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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2005
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APPROVATO DALL’FDA IL RIVOLUZIONARIO ANTIDIABETICO OTTENUTO DA UNA LUCERTOLA PER GLI OTTIMI RISULTATI OTTENUTI NEGLI STUDI CLINICI IN TERMINI DI CONTROLLO GLICEMICO LA MAGGIOR PARTE DEI PAZIENTI CHE HA PARTECIPATO AGLI STUDI CLINICI HA ANCHE OTTENUTO UN CONSIDEREVOLE CALO DI PESO  
 
 Indianapolis e San Diego, 5 maggio 2005 – Gli Stati Uniti sono il primo paese al mondo ad aver ricevuto l'autorizzazione per Exenatide. Eli Lilly and Company e Amylin Pharmaceuticals annunciano che la Food and Drug Administration (Fda) americana ha approvato, , Exenatide come terapia per migliorare il controllo glicemico in pazienti con diabete di tipo 2, che non hanno ottenuto un controllo adeguato con due antidiabetici orali di uso comune quali metformina e/o sulfaniluree. Exenatide, che sarà disponibile nelle farmacie degli Stati Uniti con il nome di Byetta entro il 1° giugno 2005, è il primo di una nuova classe di farmaci, gli incretino-mimetici. Nel corso della sperimentazione clinica, Exenatide ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico abbassando sia i livelli di glicemia postprandiali, sia quelli a digiuno, portando ad un migliore controllo a lungo termine dell'emoglobina glicosilata . È stato dimostrato che Exenatide svolge questa azione in diversi modi, tra i quali la stimolazione della secrezione insulinica solo nel momento in cui la glicemia è elevata e ripristinando l'attività delle cellule pancreatiche che producono insulina (le cellule beta). La maggior parte dei pazienti che ha partecipato agli studi clinici ha anche ottenuto un considerevole calo di peso. “Tutti gli studi condotti fino ad oggi hanno dimostrato come Exenatide produca un vantaggio aggiuntivo rispetto ai farmaci normalmente utilizzati sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo” asserisce Francesco Giorgino, Professore Ordinario di endocrinologia e malattie del metabolismo dell’Università di Bari. “Se aggiunto ai tradizionali farmaci orali ipoglicemizzanti, che si rivelano limitati nel controllo della patologia, Exenatide permette di superare il limite e avvicinare alla norma i valori di glicemia e, soprattutto, di emoglobina glicosilata. Riproducendo l’azione di un ormone presente nell’organismo il Glp-1 (glucagon-like peptide-1), gli incretino-mimetici inoltre, agiscono sulle cellule beta in maniera totalmente naturale. Al contrario di altri farmaci ipoglicemizzanti – conclude Giorgino - Exenatide garantisce in questo modo una protezione a lungo termine della funzionalità delle cellule pancreatiche”. “Non siamo di fronte a un ‘altro farmaco’ per il trattamento del diabete, ma ad un ‘diverso’ farmaco la cui azione non solo di protezione ma anche di rigenerazione delle cellule beta rende potenzialmente reversibile una patologia che si sta diffondendo a macchia d’olio” aggiunge Francesco Dotta Direttore dell’Unità Operativa di diabetologia dell’Università di Siena. “La sua azione segue i processi fisiologici dell’organismo e questo porta tra i vantaggi anche quello di stimolare la produzione di insulina solo se necessario e quindi di controllare più efficacemente il peso”. Exenatide è formulato per autosomministrazione prima dei pasti di mattino e sera, con iniezione sottocutanea a dose fissa. Il farmaco sarà reso disponibile negli Stati Uniti in dosi da 5 mcg o 10 mcg contenute in penne per iniezione preriempite. I mimetici dell’incretina rappresentano una nuova classe di farmaci utilizzabili nella lotta contro il diabete di tipo 2. Agiscono in modo da riprodurre l’azione antidiabetica o ipoglicemizzante di un ormone naturalmente presente nell'uomo, detto Glp-1. Tali azioni includono la stimolazione della capacità dell'organismo di produrre insulina in risposta ad elevati livelli di glicemia, inibendo il rilascio dopo i pasti di un ormone detto glucagone, rallentando l’assorbimento e l’entrata in circolo dei nutrienti, e riducendo l'assunzione di cibo. Exenatide è la prima molecola approvata dalla Fda che fa parte di questa nuova classe di farmaci. Exenatide riproduce i benefici metabolici dell’enzima exendin-4 presente nella saliva di Gila Monster, una delle più grandi lucertole del mondo che vive nel Sud Ovest degli Stati Uniti. Si tratta del primo della nuova classe di farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2 e ha dimostrato di avere molti effetti analoghi all'ormone incretinico umano Glp-1. Il Glp-1, secreto in risposta all'assunzione di cibo, ha molteplici effetti sullo stomaco, il fegato, il pancreas e il cervello, i quali agiscono di concerto per regolare le glicemia. Il diabete colpisce circa 194 milioni di adulti nel mondo ed oltre 32 milioni di adulti nella regione europeadella federazione internazionale del diabete (International Diabetes Federation’s European Region). Quasi il 90% di loro soffre di diabete di tipo 2, una patologia per cui l’organismo non produce abbastanza insulina e le cellule non rispondono normalmente a tale ormone. Lo studio Code-2 (Costs of Diabetes in Europe - Type 2) ha stimato che in otto paesi europei, il totale dei costi medici diretti per i 10 milioni di persone affette in tali paesi da diabete di tipo 2 è stato di € 29 miliardi nel 1998 -- il doppio della cifra spesa per i pazienti non diabetici. Il diabete di tipo 2 si presenta generalmente negli adulti di età superiore ai 40 anni, ma sta diventando sempre più comune tra i più giovani. Secondo il U.s. Centers for Disease Control and Prevention’s National Health and Nutrition Examination Survey, circa il 60% dei pazienti diabetici non raggiunge i livelli target di emoglobina glicosilata (meno del 7% secondo le linee guida della American Diabetes Association con l'attuale regime terapeutico.  
   
   
"BAMBINI, FUORIPASTO E OBESITA": NELLA LOTTA ALL'OBESITA' INFANTILE I VERI NEMICI SONO TV E OBESITA' DEI GENITORI NON LE MERENDINE  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Che ruolo giocano e quanto incidono i fuoripasto, cioè i cibi e le bevande assunti da bambini e ragazzi soprattutto in occasione della merenda di metà mattina o di metà pomeriggio e in ogni altra occasione di consumo al di fuori dei tre pasti principali, nella diffusione dell'obesità infantile in Italia? E soprattutto: fino a che punto è corretto individuare nelle merendine il vero responsabile di questo problema? A far luce sul ruolo dei fuoripasto e delle merendine nella dieta dei più piccoli è la ricerca "Bambini, fuoripasto e obesità", coordinata dal prof Claudio Maffeis della Clinica Pediatrica dell'Università di Verona, in collaborazione con le Cliniche Pediatriche degli Atenei di Pisa e Napoli, e presentata oggi a Milano nel corso di un Open Day per la stampa. L'indagine prende lo spunto dal fatto che, oltre alla predisposzione genetica, sono i fattori ambientali a determinare lo sviluppo dell'obesità. E per fattori ambientali si intende, soprattutto, la riduzione del livello di attività fisica, l'aumento delle porzioni, la sempre più diffusa abitudine a consumare pasti fuori casa, così come cambiamenti nella tipologia dei cibi consumati. Tutti fattori determinanti nell'obesità dell'adulto, così come in quella del bambino. Primo risultato della ricerca - condotta su un campione di 1.800 bambini di 9 anni d'età reclutati nell'Italia settentrionale, centrale e meridionale - è stato quello di evidenziare un consumo medio di fuoripasto pari a 4 porzioni al giorno. I fuoripasto più consumati sono risultati i succhi di frutta (3,1 porzioni a settimana), la frutta (2,4 porzioni), il panino imbottito con salumi (1,8 porzioni), il latte (1,7 porzioni), il thè (1,6 porzioni), le merendine tipo brioche (1,4 porzioni), i crackers (1,4 porzioni). «Viene così chiarito - dichiara il prof. Claudio Maffeis, coordinatore della ricerca - un luogo comune, che vede i fuoripasto in generale e le merendine industriali in particolare indicate quali principali responsabili dell'obesità infantile. Non esiste, infatti, come del resto è vero per ogni singolo alimento, una relazione scientificamente dimostrata tra il consumo di merendine e l'obesità. Più in generale, non può essere identificata, quindi, nei fuoripasto la ragione dell'aumento dell'obesità infantile visto che si conferma non dimostrata la supposta relazione tra le diverse categorie di fuoripasto e obesità, tranne una modesta associazione con le bevande zuccherate, le patatine, i pop corn e i crackers. Nonostante le ben diverse tradizioni nell'alimentazione e nelle abitudini nutrizionali tra Italia e Stati Uniti, i ricercatori americani (Harvard University) hanno recentemente dimostrato che l'assunzione di fuoripasto (in questo caso di snack) non viene associata in modo significativo all'incremento ponderale nei bambini e negli adolescenti, sia maschi che femmine, presi in esame)). Del resto, in Italia, già la ricerca Scarps, coordinata dal prof. Amleto D'amicis deil'Inran nel 2002, aveva evidenziato, tra l'altro, come, tra gli alimenti scelti per fare merenda, le merendine compaiono solo al quarto posto dopo pizze e focacce, panini, crackers. La stessa ricerca ci aiuta anche a capire quante merendine mangiano in realtà i bambini e i ragazzi della scuola dell'obbligo: gli 11 grammi al giorno riscontrati nel campione preso in esame, stanno a significare un bilancio settimanale che si ferma ad appena 2 merendine. A dimostrazione del fatto che ormai il consumo delle merendine è diluito in maniera molto più omogenea di quanto si potesse immaginare nelle varie classi di età (bambini, ragazzi, adolescenti, adulti, anziani. E a proposito di consumi, nell'ultimo quinquennio (2004 rispetto al 2000) si è registrato un calo produttivo, a volume, pari al 2,8% (passando da 216.000 del 2000 a 210.000 tonnellate del 2004) . Sfatati i pregiudizi sulle merendine, la ricerca di Maffeis ristabilisce invece alcune priorità. L'obesità del bambino è associata in maniera significativa all'obesità dei suoi genitori e quest'ultima costituisce, essendo caratterizzata da una componente genetica e da una ambientale, il più rilevante fattore di rischio di aumento di peso per i propri figli. Avere un genitore oversize aumenta - per ogni unità di Bmi (indice di massa corporea) in più - il rischio di diventare obeso da parte del bambino in età scolare (scuole medie) del 14%, nel caso del padre, del 16-17%, nel caso della madre. Mentre ogni ora ai giorno trascorsa davanti alla tv aumenta di circa il 25% il rischio obesità, al contrario di quanto accade con ogni ora in più alla settimana dedicata allo sport, che lo riduce del 12%. Mentre ogni porzione di bevanda zuccherata in più assunta a settimana aumenta il rischio dell' 11 %, che sale al 15% nel caso di porzioni settimanali di crackers, patatine e pop corn. Anche perché l'assunzione di questi alimenti è associata a quella di bevande zuccherate, sommando così i fattori di rischio. "I dati della ricerca coordinata dal prof. Maffeis - spiega Elisabetta Scala, Responsabile del settore pedagogico del Moige (Movimento italiano genitori) - ben evidenziano l'importanza del modello offerto dai genitori e del loro stile di vita: il buon esempio resta una regola aurea dell'educazione. Nello stesso tempo aiutare i propri figli ad acquisire corrette abitudini alimentari, che gli consentano di non aver o risolvere problemi di soprappeso, influisce non solo sulla salute, ma anche su aspetti più prettamente pedagogici come l'educazione del gusto, l'ordine, l'autocontrollo, la capacità di scegliere... Un buon consiglio pedagogico deve avere la caratteristica di essere pratico, per questo, parlando di fuori pasto, abbiamo pensato di realizzare un decalogo (vedi allegato) sull'uso corretto della merenda". E sulla questione dei cibi da scegliere per la merenda, come la pensa il Moige? "La merenda può essere l'occasione per proporre della frutta, latte o merende a base di latte, yogurt, gelato, dolci, biscotti, panino. Anche la merendina da forno può essere una buona soluzione che unisce praticità e gusti e desideri dei bambini: l'importante è saper scegliere la qualità del prodotto, controllare la quantità dei grassi e degli zuccheri, non eccedere nelle quantità, anche se le merendine già confezionate in monoporzioni aiutano a dosarle". "Che il fattore di rischio fondamentale nel determinare l'obesità dei bambini fosse la scarsa attitudine al movimento spontaneo e alla pratica sportiva - afferma Michelangelo Giampietro, medico specialista in medicina dello sport e scienza dell'alimentazione, docente a contratto della scuola di specializzazione in Medicina dello sport dell'Università Cattolica di Roma - lo stiamo ripetendo da molti anni. E invece l'attenzione continua a concentrarsi, inducendo l'opinione pubblica in errore, solo sugli aspetti alimentari, in generale, e sul ruolo di snack e merendine, più in particolare. Questa ricerca del prof. Maffeis ribadisce che il vero problema non è questo, visto che solo un mutamento dello stile di vita complessivo dei genitori potrà incidere in chiave preventiva su soprappeso e obesità dei bambini. Ii loro esempio, anche in termini di sedentarietà e poco apprezzamento per il moto, diventa un condizionamento concreto e negativo per i propri figli. Rimane invece valida la buona regola, per i genitori, di far sì che i propri figli, oltre a praticare uno sport organizzato le 2 o 3 volte a settimana, debbano risultare attivi attarverso giochi spontanei di movimento, almeno un'ora al giorno. Questo vale tanto di più se i loro genitori sono soprappeso o obesi e quindi il loro livello di rischio obesità più alto".  
   
