Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web alimentazione e benessere 
Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Aprile 2005
Pagina1
LANCIO DI UN HELPDESK PER SPIEGARE NEI NUOVI STATI MEMBRI GLI ASPETTI FINANZIARI DEL 6PQ  
 
 Bruxelles, 14 aprile 2005 - Nell'ambito del progetto Finance-nms-ist finanziato dall'Unione europea è stato lanciato un nuovo portale di assistenza finanziaria, il Finance Helpdesk destinato alle organizzazioni dei dieci nuovi Stati membri e volto a migliorare la comprensione degli aspetti finanziari del Sesto programma quadro (6Pq). Il portale si rivolge alle società attive nel settore delle tecnologie che intendono partecipare al programma in materia di tecnologie della società dell'informazione (Tsi) nell'ambito del 6Pq. Il sito comprende un servizio di assistenza in linea che consente di rivolgere domande ad esperti, una banca dati delle domande più frequenti e collegamenti ad altre utili fonti di informazioni sui programmi quadro dell'Unione europea. Secondo Myer Morron, presidente del coordinatore del progetto, la società Efp Consulting: "Il fatto che uno abbia letto il codice stradale non significa che sia in grado di guidare. Abbiamo osservato un divario fra i servizi e le informazioni disponibili per [interpretare] gli orientamenti finanziari". Il consorzio che ha creato il portale ritiene che tale servizio avrebbe dovuto essere realizzato già da tempo, citando la relazione Marimon sui nuovi strumenti che conclude: "Il regolamento finanziario e le relative modalità di applicazione andrebbero rivisti al fine di garantire un approccio orientato ai servizi. [...] L'assistenza in questo campo potrebbe essere attuata attraverso un helpdesk specializzato". Oltre alla creazione del portale, il progetto Finance-nms-ist prevede anche la formazione del personale dei nuovi Stati membri sul funzionamento del programma Tsi sotto il profilo finanziario. Fra le organizzazioni che ricevono tale assistenza figurano società contabili, istituzioni accademiche e imprese commerciali, che a loro volta potranno chiarire a colleghi e clienti le responsabilità finanziarie derivanti dalla stipulazione di contratti comunitari. Per accedere al portale dell'helpdesk finanziario visitare il sito: http://www.Finance-helpdesk.org  
   
   
UNA RECENTE RELAZIONE INDIVIDUA LE DIECI PIÙ IMPORTANTI NANOTECNOLOGIE PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
Bruxelles, 14 aprile 2005 - Un gruppo di specialisti di primo piano in etica medica - il Canadian program on genomics and global health, Cpggh (Programma canadese su genomica e salute mondiale) - ha recentemente pubblicato una relazione in cui vengono elencate nell'ordine le dieci applicazioni di nanotecnologie emergenti con il maggiore potenziale per il miglioramento della vita degli abitanti nei paesi in via di sviluppo. Gli autori dello studio hanno chiesto a un gruppo di 63 esperti quali applicazioni ritengono più promettenti per la promozione, nei prossimi dieci anni, dei paesi in via di sviluppo in determinati settori chiave, quali acqua, agricoltura, nutrizione, sanità, energia e ambiente. Quasi all'unanimità gli intervistati hanno indicato, oltre alla creazione di combustibili alternativi, la produzione, la conversione e lo stoccaggio dell'energia come il settore in cui, con ogni probabilità, le nanotecnologie favoriranno maggiormente i paesi più poveri. Materiali nanostrutturati vengono utilizzati per creare una nuova generazione di celle solari, celle a combustibile a idrogeno e nuovi sistemi di stoccaggio capaci di fornire energia pulita al posto dei combustibili fossili. "Sviluppo economico e consumo di energia sono indissolubilmente legati", spiega Peter Singer, membro e condirettore del Cpggh. "Se le nanotecnologie potranno aiutare i paesi in via di sviluppo nel cammino verso l'autosufficienza energetica, contribuiranno in pari misura a rendere accessibili i benefici della crescita economica". Al secondo posto dell'elenco si trova il miglioramento della produttività agricola, campo in cui le nanotecnologie vengono usate per aiutare ad accrescere la fertilità del suolo e la resa dei raccolti, combattendo così la malnutrizione, responsabile nei paesi in via di sviluppo di oltre la metà dei casi di mortalità infantile sotto i cinque anni d'età. Applicazioni specifiche comprendono tecnologie per un rilascio lento ed efficace dei fertilizzanti per le colture, e nanosensori per monitorare lo stato di salute degli animali da allevamento. Al terzo posto gli esperti mettono le tecnologie di trattamento delle acque. "Un sesto della popolazione mondiale non ha accesso a fonti idriche sicure", spiega il capogruppo Fabio Salamanca-buentello. I ricercatori stanno mettendo a punto sistemi portatili e poco costosi basati su nanomembrane e nanoargille che riescono a depurare, disinfettare e desalinizzare l'acqua più efficacemente dei filtri convenzionali. Nell'elenco figura poi, al quarto al posto, la diagnosi delle malattie. Lo studio guarda al giorno in cui gli operatori sanitari in località sperdute dei paesi in via di sviluppo possano, da una semplice goccia di sangue posta su un dischetto di plastica grande come una moneta (il cosiddetto laboratorio su un chip), ottenere nel giro di pochi minuti i risultati di un'analisi del sangue completa, nonché di malattie infettive come la malaria e l'Hiv/aids, e persino del cancro. Seguono nell'ordine i sistemi di somministrazione dei farmaci, l'immagazzinaggio e la trasformazione dei prodotti alimentari, le misure contro l'inquinamento atmosferico, le costruzioni, la prevenzione sanitaria, l'identificazione e la lotta contro parassiti e agenti portatori. Secondo il dottor Singer, "La maggior parte dei progressi tecnologici possono ampliare il divario fra paesi ricchi e paesi poveri, ma il controllo delle nanotecnologie rappresenta una possibilità di colmare tale divario. [ ] Le nanotecnologie costituiscono un settore relativamente recente in grado di fornire a breve termine soluzioni radicali e relativamente poco costose a problemi critici per lo sviluppo". Aggiunge Abdallah Daar, anch'egli condirettore del programma: "Gli Stati membri della comunità internazionale ricchi di risorse hanno tutto l'interesse, oltre che l'obbligo morale, di sostenere lo sviluppo e l'utilizzo da parte dei paesi meno industrializzati di queste dieci nanotecnologie prioritarie per poter affrontare le principali sfide dello sviluppo". Allo scopo di favorire tale processo, il Cpggh propone di lanciare un'iniziativa chiamata "Addressing global challenges using nanotechnology" ("Affrontare le sfide globali grazie alle nanotecnologie"), che si porrebbe come obiettivo progresso scientifico e tecnologico nei paesi in via di sviluppo, a cominciare da questo primo elenco. "I risultati da noi raggiunti possono essere di aiuto anche ai paesi in via di sviluppo per cercare di focalizzare meglio le loro crescenti iniziative nelle nanotecnologie. Lo scopo deve essere l'uso responsabile delle nanotecnolgie per creare benefici reali per i cinque miliardi di abitanti dei paesi in via di sviluppo", conclude il dottor Daar. Per scaricare una copia della relazione consultare il sito: http://www.Utoronto.ca/jcb/home/documents/plos_nanotech.pdf  
   
   
PRECISAZIONE SU CONVOCAZIONE CDA BANCA POPOLARE DI LODI  
 
Lodi, 14 aprile 2005 - Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Lodi è convocato per il 15 aprile 2005, con il seguente ordine del giorno: verbali; partecipazioni; andamento attività commerciali al 31.03.2005; relazione al Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 36 dello Statuto Sociale (1° trimestre 2005); accentramento attività di revisione interna; verifiche ispettive; verbali ispezioni; personale; fidi; varie. Nell’ambito della voce “partecipazioni” sarà valutata l’opportunità di dar seguito a quanto già precisato nel comunicato del 06.04.2005, circa la volontà della Banca Popolare di Lodi di collocarsi tra gli azionisti stabili di Banca Antonveneta S.p.a.. Tale determinazione sarà assunta previa valutazione dei prezzi e delle quantità, compatibili con l’esigenza di non creare turbative di mercato. Tutto ciò, ovviamente nell’ambito delle prescritte autorizzazioni, che si situano sotto la soglia fissata nell’articolo 106 del decreto legislativo n.58/1998.  
   
   
BANCHE:ABI, CON FONDO DI GARANZIA PIÙ MUTUI AI LAVORATORI ATIPICI  
 
Roma, 14 aprile 2005 - Zadra: "11 28% del sistema con oltre 6.600 sportelli è attivo nella microfinanza. I fondi di garanzia - pubblici e privati - favoriranno l'accesso al credito" «Siamo favorevoli a qualsiasi proposta che agevoli l’accesso al credito per i lavoratori atipici, cominciando da quella del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha ipotizzato la creazione di un Fondo di garanzia per mutui bancari per l’acquisto della prima casa». Lo ha detto il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, nel corso dell’incontro “Lavoro in somministrazione e accesso al credito” organizzato oggi a Roma dall’Ente bilaterale per il lavoro temporaneo (E.bi.temp). Secondo un’indagine condotta dall’Abi effettuano operazioni di microfinanza banche che rappresentano il 28% del totale attivo del sistema, per oltre 6.600 sportelli sul territorio nazionale pari al 21,7% del totale. Il 22% delle banche ha dichiarato di offrire servizi di microfinanza ai lavoratori atipici, non solo sul versante credito ma anche su quello dei servizi di pagamento. Le banche hanno messo a punto specifiche soluzioni per venire incontro alle esigenze dei lavoratori a tempo determinato. Secondo Zadra «il modello per risolvere il problema e annullare il rischio di credito non ponderabile è quello triangolare, che vede la partecipazione di una banca, di un fondo e di un’organizzazione che rappresenta chi chiede credito, che si fa carico di fare una pre-analisi delle richieste di prestito. L’organizzazione si fa garante della capacità di rimborso del prestito, secondo meccanismi di conoscenza diretta e accompagna chi ne fa parte nell’attività progettuale correlata alla richiesta di credito. Lo schema è quello sperimentato dalle imprese con i consorzi di garanzia fidi (confidi) ». «Crediamo che l’esercizio del credito debba essere portato avanti con l’obiettivo di dare credito a chi può rimborsarlo – ha aggiunto Zadra - ma crediamo anche che occorre dare i servizi bancari e di credito nella maniera migliore, allargando la propria operatività e rispondendo in maniera innovativa con prodotti specifici ad una domanda della società, anche favorendo l’inclusione finanziaria di nuovi soggetti». «Ben vengano i fondi di garanzia – ha concluso Zadra – quelli pubblici e quelli privati. Ben venga un’attività multilaterale che vede la cooperazione tra i diversi soggetti coinvolti. Abbiamo lavorato alla costruzione del Fondo per il credito al consumo del ministero delle Attività produttive in via di varo. Vediamo positivamente la possibile creazione di un Fondo del ministero del Welfare per l’acquisto della prima casa e i fondi privati, come quello messo a punto dall’Ente bilaterale per il lavoro temporaneo, per finanziare gli atipici».  
   
   
GIUSEPPE SENISE DI TESI AVVERTE: GLI STRANIERI ARRIVANO IN ITALIA, EVOLUZIONE DEL BUSINESS E FORMAZIONE MANAGERIALE LE LEVE PER COMPETERE NEL MONDO  
 
Roma, 14 Aprile 2005 - Capire quali scenari si prospettano per il futuro e soprattutto quali interventi sono necessari per competere nel mondo bancario mondiale. Questo l’obiettivo della 16ª World Conference of Banking Institutes, dal titolo “Innovation, culture and change management”, l’evento, con scadenza biennale, promosso dall’European Bank Training Network che si sta svolgendo in questi giorni a Roma. Sugli scenari futuri del settore creditizio è incentrato l’intervento presentato oggi da Giuseppe Senise, partner di Tesi Spa, società attiva in Italia nella consulenza per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, che mette a confronto gli elementi organizzativi essenziali necessari per lo sviluppo di nuove opportunità strategiche globali. Con la liberalizzazione dei mercati, infatti, il contesto che si prospetta per molte realtà creditizie, non sarà più limitato ai territori nazionali, ma dovrà competere e agire su un piano internazionale. Scenario che in Italia è stato appena evidenziato dai tentativi di acquisizioni, su Bnl e Antonveneta, da parte di Istituti stranieri. L’analisi presentata da Giuseppe Senise mostra concretamente quali caratteristiche siano necessarie perché le banche raggiungano livelli di efficienza e di organizzazione capaci di garantire la possibilità di competere su un mercato sempre più concorrenziale. Questa sintesi evidenzia come gli Istituti bancari italiani hanno saputo innovare e differenziare l’offerta di prodotti e servizi, tenendo il passo con gli Istituti stranieri più moderni; molte delle nostre principali Banche hanno infatti sviluppato politiche, metodi, processi ad alto livello di innovatività anche nei confronti del sistema internazionale. “Ma il settore creditizio del nostro paese soffre il confronto con il mercato - ammette Giuseppe Senise – a causa delle dimensioni più ridotte. Sicuramente sono poche le banche italiane che vantano volumi tali da potersi considerare competitive, rispetto alle “grandi” di altre Nazioni, tuttavia la gestione del cliente e delle risorse umane evidenziano attenzioni paragonabili ai processi avviati dagli Istituti bancari più all’avanguardia oltre confine”. Senise in sintesi evidenzia che, come sempre, è la leadership del management la componente chiave per sviluppare le strategie di business più innovative, richieste dai nuovi scenari che si prospettano. E le scelte di People Strategy, in questa fase della complessità, saranno una leva fondamentale, perchè, attraverso politiche, processi e metodi, intervengono su segmenti di popolazione, sviluppando la cultura e i comportamenti necessari per poter affrontare i cambiamenti e le situazioni che un mercato sempre più complesso già impone agli attori del settore.  
   
