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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Ottobre 2006
FERMA CONDANNA DEL PARLAMENTO EUROPEO AL TEST NUCLEARE IN COREA DEL NORD  
 
Strasburgo, 12 ottobre 2006 - Nel corso di un dibattito in Aula, tutti i deputati hanno condannato il test nucleare della Corea del Nord, ritenendo che rappresenta una minaccia alla sicurezza e alla stabilità internazionale. Nel sollecitare una soluzione negoziale alla crisi, è stato anche sottolineato che eventuali sanzioni non devono colpire la popolazione. Dubbi sono stati sollevati circa l´efficacia del trattato di non proliferazione e l´Alto Rappresentante, Javier Solana, ne ha auspicato una revisione. Dichiarazione dell´Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Javier Solana ha anzitutto sottolineato che i dati a disposizione non consentono di affermare con certezza che vi sia stato effettivamente un test nucleare ma che, tuttavia, ciò è molto probabile. Ha quindi condannato l´atto «irresponsabile» del governo nordcoreano che, ha aggiunto, rappresenta una minaccia a livello regionale e una mossa ostile alla sicurezza nel mondo che potrebbe avere conseguenze sulla corsa agli armamenti. L´alto Rappresentante ha poi voluto sottolineare l´atteggiamento «fermo e allo stesso tempo sereno» assunto dall´Ue e dalla comunità internazionale e, in particolare, dalla Corea del Sud, dalla Cina e dalla Russia. Ha anche osservato che il test nucleare ha avuto luogo in concomitanza con il viaggio del nuovo Primo Ministro giapponese in Cina e Corea del Sud. Per "Mister Pesc", inoltre, la minaccia nordcoreana alla sicurezza mondiale si manifesta anche nella produzione e nell´esportazione - «forse anche illegale» - di missili convenzionali. Ha quindi deplorato che il governo della Corea del Nord spende milioni di dollari in una «corsa al nucleare inutile allo sviluppo e al benessere dei cittadini» che, invece, soffrono la fame. L´alto Rappresentante ha poi notato il comportamento corretto dell´Onu e la disponibilità della Cina ad approvare una risoluzione chiara ed efficace per frenare la proliferazione nucleare. Ha quindi concluso affermando la volontà dell´Ue di seguire attentamente l´evolversi della situazione. Dichiarazione della Commissione Per Benita Ferrero-waldner il test nucleare rappresenta solo l´ultima delle sfide lanciate dalla Corea del Nord alla comunità internazionale, accrescendone l´isolamento. Questa escalation, ha aggiunto, è anche una «provocazione» volta a mettere alla prova l´unità della comunità internazionale. Sottolineando poi la risposta rapida e risoluta dell´Ue, ha voluto anche ricordare che l´Europa ha fornito, dal 1995, ben 345 milioni di euro di assistenza umanitaria e che, come in passato, continuerà a svolgere il proprio compito. La popolazione, infatti, patisce già abbastanza sofferenze a causa del «terribile regime» che la governa e l´Ue non dovrebbe quindi provarla ulteriormente. Per la commissaria, la comunità internazionale deve agire nei confronti della Corea del Nord al fine di «svelare l´atteggiamento paranoico» del suo leader e, in tale contesto, ha sottolineato che il nuovo Segretario generale dell´Onu - un sudcoreano - «è forse la persona migliore». Ha quindi riaffermato il proprio sostegno al multilateralismo ed ha auspicato che i membri europei del Consiglio di Sicurezza difendano la posizione dell´Ue in merito a una risoluzione «chiara e univoca». Interventi in nome dei gruppi José Ignacio Salafranca Sánchez-neyra (Ppe/de, Es) ha affermato che il test nucleare nordcoreano rappresenta una provocazione e una minaccia alla comunità internazionale. Una provocazione, perché si tratta di un regime dittatoriale «di stampo stalinista» che tiene unito il Paese nella fame e che dovrebbe dedicare le sue risorse «a una causa più nobile della proliferazione nucleare». E´ una minaccia alla sicurezza internazionale, invece, perché «compromette seriamente i valori della pace e della stabilità in una regione del pianeta particolarmente sensibile come il Sud Est asiatico». Per il deputato, inoltre, occorre che la comunità internazionale reagisca in maniera efficace e, in proposito, ha accolto con favore il fatto che il Consiglio di Sicurezza Onu stia esaminando la possibilità di infliggere delle sanzioni alla Corea del Nord. Al riguardo, peraltro, ha chiesto di conoscere la posizione del Consiglio in merito a tali sanzioni. D´altra parte, si è rallegrato che la Cina - «per la prima volta» - abbia dato la propria disponibilità a fornire una risposta adeguata e ad appoggiare eventuali sanzioni. Sottolineando poi che il caso coreano è «esemplare», visto che anche l´Iran sta partecipando all´escalation nucleare, il deputato ha affermato che l´Ue non deve restare inattiva ma dare una risposta efficace e appropriata. Per Martin Schulz (Pse, De) il «moribondo» regime coreano, attraverso l´escalation nucleare, sta cercando di ottenere vantaggi e di attirare l´attenzione delle comunità internazionale. Occorre quindi «mettere dei paletti», anche se il margine di manovra è limitato, visto che un regime «così imprevedibile» dispone dell´arma nucleare. Sostenendo che non bisogna punire un popolo «per la follia di un dittatore», il deputato ha affermato che non vi è altra alternativa all´azione diplomatica. Nell´osservare poi la relazione tra il test nucleare e la nomina del nuovo Segretario Generale dell´Onu, ha sottolineato con soddisfazione le reazioni moderate da parte dei paesi della regione. Al riguardo, definendo sbagliata «la politica dell´arroganza», ha ricordato che l´amministrazione Clinton aveva promosso dei programmi energetici con la Corea del Nord che sono poi stati abbandonati dalle amministrazioni successive, che si sono trincerate nell´unilateralismo. In conclusione, il deputato ha sottolineato «il rischio incalcolabile per l´umanità» rappresentato da coloro che pensano di risolvere i propri problemi attraverso l´escalation nucleare. István Szent-iványi (Alde/adle, Hu) ha sottolineato che la Corea del Nord ha sempre affrontato i negoziati con minacce e intimidazioni, ottenendo anche dei successi. L´ue, invece, deve dire chiaramente che, questa volta, «non funzionerà» e non saranno tollerati atti che minacciano la stabilità internazionale che promuovono la corsa agli armamenti. Dopo aver notato la relazione con il caso iraniano, il deputato ha affermato che la Corea del Nord deve astenersi da ulteriori test e tornare al tavolo del negoziato. Deve quindi abbandonare il programma nucleare e aderire al trattato di non proliferazione. Sottolineando poi come l´Ue abbia fornito importanti aiuti umanitari alla Corea del Nord, ha sostenuto che deve continuare a farlo. Ha quindi concluso che il prezzo che pagherà il Paese per il suo isolamento «sarà alto». Per Gérard Onesta (Verdi/ale, Fr) non ha importanza se la tecnologia coreana è veramente operativa oppure no, volendo piuttosto sottolineare che il Paese vive una «dittatura feroce che affonda la propria popolazione nella miseria totale». In proposito ha affermato che «milioni di persone vivono completamente sconnesse dalla realtà, ignorando il mondo esterno» e sono «prosternate di fronte al loro leader che dice loro ogni mattina che il mondo vuole invaderle». Si è quindi chiesto quali sanzioni possano essere efficaci di fronte a un regime che non tiene in considerazione il proprio popolo, visto che solo di recente «ha lasciato morire un milione di persone». La sola carta da giocare, ha spiegato, è la Cina che - nonostante abbia creato e mantenuto questo regime - è stata tra i primi a denunciare il test nucleare. A suo parere, se si vuole essere utili, occorre «dare prova di determinazione, di sangue freddo e, visto che diffondiamo tecnologia nucleare, di umiltà». Tobias Pflüger (Gue/ngl, De) ha sostenuto che il test coreano va condannato poiché porta all´instabilità e rappresenta una pericolo a causa delle ricadute radioattive. Stigmatizzando la spesa sostenuta per condurre questi test al posto di fornire aiuto alla popolazione, ha poi affermato che occorre trovare delle soluzioni negoziali e, in tale ambito, l´Ue può svolgere un ruolo attivo. A suo parere, inoltre, le sanzioni non fanno altro che peggiorare la situazione poiché colpiscono la popolazione civile. Il deputato ha poi affermato che il trattato di non proliferazione «è in crisi» e, al riguardo, ha ricordato che - in forza a tale trattato - anche gli Stati dell´Ue sarebbero tenuti a smantellare l´arsenale nucleare, mentre invece il Regno Unito sta sviluppando nuove armi. Ha infine concluso osservando che la questione iraniana e quella coreana sono state trattate in modo diverso: per la prima si minacciano azioni militari e per la seconda si pensa alle sanzioni. Secondo Ģirts Valdis Kristovskis (Uen, Lv), la pace e la stabilità «hanno subito un duro colpo» e vanno quindi sostenuti tutti coloro che hanno condannato il fatto. A suo parere, è difficile capire cosa abbia spinto la Corea ad agire in tale maniera poiché si tratta di «un paese comunista e totalitario e non vi può quindi essere una ragione logica al suo comportamento». Il deputato ha poi sottolineato il fatto che, riguardo alla non proliferazione, si è ricorso a un sistema di due pesi e due misure, come ha affermato anche El Baradei dell´Aiea. E, in proposito, si è chiesto perché si è accettato che Israele possegga armi nucleari, mentre non si accetta che la Corea del Nord ne abbia. Bastiaan Belder (Ind/dem, Nl) ha affermato che gli effetti destabilizzanti nella regione e nel mondo «sono evidenti». Sottolineando che sono in corso due crisi nucleari contemporaneamente, si è chiesto che valore abbia il trattato di non proliferazione. Ha quindi esortato la Cina e la Russia ad assumersi le proprie responsabilità ed ha chiesto che le attività commerciali della Corea del Nord siano controllate per evitare la vendita di tecnologia nucleare. Il deputato ha poi sollecitato contromisure risolute e sanzioni contro il regime, senza colpire la popolazione. Interventi dei deputati italiani Per Pasqualina Napoletano (Pse, It), il Parlamento europeo non può che associarsi alla condanna unanime che è stata espressa per i test nucleari che sarebbero stati messi in atto dalla Corea del Nord. La condanna ferma, per la deputata, deve essere accompagnata da un impegno dell´Unione europea e di tutta la comunità internazionale, volto a cercare di trovare una soluzione negoziale. A suo parere, peraltro, occorre «portare questa dittatura al rispetto delle regole della convivenza internazionale». Tuttavia, ha aggiunto, la comunità internazionale deve «imboccare seriamente» la via della non proliferazione ed ha sostenuto che è impossibile non riconoscere che l´indebolimento del Trattato di non proliferazione «è stato un errore fatale». Pertanto, qualsiasi soluzione di emergenza e di prospettiva dovrà basarsi sulla ripresa del negoziato per la revisione del Trattato di non proliferazione. Si tratta, a suo parere, «di un compito obbligato» che la comunità internazionale è chiamata a realizzare coerentemente, «perché soltanto in questo modo avremo la forza necessaria per imporre alla dittatura di Pyongyang – oppure in un´altra situazione – il rispetto di questa linea di condotta». La deputata ha poi aggiunto che la stessa guerra preventiva all´Iraq «ha convinto perversamente le dittature che possedere l´arma atomica è una specie di salvacondotto». Occorre invece «convincere i governanti del mondo che non è assolutamente così». Per concludere, ha chiesto all´Alto Rappresentante di spiegare le differenze tra la Corea e l´Iran, «perché troppo spesso i due dossier vengono associati». Replica della Commissione Secondo Benita Ferrero-waldner, l´ultima sfida al trattato di non proliferazione deve essere condannata in modo fermo e inequivocabile e occorre fornire una risposta «intelligente che compisca la leadership, risparmiando la popolazione». L´obiettivo della denuclearizzazione, ha aggiunto, può essere raggiunta unicamente per la via diplomatica. Occorre quindi intavolare dei negoziati per trovare una soluzione che garantisca la sicurezza. Replica dell´Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Javier Solana ha anzitutto ricordato che il Ministro degli Esteri coreano ha recentemente detto che non vi sono possibilità di tornare la negoziato e che neanche la Cina è riuscita a convocare una riunione. Si è poi detto d´accordo con coloro che propugnano la revisione del trattato di non proliferazione - definito nel 1968 - in quanto occorre adattare alla situazione mondiale attuale. Nel sottolineare il ruolo che deve giocare l´Onu per impedire la proliferazione nucleare in Corea del Nord e negli Stati limitrofi, ha concluso sostenendo che è solo per via diplomatica che potrà essere trovata una soluzione. .  
   
   
PIÙ FACILE L’ACCESSO AI PROGRAMMI UE PER LE PMI BRUXELLES VUOLE INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IN RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2006 - Come aumentare la partecipazione delle piccole e medie imprese ai programmi finanziati dall’Unione europea. Questo il tema di una conferenza che ha avuto luogo oggi a Bruxelles, alla vigilia del lancio dei principali programmi di finanziamento comunitario che partiranno nel 2007. I nuovi programmi, quali il Cip (programma quadro per la competitività e l’innovazione) e il Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo, sono finalizzati alla promozione dell’imprenditorialità, dell’innovazione e della ricerca. Nel corso della conferenza si è anche discusso del nuovo orientamento delle attività in favore della crescita e dell’occupazione nel quadro del finanziamento dello sviluppo regionale e conformemente al programma di Lisbona. Il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen e i commissari Danuta Hübner e Janez Potočnic hanno fornito dettagli sulle iniziative recentemente avviate da Bruxelles volte a facilitare la partecipazione delle Pmi ai programmi europei. Un esempio concreto è rappresentato dalla semplificazione delle norme e delle procedure per agevolare l’accesso ai finanziamenti per ricerca e sviluppo previsti dal Settimo programma quadro. In particolare, il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen, responsabile per le imprese e l’industria, ha sottolineato come l’esecutivo europeo abbia “prestato particolare attenzione alle Pmi quando sono stati concepiti i nuovi programmi di sostegno all’imprenditorialità, all’innovazione e alla ricerca”, in applicazione del principio “pensare anzitutto in piccolo”. “L’accesso delle Pmi ai fondi europei - ha concluso Verheugen - migliorerà”. La commissaria Danuta Hübner, responsabile per la politica regionale, ha invece spiegato che, in un’economia aperta, i fattori di competitività sono legati “alla capacità di creare nuovi beni e servizi per rispondere ai bisogni in rapido mutamento dei cittadini: le Pmi sono l’elemento essenziale per raggiungere questo obiettivo”. Il commissario Janez Potočnik responsabile per ricerca e sviluppo, ha dichiarato, inoltre, che “affinché il Settimo programma quadro possa avere veramente successo, le piccole e le medie imprese dovranno giocare un ruolo più rilevante, così da permettere un miglioramento della ricerca europea, la realizzazione di efficienti economie di scala e uno sviluppo ulteriore del loro potenziale di lungo periodo”. Per ottenere questo obiettivo, ha concluso il commissario “è necessario fornire più fondi, realizzare programmi più aperti alle Pmi e rendere più semplice la partecipazione alla ricerca europea”. Aumentare la partecipazione delle Pmi nei settori della ricerca e dello sviluppo - Il 15% circa del bilancio del Settimo programma quadro di ricerca per il periodo 2007-2013 sarà destinato a progetti che prevedono il coinvolgimento di Pmi. Le norme di partecipazione saranno semplificate sotto vari aspetti, a cominciare da un’interpretazione più coerente delle regole giuridiche e finanziarie e da processi di selezione e valutazione più semplici e flessibili. La Commissione sta inoltre introducendo uno strumento che consentirà alle Pmi di verificare la fattibilità delle proprie idee innovatrici prima di chiedere un finanziamento comunitario. Aiutare le imprese a innovare - A partire dal gennaio del 2007, il nuovo programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip) promuoverà l’imprenditorialità, l’innovazione, l’efficienza energetica, le fonti di energia rinnovabili, le tecnologie pulite e incentiverà un uso migliore delle tecnologie di informazione e comunicazione. La capacità innovativa delle Pmi ne risulterà accresciuta, grazie a un facile accesso, a livello regionale, ai prestiti, ai finanziamenti, ai fondi di capitale di rischio, all’assistenza tecnica e alle sovvenzioni. Il Cip avrà a disposizione un budget di circa 3,6 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. Migliorare l’accesso delle Pmi ai finanziamenti nelle regioni europee - Dal primo gennaio 2007, l’Ue conta di investire il 60-75% del budget destinato alla politica di coesione in programmi che creino crescita e occupazione. La piena partecipazione delle Pmi alla politica regionale è una delle priorità del nuovo periodo di programmazione. In questa direzione va l’iniziativa Jeremie (Joint European Resources for Micro-to-medium Enterprises), che punta a migliorare l’accesso al finanziamento di micro, piccole e medie imprese. La Commissione sta inoltre riesaminando le norme relative agli aiuti di Stato al fine di renderli più flessibili e maggiormente indirizzati ad aiutare le Pmi, soprattutto quelle del settore dell’innovazione. Infine, le linee direttrici sugli aiuti a finalità regionale 2007-2013 introducono una nuova forma di aiuto mirata ad incoraggiare la creazione di imprese e l’avvio di piccole imprese nelle regioni assistite. .  
   