   
“LA SALUTE: PARLIAMONE INSIEME”. AL VIA A ROMA IL CICLO DI INCONTRI CON I CITTADINI PATROCINATI DA MINISTERO DELLA SALUTE, COMUNE E REGIONE  
 
 Roma, 5 Maggio 2005 – Gli Italiani hanno ancora nozioni spesso limitate e talora distorte sulla salute e sui progressi della ricerca scientifica, nonostante siano sempre più interessati a informarsi e ad avere un ruolo attivo. Tra la molteplicità di messaggi, a volte contraddittori, che arrivano dal mondo dei media, molti cittadini sono disorientati e rischiano di commettere errori o scelte inopportune, che potrebbero danneggiarli. Ecco perché è nata l’iniziativa “La salute. Parliamone insieme”. Un ciclo di sei appuntamenti a carattere divulgativo, liberi e gratuiti, aperti a tutta la cittadinanza, per esplorare insieme le possibili soluzioni preventive e terapeutiche delle patologie più diffuse nella nostra società. Organizzati da Edra, gli incontri vedono come protagonisti cinque Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico romani. L’iniziativa, Patrocinata da Ministero della Salute, Regione Lazio e Comune di Roma, è promossa infatti dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, l’Istituto Dermatologico San Gallicano e l’Istituto San Raffaele Pisana. Gli incontri, a partire dal primo appuntamento, “Le malattie del terzo millennio” (previsto il 5 Maggio alle ore 18.30) si terranno presso il Complesso Monumentale Santo Spirito in Saxia, in collaborazione con l’Università Popolare di Roma e Accademia di Comunicazione, Milano. Filo conduttore di questa iniziativa, che vuole porre in primo piano l’interazione tra medici e cittadini, è che già stata sperimentata a Milano dove è giunta quest’anno alla sua terza edizione, è la necessità di creare nuove modalità comunicative, più trasparenti e in grado di rendere fruibile la notizia scientifica, avvicinando la ricerca e la scienza medica all’uomo comune. Ascolto e dialogo con il grande pubblico saranno proprio le costanti degli incontri di “La salute. Parliamone insieme”: ogni appuntamento, che sarà tenuto dagli specialisti degli Irccs, con la moderazione dei direttori di importanti testate giornalistiche, tratterà di temi di grande interesse per il pubblico. Sole e melanoma, infortuni domestici, vaccini, alimentazione e tumori, questi solo alcuni degli argomenti del ciclo di sei incontri. "Oggi si parla di salute e non più di sanità - anche il Ministero ha cambiato nome - e il pubblico vuole sempre di più essere informato e coinvolto nelle decisioni che riguardano la salute. Gli Istituti scientifici devono far crescere la conoscenza e devono imparare a parlare con la gente. Di fronte alla moltitudine di informazioni che circola, noi sentiamo il dovere di fornire conoscenze ‘certificate’, offerte da medici ed esperti che alla fine di ogni lezione rispondono alle domande del pubblico”, spiega Anna Parravicini, Presidente dell’Associazione “Per il Policlinico” onlus, esperta di comunicazione scientifica e ideatrice dell’iniziativa a Milano e Roma. “Il gradimento che questo ciclo di appuntamenti ha riscosso a Milano ci ha spinti ad allargare il progetto agli amici romani”. “Gli Irccs, da sempre impegnati nella ricerca finalizzata alla cura della persona, oggi devono anche aprirsi al dialogo con i cittadini. Per questo motivo, abbiamo collaborato volentieri alla realizzazione degli incontri divulgativi nella Capitale”, afferma Raffaele Perrone Donnorso, Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. “Solo un pubblico correttamente informato e coinvolto consente il progresso della medicina e il miglioramento del Servizio Sanitario. In quest’ottica, chiediamo un impegno particolare anche ai media, perché puntino a una comunicazione qualificata e obiettiva, evitando quel sensazionalismo dell’informazione che produce a volte allarmismi ingiustificati o false speranze”. Parallelamente all’avvio del primo dei sei incontri previsti da “La salute. Parliamone insieme”, verrà inaugurata a Roma, alla presenza del Ministro della Salute, la mostra fotografica “Volti e luoghi della ricerca e della cura”, un percorso fatto di immagini, pensieri e parole, che condurrà il visitatore direttamente all’interno delle sale di assistenza e dei laboratori di ricerca, con l’obiettivo di valorizzare le attività svolte quotidianamente all’interno degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Dalla Cell Factory, la “fabbrica” delle cellule staminali, agli studi di genetica sull’Alzheimer, dalla Banca degli organi alle camere operatorie per i trapianti di fegato e di rene, fino alle più avanzate tecnologie per la rianimazione. Sono solo alcuni dei temi raccontati dai 72 scatti realizzati da Claudio Gallone, protagonisti della mostra che resterà aperta, con ingresso gratuito, dal 6 al 15 maggio, presso il Complesso Monumentale Santo Spirito in Saxia – Chiostro dei Frati. L’iniziativa, resa possibile grazie ai fondi raccolti dall’Associazione “Per il Policlinico” onlus, è patrocinata dal Ministero della Salute, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma e le immagini possono essere viste anche on-line, collegandosi all’indirizzo internet www.Policlinico.mi.it  
   
   
RICERCA E CURA: LA MEDICINA AL BANCO DEGLI IMPUTATI  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Il prossimo mercoledì 11 maggio alle 18.00, presso l’Aula Magna dell’ Università degli Studi di Milano, si terrà il secondo appuntamento di "Ricerca e Cura. 8 incontri per capire", il ciclo di serate dedicate ai grandi temi della salute e della sanità promosso dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) pubblici di Milano – Fondazione Ircss Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena; Istituto Nazionale dei Tumori; Istituto Neurologico Carlo Besta – e dall’Università degli Studi di Milano e organizzato con il supporto di Accademia di Comunicazione e Edra Medical Publishing. Titolo dell’incontro: “La medicina al banco degli imputati”. Ne discutono: Ferdinando Cornelio, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”; Antonio Farneti, Direttore dell’ Istituto di Medicina Legale di Milano; Alfonso Marra, Presidente della Ii Corte d’Appello del Tribunale di Milano; Pasquale Spinelli, Responsabile dell’Unità Operativa Chirurgia Generale 3 dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori. Modera: Anna Parravicini, Responsabile coordinamento comunicazione scientifica Irccs pubblici di Milano.  
   
   
SINERGIS PROTAGONISTA A “FORUM PA 2005” ALLA FIERA DI ROMA DAL 9 AL 13 MAGGIO  
 
Roma, 5 maggio 2005 - Sinergis, tra le prime aziende italiane operanti nel mercato delle soluzioni Gis per la Pubblica Amministrazione, le aziende e le Multiutilities, sarà presente al Forum Pa a Roma con uno stand nell’area espositiva (padiglione 2, stand 7), nel settore denominato “E-local – fare sistema per l’innovazione” (Isola del Riuso), dedicato ai progetti e-government ed orientato a favorire il riuso da parte delle Pubbliche Amministrazioni dei software realizzati. Forum Pa, che aprirà i battenti il prossimo 9 maggio e proseguirà fino al 13, con un’importante area espositiva e un ricco calendario di convegni, si riconferma punto di contatto tra tutti i fornitori del mercato della Pubblica Amministrazione. Sinergis presenterà in quest’occasione il progetto e-government “Wege 2002”, portale Web Gis per la gestione delle infrastrutture viarie e l’erogazione via Web dei servizi connessi a cittadini ed imprese, realizzato per le Province di Bolzano, Lodi, Mantova e Varese, il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, l’Associazione dei Comuni del Lodigiano. Wege è un sistema composto da due macro ambiti, uno finalizzato all’acquisizione di una conoscenza completa e aggiornata della rete stradale, mettendo a disposizione del Dipartimento Viabilità e, più in generale, dell'Ente Gestore, uno strumento informatico in grado di gestire tutte le informazioni della rete stradale e degli elementi ad essa correlati; l’altro costituito da un servizio di base di comunicazione via Internet/intranet, che agevola la collaborazione e l’interscambio di informazioni sia tra i Servizi e gli Enti che interagiscono con il tema strade (G2g) che tra Ente Pubblico e Cittadino (G2b). Per servizi di base si intende la ricerca e la consultazione di informazioni stradali, la ricerca di percorsi ottimali, lo scarico di modulistica, l’inoltro telematico di richieste e delle relative risposte. Le informazioni sono accessibili via Web, permettendo la consultazione ed il download da postazioni remote. Wege viene messo a disposizione delle realtà locali - Comuni, Comunità Montane, Centri di Servizi Intercomunali, ewcc., permettendo sia un rapido accesso ad informazioni complete ed attendibili che l’upload nel sistema di dati aggiornati. Ad oggi il progetto Wege è stato completato e collaudato per il 92%; il collaudo conclusivo si terrà in questi giorni, e per questo motivo Wege è stato collocato tra i progetti di e-government in Fascia Di Eccellenza (in questa fascia ci sono solo 35 progetti su 134). Le Province di Bolzano, Lodi, Mantova e Varese hanno inoltre già presentato la richiesta per inserire Wege nel “Catalogo del Riuso”, pubblicato dal Cnipa. Presso lo stand Wege si potranno infine incontrare i funzionari delle province coinvolte nel progetto, avendo così la possibilità di poter approfondire al meglio sia gli aspetti tecnologici che quelli normativi. Il Forum sarà la vetrina ideale per presentare anche Nautilus, il sistema per l’interconnessione di banche dati di fonti eterogenee, sviluppato da Sinergis per superare uno dei problemi più evidenti della Pubblica Amministrazione, la mancanza di interoperabilità tra i vari uffici, che spesso da luogo alla duplicazione e al disallineamento delle banche dati. Integrato con un ambiente Gis, Nautilus permette di consultare archivi informatici di sistemi differenti e di collegare le informazioni agli oggetti territoriali, per effettuare analisi tematiche e fornire un supporto alle decisioni.  
   
   
DAL 9 AL 13 MAGGIO AMD SARÀ PRESENTE A FORUM P.A. INSIEME A MICROSOF  
 
 Milano, 5 maggio 2005 - Amd, produttore di microprocessori, dispositivi di memorie Flash e soluzioni system–on–chip per l'industria dei computer, delle comunicazioni e per il mercato consumer electronic, annuncia la propria a partecipazione a Forum P.a., la mostra convegno dedicata alla Pubblica Amministrazione che si terrà a Roma dal 9 al 13 maggio prossimo. Amd affiancherà Microsoft nel percorso dell'Innovazione in qualità di partner strategico, che condivide la stessa filosofia di collaborazione tra pubblico e privato. Alla nuova edizione, infatti, Microsoft si presenterà con un nuovo approccio, ovvero una presenza articolata in quattro padiglioni diversi unificati da un percorso integrato che rappresenta la strategia e l'offerta dell'azienda per sostenere l'innovazione della Pubblica Amministrazione e la crescita del Sistema Paese. Seguendo questo percorso a tappe e la linea digitale, soluzioni hardware basate sull'innovativa tecnologia Amd64 saranno presenti presso i quattro stand Microsoft dislocati all'interno dell'esposizione: L'italia Digitale, Pad. 24 ; Una Pa aperta, integrata ed efficiente, Pad. 23; Nuovi livelli di produttività per i dipendenti pubblici, Pad. 2; La formazione e la conoscenza per l'innovazione, Pad. 15. Grazie alla collaborazione con Hp, Amd dimostrerà una vasta gamma di blade server, workstation, desktop e notebook equipaggiati con processori Amd Athlon 64 e Amd Opteron a 64 bit. Leader nella produzione di microprocessori, nel corso degli ultimi anni Amd ha assunto un ruolo di promozione della cultura tecnologica per una rapida transizione verso la Società dell'Informazione. L'azione di Amd ha contribuito all'introduzione di nuovi criteri di valutazione nelle forniture hardware per gli enti pubblici, aprendo nuove possibilità di acquisire le migliori tecnologie a costi minori.  
   
