ai sensi del medesimo United States Securities Act del 1933 e presentano termini e condizioni corrispondenti a quelli dei titoli non registrati. Gli uni e gli altri sono incondizionatamente garantiti da Telecom Italia. L’importo effettivamente scambiato alla chiusura dell’offerta, a valle della conferma delle adesioni pervenute tramite procedura di “guaranteed delivery”, è risultato complessivamente pari a 3.957.588.000 dollari Usa, di cui notes di Serie A per dollari 985.926.000, notes di Serie B per dollari 1.972.460.000 e notes di Serie C per dollari 999.202.000. Detto ammontare rappresenta circa il 98,94% del controvalore complessivo dei titoli emessi nell’ottobre 2003.  
   
   
CESSIONE DELLA PARTECIPAZIONE DETENUTA DA SEAT PAGINE GIALLE IN EURODIRECTORY SA  
 
Torino, 18 ottobre 2004 - Il 14 ottobre 2004 Seat Pagine Gialle ha ceduto a Pages Jaunes (già socio al 50%) la propria partecipazione (pari al 50%) detenuta in Eurodirectory Sa, società partecipante al 49% del capitale di Editus Luxembourg, editrice delle directories lussemburghesi. Editus Luxembourg ha un fatturato pari a circa euro 17 milioni. Il corrispettivo della cessione del 50% di Eurodirectory, le cui attività hanno limitate sinergie con il resto del gruppo Seat Pagine Gialle, è stato pari a Euro 13,5 milioni e ciò ha comportato un corrispondente miglioramento della Posizione Finanziaria Netta di gruppo e la realizzazione di una plusvalenza pari a circa Euro 12 milioni.  
   
   
GRUPPO SEAT SMENTISCE IPOTESI DI CESSIONE CONSODATA  
 
Torino, 18 ottobre 2004 - Con riferimento a quanto riportato dal settimanale Il Mondo oggi in edicola, il Gruppo Seat Pagine Gialle smentisce l'esistenza di qualsiasi trattativa per la cessione delle attività italiane dell'area “Business Information”, che fanno riferimento a Consodata S.p.a.. E che includono Consodata Marketing Intelligence e Pubblibaby. Consodata S.p.a. Opera con consistenti sinergie di prodotto, commerciali ed operative con le Directories Italiane di Seat Pagine Gialle s.P.a, anche tenuto conto del fatto che ne utilizza la capillare rete di vendita per offrire prodotti di Direct Marketing alle medie e piccole imprese italiane. Al 30 giugno 2004 Consodata S.p.a. Ha registrato ricavi in aumento del 20,1% attestandosi a euro 14,2 milioni, confermandosi tra le prime aziende del settore in Italia. Le attività di cessione avvenute nel corso dell’anno hanno riguardato le attività internazionali dell’Area “Business Information” perché non sinergiche con il core business del Gruppo.  
   
   
PROMETEIA: PRESENTA A BOLOGNA IL RAPPORTO DI PREVISIONE  
 
 Bologna, 18 ottobre 2004 – Il 15 ottobre Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Ottobre 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. L'estate ha raffreddato l'ottimismo sull'intensità della ripresa, che avrebbe consentito all'Italia, e all'Europa, di colmare almeno in parte il gap con gli Stati Uniti. Le informazioni congiunturali più recenti, associate al nuovo gradino fatto dal prezzo del petrolio e a conti pubblici peggiori del previsto, hanno orientato le attese a maggiore cautela. L'economia mondiale sta probabilmente attraversando il punto di massima espansione del ciclo economico e comincia a mostrare segni fisiologici di rallentamento, per riaggiustare gli squilibri degli stocks nell'economia Usa, per evitare un eccessivo surriscaldamento dell'economia cinese. La desincronizzazione del ciclo europeo rispetto a quello mondiale ha visto l'Europa, e l'Italia con essa, in ritardo con la propria domanda interna ma sostenuta dalla domanda mondiale. L'accumularsi di incrementi via via più consistenti del prezzo del petrolio si sovrappone dunque ad una tendenza di fondo che vede l'economia mondiale rallentare il proprio ritmo di crescita nel corso del 2005. Ma il 2005 sarà solamente una pausa nella fase di ripresa di medio periodo dell'economia mondiale' Allo stato attuale la nostra risposta è positiva, ma stanno aumentando i rischi che circondano questo scenario: che il rallentamento cinese si trasformi in una vera e propria frenata, che il prezzo del petrolio rimanga a lungo attorno ai 50 $brl, che il riaggiustamento della bilancia dei pagamenti Usa si accompagni a una rapida discesa delle quotazioni del dollaro. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto e rischi inflazionistici contenuti sono gli elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia, che rivede al rialzo il prezzo del petrolio (a 40 $brl nella media del 2005, a 32 $brl nel biennio successivo per il Brent) e al ribasso la crescita mondiale (cfr. Tab. Allegata). La debolezza attuale della domanda interna italiana e tedesca e l'inversione di tendenza negli indicatori congiunturali in Europa suggeriscono che sarà più difficile per l'Uem accelerare la propria crescita in presenza di un rallentamento internazionale. Per l'economia italiana, lo stato dei conti pubblici rivelato nei dati congiunturali e nelle proiezioni del Dpef rendono necessaria una politica di bilancio restrittiva: per il 2005 l'indebitamento tendenziale è al 4.5 per cento e la manovra di 22 miliardi di euro appena presentata in parlamento sarebbe appena sufficiente a riportare l'indebitamento delle Ap sotto il 3 per cento. Pur ritenendo che la realizzazione risulterà inferiore agli annunci e l'indebitamento rimarrà al 3.5 per cento del Pil, l'effetto della manovra correttiva sulla domanda interna sarà consistente, posto che le misure rese note hanno prevalentemente carattere strutturale e depotenzieranno l'annunciato sgravio Irpef. Le prospettive di crescita, già depresse del caro petrolio, ne risulteranno ulteriormente ridotte. Mentre confermiamo per quest'anno la crescita del Pil all'1.1 per cento, rivediamo al ribasso quelle per il prossimo anno, all'1.7 per cento (dal 2.3). Si tratta comunque di un'accelerazione rispetto all'anno in corso, a differenza di quanto potrebbe avvenire nell'Uem, che invece manterrebbe sostanzialmente inalterato il ritmo di crescita nel biennio. Sarebbe soprattutto la ripresa delle esportazioni, che si è manifestata con maggiore lentezza rispetto alle principali economie europee, a consentire la chiusura del gap di crescita che ci ha caratterizzato di recente, oltre a una riallineamento della crescita dei consumi a quella del reddito disponibile. Nel biennio successivo, la crescita potrebbe toccare il 2 per cento medio, non molto superiore al potenziale, così che l'output gap tenderà a chiudersi solo lentamente. Anche per ciò non riteniamo si innescherà una spirale prezzi-salari. L'inflazione accelererà al 2.4 per cento nella media del prossimo anno per poi stabilizzarsi sul 2 per cento successivamente.
Italia Uem Usa
Pil 2004 1.1 1.8 4.2
2005 1.7 1.9 2.9
Inflazione 2004 2.3 2.1 2.5
2005 2.4 2.0 2.5
Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) 2004 3.1 2.8 5.3
2005 3.5 2.8 5.0
 
   
   
BENI STABILI S.P.A.: NOMINA DI UN CONSIGLIERE COMITATO PER LA PROPOSTA DI NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - il Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione tenutasi il 14 ottobre ha, tra l'altro, deliberato di nominare per cooptazione, quale Consigliere di Amministrazione, l'avv. Roberto Cera in sostituzione del dimissionario dott. Luigi Scimìa. Successivamente il Consiglio ha deliberato di nominare l'avv. Roberto Cera quale componente del "Comitato per le proposte di nomina degli Amministratori" di Beni Stabili S.p.a. Che risulta pertanto così composto: Prof. Enrico Laghi Presidente; Dott. Giacomo Marazzi Consigliere; Avv. Roberto Cera Consigliere.  
   
   
DANIELI & C. – OFFICINE MECCANICHE S.P.A.: SCRIVE AGLI AZIONISTI.  
 
Sede in Buttrio (Ud) 18 ottobre 2004 - La Danieli & C. S.p.a., a completamento delle informazioni date al mercato il 28/9/2004 concernenti il bilancio al 30 giugno 2004, porta a conoscenza del pubblico la lettera agli azionisti che accompagnerà la presentazione del bilancio della società agli azionisti, stampa, banche, analisti ecc. Il 23 ottobre, contenente anche le previsioni per l’esercizio 2004/05. Il testo è il seguente:
“Signori Azionisti,
Il risultato del Gruppo Danieli per l’esercizio 2003/2004 è stato di:
1. Valore dela produzione Euro 1.150 Mio
2. Ebit Euro 68 Mio
3. Risultato lordo Euro 26 Mio
4. Portafoglio ordini Euro 1.456 Mio
Per quanto concerne specificamente il settore “Engineering and Construction” i valori sono i seguenti:
1. Valore della produzione Euro 831 Mio
2. Ebit Euro 80 Mio
3. Risultato lordo Euro 48 Mio
4. Portafoglio ordini Euro 1.346 Mio
Non è stato un esercizio particolarmente brillante da un punto di vista economico ma positivo per il consolidamento delle precondizioni necessarie alla crescita della Vostra azienda. I risultati dell’attività di “Engineering and Construction” sono stati soddisfacenti e confermano come questa attività sia, a tutt’oggi, l’architrave portante del gruppo. Le attività che hanno deteriorato il risultato di questo esercizio sono l’Abs (fabbricazione acciaio con circa 22 M/e di perdita), la Danieli Froheling ( 4,2 M/e), la Morgardshammar Svezia ( 3,5 M/e). Le azioni di rimedio attuate si rivelano efficaci e, conseguentemente, per il prossimo esercizio prevediamo di non subire ulteriori perdite da queste attività. Altre consociate come Danieli Automation, More, Rotelec, Sund, hanno invece conseguito brillanti risultati con conseguente positivo contributo al risultato del Gruppo. Il mercato è più che mai globale ed in attesa di una ripresa economica europea che auspicabilmente prenderà corpo ala fine del 2005; dobbiamo prepararci ala concorrenza del Far East, Cina, in primis, e dei paesi del’Est che si farà sentire da qui a qualche anno, presumibilmente tra i 4 ed i 7. Dobbiamo porci nelle condizioni di competere progettando e realizzando una Metamorfosi della cultura, mentalità ed efficacia operativa della Vs. Società. Dobbiamo attentamente riconsiderare le attività senza valore aggiunto, decidere quele che hanno futuro ed agire di conseguenza. Dobbiamo, in vista del downturn dell’economia europea, e non solo, che seguirà l’auspicabile upturn della ripresa, trovarci sempre finanziariamente solidi, come ad oggi, e con metodi operativi, tecnologia e professionalità in atto e coerenti con lo scenario globale. Per rendere possibile tutto ciò agiremo sulla formazione (fondando una “corporate university”), sulla velocità del sistema accorciando la catena decisionale e sul team spirit al fine di predisporre un terreno fertile di creatività e perseveranza nela missione ove tutti si sentano coinvolti identificadovisi e facendone proprio l’obiettivo comune. Esercizio 2004/2005 Il team Danieli si è posto l’obiettivo di raggiungere i seguenti risultati di gruppo:
- fatturato Euro 1.300/1.400 Mio
- Ebit Euro 70/80 Mio
- portafoglio ordini Euro 1.600/1.800 Mio
Inoltre sono stati previsti circa Euro 140 Mio di investimento in tre anni destinati a progetti di ricerca oltre a quanto necessario per implementare l’innovazione dell’organizzazione. Vale la pena sottolinare che la ricerca viene spesata da Danieli, anno per anno e cioè non viene capitalizzata. Inoltre va considerato che il fatturato “Engineering & Construction” è costituito per il 50/60% da macchine e processi progettati al nostro interno, mentre la restante parte da sistemi acquistati su nostra specifica. Ciò significa che la ricerca inciderà per il 9/10% sul costo del nostro prodotto. Procederemo con investimenti per la formazione potenziando la scuola esistente, cresceremo investendo sul’attività di “nformation technology”ed automazione, cresceremo con le fabbriche ed uffici tecnici nei mercati in espansione (Cina, Russia, Estremo Oriente, Medio Oriente). Si tratta quindi di uno sforzo rilevante per l’azienda, non solo finanziario ma soprattutto intellettuale, di impegno e con molti rischi a nostro avviso assolutamente necessari per crescere. La crescita, come premessa prioritaria per raccogliere con i Fatti la sfida del mercato globale. Vi assicuro che il team Danieli è ben conscio che tutto ciò implica impegno e fatica ma è motivato così come si evince dalla sua storia per la soddisfazione di fare, migliorare, vincere. Orgoglioso anche di poter contribuire, per quanto può, al miglioramento della ricchezza, in senso esteso, della società. A nome del team Danieli ringrazio gli azionisti per la fiducia e stima accordataci, con l’impegno di onorarla al meglio delle nostre possibilità, ringrazio inoltre per il supporto che ci verrà dato accettando dividendi contenuti per meglio attuare le strategie oggi illustrate.” Il Presidente
 
   
   
RECORDATI RACCOGLIE 100 MILIONI DI DOLLARI DA INVESTITORI USA ED EUROPEI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Recordati ha annunciato di aver concluso, con l'assistenza di Barclays Capital, un'operazione di U.s. Private placement per un totale di 100 milioni di dollari statunitensi. L'emissione, che sarà formalizzata in seguito alle operazioni di due diligence, è stata sottoscritta da un gruppo di investitori istituzionali statunitensi ed europei. I fondi saranno erogati in euro, dollari statunitensi e sterline. "Questa operazione finanziaria ha come obiettivo primario la raccolta di fondi a lungo termine alle attuali favorevoli condizioni di mercato" ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Il mercato americano ed alcuni investitori europei ci hanno consentito di ottenere finanziamenti a 7 e, per la maggior parte, a 10 anni. Tale risorse serviranno per finanziare le attività di espansione internazionale, pilastro, insieme alla ricerca e sviluppo, su cui si basa la strategia di crescita del nostro Gruppo".  
   