   
"LA RICERCA SCIENTIFICA NEGLI USA E NELLA UE. UN DIVARIO CRESCENTE?"  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Il prossimo 17 ottobre, alle ore 17. 30, l´Ispi e il Consolato Generale degli Stati Uniti d´America promuovono il secondo incontro del ciclo "The U. S. & Us. Il mondo visto da Europa e Stati Uniti", sul tema: "La ricerca scientifica negli Usa e nella Ue. Un divario crescente?" Saluti introduttivi: Deborah E. Graze, Console Generale degli Stati Uniti d´America a Milano. Interventi: Diana Bracco, Assolombarda; Adriano De Maio, Regione Lombardia; Marco Nicolai, Finlombarda; Riccardo Pietrabissa, Politecnico di Milano; Carlo Secchi, Ispi e Università Bocconi; Robert L. Taber, Duke University Medical Center, Durham; Luigi Vimercati, Assessorato allo sviluppo economico e innovazione, Provincia di Milano. L´incontro è organizzato in collaborazione con Irer e Regione Lombardia. Www. Ispionline. It .  
   
   
UE OPEN DAYS: CLUSTER FONDAMENTALI PER SVILUPPO FVG  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2006 - "Per un sistema economico come quello del Friuli Venezia Giulia caratterizzato dalla presenza di una miriade di piccole e medie imprese la creazione di "cluster" diventa un elemento di fondamentale importanza per superare la crisi che sta interessando alcuni settori industriali, questo grazie anche alla nostra collocazione geopolitica che ci consente di svolgere una ruolo di collegamento fra vecchi e nuovi membri dell´Unione europea". Così si è espresso l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, aprendo ieri i lavori del seminario "Analysing the cluster life cycle" organizzato nell´ambito degli Open Days e ospitato nella sede dalla Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles. Iacop, dopo aver illustrato la filosofia e la portata delle leggi regionali sulle Pmi e sull´Innovazione ha precisato che il primo strumento normativo interessa sia le piccole e medie imprese come i Distretti industriali e i Consorzi di sviluppo mettendoli in rete, al fine di offrire un maggior vantaggio competitivo sul mercato globale (superando fattori di debolezza legati alla frammentazione del tessuto produttivo, insufficienza dimensionale, scarsa apertura degli assetti societari e carenza dei processi di internazionalizzazione). Sul fronte della integrazione tra sistema universitario e mondo della ricerca da una parte, e mondo delle imprese dall´altra (dove opera in particolar la legge sull´Innovazione), i cluster sono invece contraddistinti da un mix di ricerca applicata, formazione di capitale umano e interventi di trasferimento di conoscenze. Nel corso dei lavori che, hanno visto anche una relazione tecnica del vicepresidente di Informest, Ugo Poli, i punti di forza e le criticità dei cluster sono stati messi a confronto con i partners del conglomerato sulla "Innovazione regionale per un´Europa migliore" (Tirolo, Sud Tirolo, Trentino, Veneto, Timis County, Central Moravia, Regione Istriana, Carinzia e Navarra) di cui fa parte il Friuli Venezia Giulia. Gli Open Days, uno dei principali appuntamenti annuali dedicati al raffronto tra politica comunitaria e realtà regionali, vedranno domani, giornata conclusiva, l´intervento dell´assessore Iacop alla tavola rotonda "Finanziare lo sviluppo dei territori: il ruolo delle Regioni e delle Camere di Commercio" promossa dalla Conferenza delle Regioni e da Unioncamere nazionale alla presenza anche di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Europea e Gianni Pittella (relatore permanente sui Fondi strutturali) della Commissione bilancio del Parlamento Europeo. .  
   
   
PROGETTI EURPOEI PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO: DALLA ROMANIA AD ALBEROBELLO PER IMPARARE A PROGETTARE LA GESTIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.  
 
 Alberobello, 12 ottobre 2006 - Lezione di Europa per trenta funzionari del Ministero delle Finanze rumeno, che la mattina di venerdì 13 ottobre saranno ad Alberobello per un seminario didattico sui temi della gestione dei Por e dei Fondi strutturali nella valorizzazione del territorio tenuto da amministratori e tecnici del Comune. Il seminario mira a formare i funzionari pubblici rumeni sulle attività di programmazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dei programmi sostenuti dall’Ue e a fornire agli operatori strumenti volti a migliorare la funzionalità delle istituzioni. Oggetto del seminario di Alberobello sarà la storia di Casa Pezzolla, un’antica costruzione che, con fondi nazionali e comunitari, è stata acquisita dal Comune, restaurata e salvata dal degrado, adibita a Museo del Territorio grazie a un innovativo sistema di fruizione, e riconosciuta dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità. “Si tratta di un nuovo significativo riconoscimento per il lavoro fatto di questi anni dalla nostra Amministrazione– ha detto il Professor Gianvito Ricci, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e tra i docenti del seminario. Su temi come la tutela del patrimonio storico e del territorio, e l’utilizzo dei fondi comunitari, Alberobello sta diventando sempre più un modello di riferimento anche per i paesi stranieri. Un riconoscimento che l’Amministrazione Comunale condivide con tutti i cittadini che, col loro comportamento quotidiano, contribuiscono a preservare un patrimonio che appartiene a tutta l’Umanità, e che ci spinge a continuare con determinazione sempre maggiore su questa strada. ” La visita rientra nell’ambito di un progetto finanziato dall’ufficio “Europaid” della Commissione Europea che ha l’obiettivo di preparare le istituzioni rumene alla progettazione europea e alla gestione di fondi comunitari in vista dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea nel 2007. Interlocutore del progetto è il Ministero delle Finanze rumeno, futura autorità di gestione dei fondi strutturali. Il progetto complessivo prevede visite in Irlanda, Polonia, Ungheria, Grecia, Portogallo e, naturalmente, Italia. La sezione italiana è curata dal “Gruppo Soges – Consulenza e Formazione”.  
   
   
NOVE IDEE PER RIDURRE LA DISTANZA FRA INDUSTRIA E MONDO ACCADEMICO  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2006 - Il servizio di informazioni Science l Business ha lanciato un manifesto sull´innovazione, strutturato in nove punti, per comprendere a fondo quali errori l´Europa stia commettendo nelle sue azioni tese all´innovazione. Il manifesto contiene raccomandazioni per quanto riguarda gli uffici per il trasferimento tecnologico, gli investimenti in capitali di avviamento, gli incentivi fiscali e i brevetti. Nella sua presentazione del manifesto, Richard Hudson, editore e direttore esecutivo di Science l Business, si chiede se il prossimo ciclo di finanziamenti tecnologici, il Settimo programma quadro (7Pq), grazie ad un bilancio più corposo, sarà in grado di colmare la distanza che separa i laboratori dai mercati. «Noi, a Science l Business [. ], riteniamo che ormai sia tempo per i politici di cessare le discussioni sul divario in termini di spesa fra gli Usa, l´Europa o la Cina, e di concentrarsi piuttosto su un diverso tipo di divergenza, ovvero la distanza che separa l´industria dall´università. Quella distanza è costituita dai brevetti rimasti inutilizzati, dalle relazioni scientifiche rimaste ignorate, o ancora dai ricercatori che inseguono laboratori più facoltosi a San Francisco o Singapore», scrive Hudson. Il manifesto contrasta con il recente piano d´azione della Commissione, basato su 10 punti, «per conseguire una strategia dell´innovazione di ampio respiro per l´Unione europea», dal momento che segue un approccio più orientato verso la liberalizzazione del mercato. Per questo motivo potrebbe risultare discutibile in alcune sedi, ma dovrebbe aiutare Science l Business nei suoi sforzi volti ad «ampliare il dibattito al di là della consueta cerchia di tecnocrati, nonché avviare un dialogo di più vasta portata e una riflessione genuinamente nuova sui problemi dell´Europa». Il documento è strutturato in quattro sezioni: il problema delle università, la raccolta di fondi, la protezione di nuove idee e le esigenze dell´industria. Il problema delle università europee, secondo Science l Business, è il reperimento di fondi. Gli istituti accademici continuano a produrre risultati impressionanti, ma le loro scoperte sono ignorate, non ricevono finanziamenti adeguati oppure vengono sfruttate altrove. Per sostenere questo assunto, il manifesto presenta una tabella delle entrate universitarie rispetto all´industria. Negli Stati Uniti, è la Columbia University a percepire il maggior reddito, con 115,4 Mio Eur. Per contro, l´università europea più ricca, l´Istituto Pasteur in Francia, riceve soltanto 32,6 Mio Eur, e la distanza è enorme prima di arrivare al numero due in Europa, l´Università di Edimburgo, che percepisce soltanto 4;5 Mio Eur. Secondo l´idea n. 1 i finanziatori dovrebbero essere darwinisti: «considerare i fondi governativi destinati alla ricerca come uno strumento di sviluppo regionale o di equità sociale è controproducente», dichiara il manifesto. Gli autori aggiungono poi che «se l´Europa vuole rafforzare il proprio sistema di ricerca universitario, i suoi politici devono adottare decisioni sgradevoli». L´idea n. 2 propone di riformare gli uffici per il trasferimento tecnologico (Tto). Sebbene in Europa gli uffici abbiano tendenzialmente più personale, producono solo il 5% del reddito generato dai loro omologhi negli Stati Uniti. «Gli amministratori delle università, e i loro responsabili politici, dovrebbero fissare un unico obiettivo per i Tto: fare denaro, nella misura massima possibile, e quanto più rapidamente possibile, a solo vantaggio dell´università. Occorre lasciare al dirigente del Tto la scelta degli strumenti. E poi licenziarlo se i risultati promessi non vengono realizzati, oppure offrire premi in caso contrario [. ]. Gli obiettivi sociali vanno bene per le altre università. Per il Tto è sufficiente un unico obiettivo finanziario. » Per quanto riguarda il reperimento di fondi, i finanziamenti pubblici potrebbero essere utilizzati per incoraggiare gli investimenti in capitali di avviamento, propone Science l Business. «Le sovvenzioni governative, se utilizzate con giudizio, possono incoraggiare gli investitori privati che temono i rischi», si legge nel manifesto. Un´altra raccomandazione riguarda le tasse. L´attuale situazione è descritta come un «formaggio svizzero con i buchi, svuotati uno ad uno, interesse particolare per interesse particolare, paese per paese», che «incoraggia bizzarre abitudini di investimento». Per questo motivo, i ricchi d´Europa sono restii a investire nel nostro continente, e in particolare nella tecnologia, che già di per sé comporta un rischio elevato. Altre idee propongono di potenziare le borse valori per le giovani imprese e di rendere più economica e agevole la protezione della proprietà intellettuale. L´organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale dichiara che negli ultimi cinque anni la quota di brevetti internazionali attribuiti in Europa è scesa dal 35% al 29%. Non è difficile capirne il motivo, è noto infatti che in Europa di norma il deposito e il mantenimento di un brevetto oltre 20 anni costano 200 000 Eur, contro i 10 000 Eur degli Usa. L´armonizzazione del sistema europeo dei brevetti è stata tentata diverse volte negli ultimi 30 anni, e adesso è nuovamente sostenuta dal commissario europeo per il Mercato interno Charlie Mccreevy. «La soluzione potrebbe essere banale», ipotizza il manifesto. «Procediamo lentamente, una questione alla volta». Gli Stati membri dell´Ue potrebbero iniziare appoggiando il protocollo di Londra, che Science l Business descrive come «un esercizio burocratico relativamente modesto per ridurre il numero di lingue in cui devono essere depositati i brevetti». Il capitolo finale del manifesto è dedicato alle esigenze dell´industria, e riporta in primo luogo alcune cifre preoccupanti per gli europei. «Nell´ue, il 54% della spesa complessiva nel settore della R&s [ricerca e sviluppo] proviene dal settore privato. Negli Usa, si tratta dei due terzi, e il bilancio complessivo è più consistente. E ancora peggio, la maggior parte delle spese sostenute dalle aziende europee finisce nei laboratori di Boston e Palo Alto, non a Basilea e Parigi. Il deficit commerciale dell´Europa nel campo della R&s, ovvero la differenza fra quanto spendono in più le imprese comunitarie nei laboratori statunitensi rispetto a quanto gli americani spendono nei laboratori europei, si è quintuplicato fra il 1997 e il 2002, arrivando fino a 2 Mrd Eur». Questi problemi sono molto più importanti di quelli illustrati in precedenza, secondo Science l Business. «La soluzione risiede nel cambiamento radicale del modo in cui l´Europa gestisce la propria economia, incoraggia gli imprenditori e ricompensa i propri investitori, siano essi aziende o privati». Il manifesto propone due soluzioni: garantire una forza lavoro maggiormente qualificata e flessibile e abbattere gli ostacoli che rendono l´Europa poco attraente. L´europa sta perdendo terreno, aziende del calibro di Basf e Novartis trasferiscono i loro finanziamenti a favore della ricerca al di fuori dal continente. Secondo Science l Business, il motivo risiede nel fatto che, negli ultimi 35 anni, l´economia europea è rimasta indietro sul piano globale, a causa dei livelli dei costi, della rigidità dei mercati e della lentezza della crescita. Solo quando si occuperà delle rigidità in settori come i costi correlati all´assunzione di personale, le difficoltà di procedere al licenziamento o alla messa in mobilità, e gli ostacoli per l´attraversamento delle frontiere, solo allora l´Europa riconquisterà la fiducia degli investitori, fa presente il manifesto. Http://www. Sciencebusiness. Net/ .  
   
   
AL VIA L´ANNO CINA-UE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LO SCOPO È QUELLO DI PROMUOVERE UNA MAGGIORE COOPERAZIONE TRA I DUE PAESI IN QUESTO SETTORE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2006 – E’ stato inaugurato ieri 11 ottobre, l´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia. Nel corso dei prossimi dodici mesi prenderanno il via nei due paesi una serie di iniziative volte a promuovere una maggiore cooperazione in questo settore. Tra le attività in programma vi saranno conferenze, workshop, seminari, forum e mostre. Il lancio dell´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia sarà celebrato nel corso di un forum politico a Bruxelles, durante il quale la discussione sarà incentrata sulle aree di cooperazione attuali e future, come la salute, l´energia, l´ambiente, l´alimentazione e le biotecnologie, settori nei quali vi è un reciproco interesse a collaborare. Presiederanno l´inaugurazione il commissario responsabile per la scienza e la ricerca, Janez Potočnik, e Wu Zhongze, il viceministro cinese della scienza e della tecnologia. “La Cina sta diventando rapidamente uno dei più importanti attori sulla scena mondiale nel settore della scienza e della tecnologia. Molte delle sfide che dovremo affrontare in futuro saranno le stesse e la ricerca può giocare un proprio ruolo nel farvi fronte”, ha dichiarato Janez Potočnik, che ha poi aggiunto: “Spero che l´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia possa accrescere la percezione in Cina e nell´Ue dei benefici della cooperazione. Questa iniziativa inaugurerà una nuova fase delle nostre relazioni in campo scientifico e tecnologico”. La cooperazione scientifica e tecnologica tra Cina e Ue ha preso avvio alla fine degli anni ´80. Un accordo ufficiale di cooperazione in materia è stato siglato nel 1998 e poi rinnovato nel 2004. Attualmente il programma quadro di ricerca europeo finanzia più di 130 progetti di ricerca svolti in collaborazione tra Ue e Cina, per un ammontare totale di 900 milioni di euro. Il lancio dell´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia testimonia l´intenzione di entrambi di promuovere e migliorare la cooperazione in questo campo anche attraverso una più facile mobilità dei ricercatori tra le due aree economiche. Cina e Ue stanno inoltre lavorando insieme in alcuni importanti progetti internazionali di ricerca come nel caso di Iter, che prevede la costruzione di un reattore sperimentale per la fusione termonucleare, e del sistema di navigazione satellitare Galileo. L´anno Cina-ue della scienza e della tecnologia (che durerà da ottobre 2006 a settembre 2007), coincide inoltre con l´adozione e il lancio del settimo programma quadro di ricerca 2007-2013 dell´Ue e l´undicesimo piano quinquennale cinese, nel quale scienza e tecnologia occupano un posto importante. .  
   
   
LA TURCHIA ALLE PORTE DELL´EUROPA  
 
 Milano, 12 ottobre 2006 – Le riforme e le richieste giuridiche della Ue alla Turchia sono percepite nel Paese come un´imposizione o come un´occasione per liberalizzare la società, l´economia e lo Stato, garantendo altresì un corretto trattamento delle minoranze nazionali? La presenza della Turchia, Stato laico a maggioranza mussulmana, stravolgerebbe l´identità culturale e religiosa europea, o potrebbe svolgere un´essenziale funzione di ponte verso il mondo islamico? Per il Ciclo di Incontri Cattedra del Mediterraneo 2006 Mercoledì 25 Ottobre alle ore ore 17. Oo, presso l’ Università degli Studi di Milano Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, via S. Antonio 12 a Milano si svolgerà una riunione sul tema: “ La Turchia alle porte dell´Europa programma: Rappresentanti Istituzioni locali: Prof. Alessandro Albisetti Preside della Facoltà di Giurisprudenza; Janiki Cingoli Direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente; Antonio Ferrari Giornalista del Corriere della Sera; Cagri Erhan Direttore dell´European Resarch Center dell´Università di Ankara; Docente Dipartimento di Relazioni Internazionali, Direttore European Research Center - Facoltà di Scienze politiche Università di Ankara. Tra i suoi corsi: Relazioni tra Turchia e Unione Europea; Integrazione europea; Relazioni tra Turchia e Stati Uniti; Massimo Condinanzi Professore di Diritto dell´Unione Europea; Valerio Onida Professore di Giustizia Costituzionale; Silvio Ferrari Professore di Diritto canonico ed ecclesiastico; Antonio Padoa Schioppa. Professore di storia del Diritto medioevale e moderno. . .  
   