   
MERCEDES-BENZ AL SAMOTER 2005 IL VITO ELETTO “VAN OF THE YEAR 2005” ESP DI SERIE SU TUTTA LA GAMMA UNICO IN ITALIA CON EMISSIONI EURO 4 E FILTRO ANTIPARTICOLATO A RICHIESTA  
 
Verona, 5 maggio 2005 - La versatilità è il suo punto di forza: il Vito Mercedes-benz, presentato per la prima volta nell’estate 2003, ha sempre riscosso grandi apprezzamenti ed un ottimo successo commerciale, sino ad esser eletto "Van of the Year 2005" durante lo scorso Iaa di Hannover. La giuria della manifestazione, formata da giornalisti di diversi Paesi, oltre ad apprezzarne la validità estetica, il comportamento su strada ed il comfort di marcia, molto simili a quelli delle autovetture, ha osservato come Vito risponda perfettamente a tutte le esigenze degli utenti di veicoli commerciali e la sua gamma sia molto più varia e completa rispetto al modello precedente. La versatilità di Vito si esprime nelle sue tre versioni: Furgone, Mixto e Kombi. Il Vito Furgone, disponibile in due diverse altezze nella versione Long, garantisce un vano di carico straordinario e, grazie all’ampia apertura delle porte ed alla soglia ribassata, facilita le operazioni di carico, sia dalla parte posteriore che da quella laterale; il Vito Mixto, vetrato o lamierato, rappresenta una soluzione ad altissima redditività per trasportare, allo stesso tempo, fino a 5 o 6 persone e carichi di una certa entità; il Vito Kombi è infine la versione dedicata al trasporto persone, ideata per numerose configurazioni, fino ad un massimo di nove posti. Inoltre, da oggi il Vito Kombi può essere ordinato con pianale di carico estraibile. Su ciascuna versione i Clienti possono scegliere fra tre lunghezze differenti e motori con potenza compresa tra 65 kW e 170 kW. Ciò permette ad ogni acquirente di trovare il veicolo che risponde esattamente alle sue esigenze. Un cambio manuale a sei marce provvede a trasmettere al ponte posteriore la potenza dei motori diesel a quattro cilindri da 65 kW (88 Cv), 80 kW (109 Cv) e 110 kW (150 Cv). I motori V6 a benzina, capaci di erogare 140 kW (190 Cv) e ora persino 170 kW (231 Cv), sono abbinati di serie ad un cambio automatico a cinque rapporti, che a richiesta è disponibile anche per le due motorizzazioni a gasolio più potenti. Grazie ad un’intensa cooperazione con alcuni allestitori, sono inoltre disponibili veicoli per impieghi settoriali, rispondenti alle esigenze specifiche di diversi settori di attività, tra cui ricordiamo il nuovissimo Vito adibito a veicolo per trasporto surgelati dell’allestitore Kerstner. E’ importante ricordare che tutte queste versioni offrono numerosi vantaggi, tra cui quelli connessi alla facilità di ordinazione del veicolo ma soprattutto alla garanzia, che è quella offerta dalla Casa e non dall’allestitore, a tutto vantaggio del cliente. Altrettanto eccellenti sono le dotazioni di sicurezza di Vito: il sistema di controllo della dinamica di marcia Esp con sistema antibloccaggio Abs, freni a disco di generose dimensioni su tutte le ruote, regolazione antislittamento Asr, ripartitore elettronico di frenata e Brake Assist idraulico sono di serie su tutti i modelli. Lo stesso vale per l’airbag fullsize lato guida, disponibile anche per il passeggero su Vito Kombi. A richiesta sono inoltre disponibili doppi airbag lato passeggero nonché sidebag per il torace. Oggi su Vito si aggiungono windowbag per il conducente e il passeggero anteriore, che si dispiegano in caso di collisione con forte accelerazione laterale, ad esempio in un urto laterale. A partire da produzione Marzo 2005, il Vito nelle versioni con motore 111 Cdi o 115 Cdi è disponibile con livello di emissioni Euro 4 e filtro antiparticolato. In questo caso troverà impiego un sistema costituito da un catalizzatore ossidante con filtro antiparticolato in carburo di silicio, analogamente ai motori Mercedes-benz per autovetture. Con questa offerta Mercedes-benz Vito risulta l’unico veicolo commerciale della sua categoria ad offrire sul mercato italiano motori Euro 4 a richiesta. Questa offerta risponde all’esigenza di potere offrire il Vito in quelle aree particolarmente sensibili a problemi di inquinamento. Particolarmente potente e silenzioso è inoltre il nuovo Vito 123, equipaggiato con un nuovo motore V6 a benzina di 3,7 litri di cilindrata, in grado di erogare 170 kW (231 Cv), e che sostituisce il precedente propulsore da160 kW (218 Cv). Oltre ai valori di accelerazione e velocità massima ulteriormente migliorati, il nuovo V6 convince soprattutto per la sua enorme coppia di 345 Nm nell’intervallo da 2.500 a 4.500 giri/min e per le sue ottime doti di ripresa ed elasticità, indispensabili per ottenere prestazioni eccellenti. L’offerta di versioni finite di recente introduzione sulla gamma dei veicoli commerciali Mercedes-benz prosegue con una versione Sortimo, dedicata al settore degli installatori, caratterizzato da una richiesta di veicoli “personalizzati”. La versione Sortimo è disponibile sulle versioni Vito Furgone Long con motorizzazioni sia Diesel che Benzina. L’allestimento Sortimo propone soluzioni diverse che si distinguono in quattro equipaggiamenti: 1. Modulo base, che può essere integrato con altri moduli complementari: grazie alla sua flessibilità, questo modulo è indicato per lo stivaggio di materiali di piccole e medie dimensioni. Può essere eventualmente affiancato da tre ulteriori sistemi di scaffalature per andare incontro alle più svariate necessità del cliente. 2. Modulo aggiuntivo per installatori termo-tecnici: è particolarmente indicato per clienti che operano nel campo idraulico e per coloro che installano impianti di condizionamento e climatizzazione. 3. Modulo aggiuntivo per elettricisti: è costituito da una serie di ripiani come quelli del modulo base, che facilitano il lavoro dell'elettricista, permettendo un rapido e agevole accesso ai vari accessori, cavi e altre minuterie grazie anche all'impiego di cassette di plastica antiurto. 4. Modulo aggiuntivo per servizi generici: si aggiunge al modulo base ed è indicato per coloro che abbiano l'esigenza di ampliare le possibilità di stivaggio, in modo sicuro e razionale, con materiali ed attrezzi di vario genere. Questa offerta rende possibili fino a 7 combinazioni differenti e testimonia la grande versatilità di questo allestimento. Mercedes-benz espone al Samoter un’anteprima che promette di esser indiscusso protagonista nelle attività di cantiere: il nuovo Vito 4x4, che sarà commercializzato nel nostro mercato a partire dalla fine del 2005, e che adotterà una trasmissione integrale disponibile in due diverse configurazioni: 1. Integrale permanente sulle 4 ruote, con ripartizione della coppia al 33/67 su asse anteriore/posteriore: con questo tipo di trasmissione è possibile viaggiare sia su asfalto che in terreni con scarsa aderenza con la trazione integrale sempre inserita; 2. Integrale inseribile: in questo caso la trazione è di base sulle ruote posteriori (come nel 4x2). Nel caso in cui però il veicolo abbia necessità di una maggiore trazione (ad es. Sui terreni a scarsa aderenza), il conducente può inserire manualmente la trazione, che avrà una ripartizione della coppia al 50/50 fra asse anteriore/posteriore. I sistemi di sicurezza (di serie) per il controllo della stabilità e per il controllo della trazione (Esp ed Asr) vengono automaticamente esclusi nel momento in cui viene manualmente inserita la trazione sulle 4 ruote.  
   
   
CAMIONSUPERMARKET E' PRESENTE AL SAMOTER DI VERONA FINO A DOMENICA 8 MAGGIO  
 
Verona, 5 maggio 2005 - Camionsupermarket è presente al Samoter 2005, il Salone Movimento Terra, in calendario alla Fiera di Verona da mercoledì 4 a domenica 8 maggio, con la galleria tra il padiglione 6 e il padiglione 7 trasformato in spazio espositivo esclusivamente dedicato ai veicoli industriali, commerciali e da lavoro degli inserzionisti. Questa presenza è una delle iniziative promozionali di Camionsupermarket, il mensile di riferimento per il mondo dei veicoli industriali fondato nel 1997 con l'obiettivo di ripetere il successo di Autosupermarket. Camionsupermarket ha conquistato l'anno scorso eccellenti risultati di vendita e di foliazione, con il record di copie vendute in edicola e certificate per il numero doppio di agosto/settembre 2004, che ha raggiunto 48.500 copie e ha avuto ben 580 pagine. Questo trend è proseguito in ottobre, con 41.000 copie e un bel +32% rispetto al mese di luglio 2004, risultato eclatante per il periodo. Queste eccellenti performance confermano Camionsupermarket nel ruolo di mensile di riferimento nel settore dei periodici dedicati ai veicoli industriali d'occasione. In ogni numero vengono proposti veicoli industriali, commerciali e da lavoro di ogni genere (gru, motrici, ribaltabili, motocarri, furgoni, autobus, macchine movimento terra, mezzi agricoli, betoniere, rimorchi, mezzi d'opera, pullman, cisterne, carrelli elevatori). Il prezzo di copertina è 4,50 euro. L'appuntamento con Camionsupermarket è quindi al Samoter, alla Fiera di Verona - galleria tra il padiglione 6 e il padiglione 7 - da oggi a domenica 8 maggio.  
   
   
SARÀ ALLESTITA A CARRARAFIERE IN OCCASIONE DI TH-EXPO, PER TESTARE LE PRESTAZIONI DEI VEICOLI: UNA PISTA PER LE AUTO FUNEBRI  
 
Carrara, 5 maggio 2005 - Come Ferrari e Renault anche le autofunebri avranno una pista per verificare le performances di questi mezzi davvero particolari; sarà allestita nei piazzali di Carrarafiere in occasione di Th.expo 2005, il Salone dei servizi funebri, che si svolge dal 13 al 15 maggio. Si tratta ovviamente di test destinati agli addetti ai lavori accolto con favore dai produttori di autofunebri italiani che partecipano alla manifestazione e che potranno finalmente dare dimostrazione delle caratteristiche dei loro mezzi agli operatori delle oltre seimila agenzie di pompe funebri che operano in Italia e che visiteranno il Salone. Nei grandi piazzali di Carrarafiere sarà allestita una pista, con uno sviluppo di circa un chilometro, dove le aziende produttrici potranno far assistere i clienti ai test o invitarli a provare direttamente i veicoli. “E’ la prima volta che in Italia viene realizzata un’operazione di questo genere – dice Giovanni Primavesi di Feniof, l’associazione degli operatori di settore, che collabora con Carrarafiere all’organizzazione del salone – perchè normalmente queste manifestazioni non presentano veicoli in movimento. La valutazione dinamica dei mezzi, addirittura su una pista, nell’ambito di una manifestazione visitata da migliaia di utenti, può essere utilissima per i nostri associati e per migliorare il servizio che offriamo”. La realizzazione di una pista per la prova delle auto utilizzate per il trasporto delle salme è solo uno degli elementi che caratterizzeranno Th-expo, salone riservato alle oltre 6.000 aziende funebri italiane, di cui 2.000 altamente specializzate con un totale di circa 25.000 addetti ed un giro d’affari annuale stimato in circa 1.344.000.000 €uro, ma sicuramente porterà un tocco di originalità e di movimento, contribuendo a far conoscere agli addetti ai lavori questi mezzi sui quali sono montate strutture spesso molto sofisticate, con prezzi che vanno da 60.000 a 100.000 Euro. Del resto in Inghilterra, paese che ha un tipo di cultura e di tradizioni legate alla funeraria, vengono organizzate parate e addirittura corse negli autodromi riservate a questi veicoli adeguatamente revisionati e coloratissimi. In un settore che guarda con grande attenzione ai mezzi necessari per garantire un commiato decoroso, si guarda alle autofunebri con grande attenzione ed il design italiano si è imposto creando modelli di auto “che riescono a coniugare la funzionalità con forme moderne ed eleganti, tanto che spesso queste vetture, derivate da modelli di serie ma fortemente rivisitati negli interni e nelle sospensioni, a differenza dei vecchi “carri” fatalmente neri, appesantiti da ornamenti e decorazioni, passano inosservate, hanno prestazioni e design che ne fanno dei veri e propri “gioielli” per rispondere alle sollecitazioni di un mercato che registra un rinnovo costante dei mezzi – dice Barbara Pilato, amministratore delegato dell’omonima azienda che allestisce autofunebri - e l’Italia è leader in Europa nel settore con una quota di mercato molto consistente”.  
   