   
ELIOS HOLDING S.P.A. PERFEZIONA IL 15 DI ALCHERA INTERACTIVE S.R.L.  
 
Milano, 18 Ottobre 2004 - Elios Holding S.p.a. Rende noto d’aver perfezionato il 15 ottobre l’acquisizione per il tramite della sua controllata Elios Solutions del 100% di Alchera Interactive S.r.l. Per un corrispettivo di Euro 1,2 milioni come già annunciato lo scorso 13 e 14 settembre. Elios Holding comunica inoltre che la controllata Elios Solutions Spa ha stipulato un contratto di affitto avente ad oggetto un ramo d’azienda operativo di proprietà della E-dexter S.p.a., per un canone annuale di Euro 200.000, con effetto dal 18 ottobre 2004 e durata fino al 31 dicembre 2006 e con opzione di acquisto per un corrispettivo minimo di euro 1 milione.  
   
   
NOMINA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA AB SKF PER L’ANNUAL GENERAL MEETING  
 
Göteborg, 18 ottobre 2004 - In conformità con quanto deciso in occasione dell’Annual General Meeting dell’Ab Skf il 20 aprile 2004, segnaliamo i nominativi dei rappresentanti dei quattro maggiori azionisti, per numero di voti, i quali, unitamente al Presidente del consiglio di amministrazione, dovranno elaborare una proposta per il consiglio, da sottoporre all’approvazione del prossimo Annual General Meeting. Rappresentanti: Jacob Wallenberg, Knut e Alice Wallenbergs Stiftelse; Tomas Nicolin, Alecta; Caroline af Ugglas, Skandia Liv; Marianne Nilsson, Robur. L' Annual General Meeting dell’Ab Skf si terrà il 19 aprile 2005. Gli azionisti che vorranno sottoporre le loro proposte di nomina dei membri del consiglio di amministrazione dell’Ab Skf, potranno inviare un'e-mail al Presidente del consiglio stesso all’indirizzo: chairman@skf.Com  oppure ad uno dei rappresentanti ai seguenti indirizzi e-mail: jacob.Wallenberg@wcap.se  tomas.Nicolin@alecta.se  caroline.Af.ugglas@skandia.se  marianne.Nilsson@robur.se  
   
   
RCS QUOTIDIANI - VITTORIO COLAO NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Milano, 18 ottobre 2004 Il Consiglio di Amministrazione di Rcs Quotidiani, riunitosi il 15 ottobre sotto la presidenza di Piergaetano Marchetti, in seguito alle dimissioni di Giovanni Vallardi dal Consiglio di Amministrazione, ha proceduto alla nomina di Vittorio Colao quale Amministratore Delegato e alla cooptazione in Consiglio di Flavio Biondi, Amministratore Delegato di Rcs Pubblicità.  
   
   
LA VENDITA DELLA PARTECIPAZIONE ITALGAS IN ACQUE POTABILI NON È STATA CONCLUSA  
 
San Donato Milanese, 18 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Italgas, riunitosi il 15 ottobre, ha esaminato le offerte ricevute per la cessione delle azioni nella Società per la Condotta delle Acque Potabili S.p.a., ritenendole inadeguate. La procedura per la vendita della partecipazione Italgas in Acque Potabili non è pertanto conclusa.  
   
   
APERTO TAVOLO DI CONFRONTO TRA SKY E ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha esaminato le problematiche in materia di utilizzo dei decoder prendendo atto delle comunicazioni di Sky Italia s.R.l. Sui seguenti punti: possibilità di recesso da parte degli abbonati che non intendono continuare a fruire del servizio Sky con nuovi decoder; avvio delle negoziazioni con i costruttori di decoder; facilitazioni di Sky agli abbonati per le seconde abitazioni. L'autorità, fermo restando il rispetto della normativa vigente, ha invitato Sky Italia a formare un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori per esaminare i problemi connessi all'utilizzo del decoder con sistema Nds per l'accesso ai programmi televisivi via satellite.  
   
   
LA CARICA DEI TORINESI 790 SEDI DI IMPRESE TORINESI A MILANO CHE CREANO 21 MILA POSTI DI LAVORO PER I MILANESI.  
 

Milano, 18 ottobre 2004. Lo scambio esiste già: sono oltre 790 le imprese torinesi che hanno aperto sede a Milano e danno lavoro a oltre 21 mila addetti e 1233 quelle milanesi a Torino che creano più di 27 mila posti di lavoro. Le reciproche attenzioni proseguono: ci sono i torinesi che hanno aperto impresa direttamente a Milano invece di scegliere Torino: altre 580 ditte individuali create, simile al numero delle ditte create dai milanesi a Torino (564). La carica dei torinesi supera di gran lunga Milano nelle cariche societarie: 3154 amministratori d’impresa torinesi a Milano contro 1516 milanesi a Torino, 492 soci contro 549, 2601 tra altre cariche contro 1034. Ci sono poi 20 mila pendolari che si spostano ogni giorno tra Torino e Milano in treno. Ma anche 10930 torinesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Milano e 4.594 milanesi di nascita che lavorano nelle imprese della provincia di Torino. Tra i residenti in Piemonte sono poi 23.151 quelli che lavorano nelle imprese milanesi e 5.823 i residenti lombardi che lavorano nelle imprese piemontesi. E 250 torinesi in media ogni anno, negli ultimi quattro anni si trasferiscono nel comune di Milano, contro 200 milanesi che vanno a Torino. Milano e Torino insieme: pesano il 10,4% sul totale italiano, con quasi 330 mila imprese attive a Milano, oltre 190 mila a Torino su 5 milioni in Italia. Contano ancora di più per l’occupazione: insieme danno lavoro a circa 2 milioni e 320 mila addetti (oltre 1 milione e mezzo Milano, più di 750 mila Torino), il 15% sul totale italiano. Per numero di imprese nella classifica europea Milano e Torino superano Paesi come Svizzera (320 mila imprese), Svezia (270 mila) e Austria (225 mila), e si avvicinano a Belgio (545 mila) e Olanda (555 mila). I settori più forti? Con una struttura settoriale simile Milano e Torino insieme raggiungono picchi come nei servizi alle imprese (quasi 77 mila più 34 mila, il 22,9% nazionale), l’intermediazione monetaria e finanziaria (circa 9 mila imprese e 5 mila, 14,2%) e i trasporti (18 mila imprese e 8 mila, 13,8%). Un’economia forte con conseguenze per la ricchezza: il reddito disponibile supera quello nazionale (oltre 16.300 euro a Torino, quasi 20 mila a Milano contro i 14.683 euro nazionali). E se Milano e Torino fossero un solo territorio? Come Pil sarebbero dietro solo a Londra, Parigi, Monaco, superando Vienna, Amsterdam, Barcellona. Per interscambio Milano e Torino insieme valgono il 31% dell’import italiano e il 19% dell’export e pesano come l’Irlanda con i loro oltre 66 miliardi di euro di import – export, superando Danimarca, Finlandia e Portogallo. Come settori, rispetto al totale italiano, l’interscambio di Milano – Torino, considerate insieme, peserebbe particolarmente nelle macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche (60% dell’import italiano; 34% dell’export), nei prodotti delle attività informatiche, professionali e imprenditoriali (68% import; 43,4% export), nei mezzi di trasporto (34% import; 26% export). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano a partire dai dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2004 e al 1999 per le delocalizzazioni, in occasione del seminario “Torino Milano 2010, una ferrovia, due poli, una regione europea” promosso dalla Camera di commercio di Milano e di Torino oggi a Villa d’Este, alla presenza tra gli altri del sottosegretario alla giustizia Michele Vietti, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Sindaco di Milano Gabriele Albertini, il ministro della sanità francese Philippe Douste Blazy, il presidente onorario Rcs Mediagroup Cesare Romiti, il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera. “Vogliamo proporre un cammino di collaborazione, nel quale i veri protagonisti sono le istituzioni e le imprese – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Un progetto che evidenzia quello che già c’è a partire dai 48 mila posti di lavoro creati grazie alle sinergie dirette tra le due realtà. Un’iniziativa che si muove su diversi fronti di collaborazione a partire da quelli prioritari per il rafforzamento della competitività: l’alta formazione, la sanità, il sistema fieristico e congressuale, l’arte, la cultura, le infrastrutture come gli aeroporti. Il contributo delle Camere di commercio di Milano e Torino a questa iniziativa prevede attività comuni. A partire dall’internazionalizzazione, con la realizzazione condivisa di strutture in Brasile, Russia, Cina, India, Usa. All’innovazione con un bando per le imprese nei settori della biotecnologia e Ict e con un repertorio unico delle imprese innovative. Alla formazione, per sostenere insieme Università, progetti di stage, borse di studio all’estero, prestiti d’onore”. “Se questa collaborazione non si realizza – commenta Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano -, le due regioni, Lombardia e Piemonte, perderebbero nei prossimi decenni due milioni e mezzo di posti di lavoro e 176 miliardi di euro di valore che equivale al Pil della Grecia. Ed ecco alcune proposte per Milano e Torino: la “Conferenza permanente aperta” col mondo istituzionale ed economico, il “Laboratorio del Policentrismo” un comitato ristretto dotato di sportelli territoriali, i “Gruppi di progetto” impegnati sulla cooperazione settoriale da realizzare secondo la logica del “Project financing””. La carica dei piemontesi: che settori controllano a Milano. Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca con 98 titolari, 264 soci, 1345 amministratori, 661 altre cariche, per un totale di 2368 cariche; commercio ingrosso e dettaglio-riparazione beni personale e per la casa con 226 titolari, 93 soci, 472 amministratori, 375 altre cariche, per un totale di 1166 cariche; attività manifatturiere con 64 titolari, 49 soci, 456 amministratori, 539 altre cariche, per un totale di 1108 cariche. Il totale delle cariche di torinesi a Milano è di 585 titolari, 492 soci, 3154 amministratori, 2601 altre cariche, per un totale di 6832. Unità locali di imprese torinesi aperte a Milano: quanti posti di lavoro creano. Sono oltre 790 le imprese torinesi che hanno aperto sede a Milano e danno lavoro a oltre 21 mila addetti e 1233 quelle milanesi a Torino che creano più di 27 mila posti di lavoro. E se Torino sceglie di investire in servizi alle imprese (79 imprese ma con ben 8094 addetti) e naturalmente sui mezzi di trasporto (20 imprese con 3752 addetti), Milano punta sul commercio (244 imprese con 6642 addetti). Classifica europea delle imprese: Milano e Torino con circa 520 mila superano Paesi come Svizzera (320 mila), Svezia (270 mila), Austria (225 mila), Finlandia (210 mila), Danimarca (180 mila), Norvegia (175 mila imprese), Irlanda (95 mila), Lussemburgo (20 mila). E si avvicinano a Belgio (545 mila) e Olanda (555 mila). Restando più basse di Germania, (3.550), Regno Unito (3490), Spagna (2700), Francia (2490), Grecia (800), Portogallo (685) Specializzazioni settoriali di Milano e Torino. Torino è un po’ più specializzata di Milano in agricoltura (7,9% rispetto a 1,7% di tutte le imprese), comunque meno della media italiana (19,2%). E anche nelle costruzioni (15,1% rispetto a 12,9%, contro il 13,6% italiano). Milano un po’ più specializzata di Torino in industria (15,3% contro 12,5%, media italiana 12,8%) e trasporti (5,5% contro 4,3% Torinese, 3,8% italiano). Nell’industria Torino è più specializzata di Milano in alimentari e bevande (12,2% sul totale del settore contro 6,2%) e metallo (25,5% a Torino, 17,8% a Milano, 17,4% in Italia). Nei trasporti Milano è più specializzata di Torino in agenzie viaggi ( 18,5%a Milano, 12,1% a Torino, 14,8%) e Torino più di Milano in trasporti terrestri (75,3% di tutto il settore a Milano, 84,4% a Torino, 81,1% in Italia). Un’economia in crescita: le imprese dal 2000 al 2004 sono aumentate del 7,2% a Milano, del 5,2% a Torino. Crescono di più in alcuni settori: a Milano le costruzioni (+18%), i servizi alle imprese (+14,5%) tra i settori con più peso, l’istruzione (+40,5%) e la sanità (+23,7%) tra quelli minori. Nell’intera area Milano Torino si concentra quasi il 15% degli addetti italiani. In alcuni settori l’area conseguirebbe primati italiani quali: il 43,5% degli addetti nella fabbricazione di macchine per ufficio ed elaboratori, quasi il 39% degli addetti nel campo delle assicurazioni, il 35% nella fabbricazione di autoveicoli, il 29% circa nella produzione di prodotti chimici, il 28% degli informatici, quasi il 28% nei settori della fabbricazione degli apparecchi radiotelevisivi, ricerca e sviluppo ed il 27 % nell’editoria. Ottimi risultati si avrebbero anche nel settore delle attività immobiliari con il 22,5%, nella fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici (21,60%), intermediazione finanziaria (19,5%), nella fabbricazione di macchine e apparecchi medicali, precisione e ottici (18,6%). Milano – Torino insieme verso il mondo. Se consideriamo insieme le aree di Milano e Torino il valore complessivo del commercio estero, nei primi sei mesi del 2004, lievita fino a sfiorare i 67 miliardi di euro, quasi 42 miliardi di import e 25 miliardi di export, con una crescita complessiva rispetto allo stesso periodo del 2003 del 4,4% (6% import; 2% export). E l’area Milano – Torino rappresenta da sola il 30,6% dell’import italiano e il 19% dell’export. Mentre se si paragona ai dati Eurostat dell’intero commercio estero dell’Europa a 25, l’alleanza Milano - Torino arriva a pesare complessivamente una quota del 2,3%, pari a quella dell’intera l’Irlanda e più di Paesi come Danimarca (2%), Finlandia (1,5%) e Portogallo (1,2%).