   
EUROREGIONE: IACOP INCONTRA A BRUXELLES DELEGAZIONE CROATA  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2006 - Un´occasione per affrontare temi comuni legati all´utilizzo dei Fondi comunitari e alla costituenda Euregione, ma anche una opportunità per mettere a punto una strategia di "sostegno" da parte del Friuli Venezia Giulia in vista dell´entrata della Croazia nell´Unione Europea. Questo il fine dell´incontro, nella sede della Regione a Bruxelles, tra l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop e una delegazione della Contea Croata di Primorje e Gorski Kotar, con sede a Rjeka (Fiume), guidata dal presidente Zlatko Komandina. "Aspettando l´entrata a pieno titolo della Croazia nell´Unione Europea, oggi è già possibile lavorare - ha ricordato Iacop - su molti argomenti e opportunità offerte dall´Ue, sulla scia di una collaborazione già in atto e che si è rivelata proficua" (tra l´altro la sede di Bruxelles del Friuli Venezia Giulia ospita già la Contea Istriana). Una collaborazione che ora trova maggior impulso grazie all´approvazione da parte dell´Ue dei regolamenti per il varo dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (oggetto della relazione svolta ieri agli Open Days dall´assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini) che sono la "cornice giuridica", a livello europeo, della costituenda Euroregione. E proprio l´Euroregione, intesa nella prima formulazione proposta dal presidente della Regione Riccardo Illy, a Villa Manin (che prevede il coinvolgimento della Contea Istriana e Litorale Montana, Slovenia, Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto) "sarà uno strumento importante per gestire gli strumenti comunitari in maniera unitaria, in particolare il nuovo Obiettivo 3". A questo proposito, Iacop, ha precisato che dopo questa prima fase di valutazione legislativa-applicativa, si sta predisponendo ora la prima ipotesi di Statuto e Convenzione di Euroregione che sarà presentata a giorni ai soggetti interessati. .  
   
   
EUROPA, DEL TURCO: L´ABRUZZO VERSO NUOVI TRAGUARDI  
 
Bruxelles, 11 ott. "Non rinunciamo a svolgere un ruolo importante nel panorama degli scambi europei e internazionali. L´abruzzo sta ripartendo verso nuovi obiettivi e nuovi traguardi". E´ il commento del Presidente Ottaviano Del Turco che, questa mattina, ha incontrato a Bruxelles il vice presidente della Commissione europea, Franco Frattini e la responsabile per i rapporti con le regioni, Danuta Hubner. Più tardi ha partecipato al seminario delle regioni italiane che aderiscono alla manifestazione "Investors´café" evento organizzato dalla Comunità Europea. "La competizione internazionale sta assumendo dimensioni e velocità inimmaginabili - ha aggiunto il Presidente - Si sta ridisegnando la geografia degli scambi economici, finanziari e industriali che determineranno, nei prossimi anni, le gerarchie dei territori che aspirano a partecipare a questa competizione. La nostra aspirazione è quella di stare dentro questa gara, e non di rinunciare ad avere un ruolo importante". Del Turco ieri ha partecipato anche ad una cena di lavoro con le autorità e la rappresentanza italiana a Bruxelles. C´erano, tra gli altri, l´ambasciatore italiano presso il governo belga e l´ambasciatore italiano presso la Comunità europea. Erano presenti anche rappresentanti di vari gruppi del Parlamento europeo e di istituzioni internazionali rappresentate presso la Comunità. . .  
   
   
POLITICI: IL CODACONS CHIEDE DI INTRODURRE PROVE DI CULTURA GENERALE PER I CANDIDATI AL PARLAMENTO  
 
 Roma, 21 ottobre 2006 - Dopo il servizio trasmesso da Le Iene, che ha evidenziato come molti politici non sapessero rispondere correttamente a semplicissime domande di cultura generale, il Codacons lancia una provocatoria proposta: introdurre prove di cultura generale per i candidati al Parlamento. Il servizio di ieri delle Iene – afferma l’associazione – che segue altri analoghi servizi del programma realizzati nei mesi precedenti, dimostra come il livello culturale di molti parlamentari sia particolarmente basso. Considerato che tali soggetti dovrebbero rappresentare e governare nel migliore dei modi il popolo italiano, si richiederebbe un livello decente di cultura e conoscenza. Per questo il Codacons chiede oggi un decreto legge che preveda test di cultura generale per quei soggetti che intendano candidarsi al Parlamento Italiano, in modo tale da far accedere alla carica di Deputato e Senatore solo chi dimostra un livello decente di cultura. .  
   
   
BANCA INTESA E CREDIT AGRICOLE FIRMANO ACCORDO IN RELAZIONE AL PROGETTO DI FUSIONE TRA GRUPPO INTESA E GRUPPO SANPAOLO IMI  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Banca Intesa cederà a Crédit Agricole la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, la Banca Popolare Friuladria e ulteriori 193 sportelli di Banca Intesa per un corrispettivo totale di circa 6 miliardi di euro in contanti. Conseguente plusvalenza di circa 4 miliardi di euro. Le parti valuteranno la fattibilità di una joint-venture paneuropea nel risparmio gestito. Nel caso in cui decidessero di non perseguire questa opportunità, Caam sgr verrà sciolta in termini conformi a quelli della cessione originaria del 65% di Nextra da parte di Banca Intesa a Crédit Agricole. Gli attuali accordi nel credito al consumo rimarranno in vigore - relativamente alla rete del Gruppo Intesa ante fusione - per tre anni, al termine dei quali le parti riconsidereranno la struttura proprietaria di Agos e Crédit Agricole potrà acquisirne il 49% detenuto da Banca Intesa. In data odierna, Banca Intesa e Crédit Agricole hanno firmato un accordo per tutelare gli interessi strategici di Crédit Agricole in Italia, nel rispetto degli interessi di tutti gli altri azionisti, in relazione al progetto di fusione tra il Gruppo Intesa e il Gruppo Sanpaolo Imi. L’accordo è stato formulato sulla base delle seguenti considerazioni di fondo: 1. Il Gruppo risultante dalla fusione dovrà cedere un certo numero di sportelli per ottemperare alla normativa antitrust; 2. Crédit Agricole è interessato a mantenere un posizionamento strategico in Italia indipendentemente da Banca Intesa e acquisendo da quest’ultima attività relative al retail banking; 3. Gli attuali accordi tra Banca Intesa e Crédit Agricole in merito al risparmio gestito contengono clausole che possono comportare alcune limitazioni per l’attività del nuovo Gruppo in questo settore; 4. Banca Intesa è interessata a che il nuovo Gruppo risultante dalla fusione possa sviluppare liberamente l’attività nel settore del risparmio gestito e a ottimizzare la cessione di sportelli necessaria per ottemperare alla normativa antitrust; 5. Crédit Agricole è interessato ad acquisire una presenza significativa nel mercato retail italiano e a sviluppare liberamente il potenziale del proprio Gruppo in Italia. L’accordo prevede: A) la cessione a Crédit Agricole da parte di Banca Intesa: 1. Dell’intera partecipazione detenuta nella Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza (pari al 100% del capitale) per un corrispettivo in contanti di 3,8 miliardi di euro; 2. Dell’intera partecipazione detenuta nella Banca Popolare Friuladria (pari al 76,05% del capitale) per un corrispettivo in contanti di 836,5 milioni di euro; 3. Di 193 sportelli di Banca Intesa individuati dalle parti - che verranno conferiti alle due predette banche controllate - per un corrispettivo in contanti di 1. 330 milioni di euro; B) un’evoluzione della partnership tra Banca Intesa e Crédit Agricole nel risparmio gestito: - sviluppo di uno studio di fattibilità in merito alla possibile costituzione di una joint-venture paneuropea nel settore del risparmio gestito; - qualora una delle parti valutasse non realizzabile il progetto della costituzione della joint-venture, Caam sgr verrà sciolta in termini conformi a quelli della cessione originaria del 65% di Nextra da parte di Banca Intesa a Crédit Agricole. Potrà essere esercitata - dalla data di cessione degli sportelli (compresa tra il 1° febbraio e il 31 marzo 2007) al 12 ottobre 2007 - un’opzione call da Banca Intesa e put da Crédit Agricole sulle attività riconducibili al 65% di Nextra Investment Management ceduto da Banca Intesa a Crédit Agricole nel dicembre 2005, per un corrispettivo pari al prezzo pagato per la cessione dello scorso dicembre (815,8 milioni di euro) diminuito per i dividendi incassati nel frattempo da Crédit Agricole e aumentato per il cost of equity maturato nel periodo (calcolato applicando un tasso d’interesse del 9% a 815,8 milioni). Crédit Agricole manterrà le attività di risparmio gestito relative alla clientela istituzionale originariamente conferite e avrà la possibilità di distribuire i propri prodotti tramite le reti retail acquisite; - fino all’esercizio dell’opzione call/put rimarranno in vigore gli attuali accordi, emendati per quanto riguarda la distribuzione in esclusiva in due punti: Crédit Agricole rinuncerà al diritto di acquisire - a seguito della fusione - le società del Gruppo Sanpaolo Imi operanti nel settore del risparmio gestito e riconoscerà gli sportelli del Gruppo Sanpaolo Imi come non appartenenti alla rete oggetto dell’accordo distributivo; C) il mantenimento degli attuali accordi nel credito al consumo - relativamente alla rete del Gruppo Intesa ante fusione - per tre anni, al termine dei quali le parti riconsidereranno la struttura proprietaria di Agos. Sarà esercitabile un’opzione call/put per la cessione a Crédit Agricole del 49% detenuto in Agos da Banca Intesa. La valutazione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, di Banca Popolare Friuladria e dei 193 sportelli oggetto di cessione risulta in linea con i multipli di mercato di transazioni comparabili ed è confermata dalle analisi svolte dall’esperto indipendente Prof. Paolo Jovenitti nominato da Banca Intesa. Anche la valutazione delle attività riconducibili al 65% di Nextra Investment Management ceduto a fine 2005 è confermata dal predetto esperto indipendente. Al 30 giugno 2006, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza aveva 310 sportelli, impieghi a clientela per circa 12,5 miliardi di euro, raccolta diretta da clientela per circa 13 miliardi, raccolta indiretta da clientela per circa 27,6 miliardi e un patrimonio netto di 1. 070 milioni; nei primi sei mesi del 2006 ha registrato proventi operativi netti per 389 milioni, un risultato della gestione operativa di 226 milioni e un risultato netto di 121 milioni. Alla stessa data, Banca Popolare Friuladria aveva 149 sportelli, impieghi a clientela per circa 4 miliardi di euro, raccolta diretta da clientela per circa 3,4 miliardi, raccolta indiretta da clientela per circa 5,2 miliardi e un patrimonio netto di 468 milioni; nei primi sei mesi del 2006 ha registrato proventi operativi netti per 127 milioni, un risultato della gestione operativa di 65 milioni e un risultato netto di 30 milioni. Sulla base di dati di natura gestionale, al 30 giugno 2006 il complesso dei 193 sportelli oggetto di cessione rappresentava circa 5 miliardi di impieghi con clientela, 7,6 miliardi di raccolta diretta da clientela e 11,3 miliardi di raccolta indiretta da clientela; nei primi sei mesi del 2006, a questi sportelli erano ascrivibili proventi operativi netti per circa 220 milioni, un risultato della gestione operativa di circa 90 milioni e un utile netto di circa 50 milioni. La finalizzazione dell’accordo è subordinata all’approvazione del Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa e alle autorizzazioni da parte delle autorità competenti nonché alla stipula dell’atto di fusione. Il pagamento del corrispettivo totale di circa 6 miliardi di euro per la cessione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, di Banca Popolare Friuladria e dei 193 sportelli determinerà una plusvalenza di circa 4 miliardi. L’operazione, in cui Banca Intesa è assistita da Gruppo Banca Leonardo e Merrill Lynch e Crédit Agricole da Morgan Stanley, vede coinvolte società fra le quali esiste un rapporto di correlazione, derivante dall’adesione da parte di Crédit Agricole al patto parasociale vigente fra gli azionisti di riferimento di Banca Intesa. Crédit Agricole detiene il 17,84% del capitale votante di Banca Intesa. Gli aderenti al patto - Crédit Agricole, Fondazione Cariplo, Gruppo Generali, Fondazione Cariparma e Gruppo “Lombardo” - detengono complessivamente il 43,81% del capitale votante di Banca Intesa. L’operazione non comporta variazioni nella remunerazione dei Consiglieri di Amministrazione di Banca Intesa . .  
   
   
UNICREDIT MARKETS & INVESTMENT BANKING ACCORPA LA RICERCA E NOMINA NUOVI CAPO ECONOMISTI  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Nell´ambito dell´accorpamento delle attività di investimento di Ba-ca, Hypovereinsbank e Unicredit nella Divisione Unicredit Markets & Investment Banking è stata attuata una riorganizzazione della Ricerca. Il nuovo Responsabile della Ricerca Globale sarà Thorsten Weinelt, già responsabile per la Ricerca di Hypovereinsbank dal 2004, cui viene affidata la competenza completa per la Ricerca relativamente ad azioni, credito e Fi/fx e per la Economics & Commodity Research della Divisione Unicredit Markets & Investment Banking (Mib). Marco Annunziata diventa Capo Economista globale della Divisione Unicredit Mib e dirigerà la Sezione Global Economics & Fi/fx Research. Annunziata, già responsabile del settore per Unicredit Banca Mobiliare (Ubm) dal 2003, ha studiato economia a Bologna e quindi ha conseguito un dottorato a Princeton. Successivamente ha lavorato per sei anni come Senior Economist presso il Fondo Monetario Internazionale a Washington. È stato poi Capo Economista della Deutsche Bank di Londra per la regione Eemea (Europa Orientale, Medio Oriente, Africa). Marco Valli diventa Capo Economista per l´Italia e analizzerà il mercato da Milano. Ha conseguito il Master in finanza quantitativa all´Università Bocconi, dove ha poi lavorato presso l´Istituto di ricerca Igier. Successivamente è stato economista per Fideuram Investimenti fino al 2004, quando è passato a Unicredit. .  
   
   
GENERAL ELECTRIC: GE COMMERCIAL FINANCE APRE UNA BANCA IN ITALIA  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Ge Commercial Finance annuncia l’apertura della filiale italiana di Ge Corporate Finance Bank, che offrirà un’ampia gamma di prodotti finanziari, compresi Cash flow e Asset-based Financing, Senior & Subordinated Loans, Structured Equity e Project financing. “Siamo lieti di poter offrire i nostri prodotti e servizi ai fondi e alle società italiane, congiuntamente ai vantaggi che derivano dalla profonda expertise di Ge in numerosi settori tra i quali media e comunications, transportation, healthcare ed energy” ha commentato Fabrizio Vitiello, responsabile della Banca e della divisione di Leveraged Finance italiana. “Oltre al supporto finanziario, Ge Commercial Finance offre ai suoi clienti competenza ed esperienza in vari settori merceologici. Riteniamo che ciò rappresenti un significativo vantaggio competitivo per la nostra società. ” La divisione europea di Leveraged Finance di Ge Commercial Finance è tra i maggiori fornitori di soluzioni di finanza strutturata a fondi di private equity e imprese di medie e grandi dimensioni per operazioni di buy-out, acquisizioni, finanziamenti e ricapitalizzazione. Dal 2004, la divisione di Leveraged Finance europea di Ge ha sottoscritto finanziamenti per oltre 10 miliardi di euro in tutta Europa. L’attuale portafoglio di assets della divisione è pari a circa 4 miliardi di euro. “L’italia è un mercato per noi strategico in forte crescita in cui pianifichiamo altresì di investire selettivamente in alcuni di fondi di private equity specializzati nel mid-market con significativa presenza locale” ha aggiunto Fabrizio Vitiello e continua “In Europa abbiamo già sviluppato forti rapporti con i maggiori fondi d’investimento e i più importanti book-runners”. La sede di Ge Corporate Finance Bank Sas è a Parigi. Ge Corporate Finance Bank, Sede di Milano e’ iscritta all’Albo delle Banche. .  
   
