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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Novembre 2004
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JEAN MONNET PROJECT: 500 PARTICIPANTS EXPECTED ON 30 NOVEMBER AND 1 DECEMBER IN BRUSSELS FOR A DEBATE ON THE ROLE OF THE EUROPEAN UNION IN THE WORLD  
 
Brussels, 30 November 2004 - On 30 November and 1 December 2004, the Jean Monnet Project is organising in Brussels, in collaboration with Ecsa (European Community Studies Association), the 7th international Ecsa-world conference on the theme of “The European Union and emerging world orders: perceptions and strategies”. Some 500 participants, welcomed by José Manuel Barroso, President of the European Commission, and Ján Figel, Commissioner responsible for education, training, culture and multilingualism, will debate with prestigious speakers the place of the European Union on the international scene. The European Commission’s Jean Monnet Project (concerned with the teaching of European integration in universities) and Ecsa-world (European Community Studies Association) are co-organising on 30 November and 1 December a new international conference on “The European Union and emerging world orders”. Faced with numerous challenges on the international political scene, the European Union needs to develop and implement an effective common foreign policy. Its role and capacity to act in the face of new emerging world orders, world economic governance and human development, globalisation and the role of international law and its place as a model for a rule-based world order will be at the heart of the discussions at this 7th conference. The conference will be opened by José Manuel Barroso, President of the European Commission, Ján Figel, Commissioner responsible for education, training, culture and multilingualism and Nikolaus van der Pas, Director-general for education and culture. Eminent speakers (professors, lawyers, Mps and representatives of Ngos) will then take the floor, particularly Boutros Boutros Ghali, former Secretary-general of the United Nations and Federico Mayor, former Secretary-general of Unesco.
The conference programme is available on the following website: http://europa.Eu.int/comm/education/programmes/ajm/ecsa_world/index_en.html  
Ecsa is an international scientific network bringing together 51 national associations of teachers and researchers in the field of European integration. It has approximately 8 000 individual members. Http://www.ecsanet.org/
 
   
   
IL CONSIGLIO EUROPEO PER LO SPAZIO APRE LA STRADA A UN PROGRAMMA SPAZIALE COMUNE  
 
 Bruxelles, 30 novembre 2004 - Il 25 novembre si è svolto il primo Consiglio europeo per lo spazio, largamente lodato come il primo passo verso un programma e una politica spaziale europea. Alla riunione hanno partecipato i ministri di 27 paesi membri dell'Unione europea e/o dell'Ase (Agenzia spaziale europea) e rappresentanti dei due organismi. Non sono state discusse priorità e aree specifiche di cooperazione, ma è stato preparato il terreno per occuparsene nel corso delle due prossime riunioni, previste per la primavera e l'autunno/inverno 2005. Al termine della riunione, il presidente del Consiglio, il ministro olandese per gli Affari economici Laurens-jan Brinkhorst, ha dichiarato che debbono ancora essere risolti alcuni ostacoli politici (ad esempio portata, ripartizione delle funzioni, politica industriale, finanziamento) prima di poter definire un programma spaziale europeo, ma che è stato tracciato un orientamento generale e che ci si concentrerà su aree quali le applicazioni, le infrastrutture, la scienza e la governance. Sollecitato a indicare le aree specifiche in cui potrebbe essere avviata una cooperazione tra Ue e Ase (Agenzia spaziale europea), Günter Verheugen, che in quanto commissario per le Imprese e l'industria ha in portafoglio anche lo spazio, ha risposto di avere varie idee al proposito, ma di considerare politicamente scorretto parlarne in questo momento. Ha comunque specificato che la politica spaziale europea dovrà essere orientata all'utilizzatore, per soddisfarne le esigenze reali (ad esempio nei settori trasporti, ambiente, difesa e sicurezza), ed ha aggiunto: 'È mia ferma convinzione che, oltre a portare avanti ed ampliare la ricerca, le nostre attività spaziali debbano andare più lontano. Il settore spaziale è molto di più della sola ricerca'. Verheugen ha anche detto che le risorse europee investite nello spazio sono attualmente limitate, e che intende affrontare il problema senza indugi, aggiungendo però che la richiesta dell'ex commissario per la ricerca Philippe Busquin di un investimento annuale di un miliardo di euro 'non è oggi realistica', e che le prospettive finanziarie della Commissione non prevedono un finanziamento di quest'ampiezza. Il rapporto tra Ue e Ase è stato discusso nel briefing tenuto dopo il Consiglio. Jean-jacques Dordain, direttore generale dell'Ase, ha sottolineato che 'l'Ase non interferisce con le competenze altrui' e che 'la Commissione userà l'Ase in aree che quest'ultima conosce meglio, ad esempio quella dei lanciatori'. Verheugen ha ribadito questo punto di vista, affermando che 'l'Ase non è agli ordini dell'Ue. Siamo partner. Non credo che lavoriamo in campi opposti: tutti e due consideriamo intelligente mettere in comune informazioni e idee'. Edelgard Bulmahn, ministro tedesco per l'Istruzione e la ricerca, che ha partecipato al Consiglio in qualità di attuale presidente del consiglio dell'Ase, ha parlato dei punti di forza che le due organizzazioni offrono al partenariato e ha fatto allusione alla competenza tecnologica dell'Ase (Agenzia spaziale europea), sottolineando che è giunto il momento di usarla per soddisfare gli obiettivi politici. Bulmahn ha anche ribadito con particolare enfasi la necessità di considerare la politica spaziale differente dalle altre politiche industriali, e di definire quindi per essa un pacchetto di norme differenti. Il ministro ha anche parlato della necessità di non confondere finanziamento dell'Ue e finanziamento dell'Ase. Entrambi i progetti comuni messi in cantiere fino ad oggi, Galileo e Gmes (global monitoring for the environment and security), sono stati finanziati da entrambe le organizzazioni, ma Bulmahn ha sottolineato che per ciascun progetto comune debbono essere chiaramente definite le singole responsabilità, anche per quel che riguarda il finanziamento. 'In caso contrario non arriveremo a una maggiore efficienza' ha concluso. Per ulteriori dettagli sulle attività spaziali europee: http://europa.Eu.int/comm/space/index_en.html http://www.Esa.int  
   
   
IL NUOVO PREMIO DESCARTES È ESSENZIALE PER INCORAGGIARE LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA NEL FUTURO DELLA RICERCA, AFFERMA POTOCNIK  
 
Bruxelles, 30 novembre 2004 - In un momento in cui si chiede ai cittadini europei uno sforzo per poter portare gl'investimenti nella ricerca al 3% del Pil, dobbiamo fare in modo che il vasto pubblico sia in grado d'investirsi nel mondo della scienza, dichiarerà il 2 dicembre il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik nel discorso di apertura della cerimonia per il premio Descartes che si svolgerà nel castello di Praga. Secondo Potocnik, il nuovo premio Descartes per la comunicazione scientifica, che verrà lanciato quest'anno con lo scopo di validare la ricerca agli occhi del pubblico europeo, è una parte essenziale della strategia della Commissione europea intesa a incoraggiare una maggiore partecipazione del pubblico nelle scelte scientifiche. 'Credo che per avvicinare la scienza alla società sia necessario renderla popolare tra il pubblico', affermerà a Praga il commissario europeo. 'Il pubblico dev'essere informato dei risultati della ricerca e deve formarsi un'opinione sullo stato dei progressi scientifici. I cittadini europei, e i decisori politici, devono poter fare scelte informate nel ventaglio di opzioni offerte dal progresso tecnologico'. Il nuovo premio di 250.000 euro alla migliore ricerca per la comunicazione scientifica e della ricerca al pubblico europeo si aggiunge all'attuale premio Descartes per l'eccellenza nella ricerca scientifica collaborativa, che esiste dal 2000. Nell'ambito del piano d'azione dell'Ue per scienza e società, il nuovo premio vuole favorire tra il pubblico una più ampia comprensione della scienza e della ricerca, e destare l'interesse per le carriere scientifiche. In tale ottica, sosterrà Potocnik, 'bisogna allargare ancora di più la cultura scientifica e tecnica con tutti i mezzi a disposizione, e in particolare con approcci aperti e partecipativi alla diversità e alla conoscenza: giornali e riviste, documentari scientifici, esposizioni organizzate dai musei scientifici, festival, settimane scientifiche e misure più proattive degli shop scientifici. 'Sono tutte attività fortemente appoggiate dagli Stati membri e dalla Commissione europea, che va ancora più lontano incoraggiando i gruppi di ricerca dei progetti comunitari a prevedere e organizzare, sin dal lancio del progetto, l'informazione al pubblico', ricorderà Potocnik. Secondo Potocnik, al di là delle attività promozionali per la scienza, cui contribuisce anche il nuovo premio Descartes, bisogna sollecitare una maggiore partecipazione del pubblico nelle discussioni su argomenti scientifici e nelle scelte decisionali. 'Si tratta di un punto centrale nella posizione della Commissione europea sulla governance europea, che raccomanda un'ampia partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti in tutte le fasi della procedura politica', ribadirà Potocnik il 2 dicembre. 'I premi Descartes, che intendono valorizzare la ricerca scientifica e la comunicazione scientifica, riflettono perfettamente il nucleo centrale della strategia della futura ricerca', preciserà. 'In particolare, dare priorità alla strategia di Lisbona, che fa della conoscenza un motore di crescita, e aumentare i bilanci per fornire solide basi al nostro sistema innovativo, dato che i posti di lavoro di domani dipendono dagl'investimenti di oggi nella ricerca'. L'europa deve mostrare ai suoi cittadini che sta dando priorità alla ricerca per preparare il futuro della società europea, pur proteggendo l'ambiente e il modello sociale europeo, concluderà il commissario. Per ulteriori dettagli sui premi Descartes: http://www.Cordis.lu/science-society/descartes/prize2004.htm  
   