   
PAPERLINX SIGN & DISPLAY A FESPA 2005: “BENVENUTI IN EUROPA.” MONACO DI BAVIERA, 31 MAGGIO - 4 GIUGNO 2005  
 
 Milano, 5 maggio 200 “Benvenuti in Europa” sarà il motto di Paperlinx alla prossima edizione di Fespa 2005 a Monaco, Germania. Tra i pochi grandi Gruppi presenti in fiera attivi in tutta Europa, Paperlinx presenterà presso il suo stand quattordici società provenienti da undici Paesi europei, tutte appartenenti alla propria divisione “Sign & Display Distribution”. Il gruppo Paperlinx, con base in Australia, è attivo nel mercato globale della carta, in cui opera attraverso proprie divisioni in Australia, Nuova Zelanda, Asia, Nord America ed Europa. Nel novembre 2003 ha acquisito dal gruppo olandese Buhrmann la divisione “Paper Merchanting”, diventando uno dei principali distributori globali nel mercato del sintetico e della carta per sign, screen, wide format e altri supporti per digitale. A Fespa 2005 Paperlinx presenterà ufficialmente la divisione “Sign & Display Distribution”, le cui società europee sono sicuramente note alla maggior parte dei visitatori. Nell’ottica di decentramento operativo di Paperlinx, il messaggio chiave è “Think european, act locally”, “Pensa europeo, agisci localmente”. Le società controllate continueranno a fornire ai clienti servizi e consulenza nel Paese di riferimento. Allo stesso tempo, però, i clienti avranno la garanzia di poter usufruire dell’apporto, in termini di know how e prodotti, di società partner europee sostenute da un'organizzazione globale. Le società di Paperlinx Sign & Display operanti in Europa sono: Germania: Deutsche Adp Gmbh; Olanda: Buhrmann-ubbens Screen & Sign; Belgio: Epacar Sign & Screen; Regno Unito: Europoint Display, A&p Display, Cox Plastics, Paragon Imaging Materials; Irlanda: Robert Horne Paper Limited; Francia: Axelium Signalétique; Italia: Caledonia S.r.l.; Danimarca: Udensen Grafisk Fagcentre A/s; Repubblica Ceca: Multiexpo s.R.o.; Austria: Papernet Gmbh & Co. Kg; Slovakia: Bratislavska papierenska spolocnost, spol. S.r.o. Tutte queste aziende hanno una profonda e vasta conoscenza specialistica dei prodotti e del mercato e condividono la distribuzione di marchi leader come ad esempio Avery. Inoltre Paperlinx Sign & Display Distribution sviluppa prodotti con marchio proprio, come la linea per stampa digitale “Dtec” e per transfer “Linxtape”, entrambi tra i prodotti presentati a Fespa.  
   
   
GLI ITALIANI? SORPRESA, RICOMINCIANO A LEGGERE: AL VIA OGGI LA FIERA DEL LIBRO DI TORINO (5- 9 MAGGIO). MIGLIORANO I DATI DI LETTURA E LE STIME DI VENDITA DEI LIBRI, IN BASE AI DATI DELL’UFFICIO STUDI AIE  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Poco più di 29 milioni di persone (29,3milioni per l’esattezza): tanti sono gli italiani, con più di 6 anni di età, che leggono “almeno un libro non scolastico” nei 12 mesi precedenti (Fonte: Istat 2004). Rappresentano il 41,4% della popolazione italiana, secondo i dati dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie). A questo valore si possono aggiungere altri comportamenti di lettura, a cominciare da quella che è stata definita “lettura morbida”, che riguarda il 10,8% della popolazione (i “lettori morbidi”, nella definizione di Istat, sono quelle persone che dichiarano di leggere “esclusivamente” narrativa gialla, fantascienza, libri rosa, libri di genere fantasy, guide e manuali, libri di cucina e gastronomia, ecc.). Il risultato non cambia. Legge “almeno un libro” all’anno poco più di un italiano su due (il 53,2% della popolazione con più di 6 anni): la crescita, leggera, finalmente c’è stata, dell’ordine del 2,5% rispetto al 2002. Per di più il 48,9% (quasi la metà) di questi lettori sono persone che dichiarano di non leggere più di 3 libri all’anno. E appena il 12,3 % dei lettori ne leggerebbe almeno uno al mese (Fonte: Istat). Così, dopo il calo degli anni ‘98 e ‘99 si conferma una leggerissima ripresa della lettura, che comunque non muta affatto le caratteristiche strutturali di un mercato il cui perimetro è tra i più ristretti tra i paesi europei (dietro l’Italia si collocano Portogallo e Grecia). E il mercato librario? In base alle prime stime dell’Ufficio studi di Aie, risulta in crescita, a valore, rispetto al 2003 (3.645 milioni euro) del 3,2%, attestandosi sui 3.760 milioni di euro. In particolare la libreria di varia ha fatto segnare un + 5,5% a valore e un + 2,2% a copie (da questo valore restano escluse le vendite di libri venduti in edicola assieme ai quotidiani).  
   
   
NEL PRIMO QUADRIMESTRE IN CRESCITA LE IMMATRICOLAZIONI NEL CENTRO ITALIA ANDAMENTO CONFERMATO DALL’AUMENTO DEI NOLEGGI  
 
Roma, 5 maggio 2005 - Dall’analisi Unrae del mercato delle immatricolazioni per macro aree, relative al primo quadrimestre 2005 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, emerge in modo evidente la crescita del centro Italia che acquista un punto percentuale di quota di mercato, passando dal 27,94% dei primi quattro mesi del 2004 al 28,96% del gennaio-aprile 2005 e ribadendo il suo primato fra le diverse aree Nielsen. “Tale risultato trova conferma nell’aumento del noleggio – commenta Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - che registra nel 1° quadrimestre di questo anno una quota del 12,78% sul totale mercato rispetto al 12,19% di un anno fa. Ricordiamo, infatti, che la Provincia di Roma ha rinunciato all’addizionale sull’imposta provinciale di trascrizione (I.p.t.) per alcune categorie di veicoli quali autocarri, veicoli ad uso noleggio e servizio pubblico da piazza, per cui le società di noleggio tendono a concentrare grande parte delle loro immatricolazioni in tale Provincia”.  
   
   
IL NUOVO MITSUBISHI CANTER PRIMO AUTOCARRO A GUIDA AVANZATA CON LEVA DEL CAMBIO A JOYSTICK NUOVO SISTEMA DI SICUREZZA MITSUBISHI RISE  
 
Roma, 5 maggio 2005 - Funzionalità e versatilità, economia d'esercizio e affidabilità, comfort e sicurezza: sono queste le parole d'ordine all'insegna delle quali è stata sviluppata la settima generazione del nuovo Mitsubishi Canter. La funzionalità del Canter si manifesta in particolare in aspetti come la portata utile, il volume di carico e il numero dei posti. A parità di lunghezza totale del veicolo, lo schema a guida avanzata permette di massimizzare il volume di carico. La cabina doppia in allestimento Comfort offre spazio per ospitare fino a sette persone. La versatilità si esprime soprattutto nelle quattro versioni di cabina, nelle sei classi di peso totale a terra da 3,5 a 7,5 tonnellate, nonché nelle numerose versioni di passo, che spaziano da 2500 mm fino al nuovo modello di punta con un passo di 4470 mm e un telaio con interasse a longheroni particolarmente largo. Con la sua cabina snella "Standard" e cabina larga "Comfort" in versione singola o doppia con un massimo di sette posti, il nuovo Canter è in grado di soddisfare le esigenze delle aziende operanti nei più svariati settori e servizi: distribuzione, edilizia, artigianato, gardening e così via. Il nuovo Canter offre una vera anteprima mondiale: è il primo autocarro infatti a guida avanzata con leva del cambio a joystick integrata nella plancia portastrumenti. Collocata a portata di mano, la corta leva sporge appena dalla plancia, lasciando uno spazio sufficiente per il libero attraversamento della cabina da un lato all'altro. Altrettanto degna di nota è la nuova posizione della leva del freno a mano a destra del sedile di guida. Completamente ridisegnata sia all'esterno che all'interno, la cabina ribaltabile a guida avanzata del nuovo Mitsubishi Canter è soprattutto sinonimo di comfort: ora è nettamente più lunga e più alta, oltre ad essere stata allargata sensibilmente nella parte superiore. Vi si aggiunge l'inclinazione più verticale del parabrezza, che rende possibile un'abitabilità interna superiore alla media. Il comfort è garantito anche dai nuovi sedili Isringhausen con molleggio, dal doppio sedile passeggero di serie e da numerosi portaoggetti fino ad un vano portadocumenti nella plancia, caratterizzata anche da nuovi strumenti di facile lettura. Gli ingegneri di sviluppo hanno focalizzato la loro attenzione anche sulla sicurezza. Ne è nato un nuovo sistema di sicurezza per la cabina denominato Mitsubishi Rise (Realized Impact Safety Evolution). Esso comprende, tra le altre cose, un sistema laterale antintrusione nelle portiere della cabina, composto da due barre disposte diagonalmente, nonché il pianale della cabina rinforzato, il cruscotto ad assorbimento d'energia e supporti dello ch‰ssis deformabili longitudinalmente in caso d'impatto frontale. La dotazione di serie del Mitsubishi Canter prevede freni a disco su tutte le ruote, nei modelli con peso totale a terra oltre le 3,5 tonnellate anche il sistema antibloccaggio Abs. Fino a tale soglia l'Abs può essere di serie o a richiesta, a seconda del mercato di destinazione. Il listino degli optional si è arricchito del nuovo Power-abs, che comprende anche il Brake Assist e un servofreno a doppio pistone in tandem. All'economia d'esercizio e all'affidabilità contribuiscono, tra l'altro, longevi motori turbodiesel a quattro cilindri da 92 kW (125 Cv) e da 105 kW (143 Cv), cambi meccanici resistenti a cinque o a sei marce, robusti telai a longheroni e traverse e ponti posteriori con ruote gemellate. All'avantreno, le nuove balestre paraboliche nettamente più lunghe garantiscono un miglior comportamento dinamico e un maggior comfort di marcia. Data la grande robustezza del Canter, Mitsubishi Trucks concede una garanzia di tre anni o 100 000 km sul veicolo completo. È ormai da esattamente 25 anni che Mitsubishi, uno dei costruttori di veicoli industriali e commerciali leader in Asia, fabbrica i Canter destinati all'Europa presso lo stabilimento portoghese di Tramagal. Il lancio del nuovo Mitsubishi Canter nei vari mercati europei è previsto da maggio 2005.  
   
   
FUMO: ELIMINARE I PORTACENERI DALLE AUTOMOBILI ANCHE IN ITALIA!! IL CODACONS APPOGGIA LA PROPOSTA DELL’EURODEPUTATO TEDESCO KARL-HEINZ FLORENZ. IL FUMO ALLA GUIDA AUMENTA IL RISCHIO DI INCIDENTI  
 
Roma, 5 maggio 2005 - Il Codacons appoggia in pieno la proposta dell’eurodeputato tedesco Karl-heinz Florenz, che ha chiesto all'industria automobilistica di rinunciare all'installazione dei portacenere nelle macchine, in relazione al pericolo che le sigarette rappresentano alla guida delle auto. Un pericolo evidente – sostiene il Codacons – che fa aumentare il rischio di incidenti. “E’ stato infatti calcolato che per accendere una sigaretta alla guida dell’auto servono in media 2 secondi – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi - Secondi nei quali l’attenzione del conducente è esclusivamente rivolta alla sigaretta. Sembra nulla ma in due secondi è stato stabilito dagli esperti che un'auto procedendo a 100 Km/h percorre oltre 100 metri”. Si pensi poi – prosegue l’associazione - a tutte le operazioni che impegnano il fumatore-guidatore: prendere il pacchetto, estrarre la sigaretta, cercare l'accendino in tasca o quello dell'auto, ecc. A tutto ciò si aggiunge una serie di rischi legati al fumo in macchina: il fumo negli occhi, la cenere calda e la sigaretta che può cadere addosso. “Per questo – dice Rienzi – chiediamo alle industrie automobilistiche di eliminare dalle vetture in vendita in Italia i portacenere, onde dissuadere gli automobilisti dal fumare, e tutelare la loro salute sia dal fumo, sia dal pericolo di incidenti”. Il Codacons ha inoltre avviato già nei mesi scorsi una campagna per arrivare in Italia al divieto di fumo alla guida delle automobili.  
   