   
CREDEMLEASING (GRUPPO CREDEM) BILANCIO 2004: UTILE NETTO PARI A 20,9 MILIONI DI EURO, PIÙ CHE TRIPLICATO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO (10,1 MILIONI DI EURO NEUTRALIZZANDO GLI EFFETTI DEL COSIDDETTO “DISINQUINAMENTO FISCALE” + 77% SUL 2003)  
 
Reggio Emilia, 14 aprile 2005 - Credemleasing società del Gruppo Credito Emiliano - Credem attiva nel settore del leasing finanziario (targato, strumentale, immobiliare, navale) guidata dal direttore Giuseppe Rovani ha chiuso il 2004 con un valore complessivo da nuovi contratti pari a 612 milioni di euro (+1,74% rispetto ai 602 milioni di euro del 2003). Il progetto di bilancio 2004 è stato approvato dal Cda nelle settimane scorse. Gli impieghi nel 2004 sono cresciuti del 15,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1.597 milioni di euro (1.380 milioni di euro nel 2003). Le perdite su crediti contabilizzate nell’esercizio rappresentano lo 0,06% degli impieghi lordi (0,09% nel 2003). Il cost to income è diminuito nel corso dell’esercizio 2004 al 28,2% (30,5% al lordo degli ammortamenti), dato che colloca Credemleasing a livello dei migliori competitor del mercato. L’utile ante imposte si è attestato a 16,6 milioni di euro, in crescita del 71,4% rispetto al 2003 (9,7 milioni di euro). L’utile netto finanziario considerati i vantaggi del disinquinamento fiscale è pari a 20,9 milioni di euro più che triplicato ( 5,7 milioni di euro del 2003). L’utile netto neutralizzato dai vantaggi del disinquinamento fiscale è pari a 10,1 milioni (+77% rispetto ai 5,7 milioni di euro del 2003). Il Roe è pari a 87,7% (55% calcolato al netto del disinquinamento). “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati di bilancio 2004 che ci pongono ai vertici del mercato sia per redditività sia per qualità dei crediti. I risultati sono stati raggiunti attraverso una profonda ristrutturazione commerciale e operativa intrapresa nel corso degli ultimi anni” ha dichiarato Giuseppe Rovani, direttore di Credemleasing.  
   
   
PER ARTIGIANCASSA UTILE 2004 IN FORTE CRESCITA (+ 57%) POSITIVA PERFORMANCE REDDITUALE (14,3 MILIONI DI EURO)  
 
Roma, 14 aprile 2005 - L’assemblea dei Soci di Artigiancassa (Gruppo Bnl) ha approvato oggi il Bilancio 2004, che chiude con un utile netto di 14,3 milioni di euro, in forte aumento (+ 57%) rispetto al 2003. Questo significativo incremento della redditività di Artigiancassa deriva dallo sviluppo operativo orientato alla diversificazione della gestione dei fondi agevolativi che ha affiancato l’attività creditizia a favore delle imprese artigiane. In particolare, ai tradizionali interventi della legge 949/52, si sono aggiunte le positive performance delle nuove linee d’agevolazione: tra le principali, il primo bando della legge 488 Artigiani, i finanziamenti per la sicurezza delle Pmi agevolati dall’Inail, gli interventi della legge 215 sull’imprenditoria femminile. I positivi risultati d’esercizio confermano la validità operativa di Artigiancassa e la sua capacità di mettere a disposizione del comparto delle imprese artigiane e delle Pmi una conoscenza profonda delle necessità degli operatori e una expertise tecnica, unica nel suo genere, nella gestione dei fondi di agevolazione, punto di forza del Gruppo Bnl.  
   
   
PARMALAT IMPORTANTISSIMA LA SENTENZA OTTENUTA DALL’ADUSBEF IL CODACONS: ORA MIGLIAIA DI RISPARMIATORI POSSONO SPERARE  
 
Roma, 14 aprile 2005 - Il Codacons esulta per la vittoria ottenuta dall’Adusbef dinanzi al Tribunale di Ferrara che ha portato al rimborso integrale dei bond Parmalat acquistati da un risparmiatore. “Si tratta di una vittoria importantissima – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – che dà speranza a migliaia di risparmiatori da noi rappresentanti a Milano nel processo in corso”. Il Codacons ricorda inoltre ai risparmiatori coinvolti nella vicenda Parmalat che ancora non si sono costituiti parte civile, che potranno farlo qualora dovessero essere aperti nuovi procedimenti giudiziari in altre sedi (ad esempio Parma) o in caso di rinvio a giudizio nel processo in corso a Milano.  
   
   
UBS GLOBAL ASSET MANAGEMENT: VIA LIBERA ALLA JOINT VENTURE CINESE  
 
 Zurigo/Basilea, 14 aprile 2005 - L’autorità di vigilanza China Securities Regulatory Commission ha dato l’autorizzazione statale ufficiale alla già preannunciata joint venture tra Ubs e la società di gestione di fondi State Development Investment Corporation. La nuova società, registrata sotto il nome Ubs Sdic Fund Management Co. Ltd., nasce dall’acquisizione del 49% delle quote di China Dragon Fund Management Co. Ltd. La joint venture è una delle prime con il massimo delle partecipazioni consentite per un partner straniero. Ubs rafforza in tal modo il proprio interesse per il mercato cinese. Con la progressiva liberalizzazione, lo scopo della joint venture è sfruttare il potenziale offerto dal mercato cinese della gestione patrimoniale.  
   
   
DAL 18 APRILE 2005, AL VIA SETTE NUOVI CONTRATTI IDEM STOCK FUTURES SUL MERCATO DEI DERIVATI DI BORSA ITALIANA  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Il mercato italiano dei derivati Idem lancerà lunedì 18 aprile 2005 sette nuovi contratti Idem stock futures, portando a 34 i contratti stock futures quotati. I nuovi contratti avranno come sottostanti i titoli Aem, Alleanza Assicurazioni, Autogrill, Bulgari, Gruppo Editoriale L'espresso, Finmeccanica e Luxottica Group. Salgono così a 12 i nuovi contratti Idem stock futures introdotti nei primi quattro mesi del 2005. Il crescente successo degli Idem stock futures è confermato dai volumi: nel primo trimestre 2005 sono stati scambiati 3.637 contratti medi giornalieri, con un incremento del 79% rispetto allo stesso periodo del 2004, mentre l'open interest (il numero di posizioni aperte) a fine marzo era di oltre 105.000 contratti (+57% rispetto a marzo 2004). Proprio nei giorni scorsi, l'11 aprile, i contratti Idem stock futures hanno registrato un nuovo record giornaliero per contratti scambiati, con 109.938 contratti standard (il precedente record era stato registrato il 16 dicembre 2004, con 86.063 contratti scambiati). Oltre ai single stock futures, sul mercato Idem di Borsa Italiana sono negoziabili contratti futures, minifutures e opzioni su indice S&p/mib nonché futures e opzioni su azioni. Nel primo trimestre 2005 il mercato Idem ha registrato una media giornaliera di 80.868 contratti standard con un incremento del 11% rispetto al primo trimestre 2004. L'open interest a marzo è risultato in crescita del 27% rispetto allo stesso mese del 2004. Si è inoltre registrato il record storico di scambi giornalieri sul contratto futures su indice S&p/mib con 57.183 contratti scambiati.  
   
   
BIT MONTHLY FLASH MARZO 2005: PRIMO TRIMESTRE 2005: POSITIVI TUTTI GLI INDICI, SALE LA CAPITALIZZAZIONE  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Nel mese di marzo i corsi azionari hanno proseguito il trend positivo in atto dall'estate scorsa: per la settima volta consecutiva l'indice Mib ha chiuso il mese con una variazione positiva (+1,3%), attestandosi al livello di 24.026 punti, poco distante dal massimo annuale del 15 febbraio (24.211); la crescita rispetto a fine 2004 è pari al 5,0% (+24,6% rispetto a metà agosto 2004, punto di avvio della recente fase di ripresa). Il Mibtel ha evidenziato una crescita mensile dell'1,0% (+4,7% su fine 2004), l'S&p/mib dell'1,4% (+4,5%). Gli indici All Stars e Star hanno chiuso il mese sui livelli di fine febbraio (rispettivamente -0,1% e + 0,5%), mentre Techstar ha visto una lieve flessione (-1,0%); nel primo trimestre continuano a segnare performance molto positive: +10,5%, +11,4% e +15,8%. Stabile l'indice Mex del Mercato Expandi, che ha chiuso sui livelli di fine febbraio e mantiene una crescita di +8,7% su fine 2004. La volatilità si è nuovamente ridotta, attestandosi al 7,1% per l'indice generale (Mib), all'8,1% per l'S&p/mib, al 9,0% per l'All Stars, al 9.8% per lo Star e al 12,6% per il Techstar. Spinta dalla crescita dei corsi azionari, la capitalizzazione è salita da 608 a 620 miliardi di euro, raggiungendo il livello più elevato dal luglio 2001. Nel dettaglio la Borsa è passata da 594,6 a 606,6 miliardi di euro, il Nuovo Mercato da 7,5 a 7,4 miliardi di euro mentre Mercato Expandi è rimasto stabile a 5,8 miliardi di euro. Il rapporto con il Pil (37,5% a fine 2003, 43,0% a fine 2004) è salito al 44,4%. Scambi: Azionario E Idem In Continua Crescita, Record Dei Futures Su S&p/mib - Nel complesso, gli scambi di strumenti azionari (azioni, Etf, fondi chiusi, covered warrant, certificates, obbligazioni convertibili, diritti e warrant) evidenziano, nel confronto con marzo 2004, una crescita sia per i contratti (+16,0%) sia per il controvalore (+4,4%). Gli scambi di azioni, seppur in lieve flessione dai livelli elevati di febbraio, registrano una forte crescita nel confronto con marzo 2004 per i contratti (+15,2%) e una stabilità per controvalore (+1,6%). Nel primo trimestre, la media giornaliera si è attestata a 184.000 contratti e 3,45 miliardi di euro, in crescita del 16,4% e dell'11,6% sul corrispondente periodo del 2004. In crescita la dimensione media degli scambi, salita per le azioni della Borsa (fase diurna) dai 19.000 euro di febbraio ai 20.800 di marzo e da 5.400 a 5.500 euro per quelle del Nuovo Mercato (fase diurna). In marzo gli scambi di Etf hanno proseguito nel trend di crescita, registrando un nuovo massimo storico per la media giornaliera del controvalore (30,6 Ml euro, +14,3% su febbraio e +228,4% sul marzo 2004). Nel primo trimestre la media giornaliera si è attestata a 1.018 contratti e 26,3 milioni di euro. In significativa crescita la dimensione media dei contratti, passata in marzo da 23.900 a 28.600 euro. L'idem ha evidenziato una crescita dei volumi, che con una media giornaliera complessiva di 83.800 contratti standard (+4,1% su febbraio) hanno raggiunto la sesta posizione di sempre. In marzo, gli scambi di futures su indice - interessati dalla scadenza trimestrale - sono saliti a 18.300 contratti standard al giorno (+32,5% su febbraio), quelli di mini-futures su indice sono rimasti stabili a 5.300. In forte crescita i futures su azioni, saliti a 6.300 contratti standard al giorno (+148,7% e +72,7%). Le opzioni su azioni, seppur scese dai livelli elevati di febbraio, hanno raggiunto un livello che rappresenta in ogni caso il quinto mese di sempre. Nel primo trimestre, la media giornaliera degli scambi si è attestata a 80.868 contratti standard, +11,4% sul corrispondente periodo del 2004. Mercoledì 16 marzo, nel corso del roll-over alla nuova scadenza di giugno, gli scambi di futures sull'indice S&p/mib hanno stabilito il nuovo massimo storico di contratti standard negoziati in una seduta: 57.183 (record precedente 55.143 del 20 settembre 2001). Lo stesso giorno i futures su azioni hanno raggiunto il nuovo massimo annuale di scambi in una sola seduta, con 28.992 contratti standard. L'open interest a fine marzo, anche a seguito della scadenza trimestrale, è sceso dal massimo storico di 2,34 milioni di contratti standard a 1,87, comunque in crescita del 13,3% sui livelli di fine 2004, soprattutto grazie alla buona performance dei derivati su azioni. E' proseguita anche la crescita degli scambi di securitised derivatives (covered warrant e certificates), con la media giornaliera del numero di contratti in crescita a 16.600 (+3,7% su febbraio) e controvalore in decisa crescita a 145,2 Ml euro al giorno (quinto mese della storia del mercato italiano, +8,3% su febbraio e +95,9% su febbraio 2004). Nel primo trimestre la media giornaliera si è attestata a 15.700 contratti e 128,6 milioni di euro. Leggermente cresciuta la dimensione media degli scambi, salita da 8.700 a 9.200 euro, nuovo massimo storico. Tra gli scambi di strumenti a reddito fisso, in evidenza quelli medi giornalieri delle obbligazioni del Mot a 44,8 Ml euro, in crescita del +35% su marzo 2004. Nel primo trimestre la media giornaliera si è attestata a 505,2 Ml euro per i titoli di Stato, a 45,4 per le obbligazioni del Mot e a 16,0 Ml per quelle dell'Euromot. News - In marzo il listino azionario è stato interessato dalla revoca di Procomac, avvenuta lunedì 21 a seguito di Opa. Il numero totale di società quotate (278 a fine 2004) è di 279. Il Sedex ha visto l'ammissione di 682 nuovi covered warrant e certificates (1.924 da inizio anno). Il Mot ha visto la quotazione di 4 nuovi titoli di Stato (12 nel primo trimestre) mentre sono 6 le nuove obbligazioni (8 da gennaio), una (la prima dell'anno) su Euromot. Nel corso del mese il mercato primario è stato caratterizzato dalla realizzazione dell'aumento di capitale Fastweb, che ha raccolto fondi per 790,7, con una quota di inoptato estremamente contenuta (1,1%). La raccolta complessiva nel primo trimestre (una Ipo e 4 aumenti di capitale) è ammontata a 2,29 Md euro, tutti affluiti alle imprese. E' stata anche chiusa l'Opa volontaria su Procomac (consegnate 5,43 milioni di azioni sulle 5,52 richieste), per un valore di 19,0 Ml di euro.  
   