 

A Agricoltura, caccia e silvicoltura

B Pesca,piscicoltura e servizi connessi

C Estrazione di minerali

D Attivita' manifatturiere

E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua

F Costruzioni

G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa

H Alberghi e ristoranti

I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.

J Intermediaz.monetaria e finanziaria

K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca

L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria

M Istruzione

N Sanita' e altri servizi sociali

O Altri servizi pubblici,sociali e personali

P Serv.domestici presso famiglie e conv.

X Imprese non classificate

Totale

Milano

5.587

25

123

50.253

278

42.416

88.330

13.275

18.076

9.075

76.862

93

1.298

1.726

15.568

5

5.931

328.921

Milano: peso di ogni settore su totale imprese

1,7%

0,0%

0,0%

15,3%

0,1%

12,9%

26,9%

4,0%

5,5%

2,8%

23,4%

0,0%

0,4%

0,5%

4,7%

0,0%

1,8%

100,0%

Torino

15.186

22

92

23.978

93

28.801

54.454

8.718

8.239

4.706

34.335

20

828

619

8.882

2

2.312

191.287

Torino: peso di ogni settore su totale imprese

7,9%

0,0%

0,0%

12,5%

0,0%

15,1%

28,5%

4,6%

4,3%

2,5%

17,9%

0,0%

0,4%

0,3%

4,6%

0,0%

1,2%

100,0%

Italia

965.330

11.471

4.282

643.932

2.874

681.327

1.404.627

243.726

190.525

96.882

486.308

402

16.469

20.409

219.339

67

35.142

5.023.112

Italia: peso di ogni settore su totale imprese

19,2%

0,2%

0,1%

12,8%

0,1%

13,6%

28,0%

4,9%

3,8%

1,9%

9,7%

0,0%

0,3%

0,4%

4,4%

0,0%

0,7%

100,0%

Differenza peso settori tra Milano e Torino

-6,2%

0,0%

0,0%

2,7%

0,0%

-2,2%

-1,6%

-0,5%

1,2%

0,3%

5,4%

0,0%

0,0%

0,2%

0,1%

 
   
   
SETTIMANA NAZIONALE DEI SERVIZI DI CONCILIAZIONE CAMERALI CONCILIAZIONE: LA STRADA PIÙ VELOCE PER LA GIUSTIZIA ORDINARIA APPUNTAMENTO DAL 18 AL 23 OTTOBRE NELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TUTTA ITALIA PER PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DELLE PROCEDURE DI GIUSTIZIA ALTERNATIVA  
 
Roma, 18 ottobre 2004 – Il Signor Rossi ha un problema. Ritiene di aver ricevuto un danno economico di un valore inferiore ai 51.700 euro dall’Impresa Bianchi. Anche l’Impresa Bianchi, però, è convinta di essere nel giusto. Non riuscendo ad intendersi, avviano una causa civile, che si articolerà in 4 udienze, senza accertamenti tecnici ma solo di natura documentale. Ci vorranno più o meno 8791 giorni per arrivare a dirimere il contenzioso, con un costo compreso tra i 1.500 ed i 4.400 euro solo di diritti ed onorari. Se invece il Signor Rossi e l’Impresa Bianchi si fossero rivolti agli Sportelli di Conciliazione attivati nelle 103 Camere di Commercio italiane, avrebbero speso 230-1.030 euro ciascuno e in soli 43 giorni avrebbero risolto il loro problema in una maniera soddisfacente per entrambi. La storia del Signor Rossi e dell’Impresa Bianchi, ricostruita attraverso una simulazione da Unioncamere2, è probabilmente analoga a molte di quelle vicende cui si devono i 3.686.366 procedimenti civili iscritti ai tribunali italiani, ma non ancora esaminati, censiti nel luglio scorso dalla Direzione generale di statistica del ministero della Giustizia. Proprio per far conoscere ai Signor Rossi e alle Imprese Bianchi le opportunità offerte dalla conciliazione, strumento di risoluzione alternativa delle controversie insorte tra imprese e tra imprese e consumatori, Unioncamere ha promosso ed organizzato la Settimana nazionale per la promozione dei servizi di conciliazione offerti dalle Camere di Commercio. L’iniziativa, in programma in tutta Italia dal 18 al 23 ottobre 2004, avrà come registi le Camere italiane, che dialogheranno (nel corso di convegni, seminari, tavole rotonde, talk show) con le istituzioni territoriali, con il mondo delle professioni, con le associazioni rappresentative, con i consumatori e con tutti i cittadini. “Con la riforma del 1993 e attraverso successivi provvedimenti – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - le Camere di commercio hanno visto attribuirsi molte competenze in materia di giustizia alternativa. Questo perché le Camere sono enti pubblici al di sopra delle parti, che hanno nel proprio Dna la funzione di garanti della trasparenza del mercato. Per questo abbiamo investito molto su questo fronte, organizzando un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale quanto a regole, tariffe e codici deontologici. E’ un impegno concreto e quotidiano - tenuto in considerazione dal legislatore anche nella stesura della riforma del diritto societario - che ci vede entusiasti sostenitori di questo strumento di giustizia civile, il cui spirito è di far prevalere le ragioni che uniscono a dispetto di quelle che dividono. Con la Settimana nazionale della conciliazione, quindi, vogliamo dare ulteriore impulso alla diffusione della cultura della conciliazione, che, non dimentichiamolo, ha bisogno della collaborazione di tutti”. “Sono convinto – commenta il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli – che la conciliazione debba aiutare lo snellimento della giustizia in Italia. Già oggi le Camere di Commercio svolgono, sotto questo profilo, un ruolo positivo. Occorre però incrementare il numero delle conciliazioni, e fare in modo che questo procedimento diventi protagonista nella risoluzione delle cause. La conciliazione, infatti, è uno strumento utile, che certamente consente di risparmiare tempo e denaro. Ma, soprattutto, è uno strumento di grande civiltà, nel quale personalmente credo molto. Suggerirei quindi ai cittadini ed alle imprese di rivolgersi alla Magistratura soltanto per questioni molto serie e nei casi in cui non si può fare altrimenti, tentando comunque prima di ricomporre la controversia attraverso uno strumento efficace di giustizia alternativa, quale è, appunto la conciliazione”. Un video con tante testimonianze Per rafforzare la campagna di comunicazione sulla conciliazione, Unioncamere, in collaborazione con Mediacamere (società del sistema camerale per la promozione e comunicazione) ha realizzato un video della durata di 18 minuti, che verrà proiettato nel corso delle iniziative che si svolgeranno sul territorio. Il video contiene una serie di testimonianze di alcuni dei maggiori esponenti del mondo delle professioni, dell’imprenditoria, delle associazioni dei consumatori, degli istituti di ricerca, oltre alle interviste al presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, ed al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, sulle caratteristiche ed i vantaggi della conciliazione delle Camere di commercio. Il video sarà reso disponibile per la trasmissione presso le emittenti nazionali e locali. Decolla anche il portale su Internet In concomitanza con l’iniziativa della Settimana, l’Unioncamere lancia anche un nuovo sito tematico sulla conciliazione delle Camere di commercio. Su www.Conciliazione.camcom.it è possibile reperire informazioni sulle caratteristiche della conciliazione camerale, sulle iniziative delle singole Camere di commercio e su quelle avviate a livello di sistema camerale, nonché aggiornamenti costanti sulle novità legislative inerenti la conciliazione. Un’apposita area è poi dedicata alla richiesta di informazioni ed indicazioni sui temi della giustizia alternativa. I numeri della conciliazione delle Camere di Commercio Le ragioni del ruolo delle Camere di commercio in materia di conciliazione possono ritrovarsi in numerose leggi che – sin dalla riforma del 1993– hanno dato fiducia al sistema camerale in campo di giustizia alternativa, come confermato dalla recente riforma del diritto societario, in base al quale, tra l’altro, le Camere di commercio sono gli unici enti pubblici che verranno iscritti di diritto, previa presentazione di una semplice domanda, nel Registro degli organismi di conciliazione, istituito presso il Ministero della Giustizia. Un impegno, quindi, lungo 10 anni, testimoniato dal numero delle controversie gestite, da tempo in continua e costante crescita. Infatti, dalle sole 112 procedure gestite nel corso del 1997, si è passati alle 864 del 2001, per arrivare poi alle 1138 nel 2002, di cui 303 tra imprese e 835 tra imprese e consumatori. Nel 2003 l’incremento rispetto all’anno precedente è stato di quasi il 100%, pari a 2.128 conciliazioni, di cui 343 tra imprese e 1785 tra imprese e consumatori. E il 2004 si annuncia un anno da record: nel primo semestre del 2004, infatti, le procedure gestite dalle Camere di commercio sono 2.073, di cui 943 concluse con un incontro di conciliazione. Predominano le conciliazioni tra imprese e consumatori (1.587), mentre le procedure avviate tra imprese sono 458. Nel primo semestre 2004, il valore medio delle conciliazioni si è attestato 10.530 euro, mentre la durata media dei procedimenti è stata di 43 giorni. Di importo più elevato appaiono le conciliazioni tra imprese (in media 20.299 euro). Meno consistenti gli importi delle conciliazioni tra imprese e consumatori, che nel semestre hanno un valore medio di 3.661 euro. 1 Il dato è tratto dalla relazione del Procuratore generale presso la Suprema Corse di Cassazione, in occasione dell’apertura del nuovo anno giudiziario, svoltasi il 12 gennaio 2004. 2 Per offrire alcuni parametri di riferimento che consentano di quantificare i vantaggi economici della conciliazione, Unioncamere ha messo a paragone i costi di una causa civile che si articoli in 4 udienze, senza accertamenti tecnici e meramente documentale (quindi un procedimento simile ad una conciliazione dinanzi alla Camera di commercio), con i costi di una conciliazione. Le ipotetiche spese di un processo civile sono state elaborate tenendo conto delle tariffe forensi approvate di recente dal Consiglio Nazionale Forense, applicando la metà della tariffa relativa agli onorari. Si è infine suddivisa la causa di riferimento in tre scaglioni medi di valore della controversia: tra € 0 e 5.200,00; l’altro tra € 5.201,00 e 25.900,00; il terzo tra € 25.901,00 e 51.700,00. Sulla base di questi dati è risultato che queste cause costano - di soli diritti ed onorari - rispettivamente € 1.549,77, € 2.597,36 e € 4.443,44, ai quali devono aggiungersi le spese relative a contributo unificato, oltre a quelle necessarie per l’espletamento di attività extraprocessuali (notificazione atti, registrazione sentenze ecc.). Cause del medesimo valore, portate in conciliazione presso una Camera di commercio, possono costare alle parti, in caso di partecipazione personale senza l’assistenza di un difensore, rispettivamente sino € 200,00; sino a € 500,00 e sino a € 1.000,00. Questi valori sono compresivi del compenso del conciliatore per ciascuna parte. A questa somma dovranno poi aggiungersi € 30,00 per le spese di avvio, peraltro non dovute nel caso in cui la domanda di conciliazione giunga da un consumatore.  
   
   
RC CASA: L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA ANTICALAMITA’ NATURALI PREVISTA IN FINANZIARIA, CHE COSTERA’ AI CITTADINI 150-200 EURO L’ANNO PER INIZIARE, PROMETTE DI ASSICURARE GLI EVENTI DANNOSI ! MA UNA CLAUSOLA NASCOSTA E VESSATORIA INSERITA NEGLI ATTUALI CONTRATTI RECITA : "SALVO IN CASO DI CALAMITA’ NATURALI E TERREMOTI"!  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - L'articolo 40 della legge Finanziaria 2005 impone l'obbligo, per la totalità dei cittadini titolari di una assicurazione che copre dal rischio antincendio sulla casa, di pagare un premio supplementare che sarà superiore del 12-15 per cento al premio pagato per la polizza antincendio, che varia tra i 200 ed i 300 euro al metro cubo sul valore dei costi di costruzione e che Intesaconsumatori stima in 150-200 euro a famiglia all’atto della prima stipula per garantirsi contro i danni da calamità naturali. Coloro che non hanno già stipulato un' assicurazione antincendio sull' abitazione, e che non accedono con la maggiorazione del costo anche alla copertura contro il rischio da calamità naturale, (una delle voci di costo più consistenti per l’erario, a causa dei cambiamenti climatici che hanno accresciuto i rischi di inondazioni, alluvioni, uragani, rischi sismici e vulcanici) lo Stato "esclude" ogni intervento per i danni subiti in seguito ad eventi catastrofali: chi non si assicura quindi non avrà alcun contributo statale per la ricostruzione in caso di terremoti, neppure se si tratta dell’unica abitazione in cui vive costata sudore e sangue ! L'imposizione dell'assicurazione obbligatoria Rc Casa per i cittadini e l’esclusione dello Stato da atti di solidarietà e responsabilità collettivi, rappresentano il tentativo di privatizzare interventi che devono essere pubblici, affidando ad mercato assicurativo, tra i più esosi e vessatori com’è quello italiano,la responsabilità dei risarcimenti: ma non ha insegnato nulla il fallimento del mercato e le politiche di cartello sanzionate dall’Antitrust l’obbligo della Rc Auto ? E mentre i rappresentanti dell’Ania hanno già messo le mani avanti, affermando (nei giorni scorsi) che in caso di terremoto o calamità di notevoli dimensioni,il sistema assicurativo non è in grado di farvi fronte (sull’esempio dell’obbligatorietà delle polizze alle casalinghe,dove esiste solo la certezza e l’obbligo di pagare il premio,mentre non è garantito il risarcimento dei danni), e che toccherà quindi allo Stato qualora si dovessero verificare eventi dannosi di particolare gravità l’intervento pubblico, Intesaconsumatori denuncia una clausola nascosta e scritta in caratteri minutissimi nei contratti,che esclude la copertura dalle garanzie assicurate di terremoti e/o calamità naturali. Intesaconsumatori, individuando tale clausola assicurativa come vessatoria,chiede che sia eliminata già dagli attuali contratti !  
   