   
PER IL CICLO MAESTRI A MILANO UGO CELADA DA VIRGILIO: IRREALE REALTA’ - LUIGI VERONESI: MUSICA DELLE FORME ROTONDA DI VIA BESANA, 5 MAGGIO - 19 GIUGNO 2005  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Promosse dall’Assessorato alla Cultura e Musei da oggi e sino al 19 giugno saranno aperte al pubblico due mostre Ugo Celada da Virgilio: irreale realtà e Luigi Veronesi: musica delle forme curate da Silvia Pegoraro. Le esposizioni sono una produzione di Palazzo Reale e rientrano nel ciclo “Maestri a Milano” - rassegna che punta a far conoscere al grande pubblico quegli autori che hanno scelto il capoluogo lombardo come sede principale della loro attività, contribuendo a qualificarlo come uno dei grandi centri artistici internazionali. Inaugurato alla Rotonda di via Besana nel 2003, il ciclo ha già presentato l’omaggio a Franco Rognoni e poi a Gianfilippo Usellini. Ugo Celada è un grande pittore figurativo, nato a Virgilio in provincia di Mantova nel 1895 e vissuto per ben cent’anni, fino al 1995, quasi sempre a Milano. Un grande artista sostanzialmente “dimenticato”, rimasto fuori dei grandi circuiti storici ed espositivi. E’ un unicum assoluto, che comprende cinquanta dipinti di Celada accuratamente selezionati, della cui opera non era stata data ancora una lettura completa ed esauriente. Nel catalogo, edito da Mazzotta, oltre a un testo della curatrice, un’antologia critica di testi sull’artista a partire dal 1908, fino al saggio di Flavio Caroli del 1995, che segna la vera riscoperta di Ugo Celada. Luigi Veronesi: musica delle forme offre un percorso attraverso il lavoro pittorico del maggior astrattista italiano in oltre 60 opere (dal 1932 al 1998, anno della morte) tra cui diversi inediti tratti dall’Archivio Luigi Veronesi di Milano. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comitato Luigi Veronesi, presieduto da Luciano Caramel. Le mostre - Ugo Celada da Virgilio - nato in provincia di Mantova ma vissuto a Milano per quasi tutta la sua vita ultracentenaria - è un esponente, tanto interessante quanto misconosciuto, della figurazione novecentesca. E’ rimasto “escluso” dall’olimpo degli artisti più noti perché si presenta come un pittore difficile e singolare. La sua figura si staglia solitaria sullo sfondo dell'arte italiana: nonostante alcune affinità con importanti artisti che, come lui, parteciparono alle Biennali veneziane del primo dopoguerra, egli resta nella nostra storia dell'arte una presenza inquietante e originale. Il fatto che, a partire dagli anni Trenta, Celada ignori deliberatamente gli sviluppi di ricerca dei vari movimenti artistici, ne fa un autore completamente alieno al contesto storico relativo all’operare artistico. Non si tratta certo soltanto di un “pittore della realtà”, nonostante parta sempre da quest'ultima: qualcosa di eterno e “metafisico” lega tra loro le sue opere, che del resto si collocano rigorosamente nell’ambito dei “generi” della tradizione accademica: il ritratto, il nudo, il paesaggio, la natura morta. La mostra si propone come decisivo approfondimento della conoscenza di questo artista, fino a oggi non sufficientemente valorizzato, e la cui opera è invece parte importante della produzione artistica milanese, dagli anni Venti agli anni Novanta del Xx secolo. La mostra affronta l’esame dell’intero percorso creativo di Celada, attraverso una scelta antologica di opere il più possibile rigorosa e significativa. Si vuole così mettere in luce l’autentica statura creativa di un grande “isolato” come Celada, tenendo presenti i vari aspetti della ricerca artistica nel contesto storico sullo sfondo del quale egli opera. La lettura critica del lavoro di Celada che qui emerge è, per così dire, “antirealistica”, tesa a mettere in luce gli aspetti che lo proiettano in un sfera onirica, deformata, allucinata, in qualche modo “surreale”, proprio per un apparente eccesso di realismo. Luigi Veronesi Nel 2002 la Regione Lombardia conferì i Sigilli Longobardi alla memoria a Luigi Veronesi, scomparso nel 1998. L’artista milanese è considerato da gran parte della critica come il maggior astrattista italiano, ed è stato forse il solo, fra gli artisti italiani, ad aderire completamente alla lezione del Bauhaus e alla sua concezione dell’arte come ambito espressivo che coinvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana e dell’esperienza estetica. Veronesi pensava che l’arte, attraverso l’interazione di più discipline, potesse portare a una sorta di democratizzazione della società, agendo sull’educazione quanto sul gusto, stimolando quel potente motore dell’individuo che è la curiosità. Un pensiero, il suo, permeato da una forte positività, molto lontano dalla frammentazione individualista della contemporaneità artistica. E così, rinnovando quell’idea di totalità che fu propria della “ricostruzione futurista dell’universo” quanto del Bauhaus, estese i confini dell’arte al design, alla grafica editoriale, alla fotografia, al cinema, alla musica. Assai rilevante, nel lavoro di Veronesi, anche l’analisi del ruolo dell’arte in rapporto all’era della meccanizzazione. Di qui, quel legame fra arte e scienza che è al centro della sua riflessione estetica: “ed osservando la vita in tutte le sue forme, nella natura, nella scienza, nella società umana, credo di alimentare la mia fantasia”, affermava. La dimensione di profondo equilibrio a cui perviene è comunque, prima ancora che formale, logica e filosofica. Niente riduttivismo scientifico, dunque: nulla appare più lontano da quest’arte, che si risolve, sì, sul piano concettuale, ma non meramente razionale e geometrico. Da questo percorso espositivo appare chiaramente come la sua pittura tenda non alla rappresentazione della realtà, ma piuttosto alla sua costruzione. Ed è esattamente questo, in ultima analisi, il messaggio che Veronesi intende trasmettere con la sua opera: l’uomo deve costruire con le proprie forze, a partire dalla caotica e inquietante incomprensibilità del reale, una superiore condizione di ordine e armonia, senza però mai escludere l’elemento irrazionale, la fantasia, l’immaginazione, a cui è dovuta la dinamicità del reale. Del comitato scientifico di “Maestri a Milano” fanno parte: Rossana Bossaglia, Flavio Caroli, Maria Teresa Fiorio, Antonello Negri, Gianfranco Pardi. Informazioni: Biglietteria della mostra (a partire dal 5 maggio) tel. 02.5455047  
   
   
LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM PRESENTA I DIPINTI SURREALISTI E I DISEGNI DELL'ESPRESSIONISMO ASTRATTO DELLA COLLEZIONE PRIVATA TEDESCA DI ULLA E HEINER PIETZSCH  
 
 Venezia, 5 maggio 2005 - Una selezione di 43 dipinti e opere su carta della rinomata collezione berlinese di arte moderna di proprietà di Ulla e Heiner Pietzsch sarà presentata la prossima estate alla Collezione Peggy Guggenheim, dal 4 giugno al 18 settembre. In occasione della mostra Affinità: opere della Collezione Ulla e Heiner Pietzsch, Berlino saranno esposte opere del Surrealismo europeo e dell'Espressionismo astratto americano. Per la Collezione Peggy Guggenheim, che già ospita la Collezione Mattioli e il Giardino delle Sculture Nasher, è un modo per rendere omaggio al prezioso contributo dei collezionisti privati nei confronti dell'interpretazione e della conservazione dell'arte moderna. Il concetto di affinità, che dà il titolo alla mostra, interpreta la somiglianza che accomuna lo spirito e il gusto di Ulla e Heiner Pietzsch alla stessa Peggy Guggenheim. All'inizio degli anni Sessanta, la loro decisione di collezionare sia le opere dei surrealisti europei che quelle di giovani artisti americani della Scuola di New York rispecchia, da un lato, due aree di particolare forza del museo veneziano e dall'altro, riafferma l'importanza del ruolo storico di Peggy Guggenheim nel far incontrare le avanguardie europee e newyorkesi degli anni Quaranta. Riuscì in questo intento offrendo alla visione del pubblico la sua collezione, negli spazi del suo museo/galleria Art of This Century a New York, e proteggendo con il suo mecenatismo artisti del calibro di William Baziotes, Robert Motherwell e Jackson Pollock. L'inusuale progetto espositivo che viene ora presentato alla Collezione Peggy Guggenheim, in cui le opere di sue collezioni permanenti sono messe a confronto esaltandone le affinità o i contrasti, deve la paternità a Folker Skulima, figura di spicco del panorama artistico di Berlino. La selezione dei dipinti surrealisti è a cura di Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim. Le opere saranno esposte nelle gallerie di Palazzo Venier dei Leoni accanto ai dipinti a loro affini che appartengono alla collezione permanente di Peggy Guggenheim. Ad essere accolti tra le mura della Collezione, circa 15 dipinti tra cui una tela astratta di Joan Miró del 1925, anno questo della prima esposizione di dipinti surrealisti, Les Complices du magicien (1926) di René Magritte, uno dei primi dipinti di Yves Tanguy (cui Peggy Guggenheim dedicò una mostra nel 1938), Painting for Young People di Max Ernst, realizzato nel 1943 al tempo del suo matrimonio con Peggy, una tela del 1942 di Dorothea Tanning, che l'artista sposò dopo il suo divorzio dalla collezionista americana, e lo studio preparatorio di un importantissimo dipinto di Gorky che Peggy acquistò nel 1945 e che ancor oggi è visibile in una delle sale del museo veneziano. Completano la selezione opere di Picasso, Hans Bellmer, André Breton, Leonor Fini, Matta e Picabia. I lavori su carta del primo Espressionismo astratto americano della Collezione Pietzsch testimoniano non solo l'evoluzione dell'arte americana degli anni Quaranta ma il legame tra questa e il movimento surrealista proprio nel periodo in cui molti artisti europei scelsero l'esilio a New Yorrk o negli Stati Uniti a causa del secondo conflitto mondiale. Susan Davidson, Curator del Solomon R. Guggenheim Museum ha operato la scelta dei lavori che saranno esposti a Venezia. La Davidson è anche curatrice di Senza confini, solo bordi. Dipinti su carta di Jackson Pollock, mostra ospitata alla Collezione Peggy Guggenheim in contemporanea con l'esposizione dedicata alla Collezione Pietzsch. I disegni della Collezione Pietzsch saranno esposti nelle nuove gallerie della Collezione Peggy Guggenheim al civico 704 di Dorsoduro. Sarà possibile ammirare lo studio per Pancho Villa Dead and Alive (1944) di Robert Motherwell, che fu esposto per la prima volta alla galleria Art of This Century, una rara opera del primo Barnett Newman (The Slaying of Osiris, 1944-45), preziosi lavori di Mark Rothko e dello stesso Barnett Newman della metà degli anni Quaranta, tre opere di William Baziotes, protagonista di una recente mostra alla Collezione Peggy Guggenheim, due disegni di Jimmy Ernst - figliastro di Peggy e per un certo periodo suo assistente alla galleria di New York - e inoltre le opere di Gerome Kamrowski, Hans Hofmann, Franz Kline, Willem de Kooning, Adolph Gottlieb, Sam Francis, Richard Pousette-dart, David Smith, Theodoros Stamos e Mark Tobey. La passione di Ulla e Heiner Pietzsch per il collezionismo continua a tutt'oggi, forse ancora più forte e tenace. Heiner Pietzsch ha di recente affermato: "Mia moglie ed io siamo orgogliosi di poter vedere i nostri tesori affiancati ai capolavori di una leggendaria collezionista quale fu Peggy Guggenheim". Http://www.guggenheim-venice.it  
   
   
DOJO UNA MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA CON: MASSIMILIANO BUVOLI, CHRISTIAN FROSI, MASSIMO GRIMALDI, DAVIDE MINUTI, RICCARDO PREVIDI, PATRICK TUTTOFUOCO  
 
