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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Novembre 2006
UN LIBRO BIANCO SUI FONDI D´INVESTIMENTO LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE PER MODERNIZZARE IL MERCATO UE  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - La Commissione europea ha elaborato una serie di proposte per modernizzare il quadro normativo Ue per i fondi di investimento, strumenti che garantiscono ai risparmiatori l´accesso, a prezzi abbordabili, a investimenti diversificati e gestiti con criteri professionali e che attualmente producono attivi per oltre 5. 500 miliardi di euro. Le proposte, illustrate in un Libro bianco, permetteranno di semplificare la direttiva attuale sui fondi di investimento per garantire che i risparmiatori, quando scelgono di investire in un fondo, ricevano tutte le informazioni in materia di costi e rendimenti e per consentire agli operatori del settore di ridurre i costi e cogliere i benefici della specializzazione all´interno del mercato unico. Sulla base di ulteriori ricerche in materia di costi e benefici e protezione degli investitori, la Commissione intende presentare tali proposte, in forma di modifiche della direttiva attuale, nell´autunno del 2007. Nel frattempo la Commissione valuterà se sia opportuno adottare modifiche analoghe per altre categorie di fondi, soprattutto quelli immobiliari, che attualmente non rientrano nel quadro normativo Ue. Il commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: "Il settore europeo dei fondi di investimento ha registrato una crescita spettacolare, ma presenta ancora notevoli potenzialità. Le modifiche proposte permetteranno di sfruttare tali potenzialità, creando nella Ue un mercato senza barriere per i fondi di investimento – sinonimo di costi inferiori e maggiori possibilità di scelta per gli investitori". Il libro bianco propone modifiche mirate dell´attuale quadro Ue per i fondi di investimento ( la "direttiva Oicvm", Organismi d´investimento collettivo in valori mobiliari) che non è più all´altezza delle sfide che il settore si trova a affrontare e che è causa di elevati costi di adempimento e di opportunità di investimento mancate. Le modifiche previste sono intese a: semplificare la procedura di notificazione, istituire un quadro per le fusioni tra fondi a livello transfrontaliero, definire norme per l´aggregazione di attivi (asset pooling), consentire ai gestori di gestire fondi domiciliati in un altro Stato membro, migliorare la qualità e la pertinenza dei documenti informativi destinati all´investitore finale e rafforzare la cooperazione in materia di vigilanza per monitorare e ridurre i rischi di abusi ai danni degli investitori nelle transazioni transfrontaliere. Il Libro bianco propone inoltre di riesaminare le opzioni per istituire un regime europeo di "collocamento privato" che consenta alle istituzioni finanziarie di offrire opportunità di investimento a investitori qualificati all´interno della Ue. La Commissione ha elaborato il Libro bianco sulla base di intensi dibattiti e consultazioni, durati due anni, con i consumatori, gli operatori del settore e i responsabili politici. Esso si basa altresì sulle reazioni al Libro verde del luglio 2005 e su tre relazioni di gruppi ad hoc di esperti del settore. Esso risponde inoltre alle preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo nella sua relazione del marzo 2006 in materia di gestione patrimoniale. Le azioni proposte nel Libro bianco sono state oggetto di una rigorosa valutazione di impatto. Contesto - Gli attivi gestiti dal settore europeo dei fondi sono quadruplicati nel corso degli ultimi dieci anni. L´importanza dei fondi di investimento è destinata a aumentare in quanto molti investitori europei vi fanno ricorso per assicurarsi una pensione confortevole. Il mercato è strutturato sempre più su base paneuropea: nel 2005 la vendita transfrontaliera di fondi ha rappresentato infatti il 66% dell´afflusso netto di capitali nel settore. Il modello "Oicvm" è considerato il parametro di riferimento all´interno come all´esterno della Ue. Con attivi in gestione pari a più del 50% del prodotto interno lordo della Ue, gli Oicvm rappresentano il 75% del mercato europeo dei fondi di investimento. .  
   
   
L’UE DISCUTE DI SICUREZZA ENERGETICA IL 20 E IL 21 NOVEMBRE SI RIUNISCONO A BRUXELLES I PRINCIPALI ATTORI DEL SETTORE  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - Si parlerà di politica esterna comune in materia di energia e di come assicurare un elevato grado di sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale e petrolio nel corso dell’incontro che si svolgerà il 20 e il 21 novembre a Bruxelles. La Commissione riunirà i principali attori nel settore e sarà rappresentata dal Presidente José Manuel Barroso e dai commissari Mandelson, Michel, Piebalgs e Ferrero-waldner. Saranno presenti, inoltre, anche 30 ministri degli affari esteri e dell’energia degli Stati dell’Unione, i rappresentanti dei paesi terzi interessati, l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Ue Solana, ed esponenti del mondo dell’industria e delle organizzazioni internazionali. Le conclusioni del dibattito saranno presentate alle ore 12:30 di martedì 21 novembre dai commissari Ferrero-waldner e Piebalgs. Il dibattito affronterà i seguenti temi: “Verso una coerente e coordinata politica estera in materia di energia”; “La proiezione esterna del mercato energetico dell’Ue”; “Le sfide per l’approvvigionamento di idrocarburi”; “Energia e commercio internazionale”; “Energia e sviluppo”. Nel presentare l’incontro, Benita Ferrero-waldner, commissario responsabile delle relazioni esterne e della politica europea di vicinato, ha spiegato che “Parlare con una sola voce e incrementare al massimo il coordinamento nell’ambito delle relazioni esterne è interesse di tutti noi”. L’europa è dipendente per più del 50% dalle importazioni dai paesi terzi, ma le previsioni indicano che nei prossimi 15 anni questo dato supererà la soglia del 70%. Di fronte alla forte crescita globale della richiesta di energia, una politica estera coerente e coordinata tra gli Stati membri e la necessità di ampliare la gamma dei fornitori sono fattori indispensabili per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. “Come Unione - ha aggiunto la Ferrero-waldner - siamo uno dei principali clienti dei fornitori e come consumatori abbiamo un potere d’acquisto consistente. Dovremmo fare in modo di lavorare insieme per raggiungere la migliore intesa e la massima sicurezza energetica per tutti gli europei”. Grazie ai suoi principali partner, l’Europa sta inoltre cercando di portare la propria sicurezza energetica ai massimi livelli: “L’unione europea e i suoi partner esterni – ha dichiarato il commissario per l’energia Andris Piebalgs – devono lavorare insieme per estendere il nostro mercato energetico oltre i confini dell’Ue. Questa conferenza rappresenta una tappa importante per il raggiungimento di questo obiettivo”. Ma molto rimane ancora da fare. E’ necessaria una cooperazione rafforzata con i produttori di energia situati in Europa dell’est, nel sud del Caucaso e nel Mediterraneo. A questo scopo, la politica europea di vicinato rappresenta uno strumento chiave, dal momento che ha il potenziale per creare un quadro idoneo all’integrazione dei mercati energetici e realizzare un ambiente adatto a una fruttuosa e sicura cooperazione. I temi energetici sono stati messi in luce nel Libro verde “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”, pubblicato dalla Commissione nel marzo del 2006, che è già stato discusso molte volte dal Consiglio europeo, anche in occasione dell’incontro informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si è svolto a Lahti il 20 ottobre 2006. .  
   
   
ENERGIA E CAMBIAMENTO CLIMATICO AL CENTRO DEL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE PER IL 2007  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha presentato il programma di lavoro della Commissione europea per il 2007, in cui i temi dell´energia e del cambiamento climatico sono al vertice dell´elenco delle priorità. Le «forze generate dalla globalizzazione» presentano, come mai prima d´ora, sfide comuni a tutti i paesi, ha affermato Barroso. Si tratta di sfide quali il cambiamento climatico, la sicurezza energetica o il terrorismo internazionale, cui l´Europa ha risposto con efficacia, ha aggiunto. «Possiamo essere orgogliosi del modo in cui abbiamo finora reagito ai rapidi cambiamenti della situazione. Innanzi tutto, la Commissione ha rinnovato la strategia di Lisbona e ha chiaramente posto l´accento sulla crescita e l´occupazione. Di conseguenza, abbiamo potuto riconquistare fiducia nel Patto di stabilità e crescita, dotandolo di un fondamento più realistico e pratico», ha affermato il presidente della Commissione. Proseguendo nelle considerazioni riguardo al 2006, Barroso ha sottolineato gli sforzi compiuti a sostegno dell´innovazione: «Per garantire la prosperità dell´Europa nelle economie della conoscenza di domani, abbiamo fatto dell´innovazione un elemento essenziale delle nostre strategie economiche e sociali. La creazione dell´Istituto europeo di tecnologia [Iet] contribuirà a porre rimedio alla frammentazione degli sforzi di ricerca, formazione e innovazione, che fino a oggi ha ostacolato i progressi. » L´eurodeputato irlandese Brian Crowley, nella replica alla presentazione ha dimostrato di non essere impressionato dalla rapidità delle riforme volte a promuovere l´innovazione. «Da quando essere radicale è una colpa?» ha chiesto. Ha affermato che il processo verso il conseguimento degli obiettivi di Lisbona è stato eccessivamente lento, e che resta «ancora molto da fare», dal momento che sul versante di ricerca e innovazione si fanno tante parole anziché passare all´azione. Ovviamente ricerca e innovazione avranno un ruolo importante nelle aree prioritarie della Commissione concernenti energia e cambiamento climatico. Nel 2007 la Commissione presenterà per la prima volta un´analisi strategica della politica energetica per l´Europa che proporrà una serie di misure tese ad accelerare l´introduzione di tecnologie nuove a bassa emissione di carbonio, nonché a diversificare gli approvvigionamenti. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, la Commissione elaborerà alcune opzioni per una politica comunitaria in materia e studierà alternative nel campo della cooperazione internazionale. Numerosi progetti di ricerca in materia di energia e ambiente dovrebbero beneficiare di un finanziamento a titolo del nuovo Settimo programma quadro, il cui avvio è previsto per il 1° gennaio 2007. .  
   
   
TRASPARENZA SUL LAVORO DI IMPIEGATI E FUNZIONARI UE UN SITO PER CONOSCERE LA REALTÀ DELLE PERSONE CHE COMPONGONO LA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - Superare i luoghi comuni sull´eccessiva burocratizzazione dell´esecutivo Ue attraverso informazioni chiare e facilmente accessibili. Questo l´obiettivo del nuovo sito Web, che fa parte di una delle iniziative dell´ambizioso progetto della Commissione per migliorare la comunicazione sull´Europa, nato per mostrare la realtà delle persone che lavorano dietro alle scrivanie di Bruxelles. Nuove rubriche e una raccolta dati sulle numerose attività dei funzionari della Commissione, tutto in un unico sito, per presentare ai cittadini europei una metodologia di lavoro concreto, oltre a sfatare l´immagine di un esercito di "eurocrati" anonimi la cui missione appare a volte quella di complicare la vita degli altri cittadini. Le informazioni presentate nel sito sono raccolte in tre sezioni tematiche: La sezione "chi siamo": contiene informazioni sulle attività, i luoghi e la metodologia di lavoro e di finanziamento di funzionari e impiegati della Commissione, oltre ai vari testi adottati dall´esecutivo Ue. La sezione "un´amministrazione moderna": illustra all´utente le caratteristiche che rendono la Commissione un´amministrazione moderna ed efficiente. Si trovano informazioni sulle politiche in materia di etica e di condotta, pari opportunità, trasparenza e altri temi importanti. La sezione "lavorare alla Commissione": indica tutto ciò che occorre sapere sulle possibilità di carriera all´interno della Commissione, i diversi tipi di contratti proposti, i vantaggi di lavorare presso un´istituzione europea e le modalità per inviare una candidatura spontanea per un´occupazione temporanea. Il nuovo sito Web propone inoltre una sezione "pubblico specifico", che dà accesso alle informazioni per particolari gruppi come i funzionari dei servizi pubblici nazionali o le persone che desiderano lavorare per un´istituzione Ue o vogliono saperne di più sulle pratiche amministrative da compiere per trasferirsi a Bruxelles. Il sito The site http://ec. Europa. Eu/civil_service/index_en. Htm  è attualmente redatto in tre lingue: inglese, francese e tedesco. Dal prossimo anno sarà però possibile consultare la maggior parte delle pagine web in quasi tutte le lingue ufficiali dell´Ue. Conformemente al "Piano d´azione della Commissione relativo al miglioramento della comunicazione sull´Europa", presentato dal vicepresidente della Commissione Margot Wallström, "i portali tematici dovrebbero andare oltre le direzioni generali e i servizi della Commissione, in modo che gli interessati possano, con un solo clic, avere una descrizione di un argomento dal punto di vista di tutte le istituzioni". .  
   
   
SICUREZZA E DIFESA: BANDIRE LE ARMI BIOLOGICHE E AL FOSFORO BIANCO  
 
 Bruxelles, 20 novembre 2006 - Alla vigilia della Vi conferenza di revisione, che si svolgerà a Ginevra dal 20 novembre all´8 dicembre, il Parlamento riconosce che tale evento offrirà agli Stati che hanno aderito alle Convenzioni Btwc e Ccw l´opportunità di ribadire l´impegno a favore del divieto totale delle armi biologiche. In una risoluzione, chiede anche all´Ue di impegnarsi a livello internazionale affinché vengano bandite anche le munizioni a grappolo, le granate al fosforo bianco e le testate all´uranio impoverito. Il Parlamento ha approvato una risoluzione comune - sostenuta dal Ppe-de, Pse, Alde/adle, Verdi/ale, Gue/ngl e Uen - che chiede una revisione approfondita e completa del funzionamento della Convenzione sul divieto delle armi biologiche e tossiche (Btwc) nella prospettiva di individuare, esaminare e concordare le misure che devono essere adottate per rafforzarla ulteriormente. I deputati, inoltre, invitano il Consiglio e gli Stati membri di adoperarsi affinché il divieto delle armi biologiche e tossiniche sia dichiarato «norma universalmente vincolante di diritto internazionale». Incoraggiano poi l´Ue a sollevare la questione nelle assise transatlantiche, in particolare in sede Nato, e a persuadere l´Amministrazione statunitense ad abbandonare la sua posizione «unilaterale» contribuendo al rilancio e al potenziamento di un quadro «multilaterale». I deputati invitano inoltre il Consiglio e la Commissione a promuovere la piena osservanza degli obblighi previsti dalla Convenzione Btwc e, se necessario, il rafforzamento delle misure nazionali di attuazione, comprese le norme di diritto penale e il controllo dei microrganismi e delle tossine patogeni nel quadro della Convenzione. Il Parlamento esorta poi il Consiglio e gli Stati membri a promuover il rispetto della risoluzione 1540 dell´Onu, in particolare per eliminare il rischio che le armi biologiche e tossiniche siano acquistate e utilizzate a scopi terroristici, compreso il rischio di un possibile accesso dei terroristi a materiali, attrezzature e conoscenze specialistiche. Il Consiglio e gli Stati membri dovrebbero anche promuovere l´esame dei lavori intrapresi sinora nell´ambito del programma intersessionale per il periodo 2003-2005, nonché gli sforzi intesi a sostenere un´intesa comune e un´azione efficace per quanto riguarda, in particolare, il rafforzamento delle capacità internazionali per far fronte a casi di «presunto utilizzo di armi biologiche o tossiniche o di insorgenza sospetta di malattie». Occorre anche potenziare gli sforzi, a livello nazionale e internazionale, per il controllo, la rilevazione e la diagnosi delle malattie infettive che colpiscono gli esseri umani, gli animali e le piante. Nell´attesa della stipula di una convenzione specifica in materia, i deputati chiedono la promozione e la creazione di un «protocollo Vi» che vieti senza ambiguità la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento e l´uso delle munizioni a frammentazione. In tale contesto, si compiacciono della risposta positiva invitano l´Ue e tutti gli Stati membri a sostenere quanto più attivamente possibile l´iniziativa tesa avviare senza indugio negoziati per la definizione di una convenzione esauriente ed efficace che vieti a livello mondiale le munizioni a grappolo. Infine, adottando un emendamento proposto dalla Gue/ngl, il Parlamento invita l´Ue e i suoi Stati membri a «adoperarsi intensamente» per garantire che la portata del Protocollo Iii alla Ccw sulle armi incendiarie venga estesa in modo da impedire che continui l´uso di granate al fosforo bianco contro bersagli militari e civili e da porre fine all´impiego di testate all´uranio impoverito. .  
   
   
INNOVAZIONE TECNOLOGICA: AL VIA IN VENETO “NANOCHALLENGE 2006” TEAM DI TUTTO IL MONDO PRESENTANO PROGETTI “FANTASCIENTIFICI” AL VINCITORE 300 MILA EURO PER AVVIARE NANONIMPRESA IN VENETO GAVA: “POSSIBILI DALL’EUROPA 200 MILIONI DI EURO PER IL 2007-2013”  
 
Padova, 16 novembre 2006 - 200 milioni di Euro è l’ingente stima dei fondi europei che potranno arrivare in Veneto grazie alla nuova tornata di finanziamenti comunitari 2007-2013 e che potranno essere dedicati a tre fondamentali linee d’intervento: Ricerca, Sviluppo e Innovazione; ingegneria finanziaria; promozione di nuove imprese ad alta tecnologia. La notizia è stata portata il 16 novembre all’Università di Padova dall’Assessore regionale alle Politiche Economiche del veneto con delega alla Ricerca e Innovazione Fabio Gava, in occasione dell’apertura di “Nanochallenge 2006”, la prima “Business Plan Competition” internazionale dedicata interamente alle nanotecnologie, che mette a confronto i Progetti elaborati da 13 Team provenienti da tutto il mondo e che assegnerà 300 mila Euro di premio per quello che una giuria internazionale giudicherà il migliore. Il premio servirà come avviamento in Veneto per una nuova iniziativa imprenditoriale concentrata sulle nanotecnologie. La manifestazione è organizzata da “Veneto Nanotech”, con il patrocinio e la partecipazione della Regione Veneto, di vari Ministeri e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Nanochallenge è alla sua seconda edizione: la prima è stata vinta da un progetto americano per l’utilizzo di nanotecnologie nella lotta alla contraffazione dei prodotti, già ampiamente avviato. Quest’anno i concorrenti americani, austriaci, inglesi, portoghesi, canadesi e sudafricani presentano lavori che sfiorano l’incredibile. Si va, per fare qualche esempio, da un sensore rivoluzionario capace di respingere le zanzare e applicabile su tessuti, gioielli e accessori, ad un polimero biocompatibile capace di facilitare la ricrescita ossea nelle operazioni e nei trapianti ossei; da un altro polimero biocompatibile che, iniettato nel corpo, consente di visualizzare immagini delle componenti cellulari di malattie gravi come il cancro al loro stato iniziale, ad un inchiostro nanotecnologico in grado di sostituire i cristalli liquidi negli schermi piatti di televisori e cellulari. Il vincitore tra i 13 contendenti sarà proclamato sabato prossimo, dopo due giorni di attente valutazioni da parte della giuria, composta non solo da scienziati, ma anche da managers e da uomini del mondo della finanza. L’obbiettivo è infatti quello di poter dare alla scienza applicazioni concrete immediate, appetibili anche per i finanziatori privati, come banche e fondazioni. Aprendo i lavori con il Presidente di “Veneto Nanotech” Luigi Rossi Lucani, l’Assessore Gava ha tracciato anche un inedito quadro dell’impegno della Regione sul fronte dell’innovazione tecnologica. “Abbiamo approvato e trasmesso al Consiglio – ha detto – una nuova specifica legge regionale, che si propone di ricercare ulteriori finanziamenti e di creare maggior coordinamento e massa critica tra le iniziative attivabili da vari soggetti pubblici e privati. Nel frattempo, pur partendo da posizioni di retroguardia rispetto alla percentuale di Pil dedicata alla ricerca e innovazione, abbiamo iniziato a scalare posizioni e siamo attorno allo 0,80% rispetto all’obbiettivo europeo del 3% al 2010”. Comunque, nel solo 2006, sono stati finanziati 39 milioni di Euro per lo sviluppo precompetitivo;: 24 milioni di Euro provenienti da una specifica “Misura Europea”; 49 milioni di euro di investimenti nell’ambito dei Distretti Industriali, i cui progetti su ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico e prototipi hanno sfiorato il 50% del totale, passando dai 16 del 2003 ai 70 del 2006. 26 milioni di Euro nazionali e 16 milioni della Regione sono stati inoltre dedicati alla realizzazione di Accordi di Programma tra Stato e Regione in materia di nano e biotecnologie. .  
   
   
HIGH LEVERAGE INNOVATORS: IL DENARO NON È GARANZIA NE DI INNOVAZIONE EFFICACE NE DI ELEVATA REDDITIVITÀ, LO RIVELA UN NUOVO STUDIO  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - Da un nuovo studio emerge che il denaro da solo non è sufficiente ad assicurare l´efficacia dell´innovazione e l´elevata redditività degli investimenti auspicata dalle imprese. Lo studio annuale sull´innovazione mondiale ha preso in considerazione le 1 000 imprese che investono maggiormente in ricerca e sviluppo (R&s) a livello globale e ha rilevato che meno del 10% delle società appartiene alla categoria degli «high leverage innovators», ossia imprese in grado di realizzare una performance nettamente superiore per ogni dollaro investito in R&s nel lungo periodo. Gli autori della relazione «Smart Spenders: The Global Innovation 1000» hanno valutato l´impatto degli investimenti in R&s sulla performance delle imprese e scoperto fattori che suggeriscono la complessità dei rapporti tra i due elementi. Solo 94 imprese appartenenti al gruppo degli «high leverage innovators» devono il loro successo alla capacità di trarre benefici dagli investimenti in R&s, alle economie di scala e alle competenze in quanto esperte della catena del valore dell´innovazione nelle fasi di elaborazione, selezione del progetto, sviluppo e commercializzazione del prodotto finale. Inoltre gli autori dello studio non hanno individuato alcuna relazione statistica tra il numero o la qualità dei brevetti e la performance finanziaria complessiva di un´impresa. Le importanti innovazioni che interessano attualmente la tecnologia televisiva sono ancora frutto di brevetti della prima metà del 20° secolo. La relazione rivela: «Si crede comunemente che R&s siano uno strumento prevedibile in grado di trasformare automaticamente gli investimenti nell´innovazione di oggi nei profitti di domani, benché nessuno sappia realmente in che modo. L´innovazione spesso comporta un aumento della performance, ma il processo non è automatico. » «L´impegno di molte imprese nel settore R&s non è mirato. Le risorse vengono sprecate per "inventare ruote" che altri hanno già saputo sfruttare. Le buone idee sono bloccate da impedimenti in fase di sviluppo. E le innovazioni promettenti non arrivano mai sul mercato a causa di una cattiva interpretazione delle necessità dei consumatori e di carenze nella pianificazione del marketing e degli investimenti», si legge nello relazione. Gli autori proseguono affermando che «non esiste una formula magica. Se questi innovatori di alto profilo hanno qualcosa in comune, sembra essere la volontà di sviluppare abilità polifunzionali in tutta l´impresa capaci di fornire un vantaggio competitivo sostenibile. I loro investimenti nell´innovazione sono concepiti sul lungo periodo e sono alla base di una crescita e un rendimento superiori a lungo termine». Le imprese europee che figurano tra i primi 20 investitori mondiali in R&s sono Daimlerchrysler, Siemens, Glaxosmithkline, Volkswagen, Sanofi-aventis, Novartis, Nokia e Roche Holdings. Le prime 10 imprese europee incluse nell´elenco globale dei 94 «high leverage innovators» sono invece Adidas, Cadbury Schweppes, Christian Dior, Meda, Phonak, Recordati, Smith & Nephew, Synthes, Trelleborg e il gruppo Volvo. La relazione è consultabile sul seguente sito web: http://www. Boozallen. Com/media/file/global_innovation_1000_2006. Pdf . . .  
   
   
BANCA INTESA: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 A 2.173 MLN. DI EURO, +17,8% RISPETTO AI 1.845 MLN. DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2005.  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Si è riunito il 14 novembre sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006. I risultati dei primi nove mesi del 2006 evidenziano un ulteriore significativo miglioramento della redditività, dopo quello già registrato nell’esercizio 2005. L’utile netto consolidato del Gruppo Intesa nel periodo, pari a 2. 173 milioni di euro, cresce del 17,8% rispetto ai 1. 845 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dal secondo trimestre 2006 è stato ricondotto alla specifica voce di bilancio relativa alle attività in via di dismissione l’apporto delle componenti interessate dall’operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 28 marzo, di cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Intesa nelle società esattoriali a Riscossione S. P. A. , cui a decorrere dal 1° ottobre 2006 è stata prevista l’attribuzione delle funzioni di riscossione. I dati di conto economico e di stato patrimoniale del primo trimestre del 2006 e dei quattro trimestri del 2005 sono stati riesposti conformemente, ai fini di comparabilità dei risultati. I dati di stato patrimoniale al 30 settembre 2006 non comprendono più le componenti relative alle società esattoriali, poiché sono state cedute alla fine del terzo trimestre. Inoltre, dal secondo trimestre 2006, gli oneri del cost of carry degli equity swap sono stati riclassificati, escludendoli dagli interessi netti e includendoli nel risultato dell’attività di negoziazione, voce in cui confluiscono i relativi proventi. I dati di conto economico del primo trimestre del 2006 e dei quattro trimestri del 2005 sono stati riclassificati conformemente, ai fini di comparabilità dei risultati. I risultati di conto economico dei primi nove mesi del 2006 - Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2006 registra proventi operativi netti pari a 7. 795 milioni di euro, in crescita dell’ 8% rispetto ai 7. 218 milioni dei primi nove mesi del 2005. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 4. 207 milioni, in aumento del 5,8% rispetto ai 3. 976 milioni del corrispondente periodo del 2005. Gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto diminuiscono del 26,7%, da 150 a 110 milioni, anche a seguito della riclassificazione della quota di pertinenza del risultato di Nextra per l’intervenuta cessione del 65% del capitale a Crédit Agricole (il risultato di Nextra è stato incluso per il 100% nei dati dei nove mesi del 2005 e per il 35% nei nove mesi del 2006) e dell’apporto negativo dell’interessenza detenuta in Pirelli (-24 milioni, in relazione alla perdita consolidata rilevata da quest’ultima al 30 settembre 2006); se si escludessero questi due effetti, i proventi operativi netti crescerebbero dell’8,7%. Le commissioni nette sono pari a 2. 708 milioni di euro, con un aumento del 4,9%, rispetto ai 2. 582 milioni dei primi nove mesi del 2005, nonostante la contrazione del 31% dei proventi da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi. L’aumento è trainato dalle commissioni derivanti da operazioni di finanza strutturata (+10,7%), intermediazione e collocamento di titoli (+7,8%), dalle garanzie rilasciate (+7,7%), dalle gestioni patrimoniali (+5,5%) e dalle carte di pagamento (+5,2%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 480 milioni (+30% rispetto ai circa 370 milioni dei primi nove mesi del 2005, trainate dal collocamento di Intesa Garanzia Attiva, il primo fondo a capitale garantito in Italia), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 110 milioni di euro (rispetto ai circa 160 milioni dei primi nove mesi del 2005) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 160 milioni (in linea con i primi nove mesi del 2005). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 733 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 506 milioni dei primi nove mesi del 2005, in larga misura dovuta alla componente strutturale (al risultato dei primi nove mesi del 2006 contribuisce un effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat pari a circa 100 milioni di euro, rispetto ai circa 80 milioni registrati nei primi nove mesi del 2005 in relazione al “convertendo” Fiat). Gli oneri operativi ammontano a 3. 958 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 4,3% rispetto ai 3. 796 milioni dei primi nove mesi del 2005, trainato dalla componente relativa al Centro-est Europa (+11%) e derivante dalle spese del personale (+3,4%), dalle spese amministrative (+5,0%) e dagli ammortamenti (+7,5%). L’andamento delle spese amministrative è determinato da un aumento dell’ 11% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e del 2,3% delle altre spese. Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3. 837 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 3. 422 milioni dei primi nove mesi del 2005, con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 52,6% al 50,8%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 625 milioni di euro, in calo dell’ 8,4% rispetto ai 682 milioni del corrispondente periodo del 2005. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 51 milioni di euro, rispetto ai 124 milioni dei primi nove mesi del 2005. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 3. 263 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto ai 2. 864 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dopo la contabilizzazione di imposte per 1. 069 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 66 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 87 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 2. 173 milioni di euro, rispetto ai 1. 845 milioni dei primi nove mesi del 2005 (+17,8%). L’utile netto della Capogruppo ammonta a 1. 949 milioni di euro, rispetto ai 1. 241 milioni dei primi nove mesi del 2005. Il differente andamento dell’utile della Capogruppo rispetto a quello consolidato è dovuto soprattutto ai 704 milioni di euro di dividendi distribuiti nel secondo trimestre 2006 dalla controllata Intesa Holding Asset Management a valere sulla plusvalenza realizzata dalla cessione di Nextra alla fine dello scorso esercizio e iscritta nel conto economico consolidato del 2005. I risultati di conto economico del terzo trimestre 2006 - Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2006 registra proventi operativi netti pari a 2. 534 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto al terzo trimestre 2005 e in flessione dello 0,8% rispetto al secondo trimestre 2006. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 1. 434 milioni, in aumento del 6,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005 e dell’ 1,5% rispetto al secondo trimestre 2006. Gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto scendono a 31 milioni dai 47 del terzo trimestre 2005 e dai 50 milioni del secondo trimestre 2006; se si escludessero i già citati effetti della riclassificazione della quota di pertinenza del risultato di Nextra nel terzo trimestre 2005 e dell’apporto negativo dell’interessenza in Pirelli nel terzo trimestre 2006, i proventi operativi netti registrerebbero un aumento dell’ 8,1% rispetto al terzo trimestre 2005 e dello 0,2% rispetto al secondo trimestre 2006. Le commissioni nette sono pari a 863 milioni di euro, con un aumento del 5,5%, rispetto al terzo trimestre 2005, conseguente all’aumento delle commissioni derivanti da operazioni di finanza strutturata (+45%), intermediazione e collocamento di titoli (+14,7%) e garanzie rilasciate (+12,3%) e alla lieve flessione del complesso delle altre commissioni (-1,6%); rispetto al secondo trimestre 2006 si registra una diminuzione del 3,6%, determinata dalle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli (-14,4%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 130 milioni (circa 130 milioni anche nel terzo trimestre 2005 e 160 milioni nel secondo trimestre 2006), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 30 milioni di euro (assenti nel terzo trimestre 2005 e pari a circa 35 milioni nel secondo trimestre 2006) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 50 milioni (in linea sia con il terzo trimestre 2005 sia con il secondo trimestre 2006). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 202 milioni di euro, in crescita rispetto ai 170 milioni del terzo trimestre 2005 e ai 175 milioni del secondo trimestre 2006. Gli oneri operativi ammontano a 1. 318 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 3,9% rispetto al terzo trimestre del 2005, trainato dalla componente relativa al Centro-est Europa (+7,8%) e derivante dalle spese del personale (+1,7%), dalle spese amministrative (+6,9%) - risultante da un aumento del 18,6% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e del 2,1% delle altre spese - e dagli ammortamenti (+8,3%). Rispetto al secondo trimestre 2006, si rileva un calo dell’ 1,6%, determinato dalla riduzione delle spese del personale (-1,8%) e delle spese amministrative (-3,4%) e da un aumento degli ammortamenti (+5,6%). Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 1. 216 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto al terzo trimestre 2005 - con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 53,3% al 52% - e in linea con il secondo trimestre 2006. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 195 milioni di euro, rispetto ai 209 milioni del corrispondente periodo del 2005 e ai 188 milioni del secondo trimestre del 2006. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di un milione di euro, rispetto ai 42 milioni del terzo trimestre 2005 e ai 50 milioni del secondo trimestre 2006. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 1. 022 milioni di euro, in crescita dell’ 8,5% rispetto al terzo trimestre 2005 e in diminuzione del 5% rispetto al secondo trimestre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte per 319 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 23 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 29 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 697 milioni di euro, rispetto ai 645 milioni del terzo trimestre 2005 (+8,1%) e ai 725 milioni del secondo trimestre 2006. Lo stato patrimoniale al 30 settembre 2006 - Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2006 i crediti verso la clientela ammontano a 179 miliardi di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 30 settembre 2005 e del 6,2% rispetto a fine 2005. Il complesso dei crediti in sofferenza, incagliati e scaduti/sconfinanti da oltre 180 giorni ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 5. 156 milioni di euro, rispetto ai 5. 078 milioni del 31 dicembre 2005; in quest’ambito, i crediti in sofferenza aumentano da 1. 229 a 1. 585 milioni di euro, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,9% (0,7% al 31 dicembre 2005) e un grado di copertura del 67% (69% a fine 2005), gli incagli si mantengono sostanzialmente invariati, passando da 3. 134 a 3. 178 milioni, e le posizioni scadute/sconfinanti scendono da 715 a 393 milioni. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 498 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 30 settembre 2005 e del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2005. Nell’ambito della massa amministrata, la raccolta diretta ammonta a 194 miliardi, in aumento del 7,8% rispetto al 30 settembre 2005 e del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2005, e la raccolta indiretta raggiunge i 303 miliardi, in aumento del 3,4% rispetto al 30 settembre 2005 e del 5,3% rispetto a fine 2005. L’ammontare di risparmio gestito - in cui, dopo il perfezionamento dell’accordo con Crédit Agricole nel risparmio gestito dello scorso dicembre, non rientrano più i fondi comuni - ammonta a 60 miliardi, con una crescita del 5,7% rispetto al 30 settembre 2005, dovuta sia alle gestioni patrimoniali sia alla bancassicurazione, e del 2,2% rispetto a fine 2005, a seguito di una diminuzione delle gestioni patrimoniali largamente compensata da collocamenti di polizze vita per circa 5,4 miliardi di euro nei nove mesi. I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2006 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 7,1% del 31 dicembre 2005), all’ 8,1% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,9%) e all’ 11,3% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 10,3%). Al 30 settembre 2006, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3. 913 sportelli bancari - di cui 3. 137 in Italia e 776 all’estero - con 56. 741 dipendenti, 1. 089 persone in più rispetto al 31 dicembre 2005. I risultati per area di Business - La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende fino a 50 milioni di euro di fatturato, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di credito industriale e leasing) registra nei primi nove mesi del 2006 una crescita dei proventi operativi netti del 5,9% dai 3. 905 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 4. 135 milioni dei primi nove mesi del 2006, pari al 53% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (54% nei primi nove mesi del 2005). All’aumento dei ricavi hanno concorso in particolare la crescita dei mutui (stock +10%) e dei prestiti personali (stock +26%). Gli oneri operativi aumentano del 3,5%, da 2. 085 a 2. 158 milioni, portando a un risultato della gestione operativa in crescita dell’ 8,6%, da 1. 820 a 1. 977 milioni, e a un cost/income ratio in diminuzione dal 53% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta da 240 a 379 milioni, soprattutto a seguito della classificazione ad incaglio di posizioni che al 31 dicembre 2005 erano risultate scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni (categoria di crediti deteriorati introdotta da Banca d’Italia alla fine del 2005). Dopo un risultato negativo per un milione su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 1. 597 milioni di euro rispetto ai 1. 580 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate italiane, tutte a forte radicamento locale) registra una crescita dei proventi operativi netti del 7,9% da 1. 159 a 1. 251 milioni di euro, pari al 16% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2005). Con oneri operativi pari a 593 milioni, in crescita del 3,7% rispetto ai 572 milioni dei primi nove mesi del 2005, il risultato della gestione operativa segna un incremento del 12,1%, da 587 a 658 milioni, e il cost/income ratio flette dal 49% al 47%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 98 milioni, in calo dell’ 11,7% rispetto ai 111 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 563 milioni, in crescita del 14,2% rispetto ai 493 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia una significativa crescita dei proventi operativi netti, che aumentano del 14,6% da 796 a 912 milioni di euro, pari al 12% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (11% nei primi nove mesi del 2005). Gli oneri operativi registrano un aumento dell’ 11,1% da 424 a 471 milioni, trainato dalle spese e dagli investimenti per la crescita in Centro-est Europa; quindi il risultato della gestione operativa cresce del 18,5%, da 372 a 441 milioni, e il cost/income ratio scende dal 53% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 89 milioni, in crescita dell’ 8,5% rispetto agli 82 milioni dei primi nove mesi del 2005; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 355 milioni, in aumento del 20,7% rispetto ai 294 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Corporate (che segue le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato - Mid Corporates e Large Corporates e le Istituzioni Finanziarie e include Caboto, nonché la società prodotto operante nel factoring e la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un significativo aumento dei proventi operativi netti, che raggiungono i 1. 429 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto ai 1. 264 milioni dei primi nove mesi del 2005, pari al 18% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2005). Dopo oneri operativi pari a 513 milioni, in aumento del 4,5% rispetto ai 491 milioni dei primi nove mesi del 2005, il risultato della gestione operativa ammonta a 916 milioni, in crescita del 18,5% rispetto ai 773 milioni dei primi nove mesi del 2005; il cost/income ratio flette dal 39% al 36%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 9,8%, da 51 a 46 milioni; dopo un saldo positivo su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 27 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 897 milioni, in crescita del 24,2%, rispetto ai 722 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dal 1° gennaio 2006, l’attività riguardante il settore pubblico-infrastrutturale è stata conferita dalla Divisione Corporate a Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo (Biis), controllata del Gruppo, i cui ambiti di intervento spaziano dal finanziamento delle opere pubbliche alle cartolarizzazioni dei crediti degli enti pubblici alla finanza di progetto; per semplicità di rappresentazione, i dati di Biis restano inclusi nella Divisione Corporate. L’andamento registrato da Biis nei primi nove mesi del 2006 rispetto ai dati pro-forma dei primi nove mesi del 2005 evidenzia una dinamica sostenuta, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa: i proventi operativi netti aumentano del 64,3% a circa 74 milioni di euro e il risultato della gestione operativa più che raddoppia a circa 43 milioni, con impieghi - costituiti da crediti verso clientela e attività finanziarie disponibili per la vendita - in crescita del 29,2% a circa 8,8 miliardi di euro. Anche alla luce dei risultati dei primi nove mesi, per l’esercizio in corso ci si attende un miglioramento del risultato della gestione operativa rispetto al 2005, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa 2005-2007. .  
   