   
NEST È STATO UN 'ESPERIMENTO DI SUCCESSO', AFFERMA UN CAPO UNITÀ  
 
 Bruxelles, 30 novembre 2004 - Due anni dopo l'avvio del programma Nest (new and emerging science and technology), introdotto per la prima volta col Sesto programma quadro (6Pq), ricercatori, Commissione europea e osservatori ne esaltano i risultati conseguiti. In un'intervista con il Notiziario Cordis, William Cannell, capo unità dell'unità 'Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche: ricerca fondamentale', ha dato uno sguardo retrospettivo ad alcuni dei risultati ottenuti fino ad oggi, e alle sfide poste, prima di parlare della prossima fase di Nest. Il numero di progetti presentati in risposta agl'inviti a presentare proposte è elevato, ai progetti del programma partecipano i migliori ricercatori, la comunità di ricercatori ha plaudito alla facilità di uso, mentre valutatori, osservatori indipendenti e Eurab (European Research Advisory Board, il Comitato consultivo europeo per la Ricerca) hanno lodato l'iniziativa e hanno sollecitato un bilancio più elevato per queste ricerche nel prossimo programma quadro. Il programma, ha detto Cannell, ha oramai sviluppato una sua 'personalità e identità', e questo significa che i ricercatori possono lavorare con Nest in un modo più pragmatico. La particolarità di Nest è che le sue priorità non erano state determinate quando il 6Pq è cominciato. I 215 milioni di euro a disposizione del programma sono riservati alla ricerca in aree nuove ed emergenti che offrono un reale potenziale e che tagliano trasversalmente le priorità tematiche già finanziate dal 6Pq, o che ne restano al di fuori. Il programma, in grado di rispondere a imprevisti sviluppi importanti, è dunque molto dinamico e pilotato dalla ricerca. Il programma copre tre tipi di azioni di ricerca: Adventure sostiene i progetti di ricerca nelle aree emergenti della ricerca, Insight si occupa di progetti che valutano le nuove scoperte e i fenomeni che possono costituire un rischio per la società, Pathfinder finanzia le grandi azioni in aree scientifiche emergenti che hanno un particolare carattere di urgenza. In un abbondante pacchetto di proposte sono ora stati scelti i primi progetti di Pathfinder, che affrontano aree diverse. Il bando aveva sollecitato proposte in tre settori: 'Sistemi complessi', 'Biologia sintetica' e 'Cosa significa essere umani'. Gli obiettivi del bando erano in generale ben conosciuti, sostiene Cannell, anche se l'area 'biologia sintetica' è talmente nuova che la comunità di ricercatori non si è ancora organizzata al proposito. I progetti selezionati in risposta al primo bando Pathfinder includono Starflag nel settore 'Sistemi complessi' (tentativo di prevedere il comportamento umano studiando il comportamento di gruppo degli storni grazie alla fotografia rapida), Far nel settore 'Cosa significa essere umani' (indagine su come e quando gli esseri umani hanno sviluppato la capacità di usare il linguaggio per comunicare, la logica e la matematica per ragionare, e le relazioni astratte che vanno al di là delle somiglianze percettive), e Eurobiosyn nel settore 'biologia sintetica' (costruzione di una piattaforma modulare per la sintesi di strutture complesse di carboidrati, sempre più importanti nello sviluppo delle moderne terapie). La selezione dei temi Pathfinder è un processo bottom-up. I ricercatori vengono invitati a inviare le proprie idee a una 'casella per le idee Nest' (indirizzo più sotto), la Commissione esamina la letteratura e i risultati delle attività pianificate, e un ulteriore input viene offerto dagli esperti scientifici e da coloro che lavorano nelle aree prioritarie del 6Pq. La Commissione guarda con particolare attenzione alle aree in cui si stanno sviluppando attività interdisciplinari. Cannell ha dichiarato al Notiziario Cordis che lui e la sua unità hanno tratto preziose esperienze dal primo invito a presentare proposte, in particolare sul tema dell'interdisciplinarietà. 'L'interdisciplinarietà poggia essenzialmente sulla motivazione dei singoli e dei gruppi. Abbiamo anche imparato che dobbiamo tener conto di come interagiamo con le tendenze. Il nostro ruolo non è generare idee rivoluzionarie. Sono quelli che lavorano nel campo che hanno le idee. Noi possiamo spingere, ma dev'essere ben chiaro che sono loro i responsabili'. Il prossimo invito a presentare proposte, previsto per dicembre, solleciterà nuovamente progetti nei settori 'Biologia sintetica' e 'Cosa significa essere umani' e per la prima volta nel settore 'Misurare l'impossibile'. 'Abbiamo osservato che la misurazione delle quantità e la scienza della misurazione sono in rapida evoluzione. Vi sono varie richieste industriali che necessitano metodi più complessi e integrati', ha spiegato Cannell. Anche buona parte della politica pubblica si basa sulla misurazione, in particolare per quel che riguarda la capacità dei servizi. 'Stiamo guardando avanti, al contesto della misurazione tra 20 anni', ha detto Cannell, che prevede una forte componente interpretativa e percettiva. Comunicare i temi dei bandi Nest alla comunità scientifica è di per sé una sfida, ha detto Cannell: 'L'attività interessa potenzialmente l'intera comunità scientifica [...] e questo c'impedisce di usare i canali di comunicazione abituali'. L'unità era comunque cosciente del problema sin dall'inizio del programma, e ha quindi sviluppato una strategia per comunicare con gli scienziati. Il sito Nest viene aggiornato con regolarità, e offre quindi un mezzo totalmente trasparente per controllare la scelta dei temi, dalla selezione iniziale delle idee fino alle raccomandazioni degli esperti. Anche gli Ncp (Punti di contatto nazionale) diffondono le ultime informazioni. Dal canto suo la Commissione ha organizzato lo scorso anno un evento di mediazione per esaminare le idee e, una volta finalizzati i temi, i responsabili hanno partecipato a conferenze settoriali esterne per far conoscere l'invito a presentare proposte. La trasparenza del programma e il feedback sulle idee e le proposte ha avuto un grande successo nella comunità europea dei ricercatori. Nest è stato un 'esperimento di successo', e questo giustifica l'inclusione del programma nel 7Pq, ritiene Cannell, che mette tuttavia in guardia: 'il 7Pq sarà completamente differente dal 6Pq'. Anche se esiste una solida giustificazione, il problema di come conciliare Nest con gli altri aspetti del 7Pq (incluse le priorità tematiche e il finanziamento della ricerca fondamentale) deve ancora essere risolto. 'Abbiamo ottenuto significativi risultati nell'individuare i temi e nel modellare la ricerca interdisciplinare. Abbiamo inoltre un alto livello di facilità d'uso per il tipo di ricerca che vogliamo fare e siamo fieri della nostra trasparenza', ha dichiarato Cannell. 'È un privilegio poter dire alla gente: vogliamo che portiate avanti le vostre idee ed eccovi il denaro per farlo', ha concluso. Per ulteriori dettagli su Nest: http://www.Cordis.lu/nest/home.html  Per accedere alla casella per le idee Nest: http://www.Cordis.lu/nest/path_inbox.htm  
   
   
COME PREPARARE PROPOSTE DI SUCCESSO PER IL 6PQ  
 
Bruxelles, 30 novembre 2004 - Il 19 gennaio 2005 si svolgerà a Taastrup (Danimarca) il workshop 'Come preparare proposte di successo per il Sesto programma quadro (6Pq) '. Il workshop offrirà una panoramica delle opportunità di finanziamento nel 6Pq, e si occuperà soprattutto dei seguenti argomenti: tipi di progetto finanzianti nel 6Pq; come presentare con successo una proposta per il 6Pq; esperienze di un'azienda privata: dalla stesura della proposta al primo round; selezione e valutazione delle proposte; contratti dell'Ue per i progetti del 6Pq. Per informazioni: Jan Corner-walker Tel: +45 7220 2963 E-mail: jcw@eurocenter.Info  http://www.Eurocenter.info  
   
   
TRIBUTI: DIFFERIMENTO AL 1 DICEMBRE DEL TERMINE DEL 30 NOVEMBRE 2004  
 
Roma, 30 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che un decreto del Ministro ha differito di un giorno, al 1 dicembre 2004, il termine per l’adempimento degli obblighi tributari originariamente previsto per il 30 novembre 2004. La decisione si è resa necessaria a seguito dello sciopero indetto per il 30 novembre, che potrebbe impedire il normale assolvimento da parte dei contribuenti degli obblighi di versamento in scadenza alla medesima data.  
   
   
BANCHE: ZADRA, DA BASILEA 2 SPINTA ALLA COMPETITIVITÀ DEL PAESE  
 
Roma, 30 novembre 2004 - “Le banche italiane auspicano la rapida approvazione delle regole di Basilea 2. Le nuove regole rappresentano una svolta positiva nei rapporti banca-impresa e una spinta nella sfida per la competitività che l’intero Paese sta affrontando”. Lo ha detto il Direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra nel corso della convention che quest’anno l’Associazione bancaria ha dedicato al tema “Realizzare Basilea 2 e Ias” al quale hanno partecipato, tra gli altri, Pierluigi Ciocca (Vicedirettore generale della Banca d’Italia), Alexander Schaub (Director general internal market della Commissione Europea) e Ethiopis Tafara (Direttore relazioni internazionali della Sec). “Basilea 2 è infatti un incentivo a rafforzare e migliorare ulteriormente il processo di valutazione del rischio da parte delle banche garantendo da un lato coerenza tra il prezzo del credito ed il costo del rischio, incentivando dall’altro le imprese ad una sempre maggiore qualità”. “Con i coefficienti di capitalizzazione di Basilea 2 non ci sarà alcun peggioramento sistematico delle condizioni del credito: i sistemi di rating non renderanno automatico né il processo di valutazione del credito né il suo prezzo”, ha concluso Zadra. “L’uso del rating si innesterà su di un processo più complesso e attento del credito. A tutto vantaggio sia delle banche che delle imprese”. La due giorni dell’Abi prosegue oggi con una tavola rotonda sul tema “Quale futuro per il rapporto tra imprese industriali e bancarie” (alle 14,45 presso l’Aurelia convention centre in via di Torre Rossa, 94 Roma) alla quale prenderanno parte Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete, Matteo Arpe, Alfonso Iozzo, Corrado Passera, Alessandro Profumo e Maurizio Sella.  
   