 Milano, 5 maggio 2005 - Tra gli eventi del Fuori Miart 2005, questa sera, a partire dalle ore 21, Via Ventura inaugura Dojo, una mostra di arte contemporanea che presenta il lavoro di sei giovani artisti italiani - Massimiliano Buvoli, Christian Frosi, Massimo Grimaldi, Davide Minuti, Riccardo Previdi, Patrick Tuttofuoco – già attivi sulla scena nazionale e internazionale con mostre personali e collettive presso importanti istituzioni e gallerie private. Dojo, in giapponese, è la palestra. E’ il luogo dell’esercizio e della pratica, della crescita personale, condotta per lo più in gruppo. Ma Dojo è anche lo spazio simbolico condiviso da sei artisti italiani intorno ai trent’anni. Provenienti da diverse parti d’Italia, si sono incontrati intorno alla metà degli anni ‘90 all’Accademia di Brera di Milano, dove hanno studiato e iniziato a stringere rapporti di collaborazione e ricerca. Proprio questa volontà di scambio e di lavoro in comune, è una delle caratteristiche che distingue questi artisti dalla maggior parte dell’arte italiana anche recente, più focalizzata su una pratica individuale e solitaria. Pur nella differenza delle singole identità, e pur non costituendo un “gruppo” definito, gli artisti presenti in Dojo condividono una stessa attitudine verso la pratica artistica e simili immaginari di riferimento, rappresentando un’identità unica nella realtà dell’arte italiana degli ultimi anni. Dojo occuperà spazi diversi di via Ventura, nella zona ex industriale di Milano Lambrate, intervenendo in situazioni al limite tra spazi pubblici e privati. In questo modo ricercherà un dialogo con spettatori soprattutto occasionali, innescando una riflessione sui processi della visione, sulle dinamiche dello “spettacolo” nella società contemporanea e sui meccanismi di desiderio, presentazione e intrattenimento. In quest’area di Milano, un tempo dedicata al lavoro operaio e ora in continua trasformazione, Dojo apparirà come una finestra aperta su un mondo di nuove forme estetiche e rapporti sociali, espressione di una modernità “liquida”, porzione di un imprecisato e incerto futuro. I lavori in mostra, tutti concepiti e prodotti appositamente per questa iniziativa, saranno visibili dalla strada e al loro meglio dopo il tramonto. Il lavoro di Massimiliano Buvoli (Haarlem), al limite tra oggetto funzionale, domestico e scultura di matrice modernista, ingloba nella sua forma più riproduzioni di un quadro di paesaggio del 1664, opera del pittore olandese Philips Koninck. L'utilizzo di questo prelievo allude ad una riflessione di Buvoli sull'identità culturale e lo statuto sociale dell'artista. Christian Frosi presenta due lavori tra loro idealmente legati, pur nella loro estrema differenza formale: sound 03 peacocks è un'istallazione sonora che diffonderà in Via Ventura, ogni giorno per un periodo determinato, il richiamo di un pavone fortemente rielaborato digitalmente, come ad evocare la visione di una bellezza aliena e misteriosa in una paesaggio urbano. Nello spazio interno sarà invece installato New title U03, una forma di plexiglass trasparente montata su un muro, dove sono stati appoggiati dei libri rari di diverso argomento (i pavoni, la simmetria, l’architettura di Milano negli anni ’50). Pictures Of Extreme Birth Deformities Caused By U.s.a. Depleted Uranium Bombs Shown On Apple iMac G5 fa parte di una serie di lavori di Massimo Grimaldi, che combinano l'ultimo modello di computer Apple con la presentazione (nelle modalità di default del computer stesso) di immagini di fonti diverse, per lo più in forte contrasto con l'estetica futuristica e accattivante dell'oggetto. In questo caso le immagini provengono da un sito web dedicato agli effetti delle bombe all'uranio impoverito su alcuni bambini iracheni, lanciate durante l'attuale invasione americana dell'Iraq. Download 06/ firefly è l'intervento di Davide Minuti sulla facciata dello stabile di Via Ventura 15. Una serie di punti luminosi si accenderanno e vibreranno al tramonto, grazie all'energia solare accumulata da un sistema fotovoltaico durante il giorno, mettendo in scena la possibilità di un sistema energetico autosufficiente ed ecologicamente sostenibile. Riccardo Previdi interverrà sul diaframma trasparente tra esterno e interno, con il lavoro installativo Tatami+pirelli. I Tatami di Previdi sono superfici o pannelli fruibili da due lati e alterati attraverso interventi come fori o strisce. Su queste sono proiettate immagini video di diversa natura e origine, ma mai ad opera dell'artista stesso, come a compiere un gesto di ospitalità e di relazione con gli altri. In questo caso le immagini sono quelle di una ricostruzione in 3D della scena iniziale del film La Notte di Michelangelo Antonioni: una lunga carrellata sulla facciata del grattacielo Pirelli, da cui si intuisce una visione della Milano dell'inizio degli anni '60, in piena e febbrile trasformazione. Luna Park è l'intervento che Patrick Tuttofuoco ha disseminato negli spazi della strada e in quelli interni di Via Ventura 15. E' una grande insegna prelevata dal suo luogo originario (il Luna Park delle Varesine di Milano), restaurata e resa di nuovo funzionale. Come per il lavoro di Previdi, Luna Park rimanda alle trasformazioni del tessuto urbano, sociale ed economico di Milano e ai rapporti tra arte, spettacolo e intrattenimento. La ricerca di questi artisti si caratterizza per una qualità fondamentalmente “pop” e progressista, rivolta ad interrogare il presente e immaginare scenari politico-sociali, economici ed estetici futuri. Una componente emotiva e relazionale caratterizza la loro visione della cultura modernista. In particolare, il loro lavoro si inserisce in una lunga e importante linea italiana del Moderno, ancora in parte da riscoprire, che va dalle avanguardie storiche, a una certa arte programmata/cinetica e ambientale, agli sviluppi più marcatamente pop e concettuali dell’Arte Povera, fino alle ricerche della stagione del design e dell’architettura “radical”. Questa eredità è messa in relazione con simili ricerche internazionali e con più recenti sviluppi emersi soprattutto all’inizio degli anni ‘90 tra arti visive, architettura e design, venendo a delineare un linguaggio di natura internazionalista ma con una precisa peculiarità italiana. Rifiutando modalità linguistiche più marcatamente descrittive, narrative e vernacolari, questi artisti lavorano piuttosto su una sintesi formale di matrice principalmente astratta. Progettano immagini, forme e situazioni per lo più deboli, flessibili, aperte all’intervento del pubblico, e costruite sul dialogo, lo scambio e la relazione con altri soggetti, ma spesso sottilmente enigmatiche ed elusive. Lavorano sul residuo potenziale di forme e immagini, a volte stereotipate, e sulla comunicatività della cultura popolare più attuale, citandone gli stili e rileggendone i codici. Si muovono con facilità in immaginari diversi come quelli del cinema di fantascienza, del fumetto, dei computer-games, della club-culture, dello sport, della musica elettronica, lavorando sulla “personalizzazione” e la “costumizzazione” di simboli, prodotti e strutture della società contemporanea. Per informazioni tel 02 2641.8090  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE ERMANNO CASOLI OTTAVA EDIZIONE “ABSTRACTION: ORDINE E IMMAGINAZIONE”  
 
Serra San Quirico, 5 maggio 2005 - Torna a partire da luglio, nella sede originaria di Serra San Quirico la mostra collegata al Premio Internazionale d¹Arte Ermanno Casoli, di cui quest¹anno si svolge l’ottava edizione. Da alcuni anni questo Premio, intitolato a Ermanno Casoli, fondatore di Elica - azienda leader nella produzione di cappe aspiranti - cerca di riflettere su alcuni dei grandi temi che attraversano il mondo dell¹arte e della cultura contemporanei. Ogni anno una mostra tematica, con artisti che provengono da tutto il mondo, focalizza un tema attuale, una linea di tendenza in atto. In questo modo anche i lavori legati ai premi acquisto, che di anno in anno arricchiscono la collezione affidata al Comune di Serra San Quirico, costituiscono nel tempo un¹importante testimonianza di quanto è accaduto e sta accadendo nell¹arte contemporanea. Non solo, quindi, si valorizza il Premio Casoli per l¹incidenza che ha su quanto avviene nella cultura attuale, ma di conseguenza, con la collezione permanente, si offre uno spaccato dell¹arte più innovativa e sensibile alle emergenze di questo inizio secolo. Il tema di quest¹anno racchiuso sotto la formula ³Abstraction: ordine e immaginazione², ricostruirà attraverso il lavoro di 13 autori una tendenza in atto in modo quasi inavvertito da una decina d¹anni, che recentemente ha trovato nuova energia in una generazione di giovani artisti. Curatore della mostra è il prof. Valerio Dehò, che spiega così la scelta ed il significato del tema: ³La ³Abstacion² è l¹espressione di un linguaggio che rifiuta il realismo della figurazione e si sposta verso l¹astratto, verso la sintesi. Non si tratta di una forma di Astrazione classica e individuale, si tratta di mettere a punto una strategia creativa dell¹ordine. Gli artisti non vogliono rappresentare semplicemente la propria sfera psicologica, ma offrire dei lavori che hanno una dose di astrazione condivisibile, da mettere in comune. L¹esigenza di mettere in piazza un¹arte che sia fortemente innovativa e creativa, con un principio di ordine e pulizia che deriva dall¹istanza astratta, equivale a riportare l¹arte ad un livello di artificialità che è necessaria per vedere chiaro il mondo. Il realismo, in qualsiasi forma lo si affronti, è sempre popolato da un universo di immagini che viene veicolato anche da altri media, soprattutto da quelli maggiormente legati al consumo. Quindi genera confusione e inganni. Invece la ³Abstraction² non solo si diffonde attraverso la rete, in cui ogni utente non sembra contrarre obblighi di sorta, ma affronta il tema per esempio della ³Public Art², cioè di quell¹arte che si posiziona al centro della società e della vita di tutti giorni. Questo confronto sposta il discorso proprio fuori dai musei e dalle istituzioni perché l¹arte diventa fruibile da tutti, anche da chi non sa o non vuole pagare il biglietto per accedere alla Collezione_museo. Questa esigenza di azzerare la tempesta mediatica delle immagini attraverso un¹arte astratta in senso ampio, è da un lato il bisogno di un ordine visivo, dall¹altro la necessità di comunicare con il pubblico attraverso forme artistiche non canoniche e non esclusive. In tutto questo si avverte la necessità dell¹arte contemporanea di trovare uno spazio di differenza rispetto alla comunicazione globalizzata. Se tutto è comunicazione nel mondo attuale, allora si devono cercare sfere e canali più propriamente artistici e culturali che portino al pubblico dei contenuti diversi da quelli sostenuti dall¹esigenze commerciali.² Non a caso gli artisti invitati all¹ottava edizione del Premio Ermanno Casoli si esprimono spesso con linguaggi diversi, dal wall painting alla fotografia, dalla computer graphic al quadro classico, dall¹internet art all¹installazione. Sono artisti che appartengono a due generazioni diverse, ma che hanno dei punti in comune nella ricerca di essenzialità e forte sintesi. Cartoteca Regionale delle Marche, Serra San Quirico (An), 02 Luglio-10 Settembre 2005, orari: tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 20.00, ingresso gratuito.  
   
   
SIENA IDENTITÀ & NOMADISMO PALAZZO DELLE PAPESSE 27 MAGGIO - 25 SETTEMBRE 2005  
 
Siena, 5 maggio 2005 - Palazzo delle Papesse apre il secondo ciclo espositivo dell’anno presentando una vasta collettiva, alla quale saranno dedicati tutti gli spazi del centro d’arte senese. La mostra Identità&nomadismo è un’indagine sulla posizione occupata dall’artista all’interno della società contemporanea. Integrazione e conflitti sociali stanno ridefinendo la nostra percezione dell’Io. Chi è lo straniero e per chi? Chi afferma con più forza la propria appartenenza o identità: il nomade o lo stanziale? Chi non ha radici? Ma, soprattutto, l’artista è nomade per definizione? E di quale identità ci parla? Più che offrire risposte definitive a queste domande, la collettiva intende proporre spunti e argomenti di riflessione attraverso il lavoro di più di 20 artisti: Ajamu, Chantal Akerman, Jananne Al-ani, Ghada Amer, Carlos Amorales, Nuria Carrasco, Marlene Dumas, Tracey Emin, Jon Mikel Euba, Meschac Gaba, Lyle Ashton Harris, Sandi Hilal e Alessandro Petti, Alfredo Jaar, William Kentridge, Jennifer e Kevin Mccoy, Mario Rizzi, Zineb Sedira, Medhat Shafik, Do-ho Suh, Kara Walker, Sislej Xhafa, Chen Zhen, Želimir Žilnik. Un fitto calendario di eventi, nel territorio senese e in altre località della Toscana, cui è affidato il compito di analizzare e riassumere i risultati del dibattito sulle tematiche proposte dalla mostra, accompagnerà tutto il periodo espositivo: un convegno internazionale, seminari, incontri, eventi musicali e teatrali, pubblicazioni. Per la prima volta Palazzo delle Papesse estende la propria collaborazione alla University of London. Terreno comune è la conferenza Fortress Europe and its “others”: cultural representations in film, media and the arts” (4-6 Aprile 2005) organizzata a cura della Prof.ssa Yosefa Loshitzky, quasi una premessa al convegno internazionale che si terrà a Siena alla fine della mostra. Il catalogo dell’esposizione, edito da Silvana Editoriale in edizione biligue, conterrà testi di Lanfranco Binni, Enrica Capussotti, Ross Formann, Lorenzo Fusi, Armando Gnisci, Marco Pierini. La mostra è co-prodotta dal Palazzo delle Papesse e dalla Regione Toscana (progetti Tra Art rete regionale per l’arte contemporanea e Porto Franco. Toscana, terra dei popoli e delle culture). Lo spazio sotterraneo della ex-Banca d’Italia verrà utilizzato, questa volta, come parte del percorso espositivo. La rassegna Caveau, dopo tre cicli completi, si interrompe momentaneamente, per lasciar spazio alla ricca selezione di opere proposte all’interno del progetto Identità&nomadismo. La conferenza stampa con relativa anteprima si terrà il giorno 27 Maggio alle ore 12.00.  
   