   
BANCA INTESA E NH HOTELES DANNO VITA A “GRANDE JOLLY”, IL PIU’ GRANDE POLO ALBERGHIERO ITALIANO 70 ALBERGHI IN ITALIA CHE SI AFFIANCHERANNO ALLE 269 STRUTTURE RICETTIVE CHE IL GRUPPO NH HOTELES GESTISCE NEL MONDO PROMOSSA OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO OBBLIGATORIA SUL 25% DEL CAPITALE DI JOLLY HOTELS  
 
Milano, 20 novembre 2006 – Joker, Banca Intesa e Nh Hoteles hanno stipulato l´ 11 novembre un accordo quadro per costituire il più grande polo alberghiero italiano. Alla base dell´operazione è stata la convinzione di tutte le parti coinvolte che dimensioni e visione globale siano oggi le condizioni necessarie per dare vita al primo gruppo alberghiero di rilevanza strategica per il nostro Paese. In base all’accordo, Banca Intesa, Joker e Nh Italia costituiranno una nuova società denominata Grande Jolly, destinata a controllare - al termine del percorso - non meno del 75% del capitale di Jolly Hotels Spa sommando le partecipazioni detenute nella società dai tre soci, rispettivamente pari al 4,4%, ad oltre il 50% e ad oltre il 20% del capitale. La società di nuova costituzione sarà controllata al: 51% da Nh Italia (oggi controllata al 51% da Nh Hoteles e al 49% da Banca Intesa); 42% da Joker; 7% da Banca Intesa. Grande Jolly promuoverà successivamente un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle azioni Jolly Hotels Spa che ne costituiscono il flottante, pari a circa il 25% del capitale. La valutazione delle azioni ai fini dell’offerta corrisponderà a quella attribuita alle azioni ordinarie Jolly Hotels Spa nell´ambito dell´operazione e sarà di 25 euro per azione, godimento 1°gennaio 2006. In tal modo gli offerenti anticiperanno sostanzialmente, in modo volontario, l’applicazione della normativa europea in tema di Opa. Per il finanziamento dell´operazione Nh Hoteles e Banca Intesa delibereranno un aumento di capitale di Nh Italia pari a 200 milioni di euro, all´attuazione del quale Nh Hoteles deterrà il 55% e Banca Intesa il 45% di Nh Italia. Banca Intesa ha garantito la copertura finanziaria della componente debitoria dell´operazione stimata in circa 250 milioni di euro. Il nuovo polo alberghiero controllerà - tra alberghi di proprietà (20) e alberghi in gestione (50) - 70 strutture alberghiere in Italia e 7 all’estero, che si aggiungono ai 269 alberghi già controllati da Nh nel mondo, di cui 239 in Europa. Quest’operazione rientra nella strategia di Banca Intesa di favorire, quando richiesta anche attraverso l’apporto di capitale, i gruppi imprenditoriali impegnati in progetti di sviluppo convenienti in settori chiave del nostro paese. Joker apporterà al progetto anche l’esperienza e le competenze della famiglia Zanuso - che da decenni controlla e gestisce Jolly Hotels, il primo gruppo alberghiero italiano - e il contributo imprenditoriale di Canova Partecipazioni, struttura che fa riferimento alla società di investimento Finanziaria Canova, ad Antonio Favrin e a Dario Segre, oggi rispettivamente presidente e consigliere di amministrazione di Jolly Hotels. Grazie al know how ed al network internazionale e nazionale di Nh Hoteles, gruppo spagnolo guidato da Gabriele Burgio, si faciliteranno i flussi in entrata in Italia e si ottimizzerà il livello gestionale delle strutture alberghiere del Gruppo, in linea con i più alti standard europei, entrambi aspetti fondamentali per lo sviluppo turistico del nostro paese. Nh Italia intende confermare il legame con Jolly Hotels, riconoscendone la forza e la professionalità di dirigenti, responsabili di albergo e di tutto il personale. Presidente di Grande Jolly sarà Antonio Favrin, vice presidente Ugo Zanuso, amministratore delegato Gabriele Burgio. La reciproca fiducia e stima tra le parti troveranno importante conferma nella corporate governance della nuova società. Advisor finanziari dell´operazione sono stati Tamburi & Associati per Nh Italia e Mediobanca per Joker, advisor legali sono stati lo studio d´Urso Munari Gatti per Nh Italia e lo studio Chiomenti per Joker. Joker inoltre è stata assistita per gli aspetti societari da Finanziaria Canova. Per la parte relativa ai finanziamenti le banche sono state assistite dallo studio Gianni Origoni & Partners. La finalizzazione dell’accordo è subordinata alle autorizzazioni da parte delle Autorità Antitrust competenti. .  
   
   
BANCA GENERALI: ESERCIZIO OPZIONE GREENSHOE  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Con riferimento all’Offerta Pubblica Globale di Vendita di azioni Banca Generali S. P. A. , si rende noto che in data 16 novembre 2006, i Joint Global Coordinators, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S. P. A. E Goldman Sachs International, hanno integralmente esercitato l’opzione di greenshoe per n. 4. 668. 000 di titoli. Il prezzo di acquisto delle azioni oggetto della greenshoe è pari a 8,00 Euro per azione – corrispondente al prezzo stabilito nell’ambito dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita – per un controvalore complessivo pari a circa Euro 37,34 milioni. Il trasferimento e il pagamento delle suddette azioni avverrà entro il 21 novembre 2006. Inclusa la greenshoe l’Offerta Pubblica Globale di Vendita ha riguardato pertanto n. 35. 790. 000 di titoli Banca Generali S. P. A. , pari al 32,15% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 286,32 milioni. .  
   
   
BANCAPULIA S.P.A.: CEDUTI AI BLOCCHI 1,5 MILIONI DI AZIONI DI APULIA PRONTOPRESTITO.  
 
San Severo (Fg), 20 novembre 2006 - bancApulia S. P. A. - società a capo del gruppo bancario bancApulia - ha ceduto il 17 novembre ai blocchi ad investitori istituzionali, 1,5 milioni di azioni in suo possesso di Apulia prontoprestito, società del Gruppo specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti. L’operazione risponde all’esigenza della stessa Apulia prontoprestito di aumentare il flottante, che passa così dal 14,91% al 15,55%, esistendo attualmente idonee condizioni di mercato. Detta operazione si collega alla deroga parziale all’accordo di lock-up, scaduto il 7 giugno 2006, che prevedeva la possibilità di vendere fino a 10,5 milioni di azioni di Apulia prontoprestito ed in base alla quale bancApulia aveva già venduto, lo scorso 24 marzo, 7,7 milioni di azioni. A seguito dell’operazione, la partecipazione del Gruppo bancario bancApulia in Apulia prontoprestito passa dal 74,49% al 73,85% e pertanto la nuova struttura azionaria di Apulia prontoprestito, risulta essere la seguente:
Azionisti Pre Post
bancApulia 74,49% 73,85%
Hdi 10,60% 10,60%
Mercato 14,91% 15,55%
Totale 100% 100%
Continua intanto il trend di crescita dei volumi per Apulia prontoprestito. A fine ottobre 2006, l’ammontare dei finanziamenti erogati dalla società è stato pari a 313,2 milioni di Euro, rispetto ai 158,3 milioni di Euro del corrispondente periodo 2005. Durante lo stesso periodo, la consistenza dei finanziamenti, al valore nominale, è di 620,7 milioni di Euro, rispetto ai 372,7 milioni di Euro registrati a fine ottobre 2005. Tali volumi sono originati da oltre 38. 000 contratti in essere a fine ottobre (24. 221 a fine ottobre 2005). Nei primi quindici giorni di novembre, la Società ha erogato ulteriori 37,8 milioni di Euro raggiungendo una produzione complessiva di 351,0 milioni di Euro. .
 
   
   
FINANZIARIA 2007: BPU BANCA CON LE SUE BANCHE RETE IN SUPPORTO ALLE AZIENDE CHE DOVRANNO DESTINARE LA QUOTA TFR AI FONDI PENSIONE E ALL’INPS. STANZIATO UN PLAFOND DI 500 MILIONI DI EURO.  
 
Bergamo, 20 Novembre 2006 – Con la nuova manovra Finanziaria, in fase di approvazione, i dipendenti delle imprese potranno scegliere se destinare la quota del Tfr maturando ad un Fondo Pensione o se lasciarlo presso l’Impresa stessa. Per le Imprese con più di 50 dipendenti, la quota del Tfr non destinata ai Fondi Pensione dovrà essere versata all’Inps. Proprio in previsione dell’anticipo al 1° Gennaio 2007 della Riforma del Tfr, il Gruppo Bpu Banca ha deciso di intervenire con un’offerta a condizioni vantaggiose e limitati requisiti, per assistere le aziende del territorio che non avranno più a disposizione le risorse finanziarie rappresentate dalle quote Tfr accantonate. Il plafond complessivo stanziato da Bpu Banca (Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio e Industria, Carime e Centrobanca), destinato a finanziare le imprese clienti di tutti i settori, iscritte alle Cciaa, è pari a 500 milioni di Euro, con un tasso Euribor a 3 mesi maggiorato di uno spread a condizioni particolarmente favorevoli, tramite la forma del finanziamento chirografario a medio termine, di importo fino a due volte la quota annuale del Tfr maturando. Il finanziamento così concesso, avrà una durata fino a 60 mesi, con un periodo di preammortamento di massimo 36 mesi, e rimborso in 24 mesi tramite rate trimestrali posticipate costanti. Le aziende interessate a richiedere il finanziamento dovranno presentare la domanda, corredata dalla seguente semplice documentazione: documentazione anagrafica (certificato camerale, atto costitutivo, statuto etc. ) prevista per i finanziamenti a medio-lungo termine; copia degli ultimi due bilanci approvati, per le imprese in regime di contabilità ordinaria; copia delle ultime due dichiarazioni dei redditi, per le imprese in regime contabile diverso da quello ordinario; dichiarazione del Beneficiario attestante il numero dei dipendenti e la stima dell’importo del Tfr dovuto all’Inps. Anche questa iniziativa rientra nella strategia del Gruppo Bpu Banca -realtà da sempre attenta alle esigenze dell’imprenditorialità diffusa del territorio italiano- di offrire sempre nuovi interventi a sostegno della crescita e dello sviluppo delle aziende. .  
   
   
BANCA AGRILEASING (CREDITO COOPERATIVO)GIOVANNI BOCCUZZI NUOVO VICE DIRETTORE GENERALE  
 
 Roma, 20 novembre 2006 - Giovanni Boccuzzi, 42 anni, è il nuovo Vice Direttore Generale di Banca Agrileasing, la Società di leasing del sistema del Credito Cooperativo italiano controllata da Iccrea Holding, che da oltre 25 anni offre le migliori soluzioni finanziarie per gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese e degli artigiani. Grazie alla intensa attività di locazione finanziaria in tutti i comparti, di recente allargata anche alla finanza straordinaria d´impresa, Banca Agrileasing è la quinta società italiana di leasing. Boccuzzi vanta un´esperienza quasi ventennale nel Credito Cooperativo, nel quale è entrato nel 1987. Nel 1995 il passaggio in Iccrea Holding Spa - la capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea – dove ha ricoperto il ruolo di Responsabile dell´Area Pianificazione e Controlli per poi diventare Direttore Centrale della stessa società. Annovera anche una significativa esperienza presso i Consigli di alcune società del Gruppo Bancario Iccrea, avendo ricoperto la carica di consigliere nel Cda di Bcc Vita, la compagnia di assicurazioni del Credito Cooperativo, ed essendo attualmente nel Consiglio di Bcc Factoring, la Società di factoring del Credito Cooperativo controllata per il 90% da Banca Agrileasing. Prima della nomina a Vice Direttore Generale Boccuzzi ha ricoperto il ruolo di consigliere di amministrazione di Banca Agrileasing per 4 anni affiancando, su progetti inerenti in particolare il sistema dei controlli, il precedente Vice Direttore Generale Vincenzo Lobascio, dal quale ha ereditato l´incarico. L´esperienza specifica sul sistema creditizio, sui sistemi di controllo e sul risk management maturata presso la Capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea - saranno fondamentali per ricoprire il ruolo di Vice Direttore Generale con Responsabilità diretta della Direzione Operativa di Banca Agrileasing. Iccrea Holding – il cui capitale è interamente posseduto dalle Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali e dalle loro Federazioni Locali - è la capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea e controlla le società di prodotti e servizi, tra le quali, oltre a Banca Agrileasing, Iccrea Banca, Aureo Gestioni, Bcc Vita, Bcc Private Equity. .  
   
   
CASO CARIVE: I PROFESSIONISTI VENEZIANI SCRIVONO AI VERTICI DI SANPAOLO-INTESA  
 
Venezia – 20 novembre 2006 - “In pochi anni Cassa di Risparmio di Venezia si è affermata come vera “banca delle professioni” dell’area veneziana. Convinti del valore di questo percorso condiviso, abbiamo ritenuto di scriverVi con franchezza per manifestare la nostra viva preoccupazione per le evoluzioni che si prospettano. Perché se andranno persi il contatto stretto con il territorio e l’identità forte di Cassa di Risparmio di Venezia, i professionisti veneziani saranno inevitabilmente costretti ad individuare un nuovo punto di riferimento”. È questo il passaggio chiave della lettera firmata da Alessandro Grinfan, presidente della Fondazione delle Professioni della provincia di Venezia, e da Vito Saccarola, presidente del Cup di Venezia, che ieri è stata inviata all’attenzione dei massimi vertici del nuovo gruppo bancario nato con la fusione Sanpaolo-intesa. La lettera, indirizzata a Enrico Salza, Pietro Modiano, Giovanni Bazoli e Corrado Passera, è stata sottoscritta da tutti i presidenti dei 15 Ordini e Collegi professionali che aderiscono al Cup e alla Fondazione. I rappresentanti di 14mila professionisti veneziani sottolineano il valore del rapporto costruito con Carive negli ultimi 6 anni ed esprimono “viva preoccupazione” per il rischio che l’istituto perda l’autonomia direzionale mantenuta fino ad oggi all’interno del Gruppo Sanpaolo. .  
   
   
IL GRUPPO CREDITO VALTELLINESE HA CREATO CONTONOPROFIT: UN AIUTO PER CHI AIUTA!  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Il Gruppo Credito Valtellinese, da sempre fedele ai propri principi di solidarietà ed attenzione al tessuto sociale nel territorio in cui opera, lancia Contonoprofit, un innovativo conto corrente senza spese riservato alle Onlus, alle Associazioni di promozione sociale e culturale, agli enti impegnati nei settori dell´assistenza sanitaria, dello sport dilettantistico, della tutela dei diritti e della solidarietà internazionale. E´ un conto pensato appositamente per le associazioni senza fine di lucro e di utilità sociale, alle quali vengono offerte condizioni assolutamente vantaggiose. Grazie al Contonoprofit, il Gruppo soddisfa le esigenze di gestione dei flussi finanziari delle associazioni offrendo in più l´esenzione dalle spese di tenuta conto e rendendo minimi i costi delle normali operazioni bancarie. Inoltre viene offerto un tasso di interesse decisamente interessante e legato all´andamento del mercato del denaro. "Con il Contonoprofit, il nostro Gruppo intende rafforzare la tradizionale attenzione che riserviamo alle tematiche sociali, incoraggiando chi è quotidianamente impegnato nella costruzione e diffusione dei valori di solidarietà, essenziali per lo sviluppo integrale della società", afferma il Direttore Generale del Credito Valtellinese Miro Fiordi. Principali caratteristiche di Contonoprofit: Destinatari: tutte le associazioni cui la Legge Finanziaria 2006 ha previsto la destinazione del 5 per mille del reddito delle persone fisiche, ossia: le Onlus; le Associazioni di Promozione Sociale; le Associazioni e Fondazioni riconosciute. E delle associazioni che pur non avendo richiesto la destinazione del 5 per mille siano in grado di certificare la natura di Onlus (presentando la documentazione necessaria a ottenere l´esenzione dall´imposta di bollo, secondo le indicazioni disponibili presso gli operatori di sportello di tutte le Filiali del Gruppo Credito Valtellinese) o che comunque operino nel settore dell´assistenza sanitaria, dell´istruzione, della formazione, dello sport dilettantistico, della promozione della cultura e dell´arte e della tutela dei diritti civili. Condizioni: Tasso creditore per il cliente: Bce* -1; Tasso debitore per il cliente entro il fido ordinario: Bce* +1; Commissione di massimo scoperto: 1/8; Spese (spese di gestione del rapporto ad ogni liquidazione, spese di tenuta conto annuali con addebito a liquidazione e spese di registrazione operazioni): non previste. Commissioni su bonifici effettuati tra dipendenze del Gruppo bancario Credito Valtellinese
presentazioni allo sportello € 0,75
presentazioni elettroniche € 0,00
pagamenti periodici € 0,00
Commissioni su bonifici effettuati su altre Banche
presentazioni allo sportello € 1,75
presentazioni elettroniche € 0,50
pagamenti periodici € 0,50
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ARRIVA IL BONIFICO “DOMESTICO” PAN-EUROPEO I SETTE MAGGIORI GRUPPI BANCARI ITALIANI AFFIDANO I PROPRI BONIFICI DOMESTICI ALLA PIATTAFORMA PAN-EUROPEA EBA STEP2 SVILUPPATA DA SIA PER I CITTADINI SOLO 3 GIORNI LAVORATIVI PER L’INVIO DI UN BONIFICO, PER LE IMPRESE UN UNICO SISTEMA IN GRADO DI GESTIRE I BONIFICI ITALIANI ED EUROPEI  
 
Milano, 20 novembre 2006 – Nel corso dell’International Payments Summit, Sia (Società Interbancaria per l’Automazione) ed Eba Clearing hanno annunciato l’imminente migrazione dei bonifici domestici dei primi sette gruppi bancari italiani sulla piattaforma tecnologica Step2, la prima Pan-european Automated Clearing House (Pe-ach), progettata e sviluppata da Sia che gestisce anche l’erogazione del servizio per conto di Eba Clearing. Il nostro Paese compie di fatto un concreto passo verso l’Europa attraverso i maggiori istituti di credito italiani che hanno deciso, in largo anticipo, di adeguare i propri sistemi di pagamento ai nuovi standard richiesti dalla direttiva Sepa (Single Euro Payments Area). Nel 2008, data stabilita per l’attivazione dell’area unica dei pagamenti in euro, non esisterà più infatti alcuna differenza tra le operazioni nazionali e quelle verso gli Stati membri dell’Unione Europea (più Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera, appartenenti all’area Efta). “Dal nostro punto di vista Sepa è già una realtà, avendo di fatto realizzato la prima e al momento unica infrastruttura Sepa Compliant, Step2 – ha dichiarato Renzo Vanetti, Amministratore Delegato di Sia - Fin dalla partenza del progetto nel 2002 abbiamo voluto interpretare pienamente il ruolo affidatoci da Eba di full-service provider e oggi la partenza delle due comunità domestiche, quella italiana e lussemburghese confermano il commitment di Sia accanto ad Eba Clearing nella realizzazione dell´Area Unica dei Pagamenti in Euro”. Dal 24 novembre, Gruppo Intesa, Gruppo Monte dei Paschi di Siena, Gruppo Banca Nazionale del Lavoro, Gruppo Bipiemme-banca Popolare di Milano, Gruppo Banco Popolare di Verona e di Novara, Gruppo San Paolo-imi e Gruppo Unicredito, migreranno progressivamente i propri bonifici su un unico sistema europeo di compensazione e regolamento – già usato oggi tra i 25 paesi dell’Ue per una quota importante dei bonifici transfrontalieri. La piattaforma tecnologica, realizzata da Sia, garantirà comunque la piena compatibilità con i sistemi delle altre banche italiane e straniere che non hanno ancora migrato. Obiettivo del passaggio a Step2 è la convergenza dell’intera operatività dei pagamenti (nazionali e transfrontalieri) su un’unica piattaforma pan-europea progettata in ottica Sepa. La migrazione dei sette gruppi bancari italiani su Step2 produrrà vantaggi per: i cittadini, in quanto tutti i bonifici che transiteranno sull’innovativa piattaforma giungeranno al destinatario entro 3 giorni lavorativi, rispetto agli attuali 4 giorni per i bonifici nazionali e agli 8-10 per i bonifici cross-border; le imprese, che oltre ai medesimi benefici dei cittadini potranno inviare in banca i bonifici italiani ed europei attraverso un’unica applicazione; le banche, che potranno gestire i bonifici locali ed europei utilizzando un’unica piattaforma (Step2). La migrazione porterà inoltre ad una semplificazione delle procedure interne degli istituti finanziari superando la tradizionale distinzione tra Italia ed estero. Tutto ciò, a regime, potrebbe generare evidenti economie di scala e produrre vantaggi per i clienti bancari in termini di minori spese e rapidità di esecuzione delle operazioni. Dopo l’attivazione del nuovo sistema dei bonifici, Step2 gestirà anche gli incassi commerciali (cosiddetti direct debit) cross-border con la prospettiva di integrare gradualmente gli incassi domestici. I sette principali gruppi bancari italiani, insieme a 52 fra le maggiori banche europee, hanno infatti sottoscritto all’inizio del 2006 il progetto di sviluppo dell’infrastruttura tecnologica per il trattamento degli incassi commerciali denominata Sepa Direct Debit, in partnership tra Eba Clearing e Sia. L’avvio del sistema è previsto entro il 2007 con l’obiettivo di raggiungere circa un centinaio di istituti di credito europei che potranno offrire i servizi di direct debit in anticipo rispetto alla scadenza della prima fase di realizzazione dell’area unica dei pagamenti in euro. Sia ha progettato e sviluppato la piattaforma Step2 nel 2003 dopo essersi aggiudicata nel 2002 il bando di Eba Clearing. Il sistema è in grado di elaborare elevati volumi di pagamenti internazionali e nazionali secondo le regole previste dalla Sepa ed è al momento l’unico disponibile in Europa. “Stiamo lavorando intensamente insieme a Sia e alle sette banche italiane per implementare nei tempi previsti questa innovativa piattaforma di clearing – dichiara Gilbert Lichter, Ceo Eba Clearing – Le banche in Italia e in Europa saranno in grado di migrare in modo flessibile i propri pagamenti domestici su una piattaforma di clearing pan-euroepa come parte integrante della loro strategia di adeguamento a Sepa”. .  
   
   
AL VIA NUOVI CONTRATTI DI OPZIONE E DI FUTURES SU AZIONI SUL MERCATO DEI DERIVATI DI BORSA ITALIANA  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Il Mercato dei derivati di Borsa Italiana – Idem – lancerà oggi il 20 novembre 2006 sette nuovi contratti di opzione e di futures su azioni, portando il numero di strumenti negoziati sul mercato ad un totale di 43 contratti di opzione e 39 contratti di futures su azioni. I nuovi contratti, che incrementeranno del 20% il numero dei prodotti quotati sul mercato Idem, avranno come sottostanti i titoli Banca Popolare di Milano, Fondiaria-sai, Italcementi, Lottomatica, Parmalat, Saipem e Tenaris. L’avvio delle negoziazioni è supportato dalla presenza di 7 operatori market makers che garantiranno la liquidità sui nuovi contratti. I market makers che saranno attivi sui contratti di futures su azioni saranno Banca Aletti, Banca Caboto e Banca Nazionale del Lavoro mentre sulle opzioni su azioni saranno presenti Abaxbank, Banca Caboto, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Imi, Wolverine Trading e Interactive Brokers come specialista. L’interesse degli intermediari e degli operatori sui prodotti derivati su singole azioni è stato confermato dalla crescita registrata da questo segmento nel corso del 2006. Nei primi dieci mesi dell’anno le opzioni su azioni negoziate sull’Idem hanno infatti registrato una crescita del numero di contratti standard scambiati pari al 27% rispetto allo stesso periodo del 2005 mentre i futures su azioni sono stati il prodotto del mercato dei derivati a maggior tasso di crescita con un incremento dei volumi pari al 38%. .  
   
