Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE STORIA DELL´INFORMATICA
Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
PARLAMENTO EUROPEO SESSIONE PLENARIA 22-25 SETTEMBRE 2008 FRA I TEMI: UNA CARTA PER LA LIBERTÀ DEI MEDIA E STATUTI EDITORIALI CONTRO L´INGERENZA DI AZIONISTI O GOVERNI; NUOVE NORME PER HEDGE FUNDS E PRIVATE EQUITY PIÙ TRASPARENTI  
 
Bruxelles – 22 settembre 2008 – Di seguito i punti forti della sessione Lunedì 22 settembre - Difendere il pluralismo dei mezzi d´informazione - Una direttiva che assicuri pluralismo e accesso al mercato, una carta per la libertà dei media e statuti editoriali contro l´ingerenza di azionisti o governi. E´ quanto chiede una relazione esortando l´applicazione coerente delle norme sulla concorrenza, anche per limitare le concentrazioni, ma escludendo regole troppo restrittive. A favore di un servizio pubblico di qualità e autonomo dalla politica, auspica criteri obiettivi per assegnare le frequenze e un chiaro status giuridico per i blog (relazione Mikko) Migliorare la supervisione dei mercati finanziari - Una relazione all´esame dell´Aula chiede alla Commissione di presentare delle proposte legislative volte a migliorare la supervisione dei mercati finanziari compresi i fondi hedge e di private equity. Raccomanda quindi norme in materia di stabilità finanziaria, di trasparenza, di indebitamento eccessivo e di conflitti di interesse. A quest´ultimo proposito, insiste sulla necessità che le agenzie di rating separino la loro attività di rating da tutti gli altri servizi (relazione Rasmussen). Nuove norme per hedge funds e private equity più trasparenti - Una relazione all´esame dell´Aula sollecita proposte legislative che assicurino uno standard comune di trasparenza agli hedge funds ed ai private equity. Propone quindi di stabilire norme per comunicare i rischi, identificare gli azionisti e garantire la trasparenza della remunerazione dei manager, nonché un codice per riequilibrare la struttura di governance societaria. Chiede anche norme per impedire ai private equity di "saccheggiare" le società e un codice di condotta per i fondi sovrani (relazione Lehne) Promuovere la mobilità degli studenti - Una relazione all´esame dell´Aula chiede di promuovere la mobilità garantendo un accesso equo alle borse e fornendo un sostegno economico aggiuntivo agli studenti più bisognosi. Occorre poi introdurre nuovi mezzi finanziari, come prestiti a interessi zero, e incoraggiare la cooperazione con il settore privato. Ma anche rimuovere gli ostacoli al riconoscimento dei diplomi, includere un periodo di mobilità in tutti i programmi di studio e ricorrere, se del caso, al sistema “4+1” anziché al “3+2”(relazione Pack). Dare priorità alla lotta contro la tratta dei bambini - Più di due milioni di bambini sono annualmente oggetto di traffico per lavori forzati e sfruttamento sessuale. I deputati chiedono quindi agli Stati membri di riconoscere la lotta alla tratta di bambini come priorità obiettiva delle politiche nazionali di protezione dell´infanzia. Li sollecitano inoltre a cooperare attivamente e a scambiare conoscenze e esperienze con le autorità Ue e con le Ong, per prevenire e combattere la tratta di bambini, e offrire un trattamento adeguato alle vittime. Giornata europea delle vittime dei crimini stalinisti e nazisti - Il 23 agosto, data della firma del patto Molotov-ribbentrop, dovrebbe essere proclamato "Giornata europea di commemorazione delle vittime dei crimini dello stalinismo e del nazismo". E´ quanto chiedono i deputati al fine di preservare la memoria delle vittime delle deportazioni di massa e degli stermini e per favorire un rafforzamento della pace e della stabilità sul Continente. Osservano peraltro che le conseguenze del regime e dell´occupazione sovietici sono poco noti in Europa. Martedì 23 settembre - Terzo pacchetto marittimo: braccio di ferro col Consiglio - Il Parlamento si pronuncerà su sei relazioni legislative che compongono il terzo pacchetto marittimo. I deputati deplorano che, più di anno dopo il voto in prima lettura del Parlamento, il Consiglio blocchi tuttora due delle proposte volte a proteggere l´Europa dagli incidenti marittimi e dall´inquinamento e rifiuti la maggior parte delle raccomandazioni del Parlamento sulle altre. Se ciò dovesse essere confermato dell´Aula, si profila la convocazione del comitato di conciliazione (relazioni Sterckx, Kohlicek, Costa, Vlasto e de Grandes Pascual). Terrorismo: punire l´istigazione rispettando i diritti umani - Il Parlamento è consultato su una proposta che armonizza le disposizioni volte a perseguire tre nuovi tipi di reati: pubblica istigazione a commettere atti di terrorismo, il reclutamento e l´addestramento a fini terroristici. I deputati sostengono la proposta ma precisano che resta valido l´obbligo di rispettare i diritti fondamentali, come la libertà di espressione, di stampa e di associazione e che non deve essere limitata la diffusione di informazioni a fini scientifici o di comunicazione (relazione Lefrançois). Mercoledì 24 settembre Il "Pacchetto telecom" al vaglio del Parlamento - Il Parlamento si pronuncerà su una serie di proposte legislative volte a aumentare l´efficacia del quadro normativo in materia di comunicazioni elettroniche, nonché a migliorare la tutela dei consumatori e degli utenti e a rafforzare la tutela della privacy. Per i deputati occorre garantire lo stretto coordinamento Ue nella gestione dello spettro radio e l´interoperabilità delle tecnologie. Respingono poi la proposta di istituire una nuova autorità indipendente. Chiedono più garanzie sull´informazione riguardo ai costi e alle tariffe dei servizi, il rafforzamento dei diritti dei disabili e l´attivazione della hotline per i bambini scomparsi. Sollecitano poi una maggiore tutela da spam e software spia e una politica di sicurezza dei dati personali da parte degli operatori (relazioni Trautman, del Castillo Vera, Harbour). Sfruttare al meglio il "dividendo digitale" - Nell´ambito del "pacchetto telecom", l´Aula approverà una relazione che chiede un approccio coordinato a livello Ue sull´uso dello spettro radio liberato con il passaggio alla Tv digitale, il "dividendo digitale", che consentirà anche l´offerta di nuovi servizi. Auspicando maggiori investimenti nelle nuove tecnologie, si sollecitano orientamenti europei per l´assegnazione delle frequenze, tenendo conto dell´interesse generale e degli utilizzatori senza licenza, ma tutelando gli attuali utenti (relazione Toia). Crisi finanziaria mondiale ed effetti sull´economia Ue - Le dichiarazioni di Consiglio (probabilmente Juncker) e Commissione apriranno un dibattito in Aula riguardo alla situazione del sistema finanziario mondiale e ai suoi effetti sull´economia Ue. La crisi dei subprime continua a colpire, specie negli Usa dove le autorità hanno nazionalizzato Freddie Mac e Fannie Mae e salvato dalla bancarotta il colosso assicurativo Aig. Fallita Lehman Brothers, si teme ora per Morgan Stanley e Goldman Sachs e, nel Regno Unito, per Hbos. E le borse mondiali tremano. Energia: come rispondere all´aumento dei prezzi? - Un´interrogazione a Commissione e Consiglio aprirà un dibattito in Aula sull´aumento dei prezzi dell´energia e sulle sue ripercussioni. E´ chiesto di porre fine al collegamento diretto tra elettricità e prezzo del petrolio, di rendere più trasparente il mercato dell´oro nero e di promuovere l´efficienza energetica. Vanno chiariti gli obiettivi del dialogo con la Russia e precisate le misure che si intendono prendere per mitigare l´impatto sociale. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Una strategia europea contro l´obesità - Etichette chiare, educazione alimentare e promozione del consumo di ortofrutta e dell´attività fisica. E´ questa la ricetta proposta da una relazione all´esame dell´Aula per contrastare la crescente "epidemia" di sovrappeso e obesità in Europa. Occorre anche riformulare alcuni prodotti per renderli più sani e svilupparne dei nuovi, limitare le pubblicità di alimenti nei programmi per bambini, eliminare le merendine dai distributori automatici nelle scuole e promuovere ricerca e prevenzione (relazione Foglietta). Giovedì 25 settembre Agevolare la mobilità dei pazienti con l´assistenza sanitaria transfrontaliera - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sul pacchetto sociale presentato lo scorso mese di luglio nel quadro dell´agenda sociale rinnovata. Dopo le prime discussioni avute la scorsa sessione, l´Aula si concentrerà essenzialmente sulle misure previste in materia di salute, come la direttiva sul diritto dei pazienti a farsi curare in uno Stato membro diverso da quello di residenza. Il Parlamento adotterà una risoluzione. A margine della Plenaria, nel corso della riunione congiunta della commissione per gli affari esteri e della commissione per lo sviluppo, saranno scelti i tre finalisti del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2008. I nominati sono il Dalai Lama, il Centro europeo dei diritti dei rom, Hu Jia, Alexandre Kozouline, Don Malu Malu, Mikhail Trepachkine e Morgan Tsvangirai. Il Pse ha ritirato la candidatura di Ingrid Betancourt Giovedì mattina, inoltre, la commissione per l´ambiente procederà al voto sulla proposta di regolamento che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell´ambito dell´approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di Co2 dei veicoli leggeri (Relazione Sacconi). .  
   
   
CRISI FINANZIARIA MONDIALE ED EFFETTI SULL´ECONOMIA UE  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Le dichiarazioni di Consiglio (probabilmente Juncker) e Commissione apriranno un dibattito in Aula riguardo alla situazione del sistema finanziario mondiale e ai suoi effetti sull´economia Ue. La crisi dei subprime continua a colpire, specie negli Usa dove le autorità hanno nazionalizzato Freddie Mac e Fannie Mae e salvato dalla bancarotta il colosso assicurativo Aig. Fallita Lehman Bros, si teme ora per Morgan Stanley e Goldman Sachs e, nel Regno Unito, per Hbos. E le borse mondiali tremano. Il caso vuole che il dibattito in Aula avrà luogo dopo che il Parlamento avrà adottato due relazioni che chiedono alla Commissione di presentare delle proposte legislative in merito alla supervisione dei mercati finanziari (relazione Rasmussen) e alla trasparenza degli hedge funds e dei private equity (relazione Lehne). Tra le raccomandazioni incluse nella prima relazione, è chiesto alla Commissione di garantire che, per tutte le istituzioni finanziarie, l´adeguatezza dei requisiti di capitale continui ad essere basata sul rischio e non sull´entità interessata. Detti requisiti di capitale, è tuttavia precisato, non dovranno essere addizionali rispetto alle norme già in vigore e in nessun caso dovranno essere considerati una garanzia in caso di fallimento del fondo. La Commissione dovrebbe anche istituire un meccanismo di supervisione europeo sull’operato e la compliance delle agenzie di rating, «anche al fine di stimolare la concorrenza e permettere l’accesso al mercato nel settore del rating creditizio». Le agenzie di rating, inoltre, dovranno essere tenute a fornire maggiori informazioni e a risolvere in tutto o in parte il problema dell´asimmetria informativa e dell´incertezza nonché dichiarare i conflitti di interesse sottesi alla loro sfera operativa, senza inficiare il sistema finanziario transaction-oriented. Più precisamente, le agenzie di rating dovrebbero essere tenute a separare la loro attività di rating da tutti gli altri servizi (come la consulenza sulla strutturazione delle transazioni) da esse forniti per ogni obbligazione o soggetto valutato. In occasione dell´ultima riunione informale del Consiglio Ecofin, il 12 e il 13 settembre scorsi, i ministri hanno deciso di attuare immediatamente le misure destinate a ristabilire la fiducia mediante la trasparenza e la responsabilizzazione degli attori del settore. Assieme ai governatori, i ministri hanno verificato che le raccomandazioni di trasparenza fatte alle banche per quanto riguarda la pubblicazione dei loro risultati semestrali fossero rispettate. Hanno inoltre discusso su come migliorare il coordinamento del controllo e della supervisone degli attori finanziari in Europa e si sono pronunciati in favore di un’applicazione convergente delle regole europee da parte dei supervisori. I dati che le banche trasmettono alle autorità di supervisione verranno quindi unificati entro il 2012. La Presidenza ha inoltre proposto delle soluzioni atte a consolidare il coordinamento delle diverse autorità nazionali di supervisione dei gruppi finanziari presenti in diversi paesi europei. Migliorare la supervisione dei mercati finanziari - Una relazione all´esame dell´Aula chiede alla Commissione di presentare delle proposte legislative volte a migliorare la supervisione dei mercati finanziari compresi i fondi hedge e di private equity. Raccomanda quindi norme in materia di stabilità finanziaria, di trasparenza, di indebitamento eccessivo e di conflitti di interesse. A quest´ultimo proposito, insiste sulla necessità che le agenzie di rating separino la loro attività di rating da tutti gli altri servizi. La relazione d´iniziativa legislativa stilata da Poul Rasmussen (Pse, Dk) chiede alla Commissione di presentare una o più proposte legislative che coprano tutti i maggiori soggetti ed operatori del mercato finanziario, compresi i fondi hedge e di private equity, al fine di migliorare la supervisione dei mercati finanziari. Queste proposte, è precisato, dovrebbero attenersi alle raccomandazioni particolareggiate illustrate nella relazione stessa. Stabilità finanziaria e accesso al capitale per le Pmi (raccomandazione 1) - Sui requisiti di capitale, la Commissione dovrebbe garantire che, per tutte le istituzioni finanziarie, l´adeguatezza dei requisiti di capitale continui ad essere basata sul rischio e non sull´entità interessata. Detti requisiti di capitale non dovranno tuttavia essere addizionali rispetto alle norme già in vigore e in nessun caso dovranno essere considerati una garanzia in caso di fallimento del fondo. Inoltre, le emittenti dovrebbero detenere quote di crediti cartolarizzati nel proprio stato patrimoniale. La Commissione dovrebbe anche adottare «misure legislative principle-based sulla migliore valutazione degli strumenti finanziari illiquidi» per tutelare al meglio gli investitori e la stabilità dei mercati finanziari. Andrebbero poi rafforzati gli obblighi di trasparenza applicabili a ogni istituto che fornisca servizi di prime brokerage. E´ inoltre raccomandato alla Commissione di proporre atti legislativi che forniscano un quadro armonizzato a livello europeo per i capitali di rischio e il private equity, soprattutto per assicurare l´accesso transfrontaliero a questi capitali per le Pmi. La Commissione, infine, dovrebbe istituire un meccanismo di supervisione europeo sull’operato e la compliance delle agenzie di rating, «anche al fine di stimolare la concorrenza e permettere l’accesso al mercato nel settore del rating creditizio». Misure di trasparenza (raccomandazione 2) - La Commissione dovrebbe sottoporre una proposta legislativa volta all´istituzione di un regime europeo di collocamento privato per la distribuzione transfrontaliera di prodotti d´investimento, inclusi i veicoli di investimento alternativi, rivolti a idonee categorie di investitori qualificati. Tale proposta dovrebbe all’occorrenza definire una serie di elementi di informativa esterna nei confronti degli investitori e delle competenti autorità. Tra questi figurano la strategia generale di investimento e la politica in materia di commissioni e spese, il ricorso alla leva finanziaria/indebitamento, il sistema di risk management e i metodi di valutazione del portafoglio, nonché la fonte e l´ammontare dei fondi raccolti. La Commissione dovrebbe poi assicurare che la direttiva 2001/23/Ce conservi i diritti dei dipendenti, incluso il diritto di essere informati e consultati, ogni volta che il controllo di un’impresa o di un’attività venga trasferito ad opera di qualunque investitore, anche se si tratta di fondi di private equity e di fondi hedge. Inoltre, osservando come sempre più fondi pensionistici e società assicurative detengono posizioni in fondi hedge e di private equity, i deputati chiedono che, nell´ambito della revisione della direttiva 2003/41/Ce, la Commissione garantisca ai lavoratori dipendenti di essere informati direttamente sulla tipologia e i rischi di investimento dei loro fondi pensione. Ogni situazione di insolvenza potrebbe infatti avere ripercussioni negative sui diritti degli affiliati ai piani pensionistici. Misure relative all´indebitamento eccessivo (raccomandazione 3) - Per quanto riguarda i private equity, in sede di revisione della direttiva 77/91/Cee sul capitale, la Commissione dovrebbe assicurare che eventuali modifiche siano informate ai seguenti principi fondamentali: capitale detenuto adeguato al rischio, ragionevole aspettativa che il livello di ricorso alla leva finanziaria sia sostenibile sia per il fondo/società di private equity sia per la società target e che non vi siano ingiuste discriminazioni nei confronti di determinati investitori privati o fra i vari fondi o veicoli d´investimento che adottano simili strategie. All’occorrenza, dovrebbe inoltre, proporre misure supplementari armonizzate a livello Ue per evitare livelli irragionevoli di asset-stripping nelle società target. Misure relative ai conflitti di interesse (raccomandazione 4) - La Commissione dovrebbe introdurre delle norme che assicurino una reale separazione tra i servizi che le società di investimento forniscono ai propri clienti. Tutte le istituzioni finanziarie che forniscono una gamma diversificata di servizi finanziari, pertanto, dovrebbero applicare politiche e procedure a livello di azienda o di gruppo, inclusa una corretta informativa esterna, che consentano di identificare, valutare e sviluppare idonei strumenti per risolvere i conflitti reali o potenziali. Più in particolare, le agenzie di rating dovranno essere tenute a fornire maggiori informazioni e a risolvere in tutto o in parte il problema dell´asimmetria informativa e dell´incertezza nonché dichiarare i conflitti di interesse sottesi alla loro sfera operativa, senza inficiare il sistema finanziario transaction-oriented. Più precisamente, le agenzie di rating dovrebbero essere tenute a separare la loro attività di rating da tutti gli altri servizi (come la consulenza sulla strutturazione delle transazioni) da esse forniti per ogni obbligazione o soggetto valutato. D´altro canto, la Commissione dovrebbe condurre un’analisi generale degli effetti della concentrazione di mercato e della presenza di posizioni dominanti nell’industria dei servizi finanziari, inclusi i fondi hedge e di private equity. L’analisi dovrebbe stabilire se le regole comunitarie di concorrenza siano rispettate da tutti i soggetti operanti sul mercato, se vi siano concentrazioni illegittime o se occorra rimuovere gli ostacoli per i nuovi entranti. Ma anche se è necessario abrogare la legislazione che privilegia le imprese incumbent ed eliminare le attuali strutture di mercato caratterizzate da limitata concorrenza. Analisi dell´attuale legislazione sui servizi finanziari (raccomandazione 5) - La Commissione dovrebbe procedere all´analisi di tutta la vigente legislazione comunitaria in materia di mercati finanziari per identificare eventuali lacune in relazione ai fondi hedge e ai fondi di private equity e, procedendo dai risultati di tale analisi, sottoporre al Parlamento una o più proposte legislative modificative delle direttive esistenti che migliorino laddove necessario la disciplina dei fondi hedge, dei fondi di private equity e di altri pertinenti entità. Infine, pur non inserendo tale richiesta nelle raccomandazioni, la relazione sostiene che la Commissione dovrebbe esaminare la possibilità di regolamentare a livello globale gli operatori di mercato offshore. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE NORME PER HEDGE FUNDS E PRIVATE EQUITY PIÙ TRASPARENTI LE AGENZIE DI RATING, IN PARTICOLARE I CONFLITTI DI INTERESSI DELLE AGENZIE PER LA VALUTAZIONE DI CREDITI, E LA CONCEZIONE SBAGLIATA DEL SIGNIFICATO DI RATING  
 