   
EMERGENZA CASA: FIRMATO ACCORDO COMUNE – PIRELLI REAL ESTATE, ESEDRA SRL  
 
 Roma, 18 ottobre 2004 – E’ stato firmato un importante accordo per le 408 famiglie che vivono negli immobili della Esedra S.r.l., società gestita e partecipata dalla Pirelli & C. Real Estate Spa, in via di Grotta Perfetta, piazza Accademia Ambrosiana, via Vittore Carpaccio, via Casalinuovo e via V. Ciaffi. Una soluzione che, regolamentando le condizioni e le modalità di vendita delle unità immobiliari a destinazione residenziale, tutela gli interessi degli inquilini e in particolare di quelli appartenenti alle fasce più deboli. Al termine di una concertazione che negli ultimi mesi ha riguardato il Comune di Roma, nelle persone dell’assessore alle Politiche Abitative Claudio Minelli e del Consigliere Delegato per l’Emergenza Abitativa Nicola Galloro, i rappresentanti di Esedra S.r.l., di Pirelli & C. Real Estate Spa, del Sunia, del Sicet, dell’Uniat, dell’Unione Inquilini, della Feder.casa e del Comitato Inquilini sono stati è stato concordati i seguenti punti: E’ prevista una speciale tutela dei nuclei familiari composti da soli ultrasessantacinquenni, che hanno ora la possibilità di poter acquistare anche il solo diritto di usufrutto. Per le fasce più deboli (nuclei familiari con reddito complessivo inferiore al limite previsto dalla normativa della Regione Lazio per la revoca di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica) che non siano in grado di acquistare l’alloggio, è garantito il rinnovo del contratto di locazione di cinque anni più due con decorrenza dal 01/01/2005. Il rinnovo del contratto verrà inoltre garantito ai soggetti portatori di handicap superiori ai due terzi, indipendentemente dal livello di reddito. A tutti coloro che sottoscriveranno una proposta di acquisto entro 60 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di vendita verrà applicato uno sconto sul prezzo pari al 13% (precedentemente era previsto uno sconto del 6%, più un’ulteriore sconto del 6% solo nel caso di vendita dell’80% degli appartamenti). Per le pertinenze (posto auto e cantina) acquistate contestualmente all’abitazione si applicherà uno sconto del 33%. Per quanto riguarda i mutui la Pirelli & C. Real Estate Spa assisterà gli acquirenti nell’espletamento delle pratiche di richiesta di mutuo presso gli istituti di credito convenzionati mentre Il Comune di Roma, anche tramite il concorso di Risorse per Roma Spa, si impegna a ricercare d’intesa con Pirelli & C. Real Estate Spa e nell’ambito degli accordi già stipulati per immobili di proprietà comunali, le migliori condizioni di accesso a mutui degli inquilini acquirenti.  
   
   
FEDECOMLEGNO TRACCIA UN BILANCIO DELL'ULTIMO TRIMESTRE  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Si è conclusa una stagione estiva densa di appuntamenti importanti a livello internazionale per Fedecomlegno - l'associazione che aderisce a Federlegno-arredo e che rappresenta le aziende italiane importatrici di legname da opera, tronchi, derivati, semilavorati utilizzati nelle attività di trasformazione industriale, artigiana e nell'edilizia. Dal 12 al 21 luglio una rappresentanza dell'associazione ha partecipato al "Familiarisation programme 2004", la manifestazione organizzata dal Malaysian Timber Council (Mtc) che prevede incontri con rappresentanti governativi ed Enti, nonché la visita a realtà produttive forestali e industriali. Durante queste giornate Fedecomlegno ha avuto modo di confrontarsi con le istituzioni malesi e con le rappresentanze degli altri paesi europei presenti (Danimarca, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna) sulle tematiche più rilevanti per il settore: la legalità del legname, le certificazioni e la gestione sostenibile del patrimonio forestale, campi nei quali la Malaysia è da tempo attiva. Il commercio di legname fra Malaysia e Italia, sarà il tema centrale dell'incontro a Roma, previsto per il 15 ottobre, tra il direttore del Malaysian Timber Council, Sing Khow Tham, e Michele Alfano, presidente di Fedecomlegno. Nell'ambito delle importazioni illegali di legno Ramin, Fedecomlegno ha ottenuto proprio recentemente un importante risultato. In risposta alla richiesta dell'Associazione, l'Agenzia delle Dogane, con nota del giugno scorso, ha comunicato l'avvenuta integrazione dei codici doganali previsti per il legname con l'inclusione di una nuova misura di sorveglianza nazionale e dei codici addizionali Z001=altri e Z002=legno Ramino. La richiesta era stata avanzata da Fedecomlegno a seguito delle problematiche sorte in ambito nazionale relativamente alla specie Ramin e alla polemica divampata in ambito comunitario e mondiale circa la presunta responsabilità di aziende italiane nel traffico illegale di Ramin. Attraverso il codice diventa quindi possibile monitorare le quantità della specie legnosa introdotta nel mercato italiano, garantendo la massima trasparenza sull'origine del legname importato. Sempre attenta a registrare gli andamenti del mercato alla luce delle prospettive future e i cambiamenti in atto sullo scenario italiano e internazionale, Fedecomlegno ha partecipato con una qualificata delegazione al consueto appuntamento di fine estate del comitato misto italo-austriaco il 26 agosto a Pörtschach. Uno dei grandi temi di cui si è discusso a Pörtschach è quello dello stato dell'arte delle certificazioni. Le realtà in Italia e in Austria risultano profondamente diverse poiché la quasi totalità delle aree forestali austriache risultano certificate Pefc e le aziende austriache del settore industriale e commerciale in larga parte sono certificate per la Coc (chain of custody), che garantisce la rintracciabilità del prodotto certificato, dall'abbattimento dei tronchi, attraverso tutte le fasi della trasformazione fino al prodotto finito. "Attualmente nella realtà italiana – spiega il presidente Alfano – la questione certificazione è ancora poco sentita e viene richiesta solo in relazione a particolari esigenze del mercato dell'export. Sebbene al momento attuale questa problematica sembri ancora prematura, Fedecomlegno di Federlegno-arredo se ne sta già occupando attivamente nella consapevolezza che il mondo del legno gradatamente si muoverà in maniera crescente verso la richiesta di legno certificato. Le nostre aziende, verranno tenute costantemente informate ed assistite affinché non siano impreparate di fronte a richieste di legname certificato. La certificazione può essere inoltre un valido strumento per rispondere alle campagne ambientaliste contro la materia prima legno, a garanzia della sostenibilità della gestione delle risorse forestali mondiali. " L'attività dell'Associazione proseguirà durante tutto l'anno associativo con un calendario fitto di incontri il prossimo dei quali sarà a Vienna, dal 20 al 22 ottobre per la European Softwood Conference (Esc), organizzata per la prima volta da un paese produttore. La due giorni di lavori prevede l'analisi dell'andamento e delle prospettive del mercato mondiale delle conifere, sulla base delle relazioni delle delegazioni dei Paesi partecipanti e del contributo di ospiti prestigiosi che interverranno sulle prospettive di alcuni mercati di riferimento (europeo, nordamericano e orientale). Fra gli altri temi, centrale sarà quello della promozione e delle politiche comunitarie per l'industria forestale.  
   
   
FEDERLEGNO-ARREDO ANNUNCIA LA COSTITUZIONE DEL NUOVO GRUPPO SETTORIALE "CARPENTERIA IN LEGNO"  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Il settore delle costruzioni in legno è tra i comparti industriali italiani che, nonostante la crisi internazionale, ha raggiunto nel 2003 ottimi risultati in termini di fatturato. Una crescita che peraltro è stata pressoché continua nell'ultimo decennio durante il quale il consumo di legname è cresciuto in modo esponenziale (secondo le stime in Italia si utilizzano oltre 3 milioni di metri cubi) e la presenza sul territorio nazionale ha superato le 1.500 aziende con circa 27.000 occupati. A seguito di questo forte sviluppo, e alla conseguente necessità maturata nelle aziende del settore di avere un'organizzazione specifica che operi a loro supporto e tutela, è stato costituito all'interno di Federlegno-arredo il Gruppo "Carpenteria in Legno", il nuovo gruppo settoriale a cui aderiscono le aziende operanti specificatamente nel comparto della carpenteria in legno. L'assemblea costitutiva del Gruppo si è tenuta lo scorso luglio a Venezia, presso la sede locale di Federlegno-arredo. L'iniziativa, infatti, è partita dal Triveneto, che rappresenta una delle aree di maggiore concentrazione delle imprese e conseguentemente della produzione nazionale: le stime indicano che circa il 50% della produzione italiana è realizzata nel Triveneto. "Il Gruppo – spiega il neoeletto Presidente Giuseppe Fava – intende raccogliere le aziende in grado di gestire l'intera filiera progettazione–realizzazione–montaggio di strutture e infrastrutture in legno, al fine di creare un nuovo modello di coordinamento che sappia meglio tutelare e rappresentare gli interessi delle imprese e delle loro professionalità. L'espansione del nostro comparto richiede, infatti, che siano stabilite nuove regole di funzionamento del mercato, sia per disciplinarne l'ingresso da parte di nuove imprese, sia per garantire a qualsiasi committente la professionalità delle singole aziende e la qualità tecnica delle realizzazioni". La tutela delle imprese del settore e la crescita della qualità del prodotto/servizio offerto al cliente sono gli obiettivi che emergono dalle attività che il Gruppo ha già definito nel proprio programma. "Nel nostro Paese – ha rilevato il Presidente Fava in occasione della presentazione del Gruppo - mancano normative specifiche relative ai criteri di costruzione di strutture in legno. Per questo motivo intendiamo diventare interlocutori di riferimento per le Autorità competenti, locali, nazionali e comunitarie, e collaborare alla stesura delle regole di progettazione, produzione e collaudo delle strutture in legno, che saranno contenute nella normativa Nicole e influiranno in misura rilevante sul lavoro dei nostri tecnici". Dal programma del Gruppo emerge inoltre, la volontà di concentrare il proprio impegno verso la formazione tecnico-progettuale e la ricerca e sviluppo come uno degli obiettivi primari, al fine di realizzare e gestire il processo di certificazione del prodotto. "La crescita della competitività delle nostre imprese e della qualità dei nostri prodotti – continua Fava – non possono prescindere da queste priorità. L'attività di formazione ci consentirà di far crescere la professionalità dei nostri collaboratori e di poter disporre sul mercato di tecnici preparati. A tal fine da un lato promuoveremo dei corsi di aggiornamento ed elaboreremo un programma di formazione continua rivolta ai nostri tecnici e progettisti, dall'altro ci impegneremo a intraprendere una collaborazione con gli Istituti scolastici e l'Università per l'attivazione di corsi orientati specificatamente alle professionalità richieste dalle imprese del settore. Per ciò che riguarda la ricerca, il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti, operando sia sugli aspetti strutturali sia sui materiali utilizzati. A tal proposito stiamo già sviluppando degli accordi di collaborazione con il Cnr-ivalsa, diretto dal Professor Ario Ceccotti". Particolare attenzione è stata manifestata dal Gruppo per la possibilità di utilizzare il supporto tecnico offerto dagli esperti del Laboratorio di S. Michele all'Adige, al fine di creare, come già avviene in Austria, un sistema organizzato di imprese di carpenteria in legno che si avvale di un polo di ricerca tecnica per creare quel valore aggiunto fondamentale per la crescita della competitività delle imprese del settore in ambito nazionale ed internazionale. Tra gli altri obiettivi del Gruppo si evidenzia inoltre l'intenzione di sviluppare un progetto di verifica per l'acquisizione di accordi internazionali alternativi per la fornitura di legname e di suoi semilavorati, guardando con interesse ai Paesi dotati di tali prodotti. In occasione dell'assemblea costitutiva sono stati eletti gli organi direttivi del Gruppo: presidente Giuseppe Fava di Service Legno Srl (Tv); vice presidenti Giovanni Battista Gregoris di Gregoris Legnami Snc (Pn) e Gaetano Rasom di Rasom Holz & Ko. Srl (Tn); consiglieri Sergio Saviane di Saviane Sergio Snc (Bl), Markus Damiani di Damiani Legnami Srl (Bz), Erwin Ausserhofer di Unionbau Srl (Bz), Enzo Bozza di Bozza Legnami Srl (Pd), Mauro Zennaro di Zennaro Giuseppe Legnami Sas (Ro), Diego Carlet di Segheria Carlet Srl (Tv), Vittorio Di Marco di Diemme Legno Snc (Ud), Stefano Grosso di Grosso Legnami Srl (Ve), Maurizio Maino di Europlan Srl (Vi) e Stefano Mattarei di Legnami Mattarei Srl (Vr). "Questi imprenditori – conclude il Presidente Fava - sono alcuni di coloro che sin dall'inizio hanno creduto nell'importanza di creare un'organizzazione di carpenteria in legno ed hanno lavorato per rendere possibile la costituzione del Gruppo". Questa iniziativa, conferma l'impegno di Federlegno-arredo a sostenere le aziende della filiera legno-arredamento italiano e a promuovere la cultura associativa indispensabile per affrontare e risolvere quelle tematiche e quelle sfide sulle quali l'azione della singola impresa, soprattutto se di piccole dimensioni, richiede significative risorse umane e finanziarie.  
   