   
A LOCAT IL COORDINAMENTO DEL LEASING EUROPEO DEL GRUPPO UNICREDIT  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Locat coordinerà il leasing a livello europeo del Gruppo Unicredit. E´ stata infatti creata la "Leasing Global Business Line", attribuendo a Locat anche il ruolo di sub-holding per l´indirizzo, il coordinamento ed il controllo del leasing in Italia, Germania, Austria e nei paesi dell´area Central Eastern Europe. Il Consiglio d´Amministrazione ha inoltre attribuito la responsabilità del Leasing in Italia all´Amministratore Delegato Rosario Corso e ha nominato Amministratore Delegato e membro del Comitato Esecutivo anche Regina Prehofer, responsabile del Corporate Banking di Bank Austria Creditanstalt Ag e della Leasing Global Business Line attribuendo alla stessa la responsabilità del Leasing Internazionale. Il Consiglio ha nominato Presidente Vittorio Ogliengo, Vice Direttore Generale di Unicredit e Responsabile della Divisione Corporate della Capogruppo, in seguito alle dimissioni di Francesco Mezzadri Majani, ora Vice Presidente, con funzione di Vicario e membro del Comitato Esecutivo. Nel 2005 il Gruppo ha realizzato ricavi nel settore del leasing per complessivi euro 580 milioni di cui euro 350 milioni relativi al mercato Italia ed euro 230 milioni al mercato estero. Per il 2008 sono previsti ricavi complessivi per euro 850 milioni, di cui euro 500 milioni relativi al mercato Italia ed euro 350 milioni relativi al mercato estero. Il business, che viene sviluppato in 16 paesi europei attraverso molteplici società, presenta interessante crescita con uno sviluppo medio del turnover nei prossimi 3 anni previsto al 12% circa nei paesi della New Europe e di poco inferiore al 7% in Italia, Austria e Germania. .  
   
   
PIONEER INVESTMENTS: VENDITE NETTE GLOBALI PER 643 MILIONI DI EURO IN OTTOBRE  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Pioneer Investments chiude ottobre con 643 milioni di euro di vendite nette e il patrimonio gestito sale a 220 miliardi di euro. Il perimetro Italia chiude il periodo con una raccolta positiva per 186 milioni di euro, in controtendenza rispetto all´industria dei fondi che registra una forte prevalenza di riscatti (-3,7 miliardi di euro - perimetro Assogestioni). Il patrimonio gestito in Italia si attesta a 109 miliardi. La Germania registra una raccolta di 504 milioni di euro. Il patrimonio della divisione sale a 44,7 miliardi di euro. La divisione International (ex Italia e Germania) è negativa nel mese per 102 milioni di euro. Il patrimonio è pari a 12 miliardi di euro. Gli Usa vedono il mese chiudersi con una raccolta negativa per soli 9 milioni di euro. Il patrimonio della divisione raggiunge i 47 miliardi di euro, pari a circa 59 miliardi di dollari. Il dato della raccolta della divisione New Markets è pari a 62 milioni di euro. Il patrimonio della divisione sale a 6,6 miliardi di euro. La raccolta netta della divisione Alternative Investments (i dati di raccolta, nonché gli Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business), è positiva nel corso del mese per 22 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds è stabile a 4,6 miliardi di euro. .  
   
   
TREVI, TREVI 2 E TREVI 3: INCASSI 9M 2006 A € 310 MLN (+7,7%) E PROFITTABILITA’ DEI RECUPERI IN FORTE CRESCITA AL 66% PUBBLICATO IL RAPPORTO INDIPENDENTE DI FINANZIARIA INTERNAZIONALE SECURITISATION GROUP  
 
Roma, 20 Novembre 2006 – Capitalia S. P. A. Comunica che il recupero crediti relativo alle operazioni di securitisation gestite dal sub-servicer Capitalia Service Jv attraverso i veicoli Trevi Finance, Trevi Finance 2 e Trevi Finance 3, ha mostrato nel corso dei primi nove mesi 2006 un progresso del +7,7%, rispetto ai primi nove mesi 2005. Gli incassi cumulati nei primi nove mesi 2006 sono stati pari a € 309,5 milioni rispetto ai € 287,3 milioni nello stesso periodo del 2005 secondo quanto risulta dal report e dalle analisi indipendenti pubblicate sul sito www. Securitisation­services. Com a cura di Finanziaria Internazionale Securitization Group. I dati salienti dell’attività nei primi nove mesi 2006 sono i seguenti: Trevi Finance ha registrato incassi pari a € 88,4 milioni, +12,8% rispetto all’analogo periodo 2005; Trevi Finance 2 ha registrato incassi pari a € 131,7 milioni, +13,0% rispetto all’analogo periodo 2005; Trevi Finance 3 ha registrato incassi pari a € 89,4 milioni, -3,2% rispetto all’analogo periodo del 2005; sono stati raggiunti 1. 469 accordi extra-giudiziali (Discounted Pay-offs +18% rispetto allo scorso anno); i veicoli di trading immobiliare hanno partecipato a 323 aste giudiziarie realizzando un valore di aggiudicazione pari a € 66,7 milioni (in linea con il valore di aggiudicazione dei primi nove mesi 2005); la profittabilità dei recuperi (come percentuale del Valore Lordo alla data di cartolarizzazione) si presenta in forte crescita attestandosi al 66%, rispetto al 61% dell’analogo periodo del 2005, contro una media storica del 58%. .  
   
   
CIR RAGGIUNGE UN ACCORDO CON MERRILL LYNCH PER INVESTIRE IN OAKWOOD FINANCIAL INVESTMENTS GRUPPO INTERNAZIONALE ATTIVO NELLA FINANZA SPECIALIZZATA  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Cir Spa, attraverso la sua controllata Cir International (Lussemburgo), ha raggiunto un accordo preliminare per acquisire una partecipazione di circa il 45% di Oakwood Financial Investments, società internazionale specializzata in servizi finanziari retail innovativi e ad alta crescita, con sede in Gran Bretagna. Merrill Lynch acquisirà contestualmente una quota pari a quella di Cir, con l’obiettivo di esercitare un controllo congiunto sul gruppo. Il capitale residuo sarà allocato a investitori di minoranza, mentre il management della società deterrà una quota pari all’1,5%. Il closing dell’operazione, previsto entro gennaio 2007, è soggetto all’esito favorevole della due diligence attualmente in corso e all’approvazione dell’Autorità Antitrust europea e delle Autorità britannica e australiana per la regolamentazione dei servizi finanziari. Cir investirà al closing circa 100 milioni di euro, e si impegnerà a supportare lo sviluppo di nuove iniziative del Gruppo Oakwood, decise congiuntamente con Merrill Lynch, per un ulteriore impegno finanziario previsto di circa 50 milioni di euro. Cir finanzierà l’investimento ricorrendo a disponibilità proprie. Oakwood, attualmente strutturato come fondo di investimenti ma destinato a diventare società di capitali in Lussemburgo prima del closing dell’operazione, è specializzato nella creazione, nell’acquisizione e nella gestione di società di finanziamenti retail. La società intende concentrarsi sulla fascia di clienti cosiddetti non-conforming oppure non-prime, ossia che non soddisfano i tradizionali criteri di erogazione del credito, in particolare nei segmenti dei mutui, del credito al consumo, del finanziamento degli autoveicoli e del leasing. Oakwood opera attualmente sui mercati australiano, inglese e italiano attraverso cinque società: tre costituite tra il 2001 e il 2006 dal management (Pepper Homeloans in Australia, One World Leasing ed Edeus in Gran Bretagna); due di cui è stato acquisito il controllo (Ktesios in Italia e Blue Motor Finance in Gran Bretagna). 1. Pepper Homeloans(www. Pepperhomeloans. Com. Au), creata nel 2001, con sede a Sydney, è attualmente la terza società australiana specializzata in mutui ipotecari speciali (non-conforming) per la casa, e ad oggi ha realizzato 5 operazioni di cartolarizzazione. 2. One World Leasing(www. Oneworldleasing. Co. Uk), costituita nel 2003, con sede a Manchester in Gran Bretagna, è specializzata nella concessione di leasing di piccola entità. 3. Ktesios (www. Ktesios. It), di cui è stato acquisito il controllo nel corso del 2006, sede operativa a Roma, è uno dei maggiori erogatori italiani di prestiti personali vincolati allo stipendio (“cessione del quinto”). 4. Blue Motor Finance (www. Bluemotorfinance. Co. Uk), con sede a Warrington (Gran Bretagna), opera nei finanziamenti non-conforming per l’acquisto di autoveicoli. La particolare piattaforma tecnologica di Blue permette ai rivenditori di autoveicoli di perfezionare i finanziamenti presso il punto di vendita molto più velocemente. Anche per questa società il controllo è stato acquisito nel 2006. 5. Edeus (www. Edeus. Co. Uk), lanciata nel settembre 2006, con sede a Essington (Gran Bretagna) è specializzata in mutui ipotecari non-conforming per l’acquisto di abitazioni. Anche nel caso di Edeus, l’utilizzo di tecnologie particolarmente avanzate permette ai broker di perfezionare i mutui molto più velocemente che non con metodi tradizionali. Pur operando autonomamente con marchi individuali e con una conoscenza approfondita dei mercati locali, le singole società del Gruppo Oakwood beneficiano di notevoli sinergie attraverso la guida strategica e il supporto operativo a livello di gruppo. Il Gruppo Oakwood, che impiega complessivamente più di 400 dipendenti nei paesi in cui opera, intende svilupparsi nei mercati ad alto potenziale di crescita (Italia e Spagna in particolare), dando vita a nuove iniziative sulla base delle esperienze acquisite in Australia e Gran Bretagna. Nel 2006 si stima che il Gruppo raggiunga un volume di finanziamenti erogati di circa 1,1 miliardi di euro. Commentando l’accordo raggiunto, Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di Cir, ha dichiarato: “L’investimento in Oakwood rafforza la nostra strategia di espansione in attività ad alto potenziale di crescita e di creazione di valore. Apprezziamo molto i risultati finora raggiunti, la grande professionalità e l’impegno del management di Oakwood, e siamo particolarmente lieti di colaborare con una primaria istituzione finanziaria globale quale Merril Lynch”. .  
   
   
PRESTITI D´ONORE ANCHE ALLE FAMIGLIE NUMEROSE SONO QUELLE CON PIU´ DI TRE FIGLI E CON REDDITO LIMITATO  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Anche le famiglie numerose, quelle che hanno più di tre figli minori ed un reddito limitato, possono ora richiedere alla Regione Lombardia un prestito d´onore. Compreso tra 2. 582 e 7. 746 euro, questo tipo di prestito fino ad oggi è stato concesso solamente alle famiglie e alle giovani coppie venutesi a trovare in situazioni di momentanea difficoltà. Ora, quindi, lo potranno richiedere anche le famiglie numerose per far fronte, ad esempio, a spese quali quelle per l´educazione dei figli. L´estensione sperimentale, dal 1° gennaio prossimo, del prestito d´onore, che è a tasso zero e rimborsabile, in rate mensile, entro 5 anni, è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Gian Carlo Abelli. "Queste decisione - spiega l´assessore Abelli - rientra nell´ambito di un nuovo e più ampio programma di iniziative che la Regione sta mettendo a punto per sostenere le famiglie e facilitare il compito di genitori". Il contributo alle famiglie numerose viene concesso per far fronte a spese sostenute e documentate come: pagamento di quote di iscrizione e integrazione delle rette per i servizi della prima infanzia, scuola materna, attività formative, sportive e ricreative extrascolatiche, assistenza domiciliare, acquisto di arredi e accessori per l´infanzia, spese mediche, sanitarie e socio sanitarie non coperte dal servizio sanitario regionale. Il prestito d´onore, previsto dalla legge regionale sulla famiglia, è attivo dal 2002, ed è erogato dagli Istituti di credito con i quali Finlombarda, per conto della Regione Lombardia, ha stipulato un´apposita convenzione. Sono esclusi dal prestito coloro che hanno una situazione debitoria tale da rendere evidente l´assoluta incapacità di restituire il prestito. Per finanziare i prestiti la Regione Lombardia ha messo a disposizione 2 milioni di euro che si ricostituiscono poi con la restituzione del prestito da parte dei beneficiari. Per famiglie si intendono quelle che sono così definite dalla Costituzione nonché quelle composte da persone unite da vincoli di parentela, adozione o affinità. Per le famiglie extra comunitarie è necessario il possesso del permesso di soggiorno e/o della carta di soggiorno. Per giovani coppie si intendono invece quelle che contrarranno matrimonio entro un anno o lo abbiano contratto da non più di un anno. "Essere in momentanea difficoltà economica" vuol dire invece che da non più di sei mesi: uno o entrambi i percettori di reddito della famiglia ha perso o ridotto l´attività lavorativa a causa di: decesso, stato di detenzione, stato di invalidità accertato, l´unico percettore di reddito in famiglia, con più di 45 anni, che ha perso il lavoro in seguito alla ristrutturazione e/o alla cessazione dell´attività dell´azienda presso cui lavorava in qualità di dipendente, è aumentato il carico familiare in conseguenza di un parto gemellare o per l´inserimento in famiglia di uno o più figli adottati. Per poter accedere al prestito bisogna essere residenti in Lombardia, avere un reddito complessivo familiare lordo inferiore a 41. 316,55 euro (diminuiti di 2. 065,83 euro per ciascun figlio a carico - compreso il concepito - e di 4. 131. 66 euro se il figlio è disabile) e non avere avuto altre agevolazioni per gli stessi eventi. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito della Regione Lombardia - Direzione generale Famiglie e solidarietà sociale. .  
   
   
ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE BANCHE ETICHE: LA FINANZA ETICA TOSCANA ESEMPIO IN EUROPA  
 
Parigi, 20 novembre 2006 ´Le innovazioni in materia di finanza etica e solidale´ è il titolo della conferenza organizzata a Parigi dalla ´Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative´ (Febea) e alla quale ha partecipato il 17 novembre Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio, finanze e credito della Regione Toscana. Nella seconda sessione dedicata al ruolo dei poteri pubblici nel sostegno alla finanza etica, l´assessore Bertolucci ha fatto il punto sulla collaborazione tra la Regione Toscana e le tante esperienze locali impegnate nel portare avanti un´idea diversa, fondata sulla solidarietà, della finanza sul territorio. "In Toscana la collaborazione tra le istituzioni e il mondo della finanza etica è da tempo una realtà concreta in grado di offrire risultati significativi: aiuta le economie locali a trovare una propria autonoma via di sviluppo strettamente collegata alle risorse e alle peculiarità del territorio", ha detto l´assessore Bertolucci. "Già dal 2000 l´inventore del microcredito Mohammad Yunus, premiato recentemente con il Nobel per la Pace, è stato insignito con il Pegaso d´Oro della Regione; dal 2001 siamo diventati soci di Banca Etica, un istituto di credito sostenuto dalla società civile che promuove la cultura della finanza etica. " L´assessore si è poi soffermato in particolare sulle esperienze di finanza etica legate al territorio. "Cito con piacere due realtà fiorentine che rappresentano il punto più avanzato, anche a livello internazionale, di microcredito urbano: il Fondo Etico delle Piagge e il Fondo Essere dell´Isolotto. In particolare il Fondo delle Piagge è una delle migliori esperienze di questo tipo in Italia. Opera su un quartiere di notevole disgregazione sociale e di recente immigrazione, effettuando prestiti a favore degli ultimi, con un tasso di rientro dei debiti molto elevato. Chi aderisce come socio risparmiatore è tenuto a partecipare alle assemblee, chi chiede prestiti deve vivere o operare nel quartiere. Il Fondo Essere è un progetto promosso ad oggi da 21 associazioni di volontariato ed è nato da una esperienza di microcredito per l´inserimento di donne rom nel lavoro, esperienza sostenuta da fondi regionali. Il Fondo effettua piccoli "prestiti di solidarietà" a cavallo tra il microcredito e forme di prestito d´onore. Il denaro prestato proviene da donazioni, e non vengono richiesti interessi o piani di rientro. " L´assessore Bertolucci ha infine passato in rassegna le misure della Regione Toscana legate ad un´idea dell´economia fondata sui diritti: dai preziosi progetti di cooperazione internazionale con il Sud del Mondo all´interessante esperienza di Fabrica Ethica, il programma regionale per la certificazione sociale delle imprese: su 1038 aziende certificate Sa8000 nel mondo, 395 sono italiane e che il 35% di queste, ovvero 143 aziende, operano in Toscana. L´assessore ha concluso l´intervento - tenuto davanti ad una platea di esperti ed economisti provenienti da tutta Europa - affrontando il tema della fiscalità ambientale in Toscana. Ecco le parole di Bertolucci in merito: "Dobbiamo saper riformare la fiscalità in senso ambientale. Il governo regionale ritiene infatti determinante il ruolo della finanza pubblica nelle politiche di salvaguardia dell´ambiente, perché le imposte ambientali hanno il merito di incidere direttamente sui comportamenti e sulle azioni delle persone e delle imprese. " .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: EVOLUZIONI DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE ALLO STUDIO RAPPORTI CON BPVN PROSEGUONO GLI APPROFONDIMENTI CON IL GRUPPO ASSICURATIVO SPAGNOLO MAPFRE  
 
 Verona, 20 novembre 2006 - Cattolica Assicurazioni comunica che non esistono le condizioni per proseguire ulteriormente le riflessioni su un progetto industriale bancario e assicurativo comune con il Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana. Ciascuna parte, pertanto, proseguirà in autonomia i propri percorsi di sviluppo industriale. Nel contempo si è preso atto della disdetta da parte del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara dei patti parasociali relativi a Bpv Vita e dei connessi accordi distributivi concernenti il ramo vita, nonché della disponibilità dello stesso Banco a valutare forme di accordi commerciali non aventi carattere di esclusiva. Peraltro proseguono gli approfondimenti finalizzati al rafforzamento della partnership industriale con il Gruppo assicurativo internazionale di origine mutualistica, leader del mercato spagnolo, Mapfre. . .  
   
   
LUIGI DE PUPPI NUOVO PRESIDENTE DI D.A.S. ASSICURAZIONI SPA IL MANAGER È GIÀ PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI TORO ASSICURAZIONI  
 
Milano, 20 novembre 2006 - In occasione dell’ultimo Consiglio di Amministrazione di D. A. S. Italia Spa (Società del Gruppo Toro), riunitosi a Torino il 15 novembre, è stato nominato Presidente, in sostituzione del Dott. Sandro Salvati, il Dott. Luigi de Puppi, già eletto Presidente e Amministratore Delegato di Toro Assicurazioni (Gruppo Generali). .  
   
   
LOMBARDIA 2006: L’OTTIMISMO E’ DI CASA TRA LE IMPRESE E NELLA CLASSIFICA EUROPEA, LA LOMBARDIA BATTE TEDESCHI E SCOZZESI, MA PERDE CON FRANCESI E SPAGNOLI  
 
Milano, 20 novembre 2006 - L’ottimismo targato 2006 é di casa in Lombardia. Mai state così positive in 3 anni le previsioni per gli investimenti (+2,6 punti rispetto al dato del 2005), per la domanda interna (+6,5) e soprattutto per il fatturato (+10). Bene anche l’export (gli ottimisti superano i pessimisti del 19,7%) e la fiducia nel business futuro (+12,2%, anche se in discesa rispetto al 2005). Più caute le previsioni sull’occupazione: +1,6% (saldo tra ottimisti e pessimisti; valore stabile rispetto al 2005). Mentre nella classifica delle regioni economicamente più forti d’Europa, la Lombardia si conferma al quinto posto, superando il Baden-württemberg e la Scozia, ma dietro a Londra, all’Ile de France e ai due motori spagnoli (Catalogna e Paesi Baschi). Tra le singole voci della classifica, la Lombardia registra la posizione più elevata per investimenti (al quarto posto tra le più forti regioni europee; +1 posizione rispetto al 2005) e per la fiducia nel business futuro (business confidence). Sono questi i principali dati che emergono da una elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati di Eurochambres per il 2006 sulle previsioni di oltre 100 mila imprenditori europei. “Le imprese lombarde – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – dimostrano di credere nel futuro. Un segnale decisamente positivo sia per l’andamento dell’economia della regione che per l’intero Paese. Con una iniezione di ottimismo che tocca soprattutto gli investimenti, la domanda interna, l’export e il fatturato. Segnali forti che dimostrano la competitività della Lombardia, che é cresciuta in questi ultimi anni. Le istituzioni sono in questo quadro chiamate a sostenere questa tendenza, rafforzandola ancor di più. Da parte sua, la Camera di commercio ha da tempo intrapreso una serie di iniziative volte a sostenere le imprese milanesi e lombarde a prepararsi alle nuove sfide e opportunità nella realtà europea che cambia: a partire dal palazzo dell’innovazione, una struttura a livello europeo di servizio alle imprese”. La classifica delle regioni europee “economicamente forti” (tra parentesi la variazione della posizione della Lombardia rispetto al 2005)
Classifica Differenza con 2005 Regioni Investimenti Fatturato Export Domanda interna Occupazione Business confidence
1 +1 Catalogna 1 1 1 1 2 1
2 -1 Paesi Baschi 2 2 2 2 1 2
3 = Ile de France 5 3 3 3 3 3
4 = Londra 3 4 6 4 4 5
5 = Lombardia 4 (+1) 5 (+2) 5 (=) 5 (=) 5 (=) 4 (-1)
6 = Baden Wurttemberg 6 6 4 5 7 6
7 = Scozia 7 7 7 7 6 7
I dati della ricerca Previsioni sul fatturato. Cresce l’ottimismo degli imprenditori lombardi per quanto riguarda le previsioni sul fatturato: +17 punti (il valore rappresenta il saldo tra risposte in aumento e risposte in diminuzione delle imprese intervistate), mentre quasi la metà presenta delle previsioni stabili (48%). Rispetto allo scorso anno, l’ottimismo lombardo cresce di ben 10 punti (era pari a 7 nel 2005), facendo segnare il valore più alto degli ultimi 3 anni. Il punteggio della Lombardia risulta superiore a quello italiano (15,5), ma inferiore rispetto alla media dell’Europa allargata a 25 paesi (pari a +31,3). Rispetto alle altre regioni “economicamente forti” d’Europa, la Lombardia guadagna due posizioni rispetto al 2005, posizionandosi al quinto posto. Viene superata dalle “spagnole” (Catalogna con +63 e Paesi Baschi con +55) dall’Ile-de-france e da Londra, mentre precede il Baden-württemberg (+16) e la Scozia (-3,4). Previsioni sulle esportazioni. Per quanto riguarda l’export, l’ottimismo delle imprese lombarde rimane decisamente elevato (saldo tra risposte positive e negative: +19,7; previsioni stabili: 64,9%), anche se in leggera discesa rispetto allo scorso anno (+26,9). Il dato é in linea con quello italiano (+20,5), mentre risulta inferiore a quello europeo (+26,7). Rispetto alle altre regioni forti, la Lombardia conserva il quinto posto dell’anno scorso, venendo superata dalla Catalogna (+49), dai Paesi Baschi (+47), dall’Ile-de-france (+37) e dal Baden-württemberg (+36), mentre precede Londra (+3,5) e la Scozia (-0,8). Previsioni sugli investimenti. Migliora la performance della Lombardia con un saldo tra imprese ottimiste e pessimiste pari a +10,1 (in crescita rispetto allo scorso anno: +2,6), mentre il 78,7% delle imprese lombarde dichiara previsioni stabili. E’ il dato migliore degli ultimi 3 anni. Il dato é in linea con il valore italiano (+14,1) ed europeo (+11). Tra le regioni forti, la Lombardia guadagna una posizione passando al quarto posto, facendo meglio dell’Ile-de-france (+8), del Baden-württemberg (+1) e della Scozia (-29,8). Londra fa registrare un valore sostanzialmente uguale (+10,9), mentre meglio fanno Paesi Baschi (+32) e Catalogna (+36). Previsioni sull’occupazione. Cauto ottimismo delle imprese lombarde per quanto riguarda le previsioni sulla occupazione (+1,6 rispetto al +1,7 del 2005), mentre oltre 3 imprese lombarde su 4 dichiarano una sostanziale stabilità nell’occupazione (l’85,4%). La situazione in Italia è leggermente migliore (+3,5), mentre in Europa si raggiunge il punteggio di +6,7. Tra le regioni forti, la Lombardia rimane al quinto posto, precedendo ancora una volta la Scozia (0) e il Baden-württemberg (-13), mentre viene superata da Londra (+5,3), dall’Ile-de-france (+16), dalla Catalogna (+16) e dai Paesi Baschi (+35). Previsioni sulla domanda interna. Anche rispetto a questo indicatore, le imprese lombarde registrano una crescita di ottimismo (saldo: +11,8 rispetto al +5,3 del 2005; imprese che dichiarano previsioni stabili: 42,4%). E ancora una volta, si tratta del valore più elevato degli ultimi tre anni. La media italiana si attesta a +13,8, mentre quella Europea arriva a un punteggio di +28. Tra le altre regioni forti, la Lombardia rimane al quinto posto assieme al Baden-württemberg, superando la Scozia (-13,8). Fanno meglio Londra (+14,2), Ile-de-france (+41), Paesi Baschi (+43) e Catalogna (+53). Fiducia nel business futuro. Il livello di business confidence degli imprenditori lombardi risulta in leggera contrazione rispetto al 2005 (saldo tra risposte ottimistiche e pessimistiche: +12,2 rispetto al +17,7 dello scorso anno; risposte “neutrali”: 56%). Il dato risulta leggermente inferiore rispetto alla media italiana (+20,6) ed europea (+18). Tra le regioni forti, la Lombardia si posiziona al quarto posto (-1 posizione rispetto al 2005), precedendo Londra (+4), il Baden-württemberg (+0) e la Scozia (-13). Le altre: l’Ile-de-france (+20), i Paesi Baschi (+24), la Catalogna (+38,7). Le previsioni delle imprese lombarde negli anni
Fatturato Export Investimenti Occupazione Domanda interna Business confidence
2004 4 20,2 8 -1,3 3 0,3
2005 7 26,9 7,5 1,7 5,3 17,7
2006 17 19,7 10,1 1,6 11,8 12,2
2005/2006 10 -7,2 2,6 -0,1 6,5 -5,5
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INCONTRO A LUBIANA SU EUROREGIONE  
 
Lubiana, 20 novembre 2006 - Sono diverse decine le Euroregioni già costituite - alcune da parecchi anni - che stanno utilizzando al meglio le possibilità che questo strumento offre. Fra non molto dovrebbe aggiungersene un´altra che coinvolge l´area geografica che per molti anni, fin dai tempi della Cortina di ferro, è stata un laboratorio di cooperazione con la comunità di Alpe-adria. Per fare il punto della situazione a livello di Assemblee legislative si sono incontrati 16 novembre a Lubiana, ospiti del Parlamento della Repubblica di Slovenia, i presidenti delle realtà coinvolte a vario titolo nel progetto Euroregione, ossia Friuli Venezia Giulia con il presidente Alessandro Tesini, Veneto, Carinzia, Slovenia, Regione Litoraneo-montana e Regione Istriana della Croazia, Stiria e le contee ungheresi di Vas e Zala. I tempi sono oggi dettati dal regolamento comunitario sui gruppi di cooperazione territoriale (Gect), recentemente approvato alla Commissione Ue e la cui entrata in vigore è prevista per agosto del 2007, quando si conosceranno anche i risultati del progetto/ricerca Matrioska che sta costruendo le fondamenta per la costituzione dell´Euroregione. Due tappe concrete, ha sottolineato Alessandro Tesini, grazie alle quali il progetto Euroregione non è più una suggestione ma sta assumendo tratti ben definiti. Vi è quindi la necessità di chiarire, all´interno di questo progetto, quale sarà il ruolo delle Assemblee legislative, individuare responsabilità e competenze in capo ai Parlamenti, ai quali garantire un coinvolgimento costante e sistematico nel dibattito. Il vertice di Lubiana ha messo in evidenza alcune questioni relative all´ambito geografico dell´Euroregione, agli interessi comuni da sviluppare, alla struttura istituzionale dell´Euroregione e a ulteriori attività. Le materie sulle quali nei prossimi mesi si svilupperà un confronto sono relative a infrastrutture comuni dei trasporti, economia, energia, turismo, cultura, scienza, sport, accesso ai fondi Ue, strategie comuni per la tutela dell´ambiente, scambio di informazioni. Proprio a Lubiana è cominciato questo lavoro di approfondimento dalle questioni relative al turismo e alle possibilità di un suo sviluppo in quest´area con un incontro a latere, a livello di Commissioni, al quale hanno preso parte, per Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mirio Bolzan, Pio De Angelis e Bruna Zorzini, rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere segretario della Ii Commissione permanente. Tornando alle questioni generali, rispetto all´ambito geografico Tesini ha presentato un emendamento alla dichiarazione finale - sottoscritto anche dal Veneto, dalle Regioni istriane e dal Landtag della Carinzia e poi approvato all´unanimità - che sottolinea come sia preferibile consolidare quello già individuato prima di pensare a eventuali ampliamenti, anche se nulla vieta che su singoli progetti e con collaborazioni definite possano essere coinvolti anche altri partner. Rispetto alla creazione di un´entità giuridica e organizzativa nuova, il presidente Tesini ha ammonito che essa dovrà comportare l´assunzione di impegni, oneri e responsabilità, mentre sui contenuti delle collaborazioni ha affermato che l´obiettivo, per altro già individuato e condiviso, è di mantenere quel dialogo interparlamentare che le Assemblee sentono sempre più loro nel contesto europeo. Legiferare bene, comunicare ai cittadini il lavoro che viene fatto, dialogare tra istituzioni, sono questi i compiti propri dei Parlamenti regionali che devono essere svolti al meglio per dare ai cittadini un segnale preciso che si stanno occupando delle comunità di riferimento. Il vertice si è concluso con una dichiarazione d´intenti che intende impegnare i rispettivi Governi regionali e nazionali a promuovere la costituzione dell´Euroregione avvalendosi innanzitutto del regolamento (Ce) 1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Gect. I presidenti hanno inoltre fissato il calendario dei prossimi incontri, che avranno cadenza semestrale e che saranno sempre accompagnati da un approfondimento tematico a livello di Commissioni: nel 2007 in maggio a Klagenfurt e a novembre a Pola; nel 2008 in aprile a Trieste e a novembre a Graz; nel 2009 in maggio a Vas e in novembre a Venezia. .  
   