   
BANCA INTESA E ZAO BANCA INTESA: FINANZIAMENTO PER IMPORTANTE IMPIANTO PETROLCHIMICO IN RUSSIA  
 
Milano, 30 novembre 2004 - Zao Banca Intesa diventa uno dei principali operatori finanziari sul mercato della Federazione Russa. E’ stato firmato il 25 novembre , presso la sede di Banca Intesa, l’accordo relativo al finanziamento per la realizzazione di un impianto che produrrà 120.000 ton. Annue di polietilene ad alta densità (Hdpe) in Salavat, Repubblica del Bashkortostan (Federazione Russa). Il finanziamento è messo a disposizione da Banca Intesa e da Zao Banca Intesa. Zao Banca Intesa, la controllata moscovita del Gruppo già attiva dalla fine del 2003, partecipando a questo rilevante finanziamento, diventa uno dei principali operatori finanziari sul mercato della Federazione Russa. Il valore del contratto è di circa 80 milioni di dollari e il finanziamento prevede anche l’intervento assicurativo di Sace. L’impianto, che verrà realizzato in 30 mesi da Tecnimont Spa (Gruppo Edison) che fornirà l’ingegneria, le apparecchiature, i materiali, e l’assistenza tecnica alla società Salavatnefteorgsintez (“Snos”), uno dei principali gruppi petrolchimici russi, adotterà la tecnologia "Hostalen" licenziata da Basell Polyolefine Gmbh, leader nella produzione di Poliolefine. Gaetano Miccichè, Responsabile Direzione Corporate, e Roberto De Santis Responsabile Finanza Strutturata della Direzione Corporate hanno firmato per Banca Intesa; per Snos, ha firmato il Direttore Generale Marat Ishmiyarov accompagnato da Vyacheslav Gorbunov, Senior Advisor del Direttore Generale e per Zao Banca Intesa, il Direttore Generale Sergey Ovseychik.  
   
   
S.PAOLO IMI DEFINISCE I POTERI DEL DIRETTORE GENERALE PIETRO MODIANO: AVRÀ LA GESTIONE OPERATIVA DELLA BANCA. DEFINITA ANCHE LA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL GRUPPO  
 
 Torino, 30 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ieri ha definito i poteri del Direttore Generale Pietro Modiano, nominato lo scorso 12 novembre. La nomina completa il progetto di riassetto organizzativo del Gruppo delineato lo scorso aprile in seguito all’Assemblea degli Azionisti ed in coerenza con le variazioni statutarie approvate lo scorso 30 giugno. La nuova struttura organizzativa del Gruppo, seguendo l’impostazione già intrapresa, avrà lo scopo di assicurare al meglio il governo della Rete, rafforzare il presidio specialistico dei segmenti di clientela e semplificare la struttura operativa: il Direttore Generale avrà la mission di presidiare la gestione operativa della Banca. Al Direttore Generale faranno quindi riferimento le banche reti del Gruppo, con le relative strutture di corporate center e le società funzionali all’attività bancaria. Il Dottor Modiano assumerà inoltre la Presidenza di Banca Imi. Il Consiglio di Amministrazione ha completato la riorganizzazione dei settori dell’asset management e delle attività assicurative mediante la completa scissione di Sanpaolo Imi Wealth Management. Le società appartenenti alla holding saranno conferite: alla Capogruppo, per quanto riguarda le partecipazioni detenute in Sanpaolo Imi Asset Management Sgr (100%), Sanpaolo Bank Luxembourg (50%) e All Funds Bank (50%); a Sanpaolo Imi Asset Management Sgr per quanto riguarda le partecipazioni in Sanpaolo Imi Wm Luxembourg, Sanpaolo Imi Institutional Asset Management Sgr, Sanpaolo Imi Alternative Investments Sgr. L’operazione nasce dal superamento della necessità di una struttura di holding, il cui compito era quello di assicurare il coordinamento fra il settore del risparmio gestito e delle assicurazioni. La gestione integrata dei processi nell’asset management sarà quindi garantita in futuro da Sanpaolo Imi Asset Management, mentre Assicurazioni Internazionali di Previdenza, operativa dal 1 dicembre prossimo, si occuperà del settore delle polizze assicurative. Il Consiglio di Amministrazione ha infine ricevuto una informativa sui contatti preliminari intercorsi con la direzione del Gruppo Dexia a proposito di possibili aggregazioni. Il Consiglio ha constatato, al riguardo, che sono venute meno le condizioni per proseguire nel relativo studio.  
   
   
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE: ANNA CRACCO NOMINATA DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA BRESCIA  
 
Brescia, 30 novembre 2004 - Anna Cracco è da ieri il Direttore Generale della Banca dell'Artigianato e dell'Industria (banca appartenente al Gruppo bancario Credito Valtellinese). La nomina è stata decisa dal Consiglio di Amministrazione della Banca, riunitosi a Brescia sotto la Presidenza di Renato Gnutti. Oltre al rafforzamento della presenza nell'area storica bresciana, al nuovo Direttore Generale sono in particolare affidati lo sviluppo e l'attuazione del progetto Veneto, che prevede l'estensione dell'area di influenza del Gruppo Credito Valtellinese in Veneto, anche attraverso l'apertura di una rete di filiali della Bai nelle principali province di tale regione. Il progetto si colloca nel quadro dell'alleanza strategica recentemente conclusa tra la capogruppo Credito Valtellinese ed il Gruppo Banca Popolare di Cividale, volto tra l'altro a ulteriormente valorizzare, da un lato, le potenzialità e le competenze distintive del Gruppo Credito Valtellinese e, dall'altro, la rete di relazioni sviluppate dalla Banca Popolare di Cividale nel Veneto. Anna Cracco ha maturato una significativa esperienza in campo bancario all'interno di gruppi nazionali di primo piano, presso i quali ha percorso tutti i gradi della carriera fino a ricoprire la carica di Condirettore Regionale di un primario Istituto di Credito nella regione Veneto, sviluppando importanti relazioni e una profonda conoscenza di tale territorio. Sotto la sua responsabilità si va a completare il primo nucleo di professionisti che avrà il compito di dare attuazione alla strategia di espansione delineata, che prevede l'apertura già entro i primi giorni di gennaio dei primi punti operativi, fra i quali la sede di Vicenza della Bai sita in Viale Verona - angolo Quintino Sella.  
   
   
MOODY’S RIVEDE L’OUTLOOK SUI RATING DI MELIORBANCA (BAA2/P-2/C-) DA STABILE A NEGATIVO.  
 
Milano, 30 novembre 2004 – Meliorbanca informa che ieri l’agenzia di rating Moody’s ha rivisto l’outlook sui rating di Meliorbanca (Baa2/p-2/c-) da stabile a negativo. 
Di  seguito il testo integrale del comunicato diffuso da Moody’s.
Moody's Changes To Negative From Stable The Outlook For Meliorbanca's Baa2/p-2/c- Ratings
Milan, 29 November 2004 -- Moody's Investors Service changed the outlook for Meliorbanca's Baa2/p-2/c- ratings to negative from stable. According to Moody's the change in outlook reflects the challenges associated with establishing sustainable positions in the bank's core activities, which include Investment Banking, Wealth Management, Corporate Banking and Consumer Banking. The rating agency also noted Meliorbanca's relatively modest financial fundamentals, and the need to establish strong risk controls. Meliorbanca has changed the focus of its business over the last year, and in particular is now focusing on the development of consumer lending and mortgages. The bank has also completed the acquisition of Gesfid, a Swissbased asset manager, which has now obtained a banking licence. According to Moody's Meliorbanca faces strong competition in all of its chosen activities, which will make the establishment of sustainable franchises, capable of delivering sustainable profitability, challenging. Moody's also commented that it believes that it will be important for Meliorbanca to establish strong risk controls, across its increasing range of business activities, as demonstrated by the substantial loan loss charges incurred in the first half of 2004, although the rating agency noted that Meliorbanca is now dedicating increased resources to this. The rating agency also commented that it views Meliorbanca's financial fundamentals, including pre-provision profitability and capital adequacy as modest, in particular relative to its risk profile. Meliorbanca is headquartered in Milan, Italy. At June 30th 2004 it had total assets of Eur 3.8 billion.
 
   
   
GENERALI, PRIMA COMPAGNIA ITALIANA A PRESENTARE UN MODELLO BASATO SULLA NUOVA METODOLOGIA EUROPEA PER IL CALCOLO DELL’EMBEDDED VALUE VITA  
 
Mogliano Veneto, 30 novembre 2004 - Assicurazioni Generali è la prima Compagnia assicurativa italiana ed una delle prime in Europa a illustrare l’approccio metodologico e gli effetti della applicazione del nuovo modello per il calcolo dell’Embedded Value, basati sull’accordo raggiunto a inizio 2004 dal Cfo Forum sui Principi Europei di Embedded Value (Principi Eev). I Principi Eev saranno applicati per la prima volta nel 2006 relativamente ai risultati dell’esercizio 2005. La nuova metodologia e gli effetti della modellizzazione sono stati presentati ieri durante un seminario che ha illustrato innanzitutto i nuovi Principi Eev, focalizzandosi sull’adeguamento del Valore del Portafoglio (Vif) al potenziale impatto sui profitti futuri delle opzioni e delle garanzie finanziarie, ed esaminerà l’impatto dei nuovi standard sul Vif del proprio Portafoglio Tradizionale Italiano Vita. La modellizzazione del Portafoglio Tradizionale Italiano Vita secondo l’approccio stocastico, che permette una valutazione esplicita delle garanzie finanziarie, consente di ritenere che non vi sarà un impatto significativo rispetto al precedente approccio deterministico.  
   