Bruxelles, 22 settembre 2008 - Una relazione all´esame dell´Aula sollecita proposte legislative che assicurino uno standard comune di trasparenza agli hedge funds ed ai private equity. Propone quindi di stabilire norme per comunicare i rischi, identificare gli azionisti e garantire la trasparenza della remunerazione dei manager, nonché un codice per riequilibrare la struttura di governance societaria. Chiede anche norme per impedire ai private equity di "saccheggiare" le società e un codice di condotta per i fondi sovrani. La relazione d´iniziativa legislativa redatta da Klaus-heiner Lehne (Ppe/de, De) sottolinea anzitutto che la trasparenza «costituisce una condizione essenziale per la fiducia e la comprensione da parte degli investitori di complessi prodotti finanziari e contribuisce quindi al funzionamento ottimale e alla stabilità dei mercati finanziari». Chiede quindi alla Commissione di presentare, proposte legislative che garantiscano uno standard comune di trasparenza ai fondi speculativi (hedge funds) ed ai private equity, lasciando un certo margine di flessibilità agli Stati membri, sulla base di una serie dettagliata di raccomandazioni. Parallelamente, precisa che, tenendo conto della mancanza di un´informativa al pubblico uniforme sui fondi sovrani, accoglie con favore l´iniziativa del Fondo monetario internazionale per elaborare un codice di condotta internazionale in materia di fondi sovrani, ritenendo che questo «rappresenterebbe un passo avanti nella demistificazione delle attività relative ai fondi sovrani». E invita la Commissione a prendere parte a tale processo. Fondi speculativi e private equity - La relazione chiede alla Commissione di presentare le opportune proposte legislative che adattino o stabiliscano regole per consentire «una chiara conoscenza e una comunicazione tempestiva delle informazioni pertinenti e materiali», in modo da agevolare un processo decisionale di alta qualità e una comunicazione trasparente tra investitori e gestione societaria, nonché tra investitori e altre controparti. La Commissione dovrebbe inoltre studiare i modi per promuovere la visibilità e la comprensione del rischio, distinto dall´affidabilità creditizia, vigilando affinché le misure sulla trasparenza non siano compromesse da un eccesso di clausole di esclusione della responsabilità nei contratti. La nuova legislazione, secondo i deputati, dovrebbe imporre agli azionisti di notificare agli emittenti la quota dei loro diritti di voto risultanti da un´acquisizione o da una cessione di azioni, qualora tale quota raggiunga, superi o sia inferiore alle soglie specifiche, che partono dal 3% (invece che dal 5%, come indicato nella direttiva 2004/109/Ce). Dovrebbe inoltre obbligare i fondi speculativi e i private equity «a notificare e illustrare, nei confronti delle società di cui acquisiscono o possiedono azioni, degli investitori al dettaglio e istituzionali, degli intermediari principali e dei supervisori, la loro politica in materia di investimenti e i rischi associati». Più in particolare, la Commissione dovrebbe: analizzare la possibilità di termini contrattuali che prevedano una chiara comunicazione e gestione dei rischi, nonché misure da adottare in caso di superamento delle soglie, una descrizione chiara dei periodi di lock-up e condizioni esplicite in materia di cancellazione e conclusione del contratto; esaminare la questione del riciclaggio di denaro sporco; studiare le possibilità di armonizzare le norme e raccomandazioni volte alla registrazione e identificazione degli azionisti oltre una certa quota, nonché alla comunicazione delle loro strategie e intenzioni; studiare la necessità e i modi per obbligare gli intermediari a consentire agli azionisti originari di partecipare attivamente alle votazioni alle assemblee generali degli azionisti; stabilire un codice di pratiche migliori circa i modi per riequilibrare l´attuale struttura di governance societaria, «al fine di rafforzare l´orientamento a lungo termine e scoraggiare incentivi finanziari o di altro genere all´assunzione di rischi eccessivi a breve termine e a un comportamento irresponsabile»; introdurre norme che consentano una piena trasparenza dei sistemi di remunerazione dei manager, incluse le stock-options, mediante approvazione formale da parte dell´assemblea generale degli azionisti della società. Per i soli fondi speculativi, inoltre, la Commissione dovrebbe stabilire norme atte a promuovere la trasparenza delle politiche di voto dei fondi speculativi, includendo eventualmente un sistema di identificazione degli azionisti a livello comunitario. Più in particolare, dovrebbe analizzare gli effetti della concessione di titoli in prestito e della votazione sulle azioni prese in prestito, ed esaminare se i requisiti in materia di informazione sono applicabili anche agli accordi di cooperazione tra diversi azionisti e alle acquisizioni indirette dei diritti di voto mediante accordi di opzioni. Per i soli private equity, d´altro canto, la relazione chiede alla Commissione di proporre norme «che vietino agli investitori di "saccheggiare" società», il cosiddetto "asset stripping", «abusando quindi del loro potere finanziario in un modo che, nel lungo termine, comporta unicamente svantaggi per la società acquisita, senza avere impatti positivi sul suo futuro e sugli interessi dei dipendenti, dei creditori e dei partner commerciali». La Commissione dovrebbe inoltre studiare norme comuni che garantiscano la salvaguardia dell´integrità del capitale delle società. La relazione chiede anche di esaminare i modi per affrontare le questioni che sorgono allorché le banche «prestano enormi quantità di denaro agli acquirenti, inclusi i private equity, respingendo in seguito qualsiasi responsabilità riguardo all´utilizzazione del denaro o alla provenienza del denaro utilizzato per rifondere il prestito». Uno sportello unico per i codici di condotta - Pur non proponendolo nelle raccomandazione, i deputati sottolineano che un sito web "a sportello unico" per i codici di condotta «sarebbe utile» e dovrebbe quindi essere introdotto nell´Unione europea e promosso a livello internazionale. Questo sito web, è precisato, dovrebbe includere un registro degli operatori del mercato che rispettano i codici di condotta, delle loro comunicazioni e delle spiegazioni per il mancato rispetto. Infine, i deputati richiamano l´attenzione sulla necessità di superare gli ostacoli alla distribuzione transfrontaliera degli investimenti alternativi mediante l´introduzione di un regime europeo di investimento privato per gli investitori istituzionali. Le cause della crisi dei subprime La relazione rileva che la ragione primaria dell´attuale crisi dei subprime «non può essere attribuita essenzialmente ad un unico settore» e ricordando che ci vorrà del tempo prima che si possano capire in modo soddisfacente tutte le cause e gli effetti di tale crisi. Tuttavia elenca alcune delle «molteplici cause» della crisi: «le agenzie di rating, in particolare i conflitti di interessi delle agenzie per la valutazione di crediti, e la concezione sbagliata del significato di rating; le pratiche di prestito negligenti nel mercato immobiliare Usa; la rapida innovazione nel settore dei prodotti strutturati complessi; il modello"originate-to-distribute" e la lunga catena di intermediazione; l´avidità degli investitori, che mirano a profitti sempre più elevati, e una struttura di incentivi miope per quanto riguarda le remunerazioni; la mancata osservanza del dovuto processo di diligence; il processo di cartolarizzazione e di rating nel contesto di prodotti strutturati complessi, che ha portato a una sopravvalutazione di tali prodotti rispetto agli attivi sottostanti; i conflitti di interessi all´interno delle banche di investimenti americane, e la mancata regolamentazione delle stesse». Il dibattito che si svolgerà in Aula verterà anche sulla relazione di iniziativa legislativa stilata da Poul Rasmussen (Pse, Dk) che illustra delle raccomandazioni volte a migliorare la supervisione dei mercati finanziari. .  
   
   
UN PIANO D´AZIONE QUADRIENNALE E UN´ALLEANZA EUROPEA PER INTENSIFICARE LA LOTTA AL CONSUMO DI STUPEFACENTI IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Il piano d´azione dell’Ue in materia di lotta contro la droga 2009-2012, adottato il 18 settembre dalla Commissione, prevede misure di ampio respiro intese a potenziare la cooperazione europea in materia di lotta alla narcocriminalità e ridurre le ripercussioni del consumo di stupefacenti. Le misure contemplano anche un´alleanza europea contro la droga tramite la quale si intende ridurre i danni causati dal fenomeno nella nostra società. Grazie all´alleanza, la Commissione intende inoltre lanciare un appello affinché gli enti governativi, i servizi pubblici e le organizzazioni di volontariato lavorino in partenariato. "In Europa si contano due milioni di persone con seri problemi di tossicodipendenza: è giunto il momento di sensibilizzare i gruppi vulnerabili, i giovani in particolare, sui rischi legati al consumo di droga" ha affermato il vicepresidente Jacques Barrot, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza. "Grazie all´alleanza europea contro la droga, i cittadini europei saranno chiamati a svolgere un ruolo attivo, ed esempio informando e facendo conoscere le iniziative di successo finora realizzate. " Stando ai dati più recenti, il consumo di eroina, cannabis e droghe sintetiche si è stabilizzato o è diminuito mentre aumenta negli Stati membri il consumo di cocaina. Nell’unione, si stima che il numero totale dei consumatori regolari o occasionali di droghe ammonti a 70 milioni per la cannabis, ad almeno 12 milioni per la cocaina, a 9,5 milioni per l’ecstasy e a 11 milioni per le anfetamine, mentre sono almeno mezzo milione coloro che ricevono ufficialmente un trattamento sostitutivo al consumo di droghe quali l’eroina. Nell´ue, si contano due milioni di persone con seri problemi di tossicodipendenza e circa 7. 500 morti per overdose l´anno. Il piano d´azione 2009-2012 si inscrive nella strategia europea antidroga 2005-2012 che delinea un modello europeo basato su un approccio equilibrato inteso a ridurre la domanda e l´offerta di stupefacenti. Il piano d´azione persegue cinque priorità principali: ridurre la domanda di stupefacenti e sensibilizzare l´opinione pubblica; mobilitare i cittadini europei; ridurre la domanda di stupefacenti; migliorare la cooperazione internazionale; facilitare una maggiore comprensione del fenomeno droga. Tra le azioni proposte, figurano misure intese a migliorare la qualità, la disponibilità e la copertura dei programmi di trattamento e riduzione dei danni rivolti ai consumatori di droghe e il varo di operazioni doganali e di polizia improntate sull´intelligence per contrastare gruppi criminali che operano su ampia scala tanto nell´Ue che lungo le rotte del narcotraffico dall´Afganistan e dall´America Latina. Il piano d´azione dell´Ue in materia di lotta contro la droga 2009-2012 sarà presentato al Consiglio e dovrebbe essere adottato entro fine anno. Contesto - Quali sono i risultati finora raggiunti dall´azione europea nella lotta contro le sostanze illecite? Il piano d´azione 2009-2012 prende le mosse dalla valutazione del precedente piano 2005-2008 effettuata dalla Commissione con il sostegno degli Stati membri, dell´Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), di Europol e delle Ong europee. Tra i risultati raggiunti negli scorsi anni si rileva una riduzione dei decessi per droga e la minore diffusione dell´Hiv per assunzione endovenosa. Nell´insieme, gli Stati membri hanno approntato una vasta gamma di azioni in risposta al problema droga, soprattutto in materia di prevenzione, trattamento, riduzione dei danni e riabilitazione, nonché provvedimenti intesi a contrastare reati quali il narcotraffico e il riciclaggio di denaro sporco. La valutazione conferma che, malgrado le differenze in materia di approccio, gli Stati membri collaborano sempre più e le strategie antidroga nazionali tendono sempre più alla convergenza. A livello internazionale, l´influenza dell´Ue è andata aumentando, non solo perché l´Unione si esprime con una sola voce in seno alle commissioni antidroga dell´Onu, ma anche perché la sua strategia funge sempre più da modello per gli altri paesi. In virtù della sua natura dinamica, la politica antidroga deve costantemente adeguarsi per far fronte a nuove tendenze; si pensi all´aumentato consumo di cocaina, che pone problemi in termini di prevenzione e trattamento, alle continue mutazioni delle rotte del narcotraffico o ancora alla diffusione delle coltivazioni di papavero da oppio in Afganistan, di coca nella regione andina e della produzione di droghe sintetiche nell´Ue, tutti fenomeni a fronte dei quali gli Stati membri e gli organismi quali l´Europol sono chiamati ad approntare nuove soluzioni e meccanismi di cooperazione flessibili ed efficaci. Per approfondimenti sulla comunicazione relativa al Piano d’azione dell’Eu in materia di droga 2009-2012 e sull´allegata relazione sulla valutazione finale del Piano d´azione dell’Eu in materia di droga 2005-2008, si rimanda alla relativa nota informativa m08_571. En e ai seguenti siti web: Global approach to drugs developed at European Union level: http://ec. Europa. Eu/justice_home/fsj/drugs/fsj_drugs_intro_en. Htm Newsroom: http://ec. Europa. Eu/justice_home/news/intro/news_intro_en. Htm Sito web del vicepresidente Barrot: http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/barrot/welcome/default_en. Htm .  
   
   
L´EUROPA DEL FUTURO PASSA DALLA RICERCA  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Dopo l´esperimento riuscito al Cern che ha reso operativo il gigantesco strumento scientifico per studiare fino alle più piccole particelle dell´universo, gli scienziati di tutto il mondo stanno continuando a lavorare per trovare tutte le risposte all´origine dell´universo. Con l´Unione europea partner d´eccellenza al centro europeo di ricerca, abbiamo chiesto a due deputati con backgroung scientifico di spiegarci l´attività del Cern e valutare il potenziale della scienza in Europa. Lo strumento finanziario d´eccellenza dell´Unione europea per la scienza e la ricerca è il settimo programma quadro, che dispone di un bilancio di 50. 5 miliardi di euro per il periodo 2007-2011. Quale autorità di bilancio, il Parlamento europeo svolge un ruolo decisivo nella definizione delle priorità di investimento dell´Ue. Un aiuto dallo spazio - Il professore di scienze tecniche ed eurodeputato polacco Jerzy Buzek, del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), responsabile del programma di finanziamento europeo, ci spiega come il settimo programma quadro permetta la collaborazione fra Ue e Cern, puntando sullo spazio, le nanotecnologie, la ricerca di base, lo scambio lavorativo fra scienziati e le infrastrutture per la ricerca. "Sono diverse le Università europee coinvolte, dichiara il deputato polacco, Helsinki, Leeds, Lipsia, Sofia o Lisbona, e attualmente è in corso un altro megaprogetto internazionale finanziato dall´Ue "Iter" sulla fusione…. Un altro progetto che può darci risposte su grandi questioni sociali ed economiche come l´energia". Cosa dopo internet? L´ex astronauta italiano e ricercatore fisico Umberto Guidoni, del gruppo confederale della sinistra unitaria europea (Gue/ngl), responsabile per il programma specifico del settimo programma quadro Euratom sulla ricerca nucleare e l´attività di formazione nella fusione energetica, nella fissione nucleare e nella protezione dalle radiazioni, sottolinea l´importanza del Cern: "È un modello d´eccellenza della cooperazione internazionale e dimostra ancora una volta la capacità globale di leadership europea in campi previsti dalla strategia di Lisbona e in progetti europei di ricerca come quello appena riuscito al Cern". "Pur se i risultati di questi esperimenti non sono ancora utilizzabili oggi, la ricerca può aprirci mondi nuovi come ad esempio lo è stato per internet, creato dallo stesso Cern nel tentativo di gestire una quantità infinita di dati". I paesi membri del Cern sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e il Regno Unito. .  
   