   
78^ ADUNATA NAZIONALE ALPINI LE MOSTRE “ALPINE” A PARMA  
 
Parma, 5 maggio 2005 - Saranno addirittura ventinove le mostre che, nella sola città di Parma, accompagneranno tra il 12 e il 15 maggio prossimi la gigantesca 78^ adunata nazionale degli Alpini. Le esposizioni saranno raccolte in ben sedici sedi espositive diverse, e riguarderanno antiche divise, cimeli, medaglie all’onore, lettere dal fronte, cartoline, fotografie e testimonianze d’ogni tipo, in altre parole il mondo degli Alpini. L’iniziativa si inserisce nei grandi numeri dell’adunata, che quest’anno potrebbe arrivare a sfiorare il mezzo milione di persone coinvolte, e per qualche giorno farà di fatto triplicare la popolazione di Parma: solo il corteo che si terrà (in diretta televisiva Rai) alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella giornata conclusiva delle celebrazioni, domenica 15 maggio, impiegherà almeno una dozzina d’ore per svolgersi completamente. Le mostre, correlate tra di loro e organizzate dal Comune di Parma insieme con la Provincia di Parma, la Fondazione Monte di Parma e una moltitudine di altri enti e istituzioni pubbliche e private, saranno aperte con ingresso gratuito e orari differenziati da sede a sede. Indicativamente la maggior parte avrà orario 9.30 – 18.30, e sarà aperta da giovedì 12 a domenica 15 maggio. Ma con alcune significative eccezioni: le sei mostre di Palazzo Sanvitale domenica chiuderanno alle 12.30, quindi con alcune ore di anticipo rispetto alle altre esposizioni; l’ex Galleria Mazzocchi aprirà da venerdì 13 perché impegnata giovedì 12 per un convegno; i materiali esposti presso le Vetrine Ina, Piazzale della Pace e il Palace Hotel Maria Luigia saranno visibili al pubblico praticamente ventiquattr’ore su ventiquattro dall’apertura giovedì 12 fino alla chiusura domenica 15. Due delle scuole coinvolte nel progetto osserveranno poi orari e giorni d’apertura del tutto particolari: la mostra al liceo Marconi sarà aperta da lunedì 9 fino a sabato 14, con orario 10 – 12 per le scolaresche e 14.30 – 17.30 per tutti, mentre quella all’istituto Bodoni sarà aperta solo venerdì 13 dalle 15.30 alle 18.30 e sabato 14 con orari 9.30 - 12.30 e 14.30 - 18.30. Informazioni: Iat – Uff. Informazioni Turistiche, tel. 0521/218889, e-mail turismo@comune.Parma.it  
   
   
BLOG ON ARTHUR RIMBAUD - EVENTI OMAGGIO AL POETA FRANCESE 19 . 20 . 21 . 22 MAGGIO 2005 – OTTOBRE 2005  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Poeta maledetto, artista visionario, rappresentante del Decadentismo, Arthur Rimbaud fece a pezzi le convenzioni sociali e letterarie di un’epoca. Anima irrequieta e sovversiva attraversò come una meteora la seconda metà del Xix secolo. In occasione del 150° anniversario della nascita del poeta francese, l’Associazione Culturale Zazà organizza nelle suggestive sale del Castello di Rivara (Torino) Blog On Arthur Rimbaud - Eventi Omaggio Al Poeta Francese che prevede un ricco calendario di eventi di musica, teatro, poesia, cinema, letteratura, urbanistica, video d’artista, pittura, scultura, grafica, danza e cucina, che si svolgerà dal 19 al 22 maggio 2005, sotto il Patrocinio dell’Unesco. Per quattro giorni consecutivi dunque Rivara sarà un palcoscenico internazionale di artisti e chiuderà alla fine di ottobre 2005 con una grande festa. Il progetto rientra nei festeggiamenti che in tutto il mondo sono dedicati quest’anno ad Arthur Rimbaud ed in particolare si è concretizzato lo scorso autunno presso la New York University di Londra, grazie alla collaborazione con alcuni artisti inglesi e italiani. Inoltre l’Associazione Zazà è stata invitata a partecipare alla Biennale d’Arte Contemporanea di Liverpool. Tra le iniziative una mostra (19 maggio – 30 ottobre 2005), corredata da un catalogo edizioni Silvana Editoriale, che comprende diverse sezioni di pittura, scultura, fotografia, installazioni, video d’artista, performance, poesia sonora ed una dedicata alle nuove sonorità con musica elettronica e performance multimediali, con artisti italiani e stranieri. Inoltre spettacoli teatrali e performance coinvolgeranno tutta la città di Rivara. L’iniziativa ha come scopo principale la raccolta di fondi per la realizzazione di una scuola d’arte nel Corno d’Africa, dove Arthur Rimbaud visse una stagione cruciale della sua tormentata esistenza. A conclusione della mostra, le opere donate dagli artisti saranno messe all’asta ed il ricavato destinato al progetto. Nel corso della manifestazione l’Architetto Claudio Maneri, Presidente della Fondazione Butterfly Onlus – Écoles Sans Frontières presenterà il luogo dove la scuola verrà costruita e l’Architetto Manolo de Giorgi presenterà la tavola del progetto per il piano regolatore di Addis Abeba elaborata nel 1936 dagli Architetti Enrico del Debbio, Gio Ponti, Giuseppe Vaccaro con gli Ingegneri Cesare Valle e Ignazio Guidi. In prima assoluta italiana verrà proiettato il film documentario francese “What? Eternity” scritto da Claude Jeancolas prodotto da Etienne Faure per Eivissa Protuction Company. Comune di Rivara (To) Museo Castello di Rivara Segreteria mostra Centro d’Arte Contemporanea, Museo Castello di Rivara p.Zza Sillano 2 tel./fax +39 012 431122 castellodirivara@libero.It  
   
   
LA MATERIA NELL’ARTE CONTEMPORANEA MUSEO DIOCESANO, GIOVEDÌ 5 MAGGIO, ORE 18.30  
 
Milano, 5 maggio 2005 - In occasione della mostra Altri alfabeti, strutture e installazioni di Franca Ghitti - aperta al pubblico milanese (dopo la mostra newyorkese dedicata all’artista) dal 29 aprile al 26 giugno 2005 nella suggestiva cornice del chiostro del Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese 95), - il Museo dedica tre incontri d’approfondimento e riflessione al complesso discorso della materia nell’arte contemporanea. Il primo appuntamento, con l’intervento del critico Claudio Cerritelli, avrà luogo giovedì 5 maggio alle 18.30 in Sala dell’Arciconfraternita presso il Museo Diocesano. L’esposizione en plein air di Franca Ghitti è per il Museo della Diocesi di Milano il secondo importante appuntamento con l’arte contemporanea - dopo la mostra pittorica William Congdon 1912-1998 Analogia dell’icona. Un cammino nell’Espressionismo astratto - aperta sino al 29 maggio a testimonianza del rinnovato interesse dell’istituzione museale diocesana per la realtà attuale dell’arte. Claudio Cerritelli propone una riflessione intorno alle possibilità d'invenzione creativa della scultura sviluppatecome compresenza di modi legati alla tradizioneedallenuove ipotesidella sperimentazione. La ricerca di Franca Ghitti esprime - secondo il pensiero di Cerritelli - il valore attuale del fare scultura attraverso illegame con l'opera di Constatin Brancusi, riferimento fondamentale nel quale riconoscere le tensioni fisiche e mentali della materia. Il rapporto con il grande artista rumeno si avverte nelle modificazioni del ritmo ripetitivo dei segni e dei gesti che collegano la scultura ai riti del lavoro e della vita collettiva. Le caratteristiche forme di legno e di ferrousate daFranca Ghitti sono elementi primari di un alfabeto della memoria (la spirale, il cerchio, la meridiana)attraverso cuil'esperienza artistica recupera le origini storiche e spiritualiche sono alla radice di unpercorso interioreverso la forma assoluta. Claudio Cerritelli, professore all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, ha curato alcuni apparati critici di Altri alfabeti, muovendo dalla necessità di considerare il colloquio con la materia che si è aperto nel corso del '900 verso l'assunzione di nuovi materiali. L’elenco dei prossimi appuntamenti serali, dedicati dal Museo Diocesano all’arte contemporanea, comprende: Giovedì 19 maggio h. 18.30: Francesco Tedeschi, docente di Storia dell’Arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia, interverrà sul tema Mappe, territori e metafore nella creazione contemporanea. Giovedì 16 giugno h. 18.30: Elena Pontiggia, critica d’arte e giornalista, si soffermerà sulla Bidimensionalità nella scultura contemporanea e successivamente guiderà i presenti alla scoperta del percorso espositivo della Ghitti. Nota Biografica Franca Ghitti Franca Ghitti è nata e ha trascorso la sua infanzia a Erbanno in Valcamonica dove c’era la grande segheria di famiglia. Qui ha imparato ad intendere la scultura come forma concreta che istituisce “luoghi d’incontro” tra le radici profonde di una comunità e la cultura contemporanea. Si è formata all’Accademia di Brera di Milano, ha frequentato a Parigi l’Académie de le Grande Chaumière e a Salisburgo il corso d’incisione diretto da Kokoschka. Dal 1969 al 1971 ha lavorato e vissuto in Kenya per incarico del Ministero degli Esteri. Qui il contatto con numerose culture tribali le ha chiarito ulteriormente il valore dei codici formali come sedimenti, alfabeti non verbali o altri alfabeti. Da allora la sfida di Franca Ghitti è quella di affrontare il suo tempo, le tecnologie e i linguaggi seriali, restituendo ad essi un ritmo di elementi essenziali in sequenze stratificate di stampi, scarti di lavorazione del legno e del ferro. L’ingresso agli incontri è libero, con possibilità di visita della mostra Altri alfabeti. E’ consigliata la prenotazione telefonica alla biglietteria del Museo (Tel. 02/89420019, ore 10.00 18.00).  
   
   
IVANO FOSSATI, CLAUDIO BAGLIONI, EDOARDO BENNATO, MASSIMO RANIERI, NOAH, ANTONELLA RUGGIERO, SERGIO CAMMARIERE, POVIA, GIAN MARIA TESTA, ENZO AVITABILE & BOTTARI, DACIA MARAINI, ALDA MERINI, FERNANDA PIVANO, ELIO PECORA E MARCO PALLADINI OSPITI DELLA XVIª EDIZIONE DI MUSICULTURA  
 
Macerata, 5 maggio 2005 - Grandi nomi della musica e della letteratura italiana si esibiranno il 23, 24 e 25 giugno 2005 nella fase conclusiva della Xviª edizione di “Musicultura”, già Premio Recanati, l’appuntamento annuale con la musica popolare e d’autore. Ivano Fossati, Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Massimo Ranieri, Noah, Antonella Ruggiero, Sergio Cammariere, Povia, Gian Maria Testa, Enzo Avitabile & Bottari porteranno la loro musica e la loro voce sul palco di “Musicultura”, mentre saranno Dacia Maraini, Fernanda Pivano, Elio Pecora, Marco Palladini e Alda Merini i protagonisti dello spazio letterario della rassegna. Radio 1 Rai, seguirà in diretta le tre serate di spettacolo con Ernesto Bassignano, Maurizio Foderaro e Carlotta Tedeschi. La regia teatrale verrà firmata dallo storico collaboratore del premio Pepi Morgia. Ancora niente di ufficiale sulle riprese televisive e sulla conduzione, ma entrambe le competenze verranno assolte con soluzioni che si preannunciano di alto livello. L’edizione 2005 del Festival è caratterizzata da importanti novità. La principale riguarda il titolo del premio che si riappropria della sua denominazione originale: “Musicultura – Festival della canzone popolare d’autore”. Inoltre, le serate finali della manifestazione non si terranno più nella bocciofila di Recanati, bensì nella suggestiva cornice dell’Arena Sferisterio del capoluogo Macerata. Intanto, il concorso annuale di “Musicultura” procede nella ricerca degli otto vincitori che si esibiranno, rigorosamente dal vivo, nel corso delle serate finali della manifestazione. Sempre a Macerata, presso il Teatro della Filarmonica, si sono infatti svolte le audizioni live dei concorrenti ritenuti più meritevoli tra gli oltre seicento che nei mesi scorsi hanno risposto al bando. Le giurie, quella di Musicultura e quella composta dagli studenti delle Università di Macerata e Camerino, hanno già decretato i nomi dei sedici finalisti che accederanno alla fase finale del concorso: Elisa Amistadi (Rovereto, Tn), Caraserena (Rm), Chiarastella (Rm), Compagnia D’encelado Superbo (Lentini, Sr), Pier Cortese (Rm), Simone Cristicchi (Rm), Luca De Paoli (Feltre, Bl), Erika Blu (Rm), Fabula Rasa (Ba), Carlo Alberto Ferrara (Rm), Flamingo (Borgo San Lorenzo, Fi), Luca Gemma (Mi), I Beatipaoli (Pa), Mines (Recanati, Mc), Santibailor (Rm), Zoldester (Bari). Le sedici proposte che si stanno confrontando con tanto seguito da quasi due mesi verranno raccolte in un cd prodotto da “Musicultura”. Piero Cesanelli, da sempre direttore artistico, così si esprime in merito alla qualità dei finalisti: “Questi artisti stanno percorrendo un faticoso cammino per liberarsi dalle scorie della convenzione, dalla faciloneria e dalle banali soluzioni armoniche di cui spesso è impastata la canzone italiana, direi che diversi ci sono riusciti (come ad esempio Avion Travel e Gian Maria Testa; più di recente Amalia Grè, Pacifico, Patrizia Laquidara, Povia) ed altri sicuramente ci riusciranno”. Saranno il Comitato Artistico di Garanzia (composto da Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Lucio Dalla, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Dacia Maraini, Gianna Nannini, Pacifico, Gino Paoli, Elio Pecora, Fernanda Pivano, Vasco Rossi, Michele Serra, Daniele Silvestri, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Federico Zampaglione) insieme agli ascoltatori di Radio1rai, ai lettori del Radiocorrieretv e agli utenti dei siti www.Musicultura.it e www.Radio1rai.it  a decretare gli otto vincitori del concorso. Nella consapevolezza del ruolo fondamentale che Internet riveste nel mondo della comunicazione, il nuovo e rinnovato sito www.Musicultura.it  diventa lo strumento principe con cui veicolare una maggiore e meglio strutturata quantità di notizie e di dati riguardanti le produzioni e le attività dell’associazione “Musicultura”, prime fra tutte l’organizzazione e lo svolgimento del Festival della Canzone Popolare e d’Autore.  
   