   
CRESCE LA COLLABORAZIONE TRA IL GRUPPO CATTOLICA E ARAG ASSICURAZIONI: SEMPRE PIÙ INSIEME NELL’AREA DELLA TUTELA GIUDIZIARIA  
 
Verona, 30 novembre 2004 - Il Gruppo Cattolica e Arag Assicurazioni, società operante nel ramo della tutela giudiziaria e già affidataria del Gruppo nella gestione dei sinistri, confermano la loro volontà di rafforzare la collaborazione nata nel 1995, con una più approfondita e sistematica valutazione di eventuali opportunità di sviluppo nell’area di business della tutela giudiziaria. L’ evoluzione del rapporto è il risultato di una convergenza di vedute sull’importanza che tale ramo sta acquisendo e sulle relative crescenti opportunità che questo business può offrire, soprattutto alla luce delle specificità e della recente evoluzione del contesto giuridico italiano. In Italia la tutela giudiziaria viene soprattutto abbinata ad altri tipi di contratto quale elemento accessorio (per esempio alla polizza auto o al conto bancario), mentre in mercati assicurativi europei ed internazionali più evoluti tale garanzia è molto diffusa quale formula assicurativa a sé stante, spesso calibrata su specifiche esigenze, da quelle legate alla vita familiare a quelle connesse all’esercizio di attività professionali e aziendali. Le specifiche e complementari competenze delle due società costituiscono le migliori premesse per la nuova iniziativa comune e conferiscono un notevole potenziale di crescita grazie alle interessanti prospettive di sviluppo del mercato in questo segmento di business. A livello operativo sono allo studio diverse tipologie di tutela legale in grado di garantire un’offerta di soluzioni ad elevato livello di assistenza e consulenza personalizzata. Il Direttore Generale di Cattolica, Ezio Paolo Reggia, ha evidenziato come “il ramo Tutela Giudiziaria rappresenti un segmento ancora poco valorizzato in ambito nazionale e sul quale il Gruppo intende rafforzare la propria presenza, vista l’importanza che tale area di business sta acquisendo e gli ampi margini di sviluppo nel mercato assicurativo italiano. La scelta di avvalersi della consolidata esperienza di un società come Arag in questo ambito, conferma la validità della partnership esistente e rappresenta la migliore garanzia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”. L’amministratore Delegato di Arag, Ole Neuhaus dichiara “Il Gruppo Arag ritiene il mercato italiano particolarmente interessante, ed in tal senso, reputa strategica la collaborazione con un Gruppo dinamico ed innovativo come il Gruppo Cattolica.”  
   
   
CIR SPA: PRESTITO OBBLIGAZIONARIO PER UN MASSIMO DI 300 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 30 novembre 2004 - Si è riunito ieri a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir che ha esaminato e approvato l’emissione di un prestito obbligazionario per un importo massimo di 300 milioni di Euro, a tasso fisso e con una durata fino a 20 anni. Il bond sarà collocato presso investitori istituzionali e quotato alla Borsa di Lussemburgo. Lead manager dell’operazione sarà Lehman Brothers International. I fondi raccolti con l’emissione obbligazionaria serviranno a: estendere in modo significativo la durata di una parte dell’indebitamento lordo (oggi mediamente di 5 anni) a condizioni che la società reputa vantaggiose alla luce dell’attuale scenario dei tassi di interesse e in considerazione della significativa riduzione dei corporate spreads verificatasi sul mercato nell’ultimo anno; in quest’ottica, nel corso del 2004 Cir ha riacquistato sul mercato un totale di 175 milioni di euro di propri titoli obbligazionari in circolazione, di cui 75 cancellati nel primo semestre e 100 da cancellarsi entro fine anno; assicurare alla società mezzi finanziari per le proprie future iniziative di sviluppo industriale. Nel mese di novembre Standard & Poor’s ha confermato a Cir il rating Bbb- con outlook stabile a lungo termine  
   
   
TANDEM, LA NUOVA INDEX LINKED DI CBA VITA CHE FA ANDARE A BRACCETTO GIAPPONE E GERMANIA E I PROPRI RENDIMENTI ALL’ANDAMENTO SIMILARE DEL NIKKEI 225 DI TOKIO E DELLO XETRA DAX DI FRANCOFORTE.  
 
Milano, 30 Novembre 2004 – Scommette sui mercati azionari di Giappone e Germania Cba Tandem, la nuova polizza index linked lanciata da Cba Vita, la compagnia di assicurazioni del Gruppo Banca Sella. La polizza prevede, nell’arco dei cinque anni e quattro mesi di durata, un mix di due cedole fisse e tre variabili, quest’ultime legate agli indici azionari Nikkei 225 di Tokio e Xetra Dax di Francoforte. La particolare struttura del calcolo delle cedole variabili permette al sottoscrittore di sfruttare sia le fasi di mercati al rialzo sia quelle al ribasso: il massimo rendimento, infatti, si ottiene quanto più i due indici avranno un andamento similare, di qualsiasi segno esso sia. La cedola variabile, prevista alla fine del 1°, 3° e 5° anno, può andare dallo 0 al 10% del capitale nominale, corrispondente al premio unico corrisposto, e risulterà tanto più alta quanto maggiore sarà la correlazione tra i due indici azionari. In ogni caso, comunque, come minimo alla scadenza verrà restituito il premio versato, oltre alle due cedole fisse (alla fine del 2° e 4° anno), ciascuna pari al 2,75% lordo del capitale nominale. Queste caratteristiche rendono Cba Tandem una polizza indicata a clienti che hanno obiettivi di investimento a medio/lungo termine e vogliono partecipare alle potenzialità di rendimento dei mercati azionari, senza rinunciare alla protezione del proprio investimento a scadenza e a due cedole fisse predeterminate. Per Cba Tandem è previsto un premio unico minimo di 2.500 euro; la decorrenza è il 15 dicembre 2004. La polizza può essere sottoscritta in tutte le succursali del Gruppo Banca Sella e presso i Centri di promozione finanziaria Sella Consult.  
   
   
IT HOLDING: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI PER L’ANNO 2005.  
 
Pettoranello di Molise (Is), 30 novembre 2004 – It Holding comunica il calendario degli eventi societari per l’anno 2005: 30 marzo 2005 riunione del C. Di A. Per l’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2004. 29 aprile 2005 (1^ conv.) Assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2004. (eventuale 2^ conv. Il 5 maggio 2005) 12 maggio 2005 riunione del C. Di A. Per l’approvazione della Relazione trimestrale al 31 marzo 2005. 12 settembre 2005 riunione del C. Di A. Per l’approvazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2005. 10 novembre 2005 riunione del C. Di A. Per l’approvazione della Relazione trimestrale al 30 settembre 2005. Inoltre It Holding rende noto che renderà pubblico il bilancio al 31.12.2004 e la semestrale al 30.6.2005 rispettivamente il 31 marzo 2005 ed il 13 settembre 2005.  
   
   
SEAT PAGINE GIALLE: APPROVATO IL PIANO STRATEGICO 2005 -2007 CONFERMATO L 'INDIRIZZO STRATEGICO DEL GRUPPO MIRANTE ALLO SVILUPPO DEL BUSINESS IN ITALIA E ALL'ESTERO  
 