   
BORSA ITALIANA ORGANIZZA LA TRADING ONLINE EXPO 2006 DEDICATA AL MONDO DELL´INVESTIMENTO ONLINE. FOCUS: MTA INTERNATIONAL, OPZIONI, FUTURE, COVERED WARRANT E CERTIFICATI.  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre 2006 Borsa Italiana organizza la quarta Trading Online Expo 2006, l’incontro dedicato al mondo del trading e dell’investimento online. Ospitata nel Congress and Training Centre di Palazzo Mezzanotte a Milano, sede della Borsa Italiana, la Tol Expo vedrà la presenza di 34[1] espositori e offrirà la possibilità di incontrare i broker online, gli emittenti di covered warrant, certificates e le società di servizi di supporto al trading. L’evento è rivolto non solo a trader professionisti ma soprattutto ai piccoli risparmiatori interessati a conoscere strumenti come certificati, covered warrant e derivati, grazie a seminari gratuiti organizzati da Borsa Italiana. A queste iniziative si affiancheranno due corsi dell’Associazione Italiana di Analisi Tecnica (Siat) per illustrare i fondamenti dell’analisi tecnica. Dopo il successo dell’ultima edizione che ha registrato oltre 2000 visitatori, quest’anno la manifestazione si svolgerà su due giornate a mercati aperti, in modo da permettere agli operatori professionisti di fare trading in tempo reale, spiegando al pubblico le logiche di ogni decisione di investimento. Un’occasione unica per comprendere i processi decisionali di chi opera quotidianamente sui mercati per professione e per valutare le funzionalità delle diverse piattaforme di trading. Mercoledì 18 ottobre, alle ore 8. 30, la Tol Expo 2006 verrà inaugurata con la presentazione delle opportunità offerte agli investitori dal nuovo segmento Mta International di Borsa Italiana. Il giorno seguente, alla stessa ora, il I° forum su “Certificati e Covered Warrant: analisi delle diverse opportunità d’investimento offerte all’investitore privato”. Durante il pomeriggio delle due giornate della Tol Expo si terranno invece i corsi tenuti da Daniel Gramza, trader professionista e professore presso la Business School del Chicago Mercantile Exchange: il primo sul tema dei futures per gli investitori privati, il secondo sulle tecniche di copertura del portafoglio con le opzioni. Per partecipare è necessario registrarsi online sul sito www. Borsaitaliana. It/tol . L’accesso del pubblico è gratuito. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 16. 10. 2006 Durata gg. 364
Prezzo medio ponderato 96,463
Ritenuta fiscale 12,5% 0,44213
Arrotondamento 0,00487
Prezzo netto d´aggiudicazione 96,91
Rendimento semplice netto 3,15
Rendimento composto netto 3,15
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 97,21
Rendimento semplice (minimo) 2,84
Rendimento composto netto (minimo) 2,84
Fonte Assiom
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CONVEGNO INTERNAZIONALE; "THE INSURANCE INDUSTRY: RISK GOVERNANCE AND SOLVENCY II"  
 
 Milano, 12 ottobre 2006 - Il terzo incontro internazionale “The Insurance Industry: Risk Governance and Solvency Ii” organizzato da Ania, Macros Risk Management e l’Associazione di Ginevra, che si terrà a Milano il 28 Novembre 2006 presso Banca Intesa, si propone di analizzare gli sviluppi sulla regolamentazione europea e l’impatto sull’industria assicurativa. Altri temi del convegno riguardano i modelli di Governance dell’impresa e la gestione dei rischi aziendali. Relatori internazionali, esperti del settore e Global players assicurativi si confronteranno sul tema dell’Enterprise Risk Management, al fine di promuovere una più organica consapevolezza della misurazione e gestione integrata dei rischi e delle modalità di funzionamento della “macchina aziendale”. Il convegno si articola in tre sessioni: La Regolamentazione Europea; Governance, Risk Management e l’impatto sulle compagnie di assicurazioni; Enterprise Risk Management: modelli di gestione integrata del rischio. Il convegno è organizzato da: Programma: 8. 30 – 9. 00 Registrazione dei partecipanti; 9. 00 – 9. 10 Welcome - Enrico Salza, Presidente, S. Paolo Imi; 9. 10 – 9. 20 Apertura dei lavori - Roberto Pontremoli, Presidente, Macros Risk Management; 9. 20 – 11. 15 Prima Sessione - La Regolamentazione Europea: Chairman Patrick M. Liedtke, Segretario Generale, Associazione di Ginevra, Speakers Gérard de La Martiniere, Presidente, Cea, “Lo stato dell’arte e gli sviluppi sulla regolamentazione Europea”; Giampaolo Galli, Direttore Generale, Ania “L’impatto della normativa Europea sul mercato assicurativo italiano”; Yoshihiro Kawai, Segretario Generale, Iais “Progetti e proposte sulla Governance e sulla gestione dei rischi”; Alberto Corinti, Segretario Generale, Ceiops “Contributi e futuri sviluppi del progetto Solvency Ii”. 11. 35 – 13. 15 Seconda Sessione - L’industria assicurativa: Governance e Risk Management: Chairman Sandro Salvati, Ceo, Toro Assicurazioni; Speakers Fausto Marchionni, Ceo & Direttore Generale, Fondiaria-sai . “Key driver per rafforzare la Corporate Governance”; Mel Carvill, Head of Strategy & Corporate Finance, Generali Assicurazioni “Erm: key driver nelle decisioni strategiche di un Global Player”; Paolo Fumagalli, Presidente Intesa Vita “Trend e best practice nei modelli interni di risk management”; Andrea Battista, Direttore Generale, Duomo Assicurazioni, Gruppo Cattolica “Il governo dei rischi e la creazione del valore: rischio redditività e costo del capitale”. 13. 15 – 13. 30 Q&a 14. 30 – 16. 15 Terza Sessione - Erm: l’utilizzo integrato dei modelli di misurazione del rischio: Chairman Dario Focarelli, Chief Economist, Ania; Speakers Gerry Dickinson, Vice Segretario Associazione di Ginevra & Direttore, Centre for Insurance & Investment Studies, City University Business School, London “Erm nell’industria assicurativa europea”; Angelo Scarioni, Vice Presidente, Macros Risk Management “Modelli e strumenti per la gestione integrata dei rischi”; Laura Santori, Director, Financial Services – Insurance, Standard & Poor´s. “L’integrazione dell’Enterprise Risk Management nel processo di rating”; Madhusudan Acharyya, Centre for Risk Research, School of Management, University of Southampton “Erm: Quattro Case Study - Questioni emergenti e sfide future”. 16. 15 – 16. 30 Q&a 16. 00 – 17. 00 Conclusioni Fabio Cerchiai, Presidente, Ania segreteria@macrosriskmanagement. It .  
   
   
JEFF MOGHRABI E’ IL NUOVO HEAD OF SOUTHERN EUROPEAN REGION DI ACE  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Jeff Moghrabi è il nuovo Head of Southern European Region di Ace European Group, compagnia assicurativa di diritto inglese focalizzata sui rischi industriali, presente in 50 paesi nel mondo e appartenente al network americano Ace Group of Companies, quotato alla borsa di New York (Nyse:ace). Nato nel 1958, Moghrabi è coniugato con due figli. E’ laureato in Ingegneria Meccanica presso il New Jersey Institute of Technology. Moghrabi affianca il nuovo incarico a quello di rappresentante legale e managing director di Ace Italia che ricopre dal luglio 2003. L’attribuzione della nuova responsabilità corona il forte consolidamento della compagnia sul mercato italiano negli ultimi tre anni e mette a vantaggio dei mercati sud europei (Francia, Spagna e Portogallo) l’esperienza maturata nel settore assicurativo da Moghrabi. Prima del suo ingresso nel gruppo Ace, infatti, Moghrabi ha avviato la sua carriera nel Gruppo assicurativo Aig. In seguito ha realizzato significative esperienze presso il gruppo assicurativo Zurigo a Milano, nel quale ha ricoperto posizioni con responsabilità sempre crescenti, anche all’interno del consiglio di amministrazione di Zurich International Italia Spa. .  
   
   
L’EXPORT LOMBARDO FA ROTTA VERSO IL NORD AMERICA INCONTRI D’AFFARI A VANCOUVER E SEATTLE DAL 21 AL 28 OTTOBRE  
 
 Milano, 12 ottobre 2006 - Aumenta dell’8,4% in un anno l’export lombardo verso Stati Uniti e Canada e in sei mesi supera i 3 miliardi e mezzo di euro, oltre un quarto del totale italiano (26%). Milano guida la corsa delle lombarde al mercato nordamericano con un export che raggiunge quasi i 2 miliardi di euro, il 52,7% del totale regionale, in ascesa del 9,7% dal 2005. Buone anche le esportazioni di Bergamo con circa 385 milioni di euro, +7,6% in un anno, e Brescia con 380 milioni di euro, +17,7%. Varese si distingue invece nell’import che supera i 279 milioni di euro e registra una crescita del 75%. Ma sono gli Stati Uniti ad assorbire la quasi totalità dell’export lombardo con oltre 3 miliardi di euro in sei mesi, con il Canada affari per i restanti 425 milioni di euro. E sono i macchinari e materiale da trasporto i prodotti lombardi più gettonati sul mercato nordamericano (36% circa delle esportazioni totali), sia negli Stati Uniti (36,1%) che in Canada (34,2%). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2006 e 2005. Incontri d’affari a Vancouver e Seattle. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, organizza dal 21 al 28 ottobre una missione imprenditoriale nello Stato di Washington (Seattle) e nel confinante Stato canadese della British Columbia (Vancouver). Gli uffici Promos/camera di commercio di Milano in Nord America predisporranno per ogni impresa partecipante un´agenda di incontri bilaterali con operatori canadesi e statunitensi (importatori, distributori, agenti, clienti finali, fornitori, produttori, contoterzisti). Per informazioni: Promos/camera di commercio di Milano, tel. 02. 8515. 5374-5287, e-mail: nordamerica@mi. Camcom. It. “Il Nord America è da sempre uno dei nostri principali partner commerciali per giro d’affari e presenza delle nostre imprese - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. E per far conoscere le nuove opportunità offerte dal mercato nordamericano risultano particolarmente utili iniziative come questa missione e il supporto dato dai nostri uffici esteri presenti negli Stati Uniti e in Canada”. Interscambio della Lombardia con Stati Uniti e Canada
2006 Ii trim. variaz. -2005- 2006 Ii trim. Tot. Interscambio Variaz. % % su tot. Lomb. 06 % su tot. 06
import export import export 2006 Ii trim. interscambio 05-06 import export interscambio
Milano 1. 504. 014. 798 1. 880. 869. 126 -8,4% 9,7% 3. 384. 883. 924 0,8% 73,2% 52,7% 60,2%
Varese 279. 297. 815 324. 688. 890 74,9% 5,2% 603. 986. 705 29,0% 13,6% 9,1% 10,7%
Bergamo 90. 115. 970 384. 927. 307 -15,7% 7,6% 475. 043. 277 2,3% 4,4% 10,8% 8,4%
Brescia 57. 402. 259 380. 322. 497 9,2% 17,7% 437. 724. 756 16,5% 2,8% 10,7% 7,8%
Como 32. 098. 896 212. 052. 156 12,1% 6,4% 244. 151. 052 7,1% 1,6% 5,9% 4,3%
Pavia 21. 837. 808 99. 114. 957 3,2% 15,8% 120. 952. 765 13,3% 1,1% 2,8% 2,2%
Mantova 21. 773. 365 92. 288. 406 -60,1% -12,5% 114. 061. 771 -28,7% 1,1% 2,6% 2,0%
Lecco 26. 509. 832 80. 021. 550 68,8% -8,8% 106. 531. 382 3,0% 1,3% 2,2% 1,9%
Cremona 16. 268. 406 80. 517. 003 -4,8% -5,1% 96. 785. 409 -5,1% 0,8% 2,3% 1,7%
Lodi 3. 248. 935 19. 490. 003 0,0% 20,6% 22. 738. 938 17,2% 0,2% 0,5% 0,4%
Sondrio 2. 153. 370 13. 528. 389 12,3% 75,6% 15. 681. 759 63,0% 0,1% 0,4% 0,3%
Lombardia 2. 054. 721. 454 3. 567. 820. 284 -2,3% 8,4% 5. 622. 541. 738 4,2% 100,0% 100,0% 100,0%
Italia 6. 393. 845. 124 13. 745. 176. 610 3,2% 10,2% 20. 139. 021. 734 7,9% Lomb/it 32,1% Lomb/it 26,0% Lomb/it 27,9%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2006 (valori in euro) Interscambio della Lombardia con Stati Uniti e Canada
Territorio Stati Uniti Canada Stati Uniti Canada variaz. 2005/06 Stati Uniti variaz. 2005/06 Canada
import Ii trim. 2006 export Ii trim. 2006 import Ii trim. 2006 export Ii trim. 2006 import Ii trim. 2005 export Ii trim. 2006 import Ii trim. 2005 export Ii trim. 2006 import export import export
Varese 232. 713. 330 291. 772. 840 46. 584. 485 32. 916. 050 130. 013. 497 270. 919. 158 29. 667. 782 37. 725. 038 79,0% 7,7% 57,0% -12,7%
Como 29. 152. 284 184. 351. 980 2. 946. 612 27. 700. 176 25. 734. 870 172. 262. 086 2. 904. 548 27. 060. 073 13,3% 7,0% 1,4% 2,4%
Sondrio 2. 111. 177 12. 004. 595 42. 193 1. 523. 794 1. 705. 083 6. 765. 742 212. 448 937. 928 23,8% 77,4% -80,1% 62,5%
Milano 1. 421. 889. 776 1. 634. 482. 665 82. 125. 022 246. 386. 461 1. 546. 867. 583 1. 538. 208. 042 95. 142. 415 176. 819. 649 -8,1% 6,3% -13,7% 39,3%
Bergamo 64. 835. 745 348. 003. 331 25. 280. 225 36. 923. 976 75. 618. 445 319. 406. 285 31. 253. 134 38. 172. 046 -14,3% 9,0% -19,1% -3,3%
Brescia 49. 397. 449 345. 845. 268 8. 004. 810 34. 477. 229 41. 555. 968 294. 127. 940 10. 999. 148 29. 120. 457 18,9% 17,6% -27,2% 18,4%
Pavia 21. 018. 036 85. 915. 968 819. 772 13. 198. 989 20. 559. 584 77. 824. 394 591. 891 7. 734. 590 2,2% 10,4% 38,5% 70,6%
Cremona 15. 906. 247 74. 031. 792 362. 159 6. 485. 211 16. 701. 259 75. 663. 188 391. 125 9. 218. 131 -4,8% -2,2% -7,4% -29,6%
Mantova 20. 194. 192 84. 686. 745 1. 579. 173 7. 601. 661 53. 624. 648 96. 331. 811 917. 674 9. 185. 989 -62,3% -12,1% 72,1% -17,2%
Lecco 25. 122. 295 66. 487. 057 1. 387. 537 13. 534. 493 14. 116. 310 73. 093. 518 1. 590. 022 14. 626. 972 78,0% -9,0% -12,7% -7,5%
Lodi 2. 575. 088 15. 488. 506 673. 847 4. 001. 497 2. 591. 848 15. 210. 720 657. 076 943. 592 -0,6% 1,8% 2,6% 324,1%
Lombardia 1. 884. 915. 619 3. 143. 070. 747 169. 805. 835 424. 749. 537 1. 929. 089. 095 2. 939. 812. 884 174. 327. 263 351. 544. 465 -2,3% 6,9% -2,6% 20,8%
Italia 5. 736. 072. 042 12. 377. 880. 758 657. 773. 082 1. 367. 295. 852 5. 538. 741. 196 11. 295. 335. 629 658. 885. 546 1. 175. 979. 290 3,6% 9,6% -0,2% 16,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2006 (valori in euro) Interscambio della Lombardia con Stati Uniti e Canada per prodotto - dati Ii trim. 2006 –
Merce 2006 I trim. % su tot var 2005/06
import export import export import export
7-Macchinari e materiale da trasporto 778. 312. 482 1. 278. 784. 393 37,9% 35,8% 1,5% 15,4%
8-Prodotti finiti diversi 315. 187. 794 756. 340. 634 15,3% 21,2% 9,8% 6,5%
6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 145. 393. 334 680. 284. 640 7,1% 19,1% -16,2% 11,3%
5-Prodotti chimici e prodotti connessi 620. 495. 796 572. 077. 239 30,2% 16,0% -8,1% -5,6%
4-Oli, grassi e cere di origine animale e vegetale 4. 485. 348 107. 382. 009 0,2% 3,0% 204,3% 5,4%
1-Bevande e tabacchi 12. 407. 116 88. 801. 325 0,6% 2,5% 216,8% 13,8%
0-Prodotti alimentari ed animali vivi 37. 343. 767 71. 198. 047 1,8% 2,0% 37,5% 26,8%
2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 106. 087. 378 11. 102. 053 5,2% 0,3% -23,0% 19,3%
3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 29. 536. 017 1. 482. 947 1,4% 0,0% 48,0% 296,6%
9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C. T. C. I. 5. 472. 422 366. 997 0,3% 0,0% -46,4% -96,2%
Tot. Lombardia 2. 054. 721. 454 3. 567. 820. 284 100,0% 100,0% -2,3% 8,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2006 (valori in euro)
Merce 0400-Stati Uniti % su tot. Con Stati Uniti 0404-Canada % su tot. Con Canada
import export import export import export import export
0-Prodotti alimentari ed animali vivi 32. 639. 541 63. 779. 882 1,7% 2,0% 4. 704. 226 7. 418. 165 2,8% 1,7%
1-Bevande e tabacchi 12. 328. 140 75. 522. 607 0,7% 2,4% 78. 976 13. 278. 718 0,0% 3,1%
2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 73. 371. 813 9. 739. 144 3,9% 0,3% 32. 715. 565 1. 362. 909 19,3% 0,3%
3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 22. 609. 299 1. 404. 226 1,2% 0,0% 6. 926. 718 78. 721 4,1% 0,0%
4-Oli, grassi e cere di origine animale e vegetale 1. 743. 648 91. 405. 082 0,1% 2,9% 2. 741. 700 15. 976. 927 1,6% 3,8%
5-Prodotti chimici e prodotti connessi 598. 944. 612 465. 556. 464 31,8% 14,8% 21. 551. 184 106. 520. 775 12,7% 25,1%
6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 131. 989. 287 611. 771. 863 7,0% 19,5% 13. 404. 047 68. 512. 777 7,9% 16,1%
7-Macchinari e materiale da trasporto 707. 437. 911 1. 133. 444. 648 37,5% 36,1% 70. 874. 571 145. 339. 745 41,7% 34,2%
8-Prodotti finiti diversi 298. 496. 763 690. 079. 834 15,8% 22,0% 16. 691. 031 66. 260. 800 9,8% 15,6%
9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C. T. C. I. 5. 354. 605 366. 997 0,3% 0,0% 117. 817 0 0,1% 0,0%
Tot. Lombardia 1. 884. 915. 619 3. 143. 070. 747 100,0% 100,0% 169. 805. 835 424. 749. 537 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2006 (valori in euro) .
 