   
GOLF - GIULIA SERGAS E SILVIA CAVALLERI AL MICHELOB OPEN  
 
Milano, 5 maggio 2005 - Dopo i due consecutivi undicesimi postI ottenuti nelle due ultime gare disputate, Giulia Sergas torna in campo nel Michelob Ultra Open at Kingsmill (5-8 maggio), torneo del Lpga Tour in programma al Kingsmill Resort di Williamsburg, in Virginia. Presente anche Silvia Cavalleri, dopo un turno di riposo. Il montepremi è di 2.200.000 dollari, ben al di sopra della media del circuito. Difende il titolo la coreana Se Ri Pak, ma l’impresa appare difficile per la presenza di Annika Sorenstam, alla quarta gara stagionale e già vincitrice delle prime tre. Da seguire le prove della messicana Lorena Ochoa, in ottima forma, della coreana Grace Park e di Stacy Prammanasudh, che ha conseguito il primo titolo domenica scorsa nel Mortgage Championship. U.s Pga Tour: Rientra Tiger Woods - Dopo il successo nel Masters, Tiger Woods fa il suo rientro alle gare nel Wachovia Championship (5-8 maggio) al Quail Hollow Club di Charlotte, nel North Carolina. Il montepremi è di 5,6 milioni di dollari con prima moneta di 1.008.000 dollari. Ottimo il field con Vijay Singh, Phil Mickelson, Sergio Garcia, Jim Furyk, Chris Dimarco, Davis Love Iii, Adam Scott, David Toms e Mike Weir. Challenge Tour - Cristian Lanza e Andrea Zanini disputano il Firstplus Wales Challenge (5-8 maggio), torneo del Challenge Tour che si disputa al Vale Hotel G&sr di Hensol, nei pressi di Cardiff. Il montepremi è di 125.000 euro dei quali 20.000 destinati al vincitore. Favorito il gallese Stephen Dodd, sesto nell’ordine di merito del tour europeo e vincitore di una gara stagionale, il Volvo China Open. Tra i possibili protagonisti l’altro gallese James Lee, l’inglese Richard Mcevoy e il paraguaiano Marco Ruiz. Le Decisioni Del Consiglio Federale Il Consiglio Federale si è riunito a Milano il 3 maggio. Il presidente Franco Chimenti, in apertura di riunione, ha ricordato la figura del Consigliere Onorario Alberto Mascherpa, recentemente scomparso. Il Consiglio si è poi congratulato con il Consigliere Marco Durante per la sua elezione nel Consiglio Nazionale del Coni in rappresentanza degli atleti e con il Consigliere Lorenzo Silva, neo presidente del Circolo Golf Torino. Convocazione Assemblea Nazionale Ordinaria - Il Consiglio ha deliberato di convocare l’Assemblea Nazionale Ordinaria per il 24 ottobre a Roma. Affari Amministrativi - E’ stato approvato il bilancio d’esercizio 2004, redatto in base alle disposizioni del Coni, secondo il principio economico patrimoniale. E’ stata inoltre approvata la prima variazione allo schema di bilancio preventivo 2005. Settore Tecnico - Sono state approvate le delibere relative all’attività agonista del settore dilettanti. E’ stato assegnata l’organizzazione del Campionato Nazionale Omnium al Golf Club Margara, che si disputerà dal 5 all ’8 ottobre. Carte Federali - Sono state apportate delle modifiche al regolamento organico e al regolamento per l’omologazione degli impianti, per meglio definire i parametri minimi per l’aggregazione dei campi pratica. Affiliazioni E Aggregazioni - Sono stati affiliati il Golf Club Argentario e il Golf Club San Donato, già aggregati. E’ stato aggregato il Golf Club Paradisetto del Garda. Il Consiglio ha inoltre assunto una delibera di interpretazione dell’ articolo 15 dello Statuto Federale tesa a rendere possibile l’aggregazione di Associazioni di categoria tra giocatori dilettanti solo di rilevanza nazionale, con il limite di una per ciascuna categoria. Commissione Confagricoltura - Con riferimento alla recente convenzione stipulata tra Fig e Confragricoltura è stata nominata una Commissione per assistere i club ad usufruire delle agevolazioni previste dall’accordo.  
   
   
GOLF - INIZIA AL CASTELLO DI TOLCINASCO G&CC IL TELECOM ITALIA OPEN ALLA SQUADRA DELL’AUSTRIACO MARKUS BRIER LA TNT PRO-AM  
 
Pieve Emanuele, 5 maggio 2005 - Sul percorso del Castello di Tolcinasco Golf & Country Club, a Pieve Emanuele (Mi) prende il via la 62ª edizione del Telecom Italia Open, la massima manifestazione nazionale di golf. Il torneo è stato anticipato dalla Tnt Pro-am che ha messo in evidenza tre dei giocatori più attesi, Mark Calcavecchia, Costantino Rocca e Angel Cabrera, ma ha vinto a sorpresa la squadra dell’austriaco Markus Brier con Enrico Bertagnoli, Roberto Munnia e Stefano Galli. I quattro team hanno concluso con lo stesso 58 (14 colpi sotto il par del campo), ma a determinare la classifica sono stati i punteggi realizzati nelle seconde nove buche. Al secondo posto la compagine di Calcavecchia composta da Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, Marco De Rossi, Consigliere Federale e Luca Valentini, al terzo la formazione del campione bergamasco con l’ex calciatore Daniele Massaro, Junii Umamoto e Massimo Ciceri, al quarto quella dell’argentino Cabrera con Marco Villa, Renato Veronesi e l’industriale Guido Barilla. In quinta posizione con 59 colpi la squadra di Marco Crespi con Emilio Gnech, Davide Apollo e Armando Borghi e in sesta, stesso score ma peggiori nove buche finali, Emanuele Canonica con i due ex calciatori Gianluca Vialli e Massimo Mauro e il giornalista Alessandro Bonan. Degli altri sportivi in campo l’ex saltatore Giacomo Crosa ha chiuso al 13° posto nel team di Marco Bernardini, l’ex mezzofondista Genni Di Napoli al 34° con Gary Evans. Mark Calcavecchia, il gallese Ian Woosnam, entrambi vincitori di major, il sudafricano David Frost, il nord irlandese Graeme Mcdowell, Costantino Rocca ed Emanuele Canonica sono i più attesi protagonisti del Telecom Italia Open nei cui field vi sono anche altri ottimi professionisti. Infatti hanno le carte in regola per aspirare al titolo il già citato argentino Angel Cabrera e il connazionale Ricardo Gonzalez, gli svedesi Joakim Haeggman, Robert Karlsson e Niclas Fasth, il sudafricano Darren Fichardt, l’olandese Maarten Lafeber. Gli italiani saranno in totale 26, tra i quali sei dilettanti. Possono sicuramente offrire una buona prova il giovane neo pro torinese Francesco Molinari, Alessandro Tadini, Andrea Maestroni e Marco Bernardini, che quest’anno hanno ottenuto la “carta” per il tour europeo, ma sarà interessante seguire qualche giovane emergente come Gregory Molteni o Marco Crespi. Sei come detto gli amateur: Edoardo Molinari, Matteo Del Podio e Lorenzo Gagli selezionati dalla Fig, Nicolò Ravano, Alberto Campanile e Luca Beneduce che hanno ottenuto il posto nella gara di selezione disputata il 30 aprile, sempre al Castello di Tolcinasco. Calcavecchia, che domani dopo il primo turno andrà a Bellagio per sposare la sua Brenda pronto poi a disputare nel pomeriggio di venerdì il secondo giro, è stato esplicito: “Erano anni che desideravo disputare l’Open d’Italia. Prendo questo impegno molto sul serio. Darò il massimo. Il matrimonio sarà stupendo, ma voglio giocare bene”. Anche il campione uscente Graeme Mcdowell non ha nascosto le sue ambizioni: “I due piazzamenti tra i “top ten” che ho ottenuto negli Stati Uniti mi hanno aiutato molto a credere in me stesso. Qui al Castello di Tolcinasco, mi sento a mio agio e so di poter vincere”. Costantino Rocca, rientrato dalla Cina e quindi con problemi di cambio del fuso orario, è apparso ottimista: “Oggi, malgrado fossi un po’ stanco, ho giocato bene. Se domani accadesse la stessa cosa sarei ben soddisfatto. E’ vero, l’Open d’Italia è sempre una gara particolare per noi italiani che sentiamo una certa pressione”. Rocca, Calcavecchia e Mcdowell giocheranno insieme a partiranno alle ore 8,10 dal tee della buca 10. Woosnam, in terna con Niclas Fasth e Stephen Gallacher, li seguiranno a distanza di dieci minuti. Alle 13,20 dal tee della buca uno scenderanno in campo Emanuele Canonica, Angel Cabrera e David Frost. Il torneo, al quale prendono parte 156 giocatori, si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo il secondo giro verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi 70 classificati, i pari merito al 70 posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 1.300.000 euro, centomila in più dello scorso anno: il vincitore riceverà 216.660 euro contro i 200.000 del 2004. Il costo dei biglietti d’ingresso è di 10 euro per le prima due giornate e di 15 euro per sabato 7 e domenica 8. Abbonamento all’intera manifestazione 30 euro. Ingresso gratuito per i giovani al di sotto dei 18 anni. Quattro i premi speciali: il Trofeo Aedes, per il giocatore italiano meglio classificato; il Trofeo Jameson Whiskey per l’autore del miglior score nel quarto giro; una Bmw 645Ci Cabrio per il primo partecipante che effettuerà in un solo colpo la buca 16 (metri 188, par 3); il Premio Progetto Italia al più giovane giocatore classificato. Oltre al title sponsor Telecom Italia altre aziende di prestigio sostengono la manifestazione: i major sponsor Aedes e Jameson Whiskey; gli sponsor Bmw, Bnl, Casinò di Campione, Grana Padano, Robe di Kappa, Rolex; lo sponsor della pro-am, Tnt; i fornitori ufficiali Acqua Norda, Berlucchi, Del Monte, Epson, Hertz, Integra Sport, Lindt & Sprungli, Segafredo Zanetti, Titleist, Town Life, Unisys. Partner media Radio Capital, La Gazzetta dello Sport, Virgilio.it e la Tv satellare Sky, che manderà in onda l’evento sul territorio nazionale sul canale 224-16/9 con dirette e differite che occuperanno le 24 ore della giornata. La prima giornata sarà trasmessa in diretta dalle ore 15,30 alle ore 18,30.  
   
   
LA MTB ALL’ASSALTO DELLA VAL DI LEDRO IL 15 MAGGIO LA 2.A TAPPA DEL RITTER RAMPITOUR D’ITALIA  
 
Trento, 5 maggio 2005 - Il Ritter Rampitour d’Italia di mountain bike ha appena messo in archivio la prima tappa ed è già ora di parlare della seconda, l’attesa Rampiledro del Tremalzo. La Rampiledro, col suo collaudato tracciato di 40,5 chilometri, si svolgerà domenica 15 maggio con partenza (ore 10.30) e arrivo a Pieve di Ledro, e toccherà i punti più belli della valle in un continuo saliscendi che avrà come "tetto" della gara Cima Marogna, a quota 1.843 metri, poco oltre metà del percorso. Ad aumentare il fascino della Rampiledro c'è proprio la ripida salita con una lunga serie di tornanti che conducono a Cima Marogna e quindi sul Tremalzo, dove solitamente si portano anche numerosi spettatori. La partenza invece ritornerà ad essere ospitata, come nelle prime edizioni, nell’ampio prato a fianco del campo sportivo, riacquistando così maggiori spazi. La competizione di domenica 15 maggio sarà valida per l'assegnazione dei preziosi punti del Ritter Rampitour d’Italia, che ha esordito il 1° maggio in Valle di Non con la Rampibike e continuerà, dopo la Rampiledro, fino alla fine di giugno con le altre tre tappe (Paganella Bike, 1000Grobbe Bike/100 Km dei Forti e Rampikissima). La Val di Ledro, e Pieve in particolare, saranno un vero polo di attrazione per gli appassionati di mountain bike ma anche per i molti ospiti e residenti. Il tracciato della gara interessa non solo il territorio della Val di Ledro ma anche il comune bresciano di Tremosine, da sempre attivo nel collaborare con l’organizzazione del G.s. Rampitour e con i responsabili del Consorzio Pro Loco Val di Ledro. Il tempo massimo concesso per portare a termine la competizione è di cinque ore, come nel 2004, ma i migliori probabilmente, con condizioni di tempo buono, impiegheranno meno di due ore per coprire i 40,5 chilometri previsti. L'edizione 2004 è stata dominata da Massimo Castagnetti (Olmo Albenga) che ha concluso la gara in 1h50’01”, tempo lontano dal record di Dehò stabilito nel 2002 (1h46’49”) all’incredibile media di 22,47 km/h, visti i 16,6 km di sola salita ed il dislivello totale di 1550 metri. Fra le donne si era imposta Elena Giacomuzzi col tempo di 2h20’16” non riuscendo però a battere il record che appartiene ad Alexandra Hober (2h18’35”). Un altro appuntamento atteso è la Mini Rampiledro, una manifestazione dedicata ai giovanissimi fino a 14 anni, che si terrà il sabato pomeriggio a Pieve: è a partecipazione libera e divisa per categorie in base all’età. Lo scorso anno sono stati più di 300 i mini atleti al via, una buona metà provenienti dalla Val di Ledro, l’altra metà un po’ da tutt’Italia. Per partecipare alla Mini Rampiledro basta possedere una bicicletta adatta al fuoristrada, un caschetto e via, attraverso un adeguato percorso nei pressi della zona di partenza. Il coordinamento della “Mini” è a cura della Uisp del Trentino e lo start è previsto alle 15.30. Www.rampitour.com