Milano, 30 novembre. Seat Pagine Gialle S.p.a. È stata costituita il 1° agosto 2003 per effetto della scissione parziale proporzionale della ex Seat Pagine Gialle S.p.a. (ora Telecom Italia Media S.p.a.) del complesso aziendale composto principalmente dalle aree di business "Directories" (che opera nell'annuaristica telefonica, attraverso la raccolta di pubblicità e la pubblicazione di prodotti cartacei e on line), "Directory Assistance" (che opera nel mercato dell'erogazione dei servìzi informativi per via telefonica) e "Business Information" (attiva nella fornitura alle aziende di servizi di one-to-one marketing, marketing intelligence e data base management). Il 23 dicembre 2003 è divenuta efficace l'operazione di fusione per incorporazione di Seat S.p.a. In Silver S.p.a., società interamente posseduta da Spyglass S.p.a., e della società risultante da tale prima fusione in Spyglass S.p.a., che con il perfezionamento dell'operazione ha assunto la denominazione di Seat Pagine Gialle S.p.a.
Torino. Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, riunitosi sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha esaminato ed approvato il Piano Strategico 2005-2007 presentato dall'Amministratore Delegato Luca Majocchi. Il Piano Strategico presentato alla comunità finanziaria e alla stampa il 29 novembre a Milano. La presentazione trasmessa in diretta in modalità video streaming sul sito www.Seat.it  
Piano Strategico 2005-2007. Nel prossimo triennio, il Gruppo Seat Pagine Gialle continuerà ad essere gestito come un portafoglio di attività, coerentemente con le dinamiche e le caratteristiche dei singoli mercati di riferimento (principalmente Italia, Gran Bretagna e Germania). Il Piano 2005-2007 conferma le direttrici strategiche definite nel precedente Piano 2004-2006, mirate alla crescita del fatturato in tutte le aree di attività attraverso lo sviluppo dell'offerta, il miglioramento della qualità dei servizi e il continuo investimento nella crescita professionale delle risorse. Il 2004 ha rappresentato un importante momento di transizione volto a superare le difficoltà incontrate nell'ultimo triennio tramite un'ampia azione di miglioramento della gestione operativa e commerciale. Nonostante lo scenario economico poco favorevole, soprattutto in Italia, l'esercizio 2004 vedrà comunque il Gruppo migliorare la già elevata generazione di cassa, con un trend positivo dei principali indicatori di performance,. Il prossimo triennio rappresenta per le società del Gruppo un'opportunità di crescita del business sfruttando il potenziale esistente nei diversi mercati presidiati e, in particolare, in Italia. Per cogliere questa opportunità, a partire dal 2005 saranno aumentati le spese e gli investimenti per l'innovazione di prodotto, l'evoluzione delle piattaforme informatiche, la formazione della forza vendita, la qualità del servizio e le attività di comunicazione e pubblicità. Le nuove iniziative, insieme con quanto già avviato nel corso del 2004, consentiranno al Gruppo di accelerare il profilo di crescita, con un'ottica di medio/lungo periodo. Nel triennio 2005-2007, la crescita media annua del fatturato consolidato sarà compresa tra il 5% e il 6%, con un aumento medio annuo dell'Ebitda tra il 4,5 e il 5%. Nel 2005 la crescita dei ricavi è attesa tra il 4% e il 5% e dell'Ebitda tra il 1,5% e il 2%, dato quest'ultimo che risente delle spese per lo sviluppo del business. In particolare, sono previste spese incrementali per lo sviluppo del business quantificabili nel 3% circa dell'Ebitda 2004. Nonostante il forte impegno per lo sviluppo, nel periodo di Piano (2005-2007) il Gruppo prevede di generare un flusso di cassa operativo pari a 1.9-2.0 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo utilizzabile per la riduzione del debito. Seat S.p.a. Seat Pagine Gialle S.p.a. Ha costruito negli anni una posizione di leadership nel mercato italiano degli investimenti promo-pubblicitari delle piccole e medie imprese, con una quota di circa il 21 % di un mercato pari a circa 4,3 miliardi di Euro (stime interne). Su questa base, Seat ha l'obiettivo di avviare una nuova fase di crescita del fatturato attraverso una maggiore penetrazione del mercato, sostenuta dagli elevati ritorni sugli investimenti pubblicitari off.Erti alta clientela grazie alla qualità e all'ampiezza della gamma dei propri prodotti e servizi. Nel corso degli ultimi 12 mesi, il management ha avviato una ampia attività di miglioramento dei principali processi aziendali, volta a migliorare le performance economico-finanziarie e a costruire le basi per la crescita futura. Tale attività è stata indirizzata dalle seguenti linee guida strategiche: - proseguire nell'innovazione di prodotto, agendo sull'intera gamma di offerta (directories cartacee, piattaforme online, servizi di assistenza telefonica); - incrementare l'efficacia della forza vendita, attraverso l'aumento degli investimenti e della qualità della formazione e il miglioramento dei supporti e degli strumenti di vendita; - aumentare la soddisfazione e la fedeltà dei clienti, introducendo strumenti di customer relationship management volti a gestire i clienti nel loro ciclo di vita; - massimizzare le opportunità derivanti dal canale online, facendo leva sull'unicità dell'offerta e sulla capacità di copertura capillare del mercato; - rafforzare i singoli brand di prodotto, aumentando gli investimenti promo-pubblicitari. Queste iniziative, rese anche necessarie dallo scenario economico e di mercato esterno e dalle criticità derivanti dalle politiche commerciali adottate nel triennio precedente, hanno avuto un primo positivo impatto nel 2004 e manifesteranno in modo pieno i loro effetti negli anni 2005 - 2007, consentendo a Seat di proseguire nel suo percorso di sviluppo di medio/lungo periodo. Nel triennio 2005-2007, la crescita media annua del fatturato sarà compresa tra il 3,5% e il 4,5%, con un aumento medio annuo dell'Ebitda tra il 3,5% e il 4%, sostenuto anche dall'attenta gestione delle spese correnti. Nel 2005, la crescita dei ricavi è attesa attestarsi tra il 2% e il 3% e quella dell'Ebitda tra il 2,5% e il 3,5%. Thomson Nel Regno Unito, a fronte di un mercato in significativa crescita, la società continuerà ad investire per rafforzare la propria posizione di "directory locale", focalizzando gli investimenti sull'acquisizione e sulla fidelizzazione dei clienti e sul rafforzamento dei propri marchi. Nel 2004, la Società sta proseguendo lungo il sentiero di crescita avviato nel 2003, con un forte sviluppo della base clienti, nonostante il contesto assai competitivo per effetto dell'avvenuto ingresso sul mercato di un terzo competitor. I buoni risultati ottenuti, che hanno visto la crescita sia delle directories cartacee che delle piattaforme on line, sostengono la scelta strategica di focalizzare l'attività sulla crescita della base di clientela e del fatturato, in un mercato che si prevede avrà nei prossimi anni tassi elevati di sviluppo. Per il triennio 2005-2007, la crescita media annua del fatturato sarà compresa tra il 4% e il 5%, con un aumento dell'Ebitda tra lo 0,5% e 1'1,5%, a fronte del profilo di spesa necessario a sostenere tassi di crescita elevati della base clientela e del fatturato. Nel 2005, la crescita dei ricavi è attesa tra il 4,5% e il 5,5%, con un aumento dell'Ebitda tra lo 0 e l'1 %. Altre Societa' (Telegate, Consodata, Euredit} Nel 2004, Telegate ha consolidato la propria posizione nel mercato tedesco ed è cresciuta nel mercato spagnolo, liberalizzato nel corso del 2003, dove è il secondo operatore dopo il Gruppo Telefonica. Su questa base, le linee guida strategiche della società nel prossimo triennio prevedono lo sviluppo di nuovi servizi in Germania, un ulteriore fase di crescita nel mercato spagnolo e l'esplorazione delle opportunità in nuovi potenziali mercati in Europa. Per quanto riguarda Consodata, dopo un 2004 atteso positivo, l'obiettivo della società è di far leva sul proprio patrimonio di dati e sulla qualità dei servizi di marketing intelligente per continuare a crescere nel mercato italiano dei servizi di business information, ancora meno sviluppato di quello dei principali paesi europei. Euredit, le cui piattaforme business to business hanno avuto nel 2004 un forte sviluppo degli utilizzi on line, aumenterà gli investimenti nell'ampliamento della gamma di servizi e nell'attività commerciale in Italia e nei principali Paesi europei. In queste società la riduzione attesa dell'Ebitda nel 2005 è da attribuire agli investimenti previsti per lo sviluppo del business. Per il triennio 2005-2007, la crescita media annua del fatturato è attesa attestarsi tra il 14% e il 15%, con uno sviluppo dell'Ebitda tra il 18% e il 20% medio annuo. Nel 2005, a fronte di una crescita dei ricavi attesa tra il 15% e il 16%, l'Ebitda è previsto in calo tra il 12% e il 15% a fronte degli investimenti necessari allo sviluppo del business e i cui ritorni sono attesi nel biennio successivo. Www.seat.it
 
   
   
DMAIL GROUP: ACCORDO STRAGIUDIZIALE RELATIVO ALL’OPERAZIONE DI TRASFERIMENTO DEL 57% DEL CAPITALE SOCIALE DI GIDIEMME STAMPA S.R.L.  
 
Milano, 30 novembre 2004 - Dmail Group, azienda quotata sul Segmento Techstar operante nel settore del “media commerce” e in quello dell’editoria locale, comunica di aver sottoscritto in ieri un accordo transattivo, volto al raggiungimento di una composizione stragiudiziale di alcune controversie promosse dal Signor Antonio Percassi e dalla società Smalg S.p.a. Nei confronti della Società, di Dmedia Group S.p.a., di Gidiemme Stampa S.r.l. E di Gianluigi Viganò, Giancarlo Ferrario e Angelo Baiguini, in relazione all’operazione di trasferimento del 57% del capitale sociale di Gidiemme Stampa S.r.l., avvenuta nel corso dell’anno 2001. Con riferimento a Dmail Group, gli accordi fra le parti prevedono: (I) l’impegno di Gidiemme Stampa S.r.l. A rimborsare il finanziamento infruttifero (pari a Euro 218.461,20) concesso da Smalg S.p.a. In dodici rate mensili a partire dal 31 gennaio 2005; (II) l’impegno di Dmail Group S.p.a. A trasferire a l’Innominato S.p.a. (società appartenente al Gruppo Percassi) il 29% del capitale sociale di Dmail Store S.r.l. (società interamente posseduta da Dmail Group S.p.a.), ad un prezzo pari a Euro 180.000,00, che l’Innominato S.p.a. Si è obbligato a corrispondere in dodici rate mensili di pari importo a partire dalla stipula del contratto definitivo di cessione; (III) l’impegno di Dmail Group S.p.a. A procedere all’operazione di fusione per incorporazione delle società Dmedia Group S.p.a. E Gidiemme Stampa S.r.l. In Dmail Group S.p.a., ovvero l’impegno a procedere ad un aumento di capitale da liberare mediante il conferimento delle quote di proprietà dei Signori Gianluigi Viganò, Giancarlo Ferrario e Angelo Baiguini e della società Smalg S.p.a., complessivamente rappresentanti il 43% del capitale sociale, sulla base dei valori determinati dagli esperti nominati ai sensi delle leggi applicabili.  
   
   
NGP S.P.A.: POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA SOCIETÀ E SVILUPPI RELATIVI AL PIANO DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE.  
 
Bergamo, 30 novembre 2004 - La posizione finanziaria netta di Ngp S.p.a. Al 31/10/2004 evidenzia un totale attivo circolante di 12,8 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro al 30/09/2004 e un indebitamento di 75,3 milioni di euro rispetto ai 73,7 al 30/09/04:
(in milioni di euro) 31.10.2004 30.09.2004
Totale indebitamento 75,3 73,7
- Totale attivo circolante -12,8 -11,5
Totale posizione netta 62,5 62,2
di cui verso banche e altri finanziatori:
(in milioni di euro) 31.10.2004 30.09.2004
Indebitamento finanziario a medio e lungo termine 42,9 40,3
Indebitamento finanziario a breve termine 12,0 14,8
-Disponibilità -2,6 -1,2
Indebitamento finanziario netto 52,3 53,9
Riguardo lo stato di avanzamento delle azioni previste dal Protocollo d’Intesa sottoscritto il 12 maggio 2004, viene reso noto che è in corso alla Presidenza del Consiglio la verifica semestrale, così come previsto dal Protocollo stesso, incentrata in particolare sulla costituzione della Newco e sulla realizzazione della centrale a ciclo combinato da 400 Mwe.
 
   
   
IERI È MANCATO LUIGI VERONELLI  
 
Milano, 30 novembre 2004 - La famiglia, che chiede il massimo rispetto per il dolore, prega gli amici di portare l'ultimo saluto mercoledì 1 dicembre al cimitero monumentale di Bergamo. Nato a Milano nel 1926, Luigi Veronelli è stato un maestro della cultura enograstronomica, ma non solo, ha speso oltre cinquant¹anni della sua vita in battaglie, intuizioni, stimoli, idee a favore della dell¹agricoltura e di una cognizione del gusto che tenesse assieme la sensibilità sociale. In gioventù fu assistente del filosofo Giovanni Emanuele Bariè (con cui pubblica la rivista Il Pensiero) e collaboratore di Lelio Basso (edita I problemi del socialismo). È stato amico di Luigi Carnacina (con cui ha redatto testi importanti come La grande cucina, Mangiare e bere all¹italiana, La cucina rustica regionale), di Gianni Brera (con cui è autore di La Pacciada), di Giangiacomo Feltrinelli (a cui fa pubblicare, imperdibili, Mangiare da Re di Nino Bergese e il suo Alla ricerca dei cibi perduti, ripubblicato da Deriveapprodi nel 2004), dell¹architetto-designer Silvio Coppola, di Mario Soldati. Condannato a sei mesi di carcere per istigazione alla rivolta dei vignaioli piemontesi (oppressi da burocrazia e contrastati dai grandi monopoli) e a tre per la pubblicazione di De Sade (l¹edizione di Storielle, Racconti e Raccontini, 1957, fu l¹ultimo rogo della censura italiana). Negli anni Sessanta e Settanta è autore di trasmissioni televisive (ricordiamo, per esempio, A tavola alle sette, con Ave Ninchi) sulla cultura dei vini e dei cibi, di grande efficacia ed eleganza. Se oggi i vini, la cucina e i giacimenti gastronomici italiani stanno avendo uno straordinario successo nel mondo, buona parte del merito è di quest¹uomo che, con perseveranza, determinazione, rigore e cultura ha saputo individuare e indicare giuste linee di progresso e, con pregnante tensione etica, fare strada, trainare. La teoria dei cru, l¹elevazione dei grandi vini, la limitazione delle rese per ettaro per favorire la qualità e non la quantità, il recupero dei vitigni autoctoni, la vinificazione in luogo, la classificazione dei vini con puntuali esami organolettici, la teoria della distillazione secondo monovitigno, sono solo alcune delle intuizioni, delle lotte e delle vittorie condotte in cinquant¹anni. E¹ stato l¹unico maestro dei migliori wine-writers, italiani e non. Ha inventato un linguaggio, un lessico, ormai entrati nell¹uso corrente: "Bocca piena e calda", "Vino da meditazione", "Vino da favola", "Di zerga beva", "Rossi dialettici". A settantanove anni aveva nel cassetto un romanzo giallo e una miniera di idee per continuare il divenire della qualità (vedi per esempio le recenti battaglie a favore delle Denominazioni Comunali dei giacimenti gastronomici, dell¹autocertificazione, del prezzo sorgente e dell’olio d’oliva, condotte con la collaborazione di molti centri sociali occupati autogestiti e il progetto Terra e libertà/Critical wine. Da parecchi anni scriveva su “Corriere della Sera”, “Carta”, “Libertaria” e su “Veronelli Ev”, rivista da lui diretta. I suoi libri più recenti: Le parole della terra (assieme a Pablo Echaurren), Viaggio in Italia per le città del vino; Vietato Vietare; Breviario libertino; Il San Domenico di Imola; la ristampa di La Pacciada e le Guide ai Vini e ai Ristoranti. Per le edizioni Deriveapprodi aveva scritto le prefazioni a tre libri dallo spirito libertino di autore anonimo: La cucina impudica, La cuoca di Buenaventura Durruti, La cuoca rossa, e assieme al collettivo tl/cw - redatto il volume Terra e libertà/Critical wine. Sensibilità planetarie e rivoluzione dei consumi.  
   