   
LA REGIONE PIEMONTE HA REALIZZATO LA SUA PRIMA EMISSIONE DI 1800 ML DI € SUL MERCATO INTERNAZIONALE DEI CAPITALI EMESSA UNA TRANCHE DA 56 MILIONI DI € DESTINATA AD INVESTITORI NETTISTI  
 
 Torino, 20 novembre 2006 - Nel corso di una videoconferenza tra Torino e Londra, la Regione Piemonte ha annunciato il 17 novembre di aver lanciato sui mercati internazionali la prima emissione obbligazionaria della sua storia. Alla videoconferenza erano collegati da Torino la Presidente, Mercedes Bresso, da Londra il Vicepresidente e Assessore al Bilancio e Finanze Paolo Peveraro, il dr. Pierluigi Lesca, direttore regionale Bilancio e Finanze, il dr. Alessandro Battaglino, che hanno curato e coordinato tutta l’operazione, ed il dr. Sergio Rolando, direttore del Controllo di Gestione. Con un importo emesso di 1800 milioni di € il bond, di scadenza trentennale, rappresenta la maggiore emissione mai realizzata da un ente pubblico territoriale italiano sul mercato europeo. Attraverso un roadshow che ha toccato le principali piazze finanziarie europee, la Regione ha presentato agli investitori il proprio merito di credito e l’operazione nel suo complesso. L´iniziativa ha riscontrato un forte interesse che si e’ tradotto in una domanda per il bond quasi doppia rispetto all’offerta e una emissione a condizioni particolarmente favorevoli. La cedola finale, infatti, e’ risultata pari a euribor + 15. 5 punti base con un costo di finanziamento in linea con quello della Repubblica Italiana. Il bond e’ stato collocato dalle banche che hanno assistito la Regione in questa operazione – Banca Opi e Banca Imi del Gruppo Sanpaolo Imi, Dexia Crediop, Merrill Lynch, coadiuvate dallo studio legale Hammonds Rossotto di Torino e dallo studio legale Beltramo di Roma presso una platea di 18 investitori istituzionali (banche, assicurazioni e fondi di investimento), provenienti da Italia, Francia, Germania, Benelux, Regno Unito e Svizzera. Contestualmente alla tranche da 1800 milioni riservata agli investitori istituzionali ne e’ stata emessa, per la prima volta in Italia, una da 56 milioni di euro destinata ad investitori nettisti quali Fondazione Crt, Fondazione Anti Usura Crt, Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. L´operazione permetterà alla Regione di incassare direttamente il credito di imposta e alle Fondazioni di sostenere il territorio attraverso un investimento particolarmente remunerativo. Soddisfatta la Presidente Bresso “per il successo dell’operazione, che ha avuto una richiesta straordinaria da parte del mercato e per la conferma del rating da parte delle agenzie Fitch e Moody’s, segnale della solidità finanziaria della Regione Piemonte. ” “E’ per me una grande soddisfazione – ha dichiarato il Vicepresidente Paolo Peveraro - aver portato a termine questa duplice operazione perchè rappresenta un’iniezione di fiducia per il presente e il futuro della nostra Regione”. “Da essa - ha detto Peveraro – emerge un’immagine di forza, solidità e concretezza del Piemonte, un territorio capace di attirare l’attenzione sia dei più grandi investitori internazionali che dei più importanti attori del territorio piemontese, quali per l’appunto le fondazioni”. “Con questa emissione - ha spiegato l´assessore – da un lato si rifinanzieranno mutui esistenti per circa 850 milioni di euro, allungandone la vita media e liberando rilevanti risorse correnti, dall’altro si finanzieranno i nuovi investimenti previsti dall’amministrazione per i rimanenti 1000 milioni di euro”. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ANTONIO BASSOLINO SU CONFERMA RATING DI STANDARD & POOR´S  
 
 Napoli, 20 novembre 2006 - "Si tratta di un fatto molto positivo. La Regione Campania vede confermato il proprio rating A- con prospettive stabili proprio nel momento in cui S&p, purtroppo, sta ridimensionando in modo significativo la propria valutazione dell´intero Paese e di altre Regioni. "E´ questo il risultato dell´intenso lavoro degli ultimi mesi, volto a garantire il percorso di risanamento finanziario della nostra Regione. Decisivi per la valutazione positiva sono stati il Patto nazionale per la Salute e l´accordo condiviso col Ministro Turco, che ci permetteranno di riportare i conti sanitari in pareggio entro il periodo prefissato. "Continuiamo dunque a lavorare secondo i princìpi del rigore e dell´efficienza, come dimostra anche la finanziaria regionale approvata dalla Giunta a fine ottobre". .  
   
   
REGIONI DEL NORD, SU INFRASTRUTTURE RICHIESTE UNANIMI AL GOVERNO SODDISFAZIONE DI FORMIGONI PER IL DOCUMENTO FIRMATO A ROMA IRRINUNCIABILI:TAV, CENTRALITA´ MALPENSA, CONCESSIONI AUTOSTRADE  
 
Milano, 20 novembre 2006 - Le Regioni del Nord (Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia-romagna, province autonome di Trento e Bolzano) hanno sottoscritto il 16 novembre a Roma un documento congiunto che chiede al Governo di sostenere e finanziare le infrastrutture prioritarie del settentrione d´Italia, come indispensabili per i cittadini e per le imprese e strategiche per lo sviluppo di tutto il paese all´interno del sistema europeo. Come sottolinea con soddisfazione il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, "si è registrata una perfetta unanimità dei presidenti delle Regioni del Nord nel definire di emergenza la situazione delle infrastrutture nei nostri territori e nel chiedere al Governo interventi urgenti e stanziamenti adeguati, a partire da questa Finanziaria, per le principali opere stradali e ferroviarie". "In particolare - nota ancora Formigoni - c´è unanimità nel chiedere la completa e integrale realizzazione della linea ad alta capacità Torino-milano-verona-trieste e la centralità di Malpensa come punto di sviluppo del sistema aeroportuale italiano. Inoltre è molto significativo il fatto che tutte le Regioni fanno propria e sostengono la richiesta della Lombardia di avere dallo Stato i poteri concessori oggi in capo ad Anas a riguardo delle tratte autostradali ed abbiano condiviso la prospettiva di un Polo autostradale del Nord". Il Documento è articolato in 5 obiettivi prioritari da realizzare attraverso 3 principali strumenti attuativi. Questi, in sintesi, i punti considerati "irrinunciabili". 1) Realizzazione della linea ferroviaria di Alta Velocità/alta Capacità Lione-torino-milano-verona-padova-venezia-trieste-divaccia-lubiana-budapest e particolarmente delle tratte più critiche dal punto di vista procedurale e/o economico-finanziario: traforo del Frejus, Milano-verona, Verona-padova, Venezia-trieste-divaccia; realizzazione del collegamento Genova-sempione/gottardo-rotterdam comprensivo del cosiddetto Terzo valico, e delle opere relative al sistema Gottardo, Sempione, Loetschberg definendo l´interconnessione su Como/chiasso, la prosecuzione verso Milano e l´esecuzione della Gronda ferroviaria merci est-ovest (Seregno Bergamo); realizzazione, nell´ambito del corridoio plurimodale Tirreno-brennero, del collegamento con il tunnel di base del Brennero, anche attraverso la realizzazione del collegamento ferroviario alla linea tirrenica con il raddoppio della linea pontremolese e la riqualificazione della Parma Suzzara. 2) Organizzazione di un integrato sistema aeroportuale-territoriale del nord fondato principalmente sull´hub di Malpensa e sulla rete degli scali di Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Torino, Genova, Bergamo e Verona, obiettivo da realizzare in primo luogo attraverso il trasferimento presso lo scalo della principale base operativa di Alitalia e attraverso il completamento di tutte le opere di accessibilità stradale e ferroviaria. 3) Sviluppo della rete autostradale del nord, attraverso il trasferimento alle Regioni del potere concessorio, oggi in capo ad Anas, su tratte di prevalente interesse regionale per le opere concesse ma non ancora realizzate e per le nuove concessioni, nonché attraverso la progettazione, approvazione e finanziamento di opere prioritarie e non più derogabili quali il Sistema viabilistico Pedemontano del Piemonte, della Lombardia, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, la Orte-ravenna-venezia, il Passante di Bologna, la Asti-cuneo, la Campogalliano-sassuolo. 4) Riforma strutturale della politica portuale, logistica e intermodale (estensione del concetto di autonomia finanziaria delle Autorità portuali, soluzione sul tema dei dragaggi, nuova legge di settore con la concessione ad esempio alle Regioni di più accentuati poteri nella nomina dei Presidenti delle Autorità portuali). 5) Sviluppo dei sistemi metropolitani ferroviari, completamento delle linee metropolitane programmate. Gli strumenti attraverso cui raggiungere questi obiettivi sono: 1) Attribuzione alle Regioni interessate della titolarità del potere concessorio su tratte di prevalente interesse regionale, per le opere concesse ma non ancora realizzate e per le nuove concessioni, anche al fine di garantire una semplificazione e velocizzazione dei procedimenti amministrativi, nell´ambito di una più generale revisione complessiva dei poteri e delle funzioni di Anas, nella prospettiva di favorire sul mercato la nascita di un polo autostradale del nord. 2) Il sovrapedaggio che Anas potrà istituire ai sensi della Legge Finanziaria in discussione, da destinare al rafforzamento del sistema infrastrutturale del territorio dove il sovrapedaggio è prelevato. 3) Messa a disposizione delle risorse necessarie e sufficienti per la realizzazione degli interventi di massima priorità individuati sulla base delle esigenze comuni alle Regioni del Nord. .  
   
   
DOPO LE REGIONI NASCE ANCHE UN GRANDE DISTRETTO FIERISTICO DELL´EMILIA-ROMAGNA E DEL NORD EST: "FIERE: VERONA E PARMA INSIEME PER LA PROMOZIONE DELL´AGROALIMENTARE ITALIANO. ACCORDO SIGLATO A ROMA ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DE CASTRO.  
 
Bologna, 20 novembre 2006 - E´ stato siglato il 16 novembre a Roma, alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, l´accordo strategico di collaborazione tra Fiere di Parma e Veronafiere per la promozione e il rafforzamento dell´internazionalizzazione del comparto alimentare e vitivinicolo made in Italy. "Questa alleanza sancisce il riconoscimento di un vero e proprio grande distretto fieristico dell´Emilia-romagna e del Nord Est", ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli. "L´accordo siglato oggi in collaborazione con il Ministero è importante perché riconosce che siamo la piattaforma internazionale del food made in Italy nel mondo, a cominciare dalla Cina". Il primo frutto dell´accordo firmato oggi sarà, infatti, l´evento "Vinitaly China e Cibus 2006", in programma a Shanghai dal 23 al 25 novembre prossimi. Vinitaly giunge quest´anno alla sua ottava edizione in Cina, mentre Cibus è alla sua prima volta. "Andiamo con il dovuto riguardo in casa dell´altra cucina più famosa nel mondo che è quella cinese - ha commentato il presidente di Fiereparma Franco Boni -. Ci aspettiamo che, entrando con i prodotti migliori sia del food che del vino, si possano aprire delle interessanti prospettive per il nostro mercato. Riteniamo di avere dato, con l´aiuto di Federalimentare e delle Regioni interessate, un esempio concreto di cosa si debba intendere oggi fare squadra, fare sistema´". Veronafiere e Fiere di Parma rappresentano insieme, con i loro marchi fieristici, oltre il 60% dell´offerta fieristica nazionale del settore agroalimentare. Alla presentazione dell´accordo e dell´evento espositivo in programma in Cina erano presenti i presidenti di Verona Fiere, Luigi Castelletti, l´assessore all´Agricoltura del Veneto, Luca Zaia, il presidente di Federalimentare, Luigi Rossi di Montelera e il presidente di Federvini, Piero Mastroberardino. .  
   
   
AL CREATIVITY WORLD FORUM DI GAND (FIANDRE ORIENTALI, IN BELGIO), RIUNITI I DISTRETTI DELLA CREATIVITÀ: FIRMATO UN ACCORDO EUROPEO SULLA CREATIVITA´ PIU´ SCAMBI DI TALENTI FRA LE REGIONI NEL CAMPO DELL´INNOVAZIONE  
 
Gand/Belgio, 20 novembre 2006 - Scambio di talenti per migliorare le capacità innovative delle Regioni e politiche di innovazione in grado di suscitare l´interesse ed il sostegno dell´Unione Europea attraverso i finanziamenti previsti dal Settimo Programma Quadro di Ricerca 2007-2013. Questi i punti cardine della convenzione firmata da Adriano De Maio, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, che ha partecipato al Creativity World Forum concluso il 16 novembre a Gand, capoluogo delle Fiandre orientali, in Belgio. Nella città natale di Carlo V, re di Spagna, arciduca d´Austria e imperatore del Sacro Impero Romano-germanico, vissuto dal 1500 al 1558 e padrone di un Impero talmente vasto ed esteso su tre continenti, che lo indusse ad affermare che sul proprio regno il sole non tramontava mai, si sono ritrovati i massimi vertici delle Regioni di 10 Paesi europei per approvare l´ingresso di due altre Regioni nel network di cooperazione sull´Innovazione. I nuovi associati sono Rhone-alpes (Francia) e Qingdao (Repubblica Popolare Cinese). Si aggiungono alla Lombardia, al Baden Wurttenberg (Germania), alla Catalunya (Spagna), già da tempo in rapporto di collaborazione all´interno dei Quattro Motori per l´Europa insieme a Rhone Alpes. Fanno parte della rete anche Fiandre (Belgio), Maryland (Usa), Nord-pas de Calais (Francia), Quebec (Canada), Scozia (Gran Bretagna), Shangai (Rep. Popolare cinese) e Karnataka (India). "I distretti della creatività - ha detto De Maio nel corso della conferenza stampa convocata al termine dei lavori - sono aree territoriali in cui operano eccellenze creative in grado di sviluppare nuovi prodotti, nuove aziende e aprirsi a nuovi mercati. Con l´atto di intenti sottoscritto a Gand - ha proseguito il Sottosegretario - procederemo a lavorare più intensamente con incontri bimestrali di natura tecnica e appuntamenti più diluiti nel tempo per quanto attiene alla parte politica. In ogni caso stiamo aspettando il varo della Finanziaria italiana per verificare se saranno destinati i fondi per la creazione di un centro di nanomedicina in Lombardia". Il dinamismo di Regione Lombardia nel settore dell´innovazione tecnologica e della ricerca avrà due tappe importanti nelle prossime settimane: la visita di Adriano De Maio al commissario Ue competente in materia, a Bruxelles, dove visiterà anche i laboratori già operativi nel nanotech applicato alla medicina, e la missione istituzionale in India, a gennaio, con il presidente Formigoni, in cui farà tappa nella regione del Karnataka. . .  
   
   
NUOVI PROGETTI TRA SVIZZERA E ALTO ADIGE: DURNWALDER INCONTRA IL CONSOLE ELVETICO  
 
Bolzano, 20 novembre 2006 - Il potenziamento della collaborazione tra Alto Adige e Svizzera, in particolare con i Grigioni e nei settori trasporti e turismo, è stato al centro dell´incontro che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha avuto oggi (17 novembre) a Bolzano con David Vogelsanger, console della Svizzera in Italia. I rapporti di collaborazione tra Alto Adige e Svizzera, che spaziano dall´economia alla cultura, sono stati ripercorsi dal presidente Durnwalder nel colloquio a Palazzo Widmann con il console generale della Svizzera in Italia, David Vogelsanger. "Ho illustrato al console i programmi della Provincia per il potenziamento nel settore dei trasporti, con particolare riguardo alla val Venosta. L´operazione di rivitalizzazione della ferrovia tra Merano e Malles è stata lodata dal console", riferisce il Presidente. Sono stati ricordati anche i buoni risultati del collegamento via autobus e treno che permette da Merano di raggiungere Zurigo in cinque ore. Durnwalder e Vogelsanger hanno inoltre discusso le possibilità di nuove iniziative nel settore dei rapporti economici tra le aziende e nel turismo, "considerato che nell´ultimo anno gli ospiti svizzeri in Alto Adige sono aumentati del 15%", sottolinea Durnwalder. Molto buona è stata giudicata la collaborazione su vari livelli con il Cantone dei Grigioni, a cominciare dai progetti transfrontalieri finanziati dall´Ue. .  
   
   
SPORTELLO DEI PAGAMENTI UE ANCHE IN ALTO ADIGE: LIQUIDAZIONE DEI CONTRIBUTI EUROPEI NON PIÙ ATTRAVERSO ROMA  
 
Bolzano, 20 novembre 2006 - In Alto Adige verrà istituito uno specifico organismo pagatore regionale dell´Ue, che consentirà la liquidazione dei contributi europei non più attraverso Roma ma direttamente a Bolzano. "Per noi è importante apprendere le esperienze di altre Regioni che da tempo possono contare su un simile servizio", spiega l´assessore Hans Berger, che allo scopo ha incontrato ieri (16 novembre) alcuni esperti della Basilicata. Con quello deliberato dalla Giunta provinciale, il numero degli organismi pagatori dell´Ue a livello regionale - che liquidano i contributi europei - sale in Italia da 7 a 8, mentre nelle altre Regioni continua a funzionare il servizio centrale svolto dall´Agea a Roma. L´ultimo servizio attivato è quello della Basilicata, i cui esperti - su invito dell´assessore all´Agricoltura Hans Berger - sono giunti in Alto Adige. "Intendiamo raccogliere da loro informazioni ed esperienze dirette sui vari aspetti e sui problemi con cui hanno dovuto confrontarsi nella fase di avvio del servizio, per evitare di fare gli stessi errori", spiega Berger. Per un´intera mattinata i responsabili della Provincia, a comunciare dai direttori di Ripartizione Karl Rainer (Affari comunitari) e Martin Pazeller (Agricoltura), hanno discusso dell´organizzazione e del lavoro della nuova struttura con il direttore dell´organismo pagatore Ue della Basilicata, Gabriele Di Mauro. Con l´istituzione del servizio in Alto Adige i finanziamenti europei verranno linquidati direttamente in sede locale e non più da Roma. "Con questa misura confidiamo di assicurare decisioni più flessibili, veloci e con un iter semplificato in materia di pagamento dei contributi", conclude Berger. .  
   
   
INNOVAZIONE: FONDI UE A PMI DEL FVG PER SVILUPPO E RICERCA  
 
Udine, 20 novembre 2006 - Per l´attuazione del settimo Programma Quadro che copre tutte le attività comunitarie nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico il Parlamento europeo ha stanziato 50,524 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. L´obiettivo è quello di accrescere l´eccellenza scientifica stimolando varie forme di collaborazione nel settore della ricerca, vista quale componente fondamentale del "Triangolo della conoscenza", destinato a rafforzare la crescita e l´occupazione Ue nell´economia globalizzata. Il Programma Quadro, che incentiva gli investimenti nazionali e privati, si articola in quattro aree specifiche: Cooperazione (promuove la collaborazione tra l´industria e la ricerca accademica); Idee (incentiva le ricerche di "frontiera" con la scoperta di nuove conoscenze): Persone (valorizza il potenziale umano della ricerca); Capacità (investimenti nelle infrastrutture di ricerca, come la creazione di poli regionali di ricerca a vantaggio delle Pmi). L´importanza di questo strumento, le ricadute per la regione Friuli Venezia Giulia e le opportunità offerte alla imprese sono state al centro del convegno "Ricerca e sviluppo nelle Pmi, le opportunità offerte dai nuovi programmi europei", tenutosi il 17 novembre nella sede dell´Agemont di Amaro, alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini. L´assessore ha colto l´occasione per illustrare la politica per l´innovazione portata avanti dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, che attraverso strumenti qualificanti come la legge sull´Innovazione e quella per le Piccole e Medie imprese intende favorire la nascita di nuove attività produttive, consolidare la presenza di quelle già radicate e attrarre forze imprenditoriali provenienti da fuori regione. "Un impegno strategico - ha aggiunto - che sarà rinnovato anche nella Finanziaria 2007, perché l´innovazione va sostenuta con continuità in quanto si tratta, prima di tutto, di una sfida culturale". "La nostra competitività - ha aggiunto l´assessore - la dobbiamo costruire sulle piccole e medie imprese perché questa è la caratteristica e la vocazione del nostro territorio, e perché questo tessuto produttivo ha permesso di far crescere la nostra economia in termini di occupazione, export e investimenti". Per compiere un ulteriore passo avanti nella direzione del rafforzamento delle competitività, ha concluso Cosolini, diventa strategico a questo punto - utilizzando al meglio anche le risorse comunitarie - far incrociare la domanda di innovazione delle imprese con le conoscenze prodotte dagli organismi dediti alla ricerca, tra cui l´Agemont. .  
   
   
ATTIVATI OLTRE 42 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI BRENNA: "18 MILIONI DI EURO PER L´INNOVAZIONE DELLE IMPRESE" PRESENTATE DALL´ASSESSORE REGIONALE TOSCANO LE 292 IMPRESE VINCITRICI DEL BANDO DOCUP  
 
Firenze, 20 novembre 2006 - "Il governo della Regione Toscana ha contribuito con 18. 420. 000 euro all´innovazione e alla ricerca pensata e progettata da 292 imprese del territorio. Si tratta di un contributo importante in grado di attivare oltre 42. 000. 000 euro di investimenti nel distretto Ict&security toscano. Un impegno importante che conferma la volonta della Regione nel sostenere una crescita economia di qualità e capace di sostenere le notre imprese anche sui mercati esteri". Così Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana, ha presentato il 16 novembre la graduatoria del bando previsto dalla misura 1. 8 del Docup - Obiettivo 2. L´assessore ha poi continuato: "Con questi progetti sosteniamo una politica per l´innovazione capace di innescare un sistema favorevole alla nascita e lo sviluppo di progetti ad alto potenziale innovativo che coinvolgono imprese, università e istituzioni finanziarie. Soggetti che hanno ruoli distinti e allo stesso tempo sinergici, con il finanziamento pubblico che si miscela virtuosamente a quello privato". Per Brenna la Regione Toscana si è impegnata nella promozione delle eccellenze tecnologiche del territorio, riconoscendo al settore dell´Information Communication Technology una trasversalità utile alla crescita di tutto il sistema delle imprese. Una leva che mette le sue radici nell´innovazione ma anche nella sostenibilità del modello di sviluppo. "Abbiamo finanziato progetti che vanno dallo sviluppo delle nanotecnologie nel comparto dell´edilizia avanzata all´evoluzione della ricerca nel settore dei farmaci intelligenti, quelli che hanno una alta affinità verso la proteina bersaglio" - ha continuato l´assessore Ambrogio Brenna. "Sempre nel settore sanitario sarà approntato un nuovo sistema per curare più rapidamente e meglio l´ulcera. Nel settore dell´infomobilità abbiamo finanziato alcuni progetti in grado di rilevare ed elaborare i dati di movimento dell´automezzo in relazione al traffico e proporre così in tempo reale alternative concrete. Ma i progetti finanziati sono davvero tanti e tutti importanti", ha concluso l´assessore. "Basti citare come esempio lo sviluppo della domotica applicata ai più vari settori, a partire dalle nostre case, o la progettazione di nuovi materiali inorganici nanoparticellari per il settore tessile. Gli assi tecnologici strategici finanziati dal bando 1. 8 Docup sono in particolare l´Ict per la modellistica, il design ed il manufactural processing; le applicazioni micrometriche e nanometriche; i nuovi materiali; i sistemi optoelettronici; la meccanica avanzata e la robotica; i sistemi di navigazione ed infomobilità; le reti telematiche fisse/mobili, Trasmissioni Dati, Servizi ed Applicazioni Informatiche; l´Ict per le Scienze della Vita. In questo modo il governo regionale ha dato vita ad un intervento a sostegno delle eccellenze tecnologiche presenti nel territorio con l´attivazione di un bando per le Pmi e Grandi Imprese, finalizzato allo sviluppo di azioni di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo. Tutti i progetti prevedono attività di ricerca applicata e dovranno concludersi entro l´ottobre del 2007. Le imprese saranno agevolate grazie ad un contributo a fondo perduto per un massimo di 50% Esl (equivalente sovvenzione lorda) del costo totale del progetto per le Piccole e Medie Imprese e per le Grandi Imprese in area Obiettivo 2; nonché il 40% Esl per le Grandi Imprese in zone Phasing Out. L´importo massimo ammesso a contribuzione (costo totale progetto) ammonta a 258. 000 euro e, a fronte della contribuzione massima del 50% Esl, il contributo massimo previsto risulta di 129. 000 euro. .  
   
   
MARTINI : "LA NOSTRA SFIDA È FARE RIPARTIRE LO SVILUPPO DELLA TOSCANA" LA PROPOSTA DI BILANCIO 2007 INVIATA DALLA GIUNTA IN CONSIGLIO  
 
Firenze, 20 novembre 2006 - "Il nostro è un bilancio in controtendenza rispetto al panorama nazionale. Nonostante la situazione di difficoltà, anziché stare fermi abbiamo deciso di investire. Nel 2007 spenderemo 8. 858 milioni di euro. Rispetto all´anno scorso le risorse a nostra disposizione sono appena lo 0,57% in più, contro un´inflazione reale per i servizi della pubblica amministrazione del 3-5 per cento. A conti fatti sono almeno 300 milioni in meno. Manterremo però gli stessi servizi, non tagliaremo i trasferimenti agli enti locali, che sono cresciuti, ed investiremo per il futuro, cercando di fare un po´ di più e un po´ meglio". Conclude così il presidente della Toscana Claudio Martini la conferenza stampa sulla proposta di bilancio 2007 inviata dalla giunta in consiglio, riassumendo la filosofia di una manovra tutta centrata sulla competitività e lo sviluppo necessari a far ripartire la Toscana. "Un bilancio - spiega nel dettaglio l´assessore Giuseppe Bertolucci - in cui il ricorso dopo nove anni alla leva fiscale per 65 milioni di euro, che si sommano a 165 di risparmi, tagli e recuperi, sarà interamente finalizzato al finanziamento dei progetti più innovativi del piano regionale di sviluppo". Le minori entrate, aveva illustrato il presidente, dipendono da dinamiche nazionali e dal calo dell´accisa sulla benzina. Senza tagli alla spesa e senza aumentare il bollo auto e il ritocco all´Irap (ma solo per alcune categorie) parte del piano regionale di sviluppo avrebbe dovuto essere rinviato. "Abbiamo scelto di non rinviarlo, - sottolinea Martini - convinti che solo con un intervento massicio di investimenti si possa rendere più dinamico il nostro sistema produttivo ed aumentare per il futuro la nostra competitività. Con il Prs abbiamo preso impegni precisi, che vogliamo rispettare. La manovra che abbiamo proposto ha trovato al tavolo di concertazione l´accordo quasi unanime delle forze produttive e delle parti sociali, merito di un metodo e di un dialogo che in Toscana viene da lontano". "Sono stati condivisi gli obiettivi ed è stato condiviso anche il ricorso selettivo alla leva fiscale - aggiunge l´assessore al bilancio Bertolucci, che parla di "sviluppo solidale´ e sottolinea il dialogo che in Toscana c´è stato con gli enti locali - E´ vero che la Confindustria ha mantenuto i propri dubbi sull´Irap come imposta, ma nel merito della manovra finanziaria che abbiamo proposto e che ci sembra ispirata a criteri di equità, poiché divide il peso delle nuove tasse tra cittadini ed imprese, anche Confindustria non ha espresso alcuna contrarietà". A margine della conferenza stampa l´assessore ha poi sottolineato l´importanza, anche per le scelte di bilancio e per far ripartire l´economia toscana, del protocollo d´intesa firmato ad aprile tra la Regione e le banche maggiormente presenti sul territorio. "E´ uno strumento fondamentale a favore delle piccole e medie imprese toscane - spiega - Tra gli strumenti previsti c´è un plafond di un miliardo e 750 milioni di euro di finanziamenti a tassi agevolati messo a disposizione dalle banche per le imprese che investiranno in ricerca ed innovazione, per l´imprenditoria giovanile e le aziende femminili, le aziende agricole e lo sviluppo aziendale. E´ previsto anche un fondo speciale di garanzia, presso Fidi Toscana, per le imprese che decideranno di ricorrere al credito, utilizzabile anche per assistere finanziamenti a nuove impese e il ricorso al microcredito. Altri prestiti partecipativi saranno erogabili da Fidi Toscana e in prospettiva anche da Artigiancredito, assieme a consulenze". . . . .  
   
   
FORMAZIONE, LA TOSCANA PUNTA SULLA COOPERAZIONE CON ALTRE REGIONI E INVESTIRÀ CIRCA 30 MILIONI DI EURO NEI PROSSIMI SEI ANNI  
 
Marina Di Carrara (Ms), 20 novembre 2006 - Favorire i percorsi di formazione, sostenere i settori produttivi che hanno bisogno di rilancio e individuare nuove opportunità occupazionali soprattutto per i giovani e le donne. Sono queste alcune delle principali finalità dei progetti di cooperazione fra le Regioni finanziati dal Fondo sociale europeo, che sono stati al centro il 16 novembre di un convegno che si è svolto nell´ambito di Dire & fare, a Carrarafiere. "La Toscana - ha evidenziato l´assessore al lavoro Gianfranco Simoncini - crede molto nella cooperazione fra le Regioni. Non a caso siamo presenti in ben 30 dei 47 progetti interregionali esistenti, in 15 casi con ruolo di capofila. La cooperazione fra territori diversi è estremamente utile, perchè consente un costante scambio di esperienze, permette la creazione di reti relative a settori condivisi (è il caso della moda), favorisce l´attuazione di iniziative sperimentali e innovative nell´ambito della formazione e del lavoro". La Toscana destinerà una quantità di risorse notevoli (circa 30 milioni di euro, pari al 4% del cento delle risorse del Fondo sociale) ai progetti interregionali anche nella prossima fase di programmazione (2007-2013). Una decisione maturata anche a seguito dei positivi risultati della fase precedente, attualmente in fase di svolgimento: risultati che sono stati al centro dell´incontro di oggi. Tra i progetti che sono stati illustrati e che proseguiranno il proprio cammino anche nella prossima fase di programmazione l´Ila (Individual learning account) una speciale carta di credito spendibile in iniziative di formazione (vale fino a 2. 500 euro), pensata per chi cerca lavoro o per chi ha contratti atipici. Il progetto è stato realizzato da Toscana, Umbria e Piemonte. Sempre al fine di favorire l´accesso al lavoro è stato illustrato oggi anche il progetto di telelavoro varato da Toscana e Umbria per chi cerca un´occupazione nelle zone montane. Articolato in telecentri (cioè sedi polivalenti, dotate di tutti gli strumenti informatici), il progetto si prefigge di allargare l´offerta di lavoro qualificato in alcune aree montane: Casentino, Mugello, Cetona e Colline Metallifere. Si tratterà di allargare un´esperienza che nella nostra regione già esiste sull´Amiata Grossetano, nella Mediavalle del Serchio, a Volterra e in Val di Cecina e che complessivamente ha già permesso di dare vita a 70 nuovi posti di lavoro. Al centro dei lavori di oggi, tra i 47 progetti, anche quello relativo al sistema moda. Obiettivo, quello di rilanciare un settore nevralgico del made in Italy attraverso un pacchetto di iniziative di formazione qualificata, di innovazione, di ricerca. Protagoniste, accanto alla Toscana, altre 6 regioni, tra cui il Piemonte, il cui assessore Giovanna Pertenero ha partecipato al convegno di oggi . L´analisi su quanto realizzato sin qui si è chiusa con una proposta di rilancio delle sinergie tra le Regioni su scala europea. "Al fine di sviluppare ulteriormente questa esperienza - ha detto Simoncini - intendiamo estendere il principio di cooperazione territoriale a livello europeo programmando interventi di cooperazione internazionale attraverso iniziative transnazionali e la messa in rete e lo scambio di esperienze europeee". .  
   
   
PRESENTATI IL BILANCIO E LA MANOVRA FINANZIARIA TOSCANA PER IL 2007 OBIETTIVO: FAR CRESCERE LA COMPETITIVITÀ E FAR RIPARTIRE LO SVILUPPO NEL 2007 SARANNO INVESTITI 1313 MILIONI. UNA MANOVRA DI 230 MILIONI: 150 MILIONI DI TAGLI, RISPARMI E RECUPERI, 15 DI MUTUI E 65 DI NUOVE ENTRATE, CON INTERVENTI SULLA LEVA FISCALE. CONFERMATO L´AUMENTO DEL BOLLO AUTO E DELL´IRAP, MA SOLO PER ALCUNE CATEGORIE.  
 