   
MEETING DEI COORDINATORI NAZIONALI DEI PCN DEL 7°PQ,  
 
Parigi, Francia, 22 settembre 2008 - Il 2 e 3 ottobre si svolgerà a Parigi, in Francia, un incontro dei coordinatori nazionali dei punti di contatto nazionali (Pcn) del Settimo programma quadro (7°Pq). Durante i workshop tenuti in parallelo si affronteranno i seguenti argomenti: Comunicare la ricerca Ue; Networking con altri sistemi di finanziamento Ce; Ottimizzazione dei Pcn. L´evento è organizzato dalla direzione generale della Ricerca della Commissione europea e il ministero francese dell´Istruzione superiore nel quadro della presidenza francese dell´Unione eurpopea. Durante i due giorni i rappresentanti di Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, allestirà uno stand Cordis apposito per rispondere alle domande dei partecipanti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eurosfaire. Prd. Fr/ncps_2008/index. Php .  
   
   
“COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA” NELL’AREA ADRIATICA  
 
 Zagabria, 22 settembre 2008 - Risultati raggiunti e prospettive di sviluppo dell’obiettivo “cooperazione territoriale europea” nell’Area Adriatica: su questi due temi si sono confrontati a Zagabria, nel corso di un workshop svoltosi lo scorso 16 settembre ed organizzato nell’ambito della Fiera Internazionale d’autunno di Zagabria, i partner dei progetti “Rosa” ed “Adrianet”, progetti finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) nell’ambito del Nuovo di Programma di Prossimità Adriatico Interreg-cards, e che vedono la Regione Molise in veste di Lead Partner e l’Unioncamere Molise, la Provincia e il Comune di Campobasso, l’Azienda Speciale Sei della Camera di Commercio di Isernia, enti croati, bosniaci ed albanesi in qualità di partner. Nel loro intervento introduttivo, i Presidenti dell’Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura, e della Camera di Commercio di Isernia, Luigi Brasiello, hanno sottolineato come “la presenza del Molise a Zagabria, in occasione di una Fiera che rappresenta un punto di riferimento importante per il sistema economico e produttivo dell’area balcanica, confermi l’interesse che l’Italia e il Molise hanno verso quest’area geografica in cui negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti di collaborazione sia fra enti che fra privati. Insistere in questa direzione – hanno proseguito i due Presidenti - significa dare risposte concrete a tutti quegli imprenditori che credono in questo mercato e sono pronti ad affrontare la sfida della cooperazione trasnazionale”. Il cammino da percorrere in questa direzione è già segnato, considerando gli ottimi risultati conseguiti sino ad oggi dai vari enti che hanno realizzato iniziative ed interventi di cooperazione con i Paesi Balcanici ed illustrati, nello loro relazioni, dal Sindaco di Campobasso, Giuseppe di Fabio, dal rappresentante della Provincia di Campobasso, Vincenzo Toma, dal rappresentante dell’Università del Molise, Antonio Minguzzi e dal Direttore di Unioncamere Molise, Lorella Palladino. Significativo anche l’intervento dei rappresentanti della Camera di Commercio di Tirana (Albania), Altin Ibro e del Cantone di Zenica-doboj (Bosnia), Salih Alispahic che hanno auspicato un rafforzamento dei rapporti con gli enti e le imprese italiane e, in particolare, molisane con i quali è stata già avviata una proficua attività di collaborazione e cooperazione che potrà rappresentare la base di partenza per futuri progetti da condividere nell’interesse comune. Il momento centrale del workshop ha visto la presentazione dei risultati finali dei progetti “Rosa” ed “Adrianet”: risultati che rappresentano un vero e proprio patrimonio su cui costruire un percorso di sviluppo che veda protagonisti, assieme al Molise e alle altre regioni italiane che affacciano sull’Adriatico, anche i Paesi balcanici, con i quali, dunque, dare attuazione alla Fiera dell’Adriatico. Il modello della fiera è stato elaborato nell’ambito del progetto Rosa e la sua sperimentazione, avviata con la Fiera delle Idee svoltasi a Campobasso nello scorso luglio, è stata resa possibile nell’ambito del progetto Adrianet. La Fiera dell’Adriatico si candida a diventare il principale punto di incontro tra domanda ed offerta, in cui esprimere ai massimi livelli il concetto di cooperazione trasnazionale tra l’Italia ed i Balcani, non solo come momento reale di incontro fra operatori e presentazione delle produzioni in un luogo, come può essere una Fiera, ma anche come proposizione “virtuale” del concetto di incontro domanda/offerta da concretizzare on-line, attraverso una apposita piattaforma informatica sulla quale si sviluppa una vera e propria Fiera Virtuale, appunto “Adrianet”. Molto significativo ed apprezzato è stato l’intervento conclusivo dell’assessore alla Programmazione della Regione Molise, Gianfranco Vitagliano, secondo il quale “si aprono scenari molto interessanti nella prospettiva di sviluppo della cooperazione territoriale europea nell’Area Adriatica, in quanto gli ottimi risultati conseguiti sino ad oggi nell’ambito delle varie esperienze progettuali realizzate in partenariato con i Paesi balcanici rappresentano delle iniezioni di fiducia che stimolano a proseguire sulla strada intrapresa, facendo tesoro di quanto sino ad ora prodotto. Il patrimonio di know-how ed esperienza acquisito e gli interventi realizzati – ha proseguito Vitagliano – dovranno rappresentare il punto di partenza per la futura programmazione in uno spirito di reciproca fiducia e condivisione degli obiettivi e delle strategie che ad ogni livello verranno messe in campo. In tale scenario – ha concluso Vitagliano - si potrà contare anche su un nuovo soggetto, quale l’Euroregione Adriatica, che rappresenta la sintesi di un partenariato forte fra i Paesi che affacciano sulle due sponde dell’Adriatico e che a breve dovrebbe ottenere anche il riconoscimento giuridico di Gect –Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale. .  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007-2013 DAL 22 SETTEMBRE AL 15 NOVEMBRE IN UMBRIA 8 INCONTRI TERRITORIALI  
 
 Perugia, 22 settembre 2008 – Ottocento milioni di euro messi in movimento da finanziamenti pubblici e privati per investimenti rivolti principalmente ai settori della ricerca, dell’innovazione, del risparmio energetico e delle energie alternative, nel segno della qualità: è quanto prevede il programma operativo per l’Umbria del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013 (“Por-fesr”), i cui contenuti saranno illustrati e discussi in otto incontri territoriali in altrettanti comuni dell’Umbria: Gubbio, Terni, Spoleto, Foligno, Perugia, Città di Castello, Castiglione del Lago e Orvieto, che saranno anche l’occasione per la presentazione di una mostra fotografica multimediale itinerante, 30 pannelli chiamati a raccontare, nel passaggio fra il vecchio piano e il nuovo, le principali realizzazioni del programma precedente, il “Docup Obiettivo 2”, in settori come l’ambiente, il turismo, l’impresa, l’innovazione, i musei, le iniziative nel sociale. “Per l’Umbria è una grande occasione” - ha detto stamani in una conferenza-stampa tenutasi a Palazzo Donini Antonio Colombo, responsabile del Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria. “Con il ‘Por-fesr’ – ha aggiunto Colombo, che era accompagnato da Valeria Covarelli, curatrice della mostra - si apre una fase di partecipazione intensa e significativa, soprattutto per il grande rilievo (il 60 per cento dei finanziamenti complessivi) che il nuovo piano destina agli investimenti che privilegino la qualità, la ricerca e l’innovazione, oltre che le iniziative nel settore del risparmio energetico e delle energie alternative. Confidiamo – ha detto ancora Colombo – nell’interesse delle parti sociali e di categoria per queste nuove opportunità che si offrono, dopo il successo del precedente piano”. La mostra fotografica itinerante, nella cui scenografia si svolgeranno gli incontri territoriali, si colloca – ha ricordato Valeria Covarelli – nell’ambito della strategia comunicativa prevista sui piani dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L’anno scorso – ha ricordato - fu realizzato “L’europa in Umbria”, un video assai apprezzato anche in sede comunitaria, sulle principali realizzazioni in Umbria del “Docup Obiettivo 2”. Ecco una scheda fornita dal Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria. Il Programma Operativo Regionale (“Por”) 2007-2013 dell’Umbria è cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“Fesr”) e relativo all’obiettivo della “competitività regionale e occu-pazione” (Cro) del ciclo di programmazione comunitaria 2007-2013. Si prefigge l’obiettivo globale di accrescere la competitività del “Sistema Umbria” elevando il potenziale e la capacità di innovazione del sistema produttivo, migliorando la tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali e promuovendo una maggiore coesione territoriale. Il Programma, finanziato da fondi comunitari (“Fesr”) e nazionali (Fondo di rotazione ex legge 183/87), prevede interventi socioeconomici tesi al rafforzamento della competitività del sistema regionale. Prevede, pertanto, l’insieme dei finanziamenti (costituiti da risorse Fesr e dal relativo cofinanziamento nazionale) per un ammontare di risorse di 348 milioni di euro circa (di cui 150 milioni di euro di risorse “Fesr” e 198 milioni di euro di cofinanziamento nazionale). Esso si inquadra in un più ampio disegno di politica unitaria di sviluppo costituito a livello regionale, dal Patto per lo sviluppo (seconda fase relativa alla legislatura 2005-2010) che definisce il quadro delle azioni da implementare per lo sviluppo della regione Umbria, facendo ricorso alle risorse comunitarie e nazionali assegnate alla Regione, nonché alle risorse regionali a disposizione. A livello nazionale, è costituito dal Quadro di riferimento strategico nazionale (“Qsn”) 2007-2013, documento politico che definisce le linee d’azione da sviluppare, con riferimento all’intero territorio italiano, attraverso i Fondi strutturali comunitari (“Fesr” e “Fse” (Fondo sociale europeo), le relative risorse nazionali di cofinanziamento (Fondo di rotazione ex legge 183/87) e il Fondo nazionale per le Aree Sottoutilizzate (“Fas”). L’obiettivo globale del “Por Fesr” viene declinato in cinque obiettivi specifici, corrispondenti ai cinque Assi prioritari, in cui si articola. Sono: Asse I Innovazione ed economia della conoscenza, Asse Ii Ambiente e prevenzione dei rischi, Asse Iii Efficienza energetica e sviluppo di fonti rinnovabili, Asse Iv Accessibilità e aree urbane, Asse V Assistenza tecnica. Ciascun obiettivo specifico o di Asse si articola in uno o più obiettivi operativi, attuati mediante una o più attività. Complessivamente, il Programma comprende 28 attività che rappresentano gli interventi che verranno realizzati negli anni 2007/2013. Una considerevole quota di risorse (il 46% del totale) è stata assegnata all’Asse I Innovazione ed economia della conoscenza, nella volontà di incidere sui livelli di competitività del sistema produttivo regionale, innescando circuiti virtuosi basati sull’implementazione di processi innovativi. La restante parte delle risorse è stata distribuita tra: l’Asse Ii Ambiente e prevenzione dei rischi (15% del totale) nella volontà di indicare sull’attrattività del territorio e sulla qualità della vita, salvaguardando e valorizzando le risorse naturali e culturali presenti sul territorio regionale; l’Asse Iii Efficienza energetica e sviluppo di fonti rinnovabili (15% del totale), al fine di migliorare il sistema energetico della regione, promuovendo l’efficienza energetica e sviluppando appieno le potenzialità della stessa in termini di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili; l’Asse Iv Accessibilità e aree urbane (21 per cento), allo scopo di potenziare il sistema di mobilità regionale e l’attrattività del sistema urbano, con particolare riferimento ai centri di maggiore dimensione; ed infine l’Asse V Assistenza tecnica (3% del totale) al fine di migliorare l’efficienza del processo di programmazione ed implementazione del Programma e delle iniziative correlate. .  
   
   
UE, CHIARIMENTI DELLA CALABRIA: SPESE TRASPARENTI E CONGRUE  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2008 - La risposta della Regione Calabria alle richieste di chiarimento è già pervenuta a Bruxelles e smentisce, cifre alla mano e motivazioni documentate, quanto sostenuto nell’interrogazione di un parlamentare europeo: “risulta non fondata l’affermazione che la portualità turistica abbia subìto ridimensionamenti finanziari”, scrive l’autorità di controllo, e la cosiddetta campagna Toscani è costata 3,8 milioni e non i 6 milioni indicati dall’interrogante. Così per la sponsorizzazione della Nazionale: il costo totale del Piano di comunicazione per tutte e tre le annualità 2008, 2009 e 2010 è pari a 6. 083. 000, con fonti di finanziamento destinati alla promozione dell’immagine provenienti dal vecchio e del nuovo Por, e non 8 milioni di cui si è parlato. Riscontrando l’interrogazione parlamentare, per la parte di sua competenza, l’Autorità di Gestione del Por 2000-2006 ha scritto a Bruxelles, andando al di là dei chiarimenti richiesti, per far intendere, come ha detto il presidente Loiero che tutto è stato fatto in maniera congrua e trasparente, nel rispetto delle regole europee. Piano Toscani - Il Por Calabria 2000-2006 prevede - ha scritto l’Autorità di Gestione - ha una specifica misura, “Promozione e fruizione dell’offerta turistica” con la finalità di “accrescere l’immagine e la riconoscibilità del prodotto Calabria nell’opinione pubblica e tra i potenziali clienti”, oltre che a promuovere l’offerta turistica regionale. Questa misura registra attualmente un costo totale pari a 75,582 milioni di euro con una percentuale di spesa pari a oltre il 97% che la pone tra quelle maggiormente performanti del Por. Il Dipartimento Turismo della Regione – si legge nella nota – ha inteso realizzare nel corso del 2007 una campagna pubblicitaria a firma di Oliviero Toscani per promuovere, attraverso un messaggio non convenzionale e di immediata presa sul grande pubblico, una immagine inedita della Calabria ribaltando quei luoghi comuni che in più occasioni ne hanno offuscano il reale spessore. Le spese della campagna Toscani (3. 871. 385) si riferiscono essenzialmente ai costi di mercato per la diffusione del progetto creativo, con l’acquisto di spazi pubblicitari sui maggiori quotidiani nazionali (Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Il Messaggero, La Stampa, Il Giorno, La Nazione, Il Tempo, L’unità, Il Resto Del Carlino, Il Secolo Xix, Il Manifesto, L’avvenire, Il Gazzettino, Panorama, l’Espresso, Specchio, Partiamo, Geo, Mondo Sommerso, Tuttoturismo, Famiglia Cristiana) per n. 5 uscite a pagine intere. Il costo dell’iniziativa è stato di 2. 328. 655 euro. Altri 960. 000 sono stati spesi per la diffusione di spot televisivi a firma Toscani attraverso alcune reti televisive nazionali (Canale 5, Italia 1, Rete 4, Canali Sky e Rai 2) . Infine 582. 720 euro sono stati spesi nella cartellonistica concentrata in punti strategici delle città di Roma, Torino Milano per n. 810 impianti della dimensione di 6m x 6m. Nessuna somma è stata impiegata dalla portualità turistica. “Riguardo alla presunta distrazione delle risorse occorrenti per tale campagna di quelle previste per la portualità turistica – ha fatto sapere l’Autorità di Gestione – si precisa che il Dipartimento Turismo ha completato il piano degli interventi per la riqualificazione e l’ammodernamento dei porti turistici regionali (Cetraro, Cariati, Corigliano e Cirò Marina) impegnando – sul Por 2000-2006 – un ammontare pari a circa 20 milioni di euro. Risultano in istruttoria tecnico-amministrativa i progetti relativi ai porti turistici di Bagnara Calabra e Roccella Jonica”. Molto articolata anche la risposta fornita dal Dipartimento programmazione, in cui si dimostra che i costi della campagna che legherà il nome della Calabria a quello della Nazionale, con Rino Gattuso come sponsor, sono inferiori a quelli indicati nell’interrogazione parlamentare (6 milioni in tre anni), con l’obiettivo principale di incrementare la domanda turistica, grazie all’abbinamento del “brand” Calabria alla Nazionale amata da tutti gli italiani e protagonista in campo mondiale (il nome della Calabria è già spiccato a bordo campo nelle ultime partite degli azzurri). Con la spesa indicata si darà corpo a un progetto che si sviluppa su due vettori di comunicazioni rappresentata in primo luogo) da una campagna di comunicazione integrata con testimonial il noto calciatore calabrese Rino Gattuso per rilanciare l’immagine della Regione Calabria come luogo ideale di vacanza per l’ambiente accogliente, ospitale, sicuro, unico per la possibilità di offrire località di mare e di parchi naturali; far conoscere la ricchezza di una secolare civiltà che ha lasciato siti archeologici ed opere d’arte uniche nel mondo; far apprezzare le grandi varietà di prodotti enogastronomici del territorio; utilizzare come testimonial del meglio della terra di Calabria, il calciatore della Nazionale Rino Gattuso, ambasciatore della cultura, della tradizione, della modernità e della simpatia della sua Regione natale. Ci sarà poi una promozione triennale dell’immagine della Regione Calabria in occasione degli eventi sportivi cui partecipa la Nazionale italiana di calcio (negli ultimi anni il pubblico non è sceso sotto i 28,3 milioni di telespettatori e negli ultimi due anni il seguito della nazionale è cresciuto dell’11%). Il costo totale del Piano, come già dettoo, per le tre annualità 2008, 2009 e 2010 è pari a 6. 083. 000 euro. In tale costo è prevista la realizzazione di spot tv su Rai, Mediaset, La 7 e l’acquisto di spazi pubblicitari sui media anno 2008 e anno 2009 (spot televisivi; cartellonistica stradale e cittadina; cartellonistica aeroportuale; spot sui circuiti integrati televisivi aeroportuali; spot nelle sale cinematografiche). .  
   