   
   
UNIONCAMERE, PIL: IL NORD-EST È PIÙ VELOCE GLI INVESTIMENTI IN MACCHINARI E IMPIANTI TRAINANO LA RIPRESA  
 
Roma, 12 ottobre 2006 – Dovrebbero essere le regioni del Nord-est, con Emilia Romagna e Veneto in testa, a trainare la ripresa dell’anno 2006: a +1,6% è prevista, infatti, la crescita del Pil italiano dagli Scenari delle economie locali, elaborati dal Centro studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia, con l’area nord-orientale che dovrebbe conseguire un +1,7%. A trainare lo sviluppo dell’economia dovrebbero contribuire soprattutto gli investimenti in macchinari e impianti che, dopo la flessione del 2005 (-1,5%), dovrebbero raggiungere il +3,5%. Bene anche l’export (+4,5%), la cui dinamica potrebbe risultare però compensata dalle importazioni (+4,2%). E poi, in ripresa anche i consumi delle famiglie che, dopo lo stallo dell’anno scorso (-0,1%), dovrebbero salire al +1,2%. “L´economia italiana nel 2006 ha ricominciato a crescere, ma ad un ritmo ancora non soddisfacente: secondo le nostre stime il Pil aumenterà quest´anno intorno all´1,6%, quindi al di sotto della media europea”, commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “E per il 2007 già aumentano le preoccupazioni degli imprenditori tant’è vero che le previsioni sono improntate alla cautela. Serve una finanziaria coraggiosa che sostenga gli investimenti e non geli i consumi”. Pil: Nord-est a +1,7%, Mezzogiorno a +1,4% Il Pil del Mezzogiorno dovrebbe crescere meno della media nazionale (1,4% a fronte dell’1,6%), rispetto alla quale si allineano il Centro e il Nord-ovest, mentre il Nord-est cresce ad un ritmo più accelerato (+1,7%). Più intenso lo sviluppo di Emilia Romagna, Veneto e Campania (tutte +1,8%), seguite dal +1,7% di Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Lazio e Puglia. Calabria e Abruzzo le regioni in cui la crescita potrebbe essere più contenuta (1,0%). Consumi delle famiglie: +1,2% in media Nel 2006 si dovrebbe assistere ad una ripresa della spesa per consumi delle famiglie che coinvolge tutte le ripartizioni. La crescita tuttavia dovrebbe essere più vivace nelle regioni nord-orientali (+1,6%) e centrali (+1,3%), meno intensa nel Mezzogiorno (+0,8%). In particolare, l’andamento più dinamico si dovrebbe verificare in Friuli Venezia Giulia (+1,7%), Veneto, Emilia Romagna (entrambe +1,6%) e Trentino Alto Adige (+1,5%), seguite da Toscana (+1,4%), Marche, Umbria (entrambe +1,3%) e Lazio (+1,2%). Investimenti in impianti e macchinari: corsa al recupero per il Sud Dopo la forte caduta registrata nel 2005 (-3,4%), dovrebbero essere proprio le regioni meridionali ad essere coinvolte in una crescita più sostenuta degli investimenti in impianti, macchinari e mezzi di trasporto (+7,6%), a cui seguiranno le regioni nord-orientali e centrali (+2,9% in entrambi i casi); il Nord Ovest si caratterizza per una crescita più lenta (+1,4%). L’occupazione: in crescita dello 0,5% Dopo la flessione delle unità di lavoro registrata nel 2005 (-0,4%), le stime di Unioncamere e Prometeria mostrano una contenuta ripresa nel 2006 (+0,5%) di questo indicatore. La crescita occupazionale dovrebbe essere più intensa nelle regioni centro-meridionali (+0,6%). Le unità di lavoro dovrebbero aumentare meno nelle regioni settentrionali, soprattutto a seguito di un incremento più contenuto nei servizi. A livello regionale, il 2006 è caratterizzato da una performance migliore in Molise e in Basilicata (+1,1% entrambe), in Puglia, Abruzzo, Marche, Umbria e Liguria (+0,7%), mentre un incremento inferiore a quello medio nazionale dovrebbe interessare Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Scenario di previsione al 2009 per l´Italia Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Prodotto interno lordo 1,2 0,0 1,6 1,3 1,5 1,6
Saldo regionale (% risorse interne) -0,3 -0,5 -0,4 -0,2 -0,2 -0,3
Domanda interna 1,2 0,2 1,5 1,0 1,6 1,7
Spese per consumi delle famiglie 1,2 -0,1 1,2 0,8 1,3 1,5
Investimenti fissi lordi 2,1 -0,6 2,5 2,3 2,7 3,0
macchinari e impianti 1,3 -1,5 3,5 3,2 3,6 3,8
costruzioni e fabbricati 3,1 0,5 1,2 1,1 1,6 1,9
Importazioni di beni dall´estero 2,6 -0,3 4,2 3,1 3,6 3,9
Esportazioni di beni verso l´estero 1,9 -1,4 4,5 4,2 3,5 3,3
Valore aggiunto ai prezzi base
agricoltura 10,8 -2,3 0,6 0,9 1,6 1,4
industria 0,3 -2,3 1,9 1,1 1,5 1,4
costruzioni 2,7 0,6 1,6 1,1 1,4 1,2
servizi 1,2 0,8 1,5 1,2 1,7 1,6
totale 1,3 0,0 1,6 1,2 1,6 1,5
Unita´ di lavoro
agricoltura 0,4 -8,0 -2,0 -0,6 -1,0 -0,5
industria -0,4 -1,6 0,0 0,0 0,2 0,3
costruzioni 3,4 2,3 0,8 0,3 0,0 0,4
servizi 0,9 0,3 0,8 0,6 1,1 0,9
totale 0,8 -0,4 0,5 0,4 0,7 0,7
Rapporti caratteristici (%)
Tasso di occupazione 38,9 38,8 39,0 39,1 39,2 39,3
Tasso di disoccupazione 8,0 7,7 7,6 7,5 7,4 7,2
Tasso di attivita´ 42,3 42,1 42,2 42,2 42,3 42,4
Reddito disponibile a prezzi correnti (var. %) 4,6 2,8 4,0 2,9 3,3 3,3
Deflatore dei consumi (var. %) 2,3 2,3 2,5 1,9 1,8 1,8
Fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2006-2009 Scenario di previsione al 2009 per il Pil Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Piemonte 1,1 -0,2 1,5 1,0 1,2 1,3
Val d´Aosta 1,3 -0,8 1,5 1,5 1,6 1,6
Lombardia 1,3 -0,3 1,7 1,4 1,6 1,7
Trentino Alto Adige 1,8 -0,8 1,7 1,5 1,6 1,7
Veneto 1,4 0,3 1,8 1,3 1,5 1,7
Friuli Venezia Giulia 0,2 -0,4 1,6 1,4 1,5 1,7
Liguria -0,3 0,6 1,7 1,2 1,4 1,5
Emilia Romagna 0,2 0,9 1,8 1,6 1,7 1,7
Toscana 0,8 -0,4 1,5 1,4 1,6 1,7
Umbria 2,8 -0,3 1,1 1,1 1,4 1,6
Marche 1,7 -0,5 1,6 1,3 1,5 1,6
Lazio 3,8 0,3 1,7 1,3 1,5 1,6
Abruzzo -0,8 2,2 1,0 1,0 1,2 1,4
Molise 1,6 -1,7 1,5 1,4 1,4 1,7
Campania 0,5 -1,8 1,8 1,4 1,5 1,6
Puglia 0,3 -2,0 1,7 1,4 1,5 1,6
Basilicata 0,7 -1,3 1,1 1,1 1,3 1,5
Calabria 2,7 -2,6 1,0 0,9 1,2 1,4
Sicilia 0,3 2,8 1,3 0,9 1,3 1,4
Sardegna 1,2 1,0 1,1 1,2 1,3 1,5
Nord Ovest 1,1 -0,2 1,6 1,3 1,5 1,6
Nord Est 0,9 0,4 1,7 1,4 1,6 1,7
Centro 2,5 -0,1 1,6 1,3 1,5 1,6
Mezzogiorno 0,6 -0,2 1,4 1,2 1,4 1,5
Italia 1,2 0,0 1,6 1,3 1,5 1,6
Scenario di previsione al 2009 per le esportazioni di beni verso l´estero Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Piemonte 0,1 -3,9 5,5 5,4 4,5 4,2
Val d´Aosta 14,9 -1,6 1,5 1,8 1,4 1,4
Lombardia 0,4 0,8 4,4 4,4 3,7 3,5
Trentino Alto Adige 1,8 -1,2 5,9 4,4 3,7 3,5
Veneto 1,1 -6,8 5,5 4,0 3,3 3,2
Friuli Venezia Giulia 14,4 -7,8 4,5 3,2 2,6 2,5
Liguria -5,3 10,7 7,2 6,9 5,8 5,4
Emilia Romagna 4,6 1,8 4,7 3,3 2,7 2,6
Toscana 2,1 -6,6 3,8 5,4 4,6 4,2
Umbria 5,0 -0,6 2,1 3,9 3,2 3,1
Marche -2,3 -1,1 1,5 3,4 2,8 2,6
Lazio 1,5 -8,0 4,0 5,5 4,7 4,3
Abruzzo 8,4 -1,7 1,4 0,6 0,3 0,5
Molise -1,4 7,1 4,9 3,7 3,0 2,9
Campania -0,3 -1,7 5,6 4,3 3,6 3,4
Puglia 7,8 -0,7 6,5 5,1 4,3 4,0
Basilicata -20,2 -17,8 -3,0 -3,3 -3,2 -2,6
Calabria 6,2 -15,4 6,7 5,3 4,5 4,2
Sicilia 4,4 24,1 2,8 1,8 1,4 1,4
Sardegna 10,9 26,9 2,2 1,3 0,9 1,0
Nord Ovest 0,2 -0,2 4,8 4,7 4,0 3,7
Nord Est 3,8 -3,3 5,1 3,7 3,0 2,9
Centro 1,2 -5,5 3,3 4,9 4,1 3,9
Mezzogiorno 3,8 5,2 3,7 2,7 2,2 2,2
Italia 1,9 -1,4 4,5 4,2 3,5 3,3
Fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2006-2009 Scenario di previsione al 2009 per le spese per consumi delle famiglie Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Piemonte 1,9 -0,6 1,2 0,6 1,0 1,1
Val d´Aosta 1,9 -1,0 1,2 0,7 1,0 1,1
Lombardia 1,6 0,1 1,2 1,1 1,5 1,7
Trentino Alto Adige 0,7 0,3 1,5 0,8 1,2 1,5
Veneto 1,2 0,2 1,6 1,0 1,4 1,4
Friuli Venezia Giulia 1,6 -0,1 1,7 0,7 1,3 1,4
Liguria 1,5 0,2 1,2 0,2 1,0 1,1
Emilia Romagna 1,4 0,3 1,6 0,7 1,3 1,3
Toscana 1,1 -0,2 1,4 0,7 1,4 1,4
Umbria 0,9 0,6 1,3 1,0 1,4 1,7
Marche 1,1 -0,1 1,3 1,1 1,4 1,7
Lazio 0,8 -0,1 1,2 0,8 1,2 1,4
Abruzzo 0,7 0,1 1,1 0,9 1,3 1,8
Molise 1,2 -0,1 1,1 0,6 1,1 1,6
Campania 0,7 -0,4 0,6 0,8 1,2 1,6
Puglia 1,1 -0,4 0,8 0,9 1,2 1,6
Basilicata 0,3 -0,4 0,6 0,3 1,0 1,2
Calabria 1,1 -0,5 0,9 0,6 1,5 1,7
Sicilia 0,4 -0,1 1,0 0,5 1,3 1,6
Sardegna 1,0 -0,1 0,9 0,4 1,4 1,4
Nord Ovest 1,7 -0,1 1,2 0,9 1,3 1,5
Nord Est 1,3 0,2 1,6 0,8 1,3 1,4
Centro 0,9 -0,1 1,3 0,8 1,3 1,5
Mezzogiorno 0,8 -0,3 0,8 0,7 1,3 1,6
Italia 1,2 -0,1 1,2 0,8 1,3 1,5
Scenario di previsione al 2009 per gli investimenti fissi lordi in macchinari ed impianti Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Piemonte 3,0 -0,4 1,9 3,5 4,0 3,9
Val d´Aosta -18,0 1,2 1,6 5,4 5,8 5,9
Lombardia -2,0 -2,0 1,2 2,3 2,8 3,2
Trentino Alto Adige 19,7 4,2 3,0 5,0 4,7 4,7
Veneto 1,3 -1,0 2,6 3,1 3,7 3,9
Friuli Venezia Giulia 11,9 5,2 2,5 6,0 5,2 5,1
Liguria 11,2 4,2 1,4 4,8 4,8 4,7
Emilia Romagna 2,3 -0,5 3,4 3,1 4,0 4,1
Toscana -0,1 -2,2 4,6 2,6 3,1 3,6
Umbria 0,8 -1,4 4,0 2,7 3,0 3,5
Marche 2,6 -0,7 3,6 3,8 4,2 4,4
Lazio -1,0 -2,8 1,4 2,1 2,7 3,4
Abruzzo -7,0 -5,8 6,7 3,3 3,2 3,7
Molise 3,1 -1,5 6,6 5,3 4,9 4,7
Campania 3,2 -2,5 6,8 4,6 4,1 4,1
Puglia -0,2 -5,5 7,7 3,2 3,4 3,9
Basilicata -0,7 -4,1 7,6 3,5 3,7 3,6
Calabria 1,4 -4,2 7,5 2,9 3,4 3,6
Sicilia 4,2 -1,7 8,8 4,4 4,1 4,2
Sardegna 3,0 -3,0 8,1 3,8 3,3 3,4
Nord Ovest 0,0 -1,1 1,4 2,8 3,4 3,6
Nord Est 4,2 0,3 2,9 3,6 4,1 4,2
Centro -0,1 -2,2 2,9 2,5 3,0 3,6
Mezzogiorno 1,5 -3,4 7,6 3,9 3,8 3,9
Italia 1,3 -1,5 3,5 3,2 3,6 3,8
Fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2006-2009 .
 
   
   
EXCELSIOR 2006: OCCUPAZIONE IN RIPRESA  
 
Savona, 12 ottobre 2006 - Aumentano nel 2006 i posti di lavoro nelle imprese: le nuove assunzioni si concentrano nelle piccole imprese e nei servizi; una su quattro riguarda giovani diplomati, mentre per oltre la metà è sufficiente la scuola dell’obbligo. Questi i risultati della nona edizione del Sistema Informativo Excelsior, l’indagine condotta da Unioncamere sulle previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali delle imprese. “Nel 2006 in provincia una impresa su quattro ha programmato assunzioni di personale e il saldo previsto tra entrate ed uscite dal mercato del lavoro sfiora il 2%, valore superiore all’1,3% medio della Liguria e ai risultati delle regioni limitrofe (Piemonte 0%, Lombardia 0,5%, Emilia Romagna 1%, Toscana 0,6%)” dichiara il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Grasso. “I risultati di Excelsior presentano sia conferme, sia novità: le imprese di piccola dimensione ancora una volta offrono il maggior contributo all’occupazione provinciale e sebbene si confermi la concentrazione nel settore dei servizi dei nuovi posti di lavoro, quest’anno si riscontra una dinamica particolarmente positiva anche nell’industria” sottolinea Giancarlo Grasso. “Le caratteristiche del sistema produttivo locale comportano richieste da parte delle imprese soprattutto per le professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie e per gli operai e personale non qualificato, che costituiscono la maggior parte delle oltre 4mila assunzioni previste in totale. Da questi dati sono escluse le assunzioni stagionali e i contratti di collaborazione, ai quali per la prima volta Excelsior dedica una apposita sezione. L’utilizzo delle collaborazioni a progetto da parte delle imprese savonesi nel 2006risulta destinato soprattutto all’esercizio di professioni tecniche e interessa in particolar modo diplomati e laureati. Il quadro delineato da Excelsior - conclude il presidente camerale - evidenzia la necessità di azioni per incentivare il rapporto tra scuola e imprese e per favorire la valorizzazione delle risorse umane, che costituiscono sempre più un fattore strategico per la competitività. In questo ambito assumono un ruolo di rilievo gli stage e i tirocini, per i quali la Camera di Commercio di Savona opera attraverso un apposito Sportello, che costituiscono per i giovani un contatto “anticipato” rispetto all’effettivo ingresso nel mondo del lavoro e una preziosa occasione, anche per le imprese, di reciproca conoscenza. ” Anche quest’anno ad assumere di più sarà il Mezzogiorno, mentre il Nord Ovest risulta il fanalino di coda, anche se in questo ambito la Liguria si posiziona al vertice, soprattutto grazie all’ottimo risultato di Imperia, che risulta terza in graduatoria nazionale per tassi di crescita. Soddisfacenti anche i dati di La Spezia (2,1%) e Savona (1,9%), mentre su livelli più contenuti risulta Genova (0,7%). Recuperano i “posti fissi” – i contratti a tempo indeterminato salgono in un anno dal 33 al 36,6% del totale - sebbene la provincia rimanga stabilmente su livelli inferiori rispetto alla media nazionale (46,3%). Nell’industria comunque i contratti a tempo indeterminato costituiscono il 55% del totale. Oltre la metà delle assunzioni (55,8%) è costituita da contratti a tempo determinato, mentre l’apprendistato si ferma al 4,5%. Relativamente al livello di istruzione, risultano in calo sia le assunzioni di laureati (2,6%, ormai su una quota molto ridotta), sia quelle di diplomati (27,3% del totale), a favore di assunzioni per le quali è ritenuto sufficiente aver frequentato la scuola dell’obbligo (52,7% del totale). Stabili risultano invece le quote per quanto riguarda l’istruzione e la formazione professionale (17,5%). Il 45% delle assunzioni riguarda professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie. Operai specializzati e conduttori di impianti costituiscono oltre il 21% delle assunzioni. Circa un 18% è costituito da personale non qualificato, soprattutto addetti alle pulizie oppure al carico/scarico delle merci. Nel 2006 il 75% delle assunzioni sono concentrate nei servizi complessivamente intesi. A fronte di un tasso medio di crescita in provincia dell’1,9%, si rileva un valore dell’1,5% nell’industria e del 2,2% nei servizi. Le assunzioni di lavoratori provenienti da paesi extracomunitari sono stimate da un minimo del 18% ad un massimo del 24% del totale delle assunzioni provinciali. Nota decisamente nuova riguarda l’utilizzo delle collaborazioni a progetto: in base all’indagine Excelsior il 5,5% delle imprese savonesi prevede il ricorso a collaboratori nel 2006, mentre tale percentuale risultava del 7,5% nel 2005. .  
   