Firenze 20 novembre 2006 - Il bilancio 2007 è il primo bilancio della giunta regionale con alle spalle il programma regionale di sviluppo 2006-2010. E proprio i 4 obiettivi e 25 progetti del Prs (15 miliardi di investimenti entro il 2010, di cui 3,7 di risorse regionali) sono la stella polare del bilancio di previsione per il prossimo anno. Tutti investimenti che serviranno a rilanciare lo sviluppo ed aumentare la competitività, accrescere l´occupazione stabile, sia giovanile che femminile, difendere l´ambiente e qualificare il welfare che sono poi gli obiettivi condivisi da tutte le forze politiche e sociali al tavolo di concertazione. La manovra di bilancio. Per attivare i progetti del piano regionale di sviluppo nel 2007 mancavano 230 milioni di euro: 115 milioni di minori entrate e 115 milioni di euro in più richiesti dal Prs. Per recuperare queste risorse, indispensabili per finanziare i progetti, la giunta ha deciso di ricorrere ad una manovra finanziaria da 230 milioni: per il 60% da recuperare sul fronte delle spese e del rigore e per il 40% sul fronte delle entrate. Per 65 milioni (il 28% della manovra sulle entrate) sarà fatto ricorso, dopo nove anni, alla leva fiscale: +10% sul bollo auto rispetto al 2006 (gli aumenti riguarderanno per l´85% le famiglie) ed Irap al 5,25% (dal 4,25 o 4,40 che era) ma solo per alcune categorie. Centocinquanta milioni di euro saranno invece il frutto di tagli, risparmi e recuperi e 15 milioni il maggior indebitamento. I numeri. Per il 2007 ci sono dunque a disposizione (e saranno spesi) 8. 858 milioni di euro, che divisi tra i 3 milioni e 619 mila toscani (Fonte Istat, 31 dicembre 2005) fanno qualcosa come 2. 447 euro a testa: 5. 613 milioni per la sanità, 1. 342 milioni di spesa corrente per i trasferimenti agli enti locali, il personale e garantire i servizi, 1. 313 milioni per gli investimenti. Il ricorso al credito è stimato in 949 milioni di euro: 315 legati al programma straordinario di investimenti e 500 per possibili anticipazioni di cassa in modo da far fronte a mancati trasferimenti da parte dello Stato. Nel corso dell´anno saranno spesi per rimborsare prestiti già accesi 590 milioni. Rispetto allo stanziamento iniziale dell´anno scorso il bilancio è cresciuto solo dello 0,57%, 50 milioni di euro in più, contro un´inflazione reale del 3-5 per cento. Dipende soprattutto dai finanziamenti statali e dalle risorse comunitarie 2007-2013 (Fse, Fesr e Feasr) che in buona parte non è stato possibile contabilizzare attualmente. Le entrate hanno subito il forte calo dell´accisa sulla benzina (da 254 milioni a 165 previsti per il 2007). Inoltre il programma straordinario di investimenti, avviato nel 2003 e destinato a chiudersi nel 2008, in buona è oramai concluso. La spesa sanitaria corrente continua ad essere la parte più consistente del bilancio regionale: 5. 613 milioni di euro, a cui se ne potrebbero aggiungere altri 400 dopo l´approvazione della Finanziaria 2007 in discussione in Parlamento. Per contenere i costi la giunta sta studiando il passaggio di ulteriori funzioni agli Estav (gli enti di area vasta), il potenziamento degli acquisti centralizzati che già nel 2005 hanno permesso un risparmio di oltre 4,9 milioni di euro su una spesa complessiva di 652 milioni di euro, interventi sulla farmaceutica per incentivare l´uso dei farmaci generici, che consentirebbe una riduzione della spesa di circa 30 milioni di euro l´anno a beneficio dei cittadini e del sistema sanitario e la concentrazione dei laboratori di analisi. La spesa sociale rimane stabile: raddoppiati i fondi per il servizio civile volontario. Nel 2007 la Regione continuerà a garantire i trasferimenti agli enti locali (Comuni, Province e comunità montane) per la manutenzione delle strade, l´assistenza agli anziani, i servizi sociali, il sostegno agli asili nido, il diritto allo studio, la formazione professionale, i trasporti pubblici locali e la tutela delle foreste. Lo stanziamento iniziale del 2007 è di 930,9 milioni di euro contro i 917,94 milioni all´inizio del 2006. Crescono anche gli investimenti per le infrastrutture sul territorio: circa 200 milioni in più che riguardano soprattutto gli interventi sulla viabilità compresi nel programma straordinario di investimenti ed il potenziamento del trasporto ferroviario. Sostanzialmente stabile anche la spesa per l´amministrazione regionale, dove sono stati parcheggiati 20 milioni di euro di maggior accantonamento del fondo di riserva per il cofinanziamento delle quote regionali relative ai programmi comunitari. La spesa per il personale sarà di 146 milioni di euro, la spesa corrente di 6. 955 milioni. Tasse, tra aumenti ed agevolazioni. Il bollo auto non cresceva dal 1996 in Toscana. Per il prossimo anno la Regione ha deciso un aumento del 10% sul tariffe in vigore nel 2006. Per fare due esempi, ad oggi l´aumento del 10% significa 11,4 euro in più l´anno per una Panda e 26,78 euro per una berlina di 1800 cc. In tutto saranno recuperati 30-32 milioni di euro. La seconda parte del ricorso alla leva fiscale riguarda invece l´Irap, l´imposta regionale sulle attività produttive. L´aliquota base è oggi il 4,25% per cento: dal 2003 alle Regioni era stato imposto un blocco su qualsiasi tipo di aumento. La Finanziaria 2007 toglie questo vincolo, permettendo un ritocco al massimo di un punto percentuale. L´irap passerà quindi dal 4,25 al 5,25% per raffinerie petrolifere, autostrade, telecomunicazioni ed attività di intermediazione immobiliare e dal 4,40 al 5,25% per intermediatori finanziari, assicurazioni e banche. Per tutte le altre imprese l´imposta è confermata al 4,25%. Il ritocco permetterà di recuperare altri 33 milioni di euro. Non sarà modificata l´addizionale Irpef, ferma allo 0,9 % (il minimo previsto). Sono confermate inoltre tutte le agevolazioni previste fino allo scorso anno. Le aziende socialmente responsabili certificate Sa 8000, lo standard che garantisce che l´impresa, nell´intero ciclo produttivo, non faccia ricorso a lavoratori costretti in condizioni di disumanità, iniqua retribuzione ed instabilità, avranno un´Irap ridotta dal 4,25 al 3,75 per cento. Le aziende dotate di certificazione ambientale, sempre per l´Irap, pagheranno un´aliquota del 3,5% (le aziende Emas) o del 3,85% (le imprese Iso14001 fino a 20 milioni di imponibile). Il principio è "chi meno inquina, meno paga". Cancellato, come accade da tre anni, il bollo auto per le masse rimorchiabili fino a 6 tonnellate e sui veicoli rubati o demoliti entro il termine del pagamento. Niente bollo auto anche per Onlus ed associazioni di volontariato sui mezzi usati a fini sociali e bollo ridotto, pari al corrispettivo di una vecchia Panda, per chi ha un veicolo tra i 20 e i 30 anni di vita. Confermato l´annullamento dell´Irap per i cosiddetti spacci di montagna che svolgano almeno un servizio di pubblica utilità. Aliquota al 3,25%, sempre nel caso dell´Irap, per Onlus e nuove imprese giovanili nei primi tre anni di attività e al 3,75% per le imprese montane fino a 77. 500 euro di fatturato. Tagli e risparmi alla macchina regionale. Entro sei mesi la giunta presenterà in consiglio regionale un piano di dimagrimento dei costi della macchina regionale. Riduzione delle spese di funzionamento senza abbassare i livelli di efficienza delle prestazioni, riorganizzazione ed integrazione degli Ato e delle aziende che gestiscono i servizi pubblici di tutto il sistema toscano, modernizzazione e semplificazione legislativa sono le linee guida già individuate. Nel concreto già ora 9 milioni di euro (-20%) potranno essere risparmiati sull´acquisto di attrezzatture informatiche, arredi, cancelleria, auto ed altri beni e servizi: 45 milioni l´anno è la spesa oggi. Nel 2007 saranno tagliati del 7%, con un risparmio di 400 mila euro, anche gli affitti delle sedi, per cui la Regione spende oggi 6 milioni l´anno. Telefonando con internet potrà essere ridotta dui 500-900 mila euro la bolletta telefonica della Regione che è pari oggi a 2 milioni l´anno: a patto, naturalmente, che al Voip (il sistema di telefonia che si appoggia alla rete) passino anche tutti i Comuni, le Province, le comunità montane e gli uffici della pubblica amministrazione, per cui in Toscana il risparmio complessivo in un anno sarebbe di 10 milioni. Grazie alla riduzione dei dirigenti, la Regione nel 2007 spenderà 600 mila euro in meno che saranno investiti per superare il precariato dei lavoratori a termine. Entro il 2016 il risparmio grazie al minor numero di dirigenti sarà di 10,5 milioni. Anche le consulenze saranno ulteriormente tagliate: 7,1 milioni di spesa nel 2006 (-11%) ed ulteriore riduzione del 30% (con un risparmio di altri 2 milioni di euro) nel 2007, rispetto agli 8 milioni spesi nel 2005 e i 16 milioni del 2004. Assessori e dirigenti continueranno a volare low cost ed utilizzare treni di seconda classe: in questo modo le spese per le missioni sono passate da 513 mila euro del 2003 a 119 mila euro oggi, dallo 0,007% allo 0,001% del bilancio. Altri 200 mila euro saranno risparmiati grazie al recente scioglimento dell´agenzia regionale per l´energia, oltre a 300 mila euro di capitale sociale recuperato. Con il Piano regionale di sviluppo una Toscana più competitiva. Per il 2007, al netto delle risorse della sanità, la Regione ha stanziato 1. 360,7 milioni di euro: 774,5 milioni di euro serviranno per accrescere la competitività del territorio, 523,9 per il welfare, la formazione, la cultura ed una maggiore qualità della vita, 42,7 per la difesa dell´ambiente e 19,7 per un´amministrazione pubblica più efficiente, partecipata e trasparente. I finanziamenti regionali si sommano ad altre risorse per un investimento complessivo di 4,1 miliardi nel 2007 sui 15 complessivi previsti dal Prs. L´investimento più grosso sul territorio riguarda la mobilità urbana (a partire dalla tramvia fiorentina e le ferrovie) e lo sviluppo della piattaforma logistica costiera (raccordo del porto di Livorno con interporto e rete europea). Sono previsti investimenti anche sull´innovazione ed il marketing territoriale, per attrarre più investimenti dall´estero. Per la mobilità integrata in particolare sono stati stanziati 663 milioni su 774. Dei 523 milioni di euro destinati a sostenere le famiglie e l´infanzia, potenziare l´offerta di asili nido, aiutare l´occupazione femminile, realizzare un fondo speciale di garanzia per gli atipici e i lavoratori in mobilità e superare il precariato, il maggior investimento riguarda la riqualificazione urbana e l´edilizia sociale (334 milioni) e l´assistenza ai non autosufficienti (130 milioni). Saranno investiti 5,1 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro, in particolare in agricoltura. Sugli asili nido l´obiettivo è invece quello di garantire un posto ogni 3 bambini da tre mesi a tre anni entro il 2010 (obiettivo europeo fissato a Lisbona nel 2000): oggi ne offriamo uno ogni 4 (23. 944 bambini iscritti alla fine del 2005, in 710 tra nidi e servizi per l´infanzia) contro uno ogni 10 bambini della media italiana. Sul fronte ambientale il Prs fissa invece tre obiettivi: salvaguardare la biodiversità ed un´agricoltura più legata alle specificità del territorio e dei suoi prodotti più tipici, incentivare il risparmio energetico e gli interventi per la riduzione dei rifiuti e la raccolta ´porta a porta´. Dei 42,7 milioni di euro previsti, 24,2 sono comunque destinati all´integrazione dei servizi idrici. Dei 19,6 milioni di euro previsti nel Prs per il 2007, 8,2 riguardano il potenziamento dell´e-government e dunque il ricorso alle nuove tecnologie. Il piano straordinario di investimenti. Nel 2007 prosegue infine il programma straordinario di investimenti varato nel 2003, il più grande programma di investimenti da quando la Regione nel 1970 è nata: quasi 3,8 miliardi di euro in cinque anni, di cui 1,5 di risorse regionali. Il programma sarà concluso nel 2008 e per il 2007 sono previsti 315 milioni di euro di investimenti (tutti finanziati con mutui e ricorso al credito) contro i 453,44 dell´anno scorso. Gli interventi maggiori riguardano la viabilità (quasi 180 milioni) e la mobilità ferroviaria, urbana e dei porti. .  
   
   
APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA IL BILANCIO 2007. OPERAZIONE FISCALE DA 240 MILIONI DA DESTINARE A TRE PRIORITA´: FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA, SALUTE, SVILUPPO SOSTENIBILE. DELBONO: "UNA MANOVRA DI LEGISLATURA"  
 
Bologna, 20 novembre 2007 - Cento milioni per aiutare le persone non autosufficienti e le famiglie nella cura di anziani e disabili. Cento per sostenere un sistema sanitario d´eccellenza, sul fronte della qualità, dell´innovazione, del territorio. Quaranta milioni per investire con forza sulle priorità legate allo sviluppo economico. Welfare, qualità del lavoro e dello sviluppo economico sono dunque le direttrici verso le quali la Regione intende destinare i 240 milioni di euro di risorse aggiuntive comprese nel Bilancio 2007 (entrate e uscite per 15,5 miliardi di euro) approvato ieri dalla Giunta regionale, contestualmente al Poliennale 2007-2009 e al Documento di politica economico finanziaria. Una manovra che comprende anche un contenimento di circa 48 milioni di spese correnti. I risparmi sono concentrati su oneri finanziari, personale, consulenze, spese economali e altre spese di funzionamento. "Il 2007 sarà un anno importante perché potremo contare su una vera e propria manovra di legislatura - ha spiegato il vicepresidente e assessore alle Finanze Flavio Delbono illustrando oggi ai giornalisti il Bilancio, insieme al sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli e all´assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni - La concomitanza del Patto triennale per la salute sottoscritto col Governo e la conclusione del negoziato dei Fondi europei ci consente di programmare in maniera certa le risorse nel medio termine e fare un importante passo in avanti sulle nostre priorità". D´altro canto, con l´intervento sui costi "abbiamo ridotto ulteriormente la percentuale delle spese per il funzionamento dell´ente, che oggi è inferiore al 3% dell´intero Bilancio". Se il 2006 è stato un anno nero per la sanità, "il nuovo Patto per la salute, che aumenta di 8 miliardi le risorse del Fondo, è importante ma non risolutivo perché non può risolvere tutti i problemi - ha detto Bissoni - La leva fiscale è dunque decisiva in Emilia-romagna per rafforzare il sistema sanitario e la rete di servizi e di aiuti economici destinati alle persone non autosufficienti, che oggi si rivolge a 110. 000 persone anziane". "Per affrontare le grandi trasformazioni sociali e sostenere lo sforzo competitivo del nostro sistema economico avevamo bisogno di una disponibilità maggiore di risorse - ha aggiunto Bertelli - Ma queste risorse torneranno tutte alle persone, alle imprese e, attraverso le intese con le comunità locali, ai territori". Operazione Fiscale - E´ di 240 milioni di euro l´ammontare di risorse che la Regione prevede di incassare da un´operazione fiscale che utilizza l´Irpef (per una previsione di incasso di 180 milioni) e Irap (per 60 milioni). L´operazione è resa possibile dalla rimozione del divieto di utilizzo della leva fiscale da parte di Regioni ed Enti locali, già contenuto nelle ultime Leggi finanziarie. Del resto, la Regione Emilia-romagna, non solo non ha proceduto ad aumenti di aliquote, ma ha eliminato nel 2000 l´addizionale sul bollo auto e nel 2002 ridotto l´Irap per le cooperative sociali, le Onlus e le Ong. Per l´addizionale Irpef si è scelto di procedere in modo progressivo (e il prelievo in busta paga e nella dichiarazione dei redditi scatterà nel 2008); mentre per l´Irap si è optato per una forte selezione, in modo che un numero estremamente limitato delle imprese sarà toccato dalla nuova aliquota (5,25%). Il margine regionale sull´addizionale Irpef (lo 0,5%), garantita la no tax area, viene così modulato: per i redditi fino a 15. 000 euro, aliquota dello 0,2%; per i redditi fino a 20. 000 euro, aliquota dello 0,3%; per i redditi fino a 25. 000 euro, aliquota dello 0,4%; per i redditi oltre ai 25. 000 euro, aliquota dello 0,5% Per la fascia di contribuenti emiliano-romagnoli sotto i 25 mila euro (che rappresentano il 75% del totale) l´aggravio sarà mediamente di 43 euro annui. Per quanto riguarda l´Irap (margine dell´1%) il criterio adottato è quello di non penalizzare i settori più esposti alla concorrenza e si sono dunque toccati soltanto i comparti finanziario, assicurativo, petrolifero, energetico e delle comunicazioni. Investimenti E Priorita´ - Il Bilancio 2007 e l´operazione fiscale descritta, di carattere strutturale, fanno i conti con l´attivazione del patto triennale nazionale per il Fondo sanitario e con l´avvio del nuovo settennato dei fondi strutturali europei, che segnano un cambiamento significativo per la finanza regionale. Una circostanza questa che la Regione può cogliere per mettersi in condizione di impostare una manovra di legislatura, un´azione di ampio raggio per sostenere appieno le priorità contenute nel Patto per la qualità (siglato con le forze economiche, sociali e istituzionali) e nello stesso programma di governo. Con l´obiettivo di rilanciare la competitività del sistema regionale, l´innovazione nel welfare, coniugando così sviluppo sostenibile e coesione sociale. Per investimenti, nei prossimi tre anni - fra risorse regionali, fondi ex Bassanini, fondi strutturali europei, compartecipazioni dello Stato e della Regione, piano di sviluppo rurale, fondi per aree sotto utilizzate (Fas) e interventi in sanità - la Regione potrà contare su una cifra pari a circa 4 miliardi di euro (compresi i 2,1 in Bilancio nel 2007). I 40 milioni che derivano dalla manovra fiscale, essendo senza vincoli di destinazione, consentiranno di completare i programmi di investimento sopra citati. In particolare tali risorse aggiuntive saranno utilizzate per la mobilità sostenibile e le politiche per l´immigrazione e l´integrazione. Complessivamente, le priorità di investimento sono dunque indirizzate a sostenere e rilanciare la competitività regionale. Si investe su: -ricerca, innovazione, formazione e scuola (strategia di Lisbona); miglioramento dell´infrastrutturazione materiale e immateriale del territorio; agricoltura e piano sviluppo rurale; qualità ambientale e mobilità sostenibile; forte impulso al risparmio energetico e alla diffusione di impianti basati su fonti rinnovabili. Sul fronte degli investimenti sociali aumentano le risorse su tutte le voci principali. In particolare quelle destinate agli assegni per l´affitto, alle borse di studio, agli interventi nel campo della povertà e del disagio, all´immigrazione, al lavoro e contro la precarietà. I Dati Del Bilancio 2007 - Il bilancio di previsione 2007 prevede entrate e spese per 15. 576 milioni di euro. Sul fronte delle uscite, le spese correnti ammontano a 13. 469 milioni di euro - pari all´81,5% delle complessive (al netto delle regolarizzazioni contabili con lo Stato) - e quelle per investimenti a 2. 106 milioni di euro corrispondenti al 18,5%. Fra le spese correnti oltre l´82,2% - che corrisponde a 7. 647 milioni di euro - è destinato al sostegno del settore sanità e sociale, mentre il 49,8% delle spese complessive per investimento è indirizzato alla tutela del territorio, all´ambiente e allo sviluppo delle infrastrutture. La spesa pro-capite - Per ogni cittadino residente in Emilia-romagna, la Regione spende (sempre al netto delle regolarizzazioni contabili con lo Stato) 2. 725,7 euro, 1. 866,7 dei quali per assicurare l´assistenza sanitaria e socio-sanitaria, 325,6 per il trasporto pubblico e la mobilità, la difesa del territorio e l´ambiente, 173,3 per il sostegno alle attività produttive, commercio e terziario, lavoro, formazione professionale e istruzione. Della spesa pro-capite, calcolata sulla base della popolazione residente al 1 gennaio 2006, oltre 2. 222,7 euro sono destinati ai servizi, 503 euro agli investimenti. Tab. 1
Bilancio 2007 - parte entrata
Natura economica delle entrate Importi % (2)
Tributi propri 4. 337,8 38,0
Quote di partecipazione ai tributi statali (Iva, accisa sulla benzina) 3. 690,7 32,3
Trasferimenti correnti (Stato, U. E. ) 349,1 3,1
Entrate in capitale (trasferimenti e alienazioni di beni) 112,8 1,0
Altre entrate proprie (1) 5. 133,8 8,5
Mutui, prestiti 1. 952,0 17,1
Totale (1) (2) 15. 576,2 100,0
(importi in milioni di euro) Note: 1) di cui Euro 4. 162 milioni dovuti ad operazioni di regolarizzazione contabile con lo Stato. Le altre entrate proprie pertanto, al netto delle regolarizzazioni, ammontano a Euro 971,8 milioni. 2) Il rapporto è calcolato sul Totale al netto delle regolarizzazioni contabili. Tab. 2
Bilancio 2007 - parte spesa
Classificazione economica Importi % (2)
Spese correnti (1) 13. 469,9 81,5
Spese per investimenti totali 2. 106,3 18,5
Totale (1) (2) 15. 576,2 100,0
(importi in milioni di euro) Le spese correnti sono destinate ai servizi per i cittadini, le imprese e le autonomie locali. Comprendono anche le spese per interessi passivi sui mutui contratti dalla regione per sostenere gli investimenti, le spese per il funzionamento della macchina regionale e per l´esercizio delle funzioni delegate. Le spese per investimenti finanziano investimenti in opere pubbliche, interventi in campo ambientale, progetti a favore del sistema economico e del territorio. Rientrano in questa voce anche le spese per la restituzione della quota capitale per i mutui contratti dalla regione per sostenere gli investimenti. Note: 1) di cui Euro 4. 162 milioni per operazioni di regolarizzazione contabile con lo Stato 2) il rapporto è calcolato sul Totale al netto delle regolarizzazioni contabili. Tab. 3
Bilancio 2007 - Spese correnti
Settori funzionali Importi % (2)
Organi Istituzionali e affari generali 317,1 3,4
Tutela della salute e solidarietà sociale 7. 647,4 82,2
Altri settori (vedi dettaglio tabella n . 4) (3) 680,7 7,3
Oneri generali non ripartibili (1) 4. 824,7 7,1
Totale (1) (2) (3) 13. 469,9 100,0
(importi in milioni di euro) Note: 1) di cui Euro 4. 162 milioni dovuti ad operazioni di regolarizzazione contabile con lo Stato. 2) il rapporto è calcolato sul Totale al netto delle regolarizzazioni contabili 3) a cui si aggiungeranno le assegnazioni comunitarie e statali e le risorse che lo Stato trasferirà alla Regione in attuazione dei decreti Bassanini Tab. 4
Bilancio 2007 - Altre spese correnti
Settori funzionali Importi %
Interventi per lo sviluppo economico 100,5 14,8
Uso, salvaguardia e sviluppo del territorio, ambiente 314,7 46,2
Istruzione, attività formative, culturali, sportive e ricreative 265,5 39,0
Totale (1) 680,7 100,0
(importi in milioni di euro) Note: 1) a cui si aggiungeranno le assegnazioni comunitarie e statali e le risorse che lo Stato trasferirà alla Regione in attuazione dei decreti Bassanini Tab. 5
Bilancio 2007 - Spese complessive di investimento
Settori funzionali Importi %
Organi Istituzionali e affari generali 100,9 4,8
Interventi per lo sviluppo economico 359,8 17,1
Uso, salvaguardia e sviluppo del territorio, ambiente 1. 048,9 49,8
Tutela della salute e solidarietà sociale 169,3 8,0
Oneri generali non ripartibili 427,4 20,3
Totale 2. 106,3 100,0
(importi in milioni di euro) A queste risorse nel prossimo triennio si devono aggiungere: circa 240 milioni di euro per l’obiettivo competitività (fondo europeo, cofinanziamento nazionale, Fas) che sono prioritariamente destinate a: ricerca e sviluppo; piano energetico; piano telematico; riqualificazione commerciale e turistica; montagna. Circa 160,2 milioni di euro per il piano di sviluppo rurale (risorse comunitarie, nazionali e regionali). Circa 740,1 milioni di euro per funzioni trasferite e delegate alle Regioni (Decreti Bassanini) che in particolare finanziano:
ambiente 76,5
agricoltura 96,9
viabilità 177,9
attività produttive 211,8
edilizia 177,0
Ciò significa che complessivamente, alle risorse stanziate in bilancio per investimenti, potranno aggiungersi:
2007 2008 2009
380 380 380
(milioni di euro) .
 
   
   
"EUROPA IN LIGURIA" DAL 20 AL 24 NOVEMBRE: REGIONE, UNIONCAMERE LIGURIA E UNIONE REGIONALE PROVINCE LIGURI INSIEME PER RENDERE PIÙ OPERATIVA "CASA LIGURIA" A BRUXELLES E SFRUTTARE LE SINERGIE  
 
Genova, 20 novembre 2006 - Si svolgeranno nelle quattro province liguri, dal 20 al 24 novembre, una serie di giornate informative sulle principali politiche comunitarie, destinate agli enti e al mondo economico ligure, nel corso delle quali far emergere le aree per le quali c´è necessità di approfondimento ed interesse per azioni concrete. Le giornate sono organizzate da Regione Liguria, Unioncamere Liguria e Unione Regionale Province Liguri (Urpl) e si propongono di accrescere il livello di conoscenza delle potenzialità della sede di rappresentanza della Regione Liguria a Bruxelles presso le Amministrazioni Pubbliche e i soggetti economici della regione, di rendere l´ufficio di Bruxelles una struttura nella quale gli enti locali e gli operatori economici si possano riconoscere ed individuare il loro supporto per azioni promozionali, di formazione e di lobby, e di elaborare un piano di lavoro condiviso tra gli enti per rispondere più efficacemente alle loro esigenze. Il calendario delle giornate prevede il via il 20 novembre a La Spezia sul tema "occupazione, politiche sociali, salute e immigrazione", poi il 21 a Imperia ("internazionalizzazione, cooperazione territoriale e allo sviluppo"), il 22 a Genova ("gioventù e cittadinanza europea, formazione continua e cultura"), il 23 a Savona ("ambiente, energia e trasporti"). La materia "innovazione e ricerca" sarà trattata in maniera trasversale in tutti i settori sopra indicati. Il 24 novembre avrà luogo la giornata conclusiva dalla quale delineare il piano di lavoro comune. .  
   
   
REGIONE LAZIO: DUE BANDI PER PROMUOVERE LA RICERCA ATTRAVERSO LA FILAS, LA GIUNTA OFFRE INCENTIVI PER LA COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA IMPRESE, UNIVERSITÀ E CENTRI PUBBLICI  
 
Roma, 20 novembre 2006 - La Regione, attraverso la Filas, la Finanziaria Laziale di Sviluppo, promuove la ricerca, il suo sviluppo e l’accessibilità dei suoi risultati per le imprese, con due bandi a valere sull´art. 41 della Legge Regionale n. 9 del 17/02/2005. Il primo (“Progetti di ricerca”) intende finanziare, fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di 500. 000 euro progetti di ricerca realizzati da Piccole e Medie Imprese con una sede operativa nel Lazio con il concorso di almeno una Università pubblica, un Ente pubblico di ricerca o un Consorzio di ricerca, senza scopo di lucro, a partecipazione pubblica maggioritaria. Il secondo (“Assegni di ricerca”) intende finanziare con assegni di ricerca o altre forme di retribuzione equivalenti, fino ad un massimo di 100. 000 euro ciascuno, Università pubbliche, Enti pubblici di ricerca o Consorzi di ricerca, senza scopo di lucro, a partecipazione pubblica maggioritaria, per progetti che vedano coinvolta almeno una Pmi. La scadenza per partecipare è il 29 dicembre 2006. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente in busta chiusa, mediante raccomandata A/r, a: Filas S. P. A. , Via Alessandro Farnese, 3 - 00192 Roma. Il testo dei due bandi e la modulistica per le domande, sono disponibili sul sito www. Filas. It, nell’area "Download". Nei prossimi giorni partirà una campagna di informazione su tutto il territorio regionale per promuovere l’iniziativa. . .  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO FRIULI VENEZIA GIULIA-INDIA  
 
Udine, 20 novembre - "Nel 2050 secondo le proiezioni degli economisti l´India si posizionerà al terzo posto, dopo Cina e Usa, nella classifica mondiale delle potenze economiche: ecco allora che il Progetto Friuli Venezia Giulia-india, con la sua lungimiranza, dimostra che questa regione guarda lontano con grande intelligenza". Lo ha detto Michelguglielmo Torri, professore di storia moderna e contemporanea all´Università di Torino - e uno dei maggiori conoscitori dell´India - intervenendo 16 novembre nel salone del Parlamento in Castello a Udine al convegno "Friuli Venezia Giulia-india: imprese e conoscenze" nel corso del quale è stato presentato il nuovo progetto di animazione economica. L´iniziativa, finanziata dalla Regione e attuata dalle Camere di commercio del Friuli Venezia Giulia assieme all´Istituto nazionale per il Commercio con l´Estero (Ice), è finalizzata all´internazionalizzazione e all´accompagnamento delle nostre imprese in quella grande realtà subcontinentale, indicata dal ministero per il Commercio Internazionale quale area prioritaria per il 2007. Dopo i progetti riservati alla Russia e alla Cina - e in attesa della prossima tappa dedicata agli Emirati Arabi - l´India apre grandi opportunità per le aziende del Friuli Venezia Giulia, secondo l´assessore regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi. "Imprese che pur avendo la capacità di produrre in forma competitiva hanno la necessità, viste le loro dimensioni medio-piccole, di essere accompagnate alla scoperta di questo nuovo e grande mercato. Ciò attraverso l´azione promozionale del sistema Regione, delle Camere di commercio e dell´Ice". "Dobbiamo confrontarci anche con quei Paesi che fino a pochi anni fa non rappresentavano né un problema né una opportunità. Questa, pertanto, non è solo una occasione ma anche una necessità, con l´obiettivo finale - secondo l´assessore - di far crescere il nostro tessuto produttivo attraverso il processo di internazionalizzazione". Un processo che intercetta, ha osservato Adalberto Valduga, presidente della Camera di commercio di Udine, la vocazione all´esportazione della nostra regione (settimi a livello nazionale), e che consolida ora una nuova via in un Paese, l´India, entrato con forza nel mercato degli "utilizzatori". "All´interno dell´India c´è un po´ di Europa, un fatto che ci facilita l´ingresso", haaffermato il rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell, aggiungendo che l´ateneo friulano intrattiene da anni scambi accademici e rapporti di collaborazioni con Università indiane. Milos Budin, sottosegretario al ministero per il Commercio con l´Estero, nel portare i saluti del ministro Emma Bonino, ha annunciato che il presidente del Consiglio Romano Prodi guiderà una missione in India il prossimo mese di febbraio. "L´india - sono parole di Budin - è un Paese nei confronti del quale dobbiamo recuperare il ritardo accumulato, e il progetto presentato oggi indica che è questa la strada giusta da seguire". Al convegno ha portato il saluto del Comune di Udine il vicesindaco Vincenzo Martines, mentre il professore Chandrasekhar, docente all´Università di Nuova Delhi, si è soffermato sulla portata della riforma economica indiana. Il progetto di animazione economica Friuli Venezia Giulia-india, presentato nel salone del Parlamento in Castello a Udine alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi, è stato finanziato dalla Regione (così come i precedenti dedicati alla Russia e alla Cina) e affidato alla Camera di commercio di Udine in qualità di capofila, unitamente agli enti camerali di Gorizia, Pordenone, e Trieste. Si avvale anche delle collaborazione dell´Istituto nazionale per il Commercio con l´Estero (Ice). L´iniziativa, finalizzata all´internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, si rivolge alle piccole e medie imprese regionali operanti negli ambiti industriale, artigianale, commerciale, turistico e dei servizi. Sono interessati, in particolare, i settori della meccanica e subfornitura, arredo e prodotti per l´edilizia, agroindustria, ricerca e sviluppo compatibile. Sono previsti incontri di presentazione del progetto, seminari tecnici e servizi di assistenza alle aziende. Tappa fondamentale del programma sarà, nella prossima primavera, l´organizzazione di una missione economico-istituzionale di tipo conoscitivo in India, aperta alle aziende interessate a sviluppare contatti concreti con controparti indiane. Nel giugno del 2007, invece, un gruppo di giornalisti dei principali quotidiani economici indiani visiterà il Friuli Venezia Giulia. In questo ultimo triennio le aziende del Friuli Venezia Giulia che intrattengono rapporti commerciali con l´India sono 98 (40 in provincia di Udine, 6 nell´Isontino, 39 a Pordenone e 13 a Trieste). .  
   