   
UNGHERIA: ALLA TAVOLA ROTONDA TRA GOVERNO, PARLAMENTO E RAPPRESENTANTI DELL’ECONOMIA GLI IMPRENDITORI ITALIANI CHIEDONO PIÙ CONSENSO GENERALE PER ATTUARE LE RIFORME STRUTTURALI  
 
 Budapest, 22 settembre 2008 - Nel corso del 3o Forum dei leader politici ed economici tenutosi il 20 settembre a Budapest al quale hanno partecipato tutti e cinque i partiti presenti al Parlamento ungherese ed i rappresentanti delle associazioni più importanti degli imprenditori e dei datori di lavoro, è intervenuto il Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’ Ungheria dott. Alessandro Stricca. Nell´arco della mattinata hanno tenuto un discorso il Primo Ministro Ferenc Gyurcsány (Mszp, Partito Socialista Ungherese), il Ministro dell´Economia e lo Sviluppo Nazionale Gordon Bajnai, il Ministro delle Finanze János Veres, i presidenti dei partiti Szdsz (Alleanza dei Liberi Democratici) Gábor Fodor, e Mdf (Foro Democratico Ungherese) Ibolya Dávid, ed i vicepresidenti di Fidesz (Alleanza dei Giovani Democratici) e Kdnp(partito Popolare della Democrazia Cristiana) e si è discusso di economia e dei provvedimenti economici necessari per aumentare la competitività dell´economia ungherese. Il Presidente Stricca conversando a latere del Forum con i giornalisti, ha evidenziato che ha chiesto con forza ai rappresentanti politici presenti, a nome della "business community" italiana in Ungheria, di trovare un consenso generale in Parlamento e nel Paese per poter implementare le riforme strutturali che, oggi più che mai, risultano necessarie per migliorare i capitoli del bilancio statale, per incrementare l´efficienza nel settore pubblico e per recuperare appieno la competitività del sistema economico ungherese. «Sono quattro le riforme strutturali che vanno implementate al più presto - ha sottolineato il Presidente Stricca - e queste sono la riforma fiscale, la riforma della Pubblica Amministrazione, la riforma sanitaria e pensionistica e la riforma della pubblica istruzione. Su queste è indispensabile che si crei il consenso necessario soprattutto in Parlamento per poi poterlo trasmettere in tutto il Paese. Creare un terreno fertile per far sì che i cittadini sostengano delle adozioni di misure impopolari non è sicuramente facile, e il passato lo comprova, ma è possibile. É necessario che tutti gli sforzi per una concordia politica vadano compiuti nel rispetto dei ruoli e dei poteri bilanciati, altrimenti - ha concluso Alessandro Stricca - l´unica alternativa è quella di andare ad elezioni anticipate per evitare che si perda dell´altro tempo utile». .  
   
   
SLOVENIA, ECONOMIA PUO´ CRESCERE A TASSO COSTANTE  
 
Lubiana, 22 settembre 2008 - Secondo il premier Janez Jansa, la Slovenia può continuare a crescere allo stesso livello di oggi. La notizia è riportata sul sito internet del Governo sloveno. Jansa è convinto che il livello di crescita economica della Slovenia è sostenibile. Jansa ha rilevato che l´economia slovena è cresciuta ad un livello ben superiore al 5 per cento nel secondo trimestre di quest´anno, mentre la disoccupazione è nuovamente calata, nonostante - afferma Jansa - alcuni allarmi riguardo all´imminente recessione. Jansa ha affermato che, se continuerà per il verso giusto, la Slovenia può sostenere una considerevole crescita, che supererà la media della ue. .  
   
   
CONFERENZA SUI BALCANI OCCIDENTALI  
 
Technopolis Celje, 22 settembre 2008 - Si è tenuta in questi giorni una conferenza sullo sviluppo dei Balcani Occidentali alla Technopolis Celje (Slovenia). Lo rende noto il sito informativo balcanico B92. Net. La conferenza, durata due giorni, dal 10 all´11 settembre, ha affrontato lo sviluppo della stabilità della regione. È stata gettata la base per la creazione del nuovo Centro Europeo per il Futuro dei Balcani Occidentali, ma i rappresentanti della Serbia non hanno partecipato alla conferenza, per protestare contro la decisione degli organizzatori di trattare il Kosovo come una delle nazioni della regione che hanno diritto a ricevere assistenza dal futuro Centro. Il presidente sloveno, Danilo Turk, ha affermato che, fin da quando la Slovenia ha dichiarato l´indipendenza dalla ex-Jugoslavia, ha supportato lo sviluppo e la stabilità dei Balcani Occidentali, aggiungendo che i passi politici degli anni ´90 del ´900 si sono trasformati in passi commerciali che consentiranno al territorio compreso tra Slovenia e Grecia di entrare, un giorno, nell´Unione Europea. Il nuovo Centro avrà il valore di 60 milioni di euro, e comprenderà edifici commerciali, per attrarre investitori finanziari e commerciali da tutta la regione e dal mondo, e sarà collegato ad altri centri finanziari della regione. .  
   
   
LA VICEPRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA EUROPEA AL FORUM DELLE ONG DI PISA «IL PARLAMENTO UE FA INCONTRARE GIOVANI PALESTINESI E ISRAELIANI» MORGANTINI: «BENE LA TOSCANA, MA L’EUROPA DEVE ESSERE PIÙ INCISIVA»  
 
Pisa, 22 settembre 2008 - «Il Parlamento Europeo crede nella diplomazia. In questo ambito l’iniziativa della Regione Toscana è fondamentale. Anche il Parlamento Europeo ha adottato iniziative simili, facendo incontrare giovani palestinesi, giovani israeliani, giovani europei». Così Luisa Morgantini, vicepresidente del Parlamento Europeo, durante la conferenza stampa tenuta il 20 settembre al My One Hotel di Pisa, dove è in corso la giornata conclusiva del Forum delle Ong per la pace in Medioriente. «Dobbiamo dare valore a questi popoli – ha continuato Morgantini – e in questo ambito il lavoro della Toscana è straordinario, perché non solo costruisce relazioni ma anche progetti». Morgantini ha criticato l’”asimmetria” che esiste fra i due popoli, uno dei quali – ha detto – «è sotto occupazione ! militare» , mentre l’altro «continua a costr! uire ins ediamenti» e ha ribadito la sua convinzione «che l’unica strada per la salvezza di Israele è quella della pace che si sta percorrendo anche qui». Rispondendo ad una domanda sulla necessità di una maggiore incisività dell’azione dell’Unione Europea, Morgantini ha detto di «essere pienamente d’accordo» ed ha ribadito la sua «totale sintonia con la risoluzione del Parlamento Ue che chiede la liberazione dei 370 ragazzi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane». Morgantini ha infine dichiarato di essere contraria agli aiuti “a pioggia” da parte della Ue e ha ribadito la sua convinzione che «un’azione non incisiva dell’Europa in questa area, come in altre zone dove ci viene richiesto di intervenire, in realtà rende più debole quella parte della popolazione che vuole la pace». .  
   
   
FORUM DELLE ONG A PISA MARTINI: «LA PACE PER ISRAELIANI E PALESTINESI È POSSIBILE» «DOBBIAMO FAR ANDARE AVANTI VELOCEMENTE I PROGETTI CHE ABBIAMO CONDIVISO»  
 
Pisa, 22 settembre 2008 - “La pace è possibile. Non solo: la pace è l’unica opzione possibile per israeliani e palestinesi. Una pace che deve essere fatta da e per i due popoli e per la quale l’elemento cruciale è la ricostruzione di un clima di fiducia reciproca. ” Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, intervenuto il 20 settembre al Forum delle Ong per la pace, che si è tenuto a Pisa, nelle sale del My One Hotel. Martini ha tenuto a ringraziare tutti i presenti, i rappresentanti del Ministero degli Esteri e la vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, ma soprattutto ha espresso un caloroso ringraziamento a Saman Koury e Ron Pundak, i due capidelegazione, con i quali – ha detto “abbiamo lavorato molto per far nascere questa esperienza”. Il presidente della Regione ha ricordato come la Toscana sia impegnata in tutto il mondo con progetti di cooperazione e per l’affermazione e il rispetto dei diritti, per l’impegno nel creare condizioni di riconciliazione e pace fra i popoli. “È il risultato – ha proseguito - di un impegno di oltre 30 anni di attività della Regione, degli Enti locali e di tutto il tessuto sociale della Toscana, fatto di associazioni, di volontariato, di Ong, di Università e di scuole, di banche e imprese, di istituzioni religiose, di cittadini. ” L’impegno della Regione Toscana è volto a “instaurare rapporti duraturi e di crescita reciproca con le comunità. Rapporti che non siano soltanto economici, ma anche sociali e politici, capaci di favorire la crescita e il consolidamento democratico delle istituzioni e che rafforzino, passo dopo passo, il cammino per la pace. Un cammino che percorriamo insieme a tanti altri, come i rappresentanti delle 150 Ong presenti qui oggi (50 israeliane, 50 palestinesi, 50 europee) che hanno dato vita insieme! , l’anno scorso, ad una Alleanza per la pace, che ha le sue radici nella società civile e che vuole costruire la pace per vie nuove. ” Il presidente della Regione Toscana ha ribadito che la Regione toscana ritiene prioritaria l’area del Medio Oriente, insieme ai Balcani e al Magreb, e che solo in Medio oriente vengono investiti 2,5 milioni euro di risorse regionali in progetti di cooperazione. Fra i principali progetti che riguardano il Medio Oriente Martini ha ricordato “Saving Children”, che ha permesso finora di curare in ospedali israeliani oltre 5. 000 bambini palestinesi malati o feriti a causa della guerra e che non si potevano altrimenti curare. Il progetto, partito nel 2003, è stato più volte indicato come esempio di cooperazione in grado di gettare le basi per la riconciliazione e la pace dai leader di Israele e Palestina. Tra gli altri hanno citato Saving Children il presidente di Israe! le Simon Peres e il ministro della sanità palestinese, Fathy Abu Moghil. Un altro dei progetti sui quali il Martini ha richiamato l’attenzione è Med Cooperation, svolto in collaborazione con le istituzioni locali israeliane e palestinesi, e che punta allo sviluppo economico e alla valorizzazione delle risorse del territorio della Palestina. “Obiettivi prioritari dell’azione di cooperazione per la pace della Toscana per il Mediterraneo e il Medio Oriente – ha concluso Martini - sono rafforzare il dialogo con i Governi locali e la società civile, lavorando insieme a progetti dal basso nel nome della concretezza e della rapidità di azione. Colgo qui un grande senso di fiducia – ha detto infine il presidente - noi dobbiamo fare sì che questo lavoro e questi progetti che sono stati messi a punto vadano avanti celermente e che presto le popolazioni interessate possano sentirne i benefici. ” .  
   
   
ASSICURAZIONI TRIGLAV QUOTATE IN BORSA DI LUBIANA  
 
Lubiana, 22 settembre 2008 - Le Assicurazioni Triglav, leader di mercato in Slovenia, sono quotate in Borsa. Lo rivela il sito internet del Governo sloveno, affermando che un totale di 22. 735. 148 azioni ordinarie sono state quotate sotto il simbolo Zvtg. Triglav è solo la terza maggior compagnia finanziaria slovena ad essere quotata nella Borsa di Lubiana, dopo la Nkbm e le riassicurazioni Sava Re. La Borsa di Lubiana, dopo una crescita a rotta di collo nel 2007, quest´anno ha registrato un rallentamento; l´indice di riferimento Sbi 20 ha perso più di un terzo dall´inizio del 2008, raggiungendo un record al ribasso negli ultimi 18 mesi. Triglav ha registrato un profitto lordo di 37,9 milioni di euro nella prima metà del 2008, un aumento dell´1 per cento annuo . .  
   
   
ABI: NASCE PROSOLIDAR.EU, AL VIA RACCOLTA FONDI 2008-2009 PER INIZIATIVE UMANITARIE  
 
Roma, 22 settembre 2008 - 1 milione di euro l’anno per la realizzazione di iniziative umanitarie in Italia e all’estero: con questo obiettivo il “Fondo nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà - onlus”, attivo dal 2004 e reso permanente da Abi e sindacati di settore, ha avviato la campagna di raccolta fondi 2008-2009, creando anche il sito www. Prosolidar. Eu. Per Abi e sindacati di categoria “l’impegno comune di lavoratori e banche in questo ambito rappresenta un esempio unico di trasparenza e collaborazione. L’ambizione è fare molto di più rafforzando un sistema che raccolga anche contributi esterni al sistema bancario”. Va in questa direzione, infatti, l’avvenuta trasformazione del Fondo in una Onlus per poter essere iscritti all’albo speciale per le donazioni del 5x1000 che partiranno dal 2009 con la campagna “Facciamoci del bene”. Il Fondo, gestito da rappresentanti dell’Abi e dalle segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali, è la prima ed unica esperienza di un Ente voluto dalle parti in un contratto nazionale, esclusivamente dedicato a progetti di solidarietà e finanziato attraverso la condivisione del contributo paritetico tra lavoratori ed imprese: per ciascun dipendente, infatti, che sceglierà di aderire con una somma di 6 euro l’anno, meno di mille lire al mese, che sarà trattenuta dalla tredicesima, ogni banca verserà una cifra di pari importo Questo strumento messo in piedi in pochi anni ha consentito la realizzazione di esperienze positive, rappresentando una novità assoluta, in Europa e nel mondo, per il panorama delle relazioni industriali. In particolare, in ambito nazionale molti sono stati gli interventi effettuati a seguito di catastrofi naturali. Tra di essi: case di riposo per anziani, consolidamento strutturale di Istituti per bambini non autosufficienti, ricostruzione di asili nido, scuole materne e centri sportivi, realizzazione di parco giochi e fornitura di materiali per centri polivalenti sociali e culturali. Fuori confine la solidarietà ha toccato Romania, Palestina, Argentina, Kosovo, Kenia, Croazia, Albania, Iraq, Afghanistan, Indonesia, Sri Lanka, Thailandia, con il contributo per ospedali pediatrici, reparti di maternità, scuole e bus scolastici, centri di formazione professionale, istituti per orfani di guerra. A tutto il 2007 sono stati deliberati 11 progetti per un importo di 1. 323. 000 euro da realizzare entro il 2009. Con www. Prosolidar. Eu sarà possibile iscriversi direttamente, inviando il modulo “Sottoscrivi anche tu”. Il sito è stato pensato non solo per informare, ma per interagire con tutti coloro che contribuiscono all’attività del Fondo. Sarà possibile inviare una e-mail, sottoscrivere la newsletter che sarà preparata per far conoscere le attività, ma anche per ospitare esperienze delle colleghe e dei colleghi attivi nel campo del volontariato. .  
   
   
AL FORUM "ECONOMIA³” - EUROPA BUSINESS CULTURA", PRESENTE E FUTURO DELL´ECONOMIA A PRATO DAL 25 AL 28 SETTEMBRE PER CAPIRE COME CAMBIA IL MONDO. C´E´ ANCHE IL PREMIO NOBEL ERIC MASKIN  
 
Prato, 22 settembre 2008 - "Economia³ - Europa Business Cultura" e´ il grande evento culturale ed economico che si terra´ a Prato dal 25 al 28 settembre, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con il Comune e la Provincia di Prato. Economia al cubo perché le sfide dell´economia globalizzata possono essere affrontate con successo solo sommando alla dimensione prettamente economica quella della cultura e dell´Europa. Prosperita´ e benessere condiviso, ricchezza e coesione sociale sono l’identita´ della Toscana. Economia³ ha il compito di trovare le forme e i modi per consolidare e rilanciare questi valori a partire dalle buone idee che possono nascere dal confronto tra studenti e imprenditori, tra politici e cittadini, tra artisti e scienziati. Perche’ la Toscana vuole continuare a crescere si’, ma con modalita’ sostenibili e di qualita´, rispettose dell´ambiente e inclusive i cui vantaggi siano superiori ai costi, in modo che a beneficiarne sia la maggioranza della popolazione Il Forum pratese, oltre che vetrina per i progetti e per gli strumenti di promozione economica e di sviluppo realizzati in Toscana come la programmazione Docup, vuol creare per la prima volta un´opportunita´ di contatto tra la cittadinanza e i protagonisti delle riflessioni sugli scenari dell´economia e del sistema produttivo toscano e fornire a un vasto pubblico le principali chiavi di lettura del contesto attuale e futuro, attraverso gli interventi di celebri nomi dell´economia internazionale, oltre che di esperti e specialisti del territorio regionale e nazionale Dal 25 al 28 settembre Prato offrira´ l’occasione per incontrare il Premio Nobel per l’economia 2007, Eric Maskin, che il 25 Settembre (ore 18. 00 Teatro Metastasio) int! erverra´ sulle nuove regole del gioco nel mercato economico globale. E saranno presenti anche Alberto Alesina, docente di economia alla Harvard University e uno dei piu’ autorevoli studiosi a livello internazionale nel campo dell´economia politica (26 Settembre ore 10. 30 Teatro Metastasio) e Hal Varian, grande esperto mondiale di Information and Communication Technology, oltre che consigliere economico di Google (27 Settembre ore 10. 30 Teatro Metastasio). Ma non solo grandi personaggi dell´economia mondiale; non solo iniziative tecniche per gli addetti ai lavori. Economia³ vuole coinvolgere a Prato tutta la Toscana. Una kermesse di incontri, laboratori, mostre, concerti rivolta agli attori del tessuto economico, della ricerca e degli enti locali, ai giovani, ai cittadini che vogliono essere informati sui temi caldi dell´economia di oggi e di domani: proposti oltre 30 tra seminari, workshop e laboratori aperti al pubblico e dedicati a tutti gli aspetti del fare business, 4 aree espositive con mostre e installazioni audio-video, 12 spettacoli a ingresso gratuito, da Daniele Silvestri alla musica contemporanea, ai dj-set presso l´Officina Giovani, passando per un inedito Frank Zappa interpretato, naturalmente, dall´ Orchestra Economica. Il programma di Economia³ abbraccera´ l´intera citta´: Museo Pecci, Teatro Metastasio, Piazza del Duomo, Museo del Tessuto , Pin Universita´ Firenze, Teatro Magnolfi, ex Macelli, Monash University, in contemporanea con gli incontri di Artimino sullo sviluppo locale (dal 24 al 26 settembre). Www. Economia3. It .  
   