   
RAPPORTO PERIODICO PRIMO TRIMESTRE 2005 SUI DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI ASSOSIM  
 
Milano, 14 Aprile 2005 - Il rapporto Assosim del Primo Trimestre del 2005 vede in testa alla classifica del segmento azioni Fineco Bank con una quota di mercato del 7,04%. La presenza, nella parte alta della classifica, di molti intermediari attivi nel Trading on-line conferma l’interesse degli investitori privati specializzati in operatività via web per questo segmento di mercato. Tale tendenza, manifestatasi a partire dall’inizio del 2004, è confermata dall’andamento del numero delle operazioni in conto terzi che è sempre elevato, intorno all’83% del totale; il numero di contratti in c/proprio è limitato al 17%. Nell’attuale fase di mercato non cresce tra gli intermediari l’attività in “proprietary trading”; anche l’operatività della clientela istituzionale risulta essere meno attiva che in passato. Altro elemento che trova conferma riguarda l’organizzazione funzionale nei Gruppi bancari e finanziari per cui l’attività di negoziazione si concentra sull’intermediario di Gruppo. Le banche retail, come molte Sim “on-line” svolgono essenzialmente raccolta ordini, convogliando poi i flussi sul soggetto negoziatore del Gruppo. Nei primi tre mesi del 2005 si è stabilizzata la concentrazione del mercato dei primi 10 Associati Assosim su valori abbondantemente superiori al 50% in quasi tutti i segmenti di mercato, dopo i processi di incorporazione che hanno caratterizzato il 2004. Gli intermediari Assosim hanno negoziato oltre il 77% degli scambi totali di Borsa Italiana. Una quota molto importante viene svolta da “remote members”. Nel trimestre, l’operatività del Mercato azionario ha registrato un incremento di volumi (+8,32%) inferiore rispetto al medesimo periodo del 2004 (+16,02%); tale trend proiettato su base annua, farebbe rilevare un’attività inferiore rispetto ai volumi del 2004. Si ricorda che i volumi del primo trimestre dello scorso anno sono stati sostenuti da un trend rialzista poi ridimensionatosi. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “S&p/mib Futures” Azioni
Società Primo trimestre 2005 Primo trimestre 2004 Variazione assoluta Rank Primo trimestre 2004
1 Fineco Bank 7,04% 3,98% 3,06% 7
2 Iwbank 5,77% 6,69% -0,92% 2
3 Banca Sella 5,53% 4,52% 1,01% 5
4 Intermonte Sim 5,07% 4,23% 0,84% 6
5 Banca Caboto 4,78% 5,10% -0,32% 3
6 Euromobiliare Sim 4,46% 8,77% -4,31% 1
7 Centrosim 3,97% 4,54% -0,57% 4
8 Banca Intermobiliare 3,71% 3,97% -0,26% 8
9 Morgan Stanley & Co 3,41% 3,48% -0,07% 9
10 Giubergia Ubs Sim 3,06% 2,46% 0,60% 12
S&p/mib Futures
Società Primo trimestre 2005 Primo trimestre 2004 Variazione assoluta Rank Primo trimestre 2004
1 Euromobiliare Sim 9,61% 11,50% -1,89% 1
2 Centrosim 8,38% 8,16% 0,22% 2
3 Banca Sella 6,06% 6,19% -0,13% 4
4 Banca Imi 5,76% 6,29% -0,53% 3
5 Fineco Bank 5,25% 3,27% 1,98% 8
6 Iwbank 4,59% 5,49% -0,90% 5
7 Banca Caboto 3,48% 2,85% 0,63% 9
8 Morgan Stanley & Co 3,05% 0,86% 2,19% 16
9 Ubm 2,36% 1,19% 1,17% 13
10 Nuovi Investimenti Sim 1,90% 2,56% -0,66% 10
Operativita' In Conto Terzi Primo trimestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures".
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Fineco Bank 7,04% 1 Euromobiliare Sim 9,36%
Iwbank 5,77% 2 Banca Sella 5,44%
Intermonte Sim 5,00% 3 Fineco Bank 5,25%
Euromobiliare Sim 3,98% 4 Iwbank 4,59%
Banca Caboto 3,55% 5 Banca Imi 3,35%
Banca Intermobiliare 3,54% 6 Banca Caboto 2,42%
Giubergia Ubs Sim 3,03% 7 Centrosim 1,98%
Deutsche Bank Sim 2,65% 8 Twice Sim 1,55%
Centrosim 2,19% 9 Morgan Stanley & Co 1,29%
Banca Sella 2,14% 10 Banca Akros 0,97%
Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Operativita' In Conto Proprio Primo trimestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures"
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Banca Sella 3,39% 1 Centrosim 6,40%
Morgan Stanley & Co 2,42% 2 Banca Imi 2,41%
Centrosim 1,79% 3 Morgan Stanley & Co 1,75%
Merrill Lynch 1,62% 4 Nuovi Investimenti Sim 1,56%
Citigroup Global Ml 1,43% 5 Ubm 1,41%
Lehman Brothers International 1,41% 6 Banca Caboto 1,07%
Banca Caboto 1,23% 7 Abaxbank 1,05%
Banca Akros 0,73% 8 Banca Akros 0,91%
Banca Imi 0,49% 9 Banca Intesa 0,90%
Euromobiliare Sim 0,48% 10 Banca Sella 0,62%
Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate Primo trimestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures"
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Fineco Bank 7,74% 1 Euromobiliare Sim 9,58%
Banca Caboto 6,01% 2 Banca Sella 9,00%
Intermonte Sim 4,94% 3 Centrosim 8,32%
Iwbank 4,89% 4 Iwbank 5,96%
Centrosim 4,89% 5 Fineco Bank 5,43%
Banca Sella 4,88% 6 Banca Imi 4,15%
Banca Intermobiliare 4,87% 7 Banca Caboto 3,72%
Banca Imi 4,72% 8 Nuovi Investimenti Sim 2,72%
Ubm 4,18% 9 Twice Sim 2,10%
Euromobiliare Sim 3,71% 10 Ubm 1,72%
La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Classifica dei primi dieci “Gruppi” di intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “S&p/mib Futures”
Societa’ Azioni Societa’ S&p/mib Futures
Gruppo Capitalia Capitalia Fineco Bank Mcc 7,16% 0,12% 7,04% / 1 Gruppo Credem Abaxbank Euromobiliare Sim 10,67% 1,05% 9,61%
Gruppo Banche Popolari Unite Iwbank Centrobanca 6,21% 5,77% 0,44% 2 Centrosim 8,38%
Banca Sella 5,53% 3 Banca Sella 6,06%
Intermonte Sim 5,07% 4 Banca Imi 5,76%
Gruppo Banca Intesa Banca Intesa Banca Caboto 4,78% / 4,78% 5 Gruppo Capitalia Capitalia Fineco Bank 5,36% 0,11% 5,25%
Gruppo Credem Abaxbank Euromobiliare Sim 4,66% 0,20% 4,46% 6 Gruppo Banche Popolari Unite Iwbank Centrobanca 4,64% 4,59% 0,05%
Centrosim 3,97% 7 Gruppo Banca Intesa Banca Intesa Banca Caboto 4,38% 0,90% 3,48%
Banca Intermobiliare 3,71% 8 Morgan Stanley & Co 3,05%
Morgan Stanley & Co 3,41% 9 Ubm 2,36%
Giubergia Ubs Sim 3,06% 10 Gruppo Banca Popolare Di Milano Banca Akros Banca Popolare Di Milano 1,91% 1,88% 0,03%
Dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S.p.a. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim del Primo Trimestre 2005 si compone delle seguenti classifiche:
A1) Mercato Cash: Classifica Intermediari per volumi di negoziazione A2) Mercato Idem: Classifica Intermediari per n° contratti eseguiti B1) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi B2) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni D1) Mercato Cash: Classifica Gruppi per volumi di negoziazione D2) Mercato Idem: Classifica Gruppi per numero di contratti eseguiti
A1) Mercato Cash - Classifica Intermediari per volumi di negoziazione Nel segmento Azioni Fineco Bank raggiunge la prima posizione con una quota del 7,04% (+3,06%, era settima nel 2004), Iwbank stabile in seconda posizione con il 5,77%, Banca Sella sale dalla quinta alla terza posizione con il 5,53% (+1,01%). L’operatività del mercato azionario fa registrare un incremento sia dei volumi intermediati (+8,32%) che del numero di operazioni (+13,24%). Nel Nuovo Mercato, Fineco Bank è prima con il 9,44%, seconda è Banca Caboto con il 7,25% (+1,50%) mentre Iwbank con il 7,00% si classifica terza. Il comparto fa registrare un +9,04% nei volumi intermediati ed un +36,30% nel numero di operazioni. Sul Mot, la classifica degli Intermediari attivi è stabile per la prima posizione di Nuovi Investimenti Sim con il 22,50% seguita da Banca Akros con il 10,34% (+3,97%, era terza nel 2004) ed Uniprof Sim terza con il 9,80%. Diminuisce l’operatività del mercato: i volumi intermediati fanno registrare un -23,35% mentre il numero di operazioni un -15,41%. Sull’euromot (classifica pubblicata per la prima volta da Assosim) Ubm è prima con il 15,16% (+3,70%, era quarta nel 2004), in seconda posizione si classifica Banca Imi con il 13,63% (+1,46%, stabile rispetto al 2004) seguita, da Banca Akros con il 12,50%. L’operatività riscontra una diminuzione dei volumi del -30,43% e delle operazioni del -41,35%. Sul Mercato Sedex, cambiano le prime tre posizioni: Ubm prima al 23,38% (+23,33%, era 29 nel 2004), Iwbank seconda con il 21,25% e Banca Imi terza con il 6,66% (+4,88%, era 10 nel 2004). Il mercato fa registrare un aumento dei volumi intermediati del 62,75% a fronte di una diminuzione dell’11,09% del numero delle operazioni. Nel Trading After Hours la classifica resta invariata rispetto al primo trimestre del 2004: prima Iwbank Banca con il 15,36%, seconda Fineco Bank con il 14,25%, terza Banca Caboto con l’8,13% (+1,66%). Il comparto fa registrare una variazione del -7,37% dei volumi intermediati e del -20,70% del numero di operazioni. A2) Mercato Idem - Classifica Intermediari per n° di contratti eseguiti Sul S&p/mib Futures il 2005 si apre con un andamento stabile del numero di contratti scambiati –2,25%. Rispetto al 2004 cambia solo la terza posizione occupata da Banca Sella con il 6,06% mentre prima si conferma Euromobiliare Sim con il 9,61% seguita da Centrosim con l’8,38% (+0,22%). Sulle Opzioni sui titoli azionari rimane al vertice Banca Caboto con il 10,00%, seguita da: Banca Akros con il 6,33% e Bnl con il 5,03% (+0,51%, era sesta nel 2004). Positiva l’operatività del comparto che fa registrare un +18,21%. Sul Minifib non cambiano le prime due posizioni occupate da: Nuovi Investimenti Sim con il 26,75% (+2,43%, rispetto al 2004) e da Banca Sella con il 21,39% (+2,43%, rispetto al 2004), sale in terza posizione (era quarta) Iwbank con l’8,48%. La diminuzione dei contratti scambiati è pari al 30,45%. Sulle Opzioni sul S&p/mib si conferma prima Banca Sella con una quota del 13,90% (+4,18%), scala la classifica Intermonte Sim con il 7,76% (+6,33%, era 14 nel 2004) mentre resta terza Nuovi Investimenti Sim con il 6,89% (+2,29%). Il numero totale dei contratti scambiati registra una variazione del -4,91%. Nello Stock Futures: prima è Banca Caboto con una quota del 20,73%, consolida la seconda posizione Bnl con il 17,49% (+9,68%), risale al terzo posto Banca Aletti & C. Con il 13,08% (+12,97%, era 19 nel 2004). Il comparto fa registrare un aumento del 73,22%. B1) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi Nel segmento azioni cambia il vertice che è occupato da Fineco Bank con il 7,04%, Iwbank conferma la seconda posizione con il 5,77% mentre Intermonte Sim con il 5,00% si attesta in terza posizione. Nell’s&p/mib Futures Euromobiliare Sim con una quota del 9,36% conserva la prima posizione, seconda Banca Sella con il 5,44% seguita da Fineco Bank con il 5,25%. B2) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio Nel segmento Azioni prima è Banca Sella con il 3,39% seconda è Morgan Stanley & Co con il 2,42% seguita da Centrosim con una quota dell’1,79%. Nell’s&p/mib Futures Centrosim è prima con 6,40%, Banca Imi guadagna la seconda posizione con il 2,41% mentre Morgan Stanley & Co raggiunge la terza posizione con l’1,75%. C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni Nel segmento Azioni Fineco Bank si conferma prima con il 7,74%, seguita da Banca Caboto con il 6,01% e da Intermonte Sim con il 4,94%. Nell’s&p/mib Futures guida la classifica Euromobiliare Sim con una quota del 9,58% seguita da Banca Sella con il 9,00% e da Centrosim con l’8,32%. D1) Mercato Cash - Classifica Gruppi per volumi di negoziazione Nel segmento Azioni il Gruppo Capitalia (Capitalia, Fineco Bank, Mcc) guadagna il vertice della classifica con il 7,16%; stabile in seconda posizione il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) con il 6,21% mentre la terza posizione viene occupata da Banca Sella con il 5,53%. Sul Nuovo Mercato stabili le prime due posizioni: il Gruppo Capitalia (Capitalia, Fineco Bank, Mcc) conserva la prima posizione con una quota di mercato del 9,44%, il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) con una quota pari all’8,11% rimane stabile in seconda, sale in terza posizione il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) con il 7,25%. Nel Mot si conferma prima Nuovi Investimenti Sim con il 22,50%, secondo il Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con il 10,34%, terza Uniprof Sim con il 9,80%. Sull’euromot prima Ubm con il 15,16% seguita da Banca Imi con il 13,63% mentre la terza posizione è occupata dal Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con il 12,50%. Sul Mercato Sedex sale al primo posto Ubm con il 23,38%, il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) si classifica secondo con il 21,31%, Banca Imi con il 6,66% è terza. Nel Trading After Hours, invariati i primi due gradini: il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) conferma la prima posizione con una quota del 16,02%, il Gruppo Capitalia (Capitalia, Finecobank, Mcc) con una quota del 15,25% mantiene la seconda posizione, la novità è il terzo posto del Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) con una quota dell’8,13%. D2) Mercato Idem - Classifica Gruppi per n° di contratti eseguiti Per i Futures sul S&p/mib Futures, la maggiore quota di mercato è detenuta dal Gruppo Credem (Euromobiliare Sim, Abaxbank) con il 10,67% seguito in seconda posizione da Centrosim con l’8,38% mentre Banca Sella si attesta in terza posizione con il 6,06%. Sulle Opzioni Isoalfa il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) si classifica primo con il 10,33%, il Gruppo Credem (Euromobiliare Sim, Abaxbank) con l’8,01% si posiziona secondo seguito, al terzo posto, dal Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con il 6,51%. Con riferimento al comparto Minifib la prima posizione è di Nuovi Investimenti Sim con il 26,75% seguita rispettivamente da Banca Sella seconda con il 21,39% e dal Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) terzo con l’8,48%. Sulle Opzioni sul S&p/mib prima è Banca Sella con il 13,90%, seconda è Intermonte Sim con il 7,76% terza è Nuovi Investimenti Sim con il 6,89%. Nel comparto Stock Futures, il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) conferma la prima posizione con il 20,75%, la Bnl si conferma seconda con il 17,49%, mentre Banca Aletti & C. Sale in terza posizione con il 13,08%.
 