   
FOCUS SULLA PROMOZIONE CON LA COMMISSIONE SVILUPPO LEGNO DI FEDERLEGNO-ARREDO  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - La promozione della materia prima legno rappresenta per Federlegno-arredo un importante ambito di impegno sia a livello nazionale che internazionale. Al fine di potenziare ulteriormente questo obiettivo è stata costituita la Commissione Sviluppo Legno, un organo trasversale alle Associazioni di Federlegno-arredo, preposto all'elaborazione e alla realizzazione di strategie mirate alla valorizzazione del più antico dei materiali. Le straordinarie potenzialità del legno in diversi campi di applicazione trovano infatti il loro fondamento nelle ottime caratteristiche di questa materia prima tradizionale, ma tecnicamente molto innovativa, ecocompatibile per eccellenza e vantaggiosa dal punto di vista economico. Proprio su questi punti di forza la Commissione Sviluppo Legno sta lavorando avvalendosi anche del contributo degli imprenditori di settore, svolgendo un ruolo di coordinamento delle diverse risorse per agire in sintonia con le esigenze di un mercato in rapida espansione. La materia prima legno sta ottenendo risultati estremamente positivi a livello commerciale e importanti riconoscimenti da parte dei professionisti del settore, sempre più orientati ad un utilizzo maggiore del legno. Nell'edilizia ad esempio è aumentato significativamente l'utilizzo di questa materia prima per la realizzazione dei tetti: nel 2003 si è registrato un incremento di utilizzo dei tetti in legno pari al 25% rispetto al 2002. La promozione indubbiamente costituisce uno strumento vincente per consolidarne e potenziarne il ruolo tra i materiali da costruzione. La promozione e il rafforzamento della conoscenza del legno si accompagnano alla tematica ambientale, altro aspetto centrale nell'attività del nuovo organo di Federlegno-arredo. La sostenibilità ambientale sta infatti assumendo una rilevanza sempre maggiore per il consumatore che seleziona con coscienza critica i propri acquisti. A questo proposito con il coordinamento della Commissione Sviluppo Legno sarà realizzato il "Decalogo per il corretto approvvigionamento e utilizzo della materia prima legno", un documento che ha l'ambizione di diffondere la cultura ambientale tra le aziende del settore e fornire indicazioni precise sulla correttezza di certe procedure. La Commissione vuole diventare inoltre interlocutore di riferimento per le autorità competenti offrendo il proprio contributo ai lavori istituzionali in corso relativi alla Normativa Tecnica. L'assenza di specifiche normative dedicate a questa materia prima, così come l'assenza di strumenti essenziali di progettazione, per esempio software specifici, rendono l'utilizzo del legno difficile, anche quando questo è riconosciuto essere il materiale più adatto. Compito della Commissione sarà quindi anche quello di migliorare l'offerta di servizi necessari per l'utilizzo del legno. Per il proprio target di riferimento la Commissione ha potenziato inoltre una rete di servizi mirati tra i quali un prezioso archivio di informazioni relative ai quesiti tecnici più comuni sul legno e sui materiali derivati, elaborate da un'équipe di esperti accreditati nel campo della tecnologia del legno Il servizio "l'esperto del legno risponde" è accessibile direttamente dal sito internet di Federlegno-arredo (www.Federlegno.it ). E' infine in corso di realizzazione un Albo dei periti del legno, un gruppo di professionisti, esperti del settore, accreditati per un'attività di consulenza. Le altre attività promozionali della Commissione Sviluppo Legno sono principalmente finalizzate ad una maggiore implementazione della informazione tecnico-scientifica, alla pubblicazione di articoli di interesse settoriale, alla partecipazione attiva a fiere e congressi dell'area legno, alla collaborazione con strutture di ricerca per l'approfondimento di aspetti tecnologici innovativi. La presentazione ufficiale della Commissione Sviluppo Legno avvenuta in occasione del Saie di Bologna, durante il convegno "Strutture di legnami in zona sismica.  
   
   
PANNELLI TRUCIOLARI: IL MADE-IN-ITALY CHE CONQUISTA L'ASIA IN FORTE CRESCITA LE ESPORTAZIONI VERSO ASIA E AFRICA DEL NORD  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Dopo alcuni periodi difficili e dopo un 2003 che si è chiuso con una situazione produttiva sostanzialmente stagnante, il settore sembra essere tornato a crescere anche grazie alle esportazioni. L'indagine Epf sui primi nove mesi del 2004 ha messo in luce un dato positivo per il comparto per quanto riguarda la produzione (+12.7% rispetto ai primi nove mesi del 2003). Un aumento che ha coinvolto anche le esportazioni dei primi sei mesi del 2004 con tassi di crescita del 53,1% in quantità (m3). Spiega Paolo Fantoni, coordinatore del gruppo Pannelli Truciolari di Assopannelli, associazione di Federlegno-arredo: "si tratta di un momento critico per l'economia internazionale, ciononostante le esportazioni di pannelli truciolari sono in forte crescita soprattutto verso alcuni paesi dell'Asia e dell'Africa mediterranea. E' un ottimo risultato che deriva dalla capacità degli imprenditori di investire nella qualità e approfittare delle opportunità che si concretizzano con il potenziamento delle vie di commercio verso alcune aree e con l'avanzare della globalizzazione". Le cifre dell'exploit commerciale dei pannelli truciolari sono sorprendenti soprattutto nei confronti di alcuni paesi asiatici: le esportazioni verso la Corea del Sud ad esempio sono aumentate in modo esplosivo tanto da farne improvvisamente il quinto paese cliente con 2,84 milioni di euro e 25.854 m3 di pannelli truciolari acquistati dall'Italia. Non meno significativi poi i risultati di Malesia e Libano rispettivamente sesto e settimo paese cliente, che hanno raddoppiato in valore le importazioni dall'Italia e più che triplicato in termini di volumi. Non fa eccezione nemmeno la Cina, ottavo paese cliente che raggiunge oltre 2 milioni di euro di acquisti con un incremento che triplica il valore e i volumi del primo semestre dello scorso anno. "I produttori italiani di pannelli truciolari – continua Paolo Fantoni - oggi stanno sfruttando una grande opportunità, nata dall'intensificazione dei rapporti commerciali con i paesi asiatici. Il volume di importazione crescente da quei paesi infatti ha fortemente accresciuto la disponibilità di container che fanno la rotta inversa, dal nostro paese verso i paesi asiatici. Oggi i costi di logistica sono quindi fortemente ribassati per tutti i trasporti verso la Cina ed altri paesi asiatici ed essendo una componente importante sul prezzo finale dei pannelli, è nata per i produttori italiani una straordinaria opportunità. Paradossalmente oggi il costo del trasporto dall'Italia verso Shangai è inferiore a quello pagato per attraversate la nostra penisola. Si è quindi aperta una grande opportunità di commercio che i produttori italiani hanno avuto il merito di saper sfruttare." "La forte crescita dei paesi asiatici – continua il coordinatore del Gruppo Pannelli Truciolari - ha reso insufficiente la capacità produttiva di pannelli truciolari interna a quei paesi e ciò ha costituito un ulteriore elemento di crescita delle nostre esportazioni. Sono soprattutto la qualità del prodotto, la continuità nelle forniture e l'affidabilità nella tempistica di consegna a rendere interessante l'offerta italiana rispetto ad altre industrie europee. La fase di nobilitazione dei pannelli, quella più influenzata dalle esigenze e dalle evoluzioni del design, costituisce però il vero elemento di differenziazione dell'offerta italiana." Questo risultato positivo nelle esportazioni, fa pensare ad una conclusione d'anno favorevole, modificando in prospettiva le aspettative del settore. Dopo alcuni periodi di ristrutturazione in cui molte aziende hanno dovuto fronteggiare difficoltà di tipo finanziario legate anche ad un forte calo dei prezzi, si assiste oggi ad un consolidamento delle posizioni e pare ormai essere raggiunto un sostanziale equilibrio sul fronte dell'offerta. "Alcune aziende del comparto sono fallite, - continua Fantoni - altre sono state ridimensionate, ma nel complesso oggi possiamo dire di avere lasciato alle spalle il momento peggiore. Del resto per diverse ragioni anche le altre industrie europee hanno subito una ristrutturazione. In Germania il settore sta da tempo trasferendo la propria capacità produttiva verso Russia e Ucraina anche in considerazione della crisi attraversata dall'industria tedesca del mobile. In questo senso l'industria italiana gode di un vantaggio temporale che deve sfruttare." La crescita delle esportazioni di pannelli truciolari offre dunque un importante elemento di positività per il settore e consente alle aziende di guardare ottimisticamente ai prossimi mesi, ma l'analisi di medio-lungo periodo non può prescindere dalle evoluzioni strutturali della competizione internazionale e dei mercati di sbocco. "Nel medio termine - conclude Paolo Fantoni - la capacità propulsiva delle esportazioni verso l'Asia verrà meno o si attenuerà almeno nel prodotto più basico ovvero quello non nobilitato, visto che gli stessi paesi asiatici stanno investendo in propria capacità produttiva. Il nostro paese potrà invece avere un ruolo nella gamma alta dei prodotti, quelli nei quali i processi di nobilitazione forniscono spunti e traggono ispirazione dalle tendenze di design. Altri paesi poi si affacciano oggi all'orizzonte soprattutto nell'area del mediterraneo come Turchia, Siria, Libano, ma anche Egitto Marocco e Algeria; proprio questi ultimi due paesi sono stati protagonisti anch'essi di una crescita consistente degli acquisti di pannelli truciolari nei primi sei mesi del 2004. Sul fronte interno invece, l'industria italiana del mobile sembra già essere uscita dal periodo negativo, ma rimangono alcuni fattori strutturali che dovranno essere in breve corretti: accorpamenti tra imprese che consentano una crescita dimensionale e maggiori disponibilità di investimento nel marketing e nella comunicazione sono le linee di tendenza sulle quali le imprese italiane del mobile svilupperanno le proprie strategie."
Totale Pannelli Truciolari - Esclusi Waferboard E Osb Esportazioni Italiane Per Paesi Di Destinazione
Periodo: Gennaio-giugno 2004 Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2004 provvisori, 2003 provvisori )
Paese Milioni di Euro Var. % Tonnellate Var. % Var. %
1 Francia 6,95 19,6% 6.024 20,9% 10.372 6,5%
2 Germania 4,95 -28,6% 4.003 -21,5% 6.641 -16,3%
3 Grecia 3,96 -3,5% 13.543 -9,8% 17.901 -14,5%
4 Spagna 3,44 25,7% 6.760 -0,2% 9.697 -1,8%
5 Corea Sud 2,84 2526,8% 20.175 80349,8% 25.854 107625,0%
6 Malaysia 2,61 99,9% 16.090 130,5% 20.378 249,4%
7 Libano 2,14 98,3% 11.629 200,3% 15.359 225,5%
8 Cina 2,08 261,1% 14.538 249,4% 21.157 276,1%
9 Tunisia 1,80 -6,6% 8.039 -5,3% 10.801 -2,4%
10 Algeria 1,79 141,2% 8.100 208,0% 10.399 200,2%
11 Russia 1,76 117,4% 2.396 120,1% 3.120 143,0%
12 Taiwan 1,72 11.656 15.720
13 Albania 1,36 43,1% 7.442 40,2% 10.574 -7,0%
14 Israele 1,15 29,2% 6.223 37,6% 8.352 48,3%
15 Slovenia 1,05 12,9% 2.497 -29,0% 3.437 -31,6%
16 Austria 0,95 -5,3% 693 9,8% 1.021 -3,4%
17 Ungheria 0,90 -29,7% 1.411 -34,2% 2.074 -40,6%
18 Hong Kong 0,88 400,4% 5.265 850,2% 6.900 2409,1%
19 Stati Uniti 0,81 -8,2% 940 -11,5% 1.180 -7,1%
20 Regno Unito 0,78 -57,7% 279 -67,0% 519 -59,1%
Altri 10,33 -14,1% 23.394 -14,5% 30.522 -25,7%
Totale 54,27 17,4% 171.096 62,1% 231.978 53,1%
(…) var. % non accertata Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/federlegno-arredo su dati Istat
 
   
   
ENERGIA (GRUPPO CIR): PREVISIONI AL 2009  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Nel corso della presentazione alla comunità finanziaria di Energia (controllata da Cir e partecipata dall’austriaca Verbund) sono state formulate ipotesi di sviluppo della società al 2009. In previsione di investimenti per un totale di 2,3 miliardi di Euro, realizzati o impegnati per circa la metà e per la residua parte da realizzare, la società prevede, in assenza di eventi rilevanti attualmente non ipotizzabili, di poter raggiungere nel 2009 un fatturato complessivo di circa 2,5 miliardi di Euro, con un margine operativo lordo di 390 milioni di Euro. A seguito di questi investimenti, Energia prevede un livello di indebitamento che potrà ammontare, sempre nel 2009, a circa 800 milioni di Euro, a fronte di un patrimonio netto complessivo di 1 miliardo di Euro.  
   