   
TRENTO, ELEZIONI PROVINCIALI: DA LUNEDÌ 22 A GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE  
 
Trento, 22 settembre 2008 - Prosegue la “marcia di avvicinamento” alle elezioni provinciali del 26 ottobre. Dopo l’avvenuto deposito, la scorsa settimana, dei contrassegni elettorali, da lunedì 22 a mezzogiorno di giovedì 25 settembre le formazioni politiche che partecipano alla competizione elettorale dovranno provvedere al deposito, presso la Provincia, delle candidature alla carica di presidente della Provincia autonoma di Trento e di consigliere provinciale. La presentazione delle candidature va effettuata presso il Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale, al primo piano, Ala Ranzi, della sede della Provincia in Piazza Dante. A tal fine gli uffici del Servizio rimarranno aperti: lunedì 22, martedì 23, mercoledì 24 settembre dalle ore 8 alle ore 18. 30; giovedì 25 settembre dalle ore 8 alle ore 12. In tali giorni l’accesso all’edificio sede della Provincia sarà possibile a partire dalle ore 7. 30 ed interdetto a partire dalle ore 20. .  
   
   
INFLAZIONE, LA REGIONE CAMPANIA PRESENTA IL DECALOGO CONTRO IL CARO-PREZZI. COZZOLINO: "UNA STRATEGIA COMPLESSIVA PER AIUTARE LE FAMIGLIE E I CETI SVANTAGGIATI"  
 
Napoli, 22 settembre 2008 - Il 18 settembre , nel corso della riunione del Tavolo di Concertazione istituzionale della Regione Campania, alla presenza delle parti sociali, dei produttori, dei distributori commerciali e del Garante nazionale dei prezzi Antonio Lirosi, l´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino ha presentato il decalogo di proposte della Regione Campania contro il caro-prezzi. Il decalogo prevede: Moratoria dei prezzi e delle tariffe. La Regione Campania e l´Anci si impegnano a porre in essere tutte le iniziative utili al blocco delle tariffe dei servizi pubblici locali, da realizzarsi per un periodo minimo di un anno dalla stipula dell´accordo operativo conseguente alla presente manifestazione di intenti; Paniere beni a prezzi bloccati. Tra la Regione Campania e le Associazioni rappresentanti la piccola, media e grande distribuzione, i commercianti e gli artigiani, si conviene di adottare, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, uno o più panieri di beni di largo consumo e generi di prima necessità a prezzi bloccati per un periodo minimo di sei mesi; Paniere beni a prezzi scontati. Tra la Regione Campania e le Associazioni rappresentanti, in particolare, la piccola e media distribuzione, i commercianti e gli artigiani, ma non escludendo gli altri soggetti potenzialmente interessati, si conviene di adottare, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, uno o più panieri di beni di largo consumo e generi di prima necessità a prezzi scontati per favorire le categorie di consumatori particolarmente svantaggiate e quelle interessate dal c. D. Fenomeno della "quarta settimana"; Aperture serali straordinarie. Tra la Regione Campania e le Associazioni rappresentanti la piccola, media e grande distribuzione, i commercianti e gli artigiani, si conviene di adottare, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, un calendario di aperture serali straordinarie finalizzate alle vendite a saldo. La Regione si impegna a sostenere tale iniziativa mediante l´istituzione ed il finanziamento, in coerenza con il Piano d´Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (Paser), di borse lavoro per l´incremento occupazionale conseguente all’ampliamento dell’orario di vendita; Accordi di filiera e "farmer´s market". Tra la Regione Campania, le Associazioni dei produttori e di categoria agricole, le Associazioni rappresentanti la piccola, media e grande distribuzione, i commercianti e gli artigiani e l´Anci, si conviene di porre in essere, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, tutte le iniziative utili ad incentivare le politiche di filiera ed i cosiddetti "farmer´s market". La Regione si impegna a sostenere tali iniziative mediante incentivi ad hoc da erogare ai soggetti firmatari dell´accordo in relazione ai progetti presentati; Vendita "alla spina". Tra la Regione Campania e le Associazioni rappresentanti la piccola, media e grande distribuzione, i commercianti e gli artigiani, si conviene di adottare, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, un accordo che preveda l´adozione di sistemi di vendita "alla spina". La Regione si impegna a sostenere l´adozione di tali sistemi mediante incentivi a fondo perduto finalizzati all´acquisto di erogatori di prodotti; Incentivazione "pompe bianche". Tra la Regione Campania, i distributori indipendenti di carburante e le Associazioni dei consumatori si conviene di adottare, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, un accordo che preveda l´incentivazione e la pubblicizzazione delle cosiddette "pompe bianche", ossia i distributori indipendenti di carburante a prezzi scontati; Marchio regionale per la tutela delle produzioni campane. Tra la Regione Campania, le Associazioni dei produttori e di categoria agricole, le Associazioni rappresentanti la piccola, media e grande distribuzione, i commercianti e gli artigiani, si conviene di porre in essere, mediante successivo protocollo d´intesa che definisca le modalità operative, tutte le iniziative finalizzate all’adozione e alla promozione di un marchio regionale per la tutela delle produzioni campane, allo scopo di tutelare i produttori campani da fenomeni di contraffazione, di sostenere la commercializzazione del "Made in Campania" e di garantire il consumatore campano nell’acquisto di prodotti caratterizzati da un eccellente rapporto prezzo/qualità; Nucleo regionale anti-frode. La Regione Campania si impegna, con la presente manifestazione di intenti, a stipulare accordi con gli organismi di controllo interessati (Guardia di Finanza, Ispettorato Centrale per la Qualità, Nas, ecc. ), finalizzati alla costituzione di un "Nucleo regionale anti-frode" per il contrasto dei fenomeni commerciali fraudolenti e per la tutela dei produttori e del cittadino-consumatore campano; Tavolo Nazionale Rc Auto. La Regione Campania si impegna, con la presente manifestazione di intenti, a porre in essere tutte le iniziative utili alla costituzione di un tavolo nazionale per le tariffe delle Assicurazioni Rc Auto, finalizzato ad armonizzare le tariffe sul territorio nazionale e tutelare gli assicurati campani, sempre più penalizzati dal sistema tariffario distorto attuato in materia di Rc Auto dalle compagnie assicurative. "E´ giunto il momento di mettere in campo una strategia complessiva, non iniziative spot, contro il caro-prezzi. Si tratta della più grave emergenza economica e sociale del nostro paese perché colpisce soprattutto i ceti più deboli, le famiglie monoreddito, i pensionati e i giovani, in particolare nel Mezzogiorno e in Campania, dove queste categorie vanno a costituire la spina dorsale del nostro tessuto sociale", ha dichiarato l´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino. "Il decalogo che abbiamo presentato oggi punta ad intervenire su più aspetti del problema, dalla filiera corta all´orario di apertura degli esercizi commerciali, dalle tariffe dei servizi pubblici locali e delle assicurazioni all´istituzione di un nucleo regionale antifrode. Combattendo il caro-prezzi, incentiviamo i consumi, la domanda interna e favoriamo la crescita", spiega Cozzolino. "Adesso è necessario il contributo di tutti, produttori, distributori, commercianti, istituzioni locali, associazioni dei consumatori per arrivare, anche attraverso un confronto serrato, alla stipula degli accordi entro i 30 giorni previsti dal protocollo e partire subito con le iniziative", conclude Cozzolino. .  
   
   
A NAPOLI L´ASSEMBLEA ANNUALE DEI PAESI DEL MEDITERRANEO  
 
Napoli, 22 settembre 2008 - Si è svolta il 18 settembre a Napoli la ventesima assemblea plenaria della Commissione Intermediterranea, cui hanno preso parte i rappresentanti di 50 regioni dei seguenti Paesi: Cipro, Egitto, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Tunisia. I lavori sono stati aperti dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Hanno fatto seguito le relazioni del presidente della Commissione Michel Vauzelle e del vicepresidente della Regione Campania Antonio Valiante. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Comitato delle Regioni Luc Van Den Brande, i presidenti delle Regioni Toscana Claudio Martini, Sardegna Renato Soru, Murcia (Spagna) Ramon Luis Valcarcel Siso, Alententejo (Portogallo) Maria Leal Monteiro, il governatore di Qalyubya in Egitto Adly Hussein. Al termine, è stato approvato il seguente documento conclusivo: Le regioni mediterranee, riunite a Napoli il 18 settembre 2008, animate dalla volontà comune di contribuire attivamente all’elaborazione e all’attuazione di un’ambizione territoriale nel processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, desiderano far pervenire i seguenti messaggi ai Capi di Stato e di Governo che si sono riuniti a Parigi il 13 luglio 2008: Si complimentano con gli Stati membri firmatari del partenariato euro-mediterraneo per la loro forte mobilitazione anche ai più alti livelli e per l’aver ribadito la loro volontà di trasformare il Mediterraneo in uno spazio di pace, democrazia, cooperazione e prosperità, Esprimono la loro profonda soddisfazione per l’articolo 3 della dichiarazione finale che riconosce tra l’altro l’importanza degli enti regionali e locali nell’attuazione del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, Concordano sull’identificazione delle principali sfide dello spazio mediterraneo, citate nella dichiarazione finale del vertice del 13 luglio, e in particolare di quelle relative allo sviluppo economico e sociale, alle problematiche di sviluppo sostenibile e di protezione dell´ambiente, alle sfide alimentari e alla promozione del dialogo tra i popoli, A tale proposito, le regioni mediterranee rinnovano il loro appello ai 43 Stati membri, alla Commissione europea e al futuro segretariato comune per l’integrazione di una reale dimensione territoriale nel partenariato euro-mediterraneo. Questa dovrebbe tradursi anche in una forte presenza delle Regioni in tutte le strutture che verrebbero create nel Mediterraneo, in particolare per quanto concerne il segretariato permanente dell’Upm (Unione per il Mediterraneo). Da un punto di vista più istituzionale, le regioni affermano di nuovo: La loro volontà di disporre, insieme agli altri livelli di collettività territoriali, di una reale rappresentanza formale nelle istanze del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, nella forma di una piattaforma permanente. Appoggiano quindi la creazione, in collaborazione con il Comitato delle Regioni, dell’Arlem (Assemblea regionale e locale euro-mediterranea), formulando l´auspicio che i suoi futuri rappresentanti possano essere invitati a partecipare alle istanze formali del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo. Questo principio potrebbe essere applicato già a partire dalla prossima riunione formale dei ministri degli affari esteri, che si svolgerà a Marsiglia il prossimo novembre sotto la Presidenza francese. A questo proposito sostengono il rafforzamento delle relazioni tra il Comitato delle Regioni e le principali organizzazioni di collettività regionali e locali per mettere a profitto tutte le esperienze utili a rafforzare la dimensione territoriale del partenariato, sulla scia del primo forum degli enti regionali e locali del partenariato euro-mediterraneo organizzato a Marsiglia il 22 e 23 giugno 2008. Sottolineano la loro totale disponibilità nei confronti del Comitato delle Regioni per gettare le basi politiche e organizzative dell’Arlem e sin da ora esprimono il loro appoggio alla prima riunione che dovrebbe svolgersi nel maggio 2009. Riguardo alle dinamiche di progetto abbozzate nel documento allegato alla dichiarazione finale Le regioni mediterranee ricordano che la loro preoccupazione principale è l’attuazione di una reale politica di convergenza nel Mediterraneo già nel periodo 2014-2020 e che considerano questi primi progetti come un primo passo verso un più ambizioso obiettivo. Le regioni mediterranee ricordano che è possibile integrare una dimensione territoriale con un sostegno comunitario, nazionale, regionale e locale molto attivo già a partire dall’attuale periodo di programmazione, e utilizzarla come modello per un’attuazione più ambiziosa dopo il 2013. Chiedono quindi agli Stati membri mediterranei di attivare maggiormente le loro politiche settoriali nei due programmi principali di cooperazione transnazionale adottati dalla Commissione europea: il programma Med per quanto riguarda la dimensione Nord/nord; il programma Enpi-cbc per bacino marittimo per quanto riguarda la dimensione Nord/sud. Invitano gli Stati membri e la Commissione a moltiplicare gli sforzi a favore della lotta contro l’inquinamento del Mediterraneo che attualmente non dispone né dei mezzi né della governance adeguata, e ciò nonostante la priorità politica di cui è oggetto. A tale proposito sottolineano, rammaricandosene al contempo, come l’iniziativa Horizon 2020 sia inadeguata rispetto alla posta in gioco. Sperano che la strategia per il Mar Mediterraneo attualmente seguita dalla Commissione europea attraverso la Dg Mare permetterà di identificare nuove vie da percorrere. Confermano infine la loro totale disponibilità ad approfondire le prime tematiche evocate a Parigi il 13 luglio scorso e a lavorare attivamente sul contributo delle regioni a tale iniziativa conformemente a quanto è stato accennato a Napoli. Scheda Sulla Crpm - La Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa riunisce 160 regioni europee appartenenti a 28 Stati, membri e non dell’Unione europea. Si adopera per favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio comunitario ed agisce per fare in modo che le esigenze e gli interessi di questi territori vengano presi in considerazione in tutte le politiche che hanno un forte impatto territoriale: la politica regionale comunitaria, lo sviluppo sostenibile, i trasporti, l’agricoltura, la pesca, la ricerca, il dialogo interculturale La Crpm lavora inoltre alla valorizzazione e alla difesa degli atout delle sue regioni aderenti, rappresentati soprattutto dal litorale e dal potenziale marittimo. Promuove lo sviluppo sostenibile, tra i suoi membri, a livello comunitario e anche a livello mondiale. Ha difatti contribuito alla creazione di una rete mondiale dei governi regionali per lo sviluppo sostenibile. Questa rete è sorta durante il vertice di Johannesburg nel 2002 per rispondere al precetto "pensare globalmente, agire localmente" e riunisce oggi una cinquantina di regioni di cinque continenti. Per favorire lo sviluppo regionale, questa associazione è altresì un serbatoio di progetti di cooperazione tra i suoi membri. Organizzata in 6 commissioni geografiche sulla base dei bacini marittimi dell’Unione: Mediterraneo, isole, Atlantico, Baltico, Mare del Nord, Balcani, Mar Nero, avvia e catalizza dei progetti di cooperazione tra le regioni su problematiche comuni. La Commissione intermediterranea della Crpm (Cim) è stata creata in Andalusia nel 1990, al fine di farsi portatrice degli interessi comuni delle regioni mediterranee nei principali negoziati europei. Raggruppa una cinquantina di Regioni mediterranee, membri di 10 Paesi (Cipro, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Tunisia). Presidente della Cim è Michelle Vauzelle, Presidente della Regione Paca (Provenza, lpi, Costa Azzurra). Vice Presidente, Antonio Valiante. Nel 2006 al fine di garantire l’apporto delle Regioni nell’ambito dei Programmi europei sono stati costituiti 7 Gruppi di lavoro: Politiche marittime, Trasporti, Agricoltura, Cooperazione Territoriale, Dialogo interculturale, Turismo sostenibile. .  
   
   
FEDERALISMO: VENDOLA, " NON CREDO ALL´IDEA CHE TUTTI CI GUADAGNANO"  
 
Bari, 22 settembre 2008 - “Il federalismo è una buona strada per ricominciare a discutere della questione meridionale se si gioca pero’ a carte scoperte. Tuttavia non credo all’idea che tutti ci guadagnano e che le tasse diminuiranno nell’intero Paese”. E’ uno dei passaggi dell’intervento del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla Conferenza Nazionale del sindacato Uil che si è tenuta oggi alla Fiera del Levante di Bari. “Questi dubbi” ha aggiunto Vendola “ mi vengono dallo studio dell’art. 20 della bozza presentata dal Ministro Calderoni, lì dove si fa cenno alle accise sui prodotti petroliferi da raffinazione”, citando la discussione avuta con la regione Sicilia su una presunta “guerra tra poveri” relativa alla disparità di trattamento tra le regioni a statuto speciale e le altre del Sud Italia. Sulla questione poi dei tagli alla spesa pubblica Vendola ha aggiunto di essere d’accordo al rigore “ma senza tagliare le prestazioni e i diritti dei cittadini, altrimenti i tagli saranno solo un rischio impulsivo che non eliminerà sprechi e corruzione”. Vendola ha poi ricordato alcune cifre positive che riguardano lo stato di salute dell’economia pugliese: crescita del Pil a + 2% rispetto allo 0,6% delle altre regioni del Sud, aumento dell’occupazione del 2,8%, impennata dell’export all’11,2%. “Il sindacato per noi è un alleato fondamentale per le nostre battaglie e il raggiungimento dei nostri obiettivi” ha concluso Vendola davanti alla platea degli iscritti. “ Se sapremo insieme coniugare sviluppo sociale e ecologia tutti noi pugliesi potremo entrare di diritto nella nuova Europa e nel Mediterraneo”. .  
   