   
   
SDA BOCCONI PROPONE TRA MAGGIO E GIUGNO UNA SERIE DI SEMINARI MARKETING MANAGEMENT DEI SERVIZI BANCARI, FINANZIARI E ASSICURATIVI  
 
Milano, 14 aprile 2005 – Quattro nuove iniziative tra maggio e giugno 2005 organizzate dalla Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi. Marketing Management dei Servizi Bancari, Finanziari e Assicurativi, che si terrà a Milano dal 2 al 6 maggio p.V., intende fornire modelli interpretativi e strumenti innovativi per la gestione del marketing dei servizi finanziari e assicurativi. Si rivolge a tutti coloro che nelle banche, nelle assicurazioni e negli intermediari finanziari in genere, si occupano dei temi di marketing strategico.
Strumenti di Valutazione e di Copertura dei Rischi Aziendali, che si terrà a Milano dal 23 al 26 maggio p.V., si propone di offrire uno schema di valutazione del rischio aziendale e delle alternative di gestione (con particolare riferimento alle soluzioni di finanziamento: trasferimento assicurativo e ritenzione) coerenti ai principi fondamentali della teoria del risk management. Il seminario è rivolto non solo ai risk manager e consulenti ma anche agli intermediari assicurativi e alle Compagnie di Assicurazione.
Tecniche Attuariali per le Assicurazioni Vita, che si terrà a Milano dal 6 all’8 giugno p.V., offre una presentazione aggiornata, precisa e concisa degli strumenti e delle tecniche tipiche dell’attività attuariale, mettendo in luce il modello interpretativo che ne scaturisce. I principali utenti dell’iniziativa sono gli operatori di istituzioni finanziarie, i broker e gli agenti che desiderano acquisire una conoscenza approfondita sul tema.
Capital Management e Controllo di Gestione nelle Compagnie di Assicurazione, che si terrà a Milano dal 15 al 17 giugno p.V., illustra le principali logiche e tecniche di misurazione del capitale e del valore creato nelle imprese di assicurazione vita e danni, enfatizzando particolarmente l’aspetto metodologico tipico dei modelli Dfa nei rami danni e Alm nei rami vita. I principali interessati sono gli operatori della pianificazione strategica, della gestione del capitale, dell’area finanza, del risk management, del controllo di gestione e dell’attuariato.  www.Sdabocconi.it/diba/cs006  Tel  02.5836.6791,6793,6794.
 
   
   
WORLD BUSINESS FORUM MILANO 2005: A SETTEMBRE I GURU INTERNAZIONALI INCONTRANO LA BUSINESS COMMUNITY  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Sette guru e tremila partecipanti tra manager, imprenditori e decision maker: questi alcuni tra i numeri vincenti della prima edizione del World Business Forum. Il nuovo appuntamento, organizzato da Hsm Group, azienda multimedia internazionale specializzata in executive education, si terrà a Milano lunedì 19 e martedì 20 settembre. “Il World Business Forum 2004 è stato un grande successo e ha visto la partecipazione di manager di tutta Italia, di cui il 96% per cento responsabili d’azienda o di aree di business rappresentanti dei maggiori settori industriali”, ha dichiarato Tristán Barreiro, Socio Fondatore e International Business Director di Hsm Group. “La business community italiana è da sempre attenta alla formazione ad alto livello e all’aggiornamento. L’entusiasmo dimostrato per quest’evento di carattere internazionale, che si è svolto anche a New York, Francoforte, Chicago, Madrid, Los Angeles, San Paolo e Buenos Aires, ne è la conferma”. L’edizione del 2005 vede la partecipazione di personalità internazionali quali Henry Kissinger, Jack Welch, Kenichi Ohmae, John Davis, Gary Hamel, Ben Shapiro, Richard Branson, William Ury e William Jefferson Clinton (in diretta via satellite) che interverranno su argomenti attuali e strategici da differenti e stimolanti punti di vista: politico, accademico, aziendale. Il pubblico, inoltre, avrà l’opportunità di interagire con i guru, in alcune interessanti sessioni di Q&a. “L’evento si conferma, quindi, un’occasione unica per trasformare idee innovative e punti di vista differenti in strategie interessanti per migliorare il business, con uno sguardo all’evoluzione dello scenario mondiale”, ha aggiunto Barreiro. Anche quest’anno, Hsm Group potrà avvalersi di partner prestigiosi leader nei mercati di riferimento quali Avaya, Bmw, Corriere della Sera, Hewlett-packard, il Mondo, Nokia, Randstad, Sas, Sda Bocconi. “Abbiamo scelto di partecipare al World Business Forum per il secondo anno consecutivo poiché riteniamo sia un momento di confronto importante per analizzare e comprendere i fenomeni di mercato attraverso differenti prospettive. In un mondo in cui creatività e innovazione si stanno confermando leve competitive sempre più strategiche, le teorie di personalità del mondo politico ed economico offrono differenti chiavi di lettura della realtà di business e nuove idee per crescere negli scenari futuri” ha commentato Nicola Aliperti, Amministratore Delegato di Hewlett-packard Italiana. "Da sempre crediamo nell'innovazione e nel confronto e il World Business Forum è sicuramente un prezioso momento di aggiornamento per manager, imprenditori e decisori aziendali, interlocutori a cui ci rivolgiamo quotidianamente. La partecipazione di Sas alla scorsa edizione conferma il nostro impegno nel supportare le aziende nello sviluppo e nell'attuazione di idee vincenti attraverso strumenti innovativi e all'avanguardia. Un'esperienza stimolante e un'occasione unica per entrare in contatto con i leader e i pensatori più influenti e illuminanti del panorama mondiale. L'attualità dei temi trattati e l'importanza della visione strategica che l'evento offre alle aziende presenti ci hanno convinto a rinnovare la nostra partecipazione all'edizione 2005", ha dichiarato Alessandro Zeigner, Amministratore Delegato di Sas. I Guru E I Temi: Henry Kissinger – Prospettiva globale Premio Nobel per la pace nel 1973, Ministro degli Esteri degli Stati Uniti, esperto di geopolitica, Kissinger ricopre attualmente la carica di membro del Defence Policy Board ed è Presidente di Kissinger Associates, Inc., società di consulenza internazionale. I suoi libri più recenti sono “Does America Need a Foreign Policy? Years of Renewal” e “Crisis: The Anatomy of two major Foreign Policy Crisis”. Globalizzazione, politica ed economia saranno i principali temi del suo intervento, che analizzerà anche il legame tra America ed Europa e le prospettive future di nazioni, organizzazioni ed individui. Jack Welch – Strategia Artefice del rilancio della General Electric durante la sua gestione ventennale in qualità di Presidente e Ceo, Welch è coautore del bestseller internazionale “Jack: Straight from the Gut”. Dopo lo strepitoso successo di pubblico ottenuto al World Business Forum 2004, Jack Welch torna a Milano per illustrare la sua visione di leadership e management, delineando le fasi e le azioni per rendere efficace l’esecuzione di una strategia. Inoltre, analizzerà l’approccio “Workout”, metodologia utilizzata per migliorare la risoluzione di problemi nel processo decisionale. Kenichi Ohmae – Strategia & Cambiamento Noto a livello internazionale come “Mr. Strategy”, Ohmae è stato eletto da The Economist tra i cinque maggiori guru del management ed è autore di più di cento libri, tra cui “The Mind of the Strategist: The Art of Japanese Business”, “The End of the Nation State” e “The Invisible Continent”. Ohmae è stato socio di Mckinsey & Company per 23 anni. Attualmente è Presidente di Ohmae & Associates, studio di consulenza strategica che offre i propri servizi a importanti società giapponesi e internazionali. Pianificazione e nuove strategie di leadership per il top management e relazione tra strategia e cambiamento sono alcuni dei principali temi approfonditi dal guru che illustrerà alla platea perché, secondo la sua esperienza, tutto ciò che sappiamo di strategia deve essere rivisto. Il suo intervento, inoltre, analizzerà il ruolo delle core competences, delle alleanze strategiche, dei costi fissi, dell’outsourcing e del pricing per il business aziendale. John Davis – Family Business Senior Lecturer of Business Administration alla Harvard Business School, Davis è noto come esperto in strategia e gestione delle imprese familiari. Vanta una formazione in business management, psicologia ed economia, è preside di facoltà del programma di Executive Education “Le famiglie negli affari: di generazione in generazione” ad Harvard ed è membro del Family Firm Institute e della Business Family Foundation. Nel 1989 ha fondato l’Owner Managed Business Institute, società che offre consulenza alle aziende a carattere familiare, dalla governance alla pianificazione strategica alla successione. È autore di numerose pubblicazioni sul tema, tra cui “Generation to Generation: Life Cycles of the Family Business”, citate dalle testate economiche più famose al mondo. Davis affronterà tematiche inerenti alla gestione familiare dell’impresa, con esempi concreti di dinastie di successo quali Rothschild, Ferragamo e altre. Gary Hamel – Resilience Definito dalla rivista Fortune “il maggior esperto di strategia degli affari di oggi”, Hamel ha introdotto concetti innovativi quali core competence, intento strategico, attrazione delle risorse e rivoluzione dell’industria, che hanno trasformato le strategie degli affari e le pratiche gestionali in società di tutto il mondo. “Competing for the Future”, eletto libro dell’anno dall’autorevole rivista Business Week, e “Leading the Revolution” sono i suoi libri più conosciuti, tradotti in 25 lingue. Attualmente presidente di Strategos, società di consulenza internazionale, Hamel è anche Visiting Professor di Gestione Strategica ed Internazionale presso la London Business School. I temi del suo intervento saranno il cambiamento come vantaggio competitivo, la capacità di recupero e le tecniche “Out-of-the-box” per la gestione del cambiamento, tecniche che mutuano alcune strategie vincenti dalla biologia, dai sistemi politici e religiosi, dalle dinamiche dei mercati finanziari e da altri sistemi con alte capacità di recupero. Ben Shapiro – Sales Management Leggendario Professore di Harvard in Marketing e Vendite e consulente per più di 270 società, Shapiro è autore e co-autore di quattordici libri, tra cui “Marketing Management”, “Sales Program Management” e “Seeking Customers and Keeping Customers”. Ha scritto articoli in vari paesi per le riviste più importanti, tra cui diciannove per la Harvard Business Review, tenendo conferenze e seminari in tutto il mondo. Shapiro è Professore della Harvard Business School, e partecipa a programmi quali il Ceo Program, il Young President’s Program e l’Harvard Owner/president’s Program. Inoltre, è titolare della cattedra di Sustainable Marketing Leadership for Mid-sized Firms. Fulcro del suo intervento saranno le tematiche inerenti gli strumenti per vendere meglio e più rapidamente in un mercato in rapida evoluzione. Shapiro esporrà le sue teorie su come attrarre opinion-maker e velocizzare i processi di vendita, attuando una selezione rapida ed accurata dei clienti. Altre interessanti tematiche saranno l’utilizzo di Internet per l’aumento delle vendite e le operazioni più redditizie da compiere per una società che, in linea con le attuali esigenze di mercato, deve attuare strategie alternative alla competitività dei prezzi. Richard Branson – Imprenditoria non convenzionale Fondatore, presidente e Ceo di Virgin and Voyager Groups of Companies, Richard Branson muove i primi passi nel mondo degli affari nel 1968, quando il primo numero della sua rivista “Student” vende 50.000 copie. Nel 1970 fonda la Virgin, società di vendita di dischi scontati per corrispondenza, che si trasformerà in una catena di punti vendita e porterà alla creazione, nel 1973, dell’etichetta discografica Virgin Record. Nel 1992, Branson vende il capitale sociale del Virgin Music Group a Thorn Emi, restando in carica come Presidente a vita. Da allora, il Gruppo Virgin si è diffuso nei megastore internazionali di musica ed in settori che vanno dai viaggi aerei alla produzione di bibite, con circa 200 filiali in più di 30 paesi. La sua autobiografia “Losing My Virginity” è un bestseller segnalato dal Wall Street Journal. Branson esporrà i segreti alla base del successo di Virgin, delineando le strategie per creare un’azienda dal nulla, continuando a diversificare e crescere. L’evento, quindi, sarà l’occasione per raccogliere la testimonianza di un leader “fuori dagli schemi”, attento alla qualità, all’innovazione e alle esigenze dei clienti, e impegnato in un contesto aziendale eterogeneo e in continua espansione. William Ury – Negotiation Riconosciuto a livello internazionale tra i massimi esperti in negoziazione, Ury è co-fondatore e direttore del Programma di negoziazione della Harvard Law School, dove dirige il Global Negotiation Project. E’ co-autore di Getting to Yes, venduto in cinque milioni di copie e tradotto in 20 lingue. Co-fondatore e consulente dell’International Negotiation Network (Inn), presieduto dall’ex Presidente Jimmy Carter, Ury è stato, negli ultimi venticinque anni, mediatore e consulente in conflitti che vanno dalle ristrutturazioni societarie, agli scioperi dei minatori, al conflitto medio-orientale o alle guerre nell’ex Unione Sovietica. Ury evidenzierà gli elementi per una negoziazione vincente, dalle dinamiche di interazione, all’individuazione degli obiettivi, all’analisi dei singoli casi per negoziare con successo anche in periodi difficili o critici. Www.wbfeurope.com  
   