   
SVILUPPO. SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA COMUNE DI MILANO E ASSOLOMBARDA TRA I PROGETTI STRATEGICI EXPO 2015 E AGENZIA PER L’INNOVAZIONE.  
 
 Milano, 12 ottobre 2006 - Piena soddisfazione per l’accordo raggiunto nelle parole del Sindaco Letizia Moratti e del Presidente di Assolombarda Diana Bracco al termine dell’incontro tenutosi oggi a Palazzo Marino per la firma di un protocollo di intesa tra i due enti: “Lavoreremo su tematiche comuni con l’obiettivo di promuovere la competitività e lo sviluppo del territorio milanese e per ottenere risultati maggiori nell’interesse dei cittadini e delle imprese”. Il protocollo di intesa tra Comune e Assolombarda prevede la formazione di gruppi di lavoro congiunti, per operare nei seguenti ambiti: sviluppo del territorio, mobilità, trasporti, ambiente, infrastrutture, opere pubbliche, sicurezza, coesione sociale, politiche del lavoro, ricerca e innovazione, semplificazione dell’apparato burocratico, internazionalizzazione e attrattività. Particolare rilievo è stato dato ad alcuni progetti considerati di alto valore strategico: la candidatura di Milano all’Expo 2015; l’avvio dell’Agenzia per l’Innovazione; la realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic); il proseguimento dei lavori del Tavolo istituzionale per Milano. All’incontro hanno partecipato gli assessori Edoardo Croci (Mobilità, trasporti, ambiente) Tiziana Maiolo (Attività produttive) Andrea Mascaretti (Politiche del lavoro e dell’occupazione), Carlo Masseroli (Sviluppo del territorio), Mariolina Moioli (Famiglia, scuola e politiche sociali), Stefano Pillitteri (Qualità, servizi al cittadino e semplificazione, servizi civici) Luigi Rossi Bernardi (Ricerca, innovazione e capitale umano), Bruno Simini (Lavori pubblici) e Gianni Verga (Casa), insieme ad una delegazione di Assolombarda composta da: Giuseppe Castelli (vicepresidente Impresa, mercato e internazionalizzazione), Salomone Gattegno (vicepresidente Relazioni industriali e affari sociali), Gian Francesco Imperiali (vicepresidente Territorio e infrastrutture), Alessandro Spada (presidente Gruppo giovani imprenditori), Giorgio Basile (consigliere incaricato Ricerca e innovazione), Alberto Meomartini (consigliere incaricato Scuola, formazione e università), Roberto Testore (consigliere incaricato Ambiente ed energia) e Roberto Polli (direttore generale). .  
   
   
NEGRI BOSSI: PRESENTATA LA NUOVA GENERAZIONE DI PRESSE ELETTRICHE CANBEL MODELLO RED DEVIL. CONFERMATE LE PREVISIONI DI CRESCITA IN LINEA CON IL PIANO INDUSTRIALE; PROSEGUE L’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE.  
 
Cologno Monzese (Milano) 12 ottobre 2006 - Si è svolta ieri presso la sede di di Negri Bossi - azienda di progettazione e commercializzazione di presse per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, quotata nel segmento Star di Borsa Italiana – l’open house per la presentazione della nuova linea di presse elettriche Canbel modello Red Devil. Si tratta di un importante passo nel piano di sviluppo e riorganizzazione tecnico-produttiva volto al rilancio dell’azienda e basato sulla progressiva trasformazione di Negri Bossi da produttore di macchine standard di qualità a “solution provider” e creatore di sistemi di produzione integrati e personalizzati sulle esigenze del cliente. Notevoli sono i vantaggi della nuova generazione di macchine elettriche rispetto alla precedente tecnologia della macchina idraulica in termini di precisione, risparmio energetico, velocità e affidabilità. Grazie anche a tecnologie con brevetti di proprietà e ai sistemi robotizzati di automazione Gaiotto Automation(gruppo Sacmi), i nuovi prodotti Negri Bossi sono all’avanguardia in termini di efficienza, costo e affidabilità e permetteranno all’azienda non solo di consolidare la leadership in Italia ma anche di competere sui mercati internazionali. “In sintonia con la migliore tradizione industriale italiana, abbiamo voluto caratterizzare i nostri nuovi prodotti non solo per affidabilità e prestazioni ma anche per la cura dei dettagli – afferma Eugenio Ferragina, Amministratore Delegato di Negri Bossi - Le nuove linee di macchinari si distinguono, infatti, anche per il design, frutto di uno studio ergonomico che fonde praticità ed estetica”. “Il piano di rilancio del Gruppo Negri Bossi – continua Ferragina – trova in questa nuova evoluzione tecnologica un importante concretizzazione che ci porta a prevedere di poter mantenere ed incrementare il trend di crescita già manifestatosi negli ultimi mesi”. Negri Bossi, infatti, ha chiuso il primo semestre 2006 registrando una decisiva inversione di tendenza (fatturato consolidato a 52,1 milioni di euro, +14,6%, Ebitda positivo nel secondo trimestre 2006 dopo 5 trimestri negativi, diminuzione della perdita lorda, portafoglio ordini in sensibile crescita) che fa presupporre il raggiungimento delle previsioni di budget per la chiusura dell’anno in linea con il piano industriale presentato alla comunità finanziaria nel mese di marzo. Alla luce del buon andamento del gruppo, l’Assemblea degli azionisti di Negri Bossi lo scorso 15 settembre ha deliberato un’operazione di aumento di capitale sociale destinato all’implementazione del piano industriale e al rafforzamento della situazione finanziaria e patrimoniale dell’azienda. Come già comunicato in tale data, l’operazione sarà così articolata: • Aumento di capitale, per un importo massimo di 15,4 milioni di Euro, da attuarsi mediante emissione di nuove azioni da offrire in opzione ai Soci ad un prezzo di sottoscrizione che sarà il minore tra 0,70 euro per azione ed un importo calcolato sulla media dei prezzi registrati sul mercato in prossimità del collocamento, a cui verrà applicato uno sconto del 50%. Emissione di warrant da assegnare gratuitamente a ciascun aderente all’aumento di capitale nella misura di 1 warrant per ogni nuova azione sottoscritta. I warrant consentiranno la sottoscrizione di ulteriori nuove azioni, nel rapporto di 1 azione per ogni warrant, allo stesso prezzo di sottoscrizione dell’aumento di capitale e saranno esercitabili, in qualsiasi momento, per un periodo di 3 anni. I warrant saranno quotati sul Mercato Telematico Azionario. Sacmi, controllante di Negri Bossi, ha già manifestato interesse all’operazione assumendosi l’impegno a sottoscrivere l’aumento di capitale Negri Bossi per la totalità delle proprie azioni e per un ulteriore quota fino ad un massimo complessivo di euro 12. 936. 000, garantendo quindi il buon esito dell’operazione fino all’84% circa del suo controvalore. L’eventuale esercizio dei warrant consentirà di avere a disposizione, nell’arco dei prossimi tre anni, fino ad ulteriori 15,4 milioni di euro finalizzati al finanziamento delle strategie di sviluppo e di espansione oltre il 2008. .  
   
   
APPROVATA IN GIUNTA LIGURE LA NUOVA LEGGE SULLA RICERCA E L´INNOVAZIONE, STANZIATI 9 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 12 ottobre 2006 - Promuovere e valorizzare la ricerca umanistica, scientifica e tecnologica; mettere a sistema gli istituti di ricerca pubblici e privati, l´Università e il mondo dell´alta formazione, la grande impresa e quella piccola e media; stimolare e sostenere gli investimenti in ricerca e innovazione da parte di soggetti pubblici e privati, per favorire il trasferimento tecnologico e dell´innovazione sul territorio regionale. Queste alcune delle finalità del disegno di legge "Promozione, sviluppo, valorizzazione della ricerca, dell´innovazione e delle attività universitarie e di alta formazione", approvato in Giunta oggi su proposta del vicepresidente, Massimiliano Costa e dell´assessore alle Attività produttive, Renzo Guccinelli. "È la prima volta - dichiara Costa - che, nell´ordinamento regionale, si provvede a creare un impianto legislativo complessivo che regoli questa materia guardando al mondo universitario, imprenditoriale e della ricerca e facendoli dialogare tra loro. Il tutto sotto la regia regionale". Il disegno di legge prevede l´istituzione di un Centro regionale tecnologico per la ricerca e l´innovazione che prenderà il via a gennaio, dopo l´approvazione della legge in consiglio regionale prevista entro novembre, destinato in particolare alle piccole imprese che hanno più difficoltà a raccordarsi con il mondo della ricerca, un fondo di rotazione, con una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, destinato a finanziare progetti innovativi e gestito da Filse che erogherà agevolazioni sotto forma di prestiti rimborsabili e servizi di finanza innovativa in particolare per le piccole imprese in grado di attivare la partecipazione di istituti di credito. Vengono inoltre costituiti un Comitato di indirizzo (organo consultivo della giunta), un Comitato regionale di coordinamento delle attività universitarie (incaricato di coordinare le iniziative della Regione con quelle dell´Università di Genova) e un Osservatorio regionale sul sistema della ricerca, dell´innovazione e dell´alta formazione, con il compito di raccogliere e aggiornare i dati statistici e acquisire informazioni e documentazioni sull´argomento. E poi un Fondo regionale (costituito presso Filse Spa) per finanziare la ricerca industriale e l´innovazione aziendale. A dettare le linee guida dell´azione regionale in materia di ricerca e innovazione, saranno un Programma triennale approvato dal consiglio su proposta della giunta e un piano operativo annuale. "Con questo disegno di legge - spiega Guccinelli - vogliamo rafforzare e migliorare rendendolo più competitivo, il sistema economico e produttivo della nostra regione. A partire proprio dalla valorizzazione delle tante eccellenze presenti sul territorio". Il disegno di legge dispone di una copertura finanziaria di circa 9 milioni di euro di cui 8 per il fondo di rotazione a sostegno dell´industria e delle piccole e medie imprese e 1 milione per le sedi decentrate delle Università e prevede l´adesione di Regione Liguria al Consorzio "Centro Biotecnologie Avanzate", a Siit, società consortile del distretto tecnologico dei sistemi intelligenti integrati e all´Associazione Amici dell´Università di scienze gastronomiche, in qualità di socio fondatore. .  
   
   
POLITICA ABITATIVA: INTERVENTO PUBBLICO E LEVA FISCALE  
 
Roma, 12 ottobre 2006 - Un più incisivo intervento pubblico in favore delle famiglie con reddito basso o medio-basso per le quali la soluzione del problema abitativo non può essere affidata al mercato privato; un regime fiscale che renda più favorevole per la proprietà il ricorso al "canale concordato" vale a dire a quei contratti di locazione il cui canone, nei limiti minimi e massimi, viene stabilito di comune accordo tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini: questi gli strumenti da privilegiare per far fronte alla difficile situazione abitativa del Paese. A proporlo è il Cnel nel documento recentemente approvato. Nel nostro Paese – osserva il Consiglio Nazionale dell´Economia e del Lavoro - le categorie meno protette (anziani, famiglie monoreddito, famiglie con portatori di handicap, giovani coppie, single, studenti, lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro, immigrati) incontrano gravi difficoltà nel trovare immobili in locazione . Senza un cambiamento delle tendenze in atto, lo stock di abitazioni in affitto che si aggira intorno al 20% del totale (5 milioni su 26 milioni di abitazioni censite di cui circa 800 mila di Edilizia Residenziale Pubblica) è destinato a impoverirsi ulteriormente. Secondo il Cnel è necessario un rilancio dell´Erp che, risolvendo i problemi abitativi per le famiglie meno abbienti, consenta una maggiore dinamicità del mercato privato. Occorre,insomma, allargare il patrimonio Erp stimolando i processi di riforma e riqualificazione già avviati in molte regioni. E´ altresì indispensabile promuovere iniziative integrative dell´intervento pubblico. Da questo punto di vista l´edilizia agevolata è la risposta più adeguata. Va promosso un programma di sviluppo di edilizia agevolata in locazione sul modello già proposto con la legge 21/2001 sul "disagio abitativo". In particolare al progetto delle case per anziani, che va rifinanziato , potrebbero seguirne altri per giovani, immigrati e lavoratori in mobilità per formazione o lavoro Questo corpo di misure dovrebbe essere accompagnato da un diverso utilizzo della leva fiscale per determinare quel quadro di convenienze necessarie a rendere sostenibile il mercato delle locazioni e per favorire la promozione dell´edilizia sociale in locazione. Si propone, fra l´altro: l´introduzione di un´aliquota fissa sugli immobili residenziali in affitto a canale concordato (pari a quella per le rendite finanziarie) separata dall´Imposta Regionale; la detrazione dall´Ire ,per gli inquilini, di non meno del 30% dell´ammontare annuo del canone d´affitto; l´esenzione Ici sul patrimonio Erp; la riduzione delle imposte sulle compravendite immobiliari destinate alla prima abitazione o all´affitto a canone sociale o concordato. .  
   
   
PREZZI IN FRENATA PER LE ABITAZIONI DELLA TUSCIA  
 
 Viterbo, 12 ottobre 2006 – Quotazioni e mercato sostanzialmente stazionari: sono questi in sintesi gli elementi che emergono dal rapporto diffuso dalla Camera di Commercio di Viterbo, secondo le rilevazioni svolte dall’Osservatorio dei valori immobiliari per il primo semestre 2006. L’arresto del mercato immobiliare, da tempo annunciato nella Tuscia, si sta concretizzando con una diminuzione del numero delle compravendite e una sostanziale stabilità dei prezzi, anche se non mancano discrete eccezioni nel territorio provinciale. Infatti, oltre a registrare dei lievi incrementi nel centro storico di Viterbo (prezzi variabili tra i 1. 900 e i 2. 300 euro al mq. ), dovuti principalmente alla scarsa offerta di immobili e alla quasi inesistenza di affitti senza mobilio, si conferma la dinamicità di alcuni territori. Tra questi spiccano nuovamente i Comuni che confinano con la provincia di Roma – Monterosi e Nepi su tutti (tra i 1. 100 e i 2. 050 euro al mq. ) – dove i continui ingressi di popolazione italiana e straniera e i prezzi notevolmente più bassi rispetto alla capitale portano a un aumento delle compravendite e delle locazioni di abitazioni. Parzialmente interessati da questo fenomeno anche alcuni Comuni del distretto ceramico di Civita Castellana (tra i 1. 300 e i 1. 700 euro al mq. ) e della zona del Tevere (tra i 600 e i 1. 500 euro al mq. ), dove la vicinanza con Orvieto e le opportunità derivanti dagli svincoli autostradali e dalle stazioni ferroviarie sembrano aver risvegliato interesse in un’area che dal punto di vista immobiliare sembrava sopita. Permane stazionario, invece, il mercato della abitazioni nella zona costiera che interessa i Comuni di Tarquinia e Montalto di Castro (tra i 1. 400 e i 2. 500 euro al mq. ) “Le previsioni per la fine del 2006 – dichiara Francesco Monzillo, dirigente della Camera di Commercio di Viterbo – prefigurano un’accentuazione della stabilità dei prezzi, soprattutto per le abitazioni non nuove. A rafforzare questo quadro di stazionarietà contribuisce anche il nuovo recente aumento dei tassi, che renderà meno conveniente, rispetto al passato, la richiesta di un mutuo per l’acquisto della casa”. Nella rilevazione di questo semestre la Commissione di esperti dell’Osservatorio dei valori immobiliari della Camera di Commercio di Viterbo si è arricchita di altri tre componenti al fine di ottenere una migliore copertura del territorio provinciale e monitorare meglio le varie zone della provincia. I dati completi dell’Osservatorio immobiliare, suddivisi per le diverse zone della provincia e per tipologia, sono consultabili sul sito web della Camera di Commercio di Viterbo: .  
   