   
FEDERALISMO FVG: TONDO, SAVINO A ROMA PER FISCALITA´´ VANTAGGIO  
 
Altavilla Vicentina (Vi), 22 settembre 2008 - La Regione Friuli Venezia Giulia sosterrà la necessità di una fiscalità di vantaggio per le aree di frontiera nella prossima Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, in programma mercoledì 24 settembre a Roma. Fiscalita´ Vera - "Mi interessa una specialità vera e non di nome o di facciata", ha affermato il governatore Renzo Tondo, intervenendo al dibattito "Pensare Avanti: Un grande evento per il Nordest", organizzato a Villa Valmarana Morosini, ad Altavilla Vicentina, da Fondazione Cuoa e Nordesteuropa. It. Conferenza Dei Presidenti - "Mercoledì prossimo - ha annunciato - l´assessore Savino sarà presente alla Conferenza dei Presidenti per studiare la giusta forma di fiscalità di vantaggio per le aree di frontiera che, in questo momento, si trovano nella necessità di controbattere la minore imposizione fiscale di Austria e Slovenia". La Specialita´ E´ Un Valore - "Siamo pronti a trattare con l´interlocutore centrale per ottenere garanzie in questo senso", ha aggiunto Tondo, ricordando che "la specialità del Friuli Venezia Giulia non è un vantaggio ma un valore aggiunto, nonostante non sia paragonabile a quella delle Province autonome di Trento e Bolzano". Servono Coesiione E Consenso - Tondo si è dichiarato "ottimista" per il rilancio dell´estremo Nordest. "Siamo una regione piccola ma in grado di giocare una grande partita per vincerla". Per raggiungere questo obiettivo, servirà creare "una forte coesione sociale ed un consenso rispetto alle scelte fondamentali". Salto Di Qualita´ - Per il governatore, "ci troviamo di fronte ad una scommessa di altissimo profilo come nel 1976, all´epoca della ricostruzione dopo il terremoto. Ed è in questi frangenti - ha concluso - che siamo stati e saremo capaci di impiegare al meglio le nostre risorse per operare l´atteso salto di qualità dell´intero sistema regionale". .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE, LOIERO: “IL PRESIDENTE NAPOLITANO È STATO ILLUMINANTE”  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2008 - “L’autorevole intervento del Capo dello Stato sul federalismo fiscale dovrebbe spianare la strada alla concreta attuazione di quanto prevede la Costituzione al Titolo V. Il presidente Napolitano, ancora una volta, è stato illuminante”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero commentando il discorso fatto a Venezia dal presidente della Repubblica. “A Venezia – ha aggiunto Loiero – il presidente ha indicato le linee di un federalismo possibile, auspicabile, un federalismo costituzionale, rispettoso dei valori unitari del Paese che dovrà avvantaggiarsi del nuovo assetto istituzionale, cha apre alle autonomie locali, su cui puntarono già i padri costituenti. Mi sento di sottoscrivere parola per parola il discorso di Napolitano”. “Soltanto un federalismo che aiuti a superare il divario tra Nord e Sud – ha concluso Loiero – può giovare a tutti gli italiani. E alcune proposte oggi in campo non vanno proprio in quel senso. Anzi, come abbiamo ampiamente dimostrato, esse finirebbero per privilegiare le Regioni che dispongono di più risorse e migliori servizi ai cittadini, a tutto scapito del Mezzogiorno e della Calabra in particolare dove si sta facendo uno sforzo di buongoverno per risalire la china e contribuire, alla pari, alla crescita armonica del sistema Italia”. .  
   
   
FEDERALISMO, LOMBARDO PRESIDENTE REGIONE SICILIA: LA CATALOGNA MODELLO EUROPEO  
 
 Cagliari, 22 settembre 2008– “L´esperienza autonomistica della Catalogna è un modello per tutte le regioni europee. Lì il progetto autonomistico ha trovato una realizzazione molto avanzata. Basti pensare che le competenze legislative e amministrative della regione iberica arrivano fino all´amministrazione della giustizia, che i catalani parlano e insegnano nelle scuole la loro lingua, e siedono, come nazione autonoma, negli organismi comunitari europei”. Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, è intervenuto il 20 settembre a Cagliari, insieme a Josè Montilla y Aguilera, presidente della Generalità catalana, a un confronto sulle autonomie speciali in Europa, in occasione della ricorrenza dei sessant´anni di autonomia della Regione Sarda. "In Italia stiamo mettendo a punto – ha aggiunto Lombardo- un modello di federalismo meno avanzato, ma che rappresenta una esperienza di grande impatto istituzionale, politico, sociale ed economico. Gli effetti della riforma avranno forti ricadute sulla vita degli italiani e dobbiamo fare attenzione a non mettere in crisi i valori che sono a fondamento della stessa unità nazionale”. “La Sicilia e la Sardegna hanno una vera e propria storia di autonomia politica e culturale vissuta tutta dentro i valori dell´unità. Ed è singolare che questa storia e questa esperienza sia guardata con sufficienza e sospetto, proprio nel momento in cui si vogliono valorizzare le autonomie. Il dibattito a cui stiamo assistendo – ha concluso - è viziato da alcuni preconcetti che bisogna subito mettere al bando”. . .  
   
   
FEDERALISMO: LOMBARDO, SE NON VOGLIONO DARCI LE ACCISE, SI RIPRENDANO LE RAFFINERIE  
 
Cagliari, 22 swettembre 2008 – “Se è vero che alcune regioni non vogliono riconoscere il sacrosanto diritto della Sicilia e della Sardegna a riscuotere parte delle accise sulla raffinazione del petrolio, che si prendano le raffinerie: nessuna quota di denaro, nessuna cifra mai potrà restituirci l´integrità del territorio o potrà ripagare le nostre popolazioni dei danni alla salute che ha prodotto l´inquinamento e di cui non conosceremo mai le statistiche ufficiali”. Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, a Cagliari, a fianco del presidente della Regione Sarda, Renato Soru, per celebrare i 60 anni di autonomia della Sardegna, risponde così alle polemiche sorte in questi giorni in sede di conferenza dei presidenti delle regioni, durante la discussione sulla bozza di federalismo fiscale. "Esiste un principio cardine del federalismo: a nuove competenze, nuove risorse. La bozza Calderoli va proprio in questa direzione quando prevede per la Sicilia e la Sardegna, che ospitano la maggior parte delle raffinerie italiane, la possibilità di incassare una parte delle accise sul petrolio raffinato nei rispettivi territori. Non si tratta - afferma Lombardo - di un regalo, ma dell´individuazione delle risorse necessarie a coprire le nuove competenze che saranno trasferite dallo Stato". "Chi fa ostruzionismo - aggiunge il presidente della Regione siciliana - o non ha letto il testo della proposta o è in malafede. I presidenti di tutte le altre regioni italiane dovrebbero invece approfittare del fatto che Sicilia e Sardegna, forti delle rispettive autonomie costituzionali, abbiamo ottenuto che questo principio fosse messo sul tappeto, per chiederne l´applicazione. La Sicilia non blocca o ostacola nessuno. Dichiara anzi – conclude Lombardo - la propria disponibilità a elaborare proposte comuni che servano a garantire la vera autonomia di ciascuna regione". .  
   
   
FEDERALISMO: LOMBARDO, UN PATTO DI CONSULTAZIONE TRA LE CINQUE REGIONI AUTONOME  
 
 Cagliari, 19 settembre 2008 - “Non è possibile che i costi dei servizi che sono diversi da Regione a Regione, al nord, al centro o al sud; Tutti devono mettersi nelle condizioni di avere le carte in regola così da affrontare con autorevolezza la trattativa con lo Stato. E’ quello che noi da tempo abbiamo avviato nel settore della sanità, dove stiamo procedendo all’attuazione di un piano di rientro, concordato col Ministero della Salute, che ci costerà certamente in termini di sacrifici, ma che ci consentirà di razionalizzare un settore che oggi grava per il 60 per cento sul bilancio della Regione siciliana”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a Cagliari a una manifestazione per i 60 anni dello Statuto autonomistico sardo. “Dobbiamo, purtroppo, rilevare – ha aggiunto il presidente – che molti problemi in Sicilia ci sono venuti dalla mancata attuazione di alcune norme decisive del nostro Statuto, soprattutto quelle finalizzate al recupero del ritardo con le altre Regioni, volute allora proprio per l’applicazione del principio di solidarietà. Tutto ciò ha fatto sì che i trasferimenti avvenuti, pur dovuti, si siano trasformati in mero assistenzialismo, con le conseguenze a tutti note. Per questo motivo il federalismo deve costituire, innanzitutto, una sfida a noi stessi, soprattutto se sapremo far valere la nostra capacità nell’utilizzo delle risorse”. In conclusione Lombardo si è soffermato sul tema del centralismo. “Facciamo attenzione – ha riaffermato – perché dobbiamo contrastare il centralismo che emerge nell’Unione europea, quando si preoccupa più delle etichette dei prodotti comunitari che delle politiche di sviluppo. Ma che esiste nello Stato, che apparentemente sposta competenze, ma poi pone alle Regioni limiti insuperabili in termini di costi. Come pure nelle nostre Regioni, quando non affidiamo agli Enti locali competenze ed autonomia reali, soprattutto in tema di tributi”. Il presidente Lombardo ha infine rivolto un appello alle cinque Regioni a Statuto speciale: “Torniamo, come si faceva in passato, a riunirci fra noi, magari in termini informali, per far sì che la nostra voce sia più forte ed autorevole, sopratutto quando dall’anno prossimo si dovranno scrivere i decreti attuativi del ddl Calderoli, e si passerà dalle affermazioni di principio alla individuazione concreta delle risorse, l’unica cosa che ci consentirà di dire se stiamo parlando di federalismo solidale, oppure no”. .  
   
   
CONVEGNO: "L´EVOLUZIONE DA CONSORZI INDUSTRIALI AD AGENZIE PER LO SVILUPPO" NEL 2009 VIA ALLE GRANDI OPERE IN FVG  
 
 Osoppo (Ud), 22 settembre 2008 - "Sono sicuro che l´anno prossimo daremo il via alle grandi opere programmate in regione e che entro i prossimi due anni vedremo i primi risultati". Lo ha affermato il 19 settembre il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, partecipando, assieme al vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, al convegno "L´evoluzione da Consorzi industriali ad Agenzie per lo sviluppo", organizzato dall´Eine (Enti di industrializzazione del Nord Est) all´Auditorium Fantoni di Osoppo. "Stiamo giocando una partita colossale", ha dichiarato Tondo, riferendosi allo sviluppo logistico della regione ed al suo mandato quale commissario per l´emergenza A4. "Un impegno - ha continuato - che aumenterà il livello di competitività in Friuli Venezia Giulia e per il quale chiederemo la collaborazione del sistema produttivo". Della sfida per l´evoluzione del sistema logistico ha parlato nel suo intervento anche il presidente dell´Eine, Roberto Ongaro, attirando l´attenzione della sala sul fatto che "bisogna evitare che il sistema delle reti attraversi i nostri territori senza intercettarne i benefici. Nel sistema globale a rete il subsistema costituito da Friuli Venezia Giulia e Veneto - ha aggiunto Ongaro - è un nodo importante nella globalizzazione che, a sua volta, alimenta sottonodi specializzati e cooperanti". Tondo ha quindi affrontato il problema della crisi economica, "evidente dappertutto" come dimostra lo stato di sofferenza di alcune grosse aziende quali De Simon, Waissenfels e Caffaro, una crisi in parte compensata dalle imprese che ancora "chiedono di insediarsi sul nostro territorio perché qui trovano servizi, un accettabile tasso di specializzazione e gente che lavora", ma che richiede attenzione da parte della Regione. Per questo, ha detto il presidente, "è necessario tracciare un percorso di politica industriale che consenta a Friulia di riprendere il ruolo che ha sempre avuto e diventare un punto di riferimento importante per le aziende nei momenti di crisi". "Mi interessa pochissimo il management della finanziaria perché guardo solo al risultato finale", ha dichiarato Tondo, precisando di guardare "solo al risultato finale". "Friulia - ha insistito - deve mettersi al servizio degli imprenditori" anche correndo i rischi che il cambiamento comporta perché in momenti come questi "chi non ha il coraggio di cambiare non ha la forza dell´innovazione". E´ un contesto complesso in cui "il ruolo degli enti di industrializzazione è tutt´altro che secondario" ha evidenziato Tondo, sottolineando l´agilità e la capacità dei Consorzi industriali "come mano terminale di un sistema cui concorrono Regione, Province, Enti Locali ed imprese" e dei Distretti che, grazie al collegamento con il territorio, hanno un ruolo essenziale nell´insediamento di nuove industrie. .  
   
   
LAVORO- FORMAZIONE-ISTRUZIONE, LA REGIONE MARCHE ASSEGNA CIRCA 30 MILIONI ALLE PROVINCE. UGO ASCOLI: NECESSARIO GARANTIRE CONTINUITA`` AGLI INTERVENTI.  
 
Ancona, 22 settembre 2008 - Quasi 30 milioni sono stati assegnati dalla giunta regionale alle Province marchigiane con una recente deliberazione, approvata su proposta dell´assessore regionale al Lavoro ´Formazione, Ugo Ascoli. Sono risorse del Fondo Sociale Europeo rientranti nel Programma Operativo regionale in materia di lavoro formazione istruzione che ha stabilito di assegnare alle amministrazioni provinciali una quota del 75% delle risorse disponibili. ´Abbiamo deciso un´assegnazione aggiuntiva per l´anno 2009 ´ ha spiegato l´assessore Ascoli ´ con la quale le Province potranno far conto su una significativa mole di risorse ´ 7 milioni e 387 mila euro ciascuna ´ per dare continuita` agli interventi e decidere una programmazione efficace. Con la piena e costruttiva collaborazione delle amministrazioni provinciali, infatti, abbiamo raggiunto notevoli risultati, ampiamente riconosciuti dai vari Comitati di sorveglianza Fse. Ricordo, a tale proposito, gli ultimi dati salienti rilevati a maggio: 22 mila progetti finanziati, 300 mila destinatari raggiunti , 282 milioni di euro impegnati e quasi interamente pagati. ´ Per quanto riguarda la Provincia di Fermo, non ancora operativa, e` stata assegnata una somma di 1 milione e 605 mila euro per differenza con la Provincia di Ascoli Piceno a cui andranno 5 milioni e 782 mila euro. Poiche` la non operativita` della nuova Provincia non consente di assumere dati sul mercato del lavoro da utilizzare come indicatori per le relative assegnazioni, e` stato adottato per ora un criterio generale condiviso che si basa sui territori assegnati a Fermo e sulla popolazione residente. Per le altre tre Province, si tratta di anticipi in quote uguali in attesa dei nuovi parametri di assegnazione per la programmazione 2007-2013. .  
   
   
FIRENZE: CITTÀ METROPOLITANA, SE NE PARLERÀ LUNEDÌ IN GIUNTA FATTO IL PUNTO SUI PROGETTI INTEGRAZIONE E SINERGIE ESSENZIALI ANCHE IN FUTURO  
 
Firenze, 22 settembre 2008 - Oggi in giunta l´assessore Agostino Fragai porterà un documento sulla città e l´area metropolitana. La comunicazione servirà a chiarire cosa si intende per città e area metropolitana, a partire dai confini fino a cui dovrà estendersi dal momento che la decisione avrà riflessi su tutti i soggetti dell´area. «Il documento licenziato dalla giunta - aggiunge Fragai - sarà successivamente sottoposto al confronto con le rappresentanze sociali ed economiche». L´assessore l´ha spiegato stamani nel corso della riunione della conferenza di area metropolitana che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze: presenti i presidenti delle tre Province di Firenze, Prato e Pistoia, i rappresentanti dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Camere di commercio, compresa in via del tutto speciale quella di Lucca interessata ad alcuni pro! getti. Si è parlato infatti anche della terza corsia su! ll´autos trada e del potenziamento dei trasporti ferroviari. L´incontro serviva a fare il punto sullo stato di avanzamento dei Patti di sviluppo locale, ad un anno dalla stipula. «Al di là di quelli che saranno i confini e la struttura della Città e dell´area metropolitana – conclude l´assessore Fragai – l´esigenza emersa è quella di proseguire nel solco della forte integrazione progettuale e nello sviluppo dell´azione sinergica che ha contrassegnato fino ad oggi questa prima fase della Conferenza di area metropolitana su temi come le ferrovie, l´autostrada o la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L´esperienza fin qui condotta è stata da tutti giudicata positiva». .  
   