   
OSSERVATORIO DEI PREZZI E DELLE TARIFFE: I RISULTATI DEL TERZO E QUARTO BIMESTRE 2006. DECELERA LA CRESCITA DEI PREZZI ED I VOLUMI TROVANO NUOVO SLANCIO IN EMILIA E ROMAGNA  
 
 Bologna, 20 novembre 2006 - Si ridimensiona l´aumento dei prezzi nella grande distribuzione tra luglio e agosto 2006 dopo il picco di maggio e giugno. Trovano nuovo slancio i volumi venduti che restano sostenuti, grazie all´estensione della rete commerciale della grande distribuzione, con un calo del divario nei numeri registrati nelle strutture della Gdo (grande distribuzione) preesistenti e nei centri di nuova apertura. Buona la dinamica dei fatturati. Sono questi i principali risultati del rapporto sulle vendite e i prezzi della grande distribuzione realizzato dall´Osservatorio regionale dei prezzi e delle tariffe sul terzo e quarto bimestre del 2006. Migliorano le vendite della grande distribuzione organizzata nel terzo e quarto bimestre del 2006, per le merci del cosiddetto largo consumo confezionato, cioè fresco, freddo, drogheria alimentare, bevande, cura degli animali, cura della casa e cura della persona. Rispetto aI ritmo di crescita dello scorso anno che era stato inferiore al 3%, il giro d´affari ha registrato una tendenza all´accelerazione, posizionandosi nei mesi più recenti su tassi di incremento tendenziali vicini al 5%. Terminata la lunga stagione degli sforzi promozionali incisivi per diminuire il costo della spesa, la domanda interna si sta comunque orientando su un sentiero di crescita meno incerto. Un esito che all´inizio dell´anno sembrava meno scontato: il passaggio in zona positiva della dinamica dell´indice del costo della spesa è stata seguita da un momento interlocutorio nel quale i maggiori prezzi sembravano scoraggiare in una qualche misura i consumi. Il terzo semestre si configura come il momento di picco di questa tendenza: da maggio a giugno i prezzi hanno infatti raggiunto un ritmo del 3,1%, dando luogo ad un ulteriore calo dei volumi di vendita, mentre l´evoluzione più recente ha visto sì crescere ancora i prezzi, ma con un tasso inferiore, pari al 2,5%. Tuttavia le famiglie continuano a scegliere i prodotti guardando alla qualità e si sono riavvicinate ai prodotti di marca. I quattro mesi presi in esame sono stati caratterizzati dalla tenuta dei volumi. Nell´ultimo bimestre, infatti, i volumi a rete corrente hanno contribuito in egual misura dei prezzi alla crescita del giro d´affari della grande distribuzione organizzata, posizionandosi su valori di crescita pari al 2,4% tendenziale. Il dato relativo alle quantità non è uniforme su tutta la rete commerciale. La statistica a rete corrente incorpora infatti sia la movimentazione delle strutture della Gdo preesistenti sia l´espansione di rete, cioè le nuove aperture. Sono proprio queste ultime a contribuire alla crescita dei volumi, con una dinamica nell´intorno del 5,5% tendenziale, mentre nella rete omogenea si registrano delle flessioni comprese tra il 3 e il 4%. La tendenza potrebbe essere determinata anche da una certa competizione di prezzo tra i punti vendita di nuova apertura e quelli già esistenti, che al momento evidenziano una dinamica del costo della spesa superiore, in particolare nel reparto alimentare. Tuttavia il quadro complessivo si va stabilizzando, con un riavvicinamento dei numeri registrati nei punti vendita vecchi e nuovi. Negli ultimi mesi, infatti, il fenomeno della divaricazione nell´andamento dei volumi di vendita si è, in una qualche misura, ridimensionato con cali un po´ meno marcati per la rete omogenea e una crescita meno intensa per le nuove aperture. Per quanto riguarda il dettaglio merceologico, i reparti della drogheria alimentare e quello dei prodotti per la cura degli animali sono stati quelli interessati dagli aumenti di prezzo più sostenuti, non molto inferiori al + 5%. Questo potrebbe riflettere anche l´attuale difficoltà delle imprese della Gdo a contenere le dinamiche dei prezzi nei due reparti, in un momento in cui emergono spinte sul versante dei prezzi alla produzione. Anche il settore delle bevande mostra dinamiche di prezzo sostenute. Il dettaglio per provincia sull´andamento del costo della spesa tende a confermare il quadro generale relativo all´intera regione Emilia-romagna, cioè ad una crescita del costo della spesa nel 3° bimestre (+3,1%) e ad un ridimensionamento della stessa nel 4° bimestre (+2,5%). Tranne alcune eccezioni (e pur posizionandosi su valori diversi) anche a livello di singola provincia la drogheria alimentare e la cura degli animali risultano i reparti a maggior crescita dei prezzi. .  
   
   
ORIENTAGIOVANI E UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: “I GIOVANI TRA ASPETTATIVE E REALTÀ”  
 
Cinisello, 20 novembre 2006 - In occasione di Orientagiovani, la giornata indetta da Confindustria per avvicinare i giovani al mondo del lavoro, Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione ha organizzato l’incontro “I giovani tra aspettative e realtà”. L’iniziativa, che fa parte del progetto “Fabbrica per l’uomo” pensato dall’associazione per avvicinare i ragazzi al mondo della macchina utensile, ha coinvolto oltre 70 studenti degli istituti tecnici. L’incontro, che ha visto la presentazione delle peculiarità del settore raccontate anche attraverso la testimonianza di Luigi Galbabini, vicepresidente Ucimu-sistemi Per Produrre e presidente della Galdabini spa (Cardano Al Campo Va) e di Giulio Giana della Giuseppe Giana (Magnago, Mi), è stato arricchito dall’indagine, condotta attraverso la somministrazione di un questionario ai giovani presenti in sala, volta all’analisi delle loro aspettative per futuro lavorativo. Per la realizzazione di questa iniziativa, Ucimu-sistemi Per Produrre si è avvalsa della competenza di Daniele Crosta, psicologo e consulente per la gestione delle risorse umane in ambito aziendale e sportivo e medaglia di bronzo nel fioretto maschile a squadre alle Olimpiadi di Sydney 2000. “Ucimu-sistemi Per Produrre crede fortemente in iniziative come questa di Orientagiovani - ha commentato Luigi Galdabini – perché i giovani rappresentano il futuro delle nostre imprese. “Noi costruttori abbiamo bisogno di figure professionali di carattere tecnico, che devono essere in grado di operare su macchine caratterizzate da elevatissimi standard tecnologici, sia per quelle di tipo manageriale, per le quali occorrono anche competenze informatiche e linguistiche. “Purtroppo però - ha concluso Galdabini - ancora oggi dobbiamo lamentare grande difficoltà nel reperire risorse in grado di operare in un settore che fa dell’innovazione la carta per vincere la sfida con i concorrenti stranieri, così come, d’altro canto, ha sottolineato Giulio Giana nel suo intervento”. A conclusione della mattinata, Lorenzo Matarazzo, Console Regionale Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, ha proposto indicazioni e suggerimenti concreti sul come presentarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro. Tra le iniziative sviluppate da Ucimu-sistemi Per Produrre e rivolte agli studenti, oltre a Orientagiovani sono: i premi Ucimu, per I migliori elaborati di laurea in ingegneria, economia, informatica, disegno industriale, scienza della comunicazione, Fabbrica Aperta, la giornata in cui le imprese associate aprono le porte degli stabilimenti produttivi alla visita di studenti e insegnanti, Pianeta Giovani, lo spazio espositivo ospitato da Bi-mu, la manifestazione biennale del settore dedicato ai giovani e finalizzato a favorire il contatto con il mondo del lavoro attraverso l’offerta di stage. .  
   
   
IL 28 NOVEMBRE GLI STATI GENERALI DELLE PARI OPPORTUNITÀ IN TOSCANA UN PATTO TRA DONNE E UOMINI PERCHÉ LA PARITÀ ENTRI NEL QUOTIDIANO  
 
 Firenze, 20 novembre 2006 - Fare il punto sulla condizione delle donne toscane e sulle prospettive di miglioramento. Aprire un confronto sulle politiche di parità, per favorire la loro integrazione e mettere in rete le ´buone pratiche´. Cercare una nuova impostazione che faccia della parità un passaggio comune a tutte le politiche. Insomma, far sì che la parità di genere venga tradotta e passi concretamente dai documenti alla vita quotidiana. Per questo l´assessore regionale alle pari opportunità della Regione Toscana, Susanna Cenni, convoca gli ´Stati generali delle pari opportunità´: una giornata di riflessione e confronto (il sottotitolo è ´donne e uomini: un patto per la Toscana´) che si terrà martedì 28 novembre nella Sala Verde del Palazzo dei Congressi, a Firenze (piazza Adua 1), e alla quale sono invitati parlamentari, assessori, consigliere e consiglieri di Regione, Province e Comuni, rappresentanti di associazioni femminili, parti sociali, cittadine e cittadini. Ad aprire i lavori sarà il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, mentre le conclusioni sono affidate a Barbara Pollastrini, ministro dei diritti e pari opportunità. Dopo la relazione introduttiva dell´assessore Cenni, la presentazione della ricerca dell´Irpet ´Il gender gap e i traguardi raggiunti: i dati della Toscana´ (Alessandra Pescarolo). La giornata andrà avanti con tre tavole rotonde, coordinate da altrettante giornaliste (Elisabetta Fiorito, Cinzia Sasso, Sandra Bonsanti) e dedicate rispettivamente a: ´La costruzione del sistema di mainstreaming: un´innovazione forte per la Regione Toscana´, ´Il punto di osservazione degli Istituti di Parità´, ´La dimensione locale delle politiche di genere - Punti di eccellenza e criticità´. Marina Piazza, della Società cooperativa ´Gender Consulenza Formazione Ricerca´, presenterà la ricerca ´Le Province e i Comuni mettono in rete le esperienze nel campo delle politiche di genere - Analisi e confronto per la costituzione di un laboratorio regionale´. "Il governo regionale - dice l´assessore Susanna Cenni - ha compiuto una scelta forte, puntando sulle donne. Il Piano Regionale di Sviluppo 2006-2010 lo dice molto chiaramente: ´Non c´è sfida sul futuro senza attenzione alla componente femminile´. La promozione delle pari opportunità rappresenta un pilastro fondamentale nella costruzione delle sviluppo sostenibile. E noi vogliamo concretamente assumere la differenza di genere come fattore di evoluzione della società". La Regione Toscana ha intrapreso da tempo un percorso nella direzione dell´integrazione della dimensione di genere in tutte le attività e politiche di settore (gender mainstreaming). Percorso che ha compreso, tra l´altro, il conferimento di un incarico di consulenza per l´analisi in un´ottica di genere delle politiche regionali; la firma (nel settembre scorso) della Carta Europea per l´uguaglianza, per l´introduzione della parità di genere nella vita di tutti i giorni in ambito locale; la modulazione, sempre in un´ottica di genere, dei contenuti del nuovo Prs 2006-2010; l´approvazione (nel luglio scorso) di una delibera di giunta che include i parametri di genere nei bandi regionali. Gli Stati generali delle pari opportunità convocati per il 28 novembre sono la prossima, importante tappa di questo percorso: un momento di confronto e scambio allargato tra tutti i soggetti, istituzionali e non, per condividere le rispettive esperienze e concertare una politica coerente ed efficace. .  
   
   
UMBERTO BELLINI PRESIDENTE DI ASSEPRIM PER I PROSSIMI 4 ANNI  
 
Milano, 20 novembre 2006 - L’assemblea generale elettiva di Asseprim, l’Associazione Servizi Professionali per le Imprese, ha riconfermato per il secondo quadriennio Umberto Bellini, membro di giunta Confcommercio, presidente del Comitato provinciale dei Servizi, oltre che consigliere Unione Regionale Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi. E’ stata anche riconfermata la quasi totalità del Consiglio Direttivo Asseprim uscente, al quale si sono aggiunti alcuni nuovi componenti: Valentina Calvi Parisetti, Erica Corti, Claudio Honegger, Luigi Migliavacca, Fabio Ottolina. “Il nuovo Consiglio Direttivo che ha visto gli innesti di forze nuove nei settori finanziario, dell’organizzazione e gestione di esposizioni, fiere, mostre e convegni, nella comunicazione e nelle ricerche di mercato, vorrà mantenere e rafforzare l’attuale tendenza positiva che caratterizza le attività associative” - ha dichiarato il presidente Asseprim Umberto Bellini -. Nel contempo ci si appresta a varare un piano operativo quadriennale che, partendo dalla constatazione che il terziario e i servizi producono il 68. 4% del Pil nazionale e che questo comparto è anche quello che più cresce in termini di ricchezza prodotta, numero di imprese e di addetti, individua azioni strategiche che assecondino e promuovano uno sviluppo ulteriore dell’economia italiana dal quale le Aziende associate, e la stessa Asseprim, possano trarre vantaggio in termini di immagine, visibilità e riconoscibilità”. “Sono molto buoni i risultati raggiunti – aggiunge il Presidente -, ma puntiamo al futuro con un programma più ambizioso, dove gli strumenti utili alla crescita saranno l’etica, i giovani, l’innovazione tecnologica e la responsabilità sociale d’impresa L’assemblea è stato un significativo momento di verifica degli eccellenti risultati raggiunti nella trascorsa gestione: gli associati sono cresciuti del 15% e addirittura del 64% i loro dipendenti, un dato che trova conferma nel consistente aumento del numero di aziende associate della fascia con più di 100 dipendenti, così come sono cresciute la soddisfazione per i servizi offerti da Asseprim, raggiungendo l’87% nel 2005 (dal 48% del 2003)”. “Nell’area sindacale” -ha rilevato nella sua relazione il presidente Umberto Bellini- “si è lavorato molto sul Ccnl del Terziario, per arrivare a definire, in collaborazione con la Commissione Sindacale dell’Unione Ctsp e con l’aiuto prezioso di alcune imprese associate, gli oltre 100 profili professionali del Settore Servizi, che sono stati inseriti nel protocollo aggiuntivo al Ccnl approvato nel giugno 2006. Abbiamo già ripreso l’attività per garantire il nostro contributo al rinnovo del Ccnl in scadenza al 31/12/2006”. “Per quanto riguarda l’attività convegnistica, negli ultimi 4 anni abbiamo realizzato una media di un evento al mese, con un centinaio di partecipanti almeno in ogni occasione. Abbiamo migliorato notevolmente la comunicazione, anche con un utilizzo più frequente del sito associativo, sempre più visitato”, ha concluso Bellini. L’intervento Di Carlo Sangalli. A sottolineare l’importanza del settore Servizi nel terziario italiano, e delle associazioni che lo rappresentano in seno alla Confederazione Generale del Commercio Turismo Servizi e Professioni e all’Unione Ctsp di Milano, il presidente Carlo Sangalli ha voluto intervenire all’Assemblea di Asseprim, sia per compiacersi della crescita associativa che per aggiornare personalmente gli Associati sullo stato di confronto tra Governo e Confcommercio in materia di legge finanziaria, riforma del Tfr e della Previdenza complementare, legge “Biagi” n. 30/2003. “Un confronto non facile”, ha detto Sangalli, “che richiede un forte spirito unitario di tutte le componenti del sistema confederale”. Qui di seguito i membri del nuovo consiglio direttivo di Asseprim: Presidente: Umberto Bellini; Consiglieri: Fabio Brigada, Gianmaria Bedendo, Simonpaolo Buongiardino, Gianluigi Cattaneo, Valentina Calvi Parisetti, Erica Corti, Paolo Figini, Paolo Frattini, Roberta Galli, Renato Gazzola, Michele Giordano, Claudio Honegger, Maria Grazia Mattei, Luigi Migliavacca, Carlo Molinari, Fabio Ottolina, Daniele Pace, Umberto Ripamonti, Alberto Salsi, Marco Schmid, Enrico Taglione; Probiviri: Dario Bossi, Eugenio Casucci, Amalia Pannuti, Carlo Quartarone, Italo Testa. .  
   
   
BENI STABILI: PIENO SUCCESSO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE  
 
 Roma, 20 novembre 2006 - Si è conclusa con successo l´offerta in opzione agli azionisti di Beni Stabili S. P. A. Di n. 476. 514. 052 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Beni Stabili S. P. A. Di nuova emissione (le "Obbligazioni Convertibili") del prestito obbligazionario "Beni Stabili S. P. A. 2,5% 2011 Convertibile in Azioni Ordinarie". Al termine dell´offerta in borsa dei diritti inoptati ai sensi dell´art. 2441, comma 3, cod. Civ. Risultano infatti essere stati acquistati ed esercitati n. 116. 951. 400 diritti di opzione, pari al 100% dei diritti di opzione oggetto dell´offerta in borsa e risultano pertanto essere state sottoscritte le corrispondenti n. 32. 746. 392 obbligazioni convertibili, pari ad un controvalore di Euro 32. 746. 392. L´operazione si è quindi conclusa con la sottoscrizione integrale delle 476. 514. 052 Obbligazioni Convertibili del prestito obbligazionario "Beni Stabili S. P. A. 2,5% 2011 Convertibile in Azioni Ordinarie" oggetto dell´offerta, per un controvalore complessivo di Euro 476. 514. 052. .  
   
   
EURINPRO (IMMOBILIARE PER LA LOGISTICA) POTENZIA IL TEAM TEDESCO CON LA NOMINA A MANAGING DIRECTOR DELL’ESPERTO DI LOGISTICA WERNER KNAN  
 
 Langenfeld, 20 novembre 2006 – Eurinpro International S. A. (“Eurinpro”), la società di investimenti e sviluppo di soluzioni immobiliari su misura per la logistica, ha nominato Werner Knan Managing Director per la Germania a decorrere dal 1 dicembre 2006. Knan avrà il compito di sostenere la crescita di Eurinpro in Germania e di dirigere le tre sedi presenti nel Paese. Werner Knan proviene da Dhl Fulfilment Gmbh, dove ricopriva il ruolo di Managing Director. E’ uno dei professionisti più noti nel campo della logistica e vanta una vasta esperienza in diversi rami della supply chain, della logistica a contratto e delle procedure di controllo, oltre a una conoscenza approfondita delle tendenze e degli sviluppi della logistica nel mercato tedesco e in quello Europeo. Prima di entrare in Dhl, Werner Knan ha ricoperto la carica di senior manager per la logistica e la supply chain di Bioropa (Pharma & Life Sience), Kuehne & Nagel - Management Ag, Log 2000 Gmbh, Computer 2000 Ag, Digital Equipment Europe, Hitachi Europe Semiconductors, Esg/feg Gmbh e Siemens Ag. In qualità di Managing Director, Werner Knan sovrintenderà alla gestione di Eurinpro Germania Gmbh (“Eurinpro Germany”) e al posizionamento dell’azienda in prospettiva di un’ulteriore crescita nel Paese. “Sono impaziente di lavorare con tutto il team di Eurinpro per stimolare ulteriormente il successo delle attività dell’azienda in Germania” ha dichiarato Werner. “Continueremo ad offrire soluzioni end-to-end a un sempre più ampio portafoglio di clienti che desiderano gestire le proprie operazioni logistiche da un magazzino creato su misura in Germania”. “Dopo l’inaugurazione, il mese scorso, di due ulteriori sedi ad Amburgo e Monaco di Baviera, siamo lieti di rafforzare ulteriormente il nostro team tedesco con la nomina di un esperto di logistica” ha aggiunto Jan Scheers, Coo di Eurinpro per l’Europa del Nord. “Le competenze di Werner Knan costituisce un contributo molto importante per i vertici di Eurinpro. Grazie alla sua ampia esperienza, Knan aumenterà il valore di Eurinpro per tutti gli azionisti, ottimizzando inoltre l’offerta della nostra gamma completa di servizi di consulenza e di soluzioni di immagazzinamento per i clienti del Paese”. La Germania rappresenta il maggiore mercato economico europeo e grazie alla grande disponibilità di terreni, una forza lavoro qualificata, infrastrutture di alta qualità e una posizione geografica altamente strategica, offre considerevoli opportunità di crescita per l’offerta Eurinpro di soluzioni di magazzino personalizzate. Eurinpro opera in Germania da due anni. La sua sede principale è situata a Langenfeld e il mese scorso, l’azienda ha risposto al crescente successo riscontrato nel Paese con l’inaugurazione di due ulteriori sedi ad Amburgo e Monaco di Baviera. Eurinpro Germania ha recentemente consegnato a Schenker un magazzino di 18. 000 m2 a Grolsheim, ad Amazon un magazzino di 75. 103 m² a Lipsia e a Dhl Exel Supply uno di 49. 876 m² situato a Lutterberg. Al momento l’azienda sta realizzando un magazzino di 60. 212 m² per Blg Logistics a Brema. .  
   
   
PRESENTAZIONE AGENZIA CASACLIMA MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE  
 
Bolzano. 20 novembre 2006 - La nuova Agenzia Casaclima, che avvierà la sua attività con il 1. Dicembre, sarà presentata ufficialmente dall´ass. Michl Laimer mercoledì prossimo, 22 novembre 2006, alle ore 10. 00, al pianterreno del palazzo provinciale (ex Posta) in via Renon 4 a Bolzano. Accanto alla certificazione di prodotti edili e degli edifici rispetto ai criteri del modello Casaclima, l´agenzia si occuperà della formazione e dell´aggiornamento delle categorie (progettisti, artigiani, ecc. ) coinvolte nella realizzazione di edifici Casaclima. Terzo compito, sarà quello di informare i costruttori privati e pubblici in merito all´impiego di energie rinnovabili e dell´efficienza enregetica. .  
   
   
STIPULATO ACCORDO DI PARTNERSHIP TRA MANPOWER ITALIA E BANCA PER LA CASA POWERMUTUI: LA PRIMA RISPOSTA CONCRETA CHE RICONOSCE LA FLESSIBILITÀ NEL LAVORO E PERMETTE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CASA  
 
Milano, 20 Novembre 2006 – Manpower e Banca per la Casa, la banca specializzata nei mutui casa del gruppo Unicredit, hanno presentato il 16 novembre i contenuti del nuovo accordo di partnership stipulato nei giorni scorsi tra le più grandi realtà italiane nell’ambito dei finanziamenti immobiliari residenziali e del lavoro temporaneo. Con questo accordo nasce, infatti, Powermutui, un innovativo progetto, unico in Italia, che offre l’accesso all’offerta esclusiva e dedicata di mutui per la casa, per i lavoratori che hanno scelto l’opportunità della flessibilità attraverso i servizi di Manpower. Powermutui è il primo progetto che vede la concreta collaborazione di due leader nei rispettivi settori, lavoro e mutui, per la creazione di uno strumento che vuole scardinare l’equazione “flessibilità = precarietà”. Uno strumento che riconosce e valorizza la flessibilità nel lavoro come leva di sviluppo dell´intero sistema economico. “In un’economia che richiede alle imprese di gestire la variabilità della domanda e la concorrenza a livello globale, il “posto fisso” che è stato alla base del sistema industriale, non è più in grado di rispondere alle esigenze del mutato contesto economico” ha dichiarato Stefano Scabbio, Amministratore Delegato di Manpower Italia. “La flessibilità è oggi irrinunciabile per garantire la competitività delle aziende e del sistema paese. Dobbiamo quindi porci come obiettivo quello della flessibilità sicura. Grazie a Banca per la Casa, siamo in grado di presentare oggi la prima risposta concreta a questa necessità”. L’atteggiamento di insicurezza che oggi ammanta il termine “flessibile” non trova riscontro nelle statistiche: in Italia gli impieghi a tempo determinato sono pari al 12,3% contro il 13% di Francia e Germania e una media europea del 13,7%. Questa percezione deriva piuttosto dall’assenza di un sistema di tutele e di ammortizzatori sociali che riconosca eguali diritti a tutti i lavoratori. Powermutui nasce come prima risposta di sistema per colmare questo vuoto. “Abbiamo deciso di dare ai lavoratori flessibili di Manpower, un’opportunità unica – ha dichiarato Patrizia Monzeglio, Vice Direttore Generale di Banca per la Casa - realizzando una linea di mutui dedicata a questa tipologia di lavoratori, offrendo condizioni economiche e di accessibilità tra le migliori del mercato che consentono ai dipendenti Manpower di realizzare fin da subito il loro “progetto casa”. La Linea Powermutui è stata realizzata in esclusiva per tutti i dipendenti Manpower con contratti di somministrazione, che abbiano un’anzianità di lavoro pari ad almeno 24 mesi consecutivi, 4 mesi di rapporto con Manpower anche non continuativi e un minimo di 180 giorni lavorati per anno, anche presso datori di lavoro diversi. La linea Powermutui consiste di 5 tipologie di mutui: 1. Mutuo Fisso: per chi desidera avere la certezza della rata da pagare; 2. Mutuo Variabile: per coloro che desiderano sfruttare l’opportunità di una rata allineata all’andamento del mercato; 3. Mutuo Slalom: la soluzione che offre la possibilità di scegliere il tipo di tasso, fisso o variabile, d applicare al mutuo e di variarlo ogni due anni, adeguando così le caratteristiche del mutuo alle diverse esigenze nel tempo; 4. Mutuo Libero: la soluzione a tasso variabile che consente di gestire e pianificare la restituzione del capitale, all’interno di scadenze predefinite, senza penali; 5. Mutuo Costante: la soluzione che offre la tranquillità di conoscere da subito l’importo della rata mensile e di avere la massima flessibilità nello sfruttare l’andamento dei tassi di mercato. Plus dell’offerta: Mutui a firma singola e congiunta; Finanziamenti fino al 90% del valore dell’immobile (a firma singola) ma anche fino al 100% (a firma congiunta), con durate fino a 30 anni; Importo di mutuo erogabile senza massimale per richieste fino al 60% del valore commerciale dell’immobile (oltre tale percentuale di intervento il massimale è di 200. 000 euro); Condizioni concorrenziali fra le migliori di mercato in termini di tasso applicato; Nessun obbligo di apertura di nuovo conto corrente; Accessibilità anche attraverso il sito internet di Manpower con assistenza personalizzata di un consulente Banca per la Casa.  
   
   
BUSTO ARSIZIO, SCOTTI: ALER PICCOLA MA EFFICIENTE  
 
Busto Arsizio/va, 20 novembre 2006 - Proseguono gli incontri che l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha programmato con i consigli di amministrazione delle Aler (Aziende di Edilizia Residenziale) lombarde. Oggi è stata la volta di Busto Arsizio. Il pomeriggio di lavoro è stato l´occasione per fare il punto sulle esigenze e le aspettative che l´Aler locale ritiene prioritarie, ma anche per illustrare al consiglio, presieduto da Bruno Fusari, il Piano triennale di Edilizia Residenziale e Pubblica (Prerp) che, nelle prossime settimane, sarà sottoposto al voto del Consiglio Regionale. "E´ stato un incontro cordiale e proficuo - ha detto Scotti - con una realtà che, pur nelle sue piccole dimensioni, riesce a farsi apprezzare per gli ottimi risultati che di anno in anno raggiunge". "Un incontro - ha proseguito l´assessore alla Casa - che ho fortemente voluto e che fa parte di quella strategia che ho in mente per fare una vera politica della casa. Un modo di agire che prevede iniziative che nascano dal lavoro comune con chi vive e sente le esigenze del territorio, le Aler in primis dunque, sempre più strategiche in questo senso perché fungono da nostri bracci operativi". Scotti ha spiegato anche che il Prerp 2007/2009 avrà una disponibilità economica, per tutta la Regione, superiore ai 410 milioni di euro che si ipotizzavano fino a qualche giorno fa "perché - ha aggiunto l´assessore- abbiamo recuperato altri fondi provenienti da residui degli anni precedenti e perché, anche i Comuni e le Aler potranno aiutarci con fondi propri". Si è comunque calcolato che lo stanziamento regionale permetterà di: realizzare 5. 200 fra nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea; riqualificare quartieri popolari attraverso la manutenzione straordinaria di 1. 300 alloggi e 1. 000 posti letto e la creazione di altri 460 nuovi alloggi e altri 360 nuovi posti letto; sostenere 7. 000 famiglie nell´acquisto della prima casa; sostenere 150. 000 famiglie nel pagamento di affitti troppo onerosi rispetto al reddito. L´incontro del pomeriggio è stato anche l´occasione per vedere da vicino l´attuale patrimonio dell´Aler e dei Comuni e per fare il punto del Contratto di Quartiere di Via Tito Speri. Dati Relativi Ad Anagrafe E Patrimonio Erp Gestito Da Aler Busto: 241 fabbricati, di cui 132 di proprietà Aler e 109 di proprietà dei comuni; 2. 341 alloggi, di cui 1. 409 di proprietà Aler e 932 di proprietà dei comuni; 5. 247 inquilini, di cui 3. 241 abitano in alloggi di proprietà Aler e 2006 in alloggi di proprietà dei comuni; 2. 208 alloggi locati, di cui 1. 331 di proprietà Aler e 877 di proprietà dei comuni; 133 alloggi sfitti, di cui 78 di proprietà Aler e 55 di proprietà dei comuni; 0 alloggi occupati da abusivi 2. 183 alloggi a canone sociale, di cui 1. 306 di proprietà Aler e 877 di proprietà dei comuni; 5. 189 sono gli inquilini che abitano in alloggi a canone sociale, di cui 3. 183 in case Aler e 2. 006 in case di proprietà dei Comuni; canone applicato medio mensile: 110 euro (125 euro in alloggi Aler e 86 euro negli alloggi dei Comuni); canone minimo: 15 euro in alloggi Aler e 10 euro negli alloggi dei Comuni; canone massimo 837 euro in alloggi Aler e 574 euro negli alloggi dei Comuni; reddito annuo medio di chi abita in alloggi di proprietà Aler:17. 548 euro. Reddito annuo medio di chi abita in alloggi di proprietà dei comuni: 16. 658 incidenza del canone sul reddito: 10% .  
   