   
SCIOPERO GENERALE 30 NOVEMBRE: ALITALIA CANCELLA 136 VOLI  
 
 Roma, 30 novembre 2004 - Alitalia, a causa dello sciopero generale nazionale previsto per il prossimo 30 novembre dalle ore 12.00 alle ore 16.00, cancellera’ dal proprio operativo 136 voli, 70 nazionali e 66 internazionali e modifichera’ 47 voli nazionali e 54 internazionali. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il centro prenotazioni Alitalia ai seguenti numeri telefonici: 06 65641/2/3 dal distretto di Roma e da telefonia mobile 8488 65641/2/3 da tutta Italia  
   
   
NIMBY FORUM, PAROLA D’ORDINE “COOPERAZIONE” PROPOSTE CONCRETE E NUOVI SPUNTI DAI GRUPPI DI LAVORO: NO A NUOVE LEGGI, SÌ A PROGETTI SINERGICI DI COMUNICAZIONE.  
 
 Milano, 30 novembre 2004 – Il 23 e il 26 novembre si sono riuniti per la prima volta i due Gruppi di lavoro costituiti in seno al Nimby Forum, il progetto di ricerca sull’accettabilità sociale di impianti e infrastrutture partito a giugno per volontà di Allea in collaborazione con Agici. Il progetto Ricordiamo che il Nimby Forum, che si era già riunito in assemblea plenaria lo scorso 15 settembre, è nato per fare luce sulle dinamiche legate alle varie forme di opposizione alla realizzazione di impianti e infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese (Nimby = Not in my back yard), è patrocinato dai Ministeri dell’Ambiente e delle Attività produttive, e annovera, tra le organizzazioni che hanno aderito al progetto, Aem, Actelios, Amsa, Assoelettrica (Confindustria), Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, Conai, Edison, Enel, Federambiente, Fondazione Fiera Milano, Grtn, Impregilo, Legambiente, Ministero dell'Ambiente, Ministero delle Attività Produttive, Tav (Ferrovie dello Stato), Teseco, Trm. I due Gruppi di lavoro sono nati per favorire la ricerca di linee guida e orientamenti concreti su quelli che si sono rivelati i due grossi nodi sulla questione dei conflitti territoriali ambientali: la comunicazione territoriale, intesa come strumento di dialogo e concertazione con le comunità locali interessate dai singoli progetti (centrali elettriche, impianti di termovalorizzazione, infrastrutture viarie, eccetera), e la comunicazione nazionale, intesa come necessario processo di alfabetizazzione ambientale del Paese. I dati dell’Osservatorio I dati sin qui elaborati dall’Osservatorio Media avviato dal Nimby Forum parlano di 130 impianti contestati, di cui il 62% legati al ciclo dei rifiuti (urbani e speciali), il 24% alla generazione di energia, il 9% alle grandi infrastrutture e il 5% ad altre tipologie di impianti. Gli impianti legati ai rifiuti totalizzano l’80% degli articoli che riportano fatti e notizie relative a contestazioni “nimby”: un dato che risente di due eventi critici che hanno pesantemente condizionato l’informazione nel periodo di analisi (giugno-ottobre 2004): ovvero i fatti straordinari legati alle proteste per la discarica di Parapoti, con l’Italia spezzata in due dal blocco sui binari a giugno, e il blitz delle Forze dell’Ordine presso i cantieri di Acerra in agosto. Sul fronte della tipologia dei mezzi di stampa, la parte del leone la fanno i giornali locali, che hanno pubblicato il 64% degli articoli esaminati (contro il 22% pubblicati dai quotidiani nazionali e il 13% da quotidiani politico-finanziari). La voce più ascoltata? Quella dei politici locali, che ha avuto spazio stampa nel 44% dei casi, contro il 19% dei comitati spontanei d’opposizione, il 10% dei rappresentati politici nazionali, il 7% delle associazioni ambientaliste e solo il 3% delle aziende di costruzione o gestione dell’impianto contestato. In generale la stampa appare più spesso contro la costruzione degli impianti (49% dei casi) che a favore (14%) o in posizione di neutralità (37%). Comunicazione locale: no nuove leggi ma atti volontari “riconoscibili e normati” da parte di imprese e istituzioni Il Gruppo che lavora sulla Comunicazione Territoriale, che si è riunito presso la sede di Fondazione Fiera Milano, si è avvalso nel corso dell’incontro anche della presenza di un rappresentante della stampa locale, Giulio Giuzzi, Vicedirettore de Il Giorno, dell’avvocato Giulia Perri, esperta in diritto amministrativo e del dottor Federico Boni, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano per il corso di laurea in Comunicazione Sociale. Dopo un vivace scambio di idee sui ruoli e sugli interlocutori rispetto al vasto scenario che ogni volta si configura in relazione al dibattito locale attorno alla costruzione di un nuovo impianto (stampa, amministrazioni pubbliche, forze dell’ordine, società e organizzazioni interessate, partiti politici, associazioni, curia, organizzazioni sindacali, scuola, università, singoli cittadini, eccetera), e da cui sono state evidenziate carenze strutturali generali nel raggiungere in maniera istituzionale alcuni soggetti (scuola e università in particolare), sono emerse le seguenti conclusioni: non occorrono nuove leggi che impongano strategie di informazione verso il territorio (modello inchiesta pubblica o similari) ma è necessario utilizzare meglio gli strumenti già esistenti; è necessario prevenire i conflitti in un’ottica di “crisis management”; è fondamentale una maggiore cooperazione, tattica e strategica, tra aziende ed enti locali; è necessario avvicinarsi anche agli indirizzi comunitari in materia di “anticipazione” della partecipazione pubblica ai progetti sul territorio; la carta vincente è e resta il dialogo, sotto forma di incontri, dibattiti pubblici, informazione diffusa, contatti con la stampa, presenza costante sul territorio; le strategie di comunicazione e di informazione sono e devono restare una libera scelta (salvo le prescrizioni già previste dalle procedure vigenti ad esempio per la Via, valutazione di impatto ambientale), tuttavia dovrebbe essere formulata una sorta di “carta dei diritti” che evidenzi il diritto dei cittadini ad essere informati (per tempo) rispetto ai progetti che riguardano il proprio territorio, ne indichi le modalità di partecipazione democratica, individui alcune buone norme da parte di aziende ed amministrazioni nel rispettare questo diritto all’informazione e alla partecipazione. Comunicazione nazionale: guardare avanti, in un’ottica di comunicazione di sistema e di sviluppo di una nuova cultura ambientale. Il Gruppo riunitosi a Roma presso la sede Edison per elaborare linee guida in relazione alla Comunicazione Nazionale ha incontrato anche un ospite di primo piano legato al mondo della comunicazione di massa sui grandi media: Alberto Baccari, noto pubblicitario insignito di numerosi riconoscimenti internazionali e “firma” di alcuni tra i più noti spot degli ultimi anni. Baccari ha illustrato ai partecipanti del Nimby Forum alcune campagne sociali di sensibilizzazione sui temi ambientali (risparmio energetico, consumo intelligente, sviluppo sostenibile) elaborate all’estero da enti governativi o organizzazioni fatte da enti e imprese private (come Energy Saving Trust, che aggrega il governo britannico e le maggiori imprese nel settore energetico). Uno stimolo efficace per parlare della situazione in Italia. Da noi le campagne istituzionali di informazione-formazione sono una prassi rara, e, salvo alcuni felici esempi, come la campagna sull’Aids, sull’Euro o, più recentemente, sulla sicurezza stradale, spesso inefficace. In Italia prevale ancora l’interesse particolare, da parte delle aziende nel sostenere il proprio brand, e da parte delle istituzioni nel sostenere gli impegni delle diverse legislature. Dagli interessanti interventi al dibattito sono emerse le seguenti considerazioni: l’opinione pubblica italiana è condizionata da una congenita sfiducia nelle imprese e nelle istituzioni; manca fondamentalmente una lettura chiara, ai più, rispetto alla reale situazione ambientale nel nostro Paese (pochi sanno che abbiamo alcune delle leggi più restrittive in materia di emissioni, per esempio); le aziende hanno chiara la necessità di fare alfabetizzazione ambientale, di creare cultura facendo anche formazione, ma per ora sviluppano iniziative, anche di grande respiro, legate esclusivamente al proprio marchio, temendo che la “collettivizzazione” impoverisca il proprio brand (sono state illustrate alcune iniziative molto interessanti, come il Progetto Scuola a cura di Grtn in collaborazione con Legambiente, le campagne del Conai, le numerose iniziative di Federambiente, le campagne Enel, eccetera); la forza d’urto di queste iniziative, in termini di risultati nel tempo sul piano dell’incisività sull’opinione pubblica, è ancora troppo limitata. La dispersione non consente di massimizzare e di accedere a strumenti costosi come la pubblicità televisiva; occorre guardare più avanti, in un ottica di sviluppo sul lungo periodo, per riconoscere e fare propri gli interessi collettivi di un comparto (ambiente, energia, infrastrutture) e/o di un tema che li abbracci in maniera trasversale (ambiente e sviluppo sostenibile); in questa direzione è importante anche arrivare ad una corretta ripartizione dei costi di queste iniziative tra pubblico e privato; una proposta concreta prevede l’esplorazione di forme di collaborazione tra le imprese e le istituzioni del comparto energetico. In questa direzione, Assoelettrica ha già dichiarato la propria disponibilità a sostenere incontri operativi con le diverse parti.  
   