   
NOMISMA SIGLA UNA PARTNERSHIP CON RE/MAX PER CONVEGNI SUL MERCATO IMMOBILIARE  
 
Bologna, 12 ottobre 2006 - Nomisma e Re/max Italia hanno siglato una partnership per una serie di incontri dedicati al “Futuro del mercato immobiliare”. Gli eventi, ideati da Re/max, utilizzeranno la formula dei roadshow per fornire dati aggiornati e tendenze in atto agli operatori del settore immobiliare. Nomisma Real Estate offrirà il supporto scientifico all’iniziativa, sia predisponendo i materiali che verranno presentati ai roadshow, sia realizzando specifici focus sui mercati immobiliari locali. Re/max metterà in campo il format organizzativo e di comunicazione dei convegni. Re/max Italia è la filiale italiana dell’omonimo gruppo di Denver, divenuto ormai leader mondiale nel settore del franchising immobiliare. .  
   
   
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, NUOVI FINANZIAMENTI PER IMPIANTI DI SICUREZZA  
 
Genova, 12 ottobre 2006 - Un milione di euro come contributo all´acquisto e all´installazione di impianti di sicurezza all´interno di imprese commerciali, artigiane e turistiche aperte al pubblico. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale nell´ambito del terzo bando attuativo della legge regionale n. 10 del 2003. Il bando introduce alcune modifiche rispetto ai due bandi precedenti per ampliare le imprese commerciali che possono accedere al contributo e assicurare una tutela più ampia agli operatori di questo settore economico. Questa volta tra i beneficiari anche il commercio all´ingrosso e gli ambulanti con posteggio in concessione per 10 anni. Ammessi a contributo interventi per installazione di impianti di video sorveglianza, antifurto, antintrusione ed antirapina e l´acquisto di cristalli antisfondamento, porte di sicurezza e serrande, armadi blindati, casseforti e sistemi di pagamento elettronici. È previsto un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa ammissibile con un massimale di 6. 000 euro per ogni attività produttiva. Le domande dovranno essere presentate dal 15 novembre al 15 febbraio 2007 alla Camera di Commercio competente per territorio a mezzo raccomandata postale. La graduatoria terrà conto del grado di esposizione dell´impresa al rischio di criminalità e in particolare sarà attribuita priorità alle tabaccherie, farmacie, edicole, oreficerie, impianti di erogazione carburanti, pubblici esercizi. .  
   
   
IMPRENDITORI MONEGASCHI IN MISSIONE MOTOCICLISTICA A TORINO  
 
 Torino, 12 ottobre 2006 - Sono arrivati a Torino per lo più in motocicletta, attraverso il Tenda e il cuneese, 34 imprenditori monegaschi guidati dal Cde–chambre de Développement Economique del Principato di Monaco, per incontrare le imprese torinesi e cercare partner commerciali. Accompagnati dal sindaco di Monaco, Georges Marsan e dall’ambasciatore d’Italia a Monaco, Mario Polverini, i monegaschi sono stati accolti a Palazzo Birago dal presidente della Camera di Commercio di Torino Alessandro Barberis e dai rappresentanti delle principali istituzioni locali, il prefetto Goffredo Sottile, l’assessore alle Politiche territoriali della Regione Piemonte Sergio Conti, l’assessore alle Attività produttive della Provincia di Torino Giuseppina De Santis, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Torino Michele Dell’utri. Ieri è stata la volta invece di una fitta rete di incontri, organizzati con il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, con 38 realtà imprenditoriali locali di diversi settori, dall’Ict alla cosmetica, dall’edilizia ai servizi finanziari e assicurativi. “Siamo vicini e in ottimi rapporti – ha ricordato Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino - per questo la realtà monegasca può rappresentare per le aziende piemontesi un’opportunità importante di relazioni commerciali e partnership. Turismo, prodotti di lusso, macchinari ed edilizia: i settori sono vari ma del tutto compatibili con il know how e l’esperienza piemontese”. .  
   
   
PRESENTATA INDAGINE CONOSCITIVA SU CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO IN VENETO. ASSESSORE TOSI: “LO STRESS E’ DIVENTATO IL PROBLEMA PRINCIPALE”  
 
Venezia, 12 ottobre 2006 - “Al di là dell’infortunistica, per la quale il settore maggiormente a rischio è quello dell’edilizia, da questa ricerca emerge che lo stress è diventato la prima causa di mancanza di salute percepita dai lavoratori nei luoghi di lavoro, superando i fattori tradizionali come mal di schiena e dolori agli arti causati dalla postura. Questo vuol dire che, se le condizioni materiali dei luoghi di lavoro sono sostanzialmente migliorate, il fattore dello stress, per le dimensioni che sta assumendo, sta diventando estremamente proccupante non solo all’interno del mondo del lavoro ma in tutta la società e, quindi, dovremo affrontarlo con politiche di prevenzione adeguate”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio Tosi, intervenendo questa mattina, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia, alla presentazione dell’Indagine pilota conoscitiva sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in Veneto promossa dall’Ispesl e dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Inail, l’Inps e l’Università di Padova (Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica). “Questo studio ci sarà utile – ha aggiunto l’assessore regionale – perché ci permetterà di pianificare azioni importanti per limitare lo stress soprattutto nei settori in cui è stato maggiormente individuato”. La ricerca articolata in diverse linee di lavoro ha permesso di studiare i rischi professionali e i problemi di salute prevalenti percepiti dai lavoratori di una regione europea altamente industrializzata quale il Veneto, scelta come regione-pilota per la presenza sul territorio di un’ampia gamma di attività lavorative, oltre che per le vaste dimensioni demografiche ed economiche. E’ emerso che le principali problematiche di salute per i lavoratori del Veneto sono in primo luogo lo stress (26. 9%), seguito dal mal di schiena (17. 8%) e dal dolore agli arti (11. 1%). Anche nell’indagine ondotta nel 2000 in ambito europeo da Eurofound (European Foundatione for the Improvement of living and Working Conditions), lo stress era risultato essere uno tra i principali problemi di salute, secondo solo al mal di schiena. In merito ai fattori di rischio percepiti, accanto a quelli tradizionali di tipo fisico-chimico (vibrazioni, rumore, inalazione di vapori fumi, polveri, sostanze pericolose), sono stati evidenziati aspetti delle condizioni di lavoro quali: posture, movimentazione carichi, movimenti ripetitivi, turni, eccessive richieste sul piano psichico e cognitivo. I più elevati rischi di stress sono stati riferiti dagli addetti del commercio e del comparto socio-sanitario, nei soggetti con più di 10 anni di anzianità nella mansione e nei lavoratori che avevano riferito un infortunio sul lavoro o una assenza per motivi di salute. L’analisi dei dati Inps sulle assenze dal lavoro per malattia certificate nel periodo 1997-2002 ha evidenziato una percentuale di assenze più bassa nei comparti dell’Artigianato rispetto a quelli dell’Industria e del Terziario, sempre inferiore negli operai rispetto agli impiegati e con un picco nella classe d’età “20-29 anni”. Le donne mostrano una maggiore tendenza dei colleghi maschi ad ammalarsi: il tasso d’incidenza (eventi/assicurati) esaminato evidenzia una netta disuguaglianza tra i due sessi, molto alta in particolare nell’Industria. L’analisi dei tassi di inabilità/invalidità lavorativa Inps dal 1994 al 2002 ha evidenziato che il rischio di invalidità è significativamente maggiore nei lavoratori dipendenti dell’Artigianato, Industria e Terziario che nei lavoratori autonomi. I comparti a maggiore rischio di invalidità Inps sono risultati essere l’Edilizia e l’Impiantistica ( sia di tipo industriale che artigianale), seguiti dal Tessile (come attività industriale). L’analisi dei tassi standardizzati per età e sesso di invalidità/inabilità, assenze dal lavoro per malattia e infortuni sul lavoro nei lavoratori dell’industria dal 1994 al 2002 ha evidenziato una riduzione di inabilità/invalidità, una tendenza alla riduzione negli anni più recenti del tasso di assenze per malattia e infine un aumento del tasso di infortuni sul lavoro (in ascesa nel 2002) che potrebbe essere dovuto all’incremento di lavoratori extracomunitari nelle fabbriche e/o al riconoscimento degli infortuni in itinere a partire dal 2000 per effetto dei cambiamenti normativi Inail. Per quel che riguarda la sicurezza sul lavoro degli extracomunitari la ricerca ha rafforzato l’ipotesi di partenza che non tutti gli infortuni sul lavoro degli extracomunitari sono “visibili” nelle statistiche Ufficiali Inail. .  
   
   
"PARTIAMO BENE", PRESENTATA LA CAMPAGNA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Bolzano, 12 ottobre 2006 - In occasione della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, gli assessori provinciali Luisa Gnecchi, Otto Saurer e Florian Mussner lanciano la campagna “Start safe – Partiamo sicuri”, che si rivolge ai giovani in procinto di entrare nel mondo del lavoro. È prevista la distribuzione nelle scuole di circa 50mila brochure informative. La campagna, che è stata presentata mercoledì 11 dagli assessori Gnecchi e Mussner, dal direttore dell´Inail Robert Pfeifer, e dall´intendente scolastico Peter Höllrigl, si rivolge, principalmente agli studenti, e ha come finalità quella di promuovere la consapevolezza del rischio, nonchè di preparare i giovani al mondo del lavoro ed alle loro responsabilità in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Punto centrale della campagna di sensibilizzazione è la brochure “Benvenuto al lavoro”, che sarà distribuita alle terze classi delle scuole medie, in tutte le scuole superiori e nelle scuole professionali, e che offre una panoramica sulle misure di sicurezza da adottare. “Il nostro obiettivo – ha spiegato in conferenza stampa l´assessora Gnecchi – è quello di far capire agli studenti che il problema della sicurezza sul lavoro non riguarda solamente gli aspetti giuridici della questione, ma coinvolge direttamente il singolo individuo con il suo impegno e la sua assunzione di responsabilità. Con questa campagna vogliamo contribuire a far crescere la cultura della sicurezza”. E per diffondere maggiormente questa cultura, l´obiettivo non possono che essere i più giovani. “Ci rivolgiamo non solo agli studenti delle superiori, ma anche ai ragazzi delle terze medie – ha proseguito la Gnecchi – perchè alcuni di loro si troveranno già tra pochi mesi di fronte alla scelta tra la formazione e l´ingresso nel mondo del lavoro. Ed è importante che abbiano già le conoscenze di base in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro”. La brochure verrà distribuita in quasi 50mila copie: 35mila circa in lingua tedesca, e 12. 500 in lingua italiana. In conferenza stampa l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner ha sottolineato come la questione della sicurezza non debba mai essere sottovalutata: "Proprio girando per i cantieri - ha spiegato Mussner - ci si rende conto delle gravi conseguenze che possono avere un piccolo errore oppure una lieve mancanza. Per questo ritengo fondamentale rivolgersi agli studenti, facendo in modo da un lato di metterli di fronte ai rischi che si possono correre, e dall´altro di stimolare il proprio senso di responsabilità e la propria consapevolezza". .  
   
   
NASCE "NE, NOMISMA ENERGIA" AL TIMONE TABARELLI E BIANCHI  
 
Bologna, 12 ottobre 2006 - Nasce "Ne, Nomisma Energia", una srl creata ad hoc dal centro studi insieme ai ricercatori Davide Tabarelli e Alessandro Bianchi. La nuova società, con sede in via Galliera a Bologna, è presieduta da Tabarelli, che vanta un’esperienza di ricerca ventennale nel settore. “Il nostro obiettivo – spiega – è di unire la capacità di indagine e il prestigio di Nomisma in campo economico alle nostre specializzazioni in ambito energetico”. Economia, energia e ambiente sono i settori che la nuova società vuole indagare, per rispondere alla domanda crescente di studi in questi ambiti da parte di istituzioni pubbliche e private. “Di fronte a noi si aprono ampi scenari di ricerca - osserva Tabarelli – basti pensare al fatto che dal primo luglio 2007 sarà liberalizzato il mercato dell’energia”. Nomisma Energia si avvale della collaborazione di un esperto gruppo di ricercatori, ha realizzato un sito internet http://www. Nomismaenergia. It ed ha in preparazione convegni di carattere internazionale. .  
   
   
DA QUESTA STAGIONE TERMICA TORINO SARÀ LA CITTÀ PIÙ TELERISCALDATA D’ITALIA.  
 
Torino, 12 ottobre 2006 – Con la stagione di riscaldamento 2006-2007, ormai alle porte, molti degli abitanti delle Circoscrizioni 1 e 3 saranno serviti dal teleriscaldamento. Si tratta di circa 500 stabili, corrispondenti ad una volumetria complessiva di circa 6 milioni di metri cubi, che sono stati raggiunti dalle reti di teleriscaldamento posate da Aes Torino e presso i quali sono già state posizionate le nuove sottostazioni di scambio termico in luogo delle precedenti caldaie. Il Progetto Torino Centro ha comportato, fra l’altro, la posa di circa 14 chilometri di reti di trasporto (doppia tubazione con diametri sino a 800 mm) e di circa 70 chilometri di reti di distribuzione (doppia tubazione con diametri inferiori a 450 mm) del calore, oltre alla realizzazione delle necessarie stazioni di pompaggio e degli organi di intercettazione. Il calore verrà fornito dalla centrale di cogenerazione di Moncalieri, mentre quello di integrazione e riserva sarà assicurato dal nuovo impianto termico (caldaie) ubicato in corso Ferrucci angolo corso Peschiera. Approssimandosi la data di inizio della stagione di riscaldamento, si ritiene utile segnalare, in particolare ai nuovi Clienti, che, per qualsiasi esigenza correlata all’avvio degli impianti, possono contattare il numero verde 800. 25. 55. 33, attivo anche nei giorni festivi. .  
   
   
EDISON: L’ASSEMBLEA DELIBERA DI VINCOLARE RISERVE DISPONIBILI E PARTE DEL CAPITALE SOCIALE DELIBERE NECESSARIE A SEGUITO DEL RIALLINEAMENTO DI VALORI CIVILI E FISCALI DI PARTE DEGLI IMPIANTI  
 
Milano, 12 ottobre 2006 – L’assemblea degli azionisti di Edison Spa, riunitasi oggi presso la sede di Foro Buonaparte, ha deliberato di appostare in bilancio, ai sensi dell’Articolo Unico, comma 469 della Legge 266 del 23/12/2005 e delle disposizioni integrative e collegate, un vincolo fiscale sulle riserve disponib ili e su una parte del capitale sociale per un importo complessivo di 703. 508. 704,52 euro. Tali delibere si sono rese necessarie a seguito dell’esercizio dell’opzione da parte di Edison di riallineare i valori fiscali al maggior valore civile di una parte significativa degli impianti della Società, come previsto dalla legge sopra citata e già comunicato al mercato lo scorso 2 agosto. Sulla base di criteri finalizzati a massimizzare il vantaggio economico e finanziario, Edison ha infatti riallineato valori per circa 799 milioni di euro, versando nel mese di giugno un’imposta sostitutiva del 12% per complessivi 96 milioni di euro che ha consentito il rilascio di fondi per imposte differite passive per 298 milioni di euro con un effetto netto quindi sui risultati del gruppo di 202 milioni di euro già registrati nella semestrale 2006. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 840 MILIONI DI DOLLARI PER IL NOLEGGIO DEL MEZZO NAVALE DI NUOVA COSTRUZIONE SCARABEO 8  
 
San Donato Milanese (Mi), 12 ottobre 2006 – Saipem si è aggiudicata dalla società Eni Norge un contratto della durata di cinque anni e del valore di circa 840 milioni di dollari per il noleggio del nuovo mezzo semisommergibile di perforazione in acque profonde Scarabeo 8. Il contratto riguarda attività di perforazione da eseguirsi nel Mare del Nord, nel periodo compreso tra il terzo trimestre 2009 e il terzo trimestre 2014, con opzione per il cliente di estendere la durata di ulteriori due anni. Lo scafo del nuovo mezzo navale è in costruzione presso il cantiere di Severodvinsk, in Russia, mentre l’installazione delle attrezzature di perforazione verrà eseguita in un cantiere dell’Europa Occidentale in fase di identificazione, con completamento dei lavori previsto nel terzo trimestre 2009. L’investimento complessivo per la costruzione dello scafo, l’acquisto e l’installazione dei sistemi di perforazione sarà di circa 490 milioni di euro. Scarabeo 8, mezzo semisommergibile di sesta generazione, sarà capace di operare fino a 3. 000 metri di profondità d’acqua grazie a un sistema di posizionamento dinamico e di perforare fino a 10. 000 metri; avrà inoltre una capacità di carichi variabili di 6. 000 tonnellate. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO: OGGI ESPERIENZE A CONFRONTO SI PARLERÀ TRA L’ALTRO DEI CASI DI CAVALESE E TRENTO SUD  
 
 Trento, 12 ottobre 2006 - Politiche energetiche fra norme europee e provinciali, ricerca applicata e casi di studio come quello del teleriscaldamento di Cavalese e delle case ad alto risparmio energetico di Trento sud: questi gli argomenti del seminario dal titolo “L’energia costa? Risparmiare si può” che si terrà oggi giovedì 12 ottobre, alle ore 15, nella sala don Guetti di via Vannetti 8, a Trento. I lavori saranno aperti dall’assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori e dall’assessore all’energia e alle riforme istituzionali Ottorino Bressanini. Nella prima parte dell’incontro, aperto al pubblico, si parlerà della politica energetica a livello europeo e locale; nella seconda parte riflettori accesi sulle professioni emergenti in questo campo e su un paio di esperienze significative realizzate in Trentino, che potrebbero fungere da modello per altri e più vasti interventi. Programma Seminario “L’energia Costa?. Risparmiare Si Può” Giovedì 12 ottobre, Sala don Guetti - Via Vannetti 8, Trento: ore 15. 00 Apertura dei lavori Gianluca Salvatori – assessore alla programmazione, ricerca e innovazione, Ottorino Bressanini – assessore all’energia e alle riforme istituzionali Provincia autonoma di Trento. Ore 15. 15 Politica energetica: “Politica energetica europea: linee strategiche” ingegner Christian Tasser – Renertec Centro di competenza per le energie rinnovabili – Bolzano; “Politica energetica in Trentino: risultati e prospettive” architetto Giacomo Carlino – dirigente servizio energia – Provincia autonoma di Trento; “La ricerca applicata alla politica energetica: domotica ed edifici a risparmio energetico” professor Antonio Frattari – Facoltà di Ingegneria – Università degli studi di Trento. Ore 16. 30 Analisi di casi pratici e discussione “La professionalità verso un nuovo mercato: da manutentori a energy manager” Giorgio Rigo – presidente Cbt – Consorzio dei Bruciatoristi Trentini; “L’esperienza del teleriscaldamento a Cavalese” dottor Andrea Ventura – Bioenergia Fiemme S. P. A. ; “Costruire case a risparmio energetico: l’esperienza di Trento Sud” avvocato Luigi Santarelli – vicepresidente Consorzio provinciale per l’abitazione “G. Veronesi” – Trento. .  
   