   
A BRESCIA E MILANO 126 NUOVI ALLOGGI UNIVERSITARI CON 9,5 MILIONI MANUTENZIONI ANCHE IN ATENEI DI BERGAMO E PAVIA  
 
Milano, 20 novembre 2006 - E´ di quasi 9 milioni e mezzo di euro la somma che la Giunta regionale ha assegnato, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, agli Isu (Istituti per il diritto allo studio universitario) di nove Atenei lombardi perché possano eseguire lavori di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria e ordinaria su immobili destinati a residenze universitarie. Con oltre 8 milioni di euro di questa somma, in particolare, si potranno creare, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, di 126 nuovi posti letto in due residenze, di cui 70 per l´Università degli Studi di Brescia e 56 per il Politecnico di Milano. Con la cifra restante (circa un milione e mezzo di euro) invece si finanzieranno i lavori di manutenzione ordinaria (piccole ristrutturazioni, tinteggiature, messa a norma degli impianti, cablature, ecc) delle residenze universitarie per renderle fruibili e più funzionali alle esigenze di studio e di convivenza degli studenti. La decisione era stata anticipata dall´assessore Rossoni poche settimane fa, in un convegno, organizzato dalla Regione, e a cui aveva partecipato anche il sottosegretario all´Università, Nando dalla Chiesa. "Abbiamo dimostrato - precisa l´assessore Rossoni - capacità di intervenire in tempi rapidi per contribuire a migliorare la situazione della residenzialità studentesca in Lombardia, un tema questo che consideriamo prioritario e strategico perché legato alla capacità di attrarre capitale umano sul nostro territorio. " Le Università interessate sono: a Milano: Isu Università degli Studi di Milano, 620. 000 euro per la manutenzione ordinaria dell´edificio di via Santa Sofia; Isu Politecnico di Milano, 1. 624. 578 euro per manutenzione e ristrutturazione della Casa dello Studente che porterà ad un incremento di 56 posti; Isu Politecnico di Milano: 264. 640 euro per la manutenzione ordinaria; Isu Università degli Studi di Milano Bicocca, 485. 000 per manutenzione ordinaria. A Brescia: Isu Università degli Studi di Brescia: 2. 150. 000 euro per la manutenzione straordinaria del pensionato per studenti di via Europa/via Salotti che comporterà un aumento di circa 70 posti letto Isu Università degli Studi di Brescia: 267. 000 per manutenzione ordinaria. A Pavia: Isu dell´Università degli Studi di Pavia: 3. 100. 000 per manutenzione straordinaria del collegio universitario Brugnatelli; Isu dell´Università degli Studi di Pavia 800. 803 per manutenzione ordinaria. A Bergamo: Isu dell´Università degli Studi di Bergamo: 138. 002 euro per manutenzione ordinaria. "Con questa iniziativa - ha ancora commentato l´assessore Rossoni - si dimostra come la Lombardia sappia, in autonomia e coerentemente con le nuove competenze, stabilire le proprie priorità. Il fatto che tali priorità siano coerenti con gli indirizzi nazionali, poi, ci conforta perché ci permette di cercare la più ampia convergenza possibile con il Ministero su questo tema, al fine anche di suggerire ´buone pratiche´ valide per tutte le altre Regioni e, allo stesso tempo, attrarre sempre più risorse pubbliche e private per sviluppare i nostri servizi residenziali per gli studenti universitari. Anche l´anno prossimo, il tema dell´accoglienza studentesca sarà una priorità dell´azione regionale". .  
   
   
EDILIZIA LIGURE: "NUOVI CRITERI PER L´ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, ELEVATO IL REDDITO ANNUO PER USUFRUIRNE"  
 
Genova, 20 novembre 2006 - Ridefiniti i criteri per l´assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per favorire il turn over degli assegnatari e andare incontro alle esigenze di un maggior numero di famiglie. La proposta, presentata dall´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti e approvata dalla Giunta prevede l´aumento del reddito annuo per beneficiarne, da 21. 000 euro a 24. 500 e un percorso di accompagnamento della durata di tre anni per il cittadino assegnatario di un alloggio pubblico che perde il diritto di esserlo, a seguito del superamento del reddito. "Fino ad oggi il meccanismo era rigido - spiega l´assessore Berrruti - o dentro o fuori; con i nuovi criteri introdotti dalla Giunta si delinea prima di tutto una fase transitoria di tre anni nella quale il limite di decadenza viene elevato: nei primi due anni a 24. 500 euro e nel successivo terzo anno a 22. 500; inoltre abbiamo stabilito che la perdita del diritto di assegnazione si ha solo dopo due anni del superamento della soglia del reddito, dato che un solo anno non può essere significativo di una condizione economica migliorata in modo permanente". I nuovi criteri introdotti dalla Giunta prevedono inoltre la possibilità per le famiglie che hanno perso il diritto all´alloggio di edilizia residenziale pubblica, di abitare sempre nella stessa casa, ma con un adeguamento del canone di affitto sulla base del cosiddetto "canone moderato" che corrisponde circa al 60% di un affitto a libero mercato. "Il nuovo provvedimento - continua Maria Bianca Berruti - affronta il problema dell´efficace utilizzo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica che deve dimostrare la capacità di iniziare l´azione di sostegno quando in una famiglia iniziano a manifestarsi condizioni di debolezza abitativa e cessare non appena queste condizioni vengono superate". In pratica il meccanismo di "sgancio non deve generare tensioni sociali e parallelamente consentire ad altre famiglie più bisognose di accedere agli alloggi pubblici". Sono 1800 le famiglie che aspettano di accedere per la prima volta ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica che in tutta la regione ammontano a 23. 114. .  
   
   
ILLY VISITA "ZML INDUSTRIES" EX ZANUSSI POI ELECTROLUX, DI MANIAGO  
 
 Maniago, 20 novembre 2006 - Una visita definita "molto utile e interessante" quella che il presidente della Regione, Riccardo Illy, accompagnato dagli assessori Enrico Bertossi e Michela Del Piero, ha compiuto il 17 novembre alla "Zml Industries" di Maniago. Presenti pure il consigliere regionale Paolo Pupulin, il sindaco di Maniago Emilio Di Bernardo, il magnifico rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell. Accolto dal presidente del Gruppo Cividale, Adalberto Valduga, dall´amministratore delegato di "Zml Industries", Aldo Olimpi, dai presidenti di Unindustria Pordenone, Cinzia Palazzetti, e di Assindustria Udine, Giovanni Fantoni, dal presidente di Vestar Capital, John Magliana, e dal management dell´azienda, Illy ha visitato i vari settori della fabbrica attiva nella fusione e produzione di componenti in ghisa, alluminio e rame per i settori elettrodomestico, automotive e elettromeccanico. Una realtà, quella di "Zml Industries" - fondata a suo tempo dalla Zanussi, passata poi a Electrolux, al Fondo Vestar Capital e ora acquisita dal Gruppo Cividale (850 dipendenti, 130 milioni di euro di fatturato, con 5 fonderie per acciaio e ghisa, 1 stabilimento per la forgiatura e 10 per produzioni complementari ubicati su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e in Veneto) - che significa 600 dipendenti, quasi 200 milioni di euro di fatturato e un´elevata quota di export. Come ha ricordato Valduga, per Cividale Spa "l´acquisizione di Zml Industries significa crescita del Gruppo in settori sinergici e consente quindi di pensare con maggiore capacità a innovazione, ricerca, internazionalizzazione". L´investimento è stato di 35 milioni di euro: in parte assicurati da nuovi soci e in parte da Friulia. Oggi la composizione sociale risulta essere per il 60 per cento di Cividale Spa, per il 35 di Friulia e per il 5 per cento dei manager dell´azienda. Per il presidente Illy "i motivi di soddisfazione sono molteplici. Innanzitutto perché un´azienda così importante è stata ceduta globalmente evitando spezzettamenti e mantenendo unito un patrimonio di professionalità. Poi perché all´acquisizione ha provveduto il Gruppo Cividale, quindi imprenditori della regione, assicurando il radicamento al territorio. Quindi perché è significativo l´apporto di Friulia in un´operazione destinata a far crescere un´azienda. Infine perché ho visto un´azienda ben organizzata e ben gestita". Ll presidente ha poi espresso l´auspicio "che in futuro l´azienda possa solo migliorare e crescere, pensando anche a ricerche sui materiali, così da poter offrire al mercato anche soluzioni diverse per i vari componenti rispetto ai tradizionali ghisa e alluminio". Infine Illy ha ringraziato il Fondo Vestar per la disponibilità dimostrata per una vendita globale dell´azienda, "sperando - ha affermato - che quel Fondo voglia ancora investire nel Friuli Venezia Giulia, cogliendo con favore le molte opportunità che la Regione offre: da Friulia Holding alla riduzione dell´Irap per le imprese". Un invito che John Magliana ha accolto "perché - ha sostenuto - questa regione è molto ben governata e offre alle imprese opportunità che non si trovano altrove". . .  
   
   
L´ITRE RAGGIUNGE UN ACCORDO SUL 7PQ  
 
 Bruxelles, 20 novembre 2006 - La commissione per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) del Parlamento europeo ha approvato, in seconda lettura, una serie di emendamenti di compromesso relativi al Settimo programma quadro (7Pq), che erano stati concordati nel corso di riunioni informali con il Consiglio. I 39 nuovi emendamenti riguardano questioni quali la struttura del Consiglio europeo della ricerca (Cer) e il proposto meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio (Rsff). Gli eurodeputati hanno accettato un emendamento sull´energia rinnovabile e di consumo, in base al quale dovrebbe spettare al settore una «quota importante» del bilancio destinato all´energia nell´ambito del 7Pq, anziché i due terzi proposti dal Parlamento in prima lettura. Secondo l´Itre, nel 7Pq e in altre politiche comunitarie sarà riservata un´attenzione particolare al coordinamento di questioni legate all´uso razionale ed efficiente dell´energia. È stato raggiunto un compromesso anche sui costi amministrativi del Cer, che non dovrebbero superare il 5%; gli eurodeputati avevano chiesto inizialmente un limite del 3%. Per quanto riguarda la questione del coinvolgimento del Parlamento nella valutazione intermedia del Cer, è stato concordato di optare per la procedura di codecisione qualora fosse necessario apportare modifiche alla struttura del Cer. L´itre ha inoltre accolto gli emendamenti sulle regole di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università, nonché l´Rsff, studiato per incoraggiare la concessione di prestiti bancari in favore di progetti di ricerca. Inizialmente, il Consiglio aveva previsto l´assegnazione di 1 Mrd Eur a titolo del bilancio del 7Pq per finanziare l´Rsff. Tuttavia, conformemente all´emendamento, fino al 2010 è previsto un contributo inferiore pari a 500 Mio Eur, con la possibilità di concedere i 500 Mio Eur aggiuntivi a seguito di una revisione. Per quanto riguarda l´Istituto europeo di tecnologia (Iet), la commissione ha sottolineato che per finanziare la struttura proposta non dovrebbero essere impiegati fondi del 7Pq. Potrebbero essere coperti solo i costi amministrativi direttamente associati ai progetti di ricerca. Il testo modificato sarà sottoposto al Parlamento nella seduta plenaria in calendario il 29 novembre, prima di passare al Consiglio il 5 dicembre. Se tutto procede secondo le previsioni, i primi inviti a presentare proposte per i progetti del 7Pq saranno pubblicati entro il mese di dicembre 2006, con date di chiusura nel marzo 2007. A seguito di un periodo di valutazione, i primi progetti del 7Pq potrebbero essere già avviati alla fine del 2007 o agli inizi del 2008. Per ulteriori informazioni sul 7Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/ . . .  
   
   
DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE: AMPLISSIMA ADESIONE DELLE IMPRESE AL CODICE DI RETE TIPO  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Sono 333 le aziende di distribuzione di gas naturale che, all’inizio del mese di novembre, hanno adottato il Codice di rete tipo per la distribuzione predisposto dall’Autorità per l´energia elettrica e il gas (delibera 6 giugno 2006 n. 108/06). Il Codice di rete tipo che contiene regole per l’accesso alle reti e per l’erogazione del servizio di distribuzione del gas, rappresenta un importante strumento contrattuale con cui sono regolati i rapporti tra le imprese che gestiscono le reti cittadine del gas naturale e quelle che le utilizzano; il Codice consente ai Comuni italiani un servizio di distribuzione del gas naturale neutrale e non discriminatorio nei confronti delle società di vendita e dei grossisti. Non hanno ancora aderito al codice di rete tipo (né hanno trasmesso alcuna documentazione sostitutiva) soltanto sette imprese, operanti in Comuni di ridotte dimensioni. Si ricorda che le imprese di distribuzione avrebbero potuto proporre un proprio Codice di rete, in alternativa all’adesione a quello predisposto dall’Autorità. La larghissima e vastissima adesione al Codice di rete tipo che si è registrata da parte delle imprese, (esse operano in oltre 6700 comuni metanizzati), rappresenta un sicuro ed eloquente segnale di adesione ad un quadro regolatorio certo e trasparente come appunto quello definito dall’Autorità con il Codice tipo. Inoltre, le imprese, con la loro adesione, hanno privilegiato l’omogeneità e l’uniformità delle regole su tutto il territorio nazionale, contribuendo così alla promozione di un mercato liberalizzato del gas naturale. .  
   
   
LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA LA MORATORIA SULL’EOLICO IN PUGLIA: I COMMENTI DI APER L’ASSOCIAZIONE SALUTA LA DECISIONE DELLA CORTE, SOTTOLINEANDO LE PESANTI RIPERCUSSIONI CHE AZIONI COME LE MORATORIE COMPORTANO NELLO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI.  
 
Milano, 20 novembre 2006 – La Corte Costituzionale ha deliberato: con una sentenza pubblica ha definitivamente accolto il ricorso presentato dal Governo italiano contro la moratoria sull’eolico introdotta in Puglia poiché in contrasto con i criteri dell’autorizzazione unica presenti nel D. Lgs 387/2003. “Se il decreto – afferma Roberto Longo, presidente di Aper - si muove infatti in un’ottica di semplificazione e snellimento delle procedure che costituiscono l’iter autorizzativo, le moratorie rappresentano senza ombra di dubbio la chiara antitesi di questa logica”. “La moratoria quindi è uno strumento inammissibile in quanto in contrasto con il decreto 387; ci aspettiamo infatti che questa sentenza provocherà importanti ricadute sulle moratorie attualmente in vigore, come quelle vigenti in Sardegna, in Basilicata e in Molise, che sottolineano in maniera estremamente forte il dualismo tra Stato e Regioni di cui soffre anche il settore delle rinnovabili. A tale proposito – conclude Longo – l’Associazione segnala che sta già predisponendo l’invio di una lettera indirizzata ai presidenti di quelle Regioni in cui vigono moratorie per chiederne la cessazione”. . .  
   
   
EDISON: COMMENTO ALLA DELIBERA DELL’AUTORITÀ CHE MODIFICA IL VALORE DI RIMBORSO DEL COMBUSTIBILE RICONOSCIUTO AGLI IMPIANTI CIP 6  
 
Milano, 20 novembre 2006 – Edison ritiene che la delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n° 249/06 del 15 novembre 2006 – che aggiorna per l’anno 2007 il valore del combustibile convenzionale relativo alla componente Costo Evitato di Combustibile del Cip6 – risulti per più aspetti illegittima. Tale delibera appare in contrasto con la stessa normativa Cip6 e in contraddizione con le recenti pronunce del giudice amministrativo relative all’annullamento di precedenti delibere tariffarie. La società si riserva pertanto di assumere tutte le iniziative giurisdizionali necessarie per la piena tutela dei propri diritti. Sulla base delle prime stime, peraltro influenzate dall’evoluzione dello scenario petrolifero, l’effetto sui risultati del 2007 può essere valutato pari a circa l’8% del margine operativo lordo del gruppo. Tale impatto si esaurirà progressivamente nei prossimi anni con lo scadere delle convenzioni riguardanti le centrali del gruppo. L’effetto negativo di cui sopra sarà comunque sostanzialmente mitigato dallo sviluppo delle attività del 2007 e dalle azioni di miglioramento gestionale in corso. .  
   
   
ERG: COMMENTO ALLA DELIBERA DELL’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS  
 
Genova, 20 novembre 2006 – In merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (n. 249/06 emessa il 15 novembre), Erg contesta il provvedimento che modifica in modo incoerente, rispetto alle premesse del documento stesso, la formula di calcolo della tariffa Cip 6. La società, pertanto, si riserva di mettere in atto tutte le azioni legali necessarie per salvaguardare i propri diritti. L’auspicio, tuttavia, è che sia possibile riprendere un confronto con l’Autorità sui contenuti della delibera. L’effetto negativo sui risultati economici del Gruppo per il 2007, in base agli attuali scenari e alle indicazioni che emergono dalla delibera, potrebbe essere di circa 30 milioni di Euro sul margine operativo lordo consolidato e di circa 13 milioni di Euro a livello di risultato netto di Gruppo, al netto degli effetti fiscali e della quota di minoranza di Isab Energy. .  
   
   
"SI´´" A CICLO COMBINATO CENTRALE MONFALCONE  
 
Pavia di Udine, 20 novembre 2006 - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore all´Ambiente Gianfranco Moretton, ha dato oggi parere favorevole in merito alla compatibilità ambientale del progetto, presentato dalla società Endesa Italia, per la trasformazione in ciclo combinato della "Sezione 4" della centrale termoelettrica di Monfalcone. Nel dare parere favorevole, la Giunta ha indicato una serie di prescrizioni, sia nella fase di costruzione che di esercizio del nuovo impianto, per limitare l´impatto ambientale, .  
   
   
ELETTRICITA´: FABBIANI, L´EMERGENZA SUL TAVOLO DEL CICAS  
 
 Pescara 20 novembre 2006 - Un incontro con i vertici regionali dell´Enel per affrontare le problematiche lamentate dalle imprese elettriche abruzzesi e l´inserimento della "vertenza elettrica" nella prossima riunione del Cicas (Comitato di intervento per le crisi aziendali e di settore) per iniziare un percorso che potrebbe far approdare la questione su un tavolo nazionale. Viaggerà, quindi, su due binari paralleli l´impegno della Regione per fronteggiare la crisi del comparto che in Abruzzo interessa circa 800 lavoratori ed una quindicina di aziende qualificate, di dimensioni medio-piccole, che occupano da 20 a 100 unità ciascuna. Sono le lineee operative emerse, a Pescara, in Regione, nel corso di un incontro cui hanno partecipato l´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, l´assessore all´Energia, Franco Caramanico, il segretario generale della Presidenza della Regione, Lamberto Quarta, ed i responsabili della aziende elettriche, riuniti nella sigla Anicle e coordinati da Omero Di Crescenzo. Mancanza di investimenti da parte dell´Enel, assenza di un ampliamento della rete eletrica, lacune nella manutenzione programmata, regole sugli appalti particolarmente penalizzanti e problemi di fortintura di materiali, a detta dei rappresentanti delle aziende, starebbero alla base delle gravi difficoltà incontrate negli ultimi tempi. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio un´intero settore e che, al tempo stesso, potrebbe creare grossi disagi all´utenza in caso di emergenze generate da maltempo o eventi straordinari. Le aziende in questione, infatti, sostanzialmente forniscono manopera all´Enel ed intervengono per eseguire allacci ed in caso di guasti. Oltre ad eventuali risvolti di carattere occupazionale, si prefigurano problematiche legate alla sicurezza ed alla qualità del servizio. In tal senso, è stata anche avanzata l´opportunità di un interessamento della Protezione Civile. L´assessore Fabbiani, infine, si è mostrato disponbile, qualora ce ne fosse bisogno, ad individuare ammortizzatori come mobilità e cassa integrazione in deroga (quest´ultima può essere estesa fino a 26 settimane) che possono interessare anche aziende con meno di 15 dipendenti. .  
   
   
IL PRESIDENTE SORU DI RITORNO DA ALGERI: FINO A 2 MILIARDI DI METRI CUBI DEL GAS METANO A UN PREZZO RISERVATO  
 
Cagliari 20 novembre 2006 - Soru di ritorno da Algeri: Sonatrach conferma l´impegno "L´algeria ha confermato oggi l´impegno di riservare alla Sardegna fino a 2 miliardi di metri cubi del gas metano a un prezzo riservato a noi". Il Presidente della Regione annuncia così il risultato per la Sardegna della visita ad Algeri della delegazione italiana guidata dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi: "L´energia termica - ha continuato Renato Soru, di ritorno da Algeri - che finora è costata alle imprese sarde più che altrove, faremo in modo che costi un po´ meno che altrove". Il gasdotto, che dall´Algeria raggiungerà la Toscana dopo aver attraversato la Sardegna in tutta la sua lunghezza, sarà realizzato entro il 2009: il Governo algerino e quello italiano hanno concordato la massima collaborazione per il rispetto dei tempi, l´inizio della costruzione già dall´anno prossimo, la conclusione dei lavori nel 2008 e la disponibilità di gas metano nel 2009. Il Presidente algerino ha detto che la condotta del gas metano rafforza i rapporti fra l´Italia e l´Algeria e l´Italia diventerà il più importante cliente del Paese nord-africano. Lo stesso Presidente ha manifestato con molta chiarezza l´impegno dell´Algeria a favorire gli scambi reciproci con l´Italia, invitando le imprese italiane e quelle sarde a investire in Algeria. Renato Soru ha ricordato infine che la Regione ha fatto già progetti per 200 milioni di euro per la metanizzazione della Sardegna. Sempre oggi, Sonatrach, società di stato algerino produttrice e fornitrice di gas, ha firmato i contratti con alcune imprese, mentre nei prossimi giorni sarà la volta della Sardegna. .  
   
   
MARTEDI’ 21 A PERUGIA CONVEGNO CAMERA DI COMMERCIO SU BIOMASSE  
 
Perugia, 20 novembre 2006 – Offrire ai soggetti pubblici e privati della regione Umbria un’informazione aggiornata sulle attività svolte nella Regione Nord Reno-vestfalia (Germania) nel settore della “bioenergia”: è questo l’obiettivo della conferenza “Valorizzazione energetica delle biomasse: l’esperienza della Regione Nord Reno-vestfalia e le possibili collaborazioni” che si svolgerà a Perugia, martedì 21 novembre (inizio ore 9,30), nel Centro Congressi della Camera di Commercio di Perugia (via Cacciatori delle Alpi, 42). L’iniziativa è il frutto di un partenariato tra la Camera di Commercio di Perugia e la Camera di Commercio italiana per la Germania ed è stata organizzata in collaborazione con il “Centro Ricerca sulle Biomasse”, l’“Agenzia regionale per l’ambiente” (“Arpa”) e le associazioni di categoria. Saranno presenti il presidente della Camera di Commercio di Perugia, Alviero Moretti, gli assessori regionali all’agricoltura Carlo Liviantoni e all’ambiente Lamberto Bottini, il direttore della Camera di Commercio italiana per la Germania (Ufficio di Berlino) Peter Schelhorn, il direttore del Servizio che si occupa delle “energie del futuro” per il Ministero per l’economia e l’energia del Land Nord Reno Vestfalia Frank-michael Baumann e Rolf-dieter Linden della “Denaro Energiesisteme Gmbh” (azienda che pera nel settore delle biomasse). Sono inoltre previsti gli interventi di dirigenti ed esperti della Regione Umbria, “Arpa”, del “Centro ricerche biomasse”, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Assindustria. La conferenza – come spiegano gli organizzatori – vuol mettere in contatto due realtà regionali per incentivare forme di collaborazione e partenariato transnazionale finalizzate a qualificare e rafforzare il sistema produttivo locale attraverso anche la produzione di energia “pulita e sicura”. .  
   
   
UNO STUDIO EVIDENZIA IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE DI ABBATTIMENTO NELLA LOTTA CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - L´applicazione degli attuali protocolli mondiali sulla qualità dell´aria potrebbe non essere sufficiente per ridurre i danni ambientali causati dalle elevate emissioni di azoto e da maggiori concentrazioni di ozono; solo l´attuazione di tecnologie di abbattimento potrebbe contrastare l´inquinamento atmosferico e il riscaldamento globale. Sono queste le principali conclusioni di uno studio condotto dagli scienziati del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea e di Accent, una rete di ricercatori finanziata dall´Ue. Su un articolo pubblicato dall´«Environmental Science and Technology Journal» gli scienziati spiegano il processo di valutazione dei cambiamenti che potrebbero verificarsi nell´ambiente atmosferico globale tra il 2000 e il 2030. I ricercatori si sono avvalsi di una serie di 26 modelli globali di chimica e di tre diversi scenari di emissione. Dall´analisi degli scenari è emerso che l´applicazione delle normative ha un impatto molto lieve sulla riduzione del livello di emissioni globali e dell´inquinamento atmosferico. Gli scienziati prevedono che entro il 2030 i livelli di ozono superficiale aumenterebbero globalmente di circa il 5% se fossero attuati i protocolli, mentre si registrerebbe un ulteriore incremento del 15% se non fosse preso alcun provvedimento. Gli scienziati hanno riscontrato una riduzione del livello di concentrazione di ozono superficiale di addirittura l´8% solo nello scenario che prevede l´introduzione di rigorose tecnologie di abbattimento per affrontare il problema dei livelli di emissione degli ossidi di azoto (Nox) e di composti organici volatili (Cov). A differenza dello strato protettivo di ozono che si forma nell´alta atmosfera (stratosfera), l´ozono superficiale è un agente inquinante nocivo. Esso viene prodotto quando sostanze quali il monossido di carbonio, il metano o altri composti simili reagiscono con gli ossidi di azoto derivanti dal traffico, dalle attività industriali o dal consumo domestico di energia (riscaldamento o cottura). Si ritiene che a livello superficiale il gas aggravi i sintomi delle malattie polmonari e la frequenza di attacchi di asma. L´ozono è inoltre un gas a effetto serra e contribuisce pertanto al riscaldamento globale. Lo studio ricorda tempestivamente ai governi di tutto il mondo la necessità di potenziare gli sforzi necessari per affrontare il problema del cambiamento climatico globale e di concordare approcci comuni, come quello definito nel Protocollo di Kyoto, e patti futuri per la riduzione dell´inquinamento atmosferico. Per gli scienziati del Ccr e di Accent la prossima fase consisterà nell´elaborazione di linee guida pratiche sulle modalità di applicazione dei risultati dello studio. Per ulteriori informazioni sulla rete Accent visitare il sito: http://www. Accent-network. Org Per maggiori informazioni sull´unità Cambiamento climatico del Ccr visitare: http://ccu. Jrc. It/ .  
   
   
CONVEGNO DI MEDICINA AMBIENTALE: ELETTROSMOG E POLVERI SOTTILI: CONGRESSO IL 23 NOVEMBRE  
 
 Bolzano. 20 novembre 2006 - È dedicato a "Elettrosmog e aggiornamento sulle polveri sottili" il convegno di medicina ambientale in programma giovedì 23 novembre a Bolzano. I tecnici della Ripartizione provinciale Sanità e dell´Agenzia provinciale per l´ambiente approfondiranno con gli esperti le questioni legate a cause, effetti sulla salute e contromisure in materia di elettrosmog e polveri fini. Al personale che lavora in ambito sanitario, agli amministratori pubblici a livello provinciale e comunale e ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste si rivolge in primo luogo il secondo congresso di medicina ambientale che si terrà il 23 novembre a Bolzano. Per tutta la giornata verranno discussi e approfonditi due temi centrali: il particolato atmosferico e l’elettrosmog prodotto dalla telefonia mobile, dai ripetitori e dagli elettrodotti. Il convegno con esperti internazionali fa il punto su queste problematiche e sull´andamento dei fenomeni negli ultimi cinque anni in Alto Adige, illustrando anche la situazione dell’elettrosmog negli edifici e le possibilità di rilevarlo per adottare delle contromisure. Il congresso viene aperto dagli assessori provinciali Richard Theiner (sanità) e Michl Laimer (ambiente) giovedì 23 novembre, alle ore 9, al Parkhotel Laurin, in via Laurino 1 a Bolzano. Le iscrizioni al convegno sono aperte fino al 20 novembre. Il modulo specifico http://www. %20provincia. %20bz. %20it/formazione-sanita  può essere scaricato dal web della Rete civica  . .  
   
   
SUMMIT DI NAIROBI LEGAMBIENTE E APER FIRMANO DOCUMENTO COMUNE PER LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI  
 
Roma, 20 novembre 2006 - La comunità internazionale e in particolare gli stati membri della Comunità Europea mantengano gli impegni presi in relazione all’istituzione di misure e strumenti di sostegno economico per la promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nei paesi in via di sviluppo attraverso programmi e normative in campo energetico per la diffusione delle fonti di energia rinnovabile e l’organizzazione di iniziative di formazione e confronto rivolte ai paesi più poveri. E’ quello che chiedono Aper e Legambiente in un documento congiunto presentato al vertice sui cambiamenti climatici svoltosi a Nairobi. Le due associazioni ritengono infatti che l’aumento indiscriminato e incontrollato delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, ad opera soprattutto dei paesi sviluppati, è dovuto principalmente all’uso di combustibili fossili per la produzione di energia e che l’utilizzo delle fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, biomasse, geotermico) in sostituzione dei combustibili fossili per la produzione di energia è uno degli strumenti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto e per il miglioramento dello stato di salute ambientale e sanitario del nostro pianeta. “Il cambiamento climatico in atto – si legge ancora nel documento delle associazioni- sta producendo effetti a breve, medio e lungo termine che mettono a rischio la salute umana, l’esistenza di molte specie vegetali e animali, la biodiversità degli ecosistemi più sensibili”. La riduzione dei gas climalteranti secondo Aper e Legambiente deve partire soprattutto dai paesi più sviluppati che “hanno potuto raggiungere il loro attuale livello di sviluppo anche grazie al massiccio ricorso a combustibili fossili”. Fonti, quest’ultime, più difficili da reperire per i paesi in via di sviluppo a causa del loro elevato costo, delle precarie condizioni delle reti di trasporto e distribuzione locali, delle instabili condizioni politiche che non favoriscono gli scambi commerciali con gli altri paesi. “Viceversa in questi paesi – sostengono le associazioni- c’è una buona disponibilità di fonti di energia rinnovabili, in particolare di fonte solare, che permeterebbero lo sviluppo delle comunità più remote, attraverso il ricorso a manodopera e materiali locali per la costruzione e la gestione degli impianti, la creazione di filiere agricole finalizzate (biomasse), la formazione e la sensibilizzazione sulle tematiche di protezione e rispetto dell’ambiente e il risparmio di risorse finanziarie per l’acquisto dei combustibili fossili che possono essere dirottate su altre attività”. Per questi motivi Aper e Legambiente s’impegnano a collaborare in attività di sensibilizzazione e informazione a promuovere l’energia da fonti rinnovabili come soluzione genuina, pulita e democratica al bisogno di energia dei poveri, riaffermando il diritto all’energia come bene comune primario e a intervenire per l’adeguamento energetico delle strutture realizzate attraverso la progettualità. . . .  
   