   
PIEMONTE: CRESCONO LE ESPORTAZIONI  
 
 Torino, 22 settembre 2008 - Nel primi sei mesi del 2008, il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 19,8 miliardi di euro, registrando una crescita dell’8,1% a valori correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato messo a segno dal tessuto imprenditoriale piemontese è stato notevolmente superiore a quello medio italiano. A livello nazionale, infatti, lo sviluppo delle vendite all’estero è stato del +5,9% e ha caratterizzato, seppur con intensità differenti, tutte le aree territoriali ad esclusione di quella centrale, che ha registrato una flessione dello 0,9%. Tra le principali regioni esportatrici, solo l’Emilia Romagna (+9,2%) ha realizzato un incremento delle vendite oltre confine superiore a quello del Piemonte. La Lombardia, in prima posizione con un export di 53,4 miliardi di euro, ha registrato una variazione tendenziale del 6,1%, il Veneto è cresciuto dell’1,9% e il Piemonte si è riconfermato al quarto posto con il 10,6% del totale delle esportazioni nazionali. “Le esportazioni sono aumentate, nei primi sei mesi del 2008, di più di 8 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un ottimo risultato per la nostra economia, forse inatteso rispetto ai tanti segnali negativi che provengono dai mercati nazionali ed internazionali, e sintomo di una capacità di export delle imprese piemontesi migliore rispetto alla media nazionale - ha commentato Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte -. In questo primo scorcio d’anno, le aziende piemontesi hanno manifestato un buon andamento soprattutto nei mercati più lontani, quelli extraeuropei, evidenziando come le difficoltà legate al contesto valutario sfavorevole siano meno impattanti rispetto alla strategia della ricerca della qualità. Aumentare sensibilmente la quota del mercato internazionale è, quindi, un obiettivo possibile che dobbiamo perseguire con impegno, poiché l’export rappresenta da sempre un volano fondamentale per la nostra economia”. Anche nel I semestre 2008, tra i settori più importanti per lo sviluppo dell’interscambio commerciale tra il Piemonte e i mercati esteri spicca la meccanica che, grazie ad un export di oltre 4 miliardi di euro ed uno sviluppo dell’11,7%, genera da solo circa il 20% delle vendite di prodotti piemontesi all’estero. Anche la filiera autoveicolare, al primo posto nell’export regionale, ha registrato un notevole sviluppo delle vendite oltre confine (+14,5%) grazie ad un ottimo andamento sia delle vendite oltre confine degli autoveicoli (+10,4%) che di quello della componentistica (+17,2%). Il comparto dei metalli ha segnato una crescita di 8,8 punti percentuale rispetto al I semestre del 2007, accompagnato in questa tendenza positiva dal settore alimentare, che ha realizzato vendite oltre confine per 1,5 miliardi di euro, il 13,6% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il tessile manifesta, invece, ancora qualche difficoltà e chiude il primo semestre con un dato negativo (-2,0%). Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci piemontesi, permane una sostanziale concentrazione delle esportazioni regionali sul territorio europeo. Circa il 68% dell’export è diretto, infatti, verso l’Ue27, contro un 33% che varca i confini europei. In termini di dinamica, le vendite all’interno dell’Unione europea sono aumentate del 6,1%, mentre le esportazioni extra-Ue, grazie anche alla dinamicità dell’India, della Cina e dei Paesi dell’America Latina, sono cresciute di ben 12,3 punti percentuale. .  
   
   
APPALTI: UN TESTO UNICO REGOLERÀ IL SISTEMA IN SICILIA  
 
 Palermo, 22 settembre 2008 - L’assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi Gentile ha già avviato le procedure per l’elaborazione di un Testo unico che regolerà la normativa sugli appalti pubblici nella nostra regione, per integrare le prerogative statutarie della Sicilia con la potestà dello Stato in materia di lavori pubblici. Obiettivi primari restano quelli della trasparenza, della legalità e dello snellimento delle procedure, nell’ottica di armonizzare, inoltre, la normativa regionale con quella comunitaria. In attesa che il Testo Unico segua il proprio iter tecnico, politico e legislativo, l’assessore Gentile ha allestito un tavolo di lavoro preliminare con i dirigenti generali dell’assessorato, per superare le “criticità” che l’attuale normativa presenta, anche alla luce dei rilievi formulati dalla Corte di Giustizia europea, quali quelli relativi ai criteri di aggiudicazione, alle anomalie nelle offerte e ai lavori complementari. “Si tratta di un percorso ampiamente condiviso con i dirigenti generali, nel quale coinvolgeremo tra gli altri le categorie produttive, i sindacati e gli ordini professionali – commenta Gentile - al fine di definire un testo altrettanto condiviso, indispensabile per il rilancio delle infrastrutture siciliane, tenendo presenti gli orientamenti nazionali ed europei, ma nel contempo assicurando un sistema agile, trasparente e indirizzato a logiche propositive e produttive”. .  
   
   
LE IMPRESE VENETE DEVONO GUARDARE AL FUTURO INVESTENDO NELL’INNOVAZIONE  
 
Cessalto (Tv) 22 settembre 2008 - “Sono venuto a festeggiare una azienda che nel tempo ha raggiunto obiettivi di successo e ha portato ricchezza anche nel territorio. “ Così ha commentato l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha partecipato nel pomeriggio alle celebrazioni per il 40esimo anniversario della Fondazione Imesa di Cessalto. Per l’assessore le aziende venete devono guardare al futuro con ottimismo, devono investire in tecnologia d’avanguardia, devono puntare all’internazionalizzazione. “Qui a Cessalto – ha detto Sartor – vedo una impresa che ha raggiunto traguardi importanti in termini di lavoro e di risultati investendo gli utili prodotti nell’azienda e non facendo cattiva finanza. ” Per l’assessore Sartor l’augurio che il Veneto può farsi per i prossimi anni è che la politica nazionale e la politica regionale abbiano il coraggio e la forza di far convergere le scelte strategiche “sulle imprese che producono e non sulle aziende che fanno finanza virtuale. ” .  
   
   
LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA APRE UN PONTE VERSO L’IRAQ  
 
Pescara, 22 settembre 2008 - Giovedì 18 settembre, il Presidente Ezio Ardizzi ha ricevuto una delegazione Irachena composta da rappresentanti del Governo e del mondo delle imprese. Nel corso dell’incontro i Delegati hanno illustrato l’attuale situazione del Paese Arabo, con una particolare attenzione rivolta verso la regione del Kurdistan che è caratterizzata da un’adeguata stabilità e da un notevole sviluppo economico. Da un primo scambio di battute sono emerse interessanti opportunità per le nostre imprese che potrebbero stringere profittevoli rapporti commerciali, in particolar modo nei settori dell’edilizia e dell’arredamento. Considerate le promettenti premesse, Ardizzi, ha prospettato la possibilità di organizzare una delegazione ristretta di rappresentanti istituzionali e dell’imprenditoria provinciale che, con una apposita missione in Iraq, prenda contatti con le autorità locali per verificare le effettive possibilità di business. .  
   
   
INCONTRI D’AFFARI IN CILE PER IMPRESE LOMBARDE  
 
Bergamo, 22 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Bergamo organizza una missione imprenditoriale multisettoriale in Cile dal 27 al 31 ottobre prossimi per favorire e supportare le imprese italiane nel loro percorso di avvicinamento al mercato del Cile. La missione riguarda principalmente i comparti che presentano le maggiori potenzialità di sbocco nel mercato cileno, quali: macchine ed attrezzature industriali (agricole, agroalimentari, lavorazione legno, minerarie, ecc. ), impianti di sollevamento e trasporto, oleodinamica, fluidodinamica e pneumatica, impianti e componenti per l’industria del gas, apparecchiature medicali e attrezzature per la ristorazione e prodotti agroalimentari. Il Cile, paese che nel corso del 2007, oltre ad una costante stabilità dei prezzi, ha registrato una crescita economica del 5,1%, ha ormai assunto una valenza prioritaria per l’interscambio italiano, grazie anche all’Accordo Cile - Unione Europea. Gli scambi commerciali complessivi del Cile con l’Italia sono considerati estremamente positivi, tanto come mercato di sbocco quanto di fornitura: il nostro paese si posiziona infatti al decimo posto nel ranking dei principali Paesi partner. Il programma della missione prevede per ogni azienda partecipante un’analisi di pre-fattibilità che, se positiva, è seguita dall’effettuazione di ricerche mirate, dalla selezione di potenziali partner sulla base delle specifiche esigenze segnalate, dall’approntamento di un’agenda d’affari per incontri B2b e dalla visite ad imprese locali con l’assistenza di interpreti e personale camerale. Inoltre, grazie ad un contributo a fondo perduto di 2. 000 €, erogato sotto forma di voucher dalle Camere di Commercio lombarde e dalla Regione Lombardia a valere sul bando internazionalizzazione, il costo di partecipazione a carico delle imprese partecipanti è estremamente ridotto. Per maggiori dettagli sulla fiera consultare il sito camerale www. Bg. Camcom. It alla voce “Servizi promozionali per l’estero - Esteronews - Iniziative”. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA – PRESENTAZIONE PIANO STRATEGICO 2008  
 
 Baveno, 22 settembre 2008 - Giovedì 18 settembre è stato presentato presso la sede camerale di Villa Fedora il Piano Strategico 2008-2012 dal titolo Verso la valorizzazione del capitale territoriale. L´incontro ha riunito nella sede camerale istituzioni pubbliche e private, imprenditori, professionisti, e la stampa locale, tutti interlocutori camerali che potranno dal documento consegnato, trarre spunti di riflessione. Il piano strategico elaborato e presentato nel 2003 ha fornito le linee guida circa le prospettive competitive, le strategie di sviluppo e le linee di azione, che sono state in seguito valorizzate dagli enti locali nella conseguente programmazione territoriale. A distanza di cinque anni da quel documento, il Piano Strategico 2008-2012 elabora nuove strategie e linee di azione nell’ottica della continuità e dell’innovazione. Da un lato infatti si conferma è la continuità nel supporto convinto allo sviluppo internazionale dei settori leader dell’economia locale che ne costituiscono l’ossatura portante in termini di creazione di ricchezza e occupazione (casalingo, il florovivaistico, il turismo e il lapideo). L’attuale situazione nazionale e internazionale suggerisce di affiancare a questi lo sviluppo di nuove filiere produttive, come per esempio quella del comparto energetico. Altrettanto fondamentale è l’opzione strategica del rafforzamento del capitale territoriale costituito dalla dotazione di beni pubblici e collettivi capaci di favorire la crescita delle realtà imprenditoriali locali per il miglioramento della qualità della vita della popolazione residente (infrastrutture e logistica, accesso al credito, banda larga, ricerca e trasferimento tecnologico, responsabilità sociale d’impresa). Infine, il sostegno all’imprenditorialità, intesa come tutte quelle azioni che semplificano la “vita” delle imprese e supportano la loro crescita qualitativa. Nel corso dell’incontro il presidente della Camera di Commercio, Tarcisio Ruschetti, ha sottolineato come nel dicembre 2007 il Consiglio camerale abbia deliberato di compiere una verifica degli obiettivi prioritari adottati per il periodo 2003-2007 per meglio indirizzare gli interventi nel periodo del nuovo mandato. Uno dei primissimi atti del neo-costituito organo camerale è stato quindi di interrogarsi su ed andare a verificare il possibile futuro e le prospettive di sviluppo del sistema economico e sociale provinciale. Il complesso percorso è stato realizzato grazie al supporto del Laboratorio di Economia Locale - Lel dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il professor Paolo Rizzi, Direttore del Lel ha sintetizzato le tre fasi in cui si è articolato la costruzione del piano strategico camerale 2000-2012: 1) analisi del posizionamento competitivo del sistema economico territoriale 2) valutazione del piano strategico camerale 2003-2007 3) definizione dei nuovi obiettivi strategici. 1) Il posizionamento competitivo In estrema sintesi, il Verbano Cusio Ossola si presenta come un’area ricca, con elevata qualità della vita, potenzialità turistiche e mercato del lavoro in sostanziale equilibrio, ma con la presenza di un tessuto produttivo ancora gracile (dinamica delle imprese sostanzialmente stabile, indice di imprenditorialità inferiore alla media piemontese ed italiana, ridotta dimensione delle imprese), grado di apertura (esportazioni) inferiore alle aree più dinamiche del paese, processi di innovazione non ancora adeguati e demografia stazionaria (con invecchiamento della popolazione). 2) La valutazione del piano strategico camerale 2003-2007 La valutazione del piano strategico camerale è stata effettuata sulla base di: i) indicazioni dei consiglieri camerali e di un campione di operatori economici locali ii) verifica del raggiungimento degli indicatori di prestazione. Il piano strategico 2003-2007 prevedeva infatti degli indicatori di risultato per ciascuno dei sei obiettivi strategici (ad esempio, per l’apertura del sistema locale l’indicatore di raggiungimento del risultato era l’aumento di 1 punto percentuale ogni anno del grado di apertura). E’ emersa una valutazione sostanzialmente positiva per gli obiettivi legati all’apertura del sistema economico locale e al marketing territoriale, alla qualificazione e sviluppo delle eccellenze produttive, alla qualificazione delle risorse umane. 3) I nuovi obiettivi strategici La definizione dei nuovi obiettivi è stata guidata dalla volontà di semplificare e focalizzare maggiormente le priorità. Sono stati quindi individuati tre obiettivi strategici: 1. Sviluppo internazionale delle filiere produttive; 2. Promozione del capitale territoriale; 3. Sostegno all’imprenditorialità. Il primo obiettivo riguarda in particolare i settori del casalingo, turismo, lapideo e, novità del nuovo piano strategico, la filiera connessa al sistema energetico-ambientale, caratterizzata da un forte trend di crescita produttivo ed occupazionale. La promozione del capitale territoriale tocca le “dotazioni del territorio” che contribuiscono al suo sviluppo: infrastrutture e logistica, accesso al credito, banda larga, sviluppo della ricerca e trasferimento tecnologico, sviluppo delle risorse umane, responsabilità e rendicontazione sociale da parte delle imprese. Il terzo obiettivo comprende gli interventi istituzionali dell’ente ed in particolare servizi ed interventi diretti a rendere più facile costituire e gestire le imprese: iniziative per la natalità d’impresa, azioni per la semplificazione amministrativa, miglioramento dei servizi di accesso al credito, interventi per la trasparenza del mercato (conciliazione, servizio metrico etc. ). .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: PREVISIONI OCCUPAZIONALI: EXCELSIOR 2008  
 
 Baveno, 22 settembre 2008 - Dopo l´uscita nel mese di luglio dei primi risultati relativi alla rilevazione Excelsior 2008, curata come ogni anno dalla singole Camere di Commercio e da Unioncamere nazionale in accordo con il Ministero del Lavoro e l’Unione Europea, sono stati resi noti i dati completi raccolti su un campione rappresentativo di imprese. Come anticipato, le previsioni per il 2008 nella nostra provincia sono di lieve crescita di posti di lavoro: le imprese provinciali prevedono una crescita occupazionale rispetto allo stock di dipendenti a fine 2007 pari a 150 nuovi posti di lavoro (+0,5%- erano 200 lo scorso anno e 430 nel 2006-), generati da un flusso in entrata di circa 3. 210 unità e di uscita (per pensionamento o scadenza di contratto) di 3. 060 unità. La crescita risulta lievemente inferiore sia a quella media piemontese (+0,6%) che italiana (+1%, in valore assoluto 110. 000 nuovi posti di lavoro). Nel Verbano Cusio Ossola il 28,7% delle imprese prevedono di assumere nel 2008. Tra i principali macrosettori- industria e costruzioni, servizi- solo quest´ultimo registra un tasso di crescita occupazionale (+1,1%). Positivi i settori delle costruzioni che segna un saldo tra entrate e uscite di 60 unità (2%), e quello delle industrie alimentari e tessili (+1,2%) ma è il turismo a prevedere i saldi occupazionali più elevati (saldo di 90 unità), a conferma della terziarizzazione del sistema economico provinciale. Previsione di calo per le assunzioni nel settore del commercio (-1,1%) e nelle altre industrie, tra cui quella chimica, meccanica ed elettronica (-1,5%, in valore assoluto -70 unità). Canale utilizzato per la selezione del personale: Nel 2007 il canale più utilizzato dalle imprese della nostra provincia per la selezione del personale resta la conoscenza diretta (32,1%), dato superiore rispetto alla media piemontese (28,6%) ma inferiore rispetto al resto della nazione (35,2%). Seguono l´utilizzo delle banche dati aziendali (26,5%) e la segnalazione da parte di conoscenti e fornitori (16,4%). Significativo il dato riferito ai Centri per l´Impiego che nel Vco sono utilizzati dall´8% delle imprese, dato superiore rispetto a quello piemontese (7,8%) e nazionale (5,6%). L´utilizzo della conoscenza diretta come canale di selezione è utilizzato più dalle piccole e medie imprese (1-49 dipendenti), mentre quelle con più di 50 dipendenti si affidano maggiormente alle banche dati aziendali (52,2%). Età degli assunti ed esperienza: Analizzando l´età degli assunti non stagionali per il 2008 scopriamo come questi si inseriscono per quasi il 30% del totale nella fascia di età 25-29 anni, seguiti da quella 30-44 anni (24,4%). Per il 31,4% delle imprese, soprattutto con più di 10 addetti, però l´età non è rilevante. Lo è abbastanza, invece, il livello di esperienza che è richiesto dal 45% delle imprese (specialmente nel settore delle costruzioni, 60%), dato inferiore a quello piemontese (53,5%%) e italiano (55,7%). Il numero medio di anni di esperienza professionale specifica richiesta ai nuovi assunti della nostra provincia è di 4,6 anni, dato superiore a quello piemontese e nazionale, fissi a 3,5 e 3,2 anni. Delle 1810 assunzioni non stagionali previste per il 2008, il 31,3% è considerata di difficile reperimento, di queste il 40,2% si colloca nel settore delle costruzioni, seguito da industria (34,4%) e servizi (27,7%). Le ragioni della difficoltà di reperimento sono vari, tra cui per il 41,6% la concorrenza tra le imprese e la ridotta presenza della figura richiesta, la mancanza di candidati con adeguata qualificazione/esperienza (37,2%) e per il 13,4% l´offerta ridotta per ragioni di status, carriera e retribuzione. In linea, seppur leggermente superiori rispetto al resto della nazione, i tempi medi necessari per la ricerca della figura professionale richiesta, 4,8 mesi nel Vco, 4 in Piemonte e 4,2 mesi in Italia. Per il 70,8% delle assunzioni è prevista una ulteriore formazione post inserimento, con valori superiori al 65% per quanto riguarda l´affiancamento a personale interno. Livello di istruzione Un focus sui livelli di istruzione richiesti rileva come le assunzioni previste riguardino per il 43,6% personale con qualifica di scuola media secondaria e post-secondaria, con una prevalenza per l´indirizzo amministrativo-commerciale (210 unità su un totale di 790). Al 33,2% degli assunti non stagionali non verrà richiesta una qualifica specifica oltre la scuola dell´obbligo mentre è in aumento la richiesta di personale con titolo di studio universitario che passa da 7,3% del 2007 a quasi il 9% di quest´anno (in valore assoluto 160 unità), risultato che però rimane ancora inferiore sia a quello piemontese (13,1%) che nazionale (10,6%). Lingue straniere e informatica Per quasi il 41% delle assunzioni previste per il 2008 è richiesta una conoscenza informatica, soprattutto all´interno delle piccole imprese da 1 a 9 dipendenti appartenenti al settore dei servizi. Rilevante anche la conoscenza delle lingue, richiesta al 20% dei nuovi assunti. Le professioni richieste dalle imprese: Al primo posto si collocano le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, con 470 nuovi assunti (erano 1080 nel 2007), di questi 220 sono nel settore alberghiero e turistico, commercio (160), servizi sanitari (60) e servizi sociali, culturali e pulizia (30). Segue la ricerca di operai specializzati (390) di cui 210 metalmeccanici specializzati e assimilati e 140 specializzati nell´industria estrattiva e nell´edilizia. Al terzo posto le professioni tecniche, con 280 nuove assunzioni, in crescita rispetto alla scorso anno, seguite dalla categoria “impiegati” (230, erano 170 nel 2007) di cui 150 in ufficio e 80 a contatto diretto con il pubblico. Seguono le professioni non qualificate nei servizi alla persona, nelle costruzioni e attività industriali con 200 assunzioni, i conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili (180). Fanalino di coda, con la previsione di 60 nuovi assunti, le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione. Assunzioni previste per tipo di contratto: Sulle 1810 assunzioni non stagionali previste per il 2008, il 40% saranno con contratto a tempo indeterminato, valore che risulta tuttavia lievemente inferiore rispetto a quello del Piemonte (43,4%), del Nord Ovest (48,3%) e del totale nazionale (47,4%). Seguono i contratti a tempo determinato finalizzato alla prova di nuovo personale (21,3%) e quelli finalizzati alla copertura di un picco di attività (19,1%). Se analizziamo i contratti nei singoli settori si evidenzia come delle 780 assunzioni nel settore industria e costruzioni il 44% sia a tempo indeterminato, percentuale che si ferma al 37% per il settore dei servizi. .  
   