   
GRUPPO GENERALI: PRESENTAZIONE ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA DEI RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI 2004 ROEV NORMALIZZATO MIGLIORA A 11,2% DAL 10,8% DELL’ESERCIZIO 2003  
 
Trieste, 14 aprile 2005 - Nel corso dell’incontro con la comunità finanziaria tenutosi ieri a Londra, gli Amministratori Delegati del Gruppo Generali Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto hanno illustrato i risultati dell’esercizio 2004. Nel presentare i dati relativi all’esercizio 2004 sono stati comunicati al mercato il valore del portafoglio esistente e il valore della nuova produzione relativi al business vita e alle operazioni di risparmio gestito per conto terzi, certificati da Tillinghast-towers Perrin, società internazionale di consulenza attuariale. Come di consueto, tali valori sono calcolati al netto delle tasse, della riassicurazione esterna, del costo del margine di solvibilità e degli interessi delle minoranze. Il Return on Embedded Value normalizzato (Roev), il principale indicatore di performance della società, che evidenzia la creazione di valore per gli azionisti, sale a 11,2% (10,8% nel 2003), superando il target di 10,9% per il 2004. Il risultato raggiunto è stato determinato dalla sostanziale crescita del valore della nuova produzione nel ramo vita e dal miglioramento della combined ratio. L’embedded Value (Ev) a fine 2004 si è attestato a € 23.503 milioni, in linea con l’obiettivo per il 2004. Tale risultato ha evidenziato un incremento di € 1.565 milioni (+7%) rispetto ai € 21.938 milioni del 2003. L’embedded Value per azione si è attestato a € 18,4 rispetto a € 17,2 del 2003. Il valore della nuova produzione, inclusivo delle operazioni di risparmio gestito, ha superato l’obiettivo di € 580 milioni fissato per il 2004, raggiungendo € 692 milioni con una crescita del 26,6% rispetto ai € 547 milioni nel 2003. In particolare, il valore della nuova produzione vita ha raggiunto € 653 milioni in crescita del 29,7% (€ 504 milioni nel 2003) con un incremento dei margini netti, passati da 17,9% a 18,5%. Al miglioramento dei margini netti hanno contribuito in maniera significativa le incisive azioni finalizzate al recupero di redditività: innovazione dei prodotti e taglio dei costi. Il valore della nuova produzione delle operazioni di risparmio gestito è stato pari a € 39 milioni rispetto ai € 43 milioni del 2003. Il valore del portafoglio esistente (Vif), che comprende quello relativo sia alle operazioni vita che di risparmio gestito, si è attestato a € 9.467 milioni con una crescita del 4,2% rispetto ai € 9.084 milioni nel 2003. Il valore del portafoglio vita si è mostrato in crescita del 5,2% attestandosi a € 8.900 milioni (€ 8.464 milioni nel 2003). Il valore delle operazioni di risparmio gestito è risultato pari a € 567 milioni rispetto ai € 621 milioni nel 2003. Il capitale economico ha evidenziato una redditività del 11,7% nel vita e malattie, del 12,1% nei danni e dell’11,1% nel risparmio gestito. Il capitale in eccesso è risultato in calo a € 1,6 miliardi (€ 1,7 miliardi di fine 2003) a seguito del maggiore impiego a fronte della crescita nei volumi di nuova produzione.  
   
   
GRANITIFIANDRE: ATTRIBUITE N. 25.000 AZIONI AL PRESIDENTE GRAZIANO VERDI  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Romano Minozzi, azionista di riferimento di Granitifiandre Spa, ha deciso di assegnare n. 25.000 azioni di Granitifiandre da lui detenute a Graziano Verdi, Presidente della società. “Il riconoscimento a Graziano Verdi – commenta Romano Minozzi - conferma l’apprezzamento per i risultati sinora conseguiti e l’impegno profuso e ribadisce la volontà di un coinvolgimento del top management anche nella compagine azionaria a garanzia della stabilità futura, con l’obiettivo di poter confermare anche nei prossimi anni i traguardi di crescita raggiunti”.  
   
   
DALL’AUSTRALIA…CON DESIGN CRESCE L’EXPORT DI MOBILI DALL’ITALIA IN AUSTRALIA: +12% PER UN VALORE DI QUASI 100 MILIONI DI EURO. E IL 17,5% PARTE DALLA LOMBARDIA  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Cresce del 12% in un anno (2003-2004) l’export di mobili dall’Italia per l’Australia. Con un valore di quasi 100 milioni di euro nel 2004 che incide per il 5,6% sulle esportazioni totali nazionali verso l’Australia. E l’export di mobili dalla Lombardia conta il 17,5% di quello nazionale, con un valore di oltre 17 milioni di euro nel 2004 e un interscambio complessivo del settore di oltre 18 milioni di euro. Sono 318 le imprese nazionali attive nel 2004 che fanno interscambio di mobili con l’Australia e 58 quelle lombarde; di queste oltre la metà a Milano (30). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi nove mesi del 2004 e su dati registro imprese ad aprile 2005. Se ne è parlato oggi alla premiazione del vincitore del concorso Premio Città di Milano 2005 dedicato quest’anno a giovani designers australiani, organizzato dal Comune di Milano e Camera di commercio di Milano con Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali. Il concorso, giunto quest’anno alla terza edizione, nasce con l’intento di selezionare e scoprire giovani designers stranieri per invitarli a trascorrere un periodo della loro formazione professionale a Milano. Alla premiazione è seguita l’inaugurazione della mostra Next Stop Milano - Designers australiani emergenti, nella quale verranno esposti i 17 progetti finalisti del concorso. I lavori proposti rimarranno in mostra fino al 18 aprile e spazieranno dall’arredamento, all’architettura e all’arredo urbano. “Il design milanese e lombardo - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. - rappresenta un elemento di eccellenza che porta le nostre imprese ad essere conosciute in tutto il mondo. Un settore importante, capace di coniugare creatività, innovazione e tecnologia, in una realtà competitiva”. “L’australia, a partire da Melbourne – ha dichiarato Sandro Bicocchi, vice presidente di Promos azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione -, è un mercato caratterizzato da una costante crescita; ciò significa, per il prossimo futuro, ottime opportunità per un miglioramento dei rapporti economici con questo Paese, anche in un settore dinamico e innovativo come il design”. Interscambio italiano di mobili con l’Australia
2003 Iii trim. 2004 Iii trim. Variazione % 2003-2004 import tot. Interscambio % su tot. Interscambio
import export import export import export 2004 2004
Mobili E Altri Prodotti Delle Industrie Manufatturiere 2.618.643 89.139.975 4.401.081 99.754.827 68,1% 11,9% 104.155.908 43,2%
Tot. Tutti i settori 867.618.582 1.617.794.820 788.773.218 1.775.268.440 -9,1% 9,7% 2.564.041.658 9,4%
% mobili su tot. Settori 0,3% 5,5% 0,6% 5,6% 4,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al 3° trimestre 2004 – Valori in euro Interscambio lombardo di mobili con l’Australia
Settori 2004 tot. Interscambio
import export 2004
Mobili E Altri Prodotti Delle Industrie Manufatturiere In Lombardia 636.971 17.430.759 18.067.730
Tot. Tutti i settori Lombardia 85.196.238 453.647.108 538.843.346
Mobili E Altri Prodotti Delle Industrie Manufatturiere In Italia 4.401.081 99.754.827 104.155.908
% mobili su tot. Settori 0,7% 3,8% 3,4%
% mobili Lombardia su Italia 14,5% 17,5% 17,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al 3° trimestre 2004 – Valori in euro Imprese che fanno import-export con l’Australia
N. ImpreseMobili % mobili su tot settori % mobili su tot. Italia
Italia 6.829 318 4,7% 100%
Lombardia 1.764 58 3,3% 18,2%
Milano 680 30 4,4% 9,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese, aprile 2005 Dati di interscambio dell’Australia con le regioni italiane
Regioni2004 Iii trim. Quota per regione 2004 tot. Interscambio % su tot. Interscambio
import export import export Iii trim.2004Iii trim.2004
Piemonte 143.508.045 169.774.765 18,2% 9,6% 313.282.810 12,2%
Valle d'Aosta 1.708.994 537.564 0,2% 0,0% 2.246.558 0,1%
Lombardia 85.196.238 453.647.108 10,8% 25,6% 538.843.346 21,0%
Liguria 39.490.485 14.659.517 5,0% 0,8% 54.150.002 2,1%
Trentino-alto Adige 1.463.371 14.907.542 0,2% 0,8% 16.370.913 0,6%
Veneto 87.703.046 245.361.103 11,1% 13,8% 333.064.149 13,0%
Friuli-venezia Giulia 1.565.455 36.661.197 0,2% 2,1% 38.226.652 1,5%
Emilia Romagna 16.271.067 311.471.914 2,1% 17,5% 327.742.981 12,8%
Toscana 61.446.157 196.747.218 7,8% 11,1% 258.193.375 10,1%
Umbria 65.148.736 8.613.086 8,3% 0,5% 73.761.822 2,9%
Marche 5.942.683 49.628.457 0,8% 2,8% 55.571.140 2,2%
Lazio 20.257.137 102.629.263 2,6% 5,8% 122.886.400 4,8%
Abruzzo 446.683 13.297.110 0,1% 0,7% 13.743.793 0,5%
Molise 326.732 4.058.482 0,0% 0,2% 4.385.214 0,2%
Campania 7.388.020 96.590.572 0,9% 5,4% 103.978.592 4,1%
Puglia 162.012.770 25.426.414 20,5% 1,4% 187.439.184 7,3%
Basilicata 504.347 3.847.361 0,1% 0,2% 4.351.708 0,2%
Calabria 566.478 2.090.711 0,1% 0,1% 2.657.189 0,1%
Sicilia 819.999 21.676.396 0,1% 1,2% 22.496.395 0,9%
Sardegna 87.006.775 3.177.322 11,0% 0,2% 90.184.097 3,5%
altro 0 465.338 0,0% 0,0% 465.338 0,0%
Totale Italia 788.773.218 1.775.268.440 100,0% 100,0% 2.564.041.658 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al 3° trimestre 2004 – Valori in euro
 