   
AMBIENTE: CRESCE IL NUMERO DI REGISTRAZIONI ALL´EMAS DAL 2003 LE ADESIONI SONO CRESCIUTE CON UN RITMO DEL 10% ANNUO  
 
 Bruxelles, 20 novembre 2006 - Con la centrale idroelettrica di Terni in Italia, sono 5. 000 i siti registrati nel sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas), un organismo volto ad aiutare società e altre organizzazioni a valutare, comunicare e migliorare le loro performance in campo ambientale. La registrazione della centrale italiana (di proprietà della società energetica Endessa Italia Spa) giunge a pochi giorni dal conferimento degli Emas Awards 2006, assegnati il 13 novembre scorso ad Atene. Dal dicembre 2003 il numero di adesioni al sistema è cresciuto con un tasso medio annuo del 10% e allo stesso tempo si è ampliato il ventaglio dei settori coinvolti, che oltre all´industria tradizionale comprende in misura sempre maggiore anche i servizi. Per le imprese che hanno scelto volontariamente di aderirvi, il sistema costituisce un quadro all´interno del quale possono valutare l´impatto ambientale dei propri stabilimenti e delle proprie iniziative e trovare i modi per ridurne gli effetti. "Tutte le organizzazioni che partecipano al sistema Emas contribuiscono alla lotta contro i cambiamenti climatici e al miglioramento dell´ambiente", ha dichiarato il commissario all´ambiente Stravos Dimas, che ha poi aggiunto: "Queste organizzazioni responsabili costituiscono un esempio da seguire per le altre, e per questo sono loro grato". L´adesione all´Emas è facoltativa e fornisce alle organizzazioni un attestato ambientale riconosciuto in tutta l´Unione europea. Una volta registrate, le imprese devono dimostrare di rispettare la legislazione in vigore, definire un certo numero di obiettivi relativi al miglioramento dei loro standard ambientali e comunicare i risultati ottenuti nella loro realizzazione. Credibilità e trasparenza sono aspetti centrali del sistema. Prima di essere approvati dagli organismi nazionali competenti, i risultati che sono stati raggiunti dalle singole imprese e organizzazioni sono verificati in primo luogo internamente e in seguito da organi di controllo indipendenti. La Commissione europea premia inoltre le organizzazioni che hanno fatto le migliori campagne di comunicazione interna e/o pubblica sul rispetto dell´ambiente. Sono tre le categorie di organizzazioni che ricevono i premi: micro-organizzazioni, piccole e medie, grandi. I vincitori vengono giudicati sulle informazioni sull´ambiente fornite ai lavoratori e sulla base del tipo di attività e di campagne d´informazione promosse all´esterno in materia di rispetto ambientale. Quest´anno il premio per le micro-organizzazioni è stato conferito all´Asociaciòn de comerciantes minoristas del Mercado de Canillas, un´organizzazione spagnola senza fini di lucro che gestisce un certo numero di stalle nel mercato alimentare pubblico di Madrid. Il premio per le piccole e medie organizzazioni è andato a Mainau plc, che si occupa della manutenzione dei giardini botanici e del castello sull´isola Mainau sul lago di Costanza in Germania. Infine nella categoria delle grandi organizzazioni è stata premiata la Provincia di Bologna, sotto la cui giurisdizione ricadono 60 comuni e più di 935. 000 abitanti. La maggior parte delle imprese e delle organizzazioni aderenti all´Emas operano in campo industriale (soprattutto nella chimica e nel settore alimentare), ma negli ultimi anni un numero crescente proviene dai servizi, in massima parte dal turismo e dai servizi pubblici. Alcuni dei principali gruppi privati europei come Daimlerchrysler, Total, Vodafone, Siemens e Nestlé hanno già registrato diversi siti; negli ultimi tempi hanno aderito al sistema anche settori non industriali come nel caso delle Olimpiadi invernali di Torino, quando si sono registrati otto comuni che ospitavano le competizioni e gli atleti. Il numero di istituzioni e autorità pubbliche nazionali e locali che si registrano a Emas è in continua crescita e tra queste vi sono anche molte istituzioni europee. La Banca Europea per gli investimenti (Bei) e il Parlamento europeo hanno avviato l´iter di registrazione mentre nel 2005 hanno aderito quattro direzioni generali, che fanno della Commissione non soltanto la più grande autorità pubblica registrata, ma anche un esempio per gli altri organismi pubblici europei. .  
   
   
CONSUMO RESPONSABILE: ATTENZIONE ALL’ETICHETTA L’AWARD ECOHITECH 2006 PREMIERÀ I PRODOTTI E LE AZIENDE HI-TECH PIÙ “VERDI”  
 
Milano, 20 Novembre 2006 – L´impatto sull´ambiente dei prodotti che utilizzano energia prende varie forme, come il consumo di energia e il relativo rilascio di emissioni di Co2 oppure il consumo di risorse naturali e la conseguente produzione di rifiuti, spesso contenenti sostanze pericolose. Basti pensare che l’Italia consuma da sola più di 160 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio ogni anno pari a circa 10 litri di petrolio al giorno a persona. Il nostro consumo energetico, escluso quello determinato dagli elettrodomestici che è pari al 18% del totale, è di quasi 30 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti l’anno. Il consumo di un chilowattora, che equivale a circa mezz´ora d´accensione di uno scaldabagno elettrico, determina l´immissione in atmosfera di circa 400 Kg di Co2, mentre il consumo medio giornaliero per famiglia è di circa 7 chilowattora al giorno, pari a quasi 2. 800 Kg di anidride carbonica. Da una ricerca di Adiconsum risulta inoltre che solo il 60% degli elettrodomestici riporta l’etichetta energetica e solo il 30% riporta marchi volontari (come l’Ecolabel). Il che significa che la scelta dei consumatori al momento dell’acquisto di un’apparecchiatura è determinante: preferire un prodotto a risparmio energetico a un dispositivo “energivoro” può fare la differenza. Award Ecohitech 2006 - All’interno di uno scenario così preoccupante, i temi dell’efficienza energetica, del recupero virtuoso di materie prime seconde e della progettazione eco-compatibile (o ecodesign) assumono un ruolo di primaria importanza. Il Premio Award Ecohitech è il primo e più importante riconoscimento per i risultati raggiunti in tema di eco-compatibilità e risparmio energetico nei settori dell’elettronica, dell’elettrotecnica e dell’Ict. Giunto alla sua ottava edizione, l’Award Ecohitech è promosso dal Consorzio Ecoqual’it per valorizzare l’impegno ambientale delle aziende hi-tech e i prodotti “environmental friendly”. L’appuntamento con l’Award Ecohitech 2006, è per il 20 Novembre 2006, Auditorium 3M Italia, Via S. Bovio 3 , Loc. San Felice – Segrate (Mi). La cerimonia di premiazione sarà assegnato nell’ambito di un Convegno che farà il punto della situazione sull’applicazione del Decreto legislativo 151/05 sui Raee (Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche) e sulla nuova Direttiva sull’eco-design. . .  
   
   
CONSUMO CONSAPEVOLE, OGGI PARTE UN CORSO DI FORMAZIONE  
 
Torino, 20 novembre 2006 - Consumare significa, di fatto, esercitare un potere; il potere di scegliere (o non scegliere) un bene, un prodotto, un servizio. Questa scelta invia chiari messaggi a chi produce, organizza, orienta. Tuttavia non sempre questi segnali sono frutto di informazioni precise, che il consumatore ha a disposizione per esercitare il proprio potere in piena libertà e consapevolezza. Per questo motivo, l´assessorato regionale al Commercio ha organizzato una serie di corsi e seminari su varie tematiche, rivolti, in particolare, ai quadri di associazioni, enti pubblici e aziende e agli studenti universitari, ma anche a tutti coloro che semplicemente desiderano acquisire maggiori conoscenze per un consumo più consapevole. L´iscrizione è gratuita. Il primo corso, a carattere giuridico, coordinato dal prof. Oreste Calliano, docente presso la Facoltà di Economia dell´Università di Torino, partirà il 20 novembre e sarà incentrato in particolare sul diritto europeo dei consumi. Affronterà temi quali la responsabilità del produttore, le garanzie post-vendita, le pratiche commerciali sleali e argomenti di grande attualità, come la Direttiva Bolkenstein e le azioni giudiziarie collettive. Seguiranno corsi sulla regolazione delle tariffe nei servizi pubblici locali, sull´etichettatura dei prodotti alimentari e non alimentari, sui fondi europei per le politiche di tutela dei consumatori. Sempre nell´ottica di un consumo consapevole, saranno inoltre trattate problematiche complesse come il risparmio e la previdenza. Il percorso si concluderà in giugno, con un modulo sulla qualità e la funzione dei prodotti tessili, visti in relazione ai possibili rischi per la salute. . . .  
   
   
I PREMI DI ECCELLENZA MARIE CURIE 2006 RICOMPENSANO CINQUE RICERCATORI ECCELLENTI  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - I premi di eccellenza Marie Curie 2006 ricompensano cinque ricercatori eccellenti La Commissione europea ha reso noti il 16 novembre i nomi dei vincitori dei premi di eccellenza Marie Curie 2006. I premi sono stati attribuiti quest’anno a Michal Lavidor (Israele/regno Unito), Frank Keppler (Germania), Chris Ewels (Regno Unit/francia), Nicolas Cerf (Belgio) e Paola Borri (Italia/regno Unito). La loro attività scientifica copre ambiti diversificati come neuroscienza e psicologia cognitiva, scienze atmosferiche e ambientali, nanotecnologia e scienza e fisica dei materiali. I premi di eccellenza Marie Curie, che hanno un valore di 50 000 Eur e sono assegnati ogni anno a cinque ricercatori di grande valore, sono premi per il riconoscimento dell´eccellenza raggiunta da ricercatori che abbiano beneficiato di un sostegno comunitario. La cerimonia di consegna si è svolta presso l’“Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne”. I premi consentono di portare alla ribalta nuovi talenti nell’ambito della comunità scientifica europea. Maggiori informazioni sui vincitori sono disponibili in Memo/06/433 “I premi Marie Curie rappresentano una forma di riconoscimento degli eccellenti lavori di ricerca effettuati in Europa”, ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo per la scienza e la ricerca. “vogliamo stimolare il potenziale di tutti i ricercatori europei e mettere in rilievo gli effetti positivi della mobilità all’interno dell’Ue e al di fuori dei suoi confini a fini di ricerca”. I vincitori dei premi di eccellenza Marie Curie 2006 sono: Michal Lavidor per "La stimolazione Interemisferica favorisce le capacità di lettura”; Frank Keppler per “Scoperta di gas traccia a rilevanza climatica negli ecosistemi terrestri”; Chris Ewels per “Modellizzazione computerizzata del dopaggio e dei difetti in nanotubi in grafite e carbonio”; Nicolas Cerf per “Informazione quantistica e calcolo quantistico”; Paola Borri per “Nanostrutture di semiconduttori e la loro risposta ultraveloce alla luce laser”; I premi di eccellenza Marie Curie riconoscono l´eccellenza raggiunta in qualsiasi campo da ricercatori che abbiano beneficiato di un sostegno comunitario. Tali programmi di sostegno, raggruppati sotto il nome di “Azioni Marie Curie”, sono volti allo sviluppo e al trasferimento di esperienze e competenze nel settore della ricerca, al consolidamento e all´ampliamento delle prospettive di carriera dei ricercatori e alla promozione dell´eccellenza nella ricerca europea. Sono aperti a tutti i campi della ricerca scientifica e tecnologica negli Stati membri dell’Ue, nei paesi associati al programma quadro e nei paesi terzi. L´ammissibilità ai vari programmi è basata sull´esperienza concreta e sulle capacità, non sull´età dei candidati. Le Azioni Marie Curie coprono adesso tutti i livelli di esperienza, dai ricercatori all´inizio della loro carriera professionale (dottorandi) fino a studiosi di fama mondiale, che dispongono già di una solida esperienza scientifica. Possono accedere alle azioni università, centri di ricerca, imprese. I vincitori 2006 sono stati scelti da un Grand Jury di cinque membri, presieduto dal Dr. Ing. Jozef Ritzen, Direttore dell’Università di Maastricht. Gli altri membri del Grand Jury erano: sig. Ra Kristin Clemet, ex ministro norvegese dell’istruzione e della ricerca, prof. Athanassios Fokas, dell’Università di Cambridge, dr. Birgitta Nordström, del Niels Bohr Institute e dr. Malcolm Skingle, direttore delle relazioni con il mondo accademico europeo di Glaxosmithkline. Il settimo programma quadro di ricerca disporrà di risorse nettamente maggiori – 4 miliardi di euro per sette anni – per attività a sostegno della mobilità dei ricercatori nell’ambito del suo programma “Persone”. Per ulteriori informazioni sulle Azioni Marie Curie: http://cordis. Europa. Eu/mariecurie-actions/ .  
   
   
ÉQUIPE FINANZIATE DALL´UE CONQUISTANO I PREMI PRINCIPALI AL RADUNO IGEM  
 
Bruxelles, 20 novembre 2006 - Un´équipe composta da otto studenti dell´Università di Lubiana (Slovenia) si è aggiudicata il primo premio della competizione «International Genetically Engineered Machine» (iGem) del Massachusetts Institute of Technology (Mit). Gli studenti sloveni hanno conquistato il premio, un´incisione in alluminio la cui forma riproduce un mattoncino Lego, grazie a una tecnica che utilizza cellule da loro sviluppate per stabilizzare una reazione corporea eccessiva a un´infezione. Una simile tecnica potrebbe impedire il decorso fatale causato per esempio dalla sepsi, una malattia dovuta all´infezione acuta del flusso sanguigno da parte di batteri che producono tossine. Quella slovena è solo una delle sei équipe europee sostenute da Synbiocomm, iniziativa finanziata nell´ambito della sezione «Scienze e tecnologie nuove ed emergenti» (Nest) del Sesto programma quadro, che hanno partecipato alla competizione di quest´anno. Il concorso iGem, istituito nel 2003, sfida l´opinione tradizionale secondo cui la biologia rappresenta un settore scientifico troppo complesso per essere progettato. L´iniziativa riunisce équipe composte da studenti richiedendo loro di creare sistemi biologici semplici utilizzando componenti standard intercambiabili, al pari di un muratore, che utilizza un insieme di strumenti standard per costruire una casa. Nel corso delle vacanze estive, ben 380 studenti di 35 équipe universitarie provenienti da tutto il mondo hanno lavorato ai rispettivi progetti utilizzando un kit di strumenti composto da circa 500 «Biobricks» (biomattoni), frammenti di Dna in grado di assolvere determinati compiti. Sono stati ottenuti risultati eccezionali, in particolare dall´équipe slovena: i vincitori sono stati tra i pochi a lavorare con le cellule mammifere, di struttura più complessa rispetto alle cellule batteriche o virali. Dato che il kit a loro disposizione non conteneva frammenti del Dna di questo tipo di cellule, l´équipe è stata costretta a costruire i propri Biobricks da zero. Tra le altre équipe europee partecipanti al raduno iGem, si sono distinti gli studenti dell´Università di Edimburgo (Regno Unito), che hanno ricevuto il premio per il miglior dispositivo grazie al loro metodo per l´individuazione di concentrazioni molto basse di arsenico nell´acqua di pozzo attraverso l´utilizzo di batteri E. Coli modificati. Si tratta di un metodo economico e di facile uso che potrebbe rivelarsi particolarmente utile per i paesi poveri, dove l´arsenico contamina molti pozzi di acqua potabile causando lesioni e tumori cutanei. Altri premi sono andati agli studenti del Politecnico federale svizzero di Zurigo, dell´Imperial College London, dell´Università di Cambridge e dell´Università di Valencia. Per ulteriori informazioni sull´iGem visitare: http://parts. Mit. Edu/wiki/index. Php/main_page Per ulteriori informazioni su Synbiocomm visitare: http://www. Syntheticbiology. Ethz. Ch/synbiocomm/index .  
   
   
PROGETTO REGIONALE IMPRENDERÒ: PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DELL’AZIONE SPIN OFF A CONCLUSIONE DI QUATTRO ANNI DI ATTIVITÀ. UNA SPINTA PROPULSIVA ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE  
 
Trieste, 20 novembre 2006 - Favorire e sostenere lo sviluppo di nuove imprese, grazie a interventi di formazione e di accompagnamento rivolti ad aspiranti imprenditori. E’stato questo l’obiettivo dell’azione Spin Off che, nell’ambito del progetto Imprenderò finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Fondo Sociale Europeo, si è distinta per la concretezza e l’efficacia dei risultati raggiunti. L’azione è stata condotta da un raggruppamento composto da Mib School of Management (coordinatore), Aidda, Area Science Park, Centro regionale Servizi per la piccola e media industria, Confcommercio Fvg, Unione Regionale delle Cooperative Fvg. Nell’ultimo biennio, gli interventi realizzati sono riassumibili in 260 ore di accoglienza ed orientamento, 1250 ore di consulenza tecnica individualizzata e 100 seminari. L’azione Spin Off ha inoltre costituito un importante momento di verifica della disponibilità delle imprese della regione ad attivarsi nel promuovere processi di creazione di impresa, nonché dell’interesse dei giovani a diventare imprenditori. La conferenza stampa, oltre ad illustrare i principali risultati del progetto, vedrà anche la presentazione della pubblicazione “Spin off: percorsi di impresa a confronto”, frutto della collaborazione di un team di consulenti che operano nelle strutture partner del progetto. Uno strumento utile e di facile leggibilità per chiunque voglia conoscere le caratteristiche di uno spin off, le tipologie, le tappe costitutive, i fattori di successo e di criticità. Alla conferenza stampa interverranno: la dott. Sa Alessandra Gruppi (Mib School of Management), la dott. Sa Elena Pianese (Area Science Park), la dott. Sa Barbara Sivilotti e il dott. Marco Zaia (Coordinamento Centrale Progetto Imprenderò), nonché i rappresentanti di: Aidda, Confcommercio Fvg, Centro regionale Servizi per la piccola e media industria, Unione Regionale delle Cooperative Fvg. A testimoniare l’efficacia del progetto e i suoi risultati concreti, interverranno i rappresentanti di Sprin e Glance Vision Technologies s. R. L. (spin off da ricerca), Alto Adriatico Tecnologia e Sviluppo e Alto Adriatico Custom (spin off da impresa), Sperit Società Cooperativa (spin off da cooperativa). Mercoledì 22 novembre 2006 alle ore 11. 30 presso Mib School of Management - Largo Caduti di Nasirya 1, Trieste .  
   
   
PREMIO FELTRINELLI 2006 AD ALBERTO BRESSAN «È UN RICONOSCIMENTO ALLA MIA ATTIVITÀ DI RICERCA SVOLTA ALLA SISSA»  
 
 Trieste, 20 novembre 2006 - Uno dei massimi esperti mondiali di equazioni non lineari, membro del comitato editoriale di prestigiose riviste internazionali, con le sue ricerche sui sistemi iperbolici, in particolare sulle leggi di conservazione dei gas, ha risolto problemi matematici fondamentali rimasti insoluti per decenni. Alberto Bressan, matematico di chiara fama e attualmente distinguished professor alla Penn State University, è il vincitore dell’edizione 2006 del Premio Feltrinelli per la Matematica, meccanica e applicazioni. Dagli Stati Uniti, dove attualmente vive con la moglie e le due figlie, Bressan è tornato in Italia per ricevere il Premio, conferitogli dall’Accademia dei Lincei e istituito nel 1950 per onorare il lavoro, lo studio e l’intelligenza di coloro che in Italia e nel mondo si distinguono per i contributi dati alle scienze morali e storiche, alle scienze fisiche e matematiche, alle lettere, le arti e alla medicina. Alberto Bressan, nato a Venezia il 15 giugno 1956, ha compiuto i primi studi di matematica all’Università di Padova, dove si è laureato nel 1978 con una tesi sulla teoria matematica del controllo, e nel 1982 ha conseguito il Phd presso l’Università del Colorado. Dal 1991 al 2004 è stato professore alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste nel settore di Analisi funzionale, dove ha avviato alla carriera scientifica numerosi allievi. Nel 2002, a Pechino, è stato l’unico italiano invitato a tenere una conferenza plenaria all’International Congress of Mathematicians, il più importante appuntamento di matematica al mondo che si svolge ogni quattro anni. Bressan, che continua tuttora a essere supervisor di alcuni studenti di Phd alla Scuola di Trieste, ha alle spalle una ricca attività di ricerca in diversi settori dell’analisi non lineare: dalla teoria matematica del controllo alle equazioni differenziali ordinarie e alle derivate parziali. «Nei 12 anni in cui sono stato alla Sissa – commenta Bressan - ho svolto ricerche sui sistemi iperbolici e in particolare sulle equazioni che descrivono la dinamica dei gas, anche in presenza di onde di shock, ottenendo risultati importanti grazie anche alla collaborazione con diversi studenti. In particolare Stefano Bianchini, ora docente alla Sissa, ha dato un contributo decisivo allo studio della stabilità e della convergenza delle soluzioni viscose». «Sicuramente sono stati gli anni più produttivi della mia carriera – ribadisce -. E ritengo che il Premio Feltrinelli sia essenzialmente un riconoscimento per il lavoro svolto in quegli anni a Trieste». «Il conferimento del Premio Feltrinelli al professor Bressan – commenta infatti soddisfatto Gianni Dal Maso, coordinatore del settore di ricerca di Analisi funzionale alla Sissa – è per noi motivo di particolare soddisfazione perché costituisce un altissimo riconoscimento per un’attività di ricerca che ha avuto origine e si è sviluppata in gran parte nell’ambito del nostro settore». Grande anche la soddisfazione del direttore della Sissa, Stefano Fantoni, per questo importante premio conferito allo scienziato che è stato un elemento fondamentale del settore di Matematica della Scuola: « Rappresenta un’ulteriore conferma dell’alto livello della ricerca che si fa presso la Sissa». .  
   
   
ORIENTAMENTI, SALONE DEI GIOVANI CHE SCELGONO IL LORO FUTURO  
 
Genova, 20 novembre 2006 - "Sarà un salone dei giovani per i giovani". Così ha annunciato il vicepresidente Massimiliano Costa presentando la seconda edizione di "Orientamenti", manifestazione dedicata agli studenti delle scuole secondarie e superiori alle prese con la scelta del loro futuro nello studio, nella formazione professionale o nel mondo del lavoro. Il salone aprirà alla Fiera di Genova il 22 novembre alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e si protrarrà fino al 24 novembre. "Nella giornata di apertura - ha detto Costa - ci saranno tutti gli assessori regionali all´istruzione e alla formazione, che, per la prima volta, si riuniranno a Genova e non a Roma per il loro periodico incontro istituzionale con il Ministro Fioroni. Sarà un´occasione importante per testimoniare e diffondere oltre la Liguria quello che la Regione fa per l´orientamento e la formazione". La manifestazione, che coinvolgerà 36. 000 studenti, 23 aziende liguri, 13 realtà del mondo del lavoro fra associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, si snoderà attraverso seminari, convegni, workshop, eventi rivolti a studenti, insegnanti, operatori dell´orientamento e della formazione, famiglie. Tra gli espositori, Provincia di Genova, l´Università degli studi di Genova con 11 facoltà, il Centro di Biotecnologie Avanzato e il Parco Scientifico e Tecnologico della Liguria. I fili conduttori saranno tre: globalizzazione, diritti e ricerca. Su questo punto, il vicepresidente ha posto l´accento annunciando la presenza del Ministro della Ricerca e dell´Università Fabio Mussi, che parteciperà al convegno in programma per il 23 dal titolo ´Le novità delle politiche di ricerca: Europa, Italia, Ligurià: "Genova - ha dichiarato Costa - sta diventando e deve diventare sempre più un centro di eccellenza per la ricerca e l´innovazione, a partire proprio dall´alta formazione". "Quest´anno - ha spiegato il vicepresidente - abbiamo voluto puntare sui giovani: saranno gli studenti più grandi, infatti a guidare i più piccoli all´interno del salone, facendo da ´bussolé ai loro colleghi più giovani impegnati nella scelta del futuro scolastico o formativo". Gli studenti saranno protagonisti anche in attività di giornalismo, per documentare gli avvenimenti di Orientamenti. Divisi in quattro ´mini redazionì, i giovani redattori avranno l´opportunità di cimentarsi nel giornalismo su carta stampata, sul web e radiotelevisivo (in collaborazione con la redazione di Zai. Net) e testeranno direttamente sul campo le loro capacità, facendo interviste televisive e radiofoniche, scrivendo articoli e testi web su eventi e convegni del salone. Altra novità dell´edizione 2006 di Orientamenti, è la creazione di un unico contenitore in cui è racchiuso tutto l´orientamento, da quello scolastico, a quello universitario, passando per la formazione professionale e arrivando ai master e alle specializzazioni post lauream, "segno - ha specificato il vicepresidente - della volontà di creare un sistema unitario ed organico del mondo dell´istruzione e della formazione". Organizzato di concerto con Provincia di Genova, Università degli Studi di Genova, Ministero della Pubblica Istruzione, Unioncamere Liguria e Camera di Commercio di Genova, Province di Imperia, Savona, La Spezia e Comune di Genova con il supporto organizzativo dell´Agenzia Liguria Lavoro, "Orientamenti" sarà visitabile gratuitamente dalle 9 alle 18 alla Fiera di Genova, padiglione C superiore. .  
   
   
REGIONE PIEMONTE PREMIA I VINCITORI DEL CONCORSO "VIVERE I NOSTRI LUOGHI CON GLI OCCHI DEL FUTURO"  
 
Torino, 20 novembre 2006 - Giovedì 23 novembre dalle ore 9. 30 presso il Teatro Superga (piazzetta Macario di Nichelino - To), si terrà la cerimonia di premiazione del concorso "Vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro", promosso dalla Regione Piemonte per l´anno scolastico 2005–2006 e rivolto a docenti e alunni delle scuole piemontesi di ogni ordine e grado. "Vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro" si inserisce nell´ambito di "Regione Piemonte-parliamo con i giovani", lo strategico canale di comunicazione istituzionale attivato dalla Regione Piemonte con le scuole del territorio di ogni ordine e grado, in collaborazione con La Fabbrica, l´agenzia di comunicazione internazionale che, da oltre 20 anni, opera nel settore educational. L´obiettivo è quello di stimolare una riflessione globale e consapevole sulle risorse naturali e al tempo stesso favorire una maggiore conoscenza di alcuni aspetti specifici del territorio piemontese. Sono stati distribuiti nelle scuole della Regione oltre 2. 500 kit. Il concorso "Vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro" ha sfidato tutti gli studenti piemontesi a ri-scoprire gli spazi che vivono quotidianamente, realizzando una mappa culturale del loro territorio per valorizzare e far conoscere gli elementi caratteristici dei luoghi in cui vivono. I 1100 studenti partecipanti hanno presentato 400 elaborati. Le classi vincitrici e i docenti protagonisti dell´evento saranno: l´ex 2 B della Scuola primaria di Candelo, seguita dalla docente Anna Maria Vescovo, l´ex 1 F della Scuola media Giuseppe Perotti di Torino, seguita dalla docente Graziella Fiori e l´ex 1 A del Liceo Scientifico Peano di Cuneo, seguita dal docente Luca Basteris. A queste classi si aggiungeranno la 1, 2, 3, 4, 5 della Scuola primaria di Cisterna d´Asti, seguite dalla docente Tiziana Mo e l´ex 1 A e ex 1 B della Scuola media Carlo Vicari di Castagnole Lanzi (At), seguite dal docente Giuliano Gozzellino, che si sono dimostrate meritevoli di menzione speciale. Per l´occasione gli studenti avranno la possibilità di assistere, durante la mattinata, allo spettacolo teatrale "Acqua" della compagnia teatrale Dottor Bostik, un viaggio poetico e fantastico sui sentieri della memoria, per visualizzare le sensazioni evocate dalla quotidiana esperienza dell´elemento liquido Acqua. Le classi vincitrici verranno premiate con un viaggio gratuito in un parco e un abbonamento annuale alla rivista Piemonte Parchi. Tutte le classi che hanno partecipato al concorso hanno ricevuto un attestato di partecipazione e riceveranno "Parole e immagini della natura", una pubblicazione creata e studiata ad hoc per i lettori della rivista Piemonte Parchi in occasione del 20° anno. Gli studenti menzionati avranno invece in premio una pubblicazione ciascuno. Durante la mattinata la centrale del Latte di Torino offrirà un break a tutti i partecipanti, per un assaggio dei suoi prodotti. Per i docenti è attivo il Numero Verde 800. 655525, da lunedì a venerdì negli orari 9-13 e 14-18, al quale è possibile rivolgersi per richiedere il kit e avere informazioni relativamente al progetto e al concorso .  
   
   
IL LAZIO SOSTIENE LA RICERCA UNIVERSITARIA CON 24 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 20 novembre 2006 - La Regione Lazio sostiene la ricerca universitaria finanziando con 24 milioni di euro, in tre anni, le cinque più importanti università del territorio. A sancire l’accordo è stato Raffaele Ranucci, assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, che ha firmato cinque protocolli d’intesa con i rettori di dell’università di Roma Tre, di Tor Vergata, di La Sapienza, dell’università degli Studi della Tuscia e di quella di Cassino. I protocolli impegnano le parti ad attuare "programmi e iniziative congiunte finalizzate alla conoscenza". Per ciascuna università saranno sviluppate diverse materie sulle quali si concentreranno programmi di ricerca: si va dalle tecnologie aerospaziali alla protezione del territorio per La Sapienza; dalle scienze agroalimentari alle nanotecnologie per l´università della Tuscia; dalla generazione di energia da fonti rinnovabili alla riduzione dell´inquinamento per l´ateneo di Cassino; dalle biotecnologie ai beni culturali per Roma Tre; dai sistemi innovativi per il trasporto alla sicurezza delle reti informatiche per Tor Vergata. "E´ il modo per fare sistema tra università e impresa – ha detto Ranucci - Per la Regione è uno sforzo importante e forte". Ciascun protocollo impegna atenei e Regione all´istituzione di un comitato di indirizzo strategico, che avrà il compito di definire i tempi e i modi di attuazione dei singoli progetti. L´assessore ha poi raccolto l´invito dei rappresentanti dei cinque atenei alla creazione di un´anagrafe della ricerca: "Un progetto che può essere integrato nel portale della ricerca già attivo - ha detto Ranucci - e nel quale possono essere inseriti anche i neolaureati, in modo da costituire un´utile vetrina per il mercato del lavoro". .  
   
   
L´ACI OFFRE 15 BORSE DI STUDIO PER UN MASTER SULLA GESTIONE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
 Milano, 20 novembre 2006 - Muoversi ha acquisito una valenza fortemente simbolica, legata agli stili di vita e di consumo, alle identità personali e alle tendenze emergenti a livello economico e sociale. In assenza della libertà di movimento, è tutta la sfera della libertà individuale che risulta fortemente, se non del tutto, compromessa. Per questo l´Università di Roma La Sapienza ha deciso di organizzare per il secondo anno consecutivo un Master in "Gestione della Mobilità Sostenibile". Il Master sarà presieduto dal presidente dell´Automobile Club d´Italia, Franco Lucchesi. E l´Aci offrirà 8 borse di studio da € 4. 500, a copertura dell’intera quota di iscrizione e 7 borse di studio da € 2. 250, a copertura di una rata di iscrizione. Le borse saranno attribuite secondo la graduatoria di merito. .