   
CLISCET, E LA SCIENZA DIVENTA DIBATTITO PUBBLICO AL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE UNA GIORNATA DI DISCUSSIONE APERTA A CITTADINI, GIORNALISTI E RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI SUL TEMA DEL CLIMA E DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE  
 
Roma, 30 novembre 2004 - Sperimentare un nuovo modello di divulgazione e di partecipazione in ambito scientifico. E’ questo l’obiettivo cui mira Cliscet, il clima: scienza ed etica, la giornata di dibattito pubblico che si svolge il 1 dicembre a Roma, presso l’Aula Marconi del Cnr, alle ore 9.00, e che è stata organizzata da tre Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Si tratta di un incontro a porte aperte, nel corso del quale gli scienziati presenti sono a disposizione di chiunque (cittadini, giornalisti, istituzioni, etc.) voglia porre agli esperti quesiti sul clima e sulle problematiche ad esso connesse. “Cliscet è un progetto di Public understanding of science (Comprensione pubblica della scienza), che ha lo scopo di incoraggiare rapporti costruttivi tra società e scienza, con un richiamo di quest’ultima alle proprie responsabilità nei confronti dell’innovazione”, spiega Rosalia Azzaro, ricercatrice della sezione “Istituzioni e politiche per la scienza” dell’Istituto di ricerche sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del Cnr, organizzatrice dell’evento insieme ai colleghi dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac). All’incontro intervengono Secondo Rolfo, direttore del Ceris-cnr, Vittorio Canuto, docente di Fisica presso la Columbia University di New York, Mariano Barriendos Vallvé, docente presso l’Università di Barcellona, Franco Prodi, direttore dell’Isac-cnr e l’onorevole Mario Tassone, presidente del Comitato di parlamentari per l’innovazione e lo sviluppo. Nel corso della giornata, che è moderata da Mario Tozzi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr, vengono presentati anche alcuni dei dati raccolti mediante un questionario messo a punto dai tre istituti del Cnr e sottoposto a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni, allievi di sette scuole romane: quattro italiane, una francese, una americana e una spagnola. 1 dicembre, 2004, alle ore 9.00; Roma, aula Marconi del Cnr, Piazzale Aldo Moro, 7; Per informazioni: Rosalia Azzaro, Istituto di ricerche sull’impresa e lo sviluppo del Cnr, Roma, tel. 06/49937854, e-mail: r.Azzaro@ceris.cnr.it  
   
   
CONFERENZA INFORMATIVA PER I BENEFICIARI DI PROGETTI LIFE AMBIENTE E NATURA FINANZIATI NEL 2004 ORTO BOTANICO DI ROMA  
 
 Roma, 30 novembre 2004 - Il 3 dicembre prossimo si terrà a Roma, Orto Botanico di Roma, Largo Cristina Di Svezia, 24, una conferenza informativa destinata ai nuovi beneficiari Life, sia Natura che Ambiente, la cui proposta di progetto è stata approvata dalla Commissione Europea nel 2004. L'obiettivo dell'incontro è di fornire le informazioni di base utili per avviare correttamente la realizzazione tecnica e la gestione amministrativa dei progetti. La partecipazione all'evento è su invito e limitata ai beneficiari ddei progetti Life Natura e Ambiente. Alla conferenza parteciperanno tre rappresentanti della Commissione Europea, il Dott. Försch e il Dott. Samray, per quanto riguarda gli aspetti finanziari, e il Dott. Savoia per gli aspetti amministrativi. I rappresentanti del Ministero dell'Ambiente, Direzione Conservazione della Natura e D.g: per la Ricerca ambientale e lo Sviluppo, rispettivamente il Dott. Fiorentino e la Dott.ssa Gasparrini, chiariranno il ruolo del Ministero nella gestione dei programmi Life Natura e Life Ambiente. L'illustrazione degli aspetti tecnici dei progetti sarà curata dai rappresentanti dei due gruppi di assistenza esterna della Commissione Europea per i progetti Life in Italia: Comunità Ambiente per Life Natura e Timesis per Life Ambiente. Informazioni generali sul programma Life Lo strumento finanziario Life è stato attivato nel 1992. Attualmente ne possono beneficiare progetti di carattere ambientale nei Paesi dell'Unione Europea, Romania e in altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Dalla sua nascita, Life ha avuto tre fasi: dal 1992 al 1995 con un budget di 400 milioni di Euro; 450 milioni durante la seconda fase (1996-1999); e a 640 milioni durante la terza (2000-2004). Quest'ultima fase, Life Iii, è stata di recente ulteriormente prorogata di due anni (2005-2006) con un budget ulteriore di 317 milioni di Euro. L'obiettivo dello strumento Life è di contribuire alla applicazione della politica comunitaria di sviluppo sostenibile e della relativa legislazione ambientale, in particolare del Sesto programma di Azione per l'Ambiente, anche rispetto alla integrazione con le altre politiche europee e alla individuazione di soluzioni nuove per i problemi di carattere ambientale. Life è suddiviso in tre componenti tematiche: Life-natura, Life-ambiente e Life-paesi Terzi. L'obiettivo principale di Life-natura è quello di contribuire alla realizzazione delle rete europea di aree protette, denominata Natura 2000, e alla protezione di habitat e specie minacciati e la cui conservazione è considerata di interesse comunitario elencati in due Direttive Comunitarie, la Direttiva Habitat (92/43) e la Direttiva Uccelli (79/409). Life-ambiente si rivolge principalmente alle tematiche ambientali non strettamente attinenti alla protezione di habitat e specie, allo scopo di promuovere tecnologie o metodologie innovative e integrate a carattere dimostrativo con l'obiettivo di sviluppare le politiche ambientali comunitarie. Life-paesi Terzi co-finanzia progetti di assistenza tecnica per la promozione dello sviluppo sostenibile nei Paesi Terzi, principalmente paesi del Nord Africa e Medio Oriente. Life in Italia Dal 1992 ad oggi, in Italia la Commissione Europea ha co-finanziato 147 progetti Life-natura e 215 progetti Life-ambiente, investendo rispettivamente circa 70.500.000 Euro e 95.600.000 Euro. A queste cifre si aggiunge la quota di finanziamento da parte dei beneficiari dei progetti approvati, quota che varia tra il 25 e il 60 % del budget totale per Life Natura, e che si aggira intorno al 35% per Life Ambiente. Nel 2004, in Italia sono stati co-finanziati 12 progetti Life-natura e 28 Life-ambiente. Sette dei 12 progetti Life-natura approvati quest'anno si propongono di realizzare attività di conservazione della natura e gestione integrata di habitat e specie all'interno di gruppi di siti della rete Natura 2000. Uno di questi progetti, gestito dal Corpo Forestale dello Stato, intende realizzare interventi in ben 34 siti, distribuiti in Italia centrale e direttamente gestiti da questo Ente. Altri esempi di questo tipo includono il progetto della Provincia di Viterbo, che si articolerà su 7 siti, e un altro in Toscana, che ha l'obiettivo di proteggere alcuni habitat tipici dell'ambiente Mediterraneo. I progetti finanziati quest'anno contribuiranno alla protezione di più di 20 habitat prioritari, la cui conservazione è considerata particolarmente urgente. Tra questi dune e lagune costiere, foreste alluvionali e habitat montani. Tra le numerose specie prioritarie interessate dai nuovi progetti troviamo anche l'Aster sorrentinii, una piccola pianta esclusiva di otto ridotte aree della Sicilia, a forte rischio di estinzione. Cinque progetti includono azioni rivolte a specie animali minacciate. Uno di questi verrà realizzato in più Paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Croazia), cordinando le azioni in un quadro unitario al fine di ridurre i conflitti tra attività umane e grandi carnivori, lupo e orso. Nel nord Italia sono stati finanziati due progetti, uno per la reintroduzione dello storione adriatico, specie in grave declino, nel bacino del Po, e l'altro per l'attuazione di interventi per la salvaguardia della salamandra di Aurora, un rarissimo anfibio noto solo in poche stazioni. L'unico progetto del 2004 che riguarda la conservazione di specie marine in Italia è indirizzato alla tartaruga marina. Esso promuoverà l'utilizzo di tecniche di pesca a basso impatto sulla specie e la gestione di diversi centri di recupero in tutto il bacino del Mar Tirreno. Un ulteriore progetto infine è indirizzato alla salvaguardia del gabbiano corso nel parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Il numero di progetti Life Ambiente finanziati per nel 2004 (28 progetti) fa dell'Italia il paese con il più alto numero di progetti per questa annualità. Di questi, undici sono gestiti da Pubbliche Amministrazioni (regionali o locali), otto da altri enti pubblici (università o istituti di ricerca), otto da aziende private, comprese due Pmi. Di particolare rilievo i progetti che intervengono nell'area tematica delle tecnologie pulite (otto progetti in vari settori industriali, dalle concerie alla ceramica). Di grande importanza anche il settore della gestione delle acque: cinque progetti per la protezione delle acque sotterranee, tre sulle acque reflue e due per la gestione della qualità delle acque. Segue il settore dell'integrazione delle considerazioni ambientali nelle attività produttive (sette progetti), di cui tre in ambiente urbano, due sulla qualità dell'aria e due di pianificazione territoriale. Per finire, tre progetti si rivolgono alla gestione integrata delle zone costiere, due ai marchi di qualità ambientale dei prodotti, due alla gestione dei rifiuti pericolosi e uno alla certificazione Emas.  
   