   
AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS PRECISAZIONE SULLE MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEL FORNITORE DI GAS  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas, con un comunicato agli operatori pubblicato sul proprio sito internet ha precisato le modalità operative che permettono e semplificano, la sostituzione del fornitore di gas. Sono infatti pervenute all'Autorità numerose segnalazioni su controversie tra imprese di distribuzione e venditori - la struttura del mercato del gas prevede società diverse per l'attività di distribuzione e quella di vendita - che si sostituiscono nella fornitura ai clienti finali in precedenza forniti da altri venditori, in merito all'applicazione di quanto disposto dall'Autorità in materia (articolo 14, comma 2, lettera c), della deliberazione 29 luglio 2004, n. 138/04). Al fine della corretta applicazione della deliberazione, l'Autorità ha precisato che le imprese di distribuzione devono consentire l'accesso alle reti locali se il venditore subentrante presenta, allegata alla richiesta, copia della documentazione che attesta la cessazione del rapporto contrattuale tra cliente finale e venditore uscente, alla data della nuova fornitura. A fini di ulteriore semplificazione, mirata allo sviluppo della concorrenza nella fornitura di gas ai clienti finali, l'Autorità ha anche chiarito che il venditore subentrante può limitarsi a presentare una dichiarazione in base alla quale egli attesta, sotto la propria responsabilità, di disporre della suddetta documentazione.. L'autorità, qualora ravvisi comportamenti delle imprese di distribuzione che, in contrasto con quanto precisato, ledano il diritto di accesso dei venditori alle reti locali per poter fornire i clienti finali, avvierà procedimenti volti ad ordinarne la cessazione nonché ad avviare le conseguenti procedure sanzionatorie.  
   
   
AVVIATA LA NUOVA CAMPAGNA DI CONTROLLO DELLA SICUREZZA SUGLI IMPIANTI A GAS DECISA DALL'AUTORITÀ.  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Avviata la nuova campagna per controllare la sicurezza degli impianti a gas nelle case, in conformità al regolamento emanato lo scorso 18 marzo dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Dal 1° ottobre è iniziata la prima fase di attuazione della campagna: riguarda gli allacci di impianti di utenza nuovi e i distributori con più di 5.000 clienti finali. Dal 1° ottobre 2005 il regolamento si applicherà anche agli impianti modificati e riattivati, e dal 1° ottobre 2006 a tutti i restanti impianti a gas. Il regolamento prevede che il distributore di gas (sia esso un'azienda pubblica o privata o il Comune che gestisce direttamente la rete di distribuzione) attivi la fornitura di gas soltanto dietro presentazione di una dettagliata documentazione rilasciata dall'installatore che comprovi la realizzazione dell'impianto di utenza in conformità alla legislazione e alle norme tecniche vigenti. Il controllo sulla documentazione da parte del distributore non era richiesto dalla precedente normativa, e costituisce quindi una garanzia aggiuntiva rispetto a quanto già previsto dalla legislazione vigente in tema di sicurezza, che rimane pertanto confermata; in particolare, rimangono confermati tutti gli obblighi di servizio relativi alla sicurezza in capo al distributore, definito dal decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 come gestore di un pubblico servizio. Nel caso in cui l'accertamento della documentazione abbia esito negativo, il distributore non potrà fornire il gas al nuovo cliente fintanto che perdurerà la non-conformità riscontrata. Al fine di evitare potenziali situazioni di conflitto di interesse, l'accertatore incaricato dal distributore per la verifica della documentazione non può essere stato progettista, installatore, proprietario o conduttore dell'impianto di utenza, né amministratore dell'immobile in cui è ubicato l'impianto. Fino al 31 marzo 2005 é possibile adottare una procedura semplificata, in base alla quale l'attivazione della fornitura di gas potrà essere effettuata dopo la presentazione, da parte del cliente che richiede la fornitura, di uno specifico modulo (Allegato E al regolamento), compilato e sottoscritto dall'installatore che ha realizzato l'impianto di utenza. I distributori di gas, nel caso in cui non intendano adottare la procedura semplificata, sono tenuti a comunicarlo nel proprio sito internet o in un sito ad esso collegato; in tal caso devono rendere disponibili in tale sito, con un anticipo di almeno 30 giorni, i moduli da compilare per gli accertamenti e il recapito a cui il cliente che richiede la fornitura deve fare pervenire la documentazione da sottoporre ad accertamento. I venditori di gas pubblicano nel proprio sito internet un'informativa sulle modalità applicative del regolamento emanato dall'Autorità; inoltre dovranno fornire almeno una volta all'anno ai propri clienti, in accompagnamento alle bollette, informazioni sugli obblighi in tema di sicurezza relativi agli impianti di utenza.  
   
   
SISTEMA SKF DI SEGNALAZIONE DELLE CONDIZIONI DEL MACCHINARIO SULLE PIATTAFORME PETROLIFERE DELLA SHELL, NEL MARE DEL NORD  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - La Dei, che fa parte del Gruppo Skf, applicherà il proprio sistema di segnalazione delle condizioni, basato su web, denominato "Insight", su tutto il macchinario della Shell North Sea, la cui manutenzione è affidata alla Sigma 3*. "Insight" è uno strumento per la gestione dell'affidabilità destinato a fornire agli ingegneri della Sigma 3 una sintesi di grande evidenza dello stato di salute degli impianti e delle apparecchiature, permettendo di identificare tempestivamente qualsiasi situazione di incipiente degrado. "La Sigma 3 è assai soddisfatta di vedere applicata questa tecnologia all'ambiente offshore, che rende possibile identificare in modo rapido le situazioni che possono portare a rotture prima che queste si verifichino" ha dichiarato Stuart Cordiner, responsabile dei progetti di manutenzione della Sigma 3. "L'identificazione tempestiva dei problemi del macchinario serve a prevenire cedimenti inaspettati e quindi a evitare le fermate non programmate". "La collaborazione fra la Dei e la Sigma 3 ha giocato un ruolo chiave nella realizzazione del sistema" ha dichiarato Gary Benzie capo del team Dei e responsabile del progetto. "Insight" è un sistema "live" che viene aggiornato automaticamente non appena arrivano nuovi dati, garantendo agli ingegneri della Sigma 3 informazioni sempre attendibili.  
   
   
RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC A BRESSO: APPROVATE INIZIATIVE DI MONITORAGGIO E SVILUPPO DELL’AVIAZIONE GENERALE  
 
 Roma, 18 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile si è riunito il 14 ottobre, presso l’Aeroclub di Bresso. La scelta di svolgere un Consiglio presso un Aeroclub è a testimonianza dell’importanza che l’Enac ripone nell’aviazione generale (aviazione da turismo, scuole volo, lavoro aereo, volo acrobatico, costruzioni amatoriali) nel più ampio complesso dell’aviazione civile. Il Consiglio ha espresso la volontà di attivare una serie di iniziative strategiche finalizzate sia al monitoraggio della situazione attuale del settore, sia al suo sviluppo quale potenziale volano economico del Paese. Il Consiglio di Amministrazione dell’Enac, quindi, ha deliberato l’avvio di un processo di semplificazione delle procedure relative all’aviazione generale, sempre nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza del volo. Nel contempo, prenderà il via una iniziativa di monitoraggio integrale di tutti gli aeroporti, aviosuperfici ed elisuperfici aperti al traffico di aviazione generale per una mappatura completa del settore, sia a livello di servizi offerti, sia a livello di strutture ed infrastrutture, nell’ottica di apportare eventuali correttivi finalizzati alla regolazione ed alla trasparenza delle attività ad essa connesse. Fra i principali parametri che costituiranno il monitoraggio delle strutture per l’aviazione generale, vi sono: orari di apertura, tipi di volo permessi, parcheggi a disposizione, durata e modalità delle soste consentite, assistenza di handling, percorsi dedicati, tariffe dei servizi offerti, orari rifornimenti carburanti. L’attività di monitoraggio sarà seguita dall’elaborazione di un vademecum che analizzerà le procedure ed i servizi riservati all’aviazione generale su tutte le strutture nazionali aperte a questo tipo di traffico.  
   
   
IL GRUPPO CREMONINI SI AGGIUDICA UNA TRANCHE DELLA GARA INDETTA DALLE FERROVIE DI STATO FRANCESI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE A BORDO DI 40 TRENI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Il Gruppo Cremonini, primario operatore a livello europeo nel settore alimentare, si è aggiudicato una tranche della gara indetta dalla Sncf (Société Nationale des Chemins de Fer Français) per la gestione dei servizi di ristorazione a bordo di 40 treni Corail. In particolare, la concessione riguarda l’aggiudicazione dei servizi sui treni Corail che percorrono le linee Parigi Austerlitz – Toulose, Parigi - Clermont-ferrand e Bordeaux – Nizza. La concessione, con decorrenza a partire dal 1 gennaio 2005 e della durata di 5 anni, genererà un fatturato complessivo stimato in circa 33 milioni di Euro. Con questa aggiudicazione, il Gruppo consolida ulteriormente la propria presenza nel mercato francese dei servizi ferroviari, di cui detiene una quota di oltre il 20%. Cremonini, infatti, opera già da diversi anni in Francia con i servizi di ristoro a bordo di alcuni treni Intercity, sui treni ad alta velocità di collegamento con l’Italia e la Svizzera (Tgv, Lyria) e con le attività di logistica presso i centri della Gare du Nord e della Gare de Lyon di Parigi. I servizi di ristorazione gestiti dal Gruppo nel mercato francese comprendono la gestione delle carrozze ristorante, self service, bar, mini-bar. Il consolidamento nel mercato francese va a rafforzare ulteriormente il posizionamento di Cremonini a livello internazionale. Il Gruppo, infatti, in soli 14 anni di attività, è diventato il secondo player europeo con oltre 630 treni serviti ogni giorno in 7 Paesi.  
   
   
LUFTHANSA MIGLIORA I DATI DI TRAFFICO IN NOVE MESI PASSEGGERI E MERCI IN CRESCITA  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Lufthansa ha riportato un miglioramento nei dati di traffico dei primi nove mesi dell'anno. Il Gruppo ha registrato un aumento nel volume dei passeggeri e delle merci, migliorando anche l'utilizzo della capacità rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il numero dei passeggeri trasportati è aumentato del 12,7%, per un totale di 38,6 milioni; grazie all'aumento della capacità disponibile, +14,3%, affiancato da un incremento delle vendite, pari al 16,1%, il coefficiente di riempimento passeggeri ha raggiunto il 74,3%, migliorando di 1,2 punti percentuali. Nei primi nove mesi dell'anno, Lufthansa Cargo ha trasportato circa 1,3 milioni di tonnellate di merci e posta, l'11% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il coefficiente di riempimento nel trasporto merci è cresciuto sensibilmente e, attestandosi al 66,2%, ha superato di 2,1 punti percentuali i dati del corrispondente periodo dell'anno scorso. Il Gruppo Lufthansa ha incrementato dell'1,7% il coefficiente di riempimento generale (trasporto passeggeri e merci), che ha raggiunto il 70,9%.
Gruppo Lufthansa Gen.- Set. 2004 Gen.- Set. 2003 Variaz.% anno preced.
Passeggeri (in migliaia)           38.640              34.278           + 12,7
Disponibilità posti-km (mil.) 106.342            93.053           + 14,3
Fatturato pax-km (mil.)            79.010            68.050           + 16,1
Coeff. Riempimento
passeggeri in percentuale          74,3                 73,1             + 1,2 P.
Merci/posta
(in migliaia di tonnellate)          1.280             1.154               + 11,0
Coeff. Riempim
Cargo in percentuale                     66,2               64,1           + 2,1 P.
Disponibilità
tonnellate merce-km (mil.)           19.426        17.364            + 11,9
Fatturato
tonnellate cargo-km (mil.)           13.770          12.008          + 14,7
Coeff. Riempim
generale in percentuale                       70,9           69,2          + 1,7 P.
Numero dei voli                     485.767            409.714           + 18,6
 
   
   
GERMANWINGS: APERTE LE PRENOTAZIONI PER L’ORARIO ESTIVO 2005 VOLI PRENOTABILI DA VENERDÌ 15 OTTOBRE  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Da venerdì 15 ottobre alle 18.00, è possibile prenotare la prima tranche di voli Germanwings per la stagione estiva, dal 27 marzo alla fine di ottobre 2005. Ulteriori destinazioni saranno disponibili nelle prossime settimane. “Chi vuole volare a tariffe davvero convenienti deve prenotare adesso: nel sistema low cost, infatti, le tariffe aumentano con l’avvicinarsi della data di partenza” ha commentato Joachim Klein, Managing Director Germanwings. “Il nostro programma ha avuto successo ed è stato recepito bene dal mercato: offriamo un servizio eccellente a prezzi convenienti. Continueremo a lavorare in questa direzione anche in futuro” ha concluso Joachim Klein. Dalle 18.00 di venerdì, quindi, si potranno prenotare voli Germanwings per le seguenti destinazioni dall’aeroporto di Colonia/bonn: Barcellona, Berlino, Bologna, Budapest, Cracovia, Dresda, Dublino, Edimburgo, Faro, Ibiza, Istanbul, Smirne, Lisbona, Londra (Gatwick), Londra (Stansted), Madrid, Milano (Malpensa), Malaga, Monaco di Baviera, Nizza, Oslo, Palma di Maiorca, Parigi, Praga, Roma, Spalato, Stoccolma, Salonicco, Varsavia, Vienna, Zagabria e Zurigo. Sarà inoltre possibile prenotare voli per le seguenti 16 destinazioni dall’aeroporto di Stoccarda: Amburgo, Barcellona, Berlino, Budapest, Dresda, Istanbul, Cracovia, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Palma di Maiorca, Roma, Salonicco, Varsavia, Vienna e Zagabria. Tutti i voli Germanwings verranno effettuati con Airbus A319 e A320. Le tariffe Germanwings partono da 19 Euro per tratta, tasse e spese incluse.  
   