   
   
GRUPPO CREMONINI: MOTO SI AGGIUDICA 3 NUOVE AREE DI RISTORO AUTOSTRADALE  
 
Milano, 14 aprile 2005 - Moto S.p.a., società partecipata da Cremonini S.p.a. In modo paritetico con Compass Group Plc, si è aggiudicata 3 nuove aree di ristoro autostradale. Le 3 concessioni, assegnate da Autostrade per l’Italia S.p.a., si stima svilupperanno un fatturato annuo di circa 6 milioni di Euro e si riferiscono alle seguenti aree di servizio: - Arrone, sulla A12, nei pressi di Roma (12 anni di concessione) - Bisenzio Est, sulla A1, nei pressi di Firenze (15 anni di concessione) - Sillaro Ovest, sulla A14, tra Bologna e Imola ( 12 anni di concessione) L’assegnazione di queste concessioni rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di sviluppo lungo la rete autostradale italiana del network Moto, che consolida il secondo posto nel settore della ristorazione autostradale in Italia, con una quota di mercato di oltre il 6% e un fatturato stimato a regime di circa 80 milioni di Euro all’ anno (escluse le attività oil). Sono infatti 31 le aree di ristoro a marchio “Moto” in Italia (oltre alle 2 in Austria), 21 delle quali aggiudicate a seguito delle gare indette da Autostrade per l’Italia S.p.a., a cui vanno aggiunti 2 punti di ristoro lungo le Autostrade del Gruppo Gavio, 1 area proveniente da licitazione privata e 7 aree derivanti da precedenti acquisizioni (ex marchio Plose).  
   
   
ENI CDA DELIBERA LA VENDITA DELLA IP ALL’API  
 
San Donato Milanese, 14 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Eni ieri ha deliberato la vendita all’api (anonima petroli italiana) della partecipazione del 90% nella Ip (Italiana Petroli S.p.a.), con clausola di put and call del residuo 10% da esercitarsi nel secondo semestre del 2010. Il valore della transazione è di 186 milioni di euro per il 100% delle azioni. L’operazione sarà sottoposta all’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.  
   
   
CNEL: ITALIA FANALINO DI CODA NELLA UE A 25 PER OCCUPAZIONE FEMMINILE  
 
Roma, 14 aprile 2005 - E’ l’Italia a detenere il record per il tasso di occupazione femminile più basso dell’Unione europea, con il 42,7% nel 2003. Un primato mantenuto anche dopo l’allargamento a Est, fatta eccezione per la sola Malta che non supera il 33,6%. Questi alcuni dei dati, elaborati dal Ciss (Centro internazionale di studi sociali), emersi in occasione del convegno “Donne, lavoro e welfare nell’Europa allargata”, organizzato oggi al Cnel, in collaborazione con il Cese, per riflettere sulla valorizzazione della componente femminile come risorsa imprescindibile per la crescita economica e democratica dell’Unione europea e il rafforzamento della coesione sociale. I lavori sono stati introdotti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e conclusi dal sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Grazia Sestini. Per il Cnel, inoltre, ha commentato il tema della quantità e qualità dell’occupazione femminile nell’Europa allargata la consigliera Aitanga Giraldi, mentre la consigliera Beatrice Rangoni Machiavelli ha parlato di welfare e politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia. La vicepresidente Santoro ha sottolineato la necessità di “una lettura positiva delle sinergie tra welfare state e crescita economica, del rapporto virtuoso esistente tra questi due elementi, nel solco di un orientamento macro-economico che individua nelle donne una risorsa di importanza fondamentale”. “Tale orientamento - ha aggiunto - è decisivo per la costruzione di un ambiente favorevole al lavoro femminile e alla sua qualità e presuppone che le politiche di sviluppo dell’Unione, dei singoli Stati e dei territori si misurino con questo obiettivo. Come pure che la teoria dei due tempi, cioè prima la crescita economica e poi le politiche di coesione sociale non prevalga, ma ceda il campo a una strategia unitaria, lucida e lungimirante e a comportamenti coerenti da parte dell’Unione e di tutti gli Stati membri”. Tra i Paesi della ‘vecchia’ Unione, gli unici a mostrare un livello di occupazione femminile al di sotto del 50%, oltre al nostro, sono Grecia (43,8%) e Spagna (46%), a fronte di una media del 56,1%. Mentre le migliori performance si registrano in Svezia (71,5%) e Danimarca (70,5%), seguite da Olanda (65,8%), Finlandia (65,7%), Regno Unito (65,3%), Austria (61,7%), Portogallo (61,4%), Germania (59,1%), Francia (57,2%), Irlanda (55,8%), Lussemburgo (52%) e Belgio (51,8%). Tra i nuovi Stati membri, invece, il livello più alto è raggiunto a Cipro (60,4%), seguito da Estonia (59%), Lituania (58,4%), Lettonia (57,9%), Slovenia (57,6%), Repubblica Ceca (56,3%), Slovacchia (52,2%) e Ungheria (50,9%), mentre ultima, ma comunque superiore al dato italiano, si colloca la Polonia (46%). L’italia è, però, il Paese dove l’occupazione femminile è cresciuta di più, salendo di oltre cinque punti percentuali in cinque anni. La nuova occupazione femminile si concentra maggiormente nel lavoro dipendente e, in particolare, nel part time. Nell’europa a 15, infatti, un terzo delle donne lavora a tempo parziale (34%, contro il 6,8% degli uomini). Una formula che, però, vede ancora una volta l’Italia agli ultimi posti della classifica europea (17,2% il tasso femminile), mentre nei Paesi dell’allargamento la quota oscilla fra il 3,7% della Slovacchia e il 13,7% della Lettonia. Quanto ai settori, ad assorbire la maggior parte dell’occupazione femminile sono i servizi, dove copre in media oltre la metà dei posti (ma la percentuale italiana si ferma al 45%), anche se nei Paesi dell’Est la presenza delle donne continua a prevalere nell’industria. Resta, infine, ampio il divario tra la disoccupazione femminile (9,2% nella Ue a 15) e quella maschile (7%) e più accentuato in Paesi come l’Italia (11,3% contro 6,5%), la Spagna (15,9% contro 8,2%) e la Grecia (15% contro 6,2%). Una differenza contenuta, invece, nei nuovi Stati membri in alcuni decimi di punto, ad eccezione della Repubblica Ceca dove si attesta sul 4%.  
   
   
CARO-VITA: ECCO COME SONO CAMBIATI I CONSUMATORI IN ITALIA DALL’INTRODUZIONE DELL’EURO AD OGGI IN 3 ANNI CROLLANO I CONSUMI E AUMENTA IL PESSIMISMO SU PREZZI E TARIFFE. APPELLO DEL CODACONS AL GOVERNO  
 
Roma, 14 aprile 2005 - Il Codacons ha realizzato una indagine per verificare come siano cambiati i consumi dei cittadini dall’introduzione dell’euro (1 gennaio 2002) ad oggi. Non solo. L’associazione ha voluto anche testare quale sarà il comportamento dei consumatori nel 2006 qualora il caro-prezzi dovesse inasprirsi. Ecco i risultati dell’indagine: Ritiene di aver modificato le sue abitudini di acquisto dal 2001 ad oggi? Si 85%; No 9%; Non So 6%. In caso di risposta affermativa, le sue abitudini come sono cambiate? In Meglio 10%; In Peggio 90%. Tra le seguenti categorie a quali beni e servizi ha rinunciato fino ad oggi a causa del caro-vita? In quale percentuale? Viaggi all’estero -31%; Viaggi in Italia -21%; Gioielli -35%; Libri -23%; Cd -22%; Giornali e riviste -16%; Calzature -35%; Abbigliamento -25%; Arredamento casa -22%; Cene al ristorante -22%; Alimentari -18%; Giocattoli -18%; Cinema -23%; Prodotti di bellezza -8%; Prodotti Hi-tech -11%; Medicinali (fascia c) -10%; Tabacchi -8%. (il valore percentuale rappresenta una media delle risposte fornite). Ritiene che nei prossimi mesi i prezzi in Italia possano subire un arresto o una riduzione? Si 16%; No 80%; Non So 4%. Qualora la situazione del caro-vita dovesse aggravarsi, per quali dei seguenti settori sarebbe disposto a ridurre i suoi acquisti nel 2006? Prodotti Tecnologici 29%; Viaggi 21%; Ristoranti E Alberghi 20%; Abbigliamento 12%; Divertimenti E Svago 11% (questa categoria comprende cd, libri, teatro, cinema, ecc.) Altro 7%; (L’indagine è stata effettuata a campione presso circa 500 famiglie, è puramente indicativa e non ha alcun valore statistico). “Si tratta di una situazione allarmante – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – contro la quale occorre intervenire immediatamente per far riprendere i consumi, abbassare i prezzi e ridare fiducia ai consumatori. Chiediamo al Governo – conclude Rienzi – di porre in essere fino al termine della legislatura tutte le misure idonee per risolvere i problemi determinati dal caro-vita, deviando l’attività dell’esecutivo e dei ministri economici verso le tematiche consumeristiche troppo spesso dimenticate o sottovalutate”.  
   
   
LUFTHANSA RAFFORZA LA PROPRIA PRESENZA A VENEZIA PRESENTATE LE NOVITÀ DEL NUOVO ORARIO ESTIVO, LA NUOVA FREQUENZA PER MONACO E I SEMINARI "VOLARE RILASSATI"  
 
Venezia, 14 aprile 2005 - Lufthansa ha presentato ieri presso l'Aeroporto Marco Polo di Venezia le novità dell'orario estivo: l'introduzione del sesto collegamento giornaliero per la tratta Venezia-monaco e i seminari "Volare Rilassati", organizzati in collaborazione con Air Dolomiti, da quest'anno anche a Venezia. Il nuovo collegamento night-stop, operato con aeromobili Air Dolomiti Atr72 da 64 posti, parte da Venezia alle 7.05 con arrivo a Monaco alle 8.25. Il volo di rientro parte da Monaco alle 19.05 per arrivare a Venezia alle 20.25. L'orario del volo consente, soprattutto a chi viaggia per affari, di pianificare la propria giornata a Monaco, o in un'altra città in Europa, e di rientrare con l'ultimo volo serale grazie alle ottime coincidenze del network Lufthansa. Con l'entrata in vigore dell'orario estivo Lufthansa opera complessivamente 41 collegamenti settimanali da Venezia per Monaco che si aggiungono alle 35 frequenze settimanali già esistenti da Venezia per Francoforte. Vengono così garantiti ai passeggeri in partenza dal capoluogo veneto orari ben distribuiti durante tutto l'arco della giornata e ottime coincidenze con i voli in partenza dai due hub Lufthansa verso le 177 destinazioni nei 73 paesi serviti direttamente dalla compagnia. "Grazie a questa nuova frequenza da Venezia, rafforziamo la nostra presenza sul mercato italiano, nello specifico nel Triveneto, a conferma dell'importanza strategica di quest'area per il network Lufthansa" ha commentato Sebastiano Penna, Direttore Vendite Lufthansa per il Nord-est Italia. "Lo scalo di Venezia e gli ottimi collegamenti dall'hub meridionale di Monaco offriranno, in particolare a chi viaggia per motivi di lavoro, operativi funzionali agli spostamenti in giornata e alle coincidenze con i nostri voli per l'Europa, l'Asia e gli Usa". Lufthansa ha presentato inoltre l'ottava edizione dei seminari "Volare Rilassati", per superare la paura di volare, che da quest'anno, grazie alla collaborazione con Air Dolomiti, si terranno anche presso l'Aeroporto Marco Polo di Venezia, oltre che a Milano. Infatti, per accogliere il crescente numero di richieste e garantire la massima disponibilità, il numero delle occasioni per partecipare ai seminari quest'anno è salito a cinque, tre a Milano e due a Venezia, e le date proposte coprono tutto l'anno a intervalli regolari. Con l'introduzione dell'orario estivo, Lufthansa rafforza ulteriormente la rete di collegamenti dall'Italia verso i propri hub, assicurando ai passeggeri una presenza capillare sul territorio e una rete di servizi in tutto il mondo. Salgono complessivamente a oltre 780 le frequenze settimanali operate da Lufthansa da 19 scali italiani verso Francoforte, Monaco, Amburgo, Stoccarda e Düsseldorf. Il prossimo appuntamento con Lufthansa è previsto per il 16 aprile al "Golf Club degli Alberoni del Lido" di Venezia per la settima tappa della "Bmw Golf Cup International", il torneo internazionale di golf di cui Lufthansa è co-sponsor ufficiale.  
   