   
NORMA SULL´ENERGIA: CONCESSIONI DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE  
 
Bolzano, 12 ottobre 2006 - Sarà trattato questa mattina nella seduta del Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulle concessioni delle centrali idroelettriche, a seguito della norma di attuazione licenziata in Commissione dei Dodici. Per questo motivo il presidente Luis Durnwalder parteciperà a Roma alla seduta a Palazzo Chigi. Un telegramma della Presidenza del Consiglio dei ministri invita il presidente della Provincia Luis Durnwalder a Roma ad intervenire alla seduta prevista domani (giovedì 12) con inizio alle ore 10 a Palazzo Chigi. Sul tavolo del presidente Prodi e dei ministri approda per l´approvazione il decreto legislativo in materia di concessioni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico che, nello specifico, si riferisce al varo della norma di attuazione dello statuto licenziata in Commissione dei Dodici. Come vuole la prassi istituzionale, il presidente Durnwalder partecipa ai lavori del Consiglio limitatamente al punto dell´ordine del giorno che riguarda la Provincia di Bolzano per illustrare la posizione del governo locale sulla questione dell´energia. Per tale ragione il presidente Durnwalder ha rinunciato a partecipare, oggi alla sessione del Comitato delle Regioni in programma a Bruxelles. .  
   
   
ENERGIA CINESE, DIBATTITO A PRATO  
 
Prato, 12 ottobre 2006 - Qi - Energia Cinese. E’ il tema del dibattito in programma venerdì, 13 ottobre, ore 17,30, alla stazione di Prato, nei Locali del Dopo Lavoro Ferroviario, a margine della mostra fotografica di Patrizia Bonanzinga La via del carbone ideata in occasione dell´Anno dell´Italia in Cina (il 2006). Partecipano l’assessore del Comune di Prato Andrea Frattani (Multiculturalità, Partecipazione e Decentramento), Fabrizio Torella, rappresentante delle Politiche Sociali del gruppo Ferrovie dello Stato, la sinologa ed esperta di immigrazione Antonella Ceccagno, Patrizia Bonanzinga, Serena Zuccheri, dottoranda alla Facolta di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma, e Giuseppe Albeggiani, esperto di comunicazione e marketing rivolto a immigrati e stranieri. L’iniziativa è promossa da Centostazioni*, dalle Politiche Sociali del Gruppo Ferrovie dello Stato e dal Dopo Lavoro Ferroviario, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia e dell’Assessorato alla Multiculturalità del Comune di Prato. La mostra La via del carbone, reportage in 32 immagini sul distretto minerario di Datong, sarà aperta fino al 20 ottobre (Dopo Lavoro Ferroviario, tutti i giorni, ore 10-12 e 16-19, ingresso libero). .  
   
   
PRESENTATO IL CONVEGNO CHE CELEBRA IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI ENRICO MATTEI  
 
Ancona, 12 ottobre 2006 - E´ stato presentato ieri mattina nella sede della Regione Marche, il convegno organizzato dalla Provincia di Macerata per celebrare il centenario della nascita di Enrico Mattei. Un´intera giornata, in programma il prossimo 13 ottobre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, allo scopo di ricordare la figura di questo illustre marchigiano, gia` presidente dell´Eni, e le sue straordinarie intuizioni. ´Il Governo regionale ´ ha detto il vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini, intervenuto questa mattina alla presentazione ´ e` vicino alla Provincia di Macerata in questa iniziativa che si inserisce in un processo di valorizzazione delle Marche attraverso i suoi personaggi piu` rappresentativi e Mattei e` senza dubbio uno di questi´. Mattei, come ha ricordato Agostini, e` uno di quegli uomini che ha fatto la storia della ricostruzione del nostro Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale e che ha intuito l´importanza delle partecipazioni statali. ´Spesso ´ ha spiegato Agostini ´ si ricorda la politica delle partecipazioni statali in maniera negativa ma a ben guardare si e` trattato di una politica che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell´Italia. Le intuizioni di Mattei sono dunque parte della storia piu` positiva per il nostro Paese. E´ importante quindi ricordare perche` nel ricordo si trova la forza di guardare al futuro e in questo caso significa guardare al problema energetico, un tema di grande attualita` per lo Stato e per la Regione´. Il problema energetico sara` al centro della giornata del 13 ottobre, come e` stato illustrato dal presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi: ´Ricordare Mattei significa valorizzare la sua figura e attualizzare il suo pensiero che poneva l´attenzione energetica al centro dello sviluppo del Paese. Un argomento centrale soprattutto oggi dove l´obiettivo e` raggiungere l´autosufficienza energetica e ricercare fonti energetiche alternative´. ´Mattei ´ ha continuato Silenzi ´ e` stato un marchigiano vero, che incarno` le caratteristiche stesse dei marchigiani. Una marchigianita` pero` spesso sottovalutata da diverse parti e che noi vogliamo recuperare. Per tutti questi motivi la Provincia di Macerata ha voluto intitolare a Mattei la Societa` provinciale per l´energia. Una societa` a completo capitale pubblico che la Provincia costituira` formalmente assieme ai Comuni e che si propone come strumento attuativo del Piano energetico ambientale regionale´. . .  
   
   
MILANESI E INQUINAMENTO: LA METÀ SCAPPA IL WEEK END PER MOLTI MILANO INQUINATA QUASI COME SHANGAI O BOMBAY VANNO AL MARE PER RESPIRARE MEGLIO  
 
Milano, 12 ottobre 2006 - Milano? Meglio scappare almeno il week end. Lo dice il 61% degli imprenditori milanesi. Il motivo? Per respirare meglio per il 57%. Se ne vanno una volta al mese il 35% ma c’è un 9% che se ne va tutte le settimane. Meglio al mare per il 36%. Perché Milano sarebbe tra le città più inquinate al mondo, almeno così la vedono i milanesi. Per circa il 17% batte le altre, si avvicina a situazioni come Shangai o Bombay. Cittadini responsabili, pronti a lasciare a casa la macchina (33%) o investire sul risparmio energetico in casa (41%). Sono attenti all’ambiente per se stessi, per la salute prima di tutto (49%). Un ambiente che influisce sulle scelte: meglio stare vicino al verde per il 47%. Per quanto riguarda le politiche ambientali che vorrebbero chiedere al governo, al primo posto la lotta all’abusivismo edilizio per il 35%, poi ai gas serra per il 33%, quindi la difesa del mare per il 12% e la difesa del suolo dalle frane per il 7%. Emerge da un’indagine della Camera di commercio su circa un centinaio di piccoli imprenditori milanesi. Crescono le imprese milanesi attive nel settore dell’energia del 5,9% in un anno, più che in Lombardia (4,2%). Bene soprattutto le imprese dell’energia elettrica che passano da 124 a 135 (+8,9%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al 2° trimestre 2006 e 2005. L’occasione: la visita del ministro Alfonso Pecoraro Scanio oggi in Camera di commercio. “Un tema importante quello dell’ambiente per una città come Milano – ha dichiarato Paolo Guaitamacchi, consigliere della Camera di commercio di Milano -. Ecco perché occorre porre le basi per una collaborazione con le istituzioni nazionali anche con l’incontro di oggi col ministro. Tra i progetti avviati dalla Camera di commercio in collaborazione con le istituzioni locali un programma di azioni e di accompagnamento delle imprese lombarde sui temi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, incentivare il ricorso alla certificazione dei sistemi di gestione ambientale accanto a quelli di qualità e sicurezza, l’introduzione di impianti solari termici per la produzione di aria o di acqua calda nelle imprese”. Il settore energetico in Lombardia e in Italia
Altre del settore energia elettrica Produzione di energia elettrica Trasporto di energia elettrica Distribuzione e commercio di energia elettrica Altre del settore gas Produzione di gas Distribuzione e commercio di combustibili gassosi mediante condotte Produzione e distribuzione del calore e del freddo Totale tutti i settori 2006 Totale tutti i settori 2005 var % 2005/2006 Totale energia elettrica 2006 totale energia elettrica 2005 var % 2005/2006
Milano 83 25 1 26 15 11 77 13 251 237 5,9% 135 124 8,9%
Lombardia 151 82 1 64 25 13 158 29 523 502 4,2% 298 265 12,5%
Italia 566 559 7 215 70 52 555 162 2. 186 2. 037 7,3% 1. 347 1. 209 11,4%
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“SPECCHI – SCIENZA E COSCIENZA ALLO SPECCHIO” LA MOSTRA ENEL AL FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA DAL 26 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE AL PALAZZO DELLA BORSA DI GENOVA. INOLTRE 4 CONFERENZE CON UMBERTO ECO, GIACOMO RIZZOLATTI E EDOARDO BONCINELLI.  
 
Roma, 12 ottobre 2006 – Lo specchio come elemento da cui traiamo energia e forza, come strumento attraverso il quale si costruisce la conoscenza di sé e del mondo. Enel partecipa alla quarta edizione del Festival della Scienza di Genova come sponsor e come divulgatore della conoscenza e della ricerca. L’iniziativa rientra nell’ambito di Energiaper, il programma di Enel per la cultura, la ricerca scientifica, l’ambiente e lo sport. Alla rassegna genovese che si svolgerà dal 26 ottobre al 7 novembre 2006, Enel presenta una mostra dal titolo “Specchi, scienza e coscienza allo specchio”, a cura di Simona Morini e Maria Perosino. Lo scopo principale della mostra è quello di far vedere che gli specchi non sempre riflettono la realtà così come è, ma ci restituiscono, a seconda di come li usiamo, un mondo di riflessi che talvolta riesce a ingannarci e a illuderci. In questo spirito lo spazio espositivo della mostra non è solo un “contenitore” ma diventa esso stesso protagonista: un luogo dove può capitare di perdersi, un labirinto dove si incrociano sguardi, riflessi e luci. Il visitatore inizierà il percorso “attraversando” uno specchio (come l’Alice di Lewis Carrol) e proseguirà alla scoperta dei segreti del mondo “dietro lo specchio”. Uno spazio fatto di suggestioni, sorprese ed emozioni, dove si confronteranno esperimenti scientifici con il mondo dell’arte, del cinema, della fotografia. Il tema finale è “l’enigma” degli specchi, la caratteristica di invertire le immagini. I visitatori hanno la possibilità di sperimentare il mondo “sottosopra”, di scrivere come Leonardo, di capovolgere la simmetria degli oggetti e del volto. Lungo il percorso espositivo si incontrano quindi oggetti scientifici, ma anche opere di artisti contemporanei che si sono confrontati con il tema dell’immagine riflessa come Michelangelo Pistoletto, Helga, Griffiths, André kèrtesz, Maurizio Donzelli, Mircea Cantor, Josiah Mc, Elheny. Al centro della mostra anche il cinema, con una spettacolare proiezione delle più famose sequenze in cui lo specchio è protagonista. Una sezione della mostra illustra l’uso degli specchi nella ricerca scientifica. Enel come azienda che investe ogni anno 80 milioni di euro in ricerca ha lanciato il Progetto Archimede nella centrale termoelettrica di Priolo Gargallo (Siracusa) che ha proprio come protagonisti gli specchi: un impianto solare termodinamico messo a punto dall’Enea, che permetterà di produrre energia elettrica dal sole anche di notte, grazie ad un sistema composto da specchi parabolici e da tubazioni percorse da un fluido di sali che permettono di accumulare calore. Mostra “Specchi-scienza E Coscienza Allo Specchio”: Palazzo della Borsa – Via Xx Settembre 44 – Genova; Dal 26 ottobre al 7 novembre; Dal lunedì al venerdì dalle 09. 00 alle 18. 00 - Sabato e festivi dalle 10. 00 alle 19. 00. Legati alla mostra, quattro incontri con scienziati e scrittori di calibro internazionale per confrontarsi sulla conoscenza di noi stessi e della realtà attraverso gli specchi: 27 ottobre – ore 17. 30 – Mag. Cotone-sala Maestrale – Via Mag. Del cotone – area porto antico L’io Allo Specchio – Coscienza di sé, coscienza degli altri Giacomo Rizzolatti, Marc Jeannerod, Simona Morini, Pietro Per conti, Corrado Sinigaglia. Tra tutti i modi in cui conosciamo noi stessi, contemplare la nostra immagine allo specchio è la più semplice e abituale. Senza gli specchi sarebbe impossibile osservarci godendo della prospettiva degli altri e questo ostacolerebbe la formazione della nostra autocoscienza. Ne parla Marc Jeannerod, che ha mostrato come attraverso l’azione si forma la coscienza di sé, in una conversazione con Giacomo Rizzolatti e Corrado Sinigaglia sull’empatia, ossia la nostra capacità di “metterci nei panni altrui”; un processo finora considerato misterioso e oggi più chiaro grazie alla scoperta dei “neuroni specchio”. 28 ottobre – ore 15. 00 – Cafè Garibaldi – Via ai Quattro Canti di San Francisco 40 Simmetrie Musicali – Caffè scientifico Benedetto Scimemi. Nella produzione artistica di ogni civiltà le simmetrie contribuiscono al valore estetico dell’opera e spesso ne costituiscono un elemento essenziale. Ciò vale anche per la musica. In questa conversazione i vari tipi di simmetrie vengono illustrati alla lavagna luminosa e simultaneamente alla tastiera, con esempi tratti dalle composizioni di J. S. Bach. 28 ottobre – ore 16. 00 – Mag. Cotone-sala Maestrale – Via Mag. Del cotone – area porto antico Fenomenologia Degli Specchi – Ma invertono davvero? Umberto Eco, Ivana Bianchi, Ugo Savardi . Lo specchio istituisce una soglia che segna il confine tra immaginario e simbolico, tra reale e virtuale. L’immagine riflessa è un segno? E in che senso possiamo dire che è un’immagine ribaltata, cioè simmetrica? Gli specchi dicono la verità o ingannano? Umberto Eco, accompagnato da Ivana Bianchi e Ugo Savardi, torna sul tema degli specchi, a cui aveva dedicato un saggio ne 1985, per mostrare che percezione, pensiero, coscienza della propria soggettività, appaiono come momenti di un nodo abbastanza inestricabile. 4 novembre – ore 11. 00 – Palzzzo Ducale – S. Maggiore Consiglio – Piazza Matteotti 9 Le Scienze Alla Prova Dello Specchio. Edoardo Boncinelli, Enrico Beltrametti, Massimo Piattelli Palmarini, Giorgio Vallortigara; coordina Claudio Bartocci. Un originale confronto tra scienziati di diverse discipline sul ruolo della specularità nello studio dei fenomeni naturali. Il fisico Enrico Beltrametti cercherà di rispondere alla domanda: l’immagine allo specchio di un fenomeno naturale è ancora un fenomeno naturale? Il biologo Edoardo Boncinelli discuterà di specularità e di introspezione nello studio della coscienza. Lo scienziato cognitivo Massimo Piattelli Palmarini percorrerà i risvolti dei paradossi, delle illusioni, e degli errori percettivi indotti dalle inversioni di immagine. E ‘etologo Giorgio Vallortigara mostrerà come si comportano le altre menti di fronte agli inganni degli specchi. . .