   
RYANAIR LANCIA I “GIFT VOUCHER” PER NATALE  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Ryanair, il 14 Ottobre 2004, ha annunciato il lancio dei suoi “gift voucher” di Natale. I Voucher sono disponibili per acquisto immediato su www.Ryanairvouchers.com e sono validi per prenotazioni per sei mesi dalla data di emissione su tutte le 186 rotte a bassa tariffa Ryanair. I voucher partono da un minino di 10 Euro – Sterline. Commentando la nuova proposta, Peter Sherrard, Direttore Marketing e Vendite per l’Italia, ha detto: “Questo Natale regalate ad amici e parenti un viaggio su una delle 186 rotte Ryanair in 17 paesi. Tutti sognano di visitare un posto particolare e grazie all’esteso network Ryanair le possibilità sono infinite. I “gift voucher” di Natale Ryanair saranno il modo perfetto per iniziare il nuovo anno. Dal confort di casa vostra potete acquistare i “gift voucher” di Natale Ryanair on line su www.Ryanairvouchers.com un modo perfetto per evitare il panico dello shopping all’ultimo minuto"  
   
   
ACCESSO ALLE INFORMAZIONI TECNICHE SUGLI AUTOVEICOLI: I COSTRUTTORI DEVONO FARE DI PIÙ  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Da uno studio condotto dall’università di Aquisgrana[1], pubblicato nel sito web della Direzione Generale concorrenza della Commissione europea, emerge che i costruttori di auto devono ancora compiere dei progressi per consentire l'accesso dei riparatori indipendenti e degli altri operatori alle informazioni tecniche relative ai veicoli da loro prodotti. Il regolamento del 2002 sul settore automobilistico dispone che tali informazioni debbano essere messe a disposizione immediatamente « in modo non discriminatorio e proporzionato » al fine di favorire la concorrenza nel settore delle riparazioni automobilistiche. Le parti interessate sono invitate a trasmettere eventuali osservazioni o commenti alla Commissione entro il 31 dicembre. Mario Monti, il Commissario competente per la concorrenza ha dichiarato in tale occasione: « Sebbene i costruttori automobilistici stiano mettendo le informazioni tecniche a disposizione degli operatori indipendenti, siamo ancora lontani dal traguardo. Per sviluppare la concorrenza nel settore delle riparazioni automobilistiche i costruttori devono compiere dei seri sforzi sul piano della trasparenza e accessibilità». E Monti ha aggiunto: «Nella nostra epoca dominata dall’elettronica, l’accesso alle informazioni tecniche assume un’importanza capitale per la concorrenza. Si tratta di un elemento chiave del regolamento per cui mi sono battuto e sono sicuro che la prossima Commissione si adopererà con tutti i mezzi affinché i costruttori si conformino pienamente alle norme stabilite in materia ». Il regolamento della Commissione 1400/02 è entrato in vigore nell’ottobre e mira a incrementare la concorrenza nella distribuzione e riparazione di autoveicoli; quest’ultima attività ha un’importanza cruciale, se si considera che la riparazione assorbe in media il 40% dei costi totali sostenuti per un veicolo durante il suo ciclo di vita (cfr Ip/02/1073). Lo studio dell’università, condotto su incarico della Commissione, esamina in che misura e con quali modalità i costruttori si sono conformati alle disposizioni del regolamento in merito all’obbligo di fornire le informazioni tecniche alle officine, ai produttori di utensili e agli editori d’informazioni tecniche. Tutti questi soggetti sono indispensabili per la realizzazione di una sana concorrenza nel settore delle riparazioni, tanto più che il progresso tecnico rende anche le riparazioni banali sempre più complicate. Secondo lo studio, i costruttori consentono l’accesso alla quasi totalità delle informazioni tecniche relative ai modelli prodotti negli ultimi dieci anni, sia attraverso Internet, sia su Cd/dvd e/o carta. Tuttavia, la qualità dei relativi supporti lascia spesso a desiderare, a causa della difficoltà di reperire le informazioni, essendo queste spesso incorporate in pacchetti di informazioni voluminosi e costosi. Il contenuto delle informazioni è spesso anche inadeguato: taluni costruttori non divulgano numerose informazioni fondamentali, segnatamente quelle necessarie ai fabbricanti di attrezzature diagnostiche. Questi ultimi sono chiamati a svolgere un ruolo di particolare rilievo, essendo i soli in grado di offrire un’alternativa economicamente vantaggiosa ai costosi strumenti diagnostici proposti dai costruttori. Da ultimo, va rilevato che gli editori di informazioni tecniche hanno grandi difficoltà a reperire le informazioni necessarie per compilare la documentazione tanto apprezzata dai riparatori indipendenti. Metodologia Lo studio ha ad oggetto nove produttori di autoveicoli (Bmw, Daimler-chrysler, Fiat, Ford, Gm, Psa, Renault, Toyota and Volkswagen) e sei produttori di autocarri (Daf, Daimler-chrysler, Iveco, Man, Renault e Volvo). Lo studio analizza la situazione in Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Olanda, Irlanda, Danimarca e Polonia.  
   
   
AIR LIQUIDE FORNISCE IDROGENO A 20 VEICOLI ECOLOGICI AL CHALLENGE BIBENDUM A SHANGHAI  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Air Liquide, leader mondiale nel settore dei gas industriali e medicali, è presente con il prototipo di distributore di idrogeno, dall’11 al 14 ottobre a Shangai alla sesta edizione del Challenge Bibendum, il più grande concorso internazionale per veicoli ecologici creato da Michelin nel 1998 in occasione dei 100 anni di Bibendum, l'omino Michelin. Per Michelin ed i suoi soci, questa sfida tecnologica fornisce un'occasione per verificare alcune soluzioni in grado di conciliare l’esigenza di mobilità sulle strade con il rispetto per le persone e per l'ambiente. In questo contesto, oltre 150 veicoli, sviluppati con gli sforzi di ricerca di molti costruttori internazionali e di istituti tecnici, verranno sottoposti a specifici test per confrontare le prestazioni, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e le emissioni atmosferiche. I veicoli concorreranno in quattro categorie: carrozze ferroviarie, camion, bus e due ruote. Fra le novità, circa venti veicoli a idrogeno, l'unico combustibile che come sottoprodotto di combustione, produce soltanto l'acqua. L'idrogeno sarà fornito da Air Liquide e distribuito attraverso un distributore prototipo, progettato e costruito dai team di ricerca del Gruppo. Tre stazioni simili stanno attualmente funzionando in tutto il mondo, in base agli esperimenti su trasporto urbano pulito a Kawasaki, a Madrid e a Lussemburgo. Al proprio stand, Air Liquide ha dato dimostrazione delle principali applicazioni de gas industriali nell'industria automobilistica e del processo di produzione dell’idrogeno fino al suo utilizzo. In esposizione anche il modello di una fuell-cell progettata e sviluppata dalla filiale di Axane. Jean-françois Deschamps, vice presidente Sviluppo Idrogeno, afferma: "Siamo molto orgogliosi di partecipare al Challenge Bibendum per parecchi motivi. Air Liquide è pronta per sostenere lo sviluppo di tecnologie dell'idrogeno, una fonte di energia pulita. Questo incontro a Shangai rappresenta un'occasione importante per noi per valutare i progressi tecnologici più recenti in questo campo. Inoltre, questo progetto è perfettamente in armonia con il nostro impegno nella conservazione dell'ambiente e delle risorse naturali, una delle pietre miliari della nostra strategia di sviluppo sostenibile." Jean-françois Deschamps è intervenuto come relatore a una conferenza stampa dal titolo " Idrogeno, la fonte di energia pulita " tenutasi il 12 ottobre alle 16:30pm, presso il circuito internazionale di Shangai, e una presentazione durante il congresso internazionale tenutosi ieri all'università di Tong Ji di Shangai. La partecipazione di Air Liquide al Challenge Bibendum dimostra la presenza dinamica del Gruppo in Asia e più specificatamente, in Cina, in cui impiega 1.400 collaboratori ed ha generato un giro d'affari di 90 milioni di euro nel 2003. Il Gruppo è presente nelle zone industriali di Beijing e di Tianjin nel nord, a Shanghai/jiangsu/zhejiang nell'est e a Guangdong nel sud. Air Liquide investirà circa 500 milioni di euro in Cina nel corso dei prossimi cinque anni, per rispondere alle forti esigenze del mercato e per cogliere tutte le occasioni di sviluppo. Air Liquide ha più di 30 grandi impianti di produzione di idrogeno e una capacità totale di produzione di circa un milione di metri cubi all'ora. Il suo network di tubazioni per l’idrogeno si estende per 1200 chilometri e permette ad Air Liquide di fornire grandi clienti presenti nei bacini industriali strategici di tutto il mondo. Il giro d'affari per il commercio dell'idrogeno del Gruppo supera i 400 milioni di Euro.  
   
   
ANALISI DEI PRIMI 9 MESI DI VENDITE DELL’AUTO IN ITALIA CRESCONO SUL MERCATO LE PICCOLE MONOVOLUME LA STAGIONALITA’ PREMIA CABRIO/COUPE’ E SPIDER  
 
Roma, 18 ottobre 2004 - Nei primi 9 mesi del 2004, il mercato italiano dell’automobile ha assorbito 1.782.084 vetture. L’unrae (l’Associazione delle Case estere) ha analizzato tutte le immatricolazioni, suddividendole per tipo di carrozzeria, in modo da poter approfondire maggiormente le modificazioni intervenute nella scelta delle diverse tipologie di vetture, verificando quindi, nel confronto con il biennio precedente, le nuove tendenze del consumatore italiano. Il primo elemento che scaturisce da questa analisi è l’improvvisa, ma prevista, forte crescita delle immatricolazioni delle monovolume piccole, apparse sul mercato relativamente da poco tempo per rispondere ad un certo tipo di domanda che, nei fatti, si è ampiamente manifestata, se si considera che in due anni la quota di mercato rappresentata da questa tipologia di vettura è passata dal 4,10% dell’intero 2002 al 7,86% dei primi nove mesi del 2004. In termini numerici, il balzo è stato molto evidente: poco meno di 96.000 unità nell’intero 2002, oltre 140.000 nei primi 9 mesi del 2004. Questa nuova nicchia di mercato mostra già tutte le intenzioni di acquisire una quota importante nel settore delle monovolume, dove quelle compatte e quelle grandi mantengono più o meno invariate le loro quote di presenza sul mercato. Nell’area delle auto dai grandi spazi, si rileva una contrazione della domanda di break/station wagon. Altro fattore in evidenza, dovuto chiaramente anche alla stagionalità, visto che i primi nove mesi dell’anno includono il periodo delle vacanze, è la significativa (anche se relativamente contenuta in termini numerici) crescita delle cosiddette sportive. Gli analisti dell’Unrae sottolineano che il fenomeno è dovuto anche alla recente diffusione della tecnologia dei tettucci rigidi con apertura elettrica, che di fatto ha dato una doppia configurazione a molte delle proposte sul mercato, offrendo di fatto dei coupè che si trasformano rapidamente in cabriolet. La crescita è significativa, passando dall’1,03% del 2002 all’1,37% del 2003 e salendo nei primi nove mesi dell’anno in corso al 2,10%. In questo quadro, anche i cosiddetti coupè “puri” registrano una buona crescita, sia pure con valori assoluti contenuti. Si segnala infine la progressiva, costante contrazione del grande bacino delle berline, oggi al 62,36% del mercato contro il 66,02% di due anni fa. In realtà, è la contropartita alla crescita delle nuove configurazioni di carrozzeria che evidentemente rispondono in modo più specifico agli stili di vita di una certa parte della clientela.  
   
   
AUSILIARI DEL TRAFFICO: INTESACONSUMATORI, STIGMATIZZANDO I METODI INCIVILI E DA FAR WEST DI MULTARE I CITTADINI CON LA TECNICA INCENTIVANTE DEGLI AGGUATI PER FARE CASSA ANZICHE’ PREVENIRE LE INFRAZIONI.SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE NEL PROCESSO PENALE APERTO DALLA PROCURA DI ROMA PER I REATI DI TRUFFA ED ABUSO D’UFFICIO  
 
 Roma, 18 ottobre 2004 - Alla stessa stregua dei camaleonti che si mimetizzano per non farsi vedere, così i cosiddetti ausiliari del traffico si nascondono alle fermate di giorno e/o di notte ,cercando di apparire come passeggeri in attesa dei mezzi; dietro gli angoli delle strade; dentro i bar e perfino dentro i gabbiotti delle banche ed i vetri semiblindati (durante la stagione piovosa) perfezionando la tecnica degli agguati ad automobilisti furbi e/o distratti che invadono corsie preferenziali neppure ben segnalate. Come durante il far west i fuorilegge si appostavano al riparo della vegetazione per non farsi vedere piombando sulla diligenza per rapinarne il bottino, così gli ausiliari del traffico si occultano per colpire automobilisti distratti e/o disattenti dietro ben profumati incentivi, con l’unico scopo di rimpinguare le casse dei comuni. Mentre il traffico impazzisce anche per le fermate non autorizzate in seconda e/o terza fila riducendo le corsie ad uno stretto budello, lo scopo dei “camaleonti” non è quello, perfino indicato dal Codice della Strada, di disciplinare il traffico per prevenire e/o scoraggiare le infrazioni, ma quello degli agguati. Intesaconsumatori dopo aver denunciato tali metodi odiosi, si costituirà parte civile al processo penale aperto dalla Procura di Roma per i reati di falso ideologico ed abuso in atti d’ufficio, chiede al Sindaco di Roma Veltroni di annullare le oltre 40.000 multe effettuate negli ultimi 2 mesi e di rivedere gli odiosi sistemi premianti ed incentivanti che prevedono percentuali del 25 per cento per ogni contravvenzione elevata e di annullare la delibera che prevede di triplicare le spese di notifica delle multe (che supererebbero i 20 € per multa) che rappresenta un taglieggiamento autorizzato. A tal fine invita i cittadini multati a rivolgersi alle sedi delle 4 associazioni (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori), inviando copie delle contravvenzioni. Intesaconsumatori, in collaborazione con una emittente romana del Consorzio Teleambiente, ha effettuato riprese filmate degli ausiliari intenti alla loro opera, che invece di multare le auto in seconda fila e di scoraggiare le infrazioni, chiedendo agli automobilisti di non invadere le corsie preferenziali, si sono appostati e mimetizzati per elevare, in circa un’ora, un centinaio di multe, oltre ad inviare la cassetta registrata alla Procura di Roma, chiede un incontro urgente al Sindaco Veltroni per consegnare direttamente le prove di atti che non onorano certo l’amministrazione capitolina.  
   