   
ICIS-LOR LANCIA IPEX WORLD PETROCHEMICAL PRICE INDEX, L’ INDICE MONDIALE DEI PREZZI DEI PRODOTTI PETROLCHIMICI  
 
Londra, 13 aprile 2005 - Icis-lor, il servizio globale per la determinazione dei prezzi nel mercato e per ottenere informazioni relative al settore del petrolio e dei prodotti chimici, ha reso noto il lancio dell’ Ipex World Petrochemical Price Index, l’indice mondiale dei prezzi dei prodotti petrolchimici. L’ indice Ipex fornisce un’ indicazione autorevole e indipendente delle variazioni medie dei prezzi dei prodotti petrolchimici a livello mondiale. “Ipex fornisce una panoramica essenziale delle nuove tendenze a livello globale, a partire dal 1993, attraverso una carrellata generale delle variazioni dei prezzi”, ha affermato Andy Soloman, direttore editoriale generale di Icis. Lo storico dei prezzi di Icis-lor per un paniere composto da dodici categorie di prodotti petrolchimici fondamentali per i mercati degli Stati Uniti, dell’ Europa occidentale e del Nord-est asiatico sono stati valutati in base alla capacità regionale di generare un indice mensile di valori. Il paniere di prodotti Ipex si compone delle dodici categorie seguenti: etilene, propilene, benzene, toluene, paraxilene, stirene, metanolo, butadiene, Pvc, polietilene, polipropilene e polistirolo.  
   
   
CONCLUSE CON UNA SEGNALAZIONE ALL'ANTITRUST LE INDAGINI SUI PREZZI DELLA BORSA ELETTRICA DI GIUGNO 2004 E GENNAIO 2005  
 
Milano, 14 aprile 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha concluso le indagini conoscitive sugli andamenti al rialzo dei prezzi della borsa elettrica nei mesi di giugno 2004 e gennaio 2005. Le indagini hanno evidenziato situazioni anomale nella formazione dei prezzi, nonché elementi da analizzarsi per valutare eventuali abusi di potere di mercato da parte di Enel produzione ed un eventuale comportamento collusivo tra la stessa Enel produzione e la società Endesa Italia. Conseguentemente, come previsto in questi casi dalla legge istitutiva, l'Autorità per l'energia ha trasmesso gli esiti delle sue due indagini all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, quale istituzione preposta alla valutazione e all'eventuale perseguimento di tali comportamenti, per i seguiti di competenza. Per permettere all'Autorità garante di assumere le proprie decisioni nella dovuta riservatezza, i documenti dell'Autorità, trasmessi lo scorso 18 febbraio, sono stati tenuti riservati. La delibera di chiusura dell'indagine, il resoconto tecnico nonché il documento di segnalazione all'Autorità garante sono ora disponibili sul sito www.Autorita.energia.it Premesso che, come emerso dall'indagine conoscitiva precedentemente condotta congiuntamente dalle due Autorità e conclusasi lo scorso 9 febbraio, Enel produzione è in posizione di assoluta indispensabilità nella formazione del prezzo della borsa dell'elettricità, le offerte della stessa società hanno determinato rialzi dei prezzi nella seconda settimana di giugno 2004 che non trovano riscontro nelle condizioni di mercato, come ad esempio variazioni significative della domanda rispetto all'offerta o variazioni dei costi di produzione. Per quanto attiene il mese di gennaio 2005, va aggiunta la considerazione che, per effetto dei contratti sottoscritti con l'Acquirente Unico, prezzi più bassi avrebbero comportato maggiori guadagni per Enel produzione. Ad avviso dell'Autorità per l'energia tale contraddittorio comportamento potrebbe avere avuto relazione con i prezzi elevati sopportati dalla società Endesa Italia per la quota francese di utilizzo delle linee di importazione dalla Francia in quel mese. Nella seconda settimana di giugno 2004 il prezzo medio di borsa è stato pari a 72 euro a megawattora, circa 15 euro in più rispetto al periodo aprile 2004 - gennaio 2005; nella seconda settimana di gennaio 2005 il prezzo medio è stato di circa 83 euro, 26 in più rispetto allo stesso periodo.  
   
   
CASA, DOLCE CASA. INQUINATA NON SEMPRE È VERO CHE PER SFUGGIRE ALL'INQUINAMENTO SIA MEGLIO RESTARE AL CHIUSO. SECONDO UNA RICERCATRICE DEL CNR TRA LE QUATTRO MURA DI CASA, UFFICIO E SCUOLA SI RISCHIA DI PIÙ  
 
Roma, 14 aprile 2005 - Quanto inquinano le vernici che usiamo per tinteggiare muri e infissi? Quanto le colle utilizzate per i mobili e le tappezzerie, i detersivi o il toner della stampante? “All’interno degli ambienti chiusi si nascondono molti inquinanti nocivi per la nostra salute”, avverte Carla Iacobelli, ricercatrice del Servizio prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche, che sull’argomento ha appena curato una pubblicazione, L’ambiente confinato - rischio chimico, fisico, biologico, edita dall’università telematica Marconi. “Il più delle volte - sostiene la ricercatrice - l’aria dove molte persone passano circa il 90 per cento del loro tempo, contiene composti chimici, prodotti da diverse fonti, che possono essere cancerogeni e tossici”. Il pericolo riguarda soprattutto i Voc, (composti organici volatili), il più noto dei quali è la formaldeide contenuta nelle colle, che sono causa di una vasta gamma di effetti che vanno dal disagio sensoriale fino a gravi alterazioni dello stato di salute. Ma nocivi sono anche il fumo delle sigarette, le esalazioni provenienti dai detersivi e gli spray in genere. L’esposizione al fumo passivo in casa riguarda circa la metà dei bambini che nascono in Italia, l’11,5%% degli uomini e il 15% delle donne. "Non è necessario - prosegue la Iacobelli - che ci siano concentrazioni elevate di sostanze nocive: è soprattutto l'esposizione costante e prolungata a rendere preoccupante la situazione”. Partiamo da quello che succede dentro una cucina, dove le sostanze tossiche derivano soprattutto dalla cattiva manutenzione delle griglie spargifiamma, “che - consiglia Carla Iacobelli - è bene sostituire spesso e pulire con uno spazzolino a setole dure per eliminare i residui di cibo combusto”. Nelle altre stanze la situazione non cambia: la colla delle moquette, della carta da parati e dei mobili può essere inquinante, per non parlare di detersivi e spray. Spesso si usano i prodotti, in modo non corretto e con tale disinvoltura, senza rendersi conto della loro pericolosità, sia per l’ambientale sia per la nostra salute. Quanti sanno che il talco, se respirato a lungo, può far male? E quanti usano con criterio i fitosanitari? Carla Iacobelli suggerisce: “niente antiparassitari spray, al loro posto meglio il tabacco delle sigarette o del sigaro, tenendolo per una o due giornate a macerare per poi applicarlo sulle piante. Al posto del talco, invece, meglio usare un prodotto naturale come l’amido di riso”. In Italia non c'è ancora una normativa organica e specifica per il controllo della qualità dell'aria negli ambienti chiusi, che viene così affidato esclusivamente al buon senso comune. “Una corretta informazione e conoscenza dei rischi legati a fattori chimici fisici e biologici negli ambienti indoor – prosegue la Iacobelli - senza creare allarmismi, può favorirne la riduzione”. In questo senso va la pubblicazione curata dalla ricercatrice del Cnr, uno studio sistematico sui rischi degli ambienti chiusi con i relativi consigli di prevenzione e un intero capitolo dedicato proprio agli inquinanti e all’utilizzo dei prodotti alternativi. Ci sono poi alcune raccomandazioni: leggere con attenzione le etichette, non mescolare sostanze diverse, preferire agli spray i prodotti a stantuffo, non eccedere con le quantità di detersivo. Per la pulizia di vetri, ottoni, specchi e argenteria un buon risultato si ottiene con il “bianco di Spagna” (prodotto molto economico reperibile nei negozi di ferramenta) diluito al momento dell’uso con acqua, poca ammoniaca e qualche goccia di detersivo liquido; per togliere le macchie sul tappeto si può usare, invece, aceto bianco. Anche le mura degli ospedali nascondono mille insidie che riguardano sia i pazienti sia il personale medico e paramedico. Una particolare attenzione è dedicata ai farmaci antitumorali: “Durante la preparazione e la somministrazione di questi farmaci – sostiene la ricercatrice del Cnr - si possono formare aerosol particolarmente nocivi”. A rischio anche gli impianti sportivi: la piscina costituisce l’ambiente più insidioso sotto il profilo igienico sanitario, soprattutto per la quantità di cloro utilizzata per la disinfezione. Il cloroformio è infatti classificato come sostanza cancerogena per gli animali e sospetta cancerogena per gli uomini. Fotocopiatrici e stampanti, che con il calore sprigionano resina dai toner, insieme a una cattiva manutenzione dei condizionatori, rappresentano invece le cause principali dell’inquinamento negli uffici. Anche qui bastano poche e ragionevoli regole: posizionare gli impianti in ambienti ben ventilati e cambiare i filtri ai condizionatori. Per la scuola, infine, la maggior parte dei fattori di rischio è dovuta all’uso dei prodotti per la pulizia e ai materiali di arredamenti, a causa della formaldeide, il principale componente usato per la fabbricazione dei mobili. L’inquinamento indoor, quindi, corrisponde a una diminuzione del comfort ambientale ed a un rischio per la salute, con costi a livello sociale ed economico da non sottovalutare. “Ma”, conclude Carla Iacobelli, “il maggior pericolo è l’abitudine al rischio”.  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE NEL SETTORE EDILE  
 
Bruxelles, 14 aprile 2005 - I ministeri bulgari dell'Economia e dello Sviluppo regionale e dei lavori pubblici stanno organizzando una conferenza internazionale e una mostra sull'efficienza energetica e le fonti di energia rinnovabile nei settori edile e industriale, che si svolge dal 13 al 15 aprile a Plovdiv (Bulgaria). Fra le tematiche da discutere figurano: la politica europea in materia di risparmio energetico e di fonti di energia rinnovabile nei settori edile e industriale; i metodi innovativi per la promozione dell'efficienza energetica nel settore industriale; l'economia e le politiche in materia di efficienza energetica; l'efficienza energetica e gli strumenti per la sostenibilità; l'efficienza energetica in alcuni settori industriali (acciaio, cellulosa e carta, cemento, ecc); i programmi e gli strumenti di sostegno finanziario per l'attuazione e la promozione delle fonti energetiche rinnovabili nella regione. In che modo creare mercati attraenti dal punto di vista finanziario? le fonti di energia rinnovabile: risorse e ostacoli individuati nella regione. Http://www.viaexpo.com/congressen.html  
   
   
EMISSIONS TRADING: COMMISSION APPROVES CZECH ALLOCATION PLAN THE  
 
Brussels, 12 April 2005 - European Commission unconditionally accepted the Czech Republic’s plan allocating Co2 emission allowances to Czech companies for the 2005-2007 trading period. This follows a recent amendment of the plan by the Czech authorities to lower the amount of allowances allocated, a move that the Commission warmly welcomes. The Eu Emissions Trading Scheme allows for greenhouse gas emissions from the power sector and from energy-intensive plants to be cut at least cost to the economy Environment Commissioner Stavros Dimas said: “I am very glad that we reached agreement with the Czech Republic on the the amount of allowances they intended to allocate. The plan is fully consistent with the Emissions Trading Directive. It will especially benefit Czech companies because the Czech Government can now proceed to issue the allowances and the companies will quickly be able to fully participate in emissions trading." The Czech allocation plan The Czech allocation plan covers 436 installations, and all installations qualify for trading. They will be allocated 292.8 million allowances (covering 292.8 million tonnes of Co2) for the 2005-2007 trading period. The Czech Government first intended to allocate 323.64 million allowances, but accepted the Commission's argument that this amount would not have been in line with projected emissions in the coming years and allocation criteria listed in an annex to the Emissions Trading Directive. Background National allocation plans show how many Co2 emission allowances Member States plan to allocate for the 2005-2007 trading period, and how many each plant will receive. The Commission's task is to scrutinise the plans against the eleven allocation criteria. Criteria other than the second one, which relates to emissions developments, seek to ensure consistency with the country's overall strategy to reach its Kyoto target, non-discrimination, respect for Eu competition and state aid rules, and certain technical aspects. The Commission may accept a plan in part or in full. The Commission has now assessed the plans of 23 Member States. The assessment of the plans of Greece and Italy is ongoing. Http://europa.eu.int/comm/environment/climat/emission.htm  
   