   
FIRMATO AD IVREA IL PROTOCOLLO D´INTESA PER IL DISTRETTO COMMERCIALE  
 
Torino, 18 Settembre 2008 - Un´iniziativa della Regione per contrastare le desertificazione dei centri storici E´ stato sottoscritto il 18 settembre ad Ivrea presso la sala Dorata del municipio il Protocollo d´intesa relativo al Distretto Commerciale dell´Eporediese: il provvedimento prevede il trasferimento di risorse (220 mila euro) da parte della Regione al Comune di Ivrea, che è il capofila della sperimentazione. Gli altri comuni interessati sono Albiano, Banchette, Bollengo, Burolo, Cascinette, Chiaverano, Fiorano, Montalto Dora, Pavone, Salerano e Samone. "L´industria si sta spostando sempre più lontano dai centri cittadini - spiega l´assessore regionale al Commercio Luigi Sergio Ricca - e si corre il rischio di vivere in città e paesi sempre più svuotati, privi di quella linfa indotta dall´industria. E´ necessario quindi ribaltare l´approccio al commercio, ossia renderlo primo attore di uno sviluppo economico e di promozione del territorio, della rivitalizzazione dei centri. Se prima infatti il commercio poteva contare sul benefico influsso dell´industria, oggi si trova a dover divenire egli stesso il motore dello sviluppo e di crescita". L´originalità della proposta di "Distretto commerciale" della Regione Piemonte consiste nell´aver coinvolto realtà territoriali diverse per sperimentare un nuovo metodo di organizzazione, non definito a priori da un quadro normativo, ma frutto dell´apporto di tutti gli attori e fruitori economici del territorio. Ai primi due "Distretti", quello vercellese e quello novese, si sono aggiunti quindi altre tre aree di programmazione: Cuneo, Alba-bra ed Ivrea. "Per le mutate situazioni produttive ed economiche - aggiunge Ricca - si corre il rischio di sviluppare in modo del tutto disarmonico la rete commerciale sui territori. Senza dimenticare che città prive di una rete commerciale propositiva e ricca di iniziative, rischiano velocemente il degrado perché perdono capacità attrattiva e quindi economica. L´obiettivo del progetto è anche quello di offrire l´opportunità di porsi con rinnovato appeal nei confronti dei clienti e delle persone che si trovano a passare in queste zone". Tra gli obiettivi che si prefigge il distretto commerciale si distinguono: la volontà di far conoscere non solo la singola ditta commerciale, ma tutto l´insieme della rete commerciale e in conseguenza promuovere l´intero territorio; la volontà di fidelizzare la clientela per farla tornare più volte e quindi promuovere iniziative tipo quelle legate alle carte di fedeltà, senza dimenticare un´alta qualità dell´offerta e forte specializzazione; la volontà di offrire servizi aggiuntivi che costituiscano un plus valore per tutto il territorio. La fase di sperimentazione per ciascuna delle aree di programmazione commerciale ha preso avvio dalla sottoscrizione di un Protocollo d´Intesa (oggi firmato ad Ivrea), con il quale sono stati istituiti gli strumenti operativi del Distretto: • Il Tavolo di concertazione, organo decisionale, indetto e presieduto dal competente organo politico regionale e dal Sindaco del Comune polo, composto dai rappresentanti dei Comuni dell´area, dalla Camera di Commercio competente per territorio, dalle Associazioni di categoria più rappresentative del settore commerciale: • Il Tavolo tecnico, promosso dal Tavolo di concertazione, costituito al fine di rendere più snelli i lavori del Tavolo di concertazione e con compiti propositivi e di consulenza. • La Struttura tecnico-organizzativa, con ruolo di supporto e di segreteria, individuata all´interno dei Comuni polo. .  
   
   
MILANO, EFFETTO OLIMPIADI: TUTTI IN PALESTRA  
 
 Milano, 22 settembre 2008 - Ai milanesi piace piacere e piacersi. I settori del benessere crescono al secondo trimestre 2008 di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 28,9% rispetto allo stesso periodo del 2004. Nel panorama italiano e in quello lombardo Milano detiene il primato di imprese attive nel settore del benessere con 2. 325 imprese che costituiscono il 7,6% del totale nazionale e il 37,6% di quello regionale. Nel dettaglio, a Milano operano 260 palestre, 437 centri benessere e 1. 628 centri estetici. Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, condotta sull’evoluzione del settore dal Ii trimestre 2004 al Ii trimestre 2007 e 2008. Effetto olimpiadi sulle palestre. In un periodo già felice per le iscrizioni (settembre/ottobre), quest´anno grazie alle Olimpiadi, si registra un aumento nel numero di chi si dedica allo sport. La nuova tendenza? Non si va in palestra solo per essere più belli, ma soprattutto per fare conoscenza. E non è solo l’aspetto fisico a farla da padrone, ma anche la salute. Le nuove formule di allenamento (come il kiklos) permettono di coniugare l’aspetto “più ameno” dell’allenamento con quello riabilitativo, per esempio. E non più solo corsi, ma soprattutto schede di allenamento personalizzate seguite da istruttore. E al fitness regolare si affianca sempre di più quello metabolico, su consiglio del proprio medico. Ma una tendenza resta sempre confermata: le donne mirano al dimagrimento e alla tonificazione, gli uomini alla tonificazione e al potenziamento muscolare. Fra i corsi più frequentati ci sono le nuove tendenze come Qigong, corsi di difesa personale, corsi posturali, danze orientali e africane, pilates, hata yoga e i corsi Kiklos (un circuito d´allenamento innovativo e personalizzabile, ma anche una sala pesi d´avanguardia per tutti coloro che cercano un allenamento efficace, coinvolgente e soprattutto divertente). E contro il caro vita, formule personalizzate, con prezzo fisso bloccato e promozioni durante tutto il corso dell’anno. Queste le esigenze di chi va in palestra secondo un’indagine svolta dall’Unione del Commercio di Milano in collaborazione con Apiis- Associazione degli imprenditori impianti sportivi di Milano. . .  
   
   
A PAVIA IMPRESE RESPONSABILI LA CAMERA DI COMMERCIO DI PAVIA E IL CLUB DELLE IMPRESE SENSIBILI PARTECIPANO AL SALONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DI MILANO  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Si terrà a Milano il 24 e 25 settembre la quarta edizione di “Dal Dire Al Fare”, il salone della Responsabilità Sociale, promosso da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Bic La Fucina, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Sodalitas, Koinètica. Al salone milanese sarà presente anche la Camera di Commercio di Pavia con uno stand, che ospiterà il “Club delle Imprese Sensibili”, una libera associazione di una ventina di imprese profit e non profit della provincia di Pavia, fondata con l’obiettivo di sensibilizzare le aziende sul tema della responsabilità sociale. L’edizione 2008 di “Dal Dire Al Fare” (www. Daldirealfare. Eu), focalizzata sulla sostenibilità, prende il via da una nuova sede: l’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono. Una scelta che sottolinea lo stretto legame del Salone con il mondo accademico e la connotazione del Salone quale evento di promozione della cultura del “fare impresa”. In occasione del salone milanese, per cui Paviaform, Azienda speciale della Camera di Commercio, ha lavorato per la partecipazione di Pavia, sarà presente come “testimonial” delle buone pratiche di impresa, l´Azienda Agricola Andi Fausto che, con il progetto “Fuori dalla mischia” ha vinto il premio Oscar Green nella categoria “Contributo allo sviluppo locale” nel 2008. Il progetto riguarda la creazione (che è oggi una realtà) di un laboratorio per la trasformazione della frutta in marmellate e succhi di frutta in cui lavorano persone diversamente abili. «Adottare codici di responsabilità sociale da parte di qualunque impresa» sottolinea il Presidente della Camera di Commercio Piero Mossi «non è una moda, un lusso, che solo pochi possono permettersi. Nell’attuale scenario economico globale, è una condizione di successo di ogni politica aziendale. Quello che conta è che l’impresa comprenda e condivida i due cardini fondamentale della Responsabilità Sociale d´Impresa: sottoporre ad esame le proprie logiche di gestione aziendale e renderle trasparenti a quanti hanno rapporti con l’impresa: soci, clienti, fornitori, finanziatori, consumatori, ma anche dipendenti e collaboratori. Per questo motivo» conclude Piero Mossi «abbiamo realizzato negli ultimi anni due progetti con l’obiettivo di incoraggiare le imprese del nostro territorio – tutte le imprese, non solo le più strutturate – a misurarsi con questa “sfida etica”, adottando codici di valori da perseguire volontariamente nella quotidiana gestione aziendale. Potranno essere codici interni oppure azioni positive a sostegno di progetti sociali, ambientali, di rispetto delle diversità, o altro». Saranno oltre 50 gli stand che animeranno l’area espositiva di via Festa del Perdono a Milano, provenienti dal settore profit, non profit e pubblico; convegni; laboratori tematici, lo Spazio Giovani, la Maratona delle esperienze, il Meglio del Social Award sono tutte iniziative che vedranno protagoniste le aziende pavesi più sensibili al tema della Responsabilità Sociale. Il territorio pavese ha un ruolo importante nella manifestazione anche perché Dal Dire Al Fare 2008 è un evento “a impatto zero”: le emissioni di Co2 prodotte per la sua realizzazione sono state compensate con un’ampia opera di riforestazione nel Parco del Ticino. .  
   
   
NUOVO NUMERO DI "ëRES – FRAUENINFODONNE“ SUL TEMA DONNE E POLITICA  
 
Bolzano, 22 settembre 2008 - L´ultima edizione del periodico informativo del Comitato provinciale per le pari opportunità,"ëres – Fraueninfodonne", si sofferma sul tema "Donne e politica". Alla soglia delle elezioni provinciali, come sottolinea Alessandra Spada nella prefazione di "ëres – Fraueninfodonne", è importante rivolgere un appello agli elettori affinché votino donne confermando il dato del 30 per cento di presenza femminile in Consiglio provinciale. Infatti, è indubbio che una forte presenza femminile, come prosegue, sia la condizione necessaria, anche se non sufficiente, affinché possa emergere uno sguardo diverso sulla politica. Esempi positivi di politica di donne in favore di donne vengono messi in evidenza da Susanne Pitro nel suo articolo "Donne al potere", mentre Martina Chiarani nel pezzo "Donne e politica" parla dell´introduzione delle quote rosa nelle liste dei candidati come il rimedio più urgente. Nel nuovo numero di "ëres" si parla anche di Donne e democrazia e del lungo percorso compiuto nel corso della storia verso il diritto di voto alle donne. Tra gli altri temi affrontati, quello della prostituzione in Italia. Seguono esempi di publicità al femminile in negativo ed in positivo, la rubrica delle "Bretelle d´oro" per il punto di vista più misogino, un panorama informativo con riferimento nazionale ed internazionale su temi d´interesse femminile ed il calendario di appuntamenti. Il nuovo numero di "ëres" può essere richiesto presso il Servizio Donna della Provincia, in via Crispi 3, a Bolzano tel. 0471 411180, serviziodonna@provincia. Bz. It . Le persone interessate possono anche ricevere la rivista in abbonamento gratuito. .  
   
   
CALABRIA: LA CONSIGLIERA DI PARITÀ STELLA CIARLETTA NOMINATA VICE PRESIDENTE DELL’OSSERVATORIO SULLE POLITICHE DI GENERE DELL’AER  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2008 - La consigliera di parità Stella Ciarletta ha partecipato a Valencia all’ottava Conferenza dell’assemblea delle Regioni d’Europa su “Le pari opportunità tra uomini e donne nel mercato del lavoro”. Il 19 settembre è stata anche ufficializzata la nomina della Ciarletta a vice presidente dell’Osservatorio sulle Politiche di Genere dell’Aer, Assemblea delle Regioni d’Europa, avvenuta su designazione del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. Nella due giorni a Valencia sono stati approfonditi gli impatti delle politiche derivanti dalla legislazione europea e le modalità per aiutare le regioni alla realizzazione di una società più equa. “Nonostante il significativo progresso - ha detto Stella Ciarletta - siamo ancora lontani dagli obiettivi fissati dalla Ue: ancora oggi le donne sono tendenzialmente relegate in determinati settori lavorativi, rappresentano, ad esempio, solo il 30% degli imprenditori europei. E nell’attuale fase recessiva del sistema economico il rischio di povertà minaccia molto di più le donne che gli uomini”. “La Regione Calabria - ha proseguito la Consigliera Regionale di Parità - si è dotata di strumenti utili a favorire politiche di genere: l’introduzione del bilancio di genere, un importante strumento di analisi che applica il gender mainstreaming alle politiche di bilancio degli enti pubblici, i bandi per la promozione dell’occupazione femminile, programmati nell’ambito del Por Calabria, e soprattutto i bandi per la concessione di voucher di conciliazione tra la vita lavorativa e quella familiare”. . .  
   
   
LIGURIA: INFANZIA, POTENZIATI SERVIZI PER LA FASCIA 0-3 ANNI  
 
 Genova, 22 Settembre 2008 - La giunta regionale ha approvato il 19 settembre una delibera che da´ il via alla creazione di 88 sezioni primavera, che si aggiungono alle 59 esistenti, per un totale di 1. 380 posti bambino. "Dopo la fase iniziale sperimentale - spiega il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa - abbiamo creato un nuovo modello educativo per la prima infanzia che amplia l´offerta alle famiglie e nello stesso tempo libera posti nei nidi per i più piccoli". Nate dall´esigenza di garantire una continuità educativa tra il nido e la scuola dell´infanzia, le sezioni primavera sono state avviate in Liguria per la prima volta lo scorso anno scolastico, con un finanziamento parziale dei ministeri della Pubblica Istruzione e della Famiglia atto a coprire meno della metà delle scuole richiedenti. "Quest´anno abbiamo soddisfatto, grazie all´impegno regionale, tutte le richieste legittime pervenute dalle diverse scuole: nessuno è rimasto escluso" dichiara Costa. Accanto al progetto dei nidi (1. 142 posti) e alle sezioni primavera (1. 380), la Regione Liguria attiva servizi innovativi per soddisfare circa 240 bambini: il servizio "mamma accogliente" e "educatrice familiare e domiciliare", entrambi dedicati alla prima infanzia. Mamma accogliente. E´ un servizio svolto da una mamma che accoglie in casa sua bambini (fino a un massimo di 3) da tre mesi a tre anni valorizzando così la dimensione di auto-aiuto tra le famiglie. I distretti sociosanitari garantiscono il rispetto degli standard di sicurezza e igiene degli spazi messi a disposizione dalla mamma, nonché la formazione per la mamma che si appresta ad avviare il servizio. Per ogni mamma che accoglie viene riconosciuto un concorso spese che si aggira intorno a 10. 000 euro annui. Educatrice domiciliare e familiare. E´ un operatore che svolge servizio di vigilanza di bambini (fino a un massimo di quattro) tra i tre e i 36 mesi presso la propria abitazione o utilizzando ambienti messi a disposizione da istituzioni scolastiche, religiose, o enti locali. Per ogni educatrice viene riconosciuto un contributo di 15. 000 euro annui. L´educatrice familiare si differenzia da quella domiciliare in quanto l´operatore che si prende cura dei bambini svolge il servizio presso l´abitazione di una delle famiglie dei bambini accuditi. "Con i nuovi servizi mamma accogliente, educatrice familiare e domiciliare, che si aggiungono agli asili nido e alle sezioni primavera, - conclude il vicepresidente Costa - la Regione mette in campo per i bambini da zero a tre anni una gamma di servizi che, complessivamente, offrono 8. 870 posti in tutta la Liguria e che corrispondono al 25% della popolazione di età inferiore ai tre anni, ovvero i potenziali utenti dei servizi". Complessivamente, le risorse attivate per questi servizi ammontano a circa 2. 800. 000 euro. .