   
IL MINISTRO MORATTI: ISTRUZIONE, FORMAZIONE E RICERCA SONO IL FUTURO DEL PAESE  
 
 Roma, 30 novembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha dichiarato: "Le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri venerdì 26 novembre sono la prova che questo Governo e questa maggioranza ritengono l'investimento nei settori dell'istruzione, dell'università e della ricerca un impegno strategico per il Paese. Non c'è il blocco del turn over nella scuola né la riduzione degli organici; è stato tolto il blocco delle assunzioni nell'università; è stato aumentato di 300 milioni di euro per anno e per tre anni, a partire dal 2005, il Fondo di finanziamento ordinario, in aggiunta ai 130 milioni di euro previsti in Finanziaria; sono stati esclusi dall'Irap gli investimenti delle imprese per la ricerca. È stato istituito il fondo Rotativo Investimento, Ricerca e Innovazione di 6 miliardi di euro. Questi sono fatti non parole. L'impegno del Governo dovrà ora proseguire e rafforzarsi ulteriormente, perché l'investimento nell'istruzione, nella formazione e nella ricerca è il futuro del Paese".  
   
   
CARLO FILIPPINI, UN BOCCONIANO IN GIAPPONE IL DOCENTE DELL’ATENEO MILANESE RICEVERÀ DOMANI DALL’AMBASCIATORE NOBUKO MATSUBARA L’ORDINE DEL SOL LEVANTE COME RICONOSCIMENTO DEL SUO TRENTENNALE IMPEGNO NELLO SVILUPPO DELLA CULTURA GIAPPONESE  
 
Milano, 30 novembre 2004 - Tra una partita a Majonga (un gioco simile a scala 40 solo che al posto delle carte si usano 13 pedine) e una lezione all’università di Hitotsubashi sui rapporti tra l’Unione europea e il Giappone, Carlo Filippini, direttore dell’Isesao Bocconi, ha imparato a conoscere e amare questo paese tanto che, dopo 30 anni di fitta attività scientifica, l’imperatore Akihito gli ha conferito l’Ordine del Sol Levante, importante onoreficenza che, dal 1875, viene riconosciuta ai cittadini stranieri che si sono distinti nello sviluppo della cultura giapponese. Unico italiano premiato quest’anno, Carlo Filippini riceverà l’Ordine del Sol Levante domani, martedì 30 novembre, da Nobuko Matsubara, ambasciatore giapponese in Italia. “Ho iniziato a studiare il Giappone quasi per caso, come erede dell’attività di Innocenzo Gasparini, fondatore in Bocconi dell’Isesao, Istituto di studi economico-sociali per l'Asia Orientale”, ricorda Filippini. “Di solito dico che quest’incontro è avvenuto per due motivi: perché Milano ha la cultura del riso e perché così riuscivo a guardare negli occhi i miei interlocutori. Adesso però”, scherza il docente della Bocconi, “non posso più dirlo: in 30 anni il Giappone è molto cambiato, a cominciare dalla statura della popolazione”. Profondo conoscitore dell’economia giapponese, Filippini ha potuto osservare e vivere l’evoluzione del Paese in diretta grazie ai suoi frequenti viaggi di studio. “A esplodere non è stata solo l’economia”, ricorda, “ma anche i colori degli abiti e delle acconciature dei giapponesi. Ma da sempre la cosa che più mi colpisce di questo paese è il principio confuciano dell’armonia che pervade ogni aspetto della vita, pubblica e privata. Armonico deve essere il rapporto tra i singoli così come quello tra stato e impresa”. Il futuro giapponese di Carlo Filippini riguarderà sempre di più, da un lato, gli studenti ai quali offrire maggiori possibilità di formazione e stage, e dall’altro l’Istituto di studi europei in Giappone la cui attività è partita l’aprile scorso.  
   
   
MOBILITÀ PER VALORIZZARE LA RICERCA  
 
Roma, 30 novembre 2004 - Il 12 gennaio 2005 si svolgerà a Roma 'La Mobilità: uno spazio per la valorizzazione della ricerca', una manifestazione organizzata dal Miur (Ministero per l'istruzione, le università e la ricerca) in collaborazione con il Cnr (Consiglio nazionale della ricerca) e l'Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea). L'evento intende presentare al pubblico il portale italiano della mobilità e i centri nazionali di mobilità, sviluppati nel contesto dell'iniziativa europea Era-more (European Network of Mobility Centres). Vantaggi, ostacoli e meccanismi della mobilità internazionale e intersettoriale verranno affrontati nel corso di una discussione cui parteciperanno tutte le più importanti organizzazioni che operano nel settore della ricerca (università, centri di ricerca pubblici o privati, aziende). Infolink: http://www.Apre.it/serviziapre/eventi/eramit-iscrizione2.asp  
   
   
OCCUPAZIONE IN HOTEL: A ROMA NASCE LA PRIMA “SCUOLA-ALBERGO”!  
 
Roma, 30 novembre 2004 - Conferenza stampa, Giovedì 2 Dicembre, a Roma, alle ore 11.00, presso l’Hotel Rex, in via Torino, 149 per presentare l’Anpa - Accademia Nazionale delle Professioni Alberghiere, la prima “Scuola-albergo” dedicata esclusivamente alla Formazione delle Risorse Umane nel settore turistico-alberghiero, nato con il patrocinio dell’Unai, l’Associazione che raccoglie l’albergatoria indipendente aderente a Confindustria. Il progetto parte dal desiderio dell’Unai, di realizzare una nuova e atipica scuola, che possa caratterizzare e trasformare l’albergo in un vero e proprio contenitore didattico nel quale allevare e formare, quasi in una sorta di “incubatrice” dei validi profili professionali da impiegare in hotel, che favorisse la penetrazione dell’attività nella formazione turistica su scala nazionale, non ultimo che permettesse di stimolare i lavoratori ed i datori di lavoro del settore alberghiero ad una costante crescita professionale. Aderiscono così alla prima esperienza d’Albergo-scuola, 8 alberghi della Capitale associati Unai, che a partire dal mese di Gennaio 2005, diverranno le prime sedi centrali pilota del progetto e nello specifico l’Aran Park Hotel, l’Hotel Artemide, l’Hotel Barocco, l’Hotel dei Consoli, l’Hotel delle Vittorie, l’Hotel Mecenate, l’Hotel Rex e l’Hotel Summit ai quali si assoceranno, nei mesi successivi, altre strutture alberghiere del nord, centro e sud d’Italia, da destinare a sedi regionali o provinciali dell’Anpa, facilmente individuabili dall’apposizione, all’esterno dell’Albergo-scuola, di una targa di riconoscimento come sede didattica. I profili professionali che l’Anpa intenderanno formare e/o riqualificare i reparti del Ricevimento (Portiere, Receptionist, Segretario di Ricevimento e Cassa), Piani (Cameriera ai Piani, Governante d’Albergo, Facchino/manutentore), Ristorante (Chef, Gelatiere/pasticcere, Pizzaiolo), Sala/bar (Cameriere di sala, Barista, Barman), con una particolare attenzione anche al perfezionamento delle lingue straniere (Inglese e/o Spagnolo) relativamente all’utilizzo delle stesse per singolo reparto. I Corsi di formazione dell’Anpa si rivolgeranno a disoccupati e non, in possesso di titolo di scuola media inferiore, superiore e/o laurea, nonché a personale alberghiero ed extralberghiero già inserito in ambito professionale, motivato al raggiungimento dei traguardi specialistici proposti dalla formazione. Ma la grande innovazione sarà nella metodologia didattica che punterà ad un percorso d’aula full immertion della durata di sole 40 ore supportate da un percorso obbligatorio di stage in azienda, della durata di min. 1 – max 3 mesi, capace di consentire ulteriori strumenti “tecnici” per gestire e lavorare in maniera competitiva e funzionale nelle moderne imprese turistiche. Al via, dunque, dal prossimo mese di Gennaio, i primi Corsi dell’Anpa che riguarderanno le figure professionali di: Portiere d’Albergo, Receptionist, Cameriera ai Piani, Facchino e Barman. Iscrizioni a numero chiuso aperte per tutto il mese di Dicembre telefonando ai numeri: 06.8845463-06.8845473.  
   
   
ATM: PRECISAZONI MOTIVAZIONI SCIOPERO  
 
Milano, 30 novembre 2004 - Atm Spa precisa che la motivazione dello sciopero proclamato, a livello nazionale, per il 1° dicembre è per ‘il rinnovo del contratto collettivo Nazionale del lavoro di categoria 2004-2007’, peraltro già sottoscritto in data 18 novembre 2004. Nessuna altra motivazione è stata depositata presso la Commissione di Garanzia. Lo sciopero del 30 novembre rientra invece nell’ambito dello sciopero generale dei lavoratori pubblici e privati proclamato contro il disegno di legge finanziaria per il 2005.  
   
   
MARTEDÌ 30 NOVEMBRE E MERCOLEDÌ 1 DICEMBRE 2 AGITAZIONI SINDACALI NEL SETTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
Milano 30 novembre 2004 - Per Martedi’ 30 Novembre le organizzazioni sindacali Cgil – Cisl –Uil – Ugl , hanno indetto uno Sciopero Generale di 4 ore dei lavoratori pubblici e privati che interesserà anche il settore del trasporto pubblico locale. Le strutture categoriali nazionali delle organizzazioni sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uilt Uil hanno aderito allo sciopero generale e le Segreterie Territoriali hanno previsto la possibilità che il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione si astenga dal lavoro dalle 18 alle 22. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 18; dalle 22 alla fine del servizio. Per Mercoledi’ 1° Dicembre il Coordinamento Nazionale di Lotta Autoferrotranvieri, cui è parte integrante la organizzazione sindacale Slai Cobas, nonostante la sottoscrizione – avvenuta in data 18.11.04 – di un accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria, ha confermato lo Sciopero Nazionale già indetto nell’ambito della vertenza per il rinnovo contrattuale. La Slai Cobas Territoriale di Milano ha comunicato che il personale Atm addetto alla guida dei mezzi di superficie e metropolitani potrà astenersi dal lavoro dalle 8.45 alle 15. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45 dalle 15 alla fine del servizio. Per il restante personale, compresi gli autisti del Radiobus, lo sciopero è stato previsto per l’intera durata del turno. Per ulteriori informazioni: Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o sito Internet www.Atm-mi.it