   
EMISSIONS TRADING: COMMISSION FORMALLY REJECTS UK REQUEST TO INCREASE EMISSIONS ALLOWANCES  
 
Brussels, 14 April 2005 - The European Commission formally rejected the request from the United Kingdom to increase the number of Co2 emission allowances to be granted to Uk companies, over the amount already approved by the Commission in July last year. The Commission declares the request inadmissible as it falls outside the scope for amendments allowed by its decision of last July. Prior to taking today's decision, the Commission had already conveyed its view that the Uk request could not be accepted, both in meetings with the Uk authorities and publicly. Environment Commissioner Stavros Dimas said: "Our decision should not come as a surprise since we had told the Uk authorities that its request was not acceptable. On the other hand I warmly welcome that the Uk has nonetheless chosen to issue the originally planned number of allowances, which we had approved. This will allow Uk companies to start participating fully in emissions trading." On 7 July 2004, the Commission approved the Uk national allocation plan (Nap), which envisaged the issuance of 736 million allowances (covering 736 million tonnes of Co2 emissions) to Uk companies for the trading period 2005-2007. The Commission required the Uk to extend the Nap to installations in Gibraltar and to provide certain information with regard to the new entrants' reserve. The Commission explicitly stated that - taking into account the aforementioned amendments it required – “the total quantity of allowances to be allocated by the United Kingdom according to its national allocation plan to installations listed therein and to new entrants ... Shall not be exceeded.” On 10 November 2004, the Uk authorities put forward a request to increase the total number of allowances to 756 million, last updating it on 18 February 2005. The Commission rejects the Uk request because Member States are not allowed to notify new amendments outside the scope provided by the respective Commission decision. The total quantity of allowances is a fundamental element of the Commission’s assessment. Once the Commission has taken a decision, the utmost stability of the total quantity of allowances approved is of crucial importance for the good functioning of the trading market. The Uk has announced that it will challenge the Commission decision before the European Court of Justice but in the meantime proceed with issuing allowances in line with the Commission's July 2004 decision. The Commission has warmly welcomed the latter decision (see Ip/05/283). Today's Commission decision can be found at: http://www.Europa.eu.int/comm/environment/climat/emission_plans.htm  
   
   
IL GIAPPONE STABILISCE QUOTE DI ASSUNZIONI PER LE CATEGORIE DI RICERCATORI SOTTORAPPRESENTATE  
 
Bruxelles, 14 aprile 2005 - Il ministero giapponese dell'Istruzione, della scienza e della tecnologia ha reso noto che le università e gli istituti di ricerca pubblici dovranno fissare quote di assunzioni in vista di accrescere il numero di ricercatori di sesso femminile e di origine straniera. Secondo il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, questa nuova norma verrà inserita nel programma quinquennale ministeriale di scienza e tecnologia per il periodo 2006-2010, in modo da entrare in vigore nei prossimi mesi dell'anno. Alle organizzazioni sarà consentito di stabilire i propri obiettivi, ma il governo esaminerà le cifre e renderà pubblici i risultati al fine di promuovere l'assunzione di un numero maggiore sia di ricercatrici sia di ricercatori stranieri, riporta il quotidiano. Nel marzo 2003, le donne giapponesi attive nel mondo accademico e della ricerca erano 88.000, pari solo all'11 per cento del numero totale di ricercatori del paese. Sebbene il numero delle ricercatrici sia in aumento, il Giappone occupa l'ultimo posto riguardo a questa categoria nell'ambito della tabella stilata dall'Ocse. Al contrario, in Italia e nel Regno Unito le donne rappresentano rispettivamente il 26 e il 28 per cento del totale dei ricercatori. In Giappone, le donne attive nel campo della scienza e della tecnologia sono in numero molto minore e costituiscono solo l'1,1 per cento dei ricercatori e anche le cifre riguardanti i ricercatori stranieri sono inferiori a quelle di altri paesi. "In alcuni casi è necessario stabilire una quota per le categorie sottorappresentate. In pochi, all'interno delle organizzazioni di ricerca, vi si opporranno pubblicamente, pertanto la strategia sarà efficace", ha affermato la professoressa Fumiko Yonezawa dell'Università di Keio, che nel 1996 è stata nominata presidente della Società di fisica giapponese, prima donna ad assumere tale carica.  
   
   
PAVIA: VENERDÌ 15 APRILE 2005 - MANIFESTAZIONE "PORTE APERTE ALLE IMPRESE"  
 
Pavia, 14 aprile 2005 - Si inaugurerà venerdì 15 aprile alle ore 9.30, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Pavia, la sesta edizione di "Porte aperte alle imprese", manifestazione dell'Università di Pavia, organizzata dal suo Centro Orientamento, in collaborazione con l'Istituto per il Diritto allo Studio Universitario, l'Unione Industriali di Pavia, i Giovani Industriali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Pavia, insieme a Banca Regionale Europea e Camera di Commercio di Pavia. Scopo è quello di far incontrare studenti, laureandi e neolaureati con il mondo del lavoro. In particolare nello stand della Sede Territoriale di Pavia il pubblico potrà ricevere pubblicazioni ed informazioni sulle attività della Regione, dell'Unione Europea e sul Servizio Civile Volontario. Sede espositiva: Aule '400, Disegno e Forlanini dell'Università di Pavia, Strada Nuova, 65 - Pavia La manifestazione proseguirà fino a sabato 16, secondo i seguenti orari: venerdì 15 aprile: ore 10 - 17,30, sabato 16 aprile ore 9,30 – 13.  
   
   
I PROGETTI COMUNITARI NEL CAMPO DELLA MATEMATICA SOTTOLINEANO IL POTENZIALE DEL CER  
 
Bruxelles, 14 aprile 2005 - Sotto molti punti di vista, l'attività Nest (New and Emerging Science and Technology) del Sesto programma quadro (6Pq) ha preparato il terreno al Consiglio europeo della ricerca (Cer). A differenza di altre attività del 6Pq, le priorità nel campo della ricerca non venivano definite fin dall'inizio. Il bilancio di 215 milioni di euro di Nest era riservato al finanziamento della ricerca in aree nuove ed emergenti che offrissero un potenziale autentico e priorità che tagliassero trasversalmente le tematiche già finanziate dal 6Pq o che ne restassero al di fuori. Poiché l'attività è volta ad anticipare esigenze future, non deve sorprendere che una percentuale elevata dei progetti finanziati da Nest rientrasse nell'ambito della ricerca di base. Se, da una parte, la ricerca di base ha sempre beneficiato di un certo volume di finanziamenti comunitari a titolo dei programmi di ricerca della Commissione, Nest offriva opportunità aggiuntive per questi progetti ad alto rischio - un ruolo che deve essere assunto e ampliato dal Consiglio europeo della ricerca. Già a titolo di Nest alcuni campi scientifici sono stati inseriti nei programmi quadro comunitari per la ricerca; si tratta di ambiti che in passato non erano stati oggetto di specifici inviti a presentare proposte nell'ambito dei programmi quadro. Uno di questi campi è la matematica. Nest ha già finanziato quattro progetti in ambito matematico, e la varietà dei contesti coperti dai progetti dimostra le enormi ripercussioni che può avere la ricerca in questo campo. I progetti riguardano le teorie dei campi e la modellizzazione matematica, il funzionamento degli organismi a livello molecolare, l'estensione della chimica quantistica a scale più ampie, e l'integrazione di approcci a problemi scientifici mediante l'utilizzo della matematica. Quando gli scienziati modellano un sistema, che si tratti di un'automobile, di un ascensore o di elettroni, lo strumento matematico impiegato è l'equazione differenziale, spiega Werner Seiler dell'Università di Heidelberg - uno degli istituti che partecipano al progetto "Global integrability of field theories" (Gift, completa integrabilità in teorie dei campi). Tuttavia, le equazioni devono tener conto dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel sistema in virtù delle relazioni tra i vari elementi. I matematici si sono confrontati con questa sfida fin dall'inizio del Xix secolo, e il progetto Gift è incentrato proprio su questo aspetto. I partner sperano di sviluppare tecniche matematiche e di trasformarle poi in algoritmi, convertendole in programmi informatici che consentano agli ingegneri di risolvere problemi. Il progetto Hygeia (Hybrid systems for biochemical network modelling and analysis - sistemi ibridi per la modellizzazione biochimica di rete e l'analisi) utilizzerà il know-how nel campo della modellizzazione del controllo e della progettazione ingegneristica, l'informatica avanzata e la biologia per produrre sistemi ibridi che, auspicano i partner, potrebbero essere usati come base per simulazioni su computer di cellule intere. Il gruppo sta esaminando tre sistemi biologici: l'E.coli, il Dna per il lievito e la duplicazione delle cellule. Ogni sistema presenta aspetti ancora oscuri. Per esempio, quando l'E.coli è in condizioni di stress nutrizionale, smette di riprodursi e si iberna finché non trova altro cibo, ha spiegato al Notiziario Cordis il coordinatore del progetto John Lygeros dell'Università di Patrasso in Grecia. Nel caso della duplicazione delle cellule, non si riesce a comprendere il motivo per cui le due nuove cellule a volte sono uguali e a volte diverse. A un certo punto viene presa una sorta di "decisione", e il consorzio Hygeia vuole approfondire la "casualità" di questa fase. Passando dalla biologia alla chimica, il progetto "Density functional calculations for systems of unprecedented size on parallel computers" (Bigdft, calcoli del funzionale densità per sistemi di dimensione senza precedenti su computer paralleli) metterà a punto tecniche più rapide per estendere la chimica quantistica su una scala maggiore. Ciò potrebbe schiudere nuove opportunità per le nanotecnologie e per l'industria farmaceutica. Il gruppo cercherà di scoprire se sia possibile utilizzare approcci lineari al calcolo chimico nella teoria del funzionale densità - lo strumento utilizzato per prevedere la geometria delle molecole. In caso di risultato positivo, il software open source che ne deriverebbe sarebbe in grado di effettuare calcoli di struttura elettronica su sistemi di dimensioni senza precedenti, ha affermato Thierry Deutsch della Commissione francese per l'energia atomica. Infine, l'attività inerente al progetto Netiam si è incentrata sull'applicazione di modelli matematici a quattro aree estremamente diverse, che sono stati selezionate in quanto rappresentano aree che offrono particolari opportunità per lo sviluppo e l'impiego della matematica nella formazione di nuove collaborazioni multidisciplinari. Le aree in questione sono: - nuove sfide multidisciplinari nella modellizzazione del mondo economico; - modellizzazione della criminalità nell'ambiente sociale; - sfide nella visualizzazione e simulazione per l'analisi e la progettazione virtuali di materiali; - complessità a livello molecolare. L'applicazione di modelli matematici al mondo imprenditoriale potrebbe portare allo sviluppo di sistemi leggeri di gestione del rischio, favorendo la crescita sostenibile e migliorando la competitività. La modellizzazione della criminalità nell'ambiente sociale potrebbe sfociare nella costruzione di modelli di comportamento collettivo, con l'obiettivo finale di segnalare alle autorità questo comportamento e di fornire nuovi strumenti per la comprensione e la prevenzione del crimine. I progetti sono molto diversi tra loro, ma hanno due cose in comune: sono ad alto rischio, nel senso che non garantiscono risultati concreti, e la loro natura multidisciplinare significa che sono in grado di abbattere le barriere che dividono discipline diverse. "Già adesso vediamo parlare tra loro persone che non lo avevano mai fatto prima", afferma il dottor Seiler, il cui progetto è iniziato soltanto a gennaio. Anche il dottor Lygeros è entusiasta del fatto che il progetto Hygeia combini varie discipline. Tra l'altro, egli ha una formazione nel campo dell'ingegneria, e il progetto è fortemente incentrato sulla biologia che, afferma, "è il settore più lontano dall'ingegneria in cui mi sia mai avventurato". La speranza è che queste collaborazioni uniche nel loro genere forniscano la risposta a domande di lunga data, grazie alla condivisione della conoscenza tra discipline tradizionalmente distinte. E anche se non verrà raggiunto l'obiettivo finale di ogni progetto, strada facendo verranno comunque affrontati numerosi problemi di rilievo. "E questo sarà già un risultato positivo", ha osservato il dottor Seiler. Tutti i partecipanti al progetto seguiranno molto da vicino il dibattito sul Cer, in cui gli stessi ricercatori svolgeranno verosimilmente un ruolo guida nella stesura dell'agenda della ricerca. Fino ad ora, è stato "quasi impossibile" ottenere i finanziamenti comunitari per progetti matematici, ha ricordato il dottor Seiler, che considera Nest alla stregua di una "fortunata eccezione", e che si augura di ottenere opportunità ancora maggiori grazie al Cer. "Qualsiasi cambiamento in tal senso è accolto con molto favore", ha dichiarato. Http://www.cordis.lu/nest