   
"SICURI SU 4 RUOTE", UNA NUOVA INIZIATIVA DEL COMUNE PER I GIOVANI DI MILANO IL CORSO, COMPLETAMENTE GRATUITO E SVOLTO IN COLLABORAZIONE CON ACI-VALLELUNGA, SI TERRÀ DAL 18 AL 23 OTTOBRE  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - “Sono tantissimi i luoghi comuni che si spendono ogni volta che le cronache raccontano di incidenti stradali che vedono coinvolti giovani e giovanissimi e dove, spesso, perdono anche la vita. Le statistiche individuano nella velocità eccessiva e nell'imprudenza, nell'imperizia e nell'inesperienza dei giovani guidatori la vera causa, puntando il dito sul fatto che, pur avendo la patente, non sanno guidare l'auto. Noi siamo più convinti del fatto che non sanno reagire alle difficoltà: ecco perché abbiamo pensato di portare su una piazza di Milano, anche se solo per un settimana, gli esperti di Vallelunga per dare ai nostri ragazzi la possibilità di capire quali comportamenti assumere in casi di emergenze e rischi improvvisi”. Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, ne è pienamente convinto: un corso pratico, vero, serio, anche se di poche ore, è sufficiente per dare ai giovani, soprattutto a neo-patentati, quella giusta dose di responsabilità per condurre l’automobile. ”Con buona pace anche per i genitori che vivono con grande patema d’animo le uscite serali dei figli con la propria o altrui auto”, prosegue ancora l’Assessore Simini. “Se si ha un figlio che guida forte, che ama il rischio, qualsiasi cosa diciamo andrà veloce comunque: a quell'età è difficile farli ragionare. Però, con un corso come questo, acquisiranno più prudenza e sapranno almeno reagire in situazioni difficili e non perderanno il controllo dell'auto alla prima sbandata”. Un’iniziativa, questa di “Sicuri su quattro ruote”, che ha un’importanza sociale estremamente elevata. Dopo il corso per gli scooters, che da due anni vede il tutto esaurito sulle piazze di Milano e che ormai ha assunto una connotazione nazionale, parte anche il primo esperimento di guida sicura dedicato ai giovani automobilisti, voluto dall’Assessore all’Educazione e Infanzia e organizzato in collaborazione con Aci-vallelunga, il più grande centro di guida sicura d'Italia, una struttura all'avanguardia in Europa con 18.000 corsi svolti ogni anno per auto, moto, camper, roulotte, autobus, camion. Il corso “Sicuri su quattro ruote” è completamente gratuito e si svolgerà dal 18 al 23 ottobre nell’area di sosta Burchiello (zona Mm1 di Pagano) appositamente attrezzata per ricreare le varie situazioni di emergenza che si possono normalmente incontrare sulle strade. Ogni giorno si svolgeranno due sessioni di addestramenti, dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 17 alle quali potranno partecipare un numero limitato di 15 giovani, che verranno seguiti da piloti-istruttori professionisti. I partecipanti, oltre a ricevere tutto il materiale didattico e di consumo occorrente, saranno anche gratuitamente coperti da assicurazione per rischio infortuni durante le esercitazioni. Ogni sessione è divisa in due tipologie di esercitazioni: quelle teoriche vanno dalla corretta posizione al volante all’importanza dei pneumatici, all’uso esatto dei dispositivi di sicurezza; quelle pratiche, su auto fornite direttamente da Aci-vallelunga, comprendono tra le altre lo slalom tra i birilli, la frenata d’emergenza, l’ostacolo improvviso, la guida e la frenata sul bagnato. Nella giornata di sabato 23 ottobre, a conclusione dell’iniziativa, verranno consegnati gli attestati di partecipazione ai 150 giovani che sosterranno i corsi e sarà possibile assistere a prove dimostrative, oltre che partecipare a un concorso a premi aperto a tutto il pubblico.  
   
   
TRASPORTI PUBBLICI: VENERDÌ 22 OTTOBRE 2004 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 15 E DALLE 18 AL TERMINE DEL SERVIZIO PROCLAMATO DA FILT CGIL – FIT CISL – UILT UIL – UGL – FAISA CISAL  
 
Milano 18 ottobre 2004 - Venerdì 22 ottobre 2004, le organizzazioni sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uilt Uil – Ugl – Faisa Cisal, hanno proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico nell’ambito della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale 2004 -2007. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione si asterrà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente all’organizzazione sindacale che lo ha dichiarato non è prevedibile sull’intera rete Atm l’entità della riduzione del servizio. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it  
   
   
PREMIO DA UN MILIONE DI DOLLARI PER I PROGRESSI NELLA SCIENZA DEI MATERIALI  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2004 - Sono aperte le candidature per il Dan David Prize, destinato a premiare con un milione di dollari i progressi nella scienza dei materiali. Il premio, che equivale a 808.000 euro, verrà assegnato a un ricercatore o a un gruppo di ricercatori per nuove e innovative scoperte in una o più delle seguenti aree: materiali chimici ed elettrochimici, materiali elettronici e ottici, biomateriali, comprensione dei fenomeni a nanoscala e dei nanomateriali. Il premio internazionale è finanziato dalla fondazione Dan David ed è amministrato dall'università di Tel Aviv. Infolink: http://www.Dandavidprize.org  
   
   
I RICERCATORI OLANDESI PRONTI AL DIVIETO DELL'UE SUGLI AMMORBIDENTI PER LA PLASTICA  
 
Bruxleles, 18 ottobre 2004 - Le inquietudini sugli impatti per la salute degli ftalati ha spinto alcuni ricercatori a reagire rapidamente alla decisione del Consiglio competitività dell'Ue del 24 settembre di vietare l'uso di sei ftalati nei giocattoli. Anche se gli scienziati sono ancora divisi, negli ultimi 20 anni sono state espresse preoccupazioni sull'uso degli ftalati (per rendere i prodotti morbidi anziché fragili), che potrebbero causare cancro, danneggiare i reni e alterare il sistema ormonale. Ciò considerato, i ministri del Consiglio Competitività hanno deciso di vietare l'uso di tre ftalati nei giocattoli e nei prodotti per l'infanzia, e di altri tre ftalati nei giocattoli e nei prodotti per bambini al di sotto dei tre anni, che potrebbero portarli alla bocca. La decisione verrà riesaminata tra quattro anni. I ricercatori della Wageningen University e del Research Centre dei Paesi Bassi, in stretta collaborazione con l'industria del Pvc, hanno sviluppato con successo un gruppo alternativo di ammorbidenti a base di alcol di zucchero. Le prove hanno mostrato che i nuovi materiali non sono tossici, e quindi non influiscono sugli ormoni, e che sono particolarmente adatti a una produzione di massa sostenibile, poiché derivano interamente da materie prime rinnovabili. Daan van Es e Kees de Gooijer, che hanno coordinato i ricercatori, pensano che gli ammorbidenti potrebbero essere immessi sul mercato entro due o tre anni, ma hanno aggiunto che, perché ciò avvenga, potrebbe essere necessario l'intervento governativo, dato che le industrie si mostrano per il momento restie a investire in prodotti alternativi con margini di profitto incerti. Fino ad oggi non si è prestata molta attenzione ai prodotti sostitutivi degli ftalati, che attualmente rappresentano solo il 10% del mercato, il cui sviluppo è stato scoraggiato dai costi e dai limiti tecnici per l'adozione a grande scala. La decisione dell'Ue non ha effetti immediati sui fabbricanti di giocattoli, perché già dal 1999 l'uso di ftalati nei giocattoli è stato vietato a titolo temporaneo, ma fa chiarezza sull'uso di questi prodotti chimici. La proposta di rendere il divieto permanente era stata fino ad oggi respinta da alcuni governi nazionali.  
   
   
COSI’ LE DUE SIMONE FANNO SCUOLA UNIVERSITARI A MILANO: VOLONTARI IN UN PAESE IN VIA DI SVILUPPO? NO PER IL 40,5% MA C’È UN 33% DI FAVOREVOLI. MENO DISPONIBILI PER LAVORO O CARRIERA (52,5% CONTRO 25%). SE POI L’AREA È A RISCHIO COME L’IRAQ IL 74% LO ESCLUDE, MA C’È UN 14% PRONTO A PARTIRE  
 
Milano, 18 ottobre 2004 - Multietnico è bello. Tre universitari su cinque hanno compagni di corso stranieri (63,4%). L’80% lo ritiene positivo: allarga gli orizzonti e permette una crescita culturale. Qualche dubbio per quasi uno su cinque (17%): c’è il rischio di perdere cultura e tradizioni proprie. Più ottimisti gli arabi (96%). Uniti nel discutere di tutto (60% degli italiani, 65% degli arabi) e a tavola, insieme al bar o al ristorante (30% e 35%). La religione divide (34% per gli italiani e 47% per gli arabi). Migliorare l’integrazione? Per gli italiani sarebbe meglio qualche corso di lingua in più per gli stranieri in università (28,7%). Per gli arabi una struttura dedicata in ogni università (35%) o le borse di studio (30%). Per entrambi attività organizzate nel tempo libero proprio per conoscersi (25,7% italiani e 26,7% arabi). E se gli arabi si sentono simili agli italiani (52%) quello che fa la differenza è la dieta diversa (13%) la preghiera 5 volte al giorno (8%). Un amico straniero, ma da dove? Vanno bene tutti senza distinzione (34%). Comunque gettonati gli europei (29%). A pari merito americani e arabi (12% e 11%). E per gli arabi vanno bene tutti (70%): solo uno su dieci cerca amici del suo Paese (12%). E’ uno scambio culturale: 33% per gli italiani, 50% per gli arabi. Ma la famiglia italiana frena, così il 12%, a casa, dell’amico straniero non lo dice, uno su cinque non li frequenta, solo la metà (47%) ha una famiglia soddisfatta delle amicizie estere. Mentre gli arabi hanno famiglie molto contente di vederli accanto agli italiani (87%). L’integrazione va bene e qualcuno è pronto a spostarsi, anche se prevale chi in un paese in via di sviluppo non vorrebbe andarci per volontariato (40,5% contro 33% di positivi), per lavoro o carriera (52,5% contro; 25% a favore). Se poi l’area è a rischio, come l’Iraq, c’è un 14% ancora propenso contro un 74% che tiene bene le distanze. Integrarsi a Milano? Con l’amicizia (45,5% italiani, 65% stranieri), al ristorante etnico (33%, 32%), col lavoro per gli arabi (28%). Milano è accogliente, grazie al lavoro e alle amicizie etniche secondo gli italiani (23%, 14%), alle università per gli arabi (28%). Ma non è accogliente per oltre uno su quattro (28% italiani, 27% arabi), soprattutto perché non accoglie bene gli stranieri (10% italiani). Secondo gli arabi perché è difficile trovare lavoro (8%). Milano com’è? Internazionale per gli arabi (22%). Vince l’opinione positiva (54% italiani, 67% arabi). Il sogno nel cassetto per gli arabi: vivere a Milano (20%) o in Italia (15%) Emerge da un sondaggio realizzato dalla Camera di commercio di Milano - Nexus, su un campione di 101 studenti italiani e 60 studenti provenienti da paesi arabi del Mediterraneo (Tunisia, Siria, Marocco, Libia, Libano, Egitto, Algeria)“l’integrazione tra studenti italiani e stranieri nelle Università di Milano”. Oggi è stato firmato l’accordo per l’internazionalizzazione del sistema universitario milanese. Tra le iniziative messe in atto per favorire la conoscenza dell’offerta formativa e del sistema economico milanesi, verranno assegnate 20 borse di studio per master post universitari destinate a studenti provenienti da Paesi del Mediterraneo, Sud America, Est Europa. L’accordo è stato sottoscritto dalla Camera di commercio di Milano, rappresentata dal segretario generale, Pier Andrea Chevallard e dalle due Università milanesi, Bocconi e Cattolica del Sacro Cuore, rappresentate rispettivamente dai rettori Carlo Secchi e Lorenzo Ornaghi. Cosa prevede l’accordo? Iniziative finalizzate a favorire un’approfondita conoscenza del sistema economico milanese agli studenti provenienti dalle aree geografiche considerate prioritarie attraverso l’attribuzione di 18 borse di studio per la formazione specialistica di futuri operatori economici e imprenditori provenienti da aree prioritarie d’interesse per il sistema economico milanese e che sappiano in futuro valorizzare le relazioni con esso. Ma anche l’erogazione di 2 borse di studio aggiuntive dedicate a studenti Ph.d provenienti da Paesi mediterranei, in ambito di ricerche economiche e sociali in lingua inglese ed in qualità di “visiting student”. La predisposizione di periodi di stages, nell’ambito dei master, dei corsi di laurea triennale e dei corsi di laurea specialistica, con possibilità di usufruire di opportunità di lavoro e di esperienze formative all’estero presso uffici e desk della rete estera di Promos.